IL NUMERO 232 1-16:IL NUMERO 181 4/9 30/03/11 14.52 Pagina 2 AUTOFFICINA CARBONIA di Diana Donatello + chilometri - salati Via Roma P.zza Matteotti InstallazIone ImpIantI Gpl con IncentIvo statale su tutte le auto loc. sirai - carbonia - tel. 0781 1986387 del Sulcis Iglesiente CARBONIA Anno XVI - N° 232 cell. 329 4338541 - mail: [email protected] 30 Marzo 2011 Quindicinale di Informazione Politica, Economica e Sociale Iscrizione Registro Stampa Tribunale di Cagliari n° 32/95 del 7/11/95 • Direttore Responsabile: Giampaolo Cirronis • Distribuzione gratuita A Carbonia e Iglesias ultimi giorni per il completamento delle liste per le elezioni amministrative A.A.A. candidati cercasi Soluzioni Integrate per il Risparmio Energetico Anche negli altri nove comuni della Provincia il quadro completo di liste e candidati è ancora da definire. A poco più di due settimane dal termine ultimo per la presentazione delle liste, fissato per le ore 12.00 di sabato 16 aprile, partiti e movimenti sono impegnati nella difficile ricerca dei candidati per le elezioni amministrative del 15 e 16 maggio che nella Provincia di Carbonia Iglesias coinvolgono ben undici comuni su ventitrè: Carbonia, Iglesias, Buggerru, Domusnovas, Gonnesa, Masainas, Musei, Narcao, Perdaxius, San Giovanni Suergiu e Villaperuccio. Se la candidatura alla carica di sindaco continua ad essere molto ambita, sia quando esistono concrete possibilità di vittoria, sia quando si aspira semplicemente a strappare un seggio in Consiglio comunale, è diversa la situazione per quel che riguarda la composizione delle liste di candidati alla carica di consigliere comunale, soprattutto nei due comuni capoluogo, Carbonia e Iglesias, dove le liste dovranno avere rispettivamente un numero minimo di 27 e 20 ed un numero massimo di 40 e 30 candidati (il numero dei consiglieri da eleggere). La differenza è determinata dal fatto che, alla data dell’ultimo censimento generale (2001), Carbonia aveva oltre 30.000 abitanti, mentre Iglesias era già scesa al di sotto. L’opera di convincimento per l’accettazione delle candidature andrà avanti quasi certamente fino all’ultimo momento e in molti casi resterà delusa, tanto che non è difficile prevedere la presenza ai nastri di partenza di molte liste incomplete. La sfiducia, purtroppo, è in crescita e lo svuotamento del ruolo del consigliere comunale determinato dalle nuove norme che attribuiscono sempre più potere a sindaci ed assessori, allontana sempre più il cittadino comune dalle elezioni in cui si scelgono i rappresentanti nelle istituzioni. Giampaolo Cirronis Condizionamento Riscaldamento - Idraulica Pompe - Autoclavi Radiatori - Serbatoi Pannelli solari Le Sabbie Bianche di Teulada e Porto Pino Con Idro Tecno Forniture L’unione di diverse fonti di energia al tuo servizio per un clima ideale Idro Tecno Forniture Agenzia Riello con servizio tecnico di Assistenza Via Lubiana, 231/a - Carbonia Tel. e Fax 0781 62192 e-mail: [email protected] ALL’INTERNO Portovesme srl, speranze per il rilancio Il 14/4 si decide il futuro dell’Eurallumina Lo sciopero di commercianti ed artigiani Al Sirai lavori ad ospedale aperto di Gianni Masala • Stufe a legna e a pellet • Pannelli solari e fotovoltaici • Termocamini • Climatizzatori • Stufe a gas e a corrente • Piccoli e grandi elettrodomestici • Caldaie e scaldabagni a gas • Canne fumarie acciaio inox Pagina 3 Pagina 3 Pagina 3 Pagine 4 Saremar, un coro di no alla privatizzazione Sant’Antioco è diventata isola di centenarie I play-off promozione sono più lontani Carbonia, ora non si può più sbagliare Vendita, installazioni, manutenzioni ed assistenza. Sopralluoghi e consegne gratuiti. G.S.M. s.a.s. di Gianni Masala & C. Via Villaperuccio, 2 - NARCAO Pagina 12 Pagina 12 Pagina 15 Pagina 15 ✆ 0781 959338 Cell. 338 9135177 mail: [email protected] CONCESSIONARIA E SERVICE dal 1980 al vostro servizio Show Room in via Piemonte n° 18 Piscinas - Tel. 0781 979034 Via Nazionale - Zona PIP 09013 CARBONIA - Tel. 0781 64324 www.laiautomobili.com Pavimenti per interni ed esterni Rivestimenti per bagni e cucine Sanitari e complementi d’arredo Cucine in muratura ed elettrodomestici DALLE FABBRICHE A CASA VOSTRA Pagamenti personalizzati e possibilità di finanziamento Via Roma, 51 09013 CARBONIA - Tel. 0781 64943 www.laiautomobili.com www.ceramicheorbana.com mail: [email protected] CARROZZERIA AUTORIZZATA Autolavaggio Self - Service 24 ore su 24 Via Nazionale, zona P.I.P. - CARBONIA Tel. 0781 674525 - Cell. 333 6517811 IL NUMERO 232 2-15:IL NUMERO 181 2/11 30/03/11 16.20 Pagina 1 2 La Provincia del Sulcis Iglesiente Anno XVI • N° 232 • 30 Marzo 2011 Il dramma giapponese ha riacceso il dibattito sulla prospettiva di avviare l’Italia verso la costruzione di centrali nucleari Cappellacci: «Mai il nucleare in Sardegna» «La nostra Isola lavora per un green economy, energie rinnovabili ed uno sviluppo compatibile con il patrimonio ambientale.» I l dramma giapponese ha riacceso il dibattito sulla prospettiva di avviare l’Italia verso la costruzione di nuove centrali nucleari per soddisfare le esigenze energetiche a medio e lungo termine. Il Consiglio regionale il 16 marzo ha approvato la legge n° 9 che dispone l’abbinamento dei referendum regionali con le elezioni comunali per l’anno 2011 già fissate per il 15 e 16 maggio. I sardi potranno esprimersi sulla eventuale localizzazione in Sardegna di centrali nucleari. Il quesito referendario sul quale esprimersi è: «Sei contrario all’installazione in Sardegna di centrali nucleari e di siti per lo stoccaggio di scorie radioattive da esse residuate o preesistenti?». Il referendum regionale, proposto da diverse associazioni e indetto dal presidente Ugo Cappellacci, è esclusivamente consultivo ma è evidente che un largo successo del fronte del Sì, cioè dei contrari al nucleare, rafforzerebbe la già ferma posizione della Giunta regionale, ribadita la scorsa settimana dal presidente Ugo Cappellacci dopo le dichiarazioni della astrofisica Margherita Hack, che si è espressa a favore del nucleare ed ha proposto la loro costruzione in zone sicure dal punto di vista sismico e, quindi, in Sardegna. «La Sardegna non vuole le centrali nucleari - ha ribadito con convinzione e forza il presidente della Giunta regionale - è una scelta consapevole, fondata su motivazioni forti e profonde, non certo sull’emozione suscitata dagli eventi avvenuti in Giappone. La nostra Isola ha imboccato con decisione un’altra strada: quella della green economy, delle energie rinnovabili, di un modello di sviluppo compatibile con il nostro patrimonio ambientale e paesaggistico. Inoltre, la Sardegna ha già pagato un forte tributo alla ragion di Stato, sacrificando ad essa alcuni dei suoi angoli più suggestivi. Abbiamo già dato e non intendiamo sopportare ulteriori privazioni. Anzi, poiché sono mutate le condizioni che in passato hanno permesso di far gravare sulla nostra terra servitù militari e pesi di altro tipo, la Sardegna chiede un ridimensionamento delle stesse. In terzo luogo non è accettabile che, col pretesto di una presunta maggiore sicurezza, si pensi di rifilare ad altri le centrali nucleari. L’unica sicurezza che verrebbe maggiormente garantita in questo modo, infatti, sarebbe quella di chi si trova dall’altra parte del mare. La Il presidente Ugo Cappellacci. professoressa Hack - ha concluso Ugo Cappellacci - potrà spendere le sue argomentazioni scientifiche con i suoi vicini di casa. In Sardegna abbiamo già scelto.» Il fronte contrario al nucleare è molto ampio e continua a crescere ogni giorno che passa. Il Governo nazionale che pure sembrava deciso e per niente preoccupato dal prossimo referendum nazionale, fissato per il 15 giugno (il mancato abbinamento alle elezioni amministrative rappresenta indubbiamente un ostacolo al raggiungimento del quorum), ha deciso di prendere tempo ed ha annunciato una moratoria di un anno ma la mobilitazione contraria resta molto alta. Il comitato nazionale per il Sì al referendum sul nucleare, costituitosi su iniziativa delle maggiori associazioni ambientaliste, considera il nucleare una scelta sbagliata, economicamente non vantaggiosa se non per la lobby che vuole ad ogni costo investire in un affare di almeno trenta miliardi di euro per soli quattro reattori. Duecento imprenditori hanno firmato un appello che denuncia il rischio concreto che se l’Italia investisse nel nucleare non avrebbe poi le risorse da investire in progetti alternativi e non sarebbe un caso che Enel, principale sostenitore del progetto sul nucleare, ha venduto parte delle sue rinnovabili per investire sul nucleare. Come non sarebbe un caso l’attacco in corso agli incentivi per le energie da fonti rinnovabili, che aprirebbe la strada a successivi sostegni al nucleare. La Sardegna, come ha confermato il presidente della Regione, vuole puntare sulle energie rinnovabili, in grado di offrire importanti opportunità occupazionali, di innovazione, di investimenti distribuiti sul territorio. In Germania, dove il cancelliere Angela Merkel ha annunciato un cambiamento di strategia con l’abbandono del nucleare ed investimenti rilevanti sulla produzione di energia solare, le energie rinnovabili valgono 15/ 20 volte i risultati occupazionali ottenibili con il nucleare e in molti sono convinti che potrebbero consentire anche all’Italia di rispettare entro il 2020 gli impegni presi con l’Europa (20/20/20) per contrastare il cambiamento climatico. Energie rinnovabili ed energia nucleare sono strade alternative tra loro e la Sardegna ha scelto la prima. BANDO DI GARA 1) Soggetto aggiudicatore: IGEA SpA, Località Miniera di Campo Pisano - 09016 Iglesias (CI); Servizio Appalti Tel: 0781.491410; Fax: 0781.491411; Posta elettronica: [email protected] 2) Oggetto dell’appalto: Caratterizzazione ambientale della fascia marino-costiera di Portoscuso (CI) - Servizio di campionamento, mediante sondaggi a mare e sugli arenili; determinazioni analitiche dei sedimenti e delle sabbie. 3) Codice identificativo gara (CIG): 1435685CBA 4) Affidamento dell’appalto: mediante procedura aperta (pubblico incanto) ai sensi dell’art. 55, comma 5, del D.Lgs. 163/2006 e s.m.i. e dell’art. 17, comma 4, lett. a), della Legge Regione Sardegna 07.08.2007 n. 5. 5) Forma dell’appalto: a misura. 6) Luogo di esecuzione del servizio: Fascia marino-costiera di Portoscuso, (CI). 7) Categoria del servizio: 27; Vocabolario comune degli appalti: CPV 71510000-6 8) Importo a base d’asta (al netto dell’IVA): Euro 185.000,00. 9) Offerte in aumento: non sono ammesse offerte in aumento sull’importo a base d’asta. 10) Varianti: non sono ammesse varianti. 11) Luogo, data, ora di apertura delle offerte: Uffici IGEA, località Miniera di Campo Pisano, Comune di Iglesias (CI); giorno 28 aprile 2011; ore 09,30. 12) Sopralluogo: è obbligatoria una ricognizione dei luoghi ove sarà eseguito il servizio: il sopralluogo dovrà essere prenotato secondo quanto disposto al punto “D” del Disciplinare di gara. 13) Soggetti ammessi alla gara: tutti i soggetti indicati negli art. 34 e seguenti del D.Lgs. n. 163/2006. Le imprese partecipanti non devono trovarsi in nessuna delle condizioni di esclusione previste dal D.Lgs. 163/06. 14) Requisiti richiesti ai concorrenti: • se cittadini italiani o di altro Stato membro residenti in Italia, iscrizione nel Registro delle Imprese o nell’Albo delle imprese artigiane tenuto presso la CCIAA provinciale per attività coincidente con quella oggetto dell’appalto; • se cittadini di altri Stati membri, non residenti in Italia, iscrizione in uno dei registri professionali o commerciali secondo le modalità vigenti nello Stato di residenza da cui risulti che l’attività principale è quella dell’appalto in oggetto; le Cooperative e i Consorzi di Cooperative, ai sensi del D.Lgs. 220/02, sono tenute anche all’iscrizione nell’Albo nazionale degli Enti cooperativi. Requisiti di capacità economico-finanziaria e tecnico-organizzativa: con riferimento al triennio 2007-2009 il concorrente deve aver realizzato: a) un fatturato non inferiore a 3 (tre) volte l’importo posto a base di gara; b) servizi analoghi a quelli del presente appalto per un importo non inferiore a 2 (due) volte quello posto a base di gara. N.B. Per servizi analoghi si intendono procedimenti di caratterizzazione ambientale di aree umide marine, lagunari o fluviali espletati ai sensi del D.M. 471/99 e D.Lgs. 152/06. Inoltre il soggetto preposto per le determinazioni analitiche: c) deve essere accreditato in conformità alla norma UNI CEI EN ISO/IEC 17025 e deve essere certificato secondo la norma UNI EN ISO 9001:2000. In caso di RTI, i requisiti di cui alle lett. a), b) dovranno essere posseduti nella misura del 60% dalla capogruppo e la restante percentuale cumulativamente dalla o dalle mandanti, ciascuna delle quali deve possedere almeno il 20%. In caso di Consorzio o di GEIE i requisiti di cui alle lett. a), b) devono essere posseduti dai rispettivi soggetti dotati di personalità giuridica. Il requisito di cui alla lett. C) deve essere posseduto da almeno una delle imprese raggruppate o consorziate. 15) Finanziamento: fondi RAS (Assessorato dell’Ambiente). 16) Indirizzo al quale inviare le offerte: IGEA SpA, Miniera di Campo Pisano - 09016 Iglesias (CI). 17) Modalità di invio dell’offerta: esclusivamente mediante corriere, posta celere o consegna a mano (v. Disciplinare di gara). 18) Lingua in cui deve essere redatta l’offerta: italiano. 19) Contenuto dell’offerta: i documenti elencati al punto “E” del Disciplinare di gara. 20) Termine ricezione offerte: ore 15 del giorno precedente a quello stabilito per la gara. 21) Persone ammesse ad assistere all’apertura delle offerte: i titolari, legali rappresentanti o procuratori delle imprese, ovvero i soggetti, uno per ogni concorrente, muniti di specifica delega loro conferita dai soggetti suindicati. 22) Procedura di aggiudicazione: criterio del prezzo più basso mediante ribasso sull’importo a base di gara (art. 82, comma 2, lett. a) del D.Lgs. 163/2006 e art. 18, comma 1, lett. b) della L.R. n. 5/2007). Verifica delle offerte anormalmente basse ai sensi degli artt. 86 e seguenti del D.Lgs n. 163/2006 e s.m.i.. 23) Possibilità di svincolo dalla propria offerta: 180 giorni dopo la presentazione dell’offerta. 24) Cauzioni e garanzie richieste: garanzia provvisoria del 2% dell’importo complessivo dell’appalto, ovvero riduzione della stessa ai sensi dell’art. 75, comma 7, del D.Lgs. 163/2006. Per l’aggiudicatario: cauzione definitiva ai sensi dell’art. 113 del D.Lgs. 163/06; 25) Pagamenti: a presentazione di fattura su SAL (v. art. 20 del Capitolato tecnico e d’oneri). 26) Acquisizione documenti di gara: Il bando unitamente a tutti i documenti di gara possono essere scaricati dal sito Internet www.igeaspa.it sezione “Bandi”. Il solo bando è disponibile sul sito della Regione Autonoma della Sardegna www.regione.sardegna.it e sul sito del Ministero delle Infrastrutture www.serviziocontrattipubblici.it. 27) Responsabile del procedimento: Ing. Gianfranco Consoni, Tel: 0781.491410; Fax: 0781.491411. 28) Organo competente per le procedure di ricorso: TAR Sardegna. 29)Data di invio del bando alla GURI: 21.03.2011. IGLESIAS, 21.03.2011 IL PRESIDENTE F.to Giovanni Battista Zurru L’alluvione del 20 marzo scorso ha provocato danni ingentissimi Il comune di Villamassargia in ginocchio e il Consiglio chiede la calamità naturale L e piogge torrenziali cadute lo scorso 20 marzo hanno letteralmente messo in ginocchio il comune di Villamassargia, provocando danni per oltre due milioni di euro. Cinque case sono state evacuate per precauzione, l’incontro di calcio in programma nel pomeriggio tra il Villamassargia e il Real Porto problemi si sono verificati nella zona di Is Corongius, dove l’esondazione di un corso d’acqua ha provocato un vero e proprio disastro ambientale. Il Consiglio comunale di Villamassargia, convocato d’urgenza, ha approvato all’unanimità la richiesta di dichiarazione di stato di calamità naturale, in quanto il comune non Il sindaco Franco Porcu. Il municipio di Villamassargia. Pino, valido per il campionato di Seconda categoria è stato rinviato, perché il terreno di gioco è stato letteralmente smantellato dalla violenza delle acque ed i giocatori sono stati costretti a lasciare lo stadio a bordo di fuoristrada, la strada provinciale che collega il paese a Siliqua è stata bloccata. I disagi più gravi ed i maggiori è in grado di fare fronte, con le proprie risorse di bilancio, agli interventi che si renderanno necessari per porre rimedio ai gravissimi danni che hanno interessato numerose abitazioni ed attività produttive, reso impraticabili le strade del centro, le campagne e la zona artigianale. La Provincia di Carbonia Iglesias, prontamente intervenuta su se- gnalazione del sindaco, ha avviato le necessarie verifiche nelle campagne del paese, sullo stato dei corsi d’acqua e dei ponticelli, al fine di individuare la presenza di oggetti o materiali che possano aver favorito l’accaduto e la presenza di altre fonti di pericolo, al fine di evitare nuove situazioni di grave disagio e pericolo nel caso dovessero verificarsi nuove abbondanti precipitazioni. Il sindaco, Franco Porcu, ha sottolineato che, essendo a conoscenza della situazione di pericolo, nel 2009 sollecitò un intervento della allora amministrazione provinciale, per l’effettuazione degli interventi necessari a mettere in sicurezza i siti, senza ottenere risposte. Cantina Santadi Via Su Pranu, 12 - Santadi - Tel. 0781 950127-953007 - Tel e Fax 0781 950012 LATINIA Vino dolce da vendemmia tardiva di uve Nasco dei vigneti ad alberello - antica vigna “Latina” del Basso Sulcis della Sardegna. Vino mediterraneo, caldo, solare che, servito a 10°-12° C, esalta il dessert e partecipa a tutti i momenti di incontro e di festa. Ha ricevuto il “Premio speciale” “miglior vino dolce dell’anno” 2002 e i 3 bicchieri del “Gambero Rosso” Miglior vino da dessert al Vinexpò 2001 di Bordeaux. IL NUMERO 232 3-14:IL NUMERO 181 3/10 31/03/11 14.36 Pagina 2 Anno XVI • N° 232 • 30 Marzo 2011 3 La Provincia del Sulcis Iglesiente è maturata due settimane fa, al ministero dello sviluppo economico, l’attesa svolta per la definizione della vertenza Portovesme S.r.l., nuove speranze per il rilancio I lavoratori hanno espresso soddisfazione pe il risultato raggiunto che consente loro di tornare a sperare nel futuro. P roprio nella fase più delicata della vertenza in atto da mesi, quando forse neppure i lavoratori osavano più sperare in una soluzione a breve scadenza, il vertice svoltosi al ministero dello sviluppo economico ha sbloccato la situazione della Portovesme S.r.l.. «Riprende positivamente il percorso per il recupero del sito industriale e per il rilancio del territorio, rispetto al quale l’attenzione della Giunta continua ad essere ai massimi livelli.» Lo detto il presidente della Regione Ugo Cappellacci commentando la intesa sulla Portovesme S.r.l. «Si tratta di un decisivo passo in avanti per la definizione della vertenza Portovesme S.r.l.», ha commentato dal canto suo, l’assessore dell’industria Oscar Cherchi, subito dopo aver apposto la propria firma sull’accordo. L’intesa ricomprende i diversi punti critici evidenziati dall’amministratore delegato Carlo Lolliri nel corso dell’incontro svoltosi due giorni prima nella sede della Confindustria. Di seguito riportiamo il testo integrale dell’accordo, sottoscritto daldott. Luigi Mastrobuono e dall’ing. Federico Luiso per il ministero dello sviluppo economico; dall’assessore all’industria Oscar Cherchi e dall’ing. Cocciu per la Regione Sardegna; dall’amministratore delegato Carlo Lolliri, dall’avv. Callai e dall’ing. Saia per la Portovesme S.r.l.; dal presidente Salvatore Cherchi per la Provincia di Carbonia Iglesias; dai segretari confederali Roberto Puddu, Fabio Enne e Mario Crò per CGIL, CISL e UIL; Francesco Carta e Nino D’Orso per le segreterie territoriali di categoria; e, infine, dalle RSU di Portovesme. 1. Interconnector. Sulla base di un recente regolamento di Terna S.p.A. è possibile effettuare la cessione di “bande interconnector” tra operatori aventi titolo. è stata comunicata a Terna l’acquisizione, da parte della Portovesme S.r.l. di ulteriori 14 mw di capacità “interconnector” di cui all’articolo 32 della legge n. 99/2009, ai sensi del suddetto regolamento. Sono stati avviati contatti con la stessa Terna, per l’individuazione di ulteriori 9 MW di bande interconnector da acquisire, necessari per arrivare ai 76 MW complessivamente richiesti. Qualora sia possibile ottenere anche i 9 MW mancanti entro la fine del mese di marzo 2011, la Portovesme S.r.l. non sospenderà gli investimenti previsti. 2. Certificati Verdi. è stato chiarito che il recente decreto legislativo del 3 marzo 2011, recante l’attuazione della direttiva europea 2009/28/CE in materia di promozione dell’energia rinnovabile, in attesa di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, prevede che il GSE riti- ri annualmente i certificati verdi rilasciati per le produzioni da fonti rinnovabili degli anni dal 2011 al 2015, eventualmente eccedenti quelli necessari per il rispetto della quota d’obbligo ad un prezzo pari al 78 per cento del prezzo di cui all’articolo 2, comma 148, della legge 24 dicembre 2007 n. 244. Ciò significa che il prezzo complessivo per la vendita dei certificati verdi e dell’energia elettrica di cessione prodotta potrà variare indicativamente tra i 150 €/MWh e 162 € MWh, in funzione del prezzo medio di cessione dell’energia elettrica sul mercato. Inoltre, lo stesso decreto legislativo del 3 marzo 2011, stabilisce che il ministero dello sviluppo economico individuerà, entro 6 mesi, le modalità con le quali il diritto a fruire dei certificati verdi per gli anni successivi al 2015 sarà commutato nel diritto ad accedere, per il residuo periodo di diritto ai certificati verdi, ad uno scommesso un centesimo che, uscendo da quella riunione avremmo portato a casa un risultato come questo, senza ministri o sottosegretari, ma col direttore generale del ministero dello sviluppo dott. Mastrobuono, si è riusciti a scrivere le cose che da tre mesi si stava rincorrendo, con impegni date e certezze, che prima di oggi non c’erano, ed in particolare sugli incentivi legati alla produzione di energia attraverso l’eolico.» Il 29 marzo il sottosegretario di Stato Guido Viceconte, ha risposto in Aula all’interrogazione del deputato Antonello Mereu (UDC), ricordando l’esito dell’incontro del 16 marzo al ministero dello sviluppo economico e la replica di Mereu è stata critica. «Quando si fanno questi solleciti al Governo - ha detto Mereu - ci si aspetta che si facciano dei passi in avanti. Nel verbale c’era scritto che si sarebbero trovati altri 9 megawatt: Lo stabilimento della Portovesme srl. dei nuovi incentivi “in modo da garantire la redditività degli investimenti effettuati”. Tale disposizione è da intendersi come una conferma dei suddetti valori minimi del certificato verde che dovranno essere garantiti agli investitori anche dopo il 2015. 3. Pubblicazione delibera CIPE. Il ministero dello sviluppo economico sta verificando con il CIPE lo stato dell’iter per la pubblicazione della delibera approvata in data 18 novembre 2010. 4. Decisione della commissione europea sulla legge n. 80/2005. Il ministero dello sviluppo economico sta predisponendo, in accordo con gli altri ministeri competenti, le risposte da inviare alla commissione europea. «Nessuno si aspettava un risultato come questo - ha commentato Tore Cappai, componente della RSU della Portovesme S.r.l. - la delusione per le troppe riunioni e altrettanti rinvii delle stesse, così come gli innumerevoli accordi fatti e spesso non mantenuti, ci avevano messo nella condizione di totale diffidenza. Quando è stato confermato l’orario della riunione, non avremmo per raggiungere la cifra richiesta, infatti, ne mancavano 9 perché avevamo 76 megawatt come richiesta, 53 assegnati, 14 promessi. Ci aspettavamo dal Governo che anziché dire: “Stiamo cercando”, dicesse: “Li abbiamo già trovati”. Sono dieci anni che questa società mette a disposizione 300 milioni di euro per potenziare il proprio stabilimento e, siccome produce in Sardegna zinco, vuole portare questo stabilimento a produrre da 110mila tonnellate l’anno a 160mila tonnellate, in un mercato nazionale che assorbe 350mila tonnellate di zinco. Abbiamo bisogno non soltanto di promesse ma di certezze. 