Per un approccio al restauro dei dipinti antichi
Ascoli Piceno 26-11-2004
Dott. Luigi Franchi
Tutti gli elementi utili ad identificare l’operazione del restauro
si possono trovare sul testo di CESARE BRANDI del 1963,
‘La teoria del restauro’.
Il “restauro” può essere inteso come quell’insieme di atti ed
operazioni che compongono la metodologia di rimedio ai
prodotti dell’attività umana.
Per prodotti dell’attività umana si intende un vasto orizzonte di
manufatti i quali si possono a loro volta dividere in oggetti
industriali ed oggetti d’arte. Il riconoscimento del valore
artistico di un manufatto avviene di volta in volta nella
coscienza di ognuno.
Oggetto d’arte
Istanza estetica
Istanza storica
Istanza estetica è il valore aggiunto all’oggetto dalla valutazione estetica conferita dai fruitori in
un dato periodo storico,
Istanza storica è il valore che l’oggetto acquista durante la sua esistenza.
Pertanto la definizione di restauro sarà:
il momento metodologico per il riconoscimento dell’opera d’arte nella sua realtà fisica, nella sua
duplice polarità in vista della sua trasmissione nel futuro.
Da qui deriva il concetto che si restaura solo l’opera d’arte, che non si dovrà mai intervenire
direttamente sull’immagine e che il restauro dovrà mirare al recupero dell’unità potenziale
dell’opera senza fare un falso artistico o storico e senza eliminare le tracce del tempo,
sintomo dell’invecchiamento naturale dell’opera.
restauro
conservativo
estetico
Restauro conservativo
si basa sui concetti di salvaguardia e prevenzione ponendo la sua attenzione alla materia
Restauro estetico
è legato all’immagine, all’aspetto ed alla sua leggibilità
Principi fondamentali del restauro
teorici
Minimo intervento
Rispetto dell’opera
d’arte
pratici
Compatibilità
dei materiali
Stabilità chimica
dei materiali
Reversibilità
dei materiali
Interventi di restauro strutturale
Restauro conservativo
Velinatura
Fermatura
Del colore
Foderatura
Miglioramento
di superficie
Strip-lining
Intarsi e
suture
Velinatura
Nel linguaggio del restauro indica l’applicazione di carta velina o di carta
giapponese su di una superficie pittorica per proteggerne il colore, ovvero
per evitarne la caduta in vista del trasporto dell’opera da una sede ad
un’altra o come fase preparatoria per la fermatura del colore e la rintelatura.
Fermatura
Termine in uso nel gergo del restauro a indicare una operazione che si effettua
su un’area dov’è avvenuto un distacco del colore, ristabilendo l’adesione tra
gli strati pittorici e il supporto con varie metodiche, per lo più tramite
impregnazione o iniezione nella zona di un adesivo.
Foderatura
Operazione volta a consolidare la tela di un dipinto per mezzo dell’applicazione
di una nuova tela su di essa, tramite materiali adesivi. I materiali utilizzati
variano in relazione alla composizione degli strati del dipinto avendo cura di
non alterare le caratteristiche della superficie del dipinto e quelle dovute al
normale invecchiamento dell’opera. I metodi più diffusi sono riconducibili
alla così detta foderatura a colla pasta, a cera resina o con materiali
sintetici.
Miglioramento di superficie
Locuzione che nel gergo del restauro indica un intervento volto ad attenuare il
rilievo di eventuali scodelline degli strati pittorici di un dipinto, operato con
ferri da stiro o con l’ausilio della pompa a vuoto. L’operazione può essere
eseguita dopo aver trattato gli strati stessi con opportuni solventi oppure
dopo aver fatto rigonfiare gli strati preparatori in condizione di umidità
controllata.
Strip-lining
Locuzione inglese (letteralmente rintelatura a strisce) utilizzata
internazionalmente nell’ambito del restauro dei dipinti su tela. Indica
l’applicazione di strisce di tela lungo i bordi della tela originale per facilitare
l’operazione di rintelaiatura senza dover ricorrere (nel nostro caso non è
necessario) ad una rintelatura.
Intarsi e suture
Con i due termini si intendono le operazioni finalizzate al reintegro del supporto
tessile in cui sono presenti buchi e/o strappi.
