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VENERDÌ 2 NOVEMBRE 2012
il Cittadino
Lettere & Opinioni
Le lettere al direttore (che posso­
so di fare tutti un passo indie­
tro e rinunciare,definitiva­
mente, al trasferimento della
Farmacia.
Continuiamo a dire no! La far­
macia resti dov’è!
Giancarlo Broglia
Segretario Rifondazione Comunista
Paullo
CASALE ­ 1
no essere inviate anche all’indiriz­
zo mail [email protected]) devo­
no portare in calce il nome, l’indi­
rizzo e il numero di telefono del
mittente altrimenti non verranno
FASCISMO
pubblicate. La direzione si riserva
Consiglio
a Fumich
di informarsi
il giudizio sulla pubblicazione e
ogni possibilità di intervento sui te­
sti che vengono inviati.
CASALE ­ 2
Esprimere
perplessità
è democrazia
n Egr. Direttore,
con la presente vorrei risponde­
re all’Assessore Mussida.
Purtroppo l’Assessore o è male
infor mato o non si infor ma.
Premesso che personalmente,
pur ammirando questa catego­
ria, non sono mai stato artigia­
no, vorrei ricordare al Sig. Mus­
sida che, se non ricordo male, è
grazie a piccoli artigiani e Com­
mercianti che l’Assessore ha
studiato. Quindi può tenere i to­
ni ironici per altri, senza conta­
re che almeno personalmente,
in almeno vent’anni di attività,
ho cercato di creare posti di la­
voro, mentre l’assessore?
Inoltre, è grazie all’“artigiano
locale” e ad altre persone che
oggi il Sig. Mussida fa l’assesso­
re, non certo per il suo impegno
in campagna elettorale o per le
sue 38 preferenze. Tutto ciò pre­
messo, a questo punto mi piace­
rebbe puntualizzare alcune co­
se, giusto per continuare con
“pretestuose polemiche”. Certo,
l’assessore, al posto di risponde­
re, parla di “pretestuose polemi­
che” ma da lì, nulla è cambiato.
Noi piccoli imprenditori sem­
pre il 0,96% dobbiamo pagare,
pari al 26%di equo aumento (ri­
valutazione immobiliare esclu­
sa). E, caro assessore, esprime­
re le proprie perplessità (mie,
degli agricoltori e di quanti vo­
gliano parlare) si chiama demo­
crazia, non polemica. A volte
confrontandosi, non ci crederà,
ma si possono trovare soluzioni
migliorative. Ad esempio ho se­
rie perplessità sul numero di
aziende nel territorio di Casale
che si serviranno dello sportel­
lo export su cui sono stati inve­
stiti 20.000 euro che, se non mi
sbaglio, è un ufficio di semplice
consulenza.
Altra perplessità nascono dalle
dichiarazioni dell’assessore pri­
ma della gara sulla vendita del­
la farmacia.
Mi domando chi, prima di ven­
dere, rende noto che la propria
azienda guadagna 40.000 euro
quando in realtà, negli ultimi
anni si parla di 130.000 euro?
Senza contare che, se l’assesso­
re fosse stato attento, forse i
30.000 euro di consulenza per la
valutazione dell’azienda, risul­
tata poi eccessiva, magari li
avrebbe risparmiati (15 il comu­
ne 15 l’azienda speciale). Mi
spieghi quale imprenditore, se­
condo la sua teoria, dovrebbe
spendere 2.800.000 euro che a
40.000 all’anno significa un
rientro in 70 ANNI!!!! Assessore,
non si è accorto di nulla???
Poi diciamecelo, Sig. Mussida,
se non fosse stato per la vendita
della Metanina e quanto fatto
dal suo predecessore, Lei, oltre
a pagare le rate del mutuo, con­
cretamente cos’ha fatto?
E per concludere le confesserò
che, se come dalla riunione in
casa PDL fosse realmente lei il
nuovo candidato sindaco, beh
sì, può contare sul fatto che cer­
cherò di fare una lista civica al­
ternativa alla sua, visto che in
consiglio comunale il solo grup­
po che si è separato in 3 “rami”
è quello a cui Lei appartiene.
Ultima richiesta, dato che Lei so
essere particolarmente zelante.
