LA GESTIONE TECNICA DELLE FLOTTE AZIENDALI Giovanni Tortorici Presidente A.I.A.G.A. Purchasing Manager Barilla Bologna, martedì 12 novembre 2013 Iniziativa di: In collaborazione con: SCHEMA DEL CORSO • Introduzione alla gestione tecnica delle flotte • Prospettive del mercato e regole generali • Punti salienti di "gestione pratica della flotta" – Ciclo di vita dei veicoli – Gestione e controllo – Problemi tipici – Controllo dei costi/ riduzione – Misurare per gestire Iniziativa di: In collaborazione con: OBIETTIVI DEL CORSO • Introduzione di tecniche di gestione • Confermare che nessuna tecnica è universalmente riconosciuta come la migliore • Estendere la conoscenza della funzione manageriale del gestore di flotte • Analizzare cosa fanno altri in circostanze simili per risolvere i problemi • Convincervi ad avere fiducia nell’affrontare e proporre cambiamenti dell’esistente • Conoscere meglio i fornitori Iniziativa di: In collaborazione con: COSA SI INTENDE PER GESTIONE TECNICA ? • Il Fleet Manager con la chiave inglese in mano? • La gestione delle manutenzioni delle vetture? • L’approvvigionamento di dispositivi? – NULLA DI TUTTO QUESTO O FORSE SOLO IN PARTE • La gestione tecnica delle flotte significa essere un vero manager che ha conoscenze diffuse di tecnologie, economia, mercato, rapporti interni con i vari dipartimenti……….manca qualcosa? Iniziativa di: In collaborazione con: GESTIONE TECNICA • ……sicuramente manca più che qualcosa, ma cerchiamo insieme di colmare queste lacune. • Iniziamo a comprendere il perimetro di quanto andiamo ad approcciare, prima di parlare della sua gestione. In funzione della risposta avremo un’idea un po’ più precisa di quanto stiamo per affrontare. Dopo aver risposto a questa domanda, procederemo con una valutazione (assessment) dell’esistente (as-is). Iniziativa di: In collaborazione con: DA NON DIMENTICARE Gli autoveicoli aziendali, è bene ricordarlo, oltre che un benefit per manager, funzionari commerciali e quadri, sono soprattutto un indispensabile strumento di lavoro per lo svolgimento delle attività aziendali che consentono di assicurare ai propri clienti servizi, assistenza, supporto tecnico e garantirne funzioni fondamentali come distribuzione e vendita. Iniziativa di: In collaborazione con: ANDAMENTO DEL PIL (ITALIA) (Indici I° Trimestre 2008=100) 102,00 100,00 99,42 100,00 Calo recuperato 0,17 punti % 98,30 Calo da recuperare 6,86 punti % 98,00 96,53 Calo 7,03 punti % 96,00 95,07 94,09 93,31 94,00 95,38 95,64 95,43 94,73 95,24 94,73 93,93 93,13 92,00 92,97 93,14 93,15 90,00 88,00 08I 08II 08III 08IV 09I 09II 09III 09IV 10I 10II 10III 10IV 11I Fonte: elaborazione Centro Studi Promotor GL events su dati ISTAT Iniziativa di: In collaborazione con: 11II 11III 11IV 12I 12II ANDAMENTO DEL PIL (ITALIA) PRODOTTO INTERNO LORDO ITALIANO (Variazioni congiunturali trimestrali) +2.5 +1.5 +1.0 +0.6 +0.4 +0.2 +0.1 +0.3 -0.1 -1.5 -0.2 -0.7 -0.8 -0.7 II trim -0.5 I trim 12 -0.1 -0.2 -0.5 +0.4 IV trim +0.5 +0.5 -0.9 -1.3 -1.6 -2.5 -3.5 -3.6 Fonte: Elaborazione del Centro Studi Promotor su dati Istat Iniziativa di: In collaborazione con: IV trim III trim III trim II trim I trim 11 IV trim III trim II trim I trim 10 IV trim III trim II trim I trim 09 IV trim III trim II trim I trim 08 -4.5 ANCORA PIL (ITALIA) P.I.L. IN ITALIA DAL 2000 AL 2012 (miliardi di euro) Fonte: Elaborazione del Centro Studi Promotor su dati Istat Iniziativa di: In collaborazione con: 9 MERCATO EUROPEO AUTO (COSTRUTTORI) CAR MAKER Market Share VW Group 23,7% PSA Group 13,1% Renault Group 9,5% Ford Motor 7,4% GM Group 8,1% Fiat Group 7,3% BMW Group 5,3% Daimler Group 4,9% Toyota Group 3,9% Nissan 3,4% Hyundai 3,4% Kia 2,5% Volvo 1,8% Suzuki 1,1% Mazda 0,9% Land Rover -Jaguar 0,8% Honda 0,8% Mitsubishi 0,4% OTHERS 1,7% European Market Share (2012 1Q) VW Group 0.8% PSA Group 0.8% 0.9% 1.8% Renault Group 0.4% 1.1% Ford Motor 1.7% 2.5% GM Group 3.4% Fiat Group 3.4% BMW Group 23.7% 3.9% Daimler Group 4.9% Toyota Group 13.1% Nissan Hyundai 5.3% 8.1% 9.5% 7.4% 7.3% Kia Volvo Suzuki Mazda Land Rover -Jaguar Honda Mitsubishi OTHERS Iniziativa di: Source: ACEA (European Automobile Manufacturers’ Association) In collaborazione con: MERCATO MONDIALE AUTO 2011 VS. 2012 vs.2011 20122012 vs.2011 CAR MAKER VW Group PSA Group Renault Group Ford Motor GM Group Fiat Group BMW Group Daimler Group Toyota Group Nissan Hyundai Kia Volvo Suzuki Mazda Land Rover -Jaguar Honda Mitsubishi 2012 vs. 2011 -2,6% -16,8% -24,0% -7,9% -13,8% -16,7% -1,4% 4,3% -14,3% -10,2% 5,8% 30,8% -5,7% -26,7% -10,1% 54,4% -34,8% -35,7% Mitsubishi VW Group Honda 60.0% Mitsubishi Land Rover -Jaguar Honda Mazda 40.0% Ford Motor Hyundai -20.0% Mazda Nissan Toyota Group GM Group -40.0% 20122012 vs.2011 vs.2011 Fiat Group Daimler Group BMW Group Volvo BMW Group Fiat Group GM Group Kia Motor Ford Daimler Group RenaultHyundai Group PSA Group Toyota Group Nissan VW Group -40.0% -20.0% Source: EFTA (European Fee Trade Association) Iniziativa di: Renault Group Suzuki 20.0% Volvo 0.0% Kia Land Rover -Jaguar Suzuki