300 milioni di oggi se vengono investiti tra due anni, varranno un po’ di meno. Non è possibile che in Europa e in Italia si possa pensare che, in funzione di un mercato che nessuno capisce più, un territorio vasto come la Sardegna venga isolato e che delle persone che studiano e che si impegnano non possano trovare collocazione. Credo che sia una questione su cui bisogna iniziare a pensare, anzi, bisogna iniziare a finire di pensare - ha concluso Mereu - e andare incontro alle esigenze dei lavoratori e dei territori.» Imponente manifestazione spontanea il 30 marzo a Carbonia Alcune migliaia di artigiani e commercianti in piazza per urlare rabbia e disperazione I l popolo dei possessori delle partite iva (10.000 nella Provincia di Carbonia Iglesias) è sceso in piazza il 30 marzo a Carbonia, per urlare la rabbia e la disperazio- recentemente ed alcune migliaia di loro, dopo aver percorso in corteo il centro della città, si sono radunati in piazza Roma, dove hanno tenuto un’imponente manifestazione. sistema previdenziale dell’Inps che penalizza pesantemente chi è in difficoltà; l’impossibilità di far fronte al sistema di riscossione imposto da Equitalia. è intervenuto il presidente Incontro al ministero dello sviluppo economico il 14 aprile Si decide il futuro dell’Eurallumina è stato spostato di due settimane, dal 31 marzo al 14 aprile, l’incontro fissato al ministero per lo sviluppo economico, per la vertenza Eurallumina. «La vertenza Eurallumina è arrivata ad un punto cruciale - scrivono in una nota i segretari confederali Roberto Puddu, Fabio Enne e Mario Crò - e l’annunciata convocazione della riunione al ministero dello sviluppo economico, presente la presidenza del Consiglio dei ministri, rappresenta uno snodo fondamentale per dare concreto avvio al percorso per la ripresa della produzione. Percorso che, giova ricordare, è già stato definito con la proposta del Governo del 4 agosto 2010 che prevede alcuni punti fondamentali per arrivare alla riapertura della fabbrica. Per sancire, dunque, la partenza degli investimenti sulle modifiche impiantistiche necessarie per l’utilizzo della diversa bauxite; la garanzia della fornitura ad un prezzo competitivo e il chiarimento sul tema autorizzativo per l’uso del combustibile ipotizzato per la transizione; la definizione della NewCo con la risposta alla richiesta di modifica del Contratto di programma, già formulata dall’a- zienda, per la costruzione della centrale a carbone; e non ultimo il tema del bacino dei residui della lavorazione. Tutto da realizzarsi nel pieno coinvolgimento e supporto degli organi preposti della UE, così come fatto positivamente per la vertenza Alcoa. Temi che a tutt’oggi, contrariamente alle attese ed agli impegni lavoratori dell’Eurallumina, CGIL CISL UIL del Sulcis Iglesiente, d’accordo con tutte le categorie della industria e con le rispettive segreterie regionali confederali e di categoria, hanno deciso di sostenere la delegazione al tavolo ministeriale, con una forte manifestazione da tenersi a Roma il giorno dell’incontro al ministero.» Lo stabilimento Eurallumina di Portovesme. solennemente assunti, rimangono totalmente senza alcun oggettivo e concreto atto fattuale. Per questo - scrivono ancora i tre segretari confederali - mentre prosegue il presidio del Consiglio regionale, da parte dei determinati Con 58 voti favorevoli (compreso quello della presidente Claudia Lombardo) e l’astensione di Claudia Zuncheddu (SEL-ComunistiIndipendentistas), intanto, il Consiglio regionale ha approvato una mozione a sostegno della vertenza. Rinnovata la richiesta di recupero di 295 milioni di euro di aiuti Alcoa: l’Ue ha deferito l’Italia alla Corte N uovi problemi rischiano di frenare il rilancio del polo industriale di Portovesme. La Commissione europea ha deferito l’Italia alla Corte di giustizia Ue del Lussemburgo per il mancato recupero degli aiuti di Stato illegali concessi allo stabilimento Alcoa Trasformazioni srl di Portovesme. Il 19 novembre 2009, la Commissione europea aveva chiesto al Governo italiano di recuperare parzialmente gli aiuti concessi sotto forma di tariffe elettriche per gli stabilimenti di produzione dell’alluminio ubicati a Portovesme e a Porto Marghera, considerato che queste tariffe concedevano all’azienda «un vantaggio indebito sui suoi concorrenti». L’importo da recuperare ammonta ad una cifra elevatissima, circa 295 milioni di euro. Sulla vicenda, il deputato dell’UDC Antonello Mereu ha presentato un’interrogazione al ministro dello sviluppo economico, Paolo Romani, per sapere se non ritenga di attivarsi presso la Commissione europea, al fine di sostenere la necessità di adottare provvedimenti che, nel rispetto dei principi comunitari, non penalizzino ulteriormente la società Alcoa che, a causa del- la crisi economica, potrebbe andare incontro a grosse difficoltà nei propri stabilimenti, poiché non in grado di fare fronte alle richieste di recupero avanzate dalle istituzioni europee. «La società Alcoa aveva presen- rare gli aiuti concessi.» «Nel luglio 2010 il tribunale scrive ancora Mereu - ha respinto la domanda di provvedimenti provvisori di Alcoa, che, successivamente, si è appellata contro tale decisione ed in questo particolare mo- Lo stabilimento Alcoa. tato ricorso contro la decisione della Commissione del 2009 - scrive il deputato sulcitano - richiedendo la applicazione in provvedimenti provvisori. Ma l’Italia non per questo sostiene la Commissione europea - è esonerata dall’obbligo di recupe- mento congiunturale la restituzione degli aiuti concessi potrebbe causare ripercussioni negative con pesanti ricadute occupazionali sui territori in cui insistono gli stabilimenti dell’Alcoa, in particolare quello di Portovesme.» AUTORIZZATO dal 1980 al vostro servizio La manifestazione svoltasi in piazza Roma. ne per una crisi che si aggrava ogni giorno di più. Commercianti ed artigiani hanno risposto massicciamente allo sciopero proclamato dal movimento spontaneo costituitosi Nei diversi interventi sono emersi i drammatici problemi del settore: la crisi delle vendite, determinata dalla più generale crisi del territorio; l’eccessiva pressione del fisco e del della Provincia, Tore Cherchi, che ha promesso di onorare gli impegni per la spendita delle risorse (81 milioni di euro) ed ha chiesto un incontro al presidente della Regione. Da oggi specializzato anche nella meccanica con personale altamente qualificato Tagliandi e diagnosi elettronica per tutte le marche automobilistiche Ricarica condizionatori Unico installatore autorizzato impianti satellitari per tutte le compagnie assicurative Auto sostitutiva e rimessaggio barche e roulotte Via Nazionale, zona P.I.P. - CARBONIA Tel. 0781 674525 - Cell. 333 6517811 e-mail: [email protected] - www.carrozzeriamromano.it IL NUMERO 232 4-13:IL NUMERO 181 4/9 31/03/11 14.48 Pagina 1 4 La Provincia del Sulcis Iglesiente Anno XVI • N° 232 • 30 Marzo 2011 Il tavolo tecnico composto da ingegneri della ASL 7 e da ingegneri designati dal Comune e dalla Provincia ha concluso i suoi lavori L’ospedale Sirai resterà aperto durante i lavori La decisione è stata resa nota dal commissario Maurizio Calamida dopo un consulto con l’assessore regionale della sanità. I lavori per il potenziamento dell’impianto elettrico dell’ospedale Sirai di Carbonia verranno realizzati ad ospedale aperto. è questa la conclusione cui si è giunti dopo la conclusione dei lavori del tavolo tecnico composto da ingegneri della ASL 7 e da ingegneri designati dal Comune di Carbonia e dalla Provincia di Carbonia Iglesias, ufficializzata dal commissario straordinario della ASL 7, Maurizio Calamida, dopo un consulto con l’assessore regionale della sanità, Antonello Liori, con un comunicato stampa diffuso lo scorso 23 marzo, che riportiamo integralmente. «In relazione alla problematica dei lavori di natura elettrica all’ospedale Sirai di Carbonia (rifacimento cabina elettrica, potenziamento disponibilità di corrente, riconfigurazione impianti e linee elettriche) ed alle modalità di esecuzione dei lavori, si comunica che l’Azienda ha assunto la propria decisione anche con il parere dell’assessore regionale alla sanità espresso in data odierna. Come si ricorderà il commissario della ASL in un apposito incontro con i sindaci, le organizzazioni sindacali, consiglieri comunali e cittadini in generale assunse l’impegno di esperire ogni utile tentativo per procedere all’esecuzione dei lavori cercando di evitare la chiusura, seppure temporanea, dell’ospedale anche sentendo il parere di un gruppo di esperti nella materia. Al riguardo, si ricorderà, fu costituito un “tavolo tecnico” composto da ingegneri della ASL 7 e da ingegneri designati dal Comune e dalla Provincia. Il gruppo di lavoro è successivamente pervenuto alla conclusione che i lavori possono essere effettuati anche ad ospedale aperto, sia pure con modalità diverse rispetto a quelle previste con l’ospedale chiuso per il breve periodo. Sul tappeto, pertanto, sono risultate presenti due distinte possibilità per raggiungere lo stesso risultato tecnico finale. La prima soluzione (ospedale temporaneamente chiuso), è una soluzione che permette di eseguire i lavori con il massimo della sicurezza perché effettuabile nella totale assenza di persone (pazienti ed operatori), in un periodo limitato di tempo (complessivamente circa 15 giorni), senza alcun disagio dovuto alla riduzione di alcune attività per pazienti esterni, e con una spesa (relativamente) limitata, ovvero di circa 80.000 euro. La seconda soluzione (ospedale aperto durante i lavori) è una soluzione che consente di eseguire i lavori senza interrompere la quasi totalità dell’attività assistenziale ricorrendo all’ausilio di gruppi elettrogeni, ed evitando comunque che la cittadinanza possa essere privata dell’ospedale e, quindi, anche della tranquillità e serenità che la presenza di un ospedale può dare alla collettività. Di contro questa seconda soluzione comporta l’esecuzione dei lavori con l’osservanza di norme di legge più stringenti, in un periodo di tempo più lungo - intorno ai due mesi -, con qualche disagio per gli operatori e per i pazienti perché alcune attività, ad esempio quella della Radiologia, non potranno essere ga- sicure ed ha quindi esposto all’assessore alla sanità in data odierna la conclusione cui è pervenuta, e cioè di far eseguire i lavori con l’ospedale aperto. Il commissario ha ritenuto che questa soluzione, seppure più onerosa e meno agevole, possa venire incontro alle aspettative della cittadinanza e rassicurarla nella consapevolezza di agire nell’interesse pubblico e nell’ambito di una sicurezza tecnica che era ed è il principale scopo delle operazioni. L’assessore ha convenuto sulle conclusioni del commissario ed ha espresso il proprio parere favorevole, rassicurando il commissario stesso che sugli oneri economici che la ASL sosterrà la Regione non eccepirà alcuna riserva in sede di approvazione del bilancio per l’anno corrente proprio in Il cantiere aperto all’ingresso dell’ospedale Sirai. rantite tutte per il periodo in cui la stessa Radiologia sarà interessata dai lavori; questa soluzione inoltre comporta una spesa sensibilmente superiore, in quanto si dovrebbero noleggiare dei gruppi elettrogeni in misura doppia rispetto alla prima soluzione con consumi di carburanti maggiori; la spesa, secondo la stima fatta dagli ingegneri esperti ammonterebbe a circa 295.000 euro oltre i.v.a. per un totale di oltre 350.000 euro, fatta salva la possibilità di ridurre la spesa all’esito dell’esperimento delle procedure di gara d’appalto. Anche questa soluzione presenta i necessari margini di sicurezza. L’Amministrazione ha proceduto a ponderare seriamente entrambe le soluzioni, entrambe valide ed entrambe ragione delle motivazioni alla base della decisione. Nei prossimi giorni quindi verranno impartite ai servizi aziendali di procedere con sollecitudine per l’esecuzione delle operazioni. Ogni eventuale informazione o notizia importante che dovesse rendersi necessaria verranno tempestivamente comunicate alla cittadinanza.» L’annuncio ufficiale del commissario era stato preceduto da un comunicato della conferenza socio-sanitaria del Sulcis Iglesiente, presieduta dal presidente della Provincia, Tore Cherchi, che aveva anticipato la positiva conclusione dei lavori del comitato tecnico e, quindi, la soluzione che prevede la realizzazione dei lavori ad ospedale aperto. menti di competenza dello Stato, seppur in assenza di attribuzioni direttamente esercitabili, gli Uffici dell’amministrazione regionale stanno svolgendo un’attività d’impulso sugli organi statali al fine di promuovere la sdemanializzazione delle aree in questione. Secondo quanto emerge dal documento, il consigliere regionale di maggioranza precisa che «il 9 dicembre 2010 si è tenuto un tavolo tecnico presso il comune di Sant’Antioco in cui si è manifestata l’esigenza di un immediato avvio del procedimento di sdemanializ- zazione di tutte le aree in argomento». Ripercorrendo la nota ufficiale il consigliere Locci conferma che «… non appena saranno ultimate le rilevazioni topografiche, in corso di realizzazione a cura delle amministrazioni interessate (Sant’Antioco e Calasetta), il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti procederà alla classifica delle aree a termini dell’art. 35 del Codice della Navigazione con conseguente trasferimento degli immobili alla Regione Sardegna ai termini dell’art. 14 dello Statuto Sardo». Interrogazione del deputato Antonello Mereu al ministro Tremonti «Si aiutino le aziende a fare fronte ai debiti» T raendo spunto dalla considerazione che, nonostante la situazione socio-economica in Sardegna sia ai limiti del collasso del sistema, l’agente della riscossione Equitalia continua ad adottare procedure esecutive nei confronti dei destinatari delle cartelle esattoriali, il deputato dell’UDC Antonello Mereu ha presentato un’interrogazione urgente al ministro dell’economia e delle finanze, on. Giulio Tremonti, per sapere «se non ritenga di verificare la possibilità di una moratoria delle procedure esecutive nei confronti delle aziende sarde da par- I l commissario della ASL 7, Maurizio Calamida, ha presentato la scorsa settimana 4 nuove ambulanze “Unità Mobili di Soccorso” destinate al potenziamento dei servizi di Pronto Soccorso e 118 dell’ospedale Sirai di Carbonia e del Santa Barbara di Iglesias. I quattro automezzi (Fiat Ducato 160 Multijet) rappresentano quanto di più moderno esista oggi in commercio (con l’assetto variabile consentono un trasporto sicuro in tutte le condizioni) e sono dotati di una centrale informatica ultrasofisticata, tanto da poter essere considerati dei veri e propri “ospedali viaggianti”. Con queste nuove ambulanze il parco mezzi della ASL 7 conta oggi su 13 unità (4 al 118, 2 a Carbonia e 2 a Iglesias; 2 alla Rianimazione, 1 a Carbonia e 1 a Iglesias; 7 al Pronto Soccorso, 3 a Carbonia e 4 a Iglesias) ma crescerà ancora a giu- gno, quando verranno acquistate altre due ambulanze, destinate ai due Pronto Soccorso. verranno tenute di riserva (dopo un’accurata revisione) o donate alle associazioni di volontariato ope- Le quattro nuove ambulanze della ASL 7 destinate a Carbonia e Iglesias. L’Amministrazione non ha ancora deciso se le ambulanze dismesse, rimaste in servizio ben 12 anni, ranti nel territorio aziendale che svolgono un prezioso servizio nell’organizzazione del 118. Per una sanità pubblica al servizio dei cittadini Verso la sdemanializzazione di alcune aree D Quattro ambulanze “Unità Mobili di Soccorso” Iniziativa della Provincia di Carbonia Iglesias sulla sanità territoriale Riscontri dall’assessore enti locali all’interrogazione dell’on. Locci all’assessorato agli enti locali arriva un primo riscontro all’interrogazione che il consigliere del Pdl Giorgio Locci aveva presentato nel novembre scorso in merito ad alcune aree ricadenti in zona demaniale sulle quali sorgono appartamenti di civile abitazione nei comuni di Calasetta e Sant’Antioco. Premesso che le attribuzioni della Regione Sardegna in materia di delimitazione del demanio marittimo o di esclusione dal medesimo di determinate aree sono limitate a mere attribuzioni di impulso su procedi- La ASL 7 ha potenziato il suo parco ambulanze e il servizio 118 te di Equitalia, al fine di consentire alle stesse di essere messe nella condizione di fare fronte ai debiti senza il pericolo del fallimento». «La critica posizione delle aziende sarde nei confronti del fisco, secondo i dati rivelati dalla Confesercenti - sottolinea Antonello Mereu registra un debito pari a 4,27 miliardi di euro, con un incremento del 21,4% delle posizioni debitorie rispetto all’anno precedente ed il debito di natura fiscale e contributiva grava su oltre 70mila imprenditori ed anche questo dato è superiore di circa il 10% rispetto all’anno pre- cedente; oltre la metà del debito è nella provincia di Cagliari a fronte di quasi 34mila imprese di cui 1.192 già fallite, seguono Sassari, Nuoro ed Oristano che registra 207 milioni di debito e 4.685 imprese interessate.» «Stante l’attuale situazione economica - conclude il deputato sulcitano - è verosimile che questi numeri siano destinati tutti a salire anche per l’incapacità delle imprese stesse di saldare i debiti e per questa ragione è urgente un intervento nei confronti di Equitalia per evitare il peggio.» L a Provincia di Carbonia Iglesias ha formalizzato una sintesi di proposte per un dibattito sulla sanità nel territorio, diffondendo, in migliaia di copie, un documento dal quale si evince che le Amministrazioni locali non hanno condiviso il Piano triennale presentato dal commissario della ASL 7, rendendosi quindi disponibili ad un dialogo costruttivo. Non lo hanno condiviso non solo e non tanto per talune azioni di ridimensionamento dei servizi, ma hanno dato un giudizio negativo soprattutto perché il Piano non affronta le questioni essenziali del cattivo funzionamento di servizi cruciali. «Non è compito delle Istituzioni locali fare il Piano - spiega l’assessore provinciale alle politiche sani- tarie, Luca Pizzuto -. è invece nostro dovere indicare le linee di una politica che, innanzitutto, la Regione dovrebbe praticare per migliorare sostanzialmente le condizioni di fruizione dei servizi sanitari. La situazione della sanità nel Sulcis Iglesiente è caratterizzata da una serie di problemi che impattano sul diritto alla salute dei cittadini del territorio.» Ci sono ottime professionalità, ma le carenze organizzative sono tali da pregiudicare, in molti casi, l’efficiente gestione dei servizi. «Occorre una politica della sanità - sottolinea il presidente della Provincia, Salvatore Cherchi - che parta dai bisogni dei cittadini, consideri la situazione per com’è effettivamente e risolva le situazioni cri- tiche in un contesto di efficienza. Siamo contro una politica basata sulla riduzione dei servizi e sull’idea della sanità “Cagliari-centrica”. Siamo contro lo spreco delle risorse e vogliamo la migliore utilizzazione dei fondi pubblici. Non siamo d’accordo quando si spaccia per risparmio la cancellazione di servizi: se si chiude la rianimazione o l’emodinamica non funziona al meglio H 24, si negano servizi vitali e, inoltre, il bilancio pubblico finisce per spendere di più.» Non condivisione, quindi, viene espressa dagli Enti locali anche per quanto concerne la chiusura della cardiologia al Santa Barbara, come prospettato dal Piano della ASL 7, non approvato dalla Conferenza sociosanitaria del Sulcis Iglesiente. Nuova manifestazione popolare a difesa della gestione autonoma Domusnovas respinge il passaggio ad Abbanoa N uova manifestazione di protesta, a Domusnovas, dopo un breve periodo di tregua seguito alle infuocate manifestazioni degli ultimi due anni, contro il passaggio della gestione idrica ad Abbanoa. Ad organizzarla è stata l’Amministrazione comunale dopo che la direzione generale dell’Agenzia regionale del distretto idrografico della Sardegna, con nota del 4 marzo scorso ha diffidato il comune di Domusnovas ad intraprendere atti in contrasto con le vigenti norme ed ha disposto l’immediato allaccio di tutti i reflui fognari dell’abitato al collettore fognario consortile per essere trattati all’impianto di depurazione consortile ubicato nel comune di Iglesias, gestito dalla società Abbanoa, entro il 31 marzo, imponendo all’Amministrazione provinciale di Carbonia Iglesias e all’Arpas di vigilare su tale operazione. Il sindaco di Domusnovas. Angelo Deidda, ha contestato il provvedimento, dandone comunicazione alla cittadinanza con un avviso urgente, nel quale ha ribadito che il comune di Domusnovas non pas- serà alla gestione Abbanoa e che la società Domus Acqua sta predisponendo un progetto generale di adeguamento del depuratore comunale, da realizzare con reperimento di un apposito finanziamento. Angelo Deidda ha ribadito, dunque, «il fermo diniego a quanto disposto con arroganza dalla Presidenza della Regione», ed ha invitato la cittadinanza «ad intervenire al presidio che si terrà giovedì 31 marzo alle 8.30 presso il depuratore consortile, sito in via Musei, per respingere il passaggio della gestione ad Abbanoa». La Provincia ha stanziato altri due milioni per scuole e strade Carloforte avrà la nuova piscina e la palestra L a Provincia di Carbonia Iglesias ha approvato il progetto per la ristrutturazione e l’adeguamento dell’istituto nautico “Colombo”, con la costruzione di una piscina, e per la realizzazione di una struttura polivalente all’istituto Pedagogico (ex Magistrale) di Carloforte. Un milione e 200mila euro è la cifra messa in cantiere per la realizzazione delle due opere: si prevede la costruzione di una vasca da 25 metri, dove attualmente sorge la palestra maggiore della scuola, e la manutenzione della palestra minore presso il Nautico; in cantiere anche la costruzione di una nuova palestra multidisciplinare all’istituto Pedagogico, dotata di tribune e di misure regolari, ove attualmente c’è un piccolo campo inutilizzato in prossimità delle mura storiche del paese. L’intervento sul Nautico prevede inoltre la messa in sicurezza di tutta l’impiantistica, il ripristino dei pannelli fotovoltaici, delle sale tecniche e tematiche, dei laboratori, delle officine e della sala macchine che, attualmente, non sono in linea con gli obiettivi e le esigenze dello stesso istituto. è previsto anche un miglioramento della coibentazione termica inesistente. «Con queste opere di edilizia scolastica - commenta l’assessore ai lavori pubblici, Marco Simeone vogliamo consegnare a Carloforte la piscina di cui tutto il territorio è completamente privo. La struttura natatoria, così come la nuova palestra del Pedagogico, sarà strategica sul fronte non solo dell’arricchimento del piano dell’offerta formativa scolastica, ma anche del fabbisogno extrascolastico, onorando la vocazione sportiva di Carloforte e senza trascurare i percorsi riabilitativi.» IL NUMERO 232 5-12:IL NUMERO 181 4/9 31/03/11 15.14 Pagina 2 5 La Provincia del Sulcis Iglesiente Anno XVI • N° 232 • 30 Marzo 2011 Il centrosinistra iglesiente ha superato le divisioni seguite alle primarie, il centrodestra candiderà il consigliere provinciale UDC Marta Testa è già in campo, Ginetto Perseu quasi Ai nastri di partenza potrebbe esserci almeno un terzo candidato, espresso dall’asse Mauro Pili-Roberto Frongia-Paolo Collu. I l centrosinistra ha superato le divisioni seguite alle elezioni primarie e si è ricompattato attorno alla candidatura a sindaco della giovane Marte Testa; il centrodestra non ha ufficializzato la sua scelta ma candiderà a sindaco Lugi (noto Ginetto) Perseu, consigliere provinciale in carica, indicato dall’UDC e sostenuto anche da PDL, PSD’AZ, Movimento Democratico, lista civica Boi e parte dei Riformatori Sardi. Al momento i candidati in campo sono due ma nei prossimi giorni quasi certamente matureranno altre situazioni ancora in fase evolutiva, ad iniziare da quella che dovrebbe riproporre un tiche da fare ad alcuno - scrivono in una nota - ma ci sembra importante fare alcune considerazioni e spiegare perché la candidatura di Marta Testa è l’elemento di forza di tutta la coalizione. Marta è una giovane donna qualificata, competente, piena di entusiasmo che ha suscitato la curiosità e l’interesse degli iglesienti, anche di chi era rimasto fuori, o si era allontanato, dalla politica: è stata vista come una novità positiva e trascinante e questa è la grande dote che lei porta a tutto il centrosinistra, da sfruttare al meglio per la competizione elettorale vera e propria. Dobbiamo supera- Dopo il clamoroso harakiri della scorsa primavera, quando è riuscito a non vincere le elezioni nonostante la larghissima maggioranza assoluta raggiunta al primo turno con le proprie liste (53,27% con le liste che sostenevano Paolo Fogu, 16,48% con quelle a sostegno di Roberto Frongia), quasi certamente neppure questa volta il centrodestra si presenterà unito, perché Pili, Frongia e Collu hanno deciso di dissociarsi e di presentare una proposta autonoma. Non è stato ancora deciso se il candidato sarà