Rassegna Stampa Venerdì 20 febbraio 2015 Rassegna Stampa realizzata da SIFA Servizi Integrati Finalizzati alle Aziende 20129 Milano – Via Mameli, 11 Tel. 02/43990431 – Fax 02/45409587 [email protected] Rassegna del 20 febbraio 2015 COMITATO ITALIANO PARALIMPICO Fabio Petrelli Corriere Adriatico 31 Quel talento cresciuto schiacciando La Nuova Venezia 45 Italiani under 23 in pedana a pesaro 5 La Provincia Di Varese 38 sogno rio ma me la devo pagare io 6 L'eco Di Bergamo 63 Simonella obiettivo mettere a posto la mira per un podio europeo Corriere Di Romagna 48 Il giro ditalia fa ancora tappa sul titano 9 La Nazione Lucca 10 gs sempione a tu per tu con le scuole 10 Avvenire 17 Il cricket fa sperare lafghanistan Corriere Di Como 6 Special olympics la kermesse ad albavilla 13 Il Giornale Di Vicenza 46 Lancio del peso paralimpico a schio il raduno 14 Il Quotidiano Del Molise 22 La hidro sport sale alla ribalta nel meeting nazionale di viterbo 15 Il Sannio I sanniti angelo cifiello e mario ciaramella in campo con la nazionale azzurra che ha sfidato il brasile Nuoto e scherma 18 30 La Gazzetta Dello Sport 43 Lomb. La Sicilia 33 La Vita Cattolica 31 Luca Persico Ivo Romano 1 8 11 19 Lasd chiaramonte prepara le competizioni agonistiche Raffaele Ragusa 20 Dieci proposte per il domani Marco Ravara 21 La Settimana Di Saronno60 Ciclismo olgiate olona ospiter la due giorni per paralimpici 22 Il Gazzettino Di Udine 18 Tina maze la numero uno mondiale si allena a treviso per le gare di cdm 23 Quotidianodipuglia(br) 46 La lupiae sfida reggio calabria 24 Trentino 46 Mercurio argento a montecchio 25 La Stampa (torino) 44 In 200 alla fiaccolata contro lampliamento della discarica 26 Settegiorni Bollate Paderno Corriere Del Mezzogiorno (ba) 1, 21 Record per arjola atleta non vedente 19 Disabili ma sportivi oggi uno stage al cus Igor Baldan 27 28 POLVERE DI STELLE (C) Corriere Adriatico S.p.A. | ID: 00000000 | IP: 81.208.58.24 Dalla Kutiba Falconara a Loreto Quel talento cresciuto schiacciando FABIO PETRELLI Ancona Sentire Emanuele Fracascia al telefono e scoprirlo alle prese con un corso, implicherebbe accostarlo a qualche impegno di stampo pallavolistico. Sentire Emanuele Fracascia e apprendere che il corso riguarda la cucina un po' sorprende (fino a un certo punto, visto il suo diploma da sommelier) e un po' incuriosisce. OQuindi Masterchef e Hell's Kitchen hanno sostituito nel tuo palinsesto televisivo le partite di volley? ONo, dai. Ogni tanto qualche bel match di pallavolo in Tv ancora lo guardo. La cucina è una passione, il corso un primo step di un progetto relativo alla ristorazione, che mi piacerebbe portare avanti. OCome si vive senza volley? OBene, con le distinzioni del caso. Se ci si riferisce a quello degli ultimi anni, in cui varie problematiche finivano per creare preoccupazioni, diciamo che non si avverte nostalgia. Se si parla di quello che ho avuto la fortuna di praticare per buona parte della mia carriera, è un ricordo piacevole che si presta anche a gustosi amarcord. Per fare un esempio: l'altra sera eravamo a cena io, Roberto Masciarelli, Fabrizio Bastianelli, Pio Travagliai e Amauri Ribeiro (gruppo della Kutiba targata 1987/88 ndr) che ora è presidente del Comitato Paralimpico brasiliano e quando passa per l'Europa ci viene sempre a trovare. Soffre della saudade al contrario. ODa giocatore, il tuo cerchio magico si apre a Falconara e si chiude a Loreto... OPallavolisticamente sono nato lì. Ambiente a dimensione familiare, grande aggregazione e ancherisultatibrillanti. Esordii in Al a Bologna, all'inizio del 1986, entrando in campo dopo l'infortunio di Daniel Castellani. OFu l'anno della Coppa Confederale... OSì, vinta in una freddissima Sarajevo, completamente imbiancata. Come ricordo comprammo tutti un colbacco. Lo indossava anche Pippi (Francesco Lombardi, storico regista dei falchetti - COMITATO ITALIANO PARALIMPICO Pag. 1 ndr) febbricitante sul letto d'albergo. Giocò quella final four con oltre 38 di febbre, ma riuscimmo a portare la Coppa nelle Marche. OPoi un anno sfortunato a Macerata e il riscatto fuori regione... OAlla Lube non riuscii a dare quanto avrei potuto per via di un problema al gomito che poi feci operare. Meglio a Rovigo e poi a Napoli, due belle stagioni. La conclusione a Loreto: quando mi resi conto che il mio fisico era ormai spremuto per una pallavolo di alto livello, preferii staccare invece di scendere di categoria. OCon il rammarico di un contatto con una big italiana come la Mediolanum Milano, svanito a causa di un brutto stop... OVero. In panchina c'era Doug Beai, e c'erano i presupposti per un mio trasferimento. Ma i legamenti crociati del ginocchio forse non erano d'accordo e si ruppero a stagione in corso. ODa allenatore, il tuo cerchio magico si apre a Falconara e si chiude a Loreto. Copia e incolla... OE' così, per uno strano scherzo del destino. A Falconara sulla panchina della Sira mi tolsi diverse soddisfazioni, tra cui una promozione in Al, ma i tempi erano cambiati. Non si respirava più l'aria del PalaBadiali, dopo il trasferimento ad Ancona. O A Loreto, epilogo amaro... OSì, decisamente. Le difficoltà economiche erano sempre maggiori e il problema più grande era restare motivato e trasmettere i giusti stimoli a una squadra che stava perdendo sempre più fiducia. Oli picco da head coach è stato nella In alto a sinistra Emanuele Fracascia nel 2001 accanto a Marco Paolini, suo tecnico per tanti anni, qui sopra Lele nel 1991, a sinistra due foto più recenti, sulla spiaggia di Palombina e a Loreto da coach (2012) tua unica stagione al femminile... OTra noi e il successo c'è sempre stato di mezzo un Bergamo troppo forte. La Foppapedretti ci mise ko sia nella finale di Coppa Italia che nella serie scudetto. H nostro cammino nel tabellone dei playoff fu esemplare, visto che eliminammo il Perugia vincitore della Champions e Pesaro che di lì a poco scrisse pagine indimenticabili per il volley marchigiano. Ma contro quel Bergamo, analizzando la finale a mente fredda, c'era poco da fare. ONel palmares da allenatore, c'è anche un piacevole biennio all'estero... OGià, in Slovenia. Una grande esperienza sotto il profilo umano, direi complessa viste le difficoltà linguistiche ma chericordocon piacere. OE uno scudetto senior, nella cassaforte dei ricordi, c'è anche da giocatore... OSì, il