In caso di mancato recapito si prega di restituire al CPO di
Piacenza per il mittente che si impegna a pagare la relativa tassa.
Organo
ufficiale dell’associazione
PRO SEGUGIO “L. Zacchetti”
n. 96 settembre 2012
Anno XXXI - Società Italiana Pro Segugio “L. Zacchetti” - Sped. in abb. post. 45% - Art. 2 comma 20/b Legge 662/96 - Filiale di Bologna
Organo Ufficiale dell’Associazione Italiana
Pro Segugio “L. Zacchetti”
Direttore Responsabile
Vincenzo Ferrara
Comitato di Redazione
Argenio Felice, Boccati Bruno, Cabrali Denis,
Carturan Angelo, Castagna Franco, Dante
Marcello, Di Giannantonio Gianluca, De
Falco Antonio, Ferrara Gianfranco, Gaiottino
Franco, Ghilardi Fulvio, Ghirotto Giovanni,
Giordanino Gianedoardo, Mezzadra Tino,
Mugnaini Bruno, Scovoli Agostino, Tacca
Gino, Verra Lorenzo
Comitato Tecnico Scientifico
Clerici Palmiro, Di Giannantonio Gianluca,
Ghilardi Leopoldo, Giordanino Gianedoardo,
Minelli Giuseppe, Ottino Bruno, Quici
Giuseppe, Tacca Gino, Villa Mario
Sommario
2
4
9
Editoriale
Campionato Italiano SIPS su Lepre nel Parco Regionale
di Monte Cucco
Trofeo delle Nazioni su Cinghiale
14 Emilio Franchi e l’allevamento “Del Salviano”
20 Norme regionali in materia di benessere dei giovani cani
“Legge n. 71”. Pubblicata nel Bur nº 67
il 17 agosto 2012 con il n° 31
Archivio fotografico
Francesco Panuccio
22 Anno 2012 “Solignano - Gabbione e San Polo”
Tre importanti tappe per il “Segugio dell’Appennino-Lepraiolo Italiano”
Proprietà ed Editore
SIPS “L. Zacchetti” – 25100 Brescia
25 Selezione per la Coppa Europa 2012
Progetto Grafico
Studio DOD design - Massa Lombarda
28 La seconda edizione della Coppa Beretta
Pubblicità
Segreteria SIPS
Tel. 0377 802414 – Fax 0377 802234
www. prosegugio. it
E- mail: info@prosegugio. it
30 Segugio Italiano: alla ricerca dell’identità perduta
Spedizione
Autor. del Tribunale di Crema n. 57/86
Spedizione in abbonamento postale 45%
Art. 2 comma 20b Legge 662/96
Filiale di Piacenza
Articoli e fotografie, anche se non pubblicati,
non saranno restituiti. La responsabilità per
i contenuti e le opinioni espresse negli
articoli pubblicati è esclusivamente degli
autori.
32 Anche il Segugio Maremmano finalmente
ha il suo club di razza
34 Riflessioni sul Segugio Italiano
36 Dalle sezioni
Gli articoli pubblicati in questo numero non
sono riproducibili.
La redazione non si assume nessuna
responsabilità sulle inserzioni pubblici­tarie
inoltrate senza bozzetto, sulle quali per
altro, si riserva di operare eventuali tagli
al testo compati­bilmente con lo spazio
prenotato dal committente.
In copertina:
Beagle (Foto di Marco Bollato)
ORARIO DI APERTURA
DELLA SEGRETERIA
NAZIONALE
lunedì martedì mercoledì giovedì venerdì dalle 08.00 dalle 08.00 dalle 08.00 dalle 08.00 dalle 08.00 alle 16.00
alle 17.00
alle 16.00
alle 17.00
alle 14.00
Finito di stampare nel mese di settembre 2012
sommario
n. 96 settembre 2012 – Anno XXXI
Un soggetto di
Massimo Sassara
1
editoriale
Ai soci
trascorsa fruttuosamente la prima
metà del 2012, inizia il semestre
bianco che precede il rinnovo delle
cariche societarie della Sips.
Le sezioni Provinciali saranno sollecitate allo svolgimento delle pratiche
essenziali al buon funzionamento
della nostra Società Specializzata.
I relativi Consigli Provinciali decadranno automaticamente il 31
gennaio e dopo la distribuzione
delle tessere ai Soci, andranno
alla convocazione delle rispettive
Assemblee Elettive, formato il Consiglio del triennio saranno convocate
le riunioni per la elezione del Presidente Provinciale e del Consiglio
Esecutivo.
Entro il mese di Aprile i Presidenti
Provinciali con voto o con delega,
andranno a scegliere il nuovo Consiglio Nazionale, costituito secondo il
Regolamento Attuativo dello Statuto
Sips.
Votazione delle Liste, che avranno presentato trenta giorni prima
il proprio Capolista e la lista dei
14 soci candidati Consiglieri che
avranno ufficialmente aderito al
Programma Elettorale del triennio
2013-2015.
Il Programma di ogni Lista elettorale sarà naturalmente disponibile
sul sito ufficiale della Sips, per dar
modo ai Soci di scegliere la Lista
in base ad un programma definito
e attuabile.
Le elezioni del 2010 sono state le
prime effettuate con l’attuale sistema.
Nulla di nuovo, essendo il metodo
utilizzato dall’Enci per il rinnovo
delle cariche.
Il Consiglio Nazionale Sips e l’Assemblea dei Soci lo ha ritenuto un
sistema più confacente alla trasparenza che deve regnare nella nostra
Associazione.
Non progetti indefiniti di tutela delle
razze e allontanamento dei meticci, non progetti privi di sostegno
e condannati al fallimento ma un
programma chiaro con più obiettivi
da attuare nel triennio.
In questi anni ce ne siamo dati
diversi e abbiamo superato un
2
Lumi e Naso
Segugi
dell’Appennino
del nostro
Presidente
cospicuo numero di traguardi, li
conosciamo tutti e ci vorrebbe
poco a riempire di dati l’editoriale
di questo numero.
Ho più volte ribadito che i risultati
sono il frutto del lavoro di tutto il
gruppo che ha costituito l’attuale
Consiglio, gruppo di grande esperienza, uscito dalle tempestose e
tumultuose acque del 2005 e 2006
con le agitate elezioni del 2007,
quando un Consiglio diviso e litigioso si impantanò presto con le
conseguenti dimissioni e defezioni
di alcuni Consiglieri e la imperiosa,
ma necessaria, decisione di costituire un Consiglio compatto che
condividesse oltre agli ideali: la
passione e un programma su cui
lavorare nel triennio.
L’innegabile vantaggio di parlare lo
stesso linguaggio e lavorare per i
medesimi obiettivi ha permesso di
trascorrere tranquillamente questi
ultimi tre anni.
Le premesse per continuare su
questo solco tracciato sono molte
e credo che i Soci non smentiranno
le nostre aspettative.
Pur non appartenendo alla nutrita
schiera dei Giudici che siedono nel
Consiglio Nazionale, ho imparato,
negli anni, le regole che guidano
una Associazione tanto numerosa.
A volte ho ricevuto telefonate non
esattamente cordiali, sopratutto
nel periodo delle sofferte decisioni
del Consiglio Nazionale di sospendere dei soci, su valutazione dei
Probiviri.
In quella occasione ho dato ai tre
Probiviri della Sips tutto il sostegno
che era loro dovuto, per le pressioni
che hanno dovuto subire in quei
mesi.
Ringrazio ancora per l’impegno e
la determinazione a tutelare la Sips
e a ottenere giustizia i tre Probiviri:
Steno Zerlotti, Gino Tacca e Marco
Villa, per aver assolto il difficile
compito che il Consiglio aveva assegnato in ragione del loro incarico,
e che hanno assunto con impegno
e dedizione.
Essendo un tecnico, ho cercato di
fare il meglio nel campo dove sono
esperto, ridurre i conflitti e risolvere
quanto possibile i contrasti.
A volte è stato necessario fare scelte
difficili e le abbiamo fatte.
A volte è stato necessario concedere per poter superare ostacoli che
avrebbero impedito il miglioramento
a cui abbiamo sempre puntato.
Forse qualcuno, negli anni, può aver
rimpianto che non vi fossero colpi
d’ala o venti nuovi.
Sarò stato troppo conciliante per
alcuni o troppo caparbio per altri,
certamente qualcuno si sarà sentito
Italo Capri, Fulvio Ghilardi, Bruno Boccati e Giovanni Incerti,
alle loro spalle il monumento al Segugio dell’Appennino
3
trascurato nelle sue legittime aspettative Ma questo fa parte dei nostri e
dei miei limiti con i quali dobbiamo
convivere.
A compensare i problemi è stata la
grande soddisfazione di questi anni
di aver onorato Luigi Zacchetti.
Il maestro che ha ispirato la nostra
Associazione, successivamente
fondata dal Maestro Mario Quadri
nel 1954.
La inaugurazione del Monumento
a Credera di Rubiano nel 2010 e
quest’anno, grazie all’impegno
di Vincenzo Ferrara, nel maggio
2012 la pubblicazione, dell’ormai
introvabile, Manuale del Cacciatore
con il Segugio, scritto da Zacchetti
nel 1938.
La stampa di questo Editoriale
precederà di poco la disputa della
Coppa Europa per Segugi su Lepre.
Alcune informazioni per darne la
giusta cronaca: la Coppa Europa
si disputerà quest’anno in Austria
e quindi, a differenza di quanto annunciato nel corso della sfortunata
edizione del 2011, non si correrà in
Finlandia con il segugio a singolo
ma nuovamente con le Mute da sei
Segugi.
Tipologia più consona alla nostra
cultura, alla nostra tradizione e alla
nostra Razza da Seguita.
La scelta dell’Enci di affidare
all’Esperto Giuseppe Minelli il compito di Selezionatore ha tenuto conto della sua grande esperienza nel
mondo delle Prove Cinofile.
I candidati hanno avuto l’opportunità di inviare i curriculum delle loro
Mute nel mese di Giugno e la rosa
degli otto selezionati per la scelta
finale è stata comunicata il 15 luglio,
in modo da agevolare il loro allenamento e affinarne le doti per la ultima
selezione del 7 e 8 settembre con la
finalissima il giorno 9 nel territorio
del Comune di Casina in Provincia
di Reggio Emilia.
Località scelta appositamente per la
similitudine a quella di Mannersdorf
in Austria al confine con l’Ungheria,
dove si gareggerà il 9 Novembre.
Località a 150 kilometri da Brandlucken dove si faranno presentazione
delle squadre, riunione dei Giudici e
cerimonie di apertura e chiusura della manifestazione, probabili alcuni
disagi per Giudici e concorrenti delle
Mute, a pensar male si potrebbe dire
che la cosa è voluta, ma noi non ci
crediamo.
Come stabilito nel programma e
come vuole il Regolamento della
FCI, la prova si disputerà in periodo
di Caccia aperta.
Il Regolamento di Coppa Europa
è parzialmente diverso dal nostro
attuale Regolamento delle Prove
Cinofile su Lepre, necessario, quindi, che lo conoscano i Concorrenti
e soprattutto gli Esperti Giudici Italiani che faranno parte delle Giurie
Plurime chiamata valutare i Segugi,
“Les Chiens Courants” per dirla
alla francese, Giudici di Prova che
hanno aderito alla proposta di
rappresentare l’Enci e l’Italia alla
manifestazione.
Inutile e superfluo ricordare che siamo in assoluto il Paese che ha vinto
più edizioni di Coppa Europa, anche
se questo ha determinato l’invidia
di più di uno dei componenti della
Commissione Chiens Courants
della FCI.
Ovvio che, non conoscendo il risultato non possa congratularmi con
i vincitori.
Lo farò debitamente nel prossimo
quarto editoriale, vi anticipo che non
sarà come i precedenti ma dedicato
alla selezione che non deve essere
mai trascurata.
Un saluto a tutti i soci.
Fulvio Ghilardi
campionato
4
Campionato Italiano SIPS su Lepre
nel Parco Regionale di Monte Cucco
Vorrei scrivere il titolo a caratteri
cubitali, tanto è stato il piacere di
aver potuto svolgere una delle più
ambite prove dell’anno con i nostri
amati Segugi nel Parco Regionale
di Monte Cucco.
Un abbinamento strepitoso: magnifici territori per la prova in un Parco
Regionale.
Che serva da esempio a tutti gli
organizzatori, da qui in avanti, per
non abbandonare l’idea di poter
utilizzare i parchi regionali per le
prove.
A chi va il merito di tale bella realtà?
Sicuramente alla caparbietà del
comitato organizzatore e quindi:
Fausto Bellafante (presidente SIPS
Perugia), Pier Giovanni Gaggi, Damiano Tusillagine (che è sempre impegnato ad organizzare manifestazioni cinofile), Marcello Minelli, Carlo
Generotti e tutta la Sips perugina.
Questi appassionati del cane da seguita hanno saputo convincere con
solide argomentazioni le istituzioni
perugine che, oramai, correntemente concedono il territorio del Parco
Monte Cucco
di Monte Cucco per le prove.
I nostri colleghi sono stati bravi ma
un grande plauso va a tutte le persone dell’istituzioni che governano
le concessioni delle autorizzazioni,e
non volendo scordarmene nessuna,
le vado ad elencare: l’assessore con
delega alla caccia della provincia
di Perugia Franco Granocchia, il
consigliere provinciale Giampiero
Fugnanesi di Sigillo, il presidente del
Parco di Monte Cucco, il presidente
ATC PG1 Quartilio Ciofini, Natale
Vergari presidente Università degli
Uomini Originari di Costacciaro, i
sindaci dei comuni di Fossato di
Vico, Sigillo,Costacciaro e Scheggia
Pascelupo.
Dopo ben 4 giorni di prove siamo
stati tutti d’accordo nella valutazione
positiva dell’evento:istituzioni ed
appassionati.
Tutto è filato liscio come preventivato, qualche corsa è stata fatta fare a
qualche lepre senza arrecarle alcun
danno, nessun segugio ha disturbato, come sostiene qualche detrattore, tanti partecipanti ed osservatori
si sono divertiti per uno spettacolo
sano ed entusiasmante.
Per 4 giorni di una stagione povera
per turismo, questi splendidi borghi
umbri hanno ospitato appassionati
del Segugio provenienti da tutta l’Italia, e con la loro presenza li hanno
un po’ animati.
Non posso dimenticare il momento
precedente alla premiazione dei
vincitori, quando l’assessore provinciale Granocchia vistosamente
commosso per i nostri sinceri ringraziamenti, ci ringraziava a sua
volta per aver portato il Campionato
Italiano della Sips nel Parco di Monte Cucco.
Lo scenario incantevole dei territori montani del Parco, la giusta
presenza delle lepri, la presenza di
tutti i selvatici da pelo, orso escluso,
hanno reso molto selettiva la prova.
La manifestazione si è svolta con
il nuovo regolamento che, con
qualche piccola modifica che apporteremo prima dello svolgimento
del prossimo campionato, verrà
confermato.
campionato italiano sips 2012
Monte Cucco (PG)
CATEGORIA SINGOLI
ELIMINATORIE - Giovedì 12 Aprile 2012
PELO
SIPR
1° ECC 160
PROPRIETARIO: MATTEI UMBERTO
1ª SEMIFINALE - Venerdì 13 Aprile 2012
PELO
SIPR
2° MB 153
PROPRIETARIO: MATTEI UMBERTO
MATTIEU
ARIEGEOIS1° ECC 166
PROPRIETARIO: BOSIO GIANCARLO
JHON
SIPF
2° A.B. 134
PROPRIETARIO: SIGNORINI GIORGIO
2ª SEMIFINALE - Sabato 14 Aprile 2012
PELO
SIPR
1° ECC 174
PROPRIETARIO: MATTEI UMBERTO
MATTIEU
ARIEGEOIS2° ECC 172
PROPRIETARIO: BOSIO GIANCARLO
TED DI MONTERSINO
SIPR
1° ECC 173
PROPRIETARIO: MONTERSINO CRISTIAN
CATEGORIA COPPIE
ELIMINATORIE - Giovedi 12 Aprile 2012
Batteria 1
FALCO
SIPF
1° ECC 165
RONDA
SIPF
PROPRIETARIO: CANIL FRANCO
LILLI
SIPF
3° ECC 160
ZINGARA
SIPF
PROPRIETARIO: CANIL FRANCO
FARO
SIPF
4° MB 150
CHICCA
SIPF
PROPRIETARIO: BRUGNONI FAUSTO
CRISSY
SIPF
2° ECC 163
CREMA
SIPF
PROPRIETARIO: BRUGNONI FAUSTO
PIERINA DI MONTERSINO SIPR
2° ECC 160
BRINA DELLA PAOLINA SIPR
PROPRIETARIO: MONTIANI ENRICO
KAOS
SIPF
1° ECC 164
VESPA
SIPF
PROPRIETARIO: RAMPINI CLAUDIO
Batteria 2
LUNA SIPF
1° ECC 167,5
SELLY
SIPF
PROPRIETARIO: LATTORE CARLO
RAMBO
SAPP
3° MB 150,5
SELVA
SAPP
PROPRIETARIO: DE GIORGIO ANTONIO
BASCO
SIPR
2° MB 151
BRICO
SIPR
PROPRIETARIO: FANUCCI FABIO
ARTU’ DI CAMPELLO
SIPR
2° MB 152,5
ANTHEA DI CAMPELLO SIPR
PROPRIETARIO: GAGGI PIERGIOVANNI
LAIKA
SIPR
1° ECC 165
FALCO
SIPR
PROPRIETARIO: PASTORELLI MARIA
1ª SEMIFINALE - Venerdi 13 Aprile 2012
AMBRA
SIPR
1° MB 155,5
BILLI DI PONTENIZZA
SIPR
PROPRIETARIO: MATTIELLO GILBERTO
KAOS
SIPF
1° MB 153,5
VESPA
SIPF
PROPRIETARIO: RAMPINI CLAUDIO
PENNY
SIPR
2° MB 150,5
LEDA
SIPR
PROPRIETARIO: TOSINI MARCO
DIANA
SIPR
1° ECC 162
BRINA
SIPR
PROPRIETARIO: BRUNETTI MARINO
2ª SEMIFINALE - Sabato 14 Aprile 2012
FALCO
SIPF
1° ECC 182,5
RONDA
SIPF
PROPRIETARIO: CANIL FRANCO
AMBRA
SIPR
2° ECC 162
BILLI DI PONTENIZZA
SIPR
PROPRIETARIO: MATTIELLO GILBERTO
KAOS
SIPF
2° MB 150,5
VESPA
SIPF
PROPRIETARIO: RAMPINI CLAUDIO
NUVOLA
SIPR
1° ECC 163,5
LUNA SIPR
PROPRIETARIO: FOSSA ANGELO
PENNY
SIPR
1° MB 153,5
LEDA
SIPR
PROPRIETARIO: TOSINI MARCO
RUMBA
SIPR
1° ECC 160,25
CIRILLO
SIPR
PANCHO
SIPR
MAYA
SIPR
PROPRIETARIO: MARTINI MICHELE
Batteria 2
FIUME
SIPR
2° MB 151,25
JONNY
SIPR
TOM
SIPR
BENITO
SIPR
PROPRIETARIO: CALEARO GILBERTO
PERLA
AFPV
1° MB 151,40
RUMBA
AFPV
CATEGORIA MUTE
KAYO’
AFPV
ELIMINATORIE - Giovedì 12 Aprile 2012
GILDA
AFPV
Batteria 1
AFPV
CIRO
SIPR
1° ECC 172,8 BOLLO
PROPRIETARIO: CHIOCCI VALTER
BOSCO
SIPR
Batteria 3
TINA
SIPR
PLUTO
SIPR
2° B. 141,25
AMBRA
SIPR
GIGIA
SIPR
MORA
SIPR
BRUNA
SIPR
PROPRIETARIO: TINTI FRANCO
SIPR
FRITZ
SIPR
2° ECC 168,5 LISA
PROPRIETARIO: BRAMBILLASCHI G.LUCA
SIRA
SIPR
2ª SEMIFINALE - Sabato 14 Aprile 2012
GIOIA
SIPR
Batteria 1
TINA
SIPR
PROPRIETARIO: PETRUCCIOLI GIOVANNI
STELLA DI MONTERSINO SIPR
2° A.B. 138,5
SIPR
JESSY
SIPR
3° ECC 160,5 SELVA
TELMA DI MONTERSINO SIPR
BUCH
SIPR
DIANA
SIPR
ASIA
SIPR
PROPRIETARIO: MASTROGIACOMO GUIDO e
FULL
SIPR
PELLE RIZIERO
PROPRIETARIO: PORFIRIO FAUSTO
LALLO
SIPR
1° ECC 164,2
Batteria 2
SIPR
BOSCO
SIPR
4° A.B. 135,2 BIRBA
DERINA
SIPR
MORA
SIPR
BIONDA
SIPR
ZARA
SIPR
SARA
SIPR
GIADA
SIPR
PROPRIETARIO: GENEROTTI CARLO
BIONDA
SIPR
PROPRIETARIO: CALZOLA GIOVANNI
RUMBA
SIPR
3° SUFF. 127
CIRILLO
SIPR
ROY
SIPR
1° ECC 161
PANCHO
SIPR
STELLA DI MONTERSINO SIPR
MAYA
SIPR
SELVA
SIPR
PROPRIETARIO: MARTINI MICHELE
TELMA DI MONTERSINO SIPR
DIANA
SIPR
Batteria 2
PROPRIETARIO: MASTROGIACOMO GUIDO e
CIRO
SIPR
1° ECC 167,4
PELLE RIZIERO
BOSCO
SIPR
NIBBIO
SIPR
2° MB 151,25 TINA
SIPR
MILLY
SIPR
AMBRA
SIPR
MERI
SIPR
MORA
SIPR
CESIRA
SIPR
PROPRIETARIO: TINTI FRANCO
PROPRIETARIO: BORDICCHIA GIANNI
FIUME
SIPR
2° MB 157,75
Batteria 3
JONNY
SIPR
SIPR
VESPA
SIPR
1° MB 150,75 TOM
BENITO
SIPR
VISPA
SIPR
PROPRIETARIO: CALEARO GILBERTO
FRODO
SIPR
FURIA
SIPR
FRITZ
SIPR
1° ECC 176
PROPRIETARIO: PAPARELLI GIUSEPPE
SIRA
SIPR
Batteria 4
GIOIA
SIPR
SIPR
PLUTO
SIPR
1° ECC 170,25 TINA
PROPRIETARIO: PETRUCCIOLI GIOVANNI
GIGIA
SIPR
BRUNA
SIPR
VESPA
SIPR
3° B. 142,5
LISA
SIPR
VISPA
SIPR
PROPRIETARIO: BRAMBILLASCHI G.LUCA
FRODO
SIPR
SIPR
BARONE DI CAMPELLO SIPR
2° ECC 164,5 FURIA
PROPRIETARIO: PAPARELLI GIUSEPPE
FRIDA DI CAMPELLO
SIPR
LARA
SIPR
Batteria 3
LISA
SIPR
FLORA
SIPR
2° ECC 160,25
PROPRIETARIO: RIGATI AUGUSTO
FLAY
SIPR
1ª SEMIFINALE - Venerdì 13 Aprile 2012
ALBA
SIPR
SURA
SIPR
Batteria 1
LALLO
SIPR
2° MB 153,2 PROPRIETARIO: CATALDI CLETO
PLUTO
SIPR
1° ECC 170,25
BIRBA
SIPR
GIGIA
SIPR
DERINA
SIPR
BRUNA
SIPR
BIONDA
SIPR
LISA
SIPR
SARA
SIPR
PROPRIETARIO: GENEROTTI CARLO
PROPRIETARIO: BRAMBILLASCHI G.LUCA
5
Gilberto Calearo vincitore
del Campionato Italiano
SIPS 2012 categoria mute
6
Il giovedì è stato dedicato alla selezione dei concorrenti non classificati
di diritto, i primi di batteria di questa
giornata hanno potuto partecipare
alla doppia semifinale del venerdì
Franco Canil vincitore del
Campionato Italiano SIPS 2012
categoria coppie
e del sabato insieme a quelli già
qualificati nei campionati regionali
e nel campionato sociale in batterie
formate da 3 concorrenti, domenica
la finale tra i migliori 4 punteggi di
FINALE SINGOLO - Domenica 15 Aprile 2012
PELO
SIPR
2° MB 155
PROPRIETARIO: MATTEI UMBERTO
MATTIEU
ARIEGEOIS 1° ECC 162
PROPRIETARIO: BOSIO GIANCARLO
JHON
SIPF
PROPRIETARIO: SIGNORINI GIORGIO
TED DI MONTERSINO SIPR
PROPRIETARIO: MONTERSINO CRISTIAN
FINALE COPPIE - Domenica 15 Aprile 2012
FALCO
SIPF
1° ECC 168
RONDA
SIPF
PROPRIETARIO: CANIL FRANCO
AMBRA
SIPR
2° B. 147
BILLI DI PONTENIZZA SIPR
PROPRIETARIO: MATTIELLO GILBERTO
KAOS
SIPF
3° B. 143
VESPA
SIPF
PROPRIETARIO: RAMPINI CLAUDIO
PENNY
SIPR
LEDA
SIPR
PROPRIETARIO: TOSINI MARCO
FINALE MUTE - Domenica 15 Aprile 2012
FIUME
SIPR
1° MB 154
JONNY
SIPR
TOM
SIPR
BENITO
SIPR
PROPRIETARIO: CALEARO GILBERTO
PLUTO
SIPR
2° MB 152,75
GIGIA
SIPR
BRUNA
SIPR
LISA
SIPR
PROPRIETARIO: BRAMBILLASCHI G.LUCA
STELLA DI MONTERSINOSIPR
SELVA
SIPR
TELMA DI MONTERSINO SIPR
DIANA
SIPR
PROPRIETARIO: PELLE RIZIERO
MASTROGIACOMO GUIDO
LALLO
SIPR
BIRBA
SIPR
DERINA
SIPR
BIONDA
SIPR
SARA
SIPR
PROPRIETARIO: GENEROTTI CARLO
Organizzatori e vincitori del
Campionato Italiano SIPS 2012
ciascuna categoria.
Per il 2012 i Campioni Italiani della
SIPS su lepre sono:
Giancarlo Bosio con l’Ariegeois
Mattieu
Franco Canil con la coppia si SIPF
fulvi Falco e Ronda
Gilberto Calearo con la muta di
SIPR nero focati Fiume, Jonny, Tom
e Benito.
A loro, agli altri che hanno ottenuto un buon piazzamento e agli
sfortunati che invece non l’hanno
raggiunto vanno i complimenti
della SIPS nazionale, il cui direttivo
era presente al completo a Monte
Cucco.
La Sips nazionale ringrazia i giudici
Le istituzioni locali della Provincia di Perugia e del Parco di Monte Cucco
Franco Granocchia, Giampiero Fugnanesi, Quartilio Ciofini, Natale Vergari
insieme agli organizzatori
7
Gli organizzatori della SIPS di Perugia
con la muta finalista
di Mastrogiacomo-Pelle
8
che hanno accettato di collaborare per la riuscita della prova,gli
organizzatori della sezione SIPS di
Giancarlo Bosio
vincitore del
Campionato
Italiano SIPS
2012 categoria
singolo
Perugia, gli accompagnatori tutti
veramente competenti.
All’anno prossimo di nuovo nel Par-
co Regionale di Monte Cucco 11-1213-14 Aprile 2013 per il Campionato
Italiano della Sips su lepre.
Franco Canil
vincitore
Campionato
Italiano SIPS
2012 categoria
coppie
Già da tempo la Sips nazionale
pensava di organizzare una manifestazione internazionale su cinghiale,
era stato il Presidente Ghilardi a
caldeggiare tale ipotesi.
L’idea si è concretizzata grazie al
supporto della sezione Pro Segugio di Pavia che per vari motivi era
la sede idonea allo svolgimento di
questo evento segugistico.
Il posto consentiva ai nostri amici
francesi di non allungare ulteriormente il viaggio, avendone già fatti
circa mille di chilometri per raggiungere Val di Nizza.
La presenza dei cinghiali era buona
e i posti ottimi per seguire l’azione
dei segugi, val di Nizza era il luogo
ideale.
Si era proposto il nostro segretario
Carlo Rebuffi a fornire il luogo e
l’ospitalità, e ha ben figurato soddisfacendo le esigenze degli appassionati dei segugi da cinghiale.
