In caso di mancato recapito si prega di restituire al CPO di Piacenza per il mittente che si impegna a pagare la relativa tassa. Organo ufficiale dell’associazione PRO SEGUGIO “L. Zacchetti” n. 96 settembre 2012 Anno XXXI - Società Italiana Pro Segugio “L. Zacchetti” - Sped. in abb. post. 45% - Art. 2 comma 20/b Legge 662/96 - Filiale di Bologna Organo Ufficiale dell’Associazione Italiana Pro Segugio “L. Zacchetti” Direttore Responsabile Vincenzo Ferrara Comitato di Redazione Argenio Felice, Boccati Bruno, Cabrali Denis, Carturan Angelo, Castagna Franco, Dante Marcello, Di Giannantonio Gianluca, De Falco Antonio, Ferrara Gianfranco, Gaiottino Franco, Ghilardi Fulvio, Ghirotto Giovanni, Giordanino Gianedoardo, Mezzadra Tino, Mugnaini Bruno, Scovoli Agostino, Tacca Gino, Verra Lorenzo Comitato Tecnico Scientifico Clerici Palmiro, Di Giannantonio Gianluca, Ghilardi Leopoldo, Giordanino Gianedoardo, Minelli Giuseppe, Ottino Bruno, Quici Giuseppe, Tacca Gino, Villa Mario Sommario 2 4 9 Editoriale Campionato Italiano SIPS su Lepre nel Parco Regionale di Monte Cucco Trofeo delle Nazioni su Cinghiale 14 Emilio Franchi e l’allevamento “Del Salviano” 20 Norme regionali in materia di benessere dei giovani cani “Legge n. 71”. Pubblicata nel Bur nº 67 il 17 agosto 2012 con il n° 31 Archivio fotografico Francesco Panuccio 22 Anno 2012 “Solignano - Gabbione e San Polo” Tre importanti tappe per il “Segugio dell’Appennino-Lepraiolo Italiano” Proprietà ed Editore SIPS “L. Zacchetti” – 25100 Brescia 25 Selezione per la Coppa Europa 2012 Progetto Grafico Studio DOD design - Massa Lombarda 28 La seconda edizione della Coppa Beretta Pubblicità Segreteria SIPS Tel. 0377 802414 – Fax 0377 802234 www. prosegugio. it E- mail: info@prosegugio. it 30 Segugio Italiano: alla ricerca dell’identità perduta Spedizione Autor. del Tribunale di Crema n. 57/86 Spedizione in abbonamento postale 45% Art. 2 comma 20b Legge 662/96 Filiale di Piacenza Articoli e fotografie, anche se non pubblicati, non saranno restituiti. La responsabilità per i contenuti e le opinioni espresse negli articoli pubblicati è esclusivamente degli autori. 32 Anche il Segugio Maremmano finalmente ha il suo club di razza 34 Riflessioni sul Segugio Italiano 36 Dalle sezioni Gli articoli pubblicati in questo numero non sono riproducibili. La redazione non si assume nessuna responsabilità sulle inserzioni pubblicitarie inoltrate senza bozzetto, sulle quali per altro, si riserva di operare eventuali tagli al testo compatibilmente con lo spazio prenotato dal committente. In copertina: Beagle (Foto di Marco Bollato) ORARIO DI APERTURA DELLA SEGRETERIA NAZIONALE lunedì martedì mercoledì giovedì venerdì dalle 08.00 dalle 08.00 dalle 08.00 dalle 08.00 dalle 08.00 alle 16.00 alle 17.00 alle 16.00 alle 17.00 alle 14.00 Finito di stampare nel mese di settembre 2012 sommario n. 96 settembre 2012 – Anno XXXI Un soggetto di Massimo Sassara 1 editoriale Ai soci trascorsa fruttuosamente la prima metà del 2012, inizia il semestre bianco che precede il rinnovo delle cariche societarie della Sips. Le sezioni Provinciali saranno sollecitate allo svolgimento delle pratiche essenziali al buon funzionamento della nostra Società Specializzata. I relativi Consigli Provinciali decadranno automaticamente il 31 gennaio e dopo la distribuzione delle tessere ai Soci, andranno alla convocazione delle rispettive Assemblee Elettive, formato il Consiglio del triennio saranno convocate le riunioni per la elezione del Presidente Provinciale e del Consiglio Esecutivo. Entro il mese di Aprile i Presidenti Provinciali con voto o con delega, andranno a scegliere il nuovo Consiglio Nazionale, costituito secondo il Regolamento Attuativo dello Statuto Sips. Votazione delle Liste, che avranno presentato trenta giorni prima il proprio Capolista e la lista dei 14 soci candidati Consiglieri che avranno ufficialmente aderito al Programma Elettorale del triennio 2013-2015. Il Programma di ogni Lista elettorale sarà naturalmente disponibile sul sito ufficiale della Sips, per dar modo ai Soci di scegliere la Lista in base ad un programma definito e attuabile. Le elezioni del 2010 sono state le prime effettuate con l’attuale sistema. Nulla di nuovo, essendo il metodo utilizzato dall’Enci per il rinnovo delle cariche. Il Consiglio Nazionale Sips e l’Assemblea dei Soci lo ha ritenuto un sistema più confacente alla trasparenza che deve regnare nella nostra Associazione. Non progetti indefiniti di tutela delle razze e allontanamento dei meticci, non progetti privi di sostegno e condannati al fallimento ma un programma chiaro con più obiettivi da attuare nel triennio. In questi anni ce ne siamo dati diversi e abbiamo superato un 2 Lumi e Naso Segugi dell’Appennino del nostro Presidente cospicuo numero di traguardi, li conosciamo tutti e ci vorrebbe poco a riempire di dati l’editoriale di questo numero. Ho più volte ribadito che i risultati sono il frutto del lavoro di tutto il gruppo che ha costituito l’attuale Consiglio, gruppo di grande esperienza, uscito dalle tempestose e tumultuose acque del 2005 e 2006 con le agitate elezioni del 2007, quando un Consiglio diviso e litigioso si impantanò presto con le conseguenti dimissioni e defezioni di alcuni Consiglieri e la imperiosa, ma necessaria, decisione di costituire un Consiglio compatto che condividesse oltre agli ideali: la passione e un programma su cui lavorare nel triennio. L’innegabile vantaggio di parlare lo stesso linguaggio e lavorare per i medesimi obiettivi ha permesso di trascorrere tranquillamente questi ultimi tre anni. Le premesse per continuare su questo solco tracciato sono molte e credo che i Soci non smentiranno le nostre aspettative. Pur non appartenendo alla nutrita schiera dei Giudici che siedono nel Consiglio Nazionale, ho imparato, negli anni, le regole che guidano una Associazione tanto numerosa. A volte ho ricevuto telefonate non esattamente cordiali, sopratutto nel periodo delle sofferte decisioni del Consiglio Nazionale di sospendere dei soci, su valutazione dei Probiviri. In quella occasione ho dato ai tre Probiviri della Sips tutto il sostegno che era loro dovuto, per le pressioni che hanno dovuto subire in quei mesi. Ringrazio ancora per l’impegno e la determinazione a tutelare la Sips e a ottenere giustizia i tre Probiviri: Steno Zerlotti, Gino Tacca e Marco Villa, per aver assolto il difficile compito che il Consiglio aveva assegnato in ragione del loro incarico, e che hanno assunto con impegno e dedizione. Essendo un tecnico, ho cercato di fare il meglio nel campo dove sono esperto, ridurre i conflitti e risolvere quanto possibile i contrasti. A volte è stato necessario fare scelte difficili e le abbiamo fatte. A volte è stato necessario concedere per poter superare ostacoli che avrebbero impedito il miglioramento a cui abbiamo sempre puntato. Forse qualcuno, negli anni, può aver rimpianto che non vi fossero colpi d’ala o venti nuovi. Sarò stato troppo conciliante per alcuni o troppo caparbio per altri, certamente qualcuno si sarà sentito Italo Capri, Fulvio Ghilardi, Bruno Boccati e Giovanni Incerti, alle loro spalle il monumento al Segugio dell’Appennino 3 trascurato nelle sue legittime aspettative Ma questo fa parte dei nostri e dei miei limiti con i quali dobbiamo convivere. A compensare i problemi è stata la grande soddisfazione di questi anni di aver onorato Luigi Zacchetti. Il maestro che ha ispirato la nostra Associazione, successivamente fondata dal Maestro Mario Quadri nel 1954. La inaugurazione del Monumento a Credera di Rubiano nel 2010 e quest’anno, grazie all’impegno di Vincenzo Ferrara, nel maggio 2012 la pubblicazione, dell’ormai introvabile, Manuale del Cacciatore con il Segugio, scritto da Zacchetti nel 1938. La stampa di questo Editoriale precederà di poco la disputa della Coppa Europa per Segugi su Lepre. Alcune informazioni per darne la giusta cronaca: la Coppa Europa si disputerà quest’anno in Austria e quindi, a differenza di quanto annunciato nel corso della sfortunata edizione del 2011, non si correrà in Finlandia con il segugio a singolo ma nuovamente con le Mute da sei Segugi. Tipologia più consona alla nostra cultura, alla nostra tradizione e alla nostra Razza da Seguita. La scelta dell’Enci di affidare all’Esperto Giuseppe Minelli il compito di Selezionatore ha tenuto conto della sua grande esperienza nel mondo delle Prove Cinofile. I candidati hanno avuto l’opportunità di inviare i curriculum delle loro Mute nel mese di Giugno e la rosa degli otto selezionati per la scelta finale è stata comunicata il 15 luglio, in modo da agevolare il loro allenamento e affinarne le doti per la ultima selezione del 7 e 8 settembre con la finalissima il giorno 9 nel territorio del Comune di Casina in Provincia di Reggio Emilia. Località scelta appositamente per la similitudine a quella di Mannersdorf in Austria al confine con l’Ungheria, dove si gareggerà il 9 Novembre. Località a 150 kilometri da Brandlucken dove si faranno presentazione delle squadre, riunione dei Giudici e cerimonie di apertura e chiusura della manifestazione, probabili alcuni disagi per Giudici e concorrenti delle Mute, a pensar male si potrebbe dire che la cosa è voluta, ma noi non ci crediamo. Come stabilito nel programma e come vuole il Regolamento della FCI, la prova si disputerà in periodo di Caccia aperta. Il Regolamento di Coppa Europa è parzialmente diverso dal nostro attuale Regolamento delle Prove Cinofile su Lepre, necessario, quindi, che lo conoscano i Concorrenti e soprattutto gli Esperti Giudici Italiani che faranno parte delle Giurie Plurime chiamata valutare i Segugi, “Les Chiens Courants” per dirla alla francese, Giudici di Prova che hanno aderito alla proposta di rappresentare l’Enci e l’Italia alla manifestazione. Inutile e superfluo ricordare che siamo in assoluto il Paese che ha vinto più edizioni di Coppa Europa, anche se questo ha determinato l’invidia di più di uno dei componenti della Commissione Chiens Courants della FCI. Ovvio che, non conoscendo il risultato non possa congratularmi con i vincitori. Lo farò debitamente nel prossimo quarto editoriale, vi anticipo che non sarà come i precedenti ma dedicato alla selezione che non deve essere mai trascurata. Un saluto a tutti i soci. Fulvio Ghilardi campionato 4 Campionato Italiano SIPS su Lepre nel Parco Regionale di Monte Cucco Vorrei scrivere il titolo a caratteri cubitali, tanto è stato il piacere di aver potuto svolgere una delle più ambite prove dell’anno con i nostri amati Segugi nel Parco Regionale di Monte Cucco. Un abbinamento strepitoso: magnifici territori per la prova in un Parco Regionale. Che serva da esempio a tutti gli organizzatori, da qui in avanti, per non abbandonare l’idea di poter utilizzare i parchi regionali per le prove. A chi va il merito di tale bella realtà? Sicuramente alla caparbietà del comitato organizzatore e quindi: Fausto Bellafante (presidente SIPS Perugia), Pier Giovanni Gaggi, Damiano Tusillagine (che è sempre impegnato ad organizzare manifestazioni cinofile), Marcello Minelli, Carlo Generotti e tutta la Sips perugina. Questi appassionati del cane da seguita hanno saputo convincere con solide argomentazioni le istituzioni perugine che, oramai, correntemente concedono il territorio del Parco Monte Cucco di Monte Cucco per le prove. I nostri colleghi sono stati bravi ma un grande plauso va a tutte le persone dell’istituzioni che governano le concessioni delle autorizzazioni,e non volendo scordarmene nessuna, le vado ad elencare: l’assessore con delega alla caccia della provincia di Perugia Franco Granocchia, il consigliere provinciale Giampiero Fugnanesi di Sigillo, il presidente del Parco di Monte Cucco, il presidente ATC PG1 Quartilio Ciofini, Natale Vergari presidente Università degli Uomini Originari di Costacciaro, i sindaci dei comuni di Fossato di Vico, Sigillo,Costacciaro e Scheggia Pascelupo. Dopo ben 4 giorni di prove siamo stati tutti d’accordo nella valutazione positiva dell’evento:istituzioni ed appassionati. Tutto è filato liscio come preventivato, qualche corsa è stata fatta fare a qualche lepre senza arrecarle alcun danno, nessun segugio ha disturbato, come sostiene qualche detrattore, tanti partecipanti ed osservatori si sono divertiti per uno spettacolo sano ed entusiasmante. Per 4 giorni di una stagione povera per turismo, questi splendidi borghi umbri hanno ospitato appassionati del Segugio provenienti da tutta l’Italia, e con la loro presenza li hanno un po’ animati. Non posso dimenticare il momento precedente alla premiazione dei vincitori, quando l’assessore provinciale Granocchia vistosamente commosso per i nostri sinceri ringraziamenti, ci ringraziava a sua volta per aver portato il Campionato Italiano della Sips nel Parco di Monte Cucco. Lo scenario incantevole dei territori montani del Parco, la giusta presenza delle lepri, la presenza di tutti i selvatici da pelo, orso escluso, hanno reso molto selettiva la prova. La manifestazione si è svolta con il nuovo regolamento che, con qualche piccola modifica che apporteremo prima dello svolgimento del prossimo campionato, verrà confermato. campionato italiano sips 2012 Monte Cucco (PG) CATEGORIA SINGOLI ELIMINATORIE - Giovedì 12 Aprile 2012 PELO SIPR 1° ECC 160 PROPRIETARIO: MATTEI UMBERTO 1ª SEMIFINALE - Venerdì 13 Aprile 2012 PELO SIPR 2° MB 153 PROPRIETARIO: MATTEI UMBERTO MATTIEU ARIEGEOIS1° ECC 166 PROPRIETARIO: BOSIO GIANCARLO JHON SIPF 2° A.B. 134 PROPRIETARIO: SIGNORINI GIORGIO 2ª SEMIFINALE - Sabato 14 Aprile 2012 PELO SIPR 1° ECC 174 PROPRIETARIO: MATTEI UMBERTO MATTIEU ARIEGEOIS2° ECC 172 PROPRIETARIO: BOSIO GIANCARLO TED DI MONTERSINO SIPR 1° ECC 173 PROPRIETARIO: MONTERSINO CRISTIAN CATEGORIA COPPIE ELIMINATORIE - Giovedi 12 Aprile 2012 Batteria 1 FALCO SIPF 1° ECC 165 RONDA SIPF PROPRIETARIO: CANIL FRANCO LILLI SIPF 3° ECC 160 ZINGARA SIPF PROPRIETARIO: CANIL FRANCO FARO SIPF 4° MB 150 CHICCA SIPF PROPRIETARIO: BRUGNONI FAUSTO CRISSY SIPF 2° ECC 163 CREMA SIPF PROPRIETARIO: BRUGNONI FAUSTO PIERINA DI MONTERSINO SIPR 2° ECC 160 BRINA DELLA PAOLINA SIPR PROPRIETARIO: MONTIANI ENRICO KAOS SIPF 1° ECC 164 VESPA SIPF PROPRIETARIO: RAMPINI CLAUDIO Batteria 2 LUNA SIPF 1° ECC 167,5 SELLY SIPF PROPRIETARIO: LATTORE CARLO RAMBO SAPP 3° MB 150,5 SELVA SAPP PROPRIETARIO: DE GIORGIO ANTONIO BASCO SIPR 2° MB 151 BRICO SIPR PROPRIETARIO: FANUCCI FABIO ARTU’ DI CAMPELLO SIPR 2° MB 152,5 ANTHEA DI CAMPELLO SIPR PROPRIETARIO: GAGGI PIERGIOVANNI LAIKA SIPR 1° ECC 165 FALCO SIPR PROPRIETARIO: PASTORELLI MARIA 1ª SEMIFINALE - Venerdi 13 Aprile 2012 AMBRA SIPR 1° MB 155,5 BILLI DI PONTENIZZA SIPR PROPRIETARIO: MATTIELLO GILBERTO KAOS SIPF 1° MB 153,5 VESPA SIPF PROPRIETARIO: RAMPINI CLAUDIO PENNY SIPR 2° MB 150,5 LEDA SIPR PROPRIETARIO: TOSINI MARCO DIANA SIPR 1° ECC 162 BRINA SIPR PROPRIETARIO: BRUNETTI MARINO 2ª SEMIFINALE - Sabato 14 Aprile 2012 FALCO SIPF 1° ECC 182,5 RONDA SIPF PROPRIETARIO: CANIL FRANCO AMBRA SIPR 2° ECC 162 BILLI DI PONTENIZZA SIPR PROPRIETARIO: MATTIELLO GILBERTO KAOS SIPF 2° MB 150,5 VESPA SIPF PROPRIETARIO: RAMPINI CLAUDIO NUVOLA SIPR 1° ECC 163,5 LUNA SIPR PROPRIETARIO: FOSSA ANGELO PENNY SIPR 1° MB 153,5 LEDA SIPR PROPRIETARIO: TOSINI MARCO RUMBA SIPR 1° ECC 160,25 CIRILLO SIPR PANCHO SIPR MAYA SIPR PROPRIETARIO: MARTINI MICHELE Batteria 2 FIUME SIPR 2° MB 151,25 JONNY SIPR TOM SIPR BENITO SIPR PROPRIETARIO: CALEARO GILBERTO PERLA AFPV 1° MB 151,40 RUMBA AFPV CATEGORIA MUTE KAYO’ AFPV ELIMINATORIE - Giovedì 12 Aprile 2012 GILDA AFPV Batteria 1 AFPV CIRO SIPR 1° ECC 172,8 BOLLO PROPRIETARIO: CHIOCCI VALTER BOSCO SIPR Batteria 3 TINA SIPR PLUTO SIPR 2° B. 141,25 AMBRA SIPR GIGIA SIPR MORA SIPR BRUNA SIPR PROPRIETARIO: TINTI FRANCO SIPR FRITZ SIPR 2° ECC 168,5 LISA PROPRIETARIO: BRAMBILLASCHI G.LUCA SIRA SIPR 2ª SEMIFINALE - Sabato 14 Aprile 2012 GIOIA SIPR Batteria 1 TINA SIPR PROPRIETARIO: PETRUCCIOLI GIOVANNI STELLA DI MONTERSINO SIPR 2° A.B. 138,5 SIPR JESSY SIPR 3° ECC 160,5 SELVA TELMA DI MONTERSINO SIPR BUCH SIPR DIANA SIPR ASIA SIPR PROPRIETARIO: MASTROGIACOMO GUIDO e FULL SIPR PELLE RIZIERO PROPRIETARIO: PORFIRIO FAUSTO LALLO SIPR 1° ECC 164,2 Batteria 2 SIPR BOSCO SIPR 4° A.B. 135,2 BIRBA DERINA SIPR MORA SIPR BIONDA SIPR ZARA SIPR SARA SIPR GIADA SIPR PROPRIETARIO: GENEROTTI CARLO BIONDA SIPR PROPRIETARIO: CALZOLA GIOVANNI RUMBA SIPR 3° SUFF. 127 CIRILLO SIPR ROY SIPR 1° ECC 161 PANCHO SIPR STELLA DI MONTERSINO SIPR MAYA SIPR SELVA SIPR PROPRIETARIO: MARTINI MICHELE TELMA DI MONTERSINO SIPR DIANA SIPR Batteria 2 PROPRIETARIO: MASTROGIACOMO GUIDO e CIRO SIPR 1° ECC 167,4 PELLE RIZIERO BOSCO SIPR NIBBIO SIPR 2° MB 151,25 TINA SIPR MILLY SIPR AMBRA SIPR MERI SIPR MORA SIPR CESIRA SIPR PROPRIETARIO: TINTI FRANCO PROPRIETARIO: BORDICCHIA GIANNI FIUME SIPR 2° MB 157,75 Batteria 3 JONNY SIPR SIPR VESPA SIPR 1° MB 150,75 TOM BENITO SIPR VISPA SIPR PROPRIETARIO: CALEARO GILBERTO FRODO SIPR FURIA SIPR FRITZ SIPR 1° ECC 176 PROPRIETARIO: PAPARELLI GIUSEPPE SIRA SIPR Batteria 4 GIOIA SIPR SIPR PLUTO SIPR 1° ECC 170,25 TINA PROPRIETARIO: PETRUCCIOLI GIOVANNI GIGIA SIPR BRUNA SIPR VESPA SIPR 3° B. 142,5 LISA SIPR VISPA SIPR PROPRIETARIO: BRAMBILLASCHI G.LUCA FRODO SIPR SIPR BARONE DI CAMPELLO SIPR 2° ECC 164,5 FURIA PROPRIETARIO: PAPARELLI GIUSEPPE FRIDA DI CAMPELLO SIPR LARA SIPR Batteria 3 LISA SIPR FLORA SIPR 2° ECC 160,25 PROPRIETARIO: RIGATI AUGUSTO FLAY SIPR 1ª SEMIFINALE - Venerdì 13 Aprile 2012 ALBA SIPR SURA SIPR Batteria 1 LALLO SIPR 2° MB 153,2 PROPRIETARIO: CATALDI CLETO PLUTO SIPR 1° ECC 170,25 BIRBA SIPR GIGIA SIPR DERINA SIPR BRUNA SIPR BIONDA SIPR LISA SIPR SARA SIPR PROPRIETARIO: GENEROTTI CARLO PROPRIETARIO: BRAMBILLASCHI G.LUCA 5 Gilberto Calearo vincitore del Campionato Italiano SIPS 2012 categoria mute 6 Il giovedì è stato dedicato alla selezione dei concorrenti non classificati di diritto, i primi di batteria di questa giornata hanno potuto partecipare alla doppia semifinale del venerdì Franco Canil vincitore del Campionato Italiano SIPS 2012 categoria coppie e del sabato insieme a quelli già qualificati nei campionati regionali e nel campionato sociale in batterie formate da 3 concorrenti, domenica la finale tra i migliori 4 punteggi di FINALE SINGOLO - Domenica 15 Aprile 2012 PELO SIPR 2° MB 155 PROPRIETARIO: MATTEI UMBERTO MATTIEU ARIEGEOIS 1° ECC 162 PROPRIETARIO: BOSIO GIANCARLO JHON SIPF PROPRIETARIO: SIGNORINI GIORGIO TED DI MONTERSINO SIPR PROPRIETARIO: MONTERSINO CRISTIAN FINALE COPPIE - Domenica 15 Aprile 2012 FALCO SIPF 1° ECC 168 RONDA SIPF PROPRIETARIO: CANIL FRANCO AMBRA SIPR 2° B. 147 BILLI DI PONTENIZZA SIPR PROPRIETARIO: MATTIELLO GILBERTO KAOS SIPF 3° B. 143 VESPA SIPF PROPRIETARIO: RAMPINI CLAUDIO PENNY SIPR LEDA SIPR PROPRIETARIO: TOSINI MARCO FINALE MUTE - Domenica 15 Aprile 2012 FIUME SIPR 1° MB 154 JONNY SIPR TOM SIPR BENITO SIPR PROPRIETARIO: CALEARO GILBERTO PLUTO SIPR 2° MB 152,75 GIGIA SIPR BRUNA SIPR LISA SIPR PROPRIETARIO: BRAMBILLASCHI G.LUCA STELLA DI MONTERSINOSIPR SELVA SIPR TELMA DI MONTERSINO SIPR DIANA SIPR PROPRIETARIO: PELLE RIZIERO MASTROGIACOMO GUIDO LALLO SIPR BIRBA SIPR DERINA SIPR BIONDA SIPR SARA SIPR PROPRIETARIO: GENEROTTI CARLO Organizzatori e vincitori del Campionato Italiano SIPS 2012 ciascuna categoria. Per il 2012 i Campioni Italiani della SIPS su lepre sono: Giancarlo Bosio con l’Ariegeois Mattieu Franco Canil con la coppia si SIPF fulvi Falco e Ronda Gilberto Calearo con la muta di SIPR nero focati Fiume, Jonny, Tom e Benito. A loro, agli altri che hanno ottenuto un buon piazzamento e agli sfortunati che invece non l’hanno raggiunto vanno i complimenti della SIPS nazionale, il cui direttivo era presente al completo a Monte Cucco. La Sips nazionale ringrazia i giudici Le istituzioni locali della Provincia di Perugia e del Parco di Monte Cucco Franco Granocchia, Giampiero Fugnanesi, Quartilio Ciofini, Natale Vergari insieme agli organizzatori 7 Gli organizzatori della SIPS di Perugia con la muta finalista di Mastrogiacomo-Pelle 8 che hanno accettato di collaborare per la riuscita della prova,gli organizzatori della sezione SIPS di Giancarlo Bosio vincitore del Campionato Italiano SIPS 2012 categoria singolo Perugia, gli accompagnatori tutti veramente competenti. All’anno prossimo di nuovo nel Par- co Regionale di Monte Cucco 11-1213-14 Aprile 2013 per il Campionato Italiano della Sips su lepre. Franco Canil vincitore Campionato Italiano SIPS 2012 categoria coppie Già da tempo la Sips nazionale pensava di organizzare una manifestazione internazionale su cinghiale, era stato il Presidente Ghilardi a caldeggiare tale ipotesi. L’idea si è concretizzata grazie al supporto della sezione Pro Segugio di Pavia che per vari motivi era la sede idonea allo svolgimento di questo evento segugistico. Il posto consentiva ai nostri amici francesi di non allungare ulteriormente il viaggio, avendone già fatti circa mille di chilometri per raggiungere Val di Nizza. La presenza dei cinghiali era buona e i posti ottimi per seguire l’azione dei segugi, val di Nizza era il luogo ideale. Si era proposto il nostro segretario Carlo Rebuffi a fornire il luogo e l’ospitalità, e ha ben figurato soddisfacendo le esigenze degli appassionati dei segugi da cinghiale. Siamo stati ospitati il 31 marzo e il I° di aprile nel paese di uno dei più noti allevatori di Segugi Italiani, Mario Villa, che a Val di Nizza ha fatto nascere migliaia di segugi, tanti dei quali molto titolati, con un’impronta fisica inconfondibile. Proprio Mario Villa, che ha allevato anche tanti Griffon Bleu de Gasco- gne, ha fatto da padrone di casa nei suoi splendidi luoghi di caccia, immergendosi totalmente nella grande festa e dirigendo magistralmente questo incontro internazionale su cinghiale. Il mio compito è stato quello di invitare le mute più conosciute del panorama segugistico della SIPS e sei mute provenienti d’oltralpe. Sono stati invitati anche i migliori singoli provenienti da tutta l’Italia, quasi tutti Segugi Maremmani, che durante l’anno in corso si sono distinti in tante manifestazioni su cinghiale organizzate dalle sezioni SIPS provinciali. La delegazione delle mute francesi era capeggiata dal giudice della SCC Renè Caujolle; ha portato con se quattro mute che di solito partecipano alle prove su cinghiale in Francia e due mute di cani non iscritti, di cui una di Rouge du Comminge ed una di Bleu de Gascogne. La manifestazione prevedeva nella mattinata del sabato la prova con i singoli e quella dimostrativa con i cani francesi non iscritti, al pomeriggio c’è stata la presentazione delle mute nel campo sportivo di Val di Nizza, presenti le autorità locali, Mario Villa, da grande conoscitore dei segugi, ha descritto per il pubblico le caratteristiche di tutte le razze presenti. Un folto pubblico ha assistito con grande interesse alla presentazione, ognuno è stato impegnato ad osservare la razza prediletta ed anche le altre. Grande curiosità per i Rouges du Comminge, che sono molto simili ai Segugi Italiani fulvi ma più massicci nella costruzione. Domenica mattina tutte le mute italiane e francesi, in batterie da tre, sono state condotte sui terreni di gara e, vista la massiccia presenza di cinghiali, hanno avuto così la possibilità di esprimersi al meglio. Tutte hanno trovato i cinghiali, solo poche hanno ottenuto la piena qualifica, visto che alcune di esse avendo scovato dei branchi, si sono divise nella seguita, ottenendo, come prevede il nostro regolamento, solo qualifiche individuali. Sento il dovere di esternare un elogio a Paolo Cucini di Colle Val D’Elsa (Si) che ha presentato una muta di Segugi Maremmani tigrati con i quali ha ottenuto la qualifica di Eccellente (non il primo), dimostrando grande maestria nella