anche questa volta Roberto Frongia o Paolo Collu, anche se da giorni si vocifera della possibilità di un clamoroso ri- Marta Testa. Luigi Perseu. Mauro Pili. secondo candidato di centrodestra, proprio come un anno fa, espressione dell’asse creato dal deputato del PDL Mauro Pili, dall’ex assessore regionale al turismo dei Riformatori Sardi Roberto Frongia e dall’ex sindaco Paolo Collu. Nel centrosinistra, a sostegno della candidatura di Marta Testa si è costituito un comitato spontaneo, composto da «persone impegnate in organizzazioni sociali, culturali, di volontariato, militanti, amministratori, candidati, di diversa estrazione politica ed età ma tutti indiscutibilmente collocati nell’area del centrosinistra». «Non vogliamo intervenire nel lavoro delle segreterie né abbiamo cri- re gli aspetti negativi del post-primarie ma tener conto del fatto che i circa 2.700 elettori sono un patrimonio da non perdere a nessun costo: dimostrano che la città non dorme e che ha voglia di partecipare se ne ha l’occasione e così devono essere lette tutte le iniziative spontanee a sostegno di Marta che questo comitato sta raccogliendo e unificando. Il favore che circonda la sua candidatura nasce dal consenso delle primarie e si consolida come dato acquisito da una vasta area dell’opinione pubblica assumendo un ruolo nuovo: Marta non è più il candidato di un singolo partito ma della coalizione. È un’opportunità che tutta la città deve saper cogliere.» torno in campo dello stesso Mauro Pili che nelle scorse settimane ha dato vita ad un’iniziativa in seno al PDL, con la costituzione dell’associazione politico-culturale denominata “Unidos”, con circoli in tutta la Sardegna. L’UDC, al quale la coalizione di centrodestra ha riconosciuto l’indicazione del candidato a sindaco quale primo partito della coalizione con il 24,32% raggiunto alle elezioni 2010, ha risolto il ballottaggio a tre in corso da alcune settimane tra i consiglieri provinciali Luigi Perseu e Gianluigi Rubiu ed il presidente del Consiglio comunale uscente Gian Marco Eltrudis, a favore del primo. G.P.C. [email protected] DOCUMENTO REDATTO AI SENSI DELL’ART. 7 DELLA LEGGE 22 FEBBRAIO 2000 N. 28 E DELL’ART. 19 DELLA DELIBERA N° 80/11/CSP DELL’AUTORITà PER LE GARANZIE NELLE COMUNICAZIONI Il sottoscritto Giampaolo Cirronis, quale legale rappresentante della ditta individuale Cirronis Giampaolo, loc. Medadeddu 121 - Carbonia, codice fiscale CRRGPL59P28B745B e partita IVA 02270380922, editore del periodico La Provincia del Sulcis Iglesiente, con riferimento al proprio intendimento di pubblicare messaggi politici autogestiti a pagamento per le elezioni comunali fissate per i giorni 15 e 16 maggio 2011, rende noto quanto segue: a) la prenotazione degli spazi da parte dei soggetti interessati dovrà pervenire a mezzo e-mail all’indirizzo [email protected] con l’indicazione del committente responsabile, entro le ore 12.00 del 23 aprile 2011. La testata terrà conto delle prenotazioni in base alla loro progressione temporale. b) per le tariffe di accesso agli spazi, contattare la redazione all’indirizzo e-mail [email protected] o al numero 333 9698533. Il pagamento del corrispettivo per la realizzazione e pubblicazione dei messaggi dovrà avvenire in anticipo. c) il materiale dovrà pervenire entro le ore 12.00 del 25 aprile 2011. Carbonia, 30 marzo 2011 Il direttore Giampaolo Cirronis Il capoluogo minerario sarà presente alla seconda edizione Carbonia candidata al premio paesaggio I Cherchi, e l’assessore al turismo, eventi e sport, Marinella Grosso. Osvaldo Bevilacqua, moderatore della conferenza stampa e testimonial del premio, è stato presente per alcuni giorni con la troupe di “Sereno Variabile” per registrare una puntata speciale dedicata a Carbonia che verrà trasmessa su RAI 2 il giorno 16 aprile, alle ore 17.00. Nell’occasione è stata anche presentata la monografia con lo speciale premio paesaggio - edizione 2010-2011 -, edito dal Giornale dell’architettura del gruppo l comune di Carbonia e la direzione generale del ministero per i beni e le attività culturali, attraverso il servizio architettura e arte contemporanee, nell’ambito dell’attività di promozione del premio paesaggio del Consiglio d’Europa - II edizione, hanno presentato lo scorso 22 marzo, nella sala congressi della Grande Miniera di Serbariu, la candidatura italiana “Carbonia città del Novecento. Riqualificazione socio-economica, culturale ed ambientale”. Il progetto, scelto da una com- ficazione, promosse dall’Amministrazione locale, sono stati realizzati interventi ed innescati processi a favore della conservazione, della riqualificazione e del rilancio dei tratti identificativi della storia e della cultura di questo territorio. Si tratta di un percorso strategico pienamente in sintonia con l’azione di coordinamento realizzata dalla Provincia di Carbonia Iglesias, in un palcoscenico di ricchezze naturalistiche ed eno-gastronomiche oggetto di attenzione, salvaguardia e valorizzazione ai fini culturali, turistici e, quindi, di sviluppo Osvaldo Bevilacqua. La presentazione della candidatura di Carbonia nella sala congressi di Serbariu. missione composta da dirigenti del ministero e da esperti di chiara fama che hanno individuato tra i 95 pervenuti, 10 progetti, quali migliori esempi di buone pratiche per la salvaguardia, gestione e/o pianificazione dei paesaggi, risulta pienamente coerente con i criteri individuati dal regolamento del premio e si distingue in quanto ha concretamente messo in atto una politica di sviluppo sostenibile nei diversi aspetti delle politiche culturali, sociali e ambientali. Attraverso azioni coordinate di salvaguardia, gestione e piani- diffuso. Hanno partecipato all’iniziativa, per il ministero per i beni e le attività culturali, il direttore del servizio architettura e arte contemporanee, architetto Maria Grazia Bellisario; il responsabile del progetto, architetto Alessandra Fassio; il direttore regionale per i beni e le attività culturali della Sardegna, dottoressa Maria Assunta Lorrai; per il comune di Carbonia, il sindaco Maria Marongiu e l’assessore all’urbanistica Giuseppe Casti, e per la Provincia di Carbonia Iglesias, il presidente, Salvatore Allemandi. In chiusura di serata, è stato dedicato un ampio spazio al dibattito, al quale ha partecipato anche l’ing. Giampaolo Porcedda, responsabile dell’ufficio tecnico del comune di Carbonia, che ha spiegato in breve il percorso che ha portato al pieno recupero del sito della vecchia miniera di Serbariu, passato da uno stato di completo abbandono a centro culturale d’interesse nazionale ed internazionale e, quindi, alla presentazione della candidatura di Carbonia al premio paesaggio 2011. M.P. Progetto di cooperazione tra l’ospedale Sirai e il Nord del Libano Campagna di prevenzione tumori al seno è stato presentato tre settimane fa, prima nel centro direzionale della ASL 7, a Carbonia, poi presso la sede dell’Ordine dei giornalisti, a Cagliari, il progetto di cooperazione Campagna di prevenzione del tumore al seno in Libano, finanziato dalla Regione Sardegna. Alla presenza del primario di radiologia dell’ospedale Sirai, dott. Nazareno Pacifico, del dott. Maurizio Calamida, commissario della Asl 7, il dott. Sergio Pili, direttore medico PO/Sirai, dei medici dell’Houpital Gouvernemental di Zhale (Libano), il dott. il dott. Walid Bahmad, il dott. Raymond Khazzaka ed il presidente di Assadakah Sardegna, dott. Raimondo Schiavone, è stata esposta Nazareno Pacifico. l’iniziativa, promossa da Assadakah Sardegna, che prevede la realizza- zione di una campagna di prevenzione da realizzare nella Bekaa, provincia del Nord del Libano. Si è appena conclusa la fase di formazione dei medici libanesi; il supporto dei colleghi dell’ospedale Sirai di Carbonia ha consentito loro di apprendere le più avanzate tecniche di screening ed i più recenti protocolli terapeutici e di prevenzione. Durante la seconda fase del progetto, 7mila donne libanesi saranno coinvolte, a cura dei medici dell’ospedale Sirai di Carbonia e di quelli dell’Houpital Gouvernemental di Zhale (Libano), in un percorso di informazione, prevenzione e cura con lo scopo di ridurre il tasso di mortalità per tumore al seno delle cittadine di Zhale. Nettissima presa di posizione del sindaco di Sant’Antioco Corongiu: «Quel radar non s’ha da fare» «Q uel radar non s’ha da fare». Il sindaco di Sant’Antioco Mario Corongiu esprime parere contrario alla realizzazione di un radar a Capo Sperone nella struttura “Il Semaforo” e minaccia di scendere in piazza con la popolazione antiochense contro Regione e Ministero. «Se necessario mi metterò a capo della protesta in fascia tricolore - ha detto Corongiu - che ha fatto proprie le preoccupazioni espres- se in queste ultime settimane dalla popolazione di Sant’Antioco, fortemente preoccupata per le conseguenze che la struttura potrebbe determinare dal punto di vista ambientale, paesaggistico, ma soprattutto per la salute pubblica. Questa Amministrazione è fortemente contraria a questa decisione per la quale non siamo stati nemmeno interpellati. L’unico parere che ci è stato chiesto, nel corso di una conferenza di servizi, era di carattere prettamente tecnico, sulla zona ur- banistica nella quale ricade il sito che appartiene alla Regione Sardegna. Nessuna richiesta di parere politico, per il quale ribadisco, siamo assolutamente contrari, anzi, siamo pronti a schierarci affianco alla popolazione per scendere in piazza e protestare”. L’Amministrazione comunale di Sant’Antioco sperava da tempo che la struttura potesse entrare a far parte del patrimonio del Comune, magari per essere destinata a struttura turistica. IL NUMERO 232 6-11:IL NUMERO 181 4/9 31/03/11 14.55 Pagina 1 6 La Provincia del Sulcis Iglesiente Anno XVI • N° 232 • 30 Marzo 2011 A Carbonia, a 15 giorni dalla scadenza dei termini, il centrodestra non ha ancora raggiunto gli accordi per la scelta del suo leader Centrodestra alle prese con gli affanni di sempre Nella città mineraria, con il candidato del centrosinistra Giuseppe Casti già in campo, il centrodestra sembra essere “poco motivato”. A quindici giorni dalla presentazione delle liste, il candidato del centrosinistra Giuseppe Casti non sa ancora con chi dovrà confrontarsi il 15 e 16 maggio per la conquista della “poltrona” di sindaco di Carbonia. Nonostante l’attuale assessore al bilancio sia in campo praticamente da due mesi, dopo aver stravinto le elezioni primarie il 30 gennaio, infatti, la coalizione di centrodestra non ha ancora individuato il suo leader e si trova alle prese con gli affanni di sempre. Quello cui si sta assistendo da alcune settimane, è un film già visto ed ancora una volta appare di problematica comprensione. I sondaggi effettuati dal Partito Democratico nel mese di gennaio, alla vigilia delle elezioni primarie, davano la coalizione di centrodestra in Uno dei partiti della coalizione, i Riformatori Sardi, non condividendo la gestione delle trattative, si è già tirato fuori ed ha deciso di scendere in campo in solitudine con un proprio candidato sindaco che quasi certamente sarà il coordinatore cittadino Peppino La Rosa, ex consigliere regionale. Nel quadro di un’ipotetica distribuzione delle candidature a sindaco nei comuni maggiori, abitualmente praticata dalle segreterie dei partiti, dopo la scelta del leader dei Riformatori Sardi Massimo Fantola a Cagliari ed il riconoscimento all’UDC, del diritto di indicare il candidato sindaco a Iglesias (dove è largamente il primo partito della coalizione), a Carbonia l’opzione sarebbe spettata al PDL (tra i papabili, il consigliere comunale Mario Porcu, presidente della Sotacarbo) liste che saranno al via della campagna elettorale, perché per mettere insieme un numero minimo di 27 candidati c’è poco tempo e tanta incertezza nella scelta del candidato sindaco non aiuta a convincere le persone ad accettare di mettersi in gioco, candidandosi alla carica di consigliere comunale. Nonostante abbia già da tempo il suo leader, anche la coalizione di centrosinistra ha i suoi problemi, come è emerso ancora in occasione dell’ultima riunione del Consiglio comunale. A sostegno di Giuseppe Casti, oltre alle liste dei partiti della coalizione, dovrebbe scendere in campo anche una lista del sindaco, sulla falsariga di quanto fatto alle elezioni provinciali da Tore Cherchi, con una scelta poi rivelatasi decisiva per la vittoria. Come accadde dieci mesi fa, la scelta dei candida- Presa di posizione del PD di Iglesias sui ritardi degli interventi Perché non decolla il progetto forestazione? I l comune di Iglesias, nel novembre 2009, ha ottenuto nell’ambito del “Programma d’interventi e piano di ripartizione delle risorse per l’aumento del patrimonio boschivo nelle aree interessate da forme gravi di deindustrializzazione, da cave dismesse, da impianti d’incenerimento da rifiuti solidi urbani o di produzione di energia da fonte fossile”, un finanziamento di 400.000 euro destinato al recupero ambientale dei terreni in questione attraverso opere di riforestazione. La precedente Amministrazione comunale si è prontamente attivata per quanto di sua competenza identificando le aree di proprietà comunale da destinare al progetto, indicando a tal fine i terreni ceduti dall’Igea proprio a tal scopo e fornendo, in tempi brevi, quanto necessario all’Ente Foreste per la successiva fase di progettazione, di competenza di quest’ultimo. A dicembre 2011 la progettazione è stata finalmente completata e comunicata all’Amministrazione comunale cui spetta l’avvio dei cantieri ma questi, a tutt’oggi, non risultano ancora attivati. Il ritardo è molto preoccupante, Il municipio di Iglesias. in particolare per il risvolto occupazionale che da tali cantieri potrebbe derivare. Infatti, per una precisa scelta della precedente amministrazione, adottata anche per i cantieri di Sarde- gna Fatti Bella, era già stato deliberato di privilegiare i contratti semestrali piuttosto che quelli annuali, al fine di aumentare il numero degli operatori coinvolti che in tal modo risultano essere ventisei. Una seconda, ma non meno grave preoccupazione, è legata al fatto che i cantieri di riforestazione, per ovvie ragioni climatiche, non possono essere avviati in periodo estivo per cui, se la loro attivazione dovesse slittare ulteriormente, si correrebbe il rischio di rimandare il tutto al mese di settembre. Pertanto, data la situazione occupazionale estremamente pesante in cui versa la città di Iglesias, risulta estremamente grave negare priorità a questo importante intervento il quale, oltre alla rilevante azione di recupero ambientale che verrebbe a realizzarsi, come già sottolineato, contribuirebbe ad alleviare la precaria situazione di tante famiglie che versano in grave disagio economico. Segreteria PD Iglesias Un’interrogazione del consigliere regionale PD Tarcisio Agus Gli organici dell’INPS sono inadeguati Giuseppe Casti (PD). Antonello Mereu (UDC). Mario Porcu (PDL). grado di competere con il centrosinistra e, una volta conosciuti (a renderli noti sono stati gli stessi rappresentanti del Partito Democratico), ci si sarebbe aspettati uno scatto in avanti da parte dei partiti del centrodestra per il raggiungimento di una larga intesa e, quindi, l’individuazione di un candidato sindaco autorevole, in grado di lanciare la sfida a Giuseppe Casti e di dare un senso alla competizione, dopo quanto accadde nel 2006 con la vittoria schiacciante di Tore Cherchi. Alla prova dei fatti, non è accaduto niente di tutto questo. Sono trascorsi i giorni, le settimane, i mesi, e Giuseppe Casti resta ancora il solo candidato in campo (ha già affisso i suoi primi manifesti sui muri della città). ma i ritardi accumulati nell’avvio del confronto tra i partiti non ha favorito l’esame di questa ipotesi e nelle ultime due settimane, seppure non ufficialmente, è affiorata la possibilità di un accordo diverso, in base al quale il candidato potrebbe essere il deputato dell’UDC Antonello Mereu, che ha dato la propria disponibilità. Neppure intorno a questa ipotesi si è avuta però quell’accelerazione che, a questo punto, visti i tempi, dovrebbe essere non più rinviabile e, anzi, sono emerse altre divisioni (FLI ha dato la sua disponibilità a sostenere la candidatura di Alberto Zonchello, consigliere comunale dell’UDC). Al momento è difficile prevedere la conclusione di un percorso tanto travagliato ed il numero delle ti sta creando qualche problema interno. Le liste in campo alla fine dovrebbero essere complessivamente da tredici a quindici (sette-otto nel centrosinistra, sei-sette nel centrodestra, non si sa ancora con quanti candidati alla carica di sindaco) ma quasi certamente molte non riusciranno a raggiungere il pieno dei quaranta candidati alla carica di consigliere comunale. Complessivamente, comunque, i candidati dovrebbero essere oltre quattrocento, un numero assai elevato che implica una grandissima frammentazione e la presenza di profonde divisioni, spesso all’interno delle stesse famiglie. Giampaolo Cirronis [email protected] DOCUMENTO REDATTO AI SENSI DELL’ART. 7 DELLA LEGGE 22 FEBBRAIO 2000 N. 28 E DELLA DELIBERA N° 81/11/CSP DELL’AUTORITà PER LE GARANZIE NELLE COMUNICAZIONI Il sottoscritto Giampaolo Cirronis, quale legale rappresentante della ditta individuale Cirronis Giampaolo, loc. Medadeddu 121 - Carbonia, codice fiscale CRRGPL59P28B745B e partita IVA 02270380922, editore del periodico La Provincia del Sulcis Iglesiente, con riferimento al proprio intendimento di pubblicare messaggi politici autogestiti a pagamento per il referendum consultivo della Regione Sardegna dal titolo “Sei contrario all’installazione di centrali nucleari e di siti per lo stoccaggio di scorie radioattive da esse residuate o preesistenti?”, indetto nella Regione Sardegna per i giorni 15 e 16 maggio 2011, rende noto quanto segue: a) la prenotazione degli spazi da parte dei soggetti interessati dovrà pervenire a mezzo e-mail all’indirizzo [email protected] con l’indicazione del committente responsabile, entro le ore 12.00 del 23 aprile 2011. La testata terrà conto delle prenotazioni in base alla loro progressione temporale. b) per le tariffe di accesso agli spazi, contattare la redazione all’indirizzo e-mail [email protected] o al numero 333 9698533. Il pagamento del corrispettivo per la realizzazione e pubblicazione dei messaggi dovrà avvenire in anticipo. c) il materiale dovrà pervenire entro le ore 12.00 del 25 aprile 2011. Carbonia, 30 marzo 2011 Il direttore Giampaolo Cirronis «L e disposizioni di contenimento della spesa introdotte con la manovra finanziaria 2010 dello Stato hanno determinato per l’INPS Sardegna una serie di adempimenti che, legati all’obbligo della riduzione del 50% della spesa sostenuta nel 2009, di fatto si concretizzano con la perdita di circa 60 unità di personale interinale e con una pesante situazione organizzativa che va, purtroppo, a discapito dei servizi e delle prestazioni che l’Istituto è chiamato ad erogare. è facilmente comprensibile che il prezzo più amaro di questa situazione è pagato dalle fasce sociali più svantaggiate.» Lo afferma il consigliere regionale del PD Tarcisio Agus in un’interrogazione, di cui è primo firmatario insieme ai colleghi Marco Espa e Giampaolo Diana, sulle difficoltà delle sedi Inps nella gestione delle prestazioni relative alle invalidità civili. Nel documento, indirizzato al pre- sidente della Regione, Ugo Cappellacci, viene evidenziato come con un organico sottodimensionato di circa 300 unità, l’Inps Sardegna non solo è chiamata a garantire i servizi e le prestazioni previdenziali ad un’utenza Il consigliere regionale Tarcisio Agus. di circa 800mila abitanti ma dal 2009 deve anche occuparsi delle invalidità civili. «Le continue denunce del Comitato Provinciale di Cagliari dell’INPS - ha proseguito Tarcisio Agus - che lamenta la difficoltà dell’Istituto nel dare piene e celeri risposte alle richieste per le prestazioni di sostegno oltre che per i soggetti più deboli e svantaggiati, alle migliaia di lavoratori e cittadini attraverso il ricorso agli ammortizzatori sociali, sia in deroga che ordinari, non possono rimanere inascoltate e pertanto al Presidente della Regione chiediamo innanzitutto quali azioni intende perseguire nei confronti del Governo e della Direzione Generale dell’Inps perché le sedi regionali siano in grado di avere risorse umane stabili al fine di garantire uno standard dei servizi in linea con le esigenze della popolazione e in secondo luogo chiediamo con risolutezza di indire un tavolo tecnico permanente Inps, Regione, Patronati e Asl che analizzi e cerchi adeguate soluzioni alle criticità esistenti.» Un’interrogazione del consigliere regionale PDL Giorgio Locci La Regione intervenga per superare la crisi del Consorzio di Bonifica del Basso Sulcis I l consigliere regionale del Pdl Giorgio Locci ha presentato una interrogazione sulla situazione di grave deficit economico in cui versa il Consorzio di Bonifica del Basso Sulcis, condizione determinata, tra le altre cose, dal mancato introito, quantificabile in circa 1.400.000 euro, determinato dal passaggio delle competenze della diga di Monte Pranu al nuovo ente ENAS. Giorgio Locci pone l’accento sulle «gravi ed inaccettabili ripercussioni, in primo luogo il continuo ritardo nel pagamento degli stipendi del personale che non ha ancora ricevuto la tredicesima mensilità del 2010 e nemmeno gli stipendi di gennaio, febbraio e marzo 2011». «Il perdurare di simili condizioni - precisa l’on. Locci - sta determinando di fatto una paralisi dell’attività dell’ente, compromettendo la stagione irrigua in corso.» «L’ente non è più in grado di far fronte anche agli impegni di cassa di base come il pagamento delle bollette energetiche - puntualizza ancora il consigliere regionale del Pdl - e reputo si debba dare corso ai finanziamenti che consentano una autonomia gestionale, anche attraverso la definizione del catasto consortile e del piano di classifica.» Il consigliere Locci chiede, dunque, al presidente della Regione e all’assessore all’agricoltura, quali provvedimenti urgenti intendano mettere in atto per risolvere l’anno- blema anche, qualora fossero necessari, con ulteriori finanziamenti per mettere a regime la legge di riforma dei Consorzi di Bonifica; b) se si avvarranno, ai sensi dell’art. 38 della L.R. n. 6 del 23/05/ 2008, della norma che indica che la Regione nella sua funzione di vigi- La diga di Monte Pranu. sa questione che rischia di compromettere ulteriormente il già disastrato contesto del Consorzio di Bonifica del Basso Sulcis ed in particolare: a) se prenderanno in considerazione le soluzioni più adeguate per una risoluzione più radicale del pro- lanza «... può disporre ispezioni e perizie volte ad accertare il regolare funzionamento degli organi e il regolare esercizio dell’attività del Consorzio», per valutare l’operato commissariale e della struttura amministrativa del Consorzio di Bonifica del Basso Sulcis. IL NUMERO 232 7-10:IL NUMERO 181 4/9 30/03/11 17.23 Pagina 2 Anno XVI • N° 232 • 30 Marzo 2011 7 La Provincia del Sulcis Iglesiente Nonostante la ristrettezze economiche, la sfilata organizzata dal comune di Carbonia e dal CICC non ha deluso le attese Migliaia di persone provenienti da tutto il territorio hanno affollato un carnevale segnato dalla crisi L e esigue risorse economiche a disposizione ne avevano messo in dubbio la stessa sopravvivenza (sono stati ridotti i contributi a carri e gruppi partecipanti ed è stata tagliata drasticamente la spesa relativa alla promozione attraverso giornali, televisioni e radio) ma alla fine la sfilata di Carnevale 2011, organizzata a Carbonia dall’Amministrazione comunale e dal CICC (Centro Italiano della Cultura del Carbone), si è rivelata ugualmente un successo. Tredici carri e dodici gruppi (ai quali se ne sono aggiunti alcuni all’ultimo momento), con circa 1.500 maschere coinvolte, sono stati i protagonisti di una sfilata aperta dai balestrieri di Iglesias, capace di concentrare lungo il percorso (partenza da via Marche, lungo via Cagliari, via Umbria, via Gramsci, via Fosse Ardeatine, via Manno e arrivo in piazza Roma) oltre diecimila persone. La crisi economica, oltre ad aver condizionato l’organizzazione e, quindi, i lavori di preparazione di gruppi e carri, ha caratterizzato anche le proposte. Un carro si è distinto sopra tutti gli altri, “Arlecchino Rodance” del gruppo di ballo Magalenha di San Giovanni Suergiu, sia per il numero dei componenti, 250, sia per la qualità del lavoro realizzato. E la giuria non ha avuto dubbi nell’assegnargli il primo premio ed il simbolo della sfilata: “Crabò”. Le presenze interessanti sono state numerose, ad iniziare dal carro “Pitticcu su famini (I cannibali)” di Masainas, “Shardana” di