Heart of Darkness Analisi degli adattamenti e schema di confronto 3 e 4 giugno 2008 Orson Welles (1915-1985) Heart of Darkness (1938) • Realizzato da Orson Welles per il suo The Mercury Theatre on the Air (CBS): trasmissione nella quale, una volta alla settimana, con amici e colleghi sceneggia e dirige un classico letterario. – The Mercury Theatre was born in August 1937, starting off with total monetary assets of $100 (about $1150 in modern funds). – Their first production, Shakespeare’s Julius Caesar, adapted by Mr. Welles (and set in fascist Italy), opened in New York on November 11 and created as much controversy as the young producers had hoped; Welles plays the part of Bruto, while Julius Caesar is a Mussolini-like character. • The Mercury Theatre (along with the widespread public recognition of Orson Welles) was off and running. The Mercury Theatre on the Air • During that first 9-week summer series, it became increasingly apparent to the more perceptive radio listener that The Mercury Theatre was something special. • Unlike many anthology series before and since, the stories were chosen because of their suitability to the radio medium. • Also, the innovative use of sound-effects and music (by CBS staff composer/conductor Bernard Herrmann), combined with the gripping performances of Mr. Welles, made The Mercury Theatre one of the most compelling programs on the air. Heart of darkness (1938) – Schema 1 • Porto di New York: – Suono di campane del porto • Scambio Marlow-Marinaio • Scambio Marlow-Promessa di Kurtz (ancora senza nome). – Musica – Rumori del porto • Scambio Marlow-Marinaio • Scambio Marlow-Dottore – Musica • Africa – Suoni di tamburi • Lunga sequenza senza una sostanziale interruzione di continuità; le sottosequenze sono segnalate da rumori: scorrere dell’acqua; gemiti e lamenti; canti dei negri; suoni dei tamburi. • Microsequenza significativa: scambio tra Marlow, il manager e i suoi due assistenti, che parlano di Kurtz, elogiandolo ma dicendo di temerlo Scena simile all’inizio di Apocalypse Now (1979) quando Willard/Marlow è convocato da un colonnello dell’esercito per ricevere l’incarico di eliminare Kurtz, colloquio al quale assistono anche due misteriosi personaggi, verosimilmente appartenenti ai servizi segreti. Heart of darkness (1938) – Schema 2 • Africa – Canti di negri e tamburi • Voce narrante di Marlow che sottolinea il passaggio del tempo. • Inizio del viaggio sul fiume Marlow sottolinea che il motivo del viaggio per lui è raggiungere Kurtz. • Scambio con gli agenti della compagnia; sensazione incombente di pericolo – Musica / Tamburi / Canti • Voce narrante di Marlow che sottolinea il progresso del viaggio verso Kurtz • Scambio con gli agenti della compagnia; arrivo al capanno abbandonato e al messaggio inquietante. • Il messaggio è scritto da un certo Tirpitz, che ormai è morto – La voce narrante di Marlow che sottolinea la pericolosità di Kurtz e introduce i temi della solitudine, del silenzio, della wilderness. Heart of darkness (1938) – Schema 3 • Africa – Tamburi e grida • Voce narrante di Marlow che annuncia l’arrivo alla stazione interna e l’incontro con Kurtz: – Kurtz descritto come una larva assomigliante a una sfera di avorio. – Pochissime frasi di Kurtz umana, smagrito, calvo, • Scambio Kurtz-Marlow; intervento degli agenti della compagnia. – Musica / Scorrere del fiume / Canti / Tamburi • Voce narrante di Marlow: la barca ha ripreso il viaggio con Kurtz molo malata a bordo. • Non c’è la scena dell’”epiphany” di Marlow, nella jungla da solo con Kurtz; • Ma c’è una battuta di Kurtz che sottolinea come il suo comportamento disumano e distruttivo sia simile a quello di un uomo malvagio che si trova in Europa e che, come lui, è destinato al fallimento: – Messaggio di propaganda politica contro Hitler e il nazismo • Sepoltura di Kurtz e ritorno di Marlow a New York Heart of darkness (1938) – Schema 4 • Non c’è soluzione di continuità con la scena africana – Scambio Marlow-Promessa di Kurtz: è l’ultimo scambio del radio-play Le battute sono incorniciate tra due riflessioni di “Marlow-Voce narrante”: • La prima è una sorta di reverie di quanto è accaduto, giustificata dalla permanenza della memoria di Kurtz in Marlow; la