AIA ASSOCIAZIONE ITALIANA DI ANGLISTICA NEWSLETTER ELETTRONICO - N. 45 – GIUGNO 2007 Direttori responsabili: Marina Bondi, Alessandra Marzola Segretaria di redazione: Francesca Guidotti EDITORIALE p. 2 INFORMAZIONI • Il Consiglio Direttivo • Indirizzi • Newsletter • Modalità di iscrizione e benefici per i soci AIA p. 3 TEXTUS • Norme editoriali e acquisto arretrati on line • Programmazione 2008 • CALL FOR PAPERS TEXTUS 2/2008Angels and Messengers p. 5 BIBLIOGRAFIA DEI SOCI p. 6 Relazione del Presidente p. 7 Relazione del Segretario-Tesoriere AIA p. 9 Lettera al Ministro dell’università, Onorevole Fabio Mussi p. 11 Bari, XXIII AIA CONFERENCE Forms of migration – Migration of forms p. 13 RESOCONTI • Padova, Corpora: Seminar and Workshops, dedicato alla memoria di John Sinclair • Florence, Point of View: Description and Evaluation across Discourses p. 14 p. 21 APPUNTAMENTI E SEGNALAZIONI • Verona, GlobEng International Conference on Global English • Bergamo, Trading Identities: Commonality and Individuality in English Academic Discourse PUBBLICAZIONI SEGNALATE p. 23 BIBLIOGRAFIA IASIL 2006 p. 24 ANNUAL BIBLIOGRAPHY OF ENGLISH LANGUAGE AND LITERATURE 2006 p. 24 NUOVA SERIE DI FOGLI DI ANGLISTICA p. 25 LE SIMPLEGADI - INTERNATIONAL ONLINE REFEREED JOURNAL ON MODERN p. 25 LANGUAGES AND LITERATURES 1 NEW WEBSITE ON CHILDREN’S LITERATURE IN ITALY p. 25 Comunicazione nuovo indirizzo p. 25 MODULO DI ISCRIZIONE E DELEGA PERMANENTE p. 26 EDITORIALE L’attività di una Associazione è complessa ed è difficile sintetizzare i mutamenti di prospettiva, i problemi aperti e le iniziative, anche quando si fa il punto ogni due mesi, come succede in queste pagine. Sul piano istituzionale, mentre procede e sembra davvero alle ultime battuto l’iter del DM 270, si sono accelerati i tempi della richiesta che il Ministro ha fatto al CUN di produrre una serie di aggregazioni dei settori che possano servire da base per la valutazione dei ricercatori. La richiesta ha portato ad una rapida successione di incontri nei quali si è più volte ribadito che non si tratta di accorpamenti, ma di aggregazioni di settori che continueranno ad avere una loro autonomia. La logica dell’intera operazione non è affatto chiara, ma è chiaro che bisognava evitare che il tutto portasse a dei veri e propri accorpamenti, che dovrebbero essere il frutto della decisione di singole aree di ricerca e non soluzioni organizzative suggerite dall’esterno. E’ chiaro anche – come già si diceva nell’ultimo editoriale – che andavano cercate aggregazioni che evidenziassero quadri metodologici comuni (dove ovviamente si intende riferimento a comuni metodologie di ricerca) e non intersezioni sul piano didattico. E che le soluzioni da cercare non erano quelle di una risposta individuale, legata ad una disciplina, ma quella di larghe aggregazioni, che consentissero di minimizzare il pericolo di una confusione dei settori interni alla macro-aggregazione. Per questo credo che il CUN abbia agito con grande equilibrio nel tentare di affrontare un compito improbo e imposto in tempi così brevi. La soluzione che è stata adottata è stata molto vicina a quella già emersa nella conferenza dei presidi e già presentata da me in Direttivo e in Assemblea: creare macro-accorpamenti che tengano presente la centralità del confronto metodologico e della dimensione comparata degli studi, aggregando le lingue con le lingue e le letterature con le letterature. Restano alcune incongruenze, peraltro inevitabili in un compito del genere. Resteranno sicuramente anche motivi di soddisfazione e di insoddisfazione. La logica di creare un legame trasversale fra le lingue e le letterature credo trovi un larghissimo consenso: da tempo molti sottolineano l’esigenza di creare una maggiore coordinamento con le associazioni parallele e devo dire che questo è un momento molto importante in questa prospettiva. L’ultima assemblea ha votato di mandare un messaggio al Ministro dell’Università, che segnali il pericolo del monolinguismo nell’Università della seconda Riforma e l’azione è stata affiancata dalle diverse associazioni. Importante sarebbe anche sviluppare forme istituzionali di coordinamento. Ciò non toglie naturalmente la centralità del rapporto interno alla singola associazione: il legame fra gli studi sulla lingua e quelli sulla letteratura e la cultura che nella lingua si riconosce. Ancora una volta è importante cercare le intersezioni fra i settori, ma non la loro confusione. Restano aperti invece, e davvero centrali per le nostre prospettive future, i temi della riforma, le linee di applicazione del DM 270 e la questione della formazione degli insegnanti. Preoccupano i tempi ormai stretti per un dibattito generale sulla riforma – ormai giunto davvero alle ultime battute, ma non certo in anticipo sulle scadenze – e l’incertezza che ancora interessa la formazione degli insegnanti. Si continuerà con le SSIS? Si passerà ad una formazione interna alle facoltà? La rilevanza politica della questione non può sfuggire: le implicazioni sono vaste sia per il mondo della scuola che per quello dell’Università. L’Università deve trovare un suo ruolo più chiaro nella formazione degli insegnanti, centrale per le discipline umanistiche L’Assemblea Generale dell’AIA si è tenuta a Roma il 28 Maggio ed ha dibattuto questi ed altri temi, legati anche alla vita associativa. Per la vita associativa i temi centrali sono stati due: lo statuto e il convegno di Bari. La riflessione avviata da tempo su alcune piccole incongruenze del nostro Statuto ci ha portato a presentare alcune proposte di emendamento che porteremo in approvazione alla Assemblea di Settembre, perché il dibattito sia il più allargato possibile. Si tratta di modifiche che riguardano prevalentemente aspetti procedurali e che naturalmente non intaccano le caratteristiche scientifiche generali dell’associazione; in 2 particolare si tratta di definire la posizione dei soci non in regola col pagamento delle quote secondo indicazioni più volte emerse in assemblea. Molto utile è stata anche la riflessione sui dati finanziari presentata dal Segretario, Prof. Salvi, che ci ha fornito un quadro estremamente positivo della crescita dell’Associazione nell’ultimo anno. La decisione di incrementare la nostra rivista – Textus – e produrne tre numeri l’anno sembra anche essere valutata molto positivamente. I costi di produzione, gli aumenti della quota associativa ESSE e – più recentemente – la richiesta di incremento del contributo di spese di gestione della segreteria da parte dell’Editore suggeriscono comunque un lieve aumento delle quote, tale da consentire piccoli investimenti anche in incentivi per i giovani quali ad esempio contributi di iscrizione o contributi per pubblicazioni: idee emerse, che speriamo di discutere con tutti i membri che vorranno essere presenti a Bari. Nella logica di favorire i giovani si è pensato anche di riflettere maggiormente sulla costituzione delle nuove scuole dottorali, e di avviare iniziative per chi a diverso titolo compie studi dottorali in anglistica. In particolare, ho proposto di occuparmi personalmente della istituzione di un PhD workshop che potrebbe tenersi annualmente e raccogliere le presentazioni del lavoro in corso da parte dei tanti dottorandi che operano nelle nostre aree di interesse. Molto positivo è stato anche il riscontro sulla partecipazione al convegno di Bari. Numerosissime le proposte e molto interessanti i temi che si affronteranno. Rinviando al sito per maggiori informazioni (http://www.lingue.uniba.it/dag/aia2007/), ricordiamo la tematica generale – Forms of migration/Migration of forms - e il nome dei relatori plenari invitati: Elena Tognini Bonelli per gli studi linguistici, Vito Amoruso per quelli letterari e Carlo Pagetti per quelli culturali. Il programma del convegno lascerà spazio anche per un panel di riflessione metodologica (con interventi di Rosa Maria Bollettieri Bosinelli, Elio Di Piazza e Carlo Bajetta) e per una riflessione istituzionale all’interno della Assemblea. Sono certa che il Convegno avrà tutto il successo che merita e spero di potervi incontrare numerosi, per ringraziarvi personalmente del sostegno che mi ha accompagnato in questi anni di Direttivo e di Presidenza. [Marina Bondi] INFORMAZIONI Consiglio Direttivo Marina Bondi Daniela Carpi Rita Salvi Maria Del Sapio John Douthwaite Alessandra Marzola Oriana Palusci Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia Università degli Studi di Verona Università degli Studi di di Roma ‘La Sapienza’ Università degli Studi di Roma 3 Università degli Studi di Genova Università degli Studi di Bergamo Università degli Studi di Trento Collegio dei Sindaci Revisori Stefania Nuccorini Maddalena Pennacchia Nicoletta Vallorani Collegio dei Probiviri Maurizio Gotti Maria Maddalena Parlati Patrick Boylan TEXTUS Comitato di Redazione: Maria Del Sapio John Douthwaite Luisa Villa Segretari di redazione: 3 Presidente Vice-Presidente Segretaria Ian Harvey Cristiano Broccias Segreteria dell’Associazione: Rita Salvi, Università di Roma 'La Sapienza', Facoltà di Economia, via Castro Laurenziano, 9, 00161 Roma; e-mail: [email protected]. Pagina web dell’Associazione È attivo il nuovo sito AIA curato da Oriana Palusci all’indirizzo: http://www.lett.unitn.it/aia/index.htm Pagina web della ESSE (European Society for the Study of English) http://www.essenglish.org, raggiungibile anche dal sito AIA NEWSLETTER I soci che intendono proporre testi da pubblicare sul Newsletter sono invitati a trasmetterli a Francesca Guidotti, Università degli Studi di Bergamo, Facoltà di Lingue e Letterature Straniere, Piazza Rosate, 2 – 24129 Bergamo (tel. 035-2052743; e-mail: [email protected]). Per il formato dei file si prega di seguire i seguenti criteri: carattere Times New Roman con corpo 11, interlinea 1, paragrafi giustificati, poi salvare i documenti come RTF. MODALITA’ DI ISCRIZIONE E BENEFICI PER I SOCI I Soci sono invitati a regolarizzare l’iscrizione all’associazione e a controllare l’esattezza degli indirizzi, elettronici e non, comunicati a Tilgher e a noi. Le quote associative sono state così modificate: a. socio di diritto - professore di 1^ fascia, professore di 2^ fascia, ricercatore € 67 - dottore di ricerca € 56 b. associato cultore - dottorandi, esperti e collaboratori linguistici, borsisti a vario titolo, specialisti di studi anglistici € 56 Le quote associative vanno versate alla Segreteria associativa AIA : AIA - Segreteria Quote Associative, c/o Tilgher - Genova s.a.s., via Assarotti 31/15, 16122 Genova tel. 010-8391140; fax 010-870653. I soci in regola con il versamento della quota hanno la possibilità di : - ricevere Textus (2 numeri all’anno) - proporre articoli per la pubblicazione su Textus - proporre interventi, resoconti e informazioni da pubblicare sul Newsletter - partecipare alle assemblee con diritto di voto - presentare nuovi soci cultori - partecipare ai convegni e seminari AIA - ricevere la password per aggiornare on line i propri dati bibliografici (v. sito AIA) Inoltre, chi ha rinnovato l’iscrizione è automaticamente anche socio ESSE, e riceve il trimestrale The European English Messenger. Ricordiamo che la iscrizione a ESSE è possibile esclusivamente per i soci che rinnovano entro il 31 dicembre di ogni anno. L’iscrizione all’AIA può essere rinnovata automaticamente ogni anno, barrando la casella relativa all’opzione di delega permanente (v. modulo in calce a questo Newsletter). Invitiamo i soci ad aggiornare costantemente i contenuti della bibliografia. 