Heart of Darkness
Analisi degli adattamenti
e schema di confronto
3 e 4 giugno 2008
Orson Welles
(1915-1985)
Heart of Darkness (1938)
• Realizzato da Orson Welles per il suo The Mercury
Theatre on the Air (CBS): trasmissione nella quale,
una volta alla settimana, con amici e colleghi
sceneggia e dirige un classico letterario.
– The Mercury Theatre was born in August 1937, starting
off with total monetary assets of $100 (about $1150 in
modern funds).
– Their first production, Shakespeare’s Julius Caesar,
adapted by Mr. Welles (and set in fascist Italy), opened in
New York on November 11 and created as much
controversy as the young producers had hoped; Welles
plays the part of Bruto, while Julius Caesar is a
Mussolini-like character.
• The Mercury Theatre (along with the widespread public
recognition of Orson Welles) was off and running.
The Mercury Theatre on the Air
• During that first 9-week summer series, it became
increasingly apparent to the more perceptive radio
listener that The Mercury Theatre was something
special.
• Unlike many anthology series before and since, the
stories were chosen because of their suitability to the
radio medium.
• Also, the innovative use of sound-effects and music
(by CBS staff composer/conductor Bernard Herrmann),
combined with the gripping performances of Mr.
Welles, made The Mercury Theatre one of the most
compelling programs on the air.
Heart of darkness (1938) – Schema 1
• Porto di New York:
– Suono di campane del porto
• Scambio Marlow-Marinaio
• Scambio Marlow-Promessa di Kurtz (ancora senza nome).
– Musica
– Rumori del porto
• Scambio Marlow-Marinaio
• Scambio Marlow-Dottore
– Musica
• Africa
– Suoni di tamburi
• Lunga sequenza senza una sostanziale interruzione di continuità; le
sottosequenze sono segnalate da rumori: scorrere dell’acqua; gemiti e
lamenti; canti dei negri; suoni dei tamburi.
• Microsequenza significativa: scambio tra Marlow, il manager e i suoi
due assistenti, che parlano di Kurtz, elogiandolo ma dicendo di temerlo
 Scena simile all’inizio di Apocalypse Now (1979) quando
Willard/Marlow è convocato da un colonnello dell’esercito per ricevere
l’incarico di eliminare Kurtz, colloquio al quale assistono anche due
misteriosi personaggi, verosimilmente appartenenti ai servizi segreti.
Heart of darkness (1938) – Schema 2
• Africa
– Canti di negri e tamburi
• Voce narrante di Marlow che sottolinea il passaggio del tempo.
• Inizio del viaggio sul fiume  Marlow sottolinea che il motivo del
viaggio per lui è raggiungere Kurtz.
• Scambio con gli agenti della compagnia; sensazione incombente
di pericolo
– Musica / Tamburi / Canti
• Voce narrante di Marlow che sottolinea il progresso del viaggio
verso Kurtz
• Scambio con gli agenti della compagnia; arrivo al capanno
abbandonato e al messaggio inquietante.
• Il messaggio è scritto da un certo Tirpitz, che ormai è morto
–  La voce narrante di Marlow che sottolinea la pericolosità di Kurtz e
introduce i temi della solitudine, del silenzio, della wilderness.
Heart of darkness (1938) – Schema 3
• Africa
– Tamburi e grida
• Voce narrante di Marlow che annuncia l’arrivo alla stazione
interna e l’incontro con Kurtz:
– Kurtz descritto come una larva
assomigliante a una sfera di avorio.
– Pochissime frasi di Kurtz
umana,
smagrito,
calvo,
• Scambio Kurtz-Marlow; intervento degli agenti della compagnia.
– Musica / Scorrere del fiume / Canti / Tamburi
• Voce narrante di Marlow: la barca ha ripreso il viaggio con Kurtz
molo malata a bordo.
• Non c’è la scena dell’”epiphany” di Marlow, nella jungla da
solo con Kurtz;
• Ma c’è una battuta di Kurtz che sottolinea come il suo
comportamento disumano e distruttivo sia simile a quello di un
uomo malvagio che si trova in Europa e che, come lui, è
destinato al fallimento:
– Messaggio di propaganda politica contro Hitler e il nazismo
• Sepoltura di Kurtz e ritorno di Marlow a New York
Heart of darkness (1938) – Schema 4
• Non c’è soluzione di continuità con la scena africana
– Scambio Marlow-Promessa di Kurtz: è l’ultimo scambio del radio-play
 Le battute sono incorniciate tra due riflessioni di “Marlow-Voce
narrante”:
• La prima è una sorta di reverie di quanto è accaduto, giustificata dalla
permanenza della memoria di Kurtz in Marlow; la denuncia del fallimento
dell’impresa coloniale; l’intenzione di incontrare la promessa sposa di
Kurtz;
• La seconda è la battuta conclusiva del radioplay, la voce narrante che
commenta la bugia detta alla promessa sposa di Kurtz,e che riassume
l’impresa coloniale, paragonandola a un’impresa imperialistica e
stabilendo un altro collegamento con l’imperialismo hitleriano=cuore di
tenebre.
