Facoltà di Medicina e chirurgia “A. Gemelli”, Roma ISTITUTO DI BIOETICA TESTAMENTI DI VITA MOTIVI DI INTERESSE PER IL TESTAMENTO DI VITA • Evoluzione della medicina: I rapidi progressi delle tecniche di rianimazione e delle terapie intensive consentono di mantenere in vita anche per lunghi periodi di tempo individui che hanno subito gravi lesioni cerebrali; • Maggiore sensibilità per l’autonomia personale: modo di gestire la salute da parte dei cittadini e il desiderio di far valere il proprio parere nell’ambito del processo terapeutico; • L’idea che tutto ciò che viene stabilito giuridicamente risulti morale. LE TAPPE … • 1990 – La Biocard • 1999-2005 – la vicenda giudiziaria di Eluana Englaro • 1999- 2006 – DDL e PDL sulle direttive anticipate di trattamento • 2000 – Commissione Veronesi sullo SVP • 2006 – Il caso Welby Corso Laikos, 2007-2008 LE ESPRESSIONI PIU’ FREQUENTI • • • Testamento biologico o Testamento di vita (living will); Direttive anticipate (advance health care directives); Dichiarazioni anticipate di trattamento (CNB) DEFINIZIONI «È quel documento con cui una persona dotata di piena capacità esprime la sua volontà circa i trattamenti ai quali vorrebbe o non vorrebbe essere sottoposta nel caso in cui, nel decorso di una malattia o a causa di un trauma, non possa esprimere il proprio consenso o dissenso informato»(CNB, 2003). LE CONDIZIONI POSTE DAL CNB • Carattere pubblico - data, forma scritta • Maggiorenni, capaci, informati, autonomi (non abbiamo subito pressioni) • Non disposizioni con finalità eutanasiche che contraddicano il diritto positivo, le regole di pratica medica, la deontologia • Redatte con assistenza di un medico Segue… • Massima personalizzazione della volontà – non equivoci, chiarezza sulle situazioni cliniche. • Non carattere vincolante per il medico • Possibilità eventuale di nominare un fiduciario • Informazioni sensibili: apposite procedure Segue… …. Di conseguenza, attraverso le dichiarazioni anticipate, il paziente non può essere legittimato a chiedere e ad ottenere interventi eutanasici a suo favore. Segue… … il CNB ritiene essenziale eliminare ogni equivoco e ribadire che il diritto che si vuol riconoscere al paziente di orientare i trattamenti a cui potrebbe essere sottoposto, ove divenuto incapace di intendere e di volere, non è un diritto all’eutanasia, né un diritto soggettivo a morire che il paziente possa far valere nel rapporto col medico Segue… … ma esclusivamente il diritto di richiedere ai medici la sospensione o la non attivazione di pratiche terapeutiche anche nei casi più estremi e tragici di sostegno vitale, pratiche che il paziente avrebbe il pieno diritto morale e giuridico di rifiutare, ove capace – si pensi a pratiche non adeguatamente convalidate, comportanti gravi rischi, onerose, non proporzionate alla situazione clinica concreta del paziente, di carattere estremamente invasivo o fortemente gravose per la serenità del trapasso. Segue… Le indicazioni che possono essere presenti delle direttive riguardano: • l’assistenza religiosa, l’intenzione di donare o no gli organi per trapianti, l’utilizzo del cadavere o parti di esso per scopi di ricerca e/o didattica; • le modalità di umanizzazione della morte (cure palliative, richiesta di essere curato in casa o in ospedale ecc.); • le preferenze del soggetto in relazione al ventaglio delle possibilità diagnostico-terapeutiche che si possono prospettare lungo il decorso della malattia; Segue… • implementare le cure palliative • richiedere formalmente la non attivazione di qualsiasi forma di accanimento terapeutico, cioè di trattamenti di sostegno vitale che appaiano sproporzionati o ingiustificati; Punti critici per il CNB: • richiedere il non inizio o la sospensione di trattamenti terapeutici di sostegno vitale, che però non realizzino nella fattispecie indiscutibili ipotesi di accanimento; • richiedere la sospensione dell’alimentazione e dell’idratazione artificiale ELEMENTI DI CRITICITA’ DEI TESTAMENTI DI VITA • La volontà anticipata non è uguale alla volontà attuale: - PRESUPPOSTI DELLA VOLONTA’ - volontà maturata all’interno della patologia o all’interno dell’alleanza tra medico e paziente; - volontà espressa al di fuori di queste circostanze. - CARATTERISTICHE DELLA VOLONTA’ - la volontà deve essere relata, realmente informata e realmente circostanziata: le direttive anticipate di trattamento non rispondono a tali requisiti Segue… • La vincolabilità delle direttive: snatura