Perdaxius e “Il mondo dei folletti” di Sant’Anna Arresi. L’associazione Sturmtruppen di Carbonia, protagonista di molte edizioni, ha proposto “L’assalto al treno”, da Teulada è arrivato il gruppo “Super Mario Bross”, da fase di preparazione e nella lunga sfilata protrattasi per oltre tre ore. La splendida giornata ha favorito la miglior riuscita della sfilata (un anno fa il tempo incerto mise seriamente in dubbio il suo svolgimento). L’assessore al turismo, Luisa Poggi, ha esternato tutta la sua soddisfazione e quella dell’intera Amministrazione comunale per l’impegno pro- Il carro “Arlecchino Rodance” di San Giovanni Suergiu classificato al primo posto. Monserrato quello che ha proposto il ricordo della venuta del “Papa in Sardegna”. Sono stati molto apprezzati anche il carro “Antica Grecia” di Musei, il gruppo de “Is Merdulonis” di Perdaxius ed il carro “The Simpsons” di San Giovanni Suergiu. Hanno meritato l’apprezzamento del pubblico anche tutti gli altri partecipanti, per l’impegno profuso nella fuso da tutti i partecipanti, sottolineando la presenza di ben cinque Pro Loco e di carri e gruppi provenienti da quasi tutti i comuni della Provincia, da Monserrato e Teulada. La giornata si è conclusa con le premiazioni, svoltesi sul palco allestito in piazza Roma, ed una serata all’insegna della musica e del divertimento. Anche la piccola comunità di Nuxis ha ritrovato la sua sfilata Un successo il Carnevale organizzato da Pro Loco ed Istituto Comprensivo D opo anni di manifestazioni sottotono, a Nuxis lo scorso 12 marzo si è ripresa la tradizione della sfilata di carnevale per le vie del paese, un’altra delle iniziative importanti messe in campo dalla nuova dirigenza della ricostituita Pro Loco comunale che ha visto la sua presidente Anna Rita Nioi ed i suoi collaboratori, con la partecipazione dell’Istituto Comprensivo Scolastico di Santadi, organizzare la manifestazione che ha portato a sfilare i bambini delle scuole ispirando le maschere all’ambiente, sia della fattoria che della montagna, privilegiando i funghi, simbolo delle nostre montagne, oltre alla partecipazione di gruppi provenienti da altre località del Sulcis. Dopo aver attraversato le vie del paese, il corteo si è diretto presso i locali del Centro Sociale, dove è stata organizzata la tradizionale pentolaccia, tra dolci, coriandoli, frittelle e stelle filanti accompagnati dalla musica, e laa serata è proseguita all’insegna del divertimento per piccoli e grandi. Con questa manifestazione, la Pro Loco di Nuxis prosegue nel programma organizzativo che prevede il gemellaggio con altre località per simili finalità. Una delle prime attività presentate ed organizzata nel programma dell’associazione è stata “festa dell’albero”, patrocinata dall’Ente Foreste dall’Amministrazione comunale ed in stretta collaborazione con l’Istituto Comprensivo di Santadi. L’ottima riuscita di questa esperienza ha portato allo sviluppo di una nuova e stimolante iniziativa a maggio, dedicata alla natura della durata di una settimana, con mostra e convegno, che porterà i giovani a prendere maggiormente coscienza del territorio e delle sue ricchezze sia naturalistiche che culturali. «La buona riuscita del carnevale ha ulteriormente rafforzato il rapporto tra istituzione scolastica e Pro Loco - afferma Anna Rita Nioi, presidente di quest’ultima - e questa pone forti basi per un’ulteriore futura collaborazione allargandola anche ad altre organizza- I colori del carnevale di Nuxis. zioni del territorio. Ci tengo inoltre a ringraziare oltre che il dirigente scolastico, anche insegnanti e genitori, l’Amministrazione comunale e in modo particolare gli alunni di tutte le scuole, per l’ottima riuscita della manifestazione, questo soprattutto - prosegue Nioi - perché le nuove generazioni devono custodire e valorizzare il nostro patrimonio geo-naturalistico e culturale.» Roberto Curreli Tra le numerose sfilate del territorio anche quella tabarchina Carloforte in festa per il Carnevale S i è chiusa un’edizione 2011 del carnevale carlofortino lunga e ricca di appuntamenti, caratterizzati da aspetti tradizionali, creativi e da un tema ricorrente: quello dell’anniversario del secolo e mezzo di unità nazionale. Il programma degli eventi ufficiali, è stato stilato dal comitato carnevalesco cittadino, dopo diverse riunioni preliminari alla Pro Loco, in collaborazione con il comune di Carloforte, scuole, associazioni e molti volontari. Al solito, si è partiti con la festa del 17 gennaio, una vera e propria tradizione dell’isola di San Pietro, dove non si fanno roghi in piazza, ma ci si reca nelle case di campagna a festeggiare, tra balli, canti e succulenti menù, a base di carne arrosto, pizze, focacce e farinate, ricci di mare, dolci tipici e vino dolce, detto “ratafian”. Con i tanti sabati a disposizione, non sono mancati i veglioni, altro “must” del carnevale isolano, ripreso qualche anno fa con la riapertura al ballo del glorioso cine-teatro Cavallera. Il primo, è stato quello del Nautico, da decenni organizzato dagli aspiranti allievi di macchina e di coperta della prestigiosa scuola nautica di corso Battellieri. Poi, è stata la volta di una serata danzante in maschera, organizzata da associazione Ciao, Consorzio Arcobaleno e Pro Loco, il cui ricavato è andato in beneficienza, all’asilo San Vincenzo de Paoli. Ancora, il veglione Anni ‘60, curato dal Circolo Musicale Carloforte, con l’esibizione live dei gruppi storici Lord, Varani, Sparvieri e Creedence. La sfilata di carri e maschere, si è tenuta giovedì grasso, alla presenza di una decina di gruppi, tra cui le scuole, che hanno inscenato il tema dell’Unità d’Italia, attraverso brillanti tessuti tricolore e costumi garibaldini per gli alunni più piccoli, mentre il corteo è stato aperto da cavalli e cavalieri con la bandiera nazionale. La domenica seguente, spazio alla seguitissima “Dumanda”, cerimonia evocativa di una scherzosa richiesta di fidanzamento, che ha visto coinvolti i personaggi “Italia” e “Littorio”, con rispettive famiglie, parenti ed amici. Dalle riunioni nelle case dei fidanzati, in via Maz- zini e sotto l’arco di via Solferino, si è passati all’incontro sotto la statua “Pittaneddu”, da cui l’esposizione del “corredo nuziale” ed il rinfresco con zeppolata, in piazza Repubblica, allietato dalla musica dei Funky Gallo. Martedì grasso, altro rituale del carnevale tabarchino, ovvero la cacciata del fantoccio carnevalesco nelle acque del porto. Prima dell’operazione, si è predisposto un nuovo corteo per le vie del centro, stavolta con abbigliamento luttuoso ed ironiche lamentele, per la fine La sfilata del giovedì grasso. Foto di Antonello Rivano annunciata della gran baldoria. In tutto il periodo, al Cavallera la cooperativa Casa del Proletariato ha organizzato balli pomeridiani per bambini, fino alla domenica della Pentolaccia, e serali, per tutti, durante i giorni più importanti del Carnevale. Tra gli eventi collaterali, si sono segnalate le iniziative dell’Auser “Carolina d’Argento”, con due feste all’Osteria della Tonnara, a celebrare il 17 gennaio e la Pentolaccia, ed anche un momento di cabaret ed animazione alla Casa dell’Amicizia, a cura dell’associazione Albèschida. Simone Repetto [email protected] IL NUMERO 232 8-9:IL NUMERO 181 4/9 30/03/11 15.58 Pagina 1 8 La Provincia del Sulcis Iglesiente Anno XVI • N° 232 • 30 Marzo 2011 Il vicesindaco di Carbonia Maria Marongiu ed il consigliere regionale Pietro Cocco criticano la decisione del Consiglio regionale Circoscrizioni: cancellate Cortoghiana e Bacu Abis A lle prossime elezioni amministrative del 15 e 16 maggio, i cittadini di Carbonia e Iglesias non voteranno per il rinnovo delle circoscrizioni comunali. La legge regionale approvata lo scorso 16 marzo dsal Consiglio regionale, recante “disposizioni urgenti in materia di enti locali”, infatti, all’art. 2 (riduzione dei costi e disposizioni varie), comma 1, prevede la soppressione delle circoscrizioni di decentramento comunale di cui all’articolo 17 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267 (testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali), facendo salve solo le municipalità di Pirri, nel comune di Cagliari, ed una circoscrizione rappresentativa delle frazioni di Tottubella, La Corte, Campanedda, Palmadula, Biancareddu, Canaglia, Baratz, Argentiera, nel comune di Sassari. La decisione ha destato sorpresa per il “mancato salvataggio” delle due maggiori frazioni del comune di Carbonia, Cortoghiana e Bacu Abis, che in molti erano convinti potessero essere inserite nel breve elenco di quelle che avrebbero evitato la “sforbiciata” prevista dalla legge regionale. Durissima la presa di posizione assunta dal consigliere regionale del partito democratico Pietro Cocco, sindaco di Gonnesa. «Ancora una volta - ha denunciato in una nota l’on. Cocco - siamo costretti ad evidenziare il comportamento ambiguo della maggioranza di centrodestra che spesso in Aula con decisioni completamente contrastanti con quelle concordate in commissione - come è successo in occasione della discussione della legge 242 che norma la composizione dei consigli e delle giunte dei comuni e delle province della Sardegna - azzera con molta sufficienza i lavori preparatori delle proposte e dei progetti di legge e va oltre con protervia gli equilibri che talvolta si raggiungono tra le forze politiche per esitare un provvedimento. è ciò che è successo per le circoscrizioni di Bacu Abis e di Cortoghiana del comune di Carbonia. Il testo della legge esitato dalla commissione faceva salve le due circoscrizioni mentre un emendamento presentato in Aula dalla maggioranza di centrodestra e approvato sempre dalla stessa maggioranza che chiaramente si è assunta la responsabilità di questo atto inspiegabile e arrogante - le ha soppresse! è comunque nel collegato alla finanziaria, in discussione nelle commissioni in questi giorni - ha aggiunto Pietro Cocco - che riproporrò l’argomento certo come sono che le due circoscrizioni di Bacu Abis e di Cortoghiana devono sussistere nella vita amministrativa del comune di Carbonia.» Un fortissimo disappunto per la eliminazione delle circoscrizioni di Cortoghiana e Bacu Abis, è stata espressa anche dal vicesindaco di Carbonia, Maria Marongiu. «Si è appreso, con grande disappunto, del blitz operato in sede di votazione del Consiglio regionale in relazione alla legge 16 marzo 2011 su “disposizioni urgenti in materia di enti locali” - ha detto Maria Marongiu -. Il risultato è stato la vanificazione dell’accordo bipartisan raggiunto nell’apposita Commissione, soprattutto in riferimento al man- visti nella prima stesura della norma avrebbero avuto un costo assai limitato, e comunque si sarebbe potuti ancora intervenire su questo aspetto, assumendoli anche a costo zero. In questo modo si mortifica la disponibilità dei cittadini ad una partecipazione attiva e consapevole alla vita pubblica e la volontà di spendersi al servizio della propria comunità, volontà ancora più apprezzabile in quanto non subordinata ad incentivi economici. L’Amministrazione comunale di Carbonia - ha concluso Maria Ma- Cortoghiana vista da Monte Sirai. tenimento in vita delle circoscrizioni che presentassero determinati requisiti, cancellandole praticamente tutte e mantenendone soltanto due, la Municipalità di Pirri ed una circoscrizione rappresentativa di un gran numero di periferie del comune di Sassari. La decisione assunta - ha aggiunto il vicesindaco di Carbonia - sorprende per la totale assenza di criteri che la giustifichino, ed amareggia perché di fatto nega una qualunque rongiu - sollecita con forza il Consiglio regionale affinché individui le modalità tecniche per recuperare soluzioni già individuate e concordate, e si impegna ad intraprendere tutte le azioni percorribili a sostegno del diritto alla rappresentatività dei cittadini.» La legge, tra le altre disposizioni, prevede inoltre, art. 1 comma 3, che «il numero degli assessori comunali e provinciali non deve esse- Bacu Abis vista da Terras Collu. forma di rappresentatività a tante comunità che, per distanza dal Comune di appartenenza, per consistenza della popolazione e per specificità culturali e sociali, meritano ed esigono di avere voce in capitolo in riferimento alle decisioni politicoamministrative che le riguardano. Non si adduca l’alibi della riduzione dei costi della politica, argomento sul quale si potrebbe dibattere a lungo, in quanto gli organismi pre- re superiore a un terzo, arrotondato aritmeticamente, del numero dei consiglieri comunali e provinciali, computando a tale fine il sindaco ed il presidente della Provincia, e comunque non superiore a dodici unità» e che, art. 2 comma 4, «nei comuni con popolazione pari o inferiore a 15.000 abitanti il Consiglio è presieduto dal sindaco». Giampaolo Cirronis [email protected] Anche quest’anno la Provincia sosterrà diverse manifestazioni 100.000 euro per spettacoli e cultura L a Provincia di Carnbonia Iglesias ha stanziato 100.000 euro per sostenere gli spettacoli e le manifestazioni che si prefiggono di promuovere lo sviluppo culturale dei cittadini. Su iniziativa dell’assessorato al turismo, eventi e sport, è stato pubblicato il bando che prevede la concessione di contributi per il finanziamento di iniziative in un settore, quello della cultura, «che - commenta l’assessore Marinella Grosso - troppo spesso viene considerato come secondario nella vita dei cittadini, ma che, viceversa, costituisce uno strumento fondamentale nella crescita personale e collettiva dei cittadini». «Attraverso tali agevolazioni contributive, l’Amministrazione provinciale - prosegue l’assessore Grosso - si propone di intervenire a sostegno di iniziative realizzate o da realizzarsi nel territorio del Sulcis Iglesiente nel periodo compreso tra il 1 gennaio ed il 31 dicembre 2011.» Le iniziative devono riguardare: a) manifestazioni folkloristiche, culturali e artistiche; b) spettacoli di interesse locale (ossia un unico spettacolo o rassegna di spettacoli) compresi in uno o più dei seguenti generi: teatro, musica, danza, cinema (rassegne cinematografiche e/o cineforum che presentino aspetti esclusivamente culturali, artistici ed educativi non catalogabili come cinema commerciale). Sono ammessi a contributo gli organismi privati e le associazioni temporanee di scopo (A.T.S.), che operino senza finalità di lucro a favore della comunità, legalmente costituite ed in possesso dei seguenti requisiti: • avere sede nel territorio della Provincia di Carbonia Iglesias; • svolgere attività documentata da almeno due anni; • essere iscritte all’albo provinciale delle associazioni culturali; • essere in regola con gli adempimenti di rendicontazione, qualora abbiano precedentemente beneficiato di contribuzioni erogate dall’assessorato cultura, spettacolo, sport e tempo libero della Provincia di Carbonia Iglesias; • garantire e documentare idonea capacità tecnico-organizzativa. Le domande, redatte sulla base della modulistica allegata al Bando e pubblicata nel sito www.provin cia.carboniaiglesias.it, con la documentazione richiesta, dovranno essere presentate in un’unica copia entro e non oltre il 10/04/2011, mediante consegna a mano o spedizione tramite raccomandata A/R (farà fede il timbro postale) al seguente indirizzo: Amministrazione provinciale di Carbonia Iglesias - Ufficio Cultura, Sport e Spettacolo, via Mazzini n. 39 - 09013 Carbonia (CI). Sul retro della busta contente la domanda di contributo dovrà essere apposta la seguente dicitura: “Contiene domanda contributi per lo spettacolo e manifestazioni culturali Annualità 2011”. I rebus storici alla fine dell’Impero Romano I n Sardegna, i nomi dei santi della prima era cristiana indicano l’influenza della Chiesa nord africana e medio orientale durante il disfacimento dell’Impero Romano: Sant’Antioco, Santa Greca e Sant’Elia sono emblematici. All’epoca del papa Sisto I, il medico cristiano Antioco approdò tra il 117 ed il 118 nell’isola del Sulcis. Fu trovato ferito e privo di sensi in un’imbarcazione che i venti avevano sospinto dal Nord Africa. Non appena ristabilito, si dedicò alla diffusione del Verbo di Cristo. Prima che trionfassero le tesi di San Paolo: trasferivano nel mondo ultra terreno il Regno del Signore, erano in molti, tra i seguaci, a credere nel ritorno di Cristo per proclamare il proprio Regno. Argomenti dottrinali di difficile interpretazione logica preparavano la strada ad una bufera d’eresie. Tertulliano (160-220), convertito dal paganesimo, divenne apologeta cristiano in lingua latina. Difendendo la nuova fede combattè l’eresia dello gnosticismo; da intransigente e polemico abbracciò il movimento del prete frigio Montano, convinto di possedere illuminazioni divine sull’imminente fine del mondo. Lo gnosticismo era una corrente di pensiero del secondo e terzo secolo, imbevuta di tendenze orientali e filosofia greca tendente ad un concetto elitario di chi aveva la percezione del vero. A prescindere dalle eresie e dai movimenti spirituali di indirizzo cristiano, c’è da chiedersi quali erano le aspirazioni a cui tendevano le popolazioni d’allora, stanche di un numero infinito d’idoli pagani, della diminuzione concetto pratico di piccoli commerci e del lavoro nei campi per opera di piccoli proprietari, scandalizzati da matrimoni considerati avventure passeggere, aumento d’infanticidi, aborti, omosessualità, corruzione amministrativa. Il cristianesimo fu la risposta al disfacimento morale ormai imperante ovunque nell’Impero Romano pagano. Callisto, papa dal 217 al 222, rafforzò l’organizzazione della Chiesa a tal punto che, quando Flavio Valerio Costantino andò al potere, constatò che molte funzioni dei prefetti erano esercitate dai vescovi. Per arrivare a questi traguardi i cristiani subirono le persecuzioni di Nerone, Settimio Severo, Decio, Valeriano, Diocleziano. La persecuzione di Valeriano mise a morte il papa Sisto II e quella di Diocleziano fu la più terribile di tutte. Nel frattempo l’Impero si dissolse dopo aver trasmesso alla Chiesa (che già si era appropriata d’etica ebraica e filosofia ellenistica): la sede, la lingua, la capacità organizzativa, l’apparato gerarchico e la liturgia. Sembra che Callisto, prima di diventare papa, sia stato deportato nelle miniere dell’Iglesiente da dove riuscì a fuggire. Ponziano che fu papa dal 230 al 231, deportato nelle miniere ci lasciò la vita. A prescindere dalle dispute religiose, il disfa- di Caterno Cesare Bettini cimento dell’impero romano, con la divisione in occidente e oriente, diede il via alle invasioni dei barbari. Mentre il clero disputava, il mondo materiale si muoveva disinteressandosi di religione e con il decadimento dell’Impero e l’assoluta mancanza di condottieri romani che lo avevano costruito, iniziarono a farsi avanti i condottieri barbari. Nel 250 i Goti, comandati da Cniva, attraversarono il Danubio e misero sotto assedio Filippopoli, la conquistarono, vi trucidarono centomila persone, si avventarono contro l’imperatore romano Decio (che fu il primo ad organizzare sistematicamente persecuzioni contro i cristiani) e lo sconfissero in battaglia uccidendo lui, figlio e buona parte dello Stato Maggiore romano. Avuta la prova della debolezza dell’Impero, continuarono a sfogare i loro istinti di popoli nomadi e saccheggiatori fino al 268 quando furono affrontati dall’imperatore Claudio II e dal successore Aureliano. Quest’ultimo, dopo averli vinti, concesse loro la Dacia (attuali Ungheria e Romania) dove non si dedicarono a invasioni per quasi un secolo. In questo periodo, il goto Ulfila nato nel 311, cresciuto in Dacia e quindi a Costantinopoli, convertito al cristianesimo, fu consacrato da Eusebio vescovo di Nicomedia. Eusebio seguiva i principi dell’arianesimo e Ulfila, suo seguace fu incaricato di tornare in Dacia a convertire i Goti, pagani. Lo fece inventando la lingua gotica e traducendo la Bibbia. Con la lingua e la religione (ariana) diede ai popoli tedeschi una entità sconosciuta. Le persecuzioni contro i cristiani non cessarono con Costantino a proposito del quale è indispensabile narrare gli antefatti. L’imperatore Diocleziano, non sentendosi sicuro a Roma, trasferì la capitale in Asia minore a Nicomedia, in Bitinia, con la scusa che era più vicina alle frontiere persiane. Avvalendosi del suo titolo d’Augusto si tenne la parte maggiore dell’esercito. A Milano nominò un altro Augusto: Massimiano. Ogni Augusto scelse il proprio Cesare: Diocleziano optò per Galerio, Massimiano nominò Costanzo Cloro. I due Augusti s’impegnarono solennemente ad abdicare, dopo venti anni, in favore ciascuno del proprio Cesare. Così avvenne nel 305: Diocleziano si ritirò a vita privata nella sua Spalato. Flavio Valerio Costantino era figlio di Costanzo Cloro ed Elena, concubina d’origini orientali. Massimiano nel nominare Costanzo Cloro, gli impose di ripudiare la concubina e sposare la figlia Teodora. Costantino, arruolato giovanissimo, divenuto brillante generale fu chiamato da Galerio a Nicomedia dove, sentendosi inattivo, preferì attraversare l’Europa per raggiungere il padre in Bretagna e dargli una mano contro gli avversari. Costantino continuò a comandare le legioni anche dopo la morte del padre e per merito suo (narra la leggenda e lo storico Eusebio) il 27 ottobre 312 terminò l’era pagana ed iniziò quella cristiana. Nel segno della croce Costantino vinse i nemici sul Tevere e si accordò a Milano con Licinio per compilare il famoso editto che proclamava la tolleranza dello stato per tutte le religioni, ponendo fine (sulla carta) alle persecuzioni contro i cristiani. L’anno dopo, Costantino vinse in Pannonia uno schieramento di Licinio che si vendicò sui cristiani di Oriente. In seguito, l’esercito di cristiani (130.000 uomini) agli ordini di Costantino, mosse contro i 160.000 difensori del paganesimo, comandati da Licinio che fu sconfitto ad Adrianopoli e Scutari. Nel segno di Cristo si formò un Impero Romano, diviso in Oriente ed Occidente, con l’aggiunta di un preoccupante disorientamento dottrinale. Da madre cristiana era nato Costantino, ma proseguì con insegnamenti pagani nel corso della carriera nell’esercito. Dopo la conversione alla fede cattolica continuò ad esercitare riti pagani. Eusebio, filo ariano (265-339), vescovo di Cesarea di Palestina lo considerava quasi un santo. In realtà Costantino era un pragmatico che vedeva una moralità superiore in chi non era pagano e per questo esentò i beni della Chiesa dalle tasse, fece battezzare suo figlio, modificò l’Editto di Milano: non più parità di religioni, ma religione cristiana diventata religione di stato. Fornì l’organizzazione del Concilio Ecumenico di Nicea (presso Nicomedia) per discutere sugli scismi di Donato e Ario. A conclusione del Concilio proclamò un editto per condannare Ario. Si dedicò quindi alla costruzione di una nuova città dedicata alla Vergine Maria e la chiamò Nova Roma, chiamata dai posteri Costantinopoli. In realtà la nuova Urbe scalzava quella storica, ma ormai Costantino era preso dal voler apparire ciò che non era: mandò sua madre Elena, a distruggere a Gerusalemme un tempio pagano nato sulla tomba del Redentore e fece mettere a morte la propria moglie, figlio e nipote adducendo complotti vari. Costantino fu un gran generale, amministratore dei beni dello stato ma non un uomo di Chiesa. Dal periodo in cui era imperatore ci furono molte controversie religiose e molti scismi, a partire da Melezio di Licopodi, che durante la persecuzione di Diocleziano 305-306 creò uno scisma, autoproclamandosi capo della chiesa egiziana. Continua - Caterno Cesare Bettini Bibliografia Raimondo Carta Raspi - Storia della Sardegna Alessandro Soddu e Mario Brigaglia - La Sardegna. Tutta la Storia in mille domande Indro Montanelli - Storia di Roma Indro Montanelli e Roberto Gervaso - L’Italia dei secoli bui Enciclopedia Universale Garzanti L’Enciclopedia - Biblioteca di Repubblica Grande partecipazione all’incontro organizzato dal C.S.E.N. Un corso di formazione per dirigenti sportivi L a legislazione dello sport regionale e nazionale, gli aspetti contabili delle associazioni sportive dilettantistiche e l’organizzazione e l’attività C.S.E.N. Sardegna sono stati i temi affrontati nel corso di un corso di formazione per dirigenti sportivi, svoltosi nella sala riunioni del ristorante Tanit di Carbonia, su iniziativa del comitato provinciale C.S.E.N. di Carbonia Iglesias, sabato 26 marzo. Hanno partecipato ai lavori, presentati dal delegato provinciale Antonio Medda, Mauro Barlini, responsabile settore sport dell’assessorato regionale della pubblica istruzione; la dottoressa Manuela Zentile e Francesco Corgiolu, commissario regionale C.S.E.N.. La partecipazione di dirigenti Un momento dei lavori. sportivi, è