Interventi di restauro di finalizzazione
Restauro estetico
Pulitura
Stuccatura
Reintegro
pittorico
Verniciatura
Imitazione
di superficie
Pulitura
Operazione che viene genericamente intesa come rimozione dello ‘sporco’
presente sull’opera tramite l’uso di solventi o di mezzi meccanici. In
particolare nel restauro dei dipinti, il termine può indicare: la rimozione delle
macchie superficiali dovute a colature, schizzi etc.; la rimozione dello
sporco superficiale depositatosi e parzialmente inglobatosi nel corso del
tempo sulla superficie; la rimozione delle ridipinture; la rimozione ( o meglio
l’assottigliamento) degli strati protettivi alterati che impediscono o limitano la
corretta lettura dell’opera.
Stuccatura
Nell’operazione di stuccatura si vanno a colmare le lacune fisiche della pellicola
e della tela pittorica ricreando una superficie simile a quella originale su cui
agire con il ritocco estetico. Con questo intervento si vuole sopperire
principalmente alla mancanza di materia.
Imitazione di superficie
L’operazione necessaria per riottimizzare il gradiente di superficie reale,
l’aspetto materiale del film pittorico, la cui superficie è sempre caratterizzata
da trame o tessiture particolari.
Integrazione pittorica
Obbiettivo principale è quello di creare un nuovo equilibrio visivo sulla base
della situazione conservativa esistente e su considerazioni il più possibile
oggettive.
Il ritocco, dunque, dovrà avere come caratteristica quella di essere differenziato
e otticamente distinguibile dal film pittorico originale. Tuttavia, deve
raggiungere un’identità d’effetto, cioè deve mirare al ricomponimento
dell’equilibrio dell’opera senza entrarne in competizione.
In definitiva mediante questa operazione si agisce sull’aspetto dell’opera senza
modificarne l’immagine, che comunque dovrà apparire completa per la sua
corretta fruizione e leggibilità, valorizzandone le potenzialità espressive.
Verniciatura
La fase di verniciatura ha due funzioni:
– protettiva per isolare lo strato pittorico da agenti esterni degradanti
come l'aria, la luce, l'umidità, la polvere.
– estetica cioè per migliorare la visibilità dell'immagine conferendo al film
pittorico un aspetto più brillante.
Fattori di alterazione
Interni, naturali e/o accidentali
Esterni, da intervento
CALORE, responsabile di alterazioni fisiche dei materiali che compongono un’opera
d’arte
Patinatura, fase artigianale fatta da un operatore volta a
ricercare effetti di invecchiamento
ARIA, intesa come ossigeno responsabile delle reazione di ossidazione trasformando
i materiali del dipinto. Cambiamento delle resistenze meccaniche e delle cromìe.
Sostanze messe sul dipinto come colle, gomme, resine,
bitumi, cera, olii, grassi animali, ridipinture, stuccature,
gommalacca...
AGENTI INQUINANTI, come sostanze a base di zolfo presenti nell’aria e responsabili
dello scurimento di alcuni pigmenti a base di rame e piombo
Schiacciamenti e bruciature durante le fasi di
consolidamento
PULVISCOLO ATMOSFERICO, agisce con un’azione di sfregamento continuo
provocando abrasioni in un lasso di tempo però molto consistente
Puliture sbagliate
LUCE, soprattutto UV e IR.UV - incentivano i processi di fotossidazione e
polimerizzazione. Sono dunque catalizzatori di reazioni fotochimiche scurendo olii e
vernici e scolorendo alcuni pigmenti organici e misti.IR - essendo caldi possono
provocare sbalzi di temperatura e modificare l’UR di un ambiente, fino a vere e
proprie bruciature aiutate dal vetro di protezione di alcuni quadri.
UMIDITA’, responsabile dei movimenti di legni e tele nonchè della formazione di
microrganismi e muffe
‘MALFORMAZIONI CONGENITE’, cioè gli errori che ha commesso l’artista stesso.
Errori nella CVCP (concentrazione volumetrica critica del pigmento).
Troppo legante => craquelè precoce
Poco legante => decoesione del colore
ESCREMENTI DI INSETTI
Tipologie di danni
Danni su tela
Danni su tavola
Intervento di restauro del dipinto raffigurante
l’Assunzione della Vergine
Chiesa di Sancta Maria ad Cellas
S. Omero (TE), frazione Case Alte
Presentazione progetto di restauro dell’altare della
chiesa di San Giuseppe
Teramo
Spaccatura del supporto ligneo in corrispondenza della giuntura delle assi
Esempi pratici di restauro
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