– Così facendo, Welles rispetta pienamente la struttura espositiva finale
di Marlow: la voce narrante è protagonista assoluta del radioplay e
l’atto della narrazione è ulteriormente sottolineato come tecnica
comunicativa sia della trama che del messaggio politico e psicologico
dell’opera.
– La conclusione è sottolineata tradizionalmente da un brano musicale.
H.G. Welles, The War of the Worlds
• Il successo di Welles e del Mercury è
decretato dall’adattamento radiofonico di
The War of the Worlds, un classico di H.G.
Wells:
– Lo spettacolo radiofonico va in onda il 30
ottobre 1938 e getta nello scompiglio l’America
intera, generando il panico, facendo credere
che i marziani siano DAVVERO sbarcati nel
New Jersey per conquistare il mondo!
Orson goes… to Hollywood!
• Il successo gli permette di strappare un contratto
favoloso per il tempo, con la RKO, e di trasferirsi
a Hollywood:
– Il mondo del cinema sembra odiare Welles, essere
geloso delle sue capacità e della sua intuizione, e
proprio di questo contratto, che gli garantisce il 20%
degli utili su ogni film ralizzato, e il solo obbligo di
girarne almeno uno l’anno, come produttore, autore,
regista attore, o in tutti questi e altri ruoli!
– Una vera e propria “carta bianca” mai vista prima, che
suscita odi e rancori, aspettative e, in seguito,
delusioni!
Back to Darkness!
• Welles decide di adattare per il grande
schermo proprio Heart of Darkness di Joseph
Conrad:
– Welles interviene drasticamente sul testo
•  Il nuovo centro d’interesse è la quasi identificazione
di Marlow con Kurtz;
• Offre un maggiore ruolo a Elsa, la fidanzata di Kurtz
(che già aveva assunto un ruolo di maggior rilievo
nell’adattamento radiofonico, pur non assurgendo alla
dignità del nome, come invece accade qui);
– Forte contrasto con la struttura “progressiva” del romanzo,
che vede la continua e crescente acquisizione di informazioni
su Kurtz da parte di Marlow durante il viaggio sul fiume
Congo.
HEART OF DARKNESS 1939
a Mercury Production for RKO-Radio Pictures
Screenplay by Orson Welles, based on the novel by Joseph Conrad.
Proposed Cast:
Marlow
Kurtz
Ernest Stitzer
Strunz
Elsa Gruner
Carba de Arriaga
Schulman
Eddie
Frank Melchers
Adalbert Butz
Blauer
de Terpitz
Doctor
Meuss
Steersman
ORSON WELLES
??? [See Welles’ Interview with Peter Bogdanovich]
EVERETT SLOANE
EDGAR BARRIER
DITA PARLO
GEORGE COULOURIS
ERSKINE SANFORD
ROBERT COOTE
GUS SCHILLING
NORMAN LLOYD
RAY COLLINS
JOHN EMERY
VLADIMIR SOKOLOFF
FRANK READICK
JACK CARTER
Peter Bogdanovich meets Orson Welles
Excerpts from an Interview
•ORSON WELLES: …Heart of Darkness was a kind of parable of fascism.
Remember that the time I was working on that was 1939-1940. War hadn’t
started and fascism was the big issue of the time. It was a very clear parable.
•PETER BOGDANOVICH: Is that what especially interested you?
•ORSON WELLES: Part of it. The story is marvelously interesting, and it does have
one thing which is in Kane and which is a thing I like very much in pictures: the
search for the key to something. It’s a little bit like the plot of some of the best
fairy stories.
•PETER BOGDANOVICH: It’s in Mr. Arkadin, too.
•ORSON WELLES: Yes, that’s right.
•PETER BOGDANOVICH: You were going to play Marlow, and narrate it?
•ORSON WELLES: Yes. So you’d see my reflection occasionally. There was
some thought that I would play Kurtz as well, but I decided against that.
•PETER BOGDANOVICH: Who would you have cast in the role?