Siamo stati ospitati il 31 marzo e il
I° di aprile nel paese di uno dei più
noti allevatori di Segugi Italiani, Mario Villa, che a Val di Nizza ha fatto
nascere migliaia di segugi, tanti dei
quali molto titolati, con un’impronta
fisica inconfondibile.
Proprio Mario Villa, che ha allevato
anche tanti Griffon Bleu de Gasco-
gne, ha fatto da padrone di casa nei
suoi splendidi luoghi di caccia, immergendosi totalmente nella grande
festa e dirigendo magistralmente
questo incontro internazionale su
cinghiale.
Il mio compito è stato quello di
invitare le mute più conosciute del
panorama segugistico della SIPS e
sei mute provenienti d’oltralpe.
Sono stati invitati anche i migliori
singoli provenienti da tutta l’Italia,
quasi tutti Segugi Maremmani, che
durante l’anno in corso si sono
distinti in tante manifestazioni su
cinghiale organizzate dalle sezioni
SIPS provinciali.
La delegazione delle mute francesi
era capeggiata dal giudice della
SCC Renè Caujolle; ha portato con
se quattro mute che di solito partecipano alle prove su cinghiale in Francia e due mute di cani non iscritti, di
cui una di Rouge du Comminge ed
una di Bleu de Gascogne.
La manifestazione prevedeva nella
mattinata del sabato la prova con i
singoli e quella dimostrativa con i
cani francesi non iscritti, al pomeriggio c’è stata la presentazione delle
mute nel campo sportivo di Val di
Nizza, presenti le autorità locali, Mario Villa, da grande conoscitore dei
segugi, ha descritto per il pubblico
le caratteristiche di tutte le razze
presenti.
Un folto pubblico ha assistito con
grande interesse alla presentazione, ognuno è stato impegnato ad
osservare la razza prediletta ed
anche le altre. Grande curiosità per
i Rouges du Comminge, che sono
molto simili ai Segugi Italiani fulvi
ma più massicci nella costruzione.
Domenica mattina tutte le mute
italiane e francesi, in batterie da tre,
sono state condotte sui terreni di
gara e, vista la massiccia presenza
di cinghiali, hanno avuto così la
possibilità di esprimersi al meglio.
Tutte hanno trovato i cinghiali, solo
poche hanno ottenuto la piena qualifica, visto che alcune di esse avendo
scovato dei branchi, si sono divise
nella seguita, ottenendo, come
prevede il nostro regolamento, solo
qualifiche individuali.
Sento il dovere di esternare un elogio a Paolo Cucini di Colle Val D’Elsa
(Si) che ha presentato una muta di
Segugi Maremmani tigrati con i quali
ha ottenuto la qualifica di Eccellente
(non il primo), dimostrando grande
maestria nella selezione e nell’addestramento. Questo perché vorrei
diventasse un esempio da imitare
La presentazione dei soggetti partecipanti al Trofeo delle Nazioni
trofeo delle nazioni
Trofeo delle Nazioni su Cinghiale
9
Andrea Gelsi con Silenzio
vincitore della categoria
singolo al Trofeo delle
Nazioni insieme agli
organizzatori
10
per tutti gli altri possessori di Segugi Maremmani, affinché vengano
sfatate le false opinioni di tutti quelli
che considerano tale ausiliare come
cane da utilizzare in singolo o al
massimo in coppia.
Voglio anche riferire un episodio
increscioso capitato ai nostri amici
francesi che, arrivati allo svincolo
autostradale di Voghera, si sono
fermati ad aspettare Carlo Rebuffi
che era andato ad incontrarli per
portarli a Val di Nizza. Durante la
loro attesa presso il casello, sono
stati controllati da due macchine dei
La muta di
Genta-Rizzo
vincitrice del
Trofeo delle
Nazioni
Ginori di
Diego Venanti
secondo
classificato
nella
categoria
singolo
carabinieri, giunti lì dopo essere stati
chiamati da qualcuno che pensava
vendessero cuccioli abusivamente.
Si sta veramente esagerando con
questo squallido animalismo!
Ma i nostri amici non avevano cuccioli da vendere, avevano tutto il
necessario per poter trasportare la
loro muta, compresi i passaporti per
Remi Raffit
secondo
classificato nella
categoria mute
Sandro Albonetti
con Soraya terzo
classificato
nella categoria
singolo
i loro cani, come prevedono le norme europee, e tutto si è risolto bene.
Il Trofeo delle Nazioni aveva in palio
il CACIT che è stato assegnato a
Demon, componente della muta di
Griffon Nivernais di Maura Genta e
Michele Rizzo, che ha svolto un’eccellente prestazione.
Al secondo posto la muta francese
di Griffon Bleu de Gascogne di Remi
Raffit (Ecc.161, 16) ed al terzo posto
il già citato Paolo Cucini con i Segugi Maremmani Tigrati (Ecc 160, 5)
e al quarto posto Coruzzi-Azzimati
(Buono 140, 16) con i Petit Bleu de
Gascogne.
Tante le qualifiche individuali ai soggetti delle mute che si sono divise
11
Il gruppo dei
Petit Bleu
francesi
di DegèLasserre e
dei fratelli
Grasset
12
nella seguita.
Hanno partecipato con i Griffon
Nivernais: Genta e Rizzo; con i
Porcelaine: Alain Malibas di Limoges, Monier-Balestra-Simionato dal
Var (Francia), Farneti e Petrucci di
La muta
di Segugi
Maremmani
di Paolo
Cucini terza
classificata
nella categoria
mute
Fabriano (AN); con i Briquet Griffon
Vendeen: Ciccarelli-Ponziani di
Tolentino (MC), Alessio De Michelis
di Grosseto; con i Petit Bleu de Gascogne: Degè-Lasserre di Tolosa,
Azzimati-Coruzzi di Parma; con i
Griffon Bleu de Gascogne: Remi
Raffit di Tolosa; Con gli AFPV: Stefano Borri di Genga (AN); il signor
Forcata di Tolosa con i Rouges du
Comminges; i F.lli Grasset provenienti dal Giura con i Bleu de Ga-
Alain Malibas con i suoi Porcelaine
scogne non iscritti.
Nella categoria singolo ha vinto
Silenzio (ECC-CAC), Segugio Maremmano di Andrea Gelsi dell’Isola
D’Elba, al secondo posto Rinforzo
(ECC. 174), Segugio Maremmano
di Diego Venanti di Sassetta (LI), al
terzo posto Soraia (172) Segugio
Maremmano di Sandro Albonetti.
Hanno partecipato con i Segugi
Monier-Balestra-Simionato
con i loro Porcelaine
Maremmani i signori: Cupini con
Berlusconi, Cucini con Elba, Priano
con Rocco, Simula con Sam, Boddi con Febo; il signor Saggi con il
Griffon Bleu de Gascogne Lampo.
Alla premiazione tutti soddisfatti per
l’ottima riuscita dell’incontro internazionale, gli amici francesi hanno
ringraziato commossi per il calore
con il quale sono stati accolti, poi i
ringraziamenti e i saluti.
La SIPS nazionale ringrazia i giudici:
Leonardo Banfi, Felice Bracco, Mauro Casetta, Bruno Mugnaini, Giuseppe Quinzanini, Paolo Scalvenzi,
Assunta Villa; gli accompagnatori,
Mauro dell’Agriturismo Cascina
Legra; Mario Villa e suo figlio per
il loro grande contributo e tutti gli
accompagnatori.
13
grandi personaggi
14
Emilio Franchi e l’allevamento “Del Salviano”
Agli amici che mi hanno accompagnato fin qui sono sicuramente
debitore di una sorta di sommario
di quel che segue, considerato che
ho ricevuto moltissime telefonate
con l’indirizzo preciso di ricostruire,
un po’ la vita di Emilio Franchi e del
suo allevamento del Salviano.
Il fatto triste è che non so se sarò
all’altezza, cercherò comunque di
accontentarvi.
Coloro che mi conoscono sanno
che non brucio di un gran fuoco
intellettuale e coloro che hanno letto
i miei articoli attribuendomi qualche
merito (ce ne sono alcuni, li corrompo) converranno probabilmente che
le mie righe migliori sono uscite più
dal cuore che dalla testa, o dalle
viscere, il luogo da cui ha origine la
più vivida scrittura emotiva.
Sotto sotto, qualcosa so, dentro
di me conosco molti di questi fatti
e non c’è bisogno di esporre un
argomento o un sommario o una
traccia, quando sarà ora tutti questi
fatti e dati emergeranno in tutta
naturalezza.
E se non dovessero mai emergere,
ebbene, come ebbe a dire Confucio
a cinquecento milioni di cinesi rossi,
non importa un tubo.
Emilio Franchi come allevatore fu e
rimane figura importante nel mondo
segugistico Italiano, straordinario
negli atteggiamenti, aperto con
tutti, socievole, carattere forte, dalle
espressioni folcloristiche tradizionali, famoso per le sue facezie, i suoi
atti vissuti e narrati con dovizia di
particolari a tratti incredibili, personaggio originale simpatico e sempre
umano.
Nasce a Corvaro il 27/3/1929, dove
trascorre la fanciullezza, poche sono
le possibilità di lavoro in quel periodo, giovanissimo decide,quindi, di
arruolarsi nei Carabinieri, venne
trasferito in Sicilia nel periodo di
“Portella della Ginestra”, momenti
che visse con coraggio e determinazione.
Mise gli occhi addosso ad una
bellissima ragazza, Maria, entrambi
molto giovani si innamorarono e si
sposarono: questo lo portò ad abbandonare l’arma, venne assunto
in quella che oggi viene definita
“Polizia municipale” di Avezzano,
dove vi rimase fino alla pensione.
Tre figli: Nellina, Claudio e Luciano.
Non fu molto fortunato con la salute,
subì una serie di interventi chirurgici
e più volte rischiò la vita; l’ultimo
della lunga serie più pericoloso e
tragico dopo che era andato in pensione, gli provocò grave delusione e
dolore: una crisi che lo tenne lontano da tutti e da tutto per molti mesi.
Si fece crescere barba e capelli e si
ritirò come un romito.
Seguito ed aiutato dai famigliari,
riuscì ad uscirne, la sua grande
caparbietà, la sua volontà, furono
determinanti, e riprese a vivere.
Ci lasciò il 3/12/2002, la morte vigliacca e traditrice lo sorprese nel
sonno, ma il vecchio leone vive
Emilio Franchi
ancora nei cuori di molti.
Emilio Franchi era molto arguto,
capì presto che l’evoluzione dei
tempi, il progresso, muta costumi
e tradizioni, il divenire della vita, le
comunicazioni tra i popoli, la scienza e la tecnica.
Le scoperte e il consumismo di questi ultimi tempi, Emilio l’aveva capito,
si adeguò e ne trasse vantaggio,
come individuo era cosciente delle
proprie origini, delle proprie radici,
che ne spiegano poi, atteggiamenti
e manifestazioni esistenziali A noi
segugisti interessa Emilio Franchi
come allevatore, il suo allevamento
del Salviano, pertanto l’analisi sopra
fatta sull’uomo, ci deve risultare
più che sufficiente, ogni illazione
è superflua, la sua vita privata non
possiamo intaccarla in nessun altro
modo, nessuno ne ha il diritto. Le
radici venatorie e cinofile segugistiche del centro sud ci hanno regalato
questo grande allevatore e i suoi
segugi, prodottisi nel crocicchio
che ha fuso segugi esteri con ceppi
indigeni.
Per molti segugisti Italiani questi
soggetti rappresentano una speranza per il futuro della caccia con
dati ufficiali, facilmente riscontrabili,
precisi poiché dimostrabili, niente
da dover reiterare, allo scopo ci
aiuterà il figlio Claudio, al quale chiediamo di esporci cronologicamente
come sono andati gli eventi.
Per quanto riguarda l’esposizione,
internazionale, mondiale di Verona
del 1980, quante fantasticherie, e
maldicenze si sono inventate.
Nel 1982 ci venne concesso l’onore
di rappresentare l’Italia, una nostra
muta del Salviano, era stata scelta
per questo primo incontro con il segugismo Francese ed i loro massimi
esponenti, da citare la presenza di
Pierre Frappier, Emile Guillet, Jean
Emilio
Franchi
il segugio, è da questa esaltante
stazione che parte il treno del XXI
secolo. Le questioni sono state poste, ma da dove dovranno pervenire
le doverose risposte?
La scarsità di interlocuzione deve
finire, e mi auguro perciò che possa
ripartire un vero dialogo, basato su
una reale concertazione per tutto
il mondo segugistico Italiano, con
problemi aperti ed in sofferenza, una
concertazione che aiuti a fare in materia le scelte più idonee ed efficaci.
A questo punto ci corre obbligo puntualizzare riferimenti rigorosamente
storici sull’allevamento del Salviano
e dell’allevatore Emilio Franchi, con
Pierre Monbec e altri, emotivamente
fu un momento esaltante, eravamo
di fronte al gotha del segugismo, e
a centinaia di spettatori. Il maestro
Mario Quadri, Egidio Bologna, Bruno Ottino fecero da Cicerone, con
enfasi presentarono la nostra bella
e valida muta di Segugi Italiani così
composta: Campione Moro del
Salviano, Camp.Onda del Salviano,
Camp Alice del Salviano, Camp Lisba del Salviano, scusate se è poco.
Straordinaria la loro prestazione in
lavoro, stile e classicità da vendere,
ed il plauso generale di tutti, giudici Italiani Francesi, e spettatori.
L’intera muta venne ceduta a un
noto segugista del nord dell’Italia e
dette origine ad altri campioni che
si distinsero nelle prove di lavoro.
Ribot del Salviano Camp di lavoro,
Camp di bellezza, Camp assoluto,
Camp sociale venne ceduto e rese
felice Italo Donarini, giudice e allevatore con affisso “Dei Donarini”
lo stesso Italo Donarini ci ricorda:
il miglior segugio per intelligenza
e bravura che mi sia capitato,mi
fu consigliato da Paolo Ciceri, che
ne esaltò le doti assegnandoli dei
C.A.C.
Ci fu un periodo per il nostro allevamento particolarmente prolifico,
di soggetti validi, molti vennero dati
a cacciatori, collaboratori e amici,
alcuni parteciparono alle prove di
lavoro in tutta Italia, ricordo con
piacere la muta Trevigiano-Vicentina
dell’avvocato Alberto Filippin e
Antonio Cupani composta da Moro
Brina Alpina Vipera tutti del Salviano, ottime le performance di questi
soggetti, e il ricordo particolare di
quella finalissima del campionato
Italiano del 1985, a loro venne concesso un premio speciale, e l’oscar
della sfortuna.
La coppia di segugi del Salviano
ceduta a Santi Giovanni di Parma,
Malù e Cuma del Salviano, campioni
sociali, una sfilza di eccellenti in lavoro, vinsero il campionato Italiano
categoria coppie nel 1989, Giovanni
ancora caccia con i discendenti.
A Zanichelli Artemio di Collecchio
Parma, vennero ceduti Brio del Salviano e Collina del Salviano, erano
talmente bravi che fu condizionato
dai compagni di caccia a portarli alle
prove di lavoro, ottennero qualche
CAC, e una lunga serie di eccellenti,
Zanichelli così ricorda “Penso che
un sogno così non ritorni mai più, e
con questo ho detto tutto”.
Molti soggetti veramente validi vennero ceduti a Montersino, Cunego,
Ivano Dell’Usso, Zaccagno e a molti
altri.
Vorrei ricordare che il rapporto di
mio padre con i giudici, era di reciproca stima, del resto il babbo accettava i giudizi con serenità. Se lo
riteneva lecito a volte chiedeva delle
spiegazioni, ma rimaneva sempre
calmo e pacato, aperto sorridente,
consapevole come sostiene Zeman
che: “E’ rigore solo quando l’arbitro
lo fischia”.
Devo aggiungere che molti di loro,
dopo aver giudicato i nostri segugi,
ci chiedevano di rivederli a caccia, li
ospitavamo volentieri, la loro curiosità veniva quasi sempre ripagata,
dalle ottime prestazioni dei Segugi
del Salviano.
In quelle battute di caccia potevano
realmente rendersi conto delle attitudini dei nostri soggetti.
15
16
La maggior parte di questi giudici,
dopo aver cacciato con i Segugi del
Salviano, nel loro posto di origine,
ritornavano a casa soddisfatti.
Per dovere di cronaca, per onorare
Emilio Franchi e l’allevamento del
Salviano ritengo opportuno ringraziare tutti i giudici che nelle prove di
lavoro nelle esposizioni concessero
a Segugi del Salviano le qualifiche
di Eccellente (qualcuno dei C.A.C.
e C.A.C.I.B), tra questi: Paolo Ciceri,
Dante Baldrighi, Mario Quadri, Gino
Quadri, Silvano Sorichetti, Alighiero
Amannati, Tommaso Cianflone,
Remo Temperini, Carlo Belloni, Italo
Donarini, Giuseppe Mozzi, Gianni
Zaccagno, Pio Tarquini, Athos Albani, Roberto Pigliacelli, Pasquale
Minella, Bruno Fresch, Aldo Principi,
Mario Migliarini,Candida Falsina,
Don Nando Armani, Bruno Ottino,
ecc.
Ebbe sempre parole di apprezzamento per i colleghi, citava con
piacere Bruno Salvadori, sosteneva
che Mario Villa oltre che bravo era
un gentleman, era affascinato dalla
riservatezza di Zanardi Pietro e dai
suoi bravi pelo forte, diceva che Don
Nando Armani un pò gli assomigliava, nel lato venatorio per intenderci,
non negava una monta dei suoi cani
a nessuno, cedette pure qualche
campione ad altri allevatori.
Con i segugisti cacciatori, con i
clienti in generale, non fece mai
distinzione di sorta, dal Dottore, Avvocato, Primario, Operaio, Imprenditore, Manovale, la porta di casa
era aperta a tutti, senza barriere
per nessuno. Ringraziamo Claudio
Franchi per la sua preziosa collaborazione a questo scritto.
Allevare è un’arte, a volte una professione, Emilio è stato un artista,un
genio. Abbiamo sopra elencato soltanto in parte meriti e risultati.
Il progetto di allevamento di Emilio
Franchi era rivolto ad un Segugio
adatto ai nostri tempi: moderno ed
efficace.
Dal grande numero di soggetti usciti
dal suo allevamento e utilizzati in
tutta la Penisola, dalla numerosa
progenie che da essi è derivata,
riteniamo che abbia colto nel segno.
Ci scusiamo per aver dimenticato i
nomi di tanti segugisti che avrebbero voluto essere citati.
Qualcuno doveva scrivere qualcosa
che celebrasse la figura ed i risultati
di Emilio Franchi, l’ho fatto ed ora
mi sento come quando un segugio
sta per scovare; l’urlo liberatorio di
quando la lepre è schizzata via. Poi
arriva la seguita,con i falli. Ma non
bisogna temerli, vanno risolti, l’ho
imparato anche grazie ad Emilio
Franchi.
Alessio De Michelis
Allevamento del Salviano
di Emilio Franchi
Elenco parziale con qualifiche, ottenute da alcuni segugi rappresentativi
del Salviano di Emilio Franchi.
1) Morgan: L.O.I. sg n° 968 nato
il 4-9-1966, segugio Italiano, n° 3,
C.A.C. in esposizione, n° 1, C.A.C.I.B.
in esposizione, Eccellente in lavoro,
Campione Italiano di Bellezza, 1° ecc,
Finale Campionato Nazionale mute su
lepre (12-11-1969).
2) Lampo del Salviano: L.O.I. sg n°
9768, nato il 25-6-1971, segugio
Italiano, n° 2, C.A.C. in lavoro, (208-1972 Mugnano Avellino giudice
Vittorio Mustacchio, e 13-10-1972,
Teramo,giudice Agostino Mastrangelo ). eccellenti n° 14, molto buono
n° 8 tutti in lavoro, molto buono in
Esposizione classe lavoro, * 1° ecc,
Finale Campionato Nazionale mute su
lepre, (19-11-1972) * 1° ecc, Finale
Campionato Nazionale mute su lepre
(18-11-1973).
3) Alpino 1° del Salviano: L.O.I. sg n°
11282 nato il 1-5-1972, segugio Italiano, n° 4, C.A.C. in lavoro, (2-9- 1974,
Poggibonsi, giudice Tommaso Cianflone, 21-11-1974, Bologna giudice
Mario Quadri, 7-7-1979, Trasacco,
giudice Silvano Sorichetti, 12-1-1980,
Volterra giudici Ammannati e Sorichetti) 18 eccellenti, 14 molto buono
tuti in lavoro, eccellente in esposizione classe lavoro, Campione Italiano
di Lavoro, 1° ecc, Finale Campionato
Nazionale mute su lepre (18-11 1973).
4) Ribot 1° del Salviano: L.O.I. sg n°
15440, nato il 16-8-1973, segugio
Italiano, n° 3, C.A.C. in lavoro, (3-91975, Accumuli Rieti, giudice Paolo
Ciceri, 10-10-1976, Viamaggio giudice Mario Quadri, Cosenza , giudice
Tommaso Cianflone) eccellenti n° 9,
molto buono n° 6, tuti in lavoro, eccellente in esposizione classe lavoro,
Campione Italiano di Lavoro, 3° ecc,
Finale Campionato Nazionale mute su
lepre (14-11- 1976).
5) Diana 2° del Salviano: sg n° 28176,
nata il 15-8-1976, segugio Italiano,
n° 3, C.A.C. in classe lavoro, ( 26-31983, Empoli, giudice Giuseppe Mozzi, 10-4-1983, Fiordimonte Macerata,
giudice Pio Tarquini, 15-5-1983 Palena Chieti giudice Gildo Fioravanti) n°
8 eccellenti, n° 7molto buono, tutti in
lavoro, molto buono in esposizione
classe lavoro, Campionessa Italiana
di Lavoro.
6) Diana 3° del Salviano: L.O.I. sg n°
30556, nata il 11-2-1977, segugio Italiano, n° 2, C.A.C. in lavoro, (3-5-1980,
Trasacco giudice Silvano Sorichetti,
5-6-1983 Monte Longagna Aquila
giudice, Tommaso Cianflone,) n° 12
eccellenti, n° 8 molto buono tutti in
laoro, molto buono in esposizione
classe lavoro, 1° mb, molto buono
Campionato Naz Enalcaccia mute su
lepre (1984).
7) Ribot 2° del Salviano: L.O.I. sg
n° 30553, nato il, 1-9-1977, segugio
Italiano, n° 5, C.A.C. in lavoro, n° 3,
C.A.C. in esposizione, n° 16 eccellenti, n° 8 molto buono, tutti in lavoro, n°
12 eccellenti in esposizione, in tutte
le classi, Campione Italiano di Lavoro,
Campione Italiano di Bellezza, Campione assoluto, n° 4 volte Campione
Sociale.
8) Alpino 4° del Salviano: L.O.I. sg n°
0506654, nato il 12-9-1979, segugio
Italiano, n° 2 C.A.C. in lavoro, n° 19
eccellenti , n° 13 molto buono, tutti
in lavoro, eccellente in esposizione
classe lavoro.
9) Lisba del Salviano: L.O.I. n° 9773,
nata il 25-9-1971, segugio italiano, n°
1, C.A.C. in lavoro, n° 6 eccellenti, n° 4
molto buono, tutti in lavoro, eccellente
in esposizione classe lavoro, 1° ecc,
Finale Campionato Nazionale mute su
lepre, (14-11-1976).
10) Dina del Salviano: L.O.I. n° 30559,
nata il 11-2-1977, segugio italiano, n°
1, C.A.C. in lavoro, n° 7 eccellenti, n° 4
molto buono, tuti in lavoro, eccellente
in esposizione classe libera e lavoro,
1° ecc, Finale Campionato Nazionale
mute su lepre (28-11-1981).
11) Moro del Salviano: L.O.I. n°
23013,nato il 19-3-1976, segugio
italiano, n° 3, C.A.C. in esposizione,
diversi eccellenti e molto buono in
lavoro, selezionato a rappresentare
l’Italia nel 1981, Campione Italiano
di Bellezza.
12) Honda del Salviano: L.O.I. n°
30285, nata il 3-12 1976, segugio
italiano, n° 3, C.A.C. in esposizione,
diversi eccellenti e molto buono in
lavoro, selezionata a rappresentare
l’Italia nel 1981, Campione Italiano
di Bellezza.
13) Alice del Salviano: L.O.I. 28176,
nata il 10-9-1979, segugio italiano,
n° 3, C.A.C. in esposizione, diversi
eccellenti e molto buono in lavoro,
selezionata a rappresentare l’Italia nel
1981, Campione Italiano di Bellezza.
14) Texas del Salviano L.O.I. 38347,
nato il 1-5-1978, segugio italiano, n°
1, C.A.C. in lavoro, n° 24 eccellenti n°
15 molto buono tutti in lavoro, molto
buono in esposizione classe lavoro,
Campione Italiano di Lavoro.
15) Narciso del Salviano: L.O.I.
120532 nato il 20-5-1991, segugio
italiano, n° 1, C.A.C. in lavoro, n° 8
eccellenti, n° 10 molto buono tutti in
lavoro, molto buono in esposizione.
Alcune importanti relazioni dei Giudici dal 1980 al 1986
termine del tempo giungono sulle doppie. La lepre si
ruba via qualche attimo prima, con grande intuizione
si accorgono ed iniziano una canizza serrata e continua condotta da Diana. Ottima la maneggevolezza,
Diana è soggetto di centro avanzato.
**************
Montelabate Perugia 22-23 novembre, gara mute su
lepre. Finale Campionato Nazionale Fidc, Giuria: Paolo
Ciceri, Alighiero Ammannati, Tommaso Cianflone.
1° ecc: Vespa, Leo, Linda, Lea del Salviano, segugi
italiani, p: e c: Emilio Franchi. Ore 9.50. Terreno
bagnato, cielo coperto, cade neve. Muta affiatata con
componenti equilibrati. Bene in mano al conduttore,
in terreno pulito attaccano pastura e defilano con
lavoro caratteristico ed appropriato vanno a scovare
ben uniti iniziando canizza compatta e squillante.
Dopo tempo ritenuto sufficiente si da ordine di
recuperare i cani.
Pisa 12 gennaio 1980, Gara Mute su lepre, Giudice:
Silvano Sorichetti
1°ecc: Alpino (C.A.C.), Terrore, Fulmine, Dina del
Salviano, segugi italiani p: e c: Franchi Emilio.
Attaccano pastura notturna ben uniti e con ottimo
e lungo accostamento, si portano al covo, la lepre
parte, a vista inizia la seguita, vanno in fallo e lo
risolvono brillantemente, riprendono la seguita che è
ben incalzante e con ottime voci, chiudo con i soggetti
sempre in seguita.
**************
Monticano Siena, 2-3 Aprile 1980, Finale Campionato
Nazionale – Fidc Gara Mute su cinghiali – Giuria: Alighiero Ammannati, Giorgio Bacci, Tommaso Cobellis.
1°ecc: Sirio, Fulmine, Linda, Romeo e Tay (C.A.C.)
del Salviano, segugi italiani, p e c: Franchi Emilio.
Ore 8.40. Dopo circa 40 minuti che la muta è stata
slegata, Tay prende passata prontamente coadiuvato
dagli altri, accosta animali che partono prima. Inizia
l’inseguimento tranne Sirio che si trova su altro
animale raggiungendo a breve distanza il selvatico
abbaia a fermo. Ma quasi subito sentendo i compagni
in seguita abbandona prontamente inserendosi nella
muta. Tutti compatti nell’inseguimento che si protrae
a lungo bene orchestrata e durante alcune soste del
cinghiale che Tay sempre per primo abbaia a fermo
seguito subito dopo da tutti gli altri. Chiudiamo con
i soggetti in seguita.
**************
Grosseto 16-17- febbraio 1980, Gara mute su lepre,
Giuria: A. Ammanati, S. Sorichetti. 1°ecc: Brighella,
Marina, Linda, (C.A.C.) Vespa, Berta, Onda del
Salviano, segugi italiani, p: e c: Emilio Franchi.
Sciolti attaccano passata notturna con ottime voci
e coesione, iniziano l’accostamento che si protrae a
lungo, risolvono falli di rimessa. Linda conduce ben
precisa in terreno di bassa vegetazione (avena) si
porta al covo, la lepre parte ed inizia l’inseguimento
incalzante e ben uniti, risolvono fallo e riprendono l’inseguimento. Brighella si dimostra vero cane di centro.