selezione e nell’addestramento. Questo perché vorrei diventasse un esempio da imitare La presentazione dei soggetti partecipanti al Trofeo delle Nazioni trofeo delle nazioni Trofeo delle Nazioni su Cinghiale 9 Andrea Gelsi con Silenzio vincitore della categoria singolo al Trofeo delle Nazioni insieme agli organizzatori 10 per tutti gli altri possessori di Segugi Maremmani, affinché vengano sfatate le false opinioni di tutti quelli che considerano tale ausiliare come cane da utilizzare in singolo o al massimo in coppia. Voglio anche riferire un episodio increscioso capitato ai nostri amici francesi che, arrivati allo svincolo autostradale di Voghera, si sono fermati ad aspettare Carlo Rebuffi che era andato ad incontrarli per portarli a Val di Nizza. Durante la loro attesa presso il casello, sono stati controllati da due macchine dei La muta di Genta-Rizzo vincitrice del Trofeo delle Nazioni Ginori di Diego Venanti secondo classificato nella categoria singolo carabinieri, giunti lì dopo essere stati chiamati da qualcuno che pensava vendessero cuccioli abusivamente. Si sta veramente esagerando con questo squallido animalismo! Ma i nostri amici non avevano cuccioli da vendere, avevano tutto il necessario per poter trasportare la loro muta, compresi i passaporti per Remi Raffit secondo classificato nella categoria mute Sandro Albonetti con Soraya terzo classificato nella categoria singolo i loro cani, come prevedono le norme europee, e tutto si è risolto bene. Il Trofeo delle Nazioni aveva in palio il CACIT che è stato assegnato a Demon, componente della muta di Griffon Nivernais di Maura Genta e Michele Rizzo, che ha svolto un’eccellente prestazione. Al secondo posto la muta francese di Griffon Bleu de Gascogne di Remi Raffit (Ecc.161, 16) ed al terzo posto il già citato Paolo Cucini con i Segugi Maremmani Tigrati (Ecc 160, 5) e al quarto posto Coruzzi-Azzimati (Buono 140, 16) con i Petit Bleu de Gascogne. Tante le qualifiche individuali ai soggetti delle mute che si sono divise 11 Il gruppo dei Petit Bleu francesi di DegèLasserre e dei fratelli Grasset 12 nella seguita. Hanno partecipato con i Griffon Nivernais: Genta e Rizzo; con i Porcelaine: Alain Malibas di Limoges, Monier-Balestra-Simionato dal Var (Francia), Farneti e Petrucci di La muta di Segugi Maremmani di Paolo Cucini terza classificata nella categoria mute Fabriano (AN); con i Briquet Griffon Vendeen: Ciccarelli-Ponziani di Tolentino (MC), Alessio De Michelis di Grosseto; con i Petit Bleu de Gascogne: Degè-Lasserre di Tolosa, Azzimati-Coruzzi di Parma; con i Griffon Bleu de Gascogne: Remi Raffit di Tolosa; Con gli AFPV: Stefano Borri di Genga (AN); il signor Forcata di Tolosa con i Rouges du Comminges; i F.lli Grasset provenienti dal Giura con i Bleu de Ga- Alain Malibas con i suoi Porcelaine scogne non iscritti. Nella categoria singolo ha vinto Silenzio (ECC-CAC), Segugio Maremmano di Andrea Gelsi dell’Isola D’Elba, al secondo posto Rinforzo (ECC. 174), Segugio Maremmano di Diego Venanti di Sassetta (LI), al terzo posto Soraia (172) Segugio Maremmano di Sandro Albonetti. Hanno partecipato con i Segugi Monier-Balestra-Simionato con i loro Porcelaine Maremmani i signori: Cupini con Berlusconi, Cucini con Elba, Priano con Rocco, Simula con Sam, Boddi con Febo; il signor Saggi con il Griffon Bleu de Gascogne Lampo. Alla premiazione tutti soddisfatti per l’ottima riuscita dell’incontro internazionale, gli amici francesi hanno ringraziato commossi per il calore con il quale sono stati accolti, poi i ringraziamenti e i saluti. La SIPS nazionale ringrazia i giudici: Leonardo Banfi, Felice Bracco, Mauro Casetta, Bruno Mugnaini, Giuseppe Quinzanini, Paolo Scalvenzi, Assunta Villa; gli accompagnatori, Mauro dell’Agriturismo Cascina Legra; Mario Villa e suo figlio per il loro grande contributo e tutti gli accompagnatori. 13 grandi personaggi 14 Emilio Franchi e l’allevamento “Del Salviano” Agli amici che mi hanno accompagnato fin qui sono sicuramente debitore di una sorta di sommario di quel che segue, considerato che ho ricevuto moltissime telefonate con l’indirizzo preciso di ricostruire, un po’ la vita di Emilio Franchi e del suo allevamento del Salviano. Il fatto triste è che non so se sarò all’altezza, cercherò comunque di accontentarvi. Coloro che mi conoscono sanno che non brucio di un gran fuoco intellettuale e coloro che hanno letto i miei articoli attribuendomi qualche merito (ce ne sono alcuni, li corrompo) converranno probabilmente che le mie righe migliori sono uscite più dal cuore che dalla testa, o dalle viscere, il luogo da cui ha origine la più vivida scrittura emotiva. Sotto sotto, qualcosa so, dentro di me conosco molti di questi fatti e non c’è bisogno di esporre un argomento o un sommario o una traccia, quando sarà ora tutti questi fatti e dati emergeranno in tutta naturalezza. E se non dovessero mai emergere, ebbene, come ebbe a dire Confucio a cinquecento milioni di cinesi rossi, non importa un tubo. Emilio Franchi come allevatore fu e rimane figura importante nel mondo segugistico Italiano, straordinario negli atteggiamenti, aperto con tutti, socievole, carattere forte, dalle espressioni folcloristiche tradizionali, famoso per le sue facezie, i suoi atti vissuti e narrati con dovizia di particolari a tratti incredibili, personaggio originale simpatico e sempre umano. Nasce a Corvaro il 27/3/1929, dove trascorre la fanciullezza, poche sono le possibilità di lavoro in quel periodo, giovanissimo decide,quindi, di arruolarsi nei Carabinieri, venne trasferito in Sicilia nel periodo di “Portella della Ginestra”, momenti che visse con coraggio e determinazione. Mise gli occhi addosso ad una bellissima ragazza, Maria, entrambi molto giovani si innamorarono e si sposarono: questo lo portò ad abbandonare l’arma, venne assunto in quella che oggi viene definita “Polizia municipale” di Avezzano, dove vi rimase fino alla pensione. Tre figli: Nellina, Claudio e Luciano. Non fu molto fortunato con la salute, subì una serie di interventi chirurgici e più volte rischiò la vita; l’ultimo della lunga serie più pericoloso e tragico dopo che era andato in pensione, gli provocò grave delusione e dolore: una crisi che lo tenne lontano da tutti e da tutto per molti mesi. Si fece crescere barba e capelli e si ritirò come un romito. Seguito ed aiutato dai famigliari, riuscì ad uscirne, la sua grande caparbietà, la sua volontà, furono determinanti, e riprese a vivere. Ci lasciò il 3/12/2002, la morte vigliacca e traditrice lo sorprese nel sonno, ma il vecchio leone vive Emilio Franchi ancora nei cuori di molti. Emilio Franchi era molto arguto, capì presto che l’evoluzione dei tempi, il progresso, muta costumi e tradizioni, il divenire della vita, le comunicazioni tra i popoli, la scienza e la tecnica. Le scoperte e il consumismo di questi ultimi tempi, Emilio l’aveva capito, si adeguò e ne trasse vantaggio, come individuo era cosciente delle proprie origini, delle proprie radici, che ne spiegano poi, atteggiamenti e manifestazioni esistenziali A noi segugisti interessa Emilio Franchi come allevatore, il suo allevamento del Salviano, pertanto l’analisi sopra fatta sull’uomo, ci deve risultare più che sufficiente, ogni illazione è superflua, la sua vita privata non possiamo intaccarla in nessun altro modo, nessuno ne ha il diritto. Le radici venatorie e cinofile segugistiche del centro sud ci hanno regalato questo grande allevatore e i suoi segugi, prodottisi nel crocicchio che ha fuso segugi esteri con ceppi indigeni. Per molti segugisti Italiani questi soggetti rappresentano una speranza per il futuro della caccia con dati ufficiali, facilmente riscontrabili, precisi poiché dimostrabili, niente da dover reiterare, allo scopo ci aiuterà il figlio Claudio, al quale chiediamo di esporci cronologicamente come sono andati gli eventi. Per quanto riguarda l’esposizione, internazionale, mondiale di Verona del 1980, quante fantasticherie, e maldicenze si sono inventate. Nel 1982 ci venne concesso l’onore di rappresentare l’Italia, una nostra muta del Salviano, era stata scelta per questo primo incontro con il segugismo Francese ed i loro massimi esponenti, da citare la presenza di Pierre Frappier, Emile Guillet, Jean Emilio Franchi il segugio, è da questa esaltante stazione che parte il treno del XXI secolo. Le questioni sono state poste, ma da dove dovranno pervenire le doverose risposte? La scarsità di interlocuzione deve finire, e mi auguro perciò che possa ripartire un vero dialogo, basato su una reale concertazione per tutto il mondo segugistico Italiano, con problemi aperti ed in sofferenza, una concertazione che aiuti a fare in materia le scelte più idonee ed efficaci. A questo punto ci corre obbligo puntualizzare riferimenti rigorosamente storici sull’allevamento del Salviano e dell’allevatore Emilio Franchi, con Pierre Monbec e altri, emotivamente fu un momento esaltante, eravamo di fronte al gotha del segugismo, e a centinaia di spettatori. Il maestro Mario Quadri, Egidio Bologna, Bruno Ottino fecero da Cicerone, con enfasi presentarono la nostra bella e valida muta di Segugi Italiani così composta: Campione Moro del Salviano, Camp.Onda del Salviano, Camp Alice del Salviano, Camp Lisba del Salviano, scusate se è poco. Straordinaria la loro prestazione in lavoro, stile e classicità da vendere, ed il plauso generale di tutti, giudici Italiani Francesi, e spettatori. L’intera muta venne ceduta a un noto segugista del nord dell’Italia e dette origine ad altri campioni che si distinsero nelle prove di lavoro. Ribot del Salviano Camp di lavoro, Camp di bellezza, Camp assoluto, Camp sociale venne ceduto e rese felice Italo Donarini, giudice e allevatore con affisso “Dei Donarini” lo stesso Italo Donarini ci ricorda: il miglior segugio per intelligenza e bravura che mi sia capitato,mi fu consigliato da Paolo Ciceri, che ne esaltò le doti assegnandoli dei C.A.C. Ci fu un periodo per il nostro allevamento particolarmente prolifico, di soggetti validi, molti vennero dati a cacciatori, collaboratori e amici, alcuni parteciparono alle prove di lavoro in tutta Italia, ricordo con piacere la muta Trevigiano-Vicentina dell’avvocato Alberto Filippin e Antonio Cupani composta da Moro Brina Alpina Vipera tutti del Salviano, ottime le performance di questi soggetti, e il ricordo particolare di quella finalissima del campionato Italiano del 1985, a loro venne concesso un premio speciale, e l’oscar della sfortuna. La coppia di segugi del Salviano ceduta a Santi Giovanni di Parma, Malù e Cuma del Salviano, campioni sociali, una sfilza di eccellenti in lavoro, vinsero il campionato Italiano categoria coppie nel 1989, Giovanni ancora caccia con i discendenti. A Zanichelli Artemio di Collecchio Parma, vennero ceduti Brio del Salviano e Collina del Salviano, erano talmente bravi che fu condizionato dai compagni di caccia a portarli alle prove di lavoro, ottennero qualche CAC, e una lunga serie di eccellenti, Zanichelli così ricorda “Penso che un sogno così non ritorni mai più, e con questo ho detto tutto”. Molti soggetti veramente validi vennero ceduti a Montersino, Cunego, Ivano Dell’Usso, Zaccagno e a molti altri. Vorrei ricordare che il rapporto di mio padre con i giudici, era di reciproca stima, del resto il babbo accettava i giudizi con serenità. Se lo riteneva lecito a volte chiedeva delle spiegazioni, ma rimaneva sempre calmo e pacato, aperto sorridente, consapevole come sostiene Zeman che: “E’ rigore solo quando l’arbitro lo fischia”. Devo aggiungere che molti di loro, dopo aver giudicato i nostri segugi, ci chiedevano di rivederli a caccia, li ospitavamo volentieri, la loro curiosità veniva quasi sempre ripagata, dalle ottime prestazioni dei Segugi del Salviano. In quelle battute di caccia potevano realmente rendersi conto delle attitudini dei nostri soggetti. 15 16 La maggior parte di questi giudici, dopo aver cacciato con i Segugi del Salviano, nel loro posto di origine, ritornavano a casa soddisfatti. Per dovere di cronaca, per onorare Emilio Franchi e l’allevamento del Salviano ritengo opportuno ringraziare tutti i giudici che nelle prove di lavoro nelle esposizioni concessero a Segugi del Salviano le qualifiche di Eccellente (qualcuno dei C.A.C. e C.A.C.I.B), tra questi: Paolo Ciceri, Dante Baldrighi, Mario Quadri, Gino Quadri, Silvano Sorichetti, Alighiero Amannati, Tommaso Cianflone, Remo Temperini, Carlo Belloni, Italo Donarini, Giuseppe Mozzi, Gianni Zaccagno, Pio Tarquini, Athos Albani, Roberto Pigliacelli, Pasquale Minella, Bruno Fresch, Aldo Principi, Mario Migliarini,Candida Falsina, Don Nando Armani, Bruno Ottino, ecc. Ebbe sempre parole di apprezzamento per i colleghi, citava con piacere Bruno Salvadori, sosteneva che Mario Villa oltre che bravo era un gentleman, era affascinato dalla riservatezza di Zanardi Pietro e dai suoi bravi pelo forte, diceva che Don Nando Armani un pò gli assomigliava, nel lato venatorio per intenderci, non negava una monta dei suoi cani a nessuno, cedette pure qualche campione ad altri allevatori. Con i segugisti cacciatori, con i clienti in generale, non fece mai distinzione di sorta, dal Dottore, Avvocato, Primario, Operaio, Imprenditore, Manovale, la porta di casa era aperta a tutti, senza barriere per nessuno. Ringraziamo Claudio Franchi per la sua preziosa collaborazione a questo scritto. Allevare è un’arte, a volte una professione, Emilio è stato un artista,un genio. Abbiamo sopra elencato soltanto in parte meriti e risultati. Il progetto di allevamento di Emilio Franchi era rivolto ad un Segugio adatto ai nostri tempi: moderno ed efficace. Dal grande numero di soggetti usciti dal suo allevamento e utilizzati in tutta la Penisola, dalla numerosa progenie che da essi è derivata, riteniamo che abbia colto nel segno. Ci scusiamo per aver dimenticato i nomi di tanti segugisti che avrebbero voluto essere citati. Qualcuno doveva scrivere qualcosa che celebrasse la figura ed i risultati di Emilio Franchi, l’ho fatto ed ora mi sento come quando un segugio sta per scovare; l’urlo liberatorio di quando la lepre è schizzata via. Poi arriva la seguita,con i falli. Ma non bisogna temerli, vanno risolti, l’ho imparato anche grazie ad Emilio Franchi. Alessio De Michelis Allevamento del Salviano di Emilio Franchi Elenco parziale con qualifiche, ottenute da alcuni segugi rappresentativi del Salviano di Emilio Franchi. 1) Morgan: L.O.I. sg n° 968 nato il 4-9-1966, segugio Italiano, n° 3, C.A.C. in esposizione, n° 1, C.A.C.I.B. in esposizione, Eccellente in lavoro, Campione Italiano di Bellezza, 1° ecc, Finale Campionato Nazionale mute su lepre (12-11-1969). 2) Lampo del Salviano: L.O.I. sg n° 9768, nato il 25-6-1971, segugio Italiano, n° 2, C.A.C. in lavoro, (208-1972 Mugnano Avellino giudice Vittorio Mustacchio, e 13-10-1972, Teramo,giudice Agostino Mastrangelo ). eccellenti n° 14, molto buono n° 8 tutti in lavoro, molto buono in Esposizione classe lavoro, * 1° ecc, Finale Campionato Nazionale mute su lepre, (19-11-1972) * 1° ecc, Finale Campionato Nazionale mute su lepre (18-11-1973). 3) Alpino 1° del Salviano: L.O.I. sg n° 11282 nato il 1-5-1972, segugio Italiano, n° 4, C.A.C. in lavoro, (2-9- 1974, Poggibonsi, giudice Tommaso Cianflone, 21-11-1974, Bologna giudice Mario Quadri, 7-7-1979, Trasacco, giudice Silvano Sorichetti, 12-1-1980, Volterra giudici Ammannati e Sorichetti) 18 eccellenti, 14 molto buono tuti in lavoro, eccellente in esposizione classe lavoro, Campione Italiano di Lavoro, 1° ecc, Finale Campionato Nazionale mute su lepre (18-11 1973). 4) Ribot 1° del Salviano: L.O.I. sg n° 15440, nato il 16-8-1973, segugio Italiano, n° 3, C.A.C. in lavoro, (3-91975, Accumuli Rieti, giudice Paolo Ciceri, 10-10-1976, Viamaggio giudice Mario Quadri, Cosenza , giudice Tommaso Cianflone) eccellenti n° 9, molto buono n° 6, tuti in lavoro, eccellente in esposizione classe lavoro, Campione Italiano di Lavoro, 3° ecc, Finale Campionato Nazionale mute su lepre (14-11- 1976). 5) Diana 2° del Salviano: sg n° 28176, nata il 15-8-1976, segugio Italiano, n° 3, C.A.C. in classe lavoro, ( 26-31983, Empoli, giudice Giuseppe Mozzi, 10-4-1983, Fiordimonte Macerata, giudice Pio Tarquini, 15-5-1983 Palena Chieti giudice Gildo Fioravanti) n° 8 eccellenti, n° 7molto buono, tutti in lavoro, molto buono in esposizione classe lavoro, Campionessa Italiana di Lavoro. 6) Diana 3° del Salviano: L.O.I. sg n° 30556, nata il 11-2-1977, segugio Italiano, n° 2, C.A.C. in lavoro, (3-5-1980, Trasacco giudice Silvano Sorichetti, 5-6-1983 Monte Longagna Aquila giudice, Tommaso Cianflone,) n° 12 eccellenti, n° 8 molto buono tutti in laoro, molto buono in esposizione classe lavoro, 1° mb, molto buono Campionato Naz Enalcaccia mute su lepre (1984). 7) Ribot 2° del Salviano: L.O.I. sg n° 30553, nato il, 1-9-1977, segugio Italiano, n° 5, C.A.C. in lavoro, n° 3, C.A.C. in esposizione, n° 16 eccellenti, n° 8 molto buono, tutti in lavoro, n° 12 eccellenti in esposizione, in tutte le classi, Campione Italiano di Lavoro, Campione Italiano di Bellezza, Campione assoluto, n° 4 volte Campione Sociale. 8) Alpino 4° del Salviano: L.O.I. sg n° 0506654, nato il 12-9-1979, segugio Italiano, n° 2 C.A.C. in lavoro, n° 19 eccellenti , n° 13 molto buono, tutti in lavoro, eccellente in esposizione classe lavoro. 9) Lisba del Salviano: L.O.I. n° 9773, nata il 25-9-1971, segugio italiano, n° 1, C.A.C. in lavoro, n° 6 eccellenti, n° 4 molto buono, tutti in lavoro, eccellente in esposizione classe lavoro, 1° ecc, Finale Campionato Nazionale mute su lepre, (14-11-1976). 10) Dina del Salviano: L.O.I. n° 30559, nata il 11-2-1977, segugio italiano, n° 1, C.A.C. in lavoro, n° 7 eccellenti, n° 4 molto buono, tuti in lavoro, eccellente in esposizione classe libera e lavoro, 1° ecc, Finale Campionato Nazionale mute su lepre (28-11-1981). 11) Moro del Salviano: L.O.I. n° 23013,nato il 19-3-1976, segugio italiano, n° 3, C.A.C. in esposizione, diversi eccellenti e molto buono in lavoro, selezionato a rappresentare l’Italia nel 1981, Campione Italiano di Bellezza. 12) Honda del Salviano: L.O.I. n° 30285, nata il 3-12 1976, segugio italiano, n° 3, C.A.C. in esposizione, diversi eccellenti e molto buono in lavoro, selezionata a rappresentare l’Italia nel 1981, Campione Italiano di Bellezza. 13) Alice del Salviano: L.O.I. 28176, nata il 10-9-1979, segugio italiano, n° 3, C.A.C. in esposizione, diversi eccellenti e molto buono in lavoro, selezionata a rappresentare l’Italia nel 1981, Campione Italiano di Bellezza. 14) Texas del Salviano L.O.I. 38347, nato il 1-5-1978, segugio italiano, n° 1, C.A.C. in lavoro, n° 24 eccellenti n° 15 molto buono tutti in lavoro, molto buono in esposizione classe lavoro, Campione Italiano di Lavoro. 15) Narciso del Salviano: L.O.I. 120532 nato il 20-5-1991, segugio italiano, n° 1, C.A.C. in lavoro, n° 8 eccellenti, n° 10 molto buono tutti in lavoro, molto buono in esposizione. Alcune importanti relazioni dei Giudici dal 1980 al 1986 termine del tempo giungono sulle doppie. La lepre si ruba via qualche attimo prima, con grande intuizione si accorgono ed iniziano una canizza serrata e continua condotta da Diana. Ottima la maneggevolezza, Diana è soggetto di centro avanzato. ************** Montelabate Perugia 22-23 novembre, gara mute su lepre. Finale Campionato Nazionale Fidc, Giuria: Paolo Ciceri, Alighiero Ammannati, Tommaso Cianflone. 1° ecc: Vespa, Leo, Linda, Lea del Salviano, segugi italiani, p: e c: Emilio Franchi. Ore 9.50. Terreno bagnato, cielo coperto, cade neve. Muta affiatata con componenti equilibrati. Bene in mano al conduttore, in terreno pulito attaccano pastura e defilano con lavoro caratteristico ed appropriato vanno a scovare ben uniti iniziando canizza compatta e squillante. Dopo tempo ritenuto sufficiente si da ordine di recuperare i cani. Pisa 12 gennaio 1980, Gara Mute su lepre, Giudice: Silvano Sorichetti 1°ecc: Alpino (C.A.C.), Terrore, Fulmine, Dina del Salviano, segugi italiani p: e c: Franchi Emilio. Attaccano pastura notturna ben uniti e con ottimo e lungo accostamento, si portano al covo, la lepre parte, a vista inizia la seguita, vanno in fallo e lo risolvono brillantemente, riprendono la seguita che è ben incalzante e con ottime voci, chiudo con i soggetti sempre in seguita. ************** Monticano Siena, 2-3 Aprile 1980, Finale Campionato Nazionale – Fidc Gara Mute su cinghiali – Giuria: Alighiero Ammannati, Giorgio Bacci, Tommaso Cobellis. 1°ecc: Sirio, Fulmine, Linda, Romeo e Tay (C.A.C.) del Salviano, segugi italiani, p e c: Franchi Emilio. Ore 8.40. Dopo circa 40 minuti che la muta è stata slegata, Tay prende passata prontamente coadiuvato dagli altri, accosta animali che partono prima. Inizia l’inseguimento tranne Sirio che si trova su altro animale raggiungendo a breve distanza il selvatico abbaia a fermo. Ma quasi subito sentendo i compagni in seguita abbandona prontamente inserendosi nella muta. Tutti compatti nell’inseguimento che si protrae a lungo bene orchestrata e durante alcune soste del cinghiale che Tay sempre per primo abbaia a fermo seguito subito dopo da tutti gli altri. Chiudiamo con i soggetti in seguita. ************** Grosseto 16-17- febbraio 1980, Gara mute su lepre, Giuria: A. Ammanati, S. Sorichetti. 1°ecc: Brighella, Marina, Linda, (C.A.C.) Vespa, Berta, Onda del Salviano, segugi italiani, p: e c: Emilio Franchi. Sciolti attaccano passata notturna con ottime voci e coesione, iniziano l’accostamento che si protrae a lungo, risolvono falli di rimessa. Linda conduce ben precisa in terreno di bassa vegetazione (avena) si porta al covo, la lepre parte ed inizia l’inseguimento incalzante e ben uniti, risolvono fallo e riprendono l’inseguimento. Brighella si dimostra vero cane di centro. ************** Tra sacco L’Aquila 3-4 maggio 1980, Gara coppie su lepre, Giudice Tommaso Cianflone. 1°ecc: Diana, (C.A.C.) e Silvana del Salviano, segugi italiani, p e c: Emilio Franchi. Terreno bagnato per pioggia notturna, nebbia, ore 9.35. Eccellente lavoro di coppia. All’incontro di passata notturna accostano con ottime voci e in maniera da manuale su terreno piuttosto difficile. Dopo la risoluzione di due falli di finta rimessa che risolvono in maniera brillante per merito di Diana coadiuvata ottimamente da Silvana, quasi al termine al ************** Reggio Emilia 21-22 febbraio 1981, Gara mute su lepre, giudice Battista Pesenti Gritti. 1° ecc: Fante, Furio, Sultan, Diana e Bruno del Salviano, segugi italiani, p e c: Emilio Franchi. Temperatura sotto zero, terreno al 50 per cento innevato, cielo coperto. Incontrano passata notturna scagnano tutti ad eccezione di Diana gli altri hanno voci leggermente atipiche. L’accostamento è da manuale magistralmente condotto da Bruno, lo scovo è deciso e sicuro. L’inseguimento è condotto velocemente, i falli sempre risolti da Bruno, ben coadiuvato dagli altri. ************** Gran Sasso L’Aquila, 29-30 agosto 1981, Gara coppie su lepre, giudice Giorgio Pescador. 1°ecc: Tigre e Brina del Salviano, segugi italiani, p e c: Emilio Franchi. Coppia ben formata, metodo ed iniziativa. La cerca della passata notturna è stanca, ma nell’incontro si trasformano, accostano bene con metodo e stile e giungono rapidamente al covo, scova Tigre ed unita alla compagna conducono un ottimo inseguimento ben vocalizzato. Risolvono rapidamente i falli, chiudo che stanno ancora inseguendo. ************** Fiamignano Rieti 6-settembre 1981, Gara mute su lepre, giudice Gildo Fioravanti. 