AIA
ASSOCIAZIONE ITALIANA DI ANGLISTICA
NEWSLETTER ELETTRONICO - N. 45 – GIUGNO 2007
Direttori responsabili: Marina Bondi, Alessandra Marzola
Segretaria di redazione: Francesca Guidotti
EDITORIALE
p. 2
INFORMAZIONI
• Il Consiglio Direttivo
•
Indirizzi
•
Newsletter
•
Modalità di iscrizione e benefici per i soci AIA
p. 3
TEXTUS
• Norme editoriali e acquisto arretrati on line
•
Programmazione 2008
•
CALL FOR PAPERS TEXTUS 2/2008Angels and Messengers
p. 5
BIBLIOGRAFIA DEI SOCI
p. 6
Relazione del Presidente
p. 7
Relazione del Segretario-Tesoriere AIA
p. 9
Lettera al Ministro dell’università, Onorevole Fabio Mussi
p. 11
Bari, XXIII AIA CONFERENCE Forms of migration – Migration of forms
p. 13
RESOCONTI
•
Padova, Corpora: Seminar and Workshops, dedicato alla memoria di John Sinclair
•
Florence, Point of View: Description and Evaluation across Discourses
p. 14
p. 21
APPUNTAMENTI E SEGNALAZIONI
•
Verona, GlobEng International Conference on Global English
•
Bergamo, Trading Identities: Commonality and Individuality in English Academic
Discourse
PUBBLICAZIONI SEGNALATE
p. 23
BIBLIOGRAFIA IASIL 2006
p. 24
ANNUAL BIBLIOGRAPHY OF ENGLISH LANGUAGE AND LITERATURE 2006
p. 24
NUOVA SERIE DI FOGLI DI ANGLISTICA
p. 25
LE SIMPLEGADI - INTERNATIONAL ONLINE REFEREED JOURNAL ON MODERN p. 25
LANGUAGES AND LITERATURES
1
NEW WEBSITE ON CHILDREN’S LITERATURE IN ITALY
p. 25
Comunicazione nuovo indirizzo
p. 25
MODULO DI ISCRIZIONE E DELEGA PERMANENTE
p. 26
EDITORIALE
L’attività di una Associazione è complessa ed è difficile sintetizzare i mutamenti di prospettiva, i problemi
aperti e le iniziative, anche quando si fa il punto ogni due mesi, come succede in queste pagine.
Sul piano istituzionale, mentre procede e sembra davvero alle ultime battuto l’iter del DM 270, si
sono accelerati i tempi della richiesta che il Ministro ha fatto al CUN di produrre una serie di aggregazioni
dei settori che possano servire da base per la valutazione dei ricercatori. La richiesta ha portato ad una
rapida successione di incontri nei quali si è più volte ribadito che non si tratta di accorpamenti, ma di
aggregazioni di settori che continueranno ad avere una loro autonomia. La logica dell’intera operazione non
è affatto chiara, ma è chiaro che bisognava evitare che il tutto portasse a dei veri e propri accorpamenti, che
dovrebbero essere il frutto della decisione di singole aree di ricerca e non soluzioni organizzative suggerite
dall’esterno. E’ chiaro anche – come già si diceva nell’ultimo editoriale – che andavano cercate
aggregazioni che evidenziassero quadri metodologici comuni (dove ovviamente si intende riferimento a
comuni metodologie di ricerca) e non intersezioni sul piano didattico. E che le soluzioni da cercare non
erano quelle di una risposta individuale, legata ad una disciplina, ma quella di larghe aggregazioni, che
consentissero di minimizzare il pericolo di una confusione dei settori interni alla macro-aggregazione. Per
questo credo che il CUN abbia agito con grande equilibrio nel tentare di affrontare un compito improbo e
imposto in tempi così brevi. La soluzione che è stata adottata è stata molto vicina a quella già emersa nella
conferenza dei presidi e già presentata da me in Direttivo e in Assemblea: creare macro-accorpamenti che
tengano presente la centralità del confronto metodologico e della dimensione comparata degli studi,
aggregando le lingue con le lingue e le letterature con le letterature. Restano alcune incongruenze, peraltro
inevitabili in un compito del genere.
Resteranno sicuramente anche motivi di soddisfazione e di insoddisfazione. La logica di creare un
legame trasversale fra le lingue e le letterature credo trovi un larghissimo consenso: da tempo molti
sottolineano l’esigenza di creare una maggiore coordinamento con le associazioni parallele e devo dire che
questo è un momento molto importante in questa prospettiva. L’ultima assemblea ha votato di mandare un
messaggio al Ministro dell’Università, che segnali il pericolo del monolinguismo nell’Università della
seconda Riforma e l’azione è stata affiancata dalle diverse associazioni. Importante sarebbe anche
sviluppare forme istituzionali di coordinamento. Ciò non toglie naturalmente la centralità del rapporto
interno alla singola associazione: il legame fra gli studi sulla lingua e quelli sulla letteratura e la cultura che
nella lingua si riconosce. Ancora una volta è importante cercare le intersezioni fra i settori, ma non la loro
confusione.
Restano aperti invece, e davvero centrali per le nostre prospettive future, i temi della riforma, le
linee di applicazione del DM 270 e la questione della formazione degli insegnanti. Preoccupano i tempi
ormai stretti per un dibattito generale sulla riforma – ormai giunto davvero alle ultime battute, ma non certo
in anticipo sulle scadenze – e l’incertezza che ancora interessa la formazione degli insegnanti. Si continuerà
con le SSIS? Si passerà ad una formazione interna alle facoltà? La rilevanza politica della questione non può
sfuggire: le implicazioni sono vaste sia per il mondo della scuola che per quello dell’Università.
L’Università deve trovare un suo ruolo più chiaro nella formazione degli insegnanti, centrale per le
discipline umanistiche
L’Assemblea Generale dell’AIA si è tenuta a Roma il 28 Maggio ed ha dibattuto questi ed altri temi,
legati anche alla vita associativa. Per la vita associativa i temi centrali sono stati due: lo statuto e il convegno
di Bari. La riflessione avviata da tempo su alcune piccole incongruenze del nostro Statuto ci ha portato a
presentare alcune proposte di emendamento che porteremo in approvazione alla Assemblea di Settembre,
perché il dibattito sia il più allargato possibile. Si tratta di modifiche che riguardano prevalentemente aspetti
procedurali e che naturalmente non intaccano le caratteristiche scientifiche generali dell’associazione; in
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particolare si tratta di definire la posizione dei soci non in regola col pagamento delle quote secondo
indicazioni più volte emerse in assemblea.
Molto utile è stata anche la riflessione sui dati finanziari presentata dal Segretario, Prof. Salvi, che ci
ha fornito un quadro estremamente positivo della crescita dell’Associazione nell’ultimo anno. La decisione
di incrementare la nostra rivista – Textus – e produrne tre numeri l’anno sembra anche essere valutata molto
positivamente. I costi di produzione, gli aumenti della quota associativa ESSE e – più recentemente – la
richiesta di incremento del contributo di spese di gestione della segreteria da parte dell’Editore suggeriscono
comunque un lieve aumento delle quote, tale da consentire piccoli investimenti anche in incentivi per i
giovani quali ad esempio contributi di iscrizione o contributi per pubblicazioni: idee emerse, che speriamo di
discutere con tutti i membri che vorranno essere presenti a Bari.
Nella logica di favorire i giovani si è pensato anche di riflettere maggiormente sulla costituzione
delle nuove scuole dottorali, e di avviare iniziative per chi a diverso titolo compie studi dottorali in
anglistica. In particolare, ho proposto di occuparmi personalmente della istituzione di un PhD workshop che
potrebbe tenersi annualmente e raccogliere le presentazioni del lavoro in corso da parte dei tanti dottorandi
che operano nelle nostre aree di interesse.
Molto positivo è stato anche il riscontro sulla partecipazione al convegno di Bari. Numerosissime le
proposte e molto interessanti i temi che si affronteranno. Rinviando al sito per maggiori informazioni
(http://www.lingue.uniba.it/dag/aia2007/), ricordiamo la tematica generale – Forms of migration/Migration
of forms - e il nome dei relatori plenari invitati: Elena Tognini Bonelli per gli studi linguistici, Vito Amoruso
per quelli letterari e Carlo Pagetti per quelli culturali. Il programma del convegno lascerà spazio anche per
un panel di riflessione metodologica (con interventi di Rosa Maria Bollettieri Bosinelli, Elio Di Piazza e
Carlo Bajetta) e per una riflessione istituzionale all’interno della Assemblea. Sono certa che il Convegno
avrà tutto il successo che merita e spero di potervi incontrare numerosi, per ringraziarvi personalmente del
sostegno che mi ha accompagnato in questi anni di Direttivo e di Presidenza.
[Marina Bondi]
INFORMAZIONI
Consiglio Direttivo
Marina Bondi
Daniela Carpi
Rita Salvi
Maria Del Sapio
John Douthwaite
Alessandra Marzola
Oriana Palusci
Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia
Università degli Studi di Verona
Università degli Studi di di Roma ‘La Sapienza’
Università degli Studi di Roma 3
Università degli Studi di Genova
Università degli Studi di Bergamo
Università degli Studi di Trento
Collegio dei Sindaci Revisori
Stefania Nuccorini
Maddalena Pennacchia
Nicoletta Vallorani
Collegio dei Probiviri
Maurizio Gotti
Maria Maddalena Parlati
Patrick Boylan
TEXTUS
Comitato di Redazione:
Maria Del Sapio
John Douthwaite
Luisa Villa
Segretari di redazione:
3
Presidente
Vice-Presidente
Segretaria
Ian Harvey
Cristiano Broccias
Segreteria dell’Associazione:
Rita Salvi, Università di Roma 'La Sapienza', Facoltà di Economia, via Castro Laurenziano, 9, 00161 Roma;
e-mail: [email protected].
Pagina web dell’Associazione
È attivo il nuovo sito AIA curato da Oriana Palusci all’indirizzo:
http://www.lett.unitn.it/aia/index.htm
Pagina web della ESSE (European Society for the Study of English)
http://www.essenglish.org, raggiungibile anche dal sito AIA
NEWSLETTER
I soci che intendono proporre testi da pubblicare sul Newsletter sono invitati a trasmetterli a Francesca
Guidotti, Università degli Studi di Bergamo, Facoltà di Lingue e Letterature Straniere, Piazza Rosate, 2 –
24129 Bergamo (tel. 035-2052743; e-mail: [email protected]).
Per il formato dei file si prega di seguire i seguenti criteri: carattere Times New Roman con corpo 11,
interlinea 1, paragrafi giustificati, poi salvare i documenti come RTF.
MODALITA’ DI ISCRIZIONE E BENEFICI PER I SOCI
I Soci sono invitati a regolarizzare l’iscrizione all’associazione e a controllare l’esattezza degli indirizzi,
elettronici e non, comunicati a Tilgher e a noi.
Le quote associative sono state così modificate:
a. socio di diritto
- professore di 1^ fascia, professore di 2^ fascia, ricercatore € 67
- dottore di ricerca € 56
b. associato cultore
- dottorandi, esperti e collaboratori linguistici, borsisti a vario titolo, specialisti di
studi anglistici € 56
Le quote associative vanno versate alla Segreteria associativa AIA :
AIA - Segreteria Quote Associative, c/o Tilgher - Genova s.a.s.,
via Assarotti 31/15, 16122 Genova
tel. 010-8391140; fax 010-870653.
I soci in regola con il versamento della quota hanno la possibilità di :
- ricevere Textus (2 numeri all’anno)
- proporre articoli per la pubblicazione su Textus
- proporre interventi, resoconti e informazioni da pubblicare sul Newsletter
- partecipare alle assemblee con diritto di voto
- presentare nuovi soci cultori
- partecipare ai convegni e seminari AIA
- ricevere la password per aggiornare on line i propri dati bibliografici (v. sito AIA)
Inoltre, chi ha rinnovato l’iscrizione è automaticamente anche socio ESSE, e riceve il trimestrale The
European English Messenger.
