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Anno XVI - N° 240
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29 Novembre 2011
Quindicinale di Informazione Politica, Economica e Sociale
Iscrizione Registro Stampa Tribunale di Cagliari n° 32/95 del 7/11/95 • Direttore Responsabile: Giampaolo Cirronis • Distribuzione gratuita
Sul progetto di metanizzazione si gioca una delle partite decisive per il futuro della Sardegna
Galsi, non si può sbagliare
Il fronte contrario teme una nuova servitù ma la Regione assicura che l’Isola non sarà tagliata fuori.
S
ul progetto Galsi che
prevede la realizzazione del gasdotto Algeria-Italia attraversando la Sardegna (da Porto Botte ad Olbia per complessivi
285 km), si gioca una delle partite più importanti per il futuro dell’Isola. Il fronte contrario, come riportiamo all’interno del giornale, teme si tratti
di una nuova enorme servitù,
dopo quelle che la Sardegna ha
già dovuto storicamente sopportare, ultima quella degli insediamenti militari, in quanto
il territorio verrebbe “saccheggiato” senza alcun ritorno economico. La Regione e la Provincia sono favorevoli, al pari
delle amministrazioni locali,
di quasi tutti i partiti e dei sindacati confederali, nella convizione che non si possa perdere una straordinaria occasione per lo sviluppo della Sardegna, in grado di garantire finalmente un approvvigionamento energetico a condizioni
favorevoli sia per le imprese sia
per la popolazione.
L’assessore regionale dell’industria, Alessandra Zedda, qualche giorno fa ha annunciato che il programma di
metanizzazione della Giunta
prevede le priorità di collegamento tra il Galsi, le reti cittadine e le utenze industriali,
con un impegno di spesa di 150
milioni di euro in tre anni, di
cui 50 milioni disponibili già
per il 2012.
è questo il punto irrinunciabile: il sì all’attraversamento del territorio regionale con le
condotte del gasdotto non può
assolutamente prescindere dalla fornitura per le città sarde e
le industrie.
Il compito delle istituzioni è
ora quello di tramutare gli impegni in fatti concreti, perché
questa volta non si può proprio
sbagliare.
Giampaolo Cirronis
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ALL’INTERNO
Inaugurato il parco eolico Enel Green Power
La Sardegna si mobilita contro Trenitalia
Sì al metano, NO ad una nuova servitù
Iglesias, lavori pubblici per 48 milioni
Il Governatore Ugo Cappellacci nel Sulcis
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Nuove risorse per sviluppo e lavoro
Calasetta riacquisirà il suo patrimonio
L’AUSI di Iglesias dà importanti segnali di vita
L’artista Gabrio Ciampalini a Carbonia
Carbonia, per salvarsi ci sarà da soffrire
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La Provincia del Sulcis Iglesiente
Anno XVI • N° 240 • 29 Novembre 2011
è stato inaugurato lo scorso 10 novembre il grande parco eolico realizzato da Enel Green Power nell’area industriale
In rete i primi 40 MW di energia eolica
A regime la produzione dei 39 aerogeneratori salirà a 90 MW e sarà in grado di soddisfare le esigenze di 70.000 famiglie.
è
stato inaugurato lo scorso 10 novembre, a Portoscuso, il parco eolico realizzato da Enel Green Power. L’intervento non è stato ancora completato ed in questa prima
fase sono stati immessi in rete i
primi 40 dei 90 MW complessivi
che costituiranno la capacità installata del primo parco eolico del
kilowattora all’anno, pari ai consumi di circa 70mila famiglie, e di
evitare, quindi, l’emissione in atmosfera di oltre 130mila tonnellate di CO2.
«Si tratta di una altro importante passo nel programma di crescita organica di Enel Green Power, secondo i piani di sviluppo
delineati e comunicati al mercato
produzione annuale di oltre 240
milioni di KWh, grazie ad una
potenza complessiva installata di
161 MW che, con il nuovo impianto di Portoscuso, saliranno a
più di 250 MW.
I dirigenti di Enel Green Power hanno sottolineato che nella
fase di costruzione sono stati impiegati giovani locali, dopo una
Il parco eolico realizzato da Enel Green Power a Portoscuso.
Sulcis Iglesiente.
Una volta ultimato, quello di
Portoscuso - con complessivi 39
aerogeneratori da 2,3 MW ciascuno - diventerà il più grande impianto eolico italiano di Enel Green
Power.
A regime, con i suoi 90 MW di
capacità totale installata, sarà in
grado di produrre 185 milioni di
- ha dichiarato Francesco Starace,
Amministratore delegato di Enel
Green Power -. Siamo molto orgogliosi della nostra presenza in
Sardegna, completeremo questo
importante progetto nelle prossime settimane.»
Attualmente, sono tre gli impianti eolici di Enel Green Power
in esercizio in Sardegna, con una
adeguata formazione, ed anche
nella gestione verrà prestata attenzione ai giovani del territorio.
Il progetto di Enel Green Power prevede anche la realizzazione di un museo, un percorso pedonale e ciclabile, aperti alle visite, iniziative finalizzate all’integrazione del parco eolico nel tessuto sociale del territorio.
è stato inaugurato presso la facoltà d’ingegneria il 12° Corso
50 nuovi aspiranti operatori naturalistici
N
el 60° giorno di presidio
a Villa Devoto, una delegazione della Consulta delle Associazioni ha
partecipato all’inaugurazione del 12°
Corso per Operatori Naturalistici
Ambientali che si è tenuta a Cagliari,
nell’Aula Magna della Facoltà di
Ingegneria.
Anche per l’Anno Accademico
2011-2012 il corso è stato organizzato dall’Associazione Per il Parco
Geominerario Storico Ambientale
della Sardegna, dalla Facoltà di Ingegneria dell’Università di Cagliari
e dalla sezione di Cagliari di Italia
Nostra, con il patrocinio e la collaborazione della Consulta delle Associazioni, dell’Associazione Italiana Guide Ambientali Escursionistiche-Sardegna, della Federazione
Pro-Natura-Sardegna, dalla Società
Italiana di Geologia AmbientaleSardegna, e dal Collegio dei Docenti e Operatori della Scuola di
Alta Formazione ed Aggiornamento Culturale “Angelo Berio”.
Mentre negli ultimi 11 anni si è
registrata una partecipazione media annuale di circa 20 allievi con
oltre 200 giovani che hanno acquisito le basi per l’iscrizione al Registro delle Guide, il corso appena iniziato ha fatto registrare quasi 50 domande di iscrizione.
La Provincia, intanto, attraverso il presidente Salvatore Cherchi,
ha espresso la sua posizione sulla
situazione in cui si trova il Geoparco:
1) condivisione del Documento della Comunità del Parco;
2) richiesta al Parco di dichia-
rarsi incompetente ad esprimere pareri su opere edilizie se non relative a beni e siti minerari, in conformità alla legge istitutiva del Parco;
3) passaggio della proprietà dei
beni minerari ai Comuni;
4) attribuzione ai Comuni della
maggioranza del Direttivo;
5) eliminazione della sovrapposizione dei ruoli di Igea e Parco. Igea
si dovrebbe occupare di bonifiche
e di manutenzione dei siti; il Parco
della gestione in associazione con
gli Enti locali;
6) Immediato superamento della gestione commissariale.
Queste cose possono essere fatte in Sardegna e subito e la Provincia ha accettato di fare parte della
Commissione costituita, per definire l’insieme delle questioni.
I gruppi dei pendolari prendono posizione sui disservizi ferroviari
Un simile sistema di trasporti impedisce
lo sviluppo e la crescita della Sardegna
I
l gruppo pendolari di Iglesias e
Carbonia ed il gruppo pendolari
Medio Campidano hanno appreso con soddisfazione la presentazione di un’interpellanza all’assessore regionale ai trasporti ed
al ministro competente, ma non possono fare altro che esprimere il proprio disappunto per alcune affermazioni contenute nel testo.
In particolare il riferimento è ad una
presunta sproporzione ai danni del
nord Sardegna rispetto al sud dell’isola che godrebbe di maggiori servizi.
Sono mesi che entrambi i gruppi
manifestano i disagi quotidiani che
i pendolari devono affrontare: treni
sporchi, ritardi cronici, corse soppresse, coincidenze inesistenti, carenza di
informazione, presunti guasti tecnici, composizione del materiale sottodimensionato rispetto alle esigenze,
per non parlare delle carrozze senza
aria condizionata, che nelle giornate
estive hanno reso i treni delle vere e
proprie saune. Tutto questo rappresenta il calvario che studenti, lavoratori e viaggiatori occasionali vivono ogni giorno: prima l’incertezza di arrivare a destinazione e poi,
dopo la fatica di una giornata di lavoro o studio, riuscire a tornare a casa con l’incubo di non trovare una
coincidenza che ti aspetta.
Il problema del trasporto ferroviario non ha una configurazione circoscritta a questo o a quel territorio
particolare, bensì affligge tutto il territorio regionale e nazionale.
Il 25-26-27 novembre l’ORSA ha
indetto uno sciopero nazionale dei
ferrovieri. Motivi? Diversi, ma tra
questi la soppressione dal 1° gennaio
2012 di oltre il 40% dei treni del
trasporto regionale e la totalità di
quelli a lunga percorrenza, a cui si
aggiungerà la chiusura delle linee
ma di trasporti ne è alla base).
Come possiamo parlare di continuità territoriale con il resto del continente se percorrere una tratta di 60
km in treno senza intoppi è ormai
diventata cosa dell’altro mondo?
Si auspica inoltre che il Consiglio regionale discuta al più presto la
mozione depositata ormai dal mese
di luglio. L’obiettivo comune deve
Un treno che copre la tratta Carbonia-Cagliari.
secondarie.
I pendolari della Sardegna chiedono che tutte le forze politiche si
impegnino affinché si possa dare
una soluzione ad un problema increscioso e annoso che attanaglia la
Sardegna e la relega nell’immobilismo, senza alcuna prospettiva di crescita e di sviluppo di settori come
quello turistico (un efficiente siste-
essere ottenere la stipula di un contratto di servizi tra Regione e Trenitalia (o chi per lei), che preveda
non solo sanzioni per il mancato rispetto delle clausole contrattuali, ma
anche le giuste tutele per i pendolari.
Gruppo pendolari
Iglesias e Carbonia
Gruppo pendolari
Medio Campidano
Un’interpellanza del consigliere regionale Giampaolo Diana (PD)
La Regione si attivi per avere le risorse
finalizzate al trasporto pubblico sardo
I
l consigliere regionale e segretario regionale del Partito Democratico Giampaolo Diana
ha presentato un’interpellanza
in Consiglio regionale sulle problematiche del trasporto ferroviario (in
particolare Trenitalia) e della riduzione cospicua di risorse previste per
l’anno 2012.
Dopo aver ricostruito la grave
situazione d’emergenza presente nel
sistema dei trasporti nell’Isola, evidenziata quasi tutti i giorni dalle cronache dei giornali, Giampaolo Diana
chiede di interpellare il presidente
urgente di parte dei fondi FAS risultati ad oggi, dalla Sardegna, non
utilizzati;
3) quali azioni hanno posto in
essere o intendono porre in essere per
l’adozione di un Piano Strategico del
trasporto ferroviario che possa rispondere, in tempo reale o quantomeno all’ingresso del nuovo anno, ai
requisiti di efficenza, potenziamento, qualità, atti a rispondere all’utenza dell’importo notevolmente
aumentato per quel che riguarda le
tariffe regionali;
4) ad attivarsi con urgenza per la
Giampaolo Diana.
Il centro intermodale di Carbonia.
della Regione e l’assessore regionale
dei trasporti per conoscere:
1) se intendono attivarsi, e in che
modo, nei confronti del Governo per
rivendicare le risorse finalizzate al
trasporto pubblico della nostra regione (quale servizio primario), in
previsione del taglio programmato
e preannunciato per il 2012;
2) se non ritengano opportuno,
visto l’ambito di applicazione del
comma 5 concernente le modalità
applicative dell’articolo 14, comma 2,
del D.L. n. 78/2010, di far richiesta
stipula del contratto di servizio tra
Trenitalia Spa (alla quale il Governo
ha assegnato direttamente i trasferimenti aggiuntivi del 2009) e la Regione affinché possano essere definiti, con la società, gli obiettivi minimi standard qualitativi e quantitativi del servizio offerto (si annovera, per il mezzo ferrato di trasporto
di persone, nonché per il trasporto
marittimo di merci, Golfo AranciCivitavecchia) che potrà così essere monitorato dalla Regione;
5) a convocare urgentemente un
tavolo tecnico con le province di
Iglesias, Carbonia e comuni rispettivamente interessati per verificare la
qualità e la solidità del piano orari
che i pendolari di Elmas, Assemini,
Decimomannu, Uta, Villaspeciosa,
Siliqua, Villamassargia, Carbonia e
Iglesias (che usufruiscono quotidianamente dei servizi di trasporto
della società di Trenitalia) lamentano da tempo e che erano stati già
più volte segnalati, anche attraverso
la presentazione della mozione n.
135 in Consiglio regionale, rispondendo con soluzioni concrete alle
Accordo Regione-Ministero per il rinnovo dei provvedimenti
50 milioni per gli ammortizzatori sociali
L
’assessorato regionale del
lavoro ha perfezionato i due
accordi con il ministero del
lavoro, rendendoli operativi
e portando in Sardegna cinquanta
milioni di euro per gli ammortizzatori sociali in deroga, e 650.000 euro per avviare la stabilizzazione degli Lsu.
«I 50 milioni di euro sono disponibili presso l’Inps e si potrà comin-
ciare ad erogarli - ha spiegato l’assessore regionale del lavoro, Antonello Liori - Si tratta di una misura
molto importante, alla quale la Regione compartecipa con altri 10 milioni di euro provenienti dal Fondo
sociale europeo, e che interessa oltre 13.500 lavoratori in cassa integrazione o in mobilità. Inoltre, grazie al perfezionamento dell’accordo
ed all’approvazione della legge di
stabilità, la Regione è già in grado
di sottoscrivere con le parti gli accordi per il rinnovo del 2012. Invece, per quanto riguarda gli Lsu, una
volta perfezionata la convenzione
per il rinnovo delle attività socialmente utili - ha concluso l’assessore Liori - si potrà avviare la procedura per lo svuotamento dei bacini, che prevede la stabilizzazione di
circa 90 lavoratori.»
La Provincia del Sulcis Iglesiente
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problematiche e disfunzioni sul servizio offerto dalla società ad oggi
ulteriormente peggiorato.
L’emergenza trasporti in Sardegna nei giorni scorsi ha portato anche il deputato Guido Melis ed il
consigliere regionale Mario Bruno
a presentare due interrogazioni alla
Camera dei deputati ed al Consiglio regionale, con le quali sollecitano interventi idonei alla soluzione dei problemi e, quindi, restituire
ai sardi un servizio di trasporti efficiente.
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Anno XVI • N° 240 • 29 Novembre 2011
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La Provincia del Sulcis Iglesiente
60.000 sardi sono scesi in piazza venerdì 11 novembre per rivendicare una nuova politica da parte di Governo e Regione
«La Sardegna dice basta all’iniquità sociale»
Dopo lo sciopero i segretari regionali di CGIL, CISL e UIL hanno inviato una lettera-appello al presidente della Repubblica.
L
a rabbia e la disperazione
del popolo sardo, travolto
dalla più grave crisi socio-economica degli ultimi
trent’anni, è esplosa lo scorso 11
novembre a Cagliari, nella grande
manifestazione che ha portato in
piazza circa 60.000 persone, unite
nella richiesta di provvedimenti urgenti da parte del Governo nazionale e della Giunta regionale, per
evitare un tracollo dal quale sarebbe molto difficile risollevarsi.
La giornata di sciopero e l’imponente manifestazione sono state
organizzate da CGIL, CISL e UIL
ma hanno trovato il sostegno di tutte le associazioni dei lavoratori, delle
forze politiche e delle amministrazioni provinciali e comunali, di decine di migliaia di cittadini fortemente preoccupati ed in molti casi
disperati per il precipitare della crisi.
Lo slogan degli organizzatori era
quello di dire «basta all’iniquità
della politica economica e finanziaria del Governo nazionale» e
lo spirito anche quello di denunciare «l’inadeguatezza del Governo regionale nell’affrontare la crisi della Sardegna ed in particolare la drammatica situazione occupazionale e sociale del nostro territorio che, da ormai troppi anni,
vede la sola moltiplicazione della
CIG e della mobilità, in conseguenza della perdita del lavoro: nell’industria, nella piccola e media impresa, nell’artigianato, nel commercio, negli appalti e nei servizi pubblici e privati».
Se la crisi è grave in tutta la Sardegna, nella Provincia di Carbonia Iglesias è addirittura drammatica, dove a fronte della presenza
dell’8% della popolazione regionale, si ha il 40% delle risorse destinate agli ammortizzatori sociali
della Sardegna. Il tasso di disoccupazione ufficiale è passato dal-
l’11% del 2009 al 19% del 2010,
contro il 13% del dato regionale.
Il Sulcis Iglesiente rivendica
sempre «il rispetto e l’esigibilità
degli impegni e degli accordi sottoscritti con lo Stato, sulle risorse
economiche scippate alla Sardegna; per la salvaguardia e ripresa
dell’apparato produttivo a partire
da Eurallumina ed Ila che da sole
valgono più di mille posti di lavoro:
un vero Piano straordinario per il
lavoro che parta dal riconoscimento dello Stato di Crisi, che coinvolga ogni settore, dall’industria al-
culminata con le dimissioni del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi e l’affidamento dell’incarico
di formare il nuovo Governo al professor Mario Monti da parte del presidente della Repubblica, i segretari
regionali confederali, Enzo Costa,
Mario Medde e Francesca Ticca,
hanno scritto una lettera aperta allo
stesso presidente Napolitano.
«A poche ore dalla più grande
manifestazione che il Popolo Sardo
abbia mai realizzato nella storia
della sua autonomia - hanno scritto
Costa, Medde e Ticca al presiden-
Il comizio al termine della manifestazione dell’11 novembre a Cagliari.
l’agricoltura, dall’artigianato al
commercio, dai servizi pubblici,
scuola, trasporti, sanità, al fondamentale sfruttamento razionale delle risorse ambientali e culturali: con
le bonifiche e la valorizzazione del
Parco Geominerario; una compiuta
e reale riduzione dei costi e dei privilegi della politica che metta i rappresentanti delle Istituzioni in relazione con la situazione del Paese e
del complesso della sostenibilità e
dell’equità sociale».
Tre giorni dopo lo sciopero, in
presenza di una grave crisi politica
te della Repubblica -, ci sentiamo
in dovere di rivolgerci alla Sua
persona riconoscendoLe il prestigio istituzionale che deriva dalla
Sua carica, ma soprattutto dall’esempio che quotidianamente Lei
riesce a dare al mondo intero, rendendo orgogliosi gli italiani.
Una piazza, gremita da oltre
60.000 persone, ha messo in atto
una grande protesta contro una crisi pesantissima che sta cancellando migliaia di posti di lavoro e sta
relegando i giovani e le donne ai
margini di una società che regre-
L’assessorato dei lavori pubblici ha pubblicato il bando
disce quotidianamente, che nega
il primo diritto costituzionale e la
possibilità di avere un futuro.
Nel momento in cui il paese si
appresta a compiere la scelta di un
cambio di Governo, affidando questa delicatissima fase ad un esecutivo tecnico istituzionale, Le chiediamo un impegno a porre rimedio
ad un’ingiustizia che si sta compiendo in sfavore del Popolo Sardo.
È, infatti, dal 2010 che ci vengono negate le risorse previste dall’articolo 8 del nostro Statuto e
dall’intesa Stato-Regione: sono risorse importanti, circa 800 milioni di euro su base annua, che sono
indispensabili per poter avviare una
nuova stagione di sviluppo e di
rinascita e per poter creare quelle opportunità di lavoro che mancano.
Come poi non richiamare l’annoso problema relativo al mancato
riconoscimento della condizione di
insularità, che ci impedisce di poter competere in un sistema che è
sempre più globale e sempre meno inclusivo.
La Sardegna è l’unica regione
italiana a non avere regioni contigue, ad essere tagliata fuori dalle importanti reti transeuropee, a
non avere riconosciuto il diritto
alla mobilità delle persone e delle
merci.
Signor presidente - hanno aggiunto i tre segretari confederali Le giunga dalla manifestazione appena conclusa un appello ad intervenire per porre fine a queste
pesanti questioni che da troppo tempo impediscono alla nostra splendida Isola di riprendere la strada
dello sviluppo, non riusciamo più
ad essere competitivi sia nel settore
industriale che in quello agricolo,
comparti oramai in ginocchio e
che continuano a perdere occupazione.
Risanamento: la CGIL chiede equità VERA
«Tagliare i veri privilegi»
I
l dibattito pubblico sul tema delle pensioni rischia di svilupparsi
nella solita modalità italiana:
nell’equivoco della diatriba e del
posizionamento interno in alcune
forze politiche; nell’incoerenza fra
il dire e il fare nel contesto attuale
e, soprattutto, fra le politiche ante e
post caduta del Governo.
Incoerenza di parte politica che fa
il paio con la coerente contraddizione fra il dire e l’agire da parte dell’impresa che, con la solita litania da una
parte rivendica ulteriore riforma del
sistema previdenziale, e dall’altra
opera ogni giorno per espellere dal
ciclo produttivo i lavoratori ben prima della soglia dei 60 anni, figuriamoci dei 65 o dei settantenni.
E lo fa con ogni sistema possibile:
licenziamenti da ristrutturazioni, delocalizzazioni, cassa integrazione e,
soprattutto, con mobilità ordinaria,
lunga, straordinaria e in deroga e, infine, pur di raggiungere l’obiettivo,
anche con la subdola forma dell’esodo incentivato per il quale arriva
a mettere addirittura a disposizione
proprie risorse economiche utili alla
contribuzione volontaria.
Ora, per richiamare a coerenza
almeno gli attori politici e istituzionali, ci sembra solo il caso di fare
pervenire a tutti il sollecito di chi ad
oggi ha già pagato di più: i lavoratori, i pensionati, figli e nipoti.
Nella prima uscita pubblica del
nuovo ministro, verso la quale si
leggono incomprensibili quanto
immotivati commenti entusiastici
ed applausi da parte di politici di
primo piano, i lavoratori e noi con
loro, rilevano il solito andazzo italico
della comunicazione.
Da una parte parla di riforma già
fatta, di sacrifici da fare ma da non
chiedere ai più deboli, a chi ha già
dato, ma nello stesso identico momento espone una serie di interventi
di accelerazione, di modifiche, di razionalizzazione di privilegi, che invece vanno proprio verso altri e soliti tagli (li chiama risparmi…) alle
pensioni nel breve e nel lungo periodo, nello spostamento del traguardo e nell’eliminazione delle pensioni di anzianità come se fosse un
principio di equità traguardare tutti
indistintamente all’età anagrafica.
Si intervenga giustamente con
l’eliminazione dei privilegi, dicendo
chiaramente quali, che però, per noi
non sono le pensioni di anzianità con
le fasce d’età oggi stabilite e, soprattutto, con i 41 anni e 3 mesi - ridotti
fino a 3 anni per i lavori usuranti oggi previsti per poter riscuotere la
ampiamente guadagnata pensione.
Al ministro e a tutti gli attori che
hanno titolarità decisionale e di confronto, vogliamo che arrivi la voce
dal territorio che dice che i lavoratori sono ben attenti, che valutano
ora e valuteranno gli estensori ed i
sostenitori nel merito dei provvedimenti per i quali deve essere chiaro
un concetto fondamentale: le casse
del sistema previdenziale dei lavoratori dipendenti, in attivo, non sono e
non devono essere viste come il bancomat dal quale attingere per risolvere i problemi finanziari del Paese.
