Data
16-05-2015
Pagina
Foglio
1 / 5
Accedi Registrati


Cronaca
HOME
/
Economia
CULTURA E SPETTACOLI

Cultura e Spettacoli Sport Foto Video Cinema
/

Cerca
Appuntamenti Necrologie
BERGAMO FESTIVAL DA NON PERDERE CON ERNESTO OLIVERO E JOSEPH ZEN ZE KIUN
Altri Articoli
Sabato 16 maggio 2015
Sabato 16 maggio 2015
Sabato 16 maggio 2015
Il cuore bergamasco all’Aquila
Dalla nostra provincia in 2.500
Astino, oggi il grande giorno foto Alla scoperta di un luogo
magico
Una bottiglietta d’acqua al
tavolo? Che salasso in pieno
centro: 3 euro
Sabato 16 maggio 2015  (0)
Facebook Twitter Google plus  Email
Bergamo Festival da non perdere
con Ernesto Olivero e Joseph Zen Ze kiun
Codice abbonamento:
108407
Continuano gli appuntamenti di «Bergamo Festival FARE LA PACE». Ecco gli
incontri in programma domenica 17 maggio. Dalla musica all’arte, no alla
moda che svela la cultura, ma soprattutto l’arrivo del Vescovo Emerito di Hong
Kong Joseph Zen Ze kiun ed Ernesto Olivero.
Data
16-05-2015
Pagina
Foglio
2 / 5
Anche quest’anno il Festival conferma la sua vocazione a
gettare ponti e a mettere mondi lontani in contatto tra loro:
dall’Itala all’Estremo Oriente le testimonianze di Olivero e del
Vescovo Zen dimostrano come il grande valore della pace dia
i suoi frutti migliori quando si manifesta in azioni concrete.
Ernesto Olivero
SERVITORI DEL PRESENTE
Eredità cristiana e umanesimo civile
Moderano Don Giuliano Zanchi e Corrado Benigni
Domenica 17 maggio, ore 15.30, Domus, Piazza Dante, Bergamo
Il primo a prendere la parola sarà nel pomeriggio Ernesto Olivero, noto fondatore del Sermig di
Torino e cittadino onorario di Bergamo; alle ore 15.30 presso Domus in Piazza Dante Olivero
parlerà di assistenza e di cosa signi chi da credente, servire il prossimo; a moderare l’incontro
Don Giuliano Zanchi, Segretario della Fondazione Bernareggi e Corrado Benigni, referente per
la cultura della Fondazione Mia.
L’umanesimo del messaggio evangelico ha saputo nella storia oltrepassare i con ni
dell’appartenenza ecclesiale, diventando un criterio di costruzione della vita civile,
indipendente e autonomo.
Di questo sciogliersi del Vangelo nella sostanza di un umanesimo comune a tutti, ne è prova
l’operato di Ernesto Olivero, noto nel mondo per la sua attività in favore della pace e per la
fondazione dei cosiddetti «Arsenali della Pace», presenti a Torino, a San Paolo del Brasile e a
Madaba in Giordania. A Bergamo Festival Ernesto Olivero porterà la sua testimonianza: «Non
può esistere nessuna pace esterna se non c’è la dimensione personale, interiore della pace, la
lotta senza quartiere ai germi del male, dell’indi erenza e dell’egoismo».
L’evento è organizzato in collaborazione con Fondazione Mia, in occasione delle celebrazioni
per i 750 anni della Fondazione.
Ernesto Olivero
Nato nel 1940 a Mercato San Severino (Salerno), è sposato, con tre gli e sette nipoti. Ha
lavorato in varie industrie del torinese e poi in banca no alle dimissioni (1991). Nel 1964 ha
fondato a Torino il Sermig, Servizio Missionario Giovani, insieme alla moglie Maria e a un
gruppo di giovani decisi a scon ggere la fame con opere di giustizia, a promuovere sviluppo, a
vivere la solidarietà verso i più poveri. Negli anni’80 all’interno del Sermig nasce la Fraternità
della Speranza, che conta attualmente un centinaio di aderenti: giovani, coppie di sposi e
famiglie, monaci e monache che si dedicano a tempo pieno al servizio dei poveri, alla
formazione dei giovani, con il desiderio di vivere il Vangelo e di essere segno di speranza.
Attorno alla Fraternità della Speranza, centinaia di volontari e il movimento internazionale dei
Codice abbonamento:
108407
Giovani della Pace si ispirano alla spiritualità e al metodo del Sermig.