•ORSON WELLES: I hadn’t cast it really. The decision not to play Kurtz was made
right at the end, just before the picture fell through. I felt I was a little too obvious for
Kurtz and it should be a more romantic kind of personality, less of a heavy man,
even a young heavy man. I think it should have been a more surprising person as
Kurtz than I would have been.
***************************************
Mercury publicist Herbert Drake wrote this wildly hyperbolic synopsis to help sell Welles’s
treatment for HEART OF DARKNESS to RKO executives, stressing typical Hollywood
elements, including a love story that is practically non-existent in the script:
•
•
The story is of a man (Kurtz) and a girl (Elsa) in love. They are separated by
his career at the moment and the girl is coming to find him. The man is exploiting
the river as a trader and as an explorer and is the head-man of a whole company
that is doing this in the name of a non-named foreign government. Girl goes to
help rescue him, since he has gone beyond the point reached by any of his
assistants and has been missing for some months. There is a hell of an
adventure going up the river. The action takes place largely on board a rusty
steam wheel paddle steamer and at the stations of the trading Co. along the
shore. There is an unhappy ending which we won’t need to mention, man
dies and the girl goes away, unfulfilled.
There are cannibals, shootings, petty bickering among the bureaucrats, native
dances, fascinating light-colored native girl who has some connection with our
hero. There is a jungle in flames and heavy storms of a spectacular nature… It
all builds to a terrific climax.
– (In a amusing aside, Welles script has some native cannibals say they prefer the taste
of primitive men over the more civilized foreigners who have been encroaching on their
terrain, claiming they are far?more nourishing.)
•
While Welles is changing the locale and adding characters and moving the girl
from Europe to the river, he is in no way violating Conrad. His feeling is that
his treatment of Heart of Darkness is completely in the Conrad spirit and
represents what the author would desire done in a film if he were alive today.
Herbert Drake wrote this wildly hyperbolic synopsis - 2
•
•
•
•
Story appeal: Welles and the girl… Mr Welles is a handsome young man as
you know, and we feel that it is important in advertising that he is a broad,
muscular, tanned, and handsome leading man… we feel that once we get them
in the theatre they will go away completely and satisfied by the film even though
it is not exactly in the boy-meets-girl tradition.
The theory of the story is two moderns who have a hell of an adventure in the
dark places of the earth. The idea is more or less that this is the Goddamnedest relation between a man and a woman ever put on the screen. It is
definitely not love in the Tropics”. Everyone and everything is just a little bit off
normal, just a little bit oblique, all this being the result of the strange nature of
their work that is, operating as explorers in surroundings not healthy for a
white man.
An important selling angle: not only the stars and the story but the
AUDIENCE play a part in this film. It will be a definite experience, a
completely unprecedented experience for the audience since it will see a
story told in an entirely different way…
As Welles develops his method, we will be able to talk about it, but it is still
somewhat in the experimental stage so he doesn’t wish to mention it until we
can find a convenient formula to express its meaning.
– (This of course, was to be using the camera to tell the story completely from
MARLOW’S point of view).
Il copione di massima è pronto
il 30 novembre 1939
• Welles avrebbe interpretato entrambi i ruoli:
– Possibile allusione al tema del “doppio”, che del resto
Welles ha affrontato in un’altra riduzione per il suo
Mercury Theatre on the Air, ossia Dr. Jeckyll and Mr.
Hyde:
• Otto Rank, Il Doppio
• L’azione si sposta dall’Inghilterra a New York:
– Hudson al posto del Tamigi
• Kurtz = Hitler  Ricordare il Julius Caesar del
1937  Cesare = Mussolini
• Tecnica:
– Romanzo di Conrad: Narrazione in prima persona;
• primo livello (extradiegetico-omodiegetico/eterodiegetico);
• secondo livello (intradiegetico-omodiegetico);
– Adattamento di Welles: uso estremo della
“soggettiva” (P.O.V.: point of view), usato solo da
Robert Montgomery in The Lady of the Lake, 1946 
risultati molto contenuti)
• Intento: grazie a questo procedimento, lo
spettatore doveva “vedere” la storia esattamente
come la vede Marlow
Tecnica della doppia equzione
• Eye = “I” = macchina da presa = schermo = Spettatore
• Spettatore = Marlow = Kurtz = Welles = Ditattore
Il film non verrà mai girato per motivi
pratici e tecnici:
• Scoppio della guerra;
•Arresto in Francia della protagonista
femminile,
Dita
Parlo
come
“collaborazionista”;
•Tecnica tropo rivoluzionaria del progetto;
•Altissimo “budget” previsto, in stile con
le precedenti e successive realizzazioni
di Welles;
Welles e i suoi collaboratori, riflettono davanti a
un modellino per la “Outer Station”
SOUND come elemento narrativo
• L’idea che Welles sembrava avere per girare il suo
cuore delle tenebre, è essenzialmente radiofonica:
– La ricerca dell’equivalente visuale di una serie di
conversazioni e monologhi radiofonici;
– L’uso della musica per
•
•
•
•
•
costruire “scene ponte” tra varie scene;
Alludere a atmosfere e umori dei personaggi;
Creare “backgrounds”;
Sottolineare momenti topici nella narrazione;
Realizzare altre funzioni narrative (personaggi,
contestualizzazione delle conversazioni, etc.)