Per il risanamento serve equità
VERA, quelle risorse devono essere
prese da chi ha di più, ma ancora di
più servono politiche attive per la ripresa e lo sviluppo economico e sociale che deve basarsi sull’art. 1 della nostra Costituzione: il LAVORO.
Roberto Puddu
La Giunta regionale ha stanziato quattro milioni di euro
Regione: via libera ai mutui per la prima casa,
per le giovani coppie fino a -70% sugli interessi
Con la formazione delle aziende si avviano
procedure per attuare il piano per il lavoro
L
Q
’assessorato regionale dei
lavori pubblici ha pubblicato il bando per la concessione di contributi in conto
interessi e a fondo perduto finalizzati a costruzione, acquisto e recupero della prima casa (legge regionale 32/85).
«Rispetto all’anno scorso ci sono importanti novità - ha spiegato
l’assessore dei lavori pubblici, Angela Nonnis - per esempio l’agevolazione per le giovani coppie fino al
70 per cento di abbattimento degli
interessi e l’introduzione del contributo in conto capitale. È nostro
obiettivo prioritario anche la costruzione ed il recupero delle case e
gli interventi nei centri storici e nei
piccoli comuni, in coerenza con le
politiche di contrasto allo spopolamento. In questi casi l’abbattimento
del tasso di interesse è sempre del
70 per cento.»
L’importo del mutuo ammissibile all’agevolazione non può superare l’80 per cento del valore dell’immobile con un tetto massimo di
120mila euro. Le novità di questo
bando riguardano le giovani coppie,
gli interventi nei centri storici e l’introduzione dell’anticipazione a fondo
perduto. Le famiglie di nuova formazione, ossia coloro che si sono
sposati non oltre i tre anni precedenti la domanda di agevolazione
presentata alla Regione o che intendano farlo entro un anno dalla stessa data di presentazione, potranno
usufruire della riduzione del tasso
bancario di interesse nella misura
del 70 per cento.
In alternativa può essere riconosciuta un’anticipazione a fondo perduto per una quota massima di 10
mila euro, oltre alla riduzione del
tasso bancario di interesse del 50
per cento sulla restante quota. Stesse modalità di abbattimento degli
interessi sino al 70 per cento e riconoscimento del fondo perduto sono
riservate a chi effettua interventi nei
centri storici o nei centri matrice.
«La casa è un elemento di sicurezza e di coesione sociale - aggiunge l’assessore Nonnis - a maggior ragione in un momento di grandi difficoltà come quello che stiamo vi-
casa, sino al 2012, senza soluzione
di continuità, con altri 30 milioni.»
Altra importante novità del bando 2011 riguarda la possibilità di
usufruire delle maggiori agevolazioni previste dal bando attuale
presentando una nuova domanda
per chi, non avendo ancora stipulato alcun atto, è già in possesso dell’autorizzazione bancaria e del nulla
osta regionale. Le domande di mutuo possono essere presentate senza
uattro milioni di euro per
la formazione nelle aziende. è l’intervento che
avvia le procedure per la
attuazione del “Piano straordinario per il lavoro”, il più consistente progetto della Regione in favore dell’occupazione.
«Il bando Focs (Formazione
continua in Sardegna) - ha spiegato l’assessore regionale del lavoro,
Antonello Liori, durante l’incontro di presentazione del progetto rappresenta un importante finanziamento per incidere direttamente sulle competenze delle aziende
sarde, che necessitano di un continuo aggiornamento delle loro conoscenze tecnologiche, manageriali e dei mercati. Una sfida continua che dà risposta anche ad un
problema finora trascurato, come
quello della formazione all’interno delle piccole aziende, importante tessuto connettivo dell’economia isolana. L’intendimento, in
stretta collaborazione con le
aziende stesse, è quello di predisporre un’offerta formativa che
tenga conto delle specifiche esigenze del mondo imprenditoriale,
soprattutto considerando il tempo
da dedicare, le modalità di fruizione e la capacità di dare risposte.
La Regione intende affiancarsi
alle aziende proprio in questo particolare momento di crisi. Perciò,
contrariamente al passato, c’è stato un diretto coinvolgimento degli
interessati, comprese le associazioni di categoria - ha aggiunto l’assessore Liori - consentendo, per
esempio, alle aziende la manifestazione dei propri fabbisogni ed
alle agenzie formative un migliore
raccordo tra fabbisogno espresso
e capacità progettuale. Con particolare attenzione al tessuto produttivo regionale, sono stati individuati i settori produttivi di riferimento e le conseguenti sei linee
(servizi, artigianato, manifatturiero, agricoltura, turismo, commercio), con maggiore attenzione per
quelli considerati maggiormente importanti come volani per il rilancio dell’economia isolana. Inoltre,
confido anche di poter recuperare
con questa finalità i fondi della
236 che il ministero del lavoro ha
impegnato per la Sardegna, altri
cinque milioni di euro.»
M.P.
Presentato il 23 novembre a Carbonia l’innovativo progetto
“Facciamo impresa”, un’iniziativa
per gli imprenditori di oggi e di domani
Iglesias è una delle città dove è maggiore la richiesta di mutui casa.
vendo. Per questo il bando è affiancato ad altre importanti azioni nel
campo abitativo legate all’housing
sociale ed all’edilizia agevolata.»
«Con questo provvedimento contiamo di licenziare almeno 2.500 pratiche del 2011 con uno stanziamento totale di 50 milioni di euro - conclude l’assessore dei lavori pubblici - mentre abbiamo previsto di dare
continuità all’azione di sostegno alle
famiglie per l’acquisto della prima
limiti temporali ad uno degli istituti
bancari compresi nell’elenco allegato al bando: Banco di Sardegna,
Banca di Sassari, Banca di Credito
Sardo, Unipol Banca. E, soltanto
dopo che l’istituto di credito avrà
rilasciato l’attestazione di positiva
istruttoria preliminare, possono essere inoltrate anche al servizio edilizia residenziale dell’assessorato regionale dei lavori pubblici (via San
Simone 60, 09123 - Cagliari).
L
o scorso 23 novembre la
Grande Miniera di Serbariu ha ospitato la presentazione delle attività del progetto “Facciamo Impresa”.
Tre sono ambiti gli operativi: Ambito 1 - Animazione territoriale e diffusione della cultura d’impresa; Ambito 2 - Formazione per aspiranti imprenditori; Ambito 3 - Formazione
per neo-imprenditori.
Le predette attività si svolgeranno sul territorio provinciale per la
durata di sei mesi.
«Il progetto - spiega l’assessore
provinciale al lavoro ed attività pro-
duttive, Alberto Pili - è nato con
l’intento di diffondere la cultura
d’impresa e di avvicinare i giovani al mondo dell’imprenditorialità
e del lavoro autonomo, dotandoli
delle competenze necessarie per
l’individuazione e l’avvio di progetti.»
Il percorso, oltre ad una serie di
azioni formative ed informative indirizzate a tutti e finalizzate a sensibilizzare il territorio sulle tematiche
imprenditoriali ed a sviluppare l’attitudine del “fare impresa”, prevede anche un servizio di accompagnamento per lo sviluppo delle idee
imprenditoriali presentate da parte
di aspiranti imprenditori.
Il progetto “Facciamo Impresa” comprende, altresì, il coinvolgimento attivo di tutti i principali
attori del Sulcis Iglesiente, al fine di
generare le condizioni per la creazione di una rete, attraverso la quale
poter veicolare conoscenze e competenze e garantire un’efficace diffusione dell’imprenditorialità, per
dare impulso ad ulteriori e concrete
opportunità di sviluppo per il tessuto socio-economico dell’intero territorio.
M.P.
IL NUMERO 240 4-13:IL NUMERO 181 4/9 29/11/11 09.00 Pagina 1
4
La Provincia del Sulcis Iglesiente
Anno XVI • N° 240 • 29 Novembre 2011
La Provincia ed i sindaci del territorio sono favorevoli (a condizione) ma il fronte del NO al metanodotto non si arrende
«Sì al metano, No ad una nuova servitù»
Il timore è che la Sardegna venga utilizzata con lo sfruttamento del suo territorio senza avere alcun ritorno economico.
M
etanodotto Sì, metanodotto nO. Il dibattito è
acceso tra i sostenitori e
gli oppositori del progetto Galsi che dovrebbe portare il
gas algerino in Italia attraversando
interamente il territorio della Sardegna, da Porto Botte ad Olbia.
Provincia e Comuni del territorio si
sono espressi favorevolmente, a determinate condizioni.
«Tutti hanno riconosciuto il grande valore strategico del progetto - ha
spiegato l’assessore provinciale alla
pianificazione territoriale Guido Vacca
- un’opportunità unica e fondamentale per lo sviluppo dell’intero Sulcis
Iglesiente e per la Sardegna, unica
regione d’Italia esclusa dall’utilizzo
del gas naturale.»
«Le reti cittadine - è stato sottolineato - non possono essere collegate
direttamente al metanodotto principale, per via dell’alta pressione necessaria per il trasporto del gas dall’Algeria all’Italia. Sono, pertanto,
necessarie le stazioni per la riduzione
della pressione, fino ai valori compatibili con le utenze domestiche ed
industriali; questi impianti non verranno realizzati dalla società Galsi,
ma devono far parte di un progetto a
livello regionale.
è necessario predisporre lo studio
per l’individuazione delle necessità
di gas nel territorio e la Provincia si
farà carico del coordinamento dello
studio, che poi verrà fatto proprio da
tutte le Amministrazioni comunali,
per chiedere alla Regione un impegno concreto perché si proceda alla
predisposizione del progetto ed all’affidamento delle opere per la realizzazione, contemporaneamente al
metanodotto, di tutte le strutture necessarie perché i Comuni possano
utilizzare il metano.»
Alla Regione Sardegna, Provincia
di Carbonia Iglesias e Comuni chiederanno anche che si adoperi perché,
«fino alla realizzazione del metano-
dotto e delle opere necessarie per l’allacciamento delle utenze, il costo del
GPL venga adeguato al costo prati-
al metanodotto che si sono confrontati ancora una volta sabato 19 novembre nella sala consiliare del comune
Sempre più acceso il dibattito sulla realizzazione del progetto
«Sul Galsi il territorio vuole conoscere
le possibili ricadute positive e/o negative»
C
L’incontro-dibattito svoltosi il 19 novembre a San Giovanni Suergiu.
cato nelle altre regioni per il metano.
Tutti hanno auspicato che la realizzazione e la gestione delle opere
rappresenti un’opportunità di lavoro
anche per le imprese locali.»
di San Giovanni Suergiu. Presenti, con
il sindaco Federico Palmas e l’assessore provinciale Guido Vacca, tra gli altri,
il consigliere regionale Claudia Zuncheddu; i rappresentanti del Gruppo di
Il dibattito pare destinato ad animarsi ancora nelle prossime settimane.
Le posizioni e le rassicurazioni degli amministratori locali non convincono i sostenitori del fronte del nO
Intervento Giuridico e del comitato Pro
Sardegna nO Galsi; Giovannino Sedda dell’iRS; l’ex sindaco di Calasetta
C’è intesa tra Provincia e Comune per lo sviluppo del porto
on riguardo alle
affermazioni del presidente della Provincia di Carbonia Iglesias in
Peppino La Rosa. merito al dibattito sul progetto
Galsi credo sia bene tenere presente quanto segue:
• nessuno, per quanto di mia conoscenza, è contrario alla metanizzazione della Sardegna ma se è vero che
senza il Galsi ciò non potrà avvenire è
anche vero che il gasdotto di per sé non
significa metanizzazione garantita;
• il presidente Cherchi è in grado di garantire che le reti di distribuzione del gas già appaltate nel territorio utilizzeranno gas metano trasportato dal Galsi?
• è in grado di garantire che, fatto
il gasdotto, cesseranno le discriminazioni sui costi dell’energia per usi
domestici; per le imprese per cui si
risolverebbero definitivamente problemi come quello di Eurallumina;
per i trasporti; come egli afferma?
• il presidente Cherchi è in grado di rispondere alle preoccupazioni
che hanno portato il ministero del-
l’ambiente, come reso noto in data
22 ottobre 2009, a richiedere alla regione Sardegna specifiche assicurazioni riguardo la salvaguardia delle
zone umide interessate nell’area del
golfo di Palmas?
• è in grado di dare garanzie sul
fatto che l’approdo nel golfo di Palmas
con un tubo che dovrà per forza affiorare e la costruzione della centrale
terminale nello stesso sito in un’area
di 5 ettari e mezzo, non rappresentino
un vulnus grave per i fondali marini,
l’habitat costiero caratterizzato da
specificità naturalistiche, paesaggistiche e ambientali uniche, così da
condizionare nell’immediato le attività esistenti e forse definitivamente le
residue speranze di valorizzazione
del golfo di Palmas per lo sviluppo
turistico del nostro territorio?
• è in grado di dare garanzie alla
Provincia e al Comune di Olbia che
hanno scelto di privilegiare sopra ogni
cosa la tutela del territorio e lo sviluppo del turismo?
Del resto, è forse indispensabile
che il gasdotto approdi a Porto Botte
ed esca a Olbia o sono possibili un altro approdo ed un’altra uscita senza
comprometterne la realizzazione?
Per il sud della Sardegna, non
mancano certo i tratti costieri in grado
di minimizzare l’impatto ambientale
ed i siti di approdo già compromessi o
asserviti in linea con quanto esprime
la legislazione vigente e la normativa
tecnica relativa alla progettazione di
opere di tale dimensione e conseguente impatto ambientale.
Se una modifica oggi comporta
altri ritardi, ciò sarebbe addebitabile a
chi aveva il dovere di tenere nel giusto
conto le osservazioni e le preoccupazioni più volte espresse in questi anni.
Il presidente Cherchi è politico
capace, stimato e gode di credibilità
nell’isola e, soprattutto, nel Sulcis; la
sua posizione per il sì senza se e senza
ma è nota da tempo e sa motivarla e
sostenerla. Sono certo, comunque, che
se avesse sposato le preoccupazioni e
le perplessità diffuse in molti ambienti avrebbe avuto ed avrebbe altrettante
motivazioni per sostenerle come del
resto le hanno quelli che lo fanno.
Il Galsi si può fare ma porre problemi che meritano di essere affrontati, così come affermare l’esigenza
di conoscere più da vicino e realisticamente possibili ricadute positive
e/o negative non costituisce eresia tale
da meritare scomunica.
Peppino la Rosa
Coordinatore
Riformatori Sardi Carbonia
Adriano Aversano; Giacomo Meloni
della CSS.
La posizione comune degli oppositori è quella favorevole al gas, necessario ed indispensabile alla Sardegna per mettersi al passo con tutte
le altre regioni e ridurre i costi energetici, oggi elevatissimi, ma contraria
al Galsi che, una volta realizzato, rappresenterebbe una nuova pesantissima
servitù della quale la Sardegna non
sente assolutamente il bisogno, perché
il progetto non prevede i collegamenti
con il territorio che verrebbe ancora una
volta “sacrificato” e “saccheggiato”
senza ottenere nulla in cambio.
è stata inoltre sottolineata la mancanza di un’adeguata informazione,
complici i rappresentanti istituzionali che avrebbero accettato e sostenuto il progetto senza tenere nel minimo
conto gli interessi e le reali esigenze del
territorio e dei suoi abitanti.
Giampaolo Cirronis
Superate le ultime divergenze, è stato raggiunto l’accordo
Un investimento pubblico di 100 milioni
per una grande opportunità di sviluppo
Rinnovate le presidenze delle commissioni,
Paolo Maninchedda alla guida della prima
R
L
iunione operativa fra la
Provincia e il Comune di
Sant’Antioco sul progetto
porto. Il gruppo di lavoro è
formato dagli amministratori (l’assessore Vacca per la Provincia e il
sindaco Corongiu), il gruppo tecnico multidisciplinare dell’Università
di Cagliari, guidato dal preside della Facoltà di architettura, Antonello
Sanna, e la società Criteria, incaricata dal Comune della revisione del
piano regolatore portuale.
Il gruppo di lavoro ha integrato
il Piano generale, definendo gli spazi
per le infrastrutture al servizio della
diportistica, dei servizi di manutenzione per la nautica e per la pesca.
Centrale è il ruolo delle aree ex Sardamag, di cui è stato autorizzato il
piano di risanamento con il relativo
finanziamento, affidato a Progemisa
ed Igea.
Gli studi sono in una fase molto
avanzata: l’obiettivo immediato è
presentare il Piano completo alla
Giunta regionale, affinché l’approvazione costituisca variante del Piano regolatore portuale, premessa essenziale per sviluppare le potenzialità del porto e dell’area.
Il Piano apre la porta a rilevanti
opportunità d’intervento privato, oltre a richiedere investimenti pubblici
infrastrutturali. L’investimento pubblico richiesto, nel complesso dei
porti e delle vie di collegamento, è non
inferiore a cento milioni di euro, un
quarto disponibili. Il tavolo regionale, presieduto dall’assessore La
Spisa, che ha adottato il Piano strategico della Provincia, ha aperto la
strada del contratto d’investimento.
I primi studi sull’impatto occupazionale potenziale sono incoraggianti: nel solo settore turistico, sulla base della media regionale si genera un’occupazione permanente di
1.300 posti di lavoro su base annua,
con il coinvolgimento di 3.000 persone con gli stagionali. Questa stima
non tiene ancora conto di ciò che può
emergere dalla cantieristica navale e
dai relativi servizi.
Una proposta di legge-sanatoria dei consiglieri regionali del PD
Cocco e Sanna: «Il disagio abitativo è grave,
urge una regolarizzazione degli abusivi»
T
redici consiglieri regionali del gruppo PD, primi
firmatari Pietro Cocco e Gianvalerio Sanna,
hanno presentato una proposta di legge contenente misure urgenti per la regolarizzazione di
occupazioni abusive di alloggi di edilizia pubblica. Per
presentare la proposta Cocco e Sanna hanno scelto la
piazza Roma di Carbonia, dove da alcune settimane decine
di abusivi sfrattati vivono sotto le tende per rivendicare
l’assegnazione di un alloggio popolare nel quale vivere.
La proposta di legge trae spunto dalla situazione di
reale disagio abitativo ed il testo ricalca in larga misura il
contenuto della disposizione dell’art. 40 della legge 13
dell’89. Le regolarizzazioni vengono subordinate ad alcune precise condizioni che gli enti gestori provvederanno
ad attuare, con requisito di base il recupero dei canoni
non versati in conto occupazione e la non interferenza con
eventuali soggetti aventi diritto agli stessi alloggi per
effetto di disposizioni di assegnazione definitiva.
La conferenza stampa di Pietro Cocco e Gianvalerio Sanna.
o scorso 11 novembre, al
termine di una lunga e dura
trattativa tra i partiti della
maggioranza di centrodestra sulla scelta dei presidenti, è stata ufficializzata la composizione delle otto commissioni consiliari permanenti del Consiglio regionale.
Tra i motivi del ripetuto rinvio
vi era la scelta del presidente della
1ª commissione (autonomia e riforme), per la quale il Partito Sardo di
Azione ha indicato Paolo Maninchedda (già presidente della 3ª
commissione programmazione e
bilancio) e la situazione si è definitivamente sbloccata quando la coalizione ha dato il via libera a questa
nomina.
Questi sono i nuovi uffici di presidenza delle otto commissioni.
Il presidente della 1ª commissione (autonomia e riforme) è Paolo
Giovanni Maninchedda (Psd’Az).
Il vicepresidente è Pietro Cocco (Pd).
I segretari sono Tarcisio Agus (Pd) e
Francesco Meloni (Riformatori Sardi - Liberaldemocratici)
Silvestro Ladu (Pdl) è stato confermato presidente della 2ª commissione (politiche comunitarie e diritti
civili). Al suo posto rimane anche il
vicepresidente Radhouan Ben Amara (Misto). I segretari sono la confermata Rosanna Floris (Pdl) e Marco Meloni (Pd).
Il nuovo presidente della 3ª commissione (programmazione e bilancio) è Pietro Fois (Riformatori Sardi - Liberaldemocratici). Il vicepresidente è Francesco Sabatini (Pd). I
segretari sono i confermati Vittorio
Renato Lai (Pdl) ed Adriano Salis
(Idv).
La 4ª commissione (trasporti e
lavori pubblici) rimane guidata da
Matteo Sanna (Udc-Fli). Il vicepresidente è Luigi Lotto (Pd). I segretari sono Giorgio Cugusi (Misto) e
Antonello Peru (Pdl).
Presidente della 5ª commissione
(agricoltura ed ambiente) resta Paolo Terzo Sanna (Pdl). Il vicepresidente è Antonio Solinas (Pd). I segretari sono Daniele Secondo Coc-
I segretari sono Tarcisio Agus (Pd) ed
il confermato Edoardo Tocco (Pdl).
La 7ª commissione (sanità e servizi sociali) rimane guidata da Felice
Contu (Udc-Fli). Vicepresidente è
Giovanni Mariani (Idv). I segretari
sono Elia Corda (Pd) ed il confermato Onorio Petrini (Pdl).
Nuovo presidente dell’8ª com-
Paolo Maninchedda. Silvestro Ladu.
Pietrino Fois.
Matteo Sanna.
Paolo Terzo Sanna. Alberto Randazzo.
Felicetto Contu.
Carlo Sanjust.
co (Idv) e il confermato Francesco
Mula (Riformatori Sardi - Liberaldemocratici).
La presidenza della 6ª commissione (industria e lavoro) è stata riaffidata ad Alberto Randazzo (Pdl).
Vicepresidente è Chicco Porcu (Pd).
missione (pubblica istruzione e cultura) è Carlo Sanjust (Pdl). Vicepresidente è stato confermato Carlo
Sechi (Misto). I segretari sono Mariano Ignazio Contu (Pdl) e Marco
Espa (Pd).
G.P.C.
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Anno XVI • N° 240 • 29 Novembre 2011
5
La Provincia del Sulcis Iglesiente
La Giunta comunale di Iglesias guidata da Ginetto Perseu ha approvato il programma triennale 2012/2014 delle opere pubbliche
Lavori pubblici per 48 milioni di euro
L’88,5% delle risorse saranno disponibili già nel 2012, via libera a rete del gas, centro intermodale, palasport e nuove strade.
O
ltre 65 milioni di investimenti, 48 dei quali concentrati nei lavori pubblici. Sono le risorse disponibili nel programma triennale delle
opere pubbliche 2012/2014 approvato dalla Giunta comunale di Iglesias guidata da Ginetto Perseu. Ben
l’88,2% delle risorse sono nella disponibilità immediata, in quanto inserite nell’annualità 2012.
La macchina amministrativa ripartirà a pieno regime, dopo la lunga
fase caratterizzata dal commissariamento determinato dal traumatico
scioglimento del Consiglio comunale nell’estate dello scorso anno.
Sono molti, alcuni dei quali particolarmente significativi, i progetti che
decolleranno il prossimo anno.
L’investimento più “corposo” riguarda la progettazione, realizzazione
e gestione dell’impianto di distribuzione del gas nei comuni di Iglesias,
Gonnesa e Portoscuso (bacino n° 30),
con ben 19 milioni di euro. Decollerà
anche il progetto del centro intermodale passeggeri, per la realizzazione
del quale sono disponibili 5,5 milioni di euro.
Iglesias avrà presto il palazzetto
dello sport, per il quale verranno investiti 4,5 milioni di euro. Si tratta di
una struttura attesa da anni ed oggi importantissima con la Comer protagonista nel campionato di serie B1 di
volley maschile. In ambito sportivo,
è prevista anche la messa in sicurezza
dello stadio Monteponi (1,3 milioni).
