Rischi e opportunità di Internet Alessandro Campi [email protected] Nell’immaginario collettivo • Ingegnere Meccanico 2 Nell’immaginario collettivo • Ingegnere Gestionale 3 Nell’immaginario collettivo • Ingegnere Informatico 4 Internet Internet è.... Una rete di reti basate su un protocollo di comunicazione comune (TCP/IP) Collega 100.000 reti per oltre 1 miliardo di calcolatori Un insieme di risorse disponibili (“lo ho trovato su Internet”) L’insieme delle persone che la utilizzano (“siamo collegati ad Internet”) 5 Da dove proviene? (1) • ARPANet: rete militare sviluppata negli anni ’70 basata sulle seguenti ipotesi: • garanzia di operatività anche nel caso in cui alcune connessioni risultino inutilizzabili; • gestione distribuita delle comunicazioni fra calcolatori; protocollo TCP-IP messaggio= insieme di pacchetti “numerati” pacchetto = dati + indirizzo verifica della correttezza affidata ai calcolatori connessi (best effort) 6 Come è fatto un Indirizzo? • Indirizzo IP: 131.175.21.101 – 4 numeri compresi tra 0 e 255 • Indirizzo DNS: PC-USER.elet.polimi.it • Una rete di server DNS gestisce la traduzione dall’indirizzo DNS a quello IP 7 WWW (World Wide Web) Nato come strumento ipertestuale, il Web si è trasformato in un universo ipermediale a diffusione planetaria. È il più popolare dei servizi di Internet. – per molti, Internet è solo il Web 8 Collegamento, in modo del tutto trasparente all'utente, tra parti rilevanti di ogni documento ad altri documenti o a particolari elementi significativi all'interno del documento stesso. Negli ipertesti l'informazione non sta solo nel testo del documento, ma anche nella ragnatela (web) creata dai legami. Una pagina ipermediale contiene testo, grafica, musica, animazioni e collegamenti ad altre pagine WWW • Come identificare una pagina: URL protocollo://server/filename_con_path_completo – esempio: http://www.liuc.it/person/gbuonann/FI_eco/default.htm • http: protocollo • www.liuc.it: server • /person/gbuonann/FI_eco/default.htm: percorso completo 9 WWW (1): CLIENT: salve, mi serve il documento dati.html SERVER CLIENT browser (1) http://www.camcom.it/dati.html (2) SERVER: ok, eccolo qui. Attenzione contiene 2 immagini tipo GIF CLIENT: nessun problema, lo passo ad un programma di visualizzazione che riconosce quel formato 10 dati.html File System Ora è… • Grosso archivio dove poter stipare un po’ di tutto. • Inizialmente le pagine venivano elencate secondo le loro URL, poi si passò alle categorizzazioni, alle classificazioni, alle tassonomie per giungere oggi a discutere di web semantico, folksonomie e web 3.0. L’ho letto su Internet • Internet più credibile dei giornali e della TV? – Siti di esperti – Opinioni libere sui forum – Wikipedia Identità distribuita • Ognuno di noi è – La sua pagina ufficiale – Il suo profilo Facebook – Il suo profilo Linkedin – I suoi post –… • Possiamo essere trovati da un mondo all’altro Omonimie • Campi Alessandro – Un professore di informatica – Un professore di storia – Un giovane studente “scapestrato” – Uno dei fondatori di [email protected] Le tracce… • Le nostre tracce restano – Le opinioni sui forum – Le pagelle – I risultati sportivi – I commenti in giro per la rete • Le società di selezione cercano le nostre tracce Comunicazione urlata • Quello che si scrive online è letto da tutti • Non è mediato dalla comunicazione non verbale • Non è “spiegato” dalla nostra storia LE ORIGINI DEL NOME Il nome del sito si riferisce agli annuari con le foto di ogni singolo membro (facebooks) che alcuni college e scuole preparatorie statunitensi pubblicano all’inizio dell’anno accademico e distribuiscono ai nuovi studenti e al personale della facoltà come una via per conoscere le persone del campus. FACEBOOK: UNA RAPIDA CARTA D’IDENTITÀ Luogo e data di nascita: Università di Harward, Stati Uniti. 