PSA Group In collaborazione con: 0.0% 20.0% 40.0% 60.0% MERCATO MONDIALE: ULTIMO TRIENNIO Global Car Market (unit) 10,000,000 2010 2011 Forecast 2012 9,000,000 8,000,000 Toyota GM Group 8.420.000 8.390.000 7.950.000 9.030.000 9.940.000 9.340.000 Renault-Nissan 7.280.000 8.029.000 7.764.000 VW Group Hyunday-Kia 7.140.000 5.750.000 8.156.000 6.600.000 8.900.000 6.996.000 Ford 5.524.000 5.695.000 5.798.000 Fiat-Chrysler PSA 3.660.000 3.600.000 4.000.000 3.500.000 3.620.000 3.150.000 Honda 3.392.000 3.512.000 3.138.000 Suzuki Daimler Group 2.878.000 1.276.000 2.802.000 1.381.000 2.698.000 1.395.000 1,000,000 BMW Group 1.461.000 1.669.000 1.758.000 0 7,000,000 6,000,000 5,000,000 2010 4,000,000 2011 3,000,000 Forecast 2012 2,000,000 Note: Data includes cars and commercial vehicles Source: Annual Report of each Manufacturer Iniziativa di: In collaborazione con: SEGMENTAZIONE DEL MERCATO AUTO Global Car Market (segmentation) Million VHL (2011) Million VHL (2011) North America 15,4 South America 5,4 Asia 31 Europe 19 Others 6,5 8% 20% 25% 7% North America South America Asia Europe Others 40% Source: Centro Studi Promotor Iniziativa di: In collaborazione con: MERCATO EUROPEO: DECENNIO European Market Trend (10 years) 8.0% 6.0% 4.0% 2.0% 0.0% -2.0% 2002 2003 2004 2005 -4.0% 2006 2007 2008 2009 2010 2011 1 sem 2012 Market Trend (Europe) -6.0% -8.0% -10.0% Market Trend (Europe) 2002 2003 -3,7% -1,3% 2004 1,7% 2005 -0,5% 2006 6,5% 2007 1,1% 2008 -7,8% Note: Data includes UE27 + EFTA (Iceland, Norway and Switzerland) Source: Centro Studi Promotor Iniziativa di: In collaborazione con: 2009 -1,6% 2010 -3,2% 2011 -1,4% 1 sem 2012 -6,3% MERCATO ITALIANO: DECENNIO Italian Market Trend (10 years) 10.0% 5.0% 0.0% 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 -5.0% 1 sem 2012 Market Trend (Italy) -10.0% -15.0% -20.0% -25.0% Market Trend (Italy) 2002 2003 4,3% -1,24% 2004 0,5% 2005 -1,35% 2006 3,74% 2007 7,07% 2008 -13,36% Source: Centro Studi Promotor Iniziativa di: In collaborazione con: 2009 -0,17% 2010 -9,2% 2011 -10,9% 1 sem 2012 -19,9% MERCATO MONDIALE NEL 2011 World Wide Market (2011) Source: BlogSfere Iniziativa di: In collaborazione con: Update mercato auto 2013 • Leggere il passato i dati storici ci aiuta a percepire meglio quale può essere il futuro….comunque abbiamo le previsioni di Frost&Sullivan concordi con Moody’s: Mercati Trainanti 83.5 56.00% 60.00% 83.5 83 82.5 82 81.5 81 80.5 80 79.5 79 78.5 50.00% 2012 80.4 40.00% 30.00% 20.00% 22.80% 13.80% 7.00% 10.00% 5.00% 0.00% Milioni Vetture Mondo Iniziativa di: 2013 39.30% USA In collaborazione con: Cina Giappone India Thailandia Indonesia Crescita prevista nel 2013 (mondo) • Il mercato mondiale cresce, con poche eccezioni: Crescita Prevista nel 2013 19.30% 20.00% 15.00% 12.30% 10.00% 8.90% 8.40% 6.50% 4.60% 5.00% 1.50% 4.20% 4.00% 4% 2.10% 0.00% -1.10% -5.00% Iniziativa di: In collaborazione con: Crescita prevista nel 2013 (mondo) • Abbastanza chiara le richiesta del mercato: Tipologia Vetture 159.00% 160.00% 140.00% 120.00% 100.00% 80.00% 60.00% 40.00% 9.30% 20.00% 5.10% 4.60% 4.40% 0.00% City Car Iniziativa di: Utilitarie Berline Compatte In collaborazione con: Pick Up Suv/crossover Richiesta di vetture luxury 2013 (BRIC) • Vediamo come traina l’aera emergente su vetture luxury: Luxury Car BRIC (demand) 30.0% 26.0% 25.0% 23.0% 20.0% 20.0% 15.0% 10.0% 7.0% 6.0% 5.0% 5.0% 2.0% 0.0% BMW Iniziativa di: Volkswagen Group Mercede-Benz Toyota Geely In collaborazione con: Tata Fiat-Chrysler Dov’è l’auto ecologica? • Vendute nel mondo un totale di 109.700 vetture elettriche ed ibride: basta poco per fare grandi percentuali assolutamente insignificanti (sul totale sono poche): 3.30% 3.50% 3.00% 2.50% 1.70% 2.00% 1.50% 1.00% 0.50% 0.00% El/Hybrid USA Iniziativa di: El/Hybrid Europa In collaborazione con: Notizie flash • Interessante notare che le motorizzazioni diesel sono le preferite solo in Europa (53,5% del mercato), mentre nel resto del mondo il dominio è delle motorizzazioni benzina (Cina 98,5%; USA 94,1%). In Sud America i carburanti alternativi (gpl, metano, etanolo, ecc..) fanno il 56,4% (33,7% benzina e 9,9% diesel). • Incredibile, ma vero – anche il car sharing nel mondo aumenta da 2,3 a 3 Milioni di utenti – buon segnale, ma numeri ancora piccoli. • Con tutta probabilità, Toyota nel 2013 dovrà abbandonare lo scettro di principale costruttore del mondo, riconquistato nel 2011, a favore di Volkswagen. Iniziativa di: In collaborazione con: Mercato Italia 2013 • Abbastanza depresso, anche con qualcuno controcorrente: Andamento mercato italiano 2013 -17.30% -17.35% Gennaio 2013 -17.40% Febbraio 2013 -17.40% -17.45% -17.50% -17.55% -17.60% 30.00% 27.00% -17.58% 25.00% 20.00% 13.10% 15.00% 10.00% 5.00% 5.80% 1.40% 0.00% Hyunday Iniziativa di: In collaborazione con: Mazda Honda Jaguar-Land Rover La crisi dell’auto Fonte: UNRAE Iniziativa di: In collaborazione con: Previsioni 2013-2014 Fonte: UNRAE Iniziativa di: In collaborazione con: DI CHE FLOTTA SEI? Iniziativa di: In collaborazione con: IL NOSTRO