La Voce di Casa Luce
e di Montesignano
Anno II n° 2
CASA
GAETANO
LUCE
RESIDENZA
PROTETTA
PER
ANZIANI
associazione
gaetano luce
onlus
Via Mogadiscio, 10
16141 Genova
DICEMBRE
2014
foglio d’informazione stampato in proprio
LA PAROLA AL PARROCO
Buon Natale! E' un augurio che tocca le corde profonde del nostro cuore, detto nella
profondità dei sentimenti lascia una certa commozione in tutti...Quanti ricordi, quanti profumi sono impressi in noi. Da quello della cucina di casa, dell'albero di Natale, del muschio
del presepe, spesso anche di nostalgia. Se riusciamo a fare un po di silenzio davanti alla
natività del presepe, forse aiutati da qualche bella musica ci sentiamo accolti e compresi. Il
neonato Gesù di Betlemme adagiato nella mangiatoia è il Dio con noi! Si Dio si fa vicino
all'uomo, si fa piccolo chiede di fargli spazio nella nostra vita. Solo se vissuta nell'amore la
vita trova il senso. Solo così il nostro cuore gusta in profondità la gioia e la pace che solo il
Signore sa dare in sovrabbondanza. Carissimi amici ci auguriamo un buon e Santo Natale!
Di vero cuore!!
don Mimmo
LA PAROLA AL DIRETTORE
«Il popolo che camminava nelle tenebre vide una grande luce». Le parole del Profeta
Isaia che la liturgia ci farà ascoltare durante la Santa Messa nella notte del Santo Natale sono
ricche di speranza in questi anni dove la nostra società sembra trovarsi immersa nella paura,
povera di fiducia nel futuro, dove la crisi sta attanagliando le famiglie e le imprese. Nel mio cuore è sempre viva una Speranza che desidero condividere con Voi: una Luce c’è!
Dio che si è fatto uomo non abbandona l’uomo: offre una Luce. Ed è questa Luce che può ridare
speranza, far ritrovare la forza di affrontare le difficoltà che sempre la vita ci pone davanti, difficoltà spesso causate dalle nostre stesse fragilità ed egoismi.
Ma anche nelle tenebre il popolo vide una grande Luce.
Mi torna alla mente l’invito evangelico ad essere luce del mondo e sale della terra, un invito
sempre valido che riguarda e deve sempre coinvolgere ciascuno noi.
Essere figli della Luce, implica per noi essere a nostra volta luce per il prossimo; una luce che è
capace di illuminare, una luce che serve, non per essere guardata, ma per rischiarare il cammino
di chi sta accanto a noi e vive nel buio della solitudine e della sofferenza.
Essere sale della terra, ci deve ricordare che per dare sapore serve poco sale, ma quel poco è
sempre necessario; sale che per insaporire deve sapersi sciogliere, amalgamare nel cibo; nessuno, infatti desidera saziarsi di sale ma esso è necessario per dare e sentire il sapore. Essere luce e
sale è e deve essere il costante richiamo e la continua propensione per Tutti Noi di Casa Luce,
consapevoli che la nostra missione non si ferma al solo lavoro, ma che va oltre e ci deve fare stare accanto ai nostri Ospiti con la dedizione e l’Amore che Loro si attendono sempre da noi. Tutti dobbiamo sentirci coinvolti: Lavoratori, Volontari, Benefattori ed Amici. Dobbiamo sentirci
sempre quella piccola luce e quel pizzico di sale sempre necessari; una luce che serve per illuminare e non per essere guardata, un pizzico di sale che serve per insaporire e non per saziare.
A tutti Voi il mio pensiero che si fa augurio per un Santo Natale chè ci trovi, non solo in questo
giorno, ma sempre, schivi dall’indifferenza, dalle fatiche di relazione, dalle cattiverie che spesso
segnano i nostri cuori con scelte di interesse personale, di asservimento al nostro temperamento, d’incapacità a fare passi che ci aiutino a superare gli ostacoli. A tutti noi, ancora oggi il Signore ripete: «Non temete ecco io vi annuncio una grande gioia, che sarà di tutto il popolo: oggi
vi è nato nella città di Davide un salvatore, che è il Cristo Signore». Cari Amici, alziamo lo sguardo
al cielo: quella splendida Luce che è apparsa sulla terra quando è nato Gesù, è oggi accesa anche
per ciascuno di noi. I Magi, al vedere la stella, provarono grandissima gioia. È la stessa gioia che
auguro a tutti Voi e alle vostre Famiglie in questo Santo Natale.
Fabio Ballestrino
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La voce di Casa Luce
LA SICUREZZA A CASA LUCE
Cav. Guido Mariscotti R.S.P.P. di Casa Luce
Il Servizio Sicurezza, ovvero il Servizio di Prevenzione e Protezione, è stato riorganizzato dalla Presidenza e dalla
Direzione della Associazione Gaetano Luce Onlus nel 2013.
