Rassegna Stampa
Venerdì 20 febbraio 2015
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Rassegna del 20 febbraio 2015
COMITATO ITALIANO PARALIMPICO
Fabio Petrelli
Corriere Adriatico
31
Quel talento cresciuto schiacciando
La Nuova Venezia
45
Italiani under 23 in pedana a pesaro
5
La Provincia Di Varese
38
sogno rio ma me la devo pagare io
6
L'eco Di Bergamo
63
Simonella obiettivo mettere a posto la mira per un podio europeo
Corriere Di Romagna
48
Il giro ditalia fa ancora tappa sul titano
9
La Nazione Lucca
10
gs sempione a tu per tu con le scuole
10
Avvenire
17
Il cricket fa sperare lafghanistan
Corriere Di Como
6
Special olympics la kermesse ad albavilla
13
Il Giornale Di Vicenza
46
Lancio del peso paralimpico a schio il raduno
14
Il Quotidiano Del Molise 22
La hidro sport sale alla ribalta nel meeting nazionale di viterbo
15
Il Sannio
I sanniti angelo cifiello e mario ciaramella in campo con la nazionale azzurra che ha
sfidato il brasile
Nuoto e scherma
18
30
La Gazzetta Dello Sport 43
Lomb.
La Sicilia
33
La Vita Cattolica
31
Luca Persico
Ivo Romano
1
8
11
19
Lasd chiaramonte prepara le competizioni agonistiche
Raffaele Ragusa
20
Dieci proposte per il domani
Marco Ravara
21
La Settimana Di Saronno60
Ciclismo olgiate olona ospiter la due giorni per paralimpici
22
Il Gazzettino Di Udine
18
Tina maze la numero uno mondiale si allena a treviso per le gare di cdm
23
Quotidianodipuglia(br)
46
La lupiae sfida reggio calabria
24
Trentino
46
Mercurio argento a montecchio
25
La Stampa (torino)
44
In 200 alla fiaccolata contro lampliamento della discarica
26
Settegiorni Bollate
Paderno
Corriere Del
Mezzogiorno (ba)
1, 21 Record per arjola atleta non vedente
19
Disabili ma sportivi oggi uno stage al cus
Igor Baldan
27
28
POLVERE DI STELLE
(C) Corriere Adriatico S.p.A. | ID: 00000000 | IP: 81.208.58.24
Dalla Kutiba Falconara a Loreto
Quel talento
cresciuto
schiacciando
FABIO PETRELLI
Ancona
Sentire Emanuele Fracascia al telefono
e scoprirlo alle prese con un corso, implicherebbe accostarlo a qualche impegno di stampo pallavolistico. Sentire
Emanuele Fracascia e apprendere che
il corso riguarda la cucina un po' sorprende (fino a un certo punto, visto il
suo diploma da sommelier) e un po' incuriosisce.
OQuindi Masterchef e Hell's Kitchen
hanno sostituito nel tuo palinsesto
televisivo le partite di volley?
ONo, dai. Ogni tanto qualche bel match di pallavolo in Tv ancora lo guardo.
La cucina è una passione, il corso un
primo step di un progetto relativo alla
ristorazione, che mi piacerebbe portare avanti.
OCome si vive senza volley?
OBene, con le distinzioni del caso. Se ci
si riferisce a quello degli ultimi anni, in
cui varie problematiche finivano per
creare preoccupazioni, diciamo che
non si avverte nostalgia. Se si parla di
quello che ho avuto la fortuna di praticare per buona parte della mia carriera, è un ricordo piacevole che si presta
anche a gustosi amarcord. Per fare un
esempio: l'altra sera eravamo a cena io,
Roberto Masciarelli, Fabrizio Bastianelli, Pio Travagliai e Amauri Ribeiro
(gruppo della Kutiba targata 1987/88 ndr) che ora è presidente del Comitato
Paralimpico brasiliano e quando passa
per l'Europa ci viene sempre a trovare.
Soffre della saudade al contrario.
ODa giocatore, il tuo cerchio magico
si apre a Falconara e si chiude a Loreto...
OPallavolisticamente sono nato lì. Ambiente a dimensione familiare, grande
aggregazione e ancherisultatibrillanti.
Esordii in Al a Bologna, all'inizio del
1986, entrando in campo dopo l'infortunio di Daniel Castellani.
OFu l'anno della Coppa Confederale...
OSì, vinta in una freddissima Sarajevo,
completamente imbiancata. Come ricordo comprammo tutti un colbacco.
Lo indossava anche Pippi (Francesco
Lombardi, storico regista dei falchetti -
COMITATO ITALIANO PARALIMPICO
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ndr) febbricitante sul letto d'albergo.
Giocò quella final four con oltre 38 di
febbre, ma riuscimmo a portare la Coppa nelle Marche.
OPoi un anno sfortunato a Macerata
e il riscatto fuori regione...
OAlla Lube non riuscii a dare quanto
avrei potuto per via di un problema al
gomito che poi feci operare. Meglio a
Rovigo e poi a Napoli, due belle stagioni. La conclusione a Loreto: quando mi
resi conto che il mio fisico era ormai
spremuto per una pallavolo di alto livello, preferii staccare invece di scendere
di categoria.
OCon il rammarico di un contatto
con una big italiana come la Mediolanum Milano, svanito a causa di un
brutto stop...
OVero. In panchina c'era Doug Beai, e
c'erano i presupposti per un mio trasferimento. Ma i legamenti crociati del ginocchio forse non erano d'accordo e si
ruppero a stagione in corso.
ODa allenatore, il tuo cerchio magico si apre a Falconara e si chiude a Loreto. Copia e incolla...
OE' così, per uno strano scherzo del destino. A Falconara sulla panchina della
Sira mi tolsi diverse soddisfazioni, tra
cui una promozione in Al, ma i tempi
erano cambiati. Non si respirava più
l'aria del PalaBadiali, dopo il trasferimento ad Ancona.
O A Loreto, epilogo amaro...
OSì, decisamente. Le difficoltà economiche erano sempre maggiori e il problema più grande era restare motivato
e trasmettere i giusti stimoli a una squadra che stava perdendo sempre più fiducia.
Oli picco da head coach è stato nella
In alto a sinistra Emanuele Fracascia nel
2001 accanto a Marco Paolini, suo tecnico
per tanti anni, qui sopra Lele nel 1991, a
sinistra due foto più recenti, sulla spiaggia
di Palombina e a Loreto da coach (2012)
tua unica stagione al femminile...
OTra noi e il successo c'è sempre stato
di mezzo un Bergamo troppo forte. La
Foppapedretti ci mise ko sia nella finale di Coppa Italia che nella serie scudetto. H nostro cammino nel tabellone dei
playoff fu esemplare, visto che eliminammo il Perugia vincitore della
Champions e Pesaro che di lì a poco
scrisse pagine indimenticabili per il volley marchigiano. Ma contro quel Bergamo, analizzando la finale a mente fredda, c'era poco da fare.
ONel palmares da allenatore, c'è anche un piacevole biennio all'estero...
OGià, in Slovenia. Una grande esperienza sotto il profilo umano, direi complessa viste le difficoltà linguistiche ma
chericordocon piacere.
OE uno scudetto senior, nella cassaforte dei ricordi, c'è anche da giocatore...
