La teoria della Dissonanza Cognitiva
A Theory of Cognitive Dissonance, ha esercitato un'ampia e feconda
influenza nei settori interdisciplinari della ricerca sulla
comunicazione e l'influenza sociale.
La discordanza tra elementi cognitivi
(intendendo per elemento cognitivo ogni
conoscenza, opinione o credenza che un
individuo o un gruppo ha su se stesso o sul
mondo che lo circonda) venne dato il nome
di dissonanza cognitiva.
Secondo Leon Festinger, questo accade
perché ogni incoerenza percepita tra i vari
aspetti della conoscenza, dei sentimenti e del
comportamento instaura uno stato interiore
di disagio - dissonanza cognitiva - che la
gente cerca di ridurre tutte le volte che le è
possibile
prof.ssa MariaElena
Auxilia
esiste in ogni persona, in
presenza di una dissonanza, una
pressione tendente a ridurla,
tanto maggiore quanto più forte è
la dissonanza.
La
riduzione
può
ottenersi
aggiungendo
nuovi
elementi
consonanti (le voci di prossime
sciagure); potrebbe però aversi, a
seconda delle circostanze, anche
cambiando gli elementi dissonanti
o diminuendone l'importanza.
Azioni irrazionali
Spesso agiamo, effettuiamo
azioni che sono irrazionali o
comunque contrarie a ciò
che affermiamo rispetto a
principi
logici,
di
comportamento sociale, di
adeguamento alle norme, di
rispetto alla media del
comune
sentire,
di
adeguamento alla morale
mediamente condivisa
prof.ssa MariaElena
Auxilia
Semplificando:
so bene che il fumo fa male, ma
continuo a fumare.
So bene che il casco è un
elemento protettivo, ma non lo
metto.
So bene che andare troppo forte
è rischioso, ma non diminuisco la
velocità.
Se smetto di fumare ingrasso. Il
casco mi fa troppo sudare e non ci
vedo bene e poi mi slittano le dita
sui freni. Sono così bravo e abile
che posso andare a qualsiasi
velocità,
Quando percepiamo una dissonanza tra
conoscenze e comportamenti, siamo motivati
a ristabilire l’equilibrio
La dissonanza consiste nel conoscere i livelli di rischio che corro
e, contemporaneamente, non attivare la volontà per prevenire
le conseguenze che la rischiosità accettata può produrre.
Si accetta e si fa propria una condotta irrazionale, a volte la si
esibisce.
Cognizione
Comportamento
Cognizione
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Dissonanza
Disagio
Desiderio di
riportare l’equilibrio
Ciò genera un conflitto
dentro di noi a cui
cerchiamo di dare delle
spiegazioni spesso
paradossali.
Nascita della teoria
Dopo la morte di Lewin,
tra
behaviorismo
declinante
e
un
nascente interesse per
il mondo cognitivo, si
sviluppano delle “mini
teorie”, ossia modelli
costruiti
attorno
a
particolari
aspetti
dell’attività psichica in
relazione a particolari
modi comportamentali.
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Auxilia
La teoria della dissonanza
cognitiva
di
Leon
Festinger si è sviluppata a
partire dagli anni ’50 ed
ha costituito il cuore
stesso della psicologia
sociale fino agli anni ’70.
Essa ha riportato all’attenzione:
il problema della motivazione come
elemento centrale della cognizione;
il ruolo che il comportamento può
esercitare sui processi cognitivi
Coerenza tra pensare ed
agire
Questa teoria nasce da una constatazione del senso comune:
l’uomo tende in generale ad essere coerente con se stesso
nel modo di pensare e di agire
Così, la persona che continua a
fumare , pur sapendo che ciò fa
male, può dirsi:
In genere, la persona
“incoerente” cerca, con
più o meno successo, di
operare delle
razionalizzazioni
che fumare è piacevole e questo
gli basta;
che le probabilità di danno alla
salute non sono poi così serie
come si vorrebbe far credere;
che non si può vivere evitando
sempre ogni possibile pericolo
prof.ssa MariaElena
Auxilia
Disagio psicologico
Ma ci sono persone che non sono in
grado di dare a se stesse una
spiegazione
esauriente
o
di
razionalizzare le proprie incoerenze. Per
l’una o per l’altra ragione, tentativi di
raggiungere la coerenza possono fallire:
l’incoerenza
allora
continua
semplicemente ad esistere.
