La guerra nel
Vietnam
La disastrosa
campagna
americana nel
vietnam
La guerra francese
• l tentativo della Francia di riprendere possesso dei vecchi
territori coloniali, perduti durante la seconda guerra
mondiale a seguito dell'occupazione giapponese
dell'Indocina, aveva provocato la dura resistenza del
movimento nazionalista Vietminh, strettamente legato
alle potenze comuniste cinese e sovietica e guidato da Ho
Chi Minh.
• La lunga guerra d'Indocina (1945 - 1954) combattuta
ostinatamente dalla Francia con un notevole impegno
militare e con il crescente supporto finanziario da Harry
Truman, presidente degli Stati Uniti d'America, ebbe
termine in modo catastrofico per i francesi: la dura
sconfitta di Dien Bien Phu sancì il fallimento dei piani
della Francia e degli Stati Uniti e fece guadagnare
enorme prestigio a Ho Chi Minh e al movimento
Vietminh.
Il congresso di Ginevra
• L'intervento delle grandi potenze (Stati
Uniti, Cina, Unione Sovietica e Gran Bretagna) condusse
alla Conferenza di pace di Ginevra che si concluse nel
luglio 1954 in modo insoddisfacente per il movimento
Vietminh: la penisola indocinese venne, infatti, divisa nei
quattro stati indipendenti di Laos, Cambogia, Vietnam
del Nord e Vietnam del Sud, nel Vietnam del Nord si
costituì una repubblica di tipo comunista guidata da Ho
Chi Minh e dal movimento Vietminh (con capitale
Hanoi), strettamente legata alla Cina e all'Unione
Sovietica, mentre nel Vietnam del Sud si instaurò il
governo autoritario del presidente Ngô Đình Diệm (con
capitale Saigon), appoggiato economicamente e
militarmente dagli Stati Uniti.
Il congresso di Ginevra
• Ngô Đình Diệm
presidente
Vietnam del sud
• Ho Chi Minh
presidente
Vietnam del nord
Saigon
Hanoi
L’insurrezione
• Di fronte all'ostilità di Diệm e all'aggressività delle forze militari
sudvietnamite contro i vietminh ancora presenti a sud, la
dirigenza di Hanoi decise, all'inizio del 1957, di riprendere la lotta
rivoluzionaria contro il governo di Saigon, organizzando alcune
decine di gruppi armati principalmente nelle aree impenetrabili
del delta del Mekong. Negli anni successivi la situazione nel
Vietnam del Sud peggiorò continuamente, in primo luogo per i
gravi errori politici ed economici del governo di Diệm: le autorità
imposero tasse ai contadini e organizzarono il rovinoso esperimento
dei cosiddetti "villaggi strategici" che, ideato e voluto dagli
statunitensi per isolare la guerriglia dalle popolazioni, provocò in
realtà enormi proteste nelle campagne del Vietnam del sud
Parallelamente all'indebolimento del governo di Diệm, nonostante i
crescenti sostegni politici, economici e militari delle autorità
statunitensi, il movimento guerrigliero conobbe una costante
crescita numerica e organizzativa.
Cartina dei agrovilles
Agrovilles
L’intervento americano
• L'8 luglio 1959 il maggiore Dale Richard e il sergente
Chester Melvin Ovnand vennero uccisi durante un
attacco di guerriglieri Viet Cong alla base aerea di Bien
Hoa; sarebbero stati i primi caduti americani della guerra
in Vietnam. Il coinvolgimento degli Stati Uniti nella
guerra fu graduale. Dopo numerose discussioni
contrastanti, e nonostante i timori circa il pericolo di una
guerra estesa in Asia con il possibile coinvolgimento della
Cina, il presidente Kennedy prima organizzò, una
seconda Conferenza di Ginevra con la quale si decise di
potenziare la missione militare in Vietnam del Sud.
