La ricerca quantitativa trova fondamento in una concezione
positivista della scienza che assume la realtà sociale come
dato oggettivo. I fenomeni sociali e i comportamenti degli
individui possono considerarsi oggetto dell’osservazione e
dall’analisi scientifica se è possibile rilevarli, misurarli e
spiegarli casualmente oppure se è possibile sviluppare dei
modelli interpretativi che diano ragione ad essi (oggettività
dell’analisi scientifica)
La ricerca qualitativa parte dal presupposto che ogni
rappresentazione della realtà è sempre espressione di una
costruzione sociale di senso alla quale partecipano tanto i
singoli attori quanto il ricercatore stesso (consapevolezza della
relatività di ogni ri-costruzione della realtà sociale)
La ricerca quantitativa: è caratterizzata dalla finalità della
misurazione e dalla generalizzabilità dei risultati. Si tende ad
acquisire informazioni in modo standardizzato, attraverso
strumenti di indagine come il questionario.
La ricerca qualitativa: è focalizzata sulla comprensione dei
fenomeni cui pervenire a partire dalle rappresentazioni che di
questi fenomeni danno i soggetti direttamente coinvolti. Ci si
preoccupa di capire come modi di agire, valutazioni e
orientamenti culturali e valoriali assumono significato in
rapporto alla situazione e al contesto a cui si inscrivono,
attraverso strumenti di indagine come una griglia di argomenti
che possa essere di riferimento per il ricercatore nella
conduzione delle interviste.
La ricerca qualitativa può essere vista come una
strategia con cui il ricercatore si sforza di mettere al
centro della sua analisi i significati che il soggetto
attribuisce al proprio agire.
Gli strumenti principali con cui vengono condotte le
indagini statistiche sono di due tipi:
- l’osservazione
- l’intervista
Sono strumenti di grande utilità per chi voglia
studiare i gruppi sociali che si dedicano ad attività
devianti
L’osservazione dei gruppi “devianti” è tipicamente
“naturalistica”, condotta cioè non in un ambiente
controllato (come avviene per la ricerca
sperimentale) ma nello stesso ambiente in cui
avviene l’azione.
Lo scopo dell’osservazione: non solo pochi
aspetti, solo quelli connessi più da vicino al
fenomeno osservato, ma tanti altri aspetti
dell’interazione, che magari possono essere anche
inattesi.
Ruolo dell’osservatore: riguarda la sua legittimazione
agli occhi di coloro che sono osservati
Coperto
- rende possibile
l’osservazione senza destare
reazioni negli osservati (vedi
watch queen)
- risulta utile nelle prime fasi
della ricerca quando si
vogliono stringere legami di
fiducia con gli informatori
(garanzia da parte dei
gatekeepers)
Aperto
- membro dello stesso
gruppo, ha un accesso
privilegiato
- ruolo attivo, partecipa alle
attività del gruppo
(tranne quelle illegali)
- posizione periferica,
osserva e interagisce con il
gruppo senza partecipare
alle attività
Esistono tre strategie che possono essere impiegate per
ridurre al minimo la possibilità di raccogliere informazioni
errate:
1. Adottare un atteggiamento sospettoso e spassionato di
fronte ai racconti degli intervistati, contraddicendo le
affermazioni se necessario;
2. Controllare con altri informatori le affermazioni degli
intervistati chiedendo loro di raccontare la personale
esperienza, rispetto ad un dato evento;
3. Consultare sempre altre fonti, come giornali, fascicoli
giudiziari, ecc…
La ricerca qualitativa può essere utile per rispondere a cinque
interrogativi (autori dei reati, fenomeni ad essi legati, attori,
funzionamento del sistema di controllo sociale formale e informale),
che rimandano ad altrettante strategie di ricerca:
1. Prospettiva fenomenologica, riguarda le motivazioni
profonde degli attori e le emozioni connesse alla violazione
delle norme
2. Etnografia, riguarda la descrizione dei valori, delle credenze,
delle pratiche ei modi socialmente organizzati con cui gli attori
sociali affrontano determinati problemi
3. Grounded theory, utilizzata per lo studio delle
organizzazioni, si interroga sui processi con cui emergono
particolari modi comportamentali
4. Etnometodologia e analisi del discorso, riguarda le forme
dell’interazione verbale e della costruzione del senso comune
5. Cultural studies, i significati che gli attori esprimono con i lori
corsi di azione devianti, visti come forme di espressione
culturale piuttosto come atti tesi a violare le norme
PROSPETTIVA FENOMENOLOGICA
Comprendere la devianza significa assumere un punto di vista
empatico, non complice, del punto di vista di chi commette il
reato (Matza)
Per capire le motivazione di chi compie un reato bisogna
capire il potere che i reati hanno di sedurre gli individui. Certe
volte le situazioni impongono, con la loro seduzione, di
compiere una certa azione piuttosto che un’altra.
E’ questa la prospettiva che suggerisce di mettere al primo
posto gli aspetti fenomenologici.
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ETNOGRAFIA
Gli etnografi studiano il modus operandi degli autori di un
reato, descrivono cioè il modo in cui i delitti vengono
concretamente commessi e quali forme organizzate gli stessi
prevedono.
Etnografia comparativa, muove da un forte orientamento alla
spiegazione, oltre che alla comprensione, adottando forme di
campionamento rigorose e cercando di ricondurre i fenomeni
studiati all’azione di altri fattori sociali
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GROUNDED THEORY
La Grounded Theory è una versione dell’etnografria che si
caratterizza per una elevata codificazione delle procedure e
per assunti epistemologici che affermano che per scoprire
aspetti interessanti della realtà sociale è necessario entrare
vergini rispetto alle conoscenze sia scientifiche che di senso
comune; così facendo il ricercatore cerca di costruire le culture
locali presenti nei diversi contesti organizzativi.
Viene utilizzata per lo studio delle forze di polizia e della
magistratura
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ETNOMETODOLOGIA E ANALISI DEL DISCORSO
Anche le strategie sulla etnometodologia e l’analisi del
discorso focalizzano la propria attenzione sugli attori del
sistema penale, in primis polizia e magistratura. Il filone di
ricerca si basa fondamentalmente sulla fitta rete di scambi
cognitivi che i diversi attori del sistema giudiziario intessano
per svolgere i propri compiti istituzionali o anche di produrre
significati, come nel caso dei rituali di degradazione pubblica di
influenti membri della classe politica come successo nel caso
Tangentopoli.
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CULTURAL STUDIES
Un riferimento fondamentale per i Cultural studies è la ricerca
Learning to Labour, di Paul Willis, con cui si vuole negare
l’esistenza di un legame tra le attività scolastiche e la futura
collocazione professionale. I ragazzi di cui si parla nella ricerca
non si sentono sconfitti e i loro comportamenti antiscolastici,
diversi da quelli convenzionali dei giovani di classe media sono
espressione del rifiuto di una ideologia delle pari opportunità
che considerano irrealizzabile.
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problemi della ricerca qualitativa