La Prefettura annulla l'interdittiva antimafia
Risolte le principali questioni sul progetto MUSA che ha ricevuto anche finanziamenti statali
ed europei. È considerata un'opera simbolo del dopo Expo2015 per il sud Milano. Però non
smette di infuocare il dibattito politico locale
Zibido San Giacomo (8 ottobre 2015) - Una commissione di studio, che ha permesso a ogni consigliere
comunale di conoscere tutti i dettagli, passo dopo passo, del progetto MUSA. La vittoria, davanti al Tar,
su un ricorso presentato da un privato, dopo l'escussione di una polizza fideiussoria. Verifiche puntuali
dei tecnici europei, ministeriali e regionali. E ora anche la revoca, alla ditta costruttrice,
dell'interdittiva antimafia da parte della Prefettura, con il parere unanime della Dia e dei Gruppi
ispettivi antimafia di Sondrio e Milano.
Il “Museo Salterio – Officina del gusto e del paesaggio” ha tutte le carte in regola per lasciarsi alle
spalle ciò che aveva preoccupato l'Amministrazione comunale di Zibido San Giacomo ed essere
riconosciuto come uno dei poli di riferimento del dopo Expo 2015 nel sud Milano. E anche Regione
Lombardia dovrà necessariamente rivedere la sua decisione di sospendere il saldo di 257.113,75 euro.
Altrimenti, proprio perché il progetto non ha, sul piano amministrativo, alcun problema, il Comune
ricorrerà al Tribunale amministrativo regionale. A meno che la direzione lombarda attività produttive
non annulli, in autotutela, il proprio provvedimento.
La decisione regionale fa tornare l'Officina del gusto al centro del dibattito politico locale, tanto da
spingere i consiglieri d'opposizione a chiedere oggi la convocazione urgente di un consiglio comunale.
Sulla base delle notizie riportate dagli organi di stampa.
“Da quanto è partito il progetto, nel 2011 – evidenzia il sindaco Piero Garbelli – in ogni seduta del
Consiglio comunale si è parlato del museo. Abbiamo anche istituito una commissione di studio, che
ha consentito a ciascun consigliere di verificare tutti i documenti relativi al progetto. Ora che il MUSA è
funzionante e sta diventando un punto di riferimento per grandi e piccini si chiede nuovamente una
commissione d'indagine? Cosa dovrebbe fare? Mi sembra si voglia – prosegue Garbelli – gettare ombra
su un'opera che è oggi a disposizione di tutti i cittadini, e non solo. E, ciliegina sulla torta, ci si spinge
addirittura a chiedere le dimissioni del sottoscritto. Forse perché ho lavorato nell'interesse di Zibido
San Giacomo, garantendo la realizzazione del MUSA?”.
Infatti, le principali vicende che hanno visto al centro il museo Salterio sono ormai chiuse. Anche la
storia della presunta discarica abusiva, riportata da un quotidiano nei giorni scorsi, risale addirittura a
prima che il Comune diventasse proprietario dell'area. Ed è stata risolta, altrimenti l'Ente non avrebbe
nemmeno potuto avviare il progetto.
L'ultima questione in ordine di tempo riguarda la Prefettura di Milano. All'inizio del 2015 aveva emesso
un'interdittiva antimafia nei confronti della ditta che ha eseguito i lavori del museo. Poi ha eseguito
ulteriori approfondimenti con quella di Sondrio, insieme ai Gruppi ispettivi antimafia delle rispettive
città e alla Dia milanese. E la conclusione alla quale è arrivata non lascia spazio a interpretazioni: “La
valutazione del venir meno degli elementi di controindicazione ai fini antimafia nei confronti della
Gi.Ma.Co costruzioni srl è stata unanimamente condivisa”, scrive il prefetto di Milano Francesco
Paolo Tronca.
L'unico aspetto in attesa di una conclusione riguarda il provvedimento aperto presso la Procura di Pavia,
su incarico della quale i carabinieri hanno chiesto, nei mesi scorsi, la copia di alcuni atti.
Un pezzo di storia. Un'opera che rimarrà anche come testimonianza del messaggio di Expo 2015
“Nutrire il pianeta”. Il “Museo Salterio – Officina del gusto e del paesaggio” oggi è una realtà attiva,
che promuove cultura ed è luogo di incontro e di confronto. Una cascina che non è stata logorata dal
tempo, non è diventata un rudere come tantissime altre presenti nel Parco agricolo sud Milano.
“Non c'è dubbio – precisa il sindaco Piero Garbelli – che il percorso per la realizzazione del MuSa sia
stato tutt'altro che facile. I problemi non sono mancati, anche se è sempre emersa l'assoluta
trasparenza di ogni azione e su ogni fronte l'amministrazione ha sempre avuto ragione. Però
quando, una volta tanto in Italia, un'opera inizia e finisce in tempi certi, sarebbe importante per i
cittadini che la politica fosse in grado di guardare oltre”.
Ufficio stampa Comune di Zibido San Giacomo - telefoni 02.4860.1721 – 335.6671.574
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