PERIMETRO Iniziativa di: In collaborazione con: COSA ABBIAMO A DISPOSIZIONE Proprietà Leasing finanziario Full leasing Noleggio a Lungo Termine Fleet Management Proprietà Azienda Società di Società di Società di Noleggio Azienda dell'auto Utilizzatrice Leasing leasing a Lungo Termine Utilizzatrice Costi di Azienda Azienda Società di Società di Noleggio Società di Esercizio Utilizzatrice utilizzatrice Leasing a Lungo Termine Fleet Management Possibilità - SI Si No - - Commisurato al Commisurato al costo dell'auto ed ai costi di esercizio Commisurato ai costi di esercizio (compreso l’ammortamento del costo dell’auto) Commisurato ai costi di esercizio (senza l’ammortamento del costo dell’auto) di riscatto Canone costo dell'auto Fonte: Econometrica Iniziativa di: In collaborazione con: LE FORME PIÙ DIFFUSE • • • • • Iniziativa di: Italia - NLT (Noleggio Lungo Termine) Germania – Leasing Finanziario Svizzera – Sistema Misto NLT-Leasing-Proprietà ………. La formula giusta dipende dal contesto in cui si opera e può variare rapidamente: consultate sempre una Taxation Guide aggiornata e verificate gli obiettivi aziendali. In collaborazione con: RIFLETTORI SULL’ITALIA: TIPO ACQUISIZIONE DISTRIBUZIONE DEL PARCO AUTO PER TIPO DI ACQUISIZIONE In leasing finanziario con servizi 2% In proprietà 13% In leasing finanziario 2% In noleggio a lungo termine 83% Fonte: Centro Studi Auto Aziendali Iniziativa di: In collaborazione con: 30 RIFLETTORI SULL’ITALIA: NR. NOLEGGIATORI DISTRIBUZIONE DELLE AZIENDE PER NUMERO DI SOCIETA’ DI NLT CON CUI OPERANO una 33% due 36% quattro e più 24% tre 31% NUMERO MEDIO DI SOCIETA' DI NLT UTILIZZATE: 2,4 Fonte: Centro Studi Auto Aziendali Iniziativa di: In collaborazione con: 31 RIFLETTORI SULL’ITALIA: NR. MODELLI DISTRIBUZIONE DELLE AZIENDE PER NUMERO DI MODELLI DI AUTO PRESENTI NEL PARCO fino a cinque 13% sei - dieci 27% undici - quindici 13% oltre venti 26% sedici - venti 21% Fonte: Centro Studi Auto Aziendali Iniziativa di: In collaborazione con: 32 RIFLETTORI SULL’ITALIA: TREND CAR POLICY EVOLUZIONE DELLA CAR POLICY NEI PROSSIMI 12 MESI (aprile 2011-marzo 2012) cambierà 23% rimarrà uguale 77% Fonte: Centro Studi Auto Aziendali Iniziativa di: In collaborazione con: 33 RIFLETTORI SULL’ITALIA: NR. MARCHE DISTRIBUZIONE DELLE AZIENDE PER NUMERO DI MARCHE DI AUTO PRESENTI NEL PARCO una - due 8% tre - quattro 23% oltre dieci 17% cinque -sei 23% sette - dieci 29% NUMERO MEDIO MARCHE PRESENTI: 7,3 Fonte: Centro Studi Auto Aziendali Iniziativa di: In collaborazione con: 34 RIFLETTORI SULL’ITALIA: SENSIBILITÀ AZIENDALE In una scala da 1 a 10 (1=importanza minima; 10=importanza massima) è stato assegnato un voto all’importanza che l’Azienda attribuisce ai seguenti aspetti delle autovetture da acquisire: IMPORTANZA ATTRIBUITA DALL'AZIENDA AD ALCUNI ASPETTI DELLE AUTOVETTURE DA ACQUISIRE 9.0 offerta economica /prezzo 8.9 affidabilità/sicurezza: 8.5 costi di esercizio/consumi contenuti 7.7 facilità di manutenzione/assistenza 7.2 ridotte emissioni di CO2 Fonte: Centro Studi Auto Aziendali Iniziativa di: immagine di marca/modello 6.5 valore residuo 6.5 Media delle valutazioni 1 In collaborazione con: 3 5 7 9 RIFLETTORI SULL’ITALIA: SCELTA AUTO IN BENEFIT MODALITA' DI SCELTA DELLE AUTO IN BENEFIT il modello viene deciso dall’azienda 25% all’interno di una lista (car list) 56% liberamente entro un limite massimo di spesa 19% Fonte: Centro Studi Auto Aziendali Iniziativa di: In collaborazione con: RIFLETTORI SULL’ITALIA: ASSEGNAZIONE AUTO IN BENEFIT PERCENTUALE AUTOVETTURE DEL PARCO IN BENEFIT nessuna 4% fino al 25%: 20% dal 26% al 50%: 18% oltre il 50%: 58% PARCO AUTO CONCESSO IN BENEFIT: MEDIA 59,5% Fonte: Centro Studi Auto Aziendali Iniziativa di: In collaborazione con: 37 CENNI SULLA FISCALITÀ ITALIANA La scelta del modello di acquisizione della flotta dipende fondamentalmente dalla fiscalità e da quanto chiede l’azienda sul piano patrimoniale e sul conto economico. Senza entrare in dettagli che saranno oggetto del modulo “GESTIONE FISCALE ED AMMINISTRATIVA”, diremo solo che nella complicata matrice si tiene conto anche dei soggetti: il trattamento è diverso se si tratta di aziende, amministratori/soci, rappresentanti di commercio – il top della semplicità. Iniziativa di: In collaborazione con: LE CONOSCENZE NECESSARIE • Purchasing; • Facility Management; • Human Capital/Resource; • Commodity Management; • Finance; • Country Manager…..etc.