LO SPINNING IN MARE
Negli Stati Uniti, dove si contano milioni di pescatori, lo spinning è la tecnica di pesca più
diffusa, mentre in Italia conta un discreto numero di appassionati solo nelle acque interne.
Negli ultimi tempi, però, questa tecnica si sta diffondendo in modo sensibile anche sulle coste e
gli spinner marini sono in continuo aumento in tutta la penisola.
Ma cos'è lo spinning? E' quella tecnica di pesca che
prevede il continuo lancio e recupero di esche artificiali alla
ricerca di predatori. La sua etimologia non è del tutto
chiara; il termine deriva dall'inglese "to spin" (girare), e
farebbe riferimento al continuo movimento rotatorio del
mulinello, secondo altri alla rotazione continua della paletta
dei cucchiaini rotanti (tra i primi artificiali ad essere utilizzati
in questa tecnica).
La particolarità dello spinning in mare, rispetto ad altre tecniche di pesca da terra, sta nel
continuo movimento sia delle braccia (poichè è necessario lanciare e rilanciare continuamente)
che delle gambe (infatti non è produttivo lanciare sempre dallo stesso punto, ma è necessario
spostarsi continuamente alla ricerca del predatore). Altra particolarità sta nell'esclusivo utilizzo
di esche finte, a parte qualche soluzione tecnica che prevede l'uso anche di esche naturali o
miste, ma in genere questa possibilità è rifiutata dai puristi della disciplina.
Lo spinning in mare è una tecnica semplicissima, che non richiede costose e complicate
attrezzature, almeno per iniziare, né grande organizzazione per le battute di pesca. Bastano
una canna con relativo mulinello (e filo, ovviamente), una manciata di artificiali, una cintura (o
marsupio o zainetto) per contenerli e un raffio o guadino (opzionali). Il tutto in un chiletto di
roba o poco più e ad un prezzo alla portata di tutti. Non occorre procurarsi le esche ad ogni
battuta, litigare con la consorte per le "schifezze" lasciate in frigo, alzarsi prima dell'alba o
prendere umido tutta la notte. Lo spinning si può praticare produttivamente a qualsiasi ora e
durante tutto l'anno (nei luoghi e nei momenti adatti).
Le Prede dello Spinning in Mare
Con questa tecnica è
ovviamente possibile
catturare solo quelle
specie che subiscono
l'attrazione delle esche
artificiali, quindi tutti i
predatori marini,
ma alcune varianti dello spinning in mare prevedono l'utilizzo di artificiali particolari o esche
miste (naturale+finto) per la cattura di specie non propriamente predatorie ma che in alcune
occasioni abboccano ad esche in movimento (mormore, muggini, ecc..). In altri casi,
probabilmente per questioni legate alla difesa del territorio, possono abboccare alle esche finte
anche altre specie (ad es. saraghi, corvine). Si tratta però di situazioni assolutamente
particolari che non è possibile generalizzare. Di seguito, pertanto, descrivo solo le specie
tipiche dello spinning dalla costa, con indicazione dei luoghi, condizioni ed esche più adatte:
SPECIE
STAGIONI
LUOGHI
CONDIZIONI IDEALI
ESCHE
SPIGOLA
tutte, ma con
maggiori
possibilità in
inverno
scogliere,
spiagge, foci,
porti
scaduta, mare mosso minnow 7o torbido,
11 cm cucchiaini popper e
WTD - jig –
anguilline e
altre esche
in silicone
BARRACUDA
primaveraautunno
scogliera
scaduta, mare mosso minnow e
popper 714 cm – jig
- WTD
OCCHIATA
tutte
scogliera
mare increspato o
leggermente mosso scaduta
DENTICE
primaveraautunno
scogliera alta
scaduta, mare mosso minnow 711 cm jig cucchiaini
AGUGLIA
estate-autunno scoglierespiagge-porti
mare calmo o
increspato
piumette
bianche cucchiaini
3-5 cm minnow 5-7
cm
cucchiaini
3-5 cm
piccoli
minnow
LECCIA
primaveraporti - scogliera variabili a seconda
estate-autunno - spiagge
del luogo
profonde
popper –
WTD –
Ranger minnow 714 cm cucchiaini
per i piccoli
esemplari
RICCIOLA
primaveraestate –
autunno
coste rocciose scaduta o mare
alte - spiagge - mosso
porti
popper e
minnow 915 cm
cucchiaini
per i piccoli
esemplari
LAMPUGA
autunno
coste rocciose
mare poco mosso o
calmo
popper –
ranger
minnow
snodati cucchiaini jig
PESCE SERRA
primaveraestate –
autunno
porti scoglierespiagge
variabili a seconda
del luogo
popper –
ranger minnow 714 cm cucchiaini
Le Esche
Molto schematicamente, le esche artificiali più utilizzate per lo spinning in mare possono
suddividersi idealmente in 4 grandi categorie: cucchiaini (rotanti e ondulanti), pesciolini finti
(minnow, popper, WTD), jigs (siliconici e non), artificiali vari (cioè quella moltitudine di esche
che non rientrano nelle tre categorie precedenti). Tralasciamo invece le piumette che
necessitano di una zavorra per il lancio (bonnand o galleggiante piombato) e fanno ormai parte
di uno spinning d’altri tempi. I cucchiaini rotanti, normalmente utilizzati in acque dolci,
vengono citati in alcuni testi di spinning per aver dato qualche interessante risultato con specie
varie ma nella pratica sono utilizzabili solo in particolari occasioni. Certamente efficaci con
quasi tutti i predatori sono invece i cucchiaini ondulanti: in diversa misura, tutte le specie
insidiabili a spinning possono attaccare gli ondulanti. Consigliabili in tutte quelle situazioni in
cui occorrono lunghi lanci (ad esempio dalla spiaggia) o dove la scarsa profondità rende
inutilizzabili i minnow.