• « Abbiamo
un
problema:
rendere
credibile la
nostra
potenza. Il
Vietnam è il
posto giusto
per
dimostrarla
»
Il colpo di stato
• Il governo di Diệm, durante gli anni della presidenza
Kennedy continuò a deteriorarsi, la lotta contro i Viet
Cong fu un insieme di fallimenti nonostante l'aiuto
americano; all'interno Diệm con il suo favoritismo nei
confronti della minoranza cattolica scatenarono violente
proteste trasformatesi poi in manifestazioni
autodistruttive da parte dei monaci buddisti.
• Questo costante deterioramento della situazione politica e
militare nel Vietnam del Sud provocarono grandi
discussioni tra i dirigenti americani
dell'amministrazione Kennedy; si parlò della necessità di
riformare il governo sudvietnamita sacrificando
all'occorrenza anche lo stesso Diệm.
• Alcuni generali sudvietnamiti, sollecitati dal personale
dell'ambasciata americana, organizzarono quindi un
violento colpo di stato, rovesciando e uccidendo Diệm e il
fratello Nhu il 1º novembre 1963.
Le offensive americane
Il 18 agosto 1965 venne dato inizio all'operazione
Starlite: 5.500 marines distrussero una roccaforte
Viet Cong. Le forze Viet Cong e nordvietnamite,
tuttavia, compresero da questa prima sconfitta la
pericolosità di affrontare direttamente la
superiorità tecnologica statunitense e quindi si
concentrarono su azioni di guerra e guerriglia di
piccole dimensioni. Nel dicembre 1965 si svolse
l'operazione Harvest Moon con i marines per la
prima volta impegnati nel difficile terreno delle
risaie.
Operazione star
lite
• Operazione Harvest Moon
Le tattiche vietnamite
• Fin dall'inizio della campagna si evidenziarono
difficoltà per le forze statunitensi; i
nordvietnamiti e i Viet Cong si dimostrarono in
grado di infliggere continue perdite alle truppe
americane. Risultò inoltre impossibile per le truppe
statunitensi per timore di un intervento cinese,
penetrare in Cambogia e in Laos per attaccare i
cosiddetti "santuari" nemici dove le forze
comuniste si ritiravano, si riorganizzavano e si
rafforzavano dopo i combattimenti.
La zona calda
• Le maggiori operazioni si svolsero nella zona
smilitarizzata, dove i Marines furono duramente
impegnati dall'esercito regolare nordvietnamita;
nella provincia costiera di Binh Dinh, dove la
cavalleria aerea inflisse notevoli perdite alle forze
nemiche grazie all’ operazione Masher; infine nelle
aree intorno alla capitale Saigon, dove le forze Viet
Cong furono spesso in grado di sfuggire ai colpi
nemici e contrattaccare.
• Alla fine del 1966, le perdite americane erano già salite a
oltre 7 000 morti, un numero molto inferiore alle perdite
del nemico ma tuttavia sufficiente a cominciare a
scuotere il morale delle truppe, dell'opinione pubblica
americana in patria e della stessa dirigenza americana.
Cominciavano già a sorgere i primi dubbi sulla
razionalità ed efficacia dei piani e dei metodi adottati
dalle truppe e dai comandi americani .Nonostante queste
critiche, il generale Westmoreland, sempre convinto della
validità della sua strategia di guerra d'attrito,
incrementò ancora durante la prima metà del 1967 il
ritmo delle sue operazioni offensive le forze e i mezzi
impiegati furono notevoli, gli obiettivi sempre più
ambiziosi, ma i risultati rimasero nel complesso
discutibili e non decisivi.
generale Westmoreland
Woodstock
• Una dimostrazione del fatto che molti giovani americani
non appoggiavano la Guerra del Vietnam è il concerto di
Woodstock, tenutosi a New York nel '69; in cui 500000
giovani pacifisti diedero vita a una tre giorni all'insegna
della pace e dell'amore.
Indimendicabile la performances di Jimy Hendrix che si
esibì in The Star Spangled Banner (inno statunitense)
attraverso una versione dissacrante del brano che portava
immediatamente a ricordare le migliaia di giovani che
partivano verso l'inferno del Vietnam, e molto spesso non
ritornavano.