… • Raro è incontrare un Fleet Manager a 360°: oggi sarebbe uno “spreco”. Può fare anche altro…..scarsa è la considerazione del mestiere in un paese con milioni di CT della nazionale di calcio ed esperti di auto. Iniziativa di: In collaborazione con: FLEET MANAGER COME BUYER • Il Fleet Manager potrebbe essere anche un buyer, ed in questo caso le conoscenze di base da ufficio acquisti dovrebbero esserci. Ma comunque l’acquisizione di una flotta richiede conoscenze un po’ particolari : – Tecnologia delle vetture – Costi legati alla manutenzione/incidenti – Costi legati al carburante – Tasse regionali e nazionali – Conoscenze specifiche del mercato NLT (esempio: Vr) Iniziativa di: In collaborazione con: FLEET MANAGER COME FACILITY/COMMODITY MANAGER • Il Fleet Manager deve comunque gestire direttamente il rapporto sia con il noleggiatore/costruttore, dopo che il buyer di riferimento ha stipulato il contratto, perché ogni singolo ordine è di per se un contratto che deve rispettare gli accordi presi dal buyer. • La gestione quotidiana del driver e delle situazioni che lo riguardano sono il lavoro costante e non semplice del Fleet Manager. Iniziativa di: In collaborazione con: FLEET MANAGER COME FINANCE • Il Fleet Manager deve comunque gestire un budget, quindi risponde delle spese all’Azienda. Questo comporta delle responsabilità non indifferenti, anche perché nel caso di noleggio, è indispensabile avere le idee chiare sulle voci che compongono le offerte. • Considerando che i noleggiatori sono spesso dei Gruppi bancari, è indispensabile avere una chiara idea di come vengono acquistati i beni e quale sia la maniera di finanziarli: pagate voi!!! Iniziativa di: In collaborazione con: FLEET MANAGER: UN ESPERTO DI ECONOMIA Il Cost Of Borrowed Funding (COBF) riflette il piano di ammortamento del veicolo noleggiato • 100 60 Il piano di ammortamento definisce... 80 40 ... i ‘pesi’ del finaziamento 60 40 20 20 0 0 • • Iniziativa di: 3 6 9 12 15 18 21 24 27 30 33 36 0 3 months 6 months 12 months 2 year 3 year Per esempio il COBF per un noleggio di 3 anni è la media ponderata del tasso IBOR a 3m, 6m and 12m e del tasso IRS (SWAP) a 2 e 3 anni COBF offre un tasso di interesse più stabile specialmente ai giorni d’oggi con un mercato finanziario altamente volatile Page 43 In collaborazione con: ESEMPIO - DEFINIZIONE DI CAGR (Compound Annual Grow Rate) • Il tasso di crescita anno su anno di un investimento L'anno su anno il tasso di crescita di un investimento per un periodo di tempo specifico. Il CAGR è calcolato prendendo la radice ennesima del tasso totale di crescita percentuale, dove n è il numero di anni del periodo considerato. Questo può essere scritto come segue: • Il CAGR è il rapporto tra il valore finale ed il valore iniziale (€19.500 / €10.000 = 1.95) elevato alla potenza di 1/3 (dal 1/# di anni = 1/3), quindi sottraendo 1 dal numero risultante: 1,95 elevato alla potenza 1/3 = 1,2493. (Potrebbe essere scritto come 1,95^0,3333). 1,2493 - 1 = 0,2493 Altra maniera di scrivere 0,2493 è 24,93%. Iniziativa di: In collaborazione con: ANDAMENTO DELL’INDUSTRIA USANDO IL CAGR Indicator Element Price Car Manufactures CAGR (years) 2,5% (2008-2013) Auto Components 0,29 % (2008-2013) Lessors 8,9% (2009-2014) Electric & Hybrid Vehicles 17,5% (2010-2015) Impact on Price - Cost Fuel N/A Environmental Rules & Regulations N/A Demand LPG & CNG installation Merge & Acquisition Supply Iniziativa di: 18,2% (2007-2013) N/A Lithium Battery 26,4% (2012-2018) Stainless Steel 12,1% (2002-2013) In collaborazione con: - FLEET MANAGER COME HR • Altro compito non da poco è quello di consulente della direzione del personale (HR), perché non dimentichiamo che l’auto aziendale è uno degli elementi principali in ottica di Total Reward del personale. Iniziativa di: In collaborazione con: FLEET MANAGER & BENEFIT Iniziativa di: In collaborazione con: FLEET MANAGER TUTORE DELLA SICUREZZA • Tutti i dispositivi di sicurezza disponibili per ogni modello, devono essere inseriti nella car policy (sistema di airbag, controllo elettronico della stabilità, sistema di frenata antibloccaggio, e così via) e non devono far parte della lista di optional a scelta del driver: la sicurezza non è un optional, a partire dalla scelta della vettura stessa. • Il Fleet Manager promuove corsi di guida sicura (senza l’ over confidence da pista) e ciò deve portare a minimizzare gli incidenti ed i relativi deleteri effetti. • Il Fleet Manager deve promuovere piani di sicurezza stradale verso l’HC – l’Azienda deve creare cultura e coscienza per i driver, responsabili di una guida sicura. È fondamentale che chi guida un’auto aziendale non consideri la vettura un mezzo altrui con il quale tutto è permesso….solo un driver consapevole può essere soddisfatto. Iniziativa di: In collaborazione con: FLEET MANAGER E LA SODDISFAZIONE DEL DRIVER Coscienza del Driver Analisi Km Percorsi “Conscienziosa” Car List Corsi Guida Sicura Dotazioni Vettura Fuel Card Policy Iniziativa di: Giusta Manutenzione In collaborazione con: FLEET MANAGER: DI TUTTO UN PÒ • Il Fleet Manager deve quindi intendersi un po’ di tutto, dalla tecnologia delle vetture, alle modalità di acquisto e pagamento, alle problematiche HC di assegnazione delle vetture a quelle empatiche con i vari dipartimenti ed ovviamente con i driver. A tutto ciò si aggiunge che il Fleet Manager deve possedere un discreto bagaglio informatico (IT), altrimenti, report ed estrazioni dati sono difficoltosi da costruire, anche se forniti dall’outsourcer, perché vanno personalizzati. Iniziativa di: In collaborazione con: EFFICIENZA DEI VEICOLI • Per avere veicoli efficienti, la prima cosa è capire la