4 febbraio 2004 Fondatore: Mark Zuckerberg Tipologia e diffusione: Profili, mondiale Numero di utenti attuale (marzo 2010) Più di 400 milioni Segni particolari Killer application del sn Indirizzo internet www.facebook.com UNA BREVE STORIA Dal momento della sua nascita, Facebook segue un percorso abbastanza lungo prima di raggiungere la diffusione e la fama di cui gode oggi. Il suo percorso può essere riassunto in tre momenti: Febbraio 2004 – febbraio 2006: è il periodo di nascita e sviluppo del social network. I suoi primi utenti sono per lo più studenti universitari (Harvard, Boston, Mit). Nel giro di un anno, Facebook è attivo in molte università statunitensi. Febbraio 2006 – Settembre 2006: viene allargato il potenziale uditorio della rete sociale. Le modalità di partecipazione vengono estese a scuole superiori e alle grandi aziende. Settembre 2006 – oggi: chiunque, dai 13 anni in su, può iscriversi al social network, indipendentemente da luogo di studio, istruzione o area geografica di origine. FACEBOOK, OVVERO L’INCONTRO TRA WEB 1.0 E 2.0 Tra le decine di social network esistenti, Facebook rappresenta al meglio l’incontro tra elementi del web 1.0 ed elementi nati nel primo periodo del web 2.0 In particolare esso contiene al proprio interno una delle due killer application del web 1.0, la e-mail. Facebook, infatti ha un servizio di posta asincrono che permette lo scambio di mail. Altresì la chat, privata, o la possibilità di aggiornare il proprio profilo, pubblica, come in un blog lo inseriscono a pieno titolo tra i ‘prodotti’ del web 2.0. Senza dimenticare il suo carattere multimediale di contenitore audio video. In Facebook si fondono la comunicazione sincrona ed asincrona, nonché quella privata e pubblica. NUMERI IMPRESSIONANTI Qualche numero per avere un’ idea della mole di contenuti di FB : Attualmente Facebook conta più di 400 milioni di utenti attivi. Il 50% di loro effettua il login su Facebook almeno una volta al giorno. Più di 35 milioni aggiornano quotidianamente il proprio status. Ogni mese vengono caricate più di 3 miliardi di foto su Facebook ed ogni settimana vengono condivisi più di 5 miliardi di contenuti (link, notizie, note, post dei blog, etc…) Ogni mese vengono creati 3,5 milioni di eventi su Facebook e più di 20 milioni di persone diventano ‘Fan’ di una pagina ogni giorno. Dati febbraio 2010 LA REPLICAZIONE VIRALE DI FB Crescita di Facebook in Europa Febbraio 2008 vs Febbraio 2009 (milioni di visitatori unici) Facebook.com Febbraio 2008 Febbraio 2009 % cambiamento Europa 24,118 99,776 314% Gran Bretagna 12,957 22,656 75% Francia 2,217 13,698 518% Turchia N/A 12,377 N/A Italia 382 10,764 2721% Spagna 515 5,662 999% Germania 680 3,433 405% Belgio 327 2,308 607% Danimarca 533 2,022 279% Svizzera 282 1,690 499% Fonte dati comScore World Metrix FRATELLI DI FACEBOOK Utenti Facebook in Italia (Febbraio 2010) 16 14.4 Milioni di utenti 14 12 10 8 6 4 1.2 2 0.1 0 Fonte dati: http://www.vincos.it/osservatoriofacebook/ L’OPEN SOURCE DI FACEBOOK Una caratteristica peculiare di Facebook sta nel fatto che, in parte, è open source: i suoi utenti hanno la possibilità di creare ex novo o sviluppare applicazioni che verranno inserite nel sito. Faceboook può contare sull’ausilio di collaboratori sparsi in tutto il mondo. Il carattere open source del social network garantisce due vantaggi: Sviluppo costante del software Sviluppo gratuito del software DIETRO LE APPARENZE: COS’È FACEBOOK ‘…. FB è duttile, proteiforme, collaborativo, si presta a mille interpolazioni: tende ad assorbire l’email, a sostituire la messaggeria istantanea, una parte dei videogiochi, una parte dei siti di dating, si integra con YouTube, rende obsoleto Flickr, comprime lo spazio di MySpace. Funziona perfettamente da ufficio stampa ma è anche assai più pratico dei blog ….’ Menduni E., Facebook la piattaforma che ridisegna l’essere umano in ‘Media Duemila’, anno XXVII, n° 3, aprile 2009 DIETRO LE APPARENZE: COS’È FACEBOOK (2) Facebook è, appunto, un social network proteiforme. Esso racchiude al proprio interno tutta una serie di elementi – applicazioni che ne fanno uno strumento utile e ludico al tempo stesso. Comunità virtuale: Facebook rappresenta una forte appendice, o alternativa, alla normale comunicazione face to face (F2F). Diversi sono gli strumenti comunicativi: chat, mail privata, messagistica istantanea. Scrivania elettronica: il social network è un promemoria di appuntamenti: eventi, compleanni, manifestazioni sono alcuni tra i dati che possono essere immagazzinati e, nell’imminenza degli eventi, portati all’attenzione dell’utente. Passatempo: offre strumenti ludici di puro intrattenimento e svago. Reinventa l’utente: permette all’utente di reinventare se stesso, di apparire in rete come meglio si crede, di presentarsi come meglio si crede. FACEBOOK: UNA GRANDE COMUNITÀ IN RETE In quanto comunità virtuale, FB racchiude le caratteristiche proprie di una classica Virtual Community. Sul sito si ritrovano ogni giorno milioni di internauti che ‘vivono’ una vita informatica alternativa a quella reale: interessi, racconti, esperienze, condivisione. Ci sono differenze, e di non poco conto, con quanto avviene nell’interrelazionalità comunitaria della vita reale e fisica; tuttavia, vivere in una virtual commnity rappresenta una valvola di sfogo, una via alternativa alla ritualità, a volte eccessivamente pedagogica, delle pratiche presenti nelle relazione face to face. REGOLARE UNA COMUNITÀ VIRTUALE: LA NETIQUETTE In ambiente informatico esiste un complesso di norme comportamentali che va sotto la definizione di ‘netiquette’ e che rappresenta una sorta di galateo della buona educazione riferito all’ambiente della rete. Anche Facebook ha, o meglio, dovrebbe avere una propria netiquette, le cui norme fondamentali prevedono: Disponibilità: si manifesta nel non far notare, almeno all’inizio del percorso informatico, che non vogliamo essere sommersi dalle informazioni. Moderazione: è, per forza di cose, strettamente collegato al primo. Far in modo che non siamo proprio noi sommergere di notizie e quant’altro i nostri amici. Partecipare alle discussioni intavolate con commenti idonei o, comunque, cercar di rimanere all’interno del tema e dell’ambito del discorso. NETIQUETTE: UNO SPECCHIETTO NETIQUETTE DI FB Non mentire alla rete: usare sempre il vero nome e cognome Essere sempre educati Non dare informazioni private di quelle che il buon senso non suggerisce Quando si scrive qualcosa, pensare se inviarla pubblicamente o meno Usare una parola d’ordine sicura Non scrivere su FB se si è adirati o comunque non sereni Aggiornare il proprio stato con regolarità, senza scrivere frasi di cattivo gusto Essere gentile con chi è appena arrivato in FB Cercare di non fare amicizia con chiunque e non offendersi al rifiuto di essa Non confondere MAI Facebook con la vita vera, quella fuori dalla rete L’ASPETTO LUDICO DI FB: UN GRAN SUCCESSO L’aspetto ludico di FB rappresenta una valvola di sfogo molto interessante. Uno dei maggiori sistemi di entertaiment è rappresentato da giochi in rete. Viene offerta all’utente la possibilità di giocare o attraverso classici del mondo dei videogiochi o simulando attività reali. Grandissimo successo ha avuto Farmville, un mondo agreste ricostruito in cui ogni utente è in grado di rivivere le attività di un vero contadino. Il successo deriva anche dal fatto che ogni contadino/utente è in grado di interagire con i propri amici nel gioco così come nel social network. Anche i numeri ne decretano il successo: 83.167.740 utenti attivi mensilmente DIETRO IL SUCCESSO: I QUATTRO MOTORI Non è assolutamente compito semplice capire le cause che hanno portato alla veloce replicazione virale di Facebook. Tuttavia, gli indizi sembrano condurre a quattro concause, quattro motori che, mescolandosi tra di loro, possono aver fornito al social network la spinta decisiva al suo sviluppo. Essi sono: capitale sociale; economia del dono; costruzione del sé; diffusione delle innovazioni FACEBOOK COME CAPITALE SOCIALE Il capitale sociale viene a crearsi nel momento in cui le persone, nel loro naturale processo di socializzazione (amici, famiglia, lavoro), acquisiscono un insieme consistente di contatti e legami con altre persone. Tali relazioni presuppongono, inoltre, un insieme di input ed output che determinano comunicazione F2F. Facebook consente la manutenzione e la gestione delle proprie relazioni sociali attraverso una comunicazione di tipo P2P. La rete sociale, inoltre