Speciale
Flotte di Proprietà
LA TELEMATICA
Da comparsa a protagonista:
la telematica va in cima all’agenda delle flotte di proprietà
La tecnologia a bordo nelle flotte di proprietà
MISSIONFLEET spECIALE fLoTTE dI pRopRIETà
DA COMPARSA A PROTAGONISTA:
LA TELEMATICA IN CIMA ALL’AGENDA
DELLE FLOTTE DI PROPRIETÀ
Acquisire visibilità e trasparenza su tanti lati oscuri della floa e avere la possibilità
concreta di misurare, conoscere e intervenire nell’immediato
di Davide Gibellini
FABIO
PREVIATO,
CEO DI VISIRUN
R
Raccontare una flotta,
un’azienda e la sua mobilità, in
pochi click: si scrive telematica
ma si può leggere in modi
differenti (infomobilità,
diagnostica del veicolo, safety
delle persone o del mezzo) e sta
diventando un delle priorità
nelle valutazioni e nelle analisi
delle aziende dotate di veicoli in
proprietà.
Utilizzare la telematica significa
entrare in possesso di una
enorme mole di dati utili per
gestire più efficientemente la
propria flotta: monitoraggio
delle reali percorrenze e dei
consumi di carburanti,
geolocalizzazione del mezzo per
ottimizzare un percorso e
rispondere a una richiesta di
assistenza nel miglior modo
possibile, controllo delle velocità
e dello stile di guida, recupero
del veicolo oggetto di furto,
manutenzione
preventiva/predittiva e molto
altro. Ma il dato si trasforma in
32 | OTTOBRE-NOVEMBRE 2015
informazione solo attraverso un
processo di analisi e
comprensione dei fenomeni
sottostanti.
Pur mantenendo un mercato
sottostimato rispetto ai volumi
potenziali (sebbene non troppo
distante dalla media europea) la
telematica negli ultimi anni ha
fatto passi da gigante. L’Italia
vanta numerose eccellenze di
primo piano dal punto di vista
tecnologico, con posizione di
leadership e presenza
internazionale (la lista dei top 10
player europei include numerose
aziende italiane), oltre ad alcuni
importanti gruppi esteri con
presenza diretta attraverso una
filiale italiana.
L’attuale diffusione della
telematica è ancora
relativamente contenuta (vicino
al 15% nel comparto flotte
aziendali) ma alcuni operatori
del settore registrano incrementi
double digit nelle istallazioni
rispetto al 2014 e concordano
nel ritenere le flotte in proprietà
l’area di mercato con
penetrazione maggiore,
prospettive di crescita più rapide
e benefici potenziali più
consistenti.
Il Top Management degli 8
principali operatori del
comparto ha condiviso con
MissionFleet gli spunti
essenziali per consentire alle
aziende interessate alla
telematica di avviare un percorso
di analisi e valutazione:
partendo dai benefici e dagli
ostacoli (reali o percepiti),
evidenziando il potenziale di
saving (con un business case a
supporto) e i relativi costi
associati.
QUALI BENEFICI?
“Senza investimenti iniziali e
senza vincoli temporali,
attraverso un canone mensile
contenuto, anche una piccola
azienda” evidenzia Fabio
Previato, Ceo di Visirun “può
beneficiare di un servizio di fleet
management evoluto”, che dà la
possibilità di verificare l’effettivo
ANDREA ALGERI, DIRETTORE
TELEMOBILITY DI TEXA
MISSIONFLEET spECIALE fLoTTE dI pRopRIETà
utilizzo e i consumi per ogni
singolo veicolo, razionalizzare i
percorsi, pianificare e
ottimizzare la manutenzione,
così come tutelare l’asset e
l’assegnatario: con immediati
benefici per la gestione, le
risorse finanziarie e la sicurezza.
La “scatola nera evoluta”
aggiunge Andrea Algeri,
Direttore Telemobility di Texa
“consente la ricostruzione della
dinamica di un sinistro, la
possibilità di identificare eventi
simulati”, e offre un supporto
unico per il ritrovamento in caso
di furto. “Grazie ai dispositivi
telematici” ribadisce Domenico
Petrone, Presidente Viasat
Group “le flotte aziendali
possono beneficiare di sconti sui
premi assicurativi” in misura
tale da generare di per sé un
ritorno sull’investimento, senza
considerare gli altri benefici di
ottimizzazione gestionale.
