Scusate, posso entrare? E’ possibile fare veramente Pasqua nel 2012? Sig. Rossi: Perché metti in grassetto la parola “veramente”? Si può anche far Pasqua non “veramente”? --- Altroché, sig. Rossi. Far Pasqua “veramente” è cosa non solo difficilissima, ma addirittura impossibile, e specie nel 2012. Sig. Rossi: Cosa dici mai? A me risulta che quasi tutti in questi giorni andranno a prendere il ramoscello d’olivo, visiteranno il giovedì notte le sette chiese, parteciperanno alla veglia pasquale… --- E con ciò? E’ forse questo fare veramente Pasqua? Fare veramente Pasqua può essere davvero soltanto questo? E neppure basta, caro sig. Rossi, credere che Gesù «è risorto il terzo giorno secondo le Scritture» (1Cor 15,4). Sig. Rossi: E invece, cosa ci vuole, secondo te? --- Occorre questo e niente meno di questo: credere che Gesù, il Risorto, è vivo oggi-qui. Sig. Rossi: Vale a dire? --- Essere convinti che il Signore risorto è oggi-qui il personaggio più attivo e operante della storia (molto più attivo e operante di Obama, la Merkel, Sarkozy e i big delle multinazionali tutti insieme). Vivo e operante al punto che la Sua presenza sta pasqualizzando l’universo secondo il progetto/il sogno del Padre. Ti sembra facile, sig. Rossi, credere questo, quando i segni dell’anti-Pasqua sono molto, molto, molto più evidenti dei segni della Pasqua? Sig. Rossi: Chiami forse “segni dell’anti-Pasqua” i delitti, le malattie, le divisioni che grondano dai giornali e telegiornali ed appaiono come l’unica vera realtà? --- Mi stai comprendendo, sig. Rossi. Di fronte a questo spettacolo vistosamente anti-pasquale, appare proprio impossibile credere/fare Pasqua nel 2012. A meno che… Sig. Rossi: A meno che? --- A meno che uno non riesca, mediante l’intelligenza del cuore, a vedere il diritto del tappeto della storia. Voglio dire che abitualmente noi vediamo il rovescio di questo tappeto, e cioè un groviglio di fili e colori senza senso. Occorre fare un salto, passare dall’altro lato e vedremo il disegno, il ricamo meraviglioso. E ciò non è affatto impossibile! Sig. Rossi: Come fare? --- Una sola è la condizione sufficiente e necessaria: conoscere i rimandi. Sig. Rossi: !?!? --- Voglio dire: non è necessario avere tutto chiaro, l’essenziale è applicare alla Pasqua questa paginetta che gira su Internet. Troverai che essa risulta particolarmente vera anche nel nostro caso. Leggila adesso qui accanto. Sig. Rossi: Ma questo professore afferma che “l’unica cosa importante è conoscere la prima e l’ultima lettera”. Nel nostro caso qual è la prima e l’ultima lettera? --- Caro sig. Rossi, tu hai fatto ancora una volta, in questa Quaresima che volge al termine, l’esercizio di contemplare Cristo («Io sono l'Alfa e l'Omèga, il Primo e l'Ultimo, il Principio e la Fine», Ap 22,13): Egli è proprio il Dio-con-noi/il Dio-per-noi! Grazie a Lui conosciamo, ormai, “la prima e l’ultima lettera” di tutte le parole della storia, conosciamo come prima lettera che veniamo da Dio, ed anche conosciamo come ultima lettera che siamo diretti verso Dio. Non abbiamo bisogno di sapere altro per “leggere senza molti problemi” il tappeto della storia dal suo diritto. Se con la risurrezione di Cristo apparentemente nulla è cambiato, grazie alla nostra lettura di fede possiamo sperimentare che, invece, tutto è cambiato. Oltre a questo esercizio tratto da Internet, ti offro un esercizio biblico, con l’ausilio dell’icona che dall’inizio della Quaresima avrai visto troneggiare nella nostra chiesa. Sig. Rossi: Ti riferisci, evidentemente, all’episodio dell’incontro di Gesù con Zaccheo. --- Bravo, sig. Rossi! Cosa è successo a Zaccheo per cui il giorno dopo l’incontro con Gesù fu tutt’altra cosa del giorno prima? Se il giorno prima egli era lo “Zaccheo delle schifezze” (ladro, egoista e infelice) e il giorno dopo, invece, è diventato lo “Zaccheo delle meraviglie” (generoso, amabile e felice), cosa è successo? E’ successo Gesù. Non Lo si può incontrare senza diventare nuovi, belli e felici. Il mondo attorno a Zaccheo era rimasto identico, era il suo cuore che era cambiato. Mi stai capendo, sig. Rossi? Solo incontrare con il cuore Gesù è l’unico modo di fare veramente Pasqua. Ogni altro modo lascia le cose come stanno, e non vi è nulla di più triste che continuare a tirare a campare alla meno peggio. Sig. Rossi, auguro a te, a me, al mondo intero la stessa meravigliosa avventura di Zaccheo! Bari, Pasqua 2012 Con affetto tuo don Vittorio SETTIMANA SANTA 2012 Parrocchia Buon Pastore DOMENICA DELLE PALME Benedizione dei rami d’ulivo: ore 10,30 Celebrazioni eucaristiche: ore 9,00 – 11,00 – 19,00 LUNEDÌ SANTO MARTEDÌ SANTO ore 9,00 - 12,00 “Quarant’ore” (Adorazione eucaristica) e confessioni pasquali (1) MERCOLEDÌ SANTO N.B. Martedi’ Liturgia penitenziale: ore 19,00 - 20,30 ore 17,00 - 19,00 ore 19,30 -21,30 GIOVEDÌ SANTO Messa Crismale (in Cattedrale): ore 10,00 (Partenza: ore 8,30) Messa “In Coena Domini”: ore 19,00 Adorazione eucaristica vocazionale: ore 21,00 - 23,00 VENERDÌ SANTO (digiuno e astinenza dalla carne) Adorazione eucaristica: ore 7,00 Lodi e Ufficio delle letture: ore 8,00 Adorazione eucaristica: ore 8,30 - 13,30 (e confessioni pasquali): Confessioni pasquali: ore 17,30 - 19,00 Celebrazione “In Passione Domini”: ore 19,00 SABATO SANTO Lodi e Ufficio delle letture: ore 9,00 Confessioni pasquali: ore 9,00 - 13,00; dalle 17,00 in poi VEGLIA “In resurrectione Domini”: ore 22,00 (con Ss Battesimi) DOMENICA DI RISURREZIONE Celebrazioni eucaristiche: ore 9,00 - 11,00 - 19,00 (1) Naturalmente la «confessione pasquale», più che per precetto, va fatta per bisogno, consapevoli che è attraverso i sacramenti della Confessione e della Comunione che la Pasqua di Cristo diviene operante in noi oggi-qui.