FAECAL WELL D-ONE®
Rev. 3 30/04/2015
FAECAL WELL D-ONE®
Sistema per la identificazione presuntiva e suscettibilità agli antibiotici di microrganismi patogeni dell’apparato
intestinale
1.
INTRODUZIONE
Le infezioni intestinali e gastrointestinali sono un problema abbastanza frequente che solitamente si risolve nel giro di
pochi giorni ma, in alcuni casi particolari, possono comportare problemi anche gravi a seconda della loro patogenicità,
della condizione clinica e dell’età del paziente.
Poiché i microrganismi responsabili di tali manifestazioni cliniche sono numerosi e complessi è importante individuare
la scelta specifica dell’indagine da effettuare, la metodologia più idonea ai fini diagnostici e la terapia adeguata da
assegnare a seconda di ogni caso specifico.
Per questa ragione un sistema come FAECAL WELL D-ONE® permette sia l’identificazione presuntiva dei patogeni
gastrointestinali quali Escherichia coli O157, Salmonella spp., Pseudomonsas spp., Shigella spp., Yersinia enterocolitica,
Vibrio spp, Proteus/Providencia spp., gruppo KES, Enterobacter sakazakii, ESBL, KPC, Campylobacter spp., riscontrabili
in campioni fecali che la suscettibilità agli antibiotici secondo criteri diagnostici adeguati.
2.
PRINCIPIO DEL TEST E SIGNIFICATO CLINICO
FAECAL WELL D-ONE® è un sistema composto da una piastra in polipropilene contenente 32 pozzetti conici per una
migliore visualizzazione delle reazioni colorimetriche che avvengono a seguito della crescita di microrganismi, in
campioni fecali, responsabili di infezioni gastrointestinali che spesso si manifestano con una specifica sintomatologia
come dolori addominali, diarrea e in alcuni casi febbre e vomito.
La diagnosi microbiologica può essere confermata da test sierologici, esame microscopico o direttamente
tramite coltura dei pozzetti positivi.
La piastra è suddivisa come segue:
il pozzetto n° 1 è specifico per il controllo della crescita di Enterobatteri e quindi come conferma ulteriore della
presenza di batteri Gram-negativi
i pozzetti n° 2 e n° 3 permettono l’identificazione presuntiva di Escherichia coli O157, noto sierotipo enteroemorragico del batterio Escherichia coli che si contrae solitamente attraverso il consumo di alimenti contaminati.
L'infezione può causare diarrea emorragica e, nei casi più gravi, dove sono esposti a particolare rischio i bambini,
insufficienza renale, anemia e disidratazione, sanguinamento spontaneo, collasso degli organi e alterazioni dello stato
mentale negli anziani. Alcuni di questi pazienti sviluppano disabilità permanenti.
I pozzetti n° 4-5-6-7 permettono l’identificazione presuntiva di Salmonella spp., microrganismo più comunemente
ricercato a seguito di in manifestazioni diarroiche come causa di tossinfezioni alimentari.
Le infezioni provocate da Salmonella spp. si distinguono in forme tifoidee con Salmoenlla typhi e Salmonella paratyphi,
responsabili generalmente sia di febbre tifoide che di febbre enterica e in forme non tifoidee, causate da Salmonella
typhimurium e la Salmonella enteritidis, responsabili di forme cliniche a prevalente manifestazione gastroenterica.
Il pozzetto n°8 permette invece di identificare presuntivamente Pseudomonas spp. ospite abituale dell'organismo
(cute e tubo digerente) ma anche patogeno spesso responsabile di infezioni nosocomiali, largamente presente negli
ambienti ospedalieri, dove spesso è causa di vere e proprie epidemie, soprattutto tra gli anziani.
I pozzetti n°9 e 10 identificano Shigella spp. che come Salmonella spp. è una specie di enterobatterio frequentemente
isolato come causa di enterite ed enterocolite.
