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(POF)
Anno scolastico 2012-2013
Rif. UNI EN ISO 9001
PIANO
DELL’OFFERTA
FORMATIVA
a.s. 2012-2013
Approvato dal Collegio Docenti delibera n. 2 del 29-11-2012
Adottato dal Consiglio di Istituto con delibera n. 105 del 13/12/2012
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INDICE
1
2
3
IL POF..............................................................................................................................................................................3
SCANSIONE TEMPORALE DEGLI ADEMPIMENTI ..................................................................................................4
AMBITI OPERATIVI E LINEE DI ATTUAZIONE .......................................................................................................6
3.1
ORGANIZZAZIONE ................................................................................................................................................6
3.2
DIDATTICA .............................................................................................................................................................6
3.3
PIANI DI STUDIO....................................................................................................................................................7
4
FINALITA’ .....................................................................................................................................................................12
5
OBIETTIVI GENERALI ................................................................................................................................................12
6
SUDDIVISIONE DEL TRIENNIO ................................................................................................................................14
6.1
AMMINISTRAZIONE, FINANZA E MARKETING............................................................................................14
6.2
AFM: RELAZIONI INTERNAZIONALI PER IL MARKETING.........................................................................14
6.3
AFM: SISTEMI INFORMATIVI AZIENDALI. ....................................................................................................15
7
STRATEGIE ...................................................................................................................................................................16
7.1
STRATEGIE DIDATTICHE ..................................................................................................................................16
7.2
STRATEGIE COMPORTAMENTALI .................................................................................................................16
7.3
STRATEGIE ORGANIZZATIVE .........................................................................................................................16
8
PROGRAMMAZIONE DIDATTICA ............................................................................................................................17
8.1
PROGRAMMAZIONE DI DIPARTIMENTO .......................................................................................................17
8.2
PROGRAMMI ........................................................................................................................................................17
8.3
CONTINUITA’ EDUCATIVA ...............................................................................................................................17
8.4
OBIETTIVI TRASVERSALI ................................................................................................................................17
8.5
VALUTAZIONE DELL’APPRENDIMENTO.......................................................................................................18
8.6
VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO.......................................................................................................19
8.7
VALUTAZIONE INTERMEDIA E DI FINE ANNO SCOLASTICO..................................................................20
8.8
ULTERIORI INFORMAZIONI AI GENITORI .....................................................................................................26
9
METODOLOGIE DI INSEGNAMENTO ......................................................................................................................27
9.1
ATTIVITÀ FINALIZZATE AL RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI......................................................28
10
AUTONOMIA DIDATTICA (capo II, art. 4 del Regolamento) ...............................................................................28
11
DIRITTO ALLO STUDIO E SUCCESSO SCOLASTICO ........................................................................................29
12
AUTONOMIA ORGANIZZATIVA (capo II, art. 5 del Regolamento) .....................................................................33
13
RETI (capo II, art. 7 del Regolamento) .....................................................................................................................35
14
CURRICOLO NELL’AUTONOMIA (capo III, art. 8 del Regolamento)...............................................................37
15
PROGETTO QUALITA’ ............................................................................................................................................38
16
UTILIZZO DELLE RISORSE FINANZIARIE..........................................................................................................39
17
MONITORAGGIO, VERIFICA, AGGIORNAMENTO DEL P.O.F. ........................................................................39
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1
IL POF
Fondamento del Piano dell’Offerta Formativa dell’Istituto sono gli artt. 3, 33 e 34
della Costituzione Italiana.
Il Piano dell’Offerta Formativa (P.O.F.) è il documento fondamentale costitutivo dell’identità culturale e progettuale
dell’Istituto (art.3, comma 1 del Regolamento dell’Autonomia DPR 8 marzo 1999, n. 275)
E’ il documento che rende esplicita la progettazione didattica ed organizzativa adottata dalla scuola nell’ambito della
propria autonomia e che:
•
•
•
•
•
dichiara gli obiettivi educativi e formativi che l’Istituto si propone di concretizzare, nell’assolvimento dei suoi fini
istituzionali, attraverso le risorse e i servizi che fornisce ai propri iscritti;
implica l’assunzione di specifiche responsabilità da parte di tutte le persone partecipi, nella forma di “contratto”,
che vincola sia il personale della scuola, sia gli studenti;
interpreta, con determinazione, la necessità di collegamento tra le finalità istituzionali del corso di studi e le
esigenze del mondo del lavoro;
comporta la scelta di percorsi e metodi efficaci per esprimere il ruolo che l’Istituto, nella complessa struttura della
società in evoluzione, ha scelto di rappresentare;
presenta un discorso culturale capace di essere flessibile di fronte alle esigenze formative dell’istruzione superiore
e del mercato del lavoro.
La sua attuazione avviene attraverso un insieme di attività, mezzi e risorse idonee a garantire un continuo miglioramento
che coinvolge la scuola nella sua totalità, indirizzandola al raggiungimento degli obiettivi prefissi, così come dichiarato nel
documento “Politiche della qualità” dell’Istituto.
Questi aspetti organizzativi dell’attività scolastica sono alla base dell’insegnamento e sono espressione della responsabilità
e della libertà didattica di ogni singolo insegnante.
Il P.O.F. è un documento pubblico che contiene tutti gli elementi del contratto formativo, stipulato fra la scuola e il
territorio, e si realizza nella sua piena trasparenza.
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2
SCANSIONE TEMPORALE DEGLI ADEMPIMENTI
Il Piano dell’Offerta Formativa viene predisposto partendo dall’analisi di alcuni dati, ritenuti fondamentali, e secondo la
successione temporale sotto indicata:
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Relazione del dirigente scolastico al Collegio docenti e al Consiglio di Istituto sulla situazione dell’Istituto relativa
all’anno scolastico precedente
Valutazione della concretizzazione del P.O.F. dell’anno scolastico precedente
Aggiornamento dell’analisi territoriale
Analisi dei bisogni delle persone che si rivolgono alla scuola, sia in qualità di studenti e genitori, sia di docenti e
non docenti
Relazione del dirigente scolastico al Consiglio di Istituto sulla situazione dell’Istituto relativa all’anno scolastico in
corso
Delibera del Consiglio di Istituto sulle linee di indirizzo generale del P.O.F.
Raccolta delle proposte per la progettazione dei percorsi di studio e di quelli integrativi per l’anno scolastico
Elaborazione della traccia del P.O.F.
Confronto con gli OO.CC.
Decisione del Collegio Docenti su P.O.F., piano delle attività, Funzioni Strumentali, individuazione dei docenti
destinatari degli incarichi. Provvedimenti di assegnazione degli incarichi da parte del Dirigente Scolastico.
Decisione del Consiglio di Istituto sull’adozione del P.O.F.
Decisione del Consiglio di Istituto di approvazione del programma annuale.
Osservazione costante durante l’anno scolastico e revisione del programma annuale.
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OBIETTIVI
ISTITUZIONALI
MIUR
Verifica attività POF anno precedente
Input territorio
Analisi bisogni utenza
POLITICA PER LA QUALITÀ
DELL’ORGANIZZAZIONE SCOLASTICA
Primo livello di
progettazione e sviluppo
POF sezione istituzionale
(obiettivi)
POF sezione operativa
Programmazione Annuale
(strategie per il raggiungimento degli obiettivi)
Secondo livello di
progettazione e sviluppo
Terzo livello di
progettazione e sviluppo
Quarto livello di
progettazione e sviluppo
1.
2.
3.
programmazione disciplinare M103
programmazione consigli di classe M104
programmazione individuale M107
1.
2.
3.
4.
5.
6.
progetti M060
sintesi progetti M061b
attività VVII M110
sintesi attività VVII M063
attività ADI M064
sintesi attività ADI M065
CURRICULARE
DOCUMENTI
SIGNIFICATIVI
progetti finanziati
EXTRACURRICULARE
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3
AMBITI OPERATIVI E LINEE DI ATTUAZIONE
Il piano della progettazione si articola in due rami:
ORGANIZZAZIONE
DIDATTICA
3.1
ORGANIZZAZIONE
Comprende tutti gli aspetti di carattere organizzativo, per i quali si rimanda ai relativi allegati:
Carta dei Servizi
(allegato 1.)
Regolamento di Istituto
(allegato 2.)
3.2
DIDATTICA
Compito istituzionale della scuola è fornire il servizio di istruzione superiore per gli indirizzi previsti dal Piano Provinciale.
Dall'anno scolastico 2010/2011, a seguito della riforma degli ordinamenti, l’Istituto assume la denominazione di ISTITUTO
TECNICO ECONOMICO che prevede un biennio unico e nel triennio tre articolazioni:
•
AMMINISTRAZIONE FINANZA E MARKETING: corso base
•
AMMINISTRAZIONE FINANZA E MARKETING: Sistemi informativi aziendali (indirizzo informatico)
•
AMMINISTRAZIONE FINANZA E MARKETING: Relazioni internazionali per il marketing (indirizzo
linguistico)
Proseguono i vecchi ordinamenti per le classi
quarte e quinte IGEA
quarte e quinte MERCURIO
quarta e quinta ERICA
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(POF)
Anno scolastico 2012-2013
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3.3
PIANI DI STUDIO
AMMINISTRAZIONE FINANZA E MARKETING
Articolazione base - Orario settimanale
1° BIENNIO
2° BIENNIO*
1^
2^
3^
4^
5°
5^
Lingua e letteratura italiana
Storia, Cittadinanza e Costituzione
Lingua inglese
Matematica
Diritto ed economia
Scienze integrate ( Sc. della Terra e Biologia)
Scienze integrate (Fisica)
Scienze integrate (Chimica)
Geografia
Informatica
Seconda lingua comunitaria
Economia aziendale
Diritto
Economia politica
Scienze motorie e sportive
Religione Cattolica o attività alternative
4
2
3
4
2
2
2
4
2
3
4
2
2
4
2
3
3
4
2
3
3
4
2
3
3
2
3
7
3
2
2
1
3
8
3
3
2
1
TOTALE ORE SETTIMANALI
32
32
DI SC IP L I N E
3
2
3
2
2
3
2
3
2
2
1
2
1
2
3
6
3
3
2
1
32
32
32
*Secondo biennio e quinto anno costituiscono un percorso formativo unitario
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(POF)
Anno scolastico 2012-2013
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AMMINISTRAZIONE FINANZA E MARKETING
Articolazione “RELAZIONI INTERNAZIONALI PER IL MARKETING” Orario settimanale
1° BIENNIO
2° BIENNIO*
1^
2^
3^
4^
5°
5^
Lingua e letteratura italiana
Storia, Cittadinanza e Costituzione
Lingua inglese
Seconda lingua comunitaria
Terza lingua straniera
Matematica
Informatica
Diritto ed economia
Scienzintegrate (Sc.dellaTerra e Biologia)
Scienze integrate (Fisica)
Scienze integrate (Chimica)
Geografia
Economia aziendale
Economia aziendale e geo-politica
Diritto
Relazioni internazionali
Tecnologie della comunicazione
Scienze motorie e sportive
Religione Cattolica o attività alternative
4
2
3
3
4
2
3
3
4
2
2
2
2
4
2
2
2
4
2
3
3
3
3
4
2
3
3
3
3
4
2
3
3
3
3
2
1
5
2
2
2
2
1
6
2
3
2
1
5
2
2
2
2
1
2
1
TOTALE ORE SETTIMANALI
32
32
32
32
32
DI SC IP L I N E
3
2
2
3
2
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Anno scolastico 2012-2013
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AMMINISTRAZIONE FINANZA E MARKETING
Articolazione “SISTEMI INFORMATIVI AZIENDALI” – Orario settimanale
1° BIENNIO
2° BIENNIO*
1^
2^
3^
4^
5°
5^
Lingua e letteratura italiana
Storia, Cittadinanza e Costituzione
Lingua inglese
Seconda lingua comunitaria
Matematica
Diritto ed economia
Scienze integrate (Sc. della Terra e Biologia)
Scienze integrate (Fisica)
Scienze integrate (Chimica)
Geografia
Informatica
Economia aziendale
Diritto
Economia politica
Scienze motorie e sportive
Religione Cattolica o attività alternative
4
2
3
3
4
2
2
2
4
2
3
3
4
2
2
4
2
3
3
3
4
2
3
4
2
3
3
3
5
7
3
2
2
1
5
7
2
3
2
1
TOTALE ORE SETTIMANALI
32
32
DI SC IP L I N E
3
2
2
2
3
2
2
2
1
2
1
4
4
3
3
2
1
32
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Proseguono i corsi dei precedenti ordinamenti nelle classi quarte e quinte fino ad esaurimento degli stessi.