Come Assessore di Terranova
vorrei farle presente che il Comu­
ne di Casalpusterlengo, in riferi­
mento al rifacimento della strada
tra i due Comuni eseguita nel
2009, deve ancora saldare la Sua
quota parte di euro 8.000. Sicuro
che Lei provvederà prontamente,
la ringrazio anticipatamente
Giovanni Bruschi
POLITICA
Una classe
dirigente
delegittimata
n Elezioni in Sicilia. Lunedì
sento i commenti dei leader dei
Farmacia all’asta, chiediamo che il prefetto intervenga
n Destinatario:
Prefettura di Lodi
C.a. Prefetto Dr. Gioffrè Pasquale
Corso Umberto I° ­ 26900 Lodi
Oggetto: Esposto su decisione Sindaco di
Casalpusterlengo in merito alla cessione
di titolarità della Farmacia Comunale di
Casalpusterlengo
Ill.mo Prefetto di Lodi Dr. Gioffrè,
I sottoscritti Andrea Bossi e Cristian Cano­
va, in qualità di rappresentanti dei comita­
ti cittadini promotori l’indizione di un re­
ferendum consultivo sulla cessione di tito­
larità della Farmacia Comunale di Casal­
pusterlengo, con la presente richiedono la
Sua attenzione in merito all’atteggiamen­
to del Sindaco di Casalpusterlengo sulla
questione.
I comitati referendari hanno raccolto e
protocollato il numero di firme necessario
per l’indizione di due referendum sull’ar­
gomento. La Giunta Comunale ha delibe­
rato la validità delle firme e delle richieste
nel mese di Luglio 2012, ma il Sindaco di
principali partiti nazionali.
L’Onorevole
Bersani straripa esultanza da
tutti i pori: “Vittoria storica,
svolta epocale” ed altre iperbole
simili.
L’onorevole Casini, più conte­
nuto, si limita a dire che la sal­
vezza dell’Italia sta nel patto
moderati­progressisti. Persino
Rutelli dice di aver vinto con la
sua (nel senso che c’è solo lui)
Alleanza per l’Italia. L’Onore­
vole Alfano, pur ammettendo
la sconfitta perché, dice, ci sia­
mo presentati divisi (che sia
colpa degli elettori?), sostiene
che in fondo poteva andare
peggio e che il partito è vivo e
da questi risultati si può ripar­
tire!. I commenti degli On. Fi­
ni, Di Pietro e di Vendola mi
sono sfuggiti; forse stanno cer­
cando ancora le percentuali
del loro voti.
Il giorno dopo, con calma, vado
a leggere i risultati ufficiali
per farne un’analisi e scopro
che i suddetti leader vivono in
un altro mondo. Sono andati a
votare poco più del 47% degli
aventi diritto; il che vuol dire
che poco meno del 53% , pur
avendone diritto, non si è nean­
che recato alle urne.
Il motivo? semplicemente la
classe politica e i partiti che si
sono presentati non meritava­
no la fiducia della maggioran­
za dei siciliani. A conferma di
questo è stato eletto un Presi­
dente con il 30,47% dei voti va­
lidi, quindi ampiamente mino­
ritario.
Se poi questa percentuale vie­
ne rapportata correttamente al
47% dei votanti la percentuale
precipita al 14,32% dell’intero
corpo elettorale.
Per i candidati alla presidenza
sconfitti , chiaramente , il loro
consenso è stato ancora più ir­
rilevante. Se poi si analizza il
consenso ai partiti più rappre­
sentativi a
livello nazionale la situazione
peggiora ulterior mente. PD
13,40% (6,29% sugli aventi di­
ritto); PDL 12,90 % (6,06%);
UDC 10,80 (5,07%). Tralascio
FLI­SEL­IDV in quanto non
hanno ottenuto seggi.
E neanche M5S , che pur è ri­
sultato il primo partito con il
14,88% (6,99% sugli aventi di­
ritto) e che non può essere cer­
tamente assimilato ai partiti
tradizionali, mi pare si possa
dire che abbia sfondato.