andata al di là della migliori aspettative, in rappresentanza di circa cinquanta società. IL NUMERO 232 8-9:IL NUMERO 181 4/9 30/03/11 15.58 Pagina 2 Anno XVI • N° 232 • 30 Marzo 2011 9 La Provincia del Sulcis Iglesiente La commissione alla cultura ed il capogruppo del Movimento Democratico hanno proposto l’iniziativa per ricordarne la figura «Carbonia ricordi l’opera di Giovanni Maria Lai» A un anno dalla scomparsa, prima la commissione alla cultura e poi il consigliere comunale Vincenzo Panio, hanno presentato due proposte alla Giunta ed al Consiglio comunale per ricordare la figura di Giovanni Maria Lai, uno dei principali protagonisti della vita politica e sociale di Carbonia e dell’intero Sulcis Iglesiente dell’ultimo mezzo secolo. La commissione cultura ha proposto l’intitolazione a Giovanni Maria Lai di una via, indicando nello specifico la nuova arteria che collega il Centro Don Vito Sguotti (l’opera creata e guidata fin dal 1953) alla zona mineraria di Serbariu, “ponte ideale” tra il centro che negli anni ha formato decine di migliaia di giovani ed il sito che, per un lungo periodo, ha rappresentato uno dei simboli del mondo del lavoro nella città nata per sostenere lo sfruttamento della risorsa energetica del carbone. La proposta è stata corredata da una scheda sintetica dell’opera svolta da Giovanni Maria Lai, attraverso un lungo impegno politico (è stato sindaco di Teulada, consigliere comunale a Carbonia, consigliere provinciale e consigliere regionale) e sindacale, poi trasferito interamente verso la formazione dei giovani. Il suo impegno è andato oltre i confini regionali e negli ultimi 12 anni si è spostato persino in paesi con grandi problemi di sviluppo, prima il Kenia, poi la Sierra Leone, dove ha concorso alla realizzazione di due centri professionali. Successivamente, il consigliere comunale Vincenzo Panio, capogruppo del “Movimento Democratico”, ha proposto un ordine del giorno che il Consiglio comunale ha approvato all’unanimità il 29 marzo che dà mandato al sindaco facente funzioni ed alla Giunta Municipale «di avviare e disbrigare le pratiche necessarie al fine di intitolare una via cittadina (per esempio, il nuovo tratto viario che costituisce la continuazione della via Mazzini fino alla Miniera di Serbariu) al defunto Giovanni Maria Lai, al fine di onorarne la memoria e ricordare le sue opere a favore della comunità cittadina». Anche Vincenzo Panio ha motivato la sua proposta con una ricostruzione dell’opera di Giovanni Maria Lai che «fin dagli anni della sua prima giovinezza, ha dedicato grande e proficuo impegno alla vita pubblica e alla crescita della città e del Sulcis Iglesiente, con rilevanza anche in sede regionale e nazionale, nei campi dell’attività sindacale, della politica, delle attività sociali, delle attività imprenditoriali nel settore dell’istruzione e della formazione professionale e nelle attività di attenzione e assistenza verso i bisognosi, oltre che profondere un robusto impegno religioso praticato con esemplare coerenza». alla formazione di migliaia maestranze che hanno rappresentato parte preponderante e più qualificata delle unità occupate nei processi lavorativi della zona. Questo, mediante la fondazione a Carbonia da parte di Giovanni Maria Lai di una delle scuole professionali più grandi e più importanti dell’intera Sardegna ma con sedi dislocate in tutta l’isola ed anche in altre regioni d’Italia; le sue opere costituiscono la tangibile H Giovanni Maria Lai. «In particolare, l’impegno nel campo dell’istruzione e della formazione professionale da parte di Giovanni Maria Lai - ha aggiunto Vincenzo Panio - ha costituito per Carbonia e per il territorio intero oltre che occasione di crescita umana, professionale e culturale per migliaia di donne e uomini - un decisivo contributo allo sviluppo produttivo delle principali attività industriali dell’area e al diffondersi di un vasto tessuto di attività artigianali e nel campo turistico-alberghiero grazie testimonianza di una “grande vocazione sociale” praticata sull’esempio che Giovanni Maria Lai ha saputo trarre dall’insegnamento del Vangelo, convinto assertore e coerente praticante di un apostolato che, quotidianamente ispirato e rafforzato dalla preghiera, lo ha portato a dedicare tutta la sua esistenza agli altri, non senza saper mantenere coerente ed esemplare impegno per la propria famiglia, nel contesto della più grande famiglia umana.» Giampaolo Cirronis Giorgio De Gradi, poeta del calcio biancoblù V L o aveva conosciuto qualche anno fa, in occasione dei suoi numerosi viaggi che portarono alla realizzazione di un centro professionale in Sierra Leone, alla quale ha concorso in misura decisiva, e non ha voluto mancare al suo ricordo, a poco più di un anno dalla scomparsa. George Biguzzi, vescovo della diocesi di Makeni, in occasione di un suo viaggio in Italia, ha raggiunto Carbonia, dove ha celebrato una messa con don Antonio Mura e don Vittorio Scibilia, per ricordare l’amico “Giovannino”, nella chiesa di San Ponziano. L’occasione, presenti la moglie Pina ed i figli Salvatore e Serena, è stata vissuta con grande partecipazione, per quanto Giovanni Maria Lai ha fatto nel corso della sua lunga esperienza professionale, prima nella sua terra, poi in terre in condizioni di povertà e, grazie ad un’adeguata formazione professio- La messa celebrata dal vescovo della Sierra Leone, George Biguzzi. lontane (il Kenia e la Sierra Leone), nelle quali tanti giovani vivono nale, possono ora guardare al futuro con qualche speranza in più. Ha preso il via domenica 27 marzo, a Carbonia, la rassegna “150 anni di Storia e di Cinema” Il 25 marzo si è spenta, all’età di 68 anni, un’altra bandiera enerdì 25 marzo una telefonata di un amico mi annunciava la morte di Giorgio De Gradi. Conoscevo personalmente Giorgio perché avevamo alcuni amici in comune, anche se da tempo non l’avevo più visto né incontrato e sapevo che non stava troppo bene di salute. Milanese doc, nato nel 1942, minerario d’adozione, Giorgio De Gradi iniziò a giocare al calcio nelle giovanili del Milan, nelle quali fece tutta la trafila. Nella stagione 1961/62 venne aggregato alla prima squadra di Nereo Rocco e Gipo Viani e vide sfumare l’esordio in serie A a favore di Giovanni Lodetti, nella partita disputata a Ferrara il 15 aprile 1962, contro la Spal. Quel treno perso, purtroppo, condizionò il resto della sua pur lunga e più che dignitosa carriera. I dirigenti del Milan al termine di quella stagione, infatti, lo diedero in prestito, per farlo maturare, prima alla Reggina, per disputare il campionato di serie C 1962/63 e poi alla Sangiovannese, squadra toscana militante nel campionato di serie D. Dopo essere rientrato per fine prestiti al Milan, giunse a Carbonia per disputare il campionato di serie D 1965/66, insieme ad altri due ragazzi del vivaio rossonero, Zuccalli e Bazzaghi. Il suo ingag- Il vescovo della diocesi di Makeni (Sierra Leone) ha celebrato una messa per ricordare “Giovannino” gio venne perfezionato dal dirigente biancoblù Galardi che si avvalse della grande amicizia che lo legava al dirigente del Milan Passalaqua. Giocatore dotato di grande talento naturale, nel suo ruolo di mediano o mezzala, possedeva classe cristallina ed avrebbe meritato si- Giorgio De Gradi. curamente di giocare nel “tempio del calcio” ma la scarsa propensione al sacrificio negli allenamenti ed un comportamento un pò anarchico, poco incline a rispettare quelle che sono le regole del gioco del calcio, ne hanno condizionato indubbiamente la carriera. Giorgio De Gradi ha disputato complessivamente sei campionati con la maglia biancoblù, quattro in serie D e i rimanenti due in Promozione, totalizzando 136 presenze e mettendo a segno un goal (il 12 novembre 1967, nella partita casalinga con la Tharros, conclusasi sul punteggio di 1 a 1). Dopo la retrocessione del Carbonia nei dilettanti, si trasferì al Sorso, militante in serie D, nella stagione 1969/70, insieme ad altri due calciatori biancoblù, il difensore Aldo Scopa ed il centravanti Gianfranco Grotti. Rientrato a Carbonia dopo due campionati, al termine della stagione 1971/72 (nel corso della quale collezionò solo otto presenze) lasciò definitivamente i minerari, perché ormai gli impegni di lavoro non gli lasciavano più molto tempo a disposizione e concluse la sua carriera agonistica vestendo la maglia del Portoscuso. Da anni Giorgio De Gradi si era allontanato dal calcio ma negli anni ‘90 ebbe la grande soddisfazione di vedere uno dei suoi tre figli, Massimiliano, giocare con la maglia biancoblù. Convinto come sono di interpretare il pensiero di tanti tifosi biancoblù che lo hanno conosciuto ed apprezzato, e a nome mio personale, esprimo le più sentite condoglianze ai familiari. Ciao Giorgio Franco Reina a preso il via il 27 marzo nel salone Velio Spano di via Della Vittoria, a Carbonia, la rassegna “150 anni di Storia e di Cinema”. La rassegna è organizzata dalla Società Umanitaria in collaborazione con i circoli del cinema FICC La Miniera e ARCI Gabbianella Fortunata - UCCA Luis Bunuel e la Provincia di Carbonia Iglesias e fa parte del cartellone degli eventi allestito dal Comune di Carbonia in occasione dell’anniversario dei 150 anni dell’Unità d’Italia. Sei gli appuntamenti in programma: il primo ha visto la proiezione de “I Vicerè” di Roberto Faenza; il prossimo è previsto il 3 aprile con “La Grande Guerra” del compianto Mario Monicelli, mentre domenica 10 aprile e domenica 17 sarà la volta di “Novecento” Atto I e Atto II di Bernardo Bertolucci. La rassegna riprenderà l’8 maggio con “Nuovo Mondo” di Ema- nuele Crialese per poi terminare il 22 maggio, con “Noi Credevamo”, di Mario Martone che sarà proiettato alla possibile presenza del Maestro, per il quale siamo in attesa di una positiva risposta, che presenterà al pubblico di Carbonia la sua opera di recente uscita nelle sale. Per tutti gli appuntamenti l’ingresso sarà libero e gratuito: le proiezioni si svolgeranno presso i locali del Centro Servizi Culturali della Società Umanitaria, nel salone Velio Spano, a Carbonia, con inizio alle 18.00. Dall’Unità d’Italia alla Resistenza, dall’emigrazione nel “Nuovo Mondo” alla Prima Guerra Mondiale, la rassegna vuole aprire, attraverso alcuni momenti e movimenti significativi di 150 anni di storia italiana, una riflessione su un’identità possibile vista in termini storici e culturali attraverso il cinema. Il 24 e 25 marzo, intanto, si sono svolte le iniziative del Festival della Storia, quest’anno divise in due sedi, Iglesias, dove è nato, e Carbonia, dove incontri e spettacoli sono stati proposti con il coinvolgimento delle scuole superiori. Due giornate di conferenze e dibattiti di carattere storicistico, conversazioni, reading e spettacoli sulla storia dell’Italia e della Sardegna. Sotto la direzione artistica di Gianluca Medas, è stata allestita una due giorni all’insegna dell’analisi, tenendo conto, però, della specificità che ha fatto sì che il festival della storia ottenesse consensi dal pubblico e dalla critica, grazie alla semplicità ed all’empatia nella esposizione e alla serietà degli interventi. Gli incontri si sono svolti giovedì 24 al Centro Culturale di Via Cattaneo a Iglesias; venerdì 25 al Supercinema di Carbonia, nell’Aula Magna dell’Istituto Minerario “Giorgio Asproni” di Iglesias ed al Teatro Centrale di Carbonia. Nuovo lutto per la Carbosarda della fine degli anni Sessanta Smenghi, un centravanti “vecchia maniera” I l calcio biancoblù piange la scomparsa di uno dei suoi protagonisti della Carbosarda che disputò l’ultimo campionato della sua gloriosa storia. Giulio Smenghi se n’è andato alcune settimane fa all’età di 77 anni, a Trento, città nella quale aveva deciso di vivere dopo aver “appeso le scarpe al chiodo”. Giulio Smenghi iniziò a giocare al calcio a Buggerru, dove era nato nel 1933, facendo tutta la trafila nelle squadre minori del paese dell’Iglesiente. All’età di 18 anni varcò il mare per giocare in IV serie, prima con il Tivoli, poi con il Maglie. Rientrato in Sardegna dopo alcune stagioni, giocò con il Montevecchio, sempre in IV serie, ponendosi prepotentemente in luce, tanto da essere adocchiato dal Cagliari di Stefano Perati, suo grande estimatore, per il campionato di serie B. Quando ormai sembrava tutto fatto per il passaggio alla squadra rossoblù, negli ultimi giorni del calciomercato Giulio Smenghi venne ingaggiato dalla Carbosarda targata Bruno Molinari, per disputare il campionato di serie C 1958/59. Il vero artefice di quella sorprendente trattativa fu il ragionier Martinetti che propose a Giulio uno stipendio superiore rispetto a quello offertogli dal Cagliari. Con lo scioglimento della Carbosarda, assiene a Fumi, recente- mente scomparso, Ravot, Neri e Pizzi, passò all’Akragas di Agrigento, squadra che militava nello stesso campionato di serie C. Dopo una sola stagione in Sicilia, alla vigilia del campionato 1960/61, ritornò ad indossare la maglia biancoblù del Carbonia che nel frattempo era retrocesso in serie D, Giulio Smenghi. con Fumi e Ravot, tutti legati alla città mineraria anche da motivi familiari. Alla fine di quel campionato, Giulio Smenghi lasciò Carbonia e la Sardegna per giocare con il Forlì, in serie C, per due stagioni. Terminata l’esperienza in terrà romagnola, Smenghi passò alla Juve Stabia di Castellammare di Stabia e tornò a Carbonia da avversario nel corso del campionato di serie D 1963/64 (per la cronaca, il Carbonia vinse quella partita con il punteggio di una rete a zero, realizzata da Busetto). Conclusa anche l’esperienza nella squadra campana, decise di stabilirsi definitivamente nel Trentino, dove visse gli ultimi anni di una lunga carriera con il Passirio Merano, fino alla stagione 1967/68, in serie D. Calciatore dotato di un fisico possente, Giulio Smenghi aveva una struttura muscolare che lo rendeva molto resistente e tenace. Per queste sue caratteristiche era dotato anche di una buona velocità nei movimenti, di un buon tiro in porta anche dalla lunga distanza e di un discreto colpo di testa, qualità che per il suo ruolo di centravanti, gli consentivano di realizzare tante reti. Era, in buona sostanza, la classica punta del periodo, quando nelle aree di rigore si sgomitava parecchio, si faceva “a sportellate” con gli avversari, un calcio “fatto per veri maschi”. Le sue presenze con la maglia biancoblù, prima con la Carbosarda e poi con il Carbonia, sono state 48, con 16 reti realizzate. Ciao Giulio, Carbonia e i tifosi biancoblù di quegli anni, ti ricordano con tanto affetto. F.R. IL NUMERO 232 7-10:IL NUMERO 181 4/9 30/03/11 17.23 Pagina 1 10 Anno XVI • N° 232 • 30 Marzo 2011 La Provincia del Sulcis Iglesiente La Sardegna è pronta per la presentazione delle sue migliori produzioni vitivinicole alla prestigiosa rassegna veronese Dal 7 all’11 aprile 73 aziende vitivinicole isolane saranno protagoniste all’edizione 2011 del Vinitaly B en 73 aziende vitivinicole isolane saranno presenti all’edizione 2011 del Vinitaly di Verona, in programma dal 7 all’11 aprile. Le migliori produzioni dell’annata 2010 saranno esposte all’interno dello stand istituzionale della Regione Sardegna, nel rispetto dell’assegnazione degli spazi sorteggiata lo scorso 11 marzo alla presenza del neo assessore regionale dell’agricoltura, Mariano Contu, e dei rappresentanti delle cantine isolane. L’allestimento riservato alla Sardegna sarà di circa 1.600 mq, con spazi più funzionali per gli operatori. Le 73 aziende sono quelle che hanno partecipato al bando di manifestazione d’interesse predisposto dalla Regione per la prestigiosa rassegna veronese: 6 Mura Abele Melis Azienda Agricola Agricola Olianas Agrivitivinicola Badesi Az. Agr Gabbas Giuseppe Azienda Agricola A. Ledà d’Ittiri Azienda Agricola Montespada Azienda Vitivinicola Chessa Cantina Oliena Cantina Alba & Spanedda Cantina Castiadas Cantina Deidda Cantina del Bovale Cantina di Calasetta Cantina Giampietro Puggioni Cantina Li Seddi di Stangoni M. Cantina Pedres srl Cantina Soc. di Quartu S. Elena Cantina Sociale di Monserrato Cantina Sociale Ogliastra Cantina Tani Cantine di Orgosolo srl Car.pan.te Usini srl Colle Nivera srl Ditta Eredi Liugi Poscia srl Fenza e Scintu Fratelli Rau di Rau G. M. & C. Gigi Picciau & c. sas Giuseppe Sedilesu Gostolai sas di Arcadu G.A. & C. Ligios Sebastiano Lucrezio R. Distilleria Berchidda Ludus Soc. Coop. Murales srl Roccavorte San Martino - Fabbrica Liquori Artigianali Silattari s.r.l. Silvio Carta srl Unmaredivino di Sini G. Soc. Agr. Massidda Nuovi Poderi Soc Agricola Tema srl Soc. Agr. F.lli Puddu Soc. Agr. Rigàtteri srl Tanca Gioia Carloforte srl Tenute Dettori Tenute di Carlo Pili Tenute Olbios Tenute Soletta Tresmontes Soc. Agr. Srl Vigne Deriu Vini Mura Vitivinicola Alberto Loi Cielle srl Az. Agr. Tondini Pedra Majore Azienda Vinicola A. Contini Bresca Dorada s.r.l. Cantina Gallura Cantina del Giogantinu Cantina del Mandrolisai Cantina del Vermentino Cantina delle Vigne di P. Mancini Cantina Il Nuraghe Cantina Santa Maria La Palma Cantina Santadi Cantina Sociale della Vernaccia Cantina Sociale Dorgali Cantina Trexenta Cantine di Dolianova Cantine Sardus Pater Meloni Vini srl Pala di Mario Pala & C. «Lavorerò sin dal primo giorno del mio mandato - ha premesso l’assessore Contu - per arrivare ad una unità di intenti di tutti gli attori, nell’interesse dei diversi comparti. I risultati potranno essere raggiunti solo se porteremo avanti insieme processi e percorsi condivisi. Il settore vitivinicolo ha un’importanza enorme per l’economia sarda ed il Vinitaly sarà l’occasione più importante per promuovere le nostre specificità. Lavoreremo inoltre con operatori e consorzi - ha concluso il neo assessore dell’agricoltura - per l’attivazione non solo degli interventi già contenuti nelle leggi 1 e 15 del 2010, ma anche di nuove linee di programmazione.» I vini sardi e, nello specifico i vermentini, saranno presenti anche nel padiglione “D” della Regione Toscana, dove verrà allestito uno stand per la presentazione del progetto europeo VERTOURMER, appartenente al Programma Transfrontaliero Italia-Francia “Marittimo”, che vede tra i partners il comune di Sant’Anna Arresi. Nei giorni di apertura della rassegna veronese, verranno organizzati degli eventi promozionali del progetto e delle degustazioni guidate di vermentino dei territori partecipanti al progetto: Toscana, Liguria, Sardegna e Corsica. Sono state invitate a partecipare tutte le cantine della Provincia di Carbonia Iglesias. Caccia Pesca Acquariofilia e tutto per gli animali Via Principe di Piemonte 119 - Giba Tel. 0781 964532 www.cipeciop.net - [email protected] Marche: Italcanna Bad Bass Stonfo Camor Penn Okuma Tica Olympus Sakai Asso Rinnovato l’accordo tra il 1° Reggimento ed il comune di Teulada Libertà d’accesso alle spiagge di Teulada A nche quest’anno per tutta l’estate (dal 21 giugno al 19 settembre) sarà possibile frequentare la splendida spiaggia delle Sabbie Bianche, la spiaggia degli ameri- L’intesa raggiunta, di durata triennale, prevede anche la possibilità di transitare davanti a Porto Zafferano, senza però la possibilità della sosta. Per garantire la massima sicu- strada in terra battuta lunga circa 6 chilometri che si innesta sulla strada statale 195. Il comandante Rossitto ed il sindaco Albai hanno espresso reciproca soddisfazione per l’ac- rezza, le autorità militari hanno anche concesso una vasta areaparcheggio a Porto Tramatzu ed un’altra a circa 700 metri dalla spiaggia delle Sabbie Bianche, raggiungibile percorrendo una cordo raggiunto, grazie al quale sarà possibile alimentare nuove prospettive economiche e turistiche in un territorio che ne ha tanto bisogno per superare una fase di profonda crisi. Le Sabbie Bianche di Teulada. cani e quella di Porto Tramatzu. Lo prevede l’accordo siglato due settimane fa tra il comandante della Caserma Pisano, col. Giovanni Rossitto ed il sindaco di Teulada, Gianni Albai. G.S.M. s.a.s. di Gianni Masala & C. Via Villaperuccio n° 2 - NARCAO Tel. 0781 959338 - Cell. 338 9135177 mail: [email protected] • Stufe a legna e a pellet • Termocamini • Stufe a gas e a corrente • Caldaie e scaldabagni a gas • Pannelli solari e fotovoltaici • Climatizzatori • Piccoli e grandi elettrodomestici • Canne fumarie acciaio inox Esca viva tutto l’anno La G.S.M. non è solo vendita, ma installazioni, manutenzioni ed assistenza, effettuata sempre in sede con personale specializzato. SOPRALLUOGHI E CONSEGNE SONO GRATUITI G.S.M., una nuova realtà del Basso Sulcis con esperienza decennale nel settore. DiscoPub Pizzeria Buffet a prezzo fisso: antipasti vari, piatti freddi, pizza e contorni Serate e menù a tema con musica dal vivo Aperto anche a pranzo dal martedì al venerdì Riposo settimanale il lunedì Lungomare Cristoforo Colombo - Portoscuso Per prenotazioni: 0781 507293 - 339 3027331 • [email protected] G.S.M. s.a.s. di Gianni Masala Via Villaperuccio, 2 - NARCAO ✆ 0781 959338 - Cell. 338 9135177 mail: [email protected] www.tentazionidellapenna.com IL NUMERO 232 6-11:IL NUMERO 181 4/9 31/03/11 14.55 Pagina 2 Anno XVI • N° 232 • 30 Marzo 2011 11 La Provincia del Sulcis Iglesiente Circa duecento persone hanno partecipato il 20 marzo alla seconda escursione organizzata da San Benedetto a Malacalzetta Attraverso i cammini minerari del Geoparco Il piacere di attraversare il “Sentiero monti e miniere” è stato più forte delle avverse condizioni meteo e della fatica del percorso. L e avverse previsioni meteorologiche e la fatica del percorso della seconda escursione sul “Sentiero monti e miniere” non fermano il piacere di mettersi in marcia nei cammini minerari del Parco Geominerario. Con tanto entusiasmo quasi 200 persone hanno camminato domenica 20 marzo lungo i sentieri dei minatori e le vie di trasporto dei minerali, dalla miniera di San Benedetto a quella di Malacalzetta. Contro ogni previsione meteorologiche, una bella giornata di sole ha accolto i numerosi escursionisti nella piazza del villaggio di San Benedetto da dove, dopo la registrazione e l’illustrazione del percorso da parte degli organizzatori, si avviano rapidamente a percorrere i quasi 11 chilometri del tracciato lungo i quali dovranno superare un dislivello di circa 300 metri. Si parte davvero in salita ripercorrendo dopo oltre 60 anni dalla sua fermata il piano inclinato della miniera di San Benedetto che era ormai finito nell’oblio, nascosto sotto un folto manto vegetale di macchia mediterranea che i volontari delle associazioni hanno riportato alla luce e alla fruibilità delle attuali generazioni che vogliono ripercorrere quei cammini per conservare e trasmettere la memoria della gloriosa epopea mineraria della Sardegna. Dopo aver percorso per circa 1.500 metri il tracciato della vecchia ferrovia, ha avuto inizio in località Canale Acquas un’impegnativa salita che ha portato i partecipanti da quota 490 a 690 metri sul livello del mare su un altipiano in località Sa Pala de Is Puzzus dove la bellezza del paesaggio circostante ha ampiamente ristorato la fatica degli escursionisti. Con la vista sul fondo valle dei ruderi del villaggio minerario abbandonato di Malacalzetta sono state illustrate le caratteristiche del patrimonio storico-culturale e paesaggistico-ambientale presente nell’area e ripercorse le vicende che hanno portato gli uomini in questo angolo del Parco Geominerario per l’estrazione della galena argentifera in epoca medievale, fino a diventare il crocevia delle più grandi compagnie minerarie europee nella seconda metà dell’ottocento: i belgi della Vielle Montagne a San Benedetto, gli inglesi della United Minig Cormpany a Malacalzetta, i francesi della Pertusola nella vicina miniera di Arenas. Far conoscere questo patrimonio è, infatti, l’obiettivo principale delle nostre escursioni per comprendere come la sua tutela, il suo recupero e la sua valorizzazione costituiscano il presupposto per progettare il futuro delle aree minerarie dismesse per il quale è nato, per volontà popolare, il Parco Geominerario Storico Ambientale della Sardegna. Proseguendo nel percorso tracciato, diventato ormai agevole nella sua gradevole discesa verso il villaggio di Uno dei punti più suggestivi del percorso. Malacalzetta, si giunge rapidamente in località Arcu Sa Gruxi, da dove gli escursionisti riprendono a scendere verso il villaggio minerario di San Benedetto, da dove erano partiti oltre quattro ore prima. Con la vista della meta arrivano anche le prime gocce che, assieme alle impetuose nuvole che avanzano minacciose, preparano il grande nubifragio che si scatenerà in breve tempo in coincidenza dell’arrivo a San Benedetto degli escursionisti che trovano riparo e ristoro sotto i gazebo messi a disposizione dall’Unione dei comuni e montati dagli operatori della società di