Per l’infrastrutturazione stradale
sono previsti investimenti per il collegamento tra lo svincolo di Campo
Pisano (SS 126) e la città (3,585 milioni); la riqualificazione dell’area di
via Grazia Deledda (800.000 euro);
l’adeguamento e messa in sicurezza
dello svincolo di Villa di Chiesa sull’innesto tra la SS 126 e la SS 130
(2,15 milioni)); il sistema integrato
per l’accessibilità - parcheggio Porta
Sant’Antonio e parcheggio Porta Nuova (1,32 milioni); marciapiedi viale
Villa di Chiesa e via Pacinotti (1 mi-
(723.000 euro); collegamento Iglesias
- Serra Perdosa - Barega (465.000 euro).
Sono previsti inoltre interventi per
la costruzione della chiesa del Sacro
Cuore di via Cattaneo (1,2 milioni);
T
La Giunta comunale di Iglesias.
U
Iglesias.
lione); collegamento tra località Monti Pudda (Pizze ‘e Pudda) - Montisantu e la SS 130 (1,08 milioni); collegamento Iglesias-Monte AgruxiauNebida (0,93 milioni); collegamento
Iglesias - San Benedetto - Marganai
della struttura socio-assistenziale
“Madre - Bambino” in località Funtana Marzu (720.000 euro); risparmio
energetico di 20 aule della scuola primaria (1,81 milioni); adeguamento ed
ampliamento del cimitero (2 milioni).
L’art. 5 della proposta di legge
prevede che «I prestiti ipotecari,
comunque concessi sull’immobile
di prima e unica abitazione e le relative accessioni e pertinenze, gravati da ipoteca di primo grado, in
na medusa gigante, del diametro di almeno 70 cm, è
arrivata lo scorso 27 novembre nel canale di Porto Pino, presumibilmente alla ricerca di larve di pesce, una delle “specialità” di cui è ghiotta.
L’insolita presenza ha destato notevole sorpresa ed interesse tra i tanti
pescatori dilettanti presenti in una
splendida giornata di sole.
La presenza di questi esemplari
è abitualmente determinata dalla ridotta presenza di pesci (nemici delle meduse, in quanto si cibano dei
piccoli) e dal proliferare di alghe.
La medusa gigante arrivata nel canale di Porto Pino.
AUTOCARROZZERIA
Mascia Alessandro
della presente legge».
Si tratta di un problema di strettissima attualità, in relazione alle
vicende che hanno visto protagonista dall’inizio dell’anno il comitato dei commercianti ed artigiani
Domenico Scilipoti ed Emanuele Collu.
essere prima dell’entrata in vigore della presente legge, vengono
convertiti in prestiti vitalizi ipotecari ai sensi dell’art. 11 quaterdecies legge 248/2005, comma 12,
così come modificato dall’art. 4
liberi in aperta contestazione nei
confronti di Equitalia ed in difesa
dei tanti operatori in difficoltà economiche che hanno già subito o
stanno per subire i pignoramenti delle loro proprietà.
Laura Casu nuova segretaria PRC
L
reste della Sardegna che ha donato
decine di corbezzoli, carrubi, lecci,
roverelle e sughere, e con la partecipazione delle classi delle scuole
materne, elementari e medie dell’istituto comprensivo di Narcao, la
amministrazione comunale ha messo a dimora gli alberi nel Parco comunale di Monte Atzei, con il coinvolgimento dei genitori e dei bambini in una grande festa all’insegna
della natura e del rispetto dell’ambiente in una delle aree naturali più
belle del territorio comunale ed oggetto di un cantiere di riforestazione avviato recentemente.
Una gigantesca medusa a Porto Pino
Il circolo cittadino di Carbonia ha rinnovato gli organismi
aura Casu è la nuova segretaria cittadina del PRC
di Carbonia. è stata eletta
lo scorso 21 novembre dall’assemblea congressuale del Circolo, presieduta dal segretario provinciale Antonio Pisci, chiamata
anche a votare i documenti in preparazione dell’VIII Congresso Nazionale che si terrà a Napoli dal 2
le coinvolgere tutta la nostra comunità, a partire dai bambini - spiega
il sindaco Gianfranco Tunis - è quello di rinverdire una festa di antiche
tradizioni attraverso un gesto semplice ma molto simbolico che evidenzia lo stretto legame fra gli alberi e la vita stessa dell’uomo e,
quindi, sensibilizzare la popolazione sull’importanza del nostro patrimonio naturale e boschivo per la
tutela della biodiversità e dell’ambiente, il contrasto ai cambiamenti
climatici e la prevenzione del dissesto idrogeologico.»
In collaborazione con l’Ente Fo-
Un esemplare di notevoli dimensioni è arrivato nel canale
Domenico Scilipoti sarà a Iglesias
per parlare delle emergenze sarde
L
Narcao, un albero per ogni bambino
recentosei alberi, uno per
ogni bambino di Narcao. Lunedì 28 novembre il Parco
comunale di Monte Atzei,
ha ospitato la prima edizione di “Un
albero per ogni nato”, proposta dall’assessore all’ambiente Danilo Serra e dall’assessore alla cultura Maurizio Saba, per riscoprire la tradizionale “Festa dell’albero” e, nello spirito della legge 29 gennaio 1992 n.
113, che prevede la messa a dimora di nuove piante, ciascuna esclusivamente dedicata ad un bambino del
paese nato dal 2000 ad oggi.
«Lo scopo dell’iniziativa, che vuo-
Il movimento di responsabilità nazionale è presente in Sardegna
’on. Domenico Scilipoti,
esponente del Movimento
di Responsabilità Nazionale, sarà a Iglesias il prossimo 11 dicembre per la presentazione di una proposta di legge sull’“impignorabilità” della prima
casa e della proposta di condono
edilizio e fiscale, per la quale è stato approvato un ordine del giorno
alla Camera. L’incontro si terrà alle ore 18.00 nella sala Lepori. Si
tratta della seconda presenza dell’on. Scilipoti a Iglesias, dopo quella di inizio settembre, organizzata
su iniziativa del coordinatore regionale del movimento, l’iglesiente
Emanuele Collu.
La proposta di legge “Impignorabilità della prima ed unica
casa. Modifica al codice civile artt.
2910-2911, al codice di procedura
civile art. 514 e alla legge 248/2005”, prevede tra l’altro, all’art.
1, che «in nessun caso può essere
espropriato, pignorato, esecutato o
comunque sottratto al godimento
del legittimo proprietario, l’immobile di prima e unica abitazione e le
relative accessioni e pertinenze».
Interessante iniziativa del Comune in materia ambientale
al 4 dicembre ed i delegati al Congresso provinciale.
Dopo la relazione del segretario cittadino uscente, Fabio Desogus, assessore comunale allo sport,
il dibattito e le successive votazioni hanno assegnato al documento
proposto dal segretario nazionale
Paolo Ferrero e dal gruppo dirigente nazionale uscente, un’am-
pia maggioranza di consensi.
Al termine dei lavori congressuali il nuovo direttivo cittadino ha
eletto, all’unanimità, la nuova segretaria cittadina, Laura Casu, già
componente della segreteria uscente e militante del PRC da molti anni; il gruppo dirigente cittadino verrà ora completato con l’elezione
della nuova segreteria.
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La Provincia del Sulcis Iglesiente
Anno XVI • N° 240 • 29 Novembre 2011
Il 25 novembre il Governatore Ugo Cappellacci, ha trascorso una giornata a Sant’Antioco, San Giovanni Suergiu e Narcao
«La Regione manterrà gli impegni con il Sulcis»
Cappellacci ha sottolineato l’importanza del mantenimento dell’esistente ma anche quella di dare vita a nuovi progetti per il futuro.
U
na giornata nel Sulcis, per
prendere contatto diretto con
alcune realtà socio-economiche in grave crisi e bisognose di sostegno per il rilancio del
territorio e per assumere i provvedimenti immediati necessari e non più
rinviabili.
Il Governatore della Sardegna,
Ugo Cappellacci, il 25 novembre ha
visitato Sant’Antioco, San Giovanni
Suergiu e Narcao, accompagnato dalla sua struttura presidenziale e dal consigliere regionale Giorgio Locci.
«Le possibilità di creare nuova impresa e nuovo lavoro passano attraverso una riconquista ed una riscoperta del nostro territorio, dei nostri
valori e della nostra qualità della vita
- ha spiegato Ugo Cappellacci durante
il sopralluogo effettuato nell’area ex
Sardamag, in attesa delle bonifiche e di
una riconversione turistica - non devono essere più subordinate a pesanti rinunce in termini di salute, di fruibilità dell'ambiente e di sicurezza.»
«Il rilancio di Sant’Antioco - ha
aggiunto - e del Sulcis in generale,
passa attraverso la riqualificazione delle aree industriali dismesse e lo sviluppo delle opportunità legate alla vocazione turistica di questi territori. Il
processo per la bonifica delle aree ex
Sardamag - ha aggiunto Cappellacci è avviato. Prevediamo di aggiungere
risorse regionali ai già previsti cinque milioni di fondi FAS.»
Ugo Cappellacci ha poi visitato il
porto commerciale di Sant’Antioco.
«La Regione - ha detto il Governatore - intende fare la sua parte insieme a tutti i soggetti coinvolti, affinché attraverso progetti condivisi si
possa rilanciare una risorsa strategica non solo per l’area di Sant’Antioco, ma per tutto il Sulcis.»
Il presidente della Regione ha voluto visitare le case popolari di via Matteotti e via Corsi e si è poi spostato a
San Giovanni Suergiu, dove nella nuova sala consiliare ha incontrato, con
il sindaco Federico Palmas, i rappresentanti del Consorzio di bonifica ed
i rappresentanti degli agricoltori.
Il nuovo commissario del Consorzio di bonifica, Gianni Inguscio, ha
esposto al presidente la criticità dell’ente, oberato dai debiti e dagli esuberi
del personale che, secondo quanto prevede il piano di risanamento, andrebbe
ridotto del 50% con trasferimenti
all’Enas e agli Enti locali e gli operatori hanno chiesto interventi immediati
per non far morire il comparto agricolo, potenzialmente fondamentale per
il rilancio di un territorio in gravissima crisi per il tramonto dell’economia industriale. Nel corso dell’incontro si è fatto cenno anche del progetto
Galsi, con il prof. Mario Puddu che ha
esposto un cartello di protesta contro
la sua realizzazione.
trasferito a tutti i siti di archeologia
industriale presenti nella nostra Regione. Ed il nostro impegno sarà quello di attivarci in ogni modo, affinché
tale esempio possa continuare a crescere e a creare opportunità di sviluppo ed occupazione.»
«Le parole del presidente Cappellacci non possono che farci piacere
e, in particolar modo, - ha commentato il sindaco Gianfranco Tunis - voglio ringraziarlo per la sua visita a
Rosas, un sito che, oltre a raccontare
il nostro passato, rappresenta anche
la nostra sfida al futuro. Ma Rosas
non vuole essere un esempio isolato
Il breve incontro svoltosi nella sala consiliare di San Giovanni Suergiu.
La visita istituzionale si è conclusa con il sopralluogo alla miniera di
Rosas e l’incontro con il sindaco di
Narcao Gianfranco Tunis.
«Spesso vengono citati ex siti minerari d’Italia e d’Europa come modelli di perfetta ed efficace riconversione a fini culturali e turistici. Ma,
dopo aver potuto toccare con mano il
lavoro profuso ed i risultati ottenuti
dall’amministrazione di Narcao nel
recupero e nella valorizzazione della
miniera di Rosas, posso dire che non
c’è alcun bisogno di varcare il mare.
Il modello da imitare è già qui, in
Sardegna. La miniera di Rosas - ha
sottolineato Cappellacci - è l’esempio di eccellenza che dovrebbe essere
nel territorio. Il nostro EcoMuseo, con
il suo Villaggio minatori, vuole essere
parte integrante del territorio e, soprattutto, continuare a creare opportunità di crescita e di lavoro per i
giovani.»
«In questi anni la Regione ci è
sempre stata vicina negli sforzi compiuti per fare di Rosas ciò che è attualmente: un sito che produce cultura
ed opportunità di occupazione. Proprio per questo - ha concluso Gianfranco Tunis - contiamo che la Regione continuerà a non far mancare il
proprio apporto per far crescere una
miniera che, se un tempo produceva
piombo, ora produce cultura e nuove occasioni di lavoro.»
La Giunta regionale ha stanziato le risorse per le infrastrutturazioni
1,4 milioni per gli interventi
nei porti di Calasetta e Portoscuso
L
a Giunta regionale ha deliberato il “Programma di interventi di infrastrutturazione e servizi correlati allo sviluppo delle attività produttive”, con specifico riferimento
alla “Portualità turistica regionale”.
Il progetto “Portualità turistica regionale” è stato individuato con la deliberazione n. 47/57 del
30.12.2010, che ha assegnato per la sua attuazione
risorse pari a 7 milioni di euro, di cui 3.000.000 a
valere sull’annualità 2011 ed 4.000.000 sull’annualità 2012.
L’assessorato dei lavori pubblici ha indicato gli interventi infrastrutturali più urgenti, da attuare nei porti turistici di: Alghero, Baunei, Calasetta, Castelsardo,
Orosei, Portoscuso, Teulada, Villaputzu e Villasimius.
In esecuzione di questa deliberazione, il centro regionale di programmazione, d’intesa con l’assessorato dei
lavori pubblici lo scorso 30 giugno ha attivato il tavolo istituzionale di partenariato inerente il “Progetto
portualità turistica regionale”, coinvolgendo non solo i Comuni nei quali sono localizzati gli interventi,
ma anche i rappresentanti della “Rete porti turistici”
della Sardegna. Sono seguiti gli incontri tecnici in cui
sono stati definiti gli elementi costitutivi del progetto e le
modalità di attuazione. Il 14 luglio 2011 si è tenuto il
tavolo di partenariato istituzionale.
Il progetto riguardante il porticciolo turistico di Calasetta prevede la realizzazione di lavori di completamento dei banchinamenti di riva, escavi, piazzali,
arredi e servizi. Il costo dell’investimento ammonta ad
un milione di euro che verrà interamente finanziato
dalla Regione in due annualità: 300.000 euro nel 2011
e 700.000 euro nel 2012.
«Si tratta di un intervento strategicamente assai
importante - spiega Angelo Serrenti, assessore dei
lavori pubblici del comune di Calasetta - teso alla riqualificazione dell’area portuale attraverso arredi,
pavimentazione e giardini. Questo finanziamento regionale per il nostro Comune si aggiunge ad una pianificazione e ad una strategia, sulla ricerca delle risorse,
perseguite a tutti i livelli.»
Il progetto relativo al porticciolo turistico di Portoscuso prevede la realizzazione dei lavori di ripristino dei banchinamenti, per un costo complessivo
di 400.000 euro, anche in questo caso interamente
finanziato dalla Regione nelle due annualità 2011 e
2012 (200.000 euro per anno).
Tra gli altri otto interventi previsti vi è quello
riguardante il porticciolo turistico di Teulada, per il
quale è prevista l’esecuzione di lavori di ripristino
e di riordino dell’infrasttuttura. Il costo dell’investi-
Il porticciolo turistico di Calasetta.
Il porticciolo turistico di Portoscuso.
mento ammonta a 300.000 euro, finanziato dalla
Regione in due annualità, 200.000 euro nel 2011 e
100.000 euro nel 2012.
Gli altri progetti interessano Fertilia, Alghero,
Santa Maria Navarrese, Castelsardo, Orosei, Porto
Corallo e Villasimius.
Nelle campagne del Sulcis sono presenti strutture con uno stile architettonico particolare, la cui natura è ai più sconosciuta
I vecchi forni per la preparazione della calce
P
asseggiando
per le
campagne del Sulcis
spesso ci si imbatte in strutture con uno stile
Roberto Curreli.
architettonico
particolare, costruite con muratura
a secco, aventi forma cilindrica.
Questi sono forni per la produzione delle calce.
Questo materiale utilizzato in
edilizia, viene e veniva ricavato con
la cottura dei calcari, rocce costituite
principalmente da carbonato di calcio, in appositi forni, che si differenziano nei varie località per la loro
tipologia architettonica, ma il funzionamento è sempre lo stesso.
Questi generalmente venivano
scavati in terreni non di natura calcarea, il tutto per evitare che la roccia ospitante non venisse cotta dal
fuoco. Per tale motivo si preferivano sia per l’impostazione che per la
costruzione, materiali di natura silicea, ed aventi una pendenza abbastanza accentuata, onde usufruire della morfologia originale del
terreno. Questo, comunque, veniva costruito in prossimità del giacimento, in modo che il trasporto del
materiale incidesse il meno possibile. Il forno era diviso in due parti,
nella prima (parte bassa) veniva acceso il focolare per la cottura del calcare, e nella seconda (parte alta) vi
era una sporgenza colmata artificialmente, che permetteva di appoggiare le pietre da calcinazione.
Una volta terminato il terrazza-
mento, per evitare la dispersione del
calore si applicava sulle pareti del
forno uno strato di argilla. Venivano
quindi raccolte le rocce calcaree e
si cominciava il caricamento del
forno. Il ricoprimento di questo era
un lavoro delicato e persino pericoloso per l’esecutore, in quanto consisteva nel posare i sassi da cuocere
in equilibrio senza legante, in modo da formare una cupola al dissopra del focolare.
alimentato da fascine di legno secco alla base sormontato poi da legna
fresca, per tale motivo era necessaria la vicinanza di vegetazione da
tagliare. Questa doveva produrre un
elevato potere calorifico (circa 8001.000 °C).
La calcinazione durava tre giorni e tre notti, durante questo periodo gli operai si alternavano per
mantenere costante la temperatura
del forno.
alla calce le sue proprietà leganti.
In seguito la calce viva veniva spenta con l’immersione in una quantità
d’acqua pari alla metà del suo peso.
L’idratazione provocava la disgregazione rapida delle pietre e produceva una forte emissione di calore con la produzione di calce idrata o spenta.
La polvere che si otteneva era
dovuta alla seguente reazione:
CaO + H2O = Ca(OH)2
Una delle strutture presenti nel territorio.
L’interno di un forno.
Completata la volta si riempiva il
forno, in modo da permettere alla
fiamma di passare attraverso più strati di pietre in modo omogeneo.
Vi era un piccolo ingresso per
alimentare il forno con il combustibile (legname) che si trovava nella
parte bassa. Il riempimento del forno era completato posando gli strati di pietre uno sopra l’altro al suolo per evitare la dispersione di calore durante la cottura. Il forno era
L’ossido di calcio veniva idrato
dall’acqua.
La calce prodotta doveva essere
conservata in luogo secco chiusa ermeticamente per poi essere utilizzata per le singole esigenze.
Un altro sistema per costruire i
forni era quello di predisporre una
struttura a forma circolare i cui muri
perimetrali la circondavano per interrompersi solo alla sua imboccatura. Il forno era alimentato attra-
Per effetto della calcinazione il
calcare o carbonato di calcio (Ca
CO3) si trasformava in calce viva
o ossido di calcio (CaO) mediante
una reazione chimica, dove il carbonato di calcio si trasforma in
ossido di calcio ed anidride carbonica.
Le pietre dopo la cottura venivano selezionate e, quindi, conservate al riparo dell’aria per evitare la
carbonizzazione, che avrebbe tolto
verso quest’apertura alla base della facciata esterna, ed il calore prodotto si incanalava all’interno di un
tronco di cono il cui diametro era di
circa 2,60 m. ed un’altezza di circa 3,00 m. (quelli ritrovati nelle nostre zone hanno un’altezza di circa
2,00 m. (anche perché parzialmente
crollati). Per la produzione di circa
250 q.li di calce viva venivano bruciate 12 tese di legna (misura di lunghezza pari all’apertura delle braccia).
Il materiale veniva lasciato raffreddare e successivamente trattato. La calce quando usciva dal forno era tutta in blocchi e per il suo
utilizzo occorreva un procedimento particolare eseguito da una persona esperta che ne ottimizzasse il rendimento. I massi di calce viva venivano depositati in contenitori, poi
veniva irrorata acqua affinché si disgregasse e diventasse calce spenta. Veniva poi aggiunta altra acqua
e mediante spalmatura veniva trasformata in grassello. Una volta
terminata la fusione, la calce veniva conservata in una fossa per colatura dai recipienti. Si ricopriva di
terra per evitare l’indurimento dovuto al sole e all’aria. La calce si
conservava per lunghissimo tempo anche per anni. In caso di necessità si scopriva la fossa e si prelevava la calce che serviva avendo
cura di ripristinare la protezione.
I forni usati nelle nostre zone erano molto simili a questi, potevano
avere uno zoccolo in pietra a faccia
vista nella parte alta, mentre la parte bassa veniva intonacata con argilla per non disperdere il calore.
Una volta cotte le pietre di calcare, successivamente trattate, venivano vendute a chi ne faceva richiesta. In quasi tutte le case vi erano
dei fossi dove venivano depositate
le pietre di calce (fossu de sa craccina), affinché ogni artigiano o singola famiglia ne potesse usufruire
per il proprio fabbisogno.
Questa veniva utilizzata per il
confezionamento di intonaci, leganti per murature, coperture ed
altri utilizzi in edilizia.
Questi piccoli manufatti che hanno scritto una parte della nostra
storia dovrebbero essere tutelati e
protetti, poiché costituiscono uno
stile architettonico dei nostri agglomerati rurali, anche perché generalmente sono in un buono stato
di conservazione. Possono per questi motivi essere inseriti nei vari
circuiti turistici come costruzioni
tipiche dei nostri territori.
Roberto Curreli
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La Provincia del Sulcis Iglesiente
Anno XVI • N° 240 • 29 Novembre 2011
Gli assessori Pilurzu e Biggio e gli operatori dell’ufficio di informazione ed accoglienza turistica hanno incontrato una delegazione spagnola
Promozione turistica: Iglesias incontra Barcellona
L’iniziativa apre scenari di collaborazione assai interessanti tra la città mineraria e la comunità sarda e italiana che vive nel capoluogo catalano.
L
a visita di una rappresentanza della città di Iglesias
a Barcellona apre scenari
interessanti di collaborazione con la comunità sarda e italiana che vive nel capoluogo catalano.
Meno di ventiquattro ore di permanenza a Barcellona hanno permesso
alla delegazione iglesiente di stringere relazioni cariche di futuro, apripista di una progettualità in campo
turistico e culturale. Nell’occasione la
città mineraria è stata rappresentata
dall’assessore al turismo, Andrea Pilurzu, da quello alla cultura Luigi
Biggio, e dagli operatori dell’uffi-
sentato l’offerta turistica della città
di Iglesias, suscitando un interesse
notevole.»
La relazione è stata tenuta dalla
dott.ssa Matilde Gadducci, operatrice turistica dell’impresa Accademia
Produzioni sas che gestisce lo IAT.
«Abbiamo messo l’accento - commenta l’assessore alla cultura, Luigi
Biggio - sulle principali manifestazioni che durante l’anno si tengono
in città: la Settimana Santa, l’Estate
Medioevale, la discesa dei Candelieri
e l’Ottobrata.»
Dopo la presentazione, giornalisti locali non hanno mancato di fare
accolta nel cuore storico delle iniziative culturali della comunità Italiana a Barcellona.
«Abbiamo visitato - continua Andrea Pilurzu - dei locali molto belli
e accoglienti che speriamo possano
ospitare presto Iglesias e le sue associazioni.»
Dopo la visita alla Casa degli Italiani la delegazione ha incontrato il
Preside dell’Istituto Comprensivo
Statale Italiano “E. Amaldi”.
«Abbiamo gettato le basi - aggiunge l’assessore Biggio - per iniziative di scambio in campo scolastico e giovanile.»
L’assessore Andrea Pilurzu.
L’assessore Luigi Biggio.
Fontanamare.
cio di informazione ed accoglienza
turistica.
L’iniziativa si pone all’interno del
progetto comunale di promozione
turistica della città finanziato dalla
agenzia regionale Sardegna Promozione.
