Soprintendenza Archivistica per la Puglia
Città di Bitonto
L’ARCHIVIO STORICO
DEL COMUNE DI BITONTO
Inventario dell’«Archivio antico»
(Secoli XV – XIX)
a cura di
Eugenia Vantaggiato
La pubblicazione del presente volume è stata realizzata con il determinante contributo del
Comune di Bitonto
Il riordinamento dell’Archivio storico comunale è stato reso possibile grazie alla collaborazione di
Donato Belsanti, Franco Calabrese, Anna Gomes, Giuseppe Gravinese, Maria Salandra, Anna
Stella Schiavulli (Soprintendenza Archivistica per la Puglia) e Rosa Costa, Michele Pastoressa
(Biblioteca comunale di Bitonto e Comune di Bitonto)
La schedatura della Categoria V – Finanze è da accreditare a Giuseppe Gravinese
La fotografia è dello studio “Creazioni” di Roberto Colangiuli, Bitonto
La redazione ed elaborazione elettronica dei testi è di Francesco Quarto
Un ulteriore e particolare riconoscimento è da tributare a Rosa Costa, Giuseppe Gravinese e
Michele Pastoressa che hanno devoluto all’impresa tempo, entusiasmo, impegno ed energia in
misura esorbitante rispetto a quanto dovuto.
Sommario
Presentazione del Sindaco
Parte Prima
1. L’«Archivio antico» del comune di Bitonto
2. Linee di storia istituzionale ed amministrativa: Universitas civium di Bitonto, poi Comune
2.1. Gli atti dell’universitas nei protocolli dei notai di Bitonto
2.1.1. Notaio Terigio Senzio
2.1.2. Notaio Ottavio Agera
2.1.3. Notaio Francesco Antonio Infridelli
2.2. Elenco nominativo dei notai bitontini
3. L’archivio: ordinamento e conservazione
4. Carte ritrovate, carte disperse
4.1. La Biblioteca provinciale “Gennaro de Gemmis” di Bari
4.2. La Biblioteca nazionale “Girolamo Sagarriga Visconti-Volpi” di Bari
4.3. La Biblioteca comunale “Eustachio Rogadeo” di Bitonto
4.3.1. Il fondo pergamenaceo della Biblioteca comunale “Eustachio Rogadeo” di Bitonto
4.4. Le carte disperse
Parte Seconda
1. L’inventario dell’«Archivio antico»
2. Le «Carte antiche»
3. Gli atti deliberativi
3.1. Le Conclusioni del General Consiglio
3.2. Le Conclusioni del Decurionato
3.3. Le Deliberazioni del Consiglio comunale
3.4. Le Deliberazioni della Giunta municipale
4. Il “carteggio” dal Decennio francese al 1890
Bibliografia a cura di Francesco Quarto.
Indici antroponimi e toponimi a cura di Giusi Palasciano.
Parte Prima
Avvertenze
Nella descrizione delle unità archivistiche si è usato, dove possibile, il titolo originario ponendolo
tra virgolette angolari.
Le integrazioni al testo e la ricostruzione delle date mancanti sui documenti sono state riportate tra
parentesi quadre.
Le date sono state indicate secondo il sistema di datazione moderno ove non sia specificato
diversamente.
Le unità archivistiche sono costituite, ove non diversamente indicato, da fascicoli cartacei dei
quali è segnalato solo il numero delle carte scritte.
Abbreviazioni e sigle
b., bb.
busta, -e
c., cc.
carta, -e
cl.
classe
ctg.
categoria
fasc., fascc. fasciscolo, -i
n. numero
p., pp. pagina, -e
s. d. senza data
s. l. senza luogo
s. n. senza nome
s. n. t. senza note tipografiche
1. L’«ARCHIVIO ANTICO» DEL COMUNE DI BITONTO
L’archivio storico del comune di Bitonto si presenta diviso in due sezioni, una relativa alla
documentazione di epoca anteriore al 1890, denominata genericamente e impropriamente
“archivio preunitario” o “antico”, ed un’altra che raggruppa gli atti prodotti o comunque acquisiti
dal comune successivamente a tale data fino agli anni ‘50 del ventesimo secolo, denominata
“archivio postunitario”. Tale partizione rispecchia l’organizzazione data nei primi anni del secolo
XX al patrimonio archivistico del comune di Bitonto in ottemperanza alla normativa allora in
vigore e ripresa successivamente dall’archivista comunale Pasquale De Napoli il quale realizzò
nel 1960 un progetto di riordinamento e inventariazione dell’archivio storico comunale199 che,
sulla base di alcune rubriche esistenti in archivio, tendeva a conservare l’ordinamento per
categorie prescritto dalla circolare del Ministero dell’interno del 1897. In particolare l’archivista
elaborò uno strumento di ricerca utile soprattutto ai fini amministrativi, di cui si è tenuto conto per
la realizzazione del presente lavoro.
L’inventario che qui si presenta riguarda esclusivamente la sezione più antica dell’archivio
storico del comune di Bitonto e cioè gli atti di epoca antecedente al 1890200, mentre quelli
199
Cfr. Inventario degli atti di epoca anteriore all’anno 1870 del comune di Bitonto, dattiloscritto a cura di PASQUALE DE NAPOLI, 1960,
copie presso la Sovrintendenza archivistica per la Puglia e presso il comune di Bitonto.
200
Si precisa che le unità archivistiche descritte nell’inventario comprendono anche procedure amministrative che si sono concluse in
anni posteriori al 1890.
successivi, costituenti la sezione postunitaria, sono stati già pubblicati da Grazia Tatò in questa
stessa collana201.
Alcuni dati relativi allo stato di ordinamento ed inventariazione dell’archivio del comune di
Bitonto sono desumibili dalle relazioni delle visite ispettive conservate agli atti della
Soprintendenza archivistica per la Puglia, la cui istituzione risale alla metà degli anni ‘60, ma che
ha ereditato insieme alle funzioni anche la memoria storica della attività di vigilanza svolta dalla
Soprintendenza di Napoli202. In una relazione redatta nel 1952 da Pasquale Di Bari, direttore
dell’Archivio di Stato di Bari, si afferma che lo stato di conservazione dell’archivio del comune di
Bitonto è ottimo: «Le carte sono ordinatissime: l’archivio è distinto in tre parti: l’archivio antico
dal 1565 al 1896 è conservato in un’unica stanza ed è dotato di unica rubrica compilata nel 1901;
l’archivio moderno dal 1896 al 1945 circa è conservato nello scantinato ed è dotato di rubriche
annuali per la ricerca degli atti classificati secondo le vigenti disposizioni; l’archivio corrente è
conservato nell’ufficio dell’archivista in armadi che sono modello di ordine e pulizia. La
consistenza dell’archivio può così riassumersi: 374 buste contenenti l’archivio antico, 42 volumi
di deliberazioni dal 1565 al 1861, 50 volumi circa di deliberazioni dal 1861 ai giorni nostri,
l’archivio moderno è costituito da un centinaio di buste e due armadi contengono l’archivio
corrente»203. Nella stessa relazione viene messo in evidenza che il comune di Bitonto possiede
taluni documenti custoditi presso la Biblioteca comunale così sommariamente descritti: «Libro
Rosso con documenti dal 1265 al 1748; numero 46 pergamene dal secolo XIV al XVII; estratto di
catasto del 1496; parti di catasti del 1528, 1586, 1611; quattro volumi di scritture varie dei notari
Berardino de Helia e Palmo de Risis dal 1578 al 1600»204.
In una successiva relazione del 19 luglio 1958, redatta a seguito di una visita ispettiva, la
situazione dell’archivio viene descritta in maniera più critica. Il Di Bari ricordando l’importanza
dell’archivio storico nell’intero ambito territoriale della provincia e commentando i criteri con cui
sono compilati i mezzi di corredo dell’archivio bitontino, rispondenti al sistema classificatorio
“per categoria” in uso nei comuni205, li ritiene «poco idonei alla ricerca nei confronti dello
studioso che fosse ignaro della classificazione comunale»; l’ispettore auspica a tale proposito la
«compilazione di un inventario analitico della parte storica dell’archivio comunale, che
consentirebbe una migliore e più rapida ricerca degli atti». L’inventario del 1960, pur volendo
essere riscontro all’esigenza dichiarata dal Di Bari, ne trascura invece gli elementi innovativi, per
presentarsi come mera trasposizione dattiloscritta della rubrica del 1901.
L’auspicio del Di Bari di munire l’archivio bitontino di un vero e proprio strumento per la
ricerca storica riesce a realizzarsi dopo quasi mezzo secolo. Nell’ambito delle proprie competenze
201
GRAZIA TATÒ, L’archivio storico del comune di Bitonto. Inventario del fondo postunitario. (Quaderni della Soprintendenza archivistica
per la Puglia, 8). Bari, Edipuglia, 2000.
202
Le Soprintendenze archivistiche vennero istituite con la legge 22 dicembre 1939, n. 2006, con il compito di esercitare la funzione di
vigilanza sugli archivi degli enti pubblici e sugli archivi privati dichiarati di notevole interesse storico, prevedendo nove sedi su tutto il
territorio nazionale ed individuando Napoli per tutta l’Italia meridionale — Soprintendenza archivistica per le provincie napoletane —
successivamente, con il D.P.R. del 30 settembre 1963, n. 1409, per ovviare all’eccessiva vastità territoriale affidata alla competenza di
ciascuna delle nove Soprintendenze, il numero delle Soprintendenze fu portato a diciotto, una per regione, ad eccezione della Valle
d’Aosta, che insieme a quella del Piemonte, ebbe sede a Torino. Risale quindi al 1963 l’istituzione della Soprintendenza archivistica per
la Puglia, con sede a Bari, capoluogo di regione, che ereditò le competenze ed i relativi incartamenti, limitatamente all’ambito territoriale
regionale, della Soprintendenza di Napoli. Le prime informazioni relative all’archivio del comune di Bitonto sono desunte dalle relazioni
tecniche dell’attività di vigilanza svolta, nel 1952, dal direttore della Sezione di Archivio di Stato di Bari, Pasquale Di Bari, per conto
della Soprintendenza di Napoli, attualmente conservate presso l’archivio della Soprintendenza archivistica per la Puglia.
203
Archivio della Soprintendenza archivistica per la Puglia, Comune di Bitonto.
204
Ivi.
205
Cfr. infra, il “Titolario d’archivio”, p. 000.
istituzionali finalizzate alla tutela e alla fruizione del patrimonio archivistico non statale della
regione, la Soprintendenza archivistica per la Puglia fin dall’inizio degli anni ottanta ha
predisposto vari programmi di intervento per il riordinamento e l’inventariazione degli archivi
comunali. Per l’archivio storico del comune di Bitonto, beneficiato da tali progetti, sono stati
prodotti gli inventari curati da Grazia Tatò sul fondo postunitario e da chi scrive sulle carte più
antiche.
Con la rinnovata consapevolezza dell’importanza e del valore storico del proprio archivio, il
comune di Bitonto, con delibera di giunta del 25 maggio 1993, n. 460, istituì formalmente la
Sezione separata d’archivio, o Archivio storico, ubicandone la sede, in via provvisoria, nei locali
al primo piano di Palazzo Rogadeo, antistanti l’ingresso della Biblioteca comunale ed
individuando gli spazi dell’immobile di proprietà comunale «ex mulino Calò» come sede
definitiva.
Per un concorso di inaspettate quanto fortunate circostanze non è stato dato esito alle
intenzioni degli amministratori, preferendosi la nuova e diversa destinazione rappresentata dalla
sede della “Fondazione De Palo – Ungaro” messa a disposizione per questo specifico scopo,
nonché per la sistemazione del museo archeologico comunale. Pertanto la giunta ha deliberato il
30 settembre 1997 (n. 885) la «collocazione della Sezione separata d’archivio nei locali
dell’immobile a via Mazzini n. 40 [sede della Fondazione], in comodato gratuito» e nel mese di
settembre del 1998 sono state effettuate le operazioni di trasferimento.
Le vicende sommariamente riportate descrivono le peregrinazioni che in epoca più recente
hanno compiuto le carte a seguito dei vari spostamenti da una sede all’altra, circostanza che può
spiegare la dispersione o addirittura la perdita206 di parti più o meno consistenti della
documentazione d’archivio. A tale proposito si cercherà di dare ragione di lacune riscontrate e di
difformità tra le descrizioni presenti in un inventario rispetto a quelle di uno successivo.
2. LINEE DI STORIA ISTITUZIONALE ED AMMINISTRATIVA: UNIVERSITAS
CIVIUM DI BITONTO, POI COMUNE
Le vicende che hanno interessato l’archivio antico o preunitario devono essere poste in
relazione con l’evoluzione politica e istituzionale di Bitonto, vista nel più ampio contesto della
storia del comune meridionale dal tardo medioevo all’età contemporanea.
La storia dei comuni meridionali non è stata finora emancipata dalla storia più generale del
Regno di Napoli. Mentre sono apparse infinite storie di singole località compilate da eruditi
filopatristi, è mancata una trattazione complessiva che analizzasse, nei limiti permessi dalla vastità
del fenomeno, le peculiarità e le caratteristiche delle attività in materia di una loro autonoma
capacità normativa e deliberativa. Le funzioni, le attività concrete delle magistrature locali sono
spesso ignorate dagli storici o fraintese dagli eruditi.
La storia tende a ricondurre le istituzioni locali negli ambiti di quelle maggiori del Regno,
rimandandone le origini alle legislazioni normanna, sveva e successive, dove vengono definite in
termini però di massima astrazione; oppure, in alcuni casi, alle «legislazioni» statutarie o
consuetudinarie delle singole municipalità, nelle quali, tuttavia, prevalgono in genere gli aspetti di
norme di diritto privato, o, tutto al più, gli aspetti esteriori delle procedure nelle nomine delle
206
Le lacune riguardano essenzialmente la documentazione più antica conservata nell’archivio comunale, in particolare la serie delle
deliberazioni risulta carente di alcuni registri, già segnalati dal Di Bari, e successivamente non più reperiti. Nella descrizione analitica
delle serie, nell’inventario, si darà conto delle dispersioni.
magistrature, sanzionate, poi, dalla norma curiale.
La storia giuridica dei comuni meridionali in età moderna, in particolare, è poi stata fraintesa
come storia di un conflitto di lungo periodo contro gli abusi feudali; la forzosa inclusione in quel
tale alveo interpretativo ha nuociuto alla ricerca applicata alle diverse fattispecie sulle quali
l’attività normativa ed amministrativa dei comuni poteva invece avere avuto un suo eventuale ed
originale sviluppo.
La pubblicazione di raccolte di documenti — Libri Rossi (come il caso di Bitonto207), Statuti,
Grazie e Concessioni sovrane — che pure ha una tradizione più che centenaria anche per il caso
della Puglia, non ha avuto come naturale esito lo sviluppo degli studi rivolti alla interpretazione
giuridicamente intesa dei contenuti di tali monumenti documentari.
I personaggi, poi, e gli individui che hanno animato per secoli le attività amministrative e
politiche delle municipalità sono rimasti nelle nebbie della indifferenziazione dalle quali non
riuscivano ad emergere, se non di rado, neppure i burocrati, i “guerrieri”, più vicini alle corti. La
storia è stata fatta, secondo la storiografia di ogni tempo, dai re, dai principi, dai capitani di
ventura e solo qualche volta da un baiulo o capitano, giusto perché si era sostituito al duca.
Dalla scuola storiografica francese delle Annales in poi abbiamo cominciato a riconoscere
anche nelle cronache piccole di tutti i giorni i riflessi della grande storia, ma anche di un’altra
storia, autonoma, che cammina per i fatti suoi, a fianco, ma indifferente agli eventi sconvolgenti
che turbavano i grandi e i loro, altrettanto grandi, narratori, i Giovio, i Sanudo208.
Le origini delle magistrature dei comuni dell’Italia meridionale sono da mettere in relazione
con l’avvento dello stato monarchico normanno e con le ripercussioni di tale avvenimento
sull’organizzazione delle strutture municipali già esistenti. I comuni, infatti, avevano potuto e
dovuto creare delle forme di autogoverno nell’assenza di un potere centrale, quello bizantino,
sempre meno capace di garantire la presenza del proprio apparato burocratico sui territori italiani.
Piuttosto che comuni è da preferire la dizione, peraltro consolidata nella storiografia, di
universitates come espressione della «piena consapevolezza di una propria identità, in quanto
universitates, svincolate di fatto da ogni superiore giurisdizione per quanto concerneva la loro
essenza di municipalità»209. La consapevolezza è la conseguenza seconda del «rilievo economico
di grande importanza» raggiunto dagli insediamenti urbani meridionali che aveva determinato, in
prima istanza, un «alto grado di organizzazione municipale». Le città sono capaci di esprimere
una rappresentanza «assicurata dall’elezione di boni homines e dei giudici cittadini». Si reggono
su forme di partecipazione politica derivate da usi e tradizioni particolari e pertinenti a ciascuna
condizione soggettiva, tanto che se ne prendeva atto nel 1536 con una prammatica “De
administratione universitatum”: «Volumus etiam, ut Sindici, et alii Officiales Universitatum
eligantur libere per cives ipsarum Universitatum, intervenientibus tamen iis, qui secundum
dictarum Universitatum consuetudinem intervenire debent, ac secondum ordinem, et modum in
ipsa Universitate servari consuetum, et Officiales ipsi debent confirmari per eos, ad quos
confirmatio de jure, vel antiqua, et legitima consuetudine spectat»210. Tale autonomia deve essere
207
Cfr. Libro Rosso della Universitas di Bitonto (1265-1559), ed. a cura di ANTONIO DE CAPUA, prefazione di ALESSANDRO PRATESI. Palo del
Colle, Liantonio, 1987, 2 volumi, pp. 15-27.
208
Paolo Giovio e Marino Sanudo sono due soltanto tra i numerosissimi storici e cronachisti che hanno provveduto a trasmettere fino ai
nostri tempi l’eco delle imprese dei grandi dei loro tempi.
209
Cfr. OVIDIO CAPITANI, Storia dell’Italia medievale. Bari, Laterza, 1992, p. 379; sono sue anche le brevi citazioni immediatamente
seguenti.
210
Nuova collezione delle prammatiche del Regno di Napoli a cura di LORENZO GIUSTINIANI. Napoli, nella stamperia Simoniana, 1803, tomo
I, p. 252.
peraltro considerata non assoluta, se è vero che le autorità intervengono frequentemente a
indirizzare, limitare, dirigere le procedure per il reggimento della città, mediante l’approvazione
(nei fatti una imposizione) di statuti, presentati formalmente dalle città, che contengono formule
fortemente omogeneizzate, ad onta di quelle che erano state le conclamate peculiarità di ciascuna.
Nella seconda metà del XVI secolo, tra gli anni Cinquanta e Settanta, si sviluppa una ampia
azione centralizzata di imposizione di statuti per il governo delle città, giustificata dalla necessità
di presentare una soluzione politica alle conflittualità fra i ceti cittadini scatenatesi allorché alcune
fasce della popolazione avevano rivendicato la partecipazione alle cariche politiche ed
amministrative delle città pretendendo l’aggregazione ai patriziati (cioè la nobiltà di città),
condizione irrinunciabile per poter essere cooptati nei gruppi dirigenti211; a tale rivendicazione i
patriziati rispondevano con la “chiusura oligarchica delle Piazze”, arrogandosi il diritto esclusivo
di accettare nuove aggregazioni. Il rinvio ai tribunali della capitale delle liti e cause accese in
grandissimo numero per questioni di aggregazione convinsero le autorità del Regno a emettere
provvedimenti comuni per le città.
Tra queste Bitonto, che aveva ottenuto il riscatto dal baronaggio e il reintegro nella
demanialità proprio nei primi anni del quinto decennio, rappresenta un esempio paradigmatico
grazie all’ampia storiografia che aveva potuto esercitarsi utilizzando una relativa disponibilità di
fonti documentarie212. Le vicende particolari di questa città sono per la prima volta ricostruite da
Luigi Volpicella, pioniere nel campo della ricerca sulle fonti statutarie cittadine, che già nel 1881
pubblicò gli statuti bitontini del 1565, corredati da una utile nota storica213.
In tali statuti sono menzionate non solo le preminenti cariche politiche e amministrative della
città: «uno Sindico, uno Banco, uno Mastro iurato et uno Erario»214, ma anche quell’altra che
assumeva una importantissima serie di uffici, tra cui la gestione, la tenuta e la cura dell’archivio
della città. Si tratta del “cancelliere” il quale aveva funzioni di organizzazione dell’apparato
burocratico ed amministrativo dell’universitas. Gli statuti sono chiari in proposito: «Il cancelliero
deve essere persona legale, regio notario et approbato, come antiquamente ha soluto la università
servirsene: il quale non solamente ha da scrivere le conclusioni che da la università in pleno
consilio se fanno et pro maiori parte votorum, ma anchora le deve ben conservare in uno
quinterno, tal che bisognando extraherne copia o per servitio de la università o de particulari, se
ritrovano ben scripte et annotate et lui possa rendere ben conto del honor suo»215.
Il cancellierato riveste una importanza fondamentale nella gestione complessiva
dell’universitas e tale ruolo è stato esplicitamente riconosciuto nella letteratura giuridica e
giurisprudenziale del Regno di Napoli. Questa è la declaratoria dei delicati compiti che il
“cancelliero istruito” è chiamato a svolgere secondo l’opinione di Lorenzo Cervellino, autore di
un fondamentale trattato per la “Guida delle università di tutto il Regno di Napoli”216:
211
Cfr. ANGELANTONIO SPAGNOLETTI, «L’incostanza delle umane cose». Il patriziato di Terra di Bari tra egemonia e crisi (XVI-XVIII
secolo). Bari, Edizioni dal Sud, 1980, in particolare i capitoli La legislazione statutaria cinquecentesca e L’egemonia nobiliare sulle
università.
212
Cfr. la nota bibliografica in appendice.
213
LUIGI VOLPICELLA, Gli statuti per il governo municipale della città di Bitonto e Giovinazzo. Napoli, Francesco Giannini, 1881.
214
Ivi, p. 18; il testo degli statuti è anche nel Libro Rosso, per cui vedi l’edizione a stampa Libro Rosso della Università di Bitonto, cit.,
pp. 871-875.
215
Libro Rosso della Università di Bitonto, cit., p. 834.
216
LORENZO CERVELLINO, Direzione ovvero Guida delle Università di tutto il Regno di Napoli per la sua retta amministrazione. Napoli,
Longobardi e De Santis, 1756.
«È il Cancelliero l’occhio dell’Università […] e però deve essere non meno dotto, che prattico e
indefesso nel fatigare e a pro delle povere Università […] La cosa che fra l’altre è più importante a
benefizio di ciascheduna Communità, è tenere il suo Archivio col registro di quelle cautele, che le
possono essere utili e necessarie, e più nel futuro, che di presente; vedendosi per isperienza, che da
questa mancanza le viene causato molto pregiudizio, e vanno alla giornata mendicando nelle
occorrenze quelle scritture, che le mancano per difetto di prudenza, e d’un poco di fastidio e fatiga in
conservarle, o registrarle in tempo, che si celebrano. S’essorta dunque ciascheduno Reggimento a
spendere quanto potrebbe importare la valuta d’un Libro capace di carta bianca, che non sia meno
d’uno Squarcio di Percettore per poter formare il registro dove non vi è, e ivi ordinatamente piantare e
intavolare le cose più essenziali, che occorrono anno per anno, ed alla giornata, come succedano, nella
forma che siegue. Primieramente si devono registrare e far Platea di tutti gli effetti ed entrare, che tiene
ciascheduna Università nel suo Patrimonio […] Secondo: si deve registrare il Catasto, o Gabella, e
Dazj, secondo vive detta Università; e notare (se farà per catasto) la giornata, che s’è compiuto e
chiuso, chi furono li Deputati, il Sindaco, Eletti, e ‘l Governatore, che v’intervennero, e quanto
ascende […] Terzo: si deve registrare il numero de’ Fuochi, nelli quali fu liquidata nell’ultima
numerazione […] Quarto: si devono notare e registrare li pagamenti, che si fanno tanto alla Regia
Corte, con fare a ciascheduna imposizione ordinaria, o estraordinaria la sua testa, quanto a’ Regj
Consegnatari, seu Fiscalarj, se ve ne sono […] Quinto: si devono registrare in un altro libro a parte le
Significatorie, che anno per anno si fanno da’ Razionali delli conti di ciascheduno Reggimento finita la
loro amministrazione, e si deve chiamare Registro delle significatorie. Il che anco importa molto;
atteso non conservandosi in Archivio, o Registro, restando dette significatorie in potere delle parti, o in
casa de’ Sindaci, Cappelletti, Cancellieri, o altri particolari, si possono facilmente disperdere,
occultare, violare ed adulterare, in pregiudizio dell’Università, o altri come si è veduto per isperienza;
o pure occorrrendo revisione, vi nascerebbero pregiudizj grandi ecc. e però dette Significatorie si
devono registrare per extensum, l’originale nel mazzo in Archivio, e la copia in forma valida alle Parti
[…] Sesto: deve il Cancelliere tenere un registro delli servizj personali o reali, che sogliono fare i
Cittadini secono la consuetudine del Luogo, come sarebbe nel fare fatighe di persona, o con animali
gratis in benefizio del pubblico, come nell’edificazione di Chiese, Strade, Ponti, Fontane, e simili […]
In quanto poi all’altre fatighe, che deve sostenere il Cancelliere giornalmente, non si può dare certa
regola; ma poco altro vi resta ecc. Questo per ora basti»217.
Accanto alla figura del cancelliere devono essere naturalmente poste in rilievo anche quelle
degli altri “officiali” deputati al “regimento” dell’universitas. Il Libro Rosso contiene una quantità
di capitoli che prescrivono le norme da seguire per l’elezione di coloro che dovranno gestire la
cosa pubblica, nonché le caratteristiche e le funzioni di ciascuna carica218.
Oltre al sindaco, al mastrogiurato e all’erario, scelti con alternanza annuale dai due ceti dei
nobiles e dei cives, l’universitas era tenuta ad «elegere quattro iudici annali ad contracti et
scripture publice […] uno mastro di exequie […] doi procuratori, uno nobile et l’altro populare à
ciascuno convento, monasterio, cappella, confrateria et hospitale et altri loci pii […] li ordinati per
doi mesate a principio anni»219.
Le attribuzioni del sindaco sono elencate nei capitoli dell’ufficio del sindaco, il quale è
chiamato a «fare et ministrare le cose de la università, realmente e giustamente senza fraude
alcuna»220. Egli deve tenere un «quinterno lucido et claro sottoscritto dalli quattro ordinati», in cui
registrare «tutte le cose extraordinarie» accadute in ogni bimestre del suo ufficio, un «quinterno
lucido et chiaro senza fraude alcuna […] del cunto de introito et exito de sua administratione», da
217
Ivi, pp. 222-225.
Secondo l’editore del Libro Rosso i capitoli risalgono ai primi anni della seconda metà del XVI secolo, forse come pronta
promulgazione di una normativa adatta al nuovo stato di città demaniale appena emancipata (nel 1551) dal baronaggio di Consalvo de
Cordova duca di Sessa. Cfr. Libro Rosso della Università di Bitonto, cit., p. 49.
219
Ivi, pp. 836-841.
220
Ivi, p. 823.
218
sottoporre a verifica dei razionali; il «bilanzo lucido del introito et exito de essa università ogni
principio de doi mesi»; conserva inoltre «li quinterni del […] dacio, lucido et clari, dal iorno che
incominzò ad exigere, insino al giorno che è stato incantato», scritti dal “daciario”,
l’«annotamento solito tanto della summa de li dacii come de li incanti», il «quinterno ligato et
grande dove esso sindaco abbia da annotare et scrivere tutti imprestiti che se facessero infra detto
anno» del suo mandato. È significativo notare che il sindaco era remunerato221 con una
«provisione ducati quindeci de carlini, de li quali ducati quindeci se n’habbia a pigliare dudeci dal
daciaro de la buczeria, et ducati tre dal daciaro de la victuaglia».
Il mastro giurato, a sua volta, ricopre il delicato incarico di custode dell’ordine pubblico: con
la collaborazione di «homini de bona vita et condictione et senza fama de latrocinio […] debbia
guardare la piacza principalmente et deinde tutta la città»; sovrintende inoltre al consuetudinario
costume di «fare matinate alli sposi che fanno li sponsalicii in quel iorno et […] per simile non
patisca in niun’ modo fare fare matinate et che se cantano versi amatorii iusta li doi monasteri de
le donne, ma detti monasteri haverli in custodia et protectione»; per quanto concerne la tenuta di
registri dell’universitas, il mastro giurato deve «fare annotamento de tutte case idonee et acte ad
allogiare et senza excetione de persone, parenti o amici, far portare il peso ad ciascuno per quella
rata che li toccarà»222.
L’ufficio degli ordinati si configura come organo di polizia annonaria per «lo quieto vivere et
obviare alle fraudi le quali le più spesso se commettono in pondere et mensura» e quindi sono
obbligati a «tenere quinterno lucido con la iornata di quanti homini se iustano le mensure et pesi»
ed inoltre dovranno «nelli primi iorni de loro officii se faczano dare dal sindaco tutti li capituli de
la catapania con lo sigillo, in pede, di essa università et […] li faciano bannire per tre iorni»223.
La ampia e precisa elencazione delle attribuzioni del sindaco e degli ufficiali della città di
Bitonto rappresenta un esempio di quella che doveva essere la configurazione finale della struttura
dell’archivio di una antica universitas meridionale, nelle sue partizioni e nella varietà dei registri,
“annotamenti”, “quinterni lucidi et clari”, di tutte le sue scritture, così come ci si mostrerebbero
oggi se le incurie del tempo e degli uomini non ne avessero causato la più larga dispersione.
A completamento di queste brevi note sull’organizzazione di un comune meridionale in età
moderna, si ritiene utile ricordare una considerazione di Paolo Cammarosano a proposito della
specificità della struttura e geografia delle fonti documentarie relative alla storia locale
meridionale:
«Attraverso le vicissitudini che dall’invasione dei Normanni all’avvento angioino e aragonese
interessarono il Mezzogiorno d’Italia, vi si consolidò dunque una struttura monarchica con forte
autorità del sovrano e con rapporti di volta in volta più o meno antagonistici con i poteri territoriali dei
feudatari e le autonomie delle città di maggior rilievo. Le conseguenze di questo tipo di formazione
politica sulla fisionomia della documentazione sono molto importanti per chi si occupa di storia locale,
e determinano una condizione di ricerca assai differente rispetto a quella degli studiosi che si
interessino ad altre aree d’Italia. Che rivolga l’attenzione a un modesto centro rurale, a una grossa
221
La vecchia opinione di Alessandra Bulgarelli Lukacs, riferita peraltro al secolo XVIII, è invece che le «cariche di sindaco e di eletto,
che avevano durata annuale, principiando di solito il primo settembre, erano considerate onorarie e come tali non prevedevano
retribuzione, anche se comportavano una serie di diritti consistenti». Vedi ALESSANDRA BULGARELLI LUKACS, Le ‘universitates’ meridionali
all’inizio del regno di Carlo di Borbone. La struttura amministrativa, «Clio. Rivista trimestrale di studi storici», XVII, 1981, pp. 5-25
(10). Interpretazioni più recenti (cfr. ANNASTELLA CARRINO, La città aristocratica. Linguaggi e pratiche della politica a Monopoli fra
Cinque e Seicento. Bari, Edipuglia, 2000.) rimandano alla gestione di lungo periodo degli uffici pubblici da parte dei patriziati cittadini
anche il problema delle relative appropriazioni di quote di ricchezza che ne conseguivano.
222
Libro Rosso della Università di Bitonto, cit., pp. 832-833.
223
Ivi, pp. 827-828.
borgata o a una città, lo studioso locale del Mezzogiorno non può mai fare a meno di ricorrere a fonti
emanate dall’autorità regia e dai suoi uffici e cancellerie: fonti collocate, anche fisicamente, presso le
antiche capitali. Chi si occupi di Lecce o di Catania, cioè di città importanti, deve comunque anche
esperire materiali che furono prodotti originariamente, e che sono custoditi oggi, a Napoli, a Palermo,
a Barcellona. Se poi l’interesse è rivolto a sedi minori, alle decine e decine di casali, castelli, villaggi
che formano l’intelaiatura del popolamento meridionale, le fonti di matrice regia offrono spesso
l’unica base documentaria di una qualche consistenza per l’età medievale. Ma il tipo di informazione
che esse forniscono si riassume sovente nel definire certi rapporti giurisdizionali tra il luogo e la
corona: la sequenza delle concessioni feudali a famiglie nobili, con le relative revoche o conferme, le
contestazioni tra corona e feudatari, la posizione fiscale della località nel suo complesso – mediata o
meno da un concessionario feudale»224.
Anche Bitonto con la sua storia non sfugge a queste considerazioni e molte fonti che si
presentano in questo lavoro hanno il loro naturale completamento in quelle conservate a Napoli225
o a Simancas. A tale proposito sarebbe auspicabile la ricostruzione virtuale, con l’ausilio delle
moderne tecnologie, di serie archivistiche che oggi si presentano mutile ed incomplete e la messa
in rete dei dati informativi e descrittivi degli strumenti di ricerca delle fonti documentarie
conservate presso questi istituti di conservazione226.
L’universitas di Bitonto non fu sempre una città sottoposta a regime demaniale ma fu
soggetta, per alterne vicende e anche se per brevi periodi, a varie infeudazioni. Secondo Donato
De Capua, che riprende quanto già esposto da Vito Acquafredda227, il ricordo di quei «tristi
momenti» è rimasto nello stesso stemma cittadino, rielaborato dopo il 1551, data della riscattata
libertà dall’ultimo feudatario, il duca di Sessa. Si tratta di un «albero di ulivo fruttificato (o meno),
con due leoni rampanti, messi l’uno di fronte all’altro, poggianti le due zampe anteriori ed una
posteriore sul tronco dell’albero su cui vi sono (o meno) appollaiati cinque storni o merli; il tutto
spesso sormontato da una corona con o senza il tradizionale motto Ad pacem promptum designat
oliva Botontum»228. I cinque storni appollaiati o svolazzanti sulla chioma dell’albero d’ulivo
designano, secondo l’interpretazione di De Capua, le infeudazioni della città, nell’ordine: Jacobo
Caldora, duca di Bari (1432-1441), Giovanni Ventimiglia, marchese di Gerace (1444-1453),
Giovanni Antonio Orsini, principe di Taranto (1460-1463), Giulio Antonio Acquaviva, conte di
Conversano ed eredi (1463-1487), Consalvo de Cordova, duca di Terranova e signore di Monte
Santangelo ed eredi (1507-1551).
De Capua non risolve la contraddizione se debba essere annoverato anche un ulteriore
feudatario, quella Casa angioina, ramo Durazzo, che — peraltro per prima — detenne il possesso
della città, nella persona della regina Sancia, almeno dal 1316229. Vito Acquafredda aveva già
224
PAOLO CAMMAROSANO, Italia medievale. Struttura e geografia delle fonti scritte. Roma, La Nuova Italia Scientifica, 1991, pp. 122-123.
Al proposito una menzione deve andare al lavoro di ricerca compiuto sulle fonti conservato presso l’Archivio di Stato di Napoli da
Eustachio Rogadeo, la cui memoria è giunta fino a noi per il mezzo dei suoi manoscritti donati alla locale Biblioteca comunale, tra i quali
ricordiamo quello segnato ‘MS A 14’ che contiene ordini e provisioni della Camera della Sommaria e del Regio Collateral Consiglio
riguardanti l’universitas e gli abitanti di Bitonto.
226
Un tentativo in tal senso è stato in parte sperimentato nel 1998-99 dall’Università degli studi di Bari e dalla Soprintendenza
Archivistica per la Puglia con il progetto denominato “Documenti in biblioteca”.
225
227
Cfr. VITO ACQUAFREDDA, Bitonto attraverso i secoli. Bitonto, Raffaello, 1996, 2 v., p. 210. L’edizione consultata,
curata da Pasquale Procacci, è aggiornata ed accresciuta rispetto alla precedente (Bitonto, Amendolagine, 19371938).
228
DONATO ANTONIO DE CAPUA, Cenno storico giustificativo dello stemma e gonfalone del comune di Bitonto. Bitonto, Palladino, 1960, p.
69.
229
La fonte della notizia, ripresa da Acquafredda e da De Capua, senza concordanza tra di loro, dovrebbe essere riferita a Lorenzo
Giustiniani che ne fa menzione citando un «Regest. 1316, B. fol. 277». Cfr. LORENZO GIUSTINIANI, Dizionario geografico-ragionato del
Regno di Napoli. Napoli, presso Vincenzo Manfredi [et al.], 1797-1816, t. II, p. 293.
dovuto espungere un nome, quello di Orsini, per fare quadrare i conti e giustificare il numero dei
cinque storni altrimenti incongruo rispetto al numero dei feudatari.
La spiegazione dell’araldica dello stemma informa che i due leoni rampanti ed affrontati
rappresentano, nella personificazione dei due sindaci, i ceti che concorrevano al governo della
città, la nobiltà ed il popolo. L’universitas di Bitonto è stata retta per l’intera epoca dal tardo
medioevo fino all’esaurirsi dell’antico regime da un sistema che era l’espressione dell’accordo
politico tra i due ceti che se ne spartivano gli incarichi. Il rappresentante della città non poteva
pertanto essere una unica persona ed erano nominati due «sindaci»: uno esponente della Piazza
dei Nobili e l’altro della Piazza del Popolo.
Donato Antonio de Capua mette in evidenza «la saggezza dell’Universitas bitontina»230
riferendosi al modo con cui venne organizzato il governo ossia reggimento cittadino, e riprende
quanto aveva ipotizzato Luigi Volpicella sulla influenza che tale sistema ebbe anche sulla struttura
degli statuti delle città vicine di Bari e Molfetta. Volpicella, infatti, afferma, non avendo però a
disposizione dati più generali per tutto il territorio del viceregno, che «quando nel 1570 fu
commesso al dottor Livio Margarita di dettare un nuovo statuto pel reggimento della città di Bari,
e quando per la città di Molfetta lo stesso incarico fu dato nel 1574 al giudice Orazio Granucio, il
vicerè ed il Consiglio Collaterale ingiunsero all’uno e all’altro di tenere presente nella
compilazione dei loro lavori lo statuto emesso per Bitonto»231. Secondo l’opinione di Vito
Acquafredda232, la distinzione tra i due ceti va fatta risalire almeno al secolo XIV, poiché nella
procura della città di Bitonto a Bernardo Regna per il possesso della terra di Palo, donata alla città
da re Ludovico I nel 1384, l’azione giuridica si svolge alla presenza degli «infrascriptorum
nobilium et popularium civitatis predicte»233 ed il sistema di rappresentanza cittadina è dato dal
«sindaco et ordinati della dicta città in nello pubblico loco dello planchito congregati dove si
sogliono consigliare le importancie della dicta città ad sonum campane more solito»234.
Bitonto è illustrata da Lorenzo Giustiniani nel suo dizionario geografico del regno di Napoli,
come «tra le più chiare e ragguardevoli città della Puglia … non solo per la sua antichità, ma
anche per la fertilità del di lei suolo, per aver dato al mondo alcuni uomini di qualche distinzione».
Nel presentare le testimonianze che ne dimostravano la «sua alta antichità», Giustiniani cita una
serie di fonti, per lo più napoletane, alcune delle quali efficaci ai fini di una ricostruzione storico –
istituzionale dell’universitas bitontina. Come è prassi per quasi tutti i comuni descritti nel suo
dizionario, l’autore fornisce dati statistici della popolazione: «I bitontini ascendono in oggi al
numero di 14500 e tra essi evvi distinzione di ceti […] Nel 1532 la sua popolazione fu tassata per
fuochi 1536, nel 1545 per 2170, nel 1561 per 1941, nel 1595 per 2508, nel 1648 per 2508 e nel
1669 per 2580». A causa del silenzio sulle fonti informative, si può solo congetturare che i dati
siano stati desunti da scritture di natura catastale, e andrebbero messi in confronto con quelli
estraibili da quelle superstiti. Attualmente le fonti catastali di Bitonto sono rinvenibili distribuite
parte presso l’Archivio di Stato di Napoli, parte presso quello di Bari, nonché presso l’archivio
storico del comune di Bitonto ed anche presso la Biblioteca nazionale di Bari.
230
DONATO ANTONIO DE CAPUA, La biblioteca comunale di Bitonto. Palo del Colle, Liantonio, 1973, p. 67.
LUIGI VOLPICELLA, Gli statuti per il governo municipale della città di Bitonto …, cit., p. 3. In effetti anche Bitonto aveva avuto statuti
mutuati da quelli già attribuiti ad altre città, come Cosenza e Sulmona.
232
VITO ACQUAFREDDA, Bitonto attraverso i secoli, cit., p. 211.
233
Ivi.
234
Libro Rosso della città di Bitonto, cit., p. 163.
231
Nel corso di questo lavoro saranno forniti dati descrittivi riassuntivi delle fonti conservate in
Puglia. Giustiniani continua nell’esposizione facendo menzione degli avvenimenti che hanno
caratterizzato la storia della città di Bitonto dal secolo XV al XVII, mancando ancora una volta,
però e con criterio simile a quello comune purtroppo a numerosi autori del suo tempo, di ricordare
con adeguata completezza le fonti di cui aveva fatto uso
Nel brano che segue, scremato dai ridondanti riferimenti ai patrimoni accumulati dai
beneficiari delle concessioni sovrane, si menzionano pertinenze del territorio e della città, oggetto
di cambiamenti successivi di titolarità:
«La città di Bitonto fu conceduta alla Regina Sancia235. Da Giovanna I fu data a Carlo conte di
Gravina236. Nel 1451 si possedea da Gio. Antonio Ventimiglia marchese di Gerace, come appare da
una concessione fatta dal medesimo a Paolo del Giudice Giacomo di essa città di un feudo detto Orlez,
seu di Casamassima sito nelle pertinenze di Bitonto, alla qual concessione il Re Alfonso prestò il suo
assenso237. Nel 1464 il Re Ferrante la concedè ad Andrea Matteo Acquaviva238, che poi la perdè per
delitto di fellonia; onde nel 1505 il detto sovrano donò a Belisario conte di Nardò la terra di Gioia da
dividersela colle tre sue sorelle pro aequali portione, e a fin di potersi quelle ammogliare, essendo
rimaste povere per la confiscazione fatta al suddetto Andrea Matteo239.
Ferdinando I il Cattolico con privilegio spedito dal castello nuovo di Napoli 1 gennajo l507
concedè a Consalvo Ferrando Cordova detto lo gran capitano duca di Sessa, di Terranova, e
Santangelo, dopo di avergli fatte le più alte lodi per lo suo valore militare, la città di Sessa, il feudo di
Montealto, col titolo di ducato, la città di Teano, Calvi, Francolise, Roccamonfine, Marzano,
Marzanello, Balluzio Castrum prope Vairani, cioè Pietra Vairani, Pietra Molara, Gaianello in Terra
di Lavoro. Dippiù Montefuscolo, e Casali, Flumari, Zuncoli, Pulcarrino, Vico, e Casali, Vallata,
Carisi, Oppido, seu Casale S. Nicolai in Ripa, in Principato Ultra, Carbonara in Basilicata, Bitonto,
ed Andria, col titolo di ducato, unito il castello di Monte Venosa, la città di Salpi inabitata, colla torre,
e lago in Bari, Geraci, in Calabria, e la casa in Napoli, ch’era di Pirro del Balzo, principe di Altamura,
col giardino posto nella piazza di S. Gio. Maggiore vicino S. Demetrio240, ed altri confini.
Esistono nell’archivio della Regia Camera della Sommaria241 gli Atti della città di Bitonto col
Regio Fisco, ne’ quali evvi copia dell’istromento della vendita di essa città fatta da Consalvo
Fernandez de Cordova duca di Sessa alla stessa città il dì 27 maggio del 1551 rogato dal notaio
Sebastiano Canoro di Napoli per prezzo di ducati 63000, e dal Vicerè Pietro di Toledo ottenne diversi
privilegj, e grazie242. Acquistò benanche la detta università tutte le tenute feudali, che erano in quel
territorio, cioè: la Selva di S. Demetrio, il feudo della Frotteria, ovvero le Matine, il feudo di Paterno,
detto benanche di Stefano Trombella, e di Monteglia; l’altro di Lucio Sifaro Palagano, ovvero di Serio
Bove, un altro detto Calvanea, e l’altro appellato di Orlez, ovvero di Casamassima, i quali
possederono diversi particolari243. Un altro chiamato Serdamiano, e Sercarragne, alias Seriobone,
alcuni de’ quali nel 1617 furono venduti per ducati 2774244».
235
Regest. 1316, B. fol. 277. Regest. 1309, B. fol. 284. Fasc. 25, fol. 12 e 224. Fasc. 42, fol. 540 (la nota è di Giustiniani).
Regest. 1345, A. fol. 27 (la nota è di Giustiniani).
237
Quint. 2, fol. 77 (la nota è di Giustiniani).
238
Vedi Andria (la nota è di Giustiniani).
239
Quint. 5, fol. 173 (la nota è di Giustiniani).
240
Atti della città di Bitonto col Regio Fisco. Cam. I, lett., sc. I, fol. XI. Vedi Quint. 9, fol. 93. Petit. Relev. an. 1512. 2. Fol. 1 (la nota è di
Giustiniani).
241
Atti citati fol. 24. Appare anche Notament. Relev. an. 1551, fol. 551 (la nota è di Giustiniani).
242
In Quint. divers. 2, fol. 812 (la nota è di Giustiniani).
243
Da’ repertorj dell’Archivio della Zecca, e della Regia Camera si rilevano molte altre tenute feudali co’ loro possessori (la nota è di
Giustiniani).
236
244
Ass. in Quint. 58. f. 13. Quint. 66. f. 225 (la nota è di Giustiniani).
Di alcuni avvenimenti, come ad esempio la concessione di Ferdinando I al duca di Sessa del
1507 e la successiva vendita alla stessa città di Bitonto, vi sono testimonianze nell’archivio storico
comunale, sia nel fondo pergamenaceo che in quello cartaceo e nel Libro Rosso della città.
La lunga stagione che va dal Medioevo fino alle soglie del Decennio francese caratterizza la
politica e la società delle città meridionali come sistematico sforzo di mantenere peculiarità
proprie che sono «la prova più evidente del carattere consuetudinario e spontaneo dell’evoluzione
delle istituzioni cittadine nell’Italia meridionale»245. I caratteri quindi che abbiamo evidenziato per
la città di Bitonto rappresentano una forma originale di governo del pubblico, che solo in parte, e
per interventi autoritari della sovranità del regno, possono essere considerati omogenei a quelli di
qualsiasi altra città, sia pure vicina o addirittura confinante, come la città di Bari, che aveva
assunto modalità differenti, come ad esempio la contemporanea presenza di due sindaci annuali
espressione dei due ceti oligarchici della Piazza della Nobiltà e quella del Popolo Primario, mentre
a Bitonto vigeva l’alternanza tra il sindaco nobile e quello popolare.
Il sistema amministrativo delle universitates meridionali subì una sostanziale modifica
durante il Decennio francese246.
L’organizzazione cittadina viene profondamente mutata dalla legge n. 132 dell’8 agosto 1806
sulla «divisione ed amministrazione delle provincie del regno» che prevedeva una articolazione
territoriale in provincie, distretti, circondari e università. In particolare le università, poste alle
dipendenze dell’intendente provinciale, magistrato regio incaricato dell’amministrazione civile,
finanziaria e dell’alta polizia, venivano governate «per mezzo dei decurioni, eletti in pubblico
parlamento dai capi famiglia, compresi nel ruolo delle contribuzioni» (titolo IV, capo 2). I
decurioni a loro volta nominavano gli amministratori dell’università, il sindaco e gli eletti.
In seguito la legge n. 146 del 20 maggio 1808 di riforma del sistema di elezione dei corpi
rappresentativi e degli amministratori dei comuni, stabilì le regole per la composizione del
decurionato e per le convocazioni e le deliberazioni da esso adottate.
Una sostanziale riconferma del nuovo apparato amministrativo si ebbe con la legge del
restaurato monarca Ferdinando I di Borbone del 12 dicembre 1816247. La legge organica
disciplinava in ogni dettaglio le competenze di tutti gli organi del comune: il sindaco (prima
autorità, incaricata dell’amministrazione comunale, presidente del decurionato, di cui doveva
eseguire le deliberazioni dopo l’approvazione dell’intendente, e infine ufficiale di governo,
immediatamente subordinato al sottointendente), gli eletti (normalmente in numero di due, il
primo eletto era incaricato in particolare della polizia urbana e rurale, il secondo suppliva il
sindaco ed il primo eletto in assenza o impedimento del primo), il decurionato (organo
rappresentativo del comune, esercitava le funzioni deliberative sotto il controllo dell’intendente).
La nomina del sindaco ed eletti era fatta dal decurionato, ed era sottoposta all’approvazione
del re e dell’intendente.
245
FRANCESCO CALASSO, La legislazione statutaria dell’Italia meridionale. Roma, Signorelli, 1929, p. 232.
Si ritiene utile segnalare le lezioni di storia istituzionale e amministrativa delle comunità locali meridionali, sviluppate da GIULIO
RAIMONDI, L’amministrazione delle comunità locali nel regno di Napoli: cenni di storia istituzionale, «Rivista Storica del Lazio», VI,
1998, pp. 33-84, mentre rimane tuttora significativa per la multidisciplinarietà dei contributi la raccolta curata da ANGELO MASSAFRA, Il
Mezzogiorno preunitario. Economia società e istituzioni. Bari, Dedalo, 1988.
247
Per quanto riguarda la ricostruzione delle istituzioni pubbliche del Regno delle Due Sicilie cfr. GUIDO LANDI, Istituzioni di Diritto
Pubblico del Regno delle Due Sicilie (1815-1861). Milano, Giuffrè, 1977.
246
A compimento del processo di unità nazionale, la legge del 20 marzo 1865, decretava
l’unificazione amministrativa del Regno d’Italia, ed istituiva in ogni comune un Consiglio
comunale ed una Giunta municipale che, insieme al sindaco, nominato direttamente dal re, sono
gli organi del comune contemporaneo248.
2.1. GLI ATTI DELL’UNIVERSITAS NEI PROTOCOLLI DEI NOTAI DI BITONTO
Particolarmente utili ai fini della ricostruzione della storia della città di Bitonto devono
essere considerate le fonti notarili249, le quali sono conservate prevalentemente presso
l’Archivio di Stato di Bari250. Nell’ambito di quelle che sono state le vicende sociali, politiche,
economiche dell’universitas, il notaio ha avuto un ruolo e partecipazione di rilevante
importanza, che è necessario qui introdurre, in speciale riferimento alla sua attività di
gestione e conservazione di certificazioni patrimoniali. Attraverso le sue scritture è possibile
percorrere vari itinerari di ricerca.
«L’attività dei notai ha costituito, come è noto, un elemento decisivo di mediazione tra
scienza e prassi del diritto, e pertanto ha sempre richiamato l’interesse degli storici, specialmente
per l’età medievale, quando il valore giuridico della certezza nelle situazioni soggettive,
patrimoniali e personali era in gran parte garantito dalla funzione notarile»251.
A lui era demandato il compito di testimoniare e certificare tutte le transazioni di
natura contrattuale pubblica o privata che avvenivano tra cittadini e tra questi e le
magistrature. Francesco Cammisa definisce le fonti notarili nella fase medievale, in cui è
prevalente l’interesse storiografico, e quelle del periodo moderno, affermando che «la
disciplina dell’attività notarile nell’età moderna presenta una ancora più stretta connessione
tra gli aspetti tecnico-giuridici, dottrinali e legislativi con i maggiori problemi di
organizzazione della società con i grandi temi della politica e in particolare dell’economia. Si
può dire che il punto di vista sulla certificazione notarile [e quindi sugli atti notarili] prima
concentrato nel suo oggetto prevalente – la regolamentazione dei rapporti privati – viene ad
acquistare con il formarsi degli stati moderni connotati sempre più chiaramente
pubblicistici»252.
La memoria tramandata dai protocolli e dalle schede253 degli antichi notai rappresenta
oggi una quantità immensa di notizie utili per la scrittura della storia della città, ed il ruolo
che il notaio ha svolto come cancelliere del governo delle antiche universitates è attestato in
tutte le fonti legislative e normative – capitoli e grazie – del periodo di antico regime. Anche
nel caso di Bitonto, gli statuti cittadini regolamentano i compiti e le attribuzioni delle varie
248
Un quadro esauriente della struttura amministrativa del comune postunitario e dei suoi riflessi sulla documentazione d’archivio è
quello presentato da ALEXANDRA KOLEGA, Lineamenti istituzionali e documentazione del comune postunitario (1865-1946), «Rivista
Storica del Lazio», VI, 1998, pp. 85-110.
249
Si veda al proposito I protocolli notarili tra medioevo ed età moderna. Storia istituzionale e giuridica, tipologia, strumenti per la
ricerca. Atti del Convegno - Brindisi, Archivio di Stato, 12-12 novembre 1992 (pubblicati in «Archivi per la storia. Rivista
dell’Associazione nazionale archivistica italiana», VI, 1993, n. 1-2).
250
Gli archivi di Stato conservano gli atti prodotti dai notai che cessarono l’esercizio della professione anteriormente all’ultimo centennio
(D. L.vo 29 ottobre 1999, n. 490, art. 30).
251
FRANCESCO CAMMISA, La certificazione patrimoniale. I contrasti per l’istituzione degli archivi pubblici nel regno di Napoli. Napoli,
Jovene, 1989, p. 3.
252
Ivi, p. 5
253
Gli atti stipulati dal notaio sono raccolti in registri rilegati denominati protocolli; l’insieme dei protocolli degli atti redatti dallo stesso
notaio costituisce la scheda di quel notaio, che rappresenta attualmente uno dei codici di localizzazione presso i depositi dell’Archivio di
Stato di Bari.
cariche del reggimento della città, tra cui quella del cancelliere254. Ne consegue che è
opportuno dare almeno menzione della consistenza delle documentazioni superstiti
pertinenti ai notai che hanno esercitato nella città di Bitonto.
Si presenta pertanto una campionatura di atti rogati per conto dell’universitas da
alcuni notai negli anni in cui hanno ricoperto la carica di cancelliere all’indomani del
ritorno di Bitonto alla demanialità. Seguirà l’elenco nominativo dei notai bitontini, come
ricavato da fonti di diversa provenienza.
Sono stati individuati il protocollo degli anni 1556-57 per Terigio Senzio, del 1578-79
per Ottavio Agera e del 1579-80 per Francesco Antonio Infridelli, e quindi segnalati gli atti
afferenti l’universitas, trascrivendone l’“occhiello”, una sorta di regesto archivistico col
quale il notaio riassumeva l’oggetto, posto in testa ad ogni atto, e la data relativa.
254
Cfr. supra per le attribuzioni proprie del notaio/cancelliere.
2.1.1. Notaio Terigio Senzio
Archivio di Stato di Bari, Atti notarili, Bitonto, scheda 15, notaio Terigio Senzio, prot. n. 284, a.
1556-1557, XV indizione, cc. 405.
c. 58t «Locatio facta per magnificam universitatem civitatis Botonti de infrascriptis eius
parchis magnifico Diddaco de Sylos hyspano Botonti civi et habitatori».
1556255 settembre 16
c. 59t «Venditio magistratus actore curie magnifici regii capitanei civitatis Botonti, facta
per magnificum Polydorum Regnam sindacum notario Joannis Donato de Pace di
Pulignano».
1556 settembre 16
c. 69 «Exigentia datij de la follarata. Pro magnifico Polydoro Regna sindaco in presenti
anno magnifice universitatis civitatis Botonti contra Bernardum Scarappam de
Botonto».