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Shigella sonnei insieme a Shigella flexneri rappresentano due delle specie più frequentemente isolate come causa di
tossico-infezioni alimentari la cui sintomatologia può essere lieve rispetto a Shigella dysenteriae certamente più
virulenta e pericolosa e caratterizzata da un quadro clinico più severo che può comportare dissenteria grave (da qui il
suo nome di dissenteria bacillare), nausea e in alcuni casi vomito, crampi e febbre.
Il fattore di virulenza di questo patogeno è dato dalla sua capacità di produrre la tossina Shiga (A e B) che funge da
citotossina in grado di provocare necrosi ed ulcerazioni.
Il pozzetto n°11 identifica Yersinia enterocolitica, enterobatterio responsabile di Yersiniosi che può causare una varietà
di sintomi a seconda dell'età della persona infetta. L'infezione da Y. enterocolitica si verifica più spesso nei bambini. I
sintomi più comuni sono febbre, dolori addominali e diarrea, spesso sanguinosa. Nei bambini più grandi e negli adulti,
dolori addominali e febbre possono essere i sintomi predominanti. In una piccola percentuale di casi, possono
verificarsi complicazioni come eruzioni cutanee, dolori articolari o la diffusione dei batteri al flusso sanguigno.
Anche Yersinia enterocolitica rientra tra i patogeni responsabili di tossicoinfezioni alimentari.
I pozzetti n° 12 e n° 11 permettono l’identificazione di Vibrio spp. le cui specie sono spesso patogene. La maggior parte
dei ceppi che causano malattie importanti sono associati con gastroenterite.
Specie patogene normalmente note per essere particolarmente virulente e pericolose comprendono Vibrio cholerae
(l'agente eziologico del colera), V. parahaemolyticus e V. vulnificus. V. cholerae è generalmente trasmessa da acqua
contaminata così come da determinati cibi come frutti di mare crudi.
Focolai di V. vulnificus si manifestano abbastanza frequentemente in zone calde o umide.
V. parahaemolyticus si manifesta con sintomi analoghi al V. cholerae ma può regredire spontaneamente nel giro di 2-3
giorni.
I pozzetti n°13 -14-15 permettono di identificare Proteus/Providencia spp.
Proteus è un enterobatterio che popola abitualmente il tratto gastrointestinale dell'uomo ma può recare danno se si
diffonde in altre sedi come ad esempio le vie urinarie dove può causare infezioni.
I pozzetti n°16-17 KES per l’identificazione del gruppo KES (Klebsiella, Enterobacter, Serratia), microrganismi che
possono risiedere nella flora fecale ma che possono essere al contempo responsabili di infezioni anche gravi in altre
sedi. Ad esempio Klebsiella spp. che pur essendo frequentemente reperita nelle feci sono specie che possono causare
spesso infezioni respiratorie (Klebsiella spp.) e possono causare anche infezioni urinarie ed enteriti in soggetti
immunodepressi.
Enterobacter spp., sono commensali dell’uomo ma possono provocare infezioni endogene urinarie ed extraintestinali.
Serratia spp. normale ospite dell'organismo umano, in condizioni particolari, può diventare causa di infezioni anche
generalizzate.
Il pozzetto n° 18 identifica Enterobacter sakazakii microrganismo patogeno opportunista che merita particolare
attenzione poiché responsabile di infezioni neonatali (soprattutto meningite ed enterocolite necrotizzante) in molti
casi mortali.
Studi recenti hanno dimostrato la sua ampia diffusione soprattutto perché isolato in campioni alimentari, in ambienti
domestici, ospedalieri ed in insetti e non ultimo in latte in polvere per la prima infanzia, probabilmente contaminato
durante i processi produttivi.
A questo riguardo la presenza di una carica anche modesta del microrganismo in tale tipologia di alimenti è sufficiente
a determinare il rischio di infezione in bambini nei primi mesi di vita, soprattutto se nati sotto peso o immunodepressi.