Marco Federzoni, Sales
Director Tom Tom Telematics,
testimonia l’esperienza di fleet
manager che hanno scelto la
telematica perché “consente di
controllare in tempo reale la
posizione dei veicoli, il percorso
e le soste, e di comunicare con
gli autisti, e di ottenere dati e
report affidabili su consumi,
percorrenze, ore di lavoro, costi
al chilometro e stile di guida”.
OSTACOLI &
BARRIERE: TRA
REALTÀ E PERCEZIONE
Nicola De Mattia, Ceo Targa
Infomobility, ha le idee chiare
sugli attuali ostacoli percepiti
dalle aziende che non hanno
ancora adottato la telematica.
“Mi ritrovo appieno nei risultati
della recente indagine effettuata
da GR advisory. Il livello di
conoscenza attuale degli ambiti
di applicazione e delle
funzionalità è ancora ridotto, e
in parte inesplorato. In secondo
luogo gli operatori utilizzano un
gergo troppo tecnico, che genera
timore, orientato alle
caratteristiche dello strumento
più che ai bisogni della flotta e al
loro business. Ed infine la
tematica privacy”. Secondo
Andrea Spoto, Presidente
Gruppo AC (Viacom),
nonostante “la possibilità di
installare le scatole nere risulti
pienamente recepita a livello
giuridico, la questione privacy
rappresenta un forte ostacolo,
talvolta reale e talvolta solo
percepito”. I dispositivi
telematici, parimenti a diverse
altri strumenti aziendali,
consentono di implementare un
controllo del veicolo e del suo
utilizzo, grazie al quale l’azienda
ottiene importanti benefici. Per
l’azienda dunque il problema
non è tanto e solo nella
regolamentazione in sé, quanto
nella indeterminazione e nella
soggettività del responso.
Nella realtà dei fatti, precisa
Fabio Saiu, Head of Large
Renting Channel and Fleet
Management Services di Octo
Telematics, esiste la possibilità di
“personalizzare il perimetro di
privacy sulla base delle
specifiche richieste,
ottemperando alle esigenze di
erogazione dei servizi e
contestualmente garantendo il
pieno rispetto delle regole”.
La tematica privacy risulta
articolata, spiega Marco Canesi
Head of product management di
Vodafone Automotive, anche
perché l’angolo di osservazione
può fornire letture diverse:
“I dispositivi più evoluti possono
essere oscurati e riattivati alla
necessità. L’operazione può
essere effettuata direttamente
dal driver, attraverso un tasto
privacy, oppure pre-impostata
con orario di lavoro vs. tempo
libero, lunedì-venerdì o weekend e festività, etc.”. Inoltre il
dispositivo telematico rileva i
parametri oggettivi legati ai
sinistri facendo scattare
automaticamente una ecall
(chiamata di emergenza): in
questi casi per le persone
coinvolte nell’incidente la
presunta rinuncia alla privacy
può rivelarsi un vero salva-vita.
DOMENICO
PETRONE,
PRESIDENTE
VIASAT GROUP
RISPARMIO
E SICUREZZA
I benefici della telematica
afferiscono 3 aree principali:
saving, ottimizzazione della
gestione e sicurezza. Oltre ad
importanti benefici economici in
ambito assicurativo grazie alla
forte diminuzione del rischio di
furto, sotto un profilo tecnico di
gestione della flotta si registrano
tre potenziali aree di saving:
manuntezione, sinistri e
consumi. Attraverso l’esperienza
maturata da Visirun (35 mila
veicoli con telematica a bordo) e
Texa (22 mila veicoli) le analisi
effettuate su un campione
rappresentativo di flotte dotate
dei dispostivi telematici hanno
consentito di identificare una
sorta di business case di
riferimento generale (cfr.
grafico) che consolida i saving
reali raggiunti: ogni singola voce
di costo (sinistri, consumi,
manutenzione, auto sostitutiva)
registra riduzioni spinte, in
media pari al 20% circa, con
MARCO
FEDERZONI,
SALES
DIRECTOR
TOM TOM
TELEMATICS
NICOLA DE MATTIA, CEO TARGA INFOMOBILITY
OTTOBRE-NOVEMBRE 2015 | 33
MISSIONFLEET spECIALE fLoTTE dI pRopRIETà
AREE dI sAvIng
35%
30%
25%
20%
15%
10%
5%
0%
RIDUZIONE
SINISTRI
RIDUZIONE
CONSUMI
RIDUZIONE COSTI
MANUTENZIONE
RIDUZIONE COSTO
AUTO SOSTITUTIVA
Fonte: elaborazione sulla base di dati forniti da Visirun e Texa
punte superiori al 30%.
