[La Messa della Domenica – 17] Si evita di assegnare in esclusiva alla sola corale (o ‘coretto’) il Santo? Si ha l’accortezza di scegliere per il Santo e il Mistero della fede melodie di carattere acclamatorio, tralasciando il genere ‘canzone’? Per quanto riguarda le risposte a ‘Mistero della fede’, segnaliamo la possibilità (facilmente praticabile, ma soprattutto anche sensata) di alternarle lungo l’anno in questo modo: «Annunciamo la tua morte» durante le Domeniche e feste del Tempo ordinario; e - con altra melodia, e con l’aggiunta dell’antico grido «Vieni, Signore Gesù!» - in Avvento; «Tu ci hai redenti» nel Tempo quaresimale (ed eventuali memorie della Croce); «Ogni volta che mangiamo» - prescritto per la Messa in coena Domini del Giovedì santo (cfr. MR, p. 143) - nella cinquantina pasquale. Si sono compiuti tentativi di questo genere? GESTI (POSIZIONI DEL CORPO) A Messa si sta «in piedi dall’orazione sulle offerte fino all’epiclesi prima della consacrazione (gesto dell’imposizione delle mani) esclusa. In ginocchio, se possibile, dall’inizio dell’epiclesi pre-consacratoria […] fino all’elevazione del calice inclusa. In piedi da Mistero della fede…»8. Ci si attiene in modo concorde a queste disposizioni? Si chiede a «quelli che non si inginocchiano» che «facciano un profondo inchino mentre il sacerdote genuflette dopo la consacrazione» (OGMR 43)? Se si fa uso del tradizionale campanello è prima dell’epiclesi, come invito a mettersi in ginocchio per l’invocazione allo Spirito Santo (cosa molto opportuna), o solo durante l’ostensione del Pane e del Vino? Alla consacrazione è mantenuta la tradizione di suonare le campane della chiesa? Risulta ancora significativo questo segnale? SPAZIO (L’ALTARE) Se si fa uso dell’incenso, si sa che il ministrante con il turibolo deve disporsi davanti all’altare fin dall’inizio del prefazio e rimanervi fino all’Amen compreso della dossologia? Oltre a questo, vi è magari la consuetudine di incaricare adulti o giovani o bambini perché rechino davanti all’altare torce o lumi (sempre dall’inizio del prefazio all’Amen compreso della dossologia)? Magnificare le grandi opere di Dio e offrirci in sacrificio PREGHIERA EUCARISTICA (OGMR 78-79) / IV A CHE PUNTO SIAMO?1 Di regola la preghiera eucaristica ottiene il risalto che le spetta? Succede che venga svolta frettolosamente? Per quale ragione? Quando la Messa si prolunga - ad esempio, per l’inserimento del Battesimo, della Confermazione, del Matrimonio - si cerca di evitare il rischio di liquidare la Preghiera eucaristica in pochi momenti, con la conseguenza di non far percepire che rimane comunque questo il momento vertice della celebrazione? GLI ‘ATTORI’: IL CELEBRANTE CON L’ASSEMBLEA Per quanto si riesce a percepire, l’assemblea è tendenzialmente concorde nel condividere i vari aspetti della Preghiera eucaristica? Si è mai provato a interpellare i fedeli per chiedere in quale modo la seguono? In quali passaggi si trovano maggiormente in sintonia? In quali altri trovano più difficoltà? Sono molti o pochi soltanto quelli che ancora preferiscono, in questa fase della celebrazione, ritagliarsi spazi di preghiera individuale, a prescindere da quella che viene pronunciata dal celebrante?2 Quei fedeli che hanno la tendenza a isolarsi e che sono soliti tenere il volto tra le mani (ritenendo in questo modo di poter meglio raccogliersi in fervorosa preghiera) vengono educati a dedicare lo sguardo di fede al ripetersi dei gesti della cena del Signore, e a seguire visivamente la presentazione dei Segni sacramentali all’adorazione di tutti? PREFAZIO E PREGHIERE EUCARISTICHE «Il sacerdote che presiede…ha facoltà di introdurre la Preghiera eucaristica con brevi parole, mediante le quali propone ai fedeli le ragioni della stessa azione di grazie, in modo adatto all’assemblea in quel momento, così che la comunità possa sentire la propria vita intimamente inserita nella storia della salvezza e possa raccogliere maggiori frutti dalla celebrazione…»3. 1 Per l’ordine delle domande, cfr. le schede nn. 14 e 15. 2 _________________________________ 8 CEI, Precisazioni, n. 1, in MR, p. XLIX. Cfr anche OGMR 43. A volte si ha l’impressione che - dopo aver seguito le letture e l’omelia con evidente e corale attenzione, e dopo aver condiviso il Credo e la Preghiera dei fedeli - dall’inizio della Liturgia eucaristica in poi ci si rifugi in preghiere e pensieri individuali, in attesa della consacrazione e della Comunione. 