Ricordiamo che la iscrizione a ESSE è possibile esclusivamente per i soci che rinnovano entro il 31
dicembre di ogni anno.
L’iscrizione all’AIA può essere rinnovata automaticamente ogni anno, barrando la casella relativa
all’opzione di delega permanente (v. modulo in calce a questo Newsletter).
Invitiamo i soci ad aggiornare costantemente i contenuti della bibliografia.
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TEXTUS
Norme editoriali e acquisto arretrati on line
Il sito AIA, nella parte relativa a Textus, contiene:
1. lo stylesheet di Textus con le norme per curatori e autori (preparato dalla Redazione di Textus, in
collaborazione con Tilgher);
2. un link relativo alla pagina che permette di acquistare on line i fascicoli arretrati di Textus; nella stessa
pagina, curata da Tilgher, è inoltre possibile acquistare, sempre on line, singoli articoli in formato digitale.
Programmazione 2008
Dal 2007 la programmazione di Textus è quadrimestrale.
I tre numeri programmati per il 2008 sono i seguenti:
1) Exploring humo(u)r, laughter, language and culture (Call for Papers: 20 marzo 2007. Editor italiano:
Delia Chiaro)
2) Angels and Messengers (Call for Papers: 1 luglio 2007. Editor italiano: Alessandra Violi),
3) Literature and Law (Call for Papers: 1 ottobre 2007. Editor italiano: Daniela Carpi).
L'indirizzo specifico è http://www.unibg.it/anglistica/aia.htm#textus
CALL FOR PAPERS TEXTUS 2/2008
Angels and Messengers
Editor: Prof. Alessandra Violi – University of Bergamo [email protected]
Co-editor: Prof. Elisabeth Bronfen -University of Zurich [email protected]
The theme of angels – both guardians and intermediaries - opens up a wide range of cultural issues, beyond
their disembodied/ungendered essence, which are worth arguing or exploring in terms of agency.
Using an interdisciplinary critical approach this issue of Textus aims to explore and reassess their symbolic
meaning and role in a variety of fields (literature, drama, visual arts, media, theology), as well as in current
critical thought.
Here below is a random list of sub-topics, by no means complete. The list is intended simply as a starting
point in enumerating some of the many ways the topic might unfold thematically and theoretically:
Angels of revelations;
Angels of light;
Angels as media of light and electricity (photography as angelic revelation, etc.)
Fallen angels;
Angels as ‘in-between’ (or cross-cultural entities);
The theme of the Annunciation in visual arts;
Angels on the screen;
Angels of history (Benjamin, etc);
Angels of death; angels of war; or angels of peace in our globalized time;
Expectancy and harbingers;
Messages and intermediations.
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Intending contributors should send a 300-word abstract to Alessandra Violi’s e-mail address above.
Deadlines:
Submission of abstracts: not later than 1 September 2007;
Notification of acceptance: not later than 20 September 2007;
Submission of completed papers: not later than 1 February 2008.
BIBLIOGRAFIA DEI SOCI
All’inizio dell’autunno scorso le voci bibliografiche della NBE (la Nuova Bibliografia Elettronica
dell’AIA) hanno raggiunto il migliaio; una quota di tutto rispetto, anche se penso che debba essere
ulteriormente innalzata al fine di ottenere una bibliografia più rappresentativa dell’attività scientifica svolta
in seno all’Associazione. Molti soci, infatti, non hanno ancora inserito i dati relativi alle proprie
pubblicazioni, altri ritardano nel necessario aggiornamento delle pagine personali; tutto ciò invalida in parte
il servizio che l’Associazione offre ai propri associati e riduce la rimuneratività dei costi che per esso
vengono sostenuti.
Voglio aggiungere che da qualche tempo la NBE viene usata da numerosi anglisti come strumento di
consultazione e come consistente supporto alla ricerca. Il sito, inoltre, è visitato anche da colleghi e studiosi
estranei all’Associazione, che pur non avendo il privilegio dell’accesso alle pagine di gestione personale
trovano utile “sfogliare” le nostre pagine bibliografiche e consultare i cataloghi. In queste circostanze, è
augurabile che ciascun socio si senta parte attiva nello sviluppo ulteriore della Bibliografia ed acquisisca
sempre più consapevolezza della sua efficacia per la ricerca. L’invito a collaborare a questa iniziativa è
rivolto anche ai soci iscritti recentemente.
Aggiornare la bibliografia richiede una semplice procedura: è sufficiente collegarsi al sito
http://gruppo4.com/anglistica. Se si è già in possesso della password si può procedere all’inserimento dei
dati. Coloro che avessero dimenticato o smarrito la propria password possono andare alla pagina principale
del sito, dove compare la finestra "ricordami la password": inserendo la propria e.mail e cliccando sul
pulsante "inserisci" si attiva una procedura automatica che invia una e.mail di risposta contenente login e
password. Coloro, invece, che non avessero ancora la password possono riceverla telefonando al Sig. Aldo
Romaro (tel: 049.8024380).
Inoltre, il Direttivo ha pensato bene di costituire un comitato che possa affiancarmi nel compito di
incentivare la registrazione dei dati bibliografici da parte dei soci e risolvere eventuali problemi che
dovessero nascere da difficoltà o idiosincrasie nell’uso del dispositivo elettronico. Il comitato è formato da
colleghi provenienti da diverse aree geografiche, in modo da favorire il contatto coi soci:
Sud
1 – Dott. Alessandra Rizzo, Università di Palermo, [email protected]
2 – Dott. Paola D’Ercole, Università di Salerno, [email protected]
Centro
3 – Dott. Elisabetta Zurru, Università di Cagliari, [email protected]
4 – Dott. Daniela Virdis, Università di Cagliari, [email protected]
Nord
5 – Dott. Alice Bendinelli, Università di Verona, [email protected]
6 – Dott. Alessia Oppizzi, Università di Trento, [email protected]
7 – Dott. Ilaria Orsini, Università di Milano, [email protected]
Dopo una prima e necessaria fase di verifica delle presenze nel sito, i colleghi del comitato contatteranno i
soci i cui lavori non appaiono ancora sulla NBE, mettendosi a loro disposizione per un eventuale aiuto nelle
operazioni di registrazione.
[Elio Di Piazza]
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Relazione del Presidente
28/05/2007
______________________________________________________________
La Relazione Annuale del Presidente non può che aprirsi con un sincero ringraziamento al Consiglio
Direttivo per la fattiva collaborazione che ha caratterizzato il nostro lavoro di questo anno e di quello
precedente. Il Presidente ha il compito di parlare, ma è il Direttivo tutto che fa la vita dell’Associazione. Mi
limiterò dunque ad offrire un quadro sintetico delle nostre attività, chiedendo agli altri membri di riferire più
in dettaglio sulle singole attività svolte.
La mia relazione prende in considerazione tre aspetti fondamentali:
a) la riflessione sulle riforme istituzionali che interessano in questo momento l’Università Italiana;
b) la partecipazione italiana alle attività della associazione europea per gli studi di anglistica (Esse);
c) la vita associativa e le attività organizzative della nostra associazione nazionale.
1. RIFORME ISTITUZIONALI
Il tema che ha accompagnato questo anno di attività è stato quello della riforma delle classi di laurea: il
dibattito sulla riforma ha finalmente portato a marzo alla firma del decreto attuativo, ma le nuove classi sono
state bloccate dalla Corte dei Conti, che ha sollevato eccezioni di anticostituzionalità, ipotizzando una
violazione della autonomia universitaria. Pare siano attualmente pronte le contro-deduzioni del Ministero,
ma pare anche che ancora non siano tornate alla Corte dei Conti. I tempi della Riforma sono dunque
ulteriormente rallentati. E’ difficile a questo punto vedere positivamente questo blocco. Ci avviciniamo
nuovamente ad un momento in cui si rischia di arrivare ad una revisione affrettata o addirittura ad un
ulteriore rinvio. Spiace pensare che dopo una così lunga attesa, possa venire a mancare il tempo di una
riflessione seria sugli aspetti didattici, sugli obiettivi operativi e sulla organizzazione fattiva dei corsi, al di
là della loro architettura generale, che dovrà essere approvata dalle Facoltà e dal CUN.
Altra questione difficile che si è profilata recentemente è stata quella della proposta di riforma delle
procedure di reclutamento dei ricercatori. Mentre tutto tace sul reclutamento dei professori di I e II Fascia,
ad un anno di distanza dagli ultimi bandi, il Ministero propone anche una riforma che interessa i ricercatori e
che prevede una serie complessa di elementi, tra i quali forme di aggregazione degli attuali settori in
“macro-settori”. Non di accorpamenti si tratta, ma di aggregazioni ai fini dei concorsi di ricercatore e della
valutazione della ricerca. La proposta ha suscitato immediata preoccupazione e dibattito, sia per la fretta con
cui viene richiesta una decisione da parte del CUN, sia perché non viene chiaramente esplicitato l’obiettivo
dell’operazione, rendendo così difficile una decisione sui criteri che possono guidarla.
Il tema delle aggregazioni degli attuali settori in macro-settori è stato dibattuto in incontri con i
rappresentanti d’area al CUN e con la conferenza dei Presidi di Lettere e di Lingue. L’entità della riduzione
richiesta – riportare circa 370 settori a una ottantina di macro-settori - implica che si debbano cercare
aggregazioni ampie. Le dimensioni della nostra area suggeriscono che si possano costituire anche una decina
di aggregazioni: l’Area 10 è la più vasta, con 77 settori e 6055 docenti, ben più di un quinto dell’organico
nazionale. I settori rappresentati dall’AIA (L-LIN10 e L-LIN12) sono già numericamente molto significativi
(327 e 330 ciascuno), ma altri settori analoghi – si pensi ai settori di lingua e letteratura portoghese, con 8 e
26 membri rispettivamente - sono effettivamente alquanto ridotti. Si richiedono dunque soluzioni trasversali
e capaci di produrre gruppi corposi.
L’ipotesi di aggregazione maggiormente accreditata è quella di raggruppare da un lato le letterature
e dall’altro le lingue “occidentali” (inglese, Americana, francese, tedesca, spagnola e ispanoamericane,
portoghese) o “euro-americane”. Si tratterebbe di aggregazioni molto ampie (sulle 700 persone), ma
abbastanza omogenee da un punto di vista metodologico.1 Nella nostra prospettiva, comunque,
l’aggregazione di Lingua e traduzione inglese con le altre lingue e traduzioni dell’Europa occidentale e di
Letteratura inglese con le altre letterature euro-americane sarebbe accettabile e persino auspicabile:
favorirebbe infatti una importante dimensione comparata della ricerca, pur garantendo le esigenze della
didattica, peraltro regolata dalle affinità come allo stato attuale.
1
Analogamente si potrebbero aggregare agli interessi prevalenti altre aree non molto numerose. Non è ancora chiaro
l’interesse della slavistica, che potrebbe preferire associarsi alle lingue orientali.
7
Preoccupa invece, la posizione della pluralità delle lingue nella riforma. Si nota in particolare una
mancanza di attenzione nei confronti dell’importanza degli insegnamenti linguistici nelle Facoltà non
letterarie. I decreti che stanno per uscire parlano troppo spesso di una lingua sola, trascurando le
raccomandazioni europee relative all’esigenza degli studenti universitari di servirsi di due lingue
comunitarie e trascurando anche a livello delle lauree di ambito linguistico-letterario l’importanza e
l’inevitabilità di dinamiche interculturali e la dimensione comparata del sapere. I decreti paiono inoltre non
inserire quasi mai la lingua straniera nelle discipline di base e caratterizzanti, ignorandone ad esempio
l’importanza negli studi aziendali, dove la dimensione della globalizzazione rende invece centrale il ruolo
delle lingue straniere nei processi di internazionalizzazione. Rincresce che non si percepisca quanto una
seria politica linguistica a livello universitario possa giovare alla internazionalizzazione della ricerca e del
paese, come dimostrano paesi che pure usano una lingua di grande diffusione mondiale quali la Spagna, ad
esempio, un paese che ha saputo investire in formazione linguistica e che ha compiuto immensi passi avanti
nel contesto internazionale. Anche se la riforma si è spinta così avanti, è forse ancora possibile farsi sentire
nelle sedi appropriate. Si potrebbe, come anglisti, farsi promotori noi dell’iniziativa, contattando ispanisti,
germanisti, francesisti, americanisti, slavisti ecc. Si propone di procedere alla redazione di un documento da
inviare al Ministro o discutere con un referente ministeriale.
