4. Il segmento leisure 4.1 Le attrattive storico-artistiche e il potenziale di offerta della città 4.2 L’offerta culturale: le mostre 4.3 L’attività incoming 1 Università IULM per CCIAA Milano 4.1 Le attrattive storico-artistiche e il potenziale di offerta della città 4.1.1 Obiettivi 4.1.2 Metodologia e fonti 4.1.3 Censimento del patrimonio esistente 4.1.4 Confronto tra il patrimonio censito e quello rilevato nell’offerta 4.1.5 Osservazioni conclusive 2 Università IULM per CCIAA Milano 4.1.1 Obiettivi 3 Università IULM per CCIAA Milano Obiettivi 1. Censimento delle risorse culturali materiali (luoghi, edifici, etc.) Il presente capitolo ha tra i suoi obiettivi basilari la “mappatura delle risorse culturali materiali” della città di Milano, intendendo con tale locuzione una generale ricognizione del patrimonio archeologico, storico-artistico e architettonico milanese. 2. Rilevamento delle risorse ‘comunicate’ dai soggetti pubblici Il secondo obiettivo consiste nel valutare che cosa il turista è effettivamente incoraggiato a visitare da parte dei soggetti istituzionali (pubblici) che si occupano di turismo e, inoltre, monitorare l’accesso all’informazione e le forme di comunicazione realizzate per raggiungere il consumatore culturale. Tale obiettivo produce una rilevazione del “cosa vedere a Milano” secondo i soggetti istituzionali. 3. Confronto tra le risorse censite e quelle rilevate Terzo obiettivo consiste nel tentare un confronto tra il “censito” (primo obiettivo) e il “rilevato” (secondo obiettivo). Università IULM per CCIAA Milano 4 4.1.2 Metodologia e fonti 5 Università IULM per CCIAA Milano Metodologia e fonti 1. Predisposizione del data base La prima fase della ricerca, incentrata sulla conoscenza della consistenza del patrimonio, si è basata sulla predisposizione di un database nel quale inserire, anche in maniera modulare e sulla base di eventuali futuri obiettivi di ricerca, le informazioni utili a tracciare una sia pur schematica carta d’identità dei beni (denominazione, natura giuridica, localizzazione, datazione etc.). 2. Selezione fonti per il censimento Le informazioni sono state desunte da una pluralità di fonti (sia bibliografiche, sia digitali) solo parzialmente sovrapponibili. Dal momento che l’ambito nel quale ci si muove è legato alla fruizione turistica, il censimento dei luoghi, delle strutture e degli edifici è stato basato principalmente sulla guida rossa del TCI dedicata alla città di Milano (anno 2005). In molti casi i dati sono stati implementati con il Repertorio dei ‘vincoli’ paesistici e ambientali, redatto nell’ambito del Piano Territoriale di Coordinamento provinciale (2003) contenente un elenco dei Beni Architettonici e Ambientali della Provincia di Milano. Per quanto riguarda le nuove architetture e la trasformazione delle aree industriali dismesse, si è fatto riferimento a S. Brandolini, Milano. Nuova Architettura (Milano 2005) e ai dati contenuti nell’International Architecture Database (www.archinform.net). Università IULM per CCIAA Milano 6 Metodologia e fonti 3. Soggetti pubblici monitorati In considerazione del ruolo istituzionale svolto dalle amministrazioni pubbliche nell’ambito della comunicazione, della valorizzazione e della fruizione dell’offerta turistica relativa al patrimonio storico-artistico della città di Milano, sono stati individuati i seguenti soggetti: Regione Lombardia (Assessorato Turismo), Provincia di Milano (Assessorato al Turismo - IAT), Comune di Milano (Assessorato Cultura e Musei; Assessorato Turismo, Moda ed Eventi; Soprintendenza Castello). Università IULM per CCIAA Milano 7 Metodologia e fonti 4. Materiali a stampa e siti web ufficiali Sono stati analizzati materiali promo-informativi cartacei, realizzati a cura dei soggetti precedentemente indicati, distribuiti in forma gratuita a chi ne fa richiesta presso gli uffici turistici, e i relativi siti web ufficiali: http://www.turismo.comune.milano.it/pls/milano/!turismo [Comune di Milano] http://www.milanoinfotourist.it/home.htm [IAT - Milano] http://www.provincia.milano.it/portale/ [Provincia di Milano] Il materiale cartaceo (v. slides successive) è stato raccolto (nel periodo gennaio-marzo 2005) presso i seguenti punti: IAT Informazioni Accoglienza turistica della provincia di Milano (Via Marconi); Urban Center (Galleria Vittorio Emanuele); Uff. Inform. (Stazione Ferroviaria); Ufficio turistico della Provincia (Piazza Castello, 1). Università IULM per CCIAA Milano 8 Metodologia e fonti Elenco dei materiali a stampa e siti web (1) Ente Settore Titolo della pubbl. Tipologia Regione Lombardia Assessorato al Turismo Conoscere la Lombardia (2003) brochure Comune di Milano Assessorato Cultura e Musei Palazzo Reale. Museo della Reggia. Le stanze neoclassiche pieghevole Comune di Milano Assessorato Cultura e Musei Civica Raccolta delle Stampe A.Bertarelli pieghevole Comune di Milano Assessorato Cultura e Musei Cantiere Castello. Una storia lunga sette secoli. Cortile delle Armi pieghevole Comune di Milano Assessorato Cultura e Musei Milano Musei. Milano città d'arte: un grande cantiere che non tradisce i turisti. pieghevole Comune di Milano Soprintendenza Castello Castello Sforzesco pieghevole Comune di Milano Assessorato Turismo, Moda ed Eventi Easy Milano. Alla scoperta delle meraviglie segrete di Milano. Chiese e cappelle pieghevole entro tasca con altri 5 Comune di Milano Assessorato Turismo, Moda ed Eventi Easy Milano. Alla scoperta delle meraviglie segrete di Milano. Giochi d'acqua pieghevole entro tasca con altri 5 Comune di Milano Assessorato Turismo, Moda ed Eventi Easy Milano. Alla scoperta delle meraviglie segrete di Milano. Scenari letterari pieghevole entro tasca con altri 5 Comune di Milano Assessorato Turismo, Moda ed Eventi Easy Milano. Alla scoperta delle meraviglie segrete di Milano. Parchi e giardini pieghevole entro tasca con altri 5 Università IULM per CCIAA Milano 9 Metodologia e fonti Elenco dei materiali a stampa e siti web (2) Ente Settore Titolo della pubbl. Comune di Milano Assessorato Turismo, Moda ed Eventi Easy Milano. Alla scoperta delle meraviglie segrete di Milano. Architetture moderne pieghevole entro tasca con altri 5 Comune di Milano Assessorato Turismo, Moda ed Eventi Easy Milano. Alla scoperta delle meraviglie segrete di Milano. Insolite atmosfere pieghevole entro tasca con altri 5 Comune di Milano Assessorato Turismo, Moda ed Eventi Easy Milano. Alla scoperta delle meraviglie segrete di Milano. Palazzi e Portoni pieghevole entro tasca con altri 5 Comune di Milano Assessorato Turismo, Moda ed Eventi Easy Milano. Alla scoperta delle meraviglie segrete di Milano. Fascino dei Navigli pieghevole entro tasca con altri 5 Comune di Milano Assessorato Turismo, Moda ed Eventi Easy Milano. Alla scoperta delle meraviglie segrete di Milano. Chiostri e cortili pieghevole entro tasca con altri 5 Comune di Milano Assessorato Turismo, Moda ed Eventi Easy Milano. Alla scoperta delle meraviglie segrete di Milano. Moda e Design pieghevole entro tasca con altri 5 Comune di Milano Assessorato Turismo, Moda ed Eventi Easy Milano. Alla scoperta delle meraviglie segrete di Milano. Insegne e botteghe artigiane pieghevole entro tasca con altri 5 Comune di Milano Assessorato Turismo, Moda ed Eventi Easy Milano. Alla scoperta delle meraviglie segrete di Milano. Mozart a Milano pieghevole entro tasca con altri 5 Università IULM per CCIAA Milano Tipologia 10 Metodologia e fonti Elenco dei materiali a stampa e siti web (3) Ente Settore Titolo della pubbl. Tipologia Comune di Milano Assessorato Turismo, Moda ed Eventi Milano per Me. Materiale turistico sito web Comune di Milano Assessorato Turismo, Moda ed Eventi Milano per Me. Da Vedere sito web Provincia di Milano. IAT Assessorato al Turismo Da vedere. Musei sito web Provincia di Milano. IAT Assessorato al Turismo Da vedere. Chiese sito web Provincia di Milano. IAT Assessorato al Turismo Da vedere. Monumenti sito web Provincia di Milano. IAT Assessorato al Turismo Da vedere. Itinerari. Per le vie del centro/ fra shopping e cultura sito web Provincia di Milano. IAT Assessorato al Turismo Da vedere. Itinerari. La musica, gli artisti, il teatro sito web Provincia di Milano. IAT Assessorato al Turismo Da vedere. Itinerari. Tra Neoclassico e Liberty sito web Provincia di Milano. IAT Assessorato al Turismo Da vedere. Itinerari. Bramante, Leonardo e gli Sforza sito web Provincia di Milano. IAT Assessorato al Turismo Da vedere. Itinerari. Architettura contemporanea sito web Provincia di Milano. IAT (ex APT del Milanese) Assessorato al Turismo Milano è Milano brochure Università IULM per CCIAA Milano 11 4.1.3 Censimento del patrimonio esistente Una possibile chiave di lettura del patrimonio esistente è rappresentata dal suo inquadramento cronologico, in questo senso i beni censiti sono stati inseriti nelle relative epoche storiche. Antichità Medioevo Rinascimento (secc. XV-XVI) Sei e Settecento Ottocento Novecento 12 Università IULM per CCIAA Milano Censimento del patrimonio esistente: Antichità Distribuzione per epoca storica del patrimonio monumentale, architettonico e storico-artistico censito Fonte: elaborazione Osservatorio Turismo IULM, 2005. Università IULM per CCIAA Milano 13 Censimento del patrimonio esistente: Antichità Il periodo antico e tardoantico, il cui peso percentuale è di circa il 4% sul totale del patrimonio censito, risulta poco rappresentato rispetto alle altre epoche. Ma ciò non dipende dall’importanza della città, infatti Milano fu un centro importante dell’Italia transpadana fra il III e il I sec. a. C. In quell’epoca fu strutturata la maglia stradale secondo i caratteri dell’urbanistica romana (struttura viaria ortogonale) di cui rimane la memoria nel percorso delle strade attuali attorno a piazza S. Sepolcro (area del foro romano). In