OSì, il campionato italiano di beach volley vinto con Mascia. Erano anni in cui
la disciplina era sul punto di decollare.
Quando insieme a Basti (Fabrizio Bastianelli - ndr) conquistai il World Tour
il beach era un diversivo da affiancare
all'indoor, al punto che il circuito era
composto da quattro tappe che toccavano, oltre all'Italia, Brasile, Australia e
Giappone. Non aveva fatto quel salto di
qualità che riuscì a compiere negli anni
a venire. All'epoca non me la sono sentita di compiere il salto perché la pallavolo offriva maggiori certezze.
OMa se nella pentola di Lele Fracascia tornasse a tuffarsi un pallone di
volley?
OCredo ci sia un momento per tutto, e
al momento un rientro non è nella lista
delle mie priorità. Però mai dire mai.
COMITATO ITALIANO PARALIMPICO
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LA CARRIERA
Emanuele Fracascia è nato ad
Ancona il 15 novembre del 1966.
Debutta in A l con la maglia della
Kutiba Falconara non ancora
ventenne e resta in biancoverde fino
allastagione 1993/94. Nel suo
curriculum figurano quattro stagioni
in serie cadetta tra Macerata, Rovigo
e Napoli con una parentesi in Bl a
San Severino. Da allenatore
conquista due promozioni in A l con
la Sira Falconara e la Terra Sarda
Cagliari. Si è laureato campione di
Slovenia alla guida del Ok Salonit
Anhovo Kanal e ha sfiorato lo
scudetto nel femminile da head
coach della Monteschiavo Jesi. Oltre
a Pinete, in A2 maschile ha guidato
per due stagioni e mezzo anche la
Pallavolo Loreto.
Debuttai in Al
a Bologna, all'inizio
del 1986. Ricordo
ancora quella Coppa
Confederale vinta
in una Sarajevo
imbiancata. Sulla
panchina della Sira
mi tolsi diverse
soddisfazioni, ma
ormai era diverso
COMITATO ITALIANO PARALIMPICO
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COMITATO ITALIANO PARALIMPICO
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Italiani Under 23
in pedana a Pesaro
MESTRE. Pesaro ospita la seconda
prova nazionale assoluta e quella
paralimpica, mentre Riccione sarà
sede del campionato italiano under
23. Scherma sotto i riflettori, in
pedana tutte e tre le armi da oggi a
domenica. Tanti i possibili
protagonisti tra gli atleti veneziani,
mestrini e del miranese che in
queste ultime stagioni si sono messi
in luce. Nelle prove paralimpichedi
spada e fioretto c'è Matteo Dei
Rossi del CS Mestre, mentre non ci
saranno Stefano Salmaso e Nicola
D'Ambra nella sciabola (Officina
Mirano). Nelle altre gare di Pesaro
invece in pedana Beatrice Dalla
Vecchia (Officina Mirano) perla
sciabola, e una nutrita pattuglia di
atleti del Circolo mestrino per il
fioretto, con in testa i gemelli
Lodovica e Sebastiano Bicego,
quindi Caterina Pozzan e Alvise Dal
Santo, tutti pronti domenica a
trasferirsi aMaribor per gli Europei
giovanili. Fine settimana
impegnativo anche per Martina
Sinigalia (Forestale) che sarà su
entrambi i fronti alla ricerca di
quell'acuto mancato in questa
prima parte di stagione, e che non le
ha permesso di conquistare il pass
per la Slovenia, (s.b.)
COMITATO ITALIANO PARALIMPICO
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«Sogno Rio. Ma me la devo pagare io»
Marco Santinclli, bancario varesino, batte i normodotati ed e in corsa per un posto alle Olimpiadi
«Allenamenti dopo il lavoro, trasferte a mie spese: altro che il professionismo dei rivali di altri Paesi»
Tennistavolo
FRANCESCO INGUSCIO
Si chiama Marco Santinelli, ha
43 anni, è varesino doc (nato e
cresciuto a Masnago) e nel tennistavolo ha trovato molto più
di una semplice passione: un
modo per vivere meglio, abbattere barriere, aprirsi al mondo
intero. E cullare un sogno (possibile): andare alle Olimpiadi di
Rio de Janeiro.
Marco è in carrozzina dal
1988, a causa di un incidente
motociclistico che gli ha provocato la lesione del midollo spinale rendendolo paraplegico. «Ho
cominciato a praticare il tennistavolo a scopo riabilitativo racconta - Mi era stato consigliato perché aiuta a migliorare la
coordinazione occhio-braccio e
in generale l'equilibrio. La cosa
mi è subito piaciuta e così ho
deciso di proseguire anche dopo
aver lasciato l'ospedale».
L'unico seduto
Santinelli è tesserato per l'Asd
Tennis Tavolo Varese, società
che svolge le proprie attività a
Lozza: «C'è unabella differenza
tra il ping pong che si gioca all'oratorio o in spiaggia e il tennistavolo, che, come tutti gli sport,
a livello professionistico è impegnativo», spiega.
Marco Santinelli, che fa l'impiegato di banca, quando termina di lavorare si allena ogni giorno per due o tre ore. Malgrado
debba dividersi tra lavoro e tennistavolo, ha ottenuto in questi
anni dei risultati straordinari:
«Negli ultimi sei anni ho vinto
5 volte il campionato italiano e
l'anno scorso ho perso la finale.
E nelle ultime classifiche internazionali risulto il numero 35 al
mondo e il primo degli italiani
nella terza categoria». Le categorie sono stilate in base alla
gravità dell'handicap.
insomma, e un campione vero, mica uno qualsiasi: «Tenete
presente che il tennistavolo e il
tiro conl'arco sono gli unici due
sport al mondo assolutamente
integrati, ovvero quelli in cuigli
atleti disabili e normodotati
possono gareggiare nelle stesse
categorie. I miei avversari infatti
giocano tutti in piedi, io sono
l'unico in carrozzina. E la Fitet
(Federazione italiana tennistavolo, ndr) fa parte del Coni, non
del Comitato italiano paralimpico».
Obiettivo Giochi
Nonostante i grandi risultati ottenuti, Marco non può contare
sul supporto economico della
federazione o della sua società:
«La Fitet mi paga due tornei all'anno, stop. Iscriversi a un torneo che comprenda hotel e trasporto costa tra i 500 e i 600 euro
più il viaggio: tutto a carico mio».
E pensare che il campione varesino ha concrete possibilità di
partecipare alle Olimpiadi di Rio
2016: «Il 31 dicembre di quest'anno chiudono le classifiche
mondiali: i primi 24 vanno ai
Giochi. L'obiettivo è senz'altro
alla mia portata. L'anno scorso
non mi sono qualificato ai Mondiali di Pechino solo per un punto: l'ultimo atleta ammesso fu un
thailandese con 997punti, io ne
avevo totalizzati 996...».
Tantissime le soddisfazioni
raccolte, non solo a livello di
risultati: «Il tennistavolo mi ha
regalato amici in tutto il mondo:
dalla Spagna alla Norvegia, dal
Costarica al Brasile, fino al Giappone. Se domani parto e vado in
uno di questi Paesi, so che ovunque troverò amici e persone che
mi stimano».