1556 settembre 21
c. 72 «Locatio offitij magistratus actore curie bayulorum. Pro magnifica universitate
civitatis Botonti contra Nicolaum Angelum de Maranduzulo de Botonto».
1556 settembre 22
c. 73t «Exigentia molendinorum. Pro magnifica universitate civitatis Botonti contra
Alexandrum Saxum de Botonto».
1556 settembre 23
c: 80 «Debitum. Pro magnifica universitate civitatis Botonti et pro ea magnifico
Polydoro [Regna] sindaco et infrascriptis deputatis [super grassa] contra Petrum
Cavallare de Botonto».
1556 settembre 27
c. 82 «Pro magnifica universitate civitatis Botonti et pro ea magnifico Joanne Paulo de
Labinis bancho contra Petrum Cavallare de Botonto».
255
Poiché il notaio conta gli anni usando lo stile bizantino che pone a settembre l’inizio dell’anno, i documenti recanti indicazione del
mese tra settembre e dicembre sono stati antedatati per riportare la datazione allo stile moderno.
1556 settembre 28
c. 83 «Debitum ducatorum centum256. Pro magnifica universitate civitatis Botonti et pro
ea magnifico Polydoro Regna sindaco et Joanne Paulo de Labinis banco contra
notarium Petrutium Chiaramonte de Vigiliis».
1556 settembre 28
c. 83t «Debitum ducatorum decem. Pro magnifica universitate civitatis Botonti et pro ea
magnifici Polidoro Regna sindaco et Joanne Paulo Labinis banco contra notarium
Petrutium Chiaramonte».
1556 settembre 28
c. 84 «Debitum. Pro magnifico Joanne Paulo de Labinis bancho in presenti anno
magnifice universitatis civitatis Botonti contra fra Julium Lanfrancham de Botonto».
1556 settembre 28
c. 85 «Indempnitas. Pro fra Julio Lanfranca de Botonto contra notarium Petrutium
Chiaramonte et clericum Nicolaum Maurum Chiaramonte fratrem».
1556 settembre 28
c. 89 «Debitum257. Pro magnifica universitate civitatis Botonti et pro ea magnifico
Joanne Paulo de Labinis bancho eiusdem magnifice universitatis in presenti anno 1557
contra Petrutium de Petrutiis et Franciscum eius filium».
1556 ottobre 1
c. 90t «Datio della grassa. Pro magnifica universitate civitatis Botonti et pro ea
magnifico Polydoro Regna sindaco et Joanne Paulo de Labinis bancho contra
Franciscum Petrum de Helia de Botonto».
1556 ottobre 2
c. 91 «La sansaria de la università de Botonto. Pro magnifica universitate civitatis
Botonti et pro ea magnifico Polydoro Regna sindaco contra Franciscum Petrum de
Helia de Botonto».
1556 ottobre 2
256
I cento ducati dovuti dal notaio Petruccio Chiaramonte sono in parte il prezzo dell’affitto della «curia magnifici regii capitanei civitatis
Botonti» come appare per conclusione «fatta per essa universitas nel presente mese di settembre «scriptam in ordinario libro conclusionis
eiusdem magnifice universitatis».
257
Per la fornitura di sale dalle saline di Barletta.
c. 106t «Quietatio. Pro magnifica universitate civitatis Botonti et pro ea magnifico
Jacobo Miolo bancho in anno elapso 1556 contra illos de Montibus258 de Neapoli».
1556 ottobre 12
c. 108 «Conduttura salis de 3° augusti 1556. Pro magnifica universitate civitatis Botonti
et pro ea magnifico Polydoro Regna sindaco contra donnum Cesarem de Janninis de
Botonto».
1556 ottobre 13
c. 112 Locazione di un parco in Santo Spirito volgarmente detto «lo parco piccolo de lo
castiello» dell’università di Bitonto. «Pro magnifica universitate civitatis Botonti et pro
ea magnifico Polydoro Regna sindaco et Joanne Paulo de Labinis bancho contra
Angelum de La Fallacara de Botonto».
1556 ottobre 18
c. 117t «Datio del mobile. Pro magnifica universitate civitatis Botonti et pro ea
magnifico Polydoro Regna sindaco et Joanne Paulo de Labinis bancho contra
Maximianum de Valerianis de Botonto».
1556 ottobre 22
c. 119 Locazione «secunde beccharie dicte magnifice universitatis de petra in loco Porte
Barisane. Pro magnifica universitate civitatis Botonti et pro ea magnifico Polydoro
Regna sindaco et Joanne Paulo de Labinis banco contra Joannem de Catherinis de
Botonto».
1556 ottobre 22
c. 119t Locazione «ultime beccharie de petra ipsius magnifice universitatis in Porta
Baresana. Pro magnifica universitate civitatis Botonti et pro ea magnifico Polydoro
Regna sindaco et Joanne Paulo de Labinis bancho contra Federicum dictum Monaco
Bucziero de Botonto».
1556 ottobre 22
c. 120 Locazione «tertie beccharie de petra. Pro magnifica universitate civitatis Botonti
et pro ea magnifico Polydoro Regna sindaco et Joanne Paulo de Labinis bancho contra
Franciscum Spiczicha de Baro».
1556 ottobre 22
258
Scipione de Monti, Pompeo de Monti, e Ottaviano de Monti.
c. 135t «Confexio pecunie. Pro magnifica universitate civitatis Botonti et pro ea
magnifico Polydoro Regna sindaco et Joanne Paulo de Labinis bancho in presenti anno
1557 contra subdiaconum Angelum Antonium Barisanum de Bitonto».
1556 novembre 4
c. 136t «Venditio datij de la grassa. Pro magnifica universitate civitatis Botonti et pro ea
magnifico Polydoro Regna sindaco et Joanne Paulo de Labinis bancho contra nobilem
Benedictum de Lutiis de Botonto».
1556 novembre 5
c. 137t «Indempnitas. Pro fra Julio Lanfranca de Botonto contra infrascriptis daciaros
datij de la grassa».
1556 novembre 5
c. 138 «Promissio ad cambiandum. Pro magnifica universitate civitatis Botonti et pro ea
magnifico Polydoro Regna sindaco et Joanne Paulo de Labinis bancho contra
magnificum Franciscum Sallutium de Botonto».
1556 novembre 5
c. 151t Locazione «pro magnifica universitate civitatis Botonti et pro ea magnificis
Polydoro Regna, sindaco, et Joanne Paulo de Labinis bancho contra Dominicum de
Marino Auregola de Botonto».
1556 novembre 11
c. 156t «Emptio pro magnifica universitate civitatis Botonti et pro ea magnifico
Polidoro Regna sindaco contra Petrum Colam de Bonasia de Botonto et infrascriptos
eius filios».
1556 novembre 21
c. 158t Permutazione di censo «pro Abbate Antonio Nitto de Botonto contra
magnificam universitatem civitatis Botonti».
1556 novembre 21
c. 164 «Permutatio censum inter abbatem Antonium de Nittum rettorem venerande
ecclesie Sancti Benedicti de Botonti et magnificam universitatem civitatis Botonti».
1556 novembre 28259
259
Cfr. NUNZIO VINCENZO CERROTTI, Breve cenno sull’origine e progresso delle parrocchie Bitontine e memoria
dell’antica e recente chiesa parrocchiale di S. Maria della Porta. Bitonto, Garofalo, 1891, p. 102 dove vi è la
trascrizione dell’atto.
Vedi pure Francesco Carabellese, Bitonto. In Inventari dei manoscritti delle biblioteche d’Italia. Volume sesto.
Forlì, Casa Editrice Luigi Bordandini, 1896, p. 34, nota 9.
c. 166t «Ratificatio facta pro magnifica universitate civitatis Botonti de permutatione
census contra abbatem Antonium Nittum».
1556 novembre 30
c. 168 «Emptio pro nobilis Sigismondo de Labinis de Botonto contra magnificam
universitatem civitatis Botonti».
1556 novembre 30
c. 182t «Impositio census. Pro magnifico Joanne Francesco de Rubeis de Troya
Botonti» agente «magnifici domini Felicis de Rubeis de Neapolis» suo fratello «contra
magnificum Polidorum Regnam sindacum Botonti, Didacum de Sylos, Joannem Paulum
de Labinis, et Jeromimum Ingannamorte».
1556 dicembre 11
c. 196t «Debitum pro magnifica universitate civitatis Botonti et pro ea Jeronimo
Ingannamorte [erario] contra magnificum Jheronimum Montigliam hispanum».
1556 dicembre 29
c. 199 «Debitum pro magnifica universitate civitatis Botonti et pro ea Joanne Paulo de
Labinis banco in presenti anno 1557 contra nobilem Franciscum de Veritati de
Botonto».
1557 gennaio 9
c. 199 «Cassactio instrumentum et retrovendendo contractus260 pro magnificis Polydoro
Regna, Joanne Paulo de Labinis, Jheronimo Ingannamorte et Diddaco de Sylos contra
magnificum Joannem Franciscum de Rubeis de Troya».
1557 gennaio 9
c. 214t «Impositio census pro reverenda sorore China de Aeczzaro abbatissa monasterij
novij fundati per magnificam universitatem civitatis Botonti in ecclesia Santa Maria de
la Misericordia intus civitatis Botonti contra magnificum Polydorum Scaragium de
Neapoli barone Loseti».
1557 gennaio 24
c. 238 «Conventio261 inter magnificum Polidorum Scaragium baronum Loseti et
magnificam universitatem civitatis Botonti».
1557 febbraio 22
260
261
Gabella della bardella.
Concordia sopra il macinato.
c. 240t «Conventio262 inter magnificam universitatem civitatis Botonti ex una et
magnificum Polidorum Scaragium».
1557 febbraio 24
c. 242 «Indempnitas pro magnificis Rafaele Jannonio, Joanne Thomaso Rogadeo,
Joanne Mariotto Gentili, Angelo Padulo de Botonto contra magnificam universitatem
civitatis Botonti».
1557 febbraio 25
c. 244 «Emptio portionis olivarum pro magnifico Rafaele Jannonio de Botonto contra
magnificam universitatem civitatis Botonti et pro ea infrascriptis magnificis deputatis».
1557 febbraio 27
c. 246 «Debitum pro supradicta magnifica universitate civitatis Botonti et pro ea dicto
magnifico Joanne Paulo de Labinis eius bancho contra magnificum Rafaelem
Jannonium».
1557 febbraio 27
c. 246t «Debitum pro magnifica universitate civitatis Botonti et pro ea magnifico Joanne
Paulo de Labinis bancho contra nobilem Matthiam Jannonium de Botonto».
1557 febbraio 27
c. 247t «Debitum pro magnifica universitate civitatis Botonti et pro ea magnifico Joanne
Paulo de Labinis bancho contra Nittum Jacobum de Nitto de Botonto».
1557 febbraio 27
c. 248t «Debitum pro magnifica universitate civitatis Botonti et pro ea magnifico Joanne
Paulo de Labinis bancho contra Andream de Intura de Botonto».
1557 febbraio 27
c. 256 «Locatio datij de la follarata pro magnifica universitate civitatis Botonti contra
Bernardum de Mollis de Botonto».
1557 Marzo 7
c. 257t «Debitum pro magnifica universitate civitatis Botonti et pro ea magnifico
Polydoro Regna sindaco et Joanne Paulo de Labinis bancho in presenti anno 1557
contra Petrutium de Petrutijs de Botonto».
1557 marzo 7
262
Sopra il macinato.
c. 341t «Conduttura de sale. Pro magnifica universitate civitatis Botonti contra nobilem
Benedictum de Lutijs de Botonto».
1557 giugno 13
c. 343t «Retrovenditio et affrancatio census. Pro magnifica universitate civitatis Botonti
contra Joannem Pascalem et Maurum Antonium Pascalem».
1557 giugno 14
c. 347 «Capitulatio et promissio mutui per magnificam universitatem civitatis Botonti
ex una et reverendum capitulum et clerum mayoris ecclesie botontine ex altera».
1557 giugno 15
c. 351t «Consignatio ducatorum centum pro magnifica universitatis civitatis Botonti
contra reverendum capitulum botontinum».
1557 giugno 15
c. 358t «Debitum pro magnifica universitate civitatis Botonti contra Nardum
Scarangillus de Botonto».
1557 giugno 28
c. 398 «Consignatio263 … pro magnifica universitate civitatis Botonti contra Franciscum
de Antonino de Botonto».
1557 agosto 19
2.1.2. Notaio Ottavio Agera
Archivio di Stato di Bari, Atti notarili, Bitonto, scheda 25, notaio Ottavio Agera, prot. n. 903, a.
1578- 1579 VII indizione, cc. 197.
c. 24t «Transactione et conventio inter magnificam universitatem civitatis Botonti seu
eius magnificos deputatis eius nomine et magnificum Joannem Angelum Lucianum
assessorem civitatis».
1578 settembre 5
c. 30 «Magnifica universitas civitatis Botonti contra notarium Joanne Bernardinum
Heliam dicte civitatis» per il dazio della carne.
1578 settembre 5
263
Si tratta di consegna di denari per un maritaggio.
c. 30t «Ratificatio et obligatio pro eadem magnifica Universitate civitatis Botonti contra
nobilem Joannem Vincentium de Electis».
1578 settembre 5
c. 34 «Pro magnifica universitate civitatis Botonti contra Paulum de Bianco et Donatum
de Cipriano» per il dazio della bardella.
1578 settembre 12
c. 36 «Pro magnifica universitate civitatis Botonti contra Jacobum de Rado de Bisceglia
de Botonti» per il dazio della sansaria.
1578 settembre 15
c. 36t «Pro magnifica universitate predicta contra Antonium de la Bionda» per dazio.
1578 settembre 15
c. 37 «Pro eadem magnifica universitate civitatis Botonti contra Joannem Donatum
Maiullarum» per la concessione «officium magistri baiulactionis eiusdem magnifice
universitatis pro presenti anno».
1578 settembre 15
c. 38 «Pro eadem magnifica universitate civitatis Botonti contra magnificum notarium
Antonium Naturalem» per il dazio della follarata.
1578 settembre 17
c. 39 «Convencio et transactio inter magnificam universitatem civitatis Botonti seu
magnificos deputatos ut infra et notarium Joannem Angelum Mele de Terlicio et
Joannem Baptista de Alberis de Monopoli» per la mastrodattia.
1578 settembre 17
c. 42 «Pro magnifica universitate civitatis Botonti contra Gratianum de Andreulo de
eodem Botonto» per «datium pheudi Matine».
1578 settembre 17
c. 42t «Pro eadem magnifica universitate civitatis Botonti contra nobilem Nicolaum
Matteum Stirlacciolum» per «datium mobilis».
1578 settembre 19
c. 44 «Impositio et venditio census pro magnifica universitate civitatis Botonti contra
reverendum capitulum maioris ecclesie botontine».
1578 settembre 20
c. 57 «Quietacio pro Regia Curia et magnifica universitate civitatis Botonti pro custodia
Turris Sancti Spiritus».
1578 ottobre 11
c. 57t «Quietacio pro eadem Regia Curia et magnifica universitate civitatis Botonti».
1578 ottobre 11
c. 70 «Reductio et calatio annuorum introytuum pro magnifica universitate civitatis
Botonti per dominum Joannem Alfonsium Carmignanum de Neapoli … super introitum
redditibus et iuribus gabellarum magnifice universitatis».
1578 novembre 3
c. 70t «Concessio cambiorum pro magnifica universitate civitatis Botonti contra
magnificum Gabrielem de Paù».
1578 novembre 5
c. 73t «Affictus magazeni pro magnifica universitate civitatis Botonti contra Petrum
Paulum de la Vacca».
1578 novembre 10
c. 79 «Concessio exigencie olei musti pro magnifica universitate civitatis Botonti contra
nobilem Joannem Petrum de lo Russo».
1578 novembre 13
c. 82t «Transactio et promissio inter magnificam universitatem civitatis Botonti et
infrascriptos milites gravis armature societatis illustrissimi domini ducis Suesse264».
1578 dicembre 1
c. 84t «Transactio et promissio inter magnificam universitatem civitatis Botonti et
magnificum Joannem de Ferrerium societatis illustrissimi ducis Suesse».
1578 dicembre 1
c. 87 «Transactio e promissio inter magnificam universitatem civitatis Botonti et
magnificum Petrum Colos militem gravis armature illustrissimi ducis Suesse».
1578 dicembre 1
264
Nella fattispecie i « … milites promiserunt et convenerunt pro pecunia ut supra recepta contribuire omnibus datiis et gabelli ipsius
civitatis», come si trae dalla lettura dell’atto.
c. 87t «Transactio e promissio inter magnificam universitatem civitatis Botonti et
magnificum Joannem Paulum Peres militem societatis illustrissimi ducis Suesse».
1578 dicembre 1
c. 89 «Transactio e promissio inter magnificam universitatem civitatis Botonti et don
Petrum de Jeram signiferum societatis illustrissimi ducis Suesse».
1578 dicembre 1
c. 90 «Transactio e promissio inter magnificam universitatem civitatis Botonti et
magnificum Franciscum Dencines militem dicte societatis».
1578 dicembre 1
c. 91 «Transactio e promissio inter magnificam universitatem civitatis Botonti et
magnificum Franciscum Mandes militem dicte societatis».
1578 dicembre 1
c. 95t «Transactio e promissio inter magnificam universitatem civitatis Botonti et
magnificum Matteum Lopes de Sayavedra contatorem dicte societatis».
1578 dicembre 5
c. 97t «Promissio pro magnifica universitate civitatis Botonti et magnificum Loysium
de Alarcone militem societatis illustrissimi ducis Suesse».
1578 dicembre 11
c. 100 «Promissio et conventio pro magnifica universitate civitatis Botonti contra
magnificum Joannem Ortado de Mendozza militem societatis illustrissimi principis
Ascoli».
1578 dicembre 21
c. 104 «Promissio et indemnitas pro magnifica universitate civitatis Botonti contra
Lucam Porrecam et Joannem Thomasium Porrecam de Sovina» per trasporto di salnistri
da Matera a Napoli.
1579 gennaio 3
c. 108 «Quietatio pro magnifica universitate civitatis Botonti contra Nicolaum
Sarcinellam de Gravina» per vendita di frumento.
1579 gennaio 9
c. 110 «Reductio et calatio annuorum introitum pro magnifica universitate civitatis
Botonti contra illustrissimum dominum Joannem Alfonsium Carmignanum».
1579 gennaio 14
c. 115t «Promissio macellandi pro magnifica universitate civitatis Botonti contra
Joannem Antonio de Francesco dela Taranta».
1579 gennaio 20
c. 119t «Quietatio ducatorum triginta pro dote Julie Angelilli de Giorgio nupte ex legato
quondam Galeati Sacconi pro magnifica universitate civitatis Botonti contra Franciscum
Lattancio de Oliviero et Vitum de Bello».
1579 febbraio 7
c. 161 «Pro magnifica universitate civitatis Botonti contra Jacobum Joannem de Colella
Botonti incolam».
1579 maggio 15
c. 162 «Concessio turris … fronta de Pietro Francesco de Cola Didico pro magnifica
universitate civitatis Botonti».
1579 maggio 16
c. 168t «Pro magnifica universitate civitatis Botonti contra magnificum Pirrum de
Bruculis de eadem civitate» per affitto di gabelle.
1579 maggio 22
c. 169 «Pro magnifica universitate civitatis Botonti contra Vitum de Monte Calvo
Botonti incolam» per fitto della beccaria.
1579 maggio 22
c. 169t «Promissio pro magnifica universitate civitatis Botonti contra Ambrosium de
Cuccaro».
1579 maggio 24
c. 170t «Concessio unius putei pro magnifica universitate civitatis Botonti contra
Vincentium Portiam de eadem civitate».
1579 maggio 24
c. 173 «Pro magnifica universitate civitatis Botonti contra notarium Abinancium
Chiancarano de Botonto» per fitto della beccaria.
1579 giugno 5
c. 173t «Pro magnifica universitate civitatis Botonti contra notarium Joannem
Dominicum Catenam» per fitto del dazio della follarata.
1579 giugno 10
c. 178t «Pro magnifica universitate civitatis Botonti contra Gratianum de Andruenti de
eadem civitate».
1579 giugno 23
c. 180 «Affictus cuiusdam parchi qui fuit Angeli de Bianco pro magnifica universitate
civitatis Botonti contra diaconum Joannem de Ventafridda de eodem Botonto».
1579 giugno 28
c. 181 «Pro magnifica universitate civitatis Botonti contra diaconum Joannem de
Ventafridda de eodem Botonto». Affitto di un parco nel territorio di Bitonto «in loco
delo Castello vecchio detto de Argiro».
1579 giugno 28
c. 182 «Pro magnifica universitate civitatis Botonti contra magnificum Joannem
Vincentium de Electis». Affitto della seconda beccaria.
1579 luglio 6
c. 182t «Pro eadem magnifica universitate contra Joannem Jacobum de Capua». Affitto
del dazio della bardella.
1579 luglio 8
c. 184 «Transactio conventio et promissio265 inter magnificam universitatem civitatis
Botonti et magnificum reverendum abbatem Joannem Baptistam de Labinis tam nomine
suo quam aliorum suorum fratrorum».
1579 luglio 17
c. 185 «Concessio turris ad censum perpetuum266 pro Angelillo de Bufano de Botonto
contra magnificam universitatem civitatis Botonti».
1579 luglio 19
265
Causa sopra «macinandis olivis in territorio ipsius civitatis natis et nascituris in possessionibus ipsorum magnificorum de Labinis sitis
in territorio civitatis Juvenatij» davanti al Sacro Regio Consiglio. Convenzione perché «in futurum liceat introducere ad macinandum ad
tarpetos ipsius civitatis fructum olivarum nascituros in dictis possessionibus». Vedi «Carte antiche», n. 19.
266
Vi è menzione della conclusione dell’universitas «in pleno regimine» del 24 settembre 1579 di concessione ad Angelillo de Bufano a
censo perpetuo della torre «ipsius magnifice universitatis sitam in menijs Porte Rubustine … versus lamas in frontispicio domorum
Juliani Caballi».
c. 186t «Promissio pro magnifica universitate civitatis Botonti contra Pandolfum de
Petruccio de Vito de civitate Botonti habitatorem terre Turitti». Contribuzione di dazi e
gabelle della città di Bitonto.
1579 luglio 28
c. 187 «Concessio turris ad censum perpetuum pro Jacobo delo Bascio de Botonto
contra magnificam universitatem civitatis Botonti267».
1579 agosto 3
c. 189 Convenzione tra l’universitas ed alcuni mastri di Corato «super confectione
stratis Porte Rubustine».
1579 agosto 5
c. 193 «Quietatio pro Regia Curia contra caporalem et militem268 Turris Sancti Spiritus
in territorio civitatis Botonti».
1579 agosto 20
2.1.3. Notaio Francesco Antonio Infridelli
Archivio di Stato di Bari, atti notarili, Bitonto, scheda 21, notaio Francesco Antonio Infridelli,
prot. n. 447, a. 1579-1580 VIII indizione, cc. 390.
c. 58 «Università de Botonto. Concessione de cambij al magnifico Gabriele de Paù269».
1579 ottobre 16
c. 80 «Università de Botonto. Conventione delli salinitri con Giovanni Bernardino
Todaro de Matera».
1579 ottobre 24
c. 113 «Università de Botonto. Quietanza a Giovanni Mariotto Gentile per lo rilievo del
feudo di Orlem seu di Casamassima».
1579 novembre 10
c. 114 «Università de Botonto. Investitura del feudo de Orlem fatta a Giovanni Mariotto
per vigore de suoi privilegij».
s. d.
c. 130 «Università de Botonto. Conventione con Col’Antonio Giannone».
267
Vi è menzione della conclusione dell’universitas del 24 settembre 1579 di concessione di una torre «in menijs eiusdem civitatis in loco
de la Porta Nova versus Portam Rubustinam».
268
Sono Pietro Sosa caporale e Ippolito di Monopoli milite.
269
Contiene i «Capitoli dei cambi» deliberati «in pleno consiglio» il 16 luglio 1579.
1579 novembre 22
c. 131 «Università de Botonto. Concessione della gabella della farina a Gisonno de
Ciambrellis».
1579 novembre 25
c. 132 «Università de Botonto. Concessione dell’esigentia dell’oglio a Giovanni
Dominico Catena».
1579 novembre 26
c. 133 «Università de Botonto. Conventione con li patroni delle pecore» Giovanni
Alfonso de Silos, Giovanni Pietro Rogadeo, Leonardo de Silos, Roberto de Pietate.
1579 novembre 26
c. 139 «Università de Botonto. Consignatione de denari al reverendo convento de Santa
Maria del Carmine de Botonto».
1579 dicembre 2
c. 145 «Università de Botonto. Conventione con abbate Mario Fanelli rettore» della
chiesa parrocchiale San Pietro de Castro.
1579 dicembre 7
c. 180 «Università de Botonto. Affitto de magazeno a Cesare Pantoscia».
1580 gennaio 12
c. 191 «Università de Botonto. Conventione contra mastro Ferrante de Cola Luce».
1580 gennaio 25
c. 206 «Università de Botonto. Quietanza del legato de Galeatii Saccone contra
Giovanni de Andrea de Gravina detto lo Moretto».
1580 febbraio 4
c. 211 «Università de Botonto. Affitto de olive del feudo a Lonardo de Citrino».
1580 febbraio 9
c. 259 «Università de Botonto. Vendita a Roberto de Pietate».
1580 marzo 27
c. 268 «Università de Botonto. Quietanza contra Giovanni Antonio Sansone».
1580 marzo 31
c. 280 «Università de Botonto. Affitto de mastro d’attia a Pietro Vincenzo Caravita».
1580 aprile 17
c. 282 «Università de Botonto. Conventione con abbate Ottavio Sansone rettore
ecclesiae Sancti Giovanni Baptiste in Porta Barisana».
1580 aprile 22
c. 290 «Università de Botonto. Conventione con Paulo de Tauris».
1580 aprile 23
c. 306 «Università de Botonto. Licentia di tagliar tufi alla marina a Giovanni Vincenzo
Riccio de Giovinazzo».
1580 maggio 8
c. 324 «Università de Botonto. Conventione con Marc’Antonio de Rubeis».
1580 giugno 6
c. 334 «Università de Botonto. Concessione dell’esigentia delle vittuaglie contra notar
Col’Antonio Brigola».
s. d.
c. 340 «Università de Botonto. Debito contra Cesare Ferrarense270».
1580 giugno 24
c. 382 «Università de Botonto. Cessione de apotega contra Agostino Cataneo de
Bergamo Botonti commorante».
1580 agosto 26
270
Si tratta di «Conventio supra conventione salis inter magnificum notarium Galeatium Francavillam sindicum
magnifice universitatis Botonti ex una et Cesarem Ferrarensem de Botonto ex altera».
2.2. Elenco nominativo dei notai bitontini
Le funzioni di cancelliere dell’universitas sono state rese dal notaio per tutta l’età
moderna, almeno fino all’avvento dei francesi che imposero alle amministrazioni pubbliche
sia centrali che periferiche una burocrazia mutuata dalla propria organizzazione derivante
dalle riforme napoleoniche271 e trasformarono la figura in quella di un impiegato del
comune, con mansioni analoghe a quelle dell’attuale segretario comunale. Il notaio va a
perdere quei requisiti di “officiale” nel “regimento” dell’universitas e i suoi protocolli si
svuotano di tutte quelle certificazioni che erano state finora utili per la storia istituzionale
delle città meridionali. Per quanto ora richiamato, l’elenco nominativo dei notai bitontini,
ampliato cronologicamente dall’alto medioevo fino alle soglie del ventesimo secolo, assume
un mero valore testimoniale, per ricordare comunque il ruolo avuto da essi nello
svolgimento delle vicende cittadine.
La lista che segue è risultato di una rielaborazione effettuata comparando l’inventario
degli atti notarili conservati nell’Archivio di Stato di Bari, disponibile presso la sala studio, e
quello compilato da Vito Tangorra nel 1977272. Il primo enumera i notai a cominciare da
Pascarello de Tauris, attivo negli anni centrali del XV secolo; la lista di Tangorra copre
invece anche epoche anteriori all’età moderna. Si ritiene che Tangorra abbia tratto da varie
fonti i nomi dei notai, per esempio citazioni e menzioni su codici diplomatici273, senza
peraltro attribuire una datazione più precisa per tutti i nomi afferenti ai periodi più antichi,
salvo poche eccezioni. In questa sede si è avuto cura di segnalare le differenze tra le due
compilazioni: in caratteri corsivi il nome del notaio presente nella compilazione di Tangorra
e mancante in quella dell’Archivio di Stato di Bari; e in grassetto il caso inverso. Non sono
state rilevate varianti ortografiche di poco conto (Germani/Germano); in caso diverso la
variante è indicata in nota. I dati forniti sono relativi al nome del notaio, alle coordinate
cronologiche dei protocolli, al loro numero e all’attuale collocazione archivistica274.
1. Periodo greco (939-1071)
Urso
Cacciaguerra
Leo clericus
Sandus subdiaconus et natorius
271
Utile per intendere la partecipazione diretta che Napoleone ebbe a favorire le modificazioni della macchina amministrativa dello stato
anche nel regno attribuito a Giuseppe Bonaparte, è il lavoro di FRANCESCO DE MARTINO, La nascita delle Intendenze. Problemi
dell’amministrazione periferica nel Regno di Napoli 1806-1815. Napoli, Jovene, 1984.
272
VITO TANGORRA, I notai di Terra di Bari. Testimonianze per la storia del notariato. Bari, Safra, 1977.
273
Tangorra pubblica un elenco cronologico diviso per località di notai che hanno rogato in Terra di Bari dal secolo X, indicando quelli
del periodo greco (939-1071), normanno (1072-1194), svevo (1195-1265), angioino (1266-1434), aragonese (1434-1500), le cui
pergamene sono trascritte nel Codice Diplomatico Barese pubblicato a cura della Società della Storia Patria della Puglia, e quelli i cui atti
sono depositati presso l’Archivio di Stato di Bari e presso gli archivi notarili.
274
Per non appesantire il testo si è preferito fornire solo il numero di scheda identificativo del notaio.
Periodo normanno (1072-1194)
Bellus
Periodo svevo (1195-1265)
Mauro
Silvester
Iacobus Riccardi
Periodo angioino e aragonese (1266; 1434-1500)
Iacobus
Pascalis
Nicolaus Iohannes de Flore
Antonius de Petro
Iohannis iudicis Angeli
Angelus notarii Leopardi
Petrus de Marco
Iohannes iudicis Leonis
Angelus de Marino
Sabinus de Leone
Iohannes de Santacruce
Florius notarii Nicolai
Iacobus iudicis Leonis
Maio iudicis Leonis
Antonius iudicis Nicolai
Guillelmus de Petro
Angelus de Vulpano, 1390
Nicolaus Ant. Notarii Valeriani, 1459
Santorus notarii Valeriani
Petrus de Ildaris, 1495
Lodovicus Caccavo de Tramuto
Petrus de Orfanis
Periodo moderno
Scheda
1.
2.
3.
4.
5.
6.
Nome
De Tauris Pascarello
De Bitritto Angelo
De Iuliano Angelo
Stefano
Coccia Pellegrino
De Orfanis Pietro
Abinantino Antonio
Anni
1445-1502
1462-1489
1469
1479
1481-1484
1488-1516
1490-1495
Protocolli
42
6
1
2
41
5
7.
8.
9.
10.
11.
12.
13.
14.
15.
16.
17.
18.
19.
20.
21.
22.
23.
24.
25.
26.
27.
28.
29.
30.
31.
32.
33.
34.
275
De Carofilio Leonardo
De Russis Pascarello
De Agrestis Pietro Nicola
Carofilio Giacomo
Antonio
De Rutiis Bartolomeo275
Putignano Giovanni
Antonio
Madio Vito
De Pisarellis Tommaso276
Senzio Terigio277
Naturale Antonio
Dellavacca Sarry
De Russis Angelo
Urbano Leonardo278
Maranduzzolo
Nicolangelo
Infridello Francesco
Antonio
Pisarello Agostino
Francavilla Galeazzo
Elia Giovanni Berardino
Agera Ottavio
Minnuto Ottavio
Picaro Giovanni
Battista279
Brigola Nicola Antonio
Maiullari Giovanni
Donato
Frangilapillo Giacomo
Regola Cesare
Bidello Domenico
Chiancarano Giovanni
Girolamo
Stellacci Palmo
De Risis Palmo
Nella lista di Tangorra: De Rittis.
Nella lista di Tangorra: Pisarelli.
277
Nella lista di Tangorra: Sergio.
278
Manca nella lista di Tangorra.
279
Nella lista di Tangorra: Picario.
276
1511-1540
1518-1554
1532
1532-1558
21
22
1
23
1534-1560
1542-1562
26
17
1542-1603
1543-1577
1551-1595
1552-1597
1554-1584
1555
1557-1582
1559-1604
45
25
34
41
17
1
26
44
1566-1586
13
1567-1569
1568-1593
1570-1584
1574-1618
1576-1601
1576-1605
2
14
14
40
77
7
1577-1621
1580-1594
35
65
1580-1607
1581-1616
1581-1622
1585-1621
96
18
40
17
1590-1597
1590-1618
18
35.
36.
37.
38.
39.
40.
41.
42.
43.
44.
45.
46.
47.
48.
49.
50.
51.
52.
53.
54.
55.
56.
57.
58.
59.
60.
61.
62.
63.
64.
280
281
Termine Giuseppe
Vacca Giovanni Pietro
Brencola Luigi Antonio
Vacca Giovanni
Francesco
Florello Giovanni
Donato
Ricchiuto Giovanni
Pietro280
Stellacci Giovanni
Battista
Vacca Michele
Maiullari Bartolomeo
Pacella G. Battista
Raputo Giovanni Donato
Bracco Agostino
Ricchiuto Giuseppe
Della Verga Giovanni
Francesco
Santeramo Girolamo
Morea Angelantonio
De Angelis Nicola
De Simone Giovanni
Battista
Montenegro Cesare
Ricchiuto Giovanni
De Blasis Angelo Antonio
Ciotta Giovanni Battista
De Nigris Michele
Siccoda Cesare
Raputo Lucantonio
Della Zecca Giuseppe
Pacella Giuseppe
Spica Giuseppe
Chiancarano Domenico
Lombardi Francesco
Antonio
Triaca Francesco
Antonio281
1591-1617
1593-1594
1596-1625
1599-1639
34
1
21
16
1599-1642
46
1601
1
1605-1619
13
1606-1613
1606-1650
1607-1608
1608-1648
1609-1620
1619-1622
1624-1634
9
87
1624-1669
1625-1671
1627-1674
1629-1666
36
43
37
19
1637-1643
1640-1643
1643-1650
1645-1659
1646-1651
1647-1701
1651-1664
1652-1684
1654-1655
1657-1662
1657-1680
1666-1705
4
3
6
7
4
56
11
33
2
3
19
35
1673-1677
5
22
7
8
10
Potrebbe essere identificato con “Ricchiuto G. Maria, 1593-1601” della lista di Tangorra.
Nella lista di Tangorra: Trisca Francesco Antonio.
65.
66.
67.
68.
69.
70.
71.
72.
73.
74.
75.
76.
77.
78.
79.
80.
81.
82.
83.
84.
85.
86.
87.
88.
89.
90.
91.
92.
93.
94.
282
Siccoda Francesco
Antonio
De Renzio Francesco
Antonio
Carusio Ottavio
Letizia Francesco Antonio
Maffei Gaetano
Sebastiano
Germano Giovanni
Lorenzo
Della Zecca Giuseppe
Nicola
Stellacci Palmo
Degni Carlo Antonio
Uva Paolo
Fornella Giuseppe282
Martucci Francesco
Carbonara Filippo
Mastronicola Nicola
Benedetto
Masellis Vito
Catucci Giuseppe
Cardone Domenico
Vacca Francesco Paolo
Ancarano Francesco
Paolo
Antuofermo Nicola
Ignoccoli Francesco
Pace Giuseppe Antonio
Giordano Giuseppe
Degni Antonio
Panisco Giovanni
Salerno Giovanni
Sciacqua Pasquale
Martucci Pasquale
1673-1731
Ventafridda Giovanni
Battista
Sannicandro Francesco
Saverio
Nella lista di Tangorra: Foruelli.
1674
57
1
1674-1712
1679-1704
1680
14
26
1
1683-1715
26
1685-1708
22
1686-1724
1705-1730
1705-1751
1709-1739
1711-1731
1711-1741
1712-1759
32
23
43
25
20
29
48
1717-1727
1720-1774
1723-1767
1728-1788
1731-1771
1
52
34
60
40
1734-1739
1735-1753
1741-1774
1743-1785
1744-1781
1746-1758
1747-1777
1748-1794
1754-1804
5
19
34
30
36
12
31
45
51
1757-1796
38
1758-1779
22
95.
96.
97.
98.
99.
100.
101.
102.
103.
104.
105.
106.
107.
108.
109.
110.
111.
112.
113.
114.
115.
116.
117.
118.
119.
120.
121.
122.
123.
124.
125.
126.
283
Lioce Giuseppe
De Michele Giovanni
Leongito Pietro Nicola
Pace Baldassarre
Marino Pasquale
Raimondi Vito
De Gennaro Gaetano
De Pietroleonardo
Domenico Gaetano283
Frisini Francesco Paolo
Siena Modesto
Pascullo Francesco
Saverio
Vitale Michele284
Raimondi Raffaele
Bisceglia Domenico
Raimondi Domenico
Carelli Vito
Calamita Francesco
Filosi Gaetano Francesco
Degni Giovanni
Vacca Raffaele
Vasanella Arcangelo
Cardone Vito
Pastoressa Francesco
Saverio
Lioce Stefano Giovanni
Santorufo Vincenzo285
Giordano Domenico
Vacca Giuseppe Andrea286
Ventafridda Gaetano
Saponiero Giuseppe
Antonio
Labianca Gaetano
Sannicandro Gaetano
Emanuele287
De Michele Michele
Arcangelo
1758-1795
1758-1803
1763-1795
1766-1801
1767-1771
1767-1810
1769-1794
1773-1808
39
43
33
36
5
44
26
35
1774-1799
1775-1806
1775-1810
26
34
36
1776-1783
1776-1798
1778-1805
1778-1808
1782-1805
1782-1810
1782-1823
1782-1829
1783-1810
1783-1824
1785-1816
1786-1796
7
9
28
30
8
5
24
45
28
36
30
11
1786-1814
1787-1804
1787-1804
1788-1805
1789-1809
1789-1810
24
2
17
16
21
22
1790-1796
1791-1977
7
7
1791-1837
48
Nella lista di Tangorra: De Pietro Leon Domenico.
Nella lista di Tangorra: Vito.
285
Espunto dalla lista con annotazione a penna sul tabulato: «Inserito nella piazza di Bitetto».
286
Nella lista di Tangorra: G. Antonio.
287
Nella lista di Tangorra: Tommaso.
284
127.
128.
129.
130.
131.
132.
133.
134.
135.
136.
137.
138.
139.
140.
141.
142.
143.
144.
145.
146.
147.
148.
149.
150.
151.
152.
153.
154.
155.
156.
157.
158.
159.
160.
288
Sisto Bartolomeo
Ricchizzi Giuseppe
Porzia Vincenzo
Leongito Egidio
Testa Carlo
Pietroleonardo
Bernardino Emanuele
Mansueto Francesco
Sciacqua Michele
Vitarelli Nicola Antonio
Cataldi Tommaso
Pace Giuseppe Antonio
Lioce Emanuele
Ventafridda Francesco
Minardi Francesco
Raimondi Francesco
Michele
Ferrara Gioacchino
Mastromarino Giordano288
Siena Crescenzo
Casalini Giuseppe
Minardi Domenico
Curzio Giuseppe
De Marinis Pasquale
Giordano Saverio
Cardone Domenico
De Michele Raffaele
Lioce Giuseppe
Curzio Michele
Pace Baldassarre
Centola Francesco
Danisi Michele
Cardone Vito289
Leongito Luigi
Minardi Ignazio
Galliani Gaetano
Marzano Antonio290
Montanari Raffaele
Abbruzzese Leonardo
Domenico
Losito Tommaso
1792-1825
1794-1839
1795-1807
1795-1845
1798-1805
1799-1829
34
46
12
46
1
18
1802-1806
1802-1808
1802-1808
1802-1808
1802-1843
1803-1840
1803-1848
1803-1853
1804-1810
1
7
7
38
35
43
68
6
1804-1844
1805-1849
1806-1829
1807-1826
1808-1833
1808-1841
1809-1860
1819-1831
1820-1848
1839-1879
1842-1852
1843-1860
1845-1850
1848-1878
1848-1879
1848-1893
1850-1886
1853-1887
1854-1903
1855-1857
1855-1881
1859-1891
32
41
22
20
23
34
84
14
15
55
11
22
6
33
32
37
41
3
28
35
1860-1899
Nella lista di Tangorra: Girolamo.
Tangorra pone la data iniziale al 1858, pur collocando il nominativo, nella successione cronologico tra il 1848 e il 1850.
290
Nella lista di Tangorra: Giuseppe.
289
161.
162.
Lioce Giovanni
Cervelli Francesco
1861-1893
1863-1882
23
21
163.
Scalera Scipione
1882-1884
4
3. L’ARCHIVIO: ORDINAMENTO E CONSERVAZIONE
Il patrimonio archivistico del comune di Bitonto, uno dei più importanti della provincia di
Bari, e più in generale della regione Puglia, è composto, come già ricordato, da due nuclei
documentari che riflettono periodi storici diversi: il primo riguarda l’antico regime e il
Decennio francese fino alla fine del XIX secolo («archivio antico»), il secondo riguarda l’epoca
contemporanea (fondo postunitario291).
Accanto alle serie cartacee che partono dal sec. XVI, nella locale Biblioteca comunale si
conserva, come già aveva rilevato Pasquale Di Bari, un consistente fondo pergamenaceo di
provenienza diversa (in buona parte, tuttavia, prodotto o afferente all’antica universitas
bitontina) del quale si darà una succinta notizia, essendo destinata ad altra sede ed ad altro
momento un’ulteriore trattazione specifica.
Le notevoli dispersioni e manipolazioni che l’archivio storico del comune di Bitonto ha
subito nel corso dei secoli sono numerose, legate a motivazioni storico-istituzionali, a vicende
di carattere tecnico-archivistico (riordinamenti, scarti di atti ritenuti inutili) a trasferimenti, a
danneggiamenti (intenzionali o accidentali), a calamità naturali: è arduo oggi rendere conto in
modo completo di tutto quanto ha contribuito a determinare l’attuale assetto documentario, in
ragione della difficoltà o impossibilità della ricostruzione di fatti e vicende, soprattutto se si
considera che almeno per la documentazione più antica bisognerebbe conoscere quanto ha
inciso l’operato di storici e studiosi locali, con particolare riferimento a quelli della seconda
metà dell’Ottocento, e comunque a tutti coloro che hanno potuto usufruire di accessi privilegiati
all’archivio.
Per ripercorrere le vicende dell’archivio è opportuno fare riferimento non solo alle notizie
tratte direttamente dai documenti, ma anche ad alcune specifiche disposizioni emanate nel corso
del tempo dalle varie autorità politiche e amministrative, sia centrali che periferiche, che hanno
interagito con la vita del comune, nonché ad altre fonti documentarie di tipo diverso, private,
ecclesiastiche o di altre istituzioni, che riflettono i particolari legami esistenti tra i vari soggetti
nell’ambito delle attività cittadine.
Le prime informazioni riguardanti il sistema adottato per la conservazione delle scritture
dell’universitas risalgono al secolo XV; infatti da un documento del notaio De Tauris,
pubblicato da Francesco Carabellese, si trae che l’archivio cittadino, o almeno gli atti più
importanti che attestavano titoli di possesso e privilegi della comunità bitontina, fosse
conservato nella cripta della cattedrale, in particolare si rileva che il 18 febbraio del 1459 il
notaio De Tauris si recò «in confexione episcopatus Botonti» ed alla presenza del sindaco dei
291
Secondo la denominazione data da Grazia Tatò nel suo già citato L’archivio storico del comune di Bitonto.
nobili, Leone de Girardis, dell’ordinato dei nobili, Francesco Antonio de Aparma, dell’ordinato
del popolo, Domenico Paparicio, del sindaco del popolo, Feravantus de Barisano «aperuit
cassonum unum, in quo erant et sunt certa privilegia et scripturas universitatis Botonti in dicta
confexione existente clausum cum quatuor clavibus …»292.
Molto più tarda è poi la notizia che nel corso della Santa visita del vescovo Giovanni
Battista Stella del 1620, relazione della quale è conservata nell’archivio storico diocesano di
Bitonto, viene rilevato che nella stanza del lavamani, nella sacrestia della cattedrale, risultavano
custodite molte casse contenenti documenti, tra cui cinque di carte private ed una più grande di
scritture e privilegi dell’universitas di Bitonto, oltre l’archivio delle scritture del capitolo293.
È inoltre degno di menzione l’episodio accaduto nel 1640, di cui rimane documentazione
tra le carte dell’archivio storico comunale, della sottrazione e traffico di «scritture antiche»
conservate nell’archivio della città, per il quale fu incolpato, forse ingiustamente, il
conservatore notaio Giovanni Donato Florelli:
«Noi sottoscritti Sindaco ed eletti al governo et regimento dell’Università della Città di
Bitonto faceno fede [in iudicio et extra] come l’anni passati ad instanza del quondam Bonaventura
naturale fu fatta instanza al Sindaco et eletti all’hora di essa città che havessero dovuto fare qualche
dimostranza nella persona di Notar Gio. Donato Florelli all’hora Conservatore delle scritture [che]
stanno nell’archivio predetto di essa Città, sotto pretesto che havesse andato vendendo a rotolo
alcune scritture antiche che similmente si conservavano nel detto archivio et perché detto notar Gio.
Donato fu ritrovato innocente di quanto se l’incolpava dal detto Bonaventura poco suo amorevole,
però alla Città parve non farci altro ne procedere a cosa alcuna; tanto più che il detto notaro è
persona da bene, di buona vita, forza et condizione, timoroso di Iddio, solito frequentare i SS.
Sacramenti et di buono esempio a tutta questa città, et in fede habbiamo fatto fare la predetta
sottoscritta di nostre più mani et sigillata con il solito sigillo di essa città; in Bitonto li 30 di Agosto
1640»294.
Le vicende dell’archivio comunale sono abbinate a quelle della stessa sede
dell’amministrazione municipale che ha trovato diverse collocazioni nel corso dei secoli;
rimandiamo alle numerose storie della città, che abbiamo peraltro già citato, perché il lettore
possa seguirle dal convento di S. Francesco a quello di S. Domenico, dal Palazzo Gentile, fino
al Palazzo Rogadeo, allogato presso la biblioteca civica, da cui è finalmente stato trasferito in
quella che si crede resterà l’ubicazione definitiva della “Fondazione De Palo – Ungaro”.
In Italia meridionale la configurazione contemporanea di un archivio storico comunale ha
spesso diretta dipendenza con l’azione riformatrice nei settori della amministrazione pubblica
avvenuta nel primo decennio del XIX secolo; anche in quello di Bitonto restano numerose le
tracce e le attestazioni di tale azione e si cercherà pertanto di darne conto in relazione agli scopi
dichiarati di questo lavoro di presentare l’inventario dell’archivio stesso.
La formidabile azione riformatrice procurata dai francesi nei primi anni del XIX secolo ha
trovato campi di applicazione anche nel settore degli archivi, sviluppando quella che è ancora
oggi, almeno nei suoi elementi costitutivi, la configurazione e l’organizzazione di tali strutture
sotto il profilo burocratico, amministrativo e peculiarmente tecnico. A tale ondata riformatrice
non sfugge ovviamente la realtà locale costituita dalla città di Bitonto, che fu interessata dalle
292
FRANCESCO CARABELLESE, La Puglia nel secolo XV, vol. I. Bari, Vecchi, 1901, pag. 172. Vedi anche ID, Bitonto. In GIUSEPPE MAZZATINTI,
Gli archivi della storia d’Italia. Rocca S. Casciano, 1897, p. 148.
293
ARCHIVIO STORICO DIOCESANO DI BITONTO, Visita pastorale di Monsignor Giovanni Battista Stella, 1620 agosto 31.
294
ARCHIVIO STORICO COMUNALE DI BITONTO, da ora in poi ASCBI, sezione prima, Carte antiche, 42.
disposizioni normative emanate dalle autorità territoriali e di cui restano documentazioni e
testimonianze nell’archivio stesso della città.
Agli inizi dell’ottocento, l’intendente di Terra di Bari, duca di Canzano, inviò alle
amministrazioni comunali una circolare295 con cui affermava che una delle «principali cure …
dev’esser quella di sistemare l’archivio comunale». A tale proposito prescrive una serie di
«regolamenti», il principale riguarda la stesura, sotto stretta sorveglianza del sindaco, di un
«esatto notamento di tutte le carte dell’Università, specialmente de’ libri de’ parlamenti, conti,
catasto, pubblici istrumenti»296. La responsabilità della conservazione di tali carte è demandata
all’archivario, a cui spetta, insieme al sindaco, la cifratura pagina per pagina del «libro ligato in
pergamena, o cartoncino, abacato, munito di sugello in cui si registrano le risoluzioni
decurionali». La circolare prevede inoltre la formazione di un «libro, in cui si trascrivano
letteralmente da parola a parola tutte le leggi e reali decreti, notandovisi il giorno di loro
pubblicazione per esteso e non in abaco. Altro simile in cui si trascrivano le disposizioni
generali dell’Intendenza. Altro simile in cui si notino le spese qualsivogliano della Comune. Lo
stesso libro contenga pure una rubrica de’ giornalieri introiti. Altro simile in cui si trascrivano i
budjet. Questo libro incominci coll’antico stato discusso, laddove esista, e si prosegua co’
budjet annuali dal passato anno in poi. Altro … contenga i conti de’ sindaci colle rispettive
acclaratorie, o significatorie».297 L’amministrazione comunale di Bitonto risponde alle richieste
dell’Intendenza con una nota del 26 luglio del 1807, comunicando che nel passato «aveva il suo
archivio in cui si conservavano tutte le carte attinenti al pubblico». Ma da «moltissimi anni
l’archivio suddetto venne spogliato e le carte che nel medesimo esistevano passarono presso di
vari particolari [privati]. Presso gli eredi di questi forse dovriano esistere tutt’ora, precise quelle
che formavano l’antico decurionato ch’era tutt’altro da quello organizzato nell’anno 1798»298. Il
comune si impegna a «prendere delle notizie per venire in chiaro presso di dove esistano queste
carte e scritture». Ma nonostante sia stato affisso un avviso pubblico con cui si richiede la
restituzione delle carte dell’archivio comunale, in una relazione inviata all’intendente il 13
ottobre dello stesso anno, si dichiara che «nessuno fin ora si è benignato» di rispondere. I
ripetuti solleciti non sembrano ottenere risultati. Ma l’attenzione dell’Intendenza su questi
argomenti continua e le testimonianze risultano anche dagli atti relativi alle «visite» che
periodicamente gli intendenti della provincia di Terra di Bari facevano presso i comuni al fine
di ispezionarne e valutarne lo stato.
La legge del 12 dicembre 1816 aveva infatti prescritto che gli intendenti dovessero visitare
nel corso di ogni biennio tutti i comuni ed i pubblici stabilimenti delle provincie affidate alle
loro cure al fine di «riconoscerne la situazione fisica e morale» per proporre in seguito i modi
per migliorarla.
295
CIRCOLARE DELL’INTENDENZA DELLA PROVINCIA DI TERRA DI BARI del 13 luglio 1807.
Ivi.
297
Ivi.
298
ASCBI, sezione prima, ctg.1, cl.2, b.3, fasc.1.
296
Nell’archivio comunale di Bitonto299 sono rinvenibili i verbali e la relativa corrispondenza
delle visite eseguite dagli Intendenti Capece Zurlo nel 1819, Eduardo Winspeare nel 1842,
Carlo Imperiale nel 1849, Luigi Ajossa nel 1850, e Salvatore Mandarini nel 1856. I rami della
amministrazione cittadina oggetto dell’indagine sono il decurionato, le rendite comunali, la
contabilità comunale, lo stato della cassa comunale, le liti, le opere pubbliche, la polizia
amministrativa, l’archivio comunale, l’istruzione pubblica, la pubblica beneficenza,
l’agricoltura, le arti ed il commercio. Sono rappresentati i settori ritenuti più significativi
dell’amministrazione locale; in particolare l’attenzione è rivolta alla tenuta degli atti, attraverso
l’esame dello stato dell’archivio.
Nel 1819 l’intendente Capece Zurlo dichiara di aver personalmente osservato l’archivio
comunale e di non aver ritrovato le carte nell’ordine necessario:
«Laonde si è su di ciò istruito il cancelliere comunale, in modo che la distribuzione delle
suddette carte nell’archivio corrispondesse alla ripartizione che trovasi fatta fra i rispettivi uffici
dell’Intendenza. Essendosi esaminato – continua il verbale – il libro contenente le deliberazioni
decurionali, si è soprattutto rilevato che il decurionato non si è assembrato la prima domenica di
ogni mese, a norma della legge organica, per cui rimane il sindaco incaricato ad uniformarsi
esattamente a tale disposizione per non risponderne in caso di ulteriore inadempimento. Il repertorio
ed i registri dello stato civile l’abbiamo ritrovati in regola, rimanendo però sempre salva si per
l’uno, che per gli altri le verifiche prescritte delle leggi in vigore. Egualmente in regola, ed al
corrente si è rinvenuto il controllo, che si porta nella cancelleria comunale per tutte le riscossioni
delle rendite del comune ed ordinativi di pagamento. Non abbiamo poi ritrovato in ordine alcun atto
contestante l’affissione e defissione delle leggi e dei reali decreti. Abbiamo perciò istruito il
cancelliere comunale sul sistema da dovere inalterabilmente osservare per tale oggetto»300.
L’interesse dell’intendente, in veste di funzionario ispettore, è rivolto essenzialmente alla
corretta gestione delle scritture che hanno ancora una valenza amministrativa, infatti non
traspare dai verbali alcuna preoccupazione per la conservazione degli atti che rivestono
carattere storico. Tale impostazione continua anche nelle visite degli anni successivi ed anzi nei
«processi verbali di visita» degli anni ’50, la cui procedura si è ormai standardizzata con un
formulario a stampa, vengono elencate le serie archivistiche di cui è necessario controllare lo
stato di ordinamento e conservazione. Così l’intendente Luigi Ajossa, nel 1850, si reca nella
cancelleria comunale di Bitonto, dove si fa esibire dal cancelliere Pasquale Centola «gli atti di
subaste di tutti i cespiti comunali, il registro di contabilità del sindaco, i volumi degli atti di
pubblicazioni delle leggi e decreti, i registri delle deliberazioni decurionali, quelli dello stato
civile, quelli della leva, delle multe, ed ogni altro. L’esame di queste carte – dichiara
l’intendente – non che dei fascicoli di corrispondenza del protocollo, catasto, collezioni delle
leggi, e Giornale d’Intendenza ci ha dato motivo di lodare la condotta che serba per aver
trovato in piena regola tutti gl’incartamenti, che riguardano la cancelleria, con del pari ben
legati ed ordinati i Giornali d’Intendenza, i registri dello stato civile, e gli altri elementi che
compongono la delicata e molteplice congerie dell’amministrazione comunale, sicchè in questo
genere la cancelleria di Bitonto è una delle migliori organizzata della provincia»301.
299
ASCBI, sezione prima, ctg. I, cl. 10, b.49, fasc.1.
Ivi.
301
Ivi.
300
In questo periodo, comunque, l’Intendenza di Terra di Bari emana nel 1845 le istruzioni ed
il regolamento per la tenuta degli archivi comunali, prevedendo l’istituzione di una sezione
specifica per la conservazione delle carte più antiche «o che raramente potranno consultarsi»302.