1°ecc: Leo, Terrore, Brina e Dina del Salviano, segugi italiani, p e c: Emilio Franchi. Ore 6.45. Cielo nuvoloso, terreno bagnato. Reperiscono subito pascolo in terreno aperto montagnoso ed erboso, proseguono uniti dando tutti voce piuttosto abbondante per circa trecento metri ed arrivano su lepre derubata. L’inseguimento è bene in nota. Si distinguono Leo e Brina. ************** Poggio La Mozza Grosseto 8-9 gennaio 1982,Gara coppie su lepre,giudice Alighiero Ammannati 1°ecc: Ribot (C.A.C.) Leone del Salviano, segugi italiani, p e c: Emilio Franchi. Cielo coperto, leggero vento di tramontana. Coppia maneggevole stile e metodo di cerca, quasi subito dopo la sciolta, prendono passata, si portano al covo (potuto constatare) la lepre si è sottratta alla volpina. Prendono immediatamente la traccia. Inizia l’inseguimento incalzante e con buon timbro di voce, in particolare quella di Ribot. Risolvono un fallo sebbene ostacolati da rete. Chiudo con la coppia sempre in seguita e ben unita. ************** Petroio Firenze 16-17 gennaio 1982, Gara mute su lepre, giudice Angelo Benedetti. 1°ecc: Texas, Alpino, Laura e Brina del Salviano, segugi italiani, p e c: Emilio Franchi. Appena sciolti trovano traccia, entrano nel bosco e danno ottime voci, scovano per due volte, risolvono difficili falli e fanno ottimo inseguimento. ************** Carpi Modena 6 marzo 1982, Gara mute su lepre, giudice Don Nando Armani. 1°ecc: Oscar, Linda, Silvia e Furia5° del Salviano, segugi italiani p e c: Emilio Franchi. Sleghiamo alle ore 7.45. Muta tipica in tre componenti, Oscar parla francese. Terreno buono l’accostamento viene condotto dai cani in modo egregio. La lepre parte lunga ma nella direzione dei cani, non ce scovo ma un buon inseguimento. Oscar viene penalizzato di tre punti per la voce che non è da segugio italiano. ************** L’Aquila 6-7-8-9-maggio 1982, Prove Centenario dell’Enci, Gara mute su lepre Giuria: Giuseppe Mozzi Silvano Sorichetti. 1°ecc: Gianna (C.A.C.) Fante, Oscar, Furia e Mirna del Salviano, p e c: Emilio Franchi. Cielo coperto, assenza di vento, nessuna difficoltà. Sciolti su pascolo, reperiscono subito passata notturna e con ottima coesione iniziano l’accostamento che si protrae per lungo tratto. Entrano in pineta, scovo a vista. Inizia la seguita che è incalzante e serrata. Dopo oltre 25 minuti in un canalone di ghiaia la lepre crea un difficile fallo, risolvono brillantemente e continuano la seguita. ************** Forca Canapina Ascoli Piceno 28 agosto 1982, Gara mute su lepre, giudice Pio Tarquini. 1°ecc: Texas (C.A.C.) Alpino, Laura e Diana del Salviano p e c: Emilio Franchi. Ore 7.50. Vento caldo, terreno asciutto. Sciolti al pulito si impegnano nelle ricerca della passata notturna con buon metodo e stile, si portano al margine del bosco e reperiscono e reperiscono passata notturna, Texas la defila subito e si porta nel bosco, l’accostamento è compatto, si sente l’urlo dello scovo ed inizia la seguita che è abbastanza serrata, risolvono diversi falli e si chiude con i cani in seguita. ************** Forca Canapina Ascoli Piceno 29 agosto 1982, Gara mute su lepre, giudice Aldo Principi. 1°ecc: Laura, Texas, Alpino5° e Brighella del Salviano, segugi italiani p e c: Emilio Franchi. Ore 7.30. Cielo coperto, terreno bagnato per pioggia notturna, vento leggero. Sciolti in terreno pulito trovano subito passata notturna. Giunti però in terreno roccioso in prossimità di un fosso cadono in un fallo. Grazie alla caparbietà di tutti i componenti ma soprattutto all’iniziativa di Texas il fallo viene risolto. Attraversano il fosso risalgono e vanno al covo ben uniti e con stile. La lepre però è già partita. I cani infilano subito la traccia e iniziano l’inseguimento. Risolvono due falli e chiudo con la muta in seguita incalzante. ************** Poggibonsi Siena 6-7 gennaio 1983, Gara coppie su lepre, giudice Mario Quadri. 1°ecc: Ribot (C.A.C.) e Rocco del Salviano, segugi italiani, p e c: Emilio Franchi. Stile e metodo di lavorare della coppia imposatati a classicità. Voce: ottima quella di Ribot. Rocco è riservato con timbro e tono accettabili. Attaccano passata in vigneto, accostano con scioltezza, scatta contemporaneamente lo scagno in vigna. La seguita è esatta, rapida e ben orchestrata. Sciolta la soluzione di un difficile fallo. ************** Poggibonsi Siena 8-9-gennaio 1983, gara mute su lepre, giudice Alighiero Ammannati. 1°ecc: Ribot (C.A.C.) Rocco, Leo e Nero del Salviano, segugi italiani p e c Emilio Franchi. Cielo sereno, leggero vento di tramontana, sciolti in vigneto prendono subito passata e si portano in bosco. Ribot scova, grande inseguimento ben unito ed incalzante. All’uscita del bosco la lepre disturbata costruisce un fallo, tardano a risolverlo. Ribot infine lo risolve, riparte bene la seguita. Risolvono sempre con Ribot un altro fallo su strada asfaltata. Chiudo con la muta sempre in seguita. ************** Serramazzoni, Modena 12-13 marzo 1983, gara mute su lepre, giudice Carlo Belloni. 1°ecc: Laura, Texano, Alpino4°, Furia del Salviano, segugi italiani, p e c: Emilio Franchi. Ore 10.10. Ottimo 17 ove si lanciano su lepre scovata. L’inseguimento è sicuro e con voci abbondanti, risolvono due falli. Il turno finisce alle ore 9.20. ************** L’Aquila 28-29 maggio 1983, gara coppie su lepre, giudice Mario Quadri. 1°ecc: Alpino5° (C.A.C.) e Brina del Salviano, segugi italiani, p e c: Emilio Franchi. I due soggetti fanno un classico accostamento nella pineta, la lepre parte lunga, i cani giungono con precisione sul covo e partono in canizza che si svolge adeguatamente a distanza dalla lepre. Il maschio risolve vari difficili falli. La femmina che accusa un infortunio desiste mentre il maschio continua. ************** Tra sacco L’Aquila 4-5-giugno 1983, gara mute su lepre, giudice Tommaso Cianflone. 1°ecc: Diana3° (C.A.C.) Diana2°, Collina e Giana del Salviano, segugi italiani p e c. Emilio Franchi. Sciolti in radura cercano bene. Al limite di bosco Diana3° trova passata, tutti uniti con buone voci accostano, e Diana3° che scova. Iniziano un inseguimento incalzante e martellante. La lepre crea un fallo, Diana3° lo risolve e continuano uniti ad inseguire tanto da dare veramente spettacolo al pubblico presente. ************** Roccaverano Asti, 17-18 marzo 1984, gara mute su lepre, giudice Pietro Dellagiovanna. 1°ecc: Brio, Rocco, Ribot e Nero del Salviano p e c: Emilio Franchi. I cani evidenziano notevole spirito di muta,omogeneità morfologia e di lavoro maneggevolezza. Attaccano in frumento dando voce con un pizzico di francese, accostano in bosco con buon stile; Ribot insiste e su un costone scovano. La seguita è buona e precisa, con risoluzione di alcuni falli. Rientrano prontamente al richiamo del canettiere. I cani denotano scarso allenamento. ************** Carpi Modena, 24-25 marzo. 1984, gara mute su lepre, giudice Amedeo Ghilardi. 1°ecc: Moro, Mirna, Diana3° e Furia del Salviano, segugi italiani p e c: Emilio Franchi. Ore 9.55. Rilevano passata notturna di lepre in prato, discreto lo stile piacevoli le voci, l’accostamento è portato con buona meditazione,ottimo lo scavo. L’inseguimento tenendo conto del terreno difficoltoso è discreto. 18 il collegamento un pò meno l’omogeneità, incontrano in prateria, defilano benissimo fino alle vicinanze del bosco con Texano in testa, fallo risolto da Furia, nel bosco si assiste ad uno spettacolo per la meticolosità delle muta, lo scovo avviene in massa con urlo classico, l’inseguimento in partenza è incalzante poi fallo risolto da Furia, proseguono sempre uniti superando altri falli facendomi vedere la lepre per la seconda volta, Furia e Texano un gradino sopra tutti, una voce non regolare. ************** Empoli Firenze 26-27 marzo 1983, gara coppie su lepre, giudice Giuseppe Mozzi. 1°ecc: Diana (C.A.C.) e Furia del Salviano segugi italiani, p e c: Emilio Franchi. Sciolti in seminato trovano subito passata. Diana evidenzia le doti di grande accostatrice, risolvono un difficile fallo, entrano in folto e scova Diana. Parte la seguita incalzante e di tipiche voci, la lepre rientra e la coppia è sempre in seguita. ************** Empoli Firenze 26-27 Marzo 1983, gara mute su lepre, giudice Giovanni Zaccagno. 1°ecc: Rocco, Ribot, Leo e Nero del Salviano, segugi italiani p e c: Emilio Franchi. Liberati su pastura trovano passata che defilano con metodo e stile di razza, dimostrano buona maneggevolezza e coesione. Ribot giunge fino allo scovo, l’inseguimento è ben condotto. Tipiche le voci, risolvono fallo su strada, dopo molto la lepre rientra e chiudo. ************** Fiordimonte Macerata 30 aprile-1 maggio 1983, gara coppie su lepre, giudice Pio Tarquini. 1°ecc: Diana (C.A.C.) e Laura del Salviano, se4gugi italiani, p e c: Emilio Franchi. Cielo sereno, ore 6.40. Vento caldo. Terreno molto asciutto. Sciolti in un campo di grano, reperiscono una passata notturna. Iniziano a defilarla con buon metodo e giuste voci. Dimostrano ottima coesione e maneggevolezza; l’accostamento reso piu difficoltoso sia dalle condizioni atmosferiche che da diverse strade bianche, è condotto da manuale, risolvono alcuni falli con lavoro tipico da segugio. Mentre Laura si sofferma sulle doppie di rimessa, Diana con decisione si porta sulla lepre, la scova ed unitamente a Laura inizia la seguita che è condotta brillantemente e con precisione. Buone le voci. Risolvono facilmente due falli spontanei della lepre ed uno causato dal pubblico. Dopo che la lepre passa per la seconda volta chiudo il turno. Il conduttore ferma i cani in seguita e li recupera prontamente. ************** Palena Chieti 14-15 maggio 1983, gara mute su lepre, giudice Gildo Fioravanti. 1°ecc: Diana2° (C.A.C.) Laura, Gianna e Alpino4° del Salviano, segugi italiani, p e c: Emilio Franchi. Inizio turno ore 8.30. Rilevano subito traccia su prato naturale, s’impegnano bene muso a terra. Vocalizzano tutti bene e bene uniti. Defilano con difficoltà; ma con tenacia e sagacia fino al bosco ************** Empoli Firenze, 9-10-febbraio 1985, gara coppie su lepre, giudice Carlo Belloni. 1°ecc: Marco e Ribo del Salviano, segugi italiani, p e c: Emilio Franchi. Molto elegante la fase di cerca, buonissimo il collegamento e le voci, si tatta di due cucciolini di 17 mesi; in prateria accostano verso il bosco con molta eleganza, entrano uniti in folto per circa 70 metri scovando. La seguita è stata molto incalzante con falli risolti in velocità sempre a coppia uniti (Bravi). ************** Poggibonsi Siena 16-17 febbraio 1985,gara coppie su lepre, giudice Giuseppe Minelli. 1°ecc: Marina e Gianna del Salviano, segugi italiani, p e c: Emilio Franchi. Coppia di sufficiente omogeneità. Bene in mano, Liberati attaccano passata ai bordi di un bosco. Le voci sono buone solo Gianna lascia a desiderare, gli scagni si fanno più precisi man mano che defilano, segnano lepre in piedi. Ottimo l’inseguimento con risoluzione di diversi falli anche su strada bianca. ************** Treviso 9-10 marzo 1985, gara mute su lepre, giudice Mario Migliarini. 1°ecc: Prateria, Diana 3°, Alpino 5° e Marina del Salviano, segugi italiani,p e c: Emilio Franchi. Terreno e tempo ideali. Muta omogenea. Rilevano buona pastura, accostano con ordine, entrano nel greto di fiume ove accostano ancora e scovano con decisione. Seguita immediata ben accanizzata e serrata. Diana risolve fallo su strada e la seguita riprende sempre condotta da Diana ed Alpino. ************** Poggibonsi Siena 16-17 marzo 1985, gara mute su lepre, giudice Gildo Fioravanti. 1°ecc: Texas, Alpino 4°, Fara e Mirna del Salviano, segugi italiani, p e c: Emilio Franchi. I cani prendono subito il pascolo su coltivato a colza. Texas è cane scaltro, D’iniziativa, gli altri tre di metodo e vocalizzano bene con voci robuste italiane. L’accostamento è difficile nevica. Fara entra nel bosco, riannoda ed i cani si lanciano all’inseguimento incalzante e ben unito; poi risolvono su ruscello e faccio legare. ************** Palena Chieti 27-28 aprile 1985, gara mute su lepre, giudice PioTarquini. 1°ecc: Alpino5° (C.A.C.) Gianna (r C.A.C.) Marina e Brina del Salviano, p e c: Emilio Franchi. Appena sciolti Alpino reperisce passata, dà voce, accorrono le compagne, si accertano, danno voce e prontamente iniziano a defilarla. Le voci sono piene, ben orchestrate, l’accostamento è preciso e spigliato e condotto in stile e con grinta, qualche accertamento prontamente risolto. La caratteristica messa in evidenza da tutti i componenti della muta è stata la spigliatezza e decisione nell’accostare. Si portano in bosco e con la stessa decisione scovano. Alpino e Gianna emergono ma anche gli altri svolgono un lavoro eccellente. Iniziano la seguita che è condotta in modo incalzante e a piene voci. Sui falli tacciono ma prontamente risolvono e riprendono la seguita. Il vento è forte e quando i cani arrivano sulla vetta dopo un lungo inseguimento si odono solo a tratti e si chiude. ************** L’aquila 25-26 maggio 1985, gara coppie su lepre giudice Remo Temperini. 1°ecc: Alpino5° (C.A.C.) e Prateria del Salviano, segugi italiani, p e c: Emilio Franchi. I cani prendono subito passata e accostano verso monte con buone voci. Alpino è piu avvinto alla traccia, la femmina lavora sui fianchi. Salgono per circa 50-60 metri e scovano. Vedo la lepre che si dirige veloce verso monte. La seguita è pressante e sonora. Il primo fallo è risolto brillantemente, poi un secondo, un terzo, un quarto, tutti risolti da Alpino lavoro sbrigativo. ************** L’Aquila 25-26 maggio, gara mute su lepre, giudice Gino Quadri. 1°ecc: Rocco, Marco, Ribot, Moro, Monte e Bosco del Salviano, segugi italiani p e c: Emilio Franchi, Muta omogenea. Bene in mano al canettiere. I cani rilanciati dopo uno scrosciante temporale, trovano l’incontro, pur accostando con difficoltà riescono a scovare. L’inseguimento, condotto sotto una pioggerellina insistente dopo la soluzione decisa di alcuni falli continua con sei cani sempre uniti. ************** Calvatone Cremona 3-4-agosto, 1985 gara mute giudice Italo Donarini. 1°ecc: Marco (C.A.C.), Ribot (r C.A.C.) Moro e Rocco segugi italiani,p e c: Emilio Franchi. Liberati in bosco, i cani incontrano ed accostano con buon stile, scovano nel campo di zucche, risolvono due falli e piu tardi un terzo causato dal pubblico, vengono aiutati e continuano bene nella seguita, buona l’andatura, portamento di testa e le voci, la canizza si protrae. Marco risolve tre falli. Muta più che eccellente. ************** Sila Greca Cosenza 6-7 settembre, 1985 gara mute su lepre, giudice Tommaso Cianflone. 1°ecc: Marco (C.A.C.), Bino, Brina e Marina del Salviano, segugi italiani, p e c :Emilio Franchi. Muta dotata di ottima attività nella ricerca della passata i cani rintracciano pastura,gran coesione, sufficienti le voci nel complesso. Marco coadiuvato da Marina, defila bene e tutti uniti accostano con classicità; risolvono falli di rimessa. E Marco che scova, indi inizia un inseguimento incalzante ed armonioso che si protrae per lungo tempo. Si chiude con i cani sempre in seguita. Marco è cane di testa. da Rossella che coadiuvata dal metodo di Firo porta alla risoluzione di falli molto difficoltosi. ************** Grosseto 18-19 gennaio 1986, gara coppie,giudice Francesco Calducci. 1°ecc: Caino e Brina del Salviano segugi italiani p e c: Emilio Franchi. Coppia ben assortita composta da Caino cane di gran metodo attaccato alla traccia e da Brina che, alle doti del compagno, unisce una buona iniziativa. Prendono passata utile e, dopo lungo accostamento vanno in fallo. Brina, portatasi leggermente avanti, risolve ed uniti vanno al covo. Qualche indecisione all’inizio dell’inseguimento ma subito dopo si esibiscono in una seguita incalzante e continua. 1°ecc: Firo (C.A.C.) Mara, Fara e Brina del Salviano, segugi italiani giudice Francesco Balducci p e c: Emilio Franchi relazione non rintracciata. ************** Poggibonsi Siena 22-23 febbraio 1986 gara mute su lepre, giudice Giovanni Zaccagno. 1°ecc: Bino, Roccia, Prateria e Savana del Salviano, segugi italiani p e c: Emilio Franchi.Muta disinvolta nella ricerca della passata, entrano in bosco ed iniziano l’accostamento condotto con sagacia e stile. Oltrepassano fossato e scovano a vista. L’inseguimento è incalzante. Con speditezza risolvono due falli. ************** Empoli Firenze 8-9 febbraio 1986 gara coppie su lepre, giudice Alighiero Ammannati. 1°ecc: Savana (C.A.C.) Bino del Salviano, segugi italiani p e c: Emilio Franchi. Vento forte di tramontana, liberati in prato si apprezza l’ottima coesione, prendono lunghissima passata. Ottime le voci, Savana scova in vigneto inzia l’inseguimento incalzante, armonioso con i cani ben uniti. Si chiude con i cani in seguita. ************** Vicchio Mugello Firenze 15-16 febbraio 1986, gara coppie su lepre giudice Gino Quadri. 1° ecc: Firo (C.A.C.) e Rossella del Salviano, segugi italiani, p e c: Emilo Franchi. Coppia molto omogenea e ben affiatata. I cani cercano con passione e tipicità. Buone le voci sulla passata notturna. Ottimo l’accostamento coronato dallo scovo. Brillante l’inseguimento su terreno abbastanza difficile. ************** Poggibonsi Siena 22-23 febbraio 1986, gara coppie su lepre giudice Giuseppe Quinzanini. 1°ecc: Firo e Rossella del Salviano segugi italiani p e c: Emilio Franchi. Ottima morfologia, omogeneità e voce. Emerge lo stile di Rossella che con iniziativa dopo breve accostamento, si porta sul covo dove la lepre era appena partita. Buona la canizza condotta Alessio De Michelis nipote di Emilio Franchi ************** Reggio Emilia 8-9 marzo 1986,gara mute su lepre, giudice Giuseppe Minelli. 1°ecc: Rocco, Marco, Ribot e Alpino5° del Salviano, segugi italiani, p e c: Emilio Franchi. Muta con buona omogeneità e bene in mano. Attaccano pastura con buone voci. L’accostamento causa le intemperie, non è dei più classici. La lepre parte un filo prima che la vediamo. Chiudo il turno con i cani in inseguimento. ************** Roccaverano Asti 22-23 marzo 1986, gara mute su lepre, giudice Bruno Ottino 1°ecc: Bino, Roccia, Savana e Gianna del Salviano segugi italiani p e c: Emilio Franchi. Cerca attiva e corretta. I cani attaccano passata, ben uniti accostano, nel bosco si deruba lepre. Bino da inizio ad un buon inseguimento condotto in prevalenza da Roccia con soluzione di numerosi falli. ************** Lecce dei Marsi Aquila 7-8 giugno 1986, gara mute su lepre giudice Rino Apollonio. 1°ecc: Bosco, Monte, Zar, Baia, Bulla del Salviano segugi italiani p e c: Emilio Franchi. Muta omogenea, maneggevole anche in considerazione che sono cani giovanissimi. Accostano con scarso stile ma sufficiente metodo e buone voci, entrano in bosco e partono in canizza che è ben vocalizzata e si protrae a lungo fino a fondo valle dove cadono in fallo e non risolvono. ************** Ho cercato di selezionare alcune relazioni ottenute in zone d’Italia diverse e da giudici diversi. 19 grande traguardo Norme regionali in materia di benessere dei giovani cani – “Legge n. 71”. Pubblicata nel Bur nº 67 il 17 agosto 2012 con il n° 31 Cronistoria di un provvedimento tanto atteso Marco Tosini e i suoi segugi 20 Con la mia prima carica a Presidente S.I.P.S. di Verona, avvenuta con elezione del 21/03/2003, avevo preso l’impegno di adoperarmi al fine di inserire nel Piano Faunistico Provinciale allora in formazione, la possibilità di poter uscire liberamente con i Cucciolini, previo regolamento provinciale, come da poco prima concesso nella Regione Lombardia (vedi pubblicazione sul Bollettino Ufficiale del 13/06/2002). Purtroppo, nonostante le nostre pressioni, non si è voluto inserirlo penalizzando fino ad oggi i cinofili. Successivamente, l’Unione Regionale Veneta S.I.P.S. “Luigi Zacchetti” in data 31/05/2003 a cura dell’allora Presidente Regionale Sig. Luca Bernardelli, chiedeva, con un Testo avente oggetto: “Proposte di modifica alla L.R. 50/93”, variazioni alla Legge stessa, tra le quali al punto N.10 la possibilità d’uscita per il cuccioline al fine della sua educazione comportamentale, specifica di ogni razza. Tale Testo a cura del Detogni, veniva illustrato a tutte le Associazioni Venatorie della Provincia di Verona. A breve distanza di tempo lo stesso veniva recepito e firmato: - in data 09/06/2003 dall’Associazio ne Provinciale e Regionale ANUU - in data 12/06/2003 dall’Associazione Provinciale FIDC - in data 13/06/2003 dall’Associazione Provinciale ENAL.C - in data 19/06/2003 dall’Associazione Provinciale AN.L.C. (con osservazioni) Contatti telefonici sono risultati purtroppo infruttuosi con l’Associazione Prov. Cacciatori Veneti, tanto da dove inviare tale testo con lettera raccomandata al Presidente Provinciale allora in carica Sig. Cazzaniga Valerio, in data 30/07/2003, di cui non ho mai ricevuto risposta. Non ho mai capito il motivo, probabilmente all’interno di questa Associazione si ritiene non vi siano appassionati cultori del cane; fortunatamente, molti dei Loro tesserati sono detentori della tessera “Pro Segugio” e partecipano come tutti ben sanno alle Manifestazioni Cinofile, che normalmente la S.I.P.S Verona organizza nel corso dell’anno. Successivamente l’iter si è spostato in Regione Veneto, con la presentazione di un emendamento alla legge 50, a cura dell’attuale Sindaco di Verona Sig. Flavio Tosi, purtroppo senza esito, ma nonostante ciò va lo stesso la nostra riconoscenza per aver accolto la nostra istanza. Contemporaneamente partiva una raccolta di firme a sostegno della presente richiesta, interessando tutte le Sezioni Provinciali S.I.P.S. del Veneto, tutte le Associazioni Venatorie possibili, i Gruppi Cinofili, gli Ambiti Territoriali di caccia, le Comunità Montane, l’ENCI, con l’impegno costante del Presidente Reg. S.I.P.S. e dei Consiglieri Regionali tutti: in totale sono state raccolte 4000 firme, certamente avrebbero potuto essere molte di più considerando che solo in Verona sono state raccolte ben 2200 sottoscrizioni. Meritevole di rilievo è stato l’interessamento pressoché continuo a vari livelli dell’Assessore all’Ecologia e alle Politiche Faunistiche di Verona, sig. Luca Coletto e del sig. Claudio Arzenton allora responsabile del Comitato Tecnico Faunistico Venatorio Nazionale, presso il Ministero dell’Agricoltura (vedi nostro articolo su “I Segugi”, N. 87 del giugno 2009 e N. 90 del giugno 2010). Nonostante però tutto l’impegno sempre elargito, tale prospettiva rimaneva ancora un miraggio. Finalmente la brillante idea, felicemente partorita il 06/05/2010 durante una cena a casa del Detogni con gli amici Sig. Vittorino Cenci (Pesidente della 6° Commissione Regionale Cultura, Turismo Sport), Sig. Claudio Arzenton, Sig. Viviani Remo (Vicepresidente S.I.P.S. Vr, amico e persona che molto ha dato e tuttora continua a dare alla causa della Pro Segugio), Sig. Visentin Alberto (Vicepresidente ATC 6 Valli Grandi, appassionato segugista). Vista la situazione sempre molto tesa in materia di caccia nel Veneto, perché non presentare una vera proposta di legge specifica in materia di cinofilia, che interessi i Giovani Cani di ogni razza? Quello che in definitiva noi auspicavamo! Vittorino Cenci e Claudio Arzenton avevano brillantemente visto giusto. Tale proposta viene a breve distanza di tempo firmata e presentata al Presidente del Consiglio in data 16 Luglio 2010 da 14 Consiglieri: Cenci (Promotore), Caner, Bassi, Bozza, Cappon, Ciambetti, Conte, Corazzari, Finozzi, Furlanetto, Lazzarini, Manzato (Possamai Relatore) e Stival (Assessore Reg. Politiche Faunistiche): a Tutti va il nostro doveroso e sentito plauso. Trasmessa alla Commissione Consigliare Prima e Sesta ed ai Consiglieri Regionali il 22 luglio 2010, la Sesta Commissione Consigliare nella seduta del 16/04/2012 acquisito il parere favorevole della Prima Commissione Consigliare del 16/12/2010 e del parere favorevole della Conferenza Regionale Autonomie Locali del 30/11/2010, ha licenziato a