servizi del comune di Iglesias. È proprio sotto queste strutture che la musica della violenta grandinata e delle copiose precipitazioni accompagna il consumo del pranzo al sacco dei fortunati escursionisti, ampiamente ricompensati nel loro desiderio di vivere una bella giornata a contatto con la natura. Si è così conclusa anche questa seconda escursione sul Sentiero monti e miniere che l’Associazione Pozzo Sella, in collaborazione con le Associazioni Uniti per San Benedetto, A.MI.ME., Per il Parco Geominerario, Verde Azzurro Pan di Zucchero, C.I.S.S.A., AGESCI-Gruppo scout Iglesias 3, Pro Loco di Iglesias e la Consulta delle associazioni del Consorzio del Parco, hanno recentemente reso agibile, grazie all’opera gratuita di tanti volontari e alla sensibilità, al patrocinio ed al contributo del comune di Iglesias. Ora, con l’ausilio della cartellonistica e della segnaletica, realizzata dalle stesse associazioni di volontariato nel rispetto della normativa CAI, anche questo sentiero può essere percorso agevolmente da tutti i cittadini del mondo che vogliono riscoprire, attraverso i cammini minerari, un pezzo di storia del nostro territorio immersi in un ambiente unico per il fascino della sua storia e per la suggestione del suo paesaggio. Ancora un altro tassello della rete dei cammini minerari che le Associazioni INSISTONO NEL VOLER METTERE a disposizione del Consorzio del Parco come atto concreto e contributo volontario per accrescere la già grande capacità attrattiva del Parco Geominerario che, con la sentieristica mineraria, può offrire una nuova via per contribuire allo sviluppo turistico del territorio, come già avviene in Italia ed all’estero con il recupero e la valorizzazione degli ITINERARI CULTURALI. Giampiero Pinna Presidente dell’Associazione ONLUS POZZO SELLA per il Parco Geominerario Sant’Antioco: una mozione del consigliere Giorgio Corsini «La mancanza di nuove aree frena l’imprenditoria locale» L a mancanza di spazi produttivi, che sarebbe dovuta essere superata dall’allargamento del P.I.P., sta penalizzando la crescita imprenditoriale di Sant’Antioco. A denunciare il problema è Giorgio Corsini, ex assessore alle attività oggi all’opposizione, con una mozione che riguarda lo sviluppo dell’area P.I.P.. «La mancanza di spazi rappresenta uno dei problemi per la crescita di molti imprenditori - scrive al sindaco Giorgio Corsini -, considerando che ormai la competizione non si gioca più tra i singoli soggetti ma tra sistemi a base territoriale il mancato decollo della nuova area P.I.P. ed il mancato rispetto delle regole sta ulteriormente penalizzando lo sviluppo delle attività artigianali, commerciali e servizi in genere per coloro che vogliono seriamente investire nel nostro territorio”. Il consigliere prosegue sottolineando che «bisogna evitare che le imprese spendano tempo e denaro per non concludere niente, l’Amministrazione Pubblica deve dare un servizio importante: la gestione del tempo». Giorgio Corsini nel prendere atto che le competenze di un’Ammini- strazione comunale sono limitate in un sistema di libero mercato, incalza sindaco e Giunta a svolgere un ruolo di incentivazione dando risposte certe, trasparenti ed immediate agli imprenditori. «Bisogna intraprendere tutte le azioni necessarie per accelerare l’ampliamento della nuova area P.I.P. visto che l’approvazione del piano di ampliamento è del giugno scorso conclude Giorgio Corsini - fare rispettare il regolamento e trovare aree da destinare a quelle attività per il futuro sviluppo economico del paese.» Tito Siddi Lo strumento urbanistico è stato approvato senza voti contrari Il Piano Urbanistico Comunale di Gonnesa contiene una precisa mappatura del territorio D opo le affollate assemblee svolte a Gonnesa e a Nuraxi Figus, il Consiglio comunale di Gonnesa ha approvato, senza alcun voto contrario, il nuovo Piano Urbanistico Comunale adeguato al Piano Paesaggistico Regionale, frutto di un lavoro minuzioso affidato ad un’equipe di professionisti (presenti in aula) che permette finalmente a Gonnesa di avere a disposizione una mappatura precisa del suo territorio e dei suoi beni. Il sindaco, Pietro Cocco, ha illustrato le linee guida e gli obiettivi del Piano auspicando «che possa essere strumento utile per l’economia e lo sviluppo di Gonnesa, comune dalle rilevanti potenzialità turistiche che hanno bisogno non solo di essere incoraggiate ma anche di ade- guati dispositivi tecnici». Grande attenzione è stata riservata allo studio delle zone F turistiche sulla base di progetti credibili e seriamente realizzabili a Portopaglia e a Fontanamare. Un piano strategico a Plagemesu si propone di valorizzare i “Vigneti”, il campeggio e la palude Sa Masa con un progetto complessivo di albergo diffuso nel rispetto di canoni architettonici previsti nel Piano. Tra gli obiettivi vi sono la valorizzazione degli ottanta siti nuragici censiti, in un territorio di grande valore storico e archeologico che ha nel villaggio di Seruci il suo sito più importante; il piano di recupero ambientale per Monte Onixeddu, Norman e Monte Scorra e riqualificazione delle aree compromesse dalle cave; l’ampliamento della zona artigianale e valorizzazione delle zone agricole. Per quanto riguarda le zone C di espansione è stato fatto un lavoro di razionalizzazione che ha tenuto nella giusta considerazione, la crescita pari allo zero della popolazione con la evidente necessità di garantire la richiesta di incremento degli insediamenti abitativi. Il Piano, infine, contiene una riduzione del Centro Storico rispetto alla grande dimensione precedente che impediva anche di installare un pannello fotovoltaico nell’abitazione, la valorizzazione reale del centro matrice con Piano del Colore e finanziamenti per i cittadini che intervengono con la riqualificazione delle facciate. Si è concluso un iter tecnico-amministrativo durato ben 10 anni La Giunta comunale di Carbonia ha approvato il progetto definitivo per la rete cittadina del gas D opo la conclusione dell’apposita Conferenza dei Servizi, la Giunta comunale di Carbonia ha approvato il progetto definitivo per la realizzazione della rete cittadina del gas, per un importo complessivo di circa dodici milioni di euro. Si tratta di un progetto molto impegnativo e articolato, sviluppato con la formula del “Project Financing”, il cui percorso è iniziato nel 2000. Dopo dieci anni di studi, progetti e iter tecnico-amministrativo, la Conferenza dei Servizi, che ha raccolto i pareri, le autorizzazioni e i nullaosta previsti, si è conclusa a tempi di record, proprio per consentire che i lavori potessero iniziare al più presto. Già la prossima estate partiranno i primi interventi che consentiranno ai cittadini di Carbonia, che richiederanno l’allaccio alla rete del gas, notevoli risparmi per cucinare, per riscaldare l’abitazione e per la produzione di acqua calda sanitaria. È stato calcolato, infatti, che la semplice sostituzione di uno scaldabagno elettrico con uno a gas consente ad una famiglia media di risparmiare alcune centinaia di euro ogni anno. «Grazie alla rete cittadina del gas - sottolinea l’assessore ai servizi di pubblica utilità, Marco Fanni - gli abitanti di Carbonia potranno finalmente avere, nella distribuzione del gas domestico, gli stessi standard qualitativi del resto d’Italia.» Una delibera di Giunta individua l’ubicazione dei tre depositi Il comune di Narcao prepara le strutture per la rete del gas I l comune di Narcao, nell’ambito della realizzazione della rete e degli impianti del gas metano nei centri abitati e nelle aree commerciali produttive dei Comuni appartenenti al “Bacino 35”, ha individuato le aree che saranno utilizzate per la sistemazione dei serbatoi di gas propano liquido a servizio delle rete di distribuzione cittadina. A decidere l’ubicazione dei tre depositi è stata una recente delibera della giunta comunale guidata dal sindaco Gianfranco Tunis. Un provvedimento che, prendendo atto della stipula del contratto tra il comune di Sant’Anna Arresi (comune capofila) e la società Concordia (capogruppo di un’associazione d’imprese comprendente anche la Pea Progetti Energia Ambientale), prevede l’individuazione di tre aree nel territorio comunale per l’installazione dei depositi di gas. Le aree così individuate (di dimensioni di 18 metri per 30) si trovano nelle località a Perdauxia (nei pressi del centro abitato di Narcao), Pusceddu (Rio Murtas) e Sa Schina de su Becciu (Terraseo). L’individuazione delle aree co- stituisce il presupposto per il prossimo avvio dei lavori di realizzazione della rete del gas del Bacino 35, il distretto individuato dalla Regione nel “Piano di metanizzazione” dell’Isola e che, oltre a Narcao, comprende i Comuni di Sant’Anna Arresi (capofila), Masainas, Giba, Piscinas, Villaperuccio, Tratalias e Perdaxius. Si tratta di un progetto da oltre dodici milioni e mezzo di euro per un bacino di utenza di oltre quindicimila abitanti e che, secondo i piani, dovrebbe essere portato a compimento entro il 2012. Ripartono i lavori per completare l’importante struttura Iniziativa per sostenere le società calcistiche del territorio R a alcuni anni a questa parte per le piccole società sportive del Sulcis Iglesiente disputare le gare con le squadre di Carloforte è diventato un grosso problema economico in quanto il costo dei biglietti del traghetto (Saremar) si attesta a circa 200,00 € per gara, pur beneficiando del 40% di sconto riservato alle comitive sportive. Il costo unitario, infatti, va moltiplicato per il numero degli atleti e dirigenti accompagnatori di ogni squadra e sommato a quello per il necessario imbarco di alcune auto per il trasferimento della squadra e dell’attrezzatura sportiva dal porto al campo di giuoco, distante circa 3 km. dal centro abitato. Se si considera che numerose so- Verrà ultimato l’ostello della gioventù ipartono a Sant’Antioco i lavori pubblici. Tra i più importanti vi sono il completamento dell’ostello della gioventù e i lavori di riqualificazione del lungomare. A bloccare i cantieri, alcuni fermi dei quali sono fermi da anni ed altri solo da mesi, sono state le norme del patto di stabilità che ha impedito ai Comuni di erogare, se non in forme limitate, lo stato di avanzamento dei lavori. Per l’ostello della gioventù l’impresa ha ottenuto 120mila euro spettanti per gli ultimi lavori eseguiti. «Il pagamento ha consentito così di far ripartire i lavori - dice l’assessore ai lavori pubblici Antonio Pittau - che sono in dirittura d’arrivo.» I lavori da eseguire sono contenuti, si tratta di alcuni aggiustamenti prima di procedere agli arredi, tanto che l’Amministrazione comunale ha già iniziato a preparare il bando per la gestione dell’ostello. «Stiamo individuando i criteri di gestione - spiega il sindaco, Mario Corongiu - in modo che una volta consegnata l’opera possa funzionare per le finalità a cui è destinata.» L’ostello della gioventù, secondo le intenzioni, potrebbe diventare un punto fermo per diverse forme di turismo come quello scolastico e religioso. Più difficoltosa invece è stata l’erogazione dell’avanzamento dei lavori che interessano la riqualificazione del litorale che va dal porticciolo turistico all’approdo pescatori. «Abbiamo dovuto superare delle difficoltà relative al cambio dello stato giuridico dell’impresa che nel frattempo ha cambiato nome - sottolinea l’assessore Antonio Pittau ma poi tutto si è aggiustato.» La situazione di stallo, che si è venuta a creare dopo il blocco delle opere, è stata superata alla fine dello scorso anno, quando il Comune si è trovato nella possibilità di erogare almeno buona parte del dovuto, 520mila euro, alle imprese per pagamenti dovuti a stati di avanzamento. Una boccata d’ossigeno che sta permettendo alle imprese di riprendere fiato e proseguire i lavori. T.S. I costi dei trasporti penalizzano lo sport D cietà sportive effettuano più trasferte in quanto impegnate in varie categorie di calcio giovanile nelle quali devono misurarsi con i giovani calciatori locali, essendo presenti, nell’isola, società con numerosi giovani atleti tesserati, il costo-squadra lievita notevolmente. Per quanto suesposto la rinuncia alle gare da parte di varie società accade sovente, con gravi ripercussioni sia di immagine sportiva che di mortificazione dei giovani atleti che vedono sfumare l’atteso confronto agonistico e sociale. Pertanto sarebbe auspicabile un deciso intervento ai vari livelli per far sì che, limitatamente per questo pendolarismo sportivo, lo stesso diventi economicamente sostenibile dalle società sportive giovanili. Per capire meglio quanto esposto, un esempio di costo-trasferta: Società con 16 atleti e 4 dirigenti accompagnatori (sconto 40%) € 70,80 + 70,80 (a + r) = € 141,60 - n° 5 auto al seguito (a+r) € 57 (circa) + 57 (circa) (a+r) = circa 115 €, per una spesa complessiva di € 256,60. Per queste ragioni, su proposta del consigliere Emanuele Madeddu, gli assessori provinciali ai trasporti Guido Vacca, e allo sport Marinella Grosso, hanno incontrato i componenti le commissioni trasporti, sport ed i rappresentanti provinciali della Figc con il presidente Renato Serra per affrontare il problema relativo agli eccessivi costi che le associazioni devono sostenere per i loro spostamenti. IL NUMERO 232 5-12:IL NUMERO 181 4/9 31/03/11 15.14 Pagina 1 12 La Provincia del Sulcis Iglesiente Anno XVI • N° 232 • 30 Marzo 2011 Grande partecipazione alla riunione del Consiglio provinciale aperto in opposizione al progetto della Regione Sardegna Coro di “NO” contro la privatizzazione Saremar L’assemblea ha chiesto con forza l’istituzione di una tariffa unica per tutti i residenti in Sardegna per garantire il diritto alla mobilità. A lcune centinaia di carlofortini, con una vasta rappresentanza di dipendenti e familiari, hanno partecipato lo scorso 14 marzo alla seduta straordinaria del Consiglio provinciale aperto svoltasi al cine-teatro Cavallera per l’esame delle problematiche legate al processo di privatizzazione Saremar. L’assemblea, cui hanno partecipato anche due rappresentanti del Consiglio provinciale di Olbia Tempio che sono alle prese con gli stessi problemi per i collegamenti tra Palau e l’Isola di La Maddalena, ha assunto una posizione unanime contro la privatizzazione e per la richiesta di una tariffa unica per tutti i residenti. Il Consiglio provinciale, aperto dall’intervento del sindaco di Carloforte, Agostino Stefanelli, cui è seguita la relazione dell’assessore provinciale Guido Vacca e chiuso da quello del presidente della Provincia, Tore Cherchi, ha approvato una delibera che sancisce una chiara presa di posizione a difesa della continuità territoriale. La Provincia di Carbonia Iglesias si è espressa per garantire una tariffa unica per tutti i residenti in Sardegna, che non dovrà essere superiore a quella attualmente praticata ai residenti nelle isole, al fine di garantire l’inderogabile diritto alla mobilità e la continuità territoriale all’interno della Regione e favorire lo sviluppo del settore turistico; ottenere le tariffe agevolate, in certe fasce orarie, per il trasporto delle merci, con l’obiettivo di evitare inique differenze del costo delle stesse nelle isole; chiedere alla Regione che venga immediatamente annullata la procedura di privatizzazione del 51% delle quote azionarie della Saremar, conservando la proprietà pubblica dell’intero pacchetto azionario o, in subordine, la maggioranza dello stesso e ponendo come assoluta priorità per il nuovo Gestore, il rinnovo della flotta per un miglioramento immediato della qualità del servizio. La Regione è stata chiamata a garantire, con la Saremar, i collegamenti notturni, al fine di raggiungere una più razionale gestione dei servizi, interrompendo subito la procedura attivata con la pubblicazione del bando per l’assegnazione del servizio ai privati. Obiettivo è anche l’individuazione dei servizi minimi da garantire, del mantenimento degli attuali livelli occupazionali e salariali per il personale marittimo ed amministrativo, del coinvolgimento delle Province e dei Comuni interessati nella fase di predisposizione del contratto di servizio, per una maggiore adeguatezza e con- risorse necessarie per la gestione dei servizi attualmente esercitati da Saremar. Inoltre, l’esperienza sul campo rileva che l’assenza di un operatore pubblico nel trasporto marittimo tra la Sardegna e la Penisola, per la mancata apertura delle prenotazioni da parte di Tirrenia per la prossima stagione turistica, ha prodotto un abnorme quanto ingiustificato aumento dei prezzi, con gravi conseguenze per il settore turistico sardo. Quanto prospettato dalla Giunta regionale per la privatizzazione della Saremar non è, quindi, in grado di garantire neppure i livelli minimi dei servizi attuali, non prevede il rinnovo divisione delle scelte; l’assegnazione delle funzioni di controllo e di gestione del contratto di servizio alle Province, con potere sanzionatorio, per la rielaborazione del piano industriale che, nella stesura attuale, non ha i contenuti giusti per interpretare, al meglio, i bisogni dei territori, in quanto orientato verso una gestione del trasporto per Carloforte in regime di monopolio, senza la previsione di uno sviluppo turistico significativo. La posizione della Provincia si basa anche sul fatto che lo Stato ha garantito, per i prossimi dodici anni, le della flotta, ormai troppo datata e non corrisponde alle esigenze delle popolazioni, in quanto non è in grado, per come viene strutturata, di garantire il diritto dei cittadini alla mobilità e rappresenterebbe un freno per lo sviluppo dei territori; ecco perché la Provincia esprimerà un parere assolutamente negativo, ritenendo che la presenza di un operatore pubblico produca un effetto calmierante sui prezzi e rappresenti una garanzia per la qualità del servizio, a favore delle popolazioni già vittime di una serie di deficit derivanti anche dalla collocazione geografica. C’è anche il Sulcis Iglesiente Guspinese tra i 57 siti contaminati da bonificare C fettivo e costruttivo contraddittorio tra pubblica amministrazione e privati destinatari dei provvedimenti, evitando, nei limiti del possibile, l’imposizione di scelte tecniche ed interventi precostituiti, ma sviluppando gli stessi in relazione alla peculiarità ambientale del sito, tenendo altresì conto della loro sostenibilità (anche mediante analisi costi-benefici); a promuovere l’adeguamento della normativa ambientale in materia, anche alla luce dell’esperienza maturata, assicurando fra l’altro certezza di tempi nell’attuazione delle operazioni di bonifica; ad assicurare il mantenimento sul territorio delle risorse derivanti dalle transazioni; ad assicurare, comunque, al di là dei proventi derivanti dalle transazioni, la disponibilità, su scala pluriennale, di adeguate risorse finanziarie e strumentali da poter impiegare per le attività di bonifica dei siti di interesse nazionale; e, infine, a definire procedure per la valutazione dei rischi e l’attribuzione delle risorse pubbliche disponibili, secondo criteri di trasparenza ed accessibilità dei dati ambientali, coinvolgendo gli enti locali ed i cittadini secondo i principi definiti dalla convenzione di Aarhus.» M.P. è in crescita l’offerta formativa nelle scuole superiori Più indirizzi per le scuole di Sant’Antioco A umenta l’offerta formativa nelle scuole superiori di Sant’Antioco, grazie alle diverse richieste presentate dal sindaco Mario Corongiu. A partire dal prossimo anno scolastico, presso l’I.P.I.A che sarà trasformata in Istituto di Istruzione Superiore (IIS) ci sarà l’attivazione dell’indirizzo “servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera” che ha ottenuto il parere favorevole dell’Assessorato regionale alla pubblica istruzione. Non solo, nella stessa sede scolastica verrà attivato anche l’indirizzo di meccatronica, ovvero la scienza che studia il modo di far interagire tre discipline, quali meccanica fisica, elettronica ed informatica, al fine di automatizzare i sistemi di produ- Sant’Antioco isola di centenarie T re centenarie in pochi giorni a Sant’Antioco. La ultima a spegnere le 100 candeline il 3 marzo scorso è stata Caterina Piredda. La nonnina è stata festeggiata da parenti e amici nella Casa dell’Anziano dove da alcuni anni trascorre serenamente la vecchiaia. Organizzata dalla cooperativa Dimensione Umana, che gestisce cordo, un mazzo di fiori e letto una poesia. La sera c’è stata la recita di una commedia seguita da un rinfresco. Nonna Caterina è nata a San Giovanni Suergiu il 4 marzo del 1911. Dopo essersi sposata si è trasferita a Sant’Antioco. Ha avuto due figli, una femmina, deceduta, ed un maschio che adesso vive nella Penisola ma è rientrato in città per si recava in campagna. «Fino a quando ne ho avuto la forza - ricorda con grande lucidità Caterina Piredda - zappavo, scalzavo e davo lo zolfo.» Dopo Giuseppina Biggio ed Elena Mellina, che hanno compiuto 100 anni rispettivamente il 24 e il 26 febbraio scorsi, adesso Sant’Antioco conta quattro centenarie. Le tre nuove arrivate all’ambito Caterina Piredda. Giuseppina Biggio. Elena Mellina. la struttura cittadina, per nonna Caterina è stata festa grande. Amici, conoscenti ed assistenti della casa dell’anziano le hanno fatto compagnia per tutta la giornata, offrendole fiori e regali. Nella sala riunioni è stata celebrata una messa di ringraziamento. Il sindaco, Mario Corongiu, le ha regalato una targa ri- non mancare ai festeggiamenti per i cento anni della mamma. Nonna Caterina è stata sempre una donna attiva e spiritosa. Ricorda che amava scherzare con i ragazzi. Dopo essere diventata vedova, ha curato per anni una piccola vigna che possedeva vicino a Matzaccara. Ogni mattina saliva sull’autobus e traguardo, infatti, hanno raggiunto Ottavia Salidu che compirà 102 anni nel prossimo mese di ottobre e che, con le tre “ragazze del 1911” inserisce Sant’Antioco tra le località sarde con il maggior numero di centenari. Tito Siddi www.tentazionidellapenna.com Il Consiglio provinciale aperto svoltosi al cine-teatro Cavallera di Carloforte. La Camera ha approvato una mozione che impegna il Governo ’è anche il Sulcis Iglesiente Guspinese tra i 57 siti contaminati per la bonifica dei quali la Camera dei deputati ha approvato all’unanimità una mozione presentata da tutti i gruppi, che impegna il Governo «a mantenere e a garantire un approccio alla bonifica ambientale che assicuri il coordinamento tra le direttive delle istituzioni nazionali (Ministero, Ispra, Iss), le regioni e le amministrazioni locali, con lo strumento delle conferenze di servizi e con quello degli accordi di programma». La mozione impegna inoltre il Governo «a rafforzare un ef- La comunità antiochense ha festeggiato tre volte in sette giorni zione semplificando il lavoro umano. Il sindaco Mario Corongiu. Presso il Liceo scientifico Emilio Lussu invece sarà attivo il Liceo Artistico con l’indirizzo di ar- chitettura, design e ambiente. Appena appreso dell’accoglimento di tutte le richieste formulate, il sindaco Mario Corongiu ha manifestato la sua grande soddisfazione. «In particolar modo - ha detto il sindaco Mario Corongiu - l’attivazione di questi indirizzi scolastici è strettamente correlata all’azione amministrativa che stiamo portando avanti nel nostro Comune, soprattutto per quanto riguarda la cultura ed il turismo. Adesso, verranno riaperti i termini della presentazione delle domande di iscrizione alle scuole superiori, per consentire a chi già si è iscritto di poter formulare una scelta diversa, basata proprio sulla maggiore offerta che abbiamo ottenuto dalla Regione Sardegna.» Approvati i progetti definitivi per complessivi 3 milioni di € 4 progetti della Provincia per Iglesias S u proposta dell’assessore ai lavori pubblici, Marco Simeone, la Giunta provinciale ha approvato quattro importanti progetti per la città di Iglesias. Il primo progetto riguarda il restauro conservativo e di riqualificazione dell’edificio e degli spazi esterni dell’ex collegio dei Gesuiti, adi- architettonico. L’importo dei lavori ammonta ad un milione di euro. Gli altri tre progetti riguardano: • l’atto preliminare per il restauro del campanile della chiesa Cattedrale. La Provincia interviene direttamente per realizzare i lavori con un finanziamento di 250mila euro. Anche in questo caso, l’obiettivo è L’assessore Marco Simeone. La Cattedrale di Iglesias. bito a Liceo artistico. Si tratta di un edificio di straordinario valore culturale, la cui origine risale al Medioevo, con una storia densa di importanti avvenimenti. Il restauro, oltre a consegnare spazi di alto pregio per l’attività didattica, restituisce alla città un segno importante del patrimonio tutelare il patrimonio di notevole valore che caratterizza la storia della città; • il