destinazione d’uso: per esempio percorsi brevi come quelli delle vetture di stabilimento sconsigliano l’uso di motori diesel, e possono rappresentare un’opportunità per veicoli ibridi. • Come misuriamo l’efficienza di un veicolo? E soprattutto come la definiamo? • Assumeremo che l’efficienza del veicolo sia il mantenimento del rispetto dei dati di targa definiti dal costruttore. Iniziativa di: In collaborazione con: EFFICIENZA E MANUTENZIONE: LEGGI STRANE • L’assunzione appena fatta diventa poco sostenibile nel caso dei consumi di carburante, poiché i dati di targa del costruttore sono ottenuti in condizioni non replicabili fuori da un laboratorio. Stessa situazione si regista con le emissioni di CO2. • I costruttori devono rispettare il ciclo di omologazione NEDC (New European Driving Cycle) stabilito dalla direttiva UE 91/441/CE. Iniziativa di: In collaborazione con: EFFICIENZA E MANUTENZIONE COSA FARE • Essendo la direttiva Europea al centro del problema che crea asincronia tra dati di targa e dati reali, concentriamoci su ciò che si può fare. • Verificare che il noleggiatore o chi vi fa manutenzione utilizzi materiali adeguati per i materiali di consumo come olio, filtri e gomme…..sorteggiate una vettura e fate gli opportuni controlli: potreste avere sorprese e comunque capireste molto di cosa avviene sul campo, oltre a quanto raccontano i report. Iniziativa di: In collaborazione con: LE ASSICURAZIONI • Capita sovente che le Aziende utilizzino un broker assicurativo unico che copre anche la flotta. • Questo porta saving in valore assoluto, ma la gestione diventa più difficoltosa perché bisogna poi raccordare la società proprietaria del veicolo con gli uffici assicurativi, in caso di qualsiasi evento, compresa la sostituzione sul parabrezza del tagliando. • Valutate sempre il saving in termini di risparmio effettivo e non di valore assoluto. Iniziativa di: In collaborazione con: I CARBURANTI • I prezzi dei carburanti sono difficili da identificare: oggi vi sono sette fasce di prezzo (regionale, autostradale, ecc.….). Nel 2006 erano ben 186. • Se il carburante è gestito attraverso una terza parte, come il noleggiatore, i controlli diventano più difficili in una filiera allungata. • Carta carburante “accettata” non significa che c’è lo sconto, infatti spesso le carte sono accettate da distributori “colorati” diversamente da quelli con cui si ha l’accordo. Iniziativa di: In collaborazione con: STAZIONI DI RIFORNIMENTO IN ITALIA Distributori in in Italia 2010-2011 Distributori Italia 2009 17% 9% API-IP API-IP 20% 14% Esso 14% Esso ENI-Agip 8% 14% ENI-Agip Q8 ERG 14% 6% 6% Shell Q8 Tamoil Shell 9% 13% 14% 21% 21% TotalErg Tamoil Total Iniziativa di: In collaborazione con: STAZIONI DI RIFORNIMENTO IN ITALIA E NON SOLO 22,820 25,000 20,000 14,785 15,000 12,522 8,921 10,000 9,226 5,000 0 Francia Germania UK Spagna Italia 23,150 23,100 23,050 23,000 22,950 22,900 22,850 22,800 22,750 22,700 22,650 22,600 1 Iniziativa di: In collaborazione con: 2 3 4 5 LE AUTO SOSTITUTIVE • Una nota dolente della gestione delle flotte riguarda le vetture sostitutive: • I noleggiatori lungo termine in genere non hanno vetture sostitutive, ma le noleggiano a breve termine rigirandovi i costi che non vi aspettate: – 2^ guida – Rifornimento – Consegna e Ripresa • …e non sempre si trova la sostitutiva “giusta”, ma una di “fortuna”: anche qui saving possibili. Iniziativa di: In collaborazione con: I COSTI AMMINISTRATIVI • Note dolenti arrivano dalla contabilità, perché fondamentalmente se arrivano fatture che differiscono dal valore dell’ordine, la contabilità blocca immediatamente il flusso dei pagamenti. • Qui nasce l’esigenza stringente di disporre di sistemi informativi e flussi di dati da conciliare prima che arrivi la fatturazione errata: se non si hanno a disposizione questi sistemi, il lavoro è manuale ed i costi nascosti s’impennano: le auto funzionano ed il problema sembra solo del Fleet Manager. Iniziativa di: In collaborazione con: EFFICIENZA…PER PROPULSORI INEFFICENTI • Ciclo Otto (motori a benzina) – rendimento massimo teorico del 37% • Ciclo Diesel (motori a gasolio) – rendimento massimo teorico del 44% • Naturalmente se dalla teoria si scende alla pratica, si otterrebbe un 15% per i motori a benzina e un 25% per i motori diesel.....ecco perché si introduce il turbocompressore, per cercare di recuperare rendimento. Iniziativa di: In collaborazione con: MOTORI INEFFICIENTI: COSA FACCIAMO? • Compreso il fatto che i motori a combustione interna non sono il massimo in termini di efficienza, questa potrebbe essere l’occasione di presentare progetti con motori “alternativi”. Lo vedremo prossimamente con apposito modulo formativo. • Ovviamente si deve agire con cautela, date le radicate abitudini, quindi il suggerimento è procedere ad un rightsizing della flotta, offrendo delle contropartite tangibili (in termini p.e. di optional, riduzione franchigie assicurative, ecc..) Iniziativa di: In collaborazione con: IL TCO, QUESTA STRANO ACRONIMO 3% 3% 6% Costi Finanziari 9% 39% Servizi