ambiente,
Prologo
• La celebre “Introductory Sequence”
• Lo spettatore è invitato a “mettersi nei panni” di un
canarino in gabbia, di un prigioniero condannato a
morte; di un giocatore di golf.
• Welles propone se stesso in quelli di un guardiano
dell’uccello; guardia carceraria; istruttore di golf.
• La macchina da presa sottolinea l’insolita esperienza
visuale dello spettatore, perdendo il fuoco,
oscurandosi, ballando, facendo carrellate sulla scena, e
inclinandosi, alludendo in questo modo al fatto che lo
spettatore si troverà nell’angolo visuale di Marlow, e che
quindi vedrà come lui!
“Io” narrante
• Trasferimento
dell’io
narrante
concretezza di ciò che l’io vede
alla
–  da questo “occhio” alla cinepresa che
registra “ciò” che il proiettore invia allo
schermo, che restituisce allo spettatore la
propria individuale visione.
• Voi non state vedendo questo film 
Questo film può accadere a voi!
Kurtz’s inner
station
A temple
in the midst of a
Black Lake, much
more reminiscent to
Southwest Asia than
to Central Africa
The walls are
covered with skulls
In this excerpt Marlow approaches the Kurtz compound deep in the Jungle:
EXTERIOR LAKE AND TEMPLE. MOONLIGHT. FOG
CAMERA MOVES toward the temple as the canoe glides toward it, HOLDING
on it, ANGLING from below until the canoe nears its base. CAMERA finally
comes close to a ladder which extends up to floor of temple. Now, indicating
that Marlow is climbing the ladder, CAMERA TRAVELS UPWARDS. We catch
in the background the texture of the water and light, as well as the pattern of
the pilings under the temple. As CAMERA MOVES UPWARDS, it TILTS UP to
a SHOT of the temple ceiling, showing it is covered with skulls. Then CAMERA
PANS DOWN off the ceiling and we
FEATURE WIPE TO:
INTERIOR TEMPLE . MOONLIGHT . (MINIATURE)
CONTINUATION OF PAN DOWN from skull-covered ceiling to a LONG SHOT
of the temple. The skull-and-bone decoration is carried throughout the interior.
The place is dark, the source of light coming from the moon which shines in
through the open front. At the far end of the structure, we discern a throne on a
platform, and seated on the throne, the figure of a man, KURTZ. CAMERA
TRUCKS FORWARD as MARLOW starts walking toward the throne, and we:
DISSOLVE OUT
In this excerpt Marlow approaches the Kurtz compound deep in the Jungle:
INTERIOR TEMPLE - MOONLIGHT - (SET)
CAMERA is now much closer to KURTZ on the throne and is still MOVING
FORWARD, MARLOW having covered the long walk from front of temple in the
dissolve. KURTZ is more distinct, and as we near him CAMERA TILTS UP
SLIGHTLY to indicate that he is on a higher level than MARLOW. We end up in
a MEDIUM CLOSE-UP of KURTZ.
KURTZ Have you a cigarette?
He reaches out for the cigarette. His hand goes below frame of camera. He
brings his hand back with the cigarette in it and puts the cigarette into his mouth.
KURTZ Light it for me.?
CAMERA MOVES FORWARD and UPWARD into EXTREME CLOSE-UP of
KURTZ’s face. There is the flare of a match as MARLOW lights the cigarette.
KURTZ I’m dying… (He looks keenly into lens of camera, straight into Marlow’s
eyes) You’re American. What’s your name?
MARLOW’S VOICE Marlow.
KURTZ I’m Kurtz. You look like me - a little…
On the words “a little” CAMERA MOVES BACK SLIGHTLY and lowers a trifle
from the extreme close-up of KURTZ’s face, indicating that MARLOW has
stepped down and back. KURTZ settles back on his throne.