Un ultimo punto istituzionale molto importante è quello della valutazione della ricerca e delle
scuole dottorali: elementi che sembrano diventare sempre più rilevanti nella distribuzione di fondi da parte
del Ministero. Il riconoscimento è importante, ma sottolinea l’esigenza di una politica più chiara sulla
ricerca, richiamando naturalmente anche alla necessità di garantire un controllo sulla qualità. E’ doveroso
anche sottolineare l’impatto delle recenti trasformazioni dell’Università sulla attività del corpo docente
italiano, nell’attuale aggravio di impegno organizzativo determinato dal contesto di una riforma continua, e
in una università che riesce comunque, in condizioni operative difficilissime, a produrre generazioni di
studenti la cui preparazione è competitiva anche nel contesto internazionale.
2. ESSE
Sul piano della Federazione Europea, ricordiamo l’importante presenza italiana al convegno di Londra.
La partecipazione italiana è stata ottima sotto il profilo quantitativo (con 101 iscritti) e qualitativo (presenza
in molti panel e seminari qualificati). La nostra associazione è stata apprezzata sia per il contributo
organizzativo che per quello scientifico. Il riconoscimento principale è stata l’approvazione della proposta di
Torino 2010, che è un appuntamento di sicura importanza per il futuro dell’anglistica italiana.
La Federazione, anche col nostro contributo, ha portato avanti il progetto di costituzione di una
banca dati delle riviste accademiche europee nel campo dell’anglistica. Sono stati definiti i descrittori ed è
stata prodotta una versione “demo” della banca dati, in cui dovremo poi, una volta che i descrittori siano
definitivi, inserire i dati che riguardano l’intensa produzione di riviste scientifiche che caratterizza il nostro
paese. Sarà fondamentale l’aiuto di tutti per la raccolta e l’inserimento delle informazioni.
Come Presidente AIA, sono stata invitata a Zurigo al convegno della SAUTE sul tema della
intermedialità. Ho molto apprezzato il formato del loro convegno, con tre plenarie esterne e workshops
molto focalizzati. Ho avuto anche modo di apprezzare molto la collana e la rivista della loro Associazione.
Potrebbe valere la pena di riflettere in futuro sulla creazione di una Collana di atti anche per l’AIA, basati su
di una selezione attenta dei contributi. L’inserimento in una collana potrebbe dare una auspicabile
uniformità nel formato e valorizzare le pubblicazioni, riducendone il carattere apparentemente occasionale.
Sono anche coinvolta nell’organizzazione del Convegno di Aarhus. Il convegno si terrà nel 2008
(22-26 agosto), sfortunatamente in parziale sovrapposizione con convegni di grande interesse per i linguisti
(il congresso mondiale di linguistica applicata AILA e il biennale di linguistica storica inglese ICEHL).
Sollecitiamo comunque tutti, ma in particolare i colleghi di letteratura e cultura, a inviare proposte per
panels e seminars (ricordando che le proposte saranno accettate fino al 15 giugno).
La riunione del Direttivo Europeo è prevista per 7-8 settembre a Vilnius: in quell’occasione si
definiranno le linee generali del convegno di Aarhus, le modalità di gestione della banca dati e si terranno le
elezioni di segretario e tesoriere.
Torino 2010 rimane l’impegno più importante che ci vede direttamente coinvolti. La proposta è
stata accolta con favore e l’organizzazione procede. Bisogna naturalmente giocare bene la nostra presenza e
arrivare preparati all’evento.
8
3) VITA ASSOCIATIVA AIA
Sul piano delle nostre attività interne, i passi più significativi sono quelli che abbiamo compiuto per
arrivare alla quadrimestralizzazione di Textus, che esce ormai tre volte l’anno, con numeri dedicati alle tre
aree linguistica, letteraria e culturale. Sulla qualità dei lavori pubblicati posso solo spendere parole di elogio,
e per questo mi complimento in particolare con i membri del Direttivo che seguono la rivista più da vicino:
la Prof. Del Sapio e il Prof. Douthwaite. Proprio perché ho avuto modo di apprezzare molto la qualità della
rivista, auspico che si possano instaurare dinamiche di relazione con le altre associazioni europee, per
rendere l’ottimo lavoro svolto maggiormente visibile sul piano internazionale.
Altra novità di questo anno è stata l’implementazione di un nuovo sito web (
http://www.lett.unitn.it/aia/ ), curato dalla Prof. Palusci, che ringraziamo anche per l’impegno che si è
assunta.
Per il Newsletter, grazie anche allo sforzo della Prof. Alessandra Marzola e della Dott. Francesca
Guidotti, siamo riusciti a mantenere una cadenza bimensile. Dato il fatto che in certi periodi l’attività
convegnistica - che largamente domina l’informazione sul Newsletter - si fa molto intensa, potrebbe valere
la pena di individuare uno spazio web per aggiornare più frequentemente le informazioni e lasciare al
Newsletter più spazio per un dibattito sui temi istituzionali.
Una questione molto importante su cui abbiamo lavorato in questo anno, nell’ottica di lasciare al
prossimo Presidente un documento più chiaro, è stata la questione dello Statuto della Associazione, di cui si
imponeva una revisione in diversi punti, sia per cambiamenti legislativi intercorsi, sia per altri orientamenti
emersi. La questione è stata seguita con grande competenza e disponibilità dal Vice-presidente, la Prof.
Carpi, che ha sottoposto il testo ad attenta analisi e presenterà successivamente le proposte di revisione da
portare all’Assemblea di Bari.
Sul piano finanziario e delle iscrizioni, non posso che elogiare la Prof. Salvi per l’impegno profuso e i
risultati ottenuti. L’Associazione è cresciuta – ha superato i 500 iscritti – ed ha consolidato le sue entrate. Si
tratta di un elemento molto importante per poter affrontare l’incremento di costi inevitabilmente determinato
dal passaggio di Textus a tre numeri annui e dall’incremento della quota associativa ESSE. Una attenta
analisi dei costi, unita alla volontà di creare un piccolo fondo per l’Associazione, spinge anzi verso una
proposta di aumento della quota associativa. Si tratta di un aumento contenuto, che potrebbe però consentire
di recuperare alcune politiche interessanti a favore dei giovani o delle sedi che organizzano i convegni, su
cui abbiamo ampiamente riflettuto senza poter effettivamente contare sulle risorse necessarie. Stiamo
lavorando anche in questo perché un Direttivo futuro possa implementare qualche forma di sostegno
finanziario alle iscrizioni dei giovani o alla pubblicazione degli ottimi lavori dei convegni organizzati. Per le
questioni amministrative rinvio comunque alla relazione del Segretario, Prof. Salvi.
Per ultimo, ma certamente primo nelle nostre preoccupazioni attuali, vorrei ricordare l’appuntamento di
Bari. Il convegno ha riscosso grande successo e ci aspettiamo dunque di vedere molti associati in
quell’occasione. Sappiamo che i convenors hanno faticato molto a valutare le ottime proposte giunte,
dovendole di necessità ridurre al numero di presentazioni previste dal formato del convegno.
Il Convegno biennale sarà anche l’occasione di rinnovo del Direttivo. Ricordo che non sono più
rinnovabili le cariche di Bondi, Carpi, Del Sapio, Marzola. Non mi sembra vero che siano già passati quasi
due anni dal mio insediamento come Presidente dell’Associazione e che sia ora di lasciare il Direttivo.
Speravo naturalmente di fare molto di più, ma davvero non avrei potuto chiedere di più agli altri membri del
Direttivo, che tanto mi hanno aiutato nel compito di coordinamento. Per questo li ringrazio ancora una volta
e dò a tutti appuntamento a Bari.
Relazione del Segretario-Tesoriere AIA
ROMA, 28 MAGGIO 2007 - RIUNIONE DEL CONSIGLIO DIRETTIVO E ASSEMBLEA DEI
SOCI
Voglio in primo luogo ringraziare il Presidente e il Consiglio Direttivo per la fattiva e creativa
operosità. Un ringraziamento anche alla Segreteria Quote Associative presso l’editrice Tilgher, nelle
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persone del Dr. Bozzi e della sig.ra Nuvoli, preziosi collaboratori per la loro accuratezza e puntualità.
Uguale gratitudine esprimo al Collegio dei Sindaci Revisori, e in particolare a Maddalena Pennacchia che ha
scrupolosamente verificato la documentazione relativa al bilancio, operando anche su delega delle Colleghe
Stefania Nuccorini e Nicoletta Vallorani (All. 3).
Inoltre, ringrazio i proff. Haberer e Mackenzie, rispettivamente Presidente e Tesoriere ESSE, per la costante
attenzione nei confronti dell’AIA. Un caloroso benvenuto al Prof. Fernando Galván, Universidad de Alcalá,
Madrid, nuovo Presidente ESSE dal 1 gennaio 2007.
La mia relazione prende in considerazione il bilancio consuntivo dell’anno 2006, sia per quanto
concerne la parte dei movimenti dei quali sono direttamente responsabile (All. 2), sia per la rendicontazione
che mi viene fornita dalla editrice Tilgher (All. 4).
Il primo dato confortante concerne il costante incremento del numero dei soci, oggi pari a 549 (389
soci di fascia A, 160 soci di fascia B).
Come si può vedere dal rendiconto economico del periodo 1.1.2006 – 31.12.2006 (All. 5), le entrate
di cassa ammontano a Euro 41.463,20 mentre le uscite di cassa corrispondono a Euro 33.036,61 con un
avanzo dell’esercizio pari a Euro 8.426,59. E’ da notare che, a prescindere dall’aumento delle quote
associative deliberato nel 2005 con efficacia sulle quote associative 2006, molti più soci hanno versato la
quota nei termini del 31 dicembre (a fine 2005 avevano versato puntualmente 249 soci su 538 con una
percentuale del 46%, al 31 dicembre 2006 hanno versato puntualmente 345 soci su 549, pari al 63%).
E’ da notare anche che nel 2006 vi sono stati incassi straordinari derivanti dal provvedimento di
sanatoria (una tantum per 39 soci, versamento di Euro 100 ciascuno).
La situazione patrimoniale al 31.12.2006 (All. 6) presenta un attivo liquido di Euro 26.006,63
risultante dalla liquidità a inizio anno più l’eccedenza dell’esercizio. Ad oggi la disponibilità liquida
ammonta a Euro 15.239,45.
Tuttavia, per il 2007 si è già realizzato l’incremento nella quota associativa ESSE (da Euro 7 a Euro 9
per ciascun socio) e l’incremento dell’abbonamento a Textus per i tre numeri annuali previsti (da Euro 33 a
Euro 44,25 – al netto dello sconto previsto per i Soci AIA).
Il versamento a ESSE è stato quest’anno lievemente posticipato (2.3.2007) per poter includere il
maggior numero possibile di soci (528). Considerato che la ESSE chiude improrogabilmente le iscrizioni
nel mese di aprile, gli eventuali soci che rinnoveranno l’iscrizione all’AIA nei prossimi mesi non potranno
essere iscritti alla ESSE. Nel 2005 il 72% dei soci AIA risultava iscritto anche alla ESSE, nel 2006 risultava
iscritto l’81% e nel 2007 risultano iscritti alla ESSE il 96%. Per ottenere questo risultato è necessario sia far
slittare lievemente il periodo di versamento alla ESSE, sia soprattutto ricordare tempestivamente a soci di
versare puntualmente entro il 31 dicembre la quota associativa. E’ auspicabile, quindi, favorire un ricorso
maggiore alla delega permanente a Tilgher, nonché ricordare la scadenza con le usuali comunicazioni
telematiche.