Sollecitati dalle disposizioni contenute nei sovrani rescritti del 21 aprile 1837 e del 30 aprile
1842, con cui si prescrive che in ogni comune il cancelliere comunale, insieme al sindaco ed ad
un decurione, dovesse provvedere alla formazione dell’inventario di tutte le carte esistenti
nell’archivio comunale, l’intendente di Terra di Bari, Eduardo Winspeare impartisce precise
istruzioni per il riordinamento degli archivi dei comuni, che è «oggetto pur troppo importante
da chiamare il particolare accorgimento di ogni ben regolare amministrazione […]
Considerando essere convenevole stabilire una norma uniforme per la regolarità del servizio»303
. Vengono introdotte per la prima volta le norme per procedere alla moderna fascicolazione
degli atti. Si determina che «il sistema altra volta serbato di tenersi le carte per fascicoli, e per
anni, come pure l’altro di copiare le lettere in registro di corrispondenza, rimane abolito […] Le
carte debbono essere divise per materie e per oggetti […] Ogni oggetto darà luogo a separato
incartamento, ben cucito per ordine cronologico, e compiuto foliarsi con decente covertura di
soda carta […] Ogni archivio sarà diviso in due sezioni con competenti scaffali in proporzione
del numero degl’incartamenti […] La prima sezione comprenderà il vecchio archivio che
conterrà le carte antiche o che raramente potranno consultarsi […] La seconda sezione ossia il
nuovo archivio comprenderà le carte che possono servire al giornaliero andamento del servizio
[…] Per gli svariati incartamenti saranno formate due pandette o inventari, una per lo vecchio,
l’altra per lo novello archivio»304. Purtroppo di questi mezzi di corredo ottocenteschi
dell’archivio comunale di Bitonto è rimasto ben poco, si ritrova invece applicato il sistema di
formazione e sedimentazione degli incartamenti descritti nella circolare del 1845, soprattutto
per quanto riguarda l’uso della cucitura e foliazione dei singoli atti costituenti una pratica o
procedura una volta esaurito il suo iter amministrativo. La maggior parte delle unità
archivistiche, costituenti l’archivio preunitario, sono fascicoli di carte cucite e numerate. Questa
attività di riordinamento è attestata da varie testimonianze. In particolare dal succedersi degli
incarichi per una idonea sistemazione dell’archivio da parte dell’amministrazione comunale.
Nel 1837 il decurionato, per adempiere a quanto previsto dal regio rescritto del 21 aprile dello
stesso anno nomina il decurione Tommaso Carbonara come deputato, insieme al cancelliere
comunale e con l’assistenza del sindaco, per l’ordinamento e per la redazione dell’inventario
dell’archivio comunale305. In seguito, sempre con una nota dell’Intendenza del 19 luglio 1841,
si richiama l’attenzione, oltre che sull’archivio, sulla conservazione delle collezioni delle leggi
«e di tanti libri che per svariate associazioni non piccioli esiti si sono fatti» ed il decurionato
delibera il 25 luglio del 1841 di affidare la redazione dell’inventario dei libri esistenti nella
Biblioteca comunale ai decurioni Ignazio Minardi e Diego Bovio. Fortunatamente di questo
inventario, datato 20 agosto 1841, si è conservato un esemplare in archivio306.
302
CIRCOLARE DELL’INTENDENZA DI TERRA DI BARI del 17 gennaio 1845.
CIRCOLARE DELL’INTENDENZA DI TERRA DI BARI del 24 gennaio 1845.
304
Ivi.
305
ASCBI, sezione prima, ctg.1, cl.2, b.3, fasc.1.
306
Ivi.
303
Un’ulteriore preoccupazione dell’amministrazione è quella relativa allo stato di
conservazione dei registri di stato civile. Nel maggio del 1844 il decurionato di Bitonto delibera
«la indifferibile ed urgente spesa a sostenersi dall’erario comunale per nuovamente ligarsi
moltissimi volumi de diversi registri di stato civile, che l’uso frequente dal 1809 in qua li ha
resi logori e quindi possibile alla dispersione di qualche volumetto di ciascun registro»307. Nel
carteggio si è conservata la documentazione, corredata da perizie di spesa, per la rilegatura dei
«registri di matrimonio, dei nati, dei morti e degli indici dei nati e dei morti».
Subito dopo l’invio della circolare dell’Intendenza di Terra di Bari del 17 gennaio 1845,
contenente le istruzioni per il riordinamento degli archivi, il comune, con una nota del 30
gennaio, assicura l’adempimento di quanto richiesto e dichiara che «l’archivio … sta in ottima
tenuta» e successivamente dispone che «il cancelliere archivario comunale congiuntamente con
i di lui aiutanti, svariatamente a misura che i molteplici affari di questa popolazione lo
permettono, se ne occupano con tutta alacrità alle preliminari operazioni pel riordinamento di
questo archivio, e di fatto la maggior parte delle carte le ha divise per incartamenti e di questi se
ne sono ordinati molti, cuciti ed intestati; non pochi ne restano a farsi poiché questo archivio
non è di poco conto»308. La corrispondenza quasi mensile, tra gli anni che vanno dal 1845 al
1850, con cui si informa l’Intendenza sull’andamento dei lavori di riordino fornisce indicazioni
anche sul tipo di intervento archivistico cui erano sottoposte le carte, in particolare il cancelliere
con i suoi collaboratori «classifica per rendere efficace il servizio dell’ordinamento
dell’archivio» anche in considerazione della «mole degli antichi incartamenti» che vi si trovano
depositati.
Per quanto concerne la conservazione della documentazione più antica, il 31 dicembre
1847 viene emanata dall’intendente Eduardo Winspeare una circolare che, richiamando i
contenuti della legge del 12 novembre 1818, con cui si disponeva il deposito presso gli archivi
del Regno degli atti di ogni genere prodotti dalla pubblica amministrazione, stabilisce che «tutte
le carte antiche o recenti di qualunque tempo e qualità, di ogni dipendenza
dell’amministrazione civile debbano passare negli archivi provinciali […] che meglio nel
grande Archivio di Napoli sarebbe trasferita quella parte delle carte pertinenti ad
amministrazione di luoghi pii laicali che si compone di diplomi ed istrumenti in pergamene e
bolle a tutto il passato secolo, lasciando che il rimanente delle carte e scritture della medesima
dipendenza passasse nell’archivio provinciale. E per verità – continua Winspeare – il grande
Archivio di Napoli trasferito con sommo lustro e splendore nello stupendo edificio di
Sanseverino, offre ora mai luogo a raccogliere tutte le carte che debbono esservi depositate e
d’altronde in questo che debbano portarsi tutte le antiche carte in pergamene dei tempi anteriori
e posteriori alla monarchia, oltre a quelle della stessa natura che già quivi si conservano in rara
e preziosa collezione […] un altro gran vantaggio abbiano i comuni, il quale consiste nel far
loro ottenere le copie delle carte diplomatiche che per la difficoltà del carattere e per la
mancanza delle conoscenze diplomatiche e paleografiche non potrebbero essere lette e
comprese, sarebbero facilmente interpretate e trascritte presso il grande Archivio, ed illustrate
da uomini valenti in cotali discipline, e così per via di cambi che sarebbonsi degli originali dei
comuni con le copie legalizzate rilasciabili gratuitamente ai termini della legge dal grande
Archivio medesimo, perverrebbero così le amministrazioni comunali a sapere ciò che contiensi
307
308
Ivi.
Ivi.
nei loro atti, ora al tutto ignoto, avendone legali documenti per giovarsene in ogni occasione a
sostenere i loro diritti e privilegi. Così mentre nell’Archivio provinciale […] passeranno le carte
dei tempi più recenti facili ad intendersi da tutti, e per servire agl’interessi del real governo, e
dei privati, nell’archivio diplomatico saranno riuniti tutti i monumenti che dai tempi antichi
riguardano la storia del regno e la diplomatica»309.
In riferimento a quanto è stabilito dalla legge 1818, l’intendente Winspeare, sollecitato in
tal senso dal soprintendente generale degli archivi di Napoli, pone il termine di due mesi
affinché «presso ciascuna officina comunale ne sia compiuta con inventario esatto la scelta
delle pergamene, ed altri atti antichi per potersi presentare presso […] l’Intendenza dai
Cancellieri, i quali del mentovato inventario se ne ritireranno la debita spedizione da me
vidimata»310.
Non è dato sapere l’effetto prodotto da tale disposizione nel comune di Bitonto, poiché nel
fascicolo in cui si trova archiviata la suddetta circolare non vi è traccia di alcuna risposta. È
quindi ipotizzabile che l’amministrazione non abbia dato alcun adempimento a quanto
richiesto, anzi negli anni successivi la corrispondenza con l’Intendenza continua sui soliti
argomenti relativi alla rilegatura dei volumi delle leggi e al riordinamento dell’archivio. Nel
1857, in una nota del 16 luglio, in risposta ad un sollecito dell’Intendenza per l’esatto
adempimento del rescritto del 28 luglio sull’obbligo da parte dei comuni di redigere un esatto
inventario delle carte esistenti in archivio, il comune comunica all’intendente che il cancelliere
archivario «fuori l’orario legale» è occupato della «rimodernazione di questo archivio comunale
del quale se n’è levato inventario tanto di tutti gl’incartamenti de svariati affari, che de titoli, e
libri della biblioteca comunale e del detto inventario mi onoro rassegnarle una spedizione»311.
Anche di questo coevo mezzo di corredo dell’archivio non è stata rinvenuta alcuna traccia nel
carteggio.
Un’altra tappa fondamentale per la storia dell’archivio è costituita dalla circolare emanata
dal Ministero dell’interno il 1 marzo 1897 relativa alle istruzioni per la tenuta del protocollo e
dell’archivio per gli uffici comunali. Per la prima volta, subito dopo l’unificazione
amministrativa del regno, vengono dettati dei criteri uniformi per tutto il territorio nazionale per
l’ordinamento degli archivi dei comuni, istituzionalizzando l’uso di un titolario specifico,
costituito da quindici categorie, suddivise in classi, con cui vengono rappresentate le principali
sfere di attività dell’amministrazione locale.
Il criterio di riordinamento di tutto l’archivio del comune di Bitonto, sia preunitario che
postunitario, è costituito dall’applicazione del suddetto titolario; l’organizzazione delle unità
archivistiche, comprese anche quelle costituite nel periodo storico precedente l’emanazione
della circolare del 1897, rispecchia il succedersi delle categorie e delle classi. Evidentemente la
struttura che scaturisce da tale organizzazione non rispecchia più l’ordinamento originario
dell’archivio preunitario, ma è il risultato degli interventi posteriori dovuti agli “archiviari”
comunali inconsapevoli della fase di formazione e sedimentazione delle serie archivistiche
preunitarie e preoccupati soltanto di adempiere senza discernimento critico a quanto veniva
dettato dalla normativa del 1897, che in realtà faceva riferimento alla documentazione afferente
309
GIORNALE DELL’INTENDENZA DI TERRA DI BARI, 1847, n.12.
ASCBI, sezione prima, ctg.1, cl.2, b.3, fasc.1.
311
Ivi.
310
all’archivio corrente ed a quello di deposito, nulla prevedendo per la sezione storica degli
archivi dei comuni.
Nel regolamento interno per l’andamento dei servizi amministrativi, deliberato dal Regio
commissario straordinario nel 1901, gli uffici comunali sono ripartiti in 9 sezioni: segreteria,
ragioneria, stato civile – leva – statistica, archivio, servizi diversi, ufficio tecnico, sanità,
catasto, tesoreria. Alla sezione quarta sono affidati i servizi: protocollo, archivio, copisteria e
spedizione, di cui è responsabile un archivista, coadiuvato da un applicato. «All’archivista è
fatto speciale obbligo – recita il regolamento – di tenere tutte le pratiche con scrupolosa
esattezza evitando ogni e qualsiasi dispersione di atti. Dovrà attenersi alle istruzioni che
riceverà dal segretario capo sulla tenuta e conservazione dell’archivio, ed ogni lunedì dovrà
presentare al segretario capo l’elenco specifico di tutte le pratiche ed atti che, giusta le
risultanze del registro protocollo, sono rimasti inevasi, affinché si evitino sollecitazioni e si
possano adottare gli opportuni provvedimenti per impedire il ritardo sempre dannoso nel
disbrigo degli affari. L’archivista ogni mattina riceverà dal segretario capo la corrispondenza da
passare sul protocollo, provvederà alla registrazione di essa, riunirà le pratiche corredando ogni
atto di tutti i precedenti che ad esso si riferiscono, e poscia distribuirà le pratiche stesse alla
rispettiva sezione cui ne spetta il disbrigo […], l’archivista sarà responsabile di tutti gli atti che
tiene in consegna»312.
Sempre con riferimento alle vicende delle carte dell’archivio della città di Bitonto, appare
opportuno dare segnalazione di quello che è stato forse il primo contributo alla conoscenza
dello stato degli archivi di Terra di Bari, realizzato da un tecnico dell’amministrazione
archivistica, Giovanni Praitano, il quale riassunse nel 1910313 i risultati di una vasta opera di
censimento, commentando con significative opinioni lo stato di degrado e di dispersione nel
quale versavano gli archivi, spesso alla mercé di personaggi senza scrupoli che, nascondendosi
dietro le apparenze del ricercatore erudito, facevano invece commercio delle antiche carte. Si
tratta di un importante per quanto sconsolato grido di ribellione, al quale tuttavia poco esito fu
dato sia dalle istituzioni competenti, sia dalla sensibilità stessa degli studiosi, i quali
praticavano spesso la sistematica spoliazione dei fondi per i propri presunti scopi scientifici. Ad
esso vogliamo accostare le analoghe considerazioni fatte negli stessi anni dal celebre storico di
fine secolo Francesco Carabellese, al quale era stato affidato il delicato e importante incarico di
riferire sugli archivi di Terra di Bari, nell’ambito del grandioso progetto iniziato da Giuseppe
Mazzatinti sul censimento degli archivi e biblioteche d’Italia.
La prima interessante constatazione tratta dal lavoro di Giovanni Praitano è che l’archivio
di Bitonto poteva essere posto tra i più importanti per quantità di carte conservate e per la
qualità e valore storico e documentario delle stesse, attribuendo tuttavia la dispersione di parte
di esse anche alla “spedizione” in altre sedi, come ad esempio il Grande Archivio di Napoli, dei
documenti antichi dei comuni314. Per il resto, e fortunatamente, le informazioni fornite
sull’archivio del comune di Bitonto non si discostano di molto dai dati esposti in questo lavoro.
Il Praitano metteva in evidenza il depauperamento subito dall’archivio a causa di «privati,
presso gli eredi dei quali dovettero trovarsi le carte anteriori al 1798, anno in cui venne
312
ASCBI, sezione seconda, ctg.1, cl.1, b.1, fasc.2.
GIOVANNI PRAITANO, Gli archivi di Terra di Bari. Bari, Avellino, 1910.
314
Vedi al proposito ASCBI, sezione prima, ctg.1, cl. 2, b. 3, fasc. 1, già citato (circolare dell’intendente Eduardo Winspeare del 31
dicembre 1847).
313
organizzato il nuovo decurionato»315; segnalava la presenza di catasti, di documenti che vanno
dal XIV al XVIII secolo e del «grosso codice cartaceo manoscritto del secolo XVI, di carte 430,
legato in pelle rossa, che ha per titolo Libro rosso e platea della magnifica Università di
Bitonto, ove, per ordine cronologico, sono trascritte le concessioni, i privilegi, le remissioni, le
grazie, gli statuti accordati dai re dominatori, i capitoli dei dazi e delle contribuzioni»316. Il
Praitano citava infine la presenza di alcuni libri di conclusioni che incominciano dall’anno 1567
e seguono 1626-27, 1633-34, 1640-41, 1645-46, 1651.
La rilevanza e la ricchezza di quello che risultava essere il patrimonio dell’archivio del
comune di Bitonto risaltano ancora più evidenti dalle pagine di Francesco Carabellese317,
intense per la partecipazione emotiva che traspare anche nella cruda elencazione dei documenti,
che si ritiene opportuno riproporre affinché i lettori possano constatare il danno dovuto a
depauperamenti e dispersioni.
«ARCHIVIO MUNICIPALE
1. Libro rosso318, ovvero Platea della magnifica Università di Bitonto, restaurato nel 1827 sotto il
Sindacato di Francesco Saverio Miola d’Aragona. (Grosso codice cartaceo in folio, legato in pelle
rossa, di carte 430 numerate appartiene al secolo XVI, tranne poche cose aggiunte posteriormente).
Contiene copie di privilegi conseguiti dall’Università di Bitonto e di altri atti da essa compiuti,
copie tratte dagli originali in pergamena o in carta, che tuttora in gran parte si conservano. Il libro è
certamente mutilo in principio, perché manca una carta d’introduzione, in cui si dica almeno quando
e perché detto libro sia stato incominciato. Il retro della prima carta è lasciato in bianco nella parte
superiore, forse per la ragione che doveva esserci scritto alcunché. Il primo documento comincia
con la parola Incarnationis, in lettere capitali in oro con l’I grande miniato in oro con fregio in oro
ed in colori, stile Rinascimento; manca la parola Anno. Avanti, fra le guardie del codice, è intrusa
una carta originale di appunti di fitto di una casa e d’altre cose del 1563. Il primo documento
compreso nel Libro rosso o Libro Magno, siccome è chiamato in altre fonti, a c. 1-3 comincia;
«Incarnationis domini nostri Jhesu Christi millesimo tricentesimo quadragesimo primo regnante
domino nostro Roberto Dei gratia illustri Hierusalem et Syciliae rege ducatus Apuliae et principatus
Capue, Provinciae et Forcalquerii ac Pedimontis comite, regnorum eius anno tricesimo tertio mense
iunii die quinto eiusdem apud Botuntum. Nos Ippolitus de Jacobo regius Botonti iudex, Antonius de
Petro publicus eiusdem terre notarius et infrascripti testes de eadem terra, videlicet notarius Joannes
iudicis Angeli, notarius Angelus notarii Leopardi, notarius Petrus de Marco, notarius Joannes
iudicis, notarius Angelus de Marino, notarius Sabinus de Leone et notarius Joannes de sancta Cruce
ad hoc specialiter vocati atque rogati presenti scripto publico serie fatemur, notum facimus et
testamur quod predicto die presens coram nobis iudex Joannes e Masone, sindicus Universitatis
Botonti obtulit et ostendit nobis» etc. A richiesta del detto Sindaco si fecero tre copie legali di un
istrumento del 12 febbraio 1265 (si noti che questa data «millesimo ducentesimo sexagesimo
quinto» è riprodotta interamente in grandi lettere capitali in oro, come l’Incarnationis su notato, che
occupano due righi) sotto re Manfredi, per cui Riccardo conte di Caserta e il regio capitano generale
scrivono al loro socio e familiare «domino Tanfuro de Capua» affinché si adoprasse a far porre
lapide di confine fra il territorio di Bitonto e quello di Bari, onde si recasse nel luogo con cinquanta
315
316
GIOVANNI PRAITANO, Gli archivi di Terra di Bari, cit., p.137.
Ivi.
317
FRANCESCO CARABELLESE, Bitonto. In GIUSEPPE MAZZATINTI, Inventari dei manoscritti delle biblioteche d’Italia, cit.,
pp. 29-36.
318
La preziosa fonte documentaria non fu sempre presso l’archivio municipale, ma ne venne spostata nel 1936, con altre scritture, per
essere consegnata al direttore della biblioteca, Michele De Capua, perché venisse conservata nel nuovo sito dove trovasi tuttora. Presso
l’archivio esiste una documentazione che testimonia i trasferimenti compresa una nota sottoscritta da De Capua, con l’elenco degli atti
ricevuti in carico. Oggi il Libro Rosso è aggregato, con la segnatura ‘MS A 3’, al fondo dei manoscritti della biblioteca, costituito in
massima parte dalla collezione di Eustachio Rogadeo, per la qual cosa esiste la tentazione a considerarlo parte di quella raccolta.
ragguardevoli ed onesti cittadini dell’una città e cinquanta dell’altra per compiere con tutte le forme
legali richieste detta determinazione di confini, il che fu fatto319. Il Libro rosso di Bitonto non è
diviso in libri, né è ordinato cronologicamente; sembra invece che i compilatori abbiano seguito il
criterio dell’ordine per materie. Da c. 1 a c. 11 si trovano sette documenti riguardanti tutti la
determinazione di confini fra Bitonto e le città e terre circonvicine, Bari, Giovinazzo, S. Spirito,
Ruvo, Terlizzi, Altamura, Corato, Gravina, Turitto, Grumo, Arricarro, S. Nicandro e Palo, dal 1265
al 1411. Da c. 11 a c. 23 seguono cinque documenti riguardanti il Feudo della Matina con i privilegi
concessi dai re Aragonesi, dal 1 300 al 1494. Da c. 23 a c. 36 seguono altri tre documenti, per cui si
rifanno le determinazioni di confini su notate, dal 1326 al 1552. Da c. 19 a c. 63 no compresi 18
documenti riguardanti la contribuzione di Palo, Modugno ed altre terre vicine nel pagamento delle
collette per i beni che esse possedono nel territorio di Bitonto, oltre alcuni privilegi, per cui re
Lodovico I concesse all’Università di Bitonto il possesso del castello di Palo il 1384, dal 1384 al
l572. Da c. 54 a c. 76 seguono sei documenti, dal 1467 al 1533, riguardanti le relazioni di pascolo
ed erbaggio di Bitonto con Palo ed Altamura, con la quale Bitonto si stringe in una vera isopolitia.
Da c. 77 a c. 93 seguono sette documenti dal 1418 al 1572, riguardanti il feudo della Frustaria o
della Matina posseduto dapprima da «Nanno de Brunalischis mercator de Florentia» e suo fratello
Gabriele residenti in Trani insieme ad Ubertino di Bardi avanti il 1418, passato poi alla famiglia
Bonello di Barletta. Da c. 94 a c. 158 seguono 52 documenti, dal 1352 al 1499, che sono i più
antichi del costituto del Comune o Università di Bitonto; sono cioè quasi tutti lettere e diplomi regi
dei re Angioini, Aragonesi e di Carlo VIII che confermano a Bitonto l’essere città demaniale e le
concedono i privilegi del rinnovamento degli ufficiali forastieri anno per anno, i quali sieno
sottomessi a sindacato ed ai quali non si dia altro se non il puro onorario stabilito, della fiera o
mercato franco, dell’uso del porto di S. Spirito, dell’alleviamento delle collette generali,
specialmente della decima dell’olio, a cui deve contribuire anche il clero, ed altri privilegi simili
sull’autonomia comunale per lo più in lingua volgare. Segue una lista ragionata dei nobili aggiunti
da re Ferdinando nel 1789 che è qui intrusa (a c. 159-162). Da c. 163 a c. 206 sono compresi 11
documenti dal 1481 al 1550, per cui Bitonto venne prima infeudata al Conte Giulio d’Aquaviva col
titolo di marchese da re Ferdinando d’Aragona. E poi al Gran Capitano Consalvo da re Ferdinando
il Cattolico, i quali confermarono ed approvarono le grazie regie e le suppliche presentate
dall’Università. Da c. 12 a c. 219 seguono sette documenti, dal 1505 al 1554, riguardanti l’unione
de’ monasteri e chiese di S. Nicola e di S. Lucia a S. Maria delle Vergini e la loro restaurazione ed
altre permute ecclesiastiche e legati pii approvati da bolle del vescovo di Bitonto Lopez de Alarçon
e di papa Paolo III. Da c. 27 a c. 231320 seguono quattro documenti dal 1418 al 1514
sull’infeudamento di 40 onze sulla decima dell’olio della città di Bitonto alla casa Carrafa, fatto per
la regia corte. Da c. 232 a c. 253 seguono otto documenti, dal l502 al 1563, riguardanti la compra
dell’ufficio del Mastro d’atti dell’Università di Bitonto: fra i documenti infrascritti ce n’è anche di
quelli in lingua spagnuola, non che in volgare. Da c. 255 a c. 285 seguono sette documenti, dal 1538
al 1579, riguardanti il feudo de Patierno di pertinenza dell’Università e il sottrarsi della città di
Bitonto dal banno comitale del duca di Sessa mediante il pagamento di ducati 66 mila. Da c. 287 a
c. 324 seguono 15 documenti dal 1496 al 1594, e sono concessioni regie a favore dell’università e
di alcuni nobili feudatari di Bitonto, una delle quali è data da Augusta Vindelica il 13 Agosto 1551
sotto il nome di Carlo V, che è riportato in grandi lettere capitali in oro, con fregi miniati intorno al
C di Carolus e su, in grande, l’insegna imperiale anch’essa miniata (a c.287); laonde è dato
congetturare come intorno a questo tempo si cominciasse la compilazione del Libro rosso. Da c.
325 a c. 335 si seguono senza data statuti e capitoli in volgare, che risalgono alla prima metà del
secolo XV, sul Sindico, i quattro Ordinati, il Mastroiurato, il cancelliere ed altri ufficiali
dell’Università. Da c. 336 a c 349 vengono cinque documenti, dal 1551 al 1565, sulla riforma del
reggimento della città di Bitonto e a c. 351-56 seguono due documenti, dei quali il primo
319
Questo documento fu pubblicato dal Conte Eustachio Rogadeo a p. 66 degli Atti della R. Commissione conservatrice dei Monumenti
ed oggetti di antichità e Belle Arti della Provincia di Terra di Lavoro, anno vigesimo terzo, 1892. Caserta, Nobile, 1892 (la nota è di
Carabellese).
320
Son sempre lasciate delle carte in bianco qua e là (la nota è di Carabellese).
importantissimo, datato da Napoli 16 luglio 1336, riporta i capitoli dei dazi dell’Università di
Bitonto approvati da re Roberto; l’altro del 1475 i capitoli delle nuove gabelle approvati da re
Ferdinando321. Da 357 a c. 399 sono compresi i capitoli in volgare fatti dall’Università sul dazio del
vino mosto, del vino a minuto, detto la follerata, della bardella, della carne, della grassa, dell’olio,
della sansaria, delle mandorle e dello zafferano, del forno, delle vettovaglie, dell’olio mosto, oltre i
capitoli del feudo della Matina e i capitoli della bagliva; i quali capitoli tutti sono in volgare, e,
sebbene abbiano delle aggiunte posteriori del 1546 e del 1555, tuttavia sono senza data, dicendosi
solo che «ab immemorabili tempore» sono stati e sono in osservanza, o che sono estratti «dalli
capitoli antiqui»; ma in ogni modo nella loro forma attuale non rimontano più in là della prima metà
del secolo XV322. Da c. 400 a c. 413, dove finisce il vero Libro rosso, si trovano quattro documenti,
dal 1458 al 1594 riguardanti la tassa delle famiglie sulle persone ecclesiastiche, i privilegi della
bagliva e della capitania concessi da re Ferdinando, e due sentenze del Sacro Regio Consiglio su
quistioni di confine tra Bitonto e le terre circonvicine. Seguono poi due documenti, in iscrittura
diversa, del 1678 e del 1683, aggiunti posteriormente; e infine, da c. 416 a c. 423, è una specie
d’indice o tavola del libro, completata poi da altra mano fino a c. 430. Sono, in tutti, 170 documenti.
2. Atti della causa civile discussa nel Sacro Regio Consiglio per Antonio Orefice regio consigliere e
commissario in detta causa sulla lite vertente fra Laura Caracciolo di Napoli tutrice di Beatrice,
Elionora, Iulia e Faustina de Russis, figlie ed eredi del fu Sigismondo de Russis, contro Francesco
Giacomo e Giovan Pietro Rogadeo per certa quantità di moneta. (Ms. cartaceo, di carte 107
numerate, più altre poche carte in fondo). È un processo del 1565. A c. 24 c’è «Notamento del
nascimento delli figli del quondam magnifico Marco Antonio Rogadeo; Notamento del nascimento
delli figli del magnifico Francesco Jacopo Rogadeo, da un libro coperto di pelle rossa quale se
conserva per lo magnifico Jacopo Rogadeo, nel quale meseno più nascimenti de alis soii fìglioli»:
donde si può argomentare che anche presso le famiglie nobili napoletane, siccome presso quelle
fiorentine e toscane si usassero i così detti libri di ricordi.
3. Libro di conclusioni dell’Università di Bitonto del 1567 (ms. cartaceo mutilo in principio ed in
fine, di carte 209 numerate, ma si comincia dalla carta 100). Dopo due righi appartenenti a
conclusione precedente oggi perduta, seguita così: «Eodem die fu concluso in detto congregato
consilio universitatis et pari voto et ordinandose, siccome per la parte si ordina alli magnifici
conservatori de la monitione, quali vogliono restituire et consegnare la medesma polve di scoppelli
et bombarde alla università de Molfetta et per essa a qualsivoglia persona che comparirà
legitimamente da parte di essa università, quale polve l’anno passato venne da Molfetta in Botonto,
et per non essere stato di bisogno si ordina che si voglia restituire la medesma polve in quantità
siccome l’have ricevuto, et cossì ordina et conclude». Questo è il libro di conclusioni più antico che
si conservi323, ma ad esso tien dietro una lacuna di più di mezzo secolo: il Liber conclusionum che si
conservi dopo di questo appartiene al 1626-27 (cartaceo, di carte 76 numerate, mutilo in principio
ed alla fine, poco ben conservato). E così lacunarmente si succedono anche in seguito: ve n’ha uno
del 1633-34 (cartaceo di carte 61 numerate, più altre carte lasciate in bianco), uno del 1640-41
(cartaceo di carte 44 numerate mutilo in principio ed alla fine), uno del 1645-46, uno del I651 e così
via324.
321
La nuova riforma del reggimento di Bitonto, data da Napoli il 24 dicembre 1565, fu pubblicata da Luigi Volpicella a p. 17 sgg. degli
Statuti per il governo municipale delle città di Bitonto e Giovinazzo; Napoli, Giannini, 1881 (la nota è di Carabellese).
322
Mi auguro che questi capitoli e statuti, di cui ognuno vede la grande importanza che hanno per la Storia dei Comuni nel mezzodì
d’Italia, vengano presto pubblicati ed illustrati (la nota è di Carabellese).
323
Nel Protocollo del 1557, XV indiz. in data 28 novembre del notar Terigio Senzio di Bitonto (in Archivio notarile generale di Bari) a p.
129 è riportata una conclusione municipale dell’Universitas di Bitonto del 2 aprile 1554. Cfr. a p. 102 Breve cenno sull’origine e
progresso delle parrocchie bitontine di V. CERROTTI; Bitonto, Garofalo, 1891 (la nota è di Carabellese).
324
Tutti questi Libri conclusionum sono legati in buste pergamenacee (la nota è di Carabellese).
4. Contratto di compra e vendita fra l’Università e gli uomini della città di Bitonto da una parte e
Marco Antonio Palagano di Napoli325 per una possessione di olive appartenente a quest’ultimo «con
altri diversi pedi de fructi sita et posta in le pertinentie de dicta città de Butonto con uno trappito
grande sito dentro decta possexione acto ad macinare con due macine, due case con una piscara et
altri edificii nec non et uno parcho per lo preczo de ducati septemilia de carlini», assegnando perciò
a detto Pelagano e suoi eredi annui ducati 630 di carlini di argento sull’entrata del dazio della
follarata, e del vino al minuto. (Codicetto membranaceo di carte 20 numerate, con legatura originale
in assi cop. Di pelle impr: appartiene all’anno 1557). Comincia: «In nomine (in lettere capitali in
oro) domini nostri Jesu Christi amen. Anno a nativite ipsius millesimo quingentesimo
quinquagesimo septimo, regnante serenissimo domino nostro domino Philippo de Austria Dei gratia
Anglie, Frantie ac huius regni Sicilie citra farum et Hibernie rege et cetera, regnorum vero eius in
hoc predicto regno Sicilie citra farum. Anno tertio feliciter amen, die vero tertio decimo mensis
aprelis quintedecime indictionis Neapolis. Nos Joannes Hieronimus Sebastianus de Neapoli regius
ad contractus iudex, Pellegrinus Fasolinus de eadem civitate Neapolis publicus ubilibet per totum
supradictum regnum Sicilie citra farum regius auctoritate notarius et cum potestate mihi concessa
mea acta per allum seu alios per me eligendos scribi, poni et in publicam formam reddigi faciendi et
testes subscripti ad hoc specialiter vocati et rogati presenti scripto publico declaramus notum
facimus et testamur quod predicto die in nostri presentia constitutis magnifico domino Goffredo
Palagano de Neapoli tutore magnifici Indaci Palagani de Neapoli eius nepotis pupilli, filii legitimi et
naturalis et heredis universalis quondam magnifìci Marci Antonii Palagani de Neapoli, agente ad
infrascripta omnia tutorio nomine» etc. A c. 1 i fregi miniati dell’I iniziale si estendono a rettangolo
per i quattro margini della pagina; a c. 20b dopo le firme dei testimoni sono riprodotti in grande,
miniati in oro e colori, nel centro lo stemma reale e, sotto, da una parte quello della Città di Bitonto
e dall’altra quello della famiglia Pelagano. Nella scrittura contrattuale sono compresi vari
documenti in latino ed in volgare di pratiche preliminari anteriori.
5. Sentenza emanata il 1584 dalla Magna Curia di Napoli a favore di Terlizzi contro Bitonto in una
lite vertente fra le due Università per ragioni di confine326.
Piccolo codice membranaceo, di carte XV numerate, più qualche altra non num.; è in bella legatura
originale in pelle impr. in oro. La prima pag. è interamente occupata da stupende miniature:
rinchiuse in un fregio rettangolare che la inquadra si trova nella parte superiore una bella immagine
della Trinità, cioè il Padre Eterno sollevato sulle nubi che regge il Crocifisso, la colomba al di sopra
di un paesaggio con una chiesa e un castello e nello sfondo il cielo sereno; nella parte inferiore, da
un lato lo stemma reale, dall’altro quello della città di Bitonto, il tutto riccamente miniato in oro e
colori svariati. A t. il solito fregio miniato in oro e colori ne inquadra il recto, dove si comincia: «In
nomine domini nostri Iesu Christi amen (sin qui tutto in lettere capitali in oro, in tre righi). Anno a
nativitate eiusdem M° quingentesimo ottugesimo quarto, regnante serenissimo et caphtolico domino
nostro domino don Philippo (in lettere capitali in oro) Dei gratia rege Castelle, Aragonum, utriusque
Sicilie, Portugalli, Ungarie, Dalmatie Croatieque, regnorum vero eius in hoc regno Sicilie citra
farum regno anno trigesimo secundo feliciter amen die veneris duodecimo ottobris 13 indictionis
Neapoli» etc. Rogatario ne è il notaio Tommaso Anello Vertozza di Napoli. Anche qui sono
intercalati documenti anteriori in latino ed in volgare. Avanti al codice si trovano tre fogli cartacei
sciolti, in cui si dà «Notamento delle scritture presentate in la causa di Terlizzo», cominciando dalla
lettera di Riccardo conte di Caserta a Tanfuro di Capua del 13 febbraio 1265 fino a documenti del
1554, citandosi in tutto carte. 570.
325
326
Oggi il documento è presso la biblioteca comunale dove ha segnatura ‘MS A 63’; vi fu traferito con il Libro Rosso.
Il documento è di quelli trasferiti nel 1936 alla biblioteca dove è conservato con la segnatura ‘MS A 44’.
6. «Libro di Bonatenenze dal 1646 per tutto 1650: Bonatenentes habitantes in hac civitate Bitonti».
(Ms. cartaceo, di carte 87 più altre non num.). Contiene il catasto compilato in detti anni sotto i
commissari Gian Vincenzo Rogadeo, Michele Gentile, Angelo Antonio Morea e Gian Battista
Ciotta, due nobili e due popolani.
7. Libro del patrimonio della città di Bitonto. (Ms. cartaceo di carte 162 num., mutilo in fondo; è
chiuso in una busta membranacea). Precedono 15 carte non num. delle quali nella prima è il titolo:
«Notamento della città di Bitonto» e più giù «Libri delle conclusioni del 1605 in 1606, 1617 in
1618, 1620 in 1621». A c. 11 si trova l’indice di notai dal 1456 al 1537, e nel tergo di essa carta
comincia l’indice generale del libro per lettere alfabetiche. A c. XII segue: «Cronica di Botonto.
Botonto città preclara fu edificata da Botone re alli 212 anni del Signore al quinto anno dopo la
conversione di Francia alla fede cattolica. Questa città si lege haver havuto sotto al suo dominio
trenda due ville delle quale sono queste videlicet: In primis Palo, il quale anticamente si chiamava
Trenta, perché contineva in sé trenta piscine d’acque» ecc.327. A c. XIV è la lista dei vescovi di
Bitonto di cui il primo segnato è Giovanni del 1333 tratto «ex sceda notarii Nicolai Antonii Regna
in confirmatione capitoli S. Nicolai et Hospitalis»; il secondo è Giacomo del 1363, il terzo Andrea
de Paleonibus d’Urbesio del 1443, e s’arriva fino al 1668 con Francesco d’Acquaviva domenicano.
Questa cronaca dei vescovi è di mano diversa dalla precedente che è ripresa a c. 1: «La città di
Bitonto ritrovandosi sotto il dominio et potestà dell’Illustre Signore don Consalvo Ferdinando di
Cordova duca di Sessa fu da quello venduta et allenata alli cittadini de città istessa di Bitunto per
docati sessanta sei milia, come dalle sequenti cautele appare videlicet» ecc. A c. 4, Dogana di
Bitonto; a c. 6, Sito della città di Bitonto et suo territorio; a c. 7, Chiese che tiene la città di Bitonto;
a c. 8, Gabella della farina; e così seguita degli altri dazi sempre a modo di cronaca, citando dei
secoli XIV, XV e XVI documenti in pergamena dell’Archivio de’ Privilegi d’essa città dentro la
Sacrestia della Cattedrale e il Libro Magno, cioè il Libro rosso. Qua e là ci sono delle aggiunte della
stessa mano della cronaca dei vescovi, come a c. 35 «Fameglie nobili che godono nel regimento di
questa città di Bitunto, quali si mettono per ordine alfabetico, estratte da scede antiche de’ notari e
cautele della città»; a c. 38 «Annue intrate et censi che esigge la città»: a poco per volta la seconda
mano si sostituisce completamente alla prima, ma tuttavia, se non le è contemporanea, le è di poco
posteriore; certamente non posteriore alla seconda metà del secolo XVII. A c. 56b comincia
l’elenco dei Sindici della Università di Bitonto eletti anno per anno, due per volta, uno nobile e
l’altro popolare, dal 1446 al 1691, con qualche lacuna qua e là, o perché non si conoscevano i due
sindici di quell’anno, o perché in quello non ne furono eletti; e qua e là accanto ai nomi dei sindici è
aggiunta qualche notizia storica o di cronaca cittadina. A c. 69 ritorna la prima mano nel riportare
l’applicazione e ripartizione della tassa fuocatico nel regno e quindi anche a Bitonto nel l648; a c.
70 riappare l’altra mano, ma per lo più i titoli sono della prima: questa dev’essere stata un’opera
compilata contemporaneamente da due e forse più individui, giacché la scrittura è forse di più di
due mani. E così questo vade mecum dell’Università di Bitonto seguita fino in fondo al ms.
discorrendo dei pagamenti fiscali alla regia corte (a c. 73), delle rendite e dei censi del Capitolo, dei
monasteri e di altre chiese e pie confraternite di Bitonto (a c. 83 sgg.), delle zitelle povere che si
maritano per elemosina (a c. 97) e simili».
327
Questa medesima cronaca è riprodotta in forma latina pag. 7-13 dell’opera di F. Apollinare di S. Gaetano Il cavaliere romito, Storia
panegirica del P. F. Ambrogio Mariano di S. Benedetto dedicata a Nicolò Planelli, pubblicata in Napoli nella Stamperia di Vernuccio e
Layno, 1693. Il frate di S. Gaetano dice di ricavarla dall’Historia S. Petri de Castello eiusdem civitatis Bitonti e precisamente dal capitolo
De Aedif. et Orig Bitunti, che nessuno ha mai vista (la nota è di Carabellese).
Gli avvenimenti più recenti possono essere succintamente compendiati nella segnalazione
della determinazione del podestà Serafino Santoro del 7 aprile 1932, con la quale l’archivista
comunale Giuseppe Scivittaro venne incaricato del riordinamento dell’archivio generale (di
deposito) del comune328. Si riferisce poi all’anno 1936 la corrispondenza di vari istituti (R.
Orfanotrofio Maria Cristina di Savoia, Congregazione Carità, Ricovero di Mendicità, R. Liceo
Ginnasio Carmine Sylos) che comunicavano al podestà di aver effettuato le operazioni di scarto
delle carte d’archivio in osservanza delle disposizioni del regio decreto del 12 febbraio 1930 n.
84329.
La contemporanea condizionatura dell’archivio è attribuibile ai criteri osservati
nell’ordinamento delle carte d’archivio in ottemperanza delle disposizioni emanate dalle
amministrazioni comunali che facevano seguito alla normativa generale del 1897. Si deve
rilevare pertanto l’assenza di quella strutturazione delle parti dell’archivio riflesso delle fratture
storico istituzionali che possono caratterizzare invece gli archivi di città che hanno goduto di
una ampia autonomia attraverso i secoli330 e che consente un intervento di riordino e di
inventariazione forse più consapevole e rispettoso della storia istituzionale dell’ente.
L’inventario viene presentato secondo la triplice articolazione riscontrabile nell’«Archivio
antico» del comune di Bitonto: le carte antiche, per lo più singoli atti sciolti o in piccoli
“quinterni”; gli atti deliberativi, costituiti in registri rilegati; il carteggio dal decennio francese
al 1890. Questo si presenta condizionato in buste con proprio numero di corda, all’interno i
fascicoli sono riordinati per categorie e classi come previsto dal titolario del 1897 e
contrassegnati da numerazione aperta per ciascuna classe. Si rimanda alla introduzione per ogni
singola parte una più puntuale descrizione delle serie.
4. CARTE DISPERSE E CARTE RITROVATE
Questo capitolo si configura come una esercitazione per la ricostruzione virtuale di un
archivio che non c’è. L’archivio di una universitas meridionale, quello che oggi viene
denominato Archivio Storico, ha subito nel corso dei secoli una tale molteplicità di dispersioni,
depauperamenti, sottrazioni, perdite di documentazioni, che è consentito credere che solo una
minima quantità di esse è giunta fino alla nostra epoca. Tale sconsolata considerazione non
deve però scoraggiare gli archivisti e i ricercatori in genere, i quali anzi proprio per questo non
devono rinunciare alla sfida di individuare, identificare, localizzare, ritrovare, rintracciare ad
ogni costo ogni residua testimonianza che attesti antiche pertinenze. Lo scavo e la ricerca
presso sedi che possano presumibilmente conservare depositate antiche carte può dare spesso
risultati di grande soddisfazione che inducono a valutare in positivo il prosieguo delle ricerche.
328
Ivi.
ASCBI, sezione seconda, ctg.1, cl.2, b.1, fasc.4.
330
Vedi ad esempio il recente lavoro curato da GIULIANO CATONI e STEFANO MOSCADELLI, L’archivio comunale di Siena. Inventario della
Sezione storica. Siena, Amministrazione Provinciale, 1998.
329
Può essere compito allora dell’archivista farsi soggetto promotore di una attività di
concertazione tra le diverse sedi che risultano depositarie di carte di archivi comunali,
indirizzata alla rivendica, alla restituzione, al recupero delle carte all’archivio originario.
L’azione può risultare valida anche se rimane allo stato di virtuale ricostruzione dell’archivio,
attraverso strumenti di conoscenza, repertori, inventari, cataloghi, che diano menzione e notizia
cumulativa e sincronica delle diverse sedi presso le quali sono conservate le carte, ottenendo
così la ricostruzione o l’integrazione di serie archivistiche, che potranno essere così consultate
nella loro sequenzialità, sia pure a costo dello spostamento dello studioso da una sede all’altra.
L’uso poi della tecnologia informatica e telematica può ammortizzare anche quei tempi di
attesa, consentendo l’accesso rapido e contemporaneo alle carte, o almeno agli strumenti
repertoriali che danno notizia, mediante opportuna schedatura delle carte stesse.
«Archivi e biblioteche hanno in comune un settore specifico e nobilissimo: quello dei
manoscritti, cioè dei documenti e dei libri, antichi e moderni, scritti a mano e conservati nelle serie
e nei fondi che costituiscono il nucleo storicamente più importante di ciascuna di queste istituzioni
[…] Le ragioni di tali frequenti interferenze nella conservazione del materiale manoscritto, che nei
casi più gravi disorientano il ricercatore, impediscono lo sfruttamento di fonti preziose e nuocciono
alla causa degli studi, vanno ricercate nella storia della formazione delle singole raccolte, spesso
travagliata da eventi diversi e sempre faticosamente snodatasi attraverso i secoli; anche se
consistenti a volte solo nel capriccio di un erudito, in un contrasto burocratico, in uno scherzo della
sorte. In particolare in Italia ogni biblioteca di antica formazione conserva fra i suoi manoscritti
ricchi fondi documentari e la irrazionale distribuzione del materiale manoscritto seguita alla
soppressione dei monasteri e alla costituzione di nuovi enti di conservazione ha provocato, dopo il
1861, lo smembramento di intere serie archivistiche e la irreparabile dispersione di organici fondi
librari»331.
L’introduzione di Armando Petrucci prosegue con la raccomandazione a non inseguire la
chimera della ricostruzione organica di una serie o di un fondo archivistico, ma a fornire tutti
gli strumenti di identificazione affinché il ricercatore possa agevolmente riconoscere e
articolare i riscontri tra materiali anche distanti spazialmente. Ciò può essere compiuto con la
consapevole capacità di attribuire ai documenti ed ai libri la loro identità archivistica o
bibliotecaria, realizzandone quindi adeguata inventariazione e catalogazione.
4.1. La Biblioteca provinciale “Gennaro de Gemmis” di Bari
Presso la Biblioteca provinciale “Gennaro de Gemmis” di Bari è conservato il cosiddetto
“Archivio de Gemmis”, collezione di antichi documenti cartacei e pergamenacei di natura
pubblica e privata, raccolta da Gennaro de Gemmis332 e innestata sul fusto dell’archivio
familiare del suo casato. Tale collezione, insieme con la biblioteca, ha costituito la base
patrimoniale della donazione di de Gemmis che fu anche insignito dell’incarico di direttore
onorario dell’istituzione culturale provinciale.
331
ARMANDO PETRUCCI, La descrizione del manoscritto. Storia, problemi, modelli. Roma, La Nuova Italia Scientifica, 1984, pp. 107-108.
Gennaro de Gemmis, 1904-1963, dopo una iniziale attività imprenditoriale nel settore delle esportazioni, per sfruttare la sua laurea in
ingegneria, si dedicò a partire dagli anni ’40 all’investimento nei settori dell’antiquariato mobiliare, documentario, bibliografico e
artistico. Raccolse così una importante collezione di “beni culturali” che volle in seguito devolvere all’Amministrazione provinciale di
Bari la quale poté costituire il nucleo originario della Biblioteca provinciale, intitolata a lui che la diresse dal 1960 al 1963.
332
La Soprintendenza archivistica per la Puglia ha curato, già agli inizi degli anni ottanta, un
progetto di schedatura delle carte del suddetto archivio che ha prodotto un inventario
provvisorio in due tomi333 che doveva andare a sostituire quello antico realizzato dallo stesso de
Gemmis.
Nel corso delle attività di contorno al lavoro di riordinamento dell’archivio storico del
comune di Bitonto è stato ritenuto essenziale effettuare un sopralluogo presso la biblioteca
provinciale dove si sapeva essere conservate documentazioni pertinenti alla città di Bitonto.
Sono stati pertanto esaminati gli inventari, dai quali sono state stralciate le indicazioni utili ad
integrare le notizie relative alle carte bitontine disperse dal luogo deputato alla loro
conservazione.
Si fornisce pertanto di seguito l’elenco tratto dal’inventario dell’“Archivio de Gemmis”,
con l’avvertenza che si tratta di una mera trascrizione da esso e che non sono stati compiuti
accertamenti e verifiche né sulla consistenza e veridicità delle notizie stesse, né sulla effettiva
pertinenza e provenienza dei documenti citati dall’archivio storico della città di Bitonto; sono
peraltro rimaste escluse citazioni da altre partizioni dell’archivio334.
Biblioteca provinciale di Bari, “Archivio privato de Gemmis”335, II - Città, Bitonto –
Università, 1850-1865, Busta 43 bis (ex 140)
1. (ex 157-159)
Lettera del supplente militare Francesco Gaetano Altobelli al regio governatore di Bitonto, Stefano
Marzano, relativa a disposizioni per l’alloggio militare336, cc. 4.
1501
2.
a. (ex 15/16; 17; 18; 20) Deliberazioni dell’Università di Bitonto relative ad alcune famiglie nobili di
quella città337, cc. 16.
1529; 1610
b. (ex 5) Notizie sugli usi e sulle consuetudini relative ai capitoli matrimoniali, cc. 4.
s. d.
3. (ex 24-130)
333
Le operazioni di inventariazione sono da accreditare a Emilia Pondrelli, Carmen Masotti, Isabella Sgherza e Angela Di Donna.
Per esempio la “Contabilità De Ildaris Bitonto” e “Risorgimento – Fondo Vincenzo Rogadeo”.
335
Si avverte che la trascrizione dagli inventari è testuale e che le note che seguono (tra virgolette angolari) sono da intendersi realizzate
dai compilatori.
334
336
«È allegato un mandato di pagamento per una fornitura di fucili alla Guardia Campestre (1804)».
«La maggior parte delle deliberazioni riguardano la famiglia di Pietro Francesco de Ildaris. Sono allegati: un
elenco dei nobili della piazza di Sant’Andrea; una richiesta per la proroga del termine di presentazione dei ricorsi
all’Universitas di Bitonto (1542) e una citazione della Gran Corte della Vicaria per un’istanza presentata dai
fratelli Carlo Antonio e Onofrio Catari contro Domenico Antonio Francone di Bitonto (s. d.)».
337
Copia di una deliberazione dell’Università di Bitonto relativa a disposizioni sul “pallio” da portarsi in
onore del duca di Sessa in visita in quella città338, cc. 3.
1550
4.
a. (ex 40-49) Deliberazioni del consiglio dell’Università di Bitonto, cc. 9.
1556-1557
b. (ex 31; 56; 60) Lettere esecutoriali per credito e ricorso presentati all’Università di Bitonto da cittadini
di quella città, cc. 8.
1563; 1572
5.
a. (ex 64/68) Atti relativi ad affari commerciali intercorsi fra la Università di Bitonto e Ilario del Tufo,
abitante a Minervino alcuni carbonari della provincia di Bari339, cc. 13.
1585; 1595-1596
b. (ex 72-75) Atto di rivendica alla Regia Curia del feudo di San Domenico, essendo morto, senza eredi, il
feudatario Carlo Barone340, cc. 6.
1606
c. (ex 76-77) Convenzione stipulata fra l’Università di Bitonto e alcuni maestri Muratori per i lavori della
“Pescara” fuori la porta del Pendino, nei pressi della chiesa di Santa Maria del Popolo341, cc. 4.
1611
d. (ex 80-91) Atti relativi alle competenze ed ai crediti della “mastrodattia” esercitata nella Università di
Bitonto, cc. 24.
1629; 1647-1650; 1666
6. (ex 70)
Atto costitutivo di una società di “aromatari” nella università di Bitonto redatto dal notaio Antonio
Brigola di Bitonto, cc. 4.
1596
7.
a. (ex 95-96) lettera diretta dagli eletti della città di Bitonto a Giovanni Pietro Rogadeo per questioni
amministrative, cc. 12.
1636
b. (ex 95 bis) Copia delle provvisioni spettanti ai feudatari, cc. 7.
1665
338
«È allegata una lettera diretta da Domenico Festa al conte Giovanni Antonio de Ildaris eletto sindaco di Bitonto per offrirgli i suoi
servigi (1785)».
339
«È allegata una protesta da parte della compagnia di Diego de Actis contro l’Universitas di Bitonto per
l’alloggio militare (1592)».
340
«L’atto fu stipulato per mano del notaio Vincenzo de Angelis della città di Bitonto».
341
«L’atto fu stipulato per mano del notaio Michele Vacca di Bitonto».
c. (ex 95) Copia del “partitario delle rendite e delle gabelle” della città di Bitonto, cc. 8.
1797
8.
a. (ex 100) Richiesta di aggregazione alla nobiltà di Bitonto, rivolta al duca di Medina, cc. 2.
1641
b. (ex 108) Deliberazione della università di Bitonto relativa alla produzione dell’olio di olive guaste da
destinarsi alla produzione di sapone, cc. 2.
1654
c. (ex 120) Copia di un contratto di enfiteusi stipulato fra il Comune di Bitonto e Leonardo Marzano per
l’affitto di un “canale” della Murgia, cc. 2.
1714
d. Richiesta di assunzione di due inservienti per la città di Bitonto, cc. 3.
1791; 1799
e. (ex 151) Richiesta di fondi all’Università di Bitonto per l’appalto alle Guardie Campestri e regolamento
relativo alle loro mansioni, cc. 4.
1800
f. (ex 148-149) Richiesta rivolta, dai “grassieri” di Trani e Giovinazzo, al comune di Bitonto, relativa al
listino prezzi di alcuni generi alimentari, cc. 4.
1800
g. Esortazione ai giovani ad arruolarsi per difendere i confini del nuovo Regno, rivolta da autorità civili e
militari della città di Bitonto, cc. 2.
1801
9.
a. (ex 96-99; 125-129; 200-209) Mandati di pagamento relativi al compenso del procaccia postale e del
cassiere della Università di Bitonto342, cc. 12.
1800-1801; 1807
b. (ex 196-197) Copia di atti relativi al sostentamento dei “proietti” della città di Bitonto, cc. 4.
1805
c. (ex. 182-187) Perizia estintoria di una fabbrica limitrofa al teatro della città di Bitonto, sito nella via
Santa Lucia343, cc. 8.
1844
d. (ex 210; 162; 165; 169) Lettera inviata dai componenti la “congregazione dei Nobili dell’Immacolata”
di Bitonto al re, perché conceda il titolo di arcicongrega344, cc. 1.
342
«È allegata copia di una petizione all’Universitas di Bitonto, perché si dia maggior sicurezza al procaccia
postale (1806)».
343
«È allegato un foglio di entrata e di uscita dalla contabilità del teatro (1844)».
344
«Il nome del re non è menzionato e dagli anni di regno si presume sia Ferdinando II del regno delle Due Sicilie.
Sono allegati un invito a teatro per il conte Domenico Cesare de Ildaris (s. d.) e una lista di sottoscrizione per le
feste in onore del re (di cui non è citato il nome) per aver concesso nel regno delle due Sicilie la costituzione (s.
d.)».
1847
10. (ex 190)
Copia di una richiesta di libertà inviata alla Regia Corte di Bitonto per Massimo Picicco, rifugiatosi in
Chiesa per debiti e verbale di seduta del consiglio comunale dell’Università di Bitonto345, cc. 6.
1801
11. (ex 169-170; 198; 192)
Lettera inviata dal comandante della guardia civica di Bitonto, conte Cesare de Ildaris, ad Emanuele
Ragni per comunicargli la nomina a capo squadriglia346, cc. 8.
1824
12.
Alberi genealogici delle famiglie nobili più antiche ed aggregate della città di Bitonto347, cc. 45.
1879
13. (ex 1-3)
Relazione intorno alla città di Bitonto dalla sua fondazione fino al tempo della Repubblica Romana348, cc.
9.
s. d.
14. (ex 165)
Notizie sulla struttura, gli arredi e le rendite della parrocchia dell’Immacolata appartenente alla frazione
di Bitonto detta il Palombaio, cc. 5.
s. d.