I pesciolini finti sono senz'altro gli artificiali più utilizzati nello spinning in mare per la loro
efficacia nei confronti di tutti i predatori. I minnow (spesso chiamati impropriamente rapala,
dal nome della casa costruttrice più famosa) hanno una paletta in plastica o metallica che
conferisce loro il classico movimento ed un affondamento più o meno accentuato, mentre i
popper sono privi di paletta e devono la loro azione al particolare taglio della testa che
consente un movimento del tutto particolare in superficie. Ancora poco utilizzati invece i
"walking the dog" (abbreviati in WTD), pesciolini del tutto simili ai classici minnow ma senza la
paletta che determina l'affondamento nel recupero; si tratta quindi di esche che nuotano
zigzagando in superficie, da cui il termine che significa "portando a spasso il cane".
I minnow possono essere monopezzo (di gran lunga più utilizzati) o snodati, dal nuoto più
sinuoso (e quindi da recuperare più lentamente), molto catturanti per certe specie (spigola in
primis). Esistono, inoltre, modelli galleggianti o affondanti. Tutti i minnow danno il meglio di sè
nella schiuma mentre i popper e WTD sono in genere da preferire con mare calmo o poco
mosso. I Jig sono esche composte da una testina piombata (o jig-head) ed un corpo in genere
siliconico oppure composto da materiali derivati dalla pesca a mosca (pelo, piume, etc.). Ne
esiste una enorme varietà di tipi e dimensioni, molto usati in questa tecnica sono i cosidetti
"falcetti" o "grub" siliconici. Rispetto ad altri artificiali i jig richiedono un recupero "attivo" da
parte del pescatore che deve provvedere a dar vita all'esca con il movimento del braccio e del
polso e con frequenti variazioni di velocità. Sono, peraltro, tra le esche più duttili e versatili,
infatti possono essere utilizzate sia in superficie che a fondo, consentono lanci lunghi grazie al
buon peso in rapporto alle dimensioni ed hanno dimostrato la loro efficacia nei confronti di
molti predatori marini. Altra nota positiva, hanno un costo decisamente inferiore rispetto a
tutte le altre esche finte.
I Luoghi dello Spinning
Lo spinning dalla costa può praticarsi dalle scogliere, dalle spiagge e dai porti. Per ottenere
buoni risultati con questa tecnica è fondamentale conoscere bene i luoghi, il predatore non è
presente sempre e bisogna andare a cercarlo, un po' come si fa per la caccia. Chi inizia lo
spinning in mare passa molto tempo nei primi anni ad esplorare e sperimentare nuovi
ambienti, a sopportare innumerevoli cappotti, a selezionare luoghi e tempi. Nella pratica non
esiste una regola valida sempre e comunque per individuare un "luogo da spinning", solo
l'esperienza può dircelo, però qualche indicazione di massima si può dare almeno per una
prima grossolana selezione. Senza entrare nei dettagli, possiamo affermare che per i predatori
pelagici o stagionali (barracuda, ricciole, lampughe, dentici) è preferibile scegliere punte
rocciose caratterizzate da forti correnti e acque profonde, mentre per la spigola è più
conveniente battere acque più basse, spiagge a media e bassa energia, meglio se in prossimità
di foci, scogliere artificiali. Lecce e serra possono essere insidiate con maggiori probabilità nei
porti, ma talvolta anche dalle spiagge, in particolare se nelle vicinanze vi è uno sbocco d'acqua
dolce.
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Esche finte