L’elenco dei soci è stato regolarmente aggiornato, controllando anche i dati forniti dai soci con la
scheda di adesione; pertanto non risultano al momento disguidi nella ricezione della Newsletter.
Il numero dei soci è sostanzialmente aumentato e ha raggiunto 549, compresi i 15 soci cultori che
hanno presentato la loro domanda di iscrizione entro il mese di gennaio 2007: il Consiglio Direttivo ha
esaminato ed approvato tali richieste nella riunione del 5 febbraio u.s. per poter consentire anche ai nuovi
soci la partecipazione al Convegno di Bari in qualità di relatori. In sede di Assemblea vengono approvate,
pertanto, le richieste dei 15 soci cultori più le successive 18 domande pervenute nei mesi di febbraio-maggio
(All. 7). L’Associazione dà il benvenuto ai giovani colleghi, ai quali augura un prospero percorso di studi.
Sebbene durante il 2006 il Direttivo non abbia usufruito di rimborsi spese, e la casa editrice Tilgher abbia
mantenuto invariato l’importo per i servizi di segreteria, per il 2007 si sono realizzati gli aumenti
dell’abbonamento a Textus e della quota di d’iscrizione a Esse. La spesa per il Gruppo 4 per il software
relativo alla Bibliografia soci AIA e servizi tecnici internet subisce un lieve incremento ogni anno. Ciò
comporta che la quota di 67 euro versata dai soci di fascia A copre appena le spese dei servizi, mentre la
quota di 56 euro versata dai soci di fascia B risulta inferiore di circa 10 euro rispetto al costo dei servizi
offerti. Ciò suggerisce di prendere in considerazione l’aumento delle quote associative.
10
Si ricorda ai soci che intendono presentare nuovi soci cultori di verificare il loro stesso status, per
evitare che le nuove domande restino in sospeso, in attesa che il socio presentatore a sua volta rinnovi
l’iscrizione. Poiché per vagliare le domande di nuova ammissione si ha normalmente una sola Assemblea
all’anno nel mese di maggio, ad eccezione degli anni in cui c’è un convegno, un ritardo di questo tipo può
essere considerevole.
Sono a disposizione per ogni eventuale chiarimento e ringrazio i soci per l’interesse dimostrato
all’Associazione.
[Rita Salvi]
Lettera al Ministro dell’università, Onorevole Fabio Mussi
Oggetto: riflessione sulle conseguenze del D.M. 270 sugli insegnamenti linguistici nelle Facoltà non
letterarie
Onorevole Ministro,
L’obiettivo di qualunque riforma dovrebbe essere un reale miglioramento nel rapporto
insegnamento/apprendimento al fine di ottimizzare i risultati. Per quanto concerne l’insegnamento delle
lingue straniere nelle Facoltà non letterarie tale principio non appare rispettato, anzi si percepisce un certo
disinteresse da parte delle Istituzioni nel fornire agli studenti strumenti necessari per l’inserimento nel
mondo del lavoro.
Nel precedente ordinamento – seguendo le indicazioni fornite dalla Commissione Europea – era largamente
previsto l’insegnamento di due lingue obbligatorie. Questo aveva avuto effetti di diverso tipo:
• alcune Facoltà/corsi di laurea hanno recepito l’indicazione e quindi attribuito un congruo numero di
crediti a due corsi di lingua straniera;
• alcune Facoltà hanno dovuto inserire per la prima volta le lingue nei loro curricula (si veda le
Facoltà di Giurisprudenza) con buoni risultati sotto il profilo didattico, considerata la rilevanza degli
studi di diritto comunitario/comparato;
• molte Facoltà ancora non hanno avuto corsi curriculari;
• alcune Facoltà hanno parcellizzato il numero di crediti distribuendolo di fatto su due moduli
(ottenendo quindi risultati non eccellenti).
Tuttavia, due corsi di lingua – laddove stabiliti – hanno finora assolto ad un compito educativo e formativo
importante, fornendo una indicazione del valore attribuito alla capacità di servirsi di due lingue comunitarie.
Nella nuova normativa si parla genericamente di insegnamento della lingua (una lingua) mentre si determina
il tetto dei 20 accertamenti. Molti corsi di laurea hanno già – più o meno esplicitamente – assegnato crediti a
moduli con relativi accertamenti SENZA INCLUDERE LE LINGUE, in modo a dir poco contraddittorio
rispetto alle indicazioni europee. Anche corsi di laurea che includono nella loro denominazione l’aggettivo
“europeo” talvolta non includono un modulo curriculare di lingua.
Si tenga conto che, soprattutto nelle Facoltà più antiche, nel corso del tempo sono stati chiamati posti di
professore I e II fascia per una pletora di discipline che oggi non trovano un numero accettabile di studenti
(si possono attivare moduli per tre/quattro studenti?) ma viene garantito l’insegnamento a beneficio del
docente piuttosto che degli studenti.
Lo scenario che si profila è inquietante: le università italiane si allontanano ulteriormente da quelle
considerate “di eccellenza” in Europa nelle quali le lingue hanno un forte peso curriculare. Ancor più appare
anacronistico che gli insegnamenti linguistici non siano considerati obbligatori e caratterizzanti in corsi di
laurea di economia aziendale, discipline bancarie o economia del turismo, a fronte della
internazionalizzazione dei contesti professionali e della ricerca.
11
Senza una normativa omogenea, ciascun corso di laurea farà scelte soggettive, il che contribuisce a
complicare l’eventuale mobilità dello studente. La frammentazione delle opzioni crea difficoltà per lo
studente anche nell’eventuale cambio di corso di laurea all’interno della stessa Facoltà.
Inserire un corso di lingua senza crediti e senza accertamento vuol dire di fatto sottrarre tempo allo studente
senza garantire l’adeguato riconoscimento che deriva dall’inserimento del modulo nel curriculum
accademico.
Se il corso di laurea non trova “spazio” per le lingue (come spesso si sente dire), come possiamo sperare che
lo studente trovi “tempo” per impararle? Il ricorso a “scuole private” spesso suggerito come soluzione è
osteggiato fortemente dagli stessi studenti. Inoltre, le stesse scuole non sono attrezzate per la didattica di
microlingue specifiche dei vari indirizzi, mentre in ambito universitario una fruttuosa ricerca ha permesso di
sviluppare competenze atte a fornire agli studenti non solo una preparazione linguistica di base ma anche, e
soprattutto, la padronanza degli strumenti utili in ambito professionale.
L’Associazione Italiana di Anglistica (AIA), l’Associazione Italiana di Germanistica (AIG), l’Associazione
Italiana degli Slavisti (AIS), il Centro di Documentazione e di Ricerca per la Didattica della Lingua francese
nell’Università Italiana (DoRiF) e la SUSLLF-Società Universitaria per lo Studio della Lingua e della
Letteratura Francese, unitamente al Presidente e Vice-Presidente dell’Associazione Ispanisti Italiani
(AISPI),
chiedono pertanto
che il Ministro definisca – sia pure nel rispetto dell’autonomia universitaria – una linea di applicazione dei
decreti con riferimento anche alle lingue straniere e alla loro collocazione curriculare, in osservanza delle
istanze europee in merito a:
- promozione dell’apprendimento linguistico nell’arco della vita (apprendimento permanente) ;
- rispetto del multilinguismo ;
- diritto di apprendimento della lingua per fini speciali contestualmente allo studio delle discipline
accademiche.
Alla luce di quanto su esposto, le Associazioni ritengono quanto mai opportuno un intervento chiarificatore
da parte del Ministro, dichiarando la propria disponibilità per ogni iniziativa si ritenga necessaria.
AIA - Associazione Italiana di Anglistica
-
Presidente Prof. Marina Bondi
AIG - Associazione Italiana di Germanistica
-
Presidente Prof Enrico De Angelis
AIS - Associazione Italiana degli Slavisti
-
Presidente Prof. Stefano Garzonio
AISPI - Associazione Ispanisti Italiani
-
Presidente Prof. Augusto Guarino,
Vice-Presidente Prof. Francisco Matte Bon
DoRiF - Centro di Documentazione e
di Ricerca per la Didattica della Lingua
francese nell’Università Italiana
-
Presidente Prof. Hélène Giaufret
SUSLLF- Società Universitaria per lo Studio
della Lingua e della Letteratura Francese
-
Presidente, Prof. Franco Piva
12
XXIII AIA CONFERENCE
Forms of migration – Migration of forms
BARI – 20-22 SETTEMBRE 2007
Under the Auspices of the Chancellor of the University of Bari
***********
The next AIA Conference will be hosted in Bari, from the morning of 20th September to the morning of
22nd September 2007. The AIA Board and the University of Bari have agreed upon the following theme:
Forms of migration – Migration of forms
Migration – of people/s, ideas and cultures: of literary genres, motifs, and forms; of languages, discourses,
registers, and modes of communication – has emerged as a key concept and a central phenomenon in
contemporary culture. In a world of ever increasing human, social, and cultural flows like our own the
phenomenon has become extremely relevant, but it has always existed and globalization itself can be
historicized. In fact, migration and the consequent interpenetration of cultures, in its multifarious aspects,
can be observed both diachronically and synchronically, especially, but not only, across those physical,
psychological, literary and linguistic contact-zones where people/s, ideas, cultures and languages literally
and/or metaphorically meet, intersect and interact.
The contributions (in English or in Italian) will be organized in the three traditional sections of AIA
conferences:
1) Literature
2) Culture
3) Language
The Convenors of the Parallel sessions are:
LITERARY WORKSHOPS
Vito Cavone
[email protected]
Maristella Trulli
[email protected]
Claudia Corti
[email protected]
CULTURE WORKSHOPS
Vittoria Intonti
Federica Troisi
Marina Vitale
[email protected]
[email protected]
[email protected]
LANGUAGE WORKSHOPS
Domenico Torretta
[email protected]
Anna Maria Sportelli
[email protected]
Marina Dossena
[email protected]
Members wishing to present papers must be fully-paid up AIA members. Membership can be renewed by
clicking on the following link: http://www.lett.unitn.it/aia/iscrizione.htm
Possible topics
a)
Literary Workshops
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Migration of genres, intersemiotic transformations and transcodifications (from narrative to drama,
from narrative to film, from theatre to film/ music etc.)
Theatrical translations, adaptations, and revisions
Metamorphoses of Myth in Literature
Contamination and Hybridity of Modes and Forms (satire, parody, burlesque, travestie etc.)
Intertextuality/ Interdiscursivity / Rewriting
Variations and Transformations of the “Western Canon”
Multiculturalism and Postcolonial Literature
b)
Culture Workshops
Ethnicity, Race and Nation
The globalisation of space and the multiplication of borders.
Diaspora, trauma and hybrid formations: whose history? whose home?
Intersections and boundary crossings
Diasporic Cultures: ‘border’ writings, divided identies.
After the High Culture/Low Culture divide: the metropolitan mix.
Gender issues and multiculturalism
Women ‘living in translation’.
Queer subjects and diasporic landascapes.
Women, globalisation and the new technologies of communication.
c)
Language Workshops
(all the topics may be discussed from a synchronic or a diachronic point of
view):
Language and identity
Genre and specialized discourse
Translation and negotiation
Variation and change in language contact situations (e.g. across territories: code-switching and
code-mixing, etc)
Other forms of interlinguistic migration (e.g. word loans)
Other forms of intralinguistic migration (e.g. metaphor as a form of migration;
convergence/divergence of (supra)regional or social varieties, etc)
The topics are intended for general guidance. Other topics can be proposed provided they are consistent with
the general theme of the Conference.
