SSIS del Veneto
Centro Interateneo
per la Ricerca Didattica e la Formazione Avanzata
Laboratorio Univirtual
Seminario di Studio
“Come promuovere comunità di apprendimento in rete”
Venezia, 12 giugno 2008
Monica Banzato
Online e didattica universitaria: le
sfide e le opportunità del web 2.0.
Web
2.0
e
dintorni…
• Copyright
• Business
• Identity
• Library
• Author
• Travel
• Law
• Office
• Science
• Research
• Education
• Learning
• University
• School
2.0 (59.100.000 ),
2.0 (232.000.000 ),
2.0 (1.720.000 ),
2.0 (17.400.000),
2.0 110.000.000),
2.0 (15.200.000 ),
2.0 (9.830.000 ),
2.0 (31.300.000 ),
2.0 (22.200.000)
2.0 (16.200.000)
2.0 (19.100.000)
2.0 (12.800.000)
2.0 (158.000.000 ),
2.0 (15.600.000 ).
e-Learning + Web 2.0 =E-Learning 2.0
?
?
Analisi filologica (definizione De Voto Oli, Dizionario
della lingua italiana, Le Monier, Firenze, 1980 (12°
ristampa)
• 1. disciplina relativa alla relativa ricostruzione
e alla corretta interpretazione dei documenti
di un ambiente culturale
• 2. filologia in letteratura…
• 3. uso est. Lo studio dei caratteri e dello
svolgimento cultuale di una data comunità
• (dal greco philo-logia), prop. Amore verso la
parola
Prima definizione di web
2.0 del 2004
Tim O'Reilly
What Is Web 2.0
Design Patterns and Business Models
for the Next Generation of Software
09/30/2004
http://www.oreillynet.com/pub/a/orei
lly/tim/news/2005/09/30/what-isweb-20.html
• “Like many important
concepts, Web 2.0 doesn’t
have a hard boundary, but
rather, a gravitational
core”
Commento alla prima
definizione…di
Yochai Benkler is Jack N. and Lillian R.
Berkman Professor for Entrepreneurial
Legal Studies at Harvard Law School
and the author of The Wealth of
Networks and the paper "Coase's
Penguin".
La definizione di web 2 è il
massimo del vago e coloro che
dichiarano la novità delle
tecnologie associate con questa
frase, stanno sbagliando.
Il diffuso l'adeguamento della
frase, tuttavia, rende difficile
ignorarlo come una moda.
L’iniezione o droga del web 2 ha
richiamato un ampia attenzione dei
media e di risorse finanziarie per il
businesses che riescono a trarre
vantaggio dalla produzione
networked social, dalla
partecipazione di comunità on-line,
fan cultures, social networking, il
podcasting e intelligenza collettiva .
Definizione del 30
settembre 2005
Tim O’Reilly, 2005. “O’Reilly — What Is
Web 2.0,” (30 September), at
http://www.oreillynet.com/pub/a/orei
lly/tim/news/2005/09/30/what-isweb-20.html, accessed 9 July 2007.
• Web 2.0 by associating it with
the “new participatory
architectures of the Web” that
allow for online services such as
the photo sharing site Flickr,
blogs, the peer–to–peer file
sharing standard BitTorrent,
Wikipedia, event sites like
Upcoming.org, the file–sharing
service Napster, wikis
(collaborative Web sites that
allow for real–time editing),
folksonomies (user–generated
taxonomies), and the
aggregation of online content
through Web feeds…
Commento alla seconda
definizione
Nicholas G. Carr (born 1959) is an
American writer who has published
books and articles on technology,
business, and culture. He was
educated at Dartmouth College and
Harvard University.[1] A former
executive editor of the Harvard
Business Review, Nicholas Carr writes
and speaks on technology, business,
and culture.
5. Andrew Keen, 2006. “Web 2.0,”
Weekly Standard (15 February), at
http://www.weeklystandard.com/Cont
ent/Public/Articles/000/000/006/714fj
czq.asp?pg=2, accessed 30 January
2008.].
• L’ideologia del Web 2.0, tuttavia, va ben al
di là dei confini di questi ultimi fenomeni.
Non solo abbraccia "una serie di assunzioni
etiche riguardanti i mezzi di informazione,
macultura, e la tecnologia…
• Questa ideologia è un dispositivo di
elaborazione di élite professionali che
definiscono ciò che entra nel discorso
pubblico circa l'impatto di Internet sulla
società.
• Come un épistémè, Web 2.0 filtra un gran
numero di dichiarazioni di coloro che sono
accettabili entro discorso pubblico
• In The Order of Things, Michel Foucault che
introduce una re-definzione del termine
épistémè (da non confondersi con épistémé),
descritta come un apparato strategico che
permette la separazione delle asserzioni
che sono accettabili all’interno di un
discorso pubblico.