seguito Milano è stata capitale dell’impero d’Occidente (286-402 d.C.). Rimangono di quell’epoca i resti imponenti del complesso relativo alla residenza imperiale (via Brisa); anche le mura, che contengono l’ampliamento effettuato dall’imperatore Massimiano, costituiscono un’importante testimonianza degli sviluppi grandiosi vissuti dalla città capitale. Il periodo tardo-antico è caratterizzato, inoltre, dal riutilizzo del colonnato di un grandioso tempio romano nel contesto del complesso religioso di S. Lorenzo Maggiore. L’epoca romana risulta di grande valore per la città poiché in quel periodo si è consolidata un’organizzazione spaziale destinata a persistere attraverso la disposizione dei centri principali civili e religiosi, l’assetto degli assi viari fondamentali. La diffusione del Cristianesimo ha determinato dei nuovi assetti urbanistici sia con la costruzione della cattedrale e dell’episcopio, sia verso la fine del IV secolo con la realizzazione, sulle principali vie di comunicazione con il territorio, delle basiliche extra murarie da parte di sant’Ambrogio, destinate a diventare dei poli di attrazione urbanistica nei secoli successivi, creando i presupposti dell’espansione periferica della città Università IULM per CCIAA Milano 14 Censimento del patrimonio esistente: Medioevo Distribuzione per epoca storica del patrimonio monumentale, architettonico e storico-artistico censito Fonte: elaborazione Osservatorio Turismo IULM, 2005. Università IULM per CCIAA Milano 15 Censimento del patrimonio esistente: Medioevo I beni appartenenti ai secoli V-XIV costituiscono l’8% del patrimonio censito Del periodo compreso fra il VI e il VIII secolo restano a Milano poche tracce visibili, a seguito della perdita del suo ruolo di capitale e delle vicende legate alla guerra greco-gotica, alla conquista longobarda e alla conseguente fuga del vescovo con il clero maggiore e l’aristocrazia. Delle costruzioni realizzate durante il regno longobardo, soprattutto edifici ecclesiastici di iniziativa regia, purtroppo non restano evidenze significative. La ripresa della città fu dovuta alla presa di potere da parte dei Carolingi, che destinarono grandi risorse e attenzioni a Milano, ritornata ad essere sede metropolitica della provincia ecclesiastica. Le aree maggiormente interessate dagli interventi carolingi furono quella del Duomo e quella dell’attuale basilica di S. Ambrogio. Quest’ultima era l’antica basilica Martyrum dove si veneravano le reliquie di sant’Ambrogio. Grazie ai Carolingi la basilica venne completamente ricostruita nelle forme ancora oggi visibili e arricchita di preziosi arredi, quali l’altare d’argento dorato di Vulvino. Il periodo carolingio ha segnato per Milano l’inizio di una ripresa economica, che, se pur lenta, ha portato la città ad essere una delle principali dell’Italia settentrionale. La sua crescita si è manifestata nel processo di urbanizzazione del suburbio, tanto che, all’epoca dell’autonomia comunale, è stata costruita una nuova cinta di mura. La grande stagione economica del comune milanese nel XII secolo è stata interrotta dalla guerra mossa alle città italiane dall’imperatore Federico I Barbarossa, che ha distrutto le mura di Milano e ha deportato i cittadini. Le mura furono ricostruite dopo la distruzione del Barbarossa. Esse sono note come Cerchia dei Navigli. Al centro della nuova urbanizzazione si trovava il Broletto Nuovo, costruito nei primi decenni del Duecento, ora noto come Palazzo della Ragione in Piazza dei Mercanti. Azzone Visconti (1330-1338) e suoi successori realizzarono alcune importanti imprese edilizie che ebbero notevoli conseguenze sulla struttura urbana: si diede inizio al Duomo (con la sistemazione della piazza) e alla residenza signorile non lontana da questo (attuale Museo del Duomo/Palazzo Reale), e soprattutto al primo impianto -da parte di Galeazzo II Visconti- del Castello di Porta Giovia (1358-1370). Università IULM per CCIAA Milano 16 Censimento del patrimonio esistente: Rinascimento (secc. XV-XVI) Distribuzione per epoca storica del patrimonio monumentale, architettonico e storico-artistico censito Fonte: elaborazione Osservatorio Turismo IULM, 2005. Università IULM per CCIAA Milano 17 Censimento del patrimonio esistente: Rinascimento (secc. XV-XVI) Al periodo rinascimentale appartiene una quota significativa del patrimonio censito, circa il 12%. L’avvento degli Sforza è segnato da un nuovo interesse per il decoro urbano e la costruzione di imponenti edifici civili e ecclesiastici. Risalgono al periodo più fiorente del Rinascimento il complesso architettonico di S. Maria delle Grazie (Cenacolo vinciano), quale chiesa della famiglia dominante. Inoltre i nuovi signori della città realizzarono opere di rilievo economico e sociale, ma anche di grande rilevanza artistica, quali l’Ospedale Maggiore (la Ca’ Granda) e, fuori dalle mura, il Lazzaretto (iniziato nel 1448). Un’importante opera di ristrutturazione fu dedicata al Castello di Porta Giovia, ora Castello Sforzesco, per renderlo efficace strumento di difesa e di controllo del territorio, oltre che di residenza della famiglia ducale a partire dal 1468. Tale struttura difensiva venne successivamente dotata di un campo trincerato e di una spianata, la cui area, rimasta sempre inedificata, ora è il Parco del Sempione. Nel 1546 il ducato passò sotto la dominazione spagnola che si espresse attraverso il governatore Ferrante Gonzaga. Nella seconda metà del ‘500 vennero realizzati importanti interventi fra cui la costruzione di una nuova e più ampia cerchia di Mura, che, facendo perno sulla fortificazione del Castello, abbracciava l’intera superficie della città dei «Navigli» e inglobava una fascia periferica, che avrebbe contenuto lo sviluppo della città fino al secolo XIX. Durante il governatorato di Ferrante Gonzaga e poi con i Borromeo, furono realizzate numerose residenze signorili nella fascia compresa fra il centro direzionale e commerciale e i Navigli, cioè l’area già occupata da impianti produttivi e da edilizia popolare ormai anche degradata. In questi spazi, dove i Navigli rappresentavano ormai una via d’acqua infraurbana, c’era sufficiente spazio per le grandi dimore, sorte per accorpamento di più unità catastali, quali palazzo Cusani-Erba Odescalchi, Litta. La stagione della Controriforma ha prodotto la costruzione di numerose chiese e conventi, soprattutto nell’area periferica della città. Università IULM per CCIAA Milano 18 Censimento del patrimonio esistente: Sei e Settecento Distribuzione per epoca storica del patrimonio monumentale, architettonico e storico-artistico censito Fonte: elaborazione Osservatorio Turismo IULM, 2005. Università IULM per CCIAA Milano 19 Censimento del patrimonio esistente: Sei e Settecento Il patrimonio risalente ai secoli XVII e XVIII rappresenta, rispettivamente, il 9% e il 10% del patrimonio totale. Grazie all’impulso dei Borromeo fu incentivata l’edilizia religiosa - iniziata già nel secolo precedente - con la costruzione e la ristrutturazione di numerose chiese (San Fedele, San Sebastiano, Sant'Alessandro, ecc.), di alcuni seminari e di opere assistenziali. La peste del 1630 segnò una battuta d’arresto nelle trasformazioni urbanistiche ed edilizie della città. Nel secolo XVIII, durante il periodo della dominazione austriaca (1713-1796), furono realizzati importanti edifici e impianti civili, quali ad esempio la Scala e i giardini nella zona di Porta Orientale. Inoltre l’istituzione del catasto da parte dell’imperatrice Maria Teresa (1749) consentì un più serrato controllo del territorio ai fini impostivi e della gestione dei suoli. Per quello che riguarda l’edilizia privata si sono realizzate ristrutturazioni diffuse soprattutto nella parte centrale della città. Università IULM per CCIAA Milano 20 Censimento del patrimonio esistente: Ottocento Distribuzione per epoca storica del patrimonio monumentale, architettonico e storico-artistico censito Fonte: elaborazione Osservatorio Turismo IULM, 2005. Università IULM per CCIAA Milano 21 Censimento del patrimonio esistente: Ottocento Il rinnovamento urbanistico di Parigi effettuato nel corso dell’Ottocento fu un esempio seguito anche da Milano, dove i beni risalenti a questo secolo rappresentano circa il 20% del totale censito. Al periodo napoleonico risalgono la sistemazione della vasta area attorno al Castello (Foro Bonaparte). Inoltre, si demolirono le mura spagnole (rimane un baluardo a Porta Romana, p. Medaglie d’oro, alcuni tratti a Porta Vigentina e il sopralzo a Porta Venezia), furono riorganizzate le aree centrali con la creazione di nuove piazze e il ridisegno di quelle vecchie, con collegamenti attraverso passaggi coperti (Galleria Vittorio Emanuele, Galleria del Toro). Una paziente operazione di allineamento delle facciate fu accompagnata dalla demolizione dell’edilizia privata obsoleta e dal tracciamento della rete stradale primaria. Nella seconda metà del secolo, dopo l’annessione al regno, per iniziativa statale furono realizzate numerose opere pubbliche. Il secolo si conclude con il piano regolatore Beruto (1884-1889) che afferma il centro direzionale e definisce la maglia viaria fra la linea delle mura spagnole e la circonvallazione esterna. È in quest’area che troveranno spazio gli impianti industriali, volano del decollo dell’economica milanese e lombarda. Università IULM per CCIAA Milano 22 Censimento del patrimonio esistente: Novecento Distribuzione per epoca storica del patrimonio monumentale, architettonico e storico-artistico censito Fonte: elaborazione Osservatorio Turismo IULM, 2005. Università IULM per CCIAA Milano 23 Censimento del patrimonio esistente: Novecento Il XX secolo è l’epoca maggiormente rappresentata nel patrimonio complessivamente censito: pesa, infatti, per il 37% sul totale. Nei primi