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La sua individuazione ed identificazione quindi risultano elementi indispensabili e fondamentali per una diagnosi
immediata e preventiva. I fattori di virulenza relativi alla patogenicità di E. sakazakii non sono ancora noti. Alcuni ceppi
producono sostanze simili ad enterotossine o dimostrano un effetto citotossico. Tuttavia tra i diversi ceppi studiati vi
sono molte differenze ed alcuni sembrano privi di caratteristiche correlabili con la patogenicità. E’ responsabile di
forme gravi di setticemia, meningite neonatale ed enterocolite necrotizzante in neonati prematuri, oltre a sostenere in
rari casi forme di batteriemia ed osteomielite in adulti.
Il pozzetto n°19 permette l’identificazione di enterobatteri ESBL (extended-spectrum beta-lactamase) ovvero
enterobatteriacee produttrici di Beta Lattamasi a spettro allargato. Sono quindi in grado di inattivare le penicilline, le
cefalosporine a spettro ristretto, molte cefalosporine ad ampio spettro (cefotaxime e ceftazidime) e monobactamici
(aztreonam).
I patogeni ESBL sono:
Klebsiella pneumoniae, microrganismo commensale del tratto intestinale e delle prime vie respiratorie. Può causare
infezioni urinarie e respiratorie.
Echerichia coli, commensale anch’esso dell’intestino di uomo e animale e può comportare infezioni alle vie urinarie,
batteriemie e infezioni gastroenteriche.
Proteus mirabilis, commensale dell’intestino può comportare infezioni alle vie urinarie, batteriemie e infezioni
respiratorie.
Enterobacter cloacae, commensale dell’intestino può comportare infezioni alle vie urinarie, batteriemie, sepsi,
infezioni respiratorie ed infezioni gastrointestinali.
Il pozzetto n°20 permette l’identificazione di KPC ovvero Klebsiella pneumoniae carbapenemasi: sono batteri Gramnegativi altamente resistenti ai farmaci che causano infezioni associate a significativa morbidità e mortalità. KPC
rappresenta meccanismi di resistenza importanti per una sempre più vasta gamma di batteri Gram-negativi e non più
limitato solamente a K. pneumoniae.
Il pozzetto n°22 identifica Campylobacter spp. responsabile di gastroenteriti di varia entità, da forme lievi con diarrea,
febbre e nausea, a forme di coliti più gravi. Generalmente l’infezione si risolve nell’arco di pochi giorni, solo di rado e
nelle categorie “a rischio”, quali bambini, anziani e soggetti immunodepressi, si possono verificare complicanze post
infettive come artriti e disordini neurologici.
I pozzetti dal n° 23 al n°30 permettono il test di sensibilità agli antibiotici con:
CS – COLISTINA SOLFATO 2 µg/mL
GEN – GENTAMICINA 16 µg/mL
DOX – DOXICICLINA 16 µg/mL
LEV- LEVOFLOXACINA 8 µg/mL
SXT – TRIMETHOPRIM – SULFAMETOSSAZOLO 8 µg/mL
TZP – PIPERACILLINA – TAZOBACTAM 128/4 µg/mL
CIP – CIPROFLOXACINA 4 µg/mL
TOB – TOBRAMICINA 8 µg/mL
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I pozzetti n°31 e n°32 permettono l’identificazione presuntiva di Candida spp., una specie di lieviti che normalmente
fanno parte della normale flora microbica della pelle, della bocca, del tratto gastrointestinale e della vagina. La più
nota è Candida albicans, responsabile in molti casi di disturbi vaginali e non solo.
Come “ospite” naturale dell’organismo incontra situazioni favorevoli allo sviluppo della sua patogenicità in alcuni casi
specifici che ne provocano la sua incidenza come forma clinica.
Vale a dire che nella sua forma non patologica in soggetti non immunocompromessi, la candidosi si rileva
generalmente solo nelle parti esposte e umide del corpo, come ad esempio:
- la cavità orale: il termine mughetto è comunemente usato per indicare una stomatite da Candida albicans, cioè una
micosi a carico della mucosa orale.
- ascelle
- la vagina (vulvovaginite da candida) per quanto sia necessario tenere presente che la Candida costituisce un normale
saprofita della flora vaginale
Nella forma patologica, la Candida crea una struttura molecolare molto lunga, che attraverso la mucosa intestinale
penetra il flusso sanguigno.