In tali circostanze,
cioè in presenza di
un’incoerenza,
si
verifica uno stato di
disagio psicologico.
Nella teoria elaborata da Festinger,
l’incoerenza è definita dissonanza.
prof.ssa MariaElena
Auxilia
Dissonanza
Secondo
Festinger:
l’esistenza della dissonanza, provocando un disagio
psicologico, spingerà l’individuo a tentare di ridurla
quando la dissonanza è presente, l’individuo oltre
a cercare di ridurla eviterà attivamente situazioni e
conoscenze che aumenterebbero probabilmente la
dissonanza
La dissonanza si riferisce a
relazioni che esistono tra
coppie di elementi
appartenenti alla cognizione
di un determinato individuo.
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La
cognizione
è
ogni
conoscenza,
opinione,
credenza
che
riguardi
l’ambiente,
la
propria
persona,
il
proprio
comportamento
Elementi cognitivi
Gli elementi cognitivi di una
persona corrispondono a ciò
che essa fa o sente o a ciò
che esiste nel suo ambiente.
Alcuni di questi elementi
rappresentano la
consapevolezza di se stessi
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Auxilia
Altri elementi di
consapevolezza
riguardano il mondo in
cui si vive
Relazioni
Tra le coppie di elementi
possono esserci tre tipi di
relazioni:
Relazioni
Relazioni attinenti
non attinenti
(dissonanza e consonanza)
Relazioni non attinenti:
due elementi possono semplicemente non
avere nulla a che fare l’uno con l’altro.
Cioè in circostanze in cui un elemento
cognitivo non implica proprio nulla che
riguardi altri elementi, questi due
elementi non sono reciprocamente
attinenti
prof.ssa MariaElena
Auxilia
Relazioni attinenti:
dissonanza e
consonanza.
Due elementi sono dissonanti se per
una ragione o per l’altra sono
incongruenti. In particolare, due
elementi sono in una relazione
dissonante se l’inverso di un elemento
segue dall’altro
CATTOLICO
PRATICANTE
Mi sono sposato in
chiesa
Mi sono sposato in
municipio
Sono andato in
vacanza con amici
CONSONANZA
(nessuna azione)
DISSONANZA
(tendenza a ridurla)
NESSUNA CONSONANZA
(nessuna azione)
prof.ssa MariaElena
Auxilia
Secondo Festinger, due elementi possono
essere dissonanti per motivi di:
logica interna;
contrasto con norme culturali;
in contrasto con precedenti esperienze personali
La discordanza tra due cognizioni non è di per sé sufficiente a
produrre il fenomeno della dissonanza: occorre che esse siano messe
in azione nel mondo concreto dell’esperienza personale nell’ambito di
una decisione.
prof.ssa MariaElena
Auxilia
Decisione
L’individuo sperimenta una dissonanza in concomitanza con una
decisione.
La produzione di stati di dissonanza è in stretta connessione con tutte
quelle situazioni post-decisionali in cui la persona si sente responsabile
direttamente delle sue azioni e delle conseguenze che ne derivano
Consideriamo ciò che accade quando si deve scegliere fra due alternative:
prima della decisione si considerano le caratteristiche
alternativa e le si pongono a confronto
di ciascuna
nel momento della decisione si sceglie una delle due alternative e
contemporaneamente si rifiuta l’altra
gli aspetti attraenti dell’alternativa respinta sono ora
dissonanza con la decisione compiuta
prof.ssa MariaElena
Auxilia
in uno stato di
La grandezza della dissonanza sarà in
funzione:
- importanza dell’oggetto su cui la decisione è
presa
- potere di attrazione dell’alternativa rifiutata
Il conflitto sorge in una fase
pre-decisionale,
quando
dobbiamo scegliere tra due
possibili tipi di azione, quando
si è spinti in due diverse
direzioni nello stesso tempo.