anni del Novecento si è registrato un notevole intervento del governo della città nella delineazione della struttura urbana, anche in modo da non perdere la correlazione con la città storica. Un’attenzione particolare è stata dedicata, inoltre, alle esigenze per l’edilizia popolare, in modo da soddisfare i ceti meno abbienti. Seguendo l’esempio di alcune città straniere, è stata avviata un’indagine e nel 1904 pubblicato il Censimento delle abitazioni popolari. La domanda di alloggi a basso costo aveva dilatato il perimetro urbano: negli anni Venti vennero inglobati 11 comuni adiacenti; la superficie comunale passa da 77 kmq a 183 kmq. Durante il ventennio che precede la Seconda Guerra Mondiale la fascia periurbana si amplia enormemente: la piazza d’Armi, che nel 1906 aveva ospitato l’Esposizione internazionale, venne trasformata nel 1924 in Fiera Campionaria; a S. Siro si costruisce l’Ippodromo e la zona sportiva. Nella stessa zona di S. Siro negli anni Trenta si realizza un insediamento destinato a fasce sociali elevate. È anche il momento in cui si discute sullo sventramento o la conservazione del vecchio centro: c’è chi come Giovanni Muzio preferisce la conservazione. Inoltre viene predisposto il sistema del verde, mentre, fra gli anni Dieci e Trenta, nell’ambito delle ‘attrezzature’ vi è l’esplosione dei grandi magazzini, che in parte erano già nati nel XIX secolo come concentrazione di attività commerciali. Il secolo è caratterizzato fortemente da dinamiche residenziali che attestano un consistente movimento e ricambio della popolazione nel centro storico, che è ancora un forte polo d’attrazione per la concentrazione delle funzioni economiche terziarie pregiate che vi si svolgono. Università IULM per CCIAA Milano 24 4.1.4 Confronto tra il patrimonio censito e quello rilevato nell’offerta Dopo aver passato in rassegna il patrimonio monumentale, architettonico e storico-artistico della città di Milano, si passa ora a confrontare quanto censito sul territorio con quanto comunicato dagli enti pubblici, attraverso i materiali e canali informativi presentati al punto 4.1.2. 25 Università IULM per CCIAA Milano Confronto tra il patrimonio censito e quello rilevato nell’offerta a) Patrimonio suddiviso per epoche Fonte: elaborazione Osservatorio Turismo IULM, 2005. Il confronto mette in evidenza come tutte le epoche risultino poco rappresentate in rapporto al patrimonio censito, in particolare si segnala uno scarto elevato per quanto riguarda l’Ottocento e soprattutto per il Novecento. I ‘beni’ appartenenti al XX secolo appaiono scarsamente proposti a fronte di una loro presenza massiccia e rilevante all’interno del tessuto cittadino. Tale debole interesse potrebbe trovare una giustificazione nel fatto che, in generale in Italia, non esisteva fino a tempi recenti un riconoscimento formale del valore culturale del patrimonio ascrivibile al Novecento. L’istituzione (maggio 2001) da parte del MiBAC (Ministero per i Beni e le Attività culturali) della DARC (Direzione generale per l’architettura e l’arte contemporanea) potrebbe dare un contributo in questo senso, dal momento che essa ha tra i suoi scopi la promozione della creatività contemporanea. Insieme alla difficoltà di dare il giusto rilievo alle espressioni del Novecento e anche del contemporaneo, potrebbero essere presi in maggiore considerazione gli interventi di trasformazione urbana sulle aree industriali dismesse. Università IULM per CCIAA Milano 26 Confronto tra il patrimonio censito e quello rilevato nell’offerta b) Patrimonio suddiviso per tipologie Per avere una consistenza dello stock del patrimonio materiale, un’altra chiave di lettura è offerta dalla sua classificazione per tipologie. Il dato che emerge dal grafico mette in evidenza che le tipologie non ancora pienamente valorizzate sono relative all’edilizia civile, sia pubblica, sia privata (case, palazzi, residenze etc.) e al contesto nel quale tali possibili mete turistiche sono inserite, cioè ai luoghi (piazze, vie, etc.). Fonte: elaborazione Osservatorio Turismo IULM, 2005. È pur vero che talora si tratta di edifici non aperti al pubblico dei turisti. Quando però si creano le condizioni per la visita - come in occasione della «XIII Giornata FAI di primavera 2005» - la risposta dei visitatori è molto incoraggiante. Un esempio in questo senso è stata l’offerta di visita al grattacielo Pirelli, sede della Regione Lombardia, caposaldo dell’architettura del XX secolo, dove l’iniziativa del FAI ha registrato, nella sola giornata di domenica 20 marzo 2005, 4000 prenotazioni di visita di persone, che hanno sopportato la noia di lunghe code di attesa, pur di accedervi. Università IULM per CCIAA Milano 27 4.1.5 Osservazioni conclusive 28 Università IULM per CCIAA Milano Osservazioni conclusive 1. Esiti del confronto 2. L’importanza del contesto 3. La storia della città come valore 4. Gli strumenti digitali per la storia della città 5. Comunicare la storia di Milano: un possibile esempio 6. Tecnologie informatiche per la gestione dei dati 7. Divulgazione delle conoscenze e formazione delle risorse umane 8. La città patrimonio ereditato e progetto futuro 9. Milano e le “altre” Università IULM per CCIAA Milano 29 Osservazioni conclusive 1. Esiti del confronto Il confronto fra le risorse ‘censite’ e quelle ‘rilevate’ mette in evidenza come l’offerta legata al turismo culturale sia al momento inferiore rispetto alle potenzialità della città. In particolare si segnala uno scarto fra il patrimonio culturale censito e quello rilevato per l’Ottocento e soprattutto per il Novecento. I ‘beni’ appartenenti al XX secolo appaiono scarsamente proposti a fronte di una loro presenza massiccia e rilevante all’interno del tessuto cittadino. Risulta inoltre evidente che il patrimonio relativo all’edilizia civile, sia pubblica, sia privata (Case, Palazzi, Residenze, etc.) non è adeguatamente valorizzato. Si può notare che anche in un’area molto nota come Corso Magenta e dintorni – ricca di presenze culturali appartenenti ad un arco cronologico assai vasto, dall’Antichità ai nostri giorni – si potrebbe valorizzare a fini turistici anche un edificio (denominato Casa Laugier) in stile Art Nouveau, in cui a piano terra è presente una farmacia (S. Teresa) che conserva l’arredo originario. Anche per alcuni luoghi urbani (Piazze, Vie, etc.), che costituiscono il contesto di tale patrimonio, non sempre risultano evidenti le loro effettive potenzialità. Università IULM per CCIAA Milano 30 Osservazioni conclusive 2. L’importanza del contesto Inoltre, nella finalità di far cogliere la ricchezza culturale della città, il singolo edificio, per quanto mirabile, da solo non può trasmettere tale messaggio, ma ha bisogno di essere contestualizzato. Risulta quindi necessario individuare e proporre itinerari che riescano a coniugare i luoghi con gli edifici, possibilmente in un ambiente di vivibilità per il turista e per gli abitanti (per esempio, le strade pedonalizzate offrono maggiore possibilità di fruizione). La realizzazione di questo obiettivo passa attraverso la conoscenza della storia della città. La struttura degli isolati, la cortina delle facciate e quello che in maniera più semplice possiamo definire ‘contesto’ potrebbero in qualche modo offrire un’immagine meno parcellizzata del tessuto urbano, favorendo sia la tendenza a vedere come possibili mete turistiche non solo i singoli episodi architettonici, ma parti più ampie della città, in cui il dialogo fra i luoghi e gli edifici possa essere colto in maniera più chiara. D’altra parte anche un’analisi che entri in maggiore profondità nella presentazione di singoli luoghi ed edifici può contribuire efficacemente alla creazione di un’immagine maggiormente attraente della città. Università IULM per CCIAA Milano 31 Osservazioni conclusive 3. La storia della città come valore Puntare l’attenzione non solo sul valore estetico di un edificio, ma anche sulle funzioni e le attività che vi si svolgevano o vi si svolgono, permette di percepire il dipanarsi della vita in una città. Questo approccio più approfondito, può interessare al turista che vede in tale tipo di informazioni e di conoscenze un tassello in più per comprendere l’essenza di una città. Per esempio, quanti edifici, non particolarmente di pregio, sono diventati, con ristrutturazioni adeguate, sede di case di moda, che contribuiscono alla diffusione del famoso ‘made in Italy’ nel mondo? Vale la pena di comunicare con maggiore convinzione la lettura della storia urbana in modo da far comprendere che le trasformazioni avvengono in relazione alla storia e alle necessità della società che viveva in quei contesti. In questo modo è possibile trasmettere la funzione modellatrice della storia sul paesaggio urbano. È necessario quindi far cogliere con più efficacia le tracce del passato e il loro intreccio con ciò che è nuovo, anche nei casi in cui sono state operate vistose trasformazioni. Università IULM per CCIAA Milano 32 Osservazioni conclusive 4. Gli strumenti digitali per la storia delle città In generale, per illustrare le fasi della storia di una città e delle sue trasformazioni sono particolarmente diffusi, in varie sedi espositive, modellini plastici che rendono visibili ambiti urbani del passato. Sono oggetti gradevoli e d’effetto, ma statici. Oggi un passo in più avviene attraverso le tecnologie informatiche con cui si realizzano altrettanto efficaci ricostruzioni che - attraverso la computer grafica - illustrano edifici o parti di città non più esistenti per mezzo di modelli tridimensionali digitali. Tali realizzazioni presentano il vantaggio, inoltre, di essere aggiornabili con maggiore versatilità e possono essere collegate a banche dati con contenuti informativi. Già sono disponibili attraverso Internet numerosi casi di