campionato italiano di beach volley vinto con Mascia. Erano anni in cui la disciplina era sul punto di decollare. Quando insieme a Basti (Fabrizio Bastianelli - ndr) conquistai il World Tour il beach era un diversivo da affiancare all'indoor, al punto che il circuito era composto da quattro tappe che toccavano, oltre all'Italia, Brasile, Australia e Giappone. Non aveva fatto quel salto di qualità che riuscì a compiere negli anni a venire. All'epoca non me la sono sentita di compiere il salto perché la pallavolo offriva maggiori certezze. OMa se nella pentola di Lele Fracascia tornasse a tuffarsi un pallone di volley? OCredo ci sia un momento per tutto, e al momento un rientro non è nella lista delle mie priorità. Però mai dire mai. COMITATO ITALIANO PARALIMPICO Pag. 2 LA CARRIERA Emanuele Fracascia è nato ad Ancona il 15 novembre del 1966. Debutta in A l con la maglia della Kutiba Falconara non ancora ventenne e resta in biancoverde fino allastagione 1993/94. Nel suo curriculum figurano quattro stagioni in serie cadetta tra Macerata, Rovigo e Napoli con una parentesi in Bl a San Severino. Da allenatore conquista due promozioni in A l con la Sira Falconara e la Terra Sarda Cagliari. Si è laureato campione di Slovenia alla guida del Ok Salonit Anhovo Kanal e ha sfiorato lo scudetto nel femminile da head coach della Monteschiavo Jesi. Oltre a Pinete, in A2 maschile ha guidato per due stagioni e mezzo anche la Pallavolo Loreto. Debuttai in Al a Bologna, all'inizio del 1986. Ricordo ancora quella Coppa Confederale vinta in una Sarajevo imbiancata. Sulla panchina della Sira mi tolsi diverse soddisfazioni, ma ormai era diverso COMITATO ITALIANO PARALIMPICO Pag. 3 COMITATO ITALIANO PARALIMPICO Pag. 4 Italiani Under 23 in pedana a Pesaro MESTRE. Pesaro ospita la seconda prova nazionale assoluta e quella paralimpica, mentre Riccione sarà sede del campionato italiano under 23. Scherma sotto i riflettori, in pedana tutte e tre le armi da oggi a domenica. Tanti i possibili protagonisti tra gli atleti veneziani, mestrini e del miranese che in queste ultime stagioni si sono messi in luce. Nelle prove paralimpichedi spada e fioretto c'è Matteo Dei Rossi del CS Mestre, mentre non ci saranno Stefano Salmaso e Nicola D'Ambra nella sciabola (Officina Mirano). Nelle altre gare di Pesaro invece in pedana Beatrice Dalla Vecchia (Officina Mirano) perla sciabola, e una nutrita pattuglia di atleti del Circolo mestrino per il fioretto, con in testa i gemelli Lodovica e Sebastiano Bicego, quindi Caterina Pozzan e Alvise Dal Santo, tutti pronti domenica a trasferirsi aMaribor per gli Europei giovanili. Fine settimana impegnativo anche per Martina Sinigalia (Forestale) che sarà su entrambi i fronti alla ricerca di quell'acuto mancato in questa prima parte di stagione, e che non le ha permesso di conquistare il pass per la Slovenia, (s.b.) COMITATO ITALIANO PARALIMPICO Pag. 5 «Sogno Rio. Ma me la devo pagare io» Marco Santinclli, bancario varesino, batte i normodotati ed e in corsa per un posto alle Olimpiadi «Allenamenti dopo il lavoro, trasferte a mie spese: altro che il professionismo dei rivali di altri Paesi» Tennistavolo FRANCESCO INGUSCIO Si chiama Marco Santinelli, ha 43 anni, è varesino doc (nato e cresciuto a Masnago) e nel tennistavolo ha trovato molto più di una semplice passione: un modo per vivere meglio, abbattere barriere, aprirsi al mondo intero. E cullare un sogno (possibile): andare alle Olimpiadi di Rio de Janeiro. Marco è in carrozzina dal 1988, a causa di un incidente motociclistico che gli ha provocato la lesione del midollo spinale rendendolo paraplegico. «Ho cominciato a praticare il tennistavolo a scopo riabilitativo racconta - Mi era stato consigliato perché aiuta a migliorare la coordinazione occhio-braccio e in generale l'equilibrio. La cosa mi è subito piaciuta e così ho deciso di proseguire anche dopo aver lasciato l'ospedale». L'unico seduto Santinelli è tesserato per l'Asd Tennis Tavolo Varese, società che svolge le proprie attività a Lozza: «C'è unabella differenza tra il ping pong che si gioca all'oratorio o in spiaggia e il tennistavolo, che, come tutti gli sport, a livello professionistico è impegnativo», spiega. Marco Santinelli, che fa l'impiegato di banca, quando termina di lavorare si allena ogni giorno per due o tre ore. Malgrado debba dividersi tra lavoro e tennistavolo, ha ottenuto in questi anni dei risultati straordinari: «Negli ultimi sei anni ho vinto 5 volte il campionato italiano e l'anno scorso ho perso la finale. E nelle ultime classifiche internazionali risulto il numero 35 al mondo e il primo degli italiani nella terza categoria». Le categorie sono stilate in base alla gravità dell'handicap. insomma, e un campione vero, mica uno qualsiasi: «Tenete presente che il tennistavolo e il tiro conl'arco sono gli unici due sport al mondo assolutamente integrati, ovvero quelli in cuigli atleti disabili e normodotati possono gareggiare nelle stesse categorie. I miei avversari infatti giocano tutti in piedi, io sono l'unico in carrozzina. E la Fitet (Federazione italiana tennistavolo, ndr) fa parte del Coni, non del Comitato italiano paralimpico». Obiettivo Giochi Nonostante i grandi risultati ottenuti, Marco non può contare sul supporto economico della federazione o della sua società: «La Fitet mi paga due tornei all'anno, stop. Iscriversi a un torneo che comprenda hotel e trasporto costa tra i 500 e i 600 euro più il viaggio: tutto a carico mio». E pensare che il campione varesino ha concrete possibilità di partecipare alle Olimpiadi di Rio 2016: «Il 31 dicembre di quest'anno chiudono le classifiche mondiali: i primi 24 vanno ai Giochi. L'obiettivo è senz'altro alla mia portata. L'anno scorso non mi sono qualificato ai Mondiali di Pechino solo per un punto: l'ultimo atleta ammesso fu un thailandese con 997punti, io ne avevo totalizzati 996...». Tantissime le soddisfazioni raccolte, non solo a livello di risultati: «Il tennistavolo mi ha regalato amici in tutto il mondo: dalla Spagna alla Norvegia, dal Costarica al Brasile, fino al Giappone. Se domani parto e vado in uno di questi Paesi, so che ovunque troverò amici e persone che mi stimano». Domenica scorsa Santinelli ha colto l'ennesimo trionfo, vincendo un torneo nazionale a Vicenza. Il 12 marzo partirà per l'Ungheria, dove è in program- ma una