maggioranza con modifiche anche nel titolo, il presente progetto di legge che poi veniva sottoposto all’approvazione della competente Aula Consiliare. Hanno votato a favore i rappresentanti dei gruppi Lega e P.D.L; si sono astenuti invece i rappresentanti dei gruppi PD, Misto, IDV, RC. Non era ancora finita: il testo sottoposto alla nostra attenzione ci procurava grandi perplessità e preoccupazioni in particolar modo per il contenuto dell’articolo 2 nei punti 3 e 5 che non rispondevano certamente a quanto da noi auspicato, in quanto che, l’addestramento non doveva essere fatto in forme che configuravano attitudine di caccia. Tale testo per mancanza di chiarezza ci sembrava desse adito ad interpretazioni strumentali che potevano ancora una volta penalizzare i fedeli compagni della nostra passione; ciò ha portato in uno stallo momentaneo il progetto di legge, nonostante le rassicurazioni di un buon regolamento regionale. La caparbietà del sottoscritto, supportata e condivisa con sincerità e professionalità dall’amico Prof. Giovanni Persona Presidente regionale dell’ANUU Migratoristi, che lo ha seguito in questa avventura fin dall’inizio, anche quando ormai sembrava tutto perduto per l’impraticabilità di poter portare delle modifiche all’articolato, dopo vari contatti con gli uffici regionali, su precisi emendamenti proposti dallo stesso e condivisi dal sottoscritto e dai proponenti del provvedimento si poté finalmente dare chiarezza all’articolato che proposto, così emendato, in Consiglio regionale diventò finalmente legge a larga maggioranza. A lui va tutta la mia grande stima e riconoscenza anche da parte della Pro Segugio per il suo costante e assiduo impegno portato avanti fin dal 2003 per poter vincere insieme questa importante battaglia. Un nostro plauso e ringraziamento per avere recepito le nostre istanze va al Consigliere Regionale Vittorino Cenci, promotore del testo iniziale e ai relativi miglioramenti, nonché grande mediatore politico affinché il provvedimento andasse nella giusta conclusione, al Consigliere Regionale Giampiero Passamai, relatore del Testo finale, all’Assessore Regionale all’Ecologia e Politiche Faunistiche sig. Daniele Stival e l’assessore provinciale Venturi che hanno voluto essere presenti per la prima volta alla cena tradizionale S.I.P.S. di Verona il 25/05/2012, i quali non solo hanno confermato la loro condivisione alla proposta di legge in corso, ma anche di volerla inserire nel nuovo Piano Faunistico Venatorio Regionale. Grande per me è stata la soddisfazione il 2 Agosto 2012 nell’apprendere l’avvenuta approvazione, suffragata da innumerevoli telefonate di compiacenza da tutto il Veneto. Dopo nove anni di impegno, siamo riusciti dove tanti, pur credendo in quello che andavo in varie sedi illustrando, cominciavano a dubitare della buona riuscita. Chi ha vinto è stata prima di tutto la Caccia e la Pro Segugio di Verona, che con il suo Consiglio, a cui sono grato e che mi ha sempre dato ampio mandato e consenso, la S.I.P.S. Regionale e Nazionale, per la riuscita in quella che si può definire e che mi risulta essere la 1° Legge Cinofila Regionale d’Italia. “Solo fa sorridere” che qualcuno il giorno dopo si sia appropriato della “paternità” di tale legge… sono i fatti che contano ed i relatori della Legge che lo possono testimoniare, il resto sono solamente chiacchiere al vento e propaganda di basso profilo etico. La caccia ha bisogno di concretezza e certezze, fatti e non parole, questa è la linea guida che ho sempre cercato di seguire. Con l’occasione dell’imminente apertura della stagione venatoria a tutti voi un caloroso in BOCCA AL LUPO. Sig. Giancarlo Detogni Il Presidente Provinciale S.I.P.S. Verona Muta di soggetti fulvi di Giorgio Valentino 21 campionato Anno 2012 “Solignano - Gabbione e San Polo” Tre importanti tappe per il “Segugio dell’Appennino-Lepraiolo Italiano” Mai avrei pensato che sperdute località come Madone, Caselle, Case Penetta… situate nel piccolo comune di Solignano (Parma), diventassero tappe significative nel percorso intrapreso con il riconoscimento ufficiale del segugio dell’appennino. In queste povere e avare valli, anch’esse entrate nell’orribile circuito della emigrazione sono nato, cresciuto e ormai posso anche dire invecchiato. La nostalgia potrebbe essere fraintesa come un freno del progresso, ma quante volte vorrei tornare a rivivere quelle, a volte, intere giornate con cacciatori della zona a parlare, o meglio ascoltare di cani e di caccia. Ne sono certo che anche tanti di voi vorrebbero rivivere e riassaporare, almeno per poche ore, quell’antico sapore del tempo ormai passato. La caccia, in particolare quella alla lepre con il segugio era uno dei pochissimi svaghi che i nostri vecchi si permettevano, mettendoci scienza e passione. Del residuo tipo di segugio che era presente verso gli anni ‘50 se n’è parlato fino a sfiorare la demagogia. Voglio solo rimarcare che il cane doveva assolutamente avere importanti ed indiscutibili qualità venatorie. Purtroppo i tempi non permettevano di accudire due cani, uno bastava ed addirittura avanzava, anzi mio nonno (classe 1900) e suo fratello (classe 1898) avevano un cane in due, e quando mio padre raggiunse l’età erano in tre. Se il cane non espletava in pieno il compito al quale era chiamato non andava nemmeno bene per la catena… La muta di Luciano Incerti già catena, non i box con annessi servizi, sala parto e cucce comode e termiche. Morale il cane doveva trovare ed inseguire la lepre, punto e stop. Non so dalle altre parti, ma da me, quando nasceva una cucciolata, certi della riuscita del cucciolo, ne tenevano per se stessi uno solo, i restanti se non servivano ad amici, venivano purtroppo eliminati appena nati. Sono e siamo consapevoli che quei tempi resteranno solo ricordi nella mente dei fortunati che hanno potuto, anche se marginalmente vivere ed esercitare la caccia con il segugio in quegli anni, solo venatoriamente, fortunati. Una cosa però deve essere nostro dovere e comune intento: Continuare a salvaguardare o almeno tentare di recuperare quel patrimonio che sono i segugi del nonno travolti dal consumismo che ha visto, con l’abbandono delle zone appenniniche, il degrado dell’ambiente, la diminuzione della pratica venatoria, con la conseguente diminuzione di questi soggetti. In tanti ci siamo impegnati per organizzare raduni di segugi dell’appennino, barando magari con noi stessi, volendo in cuor nostro pensare e sperare che i cani presenti fossero in maggior parte discendenti, seppur da diverse generazioni, dei cani dei nostri nonni. Questi raduni debbono servire non solo per contarci e per organizzarci, ma soprattutto per mettere a disposizione di tutti, senza inutili egoismi, tutto il patrimonio che ancora abbiamo. A tal proposito, l’attuale consiglio Nazionale della Sips ha caldeggiato e sponsorizzato, anche economicamente, la costituzione del Club che si dovrà occupare dello sviluppo ma soprattutto del mantenimento del S.d.a. Il Club è stato dedicato al compianto Don Nando Armani che non ha bisogno di presentazioni. E’ stato un atto dovuto perché penso che sia stato uno dei personaggi con maggiore visibilità e che, con amici, si è impegnato per il riconoscimento di questa razza di segugio. Club ufficialmente fondato a Parma e più precisamente a Riccò di Fornovo Taro il 29-01-2010. In occasione del raduno svoltosi a Solignano nei gg. 16 e 17 Giugno 2012 si è rinnovato il Consiglio diri- Mario Fumanti con un suo tipico Segugio dell’Appennino gente del Club, riconfermando alla guida della stesso il sig. Giampaolo Maremmi ormai, purtroppo per lui e per i suoi bianchi capelli, diventato una mente storica del segugio dell’Appennino-Lepraiolo Italiano. Nella medesima occasione, forte del fatto che nel precedente Giugno 2011 si è potuto contare su una nutrita presenza di 250 soggetti, il Club ha organizzato il secondo campionato su lepre. Un soggetto di Luciano Incerti Con piacere e soddisfazione voglio dire che ci siamo insperatamente ripetuti. Presenti alla manifestazione di quest’anno fra esposizione, prova di lavoro e R.S.R (primi riconoscimenti) ben 242 soggetti, ivi compreso, circa 20 seg. maremmani che ritengo primi cugini del s.d.a. Questi incontri-raduno dovrebbero assolutamente avere il compito di controllare lo stato della razza, dove, oltre all’aspetto morfologico si deve assolutamente ed attentamente valutare il lavoro di questa razza fortemente voluta dai possessori quasi esclusivamente per un certo tipo di lavoro. Adottando quindi il medesimo regolamento del Campionato Sociale della Sips i cani che vantavano un già avvenuto riconoscimento si sono cimentati sia in una prova di lavoro che nell’expo. Si allega la tabella dei risultati. La seconda tappa estiva che ha visto la presenza di quasi tutto il consiglio direttivo del Club si è tenuta a Gabbione di Romagnese (PV) dove in occasione del decennale della scomparsa di Don Nando Armani la Sips di Piacenza,che ha visto coinvolto in prima persona il p.te Bosi Emilio in collaborazione con gli “amici del Don”, ha organizzato un ritrovo di diversi possessori dei cani eredi del Don. Molto gradito il quadretto che lo raffigura con due dei suoi più rappre- 23 un cocuzzolo che domina diverse vallate. A nome di Giovanni Incerti un ringraziamento a tutti i presenti, ma soprattutto a tutti gli assenti che per anni e anni hanno contribuito a mantenere vive le qualità di questo cane. Questa vallata era come una regina senza corona, ma adesso, grazie a Giovanni, non più, finalmente ha avuto la sua giusta consacrazione. Ora apprestiamoci a vivere l’agognata stagione di caccia, ma aspettiamo il 2013 che aprirà un’ulteriore pagina nella storia di questo rustico ma imponente segugio. Denis Cabrali I migliori soggetti del Raduno di Solignano 24 sentativi soggetti fulvi a pelo forte, eredi della grandissima Gudi, offerti dalla Sips di Piacenza a tutti i partecipanti. Un doveroso ringraziamento lo dobbiamo ai “discepoli” del Don che, al momento della sua ascesa al cielo, erano giovani chierichetti e adesso li abbiamo ritrovati adulti; tutti insieme si sono adoperati con eccellente riuscita a preparare un ottimo pranzo ai numerosi presenti. Un momento gradevole e anche commovente è quando è stato donato un mazzo di fiori alla sig. na Bruna. Abbiamo ancora il dubbio se fosse stata la perpetua del Don o la vera artefice del suo allevamento!!! Restando ben fermi sulla traccia, un altro avvenimento degno di una indiscutibile menzione è stata l’inaugurazione di una targa dedicata al S.d.a in una zona addestramento cani nell’appennino reggiano denominata “Il Macigno” nel comune di San Polo (RE). Non vorrei essere smentito ma è da tutti ritenuta la zona addestramento cani più bella e frequentata di tutta la regione Emilia R. e dintorni. Questa targa ,fortemente voluta dal giudice Incerti Giovanni anch’esso pilastro importante nel percorso del riconoscimento S.d.a, è stata posizionata su un gruppo di rocce collocate strategicamente su di Il monumento dedicato al Segugio dell’Appennino 2º Campionato Club “Don Nando Armani” anno 2012 SINGOLI Batteria 1 del 16 Giugno 2012 NALA 1° ECC 163 PROPRIETRIO E CONDUTTORE: COPPIE Batteria 5 del 17 Giugno 2012 BIONDO 1° Ecc 156 SALLY PROPRIETRIO E CONDUTTORE: Batteria 3 del 16 Giugno 2012 BAFFINA 3° MB 155,5 ETTORE PROPRIETRIO E CONDUTTORE: Batteria 3 del 16 Giugno 2012 TATO 1° MB 156,5 MARA PROPRIETRIO E CONDUTTORE: Batteria 3 del 16 Giugno 2012 BRIO 2° MB 153,5 BOSCO PROPRIETRIO E CONDUTTORE: Batteria 6 del 16 Giugno 2012 VIOLA 1° ECC 160 MOSCA PROPRIETRIO E CONDUTTORE: Batteria 5 del 16 Giugno 2012 LILLA 1° MB 157,5 LESTO PROPRIETRIO E CONDUTTORE: Giudice: Incerti Giovanni Campione Club BIANI ERCOLINO Giudice: Bianchetti Giorgio Campione Club Campione Club CABRALI DENIS Giudice: Morellini Demos Campione Club DELL’AMICO FABRIZIO Giudice: Morellini Demos Campione Club Campione Club INCERTI LUCIANO Giudice: Morellini Demos Campione Club Campione Club INCERTI LUCIANO Giudice: Marcaletti Elena Campione Club Campione Club SELVATICI TIZIANO Giudice: Bianchetti Giorgio Campione Club FUMANTI MARIO MUTE Batteria 1 del 17 Giugno 2012 DIANA 2° MB 156,5 LAIKA TAISSA LILA PROPRIETRIO E CONDUTTORE: Batteria 1 del 17 Giugno 2012 STELLA 1° ECC 161,5 CICO LOLA VESPA PROPRIETRIO E CONDUTTORE: Batteria 7 del 16 Giugno 2012 MONTE 2° MB 156,4 CHETTY CINA SELVA FURIA PROPRIETRIO E CONDUTTORE: Batteria 2 del 17 Giugno 2012 NINA 1° MB 154,4 FRECCIA CIANA TIGRE CIKO PROPRIETRIO E CONDUTTORE: Batteria 7 del 16 Giugno 2012 CAMILLO 1° ECC 162,5 IRMA RIVA GINA PROPRIETRIO E CONDUTTORE: Giudice: Pescatori Renato Campione Club Campione Club BOSCHESI GIUSEPPE Giudice: Pescatori Renato Campione Club CHICI NINO Giudice: Pescatori Renato Campione Club GERLIN GINO Giudice: Maremmi Giampaolo Campione Club Campione Club GERLIN GINO Giudice: Pescatori Renato Campione Club Campione Club Campione Club SANDRIN ANDREINO Ora che il mio compito di selezionatore della coppa Europa è terminato, mi sembra doveroso ringraziare tutti coloro che hanno riversato in me tanta fiducia. Dai componenti del consiglio della pro segugio, che mi hanno inserito nella rosa dei proponibili, ai consiglieri dell’enci che dei proposti mi hanno scelto. Grazie al direttore E.N.C.I. Fabrizio Crivellari che mi ha messo a disposizione l’ufficio estero, nella persona della Sig.ra Paola Furiosi, che con la sua gentilezza e disponibilità mi son sentito completamente a mio agio e il Direttore Tecnico ENCI Angelo Pedrazzini. Un particolare grazie al presidente S.I.P.S. Fulvio Ghilardi per la disponibilità nel darmi aiuto mettendo a disposizione la segreteria nazionale. Grazie pure agli amici Marcaletti Elena, Gianni Turcatti e il sempre presente Brazzarola Luciano che mi hanno coadiuvato nella verifica dei risultai inviatomi dai 16 aspiranti concorrenti, uno sforzo non indifferente se fossi stato da solo a farlo. Dalle verifiche son risultate meritevoli di essere ammessi alla selezione le mute dei Sig. Belluci Di Stefano, Frat. Boschiero, Sig. Generotti. Sig. Molino. Sig. Pedretti, Sig. Petruccioli, Sig. Rigati e Sig. Torta. Nel frattempo mi sono data da fare per reperire territori adatti allo svolgimento della prova. Mettevano a disposizione con la loro collaborazione il Sig. Zeno Colò sul territorio del Monte Cimone e i bellissimi areali di Casina, (RE) già testimoni della coppa Europa edizione 2009,del sig. Landini Villiam presidente dell’A.T.C. locale. Un grazie a entrambi. La mia scelta è ricaduta su Casina di (RE), essendo terreni che calco da oltre trent’anni e luogo del mio esordio come esperto giudice, avvenuto il 22 febbraio1981. In Emilia, purtroppo, in questo periodo a causa di eventi naturali che hanno causato lutto e distruzione nella regione; mi son sentito in dovere di coinvolgere i concorrenti, quali cinofili segugisti, in un gesto di solidarietà con una raccolta fondi. Con la collaborazione della pro segugio ho organizzato una verifica zootecnica, una prova di eccellenza con in palio il C.A.C./C.A.C.I.T. La muta di Carlo Generotti selezionata a rappresentare l’Italia alla Coppa Europa 2012 Abbiamo raccolto € 1.750.00 e l’importo è stato interamente devoluto ai terremotati. L’offerta raccolta è stata consegnata all’assessore alla protezione civile sig. Alberto Ferrari dall’esperto giudice Brazzarola Luciano a nome della Società Italiana Pro Segugio, al comune di Casina (RE). Ed ora passiamo alle cose tecniche. Le giornate sono state giudicate da una giuria multipla composta dal sottoscritto, da Brazzarola Luciano, da Landini William, e volontariamente aiutato da Montanari Giovanni. Il giorno 07/09, ci siamo ritrovati alle ore 6 presso il bar Cortogno della frazione ononima del comune di Casina. Si è proceduto al sorteggio dei turni così definiti: il primo turno al sig. Molino; la giornata sembrava favorevole, i cani corretti alla sciolta selezionano bene la pastura con buone voci, eseguono un bel accostamento fino sulle doppie, in quel punto i cani vanno in fallo e il conduttore cerca di risolvere portandoli sulla destra ma senza riuscirvi. Ritornando sui suoi passi giunge al covo. La lepre si era già defilata con selezione coppa europa Selezione per la Coppa Europa 2012 25 grande anticipo e si avrebbe dovuto riaccostarla, ma il tempo era ormai largamente scaduto. Secondo turno: tocca ai fratelli Boschiero. Liberati in medicaio attaccano con brio e abbondanza di voci, anche queste buone, selezionano a tratti la pastura, entrano in bosco senza rilevare, scendono a valle e in prato iniziano un nuovo accostamento, entrano decisi in bosco e vanno in seguita. Inizialmente con difficoltà, poi ben decisi, mantenendo il fondo valle per lungo tratto, percorso insolito per la lepre. Risalgono verso di me e vanno in fallo nelle mie vicinanze, un soggetto smette di lavorare e viene in cerca di carezze. Il soggetto più giovane riparte in seguita assecondato solo da tre dei compagni. Mentre gli altri rinunciano. L’unico animale visto è un capriolo davanti a due cani. nq. Terzo turno: tocca al sig. Torta. Liberati in prato si comportano 26 SEGUGI ITALIANI A PELO RASO-FULVI DI PEDRETTI BATTISTA VIA ARTIGIANI, 11 BIENNIO (BS) – 3357065916 - con i seguenti soggetti: DAMA TIMBA EMI ALBA EBE NANO DELLA CONCARENA PRIMA RIS.: ROMA SECONDA RIS.: TED TERZA RIS.: ARIS Il soggetto di nome TED è di proprietà del Sig.Spandre Giuseppe – Via Valle, 60 – Pian Camuno (BS) SEGUGI ITALIANI A PELO RASO-FULVI DI GENEROTTI CARLO VIA STAZIONE, 79 FOSSATO DI VICO (PG) 3386518765 con i seguenti soggetti: LALLO BIRBA GILDO SARA IONA BIRBA II PRIMA RIS.: DERINA La muta di riserva selezionata è di PETRUCCIOLI GIOVANNI VIA TAGLIAMENTO 3 MENTANA (ROMA) 3389032440 con i seguenti soggetti: FRITZ LILLO GIOIA TINA SIRA BRUNA PRIMA RIS.: LISA SECONDA RIS.: TURCO La muta di Battista Pedretti selezionata a rappresentare l’Italia alla Coppa Europa 2012 correttamente, attaccando pastura con belle voci selezionandola bene, due cani defilano ben assecondati dai compagni, entrano in bosco e iniziano una serrata seguita ma fatte poche centinaia di metri tornano dal canettiere senza risolvere. nq. La giornata che sembrava buona si rivela difficilissima, colpa delle recenti mutazioni metereologiche e cambio di stagione. Infine tocca al sig. Pedretti. libera in prato, dimostrano da subito correttezza, segnano la leggera pastura con buone voci. Si passa il turno dimostrando rispetto agli ungolati e equilibrio di iniziativa. nq. Il giorno seguente, stessa prassi, sbrigate le fasi burocratiche di rito si parte verso gli stessi terreni del giorno prima. Primo turno sig. Petruccioli, Con correttezza iniziano il turno dando buone voci in prato stabile, il soggetto del collare bianco dimostra una buona iniziativa. si portano bene in bosco ma purtroppo non giungono allo scovo. Secondo turno, tocca al sig. Rigati La sciolta avviene in medicaio. Si dimostrano corretti, dopo un buon tratto senza rilevare incontro,danno voce nei pressi del bosco, vi entrano defilando con decisione, partono subito in seguita che dura un buon tempo, ma dal bosco escono solo caprioli. Le voci sono un poco pesanti. Terzo turno, sig. Generotti. Anche loro liberati si dimostrano educati, segnano delle pasture con buone voci. La giornata si dimostra molto difficile come la precedente, comunque procedendo nello svolgimento del turno più a valle attaccano pastura che defilano portandosi in bosco. La lepre parte intravista dal giudice, immediata la seguita che si protrae per un buon tempo su terreno favorevole. Al primo vero fallo non risolvono Viene assegnata la qualifica di M.B. Punti 157. Per ultimo tocca i sig. Bellucci e Di Stefano. Anche questa muta è corretta alla sciolta che avviene in medicaio, segnano pastura portan- I partecipanti alla selezione della Coppa Europa 2012 dosi nei pressi del bosco ma usano poca iniziativa e dimostrano poco senso del selvatico. Finita la prova faccio le dovute considerazioni e scelgo di rivedere le mute dei sig. Generotti, Molino, Pedretti, e Petruccioli. La domenica si cambia terreno, si utilizza una zona di addestramento, inutilizzata da circa un mese, pertanto lepri imbirbite e nello stesso tempo tranquille per il periodo di tranquillità. Al sig. Petruccioli tocca il primo turno. Corretti alla sciolta, defilano con metodo, ancora la cagna col collare bianco dimostra un po’ di iniziativa sulla bordura, entrano in bosco, la lepre si è appena derubata. Pronta la seguita, ma nello svolgersi la muta si divide un poco, inseguono anche dopo la fine del turno. al secondo turno, libera il sig. Pedretti, correttezza nel liberare, buone le voci sulla pastura, con giusti interventi da parte del conduttore, entrano in bosco segnando gli ultimi tratti di passata. Nello spazio di 50 metri quadrati partono un capriolo e un fagiano in mezzo ai cani. I cani si dilungano qualche decina di metri, a non più di un metro da La muta del signor Torta dove si era visto il capriolo lascia il covo anche la lepre. Il conduttore senza muovere un passo e senza nessun gesto richiama i suoi ausiliari, correttamente rientrano dando voce sulle doppie, un cane mette il naso nel covo della lepre e parte la seguita. Inizialmente con qualche indecisione, poi più sicura e coesa. E il turno del sig. Molino, anche questi corretti nel liberarli. Attaccano subito e la passata che è ben vocalizzata, dentro il folto le voci si spengono. Nei pressi partono tre lepri, uno paio di cani continuano ad accostare e a fondo valle cambiano marcia,senza passare in seguita. Dopo un buon tratto vanno in seguita, che inizialmente è bella e ben serrata, ma più avanti la muta si sgretola. Ultima la muta del sig. Generotti, anche questa corretta alla sciolta, attaccano pastura e defilando entrano in bosco fitto Partono simultaneamente un paio di lepri e un buon numero di caprioli, un giusto intervento da parte del conduttore per mettere ordine e dopo pochissimi minuti la seguita riprende, inizialmente un po incerta, poi più sicura e coesa fino a fine turno. Dopo quanto visto e costatato, penso che tutte le 4 mute finaliste e un paio delle altre avrebbero ben figurato in Austria. Qui devo rimarcare il forte senso civile e sportivo degli esclusi, e fargli il mio miglior plauso. Le mie scelte sono sig. Pedretti e Sig. Generotti titolari e sig. Petruccioli riserva. Sono sicuro che con questi soggetti ci faremo onore in quanto il segugi italiani se non i primi non, sono secondi a nessuno! In bocca al lupo ragazzi!! Il selezionatore Giuseppe Minelli 27 coppa beretta 28 La seconda edizione della Coppa Beretta una conferma certamente positiva e un appuntamento da non perdere Nell’alta Val Trompia, precisamente nei comuni di Gardone V. T., Marcheno, Tavernole, in località Caregno, zone altamente selettive e palestra idonea per una verifica zootecnica per razze da seguita su lepre, si è disputata il 23-24 giugno la seconda edizione della Coppa Beretta, Prova di livello nazionale, organizzata dai Segugisti locali con la collaborazione della Pro Segugio di Brescia e dell’Enci (Ente Nazionale della Cinofilia Italiana). Questa seconda edizione, in continuità con l’anno precedente, si è svolta su invito degli equipaggi più blasonati d’Italia, mentre, come novità, ha visto gareggiare sia il sabato che la domenica le stesse mute, divisi in tre batterie, e assegnando loro un giudice e una zona per il primo giorno, cambiando giudice e zona il giorno seguente. Questa scelta, rispetto a quella tradizionale che vedeva destinare il sabato alle coppie e la domenica alle mute, è stata dettata dalla volontà di rendere la Coppa Beretta ancora più prestigiosa: dividendo i nove concorrenti in tre