denuncia del fallimento dell’impresa coloniale; l’intenzione di incontrare la promessa sposa di Kurtz; • La seconda è la battuta conclusiva del radioplay, la voce narrante che commenta la bugia detta alla promessa sposa di Kurtz,e che riassume l’impresa coloniale, paragonandola a un’impresa imperialistica e stabilendo un altro collegamento con l’imperialismo hitleriano=cuore di tenebre. – Così facendo, Welles rispetta pienamente la struttura espositiva finale di Marlow: la voce narrante è protagonista assoluta del radioplay e l’atto della narrazione è ulteriormente sottolineato come tecnica comunicativa sia della trama che del messaggio politico e psicologico dell’opera. – La conclusione è sottolineata tradizionalmente da un brano musicale. H.G. Welles, The War of the Worlds • Il successo di Welles e del Mercury è decretato dall’adattamento radiofonico di The War of the Worlds, un classico di H.G. Wells: – Lo spettacolo radiofonico va in onda il 30 ottobre 1938 e getta nello scompiglio l’America intera, generando il panico, facendo credere che i marziani siano DAVVERO sbarcati nel New Jersey per conquistare il mondo! Orson goes… to Hollywood! • Il successo gli permette di strappare un contratto favoloso per il tempo, con la RKO, e di trasferirsi a Hollywood: – Il mondo del cinema sembra odiare Welles, essere geloso delle sue capacità e della sua intuizione, e proprio di questo contratto, che gli garantisce il 20% degli utili su ogni film ralizzato, e il solo obbligo di girarne almeno uno l’anno, come produttore, autore, regista attore, o in tutti questi e altri ruoli! – Una vera e propria “carta bianca” mai vista prima, che suscita odi e rancori, aspettative e, in seguito, delusioni! Back to Darkness! • Welles decide di adattare per il grande schermo proprio Heart of Darkness di Joseph Conrad: – Welles interviene drasticamente sul testo • Il nuovo centro d’interesse è la quasi identificazione di Marlow con Kurtz; • Offre un maggiore ruolo a Elsa, la fidanzata di Kurtz (che già aveva assunto un ruolo di maggior rilievo nell’adattamento radiofonico, pur non assurgendo alla dignità del nome, come invece accade qui); – Forte contrasto con la struttura “progressiva” del romanzo, che vede la continua e crescente acquisizione di informazioni su Kurtz da parte di Marlow durante il viaggio sul fiume Congo. HEART OF DARKNESS 1939 a Mercury Production for RKO-Radio Pictures Screenplay by Orson Welles, based on the novel by Joseph Conrad. Proposed Cast: Marlow Kurtz Ernest Stitzer Strunz Elsa Gruner Carba de Arriaga Schulman Eddie Frank Melchers Adalbert Butz Blauer de Terpitz Doctor Meuss Steersman ORSON WELLES ??? [See Welles’ Interview with Peter Bogdanovich] EVERETT SLOANE EDGAR BARRIER DITA PARLO GEORGE COULOURIS ERSKINE SANFORD ROBERT COOTE GUS SCHILLING NORMAN LLOYD RAY COLLINS JOHN EMERY VLADIMIR SOKOLOFF FRANK READICK JACK CARTER Peter Bogdanovich meets Orson Welles Excerpts from an Interview •ORSON WELLES: …Heart of Darkness was a kind of parable of fascism. Remember that the time I was working on that was 1939-1940. War hadn’t started and fascism was the big issue of the time. It was a very clear parable. •PETER BOGDANOVICH: Is that what especially interested you? •ORSON WELLES: Part of it. The story is marvelously interesting, and it does have one thing which is in Kane and which is a thing I like very much in pictures: the search for the key to something. It’s a little bit like the plot of some of the best fairy stories. •PETER BOGDANOVICH: It’s in Mr. Arkadin, too. •ORSON WELLES: Yes, that’s right. •PETER BOGDANOVICH: You were going to play Marlow, and narrate it? •ORSON WELLES: Yes. So you’d see my reflection occasionally. There was some thought that I would play Kurtz as well, but I decided against that. •PETER BOGDANOVICH: Who would you have cast in the role? •ORSON WELLES: I hadn’t cast it really. The decision not to play Kurtz was made right at the end, just before the picture fell through. I felt I was a little too obvious for Kurtz and it should be a more romantic kind of personality, less of a heavy man, even a young heavy man. I think it should have been a more surprising person as Kurtz than I would have been. *************************************** Mercury