garantisce al soggetto una maggiore possibilità di padronanza della propria intelaiatura relazionale. ECONOMIA DEL DONO Marcel Mauss espone il concetto dell’economia del dono, tipica delle comunità rurali antiche in cui chi crea risorse non le vende, ma le scambia con gli altri sulla base di regole e convenzioni non scritte, sostanzialmente impostate sul concetto di reciprocità L’idea di scambio del dono di Mauss può essere sintetizzata nel seguente schema: dare ricevere (l’oggetto deve essere accettato) ricambiare Mauss M., Saggio sul dono (trad. it. di ‘Essai sur le done’), Einaudi, Torino, 2002 ECONOMIA DEL DONO Il concetto di economia del dono rapportato al mondo informatico è stato sempre molto forte. Esempi si hanno sia nei portali del web 1.0 che nei software open source del 2.0. In Facebook è presente una forma di economia del dono, anzi, una duplice forma: La prima è a livello verticale master-user: gli utenti possono iscriversi gratuitamente al social network. In realtà, anche se inconsapevolmente, il dono è ricambiato dal fatto che tacitamente vengono accettate le pubblicità ed i banner che campeggiano sulla destra dello schermo e del computer e che rappresentano un’importante fetta del sostentamento di Facebook. La seconda è a livello orizzontale user-user: riguarda tutti gli scambi di contenuti di diversa forma che avviene tra gli utenti. Questa tipologia è puramente gratuita FACEBOOK, OVVERO IL REGNO DI NARCISO ‘… Narciso non usa l’estensione e l’esposizione di sé come un semplice travestimento o stratagemma all’interno di un sistema collettivo di status e valori, ma come un modo di partecipare, di rendersi visibile, di esibire o donare, sotto lo sguardo degli altri, la propria forma, il proprio abito …’ Malagamba A., Rafele. A., Una stanza tutta di specchi. Facecode e libertà in ‘Pol.is’, anno 2, n° 2, aprile 2009 FACEBOOK, OVVERO IL REGNO DI NARCISO Facebook appare come un enorme palcoscenico digitale nel quale ognuno costruisce il proprio ruolo sociale in maniera assolutamente minuziosa: scelta della foto del profilo, scelta degli interessi da inserire nel profilo, scelta delle applicazioni da usare, scelta del criterio con cui accettare inviti da amici o estranei, scelta del linguaggio da adottare L’operazione più immediata è la scelta della foto da presentare all’interno della home page del proprio profilo Essa ha un’importanza primaria: determina il giudizio altrui di noi stessi, la nostra carta d’identità, il primo pensiero che ci si fa di ogni utente. Non a caso ognuno cerca di postare e presentare se stessi con la migliore foto possibile. In questo senso Facebook rappresenta il regno di Narciso ed il regno della verità, della rivelazione autentica di se stessi. SOCIAL NETWORK A CONFRONTO Il confronto tra Facebook e Second Life può essere fatto nelle modalità attraverso le quali l’utente presenta se stesso al loro interno. Nel primo egli ha la preoccupazione di mostrarsi nella maniera più veritiera possibile; in Second Life, invece, vige la regola del nascondimento di se stessi. IL QUARTO MOTORE: DIFFUSIONE DELLE INNOVAZIONI La replicazione virale di Facebook, è avvenuta attraverso la comunicazione che i suoi iscritti, man mano più numerosi, hanno dato della rete, fornendo al mezzo, in tal maniera, una sorta di grande campagna pubblicitaria gratuita. Informazioni sulla nuova virtual community che, naturalmente, hanno visto il prodigarsi di diverse modalità di presentazione e diffusione dell’innovazione: canali informatici, televisivi, comunicazione face to face tra amici. Una volta che l’innovazione ha superato la soglia critica, rappresentata da un certo numero di utenti, si è diffusa rapidamente in ogni parte del globo, diventando, in breve tempo, uno dei social network più diffusi al mondo IL SOCIAL NETWORK TRA SFERA PRIVATA E PUBBLICA L’attività sociale delle reti si dipana a partire da questi due ambienti: la sfera privata del sé: ricostruzione e distribuzione del proprio profilo la sfera pubblica del sé: su Facebook si invita l’utente a fare delle scelte, a seguire delle mode, ad aderire a forme di partecipazione