ricostruzioni virtuali di intere città attuali, finalizzate alla segnalazione delle risorse culturali e dei servizi (si veda l’esempio del “Volo 3D” di Bologna). Università IULM per CCIAA Milano 33 «Volo 3D». Modellazione 3D degli edifici, abbinata e integrata con il DEM e l’ortofotopiano (SIT – Comune di Bologna) Università IULM per CCIAA Milano 34 Osservazioni conclusive 5. Comunicare la storia di Milano: un possibile esempio Inoltre, si possono realizzare prodotti multimediali che, per esempio, attraverso un buon filmato illustrino con attendibilità il racconto storico che, per la ricca storia di Milano – come si è detto – non c’è che l’imbarazzo della scelta. Gli esempi potrebbero essere molti: si potrebbe cominciare con il prendere una grande “star”, qual è il Cenacolo di Leonardo e attorno a questa attrazione, far conoscere un contesto storico e urbanistico più ampio, per il quale in passato sono stati realizzati importanti esposizioni e eventi culturali ai quali si può attingere anche oggi (per citarne uno solo: “Il Cinquecento lombardo da Leonardo a Caravaggio”, mostra, promossa dal Comune, che nel periodo ottobre 2000 – febbraio 2001 ha avuto complessivamente più di 260.000 visitatori). La Milano di Leonardo è una città che ha le sue radici nei secoli precedenti, importanti perché ne hanno segnato lo sviluppo, fino a farla diventare una metropoli. Università IULM per CCIAA Milano 35 Osservazioni conclusive Del Trecento e del Quattrocento si hanno conoscenze assai ampie e dettagliate, sebbene ora non possiamo contare su emergenze architettoniche ampiamente diffuse nella città. Tutte le Porte (quartieri) erano dotate dei principali servizi per la vita pubblica e per la vita quotidiana. Si conoscono i nomi delle vie, i canali, le alzaie, le vie d’acqua, le darsene, i magazzini, le taverne (es.: Taverna de la Pescaria, presso il fossato delle mura), gli alberghi per i viaggiatori (Albergo del Falcone vicino a S. Giovanni in Conca presso piazza Missori; Osteria della Cerva sulla via fra il Broletto e Porta Nuova; l’Osteria dell’Uomo Selvatico a Porta Ticinese; del Saraceno a Porta Romana). Ogni Porta aveva una spezieria, in tutte le strade vi erano negozi per la vendita del pane e per i generi alimentari. Molte strade erano specializzate in attività produttive: contrade degli Armorari, degli Orefici, dei Vaiai. Nel Quattrocento si stabilizzarono le dimore delle famiglie legate alla corte e quelle dei mercanti e banchieri nella zona più antica e centrale di Milano, di cui solo alcune esistono ancora e di altre sono rimaste solo tracce, conservate nei musei, come il pregevole Portale del Banco Mediceo (Castello Sforzesco). Università IULM per CCIAA Milano 36 Osservazioni conclusive Il portale del Banco Mediceo (metà del XV secolo), proveniente da via dei Bossi, è ora conservato al Museo del Castello Sforzesco. Il portale è attribuito a Filarete, che ha disegnato il palazzo nel suo Trattato di architettura. L’edificio è la testimonianza dell’asse politico fra la Milano degli Sforza e la Firenze dei Medici. Infatti il palazzo per la filiale milanese del banco mediceo fu donato da Francesco Sforza a Cosimo de’ Medici il 20 agosto 1455. La ristrutturazione dell’edificio, voluta da Cosimo, portava a Milano le innovazioni architettoniche dell’Umanesimo fiorentino, grazie alla facciata allungata con le numerose bifore. Facciata per il palazzo della filiale milanese del Banco Mediceo [da: Antonio Averlino detto il Filarete, Trattato d’Architettura, testo a cura di A. M. Finoli, L. Grassi, Milano 1972, II, tav. 136 (f. 192r)] Università IULM per CCIAA Milano 37 Osservazioni conclusive Terracotta decorativa proveniente dal Banco Mediceo, (metà del XV secolo, Civiche raccolte d’arte del Castello Sforzesco) (da: G. A. Dell’Acqua, Le teste all’antica del Banco Mediceo a Milano, in «Paragone», 1983, fig. 22) Portale del Banco Mediceo proveniente dalla facciata del palazzo (metà XV sec., Museo del Castello Sforzesco) Università IULM per CCIAA Milano 38 Osservazioni conclusive 6. Tecnologie informatiche per la gestione dei dati Il legame che esiste tra le collezioni d’arte presenti nei musei e il patrimonio complessivo della città è assai intenso, ma potrebbe essere ulteriormente valorizzato. La ricchezza del patrimonio cittadino, la lunga e densa storia di Milano e i suoi progetti per il futuro possono trovare un efficace strumento di studio e di gestione con l’adozione di una piattaforma GIS (Geographical Information System) che, attraverso la georeferenzazione dei dati, permette di eseguire delle analisi di dettaglio e soprattutto consente di pianificare con maggiore consapevolezza le strategie di intervento nel campo del turismo culturale, ambito notoriamente complesso e diversificato che necessita di un approccio intersettoriale. Sarebbe quindi estremamente interessante poter disporre di un sistema informativo topografico che, contenendo le banche dati della vasta gamma di beni e servizi che costituiscono l’offerta turistica, consenta di elaborare globalmente una serie di dati provenienti da settori diversi. Un’impostazione di questo genere consentirebbe di poter disporre di un potente strumento di lettura dei punti di forza e di quelli di debolezza degli ambiti territoriali (una strada, un isolato, un quartiere etc.) di cui è costituita la città. L’eterogeneità dei dati da gestire rende necessaria una stretta collaborazione tra i diversi soggetti che producono e mantengono aggiornato il patrimonio informativo costituito da vari tipi di dati (cartografici, geografici, storici, artistici, relativi alla ricettività etc.). Università IULM per CCIAA Milano 39 Osservazioni conclusive 7. Divulgazione delle conoscenze e formazione delle risorse umane Milano è la seconda città d’Italia per afflusso turistico, ma se si va a guardare l’ambito particolare del turismo culturale si nota che è al 15^ posto (visitatori 316.016) nella classifica delle “Top 30” relativa a Musei, Monumenti e aree archeologiche statali (rilevazione 2004), anche se si registra un incremento (visitatori 307.340) rispetto al 2003 (http://www.statistica.beniculturali.it/Visitatori_e_introiti_musei.htm). L’immagine di Milano come città meta d’arte e di storia non sembra essere veicolata nell’ambito dell’informazione turistica con grande efficacia e talora pare che essa non sia conosciuta dagli stessi abitanti. Come trovare delle soluzioni alle cause di questa scarsa consapevolezza? Il punto di partenza potrebbe essere una maggiore e incisiva opera di divulgazione della storia della città stessa, facendo in modo che tale opera passi in maniera adeguata dagli addetti ai lavori (storici, archeologici, storici dell’arte, etc.) al settore turistico. Tale passaggio è strategico, ma al contempo delicato e può compiersi oggi meglio che in passato attraverso una mediazione culturale guidata dai centri di ricerca presso i quali si trasmettono i saperi, in primis dalle Università, in cui si formano figure professionali capaci di operare nel mondo del turismo culturale. Università IULM per CCIAA Milano 40 Osservazioni conclusive 8. La città patrimonio ereditato e progetto futuro La città è insieme patrimonio ereditato e progetto futuro. Se nel caso dei resti archeologici l’attrattività turistica rimane talora assai problematica perché oggettivamente di difficile fruizione (per esempio, attualmente la visita degli importanti resti archeologici di via Brisa risulta poco agevole dal momento che sul posto non c’è alcuna informazione sulla loro storia e sono poco curati dal punto di vista ambientale), tuttavia dall’analisi effettuata risulta che un ulteriore ambito ancora quasi per nulla esplorato (oltre a quanto detto per l’Otto e il Novecento), è rappresentato dalle nuove architetture realizzate a partire dalla seconda metà del Secolo XX. Si tratta di realizzazioni di prestigio internazionale, opere di architetti di fama mondiale (Gae Aulenti, Mario Botta, Massimiliano Fuksas, Vittorio Gregotti, Renzo Piano, Tadao Ando, Antonio Citterio, solo per citarne alcuni) che potrebbero essere utili alla promozione turistica della città. Questo patrimonio di realizzazioni presenti e in itinere può costituire un altro punto di forza per attirare un turismo internazionale di livello medio-alto, particolarmente interessato alla qualità architettonica e ad uno stile di vita che non ignori la tradizione, ma sappia cogliere le innovazioni nel campo tecnologico, nell’impiego dei nuovi materiali, nell’ecocompatibiltà. Tutto questo si lega ad una sempre crescente esigenza di sviluppo sostenibile all’interno del quale il turismo culturale e consapevole può svolgere una funzione rilevante. Università IULM per CCIAA Milano 41 Osservazioni conclusive 9. Milano e le “altre” Ogni città è diversa dall’altra: affronta problemi e trova soluzioni estremamente differenziati, ma una migliore comprensione della gestione del turismo in ciascuna città storica rappresenta una pratica necessaria per lo sviluppo di politiche dirette ad una gestione responsabile e a strategie di marketing. Il ricco patrimonio culturale delle città europee dovrebbe incoraggiare le autorità preposte al turismo a investire in questa conoscenza, e nei loro strumenti, insieme alla messa in pratica di politiche integrate di qualità. La qualità in termini di armonia tra passato, presente e futuro, tra cultura e turismo, tra visitatori e residenti è una condizione essenziale di sopravvivenza per progredire in un mercato competitivo globale. Università IULM per CCIAA Milano 42 4.2 L’offerta culturale: le mostre 4.2.1 Le mostre 4.2.2 I visitatori delle mostre 4.2.3 Il posizionamento dell’offerta di Milano 43 Università IULM per CCIAA Milano 4.2.1 Le mostre 44 Università IULM per CCIAA Milano Le mostre 2000 Milano Roma Firenze Venezia Napoli Totale grandi Totale altre Totale Italia 28 39 7 11 1 86 141 227 2001 28 39 13 18 6 104 144 248 2002 2003 25 33 14 11 4 87 126 213 2004 22 21 7 9 13 72 121 193 16 20 8 17 7 68 81 149 Var% % sul totale 2000-2004 Italia (2004) -42,9% -48,7% 14,3% 54,5% 600,0% -20,9% -42,6% -34,4% 10,7% 13,4% 5,4% 11,4% 4,7% 45,6% 54,4% 100,0% Percentuale mostre nelle principali città italiane anno 2004 Milano; 10,7% Roma; 13,4% Altre città; 54,4% Firenze; 5,4% Con la voce “totale altre” si intende altre città d’arte. Fonte: elaborazioni Osservatorio Turismo IULM su dati Giornale dell’Arte e KWArt. 