• I concerti di
Woodstock
Il tentativo di pace
• In realtà la guerra nel corso dei vari anni, non era stata del tutto
priva di risultati positivi per l’America : grazie all'indebolimento
delle strutture Viet Cong nelle campagne, la sicurezza nei villaggi
e il consenso nei confronti del governo di Saigon erano aumentati e
le forze statunitensi poterono essere ridotte senza provocare un crollo
immediato del Vietnam del Sud. Anche le forze comuniste avevano
subito grosse perdite e rallentarono i loro attacchi in attesa dei
necessari rafforzamenti.
• Nixon ottenne alcuni eccellenti risultati propagandistici ed
effettivamente allentò il sostegno della Russia e della Cina,
desiderosi di un riavvicinamento con gli Stati Uniti, il Vietnam
del Nord tuttavia, mantenne la sua indipendenza e persistette nei
suoi obiettivi.
A grandi passi verso la pace
• la situazione si complicò nuovamente alla fine
dell'anno, Nixon decise il 18 dicembre 1972 di
sferrare nuovi duri bombardamenti sul Vietnam
del Nord con l'impiego in massa dei B-52 .I
bombardamenti durarono undici giorni
soprattutto su Hanoi e Haiphong, e
apparentemente indussero il Vietnam del Nord a
ritornare al tavolo dei negoziati e accettare il
compromesso. A gennaio 1973 l'accordo era ormai
in vista; i soldati statunitensi ancora presenti in
Vietnam erano scesi a meno di 50 000 uomini.
La pace
• Gli accordi di pace di Parigi vennero infine
firmati il 17 gennaio 1973, ponendo quindi
ufficialmente termine all'intervento statunitense
nel conflitto del Vietnam. Il primo prigioniero di
guerra statunitense venne rilasciato l'11 febbraio e
il ritiro totale americano venne completato entro
il 29 marzo. Al contrario, secondo gli accordi, le
forze dell'esercito nordvietnamita già presenti in
Vietnam del Sud poterono rimanere sul campo.
Dati significativi
• La stima delle vittime è di circa 1,5 milioni di
vietnamiti uccisi.
• Da parte degli americani, 58.226 vennero uccisi in
azione o classificati come dispersi in
combattimento. Altri 303.704 soldati vennero
feriti
filmografia
•
•
•
I film sulla guerra del Vietnam costituiscono un nutrito filone cinematografico,
genere dei film di guerra, che si è sviluppato negli Stati Uniti a partire dalla
fine degli anni sessanta e conclusosi sulla metà degli anni novanta; la
maggioranza delle produzioni ha guadagnato riscontri positivi e spesso è stata
finanziata da importanti studi cinematografici di Hollywood.
La guerra del Vietnam è stata portata sullo schermo per la prima volta dal film
francese 317º battaglione d'assalto diretto da Pierre Schoendoerrfer nel 1965 che
narra delle vicissitudini di un plotone francese sperduto nella giungla
indocinese, negli ultimi giorni della guerra francese in Indocina, terminata nel
1954 con la sconfitta di Dien Bien Phu.
Per quanto riguarda la filmografia americana, il primo film americano di rilievo
che porta il Vietnam sugli schermi cinematografici è Berretti verdi fortemente
voluto dalla star americana John Wayne, che ne è anche il protagonista.
.317º battaglione d'assalto (1965), regia di Pierre
Schoendoerffer
Operation C.I.A. (1965), regia di Christian Nyby
A un passo dall'inferno (To the Shores of
Hell) (1966), regia di Will Zens
Berretti verdi (The Green Berets) (1967), regia
di Ray Kellogg
The Edge (1968), regia di Robert Kramer
Ciao America! (Greetings) (1968), regia di Brian De
Palma
In the Year of the Pig (1969), regia di Emile De
Antonio
http://www.yout
ube.com/watch?v
=G3NYw2wZa
ds
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La guerra nel Vietnam