A causa della sua replicazione virale e della fortissima diffusione che il social network ha raggiunto, molti enti, in particolare associazioni politiche, cercano di sfruttare la popolarità del mezzo per sponsorizzare e propagandare i propri prodotti, commerciali o ideologici che siano. A contatto con Facebook, la sfera pubblica del sé viene toccata proprio da questo punto di vista. Possono essere fatte indagini a livello di gruppi tematici, di diversa natura, che condividono, tra i numerosi obiettivi, anche quello di ribadire l’appartenenza di coloro che vi partecipano a una comunità di interesse, musicale, religioso, politico, etc. IDENTITÀ IN RETE: PERICOLO DI UN OVERDOSE Molti sono concordi nell’affermare che un’eccessiva esposizione a Facebook possa portare a una serie di conseguenze dal punto di vista sociale dell’utente. In particolare: Un’eccessiva e smisurata esposizione dell’utente a tali pratiche può, alla lunga, creare una forte dipendenza, con effetti paragonabili ad una vera e propria overdose da social network Un’alterazione della personalità dell’utente, derivante dalla sovrapposizione della vita reale e di quella informatica Predominio dell’identità in rete su quella normale: allontanamento dalla socialità F2F e dalla quotidiana vita sociale Non confondere MAI Facebook con la vita vera, quella fuori dalla rete TWITTER: UNA RAPIDA CARTA D’IDENTITÀ Luogo e data di nascita: Laboratori della Obvious Corp, Stati Uniti. Marzo 2006 Fondatore: Evan Williams, Jack Doersey Tipologia e diffusione: Profili (microblogging), mondiale Numero di utenti attuale (gennaio 2010) 73,5 milioni circa Segni particolari In forte ascesa Indirizzo internet www.twitter.com TWITTER Il sito di microblogging si conferma come una della novità più riuscite e apprezzate del panorama del Web 2.0. Nel mese di gennaio 2010, sono stati registrati 73,5 milioni di utenti unici che hanno avuto accesso ai tweet del portale. Il simbolo di Twitter Il dato mette in evidenza una crescita netta, pari all’8%, rispetto al mese di dicembre, quando gli utenti unici furono 65,2 milioni, mentre il trend appare addirittura straordinario se si valutano i dati su base annuale, quando Twitter riesce a far segnare un aumento del 1.105%. Dati comScore PICCOLI IMPORTANTI PASSI Paese Twitter , aprile 2009 Twitter, marzo 2010 Australia 16 12 Austria 31 15 Canada 21 11 Cina 208 371 Francia 289 46 Germania 27 11 India 34 11 Indonesia 76 12 Italia 132 30 Dati: www.alexa.com COS’È E COME FUNZIONA TWITTER Per comprendere cosa sia effettivamente Twitter, lasciamo la parola direttamente ad Evan Williams: ‘…. Funaziona così. Chiunque può spedire un tweet, cioè un messaggio di 140 caratteri: e altre persone – amici, o chiunque sia interessato – possono seguire ciò che viene scritto. Viceversa si possono creare tutti i tweets che parlano di un certo argomento …’ La modalità di conversazione proposta ricorda da vicino quella di un blog. Tuttavia la brevità e la sincronicità dei messaggi permette scambi di opinioni rapidi e diretti: un microblogging. Alla base del social network c’è l’idea di condividere, e scoprire, che cosa sta succedendo nel mondo in tempo reale Casati D., Il blog del futuro? È in un cinguettio in ‘City’ (ed. di Roma), anno 8, n°50 FUNZIONALITÀ DI UN MICROBLOGGING I siti di microblogging come Twitter (ma anche l’italiano Meeme) apportano delle novità che esulano dal mero mondo del sn. In particolare, a detta di molti Twitter reinventa la figura del giornalista, promuovendo i citizen journalism. Il social network si affianca ai normali canali informativi, interagendo in tempo reale sugli accadimenti del mondo. Ciò crea sicuramente un duplice vantaggio: aggiornamento della situazione in tempo reale, dettato dalla testimonianza diretta degli utentigiornalisti, e fruizione delle comunicazioni a costo zero. Il microblogging da questo punto di vista assolve al meglio alla duplice funzione di UGC e di UGM. PERCHÉ STUDIARE TWITTER. I PRO E I CONTRO Molti studiosi affermano che Twitter rappresenti il dopo Facebook. Vediamone pro e contro PRO TWITTER CONTRO TWITTER Aumento del 