**************
Tra sacco L’Aquila 3-4 maggio 1980, Gara coppie
su lepre, Giudice Tommaso Cianflone. 1°ecc: Diana,
(C.A.C.) e Silvana del Salviano, segugi italiani, p e c:
Emilio Franchi. Terreno bagnato per pioggia notturna,
nebbia, ore 9.35. Eccellente lavoro di coppia. All’incontro di passata notturna accostano con ottime voci
e in maniera da manuale su terreno piuttosto difficile.
Dopo la risoluzione di due falli di finta rimessa che
risolvono in maniera brillante per merito di Diana coadiuvata ottimamente da Silvana, quasi al termine al
**************
Reggio Emilia 21-22 febbraio 1981, Gara mute su
lepre, giudice Battista Pesenti Gritti.
1° ecc: Fante, Furio, Sultan, Diana e Bruno del Salviano, segugi italiani, p e c: Emilio Franchi. Temperatura
sotto zero, terreno al 50 per cento innevato, cielo
coperto. Incontrano passata notturna scagnano tutti
ad eccezione di Diana gli altri hanno voci leggermente
atipiche. L’accostamento è da manuale magistralmente condotto da Bruno, lo scovo è deciso e sicuro.
L’inseguimento è condotto velocemente, i falli sempre
risolti da Bruno, ben coadiuvato dagli altri.
**************
Gran Sasso L’Aquila, 29-30 agosto 1981, Gara coppie
su lepre, giudice Giorgio Pescador.
1°ecc: Tigre e Brina del Salviano, segugi italiani, p
e c: Emilio Franchi. Coppia ben formata, metodo ed
iniziativa. La cerca della passata notturna è stanca,
ma nell’incontro si trasformano, accostano bene con
metodo e stile e giungono rapidamente al covo, scova
Tigre ed unita alla compagna conducono un ottimo
inseguimento ben vocalizzato. Risolvono rapidamente
i falli, chiudo che stanno ancora inseguendo.
**************
Fiamignano Rieti 6-settembre 1981, Gara mute su
lepre, giudice Gildo Fioravanti.
1°ecc: Leo, Terrore, Brina e Dina del Salviano, segugi
italiani, p e c: Emilio Franchi. Ore 6.45. Cielo nuvoloso, terreno bagnato. Reperiscono subito pascolo in
terreno aperto montagnoso ed erboso, proseguono
uniti dando tutti voce piuttosto abbondante per circa
trecento metri ed arrivano su lepre derubata. L’inseguimento è bene in nota. Si distinguono Leo e Brina.
**************
Poggio La Mozza Grosseto 8-9 gennaio 1982,Gara
coppie su lepre,giudice Alighiero Ammannati
1°ecc: Ribot (C.A.C.) Leone del Salviano, segugi
italiani, p e c: Emilio Franchi. Cielo coperto, leggero
vento di tramontana. Coppia maneggevole stile e
metodo di cerca, quasi subito dopo la sciolta, prendono passata, si portano al covo (potuto constatare)
la lepre si è sottratta alla volpina.
Prendono immediatamente la traccia. Inizia l’inseguimento incalzante e con buon timbro di voce, in
particolare quella di Ribot. Risolvono un fallo sebbene
ostacolati da rete. Chiudo con la coppia sempre in
seguita e ben unita.
**************
Petroio Firenze 16-17 gennaio 1982, Gara mute su
lepre, giudice Angelo Benedetti.
1°ecc: Texas, Alpino, Laura e Brina del Salviano,
segugi italiani, p e c: Emilio Franchi. Appena sciolti
trovano traccia, entrano nel bosco e danno ottime
voci, scovano per due volte, risolvono difficili falli e
fanno ottimo inseguimento.
**************
Carpi Modena 6 marzo 1982, Gara mute su lepre,
giudice Don Nando Armani.
1°ecc: Oscar, Linda, Silvia e Furia5° del Salviano,
segugi italiani p e c: Emilio Franchi. Sleghiamo alle
ore 7.45. Muta tipica in tre componenti, Oscar parla
francese. Terreno buono l’accostamento viene condotto dai cani in modo egregio. La lepre parte lunga
ma nella direzione dei cani, non ce scovo ma un buon
inseguimento. Oscar viene penalizzato di tre punti per
la voce che non è da segugio italiano.
**************
L’Aquila 6-7-8-9-maggio 1982, Prove Centenario
dell’Enci, Gara mute su lepre Giuria: Giuseppe Mozzi
Silvano Sorichetti.
1°ecc: Gianna (C.A.C.) Fante, Oscar, Furia e Mirna
del Salviano, p e c: Emilio Franchi. Cielo coperto, assenza di vento, nessuna difficoltà. Sciolti su pascolo,
reperiscono subito passata notturna e con ottima
coesione iniziano l’accostamento che si protrae per
lungo tratto. Entrano in pineta, scovo a vista. Inizia
la seguita che è incalzante e serrata. Dopo oltre 25
minuti in un canalone di ghiaia la lepre crea un difficile
fallo, risolvono brillantemente e continuano la seguita.
**************
Forca Canapina Ascoli Piceno 28 agosto 1982, Gara
mute su lepre, giudice Pio Tarquini.
1°ecc: Texas (C.A.C.) Alpino, Laura e Diana del
Salviano p e c: Emilio Franchi. Ore 7.50. Vento caldo,
terreno asciutto. Sciolti al pulito si impegnano nelle
ricerca della passata notturna con buon metodo e
stile, si portano al margine del bosco e reperiscono
e reperiscono passata notturna, Texas la defila subito
e si porta nel bosco, l’accostamento è compatto,
si sente l’urlo dello scovo ed inizia la seguita che è
abbastanza serrata, risolvono diversi falli e si chiude
con i cani in seguita.
**************
Forca Canapina Ascoli Piceno 29 agosto 1982, Gara
mute su lepre, giudice Aldo Principi.
1°ecc: Laura, Texas, Alpino5° e Brighella del Salviano, segugi italiani p e c: Emilio Franchi. Ore 7.30.
Cielo coperto, terreno bagnato per pioggia notturna,
vento leggero. Sciolti in terreno pulito trovano subito
passata notturna. Giunti però in terreno roccioso in
prossimità di un fosso cadono in un fallo. Grazie
alla caparbietà di tutti i componenti ma soprattutto
all’iniziativa di Texas il fallo viene risolto. Attraversano
il fosso risalgono e vanno al covo ben uniti e con stile.
La lepre però è già partita. I cani infilano subito la
traccia e iniziano l’inseguimento. Risolvono due falli
e chiudo con la muta in seguita incalzante.
**************
Poggibonsi Siena 6-7 gennaio 1983, Gara coppie su
lepre, giudice Mario Quadri.
1°ecc: Ribot (C.A.C.) e Rocco del Salviano, segugi
italiani, p e c: Emilio Franchi. Stile e metodo di lavorare
della coppia imposatati a classicità. Voce: ottima
quella di Ribot. Rocco è riservato con timbro e tono
accettabili. Attaccano passata in vigneto, accostano
con scioltezza, scatta contemporaneamente lo
scagno in vigna. La seguita è esatta, rapida e ben
orchestrata. Sciolta la soluzione di un difficile fallo.
**************
Poggibonsi Siena 8-9-gennaio 1983, gara mute su
lepre, giudice Alighiero Ammannati.
1°ecc: Ribot (C.A.C.) Rocco, Leo e Nero del Salviano,
segugi italiani p e c Emilio Franchi. Cielo sereno,
leggero vento di tramontana, sciolti in vigneto prendono subito passata e si portano in bosco. Ribot
scova, grande inseguimento ben unito ed incalzante.
All’uscita del bosco la lepre disturbata costruisce
un fallo, tardano a risolverlo. Ribot infine lo risolve,
riparte bene la seguita. Risolvono sempre con Ribot
un altro fallo su strada asfaltata. Chiudo con la muta
sempre in seguita.
**************
Serramazzoni, Modena 12-13 marzo 1983, gara mute
su lepre, giudice Carlo Belloni.
1°ecc: Laura, Texano, Alpino4°, Furia del Salviano,
segugi italiani, p e c: Emilio Franchi. Ore 10.10. Ottimo
17
ove si lanciano su lepre scovata. L’inseguimento è
sicuro e con voci abbondanti, risolvono due falli. Il
turno finisce alle ore 9.20.
**************
L’Aquila 28-29 maggio 1983, gara coppie su lepre,
giudice Mario Quadri.
1°ecc: Alpino5° (C.A.C.) e Brina del Salviano, segugi
italiani, p e c: Emilio Franchi. I due soggetti fanno un
classico accostamento nella pineta, la lepre parte
lunga, i cani giungono con precisione sul covo e
partono in canizza che si svolge adeguatamente a
distanza dalla lepre. Il maschio risolve vari difficili
falli. La femmina che accusa un infortunio desiste
mentre il maschio continua.
**************
Tra sacco L’Aquila 4-5-giugno 1983, gara mute su
lepre, giudice Tommaso Cianflone.
1°ecc: Diana3° (C.A.C.) Diana2°, Collina e Giana del
Salviano, segugi italiani p e c. Emilio Franchi. Sciolti
in radura cercano bene. Al limite di bosco Diana3°
trova passata, tutti uniti con buone voci accostano,
e Diana3° che scova. Iniziano un inseguimento incalzante e martellante. La lepre crea un fallo, Diana3° lo
risolve e continuano uniti ad inseguire tanto da dare
veramente spettacolo al pubblico presente.
**************
Roccaverano Asti, 17-18 marzo 1984, gara mute su
lepre, giudice Pietro Dellagiovanna.
1°ecc: Brio, Rocco, Ribot e Nero del Salviano p e c:
Emilio Franchi. I cani evidenziano notevole spirito di
muta,omogeneità morfologia e di lavoro maneggevolezza. Attaccano in frumento dando voce con un
pizzico di francese, accostano in bosco con buon
stile; Ribot insiste e su un costone scovano. La
seguita è buona e precisa, con risoluzione di alcuni
falli. Rientrano prontamente al richiamo del canettiere.
I cani denotano scarso allenamento.
**************
Carpi Modena, 24-25 marzo. 1984, gara mute su
lepre, giudice Amedeo Ghilardi.
1°ecc: Moro, Mirna, Diana3° e Furia del Salviano,
segugi italiani p e c: Emilio Franchi. Ore 9.55. Rilevano
passata notturna di lepre in prato, discreto lo stile
piacevoli le voci, l’accostamento è portato con buona
meditazione,ottimo lo scavo. L’inseguimento tenendo
conto del terreno difficoltoso è discreto.
18
il collegamento un pò meno l’omogeneità, incontrano
in prateria, defilano benissimo fino alle vicinanze del
bosco con Texano in testa, fallo risolto da Furia, nel
bosco si assiste ad uno spettacolo per la meticolosità delle muta, lo scovo avviene in massa con urlo
classico, l’inseguimento in partenza è incalzante
poi fallo risolto da Furia, proseguono sempre uniti
superando altri falli facendomi vedere la lepre per la
seconda volta, Furia e Texano un gradino sopra tutti,
una voce non regolare.
**************
Empoli Firenze 26-27 marzo 1983, gara coppie su
lepre, giudice Giuseppe Mozzi.
1°ecc: Diana (C.A.C.) e Furia del Salviano segugi italiani, p e c: Emilio Franchi. Sciolti in seminato trovano
subito passata. Diana evidenzia le doti di grande accostatrice, risolvono un difficile fallo, entrano in folto
e scova Diana. Parte la seguita incalzante e di tipiche
voci, la lepre rientra e la coppia è sempre in seguita.
**************
Empoli Firenze 26-27 Marzo 1983, gara mute su
lepre, giudice Giovanni Zaccagno.
1°ecc: Rocco, Ribot, Leo e Nero del Salviano, segugi
italiani p e c: Emilio Franchi. Liberati su pastura trovano passata che defilano con metodo e stile di razza,
dimostrano buona maneggevolezza e coesione. Ribot
giunge fino allo scovo, l’inseguimento è ben condotto.
Tipiche le voci, risolvono fallo su strada, dopo molto
la lepre rientra e chiudo.
**************
Fiordimonte Macerata 30 aprile-1 maggio 1983, gara
coppie su lepre, giudice Pio Tarquini.
1°ecc: Diana (C.A.C.) e Laura del Salviano, se4gugi
italiani, p e c: Emilio Franchi. Cielo sereno, ore 6.40.
Vento caldo. Terreno molto asciutto. Sciolti in un
campo di grano, reperiscono una passata notturna.
Iniziano a defilarla con buon metodo e giuste voci.
Dimostrano ottima coesione e maneggevolezza;
l’accostamento reso piu difficoltoso sia dalle condizioni atmosferiche che da diverse strade bianche,
è condotto da manuale, risolvono alcuni falli con
lavoro tipico da segugio. Mentre Laura si sofferma
sulle doppie di rimessa, Diana con decisione si porta
sulla lepre, la scova ed unitamente a Laura inizia la
seguita che è condotta brillantemente e con precisione. Buone le voci. Risolvono facilmente due falli
spontanei della lepre ed uno causato dal pubblico.
Dopo che la lepre passa per la seconda volta chiudo
il turno. Il conduttore ferma i cani in seguita e li
recupera prontamente.
**************
Palena Chieti 14-15 maggio 1983, gara mute su lepre,
giudice Gildo Fioravanti.
1°ecc: Diana2° (C.A.C.) Laura, Gianna e Alpino4°
del Salviano, segugi italiani, p e c: Emilio Franchi.
Inizio turno ore 8.30. Rilevano subito traccia su
prato naturale, s’impegnano bene muso a terra.
Vocalizzano tutti bene e bene uniti. Defilano con
difficoltà; ma con tenacia e sagacia fino al bosco
**************
Empoli Firenze, 9-10-febbraio 1985, gara coppie su
lepre, giudice Carlo Belloni.
1°ecc: Marco e Ribo del Salviano, segugi italiani, p
e c: Emilio Franchi. Molto elegante la fase di cerca,
buonissimo il collegamento e le voci, si tatta di due
cucciolini di 17 mesi; in prateria accostano verso il
bosco con molta eleganza, entrano uniti in folto per
circa 70 metri scovando. La seguita è stata molto
incalzante con falli risolti in velocità sempre a coppia
uniti (Bravi).
**************
Poggibonsi Siena 16-17 febbraio 1985,gara coppie
su lepre, giudice Giuseppe Minelli.
1°ecc: Marina e Gianna del Salviano, segugi italiani, p
e c: Emilio Franchi. Coppia di sufficiente omogeneità.
Bene in mano, Liberati attaccano passata ai bordi di
un bosco. Le voci sono buone solo Gianna lascia
a desiderare, gli scagni si fanno più precisi man
mano che defilano, segnano lepre in piedi. Ottimo
l’inseguimento con risoluzione di diversi falli anche
su strada bianca.
**************
Treviso 9-10 marzo 1985, gara mute su lepre, giudice
Mario Migliarini.
1°ecc: Prateria, Diana 3°, Alpino 5° e Marina del
Salviano, segugi italiani,p e c: Emilio Franchi. Terreno
e tempo ideali. Muta omogenea. Rilevano buona
pastura, accostano con ordine, entrano nel greto di
fiume ove accostano ancora e scovano con decisione. Seguita immediata ben accanizzata e serrata.
Diana risolve fallo su strada e la seguita riprende
sempre condotta da Diana ed Alpino.
**************
Poggibonsi Siena 16-17 marzo 1985, gara mute su
lepre, giudice Gildo Fioravanti.
1°ecc: Texas, Alpino 4°, Fara e Mirna del Salviano,
segugi italiani, p e c: Emilio Franchi. I cani prendono
subito il pascolo su coltivato a colza. Texas è cane
scaltro, D’iniziativa, gli altri tre di metodo e vocalizzano bene con voci robuste italiane. L’accostamento
è difficile nevica. Fara entra nel bosco, riannoda ed
i cani si lanciano all’inseguimento incalzante e ben
unito; poi risolvono su ruscello e faccio legare.
**************
Palena Chieti 27-28 aprile 1985, gara mute su lepre,
giudice PioTarquini.
1°ecc: Alpino5° (C.A.C.) Gianna (r C.A.C.) Marina
e Brina del Salviano, p e c: Emilio Franchi. Appena
sciolti Alpino reperisce passata, dà voce, accorrono
le compagne, si accertano, danno voce e prontamente iniziano a defilarla. Le voci sono piene, ben
orchestrate, l’accostamento è preciso e spigliato e
condotto in stile e con grinta, qualche accertamento
prontamente risolto. La caratteristica messa in
evidenza da tutti i componenti della muta è stata la
spigliatezza e decisione nell’accostare. Si portano
in bosco e con la stessa decisione scovano. Alpino
e Gianna emergono ma anche gli altri svolgono un
lavoro eccellente. Iniziano la seguita che è condotta
in modo incalzante e a piene voci. Sui falli tacciono
ma prontamente risolvono e riprendono la seguita.
Il vento è forte e quando i cani arrivano sulla vetta
dopo un lungo inseguimento si odono solo a tratti
e si chiude.
**************
L’aquila 25-26 maggio 1985, gara coppie su lepre
giudice Remo Temperini.
1°ecc: Alpino5° (C.A.C.) e Prateria del Salviano,
segugi italiani, p e c: Emilio Franchi. I cani prendono
subito passata e accostano verso monte con buone
voci. Alpino è piu avvinto alla traccia, la femmina
lavora sui fianchi. Salgono per circa 50-60 metri
e scovano. Vedo la lepre che si dirige veloce verso
monte. La seguita è pressante e sonora. Il primo fallo
è risolto brillantemente, poi un secondo, un terzo, un
quarto, tutti risolti da Alpino lavoro sbrigativo.
**************
L’Aquila 25-26 maggio, gara mute su lepre, giudice
Gino Quadri.
1°ecc: Rocco, Marco, Ribot, Moro, Monte e Bosco
del Salviano, segugi italiani p e c: Emilio Franchi, Muta
omogenea. Bene in mano al canettiere. I cani rilanciati
dopo uno scrosciante temporale, trovano l’incontro,
pur accostando con difficoltà riescono a scovare.
L’inseguimento, condotto sotto una pioggerellina
insistente dopo la soluzione decisa di alcuni falli
continua con sei cani sempre uniti.
**************
Calvatone Cremona 3-4-agosto, 1985 gara mute
giudice Italo Donarini.
1°ecc: Marco (C.A.C.), Ribot (r C.A.C.) Moro e Rocco
segugi italiani,p e c: Emilio Franchi. Liberati in bosco,
i cani incontrano ed accostano con buon stile, scovano nel campo di zucche, risolvono due falli e piu
tardi un terzo causato dal pubblico, vengono aiutati
e continuano bene nella seguita, buona l’andatura,
portamento di testa e le voci, la canizza si protrae.
Marco risolve tre falli. Muta più che eccellente.
**************
Sila Greca Cosenza 6-7 settembre, 1985 gara mute
su lepre, giudice Tommaso Cianflone.
1°ecc: Marco (C.A.C.), Bino, Brina e Marina del
Salviano, segugi italiani, p e c :Emilio Franchi. Muta
dotata di ottima attività nella ricerca della passata i
cani rintracciano pastura,gran coesione, sufficienti
le voci nel complesso.
Marco coadiuvato da Marina, defila bene e tutti uniti
accostano con classicità; risolvono falli di rimessa.
E Marco che scova, indi inizia un inseguimento
incalzante ed armonioso che si protrae per lungo
tempo. Si chiude con i cani sempre in seguita. Marco
è cane di testa.
da Rossella che coadiuvata dal metodo di Firo porta
alla risoluzione di falli molto difficoltosi.
**************
Grosseto 18-19 gennaio 1986, gara coppie,giudice
Francesco Calducci.
1°ecc: Caino e Brina del Salviano segugi italiani p
e c: Emilio Franchi. Coppia ben assortita composta
da Caino cane di gran metodo attaccato alla traccia
e da Brina che, alle doti del compagno, unisce una
buona iniziativa.
Prendono passata utile e, dopo lungo accostamento
vanno in fallo. Brina, portatasi leggermente avanti,
risolve ed uniti vanno al covo. Qualche indecisione
all’inizio dell’inseguimento ma subito dopo si esibiscono in una seguita incalzante e continua.
1°ecc: Firo (C.A.C.) Mara, Fara e Brina del Salviano,
segugi italiani giudice Francesco Balducci p e c:
Emilio Franchi relazione non rintracciata.
**************
Poggibonsi Siena 22-23 febbraio 1986 gara mute su
lepre, giudice Giovanni Zaccagno.
1°ecc: Bino, Roccia, Prateria e Savana del Salviano,
segugi italiani p e c: Emilio Franchi.Muta disinvolta
nella ricerca della passata, entrano in bosco ed iniziano l’accostamento condotto con sagacia e stile.
Oltrepassano fossato e scovano a vista. L’inseguimento è incalzante. Con speditezza risolvono due falli.
**************
Empoli Firenze 8-9 febbraio 1986 gara coppie su
lepre, giudice Alighiero Ammannati.
1°ecc: Savana (C.A.C.) Bino del Salviano, segugi italiani p e c: Emilio Franchi. Vento forte di tramontana,
liberati in prato si apprezza l’ottima coesione, prendono lunghissima passata. Ottime le voci, Savana scova
in vigneto inzia l’inseguimento incalzante, armonioso
con i cani ben uniti. Si chiude con i cani in seguita.
**************
Vicchio Mugello Firenze 15-16 febbraio 1986, gara
coppie su lepre giudice Gino Quadri.
1° ecc: Firo (C.A.C.) e Rossella del Salviano, segugi
italiani, p e c: Emilo Franchi. Coppia molto omogenea
e ben affiatata.
I cani cercano con passione e tipicità. Buone le
voci sulla passata notturna. Ottimo l’accostamento
coronato dallo scovo. Brillante l’inseguimento su
terreno abbastanza difficile.
**************
Poggibonsi Siena 22-23 febbraio 1986, gara coppie
su lepre giudice Giuseppe Quinzanini.
1°ecc: Firo e Rossella del Salviano segugi italiani p
e c: Emilio Franchi. Ottima morfologia, omogeneità
e voce. Emerge lo stile di Rossella che con iniziativa
dopo breve accostamento, si porta sul covo dove la
lepre era appena partita. Buona la canizza condotta
Alessio
De Michelis
nipote di
Emilio Franchi
**************
Reggio Emilia 8-9 marzo 1986,gara mute su lepre,
giudice Giuseppe Minelli.
1°ecc: Rocco, Marco, Ribot e Alpino5° del Salviano,
segugi italiani, p e c: Emilio Franchi.
Muta con buona omogeneità e bene in mano. Attaccano pastura con buone voci. L’accostamento causa
le intemperie, non è dei più classici. La lepre parte
un filo prima che la vediamo. Chiudo il turno con i
cani in inseguimento.
**************
Roccaverano Asti 22-23 marzo 1986, gara mute su
lepre, giudice Bruno Ottino
1°ecc: Bino, Roccia, Savana e Gianna del Salviano
segugi italiani p e c: Emilio Franchi. Cerca attiva e corretta. I cani attaccano passata, ben uniti accostano,
nel bosco si deruba lepre. Bino da inizio ad un buon
inseguimento condotto in prevalenza da Roccia con
soluzione di numerosi falli.
**************
Lecce dei Marsi Aquila 7-8 giugno 1986, gara mute
su lepre giudice Rino Apollonio.
1°ecc: Bosco, Monte, Zar, Baia, Bulla del Salviano
segugi italiani p e c: Emilio Franchi. Muta omogenea,
maneggevole anche in considerazione che sono
cani giovanissimi. Accostano con scarso stile ma
sufficiente metodo e buone voci, entrano in bosco e
partono in canizza che è ben vocalizzata e si protrae
a lungo fino a fondo valle dove cadono in fallo e
non risolvono.
**************
Ho cercato di selezionare alcune relazioni ottenute in
zone d’Italia diverse e da giudici diversi.
19
grande traguardo
Norme regionali in materia di benessere dei giovani
cani – “Legge n. 71”. Pubblicata nel Bur nº 67
il 17 agosto 2012 con il n° 31
Cronistoria di un provvedimento tanto atteso
Marco Tosini e i suoi segugi
20
Con la mia prima carica a Presidente S.I.P.S. di Verona, avvenuta
con elezione del 21/03/2003, avevo
preso l’impegno di adoperarmi al
fine di inserire nel Piano Faunistico
Provinciale allora in formazione,
la possibilità di poter uscire liberamente con i Cucciolini, previo
regolamento provinciale, come da
poco prima concesso nella Regione
Lombardia (vedi pubblicazione sul
Bollettino Ufficiale del 13/06/2002).
Purtroppo, nonostante le nostre
pressioni, non si è voluto inserirlo
penalizzando fino ad oggi i cinofili.
Successivamente, l’Unione Regionale Veneta S.I.P.S. “Luigi Zacchetti”
in data 31/05/2003 a cura dell’allora
Presidente Regionale Sig. Luca
Bernardelli, chiedeva, con un Testo
avente oggetto: “Proposte di modifica alla L.R. 50/93”, variazioni alla
Legge stessa, tra le quali al punto
N.10 la possibilità d’uscita per il
cuccioline al fine della sua educazione comportamentale, specifica
di ogni razza.
Tale Testo a cura del Detogni, veniva illustrato a tutte le Associazioni
Venatorie della Provincia di Verona.
A breve distanza di tempo lo stesso
veniva recepito e firmato:
- in data 09/06/2003 dall’Associazio
ne Provinciale e Regionale ANUU
- in data 12/06/2003 dall’Associazione Provinciale FIDC
- in data 13/06/2003 dall’Associazione Provinciale ENAL.C
- in data 19/06/2003 dall’Associazione Provinciale AN.L.C. (con
osservazioni)
Contatti telefonici sono risultati purtroppo infruttuosi con l’Associazione
Prov. Cacciatori Veneti, tanto da
dove inviare tale testo con lettera
raccomandata al Presidente Provinciale allora in carica Sig. Cazzaniga
Valerio, in data 30/07/2003, di cui
non ho mai ricevuto risposta.
Non ho mai capito il motivo, probabilmente all’interno di questa
Associazione si ritiene non vi siano
appassionati cultori del cane; fortunatamente, molti dei Loro tesserati
sono detentori della tessera “Pro Segugio” e partecipano come tutti ben
sanno alle Manifestazioni Cinofile,
che normalmente la S.I.P.S Verona
organizza nel corso dell’anno.
Successivamente l’iter si è spostato
in Regione Veneto, con la presentazione di un emendamento alla legge
50, a cura dell’attuale Sindaco di
Verona Sig. Flavio Tosi, purtroppo
senza esito, ma nonostante ciò va
lo stesso la nostra riconoscenza
per aver accolto la nostra istanza.
Contemporaneamente partiva una
raccolta di firme a sostegno della
presente richiesta, interessando
tutte le Sezioni Provinciali S.I.P.S.
del Veneto, tutte le Associazioni Venatorie possibili, i Gruppi Cinofili, gli
Ambiti Territoriali di caccia, le Comunità Montane, l’ENCI, con l’impegno
costante del Presidente Reg. S.I.P.S.
e dei Consiglieri Regionali tutti: in totale sono state raccolte 4000 firme,
certamente avrebbero potuto essere
molte di più considerando che solo
in Verona sono state raccolte ben
2200 sottoscrizioni.
Meritevole di rilievo è stato l’interessamento pressoché continuo a vari
livelli dell’Assessore all’Ecologia e
alle Politiche Faunistiche di Verona,
sig. Luca Coletto e del sig. Claudio
Arzenton allora responsabile del
Comitato Tecnico Faunistico Venatorio Nazionale, presso il Ministero
dell’Agricoltura (vedi nostro articolo
su “I Segugi”, N. 87 del giugno 2009
e N. 90 del giugno 2010).
Nonostante però tutto l’impegno
sempre elargito, tale prospettiva
rimaneva ancora un miraggio.
Finalmente la brillante idea, felicemente partorita il 06/05/2010 durante una cena a casa del Detogni
con gli amici Sig. Vittorino Cenci
(Pesidente della 6° Commissione
Regionale Cultura, Turismo Sport),
Sig. Claudio Arzenton, Sig. Viviani
Remo (Vicepresidente S.I.P.S. Vr,
amico e persona che molto ha dato
e tuttora continua a dare alla causa
della Pro Segugio), Sig. Visentin
Alberto (Vicepresidente ATC 6 Valli
Grandi, appassionato segugista).