Detto questo è evidente che, se
il risultato siciliano dovesse ri­
petersi a livello nazionale, l’at­
Casalpusterlengo ha pubblicato un bando
di asta pubblica per la cessione di titolari­
tà nel mese di Agosto 2012, nonostante la
presenza delle due richieste referendarie
in merito, sostenendo che i referendum si
sarebbero dovuti tenere nella sessione au­
tunnale del 2013, Tutto ciò basato su una
interpretazione del Sindaco del regola­
mento sugli istituti di partecipazione po­
polare. La tesi del Sindaco, appresa da di­
chiarazioni stampa, era che avrebbe ven­
duto a Ottobre la Farmacia e che quindi il
referendum fosse inutile, ma così non è
stato perchè il bando di asta pubblica è sta­
to infine dichiarato deser to in data
15/10/2012 non essendo pervenute offerte.
Il Sindaco poi, una volta emessa la delibe­
ra di Giunta Comunale che autorizzava
l’indizione dei due quesiti referendari,
non ha nemmeno convocato a colloquio i
rappresentanti dei comitati promotori per
confrontarsi e discutere modi e tempisti­
che dell’indizione dei rerefendum. Ogni
singola decisione del Sindaco è stata ap­
tuale classe politica è total­
mente delegittimata dalla mag­
gioranza degli italiani. Ma no­
nostante l’evidenza
dei fatti, chiusi nel loro mondo
dorato, continuano imperterri­
ti nei loro giochi di potere di­
mostrando di non capire il mo­
mento storico in cui viviamo.
In una Italia che si sta progres­
sivamente sempre più impove­
rendo pensano solo a vincere le
prossime elezioni e, come fos­
sero competizioni sportive, si
abbracciano felici alla vittoria.
Della riduzione vera dei costi
della politica ( che sarebbe un
segno di moralità) restano solo
delle vuote enunciazioni: zero
riduzione dei parlamentari, ze­
ro riduzioni dei consiglieri re­
gionali, forte resistenza all’ac­
corpamento delle province (
bene il gover no Monti che è
riuscito ad imporsi). E così di
questo passo il distacco tra
questa classe politica ed i citta­
dini diventa sempre più evi­
dente.
Classe politica che dagli anni
’70 ad oggi ci ha re galato la
montagna di debito che ci tro­
viamo e che ci costringe ,a get­
to continuo, ad emettere obbli­
gazioni sul mercato per poter
pagare le spese correnti ( pen­
sioni, dipendenti pubblici, sa­
nità, tribunali, scuole ecc.) e
che ci rende schiavi dei merca­
ti finanziari e dello spread . Mi
auguro che nasca in fretta una
nuova classe politica che butti
a mare questa, con i suoi vec­
chi schemi ideologici, e risco­
pra la politica come servizio.
Se nascesse avrebbe, come base
di partenza, quel 53% che non si
è neanche scomodato di andare
al seggio.
Angelo Bassi
Lodi
LODI
Un momento
gioioso
e partecipato
n Lodi Città Aperta è un gruppo
nato da circa un anno e compo­
sto da giovani del lodigiano
promotori d’intercultura e
consapevoli del ruolo sempre
più crescente delle seconde ge­
nerazioni nella società attuale.
Attraverso i social network, vi­
deo, foto e tutto quello con cui
presa dai comitati solo dalle dichiarazioni
rilasciate dal Sindaco alla stampa locale.
Chiediamo un Suo intervento anche in me­
rito alla perizia di stima giuratata commis­
sionata dal Comune alla società Lothar
Srl. Tale perizia ha definito in due milioni
e ottocentomila euro il prezzo base d’asta,
prezzo che è risultato molto eccessivo visto
la mancanza di offerte all’asta. Studi in
merito parlano di una stima reale sul mi­
lione e ottocentomila euro per una Farma­
cia come quella di Casalpusterlengo. Vor­
remmo saperne di più in merito se possibi­
le.
Supportati dalle citate motivazioni, siamo
a chiedere un Suo intervento nei confronti
del Sindaco di Casalpusterlengo al fine di
sensibilizzarlo per rinunciare alla presen­
tazione di un nuovo bando di asta pubblica
prima dello svolgimento dei referendum
ammessi.
RingraziandoLa per la Sua cortese atten­
zione, porgiamo i più cordiali saluti.
Andrea Bossi e Cristian Canova
è possibile comunicare voglia­
mo dare voce alle 2G ed essere
allo stesso tempo una cassa di
risonanza di esperienze, eventi
e best practice d’intercultura
ed integrazione, nel lodigiano
e non solo.
