CONDIZIONI DI SALUTE E SICUREZZA NEGLI
AMBIENTI DI LAVORO NEL VENETO
Venezia, 11 ottobre 2006
Stress psicosociale e lavoro:
l’indagine con il JCQ
di Karasek
Danilo Bontadi – medico competente studio GOMI Padova
1
Il JCQ (Job Content Questionnarie)
Gli autori (Karasek, Theorell e Johnson)hanno messo
a punto il questionario nel 1979 ma nel corso degli
anni il JCQ ha subito varie modifiche.
In Italia sono state utilizzate 3 versioni:
- Una breve (15 item) messa a punto nell’ambito del
Progetto MONICA (MONItoring CArdiovascular diseases)
dall’OMS nel 1985
- Una intermedia (35 item) riconosciuta dagli autori e
usata nel Progetto JACE (Job stress And Coronary disease
European cooperative study) nell’ambito della BIOMED della
CE nel 1996
- Una lunga (49 item) messa a punto dal gruppo
dell’ENEA nel 1998 che, per quanto “raccomandata”,
2
non è ancora estesamente sperimentata
IL QUESTIONARIO
versione a 49 item,
8 macrovariabili:
-3 sulla dimensione della
domanda,
-3 sulla dimensione del controllo
-2 sugli aspetti relazionali.
3
JCQ Translations
Information date: 05/07/2004
1. Belgium / Flemish
2. Bulgarian
3. Chinese
4. Czech
5. Dutch
6. German
7. Greek
8. French (Canada)
9. Iceland
10. Italian
12. Korean
13. Malaysian
14. Norwegian
15. Polish
16. Portuguese (Brazil)
16.1 Portuguese (Portugal)
17. Russian
18. Spanish
19. Swedish
18.1 Mexico
20. Taiwanese
18.2 Mexico
21. Thai
18.3 Puerto Rico
18.4 Spain - Valença (Castilian)
18.5 Spain - Barcelona (Catalunya)
18.6 Spain - Lleida
18.7 Venezuela
18.8 United States (San Francisco )
4
JCQ's User's Project Summary
During the past ten years there have been over 200 requests for the JCQ. Useful data on 94 of these research projects has been gathered and summarized below.
.
Research Category
Number
Percent
Heart Disease
22
24
Musculoskeletal
17
18
Accidents/Work Place
6
6
General Psych. Disorder
17
18
Behavior
29
31
Psychological Assessment
20
22
Reproductive Complication
2
2
Immune System
2
2
Respiratory
2
2
Cancer
0
0
Productivity/Performance
3
3
Technol./Computer
1
1
Misc./Other
7
8
5
Job strain, worksite support, and nutrient intake among employed Japanese men and women.
Kawakami N, Tsutsumi A, Haratani T, Kobayashi F, Ishizaki M, Hayashi T, Fujita O, Aizawa Y, Miyazaki S, Hiro H,
Masumoto T, Hashimoto S, Araki S.
J Epidemiol. 2006 Mar;16(2):79-89
Job strain and autonomic indices of cardiovascular disease risk
Collins SM, Karasek RA, Costas K.
Am J Ind Med. 2005 Sep;48(3):182-93.
La percezione dello stress nel terziario: utilità e indicazioni del Job Content Questionnaire
Ferrario M, Fornari C, Borchini R, Merluzzi F, Cesana G.
Med Lav 2005; 96,3:191-199
Stress, fattori socio-occupazionali e rischio cardiovasculare: un esperienza Italiana
Cesana G, Ferrario M, Sega R.
G Ital Med Lav Ergon. 2005
Perceived job stress and incidence of coronary events: 3-year follow-up of the Belgian Job Stress
Project cohort.
De Bacquer D, Pelfrene E, Clays E, Mak R, Moreau M, de Smet P, Kornitzer M, De Backer G.
Am J Epidemiol. 2005 Mar 1;161(5):434-41.
Job control, job demands, social support at work and health among adolescent workers.
Fischer FM, Oliveira DC, Nagai R, Teixeira LR, Lombardi Junior M, Latorre Mdo R, Cooper SP.
Rev Saude Publica. 2005 Apr;39(2):245-53. Epub 2005 May 9. Portuguese.
Reliability of the Karasek scale in the assessment of perceived occupational stress and genderrelated differences in scores. The SEMM study
Ferrario M, Cecchino C, Chiodini P, Ragno G, Merluzzi F, Borchini R, Taborelli S, Cesana G.
G Ital Med Lav Ergon. 2005 Jul-Sep;25 Suppl(3):204-5.
Occupational Differences in Job Strain and Physiological Stress: Female Nurses and School
Teachers in Hawaii
Daniel E. Brown, PhD, Gary D. James, PhD and Phoebe S. Mills, BA
6
Il modello di Karasek, Theorell e Johnson
1979
↑job demand ↓decision latitude(*) = job strain
(*) 2 componenti: skill discretion e decision authority
1986
+
(social support)
7
I quadranti di Karasek
8
9
2 sessioni
Idee per un lavoro
Idee in azione
10
Indagine pilota conoscitiva sulle condizioni di salute e
sicurezza negli ambienti di lavoro relativi ad una realtà
regionale, il Veneto.