gara del circuito internazionale, utile per stabilire il ranking, un po' come avviene nel tennis con il circuito Atp. «A livello tecnico non smetterò mai di ringraziare il mio allenatore Piero Dossi e il mental coach Andrea Arnaboldi», dice. «Loro milionari, noi-» Velocità di pensiero e di braccio (lapallina viaggia mediamente a 200 all'ora dopo una schiacciata) sono le due doti indispensabili per diventare un campione come Marco: «In Paesi come Cina, Germania, Corea, Turchia i campioni di tennistavolo sono professionisti, giocano otto ore al giorno e prendono uno stipendio. Io posso allenarmi solo quando smetto di lavorare: è un po' diverso». «Nonostante sia uno degli sport con più tesserati al mondo, in Italia si fa fatica - continua Chi pratica i cosiddetti sport minori non viene agevolato in alcun modo. Anzi, per assurdo, se devi andare alle Olimpiadi e il tuo datore di lavoro ti nega le ferie, tu alle Olimpiadi non ci vai. In Cina i giocatori di tennistavolo sono addirittura star milionarie: non dico che dovremmo arrivare ai loro livelli, ci mancherebbe, ma almeno un riconoscimento al nostro impegno...». • COMITATO ITALIANO PARALIMPICO Paraplegico dall'88 per un incidente motociclistico iniziò in ospedale «In Cina i giocatori sono idoli ricchissimi Io senza permesso non vado in Brasile» Pag. 6 IPIONS Numero 35 al mondo 1. Marco Santarelli durante una premiazione in Ungheria: gioca coi normodotati e li batte spesso 2. Il bancario varesino durante un match COMITATO ITALIANO PARALIMPICO Pag. 7 Simonelli, obiettivo mettere a posto la mira per un podio europeo Tiro con Farco LUCA PERSICO Koper, Slovenia, campionati europei di tiro con l'arco. Ancora unavoltasaràl'unico seduto, ma il sogno è che scattino tutti in piedi per applaudirlo: «L'obiettivo è il podio, sarebbe la chiusura del cerchio e un messaggio a quelli nelle mie condizioni». La disabilità è una carrozzina, l'abilità quasi unica di Alberto «Rolly» Simonelli, 47 anni da Gorlago, è la precisione del suo arco. SpecialitàCompound,una miniera: un argento paralimpico, un titolo e cinque medaglie mondiali, una corona e due argenti europei, qualcosacome 40 titoli italiani disabili. «E speriamo di aggiornare abreve le statistiche». Già, domani Simonelli sarà di scena a Zola Predosa nei tricolori Para Archery, rifinitura in vista della kermesse continentale con i «normali» in programma da lunedì: «Per raggiungerla non passerò nemmeno a casa, mi farò un migliaio di chilometri in auto annuncia Simonelli, atteso in Emilia Romagna dal derby con i vari Giampaolo Cancelli, Lorenzo Schieda e Matteo Bonacina -. Esserci mi aiuterà a capire se è cambiata l'aria». Il vento contro sono un challenge internazionale e un campionato italiano «normo» che l'hanno visto chiudere nelle retrovie per problemi tecnicial mirino. Toh, la freccia della compensazione: grazie agli exploit del In azione Alberto «Rolly» Simonelli, 47 anni, arciere di Gorlago 2014 (titolo italiano «normali» e primato italiano dai 18 metri) è arrivata comunque una convocazione che sadi ritorno alpassato. «È la quarta in carriera con la nazionale maggiore - ricorda Simonelli, in forza alle Fiamme Azzurre -. La più bella è stata Las Vegas, la prima, da questa mi aspetto una medaglia». Che sia a squadre, di classe o addirittura negli scontri diretti, sembrano quisquilie. La sostanza è chiudere definitivamente il cerchio di «second life» sportiva iniziata nel 1993 a seguito di un'ischemia midollare (primagareggiava in mountain bike). «Ci sono i mostri sacri ma ci proverò - continualamoscabiancaSimonelli, primo uomo di sempre pro- COMITATO ITALIANO PARALIMPICO mosso dalla nazionale disabili -. Consapevole del mio valore e del mio lavoro». Già, non c'è trucco e non c'è inganno dietro a un biennio niente male che l'ha riportato in auge dopo un periodo tribolato. Casa-campo d'allenamento, campo dall'allenamento-casa: «Cos'è cambiato nell'ambiente? Sino a qualche tempo fa ero l'uomo simpatia del circuito, ora un po' meno - tira qualche frecciatina (dialettica) l'arciere bergamasco -. Sarò l'unico in carrozzina, ma spero di essere considerato speciale per un altro motivo...». Cioè per la conquista di una medaglia che costringerebbe tutti gli altri a alzarsi in piedi a applaudirlo. • •e RIPkOOM.LluNt N E R V A T A Pag. 8 HANDBIKE Il Giro d'Italia fa tappa ancora sul Titano I vertici del comitato paralimpico sammarinese con Rossi SAN MARINO. Farà tappa sul Titano anche nel 2015 il Giro d'Italia di HandBike, la cui sesta edizione è stata presentata a Milano. A fare gli onori di casa Antonio Rossi, olimpionico della canoa. Alla conferenza stampa hanno partecipato anche i vertici del Comitato Paralimpico Sammarinese, con il presidente Daniela Del Din. La partenza all'autodromo "Enzo e Dino Ferrari" di Imola (lunedì 6 aprile), poi il 24 maggio a Pavia, il 14 giugno a Lentate sul Seveso, il 12 luglio a San Marino, domenica 2 agosto a Bardonecchia, il 6 settembre il nuovo percorso di Castel di Sangro, per spostarsi ad Albenga il 20 settembre, prima del gran finale domenica 18 ottobre a Milano. COMITATO ITALIANO PARALIMPICO Pag. 9 Capannori Oggi e domani il gruppo sportivo per una riflessione sulla disabilità «Gs Sempione» a tu per tu con le scuole Capannori TORNA a Capannori oggi e domani il «GSH Sempione '82», un gruppo sportivo con disabilità proveniente da Domodossola, che grazie all'organizzazione dell'atleta paralimpico e ambasciatore di Capannori, Stefano Gori, in collaborazione con il Comune, da diversi anni realizza alcune iniziative nelle scuole capannoresi con l'obiettivo di creare spunti di riflessio- ne e di dibattito tra le nuove generazioni sul tema della disabilità, anche attraverso giochi e sport in palestra. Oggi sia la mattina che il pomeriggio il gruppo sportivo nell'ambito del suo progetto «Si può fare - Un valore da comunicare» sarà alla scuola primaria e secondaria di primo grado di Camigliano, mentre sabato mattina si recherà alla scuola secondaria di primo grado di S.Leonardo in Treponzio. IJILÌ T E A M II Gs Sempione con Gori COMITATO ITALIANO PARALIMPICO Pag. 10 n CRICKET fa sperare l'Afghanistan lo che era il quinto livello dell'Ice), fino alla qualificazione al Mondiale, al debutto (sfortunato) a Canberra, dinanzi a uno stadio gremito e a un'audience televisiva (in patria) senza eguali. La nazionale