il rapporto tra medico e paziente • Le direttive sottendono all’eutanasia • Non si può parlare di direttive come “espressione del consenso” quando in Italia non esiste una legge sul Consenso informato! DISEGNI DI LEGGE … OGGI DECADUTI • DDL n. 3/2006: Disposizioni in materia di C.I. e di Dichiarazioni Anticipate di Trattamento sanitario (DAT), Tomassini. • DDL n. 818/2006: Disposizioni in materia di C.I. e di Dichiarazioni di Volontà Anticipate (DVA) nei trattamenti sanitari, Del Pennino e Biondi. • DDL n. 773/2006: Disposizioni in materia di C.I. e di DAT, Binetti e Baio Dossi. Segue … • DDL n. 687/2006: Disposizioni in materia di C.I. e di DVA nei trattamenti sanitari al fine di evitare l’accanimento terapeutico, Marino et al. • DDL n. 665/2006: Disposizioni in materia di C.I. e di DVA nei trattamenti sanitari, Ripamonti. Segue …. • DDL n. 542/2006: Disposizioni in materia di C.I. e di DVA nei trattamenti sanitari, Carloni et al. • DDL n. 433/2006: Norme a tutela della dignità e delle volontà nel morente, Massidda. • DDL n. 357/2006: Disposizioni in materia di DVA sui trattamenti sanitari, Benvenuto. Segue … • DDL n. 1341/2007: Disposizioni in materia di non punibilità del medico nell’applicazione delle DVA nei trattamenti sanitari, Calvi. • DDL n. 1615/2007: Disposizioni in materia di C.I. e di testamento biologico al fine di evitare l’accanimento terapeutico, Silvestri. • DDL n. 1634/2007: Disposizioni in materia di C.I. e di direttive di trattamento sanitario, Empirin Giardini et al. PROFILI DEI TESTAMENTI DI VITA • • • • Il Principio di Autodeterminazione Le volontà anticipate: il contenuto L’efficacia delle disposizioni Il concetto di incapacità L’AUTODETERMINAZIONE • Estensione del concetto di consenso informato • Discriminazione tra chi è capace di esprimere un consenso valido e chi invece non lo è • Consenso valido: relato, circostanziato ed informato OGGETTO DELLE VOLONTA’: IL TRATTAMNENTO SANITARIO • “Ogni trattamento praticato con qualsiasi mezzo, per scopi connessi alla tutela della salute, a fini terapeutici, diagnostici, palliativi ed estetici”(DDL) • “Il principio generale al quale il contenuto delle dichiarazioni anticipate dovrebbe ispirarsi può quindi essere così formulato: ogni persona ha il diritto di esprimere i propri desideri anche in modo anticipato in relazione a tutti i trattamenti terapeutici e a tutti gli interventi medici circa i quali può lecitamente esprimere la propria volontà attuale” (CNB). EFFICACIA • Rispetto del rifiuto delle cure da parte del sanitario • Obiezione di coscienza INCAPACITA’ • è privo di capacita’ colui che, anche temporaneamente, non è in grado di comprendere le informazioni di base circa i trattamenti sanitari e di apprezzare le conseguenze che ragionevolmente possono derivare dalla propria decisione PUNTI CRITICI – 1 MEZZI ORDINARI E MEZZI STRAORDINARI • La differenza tra ordinari e straordinari va fatta con riferimento al paziente e alla sua situazione patologica concreta. • Ordinari sono tutti quei mezzi che non richiedono sforzi, sofferenza o costi gravosi per il paziente PUNTI CRITICI - 2 L’IDRATAZIONE E LA NUTRIZIONE ARTIFICIALE • Se l’alimentazione e l’idratazione costituiscono un beneficio per il paziente e non causano un carico sproporzionato di sofferenza o dolore o spreco di risorse è dovere dare questo tipo di alimentazione e nutrizione PUNTI CRITICI - 3 IL PAZIENTE IN SVP STATO VEGETATIVO PERMANENTE - È una patologia, le persone in questo stato sono vive anche se la coscienza è fortemente e persistentemente compromessa - Non si tratta di malati terminali MORTE CEREBRALE - Non è una patologia ma un criterio di accertamento della morte - Non si è più in vita, pertanto deve essere sospeso qualsiasi trattamento ALCUNE RIFLESSIONI …. • Quale significato deve assumere la parola “terminale” • Come valutare se un intervento è sproporzionato o meno a priori? • Qual è la validità etica e giuridica di una volontà testamentaria espressa in precedenza e al di fuori delle condizioni cliniche previste? • L’impatto che il testamento biologico può avere sull’autonomia della coscienza professionale del medico – esecutore della volontà del paziente. Segue …. • Il problema etico che pone un documento che raccolga le volontà del paziente, non è relativo alla possibilità che egli intervenga o meno sul processo decisionale, ma su “che cosa” può esser oggetto dell’espressione della volontà e quali siano le modalità ottimali per esprimerla.