batterie, si è data la possibilità ai giudici di concedere più tempo, affinché gli equipaggi fossero nelle condizioni di eseguire al meglio il lavoro e contemporaneamente i giudici potessero esprimere giudizi che fossero i più congrui possibile rispetto a quanto avevano potuto osservare durante la prova. Credo che le intenzioni degli organizzatori abbiano avuto un riscontro positivo nello svolgimento delle due giornate e nell’esito della manifestazione, che a nostro giudizio è stato sicuramente all’altezza della scorsa edizione, riscuotendo certamente la soddisfazione di quanti hanno contribuito a diverso titolo alla sua riuscita e spero anche dei concorrenti. Riguardo, invece, alle condizioni climatiche e ambientali, nelle due giornate il sole ha illuminato e riscaldato queste splendide montagne, rendendo un po’ più difficile il lavoro per gli equipaggi, in quanto, come si sa, l’olfatto è messo maggiormente alla prova e quindi i cani devono essere in grado di mettere in campo la loro esperienza e abilità in condizioni simili, non certo ottimali. Tuttavia ci è parso di vedere impegnati soggetti di alto livello, che al di là dei risultati ottenuti, hanno saputo dare prova delle loro qualità offrendo anche agli spettatori uno spettacolo interessante e coinvolgente. Ricordiamo in particolare che a questa verifica di livello nazionale hanno partecipato anche due concorrenti bresciani, il Sig. Pedretti B. - Spandre G. e l’Allevamento di Pompiano. Gli ausiliari Ted Di Montersino, Dama, Timba, Emi, Alba, Nano Della Concarena, S.I.P.R. del Sig.ri Pedretti B. - Spandre G. hanno vinto meritatamente la 2ª edizione della Coppa Beretta con due eccellenti lavori, mentre al secondo posto si sono classificati i S.I.P.R. Tosca, Neve, Lapo, Dora, del Sig. Saccomani Giorgio di Verona, anch’essi per la qualità del lavoro e le caratteristiche dei soggetti presentati. Concludendo questo articolo, non ci resta che ringraziare doverosamente i Proprietari dei fondi per la disponibilità dimostrata, la Provincia di Brescia sezione caccia e pesca, gli Sponsor, gli Accompagnatori (Ardesi Claudio, Contrini Fabio, Contrini Gaetano, Novali Marco, Sabatti Germano, Sabatti Paolo, Sabatti Valeriano, Sabatti Valter, Sabatti Vladimiro, Salvinelli Denis, Battista Pedretti vincitore della Coppa Beretta 2012 Zoli Fabio), e Giudici Federali Pro Segugio (Bertuzzi Simone, Bonsi Manuela, Ferrari Angelo, Ghirardini Adriano, Ghirardini Denis, Ronchi Simone, Sabatti Alfiero), che con la loro competenza e conoscenza del territorio hanno fatto sì che la prova si svolgesse in modo impeccabile, i Giudici E.N.C.I. (Alberto Bagnatica, Giancarlo Bosio, Giampaolo Maremmi, Bruno Mugnaini, Giuseppe Quinzanini, Todaro Vincenzo, per la loro competenza, i Concorrenti (All. di Pompiano, Calearo Gilberto, Ferrara Vincenzo, Ferrari Giuseppe, Generotti Carlo, Padretti B. - Spandre G., Saccomani Giorgio, Segugio Europa, Selvatici Tiziano), Torri Armando e il ristorante “La Fabbrica”. Arrivederci al prossimo anno, con la stessa motivazione e con l’obiettivo di rendere questa manifestazione ancora più prestigiosa, un appuntamento certamente da non perdere per gli appassionati dei Segugi e della seguita su lepre. Alberto Bagnatica Letizia Bedognè Organizzatori, accompagnatori e giudici con la muta di Battista Pedretti 29 Giorgio Saccomani secondo classificato alla Coppa Beretta 2012 I migliori soggetti dell’esposizione punti di vista Segugio Italiano: alla ricerca dell’identità perduta La muta di fulvi di Massimo Sassara 30 Non ho letto il testo di Colombi ma, avendo ben presenti altri suoi scritti dai quali emerge nitidamente la sua idea di Segugio Italiano, penso di sapere cosa può aver detto. Ho invece riletto più volte l’articolo di Bosio per rendermi conto dell’esatto peso della pietra che, come è nel suo stile, chiamando in causa personaggi e tutta la classe giudicante, ha lanciato senza tentennamenti nello stagno paludoso della cinofilia segugistica attuale: non un sasso, un masso di qualche tonnellata! Ne avessi avuto la forza e l’autorevolezza avrei scritto anch’io le stesse cose, salvo qualche sfumatura, come gli ho comunicato; per il resto gli riconosco coraggio e serietà e il fatto che allevi ed utilizzi altra razza rende il suo parere ancora più forte perché presuppone uno sguardo più distaccato e imparziale sulla questione: quale Segugio Italiano? Italico o italo-francese o addirittura franco-italiano? D’ora in avanti non si potrà parlare più di Segugi Italiani senza tener conto del suo articolo e la pietra nello stagno spero produca un bel po’ di schizzi. Mattiello, il primo schizzo palesatosi, ma quanti saranno “schizzati” in silenzio possiamo immaginare, lamenta una situazione non troppo diversa da quella denunciata da Bosio, più accorato però perché più coinvolto. Per questo forse, dopo un approccio lucido e razionale alla questione, fa quello che un momento prima rimprovera a Bosio: tira in ballo una razza non sua, quella del Segugio dell’Appennino/Lepraiolo Italiano, come se rappresentasse un problema per il Segugio Italiano. Le due razze, ancorché cugine per le comuni origini, hanno imboccato strade diverse tanto tempo fa e le loro storie difficilmente torneranno a coincidere perché l’una è sopravvissuta sostanzialmente simile a se stessa nel tipo e nelle attitudini (Artus nel 1882, lo Zacchini e l’Ortali nel 1926/27, Bruno Ottino, a proposito della varietà cravin, nel 1999, indicano l’altezza sui 50 cm, quindi lo standard attuale, elimina, alla luce della realtà, solo una lacuna della bozza precedente); l’altra è stata meticciata con razze francesi per conferirle caratteristiche funzionali che non le appartenevano, determinando conseguentemente anche modificazioni somatiche e vocali. Dunque il Segugio dell’Appennino andrà per la sua strada, come pure La muta di Segugi dell’Appennino di Tiziano Selvatici BIS al Raduno di Padova il Maremmano col quale negli anni 50 e 60 condivideva il nome ed il ruolo di “can da levre” in tutti quei luoghi in cui non esisteva il cinghiale, mentre per quello italiano si dovrà procedere ad un dibattito aperto e risolutivo che coinvolga allevatori e giudici ed i vertici Sips, già in scena con Bosio. Certo ci vorrà da parte di La muta di Augusto Rigati alla selezione per la Coppa Europa 2012 tutti umiltà ed onestà intellettuale a ripercorrere le fasi che hanno portato all’attuale situazione e concordare quale direzione prendere per uscire dall’ “impasse”, cristallizzatasi nei decenni senza ricercare colpevoli e colpe, solo soluzioni. E soprattutto non pretendere irrealisticamente di individuare vincitori e vinti, campioni veri e campioni falsi, allevatori avveduti e apprendisti stregoni, solo ridefinire il tipo, lo stile di razza e, potendo, ritornare ad una razza unica con le due varietà a pelo raso e a pelo forte e inevitabili mezzo pelo. Chi usò sangue estero lo fece con la convinzione di perseguire il bene della razza, allineandola a quelle francesi facilmente ammutabili, chi selezionò su ceppi italiani, ritemprando a volte anche con segugi dell’Appennino, lo fece sempre per lo stesso nobile motivo di un futuro migliore. I giudici, che cinquant’anni fa attribuirono ad esempio a Geronimo di Sorbo i titoli di Campione Assoluto, pensavano di contribuire al miglioramento del Segugio Italiano, come quelli che un decennio dopo assegnarono le qualifiche per il campionato di lavoro a Tami della Marciola, un segugio stratosferico, ma con testa, espressione e attitudini da Segugio dell’Appennino. Mancando indicazioni univoche da parte della classe giudicante, ovviamente non poteva che determinarsi l’attuale (e precedente e speriamo non futura) situazione del Segugio Italiano che però italico non è nel tipo e nel lavoro. Se emergerà dal dibattito, ripeto senza vincitori né vinti, una linea condivisa di indirizzo selettivo, i giudici dovranno assumersi l’onere e l’onore di vigilare con severità che venga rispettata: solo così il vincitore sarà il Segugio Italiano. Non sarà facile perché è diffusa ormai l’abitudine a giudicare secondo criteri radicati benché contrari allo standard: tollerare per esempio mute che, in cerca, stanno unite come le dita di una mano, seguono in fila indiana; non penalizzare soggetti che, ancor prima di dare di coda, scagnano e, guarda caso raddoppiano la voce con toni sospetti, o comunque tutti i posapiano che nell’andatura denunciano un indole compassata estranea al nostro segugio. Credo sia possibile arrivarci in tempi ragionevoli per il bene di una razza meravigliosa, ma, egoisticamente, anche per il Segugio dell’Appennino e per tutte le altre razze perché è ora che nei giudizi si tenga conto dello stile, cosa che avviene raramente per i nostri Lepraioli ai quali si rimproverano la verve, l’autonomia e l’iniziativa, insite nel loro DNA. Recentemente mi è capitato di vedere all’opera una muta di cani francesi, alcuni dei quali, me li hanno ricordato tanto: all’inizio mi sono esaltato, poi ho concluso che, per quanto piacevoli da vedere e bravi, non rappresentavano comunque la loro razza. E infatti lo stile il baluardo contro cui si infrange la babele delle razze! 31 club di razza 32 Anche il segugio Maremmano finalmente ha il suo club di razza Fulvio Ghilardi con due soggetti di Segugio Maremmano Che il segugio Maremmano abbia raggiunto la cinofilia ufficiale è oramai un dato di fatto. Questo rustico cane negli ultimi anni ha preso campo in tutta la nostra Penisola spingendo sempre più cinofili cinghialai verso quella benedetta cinofilia attiva che tanto ci mancava. Il Segugio Maremmano, insieme con quello dell’Appennino, sono riusciti a rinnovare un po’ in tutta Italia la voglia d’allevare in prima persona appassionando anche molti neofiti nell’affascinante avventura della programmazione e della gestione di una nuova cucciolata. Dal momento poi che il segugio Maremmano è approdato definitivamente al Registro supplementare riconosciuti, le cucciolate si sono moltiplicate in modo esponenziale. Con grande piacere dell’Ente le delegazioni provinciali hanno vagliato davvero tantissimi Mod. A e B, permettendo la conseguente stampa dei tanto agognati certificati. Così nel giro di pochi anni il segugio Maremmano è divenuto una delle più importanti realtà cinofile del nostro Belpaese. Intorno a questi coriacei segugi l’interesse è cresciuto a dismisura e anche i più scettici si sono dovuti ricredere: oggi il segugio Maremmano è una razza che merita assoluto rispetto; le sue eccelse qualità venatorie sempre più spesso sono supportate da un’eccellente rispondenza allo standard d’appartenenza. Il merito di ciò va è anche delle tante manifestazioni espositive, ai raduni di razza e soprattutto agli ultimi campionati sociali che hanno aiutato i tanti piccoli allevatori a capire bene come devono essere fatti questi cani. Ma tutti noi “maremmanofili” dobbiamo essere coscienti che il Rinaldo Cenci al Campionato Sociale su cinghiale raggiungimento dell’iscrizione al Registro supplementare riconosciuti è da considerarsi assolutamente come il punto di partenza: guai a pensare diversamente! Il rischio di compromettere il buon lavoro fin qui eseguito è altissimo! É cosa nota che molti dei riconoscimenti che hanno accompagnato il lungo cammino di questi segugi verso l’R.S.R hanno considerato in tipo soggetti obiettivamente non troppo rispondenti allo standard di riferimento. E dunque oggi vi sono in giro un buon numero di segugi considerati “burocraticamente” segugi Maremmani ma che in coscienza sarebbe bene non utilizzare come riproduttori, poiché genererebbero di certo soggetti morfologicamente discutibili. D’altra parte in questo momento il sistema per iscrivere le cucciolate è assolutamente privo di reali controlli, e per assurdo nel giro di pochi anni potremmo tornare indietro, allontanandosi da quella tanto sospirata uniformità morfologica, condizione fondamentale per il definitivo riconoscimento della federazione internazionale cinofila (F.C.I.). Forze sarebbe necessario che an che nel nostro Belpaese si procedesse dopo la prima stampa del certificato alla confermazione dello stesso quando il soggetto inscritto ha raggiunto l’anno d’età. In questo modo si garantirebbe inequivocabilmente la rispondenza allo standard di fattrici e stalloni, e state certi che così facendo nel giro di pochi anni questi segugi raggiungerebbero un’uniformità morfologica più che accettabile. Nell’attesa di ciò dobbiamo affidarci alla sensibilità, ma ancor più alla coscienza, dei tantissimi piccoli allevatori che fino ad ora hanno tanto contributo alla diffusione di questi segugi. Nel contesto del delicato passaggio dal Registro Supplementare Riconosciuti al Registro Origini Italiano e della definitiva approvazione dell’F.C.I anche il segugio Maremmano, dopo non poche diatribe, in seno alla Nostra associazione ha avuto il suo Club di razza. D’altra parte ritengo indispensabile che la moltitudine di microallevatori, in molti casi della serie “dilettanti allo sbaraglio”, debbano essere assolutamente supportati e coadiuvati nell’intento di rafforzare e migliorare questa novella razza. Il Club per dover d’origine ha ovviamente sede a Grosseto, ma si ramifica con tante piccole delegazioni su buona parte il territorio nazionale. Il Club del segugio maremmano, sempre subordinato alla Prosegugio nazionale, per iniziare si prefigge il delicato obiettivo di traghettare la razza dall’R.S.R al R.O.I cercando di migliorare e rafforzare costantemente i suoi caratteri distintivi. Altro obiettivo sarà di mantenere vive tutte le tipologie di manto e ti pelo che lo standard prevede. Tutti gli addetti ai lavori sanno benissimo che il manto più gettonato negli ultimi anni è stato quello tigrato, vuoi per scelte dettate dal mercato, vuoi per la sua predominanza genetica, i soggetti tigrati si sono moltiplicati senza sosta. Per il manto fulvo, originaria livrea di questi segugi, non vi sono problemi: alcuni allevatori seri e qualificati hanno scelto questo mantello come carattere distintivo dei loro allevamenti, producendo un buon numero di soggetti di altissimo livello. I problemi invece sussistono per il manto nero focato e per i soggetti a pelo forte nelle tre colorazioni ammesse. Sarà dunque compito del Club del segugio Maremmano promuovere incontri e manifestazioni capaci stimolare gli appassionati del segugio Maremmano a impegnarsi nell’allevamento di soggetti con quei manti e quelle tipologie di pelo che pian piano si stanno perdendo. A conclusione di questa piccola presentazione della nuova entità cinofila, non mi resta che augurare al mondo che ruota intorno al segugio Maremmano un po’ di tranquillità, affinché si possa tutti lavorare in modo sinergico per il bene di questa prosperosa razza. Federico Cenci 33 punti di vista 34 Riflessioni sul Segugio Italiano Per chi ancora non mi conoscesse, educo segugi professionalmente da circa dieci anni e allevo amatorialmente segugi italiani a pelo raso. Questa volta non mi dilungherò in considerazioni prettamente tecniche (stile, morfologia, conformità e commento allo standard, psicologia, addestramento, selezione, ecc.) come ho già fatto in altri articoli pubblicati recentemente su un’ altra testata giornalistica che si occupa di segugi: sarebbe prolisso e ripetitivo visto che più o meno tutti ben sapete come la penso. Piuttosto preferirò affrontare alcuni punti focali che credo siano la matassa da dipanare nella questione SEGUGIO ITALIANO. Dopo breve tempo, avendo letto attentamente l’articolo del mio caro amico dott. Gian Carlo Bosio (Il segugio italiano: IL MERAVIGLIOSO) uscito nel precedente numero di “I Segugi”, mi sono accorto che lui come me e tanti altri pensiamo sia arrivato il momento di fare qualcosa. Mi spiego meglio; conoscendo abbastanza bene Gian Carlo so che scrivendo, essendo uomo estremamente pratico, è andato diritto sul problema che ci assilla da molti anni ormai, ovvero sia: la vera identità del segugio italiano. E non è cosa da poco. Questo sarà elemento di discussione e confronto che sono ormai indispensabili. Adesso passiamo “al sodo”. Sappiamo tutti che almeno una goccia di sangue francese scorre nelle vene di tutti i nostri segugi italiani, ma c’è stato chi ha lavorato e faticato per ritornare al VERO segugio italiano e altri che invece, per vari motivi o ambientali o per concezioni differenti e “gusti personali”, spesso hanno attinto nuovamente o da sangue Bleu de Gascogne o Ariegeois. Questi ultimi non è che siano cani venatoriamente poco validi o con altri problemi di qualsivoglia natura, ANZI abbiamo visto che hanno vinto tantissime prove di lavoro di ogni foggia confermandosi degli ottimi ausiliari per un certo tipo di caccia, MA NON POSSIAMO E NON DOBBIAMO ASSOLUTAMENTE CHIAMARLI SEGUGI ITALIANI! Io personalmente preferisco chiamarli “segugi europei”, altri li chiamano “segugi franco italiani” o “segugi italo francesi”, ma a me suona meglio “segugio europeo”. Ripeto: non sono cani da denigrare, sono degli ottimi cani da lavoro, io stesso sono partito dai cani del Romeo Sacchetti con Birbo Campione italiano di lavoro, Campione riproduttore e Campione sociale compianto avvocato Fioravanti, però selezionando drasticamente lasciandomi sempre i soggetti che a tre mesi risultano più tipici e più conformi allo standard (per quel poco che a tre mesi si può vedere) pur non sapendo come si sarebbero comportati nel lavoro. Visto questo credo sia giunta l’ora di fare qualcosa prendendo come campioni alcuni “segugi europei” e tramite un iter approvato dall’ ENCI e dall’FCI redarre uno standard morfologico e di lavoro per questa nuova razza che effettivamente c’è ed è presente in gran parte del nostro territorio. Ma facciamo attenzione! Noi tutti sappiamo che “l’abito non fa il monaco”. Infatti durante il tempo che ho addestrato, mi sono capitati spesso soggetti morfologicamente italianissimi ma con voci d’oltralpe e che nulla avevano a che fare con il nostro scagno italiano. Io, che non ho alcuna carica nella nostra grande associazione, ritengo che sarebbe opportuno iscrivere i cani alla nascita (Modello A) come segugi italiani MA prima dei diciotto mesi di età fare una verifica (tipo Confirmatiòn in Francia) morfologica e su prova di lavoro per valutare la conformità allo standard e tramite essa decidere in che razza iscrivere il soggetto. Inoltre quando una fattrice o uno stallone produrranno per due volte consecutive (indicativamente) soggetti conformi all’una o all’altra La muta di Silvano Molino partecipante alla selezione per la Coppa Europa 2012 razza andranno segnalati come riproduttori scelti. Chiaramente io personalmente sarei dell’idea di fare il test del DNA sia ai genitori che ai cuccioli per ogni cucciolata ma sarebbe troppo dispendioso economicamente anche se c’è da dire che non tutti sanno allevare, e si sa, proprio per questo dovremmo accertarci della veridicità del pedigree. Passiamo ad una altro grosso nodo: LA CLASSE GIUDICANTE di verifiche zootecniche. Questi signori come tutti sappiamo, e come già ho scritto precedentemente, hanno un grandissimo e fondamentale ruolo nell’ambito della selezione e del mantenimento e progresso delle razze. Essi dovrebbero aver ben chiaro come si deve muovere un cane di qualsiasi razza da seguita, con quanto ne concerne: conformità allo standard, stile, voce, ecc…, ma per alcuni di essi non sembra affatto così. Vi faccio un piccolo esempio. In una prova di lavoro con raduno, prova che dovrebbe essere forse la più significativa di tutto l’anno, un giudice giustamente mi fece notare che la mia Chiara “raddoppiava” la voce su risoluzione dei falli e sulle “doppie” della lepre, sulla scheda dove troviamo scritto “VOCE” la giudicò INSUFFICIENTE, e io sarei stato d’accordo (anche se il raddoppio di Chiara è veramente leggero) anche se la predica veniva da un pulpito che elogia e fa grande propaganda di quei segugi che io definisco “europei”. Quando gli feci notare questa incongruenza nella sua logica, di fronte agli spettatori e concorrenti mi rispose, candidamente, che i signori che hanno selezionato questo tipo di segugio vanno ringraziati e ammirati per aver trovato “il modo” di “MIGLIORARE” il lavoro del nostro segugio italiano. Spero che questo signore si sia reso conto di quello che ha detto. Fino a che alcuni di questi giudici non saranno educati a comprendere il sistema di un giudizio corretto e conforme ai vari standard, molto probabilmente non si giungerà a nulla. Inoltre questo signore non pensi che io abbia i tappi alle orecchie e non sia in grado di riconoscere quando si divide una muta in seguita, però pur di difendere il segugio italiano non ho fatto reclami quando questo è successo. Questo spero lo faccia riflettere e non fraintenda in malomodo le mie parole. La classe giudicante ha un potere immenso sulla salute delle razze, ed è per questo che mi appello ai tantissimi giudici competenti, auspicando che questi redarguiscano i loro colleghi quando sbagliano. Inoltre ci tengo a sottolineare che il concorrente, se è in grado di conoscere attentamente la propria razza, senza nessuna paura dovrebbe avvertire subito un delegato E.N.C.I. e segnalare la scorrettezza senza alcuna spesa a quest’ultimo, il quale sarà obbligato a riferire ad una commissione di giudici scelti dal comitato tecnico-scientifico per esaminare il caso in questione, sperando che questi siano veramente sopra ogni parte; alcuni nomi? Non ve li dirò io perché spero che sia il comitato tecnico-scientifico a sceglierli, auspicando più frequenti riunioni, almeno mensili, per discutere civilmente e con competenza di cose serie sapendo mediare lontano dagli estremismi. Sperando, credo insieme a tantissimi altri segugisti, che questo avvenga, vi saluto, certo che mi saprete scusare per la mia “scomoda sincerità”. Marco Rossi 35 dalle sezioni 36 Novara XVI ESPOSIZIONE CANINA PER RAZZE DA SEGUITA Domenica 24 giugno 2012, presso il parco di Villa Marazza di Borgomanero, la Sezione S.I.P.S. di Novara, ha organizzato l’esposizione in epigrafe che in un primo momento doveva essere riservata ai soli soci novaresi e poi, grazie all’intervento di Vicario Lanfranco e del nostro Presidente Gino Tacca, è stata estesa anche ai segugisti delle altre province piemontesi ed a quelle limitrofe lombarde di Varese e Pavia ed al vicino Canton Ticino svizzero. Le qualifiche ottenute dai soci novaresi, saranno valide per partecipare al campionato provinciale 2012. I punteggi ottenuti nel raduno saranno sommati con quelli della prova sociale di lavoro su lepre del marzo scorso e quelli delle prove di lavoro sociale su lepri e su cinghiali che si svolgeranno il 9 settembre p.v. L’esposizione, ha visto la partecipazione di 33 concorrenti con 111 cani delle seguenti razze: Segugi italiani a pelo raso 61 – Segugi italiani a pelo forte 17 – Segugi dell’appennino o lepraioli italiani 8 – Segugi maremmani 3 – Ariegeois 5 – Petit bleu di gascogne 14. – Alpendische dachsbracke 3. I Giudici, così come imponeva la manifestazione, peraltro seguita da un numeroso pubblico e da un operatore televisivo che ha ripreso l’intero svolgimento dell’evento, hanno espresso i loro giudizi con la massima serenità e competenza ed alla fine hanno premiato i soggetti più meritevoli stilando la seguente classifica: S.I.P.R Classe libera - miglior maschio TITO di Cravero Classe libera - miglior femmina BRENDA di Cravero Classe giovani - miglior maschio PATO di Tosini Classe giovani - miglior femmina LARA di Tacca/Valli Migliore di razza TITO di Cravero S.I.P.F. Classe libera - miglior maschio BLAK del Team Lirone Classe libera - miglior femmina GUENDA di Giroldi Classe giovani - miglior maschio YAGO del Team