publicist Herbert Drake wrote this wildly hyperbolic synopsis to help sell Welles’s treatment for HEART OF DARKNESS to RKO executives, stressing typical Hollywood elements, including a love story that is practically non-existent in the script: • • The story is of a man (Kurtz) and a girl (Elsa) in love. They are separated by his career at the moment and the girl is coming to find him. The man is exploiting the river as a trader and as an explorer and is the head-man of a whole company that is doing this in the name of a non-named foreign government. Girl goes to help rescue him, since he has gone beyond the point reached by any of his assistants and has been missing for some months. There is a hell of an adventure going up the river. The action takes place largely on board a rusty steam wheel paddle steamer and at the stations of the trading Co. along the shore. There is an unhappy ending which we won’t need to mention, man dies and the girl goes away, unfulfilled. There are cannibals, shootings, petty bickering among the bureaucrats, native dances, fascinating light-colored native girl who has some connection with our hero. There is a jungle in flames and heavy storms of a spectacular nature… It all builds to a terrific climax. – (In a amusing aside, Welles script has some native cannibals say they prefer the taste of primitive men over the more civilized foreigners who have been encroaching on their terrain, claiming they are far?more nourishing.) • While Welles is changing the locale and adding characters and moving the girl from Europe to the river, he is in no way violating Conrad. His feeling is that his treatment of Heart of Darkness is completely in the Conrad spirit and represents what the author would desire done in a film if he were alive today. Herbert Drake wrote this wildly hyperbolic synopsis - 2 • • • • Story appeal: Welles and the girl… Mr Welles is a handsome young man as you know, and we feel that it is important in advertising that he is a broad, muscular, tanned, and handsome leading man… we feel that once we get them in the theatre they will go away completely and satisfied by the film even though it is not exactly in the boy-meets-girl tradition. The theory of the story is two moderns who have a hell of an adventure in the dark places of the earth. The idea is more or less that this is the Goddamnedest relation between a man and a woman ever put on the screen. It is definitely not love in the Tropics”. Everyone and everything is just a little bit off normal, just a little bit oblique, all this being the result of the strange nature of their work that is, operating as explorers in surroundings not healthy for a white man. An important selling angle: not only the stars and the story but the AUDIENCE play a part in this film. It will be a definite experience, a completely unprecedented experience for the audience since it will see a story told in an entirely different way… As Welles develops his method, we will be able to talk about it, but it is still somewhat in the experimental stage so he doesn’t wish to mention it until we can find a convenient formula to express its meaning. – (This of course, was to be using the camera to tell the story completely from MARLOW’S point of view). Il copione di massima è pronto il 30 novembre 1939 • Welles avrebbe interpretato entrambi i ruoli: – Possibile allusione al tema del “doppio”, che del resto Welles ha affrontato in un’altra riduzione per il suo Mercury Theatre on the Air, ossia Dr. Jeckyll and Mr. Hyde: • Otto Rank, Il Doppio • L’azione si sposta dall’Inghilterra a New York: – Hudson al posto del Tamigi • Kurtz = Hitler Ricordare il Julius Caesar del 1937 Cesare = Mussolini • Tecnica: – Romanzo di Conrad: Narrazione in prima persona; • primo livello (extradiegetico-omodiegetico/eterodiegetico); • secondo livello (intradiegetico-omodiegetico); – Adattamento di Welles: uso estremo della “soggettiva” (P.O.V.: point of view), usato solo da Robert Montgomery in The Lady of the Lake, 1946 risultati molto contenuti) • Intento: grazie a questo procedimento, lo spettatore doveva “vedere” la storia esattamente come la vede Marlow Tecnica della doppia equzione • Eye = “I” = macchina