Si è proceduto alla nuova redazione del Documento di Valutazione dei Rischi, come richiede la normativa vigente
in materia di sicurezza sul lavoro.
Sono stati verificati gli ambienti e le attrezzature, che sono stati ritenuti idonei e conformi alle normative vigenti
in materia di sicurezza.
Nel 2013 ha tenuto corsi di informazione e formazione alla prevenzione e protezione infortuni sul lavoro, per il
personale dipendente a tutti i livelli, in particolare sono stati tenuti due corsi di formazione e informazione alla
prevenzione infortuni ed antincendio per i volontari che operano nella Casa.
La partecipazione è stata molto attiva per l'interesse dimostrato da tutti.
La prevenzione infortuni durante le attività è una priorità sentita.
Le visite periodiche di mantenimento sia per la documentazione sia per gli ambienti di lavoro hanno dato sempre
esiti positivi, soprattutto per la sensibilità della Direzione alle problematiche della sicurezza. Tutte le attrezzature
di sicurezza sono tenute in costante stato di funzionamento e verificate da ditte specializzate, secondo le scadenze di legge.
La sensibilità alla prevenzione infortuni è importante al fine di sviluppare un proficuo programma di mantenimento delle misure di sicurezza per la tutela dei lavoratori e degli ospiti della Casa.
Sono stati tenuti due corsi antincendio a rischio elevato, molto partecipati per interesse con esame finale della
commissione dei Vigili del Fuoco presso campo prove.
In tutti e due i corsi abbiamo avuto degli ottimi risultati, tutti i partecipanti sono stati abilitati con attestato del
Ministero dell'Interno, Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco.
L'abilitazione antincendio a rischio elevato è un obbligo di legge al quale la Direzione della Casa ha risposto prontamente, mettendo a disposizione il locale per le lezioni di teoria.
L'affermazione del medico modenese Bernardo Ramazzini ( anno 1500 ca.), “Prevenire è meglio che curare” a
Casa Luce è applicata alla lettera con convinzione sull'utilità della sicurezza.
LE NOSTRE FESTE DI COMPLEANNO
I Festeggiati di Ottobre (da destra):
Maria, Lucia, Luigi e Geria
Le Festeggiate di Novembre (da destra):
Maria Luisa e Luisa
Una torta per dire il nostro piccolo grazie alla nostra preziosa Volontaria
Anna che da sempre è presente a Casa Luce
La voce di Casa Luce
CONOSCIAMO GLI OSPITI
DI CASA LUCE
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Mauro Pirovano
Le tre gradite Ospiti di questo numero sono Edies, Giuseppina e Maria.
Di Edies, classe 1928 nata a Grattatico di Reggio Emilia, incuriosisce il nome, così
inusuale, “Mia madre diceva che con un nome così, non me lo avrebbero mai
storpiato”, terza di quattro figli, di papà Paolino operaio, a 18 anni lascia il paese,
chiamata a Genova da una sua compagna di scuola che aveva trovato lavoro a
Nervi. Edies viene assunta all’Albergo Tavernetta, dove curava 25 camere, letti e
biancheria, ci tiene a specificarlo. Passavano tanti cantanti di Milano dice.
Quando si dice il destino, una sera il proprietario le chiede di andare a Genova, a
ritirare gli occhiali, ma in corriera, perché il Tram ci metteva troppo, e su quella
corriera scocca il colpo di fulmine con l’autista di linea Vincenzo, che quella sera affiancava un novello, Edies con
un sorriso malizioso, ci dice “abbiamo parlato per tutto il tragitto e dopo me lo sono trovato in piazza sotto l’albergo”, continua: “avevo una bella figura, una bocca di denti, 5 figli e tanti nipoti, grazie alla corriera”, conclude
“qui sto bene e tutti mi abbracciano”.
Del 1920 è Giuseppina nata a Tunisi, dove il nonno si era trasferito da Pantelleria,
padre Santi meccanico nei pozzi d’acqua mamma Caterina emigrata da Trapani,
aveva una fabbrica di pasta alimentare.
Giuseppina frequenta la scuola francese, si diletta al pianoforte, come l’adorata
sorella Eleonora, con cui dividerà la stanza a Casa Luce. Si diploma segretaria
d’azienda, stenografa a 100 all’ora, lavora presso una fabbrica francese di prodotti
alimentari. Nel 1942 sposa Tancredi, che dopo solo tre giorni parte volontario per
l’Italia, viene fatto prigioniero dai francesi, tre anni di campo di concentramento
in Algeria. Nel 1946 “L’Espulsion,, da parte dei francesi, Giuseppina dovrà lasciare
casa, ricordi, tutto. La famiglia è ospitata presso parenti di Reggio Calabria, il
marito per migliorare la precaria condizione, fa concorsi su concorsi, prima in consolato e poi entra in dogana da
Ventimiglia a Genova. Giuseppina impara la lingua italiana seguendo le tre figlie Franca, Caterina e Silvana a
scuola, traduce ancora dal francese per i nipoti un libro d’infanzia.