50 Andamento del numero di mostre organizzate nelle grandi città d'arte italiane Napoli; 4,7% Venezia; 11,4% Dal 2000 al 2004 il numero di mostre organizzate in Italia si è ridotto di circa un terzo. 40 La riduzione più consistente si è avuta nelle città d’arte di minori dimensioni. 30 20 10 0 2000 Milano 2001 Roma 2002 Firenze 2003 Venezia 2004 Napoli Anche Milano ha seguito tale tendenza passando da 28 mostre organizzate nel 2000 a 16 mostre nel 2004 (11% di quelle organizzate in Italia). Nel 2004 Milano si colloca al terzo posto dopo Roma e Venezia per numero di mostre organizzate. Università IULM per CCIAA Milano 45 Le mostre a ingresso separato 2000 Milano Roma Firenze Venezia Napoli Totale grandi Totale altre Totale Italia 2001 25 38 5 10 1 79 134 213 26 37 9 18 2 92 141 233 2002 24 30 4 11 3 72 121 193 2003 2004 17 18 4 5 9 53 110 163 12 14 4 10 5 45 78 123 Var% % sul totale 2000-2004 Italia (2004) -52,0% 9,8% -63,2% 11,4% -20,0% 3,3% 0,0% 8,1% 400,0% 4,1% -43,0% 36,6% -41,8% 63,4% -42,3% 100,0% Fonte: elaborazioni Osservatorio Turismo IULM su dati Giornale dell’Arte e KWArt. 40 35 30 25 20 15 10 5 - Andamento delle mostre a ingresso separato organizzate nelle grandi città d'arte italiane 2000 Milano 2001 Roma 2002 2003 Firenze Venezia 2004 Napoli Percentuale mostre ad ingresso separato organizzate in Italia - anno 2004 Milano; 9,8% Roma; 11,4% Firenze; 3,3% Venezia; 8,1% Altre città; 73,4% Napoli; 4,1% E’ importante distinguere l’evoluzione delle mostre ad ingresso separato rispetto a quelle ad ingresso unico (realizzate all’interno di musei e spazi espositivi permanenti). Nel 2004 oltre l’80% delle mostre realizzate in Italia sono state a ingresso separato e nel 63% dei casi si sono svolte in piccole città d’arte. Nel 2004 a Milano ne sono state organizzate 12 (su 16 totali), la metà di quelle del 2000. Tale tendenza alla riduzione dell’offerta riguarda tutte le città d’arte italiane. Università IULM per CCIAA Milano 46 Le mostre a ingresso separato: durata media 2000 83 97 155 109 72 103 100 99 Milano Roma Firenze Venezia Napoli Totale grandi Totale altre Totale Italia 2001 93 96 101 109 77 95 98 98 2002 92 93 92 106 75 92 103 100 2003 75 111 114 140 94 107 100 100 Var% 2000-2004 2004 103 102 93 90 71 92 105 101 24,4% 5,5% -39,7% -17,6% -0,8% -10,8% 5,0% 2,4% Fonte: elaborazioni Osservatorio Turismo IULM su dati Giornale dell’Arte e KWArt. 160 Andamento del numero medio di giorni di apertura delle mostre a ingresso separato nelle grandi città d'arte italiane 140 120 100 80 La durata media delle mostre ad ingresso separato in termini di giorni teorici è più elevata e in aumento nel caso delle piccole città d’arte, mentre in diminuzione per le grandi città d’arte. Queste ultime passano da una media di 103 giornate nel 2000 a 92 nel 2004 (-11%). Milano, in controtendenza rispetto alle altre grandi città d’arte, ha mostre che durano mediamente più giorni rispetto al 2000 (+24%). Quindi le mostre organizzare sono diminuite ma risultano essere di durata maggiore. 60 2000 Milano 2001 Roma 2002 Firenze 2003 2004 Venezia Napoli Università IULM per CCIAA Milano 47 4.2.2 I visitatori delle mostre 48 Università IULM per CCIAA Milano I visitatori alle mostre Milano Roma Firenze Venezia Napoli Totale grandi Totale altre Totale Italia 2000 2001 773.639 2.605.317 856.415 466.113 65.524 4.767.008 3.663.476 8.430.484 1.360.860 4.094.372 2.162.083 1.250.745 268.033 9.136.093 3.711.496 12.847.589 2002 652.662 1.859.198 2.666.131 515.100 62.960 5.756.051 2.854.295 8.610.346 2003 2004 855.717 2.904.288 1.585.497 1.500.579 783.667 7.629.748 4.581.616 12.211.364 858.105 2.683.418 2.656.708 1.061.496 267.919 7.527.646 2.907.813 10.435.459 Var% % sul totale 2000-2004 Italia (2004) 10,9% 3,0% 210,2% 127,7% 308,9% 57,9% -20,6% 23,8% 8,2% 25,7% 25,5% 10,2% 2,6% 72,1% 27,9% 100,0% Fonte: elaborazioni Osservatorio Turismo IULM su dati Giornale dell’Arte e KWArt. Andamento del numero di visitatori nelle grandi città d'arte italiane 5.000.000 4.000.000 3.000.000 2.000.000 Nel 2004 Milano si colloca al quarto posto tra le grandi città d’arte per numero di visitatori alle mostre. Occorre considerare che, soprattutto a Firenze e a Roma, ci sono mostre a biglietto unico realizzate in musei con grande affluenza (Galleria degli Uffizi, Galleria dell’Accademia a Firenze e Colosseo a Roma) delle quali è difficile stimare i visitatori effettivi. Nel periodo 2000-2004 Milano registra un lieve incremento del numero di visitatori alle mostre (+11%) pur in presenza di una significativa riduzione del numero di mostre realizzate (-43%). Percentuale visitatori nelle città italiane - anno 2004 1.000.000 2000 Milano 2001 Roma 2002 Firenze 2003 Venezia 2004 Altre città; 27,9% Milano; 8,2% Roma; 25,7% Napoli Napoli; 2,6% Venezia; 10,2% Università IULM per CCIAA Milano Firenze; 25,5% 49 I visitatori alle mostre a ingresso separato Milano Roma Firenze Venezia Napoli Totale grandi Totale altre Totale Italia 2000 2001 2002 2003 2004 693.811 2.461.569 135.668 305.725 65.524 3.662.297 3.351.487 7.013.784 1.200.066 2.673.873 514.219 1.250.745 73.947 5.712.850 3.440.068 9.152.918 610.066 1.607.142 111.856 515.100 56.595 2.900.759 2.728.890 5.629.649 690.448 1.014.183 223.203 959.585 262.148 3.149.567 4.144.677 7.294.244 436.203 572.228 486.753 779.128 94.480 2.368.792 2.774.330 5.143.122 Var% % sul totale 2000-2004 Italia (2004) -37,1% -76,8% 258,8% 154,8% 44,2% -35,3% -17,2% -26,7% 8,5% 11,1% 9,5% 15,1% 1,8% 46,1% 53,9% 100,0% Fonte: elaborazioni Osservatorio Turismo IULM su dati Giornale dell’Arte e KWArt. Andamento dei visitatori a mostre a ingresso separato nelle principali città italiane 3.000.000 2.000.000 Nel 2004 le mostre ad ingresso separato hanno generato circa il 50% dei visitatori totali alle mostre italiane. Dal 2000 al 2004 il numero di visitatori alle mostre a ingresso separato in Italia è diminuito del 27%, a fronte di una riduzione del 43% del numero di mostre. Percentuale visitatori a mostre a ingresso separato nel 2004 1.000.000 Milano; 8,5% Roma; 11,1% 2000 Milano 2001 Roma 2002 Firenze 2003 Venezia 2004 Napoli Firenze; 9,5% Altre città; 53,9% Napoli; 1,8% Università IULM per CCIAA Milano Venezia; 15,1% 50 Dimensione media delle mostre a ingresso separato 2000 Milano Roma Firenze Venezia Napoli Dimensione grandi Dimensione altre Dimensione Italia 2001 311 693 238 289 1.638 504 269 356 2002 554 737 495 538 472 617 259 401 316 504 300 582 353 435 242 314 2003 2004 406 588 467 960 415 526 353 410 351 443 1.200 826 346 560 334 417 Var% 2000-2004 13,1% -36,1% 404,6% 185,9% -78,9% 11,2% 24,4% 17,1% Fonte: elaborazioni Osservatorio Turismo IULM su dati Giornale dell’Arte e KWArt. 30.000 25.000 20.000 15.000 10.000 5.000 - Milano 2001 Roma Nel periodo 2000-2004 Milano ha registrato un aumento che si allinea alla media nazionale (+13%). A Firenze la dimensione media delle mostre è aumentata in modo esponenziale grazie alla mostra ‘Botticelli e Filippino’ che ha registrato oltre 2.450 visitatori giornalieri. Andamento del numero di visitatori medi giornalieri nelle grandi città d'arte italiane 2000 La dimensione media delle mostre a ingresso separato, in termini di numero di visitatori medi giornalieri per mostra, in Italia è aumentata del 17%. 2002 2003 2004 Firenze Venezia Napoli Nel 2004 le mostre organizzate a Roma e a Napoli hanno avuto una dimensione media sensibilmente inferiore rispetto a quelle del 2000 (-36% e -79%). Università IULM per CCIAA Milano 51 4.2.3 Il posizionamento dell’offerta di Milano 52 Università IULM per CCIAA Milano Il posizionamento dell’offerta di Milano 2000 N. 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 Titolo Mostra I cento capolavori dell'Ermitage Monet: maestro della luce Il Cinquecento lombardo. Da Leonardo a Caravaggio Wassilij Kandiskij. Tra Monaco e Mosca 1896-1920 La nascita dell'Impressionismo Caravaggio. La luce nella pittura lombarda Cleopatra d'Egitto. L'Egitto a Roma Dal Medioevo a Canova La luce del vero. Caravaggio, de La Tour, Rembrandt, Zurbaran Il futuro dei Longobardi Città Roma Roma Milano Roma Treviso Bergamo Roma Padova Bergamo Brescia Visitatori 573.753 295.000 260.315 251.409 217.394 175.436 174.675 144.112 132.481 128.400 2001 N. 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 Titolo Mostra Picasso. 200 capolavori dal 1898 al 1971 Monet. I luoghi della pittura Gli Etruschi Klimt, Kokoschka, Schiele: Dall'Art Nuveau all'espressionismo René Magritte 49ma Biennale d'arte. Platea dell'umanità L'arme e gli amori. Ariosto e Tasso Caravaggio e il genio di Roma Rinascimento. Capolavori dai musei italiani Caravaggio e i Giustiniani. Toccar con mano una collezione del '599 Città Milano Treviso Venezia Roma Roma Venezia Firenze Roma Roma Roma Visitatori 458.981 418.335 370.926 286.124 265.123 243.498 226.669 201.943 200.000 198.718 2002 N. 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 Titolo Mostra Gonzaga. La Celeste Galleria. Il museo dei duchi di Mantova Paul Cézanne. Il padre dei moderni Gli Espressionisti. 