Biblioteca provinciale di Bari, “Archivio privato de Gemmis”, VII – Economiche, Gabelle
Bitonto, Busta 140 (ex 730)
1. (ex 15-20)
a. Comunicazione inviata alla Regia Curia di Bitonto dal Sacro Regio Consiglio in Napoli circa la esecutività
di una sentenza a carico di Angelo de Miolo di Bitonto, debitore nei confronti del diacono Tommaso de
Ildaris di Bitonto349, cc. 2.
1526
b. Deliberazioni dell’Università di Bitonto per l’acquisto di un quantitativo di sale350, cc. 2.
345
«È allegata la comunicazione del corone di Bitonto a Carelli Vito per la sua nomina a consigliere (1866)».
«Sono allegati: una richiesta di alloggio militare del sindaco di Bitonto (1800) e la minuta di una lettera del
sindaco di Bitonto all’Intendente».
347
«È allegata una cronologia dei sovrani del regno di Napoli e Sicilia dal secolo XII al XIX secolo».
348
«Sono allegati fogli con varie notizie storiche su Bitonto».
346
349
350
«Originale».
«Copia autentica estratta dal Libro delle Conclusioni dell’Universitas di Bitonto dal notaio Angelo Antonio
Morea di Bitonto nel 1635».
1538
c. Atti di vendita del dazio dell’estrazione dell’olio da parte dell’Università di Bitonto a favore di Tommaso
de Ildaris di Bitonto351, cc. 4.
1543
d. (ex 15-18) Atto di vendita di un quantitativo di sale proveniente dalle Regie Saline di Barletta a Tommaso
de Ildaris di Bitonto da distribuire ai cittadini di Bitonto352, cc. 2.
1554
e.(ex 20) Atto di concessione dei proventi dei dazi del forno, vino e carne da parte dell’Università di Bitonto
a Ottavio Carrafa di Napoli353, cc. 16.
1556
2. (ex 2-5)
a. Atto di concessione dei proventi della gabella del vino fatta dall’Università di Bitonto a Nicola di Somma
di Napoli354, cc. 14.
1539
b. Atto di vendita dei proventi della gabella del forno, fatta da Giovanni Antonio Bove, Giovanni Alitto,
Giacomo Antonio Carofiglio e Pietro Renna sindaci e procuratori della città di Bitonto al sig. Cornelio
Caracciolo di Napoli355, cc. 17.
1550
3. (ex 7-10)
a. (ex 7-9) Due atti di vendita, con ratifica, dei proventi del dazio del forno dell’Università di Bitonto a
Felice Cerasio e ad Andrea de Ponte, entrambi di Napoli356, cc. 42.
1550
b. (ex 10) Atto di vendita dei proventi del dazio del vino fatta dal cassiere dell’Università di Bitonto, Nicola
de Agrestis a Giovanni Angelo Bove e Graziano Deleticis di Bitonto, cc. 4.
1553
4. (ex 22-30)
a. (ex 22) Atto di vendita dei proventi della gabella del vino fatta dall’Università di Bitonto, rappresentata
dal procuratore Angelo Padulo della stessa città, ad Indaco Palagano della città di Napoli, rappresentato da
Goffredo Palagano della stessa città357, cc. 4.
1557
351
352
353
354
355
356
357
«Copie autentiche estratte dal notaio Girolamo Santeramo di Bitonto dal 1650 al 1651».
«Copia autentica estratta dal notaio Girolamo Santeramo di Bitonto nel 1651».
«Copia».
«Copia autentica estratta dal notaio Francesco Cocozza di Napoli».
«Atto in duplice copia».
«Copie autentiche del notaio Sergio Sensio di Bitonto».
«Atto rogato dal notaio Sergio Sensio di Bitonto».
b.(ex 25) Due atti del notaio Cesare Regola di Bitonto di cui uno cautelativo, relativo alla cessione dei
proventi della gabella della farina a Giovanni Marino Antonio Feruccio di Corato, abitante in Bari da parte
dell’Università di Bitonto, e l’altro relativo alla cessione dei proventi della gabella della farina a Nicola
Antonio Planelli di Bitonto da parte della stessa università358, cc. 4.
1595
c. Istrumenti del notaio Girolamo Santeramo di Bitonto relativi a cessioni, con ratifica, dei proventi della
gabelle della carne e della farina, da parte dell’Università di Bitonto per assolvere all’estinzione di debiti, cc.
18.
1643
d.(ex 30) Lettera di Cesare de Ildaris, commissario e deputato in Foggia a Giovanni Francesco Sanfelice,
regio consigliere collaterale e regio cancelliere, relativa ad ordini diretti al cassiere dell’Università di
Bitonto, incaricati dell’esazione del donativo359, cc. 2.
1646
5. (ex 33-40)
1862.(ex 33-35) Nota dei pesi e debiti dell’Università di Bitonto, con elenco dei creditori360, cc. 7.
1674
b.(ex 40) “Nota delle entrate e delle uscite relative alle universali rendite, gabelle e tassa catastale
dell’Università di Bitonto per l’anno 1771-1772” e “Stato delle universali rendite, gabelle e tassa catastale
della città di Bitonto” per gli anni 1772 e 1776361, c. 11.
1771-1772; 1776
6. (ex 38)
Libro di cassa dell’Università di Bitonto relativo alla gabella del sale362, cc. 192.
1776
7. (ex 42)
«Nota del terzo delle pene spettanti alla Università di Bitonto ed esatte dai contravvenenti delle Custodie
della Compagnia dal 1° settembre 1777 a tutto agosto 1778», cc. 7.
1778
8. (ex 40)
Nomina a cassiere del fondaco dei sali ai Bitonto conferita a don Francesco Gaetano Altobelli dal Supremo
Consiglio delle Reali Finanze di Napoli363, cc. 1.
1783
358
359
«Minute».
«Copia semplice».
360
«La nota dei debiti, con elenco dei creditori, in copia, fu estratta dal cancelliere Pietro Farina nel 1719 ed
inviata al sig. presidente Don Nicola Blanco commissario del Regio Collaterale Consiglio».
361
«Copia presentata a Francesco Ruggieri di Cesare, barone di Loseto e tesoriere della Provincia di Bari».
362
«Il libro contiene, nella prima carta, una serie di istruzioni per i cassieri e tutte le carte recano la firma del
barone Nicola Romano».
363
«Copia».
9. (ex 45-52)
1. (ex 45) “Spoglio di decima dell’anno 1796 in 1797”, esatta da Barucchelli, subalterno della Real
Tesoreria di Bari, cc. 23.
1797
b. (ex 46) Nota delle transazioni, fitti e gabelle, censuari e collettive generali del dazio della Università di
Bitonto per gli anni 1797e 1798, cc. 17.
1798
c. (ex 49) Atti delle tasse decimali consegnate dalla Università di Bitonto all’esattore Mauro Sisto relativa
agli anni 1797-1799, cc. 3.
1799
d. (ex 47-48) Conti delle entrate e uscite relative alle rendite, gabelle e tassa catastale dell’Università di
Bitonto, tenute in appalto da Mauro Sisto per gli anni 1797-1800; 1807-1809, cc. 20.
1800; 1809
e. (ex 21) Nomina a razionali conferita dalla Regia Corte di Bitonto a Raffaele Vacca e Domenico Porzia per
la revisione dei conti relativi all’esazione delle decime per gli anni 1798-1800364, cc. 3.
1801
f. “Supplica” di Mauro Sisto, appaltatore delle rendite, gabelle e tassa catastale della Università di Bitonto ai
decurioni del Parlamento della stessa città riguardo ai pesi dell’Università365, cc. 2.
1807
g. (ex 48) Bilancio del dazio sulla molitura della farina, relativo al comune di Bitonto per gli anni 18091811366, cc. 12.
1811
10. (ex 75-82)
Serie di atti (lettere, istanze e documenti ufficiali) relativi a controversie, aggiudicazione e conferimento
mediante asta delle gabelle, rendite universali e tassa catastale della Università di Bitonto367, cc. 85.
1798-1808; 1821
11. (ex 95-97)
1862.(ex 70) Lettera di Carlo Tortora da Molfetta diretta all’intendente di Terra di Bari, perché solleciti
l’Università di Bitonto a soddisfare un suo debito e l’Appaltatore Mauro Sisto a pagare una somma di
ducati già introitata368, cc. 1.
1800
b. (ex 95-97) Tre documenti relativi ad offerte ed impegni per l’appalto del latte e della carne nella città di
Bitonto369, cc. 5.
1800-1801
364
365
«Copia».
«Copia autentica dal notaio Arcangelo Vasanella di Bitonto».
«Appaltatore di tale dazio fu, per il periodo 1809-1813, Bartolomeo Sisto».
367
«La maggior parte degli atti riguardano l’appaltatore delle universali rendite, gabelle e tassa catastale della
Universitas di Bitonto, Mauro Sisto».
368
«Copia autentica estratta dal notaio Vincenzo Porzia di Bitonto; la lettera era presumibilmente indirizzata
all’Intendente di Terra di Bari».
366
c. (ex 77) Due contratti relativi all’acquisto di effetti bancari da parte del conte Cesare de Ildaris di Bitonto,
cc. 7.
1801
12. (ex 135-142)
Disposizioni emesse dalla Regia Camera della Sommaria in favore di alcuni creditori “caratari e
istrumentarii” della università di Bitonto e imposte alla stessa università ad esecuzione del Real dispaccio del
3 giugno 1805370, cc. 21.
1800-1807
13. (ex 100-106)
Dodici Fedi di credito dei Banchi di Santo Spirito, Pietà, Santissimo Salvatore e San Giacomo emesse da
Bartolomeo Crispo in favore di Mauro Sisto, appaltatore delle universali rendite e gabelle della città di
Bitonto e girate a Giuseppe Radice, attuario della Regia Camera della Sommaria; ordini di pagamento per
Mauro Sisto e ricevute rilasciate a questi e a Bartolomeo Crispo da Giuseppe Radice371, cc. 23.
1802-1807
14. (ex 120-121)
Due giornali del dazio delle merci della città di Bitonto relativi ai mesi di aprile e novembre del 1803, cc. 27.
1803
15. (ex 150)
Bilancio della gabella della farina redatto dal cassiere della Università di Bitonto, Giuseppe Dilettuso da
febbraio a settembre del 1807 e presentato all’appaltatore Mauro Sisto, con relativi ordini di pagamento372,
cc. 169.
1807
4.2. La Biblioteca nazionale “Girolamo Sagarriga Visconti-Volpi” di Bari
Nella Biblioteca nazionale di Bari è conservato un grosso volume denominato Libro del
catasto onciario del comune di Bitonto; esso risulta sommariamente notificato su un registro
topografico dei fondi manoscritti con la segnatura MS I 132, era presumibilmente posseduto già
dalla Biblioteca consorziale di Bari373, ente che ha preceduto nel tempo l’attuale istituto statale, ma
non è stato possibile né appurarne la provenienza né una data di ingresso meno approssimata.
Il volume è stato datato nella biblioteca all’anno 1560, pur essendo mancante ogni data di
riferimento, è privo della copertina originale e mutilo nella parte iniziale e finale; è costituito da
542 carte.
Dopo avere effettuato una ispezione del contenuto, si deve escludere che si tratti di un
“catasto onciario”, scrittura di tipo fiscale introdotta da Carlo III di Borbone con vari
provvedimenti a partire dal 1740374; può essere piuttosto riconosciuto come quel tipo di
369
«La maggior parte degli atti riguardano l’appaltatore delle universali rendite, tabelle e tassa catastale della
universitas di Bitonto, Mauro Sisto».
370
371
«Il Reale Dispaccio, a stampa, è allegato alla copia degli atti contenenti le suddette disposizioni».
«Copie».
372
«Tali ordini di pagamento riguardano i mesi compresi fra febbraio e Settembre 1807 ad esclusione del mese di
luglio».
373
Sul volume risulta annotato a matita: “Biblioteca Consorziale di Bari”, l’indicazione fa intendere che esso è stato acquisito dalla
biblioteca non dopo il 1958, anno in cui la biblioteca è stata statalizzata.
374
Ordine per la formazione del catasto, denominato onciario dalla valutazione delle rendite in once, del 4 ottobre 1740; Prammatica sotto
il titolo «Forma censualis et capitationis sive de catastis» del 17 marzo 1741; Prammatica del 28 settembre 1742.
registrazione che ha preceduto nel tempo il catasto onciario e che è solitamente denominata
“apprezzo”, termine con cui si indica il registro in cui veniva riportata «quella generica stima del
reddito imponibile dei cittadini che era fondata principalmente sulla valutazione dei loro beni
fondiari e che era la base della finanza locale»375.
A titolo esemplificativo, e per rendere esplicita e visibile la struttura tipica delle registrazioni
che venivano riportate in questa fonte, si trascrive il testo della carta 2, relativa all’apprezzo dei
beni di Alfonso d’Agostino Planelli.
«Alfonso d’Agostino Planelli have presentato sua cedula cum iuramento continente l’infrascritti beni
et havere l’infrascritti moglie et figli et sua età essere di anni 54 et esercita l’arte del buttegaro:
Battista secunda moglie anni 50
Felice figlio ex prima uxore anni 24
Col’Antonio figlio ut supra anni 21
possede
in primis una vigna e mezza d’amendolare in loco de Santo Virdone: iuxta li beni de Cola Musuriello:
iuxta li beni di detto Alfonso et altri confini con lo censo di grana sette e cavalli quattro l’anno alla
Regia Ecclesia di Santo Iacobo: apprezzata a ragione de onze XII, la vigna importano onze XVIII, de
le quali dedutte tarì VII e grana 6,2/3, restano per onze 17.22.13».
Nel registro, corredato da indice, sono riportati gli apprezzi sui beni dei proprietari, cittadini
o abitanti della città di Bitonto, ordinati secondo l’ordine alfabetico del nome del proprietario
dalla lettera A alla lettera H:
da carta 1 a carta 103, lettera A;
da carta 109 a carta 140v, lettera B;
da carta 141 a carta 252v, lettera C;
da carta 263 a carta 337v, lettera D;
da carta 340v a carta 341, lettera E;
da carta 343 a carta 421v, lettera F;
da carta 423 a carta 454v, lettera G;
da carta 455 a carta 533, lettera H;
da carta 534 a carta 542, indice dalla lettera B alla lettera H.
Le ispezioni effettuate presso altri istituti di conservazione hanno permesso di individuare in
un volume, conservato a Bitonto presso la Biblioteca comunale “Eustachio Rogadeo”,
registrazioni fiscali di natura simile a quelle espresse sull’apprezzo finora descritto.
Tale secondo volume si presenta contrassegnato MS A I, Frammento di catasto dell’anno
1586, è di carte scritte 115, è privo di copertina originale, e ha rilegatura risalente al 1897.
Nell’ultima carta si legge il colofone: «Finis huius presentis secundi libri generalis appretij seu
catasti civitatis Botonti confecti per magnificum Antonium Gazzan Jspanum regium
commissarium deputatum per Sacrum Regium Consilium super confectionem generalis catasti».
Nel registro sono riportati gli apprezzi sui beni dei proprietari, cittadini o abitanti della città
di Bitonto, ordinati secondo l’ordine alfabetico del nome del proprietario dalla lettera I alla lettera
V:
da carta 1 a carta 43, lettera I;
a carta 44, lettera L;
375
Cfr. ROMOLO CAGGESE, Roberto d’Angiò e i suoi tempi. Firenze, Bemporad, 1922-31, 2 vol., pp. 72-73 del primo. L’origine
dell’apprezzo può essere fatta risalire alla prammatica di Ferrante d’Aragona dal titolo «De appretio seu bonorum aestimatione» del 19
novembre 1467.
da carta 45 a carta 63, lettera M;
da carta 64 a carta 78, lettera N;
da carta 79 a carta 97, lettera O;
da carta 101 a carta 102v, lettera S;
da carta 104v a carta 114, lettera V.
La comparazione a distanza ha consentito di formulare l’ipotesi di probabile adiacenza come
parti di un’unica sequenza di registrazioni. Sono infatti evidenti i rapporti espressi dalla
circostanza che il volume barese copre la sequenza alfabetica ‘A-H’ e quello bitontino la sequenza
‘I-V’; inoltre la scrittura sui due volumi può essere verosimilmente attribuita alle stesse mani di
compilatori; al contrario invece bisogna osservare che la numerazione delle pagine non è coerente
o conseguente tra i volumi, anche se a questo proposito si deve dire che la possibilità di
comprendere determinati dettagli è resa ardua da cattivi restauri subiti dal volume bitontino376 che
è stato anche malamente rilegato senza rispetto per le successioni numeriche.
4.3. La Biblioteca comunale “Eustachio Rogadeo” di Bitonto
Una quantità di materiale documentario afferente l’archivio storico comunale di Bitonto
ritenuto più pregiato, sia per epoca di produzione che per particolari contenuti, è confluito in varie
epoche nei fondi manoscritti della biblioteca comunale. Negli ultimi anni, dal 1993 al 1998,
l’archivio storico comunale è stato collocato in alcuni locali annessi alla biblioteca377, allo scopo
di preservare la documentazione da eventuali ulteriori dispersioni nonché di garantire una
fruizione più agevole da parte dell’utenza grazie al servizio espletato dal personale della
biblioteca.
Le vicende relative alla storia della Biblioteca comunale di Bitonto, attualmente intitolata
“Eustachio Rogadeo”, ed in precedenza “Vitale Giordano”, rivestono una particolare importanza
per ricostruire i percorsi delle carte dell’archivio storico comunale.
Le prime informazioni relative alla Biblioteca comunale di Bitonto sono rilevabili dagli atti
conservati nell’archivio storico comunale. Già nella prima metà dell’800 è documentata
l’esistenza di una quantità di materiale librario costituito prevalentemente da testi di carattere
giuridico e amministrativo che doveva costituire il fondo originario della Biblioteca comunale;
probabilmente allogata in alcuni locali della sede comunale. Dell’attività di tale istituzione è
rimasta traccia nell’«Inventario de’ libri della biblioteca comunale eseguito dal cancelliere
archivario comunale378, assistito dal sindaco e dai decurioni Ignazio Minardi e Diego Bovio»
redatto nel 1841 e attualmente conservato nella prima sezione dell’archivio storico comunale379.
Il primo fondo librario sembrava più che altro destinato a soddisfare le esigenze
dell’apparato burocratico comunale, detenendo il più aggiornato e completo patrimonio di fonti a
stampa di carattere legislativo e normativo presente sul territorio locale. Le successive
acquisizioni di importanti nuclei librari di provenienze diverse, che hanno caratterizzato l’attuale
biblioteca come una delle più ricche a livello regionale, sono da porsi in relazione, da un lato, a
episodi come la soppressione degli ordini monastici e la relativa devoluzione dei loro beni, tra cui
376
Si deplora, tra le altre cose, l’uso di carte gommate che hanno irrimediabilmente macchiato zone delle carte coprendo la scrittura e la
paginazione in particolare.
377
Cfr. introduzione p.000
378
L’archivista è Pasquale Centola ed il sindaco Eustachio Rogadeo.
379
ASCBI, sezione prima, ctg.1, cl. 2, b. 3, fasc. 1.
intere biblioteche, allo Stato380, dall’altro a fattori contingenti, legati a particolari situazioni locali,
come l’acquisto di fondi librari privati da parte del comune.
Il susseguirsi delle vicende dell’istituto sono scandite da tappe significative ora
sommariamente registrate: nel 1908, a seguito di una petizione popolare381 che aveva denunciato
lo stato di abbandono in cui versava il patrimonio librario, la Biblioteca fu riaperta e vi fu
applicato un bibliotecario comunale nella persona di Vincenzo Carbone nominato, sia pure in via
provvisoria, con delibera di Giunta del 24 marzo. Il 30 dicembre fu poi approvato il regolamento
della Biblioteca, già intitolata allo scienziato bitontino secentesco Vitale Giordano, modificato poi
nel 1934 con determinazione del Podestà Serafino Santoro382.
Nella «Relazione quinquennale sulla Biblioteca comunale Vitale Giordano» del 10 dicembre
1931 redatta dal bibliotecario Nicola Fano, e inviata al Ministero dell’educazione nazionale, in
osservanza della circolare del 10 novembre 1931 n. 10601383, vengono forniti brevi cenni storici
sull’istituto. Risulta così che nella seconda metà dell’Ottocento era stato incrementato il
patrimonio librario con acquisizioni dei fondi pervenuti a seguito della legge sulla soppressione
delle Corporazioni religiose e che la Biblioteca risultava allogata presso l’Istituto classico tecnico
comunale Carmine Sylos da cui venne trasferita, nel 1915, in un locale appositamente ristrutturato
sito sotto il Castello, in Piazza Cavour384. Della consistenza libraria rimangono varie tracce in
diversi inventari, di cui il più conosciuto è quello edito nel 1889 dalla Tipografia Nicola Garofalo
di Bitonto385, Catalogo della Biblioteca Municipale di Bitonto. Successivamente, nel 1916, viene
redatto l’«Inventario dei libri esistenti nella biblioteca comunale Vitale Giordano»386, sottoscritto
dalla Commissione di vigilanza della Biblioteca, formata da Nicola Vacca, presidente, Giovanni
Modugno, Pasquale Carbonara, Vincenzo Carbone, Giacomo Saracino, Giuseppe Caiati, Gaetano
Errico, da cui si desume che il patrimonio librario della biblioteca consisteva in 2016 volumi e
1433 fascicoli.
Nel 1934 il comune deliberò l’acquisto del ricco fondo librario costituente la libreria privata
della famiglia Rogadeo, che fu devoluto al patrimonio della biblioteca. La transazione, che era
stata composta per una spesa di lire 45.000, comportò l’acquisizione della biblioteca e
dell’archivio familiari, quest’ultimo consistente in 109 codici manoscritti, tra cui l’Evangeliario in
scrittura beneventana, in 435 pergamene, in 20 faldoni con 6729 carte e in 83 fascicoli con 456
carte387.
A tutt’oggi non appare tuttavia ancora realizzato completamente il censimento e
l’identificazione dei materiali documentari confluiti nella biblioteca, come si deduce anche da
segnalazioni e menzioni di documenti su lavori di storiografia cittadina. Si ricorda al proposito
che Vito Acquafredda cita un «conto materiale del Comune di Bitonto dal 1° gennaio all’11
febbraio 1823» che si troverebbe nelle “Carte Rogadeo”, fascicolo XIV, n. 4388. Tale documento
che allo stato attuale non è stato rinvenuto non può che essere proveniente dall’archivio cittadino,
380
Per quanto riguarda le vicende relative alla soppressioni dei monasteri a Bitonto in relazione alla storia della biblioteca il riferimento è
DONATO ANTONIO DE CAPUA, La biblioteca comunale di Bitonto. Palo, Liantonio, 1973. L’autore, dopo una accurata analisi del patrimonio
librario della biblioteca, sostiene che i libri dei monasteri bitontini passarono al comune dopo il 1889 e non a seguito della soppressione
voluta con il decreto del 17.2.1861.
381
ASCBI, sezione seconda, ctg. IX, cl.4, fasc.3, b.219.
382
ASCBI, sezione seconda, ctg. IX, cl.4, fasc.4, b.219.
383
ASCBI, sezione seconda, ctg. IX, cl.4, fasc.14, b.221.
384
ASCBI, sezione seconda, ctg. IX, cl.4, fasc.10, b.221.
385
ASCBI, sezione seconda, ctg. IX, cl.4, fasc.3, b.219.
386
ASCBI, sezione seconda, ctg. IX, cl.4, fasc.10, b.221.
387
Le notizie sono tratte dal già citato DONATO ANTONIO DE CAPUA, La biblioteca comunale di Bitonto, p. 117.
come, con tutta evidenza, altre carte citate dall’autore. Ne consegue che una ricognizione generale
e approfondita nei locali della biblioteca potrebbe condurre ad individuare una mole di carte che
l’archivio storico potrebbe rivendicare a sé.
Nel 1973, in occasione del trasferimento dalla sede dai locali del Palazzo di Città al primo
piano di Palazzo Rogadeo, l’istituzione fu ribattezzata col nome di “Eustachio Rogadeo”,
rappresentativo personaggio della casata, noto per gli studi storici sulla sua città, sulla città di Bari
e sull’intera Italia meridionale e del quale viene ricordato il contributo, sia pure postumo, alla
ricostruzione degli archivi napoletani distrutti nel corso di eventi bellici nel 1943-44.
Infine si vuole citare il verbale di consegna in data 26 marzo 1936, con il quale il direttore
della biblioteca comunale Michele De Capua ritirò dall’archivio comunale una grossa quantità di
materiale documentario per prenderlo in carico nel fondo manoscritti della biblioteca.
Si trattava delle seguenti unità documentarie, così descritte nel verbale:
«1. Libro Rosso e supplemento dal 1265 al 1748, due volumi, collocazione Ms A 3 (1-2);
2. Frammento di scrittura del notaio Berardino de Helia del 1587, un volume, Ms B 21;
3. Frammento di scrittura del notaio Palmo de Risis del 1593, un volume, Ms B 20;
4. Frammento di scrittura del notaio Palmo de Risis del 1600, un volume, Ms B 22; del notaio Morea
del 1626, Ms A 34;
5. Frammento di catasto del 1586, un volume, Ms A 1;
6. Frammento di catasto del 1611, due volumi, Ms A 2 (1-2);
7. Frammento di scrittura del notaio Berardino de Helia del 1578, un volume, Ms A 35;
8. Onciario, 1728, un volume, Ms A 33;
9. Una cassa con un rotolo contenente nove pergamene del secolo XIV; un rotolo pergamene n.
ventidue del secolo XV; pergamene n. due del secolo XVII; pergamene n. 11 del secolo XVI, dico
undici. Totale pergamene quarantaquattro. (In più due pezzi di pergamene in frammenti illeggibili);
10. Volumi due scritti su carta pecora del 1584 e del 1577;
11. Quindici pergamene (di cui una molto lacera) in altra cassetta».
Il riscontro sui cataloghi della Biblioteca comunale “Eustachio Rogadeo” con i documenti
d’archivio ivi conservati ha permesso di riconoscere tutti i pezzi. È stato inoltre rilevato che uno
dei volumi scritti su carta pecora risulta datato 1557 e non 1577. Bisogna anche segnalare che le
“pergamene” di cui al verbale sopra ricordato sono state confuse con altri documenti
pergamenacei di provenienze diverse in un’unico fondo pergamenaceo. Occorrerebbe quindi fare
un’attenta schedatura per ricomporre, quanto meno, i fondi originari.
Per completare si presenta di seguito una descrizione più analitica dei documenti, secondo le
diverse tipologie (raccolte di privilegi e statuti; istrumenti e scritture notarili; apprezzi e catasti) e
la successione temporale, ancora conservati presso la Biblioteca, indicando anche la attuale
segnatura tratta dal catalogo dei manoscritti dell’istituto.
1. «Libro Rosso ovvero platea della magnifica Università di Bitonto», sec. XVI, cc. 427, mm 430x290.
Volume cartaceo, mutilo delle prime carte; legatura in pelle rossa, restaurato nel 1827 e
successivamente nella prima metà del sec. XX. Pubblicato389, Mss A 3/1.
2. Atti relativi alla «ascrizione al ceto dei nobili della città di Bitonto», sec. XVIII, cc. 39 (solo 17 scritte), mm
450x320.
388
VITO ACQUAFREDDA, Bitonto attraverso i secoli, cit., vol. II, p. 78 nota 20. La nota continua: «Riteniamo qui opportuno un chiarimento.
Abbiamo citato spesso i Mss. (manoscritti) Rogadeo e le Carte Rogadeo. Trattasi di due raccolte distinte: la prima si riferisce alle ricerche
fatte personalmente dal compianto Conte Eustachio Rogadeo, illustre storico; la seconda a documenti di varia provenienza, ch’egli poté
pazientemente riunire. L’una e l’altra comprendono parecchi volumi, che fanno ora parte della nostra civica Biblioteca».
389
Libro Rosso della Università di Bitonto, cit.
Cc. 1-5, Copia autentica redatta dal notaio Francesco Ignoccoli di Bitonto della conclusione del general
consiglio dell’Università di Bitonto del 31 ottobre 1748 relativa alla ascrizione al ceto dei nobili delle
famiglie di Saverio Agera, Giacomo Nicola Ancarano Maiullari, Giuseppe e Domenico de Germano,
Giuseppe del quondam Nicola dello Jacono, Girolamo Ingannamorte, Giuseppe Marziano, Filippo Miolla,
Pietro Antonio Senzio, Francesco Spica, Tommaso e Domenico Spinelli di Giovinazzo, Domenico e Ignazio
de Termine «all’uopo dell’antiche famiglie nobili mancanti e già estinte»390, 1748 ottobre 31.
Cc. 6-14r, Copia autenticata dal notaio Francesco Ignoccoli di Bitonto dell’ordine del 2 novembre 1748 della
Regia curia di Bitonto relativo alla causa sul «rimpiazzamento o sia surrogazione delle famiglie nobili della
città di Bitonto in luogo dell’estinte», in esecuzione della provisione della Real Camera di S. Chiara del 19
ottobre 1748, [1748].
Cc. 4v-17v, Copia autentica redatta dal notaio Pasquale Martucci di Bitonto dell’ordine della Regia curia di
Bitonto del 21 gennaio 1767 in esecuzione della provisione della Real Camera di S. Chiara del 17 dicembre
1766 che autorizza l’ascrizione al ceto dei nobili della città dei fratelli Giovanni Battista e Domenico Maria
Traversa. [1767].
Volume cartaceo, mutilo in principio, rilegato nella seconda metà del sec. XX ed erroneamente denominato
«Supplemento al Libro Rosso della città di Bitonto», Mss A 3/2.
3. «Contratto [redatto dal notaio Pellegrino Fasolino di Napoli] di compra e vendita fra l’Università e gli uomini
della città di Bitonto da una parte e Marco Antonio Palagano di Napoli per una possessione di olive
appartenente a quest’ultimo» nel territorio della città di Bitonto, «in loco detto S. Maria Manganelli con un
trappito grande sito dentro decta possexione acto ad macinare con due macine, due case con una piscara et altri
edificii nec non et uno parcho per le prezco de ducati septemilia …», assegnando perciò a detto Palagano e suoi
eredi annui ducati 630 di carlini d’argento sull’entrata del dazio della follarata e del vino a minuto, 1557 aprile
13, Napoli, cc. 20, mm 300x220.
Volume membranaceo con legatura originale in assi lignee coperte di pelle. A c. 20v, dopo le sottoscrizioni dei testi, sono
raffigurati lo stemma reale tra quello della città di Bitonto e quello della famiglia Palagano, miniati in oro e colori, Mss A
63.
4. Sentenza emanata il 12 ottobre 1584 dalla Magna Curia della Vicaria di Napoli a favore di Terlizzi contro
Bitonto nella causa fra le due università per ragioni di confine, 1584 dicembre 5, Napoli, cc. 15, mm 250x330391
.
Copia autentica del notaio Tommaso Anello Vertozza di Napoli.
Volume membranaceo con legatura originale in pelle, con impressioni in oro. Miniature in oro
e colori di un certo pregio sulla prima carta raffiguranti la Trinità tra lo stemma di Filippo di
Spagna e quello della città di Bitonto in cornice decorata, Mss A 44.
5. «Frammento di scritture del notar Giovanni Berardino de Helia» di Bitonto, 1578, cc. 27, mm 230x320.
Volume cartaceo, molto deteriorato, Mss A 35.
6. «Frammento di scritture del notar Giovanni Berardino de Helia» di Bitonto, 1587, cc. 180, mm 170x225.
Volume cartaceo, molto deteriorato, Mss B 21.
7. «Frammento di scritture del notar Palmo de Risis», di Bitonto, 1593, cc. 262, mm 160x220.
Volume cartaceo, deteriorato, Mss B 20.
8. «Frammento di scritture del notar Palmo de Risis», di Bitonto, 1600, cc. 68, mm 165x225.
390
391
Cfr. ASCBI, sezione prima, conclusioni del consiglio, 1747-1760, vol. 20, cc. 18-21.
Il documento è anche in Libro Rosso. Cfr. Libro Rosso della Università di Bitonto, cit., p. 972.
Volume cartaceo, molto deteriorato, Mss B 22.
9. «Frammento di scritture del notar [Angelantonio] Morea», di Bitonto, 1626, cc. 7, mm 210x300.
Volume cartaceo, molto deteriorato, Mss A 34.
10. «Frammento di catasto dell’anno 1586»392, cc. 115, mm 300x430.
Secondo libro dell’Apprezzo generale «seu catasti civitatis Botonti confecti per magnificum Antonium Gazzan
Jspanum regium commissarium deputatum per Sacrum Regium Consilium super confectione eiusdem generalis
catasti».
Il volume393, mutilo, contiene l’apprezzo dei beni dei proprietari il cui nome inizia con la lettera
I fino alla lettera V; sul margine superiore esterno delle carte è a volte leggibile una
numerazione presumibilmente coeva all’epoca di confezionamento del registro, altrove invece è
posteriore; la rilegatura con la quale attualmente si presenta risale alla prima metà del sec. XX,
Mss A 1.
11. «Frammento di catasto»394. Apprezzo, 1611.
1. lettere A-G, cc. 162, mm 300x430.
2. lettera G, cc. 151, mm 300x430.
Due volumi con rilegatura risalente alla prima metà del sec. XX, Mss A 2/1-2.
12. Apprezzo della città di Bitonto, 1728.
1. cc. 228, mm 230x330.
2. cc. 271, mm 230x330.
3. cc. 221, mm 230x330.
4. cc. 130, mm 230x330.
5. cc. 189, mm 230x330.
6. cc. 155, mm 230x330.
7. cc. 204, mm 230x330.
I sette volumi, mutili delle carte inziali e finali, conservano la numerazione originaria da c. 33,
con alcune lacune, fino a c. 1493395; la rilegatura in tela rossa è datata all’anno 1963, Mss A
33/1-7.
13. «Matrice di ruolo dei fondi territoriali, case, molini, fabbriche, ecc. risultanti dallo spoglio degli stati di
sezione eseguiti in virtù della legge degli 8 novembre 1806», 1809, cc. 287, mm 280x440.
Volume cartaceo con legatura originale, deteriorato, Mss A 7/1.
14. «Stato di sezione del catasto», 1809, cc. 318, mm 280x440.
Volume cartaceo con legatura originale, deteriorato, Mss A 7/2.
15. «Catasto provvisorio del Comune di Bitonto» formato in esecuzione del decreto del 12 agosto 1809 e delle
istruzioni ministeriali del 1 ottobre dello stesso anno, 1815.
1. lettera A, articoli 1-371, cc. 372, mm 300x430.
Volume cartaceo con legatura di epoca contemporanea, Mss A 6/1.
392
Intitolazione che compare sul dorso del volume.
Il volume si configura come complemento di quello conservato presso la Biblioteca nazionale di Bari e descritto a p. 000.
394
Intitolazione che compare sul dorso del volume.
395
Esiste agli atti della biblioteca una nota del direttore Donato Antonio De Capua, in data 24 novembre 1953, che notifica le mancanze e
le lacune nella numerazione.
393
2. lettera B, articoli 372-717, cc. 350, mm 300x440.
Volume cartaceo con legatura originale, Mss A 6/2.
3. lettera C, articoli 718-1009, cc. 328, mm 300x430.
Volume cartaceo con legatura di epoca contemporanea, Mss A 6/3.
4. lettera C, articoli 1010-1329, cc. 320, mm 300x430.
Volume cartaceo con legatura originale, Mss A 6/4.
5. lettere C, D, E, articoli 1330-1702, cc. 374, mm 300x430.
Volume cartaceo con legatura originale, Mss A 6/5.
6. lettere G, J, articoli 1703-2014, cc. 313, mm 300x430.
Volume cartaceo con legatura originale, Mss A 6/6.
7. lettera L, articoli 2015-2371, cc. 359, mm 300x430.
Volume cartaceo con legatura originale, Mss A 6/7.
8. lettera M, articoli 2372-2700, cc. 329, mm 300x430.
Volume cartaceo con legatura originale, Mss A 6/8.
9. lettera M, articoli 2701-2985, cc. 288, mm 300x430.
Volume cartaceo con legatura di epoca contemporanea, Mss A 6/9.
10. lettere N, O, P, articoli 2986-3360, cc. 375, mm 300x430.
Volume cartaceo con legatura di epoca contemporanea, Mss A 6/10.
11. lettera P, articoli 3361-3641, cc. 283, mm 300x430.
Volume cartaceo con legatura di epoca contemporanea, Mss A 6/11.
12. lettere Q, R, articoli 3642-3917, cc. 296, mm 300x430.
Volume cartaceo con legatura originale, Mss A 6/12.
13. lettera S, articoli 3918-4260, cc. 363, mm 300x430.
Volume cartaceo con legatura originale, Mss A 6/13.
14. lettere S, T, articoli 4261-4625, cc. 367, mm 300x430.
Volume cartaceo con legatura di epoca contemporanea, Mss A 6/14.
15. lettera V, articoli 4626-4928, cc. 302, mm 300x430.
Volume cartaceo con legatura di epoca contemporanea, Mss A 6/15.
16. lettera Z ed altri, articoli 4628-5055396, cc. 388, mm 300x430.
Volume cartaceo con legatura di epoca contemporanea, Mss A 6/16.
17. «Stato di sezioni … per servire alla formazione del catasto provvisorio», 1817, cc. 246, mm 300x430.
Volume cartaceo con legatura di epoca contemporanea, Mss A 6/17.
16. «Contribuzione fondiaria. Stato di sezioneper servire alla formazione del catasto provvisorio», 1823, cc.
257, mm 300x430.
Volume cartaceo con legatura originaria, Mss A 8.
Nell’atrio della Biblioteca campeggia inoltre, incorniciato in una pesante cornice lignea, una
pianta del territorio bitontino risalente al 1727, documento che per la sua tipologia appare
pertinente alla documentazione dell'archivio storico, se ne dà pertanto la descrizione:
396
Contiene anche «Ricapitolazione del catasto provvisorio», cc. 347-388.
«Topografia e misura di tutto il territorio della città di Bitonto fatta [il 24 giugno 1727] per ordine
dell’illustrissimo Michele Rullan consigliere presidente della Regia Camera della Sommaria e generale
governatore della Regia Dohana di Foggia richiesta de’ locali di Salpi e col consenso di essa città da noi
sottoscritti regi agrimensori di essa Regia Dohana», 1853 gennaio 31, mm 1150x2250.
Scala geometrica di passi duemila di palmi 7 l’uno; Giuseppe Zanetti (regio agrimensore);
Giacomo di Giacomo (regio compassatore); Giuseppe Mancino (regio compassatore).
Copia397 estratta dall’Archivio provinciale di Capitanata – Sezione del Real Tavoliere di Puglia il 4 febbraio 1853, eseguita
dal regio agrimensore Gabriele Sebastiani. Acquerello a colori.
4.3.1. Il fondo pergamenaceo della Biblioteca comunale “Eustachio Rogadeo” di Bitonto
Il fondo pergamenaceo conservato presso la Biblioteca comunale “Eustachio Rogadeo” di
Bitonto è costituito da 485398 documenti di diversa provenienza, che nella maggior parte possono
essere ascritti a quella tipologia individuata da Paolo Cammarosano nel suo saggio sulla Struttura
e geografia delle fonti scritte del periodo medioevale: «…nella loro vasta maggioranza i
documenti concernono trasferimenti di beni fondiari o di usi o diritti connessi a beni fondiari:
donazioni, compravendite, permute, locazioni di vario genere costituiscono il nerbo delle serie
documentarie pervenute dall’alto medioevo a noi. I notai redigevano il documento su una
pergamena, che veniva consegnata al destinatario: il ricevente della donazione (donatario) o il
compratore; nel caso di locazione si poteva dare una redazione in duplice esemplare, uno per il
concedente e l’altro per il concessionario. Ma insomma i documenti erano legati a certi beni, e per
così dire seguivano il bene cui si riferivano. In seguito, la conservazione del documento dipendeva
dall’attitudine del possessore alla custodia documentaria»399.
Molte delle pergamene conservate nella biblioteca provengono dai patrimoni documentari
delle famiglie nobili di Bitonto (Rogadeo, Bove, Planelli, ecc.), passate dalle mani di diversi
possessori fino a quelle pubbliche del comune di Bitonto; una quantità, sia pure non eccezionale, è
dell’archivio dell’universitas bitontina400.
Deve essere anche considerata la dispersione che ha interessato molti documenti, di cui si
conosceva la pertinenza a raccolte familiari e che erano stati anche citati o pubblicati da storici ed
eruditi401. È ovviamente difficile ricostruire gli itinerari percorsi dai documenti che sono stati
alienati dalle collezioni originarie; in genere la scoperta di una traccia o di una attestazione è solo
casuale, oppure dovuta alla solerzia del ricercatore che ha la fortuna di individuarle in opere
repertoriali. Si deve per esempio a questa opzione di ricerca la identificazione di documenti
pergamenacei, presumibilmente pertinenti all’universitas di Bitonto, presso la biblioteca
provinciale “Gennaro de Gemmis” di Bari. In un Regestario, pubblicato nel 1986402 sono stati
pertanto individuati i documenti seguenti di cui si fornisce sommaria notizia:
397
Esiste tuttora anche l’originale che è conservato presso l’Archivio di Stato di Foggia.
Da un verbale redatto il 14 settembre 1979 da Pasquale Cioce, direttore reggente della Biblioteca comunale «E. Rogadeo», le
pergamene risultano essere 488, contenute in 18 cartelle.
399
PAOLO CAMMAROSANO, Italia medievale, cit., p. 53.
400
Cfr. infra il verbale di consegna in data 26 marzo 1936, con il quale il direttore della biblioteca comunale Michele De Capua ritirava
dall’archivio comunale una grossa quantità di materiale documentario per assumerlo in carico nel fondo manoscritti della biblioteca.
401
Cfr. FRANCESCO CARABELLESE, Giacomo Rogadeo ravellese di Bitonto (1230?-1305 c.) nella vita civile e politica del Regno di Puglia.
Trani, Vecchi, 1901 e EUSTACHIO ROGADEO, Documenti per gli ex feudi di Calvanico e Sergio (Torrequadra). Trani, Vecchi, 1904, dove
sono pubblicati rispettivamente 34 e 29 documenti tra il 1204 e il 1791, pertinenti all’archivio di Casa Rogadeo.
402
Regestario delle pergamene della biblioteca provinciale de Gemmis di Bari. A cura di CLAUDIA FALCONIERI. Bari, Tipografica, 1986.
398
Documento 88, 1528 settembre 4, Bitonto, II indizione403.
Documento 247, 1623 giugno 28, Bitonto, VI indizione404.
Documento 248, 1624 giugno 13, Napoli405.
Documento 249, 1624 giugno 13, Napoli406.
Documento 250, 1624 luglio 20, Bitonto407.
Documento 251, 1624 luglio 20, Bitonto408.
Le vicende che hanno interessato questo fondo pergamenaceo sono strettamente connesse
all’improvvisa e prematura scomparsa del direttore della biblioteca comunale, Donato Antonio de
Capua, avvenuta il 10 giugno del 1975. Questi, nella programmazione dei suoi lavori scientifici,
aveva messo in cantiere il riordinamento del materiale pergamenaceo posseduto dalla biblioteca e
la redazione di idonei strumenti di ricerca, da avviare dopo l’edizione del Libro Rosso, che fu poi
pubblicato postumo. La sua scomparsa e la mancanza di un progetto di schedatura, adeguato nei
criteri scientifici e supportato da personale specializzato, hanno comportato che nel corso degli
anni lo stato di ordinamento e di conservazione delle pergamene subisse processi di
deterioramento e danneggiamento dovuto anche ad interventi lesivi operati dalla mano dell’uomo
(es. completa asportazione del signum crucis o di quello del tabellionato).
La Soprintendenza archivistica per la Puglia ha avviato, già da qualche anno, in
collaborazione con l’Università di Bari, un programma di schedatura analitica dell’intero fondo; in
questo lavoro si presenta pertanto in anteprima un semplice elenco sommario di consistenza,
completo delle indicazioni per ogni documento delle date cronica e topica409, che assicura già un
accesso sia pur minimo a questo importante fondo documentario. Si tratta, e giova ripeterlo onde
evitare equivoci che possano insorgere in chi non ravvisasse l’applicazione dei criteri di edizione
diplomatico-paleografica di tale materiale documentario, della formulazione della mera notifica,
la cosiddetta notitia rei librorum, e non già della notitia rei litterariae che potrà essere accolta in
403
Ivi, p. 61: «Mariotto de Veritate di Bitonto vende all’Universitas della stessa città ventisette archibugi di ferro perfettamente
equipaggiati per la somma complessiva di ottantanove ducati e dieci grani da versarsi in carlini d’argento computati dieci per ducato,
somma che la suddetta Universitas, tramite i suoi rappresentanti legali, s’impegna formalmente e pagare al creditore entro il prossimo
mese di maggio».
404
Ivi, p. 142: «Su proposta di Giovanni Francesco Agrestis, sindaco dell’Universitas di Bitonto, vengono eletti i deputati all’annona nelle
persone di Giovanni Antonio de Ildaris, Leonardo Sylos, Giovanni Matteo Brigola e Francesco Antonio Sensio, con il compito di fare
quanto è necessario per provvedere di grano la città di Bitonto».
405
Ivi, p. 142: «I deputati all’annona dell’Universitas di Bitonto, avendo comprato grano per assicurare il vitto ai cittadini e quindi
contratto debiti per duemila ducati, rinunciando ad imporre una gabella di cinque carlini per ogni tomolo di grano macinato nei mulini
cittadini onde evitare tumulti popolari, chiedono il regio assenso per poter cedere gli introiti delle gabelle e dei dazi dell’Universitas e per
reperire così la somma necessaria all’estinzione dei debiti».
406
Ivi, p. 143: «Il viceré spagnolo concede regio assenso ai deputati all’annona dell’Universitas di Bitonto, affinché cedano a censo gli
introiti delle gabelle e dei dazi cittadini, onde reperire la somma di duemila ducati necessaria alla stessa Universitas per poter estinguere
alcuni debiti a suo tempo contratti per l’acquisto di grano».
407
Ivi, p. 143: «Fabrizio Carafa, vescovo di Bitonto, procuratore di donna Luisa Carafa di Napoli, sua cognata e vedova di don Carlo
Carafa, dichiara formalmente di aver ricevuto da Giovanni Antonio Gentile di Bitonto, agente per conto dell’Universitas della stessa città,
la somma di seicentocinquanta ducati dovuti alla stessa Luisa Carafa per debiti a suo tempo contratti».
408
Ivi, p. 143: «Il sindaco e gli eletti dell’Universitas di Bitonto cedono con patto di affrancazione ad Antonio Gentile della stessa città,
centoquaranta ducati annui derivanti dagli introiti delle gabelle e dei dazi cittadini, per la somma di duemila ducati che vanno ad
estinguere alcuni debiti, a suo tempo contratti dalla stessa Universitas per l’acquisto di grano nei confronti di Giovanni Francesco Azzaro
di Bitonto e di donna Luisa Carafa di Napoli».
409
La data e l’indizione sono state riportate così come sono state lette sul documento, quando segnate, senza alcuna modifica; la
numerazione progressiva, inoltre, deve essere considerata solo provvisoria.
una fatica appositamente progettata e diversa pertanto dalle intenzioni di questo lavoro. Nel
frattempo chi scrive sta sviluppando una ricognizione di seconda fase configurata in operazioni di
schedatura che sono contestualmente accompagnate da ricerche per individuare eventuali mezzi di
corredo del fondo. I risultati sono stati a tutt’oggi purtroppo molto deludenti: per esempio non è
più reperibile l’Indice delle scritture in carta pergamena che esistono nell’archivio comunale,
citato da Vito Acquafredda nel suo volume Bitonto attraverso i secoli410, con la collocazione
«Carte Rogadeo, fascicolo 13, n. 37»; l’autore completava l’informazione con la considerazione
che l’indice era stato «compilato verso il 1750. Da allora quanta falcidie è stata operata in quelle
scritture di cui ora avanzano ben poche, conservate nella nostra civica biblioteca». Anche Donato
De Capua, ripercorrendo, nel 1973, le vicende relative alla storia della biblioteca comunale,
accennava all’importanza del materiale pergamenaceo quale «fonte inesauribile di notizie
storiche, cittadine e familiari. Moltissime sono sparse ovunque, ma ben più di quattrocento sono
fortunatamente raccolte e conservate in questa civica biblioteca con provenienza nella maggior
parte, dalla casa Rogadeo e dal comune»411.
Elenco delle pergamene
1. 1204 giugno […], VII indizione412
2. 1205 febbraio 8, VIII indizione413
3. 1225 dicembre, XIII indizione
4. 1244 gennaio 25, II indizione
5. 1271 maggio 31, Giovinazzo, XIV indizione414
6. 1272 gennaio 25, Bitonto, XV indizione415
7. 1272 novembre 20, Bitonto, XV indizione416
8. 1278 febbraio 12, Bitonto, VI indizione417
9. 1278 febbraio 13, Bitonto, VI indizione418
10. 1280 agosto 5, Bitonto, IX indizione419
11. 1281 luglio 23, Bitonto, IX indizione420
12. 1282 luglio 10, Ravello, X indizione421
13. 1283 agosto 20, Bitonto, XI indizione422
14. 1283 novembre 30, Bitonto, XI indizione423
15. 1284 agosto 23, Bari, XII indizione424
410
VITO ACQUAFREDDA, Bitonto attraverso i secoli, cit., p. 78.
DONATO ANTONIO DE CAPUA, La biblioteca comunale di Bitonto, cit., p. 68.
412
Pubblicato. FRANCESCO CARABELLESE, Giacomo Rogadeo ravellese di Bitonto, cit., pp. 1-3.
413
Ivi, pp. 4-6.
414
Ivi, pp. 9-10.
415
Ivi, pp. 14-15
416
Ivi, pp. 11-13.
417
Ivi, pp. 15-18.
418
Ivi, pp. 18-21.
419
Ivi, pp. 21-23.
420
Ivi, pp. 23-25.
421
Ivi, pp. 26-28.
422
Ivi, pp. 31-34.
423
Ivi, pp. 28-31.
424
Ivi, pp. 34-36.
411
16. 1287 giugno 15, Bitonto, XV indizione425
17. 1288 luglio 25, Venosa, I indizione426
18. 1289 ottobre 10, Bitonto, II indizione427
19. 1290 febbraio 2, Bitonto, III indizione428
20. 1290 novembre 14, Bitonto, III indizione429
21. 1291 febbraio 26, Bitonto, IV indizione430
22. 1291 settembre 10, Bitonto, IV indizione431
23. 1291 novembre 12, Bitonto, IV indizione432
24. 1293 aprile 14, Bitonto, VI indizione433
25. 1293 settembre 14, Bitonto, VI indizione434
26. 1297 novembre 13, Bitonto, X indizione435
27. 1297 dicembre 23, Bitonto, X indizione436
28. 1298 ottobre 27, Bitonto, XI indizione437
29.1299 novembre 10, Giovinazzo, XII indizione
30. 1300 novembre 24, Bitonto, XIII indizione438
31.1304 maggio 9, Giovinazzo, II indizione
32. 1306 dicembre 15, Bitonto, IV indizione439
33. 1306 dicembre 15, Bitonto, IV indizione440
34. 1306 dicembre 15, Bitonto, IV indizione441
35. 1306 dicembre 29, Bitonto, IV indizione442
36. 1307 marzo, 8, Brindisi, V indizione443
37.1308 agosto 17, Bitonto, VI indizione
38. 1310 aprile 13, Bitonto, VIII indizione444
39.1310 luglio 9, Bitonto, IX indizione
40.1312 aprile 22, Bitonto, X indizione
41.1314 marzo 31, Bitonto, XII indizione
42.1314 maggio, [15], Bitonto, XII indizione
43. 1315 luglio 15, Bitonto, XIII indizione445
44.[1319] maggio 12, Bitonto, II indizione
425
Ivi, pp. 36-37.
Ivi, pp. 38-39.
427
Ivi, pp. 40-43.
428
Ivi, pp. 43-46.
429
Ivi, pp. 46-49.
430
Ivi, pp. 56-58.
431
Ivi, pp. 49-52.
432
Ivi, pp. 53-55.
433
Ivi, pp. 61-64.
434
Ivi, pp. 58-60.
435
Ivi, pp. 64-68.
436
Ivi, pp. 68-70.
437
Ivi, pp. 70-73.
438
Ivi, pp. 74-77.
439
Ivi, pp. 80-82.
440
Ivi, pp. 83-84.
441
Ivi, pp. 84-85.
442
Ivi, pp. 86-89.
443
Ivi, pp. 90-95
444
Pubblicato. ANNA DESANTIS, Due pergamene inedite bitontine del XIV secolo, «Studi Bitontini», 1992, n. 53-54, pp. 103-110 (106-108).
445
Ivi, pp. 103-110 (109-110).
426
45.1320 aprile 8, Bitonto, III indizione
46.1320 maggio 2, Bitonto, III indizione
47.1321 aprile 29, Bitonto, IV indizione
48.[1323]
49.1323 dicembre 1, Bitonto, VI indizione
50.1335 ottobre [12], Bitonto, III indizione
51.1336 maggio 3, Bitonto, IV indizione
52.1336 luglio 16, Trani, IV indizione
53.1336 settembre 3, Bitonto, IV indizione
54.1340 maggio 29, Bitonto, VIII indizione
55. 1341 […] 5, Bitonto446, IX indizione447
56.1343 luglio 14, Napoli, XI indizione
57.1345 novembre [3], Barletta, XIII indizione
58.1346 aprile 18, Napoli, XIV indizione
59.1346 luglio 28, Bitonto, XIV indizione
60.1346 settembre 10, Napoli, XV [sic] indizione
61.1349 […] 24, Bitonto, II indizione
62. 1352 agosto 10, Napoli, V indizione448
63.1353 luglio 19, Bitonto, VI indizione
64.1354 marzo 18, Lecce, VII indizione
65.1355 febbraio 12, Bitonto, VIII indizione
66.1358 gennaio 16, Diano, XII [sic] indizione
67. 1362 giugno 10, Napoli, XV indizione449
68.1363 gennaio […], […], [I indizione]
69.1365 maggio 12, Napoli, III indizione
70.1365 luglio 28, Bitonto, III indizione
71.1366 gennaio 28, Bitonto, IV indizione
72.1366 gennaio 29, Bitonto, IV indizione
73.1368 agosto 12, Bitonto, VI indizione
74. 1369 gennaio 1, Bitetto, VII indizione450
75.1369 luglio 16, Bitonto, VII indizione
76.1371 luglio […], […], […]
77.1373 gennaio 29, Bitonto, XI indizione
78.[1375] […], Bitonto, […]
79.1376 ottobre 3, Bitonto, XIV indizione
80.1384 gennaio 31, Bitonto, VII indizione
81. 1384 giugno 12, Bitonto, VII indizione451
82.1384 giugno 13, Bitonto, VII indizione
83.1384 giugno 13, Bitonto, VII indizione
446
Il documento, già erroneamente datato 1452, è risultato integrante dei frammenti datati 1341 e 1441, con i quali è stato da ultimo
ricomposto; tale operazione ha alterato la vecchia numerazione complessiva di 488 unità, ridotte a 484.
447
Cfr. FRANCESCO CARABELLESE, Bitonto, cit., p. 148.
448
Pubblicato. MARIA CONCETTA NAPOLI, Alcune chartae bitontine di età angioina, «Studi Bitontini», 1992, n. 53-54, pp. 95-102 (98-99).
449
Cfr. FRANCESCO CARABELLESE, Bitonto, cit., p. 148.
450
Pubblicato. MARIA CONCETTA NAPOLI, Alcune chartae bitontine di età angioina, cit., pp. 95-102 (100-101).