KURTZ (looking straight at Marlow) The image of God ? I can use you…
Kurtz’s Speech
KURTZ
I was afraid. Understand this much. Everything I’ve done up here has been
done according to the method of my Government. Everything. There’s a man
now in Europe trying to do what I’ve done in the jungle. He will fail. In his
madness he thinks he can’t fail, but he will. A brute can rule only brutes.
Remember the meek, the meek. I’m a great man, Marlow, really great greater than great men before me. I know the strength of the enemy, its
terrible weakness. The meek, you and the rest of the millions, the poor in
spirit. I hate you, but I know you for my betters, without knowing why you are
except that yours is the Kingdom of Heaven, except that you shall inherit the
earth. Don’t mistake me. I haven’t gone moral on my death bed. I’m above
morality. No, I’ve climbed higher than other men and seen farther. I’m the first
absolute dictator. The first complete success. I’ve known what the others try to
get. I’ve gotten it in the one place in the world where it could be got. I’m the
man on top, the one man. All the rest are six feet underground where I buried
them. That’s the game. Bury the rest of them alive. Stay on top yourself. I won
the game, but the winner loses too. He’s all alone and he goes mad.
There is a flash of lightning, followed by a clap of thunder.
Motivi del fallimento?
• La difficoltà maggiore per la non riuscita stesura della sceneggiatura
vera e propria da parte di Welles dipende in qualche modo dal tipo di
struttura narrativa prescelto.
• Welles vuole fare un film in prima persona, facendo coincidere l’occhio
di Marlow con quello della macchina da presa.
• “La voce di un Marlow invisibile, o esistente solo come riflesso in un
vetro, deve servire da guida nella vicenda e cucire le immagini della
macchina da presa.” (Vallorani, 61)
• Welles è convinto che questa “tecnica della soggettività” sia addirittura
legittimata dallo stesso testo conradiano: “[…] because it relies so
heavily on narration and because it’s a movie that needs a lot of words
[…] Conrad … I can’t see you can do Conrad without all the words.”
(Orson Welles and Peter Bogdanovich, This is Orson Welles, New York:
Harper Collins, 1992: pp. 31-32).
• Nell’idea di Welles, è la voce di Marlow che crea la storia: “le sue parole
producono una visione – o una sequenza di visioni agganciate in un
quadro complessivo – attraverso le quali il lettore vede ciò che accade.”
Sinestesia
• Esperienza sinestetica come parte integrante dell’arte
cinematografica: in qualche modo questo è collegato al
discorso di Conrad nella Preface a The Nigger of the
Narcissus sulla collaborazione tra tutte le forme artistiche
per produrre il risultato.
– The sincere endeavour to accomplish that creative task, to go as far
on that road as his strength will carry him, to go undeterred by
faltering, weariness or reproach, is the only valid justification for the
worker in prose. And if his conscience is clear, his answer to those
who, in the fulness of a wisdom which looks for immediate profit,
demand specifically to be edified, consoled, amused; who demand to
be promptly improved, or encouraged, or frightened, or shocked, or
charmed, must run thus: -- My task which I am trying to achieve is,
by the power of the written word, to make you hear, to make you
feel -- it is, before all, to make you see. That -- and no more, and
it is everything. If I succeed, you shall find there according to your
deserts: encouragement, consolation, fear, charm -- all you demand;
and, perhaps, also that glimpse of truth for which you have
forgotten to ask.
Apocalypse Now
(1979)
• Francis Ford Coppola
(regia e sceneggiatura)
• John
Milius
(sceneggiatura)
• Michael Kerr (le battute
della voce narrante di
Willard, non comprese
nella
sceneggiatura
originale; Kerr è un
giornalista
che
era
inviato speciale durante
la guerra del Vietnam.
Un film sulla guerra?
• L’idea nasce nel 1969
–  Momento tragico della Guerra in Vietnam, forti contestazioni in
America.
– Film su “that dirty war”, evidenziando il lato TRAGICO, nel senso
mitologico del termine, tralasciando invece il cronachistico e quello
ideologico.
• Per vari impegni produttivi e professionali di Coppola, Lucas
e Milius, il film verrà realizzato solo nel 1979
• Curiosità da Youtube:
– What is amazing to me is that the personalities of Kurtz and Willard
are based on a true story about the "Scramble for Africa" in
Imperialism. The story is about how a certain European man who has
colony in Africa becomes so crazy about gaining resources that he
doesn't even try to obtain it with slaves, but forces his slaves to kill
their own tribal members and steal resources. The imperilizer
becomes insane and enventually dies while in Africa and dies
whispering "the horror, the horror."