1.105% di account (gennaio 2009-gennaio 2010): nessun sito di social network, neanche Facebook può vantare una crescita tale Grandissima importanza nel mondo dell’informazione in tempo reale Importante strumento Generated Content (UGC) di User Social network molto apprezzato da personaggi pubblici, sia del mondo dello spettacolo che di quello politico. Carattere multimediale limitato rispetto ad altri social network Poche lingue a disposizione in cui è tradotto l’applicativo e di, conseguenza, limitazioni geo-sociali alla diffusione Basso appeal tra i giovanissimi (1224 anni) Secondo un avvocato Alcuni, come il famigerato Facebook sono per lo più pagine di diario che stanno dando vita a vere e proprie banche dati “fai da te” in costante e continuo aggiornamento e comunque sempre “in chiaro”. Ma cosa si evince dall’analisi empirica di questi fenomeni della Rete? Sono espressioni comportamentali della Rete; Sono proprie delle c.d. “generazioni indigene della Rete”; Tradiscono una scarsa consapevolezza del mezzo che si usa. Sei Social Network Addicted? La parola chiave nei Social Network è “Condividere” e “Mantenere i contatti” con soggetti infiniti. Rischiando: La negazione del diritto all’oblio; La diffamazione on-line; Furto d’identità; Violazione del diritto d’autore; Stalking; Concorrenza sleale on-line; Pedofilia; Phishing; Sciacallaggio telematico; Hackeraggio dei profili; Truffa; Virus (facebook closing down); Intercettazione, impedimento o interruzione illecita di comunicazioni informatiche e telematiche (art.617 quater c.p.). E perché questo è possibile? Risposta: I Social Network per lo più stranieri non rispettano la legge italiana; Non c’è consapevolezza dell’utente; I regolamenti dei siti di Social Network non garantiscono, né la sicurezza informatica, né quella legale; Non sono tutelati i minori in alcun modo. Il cuore del problema è: NON SI PUO’ RISOLVERE IL PROBLEMA DELLA PROTEZIONE DEI DATI DELEGANDO ALL’UTENTE LE RESPONSABILITA’ DEL TRATTAMENTO SUL WEB Ciò nonostante, i dati che si immettono sui siti di Social Network: Non si possono cancellare dunque sono “indelebili”; Filtrano attraverso i motori di ricerca; Vengono conservati e non distrutti dopo la cancellazione definitiva dell’account (c.d. data retention); Non sono controllati da chi li tratta; Non prevedono un’informativa conforme alle regole; Consentono il c.d. behavioural advertising, senza uso di opt-in od opt-out e ricorrendo ai cookies; Se appartengono ai minori sono pericolosamente esposti. E all’Estero? Quali reazioni? In Gran Bretagna: il governo recentemente ha deciso di provvedere a monitorare Facebook e i più importanti Social Network; In Germania: i principi formulati dal GDK(Gruppo di Autorità poste a tutela dei dati tedeschi) hanno richiesto nei Social Network l’introduzione dell’opt-in e una disciplina per il data retention; In Canada: un gruppo canadese a tutela della privacy ha denunciato Facebook come illegale; In Australia e in Nuova Zelanda: si è ricorsi alla notifica di atti giudiziari e diffide su Facebook quale domicilio legale consentito. La Conferenza Internazionale di Strasburgo 15-17 ottobre 2008 ha adottato una risoluzione sulla tutela della Privacy nei servizi di Social Network: Richiamando alla cautela l’utente; Vietando i data retention dopo la cancellazione; Vietando i nomi su motori di ricerca; Ricorrendo all’opt-out. Il 14.04.09 la Commissione dell’Unione Europea annuncia l’introduzione di regole severe da applicare ai servizi di Social Network, al Behavioural Advertising, ai dati dei minori che finiscono sulla rete. “La reazione farsa” YouTube ha adottato una policy che non tutela il diritto d’autore e esige dall’utente che carica un file una licenza mondiale.. “non esclusiva”…!!! Il 24.04.09 gli utenti di Facebook approvano lo “Statement of Rights and responsabilities” In Italia si sta assistendo alle prime controversie proposte dall’utente Violazioni della privacy; Danno all’immagine; Illeciti disciplinari in azienda. L’Italia antesignana ha emanato la legge 14/09 che recependo le indicazioni dell’Unione Europea, contiene