451
Cfr. FRANCESCO CARABELLESE, Bitonto, cit., p. 148.
84.1384 agosto 15, Bitonto, VII indizione
85.1384 agosto 15, Bitonto, VII indizione
86. 1391 marzo 30, Napoli, XIV indizione452
87. 1391 aprile 4, Napoli, XIV indizione453
88.1392 febbraio 6, Bitonto, XV indizione
89. 1395 maggio 20, Napoli, III indizione454
90.[1396] marzo 21, Salerno, IV indizione
91.1396 luglio 18, Bitonto, IV indizione
92. 1396 agosto 7, Castrovillari, IV indizione455
93. 1396 agosto 12, Castrovillari, IV indizione456
94.1396 novembre 13, Bitonto, IV indizione
95. 1399 settembre 20, Napoli, VIII indizione457
96.1402 aprile 28, Bitonto, X indizione
97.1402 settembre 25, Trani, X indizione
98.1402 dicembre 16, Bitonto, X indizione
99.1403 luglio 6, […], XI indizione
100.1404 maggio 4, Bitonto, XII indizione
101.[1405] settembre 22, Salerno, XIII indizione
102.1406 maggio 17, Bitonto, XIV indizione
103.1406 giugno 20, […], XIV indizione
104.1410 novembre 10, Salerno, IV indizione458
105.1411 novembre14, Salerno, V indizione
106.1412 novembre 23, Bitonto, V indizione
107.1412 novembre 25, Andria, V indizione
108.1412 dicembre 18, Napoli, VI indizione
109.1414 settembre 12, Napoli, VIII indizione459
110.1415 aprile 13, Napoli, VIII indizione
111.1416 maggio 11, Bitonto, IX indizione
112.1416 maggio 11, Bitonto, IX indizione
113.1416 luglio 17, Bitonto, IX indizione
114.1417 agosto 28, Bitonto, X indizione
115.1419 marzo16, Conversano, XII indizione
116.1422 gennaio 22, Bitonto, XV indizione
117.1423 febbraio 1, Modugno, I indizione
118.1423 marzo 28, Bitonto, I indizione
119.1423 settembre 1, Aversa, II indizione460
120.1423 settembre 1, Aversa, II indizione
452
Cfr. FRANCESCO CARABELLESE, Bitonto, cit., p. 148 e Libro Rosso della Universitas di Bitonto, cit., p. 279.
Cfr. FRANCESCO CARABELLESE, Bitonto,cit., p. 148.
454
Cfr. FRANCESCO CARABELLESE, Bitonto, cit., p. 148 e Libro Rosso della Universitas di Bitonto, cit., p. 286.
455
Cfr. FRANCESCO CARABELLESE, Bitonto, cit., p. 148 e Libro Rosso della Universitas di Bitonto, cit., p. 271.
456
Cfr. FRANCESCO CARABELLESE, Bitonto, cit., p. 148 e Libro Rosso della Universitas di Bitonto, cit., p. 323.
457
Cfr. FRANCESCO CARABELLESE, Bitonto, cit., p. 148 e Libro Rosso della Universitas di Bitonto, cit., p. 259.
458
Cfr. Libro Rosso della Universitas di Bitonto, cit., p. 303.
459
Ivi, p. 265.
460
Ivi, p. 305.
453
121.[1427] giugno 22, Salerno, V indizione
122.1428 luglio 1, Napoli, VI indizione
123.1430 giugno 5, Bitetto, VIII indizione
124.[1431] marzo 9, Napoli, IX indizione
125.1431 agosto 12, Barletta, IX indizione
126.[1432] marzo 10, Napoli, X indizione
127.1433 dicembre 5, Bitonto, XI indizione
128.1434 ottobre 9, Bitonto, XII indizione
129.1437 gennaio 26, Bitonto, XV indizione
130.1437 gennaio 28, Bari, XV indizione
131.1438 maggio 2, Bitonto, I indizione
132.1438 maggio 11, Bitonto, I indizione
133.1438 maggio 11, Bitonto, I indizione
134.1438 maggio 19, Bitonto, I indizione
135.1438 maggio 19, Bitonto, I indizione
136.1438 luglio 11, Bitonto, I indizione
137.1438 luglio 11, Bitonto, I indizione461
138.1442 aprile 9, Bari, V indizione
139.1443 aprile 14, Bitonto, V indizione
140.1443 aprile 14, Bitonto, V indizione
141.1444 ottobre 18, Bitonto, VIII indizione
142.1445 gennaio 26, Bitonto , VIII indizione
143.1445 aprile 13, Bitonto, VIII indizione
144.1446 luglio 19, Bitonto, IX indizione
145.1446 agosto 18, Bari, IX indizione
146.1447 aprile 10, Bitonto, X indizione
147.1448 settembre 7, Bitonto, XI indizione
148.1450 agosto 31, Bitonto, XIII indizione
149.1451 luglio 13, Bitonto, XIV indizione
150.1452 marzo 15, Bitonto, XV indizione
151.1452 luglio 28, Bari, XV indizione
152.1452 luglio 28, Giovinazzo, XV indizione
153.1453 gennaio 15, Bitonto, I indizione
154.1453 agosto 15, Padula, I indizione
155.1457 ottobre 10, Napoli, VI indizione462
156.1458 maggio 3, Bari, VI indizione
157.1469 febbraio 27, II indizione
158.1470 febbraio 17, [Melfi], III indizione
159.1471 maggio 16, IV indizione
160.1472 giugno 9, V indizione
161.1474 febbraio 7, Bitonto, VII indizione
461
La pergamena è citata in VITO ACQUAFREDDA, Bitonto attraverso i secoli, cit., p. 157 dell’ed. 1937-1938, pt. I. Nello stesso luogo è citata
anche quella del 2 maggio 1438.
462
Pubblicato. EUSTACHIO ROGADEO, Documenti per gli ex-feudi di Calvanico e Sergio, cit, p. 14-16.
162.1474 ottobre 25, Bari, VII indizione
163.1475 marzo 12, Napoli, VIII indizione
164.1475 aprile 6, Bitonto, VIII indizione
165.1475 maggio 11, Napoli, VIII indizione
166.1475 giugno 12, Bari, VIII indizione
167.1476 luglio 12, Modugno, IX indizione
168.1477 maggio 16, Napoli, X indizione
169.1479 ottobre 24, Bitonto, XII indizione
170.1481 novembre 19, Bitonto, XIV indizione
171.1483 ottobre 22, Modugno, I indizione
172.1484 febbraio 3, Bitonto, II indizione
173.1484 dicembre 20, Bari, III indizione
174.1485 giugno 1, Bitonto, III indizione
175.1485 luglio 26, Bitonto, III indizione
176.1486 agosto 19, Modugno, IV indizione
177.1487 novembre 13, Trani, V indizione
178.1487 dicembre 30, Bitonto, V indizione
179.1488 febbraio 13, Bitonto, VI indizione
180.1488 febbraio 20, Bitonto, VI indizione
181.1488 giugno 3, Bitetto, VI indizione
182.1488 ottobre 30, Bitonto, VI indizione
183.1491 maggio 17, Matera, IX indizione
184.1491 dicembre 21, Bitonto, IX indizione
185.1493 maggio 9, padova, XI indizione
186.1493 giugno 21, Bitonto, XI indizione
187.1495 aprile 6, Bitonto, XIII indizione
188.1495 aprile 27, Bitonto, XIII indizione
189.1495 maggio 4, Bari, XIII indizione
190.1495 maggio [post 11, Napoli], [XIII indizione]
191.1496 agosto 1, Paterno, [XV indizione463]
192.1499 ottobre 22, Bitonto, II indizione
193.1500 agosto 27, Napoli, III indizione
194.1501 [novembre] 1, Bitonto, IV indizione
195.1503 giugno 8, Bitonto, VI indizione
196.1504 gennaio 5, Bitonto, VII indizione
197.1507 gennaio 24, Bologna
198.1508 marzo 8, Roma, XI indizione
199.1509 dicembre 10, Napoli, XIII indizione
200.1510 luglio 28, Bitonto, XIII indizione
201.1511 febbraio 7, Bitonto, XV indizione
202.1513, novembre 2, Bari
203.1515 gennaio 12, Melfi, III indizione
204.1515 febbraio 7, Firenze
463
Segnata a tergo.
205.1517 agosto 31, Bitonto, V indizione
206.1519 maggio 27, Gravina, VII indizione
207.1519 novembre 14, Bitonto, VII indizione
208.1521 luglio 27, Bitonto, X indizione464
209.1521 ottobre 15, Barletta465, X indizione466
210.1521 ottobre 17, Bitonto, IX indizione
211.1522 marzo 7, Bitonto, X indizione
212.1522 agosto 19, Bitonto, X indizione
213.1523 aprile 8, Napoli, XI indizione
214.1523 maggio 11, […], XI indizione
215.1523 ottobre 24, Ravello, XII indizione
216.1523 dicembre 6, Roma
217.1524 settembre 16, Bitonto, XII indizione
218.1525 ottobre 17, Napoli
219.1526 aprile 8, Bitonto, XIV indizione
220.1526 luglio14, Napoli, XIV indizione
221.1526 settembre 24, Napoli467
222.1526 settembre 28, Napoli, XV indizione
223.1528 maggio 11, Trani, II indizione
224.1530 marzo 2, Giovinazzo, III indizione
225.1532 aprile 17, Napoli468
226.1532 dicembre 15, Bari, V indizione
227.1532 dicembre 30, Bitonto, V indizione
228.1533 settembre 23, Bari, VI indizione
229.1534 agosto 31, Bari
230.1534 ottobre 25, Bari, VII indizione
231.1535 settembre 22, Bari, VIII indizione
232.1536 aprile 13, Bitonto, IX indizione
233.[1537] agosto […], […], X indizione
234.1538 agosto 9, Trani, XI indizione
235.1539 gennaio 21, Bitonto
236.1539 maggio 13, Bitonto, XII indizione
237.1540 maggio 15, Roma, XIII indizione
238.1540 agosto 22, […], XIII indizione
239.1540 ottobre […], Bitonto, XIII indizione
240.1541 aprile 12, Castro Notarischi, XIV indizione
241.1542 […], Roma469
242.1542 febbraio 3, Bitonto, XV indizione
243.1542 aprile 30, […], XV indizione
464
Così su A.
A: Baroli.
466
Così su A.
467
Pubblicato. EUSTACHIO ROGADEO, Documenti per gli ex-feudi di Calvanico e Sergio, cit, pp. 29-31.
468
Ivi, p. 31-33.
469
La pergamena è in cattivo stato di conservazione con ampie perdite di testo.
465
244.1542 luglio 3, Bari, XV indizione
245.1542 ottobre 22, Monte Mileto, I indizione
246.1543 marzo 1, [Maureti]
247.1543 novembre 24, Roma, I indizione
248.1543 novembre 24, Roma, I indizione
249.1544 agosto 27, Binetto, II indizione470
250.1545 febbraio 7, Bitonto, III indizione
251.1545, giugno 3, Bitonto, III indizione
252.1546 aprile 21, Bitonto, IV indizione
253.1547 settembre 29, Andria, VI indizione
254.1549 settembre 20, Bitonto, VII indizione
255.1549 ottobre 4, Bitonto, VII indizione
256.1550 giugno 22, Bitonto, VIII indizione
257.1550 ottobre 4, Modugno, VIII indizione
258.1550 settembre 16, [Napoli], IX indizione
259.1550 ottobre 19, Bari, VIII indizione
260.1551 ottobre 9, Napoli
261.[1552] novembre 4, Bitonto, X indizione
262.1553 maggio 2, Bitonto, XI indizione
263.1553 giugno 6, Roma
264.1553 dicembre 20, Terre Diani
265.1554 febbraio 16, Carbonara di Bari, XII indizione
266.1554 giugno 13, Bitonto, XII indizione
267.1555 marzo 1, Bitonto, XIII indizione
268.1555 agosto 24, Carbonara di Bari), XIII indizione
269.1555 novembre 10, Roma
270.1556 agosto 3, Bari, XIV indizione
271.1556 novembre 7, Napoli, XV indizione
272.1557 maggio 22, Bitonto, XV indizione
273.1557 [giugno] 19, […], XV indizione
274.1557 novembre 3, Bitonto, XV indizione
275.1558 febbraio 5, Napoli, I indizione
276.1558 marzo 10, Bari, I indizione
277.1558 agosto 18, Napoli, I indizione
278.1558 ottobre 14, Napoli
279.1558 novembre 9, Monopoli
280.1559 ottobre 2, Bitonto
281.[1559] dicembre 17, Bitonto
282.1560 maggio 7, Binetto, III indizione
283.[Post 1560] febbraio 20, […], IX indizione
284.1561 agosto 13, Carbonara di Bari, IV indizione
285.1561 agosto 18, Carbonara di Bari, IV indizione
286.1561 dicembre 18, […], IV indizione
470
Pubblicato. EUSTACHIO ROGADEO, Documenti per gli ex-feudi di Calvanico e Sergio, cit, pp. 41-49.
287.1561 maggio 12, Roma, IV indizione
288.1563 novembre 21, Bitonto, VI indizione
289.1564 marzo 13, [Bitonto], VII indizione
290.[1565]
291.1565 maggio 2, Bitonto, VIII indizione
292.1565 agosto 17, Bari, VIII indizione
293.1565 settembre 4, Roma
294.1566 settembre 29, Bitonto, IX indizione
295.1567 gennaio 17, Bitritto, X indizione
296.1567 giugno 14, Napoli, X indizione
297.1567 ottobre 19, Bitonto, X indizione
298.1568 gennaio 23, Bisento, XI indizione
299.1568 febbraio 28, Bitonto, XI indizione
300.1568 luglio 17, Bitonto, XI indizione
301.1569, maggio 27, Bitonto, [X indizione]
302.1570 maggio 19, Bitonto, XIII indizione
303.1571 gennaio 14, Provincia di Basilicata, XIV indizione
304.1572 marzo 4, Napoli
305.1572 marzo [13], Napoli, XV indizione
306.1572 marzo 26, Bitetto, XV indizione
307.[Post 1572]471
308.1573 aprile 3, Bisento, I indizione
309.1573 maggio 13, Modugno, I indizione
310.1574 giugno 14, Ruvo, II indizione
311.1574 agosto 19, Bergamo, II indizione
312.1575 settembre 20, Napoli
313.1576 maggio 21, Bitonto, IV indizione
314.1577 ottobre 4, Bitonto, V indizione
315.1578 maggio 12, Bisento, VI Indizione
316.1578 agosto […], Bitonto, VI indizione
317.1579 ottobre 10, Roma, VII indizione
318.1580 dicembre 23, civitate Cluensem
319.1581 gennaio 22, [Andria], IX indizione
320.1582 luglio 4, Bitonto, X indizione
321.1583 gennaio 4, Bitonto, XI indizione
322.1585 giugno 27, Bitonto, XIII indizione
323.1585 dicembre 9, Barletta, XIV indizione472
324.1586 gennaio 29, Bitonto, XIV indizione
325.1586 giugno 18, [Roma], XIV indizione
326.1587 ottobre 2, Bisento, I indizione
327.1587 dicembre 18, Napoli
471
472
Pergamena deteriorata e lacunosa con perdita del testo.
A: Baroli.
328.1588 ottobre 1, Bitonto, I indizione473
329.1588 ottobre 1, Bitonto, I indizione
330.1591 gennaio 6, Binetto, IV indizione
331.1591 maggio 31, Andria, IV indizione
332.1592 giugno 21, Bitonto, V indizione
333.1592 novembre 10, Bisento, VI indizione
334.1596 gennaio 14, Trani, IX indizione
335.1596 marzo 29, Barletta474, IX indizione
336.1598 febbraio 16, Molfetta
337.1600 marzo 13, Foggia
338.1601 gennaio 23, Adria, XIV indizione
339.1602 gennaio 7, Adria, XV indizione
340.1602 dicembre 18, Barletta, I indizione475
341.1604 marzo 16, Sannicandro476, II indizione
342.1604 marzo 16, Sannicandro477, II indizione
343.1605 settembre 6, Sannicandro, IV indizione
344.1605 ottobre 10, Barletta, III indizione
345.1606 dicembre 19, Adria478, V indizione
346.1607 luglio 25, Bitonto, V indizione
347.1608 giugno 2, Bitonto, VI indizione
348.[1609 aprile 7], Barletta479, VII indizione
349.1609 novembre 18, Roma
350.1612 dicembre 15, Bitonto, X indizione
351.1614 aprile 18, Napoli, XII indizione
352.1614 settembre 6, Ruvo, XII indizione
353.1615 gennaio 8, Ruvo, XIII indizione
354.1616 luglio 18, Bitonto, XIV indizione
355.1618 gennaio […], Roma
356.1618 maggio 28, Malta480
357.1618 luglio 6, Palo
358.1619 gennaio 14, Roma
359.1619 febbraio 2, Molfetta481, II indizione
360.1619 maggio 20, Petrapertosa482, II indizione
361.1619 dicembre 16, Napoli
362.1620 marzo 16, Roma
363.1620 agosto 30, Bitonto, III indizione
473
Pubblicato. EUSTACHIO ROGADEO, Documenti per gli ex-feudi di Calvanico e Sergio, cit, pp. 62-65.
A: Barolo.
475
A: Baruli.
476
A: In Terra Sancti Nicandri Provincie Terre Bari.
477
A: In Terra Sancti Nicandri.
478
Nel testo il luogo è «lo fosso della Stupa».
479
A: Baruli.
480
A. Melita
481
A: Melfitti.
482
In provincia di Basilicata.
474
364.1621 dicembre 15, Molfetta483, V indizione
365.1622 aprile 19, Molfetta484, V indizione
366.1622 luglio 14, Roma
367.1622 ottobre 13, Bitonto, VI indizione
368.1624 marzo 31, Monopoli, VII indizione
369.1625 novembre 12, Roma
370.1625 dicembre 11, Bitonto
371.1628 aprile 1, Bitonto, XI indizione
372.1628 novembre 3, Napoli
373.1628 dicembre 22, Bitonto, XI indizione
374.1630 maggio 6, Roma
375.1632 maggio 20, Bitonto, XV indizione
376.1634 agosto 24, Castromediano, II indizione
377.1635 gennaio 15, Napoli
378.1636 marzo 19, Bitonto
379.1636 luglio 6, Roma
380.1638 ottobre 11, Napoli
381.1640 novembre 1, Bitonto, VIII indizione
382.1640 dicembre 17, Malta485
383.1641 novembre 18, Bitonto, IX indizione
384.1643 febbraio 13, Adria, XI indizione
385.1644 agosto 4, Fraga
386.1645 agosto 1, Roma
387.1647 febbraio 8, Posonij
388.1648 maggio 4, Bitonto
389.1648 novembre 7, Roma, I indizione
390.1650 agosto 12, Bitonto
391.1650 settembre 4, Roma
392.1650 ottobre 6, Bari
393.1660 dicembre 17, Castromediano486, XIII indizione
394.1661 gennaio 11, Bitonto
395.1665 aprile 22, Roma
396.1666 aprile 12, Bitonto
397.1668 marzo 15, Napoli
398.1670 settembre 25, Roma, VIII indizione
399.1671 ottobre 5, Madrid
400.1672 gennaio 28, Napoli
401.1672 febbraio 6, Roma
402.1672 aprile 7, Roma, X indizione
403.1672 maggio 27, Bitonto, X indizione
404.1672 novembre 14, Roma
483
A: Melfitti.
A: Melficti.
485
A: Melita.
486
In provincia di Basilicata.
484
405.1673 gennaio 1, Roma
406.1676 agosto 9, Bitonto
407.1677 marzo 13, Napoli
408.1677 novembre 4, Roma
409.1684 aprile 19, [Notaresco], VII indizione
410.1685 aprile 26, Roma
411.1685 luglio 4, Bitonto, VIII indizione
412.1686 aprile 17, Roma, IX indizione
413.1687 settembre 14, Madrid
414.1690 ottobre 10, Roma
415.1692 settembre 25, Roma
416.1692 dicembre 23, Roma, XV indizione
417.1693 giugno 19, Napoli
418.1693 ottobre 15, Bitonto
419.1695 febbraio 26, Roma
420.1696 aprile 30, Bitonto
421.1699 gennaio 7, Roma, VII indizione
422.1699 febbraio 4, Bitonto
423.1701 giugno 8, Roma
424.1701 giugno 8, Roma
425.1703 novembre 10, Roma
426.1705 […][…], Roma
427.1705 giugno 25, Cartusia
428.1705 dicembre 8, Roma
429.1708 novembre 4, Roma
430.1709 marzo 2, Roma
431.1711 ottobre 24, Napoli
432.1720 febbraio 8, Roma
433.1720 febbraio 10, Roma, XIII indizione
434.1723 luglio 15, Napoli
435.1725 maggio […], Roma
436.1729 giugno 12 […]
437.1729 agosto 15, Roma
438.1729 [ottobre] 3, Roma
439.1730 dicembre 18, Roma
440.1739 maggio 13, Roma
441.1739 maggio 13, Roma
442.1743 marzo 10, Roma
443.1716 gennaio 29, Napoli, IX indizione
444.1723 marzo 2, [Adria], VI indizione
445.1729 agosto 3, Roma
446.1730 giugno 18, Bitonto
447.1734 ottobre 16, Napoli
448.1743 aprile 28, Notaresco
449.1745 luglio 20, Roma, VIII indizione
450.1746 agosto 22, Roma
451.1750 gennaio 21, Castelli, XIII indizione
452.1751 maggio 10, Roma
453.1754 novembre 9, Teramo
454.1754 agosto 16, Roma
455.1754 agosto 16, Roma
456.1756 aprile 6, Napoli
457.1756 aprile 6, Napoli
458.1756 maggio 15, Roma
459.1757 agosto 3, Malta
460.1760 febbraio 12, Cermignano, VIII indizione
461.1761 febbraio 26, Napoli
462.1762 marzo 23, Napoli
463.1765 […][…], Roma
464.1765 aprile 10, Napoli
465.1765 novembre 30, Napoli
466.1769 dicembre 11, Roma
467.1770 gennaio 19, Roma
468.1776 maggio 8, Napoli
469.1777 agosto 29, Napoli
470.1777 giugno 17, Napoli
471.1777 novembre 24, Malta
472.1780 maggio 6, Roma
473.1781 agosto 12, Roma
474.1783 maggio 13, Napoli
475.1787 marzo 20, Napoli
476.1791 febbraio 14, Napoli
477.1795 agosto 18, Napoli
478.1799 agosto 11, Napoli
479.1802 giugno 30, Napoli
480.1802 maggio 28, Roma
481.1804 marzo 28, Napoli
482.1867 […][…], Roma
483.1867 luglio […], Roma
484.Frammento senza data.
485.Frammento senza data.
4.4. Le carte disperse
Se le carte e le pergamene conservate presso le biblioteche locali, per quanto alienate rispetto
alla loro originaria collocazione, possono essere riconosciute e pertanto rese disponibili alla
consultazione ed alla utilizzazione ai fini della ricerca, diversa sorte è presumibilmente toccata ad
altri documenti che pure erano stati citati e notificati in opere di carattere storico o repertoriale.
Ormai oggi è difficoltoso, se non addirittura impossibile, trovare traccia di numerose scritture
menzionate e utilizzate come fonti documentarie da autori come Carabellese e De Capua. A tale
proposito bisogna purtroppo segnalare che proprio nel corso dei lavori di ricognizione compiuti
presso la Biblioteca comunale “Eustachio Rogadeo” dalla Sovrintendenza archivistica per la
Puglia, preliminari alla realizzazione dell’inventario dell’archivio storico che qui si pubblica, è
stata constatata la sparizione di documenti che gli stessi operatori avevano già sommariamente
censito, in vista della schedatura analitica di ciascuna unità archivistica. Nonostante la attuale
impossibilità al recupero delle carte scomparse, si è ritenuto opportuno fornire comunque, a
conclusione di questa prima parte, quegli elementi di identificazione che era stato possibile
rilevare sui pezzi ora mancanti487.
Tali sono il Libro del Patrimonio della città di Bitonto e due fascicoli di Atti in causa.
1. Libro del Patrimonio della città di Bitonto.
[Sec. XVII]
Volume miscellaneo, molto deteriorato a causa dell’umidità, che ne rende difficoltosa la
consultazione e rischiosa per la stessa ulteriore durabilità. Non è leggibile alcun titolo originario,
ma su ciò che rimane della copertina originale si intravede il segno di matita azzurra che
caratterizza con una cifra (in questo caso ‘3’) tutta la documentazione più antica dell’archivio
comunale di Bitonto.
Il volume contenente varie notizie relative all’universitas sembra compilato da un’unica
mano secentesca con inchiostro virato col tempo a seppia con aggiornamenti e aggiunte di epoca
successiva di mano diversa con inchiostro più scuro.
Numerose carte risultano aderenti l’una all’altra per l’infeltrimento dovuto alle muffe e il
testo è inaccessibile, la lettura è difficoltosa anche in altre zone; è stato pertanto possibile
identificare ed elencare solo pochi argomenti. In particolare si segnalano:
Prime carte – Enucleazione dei privilegi concessi alla città di Bitonto488;
c. 7v – «Confraternite che sono in detta Città»; Enucleazione dei «corpi d’intrata»;
c. 8r – Gabella della Farina;
c. 9r – Gabella del vino seu fillarata;
c. 10r – «Datio del Oglio Musto»;
c. 11r – «Datio della Grassa»;
c. 12r – «Datio della Carne»;
c. 13r – «Datio delle Vettovaglie»;
c. 14r – «Datio della Bardella»;
c. 15r – «Esitura del oglio per Mare»;
c. 16r – «Gabella della Sansaria del oglio»;
c. 17r – «Mastro d’attia della Regia Corte»;
c. 18r – «Mastro d’attia della Bagliva»;
c. 19r – «Beni stabili che possiede la Città»;
c. 19r – «Castello», «Seggio»;
c. 19v – «Casi della Regia Corte»;
c. 20r – «Magazeni»;
c. 20v – «Hospitale»;
c. 21v – «Le casi dove sono li Molini»;
c. 22r – «La casa detta della passata», «La Curia della città nella … pubblica»;
487
Identiche considerazioni sono da ripetere nel caso di alcuni volumi di conclusioni del General consiglio, che sono descritti o elencati
nella apposita sezione di questo stesso inventario.
488
La prima data leggibile è 1395.
c. 22v – «Le Beccarie»;
c. 23r – «Magazeno, e lamie alla Marina»;
c. 24r – «Piscare d’acque, che posside la città per servitio et beneficio del publico»;
c. 25r – «Beni stabili, seu il Parco forte e Corpo d’Intrata della città»;
c. 26r – «La Selva sulla via di Ruvo»;
c. 29r – «Li parchi della Marina»;
c. 31r – «Le terre di Santa Lucia …»;
c. 32r – «Le terre del feudo, murgie …»;
c. 34r – «Olive che furono del quondam …»;
c. 38r – «Hannue Intrate …»;
c. 39r – «Bonatenenza di Modugno»;
c. 40r – «heredi di Gioferrante Labine della città di Bitonto»;
c. 41r – «Heredi d’Antonio Mobillo»;
c. 48r – «Censi emphiteotici …»;
c. 51r – «Censi emphiteotici delle terre …»;
c. … – «Zitelle che si maritano ogni anno».
Il volume è stato anche descritto da Francesco Carabellese, e abbiamo dato nelle pagine
precedenti489 la trascrizione del suo brano. È stato proprio la conoscenza del repertorio dell’illustre
storico di Molfetta che ci ha permesso di riconoscere nelle carte ulteriormente deteriorate, rispetto
a come presumibilmente si presentavano all’epoca della sua ricognizione, il volume, prezioso per
la gran quantità di notizie storiche sulla vita sociale ed economica dell’antica città di Bitonto.
2. Atti in causa
1565-1568
Atti per la causa fra Giovanni Pietro Rogadeo490 contro gli eredi di Sigismundo de Russis491 davanti ad
Antonio Orefice «regio consiliario et cause commissario» ed Andrea de Alexio «commissario specialiter
deputato ad examinandum in Sacro Regio Consilio».
Volume privo di copertina; sulla prima carta è scritto con inchiostro blu: «1. 1565-1568».
3. Provisione regia
1588 ottobre 31, Napoli
«Al Magnifico Dottor Giovanni Vincenzo Guadagno commissario dela redemptione della Città di Butonto
che al ricevere della presente se licentie dal carico dell’Officio della detta redemptione et che la detta Città
debbia observare ad unguem le preinserte provisioni spedite circa la moderatione delli pagamenti et che se
notifichino ogni anno del nuovo regimento con insertione delle relatione, obligatione, et scripture et partito
fatto per detta città».
Parte Seconda
1. L’INVENTARIO DELL’ARCHIVIO “ANTICO”
La sezione antica dell’archivio storico del comune di Bitonto è divisa a sua volta in tre nuclei
documentari: le “carte antiche”, gli “atti deliberativi”, il “carteggio dal Decennio francese al
1890”. La sede di definitiva ubicazione è presso la “Fondazione De Palo - Ungaro”, dove è stata
costituita formalmente la Sezione di archivio storico comunale, con gli atti deliberativi già
menzionati. Mentre questo lavoro sta andando alle stampe, l’amministrazione comunale si è resa
489
Cfr. supra, p.00
Giovanni Pietro è figlio di Francesco Jacobo Rogadeo e Covella de Veritate, che erano sposi dal 1541.
491
L’erede è Beatrice de Russis. I beni sono i feudi di Damiano Palagano, del Giudice Cafaro, di Calvaneo Castaneo oppure De Sergio
Bove.
490
parte diligente nella formulazione di apposito regolamento per la gestione di tutti i servizi
necessari per garantire la fruizione delle carte d’archivio. Anche questo inventario, come il suo
complementare, già pubblicato a cura di Grazia Tatò, in questa stessa collana, si configura come
uno strumento di aiuto alla consultazione di un prezioso patrimonio documentario. Bisogna
peraltro riconoscere che la dovuta accelerazione alla conclusione della secolare vicenda, finora
solo sommariamente accennata, di una definitiva sistemazione dell’archivio si deve alla decisione
della amministrazione comunale di fare proprie le indicazioni suggerite dalla Sovrintendenza
archivistica per la Puglia ed ispirate dalla lungimiranza della professoressa Teresa De Palo, ormai
scomparsa, per l’istituzione di una apposita Fondazione per la conservazione e gestione del
patrimonio archivistico e museale cittadino.
La “Fondazione” fu voluta dalla professoressa De Palo per ricordare la memoria del marito
professor Giuseppe Ungaro, luminosa figura, come peraltro essa stessa, di educatore per
generazioni intere di cittadini di Bitonto, e ottenne riconoscimento giuridico con decreto del
presidente della giunta regionale pugliese del 19 dicembre 1997.
I suoi fini istituzionali, compresi nello Statuto, sottoscritto il 15 novembre 1996, riguardano
l’intenzione di «dotare la città di Bitonto di un archivio, di una biblioteca e di un museo, riuniti in
un unico ed indivisibile Centro culturale, di interesse pugliese e, prevalentemente, bitontino, ai
fini della raccolta, recupero, catalogazione, conservazione e messa a disposizione del pubblico di
documenti, opere d’arte, reperti archeologici e storici, collezioni, pubblicazioni, e quant’altro
acquisito affidato o pervenuto alla Fondazione da privati e dallo Stato, comuni, autorità,
istituzioni, enti, altre fondazioni o associazioni culturali e soggetti di diritto pubblico e privato;
creare le premesse per la realizzazione di strumenti per la ricerca archivistica, sia di tipo
tradizionale (repertori, inventari, ecc.), sia di tipo innovativo (banca-dati informatizzata), nonché
per la ricerca di tipo archeologico o storico; patrocinare ogni iniziativa intesa a valorizzare il
patrimonio artistico, storico e culturale della città di Bitonto …».
La liberalità della professoressa De Palo e la disponibilità all’uso dei locali dove sarebbe
stato destinato il deposito delle carte dell’archivio comunale hanno consentito a tutti coloro che in
varia misura hanno collaborato alla redazione di questo inventario, di potere operare in condizioni
quasi di privilegio. Ritengo doveroso fare debito atto di riconoscimento alla memoria della
professoressa De Palo, la quale non ha potuto vedere la completa realizzazione della sua
appassionata volontà di trasmettere alle future generazioni il ricordo suo e del suo amato coniuge.
2. LE «CARTE ANTICHE»
Nell’inventario sommario redatto nel 1960 dall’archivista comunale Pasquale De Napoli
venne inclusa anche documentazione relativa al periodo di antico regime prodotta dall’universitas
di Bitonto; tale documentazione non fu corredata di una schedatura analitica. Nell’inventario la
descrizione di questa parte è così limitata alla sola dicitura «fascicoli vari di carte antiche di epoca
imprecisata».
Abbiamo ritenuto opportuno di mantenere la vecchia denominazione «carte antiche» in
riferimento a tale documentazione; le scritture sono state schedate e riordinate secondo la sola
successione cronologica, poiché non è stata individuata alcuna altra forma di dipendenza reciproca
tra di esse, essendo le stesse sopravvivenze residuali di unità documentali presumibilmente più
complesse, ma andate perdute nel corso dei secoli, mancando inoltre qualsiasi traccia di
precedente segnatura, a testimonianza di anteriori criteri di ordinamento. Si tratta in gran parte di
documentazioni relative a cause tra l’universitas e privati, mandati e ordini regi, conti.
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
492
«Petitione presentata … domini Petrus Paulus de Ferraris de
1491 luglio 5
botonto coram magnifico Roberto, regio capitaneo» della città di
Bitonto contro Antonello Barone, sindaco, «super instrumentum
venditionis fructus et proventus feudi matine»492, cc. 2.
Capitoli per i «luttatori»493, cc. 1.
s. d. [sec.
XVI]
494
Capitoli della «balliva» , cc. 9.
s. d. [sec.
XVI]
«Capituli da observarsi in la guardia si deli seminati, vigne,
s. d. [sec.
495
herbagi, horti, fructi» , cc. 1.
XVI]
«De lo prezo che valeno le retroscripte robbe», elenco dei beni da [sec. XVI,
consegnare a chiese di Bitonto496 secondo quanto disposto in vari prima metà]
legati dal 1503 al 1528497, cc. 8.
«Quinterno del cunto de tutto lo introito et exito: deli intrate et
1523
ellemosine de Santa Maria deli Martiri dela cita de Botonti: nel
anno 1521. Incomenzando dal primo de septembris eiusdem anni
ministrate da Nardo de Joanno Testa et Valerio de Abinanti:
procuratori elleti per li confrati de dicta ecclesia in dicto anno et
visto et hordinati dicto cunto per magnifico Marcho Antonio
Rogadeo rationale elletto per dicti confrati et confirmati da la
università in pleno consilio: scripto per me Joanni Ambrosio
procuratore nel mese di aprile anno 1523», cc. 15.
«Pro illustre duce Suesse contra magnificum Palmum Padulum» [1550]
davanti il giudice regio Cristoforo Cioffo «de li annui ducati 400
per redemptione captivorum a manibus infidelium», cc. 2.
Copia semplice.
Lettera regia a «Thomaso Maglio commissario destinato in
1551
Butonto che pona li termini predicti iuxta la forma de la sententia dicembre 24,
data per Antonio Baldassino et servata la forma de quella
Napoli
manotenga in possessione la università de Botonto, citra
preiudicium de le ragiuni de Baro tam supra petitorio quam supra
possessorio»498, cc. 2.
Atti relativi alla «Selva di S. Demetrio, detto Feudo della Selva» [1554]
Mutilo, in pessimo stato di conservazione.
Frammento.
494
Mutilo, in pessimo stato di conservazione.
495
Frammento.
496
Chiesa di S. Francesco, «Maior Ecclesia», chiesa dell’Annunziata, chiesa di S. Domenico, Ospedale e chiesa di Santa Maria de
Confratribus, chiesa di San Giuliano, chiesa di Santa Maria del Carmine, chiesa di Santa Maria [de Stabilina], chiesa di Santa Maria della
Misericordia, chiesa di Santa Maria Maddalena.
497
Mutilo, in pessimo stato di conservazione.
498
Il documento è anche nel Libro Rosso. Cfr. Libro Rosso della Universitas di Bitonto, cit., p. 135.
493
dell’universitas di Bitonto, cc. 22.
Contiene: «Copia privilegii venditionis selve fatta per regem Federicum
in anno 1496» ottobre 22, a favore di Pietro de Bonello, registrato nei
«quinternioni della Camera della Sommaria» il 13 settembre 1497499;
«Copia instrumenti emptionis fatti per universitate Butonti ac [Petro]
Bonello de Barulo sub anno domini 1511 [novembre 28] de selva
predicta»500;
«Fides Regie Camere supra adoha soluta predicta sylva et in cedulario
asserita esse in tenimento Butonti que adoha fuit soluta per illos de
Bonello e per universitatem Butonti» dal 1504 al [1543].
10.
11.
12.
13.
14.
15.
16.
17.
«Apodixa» della Regia generale Tesoreria di Napoli del 24
dicembre 1556, rilasciata dal tesoriere Alfonso Sanchez, del
pagamento di ventimila ducati da parte dell’universitas di
Bitonto per l’«esazione della Dohana et altri regii deritti che si
esigono in detta città», cc. 2.
Copia semplice.
Istrumento del notaio Marco Andrea Scoppa di Napoli del 22
gennaio 1557 di ratifica della transazione tra la Regia Curia e
l’universitas di Bitonto per l’«extinzione» della «Dohana et
fundici» per ventimila ducati, cc. 4.
Copia semplice.
Ordini e lettere regie relativi alla restituzione delle «robbe de
ribelli» all’universitas di Bitonto501, cc. 7.
Copia autentica.
«Memoriale» per la causa tra l’universitas di Bitonto e gli eredi
di Giuliano Bonelli, rappresentati da Damiano Buttafoco di
Barletta, relativa all’«emptionis gabbelle de la follarata», cc. 2.
Lettera del sindaco ed eletti della città di Gravina che informa il
sindaco della città di Bitonto sul salario ai deputati «alla
enumerazione»502, cc. 2.
«Memoria503 facta pro magnifica universitate Bitonti in causa
decime olei» davanti alla Regia Camera della Sommaria504, cc. 4.
«Mandato regio» per la «redemptione de tanti debiti de la città» a
seguito di «provisione facta per Regium Collateralem
Consilium», cc. 2.
Memoriale dell’universitas di Bitonto contro la delimitazione dei
confini con Terlizzi stabilita il 26 aprile 1568 da Ludovico
Quadra, consigliere del Sacro Regio Consiglio e commissario
deputato, cc. 14.
[1556]
[1557]
[post 1560]
[post 1560]
1563 luglio
1, Gravina
[post 1565]
1567 luglio
28, Napoli
[post 1568]
Contiene: elenco di privilegi e concessioni a sostegno dell’opposizione di
499
Copia autentica del notaio Angelo Padulo del 18 dicembre 1554.
Copia autentica del notaio Angelo Padulo del 18 dicembre 1554.
501
I documenti si riferiscono ad eventi legati alla spedizione di Lautrec del 1528. In pessimo stato di conservazione.
504
Mutilo, in pessimo stato di conservazione.
503
Sono menzionati i privilegi per l’esenzione dal pagamento della decima concessi alla città dai feudatari Antonio Caldoli e Giovanni da
Ventimiglia, a partire dal 1440.
502
Il documento è munito di sigillo dell’universitas di Gravina impresso a secco.
500
Bitonto che designa invece i seguenti confini: «Santa Eugenia iuxta la via
Matherese, Santo Mauro Fonicchiarolo, S. Pietro de Valenzano, Lagho
de Santo Sabini [in via Rubi], Sancta Maria de Suberito, la via de
Forlazzo, Santo Martino».
18.
19.
20.
21.
22.
«Apodixe» del 1575 e 1576 del regio percettore della Provincia
di Terra di Bari, Stefano Cataneo505, cc. 2.
Copia autentica.
«Transactio, conventio et promissio inter magnificam
universitatem civitatis Botonti et magnificum reverendum abbate
Joannem Baptistam de Labinis u.i.d. tam nomine suo quam
aliorum suorum fratrum» del 17 luglio 1579 «super macinandis
olivis» davanti al Sacro Regio Consiglio506, cc 2.
Copia autentica.
«In facto pro Bitonto contra Barum et Meduneum», memoria
sulla «questio territorii inter Bitontum ex una et Barum et
Meduneum ex altera» davanti al Sacro Regio Consiglio, cc. 16.
Memoria sui confini del territorio di Bitonto con Bari e
Modugno507, cc. 6.
«In causa differentiarum ad invicem vertentium inter
universitates et homines civitatum Bari et Botontj supra [ius]
pasculandi cum animalibus et ligna incidendum in loco vulgariter
nominato Arenaro», cc. 4.
Copia autentica.
1576
[1579]
[post 1580]
[1584]
s. d. [sec.
XVI]
Contiene: mandato di Ferdinando d’Aragona ad Antonio de Baldaxino di
Napoli, commissario e giudice «specialiter delegatus», 1509 luglio 17;
decreto di Antonio de Baldaxino emanato da Giovinazzo in casa del
nobile Leone de Planca alla presenza del notaio Tullio de Ranaldis di
Bari, del notaio Vincenzo de Cicchillis di Barulo (i. e. Barletta) e del
giudice ai contratti Berardus de Saracenis di Giovinazzo ed altri, 1509
settembre 22.
23.
24.
25.
505
«Memoriale per l’assenso regio sopra l’obligo e transactione
havuta tra l’università di Bitonto e Giovanni Alfonso Sylos e
Diego Giannone pleggi di Giovanni Bernardino dello Jacono», in
relazione alla vendita di una «possessione di olive» per la
estinzione di debiti nei confronti dell’universitas508, cc. 3.
«Scritture della città per ordine d’anni»509, inventario di scritture
dal 1274 al 1325, cc. 1.
Richiesta di Bartolomeo Maiullari, sindaco dell’universitas di
Bitonto, al preside della Regia Udienza provinciale di una
ispezione per verificare i «mille stratagemme nelle pubbliche
piazze» procurati da «Francesco Ruggiero forastiero, habitatore
In pessimo stato di conservazione.
Copia autentica, sottoscritta dal notaio Ottavio Agera; cfr. infra la sezione “Notai a Bitonto”.
507
Mutilo, in pessimo stato di conservazione.
508
Frammento in pessimo stato di conservazione.
509
Frammento.
506
s. d. [sec.
XVII]
s. d. [sec.
XVII]
[sec. XVII,
prima metà]
26.
27.
28.
29.
in Bitonto» contro i deputati della Grassa, cc. 4.
«Conclusione [del consiglio] della città di Bitonto» per causa
delle franchigie spettanti sopra il dazio della carne510, cc. 2.
Copia autentica.
«Conclusione [del consiglio] della città di Bitonto in beneficio
del Sacro Monte della Pietà»511, cc. 2.
Copia autentica.
«Conclusione [del consiglio] della città di Bitonto et elettione di
deputati»512, cc. 2.
Copia autentica.
Quinterno dei «dubij dei conti»513, cc. 12.
1604
gennaio 10
1608
febbraio 18
1617
settembre 1
1620-1621
514
Contiene: ordini del 19 e 29 dicembre 1620 di Giovanni Battista
Cavarretta, regio governatore della città di Bitonto, per la «discussione et
evacuatione de li presenti dubij» formati dal conto di Giovanni Battista
Silos, banco nell’anno 1616-17.
30.
Atti per la causa davanti alla Gran Corte della Vicaria, tra
1621-1622
l’universitas di Bitonto e Mercurio Macori di Trieste, procuratore
di Mutio Brancaccio di Napoli, per il mancato trasporto di un
carico di circa 10.000 tomoli di grano acquistato a Bitonto da
Alessandro Marchese e Giovanni Battista Thomini, «per uso
della città di Napoli», cc. 35.
Contiene: ordine di Hieronimo Minerva, procuratore fiscale della Regia
Udienza Provinciale, all’universitas di consentire il trasporto dei grani a
Bari, da dove saranno imbarcati per Napoli sulla nave «Palomba
turchina», 1621 settembre 28;
ordine di Giovanni Battista Cavarreta, regio governatore della città di
Bitonto ad Alessandro Marchese, Giovanni Battista Thomini, Pietro
Seradobati, Mercurio Macori, Giovanni Maria dello Iacono, mercanti,
«che vogliano tenere li predetti tomola dieci millia di grano per vitto di
questa città, atteso se li pagarà il loro giusto prezzo», 1621 settembre 29;
dichiarazione di Mercurio Macori di Trieste sul trasporto a Bari del
carico di grano per uso della città di Napoli, davanti a Pantaleo de
Colangelo, regio giudice di Bitonto, 1621 ottobre 1;
«capitoli ordinati dalli deputati della Grassa della città di Bitonto»,
Giovanni Pietro Rogadeo, Giovanni Paolo Labini, Domenico Bidelli,
Giovanni Donato Florello, Bartolomeo Maiullari, 1621 dicembre 12.
510
Mutilo, in pessimo stato di conservazione.
Mutilo, in pessimo stato di conservazione.
512
Mutilo, in pessimo stato di conservazione.
513
Mutilo.
514
Gli ordini sono rivolti ai seguenti individui: Giovanni Vito Taccone, Bartolomeo Maiullari, notaio, Mario Ripa, Ottavio Aiera, notaio,
Giovanni Leonardo Ricchiuto, Marc’Antonio Tricarico, Nuntio Corregia, Giovanni Forte Bovio, Diego Iannone, Giovanni Vincenzo
Rogadeo, Giovanni Antonio Gentile, Giuseppe Gillo, Massentio Olmata, Giovanni Donato Florelli, notaio.
511
31.
32.
Provisione del Sacro Regio Consiglio con cui si ordina «alla
1622 giugno
Regia Audentia de Terra di Bari, che quelli grani et orgi
comprati515 avanti de’ la regia prammatica de’ prezzi, de’
vittovaglie, et non pagati dia ordine che si paghino conforme la
tassa fatta in detta prammatica, et in moneta nova non obstante
che li contratti siano stati fatti avanti la pubblicazione di essa»,
cc. 2.
Ordine del 24 dicembre 1623 dei deputati della Grassa delle città 1623
di Bitonto a Mattheo Brigola, «credenziero della Grassa» di
ricevere 800 tomoli di grano da Giovanni Paolo Labini, cc. 4.
Contiene: «Albarano» di Giovanni Paolo Labini per la fornitura di
«tomola 800 di grano, buono, specchiato, non bagnato» alla città di
Bitonto, 1623 ottobre 19.
33.
34.
35.
36.
37.
38.
515
Estratto dal registro «apodixarum Regie Perceptorie Provintie
Terre Bari» dei «donativi» della città di Bitonto dal 1622 al 1624,
redatto da Scipione Cardassi, «officiale» della Regia
Percettoria516, cc. 2.
Ordine del Regio Collateral Consiglio al percettore della
Provincia di Terra di Bari che le università continuino il
«pagamento delle terze a beneficio delli creditori d’esse
università, nonostante le … provisioni spedite circa la retenzione
de detta bonatenenza», cc. 2.
Copia autentica.
Provisione di Carlo de Tapia, marchese di Belmonte, reggente e
commissario del Regio Collateral Consiglio, con cui si ordina al
cassiere della città di Bitonto dell’anno 1627 «che consegni
subito tutto il danaro che si ritrova in suo potere pervenutoli
dall’effetti della detta città al casciero dell’anno presente», cc. 2.
Fede del notaio Cesare Montenegro sullo «Stato e situazione fatta
per l’illustrissimo marchese di Belmonte, regente Tapia,
dell’introito et rendite di detta città di Bitonto» dal 1625 al 1628,
cc. 2.
Conclusione del consiglio della città di Bitonto del 9 settembre
1637 che impone «per la sodisfatione di fiscali attrassati» la tassa
«sopra ogni vigna d’olive carlini dui, ogni vigna de viti grana
dieci, ogni vigna di bosco et terre seminatorie grana cinque, ogni
animale bovino carlini dui, ogni porco grana dieci, ogni animale
pecorino et caprino grana cinque, ogni animale cavallino et
somarino grana dieci, ogni carretta carlini cinque», cc. 2.
Copia semplice.
«Alberano» del sindaco ed eletti della città di Bitonto e di
Francesco Carafa, tenente della compagnia del principe di
1624
1627 giugno
15
1628
novembre
11, Napoli
1629 ottobre
4
1637
1637 luglio
18
La provisione si riferisce al pagamento di 2.000 tomoli d’orzo acquistati dal barone di Turi al prezzo di ducati 3.950 il 23 gennaio
1622.
516
Mutilo, in pessimo stato di conservazione.
39.
40.
41.
42.
43.
Bisignano, sulle spese di alloggiamento sostenute nella terra di
Mola per conto della città di Bitonto, cc. 2.
Copia autentica.
«Alberano» del notaio Bartolomeo Maiullari tra Giovanni
Francesco Silos, sindaco, Vincenzo Rubeis, Giovanni Battista
Silos, Giovanni Francesco Vacca, Bartolomeo Maiullari, eletti
della città di Bitonto e l’«alfiero Cesare Silos» per le spese di
alloggiamento della compagnia del duca di Andria, cc. 3.
Copia autentica.
Fede del notaio Nicola de Angelis della vendita dell’«officium
magistratus actorum penes magnificum gubernatorem civitatis
Bitonti eiusque curie cum omnibus iuribus» da Gaspare Cosso di
Napoli all’universitas di Bitonto per il «pretio ducatorum
bismille et ducentorum de moneta» in data 4 agosto 1550517, cc.
2.
«Per la città di Bitonto», supplica al preside della Regia Udienza
Provinciale per il «disloggio … della compagnia di cavalli di
Antonio Ulloa»518, cc. 1.
Fede di Francesco Regola, sindaco, e di Francesco Planelli,
Francesco Barone Vargas, Bartolomeo Maiullari, Donato
Minnuto, eletti, che attesta l’innocenza del notaio Giovanni
Donato Florelli, «conservatore delle scritture … nell’archivio»,
accusato di sottrazione e commercio di scritture antiche
dell’universitas di Bitonto519, cc. 2.
Ordine di Vincenzo Gello, regio governatore di Bitonto,
all’universitas di Bitonto che osservi il privilegio a beneficio di
Scipione Memoli di Napoli, cc. 4.
1637 luglio
20
1637
dicembre 29
[post 1637]
1640 agosto
30
1641
novembre 10
Contiene: istanza dei «privilegiati napolitani», tra cui Scipione Memoli
alla Regia Corte di Bitonto perché sia esibito l’assenso originale relativo
al pagamento dei «duoi cavalli … nella gabella della farina per causa del
demanio», 1641 settembre 4.
44.
517
Fede del notaio Battista Maiullari che attesta il pagamento
all’universitas di 6.000 ducati per il prezzo del dazio della carne
da parte di Antonia Labini, «relitta del quondam Giovanni
Battista Saluzzi di Napoli», cc. 2.
1641 marzo
12
La dichiarazione del notaio è tratta dal documento «in pergameno», a sua volta contenuto nel Libro Rosso. Cfr Libro Rosso della
Universitas di Bitonto, cit., p. 579.
518
Minuta.
519
Il documento è munito di sigillo dell’universitas di Bitonto impresso a secco.
45.
Relazione di … Filomarino, maestro di campo, regio governatore 1642 agosto
e capitano a guerra, sul «modo che fu ricevuta et alloggiata la
5
compagnia di corazza del capitan don Pietro Lescara» in Bitonto,
cc. 13.
Contiene: dichiarazioni di Angelo Battaglino, «hoste dell’hosteria delli
Gallerati nella porta Baresana», di Giovanni Berardino Colangelo, di
Vito Mirabella, «bottegaro», di Giovanni Maria Petita, «hoste
nell’hosteria di Santo Pietro», di Giuseppe Marzolla, «tavernaro»,
relative alle spese sostenute per l’alloggiamento della compagnia di
cavalli, 1642 agosto 4-5.
46.
47.
48.
49.
50.
51.
52.
Provisione della Regia Camera della Sommaria al governatore
della città di Bitonto per il pagamento di «datij et gabelle … dei
forastieri che habitano in essa», per la contribuzione «alle spese
extraordinarie delle strate, ponti, fontane, medico, orologio,
predicatore, maestro di scola», cc. 6.
«Libro di bonatenenze dal 1646 per tutto 1650»520, cc. 87.
«Significatorie fatte da Garsia de Noguera, regio auditore, nel
bancato di Vincenzo Vacca nell’anni 1648»521, cc. 6.
Copia autentica.
Conclusioni del Consiglio dell’universitas di Bitonto522, cc. 19.
1643 giugno
21
1646-1651
[1648]
1652
settembre 1
Elenco dei «beni che si possedono dalli sottoscritti sacerdoti e
s. d. [sec.
523
clerici di Modugno nel tenimento et pertinentii di Bitonto» , cc. XVII,
12.
seconda
metà]
524
Libro di bonatenenza «1657-1658» , cc. 105.
1659
Conclusione del consiglio della città di Bitonto del 6 marzo 1660 [1660
per l’elezione di Cesare Ilderis e notaio Domenico Chiancarano a marzo]
deputati a «riconoscere le scritture che tiene Francesco
Giannone», cc. 8.
Copia autentica.
Contiene: ricevute e dichiarazioni della gestione di «Francesco Giannone
Banco», 1645; 1647.
53.
54.
520
«Contro Nicola Francesco Bidelli Banco», significatorie di
Cesare Ildaris e Giovanni Francesco Agresti, razionali eletti per
l’università di Bitonto, sul «conto di Giovanni Vincenzo Vacca,
sindaco generale d’essa nell’anno … principiato dal primo di
settembre 1659 per tutto agosto 1660 e cascierato di Nicola
Francesco Bidelli», cc. 10.
Copia autentica.
Ordine di Giovanni Battista Hodierna, consigliere del Sacro
1661
1668
Il volume è corredato di indici.
In pessimo stato di conservazione.
522
Frammento sul quale tuttavia si leggono i nomi del sindaco, Tiberio Ildaris, e del regio governatore, Pietro de Villena.
523
Mutilo, in pessimo stato di conservazione.
524
Il volume è corredato di indici e repertorio.
521
Regio Consiglio, sulla nullità dell’«officio di sindico della città
di Bitonto in persona di Alfonso Regna», cc. 4.
settembre 5
Contiene: copia di provisione del 24 agosto 1668 di Giovanni Battista
Hodierna sull’«osservanza dell’antico solito … senza innovarsi cosa
alcuna [per la] nomina all’officij, deputazioni, credenzerie, et altri per il
buon governo» dell’universitas di Bitonto.
55.
56.
57.
58.
59.
Dichiarazione del notaio Francesco Antonio Lombardo di
Bitonto per l’appalto del «partito della neve pigliato per li
magnifici Giovanni Antonio Forziati et Giovanni Angelo
Molignano di Acquaviva» il 24 marzo 1669, cc. 2.
«Dubij che si pongono al magnifico partitario della città di
Bitonto» sulla contabilità cittadina525, cc. 2.
Copia semplice.
Provisione del Regio Collateral Consiglio relativa ai pagamenti
da farsi ai «rationalibus, advocato et procuratori, cancellario et
archivario, sindaco, banco seu cascierio, magistro iurato» della
città di Bitonto, cc. 2.
Richieste di Pompilio de Rosa alla città di Bitonto di
alloggiamenti ai soldati «per servizio del real patrimonio», cc. 2.
Provisioni della Regia Camera della Sommaria del 10 febbraio
1544 e settembre 1579 relative alla causa tra il regio fisco e
l’universitas di Bitonto526, cc. 2.