Orario settimanale
IGEA
MERCURIO
materie
materie
4^
1
3
5^
1
3
2
2
Prima lingua
straniera
Seconda lingua
straniera
Matematica
3
3
4^
Religione
1
Lingua e lettere 3
italiane
Storia e
2
Educ. civica
Inglese
3
3
3
Matematica
4(1)*
3
5
8(2)*
9(2)*
Scienza della materia
Scienza della natura
-
-
5(2)*
6
6(3)*
7
Diritto
-
-
5
-
Diritto/
Economia 5
politica
Diritto/ Scienza
Finanze
Economia aziendale
8
-
Economia
aziendale
Informatica
Laboratorio
informatico
Diritto/
Econ. politica
Diritto/
Scienza Finanze
Educazione fisica
-
5
2
2
Religione
Lingua e
lettere italiane
Storia e Educ. civica
Geografia
economica
Trattamento testi
Educazione fisica
6
9
2
3
2
2
*
ore
laboratorio
5^
1
3
2
3
5(2)*
di
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Anno scolastico 2012-2013
Rif. UNI EN ISO 9001
ERICA
Orario settimanale
LLT
materie
Religione
Lingua e lettere
italiane
Storia e Educ.
civica
Prima lingua
straniera
Seconda
lingua
straniera
Terza lingua
straniera
Matematica
Scienza della
materia
Scienza della
natura
Diritto/economia
Diritto/Econ.
Aziendale
Geografia econ. e
antropica
Storia dell’Arte
Trattamento testi
Educazione fisica
Orario settimanale
(sperimentazione del corso ERICA)
materie
4^
1
4
5^
1
4
Religione
Lingua e lettere italiane
4^
1
4
5^
1
4
2
2
Storia e Educ. civica
2
2
4(1
4(1)
Prima lingua straniera
4(1
5(1)
4(1)
4(1)
4(1)
5(1)
4(1)
4(1)
Seconda lingua
straniera
Terza lingua straniera
3(1)
4(1)
3
-
3
-
Matematica
Scienza della materia
3
-
3
-
-
-
Scienza della natura
-
-
5
6
Ed. Giuridica-economica
Diritto/Econ. Aziendale
5
6
2
2
2
2
2
2
2
2
Geografia econ.
e antropica
Storia dell’Arte
Trattamento testi
Educazione fisica
2
2
2
2
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4
FINALITA’
L’Istituto si prefigge la finalità educativa della formazione di un cittadino autonomo, educato ai diritti e ai doveri,
consapevole di essere inserito in una collettività, provvisto di competenze specifiche, ma con una formazione flessibile,
che gli consenta di inserirsi nel mondo del lavoro o di proseguire gli studi in ambito post-diploma o universitario.
Per il raggiungimento di tale scopo, che può essere sintetizzato nel concetto del fornire un elevato livello di istruzione,
l’Istituto opera per superare la divisione tra finalità professionalizzanti e finalità culturali, nella consapevolezza che una
moderna professionalità non può prescindere da una solida formazione culturale, la quale, per contro, non può ignorare gli
aspetti fondamentali dell’organizzazione del lavoro.
Al conseguimento di tali finalità sono necessari:
♦ lo studio approfondito ed articolato delle discipline formative in ambito umanistico, scientifico e tecnico;
♦ il collegamento saldo con il territorio, le imprese e le associazioni, che consente di avviare significative esperienze di
scuola-lavoro;
♦ l’apertura allo spirito europeo, consolidato attraverso la concretizzazione di progetti comuni e scambi culturali con
studenti di altri Paesi europei;
♦ l’innovazione tecnologica;
♦ la promozione dello spirito di iniziativa imprenditoriale degli studenti.
Sono stati, pertanto, individuati alcuni obiettivi prioritari, attinenti sia alla sfera educativa, sia a quella cognitiva, che
possono essere raggruppati in categorie:
essere
pensare
volere
sapere
fare
Sono stati definiti anche i piani formativi, attraverso cui cercare di raggiungere la realizzazione degli obiettivi, lasciando ai
Dipartimenti disciplinari la possibilità di fare scelte metodologico-didattiche nell’ambito della disciplina, mantenendo la
coerenza con le finalità e gli obiettivi definiti dal P.O.F.
5
OBIETTIVI GENERALI
ESSERE
E’ un obiettivo trasversale che può essere sintetizzato nel concetto del favorire la ricerca e la maturazione di
un’equilibrata identità personale dello studente, come presupposto per la formazione di un cittadino libero,
responsabile, tollerante e capace di scelte consapevoli.
In questa prospettiva si lavora, pertanto, per:
♦ sviluppare le capacità di confronto e di dialogo, valorizzando la propria e l’altrui personalità;
♦ rispettare le norme della convivenza civile;
♦ rispettare gli ambienti e le cose;
♦ assumere le responsabilità connesse alle proprie scelte.
PENSARE
In questa categoria, rientrano tutti quegli aspetti intellettuali, critici, creativi e progettuali che sono il fondamento del poter
esercitare da protagonisti una funzione attiva nella società e nel mondo del lavoro. Pertanto, l’obiettivo individuato è quello
di:
♦ imparare progressivamente a valutare e fare delle scelte, superando atteggiamenti acritici e passivi.
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VOLERE
Si lavora per stimolare e rafforzare la motivazione culturale dello studente, tentando di far emergere interessi autonomi ed
inclinazioni personali, al fine di contrastare efficacemente l’abbandono degli studi, e per orientare ciascuno verso una
morale che poggi sull’integrazione sociale indirizzata al progresso personale, nel rispetto del vantaggio collettivo.
SAPERE
Gli obiettivi prioritari individuati si differenziano per biennio e triennio e possono essere esplicitati in:
biennio
♦ individuare le parti basilari di ogni comunicazione
♦ esprimersi in modo chiaro e corretto, imparando progressivamente il linguaggio specifico delle varie discipline
♦ comprendere le relazioni e le connessioni esistenti fra le varie discipline
triennio
♦ esprimersi correttamente e in modo adeguato in varie forme e circostanze
♦ documentare adeguatamente il lavoro svolto
♦ consolidare le capacità logiche ed operative, in modo da poter affrontare gli studi universitari e post-diploma con una
preparazione di base appropriata o inserirsi nel mondo del lavoro con opportuna preparazione
♦ sviluppare capacità di proposta ed iniziativa in ambito scolastico e nella realtà esterna.
FARE
Gli obiettivi si differenziano secondo gli indirizzi attivati, in quanto esprimono le cognizioni specifiche di tipo
professionale.
La certificazione delle competenze di base
Il nuovo obbligo di istruzione entrato in vigore il 1 settembre 2007 in base alla legge del 26 dicembre 2006 prevede che
l’istruzione obbligatoria sia impartita per almeno 10 anni.
L’assolvimento dell’obbligo di istruzione è sancito dal Certificato delle Competenze di Base che ogni scuola secondaria
superiore di secondo grado deve compilare per ciascuno studente al termine della seconda classe.
Il Certificato delle Competenze di Base, predisposto dal Ministero dell’Istruzione in base alle Raccomandazioni del
Parlamento Europeo, ha lo scopo di garantire l’equivalenza formativa di tutti i percorsi nel rispetto dell’identità delle
singole scuole. La valutazione di competenze organizzate in assi culturali - e la valutazione non è espressa in voti,
bensì in livelli di competenza non raggiunta, competenza a livello base, medio ed avanzato.
Durante lo scrutinio fine anno, contestualmente alla compilazione delle pagelle, viene compilato il Certificato delle
Competenze di Base. Per ciascuna competenza, i docenti delle discipline individuate, sulla base delle valutazioni
acquisite durante l’anno scolastico, propongono al consiglio di classe il livello di raggiungimento.
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Rif. UNI EN ISO 9001
6
SUDDIVISIONE DEL TRIENNIO
Dopo un biennio unico, il corso “amministrazione finanza e marketing” nel triennio si articola in:
6.1
AMMINISTRAZIONE, FINANZA E MARKETING
L’indirizzo Amministrazione, finanza, marketing è il rinnovamento del corso IGEA, con un adeguamento
alle mutate realtà professionali degli ultimi anni.
Questo indirizzo forma diplomati esperti di gestione aziendale e amministrativa, dotati di precise
competenze nei campi economico, commerciale, giuridico, fiscale, contabile-finanziario e organizzativo.
Queste sue competenze e conoscenze consentono di inserire gli studenti in un ampia gamma di realtà
professionali.
Il diplomato di questo indirizzo associa le sue competenze professionali con una buona cultura generale, che
gli consente di intervenire con atteggiamenti di flessibilità e apertura mentale
rispetto ai processi di
cambiamento dei contesti professionali in cui opera.
Le competenze specifiche del diplomato di questo indirizzo sono integrate da conoscenze e abilità
linguistiche, informatiche e multimediali, necessarie per intervenire nel sistema informativo e comunicativo
di un’azienda e sostenere i processi di innovazione.
Nei cinque anni, le materie di studio si distinguono in discipline di cultura di base (italiano, storia,
matematica, due lingue straniere, scienze integrate) e discipline caratterizzanti l’indirizzo (diritto, economia
politica, economia aziendale, geografia, informatica).
6.2
AFM: RELAZIONI INTERNAZIONALI PER IL MARKETING
Nell’ambito del rinnovato indirizzo Amministrazione, finanza e marketing, l’articolazione “Relazioni internazionali per
il marketing” mira a creare delle figure specializzate nella comunicazione aziendale e nei rapporti internazionali, con
riferimento a diversi contesti lavorativi e a diverse realtà geo-politiche, utilizzando appropriati strumenti tecnologici.
Questa figura è caratterizzata da:
una buona conoscenza di tre lingue straniere che gli consentono di allargare le sue competenze
alla gestione dei rapporti internazionali
buone conoscenze dei mercati internazionali e delle relazioni geo-politiche ed
economiche che li caratterizzano (grazie a materie come Economia aziendale e
geo-politica e Relazioni internazionali)
salde competenze nell’ambito delle strategie e tecniche di comunicazione aziendale e di
marketing
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PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
(POF)
Anno scolastico 2012-2013
Rif. UNI EN ISO 9001
6.3
AFM: SISTEMI INFORMATIVI AZIENDALI.
Nell’ambito del rinnovato indirizzo Amministrazione, finanza e marketing, l’articolazione “Sistemi informativi aziendali”
mira a creare delle figure specializzate nella gestione dei sistemi informatici dell’impresa e di altri contesti lavorativi: un
quadro professionale in grado di scegliere, adattare e gestire con piena padronanza i software applicativi, contribuendo
all’efficienza dell’azienda e all’organizzazione delle sue reti e della sua sicurezza informatica.
Questa figura è caratterizzata da:
un’ottima conoscenza dell’informatica (corposo monte-ore di informatica, in specie nel triennio)
buona padronanza del software e delle reti di comunicazione informatiche, con particolare
riferimento al mondo dell’azienda
salde competenze nell’ambito della gestione e dell’organizzazione aziendale, con una buona
preparazione in ambio giuridico ed economico
Sempre nel triennio proseguono i seguenti corsi:
IGEA (Indirizzo Giuridico Economico Aziendale)
Presente nelle attuali, 4^, 5^.