Further details and deadlines are available on the website: www.lingue.uniba.it/dag/aia2007
RESOCONTI
Corpora: Seminar and Workshops, dedicato alla memoria di John Sinclair
(Università degli Studi di Padova, 29 -31 Marzo, 2007)
Si è tenuto a Padova nei giorni 29-31 Marzo 2007 l’incontro Corpora: Seminar and Workshops. Dedicated
to the Memory of John Sinclair. L’incontro è stato organizzato dalla Prof. Carol Taylor, dell’Università di
Padova e dal gruppo PRIN da lei coordinato, “Englishmultiweb”, parte del progetto nazionale PRIN
“eCoLingua”, coordinato dal Prof. Chris Taylor, dell’Università di Trieste. L’evento ha avuto il patrocinio
dell’Ateneo Patavino, del Dipartimento di Lingue e Letterature AngloGermaniche e Slave (Direttore: Prof.
Giuseppe Brunetti) e del Centro Linguistico di Ateneo (Direttore: Prof. Maria Teresa Musacchio)
dell’Università di Padova. La sede dei lavori è stato lo splendido laboratorio multimediale del CLA di
Padova, con novanta postazioni – tutte occupate – divise in isole da tre. Il convegno, che ha ospitato
partecipanti italiani ma anche da molti paesi europei, ha fatto confluire con successo testimonianze diverse
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di esperienze di lavoro con i corpora, offrendo una stimolante panoramica sull’uso dei corpora in linguistica,
a partire dalla loro creazione al loro utilizzo nell’insegnamento delle lingue, nella ricerca linguistica e negli
studi sulla traduzione sia pratica che teorica. Non sono mancate importanti riflessioni teoriche sulla
linguistica dei corpora e sul suo contributo fondamentale alla teoria linguistica. Nel sottolineare l’apporto
della linguistica dei corpora alla teoria linguistica, filo conduttore del convegno è stato il riconoscimento
dell’opera svolta da John Sinclair, scomparso improvvisamente il 13 marzo u.s. In particolare, la
commemorazione formale di John Sinclair da parte di Carol Taylor e Guy Aston, che ha preceduto
l’apertura dei lavori il secondo giorno dell’incontro, ha raggiunto momenti di solennità e commozione
generale nel riconoscimento della perdita di un grande uomo ed un grande linguista.
Carol Taylor (Università di Padova) ha aperto i lavori esplicitando le finalità del convegno, destinato
prevalentemente a chi volesse conoscere la linguistica dei corpora dal punto di vista teorico e delle sue
applicazioni pratiche. In questa occasione ha inoltre dedicato il convegno a John Sinclair, di cui ha ricordato
le doti umane e di scienziato.
La prima giornata di lavoro ha messo significativamente a confronto diverse esperienze di creazione ed uso
dei corpora nella didattica delle lingue, nella traduzione e nella ricerca linguistica. Nel primo workshop,
Katherine Ackerley e Erik Castello (Università di Padova) in “Creating and using a corpus” hanno
dimostrato come i corpora possano venir utilizzati per sensibilizzare gli studenti alle variazioni della lingua
dovute a differenze di registro, anche in preparazione di compiti di scrittura testi. A tale scopo, dopo
un’introduzione alla creazione e all’analisi dei corpora mediante l’utilizzo del software Wordsmith Tools, è
stato illustrato come il lavoro con i corpora favorisca la riflessione degli studenti sugli aspetti lessicali e
grammaticali della lingua. Gli esempi sono stati tratti principalmente da due piccoli corpora specialistici di
resoconti di sondaggi pubblici in inglese, uno di testi scritti da parlanti nativi e l’altro di testi di studenti L2
inglese, creati appositamente per la didattica di un corso universitario.
Maria Teresa Musacchio (Università di Padova) e Giuseppe Palumbo (Università di Modena e Reggio
Emilia) in “Corpora and translation” hanno spiegato quali tipi di corpora vengano usati negli studi sulla
traduzione e come vengano utilizzati. Nelle traduzioni in ambito specialistico l’uso dei corpora può favorire
la comprensione degli aspetti terminologici, fraseologici e delle convenzioni testuali. Musacchio e Palumbo
si sono soffermati ad esemplificare come i dati linguistici dei corpora consentano la risoluzione di problemi
relativi agli aspetti fraseologici.
L’intervento di Fiona Dalziel e Francesca Coccetta (Università di Padova), “Multimodal corpora with
MCA”, ha illustrato il Padova Multimedia English Corpus (Padova MEC), un corpus multimediale in lingua
inglese creato dal Centro Linguistico di Ateneo di Padova ed utilizzato come fonte di materiali per corsi
online e per il testing. Padova MEC fa uso del sistema di concordanze multimodali MCA (Multimodal
Corpus Authoring System, sviluppato da Anthony Baldry presso l’Università di Pavia) e di un sistema di
etichettatura del le funzioni linguistiche per ottenere dati sugli usi linguistici e su altre risorse semiotiche (ad
esempio, direzione dello sguardo del parlante) che creano significato. Gli esempi forniti nel corso
dell’intervento hanno evidenziato come, nelle interazioni videoregistrate, si possano individuare le sequenze
in cui vengono espresse determinate funzioni linguistiche e, per ciascuna di esse, studiare il contributo degli
elementi linguistici e non linguistici al significato.
Maria Teresa Prat Zagrebelsky (Università di Torino) in “Learner corpora at the crossroads of computer
corpus linguistics, foreign language pedagogy and second language acquisition research” ha discusso
approfonditamente un altro tipo di corpora di utilità per la ricerca e la didattica delle seconde lingue: i
corpora di L2, e cioè raccolte di testi orali e scritti di parlanti una lingua straniera. Essi si inseriscono
nell’ambito dell’Analisi Contrastiva (CA), dell’Analisi degli Errori (EA), degli studi dell’Interlingua e della
ricerca sull’acquisizione delle lingue straniere e costituiscono una fonte di dati empirici preziosi per studiare
l’interlingua in modo sistematico. L’intervento ha illustrato diversi corpora di L2 sviluppati per l’inglese,
presentandone i criteri costitutivi e riassumendo le principali linee di ricerca che ne fanno uso e si è infine
concluso con un’analisi dei ‘costi e benefici’ della compilazione dei corpora di L2: se da un lato questi
offrono indubbi vantaggi nella didattica e nella ricerca, la loro creazione richiede tempi lunghi e competenze
di tipo tecnico e statistico e può a volte fornire dati di difficile interpretazione .
Alla relazione di Maria Teresa Prat Zagrebelsky è seguito un workshop, durante il quale è stato illustrato
l’uso del corpus ICLE, “The International Corpus of Learner English”, che raggruppa 2.500.000 parole da
3.640 saggi scritti da studenti universitari di livello avanzato che è stato raccolto nell’ambito di un progetto,
di cui fanno parte 17 paesi europei ed extraeuropei, che ebbe inizio negli anni ’90 a Louvain-la-Neuve sotto
la direzione di Sylviane Granger. Parte del materiale raccolto, costituito da 11 sotto-corpora tra cui quello
italiano, è stato messo in commercio nel 2003. Con ICLE si possono svolgere ricerche di tipo qualitativo e
15
quantitativo sull’interlingua di un gruppo nazionale e condurre sia analisi degli errori in L2 sia analisi
contrastive dell’interlingua di apprendenti inglese di diversa lingua madre. Nel workshop sono stati descritti
e discussi i principali progetti di ricerca teorica e applicata condotti sull’ICLE in Italia ed all’estero. La
conclusione del workshop ha ripreso il tema, introdotto nella relazione precedente, delle risorse e delle
competenze necessarie per la creazione dei corpora di L2, sottolineando in particolare la complessità del
compito di etichettatura dei dati e le esigenze di coordinamento e sintonia di interpretazione dei dati da parte
dei partecipanti al progetto di ricerca.
Il secondo giorno dell’incontro, alla commemorazione di John Sinclair da parte di Carol Taylor e Guy Aston
ha fatto seguito l’intervento di Alan Partington (Università di Bologna), che ha posto al centro della sua
relazione “The Armchair and the Machine: Corpus Assisted Discourse Studies” il tema dell’importanza
dell’osservazione dei dati, base imprescindibile della teoria scientifica, e così facendo ha ricordato il
contributo straordinario di John Sinclair alla teoria linguistica e ai metodi di analisi dei dati in linguistica.
Partington ha sottolineato come le nuove tecniche e tecnologie offrano un’indiscutibile opportunità per
migliorare lo studio scientifico della lingua. In particola re, il suo intervento ha descritto la metodologia
CADS (Corpus Assisted Discourse Studies), che affianca i metodi di tipo qualitativo dell’Analisi del
Discorso a quelli di tipo quantitativo offerti dalla Linguistica dei Corpora per analizzare le caratteristiche
linguistiche di tipi diversi di discorsi linguistici. Alcuni esempi, tratti prevalentemente dal discorso politico e
mediatico, hanno illustrato come il CADS possa essere utilizzato per studiare quali strategie comunicative
vengono usate nei testi per veicolare un punto di vista.
Anche l’intervento di Sara Gesuato (Università di Padova) in “Linguistic research using corpora” ha
sottolineato l’importanza dei corpora negli studi linguistici, illustrando come il loro uso permetta di cercare
le occorrenze di una data forma linguistica in un co-testo specificabile e di comprenderne le regole d’uso.
Gesuato ha mostrato come i corpora possano essere utilizzati per determinare il significato di strutture
sintattiche emergenti; per tracciare lo spazio semantico preferito occupato da un certo termine ed il grado di
sovrapposizione con quello di un termine vicino; e per rivelare i valori culturali impliciti di concetti
veicolati attraverso termini in apparenza ideologicamente neutri. Il discorso conclusivo ha enfatizzato i
vantaggi derivanti dall’uso dei corpora, pur accennando ad alcuni limiti della ricerca basata sui corpora, che
mal si prestano allo studio delle funzioni comunicative ed i cui dati possono non coincidere con i giudizi di
accettabilità dei parlanti.
Giuseppe Brunetti (Università di Padova) in “Tagging the lexicon of Old English poetry” ha illustrato un
esempio particolare di creazione di corpora, per l’edizione di testi poetici antico inglesi, inteso a produrre
rappresentazioni multiple del loro lessico e a facilitarne lo studio linguistico. Nel suo intervento, Brunetti ha
dimostrato l’utilizzo di una metalingua (XML) per codificare l’informazione lessicale di ogni parola
contenuta in testi poetici antico inglesi (lemma, classe di appartenenza, reggenza, morfologia, traduzione
italiana). Questo metatesto descrittivo viene poi utilizzato per produrre edizioni elettroniche delle poesie con
rappresentazioni multiple del loro lessico: glosse interlineari, glossario (anticoinglese–italiano; italiano–
anticoinglese), formario, concordanze per lemma, parole poetiche e composti, reggenze di verbi, aggettivi e
nomi, statistiche per classi lessicali. Una di queste edizioni è quella di Beowulf all’indirizzo
http://www.maldura.unipd.it/dllags/brunetti/Medievale/Be o/Beowulf/inizio.htm per la quale è stato
realizzato anche un iperlessico con collegamento ipertestuale delle varie rappresentazioni lessicali.
Margherita Ulrych e Amanda Murphy (Università Cattolica di Milano) nel loro intervento “Descriptive
translation studies and the use of corpora” hanno discusso i vari metodi di ricerca nell’ambito degli studi
sulla traduzione, per poi fornire un’esemplificazione del tipo di indagine sulla natura dei testi mediati che si
può condurre con un approccio descrittivo, empirico, finalizzato alla traduzione ed utilizzando corpora
monolingua comparabili e corpora paralleli bilingua/multilingua. Sono stati quindi confrontati testi mediati
di vario tipo ma aventi una fraseologia comune e le loro differenze con testi non mediati.