partecipa Un lungo viaggio, che ha in per la prima volta Mohammad Nabi, il capitano, un testimonial d'eccezione. alla Coppa del Mondo Come tanti compagni di e nel Paese esplode squadra, ha imparato a giocare in un campo prol'entusiasmo dei tifosi fughi, nei pressi di Peshawar, in Pakistan (lì il cricket ha profonde radiIvo ROMANO ci, per tradizione), dove a prima è andata. Male, purtrop- la sua famiglia s'era rifupo. Una sconfìtta con il Banglade- giata ai tempi della guersh, non il modo migliore per brin- ra con l'Unione Sovietica. dare. Restal'orgoglio, e il resto del- Ora, è atleta di livello la competizione da giocare. Per mondiale, un autentico l'Afghanistan, una prima volta che monumento dell'Afghaniha il dolce sapore della storia. An- stan, "top-scorer" nella sfida cor più per un Paese martoriato dagli eventi, con il Kenya dell'ottobre 2013, distrutto dalle guerre, sempre diviso, tra spin- decisiva per l'approdo alla Copte democratiche e retaggi talebani. pa del Mondo. «Per noi, è un moCoppa del Mondo di cricket, in Australia e mento storico: l'intero Paese non aNuova Zelanda: fra le partecipanti, la nazio- spettava che questo momento». nale afghana, per la prima volta, appunto. Tra- Lo sport, autentico nemico dei Talebani. Per guardo di assoluto prestigio, ultima tappa di loro, una pratica da vietare, anche con la vioun lungo viaggio, lastricato di ostacoli. Il lenza. Ai tempi di quel regime, atleti malvisti cricket, questo sconosciuto, più o meno e stadi dismessi, spesso tragico teatro di esevent'anni fa. Ora, lo sport più vincente, o giù cuzioni sommarie. Poi, la lenta ripresa, tra di lì. In mezzo, una crescita esponenziale, di successi e drammi (atleti e dirigenti sportivi interesse e praticanti. fatti oggetto di voli attentati). Progressi coLa passione che nasce, lo sport che si orga- stanti, in varie discipline: tra i risultati più imnizza (con la creazione della federazione na- portanti, la nazionale di calcio (144a al monzionale, molto giovane, nata nel 1995 ed endo secondo le classifiche Fitrata nell'International Cricket Council solo fa) in grado di vincere il South nel 2001). La nazionale che cresce (nel 2008 Asian Football Championgiocava contro nazionali come Jersey, in quel- La storia L COMITATO ITALIANO PARALIMPICO Pag. 11 ship 2013 battendo in finale l'India e Rohullah Nikpai capace di conquistare due bronzi olimpici nel taekwondo (a Pechino 2008 e Londra 2012). Altra cosa, però, il cricket, amato da molto, praticato dai giovani, spesso su campi di fortuna, tra fango e immondizia. Lo sport nazionale, secondo qualcuno. Tutt'altro, secondo altri. Per la federazione, il cricket è sport nazionale: «Abbiamofilialiin 33 delle 34 province e il numero dei tifosi sta crescendo in tutto il Paese». Per altri, la distinzione etnica rimane netta: lo giocano i "pashtun", molto meno gli altri gruppi, a cominciare dai "tagiki", il secondo più numeroso dell'Afghanistan. E poi, c'è chi lo considera uno sport importato, coloniale, considerata la lunga tradizione che lo lega a Paesi come l'India, il Pakistan, il Bangladesh e altre zone geografiche che hanno subito il dominio coloniale britannico. Del resto, britannico è il coach, Andy Moles, in carica in quello che la Bbc ha definito il più pericoloso lavoro nello sport al mondo. Fosse stato per suo fratello, non avrebbe mai e poi mai dovuto accettare la proposta della federazione afghana: «Lui fa un altro lavoro, sta nell'antiterrorismo, è per questo che a suo tempo mi sconsigliò di accettare questo ruolo e ancora oggi non è contento di tutto il tempo che passo a Kabul». Il suo predecessore, Taj Malik, è forse l'uomo che ha fornito la maggior spinta alla crescita. Quasi un pezzo di storia (sportiva) afghana, la sua frase, pronunciata nella scena iniziale del documentario Out of the Ashes (un viaggio con la nazionale che tentò, senza riuscirvi, di qualificarsi per la precedente Coppa del Mondo, quella del 2011), mentre il bus della squadra attraversava le disastrate vie di Kabul: «Ci sono tanti problemi nel mondo oggigiorno. Ovunque ci sono conflitti, combattimenti, ingiustizie. La soluzione a tutti i problemi è... il cricket». Non sarà la soluzione a tutti i problemi, resta un grande strumento di riscatto. Il presidente Ashraf Ghani ha chiesto ai giocatori di competere «con il morale alto e fare onore all'Afghanistan, come hanno fatto in passato». La federazione è sicura di avere «il sostegno di tutti gli afghani». La storia sono loro, i ragazzi del cricket. LA RIPRESA SPAZIO ANCHE A DONNE E PARALIMPICI La storia sportiva dell'Afghanistan è costellata di prime volte. Ed è inevitabile quando lo sport per anni è stato osteggiato dal regime al Governo fino a scomparire dalle abitudini della popolazione. Il Paese asiatico si è ripresentato sulla scena olimpica ad Atene 2004 - dopo l'esclusione da Sydney 2000 a causa dell'oppressione femminile sotto il regime dei talebani - con soli 5 atleti, fra i quali due donne, le primissime afghane a competere ai Giochi. Nel corso degli ultimi anni l'attività sportiva è cresciuta anche grazie alla spinta della politica, tanto che due anni fa è nata perfino una emittente televisiva interamente dedicata allo sport. Nel 2012 è stato organizzato un campionato di calcio con 8 squadre e in occasione della finale, alla quale hanno assistito quasi 5mila spettatori, sono scese per la prima volta in campo anche le ragazze di una improvvisata nazionale che ha giocato contro il Pakistan. E le ragazze sono salite anche in bici con un programma finalizzato ai Giochi del 2020. Nei progetti a cinque cerchi c'è una voce dedicata persino ai paralimpici e il battesimo internazionale della nazionale di basket in carrozzina, lo scorso anno, è avvenuto in Italia, a Cantù, uno dei luoghi sacri per la palla a spicchi. (G.Ant.) COMITATO ITALIANO PARALIMPICO Pag. 12 Special Olympies, la kermesse ad Albavilla Organizza la Comense. In lizza anche la squadra della Briantea Si annuncia una domenica davvero speciale per la Polisportiva Comense 2015, che dopo aver festeggiato la prima vittoria della neonata squadra di pallacanestro in Promozione (il 1° febbraio per 55-54 contro Busto), nel prossimo fine settimana ospita e organizza la prima tappa del campionato regionale di basket Special Olympies. L'evento è in programma alla palestra comunale di Albavilla