Lirone Classe giovani - miglior femmina DIANA del Team dei Talunit Migliore di razza GUENDA di Giroldi S.d.AP. Classe libera - miglior maschio TOMMY di Ghisio Classe libera - miglior femmina MORINA di Coggiola Migliore di razza MORINA di Coggiola S.MAR. Classe libera - miglior maschio ZORRO di Zanone Classe libera - miglior femmina TIXI di Del Caldi Migliore di razza TIXI di Del Caldi ARIE. Classe libera - miglior maschio DICK di Arborati Classe libera - miglior femmina DEA di Arborati Migliore di razza DICK di Arborati P.B.G. Classe libera - miglior maschio ARAGON di Vicario L. Classe libera - miglior femmina SELLY di Vicario L. Migliore di razza ARAGON di Vicario L. D.B.A. Classe libera - miglior maschio RED di Zanone Classe giovani - miglior femmina BIBA di Del Caldi Migliore di razza RED di Zanone I primi tre soggetti di classe e di categoria sono stati premiati con il libro del “Manuale di Zacchetti” e con una maglietta con il logo della S.I.P.S. Novara, mentre i primi di razza sono stati premiati con un quadro del neo pittore Maruca Pietro, che ha avuto anche l’onore di consegnare personalmente i suoi lavori ai concorrenti vincitori. Il nostro Presidente Tacca Gino, con Giroldi Gian Piero e Vicario Lanfranco, gli instancabili tutto fare della manifestazione, al termine della rassegna hanno ricordato a tutti i presenti che il 9 di settembre p.v. oltre a dover partecipare alle prove di lavoro valevoli per il campionato provinciale, si dovrà partecipare anche al pranzo del dopo gara per raccogliere il solito contributo che la Pro Segugio di Novara devolve ormai da diversi anni ad associazioni di diversamente abili. Arrivederci al 9 di settembre, mi raccomando numerosissimi. Ticchio Vittorio I Segugi hanno corso sulle alpI 167.5 eccellente. BATT 4 (Clerici Pier Carlo) mute iscritte: Brambillaschi Gianluca167.25 eccellente, Sani Tiziano 148.5 buono. La muta di Raul Fortuna dalle sezioni Aosta BATT 5 (Mapelli Fiorenzo) mute iscritte: Turcatti Gianni 167.4 eccellente, Capusso Franco142.5 buono BATT 6 (Tacca Gino) mute iscritte: Nizzoli Cristian166.75 eccellente, Randighieri Tiziano153.75 molto buono, Colli Roberto163.4 eccellente. mute libere: Comparin Omar 150 molto buono; Mana Antonio 140 buono. coppie libere: nessun qualificato singoli liberi: nessun qualificato. Domenica 13/05/2012 partecipanti: 8 mute libere, 5 coppie libere, 1 singolo libero; 21 mute iscritte, 10 coppie iscritte, 2 singoli iscritti. Qualificati: BATT 1 (Boiocchi Gabriele) singoli-coppie iscritte: nessun qualificato Organizzata dalla Signora Nicole Parret della pro segugio di Aosta, si sono svolte nei giorni 12- e 13 Maggio due prove per segugi su lepre in alta montagna . Il paesaggio tipicamente alpino e l’altitudine che variava da mt 1300 a 1900 in Val d’Ayas e nei comuni di Brusson Ayas e Saint Vincent nella val d’Aosta con temperature molto basse, assenza di vento, ha dato condizioni differenti a molti cani non abituati in quei terreni. Un buon numero di concorrenti, specialmente nelle mute, ben 13 il primo giorno e 21 il giorno successivo. Molti bei nomi ormai noti nella segugistica da lepre che si sono distinti vincendo la loro batteria come Zeno Colo. Un grazie ai giudici Boiocchi,Fusar Poli,Mapelli, Tacca, Raviglione e Clerici. Una nota particolare per Lelio Agostani che si sta sempre più affermando con le sue femmine Frana e Fly. L’ho visto in molte prove tornare a casa a mani vuote, ma non ha desistito e da tempo ha iniziato ad assaporare il gusto della vittoria . Un plauso ai seguisti del Nord Italia che hanno organizzato, e in particolare alla Signora Nicole Parret . In conclusione dall’azzurro mare dell’ Elba di prove precedenti, ai verdi scenari Alpini. E’ la passione dei seguisti che si misurano e sciolgono i loro quattrozzampe in terreni diversi e lontani. Lorenzo Mari Cenni Sabato 12/05/2012 Partecipanti: 3 mute libere, 4 coppie libere, 6 singoli liberi; 13 mute iscritte, 13 coppie iscritte, 2 singoli iscritti. Qualificati: BATT 1 (Fusar Poli Luigi) coppie iscritte: Zeno Colò 154 molto buono. singoli iscritti: nessun qualificato. BATT 2 (Boiocchi Gabriele) coppie iscritte: Agostini Lelio 156.5 molto buono, Torri Armando 153 molto buono. BATT 3 (Raviglione Paolo) coppie iscritte: Rampini Claudio BATT 2 (Tacca Gino) coppie iscritte: Pelliccia Anacleto 157 molto buono, Giusto Emanuele 152 molto buono . BATT 3 (Mapelli Fiorenzo) mute iscritte: Comparin Omar 145.16 buono. BATT 4 (Raviglione Paolo) mute iscritte: nessun qualificato BATT 5 (Clerici Pier Carlo) mute iscritte: Giglioli gianfranco 173.25 eccellente. BATT 6 (Fusar Poli Luigi) mute iscritte: Brambillaschi Gianluca 178 eccellente, Molino Silvano 164.66 eccellente. CAC a SISSI (loi 10/38314) di Molino Silvano, 1° ris. CAC a BRUNA (loi LO0565229) di Brambillaschi Gianluca. mute libere: Francisco Daniele 168.2 eccellente. coppie libere: ferrero giuseppe 145 buono. singoli liberi: nessun qualificato. 37 dalle sezioni Lario Brianza La muta di Emilio Trezzi 38 Dalla segreteria della sezione provinciale Sips Lario Brianza Nei giorni 7 – 8 luglio scorsi la Pro Segugio Lario Brianza ha organizzato la terza prova di lavoro su lepre nei terreni delle ZRC di Triuggio, gentilmente concesse dall’ATC Brianteo e dalla provincia di Monza Brianza ai quali vanno i ringraziamenti degli organizzatori. Nonostante le condizioni atmosferiche del mese di luglio, non favorevoli al lavoro dei segugi, molti sono stati i partecipanti che, in un clima di amicizia, si sono confrontati con i loro ausiliari. Altrettanto numerosi sono stati gli spettatori, appassionati segugisti, che, attenti a cogliere ogni piccola sfumatura, hanno seguito l’azione dei segugi e ascoltato con molto interesse ed emozione le loro voci squillanti. Ottimo è stato il lavoro degli accompagnatori che, con dedizione e competenza, grazie alla conoscenza del territorio, hanno svolto il loro compi- to in modo impeccabile, mettendo i concorrenti nelle condizioni di poter svolgere al meglio la loro prova. Ancora una volta le Zrc di Triuggio si confermano luoghi idonei ad essere utilizzati per questo tipo di prova, sia per la variabilità del territorio (boschi, coltivi e prati), sia per la giusta presenza di lepri riscontrata. Numerose sono state le qualifiche assegnate dai giudici Marchesi Battista, Tacca Gino e Bagnatica Alberto per la categoria A e Pietrangeli Giorgio e Fontana Felice per la categoria B. Il miglior punteggio Ecc 165,25, è stato assegnato alla muta di Trezzi Emilio, composta dai cani, Charlie, Tosca, Zik e Denny, che, dopo una cerca in prato “… incontrano e danno voce, … Tosca si porta in bosco vocalizzando, evidenziano la partenza del selvatico e vanno in seguita, - dopo la risoluzione di un fallo, si vede la lepre e - la seguita è incalzante e serrata e si distende armoniosa”. Tosca, con Ecc. 166 consegue anche il miglior punteggio della manifestazione vincendo il trofeo per il miglior cane assoluto. Il singolo con il miglior punteggio è stato “Pina”, di Milani Lorenzo con MB 158, la quale, liberata in prato in ultimo turno, con voce squillante, accosta in bosco e scova eseguendo una buona seguita. Per la categoria libera la miglior coppia è stata quella di Montorfano con i cani Mira e Kim con Ecc 163; mentre le mute di Pozzi Luigi e di Panzeri Elio si aggiudicano a pari merito, con il punteggio MB 156, il titolo di miglior muta di B Come di consueto la manifestazione si è conclusa presso il ristorante Roma dove, dopo un ricco pranzo, si è tenuta la premiazione della prova. Il presidente, Molteni Piermaria ha colto l’occasione per ringraziare tutti coloro che, a diverso titolo, si sono prodigati per la realizzazione 2° Abbastanza Buono punti 133 ai cani: Selva e Stelina – Segugi Italiani a pelo forte – Proprietario e conduttore: Mauri Carlo 3° Abbastanza Buono punti 132 ai cani: Lea e Kiba – Segugi italiani – Proprietario e conduttore: Capra A. Batteria nr. 4 - Giudice: sig. Pietrangeli Giorgio 1° Eccellente punti 163 ai cani: Mira e Kim – Segugi Italiani a pelo forte – Proprietario e conduttore: Montorfano P. 2° Molto Buono punti 155 ai cani Tato e Brina – segugi italiani – Proprietario e conduttore: Giglio Aldo 3° Buono punti 148 ai cani Rochi e Luchi – segugi italiani a pelo forte – Proprietario e conduttore: Polini Walter dalle sezioni e il successo dell’evento. Un ringraziamento particolare è andato al giudice Marchesi Battista, a cui è stato assegnato anche un premio speciale per la sua disponibilità, e che ci ha deliziati con i suoi saggi consigli, commentando positivamente il lavoro svolto dai cani. L’appuntamento è per febbraio del prossimo anno. Di seguito le classifiche Sabato 7 luglio 2012 Categoria “A”: Classe Coppie Batteria nr. 1 - Giudice Sig.: Bagnatica Alberto Nessun classificato Categoria “A”: Classe Singolo Batteria nr. 2 - Giudice Sig.: Marchesi Battista 1° Molto Buono punti 158 al cane: Pina – Segugio italiano a pelo raso – Proprietario e Conduttore: Milani Lorenzo Categoria libera: Classe mute Batteria nr. 3 - Giudice Sig.: Pietrangeli Giorgio 1° Molto Buono punti 156 ai cani: Birba, Fiore, Stella, Bell, Serpa e Barbin - Segugi italiani - Proprietario e conduttore: Panzeri Elio 2° Molto Buono punti 153 ai cani: Lea, Luchi, Barba, Flesc, Red e Pechi – Segugi italiani – Proprietari e conduttori : Novati e Turati 3° Buono punti 148 ai cani: Merina, Dolly, Blanche, Neve, Oliver e Bigeau – Segugi francesi Ariegeois – Proprietario e conduttore: Ripamonti Angela 4° Buono punti 145 ai cani: Tommy, Mora, Stella, Mascia e Selva – Segugi italiani a pelo forte – Proprietario e conduttore: Mauri Carlo Batteria nr. 4 - Giudice Fontana Felice 1° Molto Buono punti 156 ai cani: Dic, Falco, Bianca e Perla – Segugi italiani – Proprietario e conduttore: Pozzi Luigi 2° Buono punti 141 ai cani: Pierino, Stelin, Turco, Diana, Brina e Dora – Segugi italiani a pelo raso – Proprietario e conduttore: Corbetta Mario Domenica 8 luglio 2012 Categoria “A” Classe Mute Batteria nr. 1 - Giudice Sig.: Tacca Gino 1° Eccellente punti 165,25 ai cani: Charlie, Zik, Denny e Tosca – Segugi italiani a pelo raso – Proprietario e conduttore: Trezzi Emilio Batteria nr. 2 - Giudice Sig.: Marchesi Battista 1° Molto Buono punti 150,25 ai cani: Binda, Luna, Dora e Reno – Segugi Italiani a pelo raso – Proprietario e conduttore: Castagna Franco. Categoria libera: Classe coppie Batteria nr. 3 - Giudice: sig. Fontana Felice 1° Riservato Lecco Come ormai decennale abitudine per i segugisti non solo lecchesi ma dell’intera Lombardia, si è tenuta la Prova ENCI per razze da seguita su lepre, valida per le qualificazioni al Campionato Italiano FIDASC e FIDC, della Società Italiana ProSegugio, sezione di Lecco. La prova è stata organizzata nei giorni 9/10/11 marzo 2012 nella magnifica cornice del Parco del Curone, che da sempre accoglie i segugisti per le prove dalla SISPS lecchese, la quale è protesa, nell’organizzazione dei suoi molteplici eventi, sia verso le dolci colline del territorio della Brianza (cosi è, oltre alla due date annuali nel Parco del Curone, la partecipazione alla Fiera Zootecnica di S.Gaetano a Casatenovo, durante la quale si tiene l’esposizione “speciale segugio”), sia ad innalzare lo sguardo verso le magnifiche cime che fanno da cornice al territorio lecchese (così è la partecipazione alla Sagra del cacciatore di Perlasco -Valsassina-, durante la quale vengono organizzate prove di lavoro, esposizioni e naturalmente l’immancabile ed attesa esibizione dei soggetti che si sono distinti nelle prove nazionali ed internazionali). Tutti ricordano poi con orgoglio l’organizzazione della finale del Campionato Italiano FIDASC nell’estate 2011, che ha visto una partecipazione eccezionale ed ha permesso a segugisti provenienti da tutta Italia di ammirare la splendida Valsassina. L’operosità dei segugisti lecchesi non è venuta meno nemmeno durante questa immancabile data, che ha visto la partecipazione di ben 5 batterie di mute, 5 batterie di coppie e 5 batterie di singoli. A simboleggiare l’unità, che dovrebbe contraddistinguere i segugisti italiani, la manifestazione ha avuto l’onore di avere con sé giudici provenienti da tutta Italia, incrementando così il livello tecnico della prova. Ringraziamo quindi, in rigoroso ordine alfabetico, i Signori: Baldoni, Corbucci, Corrucci, Cristofolini, D’Aquaro, Faravelli, Ghidelli, Marcaletti, Montanari, Paliotta, Zani. Il titolo di Campione Assoluto della manifestazione per la categoria singolo è stato assegnato a Rumba, razza segugio italiano pelo forte nero focato del Sig. Rapis, con punti 168 ecc. (Giudice Sig. Ghidelli); per la categoria coppie è stato assegnato a Cloe e Briciola razza segugio lucernese del Sig. Brumana, con punti 165.5 ecc. (Giudice Sig. Corbucci); per la categoria mute è stato assegnato a Brina, Darma, Elsa, Lina, razza segugio italiano a pelo raso, del Sig. Gallazzi, con punti 163,5 ecc.(Giudice Sig. Faravelli). Le premiazioni sono avvenute come di consueto dinnanzi ad un folto pubblico presso l’accogliente Trattoria Lo Scarpone di Rovagnate, che ci ha fornito gli spazi operativi necessari per le iscrizioni, deliziandoci inoltre, nelle tre giornate di prove, con la sua cucina. Un grazie particolare ed il nostro sentito affetto vanno a tutti coloro che hanno reso possibile questo e gli altri eventi organizzati dalla SIPS Lecco, che da dietro le quinte permettono il perseguimento delle nostre passioni: segugisti e non, Pubbliche Amministrazioni, Enti e sponsor. Un ringraziamento particolare a Valsecchi Paolo, che instancabilmente e tenacemente si impegna per tutti noi. A pochi giorni dalla manifestazione, il giorno 17 marzo 2012, la SIPS lecchese ha organizzato l’annuale Assemblea dei Soci presso la rinomata cornice del ristorante Marion di Casatenovo. La data era attesa in quanto il Consiglio Direttivo ha avuto modo di mostrare i risultati perseguiti negli anni (oltre alle prove si vuole ricordare la creazione e gestione decennale della zona di addestramento Pertus-Valcava, alle pendici del monte Resegone) e gli ambiziosi obiettivi per il futuro, a dimostrazione del fatto che la Pro Segugio di Lecco è stata e vuole essere ancora un punto di eccellenza del segugismo italiano. Rota Moreno Consigliere Provinciale SIPS Lecco 39 dalle sezioni Cremona VerificHE zootecnicHE A Credera davanti al monumento di Zacchetti Credera Sabato 01 settembre 2012 Batteria n. 1 Singoli Giudice Sig. Pescatori Renat0 1º Classificato: Sig. Zaninelli Ernesto con Zico Pt 166 Ecc 2º Classificato: Sig. Ghidinelli Matteo con Tima Pt 159 Mb 3º Classificato: Sig. Zaninelli Ernesto con Lady Pt 158 Mb Batteria n. 2 Coppie Giudice Sig.Clerici Piercarlo 1º Classificato: Sig. Mariconti Claudio con Ambra e Meghi Pt 152 Mb 40 Domenica 02 Settembre 2012 Batteria n. 2 Singoli Giudice Sig.Fusarpoli Luigi 1º Ciassificato: Sig. Giancarlo Gianbruno con Keiko Pt 163 Ecc Batteria n. 5 Coppie Giudice Sig.ra Villa Maria Assunta 1º Classificato: Sig. Pedrazzini Pietro con Bruna e Selva Pt 152,5 Mb 2º Classificato: Sig. Placentini Antonio con Sveva e Brett Pt 150,50 Mb 3º Classificato: Sig.Garavello Adolfo con Viola e Ledy Pt 148 B 4º Classificato: Sig. Ghidinelli Matteo con Timba e Trento Pt 145,50 B Batteria n. 1 Mute Giudice Sig. Pescatori Renato 1º Classificato: Sig. Pizzetti Bonfiglio con Edina, Ares, Noè, Olli Pt 164 Ecc 2º Classificato: Sig. Pizzetti Bonfiglio con India, Ida, Iala, Nora Pt 151 Mb Batteria n. 3: Mute Giudice Sig. Torri Armand0 1º Classificato: Sig. Geroldi Luciano con Ghigo, Ara, Elsa, Eros Pt 161,5 Ecc Batteria n. 4: Mute Giudice Sig. Mapelli Fiorenzo 1º Classificato: Sig. Giglioli Gian- franco con Patti, Scila, Sibill, Romina Pt 163 Ecc 2º Classiflcato: Sig. Pedretti Battista con Ebe,Timba, Emi, Alba, Aris Pt 154,6 Mb 3º Classificato: Sig. Ravara Luigi con Nico, Vento, Nilo, Ivan Pt 150,25 Mb Vincitori del 2º Trofeo “Zaccheti”: Cat. Singolo Zico di Zaninelli Ernesto Cat. Coppie Bruna e Selva di Pedrazzini Pietro Cat. Mute Edina, Ares, Noè, Olli di Pizzetti Bonfiglio Corte De Cortesi 10-11-12 agosto 2012 CLASSE SINGOLO “A” BATTERIA N. 1 - Giudice sig. BAIOCCHI 1-Riservato 2-Buono con punti 147 al cane VIOLA conduttore sig. Cordoni Domenico 3-Buono con punti 144 al cane ALICE conduttore sig. Pedrazzini Pietro BATTERIA N. 2·- Giudice sig. BIANCHETTI 1-Ecc.te con punti 161 aI cane ZICO conduttore sig. Zaninelli Ernesto 2-A.B. con punti 131 al cane TIMBA conduttore sig. Ghidinelli Matteo BATTERIA N. 3 - Giudice sig. FUSARPOLI 1-Ecc.te con punti 160 aI cane MINA conduttore sig. Reggiani Luciano CLASSE COPPIE “A” BATTERIA N. 1 - Giudice sig. MAPELLI 1-Ecc.te con punti 167,5 ai cani SIRO-FARA. Conduttore sig. Zanardi 2-Ecc.te con punti 160,5 ai cani DEA-FURIA. Conduttore sig. Zanardi 3-Buono con punti 147,5 ai cani AMBRA-MEGHI. Conduttore sig. Mariconti BATTERIA N. 2 - Giudice sig. ZANI 1-MB con punti 153.5 ai cani KIRAMARI. Conduttore sig. Cannella 2-MB con punti 152 ai cani ARIXMINA. Conduttore sig. Marazzini BATTERIA N. 3 - Giudice sig. FUSARPOLI 1-MB con punti 156,5 ai cani PARCO-RONDA Conduttori sig. f.lli Gualdi 2-Buono con punti 146,5 ai cani MORO-SPINO. Conduttore sig. Annovazzi BATTERIA N. 4 - Giudice sig. TORRI 1-N.Q. 2-NQ. 3-NQ. BATTERIA N. 5 Giudice sig. CLERICI 1-NQ. 2-Buono con punti 143 ai cani BILLYURI. Conduttori sig. Pescatori Renato 3-N.Q. BATTERIA N. 6 - Giudice sig. BOIOCCHI 1-MB con punti 154,5 ai cani DIANASELVA. Conduttore sig. Legramanti Giorgio 2-N.Q. 3-N.Q. CLASSE MUTE “A” BATTERIA N. 1 - Giudice sig. BOIOCCHI 1-N.Q. 2-N.Q. 3-N.Q. BATTERIA N.2 - Giudice sig. BANFI 1-N.Q. 2-N.Q. 3-N.Q. BATTERIA N. 3 - Giudice sig. MAPELLI 1-Ecc con punti 163,75 ai cani TITOLILLI-LAMPINO-BRINA. Conduttore sig. Ghilotti Ivan 2-MB con punti 158 ai cani NUBENORA-NILO-MAGHI. Conduttore sig. Zanenga BATTERIA N. 4 - Giudice sig. BIANCHETTI 1-MB con punti 156,5 ai cani ROCCO-FARA-SELVA-MORA. Conduttore sig. Zanardi 2-MB con punti 154 ai cani BIRBABIBA-AGHI-CRETA. Conduttore sig. Legramanti 3-Buono con punti 144 ai cani SIROFARA-FURIA-DEA. Conduttore sig. Zanardi BATTERIA N. 5 - Giudice sig. ZANI 1-N.Q. 2-Buono con punti 149,6 ai cani RINGO-LAKI-NERO-SPAGNA-FOSCA-MERY. Conduttori sig. Agazzi- Pescatori 3-N.Q. BATTERIA N. 6 - Giudice sig.FUSARPOLI 1-MB con punti 153,25 ai cani MEGHI-TONI-ASTER-AMBRA. Conduttore sig. Mariconti 2-Buono con punti 144,16 ai cani ROL-TONNI-JOLA-STELLA-BRINAALBA. Conduttore sig. Brignoli Luigi 3-N.Q. BATTERIA N. 7 - Giudice sig. TORRI 1-N.Q. 2-N.Q. 3-N.Q. I partecipanti alla prova di Corte dei Cortesi 41 dalle sezioni 42 Brescia VERIFICA ZOOTECNICA PER RAZZE DA SEGUITA SU LEPRE di MARMENTINO e IRMA 14-15 Aprile 2012 Il gruppo Segugisti di Marmentino e Irma, la Federcaccia e Annu Gasparotto in collaborazione con la Pro Segugio Bresciana hanno organizzato la Settima prova di Lavoro per Cani da Seguita su Lepre in Memoria di Borghetti Giovanmaria (detto Sorat). Marmentino e Irma sono zone delle montagne Bresciane che distano un’oretta e mezzo dalla città di Brescia, nella Valle Trompia. Il raduno è stato effettuato il mattino presto presso la Trattoria “TRE SETTE” di Marmentino dove, una volta svolti i sorteggi, si è partiti per i vari campi di prova. Le Batterie erano in totale 10, così suddivise: 3 Batterie per cani di classe Iscritta giudicate da Esperti Gudici Enci, qual: i Alberto Bagnatica, Giorgio Bianchetti, Elena Marcaletti e 7 Batterie per cani di classe Libera, giudicate dai Giudici Federali della pro Segugio Bresciana, nelle persone di: Bonsi Emanuela, Cavagna Ivan, Baronio Gianluigi, Bulgari Domenico, Chiari Francesco, Bacchetti Vincenzo, Bertuzzi Simone, Sabatti Alfiero, Montini Sandro, Conforti Walter, Cabassi Alvaro, Svanera Sergio, Zana Fiorenzo, Frola Davide, Ottelli Giannino, Ottelli Giorgio, Giarelli Battista, Guerini Maurizio, Franzoni Nicola, Angeli Pietro e Baronio Fausto. Ogni batteria di cani non iscritti è stata giudicata da una coppia di giudici, questo sia per il sabato che per la domenica. Doverosi da parte degli organizzatori i ringraziamenti all’Amministrazione Provinciale, Assessorato di Marmentino e Irma che hanno dimostrato sincero interessamento per la manifestazione,disponibilita’ per la parte riguardante le varie autorizzazioni: il Direttore della prova nelle persone di Frola Renato, la Commissione di gestione del Comprensorio Alpino C6 della Val Trompia, i vari e numerosi sponsor che hanno contribuito sia alla realizzazione dell’opuscolo sia alla lotteria, agli agricoltori e ai proprietari dei fondi che sono elemento fondamentale allo svolgimento della manifestazione, agli Accompagnatori, molto disponibili e soprattutto competenti, ai Concorrenti, alla loro sportività, e infine a tutti coloro che hanno collaborato direttamente e indirettamente, e si sono prodigati per la buona riuscita della manifestazione mettendo a disposizione la loro conoscenza del territorio permettendo a tutti i Concorrenti di poter lanciare i loro soggetti in posti idonei dove è sempre stata rilevata la presenza della lepre, elemento indispensabile per la miglior riuscita delle nostre prove. Sabato 14 il tempo è stato clemente e ha risparmiato dalla pioggia i partecipanti, almeno fino verso mezzogiorno, anche se la temperatura si aggirava sui 3° e i campi di gara più alti erano limitati dalla neve che era caduta nei due giorni precedenti la prova. La domenica, invece, nonostante abbia piovuto insistentemente per tutta la giornata e nonostante la concomitanza di altre 2 verifiche zootecniche per cani da seguita nella zona, da sottolineare la massiccia presenza di tutti i concorrenti e soprattutto di un numero veramente elevato di spettatori , e del loro comportamento corretto, appassionato e rispettoso sia verso i concorrenti sia verso il lavoro dei cani. Un ringraziamento sincero ai proprietari della trattoria “TRE SETTE” di Marmentino sede del l raduno, ai proprietari della l trattoria ”FORELLI” di Irma che si sono prodigati per il pranzo di Sabato 14, i proprietari del rifugio “DEGLI ELFI” e la trattoria “VETTA” di Marmentino che hanno ospitato concorrenti, giudici e accompagnatori rifocillandoli con i loro deliziose tipiche prelibatezze. Nel tardo pomeriggio di domenica 15 Aprile si sono svolte le premiazioni dei concorrenti e dei cani qualificati e vincitori della prova, in un caldo clima di amicizia e di sportività che ha riscaldato tutti i partecipanti e ha ripagato pienamente tutto l’impegno messo dagli Organizzatori per la buona riuscita di questa manifestazione e dando i giusti presupposti e motivazioni per il prossimo anno… con la speranza di rivedervi tutti con lo stesso entusiasmo e lo stesso spirito sportivo: Grazie Amici ! Classifiche e Qualifiche Sabato 14 Aprile 2012. Batteria N° 1 - Classe Coppie Iscritte Giudice: BIANCHETTI GIORGIO. Località: VEZZALE - Comuni di Marmentino - Irma - Acc. Bonsi E. Bonsi D. Ruffini M. 1° MOLTO BUONO punti 153 ai cani: RIVA - SELVA Segugi Italiani Pelo Raso Fulvi - Cond. e Prop. Guerini Giacomo - Residente a Marcheno (BS). 2° MOLTO BUONO punti 151 ai cani: BALDO - DEA Segugi Italiani Pelo Raso Fulvi - Cond. e Prop. Guerini Giacomo - Residente a Marcheno (BS). Batteria N° 2 - Classe Coppie Iscritte Giudice: BAGNATICA ALBERTO. Località: VAGHEZZA - Comune di Marmentino - Irma - Acc. Cerpelletti Armando 1° Riservato. 2° BUONO punti 148,50 ai cani: MORO SELVA Segugi Italiani Pelo Forte Nero Focati - Cond. e Prop. Girardi T. - Cozzalio E. - Residenti a Limone (BS). 3° ABBASTANZA BUONO punti 131,5 ai cani: ASIA - ROLLY Segugi Italiani Pelo Raso Fulvi - Cond. e Prop. Ravelli Riccardo - Residente a Artogne (BS). Batteria N° 3 - Classe Coppie Iscritte Giudice: MARCELETTI ELENA. Località: PIAZZE - Comune di Marmentino - Irma Acc. Gallia Ettore 1° MOLTO BUONO punti 158,5 ai cani: TRIS - BIRBA Segugi Italiani Pelo Forte Raso - Cond. e Prop. Fiori - Bianchi - Residenti a Mura (BS). 