Domenica scorsa Santinelli
ha colto l'ennesimo trionfo, vincendo un torneo nazionale a Vicenza. Il 12 marzo partirà per
l'Ungheria, dove è in program-
ma una gara del circuito internazionale, utile per stabilire il
ranking, un po' come avviene nel
tennis con il circuito Atp. «A
livello tecnico non smetterò mai
di ringraziare il mio allenatore
Piero Dossi e il mental coach
Andrea Arnaboldi», dice.
«Loro milionari, noi-»
Velocità di pensiero e di braccio
(lapallina viaggia mediamente
a 200 all'ora dopo una schiacciata) sono le due doti indispensabili per diventare un campione
come Marco: «In Paesi come Cina, Germania, Corea, Turchia i
campioni di tennistavolo sono
professionisti, giocano otto ore
al giorno e prendono uno stipendio. Io posso allenarmi solo
quando smetto di lavorare: è un
po' diverso».
«Nonostante sia uno degli
sport con più tesserati al mondo,
in Italia si fa fatica - continua Chi pratica i cosiddetti sport minori non viene agevolato in alcun modo. Anzi, per assurdo, se
devi andare alle Olimpiadi e il
tuo datore di lavoro ti nega le
ferie, tu alle Olimpiadi non ci vai.
In Cina i giocatori di tennistavolo sono addirittura star milionarie: non dico che dovremmo arrivare ai loro livelli, ci mancherebbe, ma almeno un riconoscimento al nostro impegno...». •
COMITATO ITALIANO PARALIMPICO
Paraplegico dall'88
per un incidente
motociclistico
iniziò in ospedale
«In Cina i giocatori
sono idoli ricchissimi
Io senza permesso
non vado in Brasile»
Pag. 6
IPIONS
Numero 35 al mondo
1. Marco Santarelli durante una premiazione in Ungheria: gioca
coi normodotati e li batte spesso 2. Il bancario varesino durante
un match
COMITATO ITALIANO PARALIMPICO
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Simonelli, obiettivo
mettere a posto la mira
per un podio europeo
Tiro con Farco
LUCA PERSICO
Koper, Slovenia, campionati europei di tiro con l'arco. Ancora
unavoltasaràl'unico seduto, ma
il sogno è che scattino tutti in
piedi per applaudirlo: «L'obiettivo è il podio, sarebbe la chiusura
del cerchio e un messaggio a quelli nelle mie condizioni».
La disabilità è una carrozzina,
l'abilità quasi unica di Alberto
«Rolly» Simonelli, 47 anni da
Gorlago, è la precisione del suo
arco. SpecialitàCompound,una
miniera: un argento paralimpico,
un titolo e cinque medaglie mondiali, una corona e due argenti
europei, qualcosacome 40 titoli
italiani disabili. «E speriamo di
aggiornare abreve le statistiche».
Già, domani Simonelli sarà di scena a Zola Predosa nei tricolori
Para Archery, rifinitura in vista
della kermesse continentale con
i «normali» in programma da lunedì: «Per raggiungerla non passerò nemmeno a casa, mi farò un
migliaio di chilometri in auto annuncia Simonelli, atteso in
Emilia Romagna dal derby con i
vari Giampaolo Cancelli, Lorenzo Schieda e Matteo Bonacina -.
Esserci mi aiuterà a capire se è
cambiata l'aria».
Il vento contro sono un challenge internazionale e un campionato italiano «normo» che
l'hanno visto chiudere nelle retrovie per problemi tecnicial mirino. Toh, la freccia della compensazione: grazie agli exploit del
In azione Alberto «Rolly» Simonelli, 47 anni, arciere di Gorlago
2014 (titolo italiano «normali» e
primato italiano dai 18 metri) è
arrivata comunque una convocazione che sadi ritorno alpassato.
«È la quarta in carriera con la
nazionale maggiore - ricorda Simonelli, in forza alle Fiamme Azzurre -. La più bella è stata Las
Vegas, la prima, da questa mi
aspetto una medaglia».
Che sia a squadre, di classe o
addirittura negli scontri diretti,
sembrano quisquilie. La sostanza
è chiudere definitivamente il cerchio di «second life» sportiva iniziata nel 1993 a seguito di
un'ischemia midollare (primagareggiava in mountain bike). «Ci
sono i mostri sacri ma ci proverò
- continualamoscabiancaSimonelli, primo uomo di sempre pro-
COMITATO ITALIANO PARALIMPICO
mosso dalla nazionale disabili -.
Consapevole del mio valore e del
mio lavoro». Già, non c'è trucco
e non c'è inganno dietro a un biennio niente male che l'ha riportato in auge dopo un periodo tribolato. Casa-campo d'allenamento, campo dall'allenamento-casa:
«Cos'è cambiato nell'ambiente?
Sino a qualche tempo fa ero l'uomo simpatia del circuito, ora un
po' meno - tira qualche frecciatina (dialettica) l'arciere bergamasco -. Sarò l'unico in carrozzina,
ma spero di essere considerato
speciale per un altro motivo...».
Cioè per la conquista di una
medaglia che costringerebbe tutti gli altri a alzarsi in piedi a applaudirlo. •
•e RIPkOOM.LluNt N E R V A T A
Pag. 8
HANDBIKE
Il Giro d'Italia fa tappa ancora sul Titano
I vertici
del comitato
paralimpico
sammarinese
con Rossi
SAN MARINO. Farà tappa sul Titano
anche nel 2015 il Giro d'Italia di HandBike, la cui sesta edizione è stata presentata a Milano. A fare gli onori di casa Antonio Rossi, olimpionico della canoa. Alla conferenza stampa hanno partecipato anche i vertici del Comitato
Paralimpico Sammarinese, con il presidente Daniela Del Din. La partenza all'autodromo "Enzo e Dino Ferrari" di
Imola (lunedì 6 aprile), poi il 24 maggio
a Pavia, il 14 giugno a Lentate sul Seveso, il 12 luglio
a San Marino, domenica 2 agosto a Bardonecchia, il
6 settembre il nuovo percorso di Castel di Sangro,
per spostarsi ad Albenga il 20 settembre, prima del
gran finale domenica 18 ottobre a Milano.
COMITATO ITALIANO PARALIMPICO
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Capannori Oggi e domani il gruppo sportivo per una riflessione sulla disabilità
«Gs Sempione» a tu per tu con le scuole
Capannori
TORNA a Capannori oggi e domani il «GSH Sempione '82», un gruppo sportivo con disabilità proveniente da Domodossola, che grazie all'organizzazione
dell'atleta paralimpico e ambasciatore di Capannori,
Stefano Gori, in collaborazione con il Comune, da
diversi anni realizza alcune iniziative nelle scuole capannoresi con l'obiettivo di creare spunti di riflessio-
ne e di dibattito tra le nuove generazioni sul tema
della disabilità, anche attraverso giochi e sport in palestra. Oggi sia la mattina che il pomeriggio il gruppo sportivo nell'ambito del suo progetto «Si può fare
- Un valore da comunicare» sarà alla scuola primaria
e secondaria di primo grado di Camigliano, mentre
sabato mattina si recherà alla scuola secondaria di
primo grado di S.Leonardo in Treponzio.