1669 maggio
11
s. d. [post
1675]
1675 ottobre
25
1699 marzo
9
[sec. XVIII]
3. GLI ATTI DELIBERATIVI
L’attività deliberativa dell’universitas, poi comune, di Bitonto è testimoniata dalle scritture
prodotte dagli organismi e istituzioni cittadine che nel corso dei secoli hanno svolto tale funzione
(General Consiglio, Decurionato, Consiglio comunale, Giunta municipale527). I registri contenenti
le scritture hanno sempre costituito serie autonome rispetto alle articolazioni proprie dell’archivio
comunale. Se ne dà pertanto descrizione in questa apposita sezione.
3.1. Le Conclusioni del General Consiglio
La serie delle Conclusioni del General Consiglio dell’Universitas di Bitonto è stata
ricostruita ad onta delle continue dispersioni di carte avvicendatesi nel corso della seconda metà
del ventesimo secolo. Nel 1968, agli atti della Soprintendenza archivistica per la Puglia
risultavano conservati presso la sede comunale (“Palazzo Gentile”) venticinque registri dal 1565
al 1774528. Successivamente i trasferimenti delle carte da una stanza all’altra del Palazzo e poi da
questo alla Biblioteca comunale “Eustachio Rogadeo”, unitamente all’assenza di un responsabile,
525
Copia semplice incompleta.
Frammento, in pessimo stato di conservazione.
527
Vedi, nella nostra introduzione, Linee di storia istituzionale e amministrativa: Universitas civium di Bitonto, poi Comune.
528
L’inventario sommario redatto da Pasquale De Napoli nel 1960 registrava già lo stesso numero; la ricognizione effettuata per le Fonti
per la storia delle università e feudi di Terra di Bari di Giuseppe Dibenedetto (in «Rassegna degli Archivi di Stato», XXXVI, 1976, n. 2,
p. 450-473) riconfermava il dato numerico proponendo una diversa scansione cronologica.
526
designato dall’amministrazione e qualificato professionalmente alla gestione dell’archivio storico
comunale, hanno determinato la loro notevole dispersione.
Nell’ultimo decennio, nell’ambito del progetto di riordinamento ed inventariazione analitica
degli atti antichi del comune di Bitonto, la Soprintendenza archivistica per la Puglia ne aveva
effettuato il censimento; in seguito, tuttavia, è stata constatata la sparizione di un ulteriore numero
di essi, sicché la Soprintendenza, organo di vigilanza sul patrimonio archivistico nazionale, ha
provveduto a formulare denuncia al Reparto Operativo Carabinieri – Tutela Patrimonio Artistico.
La descrizione dei registri, che hanno finalmente ricevuto la propria ubicazione definitiva
nell’Archivio storico comunale presso la sede della Fondazione “De Palo – Ungaro”529, è integrata
dalla notizia relativa ai registri dispersi, i cui dati non sono completi in quanto le operazioni di
schedatura erano in corso quando ne fu constatata la sparizione. È aggiunta la colonna con la
notifica dell’elenco redatto da Pasquale De Napoli nel 1960, che si limitò a datare e numerare i
pezzi. I registri ora non più reperibili sono segnalati con caratteri corsivi.
È stata inoltre segnalata la presenza nell’Archivio storico diocesano di Bitonto di tre volumi
di conclusioni del Consiglio, di cui sono ignoti motivo e percorso che li hanno condotti presso
quella sede; sarebbe auspicabile potessero rientrare nell’Archivio storico comunale della città di
Bitonto.
Registri Titoli
Data
Inventario del
1960530
1. 1565-1568
1.
1567 aprile 7-luglio 11
2. 1567
Libro di
conclusioni del
Consiglio531.
3. 1605-1621532
Libro di
conclusioni del
Consiglio533, cc. 88.
Libro di
conclusioni del
Consiglio534, cc.
119.
Libro di
conclusioni del
Consiglio535, cc. 54.
529
1606 agosto 19 – 1607 agosto 19
1617 settembre 1 – 1318 agosto
21
1620 settembre 1 – 1621 agosto 6
Quando non indicato diversamente, la sede di conservazione è da intendersi quella della Fondazione “De Palo – Ungaro”.
La numerazione e la datazione non sono congrue a quelle rilevate nel corso delle ultime operazioni di ordinamento.
531
Registro privo di copertina, mutilo; in pessimo stato di conservazione a causa della muffa che ha scolorito la scrittura. Sono leggibili il
nome del sindaco, Giovanni Alfonso de Sylos, e del regio governatore, Stefano Paceccha (o Pacecco).
532
Ipotizziamo l’identificazione di questo singolo volume con i tre localizzati presso l’Archivio storico diocesano di Bitonto, qui di
seguito segnalati.
533
Il volume è attualmente conservato presso l’Archivio storico diocesano di Bitonto.
534
Il volume è attualmente conservato presso l’Archivio storico diocesano di Bitonto.
535
Il volume è attualmente conservato presso l’Archivio storico diocesano di Bitonto.
530
2.
Libro di
conclusioni del
Consiglio536.
1626, novembre 3 –1627, agosto
9
4. 1626-1627
3.
«Liber
conclusionum»537.
1633, settembre 1 – 1634 giugno
28
5. 1634
4.
Libro di
conclusioni del
Consiglio538.
1640, ottobre 20 – 1641, luglio 6 6. 1640
5.
«Libro delle
conclusioni»539.
1645–1646
7. 1645-1646
8. 1650-1651
6.
«Conclusioni» del 1651 settembre 1 – 1652 agosto
consiglio540, cc. 64. 20
9. 1651
10. 1657-1658
7.
«Conclusioni
dell’anni 1658 e
59»541, cc. 87.
1658 settembre 1 – 1659
novembre 15
11. 1658-1659
8.
«Liber
Conclusionum
1660»542.
1660
12. 1660
536
Registro con copertina in pergamena su cui appare la cifra ‘4’ in rosso e la data ‘1626-1627’ in nero. È visibile la numerazione
originale da c. 14 a c. 78; mutilo, deteriorato da tarli e umidità, numerose carte saldate tra loro. Sono leggibili il nome del sindaco, Gio.
Maria Sasso, e del regio governatore, Francesco De Rivera.
537
Registro con copertina in pergamena; sullo spigolo interno superiore appare la cifra ‘5’ a matita azzurra; mutilo, molto deteriorato, con
perdita dell’inchiostro su vaste zone a causa di prolungato contatto con acqua. Sono leggibili il nome del sindaco, Geronimo Santheramo,
e del regio governatore, Diego Rodriguez.
538
Registro con copertina in pergamena su cui appare la cifra ‘6’ a matita azzurra; mutilo. Sono leggibili i nomi di Vincenzo Gallo, Regio
Governatore e Alfonso Silos, Sindaco.
539
Registro con copertina in pergamena su cui appare la cifra ‘7’ a matita azzurra.
540
Registro con copertina in pergamena, su cui appare la cifra ‘9’ a matita azzurra, molto deteriorato. Sono leggibili il nome del sindaco,
Giovanni Vincenzo Vacca, e del regio governatore, Petro de Villena.
541
Registro con copertina in pergamena; mutilo, in cattivo stato di conservazione. Sono leggibili il nome del sindaco, Giovanni Battista
Gentile, e del regio governatore, Francesco del Ribero.
542
Registro con copertina in pergamena su cui si legge il titolo originale in lettere capitali maiuscole contornato da fregio; sullo spigolo
interno superiore appare la cifra ‘12’ a matita azzurra.
9.
Libro di
conclusioni del
Consiglio543.
1661–1662
13. 1661-1662
10.
«Conclusioni».
1674–1676
14. 1674-1676
11.
Libro di
conclusioni del
Consiglio 544.
1677–1678
15. 1677-1678
12.
«Conclusioni
dell’anno 1678
intrante 1679 del
Sindacato di Gio.
Donato Gentile.
Bitonto»545, cc. 79.
1678 settembre 5 – 1679 agosto
25
16. 1678-1679
13.
Libro di
conclusioni del
Consiglio546.
1680–1682
17. 1680-1682
14.
Libro di
conclusioni del
Consiglio547, cc.
129.
1683 novembre 10 – 1685 agosto 18. 1682-1685
25
15.
Libro di
conclusioni del
Consiglio.
1689–1690
19. 1689-1690
16.
Libro di
conclusioni del
Consiglio.
1694–1695
20. 1694-1695
17.
Libro di
conclusioni del
Consiglio.
1695–1696
21. 1695-1696
543
Registro con copertina in pergamena su cui si legge la cifra ‘13’ a matita azzurra; mutilo.
Nel titolo originale si legge “1677 -1678 -1679”.
545
Registro con copertina in pergamena su cui appare la cifra ‘16’ a matita azzurra; in cattivo stato di conservazione.
546
Nel titolo originale si legge “1680 -1681 -1682 intrantis”.
547
Registro con copertina in pergamena su cui appare la cifra ‘18’ a matita azzurra; in pessimo stato di conservazione. All’interno appare
una annotazione a matita rossa: ’18/1680-1682’ che non corrisponde alla reale datazione del registro.
544
18.
«Liber
1704 settembre 1 – 1708 agosto 2 22. 1704-1708
Conclusionum anni
1704 in 1705 et
1705 in 1706 et
1706 in 1707 et
1707 in 1708»548,
cc. 154.
19.
«Liber
Conclusionum
Civitatis Butunti
anni 1738 in
1739»549, cc. 165.
1738 settembre 1 – 1745 maggio
8
23. 1738-1745
20.
«Deliberazioni del
Municipio di
Bitonto dall’anno
1747 al 1760»550,
cc. 258.
1747 ottobre 4 – 1760 giugno 9
24. 1747-1763
21.
Libro di
conclusioni del
Consiglio.
1761 – 1763
25. 1772-1774
22.
«Conclusioni
dell’Università da
settembre 1774 a
tutto settembre
1775»551, cc. 82.
1774 settembre 8-1775
3.2 Le Conclusioni del Decurionato552
1.
548
«Risoluzioni decurionali dal 23 gennaio 1787 al 27 dicembre 1810»553, cc.
Registro con copertina in pergamena su cui appare la cifra ‘22’ a matita azzurra; in pessimo stato di conservazione.
Registro con copertina in pergamena su cui appare la cifra ‘23’ a matita azzurra; in pessimo stato di conservazione.
550
Registro con copertina in carta; in cattivo stato di conservazione dovuto anche ad un anteriore pessimo trattamento di restauro.
551
Registro con copertina in carta in cattivo stato di conservazione dovuto anche ad un anteriore pessimo tentativo di restauro.
552
Tutti i registri sono attualmente conservati presso la Biblioteca comunale “Eustachio Rogadeo” di Bitonto.
553
Registro in cattivo stato di conservazione. All’interno si osserva la lacunosità delle conclusioni dal 1 settembre 1796 al 5 luglio 1801;
le conclusioni dal 5 luglio 1801 al 17 dicembre 1806 risultano prodotte dal “Consiglio particolare e Parlamento generale” costituiti da
decurioni eletti in rappresentanza del primo, secondo e terzo ceto riflesso delle mutate condizioni politiche intervenute a seguito dei
rivolgimenti sociali di fine secolo. Successivamente con la seduta del 7 maggio 1807 vengono eletti il sindaco, i due eletti, i deputati del
549
842.
2.
«Risoluzioni decurionali dal 2 gennaio 1811 al 27 novembre 1816», cc. 436.
3.
«Risoluzioni decurionali dal 1 dicembre 1816 al 13 dicembre 1825»554, cc.
424.
4.
«Risoluzioni decurionali dal 7 maggio 1817 al 29 novembre 1829», cc. 334.
5.
«Risoluzioni decurionali dal 8 gennaio 1826 al 9 febbraio 1827», cc. 95.
6.
«Risoluzioni decurionali dal 21 febbraio 1827 al 7 luglio 1828», cc. 121.
7.
«Risoluzioni decurionali dal 3 agosto 1828 al 6 febbraio 1831»555, cc. 343.
8.
«Risoluzioni decurionali dal 6 febbraio 1831 al 2 settembre 1832», cc. 180.
9.
«Risoluzioni decurionali dal 2 settembre 1832 al 22 giugno 1835», cc. 293.
10.
«Risoluzioni decurionali dal 13 luglio 1835 al 7 maggio 1837», cc. 152.
11.
«Risoluzioni decurionali dal 7 maggio 1837 al 7 giugno 1840», cc. 296.
12.
«Risoluzioni decurionali dal 12 giugno 1840 al 25 agosto 1844», cc. 435.
13.
«Risoluzioni decurionali dal 1 settembre 1844 al 30 giugno 1846», cc 153.
14.
«Risoluzioni decurionali dal 10 luglio 1846 al 5 agosto 1849», cc. 372.
15.
«Risoluzioni decurionali dal 5 agosto 1849 al 30 aprile 1851», cc. 302.
16.
«Risoluzioni decurionali dal 23 maggio 1851 al 4 ottobre 1853», cc. 375.
17.
«Risoluzioni decurionali dal 4 ottobre 1853 al 13 marzo 1857», cc. 470.
18.
«Risoluzioni decurionali dal 10 aprile 1859 al 25 giugno 1861, cc. 373.
sale e della sanità, il cancelliere e l’archivario, in conformità a quanto disposto dalla legge dell’8 agosto 1806. Nel volume sono rilegati
anche documenti di natura contabile e carteggio amministrativo.
554
Registro in cattivo stato di conservazione.
555
Registro dotato di indice, in cattivo stato di conservazione.
3.3 Le Deliberazioni del Consiglio comunale556
1.
9 giugno 1861 – 23 aprile 1862557, cc. 85.
2.
28 novembre 1863 – 28 dicembre 1864, cc. 173.
3.
5 gennaio 1865 – 2 gennaio 1866, cc. 184.
4.
14 aprile 1866 – 24 gennaio 1867, cc. 134.
5.
24 gennaio 1867 – 14 dicembre 1867, cc. 145.
6.
17 gennaio 1868 – 15 dicembre 1868, cc. 127.
7.
3 febbraio 1869 – 29 dicembre 1869, cc. 140.
8.
12 gennaio 1870 – 3 dicembre 1870, cc. 108.
9.
18 gennaio 1871 – 31 dicembre 1871, cc. 92.
10.
15 gennaio 1872 – 20 dicembre 1872, cc. 120.
11.
16 gennaio 1873 – 29 dicembre 1873, cc. 153.
12.
4 febbraio 1874 – 19 dicembre 1874, cc. 89.
13.
25 febbraio 1875 – 29 dicembre 1875, cc. 175.
14.
22 gennaio 1876 – 4 dicembre 1876, cc. 96.
15.
30 gennaio 1877 – 29 dicembre 1877, cc. 98.
16.
8 febbraio 1878 – 20 dicembre 1878, cc. 96.
17.
29 gennaio 1879 – 13 dicembre 1879, cc. 178.
18.
14 gennaio 1880 – 18 dicembre 1880, cc. 168.
19.
27 gennaio 1881 – 30 dicembre 1881, cc. 170.
556
Tutti i registri sono attualmente conservati presso la Biblioteca comunale “Eustachio Rogadeo” di Bitonto.
Il registro contiene le deliberazioni del Consiglio e Giunta municipale, installatisi ai sensi della legge sull’amministrazione provinciale
e comunale del 23 ottobre 1859, a sostituzione del Decurionato.
557
20.
7 gennaio 1882 – 28 novembre 1882, cc. 127.
21.
27 marzo 1883 – 31 dicembre 1883, cc. 82.
22.
26 gennaio 1884 – 19 dicembre 1884, cc. 71.
23.
4 febbraio 1885 –26 novembre 1885, cc. 115.
24.
19 febbraio 1886 – 16 dicembre 1886, cc. 148.
25.
11 febbraio 1887 – 23 dicembre 1887, cc. 131.
26.
18 febbraio 1888 – 13 dicembre 1888, cc. 111.
27.
5 gennaio 1889 – 27 dicembre 1889, cc. 138.
28.
6 gennaio 1890 – 22 dicembre 1890, cc. 144.
29.
5 gennaio 1891 – 12 dicembre 1891, cc. 96.
30.
1 febbraio 1892 – 23 dicembre 1892, cc. 102.
31.
30 gennaio 1893 – 21 dicembre 1893, cc. 126.
32.
27 febbraio 1894 – 27 dicembre 1894, cc. 87.
33.
18 gennaio 1895 – 11 dicembre 1895, cc. 125.
34.
4 maggio 1896 – 26 dicembre 1896, cc. 122.
35.
27 gennaio 1897 –13 dicembre 1897, cc. 130.
36.
8 febbraio 1898 –27 dicembre 1898, cc. 140.
37.
11 gennaio 1899 – 31 ottobre 1899, cc. 117.
38.
3 febbraio 1900 – 27 dicembre 1900, cc. 409.
39.
5 gennaio 1901 – 27 giugno 1901, cc. 146.
3.4 Le Deliberazioni della Giunta municipale558
1.
19 giugno 1862 – 30 dicembre 1865, cc. 115.
2.
4 gennaio 1866 – 16 gennaio 1867, cc. 81.
3.
31 gennaio 1867 – 30 dicembre 1867, cc. 50.
4.
25 gennaio 1868 – 30 dicembre 1868, cc. 50.
5.
5 febbraio 1869 – 31 dicembre 1869, cc. 40.
6.
28 gennaio 1870 – 10 gennaio 1871, cc. 53.
7.
26 gennaio 1871 – 23 dicembre 1871, cc. 49.
8.
8 gennaio 1872 – 13 dicembre 1872, cc. 88.
9.
11 gennaio 1874 – 22 dicembre 1874, cc. 60.
10.
16 gennaio 1875 – 22 dicembre 1875, cc. 78.
11.
14 gennaio 1876 – 22 dicembre 1876, cc. 37.
12.
20 gennaio 1877 – 5 dicembre 1877, cc. 58.
13.
4 gennaio 1878 – 31 dicembre 1878, cc. 34.
14.
9 gennaio 1879 – 29 dicembre 1879, cc. 63.
15.
8 gennaio 1880 – 31 dicembre 1880, cc. 58.
16.
13 gennaio 1881 – 20 dicembre 1881, cc. 75.
17.
7 gennaio 1882 – 29 dicembre 1882, cc. 91.
18.
5 gennaio 1883 – 27 dicembre 1883, cc. 62.
19.
9 gennaio 1884 – 10 dicembre 1884, cc. 67.
20.
5 gennaio 1885 – 19 dicembre 1885, cc. 87.
558
Tutti i registri sono attualmente conservati presso la Biblioteca comunale “Eustachio Rogadeo” di Bitonto.
21.
4 gennaio 1886 – 29 dicembre 1886, cc. 112.
22.
4 gennaio 1887 – 31 dicembre 1887, cc. 107.
23.
4 gennaio 1888 – 31 dicembre 1888, cc. 109.
24.
7 gennaio 1889 – 24 dicembre 1889, cc. 110.
25.
2 gennaio 1890 – 31 dicembre 1890, cc. 108.
26.
8 gennaio 1891 – 31 dicembre 1891, cc. 88.
27.
26 gennaio 1892 – 31 dicembre 1892, cc. 98.
28.
8 gennaio 1893 – 30 dicembre 1893, cc. 77.
29.
9 gennaio 1894 – 31 dicembre 1894, cc. 69.
30.
4 gennaio 1895 – 31 dicembre 1895, cc. 99.
31.
2 gennaio 1896 – 31 dicembre 1896, cc. 230.
32.
23 gennaio 1897 – 31 dicembre 1897, cc. 90.
33.
3 gennaio 1898 – 30 dicembre 1898, cc. 100.
34.
17 gennaio 1899 – 31 dicembre 1899, cc. 190.
35.
10 gennaio 1900 – 31 dicembre 1900, cc. 204.
36.
15 gennaio 1901 – 24 agosto 1901, cc. 203.
4. IL “CARTEGGIO” DAL DECENNIO FRANCESE AL 1890
Il riordinamento del carteggio dell’archivio storico del comune di Bitonto, relativo alla
documentazione dal Decennio francese al 1890, risale ai primi anni del 1900, quando
l’amministrazione comunale diede applicazione alla circolare del Ministero dell’Interno del marzo
1897, che introduceva il “titolario” di classificazione degli archivi dei comuni. Il riordinamento fu
il risultato di una interpretazione forzata di quella circolare che prevedeva l’uso del titolario per la
gestione del protocollo dell’archivio corrente; si adattarono invece le serie e le unità archivistiche,
prodotte anche in epoca preunitaria, alle categorie e classi in cui esso era articolato, inserendovi
per giunta, in successione cronologica per anno, quelle cosiddette “serie particolari”559 (registri dei
protocolli della corrispondenza, liste elettorali, liste di leva, bilanci, mandati di pagamento, mastri,
giornali di cassa, contratti) che costituiscono solitamente serie autonome.
Si è ritenuto opportuno accettare quel vecchio riordinamento, realizzato con criteri in ultima
analisi antistorici, soprattutto a causa della obiettiva difficoltà anche solo a progettare una nuova
organizzazione che avrebbe implicato una propedeutica analisi semantica dei materiali accumulati
alla identificazione di quello che doveva essere stato un originario sistema di sedimentazione delle
carte. La loro condizionatura attuale si è dopotutto a sua volta “storicizzata” e non è più compito
dell’archivista rimuovere ex abrupto la patina della storia come se fosse un restauratore di opere
d’arte alla riscoperta dell’originale colore usato dall’artista.
L’applicazione del titolario fu adottata sistematicamente nella gran parte dei comuni della
regione Puglia ed esso è tuttora utilizzato — anche nell’archivio corrente del comune di Bitonto
— per la classificazione delle unità archivistiche, tenuto conto degli inevitabili adattamenti e
modifiche verificatisi nel tempo, non tanto per quanto riguarda le categorie, che sono partizioni
che consentono di raggruppare sotto una stessa definizione un insieme di affari che presentano
caratteristiche comuni560, quanto soprattutto per le classi che rappresentano sottoinsiemi che
individuano raggruppamenti sempre più specifici e contigui semanticamente. Le voci di categorie
e classi sono state rilevate dalle diciture presenti sulle buste e copertine dei fascicoli dell’Archivio
storico comunale di Bitonto.
I. Amministrazione
1. Regolamenti
2. Archivio
3. Cancelleria comunale e forniture
4. Elezioni
5. Amministratori.
6. Personale
7. Locali e arredamento
8. Deliberazioni degli amministratori
9. Cause e liti
559
560
AUGUSTO ANTONIELLA, L’archivio comunale postunitario. Firenze, La Nuova Italia, 1979, p. 000.
Cfr. PAOLA CARUCCI, Le fonti archivistiche: ordinamento e conservazione. Roma, La Nuova Italia Scientifica, 1983, p. 229.
10. Andamento servizi amministrativi
11. Affari generali
12. Enti amministrativi vigilati dal comune
II. Opere pie e beneficenza
1. Opere pie
2. Statuti e regolamenti delle opere pie
3. Assistenza e tutela dell’infanzia
4. Sussidi e contributi diversi
5. Lotterie
III. Polizia urbana e rurale
1. Personale
2. Polizia urbana e rurale
IV. Sanità e igiene
1. Personale e ufficio sanitario
2. Assistenza sanitaria
3. Epidemie ed epizoozie
4. Igiene pubblica, macelli
5. Polizia mortuaria, cimiteri
V. Finanze
1. Demanio, proprietà, inventari, rendite e contratti
2. Contabilità, bilanci, conti
3. Imposte e tasse
4. Imposte di consumo
5. Catasto
6. Privative
7. Esattoria, tesoreria
VI. Governo
1. Leggi, decreti e circolari.
2. Elezioni politiche
3. Feste e lutti nazionali
4. Azioni di valore civile e militare
5. Associazioni politiche, sindacali e culturali
VII. Grazia, giustizia e culto
1. Uffici giudiziari
2. Giurati
3. Carceri
4. Conciliatori, ufficio di conciliazione
5. Notariato
6. Culto
VIII. Leva e truppa
1. Liste e operazioni di leva
2. Affari inerenti il servizio militare
IX. Istruzione pubblica
1. Insegnanti scuole primarie
2. Asili d’infanzia e scuole elementari, Monte pensioni
3. Scuole secondarie
4. Licei
5. Bande musicali, Biblioteca, Iniziative culturali
X. Lavori pubblici
1. Strade, vie e piazze
2. Ponti e risanamento abitato
3. Illuminazione pubblica
4. Cisterne e acque
5. Strade vicinali
6. Espropri per pubblica utilità
7. Servizio postale e telegrafico
8. Ferrovie
9. Servizi tecnici
10. Manutenzione edifici pubblici, orologi
11. Porti
12. Costruzione nuovi molini
13. Miscellanea
XI. Industria, commercio e agricoltura
1. Agricoltura
2. Industria e lavoro
3. Commercio
4. Fiere e mercati
5. Pesi e misure
XII. Stato civile, anagrafe, censimenti, statistiche
1. Stato civile
2. Censimenti
3. Statistiche varie
XIII. Emigrazioni e passaporti
1. Emigrati
XIV. Oggetti diversi
1. Affari non classificabili in altre categorie
XV. Pubblica sicurezza
1. Incolumità pubblica
2. Prevenzione infortuni
3. Trattenimenti pubblici, teatri
4. Esercizi pubblici
5. Accattonaggio e questue
6. Classi pericolose per la società
7. Affari diversi di Pubblica sicurezza
8. Gendarmi, forza pubblica
I. Amministrazione561
1. Regolamenti
Busta 1
1.
561
«Statuti patrii di diversi comuni»562.
1831-1854
1.1 Approvazione dell’Intendente Marchese di Montrone del
supplemento allo Statuto patrio rurale del comune di
Monopoli. 1830. [S. n. t.], pp. 7.
1.2 Regolamento di polizia urbana, e rurale del comune di
Modugno. 1827, 1831. [S. n. t.], pp. 39.
1.3 Estratto de’ registri della cancelleria comunale di Mola.
1831-1833. [S. n. t.], pp. 70.
1.4 Progetto de’ Statuti patri del comune di Terlizzi. [Bari], [s.
n.], 1834, pp. 107.
1.5 Regolamento di Polizia urbana, e rurale del comune di
Per la serie dei protocolli della corrispondenza vedi GRAZIA TATÒ, L’archivio storico del comune di Bitonto, cit., p. 205.
La sottoserie è costituita da una raccolta, ordinata cronologicamente, dei regolamenti e statuti cittadini dei comuni della Provincia di
Terra di Bari della prima metà dell’Ottocento pubblicati sul “Giornale dell’Intendenza di Terra di Bari”, quasi tutti per i tipi dei Fratelli
Cannone e di Tiberio Pansini.
562
Bitritto. 1834. Bari, [s. n.], 1835, pp. 35.
1.6 Estratto dai Registri delle deliberazioni decurionali di
Polignano de’ 6 gennaio 1835. [Bari], [s. n.], [1835], pp. 58.
1.7 Statuti patri per la polizia urbana, e rurale del comune di
Loseto. Anno 1834. Bari, Fratelli Cannone, [1836], pp. 23.
1.8 Statuto Patrio per la polizia Urbana, e Rurale del comune
di S. Michele. Anno 1835. Bari, Fratelli Cannone, [1836],
pp. 35.
1.9 Regolamento di polizia urbana, e rurale del comune di
Bitetto. 1833. Bari, [s. n.], [1835], pp. 58.
1.10 Statuto patrio per la polizia Urbana e rurale del comune
di Ceglie. Anno 1835. Bari, Fratelli Cannone, [1836], pp. 35
.
1.11 Statuto Patrio per la Polizia urbana, e rurale del comune
di Palo. Anno 1836. Bari, Fratelli Cannone, [1836], pp. 51.
1.12 Copia del progetto de’ Statuti Patrj del comune di
Conversano. 1835. Bari, Fratelli Cannone, [1836], pp. 69.
1.13 Regolamenti di Polizia urbana, e rurale per gli abitanti e
territorio del comune di Castellana. 1834. Bari, Domenico
Capasso, 1836, pp. 46.
1.14 Regolamento di Polizia urbana, e rurale per gli abitanti,
e territorio di Triggiano. 1837. [Bari], [s. n.], [1837], pp. 35.
1.15 Articoli addizionale alli Statuti Municipali [di Terlizzi]
relativamente alla vendita della calce a peso, e non a
misura. 1837. [Bari], [s. n.], [1837], pp. 4.
1.16 [Modifiche al regolamento di Polizia urbana, e rurale del
comune di Molfetta]. [Bari], [s. n.], [1837], pp. 7.
1.17 Regolamento di Polizia urbana, e rurale per gli abitanti,
e territorio di Valenzano. 1837. [Bari], [s. n.], [1837], pp.
23.
1.18 Regolamento di Polizia Urbana e rurale per gli abitanti e
territorio di Sannicandro. 1837. [Bari], [s. n.], [1837], pp.
20.
1.19 Regolamento di Polizia urbana, e rurale del comune di
Ruvo 1836. [Bari], [s. n.], [1837], pp. 61.
1.20 Statuto Patrio del comune, e territorio di Cellamare.
1838. [Bari], [s. n.], [1838], pp. 35.
1.21 Regolamento di Polizia Urbana, e Rurale del comune di
Corato. 1837. [Bari], [s. n.], [1840], pp. 87.
1.22 Regolamento di Polizia urbana, e rurale del comune di
Fasano. 1841. Bari, T. Pansini, 1841, pp. 47.
1.23 Regolamenti di Polizia urbana, e rurale per gli abitanti e
Territorio del comune di Castellana. 1840. Bari, T. Pansini,
1841, pp. 23.
1.24 Statuti di Polizia urbana, e rurale del comune di Mola. 20
novembre 1839. Bari, Tip. T. Pansini, 1842, pp. 90.
1.25 giunta al Regolamento di Polizia urbana, e rurale del
comune di Triggiano. 1842. Bari, T. Pansini, 1842, pp. 56.
1.26 Progetto de’ Regolamenti di Polizia urbana, e rurale del
comune di Minervino. 1839. Bari, T. Pansini, 1843, pp. 41.
1.27 Articoli addizionali agli Statuti di polizia urbana e rurale
[del comune di Mola. 1843]. [Bari], [s. n.], [1843], pp. 5.
1.28 Regolamento di Polizia urbana, e rurale del comune di
Alberobello. 1843. Bari, T. Pansini, 1844, pp. 29.
1.29 Progetto del regolamento di Polizia urbana, e rurale pel
comune di Noci. 1843. Bari, T. Pansini, 1844, pp. 21.
1.30 giunta al regolamento di Polizia urbana, e rurale del
comune di Conversano. 1843. Bari, T. Pansini, 1844, pp. 13.
1.31 Progetto del regolamento di Polizia Urbana, e Rurale del
comune di Molfetta per il quinquennio dal 1° gennaio 1844
a tutto dicembre 1848. 1843. Bari, T. Pansini, 1844, pp. 7.
1.32 Regolamento di Polizia urbana, e rurale pel comune di
Putignano. 1844. Bari, T. Pansini, 1844, pp. 41.
1.33 Statuti di Polizia urbana, e rurale pel comune di
Bisceglie. 1842. Bari, T. Pansini, 1844, pp. 51.
1.34 Regolamento di Polizia urbana, e rurale pel comune di
Spinazzola. 1841. Bari, T. Pansini, 1844, pp. 25.
1.35 Regolamento di Polizia urbana, e rurale pel comune di
Binetto. 1843. Bari, T. Pansini, 1844, pp. 21.
1.36 Regolamento di Polizia urbana, e rurale del comune di
Andria. 1841. Bari, T. Pansini, 1844, pp. 40.
1.37 Regolamento di Polizia urbana, e rurale del comune di
Barletta. 1842. Bari, T. Pansini, 1844, pp. 33.
1.38 Regolamento Municipale del comune di Gioia. 1843.
Bari, T. Pansini, 1844, pp. 34.
1.39 Articoli addizionali ai Statuti patri per la custodia de’
fondi rurali [del comune di Minervino]. 1845. Bari, T.
Pansini, 1845, pp. 13.
1.40 Articoli addizionali ai Statuti patri per la custodia de’
fondi rurali [del comune di Loseto]. 1845. Bari, T. Pansini,
1845, pp. 8.
1.41 Regolamento di Polizia Urbana, e Rurale del comune di
Terlizzi. 1845. Bari, T. Pansini, 1846, pp. 48.
1.42 Regolamenti di Polizia amministrativa del comune di
Polignano. 1846. Bari, T. Pansini, 1846, pp. 68.
1.43 [Articoli addizionali ai Patri Statuti di Andria]. 1846.
Bari, 1846. (2 copie), pp. 12.
1.44 Regolamento di Polizia urbana, e rurale del comune di
Noia. 1844. Bari, T. Pansini, [1846], pp. 56.
1.44 Regolamento di Polizia Amministrativa del comune di
Palo. 1845. Bari, T. Pansini, [1846], pp. 43.
1.46 Regolamento di Polizia Amministrativa Progettati dal
Decurionato di Grumo. 1844. Bari, T. Pansini, [1846], pp.
40.
1.47 Regolamento di Polizia Amministrativa del comune di
Ruvo. 1846. Bari, T. Pansini, 1847, pp. 93.
1.48 Statuti di Polizia urbana, e rurale del comune di Mola
adottati nella domenica 3 ottobre 1847. Bari, T. Pansini,
1848, pp. 199.
1.49 Statuti di Polizia urbana e rurale del comune di
Giovinazzo. 1846. Bari, T. Pansini, 1849, pp. 42.
1.50 Regolamento di Polizia urbana e rurale del comune di
Noci. 1853. Bari, Fratelli Giovanni, e Domenico Cannone,
1854, pp. 23.
Busta 2
2.
3.
4.
5.
«Regolamento edilizio», cc. 76.
«Pianta e regolamento pel nuovo borgo», cc. 15.
«Regolamento di polizia rurale, del 3 marzo 1868», cc. 46.
«Regolamento pel servizio medico chirurgico farmaceutico», cc.
81.
6. «Regolamento d’igiene», cc. 89.
7. «Regolamento per l’occupazione di aree e spazi pubblici», cc. 24.
8. «Regolamento di polizia urbana», cc. 113.
9. «Regolamento di polizia mortuaria», cc. 103.
10. «Regolamento del corpo delle guardie municipale», cc. 14.
1864-1884
1865
1868-1882
1868-1892
1870-1881
1875-1876
1876-1882
1878-1895
1891-1892
2. Archivio
Busta 3
1.
«Incartamento pel riordinamento dell’archivio», cc. 160.
1807-1849
Contiene: circolare dell’Intendenza di Terra di Bari, per la formazione
dell’archivio del 13 luglio 1807;
nomina del decurione Tommaso Carbonara come «deputato per
l’ordinamento ed inventario dell’archivio comunale» del 6 agosto 1837;
«inventario de’ libri della biblioteca comunale eseguito dal cancelliere
archivario comunale, assistito dal sindaco e dai decurioni Ignazio
Minardi e Diego Bovio» del 20 agosto 1841.
2.
3.
4.
5.
«Incartamento pel furto delle carte dall’archivio del regio
giudicato di Bitonto», cc. 7.
«Pratica relativa al furto nella casa comunale», cc. 18.
«Ordinamento degli archivi comunali», cc. 21.
Corrispondenza con la Prefettura di Bari, per il riordinamento
1816
1851
1897
1900
dell’archivio comunale, cc. 3.
6. Verbale di consegna del 3 maggio 1901 degli atti dell’ufficio di
segreteria, cc. 12.
7. «Riordinamento dell’archivio comunale», incarico all’avvocato
Giovanni Scippa, cc. 32.
8. «Riordinamento dell’archivio comunale», incarico a Carlo
Pignatelli, cc. 10.
9. «Rilascio di copie di atti di archivio», cc. 5.
10. Decreto del 2 ottobre 1911 n. 1163 per l’eliminazione degli atti
degli «archivi delle province, dei comuni e delle istituzioni di
pubbliche beneficenze», cc. 4.
1901
1901
1909
1909
1912
11. Richiesta di Giovanni Praitano di collaborazione alla «ricerca
1912
degli atti dei comuni di Terra di Bari», cc. 4.
12. Elenco degli atti che si propongono per lo «scarto degli atti
1916-1919
d’archivio» e corrispondenza con la Croce Rossa Italiana, cc. 47.
13. Nota di approvazione della Prefettura di Bari, della delibera per la 1917
liquidazione di spesa per i lavori eseguiti nell’archivio di
deposito, cc. 4.
Repertori dei fascicoli dell’archivio563
1. «Rubrica supplementare dal 1813 al 1896» dell’archivio comunale, cc. 72. [1900]
2. «Rubrica dell’archivio comunale», cc. 20.
1897
3. «Rubrica dell’archivio comunale», cc. 21.
1898
4. «Rubrica dell’archivio comunale», cc. 19.
1899
5. «Rubrica dell’archivio comunale», cc. 22.
1900
6. «Rubrica dell’archivio comunale», cc. 20.
1901
7. «Rubrica dell’archivio comunale», cc. 24.
1902
8. «Rubrica dell’archivio comunale», cc. 24.
1903
9. «Rubrica dell’archivio comunale», cc. 24.
1904
10. «Rubrica dell’archivio comunale», cc. 25.
1905
11. «Rubrica dell’archivio comunale», cc. 24.
1906
12. «Rubrica dell’archivio comunale», cc. 21.
1907
13. «Rubrica dell’archivio comunale», cc. 29.
1908
14. «Rubrica dell’archivio comunale», cc57.
1909
15. «Rubrica dell’archivio comunale», cc. 50.
1910
16. «Rubrica dell’archivio comunale», cc. 65.
1911
17. «Rubrica dell’archivio comunale», cc. 155.
1912
18. «Rubrica dell’archivio comunale», cc. 93.
1913
19. «Rubrica dell’archivio comunale», cc. 119.
1914
20. «Rubrica dell’archivio comunale», cc. 132.
1915
21. «Rubrica dell’archivio comunale», cc. 26.
1916
563
La serie è conservata presso la Biblioteca comunale “Eustachio Rogadeo” di Bitonto.
22. «Rubrica dell’archivio comunale», cc. 21.
23. «Rubrica dell’archivio comunale», cc. 20.
24. «Rubrica dell’archivio comunale», cc. 54.
25. «Rubrica dell’archivio comunale», cc. 56.
26. «Rubrica dell’archivio comunale», cc. 23.
27. «Rubrica dell’archivio comunale», cc. 20.
28. «Rubrica dell’archivio comunale», cc. 23.
29. «Rubrica dell’archivio comunale», cc. 24.
30. «Rubrica dell’archivio comunale», cc. 24.
31. «Rubrica dell’archivio comunale», cc. 27.
32. «Rubrica dell’archivio comunale», cc. 55.
33. «Rubrica dell’archivio comunale», cc. 27.
34. «Rubrica dell’archivio comunale», cc. 54.
35. «Rubrica dell’archivio comunale», cc. 22.
36. «Rubrica dell’archivio comunale», cc. 25.
1. «Rubrica dell’archivio comunale», cc. 23.
38. «Rubrica dell’archivio comunale», cc. 22.
39. «Rubrica dell’archivio comunale», cc. 24.
40. «Rubrica dell’archivio comunale», cc. 23.
41. «Rubrica dell’archivio comunale», cc. 69.
42. «Rubrica dell’archivio comunale», cc. 64.
43. «Rubrica dell’archivio comunale», cc. 63.
44. «Rubrica dell’archivio comunale», cc. 72
45. «Rubrica generale dell’archivio di deposito», cc. 188.
1917
1918
1919
1920
1921
1922
1923
1924
1925
1926
1927
1928
1929
1930
1931
1932
1933
1934
1935
1937
1938
1939
1940
1952
3. Cancelleria comunale e forniture
Busta 4
1.
2.
«Incartamenti dei suggelli e griffa per la cancelleria comunale e
regio giudicato», cc. 44.
«Incartamento per la provisione delle formole in istampa per la
cancelleria comunale», cc. 557.
1816-1860
1819-1861
Contiene: «Stati delle stampe che necessitano alla cancelleria comunale»,
ordini di acquisto allo Stabilimento Poligrafico di Tiberio Pansini, al
servizio dell’Intendenza di Terra di Bari.
3.
4.
«Appalto fornitura stampe e oggetti di cancelleria», cc. 32.
«Spese di stampe ed altri oggetti forniti da Nicola Garofalo»,
tipografia con cartoleria e legatoria di Bitonto, cc. 26.
1889-1896
1897
Busta 5
5.
«Forniture di stampati e oggetti di cancelleria» fatte da Nicola
Garofalo, cc. 479.
1899-1901
6.
7.
«Forniture di stampe per ufficio comunale», cc. 14.
Modelli in bianco per «acquisto di stampe e oggetti di
cancelleria»564, cc. 39.
8. Ordinazioni di carta ed oggetti di cancelleria alle ditte Giuseppe
Laterza, di Bari, e Stefano De Bari, di Molfetta, cc. 20.
9. Copie di deliberazioni per il pagamento di stampe ed oggetti di
cancelleria, cc. 7.
10. «Servizio di economato», cc. 133.
1901
1904
1905
1906
1909-1925
Contiene: Regolamento per l’economato del Municipio di Bitonto.
Bitonto, Ed. Garofalo, 19 dicembre 1908.
Busta 6
11.
12.
13.
14.
15.
16.
17.
18.
19.
20.
21.
22.
23.
24.
25.
26.
27.
28.
29.
30.
564
Corrispondenza con ditte diverse per forniture, cc. 126.
Liquidazione di «spese di economato», cc. 4.
Appalto fornitura stampe per il triennio 1911-1913, cc. 160.
Corrispondenza per forniture, cc. 8.
Corrispondenza del delegato municipale di Palombaio Domenico
De Vitofrancesco per acquisto di oggetti di cancelleria e
medicinali, cc. 8.
Atti per l’acquisto di «stampe e oggetti burocratici», cc. 119.
Corrispondenza per spese di «stampe e oggetti burocratici», cc.
73.
Forniture di stampe ed oggetti di cancellerie, cc. 34.
Fatture per forniture di cancellerie, cc. 19.
Appalto per la fornitura di stampati e oggetti di cancellerie, cc.
95.
«Associazione a periodici diversi», cc. 7.
Copia di delibera della giunta Municipale del 6 aprile 1908 per
l’abbonamento al Bollettino ufficiale della Camera di commercio
di Bari, cc. 4.
«Abbonamenti vari», cc. 43.
Corrispondenza con la Prefettura di Bari per l’abbonamento a
riviste amministrative, cc. 22.
Abbonamenti a «pubblicazioni amministrative», cc. 30.
«Acquisto di volumi dell’opera Digesto Italiano», cc. 3.
Abbonamenti a pubblicazioni amministrative, cc. 23.
Corrispondenza con la Prefettura di Bari per l’abbonamento a
pubblicazioni amministrative, cc. 55.
Copia di atti deliberativi per la liquidazione di spese per
abbonamenti a pubblicazioni amministrative, cc. 72.
Corrispondenza per abbonamenti a pubblicazioni amministrative,
cc. 127.
1909
1909
1910-1915
1911
1912
1913-1914
1915-1916
1916-1918
1917-1918
1918-1925
1900
1908
1909
1910
1911
1912
1912-1913
1913-1915
1914
1915-1916
In allegato vi sono modelli di stampati in bianco in uso presso gli uffici comunali, le scuole serali di disegno applicate alle arti e
mestieri di Bitonto, e modelli di manifesti vari.
31. Corrispondenza per abbonamenti a pubblicazioni amministrative, 1916-1922
cc. 160.
4. Elezioni
Busta 7
1.
«Incartamento per la lista degli eleggibili alle cariche
amministrative», cc. 399.
1808-1860
Contiene: liste degli «eligibili» a cariche amministrative dal 1808 al
1860.
2.
«Pratica relativa alle liste elettorali ed elezioni», cc. 391.
1861-1864
Contiene: elenco degli elettori iscritti sulla lista elettorale amministrativa
del comune di Bitonto redatto il 17 maggio 1861;
estratto del ruolo della contribuzione fondiaria del 1864 per le elezioni
politiche ed amministrative.
3.
Corrispondenza con la Prefettura di Bari per le «elezioni
amministrative – liste», cc. 93.
1865
Contiene: «verbale per la nomina dell’ufficio definitivo e per l’elezione
dei consiglieri comunali» del 1865;
copia dei «ruoli dei tributi che pagansi dagli iscritti sulla lista elettorale
amministrativa rilasciati dal regio percettore, 8 maggio 1865».
4.
5.
«Elezioni Amministrative – Liste», cc. 130.
«Elezioni Amministrative – Liste», cc. 60.
1866
1867
Contiene: corrispondenza con la deputazione provinciale.
6.
«Elezioni Amministrative – Liste», cc. 61.
1868
Contiene: «elenco dei consiglieri comunali a tutto il 1868»;
copia della deliberazione di giunta del 18 aprile del 1868 per la revisione
della lista elettorale amministrativa.
7.
«Elezioni Amministrative – Liste», cc. 50.
1869
Busta 8
8.
«Elezioni Amministrative – Liste», cc. 65.
1870
Contiene: «verbale per la nomina dell’ufficio definitivo e per l’elezione
dei consiglieri comunali» per le elezioni del 1870;
elenco dei consiglieri eletti per la rinnovazione del quinto.
9.
«Elezioni Amministrative – Liste», cc. 30.
1871
Contiene: «verbale per la nomina dell’ufficio definitivo e per l’elezione
dei consiglieri comunali» per le elezioni del 1871;
elenco dei consiglieri eletti per la rinnovazione del quinto.
10. «Elezioni Amministrative – Liste», cc. 95.
Contiene: «verbale per la nomina dell’ufficio definitivo e per l’elezione
dei consiglieri comunali» per le elezioni del 1872;
1872
elenco dei consiglieri eletti per la rinnovazione del quinto.
11. «Elezioni Amministrative – Liste», cc. 85.
1873
Contiene: «verbale per la nomina dell’ufficio definitivo e per l’elezione
dei consiglieri comunali» per le elezioni del 1873;
delibera del 12 settembre 1873 del consiglio provinciale di Terra di Bari
relativa al ricorso dell’elettore Giovanni Catucci, sacerdote, per
l’elezione del consigliere provinciale di Bitonto;
corrispondenza con la Prefettura di Bari su notizie statistiche relative alle
liste elettorali amministrative.
12. «Elezioni Amministrative – Liste», cc. 52.
1874
13. «Elezioni Amministrative – Liste», cc. 115.
1875
Contiene: comunicazione della deputazione di Terra di Bari dell’elezione
di Giuseppe Laudisi a consigliere provinciale;
elenco degli aggiunti alla lista elettorale amministrativa per l’anno 1875;
atti della delegazione di «censo elettorale».
14. «Elezioni Amministrative – Liste», cc. 44.
1876
15. «Elezioni Amministrative – Liste», cc. 55.
1877
Contiene: corrispondenza con la Prefettura di Bari per l’esatta redazione
delle liste elettorali politiche ed amministrative.
16. «Elezioni Amministrative – Liste», cc. 102.
1878
Contiene: corrispondenza con la Prefettura di Bari relativa alla
composizione delle «sezioni dei comizi elettorali» ai sensi dell’art. 49
delle legge del 20 marzo. 1865.
17. «Elezioni Amministrative – Liste», cc. 92.
1879
Contiene: carteggio relativo al «reclamo di Simone Saracino, Domenico
Modugno e Vito Carelli avverso l’elezione del consigliere provinciale del
mandamento di Bitonto», Marco Cioffrese.
18. «Elezioni Amministrative – Liste», cc. 130.
1880
19. «Elezioni Amministrative – Liste», cc. 68.
1881
Contiene: verbale di «verifica di alfabetismo per essere elettori» del 1
maggio 1881.
20. «Elezioni Amministrative – Liste», cc. 38.
21. «Elezioni Amministrative – Liste», cc. 46.
1882
1883
Contiene: circolare del 30 gennaio 1883 delle deputazione provinciale di
Bari relativa alla revisione delle liste elettorali amministrative.
22. «Elezioni Amministrative – Liste», cc. 63.
Contiene: nota del 31 marzo. 1884 della deputazione provinciale di Bari
relativa alla «elezione di un consigliere provinciale in rimpiazzo
dell’avvocato Domenico Cioffrese eletto nel 1879» nel mandamento di
Bitonto.
1884
Busta 9
23. «Elezioni Amministrative», cc. 28.
1885
Contiene: lista degli eletti a consigliere comunale, manifesto a stampa.
24. «Elezioni Amministrative», cc. 48.
1886
Contiene: verbale per la nomina dei consiglieri provinciali del 13 giugno
1886.
25. «Elezioni Amministrative», cc. 29.
1887
Contiene: notifica delle elezioni da «portarsi a termine nel giorno 24
luglio 1887», manifesto a stampa.
26. «Elezioni Amministrative», cc. 30.
1888
Contiene: verbale del 22 luglio 1888 per la «ricognizione dei voti
dell’intero comizio elettorale per i consiglieri comunali».
27. «Elezioni Amministrative», cc. 79.
1889
Contiene: corrispondenza con la deputazione provinciale di Bari per
«l’inchiesta sulle operazioni elettorali per la elezione dei consiglieri
provinciali» del 27 ottobre 1889, a seguito del reclamo di Giuseppe
Capruzzi contro l’elezione di Domenico Cioffrese.
28. «Elezioni Amministrative», cc. 103.
1890
Contiene: «tabelle dei candidati proposti per il consiglio comunale».
29. «Elezioni Amministrative», cc. 40.
1891
Contiene: comunicazione del 25 giugno 1891 della Prefettura di Bari del
decreto di nomina a presidenti dei seggi elettorali di Domenico
Mannacio, vicepresidente del Tribunale di Bari, Alessandro Monticelli,
giudice, Alfredo Greco, sostituto regio procuratore, Alessandro Curci,
pretore locale, Gennaro Epifania, uditore della Pretura di Bari.
30. «Elezioni Amministrative», cc. 46.
1892
31. «Elezioni Amministrative», cc. 51.
1893
32. «Elezioni Amministrative – Liste», cc. 222.
1895
Contiene: corrispondenza della Prefettura di Bari relativa alla decisione
del Consiglio di Stato sul ricorso di Vincenzo Perfetti e Pasquale Fusaro
contro la giunta provinciale amministrativa sui risultati delle elezioni
generali amministrative del 1895.
33. «Elezioni Amministrative – Liste», cc. 125.
1896
Contiene: liste degli elettori.
Busta 10
34. «Verbali degli esami per il conseguimento del diritto elettorale», 1894
cc. 179.
35. «Domande respinte» di iscrizione alle liste elettorali, cc. 63.
1894
36. «Certificati esibiti per la dispensa dagli esami per l’idoneità
elettorale», cc. 39.
1894
Busta 11
37. «Certificati di idoneità elettorale».
1895
Lettera A: cc. 39.
Lettera B: cc. 69.
Lettera C: cc. 222.
Lettera D: cc. 97.
Lettera F: cc. 23.
Lettera G: cc. 83.
Lettera L: cc. 67.
Lettera M: cc. 122.
Lettera N: cc. 32.
Lettera O: cc. 27.
Lettera P: cc. 94.
Lettera R: cc. 43.
Lettera S: cc. 112.
Lettera T: cc. 61.
Lettera U: cc. 8.
Lettera V: cc. 41.
Lettera Z: cc. 6.
38. «Controprove grafiche per gli elettori iscritti per censo», cc. 131. 1894
39. «Domande a corredo delle iscrizioni elettorali», cc. 334.
1895-1896
Busta 12
40. «Revisione delle liste elettorali», cc. 105.
Contiene: corrispondenza al presidente della commissione elettorale
1896
provinciale relativa ai reclami per la cancellazione dalle liste elettorali.
41. «Commissione per la revisione delle liste» elettorali per il
biennio 1897-1898, cc. 6.
1896
42. «Domande alla commissione elettorale provinciale», cc. 363.
1896
Busta 12.1
43. «Schede relative all’elezione generale dei consiglieri comunali», 1895
cc. 926.
44. «Liste sezionali» e «fogli di scrutinio», cc. 104.
1896
Busta 12.2
45. «Schede valide numerate», cc. 1118.
1896
Busta 12.3
46. «Schede per la nomina dei consiglieri comunali», cc. 968.
1899
5. Amministratori
Busta 13
1.
«Nomina dei decurioni dal 1808 al 1859», cc. 386.
1808-1859
Contiene: corrispondenza con l’Intendenza di Terra di Bari;
«registro per le riunioni del consesso decurionale per l’intervento de’
decurioni affine che al termine di ciascun mese possa trasmettersi
nell’Intendenza atto dal quale costi motivatamente l’omissione di coloro
che richiesti non si sono riuniti in consesso, facendo in tale atto
distinzione de’ recidivi a termini delle disposizioni dell’Intendente della
Provincia contenute nell’uffizio del 27 gennaio 1844 n. 802, 1844-1851».
2.
3.
4.
5.
«Incartamento degli obblighi del 1° eletto nelle occupazioni a
danno delle strade», cc. 7.
«Incartamento per l’olio all’officina del 1° eletto», cc. 44.
«Incartamento degl’insulti praticati al 1° eletto», cc. 10.
«Nomina dei consiglieri provinciali e distrettuali dal 1817 al
1859», cc. 268.
1841
1843-1861
1851
1817-1859
Contiene: corrispondenza con l’Intendenza di Terra di Bari;
quadri dei «novelli candidati al Consiglio provinciale ed a quello
distrettuale».
Busta n. 14
6.
Nomina dei Sindaci ed eletti dal 1807 al 1859 – Nomina
1807-1859
dell’aggiunto al 1° eletto nel villaggio di Santo Spirito», cc. 572.
Contiene: corrispondenza con l’Intendenza di Terra di Bari;
gli stati descrittivi degli amministratori del comune di Bitonto, nonché
corrispondenza per la nomina di un eletto sulla «spiaggia» di Santo
Spirito, 1857-1859.
7.
«Nomina dei Sindaci, primo e secondo eletto, giunta e consiglieri 1860-1873
comunali, provinciali e distrettuali dal 1860 al 1873», cc. 148.
Contiene: corrispondenza con la Regia Prefettura di Bari.
8.
Elenchi dei membri componenti Consiglio e giunta municipale,
cc. 57.
1866-1889
9.
«Dimissioni di Giambattista Sylos dalla carica di Sindaco», cc. 6. 1871
10. Elenco dei Consiglieri comunali dalle elezioni generali dal 1889 1890
al 1890, cc. 4.
11. «Elezione dei Sindaci», cc. 4.
1891
Contiene: corrispondenza dell’ufficio gabinetto della Regia Prefettura di
Bari.
6. Personale.
Busta 15
1.
2.
3.
4.
5.
«Nomine di impiegati comunali», cc. 402.
«Nomina d’inservienti e salariati», cc. 288.
«Nomina dei cancellieri comunali», cc. 228.
«Livree degli inservienti comunali», cc. 16.
«Censure agli impiegati, gratificazioni, miscellanea», cc. 51.
1809-1864
1813-1863
1816-1873
1824
1854-1896
6.
«Progetto di regolamento pel servizio di segreteria», cc. 25.
1879
7. Locali e arredamento
Busta 16
1.
2.
«Acquisto di tendine di giunchi per uso della Casa Comunale», 1830-1831
cc. 9.
«Riduzione di un braccio della Casa Comunale e dell’Archivio», 1835-1839
cc. 89.
Contiene: «Disegno pel Regio Giudicato, abitazione del giudice ed
archivio comunale in S. Domenico di Bitonto. Scala di palmi 80.
Architetto sig. Lerario», inviato il 23 aprile 1835 all’Intendente di Terra
di Bari. Cartoncino acquerellato, mm. 375x505.
3.
«Progetto di spesa per la costruzione di una nuova località al
secondo piano del Palazzo Comunale», cc. 5.
8. Deliberazioni degli amministratori
1886
1.
2.
«Convocazioni ordinarie e straordinarie del Consiglio», cc. 63.
«Relazioni sulle deliberazioni d’urgenza dei Regi Commissari»,
cc. 12.
1862-1888
1896
Busta 17
3.
4.
5.
6.
7.
8.
«Deliberazioni del Consiglio», cc. 25.
«Deliberazioni del Consiglio», cc. 47.