Il corso IGEA mira al raggiungimento dei seguenti scopi:
utilizzare metodi e tecniche tipici della gestione aziendale, sapendo utilizzare correttamente i sistemi
informatici
conoscere e saper padroneggiare le norme che regolano la vita sociale, economica e dell’impresa
analizzare problemi logico-formali e risolvere casi e situazioni aziendali
conoscere e analizzare sistemi e soggetti economici, nonché le loro connotazioni territoriali, sia locali, sia
mondiali
MERCURIO (indirizzo informatico-aziendale)
Presente nelle attuali 4^, 5^.
Il corso MERCURIO mira al raggiungimento dei seguenti scopi:
utilizzare metodi e tecniche tipici della gestione aziendale, facendo anche uso di strumenti e
sistemi informatici
conoscere le norme che regolano la vita sociale, economica e dell’impresa
analizzare problemi logico-formali e risolvere casi e situazioni aziendali
intervenire nei sistemi informativi interni ed esterni all’azienda, utilizzando le moderne
tecnologie di comunicazione, e contribuire alla realizzazione di nuove procedure
ERICA (Educazione alla Relazione Interculturale nella Comunicazione Aziendale)
Presente nelle attuali 4^, 5^.
Il corso ERICA mira al raggiungimento dei seguenti scopi:
acquisire una mentalità aperta al contesto internazionale e saper comprendere sistemi di valori diversi secondo
un punto di vista interculturale
avere solide competenze linguistico - comunicative, oltre che in Italiano, in tre lingue comunitarie, e saperle
utilizzare, in particolare, nell’ ambito economico
conoscere le problematiche dell’impresa e saper utilizzare le principali tecniche di gestione
aziendale
saper elaborate testi, raccogliere e organizzare dati, anche ricorrendo agli strumenti informatici
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7
STRATEGIE
Al raggiungimento degli obiettivi concorrono, in misura differente ma sempre in interazione fra loro, le azioni compiute sia
dagli insegnanti, sia dagli studenti. Tali azioni si intersecano tramite piani di lavoro condivisi.
7.1
STRATEGIE DIDATTICHE
Alla base del raggiungimento di qualsiasi obiettivo, vi è lo studio delle discipline curricolari da parte di ciascuno studente.
All’insegnante è affidato il compito di organizzare, con piena libertà metodologico-didattica, ma in coerenza con il
progetto educativo-didattico del Consiglio di classe, il programma della propria materia in funzione degli obiettivi
formativi e di quelli disciplinari, definiti dal Dipartimento (gruppo disciplinare omogeneo), promuovendo il
raggiungimento degli obiettivi cognitivi.
Per gli studenti che evidenziano difficoltà, il raggiungimento degli obiettivi si attua anche attraverso iniziative volte al
recupero del debito scolastico di fine anno o al sostegno in corso di anno scolastico, anche tramite attività di
Cooperative Learning.
Quando si parla di Cooperative Learning ci si riferisce, prima ancora che a uno specifico metodo di
insegnamento/apprendimento, a un movimento educativo che, pur partendo da prospettive teoriche diverse, applica
particolari tecniche di cooperazione nell'apprendimento in classe.
Tutte le esperienze dimostrano che il rendimento scolastico degli studenti può migliorare, quando si attivano i gruppi di
apprendimento cooperativo. Allo stesso modo gli insegnanti possono aiutare gli studenti a sviluppare la capacità di risolvere
i problemi e le capacità sociali di cui avranno bisogno per lavorare con gli altri in aree, quali le comunicazioni, la
leadership, i processi decisionali.
Alcuni docenti dell’Istituto hanno seguito corsi specifici di insegnamento tramite CL.
7.2
STRATEGIE COMPORTAMENTALI
Le strategie comportamentali mirano:
7.3
all’acquisizione, da parte degli studenti, di criteri di comportamento improntati al rispetto di sé e degli altri e
al rispetto dell’ambiente, delle regole di una corretta convivenza, alla diffusione di un clima di reciproca
collaborazione
a far crescere negli studenti quella giusta stima di sé che è fondamentale in un equilibrato processo di crescita
e di maturazione
ad affermare la diffusione di una cultura improntata ai valori della legalità e della democrazia
STRATEGIE ORGANIZZATIVE
Le strategie organizzative
sono finalizzate ad indurre gli studenti ad un quotidiano impegno di rielaborazione
personale del lavoro scolastico, inteso come mezzo per la costruzione di un progetto di vita.
Il Collegio docenti ritiene fondamentale, a questo scopo, la collaborazione fra tutte le componenti operanti nella scuola che
si esplicita attraverso:
il comportamento dei docenti coerente con gli obiettivi che intendono perseguire
la collaborazione fra docenti all’interno dei singoli Consigli di Classe
la collaborazione fra docenti e studenti, nel rispetto dei reciproci ruoli
la razionalizzazione dei carichi di lavoro, sia a casa che a scuola
l’esplicitazione, chiara e motivata, dei percorsi formativi, dei relativi momenti di verifica, delle valutazioni
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Il Collegio docenti sottolinea come il perseguimento degli obiettivi enunciati e le strategie, utilizzabili per il loro
conseguimento, avviene non soltanto attraverso lo sviluppo dei programmi scolastici, ma anche con l’attuazione di attività
integrative opzionali pomeridiane ed attraverso l’uso produttivo delle assemblee studentesche di classe e di Istituto.
8
PROGRAMMAZIONE DIDATTICA
Per programmazione si intende l’elaborazione di un progetto che, in un’ottica di formazione globale, espliciti con chiarezza,
precisione e consapevolezza le varie fasi del processo educativo e didattico, tenendo conto delle effettive condizioni sociali,
culturali e ambientali in cui si opera.
8.1
PROGRAMMAZIONE DI DIPARTIMENTO
La programmazione delle singole discipline viene definita, per classi parallele, a livello di dipartimento, entro il mese di
settembre di ciascun anno scolastico, e prevede:
• l’analisi della situazione globale di partenza
• la definizione degli obiettivi disciplinari
• la selezione dei contenuti
• la definizione delle metodologie e delle strategie
• la definizione delle procedure di verifica
• la definizione dei parametri valutativi
Riguardo questi ultimi due aspetti, i dipartimenti si confrontano in particolar modo sulla valutazione periodica degli
apprendimenti nelle diverse classi, ed elaborano proposte per la valutazione intermedia e finale da sottoporre all’attenzione
del Collegio dei Docenti che delibera in merito.
Ogni dipartimento propone inoltre attività integrative di ampliamento dell’offerta formativa, inerenti i contenuti disciplinari
(visite, viaggi di istruzione, conferenze, attività di approfondimento, certificazioni europee linguistiche e della Patente del
computer) che hanno la finalità di ampliare gli aspetti culturali e professionali.
8.2
PROGRAMMI
I contenuti fondamentali di ciascuna disciplina sono comuni e vincolanti per tutti i docenti della medesima disciplina.
Questo significa che l’Istituto offre a tutti gli studenti, indipendentemente dalla sezione frequentata, insegnamenti
omogenei, fatta salva la libertà di ogni singolo docente di adattare lo svolgimento dell’attività disciplinare, definita in sede
di dipartimento, in ragione degli stili di
apprendimento delle proprie classi.
Il percorso di lavoro definito viene presentato agli studenti ed ai genitori all’inizio dell’anno scolastico, in sede di Consiglio
di classe.
8.3
CONTINUITA’ EDUCATIVA
La continuità educativa orizzontale (tra le discipline dello stesso anno) e la continuità educativa verticale (tra i diversi anni
di corso e, in particolare fra biennio e triennio) è perseguita attraverso il coordinamento disciplinare e interdisciplinare e
l’attenzione costante agli obiettivi trasversali educativi e didattici.
8.4
OBIETTIVI TRASVERSALI
acquisire un metodo di studio
acquisire capacità di socializzazione e collaborazione
partecipare in modo attivo e propositivo alla vita della scuola
maturare un’opportuna scelta al termine del biennio, nell’individuare l’indirizzo più opportuno
maturare un’opportuna scelta post-diploma
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8.5
VALUTAZIONE DELL’APPRENDIMENTO
La valutazione è parte integrante della programmazione, sia in quanto controllo degli apprendimenti, sia in quanto
verifica dell’efficacia dell’intervento didattico, al fine di consentire un costante adeguamento della programmazione
didattica e prevedere gli opportuni interventi di sostegno e recupero.
La valutazione utilizza criteri e modalità generali, definiti dal Collegio dei docenti, in relazione alle tipologie della
valutazione che sono individuate in :
- valutazione diagnostica
accertamento, da parte del docente, delle conoscenze e delle abilità possedute dagli studenti che si ritengono indispensabili
per affrontare un nuovo argomento;
- valutazione formativa
accertamento, durante lo svolgimento del lavoro didattico, del modo in cui procede l’apprendimento. Le finalità di questo
tipo di valutazione sono di permettere allo studente di autovalutarsi, senza drammatizzare l’errore, e di consentire
all’insegnate di adeguare la propria azione alle necessità degli studenti, attivando eventuali strategie di recupero;
- valutazione sommativa
accertamento delle conoscenze possedute dagli studenti e della loro capacità di utilizzarle, al termine di una parte
significativa del lavoro svolto.
Gli accertamenti delle conoscenze indicati sono effettuati attraverso prove di verifica specifiche e diversificate, a seconda
delle finalità che si prefiggono di raggiungere, e per ciascuna delle quali i docenti sono tenuti a specificare i criteri di
valutazione.
Per ciascuno degli obiettivi cognitivi comuni alle varie discipline sono individuati, in ogni dipartimento, i livelli
tassonomici, con la specificazione delle prestazioni corrispondenti e la misura della prestazione (voto) per la quale si
adotta la scala decimale da 1 a 10.
Per la specificazione, si rimanda alla programmazione annuale di dipartimento.
Le valutazioni delle prove di verifica scritte ed orali vengono riportate sul libretto di corrispondenza a cura del docente e
devono essere firmate, per presa visione, dai genitori.
Tale procedura costituisce informativa sul profitto dello studente.
Le prove INVALSI
A partire dall’anno scolastico 2010-2011 l’ITC Sraffa, così come tutte le altre Scuole Secondarie Superiori di Secondo
Grado italiane, partecipa alle prove INVALSI.
Le prove sono preparate da INVALSI (Istituto Nazionale per la Valutazione del Sistema Educativo di Istruzione e
Formazione), ente di ricerca che opera nell’ambito del Ministero della Pubblica Istruzione, le cui principali finalità sono:
operare verifiche sulle conoscenze e sulle abilità degli studenti;
predisporre le prove scritte per gli esami di Stato;
preparare le prove nazionali sui traguardi di apprendimento dei vari gradi scolastici.
Tali prove sono obblligatorie in base agli artt. 3, L. 28 marzo 2003, n°53 e 3, D.Lgs. 19 novembre 2004, n° 286 e si
inseriscono nel più ampio contesto internazionale della valutazione degli apprendimenti.
Le prove intendono rilevare le competenze degli studenti del secondo anno nei due ambiti disciplinari che maggiormente
sono ritenuti strategici anche per i successivi gradi dell’istruzione: italiano e matematica.
Grazie ad un questionario anonimo sarà anche possibile rilevare il “valore aggiunto” fornito dalla scuola in termini di
accrescimento dei saperi di ciascuno studente.
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8.6
VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO
La valutazione del comportamento (voto di condotta) prende in esame i seguenti parametri
(Statuto delle studentesse e degli studenti art. 3, commi 2, 3, 4, 5, 6 e Regolamento di disciplina):
•
•
•
•
•
voto
10
9
8
7
6
5
partecipazione attiva e costruttiva al dialogo educativo;
correttezza di comportamento verso tutte le componenti della scuola;
utilizzo corretto delle strutture, degli arredi, delle attrezzature scolastiche;
esistenza di provvedimenti disciplinari;
frequenza, assenze (non determinate da oggettivi e documentati motivi di salute), ritardi e uscite anticipate
strategiche.