1905-1920 La collezione Rau. Da Beato Angelico a Renoir a Morandi La collezione Carmen Thyssen Bornemisza Diamanti. Arte Storia Scienza Alfred Sisley. Poeta dell´ impressionismo I Borgia, l'arte del potere New York Renaissance Roma 1948-1959 Città Mantova Roma Roma Bergamo Roma Roma Ferrara Roma Milano Roma Visitatori 518.933 245.485 178.643 150.480 150.471 146.156 139.364 131.194 119.575 111.963 Università IULM per CCIAA Milano Nel 2002, nel 2001 e nel 2000 Milano ha ospitato mostre a ingresso separato che hanno richiamato un grande numero di visitatori. Nel 2001, in particolare, la città è risultata al primo posto nella classifica delle mostre a ingresso separato più visitate in Italia con l’esposizione “Picasso. 200 capolavori dal 1898 al 1971”, allestita a Palazzo Reale e visitata da oltre 450 mila persone. Fonte: elaborazioni Osservatorio Turismo IULM su dati Giornale dell’Arte e KWArt. 53 Il posizionamento dell’offerta di Milano 2003 N. 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 2004 N. 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 Titolo Mostra I Faraoni Impressionismo e l'età di Van Gogh L'oro e l'azzurro. I colori del Sud da Cézanne a Bonnard I Macchiaioli prima dell'Impressionismo Parmigianino e Manierismo Europeo 50° Biennale internazionale di arti visive Duccio. Alle origini della pittura senese Amedeo Modigliani. L´angelo dal volto severo Toulouse-Lautrec. Uno sguardo dentro la vita Metafisica Titolo mostra Botticelli e Filippino Perugino "Il Divin Pittore" Salvador Dalì L'età di Rubens I Della Rovere Gli Este a Ferrara Turner and Venice Canova Marc Chagall un maestro del 900 IX Biennale Intern. Di Architettura Città Venezia Treviso Treviso Padova Parma Venezia Siena Milano Roma Roma Città Firenze Perugia Venezia Genova città varie Ferrara Venezia Bassano del Grappa Torino Venezia Visitatori 619.478 602.415 362.834 301.200 272.166 260.103 245.875 239.636 215.000 175.805 Visitatori 306.774 298.907 235.784 195.000 179.751 169.615 151.046 146.619 116.974 115.099 Nel 2003 Milano è presente tra le prime 10 mostre italiane con “Amedeo Modigliani. L’angelo dal volto severo” allestita a Palazzo Reale (oltre 200 visitatori). Nel 2004 non compaiono nella classifica delle 10 mostre più visitate in Italia né Milano né Roma. Milano si colloca solo al 16° posto con la mostra “Van Dyck: Riflessi italiani” tenuta a Palazzo Reale (102.788 visitatori). Fonte: elaborazioni Osservatorio Turismo IULM su dati Giornale dell’Arte e KWArt. Università IULM per CCIAA Milano 54 Il posizionamento dell’offerta di Milano 2002 N. 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 Titolo Mostra Van Gogh e Gauguin: l'atelier del Sud Documenta 11 Matisse-Picasso Gonzaga. La Celeste Galleria. Il museo dei duchi di Mantova Matisse-Picasso La Revolution surrealiste Troia: sogno e realtà Baltic Open Parigi capitale delle arti Wim Wenders: fotografie Città Amsterdam Kassel Parigi Mantova Londra Parigi Bonn Gateshead Bilbao Bilbao Visitatori 739.117 650.000 580.000 518.933 467.166 450.000 331.483 314.249 292.224 291.268 2003 N. 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 Titolo Mostra I Faraoni Impressionismo e l'età Di Van Gogh Modigliani Calder: gravità e grazia Da Jasper Johns a Jelf Koons La scelta di Vincent Pietro il Grande Aztechi Nicolas de Stael Albrecht Duerer Città Venezia Treviso Parigi Bilbao Bilbao Amsterdam San Pietroburgo Londra Parigi Vienna Visitatori 619.478 602.415 587.000 582.799 556.166 527.685 450.000 436.276 431.492 427.000 2004 N. 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 Titolo mostra Opere dal MoMa di New York Grandi scultori del XX secolo Gauguin-Tahiti James Rosenquist: retrospettiva Jaoan Mirò 1917-34: la nascita del mondo Antonio Saura Mark Rothko Manet al Prado Figure in movimento Edward Hopper Berlino Bilbao Parigi Bilbao Parigi Bilbao Bilbao Madrid Bilbao Londra Città Visitatori 1.200.000 766.379 543.866 487.582 475.601 470.941 451.275 439.043 435.963 429.909 Università IULM per CCIAA Milano Milano non è competitiva a livello europeo. Non è mai tra le prime dieci città europee, anzi sempre oltre il 30° posto. Nel 2002 la città si trova al 53° posto con ‘New York Renaissance’, visitata da 119 mila persone. Nel 2003 si colloca in 38ª posizione con la mostra ‘Amedeo Modigliani. L’angelo dal volto severo’ con circa 200 mila visitatori. Nel 2004 è al 98° posto con la mostra ‘Van Dyck: riflessi italiani’, che ha registrato circa 102 mila visitatori. Fonte: elaborazioni Osservatorio Turismo IULM su dati Giornale dell’Arte e KWArt. 55 4.3 L’attività incoming 4.3.1 Obiettivi e metodologia 4.3.2 Caratteristiche dell’attività incoming 4.3.3 Il ruolo delle associazioni di categoria e dei soggetti pubblici 4.3.4 Osservazioni conclusive 56 Università IULM per CCIAA Milano 4.3.1 Obiettivi e metodologia 57 Università IULM per CCIAA Milano Obiettivi L’analisi presentata in questo paragrafo è stata svolta con i seguenti obiettivi: • individuare gli incomer che operano nella destinazione Milano e analizzare la loro offerta con riferimento al segmento leisure; • analizzare le azioni svolte dalle associazioni di categoria che li rappresentano; • analizzare il punto di vista e le azioni svolte dai soggetti pubblici responsabili delle politiche del turismo della città. L’analisi delle agenzie che svolgono attività incoming su Milano è stata svolta grazie ad un’indagine diretta sul campo tramite questionario. L’analisi sul ruolo delle associazioni di categoria e dei soggetti pubblici è stata condotta attraverso interviste agli Assessori al Turismo di Comune di Milano, Provincia di Milano, Regione Lombardia e al responsabile Incoming di Fiavet Lombardia. Le informazioni sono state completate con l’esame di documenti prodotti dagli stessi soggetti. Università IULM per CCIAA Milano 58 Metodologia Per quanto riguarda l’analisi sul campo gli operatori sono stati selezionati tra: - le agenzie di viaggio aderenti a FIAVET Lombardia e unite sotto il marchio Lombardy Incoming Pool, con sede a Milano e nel resto del territorio lombardo; - le agenzie di viaggio ASSOLOMBARDA, con sede a Milano e nel resto della Lombardia; - le agenzie di viaggio e turismo della CCIAA, presenti sul motore di ricerca al sito www.infoimprese.it, utilizzando come chiave di selezione “Turismo Incoming Milano”; - i tour operator rappresentati da ASTOI con sede in Lombardia; - le aziende turistiche rappresentate da LEGACOOP e CONFCOOPERATIVE, localizzate sul territorio lombardo. Utilizzando come condizione di selezione per tutte le agenzie: - lo svolgimento sistematico dell’attività d’incoming, verificato attraverso un’indagine telefonica precedente la somministrazione del questionario; - la presenza, nella gamma dei prodotti offerti, di pacchetti turistici leisure, da catalogo o su misura, per la destinazione Milano, verificata attraverso la stessa indagine telefonica e nel momento di analisi del questionario somministrato. Università IULM per CCIAA Milano 59 Metodologia Secondo i criteri esposti sono stati selezionate 26 agenzie: - 11 agenzie viaggio di Lombardy Incoming Pool localizzate a Milano; - 11 agenzie viaggio di Lombardy Incoming Pool con sede in Lombardia ma fuori Milano; - 2 agenzie viaggio di Assolombarda; - 1 agenzia di viaggio individuata attraverso il motore di ricerca della CCIAA sulle 5 presenti*; - 1 tour operator indipendente con sede a Milano; * Rientravano nei parametri identificativi del campione 3 agenzie su 5, due delle quali, essendo anche sotto il marchio Lombardy Incoming Pool, sono state considerate una sola volta. Campione dell’indagine: 10 soggetti sui 26 selezionati Il questionario è stato somministrato ai direttori delle agenzie viaggio: - direttamente, nel corso di un’intervista, alle imprese con sede a Milano; - indirettamente, attraverso l’invio di una e-mail, ai soggetti con sede nel resto del territorio lombardo. Università IULM per CCIAA Milano 60 Metodologia Viene di seguito riportato il contenuto del questionario: 1. Anzianità dell’attività. Quando è stata fondata l’agenzia? Quando si è iniziato a lavorare nell’ambito dell’incoming? 2. Struttura aziendale. Quante persone sono occupate nell’agenzia? Quante persone collaborano in outsourcing? Ci sono persone impiegate esclusivamente nell’attività incoming? Se sì, quante? 3. Tipo di attività svolta e fatturato. Qual è stato il fatturato dell’agenzia per l’anno 2004? Che percentuale del fatturato è da imputare all’attività d’incoming, quale all’attività di outgoing, quale ad altra attività? Indicare le percentuali relative all’anno 2000, 2004 e le previsioni per l’anno 2006. 4. Quanto pesa la destinazione Milano in termini di fatturato sul totale del fatturato incoming (in %). 5. Reti. L’agenzia fa parte di Associazioni di categoria? Se sì esplicitare quali. 6. L’agenzia appartiene ad un network? Se sì esplicitare il tipo (di proprietà, franchising, altro). 7. Mercato di riferimento e distribuzione. Qual è il mercato servito? (Mercato finale, trade, entrambi). 8. Quali canali di distribuzione dell’offerta utilizza l’agenzia? (diretto-propria agenzia aperta al pubblico, direttosito internet di booking, indiretto-adv o TO corrispondenti, indiretto-altro). 9. L’agenzia opera attraverso un sistema GDS? Se sì esplicitare quale. Università IULM per CCIAA Milano 61 Metodologia 10. Offerta. Indicare su quali destinazioni la sua agenzia/tour operator svolge attività d’incoming. (Solo Milano città; Milano e altre destinazioni in Lombardia; Milano e altre destinazioni in Italia; Milano e altre destinazioni in Europa). 11. Qual è il posizionamento della destinazione Milano nel ventaglio d’offerta della sua attività? (Caratterizzante le proposte viaggio; Complementare ad altre destinazioni; Funzionale alla realizzazione del pacchetto su altre destinazioni). 12. Quale destinazione alternativa, facente parte del suo portafoglio d’offerta, ritiene avere un rapporto di sostituibilità con la destinazione Milano? 13. Quali sono le tre città italiane più redditizie per l’attività incoming leisure? 