IJILÌ
T E A M II Gs Sempione con Gori
COMITATO ITALIANO PARALIMPICO
Pag. 10
n CRICKET
fa sperare
l'Afghanistan
lo che era il quinto livello dell'Ice), fino alla
qualificazione al Mondiale, al debutto
(sfortunato) a Canberra, dinanzi a uno stadio gremito e a un'audience
televisiva (in patria) senza eguali.
La nazionale partecipa
Un lungo viaggio, che ha in
per la prima volta
Mohammad Nabi, il capitano,
un testimonial d'eccezione.
alla Coppa del Mondo
Come tanti compagni di
e nel Paese esplode
squadra, ha imparato a
giocare in un campo prol'entusiasmo dei tifosi
fughi, nei pressi di Peshawar, in Pakistan (lì il
cricket ha profonde radiIvo ROMANO
ci, per tradizione), dove
a prima è andata. Male, purtrop- la sua famiglia s'era rifupo. Una sconfìtta con il Banglade- giata ai tempi della guersh, non il modo migliore per brin- ra con l'Unione Sovietica.
dare. Restal'orgoglio, e il resto del- Ora, è atleta di livello
la competizione da giocare. Per mondiale, un autentico
l'Afghanistan, una prima volta che monumento dell'Afghaniha il dolce sapore della storia. An- stan, "top-scorer" nella sfida
cor più per un Paese martoriato dagli eventi, con il Kenya dell'ottobre 2013,
distrutto dalle guerre, sempre diviso, tra spin- decisiva per l'approdo alla Copte democratiche e retaggi talebani.
pa del Mondo. «Per noi, è un moCoppa del Mondo di cricket, in Australia e mento storico: l'intero Paese non aNuova Zelanda: fra le partecipanti, la nazio- spettava che questo momento».
nale afghana, per la prima volta, appunto. Tra- Lo sport, autentico nemico dei Talebani. Per
guardo di assoluto prestigio, ultima tappa di loro, una pratica da vietare, anche con la vioun lungo viaggio, lastricato di ostacoli. Il lenza. Ai tempi di quel regime, atleti malvisti
cricket, questo sconosciuto, più o meno e stadi dismessi, spesso tragico teatro di esevent'anni fa. Ora, lo sport più vincente, o giù cuzioni sommarie. Poi, la lenta ripresa, tra
di lì. In mezzo, una crescita esponenziale, di successi e drammi (atleti e dirigenti sportivi
interesse e praticanti.
fatti oggetto di voli attentati). Progressi coLa passione che nasce, lo sport che si orga- stanti, in varie discipline: tra i risultati più imnizza (con la creazione della federazione na- portanti, la nazionale di calcio (144a al monzionale, molto giovane, nata nel 1995 ed endo secondo le classifiche Fitrata nell'International Cricket Council solo
fa) in grado di vincere il South
nel 2001). La nazionale che cresce (nel 2008
Asian Football Championgiocava contro nazionali come Jersey, in quel-
La storia
L
COMITATO ITALIANO PARALIMPICO
Pag. 11
ship 2013 battendo in finale
l'India e Rohullah Nikpai capace di conquistare due
bronzi olimpici nel taekwondo (a Pechino 2008 e Londra
2012).
Altra cosa, però, il cricket, amato da molto,
praticato dai giovani, spesso su campi di fortuna, tra fango e immondizia. Lo sport nazionale, secondo qualcuno. Tutt'altro, secondo altri.
Per la federazione, il cricket è sport nazionale: «Abbiamofilialiin 33 delle 34
province e il numero dei tifosi sta
crescendo in tutto il Paese». Per altri, la distinzione etnica rimane
netta: lo giocano i "pashtun",
molto meno gli altri gruppi, a
cominciare dai "tagiki", il secondo più numeroso dell'Afghanistan. E poi, c'è chi
lo considera uno sport importato, coloniale, considerata la lunga tradizione che
lo lega a Paesi come l'India,
il Pakistan, il Bangladesh e
altre zone geografiche che
hanno subito il dominio coloniale britannico.
Del resto, britannico è il coach, Andy Moles, in carica in
quello che la Bbc ha definito il
più pericoloso lavoro nello sport
al mondo. Fosse stato per suo fratello, non avrebbe mai e poi mai dovuto
accettare la proposta della federazione afghana: «Lui fa un altro lavoro, sta nell'antiterrorismo, è per questo che a suo tempo mi
sconsigliò di accettare questo ruolo e ancora
oggi non è contento di tutto il tempo che passo a Kabul».
Il suo predecessore, Taj Malik, è forse l'uomo
che ha fornito la maggior spinta alla crescita.
Quasi un pezzo di storia (sportiva) afghana,
la sua frase, pronunciata nella scena iniziale
del documentario Out of the Ashes (un viaggio con la nazionale che tentò, senza riuscirvi, di qualificarsi per la precedente Coppa del
Mondo, quella del 2011), mentre il bus della
squadra attraversava le disastrate vie di Kabul:
«Ci sono tanti problemi nel mondo oggigiorno. Ovunque ci sono conflitti, combattimenti, ingiustizie. La soluzione a tutti i problemi
è... il cricket».
Non sarà la soluzione a tutti i problemi, resta
un grande strumento di riscatto. Il presidente Ashraf Ghani ha chiesto ai giocatori di competere «con il morale alto e fare onore all'Afghanistan, come hanno fatto in passato».
La federazione è sicura di avere «il sostegno
di tutti gli afghani». La storia sono loro, i ragazzi del cricket.
LA RIPRESA
SPAZIO ANCHE A DONNE E PARALIMPICI
La storia sportiva dell'Afghanistan è costellata di
prime volte. Ed è inevitabile quando lo sport per anni è
stato osteggiato dal regime al Governo fino a scomparire
dalle abitudini della popolazione. Il Paese asiatico si è
ripresentato sulla scena olimpica ad Atene 2004 - dopo
l'esclusione da Sydney 2000 a causa dell'oppressione femminile
sotto il regime dei talebani - con soli 5 atleti, fra i quali due donne, le
primissime afghane a competere ai Giochi. Nel corso degli ultimi anni
l'attività sportiva è cresciuta anche grazie alla spinta della politica, tanto
che due anni fa è nata perfino una emittente televisiva interamente
dedicata allo sport. Nel 2012 è stato organizzato un campionato di calcio
con 8 squadre e in occasione della finale, alla quale hanno assistito
quasi 5mila spettatori, sono scese per la prima volta in campo anche le
ragazze di una improvvisata nazionale che ha giocato contro il
Pakistan. E le ragazze sono salite anche in bici con un programma
finalizzato ai Giochi del 2020. Nei progetti a cinque cerchi c'è una
voce dedicata persino ai paralimpici e il battesimo
internazionale della nazionale di basket in carrozzina, lo
scorso anno, è avvenuto in Italia, a Cantù, uno dei
luoghi sacri per la palla a spicchi. (G.Ant.)
COMITATO ITALIANO PARALIMPICO
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Special Olympies, la kermesse ad Albavilla
Organizza la Comense. In lizza anche la squadra della Briantea
Si annuncia una domenica
davvero speciale per la Polisportiva Comense 2015,
che dopo aver festeggiato
la prima vittoria della neonata squadra di pallacanestro in Promozione (il 1°
febbraio per 55-54 contro
Busto), nel prossimo fine
settimana ospita e organizza la prima tappa del
campionato regionale di
basket Special Olympies.