- comportamento esemplare
- presenza costante
- attenzione e ottima partecipazione alle lezioni
- ottima collaborazione con i docenti e con i compagni
- contributo importante alla coesione della classe
- significativi impegni extrascolastici spesi a favore della vita scolastica
Dovrà essere individuata la presenza della maggior parte degli indicatori
- comportamento corretto
- presenza costante
- attenzione e buona partecipazione alle lezioni
- collaborazione con gli insegnanti e con i compagni
- contributo importante alla coesione della classe
Dovrà essere individuata la presenza della maggior parte degli indicatori
- comportamento corretto
- presenza costante
- attenzione e buona partecipazione alle lezioni
Dovrà essere individuata la presenza della maggior parte degli indicatori
- più di tre ritardi nel trimestre o più di quattro nel pentamestre (esclusi i ritardi per motivi di salute o di
famiglia documentati con certificazione)
- assenze saltuarie
- impegno scolastico incostante
- episodi sporadici e lievi di indisciplina
- ritardi nella consegna di compiti e giustificazioni
- note disciplinari
- provvedimenti disciplinari del Consiglio di Classe (da 1 a 4 gg di sospensione)
Dovranno essere individuati alcuni degli indicatori o anche uno solo ma di particolare gravità
- comportamento indisciplinato
- più di cinque ritardi nel trimestre o sei nel pentamestre (esclusi i ritardi per motivi di salute o di famiglia
documentati con certificazione)
- linguaggio scurrile
- scarso impegno scolastico
- note disciplinari
- assenze numerose
- ritardi frequenti
- provvedimenti disciplinari del Consiglio di Classe (da 5 a 15 gg di sospensione)
Dovranno essere individuati alcuni degli indicatori o anche uno solo ma di particolare gravità
- Atteggiamento provocatorio e atti gravi nei confronti di compagni e insegnanti, personale e strutture
scolastiche che comportino provvedimenti disciplinari del Consiglio di Istituto (oltre 15 gg di sospensione)
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8.7
VALUTAZIONE INTERMEDIA E DI FINE ANNO SCOLASTICO
Il Collegio docenti stabilisce i criteri per la valutazione degli alunni, alla quale conseguono:
• l’ammissione alla classe successiva;
• la non ammissione alla classe successiva;
• la sospensione del giudizio e il rinvio a settembre.
I criteri assunti per la valutazione vengono comunicati agli studenti ed alle famiglie con specifica comunicazione del dirigente
scolastico.
Procedura per la valutazione
1.
Le proposte di voto dovranno scaturire da un congruo numero di prove di diverse tipologie corrette e classificate
secondo le seguenti tabelle:
NUMERO DI PROVE PER CIASCUNA DISCIPLINA
MATERIE
PRIMO PERIODO
SECONDO
PERIODO
TIPOLOGIA
VOTO
*
CLASSI
Lettere biennio
4 prove
almeno 5
unico
Storia biennio
almeno 2 prove più 1 di rec.
almeno 3 prove
Italiano triennio
Storia triennio
Italiano triennio
Storia triennio
Storia dell’arte
matematica
Geografia-scienze
4 prove
2 prove
almeno 4 prove
almeno 2 prove
almeno 5
almeno 3
almeno 5 prove
3 prove
scritte – orali. strutturate e semistrutturate
scritte – orali. strutturate e semistrutturate
scritte-orali
scritte-orali
scritte-orali
scritte-orali
prime
seconde
prime
seconde
terze
terze
quarte/quinte
quarte/quinte
minimo 4 prove
minimo 2 prove
minimo 5 prove
minimo 3 prove
Informatica
2 prove
SIA 4 prove
2 prove o tre al bisogno
Discipline
giur/economiche
Scienze motorie
Religione
Inglese
Francese
Tedesco
Ec. Aziendale
2-3 prove
3 prove
3 prove
3 prove
3 prove
almeno 3
3 prove
SIA 5 prove
4 prove di cui una
finalizzata al recupero
Tre prove
4 prove
5 prove
5 prove
5 prove
almeno 4
Ec. Aziendale
almeno 4
almeno 5
Ec. Aziendale
almeno 3
almeno 2
2
almeno 4
almeno 2
2
AA
•
unico
unico
unico
unico
unico
test-prove scritte e orali
Test orale scritto relazioni
esercitazioni
pratiche- scritte-orali
unico
unico
orale- scritta- semi-strutturata
strutturata
pratiche e teoriche (scritte e orali)
orali
orali-scritte
orali-scritte
orali-scritte
scritte eccezionalmente orali
unico
scritte- orali
pratico per SIA
scritte - orali pratiche nel
Mercurio
scritte
orali
unico
unico
unico
unico
unico
unico
unico
unico
prime
seconde
terze
unico
quarte-quinte
unico
voto unico in tutte le discipline tranne in italiano, informatica, lingue, ec. aziendale nella classi quarte e quinte e
matematica nell’indirizzo Mercurio solo nel primo periodo.
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GRIGLIA DI VALUTAZIONE DISCIPLINARE
Live
lli
3
CONOSCENZE
COMPETENZE
ABILITA’
- Gravi carenze di base.
- Estrema difficoltà a riconoscere gli elementi
fondamentali ed elementari degli argomenti
trattati.
- Difficoltà a memorizzare e a riconoscere
concetti
specifici.
- Difficoltà di assimilazione
dei metodi operativi impartiti.
4
- I contenuti specifici delle
discipline non sono stati recepiti.
- Lacune nella preparazione di
base.
- Difficoltà ad utilizzare
concetti e linguaggi specifici.
- Esposizione imprecisa e
confusa.
5
- Conoscenze parziali e/o
frammentarie dei contenuti
- Comprensione confusa dei
concetti
- Anche se guidato l’alunno
ha difficoltà ad esprimere i
concetti e ad evidenziare
quelli più importanti.
- Uso impreciso dei linguaggi nella loro
specificità.
- Modesta la componente
ideativa.
- Lavori e verifiche parziali e
comunque non sufficienti ad
esprimere un giudizio sull’iter
formativo.
- Difficoltà nell’esecuzione di
operazioni elementari.
- Difficoltà ad eseguire semplici
procedimenti logici, a classificare
ed ordinare con criterio.
- Difficoltà ad applicare le
informazioni.
- Metodo, uso degli strumenti e
delle tecniche inadeguati.
- Anche se guidato non riesce ad
applicare i concetti teorici a
situazioni pratiche.
-metodo di lavoro poco personale e
pertanto poco efficace.
- Applicazione parziale ed imprecisa
delle informazioni.
6
- Complessiva conoscenza dei
contenuti ed informazioni.
7
- Conoscenza
puntuale dei
contenuti ed
assimilazione dei
concetti
- Esposizione abbastanza
corretta ed uso accettabile
della terminologia specifica.
- Se guidato l’alunno riesce
ad esprimere i concetti e ad evidenziare i più
importanti.
- Capacità adeguate di
comprensione e di lettura
degli elementi di studio.
- Adesione alla traccia e
corretta l’analisi.
- Esposizione chiara con
corretta utilizzazione del
linguaggio specifico.
8
- Conoscenza completa ed
organizzata dei contenuti.
9
- Conoscenza approfondita ed
organica dei contenuti anche in modo
interdisciplinare
10
- Conoscenza
completa, approfondita,
organica ed interdisciplinare
degli argomenti con utilizzo di strategie
personalizzate.
- Sa riconoscere problematiche chiave degli
argomenti proposti.
- Vi è padronanza di mezzi
espressivi ed una efficace
componente ideativa.
- L’esposizione è sicura con uso appropriato
del
linguaggio specifico.
- Capacità di rielaborazione
che valorizza l’acquisizione
dei contenuti in situazioni
diverse.
- Stile espositivo personale e sicuro con
utilizzo
appropriato del linguaggio
specifico.
- Sufficienti capacità di analisi,
confronto e sintesi anche se non
autonome.
- Utilizza ed applica le tecniche
operative in modo adeguato, se
pur poco personalizzato.
- Applicazione guidata delle
conoscenze acquisite nella soluzione
dei problemi e nella deduzione
logica.
- Metodo di lavoro personale ed uso
consapevole dei mezzi e
delle tecniche specifiche
- Uso autonomo delle
conoscenze per la soluzione di
problemi.
- Capacità intuitive che si
estrinsecano nella comprensione
organica degli argomenti.
- Sa cogliere, ell’analizzare i temi, i
collegamenti che
sussistono con altri ambiti
disciplinari e in diverse realtà, anche
in modo problematico.
- Metodo di lavoro personale,
rigoroso e puntuale.
- Interesse spiccato verso i saperi
e positiva capacità di porsi di fronte a
problemi e risolvere quelli nuovi.
- Metodo di lavoro efficace,
propositivo e con apporti di
approfondimento ersonale ed
autonomo, nonché di analisi critica.
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2. Il voto per le singole materie è assegnato dal consiglio di classe, il quale inserisce le proposte di valutazione dei singoli
docenti in un quadro unitario, in cui si delinei un vero e proprio giudizio di merito su frequenza, partecipazione, impegno,
profitto e altri fattori che interessano l'attività scolastica
3. Il voto finale è il risultato di una sintesi collegiale su una valutazione complessiva del percorso formativo dello studente,
anche con riferimento alle attività extrascolastiche;
Il Consiglio di Classe, nell'assumere le decisioni in sede di scrutinio finale valuta ogni studente singolarmente, tenendo in
considerazione:
•  l'evoluzione del rendimento nel corso dell'anno, costatando, a partire dalla situazione iniziale, se lo studente risulta,
nel complesso delle materie, in progresso, stazionario o in regresso;
•  i progressi ottenuti nel percorso formativo effettuato anche rispetto alle iniziative di sostegno e recupero;
•  il livello di conseguimento degli obiettivi minimi e trasversali stabiliti nella programmazione di dipartimento;
•  le probabilità di successo nella classe successiva;
•  nelle classi 1,2, 3 e 4 il debito formativo, ai fini della sospensione del giudizio nello scrutinio finale, non potrà essere
attribuito per più di tre discipline.
•  Il credito scolastico è attribuito agli allievi delle classi 3 , 4 e 5 sulla base delle tabelle del D.M. n. 42/07 secondo i
seguenti criteri:
1
2
3
4
5
6
esperienze valutabili certificate da un ente, da una Associazione, da una Istituzione coerenti con gli obiettivi
educativi/formativi della scuola;
certificazioni rilasciate dall’Istituto solo per attività comprese nel Piano dell’Offerta Formativa;
Con riferimento al punto 2 la presenza alle attività promosse dall’istituto non può essere inferiore ai due terzi
dell’attività programmata;
In nessun caso il credito formativo riconosciuto può determinare il superamento dei limiti fissati in relazione
alla media riportata nello scrutinio finale con riferimento alla banda corrispondente;
Lo spostamento all’interno della banda può avvenire in presenza di 2 crediti formativi o solo se le cifre
decimali della media siano pari o superiori a 70.
Una proficua partecipazione alle attività relative all’insegnamento dell’IRC o alle AA.
In tal caso la partecipazione a tale attività viene equiparata ad un credito formativo se la valutazione sia pari o
superiore al buono.
Per quanto attiene gli SCRUTINI INTERMEDI (O.M. n.92 art.4 comma 2):
“Per gli studenti che in sede di scrutinio intermedio, o anche a seguito di altre verifiche periodiche presentano
insufficienze in una o più discipline, il consiglio di classe predispone interventi di recupero delle carenze rilevate. Il
consiglio di classe procederà ad una attenta analisi dei bisogni formativi di ciascuno studente e della natura delle
difficoltà rilevate. Il consiglio di classe terrà conto inoltre della possibilità degli studenti di raggiungere autonomamente
gli obiettivi stabiliti dai docenti.”
Per quanto attiene gli SCRUTINI FINALI (O.M. n.92 art. 6):
•
Sospensione Giudizio
“Se l’allievo in sede di scrutinio finale presenta in una o più discipline valutazioni insufficienti, il consiglio di classe,
sulla base di criteri preventivamente stabiliti, procede ad un valutazione della possibilità dell'alunno di raggiungere gli
obiettivi formativi e di contenuto propri delle discipline interessate entro il termine dell’anno scolastico, mediante lo studio
personale svolto autonomamente o attraverso la frequenza di appositi interventidi recupero.”