14. Quale tipologia d’offerta per il prodotto Milano formula la sua agenzia? (Package pre-confezionati; Package su misura; Altro). 15. Mercati target (variabile motivazionale). Esprimere il peso percentuale dei seguenti mercati relativamente al prodotto Milano: Business, Fieristico-congressuale, Leisure. 16. Mercati target (variabile geografica). Esprimere il peso percentuale dei seguenti mercati relativamente al prodotto Milano: Italia, Paesi esteri (di cui: Germania, Francia, Gran Bretagna, Paesi scandinavi, Altro). 17. Percezione degli operatori relativa all’incoming leisure a Milano. Quali ritiene essere le tre caratteristiche più significative che deve avere una destinazione affinché venga implementata l’attività incoming? 18. Indicare quali ritiene essere le prime tre attrattive culturali-artistiche della destinazione Milano. 19. Quali sono i punti di forza di Milano quale destinazione turistica? 20. Quali sono i punti di debolezza di Milano quale destinazione turistica? Università IULM per CCIAA Milano 62 4.3.2 Caratteristiche dell’attività incoming 63 Università IULM per CCIAA Milano Rilevanza dell’attività incoming a Milano • Gli intermediari di viaggio e turismo lombardi si dedicano prevalentemente all’outgoing, l’attività di incoming si è sviluppata solo in tempi recenti. • Dei circa 400 soci Fiavet Lombardia solo 64 sono sotto il marchio Lombardy Incoming Pool e di questi solo 22 costruiscono un’offerta leisure su Milano non limitata all’intermediazione di singoli servizi; dei 26 soci Assolombarda solo due hanno dichiarato di svolgere attività di incoming leisure. • Un ottavo degli aderenti a Lombardy Incoming Pool, che avevano iniziato a proporre pacchetti leisure su Milano, hanno abbandonato l’attività incoming perché non in grado di generare una redditività interessante. • I volumi d’affari generati dall’attività incoming sono modesti (il valore medio annuo è 1.500.000 euro), così come modesto è il numero medio di addetti per agenzia dedicati all’attività incoming (3,5). Università IULM per CCIAA Milano 64 Segmenti di mercato serviti Rilevanza dei segmenti di mercato per l’incoming di Milano 79,5% 83,9% Italia Estero Paesi europei Paesi extra-europei 16,1% 20,5% Fonte: Osservatorio Turismo IULM, 2005 • L’80% dell’attività incoming delle agenzie intervistate riguarda il mercato estero, solo il 20% interessa la clientela italiana; • l’84% della clientela straniera è europea; i mercati più rilevanti sono la Germania, i Paesi Scandinavi, la Gran Bretagna e, in misura minore, la Francia. • i mercati extra-europei più significativi sono il Giappone, gli Stati Uniti e l’Australia. Università IULM per CCIAA Milano 65 Rilevanza di Milano nell’offerta incoming L’attività dei tour operator italiani si concentra sull’outgoing. Dei 54 tour operator contattati sull’intero territorio nazionale e aderenti ad ASTOI solo 4 hanno incluso la destinazione Milano tra le mete di turismo leisure commercializzate e comunque sempre come offerta complementare o funzionale alla realizzazione del pacchetto città d’arte in Italia o in Europa, con una permanenza media in città di 1,5 notti. La città è venduta come tappa di passaggio, spesso imprescindibile per l’importante ruolo di Malpensa quale hub internazionale. Università IULM per CCIAA Milano 66 Rilevanza di Milano nell’offerta incoming Posizionamento di Milano nei pacchetti viaggio degli operatori incoming caratterizzante la proposta viaggio 20% 30% varia in funzione del prodotto offerto funzionale alla realizzazione del pacchetto 20% 30% complementare ad altre destinzioni del pacchetto Bacino geografico su cui viene svolta attività d'incoming 10% 10% Milano e altre destinazioni in Lombardia Milano e altre destinazioni in Italia Milano e altre destinazioni in Europa 80% Fonte: Osservatorio Turismo IULM, 2005 • Solo nel 30% dei casi Milano è la destinazione centrale nella proposta di viaggio • Nel 20% dei casi il ruolo di Milano è solo funzionale, in altri termini la città coincide con il suo hub internazionale Malpensa • 20% delle risposte sottolinea che Milano non può essere offerta come meta di turismo esclusiva ma deve essere integrata con altre destinazioni nazionali o internazionali •Le agenzie intervistate operano nell’80% dei casi su Milano e altre destinazioni italiane. Il 10% estende l’attività d’incoming all’intera Europa avendo come mercati di riferimento anche Paesi extraeuropei. Solo il 10% limita l’attività al territorio lombardo. Università IULM per CCIAA Milano 67 Attrattività di Milano tra le destinazioni incoming Città più significative per redditività dell'attività incoming leisure 30 28 25 20 17 15 9 10 5 5 5 1 0 Roma Firenze Venezia Milano Città toscane Laghi lombardi Fonte: Osservatorio Turismo IULM, 2005 L’indice è stato ricavato assegnando 5 punti alla prima città indicata per redditività dell’attività incoming leisure per l’agenzia, 3 punti alla seconda, 1 punto alla terza. Milano è al quarto posto dopo Roma, Firenze e Venezia per redditività dell’attività incoming leisure Università IULM per CCIAA Milano 68 Fattori critici di successo per l’incoming Caratteristiche che deve avere una destinazione per implementare l'attività d'incoming 24% 28% Adeguato dimensionamento della capacità ricettiva Buona accessibilità fisica Immagine positiva Presenza di politiche che favoriscano l'attività d'incoming 8% 20% 4% 16% Risorse turistiche adeguatamente valorizzate Altro Fonte: Osservatorio Turismo IULM, 2005 • L’aspetto più significativo per gli incomer è la presenza di una capacità ricettiva adeguata alle esigenze di gruppi (24% delle risposte), la presenza di attività di valorizzazione e promozione delle attrattive della città (20% delle risposte) e la presenza di politiche pubbliche che favoriscono l’incoming (16% delle risposte). • Nella categoria “altro” rientrano la presenza di attività ludico-ricreative e di eventi, l’offerta ristorativa e di servizi espressamente rivolti al segmento leisure a diversi livelli di prezzo. Università IULM per CCIAA Milano 69 Punti di forza di Milano Punti di forza di Milano quale destinazione turistica Capacità e qualità dell'offerta ricettiva 11,8% 11,8% 5,9% 8,8% Buona accessibilità fisica Moda, design e shopping Fiera Eventi 26,5% 23,6% 11,8% Presenza di attrattive culturali ed artistiche Altro Fonte: Osservatorio Turismo IULM, 2005 • Il 50% circa degli operatori intervistati individuano negli eventi, nelle attività relative alla moda e al design e nello shopping i punti di forza del posizionamento di Milano; • Solo il 5,9% sottolinea la rilevanza delle attrattive culturali ed artistiche quali fattori chiave per il turismo leisure a Milano. Università IULM per CCIAA Milano 70 Attrattive artistiche e culturali Attrattive culturali e artistiche di Milano per importanza espressa dal settore incoming 35% 33,3% 30% 23,8% 23,8% 25% 20% 15% 9,5% 10% 4,8% 4,8% La Galleria Vittorio Emanuele L'Auditorium 5% 0% La Scala Il Cenacolo Il Duomo Il Castello sforzesco Fonte: Osservatorio Turismo IULM, 2005 • Le indicazioni degli operatori si concentrano in modo compatto sulle attrattive simbolo di Milano che rappresentano solo una minima parte del patrimonio artistico-culturale valorizzabile; • Il segmento musica/opera riguarda il 38,1% delle preferenze espresse; • Le indicazioni degli operatori sono coerenti con la loro offerta che include le attrattive artisticoculturali simbolo di Milano e gli eventi musicali. Università IULM per CCIAA Milano 71 Punti di debolezza di Milano Punti di debolezza di Milano quale destinazione turistica Rapporto qualità/prezzi dei servizi turistici non competitivo 17,9% 28,6% Scarsa valorizzazione e promozione delle risorse culturali Assenza di relazioni di sistema tra gli attori della destinazione 14,3% 17,9% 7,1% 14,3% Immagine negativa della destinazione Inadeguate politiche pubbliche indirizzate al turismo leisure Altro Fonte: Osservatorio Turismo IULM, 2005 • Il 32,2% delle risposte si concentra sull’assenza di adeguate politiche pubbliche dirette ad incentivare l’attività d’incoming e sulla carente promozione di Milano quale destinazione d’arte e leisure; • Forte è anche la criticità rappresentata da un sistema ricettivo difficilmente accessibile al segmento leisure (17,9% delle risposte) dati i prezzi mediamente più elevati rispetto alle altre città d’arte italiane; • Sotto la voce “altro” sono espresse indicazioni quali l’inadeguatezza del sistema destinazione per i segmenti “giovani”, “famiglie con bambini”, “anziani”. Università IULM per CCIAA Milano 72 4.3.3 Il ruolo delle associazioni di categoria e dei soggetti pubblici 73 Università IULM per CCIAA Milano Il ruolo di Fiavet Lombardia Obiettivo comune a tutte le iniziative promosse da Fiavet Lombardia (sezione incoming) è far decollare il prodotto leisure, dove il potenziale di Milano non riesce ad essere sfruttato. Le più significative sono descritte di seguito: •Rinnovo del contratto con La Scala relativo all’allotment per i biglietti. Le agenzie che aderiscono al progetto devono offrire proposte viaggio di almeno due notti rivolte al segmento operistico. L’intento è quello di incrementare i vantaggi economici sul sistema turistico Milano legati alla presenza di un teatro così significativo ed incentivare le escursioni sul territorio a musei e altri spazi di forte interesse per questo segmento di mercato, nell’ambito del quale Milano ha molto da offrire; •Allotment per biglietti degli U2. La logica è la stessa dell’iniziativa precedente; •Sottoscrizione della Museum Card. Obiettivo di quest’azione è il decongestionmento dei tour classici (Duomo Galleria Vittorio Emanuele - Castello Sforzesco) proponendo musei di alto valore culturale ma meno conosciuti. Alle agenzie viaggio che aderiscono a questa iniziativa