Definizione del 4 ottobre
2007
Tim O’Reilly, 2007. “Today’s Web 3.0
Nonsense Blogstorm,” O’Reilly Radar
(4 October), at
http://radar.oreilly.com/archives/2007
/10/web_30_semantic_web_web_20.
html, accessed 30 January 2008.
• Web 2.0 is the network as
platform, spanning all
connected devices; Web 2.0
applications & [are] delivering
software as a continually–
updated service that gets better
the more people use it,
consuming and remixing data
from multiple sources, including
individual users, while providing
their own data and services in a
form that allows remixing by
others, creating network effects
through an ‘architecture of
participation,’ and & deliver rich
user experiences
Terzo commento alla
definzione: di O’Really…No
definizione del 5 ottobre del
2007: scusate ho sbagliato!
Tim O’Reilly, 2007. “Comments in
response to Web 3.0, the ‘official’
definition,” Jason Calacanis Weblog (5
October), at
http://www.calacanis.com/2007/10/0
3/web-3-0-the-official-definition/3,
accessed 30 January 2008.
• ... Web 2.0 was a pretty
crappy name for what’s
happening (Microsoft’s
name, Live Software, is
probably the best term I’ve
seen)... Web 2.0 is not
about front–end
technologies. It’s precisely
about back–end, and it’s
about meaning and
intelligence in the back–
end.
Novità delle nuove
tecnologie?
•
•
•
•
•
•
•
•
Web Ajax,
CSS, RSS,
OpenAPIs,
Wiki
Blog,
Mashups,
Podcast
Etc..
Partiamo con i wiki
Ward Cunningham (26 maggio 1949) è
un programmatore statunitense ed
inventore del concetto WikiWiki.
Ha ottenuto un diploma universitario
in ingegneria interdisciplinare
(ingegneria elettrica e informatica) e
una laurea in informatica alla Purdue
University.
• Cunningham ha fondato il primo
sito wiki, il Portland Pattern
Repository, il 25 marzo 1995. Il sito,
che è ancora attivo, è dedicato a
"persone, progetti e percorsi" ed è
una "storia informale delle idee di
programmazione". Ad esempio, il
sito è stato usato per la
catalogazione di utili linguaggi di
pattern dello sviluppo software e
per sviluppare i metodi di sviluppo
software oltre la programmazione
estrema. Cunningham sostiene che
il concetto di wiki gli venne in
mente alla fine degli anni '80, e lo
implementò per la prima volta in
uno stack HyperCard. [1]
[1] http://it.wikipedia.org/wiki/Ward_Cunningham
Social Networking Sites,
RSS, CSS, and Blogging..
• Social networking: Classmates.com è stata
fondata già nel 1995
• Lunarstorm (1999)
• Blackplanet.com (1999)
• Altrettanto stagionato è Real Simple
Syndication (RSS), che consente agli utenti
di iscriversi a un sito Web dinamico, come
un blog. La prima versione di RSS è stato
creato come un formato per syndicating
contenuto basato su XML da Netscape nel
1999.
• Cascading Style Sheets (CSS) esistono dal
1970
• Il CSS gruppo di lavoro ha pubblicato CSS nel
1997 e divenne ufficiale (W3C) standard nel
1998
• bloggare come un recente tecnologia come
Justin Hall è saputo di avere sperimentato
nel 1994 dal distacco esibizionista diatribe
alla sua pagina Web su base giornaliera
Podcasting and
Folksonomies
• La folksonomia è comunemente
intesa in senso restrittivo come
l'operazione di etichettatura
(tagging) di contenuti. Le scienze
sociali e l'antropologia hanno a
lungo studiato le "classificazioni
popolari" ovvero come la gente
comune (non esperta) classifica il
mondo. Una referenza può essere il
libro di Harold Conklin Folk
Classification: A Topically Arranged
Bibliography of Contemporary and
Background References Through
1971 (Classificazioni popolari: una
bibliografia ordinata per
argomento di riferimenti
contemporanei e ambientali nel
1971)(1972, ISBN 0913516023)
Tim Berners-Lee
Nel 1976 si laureò all'Università di Oxford, dove costruì il suo
primo computer.
Successivamente trascorse due anni alla Plessey
Telecommunications Ltd, per passare nel 1978 alla D.G Nash
Ltd.
Nel 1980 trascorse sei mesi al CERN come consulente nel
campo dell'ingegneria del software. Lì realizzò, per uso
privato, il primo programma per immagazzinare
informazioni usando associazioni casuali. Tale programma
(chiamato Enquire e mai pubblicato) formerà la base
concettuale per il futuro sviluppo del World Wide Web.
Dal 1981 al 1984 lavorò al John Poole's Image Computer
Systems Ltd. Nel 1984 ritornò al CERN con una borsa di
studio per lavorare sui sistemi distributi real-time per
l'acquisizione di dati scientifici e sistemi di controllo.