da presa = schermo = Spettatore • Spettatore = Marlow = Kurtz = Welles = Ditattore Il film non verrà mai girato per motivi pratici e tecnici: • Scoppio della guerra; •Arresto in Francia della protagonista femminile, Dita Parlo come “collaborazionista”; •Tecnica tropo rivoluzionaria del progetto; •Altissimo “budget” previsto, in stile con le precedenti e successive realizzazioni di Welles; Welles e i suoi collaboratori, riflettono davanti a un modellino per la “Outer Station” SOUND come elemento narrativo • L’idea che Welles sembrava avere per girare il suo cuore delle tenebre, è essenzialmente radiofonica: – La ricerca dell’equivalente visuale di una serie di conversazioni e monologhi radiofonici; – L’uso della musica per • • • • • costruire “scene ponte” tra varie scene; Alludere a atmosfere e umori dei personaggi; Creare “backgrounds”; Sottolineare momenti topici nella narrazione; Realizzare altre funzioni narrative (personaggi, contestualizzazione delle conversazioni, etc.) ambiente, Prologo • La celebre “Introductory Sequence” • Lo spettatore è invitato a “mettersi nei panni” di un canarino in gabbia, di un prigioniero condannato a morte; di un giocatore di golf. • Welles propone se stesso in quelli di un guardiano dell’uccello; guardia carceraria; istruttore di golf. • La macchina da presa sottolinea l’insolita esperienza visuale dello spettatore, perdendo il fuoco, oscurandosi, ballando, facendo carrellate sulla scena, e inclinandosi, alludendo in questo modo al fatto che lo spettatore si troverà nell’angolo visuale di Marlow, e che quindi vedrà come lui! “Io” narrante • Trasferimento dell’io narrante concretezza di ciò che l’io vede alla – da questo “occhio” alla cinepresa che registra “ciò” che il proiettore invia allo schermo, che restituisce allo spettatore la propria individuale visione. • Voi non state vedendo questo film Questo film può accadere a voi! Kurtz’s inner station A temple in the midst of a Black Lake, much more reminiscent to Southwest Asia than to Central Africa The walls are covered with skulls In this excerpt Marlow approaches the Kurtz compound deep in the Jungle: EXTERIOR LAKE AND TEMPLE. MOONLIGHT. FOG CAMERA MOVES toward the temple as the canoe glides toward it, HOLDING on it, ANGLING from below until the canoe nears its base. CAMERA finally comes close to a ladder which extends up to floor of temple. Now, indicating that Marlow is climbing the ladder, CAMERA TRAVELS UPWARDS. We catch in the background the texture of the water and light, as well as the pattern of the pilings under the temple. As CAMERA MOVES UPWARDS, it TILTS UP to a SHOT of the temple ceiling, showing it is covered with skulls. Then CAMERA PANS DOWN off the ceiling and we FEATURE WIPE TO: INTERIOR TEMPLE . MOONLIGHT . (MINIATURE) CONTINUATION OF PAN DOWN from skull-covered ceiling to a LONG SHOT of the temple. The skull-and-bone decoration is carried throughout the interior. The place is dark, the source of light coming from the moon which shines in through the open front. At the far end of the structure, we discern a throne on a platform, and seated on the throne, the figure of a man, KURTZ. CAMERA TRUCKS FORWARD as MARLOW starts walking toward the throne, and we: DISSOLVE OUT In this excerpt Marlow approaches the Kurtz compound deep in the Jungle: INTERIOR TEMPLE - MOONLIGHT - (SET) CAMERA is now much closer to KURTZ on the throne and is still MOVING FORWARD, MARLOW having covered the long walk from front of temple in the dissolve. KURTZ is more distinct, and as we near him CAMERA TILTS UP SLIGHTLY to indicate that he is on a higher level than MARLOW. We end up in a MEDIUM CLOSE-UP of KURTZ. KURTZ Have you a cigarette? He reaches out for the cigarette. His hand goes below frame of camera. He brings his hand back with the cigarette in it and puts the cigarette into his mouth. KURTZ Light it for me.? CAMERA MOVES FORWARD and UPWARD into EXTREME CLOSE-UP of KURTZ’s face. There is the flare of a match as MARLOW lights the cigarette. KURTZ I’m dying… (He looks keenly into lens of camera, straight into Marlow’s eyes) You’re American. What’s your name? MARLOW’S VOICE Marlow. KURTZ I’m Kurtz. You look like me - a little… On the words “a little” CAMERA MOVES BACK