L'evento è in programma
alla palestra comunale di
Albavilla in via Porro.
Oltre a quella della Comense in campo ci sarà anche la formazione della
Briantea Cantù '84, altra
società di riferimento del
nostro territorio.
Le compagini di Comense e Briantea si troveranno
di fronte le migliori squadre di atleti con disabiltà
mentale della Lombardia
divise per livelli.
Il programma della kermesse prevede alle ore 8.45
il ritrovo staff, alle 9.45
quello delle squadre; mentre alle 10 prenderanno il
via le partite.
Il programma cestistico
che vedrà impegnata la
squadra nerostellata di
Special Olympies è davvero molto fitto e proseguirà
a marzo con la trasferta a
Rimini nel weekend del 7-8
marzo per la Coppa Italia.
Sette giorni dopo la formazione lariana farà tappa
a Scandiano per l'evento
Special Nord Italia.
Altre sfide sono previste
nelle settimane successive
per poi arrivare, domenica
24 maggio, alle attesissime
finali nazionali Special a
Senna Comasco.
Non va poi dimenticato
che la stessa Polisportiva
Comense è in prima nell'organizzazione di due
grandi eventi.
Dal 10 al 20 agosto, infatti, in città andrà in scena
un torneo di basket internazionale. Sul Lario è attesa una dozzina di squadre
universitarie statunitensi
maschili e femminili Ncaa.
In campo ci saranno, in
pratica, i campioni della
Nbadi domani.
Il 1° maggio, invece, la società si è vista assegnare il
Torneo delle Province, in
cui giocheranno le promesse lombarde. Il presidente
Guido Corti vorrebbe proporre un amarcord dedicato alla Comense che nel
1995 ha conquistato la Coppa dei Campioni di basket a
Cucciago,
esattamente
venti anni fa. Per l'occasione potrebbero essere invitate le protagoniste di
quella storica impresa.
In agosto
La società
nerostellata curerà
un torneo
con le promesse
Ncaa
Foto di gruppo per tutti i dirigenti, tecnici, collaboratori e atleti che sono tesserati per la Polisportiva Comense 2015
COMITATO ITALIANO PARALIMPICO
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Lancio del peso
paralimpico
A Schio il raduno
La Federazione italiana sport paralimpici e
sperimentali-Fispes ha convocato tre atleti del
settore lanci per il raduno tecnico previsto a Schio da
oggi a domenica. Sotto la supervisione dei tecnici
federali Nadia Checchini e Andrea Meneghin si
ritroveranno all'ex Cpo Coni di Schio Antonio
Acciarino (Athletic Terni) per ilgetto del peso F42,
Giacomo Poli (Atletico H Bologna) perii lancio del
giavellotto F44 e Carmen Acunto (GSH Sempione
82) perii lancio del peso,giavellotto e disco F55.
COMITATO ITALIANO PARALIMPICO
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Quinto posto di squadra con due ori e sette bronzi in cassaforte
La Hidro Sport sale alla ribalta
nel meeting nazionale di Viterbo
Nuoto
Stre-pi-to-so! Come definire diversamente il weekend
agonistico appena trascorso, che ha visto la Hidro
Sport tornare protagonista
sul palcoscenico natatorio
nazionale. Mentre i giovani
Esordienti A e B della compagine gialloblù erano impegnati nella finale del Gran
Prix Sprint presso la piscina
provinciale di Venafro, una
selezionata formazione di
diciannove atleti Hidro delle
categorie Ragazzi, Juniores
e Seniores, guidati dai tecnici Oriente e Poluzzi, brillava nello splendido scenario
dell'impianto di Largo Veterani dello Sport di Viterbo.
Nella capitale tuscia è andata in scena, infatti, la IX edizione del meeting "Coppa
Carnevale", evento organizzato come sempre dalla Larus Nuoto e che ha assunto,
ormai da qualche anno, una
valenza nazionale di prim'ordine. La manifestazione
sportiva ha coinvolto circa
un migliaio di atleti in rappresentanza di 63 società provenienti da tutta Italia. Presenze di rilievo
hanno
dato lustro al
meeting: Cesare Butini,
direttore tecnico azzurro,
e Walter Bolognani, responsabile
delle squadre giovanili,
e gli atleti Fabio Laugeni,
Luca Dotto,
Michele Santucci, Michele Malerba,
Giorgio Gaetani e Valentina Zonno.
Il programma-gare è stato
davvero ricco: si è partiti sabato 14 febbraio con le prove maschili e femminili di
dorso, farfalla e stile libero,
per proseguire nel pomeriggio e per tutta la giornata di
domenica 15, con le finali e
la presenza in vasca della
Federazione Italiana Paraolimpica. Nelle gare dei 50
stile, dorso, rana e farfalla,
dei 200 stile, rana, dorso,
farfalla e misti e dei 400 stile il punteggio è stato assegnato in base alla classifica
assoluta, mentre nelle gare
dei 100 stile, dorso, rana e
farfalla sono state previste
le finali per categoria. Al termine della due giorni, sono
state premiate la padrona di
casa, la Larus Nuoto, aggiudicatasi il trofeo annuale, e
le altre cinque società con i
migliori risultati. Tra queste,
la Hidro Sport, 5a classificata a soli tre punti dalla 3a, la
toscana Esseci Nuoto, e a
0,50 dalla 4a, la pugliese Fimeo Sport: risultato perfettibile, probabilmente, se la
compagine del Presidente
Oriente avesse potuto contare anche sul contributo
COMITATO ITALIANO PARALIMPICO
dell'atleta di spicco Francesco Gatti, assente dalla trasferta viterbese a causa di
un brusco attacco influenzale.
In questa kermesse di così
grande spessore, per la Hidro Sport, sono scesi in vasca Eliana Bagnoli, Alessandro Benini, Lucia Benini, Giulia Calabrese, Federica Caruso, Elena Colanzi, Melissa
Comodo, Nicola Del Papa,
Elena Galasso, Claudia Gatti, Paola Giangualano, Caterina Hantjoglu, Cristiano
Hantjoglu, Alfonso Le Donne, Francesca Miele, Siria
Piedimonte, Giovanni Pugliese, Noemi Reggi e Arturo
Spina, che hanno onorato i
colori della loro squadra conquistando ben 14 finali e 7
medaglie, 2 ori e 5 bronzi, e
hanno migliorato notevolmente molti loro personali.