La presenza di candidosi è stata riscontrata soventemente nell’apparato digerente, soprattutto negli immunodepressi
(pazienti affetti da AIDS o soggetti sottoposti a chemioterapie).
Il test di suscettibilità agli antibiotici deve essere rigorosamente interpretato in funzione dei risultati dei diversi pozzetti
di identificazione e viceversa.
3.COMPOSIZIONE DEL PANNELLO
Pozzetto 1: Terreno di coltura per l’identificazione presuntiva di Batteri Gram Negativi
Pozzetto 2: Terreno di coltura per la identificazione presuntiva di Escherichia coli
Pozzetto 3: Terreno di coltura per la identificazione presuntiva di Escherichia coli O157
Pozzetto 4: Terreno di coltura per la identificazione presuntiva di Salmonella spp.
Pozzetto 5: Terreno di coltura per la identificazione presuntiva di Salmonella spp.
Pozzetto 6: Terreno di coltura per la identificazione presuntiva Salmonella spp.
Pozzetto 7: Terreno di coltura per la identificazione presuntiva Salmonella spp.
Pozzetto 8: Terreno di coltura per la identificazione presuntiva di Pseudomonas spp.
Pozzetto 9: Terreno di coltura per la identificazione presuntiva di Shigella spp.
Pozzetto 10: Terreno di coltura per la identificazione presuntiva di Shigella spp.
Pozzetto 11: Terreno di coltura per la identificazione presuntiva di Yersinia enterocolitica
Pozzetto 12: Terreno di coltura per la identificazione presuntiva di Vibrio spp.
Pozzetto 13: Terreno Selettivo per la identificazione presuntiva di Vibrio spp.
Pozzetto 14: Terreno di coltura per la identificazione presuntiva di Proteus/Providencia spp.
Pozzetto 15: Terreno di coltura per la identificazione presuntiva di Proteus/Providencia spp.
Pozzetto 16: Terreno di coltura per la identificazione presuntiva di Proteus/Providencia spp.
Pozzetto 17: Terreno di coltura per la identificazione presuntiva del gruppo KES
Pozzetto 18: Terreno di coltura per la identificazione presuntiva del gruppo KES
Pozzetto 19: Terreno di coltura per la identificazione presuntiva di Enterobacter sakazakii
Pozzetto 20: Terreno di coltura per la identificazione presuntiva di ESBL
Pozzetto 21: Terreno di coltura per la identificazione presuntiva di KPC
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Pozzetto 22: Terreno di coltura per la identificazione presuntiva di Campylobacter spp.
Pozzetto 23: Terreno di coltura contenente Colistin Solfato 2 µg/mL
Pozzetto 24: Terreno di coltura contenente Gentamicina 16 µg/mL
Pozzetto 25: Terreno di coltura contenente Doxiciclina 16 µg/mL
Pozzetto 26: Terreno di coltura contenente Levofloxacina 8 µg/mL
Pozzetto 27: Terreno di coltura contenente Sulfametossazolo 8 µg/mL
Pozzetto 28: Terreno di coltura contenente Piperacillina/Tazobactam 128/4 µg/mL
Pozzetto 29: Terreno di coltura contenente Ciprofloxacina 4 µg/mL
Pozzetto 30: Terreno di coltura contenente Tobramicina 8
Pozzetto 31: Terreno Selettivo per la identificazione presuntiva di Candida spp.
Pozzetto 32: Terreno Selettivo per la identificazione presuntiva di Candida spp.
3.
ESECUZIONE DEL TEST
PRELIEVO E PREPARAZIONE DEL CAMPIONE
Campioni: Feci, tampone rettale
Il campione deve essere prelevato secondo la procedura stabilita in ogni laboratorio.
Feci:
-Prendere 1 g (feci solide) o 500 µL (feci liquide) di campione e diluirlo in una provette contenente 5 mL di soluzione
salina e risospendere attentamente. Lasciare riposare 5 minuti.