4 TEXTUS Norme editoriali e acquisto arretrati on line Il sito AIA, nella parte relativa a Textus, contiene: 1. lo stylesheet di Textus con le norme per curatori e autori (preparato dalla Redazione di Textus, in collaborazione con Tilgher); 2. un link relativo alla pagina che permette di acquistare on line i fascicoli arretrati di Textus; nella stessa pagina, curata da Tilgher, è inoltre possibile acquistare, sempre on line, singoli articoli in formato digitale. Programmazione 2008 Dal 2007 la programmazione di Textus è quadrimestrale. I tre numeri programmati per il 2008 sono i seguenti: 1) Exploring humo(u)r, laughter, language and culture (Call for Papers: 20 marzo 2007. Editor italiano: Delia Chiaro) 2) Angels and Messengers (Call for Papers: 1 luglio 2007. Editor italiano: Alessandra Violi), 3) Literature and Law (Call for Papers: 1 ottobre 2007. Editor italiano: Daniela Carpi). L'indirizzo specifico è http://www.unibg.it/anglistica/aia.htm#textus CALL FOR PAPERS TEXTUS 2/2008 Angels and Messengers Editor: Prof. Alessandra Violi – University of Bergamo [email protected] Co-editor: Prof. Elisabeth Bronfen -University of Zurich [email protected] The theme of angels – both guardians and intermediaries - opens up a wide range of cultural issues, beyond their disembodied/ungendered essence, which are worth arguing or exploring in terms of agency. Using an interdisciplinary critical approach this issue of Textus aims to explore and reassess their symbolic meaning and role in a variety of fields (literature, drama, visual arts, media, theology), as well as in current critical thought. Here below is a random list of sub-topics, by no means complete. The list is intended simply as a starting point in enumerating some of the many ways the topic might unfold thematically and theoretically: Angels of revelations; Angels of light; Angels as media of light and electricity (photography as angelic revelation, etc.) Fallen angels; Angels as ‘in-between’ (or cross-cultural entities); The theme of the Annunciation in visual arts; Angels on the screen; Angels of history (Benjamin, etc); Angels of death; angels of war; or angels of peace in our globalized time; Expectancy and harbingers; Messages and intermediations. 5 Intending contributors should send a 300-word abstract to Alessandra Violi’s e-mail address above. Deadlines: Submission of abstracts: not later than 1 September 2007; Notification of acceptance: not later than 20 September 2007; Submission of completed papers: not later than 1 February 2008. BIBLIOGRAFIA DEI SOCI All’inizio dell’autunno scorso le voci bibliografiche della NBE (la Nuova Bibliografia Elettronica dell’AIA) hanno raggiunto il migliaio; una quota di tutto rispetto, anche se penso che debba essere ulteriormente innalzata al fine di ottenere una bibliografia più rappresentativa dell’attività scientifica svolta in seno all’Associazione. Molti soci, infatti, non hanno ancora inserito i dati relativi alle proprie pubblicazioni, altri ritardano nel necessario aggiornamento delle pagine personali; tutto ciò invalida in parte il servizio che l’Associazione offre ai propri associati e riduce la rimuneratività dei costi che per esso vengono sostenuti. Voglio aggiungere che da qualche tempo la NBE viene usata da numerosi anglisti come strumento di consultazione e come consistente supporto alla ricerca. Il sito, inoltre, è visitato anche da colleghi e studiosi estranei all’Associazione, che pur non avendo il privilegio dell’accesso alle pagine di gestione personale trovano utile “sfogliare” le nostre pagine bibliografiche e consultare i cataloghi. In queste circostanze, è augurabile che ciascun socio si senta parte attiva nello sviluppo ulteriore della Bibliografia ed acquisisca sempre più consapevolezza della sua efficacia per la ricerca. L’invito a collaborare a questa iniziativa è rivolto anche ai soci iscritti recentemente. Aggiornare la bibliografia richiede una semplice procedura: è sufficiente collegarsi al sito http://gruppo4.com/anglistica. Se si è già in possesso della password si può procedere all’inserimento dei dati. Coloro che avessero dimenticato o smarrito la propria password possono andare alla pagina principale del sito, dove compare la finestra "ricordami la password": inserendo la propria e.mail e cliccando sul pulsante "inserisci" si attiva una procedura automatica che invia una e.mail di risposta contenente login e password. Coloro, invece, che non avessero ancora la password possono riceverla telefonando al Sig. Aldo Romaro (tel: 049.8024380). Inoltre, il Direttivo ha pensato bene di costituire un comitato che possa affiancarmi nel compito di incentivare la registrazione dei dati bibliografici da parte dei soci e risolvere eventuali problemi che dovessero nascere da difficoltà o idiosincrasie nell’uso del dispositivo elettronico. Il comitato è formato da colleghi provenienti da diverse aree geografiche, in modo da favorire il contatto coi soci: Sud 1 – Dott. Alessandra Rizzo, Università di Palermo, [email protected] 2 – Dott. Paola D’Ercole, Università di Salerno, [email protected] Centro 3 – Dott. Elisabetta Zurru, Università di Cagliari, [email protected] 4 – Dott. Daniela Virdis, Università di Cagliari, [email protected] Nord 5 – Dott. Alice Bendinelli, Università di Verona, [email protected] 6 – Dott. Alessia Oppizzi, Università di Trento, [email protected] 7 – Dott. Ilaria Orsini, Università di Milano, [email protected] Dopo una prima e necessaria fase di verifica delle presenze nel sito, i colleghi del comitato contatteranno i soci i cui lavori non appaiono ancora sulla NBE, mettendosi a loro disposizione per un eventuale aiuto nelle operazioni di registrazione. [Elio Di Piazza] 6 Relazione del Presidente 28/05/2007 ______________________________________________________________ La Relazione Annuale del Presidente non può che aprirsi con un sincero ringraziamento al Consiglio Direttivo per la fattiva collaborazione che ha caratterizzato il nostro lavoro di questo anno e di quello precedente. Il Presidente ha il compito di parlare, ma è il Direttivo tutto che fa la vita dell’Associazione. Mi limiterò dunque ad offrire un quadro sintetico delle nostre attività, chiedendo agli altri membri di riferire più in dettaglio sulle singole attività svolte. La mia relazione prende in considerazione tre aspetti fondamentali: a) la riflessione sulle riforme istituzionali che interessano in questo momento l’Università Italiana; b) la partecipazione italiana alle attività della associazione europea per gli studi di anglistica (Esse); c) la vita associativa e le attività organizzative della nostra associazione nazionale. 1. RIFORME ISTITUZIONALI Il tema che ha accompagnato questo anno di attività è stato quello della riforma delle classi di laurea: il dibattito sulla riforma ha finalmente portato a marzo alla firma del decreto attuativo, ma le nuove classi sono state bloccate dalla Corte dei Conti, che ha sollevato eccezioni di anticostituzionalità, ipotizzando una violazione della autonomia universitaria. Pare siano attualmente pronte le contro-deduzioni del Ministero, ma pare anche che ancora non siano tornate alla Corte dei Conti. I tempi della Riforma sono dunque ulteriormente rallentati. E’ difficile a questo punto vedere positivamente questo blocco. Ci avviciniamo nuovamente ad un momento in cui si rischia di arrivare ad una revisione affrettata o addirittura ad un ulteriore rinvio. Spiace pensare che dopo una così lunga attesa, possa venire a mancare il tempo di una riflessione seria sugli aspetti didattici, sugli obiettivi operativi e sulla organizzazione fattiva dei corsi, al di là della loro architettura generale, che dovrà essere approvata dalle Facoltà e dal CUN. Altra questione difficile che si è profilata recentemente è stata quella della proposta di riforma delle procedure di reclutamento dei ricercatori. Mentre tutto tace sul reclutamento dei professori di I e II Fascia, ad un anno di distanza dagli ultimi bandi, il Ministero propone anche una riforma che interessa i ricercatori e che prevede una serie complessa di elementi, tra i quali forme di aggregazione degli attuali settori in “macro-settori”. Non di accorpamenti si tratta, ma di aggregazioni ai fini dei concorsi di ricercatore e della valutazione della ricerca. La proposta ha suscitato immediata preoccupazione e dibattito, sia per la fretta con cui viene richiesta una decisione da parte del CUN, sia perché non viene chiaramente esplicitato l’obiettivo dell’operazione, rendendo così difficile una decisione sui criteri che possono guidarla. Il tema delle aggregazioni degli attuali settori in macro-settori è stato dibattuto in incontri con i rappresentanti d’area al CUN e con la conferenza dei Presidi di Lettere e di Lingue. L’entità della riduzione richiesta – riportare circa 370 settori a una ottantina di macro-settori - implica che si debbano cercare aggregazioni ampie. Le dimensioni della nostra area suggeriscono che si possano costituire anche una decina di aggregazioni: l’Area 10 è la più vasta, con 77 settori e 6055 docenti, ben più di un quinto dell’organico nazionale. I settori rappresentati dall’AIA (L-LIN10 e L-LIN12) sono già numericamente molto significativi (327 e 330 ciascuno), ma altri settori analoghi – si pensi ai settori di lingua e letteratura portoghese, con 8 e 26 membri rispettivamente - sono effettivamente alquanto ridotti. Si richiedono dunque soluzioni trasversali e capaci di produrre gruppi corposi. L’ipotesi di aggregazione maggiormente accreditata è quella di raggruppare da un lato le letterature e dall’altro le lingue “occidentali” (inglese, Americana, francese, tedesca, spagnola e ispanoamericane, portoghese) o “euro-americane”. Si tratterebbe di aggregazioni molto ampie (sulle 700 persone), ma abbastanza omogenee da un punto di vista metodologico.1 Nella nostra prospettiva, comunque, l’aggregazione di Lingua e traduzione inglese con le altre lingue e traduzioni dell’Europa occidentale e di Letteratura inglese con le altre letterature euro-americane sarebbe accettabile e persino auspicabile: favorirebbe infatti una importante dimensione comparata della ricerca, pur garantendo le esigenze della didattica, peraltro regolata dalle affinità come allo stato attuale. 1 Analogamente si potrebbero aggregare agli interessi prevalenti altre aree non molto numerose. Non è ancora chiaro l’interesse della slavistica, che potrebbe preferire associarsi alle lingue orientali. 7 Preoccupa invece, la posizione della pluralità delle lingue nella riforma. Si nota in particolare una mancanza di attenzione nei confronti dell’importanza degli insegnamenti linguistici nelle Facoltà non letterarie. I decreti che stanno per uscire parlano troppo spesso di una lingua sola, trascurando le raccomandazioni europee relative all’esigenza degli studenti universitari di servirsi di due lingue comunitarie e trascurando anche a livello delle lauree di ambito linguistico-letterario l’importanza e l’inevitabilità di dinamiche interculturali e la dimensione comparata del sapere. I decreti paiono inoltre non inserire quasi mai la lingua straniera nelle discipline di base e caratterizzanti, ignorandone ad esempio l’importanza negli studi aziendali, dove la dimensione della globalizzazione rende invece centrale il ruolo delle lingue straniere nei processi di internazionalizzazione. Rincresce che non si percepisca quanto una seria politica linguistica a livello universitario possa giovare alla internazionalizzazione della ricerca e del paese, come dimostrano paesi che pure usano una lingua di grande diffusione mondiale quali la Spagna, ad esempio, un paese che ha saputo investire in formazione linguistica e che ha compiuto immensi passi avanti nel contesto internazionale. Anche se la riforma si è spinta così avanti, è forse ancora possibile farsi sentire nelle sedi appropriate. Si potrebbe, come anglisti, farsi promotori noi dell’iniziativa, contattando ispanisti, germanisti, francesisti, americanisti, slavisti ecc. Si propone di procedere alla redazione di un documento da inviare al Ministro o discutere con un referente ministeriale. Un ultimo punto istituzionale molto importante è quello della valutazione della ricerca e delle scuole dottorali: elementi che sembrano diventare sempre più rilevanti nella distribuzione di fondi da parte del Ministero. Il riconoscimento è importante, ma sottolinea l’esigenza di una politica più chiara sulla ricerca, richiamando naturalmente anche alla necessità di garantire un controllo sulla qualità. E’ doveroso anche sottolineare l’impatto delle recenti trasformazioni dell’Università sulla attività del corpo docente italiano, nell’attuale aggravio di impegno organizzativo determinato dal contesto di una riforma continua, e in una università che riesce comunque, in condizioni operative difficilissime, a produrre generazioni di studenti la cui preparazione è competitiva anche nel contesto internazionale. 