Vista la situazione sempre molto
tesa in materia di caccia nel Veneto,
perché non presentare una vera proposta di legge specifica in materia
di cinofilia, che interessi i Giovani
Cani di ogni razza? Quello che in
definitiva noi auspicavamo! Vittorino
Cenci e Claudio Arzenton avevano
brillantemente visto giusto.
Tale proposta viene a breve distanza di tempo firmata e presentata
al Presidente del Consiglio in data
16 Luglio 2010 da 14 Consiglieri:
Cenci (Promotore), Caner, Bassi,
Bozza, Cappon, Ciambetti, Conte,
Corazzari, Finozzi, Furlanetto, Lazzarini, Manzato (Possamai Relatore)
e Stival (Assessore Reg. Politiche
Faunistiche): a Tutti va il nostro doveroso e sentito plauso.
Trasmessa alla Commissione Consigliare Prima e Sesta ed ai Consiglieri
Regionali il 22 luglio 2010, la Sesta
Commissione Consigliare nella
seduta del 16/04/2012 acquisito il
parere favorevole della Prima Commissione Consigliare del 16/12/2010
e del parere favorevole della Conferenza Regionale Autonomie Locali del 30/11/2010, ha licenziato a
maggioranza con modifiche anche
nel titolo, il presente progetto di
legge che poi veniva sottoposto
all’approvazione della competente
Aula Consiliare.
Hanno votato a favore i rappresentanti dei gruppi Lega e P.D.L; si sono
astenuti invece i rappresentanti dei
gruppi PD, Misto, IDV, RC.
Non era ancora finita: il testo sottoposto alla nostra attenzione ci
procurava grandi perplessità e preoccupazioni in particolar modo per
il contenuto dell’articolo 2 nei punti
3 e 5 che non rispondevano certamente a quanto da noi auspicato,
in quanto che, l’addestramento non
doveva essere fatto in forme che
configuravano attitudine di caccia.
Tale testo per mancanza di chiarezza ci sembrava desse adito
ad interpretazioni strumentali che
potevano ancora una volta penalizzare i fedeli compagni della nostra
passione; ciò ha portato in uno stallo
momentaneo il progetto di legge,
nonostante le rassicurazioni di un
buon regolamento regionale.
La caparbietà del sottoscritto, supportata e condivisa con sincerità
e professionalità dall’amico Prof.
Giovanni Persona Presidente regionale dell’ANUU Migratoristi, che
lo ha seguito in questa avventura
fin dall’inizio, anche quando ormai
sembrava tutto perduto per l’impraticabilità di poter portare delle
modifiche all’articolato, dopo vari
contatti con gli uffici regionali, su
precisi emendamenti proposti dallo
stesso e condivisi dal sottoscritto e
dai proponenti del provvedimento
si poté finalmente dare chiarezza
all’articolato che proposto, così
emendato, in Consiglio regionale
diventò finalmente legge a larga
maggioranza.
A lui va tutta la mia grande stima e
riconoscenza anche da parte della
Pro Segugio per il suo costante e
assiduo impegno portato avanti fin
dal 2003 per poter vincere insieme
questa importante battaglia.
Un nostro plauso e ringraziamento
per avere recepito le nostre istanze
va al Consigliere Regionale Vittorino
Cenci, promotore del testo iniziale
e ai relativi miglioramenti, nonché
grande mediatore politico affinché
il provvedimento andasse nella
giusta conclusione, al Consigliere
Regionale Giampiero Passamai, relatore del Testo finale, all’Assessore
Regionale all’Ecologia e Politiche
Faunistiche sig. Daniele Stival e
l’assessore provinciale Venturi che
hanno voluto essere presenti per la
prima volta alla cena tradizionale
S.I.P.S. di Verona il 25/05/2012, i
quali non solo hanno confermato
la loro condivisione alla proposta di
legge in corso, ma anche di volerla
inserire nel nuovo Piano Faunistico
Venatorio Regionale.
Grande per me è stata la soddisfazione il 2 Agosto 2012 nell’apprendere l’avvenuta approvazione, suffragata da innumerevoli telefonate
di compiacenza da tutto il Veneto.
Dopo nove anni di impegno, siamo
riusciti dove tanti, pur credendo in
quello che andavo in varie sedi illustrando, cominciavano a dubitare
della buona riuscita.
Chi ha vinto è stata prima di tutto
la Caccia e la Pro Segugio di Verona, che con il suo Consiglio, a
cui sono grato e che mi ha sempre
dato ampio mandato e consenso, la
S.I.P.S. Regionale e Nazionale, per la
riuscita in quella che si può definire
e che mi risulta essere la 1° Legge
Cinofila Regionale d’Italia.
“Solo fa sorridere” che qualcuno il
giorno dopo si sia appropriato della
“paternità” di tale legge… sono i fatti
che contano ed i relatori della Legge
che lo possono testimoniare, il resto
sono solamente chiacchiere al vento
e propaganda di basso profilo etico.
La caccia ha bisogno di concretezza
e certezze, fatti e non parole, questa è la linea guida che ho sempre
cercato di seguire. Con l’occasione
dell’imminente apertura della stagione venatoria a tutti voi un caloroso
in BOCCA AL LUPO.
Sig. Giancarlo Detogni
Il Presidente Provinciale S.I.P.S. Verona
Muta di soggetti fulvi di
Giorgio Valentino
21
campionato
Anno 2012 “Solignano - Gabbione e San Polo”
Tre importanti tappe
per il “Segugio dell’Appennino-Lepraiolo Italiano”
Mai avrei pensato che sperdute località come Madone, Caselle, Case
Penetta… situate nel piccolo comune di Solignano (Parma), diventassero tappe significative nel percorso
intrapreso con il riconoscimento
ufficiale del segugio dell’appennino.
In queste povere e avare valli,
anch’esse entrate nell’orribile circuito della emigrazione sono nato,
cresciuto e ormai posso anche dire
invecchiato.
La nostalgia potrebbe essere fraintesa come un freno del progresso,
ma quante volte
vorrei tornare a rivivere quelle, a
volte, intere giornate con cacciatori della zona a parlare, o meglio
ascoltare di cani e di caccia. Ne
sono certo che anche tanti di voi
vorrebbero rivivere e riassaporare,
almeno per poche ore, quell’antico
sapore del tempo ormai passato.
La caccia, in particolare quella alla
lepre con il segugio era uno dei pochissimi svaghi che i nostri vecchi si
permettevano, mettendoci scienza
e passione.
Del residuo tipo di segugio che era
presente verso gli anni ‘50 se n’è
parlato fino a sfiorare la demagogia.
Voglio solo rimarcare che il cane doveva assolutamente avere importanti ed indiscutibili qualità venatorie.
Purtroppo i tempi non permettevano
di accudire due cani, uno bastava
ed addirittura avanzava, anzi mio
nonno (classe 1900) e suo fratello
(classe 1898) avevano un cane
in due, e quando mio padre raggiunse l’età erano in tre. Se il cane
non espletava in pieno il compito
al quale era chiamato non andava
nemmeno bene per la catena…
La muta di Luciano Incerti
già catena, non i box con annessi
servizi, sala parto e cucce comode
e termiche. Morale il cane doveva
trovare ed inseguire la lepre, punto
e stop.
Non so dalle altre parti, ma da me,
quando nasceva una cucciolata,
certi della riuscita del cucciolo, ne
tenevano per se stessi uno solo, i
restanti se non servivano ad amici,
venivano purtroppo eliminati appena nati.
Sono e siamo consapevoli che
quei tempi resteranno solo ricordi
nella mente dei fortunati che hanno
potuto, anche se marginalmente
vivere ed esercitare la caccia con il
segugio in quegli anni, solo venatoriamente, fortunati.
Una cosa però deve essere nostro
dovere e comune intento: Continuare a salvaguardare o almeno tentare
di recuperare quel patrimonio che
sono i segugi del nonno travolti
dal consumismo che ha visto, con
l’abbandono delle zone appenniniche, il degrado dell’ambiente, la
diminuzione della pratica venatoria,
con la conseguente diminuzione di
questi soggetti.
In tanti ci siamo impegnati per organizzare raduni di segugi dell’appennino, barando magari con noi stessi,
volendo in cuor nostro pensare e
sperare che i cani presenti fossero in
maggior parte discendenti, seppur
da diverse generazioni, dei cani dei
nostri nonni.
Questi raduni debbono servire non
solo per contarci e per organizzarci, ma soprattutto per mettere a
disposizione di tutti, senza inutili
egoismi, tutto il patrimonio che ancora abbiamo.
A tal proposito, l’attuale consiglio
Nazionale della Sips ha caldeggiato
e sponsorizzato, anche economicamente, la costituzione del Club che
si dovrà occupare dello sviluppo
ma soprattutto del mantenimento
del S.d.a.
Il Club è stato dedicato al compianto Don Nando Armani che non ha
bisogno di presentazioni. E’ stato
un atto dovuto perché penso che
sia stato uno dei personaggi con
maggiore visibilità e che, con amici,
si è impegnato per il riconoscimento
di questa razza di segugio.
Club ufficialmente fondato a Parma
e più precisamente a Riccò di Fornovo Taro il 29-01-2010.
In occasione del raduno svoltosi a
Solignano nei gg. 16 e 17 Giugno
2012 si è rinnovato il Consiglio diri-
Mario Fumanti
con un suo
tipico Segugio
dell’Appennino
gente del Club, riconfermando alla
guida della stesso il sig. Giampaolo
Maremmi ormai, purtroppo per lui
e per i suoi bianchi capelli, diventato una mente storica del segugio
dell’Appennino-Lepraiolo Italiano.
Nella medesima occasione, forte
del fatto che nel precedente Giugno
2011 si è potuto contare su una
nutrita presenza di 250 soggetti,
il Club ha organizzato il secondo
campionato su lepre.
Un soggetto di Luciano Incerti
Con piacere e soddisfazione voglio
dire che ci siamo insperatamente
ripetuti.
Presenti alla manifestazione di
quest’anno fra esposizione, prova di
lavoro e R.S.R (primi riconoscimenti)
ben 242 soggetti, ivi compreso, circa 20 seg. maremmani che ritengo
primi cugini del s.d.a.
Questi incontri-raduno dovrebbero
assolutamente avere il compito di
controllare lo stato della razza, dove,
oltre all’aspetto morfologico si deve
assolutamente ed attentamente
valutare il lavoro di questa razza
fortemente voluta dai possessori
quasi esclusivamente per un certo
tipo di lavoro.
Adottando quindi il medesimo regolamento del Campionato Sociale
della Sips i cani che vantavano un
già avvenuto riconoscimento si sono
cimentati sia in una prova di lavoro
che nell’expo. Si allega la tabella
dei risultati.
La seconda tappa estiva che ha
visto la presenza di quasi tutto il consiglio direttivo del Club si è tenuta a
Gabbione di Romagnese (PV) dove
in occasione del decennale della
scomparsa di Don Nando Armani
la Sips di Piacenza,che ha visto
coinvolto in prima persona il p.te
Bosi Emilio in collaborazione con
gli “amici del Don”, ha organizzato
un ritrovo di diversi possessori dei
cani eredi del Don.
Molto gradito il quadretto che lo raffigura con due dei suoi più rappre-
23
un cocuzzolo che domina diverse
vallate.
A nome di Giovanni Incerti un ringraziamento a tutti i presenti, ma
soprattutto a tutti gli assenti che per
anni e anni hanno contribuito a mantenere vive le qualità di questo cane.
Questa vallata era come una regina
senza corona, ma adesso, grazie
a Giovanni, non più, finalmente ha
avuto la sua giusta consacrazione.
Ora apprestiamoci a vivere l’agognata stagione di caccia, ma aspettiamo il 2013 che aprirà un’ulteriore
pagina nella storia di questo rustico
ma imponente segugio.
Denis Cabrali
I migliori soggetti del Raduno di Solignano
24
sentativi soggetti fulvi a pelo forte,
eredi della grandissima Gudi, offerti
dalla Sips di Piacenza a tutti i partecipanti. Un doveroso ringraziamento
lo dobbiamo ai “discepoli” del Don
che, al momento della sua ascesa
al cielo, erano giovani chierichetti
e adesso li abbiamo ritrovati adulti;
tutti insieme si sono adoperati con
eccellente riuscita a preparare un
ottimo pranzo ai numerosi presenti.
Un momento gradevole e anche
commovente è quando è stato
donato un mazzo di fiori alla sig.
na Bruna.
Abbiamo ancora il dubbio se fosse
stata la perpetua del Don o la vera
artefice del suo allevamento!!!
Restando ben fermi sulla traccia,
un altro avvenimento degno di una
indiscutibile menzione è stata l’inaugurazione di una targa dedicata al
S.d.a in una zona addestramento
cani nell’appennino reggiano denominata “Il Macigno” nel comune
di San Polo (RE). Non vorrei essere
smentito ma è da tutti ritenuta la
zona addestramento cani più bella e
frequentata di tutta la regione Emilia
R. e dintorni.
Questa targa ,fortemente voluta dal
giudice Incerti Giovanni anch’esso
pilastro importante nel percorso
del riconoscimento S.d.a, è stata
posizionata su un gruppo di rocce
collocate strategicamente su di
Il monumento dedicato
al Segugio dell’Appennino
2º Campionato Club “Don Nando Armani” anno 2012
SINGOLI
Batteria 1 del 16 Giugno 2012
NALA
1° ECC 163
PROPRIETRIO E CONDUTTORE: COPPIE
Batteria 5 del 17 Giugno 2012
BIONDO
1° Ecc 156
SALLY
PROPRIETRIO E CONDUTTORE: Batteria 3 del 16 Giugno 2012
BAFFINA
3° MB 155,5
ETTORE
PROPRIETRIO E CONDUTTORE: Batteria 3 del 16 Giugno 2012
TATO
1° MB 156,5
MARA
PROPRIETRIO E CONDUTTORE: Batteria 3 del 16 Giugno 2012
BRIO
2° MB 153,5
BOSCO
PROPRIETRIO E CONDUTTORE: Batteria 6 del 16 Giugno 2012
VIOLA
1° ECC 160
MOSCA
PROPRIETRIO E CONDUTTORE: Batteria 5 del 16 Giugno 2012
LILLA
1° MB 157,5
LESTO
PROPRIETRIO E CONDUTTORE: Giudice: Incerti Giovanni
Campione Club
BIANI ERCOLINO
Giudice: Bianchetti Giorgio
Campione Club
Campione Club
CABRALI DENIS
Giudice: Morellini Demos
Campione Club
DELL’AMICO FABRIZIO
Giudice: Morellini Demos
Campione Club
Campione Club
INCERTI LUCIANO
Giudice: Morellini Demos
Campione Club
Campione Club
INCERTI LUCIANO
Giudice: Marcaletti Elena
Campione Club
Campione Club
SELVATICI TIZIANO
Giudice: Bianchetti Giorgio
Campione Club
FUMANTI MARIO
MUTE
Batteria 1 del 17 Giugno 2012
DIANA
2° MB 156,5
LAIKA
TAISSA
LILA
PROPRIETRIO E CONDUTTORE: Batteria 1 del 17 Giugno 2012
STELLA
1° ECC 161,5
CICO
LOLA
VESPA
PROPRIETRIO E CONDUTTORE: Batteria 7 del 16 Giugno 2012
MONTE
2° MB 156,4
CHETTY
CINA
SELVA
FURIA
PROPRIETRIO E CONDUTTORE: Batteria 2 del 17 Giugno 2012
NINA
1° MB 154,4
FRECCIA
CIANA
TIGRE
CIKO
PROPRIETRIO E CONDUTTORE: Batteria 7 del 16 Giugno 2012
CAMILLO
1° ECC 162,5
IRMA
RIVA
GINA
PROPRIETRIO E CONDUTTORE: Giudice: Pescatori Renato
Campione Club
Campione Club
BOSCHESI GIUSEPPE
Giudice: Pescatori Renato
Campione Club
CHICI NINO
Giudice: Pescatori Renato
Campione Club
GERLIN GINO
Giudice: Maremmi Giampaolo
Campione Club
Campione Club
GERLIN GINO
Giudice: Pescatori Renato
Campione Club
Campione Club
Campione Club
SANDRIN ANDREINO
Ora che il mio compito di selezionatore della coppa Europa è terminato,
mi sembra doveroso ringraziare tutti
coloro che hanno riversato in me
tanta fiducia. Dai componenti del
consiglio della pro segugio, che mi
hanno inserito nella rosa dei proponibili, ai consiglieri dell’enci che dei
proposti mi hanno scelto. Grazie al
direttore E.N.C.I. Fabrizio Crivellari
che mi ha messo a disposizione
l’ufficio estero, nella persona della
Sig.ra Paola Furiosi, che con la sua
gentilezza e disponibilità mi son
sentito completamente a mio agio
e il Direttore Tecnico ENCI Angelo
Pedrazzini. Un particolare grazie al
presidente S.I.P.S. Fulvio Ghilardi
per la disponibilità nel darmi aiuto
mettendo a disposizione la segreteria nazionale. Grazie pure agli amici
Marcaletti Elena, Gianni Turcatti e il
sempre presente Brazzarola Luciano che mi hanno coadiuvato nella
verifica dei risultai inviatomi dai 16
aspiranti concorrenti, uno sforzo
non indifferente se fossi stato da
solo a farlo. Dalle verifiche son
risultate meritevoli di essere ammessi alla selezione le mute dei Sig.
Belluci Di Stefano, Frat. Boschiero,
Sig. Generotti. Sig. Molino. Sig.
Pedretti, Sig. Petruccioli, Sig. Rigati
e Sig. Torta.
Nel frattempo mi sono data da fare
per reperire territori adatti allo svolgimento della prova. Mettevano a disposizione con la loro collaborazione il Sig. Zeno Colò sul territorio del
Monte Cimone e i bellissimi areali di
Casina, (RE) già testimoni della coppa Europa edizione 2009,del sig.
Landini Villiam presidente dell’A.T.C.
locale. Un grazie a entrambi. La mia
scelta è ricaduta su Casina di (RE),
essendo terreni che calco da oltre
trent’anni e luogo del mio esordio
come esperto giudice, avvenuto il
22 febbraio1981.
In Emilia, purtroppo, in questo periodo a causa di eventi naturali che
hanno causato lutto e distruzione
nella regione; mi son sentito in dovere di coinvolgere i concorrenti,
quali cinofili segugisti, in un gesto
di solidarietà con una raccolta fondi. Con la collaborazione della pro
segugio ho organizzato una verifica
zootecnica, una prova di eccellenza
con in palio il C.A.C./C.A.C.I.T.
La muta di Carlo Generotti selezionata a rappresentare
l’Italia alla Coppa Europa 2012
Abbiamo raccolto € 1.750.00 e l’importo è stato interamente devoluto
ai terremotati. L’offerta raccolta è
stata consegnata all’assessore alla
protezione civile sig. Alberto Ferrari
dall’esperto giudice Brazzarola Luciano a nome della Società Italiana
Pro Segugio, al comune di Casina
(RE).
Ed ora passiamo alle cose tecniche.
Le giornate sono state giudicate da
una giuria multipla composta dal
sottoscritto, da Brazzarola Luciano,
da Landini William, e volontariamente aiutato da Montanari Giovanni. Il
giorno 07/09, ci siamo ritrovati alle
ore 6 presso il bar Cortogno della
frazione ononima del comune di
Casina. Si è proceduto al sorteggio
dei turni così definiti: il primo turno
al sig. Molino; la giornata sembrava favorevole, i cani corretti alla
sciolta selezionano bene la pastura
con buone voci, eseguono un bel
accostamento fino sulle doppie, in
quel punto i cani vanno in fallo e il
conduttore cerca di risolvere portandoli sulla destra ma senza riuscirvi.
Ritornando sui suoi passi giunge al
covo. La lepre si era già defilata con
selezione coppa europa
Selezione per la Coppa Europa 2012
25
grande anticipo e si avrebbe dovuto
riaccostarla, ma il tempo era ormai
largamente scaduto.
Secondo turno: tocca ai fratelli
Boschiero. Liberati in medicaio
attaccano con brio e abbondanza
di voci, anche queste buone, selezionano a tratti la pastura, entrano
in bosco senza rilevare, scendono
a valle e in prato iniziano un nuovo
accostamento, entrano decisi in
bosco e vanno in seguita. Inizialmente con difficoltà, poi ben decisi,
mantenendo il fondo valle per lungo
tratto, percorso insolito per la lepre.
Risalgono verso di me e vanno in fallo nelle mie vicinanze, un soggetto
smette di lavorare e viene in cerca
di carezze. Il soggetto più giovane
riparte in seguita assecondato solo
da tre dei compagni. Mentre gli altri
rinunciano. L’unico animale visto è
un capriolo davanti a due cani. nq.
Terzo turno: tocca al sig. Torta.
Liberati in prato si comportano
26
SEGUGI ITALIANI A PELO RASO-FULVI
DI PEDRETTI BATTISTA
VIA ARTIGIANI, 11
BIENNIO (BS) – 3357065916 - con i
seguenti soggetti:
DAMA
TIMBA
EMI
ALBA
EBE
NANO DELLA CONCARENA
PRIMA RIS.: ROMA
SECONDA RIS.: TED
TERZA RIS.: ARIS
Il soggetto di nome TED è di proprietà
del Sig.Spandre Giuseppe – Via Valle,
60 – Pian Camuno (BS)
SEGUGI ITALIANI A PELO RASO-FULVI
DI GENEROTTI CARLO
VIA STAZIONE, 79
FOSSATO DI VICO (PG) 3386518765
con i seguenti soggetti:
LALLO
BIRBA
GILDO
SARA
IONA
BIRBA II
PRIMA RIS.: DERINA
La muta di riserva selezionata è di
PETRUCCIOLI GIOVANNI
VIA TAGLIAMENTO 3
MENTANA (ROMA) 3389032440
con i seguenti soggetti:
FRITZ
LILLO
GIOIA
TINA
SIRA
BRUNA
PRIMA RIS.: LISA
SECONDA RIS.: TURCO
La muta di Battista Pedretti selezionata a
rappresentare l’Italia alla Coppa Europa 2012
correttamente, attaccando pastura
con belle voci selezionandola bene,
due cani defilano ben assecondati
dai compagni, entrano in bosco e
iniziano una serrata seguita ma fatte
poche centinaia di metri tornano dal
canettiere senza risolvere. nq.
La giornata che sembrava buona
si rivela difficilissima, colpa delle
recenti mutazioni metereologiche e
cambio di stagione.
Infine tocca al sig. Pedretti. libera in
prato, dimostrano da subito correttezza, segnano la leggera pastura
con buone voci. Si passa il turno
dimostrando rispetto agli ungolati
e equilibrio di iniziativa. nq.
Il giorno seguente, stessa prassi,
sbrigate le fasi burocratiche di rito
si parte verso gli stessi terreni del
giorno prima.
Primo turno sig. Petruccioli, Con
correttezza iniziano il turno dando
buone voci in prato stabile, il soggetto del collare bianco dimostra una
buona iniziativa. si portano bene in
bosco ma purtroppo non giungono
allo scovo.
Secondo turno, tocca al sig. Rigati
La sciolta avviene in medicaio. Si
dimostrano corretti, dopo un buon
tratto senza rilevare incontro,danno
voce nei pressi del bosco, vi entrano
defilando con decisione, partono
subito in seguita che dura un buon
tempo, ma dal bosco escono solo
caprioli. Le voci sono un poco pesanti.
Terzo turno, sig. Generotti. Anche
loro liberati si dimostrano educati,
segnano delle pasture con buone
voci. La giornata si dimostra molto
difficile come la precedente, comunque procedendo nello svolgimento
del turno più a valle attaccano
pastura che defilano portandosi in
bosco. La lepre parte intravista dal
giudice, immediata la seguita che
si protrae per un buon tempo su
terreno favorevole. Al primo vero
fallo non risolvono Viene assegnata
la qualifica di M.B. Punti 157.
Per ultimo tocca i sig. Bellucci e
Di Stefano. Anche questa muta è
corretta alla sciolta che avviene in
medicaio, segnano pastura portan-
I partecipanti alla selezione della Coppa Europa 2012
dosi nei pressi del bosco ma usano
poca iniziativa e dimostrano poco
senso del selvatico.
Finita la prova faccio le dovute considerazioni e scelgo di rivedere le
mute dei sig. Generotti, Molino, Pedretti, e Petruccioli. La domenica si
cambia terreno, si utilizza una zona
di addestramento, inutilizzata da circa un mese, pertanto lepri imbirbite
e nello stesso tempo tranquille per
il periodo di tranquillità.
Al sig. Petruccioli tocca il primo
turno. Corretti alla sciolta, defilano
con metodo, ancora
la cagna col collare bianco dimostra
un po’ di iniziativa sulla bordura,
entrano in bosco, la lepre si è appena derubata. Pronta la seguita,
ma nello svolgersi la muta si divide
un poco, inseguono anche dopo la
fine del turno.
al secondo turno, libera il sig. Pedretti, correttezza nel liberare, buone le voci sulla pastura, con giusti
interventi da parte del conduttore,
entrano in bosco segnando gli ultimi
tratti di passata. Nello spazio di 50
metri quadrati partono un capriolo
e un fagiano in mezzo ai cani. I
cani si dilungano qualche decina
di metri, a non più di un metro da
La muta del signor Torta
dove si era visto il capriolo lascia il
covo anche la lepre. Il conduttore
senza muovere un passo e senza
nessun gesto richiama i suoi ausiliari, correttamente rientrano dando
voce sulle doppie, un cane mette il
naso nel covo della lepre e parte la
seguita. Inizialmente con qualche
indecisione, poi più sicura e coesa.
E il turno del sig. Molino, anche
questi corretti nel liberarli. Attaccano subito e la passata che è ben
vocalizzata, dentro il folto le voci
si spengono. Nei pressi partono
tre lepri, uno paio di cani continuano ad accostare e a fondo valle
cambiano marcia,senza passare in
seguita. Dopo un buon tratto vanno
in seguita, che inizialmente è bella
e ben serrata, ma più avanti la muta
si sgretola.
Ultima la muta del sig. Generotti,
anche questa corretta alla sciolta,
attaccano pastura e defilando entrano in bosco fitto Partono simultaneamente un paio di lepri e un buon numero di caprioli, un giusto intervento
da parte del conduttore per mettere
ordine e dopo pochissimi minuti la
seguita riprende, inizialmente un po
incerta, poi più sicura e coesa fino
a fine turno.
Dopo quanto visto e costatato,
penso che tutte le 4 mute finaliste
e un paio delle altre avrebbero ben
figurato in Austria. Qui devo rimarcare il forte senso civile e sportivo
degli esclusi, e fargli il mio miglior
plauso. Le mie scelte sono sig. Pedretti e Sig. Generotti titolari e sig.
Petruccioli riserva.
Sono sicuro che con questi soggetti
ci faremo onore in quanto il segugi
italiani se non i primi non, sono secondi a nessuno! In bocca al lupo
ragazzi!!
Il selezionatore
Giuseppe Minelli
27
coppa beretta
28
La seconda edizione della Coppa Beretta
una conferma certamente positiva e un appuntamento da non perdere
Nell’alta Val Trompia, precisamente
nei comuni di Gardone V. T., Marcheno, Tavernole, in località Caregno,
zone altamente selettive e palestra
idonea per una verifica zootecnica
per razze da seguita su lepre, si è
disputata il 23-24 giugno la seconda
edizione della Coppa Beretta, Prova
di livello nazionale, organizzata dai
Segugisti locali con la collaborazione della Pro Segugio di Brescia
e dell’Enci (Ente Nazionale della
Cinofilia Italiana). Questa seconda
edizione, in continuità con l’anno
precedente, si è svolta su invito degli equipaggi più blasonati d’Italia,
mentre, come novità, ha visto gareggiare sia il sabato che la domenica
le stesse mute, divisi in tre batterie,
e assegnando loro un giudice e una
zona per il primo giorno, cambiando
giudice e zona il giorno seguente.