Nella serata di mercoledì 26 ottobre, la delegazione iglesiente si è
recata nella sede del Circolo dei Sardi
“San Salvador de Horta”, presieduto da Raffaele Melis Pilloni.
«Durante la serata - commenta
l’assessore Pilurzu - abbiamo pre-
domande di approfondimento.
«Crediamo - sottolineano Andrea
Pilurzu e Luigi Biggio - di aver suscitato quel giusto interesse per la
nostra città che siamo certi porterà
a breve risvolti positivi in campo turistico e culturale.»
Al termine della manifestazione
è stata offerta una degustazione di
dolci, formaggi e vino tipici di Iglesias.
La mattina successiva è stata la
volta della Casa degli Italiani. La delegazione iglesiente, infatti, è stata
Durante la trasferta la delegazione
iglesiente ha incontrato i diversi rappresentanti che animano la comunità sarda e italiana che vive in Catalogna.
«Si è trattato di un primo passo
- conclude il sindaco di Iglesias,
Luigi Perseu - per far conoscere la
offerta turistica della nostra città in
Spagna. Nelle prossime settimane
l’Amministrazione comunale cercherà di sviluppare questa progettualità con le realtà iglesienti interessate.»
è stata inaugurata a Iglesias una moderna struttura scolastica
La nuova scuola dell’infanzia di Col di Lana
L
unedì 7 novembre è stata
inaugurata la nuova scuola
pubblica per l’infanzia di
Via Basilicata a Col di Lana al termine dei lavori di riqualificazione. Oltre al dirigente scolastico Paolo Lamieri, alle insegnanti e
ai genitori dei bambini, erano presenti alla cerimonia il sindaco Luigi
Perseu, l’assessore ai lavori pubblici
Maurizio Cerniglia, l’assessore alla
pubblica istruzione Luigi Biggio e
l’assessore al turismo Andrea Pilurzu.
«Si tratta di una ristrutturazione
radicale - spiega il sindaco Perseu che permette alla scuola di Col di Lana di proiettarsi nel futuro per ecocompatibilità, risparmio energetico
e vivibilità.»
Oltre alla messa a norma degli
impianti, sono state eliminate le barriere architettoniche. Ogni aula è stata
dotata di riscaldamento autonomo
ed è stata riqualificata la sala mensa.
La scuola è dotata di moderni
strumenti audio-video.
«è la prima scuola della città ad
avere autonomia energetica grazie
alla sistemazione di pannelli fotovoltaici di ultima generazione» - aggiunge l’assessore ai lavori pubblici,
Maurizio Cerniglia.
«Si tratta - conclude il sindaco
Perseu - di un intervento pubblico
di grande valenza sociale, un investimento sulla formazione dei cittadini del futuro.»
L’intervento di riqualificazione
è costato 550.000 euro, di cui quasi
350.000 di finanziamento regionale
e circa 200.000 di cofinanziamento
comunale.
Brillante risultato per una studentessa di Carbonia a Scafati
Un premio dedicato alla sorella Francesca
U
na giovane studentessa della III classe della
scuola media “Don Milani”, Francesca Ulleri,
ha ricevuto il secondo premio della sezione
“Ignazio Silone”, al Premio Scafati, 27° trofeo nazionale di poesia e narrativa del ragazzo e 3° trofeo
regionale di poesia della Campania, nel corso della
cerimonia di premiazione svoltasi lo scorso 5 novembre
nel teatro “San Francesco di Paola” di Scafati (SA).
Il Premio ha visto la partecipazione di studenti di
tutte le regioni italiane. Assai significativa la presenza di ben 159 istituti scolastici: 43 delle scuole primarie - elementari; 54 delle scuole medie - secondarie di 1° grado; 62 degli istituti di istruzione secondaria superiore.
Francesca Ulleri, 13 anni, è stata seguita con grande
attenzione, sia nella fase di preparazione sia nella cerimonia di premiazione, dalla professoressa Lilly Manconi che, consapevole delle sue capacità, l’ha sempre
spronata a partecipare al Premio e a dare il meglio di sé.
A mia sorella Francesca
Voglio vederti in un giardino fiorito,
fiore tra i fiori, orizzonte infinito.
C’è pace, quiete e serenità,
amore fra tutti nella tua città.
Qui sulla terra hai lasciato il dolore,
la tua assenza è una spina nel cuore.
La tua voce, la tua allegria, il tuo caldo sorriso,
rendono ancora più bello il paradiso.
Tutto questo non voglio scordare,
è un dono prezioso da preservare.
Chi hai trovato ad accoglierti tesoro?
Certo gli angeli avran cantato in coro
un canto lieto, forse una ninna nanna,
per non farti sentire lontana la tua mamma.
Sei una di loro, vedo il tuo sorriso,
sento la tua voce... vien dal paradiso.
Bilancio soddisfacente del lavoro svolto dall’inizio dell’anno
ADI, la ASL 7 supera gli indicatori ministeriali
U
n servizio di qualità, sempre più presente nel territorio: l’assistenza domiciliare fornita dalla Asl
7 ha superato gli indicatori richiesti dal ministero della salute. Lo ha
annunciato il dott. Aldo Atzori, responsabile del Servizio Assistenza
Domiciliare Integrata (ADI), che
ha tracciato un bilancio degli ultimi due anni di attività: «Nel 2010
sono stati 900 i pazienti presi in carico con le loro famiglie, per un totale di circa 1.300 casi trattati». Si
tratta di un dato che supera l’obiettivo fissato dal Ministero, il 4% della popolazione sopra i 65 anni.
«Nel 2011 - continua Atzori queste percentuali si sono consolidate, con una tendenza ad un ulteriore aumento nel numero delle
prestazioni. Dall’inizio di questo
anno abbiamo prestato assistenza
a 800 pazienti ed in questo momento ne abbiamo in cura contemporaneamente circa 450: siamo quindi in linea con i livelli del
2010, e contiamo di superarli.
Sono dati che dimostrano la
grande professionalità del personale delle unità operative distrettuali di Carbonia e Iglesias e di
quello fornito dalla ditta esterna.»
Un’organizzazione che ha fra
le sue buone prassi consolidate un
rapporto di collaborazione costante
con i Comuni, e che deve la sua
qualità (certificata UNI ISO) anche ai considerevoli sforzi per
quanto riguarda le risorse impiegate.
«Il Ministero - ha spiegato Aldo
Atzori - ci chiede di mettere a disposizione per l’assistenza domiciliare almeno lo 0,6% del bilancio
totale: la Asl 7 ha deciso di destinare a questo settore ben l’1,5%.»
«Siamo orgogliosi di poter affermare che l’assistenza domiciliare è un settore nel quale la Asl
7 è la migliore in Sardegna», ha
sottolineato il direttore generale,
dott. Maurizio Calamida.
«Il nostro intento è persistere
Aldo Atzori.
su questa linea, al fine di garantire sempre la qualità e la continuità assistenziale.»
L’assistenza domiciliare è un
servizio della Asl che viene svolto direttamente a domicilio delle
persone malate. Si rivolge a persone di tutte le età che siano totalmente o parzialmente non autosufficienti in modo temporaneo o
protratto ed affette da patologie
subacute o croniche. L’intensità e
le modalità dell’intervento scaturiscono da una valutazione che viene fatta, per ogni singolo caso, in
stretta collaborazione con il medico curante del paziente.
Le cure, dalle più semplici alle
più complesse, sono totalmente gratuite, uniformi ed omogenee in tutto
il territorio della Asl. L’Azienda,
per garantire anche le prestazioni
di alto livello assistenziale (malati di SLA, terminali, etc.), si avvale di personale specializzato proveniente dalle unità operative di
anestesia e rianimazione dei propri
ospedali. I professionisti dell’ADI
sono responsabili della parte organizzativa: si occupano di accesso
al servizio, pianificazione, programmazione degli interventi e
delle attività di supporto e verifica. Il responsabile clinico resta invece il medico di base dell’assistito.
Il servizio si attiva entro 24-48
ore dalla segnalazione da parte
dei medici di medicina generale,
dei servizi sociali del Comune o
dei familiari del paziente, ed entro tre giorni in caso di dimissione da un ricovero ospedaliero.
Non ci sono liste d’attesa e le prestazioni comprendono l’erogazione domiciliare di assistenza medica, infermieristica, riabilitativa,
farmaceutica, integrativa e protesica.
Per ulteriori informazioni è possibile visitare la sezione del sito
aziendale dedicata all’assistenza
domiciliare.
Risultati positivi per i progetti di prevenzione della ASL n° 7
Lo screening per la cervice uterina funziona
S
ono 25.934 le donne finora
invitate a sottoporsi allo
screening per il carcinoma
della cervice uterina, per un
totale di 9.760 esami eseguiti. I dati,
che superano le aspettative del progetto 2010-2012, sono stati resi noti
dal responsabile del servizio igiene e
sanità pubblica e del centro screening
aziendale, dr. Antonio Onnis. In particolare, nel periodo novembre 2010settembre 2011, ogni settimana sono
stati inviati in media 444 primi inviti e sono stati effettuati 170 pap-test.
«I risultati sino ad ora raggiunti - ha commentato il direttore generale, dott. Maurizio Calamida - si
possono considerare davvero importanti e dimostrano che l’Asl 7, oltre
a credere fermamente all’importanza
dello screening, ha organizzato correttamente tutte le procedure.
L’Azienda - aggiunge Calamida
- conta di incrementare i lusinghieri risultati con rinnovato impegno
anche nei prossimi mesi.»
Il bilancio, aggiornato al 30 settembre 2011, riepiloga le attività di
screening per la diagnosi precoce di
tumori, promosse dall’Azienda a par-
tire dal 2009. Il programma, in attuazione dell’intesa Stato-Regione del
23 marzo 2005, prevede il potenziamento degli screening oncologici, con particolare rilievo per la prevenzione dei tumori nelle donne. Il
target di riferimento è di 38.000 donne
fra i 25 e i 64 anni. Il sistema si basa
sull’invio di un primo invito, al quale
fa seguito, in assenza di una risposta,
un sollecito. Una volta effettuato l’esame, è possibile che il paziente sia
contattato nuovamente per un richiamo. Si riportano di seguito i principali dati del riepilogo:
• Indice di offerta del test (nº donne invitate/target) = 66,50%
• Adesione totale (responders/nº
donne invitate) = 33,64 %
• Copertura totale (nº esami al
primo invito + n. esami post sollecito/n. di inviti netti) = 38,04%
«Il progetto 2010-2012 prevedeva l’invio di un primo invito a 15.945
donne entro il 30 settembre 2011»,
ha spiegato il dr. Antonio Onnis. «Quelli che abbiamo spedito nel periodo
novembre 2010-settembre 2011 sono invece 16.874: la differenza, in
attivo, è di + 929 inviti. L’obiettivo
che avevamo prefissato, pertanto, è
stato ampiamente raggiunto.»
Cos’è il tumore della cervice
uterina? è un tumore che colpisce il
collo dell’utero, la parte più bassa che
sporge in vagina. Insieme a quello
del colon retto è al secondo posto
fra i tumori femminili, dopo quello
della mammella. è molto più diffuso
nei Paesi in via di sviluppo, mentre
nei Paesi industrializzati è relativamente raro, grazie alla diffusione del
pap-test. Come si forma? Il tumore è
preceduto da alterazioni del tessuto
che riveste il collo dell’utero, chiamate displasie. Alcune displasie possono regredire spontaneamente o rimanere invariate senza provocare
danni all’organismo. Una piccola percentuale può invece evolvere in un
tumore, impiegando circa 10-15 anni. Per una diagnosi precoce occorre
eseguire regolarmente il pap-test.
In questo modo si possono identificare le prime alterazioni e curarle in
modo da evitare la comparsa del tumore. Se tutte le donne fra i 25 e i 64
anni eseguissero l’esame una volta
ogni tre anni, i casi di tumore diminuirebbero del 90 per cento.
I nuovi orari all’ospedale Santa Barbara di Iglesias
S
ono entrati in vigore tre settimane fa i nuovi orari presso gli sportelli del Presidio
Ospedaliero Santa Barbara
di Iglesias:
• Per gli utenti che devono pre-
notare visite specialistiche o esami strumentali è disponibile un
apposito sportello dalle ore 7.30
in poi.
• Ai restanti sportelli potranno
accedere prioritariamente - dalle ore
7.30 alle ore 9.30 - gli utenti che devono eseguire esami di laboratorio;
• Dopo le ore 9.30 tutti gli sportelli saranno disponibili per l’attività
di prenotazione, disdetta, registrazione e riscossione ticket.
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La Provincia del Sulcis Iglesiente
Anno XVI • N° 240 • 29 Novembre 2011
La Giunta provinciale ha approvato l’assestamento del bilancio 2011 e la programmazione finanziaria per il 2012/2014
Nuove risorse per sviluppo e lavoro
Il 29 novembre anche il Consiglio ha approvato l’assestamento ed ha programmato la sessione di bilancio dal 5 al 19 dicembre.
C
on puntualità rispetto alle
scadenze programmate,
la Giunta ha approvato
assestamento 2011 e la
programmazione finanziaria per il
2012/2014. I due documenti si intrecciano fra di loro.
Il bilancio 2011 è stato assestato a circa 15 milioni di spesa in
conto investimenti, pari a quella
di parte corrente. Il livello delle
spese in conto capitale 2011 costituisce un dato di qualità del bilancio: nel bilancio assestato è stato inserito uno stanziamento di circa 450mila euro destinati a finanziare il programma “Vivere la campagna” nella forma di un contributo de minimis per ettaro.
In questo modo, verrà data concretezza al programma già nella
stagione agraria 2011/12. è stata
invece cancellata la somma di 1,9
milioni di euro destinati alla formazione professionale che questo
anno la Regione ha deciso di non
finanziare. Stessa cosa è accaduta
per le entrate previste per il turismo, fortemente ridimensionate dalla Regione: situazione piuttosto paradossale, tenuto conto della necessità del Sulcis Iglesiente.
Il bilancio di previsione mantiene invariate le tasse di competenza provinciale legate al trasporto. In particolare, rimane ferma la
impostazione di trascrizione degli autoveicoli ad un livello inferiore di dieci punti rispetto a quello
delle altre Province: immatricolare
nel Sulcis Iglesiente, quindi, conviene. Anche l’addizionale sulle assicurazioni auto rimane al livello
minimo del 12,50%, contro il 16%
normalmente praticato nella gran
parte delle Province italiane.
«Si tratta di una decisione che
tiene conto della situazione economica del territorio - sottolinea
il presidente della Provincia, Salvatore Cherchi -, anche se molto
sofferta, tenuto conto che è già intervenuto un taglio dei trasferimenti statali che, a regime, vale circa il
50% del totale (un milione di euro) e di quelli regionali destinati
al salvamento a mare, al turismo
e ad altre importanti voci».
Il bilancio triennale programma risorse di parte corrente per 47
milioni di euro e di parte capitale,
cioè per investimenti, per 65 milioni di euro.
Il bilancio è costruito in aderenza al piano strategico provinciale. In particolare, trovano spazio il progetto strategico sui porti
(con l’integrazione dei finanziamenti disponibili per 8,3 milioni
di euro nel triennio), con la litoranea Sant’Anna Arresi, Sant’Antioco e Portoscuso (11 milioni di
euro nel triennio). Sono finanziati gli incubatori per imprese di
scono nell’importo, alla protezione
civile, al salvamento a mare, alle
politiche giovanili. Sono invece
in riduzione i contributi per manifestazioni di spettacolo e di sport,
su cui si scaricano una parte dei
tagli subiti dalla Provincia.
Trovano larga copertura, con le
risorse già assegnate nel 2011, i
programmi relativi alle politiche
per il lavoro, che saranno comunque rifinanziate a marzo, dopo la
approvazione del consuntivo, quando saranno disponibili ulteriori tre
milioni di euro di risorse.
Il patto di stabilità, ancora molto
gravoso nel 2011, si allenterà no-
La sede della Provincia in via Mazzini a Carbonia.
trasformazione agrolimentare
(Santadi e Villamassargia, utilizzando i due istituti tecnici), i mercati a km 0, la copertura della rete
per l’accesso all’ADSL nelle zone
periferiche non servite, punti di
accesso Wi-Fi gratuiti, spazi per imprese artigiane e per l’apertura di
studi professionali destinati ai giovani imprenditori e professionisti,
la rete dei beni culturali, la KunstHaus o centro per l’Arte, alcune importanti arterie stradali dell’Iglesiente e del Basso Sulcis, gli accessi
al parco di Orbai e a Su Mannau e la
manutenzione straordinaria di alcuni edifici scolastici.
Tra i programmi di spesa di
parte corrente, trovano copertura
quelli relativi alla scuola, che cre-
tevolmente nel 2012, creando uno
spazio di 2,5 milioni di euro, a seguito di una riforma che ha ripartito più equamente i pesi fra i diversi enti.
Il Consiglio provinciale ha approvato l’assestamento di bilancio
nella seduta del 29 novembre ed ha
programmato la sessione di bilancio nelle giornate del 5 dicembre
(esposizione in Aula da parte del
presidente Cherchi), del 7 (inizio del
dibattito), del 14 (presentazione
degli emendamenti) e del 19 per
l’approvazione definitiva, grazie
alla quale il bilancio di esercizio
potrà decorrere ordinariamente dal
primo gennaio, senza necessità di
fare ricorso all’esercizio provvisorio.
Tre Province chiedono alla Regione il ripristino delle risorse
Il turismo necessita di maggiori contributi
I
l presidente della Provincia di
Carbonia Iglesias, Salvatore
Cherchi, del Medio Campidano, Fulvio Tocco, e dell’Ogliastra, Bruno Pilia, hanno scritto al presidente della Giunta regionale ed all’assessore regionale al turismo, in
merito ai criteri di ripartizione dei
contributi in ambito turistico, che
escludono le tre Province.
«Apprendiamo - scrive Cherchi,
Tocco e Pilia - con grande rammarico che la Regione ha inteso cambiare unilateralmente i criteri di ripartizione delle risorse relative alle funzioni trasferite in base alla L.R. n.
7/2005. Tale atto modifica, senza previa concertazione, i criteri della precedente delibera di Giunta regionale
n. 16/15 del 18. 4.2006, contravvenendo al disposto dell’art. 25 della già
citata legge n. 7.».
La precedente deliberazione, infatti, prevedeva la seguente ripartizione delle risorse: 40% in parti uguali; 60% in base alla popolazione.
Inoltre agli Enti che avevano assorbito il personale degli ex-Ept veniva concesso un ulteriore contributo
per il sostegno delle spese relative
ad esso. Tutto ciò recepiva coerentemente quanto stabilito dalla L. R.
n. 7/2005, art. 25, sulla base della quale «La Regione contribuisce alle spese
per l’esercizio delle funzioni trasferite ai Comuni e alle Province».
Il progressivo smantellamento
delle politiche regionali sul turismo nei singoli territori è divenuto
oramai insostenibile, ed il conseguente accentramento decisionale
da parte della Regione disattende
in pieno la ratio della normativa
ancora oggi in vigore.
«Nella fattispecie, già in sede di
approvazione del bilancio previsionale 2011, la Regione - proseguono
i tre presidenti - aveva effettuato un
taglio di 4.500.000 euro del contributo destinato all’esercizio delle funzioni delegate, pari all’80% degli
stanziamenti consolidati al 2010, con
grave danno ai bilanci degli Enti locali, chiamati a svolgere le funzioni
trasferite senza le relative risorse.
Oggi, ad esercizio quasi concluso, apprendiamo che la modifica dei
sias, Ogliastra e Medio Campidano,
in specifico, durante il quinquennio
2005/2010, grazie ai trasferimenti
ordinari ed al finanziamento dei Sistemi Turistici Locali, si è assistito ad
una costante crescita del settore turistico e dell’indotto, frutto di politiche regionali di sostegno allo sviluppo di questi territori, ancora poco
valorizzati dal punto di vista turistico.
«Con l’ultimo dannoso provvedimento regionale, nostro malgrado - sottolineano Cherchi, Tocco e
Pilia -, assistiamo ad una cancella-
Via libera ad interventi a sostegno del turismo all’aria aperta
La Provincia promuove aree di servizio
per i camper a sostegno del turismo
L
a Giunta ha deliberato di
realizzare interventi a sostegno del turismo all’aria
aperta, conformemente a
quanto previsto dalla legislazione
nazionale e regionale di settore, favorendo la nascita di idonei spazi
dedicati alle autocaravan, denominati “Camper Service”. Si tratta di
aree di servizio e non di sosta, nelle
quali i camperisti usufruiscono di
tutti i servizi.
«Nell’ottica di questo intervento, la Provincia - spiega l’assessore
al turismo, Marinella Grosso - attiverà idonee misure di finanziamento a sostegno dei Comuni che, prioritariamente in forma associata, intendono promuovere lo sviluppo del
camperismo nel proprio territorio,
dando priorità a quei Comuni inseriti
nelle aree montane, attualmente me-
no interessate dalla vacanza a contatto con la natura e con il territorio.»
Il fenomeno del turismo all’aria
aperta (open air o plen air) è in costante espansione, sia in ambito nazionale che internazionale, e si va
sempre più indirizzando verso luoghi non contaminati dal turismo di
massa, in grado di proporre un’offerta turistica completa e di qualità:
il camperismo, che è una delle più
rilevanti espressioni del turismo all’aria aperta, è sicuramente la manifestazione di un turismo attivo, consapevole e fortemente motivato, attratto dalle visite culturali, dalle escursioni naturalistiche e dalle produzioni enogastronomiche ed artigianali locali. A rappresentare l’asse portante dell’offerta turistica nazionale
dedicata ai camperisti, sono soprattutto i Comuni di minori dimensioni.
La Provincia potenzia
la manutenzione stradale
L
a Giunta provinciale ha approvato il programma degli interventi per la manutenzione straordinaria di due strade, a seguito di un
finanziamento regionale che assegna alla
Provincia 264.500 euro.
Il piano di lavoro prevede opere di messa in sicurezza nella strada provinciale 101, nel comune di
Carloforte, per 96.500 euro, e nella SP 85, dall’intersezione con la S.P. 2 fino al centro abitato di Terraseo, per 168.000 euro.
«Al fine di una puntuale attività di programmazione e di conferimento del finanziamento - spiega
Marco Simeone, assessore provinciale ai lavori pubblici -, si è reso necessario, quindi, approvare il programma degli interventi, da realizzarsi con l’importo
assegnato. Con questi progetti, si contribuisce ulteriormente ad investire in sicurezza nella viabilità del
Sulcis Iglesiente.»
zione completa di questi territori dalla politica regionale in materia turistica, aggravando, ancor più, una situazione socio-economica già di grande sofferenza. Chiediamo, quindi,
fermamente il ripristino dello stanziamento originario ed i relativi criteri di ripartizione, al fine di consentire lo svolgimento delle funzioni di
legge attribuiteci ed evitare la sicura paralisi delle attività fondamentali sinora prestate ai cittadini.»
G
gli esami per conseguire l’abilitazione venatoria, relativi alla prima sessione 2012,
sono fissati per martedì 10 gennaio 2012,
alle ore 16.00, presso la sede provinciale
dell’Area dei servizi ambientali, sita ad Iglesias, in
via Argentaria 14, al secondo piano. Le domande di
ammissione dovranno pervenire all’Ufficio Protocollo della Provincia (Carbonia, via Mazzini 39 - Iglesias,
via Argentaria 14) entro e non oltre le ore 12.00 di venerdì 2 dicembre 2011. Non farà fede il timbro postale.
Le domande pervenute oltre la data e l’orario indicati saranno considerate valide per la sessione successiva. I candidati ammessi saranno convocati, per
sostenere l’esame, con apposita comunicazione mediante lettera raccomandata. Per ulteriori informazioni
e per scaricare il modulo di partecipazione, disponibile in formato editabile, è possibile consultare il
sito internet istituzionale della Provincia.