L’esistenza quotidiana abbonda
di situazioni conflittuali
determinate dalla necessità di
scegliere tra alternative più o
meno tutte gradevoli.
Conflitto e dissonanza sono due
realtà differenti.
La decisione è un atto che mette
fine alla situazione conflittuale,
sblocca l’indecisione e fa
imboccare una strada su cui si
incanala poi la nostra azione
futura
La dissonanza insorge nel momento postdecisionale, perché il soggetto continua a
possedere, a livello cognitivo, elementi che
riflettono le caratteristiche favorevoli delle
alternative
rifiutate
e
le
caratteristiche
sfavorevoli delle alternative prescelte.
prof.ssa MariaElena
Auxilia
Il soggetto ora si muove in una sola direzione e
tenta di ridurre la dissonanza cognitiva
L’esistenza della dissonanza origina
pressioni tendenti a ridurla.
La forza delle pressioni per ridurre la
dissonanza
è
in
funzione
della
grandezza della dissonanza: quanto
maggiore è la dissonanza, tanto
maggiore sarà l’intensità dell’azione per
ridurla e la volontà di evitare situazioni
che potrebbero accrescerla
1. Il cambiamento di
comportamento:
Quando la dissonanza si colloca tra
qualche
conoscenza
relativa
all’ambiente
e
il
proprio
comportamento,
essa
si
può
eliminare
cambiando
il
comportamento dissonante.
Non è sempre possibile eliminare la
dissonanza cambiando la propria
azione, poiché le difficoltà che si
oppongono al cambiamento del
comportamento
possono
essere
troppo grandi
prof.ssa MariaElena
Auxilia
Se esiste dissonanza tra due
elementi, essa può venir eliminata
cambiando uno dei due elementi:
1.
cambiare il proprio
comportamento
2.
produrre un cambiamento
nell’ambiente
3.
modificare il proprio mondo
cognitivo
2. Il cambiamento
nell’ambiente:
3. Il cambiamento nel
proprio mondo
cognitivo
Cambiare la situazione che
produce dissonanza è molto
più difficile che cambiare il
proprio comportamento,
perché è raro avere un grado
sufficiente di controllo sul
proprio ambiente
La dissonanza può essere ridotta
cambiando la propria opinione ed
atteggiamento attraverso
l’apertura verso informazioni e
conoscenze che portano ad
aumentare la consonanza,
evitando le fonti favorevoli alla
dissonanza.
La dissonanza che si origina in seguito ad una scelta tra due alternative può essere
ridotta:
a livello comportamentale,
revocando la decisione appena
presa;
Tuttavia l’individuo può incontrare
delle difficoltà
nel
tentativo
di
cambiare sia il suo comportamento,
sia la sua consapevolezza. Questa è la
ragione per cui la dissonanza, una
volta formata, può persistere: non ci
sono garanzie che la persona sia in
grado di ridurla o rimuoverla.
prof.ssa MariaElena
Auxilia
a livello cognitivo,
rivalutando le alternative
stabilendo una sostanziale
sovrapposizione tra le
alternative
La dissonanza può originarsi non
soltanto in situazioni di libera
scelta, ma anche in condizioni di
accordo forzato, ossia quando si
è costretti a sostenere un
comportamento non coerente con
le nostre opinioni personali
Una persona può essere influenzata o
spinta a cambiare le proprie opinioni;
ciò può condurre a modificare il
comportamento o l’espressione
verbale delle proprie opinioni senza un
effettivo mutamento dell’opinione
personale (acquiescenza).
Questa situazione induce dissonanza.
prof.ssa MariaElena
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L’acquiescenza può essere
ottenuta attraverso:
l’offerta di una ricompensa
(venti euro per una
menzogna)
la minaccia di punizioni
(giocattolo proibito)
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La teoria della Dissonanza Cognitiva