progetto per la ristrutturazione e messa in sicurezza del complesso polivalente Ceramica, con un importo complessivo di 500mila euro, che si sommano ai circa 100mila già spesi. Con questo intervento, l’impianto verrà riportato a livelli di assoluta eccellenza. Questo complesso sportivo sarà direttamente gestito dalla Provincia in cooperazione con le società e le associazioni idonee; • il progetto di manutenzione della strada tra la frazione di San Benedetto e Baueddu, per una spesa complessiva di euro 1.239.496. Il presidente Salvatore Cherchi ha sottolineato l’impegno della Provincia di Carbonia Iglesias nell’organizzazione dei servizi al territorio e la concreta attenzione alla tutela dell’importante patrimonio culturale della città di Iglesias. La Provincia del Sulcis Iglesiente Quindicinale di informazione politica, economica e sociale Iscrizione Registro Stampa Tribunale di Cagliari n° 32/95 del 7/11/95 N° di iscrizione al ROC (Registro degli Operatori di Comunicazione): 9294 Direttore Responsabile: Giampaolo Cirronis Loc. Medadeddu, 121 - Carbonia - Tel. e Fax 0781 670155 - Cell. 333 9698533 [email protected] - [email protected] Pubblicità: 328 1457305 - 349 7114191 - 333 9698533 Stampa: Cooperativa Tipografica Editoriale - Loc. Sa Stoia - Z.I. Iglesias - Tel. 0781 21086 IL NUMERO 232 4-13:IL NUMERO 181 4/9 31/03/11 14.48 Pagina 2 Anno XVI • N° 232 • 30 Marzo 2011 13 La Provincia del Sulcis Iglesiente Illustrata in anteprima alla BIT di Milano, la nuova pubblicazione dedicata agli itinerari di turismo slow nel Sulcis Iglesiente 19 nuovi itinerari turistici della Provincia L’obiettivo è far scoprire e vivere ai turisti l’offerta del territorio tra natura, storia, cultura, sapori ed avventura. L a Provincia di Carbonia Iglesias ha studiato un nuovo modo per conoscere, assaporare e vivere con ogni mezzo il Sulcis Iglesiente, un territorio che sa ancora offrire esperienze ed emozioni uniche, grazie ad un patrimonio naturalistico e culturale di grande pregio e valore, fruibile durante tutto il corso dell’anno. La nuova chiave di lettura per scoprire il Sulcis Iglesiente è racchiusa nella nuovissima pubblicazione presentata in anteprima alla fiera del turismo internazionale BIT 2011 di Milano, che presenta 19 itinerari di turismo slow studiati per coinvolgere il visitatore nel ritmo naturale del territorio durante tutti i mesi dell’anno. «Attraverso le pagine della nuova pubblicazione - spiega l’assessore provinciale al Turismo, Marinella Grosso -, il Sulcis Iglesiente si propone al viaggiatore come una meta lontana dai grandi flussi turistici, con innumerevoli itinerari in cui si mescolano sapientemente natura, cultura, storia e vacanza attiva, unite trasversalmente dai sapori, dai profumi e dalle tradizioni del territorio. I percorsi, da vivere con ogni mezzo, sono stati costruiti anche grazie al supporto ed alla consulenza degli operatori locali che svolgono servizi di guida e accompagnamento, i cui contatti sono presenti in alcune pagine “bacheca” dedicate. Studiati per incontrare gli interessi, le passioni e le esigenze di tutti i potenziali visitatori, i percorsi includono esperienze da vivere a piedi, in mountain bike, in auto, in moto e quad e numerose avventure a contatto col mare, dal diving, alla vela, al surf e kitesurf, per concludere, solo per i più temerari, con le spettacolari arrampicate sulle falesie a picco sul mare o sui monti del Marganai.» Ogni itinerario è caratterizzato da un nome evocativo, a volte magico, che richiama atmosfere dal fascino inconsueto. Tra i percorsi più scenografici e suggestivi, il biking immerso nella natura, denominato “Nella valle delle fate, sulle tracce di Re Nur che qui cercò la sua regina”, conduce il viaggiatore sulle tracce del giovane re che andava alla ricerca della sua sposa. Il tragitto, tutto in un giorno e tutto su due ruote, si snoda tra storia, archeologia, speleologia, geologia, miniere e botanica, toccando tappe come l’imponente Marganai, il villaggio nuragico di S’Omu ‘e S’Orcu e la chiesa campestre di San Giovanni, per concludersi oltre il monumentale traforo naturale del- nali, antichi borghi e suggestivi scorci inseriti in un’armoniosa cornice naturalistica e culturale. Da Santadi a Calasetta, passando per Sant’Anna Arresi, Giba e Sant’Antioco, il percorso è necessariamente slow per tutti coloro che cercano rifugio al riparo dai ritmi sfrenati, per sperimentare un ambiente nuovo e rilassato. Un invito, quindi, a scoprire tutti i percorsi dedicati a chi vuole evadere dalle gabbie urbane e tuffarsi nella calma e nella serenità degli spazi infiniti della natura. Con una tiratura iniziale di 10.000 copie tradotte in 5 lingue (italiano, francese, tedesco, inglese e spagnolo), Un vigneto lungo la strada del Carignano del Sulcis, in territorio di Santadi. la Grotta di San Giovanni. Per chi, invece, predilige i sapori intensi ed i profumi di una terra antica e fiera, è sicuramente da citare “Ricco e intenso, itinerario lungo la strada del Carignano del Sulcis”, un viaggio che racconta, prima di tutto, l’amore che l’uomo ha per la sua terra. Un itinerario lungo i fertili vigneti di 17 Comuni della Provincia alla scoperta di sorprendenti cantine, filari coltivati a piede franco a ridosso del mare, accoglienti laboratori artigia- il nuovo prodotto editoriale ha riscosso un grande successo tra il folto pubblico che ha visitato la BIT. «La nostra è una terra vera e autentica, da scoprire lentamente, senza fretta, dimenticando i ritmi frenetici della quotidianità. Sfogliando questa nuova pubblicazione - conclude l’assessore provinciale al turismo, Marinella Grosso -, si capisce perché una vacanza nel Sulcis Iglesiente sia ancora capace di regalare belle e sane emozioni.» Sono iniziati nei giorni scorsi i brindisi per la Strada del Carignano Dal Piemonte i primi turisti del gusto è iniziata la stagione turistica per l’Associazione Strada del Vino Carignano del Sulcis, con un folto gruppo di turisti provenienti dal Piemonte, che hanno acquistato un pacchetto di quattro giorni durante i quali scoprire la nostra terra ed i suoi intensi sapori. è questo il primo importante risultato di un’ operazione di promocommercializzazione organizzata dal Sistema Turistico Locale in collaborazione con la Strada del Carignano nelle città di Torino, Milano e Roma a novembre 2010: in tale occasione, i profumi, i sapori e le melodie del Sulcis Iglesiente sono stati portati all’attenzione della stampa e di un pubblico di buyer e operatori del settore turistico nazionale. L’iniziativa ha reso possibile la attivazione di importanti sinergie commerciali, come quella con il tour operator torinese “In Terre di…” specializzato nel turismo enogastronomico, che ha colto subito l’occasione per proporre il Sulcis alla sua clientela, accattivandone immediatamente l’interesse. «Questo primo successo ci dà la conferma di quanto sia strategico e imprescindibile investire nella promozione delle eccellenze del nostro territorio - afferma l’assessore provinciale al turismo, Marinella Grosso -, al fine di attivare sinergie commerciali utili alla crescita ed alla desta- Marinella Grosso. gionalizzazione dei flussi turistici.» L’itinerario del gruppo dei 60 piemontesi è un percorso slow, da vivere e gustare lentamente, ed ha toccato numerose tappe tra natura, sapori e cultura, includendo anche un tour della costa dell’Isola di Sant’Antioco, una gita sull’Isola di San Pietro, la visita alla Grande Miniera di Serbariu e un tour guidato nella Cantina di Santadi: il tutto reso più appetitoso dai sapori intensi della cucina locale, accompagnata dalle migliori selezioni di Carignano. «Ci auguriamo che questa - sottolinea l’assessore Grosso - sia solo la prima di numerosissime esperienze analoghe, perché il Sulcis ha un’infinita varietà di soluzioni per il turismo slow durante tutto il corso dell’anno ed il nostro impegno si vuole concentrare sul rendere l’offerta sempre più concreta, moderna e in linea con le esigenze e le aspettative dei nostri turisti.» Nata appena un anno fa, grazie al supporto della Provincia e del STL Sulcis Iglesiente, l’Associazione Strada del Vino Carignano del Sulcis riunisce i più importanti operatori della filiera turistica ed enogastronomica locale, per la creazione e la promozione di itinerari turistici alla scoperta delle eccellenze del Sulcis, luogo di produzione di questa pregiata uva. Grandissimo risultato per l’atleta della società “Extreme Corpus” Athos Raccomandato campione italiano di full contact A thos Raccomandato è il nuovo campione italiano di full contact, categoria fino ai 57 kg. L’atleta di Carbonia, 31 anni, tesserato per la società “Extreme Corpus”, ha conquistato il titolo tricolore nel corso dei campionati SIKBMS svoltisi il 26 e 27 marzo a Napoli. Athos Raccomandato si è presentato nel capoluogo campano da campione interregionale del Sud Italia ed ha sfidato il campione interregionale del Nord Italia, il torinese Maurizio Angeramo, portacolori della società Gym Fizz. Athos Raccomandato. Il titolo tricolore rappresenta il coronamento di una lunga carriera, iniziata con i primi passi nel karate, a poco più di dieci anni. Prima del passaggio al kick boxing, specialità full contact, ancora giovane Athos Raccomandato per sei anni si è dedicato al calcio (la prima passione di tantissimi giovanissimi). «è stata solo una parentesi - spiega il neo campione italiano - ho capito presto che la mia vera vocazione era la palestra e non mi sono mai pentito della scelta fatta. Ho fatto tanti sacrifici ma un risultato come questo mi ripaga ampiamente di tutto.» Ricordo del giovane di Carbonia caduto in combattimento La storia di Ezio Sartini, sedicenne partigiano N elle mie numerose, appassionate ricerche sulla storia locale della città di Carbonia, mi sono imbattuto in un fatto a me sconosciuto, come credo alla maggior parte dei nostri concittadini, riguardante un giovanissimo partigiano, Ezio Sartini, caduto in combattimento a soli 16 anni. Ezio Sartini, che abitò a Carbonia dove fu residente, è da ritenersi forse l’unico nostro concittadino che da partigiano morì in combattimento. Se non fossi stato così fortunato in questa mia casuale ricerca, probabilmente le vicende del giovane Sartini sarebbero rimaste ancora sconosciute ai più, relegate all’affettuoso e commovente ricordo dei suoi familiari in intime e private commemorazioni. Ritegno, invece, che il giovane Ezio, per i fatti che sto per narrare, meriti una commemorazione più vasta di quella privata data dai suoi cari; credo che gli spetti proprio una doverosa riconoscenza e gratitudine pubblica dovuta a questo martire della libertà dalle generazioni successive alla sua, soprattutto da noi carboniesi che dobbiamo avere l’onore e l’orgoglio di averlo avuto come nostro concittadino. Per la preziosa collaborazione e la gentile disponibilità devo fare un ringraziamento particolare alla signora Silvia Sartini, nipote di Ezio, moglie dell’amico Piero Cabboi, già consigliere comunale di Carbonia. In questa mia ricerca ebbi la possibilità, qualche mese fa, di consultare l’Elenco dei Caduti delle formazioni partigiane dell’8ª Brigata Garibaldi - 29ª Brigata G.A.P. (Gruppi di Azione Patriottica) “Gastone Sozzi” - Brigata S.A.P. (Squadre di Azione Patriottica) - Battaglione Corbari, archiviato presso l’Istituto per la Storia della Resistenza e dell’Età Contemporanea della Provincia di Forlì-Cesena. Scrissi così al presidente dell’Istituto, Ines Briganti, la quale, tramite l’archivista Vladimiro Flamigni, mi fece recapitare i documenti relativi alle vicende partigiane di Ezio Sartini che saranno donati all’Archivio Storico Comunale di Carbonia. Tra questi documenti vi è un attestato con il quale si riconosce a Ezio Sartini la qualifica di partigiano combattente; un atto notorio, con i certificati necessari allegati, fatto dagli eredi di Sartini nel giugno 1948 (secondo le leggi vigenti di allora) in presenza del sindaco di Carbonia, Renato Mistroni, assistito dal segretario comunale, dott. Paolo Ghiani, per ottenere una pensione a favore degli ex combattenti; l’atto costitutivo e la zona d’impiego dell’8ª Brigata Garibaldi, II Battaglione e III Distaccamento “Oberdan” Capanna Carlo, alla quale organizzazione appartenne il partigiano Ezio; una relazione sul rastrellamento d’agosto nelle zone di operazione militare dove cadde il giovane Ezio. Da questo elenco risulta che: Ezio Sartini, nato a Novafeltria (allora Provincia di Pesaro-Urbino oggi di Rimini) il 30 agosto 1927, residente a Carbonia (CI), primo di quattro figli, celibe. Mentre in realtà dall’Ufficio Anagrafico di Carbonia risulta che Ezio Sartini, nato a Sant’Agata Feltria (allora Provincia di Pesaro-Urbino oggi di Rimini) il 30 settembre 1927, figlio di Silvio e Rinaldi Elvira, emigrato il 29.07.1943 a Sant’Agata Feltria; che il padre Sartini Silvio è nato a Santa Agata Feltria il 13.07.1904 e deceduto a Carbonia il 21.10.1973; che si sposò in seconde nozze con una cugina della madre Elvira, Maria Rinaldi, matrigna di Ezio, nata a Sant’Agata Feltria il 13.05.1893, e residente a Carbonia fino al dicembre 1962. Dalla Romagna i Sartini giunsero a Carbonia (abitarono in via Tempio, via Campidano e via Logudoro) per raggiungere condizioni economiche migliori, avendo avuto già esperienze lavorative vicino al loro paese, nelle miniere di zolfo di Perticara (comune di Novafeltria). A Carbonia, infatti, i lavoratori minerari ricevevano in quegli anni gli stipendi migliori di quelli ricevuti in altre miniere; ottenevano buoni spesa ad ottime condizioni almeno fino all’inizio della II guerra mondiale; avevano, com’è noto, l’assegnazione di una casa popolare, dotata di servizi (come acqua corrente, luce elettrica e riscaldamento a carbone anche per uso cucina), ritenuti allora ancora un lusso anche rispetto ad alcune zone del Nord Italia. Nel parlare dell’attività partigiana di Sartini, occorre prima precisare che Ezio Sartini. questa fu svolta in campi d’azione militare nevralgici e decisivi proprio all’interno della cosiddetta Linea Gotica. La Linea Gotica era una linea difensiva, istituita dal feldmaresciallo tedesco Albert Kesselring, costruita dai militari tedeschi nel 1944 per impedire o, almeno, rallentare l’avanzata dell’esercito alleato comandato dal generale Harold Alexander verso la Pianura Padana, perché se fosse stata superata, le Alpi e poi la Germania sarebbero state facilmente raggiunte. Conosciuta anche come Linea Verde (successivamente così denominata per volere dello stesso Adolf Hitler, che sospettò le possibili ripercussioni propagandistiche se il nemico avesse sfondato una linea dal nome così altisonante), tagliava in due la penisola italiana dalla Provincia di Apuania (oggi Massa-Carrara) fino alla costa adriatica tra Pesaro e Rimini, si estendeva per una lunghezza di 320 km e per una profondità che, in alcuni punti, raggiungeva i 30 km. La Linea Gotica o Verde era suddivisa in prima e seconda linea, posta mediamente circa una ventina di chilometri a nord della prima, ed era dotata di difese di vario genere, tra le quali campi minati, reticolati, fossati anticarro, trincee, ricoveri, bunker per l’artiglieria e per le mitragliatrici. La Linea Gotica fu attaccata dagli Alleati nel settembre del 1944, e benché questi riuscissero a sfondare le prime linee in numerosi punti, non furono tuttavia in grado di portare l’attacco fino in fondo. Le pesanti perdite subite, le difficoltà nell’ottenere i rinforzi e gli approvvigionamenti necessari per continuare l’attacco e l’arrivo della cattiva stagione costrinsero gli Alleati a fermarsi per tutto l’inverno. Quando con la ripresa dell’offensiva angloamericana la Linea Gotica finalmente crollò, questa aveva già egregiamente adempiuto al compito attribuitogli, ritardare per il maggior tempo possibile l’avanzata alleata. Le forze alleate anglo-americane erano quindi calcolabili in 19 divisioni di fanteria, cinque divisioni corazzate, più tre divisioni in attesa di rincalzo e 2.900 aerei (per circa 300.000 militari). Le forze partigiane del Corpo Italiano di Liberazione era costituito da quasi 45.000 combattenti che parteciparono ai combattimenti sulla Gotica, ma si stima che dall’estate del 1944 vi furono circa 70.000 o 80.000 partigiani attivi nei movimenti di resistenza sulle montagne della Toscana e dell’Emilia Romagna, organizzati in diverse formazioni (la 29ª Brigata GAP “Gastone Sozzi”, l’8ª Brigata Garibaldi “Romagna”, la 28ª Brigata Garibaldi “Mario Gordini”, la 36ª Brigata Garibaldi “Alessandro Bianconcini”, la 62ª Brigata Garibaldi “Camicie RossePampurio”, la Brigata Partigiana “Stella Rossa”). Le forze nazi-fasciste erano calcolabili in circa 19 divisioni, una armata mista italo-tedesca comandata dal Generale Rodolfo Graziani, dai reparti dell’esercito della RSI (Repubblica Sociale Italiana: la 3ª Divisione fanteria di marina San Marco, la 4ª Divisione Alpina Monterosa, la 1ª Divisione Bersaglieri Italia, la Legione “M” Guardie del Duce, il Battaglione Mameli, l’8° Reggimento Bersaglieri Manara, il Battaglione Lupo e la X Divisione MAS) e 180 aerei (quasi 320.000 militari). è stato calcolato che la Germania perse sulla Linea Gotica circa 75.000 uomini tra morti, feriti e dispersi, gli Alleati circa 65.000. Inoltre, due sanguinose stragi furono compiute dai tedeschi in quel periodo: la Strage di Marzabotto (Provincia di Bologna) con circa 700 morti (tra cui intere famiglie e molti bambini), e l’Eccidio di Sant’Anna di Stazzema (Provincia di Lucca) con 560 innocenti massacrati, in gran parte bambini, donne e anziani. Così, in quei luoghi civili innocenti pagarono con la vita la furia delle SS impegnate nella lotta contro i partigiani lungo tutto il fronte della Linea Gotica. Ezio Sartini è stato, quindi, riconosciuto come partigiano combattente della 8ª Brigata Garibaldi, con ciclo operativo dal 2 maggio al 19 agosto 1944 essendo stato utilizzato per la sua giovane età come staffetta partigiana. Sartini cadde in combattimento a Monte Mercurio, nel comune di Sàrsina nella Provincia di Forlì-Cesena, il 20 agosto 1944 nel corso del rastrellamento d’agosto. Questo venne condotto contro 120 partigiani dell’8ª Brigata Garibaldi, II Battaglione e III Distaccamento “Oberdan” Capanna Carlo, da circa 10.000 armati: i nazisti dei reparti germanici della “305° Infanterie Division della Schwere Flak Abteilung 182”, dalle SS tedesche e dai fascisti militi della “Guardia del Duce” di Méldola, comune romagnolo vicino a Predappio. Ezio Sartini cadde così ucciso con un altro giovane partigiano come lui, in un’imboscata tesa in un campo di grano sul Monte Mercurio, i corpi dei due giovani feriti a morte furono appesi ad un palo, come monito, nella pubblica piazza di Sant’Agata Feltria. Ezio Sartini fu così ucciso, in un rastrellamento condotto dai nazisti tedeschi e da fascisti italiani, a soli 16 anni alcuni giorni dopo ne avrebbe compiuto 17 anni. Credo che sia indispensabile una pubblica commemorazione di questo giovanissimo partigiano, spero nella sensibilità dei rappresentanti istituzionali di Carbonia per il prossimo 25 Aprile - Festa della Liberazione; ma ritengo anche che una via o una piazza cittadina debba essere intitolata al giovane Sartini, così come una lapide in onore di Ezio Sartini debba essere posta in una piazza centrale della nostra città o sul cippo di granito del monumento ai Caduti di tutte le guerre. Mauro Pistis L’Amministrazione comunale di Carbonia ha pubblicato un bando Fino al 29/4 le domande per il peep Santa Caterina L ’Amministrazione comunale di Carbonia ha pubblicato il bando per l’assegnazione in diritto di proprietà di lotti edificabili del peep “Santa Caterina”: bando riservato alla tipologia di operatori “singoli cittadini”. Le domande dovranno essere re- datte su apposito modulo dell’Ufficio Patrimonio del Comune e contenere l’indicazione dei requisiti posseduti nonché delle condizioni che danno diritto al punteggio del soggetto richiedente. La domanda dovrà essere indirizzata, entro le ore 13.00 del 29 apri- le 2011, a: Comune di Carbonia - Ufficio Patrimonio, Piazza Roma n.1 - 09013 Carbonia e consegnata, all’Ufficio Protocollo Generale del Comune di Carbonia (palazzo comunale, front office) o inviata tramite raccomandata A/R (in questo caso farà fede il timbro postale). IL NUMERO 232 3-14:IL NUMERO 181 3/10 31/03/11 14.36 Pagina 1 14 La Provincia del Sulcis Iglesiente Anno XVI • N° 232 • 30 Marzo 2011 Il regista Ulderico Pesce e gli attori protagonisti, raccontano la nascita e la messa in scena dello spettacolo al Centrale di Carbonia Sofocle e Pasolini in un Edipo Re senza eguali Il pubblico sulcitano ha riso e riflettuto, decretando il grande successo dell’ultimo lavoro del Centro Mediterraneo delle Arti. S e dovessi descrivere l’Edipo Re di Ulderico Pesce portato in scena al Teatro Centrale (Circuito Cedac Sardegna), il primo aggettivo sarebbe affascinante. Sin dai primi momenti è emerso il lavoro di ricerca antropologica e della cultura materiale, la fedeltà al testo e, contemporaneamente, una reinterpretazione che non ha eguali. Pesce, coadiuvato dal regista A. Vasil’ev, ha attinto da Sofocle fino ad arrivare a Pasolini, cercando di prendere il meglio e regalarlo ad un pubblico partecipe, che ha riso, riflettuto ed è divenuto protagonista inconsapevole. Il dialetto lucano si è mescolato alla lingua italiana, alle note e alle sonorità dei canti Grecanici ed Arberesh e, in una scenografia essenziale, gli interpreti si sono mossi tra enormi campanacci, ferro ed una bara. Lascio la parola ai protagonisti - il regista ed interprete Ulderico Pesce e gli attori Maria Letizia Gorga e Maximilian Nisi, incontrati durante la tournée sarda (25-27 febbraio), affinché ci raccontino questo spettacolo. Anatolij Vasil’ev ha collaborato alla messa in scena di questo spettacolo. Ulderico Pesce, quanto è stato influenzato dalle innovative idee estetiche del grande regista russo, riconosciuto come suo maestro? «Mentre studiavo al fianco di un grande maestro come Vasil’ev ho cercato di apprendere quanto più possibile; poi però sono cresciuto ed il percorso si è fatto accidentale, inoltre dal 1990, anno del nostro incontro, ad oggi le cose sono molto cambiate! Lavorare tre anni e mezzo con Vasil’ev è stata, innegabilmente, l’esperienza più importante della mia vita professionale; al mio ritorno in Italia ho cercato di applicare il suo sistema lavorativo ma, nel cercare di applicarlo, probabilmente - proprio perché non mi riusciva - ho creato un sistema tutto mio, che, pian piano, ha preso il sopravvento.» Inizialmente il suo è stato teatro di narrazione, mentre negli ultimi spettacoli la funzione del narratore è minore e rimane invariato il forte impegno civile. «Proprio all’interno del teatro di narrazione mi si riconosce un ruolo, diciamo che è fra le cose che mi riesce meglio ma, stavo diventando un po’ schiavo del fatto che sul palcoscenico fosse sufficiente la presenza di uno che raccontava, che non servissero elementi di scena, oltre ad una sedia. In seguito al percorso teatrale compiuto in questi anni, invece, mi è venuta voglia di distendere il testo, di ‘spalmarlo’ e la funzione del narratore è divenuta minore, mentre viene scatenata una vera e propria azione scenica. Cerco di fare un percorso di un’ora e mezzo due ore, dove lo spettatore possa vivere la scena nel modo più autentico possibile. Tutti gli spettacoli che ho messo in scena da sei, sette anni a questa parte - nei quali forte emerge l’impegno civile - sono ispirati a questo metodo: cercare di essere organici, raccontare una storia alla gente, cercando di coinvolgerla il più possibile.» Per questo spettacolo vi siete riuniti a Vasil’ev; cosa vi ha spinto a farlo? «Avevamo già concepito lo spettacolo, anche se in forma di studio e gli elementi erano esattamente quelli che oggi lo caratterizzano, ma Vasil’ev possiede la grandissima capacità di intuire quello che una persona vorrebbe fare e non è riuscita ancora a fare: mi ha aiutato molto a tirare fuori quello che pensavo ma che non ero riuscito a mettere in pratica, ad organizzare nello spazio. Molto del lavoro che io firmo come regista è dovuto a questo grande maestro. Mi ha incoraggiato a mettere in scena il teatro tradizionale greco, con queste caratteristiche sceniche: da subito è stato colpito colpito dal mio racconto, dal recupero della transumanza, dal fatto che la bara di Laio restasse sempre in scena (e lui ha un’ossessione della morte). Inoltre ha colto la spiritualità del delle terre demaniali, in cui molti braccianti trovarono la morte.» A Maria Letizia Gorga ed Ulderico Pesce si è unita la preziosa presenza di Maximilian Nisi, qui nel ruolo di Edipo, attore di formazione strehleriana e ronconiana diretto, tra