Carburante Assicurazione 26% Personale 14% Tasse Altro 0.2% Ri-Fatturazioni 0.6% Pre-Noleggio 1.1% 1.7% 2.0% 0.9% Multe Costi Nascosti Esenzioni 1.5% Iniziativa di: In collaborazione con: Auto Scadute INTERPRETAZIONE UK: È SIMILE 5% 14% 49% 10% Deprezzamento Costi finanziari Manutenzione Bolli Assicurazioni 13% Carburante (senza IVA) 2% Tassazione sui benefit 7% Iniziativa di: In collaborazione con: I PRINCIPALI FATTORI DI COSTO Modello Base per l’Analisi Tipo di flotta Fino a 50 vetture Uso promiscuo con fringe benefit da tabelle ACI € 1.963,67/anno (€ 163,64/mese) Costruttore Citroën Modello C4 1.6 HDi 90CV Business Durata stimata 36 Mesi Chilometraggio annuo 40.000 Chilometri Prezzo di listino € 17.178 Prezzo di acquisto (scontato) € 13.227 Costo annuo corrente Iniziativa di: ??? In collaborazione con: I PRINCIPALI FATTORI DI COSTO Descrizione Importo mensile Importo annuale IVA 21% Detrazio ne Costo + IVA Indetraibile Ammortamento € 219,57 € 2.634,84 € 553,32 € 221 € 2.967 € 2.076,90 € 890,10 Costi per frazionamento € 40,97 € 491,64 € 103,24 € 41,30 € 553,59 € 387,51 € 166,08 Manutenzione € 53,79 € 645,48 € 135,55 € 54,22 € 726,81 € 508,77 € 218,04 Pneumatici € 41,90 € 502,80 € 105,59 € 42,24 € 566,15 € 396,31 € 169,85 Vettura sostitutiva € 17,66 € 211,92 € 44,50 € 17,80 € 238,62 € 167,04 € 71,59 Soccorso stradale Tassa di proprietà ove dovuta € 3,00 € 36,00 € 7,56 € 3,02 € 40,54 € 28,38 € 12,16 € 16,23 € 194,76 € 40,90 € 16,36 € 219,30 € 153,51 € 65,79 € 6,00 € 72,00 € 15,12 € 6,05 € 81,07 € 56,75 € 24,32 € 6,00 € 72,00 € 15,12 € 6,05 € 81,07 € 56,75 € 24,32 € 1,30 € 15,60 € 3,28 € 1,31 € 17,57 € 12,30 € 5,27 Assicurazione € 109,34 € 1.312,08 € 275,54 € 110,21 € 1.477,40 € 1.034,18 € 443,22 Canone + Costi accessori € 515,76 € 6.189,12 € 1.299,72 € 519,89 € 6.969,11 € 4.878,38 € 2.090,73 Carburante* € 218,98 € 2.627,76 € 551,83 € 220,73 € 2.958,86 € 2.071,20 € 887,66 € 6.949,58 € 2.978,39 Oneri di gestione Oneri amministrativi Assicurazione passeggero Totale Iniziativa di: In collaborazione con: Costo deducibile 2013 In dichiarazione (+) - 70% RF19 NON SOLO COSTO….. • Il conto economico è per definizione il documento di bilancio che indica i ricavi ed i costi di competenza dell’esercizio e, a loro saldo, l'utile o la perdita. • I canoni di noleggio rappresentano una voce del conto economico ed il fleet manager conosce bene il peso di questa affermazione • Il recupero fiscale sembra essere fuori dal contesto dei costi di gestione della flotta, probabilmente perché non “rientra” come saving del fleet manager. • Nell’esempio precedente, c’è un recupero fiscale di circa € 1.531/anno sui canoni e circa € 650/anno sui carburanti stimati. • Se a questo si mette in conto un controllo di RAC (Rent A Car), business travel policy, rimborsi chilometrici, assicurazioni ad hoc, ecc…, si intuisce che la vettura aziendale è ancora un mattone fondamentale della mobilità. Iniziativa di: In collaborazione con: Costo e recupero fiscale In blu la spesa di canone e carburante (annuo) al netto del recupero fiscale ed in rosso il recupero fiscale (annuo): su una spesa emergente di € 10.666,04 che viene in parte bilanciata dal recupero fiscale, per cui il delta speso dall’Azienda per singola vettura è pari a € 8.438,87 (IVA inclusa) Recupero Fiscale € 2,182.17 Costo (delta) emergente € 8,483.87 Iniziativa 67 di: In collaborazione con: 67 IMPLICAZIONI DI COSTO • Oltre l'80% del costo totale della flotta è predeterminato quando si emette l'ordine! • Per questo motivo, fate ampie consultazioni prima dell’acquisizione di elementi della flotta, consultatevi con gli altri (A.I.A.G.A. può aiutarvi), navigate sul Web – in parole povere: CONFRONTATEVI & INFORMATEVI Iniziativa di: In collaborazione con: IL BILANCIAMENTO: REGOLA NUMERO 1 Misure Sostenibilità Questionario generale Questionario specifico Gestione dei fornitori Savings Miglioramenti Scalabilità Tecnologia Processi Ridurre la complessità Iniziativa di: Armonizzazione Policy Supporto locale (squadra) In collaborazione con: LA FLOTTA: UNA QUESTIONE DI BILANCIAMENTO Uniformity Reward Taxation Administration Recruitment Costs Regulation Mobility Gentile concessione di Stewart Whyte Membership Secretary of: Iniziativa di: In collaborazione con: I PILASTRI DELLA STRATEGIA CATEGORIA AUTO: LA STRATEGIA Crescita della Squadra Allineamento Aziendale Business Intelligence Coerenza delle Azioni In collaborazione con: Iniziativa di: APPROCCIO FARE • Focus sulla figura del Fleet Manager o buyer di flotta che deve elevarsi a ruolo di consulente aziendale interno, conquistando credibilità e dignità nell’ambito dell’organizzazione dove opera. • Agire creando cultura nell’ambito flotte, mostrando come sia possibile creare dei team trasversali vincenti all’interno della propria organizzazione, in armonia con le strategie aziendali. • Reportistica – ognuno di noi sa che tutti i fornitori presentano sistemi pieni di dati che nessuno poi legge e che richiedono spesso troppo tempo per essere elaborati: bisogna creare report personalizzati