Un altro importante dato utile
per le valutazioni del fleet
manager arriva dall’esperienza
Tom Tom Telematics: “il breakevent point della telematica
viene mediamente raggiunto
entro i primi 9 mesi. Il ritorno
sull’investimento è riconducibile
a tre determinanti principali:
riduzione dei consumi, grazie a
ottimizzazione dei percorsi, stile
di guida e contrazione
comportamenti non virtuosi, e
recupero dell’efficienza e
ottimizzazione dei processi,
derivante dall’integrazione con il
CRM aziendale”. Un’analisi
interna Viasat effettuata su
alcuni casi evidenzia come
risparmi assicurativi (coperture
RC e furto) possono superare il
ANDREA SPOTO, PRESIDENTE
GRUPPO AC (VIACOM)
34 | OTTOBRE-NOVEMBRE 2015
15%, in virtù della protezione
dai tentativi di furto
(salvaguardia mezzo e merci) e
della sensibilizzazione a una
guida più corretta, con riduzione
diretta dei rischi connessi agli
incidenti stradali.
BIG DATA
Come si ottengono questi
risparmi? “Attraverso la qualità
del servizio” osserva Octo
Telematics, che si lega alla
capacità di elaborare grandi
quantità di dati, garantendone
sicurezza, integrità e
disponibilità. “Dai dispositivi a
bordo delle vetture si possono
acquisire dati di profilazione,
direzione di marcia e soste,
percorrenze, tempi e luoghi, dai
quali dedurre modelli
comportamentali. Il nostro
database accoglie informazioni
su quasi 4 milioni di clienti a
livello mondiale, rilevando
migliaia di incidenti con le
relative dinamiche e decine di
miliardi di chilometri percorsi”.
La tecnologia Machine-toMachine (M2M), osserva
Vodafone Automotive,
“permette di inviare dati da un
dispositivo remoto a un server
applicativo tramite una SIM
senza la necessità dell’intervento
umano. L’azienda ha quindi la
possibilità di ridurre i costi,
migliorare l’efficienza e i servizi
ai propri Clienti”. “Non si tratta,
precisa Viacom, di dati
accessori” ma di veri e propri
business enabler, in particolare
nel caso di flotte strumentali. A
titolo di esempio “nel caso di
tentativi di frode assicurativa
ovvero di multe ingiustificate, i
dati acquisiti con le dovute
garanzie e certificazioni di
sicurezza possono essere opposti
in giudizio”, dimostrando in
modo puntuale e fattuale luoghi,
posizioni e traiettorie istante per
istante. Secondo Targa
Infomobility quantità e qualità
dei dati sono tali da poter
ragionevolmente parlare di fleet
business intellignence. Il fleet
manager avrà a disposizione
quattro set principali di dati:
infomobilità (relativa agli
spostamenti delle merci e delle
persone, posizione in tempo
reale, infotraffico, percorsi,
comunicazione con operatore,
etc.), diagnostica del veicolo
(eventi, fra cui furto e sinistri,
allarmi, sensori sicurezza e
scarico dati tachigrafo da
remoto), telematica
FABIO SAIU, HEAD OF LARGE
RENTING CHANNEL AND FLEET
MANAGEMENT SERVICES DI OCTO
MISSIONFLEET spECIALE fLoTTE dI pRopRIETà
CANONE MENSILE PER VEICOLO (RANGE MIN-MAX)
Gruppo AC (Viacom)
Octo
Texa
Targa
Tom Tom Telematics
Viasat
Visirun
Vodafone
da E 10 a E 30
da E 5 a E 15
da E 10 a E 20
da E 10 a E 30
da E 15 a E 40
da E 10 a E 30
da E 13 a E 29
In funzione del progetto
(manutenzione mezzo e
scadenze, consumi e furti
carburate, stile di guida, etc.) e
dashboard (interfaccia
gestionale, reporting e K.P.I.,
integrazione con sistemi
aziendali).
E I COSTI?
Il mercato si sta consolidando su
un modello di pricing conosciuto
e gradito alle aziende: un canone
mensile costante per tutta la
durata del contratto con un
vincolo temporale (normalmente
pari a 36 o 48 mesi).