SLIGHTLY and lowers a trifle from the extreme close-up of KURTZ’s face, indicating that MARLOW has stepped down and back. KURTZ settles back on his throne. KURTZ (looking straight at Marlow) The image of God ? I can use you… Kurtz’s Speech KURTZ I was afraid. Understand this much. Everything I’ve done up here has been done according to the method of my Government. Everything. There’s a man now in Europe trying to do what I’ve done in the jungle. He will fail. In his madness he thinks he can’t fail, but he will. A brute can rule only brutes. Remember the meek, the meek. I’m a great man, Marlow, really great greater than great men before me. I know the strength of the enemy, its terrible weakness. The meek, you and the rest of the millions, the poor in spirit. I hate you, but I know you for my betters, without knowing why you are except that yours is the Kingdom of Heaven, except that you shall inherit the earth. Don’t mistake me. I haven’t gone moral on my death bed. I’m above morality. No, I’ve climbed higher than other men and seen farther. I’m the first absolute dictator. The first complete success. I’ve known what the others try to get. I’ve gotten it in the one place in the world where it could be got. I’m the man on top, the one man. All the rest are six feet underground where I buried them. That’s the game. Bury the rest of them alive. Stay on top yourself. I won the game, but the winner loses too. He’s all alone and he goes mad. There is a flash of lightning, followed by a clap of thunder. Motivi del fallimento? • La difficoltà maggiore per la non riuscita stesura della sceneggiatura vera e propria da parte di Welles dipende in qualche modo dal tipo di struttura narrativa prescelto. • Welles vuole fare un film in prima persona, facendo coincidere l’occhio di Marlow con quello della macchina da presa. • “La voce di un Marlow invisibile, o esistente solo come riflesso in un vetro, deve servire da guida nella vicenda e cucire le immagini della macchina da presa.” (Vallorani, 61) • Welles è convinto che questa “tecnica della soggettività” sia addirittura legittimata dallo stesso testo conradiano: “[…] because it relies so heavily on narration and because it’s a movie that needs a lot of words […] Conrad … I can’t see you can do Conrad without all the words.” (Orson Welles and Peter Bogdanovich, This is Orson Welles, New York: Harper Collins, 1992: pp. 31-32). • Nell’idea di Welles, è la voce di Marlow che crea la storia: “le sue parole producono una visione – o una sequenza di visioni agganciate in un quadro complessivo – attraverso le quali il lettore vede ciò che accade.” Sinestesia • Esperienza sinestetica come parte integrante dell’arte cinematografica: in qualche modo questo è collegato al discorso di Conrad nella Preface a The Nigger of the Narcissus sulla collaborazione tra tutte le forme artistiche per produrre il risultato. – The sincere endeavour to accomplish that creative task, to go as far on that road as his strength will carry him, to go undeterred by faltering, weariness or reproach, is the only valid justification for the worker in prose. And if his conscience is clear, his answer to those who, in the fulness of a wisdom which looks for immediate profit, demand specifically to be edified, consoled, amused; who demand to be promptly improved, or encouraged, or frightened, or shocked, or charmed, must run thus: -- My task which I am trying to achieve is, by the power of the written word, to make you hear, to make you feel -- it is, before all, to make you see. That -- and no more, and it is everything. If I succeed, you shall find there according to your deserts: encouragement, consolation, fear, charm -- all you demand; and, perhaps, also that glimpse of truth for which you have forgotten to ask. Apocalypse Now (1979) • Francis Ford Coppola (regia e sceneggiatura) • John Milius (sceneggiatura) • Michael Kerr (le battute della voce narrante di Willard, non comprese nella sceneggiatura originale; Kerr è un giornalista che era inviato speciale durante la guerra del Vietnam. Un film sulla guerra? • L’idea nasce nel 1969 – Momento tragico della Guerra in Vietnam, forti contestazioni in America. – Film su “that dirty war”, evidenziando il lato