Così ha commentato il Presidente Oriente: "Questa
competizione non solo ha
offerto ai ragazzi la possibilità di confrontarsi con i più
forti nuotatori italiani, ma è
stata anche un test importante per verificare il loro attuale stato di forma e un'ulteriore prova per nuotare il
tempo-limite stabilito dalla
Federazione per la partecipazione ai Campionati Italiani Giovanili 2015. In questo
senso, i risultati sono stati
davvero brillanti: ben 16 i
crono centrati allo scopo. Attualmente, grazie alle precedenti prestazioni stagionali
e a quelle della trasferta viterbese, la Hidro può vantare la qualificazione di ben 9
atleti per un totale di 24
Pag. 15
gare: Lucia Benini nei 100 e
200 farfalla e nei 400 stile,
Federica Caruso nei 100 e
200 farfalla, nei 100 rana e
nei 200 misti, Caterina Hantjoglu nei 100 dorso, Francesca Miele nei 50 rana,
Giulia Calabrese nei 100 e
200 dorso, Nicola Del Papa
nei 100 dorso, Alessandro
Benini nei 100 e 200 dorso,
Francesco Gatti nei 100 e
200 dorso e, infine, Cristiano Hantjoglu nei 50, 10 e
200 dorso, nei 50 e 100 farfalla, nei 50 stile, nei 200 e
400 misti". Nel settore femminile, si
sono distinte sopra tutte Francesca
Miele e Federica Caruso. Francesca è stata
protagonista
di un'ottima
prestazione,
specie se si
tiene conto
del suo avvio
di stagione
ritardato per
alcuni problemi di salute: la giovane ranista
Hidro ha centrato la finale
della categoria Juniores nei
100 rana, chiudendo la prova con un meritatissimo oro
(l'14.30), e si è classificata, a livello assoluto, 7 a nei
200 (2'43.99) e 6a nei 50
(33.75). In quest'ultima prova, ha ulteriormente affinato il suo crono, limato solo
poche settimane fa. Altrettanto meritevole è stata la
performance di Federica:
fantastico il tempo da lei
nuotato nei 200 misti
(2'26.33)al di sotto di ben
5 » h dal tempo richiesto
dalla F.I.N., che le è valso un
9° posto in classifica assoluta, così come soddisfacenti sono stati il 14° piazzamento nei 200 farfalla
(2'29.90)eil3° cat. Ragazzi sia nei 100 rana (l'16.97)
sia nei 100 farfalla
(l'07.46).
Per la categoria Ragazzi,
oltre a Federica, hanno ottenuto brillanti risultati tutte le
altre atlete Hidro partecipanti all'evento. Grandi soddisfazioni sono giunte da Lucia Benini, giunta 4 a nella finale di categoria dei 100 farfalla in l'07.62, suo crono
migliore, e a livello assoluto
13 a nei 200 farfalla
(2'28.38), 18a nei 400 stile
(4'37.27) e 22 a nei 400 misti in 5'19.78, suo record.
Evidente la progressione di
Caterina Hantjoglu, che continua a migliorarsi gara dopo
gara: la giovane dorsista Hidro, nella trasferta viterbese,
ha fatto suo un apprezzabile 4° posto nella finale dei
100 (l'07.40), limando di un
secondo il tempo della batteria, ed ha firmato il suo
migliore nei 200, chiusi in
2'29.47. È apparsa in buono stato di forma Noemi
Reggi, che ha collezionato
due personali nella finale
dei 100 farfalla (l'09.52),
conclusa in 7a posizione, e
nei 200 misti (2'38.44) e si
è tenuta in linea con le sue
precedenti prestazioni cronometriche nei 200 farfalla
(2'33.42). Importanti conferme sono state offerte da
Melissa Comodo, al suo debutto in una manifestazione
COMITATO ITALIANO PARALIMPICO
di tale spessore: l'atleta ha
limato i suoi primati nei 50
stile (29.60) e nei 100 dorso, chiusi nella finale con il
nono tempo di l ' 0 9 . 5 4 .
Hanno onorato la loro partecipazione alla kermesse, migliorando i rispettivi personali, anche Siria Piedimonte ed Elena Colanzi: la prima
ha ottimizzato i suoi crono
nei 50 stile (29.78) e nei 50
(38.71) e 100
rana
(l'24.61), mentre la seconda ha affinato il suo tempo
nei 400 misti, toccando la
piastra in 5'35.45. Infine,
sono state autrici di buone
prestazioni Claudia Gatti nei
400 stile (4'55.71) e nei 50
stile (29.49) ed Elena Galasso nei 50 (30.93) e 200 stile (2'26.88) e nei 100 dorso (l'16.02). Nella categoria Juniores, invece, Giulia
Calabrese ha certificato la
sua qualità nei 100 dorso,
tanto da conquistare la finale, conclusa con un significativo bronzo (T05.12), e
nei 50 dorso, chiusi in 7 a
piazza con il personale di
30.86. Altri brillanti risultati
sono giunti anche da Paola
Giangualanoche, nonostante reduce dall'influenza, si è
ben difesa nei 50 stile, nuotando il suo migliore
(29.52), e si è confermata
nei 50 farfalla, firmati in
31.09. Come rappresentnate della categoria Seniores,
Eliana Bagnoli ha disputato
buone gare, soprattutto nei
50 (31.60) e nei 100 dorso,
competizione quest'ultima
che l'ha vista conquistare un
8 ° posto in finale, dopo aver
toccato la piastra in batteria
in l'07.23, sua miglior prestazione della stagione.
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COMITATO ITALIANO PARALIMPICO
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SITTING VOLLEY
I sanniti Angelo Cifiello e Mario Ciaramella in campo
con la nazionale azzurra che ha sfidato il Brasile
Si e svolta a Perugia l'amichevole di Silting Volley tra la
Nazionali Maschili di Italia e
Brasile.Gli azzurri allenati da
Romano Piagge hanno celebralo il loro primo impegno assoluto in campo internazionale e
poco conta il 3-0 (25-7, 25-13,
25-12) inflitto dai vicecampioni del mondo in una Palestra S.
Erminio letteralmente stracolma. Si è trattato infatti di un
momento storico per questa
nuova disciplina della Fipav
che da più di un anno lavora in
collaborazione con il CIP
(Comitato
Italiano
Paraolimpico) per la promozione
e
lo
sviluppo
dell'attività.Momento storico
anche per l'Accademia Volley
che ha potuto schierare ben 2
dei suoi tesserati. Nonostante la
defezione dell'ultimo minuto di
Pasquale melone per problemi
fisici, hanno preso parte all'evento sia Angelo Cifiello che
Mario Ciaramella, nco tesserato giallorosso.Adesso tutta la
formazione azzurra si sposterà
a Cagliari per l'International
Rotary Sitting Volley Cup, torneo quadrangolare che vedrà in
campo Italia, Brasile, Croazia e
una
rappresentativa
della
Sardegna, in programma domenica 22 Febbraio.
COMITATO ITALIANO PARALIMPICO
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PARALIMPICI
• NUOTO E SCHERMA Nel prossimo
weekend a Zola Pedrosa (Bo) i XXVIII
Campionati Italiani Indoor ParaArchery con la partecipazione degli
atleti lombardi Loredana Ruisi, Diego
Chiapello e Ivan Nesossi con le
rispettive guide-tecnici Armando
Bonechi, Mario Porotti e Maurizio
Nardin. Domani a Pesaro la seconda
prova di qualificazione ai campionati
italiani di scherma per non vedenti
(specialità spada). Alla manifestazione
saranno presenti oltre 20 atleti
provenienti da numerose regioni
italiane, tra cui i lombardi Ilaria
Granata, Ilaria Vermi, Pietro Palumbo e
Giuseppe Rizzi accompagnati dal
tecnico Giovanni Lodetti.