Questa scelta, rispetto a quella
tradizionale che vedeva destinare il
sabato alle coppie e la domenica alle
mute, è stata dettata dalla volontà
di rendere la Coppa Beretta ancora
più prestigiosa: dividendo i nove
concorrenti in tre batterie, si è data la
possibilità ai giudici di concedere più
tempo, affinché gli equipaggi fossero
nelle condizioni di eseguire al meglio
il lavoro e contemporaneamente i
giudici potessero esprimere giudizi
che fossero i più congrui possibile
rispetto a quanto avevano potuto
osservare durante la prova.
Credo che le intenzioni degli organizzatori abbiano avuto un riscontro
positivo nello svolgimento delle due
giornate e nell’esito della manifestazione, che a nostro giudizio è stato
sicuramente all’altezza della scorsa
edizione, riscuotendo certamente la
soddisfazione di quanti hanno contribuito a diverso titolo alla sua riuscita e spero anche dei concorrenti.
Riguardo, invece, alle condizioni
climatiche e ambientali, nelle due
giornate il sole ha illuminato e riscaldato queste splendide montagne,
rendendo un po’ più difficile il lavoro
per gli equipaggi, in quanto, come si
sa, l’olfatto è messo maggiormente
alla prova e quindi i cani devono
essere in grado di mettere in campo
la loro esperienza e abilità in condizioni simili, non certo ottimali. Tuttavia ci è parso di vedere impegnati
soggetti di alto livello, che al di là dei
risultati ottenuti, hanno saputo dare
prova delle loro qualità offrendo
anche agli spettatori uno spettacolo
interessante e coinvolgente.
Ricordiamo in particolare che a questa verifica di livello nazionale hanno
partecipato anche due concorrenti
bresciani, il Sig. Pedretti B. - Spandre G. e l’Allevamento di Pompiano.
Gli ausiliari Ted Di Montersino,
Dama, Timba, Emi, Alba, Nano
Della Concarena, S.I.P.R. del Sig.ri
Pedretti B. - Spandre G. hanno vinto
meritatamente la 2ª edizione della
Coppa Beretta con due eccellenti
lavori, mentre al secondo posto si
sono classificati i S.I.P.R. Tosca,
Neve, Lapo, Dora, del Sig. Saccomani Giorgio di Verona, anch’essi
per la qualità del lavoro e le caratteristiche dei soggetti presentati.
Concludendo questo articolo, non
ci resta che ringraziare doverosamente i Proprietari dei fondi per la
disponibilità dimostrata, la Provincia
di Brescia sezione caccia e pesca,
gli Sponsor, gli Accompagnatori
(Ardesi Claudio, Contrini Fabio,
Contrini Gaetano, Novali Marco,
Sabatti Germano, Sabatti Paolo,
Sabatti Valeriano, Sabatti Valter,
Sabatti Vladimiro, Salvinelli Denis,
Battista Pedretti vincitore
della Coppa Beretta 2012
Zoli Fabio), e Giudici Federali Pro
Segugio (Bertuzzi Simone, Bonsi
Manuela, Ferrari Angelo, Ghirardini
Adriano, Ghirardini Denis, Ronchi
Simone, Sabatti Alfiero), che con la
loro competenza e conoscenza del
territorio hanno fatto sì che la prova
si svolgesse in modo impeccabile, i
Giudici E.N.C.I. (Alberto Bagnatica,
Giancarlo Bosio, Giampaolo Maremmi, Bruno Mugnaini, Giuseppe
Quinzanini, Todaro Vincenzo, per
la loro competenza, i Concorrenti
(All. di Pompiano, Calearo Gilberto,
Ferrara Vincenzo, Ferrari Giuseppe,
Generotti Carlo, Padretti B. - Spandre G., Saccomani Giorgio, Segugio
Europa, Selvatici Tiziano), Torri Armando e il ristorante “La Fabbrica”.
Arrivederci al prossimo anno, con la
stessa motivazione e con l’obiettivo
di rendere questa manifestazione
ancora più prestigiosa, un appuntamento certamente da non perdere
per gli appassionati dei Segugi e
della seguita su lepre.
Alberto Bagnatica
Letizia Bedognè
Organizzatori, accompagnatori e giudici
con la muta di Battista Pedretti
29
Giorgio Saccomani
secondo
classificato alla
Coppa Beretta 2012
I migliori soggetti
dell’esposizione
punti di vista
Segugio Italiano: alla ricerca dell’identità perduta
La muta di fulvi di
Massimo Sassara
30
Non ho letto il testo di Colombi ma,
avendo ben presenti altri suoi scritti
dai quali emerge nitidamente la
sua idea di Segugio Italiano, penso
di sapere cosa può aver detto. Ho
invece riletto più volte l’articolo di
Bosio per rendermi conto dell’esatto
peso della pietra che, come è nel
suo stile, chiamando in causa personaggi e tutta la classe giudicante,
ha lanciato senza tentennamenti
nello stagno paludoso della cinofilia
segugistica attuale: non un sasso,
un masso di qualche tonnellata! Ne
avessi avuto la forza e l’autorevolezza avrei scritto anch’io le stesse
cose, salvo qualche sfumatura,
come gli ho comunicato; per il resto
gli riconosco coraggio e serietà e il
fatto che allevi ed utilizzi altra razza
rende il suo parere ancora più forte
perché presuppone uno sguardo
più distaccato e imparziale sulla
questione: quale Segugio Italiano?
Italico o italo-francese o addirittura
franco-italiano? D’ora in avanti non
si potrà parlare più di Segugi Italiani
senza tener conto del suo articolo e
la pietra nello stagno spero produca un bel po’ di schizzi. Mattiello,
il primo schizzo palesatosi, ma
quanti saranno “schizzati” in silenzio possiamo immaginare, lamenta
una situazione non troppo diversa
da quella denunciata da Bosio, più
accorato però perché più coinvolto.
Per questo forse, dopo un approccio
lucido e razionale alla questione,
fa quello che un momento prima
rimprovera a Bosio: tira in ballo una
razza non sua, quella del Segugio
dell’Appennino/Lepraiolo Italiano,
come se rappresentasse un problema per il Segugio Italiano.
Le due razze, ancorché cugine per
le comuni origini, hanno imboccato
strade diverse tanto tempo fa e le
loro storie difficilmente torneranno
a coincidere perché l’una è sopravvissuta sostanzialmente simile a
se stessa nel tipo e nelle attitudini
(Artus nel 1882, lo Zacchini e l’Ortali
nel 1926/27, Bruno Ottino, a proposito della varietà cravin, nel 1999,
indicano l’altezza sui 50 cm, quindi
lo standard attuale, elimina, alla luce
della realtà, solo una lacuna della
bozza precedente); l’altra è stata
meticciata con razze francesi per
conferirle caratteristiche funzionali
che non le appartenevano, determinando conseguentemente anche
modificazioni somatiche e vocali.
Dunque il Segugio dell’Appennino
andrà per la sua strada, come pure
La muta
di Segugi
dell’Appennino
di Tiziano
Selvatici
BIS al
Raduno
di Padova
il Maremmano col quale negli anni
50 e 60 condivideva il nome ed il
ruolo di “can da levre” in tutti quei
luoghi in cui non esisteva il cinghiale, mentre per quello italiano si dovrà
procedere ad un dibattito aperto e
risolutivo che coinvolga allevatori e
giudici ed i vertici Sips, già in scena
con Bosio. Certo ci vorrà da parte di
La muta di Augusto Rigati
alla selezione per la
Coppa Europa 2012
tutti umiltà ed onestà intellettuale a
ripercorrere le fasi che hanno portato all’attuale situazione e concordare
quale direzione prendere per uscire
dall’ “impasse”, cristallizzatasi nei
decenni senza ricercare colpevoli e
colpe, solo soluzioni. E soprattutto
non pretendere irrealisticamente di
individuare vincitori e vinti, campioni
veri e campioni falsi, allevatori avveduti e apprendisti stregoni, solo
ridefinire il tipo, lo stile di razza e,
potendo, ritornare ad una razza unica con le due varietà a pelo raso e
a pelo forte e inevitabili mezzo pelo.
Chi usò sangue estero lo fece con
la convinzione di perseguire il bene
della razza, allineandola a quelle
francesi facilmente ammutabili, chi
selezionò su ceppi italiani, ritemprando a volte anche con segugi
dell’Appennino, lo fece sempre per
lo stesso nobile motivo di un futuro
migliore. I giudici, che cinquant’anni
fa attribuirono ad esempio a Geronimo di Sorbo i titoli di Campione
Assoluto, pensavano di contribuire
al miglioramento del Segugio Italiano, come quelli che un decennio
dopo assegnarono le qualifiche per
il campionato di lavoro a Tami della
Marciola, un segugio stratosferico,
ma con testa, espressione e attitudini da Segugio dell’Appennino.
Mancando indicazioni univoche da
parte della classe giudicante, ovviamente non poteva che determinarsi
l’attuale (e precedente e speriamo
non futura) situazione del Segugio
Italiano che però italico non è nel
tipo e nel lavoro. Se emergerà dal
dibattito, ripeto senza vincitori né
vinti, una linea condivisa di indirizzo
selettivo, i giudici dovranno assumersi l’onere e l’onore di vigilare
con severità che venga rispettata:
solo così il vincitore sarà il Segugio
Italiano. Non sarà facile perché è
diffusa ormai l’abitudine a giudicare secondo criteri radicati benché
contrari allo standard: tollerare per
esempio mute che, in cerca, stanno
unite come le dita di una mano,
seguono in fila indiana; non penalizzare soggetti che, ancor prima di
dare di coda, scagnano e, guarda
caso raddoppiano la voce con toni
sospetti, o comunque tutti i posapiano che nell’andatura denunciano
un indole compassata estranea al
nostro segugio. Credo sia possibile
arrivarci in tempi ragionevoli per il
bene di una razza meravigliosa, ma,
egoisticamente, anche per il Segugio dell’Appennino e per tutte le altre
razze perché è ora che nei giudizi
si tenga conto dello stile, cosa che
avviene raramente per i nostri Lepraioli ai quali si rimproverano la verve,
l’autonomia e l’iniziativa, insite nel
loro DNA. Recentemente mi è capitato di vedere all’opera una muta di
cani francesi, alcuni dei quali, me li
hanno ricordato tanto: all’inizio mi
sono esaltato, poi ho concluso che,
per quanto piacevoli da vedere e
bravi, non rappresentavano comunque la loro razza. E infatti lo stile il
baluardo contro cui si infrange la
babele delle razze!
31
club di razza
32
Anche il segugio Maremmano finalmente
ha il suo club di razza
Fulvio Ghilardi con due soggetti di
Segugio Maremmano
Che il segugio Maremmano abbia
raggiunto la cinofilia ufficiale è oramai un dato di fatto.
Questo rustico cane negli ultimi anni
ha preso campo in tutta la nostra Penisola spingendo sempre più cinofili
cinghialai verso quella benedetta
cinofilia attiva che tanto ci mancava.
Il Segugio Maremmano, insieme
con quello dell’Appennino, sono riusciti a rinnovare un po’ in tutta Italia
la voglia d’allevare in prima persona
appassionando anche molti neofiti
nell’affascinante avventura della
programmazione e della gestione
di una nuova cucciolata.
Dal momento poi che il segugio
Maremmano è approdato definitivamente al Registro supplementare
riconosciuti, le cucciolate si sono
moltiplicate in modo esponenziale.
Con grande piacere dell’Ente le delegazioni provinciali hanno vagliato
davvero tantissimi Mod. A e B, permettendo la conseguente stampa
dei tanto agognati certificati.
Così nel giro di pochi anni il segugio Maremmano è divenuto una
delle più importanti realtà cinofile
del nostro Belpaese. Intorno a
questi coriacei segugi l’interesse è
cresciuto a dismisura e anche i più
scettici si sono dovuti ricredere:
oggi il segugio Maremmano è una
razza che merita assoluto rispetto;
le sue eccelse qualità venatorie
sempre più spesso sono supportate
da un’eccellente rispondenza allo
standard d’appartenenza.
Il merito di ciò va è anche delle tante
manifestazioni espositive, ai raduni
di razza e soprattutto agli ultimi
campionati sociali che hanno aiutato
i tanti piccoli allevatori a capire bene
come devono essere fatti questi
cani. Ma tutti noi “maremmanofili”
dobbiamo essere coscienti che il
Rinaldo Cenci
al Campionato
Sociale
su cinghiale
raggiungimento dell’iscrizione al
Registro supplementare riconosciuti
è da considerarsi assolutamente
come il punto di partenza: guai a
pensare diversamente!
Il rischio di compromettere il buon
lavoro fin qui eseguito è altissimo!
É cosa nota che molti dei riconoscimenti che hanno accompagnato il
lungo cammino di questi segugi
verso l’R.S.R hanno considerato
in tipo soggetti obiettivamente non
troppo rispondenti allo standard di
riferimento. E dunque oggi vi sono in
giro un buon numero di segugi considerati “burocraticamente” segugi
Maremmani ma che in coscienza
sarebbe bene non utilizzare come
riproduttori, poiché genererebbero
di certo soggetti morfologicamente
discutibili.
D’altra parte in questo momento il
sistema per iscrivere le cucciolate
è assolutamente privo di reali controlli, e per assurdo nel giro di pochi
anni potremmo tornare indietro,
allontanandosi da quella tanto sospirata uniformità morfologica, condizione fondamentale per il definitivo
riconoscimento della federazione
internazionale cinofila (F.C.I.).
Forze sarebbe necessario che an­
che nel nostro Belpaese si procedesse dopo la prima stampa del
certificato alla confermazione dello
stesso quando il soggetto inscritto
ha raggiunto l’anno d’età.
In questo modo si garantirebbe inequivocabilmente la rispondenza allo
standard di fattrici e stalloni, e state
certi che così facendo nel giro di
pochi anni questi segugi raggiungerebbero un’uniformità morfologica
più che accettabile.
Nell’attesa di ciò dobbiamo affidarci
alla sensibilità, ma ancor più alla
coscienza, dei tantissimi piccoli allevatori che fino ad ora hanno tanto
contributo alla diffusione di questi
segugi.
Nel contesto del delicato passaggio dal Registro Supplementare
Riconosciuti al Registro Origini Italiano e della definitiva approvazione
dell’F.C.I anche il segugio Maremmano, dopo non poche diatribe, in
seno alla Nostra associazione ha
avuto il suo Club di razza.
D’altra parte ritengo indispensabile
che la moltitudine di microallevatori,
in molti casi della serie “dilettanti allo
sbaraglio”, debbano essere assolutamente supportati e coadiuvati
nell’intento di rafforzare e migliorare questa novella razza. Il Club
per dover d’origine ha ovviamente
sede a Grosseto, ma si ramifica
con tante piccole delegazioni su
buona parte il territorio nazionale.
Il Club del segugio maremmano,
sempre subordinato alla Prosegugio
nazionale, per iniziare si prefigge il
delicato obiettivo di traghettare la
razza dall’R.S.R al R.O.I cercando di
migliorare e rafforzare costantemente i suoi caratteri distintivi.
Altro obiettivo sarà di mantenere
vive tutte le tipologie di manto e ti
pelo che lo standard prevede.
Tutti gli addetti ai lavori sanno benissimo che il manto più gettonato
negli ultimi anni è stato quello tigrato, vuoi per scelte dettate dal mercato, vuoi per la sua predominanza
genetica, i soggetti tigrati si sono
moltiplicati senza sosta.
Per il manto fulvo, originaria livrea di
questi segugi, non vi sono problemi: alcuni allevatori seri e qualificati
hanno scelto questo mantello come
carattere distintivo dei loro allevamenti, producendo un buon numero
di soggetti di altissimo livello.
I problemi invece sussistono per il
manto nero focato e per i soggetti
a pelo forte nelle tre colorazioni
ammesse.
Sarà dunque compito del Club del
segugio Maremmano promuovere
incontri e manifestazioni capaci stimolare gli appassionati del segugio
Maremmano a impegnarsi nell’allevamento di soggetti con quei manti
e quelle tipologie di pelo che pian
piano si stanno perdendo.
A conclusione di questa piccola
presentazione della nuova entità cinofila, non mi resta che augurare al
mondo che ruota intorno al segugio
Maremmano un po’ di tranquillità,
affinché si possa tutti lavorare in
modo sinergico per il bene di questa
prosperosa razza.
Federico Cenci
33
punti di vista
34
Riflessioni sul Segugio Italiano
Per chi ancora non mi conoscesse,
educo segugi professionalmente
da circa dieci anni e allevo amatorialmente segugi italiani a pelo raso.
Questa volta non mi dilungherò in
considerazioni prettamente tecniche (stile, morfologia, conformità
e commento allo standard, psicologia, addestramento, selezione,
ecc.) come ho già fatto in altri
articoli pubblicati recentemente su
un’ altra testata giornalistica che si
occupa di segugi: sarebbe prolisso
e ripetitivo visto che più o meno tutti
ben sapete come la penso. Piuttosto preferirò affrontare alcuni punti
focali che credo siano la matassa da
dipanare nella questione SEGUGIO
ITALIANO.
Dopo breve tempo, avendo letto
attentamente l’articolo del mio caro
amico dott. Gian Carlo Bosio (Il segugio italiano: IL MERAVIGLIOSO)
uscito nel precedente numero di “I
Segugi”, mi sono accorto che lui
come me e tanti altri pensiamo sia
arrivato il momento di fare qualcosa. Mi spiego meglio; conoscendo
abbastanza bene Gian Carlo so che
scrivendo, essendo uomo estremamente pratico, è andato diritto sul
problema che ci assilla da molti anni
ormai, ovvero sia: la vera identità
del segugio italiano. E non è cosa
da poco. Questo sarà elemento di
discussione e confronto che sono
ormai indispensabili.
Adesso passiamo “al sodo”.
Sappiamo tutti che almeno una goccia di sangue francese scorre nelle
vene di tutti i nostri segugi italiani,
ma c’è stato chi ha lavorato e faticato per ritornare al VERO segugio
italiano e altri che invece, per vari
motivi o ambientali o per concezioni
differenti e “gusti personali”, spesso
hanno attinto nuovamente o da sangue Bleu de Gascogne o Ariegeois.
Questi ultimi non è che siano cani
venatoriamente poco validi o con
altri problemi di qualsivoglia natura, ANZI abbiamo visto che hanno
vinto tantissime prove di lavoro di
ogni foggia confermandosi degli
ottimi ausiliari per un certo tipo di
caccia, MA NON POSSIAMO E NON
DOBBIAMO ASSOLUTAMENTE
CHIAMARLI SEGUGI ITALIANI! Io
personalmente preferisco chiamarli
“segugi europei”, altri li chiamano
“segugi franco italiani” o “segugi
italo francesi”, ma a me suona meglio “segugio europeo”.
Ripeto: non sono cani da denigrare,
sono degli ottimi cani da lavoro,
io stesso sono partito dai cani del
Romeo Sacchetti
con Birbo Campione
italiano di lavoro,
Campione riproduttore
e Campione sociale
compianto avvocato Fioravanti,
però selezionando drasticamente
lasciandomi sempre i soggetti che
a tre mesi risultano più tipici e più
conformi allo standard (per quel
poco che a tre mesi si può vedere)
pur non sapendo come si sarebbero
comportati nel lavoro.
Visto questo credo sia giunta l’ora
di fare qualcosa prendendo come
campioni alcuni “segugi europei” e
tramite un iter approvato dall’ ENCI e
dall’FCI redarre uno standard morfologico e di lavoro per questa nuova
razza che effettivamente c’è ed è
presente in gran parte del nostro
territorio. Ma facciamo attenzione!
Noi tutti sappiamo che “l’abito non
fa il monaco”. Infatti durante il tempo
che ho addestrato, mi sono capitati
spesso soggetti morfologicamente
italianissimi ma con voci d’oltralpe
e che nulla avevano a che fare con
il nostro scagno italiano. Io, che non
ho alcuna carica nella nostra grande
associazione, ritengo che sarebbe
opportuno iscrivere i cani alla nascita (Modello A) come segugi italiani
MA prima dei diciotto mesi di età
fare una verifica (tipo Confirmatiòn
in Francia) morfologica e su prova
di lavoro per valutare la conformità
allo standard e tramite essa decidere in che razza iscrivere il soggetto.
Inoltre quando una fattrice o uno
stallone produrranno per due volte consecutive (indicativamente)
soggetti conformi all’una o all’altra
La muta di
Silvano Molino
partecipante alla
selezione per la
Coppa Europa 2012
razza andranno segnalati come
riproduttori scelti.
Chiaramente io personalmente sarei
dell’idea di fare il test del DNA sia
ai genitori che ai cuccioli per ogni
cucciolata ma sarebbe troppo dispendioso economicamente anche
se c’è da dire che non tutti sanno
allevare, e si sa, proprio per questo
dovremmo accertarci della veridicità
del pedigree.
Passiamo ad una altro grosso nodo:
LA CLASSE GIUDICANTE di verifiche zootecniche.
Questi signori come tutti sappiamo,
e come già ho scritto precedentemente, hanno un grandissimo e
fondamentale ruolo nell’ambito della
selezione e del mantenimento e
progresso delle razze. Essi dovrebbero aver ben chiaro come si deve
muovere un cane di qualsiasi razza
da seguita, con quanto ne concerne: conformità allo standard, stile,
voce, ecc…, ma per alcuni di essi
non sembra affatto così.
Vi faccio un piccolo esempio. In
una prova di lavoro con raduno,
prova che dovrebbe essere forse la
più significativa di tutto l’anno, un
giudice giustamente mi fece notare
che la mia Chiara “raddoppiava” la
voce su risoluzione dei falli e sulle
“doppie” della lepre, sulla scheda dove troviamo scritto “VOCE”
la giudicò INSUFFICIENTE, e io
sarei stato d’accordo (anche se il
raddoppio di Chiara è veramente
leggero) anche se la predica veniva
da un pulpito che elogia e fa grande
propaganda di quei segugi che io
definisco “europei”. Quando gli feci
notare questa incongruenza nella
sua logica, di fronte agli spettatori
e concorrenti mi rispose, candidamente, che i signori che hanno
selezionato questo tipo di segugio
vanno ringraziati e ammirati per aver
trovato “il modo” di “MIGLIORARE”
il lavoro del nostro segugio italiano.
Spero che questo signore si sia reso
conto di quello che ha detto.
Fino a che alcuni di questi giudici
non saranno educati a comprendere il sistema di un giudizio corretto
e conforme ai vari standard, molto
probabilmente non si giungerà a
nulla.
Inoltre questo signore non pensi che
io abbia i tappi alle orecchie e non
sia in grado di riconoscere quando
si divide una muta in seguita, però
pur di difendere il segugio italiano
non ho fatto reclami quando questo
è successo. Questo spero lo faccia
riflettere e non fraintenda in malomodo le mie parole.
La classe giudicante ha un potere
immenso sulla salute delle razze,
ed è per questo che mi appello ai
tantissimi giudici competenti, auspicando che questi redarguiscano
i loro colleghi quando sbagliano.
Inoltre ci tengo a sottolineare che
il concorrente, se è in grado di
conoscere attentamente la propria
razza, senza nessuna paura dovrebbe avvertire subito un delegato
E.N.C.I. e segnalare la scorrettezza
senza alcuna spesa a quest’ultimo,
il quale sarà obbligato a riferire ad
una commissione di giudici scelti
dal comitato tecnico-scientifico per
esaminare il caso in questione, sperando che questi siano veramente
sopra ogni parte; alcuni nomi?
Non ve li dirò io perché spero che
sia il comitato tecnico-scientifico a
sceglierli, auspicando più frequenti
riunioni, almeno mensili, per discutere civilmente e con competenza di
cose serie sapendo mediare lontano
dagli estremismi. Sperando, credo
insieme a tantissimi altri segugisti,
che questo avvenga, vi saluto, certo
che mi saprete scusare per la mia
“scomoda sincerità”.
Marco Rossi
35
dalle sezioni
36
Novara
XVI ESPOSIZIONE CANINA PER RAZZE DA SEGUITA
Domenica 24 giugno 2012, presso
il parco di Villa Marazza di Borgomanero, la Sezione S.I.P.S. di
Novara, ha organizzato l’esposizione in epigrafe che in un primo
momento doveva essere riservata
ai soli soci novaresi e poi, grazie
all’intervento di Vicario Lanfranco e
del nostro Presidente Gino Tacca,
è stata estesa anche ai segugisti
delle altre province piemontesi ed a
quelle limitrofe lombarde di Varese
e Pavia ed al vicino Canton Ticino
svizzero.
Le qualifiche ottenute dai soci
novaresi, saranno valide per partecipare al campionato provinciale
2012.
I punteggi ottenuti nel raduno saranno sommati con quelli della prova
sociale di lavoro su lepre del marzo
scorso e quelli delle prove di lavoro
sociale su lepri e su cinghiali che si
svolgeranno il 9 settembre p.v.
L’esposizione, ha visto la partecipazione di 33 concorrenti con 111 cani
delle seguenti razze: Segugi italiani
a pelo raso 61 – Segugi italiani a
pelo forte 17 – Segugi dell’appennino o lepraioli italiani 8 – Segugi
maremmani 3 – Ariegeois 5 – Petit
bleu di gascogne 14. – Alpendische
dachsbracke 3.
I Giudici, così come imponeva la
manifestazione, peraltro seguita
da un numeroso pubblico e da un
operatore televisivo che ha ripreso
l’intero svolgimento dell’evento,
hanno espresso i loro giudizi con la
massima serenità e competenza ed
alla fine hanno premiato i soggetti
più meritevoli stilando la seguente
classifica:
S.I.P.R
Classe libera - miglior maschio
TITO di Cravero
Classe libera - miglior femmina
BRENDA di Cravero
Classe giovani - miglior maschio
PATO di Tosini
Classe giovani - miglior femmina
LARA di Tacca/Valli
Migliore di razza
TITO di Cravero
S.I.P.F.
Classe libera - miglior maschio
BLAK del Team Lirone
Classe libera - miglior femmina
GUENDA di Giroldi
Classe giovani - miglior maschio
YAGO del Team Lirone
Classe giovani - miglior femmina
DIANA del Team dei Talunit
Migliore di razza
GUENDA di Giroldi
S.d.AP.
Classe libera - miglior maschio
TOMMY di Ghisio
Classe libera - miglior femmina
MORINA di Coggiola
Migliore di razza
MORINA di Coggiola
S.MAR.
Classe libera - miglior maschio
ZORRO di Zanone
Classe libera - miglior femmina
TIXI di Del Caldi
Migliore di razza
TIXI di Del Caldi
ARIE.
Classe libera - miglior maschio
DICK di Arborati
Classe libera - miglior femmina
DEA di Arborati
Migliore di razza
DICK di Arborati
P.B.G.
Classe libera - miglior maschio
ARAGON di Vicario L.
Classe libera - miglior femmina
SELLY di Vicario L.
Migliore di razza
ARAGON di Vicario L.
D.B.A.
Classe libera - miglior maschio
RED di Zanone
Classe giovani - miglior femmina
BIBA di Del Caldi
Migliore di razza
RED di Zanone
I primi tre soggetti di classe e di categoria sono stati premiati con il libro
del “Manuale di Zacchetti” e con una
maglietta con il logo della S.I.P.S.
Novara, mentre i primi di razza sono
stati premiati con un quadro del neo
pittore Maruca Pietro, che ha avuto
anche l’onore di consegnare personalmente i suoi lavori ai concorrenti
vincitori. Il nostro Presidente Tacca
Gino, con Giroldi Gian Piero e Vicario
Lanfranco, gli instancabili tutto fare
della manifestazione, al termine della
rassegna hanno ricordato a tutti i
presenti che il 9 di settembre p.v.
oltre a dover partecipare alle prove
di lavoro valevoli per il campionato
provinciale, si dovrà partecipare
anche al pranzo del dopo gara per
raccogliere il solito contributo che
la Pro Segugio di Novara devolve
ormai da diversi anni ad associazioni
di diversamente abili. Arrivederci
al 9 di settembre, mi raccomando
numerosissimi.
Ticchio Vittorio
I Segugi hanno corso sulle alpI
167.5 eccellente.
BATT 4 (Clerici Pier Carlo)
mute iscritte: Brambillaschi Gianluca167.25 eccellente, Sani Tiziano
148.5 buono.