L’intervento conclusivo della mattinata è stato quello di Caroline Clark (Università di Bologna) in “A
CADS analysis of television reports from Iraq: were embeds ‘in bed’ with the coalition?”, che ha ripreso il
tema dei vantaggi offerti dal metodo CADS (Corpus Assisted Discourse Studies) per l’analisi del discorso
specialistico, in particolare in ambito politico e mediatico. La relazione di Clark ha illustrato come un
corpus elettronico di rapporti trasmessi da giornalisti inviati presso le forze della coalizione consenta, se
analizzato con la metodologia CADS, di evidenziare la prospettiva dell’autore sull’evento e quindi di trarre
interessanti osservazioni riguardanti la “neutralità” dei giornalisti, spesso a fronte dei comunicati ufficiali
sulle notizie trasmesse.
Nel pomeriggio, Guy Aston (Università di Bologna) nella sua relazione “Using the BNC for language
teaching and learning” ha ripercorso la breve storia del BNC (il British National Corpus), illustrandone le
16
caratteristiche che lo hanno reso il corpus di riferimento per l’Inglese Britannico e menzionando il suo
utilizzo nella ricerca linguistica, nella didattica e nell’apprendimento linguistico. Aston ha quindi presentato
la nuovissima edizione del corpus, basato su XML e il nuovo software di ricerca XAIRA, con notevoli
migliorie rispetto alla versione precedente, specialmente per il reperimento dati.
Con l’intervento di Christopher Taylor (Università di Trieste) in “Predictability in film language: corpus
assisted research” è stato discusso il tema della traduzione per lo schermo e dell’uso dei corpora e delle
banche dati di trame e trascrizioni filmiche come ausilio a questo tipo di traduzione. L’intervento ha preso le
mosse dalla constatazione che, per la loro stessa natura simulatoria e ritua listica, alcuni generi filmici e
televisivi sono caratterizzati da una certa ripetitività e ricorrenza di elementi. Questo suggerisce che essi
offrano elementi per la costituzione di una ‘tecnica di memoria della traduzione’ basata sull’uso dei corpora,
che è in via di sperimentazione.
Anthony Baldry (Università di Pavia) in “Facing a course management crisis? How current research into
multimodal corpora might help!” ha esemplificato come i corpora multimodali possano costituire
un’importante risorsa per i docenti universitari di lingua nelle situazioni di emergenza nella didattica dei
corsi, ovvero quando non c’è il tempo per prepararsi ad una lezione o per fare un colloquio a qualche
candidato. E’ stato quindi illustrato il software MCAINSTANT ©, sviluppato da Baldry e accessibile al sito
http://mca.unipv.it, che offre diverse soluzioni per queste situazioni di crisi, tra cui l’utilizzo di corpora
MCA multimodali interattivi su web per i colloqui -con-verifica; l’utilizzo di corpora MCA su pagina
stampata per le lezioni sul testo, sulla grammatica e sulla traduzione; l’utilizzo di corpora filmici MCA per
le lezioni di ascolto. Per ciascun uso, sono state discusse le intersezioni tra teoria del testo, corpora
multimodali e modalità di presentazione delle lezioni, evidenziando le potenzialità dell’uso delle
concordanze multimodali/multimediali nell’insegnamento linguistico.
Silvia Bernardini (Università di Bologna) in “What students want? Practical suggestions for corpus-aided
translator education” ha presentato dei materiali di e-learning, creati dal consorzio per il progetto Leonardo
MeLLANGE ed attualmente in sperimentazione all’interno di un corso di traduzione inglese -italiano presso
la Scuola per Traduttori e Interpreti dell’Università di Bologna. È stato quindi illustrato come questi
materiali, finalizzati a introdurre studenti di traduzione e traduttori professionisti all’uso e alla teoria dei
corpora, possano essere utilizzati all’interno di un corso di traduzione per studenti tecnologicamente non
sofisticati per insegnare agli studenti come servirsi dei corpora, della tecnologia CAT e html, e come
lavorare con strumenti e corpora disponibili gratuitamente per tradurre un sito web, creando un glossario ed
una memoria di traduzione.
Larissa D’Angelo (Università di Bergamo) in “Creating a corpus for the analysis of identity traits in
English specialized discourse” ha descritto la creazione di un corpus di testi selezionati da varie riviste
accademiche appartenenti a quattro contesti disciplinari diversi, discutendone i criteri progettuali, le
problematiche relative alla raccolta e alla classificazione dei testi a seconda del genere e delle caratteristiche
etnografiche ed alla ricostruzione del loro contesto sociolinguistico specifico e generale. Il corpus fa parte di
un progetto più vasto, finanziato dal progetto PRIN coordinato dal Prof. Gotti (Università di Bergamo),
finalizzato a studiare i tratti linguistici caratteristici delle diverse branche del discorso specialistico in
inglese, evidenziando in particolare le caratteristiche dovute al genere e le influenze dovute all’uso
dell’inglese come lingua franca della comunicazione internazionale.
Nella mattinata conclusiva del convegno Elena Tognini Bonelli (Università di Siena) in “Corpora and LSP:
general introduction”, ha offerto un’interessante panoramica sui contributi della linguistica dei corpora agli
studi dei linguaggi specialistici, riassumendo alcuni assunti portanti della teoria dei corpora e tracciandone
le anticipazioni nella teoria linguistica di Firth. Un principio base che collega la linguistica dei corpora a
Firth è l’’idiom principle’, ovvero l’idea che la scelta di una parola condiziona la scelta di tutte le parole
circostanti, con l’implicazione che l’unità di significato si estenda al di là della singola parola, e debba
essere ricercata nelle relazioni lessico -grammaticali tra più parole. Si deve quindi parlare di ‘unità estese di
significato’, date dalla congruenza di collocazione, colligazione, preferenza semantica e prosodia semantica.
Tognini-Bonelli si è soffermata ad illustrare cosa si intenda per prosodia semantica in ambito specialistico e
come l’analisi dei corpora possa contribuire a comprendere il significato delle espressioni che in ambito
specialistico acquisiscono un significato terminologico specifico. La relazione si è conclusa portando
l’attenzione su questioni di metodo e tecnologia nell’utilizzo dei corpora.
Dopo la relazione, Elena Tognini Bonelli ha coordinato un workshop, avente lo stesso titolo della relazione
precedente. Il workshop ha preso le mosse da alcune domande poste nella fase conclusiva del suo intervento,
quali la dimensione del corpus, la rappresentatività del campione selezionato e il grado di autenticità dei test
i del corpus. Il workshop è poi proceduto con la dimostrazione di come i corpora possano venir utilizzati nei
17
corsi per studenti di materie specialistiche e come possano costituire un supporto per la didattica. Durante il
workshop è stato dimostrato l’utilizzo del software CONCAPP, scaricabile gratuitamente dal sito
www.edict.com.hk/ e di alcuni corpora disponibili allo stesso sito.
I tre giorni di riflessioni e workshop hanno portato una stimolante testimonianza del la ricchezza di approcci
e varietà di esperienze nell’uso dei corpora in linguistica. Nella didattica i corpora sono utilizzati
nell’insegnamento delle lingue straniere e dei linguaggi specialistici per la creazione di materiale didattico
da usare con gli studenti o come strumento per stimolare la riflessione autonoma degli studenti sugli usi e le
caratteristiche di fenomeni linguistici di interesse, e per accrescere la loro consapevolezza sulle varietà delle
lingue e sulla variazione linguistica legata a generi e registri. I corpora sono un valido supporto nella
didattica della traduzione e nella professione di traduttore e possono costituire la base per la creazione di
glossari e memorie di termini di traduzione. Nuovi orizzonti sembrano aprirsi anche nella didattica delle
lingue e negli studi sulla traduzione filmica e televisiva con l’introduzione dei corpora multimediali.
L’introduzione della metodologia dei corpora ha avuto un impatto enorme nella linguistica contemporanea,
modificando notevolmente il modo di far ricerca. Fornendo strumenti per indagini accurate e precise basate
su dati concreti, osservabili e quantificabili, la linguistica dei corpora ha portato ad una redefinizione
dell’unità minima di significato e ad una consapevolezza della variabilità lessico-grammaticale dovuta al
contesto d’uso. Oltre ad aver cambiato il modo in cui vengono concepiti e strutturati i dizionari e le
grammatiche, la linguistica dei corpora ha cambiato profondamente la nostra comprensione delle lingue.
Tra le note positive del convegno sono da segnalare la varietà e l’alto livello degli interventi che hanno
contribuito a creare un’atmosfera di interesse e attenta partecipazione da parte dei convenuti, che sono stati
tutti concordi nell’esprimere il loro apprezzamento e nel ringraziare Carol Taylor e il suo gruppo per avere
ideato e realizzato questo evento.
Il convegno Corpora: Seminar and Workshops è stato dedicato a John Sinclair in occasione della sua
improvvisa scomparsa. Il successo del convegno, come anche gli stimoli offerti dalle relazioni testimoniano
la vivacità e l’importanza degli studi dei corpora nella linguistica contemporanea e rendono omaggio al
grande linguista.
Point of View: Description and Evaluation across Discourses
(University of Florence, 27-28 April 2007)
On April 27th-28th 2007, the Faculty of Economics (Polo delle Scienze Sociali) in Florence hosted the
seminar ‘Point of View: Description and Evaluation across Discourses’, organised by Professor Gabriella
Del Lungo and Doctor Paul Tucker, in order to publicise the results of a research project (PRIN 2005 ‘Point
of view and keywords in persuasive discourse’) co-financed by both the Ministry of University and
Research and individual universities (Modena, Bergamo, Firenze, Siena, Roma).
While evaluation has recently received a lot of attention by scholars, this is not the case of
description in spite of the fact that this discourse mode is pervasive in any discourse and text type. Because
of this the primary goal of the seminar was to identify possible approaches to the study of description, from
both synchronic and diachronic perspectives, and to investigate the relationship between description and
evaluation.
With invited speakers and short talks, the two-day programme was surely an intensive one. The
papers presented focused on either theoretical approaches to descriptive discourse, or detailed studies of
evaluative language use in descriptions across spoken and written discourses.
Proceedings were opened by Professor Lavinia Merlini Barbaresi’s (University of Pisa) plenary
lecture on ‘The speaker’s imprint in descriptive discourse’ Her stimulating paper dealt with the notion of
subjectivity in both theoretical and empirical terms, analysing phenomena in descriptive discourse with
specific reference to descriptions of stationary scenes, mainly in fictional texts and other genres, such as
guide or travel books. She argued convincingly that translating reality into verbal signs (by a describer) and
the same verbal signs back into a visual configuration (by an addressee) is a complex inter-semiotic
operation that requires careful handling by both participants if they want to reach non-discrepant cognitive
representations. In her insightful analysis she showed that this operation is necessarily highly subjective, i.e.
indexical of the speaker’s orientation. She discussed how the speaker’s subjectivity (‘the speaker’s imprint’)
is manifested primarily in his egocentric perspectives, deixis and the various axes of orientation in space,
and, more covertly, at the level of lexis, in some combinations with highly idiosyncratic descriptive
18
adjectives, with which the speaker tries to express the sensations roused by the objects described and the
sense of his representations. She also showed that the subject/speaker’s plane is where especially, in
descriptive discourse, marked options occur and complexity arises.
Another plenary talk was given by Professor Maria del Rosario Caballero Rodriguez (University of
Castilla-La Mancha) on ‘Construing space through metaphor in a corpus of late nineteenth and early
twentieth century architecture reviews’. Professor Caballero’s talk was devoted to the description of the way
figurative language is used to discuss spatial arrangements in one of the most representative genres in
architectural discourse, namely the architectural or building review. She explored how the use of metaphor
in the genre has undergone significant changes across time. Professor Caballero did this by comparing
reviews from the late nineteenth and early twentieth centuries with contemporary texts. Interestingly, she
noted that the all-pervasive use of personification in the older versions of the genre has given way to a more
varied array of metaphorical frames in contemporary texts, which points to the long lineage of some of the
metaphors pervading current architectural discourse. In addition, metaphor appears to have shifted from
being used as an evaluative strategy to being a comprehensive resource for both descriptive and evaluative
purposes. As a conclusion, she suggested that the way figurative language is used by reviewers reveals the
changes undergone by the genre across time in several respects .
Around nine papers were presented in addition to the plenary ones. Here are the main tenets of the
talks, in order of the seminar’s programme.