Data
16-05-2015
Pagina
Foglio
3 / 5
CARD. JOSEPH ZEN ZE - KIUN
OCCUPY HONG KONG
Un cardinale in piazza e la democrazia in Cina
Modera Padre Gianni Criveller
Domenica 17 maggio, ore 18.00, Centro Congressi
Giovanni XXIII, Bergamo
Difende le sue idee e la sua fede con tutte le forze. Si
batte per la difesa dei diritti umani e per la libertà in
Cina. A Hong Kong, dove vive, è considerato la
coscienza morale del suo popolo. È una guida e un
sostegno anche per coloro che non si professano
cristiani. Il Cardinale Joseph Zen Ze-kiun è il grande
Ill Vescovo Emerito di Hong Kong Joseph Zen Ze
kiun
ospite internazionale che Bergamo Festival accoglie
nell’incontro in programma domenica 17 maggio
alle ore 18.00, presso il Centro Congressi Giovanni
XXIII. Al Festival, il Cardinale Zen racconterà la sua storia di partecipazione e di sostegno alla
protesta civile e il suo impegno nel dialogo fra la Chiesa e il governo cinese. L’intervista sarà
condotta da Padre Gianni Criveller, missionario Pime, teologo e saggista.
Fra giugno e settembre 2014 la città di Hong Kong è stata teatro di paci che, ma determinate
manifestazioni di piazza, a ollate soprattutto di giovani, preoccupati di rivendicare la libertà di
poter scegliere il proprio governatore attraverso elezioni democratiche che rispettino gli
standard internazionali. A anco dei manifestanti che hanno protestato con la scritta “Occupy
Central with peace and love” si è unito il Cardinale Joseph Zen Ze-kiun, 82 anni compiuti,
vescovo emerito di Hong Kong, che si è esposto pubblicamente per sostenere i movimenti che
si battono per la democrazia e i diritti umani in Cina.«È arrivato il tempo di mostrare
veramente che vogliamo essere liberi e non schiavi» ha detto il Cardinale Zen alla folla.
La vicenda speci ca di Hong Kong non può essere isolata dalla partita più ampia dei rapporti
fra Santa Sede e Pechino. L’impegno del Cardinale Zen è quindi ancora più signi cativo nel
di cile compito di tenere insieme il valore della libertà con la necessità di non alzare nuovi
muri nel dialogo fra la chiesa e il governo cinese.
Cardinale Joseph Zen Ze-Kiun
Il Cardinale Joseph Zen Ze-kiun, Vescovo emerito di Hong Kong (Cina), è nato in una famiglia
cattolica a Shanghai il 13 gennaio 1932. Ha studiato in Italia, alla Facoltà di Teologia del
Ponti cio Ateneo Salesiano a Torino Crocetta (Istituto internazionale Don Bosco), quindi a
Roma. Ordinato sacerdote a Torino nel 1961, ha respirato l’aria del Concilio prima di far ritorno
a Hong Kong nel 1946. Dal suo rientro, è stato insegnante allo studentato salesiano di Hong
teologia sacramentaria in diversi Seminari cinesi.Vescovo emerito di Hong Kong dal 15 aprile
2009, è stato creato Cardinale nel 2006 da Papa Benedetto XVI.
Entrambi gli eventi sono gratuiti previa iscrizione on line sul sito bergamofestival.it
Codice abbonamento:
Cina della Società Salesiana di San Giovanni Bosco. Dal 1989 al 1996, ha insegnato loso a e
108407
Kong e al Seminario diocesano «Holy Spirit». Per sei anni è stato Superiore Provinciale per la
Data
16-05-2015
Pagina
Foglio
4 / 5
Nei panni dell’altra
Mostra di ricami della trazione palestinese
Sala Porta Sant’Agostino, 17 – 24 maggio 2015
Inaugurazione: domenica 17 maggio, ore 17
A Porta Sant’ Agostino la storia della Palestina viene
narrata da abiti e accessori ricamati a mano. Opere
che svelano l’antica arte del ricamo e la profondità
della cultura palestinese. I preziosi ricami che questa
mostra regala, provengono da diverse zone del
mondo. La creazione di laboratori di ricamo nei
campi profughi palestinesi del Libano è stato uno
dei progetti dell’associazione Najdeh, che nasce nel
Veronika Kralova
1977 con lo scopo di aiutare le donne sopravvissute
al massacro di Tell El Zaatar, un campo di rifugiati
palestinesi a Beirut.