2. ESSE Sul piano della Federazione Europea, ricordiamo l’importante presenza italiana al convegno di Londra. La partecipazione italiana è stata ottima sotto il profilo quantitativo (con 101 iscritti) e qualitativo (presenza in molti panel e seminari qualificati). La nostra associazione è stata apprezzata sia per il contributo organizzativo che per quello scientifico. Il riconoscimento principale è stata l’approvazione della proposta di Torino 2010, che è un appuntamento di sicura importanza per il futuro dell’anglistica italiana. La Federazione, anche col nostro contributo, ha portato avanti il progetto di costituzione di una banca dati delle riviste accademiche europee nel campo dell’anglistica. Sono stati definiti i descrittori ed è stata prodotta una versione “demo” della banca dati, in cui dovremo poi, una volta che i descrittori siano definitivi, inserire i dati che riguardano l’intensa produzione di riviste scientifiche che caratterizza il nostro paese. Sarà fondamentale l’aiuto di tutti per la raccolta e l’inserimento delle informazioni. Come Presidente AIA, sono stata invitata a Zurigo al convegno della SAUTE sul tema della intermedialità. Ho molto apprezzato il formato del loro convegno, con tre plenarie esterne e workshops molto focalizzati. Ho avuto anche modo di apprezzare molto la collana e la rivista della loro Associazione. Potrebbe valere la pena di riflettere in futuro sulla creazione di una Collana di atti anche per l’AIA, basati su di una selezione attenta dei contributi. L’inserimento in una collana potrebbe dare una auspicabile uniformità nel formato e valorizzare le pubblicazioni, riducendone il carattere apparentemente occasionale. Sono anche coinvolta nell’organizzazione del Convegno di Aarhus. Il convegno si terrà nel 2008 (22-26 agosto), sfortunatamente in parziale sovrapposizione con convegni di grande interesse per i linguisti (il congresso mondiale di linguistica applicata AILA e il biennale di linguistica storica inglese ICEHL). Sollecitiamo comunque tutti, ma in particolare i colleghi di letteratura e cultura, a inviare proposte per panels e seminars (ricordando che le proposte saranno accettate fino al 15 giugno). La riunione del Direttivo Europeo è prevista per 7-8 settembre a Vilnius: in quell’occasione si definiranno le linee generali del convegno di Aarhus, le modalità di gestione della banca dati e si terranno le elezioni di segretario e tesoriere. Torino 2010 rimane l’impegno più importante che ci vede direttamente coinvolti. La proposta è stata accolta con favore e l’organizzazione procede. Bisogna naturalmente giocare bene la nostra presenza e arrivare preparati all’evento. 8 3) VITA ASSOCIATIVA AIA Sul piano delle nostre attività interne, i passi più significativi sono quelli che abbiamo compiuto per arrivare alla quadrimestralizzazione di Textus, che esce ormai tre volte l’anno, con numeri dedicati alle tre aree linguistica, letteraria e culturale. Sulla qualità dei lavori pubblicati posso solo spendere parole di elogio, e per questo mi complimento in particolare con i membri del Direttivo che seguono la rivista più da vicino: la Prof. Del Sapio e il Prof. Douthwaite. Proprio perché ho avuto modo di apprezzare molto la qualità della rivista, auspico che si possano instaurare dinamiche di relazione con le altre associazioni europee, per rendere l’ottimo lavoro svolto maggiormente visibile sul piano internazionale. Altra novità di questo anno è stata l’implementazione di un nuovo sito web ( http://www.lett.unitn.it/aia/ ), curato dalla Prof. Palusci, che ringraziamo anche per l’impegno che si è assunta. Per il Newsletter, grazie anche allo sforzo della Prof. Alessandra Marzola e della Dott. Francesca Guidotti, siamo riusciti a mantenere una cadenza bimensile. Dato il fatto che in certi periodi l’attività convegnistica - che largamente domina l’informazione sul Newsletter - si fa molto intensa, potrebbe valere la pena di individuare uno spazio web per aggiornare più frequentemente le informazioni e lasciare al Newsletter più spazio per un dibattito sui temi istituzionali. Una questione molto importante su cui abbiamo lavorato in questo anno, nell’ottica di lasciare al prossimo Presidente un documento più chiaro, è stata la questione dello Statuto della Associazione, di cui si imponeva una revisione in diversi punti, sia per cambiamenti legislativi intercorsi, sia per altri orientamenti emersi. La questione è stata seguita con grande competenza e disponibilità dal Vice-presidente, la Prof. Carpi, che ha sottoposto il testo ad attenta analisi e presenterà successivamente le proposte di revisione da portare all’Assemblea di Bari. Sul piano finanziario e delle iscrizioni, non posso che elogiare la Prof. Salvi per l’impegno profuso e i risultati ottenuti. L’Associazione è cresciuta – ha superato i 500 iscritti – ed ha consolidato le sue entrate. Si tratta di un elemento molto importante per poter affrontare l’incremento di costi inevitabilmente determinato dal passaggio di Textus a tre numeri annui e dall’incremento della quota associativa ESSE. Una attenta analisi dei costi, unita alla volontà di creare un piccolo fondo per l’Associazione, spinge anzi verso una proposta di aumento della quota associativa. Si tratta di un aumento contenuto, che potrebbe però consentire di recuperare alcune politiche interessanti a favore dei giovani o delle sedi che organizzano i convegni, su cui abbiamo ampiamente riflettuto senza poter effettivamente contare sulle risorse necessarie. Stiamo lavorando anche in questo perché un Direttivo futuro possa implementare qualche forma di sostegno finanziario alle iscrizioni dei giovani o alla pubblicazione degli ottimi lavori dei convegni organizzati. Per le questioni amministrative rinvio comunque alla relazione del Segretario, Prof. Salvi. Per ultimo, ma certamente primo nelle nostre preoccupazioni attuali, vorrei ricordare l’appuntamento di Bari. Il convegno ha riscosso grande successo e ci aspettiamo dunque di vedere molti associati in quell’occasione. Sappiamo che i convenors hanno faticato molto a valutare le ottime proposte giunte, dovendole di necessità ridurre al numero di presentazioni previste dal formato del convegno. Il Convegno biennale sarà anche l’occasione di rinnovo del Direttivo. Ricordo che non sono più rinnovabili le cariche di Bondi, Carpi, Del Sapio, Marzola. Non mi sembra vero che siano già passati quasi due anni dal mio insediamento come Presidente dell’Associazione e che sia ora di lasciare il Direttivo. Speravo naturalmente di fare molto di più, ma davvero non avrei potuto chiedere di più agli altri membri del Direttivo, che tanto mi hanno aiutato nel compito di coordinamento. Per questo li ringrazio ancora una volta e dò a tutti appuntamento a Bari. Relazione del Segretario-Tesoriere AIA ROMA, 28 MAGGIO 2007 - RIUNIONE DEL CONSIGLIO DIRETTIVO E ASSEMBLEA DEI SOCI Voglio in primo luogo ringraziare il Presidente e il Consiglio Direttivo per la fattiva e creativa operosità. Un ringraziamento anche alla Segreteria Quote Associative presso l’editrice Tilgher, nelle 9 persone del Dr. Bozzi e della sig.ra Nuvoli, preziosi collaboratori per la loro accuratezza e puntualità. Uguale gratitudine esprimo al Collegio dei Sindaci Revisori, e in particolare a Maddalena Pennacchia che ha scrupolosamente verificato la documentazione relativa al bilancio, operando anche su delega delle Colleghe Stefania Nuccorini e Nicoletta Vallorani (All. 3). Inoltre, ringrazio i proff. Haberer e Mackenzie, rispettivamente Presidente e Tesoriere ESSE, per la costante attenzione nei confronti dell’AIA. Un caloroso benvenuto al Prof. Fernando Galván, Universidad de Alcalá, Madrid, nuovo Presidente ESSE dal 1 gennaio 2007. La mia relazione prende in considerazione il bilancio consuntivo dell’anno 2006, sia per quanto concerne la parte dei movimenti dei quali sono direttamente responsabile (All. 2), sia per la rendicontazione che mi viene fornita dalla editrice Tilgher (All. 4). Il primo dato confortante concerne il costante incremento del numero dei soci, oggi pari a 549 (389 soci di fascia A, 160 soci di fascia B). Come si può vedere dal rendiconto economico del periodo 1.1.2006 – 31.12.2006 (All. 5), le entrate di cassa ammontano a Euro 41.463,20 mentre le uscite di cassa corrispondono a Euro 33.036,61 con un avanzo dell’esercizio pari a Euro 8.426,59. E’ da notare che, a prescindere dall’aumento delle quote associative deliberato nel 2005 con efficacia sulle quote associative 2006, molti più soci hanno versato la quota nei termini del 31 dicembre (a fine 2005 avevano versato puntualmente 249 soci su 538 con una percentuale del 46%, al 31 dicembre 2006 hanno versato puntualmente 345 soci su 549, pari al 63%). E’ da notare anche che nel 2006 vi sono stati incassi straordinari derivanti dal provvedimento di sanatoria (una tantum per 39 soci, versamento di Euro 100 ciascuno). La situazione patrimoniale al 31.12.2006 (All. 6) presenta un attivo liquido di Euro 26.006,63 risultante dalla liquidità a inizio anno più l’eccedenza dell’esercizio. Ad oggi la disponibilità liquida ammonta a Euro 15.239,45. Tuttavia, per il 2007 si è già realizzato l’incremento nella quota associativa ESSE (da Euro 7 a Euro 9 per ciascun socio) e l’incremento dell’abbonamento a Textus per i tre numeri annuali previsti (da Euro 33 a Euro 44,25 – al netto dello sconto previsto per i Soci AIA). Il versamento a ESSE è stato quest’anno lievemente posticipato (2.3.2007) per poter includere il maggior numero possibile di soci (528). Considerato che la ESSE chiude improrogabilmente le iscrizioni nel mese di aprile, gli eventuali soci che rinnoveranno l’iscrizione all’AIA nei prossimi mesi non potranno essere iscritti alla ESSE. Nel 2005 il 72% dei soci AIA risultava iscritto anche alla ESSE, nel 2006 risultava iscritto l’81% e nel 2007 risultano iscritti alla ESSE il 96%. Per ottenere questo risultato è necessario sia far slittare lievemente il periodo di versamento alla ESSE, sia soprattutto ricordare tempestivamente a soci di versare puntualmente entro il 31 dicembre la quota associativa. E’ auspicabile, quindi, favorire un ricorso maggiore alla delega permanente a Tilgher, nonché ricordare la scadenza con le usuali comunicazioni telematiche. L’elenco dei soci è stato regolarmente aggiornato, controllando anche i dati forniti dai soci con la scheda di adesione; pertanto non risultano al momento disguidi nella ricezione della Newsletter. Il numero dei soci è sostanzialmente aumentato e ha raggiunto 549, compresi i 15 soci cultori che hanno presentato la loro domanda di iscrizione entro il mese di gennaio 2007: il Consiglio Direttivo ha esaminato ed approvato tali richieste nella riunione del 5 febbraio u.s. per poter consentire anche ai nuovi soci la partecipazione al Convegno di Bari in qualità di relatori. In sede di Assemblea vengono approvate, pertanto, le richieste dei 15 soci cultori più le successive 18 domande pervenute nei mesi di febbraio-maggio (All. 7). L’Associazione dà il benvenuto ai giovani colleghi, ai quali augura un prospero percorso di studi. Sebbene durante il 2006 il Direttivo non abbia usufruito di rimborsi spese, e la casa editrice Tilgher abbia mantenuto invariato l’importo per i servizi di segreteria, per il 2007 si sono realizzati gli aumenti dell’abbonamento a Textus e della quota di d’iscrizione a Esse. La spesa per il Gruppo 4 per il software relativo alla Bibliografia soci AIA e servizi tecnici internet subisce un lieve incremento ogni anno. Ciò comporta che la quota di 67 euro versata dai soci di fascia A copre appena le spese dei servizi, mentre la quota di 56 euro versata dai soci di fascia B risulta inferiore di circa 10 euro rispetto al costo dei servizi offerti. Ciò suggerisce di prendere in considerazione l’aumento delle quote associative. 