-Omogeneizzare la sospensione (soluzione A) con una pipetta Pasteur o un pipetta automatica. Aliquotare 150 µL della
soluzione A ottenuta, nei pozzetti dall’1 al 22. Prendere 200 µL della soluzione A e inocularla nel flacone di soluzione
salina fisiologica somministrata nel kit (soluzione B). Inoculare 150 µL della soluzione B nei pozzetti dal 23 al 32.
-Aggiungere 2 gocce di paraffina liquida nei pozzetti 6,9,22
-Incubare a 37 °C per 24-48 ore.
Tampone rettale
-Immergere il tampone nel flaconicino di soluzione fisiologica contenuto nel kit
-Premere con cura il tampone contro la parete del flaconcino così che il materiale si omogenizzi in modo adeguato
-Omogeneizzare la soluzione con una pipetta Pasteur o un pipetta automatica. Aliquotare 150 µL della sospensione
ottenuta nei pozzetti dall’1 al 22.
-Aggiungere 2 gocce di paraffina liquida nei pozzetti 6,9,22
-Incubare a 37 °C per 24-48 ore.
4. INTERPRETAZIONE DEI RISULTATI
I risultati vengono evidenziati dal viraggio di colore dei pozzetti come indicato nella tavola allegata
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5.AVVERTENZE E PRECAUZIONI
1 . Solamente per uso diagnostico professionale in vitro.
2. I campioni devono essere trattati come potenzialmente infettivi e i test devono essere eseguiti solo da personale
qualificato .
3 . Aprire solamente i test necessari per l’esecuzione della prova.
4. Non utilizzare dispositivi scaduti.
5. Non utilizzare componenti di un qualsiasi altro tipo di kit
6. Indossare indumenti protettivi e guanti monouso durante la manipolazione dei reattivi e campioni clinici. Lavarsi
accuratamente le mani dopo aver eseguito il test.
7. Non fumare, bere o mangiare nelle aree in cui vengono manipolati i campioni o i reagenti del kit .
8. Smaltire tutti i campioni ed i materiali utilizzati per eseguire il test come rifiuti bio-pericolosi.
6.LIMITAZIONI
Campioni prelevati dopo trattamento antimicrobico. Campioni prelevati in modo inadeguato.
Leggere con attenzione le presenti Istruzioni per l'uso prima di realizzare la prova al fine di evitare errori. Il test deve
essere eseguito da personale specializzato in microbiologia.
7.CONTROLLO QUALITA '
Ogni lotto di FAECAL WELL D-ONE® è sottoposto ad un rigoroso controllo di qualità con i seguenti ceppi
batterici di riferimento:
Escherichia coli ATCC 25922
Escherichia coli ATCC 43895
Proteus mirabilis ATCC 25933
Enterococcus faecalis ATCC 19433
Enterococcus faecalis ATCC 29212
Candida albicans ATCC 10231
Enterobacter cloacae ATCC 13047
Enterobacter aerogenes ATCC 13048
Enterobacter sakazakii ATCC 29544
Pseudomonas aeruginosa ATCC 27853
Klebsiella pneumoniae ATCC 13883
Salmonella typhimurium ATCC 14028
Salmonella enterica ATCC 39926
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Shigella spp. ATCC 9905/ATCC 15391/ATCC 25931/ATCC 13313
Yersinia enterocolitica ATCC 9610
Campylobacter jejuni ATCC 29428
Vibrio parahaemolyticus ATCC 17802
Vibrio cholerae ATCC 39315
8. CONSERVAZIONE
Conservare a 2-8 °C nella sua confezione originale. Non conservare vicino a fonti di calore ed evitare variazioni di
temperatura estreme. In queste condizioni il prodotto è valido fino alla data di scadenza indicata sull'etichetta del
contenitore primario e secondario. Non utilizzare dopo questa data. Eliminare se vi sono segni di deterioramento.