Oltre a svolgere un ruolo economico, i ricami hanno consentito alle donne delle generazioni
della diaspora di riappropriarsi degli aspetti più tipici della cultura tradizionale palestinese. Le
fondatrici del Najdeh, in collaborazione con il gruppo milanese della rete Radiè Resch e
l’Associazione per la Pace di Milano, hanno progettato una esposizione di ricami palestinesi
realizzati dai laboratori di Al Badia. A impreziosire la mostra si aggiungono i vestiti ricamati in
Palestina e in altri luoghi della diaspora, raccolti e resi disponibili in diverse esposizioni dalla
Comunità Palestinese di Lombardia e dall’Associazione Assopace Palestina, a cui dobbiamo
l’impegno di portare in diverse piazze italiane il vestito più grande del mondo, ricamato da
donne che vivono nei villaggi intorno ad Hebron.
Installazione dell’abito da Guinnes della Palestina realizzato da 150 donne dei villaggi
arabi di Hebron
Domenica 17 maggio, dalle ore 10 alle 17
Prato Fara, Bergamo
La Comunità Palestinese di Lombardia ha portato a Bergamo, il vestito più grande del mondo,
simbolo del patrimonio culturale palestinese e cucito a mano da centocinquanta donne dei
villaggi arabi intorno ad Hebron. Domenica 17 maggio sarà esposto presso il prato della Fara in
Città Alta. L’abito è stato realizzato con tanti tasselli ricamati a mano e poi uniti come simbolo
Codice abbonamento:
108407
dell’unità culturale di un popolo e di un territorio spezzato e diviso.
Data
16-05-2015
Pagina
Foglio
5 / 5
Gaetano Donizetti, nella casa di Bergamo che gli
diede i natali nel 1797.
Il Maestro Diego Dini Ciacci, direttore e oboista tra i
più celebri, insieme al soprano Veronika Kralova e a
Sim So Young al pianoforte, condurranno il pubblico
alla scoperta della musica di Donizetti nell’incontro –
concerto “Ah rammenta o bella Irene” in programma
domenica 17 maggio alle ore 15.30, con replica alle
17.00, presso Casa Donizetti di Bergamo.
Nel corso del workshop musicale saranno illustrati
al pubblico alcuni aspetti poco noti della vita e delle
Diego Dini Ciacci
opere di Donizetti, attraverso l’esecuzione di alcuni
rarissimi brani del Maestro, tra cui una sonata per
oboe e tastiera e un’aria da concerto per soprano e
pianoforte di raro ascolto: «Ah, rammenta, o bella Irene» su testo di Pietro Metastasio.
A tutti i partecipanti verrà regalato un cd con brani di Donizetti interpretati da Diego Dini Ciacci
per Sony Classical. L’evento è organizzato in collaborazione con Sony Classical, Festival
Pianistico Internazionale di Brescia e Bergamo e Fondazione Donizetti. Ingresso gratuito previa
iscrizione on line sul sito bergamofestival.it
Laboratori didattici dedicati ai bambini
«Laboratorio musicale: Donizetti per bambini», sabato 16 maggio
«Fogli al vento. Avere sto a per difendere le idee», sabato 16 e domenica 17 maggio
Temporary Lab, Quadriportico Sentierone, Bergamo
Continuano gli appuntamenti dedicati ai più piccoli: sabato 16 maggio il laboratorio «Donizetti
per bambini» a cura di Mario Marcarini, label manager Sony Classical Italia, si propone di
avvicinare i più piccini alla musica di Gaetano Donizetti in maniera semplice e divertente.
«Nacqui sotterra in Borgo Canale. Scendevasi per una scala di cantina ov’ombra di luce non
mai penetrò. E siccome gufo presi il mio volo...». Comincia da Bergamo e dalle parole del
bergamasco forse più noto al mondo il racconto della vita e delle opere di Gaetano Donizetti,
un percorso che, attraverso ascolti attentamente scelti e aneddoti divertenti, accompagnerà
per mano i bambini alla scoperta di un’epoca fatta di guerre e grandi contrasti. Dopo il
successo riscosso in Italia Donizetti prende il volo per l’Europa, alla conquista dei più
importanti palcoscenici, da Parigi a Vienna, no al de nitivo e improvviso ritorno in patria.
Mario Marcarini, con un linguaggio semplice e accattivante, condurrà i bambini in un viaggio
musicale appassionante che saprà incuriosire e stimolare la fantasia anche dei più piccoli.
Partecipanti: età da 5 a 10 anni per un numero massimo di 25 persone a gruppo.
Durata: 50 minuti circa.
Partecipazione gratuita previa iscrizione on line sul sito bergamofestival.it
Codice abbonamento:
sarà o erto in dono un gelato da Balzer Gelateria.
108407
L’evento è organizzato in collaborazione con Sony Classical; ai bambini iscritti al laboratorio
Scarica

Bergamo Festival da non perdere con Ernesto Olivero e Joseph Zen