10 Si ricorda ai soci che intendono presentare nuovi soci cultori di verificare il loro stesso status, per evitare che le nuove domande restino in sospeso, in attesa che il socio presentatore a sua volta rinnovi l’iscrizione. Poiché per vagliare le domande di nuova ammissione si ha normalmente una sola Assemblea all’anno nel mese di maggio, ad eccezione degli anni in cui c’è un convegno, un ritardo di questo tipo può essere considerevole. Sono a disposizione per ogni eventuale chiarimento e ringrazio i soci per l’interesse dimostrato all’Associazione. [Rita Salvi] Lettera al Ministro dell’università, Onorevole Fabio Mussi Oggetto: riflessione sulle conseguenze del D.M. 270 sugli insegnamenti linguistici nelle Facoltà non letterarie Onorevole Ministro, L’obiettivo di qualunque riforma dovrebbe essere un reale miglioramento nel rapporto insegnamento/apprendimento al fine di ottimizzare i risultati. Per quanto concerne l’insegnamento delle lingue straniere nelle Facoltà non letterarie tale principio non appare rispettato, anzi si percepisce un certo disinteresse da parte delle Istituzioni nel fornire agli studenti strumenti necessari per l’inserimento nel mondo del lavoro. Nel precedente ordinamento – seguendo le indicazioni fornite dalla Commissione Europea – era largamente previsto l’insegnamento di due lingue obbligatorie. Questo aveva avuto effetti di diverso tipo: • alcune Facoltà/corsi di laurea hanno recepito l’indicazione e quindi attribuito un congruo numero di crediti a due corsi di lingua straniera; • alcune Facoltà hanno dovuto inserire per la prima volta le lingue nei loro curricula (si veda le Facoltà di Giurisprudenza) con buoni risultati sotto il profilo didattico, considerata la rilevanza degli studi di diritto comunitario/comparato; • molte Facoltà ancora non hanno avuto corsi curriculari; • alcune Facoltà hanno parcellizzato il numero di crediti distribuendolo di fatto su due moduli (ottenendo quindi risultati non eccellenti). Tuttavia, due corsi di lingua – laddove stabiliti – hanno finora assolto ad un compito educativo e formativo importante, fornendo una indicazione del valore attribuito alla capacità di servirsi di due lingue comunitarie. Nella nuova normativa si parla genericamente di insegnamento della lingua (una lingua) mentre si determina il tetto dei 20 accertamenti. Molti corsi di laurea hanno già – più o meno esplicitamente – assegnato crediti a moduli con relativi accertamenti SENZA INCLUDERE LE LINGUE, in modo a dir poco contraddittorio rispetto alle indicazioni europee. Anche corsi di laurea che includono nella loro denominazione l’aggettivo “europeo” talvolta non includono un modulo curriculare di lingua. Si tenga conto che, soprattutto nelle Facoltà più antiche, nel corso del tempo sono stati chiamati posti di professore I e II fascia per una pletora di discipline che oggi non trovano un numero accettabile di studenti (si possono attivare moduli per tre/quattro studenti?) ma viene garantito l’insegnamento a beneficio del docente piuttosto che degli studenti. Lo scenario che si profila è inquietante: le università italiane si allontanano ulteriormente da quelle considerate “di eccellenza” in Europa nelle quali le lingue hanno un forte peso curriculare. Ancor più appare anacronistico che gli insegnamenti linguistici non siano considerati obbligatori e caratterizzanti in corsi di laurea di economia aziendale, discipline bancarie o economia del turismo, a fronte della internazionalizzazione dei contesti professionali e della ricerca. 11 Senza una normativa omogenea, ciascun corso di laurea farà scelte soggettive, il che contribuisce a complicare l’eventuale mobilità dello studente. La frammentazione delle opzioni crea difficoltà per lo studente anche nell’eventuale cambio di corso di laurea all’interno della stessa Facoltà. Inserire un corso di lingua senza crediti e senza accertamento vuol dire di fatto sottrarre tempo allo studente senza garantire l’adeguato riconoscimento che deriva dall’inserimento del modulo nel curriculum accademico. Se il corso di laurea non trova “spazio” per le lingue (come spesso si sente dire), come possiamo sperare che lo studente trovi “tempo” per impararle? Il ricorso a “scuole private” spesso suggerito come soluzione è osteggiato fortemente dagli stessi studenti. Inoltre, le stesse scuole non sono attrezzate per la didattica di microlingue specifiche dei vari indirizzi, mentre in ambito universitario una fruttuosa ricerca ha permesso di sviluppare competenze atte a fornire agli studenti non solo una preparazione linguistica di base ma anche, e soprattutto, la padronanza degli strumenti utili in ambito professionale. L’Associazione Italiana di Anglistica (AIA), l’Associazione Italiana di Germanistica (AIG), l’Associazione Italiana degli Slavisti (AIS), il Centro di Documentazione e di Ricerca per la Didattica della Lingua francese nell’Università Italiana (DoRiF) e la SUSLLF-Società Universitaria per lo Studio della Lingua e della Letteratura Francese, unitamente al Presidente e Vice-Presidente dell’Associazione Ispanisti Italiani (AISPI), chiedono pertanto che il Ministro definisca – sia pure nel rispetto dell’autonomia universitaria – una linea di applicazione dei decreti con riferimento anche alle lingue straniere e alla loro collocazione curriculare, in osservanza delle istanze europee in merito a: - promozione dell’apprendimento linguistico nell’arco della vita (apprendimento permanente) ; - rispetto del multilinguismo ; - diritto di apprendimento della lingua per fini speciali contestualmente allo studio delle discipline accademiche. Alla luce di quanto su esposto, le Associazioni ritengono quanto mai opportuno un intervento chiarificatore da parte del Ministro, dichiarando la propria disponibilità per ogni iniziativa si ritenga necessaria. AIA - Associazione Italiana di Anglistica - Presidente Prof. Marina Bondi AIG - Associazione Italiana di Germanistica - Presidente Prof Enrico De Angelis AIS - Associazione Italiana degli Slavisti - Presidente Prof. Stefano Garzonio AISPI - Associazione Ispanisti Italiani - Presidente Prof. Augusto Guarino, Vice-Presidente Prof. Francisco Matte Bon DoRiF - Centro di Documentazione e di Ricerca per la Didattica della Lingua francese nell’Università Italiana - Presidente Prof. Hélène Giaufret SUSLLF- Società Universitaria per lo Studio della Lingua e della Letteratura Francese - Presidente, Prof. Franco Piva 12 XXIII AIA CONFERENCE Forms of migration – Migration of forms BARI – 20-22 SETTEMBRE 2007 Under the Auspices of the Chancellor of the University of Bari *********** The next AIA Conference will be hosted in Bari, from the morning of 20th September to the morning of 22nd September 2007. The AIA Board and the University of Bari have agreed upon the following theme: Forms of migration – Migration of forms Migration – of people/s, ideas and cultures: of literary genres, motifs, and forms; of languages, discourses, registers, and modes of communication – has emerged as a key concept and a central phenomenon in contemporary culture. In a world of ever increasing human, social, and cultural flows like our own the phenomenon has become extremely relevant, but it has always existed and globalization itself can be historicized. In fact, migration and the consequent interpenetration of cultures, in its multifarious aspects, can be observed both diachronically and synchronically, especially, but not only, across those physical, psychological, literary and linguistic contact-zones where people/s, ideas, cultures and languages literally and/or metaphorically meet, intersect and interact. The contributions (in English or in Italian) will be organized in the three traditional sections of AIA conferences: 1) Literature 2) Culture 3) Language The Convenors of the Parallel sessions are: LITERARY WORKSHOPS Vito Cavone [email protected] Maristella Trulli [email protected] Claudia Corti [email protected] CULTURE WORKSHOPS Vittoria Intonti Federica Troisi Marina Vitale [email protected] [email protected] [email protected] LANGUAGE WORKSHOPS Domenico Torretta [email protected] Anna Maria Sportelli [email protected] Marina Dossena [email protected] Members wishing to present papers must be fully-paid up AIA members. Membership can be renewed by clicking on the following link: http://www.lett.unitn.it/aia/iscrizione.htm Possible topics a) Literary Workshops 13 Migration of genres, intersemiotic transformations and transcodifications (from narrative to drama, from narrative to film, from theatre to film/ music etc.) Theatrical translations, adaptations, and revisions Metamorphoses of Myth in Literature Contamination and Hybridity of Modes and Forms (satire, parody, burlesque, travestie etc.) Intertextuality/ Interdiscursivity / Rewriting Variations and Transformations of the “Western Canon” Multiculturalism and Postcolonial Literature b) Culture Workshops Ethnicity, Race and Nation The globalisation of space and the multiplication of borders. Diaspora, trauma and hybrid formations: whose history? whose home? Intersections and boundary crossings Diasporic Cultures: ‘border’ writings, divided identies. After the High Culture/Low Culture divide: the metropolitan mix. Gender issues and multiculturalism Women ‘living in translation’. Queer subjects and diasporic landascapes. Women, globalisation and the new technologies of communication. c) Language Workshops (all the topics may be discussed from a synchronic or a diachronic point of view): Language and identity Genre and specialized discourse Translation and negotiation Variation and change in language contact situations (e.g. across territories: code-switching and code-mixing, etc) Other forms of interlinguistic migration (e.g. word loans) Other forms of intralinguistic migration (e.g. metaphor as a form of migration; convergence/divergence of (supra)regional or social varieties, etc) The topics are intended for general guidance. Other topics can be proposed provided they are consistent with the general theme of the Conference. Further details and deadlines are available on the website: www.lingue.uniba.it/dag/aia2007 RESOCONTI Corpora: Seminar and Workshops, dedicato alla memoria di John Sinclair (Università degli Studi di Padova, 29 -31 Marzo, 2007) Si è tenuto a Padova nei giorni 29-31 Marzo 2007 l’incontro Corpora: Seminar and Workshops. Dedicated to the Memory of John Sinclair. L’incontro è stato organizzato dalla Prof. Carol Taylor, dell’Università di Padova e dal gruppo PRIN da lei coordinato, “Englishmultiweb”, parte del progetto nazionale PRIN “eCoLingua”, coordinato dal Prof. Chris Taylor, dell’Università di Trieste. L’evento ha avuto il patrocinio dell’Ateneo Patavino, del Dipartimento di Lingue e Letterature AngloGermaniche e Slave (Direttore: Prof. Giuseppe Brunetti) e del Centro Linguistico di Ateneo (Direttore: Prof. Maria Teresa Musacchio) dell’Università di Padova. La sede dei lavori è stato lo splendido laboratorio multimediale del CLA di Padova, con novanta postazioni – tutte occupate – divise in isole da tre. Il convegno, che ha ospitato partecipanti italiani ma anche da molti paesi europei, ha fatto confluire con successo testimonianze diverse 14 di esperienze di lavoro con i corpora, offrendo una stimolante panoramica sull’uso dei corpora in linguistica, a partire dalla loro creazione al loro utilizzo nell’insegnamento delle lingue, nella ricerca linguistica e negli studi sulla traduzione sia pratica che teorica. Non sono mancate importanti riflessioni teoriche sulla linguistica dei corpora e sul suo contributo fondamentale alla teoria linguistica. Nel sottolineare l’apporto della linguistica dei corpora alla teoria linguistica, filo conduttore del convegno è stato il riconoscimento dell’opera svolta da John Sinclair, scomparso improvvisamente il 13 marzo u.s. In particolare, la commemorazione formale di John Sinclair da parte di Carol Taylor e Guy Aston, che ha preceduto l’apertura dei lavori il secondo giorno dell’incontro, ha raggiunto momenti di solennità e commozione generale nel riconoscimento della perdita di un grande uomo ed un grande linguista. Carol Taylor (Università di Padova) ha aperto i lavori esplicitando le finalità del convegno, destinato prevalentemente a chi volesse conoscere la linguistica dei corpora dal punto di vista teorico e delle sue applicazioni pratiche. In questa occasione ha inoltre dedicato il convegno a John Sinclair, di cui ha ricordato le doti umane e di scienziato. La prima giornata di lavoro ha messo significativamente a confronto diverse esperienze di creazione ed uso dei corpora nella didattica delle lingue, nella traduzione e nella ricerca linguistica. Nel primo workshop, Katherine Ackerley e Erik Castello (Università di Padova) in “Creating and using a corpus” hanno dimostrato come i corpora possano venir utilizzati per sensibilizzare gli studenti alle variazioni della lingua dovute a differenze