COMITATO ITALIANO PARALIMPICO
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L'Asd Chiaramonte prepara
le competizioni agonistiche
RAFFAELE RACUSA
La squadra agonistica Asd Nuoto Chiaramonte (nella foto) dopo la brillante
prova al trofeo provinciale Acsi, dove si
sono rese protagoniste le nuove leve
della società come: Giuseppe Scifo, Luca Terranova, Benedetta Scifo, Matteo
Marcellino, Giuseppe Cutrone e Angelica Vivera conquistando punti importanti per la squadra e medaglie, si prepara ai prossimi appuntamenti regionali. Si comincia questofinesettimana
con i campionati regionali categoria ragazzi indoor nell'impianto di Paterno
dove a scendere in acqua sarà Alessandro Divita. 11 secondo appuntamento è
previsto per il 27,28 febbraio e 1 marzo con gli assoluti regionali a Caltanis-
setta e l'ultimo importante appuntamento sarà a Taormina nel secondo fine settimana di marzo con i campionati regionali indoor categoria esordienti
A dove a scendere in acqua saranno:
Mattia Divita, Daniele Carri, Mario Cultrera, Annamaria Micieli, Anna Alescio.
"Oggi la Nuoto Chiaramonte - dice il
presidente Lucio Di Vita - vanta una
squadra agonistica di buon livello regionale e un settore propaganda in continuo evoluzione. In questo momento
la società montana è l'unico team affiliato in provincia alla federazione italiana nuoto paralimpica che in convenzione con il Cip comitato italiano paralimpico si occupa dell'avviamento
sportivo agonistico dei diversamente
abili infortunati sul lavoro".
COMITATO ITALIANO PARALIMPICO
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Csi. Si è svolta con grande successo la "24 Ore di idee per lo sport"
Dieci proposte per il domani
Campioni, dirigenti, società di base e giovani: ampio confronto ricco di stimoli per il futuro
È stato un grande successo sotto tutti gli
aspetti l'incontro definito come la prima inedita maratona di idee per lo sport, tenutosi
presso l'Oratorio Sacer di Cernusco sul Naviglio. Come da programma, vi hanno preso
parte prestigiosi ospiti del mondo delle istituzioni politiche, sportive ed ecclesiastiche.
Ventiquattrore no stop di interventi, testimonianze, confronti e dibattiti sull'attività sportiva a 360 gradi.
Oltre 150 le proposte fuoriuscite, interrogando campioni e personaggi al vertice dello
sport italiano, ma soprattutto i giovani e le
società sportive di base. Grande soddisfazione da parte del presidente nazionale del Csi
Massimo Achini che ha fortemente voluto
questa iniziativa.
«Servivano idee concrete per aiutare lo sport
a dare il meglio di sé - dice - in questa maratona all'insegna dell'uguaglianza, tra quanti
hanno a cuore il futuro dello sport, tutti hanno
dato un importante contributo. Si deve riparti-
re dall'oratorio, patrimonio di tutti: dirigenti,
volontari, presidenti. Siamo orgogliosi della
quotidianità delle società sportive e abbiamo
dato un supporto che ha il profumo di speranza. C'è tanta energia per educare i giovani ad
affrontare lo sport secondo i giusti principi.
Le istituzioni politiche e sportive riceveranno
tutte le proposte registrate e che dobbiamo a
tutti i costi portare avanti secondo un determinato programma».
Le dieci idee più accattivanti per migliorare
lo sport di domani possono essere così sintetizzate: adottare un giovane carcerato attraverso l'affiancamento sportivo in oratorio
dove il Csi a livello centrale ne cura il reinserimento; istituire un servizio civile sportivo
a servizio delle società sportive; avviare un
canale web tv del Csi per dare visibilità alle
attività sportive e ai valori dello sport, coinvolgendo anche i ragazzi nella realizzazione
del materiale mediatico; integrare sport paralimpici in gare per normodotati e favorire
COMITATO ITALIANO PARALIMPICO
l'accessibilità ai disabili con abbattimento
delle barriere architettoniche; chiedere sovvenzioni per attrezzature sportive e utilizzare
le strutture scolastiche al di fuori dell'orario
scolastico per attività sportive e visite mediche obbligatorie durante la scuola per evitare
malattie (obesità, anoressia, problemi muscolari..); istituire un "erasmus sportivo" come
gemellaggio tra società sportive di diversi paesi; creare un bollino di qualità delle società
sportive valutato da un organismo competente composto soprattutto da giovani sportivi per determinare al seguito agevolazioni
alle società; predisporre lezioni multimediali
create da professionisti dei vari settori per allenatori e ragazzi; trasformare educazione fisica in educazione allo sport fin dalla scuola
materna; istituire con criteri da definire un
fondo monetario per sostenere i ragazzi in
difficoltà affinché accedano alle società sportive e possano sostenere i costi dello sport.
Marco Ravara
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CICLISMO Olgiate Olona ospiterà
la «due giorni» per Paralimpici
(pmu) Sono oltre cento le richieste di
organizzazione di gare ciclistiche pervenute al Comitato Provinciale di Varese.
Tra queste ne spiccano due in particolare.
Ad inizio giugno ad Olgiate Olona, con
l'organizzazione del Gruppo Sportivo Solbiatese, verrà proposta una «Due giorni»
internazionale riservata agli atleti paralimpici. Sarà invece curata dalla Fagnano
Nuova la gara che il 24 maggio vedrà i
ragazzi della categoria juniores salire sino
alla Madonnina del Brinzio.
COMITATO ITALIANO PARALIMPICO
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SCI ALPINO
Tina Maze, la numero uno mondiale
si allena a Tarvisio per le gare di CdM
(bt) Come spesso accade alla vigilia delle gare di Coppa del
Mondo in Slovenia e Austria, le nevi friulane ospitano gli
allenamenti di varie squadre nazionali. Per preparare il gigante
e lo slalom di Maribor, In questi giorni a Tarvisio si è allenata la
numero 1 del circuito e regina dei Mondiali di Beaver Creek Tina
Maze, ma anche la ticinese Lara Gut, le svedesi Lindell Vikarby,
Hansdotter e Kling (peraltro infortunatasi al ginocchio), solo
per fare qualche nome. Anche la prossima settimana ci sarà
una folta presenza di atlete in vista della tappa bulgara di
Bansko. Nel frattempo a Sella Nevea si è chiusa la quattro
giorni dedicata alle finali di Coppa Europa di sci paralimpico,
che ha visto protagonisti principali gli atleti austriaci. Intanto
saranno ben otto le gare di sci alpino in programma fino a
domenica nell'ambito del Comitato Fvg. Spicca la Fis Master
Cup di Piancavallo, che può essere definita la Coppa del Mondo
degli over 30 non professionisti: si parte oggi con il superG,
domani lo slalom, domenica il gigante. A Forni di Sopra spazio
invece oggi e domani a due giganti Fis Njr, riservati a Juniores e
Aspiranti. Per quanto riguarda II Grand Prix regionale, doppio
appuntamento a Sella Nevea per Ragazzi e Allievi, con superG
domani e slalom domenica per il «Trofeo Gustav Thoeni». Infine
Baby e Cuccioli, in gara domenica per un gigante a Sappada.
COMITATO ITALIANO PARALIMPICO
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BASKET IN CARROZZINA
La Lupiae sfida
Reggio Calabria
• LECCE - La Lupiae
Salento Inail si appresta ad
affrontare il Reggio Calabria domani in occasione
del recupero del campionato di Serie B Girone D di
basket in carrozzina. Dopo
la vittoria ottenuta sabato
scorso ai danni dei Boys
Taranto, i leccesi cercheranno l'allungo decisivo verso
i play off sul parquet calabrese.