In tale caso il consiglio di classe rinvia la formulazione del giudizio finale e provvede, sulla base degli specifici bisogni
formativi, a predisporre le attività di recupero.
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Il consiglio di classe delibera l’integrazione dello scrutinio finale, espresso sulla base di una valutazione complessiva
dello studente, entro l’inizio dell’anno scolastico successivo che, in caso di esito positivo, comporta l’ammissione dello
stesso alla frequenza della classe successiva.”
Interventi di recupero
Tempi di recupero: i corsi di recupero saranno effettuati, compatibilmente con le risorse di bilancio, nei mesi di
novembre – dicembre; febbraio - marzo; giugno – luglio;
Modalità di svolgimento: in compresenza in orario curricolare; in orario extra-curricolare; in itinere in orario
curricolare, con registrazione degli interventi e delle verifiche effettuate; in itinere guidato a casa, con registrazione
degli interventi e delle verifiche effettuate; sospensione dell’attività didattica alla fine del primo periodo di
valutazione (febbraio) per circa una settimana;
Le prove di recupero del debito, relative al primo periodo di valutazione, saranno effettuate nel mese di marzo.
L’informazione alle famiglie sarà inviata tempestivamente.
CRITERI DI VALUTAZIONE
Promozione di merito
L'allievo presenta una valutazione almeno sufficiente in tutte le materie, anche a seguito
degli interventi di recupero seguiti.
Non promozione
La non promozione viene determinata quando si verifichi una delle seguenti situazioni:
• 5 nel comportamento;
• più di tre insufficienze o più insufficienze gravi;
• Mancato conseguimento del limite di frequenza minimo, comprensivo delle deroghe riconosciute e di cui in
seguito esplicitate.
In particolare per le classi prime elementi discriminanti, al fine di determinare le potenzialità di recupero, sono da
ritenersi:
•  il progresso rispetto ai livelli di partenza;
•  un accettabile possesso delle competenze di base e delle abilità fondamentali connesse con la formazione di base.
Per le classi quinte, le disposizioni normative prevedono l’ammissione all’esame di stato per gli allievi che abbiano
conseguito, in sede di scrutinio finale, almeno la sufficienza in tutte le discipline e nella condotta.
Per le classi quinte il consiglio di classe invia entro il 30 aprile alle famiglie degli alunni con una o più insufficienze una
comunicazione scritta relativa alla possibilità di non ammissione all’esame di Stato.
Calcolo della percentuale di assenze - Al fine di verificare la frequenza di almeno tre quarti dell’orario annuale
personalizzato da parte di ciascun allievo, si prendono in esame le assenze relative alle singole discipline, procedendo poi
alla loro somma che non deve, salvo i casi in deroga previsti, superare un quarto del monte ore annuale.
Il monte ore annuale è calcolato moltiplicando le ore di lezione settimanali di ogni singolo corso di studio per il numero di
settimane (33) previste dall’ordinamento.
Per l’a.s. 2012/2013 il limite massimo di ore di assenze concesse, nel quadro dell’orario annuale personalizzato, ai fini della
validità dell’anno scolastico, è fissato, per ogni classe e per ogni indirizzo in ore 264 (monte ore personalizzato 1056 ore)
Nel computo del monte ore complessivo si deve tener conto degli allievi che non si avvalgono dell’ora di IRC e
abbandonano l’istituto.
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Non sono computate come ore di assenza:
•
•
 la partecipazione ad attività organizzate e deliberate dalla scuola;
 l’assenza dalle lezioni curricolari dello studente oggetto della sanzione disciplinare della sospensione senza obbligo
di frequenza non deve incidere sul computo complessivo delle ore di lezione perse durante l’anno scolastico, in quanto
tale sanzione viene comminata dall’istituzione scolastica con riflessi sulla
valutazione finale del comportamento dell’allievo.
Deroghe al limite di frequenza
•  le assenze per ricovero ospedaliero o in casa di cura, documentato con
certificato di ricovero e di dimissione e successivo periodo di convalescenza
prescritto all’atto della dimissione e convalidato dal medico curante
• le assenze continuative superiori a 30 giorni o assenze ricorrenti per grave
malattia documentata con certificato del medico curante attestante la gravità della
patologia. Le assenze, da documentarsi nelle modalità sopra delineate, possono riferirsi a
patologie sia di natura fisica che psicologica.
•  le assenze per motivi di culto;
•  le assenze per gravi motivi personali e/o di famiglia, documentate e debitamente motivate (lutto di parente stretto,
trasferimento famiglia, provvedimenti dell’autorità giudiziaria, gravi patologie dei componenti del nucleo famigliare,
rientro nel paese d’origine per motivi legali,)
•  le assenze dovute a partecipazione a competizioni sportive a livello agonistico nazionale.
Tali deroghe sono concesse a condizione, comunque, che le assenze non pregiudichino, a giudizio del consiglio di classe, la
possibilità di procedere alla valutazione degli alunni interessati. Il Consiglio di classe determina nel merito con specifica
delibera motivata.
La documentazione relativa alle assenze deve essere fornita dalla famiglia all’ufficio di segreteria, protocollata ed inserita
nel fascicolo personale dello studente.
Le dichiarazioni in oggetto rientrano a pieno titolo tra i dati sensibili e sono quindi soggette alla normativa sulla “Privacy”
applicata nell’istituto.
Per le iscrizioni tardive, il computo verrà fatto sulla frequenza del 75% del monte ore calcolato dalla data di inizio
frequenza per gli alunni provenienti dall’estero. Per i trasferiti in corso d’anno, saranno richieste le ore di assenza alla
scuola di provenienza..
Al di fuori delle suddette deroghe qualsiasi altra assenza (sia essa ingiustificata o giustificata) effettuata durante l’anno
scolastico verrà conteggiata ai fini della esclusione o inclusione nello scrutinio finale.
Il mancato conseguimento, tenuto conto delle deroghe riconosciute, della quota di almeno tre quarti dell’ orario
annuale personalizzato comporta la non validità dell’anno scolastico e la conseguente esclusione dallo scrutinio
finale e la nonammissione alla classe successiva o all’esame finale.
Entro il 30 aprile il coordinatore, supportato dalla segreteria didattica, individuerà e segnalerà al CdC gli allievi a rischio
esclusione dallo scrutinio finale per l’elevato numero di assenze. Ai genitori e allo studente verrà segnalata, con
comunicazione scritta, la situazione a rischio non ammissione alla classe successiva.
VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI STRANIERI
Assume grande importanza il Piano di Studi Personalizzato (P. S. P.) che, viene predisposto per tutti gli alunni in difficoltà,
soprattutto se stranieri con una scarsa conoscenza della lingua italiana. Il P. S. P. sarà pertanto uno strumento essenziale di
valutazione per l’alunno straniero che permetterà di cogliere lo scarto tra il punto di partenza e il punto di arrivo.
Elementi a favore della promozione:
• crescita rispetto ai livelli iniziali
• possibilità di frequentare proficuamente la classe successiva
• impegno rilevante nello attività didattiche
• positiva e documentata partecipazione alle attività extracurriculari
• crediti formativi.
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Elementi contro la promozione
• decrescita rispetto ai livelli iniziali
• gravi difficoltà prevedibili nella classe successiva
• disimpegno o impegno tardivo nelle attività didattiche.
Per gli alunni stranieri giunti in Italia da meno di un anno viene prevista la sospensione della valutazione nel primo
quadrimestre (solo nelle discipline con valutazione negativa).
VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI
La valutazione degli alunni con disabilità certificata nelle forme e con le modalità previste dalle disposizioni in
vigore è riferita al comportamento, alle discipline e alle attività svolte sulla base del piano educativo individualizzato
previsto dall'articolo 314, comma 4, del testo unico di cui al decreto legislativo n. 297 del 1994.
VALUTAZIONE ALLIEVI DIVERSAMENTE ABILI
(O.M. n. 90 del 21/05/2001 art.15 (con riferimento anche agli art. 12 -13)
PEI
VALUTAZIONE PER OBIETTIVI
MINIMI: uguale a quella di tutti gli altri
alunni; “ove il consiglio di classe riscontri
che l’allievo abbia raggiunto un livello di
preparazione conforme agli obiettivi
didattici previsti dai programmi
ministeriali o, comunque, ad essi
globalmente corrispondenti.”.
L’allievo ha diritto a svolgere PROVE
EQUIPOLLENTI con l’ausilio del docente
di sostegno.
VALUTAZIONE DIFFERENZIATA:
in funzione di obiettivi didattici e formativi
non
riconducibili
ai
programmi
ministeriali, il consiglio di classe valuta i
risultati
dell’apprendimento
con
l’attribuzione di voti relativi unicamente allo
svolgimento del PEI.
L’allievo ha diritto a svolgere PROVE
DIFFERENZIATE riconducibili ad aree
di apprendimento con l’ausilio del docente
di sostegno.
In calce alla PAGELLA deve
essere apposta l’annotazione che
la valutazione è riferita al PEI ed
è adottata ai sensi dell’art. 9 c. 1
DPR n. 122/2009
ACQUISIZIONE DEL
REGOLARE TITOLO DI
STUDIO
ACQUISIZIONE ATTESTATO
DELLE COMPETENZE
RAGGIUNTE
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VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI CON DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO (D.S.A.)
In sede di valutazione intermedia e finale i Consigli di classe valutano con particolare attenzione le situazioni
concernenti gli allievi con DSA, verificando che in corso d’anno:
•
•
•
siano state applicate le indicazioni inserite nella normativa di riferimento;
siano stati predisposti percorsi personalizzati di recupero;
siano valutati sulla base del Piano Didattico Personalizzato;
Nello specifico:
1.
gli alunni con DSA, durante l'intero A.S., debbono espletare le verifiche degli apprendimenti utilizzando tutti gli
strumenti compensativi e dispensativi descritti nel PDP;
2.
la valutazione non può prescindere solo dallo svolgimento di prove scritte;
3.
a parità di quantità siano dilatati i tempi delle verifiche.
ESAMI DI SETTEMBRE
Si stabilisce che per gli alunni con sospensione di giudizio la modalità di svolgimento della prova sarà orale nelle seguenti
materie: fisica, biologia, chimica, diritto, economia politica, relazioni internazionali, storia, arte e geografia economica.
Si prevede una verifica scritta con integrazione orale, nei casi in cui si renda necessario un ulteriore accertamento, per le
seguenti materie: storia, italiano, geografia economica, lingue straniere, economia aziendale, matematica e informatica.
Prova pratica per Informatica 1° Biennio e articolazioni AFM Base e RIA. Prova pratica e colloquio per Scienze motorie e
sportive.
1.
Al fine di deliberare l’ammissione o meno alla classe successiva, il Consiglio di classe esamina il circostanziato
giudizio presentato in sede di scrutinio dall’insegnante e valuta collegialmente come fattori utili a determinare la
decisione:
- l’assiduità della frequenza sia durante l’anno, sia nei corsi di recupero (se attivati);
- l’impegno, la motivazione, la partecipazione dimostrate;
- i progressi rispetto ai livelli di partenza;
- il conseguimento di risultati positivi nel complesso delle prove sostenute.
Sulla base dei criteri sopra definiti il consiglio di classe valuta la possibilità dell' alunno di affrontare la classe successiva
con sufficiente probabilità di successo.
Si prevede una verifica scritta con integrazione orale, nei casi in cui si renda necessario un ulteriore
accertamento, per le seguenti materie: storia, italiano, geografia economica, scienza della materia,
8.8
ULTERIORI INFORMAZIONI AI GENITORI
L’informazione sulla valutazione del primo periodo (settembre - dicembre) viene effettuata, mediante consegna, da
parte del Consiglio di classe o di un suo delegato, ai genitori – appositamente convocati – della scheda di valutazione. Le
indicazioni sulle modalità ed i tempi di effettuazione delle verifiche relative agli eventuali recuperi disciplinari da
effettuare saranno comunicate con apposita circolare e pubblicizzate sul sito Internet della scuola.