La muta
di Raul Fortuna
dalle sezioni
Aosta
BATT 5 (Mapelli Fiorenzo)
mute iscritte: Turcatti Gianni 167.4
eccellente, Capusso Franco142.5
buono
BATT 6 (Tacca Gino)
mute iscritte: Nizzoli Cristian166.75
eccellente, Randighieri Tiziano153.75 molto buono, Colli Roberto163.4 eccellente.
mute libere: Comparin Omar 150
molto buono; Mana Antonio 140
buono.
coppie libere: nessun qualificato
singoli liberi: nessun qualificato.
Domenica 13/05/2012
partecipanti: 8 mute libere, 5 coppie
libere, 1 singolo libero; 21 mute
iscritte, 10 coppie iscritte, 2 singoli
iscritti.
Qualificati:
BATT 1 (Boiocchi Gabriele)
singoli-coppie iscritte: nessun qualificato
Organizzata dalla Signora Nicole
Parret della pro segugio di Aosta,
si sono svolte nei giorni 12- e 13
Maggio due prove per segugi su
lepre in alta montagna .
Il paesaggio tipicamente alpino e
l’altitudine che variava da mt 1300
a 1900 in Val d’Ayas e nei comuni di
Brusson Ayas e Saint Vincent nella
val d’Aosta con temperature molto
basse, assenza di vento, ha dato
condizioni differenti a molti cani non
abituati in quei terreni. Un buon numero di concorrenti, specialmente
nelle mute, ben 13 il primo giorno
e 21 il giorno successivo. Molti bei
nomi ormai noti nella segugistica da
lepre che si sono distinti vincendo la
loro batteria come Zeno Colo.
Un grazie ai giudici Boiocchi,Fusar
Poli,Mapelli, Tacca, Raviglione e
Clerici.
Una nota particolare per Lelio Agostani che si sta sempre più affermando con le sue femmine Frana e
Fly. L’ho visto in molte prove tornare
a casa a mani vuote, ma non ha
desistito e da tempo ha iniziato ad
assaporare il gusto della vittoria . Un
plauso ai seguisti del Nord Italia che
hanno organizzato, e in particolare
alla Signora Nicole Parret .
In conclusione dall’azzurro mare
dell’ Elba di prove precedenti, ai
verdi scenari Alpini. E’ la passione
dei seguisti che si misurano e sciolgono i loro quattrozzampe in terreni
diversi e lontani.
Lorenzo Mari Cenni
Sabato 12/05/2012
Partecipanti: 3 mute libere, 4 coppie
libere, 6 singoli liberi; 13 mute iscritte, 13 coppie iscritte, 2 singoli iscritti.
Qualificati:
BATT 1 (Fusar Poli Luigi)
coppie iscritte: Zeno Colò 154 molto
buono.
singoli iscritti: nessun qualificato.
BATT 2 (Boiocchi Gabriele)
coppie iscritte: Agostini Lelio 156.5
molto buono, Torri Armando 153
molto buono.
BATT 3 (Raviglione Paolo)
coppie iscritte: Rampini Claudio
BATT 2 (Tacca Gino)
coppie iscritte: Pelliccia Anacleto
157 molto buono, Giusto Emanuele
152 molto buono .
BATT 3 (Mapelli Fiorenzo)
mute iscritte: Comparin Omar
145.16 buono.
BATT 4 (Raviglione Paolo)
mute iscritte: nessun qualificato
BATT 5 (Clerici Pier Carlo)
mute iscritte: Giglioli gianfranco
173.25 eccellente.
BATT 6 (Fusar Poli Luigi)
mute iscritte: Brambillaschi Gianluca 178 eccellente, Molino Silvano
164.66 eccellente. CAC a SISSI (loi
10/38314) di Molino Silvano, 1° ris.
CAC a BRUNA (loi LO0565229) di
Brambillaschi Gianluca.
mute libere: Francisco Daniele 168.2
eccellente.
coppie libere: ferrero giuseppe 145
buono.
singoli liberi: nessun qualificato.
37
dalle sezioni
Lario Brianza
La muta
di Emilio Trezzi
38
Dalla segreteria della sezione provinciale Sips Lario Brianza
Nei giorni 7 – 8 luglio scorsi la Pro
Segugio Lario Brianza ha organizzato la terza prova di lavoro su lepre
nei terreni delle ZRC di Triuggio,
gentilmente concesse dall’ATC
Brianteo e dalla provincia di Monza
Brianza ai quali vanno i ringraziamenti degli organizzatori. Nonostante le condizioni atmosferiche
del mese di luglio, non favorevoli al
lavoro dei segugi, molti sono stati
i partecipanti che, in un clima di
amicizia, si sono confrontati con i
loro ausiliari. Altrettanto numerosi
sono stati gli spettatori, appassionati
segugisti, che, attenti a cogliere ogni
piccola sfumatura, hanno seguito
l’azione dei segugi e ascoltato con
molto interesse ed emozione le loro
voci squillanti.
Ottimo è stato il lavoro degli accompagnatori che, con dedizione e competenza, grazie alla conoscenza del
territorio, hanno svolto il loro compi-
to in modo impeccabile, mettendo i
concorrenti nelle condizioni di poter
svolgere al meglio la loro prova.
Ancora una volta le Zrc di Triuggio si
confermano luoghi idonei ad essere
utilizzati per questo tipo di prova,
sia per la variabilità del territorio
(boschi, coltivi e prati), sia per la
giusta presenza di lepri riscontrata.
Numerose sono state le qualifiche
assegnate dai giudici Marchesi Battista, Tacca Gino e Bagnatica Alberto
per la categoria A e Pietrangeli Giorgio e Fontana Felice per la categoria
B. Il miglior punteggio Ecc 165,25, è
stato assegnato alla muta di Trezzi
Emilio, composta dai cani, Charlie,
Tosca, Zik e Denny, che, dopo una
cerca in prato “… incontrano e
danno voce, … Tosca si porta in
bosco vocalizzando, evidenziano
la partenza del selvatico e vanno in
seguita, - dopo la risoluzione di un
fallo, si vede la lepre e - la seguita
è incalzante e serrata e si distende
armoniosa”. Tosca, con Ecc. 166
consegue anche il miglior punteggio della manifestazione vincendo
il trofeo per il miglior cane assoluto.
Il singolo con il miglior punteggio è
stato “Pina”, di Milani Lorenzo con
MB 158, la quale, liberata in prato
in ultimo turno, con voce squillante,
accosta in bosco e scova eseguendo una buona seguita.
Per la categoria libera la miglior
coppia è stata quella di Montorfano
con i cani Mira e Kim con Ecc 163;
mentre le mute di Pozzi Luigi e di
Panzeri Elio si aggiudicano a pari
merito, con il punteggio MB 156, il
titolo di miglior muta di B
Come di consueto la manifestazione
si è conclusa presso il ristorante
Roma dove, dopo un ricco pranzo,
si è tenuta la premiazione della prova. Il presidente, Molteni Piermaria
ha colto l’occasione per ringraziare
tutti coloro che, a diverso titolo, si
sono prodigati per la realizzazione
2° Abbastanza Buono punti 133
ai cani: Selva e Stelina – Segugi
Italiani a pelo forte – Proprietario e
conduttore: Mauri Carlo
3° Abbastanza Buono punti 132 ai
cani: Lea e Kiba – Segugi italiani –
Proprietario e conduttore: Capra A.
Batteria nr. 4 - Giudice: sig. Pietrangeli Giorgio
1° Eccellente punti 163 ai cani:
Mira e Kim – Segugi Italiani a pelo
forte – Proprietario e conduttore:
Montorfano P.
2° Molto Buono punti 155 ai cani
Tato e Brina – segugi italiani – Proprietario e conduttore: Giglio Aldo
3° Buono punti 148 ai cani Rochi e
Luchi – segugi italiani a pelo forte
– Proprietario e conduttore: Polini
Walter
dalle sezioni
e il successo dell’evento. Un ringraziamento particolare è andato
al giudice Marchesi Battista, a cui
è stato assegnato anche un premio
speciale per la sua disponibilità, e
che ci ha deliziati con i suoi saggi
consigli, commentando positivamente il lavoro svolto dai cani.
L’appuntamento è per febbraio del
prossimo anno.
Di seguito le classifiche
Sabato 7 luglio 2012
Categoria “A”: Classe Coppie
Batteria nr. 1 - Giudice Sig.: Bagnatica Alberto
Nessun classificato
Categoria “A”: Classe Singolo
Batteria nr. 2 - Giudice Sig.: Marchesi Battista
1° Molto Buono punti 158 al cane:
Pina – Segugio italiano a pelo raso
– Proprietario e Conduttore: Milani
Lorenzo
Categoria libera: Classe mute
Batteria nr. 3 - Giudice Sig.: Pietrangeli Giorgio
1° Molto Buono punti 156 ai cani:
Birba, Fiore, Stella, Bell, Serpa e
Barbin - Segugi italiani - Proprietario
e conduttore: Panzeri Elio
2° Molto Buono punti 153 ai cani:
Lea, Luchi, Barba, Flesc, Red e
Pechi – Segugi italiani – Proprietari
e conduttori : Novati e Turati
3° Buono punti 148 ai cani: Merina,
Dolly, Blanche, Neve, Oliver e Bigeau – Segugi francesi Ariegeois –
Proprietario e conduttore: Ripamonti
Angela
4° Buono punti 145 ai cani: Tommy,
Mora, Stella, Mascia e Selva – Segugi italiani a pelo forte – Proprietario
e conduttore: Mauri Carlo
Batteria nr. 4 - Giudice Fontana
Felice
1° Molto Buono punti 156 ai cani:
Dic, Falco, Bianca e Perla – Segugi
italiani – Proprietario e conduttore:
Pozzi Luigi
2° Buono punti 141 ai cani: Pierino,
Stelin, Turco, Diana, Brina e Dora –
Segugi italiani a pelo raso – Proprietario e conduttore: Corbetta Mario
Domenica 8 luglio 2012
Categoria “A” Classe Mute
Batteria nr. 1 - Giudice Sig.: Tacca
Gino
1° Eccellente punti 165,25 ai cani:
Charlie, Zik, Denny e Tosca – Segugi
italiani a pelo raso – Proprietario e
conduttore: Trezzi Emilio
Batteria nr. 2 - Giudice Sig.: Marchesi Battista
1° Molto Buono punti 150,25 ai cani:
Binda, Luna, Dora e Reno – Segugi
Italiani a pelo raso – Proprietario e
conduttore: Castagna Franco.
Categoria libera: Classe coppie
Batteria nr. 3 - Giudice: sig. Fontana
Felice
1° Riservato
Lecco
Come ormai decennale abitudine
per i segugisti non solo lecchesi ma
dell’intera Lombardia, si è tenuta la
Prova ENCI per razze da seguita
su lepre, valida per le qualificazioni
al Campionato Italiano FIDASC e
FIDC, della Società Italiana ProSegugio, sezione di Lecco. La
prova è stata organizzata nei giorni
9/10/11 marzo 2012 nella magnifica
cornice del Parco del Curone, che
da sempre accoglie i segugisti per
le prove dalla SISPS lecchese, la
quale è protesa, nell’organizzazione
dei suoi molteplici eventi, sia verso
le dolci colline del territorio della
Brianza (cosi è, oltre alla due date
annuali nel Parco del Curone, la
partecipazione alla Fiera Zootecnica
di S.Gaetano a Casatenovo, durante
la quale si tiene l’esposizione “speciale segugio”), sia ad innalzare lo
sguardo verso le magnifiche cime
che fanno da cornice al territorio
lecchese (così è la partecipazione
alla Sagra del cacciatore di Perlasco -Valsassina-, durante la quale
vengono organizzate prove di
lavoro, esposizioni e naturalmente
l’immancabile ed attesa esibizione
dei soggetti che si sono distinti nelle
prove nazionali ed internazionali).
Tutti ricordano poi con orgoglio l’organizzazione della finale del Campionato Italiano FIDASC nell’estate
2011, che ha visto una partecipazione eccezionale ed ha permesso
a segugisti provenienti da tutta Italia
di ammirare la splendida Valsassina.
L’operosità dei segugisti lecchesi
non è venuta meno nemmeno durante questa immancabile data, che
ha visto la partecipazione di ben 5
batterie di mute, 5 batterie di coppie
e 5 batterie di singoli.
A simboleggiare l’unità, che dovrebbe contraddistinguere i segugisti italiani, la manifestazione
ha avuto l’onore di avere con sé
giudici provenienti da tutta Italia,
incrementando così il livello tecnico
della prova. Ringraziamo quindi, in
rigoroso ordine alfabetico, i Signori:
Baldoni, Corbucci, Corrucci, Cristofolini, D’Aquaro, Faravelli, Ghidelli,
Marcaletti, Montanari, Paliotta, Zani.
Il titolo di Campione Assoluto della
manifestazione per la categoria
singolo è stato assegnato a Rumba,
razza segugio italiano pelo forte
nero focato del Sig. Rapis, con punti
168 ecc. (Giudice Sig. Ghidelli); per
la categoria coppie è stato assegnato a Cloe e Briciola razza segugio
lucernese del Sig. Brumana, con
punti 165.5 ecc. (Giudice Sig. Corbucci); per la categoria mute è stato
assegnato a Brina, Darma, Elsa,
Lina, razza segugio italiano a pelo
raso, del Sig. Gallazzi, con punti
163,5 ecc.(Giudice Sig. Faravelli).
Le premiazioni sono avvenute
come di consueto dinnanzi ad un
folto pubblico presso l’accogliente
Trattoria Lo Scarpone di Rovagnate,
che ci ha fornito gli spazi operativi
necessari per le iscrizioni, deliziandoci inoltre, nelle tre giornate di
prove, con la sua cucina. Un grazie
particolare ed il nostro sentito affetto
vanno a tutti coloro che hanno reso
possibile questo e gli altri eventi
organizzati dalla SIPS Lecco, che
da dietro le quinte permettono il
perseguimento delle nostre passioni: segugisti e non, Pubbliche
Amministrazioni, Enti e sponsor. Un
ringraziamento particolare a Valsecchi Paolo, che instancabilmente e tenacemente si impegna per tutti noi.
A pochi giorni dalla manifestazione,
il giorno 17 marzo 2012, la SIPS
lecchese ha organizzato l’annuale
Assemblea dei Soci presso la rinomata cornice del ristorante Marion
di Casatenovo. La data era attesa
in quanto il Consiglio Direttivo ha
avuto modo di mostrare i risultati
perseguiti negli anni (oltre alle prove si vuole ricordare la creazione e
gestione decennale della zona di
addestramento Pertus-Valcava, alle
pendici del monte Resegone) e gli
ambiziosi obiettivi per il futuro, a
dimostrazione del fatto che la Pro
Segugio di Lecco è stata e vuole essere ancora un punto di eccellenza
del segugismo italiano.
Rota Moreno
Consigliere Provinciale SIPS Lecco
39
dalle sezioni
Cremona
VerificHE
zootecnicHE
A Credera
davanti al
monumento
di Zacchetti
Credera
Sabato 01 settembre 2012
Batteria n. 1 Singoli
Giudice Sig. Pescatori Renat0
1º Classificato: Sig. Zaninelli Ernesto con Zico Pt 166 Ecc
2º Classificato: Sig. Ghidinelli Matteo con Tima Pt 159 Mb
3º Classificato: Sig. Zaninelli Ernesto con Lady Pt 158 Mb
Batteria n. 2 Coppie
Giudice Sig.Clerici Piercarlo
1º Classificato: Sig. Mariconti Claudio con Ambra e Meghi Pt 152 Mb
40
Domenica 02 Settembre 2012
Batteria n. 2 Singoli
Giudice Sig.Fusarpoli Luigi
1º Ciassificato: Sig. Giancarlo Gianbruno con Keiko Pt 163 Ecc
Batteria n. 5 Coppie
Giudice Sig.ra Villa Maria Assunta
1º Classificato: Sig. Pedrazzini Pietro con Bruna e Selva Pt 152,5 Mb
2º Classificato: Sig. Placentini Antonio con Sveva e Brett Pt 150,50 Mb
3º Classificato: Sig.Garavello Adolfo
con Viola e Ledy Pt 148 B
4º Classificato: Sig. Ghidinelli Matteo con Timba e Trento Pt 145,50 B
Batteria n. 1 Mute
Giudice Sig. Pescatori Renato
1º Classificato: Sig. Pizzetti Bonfiglio
con Edina, Ares, Noè, Olli Pt 164 Ecc
2º Classificato: Sig. Pizzetti Bonfiglio
con India, Ida, Iala, Nora Pt 151 Mb
Batteria n. 3: Mute
Giudice Sig. Torri Armand0
1º Classificato: Sig. Geroldi Luciano
con Ghigo, Ara, Elsa, Eros Pt 161,5
Ecc
Batteria n. 4: Mute
Giudice Sig. Mapelli Fiorenzo
1º Classificato: Sig. Giglioli Gian-
franco con Patti, Scila, Sibill, Romina
Pt 163 Ecc
2º Classiflcato: Sig. Pedretti Battista
con Ebe,Timba, Emi, Alba, Aris Pt
154,6 Mb
3º Classificato: Sig. Ravara Luigi con
Nico, Vento, Nilo, Ivan Pt 150,25 Mb
Vincitori del 2º Trofeo “Zaccheti”:
Cat. Singolo Zico di Zaninelli Ernesto
Cat. Coppie Bruna e Selva di Pedrazzini Pietro
Cat. Mute Edina, Ares, Noè, Olli di
Pizzetti Bonfiglio
Corte De Cortesi
10-11-12 agosto 2012
CLASSE SINGOLO “A”
BATTERIA N. 1 - Giudice sig.
BAIOCCHI
1-Riservato
2-Buono con punti 147 al cane
VIOLA conduttore sig. Cordoni
Domenico
3-Buono con punti 144 al cane ALICE conduttore sig. Pedrazzini Pietro
BATTERIA N. 2·- Giudice sig.
BIANCHETTI
1-Ecc.te con punti 161 aI cane ZICO
conduttore sig. Zaninelli Ernesto
2-A.B. con punti 131 al cane TIMBA
conduttore sig. Ghidinelli Matteo
BATTERIA N. 3 - Giudice sig. FUSARPOLI
1-Ecc.te con punti 160 aI cane MINA
conduttore sig. Reggiani Luciano
CLASSE COPPIE “A”
BATTERIA N. 1 - Giudice sig. MAPELLI
1-Ecc.te con punti 167,5 ai cani SIRO-FARA. Conduttore sig. Zanardi
2-Ecc.te con punti 160,5 ai cani
DEA-FURIA. Conduttore sig. Zanardi
3-Buono con punti 147,5 ai cani
AMBRA-MEGHI. Conduttore sig.
Mariconti
BATTERIA N. 2 - Giudice sig. ZANI
1-MB con punti 153.5 ai cani KIRAMARI. Conduttore sig. Cannella
2-MB con punti 152 ai cani ARIXMINA. Conduttore sig. Marazzini
BATTERIA N. 3 - Giudice sig. FUSARPOLI
1-MB con punti 156,5 ai cani PARCO-RONDA
Conduttori sig. f.lli Gualdi
2-Buono con punti 146,5 ai cani
MORO-SPINO. Conduttore sig.
Annovazzi
BATTERIA N. 4 - Giudice sig.
TORRI
1-N.Q.
2-NQ.
3-NQ.
BATTERIA N. 5 Giudice sig. CLERICI
1-NQ.
2-Buono con punti 143 ai cani BILLYURI. Conduttori sig. Pescatori
Renato
3-N.Q.
BATTERIA N. 6 - Giudice sig.
BOIOCCHI
1-MB con punti 154,5 ai cani DIANASELVA. Conduttore sig. Legramanti
Giorgio
2-N.Q.
3-N.Q.
CLASSE MUTE “A”
BATTERIA N. 1 - Giudice sig.
BOIOCCHI
1-N.Q.
2-N.Q.
3-N.Q.
BATTERIA N.2 - Giudice sig.
BANFI
1-N.Q.
2-N.Q.
3-N.Q.
BATTERIA N. 3 - Giudice sig.
MAPELLI
1-Ecc con punti 163,75 ai cani TITOLILLI-LAMPINO-BRINA. Conduttore
sig. Ghilotti Ivan
2-MB con punti 158 ai cani NUBENORA-NILO-MAGHI. Conduttore
sig. Zanenga
BATTERIA N. 4 - Giudice sig.
BIANCHETTI
1-MB con punti 156,5 ai cani ROCCO-FARA-SELVA-MORA. Conduttore sig. Zanardi
2-MB con punti 154 ai cani BIRBABIBA-AGHI-CRETA. Conduttore sig.
Legramanti
3-Buono con punti 144 ai cani SIROFARA-FURIA-DEA. Conduttore sig.
Zanardi
BATTERIA N. 5 - Giudice sig. ZANI
1-N.Q.
2-Buono con punti 149,6 ai cani
RINGO-LAKI-NERO-SPAGNA-FOSCA-MERY. Conduttori sig. Agazzi-
Pescatori
3-N.Q.
BATTERIA N. 6 - Giudice sig.FUSARPOLI
1-MB con punti 153,25 ai cani
MEGHI-TONI-ASTER-AMBRA. Conduttore sig. Mariconti
2-Buono con punti 144,16 ai cani
ROL-TONNI-JOLA-STELLA-BRINAALBA. Conduttore sig. Brignoli Luigi
3-N.Q.
BATTERIA N. 7 - Giudice sig.
TORRI
1-N.Q.
2-N.Q.
3-N.Q.
I partecipanti alla prova di Corte dei Cortesi
41
dalle sezioni
42
Brescia
VERIFICA ZOOTECNICA PER RAZZE DA SEGUITA SU LEPRE
di MARMENTINO e IRMA 14-15 Aprile 2012
Il gruppo Segugisti di Marmentino e Irma, la Federcaccia e Annu
Gasparotto in collaborazione con
la Pro Segugio Bresciana hanno
organizzato la Settima prova di Lavoro per Cani da Seguita su Lepre
in Memoria di Borghetti Giovanmaria
(detto Sorat). Marmentino e Irma
sono zone delle montagne Bresciane che distano un’oretta e mezzo
dalla città di Brescia, nella Valle
Trompia. Il raduno è stato effettuato
il mattino presto presso la Trattoria
“TRE SETTE” di Marmentino dove,
una volta svolti i sorteggi, si è partiti
per i vari campi di prova. Le Batterie
erano in totale 10, così suddivise: 3
Batterie per cani di classe Iscritta
giudicate da Esperti Gudici Enci,
qual: i Alberto Bagnatica, Giorgio
Bianchetti, Elena Marcaletti e 7
Batterie per cani di classe Libera,
giudicate dai Giudici Federali della
pro Segugio Bresciana, nelle persone di: Bonsi Emanuela, Cavagna
Ivan, Baronio Gianluigi, Bulgari Domenico, Chiari Francesco, Bacchetti
Vincenzo, Bertuzzi Simone, Sabatti
Alfiero, Montini Sandro, Conforti
Walter, Cabassi Alvaro, Svanera
Sergio, Zana Fiorenzo, Frola Davide, Ottelli Giannino, Ottelli Giorgio,
Giarelli Battista, Guerini Maurizio,
Franzoni Nicola, Angeli Pietro e
Baronio Fausto. Ogni batteria di
cani non iscritti è stata giudicata da
una coppia di giudici, questo sia
per il sabato che per la domenica.
Doverosi da parte degli organizzatori i ringraziamenti all’Amministrazione Provinciale, Assessorato
di Marmentino e Irma che hanno
dimostrato sincero interessamento
per la manifestazione,disponibilita’
per la parte riguardante le varie
autorizzazioni: il Direttore della prova nelle persone di Frola Renato,
la Commissione di gestione del
Comprensorio Alpino C6 della Val
Trompia, i vari e numerosi sponsor che hanno contribuito sia alla
realizzazione dell’opuscolo sia alla
lotteria, agli agricoltori e ai proprietari dei fondi che sono elemento
fondamentale allo svolgimento della
manifestazione, agli Accompagnatori, molto disponibili e soprattutto
competenti, ai Concorrenti, alla loro
sportività, e infine a tutti coloro che
hanno collaborato direttamente e
indirettamente, e si sono prodigati
per la buona riuscita della manifestazione mettendo a disposizione
la loro conoscenza del territorio
permettendo a tutti i Concorrenti di
poter lanciare i loro soggetti in posti
idonei dove è sempre stata rilevata
la presenza della lepre, elemento
indispensabile per la miglior riuscita
delle nostre prove. Sabato 14 il tempo è stato clemente e ha risparmiato
dalla pioggia i partecipanti, almeno
fino verso mezzogiorno, anche se
la temperatura si aggirava sui 3° e i
campi di gara più alti erano limitati
dalla neve che era caduta nei due
giorni precedenti la prova. La domenica, invece, nonostante abbia
piovuto insistentemente per tutta la
giornata e nonostante la concomitanza di altre 2 verifiche zootecniche
per cani da seguita nella zona, da
sottolineare la massiccia presenza
di tutti i concorrenti e soprattutto di
un numero veramente elevato di
spettatori , e del loro comportamento corretto, appassionato e rispettoso sia verso i concorrenti sia verso il
lavoro dei cani. Un ringraziamento
sincero ai proprietari della trattoria
“TRE SETTE” di Marmentino sede
del l raduno, ai proprietari della l trattoria ”FORELLI” di Irma che si sono
prodigati per il pranzo di Sabato 14,
i proprietari del rifugio “DEGLI ELFI”
e la trattoria “VETTA” di Marmentino
che hanno ospitato concorrenti,
giudici e accompagnatori rifocillandoli con i loro deliziose tipiche
prelibatezze. Nel tardo pomeriggio
di domenica 15 Aprile si sono svolte le premiazioni dei concorrenti e
dei cani qualificati e vincitori della
prova, in un caldo clima di amicizia
e di sportività che ha riscaldato tutti
i partecipanti e ha ripagato pienamente tutto l’impegno messo dagli
Organizzatori per la buona riuscita
di questa manifestazione e dando i
giusti presupposti e motivazioni per
il prossimo anno… con la speranza
di rivedervi tutti con lo stesso entusiasmo e lo stesso spirito sportivo:
Grazie Amici !
Classifiche e Qualifiche
Sabato 14 Aprile 2012.
Batteria N° 1 - Classe Coppie Iscritte Giudice: BIANCHETTI GIORGIO. Località:
VEZZALE - Comuni di Marmentino - Irma
- Acc. Bonsi E. Bonsi D. Ruffini M.
1° MOLTO BUONO punti 153 ai cani: RIVA
- SELVA
Segugi Italiani Pelo Raso Fulvi - Cond. e
Prop. Guerini Giacomo - Residente a Marcheno (BS).
2° MOLTO BUONO punti 151 ai cani: BALDO - DEA
Segugi Italiani Pelo Raso Fulvi - Cond. e
Prop. Guerini Giacomo - Residente a Marcheno (BS).
Batteria N° 2 - Classe Coppie Iscritte Giudice: BAGNATICA ALBERTO. Località:
VAGHEZZA - Comune di Marmentino - Irma
- Acc. Cerpelletti Armando
1° Riservato.
2° BUONO punti 148,50 ai cani: MORO SELVA
Segugi Italiani Pelo Forte Nero Focati - Cond.
e Prop. Girardi T. - Cozzalio E. - Residenti a
Limone (BS).
3° ABBASTANZA BUONO punti 131,5 ai cani:
ASIA - ROLLY
Segugi Italiani Pelo Raso Fulvi - Cond. e Prop.
Ravelli Riccardo - Residente a Artogne (BS).
Batteria N° 3 - Classe Coppie Iscritte Giudice: MARCELETTI ELENA. Località:
PIAZZE - Comune di Marmentino - Irma Acc. Gallia Ettore
1° MOLTO BUONO punti 158,5 ai cani:
TRIS - BIRBA
Segugi Italiani Pelo Forte Raso - Cond. e
Prop. Fiori - Bianchi - Residenti a Mura (BS).
2° MOLTO BUONO punti 152 ai cani: POLDO
- ASTRO
Segugi Italiani Pelo Raso Nero Focati - Cond.
e Prop. Ronchi Simone - Residente a Marcheno (BS).
Batteria N° 1 - Classe Coppie Libere - Giudici: CAVAGNA IVAN - BARONIO GIANLUIGI.
Località: TERMINE - Comune di Marmentino
- Irma - Acc. Fontana Alex
1° Riservato.
2° BUONO punti 148 ai cani: TITO - BIL
Segugi Italiani Pelo Forte Fulvi - Cond. e
Prop. Guerini Angelo - Residente a Sale
Marasino (BS).