di registro, anche in preparazione di compiti di scrittura testi. A tale scopo, dopo un’introduzione alla creazione e all’analisi dei corpora mediante l’utilizzo del software Wordsmith Tools, è stato illustrato come il lavoro con i corpora favorisca la riflessione degli studenti sugli aspetti lessicali e grammaticali della lingua. Gli esempi sono stati tratti principalmente da due piccoli corpora specialistici di resoconti di sondaggi pubblici in inglese, uno di testi scritti da parlanti nativi e l’altro di testi di studenti L2 inglese, creati appositamente per la didattica di un corso universitario. Maria Teresa Musacchio (Università di Padova) e Giuseppe Palumbo (Università di Modena e Reggio Emilia) in “Corpora and translation” hanno spiegato quali tipi di corpora vengano usati negli studi sulla traduzione e come vengano utilizzati. Nelle traduzioni in ambito specialistico l’uso dei corpora può favorire la comprensione degli aspetti terminologici, fraseologici e delle convenzioni testuali. Musacchio e Palumbo si sono soffermati ad esemplificare come i dati linguistici dei corpora consentano la risoluzione di problemi relativi agli aspetti fraseologici. L’intervento di Fiona Dalziel e Francesca Coccetta (Università di Padova), “Multimodal corpora with MCA”, ha illustrato il Padova Multimedia English Corpus (Padova MEC), un corpus multimediale in lingua inglese creato dal Centro Linguistico di Ateneo di Padova ed utilizzato come fonte di materiali per corsi online e per il testing. Padova MEC fa uso del sistema di concordanze multimodali MCA (Multimodal Corpus Authoring System, sviluppato da Anthony Baldry presso l’Università di Pavia) e di un sistema di etichettatura del le funzioni linguistiche per ottenere dati sugli usi linguistici e su altre risorse semiotiche (ad esempio, direzione dello sguardo del parlante) che creano significato. Gli esempi forniti nel corso dell’intervento hanno evidenziato come, nelle interazioni videoregistrate, si possano individuare le sequenze in cui vengono espresse determinate funzioni linguistiche e, per ciascuna di esse, studiare il contributo degli elementi linguistici e non linguistici al significato. Maria Teresa Prat Zagrebelsky (Università di Torino) in “Learner corpora at the crossroads of computer corpus linguistics, foreign language pedagogy and second language acquisition research” ha discusso approfonditamente un altro tipo di corpora di utilità per la ricerca e la didattica delle seconde lingue: i corpora di L2, e cioè raccolte di testi orali e scritti di parlanti una lingua straniera. Essi si inseriscono nell’ambito dell’Analisi Contrastiva (CA), dell’Analisi degli Errori (EA), degli studi dell’Interlingua e della ricerca sull’acquisizione delle lingue straniere e costituiscono una fonte di dati empirici preziosi per studiare l’interlingua in modo sistematico. L’intervento ha illustrato diversi corpora di L2 sviluppati per l’inglese, presentandone i criteri costitutivi e riassumendo le principali linee di ricerca che ne fanno uso e si è infine concluso con un’analisi dei ‘costi e benefici’ della compilazione dei corpora di L2: se da un lato questi offrono indubbi vantaggi nella didattica e nella ricerca, la loro creazione richiede tempi lunghi e competenze di tipo tecnico e statistico e può a volte fornire dati di difficile interpretazione . Alla relazione di Maria Teresa Prat Zagrebelsky è seguito un workshop, durante il quale è stato illustrato l’uso del corpus ICLE, “The International Corpus of Learner English”, che raggruppa 2.500.000 parole da 3.640 saggi scritti da studenti universitari di livello avanzato che è stato raccolto nell’ambito di un progetto, di cui fanno parte 17 paesi europei ed extraeuropei, che ebbe inizio negli anni ’90 a Louvain-la-Neuve sotto la direzione di Sylviane Granger. Parte del materiale raccolto, costituito da 11 sotto-corpora tra cui quello italiano, è stato messo in commercio nel 2003. Con ICLE si possono svolgere ricerche di tipo qualitativo e 15 quantitativo sull’interlingua di un gruppo nazionale e condurre sia analisi degli errori in L2 sia analisi contrastive dell’interlingua di apprendenti inglese di diversa lingua madre. Nel workshop sono stati descritti e discussi i principali progetti di ricerca teorica e applicata condotti sull’ICLE in Italia ed all’estero. La conclusione del workshop ha ripreso il tema, introdotto nella relazione precedente, delle risorse e delle competenze necessarie per la creazione dei corpora di L2, sottolineando in particolare la complessità del compito di etichettatura dei dati e le esigenze di coordinamento e sintonia di interpretazione dei dati da parte dei partecipanti al progetto di ricerca. Il secondo giorno dell’incontro, alla commemorazione di John Sinclair da parte di Carol Taylor e Guy Aston ha fatto seguito l’intervento di Alan Partington (Università di Bologna), che ha posto al centro della sua relazione “The Armchair and the Machine: Corpus Assisted Discourse Studies” il tema dell’importanza dell’osservazione dei dati, base imprescindibile della teoria scientifica, e così facendo ha ricordato il contributo straordinario di John Sinclair alla teoria linguistica e ai metodi di analisi dei dati in linguistica. Partington ha sottolineato come le nuove tecniche e tecnologie offrano un’indiscutibile opportunità per migliorare lo studio scientifico della lingua. In particola re, il suo intervento ha descritto la metodologia CADS (Corpus Assisted Discourse Studies), che affianca i metodi di tipo qualitativo dell’Analisi del Discorso a quelli di tipo quantitativo offerti dalla Linguistica dei Corpora per analizzare le caratteristiche linguistiche di tipi diversi di discorsi linguistici. Alcuni esempi, tratti prevalentemente dal discorso politico e mediatico, hanno illustrato come il CADS possa essere utilizzato per studiare quali strategie comunicative vengono usate nei testi per veicolare un punto di vista. Anche l’intervento di Sara Gesuato (Università di Padova) in “Linguistic research using corpora” ha sottolineato l’importanza dei corpora negli studi linguistici, illustrando come il loro uso permetta di cercare le occorrenze di una data forma linguistica in un co-testo specificabile e di comprenderne le regole d’uso. Gesuato ha mostrato come i corpora possano essere utilizzati per determinare il significato di strutture sintattiche emergenti; per tracciare lo spazio semantico preferito occupato da un certo termine ed il grado di sovrapposizione con quello di un termine vicino; e per rivelare i valori culturali impliciti di concetti veicolati attraverso termini in apparenza ideologicamente neutri. Il discorso conclusivo ha enfatizzato i vantaggi derivanti dall’uso dei corpora, pur accennando ad alcuni limiti della ricerca basata sui corpora, che mal si prestano allo studio delle funzioni comunicative ed i cui dati possono non coincidere con i giudizi di accettabilità dei parlanti. Giuseppe Brunetti (Università di Padova) in “Tagging the lexicon of Old English poetry” ha illustrato un esempio particolare di creazione di corpora, per l’edizione di testi poetici antico inglesi, inteso a produrre rappresentazioni multiple del loro lessico e a facilitarne lo studio linguistico. Nel suo intervento, Brunetti ha dimostrato l’utilizzo di una metalingua (XML) per codificare l’informazione lessicale di ogni parola contenuta in testi poetici antico inglesi (lemma, classe di appartenenza, reggenza, morfologia, traduzione italiana). Questo metatesto descrittivo viene poi utilizzato per produrre edizioni elettroniche delle poesie con rappresentazioni multiple del loro lessico: glosse interlineari, glossario (anticoinglese–italiano; italiano– anticoinglese), formario, concordanze per lemma, parole poetiche e composti, reggenze di verbi, aggettivi e nomi, statistiche per classi lessicali. Una di queste edizioni è quella di Beowulf all’indirizzo http://www.maldura.unipd.it/dllags/brunetti/Medievale/Be o/Beowulf/inizio.htm per la quale è stato realizzato anche un iperlessico con collegamento ipertestuale delle varie rappresentazioni lessicali. Margherita Ulrych e Amanda Murphy (Università Cattolica di Milano) nel loro intervento “Descriptive translation studies and the use of corpora” hanno discusso i vari metodi di ricerca nell’ambito degli studi sulla traduzione, per poi fornire un’esemplificazione del tipo di indagine sulla natura dei testi mediati che si può condurre con un approccio descrittivo, empirico, finalizzato alla traduzione ed utilizzando corpora monolingua comparabili e corpora paralleli bilingua/multilingua. Sono stati quindi confrontati testi mediati di vario tipo ma aventi una fraseologia comune e le loro differenze con testi non mediati. L’intervento conclusivo della mattinata è stato quello di Caroline Clark (Università di Bologna) in “A CADS analysis of television reports from Iraq: were embeds ‘in bed’ with the coalition?”, che ha ripreso il tema dei vantaggi offerti dal metodo CADS (Corpus Assisted Discourse Studies) per l’analisi del discorso specialistico, in particolare in ambito politico e mediatico. La relazione di Clark ha illustrato come un corpus elettronico di rapporti trasmessi da giornalisti inviati presso le forze della coalizione consenta, se analizzato con la metodologia CADS, di evidenziare la prospettiva dell’autore sull’evento e quindi di trarre interessanti osservazioni riguardanti la “neutralità” dei giornalisti, spesso a fronte dei comunicati ufficiali sulle notizie trasmesse. Nel pomeriggio, Guy Aston (Università di Bologna) nella sua relazione “Using the BNC for language teaching and learning” ha ripercorso la breve storia del BNC (il British National Corpus), illustrandone le 16 caratteristiche che lo hanno reso il corpus di riferimento per l’Inglese Britannico e menzionando il suo utilizzo nella ricerca linguistica, nella didattica e nell’apprendimento linguistico. Aston ha quindi presentato la nuovissima edizione del corpus, basato su XML e il nuovo software di ricerca XAIRA, con notevoli migliorie rispetto alla versione precedente, specialmente per il reperimento dati. Con l’intervento di Christopher Taylor (Università di Trieste) in “Predictability in film language: corpus assisted research” è stato discusso il tema della traduzione per lo schermo e dell’uso dei corpora e delle banche dati di trame e trascrizioni filmiche come ausilio a questo tipo di traduzione. L’intervento ha preso le mosse dalla constatazione che, per la loro stessa natura simulatoria e ritua listica, alcuni generi filmici e televisivi sono caratterizzati da una certa ripetitività e ricorrenza di elementi. Questo suggerisce che essi offrano elementi per la costituzione di una ‘tecnica di memoria della traduzione’ basata sull’uso dei corpora, che è in via di sperimentazione. Anthony Baldry (Università di Pavia) in “Facing a course management crisis? How current research into multimodal corpora might help!” ha esemplificato come i corpora multimodali possano costituire un’importante risorsa per i docenti universitari di lingua nelle situazioni di emergenza nella didattica dei corsi, ovvero quando non c’è il tempo per prepararsi ad una lezione o per fare un colloquio a qualche candidato. E’ stato quindi illustrato il software MCAINSTANT ©, sviluppato da Baldry e accessibile al sito http://mca.unipv.it, che offre diverse soluzioni per queste situazioni di crisi, tra cui l’utilizzo di corpora MCA multimodali interattivi su web per i colloqui -con-verifica; l’utilizzo di corpora MCA su pagina stampata per le lezioni sul testo, sulla grammatica e sulla traduzione; l’utilizzo di corpora filmici MCA per le lezioni di ascolto. Per ciascun uso, sono state discusse le intersezioni tra teoria del testo, corpora multimodali e modalità di presentazione delle lezioni, evidenziando le potenzialità dell’uso delle concordanze multimodali/multimediali nell’insegnamento linguistico. Silvia Bernardini (Università di Bologna) in “What students want? Practical suggestions for corpus-aided translator education” ha presentato dei materiali di e-learning, creati dal consorzio per il progetto Leonardo MeLLANGE ed attualmente in sperimentazione all’interno di un corso di traduzione inglese -italiano presso la Scuola per Traduttori e Interpreti dell’Università di Bologna. È stato