2° MOLTO BUONO punti 152 ai cani: POLDO - ASTRO Segugi Italiani Pelo Raso Nero Focati - Cond. e Prop. Ronchi Simone - Residente a Marcheno (BS). Batteria N° 1 - Classe Coppie Libere - Giudici: CAVAGNA IVAN - BARONIO GIANLUIGI. Località: TERMINE - Comune di Marmentino - Irma - Acc. Fontana Alex 1° Riservato. 2° BUONO punti 148 ai cani: TITO - BIL Segugi Italiani Pelo Forte Fulvi - Cond. e Prop. Guerini Angelo - Residente a Sale Marasino (BS). Batteria N° 2 - Classe Coppie Libere - Giudici: BULGARI DOMENICO - CHIARI FRANCESCO. Località: FORCELLINA - Comune di Marmentino - Irma - Acc. Gallia Giuseppe Nessun Classificato. Batteria N° 3 - Classe Coppie Libere Giudici: BACCHETTI VINCENZO - BERTUZZI SIMONE. Località: MELLE - Comune di Marmentino - Irma - Acc. Medaglia Oreste 1° Riservato. 2° BUONO punti 142 ai cani: CITA - LINDA Segugi Italiani Pelo Raso Fulvi - Cond. e Prop. Pezzini Luigi - Residente a Villongo (BG). 3° SUFFICIENTE punti 125 ai cani: TITO TONDO Segugi Italiani - Cond. e Prop. Tomasini Giacomo - Residente a Cimmo (BS). Batteria N° 4 - Classe Coppie Libere - Giudici: MONTINI SANDRO - CONFORTI WALTER. Località: POFFE - Comune di Marmentino Irma - Acc. Medaglia G.Maria 1° Riservato. 2° BUONO punti 146 ai cani: CITA - LINDA Segugi Italiani - Cond. e Prop. Guerini Angelo - Residente a Marcheno (BS). Batteria N° 5 - Classe Coppie Libere - Giudici: CABASSI ALVARO - SVANERA SERGIO. Località: PAGANE - Comune di Marmentino - Irma - Acc. Frola Luigi 1° ECCELLENTE punti 162 ai cani: LILA SILA Segugi dell’Appennino - Cond. e Prop. Bertorelli Giuseppe - Residente a Bedognia (PR). 2° ABBASTANZA BUONO punti 131,5 ai cani: RONDA - LOLA Segugi Italiani Pelo Raso Nero Focati - Cond. e Prop. Ungaro - Rambaldini - Residenti a Gussago (BS). Batteria N° 6 - Classe Coppie Libere Giudici: ZANA FIORENZO - FROLA DAVIDE. Località: ERGOLINO - Comune di Marmentino - Irma - Acc. Vivenzi Ivan 1° Riservato. 2° BUONO punti 144 ai cani: BARBEL TRUNBI’ Segugi Italiani Pelo Raso Fulvi - Cond. e Prop. Freddi Rubens - Residente a Mura (BS). Batteria N° 7 - Classe Coppie Libere - Giudici: OTTELLI GIANNINO - OTTELLI GIORGIO. Località: FORELLI - Comune di Marmentino - Irma - Acc. Ottelli Mauro 1° MOLTO BUONO punti 152 ai cani: TIMBA - BIONDA Segugi Italiani Pelo Raso Fulvi - Cond. e Prop. Freddi Italo - Residente a Mura (BS). 2° ABBASTANZA BUONO punti 138 ai cani: BUK - NINA Segugi Italiani - Cond. e Prop. Bellotti Renato - Residenti a Ospitaletto (BS). Domenica 15 Aprile 2012 Batteria N° 1 - Classe Mute Iscritte - Giudice: MARCALETTI ELENA. Località: PIAZZE - Comune di Marmentino - Irma - Acc. Gallia Ettore Il nostro Presidente Fulvio Ghilardi 1° MOLTO BUONO punti 157 ai cani: BALDO - DEA - SELVA - RIVA - BIONDA Segugi Italiani Pelo Raso Fulvi - Cond. e Prop. Guerini Giacomo - Residente a Marcheno (BS). Batteria N° 2 - Classe Mute Iscritte - Giudice: BIANCHETTI GIORGIO. Località: VEZZALE - Comune di Marmentino - Irma - Acc. Bonsi Emanuela 1° ECCELLENTE punti 163,8 ai cani: TIMBA - ALBA - DAMA - EMI - NANO Segugi Italiani Pelo Raso Fulvi - Cond. e Prop. Pedretti Battista - Residente a Bienno (BS). 2° MOLTO BUONO punti 150,6 ai cani: DORA - LAPO - TOSCA - RUSKA - NEVE Segugi Italiani Pelo Raso Fulvi - Cond. e Prop. Saccomani Giorgio - Residente a San Bonifacio (VR). Batteria N° 3 - Classe Mute Iscritte Giudice: BAGNATICA ALBERTO. Località: VAGHEZZA - Comune di Marmentino - Irma - Acc. Cerpelletti Amando 1° Riservato. 2° BUONO punti 144 ai cani: LEDI - SHILA - NEBBIA - KIRA Segugi Italiani Pelo Forte - Cond. e Prop. Zanotti Vincenzo - Residente a Gorno (BG). Batteria N° 1 - Classe Mute Libere - Giudici: OTTELLI GIANNINO - OTTELLI GIORGIO. Località: FORELLI - Comune di Marmentino - Irma - Acc. Ottelli Mauro 1° MOLTO BUONO punti 153,5 ai cani: ROMA - CITA - LOLA - BIRBA Segugi Italiani Pelo Raso Fulvi - Cond. e Prop. Pezzini Luigi - Residente a Villongo (BG). Batteria N° 2 - Classe Mute Libere - Giudici: CAVAGNA IVAN - BARONIO GIANLUIGI. Località: TERMINE - Comune di Marmentino - Irma - Acc. Fontana Alex Nessun Classificato. Batteria N° 3 - Classe Mute Libere - Giudici: GIARELLI BATTISTA - ZANA FIORENZO. Località: ERGOLINO - Comune di Marmentino - Irma - Acc. Vivenzi Ivan 1° Riservato. 2° BUONO punti 143,60 ai cani: TRUMBI’ BARBEL - SPAGNOL - LEA Segugi Italiani Pelo Raso - Cond. e Prop. Freddi Rubens - Residente a Mura (BS). 3° ABBASTANZA BUONO punti 134 ai cani: DIANA - BIONDA - DAMA - TIMBA 1° TIMBA 2° Segugi Italiani Pelo Raso - Cond. e Prop. Daniele Dante - Residente a Mura (BS). Batteria N° 4 - Classe Mute Libere - Giudice: BACCHETTI VINCENZO. Località: MELLE - Comune di Marmentino - Irma - Acc. Medaglia Oreste 1° Riservato. 2° BUONO punti 148 ai cani: RUSCA - GIULIA - BAFFI - PIRO Segugi Italiani - Cond. e Prop. Blanchetti Eugenio - Residente a Ono San Pietro (BS). Batteria N° 5 - Classe Mute Libere - Giudice: GUERINI MAURIZIO - FRANZONI NICOLA. Località: POFFE - Comune di Marmentino Irma - Acc. Medaglia G.Maria 1° MOLTO BUONO punti 155 ai cani: BIRBA - RONDA - ROKI - STELLA - ROMINA Segugi Italiani - Cond. e Prop. Peli Celso - 43 Residente a Polaveno (BS). 2° BUONO punti 142 ai cani: PIPPO - STELLA - TIMBA - VIOLA Segugi Italiani pelo Raso - Cond. e Prop. Ungaro Giovanni - Residente a Gussago (BS). 3° ABBASTANZA BUONO punti 132 ai cani: BIONDA - RONDA 1° - LOLI - TOBI - LEA RONDA 2° Segugi Italiani - Cond. e Prop. Ungaro Davide - Residente a Gussago (BS). Batteria N° 6 - Classe Mute Libere - Giudice: CABASSI ALVARO - SVANERA SERGIO. Località: PAGANE - Comune di Marmentino - Irma - Acc. Frola Luigi Nessun Classificato. Batteria N° 7 - Classe Mute Libere - Giudice: ANGELI PIETRO - BARONIO FAUSTO. Località: FORCELLINA - Comune di Marmentino - Irma - Acc. Gallia Giuseppe Nessun Classificato. IL 7° TROFEO MEMORIAL “UNGARO PAOLO” è stato assegnato alla Miglior Coppia Iscritta con MOLTO BUONO punti 158,5 ai cani: TRIS (ECC. 161) - BIRBA (MB156) Segugi italiani Pelo Raso Fulvi Prop. e Cond. Fiori e Bianchi Giudice Sig.: Elena Marcaletti. 44 IL 7° TROFEO OFFERTO DAI SEGUGISTI DI MARMENTINO e IRMA è stato assegnato alla 2° Miglior Coppia Iscritta con MOLTO BUONO punti 153 ai cani: RIVA (MB 155) - SELVA (MB151) Segugi italiani Pelo Raso Fulvi Prop. e Cond. Guerini Giacomo Giudice Sig.: Giorgio Bianchetti. IL 7° TROFEO OFFERTO DAI SEGUGISTI DI MARMENTINO e IRMA è stato assegnato alla 3° Miglior Coppia Iscritta con MOLTO BUONO punti 152 ai cani: ASTRO (MB 153) - POLDO (MB151) Segugi italiani Pelo Raso Nero Focati Prop. e Cond. Ronchi Simone Giudice Sig.: Elena Marcaletti. IL 7° TROFEO OFFERTO DAI SEGUGISTI DI MARMENTINO e IRMA è stato assegnato alla Miglior Coppia Libera con ECCELLENTE punti 162 ai cani: LILA (ECC. 164) - SILA (ECC.160) Segugi dell’ Appennino Prop. e Cond. Bertorelli Giuseppe Giudici Sigg.: Cabassi Alvaro - Svanera Sergio IL 7° TROFEO OFFERTO DAI SEGUGISTI DI MARMENTINO e IRMA è stato assegnato alla 2° Miglior Coppia Libera con MOLTO BUONO punti 152 ai cani: TIMBA (MB 152) - BIONDA (MB152) Segugi italiani Pelo Raso Fulvi Prop. e Cond. Freddi Italo Giudici Sigg.: Ottelli Giannino - Ottelli Giorgio. IL 7° TROFEO OFFERTO DAI SEGUGISTI DI MARMENTINO e IRMA è stato assegnato alla 3° Miglior Coppia Iscritta con BUONO punti 148 ai cani: BIL (MB 154) - POLDO (B142) Segugi italiani Pelo Forte Fulvi Prop. e Cond. Guerini Angelo . Giudici Sigg.: Cavagna Ivan - Baronio Gianluigi. IL 7° TROFEO OFFERTO DALLA FAMIGLIA RAMBALDINI Alla Memorial del Papà RAMBALDINI ELISEO è stato assegnato alla Miglior Muta Iscritta con ECCELLENTE punti 163,8 ai cani: EMI (ECC. 166) - ALBA (ECC. 164) - NANO (ECC. 164) - DAMA (ECC. 163) - TIMBA (ECC. 162) Segugi Italiani Pelo Raso Fulvi Prop. e Cond. Pedretti Battista Giudice Sig.: Giorgio Bianchetti. IL 7° TROFEO OFFERTO DAI SEGUGISTI DI MARMENTINO e IRMA è stato assegnato alla 2° Miglior Muta Iscritta con MOLTO BUONO punti 157 ai cani: BIONDA (ECC 165) - SELVA (MB157) - DEA (MB 155) - RIVA (MB 155) - BALDO (MB 153) Segugi italiani Pelo Raso Fulvi Prop. e Cond. Guerini Giacomo Giudice Sig.: Elena Marcaletti. IL 7° TROFEO OFFERTO DAI SEGUGISTI DI MARMENTINO e IRMA è stato assegnato alla 3° Miglior Muta Iscritta con MOLTO BUONO punti 150,6 ai cani: LAPO (MB 155) - DORA (MB151) - TOSCA (MB 150) - RUSKA (MB 150) - NEVE (B 147) Segugi italiani Pelo Raso Fulvi Prop. e Cond. Saccomani Giorgio Giudice Sig.: Giorgio Bianchetti. IL 7° TROFEO OFFERTO DAI FRATELLI RIZZINELLI è stato assegnato alla Miglior Muta Libera con MOLTO BUONO punti 155 ai cani: BIRBA (MB. 159) - RONDA (MB 154) - STELLA (MB 154) - ROCKI (MB 154) - ROMINA (MB 154) Segugi Italiani Prop. e Cond. Peli Celso Giudici Sigg.: Maurizio Guerini - Nicola Franzoni. IL 7° TROFEO OFFERTO DAI SEGUGISTI DI MARMENTINO e IRMA è stato assegnato alla 2° Miglior Muta Libera con MOLTO BUONO punti 153,5 ai cani: LOLI (MB 158) - ROMA (MB152) - CITA (MB 152) - BIRBA (MB 152) Segugi italiani Pelo Raso Fulvi Prop. e Cond. Pezzini Luigi Giudici Sigg.: Giannino Ottelli - Giorgio Ottelli IL 7° TROFEO OFFERTO DAI SEGUGISTI DI MARMENTINO e IRMA è stato assegnato alla 3° Miglior Muta libera con BUONO punti 148 ai cani: RUSCA (B 148) - GIULIA (B148) - BAFFI (B 148) - PIRO (B 148) Segugi italiani Prop. e Cond. Blanchetti Eugenio Giudice Sig.: Vincenzo Bacchetti IL 7° TROFEO OFFERTO DALLA DITTA SOLAR è stato assegnato alla Miglior Soggetto della Classe Iscritta delle Due Giornate con ECCELLENTE punti 166 al cane: EMI (ECC. 166) Segugio Italiano Pelo Raso Fulvo Prop. e Cond. Pedretti Battista Giudice Sig.: Giorgio Bianchetti. IL 7° TROFEO OFFERTO DA BORGHETTI SILVANO E GIUSEPPE Alla memoria del Papà BORGHETTI GIOVANMARIA detto “Sorat” è stato assegnato alla Miglior Soggetto della Classe Libera delle Due Giornate con ECCELLENTE punti 164 al cane: LILA Segugio dell’ Appennino Prop. e Cond. Bertorelli Giuseppe Giudici Sigg.: Alvaro Cabassi - Sergio Svanera. Alessandro Gelmini CAMPIONATO REGIONALE VENETO FEDERCACCIA 2011 PER CANI DA SEGUITA SU LEPRE Amore, passione e sacrifici sono questi gli aspetti principali che si evidenziano nei concorrenti delle prove di lavoro che puntualmente si svolgono durante l’anno. Una passione che intreccia uomo e natura portando ad una conoscenza dell’ambiente e delle abitudini del selvatico e che dopo una serie di fasi lavorative del segugio si arriva allo scovo. Questa fase porta sempre nel conduttore una piacevole sensazione, essere riuscito a portare il cane a svolgere nel migliore dei modi la propria natura di tracciatore di piste fino ad arrivare alla seguita finale. Qui infatti non parliamo di caccia, dove lo scopo ultimo è abbattere il selvatico con o senza l’ausilio dei cani, bensi’ di addestrare e far svolgere al segugio (singolo/coppia/ muta) una serie di fasi ben precise. Con le parole è facile fare dei campioni, ma è sul campo che si vede la vera forza, intelligenza e sagacità dei nostri cani, frutto anche del nostro operato. Pianura o montagna che sia, il vero “cane completo” lo si vede fin dalle prime battute nel modo di affrontare le difficoltà e di raggirarle, ascoltare i segnali degli altri componenti in caso di muta, usare un po’ di malizia nel caso la mattina non sia delle migliori o la lepre sia particolarmente difficile. Un vecchio detto dice che il fucile è il prolungamento del nostro occhio, in questo caso possiamo affermare che il cane è l’espansione della nostra intelligenza. Gara dopo gara anche quest’anno si sono affermati i nuovi campioni regionali. Non si diventa campioni con la fortuna, bensì con la costante passione che solo i veri estimatori si ritrovano, portandoli a vedere i loro amati segugi quasi come figli. Per l’annata 2011 i Campioni Regionali Veneto F.I.D.C. sono: per la categoria A - classe singolo: CANNELLA SETTIMO con il cane LOLA - classe coppie: CANNELLA SETTIMO con i cani TOSCA e MARY - classe mute: CALEARO GILBERTO con i cani FIUME, TOM, JONNY e BENITO per la categoria Libera - classe coppie: ZANOVELLO ERNESTO con i cani PEPE e CILA - classe mute: GIORGIO VALENTINO con i cani ALBA,DORA,DIVA e AIRI Giorgio Riccardo Settimo Cannella con Tosca e Mary 45 La muta di Gilberto Calearo Ernesto Zanovello con Pepe e Cila dalle sezioni Veneto dalle sezioni 46 Venezia TREDICESIMA CENA SOCIALE SOCIETÀ ITALIANA PRO SEGUGIO VENEZIA Il giorno 15 Giugno 2012 negli stands della sagra di Caltana di S. Maria di Sala-VE, con grande successo,si è svolta la XIII Cena sociale di primavera della Società italiana Pro segugio Sezione di Venezia. Durante tutti questi anni di crescenti affermative è diventata un appuntamento e un momento d’incontro a cui partecipano i segugisti veneziani e altri delle province limitrofe Alla festa hanno partecipato oltre 300 persone fra soci ed amici per trascorrere una serata conviviale in un clima di grande cordialità e amicizia . Va ricordato che il ricavato della festa viene da sempre devoluto in opere di solidarietà, a dimostrazione della grande sensibilità ad iniziative di solidarietà. Come in tutte le altre cene sociali, anche quest’anno è stata organizzata una raccolta di fondi a scopo benefico il cui ricavato sarà devoluto a favore delle popolazioni colpite dal terremoto dell’Emilia Romagna.. Ospite d’onore il Presidente Nazionale Dott. Ghilardi Leopoldo che ha portato I saluti di tutto il direttivo Nazionale e annunciato l’iniziativa di un euro per ogni socio da devolvere alle popolazioni colpite dal terremoto dell’Emilia Romagna... e alla possibilità di ordinare ai Presidenti delle Sezioni copie della ristampa della prima edizione del libro “Il manuale del cacciatore con il segugio”di Luigi Zacchetti Ospite anche il Presidente della Sezione di Padova, il sig. Garavello Adolfo e Signora, sempre presenti alle nostre manifestazioni Un ringraziamento particolare va al Comitato organizzatore che come sempre ha lavorato con impegno e grande entusiasmo fra cui I Sig. Marino Simionato e famiglia, Renzo De Liberali, Agostini Paolo, Giacinto Rigo, Vanzetto Giuliano, Dalbianco Ruggero, Ferdinando Pagotto, Libralesso Diego e Marco Bollato, coordinati dal nostro instancabile segretario Dott. Ivano Simionato. Un ringraziamento a tutti gli sponsor che con la solita generosità hanno contribuito alla buona riuscita della sottoscrizione a premi, condotta dal Sig. Vanzetto Giuliano, vero mattatore della serata. Precisiamo che il ricavato dell’anno scorso è stato devoluto alla “Città della speranza”, clinica di oncoematologia pediatrica di Padova e alla Associazione Italiana contro le leucemie, Linfomi e Mieloma, Sezione di Venezia. Un caloroso ringraziamento a quanti hanno partecipato e a tutti un arrivederci al prossimo anno Marco Bollato Alcuni premiati del 1º Quadrangolare 1º QUADRANGOLARE PER CANI DA SEGUITA SU LEPRE (CAT B.) DELLE PROVINCIE DI: FERRARA-PADOVA-VENEZIA-ROVIGO tori dei fondi interrelati dalle prove sempre più sensibili alle prove di cinofilia segugistica, ai giudici sociali SIPS sempre disponibili a giudicare alle prove (e sempre a titolo gratuito) e qui vorrei trasmetter loro un grazie a nome di tutti gli appassionati cinofili de cane da seguita, altro doveroso ringraziamento agli accompagnatori, veri punti cardine alle prove, conoscitori dei territori e in stretto contatto con i proprietari dei fondi, ultimo ringraziamento agli organizzatori che sono coloro che fanno tutto il lavoro oscuro ma fondamentale per la buona riuscita delle prove. I vincitori del quadrangolare per l’anno 2012 con la somma dei punteggi ottenuti nelle quattro prove sono risultati: Gli organizzatori e i premiati del 1º Quadrangolare Veneto - Emilia-Romagna Quest’anno 2012, quattro province tre della regione Veneto ed una della regione Emilia Romagna in collaborazione tra di loro hanno organizzato il primo quadrangolare denominato “Delle Quattro Province”. Prove di lavoro per cani da seguita su lepre, le provincie interessate sono state. S.I.P.S. Ferrara domenica 15 gennaio. S.I.P.S. Padova domenica 11 marzo (il cui ricavato in collaborazione con le sezioni di Venezia e Rovigo e stato interamente devoluto in beneficenza). S.I.P.S. Venezia domenica 01 luglio. S.I.P.S. Rovigo domenica 08 luglio ultima prova valida per il quadrangolare. Ottima è stata la partecipazione di dalle sezioni Veneto - Emilia-Romagna concorrenti è di spettatori a seguito delle batterie, due sono state le prove in periodo invernale e due in periodo estivo, dimostrando la validità tecnica con tipici terreni di pianura, nel periodo invernale in prevalenza di terreni arati e molto freddo con notevoli difficoltà olfattive per i nostra ausiliari ad accostare. Nel periodo estivo terreni in prevalenza a frumento tagliato e monocultura con temperature al di sopra dei 30° gradi,con notevoli difficoltà di sentore olfattivo. I ringraziamenti vanno alle quattro provincie uffici caccia,che come al solito, sempre disponibili a concedere le autorizzazioni nelle ZRC provinciali, ai proprietari o condut- Cat. SINGOLO. Con punti. 294 il Sig. Ferrari Giuseppe Loris – con Loreo, s.i.p.r.f. Cat. COPPIE. Con punti. 474 il Sig. Stievano Giancarlo con Venezia- Legnago, s.i.p.r.f. Cat. MUTE. Con punti. 312,45 il Sig. Zanirato Fabrizio con Tima-AsiaVasco-Fiume, s.i.p.r.n.f. Un grazie a tutti coloro che si sono prodigati per la buona riuscita del quadrangolare e con la speranza che sempre più amici cinofili segugisti si avvicinino al nostro mondo per poter ammirare Il fascino del lavoro del cane più ingenuo a confronto con il selvatico più furbo e imprevedibile. Un arrivederci al prossimo anno. Paolo Agostini 47 dalle sezioni 48 Rimini La s.I.P.S. “Società Italiana Prosegugio” di rimini, ha svolto nelle giornate del 21 e 22 aprile 2012 la prova di lavoro cinofila per segugi su lepre – 2° trofeo provincia di rimini, valida per il campionato regionale Emilia Romagna. La manifestazione, organizzata per il secondo anno consecutivo, si è svolta nello splendido paesaggio dell’alta valmarecchia sui terreni delle aziende faunistiche diana e scavolino di pennabilli, e quelli dell’azienda faunistica valsenatello di casteldelci e dell’Azienda Faunistica Leontina di San Leo. Alle appassionanti prove di lavoro hanno assistito numerosi spettatori giunti da tutta la provincia e dalle zone limitrofe. Alla gara hanno partecipato 69 concorrenti, tra i quali diversi nomi noti nel panorama del segugismo italiano ed europeo, arrivati in Val Marecchia da diverse parti d’Italia. Si è registrata, ad esempio, la partecipazione del romano Petruccioli Giovanni, Tarabelli Gianpiero di Macerata, Pizzetti di Modena, Vagnoni di Ascoli, Macrì Giuseppe di Parma e tutti gli altri concorrenti di pari valore anche se non citati per motivi di spazio, e ce ne scusiamo. Nella giornata di sabato 21 aprile hanno gareggiato i 37 concorrenti della categoria “coppie”. Il vincitore è risultato il sig. Carubini di perugia che ha conseguito la qualifica di eccellente con 173,5 punti. Il suo cane “Rocco” ha ottenuto il titolo di “C.A.C.”, Il più alto riconoscimento che può essere attribuito ad un cane in tale disciplina. Domenica 22 si sono affrontati gli altri 32 concorrenti della categotria “mute”. Il vincitore, con i suoi 6 cani segugi italiani pelo raso fulvi, è risultato il sig. Riganelli di macerata con punti 170,83. La cagna “Milva” ha avuto il riconoscimento “C.A.C.” Secondo classificato petruccioli Gianni classifica eccellente, punti 168,8; Terzo classificato Macrì Giuseppe classifica eccellente, punti 168; Un altro C.A.C. è stato attribuito al cane “Gaio” del sig. Pizzetti di Modena. La giuria, composta da 8 giudici, ha assegnato diverse qualifiche; si segnalano ben 13 eccellenti e 3 C.A.C. (si fa notare che per i territori dell’alta val marecchia è stato richiesto il riconoscimento doc, come requisito voluto dall’enci per attribuire il titolo Campione italiano di lavoro). Il presidente provinciale della s.I.P.S. di rimini, sig. Stasi vincenzo, rin- grazia, a nome di tutti gli iscritti e simpatizzanti della prosegugio, la provincia di Rimini e l’assessore yuri Magrini, l’a.T.C. Rn2, i proprietari e i conduttori dei terreni agricoli dove si sono svolte le prove, il corpo forestale dello stato, la polizia provinciale, le guardie venatorie volontarie, le associazioni venatorie, gli sponsor, le aziende faunistiche “Diana, Scavolino, Valsenatello e Leontina”. Una nota di merito per la competenza e la perfetta conoscenza del territorio dimostrata va a quanti hanno collaborato all’individuazio ne dei terreni di gara e a creare le condizioni ottimali per consentire ai giudici di esprimere valutazioni qualificate ed obiettive. Gli stessi giudici, provenienti da diverse parti d’Italia, hanno espresso parole di elogio e ringraziamento per la perfetta organizzazione delle gare ed il clima di cordialità ed ospitalità che ha caratterizzato l’evento. La prova sportiva si è svolta nel pieno rispetto della natura e della fauna selvatica, principi fondamentali che fanno parte dello statuto della società italiana prosegugio ed ai quali si è sempre isprata, come sottolinea il presidente stasi, la sezione prov. “Luigi zacchetti” di rimini. Grazie atutti ed arrivederci al prossimo anno. Vincenzo stasi Miglior punteggio per la muta di Giancarlo Riganelli La muta di Giuseppe Macri Il signor Carubini con gli organizzatori e i giudici IIº TROFEO ROMAGNOLO DI ECCELLENZA SU LEPRE 2-3 GIUGNO 2012 La muta di Gianni Petruccioli vincitrice del IIº Trofeo Romagnolo Il dottor Martino con i vincitori, le istituzioni locali e gli accompagnatori “Nondum uva matura est, nolo acerbam sumere” disse la volpe non essendo riuscita, dopo aver adottato qualsiasi mezzo, ad afferrare un grappolo dal pergolato perché era troppo in alto. Esopo resta un mito, con semplici favole proponeva metafore che stimolavano profonde riflessioni. Il momento della sciolta, spesso sottovalutato nelle verifiche zootecniche, è espressione di estrema saggezza, è l’atto in cui si valuta il conduttore, la sua completezza, esperienza e finezza. Lui sa (dovrebbe sapere) che tale atto è predittivo della buona o cattiva riuscita dell’evento venatorio. Il conduttore sceglie con cura particolare e fiuto il punto di sciolta e conducendo con garbo la muta ne diventa inevitabilmente parte attiva. Alla fine non si lamenterà mai addossando ad altri la colpa, ma al limite farà giudiziose considerazioni su condizioni metereologiche, sulla olfattazione o sulla semplice superiorità di una vecchia ed astuta lepre. Lunga premessa per affermare cosa? Che il bagaglio culturale-cinofilo e di esperienza del conduttore è nucleo essenziale che può far la differenza per il buon esito della prova. Il 2-3 giugno a Galeata, ottima palestra per una vera competizione cinofila, si è svolta la seconda edizione della nostra prova di eccellenza. Erano presenti su apposito invito 33 mute tra le più valorose e blasonate d’Italia, divise in 11 batterie da tre componenti, che si sono confrontate per due giorni consecutivi a turni invertiti. A causa di condizioni climatiche ed ambientali non ottimali (le piogge torrenziali hanno fatto ritardare inesorabilmente il consueto sfalcio di metà maggio) è stata fondamentale l’esperienza dei conduttori. Questa la classifica finale: il primo posto assoluto è andato a GIOVANNI PETRUCCIOLI con punti 339.39 e appena dietro si è piazzato RODOLFO DEL TRESTE con punti 334,00 … punteggi pazzeschi frutto di due prove da pelle d’oca. Al terzo posto si è classificata la splendida muta quattrocchi dei F.LLI BOSCHIERO, al quarto la muta di CALEARO GILBERTO (Campione Italiano SIPS 2012) e al quinto