L’informazione sulla valutazione di fine anno scolastico viene effettuata mediante consegna della pagella ai genitori,
debitamente convocati in un giorno prestabilito, prima della pubblicazione dei risultati degli scrutini finali.
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Occorre inoltre segnalare che durante l’anno scolastico vengono proposti cinque colloqui collettivi con i genitori in orario
pomeridiano:
Novembre
Gennaio
Marzo
Maggio
Giugno
- Consiglio di Classe con colloquio individuale con i singoli docenti.
- Consegna della scheda di valutazione e colloquio individuale
con il coordinatore e i docenti presenti.
- Consiglio di Classe con colloquio individuale con i singoli docenti.
- Consiglio di Classe con colloquio individuale con i singoli docenti.
- Consegna della scheda di valutazione e colloquio individuale
con il coordinatore e i docenti presenti
In aggiunta ogni genitore può avere un colloquio con i singoli insegnanti in orario mattutino, previo appuntamento.
9
METODOLOGIE DI INSEGNAMENTO
La scuola fornisce il servizio di istruzione e formazione.
Sulla qualità dell’ “allievo formato” influiscono fattori che non possono essere tenuti sotto controllo dalla scuola, come
l’impegno personale dell’allievo, l’attenzione alle spiegazioni, la serenità dell’ambiente familiare.
In questo quadro l’insegnamento è sicuramente una variabile di grande peso, e la scuola influisce in modo decisivo sul
risultato dei processi di apprendimento.
Le metodologie, funzionali agli obiettivi e adottate dai singoli docenti, in varia misura e nel pieno
rispetto della personale libertà di insegnamento, sono:
Lezione frontale: è il modo tradizionale di condurre l’attività didattica, con il quale
agli alunni.
l’insegnante trasmette informazioni
Lezione interattiva: è l’evoluzione della lezione frontale, nel senso che si alternano i momenti dell’esposizione da parte del
docente con altri in cui il gruppo classe è sollecitato a discutere. Le attività di cooperative learning sono parte integrante di
queste lezioni.
Individualizzazione dell’apprendimento: è un insieme di strategie con cui si predispongono interventi e si realizzano
attività “a misura di singolo” relativamente ad un certo argomento o ad una specifica attività, che possono essere svolte
dall’insegnante o da gruppi di allievi (istruiti sul percorso dall’insegnante). Studenti e docenti fanno uso di mappe
concettuali, in ogni materia, grazie anche ad approfondimenti per classi e insegnanti, proposti dall’intervento di un
esperto esterno .
Il lavoro di gruppo: permette l’apprendimento, attraverso il confronto delle idee individuali; sviluppa la capacità di
organizzazione e favorisce la socializzazione.
Parte dell’attività di insegnamento avviene in Laboratori, dove lo studente, assistito dall’insegnante, “impara facendo”.
L’utilizzo del laboratorio è peculiare di alcune discipline.
Occorre segnalare l’uso della LIM tra queste attività, il cui uso è attualmente attivo in istituto, dopo l’offerta di un corso di
formazione per gli insegnanti nelle materie specifiche.
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9.1
ATTIVITÀ FINALIZZATE AL RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI
Per il conseguimento delle finalità ed il raggiungimento degli obiettivi sopra enunciati, il Collegio Docenti individua, in
attuazione del Regolamento dell’autonomia, aree di intervento prioritarie, all’interno delle quali vengono annualmente
definite azioni specifiche, curricolari ed integrative.
10 AUTONOMIA DIDATTICA (CAPO II, ART. 4 DEL REGOLAMENTO)
GESTIONE DELLA CONTINUITÀ CON LA SCUOLA MEDIA
Al fine di superare il disorientamento degli alunni, legato al passaggio dal primo al secondo ciclo di istruzione, il Collegio
Docenti ha deliberato l’attuazione di una serie di interventi volti all’orientamento e di tale area è responsabile un docente
con incarico specifico o la Presidenza stessa.
ORIENTAMENTO IN ENTRATA
Le attività riguardano:
Incontri, presso l’Istituto, con gli allievi delle terze medie e i loro genitori. Questi incontri si svolgono fra i mesi di
ottobre e gennaio, con la finalità di illustrare le caratteristiche degli indirizzi di studio proposti. Al termine della
presentazione generale del corso di studi, alcuni docenti presentano, in colloqui individuali o a piccoli gruppi, le
discipline caratterizzanti i diversi indirizzi.
Incontri presso le scuole medie, rivolti in modo specifico agli allievi delle classi terze ed effettuati su richiesta dei
dirigenti scolastici.
Osservazione in situazione: visite guidate all’ Istituto, in orario scolastico, per gruppi di allievi interessati alla
proposta formativa dell’I.T.C.
LABORATORI - PONTE
Fin dall’anno scolastico 1998/99, L’ Istituto ha attivato alcuni laboratori-ponte in collaborazione con le scuole medie del
Distretto scolastico. Tali laboratori, coprogettati dai docenti dei due ordini di scuole, si articolano in una serie di lezioni
tenute dai docenti della scuola superiore relativi a tematiche caratterizzanti il corso di studi dell’istituto tecnico, ma
facilmente comprensibili dagli allievi delle terze medie e si svolgono presso l’Istituto , in orario curricolare.
FORMAZIONE DELLE CLASSI INIZIALI
La scuola garantisce l’imparzialità nella formazione delle classi iniziali, che vengono costituite sulla base del criterio
formulato dal Collegio Docenti di omogeneità nell’eterogeneità.
Questa procedura consente di formare, per quanto possibile, classi fra loro omogenee nella distribuzione dei livelli
cognitivi e degli stili di apprendimento.
Inoltre, la formazione delle classi viene effettuata tenendo conto delle località di provenienza degli allievi, in modo da
aggregare un congruo numero di studenti provenienti dalla stessa località per facilitare lo studio e iniziative di
collaborazione.
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11 DIRITTO ALLO STUDIO E SUCCESSO SCOLASTICO
ACCOGLIENZA
L’ingresso nella scuola superiore degli allievi delle classi prime e dei loro genitori è un momento di conoscenza reciproca
fra i nuovi arrivati e l’istituzione scolastica: è, quindi, un momento al quale la scuola dedica particolare attenzione.
Una mattinata di accoglienza è dedicata esclusivamente ai genitori che, con il dirigente scolastico ed il Consiglio di classe,
affrontano le tematiche legate alla vita scolastica.
Durante la prima settimana, agli allievi vengono somministrati test di ingresso/verifiche che consentono ai docenti di
individuare i livelli cognitivi di partenza e di programmare l’attività didattica disciplinare.
Gli allievi sono seguiti dal docente coordinatore di classe che, a nome del Consiglio di Classe, manterrà i contatti con le famiglie.
INTEGRAZIONE DEGLI ALLIEVI DIVERSAMENTE ABILI
L’inserimento degli alunni portatori di handicap è finalizzato alla piena integrazione di ognuno nelle dinamiche di
relazione e didattiche della classe, secondo le proprie possibilità e compatibilmente con le risorse umane, finanziarie e
strutturali disponibili.
Offrendo agli alunni disabili ogni possibile opportunità formativa, l’Istituto si propone l’obiettivo di consentire a ciascuno il
pieno sviluppo delle proprie potenzialità.
Per ciascun alunno in situazione di handicap, la scuola, in collaborazione con la famiglia e con gli specialisti del servizio
territoriale di Neuropsichiatria, predispone un apposito “piano educativo invidualizzato” (PEI), nel quale sono definiti
progetti specifici per facilitare il conseguimento degli obiettivi individuati, che prevedono anche l’acquisto di
strumentazioni informatiche dedicate e di materiale didattico specifico.
Le strumentazioni informatiche, là dove opportuno, vengono concesse agli studenti in prestito d’uso per l’utilizzo
domestico.
Le attività di integrazione (e il conseguente intervento degli operatori) coinvolgono tutta la classe; le attività di tipo
individuale sono previste dal PEI.
Nell’Istituto è attivo un apposito gruppo di lavoro (Gruppo H, coordinato da un docente con incarico specifico), composto
dai docenti di sostegno, e da due genitori. Questo organo si riunisce periodicamente, con l’obiettivo di migliorare
l’efficacia degli interventi di integrazione/formazione.
Il gruppo predispone anche progetti di intervento mirati, avvalendosi delle risorse messe a disposizione dall’Istituto e/o dagli Enti
Locali e dal Ministero della Pubblica Istruzione nell’ambito della leggi vigenti.
L’Istituto, rappresentato dal docente responsabile, prende parte alle attività ed alle iniziative promosse sul territorio dalla
scuola polo per il coordinamento delle iniziative di formazione e di integrazione.
INTEGRAZIONE DEGLI ALLIEVI STRANIERI
La numerosa presenza di allievi stranieri, non sempre scolarizzati in Italia e, quindi, integrati per uso della lingua e conoscenze
di base, porta l’Istituto a mettere in atto specifiche iniziative volte a:
creare un clima di accoglienza tale da ridurre al minimo, nell’allievo, la percezione di sé come minoranza
facilitare l’apprendimento linguistico.
La presenza di allievi stranieri rappresenta anche un’occasione importante per la conoscenza reciproca e l’educazione alla
pacifica convivenza fra i popoli.
In relazione all’apprendimento della lingua italiana, è fondamentale la collaborazione con il Centro territoriale Permanente
per l’educazione degli adulti (CTP) di Piossasco, dei cui corsi l’Istituto è sede.
Inoltre, questo anno, con il progetto “Alunni stranieri” finanziato dall’ USR l’istituto organizza corsi di potenziamento della
lingua italiana destinati agli studenti stranieri frequentanti l’istituto.
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A tal proposito è stato formalizzato e approvato dal Collegio dei docenti il PROTOCOLLO
DI LAVORO PER L’INSERIMENTO DEGLI ALUNNI STRANIERI.
TUTELA DEL DIRITTO ALLO STUDIO A FAVORE DI ALLIEVI OSPEDALIZZATI O IN TERAPIA
DOMICILIARE
L’Istituto inserisce all’interno delle proprie offerte formative un servizio che garantisca continuità nell’istruzione a favore di
quegli studenti che, per motivi di salute, sono costretti a rimanere lontani dal proprio gruppo classe per lunghi periodi
(ospedalizzazione e/o terapia domiciliare).
L’attività si prefigge i seguenti obiettivi:
• tutelare il diritto-dovere all’istruzione anche per chi è in situazione di malattia
• superare l’handicap psicologico dell’isolamento
• favorire il collegamento tra scuola di appartenenza e sezione ospedaliera o domicilio, attraverso un
• tutor garantire la fruibilità dell’insegnamento in maniera sistematica e non episodica
INTERVENTI DI SOSTEGNO E RECUPERO
Il Collegio docenti ritiene che la scuola debba creare le condizioni per l’uguaglianza, offrendo servizi adeguati ai bisogni di
chi si trova in situazione di difficoltà.
La scuola riconosce, come elemento caratterizzante le singole individualità, la diversità dei tempi di apprendimento che può
portare al raggiungimento degli obiettivi cognitivi in tempi non coerenti con il progetto didattico o, in alcuni casi, al non
raggiungimento degli obiettivi stessi. L’Istituto, per affrontare e superare lo svantaggio, attua strategie di sostegno e
recupero, fatta salva la necessità imprescindibile di un impegno di studio serio e costante da parte degli studenti.
Una particolare attenzione viene posta agli studenti con problemi di DSA, con la formulazione di PDP specifici e la
selezione di attività, metodologie e strumenti idonei.
INTERVENTI DI SOSTEGNO IN CORSO DI ANNO SCOLASTICO
Qualora il Consiglio di classe ravvisi particolari situazioni di difficoltà di apprendimento attiva interventi di sostegno la cui
attuazione prevede le seguenti modalità:
CORSI DI RECUPERO
Sono rivolti agli studenti che necessitano di sostegno, individuati dai Consigli di classe. Si svolgono in orario pomeridiano e
con modalità diverse. Alle famiglie interessate sarà inviata apposita comunicazione scritta.