in via Porro. Oltre a quella della Comense in campo ci sarà anche la formazione della Briantea Cantù '84, altra società di riferimento del nostro territorio. Le compagini di Comense e Briantea si troveranno di fronte le migliori squadre di atleti con disabiltà mentale della Lombardia divise per livelli. Il programma della kermesse prevede alle ore 8.45 il ritrovo staff, alle 9.45 quello delle squadre; mentre alle 10 prenderanno il via le partite. Il programma cestistico che vedrà impegnata la squadra nerostellata di Special Olympies è davvero molto fitto e proseguirà a marzo con la trasferta a Rimini nel weekend del 7-8 marzo per la Coppa Italia. Sette giorni dopo la formazione lariana farà tappa a Scandiano per l'evento Special Nord Italia. Altre sfide sono previste nelle settimane successive per poi arrivare, domenica 24 maggio, alle attesissime finali nazionali Special a Senna Comasco. Non va poi dimenticato che la stessa Polisportiva Comense è in prima nell'organizzazione di due grandi eventi. Dal 10 al 20 agosto, infatti, in città andrà in scena un torneo di basket internazionale. Sul Lario è attesa una dozzina di squadre universitarie statunitensi maschili e femminili Ncaa. In campo ci saranno, in pratica, i campioni della Nbadi domani. Il 1° maggio, invece, la società si è vista assegnare il Torneo delle Province, in cui giocheranno le promesse lombarde. Il presidente Guido Corti vorrebbe proporre un amarcord dedicato alla Comense che nel 1995 ha conquistato la Coppa dei Campioni di basket a Cucciago, esattamente venti anni fa. Per l'occasione potrebbero essere invitate le protagoniste di quella storica impresa. In agosto La società nerostellata curerà un torneo con le promesse Ncaa Foto di gruppo per tutti i dirigenti, tecnici, collaboratori e atleti che sono tesserati per la Polisportiva Comense 2015 COMITATO ITALIANO PARALIMPICO Pag. 13 Lancio del peso paralimpico A Schio il raduno La Federazione italiana sport paralimpici e sperimentali-Fispes ha convocato tre atleti del settore lanci per il raduno tecnico previsto a Schio da oggi a domenica. Sotto la supervisione dei tecnici federali Nadia Checchini e Andrea Meneghin si ritroveranno all'ex Cpo Coni di Schio Antonio Acciarino (Athletic Terni) per ilgetto del peso F42, Giacomo Poli (Atletico H Bologna) perii lancio del giavellotto F44 e Carmen Acunto (GSH Sempione 82) perii lancio del peso,giavellotto e disco F55. COMITATO ITALIANO PARALIMPICO Pag. 14 Quinto posto di squadra con due ori e sette bronzi in cassaforte La Hidro Sport sale alla ribalta nel meeting nazionale di Viterbo Nuoto Stre-pi-to-so! Come definire diversamente il weekend agonistico appena trascorso, che ha visto la Hidro Sport tornare protagonista sul palcoscenico natatorio nazionale. Mentre i giovani Esordienti A e B della compagine gialloblù erano impegnati nella finale del Gran Prix Sprint presso la piscina provinciale di Venafro, una selezionata formazione di diciannove atleti Hidro delle categorie Ragazzi, Juniores e Seniores, guidati dai tecnici Oriente e Poluzzi, brillava nello splendido scenario dell'impianto di Largo Veterani dello Sport di Viterbo. Nella capitale tuscia è andata in scena, infatti, la IX edizione del meeting "Coppa Carnevale", evento organizzato come sempre dalla Larus Nuoto e che ha assunto, ormai da qualche anno, una valenza nazionale di prim'ordine. La manifestazione sportiva ha coinvolto circa un migliaio di atleti in rappresentanza di 63 società provenienti da tutta Italia. Presenze di rilievo hanno dato lustro al meeting: Cesare Butini, direttore tecnico azzurro, e Walter Bolognani, responsabile delle squadre giovanili, e gli atleti Fabio Laugeni, Luca Dotto, Michele Santucci, Michele Malerba, Giorgio Gaetani e Valentina Zonno. Il programma-gare è stato davvero ricco: si è partiti sabato 14 febbraio con le prove maschili e femminili di dorso, farfalla e stile libero, per proseguire nel pomeriggio e per tutta la giornata di domenica 15, con le finali e la presenza in vasca della Federazione Italiana Paraolimpica. Nelle gare dei 50 stile, dorso, rana e farfalla, dei 200 stile, rana, dorso, farfalla e misti e dei 400 stile il punteggio è stato assegnato in base alla classifica assoluta, mentre nelle gare dei 100 stile, dorso, rana e farfalla sono state previste le finali per categoria. Al termine della due giorni, sono state premiate la padrona di casa, la Larus Nuoto, aggiudicatasi il trofeo annuale, e le altre cinque società con i migliori risultati. Tra queste, la Hidro Sport, 5a classificata a soli tre punti dalla 3a, la toscana Esseci Nuoto, e a 0,50 dalla 4a, la pugliese Fimeo Sport: risultato perfettibile, probabilmente, se la compagine del Presidente Oriente avesse potuto contare anche sul contributo COMITATO ITALIANO PARALIMPICO dell'atleta di spicco Francesco Gatti, assente dalla trasferta viterbese a causa di un brusco attacco influenzale. In questa kermesse di così grande spessore, per la Hidro Sport, sono scesi in vasca Eliana Bagnoli, Alessandro Benini, Lucia Benini, Giulia Calabrese, Federica Caruso, Elena Colanzi, Melissa Comodo, Nicola Del Papa, Elena Galasso, Claudia Gatti, Paola Giangualano, Caterina Hantjoglu, Cristiano Hantjoglu, Alfonso Le Donne, Francesca Miele, Siria Piedimonte, Giovanni Pugliese, Noemi Reggi e Arturo Spina, che hanno onorato i colori della loro squadra conquistando ben 14 finali e 7 medaglie, 2 ori e 5 bronzi, e hanno migliorato notevolmente molti loro personali. Così ha commentato il Presidente Oriente: "Questa competizione non solo ha offerto ai ragazzi la possibilità di confrontarsi con i più forti nuotatori italiani, ma è stata anche un test importante per verificare il loro attuale stato di forma e un'ulteriore prova per nuotare il tempo-limite stabilito dalla Federazione per la partecipazione ai Campionati Italiani Giovanili 2015. In questo senso, i risultati sono stati davvero brillanti: ben 16 i crono centrati allo scopo. Attualmente, grazie alle precedenti prestazioni stagionali e a quelle della trasferta viterbese, la Hidro può vantare la qualificazione di ben 9 atleti per un totale di 24 Pag. 15 gare: Lucia Benini nei 100 e 200 farfalla e nei 400 stile, Federica Caruso nei 100 e 200 farfalla, nei 100 rana e nei 200 misti, Caterina Hantjoglu nei 100 dorso, Francesca Miele nei 50 rana, Giulia Calabrese nei 