9. BIBLIOGRAFIA
1. DuPont, H.L. Approach to the patient with suspected enteric infection. Goldman L., Schafer AI, ed. Goldman's Cecil
Medicine. 24th ed. Philadelphia, PA: Saunders Elsevier; 2011
2. Semrad C.E. Approach to the patient with diarrhea and malabsorption. In: Goldman L, Schafer AI, eds. Goldman's
Cecil Medicine. 24th ed. Philadelphia, PA: Saunders Elsevier; 2011:chap 142.
3. Hines J., Nachamkin I. Effective use of the clinical microbiology laboratory for diagnosing diarrhoeal diseases. Clin
Infect Dis 1996;23:1292–301
4. D. Drudy, N. R. Mullane, T. Quinn, P. G. Wall, S. Fanning. Enterobacter sakazakii: An Emerging Pathogen in
Powdered Infant Formula. Clin Infect Dis. 2006 Apr 1;42(7):996-1002.
5. Validazione
del Sistema FAECAL WELL D-ONE in campioni fecali. Comparazione con metodi tradizionali.
FAECAL Well D-ONE Technical File, C.P.M. sas, 2013.
6.NCCLS. National Committee for Clinical Laboratory Standards. Methods for dilution antimicrobial susceptibility test
for bacteria that grow aerobically. 2000. Fifth Edition. Approved Standard M7-A5. Wayne, PA, USA
7.CLSI. Clinical and Laboratory Standards Institute. M100-S24—Performance Standards for Antimicrobial Susceptibility
Testing; Twenty-Fourth Informational Supplement, January 2014
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POZZETTO
Pozzetto 1: Terreno di coltura per l’identificazione presuntiva di Batteri Gram Negativi
Pozzetto 2: Terreno di coltura per la identificazione presuntiva di Escherichia coli
REAZIONE COLORIMETRICA
POSITIVO
NEGATIVO
GIALLO TORBIDO/GIALLO
BIANCO TRASPARENTE/BIANCO
TRASPARENTE
TORBIDO
VERDE
BIANCO TORBIDO / BIANCO
TRASPARENTE
Pozzetto 3: Terreno di coltura per la identificazione presuntiva di Escherichia coli O157
MALVA
BIANCO TORBIDO/VARIABILE
Pozzetto 4: Terreno di coltura per la identificazione presuntiva di Salmonella spp.
NERO
BIANCO TORBIDO/VARIABILE
Pozzetto 5: Terreno di coltura per la identificazione presuntiva di Salmonella spp.
VIOLA TORBIDO
BIANCO TORBIDO/VARIABILE
Pozzetto 6: Terreno di coltura per la identificazione presuntiva Salmonella spp.
NERO
VIOLETTO/GIALLO/VARIABLE
Pozzetto 7: Terreno di coltura per la identificazione presuntiva Salmonella spp.
NERO
VIOLETTO/ROSSO/VARIABLE
VERDE/VERDE TORBIDO
BIANCO/BIANCO TORBIDO
Pozzetto 9: Terreno di coltura per la identificazione presuntiva di Shigella spp.
GIALLO
VIOLA/NERO/VARIABILE
Pozzetto 10: Terreno di coltura per la identificazione presuntiva di Shigella spp.
ROSSO TORBIDO
NERO/VERDE/VARIABILE
MALVA
BIANCO TORBIDO/VARIABILE
Pozzetto 12: Terreno di coltura per la identificazione presuntiva di Vibrio spp.
VERDE ACQUA
BIANCO
Pozzetto 13: Terreno Selettivo per la identificazione presuntiva di Vibrio spp.
GIALLO TORBIDO/BIANCO TORBIDO
VERDE
NERO TORBIDO/GRIGIO SCURO
BIANCO/BIANCO TORBIDO
Pozzetto 8: Terreno di coltura per la identificazione presuntiva di Pseudomonas spp.
Pozzetto 11: Terreno di coltura per la identificazione presuntiva di Yersinia enterocolitica
Pozzetto 14: Terreno di coltura per la identificazione presuntiva di Proteus/Providencia spp.
TORBIDO
Pozzetto 15: Terreno di coltura per la identificazione presuntiva di Proteus/Providencia spp.