TRAGICO, nel senso mitologico del termine, tralasciando invece il cronachistico e quello ideologico. • Per vari impegni produttivi e professionali di Coppola, Lucas e Milius, il film verrà realizzato solo nel 1979 • Curiosità da Youtube: – What is amazing to me is that the personalities of Kurtz and Willard are based on a true story about the "Scramble for Africa" in Imperialism. The story is about how a certain European man who has colony in Africa becomes so crazy about gaining resources that he doesn't even try to obtain it with slaves, but forces his slaves to kill their own tribal members and steal resources. The imperilizer becomes insane and enventually dies while in Africa and dies whispering "the horror, the horror." Il cast Marlon Brando Martin Sheen Robert Duvall Frederic Forrest Sam Bottoms Laurence Fishburne Albert Hall Harrison Ford Dennis Hopper G.D. Spradlin Jerry Ziesmer Scott Glenn Bo Byers James Keane Kerry Rossall Ron McQueen Tom Mason Cynthia Wood Colonel Walter E. Kurtz [Kurtz] Captain Benjamin L. Willard [Marlow] Lieutenant Colonel Bill Kilgore Jay 'Chef' Hicks Lance B. Johnson Tyrone 'Clean' Miller (as Larry Fishburne) Chief Phillips Colonel Lucas Photojournalist [L’arlecchino] General Corman Jerry, Civilian Lieutenant Richard M. Colby MP Sergeant #1 Kilgore's Gunner Mike from San Diego Injured Soldier Supply Sergeant Playmate of the Year Idea Narrativa • Racconto in stile hollywoodiano: – Elementi narrativi che si adeguano a una tradizione cinematografica ormai collaudata. • Viaggio come espletamento di un compito professionale – Ma anche come indagine e ricerca del proprio “io misterioso” • Sviluppo del racconto a tappe: – Una serie di incontri costringe Willard a modificare di continuo la propria weltaschaung; • Trama a suspense, costruita sull’interrogativo di chi sia colui che si sta cercando e quale sarà la sua reazione al ritrovamento – [Differenza rispetto all’originale: Marlow cercava Kurtz perché incuriosito dal perosnaggio; Kurtz FORSE sperava che lo si cercasse per salvarlo dalla malattia Willard cerca Kurtz per ucciderlo; Kurtz NON VUOLE essere trovato e vive come un fuorilegge] Confronto con il modello letterario - 1 • L’azione si sposta dal Congo coloniale belga di fine Ottocento, all’inferno della guerra (imperialistica) del Vietnam, della second ametà del Novecento; • Marlow diventa Willard: da comandante mercantile in cerca di un impiego, si trasforma in un capitano ossessionato dai fantasmi della guerra, dall’orrore della morte e distruzione che ha visto di continuo Confronto con il modello letterario - 2 • Viaggio: rimane molto “conradiano”, in sintonia con i simboli del romanzo – progressivo sprofondarsi nelle tenebre dell’Io; – perdersi nell’orrore e identificarsi sempre di più nella follia di Kurtz. • Senso metaforico e conradiano dell’avventura film tremendo, eccessivo, inquietante; – sorretto interamente dalla forza del linguaggio visivo e drammaturgico; – Propone delle soluzioni interessanti e innovative per risolvere l’annoso problema dell’adattamento da letteratura a cinema. Apocalypse Now – Analisi delle scene - 1 • • • Il capitano Willard ascolta la voce del colonnello Kurtz registrata: la famosa voce di Kurtz, che tanto ossessiona Marlow attraverso il racconto degli altri, nel film di Coppola viene materializzata e contestualizzata attraverso uno strumento della modernità. (Chapter 3; 21’15”) L’ufficiale effettivo dell’esercito americano, portato dalla motovedetta del Capo, e che doveva passare il ponte a Dolang, si spara alla testa: è la resa cinematografica della storia del funzionario svedese, che non si vede mai in HofD ma che sappiamo essersi suicidato in Africa. (Chapter 4; 26’00 circa) La scena della battaglia è una scena finta, costruita ad arte per la televisione che è venuta a riprendere l’eroico sforzo e sacrificio americano per il mantenimento della democrazia in Vietnam. La satira di Coppola è feroce: comunque un intero villaggio viene distrutto per girare un film. – Momento meta-cinematografico. Lo stesso regista vi prende parte, una brevissima apparizione come regista di una troupe televisiva che incita i soldati a non guardare la telecamera e a fare come se fossere in guerra, a favore