Proprio per questo Domenica
21 ottobre abbiamo partecipato
alla festa interreligiosa tenuta­
si nell’ ex asilo Garibaldi di
via Vistarini . Ci siamo presen­
tati nel pomeriggio con tanto
di telecamere, re gistratori,
macchine fotografiche e tutto
ciò che potesse servirci per
raccogliere delle testimonian­
ze.
Una volta lì abbiamo voluto in­
tervistare le diverse persone
appartenenti alle comunità
presenti: molte erano di origi­
ne rumena, russa, marocchi­
na, togolese… tutte quanti pre­
senti per dimostrare come in
realtà i punti in comune siano
molti ed è proprio quello emer­
so dalle interviste e dalle loro
storie.
Dalla maggior parte degli in­
tervistati emergeva il fatto di
come nella nostra città di Lo­
di, si siano ben inte g rate le
persone di religioni diverse
nonostante le piccole scene di
discriminazioni verso «la ra­
gazza con il velo che non può
truccarsi» o « il ragazzo che
appena dichiara di essere ru­
meno, tutti lo guardano ma­
le».
Durante lo svolgimento della
festa, accompagnata anche dai
balli e dalla musica caratteri­
stica di ogni Paese partecipan­
te (suonata dal vivo) abbiamo
potuto notare come la comuni­
tà maggiormente presente fos­
se quella ortodossa, dalla qua­
le siamo rimasti incantati nel­
l’ascoltare le musiche di giova­
ni ragazzi rumeni e che hanno
saputo ben coinvolgere tutti i
più giovani e non solo in un
momento danzante veramente
gioioso e partecipato.
Come ciliegina sulla torta è
stato allestito un rinfresco
molto invitante con diversi
piatti italiani e rumeni, tutto
in linea con usi e costumi tra­
dizionali, e dobbiamo dire che
la cucina di diversi Paesi è un
ottimo fattore di coesione, di
dialogo e conoscenza.
È stata un’esperienza unica in
quanto non capita spesso di ve­
dere riunite cosi tante persone
nel nostro ter ritorio che ci
sembrano culturalmente lon­
tane e che invece stabilita una
relazione ti sembra di conosce­
re da una vita.
Siete curiosi di vedere il video?
www.lodicittaperta.it o cercaci
facebook: Lodi Città Aperta.
Susan, Supti, Giorgio
PAULLO
Un’operazione
rischiosa
e inutile
n Da diversi mesi la “SPM”­So­
cietà Paullese Multiservizi, la
nostra società a 100% capitale
pubblico (Comune di Paullo) sta
lavorando per spostare la far­
macia di Via Milano nel nuovo
palazzone a soli 50 metri di di­
stanza.
I numeri dell’operazione sono
secondo noi eccessivi: oltre
1.000.000 di euro di soldi pub­
blici per un’operazione costo­
sa, rischiosa, inutile per i paul­
lesi. L’attuale sede della far ­
macia, di pubblica proprietà,
comoda e ben visibile, consen­
te di svolgere un servizio effi­
ciente, da sempre apprezzato
dai cittadini,anche grazie al­
l’impegno dei lavoratori della
struttura. Non c’è alcun biso­
gno di acquistare un altro loca­
le per spostare un’attività fun­
zionante!
Si danno soldi ai costruttori di
palazzi di lusso, che fanno case
che i paullesi non potranno
mai comprarsi, mentre la crisi
si abbatte sulle famiglie, non si
arriva a fine mese, ed aumen­
tano i licenziati: secondo noi
adesso i soldi pubblici devono
essere usati solo per aiutare i
cittadini in sofferenza.
Pe r c h é q u e s t a o p e r a z i o n e
quindi?
Forse il “grande costruttore” è
in difficoltà? Forse le vendite
non vanno come previsto e
l’operazione Far macia è la
boccata d’ossigeno necessaria
per andare avanti con il suo
palazzone abbattendo, dopo il
consorzio, anche le scuole me­
die?