quindi illustrato come questi materiali, finalizzati a introdurre studenti di traduzione e traduttori professionisti all’uso e alla teoria dei corpora, possano essere utilizzati all’interno di un corso di traduzione per studenti tecnologicamente non sofisticati per insegnare agli studenti come servirsi dei corpora, della tecnologia CAT e html, e come lavorare con strumenti e corpora disponibili gratuitamente per tradurre un sito web, creando un glossario ed una memoria di traduzione. Larissa D’Angelo (Università di Bergamo) in “Creating a corpus for the analysis of identity traits in English specialized discourse” ha descritto la creazione di un corpus di testi selezionati da varie riviste accademiche appartenenti a quattro contesti disciplinari diversi, discutendone i criteri progettuali, le problematiche relative alla raccolta e alla classificazione dei testi a seconda del genere e delle caratteristiche etnografiche ed alla ricostruzione del loro contesto sociolinguistico specifico e generale. Il corpus fa parte di un progetto più vasto, finanziato dal progetto PRIN coordinato dal Prof. Gotti (Università di Bergamo), finalizzato a studiare i tratti linguistici caratteristici delle diverse branche del discorso specialistico in inglese, evidenziando in particolare le caratteristiche dovute al genere e le influenze dovute all’uso dell’inglese come lingua franca della comunicazione internazionale. Nella mattinata conclusiva del convegno Elena Tognini Bonelli (Università di Siena) in “Corpora and LSP: general introduction”, ha offerto un’interessante panoramica sui contributi della linguistica dei corpora agli studi dei linguaggi specialistici, riassumendo alcuni assunti portanti della teoria dei corpora e tracciandone le anticipazioni nella teoria linguistica di Firth. Un principio base che collega la linguistica dei corpora a Firth è l’’idiom principle’, ovvero l’idea che la scelta di una parola condiziona la scelta di tutte le parole circostanti, con l’implicazione che l’unità di significato si estenda al di là della singola parola, e debba essere ricercata nelle relazioni lessico -grammaticali tra più parole. Si deve quindi parlare di ‘unità estese di significato’, date dalla congruenza di collocazione, colligazione, preferenza semantica e prosodia semantica. Tognini-Bonelli si è soffermata ad illustrare cosa si intenda per prosodia semantica in ambito specialistico e come l’analisi dei corpora possa contribuire a comprendere il significato delle espressioni che in ambito specialistico acquisiscono un significato terminologico specifico. La relazione si è conclusa portando l’attenzione su questioni di metodo e tecnologia nell’utilizzo dei corpora. Dopo la relazione, Elena Tognini Bonelli ha coordinato un workshop, avente lo stesso titolo della relazione precedente. Il workshop ha preso le mosse da alcune domande poste nella fase conclusiva del suo intervento, quali la dimensione del corpus, la rappresentatività del campione selezionato e il grado di autenticità dei test i del corpus. Il workshop è poi proceduto con la dimostrazione di come i corpora possano venir utilizzati nei 17 corsi per studenti di materie specialistiche e come possano costituire un supporto per la didattica. Durante il workshop è stato dimostrato l’utilizzo del software CONCAPP, scaricabile gratuitamente dal sito www.edict.com.hk/ e di alcuni corpora disponibili allo stesso sito. I tre giorni di riflessioni e workshop hanno portato una stimolante testimonianza del la ricchezza di approcci e varietà di esperienze nell’uso dei corpora in linguistica. Nella didattica i corpora sono utilizzati nell’insegnamento delle lingue straniere e dei linguaggi specialistici per la creazione di materiale didattico da usare con gli studenti o come strumento per stimolare la riflessione autonoma degli studenti sugli usi e le caratteristiche di fenomeni linguistici di interesse, e per accrescere la loro consapevolezza sulle varietà delle lingue e sulla variazione linguistica legata a generi e registri. I corpora sono un valido supporto nella didattica della traduzione e nella professione di traduttore e possono costituire la base per la creazione di glossari e memorie di termini di traduzione. Nuovi orizzonti sembrano aprirsi anche nella didattica delle lingue e negli studi sulla traduzione filmica e televisiva con l’introduzione dei corpora multimediali. L’introduzione della metodologia dei corpora ha avuto un impatto enorme nella linguistica contemporanea, modificando notevolmente il modo di far ricerca. Fornendo strumenti per indagini accurate e precise basate su dati concreti, osservabili e quantificabili, la linguistica dei corpora ha portato ad una redefinizione dell’unità minima di significato e ad una consapevolezza della variabilità lessico-grammaticale dovuta al contesto d’uso. Oltre ad aver cambiato il modo in cui vengono concepiti e strutturati i dizionari e le grammatiche, la linguistica dei corpora ha cambiato profondamente la nostra comprensione delle lingue. Tra le note positive del convegno sono da segnalare la varietà e l’alto livello degli interventi che hanno contribuito a creare un’atmosfera di interesse e attenta partecipazione da parte dei convenuti, che sono stati tutti concordi nell’esprimere il loro apprezzamento e nel ringraziare Carol Taylor e il suo gruppo per avere ideato e realizzato questo evento. Il convegno Corpora: Seminar and Workshops è stato dedicato a John Sinclair in occasione della sua improvvisa scomparsa. Il successo del convegno, come anche gli stimoli offerti dalle relazioni testimoniano la vivacità e l’importanza degli studi dei corpora nella linguistica contemporanea e rendono omaggio al grande linguista. Point of View: Description and Evaluation across Discourses (University of Florence, 27-28 April 2007) On April 27th-28th 2007, the Faculty of Economics (Polo delle Scienze Sociali) in Florence hosted the seminar ‘Point of View: Description and Evaluation across Discourses’, organised by Professor Gabriella Del Lungo and Doctor Paul Tucker, in order to publicise the results of a research project (PRIN 2005 ‘Point of view and keywords in persuasive discourse’) co-financed by both the Ministry of University and Research and individual universities (Modena, Bergamo, Firenze, Siena, Roma). While evaluation has recently received a lot of attention by scholars, this is not the case of description in spite of the fact that this discourse mode is pervasive in any discourse and text type. Because of this the primary goal of the seminar was to identify possible approaches to the study of description, from both synchronic and diachronic perspectives, and to investigate the relationship between description and evaluation. With invited speakers and short talks, the two-day programme was surely an intensive one. The papers presented focused on either theoretical approaches to descriptive discourse, or detailed studies of evaluative language use in descriptions across spoken and written discourses. Proceedings were opened by Professor Lavinia Merlini Barbaresi’s (University of Pisa) plenary lecture on ‘The speaker’s imprint in descriptive discourse’ Her stimulating paper dealt with the notion of subjectivity in both theoretical and empirical terms, analysing phenomena in descriptive discourse with specific reference to descriptions of stationary scenes, mainly in fictional texts and other genres, such as guide or travel books. She argued convincingly that translating reality into verbal signs (by a describer) and the same verbal signs back into a visual configuration (by an addressee) is a complex inter-semiotic operation that requires careful handling by both participants if they want to reach non-discrepant cognitive representations. In her insightful analysis she showed that this operation is necessarily highly subjective, i.e. indexical of the speaker’s orientation. She discussed how the speaker’s subjectivity (‘the speaker’s imprint’) is manifested primarily in his egocentric perspectives, deixis and the various axes of orientation in space, and, more covertly, at the level of lexis, in some combinations with highly idiosyncratic descriptive 18 adjectives, with which the speaker tries to express the sensations roused by the objects described and the sense of his representations. She also showed that the subject/speaker’s plane is where especially, in descriptive discourse, marked options occur and complexity arises. Another plenary talk was given by Professor Maria del Rosario Caballero Rodriguez (University of Castilla-La Mancha) on ‘Construing space through metaphor in a corpus of late nineteenth and early twentieth century architecture reviews’. Professor Caballero’s talk was devoted to the description of the way figurative language is used to discuss spatial arrangements in one of the most representative genres in architectural discourse, namely the architectural or building review. She explored how the use of metaphor in the genre has undergone significant changes across time. Professor Caballero did this by comparing reviews from the late nineteenth and early twentieth centuries with contemporary texts. Interestingly, she noted that the all-pervasive use of personification in the older versions of the genre has given way to a more varied array of metaphorical frames in contemporary texts, which points to the long lineage of some of the metaphors pervading current architectural discourse. In addition, metaphor appears to have shifted from being used as an evaluative strategy to being a comprehensive resource for both descriptive and evaluative purposes. As a conclusion, she suggested that the way figurative language is used by reviewers reveals the changes undergone by the genre across time in several respects . Around nine papers were presented in addition to the plenary ones. Here are the main tenets of the talks, in order of the seminar’s programme. Marina Dossena (University of Bergamo): ‘Many strange and peculiar affairs’: evaluation in Scottish emigrants’ letters of the 19th century’. Relying on the sample of Scottish emigrants’ letters included in the 19th century Scottish correspondence, Dossena investigated the main strategies that encoders employed to convey their opinions about the territories they saw, the people they met, the experiences they had, and the news they received from “the old country” In particular, her analysis focused on the patterns observed in texts encoded by users whose level of schooling was varied. This study enabled Dossena to make some observations as to the degree of ‘involvement’ implicit in the attempt to convey one’s own point of view to the recipients (e.g. through the use of person, time and place deixis, and through modality) and restrained by the need to follow more formal models. Gabriella Del Lungo (University of Florence): ‘The commercial space in the 19th century: description of goods and business relations’. Through the analysis of a historical collection of international traders’ letters, Del Lungo discussed how description plays a central role in business discourse. She investigated the linguistic devices employed in the genre to identify goods, by adapting the grid devised by Adam (1993), to determine the progression from part to part of a given object. Del Lungo argued that business transactions in the second half of the 19th century rely to a large extent on the interpersonal relations established between trading partners rather than on the direct relation customer/goods as seems to be the case today. She noted that goods in the 19th century correspondence are most frequently seen from a non-evaluative point of view: they are textually identified rather than favourably presented to customers. Paul Tucker (University of Florence): ‘Description and point of view in a corpus of art writing in English (1685-2006)’. In his talk, Tucker illustrated the different degrees and modes in which descriptive language may contribute to the realisation of point of view in passages of text focusing on individual works of art or the work of individual artists. Starting from his conception of ‘point of view’ as related to the capacity for the individual or subjective appraisal of entities, comprising both verdictive judgement and affectively