Paziente e premurosa, ci confessa sottovoce rimane il francese la sua lingua preferita.
E arriviamo a Maria, classe 1922 di S. Benedetto Po, Mantova, carattere forte e volitivo a volte spigoloso ma schietto e simpatico. Sempre allegra, cantavo sempre ci dice, ed è facile da immaginare.
Grande lavoratrice, come ci dice Gianna, sua figlia, a 15 anni con la sorella lavora
nelle risaie, ricorda… l’acqua alle ginocchia, otto ore al giorno, ma non era faticoso, cantavamo. Poi, stufa della bicicletta da uomo, ne voleva una da donna, per
comprarla confeziona e vende cappelli di paglia. Anche lei come tante, arrivata a
Genova chiamata da un’amica, lavora come cuoca presso famiglie della borghesia
genovese. Eccelleva nell’arte culinaria, insuperabile con i cappelletti, faraona, torte varie e la cucina che ha imparato qui. Negli anni 60, col marito gestisce un
banco di frutta e verdura al mercato di Pegli, e anche lì cantava, trasmetteva allegria ai suoi clienti.
L’ALLUVIONE NON CI HA RISPARMIATO…...
La notte tra il nove ed il dieci ottobre scorso, nonostante la sollecitudine della
Dottoressa Elisa Roncallo e della Signora Surgey Arbiza (della Coop Punto Service) che hanno evitato il peggio e alle quali va la nostra gratitudine, l’acqua ha
invaso i fondi della nostra Struttura e la fossa dell’ascensore dove si sono
accumulate oltre quattro tonnellate d’acqua, ma grazie al prezioso aiuto del
nostro zelante Volontario, Signor Nunzio Di Clemente , in poche ore è stata
svuotata e tutto è tornato alla normalità. Restano ancora i segni sulle pareti ma
anche questi presto saranno cancellati.
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La voce di Casa Luce
RICORDI
E
AUGURI DI NATALE
Luisa Piccardo e il Consiglio della Confraternita
E' quasi Natale. Le strade e le vetrine si illuminano ancora prima dell'inizio dell'Avvento!
Da qualche anno, quando l'atmosfera natalizia è nell'aria, io ritorno indietro negli anni (tanti!!!) a quando ero
bambina. Già a novembre con mio padre cominciavo a raccogliere il muschio (u tuviu) che stendevo ad asciugare
in cassette di legno, mentre "l'erba cocca" si raccoglieva gli ultimi giorni.
Papà preparava la base per il presepe. Era grande il nostro presepe. Io prendevo la statuine che l'anno prima avevo
sistemato in un vecchio baule, ricordo di uno zio che navigava.
Le prendevo con cura una ad una. Erano di gesso ed alcune avevano il vestito di stoffa. Le ricordo ancora tutte,
ricordo tutti i personaggi. I vialetti erano fatti con la segatura (anche questa era "fatta in casa" perchè ci si riscaldava con la stufa a legna), la neve con la farina e il laghetto con un pezzo
di specchio rotto.
E finalmente al ritorno dalla Santa Messa di mezzanotte sistemavo Gesù
Bambino nella mangiatoia.
Quanto lavoro! ma quanta gioia quando parenti e amici venivano ad ammirarlo! Ora si compra tutto nei grandi magazzini, ma l'importante è avere
nelle nostre case il ricordo dell'Evento più grande della storia: la nascita
del nostro Salvatore.
Nei miei ricordi c'è anche il profumo del pandolce preparato dalla nonna e
dalla mamma, il suono delle zampogne. Ogni anno passavano gli zampognari, e sostavano suonando davanti alle case, in attesa di qualche offerta.
Tutto ciò mi torna alla mente con un po' di nostalgia. E' un ricordo del
passato per entrare nel presente, per augurare a tutti di poter trascorrere
con gioia il Santo Natale, e sperando che il nuovo anno porti a tutte le famiglie tanta serenità.
Un augurio tutto particolare al caro Don Luigi, nostro Parroco Emerito e al nostro Parroco Don Mimmo, che ci
segue donandoci tanto entusiasmo.
Il Presidente dell’ Associazione Gaetano Luce ONLUS,
Comm. Mario Gigliotti, a nome del Consiglio Direttivo,
formula a Tutti i più fervidi auguri
per un Santo Natale ed un sereno Anno Nuovo.
Grazie all’Amico Mauro Pirovano, nei giorni scorsi sono venuti a trovarci i Liguriani,
famoso gruppo musicale, che con le loro melodie ci hanno allietato e ci hanno fatto
calare appieno nel clima natalizio.
Ringraziamo per le donazioni elargite:
Un ricordo nella preghiera
di suffragio per il nostro
Ospite
Edoardo Stefanopoli
Mons. Luigi Centanaro, Michele De Iulio,
Michela Lo Iacono, Carolina Repetto,
Patrizia Vozzi, Mario Gigliotti, Confraternita del
Santissimo Sacramento di Montesignano e
Santa Maria di Terpi, Stefano Cecchinelli.
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