che rispecchino il reale TCO della flotta, con KPI chiari e raggiungibili. • Ecologia - non per fini di immagine, ma con chiari programmi di percorribilità e progetti che valichino anche il confine della flotta: la mobilità non significa solo automobile, ma nuove modalità di muoversi. Iniziativa di: In collaborazione con: 72 OUTSOURCING ED APPROCCIO FARE • Se la gestione della flotta è affidata ad una società esterna, diventa basilare avere una car policy efficace ed efficiente, perché l’outsourcing non deve essere vissuto come lo spostamento di un problema all’esterno. I rapporti con i costruttori ed i driver sono i feedback di un mercato molto dinamico e quindi perdere anche parzialmente questi indicatori, può diminuire la rapidità di reazione e quindi la flessibilità: l’outsourcer ha lo stesso Vs. obiettivo primario: il saving, ma risponde ad un’altra azienda. • Ecco la coniugazione dell’approccio “FARE”: – FARE, saper FARE e FARE SAPERE Iniziativa di: In collaborazione con: 73 KPI Principio: “misura ciò che è misurabile, e rendi misurabile ciò che non lo è” (Galileo Galilei). • Seguendo questo principio, è indispensabile trovare il mezzo di misurare le prestazioni della flotta. • Ecco che arrivano in nostro soccorso i KPI (Key Performance Indicator), elementi che permettono di misurare le prestazioni della flotta. • I KPI sono utilizzati per la corretta definizione degli SLA (Service Level Agreement). Iniziativa di: In collaborazione con: ESEMPIO DI KPI Diamo qualche esempio di KPI: • Fleet TCO/km = TCO per km percorso dalla flotta • Fleet TCO/vehicle = il TCO per ciascun veicolo della flotta • Nr. asset managed/FTE = numero di “asset” gestiti da un FTE (Full Time Equivalent) • Fleet staff cost/asset = Costo dello staff per asset gestito • Crash Rate = numero di km percorsi tra un incidente ed il successivo dal driver • Consumo medio [l/100km] e CO2 [gr/km] teorici • Consumo medio [l/100km] e CO2 [gr/km] reali • Spend vs. Budget = differenza tra quanto speso realmente e quanto previsto Iniziativa di: In collaborazione con: SLA • Gli indicatori (KPI) appena citati possono essere utilizzati per definire correttamente gli SLA. Ovviamente per misurare gli SLA servono dei criteri di misura e processi di rilevazione. Non esiste però una regola univoca, ma gli SLA sono relazionati fortemente in base alle specifiche esigenze aziendali. • Il Crash Rate è un KPI, mentre lo SLA per esempio prevede che ci sia un certo valore di Crash Rate contrattualizzato tra le parti e misurato tramite il KPI appena citato. Iniziativa di: In collaborazione con: IT & FLOTTA • Tutti questi dati devono convergere comunque su un sistema comune e possibilmente a tendere, essere integrati nell’ERP aziendale. • Ciò non è semplice e non è economico, ma è sostenibile perché permette i controlli dei KPI e quindi di monitorare gli SLA e prendere le migliori decisioni nei tempi giusti. • Senza interazione con IT, la gestione diventa molto dispendiosa e perde di precisione. Iniziativa di: In collaborazione con: CASE HISTORY • 2008 nuovo HC Director che richiede dati inerenti i servizi ed in particolar modo flotta e viaggi. • Abbiamo cercato di organizzarci e raccogliere i dati, poiché la richiesta sarebbe stata quella di contenere i costi, dato che la crisi mostrava i muscoli. • Il panorama di partenza non era incoraggiante, ma siamo riusciti a centrare gli obiettivi. Vediamo insieme come si è operato. Iniziativa di: In collaborazione con: I PILASTRI DELLA STRATEGIA CATEGORIA AUTO: LA STRATEGIA Coerenza delle Azioni Iniziativa di: In collaborazione con: IL COMMITMENT AZIENDALE 1 2 Istituzione di un global fleet team 3 Istituzione di un questionario da essere compilato insieme con il local Fleet Manager (strettamente raccomandato un incontro locale) 4 Analisi dei dati e scelta dei partners 5 Iniziativa di: Supporto dai vertici dell’organizzazione aziendale (commitment) Negoziazione. Un approccio Pan-European: la stessa compagnia di noleggio (la nuova proposta) vs. attuali compagnie di noleggio In collaborazione con: I PILASTRI DELLA STRATEGIA CATEGORIA AUTO: LA STRATEGIA Business Intelligence Iniziativa di: In collaborazione con: DI CHE FLOTTA SI ? IL QUESTIONARIO • La raccolta dati è stato il primo punto segnato, perché ci ha permesso di comprendere la complessità della situazione: – 17 produttori di vetture in 18 paesi – 15 diverse società di noleggio – incoerenza totale delle car list – alcun dati mancanti/non gestiti – report di flotta non coerenti • C’era spazio per razionalizzazioni radicali. Iniziativa di: In collaborazione con: I PILASTRI DELLA STRATEGIA CATEGORIA AUTO: LA STRATEGIA Allineamento Aziendale Iniziativa di: In collaborazione con: ALLINEAMENTO CON LA COMPANY STRATEGY Iniziativa di: In collaborazione con: QUALCHE RISULTATO NUMERICO A real example for a sample of 127 vehicles Year Audi A4 Engine 2.0 TDI 143CV Audi A4 Engine 2.7 TDI 190CV Car Model Fuel Consumption Km/l Km/year (1) Km/year (2) Km/year (3) Fuel Cost €/litre Car Renewal 144gr/Km (CO2 emission) 