Batteria N° 2 - Classe Coppie Libere - Giudici: BULGARI DOMENICO - CHIARI FRANCESCO. Località: FORCELLINA - Comune di
Marmentino - Irma - Acc. Gallia Giuseppe
Nessun Classificato.
Batteria N° 3 - Classe Coppie Libere Giudici: BACCHETTI VINCENZO - BERTUZZI
SIMONE. Località: MELLE - Comune di
Marmentino - Irma - Acc. Medaglia Oreste
1° Riservato.
2° BUONO punti 142 ai cani: CITA - LINDA
Segugi Italiani Pelo Raso Fulvi - Cond. e Prop.
Pezzini Luigi - Residente a Villongo (BG).
3° SUFFICIENTE punti 125 ai cani: TITO TONDO
Segugi Italiani - Cond. e Prop. Tomasini
Giacomo - Residente a Cimmo (BS).
Batteria N° 4 - Classe Coppie Libere - Giudici: MONTINI SANDRO - CONFORTI WALTER.
Località: POFFE - Comune di Marmentino Irma - Acc. Medaglia G.Maria
1° Riservato.
2° BUONO punti 146 ai cani: CITA - LINDA
Segugi Italiani - Cond. e Prop. Guerini Angelo
- Residente a Marcheno (BS).
Batteria N° 5 - Classe Coppie Libere - Giudici: CABASSI ALVARO - SVANERA SERGIO.
Località: PAGANE - Comune di Marmentino
- Irma - Acc. Frola Luigi
1° ECCELLENTE punti 162 ai cani: LILA SILA
Segugi dell’Appennino - Cond. e Prop. Bertorelli Giuseppe - Residente a Bedognia (PR).
2° ABBASTANZA BUONO punti 131,5 ai cani:
RONDA - LOLA
Segugi Italiani Pelo Raso Nero Focati - Cond.
e Prop. Ungaro - Rambaldini - Residenti a
Gussago (BS).
Batteria N° 6 - Classe Coppie Libere Giudici: ZANA FIORENZO - FROLA DAVIDE.
Località: ERGOLINO - Comune di Marmentino - Irma - Acc. Vivenzi Ivan
1° Riservato.
2° BUONO punti 144 ai cani: BARBEL TRUNBI’
Segugi Italiani Pelo Raso Fulvi - Cond. e Prop.
Freddi Rubens - Residente a Mura (BS).
Batteria N° 7 - Classe Coppie Libere - Giudici: OTTELLI GIANNINO - OTTELLI GIORGIO.
Località: FORELLI - Comune di Marmentino
- Irma - Acc. Ottelli Mauro
1° MOLTO BUONO punti 152 ai cani: TIMBA
- BIONDA
Segugi Italiani Pelo Raso Fulvi - Cond. e Prop.
Freddi Italo - Residente a Mura (BS).
2° ABBASTANZA BUONO punti 138 ai cani:
BUK - NINA
Segugi Italiani - Cond. e Prop. Bellotti Renato
- Residenti a Ospitaletto (BS).
Domenica 15 Aprile 2012
Batteria N° 1 - Classe Mute Iscritte - Giudice: MARCALETTI ELENA. Località: PIAZZE
- Comune di Marmentino - Irma - Acc. Gallia
Ettore
Il nostro Presidente
Fulvio Ghilardi
1° MOLTO BUONO punti 157 ai cani: BALDO
- DEA - SELVA - RIVA - BIONDA
Segugi Italiani Pelo Raso Fulvi - Cond. e
Prop. Guerini Giacomo - Residente a Marcheno (BS).
Batteria N° 2 - Classe Mute Iscritte - Giudice: BIANCHETTI GIORGIO. Località: VEZZALE
- Comune di Marmentino - Irma - Acc. Bonsi
Emanuela
1° ECCELLENTE punti 163,8 ai cani: TIMBA
- ALBA - DAMA - EMI - NANO
Segugi Italiani Pelo Raso Fulvi - Cond. e Prop.
Pedretti Battista - Residente a Bienno (BS).
2° MOLTO BUONO punti 150,6 ai cani: DORA
- LAPO - TOSCA - RUSKA - NEVE
Segugi Italiani Pelo Raso Fulvi - Cond. e
Prop. Saccomani Giorgio - Residente a San
Bonifacio (VR).
Batteria N° 3 - Classe Mute Iscritte Giudice: BAGNATICA ALBERTO. Località:
VAGHEZZA - Comune di Marmentino - Irma
- Acc. Cerpelletti Amando
1° Riservato.
2° BUONO punti 144 ai cani: LEDI - SHILA
- NEBBIA - KIRA
Segugi Italiani Pelo Forte - Cond. e Prop.
Zanotti Vincenzo - Residente a Gorno (BG).
Batteria N° 1 - Classe Mute Libere - Giudici:
OTTELLI GIANNINO - OTTELLI GIORGIO.
Località: FORELLI - Comune di Marmentino
- Irma - Acc. Ottelli Mauro
1° MOLTO BUONO punti 153,5 ai cani: ROMA
- CITA - LOLA - BIRBA
Segugi Italiani Pelo Raso Fulvi - Cond. e Prop.
Pezzini Luigi - Residente a Villongo (BG).
Batteria N° 2 - Classe Mute Libere - Giudici: CAVAGNA IVAN - BARONIO GIANLUIGI.
Località: TERMINE - Comune di Marmentino
- Irma - Acc. Fontana Alex
Nessun Classificato.
Batteria N° 3 - Classe Mute Libere - Giudici:
GIARELLI BATTISTA - ZANA FIORENZO. Località: ERGOLINO - Comune di Marmentino
- Irma - Acc. Vivenzi Ivan
1° Riservato.
2° BUONO punti 143,60 ai cani: TRUMBI’ BARBEL - SPAGNOL - LEA
Segugi Italiani Pelo Raso - Cond. e Prop.
Freddi Rubens - Residente a Mura (BS).
3° ABBASTANZA BUONO punti 134 ai cani:
DIANA - BIONDA - DAMA - TIMBA 1° TIMBA 2°
Segugi Italiani Pelo Raso - Cond. e Prop.
Daniele Dante - Residente a Mura (BS).
Batteria N° 4 - Classe Mute Libere - Giudice:
BACCHETTI VINCENZO. Località: MELLE
- Comune di Marmentino - Irma - Acc.
Medaglia Oreste
1° Riservato.
2° BUONO punti 148 ai cani: RUSCA - GIULIA
- BAFFI - PIRO
Segugi Italiani - Cond. e Prop. Blanchetti
Eugenio - Residente a Ono San Pietro (BS).
Batteria N° 5 - Classe Mute Libere - Giudice:
GUERINI MAURIZIO - FRANZONI NICOLA.
Località: POFFE - Comune di Marmentino Irma - Acc. Medaglia G.Maria
1° MOLTO BUONO punti 155 ai cani: BIRBA
- RONDA - ROKI - STELLA - ROMINA
Segugi Italiani - Cond. e Prop. Peli Celso -
43
Residente a Polaveno (BS).
2° BUONO punti 142 ai cani: PIPPO - STELLA
- TIMBA - VIOLA
Segugi Italiani pelo Raso - Cond. e Prop. Ungaro Giovanni - Residente a Gussago (BS).
3° ABBASTANZA BUONO punti 132 ai cani:
BIONDA - RONDA 1° - LOLI - TOBI - LEA RONDA 2°
Segugi Italiani - Cond. e Prop. Ungaro Davide
- Residente a Gussago (BS).
Batteria N° 6 - Classe Mute Libere - Giudice: CABASSI ALVARO - SVANERA SERGIO.
Località: PAGANE - Comune di Marmentino
- Irma - Acc. Frola Luigi
Nessun Classificato.
Batteria N° 7 - Classe Mute Libere - Giudice:
ANGELI PIETRO - BARONIO FAUSTO. Località: FORCELLINA - Comune di Marmentino
- Irma - Acc. Gallia Giuseppe
Nessun Classificato.
IL 7° TROFEO MEMORIAL “UNGARO
PAOLO”
è stato assegnato alla Miglior Coppia Iscritta
con MOLTO BUONO punti 158,5 ai cani: TRIS
(ECC. 161) - BIRBA (MB156)
Segugi italiani Pelo Raso Fulvi
Prop. e Cond. Fiori e Bianchi Giudice Sig.:
Elena Marcaletti.
44
IL 7° TROFEO OFFERTO DAI SEGUGISTI DI
MARMENTINO e IRMA
è stato assegnato alla 2° Miglior Coppia
Iscritta con MOLTO BUONO punti 153 ai cani:
RIVA (MB 155) - SELVA (MB151)
Segugi italiani Pelo Raso Fulvi
Prop. e Cond. Guerini Giacomo Giudice Sig.:
Giorgio Bianchetti.
IL 7° TROFEO OFFERTO DAI SEGUGISTI DI
MARMENTINO e IRMA
è stato assegnato alla 3° Miglior Coppia
Iscritta con MOLTO BUONO punti 152 ai cani:
ASTRO (MB 153) - POLDO (MB151)
Segugi italiani Pelo Raso Nero Focati
Prop. e Cond. Ronchi Simone Giudice Sig.:
Elena Marcaletti.
IL 7° TROFEO OFFERTO DAI SEGUGISTI DI
MARMENTINO e IRMA
è stato assegnato alla Miglior Coppia Libera
con ECCELLENTE punti 162 ai cani: LILA
(ECC. 164) - SILA (ECC.160)
Segugi dell’ Appennino
Prop. e Cond. Bertorelli Giuseppe Giudici
Sigg.: Cabassi Alvaro - Svanera Sergio
IL 7° TROFEO OFFERTO DAI SEGUGISTI DI
MARMENTINO e IRMA
è stato assegnato
alla 2° Miglior Coppia Libera con MOLTO
BUONO punti 152 ai cani: TIMBA (MB 152)
- BIONDA (MB152)
Segugi italiani Pelo Raso Fulvi
Prop. e Cond. Freddi Italo Giudici Sigg.: Ottelli
Giannino - Ottelli Giorgio.
IL 7° TROFEO OFFERTO DAI SEGUGISTI DI
MARMENTINO e IRMA
è stato assegnato alla 3° Miglior Coppia
Iscritta con BUONO punti 148 ai cani: BIL
(MB 154) - POLDO (B142)
Segugi italiani Pelo Forte Fulvi
Prop. e Cond. Guerini Angelo . Giudici Sigg.:
Cavagna Ivan - Baronio Gianluigi.
IL 7° TROFEO OFFERTO DALLA FAMIGLIA
RAMBALDINI
Alla Memorial del Papà RAMBALDINI ELISEO
è stato assegnato
alla Miglior Muta Iscritta con ECCELLENTE
punti 163,8 ai cani: EMI (ECC. 166) - ALBA
(ECC. 164) - NANO (ECC. 164) - DAMA
(ECC. 163) - TIMBA (ECC. 162)
Segugi Italiani Pelo Raso Fulvi
Prop. e Cond. Pedretti Battista Giudice Sig.:
Giorgio Bianchetti.
IL 7° TROFEO OFFERTO DAI SEGUGISTI DI
MARMENTINO e IRMA
è stato assegnato
alla 2° Miglior Muta Iscritta con MOLTO
BUONO punti 157 ai cani: BIONDA (ECC 165)
- SELVA (MB157) - DEA (MB 155) - RIVA
(MB 155) - BALDO (MB 153)
Segugi italiani Pelo Raso Fulvi
Prop. e Cond. Guerini Giacomo Giudice Sig.:
Elena Marcaletti.
IL 7° TROFEO OFFERTO DAI SEGUGISTI DI
MARMENTINO e IRMA
è stato assegnato alla 3° Miglior Muta Iscritta
con MOLTO BUONO punti 150,6 ai cani:
LAPO (MB 155) - DORA (MB151) - TOSCA
(MB 150) - RUSKA (MB 150) - NEVE (B 147)
Segugi italiani Pelo Raso Fulvi
Prop. e Cond. Saccomani Giorgio Giudice
Sig.: Giorgio Bianchetti.
IL 7° TROFEO OFFERTO DAI FRATELLI
RIZZINELLI
è stato assegnato
alla Miglior Muta Libera con MOLTO BUONO
punti 155 ai cani: BIRBA (MB. 159) - RONDA
(MB 154) - STELLA (MB 154) - ROCKI (MB
154) - ROMINA (MB 154)
Segugi Italiani
Prop. e Cond. Peli Celso Giudici Sigg.: Maurizio Guerini - Nicola Franzoni.
IL 7° TROFEO OFFERTO DAI SEGUGISTI DI
MARMENTINO e IRMA
è stato assegnato
alla 2° Miglior Muta Libera con MOLTO
BUONO punti 153,5 ai cani: LOLI (MB 158)
- ROMA (MB152) - CITA (MB 152) - BIRBA
(MB 152)
Segugi italiani Pelo Raso Fulvi
Prop. e Cond. Pezzini Luigi Giudici Sigg.:
Giannino Ottelli - Giorgio Ottelli
IL 7° TROFEO OFFERTO DAI SEGUGISTI DI
MARMENTINO e IRMA
è stato assegnato alla 3° Miglior Muta libera
con BUONO punti 148 ai cani: RUSCA (B
148) - GIULIA (B148) - BAFFI (B 148) - PIRO
(B 148)
Segugi italiani
Prop. e Cond. Blanchetti Eugenio Giudice
Sig.: Vincenzo Bacchetti
IL 7° TROFEO OFFERTO DALLA DITTA
SOLAR
è stato assegnato
alla Miglior Soggetto della Classe Iscritta
delle Due Giornate con ECCELLENTE punti
166 al cane: EMI (ECC. 166)
Segugio Italiano Pelo Raso Fulvo
Prop. e Cond. Pedretti Battista Giudice Sig.:
Giorgio Bianchetti.
IL 7° TROFEO OFFERTO DA BORGHETTI
SILVANO E GIUSEPPE
Alla memoria del Papà BORGHETTI GIOVANMARIA detto “Sorat”
è stato assegnato
alla Miglior Soggetto della Classe Libera delle
Due Giornate con ECCELLENTE punti 164 al
cane: LILA
Segugio dell’ Appennino
Prop. e Cond. Bertorelli Giuseppe Giudici
Sigg.: Alvaro Cabassi - Sergio Svanera.
Alessandro Gelmini
CAMPIONATO REGIONALE VENETO FEDERCACCIA 2011 PER
CANI DA SEGUITA SU LEPRE
Amore, passione e sacrifici sono
questi gli aspetti principali che si
evidenziano nei concorrenti delle
prove di lavoro che puntualmente
si svolgono durante l’anno. Una
passione che intreccia uomo e natura portando ad una conoscenza
dell’ambiente e delle abitudini del
selvatico e che dopo una serie di fasi
lavorative del segugio si arriva allo
scovo. Questa fase porta sempre nel
conduttore una piacevole sensazione, essere riuscito a portare il cane
a svolgere nel migliore dei modi la
propria natura di tracciatore di piste
fino ad arrivare alla seguita finale.
Qui infatti non parliamo di caccia,
dove lo scopo ultimo è abbattere
il selvatico con o senza l’ausilio
dei cani, bensi’ di addestrare e far
svolgere al segugio (singolo/coppia/
muta) una serie di fasi ben precise.
Con le parole è facile fare dei campioni, ma è sul campo che si vede
la vera forza, intelligenza e sagacità
dei nostri cani, frutto anche del nostro operato.
Pianura o montagna che sia, il vero
“cane completo” lo si vede fin dalle
prime battute nel modo di affrontare
le difficoltà e di raggirarle, ascoltare
i segnali degli altri componenti in
caso di muta, usare un po’ di malizia
nel caso la mattina non sia delle migliori o la lepre sia particolarmente
difficile.
Un vecchio detto dice che il fucile è
il prolungamento del nostro occhio,
in questo caso possiamo affermare
che il cane è l’espansione della
nostra intelligenza.
Gara dopo gara anche quest’anno
si sono affermati i nuovi campioni
regionali.
Non si diventa campioni con la fortuna, bensì con la costante passione
che solo i veri estimatori si ritrovano,
portandoli a vedere i loro amati segugi quasi come figli.
Per l’annata 2011 i Campioni Regionali Veneto F.I.D.C. sono:
per la categoria A
- classe singolo: CANNELLA SETTIMO con il cane LOLA
- classe coppie: CANNELLA SETTIMO con i cani TOSCA e MARY
- classe mute: CALEARO GILBERTO con i cani FIUME, TOM,
JONNY e BENITO
per la categoria Libera
- classe coppie: ZANOVELLO ERNESTO con i cani PEPE e CILA
- classe mute: GIORGIO VALENTINO con i cani ALBA,DORA,DIVA
e AIRI
Giorgio Riccardo
Settimo Cannella
con Tosca e Mary
45
La muta di Gilberto Calearo
Ernesto
Zanovello
con Pepe
e Cila
dalle sezioni
Veneto
dalle sezioni
46
Venezia
TREDICESIMA CENA SOCIALE SOCIETÀ ITALIANA PRO SEGUGIO
VENEZIA
Il giorno 15 Giugno 2012 negli stands della sagra di Caltana di S. Maria
di Sala-VE, con grande successo,si
è svolta la XIII Cena sociale di primavera della Società italiana Pro
segugio Sezione di Venezia.
Durante tutti questi anni di crescenti
affermative è diventata un appuntamento e un momento d’incontro a
cui partecipano i segugisti veneziani
e altri delle province limitrofe
Alla festa hanno partecipato oltre
300 persone fra soci ed amici per
trascorrere una serata conviviale
in un clima di grande cordialità e
amicizia .
Va ricordato che il ricavato della
festa viene da sempre devoluto in
opere di solidarietà, a dimostrazione
della grande sensibilità ad iniziative
di solidarietà.
Come in tutte le altre cene sociali,
anche quest’anno è stata organizzata una raccolta di fondi a scopo
benefico il cui ricavato sarà devoluto
a favore delle popolazioni colpite
dal terremoto dell’Emilia Romagna..
Ospite d’onore il Presidente Nazionale Dott. Ghilardi Leopoldo che
ha portato I saluti di tutto il direttivo
Nazionale e annunciato l’iniziativa di
un euro per ogni socio da devolvere
alle popolazioni colpite dal terremoto dell’Emilia Romagna... e alla possibilità di ordinare ai Presidenti delle
Sezioni copie della ristampa della
prima edizione del libro “Il manuale
del cacciatore con il segugio”di
Luigi Zacchetti
Ospite anche il Presidente della
Sezione di Padova, il sig. Garavello
Adolfo e Signora, sempre presenti
alle nostre manifestazioni
Un ringraziamento particolare va al
Comitato organizzatore che come
sempre ha lavorato con impegno
e grande entusiasmo fra cui I Sig.
Marino Simionato e famiglia, Renzo
De Liberali, Agostini Paolo, Giacinto
Rigo, Vanzetto Giuliano, Dalbianco
Ruggero, Ferdinando Pagotto,
Libralesso Diego e Marco Bollato,
coordinati dal nostro instancabile
segretario Dott. Ivano Simionato.
Un ringraziamento a tutti gli sponsor
che con la solita generosità hanno
contribuito alla buona riuscita della
sottoscrizione a premi, condotta dal
Sig. Vanzetto Giuliano, vero mattatore della serata.
Precisiamo che il ricavato dell’anno
scorso è stato devoluto alla “Città
della speranza”, clinica di oncoematologia pediatrica di Padova e
alla Associazione Italiana contro le
leucemie, Linfomi e Mieloma, Sezione di Venezia.
Un caloroso ringraziamento a quanti
hanno partecipato e a tutti un arrivederci al prossimo anno
Marco Bollato
Alcuni premiati del
1º Quadrangolare
1º QUADRANGOLARE PER CANI DA SEGUITA SU LEPRE (CAT B.)
DELLE PROVINCIE DI: FERRARA-PADOVA-VENEZIA-ROVIGO
tori dei fondi interrelati dalle prove
sempre più sensibili alle prove di
cinofilia segugistica, ai giudici sociali SIPS sempre disponibili a giudicare alle prove (e sempre a titolo
gratuito) e qui vorrei trasmetter loro
un grazie a nome di tutti gli appassionati cinofili de cane da seguita,
altro doveroso ringraziamento agli
accompagnatori, veri punti cardine
alle prove, conoscitori dei territori e
in stretto contatto con i proprietari
dei fondi, ultimo ringraziamento
agli organizzatori che sono coloro
che fanno tutto il lavoro oscuro ma
fondamentale per la buona riuscita
delle prove.
I vincitori del quadrangolare per
l’anno 2012 con la somma dei punteggi ottenuti nelle quattro prove
sono risultati:
Gli organizzatori e i premiati
del 1º Quadrangolare
Veneto - Emilia-Romagna
Quest’anno 2012, quattro province
tre della regione Veneto ed una della
regione Emilia Romagna in collaborazione tra di loro hanno organizzato
il primo quadrangolare denominato
“Delle Quattro Province”. Prove di
lavoro per cani da seguita su lepre,
le provincie interessate sono state.
S.I.P.S. Ferrara domenica 15 gennaio. S.I.P.S. Padova domenica 11
marzo (il cui ricavato in collaborazione con le sezioni di Venezia e
Rovigo e stato interamente devoluto
in beneficenza).
S.I.P.S. Venezia domenica 01 luglio.
S.I.P.S. Rovigo domenica 08 luglio
ultima prova valida per il quadrangolare.
Ottima è stata la partecipazione di
dalle sezioni
Veneto - Emilia-Romagna
concorrenti è di spettatori a seguito
delle batterie, due sono state le
prove in periodo invernale e due
in periodo estivo, dimostrando la
validità tecnica con tipici terreni di
pianura, nel periodo invernale in
prevalenza di terreni arati e molto
freddo con notevoli difficoltà olfattive
per i nostra ausiliari ad accostare.
Nel periodo estivo terreni in prevalenza a frumento tagliato e monocultura con temperature al di sopra
dei 30° gradi,con notevoli difficoltà
di sentore olfattivo.
I ringraziamenti vanno alle quattro
provincie uffici caccia,che come
al solito, sempre disponibili a concedere le autorizzazioni nelle ZRC
provinciali, ai proprietari o condut-
Cat. SINGOLO. Con punti. 294 il
Sig. Ferrari Giuseppe Loris – con
Loreo, s.i.p.r.f.
Cat. COPPIE. Con punti. 474 il Sig.
Stievano Giancarlo con Venezia- Legnago, s.i.p.r.f.
Cat. MUTE. Con punti. 312,45 il Sig.
Zanirato Fabrizio con Tima-AsiaVasco-Fiume, s.i.p.r.n.f.
Un grazie a tutti coloro che si sono
prodigati per la buona riuscita del
quadrangolare e con la speranza
che sempre più amici cinofili segugisti si avvicinino al nostro mondo
per poter ammirare
Il fascino del lavoro del cane più
ingenuo a confronto con il selvatico
più furbo e imprevedibile.
Un arrivederci al prossimo anno.
Paolo Agostini
47
dalle sezioni
48
Rimini
La s.I.P.S. “Società Italiana Prosegugio” di rimini, ha svolto nelle
giornate del 21 e 22 aprile 2012 la
prova di lavoro cinofila per segugi su
lepre – 2° trofeo provincia di rimini,
valida per il campionato regionale
Emilia Romagna.
La manifestazione, organizzata per
il secondo anno consecutivo, si è
svolta nello splendido paesaggio
dell’alta valmarecchia sui terreni
delle aziende faunistiche diana
e scavolino di pennabilli, e quelli
dell’azienda faunistica valsenatello
di casteldelci e dell’Azienda Faunistica Leontina di San Leo.
Alle appassionanti prove di lavoro
hanno assistito numerosi spettatori
giunti da tutta la provincia e dalle
zone limitrofe. Alla gara hanno partecipato 69 concorrenti, tra i quali
diversi nomi noti nel panorama del
segugismo italiano ed europeo, arrivati in Val Marecchia da diverse parti
d’Italia. Si è registrata, ad esempio,
la partecipazione del romano Petruccioli Giovanni, Tarabelli Gianpiero di Macerata, Pizzetti di Modena,
Vagnoni di Ascoli, Macrì Giuseppe
di Parma e tutti gli altri concorrenti
di pari valore anche se non citati per
motivi di spazio, e ce ne scusiamo.
Nella giornata di sabato 21 aprile
hanno gareggiato i 37 concorrenti
della categoria “coppie”. Il vincitore
è risultato il sig. Carubini di perugia
che ha conseguito la qualifica di
eccellente con 173,5 punti. Il suo
cane “Rocco” ha ottenuto il titolo di
“C.A.C.”, Il più alto riconoscimento
che può essere attribuito ad un cane
in tale disciplina.
Domenica 22 si sono affrontati gli
altri 32 concorrenti della categotria
“mute”. Il vincitore, con i suoi 6
cani segugi italiani pelo raso fulvi, è
risultato il sig. Riganelli di macerata
con punti 170,83. La cagna “Milva”
ha avuto il riconoscimento “C.A.C.”
Secondo classificato petruccioli
Gianni classifica eccellente, punti
168,8;
Terzo classificato Macrì Giuseppe
classifica eccellente, punti 168;
Un altro C.A.C. è stato attribuito
al cane “Gaio” del sig. Pizzetti di
Modena.
La giuria, composta da 8 giudici, ha
assegnato diverse qualifiche; si segnalano ben 13 eccellenti e 3 C.A.C.
(si fa notare che per i territori dell’alta
val marecchia è stato richiesto il riconoscimento doc, come requisito
voluto dall’enci per attribuire il titolo
Campione italiano di lavoro).
Il presidente provinciale della s.I.P.S.
di rimini, sig. Stasi vincenzo, rin-
grazia, a nome di tutti gli iscritti e
simpatizzanti della prosegugio, la
provincia di Rimini e l’assessore yuri
Magrini, l’a.T.C. Rn2, i proprietari e i
conduttori dei terreni agricoli dove si
sono svolte le prove, il corpo forestale dello stato, la polizia provinciale,
le guardie venatorie volontarie, le
associazioni venatorie, gli sponsor,
le aziende faunistiche “Diana, Scavolino, Valsenatello e Leontina”.
Una nota di merito per la competenza e la perfetta conoscenza del
territorio dimostrata va a quanti
hanno collaborato all’individuazio
ne dei terreni di gara e a creare le
condizioni ottimali per consentire
ai giudici di esprimere valutazioni
qualificate ed obiettive. Gli stessi
giudici, provenienti da diverse parti
d’Italia, hanno espresso parole di
elogio e ringraziamento per la perfetta organizzazione delle gare ed il
clima di cordialità ed ospitalità che
ha caratterizzato l’evento.
La prova sportiva si è svolta nel pieno rispetto della natura e della fauna
selvatica, principi fondamentali che
fanno parte dello statuto della società italiana prosegugio ed ai quali si
è sempre isprata, come sottolinea
il presidente stasi, la sezione prov.
“Luigi zacchetti” di rimini.
Grazie atutti ed arrivederci al prossimo anno.
Vincenzo stasi
Miglior punteggio per la muta
di Giancarlo Riganelli
La muta di
Giuseppe
Macri
Il signor Carubini con
gli organizzatori e i giudici
IIº TROFEO ROMAGNOLO DI ECCELLENZA SU LEPRE 2-3 GIUGNO 2012
La muta di Gianni
Petruccioli vincitrice
del IIº Trofeo
Romagnolo
Il dottor Martino con i vincitori,
le istituzioni locali
e gli accompagnatori
“Nondum uva matura est, nolo
acerbam sumere” disse la volpe non
essendo riuscita, dopo aver adottato qualsiasi mezzo, ad afferrare
un grappolo dal pergolato perché
era troppo in alto. Esopo resta un
mito, con semplici favole proponeva
metafore che stimolavano profonde
riflessioni. Il momento della sciolta,
spesso sottovalutato nelle verifiche
zootecniche, è espressione di estrema saggezza, è l’atto in cui si valuta
il conduttore, la sua completezza,
esperienza e finezza. Lui sa (dovrebbe sapere) che tale atto è predittivo della buona o cattiva riuscita
dell’evento venatorio. Il conduttore
sceglie con cura particolare e fiuto il
punto di sciolta e conducendo con
garbo la muta ne diventa inevitabilmente parte attiva. Alla fine non si
lamenterà mai addossando ad altri
la colpa, ma al limite farà giudiziose
considerazioni su condizioni metereologiche, sulla olfattazione o sulla
semplice superiorità di una vecchia
ed astuta lepre. Lunga premessa
per affermare cosa? Che il bagaglio
culturale-cinofilo e di esperienza del
conduttore è nucleo essenziale che
può far la differenza per il buon esito
della prova.