100 e 200 dorso, Nicola Del Papa nei 100 dorso, Alessandro Benini nei 100 e 200 dorso, Francesco Gatti nei 100 e 200 dorso e, infine, Cristiano Hantjoglu nei 50, 10 e 200 dorso, nei 50 e 100 farfalla, nei 50 stile, nei 200 e 400 misti". Nel settore femminile, si sono distinte sopra tutte Francesca Miele e Federica Caruso. Francesca è stata protagonista di un'ottima prestazione, specie se si tiene conto del suo avvio di stagione ritardato per alcuni problemi di salute: la giovane ranista Hidro ha centrato la finale della categoria Juniores nei 100 rana, chiudendo la prova con un meritatissimo oro (l'14.30), e si è classificata, a livello assoluto, 7 a nei 200 (2'43.99) e 6a nei 50 (33.75). In quest'ultima prova, ha ulteriormente affinato il suo crono, limato solo poche settimane fa. Altrettanto meritevole è stata la performance di Federica: fantastico il tempo da lei nuotato nei 200 misti (2'26.33)al di sotto di ben 5 » h dal tempo richiesto dalla F.I.N., che le è valso un 9° posto in classifica assoluta, così come soddisfacenti sono stati il 14° piazzamento nei 200 farfalla (2'29.90)eil3° cat. Ragazzi sia nei 100 rana (l'16.97) sia nei 100 farfalla (l'07.46). Per la categoria Ragazzi, oltre a Federica, hanno ottenuto brillanti risultati tutte le altre atlete Hidro partecipanti all'evento. Grandi soddisfazioni sono giunte da Lucia Benini, giunta 4 a nella finale di categoria dei 100 farfalla in l'07.62, suo crono migliore, e a livello assoluto 13 a nei 200 farfalla (2'28.38), 18a nei 400 stile (4'37.27) e 22 a nei 400 misti in 5'19.78, suo record. Evidente la progressione di Caterina Hantjoglu, che continua a migliorarsi gara dopo gara: la giovane dorsista Hidro, nella trasferta viterbese, ha fatto suo un apprezzabile 4° posto nella finale dei 100 (l'07.40), limando di un secondo il tempo della batteria, ed ha firmato il suo migliore nei 200, chiusi in 2'29.47. È apparsa in buono stato di forma Noemi Reggi, che ha collezionato due personali nella finale dei 100 farfalla (l'09.52), conclusa in 7a posizione, e nei 200 misti (2'38.44) e si è tenuta in linea con le sue precedenti prestazioni cronometriche nei 200 farfalla (2'33.42). Importanti conferme sono state offerte da Melissa Comodo, al suo debutto in una manifestazione COMITATO ITALIANO PARALIMPICO di tale spessore: l'atleta ha limato i suoi primati nei 50 stile (29.60) e nei 100 dorso, chiusi nella finale con il nono tempo di l ' 0 9 . 5 4 . Hanno onorato la loro partecipazione alla kermesse, migliorando i rispettivi personali, anche Siria Piedimonte ed Elena Colanzi: la prima ha ottimizzato i suoi crono nei 50 stile (29.78) e nei 50 (38.71) e 100 rana (l'24.61), mentre la seconda ha affinato il suo tempo nei 400 misti, toccando la piastra in 5'35.45. Infine, sono state autrici di buone prestazioni Claudia Gatti nei 400 stile (4'55.71) e nei 50 stile (29.49) ed Elena Galasso nei 50 (30.93) e 200 stile (2'26.88) e nei 100 dorso (l'16.02). Nella categoria Juniores, invece, Giulia Calabrese ha certificato la sua qualità nei 100 dorso, tanto da conquistare la finale, conclusa con un significativo bronzo (T05.12), e nei 50 dorso, chiusi in 7 a piazza con il personale di 30.86. Altri brillanti risultati sono giunti anche da Paola Giangualanoche, nonostante reduce dall'influenza, si è ben difesa nei 50 stile, nuotando il suo migliore (29.52), e si è confermata nei 50 farfalla, firmati in 31.09. Come rappresentnate della categoria Seniores, Eliana Bagnoli ha disputato buone gare, soprattutto nei 50 (31.60) e nei 100 dorso, competizione quest'ultima che l'ha vista conquistare un 8 ° posto in finale, dopo aver toccato la piastra in batteria in l'07.23, sua miglior prestazione della stagione. Pag. 16 COMITATO ITALIANO PARALIMPICO Pag. 17 SITTING VOLLEY I sanniti Angelo Cifiello e Mario Ciaramella in campo con la nazionale azzurra che ha sfidato il Brasile Si e svolta a Perugia l'amichevole di Silting Volley tra la Nazionali Maschili di Italia e Brasile.Gli azzurri allenati da Romano Piagge hanno celebralo il loro primo impegno assoluto in campo internazionale e poco conta il 3-0 (25-7, 25-13, 25-12) inflitto dai vicecampioni del mondo in una Palestra S. Erminio letteralmente stracolma. Si è trattato infatti di un momento storico per questa nuova disciplina della Fipav che da più di un anno lavora in collaborazione con il CIP (Comitato Italiano Paraolimpico) per la promozione e lo sviluppo dell'attività.Momento storico anche per l'Accademia Volley che ha potuto schierare ben 2 dei suoi tesserati. Nonostante la defezione dell'ultimo minuto di Pasquale melone per problemi fisici, hanno preso parte all'evento sia Angelo Cifiello che Mario Ciaramella, nco tesserato giallorosso.Adesso tutta la formazione azzurra si sposterà a Cagliari per l'International Rotary Sitting Volley Cup, torneo quadrangolare che vedrà in campo Italia, Brasile, Croazia e una rappresentativa della Sardegna, in programma domenica 22 Febbraio. COMITATO ITALIANO PARALIMPICO Pag. 18 PARALIMPICI • NUOTO E SCHERMA Nel prossimo weekend a Zola Pedrosa (Bo) i XXVIII Campionati Italiani Indoor ParaArchery con la partecipazione degli atleti lombardi Loredana Ruisi, Diego Chiapello e Ivan Nesossi con le rispettive guide-tecnici Armando Bonechi, Mario Porotti e Maurizio Nardin. Domani a Pesaro la seconda prova di qualificazione ai campionati italiani di scherma per non vedenti (specialità spada). Alla manifestazione saranno presenti oltre 20 atleti provenienti da numerose regioni italiane, tra cui i lombardi Ilaria Granata, Ilaria Vermi, Pietro Palumbo e Giuseppe Rizzi accompagnati dal tecnico Giovanni Lodetti. COMITATO ITALIANO PARALIMPICO Pag. 19 L'Asd Chiaramonte prepara le competizioni agonistiche RAFFAELE RACUSA La squadra agonistica Asd Nuoto Chiaramonte (nella foto) dopo la brillante prova al trofeo provinciale Acsi, dove si sono rese protagoniste le nuove leve della società come: Giuseppe Scifo, Luca Terranova, Benedetta Scifo, Matteo Marcellino, Giuseppe Cutrone e Angelica Vivera conquistando punti importanti per la squadra e medaglie, si prepara ai prossimi appuntamenti regionali. Si comincia questofinesettimana con i campionati regionali categoria ragazzi indoor nell'impianto di Paterno dove a scendere in acqua sarà Alessandro Divita. 