della ripresa televisiva. (Costa, pag. 191) • (Chapter 7; 44’00 circa) La scena dell’attacco al villaggio mostra immagini di violenza allucinante e di assurda follia, come la perdita dell’intero equipaggio di un elicottero seguita dal commento del colonnello sulla bontà delle onde del fiume in quel luogo per fare surf. Ogni decisione strategica viene presa per consentire al colonnello e ai suoi protetti di potere fare surf sulle onde vicino alla riva. Anche l’attacco col napalm, (46’00 circa) che evidentemente è la resa cinematografica dell’immagine del romanzo nella quale la cannoniera spara nella foresta del Congo senza che abbia individuato un vero bersaglio. Apocalypse Now – Analisi delle scene - 2 • • • • (Chapter 7; 49’15”) La riflessione di Willard sulla somiglianza tra la follia del colonnello Kruger e quella di Kurtz nel condurre la guerra mette in evidenza la qualità marcia dell’intervento militare ma anche il sospetto che vi sia altro dietro alla necessità della missione e dell’uccisione di Kurtz. (Chapter 9; 1h11’00” circa) Mentre il battello risale il fiume, si vedono immagini di morte e di distruzione dappertutto. Ma soprattutto si sente la lettura di una lettera di Kurtz al figlio, nella quale egli si difende dall’accusa di assassinio. Una foto probabilmente di Kurtz mostra la figura indistinta di un uomo che si staglia su uno sfondo chiaro. (Chapter 10; 1h14’00” circa) Durante il “normale controllo” a un Sampam, l’equipaggio mostra tutta la violenza verbale e la sicumera di chi si trincera dietro una posizione di forza dovuta alle armi. Che il mitragliere, giovane ragazzo nero, dica “Stai zitta muso giallo!” a una ragazza vietnamita è non solo paradossale, ma mostra come la violenza e il pregiudizio razziale non siano appannaggio di una sola razza ma simbolo di intolleranza e del mane comune a tutti gli uomini. La successiva strage dell’innocente famiglia di pescatori raggiunge il culmine della violenza nella necessità di Willard di finire la giovane ragazza vietnamita ferita, necessità del resto logica a quel punto delle cose per non compromettere la missione. (Chapter 12; 1h29’30” circa) La scena dell’attacco alla motovedetta con razzi e mitragliate dalla foresta sulla riva. La morte del giovane mitragliere nero getta tutti nello stupore e nell’incredulità, ed è a maggior ragione inquietante perché la registrazione della lettera della madre su audiocassetta continua, con frasi tranquillizzanti e piene d’amore per il figlio, che è lì morto, in una pozza di sangue. Apocalypse Now – Analisi delle scene - 3 • • • • • (Chapter 13; 1h35’00” circa) Questa è invece la scena che si ispira al vero e proprio attacco alla barca di Marlow, ed è il Capo a morire con un giavellotto scagliato da uno degli indigeni sulle rive del fiume. E muore tra le braccia di Willard, basito dal fatto che sia stato un giavellotto a colpirlo. Ma prima cerca di tirare Willard verso di se in modo da farlo morire con lo stesso giavellotto. E Willard gli tappa la bocca, finendolo. (Chapter 13; 1h39’00” circa) La dichiarazione di Willard di provare molto di più della paura il desiderio di incontrare e affrontare Kurtz si sente mentre la motovedetta, risalendo il fiume verso la Cambogia, entra in una zona del fiume stretta in una gola con alberi giganteschi, che ricorda la famosa descrizione di Conrad. (Chapter 14; 1h43’13”) La versione dell’Arlecchino che Coppola ci presenta è quella di un fotoreporter di guerra, con molte macchine fotografiche e alla disperata ricerca di sigarette. (Chapter 15; 1h50’00” circa) La conversazione con Kurtz avviene nella penombra. Il colonnello comincia a parlare dall’oscurità, poi mostra piano piano la parte posteriore destra del cranio, lucido, che entra nella luce e diviene una presenza inquietante, visto che la faccia continua a restare nella penombra. (Chapter 16; 1h55’00”) La frase”La sua mente è lucidissima ma la sua anima è matta” viene pronunciata dall’Arlecchino/fotografo e non da Marlow/Willard. Dal discorso del fotografo sembra chiaro che Kurtz abbia per Willard un qualche progetto di sorta, che lo voglia investire di un ruolo molto simile a quello di Orazio in Hamlet, ovvero comunicare la storia di Kurtz quando lui non ci sarà