Il cast
Marlon Brando
Martin Sheen
Robert Duvall
Frederic Forrest
Sam Bottoms
Laurence Fishburne
Albert Hall
Harrison Ford
Dennis Hopper
G.D. Spradlin
Jerry Ziesmer
Scott Glenn
Bo Byers
James Keane
Kerry Rossall
Ron McQueen
Tom Mason
Cynthia Wood
Colonel Walter E. Kurtz [Kurtz]
Captain Benjamin L. Willard [Marlow]
Lieutenant Colonel Bill Kilgore
Jay 'Chef' Hicks
Lance B. Johnson
Tyrone 'Clean' Miller (as Larry Fishburne)
Chief Phillips
Colonel Lucas
Photojournalist [L’arlecchino]
General Corman
Jerry, Civilian
Lieutenant Richard M. Colby
MP Sergeant #1
Kilgore's Gunner
Mike from San Diego
Injured Soldier
Supply Sergeant
Playmate of the Year
Idea Narrativa
• Racconto in stile hollywoodiano:
– Elementi narrativi che si adeguano a una tradizione cinematografica
ormai collaudata.
• Viaggio come espletamento di un compito professionale
–  Ma anche come indagine e ricerca del proprio “io misterioso”
• Sviluppo del racconto a tappe:
– Una serie di incontri costringe Willard a modificare di continuo la
propria weltaschaung;
• Trama a suspense, costruita sull’interrogativo di chi sia colui
che si sta cercando e quale sarà la sua reazione al
ritrovamento
– [Differenza rispetto all’originale: Marlow cercava Kurtz perché
incuriosito dal perosnaggio; Kurtz FORSE sperava che lo si
cercasse per salvarlo dalla malattia  Willard cerca Kurtz per
ucciderlo; Kurtz NON VUOLE essere trovato e vive come un
fuorilegge]
Confronto con il modello letterario - 1
• L’azione si sposta dal Congo coloniale
belga di fine Ottocento, all’inferno della
guerra (imperialistica) del Vietnam,
della second ametà del Novecento;
• Marlow diventa Willard: da comandante
mercantile in cerca di un impiego, si
trasforma in un capitano ossessionato
dai fantasmi della guerra, dall’orrore
della morte e distruzione che ha visto di
continuo
Confronto con il modello letterario - 2
• Viaggio: rimane molto “conradiano”, in sintonia
con i simboli del romanzo
–  progressivo sprofondarsi nelle tenebre dell’Io;
–  perdersi nell’orrore e identificarsi sempre di più
nella follia di Kurtz.
• Senso metaforico e conradiano dell’avventura 
film tremendo, eccessivo, inquietante;
– sorretto interamente dalla forza del linguaggio visivo e
drammaturgico;
– Propone delle soluzioni interessanti e innovative per
risolvere l’annoso problema dell’adattamento da
letteratura a cinema.
Apocalypse Now – Analisi delle scene - 1
•
•
•
Il capitano Willard ascolta la voce del colonnello Kurtz registrata: la famosa voce
di Kurtz, che tanto ossessiona Marlow attraverso il racconto degli altri, nel film di
Coppola viene materializzata e contestualizzata attraverso uno strumento della
modernità.
(Chapter 3; 21’15”) L’ufficiale effettivo dell’esercito americano, portato dalla
motovedetta del Capo, e che doveva passare il ponte a Dolang, si spara alla
testa: è la resa cinematografica della storia del funzionario svedese, che non si
vede mai in HofD ma che sappiamo essersi suicidato in Africa.
(Chapter 4; 26’00 circa) La scena della battaglia è una scena finta, costruita ad
arte per la televisione che è venuta a riprendere l’eroico sforzo e sacrificio
americano per il mantenimento della democrazia in Vietnam. La satira di
Coppola è feroce: comunque un intero villaggio viene distrutto per girare un film.
– Momento meta-cinematografico. Lo stesso regista vi prende parte, una brevissima
apparizione come regista di una troupe televisiva che incita i soldati a non guardare la
telecamera e a fare come se fossere in guerra, a favore della ripresa televisiva.
(Costa, pag. 191)
•
(Chapter 7; 44’00 circa) La scena dell’attacco al villaggio mostra immagini di
violenza allucinante e di assurda follia, come la perdita dell’intero equipaggio di
un elicottero seguita dal commento del colonnello sulla bontà delle onde del
fiume in quel luogo per fare surf. Ogni decisione strategica viene presa per
consentire al colonnello e ai suoi protetti di potere fare surf sulle onde vicino alla
riva. Anche l’attacco col napalm, (46’00 circa) che evidentemente è la resa
cinematografica dell’immagine del romanzo nella quale la cannoniera spara nella
foresta del Congo senza che abbia individuato un vero bersaglio.