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L’installazione (costo una
tantum inziale) è normalmente a
parte: tipicamente viene
realizzata (e conseguentemente
fatturata separatamente) dal
provider, ma può anche essere
effettuata direttamente
dall’azienda. Visirun risulta al
momento attuale l’unico player
che riporta sul proprio sito web
una visione completa e
trasparente del listino offrendo
inoltre la possibilità di attivare il
servizio senza vincolo temporale.
Il confronto fra i canoni mensili
proposti dai diversi operatori
MARCO CANESI
HEAD OF PRODUCT MANAGEMENT
DI VODAFONE AUTOMOTIVE
(cfr tabella) evidenzia differenze
significative, sia tra gli operatori
sia per lo stesso operatore, con
tariffe che vanno da 5 a 40 euro.
Tale variabilità è riconducile alle
diverse configurazioni della
telematica lungo uno spettro che
spazia da un dispositivo basic
volto esclusivamente alla
protezione contro il rischio di
furto fino a configurazioni
evolute che includono tutte le
aree di servizio (infomobilità,
safety, diagnostica, telematica
evoluta, reporting
personalizzato).
Gli operatori concordano nel
ritenere che nei prossimi anni
assisteremo a uno sviluppo
esponenziale nelle flotte di
proprietà di questi sistemi
infotelematici che cambieranno
radicalmente il paradigma della
mobilità dei mezzi e delle merci.
Fin dai tempi di Socrate sapere
di non sapere è considerato più
saggio di credere di sapere cose
che in realtà non si conoscono
affatto. Diamo allora il
benvenuto al nuovo vento
socratico che soffia nelle flotte in
proprietà, che stanno imparando
a convivere con le incertezze alla
ricerca di una performance
migliore.
MISSIONFLEET spECIALE fLoTTE dI pRopRIETà
LA TECNOLOGIA A BORDO
NELLE FLOTTE DI PROPRIETÀ
Le floe di veicoli acquisiti di proprietà sono caraerizzate da un uso prevalentemente
lavorativo e strumentale dei mezzi, con una maggior pressione sulla riduzione dei costi
rispeo alla valorizzazione del “fringe benefit”. In questo contesto, l’adozione di moderni
sistemi telematici e d’infomobilità può rivelarsi particolarmente utile
di Mauro Serena
R
L’acquisizione di maggiori
informazioni sul possibile
utilizzo degli strumenti
telematici è un’importante
priorità per i gestori di flotte
composte da veicoli di
proprietà.
Questo dato particolarmente
significativo è emerso da
un’indagine specifica sul
comparto, effettuata nel corso di
quest’anno da GR advisory,
società di consulenza e ricerca
leader nelle flotte aziendali. E
nonostante non sia ancora
partita la corsa all’adozione delle
Black Box da parte delle aziende,
l’interesse del mercato appare
significativo, almeno per una
buona metà delle società del
comparto.
Esiste, riguardo a questo
argomento, la piena
consapevolezza che il futuro ci
porterà inevitabilmente all’auto
connessa e al conseguente
38 | OTTOBRE-NOVEMBRE 2015
utilizzo delle tecnologie di fleet
management remoto, ma le linee
evolutive sono ancora incerte;
nel frattempo, i gestori di flotte
desiderano saperne di più.
LA SITUAZIONE
ATTUALE
L’indagine effettuata ha messo
in evidenza come la metà dei
fleet manager intervistati,
gestori di flotte di proprietà
composte da almeno venti
veicoli fino a diverse centinaia
(sia autovetture che veicoli
commerciali leggeri), utilizzi già
una qualche forma di telematica
a bordo dei mezzi o si trovi in
fase avanzata di valutazione per
adottarla. 8 su 10 di questi
ritiene che l’adozione di
strumenti telematici sia
importante o molto
importante.
Sono risultati significativi, che
dimostrano come laddove l’uso
del veicolo è prevalentemente
strumentale o comunque
lavorativo (con una
connotazione di benefit ben
minore rispetto alle flotte a
noleggio), anche questi
strumenti possano giocare un
ruolo cruciale per migliorare
l’efficacia e l’efficienza gestionale
della flotta.
Tra le aziende che già hanno
installato la telematica a bordo
dei loro veicoli, le funzionalità
più utilizzate sono il controllo e
la verifica del posizionamento
dei veicoli in tempo reale, la
verifica dei rifornimenti e delle
eventuali anomalie di consumo
carburante e le funzioni di
reporting per una valutazione
dell’efficienza della flotta basata
su dati reali (tabella 1).
Quindi la telematica può fornire
soluzioni adeguate a bisogni
molto variabili, che ciascuna
azienda può identificare e
sviluppare grazie al supporto dei
partner scelti.