più. Apocalypse Now – Analisi delle scene - 4 • (Chapter 17; 2h01’30” circa) La voce di Kurtz recita versi della poesia “The Hollow Men” di Eliot. Com’è noto, questa poesia ha per epigrafe “Mistah Kurtz - He dead” del romanzo. Il finale della poesia, “così finisce il mondo, non con un boom ma con un gemito” è invece sussurrato a Willard dall’Arlecchino. • (Chapter 17; 2h04’00 circa) La cinepresa inquadra diversi oggetti nella stanza di Kurtz. Tra gli altri alcuni libri: From Ritual to Romance di Jessie L. Weston; The Golden Bough di James Frazer (due delle fonti di The Waste Land di Eliot). • (Chapter 18) L’uccisione di Kurtz avviene con il machete e in montaggio parallelo con il sacrificio rituale del bufalo. (Costa, 197-198: regressione dal romance al “rito”, secondo The Golden Bough di Frazer) • (Chapter 19) Willard trova un dattiloscritto di Kurtz, sul quale è vergato in inchiostro rosso “Buttare la bomba, sterminateli tutti.” Thomas Stearns Eliot (1888-1965) - The Hollow Men MISTAH KURTZ -- HE DEAD. A penny for the Old Guy I We are the hollow men We are the stuffed men Leaning together Headpiece filled with straw. Alas! Our dried voices, when We whisper together Are quiet and meaningless As wind in dry grass Or rats' feet over broken glass In our dry cellar Shape without form, shade without colour, Paralysed force, gesture without motion; […] This is the way the world ends This is the way the world ends This is the way the world ends Not with a bang but a whimper. Heart of Darkness (1899) Romanzo di Joseph Conrad Heart of Darnkess (1939) Sceneggiatura di Orson Welles Un marinaio, del quale si ignora il nome, si trova su un battello, ancorato a Gravesend Upon Thames, alle foci del Tamigi. Insieme al marinaio ci sono altri personaggi: un contabile, un avvocato e il direttore di una compagnia commerciale coloniale. Ma c’è anche un altro uomo di mare, un certo Marlow. Il sole sta lentamente tramontando e il marinaio, un po’ annoiato, ci dice che Marlow, come spesso fa, inizia a raccontare una strana storia degli avvenimenti accadutigli durante un suo viaggio in Africa. 1) Orson Welles inizia a parlare nel buio, poi arriva la luce e la macchina da presa, attraverso le sbarre di una gabbietta per canarini, riprende una pistola puntata alla gabbia. 2) Lo spettatore viene a conoscenza dei fatti e dei personaggi attraverso l’obbiettivo della macchina da presa. Una voce fuori campo racconta la storia e interagisce dialogando con i personaggi. Heart of Darkness (1945, già 1938) regia radiofonica di Orson Welles 1) Orson Welles introduce il radiodramma con il suo consueto “Good evening, ladies and gentlemen! This is Orson Welles” e fornendo una breve sinossi del tema. 2) Siamo nel porto di New York. Marlow inizia con la frase “Anche questo è stato uno dei luoghi più oscuri della terra” e inizia un dialogo con altri due marinai, nel corso del quale racconta una strana storia, un’avventura occorsagli durante un suo viaggio in Africa. La voce della fidanzata di Kurtz di tanto in tanto si inserisce e interagisce con Marlow. Apocalypse Now (1979) regia di Frances Ford Coppola Siamo in Vietnam, a Saigon. Un ufficiale dell’esercito americano, il capitano Willard, si trova sdraiato su di un letto, a smaltire i postumi di una sbornia. Dal suo monologo, recitato interamente fuori campo, apprendiamo che il militare si trova a Saigon in attesa che gli venga assegnata una missione. Heart of Darkness (1994) regia di Nicholas Roeg 1) La macchina da presa inquadra i particolari della pelle di un elefante, che barrisce. E chiude in closeup sull’occhio che sbatte le palpebre. 2) Siamo in un porto di mare. Su un battello, un personaggio anziano (il direttore generale di una compagnia di commercio coloniale), accompagnato da due suoi impiegati (un contabile e un avvocato) incalza un personaggio più giovane (Marlow) per farsi consegnare dei documenti a suo dire preziosi per la compagnia. Marlow rifiuta e racconta l’esperienza vissuta in Africa alla fine della quale ha potuto entrare in possesso dei documenti in questione. 3) La narrazione è nel consueto stile “onnisciente”, la macchina da presa racconta il film, con rarissimi interventi di commento della voce di Marlow “fuori campo”.