engaged representation, as envisaged in Martin and White (2005), his analysis centred on examples chosen as concrete illustrations of the capacity of the descriptive construal of the spatial identity of entities to complement and to a certain degree conflate with other more directly attitudinal speech acts and thereby to partake in the realisation of point of view. Sara Radighieri (University of Modena and Reggio Emilia): ‘Spatial description in the AR: ‘pointing’ and ‘wandering’ as tools for guiding the reader-viewer’ Radighieri centred her talk on the description of the visual space of the AR (Art Review) and the presentation of what she called ‘reviewer’s physical point of view’ in the genre of the AR. She explored features of deictic space by proposing a model for identifying spatial features both inside ARs – through processes of encapsulation and prospection (Sinclair 2001, 2004) – and outside the text by means of exophoric reference. Radighieri observed how the art reviewer represents the event and how s/he skilfully guides the reader-viewer along the show. In particular, she suggested two main operations, referred to as ‘pointing’ and ‘wandering’. The former consists in referring directly to details by indicating them by means of prepositions, whereas the latter refers to the description offered by the reviewer who enters the exhibition and walks around ‘surveying the event’ 19 (Merlini Barbaresi 2005) and collecting impressions which s/he then tries to propose to the reader-viewer often addressing her/ him directly. Julia Bamford (University of Rome ‘La Sapienza’): ‘Discourse patterns in descriptions in spoken scientific discourse’. Bamford’s paper investigated how description is used in spoken texts with a scientific topic (the Micase and Base lecture corpora). Her analysis showed that in scientific discourse description is used to contextualise the subsequent discourse (e.g. a description of the physical geography of central America precedes a narrative account of a bio-ecology project in that region). It often occurs along with visual elements including slides, photographs, graphs, tables and both the verbal and the visual are complementary and closely linked. Interestingly enough, a frequent characteristic of descriptions in Bamford’s corpora was the embedding of evaluations within a chunk of description. Christina Samson (University of Florence): ‘Business in the 21st century: description and evaluation in a corpus of products on the web’ Samson presented partial results of an investigation carried out on a small specialised corpus comprising three categories of products promoted and sold on the web. In particular, she described the lexico-grammatical and rhetorical patterns adopted by companies in their descriptive discourses in order to contextualise their products by interacting and guiding the browser/customer through the virtual space. By a qualitative analysis of the texts forming the corpus, she suggested that descriptive discourse may be considered multifunctional, in that, it is used to describe products, evaluate explicitly or implicitly its products while creating the company’s identity. Silvia Cacchiani (University of Modena and Reggio Emilia): ‘Evaluation versus description in promotional genres? The case of book blurbs’ Cacchiani centred her research on description and evaluation within back-cover book blurbs taken from fictional texts, chiefly contemporary bestsellers by well-known writers and fictional debuts. She observed how positioning the product and informing customers about the quality of the product is almost exclusively done by means of optional narratives and obligatory evaluations, most often in the form of quotations from book reviews. Her contribution tried to explore the ways in which novelty/creativity of the lexical device, degree of semantic intensification and involvement as well as occurrence within a given pattern interact within the text in order to foreground relevant information, appeal to the reader and focus on the relevant assets of different types of read in order to market the book while orienting the reader. Judith Turnbull (University of Rome ‘La Sapienza’): ‘Self-promotion: the art of boasting modestly’. Description and evaluation have been seen to play fundamental roles in corporate websites, the object of Turnbull’s analysis. Following earlier studies on corporate websites by members of the Rome PRIN research group, Turnbull analysed one particular section of this promotional genre, the professional and personal profile of the founder of the company, whose purpose is to present the company and its products in the best possible light. Starting from Martin and White’s (2005) Appraisal Theory, she discussed the influence this framework has had in investigations of the role of evaluation. In the case of a promotional genre such as a website, she noted that blatant positive evaluation may meet with suspicion on the part of the reader. A variety of strategies (e.g. self-effacement, non-evaluative description, evoked appraisal, understatement, etc.) have been identified to give a positive but ‘realistic’ picture of the company and its founder. Judith Bowker (University of Rome ‘La Sapienza’): ‘Description and evaluation in business audioconferencing: the narrative force of tense usage in accounts of operational planning’ Judith Bowker discussed description and evaluation in a corpus of in-house oral business presentations delivered in webinar mode. She illustrated how this kind of discourse has two-fold functions: referential, information-giving in the form of the description of company policy, on the one hand, and its evaluation, serving a directive function, and necessary for the positive reception of the information by the interactants, on the other. According to Bowker, this kind of computer-mediated discourse, using the telephone line and making intensive use of Power Point slides simultaneously, seems to represent a good example of technology, producing new kinds of ‘hybridized’ genre, meeting and adapting to new communication needs. To conclude, the seminar was scientifically very successful and all the papers were of a very high standard and stimulated deep discussion. Many new aspects in the field were raised, challenged and debated by both lecturer and audience alike. [Giuliana Diani] 20 APPUNTAMENTI E SEGNALAZIONI GlobEng International Conference on Global English (University of Verona, Italy, 14-16 February 2008) CONFERENCE ANNOUNCEMENT AND CALL FOR PAPERS Website: http://profs.lingue.univr.it/globeng/index.html The Department of English Studies of the University of Verona is proud to announce GlobEng: International Conference on Global English. The aim of the conference is to provide a forum for the presentation of research discussing issues related to the role of English as a global language. The debate over the status of English as an International language has been flourishing in the last few decades and is still open to new prospective developments. Starting from the awareness of English undisputedly prominent role as a Lingua Franca in international communication, the fact that native speakers are currently a minority, compared to second-language users of the language has been repeatedly highlighted. The changing status of English has led to the emergence of a new linguistic scenery. On the one hand, the so-called native varieties have become highly differentiated and acquired greater autonomy, while on the other, the rapid growth of a community of non-native speakers, thanks to increasing international exchanges, has triggered reflection on the possible rise of a new International English, as opposed to the current native varieties. A wide range of issues are brought to the fore in this connection, especially focusing on the possible evolution of the current scenario, both in Europe and in the rest of the world, with a reflection on (and a possible revision of) the notion of Standard, and the crucial implications that prospective developments might have on English Language Teaching (ELT) The programme includes plenary lectures by renowned scholars in the field, such as David Crystal, Jennifer Jenkins, Adrian Holliday, Alan Maley, Barbara Seidlhofer and Simon Sweeney. Papers are encouraged which address the following topics: − Pronunciation Models: new vs. standard − Implications of new morphosyntactic models − Semantic and pragmatic implications of globalising English − Cultures, media and globalisation − Identities and international communication − Language policies in the European Community − English and other languages in the classroom − The teaching of English as a foreign/second language and as a specialised language − Terminological issues and new taxonomies Contributions are invited for 20-minute presentations (plus discussion). Abstracts should not exceed 300 words in length (references excluded). They should be anonymous and should be sent as email attachments (preferably .pdf or rtf format) to: [email protected] Please conform to the following specifications: - Times New Roman pt.12 or equivalent font, single-spaced. - Please do not include your name or any obvious form of identifiers in the abstract. This is because the abstracts will be subject to anonymous peer-review. - In order to assist with the reviewing process, please also list up to 5 keywords in the email message 21 Submission: • Abstracts should be submitted as an attachment in MS Word, or PDF format; • Subject line of the email should be GlobEng and abstract title; • Email message should include: Talk Title, Author's Name(s), Title(s), Affiliation(s), Contact Info (email address, postal address, telephone number, fax number) • Abstracts should be submitted via email to: [email protected] Abstracts should reach us by 30 September 2007. For further information Web site: http://profs.lingue.univr.it/globeng/index.html E-mail: [email protected] Important Dates: Submission deadline: 30 September 2007 Notification of acceptance: 30 November 2007 Early Registration: tba Late Registration: tba GlobEng: 14-15-16 February 2008 Scientific Coordinator: Prof. Cesare Gagliardi Scientific and Organizing Committee: Elisabetta Adami Anna Belladelli Roberto Cagliero Cristiana Chiarini Marta Degani Roberta Facchinetti Cristina Gatti Sharon Hartle Maria Ivana Lorenzetti Paola Vettorel Anna Zanfei Trading Identities: Commonality and Individuality in English Academic Discourse (University of Bergamo, 19-21 June 2008) Hosted by CERLIS, University of Bergamo, Italy INTERNATIONAL CONFERENCE ANNOUNCEMENT AND CALL FOR PAPERS The aim of this conference, linked to a national project on Identity and Culture in English Domain-Specific Discourse, is to explore the relationship between shared disciplinary norms and individual traits in academic speech and writing. Identity is indeed a matter of individuality as well as sameness: it defines what makes individuals similar to their peers but also what makes them to a certain extent unique. Despite the standardizing pressure of cultural and language-related factors, academic communication remains in many ways a highly personal affair, with active participation in a disciplinary community requiring a 22 multidimensional discourse that combines the professional, institutional, social and individual identities of its members. Within the bounds of this perspective, paper proposals are invited on the following themes: • • • • • Tensions involving individual/collective values in academic discourse Corpus analyses of collective vs. individual discoursal features Longitudinal investigations of the output of individual scholars Ethnographic investigations of ‘new disciplinary voices’ Generic norms and their violation by junior/senior researchers Invited plenary speakers who have already confirmed their participation include Ken Hyland (University of London), Keith Richards (University of Warwick) and Paul Thompson (University of Reading). Submissions in English (containing a 300-word abstract with the main thrust and conclusions of the paper) should be emailed to [email protected] (using the form you can find on the conference website) by 31 October 2007. The outcome of submissions will be announced by 30 November 2007. Important dates Deadline for abstract submission Notification of acceptance Conference dates 31 October 2007 30 November 2007 19-21 June 2008 Information on the venue, registration, hotels and social activities can be found on the conference website at www.unibg.it/cerlis2008 CERLIS - CENTRO DI RICERCA SUI LINGUAGGI SPECIALISTICI - UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI BERGAMO - PIAZZA ROSATE, 2 – 24129 BERGAMO – Tel. (035) 2052.721 / 738 – Fax (035)2052.789 / 738 PUBBLICAZIONI SEGNALATE Julia Bamford, Rita Salvi (a cura di), Business Discourse: Language at Work, Roma, Aracne editrice, 2007. Marcella Bertuccelli Papi, Gloria Cappelli, complexity: theoretical assessment Pisa, Plus Pisa University Press, 2007. Gloria Cappelli, Sun, Sea, English language makes Publishing, 2006. e Silvia and Sex and the tourists out Masi (a cura translational di), Lexical perspectives, Unspoilt Countryside. How of readers, Grosseto, Belinda Crawford Camiciottoli, The Language of Business Corpus-Assisted Analysis, Pragmatics and Beyond New Amsterdam/Philadelphia, John Benjamins, 2007. Studies Series the Pari Lectures. A vol. 157, Roberta Facchinetti (ed.), Corpus Linguistics 25 Years on, Series: Language and Computers - Studies in Practical Linguistics 62, Amsterdam/New York, Rodopi, 2007. Laura Giovannelli, Il Principe e il Satiro. (Ri)leggere "Il ritratto di Dorian Gray", Collana "Lingue e Letterature", Roma, Carocci, 2007. 