11 secondo appuntamento è previsto per il 27,28 febbraio e 1 marzo con gli assoluti regionali a Caltanis- setta e l'ultimo importante appuntamento sarà a Taormina nel secondo fine settimana di marzo con i campionati regionali indoor categoria esordienti A dove a scendere in acqua saranno: Mattia Divita, Daniele Carri, Mario Cultrera, Annamaria Micieli, Anna Alescio. "Oggi la Nuoto Chiaramonte - dice il presidente Lucio Di Vita - vanta una squadra agonistica di buon livello regionale e un settore propaganda in continuo evoluzione. In questo momento la società montana è l'unico team affiliato in provincia alla federazione italiana nuoto paralimpica che in convenzione con il Cip comitato italiano paralimpico si occupa dell'avviamento sportivo agonistico dei diversamente abili infortunati sul lavoro". COMITATO ITALIANO PARALIMPICO Pag. 20 Csi. Si è svolta con grande successo la "24 Ore di idee per lo sport" Dieci proposte per il domani Campioni, dirigenti, società di base e giovani: ampio confronto ricco di stimoli per il futuro È stato un grande successo sotto tutti gli aspetti l'incontro definito come la prima inedita maratona di idee per lo sport, tenutosi presso l'Oratorio Sacer di Cernusco sul Naviglio. Come da programma, vi hanno preso parte prestigiosi ospiti del mondo delle istituzioni politiche, sportive ed ecclesiastiche. Ventiquattrore no stop di interventi, testimonianze, confronti e dibattiti sull'attività sportiva a 360 gradi. Oltre 150 le proposte fuoriuscite, interrogando campioni e personaggi al vertice dello sport italiano, ma soprattutto i giovani e le società sportive di base. Grande soddisfazione da parte del presidente nazionale del Csi Massimo Achini che ha fortemente voluto questa iniziativa. «Servivano idee concrete per aiutare lo sport a dare il meglio di sé - dice - in questa maratona all'insegna dell'uguaglianza, tra quanti hanno a cuore il futuro dello sport, tutti hanno dato un importante contributo. Si deve riparti- re dall'oratorio, patrimonio di tutti: dirigenti, volontari, presidenti. Siamo orgogliosi della quotidianità delle società sportive e abbiamo dato un supporto che ha il profumo di speranza. C'è tanta energia per educare i giovani ad affrontare lo sport secondo i giusti principi. Le istituzioni politiche e sportive riceveranno tutte le proposte registrate e che dobbiamo a tutti i costi portare avanti secondo un determinato programma». Le dieci idee più accattivanti per migliorare lo sport di domani possono essere così sintetizzate: adottare un giovane carcerato attraverso l'affiancamento sportivo in oratorio dove il Csi a livello centrale ne cura il reinserimento; istituire un servizio civile sportivo a servizio delle società sportive; avviare un canale web tv del Csi per dare visibilità alle attività sportive e ai valori dello sport, coinvolgendo anche i ragazzi nella realizzazione del materiale mediatico; integrare sport paralimpici in gare per normodotati e favorire COMITATO ITALIANO PARALIMPICO l'accessibilità ai disabili con abbattimento delle barriere architettoniche; chiedere sovvenzioni per attrezzature sportive e utilizzare le strutture scolastiche al di fuori dell'orario scolastico per attività sportive e visite mediche obbligatorie durante la scuola per evitare malattie (obesità, anoressia, problemi muscolari..); istituire un "erasmus sportivo" come gemellaggio tra società sportive di diversi paesi; creare un bollino di qualità delle società sportive valutato da un organismo competente composto soprattutto da giovani sportivi per determinare al seguito agevolazioni alle società; predisporre lezioni multimediali create da professionisti dei vari settori per allenatori e ragazzi; trasformare educazione fisica in educazione allo sport fin dalla scuola materna; istituire con criteri da definire un fondo monetario per sostenere i ragazzi in difficoltà affinché accedano alle società sportive e possano sostenere i costi dello sport. Marco Ravara Pag. 21 CICLISMO Olgiate Olona ospiterà la «due giorni» per Paralimpici (pmu) Sono oltre cento le richieste di organizzazione di gare ciclistiche pervenute al Comitato Provinciale di Varese. Tra queste ne spiccano due in particolare. Ad inizio giugno ad Olgiate Olona, con l'organizzazione del Gruppo Sportivo Solbiatese, verrà proposta una «Due giorni» internazionale riservata agli atleti paralimpici. Sarà invece curata dalla Fagnano Nuova la gara che il 24 maggio vedrà i ragazzi della categoria juniores salire sino alla Madonnina del Brinzio. COMITATO ITALIANO PARALIMPICO Pag. 22 SCI ALPINO Tina Maze, la numero uno mondiale si allena a Tarvisio per le gare di CdM (bt) Come spesso accade alla vigilia delle gare di Coppa del Mondo in Slovenia e Austria, le nevi friulane ospitano gli allenamenti di varie squadre nazionali. Per preparare il gigante e lo slalom di Maribor, In questi giorni a Tarvisio si è allenata la numero 1 del circuito e regina dei Mondiali di Beaver Creek Tina Maze, ma anche la ticinese Lara Gut, le svedesi Lindell Vikarby, Hansdotter e Kling (peraltro infortunatasi al ginocchio), solo per fare qualche nome. Anche la prossima settimana ci sarà una folta presenza di atlete in vista della tappa bulgara di Bansko. Nel frattempo a Sella Nevea si è chiusa la quattro giorni dedicata alle finali di Coppa Europa di sci paralimpico, che ha visto protagonisti principali gli atleti austriaci. Intanto saranno ben otto le gare di sci alpino in programma fino a domenica nell'ambito del Comitato Fvg. Spicca la Fis Master Cup di Piancavallo, che può essere definita la Coppa del Mondo degli over 30 non professionisti: si parte oggi con il superG, domani lo slalom, domenica il gigante. A Forni di Sopra spazio invece oggi e domani a due giganti Fis Njr, riservati a Juniores e Aspiranti. Per quanto riguarda II Grand Prix regionale, doppio appuntamento a Sella Nevea per Ragazzi e Allievi, con superG domani e slalom domenica per il «Trofeo Gustav Thoeni». Infine Baby e Cuccioli, in gara domenica per un gigante a Sappada. COMITATO ITALIANO PARALIMPICO Pag. 23 BASKET IN CARROZZINA La Lupiae sfida Reggio Calabria • LECCE - La Lupiae Salento Inail si appresta ad affrontare il Reggio Calabria domani in occasione del recupero del campionato di Serie B Girone D di basket in carrozzina. Dopo la vittoria ottenuta sabato scorso ai danni dei Boys Taranto, i leccesi cercheranno l'allungo decisivo verso i play off