3 SACRA CONGR. PER IL CULTO DIVINO, Lettera ai Presidenti delle Conferenze episcopali sulle Preghiere eucaristiche, 27.04.1973, n. 8 (cfr. OGMR 31). Si valorizza, in talune circostanze ben soppesate, la possibilità di proporre questo genere di MONIZIONE INTRODUTTIVA? Si evita invece di interrompere l’unitarietà della preghiera con esortazioni fuori luogo, o di introdurre frasi frutto di libera creatività? Si valorizza l’amplissimo repertorio dei PREFAZI, per «mettere più pienamente in evidenza i motivi dell’azione di grazie nella Preghiera eucaristica e... porre maggiormente in luce i vari aspetti del mistero della salvezza» (OGMR 364)? Si usano «soltanto le PREGHIERE EUCARISTICHE che si trovano nel Messale Romano o legittimamente approvate dalla Sede apostolica secondo i modi e i termini da essa definiti» (RS 51)? Si seguono dei criteri - ad esempio in relazione al Tempo liturgico, oppure al contenuto delle letture bibliche del giorno - per adottare a turno tutti (senza immotivate esclusioni!) i diversi formulari di Preghiera eucaristica? Nel corso dell’Anno liturgico ci si preoccupa che nessun formulario rimanga volutamente trascurato?4 Dal 1976 abbiamo a disposizione anche tre formulari di Preghiera eucaristica per le “MESSE CON I FANCIULLI”5. Attualmente vengono usati? Con quale periodicità? In quali circostanze? Sono stati usati in passato, e poi abbandonati? Per quale motivo? Si è tentato di riscoprirli e rilanciarli? Le acclamazioni previste sono eseguite in canto, o semplicemente dette? Si avvalgono di accompagnamento musicale (solo organo, altri strumenti)? Con quale esito? È praticata l’acclamazione della prima Preghiera eucaristica: «Per noi Cristo è morto, per noi Cristo è risorto. Vieni, Signore Gesù!»? Si è provato ad adottare anche al di fuori della seconda Preghiera eucaristica il duplice intervento «È il Signore Gesù, si offre per noi!» che accompagna l’ostensione del Pane consacrato prima e del calice con il Vino consacrato poi? In quale circostanza, per quale motivo, con quale esito? PAROLE «Nel proclamare la Preghiera eucaristica, il sacerdote pronunci il testo con chiarezza, in modo da facilitarne ai fedeli la comprensione e favorire il formarsi di una vera assemblea, tutta intenta alla celebrazione del memoriale del Signore»6. 4 Ovviamente, se manca una pertinente catechesi l’uso intercambiabile dei formulari non facilita automaticamente la comprensione e la partecipazione… 5 Cfr. CEI, La Messa dei fanciulli, 1976, pp. 44-79. Per la comprensione e la valorizzazione di questi testi, è bene tener sempre presente che anche (e, forse, soprattutto) in considerazione dei bambini e dei fanciulli la Preghiera eucaristica rimane il «culmine di tutta la celebrazione», e che essi sono un adattamento per aiutare e predisporre la partecipazione «con maggior frutto alle Messe degli adulti»: cfr. SACRA CONGR. PER IL CULTO DIVINO, Direttorio per le Messe dei fanciulli, 1973, n. 52 e Premesse alle Preghiere eucaristiche, n. 1 (rispettivamente in La Messa dei fanciulli, cit., pp. 19 e 25). In quale considerazione si tiene il dettato: «È assai conveniente che il sacerdote canti le parti della Preghiera eucaristica che sono indicate in musica» (OGMR 147)? Si evita che «alcune parti della Preghiera eucaristica siano recitate da un Diacono, da un ministro laico oppure da uno solo o da tutti i fedeli insieme» (RS 52)? Ci sono fedeli – pochi o tanti? Solo nei giorni feriali o abitualmente? - che sono soliti dire in contemporanea, o addirittura prima, il testo pronunciato dal celebrante (a memoria o leggendolo dal messalino)? Da che cosa è motivato questo comportamento? «Mentre il sacerdote celebrante recita la Preghiera eucaristica, non si sovrappongano altre orazioni o canti, e l’organo o altri strumenti musicali tacciano, salvo che per le acclamazioni del popolo debitamente approvate» (RS 53). Viene rispettata questa disposizione? Ci si rende conto che i brani musicali del genere ‘elevazione’ - composti negli anni in cui il canone era pronunciato dal celebrante sottovoce - sono ora incongruenti? Si evita nel modo più assoluto di eseguire un’aria famosa (magari divenuta nel frattempo sigla di qualche noto programma televisivo: con la deleteria conseguenza di una generalizzata distrazione)? SILENZIO «La Preghiera eucaristica sia pronunciata bene, anche con i dovuti momenti 7 di silenzio» (Benedetto XVI) . L’assemblea è aiutata a cogliere la diversità qualitativa tra l’ascolto ‘recettivo’ da prestare durante la proclamazione delle letture bibliche e l’ascolto ‘attivo’ da mettere in atto durante la Preghiera eucaristica (là essa ascolta il Signore, qui gli parla)? CANTO Gli animatori sono attenti a non ‘esagerare’ nei canti delle precedenti (e seguenti) parti della Messa, evitando così il rischio di penalizzare sotto questo profilo qualificante la Preghiera eucaristica? È consolidata la prassi per cui nelle Domeniche e nelle solennità si intonano sempre il dialogo del Prefazio, il Santo (solo il testo ufficiale!), il Mistero della fede, la dossologia con relativa risposta? Accade solo alla Messa più frequentata, o tendenzialmente anche alle altre? 6 7 SACRA CONGR. PER I SACRAMENTI E IL CULTO DIVINO, istr. Inestimabile donum, 3.04.1980, n. 6. Nel Messale i paragrafi delle Preghiere eucaristiche sono staccati l’uno dall’altro in modo chiaro. Questo aiuta a pronunciare il testo lasciando qualche istante di silenzio tra un paragrafo e l’altro, a tutto vantaggio della interiorizzazione del testo sia da parte del celebrante che da parte dei fedeli.