vengono dati voucher per ingressi ai musei. La ragione che ha portato a lanciare la Museum Card va rintracciata nel fatto che l’ingresso al museo è un prodotto “povero” per l’agente di viaggi: su un biglietto del valore medio di 8 euro il margine è di 80 centesimi circa. Considerati i costi di gestione e dei contatti, spesso è un servizio in perdita per il singolo agente ma di estrema importanza per il sistema destinazione; •Accordo con Meridiana relativo a tariffe agevolate. Le tariffe agevolate sono a beneficio di quei pacchetti espressamente costruiti attorno alla motivazione leisure, favorendo così i flussi dal Centro, Sud Italia ed Isole. Si sta pensando di estendere questa iniziativa anche a vettori internazionali; •Politica di formazione degli associati. Lo sforzo dell’Associazione di categoria Fiavet Lombardia non è valorizzato se non da un limitato numero di operatori sul territorio milanese. L’iniziativa di creazione di pacchetti viaggio relativi all’intero territorio lombardo da offrire su mercati emergenti (Russia, Polonia e Ungheria) e sul mercato statunitense si è arenata nel 2003 (www.lombardyincomingpool.com). Università IULM per CCIAA Milano 74 Il ruolo del Comune di Milano Posizionamento della destinazione Milano E’ necessario sfruttare la caratteristica di Milano come meta “jumping point”, unica in Italia, per rendere la città porta d’ingresso del turismo italiano. Il peso percentuale del segmento business si sta riducendo a favore della componente leisure Milano non ha una specificità: non è solo una città d’arte, non è solo shopping e moda, non è solo eventi; il fascino di Milano è il fatto di essere eterogenea e non è necessario focalizzare il turismo su prodotti specifici. Gli eventi rivestono un ruolo centrale nella generazione di flussi e nella promozione della città non solo a livello turistico. Le politiche future dovranno passare da una logica di promozione del turismo a una logica di promozione della città nel suo complesso. Con questa logica è stato bandito il concorso per l’ideazione e la progettazione del marchio Milano, avente la finalità di veicolare e rafforzare il posizionamento sopra illustrato. - Intervista a Giovanni Bozzetti - Assessore a Moda, Turismo e Grandi Eventi - Comune di Milano Università IULM per CCIAA Milano 75 Il ruolo del Comune di Milano AZIONI/MERCATI Le azioni più significative dell’Assessorato alla Moda, Turismo e Grandi Eventi del Comune di Milano volte a favorire lo sviluppo del turismo leisure sui mercati esteri nel periodo 20022005 sono state: - l’organizzazione di missioni per presentare Milano come destinazione leisure al trade straniero che gestisce i più significativi flussi “leisure organizzato” e alla stampa straniera. I mercati geografici in cui si sono concentrate tali missioni sono stati gli Stati Uniti, la Russia, la Germania, la Francia, il Sudafrica, l’Inghilterra, l’Australia; - la stipulazione di accordi con Alitalia per l’offerta di tariffe agevolate da Francoforte e Miami in occasione di grandi eventi, tali accordi saranno estesi in futuro anche a Mosca e New York. Università IULM per CCIAA Milano 76 Il ruolo della Provincia Posizionamento della destinazione Milano I due punti di forza per la città di Milano, quale destinazione leisure, sono il segmento culturale e quello sportivo. -Con riferimento al primo la destinazione Milano deve essere riposizionata facendo leva su due punti di forza della città rappresentati dalla musica e dai musei. Il prodotto teatro è più difficile da promuovere sui mercati internazionali per il limite rappresentato dalla lingua. -Con riferimento al turismo sportivo occorre sfruttare le potenzialità di San Siro per attrarre flussi turistici grazie ad eventi sportivi di grande risonanza Il turismo business e fieristico-congressuale sono da consolidare anche grazie al potenziale creato dalla nuova Fiera. - Intervista a Luigi Vimercati - Assessore allo Sviluppo Economico e Innovazione, Lavoro, Attività Economiche e Produttive, Agricoltura e Turismo - Provincia di Milano Università IULM per CCIAA Milano 77 Il ruolo della Provincia AZIONI/MERCATI La Provincia ha ereditato le funzioni di promozione della destinazione Milano dalla ex-APT nel 2004, con l.r. n°8, e non è quindi ancora possibile analizzare il consuntivo delle azioni svolte . Dal monitoraggio dell’attività dell’ex-APT dal 2001 al 2003 emergono quattro segmenti di mercato su cui la promozione è stata focalizzata: musicale/operistico, scolastico, culturale e congressuale. Per lo sviluppo dei primi due ha organizzato educational tour e workshop dedicati, mentre per quelli dell’arte e dei congressi ha partecipato a fiere in Italia. Università IULM per CCIAA Milano 78 Il ruolo della Regione Posizionamento della destinazione Milano Nel segmento leisure Milano è una meta funzionale alla realizzazione di pacchetti a tema in Lombardia (golf, lacuale, fluviale) La Regione incentiverà la creazione di offerte in cui Milano sia il centro del Sistema Turistico Congressuale a cui sta già lavorando. (intervista a Pier Gianni Prosperini Assessorato a Giovani, Sport e Promozione dell’Attività Turistica-Regione Lombardia) AZIONI/MERCATI Le attività dell’Assessorato per lo sviluppo dell’attività incoming nel 2005 sono sintetizzate di seguito. Paese N. eventi Paese N. eventi Paese N. eventi Paese Nella prima tabella è sintetizzata la geografia Germania 7 Russia 1 Regno Unito 1 USA della promozione Spagna 2 Olanda 1 Ungheria 1 Israele lombarda attraverso Francia 2 Svizzera 1 Svezia 1 Emirati Arabi fiere e workshop esteri. Nella seconda la segmentazione per motivazione prevalente di turismo in Italia. Nel 2006 gli investimenti in promozione saranno maggiormente concentrati sul mercato degli Stati Uniti, della Russia, dell’Est Europa e della Cina. Giappone 1 Segmento Polonia N. Fiere 1 Segmento Danimarca N. Fiere 1 N. eventi 1 1 1 Brasile Segmento 1 N.Workshop Tutti i segmenti 6 Montagna 2 Montagna Invernale 8 Enogastronomia 4 Terme 1 Scolastico 8 Famiglie/scolastico 3 Congressuale 1 Congressuale 1 Cultura 3 Trade 2 Sociale 1 Fonte. Bollettino Ufficiale regione Lombardia. Estratto della Se.O – N.2 – 10/1/2005 Università IULM per CCIAA Milano 79 4.3.4 Osservazioni conclusive 80 Università IULM per CCIAA Milano Osservazioni conclusive 1) Debolezza dell’attività incoming su Milano in termini di numero di soggetti coinvolti, di fatturato e di numero di addetti. 2) Povertà dell’offerta incoming leisure su Milano esistente rispetto al potenziale di attrattive proponibili. Nella maggior parte dei casi ci si limita alla vendita di singoli servizi, prevalentemente alberghieri e di trasporto, senza tentare integrazioni. Nei rari casi in cui l’offerta è strutturata attraverso un pacchetto le attrattive culturali proposte sono limitate rispetto al potenziale artistico culturale valorizzabile. Gli intermediari di viaggio che fanno incoming a Milano si focalizzano sul segmento business. 3) Consapevolezza della debolezza dell’attività incoming in generale ed incoming leisure in particolare da parte degli attori della politica pubblica in materia di turismo. Tuttavia dall’analisi delle attività svolte a livello istituzionale e dall’analisi di documenti d’indirizzo non emerge una strategia per il settore incoming. La tendenza è quella di rivolgere gli sforzi direttamente all’intermediazione straniera outgoing che controlla la domanda nei mercati generatori dei flussi turistici. Questo aspetto è in parte connaturato con le specificità dell’attività turistica, dove a spostarsi non è l’offerta ma la domanda. 4) Esiste uno sforzo di sviluppo dell’incoming da parte di alcune agenzie e della loro rappresentanza. Tuttavia in assenza di politiche che incentivino gli operatori ad iniziare o rafforzare l’attività d’incoming si perde una fetta del valore generato dall’intermediazione nella filiera turistica che potrebbe rimanere a destinazione, a favore degli operatori stranieri che sono gli effettivi gestori dei flussi organizzati verso Milano. Università IULM per CCIAA Milano 81 Osservazioni conclusive 5) Assenza di strumenti per lo sviluppo dell’incoming: • assenza di un elenco ufficiale dei soggetti che fanno incoming. Questo strumento è indispensabile nei tavoli di confronto sul turismo e nelle fasi di definizione delle politiche. Inoltre si rivela strategico durante le fiere ed i workshop, sia nazionali che internazionali, affinchè i momenti di promozione della destinazione diventino una vetrina per gli operatori incoming sui diversi mercati e la domanda possa incontrare direttamente l’intermediario incomer. • assenza o inefficacia delle politiche d’incentivazione specificatamente rivolte all’incoming su Milano. Un esempio è costituito dal programma esecutivo per gli anni 2004-2005 relativo a “Incoming in Lombardia” (D.C.R. n. VII/910) in cui sono previsti incentivi per tour operator, bus operator e associazioni senza scopo di lucro differenziati in funzione del mezzo di trasporto utilizzato e del mercato sul quale il pacchetto viaggio viene venduto. Il finanziamento è calcolato sul venduto, limitatamente a quindici giorni del mese di ottobre. Data la sua struttura esso si limita a sostenere le iniziative esistenti invece di indirizzarle verso obiettivi di lungo periodo e verso la generazione di nuova attività incoming. • assenza di un portale turistico di e-booking che consenta l’acquisto on-line della destinazione Milano da ogni parte del mondo. Il punto di riferimento da cui partire potrebbe essere il portale turistico del Comune “Milano per me”/“Welcome to Milan” ma la progettazione dovrebbe coinvolgere anche la Provincia e la Regione, che sta già lavorando alla messa a punto di un nuovo portale turistico, e veder coinvolti tutti gli stakeholder della destinazione. Università IULM per CCIAA Milano 82