Marina Dossena (University of Bergamo): ‘Many strange and peculiar affairs’: evaluation in
Scottish emigrants’ letters of the 19th century’. Relying on the sample of Scottish emigrants’ letters included
in the 19th century Scottish correspondence, Dossena investigated the main strategies that encoders
employed to convey their opinions about the territories they saw, the people they met, the experiences they
had, and the news they received from “the old country” In particular, her analysis focused on the patterns
observed in texts encoded by users whose level of schooling was varied. This study enabled Dossena to
make some observations as to the degree of ‘involvement’ implicit in the attempt to convey one’s own point
of view to the recipients (e.g. through the use of person, time and place deixis, and through modality) and
restrained by the need to follow more formal models.
Gabriella Del Lungo (University of Florence): ‘The commercial space in the 19th century:
description of goods and business relations’. Through the analysis of a historical collection of international
traders’ letters, Del Lungo discussed how description plays a central role in business discourse. She
investigated the linguistic devices employed in the genre to identify goods, by adapting the grid devised by
Adam (1993), to determine the progression from part to part of a given object. Del Lungo argued that
business transactions in the second half of the 19th century rely to a large extent on the interpersonal
relations established between trading partners rather than on the direct relation customer/goods as seems to
be the case today. She noted that goods in the 19th century correspondence are most frequently seen from a
non-evaluative point of view: they are textually identified rather than favourably presented to customers.
Paul Tucker (University of Florence): ‘Description and point of view in a corpus of art writing in
English (1685-2006)’. In his talk, Tucker illustrated the different degrees and modes in which descriptive
language may contribute to the realisation of point of view in passages of text focusing on individual works
of art or the work of individual artists. Starting from his conception of ‘point of view’ as related to the
capacity for the individual or subjective appraisal of entities, comprising both verdictive judgement and
affectively engaged representation, as envisaged in Martin and White (2005), his analysis centred on
examples chosen as concrete illustrations of the capacity of the descriptive construal of the spatial identity
of entities to complement and to a certain degree conflate with other more directly attitudinal speech acts
and thereby to partake in the realisation of point of view.
Sara Radighieri (University of Modena and Reggio Emilia): ‘Spatial description in the AR:
‘pointing’ and ‘wandering’ as tools for guiding the reader-viewer’ Radighieri centred her talk on the
description of the visual space of the AR (Art Review) and the presentation of what she called ‘reviewer’s
physical point of view’ in the genre of the AR. She explored features of deictic space by proposing a model
for identifying spatial features both inside ARs – through processes of encapsulation and prospection
(Sinclair 2001, 2004) – and outside the text by means of exophoric reference. Radighieri observed how the
art reviewer represents the event and how s/he skilfully guides the reader-viewer along the show. In
particular, she suggested two main operations, referred to as ‘pointing’ and ‘wandering’. The former
consists in referring directly to details by indicating them by means of prepositions, whereas the latter refers
to the description offered by the reviewer who enters the exhibition and walks around ‘surveying the event’
19
(Merlini Barbaresi 2005) and collecting impressions which s/he then tries to propose to the reader-viewer
often addressing her/ him directly.
Julia Bamford (University of Rome ‘La Sapienza’): ‘Discourse patterns in descriptions in spoken
scientific discourse’. Bamford’s paper investigated how description is used in spoken texts with a scientific
topic (the Micase and Base lecture corpora). Her analysis showed that in scientific discourse description is
used to contextualise the subsequent discourse (e.g. a description of the physical geography of central
America precedes a narrative account of a bio-ecology project in that region). It often occurs along with
visual elements including slides, photographs, graphs, tables and both the verbal and the visual are
complementary and closely linked. Interestingly enough, a frequent characteristic of descriptions in
Bamford’s corpora was the embedding of evaluations within a chunk of description.
Christina Samson (University of Florence): ‘Business in the 21st century: description and evaluation
in a corpus of products on the web’ Samson presented partial results of an investigation carried out on a
small specialised corpus comprising three categories of products promoted and sold on the web. In
particular, she described the lexico-grammatical and rhetorical patterns adopted by companies in their
descriptive discourses in order to contextualise their products by interacting and guiding the
browser/customer through the virtual space. By a qualitative analysis of the texts forming the corpus, she
suggested that descriptive discourse may be considered multifunctional, in that, it is used to describe
products, evaluate explicitly or implicitly its products while creating the company’s identity.
Silvia Cacchiani (University of Modena and Reggio Emilia): ‘Evaluation versus description in
promotional genres? The case of book blurbs’ Cacchiani centred her research on description and evaluation
within back-cover book blurbs taken from fictional texts, chiefly contemporary bestsellers by well-known
writers and fictional debuts. She observed how positioning the product and informing customers about the
quality of the product is almost exclusively done by means of optional narratives and obligatory evaluations,
most often in the form of quotations from book reviews. Her contribution tried to explore the ways in which
novelty/creativity of the lexical device, degree of semantic intensification and involvement as well as
occurrence within a given pattern interact within the text in order to foreground relevant information, appeal
to the reader and focus on the relevant assets of different types of read in order to market the book while
orienting the reader.
Judith Turnbull (University of Rome ‘La Sapienza’): ‘Self-promotion: the art of boasting modestly’.
Description and evaluation have been seen to play fundamental roles in corporate websites, the object of
Turnbull’s analysis. Following earlier studies on corporate websites by members of the Rome PRIN research
group, Turnbull analysed one particular section of this promotional genre, the professional and personal
profile of the founder of the company, whose purpose is to present the company and its products in the best
possible light. Starting from Martin and White’s (2005) Appraisal Theory, she discussed the influence this
framework has had in investigations of the role of evaluation. In the case of a promotional genre such as a
website, she noted that blatant positive evaluation may meet with suspicion on the part of the reader. A
variety of strategies (e.g. self-effacement, non-evaluative description, evoked appraisal, understatement,
etc.) have been identified to give a positive but ‘realistic’ picture of the company and its founder.
Judith Bowker (University of Rome ‘La Sapienza’): ‘Description and evaluation in business audioconferencing: the narrative force of tense usage in accounts of operational planning’ Judith Bowker
discussed description and evaluation in a corpus of in-house oral business presentations delivered in webinar
mode. She illustrated how this kind of discourse has two-fold functions: referential, information-giving in
the form of the description of company policy, on the one hand, and its evaluation, serving a directive
function, and necessary for the positive reception of the information by the interactants, on the other.
According to Bowker, this kind of computer-mediated discourse, using the telephone line and making
intensive use of Power Point slides simultaneously, seems to represent a good example of technology,
producing new kinds of ‘hybridized’ genre, meeting and adapting to new communication needs.
To conclude, the seminar was scientifically very successful and all the papers were of a very high
standard and stimulated deep discussion. Many new aspects in the field were raised, challenged and debated
by both lecturer and audience alike.
[Giuliana Diani]
20
APPUNTAMENTI E SEGNALAZIONI
GlobEng International Conference on Global English
(University of Verona, Italy, 14-16 February 2008)
CONFERENCE ANNOUNCEMENT AND CALL FOR PAPERS
Website: http://profs.lingue.univr.it/globeng/index.html
The Department of English Studies of the University of Verona is proud to announce GlobEng:
International Conference on Global English.
The aim of the conference is to provide a forum for the presentation of research discussing issues related to
the role of English as a global language.
The debate over the status of English as an International language has been flourishing in the last few
decades and is still open to new prospective developments.
Starting from the awareness of English undisputedly prominent role as a Lingua Franca in international
communication, the fact that native speakers are currently a minority, compared to second-language users of
the language has been repeatedly highlighted.
The changing status of English has led to the emergence of a new linguistic scenery. On the one hand, the
so-called native varieties have become highly differentiated and acquired greater autonomy, while on the
other, the rapid growth of a community of non-native speakers, thanks to increasing international exchanges,
has triggered reflection on the possible rise of a new International English, as opposed to the current native
varieties.
A wide range of issues are brought to the fore in this connection, especially focusing on the possible
evolution of the current scenario, both in Europe and in the rest of the world, with a reflection on (and a
possible revision of) the notion of Standard, and the crucial implications that prospective developments
might have on English Language Teaching (ELT)
The programme includes plenary lectures by renowned scholars in the field, such as David Crystal,
Jennifer Jenkins, Adrian Holliday, Alan Maley, Barbara Seidlhofer and Simon Sweeney.
Papers are encouraged which address the following topics:
− Pronunciation Models: new vs. standard
− Implications of new morphosyntactic models
− Semantic and pragmatic implications of globalising English
− Cultures, media and globalisation
− Identities and international communication
− Language policies in the European Community
− English and other languages in the classroom
− The teaching of English as a foreign/second language and as a specialised language
− Terminological issues and new taxonomies
Contributions are invited for 20-minute presentations (plus discussion). Abstracts should not exceed 300
words in length (references excluded). They should be anonymous and should be sent as email attachments
(preferably .pdf or rtf format) to:
[email protected]
Please conform to the following specifications:
- Times New Roman pt.12 or equivalent font, single-spaced.
- Please do not include your name or any obvious form of identifiers in the abstract. This is because the
abstracts will be subject to anonymous peer-review.
- In order to assist with the reviewing process, please also list up to 5 keywords in the email message
21
Submission:
• Abstracts should be submitted as an attachment in MS Word, or PDF format;
• Subject line of the email should be GlobEng and abstract title;
• Email message should include: Talk Title, Author's Name(s), Title(s), Affiliation(s), Contact Info (email
address, postal address, telephone number, fax number)
• Abstracts should be submitted via email to: [email protected]
Abstracts should reach us by 30 September 2007.
For further information
Web site: http://profs.lingue.univr.it/globeng/index.html
E-mail: [email protected]
Important Dates:
Submission deadline: 30 September 2007
Notification of acceptance: 30 November 2007
Early Registration: tba
Late Registration: tba
GlobEng: 14-15-16 February 2008
Scientific Coordinator:
Prof. Cesare Gagliardi
Scientific and Organizing Committee:
Elisabetta Adami
Anna Belladelli
Roberto Cagliero
Cristiana Chiarini
Marta Degani
Roberta Facchinetti
Cristina Gatti
Sharon Hartle
Maria Ivana Lorenzetti
Paola Vettorel
Anna Zanfei
Trading Identities: Commonality and Individuality in English Academic Discourse
(University of Bergamo, 19-21 June 2008)
Hosted by CERLIS, University of Bergamo, Italy
INTERNATIONAL CONFERENCE ANNOUNCEMENT AND CALL FOR PAPERS
The aim of this conference, linked to a national project on Identity and Culture in English Domain-Specific
Discourse, is to explore the relationship between shared disciplinary norms and individual traits in academic
speech and writing. Identity is indeed a matter of individuality as well as sameness: it defines what makes
individuals similar to their peers but also what makes them to a certain extent unique. Despite the
standardizing pressure of cultural and language-related factors, academic communication remains in many
ways a highly personal affair, with active participation in a disciplinary community requiring a
22
multidimensional discourse that combines the professional, institutional, social and individual identities of
its members.
Within the bounds of this perspective, paper proposals are invited on the following themes:
•
•
•
•
•
Tensions involving individual/collective values in academic discourse
Corpus analyses of collective vs. individual discoursal features
Longitudinal investigations of the output of individual scholars
Ethnographic investigations of ‘new disciplinary voices’
Generic norms and their violation by junior/senior researchers
Invited plenary speakers who have already confirmed their participation include Ken Hyland (University of
London), Keith Richards (University of Warwick) and Paul Thompson (University of Reading).
Submissions in English (containing a 300-word abstract with the main thrust and conclusions of the paper)
should be emailed to [email protected] (using the form you can find on the conference website) by 31 October
2007.
The outcome of submissions will be announced by 30 November 2007.