23 Maria Grazia Guido e Contesti Multiculturali: 2007. Luisa Zappulli (a cura Studi Interlinguistici, di), Il Milano, Discorso Legale in Franco Angeli, Francesca Orestano (a cura di), Tempi moderni nella children's literature: storie , personaggi, strumenti critici, Milano, CUEM, 2007. BIBLIOGRAFIA IASIL 2006 Dal 1987 Fiorenzo Fantaccini è il rappresentante italiano nel Bibliographical Sub-commitee della IASIL (International Association for the Study of Irish Literatures). Ogni anno compila la bibliografia dei contributi italiani d’argomento irlandese (traduzioni, contributi critici -- volumi, saggi, articoli – recensioni) che confluisce nel “Bibliography Bulletin” pubblicato nella Autumn-Winter Issue della Irish University Review. Per questo motivo chiede la collaborazione di tutti i membri AIA, invitandoli ad inviargli dati bibliografici e copia delle loro pubblicazioni d’interesse irlandese e a segnalargli iniziative, convegni, conferenze ecc. che riguardino le letterature e le culture d’Irlanda. Dr Fiorenzo Fantaccini, Dipartimento di Filologia Moderna, Università di Firenze, Via Santa Reparata 93/95, 50129 FIRENZE. e-mail: [email protected]; [email protected]. ANNUAL BIBLIOGRAPHY OF ENGLISH LANGUAGE AND LITERATURE 2006 E' iniziata la raccolta dei dati per la Annual Bibliography of English Language and Literature 2006 (Bibliografia internazionale oggi distribuita sia in volume sia in versione on-line a cura della Modern Humanities Research Association, U.K./USA). Allo scopo di rendere più agevole ed esatta la recensione di volumi e articoli nella bibliografia si invitano i membri dell'AIA ad inviare copia delle pubblicazioni edite nel 2006 unitamente alla scheda scaricabile dal sito <http://www.geocities.com/abell_ita> ai coordinatori di area (vd. sotto). Per la compilazione, si raccomanda l'uso della versione aggiornata della guida, scaricabile da questo sito. Si ricorda che le schede devono essere inviate unitamente al volume o copia dell'articolo (completa di copia del frontespizio della rivista o volume collettaneo) su dischetto in formato Word per Windows o RTF. Per gli articoli su rivista, in particolare, si alleghi anche una copia dell'indice del fascicolo. INDIRIZZI Lingua e Letteratura Inglese: Carlo M. Bajetta c/o Università Università della Valle d'Aosta - Université de la Vallée d'Aoste Strada Cappuccini, 2A 11 100 AOSTA Letteratura Americana: Prof. Massimo Bacigalupo Universita' di Genova DISCLIC - Dipartimento di Scienze Comunicazione Linguistica Culturale Piazza S. Sabina 2 16124 Genova 24 NUOVA SERIE DI FOGLI DI ANGLISTICA Siamo lieti di informare i soci AIA che riprende in veste rinnovata la Nuova Serie di Fogli di Anglistica, pubblicata da Flaccovio Editore. Il comitato scientifico della rivista è composto da Maria Teresa Chialant, Daniela Corona, Elio Di Piazza, Angela Locatelli, Francesco Marroni e Carlo Pagetti. Il comitato di redazione da Silvia Antosa, Daniela Corona, Elio Di Piazza, Mirella Giannitrapani, Giovanna Padula, Alessandra Rizzo e Marcella Romeo. Il direttore responsabile è Amalia Crisantino. La rivista si articolerà in due sezioni: “Saggi” e “Contributi”. La sezione “Contributi” sarà dedicata alla letteratura di viaggio. Il primo numero della rivista è previsto per l’autunno 2007. Per informazioni: Sabina D’Alessandro (Università di Palermo), segretaria di redazione – [email protected] LE SIMPLEGADI - INTERNATIONAL ONLINE REFEREED JOURNAL ON MODERN LANGUAGES AND LITERATURES Le Simplegadi n.5 - International online refereed journal on modern languages and literatures is open to innovative contributions, as compared to dominant cultural hegemony, which can promote ‘ugualitarian’ and collaborative principles and practices towards individuals, societies, literatures and cultures from a multiplicity of points of view (‘hybridisation’ of languages and literatures, migrant writing, intercultural and transcultural identities and subjectivities, post-colonial studies and subaltern studies, etc). The main aim is to foster critical resistance towards hegemonic and hierarchical models of culture, and positively promote, as viable alternatives, discourse practices of partnership and mutuality.We welcome submissions focusing on these areas of interest and conforming to any of the four main sections in le Simplegadi: articles, comments, book reviews and creative pieces of writing. The deadline for submissions is 16th July 2007. The submissions must conform to the guidelines set out by Le Simplegadi that can be found on the website of the journal (http://web.uniud.it/all/simplegadi). NEW WEBSITE ON CHILDREN’S LITERATURE IN ITALY As a member of IRSCL, and AIA member as well, I am pleased to announce the creation of a new website http://users.unimi.it/childlit entirely devoted to the study of children’s literature in Italy and sponsored by the Università Statale di Milano, Dipartimento di Scienze del Linguaggio e Letterature Straniere Comparate, Sezione di Anglistica. As the composition of the Editorial Board indicates, this website stems from the work of Italian scholars who have been addressing the subject of children’s literature from within the field of English studies /departments, albeit from a wide range of methodological perspectives (cultural studies and gender studies, visual studies and film studies). Mariangela Mosca Bonsignore teaches at Turin State University, Alessandra Petrina at the University of Padua, Elena Paruolo at the University of Salerno, Laura Tosi at Ca’ Foscari in Venice, Carlo Pagetti, like myself, at Milan State University. Our work in this field, which beside publications includes research projects, conferences, seminars, courses taught at undergraduate and graduate level and dissertations, is documented by this website, whose aim is to provide information, encourage research, grant visibility to our subject, with its distinct contextualization within the area of literary and cultural studies in English. Francesca Orestano Associate Professor of English Literature State University of Milan Comunicazione nuovo indirizzo La Prof. Cortese ha un nuovo indirizzo: [email protected]. 25 Spett. A.I.A. - Segreteria Quote Associative, c/o Tilgher - Genova s.a.s., Via Assarotti 31/15 -16122 Genova tel. 010-8391140 - fax 010-870653 Nome ____________________________________ Cognome _________________________________________ a. socio di diritto: <> professore di 1^ fascia <> professore di 2^ fascia <> ricercatore (quota associativa € 67,00) <> dottore di ricerca <> assegnisti di ricerca (quota associativa € 56,00) b. associato cultore: (quota associativa € 56,00) <> dottorando <> esperto e collaboratore linguistico <> borsista a vario titolo <> specialista di studi anglistici (data di accettazione della domanda di iscrizione: ________________________) Indirizzo accademico _______________________________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________________________ tel. ______________________________________________ fax _______________________________________ e-mail: __________________________________________________________________ Indirizzo privato _______________________________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________________________ tel. ________________________ mobile _________________________ fax _____________________________ e-mail: __________________________________________________________________ Codici ESSE degli ambiti di ricerca perseguiti (tralasciare se non ci sono variazioni rispetto all’anno precedente): _____________________________________________________________________________________________ Desidero ricevere la rivista Textus al mio indirizzo <> accademico <> privato Provvedo al versamento dell'importo di € __________ a saldo della quota associativa per l’anno _______ mediante: <> assegno circolare o bancario qui accluso intestato a AIA - Segreteria Quote Associative; <> a mezzo vaglia postale o assegno postale vidimato intestato a: A.I.A. - Segreteria quote associative - c/o Tilgher Genova s.a.s. - Via Assarotti 31/15 - 16122 Genova; <> bonifico bancario sul conto intestato a: A.I.A. - Segreteria quote associative - c/o Tilgher - Genova s.a.s. Passadore & C. S.p.A. – Genova - BBAN: E 03332 01400 000000923458; Banca <> carta di credito: CartaSi - Mastercard - Eurocard –Visa. Indicare il tipo di carta di credito, tutti i sedici numeri, la data di scadenza e il codice CV2 (codice a 3 cifre stampato sul retro della carta) ______________________ _______________________________________________________________________________________ Data ___________________ Firma ___________________________________________ OPZIONE DI DELEGA PERMANENTE AD ADDEBITARE LE FUTURE QUOTE ASSOCIATIVE <> Autorizzo la Segreteria Quote Associative ad addebitare annualmente (in prossimità del 31 dicembre) alla carta di credito sopra indicata la quota associativa deliberata in sede di Assemblea. Questa autorizzazione potrà comunque essere da me revocata in qualsiasi momento inviando una lettera raccomandata con ricevuta di ritorno alla stessa Segreteria Quote Associative. Mi impegno a comunicare tempestivamente eventuali variazioni della mia posizione nell’ambito dell’A.I.A. che comportino modifiche dell’importo della quota associativa e ogni eventuale variazione dei dati relativi alla mia carta di credito come sopra comunicati. Data ___________________ Firma ___________________________________________ (datare e apporre la firma se si desidera dare disposizione di addebito annuo automatico) 26 INFORMATIVA EX ART. 10, LEGGE 675/1996 1) La Tilgher - Genova s.a.s., nello svolgere il servizio di “Segreteria Quote Associative dell’A.I.A.”, provvederà (con garanzia di massima riservatezza) ad utilizzare i Suoi dati personali per effetto e nei limiti della specifica delega conferitale dall’Associazione Italiana di Anglistica (A.I.A.) nell’ambito degli accordi contrattuali intervenuti tra le parti. I Suoi dati personali verranno a tal fine inseriti negli appositi archivi elettronici e cartacei tenuti dalla Tilgher e saranno trasmessi all’A.I.A. che li tratterà in conformità ai propri scopi istituzionali e statutari, ivi compresa la loro comunicazione alla ESSE (European Society for the Study of English). 2) La Casa Editrice Tilgher - Genova s.a.s. provvederà inoltre, in qualità di Titolare del trattamento, ad inserire i Suoi dati personali nei propri archivi elettronici e cartacei al fine di poter adempiere ai propri obblighi contrattuali nei confronti degli abbonati alla rivista Textus. 3) La Tilgher - Genova s.a.s. utilizzerà i Suoi dati personali, in qualità di Titolare del trattamento e sempre con la garanzia di massima riservatezza, anche al fine di inviarLe comunicazioni di natura informativa e promozionale sui propri prodotti editoriali e sui propri servizi. 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