«Deliberazioni del Consiglio», cc. 82.
«Deliberazioni del Consiglio», cc. 337.
«Deliberazioni del Consiglio», cc. 337.
«Oggetti discussi dal Consiglio», cc. 150.
1861
1863
1864
1865
1866
1866
Busta 18
9. «Deliberazioni del Consiglio», cc. 434.
10. «Deliberazioni ed atti discussi dal Consiglio», cc. 651.
1867
1868
Contiene: Regolamento del tesoriere del comune di Trani. Bari,
Tipografia Cannone, 1863, pp. 16.
Busta 19
11. «Deliberazioni ed atti discussi dal Consiglio», cc. 864.
1869
Contiene: Per le acque potabili ed irrigatorie in Terra di Bari. Relazione
del cav. Savino Scocchera sulle proposte degli architetti Giovanni
Castelli, Edoardo Cirillo, Camillo Rosalba. Provvedimenti del Consiglio
Provinciale. Bari, Tipografia Cannone, 1869.
Busta 20
12. «Deliberazioni ed atti del Consiglio», cc. 767.
1870
Contiene: «Per il raddrizzamento del vico terzo Amedeo in Bitonto».
Bitonto, 26 dicembre 1869, architetto comunale Michele Masotino, scala
1:25, inchiostro di china, mm 705x305;
«Progetto per la riduzione del piano stradale del largo del teatro Umberto
e sue adiacenze». Bitonto, 31 luglio 1870, architetto comunale Michele
Masotino, scala 1:07, acquerello e inchiostro, mm 725x450;
Convitto municipale di Bitonto. Bari, Tipografia Cannone, 1870565.
13. «Deliberazioni ed atti discussi dal Consiglio», cc. 666.
Contiene: circolare del Ministero delle Finanze, Direzione Generale delle
Gabelle relativa al debito arretrato dei comuni sui dazi di consumo.
Firenze 27 marzo 1871.
Busta 21
565
Si tratta del convitto istituito “nell’antico locale” di Santa Teresa.
1871
14. «Deliberazioni ed atti del Consiglio», cc. 398.
15. «Deliberazioni ed atti del Consiglio», cc. 436.
1872
1873
16. «Deliberazioni ed atti del Consiglio», cc. 206.
1874
17. «Deliberazioni ed atti del Consiglio», cc. 211.
1875
Busta 22
18. «Deliberazioni ed atti del Consiglio», cc. 237.
1876
Contiene: Regolamento di polizia urbana del comune di Corato. Bari,
Tipografia Cannone, 1873;
Gazzetta del Popolo. Torino, 6 agosto 1876.
19. «Deliberazioni ed atti del Consiglio», cc. 484.
20. «Deliberazioni ed atti del Consiglio», cc. 277.
1877
1878
Busta 23
21. «Deliberazioni ed atti del Consiglio», cc. 605.
1879
Contiene: Per la Scuola olearia regionale. Raccomandazioni di
Francesco Saverio Sylos al Consiglio provinciale di Bari. Giovinazzo,
Tip. Regio Ospizio, 1880.
22. «Deliberazioni ed atti del Consiglio», cc. 270.
23. «Deliberazioni ed atti del Consiglio», cc. 411.
1880
1881
Contiene: Esposizione mondiale in Roma a cura del segretario del
Comitato promotore nell’adunanza del Comitato centrale del 16 marzo
1881. Roma, Tip. Del Senato, 1881;
Regolamento per la banda municipale di Bitonto. [S. l.], [s. n.], 1881;
bozzetto acquerellato della uniforme di bandista municipale, Bari, 24
marzo 1882, mm 340x240.
Busta 24
24. «Deliberazioni ed atti del Consiglio», cc. 440.
1882
Contiene: CAMERA DI COMMERCIO ED ARTI DI BARI, Sulla sezione del Credito
fondiario del Banco di Napoli presso la sede di Bari. Bari, Stab. Tip.
Gissi e C., 1882;
«Planimetria di una parte del rione S. Matteo». Bitonto, 23 luglio 1882,
architetto comunale Michele Masotino, scala 1:500, inchiostro a china,
mm 725x450;
«Planimetria di una parte del rione S. Antonio». Bitonto, 26 settembre
1882, architetto comunale Michele Masotino, scala 1:500, inchiostro a
china, mm 725x450.
25. «Deliberazioni ed atti del Consiglio», cc. 276.
1883
Contiene: FRANCESCO SAVERIO SYLOS, Il più antico e forse più efficace
preservativo dai danni della filossera. Bitonto, Tip. Garofalo, 1883;
«Del torrione alla strada Amedeo da demolire», Bitonto, 15 maggio
1881, architetto comunale Michele Masotino, scala 1:400, pianta a china
acquerellata, mm 410x285.
26. «Deliberazioni ed atti del Consiglio», cc. 317.
1884
Contiene: «Villetta a piazza Castellucci», Bitonto, 14 novembre 1884,
architetto comunale Michele Masotino, scala 1:250, pianta a china su
lucido, mm 375x255;
«Suolo sulla strada di Molfetta concesso alla vedova Laudesi», Bitonto,
27 novembre 1886, architetto comunale Michele Masotino, pianta a china
su lucido, mm 325x260.
27. «Deliberazioni ed atti del Consiglio», cc. 202.
1885
Contiene: manifesto funebre per la morte del cav. Luigi della Noce,
filologo e riformatore degli studi letterari della provincia di Terra di Bari.
Bitonto, 11 agosto 1885.
Busta 25
28. «Deliberazioni ed atti del Consiglio», cc. 295.
29. «Deliberazioni ed atti del Consiglio», cc. 250.
1886
1887
Contiene: «Rettifica al regolamento della banda musicale e nomina del
maestro direttore Michele Corelli»;
«Regolamento comunale per pubblici spettacoli nella città di Bitonto»,
26 febbraio 1887;
Regolamento pel servizio sanitario di beneficenza di Bitonto. Bitonto,
Tipografia operaia Stefano di Bari, 1887;
Tariffa delle medele ai poveri del municipio di Bitonto. Bitonto, Tip.
Garofalo, 1882.
30. «Deliberazioni ed atti del Consiglio», cc. 176.
31. «Deliberazioni ed atti del Consiglio», cc. 432.
1888
1889
Busta 25.1
32. «Deliberazioni ed atti del Consiglio», cc. 172.
33. «Deliberazioni ed atti del Consiglio», cc. 185.
1890
1891
Busta 26
34. «Deliberazioni ed atti del Consiglio», cc. 117.
35. «Deliberazioni ed atti del Consiglio», cc. 227.
36. «Deliberazioni ed atti del Consiglio», cc. 123.
1892
1893
1894
Contiene: Regolamento generale concordato tra la Provincia ed i
Comuni per l’assegnazione dei trovatelli alle balie per il loro regolare
allevamento, custodia e tutela e per il pagamento delle rette mensili.
Bari, Avellino e C., 1893.
37. «Deliberazioni ed atti del Consiglio», cc. 111.
38. «Deliberazioni ed atti del Consiglio», cc. 443.
Contiene: Regolamento delle guardie municipali del comune di Bitonto.
Bitonto, [s. n.], 1891;
1895
1896
«Progetto per gli uffici della conciliazione al secondo piano del Palazzo
comunale di Bitonto», Bitonto, [s. d.], architetto comunale Michele
Masotino, scala 1: 100, pianta a china su lucido, mm 325x260.
Busta 27
39.
40.
41.
42.
43.
«Deliberazioni ed atti di Giunta», cc. 72.
«Deliberazioni ed atti di Giunta», cc. 176.
«Deliberazioni ed atti di Giunta», cc. 205.
«Deliberazioni ed atti di Giunta», cc. 146.
«Deliberazioni ed atti di Giunta», cc. 241.
1863
1866
1867
1868
1869
Busta 28
44. «Deliberazioni ed atti di Giunta», cc. 403.
45. «Deliberazioni ed atti di Giunta», cc. 411.
1870
1871
Busta 29
46. «Deliberazioni ed atti di Giunta», cc. 1080.
1872
Busta 30
47. «Deliberazioni ed atti di Giunta», cc. 1172.
1873
Busta 31
48. «Deliberazioni ed atti di Giunta», cc. 759.
49. «Deliberazioni ed atti di Giunta», cc. 630.
1874
1875
Busta 32
50. «Deliberazioni ed atti di Giunta», cc. 416.
51. «Deliberazioni ed atti di Giunta», cc. 537.
52. «Deliberazioni ed atti di Giunta», cc. 390.
1876
1877
1878
Busta 33
53. «Deliberazioni ed atti di Giunta», cc. 394.
54. «Deliberazioni ed atti di Giunta», cc. 479.
55. «Deliberazioni ed atti di Giunta», cc. 284.
1879
1880
1881
Busta 34
56. «Deliberazioni ed atti di Giunta», cc. 457.
57. «Deliberazioni ed atti di Giunta», cc. 576.
Busta 35
1882
1883
58. «Deliberazioni ed atti di Giunta», cc. 395.
59. «Deliberazioni ed atti di Giunta», cc. 406.
1884
1885
Busta 36
60. «Deliberazioni ed atti di Giunta», cc. 649.
1886
Contiene: «Progetto del giardinetto pubblico sulla piazza Plebiscito di
Bitonto», Bitonto gennaio 1884, architetto Michele Masotino, scala
1:500, inchiostro di china, acquerellata, mm 210x310.
61. «Deliberazioni ed atti di Giunta», cc. 408.
1887
Contiene: manifesto di lutto di due soldati bitontini caduti in Africa;
Commemorazione fatta il 5 marzo 1887 in onore dei soldati italiani
caduti in Africa. A cura del Municipio di Bitonto. Bitonto, Stab. Tip. N.
Garofalo, 1887, p. 59.
Busta 37566
Busta 38
65. «Deliberazioni ed atti di Giunta», cc. 411.
66. «Deliberazioni ed atti di Giunta», cc. 380.
67. «Deliberazioni ed atti di Giunta», cc. 498.
1891
1892
1893
Busta 39
68. «Deliberazioni ed atti di Giunta», cc. 315.
69. «Deliberazioni ed atti di Giunta», cc. 407.
70. «Deliberazioni ed atti di Giunta», cc. 560.
1894
1895
1896
9. Cause e liti567
Busta 40
1.
2.
3.
566
«Atti del sequestro formati contro l’esattore decimale Giovanni 1804-1813
Camillo Prisco di Bitonto» davanti al giudicato di pace di Bitonto
e la corte di appello di Altamura, cc. 157.
«Atti giudiziari pel ritiro di ducati 335.57 esistenti presso Marco 1807
Cioffrese, cassiere del dazio straordinario imposto per le spese
per la permanenza della truppa francese», cc. 35.
«Contestazione pel diritto di passaggio dalla casa di Nicola Lillo 1808
La busta è mancante, forse è andata smarrita durante uno dei numerosi trasferimenti che ha subito l’archivio. Comprendeva tre
fascicoli contenenti “Deliberazioni ed atti di Giunta” per gli anni dal 1888 al 1890.
567
I fascicoli sono per la maggioranza corrispondenza tra il sindaco e l’intendente di Terra di Bari in relazione alle cause presso il
Consiglio d’Intendenza (primo grado di giudizio).
4.
5.
per accedervi all’atrio della chiesa di S. Rocco». Corrispondenza
con il regio governatore di Bitonto, cc. 16.
Atti relativi alla transazione con Mauro Sisto per l’appalto delle
pubbliche gabelle, cc. 40.
4.1 «Controversia con Mauro Sisto per l’appalto delle
pubbliche gabelle» davanti al consiglio d’Intendenza di Bari
ed in seguito al consiglio di Stato, cc. 34.
4.2 «Atti per il compenso e per le spese a Andrea Regni e a
Giovanni Regni per il giudizio sostenuto contro Mauro Sisto»,
cc. 6.
«Incartamento per le diverse cause comunali», cc. 374.
1808-1829
1808-1810
1829
1819-1861
Contiene: stati delle cause pendenti dal 1827 al 1861.
Busta 41
6.
7.
«Giudizio per la vendita dei beni immobili dell’appaltatore
Gaetano Calia e transazione fatta con lo stesso» davanti al
consiglio d’Intendenza, cc. 582.
«Controversia con gli eredi del fu Teodoro Saracino per le terre
concesse in enfiteusi sulla spiaggia di Santo Spirito senza il
consenso del comune, qual padrone diretto», cc. 169.
1809-1849
1809-1845
Contiene: copia dell’instrumento di enfiteusi del 5 agosto 1774, con
allegata «Pianta delle terre della Marina di Bitonto chiamate di Santo
Spirito», scala di passi 200, inchiostro di china, mm 500x490;
Copia dell’ordinanza del 4 novembre 1811 del commissario del re per la
divisione dei demani, procuratore generale presso la corte di appello in
Altamura, Domenico Acclavio.
8.
«Controversia con Gioacchino Imperato per rimborso di costo di 1802-1813
tela d’Olanda ad uso di un generale francese», cc. 16.
9. «Reclamo contro l’appaltatore Francesco Paolo Sisto per
1812-1814
pagamento di dazio», cc. 30.
10. «Pagamento d’indennità all’avvocato Gaetano Martucci per aver 1810-1815
difeso il comune di Bitonto nella causa col comune di Gravina
pel possesso della fiera in aprile» davanti alla corte di appello in
Altamura, cc. 27.
Busta 42
11. «Causa contro gli appaltatori della strada di Santo Spirito,
Raffaele Binetti, Nicola Montenero, Francesco e Vincenzo
Ricchi» davanti al tribunale civile di Trani, cc. 410.
12. Atti in causa tra il comune e privati, cc. 141.
12.1 «Il comune contro Francesco Galiano per l’usurpazione di
suolo pubblico» davanti alla Gran Corte civile di Trani, cc.
111.
12.2 «Incartamento riguardante il giudizio contro Giovanni
1813-1872
1814-1819
1814-1819
1816-1818
Sylos per occupazione di suolo pubblico avanti al suo casino
a Santo Spirito e permuta fatta con sovrano permesso», cc.
130.
13. «Giudizio contro Eustachio Rogadeo per occupazione di suolo
1814-1853
pubblico nel tenimento di Altamura», cc. 28.
14. «Giudizio di escomputo promosso da Giuseppe Longobardi di
1815-1816
Chieti, antico appaltatore delle pubbliche rendite» davanti alla
corte di appello di Altamura, cc. 34.
15. «Incartamento per la causa tra il comune e l’appaltatore del dazio 1818-1820
sui commestibili, Nicola Nuzzi, onde il cavaliere Eustachio
Rogadeo e donna Lucrezia Labini opponevano di pagare il dazio
sui generi che s’immettevano per deposito» davanti alla Camera
del contenzioso amministrativo della Gran Corte dei conti di
Napoli, cc. 98.
Busta 43
16. «Incartamento relativo alla bonifica di ducati 300 pretesa da
Mauro Sisto, appaltatore delle rendite pubbliche a tutto il 1801»,
cc. 53.
17. «Incartamento sull’azione introdotta da Gaetano Filosi per il
rastello568 che garantisce i posti fissi delle banche ove si vende il
pesce» nella pubblica piazza, cc. 48.
18. «Conflitto tra il comune ed il contenzioso giudiziario circa la
competenza per la contravvenzione sulle strade che servono di
dote alle cisterne pubbliche», cc. 24.
19. «Controversia contro Vincenzo Stellacci per occupazione di atrio
e cisterna pubblica alla via detta di sotto», cc. 16.
20.1 «Giudizio di contravvenzione contro Francesco Antonelli per
chiusura di strada che attraversa il suo bosco denominato della
Commenda di S. Giovanni Gerosolimitano», cc. 22.
20.2 «Occupazione di strada pubblica fatta dai coniugi Gioacchino
Antonelli e Giustina Paù di Terlizzi», cc. 7.
21. «Giudizio per la graduazione dei beni del fu Gennaro Minerva
debitore del comune», cc. 108.
22. «Controversia contro Francesco Leobardi per l’abbattimento
dell’angolo dell’ex Monastero di S. Leone sporgente sulla strada
traversa da Bitonto a Santo Spirito», cc. 282.
1819-1826
1821
1822
1822-1823;
1833
1822-1834
1822
1823-1859
1823-1833
Contiene: «Pianta topografica dell’angolo di S. Leo», architetto Giuseppe
Mastrapasqua, scala di palmi 806 e 43/72 passi, inchiostro di china, mm
570x410.
23. «Controversia per opposizioni prodotte da Domenico Loiacono e 1824-1825
Francesco Bisceglie avverso le coazioni del cassiere comunale
per fitto di erbaggio della selva comunale», cc. 5.
568
Il “rastello” è lo “steccato di travi” che delimita i banchi di vendita di generi alimentari nella piazza pubblica.
24. «Controversia per opposizioni prodotte da Giovanni Cataldi di
Terlizzi per canone sulle terre rinfrancate dalla servitù fiscale di
pascolo», cc. 10.
25. «Controversia per opposizioni prodotte da Michele Caccavo di
Giovinazzo per rata di canone fiscale per le sue terre a tutto il
1822», cc. 5.
26. «Controversia per opposizioni prodotte da Arcangelo Gala
garante e debitore solidale di Bartolomeo Sisto per l’affitto delle
terre patrimoniali alle Mattine», cc. 12.
27. «Controversia con Biagio De Benedictis per pagamento di ducati
15 dovuti al comune», cc. 87.
28. «Controversia col comune di Altamura per usurpazione di terre
patrimoniali alle Mattine», cc. 31.
29. «Controversia per indennizzo di spesa di ducati 76 e grana 30 a
Nicola Carbonara pel credito del cassiere Michele Spinelli», cc.
46.
30. «Giudizio di graduazione a danno di Giuseppe Saponieri ed altri
pel credito di ducati 14 e grana 30, capitale di canone dovuto»,
cc. 10.
31. «Controversia con Nicola Bisceglie per la continuazione della
covertura dell’opera della fogna massima nella vallata del
Carmine», cc. 88.
32. «Giudizio fatto da Giuseppe Leobardi contro il comune per
pagamento di annualità arretrate per un capitale istrumentario»,
cc. 22.
33. «Giudizio di graduazione dei beni di Michele Rapio, debitore del
comune», cc. 39.
34. «Controversia con Gaetano De Napoli fu Michele per
occupazione di un pezzo di suolo pubblico al Palombaro», cc. 14.
35. «Controversia con Domenico Tommaso Quarto di Palo per
usurpazione di un fondo patrimoniale comunale alla Pezza del
Colombo alle Mattine», cc. 18.
1824
1826
1826-1827
1826-1832
1827-1853
1828-1841
1829-1833
1829-1833
1831
1831-1835
1831
1831
Busta 44
36. «Giudizio contro Giuseppe Buquicchio per rimborso di fondiaria
per resta di ducati 58 e grana 29», cc. 26.
37. «Controversia con Michelangelo Cambione per innovazioni sulla
parte del suolo della strada denominata a S. Andrea», cc. 16.
38. «Incartamento per l’occupazione della strada pubblica fatta da
Giovanni Maria Siciliano [marchese di Rende] di Giovinazzo»
nel bosco di S. Leo, cc. 321.
Contiene: planimetria «S. Leone» estratta da quella eseguita nel 1727 per
ordine del presidente Rullan, ad opera dell’architetto Lerario, inchiostro
di china, mm. 285x380;
1831-1832;
1834
1832-1833
1832-1859
PIETRO DE FELICE, ANTONIO DEGNI, Per lo comune di Bitonto contro il
marchese di Rende, don Giovanni Marino Siciliani, innanzi la Gran
Corte dei Conti, a relatione del meritevolissimo consigliere signor duca
di Ventignano. 20 luglio 1846. [S. n. t.], pp. 58.
PIETRO DE FELICE, ANTONIO DEGNI, Per lo comune di Bitonto contro il
marchese di Rende, don Giovanni Maria Siciliano, da scrivere nella
Consulta generale del Regno a relazione del rispettabilissimo signor
consultore cavaliere Betti. [S. n. t.], pp. 23.
39. «Giudizio di graduazione contro gli eredi del canonico Giuseppe
Annecchino, debitori del comune di ducati 12 e grana 65 per
arretrati di canoni dal 1828 al 1832», cc. 20.
40. «Rimborso di ducati 51 e grana 25 al cassiere comunale Michele
Spinelli per spese giudiziarie sostenute contro diversi debitori del
comune», cc. 10.
41. «Controversia col comune di Altamura pel preteso diritto sul
territorio di Bitonto», cc. 12.
42. «Incartamento per la controversia tra la congrega di S. Rocco di
Grumo e Giovanni Scippa di Grumo per la rivendica di talune
terre poste in contrada detta le Mattine», cc. 7.
43. «Causa contro Michele Raimondi debitore del comune per
arretrato di canone sul Tavoliere dell’anno 1838», cc. 93.
44. «Giudizi di contravvenzione in materia di polizia
amministrativa», cc. 15.
45. «Giudizio di espropriazione contro Vito Perrino e Grazia Curzo
debitori del comune», cc. 103.
46. «Giudizio con i fratelli Francesco Saverio e Francesco Paolo
Sisto [appaltatori del dazio sulla cottura del pane] per
cancellazione d’iscrizione», cc. 9.
47. «Controversia con Francesco Aniello ed altri per danni arrecati al
suolo pubblico ed al litorale della spiaggia di Santo Spirito», cc.
35.
48. «Incartamento sulla imputazione fatta da Nicola Santoro a carico
dei fratelli Luigi, Giambattista e Gertrude Traversa per
occupazione di vecchia pubblica strada a Santo Spirito», cc. 26.
1833-1834
1834
1835
1836
1839-1840
1837-1843
1838-1852
1841-1842
1841-1842
1842
Contiene: «Pianta topografica dell’antica cieca o sia stradella non
sporgente che nasce dal punto A e termina al D con la denominazione
Antica Stellacci, indi prosiegue coi diversi nomi dei proprietari
limitrofi», 16 giugno 1846, agrimensori Francesco Stellacci e Giuseppe
Gale, inchiostro di china, mm. 360x540569.
49. «Controversia con Nicola Rossiello per occupazione di suolo
pubblico», cc. 12.
50. «Controversia con Pasquale Buquicchio [ed i fratelli Giuseppe e
Vincenzo Lioce] per occupazione di suolo pubblico», cc. 54.
Busta 45
569
Nel fascicolo è presente un altro esemplare della planimetria, mm. 370x480.
1841-1843
1843-1845
51. «Controversia con Martino Lioce per occupazione di suolo
pubblico all’arco di S. Anna», cc. 17.
52. «Incartamento sulla vertenza con le Case estere dimoranti in
Bitonto per la notata sul registro detto Mercuriale degli olii, dei
prezzi e della loro contrattazione, per le frodi da dette Case
commesse», cc. 143.
53. «Appello prodotto da Vincenzo Sylos, Tota e Francesco
Stellacci» alla Gran Corte criminale di Trani, cc. 122.
54. «Controversia con i fratelli Gaetano, Nicola e Giuseppe Ranieri
per occupazione della pubblica muraglia a S. Matteo», cc. 12.
1843
1847
1850-1860
1852-1853
Contiene: perizia dei lavori eseguiti sulla muraglia fatta da Luigi
Castellucci, 5 luglio 1852.
55. «Controversia con Donato Luise per edificazione sul suolo
pubblico», cc. 44.
56. «Controversia conciliata con Giacomo Ancarano per la
costruzione di muro di canalone immondo adiacente alla di lui
casa», cc. 17.
57. «Giudizio contro Luigi Speranza e Abele Durano per affitto di
locale comunale del castello dal 10 agosto 1852 al 9 agosto
1858», cc. 35.
58. «Controversia contro Tiberio Valente per occupazione al campo
di S. Leo», cc. 34.
59. «Giudizio contro Salvatore Ferrara per inadempienza di obblighi
derivanti da enfiteusi», cc. 126.
60. «Causa tra la mensa vescovile di Bitonto e Giuseppe Pasquale
Buquicchio con l’intervento del comune, per rivendicazione di
terra comunale», cc. 120.
61. «Giudizi contro diversi cavamonti per il basolato fuori la Porta
Baresana», cc. 130.
62. «Giudizio contro Vito Pellicciari enfiteuta del fondo comunale
Pezza della Città per credito», cc. 162.
63. «Causa contro Luigi Leongito e Vincenzo Vacca appaltatori del
dazio di consumo», cc. 49.
64. «Controversia con Francesco Casalini e Francesco Catucci per
l’appalto dei commestibili e vertenza con Francesco Sisto,
debitore del balzello sul consumo del vino», cc. 80.
65. «Vertenza con Mauro Demarinis, appaltatore per costruzione di
strade rurali comunali», cc. 48.
1852-1853
1853
1855-1858
1857-1860
1858-1868
1858-1865
1860-1864
1860-1865
1862-1864
1862-1868
1867-1872
Busta 46
66. «Controversia con Giacomo De Ruvo per la espropriazione di un 1864; 1868
suolo su cui il comune vantava dei diritti nella qualità di
67.
68.
69.
70.
71.
72.
73.
74.
75.
76.
77.
direttorio», cc. 40.
«Causa contro Gaetano Speranza per pagamento di dazi ed altri»,
cc. 86.
«Controversia con Vito Calamita e Giovanni Jacono appaltatori
del dazio sulle farine e sul vino», cc. 41.
«Causa contro Giuseppe Luigi Arboritanza per
contravvenzione», cc. 16.
«Causa tra il dottore Francesco Procacci ed il comune per
pagamento di ricompense mediche», cc. 123.
«Causa contro il sig. Giorgio Travi per ammissibilità di pruova
testimoniale», cc. 54.
«Causa contro il parroco Arcangelo Natale per turbativa di
possesso», cc. 6.
«Causa contro Gaetano Regina per pagamento di pigione di casa
e sfratto», cc. 6.
Causa contro il comune e Arcangelo Ciccinnati per prescrizione
trentennale, cc. 6.
Cause contro Carlo Leobardi, Francesco Paolo Sisto, Pasquale
Lacassia, Luigi Castellucci architetto, Michele Spinelli, Luigi
Abbattista, Pasquale Grottola, Emmanuele Marannino, Giovanni
Ambruosi e Pasquale Tempesta per pagamento dei dazi di
consumo, cc. 255.
«Causa contro Francesco Paolo Sisto per danni alla Murgia», cc.
107.
«Atti e sentenze diverse», cc. 107.
1868-1870
1867-1868
1868
1869
1869
1870
1870
1871-1874
1871-1873
1873-1874
1869-1875
Contiene: «Demanio del municipio di Bitonto. Riseca dei signori fratelli
Iannuzzi», Bitonto, 10 aprile 1874, agrimensore Nicola Sorgente, scala di
passi 300, mm. 315x425.
78. «Vertenza contro Francesco Paolo Sisto», cc. 12.
1873
79. «Causa contro Francesco Paolo Calamita per danni ed interessi», 1874-1875
cc. 68.
Busta 47
80. «Giudizio contro i fratelli Francesco e Raffaele Piacente,
1865
opposizione al sequestro per fondiaria», cc. 17.
81. «Causa tra il comune e i fornitori570 delle uniformi della Guardia 1865-1866
Nazionale», cc. 360.
Busta 48
82. «Causa con i militi della Guardia Nazionale per pagamento delle 1865-1867
uniformi», cc. 996.
83. «Sentenza in appello nella causa tra Filippo Valente e il
1880
570
I fornitori sono la ditta Abele Coen Morpurgo di Bari, Lorenzo Scillitani di Foggia, Emanuele Levi di Torino, Gaetano Favia di Bari.
84.
85.
86.
87.
municipio di Bitonto per dazi davanti la Corte suprema di
Roma», cc. 8.
«Miscellanea cause diverse», cc. 42.
«Causa contro Teresa Bellezza e Tommaso Miccolis, appaltatore
delle opere comunali», cc. 17.
«Ricorso degli abitanti della frazione di Mariotto» per la
mancanza del cimitero, cc. 8.
«Reclamo dei Mariottani» per la carenza di vari servizi pubblici,
cc. 34.
1873-1882
1884
1886
1913
10. Andamento servizi amministrativi
Busta 49
1.
2.
«Atti relativi all’andamento dei servizi amministrativi», cc. 80.
«Lavoro periodico pel servizio della cancelleria comunale», cc.
84.
3. «Uffici municipali distaccati», cc. 2.
4. «Disposizioni di servizio», cc. 9.
5. «Vidimazione e legalizzazione di atti», cc. 4.
6. «Corrispondenza ufficiale. Circolari» della Prefettura di Bari, cc.
9.
7. «Legalizzazione di firme di segretari comunali e provinciali», cc.
2.
8. «Facilitazioni pel carteggio ufficiale dei sindaci», cc. 3.
9. «Deliberazioni di giunta. Rilievi», cc. 6.
10. Disposizioni per la «corrispondenza fra le amministrazioni
pubbliche», cc. 14.
11. «Corrispondenza abbreviata», cc. 2.
1819-1861
1845-1861
1909
1909
1909
1910
1911
1911
1912
1913
1918
11. Affari generali
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
«Invio di un commissario», Nicola Salvati, da parte della
Prefettura di Bari, cc. 4.
«Ispezione amministrativa», cc. 12.
«Responsabilità del regio commissario», Emilio Bonamico, per
spese fatte irregolarmente, cc. 14.
«Autonomia comunale. Adesione all’Associazione dei comuni
italiani», cc. 33.
«Congresso dei sindaci d’Italia», cc. 16.
«XI Congresso nazionale dell’Associazione dei comuni italiani»,
cc. 1.
«Istituto di assistenza e patrocinio dei comuni in Roma», cc. 2.
«Spese postali», cc. 664.
12. Enti amministrativi vigilati dal comune
1863
1871-1872
1896
1902
1905
1912
1913
1910-1923
1.
«Avanzi di cassa del 1830 degli ospizi del comune», cc. 190.
1832-1842
II. Opere pie e beneficenza
1. Opere pie
Busta 50
1.
«Incartamento dei ratizzi delle opere pie», cc. 276.
1815-1864
Contiene: corrispondenza con il Consiglio generale di beneficenza,
Consiglio generale degli ospizi, deputazione provinciale per le opere pie.
Busta 51
2.
«Atti relativi alla contabilità delle diverse opere pie», cc. 1156.
2.1 «Conti morali», cc. 250.
Contiene: conti morali presentati dai commissari di beneficenza del
comune di Bitonto, V. C. Lucarelli, N. Bovio, P. Traversa, V. Rogadeo,
G. Casalini, in discarico dell’amministrazione tenuta dal settembre 1810
al dicembre 1812 del Legato del fu Pietro Giacomo Demichele, al
Consiglio generale della Provincia di Bari;
«Conto morale in discarico dell’amministrazione tenuta dal settembre
1810 al dicembre 1811 e 1812 del Legato di monsignor Fortiguerra»;
Conti morali in discarico dell’amministrazione tenuta da settembre
1810 a tutto dicembre 1813 del Legato del Conservatorio di S. Maria
delle Martiri;
Conti morali in discarico dell’amministrazione tenuta da settembre
1810 a tutto dicembre 1812 della congrega sotto il titolo
dell’Annunziata;
Conti morali in discarico dell’amministrazione tenuta da settembre
1810 a tutto dicembre 1813 della congrega sotto il titolo del Carmine;
Conti morali in discarico dell’amministrazione tenuta da settembre
1810 a tutto dicembre 1812 della congrega sotto il titolo del Rosario;
Conti morali in discarico dell’amministrazione tenuta da gennaio 1810
a tutto dicembre 1812 del Monte dei Morti sotto il titolo del
Sacramento;
Conti morali in discarico dell’amministrazione tenuta da settembre
1810 a tutto dicembre 1812 della congrega del SS. Sacramento;
Conti morali in discarico dell’amministrazione tenuta da settembre
1810 a tutto dicembre 1812 della congrega di S. Lucia;
Conti morali in discarico dell’amministrazione tenuta da settembre
1810 a tutto dicembre 1813 della congrega di S. Antonio;
Conti morali in discarico dell’amministrazione tenuta da settembre
1810 a tutto dicembre 1812 della congrega di S. Anna;
Conti morali in discarico dell’amministrazione tenuta da settembre
1810 a tutto dicembre 1812 della congrega sotto il titolo della
Misericordia;
Conti morali in discarico dell’amministrazione tenuta da settembre
1810 a tutto dicembre 1812 della congrega di S. Michele Arcangelo;
1818-1878
1810-1813
Conti morali in discarico dell’amministrazione tenuta da settembre
1810 a tutto dicembre 1813 della congrega sotto il titolo degli Angeli
Custodi;
Conti morali in discarico dell’amministrazione tenuta da settembre
1810 a tutto dicembre 1812 del Legato del fu canonico don Vito Carelli;
Conti morali in discarico dell’amministrazione tenuta da settembre
1810 a tutto dicembre 1812 del Monte dei Morti sotto il titolo di S.
Maria del Suffragio;
Conti morali in discarico dell’amministrazione tenuta da settembre
1810 a tutto dicembre 1812 della congrega sotto il titolo di S. Giuseppe;
Conti morali in discarico dell’amministrazione tenuta da settembre
1810 a tutto dicembre 1813 del Conservatorio intitolato Orfanotrofio di
S. Nicola;
Conti morali in discarico dell’amministrazione tenuta da settembre
1810 a tutto dicembre 1812 del Monte dei Morti sotto il titolo di S.
Croce;
Conti morali in discarico dell’amministrazione tenuta da settembre
1810 a tutto dicembre 1812 della congrega sotto il titolo del Purgatorio;
Conti morali in discarico dell’amministrazione tenuta da settembre
1810 a tutto dicembre 1812 del Monte della Pietà e ospedale;
Conti morali in discarico dell’amministrazione tenuta da settembre
1810 a tutto dicembre 1812 della congrega di S. Pasquale;
Conti morali in discarico dell’amministrazione tenuta da settembre
1810 a tutto dicembre 1812 del Legato del fu canonico don Giuseppe
Giuliani;
Conto morale in discarico dell’amministrazione tenuta da settembre
1810 a tutto dicembre 1813 della congrega dell’Immacolata
Concezione.
2.2 Corrispondenza sui conti delle opere pie con il Consiglio
generale degli ospizi, cc. 114.
2.3 «Incartamento per gli avanzi di cassa degli ospizi», cc. 45.
2.4 «Incartamento relativo alla discussione del conto del
cassiere Giuseppe Casalini per gli ospizi comunali», cc. 31.
2.5 Corrispondenza con il Consiglio generale degli ospizi, cc.
389.
1819-1857
1820-1857
1827-1843
1832-1861
Contiene: verbale del 29 agosto 1832 di «disuggellazione di tutte le
carte prese in casa di Giuseppe Antonio Pace», segretario dimesso della
commissione dell’Ospizio del Santissimo e Conservatorio delle Martiri,
redatto da Sergio Frisicchio, sindaco, e Gaetano Martucci, cancelliere
comunale.
2.6 Corrispondenza con la Prefettura di Bari, cc. 330.
Contiene: dati statistici sulle confraternite dell’Annunziata, del Rosario,
della Misericordia, di S. Giuseppe, di S. Lucia, di S. Croce, del Legato
Fortiguerra, di S. Pasquale, di S. Maria del Suffragio, di S. Antonio, dei
S. Angeli Custodi, di S. Anna, del Carmine, richiesti con circolare della
Prefettura di Bari del 5 novembre 1868, in esecuzione dell’articolo 4
della nuova legge sulle confraternite del 15 agosto 1867, n. 3848.
Busta 52
1863-1878
3.
«Proprietà delle diverse opere pie», cc. 306.
3.1 «Incartamento relativo alla permuta tra Patrizio Macleane e
la parrocchia di S. Giacomo», cc. 15.
3.2 «Si domandano gli stati dei legati pii laicali»,
corrispondenza con l’Intendenza di Terra di Bari, cc. 21.
3.3 «Subasta relativa alla vendita dei materiali della chiesa
caduta de’ già Olivetani di Bitonto», cc. 12.
1811-1888
1811
1813
1814; 1858;
1888
Contiene: copia del regio decreto del 4 ottobre 1887 di chiusura al culto
della chiesa di S. Leo, già annessa al soppresso convento degli
Olivetani.
4.
3.4 «Circolare relativa alla norma per facilitare la rinnovazione
dei titoli dei censi» emanata il 18 febbraio 1818 dal Consiglio
generale di beneficenza, cc. 22.
3.5 «Incartamento riguardante il richiesto elenco dei benefici
ecclesiastici» da parte della commissione diocesana a norma
del regio decreto del 4 febbraio 1820, cc. 22.
3.6 «Incartamento relativo alla pubblicazione del quadro dei
debitori di rendite all’amministrazione diocesana di Bitonto»,
cc. 22.
3.7 Atti relativi alle proprietà di diverse opere pie, cc. 178.
3.8 «Censuazione dei fondi rustici del Monte della Pietà,
Ospedale, Orfanotrofio di S. Nicola, Ospizio di S. Michele»,
cc. 14.
«Controversie relative alle diverse opere pie», cc. 370.
4.1 «Incartamento per la controversia tra l’Ospizio del
Purgatorio e Giovanni Demichele» davanti al Giudicato di
circondario di Bitonto, cc. 34.
4.2 Corrispondenza con il Consiglio generale degli ospizi per
controversie varie, cc. 194.
4.3 «Incartamento relativo al dare di Giovanni Carelli al Legato
del fu canonico Carelli», cc. 13.
4.4 «Incartamento relativo al credito dell’Orfanotrofio di S.
Nicola contro degli eredi del fu Francesco Vacca alias
Campanale», cc. 53.
4.5 «Incartamento per la soddisfazione delle messe al sacerdote
Emmanuele Abbaticchio a carico della congrega
dell’Annunziata», cc. 38.
4.6 «Incartamento pel dare di Giuseppe Centola alla congrega
del Santissimo di Bitonto», cc. 38.
Busta 53
1818;
1855-1862
1820
1825
1828-1868
1846-1847
1829-1862
1829-1834
1831-1862
1832
1833-1839
1833-1855
1835-1852
5.
6.
7.
Atti della Commissione amministrativa relativi alla «vendita dei
frutti raccolti nei fondi della vacante Mensa vescovile, appartenuti
a Regio demanio e Monte frumentario», cc. 164.
5.1 «Atti per la vendita delle mandorle provenienti dai fondi
della vacante Mensa vescovile di Bitonto, appartenenti al
Regio demanio e Monte frumentario», cc. 22.
5.2 «Atti per la vendita delle olive dei fondi della vacante
Mensa vescovile di Bitonto appartenenti al Monte
frumentario», cc. 29.
5.3 «Atti di subaste per la vendita della legna e fascine risultato
dalla sporga eseguita nei fondi del Monte frumentario», cc.
12.
5.4 «Atti per la vendita dell’olio del Real Tesoro, appartenente
al Monte frumentario», cc. 52.
5.5 «Atti di subasta per la vendita delle olive del Real Tesoro,
appartenenti al Monte frumentario proveniente dalla vacante
Mensa e Comenda di S. Giovanni Gerosolimitano», cc. 34.
5.6 «Atti di subaste per la vendita dei frutti di pere, appartenenti
al Monte frumentario», cc. 15.
«Incartamento pel rilascio dei certificati di povertà per consumo di
dote», cc. 60.
«Atti diversi relativi alle opere pie», cc. 760.
7.1 Corrispondenza con il Consiglio generale degli ospizi sugli
amministratori delle opere pie, cc. 35.
7.2 «Monte dei suffraggi» nella chiesa cattedrale, cc. 14.
1813-1815
1813-1814
1813-1814
1814
1814-1815
1814-1815
1814
1828-1860
1819-1870
1842-1859
1819-1855
Contiene: copia del regio decreto del 12 giugno 1819 che approva la
fondazione del Monte dei suffragi;
copia del «Piano del Monte dei Morti», s. d.
7.3 «Amministrazione della congrega dell’Annunziata», cc. 53.
7.4 «Amministrazione della congrega di S. Antonio», cc. 46.
7.5 «Amministrazione della congrega degli Angeli Custodi», cc.
18.
7.6 «Amministrazione della congrega di S. Giuseppe», cc. 12.
7.7 «Amministrazione della congrega di S. Lucia», cc. 6.
7.8 «Amministrazione della congrega del SS. Rosario», cc. 23.
7.9 «Amministrazione della congrega del Carmine», cc. 6.
7.10 «Amministrazione della congrega della Misericordia», cc.
4.
7.11 «Amministrazione della congrega di S. Anna», cc. 2.
7.12 «Amministrazione della congrega della Concezione», cc.
2.
7.13 «Amministrazione della congrega di S. Pasquale Baylon»,
cc. 2.
7.14 «Amministrazione della congrega del Purgatorio», cc. 10.
1836-1850
1836-1849
1841-1857
1841-1850
1842-1849
1842-1855
1842-1848
1848-1849
1849
1851
1855
1856-1857
7.15 Statistiche sulle opere pie e corrispondenza con la
1860-1871
Direzione speciale della Cassa ecclesiastica per le Provincie
napoletane e con l’Amministrazione del fondo per il culto, cc.
527.
Busta 54
8.
9.
10.
11.
12.
«Traslocamento della congrega di S. Antonio nella chiesa di S.
Domenico», cc. 25.
«Incartamento per i monti frumentari e cassa di prestanza
agricola», cc. 25.
«Incartamento relativo alla installazione della Congregazione di
carità», cc. 107.
«Ammissione d’infermi nell’Ospedale», cc. 162.
«Amministrazione dei monti dei pegni Vittorio Emanuele», cc.
652.
1841-1844;
1866
1852-1872
1862-1873;
1877; 1882
1809-1873
1862-1881
Contiene: «Progetto di statuto o regolamento pel Monte di pegni e risparmi
da stabilirsi in Bitonto», intitolato a Vittorio Emanuele II, del 9 maggio
1862.
13.
14.
15.
16.
«Atti relativi al passaggio del Conservatorio di S. Maria delle
Martiri alla dipendenza della Congregazione di carità», cc. 52.
«Atti diversi relativi alle opere pie in genere», cc. 74.
«Incartamento relativo all’Asilo infantile Principessa Margherita»,
cc. 3571.
«Inchieste sulle opere pie», cc. 100.
1863-1873
1882-1896
1868
1874-1880
2. Statuti e regolamenti delle opere pie
Busta 55
1.
2.
571
572
«Atti relativi alla amministrazione degli ospizi», cc. 191.
«Atti relativi alla costituzione della Società di beneficenza. Statuti
e regolamenti dell’asilo e del ricovero di mendicità. Bilanci», cc.
594.
2.1 «Statuto della Società di beneficenza di Bitonto», cc. 30.
2.2 «Regolamento del ricovero di mendicità», cc. 10.
2.3 Statuto del 31 luglio 1868 e regolamento del 3 giugno 1870
dell’asilo infantile sotto il titolo di Principessa Margherita di
Savoia, eretto in ente morale con decreto del 26 aprile 1869,
cc. 65.
2.4 «Bilancio presuntivo per la gestione 1869 dell’opera pia
sotto il titolo asilo infantile Principessa Margherita»572, cc.
39.
2.5 «Bilancio presuntivo per la gestione 1870 dell’opera pia
Il fascicolo è presumibilmente mutilo.
Copia conforme.
1810-1862
1868-1871
1868
1868
1868-1870
1869
1870
3.
sotto il titolo asilo infantile Principessa Margherita»573, cc.
42.
2.6 «Bilancio consuntivo del ricovero di mendicità Umberto per
l’esercizio 1869», cc. 54.
2.7 «Bilancio presuntivo per la gestione 1871 dell’opera pia
sotto il titolo ricovero di mendicità Principe Umberto»574, cc.
34.
2.8 «Bilancio presuntivo per la gestione 1871 dell’opera pia
sotto il titolo asilo infantile Principessa Margherita»575, cc.
32.
2.9 Corrispondenza con la Prefettura di Bari e atti diversi, cc.
288.
«Registro delle deliberazioni della Società di beneficenza
dell’asilo e del ricovero di mendicità»576, cc. 1.
1870
1871
1871
1868-1871
1868-1889
3. Assistenza e tutela dell’infanzia
Busta 56
1.
«Incartamento pel mantenimento dei proietti», cc. 408.
1807-1828
2.
3.
«Regolamento pel mantenimento dei proietti», cc. 107.
1816-1859
«Credito del comune verso il Tesoro pel mantenimento dei
1815-1843
proietti», cc. 78.
«Amministrazione dei beni del Real albergo dei poveri in Napoli», 1824-1850
cc. 31.
Contiene: «Stati dei proietti esistenti nel comune di Bitonto».
4.
Contiene: corrispondenza con l’Intendenza per l’affitto del fondo
denominato Montenuovo, in tenimento di Palo, di proprietà del Real
albergo dei poveri di Napoli.
5.
«Orfanotrofio Maria Cristina di Savoia», cc. 315.
1824-1869
Contiene: corrispondenza con il Consiglio generale degli ospizi.
Busta 57
6.
«Incartamento pel mantenimento dei proietti», cc. 674.
1829-1835
Contiene: «Stato dimostrativo dell’esito sostenuto per li proietti» dal 1826
al 1835.
7.
8.
«Ammissione di alcuni orfani nel Real ospizio» Francesco I in
Giovinazzo, poi denominato Vittorio Emanuele, cc. 53.
«Spedizione di proietti al real ospizio» di Giovinazzo, cc. 225.
1828-1869
1836-1873
Busta 58
573
Copia conforme.
Copia conforme.
575
Copia conforme.
576
Nel fascicolo, di cui resta solo la copertina, è inserita una annotazione del presidente dell’asilo infantile Principessa Margherita, G.
Carbone, con la quale dichiara di detenere il registro delle deliberazioni dell’asilo e del ricovero di mendicità Principe Umberto, in data
28 ottobre 1901.
574
9.
«Incartamento pel mantenimento dei proietti», cc. 681.
1836-1842
Contiene: «Stato dimostrativo dell’esito sostenuto pei proietti» dal 1836 al
1842.
10.
«Incartamento pel mantenimento dei proietti», cc. 235.
1842-1859
Contiene: «Stati dimostrativi degli esiti sostenuti pei proietti» dal 1843 al
1854.
Busta 59
11.
«Affidamento ed adozione dei proietti», cc. 33.
1842-1860
Contiene: «Quadro dei proietti adottati o legittimati dal 1848 al 1850 a’
termini dei corrispondenti registri dello stato civile», 31 agosto 1851.
12.
13.
14.
Atti relativi alla «spedizione dei sordo muti al real albergo dei
poveri in Napoli», cc. 52.
«Pratica relativa alla pia ricevitrice dei proietti», cc. 14.
«Incartamento pel mantenimento dei proietti», cc. 158.
1844-1872
1852-1858
1860-1875
Contiene: «Quadro che mostra nominativamente il numero dei proietti . e
la spesa sostenuta per lo mantenimento di essi», dal 1855 al 1858.
4. Sussidi e contributi diversi
Busta 60
1.
2.
3.
4.
«Sovvenzione a favore dei poveri della capitale», richiesta del
Consiglio generale degli ospizi, cc. 6.
1.1 «Disposizioni relative all’obbligo dei comuni di dare la
tavola ai poveri infermi nei giorni onomastici delle loro
maestà e delle festività del santo protettore», cc. 44.
«Incartamento per i diversi legati pii testamentari a termine del
real decreto del 4 aprile 1830 e reale rescritto del 20 febbraio
1836», cc. 476.
Atti relativi ai «sussidi a diversi poveri del paese», cc. 205.
«Lavoro periodico pel pranzo ai poveri infermi nell’ospedale», cc.
28.
1813
1835-1857
1830-1872
1831-1871
1845-1856
Busta 61
5.
«Atti relativi al regolamento pel servizio sanitario di beneficenza», 1869-1874
cc. 62.
Contiene: Stabilimento idroterapico, elettro-terapia, bagni russi e bagni
ordinari, dispensario medico chirurgico diretto dal prof. Emilio Perillo,
dal dott. Vincenzo Donadeo e colleghi in Bari, 1869, manifesto a stampa.
6.
«Società operaia di mutuo soccorso», cc. 11.
1869-1872
Contiene: corrispondenza con la Prefettura di Bari.
7.
«Medicinali spediti dalle diverse farmacie», cc. 213.
Contiene: «Notamento di medele».
1883
8.
«Stato nominativo di beneficenza», cc. 24.
1887
5. Lotterie
1.
2.
«Lotteria in favore della congrega di S. Lucia»577, cc. 1.
«Tombole e lotterie nazionali», cc. 4.
1864
1882
Contiene: Tombola di soccorso nazionale ai danneggiati dall’inondazione,
1882, manifesto a stampa.
III. Polizia urbana e rurale
1. Personale
Busta 62
1.
«Incartamento relativo alla nomina delle guardie urbane e rurali»,
cc. 200.
1817-1863
Contiene: «Stato nominativo dei guardiani e guardaboschi comunali
richiesto dall’Intendente», 12 novembre 1854.
2.
1.1 «Incartamento per le nomine del capo e sottocapo della
guardia urbana», cc. 16.
«Incartamento del servizio delle guardie urbane», cc. 300.
1856-1859
1840-1849
Contiene: «Stato nominativo de’ componenti la guardia urbana tanto per la
forza attiva che la riserva», 1837; 1841; 1843; 1846: 1847.
3.
«Incartamento per la formazione della guardia urbana», cc. 231.
1849-1860
Contiene: «Stato nominale della guardia» dal 1849 al 1859.
2. Polizia urbana e rurale
Busta 63
1.
2.
3.
4.
«Domanda di Mauro Sisto per non pagare la rata per la custodia
della sua proprietà», cc. 8.
«Servizi delle guardie rurali», cc. 81.
«Ordinanza di polizia urbana per l’uccisione di cani vaganti»
dell’8 giugno 1822, cc. 117.
«Incartamento per l’assisa sui generi alimentari», cc. 222.
1811
1822-1851
1822-1869
1836-1873
Contiene: Tariffa di assisa provvisoria sulle merci e salume, 1838-1866,
manifesti a stampa.
5.
6.
«Incartamento per l’appalto delle multe di polizia urbana e rurale», 1839-1842
cc. 21.
«Registri e corrispondenza per le multe di polizia urbana e rurale», 1836-1862
cc. 262.
Contiene: «Volume per le multe amministrative dal 1830» al 1851.
7.
8.
577
«Istanza di Vito Galiano per il pascolo del suo gregge», cc. 16.
1837
«Incartamento per l’appalto del nettamento delle strade interne del 1837; 1856
Fascicolo mutilo, si rinviene l’annotazione datata 23 aprile 1864 con cui si consegna l’incartamento agli amministratori della congrega
di S. Lucia.
9.
10.
11.
paese», cc. 46.
«Incartamento in ordine al morchiaio di Domenico Montanaro»,
cc. 30.
«Contravvenzioni e multe», cc. 116.
«Ordinanza per lo sloggiamento delle case» in esecuzione del
regio decreto del 18 luglio 1844, cc. 12.
1841-1842
1843
1844
Busta 64
12.
«Multe e contravvenzioni», cc. 238.
13.
«Incartamento per la gettata immonda adiacente alla casa di
Francesco Larotella», cc. 8.
«Appendice alle leggi patrie per la custodia campestre», cc. 134.
«Incartamento per la gettata immonda di proprietà di Giuseppe
Gentile», cc. 24.
«Contravvenzioni diverse», cc. 18.
«Riparazioni ai fucili del corpo delle guardie urbane», cc. 32.
«Regolamento di polizia urbana e rurale», cc. 11.
«Appalto dello spazzamento interno e fuori borgo», cc. 34.
«Reclamo dei terlizzesi per la tassa campestre», cc. 43.
«Capitolazione fra il comune e le guardie campestri per la custodia
della proprietà» del 6 giugno 1862, cc. 102.
«Incartamento per la privata custodia campestre», cc. 342.
14.
15.
16.
17.
18.
19.
20.
21.
22.
1844-1847;
1854
1850-1857
1850-1857
1843-1857
1851-1855
1852-1860
1858-1864
1860
1861-1862
1862-1864
1864-1873
Contiene: «Stato nominativo dei guardacampi» dal 1859 al 1861.
Busta 65
23.
«Incartamento relativo allo appalto della fogna massima», cc. 190. 1859-1869
Contiene: «Pianta topografica de’ fondi rustici nei quali deve prolungarsi il
condotto delle materie immonde di Bitonto», [1863], architetto Michele
Masotino, scala di palmi 500, inchiostro di china a colori, mm 290x200.
24.
25.
26.
«Procedimento di subasta per la spazzatura delle strade», cc. 23.
«Verbali di contravvenzioni» della polizia municipale, cc. 500.
«Verbali di contravvenzioni» della polizia municipale, cc. 787.
1873
1884
1885
Busta 66
27.
28.
29.
30.
31.
«Verbali di contravvenzioni» della polizia urbana, cc. 138.
«Verbali di contravvenzioni» della polizia municipale, cc. 298.
«Verbali di contravvenzioni» della polizia municipale, cc. 440.
«Verbali di contravvenzioni» della polizia municipale, cc. 58.
«Verbali di contravvenzioni» della polizia municipale, cc. 74.
1887
1888-1889
1890
1893
1896
32.
Spese dell’ufficio di polizia urbana, cc. 9.
1896
IV. Sanità e igiene
1. Personale e ufficio sanitario
Busta 67
1.
2.
«Nomina dei medici condottati», corrispondenza con l’Intendenza 1812-1862;
di Terra di Bari, cc. 165.
1868
«Incartamento relativo al protomedicato», cc. 402.
1812-1866
Contiene: Regolamenti per le funzioni de’ sig. visitatori per le province
del Regno delle due Sicilie al di qua del Faro. Napoli, [s. n.], 1823, pp. 30;
Stati dei «medici, chirurghi, speziali, droghieri, salassatori, dentisti (questa
classe può comprendere tutti coloro che sono addetti alla bassa chirurgia,
come a dire bracherai, ecc.) e levatrici che esercitano la loro professione o
mestiere» nel comune di Bitonto;
decreto reale del 29 gennaio 1853 contenente il regolamento per
l’amministrazione delle farmacie.
3.
4.
5.
6.
«Lavoro periodico pel servizio dei professori sanitari condottati»,
attestati di servizio redatti dal sindaco e decurioni, cc. 43.
«Atti relativi al personale sanitario e farmacisti», cc. 32.
«Levatrici», cc. 6.
«Esercenti professioni sanitarie», cc. 47.
1839-1855
1860-1872
1860-1867
1863-1869
Contiene: Provincia di Terra di Bari. Quadri degli esercenti sanitari per
l’anno 1868. [S. n. t.], pp. 57.
2. Assistenza sanitaria
Busta 68
1.
«Incartamento pel servizio di vaccinazione con le relative
istruzioni. Primo volume», cc. 445.
1809-1838
Contiene: stati mensili dei vaccinati, verificati dalla giunta di vaccinazione
del comune di Bitonto.
Busta 69
2.
Atti relativi ai «servizi sanitari per le medele ai poveri», cc. 110.
1827-1867
Contiene: regolamento del 23 febbraio 1867 per la gratuita
somministrazione delle medele ai poveri del comune di Bitonto.
3.
«Servizio sanitario», cc. 271.
Contiene: statistiche degli infermi, guariti e morti;
bollettini sanitari.
1831-1873
Busta 70
4.
«Servizio di vaccinazione. Secondo volume», cc. 465.
1838-1845
Contiene: stati mensili delle vaccinazioni con la verifica della giunta
vaccinica comunale;
elenchi nominativi redatti nel 1839 dalle parrocchie Cattedrale, S,
Giacomo, S. Paolo, S. Caterina, S. Leucio, S. Giovanni, S. Luca, S. Maria
La Porta, S. Pietro di Castro, S. Silvestro, S. Andrea, S. Giorgio martire, S.
Egidio abate, dei «fanciulli che non hanno sofferto il vaiuolo naturale e che
non sono stati ancora vaccinati».
5.
«Servizio di vaccinazione. Terzo volume», cc. 234.