Piste ciclabili sui vecchi percorsi ferroviari
L
a Giunta Provinciale ha
approvato il progetto relativo ai lavori di recupero
dei vecchi percorsi ferroviari per la realizzazione di piste ciclabili.
Il recupero dei vecchi percorsi
ferroviari si inserisce all’interno di
un contesto più ampio, che interessa tutto il territorio e le sue risorse e
va a costituirne l’ossatura, in quanto permette, oltre alla realizzazione
delle piste ciclabili in sé, di aprire
un dialogo costante e serrato fra ar-
L
criteri per la ripartizione delle già
scarse risorse previste e programmate, esclude totalmente ben tre Province dai contributi stabiliti precedentemente.»
Gli enti locali, comunque, hanno continuato a garantire le proprie
funzioni di legge, provvedendo ad
iscrivere a bilancio le poste stabilite e seguendo i criteri vigenti con la
deliberazione di Giunta regionale.
Nelle Province di Carbonia Igle-
Il 10 gennaio gli esami
di abilitazione venatoria
è stato approvato il progetto relativo ai lavori di recupero
cheologia, archeologia industriale,
architettura, infrastrutture e paesaggio, in un territorio di grande interesse e di grande peculiarità come
quello del Sulcis Iglesiente.
La spesa per la realizzazione dell’opera, che verrà fronteggiata interamente con fondi del bilancio 2011
e 2012 sulla base di quanto stabilito
nel piano annuale delle opere pubbliche per l’anno 2012, ammonta complessivamente a 700.000 euro.
«Tale intervento - spiega l’assessore provinciale all’urbanistica e
Un piano sperimentale
delle politiche scolastiche
Isola di San Pietro - Cala Vinagra.
«La Provincia, viste le notevoli
valenze naturalistiche, ambientali,
storiche, artistiche ed enogastronomiche offerte dal proprio territorio
- sottolinea l’assessore Grosso -, rappresenta la meta ideale per il fenomeno del camperismo, una delle forme
migliori per lo sviluppo di un turismo
davvero sostenibile. Il turismo plein
air rappresenta, infatti, una voce sempre più importante anche per l’economia turistica del territorio e, attraverso adeguate politiche di accoglienza, è in grado di garantire flussi turistici ordinati e costanti durante
tutto l’arco dell’anno, opportunità
per ampliare le occasioni di sviluppo
economico, in particolare nei piccoli Comuni, favorendo il transito e
la sosta dei camperisti nel Sulcis
Iglesiente, dove attualmente non sono
presenti servizi di questo tipo.»
a Provincia, nell’ambito delle politiche giovanili e della pubblica istruzione per l’annualità 2011/12, ha deliberato di attivare una
serie di progetti sperimentali rivolti agli studenti frequentanti le scuole superiori del territorio.
«Il piano - spiega l’assessore alle Politiche sociali,
Luca Pizzuto - sarà un’opportunità per intervenire
nel mondo giovanile. I progetti, relativi all’area emotiva ed educativa, mirano alla creazione della cultura della non violenza ed al miglioramento della tolleranza reciproca e del sentimento del rispetto verso se
e verso il diverso da sé. L’intento, inoltre, è quello di
incentivare l’espressività giovanile nell’ambito musicale e culturale, creando momenti e possibilità di incontro e di confronto, nei quali le esigenze dei giovani
acquisiranno un ruolo di primo piano tramite la partecipazione diretta alla vita decisionale dell’Istituto.
Inoltre - conclude l’assessore Pizzuto -, saranno avviati progetti e azioni nell’area della salute, in modo da
creare una coscienza responsabile ed una cultura consapevole di prevenzione e di sicurezza stradale.»
pianificazione, Guido Vacca - garantirà nuovi e sicuri spazi a disposizione degli appassionati delle due
ruote, evitando così i rischi connessi alla circolazione delle biciclette
nelle trafficate strade extraurbane,
e sarà strategico anche al fine della
valorizzazione dei territori che verranno attraversati, ponendo in risalto quanto di bello il Sulcis Iglesiente offre nei suoi molteplici luoghi, tutti sempre in grado di suscitare il più svariato interesse di residenti e turisti.»
Riaperta al traffico
la Gonnesa-Portoscuso
L
’assessore ai lavori pubblici, Marco Simeone,
comunica che, a seguito del completamento dei
lavori di messa in sicurezza della strada provinciale n. 108, nel tratto Gonnesa-Portoscuso,
eseguiti dal Servizio di Viabilità della Provincia di Carbonia Iglesias, il 25 novembre è stata disposta la riapertura dell’arteria stradale.
L’incrocio tra la SS 126 e la SP 108.
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Anno XVI • N° 240 • 29 Novembre 2011
9
La Provincia del Sulcis Iglesiente
Sono stati presentati al Palazzetto dello sport di Carbonia i risultati del progetto organizzato dalla Provincia e da Laore Sardegna
“Campu Maistu - didattica in fattoria”
Oltre cinquecento bambini di cinque istituti scolastici hanno presentato i loro lavori realizzati con nove aziende agrituristiche.
S
ono stati presentati lo scorso 8 novembre, nel corso di
una manifestazione svoltasi
al palazzetto dello sport di
Carbonia, i risultati del progetto pilota “Campu Maistu”, organizzato
dall’assessorato provinciale delle
attività produttive, in collaborazione
con l’Agenzia Laore Sardegna.
Oltre cinquecento bambini di cinque istituti scolastici del territorio
provinciale (Direzione Didattica statale di Sant’Antioco, Istituto Comprensivo G. Marconi di San Giovanni Suergiu, Istituto Comprensivo
Leonardo da Vinci di Villamassargia, Istituto Comprensivo Grazia Deledda di Carbonia; Direzione Didattica statale primo Circolo di Iglesias),
con i propri insegnanti, hanno presentato i loro lavori: percorsi del miele, del latte e del formaggio, realizzati con le otto aziende agrituristiche
certificate come fattorie didattiche
(Sa Tiria di Ledda Troga di Teulada;
Agrifoglio Soc. Coop. Agricola di
San Giovanni Suergiu, Il Paradiso
di Barega, Le Scuderia di Morimenta
di Casula Piero di Gonnesa, Su Benatzu di Pirosu Anna Paola di Santadi, Pubusinu di Massa Alessandro di
Fluminimaggiore, Su Bistentu di Carta Mario di Iglesias; e, infine, Perda Niedda di Domusnovas).
Gli obiettivi perseguiti e condivisi dai soggetti coinvolti nella fase
di progettazione ed attuazione delle
azioni, sono stati prioritariamente:
- educare le nuove generazioni ad
una corretta alimentazione;
- far conoscere il ciclo produttivo
dei prodotti agroalimentari tipici che
compongono il paniere del Sulcis
Iglesiente;
- far conoscere e promuovere il
consumo dei prodotti agroalimentari tipici del Sulcis Iglesiente;
- far conoscere, trasferire e valorizzare il patrimonio di saperi del
territorio rurale;
- favorire l’integrazione tra il mondo della scuola e quello della campagna nella costruzione dei percorsi
didattici in fattoria;
ferti nel territorio del Sulcis Iglesiente, rafforzando il ruolo multifunzionale delle imprese agricole aderenti all’iniziativa.
I bambini delle scuole coinvolte hanno riempito una delle tribune del palazzetto.
- divulgare i contenuti, le finalità
ed i risultati dell’attuazione del programma.
Il progetto è finalizzato anche a
L’incontro è stato anche l’occasione per dare il via al progetto per
l’anno scolastico 2011/2012; le
scuole elementari e medie del terri-
al 17 al 20 novembre, la
Provincia di Carbonia
Iglesias ha partecipato con
uno stand promozionale
alla XIV edizione della Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico di Paestum (BMTA), un’occasione unica per dare risalto ad un
territorio così profondamente legato
al patrimonio archeologico, che rappresenta uno dei temi portanti dell’offerta turistico culturale del Sulcis Iglesiente, fruibile durante tutto
il corso dell’anno.
La BMTA è un evento internazionale unico nel suo genere, sede
del più grande salone espositivo al
mondo del patrimonio archeologico
e luogo di approfondimento e divulgazione di temi dedicati al turismo e ai beni culturali, oltre che
occasione di incontro per gli addetti ai lavori, per il business professionale, per i viaggiatori e per gli
appassionati. è in questo contesto
che si è presentato il Sulcis Iglesiente, mettendo in primo piano l’offerta
didattica del territorio legata al tema
dell’archeologia, un’opportunità da
coltivare soprattutto per il turismo
scolastico ma non solo.
«L’importanza che il patrimonio
culturale riveste come fattore di dialogo interculturale, d’integrazione
sociale e di sviluppo economico, è
stato alla base della nostra partecipazione a questo evento fieristico - afferma l’assessore provinciale
al turismo, Marinella Grosso - ed in
quest’ottica abbiamo cercato la sinergia con le cooperative del territorio che gestiscono i siti archeo-
logici del nostro territorio.»
Lo stand promozionale, infatti,
è stato messo a disposizione di tutti
i soggetti che l’Ente ha coinvolto,
tra Comuni e cooperative che hanno
manifestato interesse a partecipare
all’evento, per promuovere il territorio con proprio materiale informativo e, in qualche caso, con proprio
personale.
Per garantire equa visibilità a
tutto il territorio, il coordinamento
dello stand è stato curato in collaborazione con l’ATI che, attualmente, unisce le cooperative Archeotur e Mediterranea, soggetto che si
è aggiudicato la gestione dell’infopoint turistico provinciale per la
annualità 2011 e che opera nel pieno rispetto delle politiche di promozione attuate dalla Provincia.
Stanziati 200.000 euro per la manutenzione straordinaria
Nuovi interventi sul reticolo idrografico
L
Una delle classi coinvolte nel progetto “Campu Maistu”.
promuovere e sviluppare un circuito di fattorie didattiche capaci di
integrare e migliorare la qualità e
quantità dei servizi alla persona of-
torio provinciale, interessate a prendere parte all’iniziativa, potranno
partecipare attraverso un apposito
bando già pubblicato.
Nuovi incentivi per lo sviluppo dell’agricoltura
L
I tesori del Sulcis Iglesiente in vetrina
alla Borsa Mediterranea di Paestum
D
Accordo con la Provincia del Medio Campidano e l’Agenzia Laore
a Giunta ed il Consiglio provinciale hanno approvato la
convenzione con la Provincia del Medio Campidano e
l’Agenzia LAORE Sardegna, specializzata nell’attuazione dei programmi regionali in campo agricolo e per
lo sviluppo rurale, per la attivazione
nel Sulcis Iglesiente del programma
sperimentale agro-eco-ambientale
“Vivere la campagna”, già attivato
nella Provincia confinante.
«Si tratta - spiega il presidente
della Provincia, Salvatore Cherchi di un progetto integrato di sviluppo
territoriale già collaudato da tre anni nel Medio Campidano, basato su
una strategia condivisa tra Amministrazioni e produttori agricoli, che
vogliono trasferire nel territorio una
buona pratica.»
Il successo dell’iniziativa è testimoniato dall’adesione di numerose aziende agricole; il progetto del
Medio Campidano comprende anche l’erogazione di un contributo di
210 euro per ettaro coltivato e riguarda, in particolare, il comparto
delle leguminose e dei cereali.
La Provincia di Carbonia Iglesias si impegna ad individuare le risorse finanziare per avviare il progetto già da questa annata agricola: il
Sulcis Iglesiente è un territorio vocato all’agricoltura ed al turismo sostenibile e caratterizzato da un ambiente di pregio, parchi ed aree protette, naturalmente interessato allo
sviluppo di un progetto legato alla
valorizzazione delle produzioni
agro-alimentari tipiche e alla tutela
del suolo agrario.
Nel territorio della Provincia sono attive nella produzione primaria
di colture agricole non permanenti
687 aziende, di cui 260 aziende impegnate nella produzione di cereali
(escluso il riso), legumi da granella
e semi oleosi, e 427 impegnate nella
La Provincia ha partecipato all’importante borsa del turismo
produzione di ortaggi, meloni, radici
e tuberi. Nella categoria degli ortaggi, le colture principali praticate nel
territorio sono il carciofo e il pomodoro, a cui estendere tale programma.
«Nostra volontà - sottolinea
l’assessore alle attività produttive,
Alberto Pili - è quella di attuare un
programma di tutela del suolo e di
valorizzazione dell’ambiente nelle
aree rurali dei Comuni della Provincia, attraverso la coltivazione delle leguminose, riconosciute a livello
universale come risorsa fondamen-
la presenza degli agricoltori, contribuire, attraverso l’implementazione di attività agro-eco-ambientali, alla valorizzazione turistica del
paesaggio agrario e delle risorse
naturali e gastronomiche in modo
sinergico, e sensibilizzare gli Enti
locali ad una nuova cultura delle
produzioni libere da Ogm, tesa alla
incentivazione dell’alimentazione
umana e zootecnica con le produzioni agroalimentari coltivate e raccolte in Sardegna.»
La Provincia del Medio Cam-
a Giunta provinciale ha
stanziato 200mila euro per
l’esecuzione di lavori di
manutenzione straordinaria ed urgente del reticolo idrografico del Sulcis Iglesiente.
A seguito di una verifica sul
campo, la Provincia ha identificato
alcune priorità, definendo così un piano d’azione tendente all’ottimizzazione delle risorse disponibili e dell’efficacia degli interventi.
La cifra appena deliberata dalla
Giunta garantirà interventi immediati nel territorio comunale di Iglesias (Rio Canonica), Fluminimaggiore (rio Niu Crobu, rio Mannu e
rio Bau Porcus) e Villamassargia
(rio Su Pardu, rio Aconi, rio S’Orti
de su Cossu e rio Arridoxi).
«Sono questi i tre ambiti territoriali che sollecitano maggiore tempestività - ha spiegato l’assessore provinciale all’ambiente e protezione civile, Carla Cicilloni -, mentre con un
appalto di 800mila euro, a seguito
di un’ulteriore specifica delibera già
approvata, si interverrà successivamente sia sul fronte del reticolo idrografico che della protezione civile.
Obiettivo strategico - precisa l’assessore Cicilloni - è quello di intercettare e risolvere tutte le situazioni
che, attualmente, richiedono un intervento straordinario, per giungere
così ad un regime di sicurezza, avendo tutto il territorio sotto controllo
e dovendo quindi compiere soltanto le manutenzioni ordinarie.»
Un progetto per promuovere ed incentivare i patti di filiera
La certificazione della “filiera delle carni”
L
a Giunta provinciale ha approvato la delibera che consentirà di promuovere ed
incentivare, nel territorio
provinciale, i “patti di filiera” nel
settore agroalimentare.
La Giunta, oltre a fornire uno
schema di lavoro per tutte le filiere di interesse provinciale, ha deciso di avviare da subito un primo
bando rivolto alle imprese di produzione, trasformazione e commercializzazione del settore delle
carni.
Le aziende interessate dovranno stipulare un accordo di filiera
valido per un minimo di tre anni,
che dovrà disciplinare gli standard
di qualità richiesti ai produttori, le
quantità minime destinate alla filiera, le azioni relative alla comunicazione e promozione dei prodotti
di filiera e gli accordi commerciali
tra le imprese coinvolte.
La Provincia di Carbonia Iglesias, per il bando relativo alla filiera delle carni, ha stanziato 400.000
euro, che potranno essere utilizzati dalle aziende aderenti al “patto
di filiera” per una molteplicità di
azioni, tendenti ad accrescere la
quantità delle produzioni, a sostenere investimenti nelle aziende di
trasformazione e commercializzazione e ad incentivare l’assunzione di giovani disoccupati.
I finanziamenti della Provincia
possono essere concessi nella misura del 35% per le piccole imprese e del 25% per le medie imprese.
«L’adozione di questa delibera,
a pochi giorni dalla decisione dell’Unione Europea di bloccare le
esportazioni delle carni suine e degli insaccati prodotti in Sardegna,
a causa di alcuni focolari di peste
suina - ha affermato l’assessore
provinciale alle attività produttive,
Alberto Pili -, rappresenta una risposta concreta alla sfida della
qualità alimentare, dell’igiene degli allevamenti e della lotta all’abusivismo e al sommerso. Se si
vuole valorizzare un settore importante come quello delle carni, è
necessario che tutte le imprese
raccolgano la sfida della certificazione di qualità e dell’adozione di
protocolli di produzione che garantiscano il consumatore. Il Sulcis Iglesiente è esente, per fortuna,
da focolari di peste suina ed è
pronto a rilanciarsi attraverso la
certificazione della filiera. Il bando della Provincia di Carbonia
Iglesias - ha concluso l’assessore
Alberto Pili - è uno strumento per
raggiungere l’obiettivo della qualità.»
La Provincia ha stanziato 60.000 euro per sostenere il settore
Azioni di sostegno alle attività sportive
Il presidente Tore Cherchi.
L’assessore Alberto Pili.
tale per la sostenibilità degli agroeco-sistemi.»
Insieme con i punti di forza, il
territorio registra, però, anche una
notevole quantità di terreni incolti,
anche quando sono dotati degli
impianti per la distribuzione dell’acqua: è il fenomeno dell’abbandono delle campagne.
«Il progetto che stiamo avviando
- evidenzia l’assessore Pili - è diretto a contrastare il fenomeno dell’abbandono e ad invertire la tendenza. Inoltre, si vuole favorire la sicurezza nelle campagne, grazie al-
pidano fornirà, nel più ampio spirito
di collaborazione con la Provincia
di Carbonia Iglesias, il know how
maturato nella gestione delle precedenti annualità del programma sul
proprio territorio e garantirà un’adeguata formazione del personale
indicato dalla Provincia di Carbonia Iglesias; l’Agenzia Laore Sardegna assicurerà alla Provincia di
Carbonia Iglesias un supporto nella
fase di animazione territoriale, nonché un supporto su tematiche inerenti la normativa di settore e le
politiche regionali in materia.
L
’Amministrazione provinciale ha approvato il bando
per la concessione di contributi in base al regolamento per il sostegno e la tutela della pratica sportiva.
«Con uno stanziamento di 60mila euro - commenta l’assessore provinciale allo sport, Marinella Grosso - assicuriamo un aiuto a coloro che
si occupano della promozione e della diffusione dello sport nel Sulcis
Iglesiente, contribuendo, così, all’acquisto delle necessarie attrezzature
sportive, finalizzate a rendere sostanziale la loro attività ed il coinvolgimento dei tanti giovani che militano in questo rilevante settore, signi-
ficativa occasione di crescita anche
sociale.»
Ecco, in particolare, gli interventi:
Intervento:
Bando contributi per l’acquisto
di attrezzature sportive ex art. 33
L.R. 17/1999 (artt. 61 e ss. Regolamento C.P. 15 del 18/ 04/2011).
Soggetti ammissibili:
- Associazioni sportive dilettantistiche, regolarmente iscritte al
Registro nazionale del CONI e all’Albo regionale delle Associazioni
sportive dilettantistiche;
- Comitati provinciali delle federazioni sportive e degli Enti di promozione sportiva.
Scadenza: 5 dicembre 2011.
Le domande dovranno essere
consegnate a mano, ovvero inviate
tramite servizio postale a mezzo di
raccomandata A/R, al seguente indirizzo: Provincia di Carbonia Iglesias - Ufficio Cultura, Sport e Spettacolo, via Mazzini 39, 09013 Carbonia.
Per ulteriori informazioni circa
le tipologie di attività finanziabili, i
requisiti di ammissibilità delle istanze, le spese ammissibili, la documentazione da allegarsi alla domanda,
nonché per i criteri e le modalità di
assegnazione dei contributi e per ogni
altra delucidazione, si rimanda allo
specifico bando pubblicato nel sito
istituzionale.
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La Provincia del Sulcis Iglesiente
Anno XVI • N° 240 • 29 Novembre 2011
Il comune di Calasetta ha avviato l’iter per l’acquisizione delle aree e degli immobili di proprietà del demanio marittimo
Calasetta riacquisirà il suo patrimonio
L’accordo raggiunto con tutte le autorità competenti nel corso di una conferenza di servizi, dovrà essere ratificato dal ministero.
C
ase private ed opere pubbliche comunali salve.
Non faranno più parte del
demanio marittimo. Il comune di Calasetta acquisirà la proprietà di tutta l’area del lungomare
cittadino. La zona fino ad oggi è stata oggetto di diversi contenziosi con
il demanio marittimo che ha rivendicato la proprietà dei suoli e ventilato il ricorso alle demolizioni in
caso di mancato pagamento, per ogni
«Attualmente la linea demaniale è tangente a tutte le case del lungomare a partire dal lungomare Genova sino a piazza Pegli - spiega il
sindaco -, la nostra proposta sposta la linea demaniale e, quindi, la
proprietà catastale delle aree e dei
fabbricati a ridosso della banchina in lastricato di pietra costruita
intorno al porto turistico.»
Il Comune, in buona sostanza,
tornerà ad essere proprietario del
Il sindaco Antonio Vigo.
Calasetta.
abitazione contestata, gli oneri di
concessione accumulati nel tempo.
Ad avviare l’iter per la soluzione della difficile controversia, che
adesso dovrà essere ratificata dal ministero con un apposito decreto, è stata
una conferenza di servizi convocata
dal sindaco, Antonio Vigo. Intorno
allo stesso tavolo si sono ritrovati il
comune di Calasetta, l’agenzia del
demanio, il servizio centrale demanio
e patrimonio regionale e le capitanerie di porto di Cagliari e Sant’Antioco.
fabbricato polifunzionale, noto come Principato di Monaco, prospiciente il porticciolo turistico e di
tutte le aree di parcheggio compresa quella del mercatino del mercoledì. è prevista anche la sdemanializzate anche la casa conosciuta come “Dei Verona e più”, oggetto nei
mesi scorsi del noto pugno di ferro
tra demanio e proprietari.
Per il comune di Calasetta poter
tornare in possesso di queste aree
prospicienti il mare significa anche
dare gambe a tanti progetti, rimasti
sinora nel limbo delle intenzioni e,
quindi, garantirsi nuove entrate.
«Intendiamo avviare un insieme
di progetti finalizzati ad attivare quella “finanza creativa” che potrà almeno in parte sopperire - sottolinea Antonio Vigo - ai tagli ed alla
riduzione del fondo unico pari al 30
per cento previsti per i Comuni dalla finanziaria nazionale e dall’applicazione del federalismo fiscale.»
Su questi problemi il senatore del
PD Francesco Sanna ha presentato il
28 novembre un’interrogazione ai ministri dell’economia e dello sviluppo
economico per conoscere quali iniziative intendano assumere al fine di
porre fine al grave pregiudizio per i
cittadini coinvolti e, nello specifico, se
e con quali tempistiche, intendano procedere all’emanazione del decreto di
esclusione delle zone del demanio
marittimo.
Tito Siddi
Rinviato al 2013 il recepimento delle norme UE sui pagamenti
Confartigianato: «è un nuovo schiaffo
agli imprenditori ormai al collasso»
«L
a commissione bilancio della Camera ha
dato parere favorevole all’esclusione della
direttiva UE sui ritardati pagamenti,
dal testo della legge comunitaria 2011.
Ovvero si rinvia l’attuazione della
normativa europea, che tutela le imprese contro i ritardi di pagamento da
parte della Pubblica Amministrazione nelle transazioni commerciali,
che fissa a 30 giorni (elevato a 60 solo
in casi particolari) il limite di tempo
per effettuare i pagamenti, oltre il quale scattano gli interessi di mora.»
La denuncia è di Giovanni Battista Idda, presidente degli edili di
Confartigianato Sardegna.
La Commissione Bilancio della
Camera, a maggioranza, infatti, ha
ritenuto necessario rinviare al 2013
il recepimento della direttiva 2011/7/UE, perché «in assenza di un contestuale adeguamento delle vigenti
procedure di pagamento in ambito
pubblico, dal quale peraltro deriverebbero oneri finanziari, e stante la si-
tuazione di forte ritardo nelle erogazioni», il recepimento della direttiva «darebbe luogo al conseguente addebito di interessi moratori a
carico dell’erario, non quantificabili ex ante e privi della relativa copertura, con grave pregiudizio per
gli equilibri di finanza pubblica».
Secondo il presidente degli edili di Confartigianato Sardegna «la
decisione di sopprimere il recepimento della direttiva dalla legge comunitaria peggiora la situazione finanziaria degli imprenditori che devono adempiere tempestivamente agli
oneri fiscali e previdenziali pretesi
tramite Equitalia. Succede così che
gli artigiani non ricevono in tempo i
compensi e di conseguenza non possono saldare le fatture, e chiudere le
partite aperte. Dopodiché vedono ridotto al lumicino il credito da parte
delle banche e, come un colpo mortale finale, inesorabilmente arrivano le
cartelle dell’Agenzia delle Entrate e
dell’Ente di riscossione che entro
60 giorni devono essere onorate».
Tale decisione per il segretario
regionale di Confartigianato, Filippo Spanu è incredibile: «Non poter
applicare la direttiva europea di contrasto ai ritardati pagamenti significa togliere ulteriormente ossigeno
alle imprese che, specificamente nel
nostro settore, sono al collasso ed hanno bisogno di iniziative che rilancino il
sistema e sostengano lo sviluppo economico e la crescita». «Recepire subito la direttiva - aggiunge Spanu avrebbe dato una seria mano al sistema imprenditoriale, oggi soffocato dal consolidato ritardo della Regione la cui media (ad esempio nel
settore sanitario) si attesta intono ai
320 giorni, con punte di 24 mesi».
Confartigianato Imprese Sardegna invita gli assessorati alla programmazione e bilancio ed ai lavori pubblici, a farsi portavoce verso il Governo Nazionale affinché «assuma
un atteggiamento di responsabilità
mantenendo nel disegno di legge comunitaria 2011 la direttiva sui ritardati pagamenti».
La Provincia ha partecipato alla fiera di Oberhausen (Germania)
L’offerta turistica del Sulcis Iglesiente
ha riscosso consensi nel bacino della Ruhr
Il 22 novembre si è tenuta una serata promozionale a Genova.
L
’offerta turistica del sud ovest
sardo ha riscosso un notevole successo ad Oberhausen, la città della Ruhr gemellata con le due città capoluogo della Provincia di Carbonia Iglesias. Dal
27 al 30 ottobre, il Sulcis Iglesiente,
infatti, si è presentato alla CityFest di
Oberhausen, la grande mostra mercato che si svolge ogni anno nella centralissima via dello shopping, un appuntamento frequentatissimo da migliaia di persone provenienti da tutta
la regione della Ruhr.
«L’interesse per la destinazione
è stato altissimo e l’affluenza allo
stand davvero notevole, soprattutto
nel weekend» - commenta l’assessore provinciale al turismo, Marinella
Grosso - siamo riusciti a catturare
l’attenzione di centinaia di potenziali turisti, presentando loro le meraviglie del nostro territorio e, perché no, prendendoli anche un po’
per la gola con una degustazione di
dolci tipici sulcitani, che è stata da
subito graditissima.»
Durante il periodo della fiera non
sono mancati anche gli incontri istituzionali tra gli esponenti del comune di Oberhausen e dell’organizzazione TMO (Tourism Marketing
Oberhausen GmbH, l’organismo che
gestisce le attività di pubbliche relazioni e marketing per la città di
Oberhausen) ed i referenti della Provincia di Carbonia Iglesias, vere e
proprie riunioni operative durante le
quali si è valutata la migliore strategia da portare avanti nel 2012, per
proseguire nella promozione del Sulcis Iglesiente nell’area della Ruhr.
Molte e interessanti le nuove attività che il TMO ha proposto alla
Provincia da realizzare nel 2012,
anno in cui cadrà il decimo anniversario del gemellaggio che lega le due
destinazioni dal condiviso passato
minerario e industriale. Tra gli appuntamenti in calendario, la Provincia sta attualmente valutando di prendere parte alla Winzerfest, la rinoma-
ta festa del vino che si terrà a maggio
prossimo.
«Sono molto fiduciosa che questa
collaborazione porterà buoni frutti
- sottolinea l’assessore al turismo -.
Il segreto sarà cogliere a dovere le numerose occasioni derivanti dal grande attivismo in campo culturale che
caratterizza la cittadina della Ruhr.»
La Provincia di Carbonia Iglesias,
in sinergia con l’associazione Strada
del Vino Carignano del Sulcis, ha
organizzato il 22 novembre una serata promozionale nell’esclusiva location dell’Acquario di Genova, per
portare i profumi, i sapori e le melodie
del Sulcis Iglesiente all’attenzione
artisti di rilevanza internazionale
provenienti da Iglesias, le cinque cantine vitivinicole del Sulcis aderenti
alla Strada del Vino Carignano del
Sulcis, la cucina d’eccellenza, con i
suoi sapori autentici interpretati da
rinomati chef locali, quali Andrea
Rosso di Carloforte e Achille Pinna
di Sant’Antioco, e la preziosa collaborazione nella scelta delle materie
prime delle Tonnare di Carloforte e
Portoscuso, sono gli ingredienti del
messaggio che la Provincia di Carbonia Iglesias ha voluto lanciare all’Italia per valorizzare il Sulcis Iglesiente come meta ideale del sempre
più ricercato turismo slow, puntando
L’assessore Marinella Grosso.
Il Pan di Zucchero.
della stampa e di un pubblico di buyer e operatori del settore turistico
nazionale. La scelta della location non
è stata casuale: Genova e il Sulcis
sono, infatti, legati da un intreccio
enogastronomico-culturale che, passando per l’Isola di San Pietro ed il
suo centro abitato, Carloforte, colora di ligure la tradizione culinaria e
non solo, di tutto il territorio.
Il fine ultimo di questa serata è
quello di comunicare la destinazione Sulcis Iglesiente come un armonioso contenitore di valori ed esperienze di qualità. La passione del tango, nello spettacolo di musica e danza “El corazon al Sur”, interpretato
magistralmente dai Contramilonga,
sull’enogastronomia quale valore
portante dell’offerta turistica locale.
«Il tema della serata è un argomento di grande importanza per il
Sulcis Iglesiente - afferma l’assessore Grosso - e l’enogastronomia ed
il turismo sono due dei settori economici sui quali basare prioritariamente lo sviluppo economico, occupazionale, culturale ed imprenditoriale del territorio.»
La strada che la Provincia intende
perseguire vuole portare dal dire al
fare: dal dire che il Sulcis Iglesiente
esiste, al dimostrare quanto vale, comunicare al mercato turistico i suoi
talenti e crescere nella qualità della
sua offerta turistica.
Carbonia, bando per il sostegno di progetti sociali
I
l comune di Carbonia ha pubblicato il bando per la concessione di contributi economici
a sostegno di progetti di intervento per l’integrazione delle attività inserite all’interno della programmazione socio assistenziale.
Le domande potranno essere presentate dalle associazioni di volontariato, enti e istituzioni, iscritti al-
l’albo comunale delle associazioni.
I progetti riguardano l’organizzazione e gestione di attività socio
assistenziali, gli interventi finalizzati a contrastare fenomeni di disagio sociale, le iniziative di prevenzione e sostegno a favore di giovani, anziani, donne e portatori di
handicap.
Le domande dovranno pervenire
entro il 15/12/2011 all’ufficio protocollo generale del comune di Carbonia - Piazza Roma 1.
Il bando ed il relativo modulo di
domanda sono disponibili sul sito
Internet dell’Amministrazione comunale www. comune.carbonia.ci.it
(sezione bandi e concorsi - altri bandi) e presso la portineria del palazzo comunale.
Bilancio positivo per il laboratorio di pittura tenuto a Carbonia con entusiasmo e pazienza dal maestro Lorenzo Casula
Tanti aspiranti pittori, giovani e meno giovani, con una grande voglia di imparare
D
esidero rendere omaggio
al nostro stimato maestro Lorenzo Casula. A
nome di tutti i suoi allievi, credo sia opportuno rivedere questa relazione e recuperare i
vari tipi di disegni in mio possesso per trattare diverse forme di
pittura di molti anni fa. Intendo
servirmene per dare testimonianza
dei quadri realizzati da tutti noi:
fotocopie dei lavori ottenuti con
matite grasse (sanguigna e carboncino), acquerelli e successivamente colori ad olio su cartone
telato. In seguito mi è stata offerta la possibilità di fotografare i
vari lavori su tela di colleghe e
colleghi intenti a produrre varie
nature morte e paesaggi che alla
fine del corso sono stati appesi,
purtroppo per breve tempo, nella
nostra sede, dove è stato consentito alla popolazione di Carbonia
di avvicinarsi per vedere ed apprezzare le varie rappresentazioni
pittoriche. Oserei dire che la nostra sede si trasformerebbe in una
pinacoteca, ma bando ai sogni, ritengo più confacente accennare
ad una raccolta perlopiù piccola
e domestica, cioè la quadreria di
famiglia, ossia della nostra famiglia e del nostro tutor Lorenzo.
Questi ogni anno ritiene opportuno di esprimere dei giudizi apparentemente con intento critico,
ma in realtà con piena sua soddisfazione. Egli assume un atteggiamento che io definisco ambiguo, direi semiserio, perché alla
fine appare soddisfatto dei lavori di
tutti i suoi allievi.
Alle varie osservazioni di questi
Gli allievi del laboratorio di pittura tenuto dal maestro Lorenzo Casula.
utitmi che dichiarano di non essere pienamente soddisfatti dei
colori che stentano di riprodurre
adeguatamente, qualcuno osserva che tale atteggiamento è tipico dei geni.
Tutti geni, dunque? No! Tutti
desiderano fare di più e meglio.
è quanto chiede a noi Lorenzo.
Egli suggerisce, consiglia, perché
tutti possano dare il meglio di se
stessi e merita, dunque, tutta la nostra stima per la sua serietà e per
il suo impegno.
Confesso di stimare tutti - colleghe e colleghi - e sono convinto
che il maggior pregio di Lorenzo
sia di aver creato un ambiente
straordinario in cui ciascuno di noi
è portato ad ammirare il lavoro degli altri. Posso ritenermi pienamente soddisfatto sia per l’ambiente
creato da Lorenzo, sia per le foto
che mi hanno permesso di ammirare i molti paesaggi di colleghe e
colleghi mentre ritraggono i propri lavori su tela. Le foto poi mi
ricorderanno i volti delle persone
con cui si è potuto operare in perfetta armonia.
Esprimo la nostra gratitudine
per l’entusiasmo, la pazienza e la
illuminata guida che hanno reso
possibile un’indimenticabile avventura nel magico regno della
produzione artistica. Tutto ciò ha
permesso di esternare la nostra
interiorità che certamente potrà
arricchire e migliorare la nostra
coscienza.
è questo il tuo capolavoro, caro
Lorenzo, che resterà inciso nella
nostra mente e nel nostro cuore.
Renato Fontana
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Anno XVI • N° 240 • 29 Novembre 2011
11
La Provincia del Sulcis Iglesiente
Il Consiglio d’amministrazione dell’AUSI ha deliberato gli impegni di spesa per l’affidamento di alcuni importanti servizi
L’Ausi di Iglesias dà importanti segnali di vita
La professoressa Anna Maria Landis è il nuovo consigliere d’amministrazione al posto del dimissionario Sergio Matzuzzi.
N
onostante le gravi difficoltà legate all’esiguità delle risorse finanziarie ed alla soppressione del corso
di laurea in Scienza dei Materiali,
trasferito alla Cittadella Universitaria di Monserrato, il Consorzio AUSI prosegue la sua attività finalizzata alla realizzazione di significativi progetti destinati a tenere in vita la
sede universitaria di Monteponi e,
quindi, a dare importanti opportunità
formative ai giovani della Provincia
di Carbonia Iglesias.
Il Consiglio di amministrazione
del Consorzio ha deliberato alcune
settimane fa gli impegni di spesa
relativi agli affidamenti dei servizi
di seguito elencati:
• realizzazione di un impianto
di traduzione simultanea (inglese e
francese + lingua madre) da ubicare presso l’Aula Magna del Palazzo Bellavista a Monteponi, per garantirne una piena utilizzazione anche in vista delle iniziative di carattere internazionale programmate;
• progettazione di interventi di
adeguamento in materia di sicurezza, prevenzione incendi ed eliminazione delle barriere architettoniche
della Foresteria di Monteponi, sede
della Casa dello Studente.
Il Consiglio ha deliberato inoltre
la stipula delle Convenzioni con il
CNR-IOM ed i Dipartimenti di
Scienze Chimiche e Scienze della
Terra dell’Università degli Studi di
Cagliari riguardanti l’attività di ricerca nell’ambito dei materiali, ambiente ed energia.
Queste convenzioni prevedono
la stipula di tre contratti per assegnisti di ricerca che dovranno svolgere l’attività presso i locali del Pa-azzo Bellavista ed il laboratorio chimico dell’IGEA S.p.A. a Monteponi.
I progetti di ricerca, accolti favorevolmente dal Comitato TecnicoScientifico vista la validità dei temi
trattati e la ricaduta concreta degli
stessi sul territorio, prenderanno
avvio entro l’anno in corso.
I titoli sono i seguenti:
• “Inquinamento di metalli pesanti: un modello teorico dell’assorbimento di ioni metallici da parte di superfici di biominerali” (CNRIOM Cagliari);
• “Economia di idrogeno: tecnologie di produzione e purificazione dell’idrogeno” (Dipartimento di Scienze Chimiche Università
Cagliari);
• “Composti singoli e binari per
la rimozione di contaminanti inorganici da acque e reflui” (Diparti-
Materiali, Ingegneria per l’Ambiente e il Territorio e del Master di
II livello in Metodi e Tecnologie per
le Bonifiche Ambientali;
- il rinnovo dei contratti di lavoro
temporaneo del personale amministrativo e tecnico fino al 31 dicembre
2011;
- l’attribuzione delle deleghe relative ai limiti di spesa per il Presidente, Vice-Presidente e Consigliere
Delegato.
Una particolare attenzione è stata
riservata alle future iniziative da in-
Primi segnali di ridimensionamento dei privilegi della “casta”
Meno consiglieri regionali e via i vitalizi
I
l Consiglio Regionale della Sardegna ha lanciato un messaggio
non di poco conto: non sembra
vero, ma dalla prossima legislatura i consiglieri regionali dovrebbero essere ridotti da ottanta a sessanta. Nota: dalla prossima, quindi non
subito, giacché è evidentemente impossibile. Già, i “novizi” hanno tra
l’altro da “maturare” la tanto meritata pensione e, se non concludono il
mandato, col cavolo percepiranno
quella rendita che, ricordo, prima si
maturava nientemeno che dopo due
anni e mezzo di legislatura. E, ultimamente, versando i contributi volontari e sino al compimento del quinto anno. Così, dalla prossima legislatura da ottanta a sessanta consiglieri.
Ad ogni modo questa riduzione è
senza dubbio un primo passo avanti sebbene, dato il rapporto popolazione-consiglieri, anche un dimezzamento e cioè da ottanta a quaranta,
sarebbe stato più consono.
Con il sistema americano, basterebbe un consigliere per rappresentare in Regione ogni Provincia,
vale a dire otto per noi in Sardegna:
ma a questo non si arriverà mai e, se
davvero le Province dovessero scomparire, figuriamoci... E se saranno
davvero sessanta consiglieri dalla
prossima, chissà che guerra scoppierà in campagna elettorale. Perché,
rammento ancora, la corsa alle candidature equivale ad un investimento
e non ad altro, ad una sistemazione
a vita quando eletti; e sino a che non
saranno rivisti drasticamente gli
“emolumenti” (chissà poi perché
diavolo sono così definiti!), sognamoci di aver presenti nel Consiglio
uomini davvero disinteressati, uomini con la voglia, la forza ed il coraggio di lavorare per la nostra disastrata Isola.
I nostri consiglieri dalla prossima legislatura non godranno inoltre
più nemmeno del “vitalizio”: una
pratica indegna, che suona offesa a
tutti i comuni mortali che vanno in
pensione dopo 35 o 40 anni, a seconda dei casi. Mentre i presenti, coloro che sono in Consiglio attualmente tanto per capirci, godranno del
cosiddetto “vitalizio”!
Allora, a quando la riduzione delle cosiddette “indennità” (!)? Dico
una riduzione drastica anche della
marea di privilegi da quel dì presenti? A quando? Mi vien voglia di
scrivere che, ora che i nostri beniamini hanno raggiunto l’accordo sulla riduzione da ottanta a sessanta e
poi sulla cancellazione del vitalizio,
noi tutti siamo felici e contenti perché ci han regalato la caramella, mentre gli emolumenti e tutto il resto
rimangono lo scandalo e l’assurdità che vede i consiglieri sardi i più
“pagati” di tutt’Italia... ma non lo
scrivo.
Alla prossima.
Rinaldo Tocco
Il sindaco di Carbonia si è complimentato con gli studenti
L’Aula Magna dell’AUSI di Iglesias.
mento Scienze della Terra Università Cagliari).
Oltre al finanziamento dei contratti relativi agli assegnisti di ricerca, sono previsti gli affidamenti per
le forniture di attrezzatura scientifica e materiale di consumo da utilizzare nel corso delle attività laboratoriali.
Durante la seduta sono stati deliberati inoltre:
- la liquidazione all’Università di
Cagliari delle docenze relative al I
e II semestre degli A.A. 2009/2010
dei Corsi di Laurea in Scienza dei
traprendere a favore del Consorzio
ed all’organizzazione dell’incontro
con gli amministratori locali ed i
rappresentanti industriali, ai fini della
promozione del Corso e-learning
in Amministrazione ed Organizzazione (Facoltà Scienze Politiche dell’Università di Cagliari), rivolto a
soggetti esterni.
L’assemblea dei soci ha inoltre
nominato la professoressa Anna Maria Landis nuovo consigliere di amministrazione, in sostituzione del dimissionario dottor Sergio Matzuzzi,
presidente delal Carbosulcis.
“Chi è Aldo Moro, democrazia e ragion di Stato”
C
on una lettera indirizzata
al dirigente scolastico, il
sindaco di Carbonia, Giuseppe Casti, ha rinnovato
i ringraziamenti ed i complimenti
dell’Amministrazione comunale, per
il cortometraggio “Chi è Aldo Moro,
democrazia e ragion di Stato” realizzato dagli studenti del Liceo scientifico, classico e linguistico GramsciAmaldi di Carbonia, in collaborazione con il commissariato di polizia locale.
La lettera di ringraziamento segue i complimenti formulati dall’assessore all’istruzione e formazione,
Lucia Amorino, durante il costruttivo
incontro tra l’Amministrazione comunale e gli studenti delle ultime due
classi del Liceo Gramsci-Amaldi.
I complimenti dell’Amministrazione vanno alla dirigente dell’Istituto, dottoressa Maria Beatrice Pisu, alla docente, professoressa Elisabetta Piras, che ha coordinato i laboratori, e ai giovani studenti che si
sono impegnati, con passione, nella
realizzazione del filmato, nonché alla polizia locale per la collaborazione.
Oltre gli importanti riconoscimenti ottenuti, che danno merito all’impegno della scuola e degli studenti e portano lustro alla stessa città di Carbonia, questo tipo di impegno acquista un valore incommensurabile, poiché è parte fondamentale del percorso di maturazione civica e di riflessione delle giovani generazioni.
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La Provincia del Sulcis Iglesiente
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La Provincia del Sulcis Iglesiente
Lo scorso 11 novembre l’Agri@tour (Salone nazionale dell’agriturismo) di Arezzo ha ospitato un convegno in materia alimentare
Per la promozione della dieta mediterranea
Tra i protagonisti c’era il GAL Sulcis, capofila del progetto di cooperazione che coinvolge alcuni GAL sardi, della penisola e spagnoli.
I
l GAL Sulcis Iglesiente di raccordo con la European Academy
for Rural Territories Hospitality
(EARTH Academy) hanno organizzato sabato 11 novembre un convegno dal titolo Dieta Mediterranea modello per uno stile di vita nella città
di Arezzo in occasione dell’AGRI@TOUR Salone nazionale dell’agriturismo.
L’occasione ha visto riuniti allo
stesso tavolo diversi soggetti che da
tempo si occupano di promuovere nei
territori rurali modelli alimentari sostenibili e, soprattutto, equilibrati e salutari che, oltre a salvaguardare ed accrescere la consapevolezza della Dieta
Mediterranea come fattore identitario e
culturale, possono rappresentare tra
l’altro importanti occasioni di reddito
per le imprese locali. Proprio su questa tematica il GAL Sulcis è capofila
di un progetto di cooperazione che
coinvolge oltre ai GAL sardi anche
alcuni della penisola e spagnoli, per i
quali nella stessa giornata del convegno è stato siglato ufficialmente un
accordo di cooperazione.
I lavori sono stati aperti da Fausto
Faggioli, presidente dell’EARTH Academy il quale ha sottolineato l’importanza di alcuni esempi vincenti di integrazione tra prodotti tipici locali e servizi
ricettivi anche di massa, quali ad esempio la rete di stabilimenti balneari della
riviera romagnola che, se debitamente
organizzati e motivati, riescono a veicolare una domanda notevole di alimenti locali a chilometri zero, contribuendo indirettamente ad una loro
valorizzazione e riconoscendone la
specificità.
nicola Manfredelli, presidente del
Centro Ricerche e nutrizione Mediterraneo, nonché del GAL Marmo Me-
landro (Basilicata) che aderisce al
progetto di cooperazione, ha ricordato
l’elevato valore nutrizionale e salutare del nostro modello alimentare, il
quale però seppur percepito a livello
mondiale come specificità, non è altrettanto conosciuto ed approfondito.
«Se chiediamo ad uno statunitense
o uno svedese se conosce la dieta mediterranea» - ha detto Manfredelli
«quasi certamente ci risponderà che
ne ha sentito parlare, e che gli ricorda il modello alimentare mediterraneo, ma poco o nulla saprà dirci sui
mozione e valorizzazione della dieta
mediterranea come stile di alimentazione sano e come fattore identitario e
culturale delle popolazioni, coinvolte
con particolare attenzione alle giovani generazioni. Ha ribadito la necessità di coinvolgimento di tutti gli enti
ed i soggetti interessati affinché la tematica abbia lo spazio ed il risalto che
merita. A proposito di spazi, ha anticipato che in particolare assieme all’EARTH Academy si stanno valutando interessanti ed originali ipotesi
di integrazione tra dieta e modello di
Ad Arezzo è stato siglato ufficialmente l’accordo di cooperazione.
contenuti e sulle reali caratteristiche».
è per superare questo distacco che
occorre lavorare molto e far debitamente valere il riconoscimento dell’Unesco della Dieta Mediterranea come patrimonio immateriale dell’umanità, anche strutturando dei presidi e
delle accademie permanenti.
Ha concluso i lavori Luciano Cristoforo Piras, presidente del GAL Sulcis,
capofila del progetto MeDIETerranea, il quale ha ricordato che il progetto ha come obiettivo generale la pro-
stile di vita mediterraneo e realtà sociali, culturali e tradizionali solo apparentemente lontane.
Consolidare ad esempio una collaborazione con enti sportivi, in particolare il COnI e la Fitetrec-Ante (con i
quali sono già affermati diversi contatti
e progetti comuni), e tutto quello che
è lo sport plein air o il crescente turismo attivo e all’aria aperta, consentirà
una migliore integrazione tra realtà
rurali, giovani e turisti in un’ottica di
sviluppo rurale realmente sostenibile.
L’artista toscano Gabrio Ciampalini è stato ospite a Carbonia
Mostra d’arte e laboratorio didattico
I
naugurato lunedì 7 novembre
al “Salone Velio Spano” e concluso venerdì 11 novembre,
sempre presso la sede del Centro Servizi Culturali della Società
Umanitaria, “Coloriamoci” è un
progetto nato per il desiderio di riportare in Sardegna, dopo tanti anni
di lontananza, l’amico Gabrio Ciampalini, un affermato artista toscano
di San Miniato. ne parlai, prima dell’estate, con gli amici della Società
Umanitaria, il direttore regionale Tore Figus e con Paolo Serra, direttore
del Centro di Carbonia, i quali si dimostrarono interessati e che, nei mesi
successivi, hanno fatto propria l’idea,
migliorandola ed organizzandola,
con la presentazione di una mostra
conclusiva nel salone “Velio Spano” e con una serie di laboratori per
i bambini della scuola primaria nelle sedi dei tre Circoli Didattici di
Carbonia. E così, dopo tanto tempo, ho potuto finalmente riabbracciare un amico, ma anche ritrovarmi felicemente a vivere momenti di
emozione e di serenità in quell’ambiente scolastico per me a lungo familiare, dopo trent’anni di insegnamento nella scuola media. Si trattava di avvicinare alunni ed alunne al
tema del recupero e del rispetto dell’ambiente, attraverso una raccolta di
materiali colorati, da riutilizzare per
creare delle piccole composizioni di
arte figurativa. Carta, plastica, cartoncini, spaghi colorati. E quanta tenerezza nell’osservare bambini e bambine armeggiare con tutto il loro fresco e disinvolto entusiasmo, alle prese con tutti i loro ritagli multicolori,
nell’impresa di realizzare una composizione frutto della loro fantasia e
della loro creatività! Hanno recuperato un po’ di tutto. Sacchetti di pasta
e confezioni di biscotti, scatole di riso
e buste di cereali per la prima colazione. E tutti lì, indaffarati con le loro
piccole forbici, intenti ad assemblare,
a colorare ed incollare, pronti a chiedere un suggerimento, felici nel ricevere una parola di approvazione per il
loro lavoro. Tutto è durato solo qualche giorno, a rompere almeno un pochino la quotidianità della vita scola-
stica. E tutto si è concluso con una
piccola mostra di tutte le loro composizioni, con qualche ripresa televisiva e qualche foto. Ma è stato tutto
molto bello e tutti porteremo nel nostro cuore un bellissimo ricordo di
questa simpatica, interessante esperienza. Grazie, cari bambini e care
insegnanti.
Ma parliamo un po’ dell’artista
Gabrio Ciampalini. nativo di San
Miniato (18/05/1945), si è diplomato
al Liceo Artistico di Firenze ed ha frequentato l’Accademia di Belle Arti e
la Facoltà di Architettura, della stessa città. Attualmente vive e lavora a
San Miniato ed a Firenze. Ha esposto in tutto il mondo. Lo conobbi a
Cagliari, nel 1965, quando presentò
una sua interessante e promettente
mostra personale alla Galleria degli
Artisti del Portico di Sant’Antonio
in via Manno e ne trassi un’ottima
impressione..
Ho riletto oggi, dopo quarantatrè anni, la presentazione in catalogo
di una mostra che Gabrio presentò,
nel 1968, al Circolo della Stampa di
Palermo ed un passo, in particolare,
è stato per me motivo di riflessione.
« ... Dipingere offre a Ciampalini la
sensazione di essere vivo, dentro
un’arte cristallinamente viva, che è
rimasta tale perché la sua vera essenza è sempre la spontaneità: quella stessa che non ha niente a che
vedere con la facile improvvisazione,
ma che gli consente di meditare le
sue intuizioni e i suoi pensieri per
dare vita a opere che solo apparentemente potrebbero dirsi nate in un
istante. La vera essenza del suo modo di fare è una tensione che egli riesce a sciogliere poi nel quadro solo
dopo una lunga e infaticabile esperienza creativa…»
Alla distanza di quasi mezzo secolo, e tenuto conto dell’evoluzione
dell’esperienza artistica di Ciampalini, queste considerazioni mi sono
apparse quanto mai ancora assolutamente attuali. La sua personalità ha
saputo incarnare, in modo efficace e
stimolante, la forza e le contraddizioni dell’ambiente artistico del ventesimo secolo, sia pure con qualche
resistenza, non so dire quanto cosciente, al tentativo di comprendere
le tessere di questo suo attuale puzzle,
multiforme e policromo, che solo
faticosamente si riesce a comporre,
riducendolo finalmente a sintesi.
Ciampalini utilizza materiali “poveri”, scarti della nostra quotidianità,
da riutilizzare, riqualificandoli e finalizzandoli al conseguimento di nuovi sorprendenti obiettivi. Ma in questo suo rivolgersi alla materia più umile non prevale la dimensione della
denuncia politica, quanto, io credo,
il desiderio di affermarne una più propriamente etica. Ciampalini pensa ad
un mondo migliore ed immagina
che il comportamento dell’essere umano possa finalmente rispecchiare il
progresso della civiltà, eppure io lo
ritengo consapevole della necessità
di accettare la realtà per quello che
essa è veramente, perfettamente consapevole che proprio per i nostri limiti umani, noi non potremo mai essere veramente puri, ma che siamo
solo quello che siamo e che non esiste alternativa ad accettarci e rispettarci l’un l’altro per come noi siamo.
Ed i materiali “poveri”, di Gabrio
Ciampalini rimangono pur sempre
“poveri” quali erano, sia pure nel loro prezioso riuso, e per quanto trasfigurati dal rutilante effetto della luce
e dei colori sulle sue plastiche e sulle sue resine. Quella materia “povera” non è stata imbellettata e stravolta da artifici o marchingegni di sorta e
sia pure nell’apparente astrattismo
delle forme, ha mantenuto l’impronta di un genuino e fresco realismo.
nei racconti di Gabrio Ciampalini, si
fondono invariabilmente i tratti di un
“vissuto” esistenziale che parla un
linguaggio a noi familiare, in ciascuno di essi traspare e si esalta l’infinito che ogni artista si porta dentro,
in ciascuno di essi si fissano i punti
di sofferti monologhi interiori, si denunciano le contraddizioni della realtà, le emozioni si trasformano in colore, in luci e in immagini, i sentimenti si fanno segni, forme e colori. Ed
è proprio tutto questo che rende la
sua pittura affascinante e profonda.
Nino Dejosso
Considerazioni sul mancato decollo del servizio “Hospice”
Una comunità che non difende
la “vita debole” è senza futuro
I
l
Sulcis
Iglesiente
con gli oltre 130.000
abitanti registra
più di 4.000 malati tumorali.
4.000 famiglie si
Giorgio Madeddu. confrontano con
una sofferenza
che spesso non trova risposte scientifiche ed assistenziali adeguate e…
lentamente ma inesorabilmente si
conclude con il decesso del paziente
lasciando un vissuto di impotenza e
disperazione nei propri cari spesso
abbandonati al loro destino.
La malattia tumorale rappresenta
attualmente in Sardegna, dopo le malattie cardio-vascolari, la principale
causa di morte. Il destino di gran parte
di questi pazienti è prevedibile: sperimentare la condizione di malato terminale il cui trattamento passa dalla fase curativa a quella altrettanto
significativa di sostegno e supporto
globale. La prospettiva di vita è relativamente breve, per tecnica definizione, “meno di sei mesi”. Per il malato terminale e la sua famiglia il tempo ha un significato speciale… è limitato, carico di emotività e normalmente si fanno strada interrogativi sul
significato dell’esistenza.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità definisce nel 1990 le cure
palliative come: «I trattamenti integrali ed attivi dei pazienti la cui patologia non risponde più al trattamento curativo» e giudica indifferibile offrire un sistema di supporto al
paziente ed alla sua famiglia per fronteggiare la malattia e le sue conseguenze. Straordinaria risorsa risulta
in questa importante tappa esistenziale dei malati terminali l’Hospice,
da intendersi innanzitutto quale luogo di solidarietà, di aiuto e se possibile di amore ma anche laboratorio
di ricerca e progettazione dove si incontrano e si potenziano professionalità scientifiche e umanità. Residenzialità in cui la “qualità della vita”
è l’obiettivo centrale, autentico prolungamento del proprio domicilio
quando l’assistenza a casa non è più
praticabile. Realtà dove “non si va a
morire” ma a recuperare forze e vitalità al fine di rientrare a casa, quando
possibile e lo si desideri.
L’Hospice è “Prendersi Cura” integralmente del malato terminale.
Aiuto al paziente ed alla famiglia
nel fronteggiare il dolore, la sofferenza, l’incertezza, la paura della morte, la solitudine e le molte perdite che
si verificano nella fase avanzata della
malattia (perdita di controllo del proprio corpo e del proprio destino, dell’immagine di sé, dell’autostima, del
ruolo nella famiglia e nella società,
perdita anticipata dei propri cari).
L’Hospice esprime una nuova visione dell’assistenza sanitaria quando
non c’è più niente da fare, per la scienza, c’è tantissimo da fare per gli uomini della medicina e per i familiari del malato.
nORMATIVA.
1999: sicuramente in ritardo rispetto ad altre nazioni europee, l’Italia con la legge 39 sostenuta dall’allora ministro della sanità Rosy
Bindi destina 206 milioni di euro (integrati con ulteriori 100 milioni con
la finanziaria 2007) per la realizzazione di 200 nuovi Hospice e sostegno alle cure palliative. numerose
regioni italiane hanno mostrato interesse alle sollecitazioni governative
e tempestivamente hanno utilizzato
i fondi tanto che il 31.12.2006 gli Hospice attivi nel territorio nazionale
erano 105 ma una sola esperienza si
registrava allora in Sardegna: l’ospedale Zonchello di nuoro che offriva allora il Day Hospice (accoglienza
diurna) ma dal 2008 è un servizio a regime residenziale con forte impegno
nel territorio.
2007: il ministro della sanità Livia Turco presenta: “Hospice in Italia: prima rilevazione ufficiale 2006”,
La Turco sostiene con entusiasmo le
cure palliative in Italia e incoraggia
le Regioni indolenti come la Sardegna a utilizzare a pieno i fondi della
legge 39/1999. Per quanto riguarda
la Sardegna, alla quale è dedicato un
intero capitolo (pagg. 200-204) , il
ministro promette l’apertura di due
nuovi Hospice entro il 2008: Cagliari Ospedale Businco ed Iglesias Ospedale Santa Barbara.
GEnnAIO 2007: il Piano Sanitario Regionale prevede attenzione e
iniziative a favore dei malati tumorali,
resteranno enunciazioni teoriche, sul
fronte Hospice il PSR è chiaro: 3
Hospice: Cagliari, nuoro, Iglesias.
APRILE 2007: viene inaugurato
l’Hospice di Cagliari diretto con passione e competenza dal dott. Emilio
Lai che con la sua equipe ha in questi
tre anni offerto un servizio di grande
qualità scientifica ed umana, garantendo ai pazienti ed alle famiglie una
continuità terapeutica nel territorio
di primo livello.
nOVEMBRE 2008: i malati tumorali dell’Associazione Amici della
Vita organizzano insieme all’equipe dell’Hospice di Cagliari un incontro-dibattito: “Hospice e Cure Palliative” Amore al Paziente ed alla Famiglia per il Ritorno a Casa.
La sesta giornata del malato tumorale è stata dai volontari dell’associazione dedicata al malato terminale spesso trascurato dalla medicina. Erano presenti il direttore generale (Barranu) ed il direttore sanitario (Chessa) della ASL 7 che in
quell’occasione annunciarono l’imminente decollo dell’Hospice e garantito una crescente attenzione alle
cure palliative ed alla terapia an-talgica. L’Hospice fu come promesso
inaugurato, con l’enfasi che spesso
accompagna politici e amministratori ma la comunità non ha ancora
festeggiato la prima accoglienza.
Dal novembre 2008 ad oggi si sono alternate tre dirigenze ASL: la
prima Barranu (centrosinistra) ha
inaugurato i locali dell’Hospice che
ancora aspettano il primo paziente,
la seconda Chessa (centrosinistra)
non ha mai mosso un dito, la terza
Calamida (centrodestra) specialista
in stravaganze sanitarie (triage infermieristico al CTO, 118 al 3° piano
del F.lli Crobu, anestesia generale per
la rianimazione di Iglesias solo per
citarne alcune) ha realizzato l’eutanasia ma sarebbe più corretto parlare
di interruzione volontaria dell’Hospice. Quest’ultimo intervento chirurgico
merita una riflessione. «L’Hospice non
s’ha da fare?».
Luglio 2010: il servizio di pneumologia ed il centro trasfusionale da
sempre accolti in locali indecorosi
presso il F.lli Crobu necessitano di
locali adeguati: che fare? Saggezza
sanitaria avrebbe suggerito una ricognizione, che non è avvenuta, sulle
possibilità di offrire ambienti dignitosi
ai due servizi storicamente operativi
sul lago Corsi senza penalizzare un
servizio essenziale al nostro territorio.
nessuna condivisione con le istituzioni locali, con i sindacati, con gli
operatori sanitari ma con cesarea arroganza una laconica nota stampa
comunica alla comunità che i locali
dell’Hospice ristrutturati con i fondi
della legge Bindi (Hospice dedicati!!) dopo aver ospitato la riabilitazione in continua transumanza da un
ospedale all’altro ospiterà pneumologia e centro trasfusionale. Il comunicato non illumina i malati e le associazioni sul futuro dell’Hospice
confermato da tempo nella nostra città dalla programmazione sanitaria nazionale e regionale ma per indolenza?,
incompetenza?, superficialità o volontà di favorire il privato convenzionato?, nella nostra ASL l’Hospice
non s’ha da fare?, quale sarà il suo
destino? l’Hospice è attivo a nuoro e
Cagliari, recentemente la Regione
sarda ha accreditato un hospice privato a Quartu Sant’Elena ma nessuno si
straccia le vesti per farlo decollare
alla ASL 7, palcoscenico periferico
per burocrati e portaborse di partito
che negli ultimi 5 anni hanno gestito la sanità pubblica disinteressandosi totalmente degli obiettivi primari
del servizio sanitario: la salute della
popolazione! soprattutto dei meno
fortunati, di quanti sopravvivono con
le ultime risorse disponibili.
Amici della Vita coinvolgerà tutte
le energie umane, politiche e sindacali del territorio sensibili alla Vita
Debole al fine di istituire l’Hospice ed
il servizio di cure palliative indispensabile supporto ai malati tumorali.
Giorgio Madeddu
Carbonia: interrogazione dei consiglieri del gruppo UDC
«Le tariffe TARSU sono troppo elevate»
I
consiglieri del gruppo UDC del
Consiglio comunale di Carbonia
hanno presentato un’interrogazione per conoscere quali siano
gli intendimenti della Giunta municipale per rispettare gli impegni presi
verso i cittadini sul sistema di raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani e, nello specifico:
1) Quando si metterà mano ad
una possibile modifica del metodo di
raccolta mediante modalità che, facendo faticare meno i cittadini, siano
in grado di ridurre i tempi e, quindi,
i costi di espletamento della fase di
ritiro e smaltimento dei rifiuti?
2) Quando si intende attuare un
criterio di controlli che, condotti con
senso di responsabilità e non con metodo esclusivamente repressivo, siano in grado di spingere verso l’alto
i pur lusinghieri risultati raggiunti,
“convincendo” i meno virtuosi ad
adempiere ad un dovere che è prima
di tutto dovere di civiltà?
3) A quanto ammontano le risorse finanziarie finora messe a disposizione dell’Amministrazione, da Regione o altri, a titolo di premialità?
4) Quando i cittadini cominceranno a vedere in bolletta i primi risultati determinati dalla loro virtuosità e,
dunque, potranno beneficiare di una
riduzione della tassa mediante la “re-
stituzione”, in tutto o in parte, delle
premialità riconosciute al Comune?
5) Quando si penserà a misure,
quali l’applicazione della T.I.A., ormai legge, che consentano di rendere più congruo il costo del servizio
per ogni cittadino ma, soprattutto, misurato in funzione dei reali volumi di
rifiuti prodotti e smaltiti, applicando anche un doveroso senso di equità verso tutti e, in particolare, verso
le fasce di cittadini più deboli?
6) Intende la Giunta municipale, nella predisposizione del progetto di bilancio di tale esercizio, proporre misure che vadano nella direzione suddetta?
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La Provincia del Sulcis Iglesiente
Anno XVI • N° 240 • 29 Novembre 2011
Il 26 febbraio l’attrice calcherà il palcoscenico del Teatro Centrale di Carbonia con lo spettacolo “L’arte del dubbio”
Ottavia Piccolo racconta il teatro e se stessa
Grande successo per le tre date cagliaritane di “Donna non rieducabile” , ricordando la giornalista uccisa Anna Politkovskaja.
A
nna Politkovskaja
venne
definita dal Cremlino “donna non
rieducabile”, per
la sua sete di veCinzia Crobu.
rità, per il suo essere glaciale ed incorruttibile di fronte ai compromessi: il
7 ottobre 2006, giorno del compleanno
dell’ex presidente russo Putin, qualcuno le sparò un colpo al cuore ed uno
alla testa all’ingresso della sua casa,
uccidendola. Anna Politkovskaja lasciò due figli e un’inchiesta sulle torture commesse dai russi in Cecenia,
inchiesta che non verrà mai pubblicata sul giornale nel quale scriveva, la
“Novaja Gazeta”. Al momento della
sua morte Putin, ex membro del KGB,
guidava la Russia mentre Kadyrov,
uomo da lei accusato di crimini contro
la popolazione, accuratamente documentati, era presidente della Cecenia
(parliamo di stupri di massa, fagotti
umani fatti saltare con le granate, depositi di rifiuti stipati di prigionieri).
La tomba di Anna è un giornale crivellato dai proiettili, in ricordo ed a
monito del suo sacrificio per la scoperta della verità, in memoria di una
giornalista in lotta per la mancanza
di rispetto dei diritti civili e dello stato di diritto, uccisa per aver fatto, con
scrupolo, il suo mestiere.
“Donna non rieducabile” (Circuito Teatro Stabile della Sardegna, al
Massimo) memorandum teatrale scritto da Stefano Massini, per la regia di
Silvano Piccardi, ha visto protagonista
Ottavia Piccolo, signora della drammaturgia contemporanea che - con
talento, dedizione e classe - calca, da
oltre 50 anni, palcoscenici e set, italiani ed europei, diretta da maestri
quali Visconti, Strehler, Ronconi e
molti altri. Ho raggiunto Ottavia
Piccolo, interlocutrice acuta e piacevole - per un’intervista - partendo dal
presupposto di raccontare la vicenda
Politkovskaja ed arrivando, poi, a se
per raccontare gli esordi cinematografici, le passioni e la propria idea
di teatro.
I “giornalisti-giornalisti” ed i “giornalisti impiegati” fanno lo stesso mestiere?
«Anna Politkovskaja era una “giornalista-giornalista” ed aveva una forte
tensione etica, diciamo un suo abito
mentale, che non le avrebbe consentito di agire diversamente nella vita.
Siamo abituati a vedere, spesso, dei
professionisti che si prestano ad una
specie di gioco delle parti ed anche se
Anna sosteneva che tutti avrebbero
fatto ciò che lei ha fatto sapeva benissimo - nel momento in cui lo diceva che era assolutamente falso. Lei si
chiedeva, costantemente, “Come posso non farlo? Come posso non raccontare le cose che vedo se la gente mi
viene a chiamare come testimone di
fatti che è necessario raccontare?”
In questo senso la sua onestà diviene
un modello per chi fa il mestiere di
giornalista e per tutti quelli che fanno informazione in generale, ma anche per chi fa teatro, cinema o quant’altro. Noi cerchiamo di raccontare
questa onestà, non parliamo della sua
vita privata - lei stessa non raccontava gli affari suoi - non si sapeva tanto sul suo conto se non che aveva due
figli, che era spostata e poi divorziata
dal marito, niente di più.»
“Testimone”: credo non potesse
usare termine migliore per descrivere Anna Politkovskaja.
«Stefano Massini rielabora i testi lasciati da Anna Politkovskaja e li
mescola a racconti, interviste e fatti
realmente accaduti, scrivendo non uno
spettacolo, ma una testimonianza, un
“memorandum”. Alcune storie è necessario raccontarle per tenere viva
l’attenzione. In Russia non ha mai avuto inizio un processo serio, in seguito
a questo omicidio e non vi è nessuna
intenzione di intraprenderne uno:
l’assassinio di questa donna resterà
un mistero (non che noi in Italia siamo meno bravi ad insabbiare casi, per
carità). Pur essendo molto giovane,
Massini ha 36 anni, è riuscito a cogliere la funzione del teatro - e ciò lo
accomuna a me e al regista Silvano
Piccardi - nel ricercare storie e personaggi plausibili che testimonino
del loro tempo, soprattutto in una situazione di crisi dove l’essere umano deve interrogarsi e il teatro deve
saper rispondere e tornare ad avere
il compito che ha sempre avuto da
quando noi esseri umani lo abbiamo
inventato, ovvero dal momento in cui
siamo nati: fare educazione. In questo
caso lo fa raccontando la contemporaneità e focalizzando l’attenzione
sui meccanismi dell’informazione,
della comunicazione.»
è emblematico l’episodio della fiction russa…
«Esattamente. In “Donna non rieducabile” viene citata una fiction rus-
giornalista de “Il Mattino” di Napoli
vive sotto scorta, idem per Roberto
Saviano. Poi ci sono altre categorie
a rischio, penso ai magistrati, ai ragazzi di “Addio Pizzo” e troppi altri.
Quando vado in scena e racconto il
caso Anna Politkovskaja non posso
fare a meno di pensare anche a tutte
queste persone. La limitazione della
libertà di informazione è inammissibile: bisogna raccontare queste storie e sviluppare una riflessione più
generale.»
A febbraio tornerà in Sardegna e
porterà in scena sul palcoscenico del
Teatro Centrale di Carbonia lo spettacolo L’arte del dubbio, tratto da un
testo di Enrico Carofiglio. Può anti-
Ottavia Piccolo.
sa che racconta la guerra in Cecenia,
mistificando la vicenda e “tagliando
con l’accetta” i buoni ed i cattivi: i
russi sono tutti buoni mentre i Ceceni
sono dei terroristi schifosi, porci, drogati, pazzi ma, soprattutto, dicendo “attenzione è una storia vera”. Questo
episodio non è presente in nessuno
scritto della Politkovskaja, credo che
Massini l’abbia tratto da qualche
intervista e intelligentemente l’abbia
inserito perché - in pochi istanti - ci
fa capire che la manipolazione può
assumere forme diverse. L’elemento
fiction in questo contesto è parte di
un processo di semplificazione: nella manipolazione è necessario annullare la complessità, come - purtroppo - sta succedendo nella nostra
società, dove la complessità è ‘bandita’ e la maggior parte delle persone si aspetta dai politici cose semplici.
Qual è stata la ‘rivoluzione’ Berlusconiana? Poter dire che finalmente
i politici parlano, come noi, parolacce (e barzellette) comprese. Ecco un
processo di semplificazione colto come rivoluzione.»
La Politkovskaja diceva di sé:
«Descrivo quello che succede a chi
non può vederlo, dal momento che in
Russia i servizi trasmessi in tv e gli
articoli pubblicati sulla maggior parte
dei giornali sono quasi tutti di stampo
ideologico». Com’è la situazione in
Italia?