INTERVENTI DI RECUPERO DEL DEBITO AL TERMINE DEL PRIMO PERIODO (Decreto Ministeriale n. 80
del 03/10/07 – Artt. 1 e 2)
Come già indicato, qualora allo studente, in sede di scrutinio intermedio, venga attribuita l’insufficienza in una o più
discipline, ogni Consiglio di classe, sulla base della delibera del Collegio dei Docenti, organizza interventi didatticoeducativi al fine di un tempestivo recupero delle carenze rilevate. A conclusione di ogni intervento, verrà effettuata una
prova di verifica.
Gli studenti sono tenuti alla frequenza, qualora la famiglia non dichiari di voler provvedere autonomamente.
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INTERVENTI DI RECUPERO DEL DEBITO AL TERMINE DELLE LEZIONI (Decreto Ministeriale n. 80 del
03/10/07 – Art. 5)
Qualora allo studente, in sede di scrutinio finale, venga attribuita l’insufficienza in una o più discipline, con conseguente
sospensione di giudizio, su delibera del Collegio dei Docenti, ogni Consiglio di classe organizza, entro la fine dell’anno
scolastico (31 agosto) un piano di interventi didattico-educativi, al termine dei quali viene effettuata una prova di verifica.
Gli studenti sono tenuti alla frequenza di tali interventi, qualora la famiglia non dichiari di voler provvedere
autonomamente.
VALORIZZAZIONE DELL’ ECCELLENZA
In attuazione dell’art. 4 , comma 2 del Regolamento dell’autonomia, non solo con l’intento di assicurare interventi di recupero
sistematici ma, soprattutto, con quello di promuovere le capacità degli alunni più meritevoli, il Collegio Docenti si è
impegnato per l’attuazione di iniziative didattiche all’interno della classe, volte alla valorizzazione dell’eccellenza.
Inoltre, per permettere una scelta ottimale al termine del corso degli studi, l’Istituto offre una serie di iniziative volte a fornire un’
informazione completa per i futuri universitari, insieme a una panoramica a livello pratico sulle possibilità che mondo del lavoro
offre, soprattutto sul territorio.
VISITE - VIAGGI DI ISTRUZIONE - SCAMBI CULTURALI - SOGGIORNI DI STUDIO
Le uscite brevi, le visite e i viaggi d’istruzione sono concepiti come momento integrato ai progetti didattici e permettono
allo studente di avere un ruolo “attivo”.
La scelta della meta da parte del Consiglio di classe risponde a specifiche esigenze didattiche, su cui le classi sono
chiamate a lavorare prima, durante e dopo il viaggio, elaborando un documento come prodotto finale.
Agli studenti del biennio sono riservati viaggi di istruzione di interesse storico, artistico o naturalistico.
Agli studenti del triennio sono riservati viaggi di istruzione di interesse più ampiamente culturale e professionale.
In particolare, l’istituto opera per sostenere e intensificare gli scambi scolastici con studenti di scuole europee gemellate,
con specifico riferimento a Paesi di area linguistica francese, tedesca e inglese, attribuendo a tali iniziative un’ampia
valenza didattica e culturale finalizzata, in primo luogo, alla maturazione di una corretta visione interculturale del mondo,
acquisita attraverso esperienze dirette e concrete, oltre che alla messa in pratica di competenze linguistiche in lingua
straniera.
Sotto questo profilo, l’orientamento dell’istituto è anche di ampliare la visione interculturale degli allievi, cogliendo le
occasioni di contatto con realtà situate oltre i confini del nostro continente.
PROGETTI EUROPEI
In un’ottica di promozione della cittadinanza europea e della dimensione interculturale, l’istituto è orientato ad aderire a
progetti promossi dall’Unione europea che prevedano la costituzione di partenariati con scuole di diversi Paesi.
MASTER DEI TALENTI
Nel 2013, cosi’ come negli anni scolastici 2011 e 2012 l’ITC Sraffa parteciperà al progetto Master dei Talenti,
selezionando cinque studenti che hanno soggiornato per 10 settimane in Irlanda, impegnandosi in un lavoro inerente le loro
scelte scolastiche.
IL Master dei Talenti Neodiplomati è rivolto ai giovani degli Istituti Tecnici e Professionali e ai Licei del Piemonte e della
Valle d’Aosta, : finanzia progetti - presentati dalle scuole - che prevedano tirocini formativi e di orientamento dei propri
studenti neodiplomati da effettuarsi all’estero.
E’ un progetto nato con l'intento di creare percorsi di formazione di eccellenza riservati ai giovani, promuovendo un sistema
di borse di perfezionamento che permettano di integrare il percorso di studi con esperienze altamente formative, anche a
carattere europeo.
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PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
(POF)
Anno scolastico 2012-2013
Strada Volvera, 44
10043 Orbassano
Tel :(+39) 011 901.28.76
Fax :(+39) 011 901.55.79
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www.sraffa.it
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L’obiettivo è quello di ampliare e sviluppare l’adattabilità dei giovani - anche nella prospettiva di nuove possibilità di
occupazione - nonché di far rifluire a livello locale le esperienze e le competenze maturate all'estero dai beneficiari del
Progetto.
Gli Istituti scolastici che partecipano al bando hanno la possibilità di inviare all’estero – al termine dell’anno scolastico,
successivamente al conseguimento del diploma e per un periodo non inferiore a 10 settimane – fino a cinque neodiplomati.
La Fondazione metterà a disposizione degli Istituti scolastici vincitori del progetto fino a 5.500 euro per ogni neodiplomato
che effettuerà l'esperienza all'estero.
ORIENTAMENTO IN USCITA
Il Collegio docenti attribuisce grande importanza alla capacità degli studenti di orientarsi in modo consapevole e autonomo
nelle scelte cui sono chiamati al termine del corso di studi.
A tal fine, vengono predisposte iniziative di vario tipo, a partire dal quarto anno, volte ad informare l’utenza sulle
opportunità da ricercarsi nel mondo del lavoro, sui percorsi formativi post-diploma e sui corsi universitari.
L’Istituto organizza incontri a vario livello con figure professionali che presentano le loro esperienze lavorative,
promuovendo e stimolando riflessioni sui mutamenti in atto nel mondo del lavoro.
L’orientamento riferito alla scelta universitaria e ai percorsi alternativi post-diploma si sviluppa a carattere curricolare per le
classi 5^ e prevede, al fine di favorire maggiore consapevolezza nel processo decisionale :
la somministrazione di test attitudinali;
l’attivazione di percorsi didattici;
l’intervento di referenti all’orientamento dell’Università, del Politecnico e di responsabili di Agenzie
formative.
La partecipazione all’attività formativa di orientamento in uscita, condotta oltre l’orario curricolare, è riconosciuta come credito
formativo.
STAGE
L’importanza del rapporto scuola-lavoro è riconosciuto con la realizzazione di stage aziendali per gli studenti delle classi terze e
quarte, durante il periodo estivo, per una durata minima di due settimane.
L’Istituto si avvale della collaborazione di Enti Locali, istituti scolastici e realtà produttive presenti sul territorio ed
all’estero.
Le finalità dell’attività di stage sono:
• conoscere il mondo del lavoro;
• prendere contatto con la realtà organizzativa aziendale e con le sue tecnologie;
• imparare a relazionarsi con gli altri;
• imparare ad assolvere gli obblighi e a comportarsi secondo modelli tipici di un contesto lavorativo;
• verificare e arricchire le conoscenze tecniche-professionali acquisite a scuola.
Gli studenti sono seguiti da un docente della scuola con funzione di tutor che ha il compito di :
• prendere contatto con le aziende;
• verificare le esigenze operative delle aziende;
• individuare gli studenti con caratteristiche di conoscenze e capacità rispondenti alle richieste aziendali;
• definire, con il tutor aziendale, il programma di stage di ciascun allievo;
• elaborare la valutazione che l’azienda invia sul lavoro svolto da ciascun allievo.
L’attività di stage è riconosciuta come credito formativo.
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PROGETTI – ATTIVITA’
L’attività didattica curricolare trova attuazione anche mediante progetti specifici, finalizzati all’approfondimento di aspetti
disciplinari tematici attraverso metodologie di lavoro innovative.
Le aree di lavoro vengono individuate dal Collegio docenti entro l’inizio di ciascun anno scolastico ed il P.O.F. viene
deliberato entro il mese di novembre di ciascun anno scolastico.
Le aree di interesse individuate per il corrente anno scolastico sono:
educazione alla salute e ambientale;
educazione all’intercultura e integrazione delle diversità;
integrazione scuola – lavoro.
12 AUTONOMIA ORGANIZZATIVA (CAPO II, ART. 5 DEL REGOLAMENTO)
RIPARTIZIONE DELL’ANNO SCOLASTICO
Il Collegio Docenti ha deliberato per l’a.s. corrente la ripartizione dell’anno scolastico in due periodi:
primo periodo
secondo periodo
12 settembre
7 gennaio
- 22 dicembre 2012
- 12 giugno 2013
ADATTAMENTO DEL CALENDARIO SCOLASTICO
IL calendario scolastico è presente nel sito della scuola, sotto la voce “didattica”.
In relazione alle esigenze derivanti dal Piano dell’offerta formativa e nel rispetto delle funzioni in materia di
determinazione del calendario scolastico esercitato dalla regioni a norma di legge (D.L. n. 112 del 31/3/98, art. 138 comma
1, lettera d), il Consiglio di Istituto delibera annualmente il calendario scolastico, sentito il parere non vincolante del 36
Collegio docenti, previo confronto con le altre scuole del comune di Orbassano, al fine di ridurre al minimo gli eventuali
disagi per le famiglie i cui figli frequentano diversi ordini di istruzione.
MODALITÀ DI IMPIEGO DEI DOCENTI (comma 4 )
Per il conseguimento degli obiettivi e l’attuazione delle attività previste dal P.O.F. l’utilizzo dei docenti in orario di
completamento cattedra o extradidattico viene definito dalla contrattazione di Istituto fra la dirigenza e le rappresentanze
sindacali unitarie (RSU).
AUTONOMIA di RICERCA, SPERIMENTAZIONE e SVILUPPO (capo II, art. 6 del Regolamento)
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FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO DOCENTI (comma 1, lettera b)
Il Collegio docenti ritiene di fondamentale importanza la formazione e l’aggiornamento dei docenti , non soltanto per quanto
riguarda gli ambiti specificamente disciplinari, ma soprattutto in funzione della necessità di acquisire competenze nuove in
campo relazionale ed operativo per assolvere in modo ottimale la propria funzione docente e per sostenere e sviluppare la
sperimentazione e l’innovazione didattiche.
Annualmente, il Collegio docenti definisce le aree tematiche di interesse da sviluppare attraverso specifici corsi di
aggiornamento e/o formazione.
Le diverse iniziative possono essere pubblicizzate alle scuole viciniori e attuate in rete.
E’ prevista la possibilità di autoformazione su tematiche di interesse specifico, anche utilizzando strutture e risorse
dell’Istituto (laboratori e aule speciali), nel rispetto dei regolamenti specifici.
FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO ATA (comma 1, lettera b)
La necessità di lavorare per obiettivi e, quindi, di acquisire flessibilità rispetto alle richieste della struttura organizzativa
ed al lavoro ha determinato la necessità di pensare a percorsi di aggiornamento e formazione per il personale delle
segreterie, oltre a quello specificamente professionale attuato dal MPI - USP di Torino su tematiche specifiche.
Il DSGA, ogni anno scolastico, concorderà con il personale ATA un piano di formazione da sottoporre all’attenzione del
Dirigente Scolastico.
AGGIORNAMENTO DEL DIRIGENTE SCOLASTICO
L’ aggiornamento del dirigente scolastico è una esigenza fondamentale per l’attuazione di una gestione dell’Istituto
corretta ed efficace. Annualmente, pertanto, il dirigente scolastico organizza i propri percorsi di aggiornamento e
formazione in rete (RASGAI) con gli altri dirigenti scolastici delle scuole viciniori e/o partecipa a percorsi di formazione in
servizio proposti dal MPI – USR di Torino.