Istituto Superiore per la Prevenzione e la Sicurezza del Lavoro:
S Perticaroli, G Campo, A Leva,
Regione del Veneto, Direzione per la Prevenzione:
L Marchiori
(coordinatore del progetto), GL Marangi
Università di Padova, Dipartimento di Medicina Ambientale e
Sanità Pubblica: G Mastrangelo, E Fadda, G Priolo,
ANMA Associazione Nazionale Medici D’Azienda e Competenti:
D. Bontadi, E. Capodicasa, V. Marzia, M. Mazzi, P. Patanè, P.Torri (studio GOMI)
11
SCOPO DELLO STUDIO
Indagare il grado di stress
occupazionale e l’associazione di
questo con infortuni, assenteismo, e
cambi di mansione per motivi di
salute
Valutare, anche per l’Italia, l’utilizzo del
Job Content Questionnaire nella sua
versione integrale, quale misura dello
stress percepito
12
PUNTI DI FORZA DELLA NS ESPERIENZA
- L’utilizzo del questionario a 49 item
- La selezione dei medici e delle aziende
da esaminare
- La modalità di somministrazione del
questionario
- Il software appositamente predisposto
che facilita il calcolo dei punteggi
13
La selezione dei medici e delle aziende
Il “gruppo” di medici coinvolti nell’indagine sullo
stress e che operano come medici competenti nelle
aziende selezionate
14
La modalità di somministrazione del questionario
Il questionario è stato somministrato dal medico competente
dell’azienda nel corso delle visite periodiche di sorveglianza sanitaria
15
La somministrazione del questionario in corso di
sorveglianza sanitaria consente:
- Maggiore cura rispetto alla comprensione delle domande
specie per quanto riguarda i gruppi con i più bassi livelli di
istruzione soprattutto per gli item relativi al PJD (carico
psicologico) e in misura minore DL (controllo)
- Riduzione della percentuale di incompleta compilazione,
fino all’ottenimento del 100% delle risposte con l’utilizzo
del software
- Individuazione di eventuali tentativi di simulazione e
dissimulazione (era presente un item aggiuntivo dove il MC
attribuiva un giudizio alla affidabilità dell’intervista)
NB: La conoscenza dell’azienda da parte del MC consente
16
una più approfondita contestualizzazione
Il SOFTWARE APPOSITAMENTE PREDISPOSTO
17
distribuzione per sesso
481
22%
maschi
femmine
1693
78%
distribuzione per paese di origine
sc ol a r i t à
2500
2000
4%
6%
el ement ar e
23%
1500
medi e i nf .
1000
medi e sup.
Serie1
39%
sc. pr of ess.
500
l aur ea
28%
0
Serie1
italia
europa
africa
america
asia
2084
21
50
6
13
anzianità lavorativa
> 20 aa
1049
662
10 -19 aa
5 - 9 aa
243
2-4aa
Serie1
137
< 2 aa
83
0
18
200
400
600
800
1000
1200
19
20
21
Condizioni di job strain per azienda dello stesso
comparto produttivo
Metalmeccanica
con
low strain
Metalmeccaniche
con
high strain
22
Condizioni di job strain per azienda dello stesso
settore
Maggior numero
di medici
intervistati
Maggior numero
di infermieri
intervistati
23
Stress lavorativo e relazione con infortuni assenze
per malattia e cambi mansione per patologie
24
PUNTI DI DEBOLEZZA DEL JCQ
- E’ stato messo a punto negli anni ’80, ma in questi ultimi
20 anni il mondo del lavoro ha subito profondi
cambiamenti (globalizzazione, aumento del terziario,
aumento della flessibilità e precarietà, età avanzata dei
lavoratori ecc.)
- Evidenzia la presenza di fattori negativi non l’assenza di
fattori positivi
- Tempi di somministrazione lunghi
Limiti intrinseci
- Difficile concettualizzare e rendere misurabile il
concetto di job control (Baldasseroni e coll.)
- Il modello sembra troppo semplice, perché il controllo
non è l’unica risorsa disponibile per fronteggiare le
richieste dell’ambiente (Cesana Ferrario e coll)
25
PUNTI DI FORZA
- Strumento ampiamente standardizzato e validato
- Semplicità d’uso
- Utile in studi osservazionali su gruppi di lavoratori per
attribuire livelli di rischio (non per studi analitici)
- Buon strumento di valutazione dello stress percepito.
Non si può infatti fare una valutazione del rischio psicosociale prescindendo dall’utilizzo di strumenti di
valutazione soggettiva poiché i processi cognitivi ed
emozionali modificano il “processo causale” dello
stress nel suo insieme
26
Osservare è meno facile che ragionare
E’ meno arduo salmodiare formule o sonnecchiare sui
principi che cercare laboriosamente come sono fatte le cose
e quale sia il metodo per servirsene. Osservare è meno
facile che ragionare. E’ risaputo che: Scarse osservazioni e
molti ragionamenti sono causa di errore.
Molta osservazione e poco ragionamento conducono
alla verità.
27
(Alexis Carrel - premio Nobel per la Medicina 1934)
Scarica

l`indagine con il Job Content Questionnaire di R.Karasek