176gr/Km (CO2 emission) CO2 Tons CO2 Reduction % 2008 127 0 127 715,264 0% 2010 34 118 9 594,432 -16,89% 2011 9 127 0 585,216 -18,18% A4 2.0 TDI A4 2.7 TDI Saving/Year Saving/3Years Estimated Saving Cars 18,2 15,2 20.000 € 1.483,52 € 1.776,32 -€ 292,80 -€ 878,40 -€ 23.716,74 30 40.000 € 2.967,03 € 3.552,63 -€ 585,60 -€ 1.756,80 -€ 70.271,83 40 50.000 € 3.708,79 € 4.440,79 -€ 732,00 -€ 2.195,99 -€ 125.171,70 57 1,35 ESTIMATED SAVING Iniziativa di: 2009 84 84 43 629,248 -13,67% -€ 73.053,43 In collaborazione con: -€ 219.160,28 I PILASTRI DELLA STRATEGIA CATEGORIA AUTO: LA STRATEGIA Crescita della Squadra Iniziativa di: In collaborazione con: LA SQUADRA 1 2 3 Iniziativa di: Coesione ed impegno del local Fleet Manager nell’international Fleet Team con obiettivi e linee guida che riflettono le policy HR (auto e viaggi) Spiegazioni della the car policy in ciascun paese con l’integrazione in un piano di mobilità, adattato ed armonizzato passando dall’approccio puramente locale ad un approccio standard che attraversa tutti i paesi tenendo conto delle localizzazioni Il Fleet Manager ed il Mobility Manager lavorano insieme nello stesso Fleet Team In collaborazione con: LA FLOTTA COME ELEMENTO DI MOBILITÀ Il progetto di armonizzazione coinvolge non solo la flotta, ma integra altri aspetti come il Business Travel, e non possiamo non parlare di evoluzione da Fleet Management verso Mobility Management. La flotta è un tassello fondamentale di un puzzle più complesso e nel quale interviene sempre più frequentemente il concetto di Mobilità Virtuale e di Personal Mobility Budget. Iniziativa di: In collaborazione con: UN PASSO FONDAMENTALE: INTEGRAZIONE Mobility Management Fleet Management MICE Business Travel Management Iniziativa di: In collaborazione con: NUOVA TRAVEL POLICY: DA TCO A TCS • La nuova era del processo di mobilità è quella di considerare due elementi chiave (KPI): emissioni e consumo di tempo. • Il TCO evolve verso il TCS (Total Cost of Sustainability), nel quale gli obiettivi principali sono la riduzione di: – emissioni per ciascuna tratta considerata – tempo di pendolarismo non produttivo – tempo di viaggio e dei rischi associati • Stiamo lavorando in una direzione sfidante, per “sfornare” la seconda versione della policy GloCal che include gli elementi sopra citati • Il termine “GloCal” significa Global come linee guida, ma loCal come diffusione ed implementazione – l’idea “one size fit all” non è la strada migliore: potrebbe ritorcersi contro. Iniziativa di: In collaborazione con: AL CENTRO DELLA TEMPESTA • Gestione della complessità della scacchiera del mercato bilanciando: – Aspetti ambientali – Aspetti economici – Aspetti sociali Iniziativa di: In collaborazione con: 91 FLEET MANAGER IN PILLOLE Iniziativa di: In collaborazione con: 92 IL PROBLEMA NON È MAI LA TECNOLOGIA Time Technological capacity Iniziativa di: Human capability In collaborazione con: METTETE IN DISCUSSIONE TUTTO !!! ‘Un allungamento dei canoni che consideri le diverse tipologie di utilizzo della flotta è qualcosa che bilancia costi e argomenta in modo forte la scelta. Avere un noleggio a lungo termine a 60 mesi con un cap massimo in termini di chilometri percorsi, permette di abbattere i costi, ma non penalizzare chi utilizza l’auto in modo massivo e abituale’ ’La car policy deve consentire al Fleet Manager elasticità di manovra, ma deve essere rigida per il driver’ ‘Sono gli stessi costruttori che propongono modelli e allestimenti che permettono di mantenere il livello di soddisfazione alto e l’abbattimento del canone. Questo tipo di approccio è necessario soprattutto in realtà dove la logica dell’auto premium come status symbol è stata accantonata per far posto alla praticità di utilizzo e ai plus proposti’ Iniziativa di: In collaborazione con: LA CRISI COME OPPORTUNITÀ Non pretendiamo che le cose cambino se continuiamo a farle allo stesso modo. La crisi è la miglior cosa che possa accadere a persone ed interi paesi perché è proprio la crisi a portare il progresso. La creatività nasce dall'ansia, come il giorno nasce dalla notte oscura. E' nella crisi che nasce l'inventiva, le scoperte e le grandi strategie. Chi supera la crisi supera se stesso senza essere superato. Chi attribuisce le sue sconfitte alla crisi, violenta il proprio talento e rispetta più i problemi che le soluzioni. La vera crisi è la crisi dell'incompetenza. Lo sbaglio delle persone è la pigrizia nel trovare soluzioni. Senza crisi non ci sono sfide, senza sfide la vita è una routine, una lenta agonia. Senza crisi non ci sono meriti. E' nella crisi che ognuno di noi affiora, perché senza crisi qualsiasi vento è una carezza. Parlare di crisi è creare movimento; adagiarsi su di essa vuol dire esaltare il conformismo. Invece di questo, lavoriamo duro! L'unica crisi minacciosa è la tragedia di non voler lottare per superarla. Iniziativa di: In collaborazione con: Iniziativa di: In collaborazione con: Iniziativa 97 di: In collaborazione con: Domande? Il problema sono le risposte ☺ Iniziativa di: In collaborazione con: