La figlia di Iorio
Fototeca Nazionale
La figlia di Iorio (1904)
PRIMA SCENA INTERNO
La figlia di Iorio (1904)
TERZA SCENA ESTERNO
La figlia di Iorio (1904)
RUGGERO RUGGERI NELLA PARTE DI ALIGI ARCHIVIO DEL BURCARDO
ROMA
RUGGERO RUGGERI NELLA PARTE DI ALIGI ARCHIVIO DEL
BURCARDO ROMA
La figlia di Iorio (1904)
La figlia di Iorio (1904)
RUGGERO RUGGERI NELLA PARTE DI ALIGI ARCHIVIO DEL BURCARDO
ROMA
Ruggero Ruggeri
(Fano, Pesaro, 1871 - Milano 1953)
Debuttò a diciassette anni, mentre nel 1900 divenne primattore della Talli - I.
Gramatica-Calabresi, con cui s'impose come il primo Aligi nella Figlia di
Jorio. La musicalità crepuscolare della sua voce, il portamento signorile,
l'ombra di disdegno che traspariva dai gesti controllati, concorsero a farne
il modello estetico di un'intera generazione, come nel dannunziano Più che
l'amore e in altre opere, affrontate con E. Gramatica, e L. Borelli.
L’opera pirandelliana lo impegnò per tutta la maturità, da Il giuoco delle parti
(1918) a Non si sa come (1935), Il piacere dell'onestà, Sei personaggi in
cerca d'autore. Tra le due guerre ebbe come primattrici P. Borboni, I.
Gramatica, allargando il suo repertorio alla drammaturgia italiana
contemporanea. Nel secondo dopoguerra, riprese precedenti successi:
Tutto per bene e Il piacere dell'onestà - suoi antichi cavalli di battaglia, cui
aggiunse l' Enrico IV.
Prima di uscire dalla scena, ebbe una trionfale tournée a Parigi e a Londra. Da
grande attore del teatro italiano all'antica, guardò con sospetto al teatro
italiano di regia, cosa che non gli impedì di lavorare, ormai settantenne,
con gli allora giovanissimi Strehler, Jacobbi, Brissoni e, ormai quasi
ottuagenario, con Visconti, nell'alfieriano Oreste (1949).
La figlia di Iorio (1904)
ORESTE CALABRESI NELLA PARTE DI LAZZARO
La figlia di Iorio (1904)
ORESTE CALABRESI NELLA PARTE DI LAZZARO
La figlia di Iorio (1904)
ORESTE CALABRESI NELLA PARTE DI LAZZARO
La figlia di Iorio (1904)
ORESTE CALABRESI NELLA PARTE DI LAZZARO
La figlia di Iorio (1904)
ORESTE CALABRESI NELLA PARTE DI LAZZARO
La figlia di Iorio (1904)
ORESTE CALABRESI NELLA PARTE DI LAZZARO
Oreste Calabresi
(Macerata 1857 - Lecco 1915)
Cominciò a recitare nella filodrammatica “P. Cossa” a Roma. Dal 1881 lavorò con
diverse compagnie come generico. Ottenne rilevanti successi nella compagnia di
comici “Vitaliani”, ma la vera e propria fortuna iniziò con Giovan Battista Marini
accanto a Virginia Marini. In seguito fu con Francesco Garzes, Paladini e Zampieri
(1895), Claudio Leigheb e Virginia Reiter (ricordiamo nel 1897 La gelosa di A.
Bisson).
Nel 1900, insieme a Virgilio Talli e Irma Gramatica, fondò una compagnia che per
cinque anni fu tra le più in vista in Italia, spaziando in un vasto repertorio che
comprendeva, oltre a opere di Verga e Giacosa, anche testi di nuovi autori italiani,
come C. Bertolazzi, R. Bracco e G. Rovetta. Nel 1906 fu in compagnia con Elisa
Severi, nel 1909 direttore della Mariani-Calabresi e nel 1912 con la CalabresiSabbatini-Ferrero.
Si distinse sia come attore drammatico che comico. Ricordiamo la sua più celebre
interpretazione come Lazaro di Roio alla prima rappresentazione de La figlia di
Iorio di D'Annunzio (1904).
La figlia di Iorio (1904)
TERESA FRANCHINI NELLA PARTE DI CANDIA DELLA LEONESSA
ARCHIVIO DEL BURCARDO ROMA
Teresa Franchini
(Santarcangelo di Romagna 1881 - ivi 1972)
Fu allieva, a Firenze, di L. Rasi. Nel 1899 prese parte ad alcuni spettacoli all'estero con
la Duse. Fu scritturata nel 1904 dalla Talli-Gramatica-Calabresi-Ruggeri per
interpretare la parte di Candia ne La figlia di Iorio di D'Annunzio: poco dopo, per il
ritiro della Gramatica, assunse le vesti di Mila, figura che portò al trionfo. Nel 1905
fu la prima interprete di Gigliola nella Fiaccola sotto il moggio e successivamente
ricoprì il ruolo della protagonista in altri lavori dannunziani. Nel 1924, Lucio
D'Ambra la scelse insieme a Tullio Carminati per il Teatro degli Italiani a Roma, che
però ebbe vita breve.
Fu attrice di grande tecnica e dizione perfetta, doti che mise a disposizione di un
repertorio sia drammatico sia comico, recitando anche in televisione, fino agli anni
'70.
La figlia di Iorio (1904)
IRMA GRAMATICA NELLA PARTE DI MILA
Controtipo da negativo originale F.P.Michetti
La figlia di Iorio (1904)
IRMA GRAMATICA NELLA PARTE DI MILA
Controtipo da negativo originale F.P.Michetti
La figlia di Iorio (1904)
IRMA GRAMATICA NELLA PARTE DI MILA
Controtipo da negativo originale F.P.Michetti
Irma Gramatica
(Fiume 1867 - Firenze 1962)
Sorella maggiore di Emma, fu già a tre anni in palcoscenico. Scritturata dalla
Duse-Rossi, fu primattrice giovane con la Vitaliani, con Emanuel-Reiter e
con la Marchi-Maggi, affermandosi nel repertorio francese (Beaumarchais,
Dumas, Sardou, Meilhac, Halévy), ma trovando consacrazione definitiva
sull'opposto versante drammatico, con Teresa Raquin di Zola, accanto alla
Pezzana nel ruolo della suocera paralitica.
Donna tormentata e inquieta, fu talvolta criticata per un apparentemente
scarso coinvolgimento, mentre era sempre alla ricerca di profondità
interiore nel contrasto tra la dizione tagliente e l'economia gestuale. Suoi
grandi maestri furono Emanuel, la Reiter, Zacconi, soprattutto Talli, con cui
fu la prima Nennele in Come le foglie di Giacosa, Lisa in Dal tuo al mio di
Verga.
Nel 1904 tenne a battesimo La figlia di Iorio di D'Annunzio nel ruolo di Mila di
Codra, già destinato alla Duse. Fu poi ripetutamente in coppia con la
sorella Emma, protagonista di commedie e drammi di Niccodemi, Praga,
Zorzi, Rosso di San Secondo, Pirandello.
Angosciata da reiterate delusioni sentimentali, si ritirò inaspettatamente dalle
scene nel 1938, dopo essere stata Lady Macbeth accanto a Ruggeri. Il suo
isolamento fiorentino e per qualche anno veneziano, fu interrotto soltanto
da alcune interpretazioni cinematografiche, tra cui Le sorelle Materassi
(1943) di Poggioli e Il fu Mattia Pascal di Chénal (1937).
Adolfo De Carolis (1874-1928)
La figlia di Iorio (1914)
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