GLI OSTACOLI
DA SUPERARE
Proprio nel rapporto fornitorecliente emerge la principale
difficoltà evidenziata dalle flotte
in proprietà che ritengono di
dover adottare in futuro queste
tecnologie: la scarsa
conoscenza e la ridotta
comprensione all’interno delle
aziende. Il problema non è di
tipo tecnico, ovvero quello di
migliorare la comprensione degli
aspetti tecnici e tecnologici da
parte dei fleet manager,
piuttosto di comunicazione tra
il fornitore di tecnologie e
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I VANTAGGI DELLA
TELEMATICA NELLE
FLOTTE IN PROPRIETÁ
Figura 1 - I vantaggi percepiti della telematica
Controllo sull’utilizzo dei veicoli
diagnostica veicoli
Riduzione costi
di gestione
sicurezza
dei driver
Riduzione
emissioni
Fonte: GR advisory S.r.l. © 2015, campione composto da tutte le aziende con veicoli di
proprietà intervistate
azienda cliente, tra un
approccio talvolta
eccessivamente tecnico e uno
strettamente aziendale, guidato
da necessità molto pratiche:
costruire un business case,
verificare il ritorno
dell’investimento e, infine,
illustrare il tutto ai vertici
aziendali.
Secondariamente, ma non meno
importante, tra i problemi di
adozione viene indicata la
privacy personale. Si tratta di
un problema che presenta
diverse possibili soluzioni, sia
sul fronte sindacale che su
quello direzionale, purché non
si parta da posizioni preconcette
e non si invochi questo ostacolo
come una giustificazione
pretestuosa per non voler
affrontare la valutazione di
questi strumenti, rimandando
un’analisi quanto mai necessaria
in ogni azienda, con il grave
rischio di ritrovarsi in grave
ritardo rispetto ai concorrenti
quando queste tecnologie,
inevitabilmente, saranno
universalmente adottate per
migliorare le performance,
ridurre i costi e aumentare la
sicurezza. Un rischio concreto al
quale molte aziende si stanno
irragionevolmente esponendo.
Va comunque sottolineato che il
tema della privacy non sembra
essere la barriera principale,
piuttosto è sentito il bisogno di
maggiore cultura della
telematica.
Infine i costi e la complessità
dell’implementazione
costituiscono il terzo freno
all’uso della telematica nelle
flotte di proprietà. In questo
caso è responsabilità principale
dei fornitori elaborare proposte
sostenibili, con un ROI definito
in un tempo identificato, che
prevedano processi
d’installazione e start-up
flessibili e modulabili sulle
esigenze del cliente.
I gestori di flotte di proprietà
che hanno partecipato alla
ricerca di GR advisory hanno
evidenziato che l’uso delle black
box consente un maggior
controllo su come i veicoli sono
utilizzati: 3 aziende su 4
ritengono questa tecnologia
fondamentale per verificare la
posizione dei mezzi e
prevenire abusi (come il furto
di carburante) da parte degli
utilizzatori (figura 1).
Tra i risultati più significativi che
i fleet manager delle flotte in
proprietà pensano di poter
conseguire in futuro, occorre
segnalare anche il contributo
alla riduzione dei costi di
gestione, la maggiore sicurezza
dei driver, la riduzione dei
consumi e delle emissione reali.
Nel comparto delle flotte in
proprietà chi ha già adottato
qualche forma di telematica ha
riscontrato benefici significativi di
tipo economico e organizzativo,
senza aver trovato sulla strada
grossi ostacoli anche per flotte di
una certa consistenza, che
utilizzino veicoli strumentali o
usati prevalentemente per scopi
lavorativi.
Tab. 1 - Funzionalità più utilizzate nelle flotte di proprietà
Molto utilizzate
Posizionamento veicoli in tempo reale
Controllo rifornimenti e consumi anomali
Reportistica di base/avanzata
Abbastanza utilizzate Tutela asset e antifurto
Diagnostica dei mezzi
Gestione integrata/interfaccia con i sistemi gestionali dell’azienda
Meno utilizzate
Crash diagnosis/sinistri
Ecodriving
Scadenze manutentive
Navigazione avanzata e ottimizzazione percorsi/missioni
Fonte GR advisory S.r.l. © 2015, campione composto da aziende con veicoli di proprietà che già utilizzano
soluzioni telematiche
OTTOBRE-NOVEMBRE 2015 | 39
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