la muta di beagle dell’ALLEVAMENTO CASA CALBUCCI da Piavola (FC). La plurititolata muta di BELLUCCIDI STEFANO ha conquistato con punti 183 CAC e due ris. di CAC il I° Memorial Antonio Bevoni, premio destinato alla miglior muta della seconda giornata di prove, portandosi a casa anche la targa d’argento per il “Miglior cane” in una singola prova grazie al CAC punti 187 attribuito al cane Billy. E’ da elogiare la grande sportività di tutti i concorrenti come anche la puntualità dell’organizzazione messa in piedi dai sempre presenti volontari della sezione provinciale SIPS di Forlì-Cesena. Colgo l’occasione per ringraziare l’Amministrazione provinciale che ci ha onorato della presenza dell’Assessore alla caccia ed ambiente Dr.ssa Garbuglia, l’Amministrazione comunale che ci ha ospitato e con particolare affetto il Vice Sindaco Malpezzi Eros che si è prodigato con grande sacrificio. Ringrazio oltretutto il Gruppo Cinofilo Forlivese, il suo presidente Dott. Garoia e l’onnipresente Marco Savelli, la Pro loco di Galeata ed in particolare Atos Mazzoni, il presidente della FIDC di Galeata Boris Malpezzi, che è stato indispensabile per la perfetta conoscenza dell’orografia del territorio e tutti gli accompagnatori che si sono messi a piena disposizione. Meritano infine un plauso Linari Maurizio, Laghi Raffaele, tutti gli sponsor, le AFV “Sasseto Mortano” del Dott. Ravaioli Claudio e “San Paolo” del Cav. Fabbri Fabio che hanno gentilmente concesso l’accesso nei loro invidiabili territori. Tutti hanno perciò largamente collaborato per la realizzazione di una manifestazione cinofila di alto profilo in una terra dove la lepre è di casa. Arrivederci al 2013! Michelangelo Martino dalle sezioni Forlì Cesena 49 dalle sezioni Toscana BERLUSCONI SI AGGIUDICA IL PRIMO TROFEO TOSCANA D’ECCELLENZA PER CANI DA SEGUITA SU CINGHIALE IN SINGOLO Mino Cupini e Bruno Mugnaini con al centro il Ch. Berlusconi 50 avevano dato ai concorrenti la massima garanzia di competenza ed imparzialità: Felice Bracco di Cuneo, giovane come esperienza, ma più volte “testato” alle gare toscane considerate l’università per le gare da seguita sul cinghiale e Giorgio Rossi di Grosseto, riconosciuto vox populi il migliore e il più competente di tutta la categoria. Il ruolo marginale di osservatore mi aveva dato la possibilità di osservare il tutto senza alcun patema d’animo, mentre il responsabile dell’organizzazione Graziano Signorini si era mosso freneticamente perché tutto filasse liscio. Questa prova in singolo su cinghiale era nata da un’intuizione della pro segugio regionale toscana: per valutare appieno la capacità di un cane doveva esser visto lavorare da solo in modo che nessun mancamento o difetto potesse essere nascosto dal lavoro di altri. Si può discutere sui vari criteri di valutazione, ma su questa semplice matrice meta filosofica tipicamente toscana poco si può obiettare. Si era stabilito che i cani avrebbero potuto disputare cinque prove in terreno libero- giudicati da esperti scelti dalle sezioni provinciali in accordo con quella regionale-ed avrebbero potuto essere computati soltanto tre risultati, la cui somma avrebbe espresso i sei finalisti. Le gare previste erano dislocate in Populonia Andrea Gelsi con Silenzio Domenica 13 maggio 2012 La giornata volgeva al termine. Erano passate da poco le sei del pomeriggio ed era terminato l’imbarco sul traghetto che mi portava da Portoferraio a Piombino: il cielo coperto di fosche nubi non rispecchiava certamente lo stato d’animo di quello splendido fine settimana trascorso sull’isola d’Elba, sfondo incantevole di tanta avventura. Il pensiero correva alle altrettante volte che avevo vissuto quel momento riflettendo sulle classifiche stilate, sull’esultanza dei vittoriosi e sul masticare amaro di chi non aveva raggiunto il risultato sperato. Il più delle volte tornavo convinto che al di là di tutto la cinofilia non avesse fatto passi avanti, che i soggetti non avessero apportato alcunché al miglioramento delle razze di appartenenza o perché la prova non era stata abbastanza selettiva o perché i vincitori non erano comunque dotati di qualità che li confermassero campioni di grande livello. Il clima della gara era stato, come sempre, di grande eccitazione:nei giorni precedenti avevo contattato telefonicamente almeno una volta tutti i finalisti e tutti si erano detti speranzosi di poter raggiungere il massimo risultato. I Giudici scelti (LI), Castellina in Chianti-Radda (SI), Grosseto (Il campionato sociale), Isola d’Elba e Massa Carrara (Trofeo della luna).Le prove previste a Grosseto e nella provincia di Siena erano state sfortunatamente annullate per neve, ma recuperate nella prova dell’Elba, cui si era aggiunta una prova a Castagneto CarducciSassetta (LI), così passando le prove valide da cinque a quattro e i risultati utili da tre a due. Alla finale avevano partecipato dunque i soggetti che avevano ottenuto i sei migliori risultati calcolando due punteggi su quattro a disposizione:con 2 CAC (uno a Populonia e l’altro al Campionato sociale dell’Elba) si era qualificato alla finale senza partecipare a nessun’altra gara del circuito Berlusconi di Mino Cupini; a ruota si era qualificata Soraia di Sandro Albonetti con 1 CAC ottenuto al Campionato sociale dell’Elba e 173 punti(miglior punteggio) alla prova di Castagneto Carducci-Sassetta; in terza posizione si era piazzato Rocco di Andrea Gelsi con 169 punti al Campionato sociale e 173 a Castagneto Carducci-Sassetta; quarto e quinto a pari merito si erano qualificati Rinforzo di Diego Venanti - con 175 punti a Massa Carrara (1°classificato) e 166 punti a Populonia- e Silenzio di Andrea Gelsi –con 174 punti a Massa Carrara e 167 punti al Campionato sociale dell’Elba; sesta si era qualificata Elba di Paolo Cucini con 171 punti a Populonia e 169 al Campionato sociale dell’Elba.Le condizioni con cui i sei soggetti si erano presentati erano ben diverse: Elba e Silenzio erano reduci da incontri troppo ravvicinati col cinghiale e seppur clinicamente guariti non erano nella condizione atletica degli altri concorrenti. La gara iniziava con toni bassi:sabato mattina 12 maggio Elba, Silenzio e Rinforzo, seppur di ottime qualità venatorie e condotti con maestria non riuscivano a qualificarsi, soltanto Elba incontrava, ma abbandonava caricata da un branco di cinghiali: certamente non era ancora pronta per questa gara, ma Paolo Cucini non aveva voluto farle saltare una finale alla quale un cane può partecipare forse una volta nella vita. La delusione fra concorrenti, giudici e organizzatori era palpabile: nessuno capiva come non fossero riusciti a qualificarsi tre fra i migliori cani del momento. Domenica mattina scendevano in prova i primi tre finalisti Berlusconi, Soraia e Rocco. Rocco di Andrea Gelsi, sciolto per primo, faceva una prova impeccabile: dopo una buona cerca attaccava la passata, accostando con buona voce e andando a fermo dopo circa venti minuti, Premiazione al Trofeo Toscana l’abbaio a fermo si protraeva per lungo tempo e quando i cinghiali partivano Rocco li incalzava fino alla fine del turno. Le linee telefoniche cominciavano ad arrossarsi:gli appassionati di tutta Italia si mettevano in contatto con l’isola d’Elba, la notizia di questa grande prova circolava in un secondo in tutto l’ambiente segugistico. Per secondo toccava a Berlusconi: Mino Cupini, il proprietario, aveva già annunciato di volerlo ritirare dalle prove dopo aver ottenuto il titolo di campione italiano di lavoro, ma su richiesta insistente di tutta l’organizzazione del trofeo, lo aveva fatto gareggiare per l’ultima volta. Questo mostro sacro appena sciolto dimostrava ancora una volta le sue immense capacità: tutte le fasi della prova venivano svolte alla perfezione, tanto da avere una cassa di risonanza tra gli appassionati di tutta Italia che si affrettavano a telefonare per non perdersi le notizie rincorsesi fin da subito. Per ultimo, sotto un sole ormai cocente, Sandro Albonetti scioglieva la sua Soraia, una grande cagna che dopo ampia cerca reperiva passata utile e dando voce iniziava ad accostare facendo sulle prime un po’fatica a risolvere il dilemma di dove si fossero diretti i cinghiali, ma senza perdere nel proseguo la sicurezza che le è propria, li raggiungeva nella lestra, abbaiava a fermo con decisione ed espressività andando in seguita fino a fine turno quando i cinghiali erano partiti. Impazzava il toto vincitore:tutti si domandavano a chi sarebbe stato assegnato il trofeo stante il fatto che tutti e tre i cani avrebbero meritato il primo posto. Il compito dei due Giudici era stato quantomeno improbo: mentre Gra- ziano Signorini organizzava la premiazione attendendo con ansia la proclamazione del vincitore, Giorgio Rossi lasciava il collega più giovane Felice Bracco ad illustrare la prova: dopo una descrizione dettagliatissima di tutte le fasi di verifica e di valutazione, pur ammettendo essersi trattato di una scelta sofferta, entrambi i Giudici, in perfetta sintonia proclamavano vincitore Berlusconi, congratulandosi con i proprietari di Rocco e Soraia, rispettivamente secondo e terza. Berlusconi aveva insomma fatto tutto ciò che avevano fatto gli altri :dopo una buona cerca aveva dato voce, aveva accostato, era andato a fermo e quindi in seguita fino alla fine del turno, ma con qualcosa in più, ovvero con un’espressività unica, una naturalezza all’azione tale da far capire le fasi anche ad un profano. Le mie riflessioni sul risultato di questa prova continueranno, ma quando il traghetto mi sbarcava a Piombino di una cosa ero certo, che in quel fine settimana erano stati individuati soggetti in grado, senza tema di smentita, di migliorare la propria razza. Un grazie particolare per l’evento va a Stefano Federici, presidente della SIPS Livorno, persona impagabile, che ha supportato come del resto moltri altri che per motivi di spazio non posso citare tutta l’organizzazione dal suo inizio in quel di Populonia fino alla finale dell’Isola d’Elsa. Da ultimo mi si conceda una riflessione: tutti i cani finalisti sono stati segugi maremmani… a dimostrazione del fatto che l’impegno della Pro segugio per far riconoscere questa razza è stato quanto mai azzeccato. Bruno Mugnaini 51 dalle sezioni Viterbo Prova di Montefiascone (VT) organizzata dalla sezione SIPS di Viterbo, una prova per cani da seguita su lepre Patrocinate dal Comune di Montefiascone e dalla Provincia di Viterbo, si sono svolte le prove per la qualificazione FIDASC e campionato italiano. La manifestazione è stata un successo con una grande partecipazione di concorrenti venuti da tutta Italia.Le verifiche zootecniche si sono svolte nelle zone Z.R.C. Vt1 della nostra bellissima Provincia, gentilmente concesse dal Comitato di gestione presieduto dal Sig. Corsini Antonio a cui va il nostro ringraziamento per la sensibilità di- 52 I premiati della prova di Montefiascone mostrata alle attività di promozione del settore cinofilo. In tutte le aree interessate alla manifestazione si è potuto riscontare un buon numero di animali, ciò ha reso possibile lo svolgimento della prova in maniera regolare ai fini di una severa selezione. Una qualificata giuria capitanata dal nostro Presidente e giudice Sig. Jacoponi Giuseppe e i signori giudici Sassara Massimo, Zappa Mario, Paliotta Andrea e Zaccagno Giovanni hanno diretto la manifestazione che si è svolta in maniera esaltante e spettacolare. La vittoria nei singoli è andata al S.I.P.R. del Sig. Caloisi Corrado, nelle coppie i segugi a pelo raso di Blasi Marco e nelle mute vedeva vincitori i segugi a pelo raso di Brunetti-Soprano. Un ringraziamento particolare all’organizzazione, al Sig. Filadelfi Augusto, al segretario Parrano Lorenzo, a tutti gli accompagnatori, a tutti i proprietari dei fondi e a tutti coloro che,a vario titolo, hanno collaborato all’ottima riuscita della manifestazione. Segreteria Sips Viterbo SONO TORNATI I SEGUGI NEGLI ALTOPIANI PIÙ BELLI D’ABRUZZO 21-22 APRILE 2012 Il presiedere con onore il nuovo Gruppo Sagittario Sangro mi ha fatto rivivere, nella prima attività dell’anno, la mia passione per la montagna e la caccia, negli stessi posti dove da bambino è nata. Pescocostanzo Rivisondoli e Roccaraso, pochi lo sanno, sono i luoghi dove iniziai a muovere i primi passi cinofili venatori con mio cugino Pietro Pozzi “affisso dei Lepraioli” Segugi del Giura da lui importati dal cantone svizzero. Accompagnato ai tempi a “pizzo di coda”, “monte rotella” “pratello” “aremogna” da Don Mario Ricciardelli nobile di Pescocostanzo, Don Renato De Cecco, noto industriale di Fara San Martino e Franco Macino, allevatore di ovini di Pescocostanzo. In questi due giorni le voci dei cani erano da cornice ad una natura inconfondibile. Accostate, scovi, seguite interminabili. Sicuramente il lavoro dei segugi in questi luoghi non è paragonabile allo stesso lavoro nelle pianure. Coppie e mute si sono alternate in questi due giorni in una orchestra di voci umane e canine. Siamo tornati insieme, con gli amici appassionati di sempre, a ricordare i tempi in cui l’attività venatoria non era così perseguitata. La direzione dei campi e degli accompagnatori era affidata all’inossidabile allevatore Severino Ventresca coadiuvato da altrettanti accompagnatori esperti che sono stati alla base della buona riuscita della manifestazione. Tutti i partecipanti hanno avuto l’opportunità di trovare la passata della lepre, poi, più o meno risolta dai soggetti. Le condizioni olfattive in questo periodo dell’anno, da poco passata la neve, non sono certamente le migliori come mi faceva osservare l’amico Severino. Noti segugisti della nostra zona Sagittario-Sangro hanno partecipato con gioia, come altri che venivano da lontano. I giudici si sono tutti cimentati a fare del loro meglio, a cominciare dal Prof. Pio Tarquini, segugista di fama internazionale, Presidente dell’ATC Aquila, la voce di Giovanni Meogrossi di Scanno spesso sovrastava, come al solito, le voci di tutti. Nevio Caputo, con il suo carattere, fermo ma ospitale, osservava tutti con molta attenzione. Il consigliere Fausto Porfirio cercava di aiutare l’organizzazione. Persona insostituibile e di simpatia estrema è stato il Delegato dell’ENCI, il Sig. Lucio Petrella di Teramo, “direttore di orchestra” della Cinofilia Abruzzese. Clima cordiale e fraterno ha accompagnato i due giorni con i ricordi dei vari Ventresca, Del Treste, Tarquini, Petrella, di quanto siano preziose queste prove di alta selezione in questi luoghi. Ricordi di una cinofilia vera, sentimentale, fatta di cani e uomini veri. Il nostro gruppo vuole ricominciare di nuovo a ricreare i presupposti del ripetersi di tali prove in primavera 2013 per far conoscere sempre più, anche ai giovani, che sono il futuro, cose che hanno letto solo nei libri. Nella batteria del 21/04/2012 di Mario Zappa, giudice appassionato e di una educazione di altri tempi, si è classificata la muta composta da Zingo, Mara, Mina, Tortuga con il 1° eccellente condotta da Rodolfo Del Treste. Nella batteria del 21/04/2012 giudicata da Soprano, sempre nelle La muta di Gianni Calzola mute, si è classificato Maurizio Rampini con il 1° eccellente con Ria, Monesca, Zorro, Lea. Nella batteria di Paliotta del 21/04/2012 si è classificata la coppia con il buono di Fausto Porfirio formata da Full e Asia. Nella seconda batteria del 21/04 di Cicchitti si è classificata la coppia Asso e Scilla di Nevio Caputo con l’Eccellente. Il 22/04 nella batteria di De Falco nessun classificato, così come in quella di Tarquini, di Zappa, di Soprano e Paliotta.Solo la batteria di Cicchitti avrà il 1° eccellente con la muta formata da Romina Maro, Otto, Lola, Omar, condotta da Di Nardo, secondo molto buono la muta formata da Birio, Billy, Moro, Stella, Moretta, al molto buono Boso, Rufina, Peppa e Lilo. Tante lepri diffuse ovunque, ben distribuite, tecnicamente valide, hanno fatto da cornice al paesaggio. Un arrivederci al 10-11-12 maggio 2013, sperando nella clemenza delle Istituzioni, insieme a voi e ai vostri segugi! Raffaele Pozzi dalle sezioni Abruzzo 53 dalle sezioni Abruzzo IIIº Trofeo Gildo Fioravanti La muta di Maurizio Coppari-Simone Montesi vincitrice del IIIº Trofeo Gildo Fioravanti 54 Sull’altopiano di Rascino, zona molto amata e palestra per i segugi dell’avvocato Gildo Fioravanti, si è svolta la finale della terza edizione del trofeo a lui intitolato. Alla manifestazione organizzata dall’esperto Lucio Petrella e dagli amici della sezione SIPS di Teramo, hanno voluto essere presenti tanti amanti del cane da seguita; infatti, sono state iscritte 200 mute e 40 coppie di segugi. Dalle eliminatorie sono state selezionate per la finale 4 mute e 3 coppie che hanno ottenuto i migliori risultati QUALIFICATI ALLA SEMIFINALE LUNA - LILLI - BINDA - BIRBA PROPRIETARIO: MAURIZIO COPPARI SIMONE MONTESI OMAR - OTTO - LOLA - ROMINA - KAROL PROPRIETARIO: CORRADO DI NARDO BRINA - BRUC - ROCCO - RENO - VIENNA PROPRIETARIO: MAURIZIO COPPARI SIMONE MONTESI ZARINA - BRUNA - BILLY - MILLY PROPRIETARIO: FEDERICO BELLUCCI (somma dei punteggi delle singole prove).Come per le passate edizioni, anche quest’anno il giudizio del Trofeo è stato affidato ad una giuria tutta abruzzese composta da: Giuseppe Cicchitti, Nino Staniscia,Pio Tarquini e Mario Zappa. Per le mute la vittoria è stata ottenuta da quella dei Segugi Italiani fulvi Brina-BrucRocco-Reno e Vienna dei signori Maurizio Coppari e Simone Montesi che sono arrivati in finale con ben 2 equipaggi, al secondo posto la muta del signor Romeo Sacchetti ed al REBECCA - LILLA - BELEN - BIRBO - NIZZA PROPRIETARIO: FRANCO SACCHETTI FINALE MUTE BRINA - BRUC - ROCCO - RENO - VIENNA PROPRIETARIO: MAURIZIO COPPARI REBECCA - LILLA - BELEN - BIRBO - NIZZA PROPRIETARIO: FRANCO SACCHETTI CIRO - BRINA - FLORA - CONDOR PROPRIETARIO: MASSIMO SARANDREA CIRO - BRINA - FLORA - CONDOR PROPRIETARIO: MASSIMO SARANDREA FINALE COPPIE SELVAGGIA - SISMA PROPRIETARIO: ANGELO SANTARELLI BRIO - BILLI - MORO - STELLA - MORETTA PROPRIETARIO: TITO PAOLELLI MORINA - LUNA PROPRIETARIO: NAZZARENO TOZZI Nazzareno Tozzi con Morina e Luna secondo classificato al IIIº Trofeo Gildo Fioravanti categoria coppie terzo quella del signor Massimo Sarandrea. Nelle coppie la vittoria del Trofeo Fioravanti è stata ottenuta da quella del Signor Angelo Santarelli con i Segugi Italiani nero focati Sisma e, Selvaggia, al secondo posto la coppia di nero focati del signor Nazzareno Tozzi. Iº TROFEO PRO SEGUGIO SEZ. PROVINCIALE ROMA Memorial AMLETO EGIDI I giorni 16 e 17 giugno 2012 si è svolta una gara con cani da seguita su lepre organizzata dalla sez. provinciale di Roma della Pro Segugio. La località scelta per la manifestazione è la zona addestramento cani Monte Nuria in provincia di Rieti. La scelta è stata positiva perché sono montagne che rappresentano l’habitat ideale della lepre in quanto il territorio è costituito da pascoli, ginepraie intervallati da boschi. Dà la possibilità di vedere il lavoro dei cani ed anche di assistere a seguite emozionanti. E’ stata riscontrata una buona presenza del nostro amato selvatico. Il primo risultato eccellente ottenuto è stata la presenza massiccia di partecipanti che ha gratificato il notevole sforzo organizzativo fatto dal nuovo esecutivo della Sezione. I turni delle varie batterie erano completi e forse qualcuno è rimasto fuori perché non c’era posto. Al raduno presso il distributore Agip di via Salaria località Caporio, già alle 5.30 del mattino, nelle due giornate, c’era un fermento di cacciatori e cani. Il colpo d’occhio alla vista di tutte le macchine con e senza carrelli era quello delle grandi occasioni. I partecipanti, allegri e chiassosi come sempre, hanno dato vita a sfottò e battute molto divertenti con risate generali. Il bello di queste manifestazioni è vedere quanto questa nostra passione unisce ed aggrega le persone fino ad arrivare, in caso di necessità, ad un reciproco aiuto anche esterno alla caccIa. A tal proposito ho una fotografia gigante di due nostri campionissimi e rivali nello sport, Coppi e Bartali. La fotografia li ritrae insieme vestiti da cacciatori con sotto la scritta: “caccia, la passione che unisce”. E’ molto significativo. Tornando alla manifestazione, la gara si è svolta in due giorni, il sabato per le coppie, la domenica per le mute; dopo i sorteggi le varie batterie si muovevano per raggiungere le zone loro assegnate, formando delle vere e proprie carovane. Le giornate si preannunciavano buone per le condizioni atmosferiche ma difficoltose per le condizioni climatiche; il gran caldo non aiutava l’olfatt. zione dei nostri ausiliari. Nelle varie batterie, sia con le coppie che con le dalle sezioni Roma Organizzatori e vincitori al Memorial Egidi mute, si è assistito alle difficoltà che incontravano i cani nella varie fasi, in particolare per lo scovo e la seguita. Sotto questo aspetto poteva andare molto meglio; logicamente i più penalizzati erano quelli degli ultimi turni. Nella categoria coppie risultava vincitore Maurizio Malatesta con segugi derivati porcelaine; 2° Martinelli con segugi italiani. Nella categoria mute la faceva da padrone Rodolfo Del Treste con segugi italiani n.f.; 2° Agostinelli Remo con muta mista segugi italiani e petit blue; 3° Pompetti Aldo (finalmente !!!) con segugi italiani. Domenica dopo la gara ci si riuniva presso l’agriturismo Antichi Sapori sempre sulla SS Salaria direzione Antrodoco dove, prima del pranzo, La muta di Rodolfo Del Treste venivano effettuate le premiazioni delle due giornate con la consegna dei trofei. In questa occasione la cerimonia subiva una pausa di allegria per far posto alla commozione quando, con diversi interventi, veniva ricordato un nostro amico cacciatore scomparso, Amleto Egidi, di cui questa manifestazione era il memorial. Un intervento molto toccante è stato quello di Rodolfo Del Treste, che ricordava l’amico scomparso pur avendo avuto divergenze con lui; questo a dimostrazione di quanto ho detto sopra. Successivamente, passato il momento di commozione, ci si metteva al tavolo gustando un lauto pranzo rigorosamente a base di cacciagione. E’ qui che, tra una pietanza e l’altra, tra un boccale di vino e l’altro, veniva fuori il meglio dei partecipanti, dando conferma di quanto i cacciatori in genere, nel senso buono, siano prolissi nei racconti venatori; nel ristorante si vedevano quasi cani allo scovo e seguite scagnanti. Per quanto mi riguarda, erano alcuni anni che non partecipavo a queste manifestazioni e debbo dire che per me è stata l’occasione per rivedere con molto piacere alcuni amici. Un ringraziamento al nostro presidente Tommaso Tocci,che ha saputo organizzare questo piacevole incontro. Ringraziamo i giudici, i concorrenti ed il folto pubblico. Sono tutti invitati a partecipare alle nuove manifestazioni che la rinnovata sezione SIPS di Roma organizzerà. Tullio Difrancescantonio 55 piccoli annunci Addestro amatorialmente solo segugi alla lepre per caccia e gare. Cedo cuccioloni addestrati a non inseguire i caprioli. Curti Giuseppe Fr. Rongio Inf. 13866 Masserano (BI) 338 4923623 Cacciatore zona Alpi cede SIPR nero focato. Caccia solo lepre 339 2405604 ore serali Segugi maremmani da cinghiale, fulvi e tigrati (riconosciuti enci) disponibili cuccioli, cuccioloni e qualche adulto. Alcuni anche a pelo forte. Per informazioni telefonare al 340/9136728 Cedo cuccioli e qualche monta di Segugio Italiano pelo forte fulvo solo lepre. Qualche soggetto pronto caccia. Cuoghi Franco Via Toscanini 13 - 41042 Fiorano M. (MO) cuoghifranco@virgilio. it 0536 830059 - 328 2583213 Segugista cede coppia neri focati con prova molto bravi e segugia fulva con cuccioli 4 mesi Tel. ore pasti 011 9481103