NERO TORBIDO/GRIGIO SCURO
BIANCO/BIANCO TORBIDO
Pozzetto 16: Terreno di coltura per la identificazione presuntiva di Proteus/Providencia spp.
NERO TORBIDO/GRIGIO SCURO
BIANCO/BIANCO TORBIDO
ROSSO TORBIDO
BIANCO TRASPARENTE/BIANCO
Pozzetto 17: Terreno di coltura per la identificazione presuntiva del gruppo KES
TORBIDO
Pozzetto 18: Terreno di coltura per la identificazione presuntiva del gruppo KES
VERDE TORBIDO
GRIGIO SCURO/BIANCO TORBIDOTRASPERNTE
Pozzetto 19: Terreno di coltura per la identificazione presuntiva di Enterobacter sakazakii
AZZURRO
MALVA
Pozzetto 20: Terreno di coltura per la identificazione presuntiva di ESBL
ROSSO BARBABIETOLA TORBIDO
BIANCO / VIOLA / ROSA TRASPAERENTI
Pozzetto 21: Terreno di coltura per la identificazione presuntiva di KPC
ROSSO BARBABIETOLA TORBIDO
BIANCO / VIOLA / ROSA TRASPAERENTI
Pozzetto 22: Terreno di coltura per la identificazione presuntiva di Campylobacter spp.
ROSSO BARBABIETOLA TORBIDO
BIANCO O ROSA TRASPARENTE
Pozzetto 23: Terreno di coltura contenente Colistin Solfato 2 µg/mL
ROSSO BARBABIETOLA TORBIDO
BIANCO / ROSA CHIARO TRASPARENTE
Pozzetto 24: Terreno di coltura contenente Gentamicina 16 µg/mL
ROSSO BARBABIETOLA TORBIDO
BIANCO / ROSA CHIARO TRASPARENTE
Pozzetto 25: Terreno di coltura contenente Doxiciclina 16 µg/mL
ROSSO BARBABIETOLA TORBIDO
BIANCO / ROSA CHIARO TRASPARENTE
Pozzetto 26: Terreno di coltura contenente Levofloxacina 8 µg/mL
ROSSO BARBABIETOLA TORBIDO
BIANCO / ROSA CHIARO TRASPARENTE
Pozzetto 27: Terreno di coltura contenente Sulfametossazolo 8 µg/mL
ROSSO BARBABIETOLA TORBIDO
BIANCO / ROSA CHIARO TRASPARENTE
Pozzetto 28: Terreno di coltura contenente Piperacillina/Tazobactam 128/4 µg/mL
ROSSO BARBABIETOLA TORBIDO
BIANCO / ROSA CHIARO TRASPARENTE
Pozzetto 29: Terreno di coltura contenente Ciprofloxacina 4 µg/mL
ROSSO BARBABIETOLA TORBIDO
BIANCO / ROSA CHIARO TRASPARENTE
Pozzetto 30: Terreno di coltura contenente Tobramicina 8 µg/mL
ROSSO BARBABIETOLA TORBIDO
BIANCO / ROSA CHIARO TRASPARENTE
Pozzetto 31: Terreno Selettivo per la identificazione presuntiva di Candida spp.
VERDE
BIANCO/BIANCO TORBIDO
Pozzetto 32: Terreno Selettivo per la identificazione presuntiva di Candida spp.
GIALLO TORBIDO
TRASPARENTE
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Simbologia
Codice
Numero di lotto
Data di scadenza
Limite di temperatura
Per uso diagnostico in vitro
Non riutilizzare
Fragile, manipolare con cura
Leggere le istruzioni per l’uso
Fabbricante
Contenuto sufficiente per <n> test
Conforme alla direttiva 98/79/CE dei dispositivi medici diagnostici in vitro
C.P.M. sas – Via degli Olmetti, 5 – 00060 (Zona Ind.le) Formello, (ROMA), Italia
Tel. +39/06.90.400.126 +39/06.90.75.531 - Fax. +39/06.90.405.270 –
www.cpmsas.it - [email protected]
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