«Fortunatamente, per ora, non possiamo paragonarci alla Russia ed alla sua democrazia vigilata, che i politologi hanno definito ‘democratura’, ovvero l’unione di democrazia e
dittatura. Noi viviamo in una democrazia compiuta, però, l’informazione è stata spesso sotto scacco perché
si presentava una situazione di grande squilibrio, sia per quanto riguarda i giornali che le televisioni e, non
c’è dubbio, sul fatto che, per quasi
vent’anni, l’ex Presidente del Consiglio sia stato , contemporaneamente,
proprietario di molti organi d’informazione. Questo va contro qualsiasi
principio di obiettività. Tanti giornalisti, in Italia, sono stati uccisi perché
scomodi: mi viene da pensare a Giancarlo Siani, ad Ilaria Alpi e a molti
altri professionisti che non ci sono più
ed hanno vissuto lo stesso percorso
di Anna. Penso a Mauro Rostagno,
altro giornalista ‘non rieducabile’.»
Ed oggi?
«Ci sono tanti “giornalisti-giornalisti” che rischiano: Rosaria Capacchione, Lirio Abbate, Giuliana Sgrena e tanti altri. Ripeto, oggi in Italia
c’è una democrazia compiuta ma,
malgrado ciò, alcune persone rischiano la vita nel fare onestamente il proprio lavoro. La signora Capacchione,
ciparci qualcosa?
«Squadra che vince non si cambia, ancora io Massini, ma stavolta
la regia sarà affidata a Santoni, con
cui abbiamo già lavorato in “Candido” ed in altri spettacoli. Un’altra
scelta controcorrente: usare il tema
del processo come ricostruzione sociale della realtà e come mezzo per la
formazione dell’opinione collettiva,
attraverso l’uso libero della parola.
“L’arte del dubbio” è una moderna
commedia dell’arte in cui i giochi di
parola, l’uso spregiudicato di quest’ultima, non è più affidato alle maschere antiche ma ai volti della società
contemporanea. Un originale gioco
teatrale, che in alcuni momenti coinvolgerà direttamente il pubblico, specchio dell’umana società, partendo da
diverse tecniche di interrogatorio, dall’esito imprevedibile.»
Ottavia è prima donna, cittadina
con le sue idee e poi attrice. Corrisponde al vero la definizione che ha dato di
lei Vittorio Viviani, che vedremo al suo
fianco in “L’arte del dubbio”? Lei si
occupa spesso di diritti umani, inoltre...
«Io sono l’insieme di queste cose
che non possono essere distinte. Partiamo dal fatto che mi lascio volentieri coinvolgere e “sfrutto” la mia celebrità per buone cause. La cosa mi
arricchisce e la gente mi reputa affidabile, perché - col tempo - ho guadagnato credibilità. Ma mai esagerare
perché, poi, rischi di diventare il paladino delle cause perse. Mi contattano spesso ma non posso diventare
il testimonial di tutte le cause, io faccio un altro mestiere e poi bisogna
prestare molta attenzione ed appoggiare cause valide. Tanta gente, come
e più di me, impiega il tempo che potrebbe essere dedicato a se stessi per
occuparsi degli altri: in un certo senso
è egoistico, perché fare del bene ti fa
bene ma… fa bene anche a chi lo riceve, questa è la cosa più importante.
Tornando alla definizione data da Vittorio, non posso prescindere dal sociale, intendendolo come la vita che
facciamo tutti i giorni e, dal momento
che non viviamo in un isola deserta,
il mondo che ci sta intorno ci deve
‘stimolare’, attraverso un fatto accaduto, la lettura di un libro, la visione
di uno spettacolo, di un film e quant’altro. Ancor meno posso prescindere
dal manifestare le mie idee e difenderle, anche sul lavoro.»
Da “Anna dei miracoli” ad Anna
Politvskaja sono trascorsi 52 anni di
carriera. Fa ancora teatro e cinema
per sentirsi al sicuro e amata, come
dichiarò tanti anni fa?
«Sono capitata sul palcoscenico per
caso, avevo circa dieci anni quando
bambina, affiancavo la Proclemer in
Successo per l’iniziativa finalizzata a salvare i libri nelle scuole
Cresce l’interesse dei giovani per i libri
S
abato 24 settembre, in piazza Marmilla, a Carbonia, la
Maestra Ines Gonzales della Magna Suerte del Libro è
arrivata a nuoto, attraverso il Mediterraneo, nella isla del Carbon ed ha
incontrato oltre che la sua alunna
Peppinedda, anche lei arrivata a nuoto, oltre 500 bambini e bambine delle scuole primarie e secondarie di
primo grado di Carbonia, di San Giovanni Suergiu e di Portoscuso, che si
erano riuniti guidati dalle insegnanti, per festeggiare la “Festa dei Lettori”. La maestra spagnola e l’alunna sarda avevano ricevuto l’incarico di salvare milioni di libri dalla
minaccia dei V.I.L.I. e, col grido di
“Libri a chili contro i V.I.L.I.” hanno invitato tutte le classi presenti ad
aiutarle in questa impresa ed a salvare i libri dimostrando di averne letti tanti e di portarli nella memoria e
nel cuore…
Indovinelli, filastrocche, cruciverba, disegni e pensieri sui libri e
sulle letture erano le prove da superare per raggiungere lo scopo e tutte le prove sono state superate con
entusiasmo e partecipazione da tutti
i bambini e le bambine presenti.
Grazie a questa vittoria sui V.I.L.I., l’associazione “Libriamoci”
presidio del libro, può continuare a
lavorare sul suo progetto di diffusione della lettura “La città che legge.
Mediterraneo: navigare fra le letterature” ed ha presentato la bibliografia per la quarta edizione: quest’anno
la letteratura della Spagna, da dove è
arrivata a nuoto la maestra Ines Gonzales della Magna Suerte del Libro,
alias Emanuela Lai, e la letteratura
della Sardegna, che è la terra di Pe-
pinedda, alias Vanessa Podda.
Anche quest’anno le insegnanti
hanno risposto all’invito dell’associazione per questa occasione di incontro comune ed hanno preso visione dei libri consigliati. Libri per
tutti i gradi di scuola... Montalban,
Vasquez Vago, Gallardo, Gomez Rivas, e Liori, Melis, Tognolini, Oppes, Marras, Gallego Garcia, Carranza, Reverte, Mendoza, Chacon, e
Sedda, Gramsci, Castellino, Zafon,
Cercas, Grandes, Rodoreda, Aritzeta,
Fortes e Copez, Follesa, Todde, Angioni, Maurandi, sono alcuni dei
nomi degli scrittori e delle scrittrici
che le classi che parteciperanno a
questa IV edizione del progetto incontreranno attraverso la lettura dei
loro libri, ma, alcuni e alcune, anche
di persona.
Il progetto sarà finanziato dalla
Fondazione del Banco di Sardegna,
dal Sistema Bibliotecario interurbano
del Sulcis, dalla Provincia di Carbonia
Iglesias ed avrà il patrocinio della
Amministrazione comunale e sarà
realizzato, come sempre, sia col lavoro volontario delle socie di “Libriamoci” e della Libreria Lilith, sia
con la partecipazione attiva delle insegnanti che hanno inserito nella loro programmazione annuale i percorsi di lettura proposti dal progetto e li animeranno inserendoli nella
attività curricolare.
La lettura è uno strumento privilegiato per elaborare il proprio universo interiore e poi relazionarsi con
l’esterno, per dare forma alle esperienze e dare loro un significato; durante l’età evolutiva può aiutare ad
arginare l’angoscia dei processi di
crescita e di apprendimento ed a pen-
sare l’impensabile, l’imprevisto, l’ignoto e tutto ciò che è nuovo e che fa
paura. Mettendo in relazione i sentimenti e le emozioni con i processi di
conoscenza, favorisce l’esperienza
della consapevolezza dei propri sentimenti e delle proprie emozioni sia
nella vita quotidiana che nei momenti di difficoltà… a questi risultati qualitativi, non immediatamente visibili, ma che si manifestano nel tempo,
è finalizzato il progetto “La città
che legge”, come qualsiasi progetto
di diffusione della lettura che abbia
sia intenti educativi che di guida al
piacere della lettura.
I risultati quantitativi si rilevano
attraverso un questionario cui hanno risposto 455 studenti delle primarie e delle secondarie di primo
grado: nell’anno scolastico 2009-2010
non hanno letto nemmeno un libro
il 5%, contro il 50% circa del dato
nazionale; lettori e lettrici deboli sono il 20,5% contro il 44,9% del dato
nazionale, che riguarda naturalmente
i lettori e le lettrici; lettori e lettrici
medi il 50,5% contro il 39,9%; lettori e lettrici forti 24% contro il 15%
nazionale. I dati disarticolati per sesso mostrano una netta prevalenza delle lettrici sui lettori e confermano le
tendenze nazionali.
I risultati premiano il lavoro di
chi propone il progetto e delle insegnanti che ogni anno con entusiasmo
collaborano alla sua realizzazione,
dopo la scelta e la distribuzione dei
libri si prepareranno al prossimo incontro, la “Festa della Lettura”, a
fine anno scolastico, nel parco di
Villa Sulcis.
Associazione Libriamoci
Presidio del libro - Libreria Lilith
Il libro scritto da Loriana Pitzalis è un’autentica sorpresa
Chicchinalana, magnifico affresco da gustare
H
o letto il romanzo di Loriana Pitzalis tutto di un
fiato, spero che l’autrice
abbia in animo di concorrere a tutti i premi possibili e immaginabili. I requisiti di un’affermazione nazionale ci sono tutti: personaggi memorabili, intrecci che tengono l’animo in sospeso, respiri panoramici che fanno sentire i profumi
della macchia mediterranea, descrizione degli usi e delle abitudini di una
etnia antica, la vittoria della giustizia
sulla vendetta, i sentimenti di una madre, il sostegno delle amicizie vere. Il
romanzo è imperniato su vicende che
accaddero prima, durante e dopo la
seconda guerra mondiale ma l’insegnamento del gesto compiuto dal marito di Chicchinalana nella prima
guerra mondiale, quale fante della
Brigata Sassari, è talmente luminoso
da rimanere indelebile nella memoria.
Davvero un magnifico affresco
che consiglio a tutti di gustare, complimentandomi con l’autrice per la
lunga e sofferta ricerca di una storia
giudiziaria complessa. Direi, senza
tutti noi che abbiamo bisogno di stimoli positivi per superare gli incerti
La copertina del libro Chicchinalana.
Loriana Pitzalis.
tema di smentita, che il romanzo è un
avvenimento morale e culturale per
momenti che stiamo vivendo.
Caterno Cesare Bettini
“Anna dei miracoli” e, ancora oggi,
continuo a pensare che sentirsi amata sia una necessità. In fin dei conti,
credo di essere riuscita a farmi amare: me ne accorgo perché la gente mi
rispetta e mi tratta come una di famiglia, è come se avessi creato un feed
back. Il teatro in sé, mi ha sempre
dato senso di sicurezza, tutt’ora dietro le quinte o sul palcoscenico mi
sento a casa. Quando morì mio padre avevo 23 anni - premetto che forse oggi non lo farei - andai in scena
il giorno stesso, come per fuggire
dalla realtà e ritrovarmi nel mio
cantuccio sicuro. Lo feci d’istinto: ero
in scena al Piccolo di Milano con
“Re Lear”, fu come stare dentro una
bolla di pace, un’autodifesa dal dolore.»
Nel 1963, interpretò la giovanissima Caterina ne “Il Gattopardo”,
diretto da Luchino Visconti, divenu-
to pietra miliare del cinema. Che ricordi ha di quell’esperienza?
«Con “Il Gattopardo” ho fatto il
mio ingresso nel cinema, dalla porta
principale, anzi direi da un portone o
da un piazzale. Ho rivisto il film poco tempo fa; lo amo tantissimo perché dentro c’è un affresco di storia,
il vento che cambia e il passaggio di
testimone tra due classi sociali. Le dirò
mi è tornata voglia di leggere anche
il libro che ho ritrovato mentre mettevo in ordine la libreria di casa. Pensi
che l’avevo fatto autografare durante
le riprese, nel ‘62, da Burt Lancaster,
Lucilla Morlacchi, Rina Morelli e dai
tanti giganti presenti in quel cast.
L’unico mio cruccio è che quel giorno il grande Visconti non fosse sul set:
la sua firma, purtroppo, non c’è.»
Il prossimo 7 dicembre al teatro
Centrale di Carbonia verrà inaugurata ufficialmente la stagione di prosa
2011-2012. Il Circuito Teatrale Regionale Sardo (giunto quest’anno alla XXXII edizione) ha inserito nel
cartellone della stagione, promossa
dal Ce.D.A.C. Sardegna, al teatro Centrale, dieci spettacoli, divisi in due
turni di abbonamento, che andranno
in scena fino ad aprile 2012 e la stagione di teatro ragazzi.
La stagione del teatro Centrale è
la terza più importante a livello regionale: Ottavia Piccolo, Lello Arena,
Paolo Bonacelli, solo per citare alcuni degli interpreti. Il sipario si aprirà
mercoledì 7 dicembre con “Il giardino dei ciliegi”, di Anton Pavlovič
Čechov.
Rimandiamo l’analisi dettagliata
del calendario al prossimo numero.
Per informazioni ed abbonamenti: 328 1719747.
Cinzia Crobu
[email protected]
IL NUMERO 240 2-15:IL NUMERO 181 2/11 29/11/11 10.46 Pagina 2
Anno XVI • N° 240 • 29 Novembre 2011
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La Provincia del Sulcis Iglesiente
CANALE 40
IN ONDA IL FUTURO
Tel. 0781 672155
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Il campionato di Eccellenza dominato da Torres ed Olbia si sta rivelando molto difficile per la squadra di Graziano Mannu
Carbonia, per salvarsi ci sarà da soffrire
I limiti offensivi pesano e la squadra non potrà sbagliare gli scontri diretti, a partire da quello prossimo con il San Teodoro.
I
l campionato d’Eccellenza fin qui
dominato da Torres ed Olbia, le
squadre più attese per la promozione finale, si sta rivelando assai
più difficile del previsto per il Carbonia di Graziano Mannu. Dopo lo
stentato avvio, contraddistinto da non
pochi episodi sfortunati, la squadra non
è riuscita a cambiare marcia e stenta
ancora, soprattutto in trasferta, dove
non ha saputo conquistare neppure
un punto (sette sconfitte in altrettante partite, quattro volte per 3 a 1, due
volte 2 a 1 e una volta 2 a 0, con ben
18 goal subiti).
Il bilancio di 13 punti messo insieme nelle otto partite casalinghe non
è sufficiente a dare alla squadra un
minimo di tranquillità e la sensazione
emersa fin qui è che per salvarsi quest’anno il Carbonia dovrà soffrire.
La classifica, dietro le due principali protagoniste e le altre 4-5 squadre che sembrano in grado di inserirsi nella lotta per i play-off (Fertilia,
Taloro Gavoi, Alghero, Calangianus
e forse il Pula), è molto corta e gli
spazi per recuperare non mancano, ma
per riuscirvi occorre cambiare marcia già prima della conclusione del
girone d’andata, approfittando anche
di un calendario favorevole che propone prima lo scontro diretto con il
San Teodoro e poi il derby del Quadrivio di Nuoro, contro una Nuorese
che appare in disarmo (sette punti, solo
tre nelle ultime sette giornate).
Il tecnico Graziano Mannu è pienamente consapevole della delicatezza della situazione, così come lo è
la società che nelle prossime settimane dovrebbe tornare sul mercato per
potenziare l’organico, del quale non
fa più parte il centrocampista argentino Martin Virgili.
è assai probabile che arrivino tre
giocatori, un centrocampista di esperienza, un attaccante ed un difensore.
«Questa prima parte del campio-
nato - spiega Graziano Mannu - ha
evidenziato pregi e difetti della squadra che, costruita per salvarsi, sta faticando sicuramente più del previsto.
Il campionato è diviso in due tronco-
Oltre ai nuovi acquisti, Mannu
attende il recupero di Sebastian Mendez, il centrocampista argentino assente per infortunio da alcune settimane e reduce da un intervento cri-
è scattata la 49ª Coppa Santa Barbara-Trofeo Aldo Carboni
Grande festa del calcio giovanile sulcitano
Il 29/11 inizia anche la 21ª Coppa Capodanno giovanissimi.
I
La formazione del Carbonia che ha battuto il Pula 1 a 0.
Daniele Caschili.
Michele Foglia.
ni, tra le squadre che puntano alla
promozione diretta o ai play-off e tutte
le altre. Nonostante tutto la classifica
è ancora molto corta e bastano due o
tre risultati positivi consecutivi per
risalire verso posizioni più tranquille.»
rurgico per l’asportazione di un menisco. La sua presenza è fondamentale sia a centrocampo che in difesa,
reparto nel quale, con Gian Marco
Giandon, lo scorso anno ha formato
una coppia difficilmente superabile.
l Carbonia (girone C) e la Marco Cullugiorni Giba (girone B)
sono le uniche squadre a punteggio pieno dopo le prime due
giornate eliminatorie della fase locale della 49ª Coppa Santa Barbara-Trofeo Aldo Carboni, organizzata dalla delegazione provinciale
della FIGC, riservata alla categoria
allievi.
Risultati della prima giornata:
Girone A
Isola Sant’Antioco-Don Bosco 1 a 3;
Sant’Antioco-Atl. Cortogiana 2 a 2.
Girone B
Portoscuso-Marco Cullurgioni 1 a 3;
Mineraria-San Luigi Orione 10 a 1.
Girone C
1997 Iglesias-Carbonia 0 a 4;
Monteponi-Fermassenti 1 a 2.
Risultati della seconda giornata:
Girone A
Don Bosco-Sant’Antioco 1 a 4;
Atl. Cortogh.-Isola Sant’Ant. 2 a 0.
Girone B
Marco Cullurgioni-Mineraria 4 a 0;
San Luigi Orione-Portoscuso 4 a 2.
Girone C
Carbonia-Monteponi 4 a 1;
Fermassenti-1997 Iglesias 0 a 2.
Classifiche.
Girone A: Sant’Antioco e Atl.
Cortoghiana 4; Don Bosco 3; Isola
di Sant’Antioco 0.
Girone B: Marco Cullurgioni 6;
Mineraria e San Luigi Orione 3;
Portoscuso 0.
Girone C: Carbonia 6; Fermassenti e 1997 Iglesias 3; Monteponi 0.
Dopo le partite della terza giornata, accederanno ai quarti di finale,
in programma dal 13 al 15 dicembre, le prime due classificate di ciascun girone; le semifinali sono previste il 21 e 22, la finalissima il 26
dicembre, alle ore 10.00, al campo
Santa Barbara di via G.M. Angioy.
Prende il via il 29 novembre la
21ª edizione della Coppa Capodanno
per giovanissimi, alla quale partecipano sedici squadre, suddivise in
quattro gironi.
Questo il calendario delle prime
due giornate.
Prima giornata (29/11-1/12).
Girone A
Don Bosco-Sant’Antioco
Atl. Cortoghiana-Or. M. Ghiga
Girone B
Isola Sant’Ant.-M. Cullurgioni
1997 Iglesias-Bindua
Girone C
Mineraria-P.G. Frassati
Fermassenti-Gonnesa Calcio
Girone D
Bacu Abis-Carbonia
Atletico Narcao-Musei
Seconda giornata (13-16/12)
Girone A
Sant’Antioco-Atl. Cortoghiana
Oratorio M. Ghiga-Don Bosco
Girone B
M. Cullurgioni-1997 Iglesias
Bindua-Isola di Sant’Antioco
Girone C
P.G. Frassati-Fermassenti
Gonnesa-Mineraria
Girone D
Carbonia-Atletico Narcao
Musei-Bacu Abis.
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La Provincia ha stanziato i contributi per quattro società
35.000 euro per sostenere lo sport di vertice
L
a Provincia di Carbonia Iglesias ha deliberato di destinare 35.000 euro al sostegno delle squadre sportive
del Sulcis Iglesiente che partecipano ai campionati di maggior rilievo.
«A monte di questa decisione spiega l’assessore provinciale allo
sport, Marinella Grosso - c’è la considerazione che il territorio provinciale vive attualmente una situazione
di crisi economica generalizzata, che
coinvolge anche la vita associativa
dei cittadini e, nello specifico, ha posto in gravi difficoltà anche l’attività
delle società sportive del territorio
che disputano i campionati di maggior rilievo, obbligate ad effettuare
trasferte in territorio regionale e nazionale, con oneri elevati.»
è la legge regionale 9/2006 ad
attribuire alle Province la programmazione e l’attuazione, sulla base della programmazione generale e delle
linee di indirizzo delle politiche sportive regionali, di tutti gli interventi
in materia di sport.
La Provincia ha così preso atto
delle richieste pervenute da parte delle società sportive A.S.D. Carbonia
Calcio, A.S.D. V.B.A. Olimpia Sant’Antioco, A.S.D. Volley Iglesias,
A.S.D. Calasetta Basket, destinando, quindi, un sostegno economico
integrativo rispetto alle risorse provenienti da altri enti pubblici, così
ripartito:
Carbonia Calcio
Eccellenza Regionale € 10.000
V.B.A. Olimpia Sant’Antioco
Serie B1 Nazionale
€ 10.000
Volley Iglesias
Serie B1 Nazionale
€ 10.000
Calasetta Basket
Serie C Nazionale
€ 5.000
LATINIA
Il CSI ha organizzato un corso di formazione/aggiornamento
Per favorire la crescita dei dirigenti sportivi
S
i è svolto alcune settimane fa
a Carbonia, il corso di formazione/aggiornamento per dirigenti sportivi organizzato dal
Centro Sportivo Italiano Comitato
Provinciale Carbonia Iglesias e cofinanziato dalla Provincia Carbonia
Iglesias sul tema: “Gestire un’associazione sportiva dilettantistica nel
terzo millennio”.
Hanno partecipato al seminario 40
dirigenti sportivi di calcio, volley,
basket, nuoto, disabili, che giornalmente si occupano con passione,
dedizione, competenza ed entusia-
smo all’educazione dei giovani, ai
quali vengono richiesti sempre più
professionalità e competenze.
Fra i partecipanti, c’è stata una
buona presenza di dirigenti che operano nelle attività sportive negli oratori che in questi ultimi tempi stanno “rinascendo”. Basti pensare che
solo quest’anno, tramite il CSI, negli
oratori del territorio sono stati organizzati tornei/campionati di volley,
biliardino, calcetto, tennis tavolo con
finalità provinciali, regionali e nazionali, coinvolgendo centinaia di
atleti dai 5 a 70 anni (per il tennis
tavolo i campioni regionali appartengono all’Oratorio San Paolo di Iglesias, San Pio X di Iglesias e San Luigi
Orione di Carbonia).
L’obiettivo del CSI per il 2012
è: una polisportiva in ogni oratorio.
Le relazioni sono state svolte dal
dott. Domenico Curci per gli aspetti
giuridici; dal dott. Alessandro Fiorina per gli aspetti fiscali e tributari; dal
dott. Andrea Nazzaro per le normative CONI - CSI - Albo Regionale;
e, infine, dal dott. Maurizio Siddi che
ha stimolato la fantasia con la “ricerca degli sponsor”.
Vino dolce da vendemmia tardiva di uve Nasco
dei vigneti ad alberello - antica vigna “Latina” del Basso Sulcis della Sardegna.
Vino mediterraneo, caldo, solare che,
servito a 10°-12° C, esalta il dessert
e partecipa a tutti i momenti di incontro e di festa.
Ha ricevuto il “Premio speciale”
“miglior vino dolce dell’anno” 2002
e i 3 bicchieri del “Gambero Rosso”
Miglior vino da dessert al Vinexpò 2001 di Bordeaux.
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La Provincia del Sulcis Iglesiente
Anno XVI • N° 240 • 29 Novembre 2011
Visite Guidate ai siti minerari
Porto Flavia - Masua
Grotta S. Barbara - Miniera S. Giovanni
Galleria Villamarina - Monteponi
Museo delle macchine - Masua
Galleria Henry - Buggerru
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La Provincia del Sulcis Iglesiente n° 240