Tutti i progetti di formazione ed aggiornamento vengono finanziati con i fondi allo scopo stanziati dal Ministero della
Pubblica Istruzione.
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13 RETI (CAPO II, ART. 7 DEL REGOLAMENTO)
RAPPORTI CON GLI ENTI LOCALI
Il Collegio Docenti ed il Consiglio di Istituto ritengono fondamentale ed imprescindibile non solo il servizio istituzionale
di istruzione ed educazione ma anche, in senso più lato, di formazione che l’Istituto offre al territorio ed ai suoi cittadini.
I rapporti fra l’istituzione scolastica e gli Enti locali sono pertanto improntati alla massima collaborazione, con la
finalità di promuovere:
un impiego efficace ed integrato delle risorse finanziarie che gli Enti Locali mettono a disposizione
della scuola
l’attuazione di progetti di particolare significato educativo e/o formativo
un uso integrato delle strutture scolastiche anche al di fuori degli orari di lezione per attività sportive
e culturali di interesse generale
la collaborazione nell’affrontare i problemi connessi al disagio giovanile
COMUNI di ORBASSANO, BEINASCO, BRUINO, RIVALTA, PIOSSASCO, VOLVERA
Coprogettazione e gestione di progetti rivolti ai giovani
Organizzazione di progetti culturali e didattici, con particolare attenzione al rientro nei percorsi di formazione
ed istruzione degli adulti
Interventi a sostegno di studenti in situazione di disagio economico
C.I.di S. (Consorzio intercomunale di Servizi)
Interventi assistenziali in favore degli studenti.
CENTRO PER L’IMPIEGO DI ORBASSANO
Collaborazione nella realizzazione di percorsi di inserimento lavorativo per giovani in abbandono scolastico e/o disabili.
ASL
Realizzazione di percorsi di educazione all’affettività e alla sessualità
Interventi di sensibilizzazione relativi alla donazione di organi.
ASSOCIAZIONI ED ENTI
L’istituzione scolastica promuove in ogni forma possibile il raccordo e la collaborazione con le Associazioni culturali,
sportive e di volontariato del territorio, allo scopo di :
offrire agli studenti proposte educative e didattiche ampie e diversificate, pur se integrate con le linee di
indirizzo del P.O.F
accrescere le competenze professionali dell’utenza interna
valorizzare l’opera di volontariato dell’associazionismo
valorizzare l’opera di volontariato all’interno dell’Istituto.
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ISTITUZIONI SCOLASTICHE, AGENZIE FORMATIVE, UNIVERSITA’
Per raggiungere gli obiettivi previsti dal P.O.F., l’Istituto promuove la collaborazione con altre istituzioni scolastiche – in
particolare con le scuole viciniori e le scuole partner nei progetti europei -, agenzie formative, università per:
promuovere il pieno utilizzo delle risorse umane e finanziarie a disposizione di ciascuna istituzione scolastica
promuovere scambi culturali fra gli studenti
attuare progetti didattici comuni
realizzare progetti di formazione integrata e post-diploma
realizzare progetti di aggiornamento e formazione del personale docente e non docente
SCUOLE DEL TERRITORIO
Orientamento in entrata per gli studenti delle scuole medie
Iniziative in rete per la formazione dei docenti
Iniziative in rete per la formazione dei dirigenti scolastici
Concessione dell’utilizzo dei locali dell’Istituto per la realizzazione di attività culturali e sportive
CTP (Centro territoriale permanente) di Piossasco
Coprogettazione e realizzazione del progetto POLIS (rientro in formazione/istruzione degli adulti)
L’Istituto è sede dei corsi attivati dal CTP.
UNIVERSITA’ e POLITECNICO di Torino
Orientamento alla scelta della prosecuzione degli studi
Costruzione di corsi post diploma (IFTS)
Attività di ricerca
Stages estivi per studenti.
ESPERTI
Gestione del Laboratorio teatrale
Gestione del Laboratorio musicale e della Corale
Rappresentanti del mondo del lavoro
Esperti in problematiche sociali
Esperti in metodologia della didattica
Le collaborazioni sopra indicate si concretizzano nella stipula di accordi, intese, convenzioni e contratti che
possono prevedere forme integrate di partecipazione finanziaria alle spese inerenti la realizzazione dei progetti.
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14 CURRICOLO NELL’AUTONOMIA
(CAPO III, ART. 8 DEL REGOLAMENTO)
AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA (capo III, art. 9 del Regolamento)
Il Collegio Docenti è convinto che l’istruzione di base si realizzi anche attraverso attività integrative non strettamente
curricolari che vengono svolte anche in orario pomeridiano ed a cui gli studenti partecipano o per scelta propria o per
proposta del Consiglio di Classe.
La proposta di tali attività è fatta nell’ottica dell’arricchimento dell’offerta formativa dell’Istituto, in quanto forniscono
stimoli per una crescita culturale in senso lato ed offrono ai partecipanti la possibilità di sviluppare ulteriormente le proprie
capacità di socializzazione e di relazione.
Pertanto, in attuazione del D.P.R. 567/96 e successive modificazioni ed integrazioni, vengono organizzate attività, sia
gestite autonomamente dagli studenti sia coordinate dai docenti, aperte alla partecipazione di tutte le componenti della
scuola.
La partecipazione alle attività integrative pomeridiane è riconosciuta agli studenti partecipanti come credito formativo.
Certificazione Lingua Straniera
Per gli studenti delle classi del triennio sono attivati corsi specifici di Inglese, Francese e Tedesco della durata minima di 20
ore, tenuti da docenti interni, per la preparazione agli esami per la certificazione della conoscenza della lingua straniera da
parte di Enti riconosciuti.
L’acquisizione della certificazione linguistica è riconosciuta come credito formativo.
Cineforum in lingua straniera
Il cineforum in lingua straniera -inglese, francese, tedesco- offre agli studenti l’opportunità di perfezionare le loro abilità di
comprensione orale, contribuendo al raggiungimento degli obiettivi di tali discipline con un’ attività particolarmente
motivante. L’attività si svolge in orario pomeridiano ed è coadiuavata da docenti interni.
Sportello di ascolto e altre iniziative
Compatibilmente con le risorse disponibili, l’Istituto promuove e pubblicizza iniziative finalizzate a migliorare il clima
relazionale. L’obiettivo è collaborare per un più proficuo confronto, tra insegnanti e studenti, genitori e figli e tra scuola e
famiglie. Le attività possono avere anche orario mattutino.
Sicurezza
I docenti dell’istituto si impegnano, nell’ambito della loro programmazione educativa, a costruire, incidendo direttamente
sui comportamenti e sulle coscienze dei giovani, quella cultura della prevenzione e della sicurezza che non si risolva solo
nel timore delle sanzioni, ma costituisca il convinto fondamento dell’azione quotidiana e dei comportamenti singoli e
collettivi.
Laboratorio teatrale in lingua
Attività pomeridiana gestita dai docenti.
Allestimento di uno spettacolo teatrale, oggetto di rappresentazione a fine anno scolastico e in rassegne teatrali varie.
L’attività viene riconosciuta come credito formativo.
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Laboratorio musicale
Gruppo vocale In…Canto che coinvolge gli studenti, il personale della scuola e i genitori. L’attività viene riconosciuta
come credito formativo.
Patente europea di informatica
CORSI ECDL – ECDL AULA ZERO 1
Dal 1999 l’Istituto svolge attività di Test Center per il conseguimento della Patente europea di informatica (ECDL), sia per
gli studenti interni che per gli utenti esterni.
Sono istituite periodicamente sessioni di esami per la certificazione dei livelli di competenza e vengono attivati corsi
specifici per la preparazione a tali esami.
I corsi sono tenuti da docenti interni e da esperti esterni.
Il conseguimento della Patente è riconosciuto come credito formativo.41
Altri progetti / Attività
Corsi per il conseguimento del certificato d’idoneità per la guida dei ciclomotori
Progetto POLIS per il rientro integrato in istruzione/formazione degli adulti (conseguimento qualifica
professionale e diploma di scuola superiore
Tornei sportivi interni
Attività pomeridiana riguardante basket, pallavolo, calcetto, a cura dei docenti di educazione fisica
Danza
Attività pomeridiana seguita dai docenti di educazione fisica
Corso di scrittura
Approfondimento riguardante la prima prova scritta dell’Esame di Stato, riservato ad alunni delle classi quinte
15 PROGETTO QUALITA’
CERTIFICAZIONE DI QUALITA’ UNI EN ISO 9001
L’Istituto ritiene particolarmente significativa l’implementazione, al suo interno, di un Sistema di Gestione per la Qualità
che, attraverso la certificazione, espliciti, anche formalmente il livello di erogazione del servizio di istruzione, riconosciuto
dal territorio come particolarmente soddisfacente.
Inoltre, il possesso della certificazione del SGQ, è requisito “sine qua non” per rispondere ai bandi europei per
l’ottenimento di finanziamenti destinati all’attuazione di progetti culturali di particolare rilevanza educativa e formativa.
A tale scopo, dall’anno scolastico 2001/02, la dirigenza ed il personale non docente sono stati coinvolti, con il supporto di
consulenti esterni ed il finanziamento della Provincia di Torino, in un percorso di lavoro che, a partire dall’individuazione
dei processi operativi in atto nella scuola, ha esplicitato responsabilità, procedure, istruzioni operative e modulistica
relative all’attuazione del servizio di istruzione, raccolte nel “manuale per la qualità”.
L’Istituto ha ottenuto la Certificazione di Qualità in data 9 febbraio 2004. L’Ente Certificatore è CERMET.
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16 UTILIZZO DELLE RISORSE FINANZIARIE
I finanziamenti che il Ministero della pubblica istruzione assegna all’istituzione scolastica vengono
utilizzati per:
realizzare i progetti/attività ai quali sono destinati, secondo quanto indicato nelle schede finanziarie di
previsione, allegate ai progetti/attività stessi/e
garantire il normale funzionamento amministrativo generale
garantire il funzionamento didattico ordinario
L’istituzione scolastica si impegna a reperire ulteriori risorse finanziarie mediante la presentazione di progetti specifici a:
Enti locali territoriali (Comuni di provenienza degli alunni) e sovracomunali (Provincia e Regione)
soggetti privati, anche sotto forma di sponsorizzazione, interessati e disponibili a collaborare con l’Istituto per la realizzazione di
attività culturali rivolte agli alunni, alle famiglie, al personale della scuola
Risorse ulteriori possono essere reperite mediante la stipula di accordi e/o convenzioni con soggetti pubblici e privati che
prevedono l’erogazione di servizi da parte dell’istituzione scolastica.
In tal caso si può prevedere che parte dei finanziamenti vengano utilizzati per compensare le prestazioni del personale
docente ed amministrativo coinvolto nell’attività.
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Le famiglie degli alunni
contribuiscono alla copertura delle spese connesse con le attività previste dal P.O.F.,
limitatamente a:
uscite didattiche, comprensive del trasporto
viaggi e visite di istruzione
attività integrative
Poiché si ritiene che le quote poste a carico delle famiglie non debbano costituire motivo di esclusione dalle attività,
l’Istituto prevede la possibilità di erogare contributi a favore di coloro che si trovano in condizioni economiche
disagiate, sulla base della documentazione presentata, in forma riservata, compatibilmente con le risorse finanziarie.
17 MONITORAGGIO, VERIFICA, AGGIORNAMENTO DEL P.O.F.
La redazione del Piano dell’offerta formativa per l’anno scolastico corrente tiene conto delle risultanze della verifica del
P.O.F. dell’anno scolastico precedente.
E’ stato, pertanto, costituito un gruppo di lavoro per il monitoraggio e la verifica dell’attuazione del P.O.F., con il compito
di definire gli indicatori e gli indici di qualità del servizio scolastico che saranno alla base delle future revisioni ed
integrazioni del presente documento.
ALLEGATI:
CARTA DEI SERVIZI
REGOLAMENTO DI ISTITUTO
Approvato dal Collegio Docenti delibera n. X del 29-11-2012
Adottato dal Consiglio di Istituto con delibera n. X del
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