sanzioni più severe che inaspriscono le pene, sino a raddoppiarle e quadruplicarle in particolare per: L’omessa o inidonea informativa all’interessato; Il trattamento illecito dei dati e la violazione delle misure minime di sicurezza; Violazioni relative alla cessazione del trattamento e alla successiva conservazione dei dati. In conclusione: In futuro occorrerà riflettere approfonditamente sull’adozione di nuove regole mirate alla salvaguardia della mole di dati personali immessi nella Rete. Ma la vera sfida che attende Legislatori e addetti ai lavori sarà quella di riuscire a concepire forme di tutela che riducano l’autoresponsabilità del singolo nel pieno rispetto del principio di autodeterminazione del patrimonio informativo personale di ciascuno. La parola a un educatore COSA SI PROPONE? Un Network collegato agli ambienti didattici Massima estensione movimento Che sia di: Focus interesse comunicazione Laura Antichi, Virginia Alberti Obiettivo generale: realizzare una relazione tra: SCUOLA NETWORK canali pluridimensionali delle esperienze comunicative degli studenti come laboratorio dei saperi Laura Antichi, Virginia Alberti Obiettivo generale: creare una corrispondenza di valore tra: CULTURA SFERA DEL SIMBOLICO INTERAZIONI Laura Antichi, Virginia Alberti DA QUALE ANALISI NASCE IL PROGETTO ? DALLE 2 NUVOLE NEURONALI DEL CERVELLO FORMALE (SCUOLA) INFORMALE (NETWORK) CHE POSSONO ESSERE COORDINATE E POTENZIATE NELLA LORO CONFLUENZA Laura Antichi, Virginia Alberti PERCHÈ LA SCELTA DI FACEBOOK? Pubblico e personale insieme Molto frequentato dagli studenti Basato sulla comunicazione e interazione Multi dimensione flessibile Laura Antichi, Virginia Alberti Liquidità formativa in divenire Laura Antichi, Virginia Alberti DA QUALE IMMAGINE DELLA SCUOLA NASCE IL PROGETTO ? LA SCUOLA come mare chiuso nelle secche del formale Laura Antichi, Virginia Alberti Come Facebook condiziona la scuola Il conoscere si media, si contamina, si trasforma nella forma e nella sostanza. Laura Antichi, Virginia Alberti Come Facebook condiziona la scuola Lo strumento “libro” rimane sullo sfondo. La lezione frontale scompare. Il livello partecipativo è globale, interattivo, orizzontale. Laura Antichi, Virginia Alberti Come Facebook condiziona la scuola Lo stato dell’umore personale diviene visibile. La comunicazione fluidifica impressioni e riflessioni. Si può divagare nel semiserio del ludus e dell’ironia. Laura Antichi, Virginia Alberti Come Facebook condiziona la scuola Si può dire di tutto , ma il gioco della reputazione diviene visibile e può essere corretto. Il legame comunicativo è dialettico e disseminativo (coinvolge più persone). Laura Antichi, Virginia Alberti Come Facebook condiziona la scuola Si interagisce per via preferenziale, nel senso che gli amici sono accettati e/o richiesti. Si tende, senza scrupolo, a fare numero di conoscenti, fino a quando ci si accorge che non tutti sono affidabili. Laura Antichi, Virginia Alberti La scuola La scuola ha a disposizione il paradigma costruttivista : che hanno nel Web e nel Networking interagisce con nuove possibilità di i sistemi di costruire processi comunicazione interattivo-comunicativi basati su motivazione ed interesse possibilità di suscitare nei discenti: 1. attenzione allo stato del proprio sapere 2. capacità critica verso i propri apprendimenti Laura Antichi, Virginia Alberti IL DOCENTE: NO TUTOR Laura Antichi, Virginia Alberti FACEBOOK GRUPPI DIDATTICI (per iniziativa del docente o gruppi esistenti) Top down Bottom up (spontanei, seppur sollecitati) Laura Antichi, Virginia Alberti ANOMALIE DI Facebook-group didattico è anomalo perché : 1. si situa in uno spazio gestito per l’informale, 2. è rete di individui, 3. unisce in appartenenza temporanea, 4. lega, 5. può generare stanchezza e abbandono. Laura Antichi, Virginia Alberti Irene Agazzani Roberta Travagliati Elisabetta Calabrese Gherardo Gherardini Laura Antichi Fabio Gilberti Francesco Berta Marcello Olivari Zobbio Bruno Virginia Alberti Carlo Pulsoni AVATAR Umberto Borraccia Daniela Boffelli Daniele Verbaro Alberto Corica Cristophe Vincenzi Fabrizio Gaudio Marco Dotti Michele Costa Matteo Battistello Magda Crescini Daniele Marchina ASPETTI DI FORZA E DI DEBOLEZZA VANTAGGI 1. Pluralità di ruoli agiti dai singoli. 