COMITATO ITALIANO PARALIMPICO
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TENNISTAVOLO PARALI M PI CO
Mercurio argento a Montecchio
Grande prova dell'Atleta del San Giuseppe di Rovereto nel vicentino
» VICENZA
Porta bene la provincia vicentina al portacolori del San Giuseppe di Rovereto Salvatore
Mercurio, che l'anno scorso, a
Torri di Quartesolo, si era piazzato sul gradino più basso del
podio. Quest'anno, ha fatto meglio, ottenendo un secondo posto, dietro solo al fortissimo
pongista emiliano Manfredi Baroncelli, terza categoria e 365
delle classifiche nazionali e classe di disabilità nove.
Una finale amara per il giocatore in forza al San Giuseppe di
Rovereto, che, sfoderando una
prova al di sopra del suo stan-
dard, ha messo in seria difficoltà Baroncelli, strappandogli un
set, ed arrivando ad un passo,
dal giocarsi la vittoria al quinto
set. Ma andiamo con ordine, e
riawolgiamo per un attimo il
nastro del torneo vicentino, che
ha portato il pongista trentino
ad un passo dal conquistale la
vetta della manifestazione. Il
portacolori roveretano, ha dovuto vedersela, nel girone a
quattro, con Paola Bevilacqua,
ex campionessa d'Italia tra i
normodotati, tra le veterane, ed
atleta di spicco della nazionale
paralimpica, con Lucio Parovel
e con Andrea Marroncini.
Lo scoglio maggiore era rap-
COMITATO ITALIANO PARALIMPICO
presentato dalla Bevilacqua,
che rientrava alle gare dopo un
lungo infortunio. Mercurio per
due set, non ha fatto vedere palla alla giocatrice di casa, che si è
risvegliata nel terzo, portandolo a casa, e nel quarto, il maggior piglio ed il miglior approccio alle gare, di Mercurio, gli ha
permesso di portare a casa l'incontro.
Grande soddisfazione, quindi, per il San Giuseppe che a
Montecchio Maggiore ha così
ben figurato nella quarta prova
di qualificazione valida per i
Campionati Nazionali per persone con disabilità, in programma a Torino a fine giugno.
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Chivasso
In 200 alla fiaccolata contro
l'ampliamento della discarica
^ La discarica della Smc, in regione Pozzo a Chivasso, «è da
chiudere al più presto, senza pensare ad ampliamenti». Lo hanno .
ribadito l'altra sera i duecento cit- f
1
tadini di Chivasso e Montanaro U ^ « ^ S i ^ f l E
che hanno partecipato alla fiaccolata per le vie del centro. Poi, hanno raggiunto il consiglio comuna- :
le, dove si discuteva sull'impatto La testa del corteo
del progetto WastEnd, un parco
del riciclo dove in ballo c'è l'arrivo di un milione di metri cubi
di rifiuti industriali. A conclusione della seduta si è quasi
sfiorata la rissa, quando è stato chiesto se l'amministrazione
sia favorevole o contraria al progetto. Risposta troppo diplomatica del sindaco Libero Ciuffreda: «Faremo il nostro dovere per tutelare il territorio e la salute dei cittadini», [D. AND.]
W^wBfn
COMITATO ITALIANO PARALIMPICO
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SETTIMO - NEI 60 METRI
Record per Arjola,
atleta non vedente
SETTIMO MILANESE Ancora nuovi record
per i paratleti che si allenano a Settimo in
via Di Vittorio. L'8 febbraio hanno partecipato ai campionati regionali della
categoria allievi che si sono svolti a
Saronno nell'ambito delle gare Fispes.
L'adeta non vedente Arjola Dedaj (categoria T U ) con il suo tecnico e guida
Marco La Rosa, ha ottenuto il nuovo
record italiano sulla lunghezza dei 60
metri con il tempo di 8"63, abbassando di
oltre un decimo il tempo ottenuto poche
settimane fa a Magglingen, in Svizzera.
Arjola ha ottenuto anche un altro primato nel salto in lungo, volando a 4,45
metri all'aperto (prestazione da podio
olimpico e miglior salto mondiale del
2015).
A PAGINA 2 1
PARATLETI L'8 febbraio hanno partecipato ai campionati regionali della categoria allievi nell'ambito delle gare Fispes
Sulla pista di Saronno un nuovo record italiano
sui 60 metri per Arjola Dedaj, atleta non vedente
SETTIMO MILANESE (bio)
An-
cora nuovi record per i paratleti che si allenano a Settimo in via Di Vittorio. L'8
febbraio hanno partecipato ai
campionati regionali della categoria allievi che si sono svolti a Saranno nell'ambito delle
gare Fispes. L'atleta non vedente Arjola Dedaj (categoria
TU) con il suo tecnico e guida
Marco La Rosa, ha ottenuto il
nuovo record italiano sulla
lunghezza dei 60 metri con il
tempo di 8"63, abbassando di
oltre un decimo il tempo ottenuto poche settimane fa a
Magglingen, in Svizzera. Nella
stessa gara maschile, anche
Emanuele Muratorio (categoria T38) ha ottenuto il nuovo record con il tempo di 9"11.
Arjola ha ottenuto anche un
altro primato nel salto in lungo, volando a 4,45 metri
all'aperto (prestazione da podio olimpico e miglior salto
mondiale del 2015). Nei 60
metri maschili Emanuele Di
Marino ottiene un ottimo
7"82 a un solo decimo dal
record italiano T44 che resiste
da ben dieci anni. Lo stesso Di
Marino ha sfiorato anche il
record nei 400 metri il 15
febbraio a Padova in un meeting indoor. L'adeta della H2
Dynamic Handysports Lombardia conferma l'ottimo stato
di forma, sfiorando ancora il
record Italiano dei 400 metri
indoor con un ottimo 56"86 a
soli 2 decimi dal record Italiano e oltre mezzo secondo in
meno del tempo stabilito in
L'atleta
non vedente
Arjola Dedaj
in azione
nel salto
in lungo
durante
i campionati
regionali
della categoria
allievi
che si sono
svolti
a Saronno
l'8 febbraio
estate a Swansea agli Europei.
Nella stessa giornata l'adeta
ha anche gareggiato nei 60mt
dove, nonostante una partenza da rivedere ha ottenuto un
buon 7"84, quarta prestazione
di sempre in Italia e non
lontano dal suo top time di
7"78 e dal record Italiano di
7"72. Ora l'atleta punta ai
prossimi Campionati italiani
Fispes del 21 marzo ad Ancona.
Igor Baldan
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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COMITATO ITALIANO PARALIMPICO
Pag. 27
IN BREVE
PARALIMPICI
Disabili ma sportivi
oggi uno stage al Cus
n Comitato italiano
paralimpico, in collaborazione
con la Cittadella della
Formazione (liceo scientifico a
indirizzo sportivo), ha
organizzato oggi a Bari nella
sede del Cus uno stage
informativo/dimostrativo su
"Pratica sportiva tra gli
studenti con disabilità - Avvio
ai campionati studenteschi
2014-2015". La mattina è
prevista l'attività pratica, nel
pomeriggio quella teorica.
COMITATO ITALIANO PARALIMPICO
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Rassegna 20 febbraio - Comitato Italiano Paralimpico