Apocalypse Now – Analisi delle scene - 2
•
•
•
•
(Chapter 7; 49’15”) La riflessione di Willard sulla somiglianza tra la follia del
colonnello Kruger e quella di Kurtz nel condurre la guerra mette in evidenza
la qualità marcia dell’intervento militare ma anche il sospetto che vi sia altro
dietro alla necessità della missione e dell’uccisione di Kurtz.
(Chapter 9; 1h11’00” circa) Mentre il battello risale il fiume, si vedono immagini
di morte e di distruzione dappertutto. Ma soprattutto si sente la lettura di una
lettera di Kurtz al figlio, nella quale egli si difende dall’accusa di assassinio. Una
foto probabilmente di Kurtz mostra la figura indistinta di un uomo che si staglia
su uno sfondo chiaro.
(Chapter 10; 1h14’00” circa) Durante il “normale controllo” a un Sampam,
l’equipaggio mostra tutta la violenza verbale e la sicumera di chi si trincera dietro
una posizione di forza dovuta alle armi. Che il mitragliere, giovane ragazzo nero,
dica “Stai zitta muso giallo!” a una ragazza vietnamita è non solo paradossale,
ma mostra come la violenza e il pregiudizio razziale non siano appannaggio di
una sola razza ma simbolo di intolleranza e del mane comune a tutti gli uomini.
La successiva strage dell’innocente famiglia di pescatori raggiunge il culmine
della violenza nella necessità di Willard di finire la giovane ragazza
vietnamita ferita, necessità del resto logica a quel punto delle cose per non
compromettere la missione.
(Chapter 12; 1h29’30” circa) La scena dell’attacco alla motovedetta con razzi e
mitragliate dalla foresta sulla riva. La morte del giovane mitragliere nero getta
tutti nello stupore e nell’incredulità, ed è a maggior ragione inquietante perché la
registrazione della lettera della madre su audiocassetta continua, con frasi
tranquillizzanti e piene d’amore per il figlio, che è lì morto, in una pozza di
sangue.
Apocalypse Now – Analisi delle scene - 3
•
•
•
•
•
(Chapter 13; 1h35’00” circa) Questa è invece la scena che si ispira al vero e
proprio attacco alla barca di Marlow, ed è il Capo a morire con un giavellotto
scagliato da uno degli indigeni sulle rive del fiume. E muore tra le braccia di
Willard, basito dal fatto che sia stato un giavellotto a colpirlo. Ma prima cerca di
tirare Willard verso di se in modo da farlo morire con lo stesso giavellotto.
E Willard gli tappa la bocca, finendolo.
(Chapter 13; 1h39’00” circa) La dichiarazione di Willard di provare molto di più
della paura il desiderio di incontrare e affrontare Kurtz si sente mentre la
motovedetta, risalendo il fiume verso la Cambogia, entra in una zona del fiume
stretta in una gola con alberi giganteschi, che ricorda la famosa descrizione di
Conrad.
(Chapter 14; 1h43’13”) La versione dell’Arlecchino che Coppola ci presenta è
quella di un fotoreporter di guerra, con molte macchine fotografiche e alla
disperata ricerca di sigarette.
(Chapter 15; 1h50’00” circa) La conversazione con Kurtz avviene nella
penombra. Il colonnello comincia a parlare dall’oscurità, poi mostra piano piano
la parte posteriore destra del cranio, lucido, che entra nella luce e diviene una
presenza inquietante, visto che la faccia continua a restare nella penombra.
(Chapter 16; 1h55’00”) La frase”La sua mente è lucidissima ma la sua anima è
matta” viene pronunciata dall’Arlecchino/fotografo e non da Marlow/Willard. Dal
discorso del fotografo sembra chiaro che Kurtz abbia per Willard un qualche
progetto di sorta, che lo voglia investire di un ruolo molto simile a quello di
Orazio in Hamlet, ovvero comunicare la storia di Kurtz quando lui non ci sarà
più.
Apocalypse Now – Analisi delle scene - 4
• (Chapter 17; 2h01’30” circa) La voce di Kurtz recita versi
della poesia “The Hollow Men” di Eliot. Com’è noto,
questa poesia ha per epigrafe “Mistah Kurtz - He dead” del
romanzo. Il finale della poesia, “così finisce il mondo, non
con un boom ma con un gemito” è invece sussurrato a
Willard dall’Arlecchino.