2. Flessibilità nell’impiego degli strumenti. 3. Elevata produttività di tutte le persone coinvolte. 4. Pluralità di funzioni e ambienti sperimentati. SVANTAGGI 1. La Pluralità di ambienti potrebbe creare, nei discenti, confusione e sovrapposizione. 2. Logica differente di esecuzione di attività online collegate alla didattica curricolare e che implicano modalità di approccio diverso. 3. Conflittualità tra obiettivi di progetto ed obiettivi di funzione nel contesto socio-apprenditivo. 4. Procedure di gestione del progetto, che non riescono a coinvolgere tutti i soggetti delle classi. Laura Antichi, Virginia Alberti PERCHÉ VANTAGGI E SVANTAGGI? Vantaggi e svantaggi sono dovuti alle opportunità e ai vincoli, che l’azione del docente deve coordinare con molteplici fattori e dinamiche: Laura Antichi, Virginia Alberti Meritano attenzione alcuni aspetti della comunicazione mediata: - il lurking (presenza silenziosa nei gruppi); - lo spamming (circolazione selvaggia dei messaggi); - il flaming (arroganza e provocazione nella comunicazione). Laura Antichi, Virginia Alberti CONSIDERAZIONI FINALI Una conclusione La formazione mista tra ambiente reale della scuola e virtuale di Networking (FaceBook) attiva i linguaggi della comunicazione in tutta la loro varietà e complessità integrata. Prevede molteplici canali per l’affiliazione a processi, che si aprono a risorse umane e contenuti educativi. La relazione basata su interessi comuni, è stimolata dalla presenza di un tutor nel doppio ruolo di docente d’aula e di coordinatore on-line. Laura Antichi, Virginia Alberti Numeri Contesto / Miti sfatati / 1 Le comunità online sono autoreferenziali, disinteressate a quanto proposto dai grandi media? Non è vero Contesto / Miti sfatati / 2 Gli utenti dei social network sono totalmente critici verso le grandi aziende? Non è vero Contesto / I social network consumano tempo alla tv Contesto / I social network consumano tempo alla tv Sia Facebook (che i blog) sono preferiti da molti rispetto al guardare la tv Da quando frequenti il tuo social network preferito, il tempo che dedichi al guardare la tv e' aumentato, diminuito o rimasto uguale? aumentato 1,7% rimasto uguale 48,6% diminuito 45,4% non saprei 4,3% Punti fermi / Socialità quotidiana e immersiva Facebook è un contesto sociale perennemente vivo attorno all'individuo online Usi il tuo profilo sul social network per: PER NUOVE AMICIZIE? 73% in disaccordo FINALITA’ LAVORATIVE? 77% in disaccordo PROMOZIONE DI SE STESSI? 66% in disaccordo STARE IN CONTATTO CON AMICI E CONOSCENTI? 87% in accordo Punti fermi / I contenuti come pane della socialità Articoli, foto e video provenienti dai media (globali) sono uno dei pretesti usati dalla gente per socializzare su Facebook Usi il tuo profilo sul social network per: CONDIVIDERE INFORMAZIONI? 83% in accordo PROMUOVERE UN EVENTO/UNA CAUSA? 64% in accordo Punti fermi / I contenuti dei grandi media vengono vissuti con passione I social network ti hanno aiutato a trovare informazioni... MOLTO ABBASTANZA POCO PER NULLA Su quello che accade/c’è da fare di interessante nella tua città Su quello che accade/c’è da fare di interessante fuori dalla tua città Su quello che accade/c’è da fare di interessante su Internet Punti fermi / I contenuti dei grandi media vengono vissuti con passione Come giudichi nel complesso le scelte di alcune aziende di inserirsi nel mondo dei social network? 18 in modo molto positivo 40 in modo abbastanza positivo 20 in modo abbastanza negativo in modo molto negativo non so/non rispondo 9 14 Punti fermi / I contenuti dei grandi media vengono vissuti con passione Da quando frequenti i Social Network ritieni di aver fatto acquisti in maniera diversa? SI 9% NO 91% Punti fermi / Quali target sono i più interessanti 18-24 anni 31,6% 25-34 anni 35,7% 35-44 anni 21 % 45-54 anni 8,9% 55-65 anni 1,9% oltre 65 anni 0,9% 88,3% Quindi? “Dopo tutte queste chiacchiere, io che faccio coi miei figli?”