Important dates
Deadline for abstract submission
Notification of acceptance
Conference dates
31 October 2007
30 November 2007
19-21 June 2008
Information on the venue, registration, hotels and social activities can be found on the conference website at
www.unibg.it/cerlis2008
CERLIS - CENTRO DI RICERCA SUI LINGUAGGI SPECIALISTICI - UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI
BERGAMO
- PIAZZA ROSATE, 2 – 24129 BERGAMO – Tel. (035) 2052.721 / 738 – Fax (035)2052.789 / 738
PUBBLICAZIONI SEGNALATE
Julia Bamford, Rita Salvi (a cura di), Business Discourse: Language at Work, Roma, Aracne editrice, 2007.
Marcella Bertuccelli Papi, Gloria Cappelli,
complexity:
theoretical
assessment
Pisa, Plus Pisa University Press, 2007.
Gloria
Cappelli,
Sun,
Sea,
English
language
makes
Publishing, 2006.
e
Silvia
and
Sex
and
the
tourists
out
Masi (a cura
translational
di), Lexical
perspectives,
Unspoilt
Countryside.
How
of
readers,
Grosseto,
Belinda
Crawford
Camiciottoli,
The
Language
of
Business
Corpus-Assisted
Analysis,
Pragmatics
and
Beyond
New
Amsterdam/Philadelphia, John Benjamins, 2007.
Studies
Series
the
Pari
Lectures.
A
vol.
157,
Roberta Facchinetti (ed.), Corpus Linguistics 25 Years on, Series: Language and Computers - Studies in
Practical Linguistics 62, Amsterdam/New York, Rodopi, 2007.
Laura Giovannelli, Il Principe e il Satiro. (Ri)leggere "Il ritratto di Dorian Gray", Collana "Lingue e
Letterature", Roma, Carocci, 2007.
23
Maria
Grazia
Guido
e
Contesti
Multiculturali:
2007.
Luisa
Zappulli
(a
cura
Studi
Interlinguistici,
di),
Il
Milano,
Discorso
Legale
in
Franco
Angeli,
Francesca Orestano (a cura di), Tempi moderni nella children's literature: storie , personaggi, strumenti
critici, Milano, CUEM, 2007.
BIBLIOGRAFIA IASIL 2006
Dal 1987 Fiorenzo Fantaccini è il rappresentante italiano nel Bibliographical Sub-commitee della IASIL
(International Association for the Study of Irish Literatures). Ogni anno compila la bibliografia dei
contributi italiani d’argomento irlandese (traduzioni, contributi critici -- volumi, saggi, articoli – recensioni)
che confluisce nel “Bibliography Bulletin” pubblicato nella Autumn-Winter Issue della Irish University
Review. Per questo motivo chiede la collaborazione di tutti i membri AIA, invitandoli ad inviargli dati
bibliografici e copia delle loro pubblicazioni d’interesse irlandese e a segnalargli iniziative, convegni,
conferenze ecc. che riguardino le letterature e le culture d’Irlanda.
Dr Fiorenzo Fantaccini, Dipartimento di Filologia Moderna, Università di Firenze, Via Santa Reparata
93/95, 50129 FIRENZE.
e-mail: [email protected]; [email protected].
ANNUAL BIBLIOGRAPHY OF ENGLISH LANGUAGE AND LITERATURE
2006
E' iniziata la raccolta dei dati per la Annual Bibliography of English Language and Literature 2006
(Bibliografia internazionale oggi distribuita sia in volume sia in versione on-line a cura della Modern
Humanities Research Association, U.K./USA).
Allo scopo di rendere più agevole ed esatta la recensione di volumi e articoli nella bibliografia si invitano i
membri dell'AIA ad inviare copia delle pubblicazioni edite nel 2006 unitamente alla scheda scaricabile dal
sito <http://www.geocities.com/abell_ita> ai coordinatori di area (vd. sotto).
Per la compilazione, si raccomanda l'uso della versione aggiornata della guida, scaricabile da questo sito. Si
ricorda che le schede devono essere inviate unitamente al volume o copia dell'articolo (completa di copia del
frontespizio della rivista o volume collettaneo) su dischetto in formato Word per Windows o RTF. Per gli
articoli su rivista, in particolare, si alleghi anche una copia dell'indice del fascicolo.
INDIRIZZI
Lingua e Letteratura Inglese:
Carlo M. Bajetta
c/o Università Università della Valle d'Aosta - Université de la Vallée
d'Aoste
Strada Cappuccini, 2A
11 100 AOSTA
Letteratura Americana:
Prof. Massimo Bacigalupo
Universita' di Genova
DISCLIC - Dipartimento di Scienze Comunicazione Linguistica Culturale
Piazza S. Sabina 2
16124 Genova
24
NUOVA SERIE DI FOGLI DI ANGLISTICA
Siamo lieti di informare i soci AIA che riprende in veste rinnovata la Nuova Serie di Fogli di Anglistica,
pubblicata da Flaccovio Editore. Il comitato scientifico della rivista è composto da Maria Teresa Chialant,
Daniela Corona, Elio Di Piazza, Angela Locatelli, Francesco Marroni e Carlo Pagetti. Il comitato di
redazione da Silvia Antosa, Daniela Corona, Elio Di Piazza, Mirella Giannitrapani, Giovanna Padula,
Alessandra Rizzo e Marcella Romeo. Il direttore responsabile è Amalia Crisantino.
La rivista si articolerà in due sezioni: “Saggi” e “Contributi”. La sezione “Contributi” sarà dedicata alla
letteratura di viaggio. Il primo numero della rivista è previsto per l’autunno 2007.
Per informazioni: Sabina D’Alessandro (Università di Palermo), segretaria di redazione –
[email protected]
LE SIMPLEGADI - INTERNATIONAL ONLINE REFEREED JOURNAL ON
MODERN LANGUAGES AND LITERATURES
Le Simplegadi n.5 - International online refereed journal on modern languages and literatures is open to
innovative contributions, as compared to dominant cultural hegemony, which can promote ‘ugualitarian’ and
collaborative principles and practices towards individuals, societies, literatures and cultures from a
multiplicity of points of view (‘hybridisation’ of languages and literatures, migrant writing, intercultural and
transcultural identities and subjectivities, post-colonial studies and subaltern studies, etc). The main aim is
to foster critical resistance towards hegemonic and hierarchical models of culture, and positively promote, as
viable alternatives, discourse practices of partnership and mutuality.We welcome submissions focusing on
these areas of interest and conforming to any of the four main sections in le Simplegadi: articles, comments,
book reviews and creative pieces of writing. The deadline for submissions is 16th July 2007. The
submissions must conform to the guidelines set out by Le Simplegadi that can be found on the website of
the journal (http://web.uniud.it/all/simplegadi).
NEW WEBSITE ON CHILDREN’S LITERATURE IN ITALY
As a member of IRSCL, and AIA member as well, I am pleased to announce the creation of a new website
http://users.unimi.it/childlit entirely devoted to the study of children’s literature in Italy and sponsored by
the Università Statale di Milano, Dipartimento di Scienze del Linguaggio e Letterature Straniere Comparate,
Sezione di Anglistica. As the composition of the Editorial Board indicates, this website stems from the
work of Italian scholars who have been addressing the subject of children’s literature from within the field
of English studies /departments, albeit from a wide range of methodological perspectives (cultural studies
and gender studies, visual studies and film studies). Mariangela Mosca Bonsignore teaches at Turin State
University, Alessandra Petrina at the University of Padua, Elena Paruolo at the University of Salerno, Laura
Tosi at Ca’ Foscari in Venice, Carlo Pagetti, like myself, at Milan State University. Our work in this field,
which beside publications includes research projects, conferences, seminars, courses taught at undergraduate
and graduate level and dissertations, is documented by this website, whose aim is to provide information,
encourage research, grant visibility to our subject, with its distinct contextualization within the area of
literary and cultural studies in English.
Francesca Orestano
Associate Professor of English Literature
State University of Milan
Comunicazione nuovo indirizzo
La Prof. Cortese ha un nuovo indirizzo: [email protected].
25
Spett. A.I.A. - Segreteria Quote Associative,
c/o Tilgher - Genova s.a.s.,
Via Assarotti 31/15 -16122 Genova
tel. 010-8391140 - fax 010-870653
Nome ____________________________________ Cognome _________________________________________
a. socio di diritto:
<> professore di 1^ fascia <> professore di 2^ fascia <> ricercatore (quota associativa € 67,00)
<> dottore di ricerca <> assegnisti di ricerca (quota associativa € 56,00)
b. associato cultore: (quota associativa € 56,00)
<> dottorando <> esperto e collaboratore linguistico <> borsista a vario titolo <> specialista di studi anglistici
(data di accettazione della domanda di iscrizione: ________________________)
Indirizzo accademico
_______________________________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________________________
tel. ______________________________________________ fax _______________________________________
e-mail: __________________________________________________________________
Indirizzo privato
_______________________________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________________________
tel. ________________________ mobile _________________________ fax _____________________________
e-mail: __________________________________________________________________
Codici ESSE degli ambiti di ricerca perseguiti (tralasciare se non ci sono variazioni rispetto all’anno precedente):
_____________________________________________________________________________________________
Desidero ricevere la rivista Textus al mio indirizzo <> accademico
<> privato
Provvedo al versamento dell'importo di € __________ a saldo della quota associativa per l’anno _______ mediante:
<> assegno circolare o bancario qui accluso intestato a AIA - Segreteria Quote Associative;
<> a mezzo vaglia postale o assegno postale vidimato intestato a: A.I.A. - Segreteria quote associative - c/o Tilgher Genova s.a.s. - Via Assarotti 31/15 - 16122 Genova;
<> bonifico bancario sul conto intestato a: A.I.A. - Segreteria quote associative - c/o Tilgher - Genova s.a.s.
Passadore & C. S.p.A. – Genova - BBAN: E 03332 01400 000000923458;
Banca
<> carta di credito: CartaSi - Mastercard - Eurocard –Visa. Indicare il tipo di carta di credito, tutti i sedici numeri, la
data di scadenza e il codice CV2 (codice a 3 cifre stampato sul retro della carta) ______________________
_______________________________________________________________________________________
Data ___________________
Firma
___________________________________________
OPZIONE DI DELEGA PERMANENTE AD ADDEBITARE LE FUTURE QUOTE ASSOCIATIVE
<> Autorizzo la Segreteria Quote Associative ad addebitare annualmente (in prossimità del 31 dicembre) alla carta
di credito sopra indicata la quota associativa deliberata in sede di Assemblea. Questa autorizzazione potrà
comunque essere da me revocata in qualsiasi momento inviando una lettera raccomandata con ricevuta di ritorno
alla stessa Segreteria Quote Associative. Mi impegno a comunicare tempestivamente eventuali variazioni della mia
posizione nell’ambito dell’A.I.A. che comportino modifiche dell’importo della quota associativa e ogni eventuale
variazione dei dati relativi alla mia carta di credito come sopra comunicati.
Data ___________________
Firma
___________________________________________
(datare e apporre la firma se si desidera dare disposizione di addebito annuo automatico)
26
INFORMATIVA EX ART. 10, LEGGE 675/1996
1) La Tilgher - Genova s.a.s., nello svolgere il servizio di “Segreteria Quote Associative dell’A.I.A.”,
provvederà (con garanzia di massima riservatezza) ad utilizzare i Suoi dati personali per effetto e nei limiti
della specifica delega conferitale dall’Associazione Italiana di Anglistica (A.I.A.) nell’ambito degli accordi
contrattuali intervenuti tra le parti.
I Suoi dati personali verranno a tal fine inseriti negli appositi archivi elettronici e cartacei tenuti dalla
Tilgher e saranno trasmessi all’A.I.A. che li tratterà in conformità ai propri scopi istituzionali e statutari, ivi
compresa la loro comunicazione alla ESSE (European Society for the Study of English).
2) La Casa Editrice Tilgher - Genova s.a.s. provvederà inoltre, in qualità di Titolare del trattamento, ad
inserire i Suoi dati personali nei propri archivi elettronici e cartacei al fine di poter adempiere ai propri
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Newsletter nr. 45 - Lettere e Filosofia