Il 2-3 giugno a Galeata, ottima palestra per una vera competizione cinofila, si è svolta la seconda edizione
della nostra prova di eccellenza.
Erano presenti su apposito invito 33
mute tra le più valorose e blasonate
d’Italia, divise in 11 batterie da tre
componenti, che si sono confrontate per due giorni consecutivi a
turni invertiti. A causa di condizioni
climatiche ed ambientali non ottimali (le piogge torrenziali hanno
fatto ritardare inesorabilmente il
consueto sfalcio di metà maggio)
è stata fondamentale l’esperienza
dei conduttori. Questa la classifica
finale: il primo posto assoluto è
andato a GIOVANNI PETRUCCIOLI
con punti 339.39 e appena dietro si
è piazzato RODOLFO DEL TRESTE
con punti 334,00 … punteggi pazzeschi frutto di due prove da pelle
d’oca. Al terzo posto si è classificata
la splendida muta quattrocchi dei
F.LLI BOSCHIERO, al quarto la muta
di CALEARO GILBERTO (Campione
Italiano SIPS 2012) e al quinto la
muta di beagle dell’ALLEVAMENTO
CASA CALBUCCI da Piavola (FC).
La plurititolata muta di BELLUCCIDI STEFANO ha conquistato con
punti 183 CAC e due ris. di CAC il
I° Memorial Antonio Bevoni, premio
destinato alla miglior muta della seconda giornata di prove, portandosi
a casa anche la targa d’argento per
il “Miglior cane” in una singola prova
grazie al CAC punti 187 attribuito al
cane Billy.
E’ da elogiare la grande sportività
di tutti i concorrenti come anche
la puntualità dell’organizzazione
messa in piedi dai sempre presenti
volontari della sezione provinciale
SIPS di Forlì-Cesena. Colgo l’occasione per ringraziare l’Amministrazione provinciale che ci ha onorato
della presenza dell’Assessore alla
caccia ed ambiente Dr.ssa Garbuglia, l’Amministrazione comunale
che ci ha ospitato e con particolare
affetto il Vice Sindaco Malpezzi Eros
che si è prodigato con grande sacrificio. Ringrazio oltretutto il Gruppo
Cinofilo Forlivese, il suo presidente
Dott. Garoia e l’onnipresente Marco
Savelli, la Pro loco di Galeata ed in
particolare Atos Mazzoni, il presidente della FIDC di Galeata Boris
Malpezzi, che è stato indispensabile
per la perfetta conoscenza dell’orografia del territorio e tutti gli accompagnatori che si sono messi a piena
disposizione. Meritano infine un
plauso Linari Maurizio, Laghi Raffaele, tutti gli sponsor, le AFV “Sasseto
Mortano” del Dott. Ravaioli Claudio
e “San Paolo” del Cav. Fabbri Fabio
che hanno gentilmente concesso
l’accesso nei loro invidiabili territori.
Tutti hanno perciò largamente collaborato per la realizzazione di una
manifestazione cinofila di alto profilo
in una terra dove la lepre è di casa.
Arrivederci al 2013!
Michelangelo Martino
dalle sezioni
Forlì Cesena
49
dalle sezioni
Toscana
BERLUSCONI SI AGGIUDICA IL PRIMO TROFEO TOSCANA
D’ECCELLENZA PER CANI DA SEGUITA SU CINGHIALE IN SINGOLO
Mino Cupini e Bruno Mugnaini con al centro il Ch. Berlusconi
50
avevano dato ai concorrenti la
massima garanzia di competenza
ed imparzialità: Felice Bracco di
Cuneo, giovane come esperienza,
ma più volte “testato” alle gare toscane considerate l’università per
le gare da seguita sul cinghiale e
Giorgio Rossi di Grosseto, riconosciuto vox populi il migliore e il più
competente di tutta la categoria. Il
ruolo marginale di osservatore mi
aveva dato la possibilità di osservare
il tutto senza alcun patema d’animo,
mentre il responsabile dell’organizzazione Graziano Signorini si era
mosso freneticamente perché tutto
filasse liscio.
Questa prova in singolo su cinghiale
era nata da un’intuizione della pro
segugio regionale toscana: per valutare appieno la capacità di un cane
doveva esser visto lavorare da solo
in modo che nessun mancamento
o difetto potesse essere nascosto
dal lavoro di altri. Si può discutere
sui vari criteri di valutazione, ma su
questa semplice matrice meta filosofica tipicamente toscana poco si
può obiettare.
Si era stabilito che i cani avrebbero
potuto disputare cinque prove in terreno libero- giudicati da esperti scelti dalle sezioni provinciali in accordo
con quella regionale-ed avrebbero
potuto essere computati soltanto
tre risultati, la cui somma avrebbe
espresso i sei finalisti. Le gare previste erano dislocate in Populonia
Andrea Gelsi
con Silenzio
Domenica 13 maggio 2012
La giornata volgeva al termine.
Erano passate da poco le sei del
pomeriggio ed era terminato l’imbarco sul traghetto che mi portava
da Portoferraio a Piombino: il cielo
coperto di fosche nubi non rispecchiava certamente lo stato d’animo
di quello splendido fine settimana
trascorso sull’isola d’Elba, sfondo
incantevole di tanta avventura. Il
pensiero correva alle altrettante volte che avevo vissuto quel momento
riflettendo sulle classifiche stilate,
sull’esultanza dei vittoriosi e sul
masticare amaro di chi non aveva
raggiunto il risultato sperato. Il più
delle volte tornavo convinto che al
di là di tutto la cinofilia non avesse
fatto passi avanti, che i soggetti
non avessero apportato alcunché al
miglioramento delle razze di appartenenza o perché la prova non era
stata abbastanza selettiva o perché
i vincitori non erano comunque dotati di qualità che li confermassero
campioni di grande livello.
Il clima della gara era stato, come
sempre, di grande eccitazione:nei
giorni precedenti avevo contattato
telefonicamente almeno una volta
tutti i finalisti e tutti si erano detti
speranzosi di poter raggiungere il
massimo risultato. I Giudici scelti
(LI), Castellina in Chianti-Radda (SI),
Grosseto (Il campionato sociale),
Isola d’Elba e Massa Carrara (Trofeo della luna).Le prove previste a
Grosseto e nella provincia di Siena
erano state sfortunatamente annullate per neve, ma recuperate nella
prova dell’Elba, cui si era aggiunta
una prova a Castagneto CarducciSassetta (LI), così passando le
prove valide da cinque a quattro
e i risultati utili da tre a due. Alla
finale avevano partecipato dunque
i soggetti che avevano ottenuto i sei
migliori risultati calcolando due punteggi su quattro a disposizione:con
2 CAC (uno a Populonia e l’altro al
Campionato sociale dell’Elba) si era
qualificato alla finale senza partecipare a nessun’altra gara del circuito
Berlusconi di Mino Cupini; a ruota
si era qualificata Soraia di Sandro
Albonetti con 1 CAC ottenuto al
Campionato sociale dell’Elba e 173
punti(miglior punteggio) alla prova
di Castagneto Carducci-Sassetta;
in terza posizione si era piazzato
Rocco di Andrea Gelsi con 169 punti
al Campionato sociale e 173 a Castagneto Carducci-Sassetta; quarto
e quinto a pari merito si erano qualificati Rinforzo di Diego Venanti - con
175 punti a Massa Carrara (1°classificato) e 166 punti a Populonia- e
Silenzio di Andrea Gelsi –con 174
punti a Massa Carrara e 167 punti al
Campionato sociale dell’Elba; sesta
si era qualificata Elba di Paolo Cucini
con 171 punti a Populonia e 169 al
Campionato sociale dell’Elba.Le
condizioni con cui i sei soggetti si
erano presentati erano ben diverse:
Elba e Silenzio erano reduci da incontri troppo ravvicinati col cinghiale
e seppur clinicamente guariti non
erano nella condizione atletica degli
altri concorrenti. La gara iniziava con
toni bassi:sabato mattina 12 maggio
Elba, Silenzio e Rinforzo, seppur di
ottime qualità venatorie e condotti
con maestria non riuscivano a qualificarsi, soltanto Elba incontrava, ma
abbandonava caricata da un branco
di cinghiali: certamente non era
ancora pronta per questa gara, ma
Paolo Cucini non aveva voluto farle
saltare una finale alla quale un cane
può partecipare forse una volta nella
vita. La delusione fra concorrenti,
giudici e organizzatori era palpabile:
nessuno capiva come non fossero
riusciti a qualificarsi tre fra i migliori
cani del momento.
Domenica mattina scendevano in
prova i primi tre finalisti Berlusconi,
Soraia e Rocco. Rocco di Andrea
Gelsi, sciolto per primo, faceva una
prova impeccabile: dopo una buona
cerca attaccava la passata, accostando con buona voce e andando
a fermo dopo circa venti minuti,
Premiazione
al Trofeo
Toscana
l’abbaio a fermo si protraeva per
lungo tempo e quando i cinghiali
partivano Rocco li incalzava fino alla
fine del turno.
Le linee telefoniche cominciavano
ad arrossarsi:gli appassionati di
tutta Italia si mettevano in contatto con l’isola d’Elba, la notizia
di questa grande prova circolava
in un secondo in tutto l’ambiente
segugistico. Per secondo toccava
a Berlusconi: Mino Cupini, il proprietario, aveva già annunciato di
volerlo ritirare dalle prove dopo aver
ottenuto il titolo di campione italiano
di lavoro, ma su richiesta insistente
di tutta l’organizzazione del trofeo,
lo aveva fatto gareggiare per l’ultima
volta. Questo mostro sacro appena
sciolto dimostrava ancora una volta
le sue immense capacità: tutte le fasi
della prova venivano svolte alla perfezione, tanto da avere una cassa di
risonanza tra gli appassionati di tutta
Italia che si affrettavano a telefonare
per non perdersi le notizie rincorsesi
fin da subito.
Per ultimo, sotto un sole ormai cocente, Sandro Albonetti scioglieva la
sua Soraia, una grande cagna che
dopo ampia cerca reperiva passata
utile e dando voce iniziava ad accostare facendo sulle prime un po’fatica a risolvere il dilemma di dove si
fossero diretti i cinghiali, ma senza
perdere nel proseguo la sicurezza
che le è propria, li raggiungeva
nella lestra, abbaiava a fermo con
decisione ed espressività andando
in seguita fino a fine turno quando i
cinghiali erano partiti.
Impazzava il toto vincitore:tutti si
domandavano a chi sarebbe stato
assegnato il trofeo stante il fatto che
tutti e tre i cani avrebbero meritato il
primo posto.
Il compito dei due Giudici era stato
quantomeno improbo: mentre Gra-
ziano Signorini organizzava la premiazione attendendo con ansia la
proclamazione del vincitore, Giorgio
Rossi lasciava il collega più giovane
Felice Bracco ad illustrare la prova:
dopo una descrizione dettagliatissima di tutte le fasi di verifica e di
valutazione, pur ammettendo essersi trattato di una scelta sofferta, entrambi i Giudici, in perfetta sintonia
proclamavano vincitore Berlusconi,
congratulandosi con i proprietari
di Rocco e Soraia, rispettivamente
secondo e terza.
Berlusconi aveva insomma fatto
tutto ciò che avevano fatto gli altri
:dopo una buona cerca aveva dato
voce, aveva accostato, era andato
a fermo e quindi in seguita fino alla
fine del turno, ma con qualcosa
in più, ovvero con un’espressività
unica, una naturalezza all’azione
tale da far capire le fasi anche ad
un profano.
Le mie riflessioni sul risultato di
questa prova continueranno, ma
quando il traghetto mi sbarcava a
Piombino di una cosa ero certo, che
in quel fine settimana erano stati
individuati soggetti in grado, senza
tema di smentita, di migliorare la
propria razza.
Un grazie particolare per l’evento va
a Stefano Federici, presidente della
SIPS Livorno, persona impagabile,
che ha supportato come del resto
moltri altri che per motivi di spazio
non posso citare tutta l’organizzazione dal suo inizio in quel di Populonia fino alla finale dell’Isola d’Elsa.
Da ultimo mi si conceda una riflessione: tutti i cani finalisti sono stati
segugi maremmani… a dimostrazione del fatto che l’impegno della Pro
segugio per far riconoscere questa
razza è stato quanto mai azzeccato.
Bruno Mugnaini
51
dalle sezioni
Viterbo
Prova di Montefiascone (VT) organizzata dalla sezione
SIPS di Viterbo, una prova per cani da seguita su lepre
Patrocinate dal Comune di Montefiascone e dalla Provincia di Viterbo,
si sono svolte le prove per la qualificazione FIDASC e campionato
italiano. La manifestazione è stata
un successo con una grande partecipazione di concorrenti venuti da
tutta Italia.Le verifiche zootecniche
si sono svolte nelle zone Z.R.C. Vt1
della nostra bellissima Provincia,
gentilmente concesse dal Comitato di gestione presieduto dal Sig.
Corsini Antonio a cui va il nostro
ringraziamento per la sensibilità di-
52
I premiati
della prova di
Montefiascone
mostrata alle attività di promozione
del settore cinofilo. In tutte le aree
interessate alla manifestazione si è
potuto riscontare un buon numero
di animali, ciò ha reso possibile lo
svolgimento della prova in maniera
regolare ai fini di una severa selezione. Una qualificata giuria capitanata dal nostro Presidente e giudice
Sig. Jacoponi Giuseppe e i signori
giudici Sassara Massimo, Zappa
Mario, Paliotta Andrea e Zaccagno
Giovanni hanno diretto la manifestazione che si è svolta in maniera
esaltante e spettacolare. La vittoria
nei singoli è andata al S.I.P.R. del
Sig. Caloisi Corrado, nelle coppie i
segugi a pelo raso di Blasi Marco e
nelle mute vedeva vincitori i segugi
a pelo raso di Brunetti-Soprano. Un
ringraziamento particolare all’organizzazione, al Sig. Filadelfi Augusto,
al segretario Parrano Lorenzo, a tutti
gli accompagnatori, a tutti i proprietari dei fondi e a tutti coloro che,a
vario titolo, hanno collaborato all’ottima riuscita della manifestazione.
Segreteria Sips Viterbo
SONO TORNATI I SEGUGI NEGLI ALTOPIANI PIÙ BELLI
D’ABRUZZO 21-22 APRILE 2012
Il presiedere con onore il nuovo
Gruppo Sagittario Sangro mi ha
fatto rivivere, nella prima attività
dell’anno, la mia passione per la
montagna e la caccia, negli stessi
posti dove da bambino è nata.
Pescocostanzo Rivisondoli e Roccaraso, pochi lo sanno, sono i luoghi
dove iniziai a muovere i primi passi
cinofili venatori con mio cugino
Pietro Pozzi “affisso dei Lepraioli”
Segugi del Giura da lui importati dal
cantone svizzero.
Accompagnato ai tempi a “pizzo
di coda”, “monte rotella” “pratello”
“aremogna” da Don Mario Ricciardelli nobile di Pescocostanzo, Don
Renato De Cecco, noto industriale di
Fara San Martino e Franco Macino,
allevatore di ovini di Pescocostanzo.
In questi due giorni le voci dei cani
erano da cornice ad una natura
inconfondibile. Accostate, scovi, seguite interminabili. Sicuramente il lavoro dei segugi in questi luoghi non
è paragonabile allo stesso lavoro
nelle pianure. Coppie e mute si sono
alternate in questi due giorni in una
orchestra di voci umane e canine.
Siamo tornati insieme, con gli amici
appassionati di sempre, a ricordare
i tempi in cui l’attività venatoria non
era così perseguitata. La direzione
dei campi e degli accompagnatori
era affidata all’inossidabile allevatore Severino Ventresca coadiuvato da altrettanti accompagnatori
esperti che sono stati alla base della
buona riuscita della manifestazione. Tutti i partecipanti hanno avuto
l’opportunità di trovare la passata
della lepre, poi, più o meno risolta
dai soggetti. Le condizioni olfattive
in questo periodo dell’anno, da
poco passata la neve, non sono
certamente le migliori come mi
faceva osservare l’amico Severino.
Noti segugisti della nostra zona
Sagittario-Sangro hanno partecipato con gioia, come altri che venivano
da lontano. I giudici si sono tutti
cimentati a fare del loro meglio, a
cominciare dal Prof. Pio Tarquini,
segugista di fama internazionale,
Presidente dell’ATC Aquila, la voce
di Giovanni Meogrossi di Scanno
spesso sovrastava, come al solito,
le voci di tutti. Nevio Caputo, con il
suo carattere, fermo ma ospitale,
osservava tutti con molta attenzione.
Il consigliere Fausto Porfirio cercava
di aiutare l’organizzazione. Persona
insostituibile e di simpatia estrema
è stato il Delegato dell’ENCI, il Sig.
Lucio Petrella di Teramo, “direttore
di orchestra” della Cinofilia Abruzzese. Clima cordiale e fraterno ha
accompagnato i due giorni con i
ricordi dei vari Ventresca, Del Treste, Tarquini, Petrella, di quanto
siano preziose queste prove di alta
selezione in questi luoghi. Ricordi
di una cinofilia vera, sentimentale,
fatta di cani e uomini veri. Il nostro
gruppo vuole ricominciare di nuovo
a ricreare i presupposti del ripetersi
di tali prove in primavera 2013 per
far conoscere sempre più, anche
ai giovani, che sono il futuro, cose
che hanno letto solo nei libri. Nella
batteria del 21/04/2012 di Mario
Zappa, giudice appassionato e di
una educazione di altri tempi, si è
classificata la muta composta da
Zingo, Mara, Mina, Tortuga con il
1° eccellente condotta da Rodolfo
Del Treste.
Nella batteria del 21/04/2012 giudicata da Soprano, sempre nelle
La muta di
Gianni Calzola
mute, si è classificato Maurizio
Rampini con il 1° eccellente con
Ria, Monesca, Zorro, Lea. Nella
batteria di Paliotta del 21/04/2012 si
è classificata la coppia con il buono
di Fausto Porfirio formata da Full
e Asia. Nella seconda batteria del
21/04 di Cicchitti si è classificata
la coppia Asso e Scilla di Nevio
Caputo con l’Eccellente. Il 22/04
nella batteria di De Falco nessun
classificato, così come in quella di
Tarquini, di Zappa, di Soprano e Paliotta.Solo la batteria di Cicchitti avrà
il 1° eccellente con la muta formata
da Romina Maro, Otto, Lola, Omar,
condotta da Di Nardo, secondo
molto buono la muta formata da
Birio, Billy, Moro, Stella, Moretta, al
molto buono Boso, Rufina, Peppa
e Lilo. Tante lepri diffuse ovunque,
ben distribuite, tecnicamente valide,
hanno fatto da cornice al paesaggio.
Un arrivederci al 10-11-12 maggio
2013, sperando nella clemenza
delle Istituzioni, insieme a voi e ai
vostri segugi!
Raffaele Pozzi
dalle sezioni
Abruzzo
53
dalle sezioni
Abruzzo
IIIº Trofeo Gildo Fioravanti
La muta di Maurizio Coppari-Simone
Montesi vincitrice
del IIIº Trofeo Gildo Fioravanti
54
Sull’altopiano di Rascino, zona
molto amata e palestra per i segugi
dell’avvocato Gildo Fioravanti, si è
svolta la finale della terza edizione
del trofeo a lui intitolato. Alla manifestazione organizzata dall’esperto
Lucio Petrella e dagli amici della sezione SIPS di Teramo, hanno voluto
essere presenti tanti amanti del cane
da seguita; infatti, sono state iscritte
200 mute e 40 coppie di segugi.
Dalle eliminatorie sono state selezionate per la finale 4 mute e 3 coppie
che hanno ottenuto i migliori risultati
QUALIFICATI ALLA SEMIFINALE
LUNA - LILLI - BINDA - BIRBA
PROPRIETARIO: MAURIZIO COPPARI
SIMONE MONTESI
OMAR - OTTO - LOLA - ROMINA - KAROL
PROPRIETARIO: CORRADO DI NARDO
BRINA - BRUC - ROCCO - RENO - VIENNA
PROPRIETARIO: MAURIZIO COPPARI
SIMONE MONTESI
ZARINA - BRUNA - BILLY - MILLY
PROPRIETARIO: FEDERICO BELLUCCI
(somma dei punteggi delle singole
prove).Come per le passate edizioni, anche quest’anno il giudizio del
Trofeo è stato affidato ad una giuria
tutta abruzzese composta da: Giuseppe Cicchitti, Nino Staniscia,Pio
Tarquini e Mario Zappa. Per le mute
la vittoria è stata ottenuta da quella
dei Segugi Italiani fulvi Brina-BrucRocco-Reno e Vienna dei signori
Maurizio Coppari e Simone Montesi
che sono arrivati in finale con ben 2
equipaggi, al secondo posto la muta
del signor Romeo Sacchetti ed al
REBECCA - LILLA - BELEN - BIRBO - NIZZA
PROPRIETARIO: FRANCO SACCHETTI
FINALE MUTE
BRINA - BRUC - ROCCO - RENO - VIENNA
PROPRIETARIO: MAURIZIO COPPARI
REBECCA - LILLA - BELEN - BIRBO - NIZZA
PROPRIETARIO: FRANCO SACCHETTI
CIRO - BRINA - FLORA - CONDOR
PROPRIETARIO: MASSIMO SARANDREA
CIRO - BRINA - FLORA - CONDOR
PROPRIETARIO: MASSIMO SARANDREA
FINALE COPPIE
SELVAGGIA - SISMA
PROPRIETARIO: ANGELO SANTARELLI
BRIO - BILLI - MORO - STELLA - MORETTA
PROPRIETARIO: TITO PAOLELLI
MORINA - LUNA
PROPRIETARIO: NAZZARENO TOZZI
Nazzareno Tozzi con Morina
e Luna secondo classificato
al IIIº Trofeo Gildo Fioravanti
categoria coppie
terzo quella del signor Massimo Sarandrea. Nelle coppie la vittoria del
Trofeo Fioravanti è stata ottenuta da
quella del Signor Angelo Santarelli
con i Segugi Italiani nero focati Sisma e, Selvaggia, al secondo posto
la coppia di nero focati del signor
Nazzareno Tozzi.
Iº TROFEO PRO SEGUGIO SEZ. PROVINCIALE ROMA
Memorial AMLETO EGIDI
I giorni 16 e 17 giugno 2012 si è
svolta una gara con cani da seguita
su lepre organizzata dalla sez.
provinciale di Roma della Pro Segugio. La località scelta per la manifestazione è la zona addestramento
cani Monte Nuria in provincia di Rieti. La scelta è stata positiva perché
sono montagne che rappresentano
l’habitat ideale della lepre in quanto
il territorio è costituito da pascoli,
ginepraie intervallati da boschi. Dà
la possibilità di vedere il lavoro dei
cani ed anche di assistere a seguite
emozionanti. E’ stata riscontrata una
buona presenza del nostro amato
selvatico.
Il primo risultato eccellente ottenuto
è stata la presenza massiccia di
partecipanti che ha gratificato il
notevole sforzo organizzativo fatto
dal nuovo esecutivo della Sezione. I
turni delle varie batterie erano completi e forse qualcuno è rimasto fuori
perché non c’era posto.
Al raduno presso il distributore Agip
di via Salaria località Caporio, già
alle 5.30 del mattino, nelle due giornate, c’era un fermento di cacciatori
e cani. Il colpo d’occhio alla vista di
tutte le macchine con e senza carrelli era quello delle grandi occasioni.
I partecipanti, allegri e chiassosi
come sempre, hanno dato vita a
sfottò e battute molto divertenti con
risate generali. Il bello di queste manifestazioni è vedere quanto questa
nostra passione unisce ed aggrega
le persone fino ad arrivare, in caso
di necessità, ad un reciproco aiuto
anche esterno alla caccIa.
A tal proposito ho una fotografia
gigante di due nostri campionissimi
e rivali nello sport, Coppi e Bartali.
La fotografia li ritrae insieme vestiti
da cacciatori con sotto la scritta:
“caccia, la passione che unisce”. E’
molto significativo.
Tornando alla manifestazione, la
gara si è svolta in due giorni, il sabato per le coppie, la domenica per
le mute; dopo i sorteggi le varie batterie si muovevano per raggiungere
le zone loro assegnate, formando
delle vere e proprie carovane. Le
giornate si preannunciavano buone
per le condizioni atmosferiche ma
difficoltose per le condizioni climatiche; il gran caldo non aiutava l’olfatt.
zione dei nostri ausiliari. Nelle varie
batterie, sia con le coppie che con le
dalle sezioni
Roma
Organizzatori e vincitori
al Memorial Egidi
mute, si è assistito alle difficoltà che
incontravano i cani nella varie fasi,
in particolare per lo scovo e la seguita. Sotto questo aspetto poteva
andare molto meglio; logicamente
i più penalizzati erano quelli degli
ultimi turni.
Nella categoria coppie risultava
vincitore Maurizio Malatesta con segugi derivati porcelaine; 2° Martinelli
con segugi italiani. Nella categoria
mute la faceva da padrone Rodolfo
Del Treste con segugi italiani n.f.;
2° Agostinelli Remo con muta mista segugi italiani e petit blue; 3°
Pompetti Aldo (finalmente !!!) con
segugi italiani.
Domenica dopo la gara ci si riuniva
presso l’agriturismo Antichi Sapori
sempre sulla SS Salaria direzione
Antrodoco dove, prima del pranzo,
La muta
di Rodolfo
Del Treste
venivano effettuate le premiazioni
delle due giornate con la consegna
dei trofei. In questa occasione la
cerimonia subiva una pausa di
allegria per far posto alla commozione quando, con diversi interventi,
veniva ricordato un nostro amico
cacciatore scomparso, Amleto Egidi, di cui questa manifestazione era
il memorial.
Un intervento molto toccante è stato
quello di Rodolfo Del Treste, che
ricordava l’amico scomparso pur
avendo avuto divergenze con lui;
questo a dimostrazione di quanto
ho detto sopra. Successivamente,
passato il momento di commozione,
ci si metteva al tavolo gustando un
lauto pranzo rigorosamente a base
di cacciagione.
E’ qui che, tra una pietanza e l’altra,
tra un boccale di vino e l’altro, veniva
fuori il meglio dei partecipanti, dando conferma di quanto i cacciatori
in genere, nel senso buono, siano
prolissi nei racconti venatori; nel ristorante si vedevano quasi cani allo
scovo e seguite scagnanti.
Per quanto mi riguarda, erano alcuni
anni che non partecipavo a queste
manifestazioni e debbo dire che per
me è stata l’occasione per rivedere
con molto piacere alcuni amici.
Un ringraziamento al nostro presidente Tommaso Tocci,che ha saputo organizzare questo piacevole
incontro. Ringraziamo i giudici, i
concorrenti ed il folto pubblico.
Sono tutti invitati a partecipare
alle nuove manifestazioni che la
rinnovata sezione SIPS di Roma
organizzerà.
Tullio Difrancescantonio
55
piccoli annunci
Addestro amatorialmente
solo segugi alla lepre
per caccia e gare.
Cedo cuccioloni addestrati
a non inseguire i caprioli.
Curti Giuseppe
Fr. Rongio Inf.
13866 Masserano (BI)
338 4923623
Cacciatore zona Alpi
cede SIPR nero focato.
Caccia solo lepre
339 2405604 ore serali
Segugi maremmani da cinghiale,
fulvi e tigrati (riconosciuti enci) disponibili
cuccioli, cuccioloni e qualche adulto.
Alcuni anche a pelo forte.
Per informazioni telefonare al
340/9136728
Cedo cuccioli e qualche monta di Segugio
Italiano pelo forte fulvo solo lepre.
Qualche soggetto pronto caccia.
Cuoghi Franco
Via Toscanini 13 - 41042 Fiorano M. (MO)
cuoghifranco@virgilio. it
0536 830059 - 328 2583213
Segugista cede coppia neri focati
con prova molto bravi
e segugia fulva con cuccioli 4 mesi
Tel. ore pasti 011 9481103
Scarica

n°96 - SIPS Società Italiana Prosegugio