Nel 1989 propose un progetto globale sull'ipertesto, poi
noto come World Wide Web.
• D:"Web 1.0 is about connecting
computers, while Web 2.0 is about
connecting people,"
• R. di Berners-Lee :
• "Totally not.
• Web 1.0 was all about connecting
people. It was an interactive space, and I
think Web 2.0 is of course a piece of
jargon, nobody even knows what it
means.
• If Web 2.0 for you is blogs and wikis,
then that is people to people. But that
was what the Web was supposed to be
all along. And in fact, you know, this
'Web 2.0,' it means using the standards
which have been produced by all these
people working on Web 1.0."
Nate Anderson, 2006. “Tim Berners–Lee on Web 2.0: ‘nobody even knows what it means’,” Ars Technica (1 September), at
http://arstechnica.com/news.ars/post/20060901-7650.html, accessed 30 January 2008.
Intelligenza collettiva,
Voce e conversazione
David Weinberger:
A philosopher by training, he holds a
Ph.D. from the University of Toronto
and taught college from 1980-1986.
He is professor at Harvard Law School,.
• [B]ack from the very
beginning what drove
people onto the net was
not so that they can shop
at Amazon. Weblogs and
all that have made it way,
way easier but the Web has
always been about voice
and conversation.
•
David Weinberger, 2006. “David Weinberger @
Syndicate NYC on Odeo,” (24 May), at
http://odeo.com/audio/1416399/view, accessed 10
July 2007.
Naomi Klein
Nata a Montreal,in Canada,nel
1970,Naomi Klein è una scrittrice di
fama internazionale pluripremiata.
Autrice del famoso saggio No Logo,
che viene considerato il manifesto del
movimento no-global e tradotto in 28
lingue divenendo presto un bestseller
internazionale.
Negli ultimi anni ha lavorato alla
stesura di Shock economy e
commentandolo con articoli ed
interviste per CNN, BBC, Rai, "Los
Angeles Times", e "Washington Post".
• Il mercato ideologia del Web 2,0
occupa l'immaginario del futuro
prossimo scenari per il World
Wide Web a diversi livelli. In
primo luogo, come Naomi Klein
pone, branding lavora sul livello
di formazione di identità (ad
esempio, è sufficiente prendere
termini come My —— Space).
Molte delle formazioni di
identità e di rappresentazione,
infatti, si svolge nel profilo di
sezione siti di social networking.
Web sociale determina una
buona parte della vita
psicologica dei suoi utenti
Nicholas G. Carr
Nicholas G. Carr (born 1959) is an
American writer who has published
books and articles on technology,
business, and culture. He was
educated at Dartmouth College and
Harvard University.[1] A former
executive editor of the Harvard
Business Review, Nicholas Carr writes
and speaks on technology, business,
and culture.
• Ciascuno di noi può fare
centinaia o persino migliaia
di clic al giorno, alcuni
deliberatamente, alcuni
impulsively, e con ognuno
stiamo costruendo la nostra
identità, modellare le nostre
influenze, e la creazione di
nostre comunità. Come
abbiamo più tempo e fare più
cose online, il nostro clic
combinati si forma la nostra
economia, della nostra
cultura, e la nostra società.
• George Siemens's
Connectivism
• Etienne Wenger
community of practice
• Seymour Papert,
• James Paul Gee,
• Clark Aldrich,
• Marc Prensky
• Ellen Wagner
• Bryan Alexander
Opportuni al posto
dell’etichetta “web 2.0” si
potrebbe sostituire con…
Social networking
• Judith Donath, direttore del MIT Media
Group socievole, definito "sociable media“
• Clay Shirky: social software
• Doug Engelbart — "A co-evolving humantool system."
• David Coleman — "Computer-mediated
collaboration that increases the productivity
or functionality of person-to-person
processes."
• C.A. 'Skip' Ellis - "Computer-based systems
that support groups of people engaged in a
common task (or goal) and that provide an
interface to a shared environment.“
• Margaret Driscoll - Creating E-Learning
Experiences, Advanced Web-Based Training
Strategies: Unlocking Instructionally-Sound
Online Learning
• Brent Wilson - Constructivistic Learning
Environment
• Jonnassen: learning virtual communities
• Superare le criticità
Le sfide…sono tante
– Certamente bisogna riconoscere che il
dibattito sull’e-learning negli ultimi anni
si è maggiormente focalizzato sulla
standardizzazione dei contenuti
(learning object) e sulle caratteristiche
funzionali delle piattaforme (LMS)
• Sfide …è la ricerca.
• Dall’apprendimento downloading al
connecting network uploading
• Potenziare ambienti di
apprendimento non formali e
informali
• ….poi i grandi temi come longlife
learning e longwidelearning
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web 2.0 - Univirtual