• (Chapter 17; 2h04’00 circa) La cinepresa inquadra diversi
oggetti nella stanza di Kurtz. Tra gli altri alcuni libri: From
Ritual to Romance di Jessie L. Weston; The Golden
Bough di James Frazer (due delle fonti di The Waste Land
di Eliot).
• (Chapter 18) L’uccisione di Kurtz avviene con il machete e
in montaggio parallelo con il sacrificio rituale del bufalo.
(Costa, 197-198: regressione dal romance al “rito”, secondo
The Golden Bough di Frazer)
• (Chapter 19) Willard trova un dattiloscritto di Kurtz, sul
quale è vergato in inchiostro rosso “Buttare la bomba,
sterminateli tutti.”
Thomas Stearns Eliot (1888-1965) - The Hollow Men
MISTAH KURTZ -- HE DEAD.
A penny for the Old Guy
I
We are the hollow men
We are the stuffed men
Leaning together
Headpiece filled with straw. Alas!
Our dried voices, when
We whisper together
Are quiet and meaningless
As wind in dry grass
Or rats' feet over broken glass
In our dry cellar
Shape without form, shade without colour,
Paralysed force, gesture without motion;
[…]
This is the way the world ends
This is the way the world ends
This is the way the world ends
Not with a bang but a whimper.
Heart of Darkness
(1899)
Romanzo di
Joseph Conrad
Heart of Darnkess
(1939)
Sceneggiatura
di Orson Welles
Un marinaio, del quale
si ignora il nome, si
trova su un battello,
ancorato a Gravesend
Upon Thames, alle foci
del Tamigi. Insieme al
marinaio ci sono altri
personaggi:
un
contabile, un avvocato e
il direttore di una
compagnia commerciale
coloniale. Ma c’è anche
un altro uomo di mare,
un certo Marlow. Il sole
sta
lentamente
tramontando
e
il
marinaio,
un
po’
annoiato, ci dice che
Marlow, come spesso
fa, inizia a raccontare
una strana storia degli
avvenimenti accadutigli
durante un suo viaggio
in Africa.
1) Orson Welles inizia
a parlare nel buio,
poi arriva la luce e
la
macchina
da
presa, attraverso le
sbarre
di
una
gabbietta
per
canarini, riprende
una pistola puntata
alla gabbia.
2) Lo spettatore viene
a conoscenza dei
fatti
e
dei
personaggi
attraverso
l’obbiettivo
della
macchina da presa.
Una
voce
fuori
campo racconta la
storia e interagisce
dialogando con i
personaggi.
Heart of Darkness
(1945, già 1938)
regia radiofonica
di Orson Welles
1)
Orson
Welles
introduce il radiodramma con il suo
consueto
“Good
evening, ladies and
gentlemen! This is
Orson Welles” e
fornendo una breve
sinossi del tema.
2) Siamo nel porto di
New York. Marlow
inizia con la frase
“Anche questo è
stato uno dei luoghi
più oscuri della
terra” e inizia un
dialogo con altri
due marinai, nel
corso del quale
racconta una strana
storia, un’avventura
occorsagli durante
un suo viaggio in
Africa. La voce
della fidanzata di
Kurtz di tanto in
tanto si inserisce e
interagisce
con
Marlow.
Apocalypse Now
(1979)
regia di Frances
Ford Coppola
Siamo in Vietnam, a
Saigon. Un ufficiale
dell’esercito
americano, il capitano
Willard,
si
trova
sdraiato su di un
letto, a smaltire i
postumi
di
una
sbornia.
Dal
suo
monologo,
recitato
interamente
fuori
campo, apprendiamo
che il militare si
trova a Saigon in
attesa che gli venga
assegnata
una
missione.
Heart of Darkness
(1994)
regia di Nicholas Roeg
1)
La macchina da presa
inquadra i particolari della
pelle di un elefante, che
barrisce. E chiude in closeup sull’occhio che sbatte le
palpebre.
2) Siamo in un porto di mare.
Su
un
battello,
un
personaggio anziano (il
direttore generale di una
compagnia di commercio
coloniale), accompagnato da
due suoi impiegati (un
contabile e un avvocato)
incalza un personaggio più
giovane (Marlow) per farsi
consegnare dei documenti a
suo dire preziosi per la
compagnia. Marlow rifiuta e
racconta
l’esperienza
vissuta in Africa alla fine
della quale ha potuto
entrare in possesso dei
documenti in questione.
3) La narrazione è nel
consueto
stile
“onnisciente”, la macchina
da presa racconta il film,
con rarissimi interventi di
commento della voce di
Marlow “fuori campo”.
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