gli altri, da registi internazionali quali Terzopoulos, Savary, Brandauer. «Sì, a me ed Ulderico si è poi unito Maximilian. Io e lui collaboravamo dal 2001; dopo aver portato in scena spettacoli più canonici e condiviso alcuni progetti, ho pensato che esperienze diverse potessero confluire in una sinergia ed in una volontà comune. Maximilian proviene da un’esperienza altrettanto importante e l’energia umana è la stessa che possediamo io ed Ulderico, da subito, siamo stati felici di collaborare.» Maximilian Nisi, entriamo nel vivo Ulderico Pesce raccoglie l’applauso del pubblico. testo che veniva ingigantita dai canti, che il coro non ci fosse e fossimo solamente tre attori. Ecco perché ha deciso di collaborare.» L’incontro fra Ulderico Pesce e Maria Letizia Gorga è avvenuto venti anni fa, durante la realizzazione del “Ciascuno a suo modo” di Pirandello, un progetto svoltosi fra Mosca e Roma dal 1990 al ’93, sempre sotto la guida di Vasil’ev. Ed oggi lavorate ancora insieme… «Io e Letizia non ci siamo mai persi di vista! Dopo il ’93, quando siamo tornati in Italia, (per due o tre anni io mi sono sentito un disadattato nel teatro italiano) ho lavorato ancora con Marcucci e qualche altro, ma poi ho trovato un testo “I contadini del Sud” scritto da Rocco Scotellaro (figlio di un ciabattino, giovane scrittore e sindaco socialista di un paesino in provincia di Matera) ed Amanda Rosselli, due grandi poeti italiani. Avevo dalla mia parte un grosso privilegio in quanto Amanda Rosselli (figlia di Carlo Rosselli, trucidato dai sicari di Mussolini con il fratello Nello nel 1937) era stata mia amica, ragion per cui, conoscevo i segreti della sua opera ed ho avuto facilità a raccontarne la vita, perché me l’aveva raccontata lei stessa. Mi sono chiesto: “Con chi lo faccio questo spettacolo?” La prima persona che mi è venuta in mente è stata Maria Letizia Gorga, dopo aver condiviso un vissuto così forte assieme, ho chiamato lei, per raccontare una storia d’amore indissolubilmente legata alla vita dei contadini del sud ed alle prime occupazioni Foto Ignazio Vacca dello spettacolo: come si è rapportato al ruolo di Edipo? «Edipo incarna la parabola dell’uomo; è stato molto interessante calare l’Edipo Re in un mondo basico, senza discostarlo dalla tragedia classica. Mai visto un lavoro di Terzopoulos, regista greco? Il tema della provenienza, da lui affrontato in diverse circostanze, l’ho ritrovato sia nella direzione di Ulderico, sia nelle volontà di Vasil’ev, un grande uomo di teatro e di cultura che per noi è stato come uno ‘chef’: ha saputo mescolare bene gli ingredienti ed è riuscito a mettere insieme delle cose.» Questa messa in scena, discostandosi da Sofocle, inizia dal funerale del re Laio: è lo sconvolgimento, provocato - inconsapevolmente - da Edipo, a dar vita alla tragedia? «La figura di Laio - risponde Maria Letizia Gorga - è stata molto importante sin dalla stesura del testo: si parte da Laio come uomo giusto, che vive in rapporto con una civiltà arcaica. Con Edipo invece arriva l’uomo nuovo, che pecca di ‘ubris’, sfidando l’ordine naturale, seppur involontariamente. Abbiamo fatto sì che questo passaggio avvenisse scenicamente e la bara di Laio ne è testimone.» «Con Edipo - aggiunge Ulderico Pesce - si interrompe una modalità del procedere. Per renderlo in un’immagine: finché era in vita Laio le persone mangiavano grano reale, grano turco, con Edipo si inizia ad utilizzare l’OGM, quello che ha maggiore resa, ragion per cui, se io pianto questo seme, la resa è 16 quintali all’anno, se pianto quest’altro seme ho 70 quintali all’anno. Il secondo è frutto di laboratorio, pieno di disinfettanti che combattono insetti e tutto il resto, è contraffatto, uccide… e così vedo Edipo. Questo rispetto è infranto, anche se Edipo non ha colpe e nonostante avesse abbandonato la casa di quello che credeva suo padre, per sfuggire alla possibilità di poterlo uccidere e fecondare sua madre.» Interessante questa metafora del grano, in una messa in scena che racconta la vita pastorale ed è ricco di descrizioni paesaggistiche. «Quando ho letto questo testo ho pensato ad un bambino cresciuto con le capre, le pecore e le vacche anche se ha vissuto pochi mesi sul Citerone (ho immaginato che il pastore non l’abbia subito affidato a Polibo e a Merope, avrà provato più volte ad ammazzarlo, senza riuscirci, prima di portarlo a Corinto). Nel frattempo questo bambino è cresciuto, i primi odori che ha sentito sono stati quelli: il latte ed il grano sono elementi fondamentali della mia personale visione dell’essere umano e ce li stanno distruggendo entrambi. L’educazione alimentare non esiste più, i bambini mangiano male, e molti dei miei lavori sono finalizzati a questa denuncia; è necessario il recupero di un’autenticità maggiore, da tutti i punti di vista, l’uomo in rapporto a se stesso, in rapporto agli altri uomini, in rapporto ai beni che consuma ed ai cibi che mangia. Per me, questo testo, come sarà Medea, rappresenta un equilibrio tra uomo società, natura e paesaggi; anche l’Edipo di Sofocle è ricco di descrizioni paesaggistiche ed io le ho rispettate tutte, anzi, le ho addirittura sviluppate ed ingigantite.» La bara del re Laio rimane sempre in scena e diventa il letto dove Giocasta si accoppia con Edipo, senza sapere che è proprio lei che lo ha generato, la stessa bara rappresenta il luogo dove il pastore rivela ad Edipo la sua vera identità e, quindi, il suo passato. La bara è il simbolo di un passato e di un’identità del quale l’uomo moderno non può fare a meno? «La bara - dice Maria Letizia Gorga - è il luogo deputato dell’azione, dove tutto avviene e si consuma, il ricordo, la memoria ed il nuovo che deve compiersi fino ad arrivare alla morte e all’impiccagione.» «Io farei tutto sulla bara - sottolinea Ulderico Pesce -, metterei sempre una bara in scena, perché noi stiamo perdendo tutta la direzionalità come esseri umani, la bara è tutto: è il recupero della morte, un momento fondamentale per ricostruirci, ma non a chiacchiere, proprio sul serio. Ognuno di noi pensa qualcosa riguardo alle cose che ci circondano. Io penso che, nel mondo attuale, abbiamo del tutto perso il rapporto con chi è morto prima di noi.» Veniamo a Pasolini, trovo forte la sua influenza nella caratterizzazione di Giocasta, finalmente divenuta personaggio centrale. «Come in Pasolini - spiega Maria Letizia Gorga - la figura di Giocasta è molto ben sviluppata, cosa che non avveniva in Sofocle, dove vi è una descrizione minima di questa donna qua- si priva di qualsiasi atteggiamento materno. Sofocle, a riguardo, le fa pronunciare solo la frase “... Figlio che tu non sappia mai chi sei..”, mentre Pasolini sviluppa questo senso materno in maniera accentuata. La nascita del bimbo è uno dei pezzi più commoventi ed è toccante la frase: “Dove è ora quel bambino?”... è qua, lo sento ancora”. Giocasta rappresenta un femminile che, in qualche modo si adegua, prima rimettendosi alle volontà di Laio, e poi a quella del nuovo marito, pagando di persona il costo finale.» «La nostra Giocasta - aggiunge Ulderico Pesce - è il personaggio che manifesta la gamma maggiore di emozioni e possibilità espressiva ed ‘acchiappa’ da Pasolini tutto il senso della maternità. Vasil’ev ha poi inventato qualche cosa che è molto analoga al massacravano le persone di rito greco bizantino che non intendevano convertirsi alla religione musulmana. Partirono e se ne vennero sulle montagne, difficili da raggiungere, fondando setto o otto paesi dove ancora oggi vestono in quel modo e parlano in quel modo, (parlano una lingua che è del 1300). Quando ho pensato a Giocasta nella mia testa c’era Letizia che possiede una vocalità unica, assolutamente non comune; le battute di Giocasta non mi bastavano, mi serviva un repertorio da consegnarle e così ho raccolto questo materiale, anzi, lo abbiamo raccolto assieme, perché il tutto si sceglie sempre in maniera molto concertata e non verticistica. Ci siamo chiusi in un monastero per un mese (proprio alla russa) ed abbiamo adattato questi testi.» «Inoltre - aggiunge Maria Letizia Ulderico Pesce e Maximilian Nisi in scena durante lo spettacolo. Foto Ignazio Vacca film di Pasolini: il passaggio del bambino fra le donne, momento in cui Giocasta ha l’incubo di rifiutare o accettare il figlio. Abbiamo sviluppato questo momento cruciale e vediamo volare questo bambino, allontanato con dolore, senza scelta, privato dell’affetto materno. Ne scaturisce un forte impatto emotivo per la sala, ma anche per gli attori sul palco; allo stesso tempo l’impiccagione è la negazione della madre e va ad irrobustire ancora di più il senso materno.» Lo spettacolo è corredato da canzoni e musiche recuperate dalla tradizione arbereshe, grecanica e del mondo pastorale lucano, interpretate e rivalorizzate dall’intensa voce di Maria Letizia Gorga e da due ottimi musicisti in scena. «Nella mia terra (la Basilicata) e nella vicina Puglia, durante la seconda colonizzazione greca, vennero fondate delle comunità dette grecaniche, tutt’ora in vita, che hanno mantenuto usi e costumi e che ancora parlano come lingua corrente il greco antico, con pochissime varianti. Ho cercato materiale grecanico, per dare il senso di qualcosa di estremamente originale: se noi abbiamo ancora i greci in Italia ed esiste un humus culturale molto forte e radicato, perché non usarlo? Perché non contaminare il V secolo avanti Cristo con la vita che ancora oggi si fa presso queste comunità? La stessa cosa è avvenuta con i canti Arberesh; queste popolazioni a partire dal 1300 partirono dall’Albania e dalla fascia sub balcanica, per paura dei Turchi che Gorga - abbiamo con noi, in scena, dei musicisti straordinari (Stefano De Meo e Pasquale Laino) che hanno saputo, sapientemente, dar vita al materiale proposto attraverso l’uso di strumenti antichi (la zampogna, strumento meraviglioso) uniti a strumenti moderni quali tastiera, pianoforte e fiati. La ricostruzione originale della partitura è scaturita da questo percorso. I musicisti sono in scena con noi, sono protagonisti, al pari di noi attori; siamo in cinque ed interagiamo, come in Sofocle avveniva tra attori e coro.» Ringraziandovi tutti per la grande disponibilità, porgo al regista un’ultima domanda: progetti per il futuro? «Il mio prossimo impegno - conclude Ulderico Pesce - sarà uno spettacolo di impegno civile, parlerò del petrolio, credo partendo proprio dalla Sardegna e raccontando il caso della Saras di Sarroch. Inoltre colgo l’occasione per domandare a quei pastori sardi che hanno portato dignità, esperienza e sapere davanti alla borsa di Milano (la penultima settimana di febbraio) durante la manifestazione per la tutela dei propri diritti, di farmi giungere i video registrati per l’occasione. Credo ci sia una forte attinenza fra quelle immagini crude ed attuali, (di uomini e donne, che lottano per poter lavorare e vivere) con il lavoro di recupero della cultura della transumanza che opero in quest’Edipo Re e vorrei che i loro visi e la loro rabbia facessero da sfondo a questo spettacolo.» Cinzia Crobu Si è conclusa la stagione invernale della danza al teatro Centrale di Carbonia, la prosa “chiuderà” il prossimo 17 aprile Grande affluenza e successo per la stagione della danza al Teatro Centrale S i è conclusa la stagione invernale della danza al Teatro Centrale di Carbonia con ottimi risultati in termini qualitativi, quantitativi e di affluenza. Il cartellone 2010/2011, allestito dal Circuito Regionale Danza Sardegna in collaborazione con l’Associazione Enti locali per lo spettacolo, ha proposto cinque appuntamenti. Le danze si erano aperte il 30 ottobre con “Carmen”, del regista e coreografo Luciano Cannito, su musiche di Georges Bizet e Marco Schiavoni. La Dce Danza Italia, ha proposto una versione attualizzata dell’opera che ha visto protagonista Rossella Brescia, capace prima ballerina, prestata da qualche anno al Cabaret e volto noto del piccolo schermo. è stata poi la volta del seduttore Gia- como Casanova, la cui vita è stata portata in scena da Eugenio Scigliano, su musiche di Vivaldi, Carl Philipp, Bach, Abel, Schenk, Hume e Saint Colombe. La compagnia Aterballetto, attraverso le coreografie, ha fatto emergere la solitudine del personaggio, nonostante le numerose e morbose frequentazioni femminili. Non è mancato un classico tra i classici: dopo il successo dello ‘‘Schiaccianoci’’ proposto la scorsa stagione, il 9 gennaio è andato in scena “La Bella Addormentata”, musiche di Ciajkovskij e danzato dai ballerini del Russian Classical Ballet of Moscow; Natalia Vyskubenko, etoile del Teatro Bolshoj, ha vestito i panni della Principessa Aurora. Il 18 febbraio lo sport e la danza si sono incontrati in un connubio esplosivo in “Rhyth. Mix” di Barbara Cardinetti. Lo spettacolo Rossella Brescia in Carmen. prodotto da AGR Associati, ha visto esibirsi numerose atlete della ginnastica ritmica, in un vortice di eleganza, ritmo e sincronismo. Il 7 marzo, infine, i Ballets Jazz de Montréal hanno presentato “Les Chambres des Jacques” e “Jack in The Box”; partendo dall'esplorazione dell’essere umano che sta nel danzatore e rivolgendosi alla sua vita personale ed ai suoi drammi interiori, sono stati sfidati i limiti dei corpi. L’opera, proposta da oltre un anno nei più prestigiosi teatri mondiali, ha mirato a scandagliare le convenzioni sociali ed il potere del gruppo come insieme collettivo, dal quale emerge, necessariamente, la centralità del singolo individuo e la sua rivolta. Acclamata dal pubblico e dalla critica, questa creazione di Aszure Barton è stata copro- dotta da Banff Centre, del Centre national des Arts e dal Festival Danse Canada. L’appuntamento con la danza è fissato per il prossimo anno, mentre proseguirà fino alla seconda metà aprile la stagione della prosa, sempre al Teatro Centrale. L’11 ed il 12 aprile andrà in scena “Come fu che in Italia scoppiò la rivoluzione ma nessuno se ne accorse” di Davide Carnevali, spettacolo vincitore del Premio Scintille 2010, regia di Eleonora Pippo, produzione Il Mulino di Amleto. Chiuderà la stagione il 16 aprile - in replica il 17 aprile - la Compagnia Krypton con “Uno, nessuno e centomila” di Luigi Pirandello, adattato al teatro da Giuseppe Manfridi, protagonista Fulvio Cauteruccio, diretto da Giancarlo Cauteruccio. C.C. IL NUMERO 232 2-15:IL NUMERO 181 2/11 30/03/11 16.20 Pagina 2 15 La Provincia del Sulcis Iglesiente Anno XVI • N° 232 • 30 Marzo 2011 CANALE 40 IN ONDA IL FUTURO Tel. 0781 672155 [email protected] La squadra di Graziano Mannu, sconfitta sul campo della capolista Progetto Sant’Elia, non ha ancora raggiunto la tranquillità Carbonia, ora non si può più sbagliare Per non soffrire fino all’ultima giornata (in casa con il quasi retrocesso Ghilarza), occorre battere l’Olbia di Marco Sapochetti. C ’è ancora da soffrire! Con la pesante serie negativa delle ultime sette giornate, nelle quali ha messo insieme tre pareggi e quattro sconfitte, il Carbonia ha visto svanire quasi interamente il largo margine di vantaggio accumulato sulla “zona calda” grazie ai risultati delle precedenti otto giornate (sei vittorie, un pareggio ed una sconfitta) ed ora, a tre giornate dalla conclusione del campionato, non può più sbagliare. La classifica potrebbe apparire an- Cifre alla mano, le squadre coinvolte sono otto: Nuorese 41 punti, Carbonia 39, Taloro Gavoi 38, Olbia e Castelsardo 37, Tortolì 36, Samassi 34, San Teodoro 33. Il primo riferimento del Carbonia è la quota 36, occupata dal Tortolì ed il calendario appare favorevole alla squadra di Graziano Mannu che deve giocare due partite in casa, con Olbia e Ghilarza, ed una in trasferta, a Valledoria. Considerati gli scontri diretti e gli impegni con le squadre ancora in corsa per l’accesso ai play-off promozione, salvezza Castelsardo-Samassi e San Teodoro-Torres). Graziano Mannu è atteso dalla vigilia più difficile della stagione, per ricaricare un gruppo che non sa più vincere dal 6 febbraio (1 a 0 a Castelsardo con goal di Michele Foglia). «Nelle ultime settimane - spiega Graziano Mannu - abbiamo ottenuto risultati sicuramente inferiori alle attese e forse a quanto avremmo meritato, ma sono certo che la squadra saprà reagire già nel derby casalingo con l’Olbia. Domenica scorsa, sul Nicola Marongiu. Marco Cinus. Gian Marco Giandon. cora rassicurante ma la condizione decisamente poco confortante della squadra ed il precedente della passata stagione, lascia tutt’altro che tranquilli. La formula del campionato prevede tre retrocessioni dirette (il Sant’Elena è già matematicamente fuori gioco, il Ghilarza quasi con sette punti di ritardo sulla quart’ultima posizione a tre giornate dalla fine) ed una quarta che scaturirà dallo spareggio del play-out tra la quart’ultima e la quint’ultima della classifica finale, da disputare in gara unica sul campo della prima. dovrebbero essere sufficienti altri tre punti che potrebbero arrivare all’ultima giornata con il Ghilarza che a quel punto con ogni probabilità sarà già retrocesso, ma sarebbe assai pericoloso fidarsi e per questa ragione diventa fondamentale il prossimo derby con l’Olbia dell’ex portiere biancoblù Marco Sapochetti. Un successo porterebbe i biancoblù a +5 sui galluresi e, presumibilmente, il vantaggio crescerebbe anche sul Tortolì, impegnato a Muravera sul campo di una squadra in piena corsa per i play-off (il calendario propone inoltre lo scontro campo della capolista, la squadra mi è piaciuta e nel primo tempo avrebbe potuto anche portarsi in vantaggio; se riusciremo a ripeterci a quei livelli, faremo sicuramente bene.» L’Olbia arriverà a Carbonia lanciatissima, con alle spalle una lunga serie positiva che le ha consentito di collezionare ben 19 punti nelle ultime undici giornate, frutto di quattro vittorie e sette pareggi. Marco Sapochetti è riuscito a dare un’identità ad una squadra che nel girone d’andata aveva faticato a lungo in fondo alla classifica. La rinnovata piscina di Portoscuso ha ospitato i giochi regionali Special Olympics rende felici tanti giovani G rande festa, nella bellissima piscina comunale di Portoscuso, in occasione della quarta edizione dei giochi regionali di nuoto organizzati dal team Sardegna Special Olympics e dal comune di Portoscuso con il contributo dell’Alcoa di Portovesme che da anni sostiene le iniziative sociali del team Special Olympics Olimpia Onlus di Carbonia. Ottanta atleti speciali sabato 26 e domenica 27 marzo hanno animato la rinnovata struttura con il loro entusiasmo, seguiti con grande amore dai genitori, cimentandosi nelle gare organizzate sulle varie distanze, con un’attenta distribuzione secondo il livello di preparazione e potenzialità, al fine di evitare una eccessiva disparità di rendimento. Nove i team regionali partecipanti: Ape Laboriosa Cagliari, Mille Sport Cagliari, Pol. Olimpia Sarrabus Villaputzu, Tandem Mamoiada, Speedy Sport Dorgali, Special Team Ge. Na. Sassari, Famiglia Insieme Sanluri, Special Team Arbus e Pol. Olimpia Onlus Carbonia. Le gare hanno riguardato le seguenti distanze e stili: 10 m assistiti, 15 m non assistiti, 25 m stile libero, 25 m dorso, 25 m rana, 25 m delfino, 50 m stile libero, 50 m dorso, 50 m rana, 50 m delfino, 100 m stile libero, 100 m misti, staffette 4x25 e 4x50 stile libero, 4x25 e 4x50 mista. Le classifiche finali, come sempre, sono passate in secondo piano rispetto all’entusiasmo e alla gioia di partecipare di tutti gli atleti. ha ospitato la cerimonia di premiazione, alla presenza degli ammini- Gli atleti speciali impegnati nella staffetta 4x50 stile libero. La sconfitta nel derby di Olbia compromette molte speranze VBA Olimpia, i play-off sono più lontani D ue sconfitte consecutive in trasferta, a Mirandola e ad Olbia, hanno frenato la corsa della VBA Olimpia verso i play-off, traguardo ora assai più lontano a cinque giornate dalla conclusione della “regular season” del girone B del campionato di B1 di volley maschile. Il Potentino, avversario sul quale i sulcitani stanno facendo la corsa per il terzo posto, in due giornate ha guadagnato altri due punti di vantaggio (vincendo al tie-break a Ostia e perdendo in casa con il ritrovato Correggio, sempre al tie-break), portandosi a + 4 (41 a 37) e, nonostante ci sia ancora in ballo il confronto diretto da disputare a Sant’Antioco il 17 aprile, questo margine, calendario alla mano, potrebbe rivelarsi incolmabile. Sulla carta, la VBA Olimpia dovrebbe riuscire a centrare almeno tre successi con Dolciaria Rovelli in casa, Monterotondo e Augusta Cagliari in trasferta (le prime due sono virtualmente retrocesse e la squadra cagliaritana non ha più stimoli) ma oltre al confronto diretto con i marchigiani, deve affrontare anche una trasferta durissima a Carpi; il Potentino, per contro, deve giocare in trasferta con Inox Bim Romagna Est e Cityposte San Benedetto (oltre che a Sant’Antioco) ed in casa con Inno Costruzioni Ostia e Dolciaria Rovelli. Per sperare concretamente nel terzo posto e, quindi, nei play-off, a meno di clamorosi crolli del Potentino, la squadra di Giuseppe Lai dovrebbe faretre punti nel confronto diretto e vincere anche a Carpi, un risultato che potrebbe apparire giocando con la serenità che dovrebbe derivarle dalla mancanza di assilli, considerato che l’accesso ai Muro vincente di Giacomo Scilì ed Eugenio Dolfo. I Lions da trent’anni sono il settimo uomo in campo della VBA Olimpia. molto problematico ma alla portata di una VBA Olimpia che riuscisse a ritrovare pienamente se stessa, play-off non rientrava nei programmi iniziali (promozione in A2 in tre anni!). è in costante crescita il numero di iscritti nella società di Carbonia Il pugilato piace ancora tanto ai giovani S volge attività dal 2004, dal 2009 nel pallone di via della Vittoria. è la Star Boxe di Carbonia, società che conta 60 iscritti, 7 dei quali praticano il pugilato a livello agonistico. «Abbiamo un gruppo che segue gli allenamenti con grande passione e costanza - spiega Antonello Usai, uno dei tecnici che cura la preparazione del settore maschile, con Maurizio Quartu - ed i risultati ci ripagano di tutti i sacrifici fatti.» La società, guidata dal presidente Loretta Proietto, ha avviato anche un corso di airboxe riservato alle donne che conta attualmente su venti iscritte che frequentano le lezioni dell’istruttrice Sara Usai. Il numero di atleti, più o meno giovani, che frequentano gli allenamenti, in continua crescita, è la con- ferma di quanto il pugilato, la cosiddetta “nobile arte”, faccia anco- no ogni lunedì, mercoledì e venerdì, dalle ore 19.30 alle ore 21.00; quelli Foto di gruppo di atleti e tecnici della Star Boxe di Carbonia. ra tanta presa sui giovani. Gli allenamenti di boxe si svolgo- di airboxe ogni lunedì, mercoledì e venerdì, dalle 20.00 alle 21.00. AUTOSCUOLA AMICA di Oscar Lai La splendida piscina comunale di Portoscuso. Al termine delle gare, la nuova biblioteca comunale di Portoscuso stratori comunali e dei dirigenti dello stabilimento Alcoa di Portovesme. Per chi non si accontenta di un semplice documento per guidare e crede che la sicurezza sia un bene al quale non si può rinunciare. Rivolta a chi chiede un servizio serio, professionale e corretto, garantito da una comprovata esperienza. In una NUOVA AUTOSCUOLA, il nostro proposito è quello di lavorare per dare la massima assistenza durante la fase di preparazione degli esami. Autoscuola Amica di Oscar Lai - Via Trieste, 71 - Carbonia - Tel. 0781 660565 IL NUMERO 232 1-16:IL NUMERO 181 4/9 30/03/11 14.52 Pagina 1 16 La Provincia del Sulcis Iglesiente Anno XVI • N° 232 • 30 Marzo 2011 Comune di Domusnovas Provincia di Carbonia Iglesias P.zza Caduti di Nassirya, 1 - Tel. 0781 70771 - Fax 0781 72368 Sindaco Angelo Deidda Vicesindaco Marco Cuccu Assessori Luigi Bacchis, Gianpaolo Garau, Alessio Mura, Attilio Stera, Gianfranco Tolu Presidente del Consiglio comunale Erizio Pranteddu Consiglieri Luigi Bacchis, Stefania Cabboi, Sergio Cadoni, Mario Cera, Marco Cuccu, Isacco Demarchi, Pietro Angelo Fonnesu, Gianluigi Fonnesu, Gianpaolo Garau, Alessio Mura, Maria Carmela Pilloni, Attilio Stera, Gianfranco Tolu, Silvana Usai, Massimiliano Ventura Visite Guidate ai siti minerari Porto Flavia - Masua Grotta S. Barbara - Miniera S.Giovanni Galleria Villamarina - Monteponi Museo delle macchine - Masua Galleria Henry - Buggerru Galleria Anglosarda - Montevecchio Le grotte di San Giovanni Miniera di Funtana Raminosa - Gadoni I siti minerari sono visitabili su prenotazione chiamando i numeri: 0781 491300 - 348 1549556 - 349 5503147; oppure contattandoci via fax al n° 0781 491395 o tramite e-mail [email protected]. Per le scolaresche e i gruppi organizzati sono previste particolari condizioni economiche. Ulteriori informazioni sono disponibili sul nostro sito www.igeaminiere.it.