Invitiamo tutti i cittadini ad
impegnarsi in modo che SPM e
chi governa oggi Paullo ci ri­
pensino: ogni volta che incon­
trerete un Assessore, un Consi­
gliere comunale, un dirigente
di SPM parlate con loro di que­
sta vicenda, fategli delle do­
mande… e ovviamente cercate
di convincerlo che forse è il ca­
n Gentile direttore,
sono stato in Inghilterra per ra­
gioni di famiglia per circa un
mese e non ho potuto dare un
seguito alla lettera omissiva e
un po’ maliziosa del signor Fu­
mich. Devo dire che mi sarei
aspettato da parte sua qualche
precisazione: nella mia lettera
del tre di ottobre non mi sono li­
mitato a citare la Costituzione,
riportavo anche un quadro legi­
slativo preciso col quale la Re­
pubblica democratica ha stabi­
lito i limiti entro cui un partito
può esercitare la sua azione po­
litica senza il timore di essere
accusato di voler fare risorgere
il fascismo.
Consiglio, dunque, vivamente
al signor Fumich la lettura del­
la legge 645/1952 (legge Scelba)
non casualmente intitolata Nor­
me di attuazione della XII dispo­
sizione transitoria e finale
(comma I) della Costituzione
(riorganizzazione del partito fa­
scista).
In particolare, all’articolo 1 si
definisce cosa si intende per
riorganizzazione del partito fa­
scista; all’art. 2 si indicano le
sanzioni penali per le fattispe­
cie dei reati; all’art. 4 si specifi­
ca cosa si intenda per apologia
di fascismo; all’art. 5 si parla di
manifestazioni pubbliche (e del­
le relative sanzioni); e, infine,
all’art. 8 si descrivono i provve­
dimenti cautelari in materia di
stampa.
La legge Mancino, poi, comple­
ta il quadro normativo volto a
sanzionare le condotte ricondu­
cibili al fascismo e al razzismo.
In particolare, agli articoli 1 si
definiscono discriminazione,
odio o violenza per motivi raz­
ziali, etnici, nazionali o religio­
si; mentre all’art. 2 si normano
le disposizioni di prevenzione.
Vorrei anche ricordare che, pre­
tendendo il monopolio della po­
litica (il partito unico), il fasci­
smo non fu democratico né a fa­
vore del sistema della rappre­
sentanza parlamentare: prese il
potere con la violenza. Il fasci­
smo di oggi, militante in sigle
diverse, ma richiamandosi a
quello che ha portato il Paese al­
la catastrofe di una guerra di
aggressione dichiarata e poi
persa drammaticamente, è di­
verso da quello di allora?
Il fatto che le norme che sanzio­
nano la rinascita del partito fa­
scista siano applicate con parsi­
monia non significa che siano
state abrogate; significa, piutto­
sto, che lo stato democratico
tende a farne uso malvolentieri
perché colpiscono reati di opi­
nione. Non così il fascismo, che
istituì addirittura un “Tribuna­
le Speciale per la sicurezza del­
lo Stato” per sanzionare pesan­
temente chi non pensava fasci­
sta. Così, per reati di opinione,
il Tribunale Speciale sanzionò
gli oppositori del regime con ol­
tre 27.700 anni di carcere, 42
condanne a morte (di cui 31 ese­
guite) e 3 ergastoli.
I limiti della legislazione vigen­
te all’espressione dei diritti di
pensiero, di parola, di stampa e
di manifestazione, è la sanzione
applicata al fascismo che si
macchiò dei due crimini più ef­
ferati che l’umanità possa im­
maginare: le guerre di aggres­
sione (Etiopia, Spagna e 2GM) e
la guerra civile, responsabilità
entrambe gravanti sul fascismo
nazionale prima e repubblichi­
no poi, come riconosce anche
De Felice nel suo “Breve storia
del fascismo”.
Capitalizzando quella tragica e
sanguinosissima esperienza, il
quadro normativo intende pre­
servare la libertà di tutti per­
ché, negli anni 20 e 30, rispetti­
vamente, il fascismo e il nazi­
smo utilizzarono gli strumenti
democratici e parlamentari per
prendere il potere, con la vio­
lenza e le conseguenze che tutti
conosciamo.
Infine, poiché anch’io considero
«le citazioni non verificate ­
sbagliate, per dirla senza eufe­
mismi ­ un segno del degrado
culturale che stiamo vivendo»,
consiglio vivamente il signor
Fumich di documentarsi meglio
prima di esprimere giudizi par­
ziali e affrettati.
Distinti saluti.
Sergio R. Fogagnolo
Presidente Anpi Melegnano
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Farmacia all`asta, chiediamo che il prefetto