sul parquet calabrese. COMITATO ITALIANO PARALIMPICO Pag. 24 TENNISTAVOLO PARALI M PI CO Mercurio argento a Montecchio Grande prova dell'Atleta del San Giuseppe di Rovereto nel vicentino » VICENZA Porta bene la provincia vicentina al portacolori del San Giuseppe di Rovereto Salvatore Mercurio, che l'anno scorso, a Torri di Quartesolo, si era piazzato sul gradino più basso del podio. Quest'anno, ha fatto meglio, ottenendo un secondo posto, dietro solo al fortissimo pongista emiliano Manfredi Baroncelli, terza categoria e 365 delle classifiche nazionali e classe di disabilità nove. Una finale amara per il giocatore in forza al San Giuseppe di Rovereto, che, sfoderando una prova al di sopra del suo stan- dard, ha messo in seria difficoltà Baroncelli, strappandogli un set, ed arrivando ad un passo, dal giocarsi la vittoria al quinto set. Ma andiamo con ordine, e riawolgiamo per un attimo il nastro del torneo vicentino, che ha portato il pongista trentino ad un passo dal conquistale la vetta della manifestazione. Il portacolori roveretano, ha dovuto vedersela, nel girone a quattro, con Paola Bevilacqua, ex campionessa d'Italia tra i normodotati, tra le veterane, ed atleta di spicco della nazionale paralimpica, con Lucio Parovel e con Andrea Marroncini. Lo scoglio maggiore era rap- COMITATO ITALIANO PARALIMPICO presentato dalla Bevilacqua, che rientrava alle gare dopo un lungo infortunio. Mercurio per due set, non ha fatto vedere palla alla giocatrice di casa, che si è risvegliata nel terzo, portandolo a casa, e nel quarto, il maggior piglio ed il miglior approccio alle gare, di Mercurio, gli ha permesso di portare a casa l'incontro. Grande soddisfazione, quindi, per il San Giuseppe che a Montecchio Maggiore ha così ben figurato nella quarta prova di qualificazione valida per i Campionati Nazionali per persone con disabilità, in programma a Torino a fine giugno. Pag. 25 Chivasso In 200 alla fiaccolata contro l'ampliamento della discarica ^ La discarica della Smc, in regione Pozzo a Chivasso, «è da chiudere al più presto, senza pensare ad ampliamenti». Lo hanno . ribadito l'altra sera i duecento cit- f 1 tadini di Chivasso e Montanaro U ^ « ^ S i ^ f l E che hanno partecipato alla fiaccolata per le vie del centro. Poi, hanno raggiunto il consiglio comuna- : le, dove si discuteva sull'impatto La testa del corteo del progetto WastEnd, un parco del riciclo dove in ballo c'è l'arrivo di un milione di metri cubi di rifiuti industriali. A conclusione della seduta si è quasi sfiorata la rissa, quando è stato chiesto se l'amministrazione sia favorevole o contraria al progetto. Risposta troppo diplomatica del sindaco Libero Ciuffreda: «Faremo il nostro dovere per tutelare il territorio e la salute dei cittadini», [D. AND.] W^wBfn COMITATO ITALIANO PARALIMPICO Pag. 26 SETTIMO - NEI 60 METRI Record per Arjola, atleta non vedente SETTIMO MILANESE Ancora nuovi record per i paratleti che si allenano a Settimo in via Di Vittorio. L'8 febbraio hanno partecipato ai campionati regionali della categoria allievi che si sono svolti a Saronno nell'ambito delle gare Fispes. L'adeta non vedente Arjola Dedaj (categoria T U ) con il suo tecnico e guida Marco La Rosa, ha ottenuto il nuovo record italiano sulla lunghezza dei 60 metri con il tempo di 8"63, abbassando di oltre un decimo il tempo ottenuto poche settimane fa a Magglingen, in Svizzera. Arjola ha ottenuto anche un altro primato nel salto in lungo, volando a 4,45 metri all'aperto (prestazione da podio olimpico e miglior salto mondiale del 2015). A PAGINA 2 1 PARATLETI L'8 febbraio hanno partecipato ai campionati regionali della categoria allievi nell'ambito delle gare Fispes Sulla pista di Saronno un nuovo record italiano sui 60 metri per Arjola Dedaj, atleta non vedente SETTIMO MILANESE (bio) An- cora nuovi record per i paratleti che si allenano a Settimo in via Di Vittorio. L'8 febbraio hanno partecipato ai campionati regionali della categoria allievi che si sono svolti a Saranno nell'ambito delle gare Fispes. L'atleta non vedente Arjola Dedaj (categoria TU) con il suo tecnico e guida Marco La Rosa, ha ottenuto il nuovo record italiano sulla lunghezza dei 60 metri con il tempo di 8"63, abbassando di oltre un decimo il tempo ottenuto poche settimane fa a Magglingen, in Svizzera. Nella stessa gara maschile, anche Emanuele Muratorio (categoria T38) ha ottenuto il nuovo record con il tempo di 9"11. Arjola ha ottenuto anche un altro primato nel salto in lungo, volando a 4,45 metri all'aperto (prestazione da podio olimpico e miglior salto mondiale del 2015). Nei 60 metri maschili Emanuele Di Marino ottiene un ottimo 7"82 a un solo decimo dal record italiano T44 che resiste da ben dieci anni. Lo stesso Di Marino ha sfiorato anche il record nei 400 metri il 15 febbraio a Padova in un meeting indoor. L'adeta della H2 Dynamic Handysports Lombardia conferma l'ottimo stato di forma, sfiorando ancora il record Italiano dei 400 metri indoor con un ottimo 56"86 a soli 2 decimi dal record Italiano e oltre mezzo secondo in meno del tempo stabilito in L'atleta non vedente Arjola Dedaj in azione nel salto in lungo durante i campionati regionali della categoria allievi che si sono svolti a Saronno l'8 febbraio estate a Swansea agli Europei. Nella stessa giornata l'adeta ha anche gareggiato nei 60mt dove, nonostante una partenza da rivedere ha ottenuto un buon 7"84, quarta prestazione di sempre in Italia e non lontano dal suo top time di 7"78 e dal record Italiano di 7"72. Ora l'atleta punta ai prossimi Campionati italiani Fispes del 21 marzo ad Ancona. Igor Baldan © RIPRODUZIONE RISERVATA j pettefgtaHSa | '.rgggrgg ,ii mssmMOìamssmmUiWwamma S U S0U 3500 METRI DALLO SPLENDORE DI EXPO (Matrimonio» per due coppie gay CuilliT! ;.t!'.::< -. %• W i ™>rto 1 I B a m i .L!.,,,,,X.,,,..,,,,JP -wmss^m COMITATO ITALIANO PARALIMPICO Pag. 27 IN BREVE PARALIMPICI Disabili ma sportivi oggi uno stage al Cus n Comitato italiano paralimpico, in collaborazione con la Cittadella della Formazione (liceo scientifico a indirizzo sportivo), ha organizzato oggi a Bari nella sede del Cus uno stage informativo/dimostrativo su "Pratica sportiva tra gli studenti con disabilità - Avvio ai campionati studenteschi 2014-2015". La mattina è prevista l'attività pratica, nel pomeriggio quella teorica. COMITATO ITALIANO PARALIMPICO Pag. 28