1846-1848
Contiene: statistiche mensili.
Busta 71
6.
«Incartamento pel servizio di vaccinazione. Quarto volume», cc.
686.
1849-1855
Contiene: stati mensili.
7.
«Incartamento pel servizio di vaccinazione. Quinto volume», cc.
515.
1856-1867
Contiene: stati mensili.
3. Epidemie ed epizoozie
Busta 72
1.
«Incartamento per la epizoozia agli animali vaccini e pecorini»,
cc. 180.
1807-1869
Contiene: copia del 31 agosto 1818 del regolamento della sopraintendenza
generale e supremo magistrato di sanità in Napoli per impedire la
diffusione della epizoozia in tutte le province del Regno;
copia del regolamento sanitario dell’11 dicembre 1837 emesso dal
supremo magistrato di salute in Napoli;
«elenco degli animali vaccini nello stato di perfetta salute esistenti nel
territorio di Bitonto» dell’11 gennaio 1838.
2.
«Cordone marittimo per il contagio sviluppato nelle vicinanze di
Smirne e Salonicco», cc. 80.
1812-1814
Contiene: «Notamento delle nuove baracche o capanne che si devono
costruire sul litorale ad ogni mezzo miglio di distanza da Giovinazzo fino a
Bari» ai sensi della circolare dell’Intendenza del 23 settembre 1812.
3.
«Incartamento per la malattia pestilenziale sviluppata nel comune
di Noia», cc. 231.
Contiene: copia della delibera del decurionato del 1 gennaio 1816 con cui
si elegge una «deputazione sanitaria per la vigilanza contro la peste, così
composta: Francesco Ambruosi e Francesco Bellezza, dottori fisici, Nicola
Fiore, chirurgo, Giuseppe Iacono, Filippo Miola, Patrizio Macleane,
Nicola Carbonara, Giuseppe Ricchizzi, Giuseppe Casalini, Giuseppe
Antonio Pace e Francesco Minardi, decurioni»;
circolare dell’Intendenza del 22 gennaio 1816 sulle deliberazioni emesse
dal supremo magistrato di sanità in Napoli «conciliare la salute pubblica
1815-1817
colla libertà del commercio interno»;
«Regolamento pel secondo cordone» sanitario emanato da Molfetta il 25
gennaio 1816 dal deputato del supremo regio magistrato di sanità di
Napoli, Onofrio Carofalo, nominato in commissione straordinaria insieme
al maresciallo di campo Roberto Mirabella, commissario del re;
«Stato nominativo de’ travagliatori che si spediscono dal comune di
Bitonto al lavoro dei fossi del cordone di Noia» dell’8 febbraio 1816;
«Stato delle calze di lana comprate dal comune di Bitonto pel bisogno di
convalescenti di Noia» dell’11 marzo 1816;
relazione del comitato sanitario del comune di Bitonto all’Intendente
Capece Zurlo sullo «Stato della popolazione», del 6 giugno 1816;
«Stato indicante le forniture fatte dal comune di Bitonto per
l’approvisionamento di Noia» del 29 luglio 1816.
Busta 73
4.
«Incartamento pel mantenimento del cordone marittimo stabilito
nel 1815 con le relative contabilità degli esiti e posteriore
corrispondenza per ottenerne il rimborso», cc. 308.
1815-1843
Busta 74
5.
«Incartamento relativo al cholera morbus», cc. 511.
1831-1838
Contiene: «Estratto di sette articoli del regolamento sanitario interno del 9
settembre 1831 per i reali domini al di qua del faro, sovranamente
sanzionati»;
circolare dell’Intendenza per la «vigilanza sui contrabandi onde tutelare la
pubblica salute, 1835 agosto 6»;
ordinanza dell’Intendenza per l’esecuzione del regolamento sanitario, 1835
agosto 8, manifesto a stampa;
ordinanza dell’Intendenza per l’istituzione di una «linea di cordone
militare … sul raggio di due miglia e mezzo di distanza dal comune di
Barletta», attaccato dal cholera morbus, 1836 ottobre 4, manifesto a
stampa;
ordinanza dell’Intendenza per la soppressione del cordone sanitario alla
città di Barletta, 1836 ottobre 16.
Busta 75
6.
«Incartamento relativo alle spese sostenute pel cordone sanitario in 1831-1843
Santo Spirito negli anni 1831 e 1832 e posteriore corrispondenza
per ottenersi il rimborso dei ducati 30.72.4», cc. 255.
Contiene: regolamento generale emanato l’8 agosto 1831 dalla
soprintendenza generale di Napoli «pel cordone sanitario marittimo sulle
coste dei reali domini al di qua del faro e in particolare per quella linea
bagnata dall’Adriatico e Ionio, dal Tronto fino a Gallipoli».
Busta 76
7.
«Incartamento pel cholera morbus», cc. 411.
1831-1860
Contiene: Giornale sanitario sovranamente disposto contenente le
principali notizie, le decisioni di massima emanate dal supremo
magistrato di salute di Napoli e gli ordini superiori dettati onde garentire
questi reali dominii dal cholera morbus dominante in vari luoghi
dell’Europa settentrionale. Napoli, tip. Carlo Cattaneo, 1831, pp. 160.
Busta 77
8.
«Incartamento relativo al cholera morbus», cc. 261.
1865-1873
Contiene: Istruzioni popolari di preservazione dal colera discusse ed
approvate dal comitato medico napolitano nella tornata del 14 agosto
1865, Napoli, [s. n.], 1865, pp. 16;
invito ai cittadini di Bitonto per realizzare una associazione denominata
Società di beneficenza del 24 ottobre 1867, manifesto a stampa;
appello della Prefettura di Bari per una sottoscrizione per le vittime del
colera del 1 agosto 1867, manifesto a stampa;
stati numerici degli «attaccati e morti di colera», 1867.
9.
10.
11.
«Epizoozia negli animali cavallini», cc. 6
«Stati sanitari del bestiame», cc. 60.
«Cholera morbus», cc. 195.
1877
1878-1885
1884-1889
Contiene: ETTORE D’URSO, Poche parole sul colera dirette ai padri di
famiglia. Bari, tip. Cannone, 1884, pp. 48;
Istruzioni pratiche del Consiglio superiore di sanità sul colera. Roma, tip.
Delle Mantellate, 1884, pp. 8;
Colera del 1884. Croce bianca e croce rossa. Napoli, tip. Vincenzo
Pesole, 1884, pp. 96;
questionario per l’inchiesta sulle condizioni igienico-sanitarie dei comuni
del regno, 1885;
Resoconto del comitato di soccorso per i poveri in occasione della
epidemia colerica 1886, in Putignano. Bari, fratelli Pansini, 1887, pp. 20;
corrispondenza con la deputazione provinciale di Bari per il «riparto del
fondo provinciale di L. 20 a favore degli orfani del cholera, 1889.
4. Igiene pubblica, macelli
Busta 78
1.
2.
3.
4.
5.
6.
«Incartamento pel personale della salute pubblica e sulla
controversia tra i signori Tiberio Valente e Giuseppe Buquicchio
per la situazione di un trappeto sotto la casa di esso Valente e per i
morchiai degli altri trappeti», cc. 116.
«Progetti e destinazione di locali per i macelli pubblici», cc. 31.
«Incartamento per la proibizione e posteriore permissione della
vendita del vino mosto», cc. 21.
«Associazione agli Annali Clinici», cc. 76.
«Appianamento della fossata al borgo», cc. 16.
«Incartamento per l’appalto della costruzione de’ pubblici macelli
rimasto aggiudicato a Francesco Bulzis col ribasso di ducati 26.50
per cento», cc. 82.
1842-1874
1809-1830
1835; 1861
1835-1844
1837
1839-1851
Contiene: «Progetto pel pubblico macello» dell’architetto Francesco
Lerario, del 24 luglio 1838;
«Disegno pel pubblico macello di Bitonto», 30 luglio 1838, architetto
Francesco Lerario. Scala palmi 1:90, acquerello, cartoncino, mm 295x450.
7.
8.
«Incartamento per l’affitto del locale del pubblico macello a
1841-1859
favore de’ buccieri per lo scannaggio degli animali a macello e pel
rinnovellamento dell’affitto dal 1 aprile 1851 a tutto marzo 1855»,
cc. 137.
«Sanità marittima», cc. 77.
1853-1868
Contiene: corrispondenza con la Prefettura di Bari per la nomina di un
agente locale di sanità marittima per Santo Spirito;
«quadro delle quarantene in vigore nel regno d’Italia» del 29 aprile 1867,
manifesto a stampa.
5. Polizia mortuaria, cimiteri
Busta 79
1.
«Incartamento per la costruzione del cimitero», cc. 403.
1.1 «Primo volume del camposanto», cc. 333.
1813-1840
1813-1840
Contiene: «Perizia in dettaglio di tutti gli travagli e lavori di diversa
natura che bisogneranno alla costruzione del camposanto» del comune
di Bitonto, dell’ingegnere Donato Giannuzzi, 1817 dicembre 8;
verbale di perizia per la scelta dei fondi e dei siti ove costruire il
camposanto, sottoscritto, tra gli altri da Nicola Sorgente, perito di
campagna ed agrimensore, e da Nicola Suppa, ingegnere, 1819 maggio
4;
«Stato stimativo della spesa, che richiede la costruzione del camposanto
di Bitonto» redatto dall’ingegnere Nicola Suppa, 1819 agosto 23;
«Stato indicante le chiese che sono fuori l’abitato di questo comune,
con la pertinenza e distanza», 1827;
«Progetto pel camposanto del comune di Bitonto. Lavori di nuova
costruzione», architetto Francesco Lerario, 1837 agosto 20;
Certificato giurato dal sindaco e parroci attestante la chiusura dei
sepolcri messi nelle chiese interne e suburbane dell’abitato», 1839
settembre 4.
1.2 «Incartamento contenente il progetto, disegno ed atti di
subaste per l’appalto per la costruzione del camposanto, cc.
34.
1839-1840
Contiene: «Progetto del camposanto per tumulazione da costruirsi in
Bitonto» dell’architetto Francesco Lerario, 1839 marzo 15;
«Disegno del camposanto da costruirsi in Bitonto», 1839 aprile 16,
architetto Francesco Lerario, scale di palmi 170, inchiostro di china,
acquerello, mm 411x530.
1.3 «Incartamento per l’appalto di costruzione del camposanto», 1839
cc. 36.
Busta 80
2.
«Incartamento per la costruzione del camposanto», cc. 487.
1840-1848
Contiene: «Scandaglio de’ lavori di costruzione del camposanto per
tumulazione di Bitonto», 1840 agosto 18;
«Progetto suppletorio del camposanto degli infedeli» dell’architetto
Francesco Lerario, 1841 ottobre 12, con allegato disegno acquerellato, mm
300x440;
«Processo verbale per la verifica di taluni lavori del camposanto di Bitonto
domandata dall’appaltatore Pietro Sannicandro», 1841 novembre 11;
«Progetto di rettifica al disegno del camposanto del comune di Bitonto»,
dell’architetto Luigi Castellucci, 1845 giugno 24.
3.
4.
5.
«Nomina del custode del camposanto», cc. 30.
«Nomina del cappellano del camposanto», cc. 23.
«Incartamento per la costruzione del camposanto», cc. 331.
1841-1853
1841-1860
1849-1879
Busta 81
6.
7.
8.
9.
10.
11.
12.
13.
14.
Quadro semestrale «sullo stato dei lavori del camposanto», cc. 26.
«Incartamento per la tumulazione ne’ sepolcri gentilizi ed altro»,
cc. 68.
«Cimiteri per Santo Spirito e Palombaro», cc. 15.
Richiesta della congrega di S. Antonio da Padova di concessione
di suolo al cimitero, cc. 4.
«Progetto d’ampliamento col sistema d’umazione al cimitero
comunale di Bitonto» redatto dall’architetto comunale Michele
Masotino e atti relativi, cc. 626.
«Capitolato per l’appalto dei trasporti funebri», adottato dal
comune di Roma578, cc. 20.
«Concessioni di suolo al cimitero», cc. 124.
«Fornitura di casse mortuarie per i poveri», cc. 10.
«Fornitura di terra per completamento di due aiuole nel cimitero»,
cc. 6.
1850-1856
1854-1873
1875-1884
1878
1883-1897
1883
1895-1896
1896
1896
V. Finanze
1. Demanio, proprietà, inventari, rendite e contratti
Busta 82
1.
Atti in causa tra il conte Ilderis e i discendenti di Giovanni
s. d.
Roberto Alitto sul «diritto di fabbricare su de’ molini che vi sono
a Bitonto», cc. 6.
Contiene: «Copia informe di regio assenso impartito a 24 aprile 1697 in
convalida di una conclusione dell’università di Bitonto colla quale si era
concesso a don Giovanni Roberto Alitto il diritto di servirsi de’ scoverti
dei molini e covrirli coll’obbligo di mantenere le coverture e le fabbriche
laterali».
578
Opuscolo a stampa senza note tipografiche, pp. 38.
2.
«Catastino» della città di Bitonto, cc. 203.
[1806]
2.1 «Estratto dell’antico catasto onciario della città di Bitonto 1834
dell’anno 1753 per i beni ed annue rendite patrimoniali di
detta città» richiesto dall’Intendenza di Terra di Bari, cc. 19.
Contiene: «Rivelo della città di Bitonto» del 1753.
3.
4.
5.
«Incartamento relativo alla transazione delle servitù fiscali che vi 1806-1811
esercitava l’ex locazione di Salpi sulla parte aperta appadronata
del territorio di Bitonto, mediante l’annuo canone di ducati 2000,
che il comune assunse l’obbligo di pagare direttamente col dritto
d’indennizzarsi dai proprietari de’ terreni soggetti alle servitù, e
con la ripartizione del canone istesso», cc. 218.
Corrispondenza con l’Intendenza di Terra di Bari per la mancata 1807-1809
esazione decimale da parte del passato sindaco Cesare Siccada,
subentrato nell’incarico di esattore comunale, cc. 31.
«Incartamento dell’esatto e pagato pel riscatto delle servitù fiscali 1808-1814
di pascolo», cc. 70.
Contiene: «Libro di cassa del canone sul riscatto della servitù fiscale de’
demani dovuto da terlizzesi per il canone del 1809 e diritto di riscatto del
1810».
6.
Crediti istrumentari, cc. 308.
6.1 «Incartamento relativo ai crediti istrumentarj della famiglia
Labini».
6.2 «Incartamento pel credito istrumentario del monistero di S.
Pietro nuovo di Bitonto».
6.3 «Incartamento relativo ai crediti istrumentarj del monistero
delle Vergini di Bitonto».
6.4 «Incartamento relativo ai crediti istrumentarj del Monte
della Pietà ed ospedale di Bitonto».
6.5 «Incartamento relativo al credito istrumentario del sig.
duca di Andria ed ora appartenente ai coniugi don Gaetano
Tavassi (presidente del tribunale civile di Avellino) e Maria
Carmela Frascella, oggi di d. Giuseppe Ciuffi».
6.6 «Incartamento relativo al crediti istrumentario del già
convento degli Agostiniani di Bitonto ed ora ceduto per
dotazione della parrocchia di Santo Spirito».
6.7 «Incartamento relativo al canone di ducati 12 che si pagava
al beneficio di S. Angelo ed ora a peso del conservatorio di
S. Maria delle Martiri per essere infisso sul suolo che
occupa il convento dei Paolotti addetto per conservatorio».
6.8 «Incartamento relativo ai canoni dovuti dal comune alla
parrocchia di S. Giacomo, rappresentata dal seminario di
Bitonto e al rettore del beneficio di S. Giovanni
Evangelista».
6.9 «Incartamento relativo al credito istrumentario del sig.
marchese Salluzzi, ed ora appartenente ai signori Salvati».
1808-1865
1808-1818
1808
1808-1821
1808-1821;
1843; 1850
1808-1833;
1850
1808-1832
1811-1817
1811
1811-1833;
1858
6.10 «Incartamento relativo al credito istrumentario del sig.
1814-1828
conte de Ildaris, ora ceduto al cav. Eustachio Rogadeo».
6.11 «Incartamento relativo al credito istrumentario del duca di 1823-1875
Noja, don Giovanni Carafa».
6.12 «Incartamento relativo al canone di ducati 2 dovuto ai già 1827-1828
Carmelitani di Bitonto ed ora alla canonica di Piedigrotta di
Napoli».
Busta 83
7.
8.
9.
10.
11.
«Credito di ducati 65687 che il comune ha contro il demanio pel
dare del barone Francesco Ruggiero già tesoriere della
Provincia», cc. 53.
«Miscellanea per registro e bollo», corrispondenza con la
direzione della registratura e dei demani di Bari, cc. 125.
«Censuazione di mezza vigna di terra a Santo Spirito a favore di
Michelangelo Cavassa» genovese, cc. 44.
«Censuazione delle due stanze sopra le beccherie della Porta
Baresana a favore di Emmanuele Ragni», cc. 46.
«Confinazione con i limitrofi comuni di Giovinazzo, Modugno e
Bitetto», cc. 47.
1808-1844
1808-1810
1809-1835
1809-1824
1809-1815;
1848
Contiene: «Processo verbale di confinazione tra la comune di Giovinazzo
in rettifica e quella di Bitonto» del 2 luglio 1812 redatto dal controloro
delle contribuzioni dirette incaricato del catasto provvisorio di
Giovinazzo, Giuseppe Pompeo Lattanzi;
«Pianta della linea di demarcazione tra la comune di Bitonto e quella di
Giovinazzo principiato dalla Caladora Mare di Santo Spirito sino a S.
Martino», s. d., Nicola Sorgente agrimensore, scala di palmi 1.000,
inchiostro di china, mm 515x455.
12.
«Pagamento degli annui ducati 2000 a favore della cassa del
Tavoliere di Puglia in compenso del riscatto delle servitù di
pascolo, esercitate dalla ex locazione di Salpi, e ciò fino al 1822
che il pagamento era a peso del comune», cc. 425.
1809-1855
Contiene: «Stato nominativo dei terlizzesi pel canone del Tavoliere» del
6 novembre 1819.
Busta 84
13.
«Beni demaniali miscellanea», atti per gli affitti dei beni dello
Stato, cc. 101.
1810
14.
«Operazioni del commissario regio Domenico Acclavio destinato 1810-1828
per la ripartizione dei demani ed abolizione degli usi civici di
15.
pascolo», cc. 96.
«Atti di subasta per l’affitto di fondi rustici comunali», cc. 489.
1810-1835
Contiene: «Atti di subasta per l’affitto delle terre erbose della Murgia alle
Mattine e dei canali atti alla semina aggiudicati in grado di decima a
Lucrezia Labini», 1820-1828;
«Incartamento per l’affitto delle vigne 440 alle Mattine per anni 3 a don
Luigi Cervelli», 1829;
«per l’affitto della Pezza del Colombo di vigne 110 alle Mattine rimasta
aggiudicata a Giuseppe Marinelli di Terlizzi per anni 6 a tutto dì 14
agosto 1836 per annui ducati 95.50 argento che in rame sono ducati
97.88.9», 1830;
«atti di appalto per l’affitto delle terre comunali denominate le Murge,
per la durata di anni 3 da 29 settembre 1832 a 28 settembre 1835,
aggiudicato a Pasquale Buquicchio e suo garante d. Giuseppe Marinelli
per la somma di ducati 238.00 annui», 1832;
«atti di appalto per l’affitto delle vigne 402 alle Matine per la durata di
anni 3 da principiare dal 29 settembre 1835 a 28 settembre 1838, e per
annui ducati 500, aggiudicato a don Giuseppe La Ginestra e don
Vincenzo Mininni», 1835.
Busta 85
16.
17.
18.
19.
20.
«Stato di tutti i beni appartenuti al comune», cc. 17.
«Incartamento relativo alla concessione del locale de’ padri
Conventuali per la casa comunale, regia giustizia, caserma di
gendarmeria e permuta di detto locale con quello del soppresso
convento dei Domenicani destinato per l’istesso uso», cc. 160.
«Incartamento relativo al credito del comune contro il demanio
per la mensa vescovile Bitonto e Molfetta e contro i soppressi
conventi dei Carmelitani e Conventuali e contro il duca del Gesso
per le rate del riscatto delle servitù fiscali e civiche dovute per i
loro soggetti», cc. 71.
«Esazione del canone dovuto al Tavoliere di Puglia eseguita nel
1811 con appalto da Crescenzo Siena e conto presentato dallo
stesso», cc. 21.
Corrispondenza con l’Intendenza di Terra di Bari, poi Prefettura
di Bari per «l’esazione dal Gran Libro de’ crediti appartenenti al
comune e a diversi ospizi», cc. 175.
1810-1836
1810-1846
1811-1835
1811-1838
1811-1834;
1873
Busta 86
21.
«Censuazione della selva di proprietà comunale», cc. 419.
Contiene: «Pianta topografica della selva del comune di Bitonto divisa a
termini della legge del 3 dicembre 1808», [1817], Pietro Cipriani
geometra di Terlizzi, scala 1:500, acquerello, mm 750x450;
«Pianta topografica del fondo patrimoniale del comune di Bitonto
denominato Selva de’ Rubeis che si tiene a canone enfiteutico da vari
bitontini giusta lo stato» allegato, Bitonto, 18 agosto 1834, Nicola
1811-1844
Sorgente agrimensore, scala 1:200, inchiostro di china, mm 535x850.
22.
«Rendite comunali», cc. 140.
1811
Contiene: «Stati de’ beni stabili de’ monasteri soppressi» del 1811;
gli «stati de’ capitali quandocumque mutui canoni, censi, ed altre
annualità di spettanza de’ monasteri soppressi» del 1811.
23.
«Rilevi dovuti dagli ex feudatari possessori del tenimento di
Bitonto», cc. 12.
1811
Contiene: stato dei «rilevi scaduti prima della legge abolitiva della
feudalità e non ancora soddisfatti» del 1811.
24.
25.
«Ordini reali ed istruzioni della regia camera pel pagamento dei
pesi fiscali e per la retta amministrazione delle rendite
dell’università», cc. 12.
«Rendite comunali, miscellanea», cc. 63.
1804; 1812
1811-1817
Contiene: «Stato indicante il vuoto delle contribuzioni dirette a tutto il dì
15 del mese di giugno per gli arretrati esercizi 1808-1811» del 1811.
26.
27.
«Atti per la vendita di pere, fichi, mandorle, vino mosto, olive
1813-1814
de’ fondi del regio demanio in Bitonto», cc. 138.
«Amministrazione demaniale», corrispondenza con l’Intendenza 1813
di Terra di Bari579, cc. 77.
Busta 87
28.
«Affari demaniali miscellanea», cc. 394.
1813
Contiene: atti di «aggiudicazione di affitti» di beni dello Stato, 1813;
corrispondenza con il ricevitore della registratura e dei demani del
circondario di Bitonto.
Busta 88
29.
«Incartamento col conservatore delle ipoteche della provincia per 1813-1868
la iscrizione e rinnovazione dei crediti del comune de’ diversi
stabilimenti», cc. 300.
Contiene: «Registro per le annuali iscrizioni dei crediti comunali e per le
rinnovazioni», 1845.
30.
«Incartamento per la valutazione del palazzo pretoriale di
proprietà del comune», cc. 59.
1819; 1822
Contiene: «Stima ed apprezzo della casa palazziata detta la Corte
nell’anno 1819» redatto dall’architetto Giuseppe Gimma;
«Atti di subasta per la vendita della casa comunale detta della Corte e che
non ebbe effetto», 1822.
31.
«Atti di subasta per la vendita di mandorle, pere, fichi, olio,
carrube, legna e fascine esistenti nei fondi del regio demanio di
Bitonto», cc. 324.
1814
Busta 89
32.
579
«Atti di subasta per i fondi urbani comunali», cc. 542.
1814-1838
Il fascicolo contiene anche atti della commissione amministrativa dei beni fondi del regio demanio in Bitonto.
32.1 «Atti di subasta per l’affitto di quattro baracche ed una
cisterna nel vicinato dell’ex convento delli Olivetani
appartenenti al comune», cc. 72.
32.2 «Incartamento per l’affitto di Castelvecchio alla spiaggia
di Santo Spirito a favore di Giuseppe Leopardi», cc. 38.
32.3 «Atti di subasta per l’affitto di un sottano sotto del
castello aggiudicato diffinitivamente a Francesco Vitale»,
cc. 42.
32.4 «Incartamento pel fitto del castello a uso di trappeto a
favore del signor don Pietro Ravanas», cc. 71.
32.5 «Affitto delle cave di pertinenza del comune di Bitonto
aggiudicato al sig. Gaetano Lo Sito», cc. 17.
32.6 «Incartamento per l’affitto del sottano ridotto sotto
l’antica casa pretoriale aggiudicato a Leonardo Colapinto»,
cc. 15.
32.7 «Rapporto per l’affitto di una stalletta alla strada di
Termite», cc. 3.
32.8 «Sopraffitto del 1830 del sottano sotto la casa del conte
Gentile che il comune avea preso in affitto per uso di corpo
di guardia degli urbani», cc. 4.
32.9 «Incartamento per l’affitto del basso sotto la porta
Rubastina affittato a d. Lorenzo Stellacci per un anno e per
ducati 3 di estaglio», cc. 19.
32.10 «Incartamento per l’affitto di alcuni fondi urbani e
suburbani di proprietà comunale», cc. 38.
32.11 «Atti di appalto per l’affitto del sottano sotto la porta
Rubustina per la durata di sei anni da agosto 1832 ad agosto
1838», cc. 12.
32.12 «Atti di subasta per l’affitto della cantina comunale per
anni sei e per l’annuo estaglio di ducati 70.50», cc. 17.
32.13 «Atti per l’affitto del sottano sotto la casa comunale per
anni 2 o 4 principiati dal 15 agosto 1833», cc. 19.
32.14 «Atti di appalto per l’affitto di vari fondi urbani dal
comune, per anni 6 da principiare dal dì 14 agosto 1835 e
terminare a 14 agosto 1841 e per l’annuo estaglio di ducati
130», cc. 23.
32.15 «Atti di appalto per il fitto del castello per annui ducati
100, una casa e cantina strada Termite ducati 18, vigne 110
alla Pezza del Colombo per annui ducati 190», cc. 37.
32.16 «Incartamento per l’affitto del quarto adiacente alle
officine del regio giudicato del palazzo comunale», cc. 58.
32.17 «Incartamento per le riduzioni del basso sotto notato, atti
di subasta per l’affitto del basso medesimo messo sotto
l’antica casa pretoriale dal 15 agosto 1837 a 14 agosto
1814-1822
1823
1825-1827
1827-1828
1829
1830
1830
1830
1830
1831
1832
1832
1833-1834
1835
1836-1837
1837
1837
33.
1838», cc. 16.
32.18 «Atti di subasta per l’affitto di un sottano ora ridotto
sotto la casa pretoriale di patrimonio comunale aggiudicato
ad Arcangelo Raffaele fu Vito con la garantia solidale di
Lonardo Colapinto fu Michele per l’annuo estaglio di ducati
18 e per la durata dal 15 agosto 1837 al 14 agosto 1838», cc.
14.
32.19 «Incartamento per l’affitto de’ seguenti fondi urbani di
patrimonio comunale: una cantina strada S. Domenico, una
cantinetta strada Termite affittate a favore di Nicola
Piacente e garante solidale Vincenzo Modugno per anni 4
dal 29 settembre 1838 a 28 settembre 1842 per annui ducati
149; un sottano sotto porta Robustina a favore di Giovanni
Nacci e garante solidale Domenico Palermo per anni 4 dal
15 agosto 1838 a 14 agosto per annui ducati 10; rimasti
senza offerenti un quarto di abitazione di stanze 6 e legniera,
adiacente alle officine del regio giudicato, messo all’incanto
per l’annuo estaglio di ducati 45; un sottano sotto la casa
pretoriale, messo all’incanto per l’anno estaglio ducati 18»,
cc. 12.
32.20 «Incartamento per l’affitto dei seguenti fondi urbani di
patrimonio comunale: un quarto di abitazione composto di 6
stanze e legniera adiacenti alle officine del regio giudicato
messe nel comprensorio del palazzo comunale a favore di
Ludovico Pellegrini con la garantia solidale di Giuseppe
Pellegrini per un anno dal 15 agosto 1838 al 14 agosto 1839
per l’annuo estaglio di ducati 40; un sottano sotto la casa
pretoriale a strada la Corte a favore di Michele Barone con
la garantia solidale di Raffaele Cataldi per un anno dal 15
agosto 1838 a 14 agosto 1839 e per annuo estaglio di ducati
14», cc. 23.
«Incartamento pel dare arretrato di ducati 52.15 da Domenico
Scivittaro appaltatore dei dazii sul vino e sul consumo dei generi
commestibili per l’anno 1815 con i rispettivi atti di appalto», cc.
59.
1837
1838
1838
1815-1838
Busta 90
34.
«Affitto dei beni demaniali» e atti della commissione comunale
per l’amministrazione dei beni demaniali, cc. 155.
34.1 «Atti di subasta per la vendita delle olive del monte
frumentario proveniente alla vacante mensa vescovile, e
dalla cappella di S. Stefano», cc. 10.
34.2 «Atti per l’affitto di tre poderi del regio demanio
provenienti da soppressi Domenicani di Bitonto», cc. 30.
1814-1820
1815
1815
34.3 «Atti di subasta per la vendita delle uve del regio
demanio», cc. 14.
34.4 «Affitto dell’erbaggio del fondo denominato Piangregorio
(contrada Palumbaio) del regio demanio, preveniente da
soppressi Conventuali di Bitonto», cc. 28.
34.5 «Atti per la vendita delli frutti di pere, secondi fichi e
noci del regio demanio», cc. 14.
34.6 «Affitto di un fondo del regio demanio proveniente dagli
ex Carmelitani», cc. 14.
34.7 «Atti di subasta per la vendita delle olive del regio
demanio», cc. 198.
34.8 «Erbaggi di Vitarelli», atti di subasta di affitto di erbaggi
di cinque fondi provenienti da monasteri soppressi dei
Teresiani, Teatini, Conventuali, Agostiniani, cc. 24.
34.9 «Atti per la vendita delle mandorle del monte frumentario
prodotte nell’anno 1813», cc. 18.
34.10 «Affitto dell’erbaggi di due fondi del regio demanio di
Bitonto», cc. 16.
34.11 «Atti per la vendita delle mandorle del regio demanio
prodotto dell’anno 1813», cc. 15.
34.12 «Atti per l’affitto di un fondo della vacante mensa
vescovile di Bitonto», cc. 24.
34.13 «Affitto delle case de’ Conventuali», cc. 27.
34.14 «Affitto dell’erbaggio del fondo denominato il Piano del
regio demanio proveniente da soppressi Agostiniani di
Bitonto», cc. 29.
34.15 «Atti di appalto per la vendita delle olive del monte
frumentario», cc. 14.
34.16 «Erbaggio» del fondo denominato l’Ensiteto di Cornelio
«ad Ambruoso», cc. 22.
34.17 «Atti di subasta per la vendita dell’uva del regio
demanio», cc. 18.
34.18 Atti di subasta per l’appalto de’ coltivi da eseguire ne’
fondi del monte frumentario», cc. 18.
34.19 «Atti di appalto per la vendita delle olive del regio
demanio», cc. 29.
34.20 «Atti di subaste per la vendita della legna e fascine del
regio demanio», cc. 12.
34.21 «Atti di appalto per la vendita della frutta di secondi
fichi, noci ed altro sistenti ne’ fondi del regio demanio», cc.
16.
34.22 «Atti di subasta per l’appalto de’ coltivi da eseguirsi ne’
fondi del regio demanio», cc. 30.
34.23 «Atti di subasta per la vendita delle pere del regio
1815
1815
1815
1815
1815
1815
1815
1815
1815
1815
1815
1815
1815
1815-1816
1816
1816
1816
1816
1816
1816
1816
35.
36.
demanio», cc. 12.
34.24 «Subasta per la vendita dell’avena del regio demanio
attaccata al suolo, ch’è rimasta invenduta», cc. 14.
34.25 «Atti di subasta per i coltivi de’ fondi del monte
frumentario», cc. 18.
34.26 «Subasta per la vendita di grano attaccato al suolo nel
fondo demaniale, rimasto invenduto», cc. 14.
34.27 «Atti di appalto per i coltivi ne’ fondi del regio demanio
in amministrazione», cc. 30.
34.28 «Atti di subasta per la vendita delle ulive del regio
demanio», cc. 26.
34.29 «Atti di appalto per l’affitto dell’erbaggio di alcuni fondi
del regio demanio», cc. 16.
34.30 «Atti di subasta per la vendita della frutta di mandorle,
noci, pere, e secondi fichi appartenenti al regio demanio»,
cc. 16.
«Incartamento relativo al dare di Costantino Piscazzi per pigioni
di alcuni sottani sotto il fabbricato del castello», cc. 17.
«Rettifica della ripartizione del canone fiscale tra i proprietari de’
terreni riscattati dalle servitù fiscali di pascolo, in seguito di
avviso di Consiglio d’Intendenza», cc. 95.
1817
1817
1817
1817
1817-1820
1817
1817
1816
1815-1816
Busta 91
37.
«Affari demaniali», corrispondenza con l’Intendenza di Terra di
Bari e la Commissione demaniale di Bitonto, cc. 559.
1816
Busta 92
38.
39.
40.
41.
42.
43.
44.
«Subaste per la concessione di un tratto della vecchia strada S.
Leo a titolo enfiteutico», cc. 43.
«Scioglimento dell’obbligo diretto del comune di esigere e
pagare gli annui ducati 2000 alla cassa del Tavoliere», cc. 241.
«Censuazione di una lamia di proprietà comunale sita sulla
spiaggia di Santo Spirito a favore di Patrizio Macleane», cc. 66.
«Censuazione di alcune terre del comune site sulla spiaggia di
Santo Spirito», cc. 33.
«Proventi dei frutti pendenti dei fondi del demanio comunale»,
cc. 53.
«Censuazione di due fondi comunali a favore di Buquicchio
Giuseppe», cc. 51.
«Censuazione dell’ex Sedile al largo del castello a favore di
Tiberio Valente», cc. 210.
1816
1817-1826
1817-1831;
1847
1814-1822
1818
1812-1822
1816-1828
45.
«Quadro reso esecutorio e il borderò in collettiva» per le
rinnovazioni dei censi e dei canoni, cc. 72.
1818-1839
Contiene: «Stato dei censi, canoni appartenenti al comune di Bitonto»,
1819.
Busta 93
46.
47.
48.
49.
50.
51.
«Incartamento relativo all’affranco del capitale del canone sulle
terre di Santo Spirito offerto dal sig. Traversa», cc. 7.
«Incartamento pel credito dell’annua rendita di ducati 13.01
derivanti dall’affranco fatto alla Cassa di ammortizzazione da
Sergio Frisicchio di due canoni dovuti al comune componenti la
sopradetta somma», cc. 29.
«Titoli legali per contratti di affitti, appalti e censuazioni»580, cc.
253.
«Incartamento relativo alla covertura di cuscini e sedie di
appoggio che servono per le funzioni pubbliche, nonché per
l’acquisto di altri mobili e mezzi busti di gesso rappresentanti le
maestà sovrane» per la casa comunale, cc. 34.
«Affitti demaniali», cc. 107.
«Opposizioni prodotte da Giovanni Scelzi di Terlizzi per canone
sulle terre rinfrancate dalla servitù fiscale di pascolo», cc. 8.
1819
1820-1824
1820-1830
1823-1860
1814-1823
1824
Busta 94
52.
53.
54.
55.
56.
57.
58.
59.
60.
61.
580
«Incartamento relativo al credito fiscalario di Bartolomeo de
Majo Durazzo», cc. 6.
«Credito istrumentario di Gaetano Rugiero», cc. 6.
«Credito istrumentario che rappresenta il capitolo di Bitonto», cc.
3.
«Credito istrumentario che rappresenta il conservatorio di S.
Maria delle Martiri di Bitonto», cc. 6.
«Credito istrumentario di Andrea Regna», cc. 31.
1807; 1817
1808
1808
1808;
1843-1844
1808-1811;
1854-1855
«Credito istrumentario del cav. Diego Gentile», cc. 10.
1808-1827;
1841
«Credito istrumentario di Emanuele Valcarcel, originario, passato 1808-1849
in ultimo al monastero delle Vergini», cc. 20.
«Credito istrumentario della fu Giulia Sylos, Francesco e
1808-1858
Carmine Sylos», cc. 39.
«Credito del reale stabilimento dell’Annunziata di Napoli», cc.
1808-1861
160.
«Credito istrumentario del duca di Castel Mezzano, Girolamo de 1807-1883
Lerna, passato per cessione a Chiara De Lerna» moglie di
Si tratta del primo volume dei contratti con numerazione originaria da 1 a 246.
62.
63.
64.
65.
66.
Vincenzo Rogadeo, cc. 62.
«Credito istrumentario del fu Giovanni Planelli ereditato da
Guarnieri Nicola e ceduto poi alla congrega dell’Annunziata», cc.
37.
«Provvedimento del Consiglio d’Intendenza del 27 giugno 1810
sull’ammissione dei creditori istrumentari del comune», cc. 8.
«Incartamento pel dare di ducati 400 da Vito Pietro Sicolo e
Giuseppe Buquicchio in ordine all’affitto della Pezza del
Colombo alle Mattine», cc. 165.
«Incartamento per la occupazione e posteriore censuazione di un
pezzo di suolo pubblico alla strada Annunziata di proprietà
comunale a favore di Giuseppe Cuonzo», cc. 23.
«Conteggio delle rendite percepite dalla cassa comunale dal
locale dei Francescani, prima addetto a casa comunale e indi
permutato col convento dei già Domenicani», cc. 9.
1808-1888
1809-1824
1826-1843
1827-1830
1827
Busta 95
67.
68.
69.
70.
71.
«Affitto dei fondi rustici di pertinenza del regio demanio», cc.
343.
«Richiesta del cassiere comunale Michele Spinelli pei ruoli dei
debitori del comune per causa di canoni fiscali riveniente al
1823», cc. 13.
«Incartamento relativo al dare di Carlo Zeoli alla Cassa di
ammortizzazione», cc. 10.
«Depennazione di alcuni canoni e reste attive comunali», cc. 39.
«Censuazione di un basso comunale sotto il palazzo pretoriale
domandata a canone da Domenico Iacono», cc. 37.
1827-1860
1826-1827
1828
1830-1853
1830-1838
Busta 96
72.
73.
74.
75.
76.
77.
581
«Incartamento pel dare di Giuseppe Defacendis e Vito Galiani
per resta d’estaglio sul dazio fiscale sul macinato per l’anno
1830», cc. 165.
«Incartamento pel dare di Emanuele Ragni per pigioni e canoni
arretrati», cc. 52.
«Affitti di fondi demaniali», cc. 30.
«Titoli legali per contratti di affitti, appalti e censuazioni»581, cc.
293.
«Incartamento pel dare di Vito Galiani per affitto delle terre
seminative site nella Selva», cc. 16.
«Credito del comune contro Nicola Planelli e Giuseppe Lucarelli
debitori di resta di prezzo di erbaggio della selva comunale», cc.
21.
Si tratta del secondo volume dei contratti con numerazione originaria da 247 a 541.
1829-1836
1830-1839
1831
1831-1836
1831-1836
1832-1835
Busta 97
78.
79.
80.
81.
82.
83.
84.
85.
86.
«Incartamento pel dare di Giuseppe Cuoccio aggiudicatario e
Nicola Giordano garante solidale dell’appalto del provento
giurisdizionale sulla misuratura volontaria dei cereali dal 1833 al
1836», cc. 425.
«Incartamento pel dare di Vito Pietro Sicolo e Vincenzo
Scivittaro appaltatori della misuratura volontaria degli olii», cc.
33.
«Canone dovuto da Gabriele Catucci a Francesco Massarella di
Trani e da questi con atto in brevetto delegato a tempo, alla cassa
centrale di beneficenza della provincia» di Terra di Bari, cc. 31.
«Concessione in enfiteusi di alcuni avanzi di terre sulle due
nuove strade di Santo Spirito e Palombaro», cc. 51.
«Credito del comune per fitti di piccoli giardini nel locale dei
Conventuali», cc. 9.
«Credito del comune verso gli eredi di Gaetano Robles», cc. 14.
«Credito del comune verso la congrega del Rosario», cc. 5.
«Subaste per la vendita delle olive messe sulle strade di Santo
Spirito e Palombaro», cc. 64.
«Subaste per la censuazione di alcuni spezzoni di suolo pubblico
nel fossato di S. Agostino giusto il real decreto del 2 febbraio
1840», cc. 93.
1833-1844
1834-1835
1833-1844
1830-1845
1835-1838
1835-1837
1835
1835-1838
1839-1854
Busta 98
87.
88.
89.
90.
91.
92.
93.
«Atti di appalto delle materie immonde della fogna massima»,
cc. 209.
«Debitori del demanio», cc. 208.
Corrispondenza con l’amministrazione dei demani, cc. 59.
«Rettifica del ruolo dei canoni attivi», cc. 12.
«Credito del comune di ducati 8.13 verso Giuseppe Modugno per
canoni arretrati», cc. 9.
«Censuazione di un tratto di suolo pubblico a favore di Gaetano
Pannone per l’annuo canone di ducati 1.84», cc. 24.
Corrispondenza con l’Intendenza di Terra di Bari sui demani
comunali, cc. 30.
1835-1855
1836-1856
1857-1872
1835-1840
1836
1837-1841;
1861
1838-1865
Busta 99
94.
95.
582
«Titoli legali per contratti di affitto, appalti e censuazioni»582, cc. 1837-1841
418.
«Patrimonio comunale, inventario dei canoni enfiteutici», cc.
1838-1870
289.
Si tratta del terzo volume dei contratti con numerazione originaria da 542 a 855.
96.
«Quote attive di canoni del Tavoliere», cc. 59.
1838-1856
Busta 100
97.
«Copie d’istrumenti per la Selva», cc. 651.
1838-1864
98.
«Credito del comune verso gli appaltatori delle gabelle civiche
sullo sfarinato e sul consumo dei commestibili», cc. 196.
«Concessione ad enfiteusi di un tratto di suolo pubblico a favore
di Domenico Lezoche», cc. 35.
«Incartamento per le piante e titolazioni pei fondi rustici
comunali», cc. 5.
1839-1841
99.
100.
1838-1840
1841-1842
Contiene: «Pianta di una portata nelle Murge dell’università di Bitonto di
carra 13 e versure 6», agrimensore Pasquale Ricotta di Scanno, 27
ottobre 1810, scala di palmi 7 l’uno, acquerello, mm 525x790.
Busta 101
101.
102.
103.
104.
105.
106.
107.
108.
109.
110.
583
«Titoli legali per contratti di affitti, appalti e censuazioni»583, cc.
364.
«Incartamento relativo all’elemosina che si corrisponde dal
comune alle comunità mendicanti de’ padri Osservanti e
Cappuccini», cc. 90.
«Canone di ducati 2.64 dovuto ai padri Conventuali di Bitonto»,
cc. 6.
«Incartamento sulla ripristinazione di ducati 15 che da
antichissimo tempo da questo comune è dovuta alla basilica di S.
Michele Arcangelo in Monte Gargano per una lampada che arde
perpetuamente innanzi alla statua di quel santo», cc. 13.
«Opposizione al quadro esecutorio del credito preteso dalla
congrega del SS. Sacramento contro il comune», cc. 15.
«Canone di ducati 16 dovuto dal comune a Gaetano Giannattasio,
parroco di S. Maria dei Fiorentini in Napoli, rettore del beneficio
di Santo Spirito a mare», cc. 6.
«Credito che vanta il monastero di S. Croce di Lucca contro il
comune di Bitonto», cc. 42.
«Canone dovuto al beneficio camerale di S. Lorenzo Martire
rappresentato dalla parrocchia di S. Giorgio», cc. 12.
«Credito istrumentario del soppresso convento dei Carmelitani
rappresentato dalla canonica di S. Maria di Piedigrotta di
Napoli», cc. 38.
«Soddisfazione dei creditori istrumentari e fiscalari»,
corrispondenza con l’Intendenza di Terra di Bari, cc. 23.
Si tratta del quarto volume dei contratti con numerazione originaria da 856 a 1229.
1842-1850
1811-1863
1827-1829
1828-1861
1829-1856
1830
1808-1854
1830-1831
1822-1857
1816-1859
111.
«Credito istrumentario di Maria Di Somma moglie di Vincenzo
Sylos che ha causa da Luigi Sylos fu Alfonso», cc. 21.
«Canone dovuto alla mensa vescovile di Bitonto», cc. 12.
1841-1860
113.
«Incartamento per la procedura nelle usurpazioni di suolo
pubblico», cc. 34.
1843-1861
114.
«Enfiteusi perpetua di suolo pubblico a favore di Domenico
Lezoche», cc. 44.
«Incartamento per la dimanda di enfiteusi della fossata sotto il
castello fatta da Salvatore Ferrara», cc. 116.
1842-1843
112.
115.
1835
1844-1864
Busta 102
116.
117.
118.
«Bonifica a favore degli eredi di Cesare Siccoda per la significa
di ducati 468.58», cc. 5.
«Occupazione di suolo pubblico col pagamento di ducati 10 per
allinearsi la casa di Domenico Cardone fu Vito nella
riedificazione», cc. 4.
«Crediti del comune per mantenimento di detenuti», cc. 8.
1846
1846-1848
1847; 1852
Contiene: «Specchietto indicante le somme erogate e quelle ricevute in
conto, non che la resta da esigere in ordine al credito che questo comune
vanta dal tesoro pel mantenimento in questo carcere circondariale di
detenuti di regio conto, esercizi dal 1832 al 1852».
119.
120.
121.
122.
123.
124.
125.
126.
«Censuazione del basso comunale» vicino alle antiche beccherie
a favore di Michele Acquafredda, cc. 53.
«Prestito Nazionale», cc. 52.
Credito di ducati 76.02 del comune verso gli appaltatori del
provento sul peso e misura pubblica, Giovanni De Palo e
Gaetano Losito, cc. 18.
«Affitto di cinque fondi del regio demanio denominati
Lamabrigida, Chiusonuovo, Patierno, Giancazzo e Cardine alla
via di Bitetto», cc. 29.
«Vendita di suolo pubblico a Domenico Lezoche», cc. 15.
«Acquisto di suolo pubblico fatto da Giuseppe e Vincenzo
Pannone», cc. 47.
«Atti di subaste per affitto di fondi urbani e suburbani comunali»,
cc. 114.
«Incartamento per gli affitti delle rendite comunali»,
corrispondenza con l’Intendenza di Terra di Bari, cc. 12.
Busta 103
1849-1851
1848-1874
1847-1851
1848-1849
1849-1851
1842-1851
1850
1850-1859
127.
128.
«Titoli legati per contratti di affitti, appalti e censuazioni»584, cc.
385.
«Enfiteusi di suolo pubblico alla estramurale», cc. 82.
1850-1859
1851-1864
Contiene: «Misura ed apprezzo dei suoli estramurali fabbricabili da
censirsi», redatti da Michele Masotino e Raffaele Comes, 1863.
129.
130.
«Inventario delle botti di vino esistenti nelle cantine»585, cc. 91.
1851
«Incartamento per la concessione enfiteutica delle vigne 108 di
1849-1862
natura seminatoriale di proprietà comunale sita nel tenimento di
Bitonto in contrada le Mattine», denominata Pezza del Colombo,
cc. 320.
Busta 104
131.
132.
133.
134.
135.
136.
137.
138.
139.
140.
«Subaste per l’affitto di fondi urbani di patrimonio comunale»,
cc. 51.
«Subaste per l’affitto di beni comunali», cc. 27.
«Affitto della casa di patrimonio comunale adiacente al regio
giudicato», cc. 30.
«Concessione ad enfiteusi di un tratto di suolo pubblico a
Giuseppe Gala e Michele Nichile», cc. 60.
«Enfiteusi del sottano comunale a Porta Robustina, su domanda
di Stellacci Agostino», cc. 84.
«Alienazione di tre tratti di terra rimasti abbandonati», per la
costruzione della nuova strada provinciale da Bitonto a Mariotto,
cc. 9.
«Enfiteusi delle case di patrimonio comunale a strada S. Lucia
sull’offerta di Gaetano Ranieri», cc. 63.
«Concessione ad enfiteusi del fondo suburbano comunale detto
Castelvecchio a Santo Spirito», cc. 69.
«Corrispondenza per crediti arretrati», cc. 17.
«Riscossione di rendita dal Gran Libro», cc. 75.
1852
1853
1853-1854
1855-1858
1855-1860
1855
1856-1858
1857-1858
1858-1868
1860-1866
Busta 105
141.
142.
143.
144.
145.
584
«Titoli legali per contratti di affitti, appalti, enfiteusi»586, cc. 307.
Deliberazione decurionale del 21 dicembre 1860 sulla
«concessione ad enfiteusi del campo di S. Leone di proprietà
comunale», cc. 2.
«Inventario delle botti esistenti nella cantina comunale», cc. 20.
«Debito del comune verso il demanio dello Stato», cc. 6.
«Miscellanea di contabilità», corrispondenza con la Prefettura di
1860-1869
1860
1862
1863
1863
Si tratta del quinto volume dei contratti, con la numerazione originale da 1240-1641.
Il registro è articolato secondo le seguenti voci: denominazione della cantina, nome del cantiniere, nome e cognome del proprietario
del vino, numero portate ciascuna botte, indicazione della botte per intero o dimezzata, data e numero del giornale di cassa pel dazio
introitato.
586
Si tratta del sesto volume dei contratti, con numerazione originale da 1700 a 2085.
585
146.
147.
148.
149.
150.
151.
152.
153.
Bari, cc. 20.
«Enfiteusi del fondo rustico di proprietà comunale in contrada S.
Susanna», cc. 45.
«Enfiteusi di alcuni fondi urbani chiesti da Luigi Scivittaro»587,
cc. 57.
«Enfiteusi del tratto estramurale che da Porta Robustina conduce
a via Terlizzi, in favore di Michele Sannicandro», cc. 16.
«Enfiteusi delle Lamie a Santo Spirito», rimessa a favore di
Giovanni Ventafridda, cc. 41.
«Enfiteusi dello spezzone alla selva», denominata Guardiola, cc.
17.
«Enfiteusi della maggior larghezza della via Ruvo, rimasta
aggiudicata a 31 coloni limitrofi», cc. 42.
«Enfiteusi del tratto di suolo pubblico estramurale che da Porta
Pendile va a Porta La Maia», cc. 13.
«Enfiteusi della vecchia vasca comunale», cc. 35.
1864-1865
1858-1864
1867
1851-1869;
1929
1867-1868
1868
1868-1869
1868
Busta 106
154.
155.
156.
157.
158.
159.
160.
161.
162.
163.
164.
165.
587
«Enfiteusi di vigne 404 di natura parte erbosa e parte seminabile,
… denominate Murge della Città alle Mattine», cc. 346.
«Inventario dei beni mobili ed immobili di proprietà comunale»,
cc. 2.
«Verbali di licitazioni per fitto di beni di proprietà comunale»,
cc. 14.
«Censi e canoni a carico del comune ed a favore di Vito
Mininni», cc. 4.
«Debito di £. 20.000» con Onofrio Fanelli banchiere in Napoli e
Barletta, cc. 78.
«Enfiteusi di due bassi a strada S. Agostino in favore di Gaetano
Cuonzo fu Lorenzo», cc. 17.
«Estrazione di premi del prestito nazionale», corrispondenza con
la Prefettura di Bari, cc. 2.
«Assistenza dei consiglieri comunali a le operazioni dei regi
tratturi», corrispondenza con la Prefettura di Bari, cc. 3.
«Censuazione di un tratto estramurale» alla strada Castelfidardo
«rimasta in favore di Giuseppe Sgaramella, Palmo De Sanctis,
Riccardo Nichile, Arcangelo Scaraggi», cc. 31.
«Capitolato per l’affitto dei regi tratturi dell’ex Tavoliere di
Puglia», trasmesso dalla Prefettura di Bari, cc. 3.
«Domanda di Vincenzo Rogadeo per commutazione in capitale
di un’annua prestazione», cc. 40.
«Subaste e istrumento per la vendita di parte delle aie di S. Leone
1853-1876
1870
1870-1871
1870
1874-1875
1874
1877
1878
1870-1880
1881
1888
1882-1892
In allegato: copia autentica di conclusione decurionale del 1 maggio 1755; copia di conclusione decurionale del 19 agosto 1767.
166.
a Vincenzo Luise», cc. 27.
«Domanda degli eredi di Antonio Salvati (di Napoli) per
pagamento di annualità arretrate», cc. 2.
1895
2. Contabilità, bilanci, conti
Busta 107
1.
«Incartamento per conti e documenti resi da Mauro Sisto
appaltatore pubbliche rendite», cc. 504.
1807-1808
Busta 108
2.
3.
4.
«Incartamento per la discussione del conto Don Cesare Siccoda, 1807-1808
Sindaco dal 1806 al 1807», cc. 49.
«Incartamento per la corrispondenza sulla presentazione dei conti 1807-1863
morale e materiale del comune, con dei chiarimenti superiori
sulla redazione di quelli materiali», cc. 322.
«Incartamento contenente la corrispondenza per gli stati discussi 1807-1836
comunali dal luglio 1807 sino al 1836», cc. 406.
Busta 109
5.
«Incartamento contenente il conto della sensalia dal 15 settembre 1797-1803
1797 a tutto agosto 1798», cc. 38.
5.1 «Incartamento che contiene conto reso dall’introito di
1799-1814
grana 12 a soma sull’esitura dell’olio dal 1 settembre 1799 a
tutto il dì 19 agosto 1800», cc. 88.
Contiene: «Opera da costruirsi nella città di Bitonto», disegno
dell’obelisco della Croce, matita su cartoncino dell’architetto
Giovanni Mastropasqua di Giovinazzo, 1799, mm 54x29, 5.
6.
7.
8.
«Incartamento relativo allo stabilimento dell’annona e conto
dello stesso», cc. 143.
«Incartamento del regolare andamento della contabilità
comunale», cc. 36.
«Istruzioni del Ministero per la contabilità comunale e
formazione degli stati di variazione», cc. 45.
1809-1819
1809-1859
1811-1844
Busta 110
9.
«Incartamento per la discussione dei conti materiali comunali»,
cc. 382.
1814-1861
Busta 111
10.
«Giornale di esito», cc. 27.
1815
11.
12.
«Libro di esito per la contabilità», cc. 68.
«Introito», cc. 10.
1815
1815
13.
«Esito del 1816», cc. 13.
1816
14.
«Esito del 1816», cc. 61.
1816
15.
«Introito 1816», cc. 37.
1816
16.
17.
18.
19.
20.
21.
22.
23.
24.
«Provventi giurisdizionali», cc. 47.
«Esito giornaliero», cc. 91.
«Esito giornaliero», cc. 97.
«Introito», cc. 35.
«Esito che si porta dal comune», cc. 13.
«Esito che si porta dalla comune di Bitonto», cc. 17.
«Introito del comune di Bitonto», cc. 34.
«Esito contabilità comunale», cc. 24.
«Incartamento per la discussione dei conti morali comunali», cc.
478.
«Libro d’introito del comune pel 1819», cc. 24.
1816
1817
1817
1817
1818
1818
1818
1819
1819-1861
25.
1819
Busta 112
26.
27.
28.
29.
30.
31.
32.
33.
34.
«Libro d’introito del comune di Bitonto», cc. 22.
«Incartamento del conto del denaro pubblico introitato, ed esitato
nel 1820 e 1821 con la significatoria a carico di don Gaetano
Regna», cc. 111.
«Esito del 1820-1821», cc. 146.
«Libro d’introito del comune di Bitonto», cc. 17.
«Libro d’introito del comune di Bitonto», cc. 19.
«Incartamento di atti per l’appalto de’ proventi della misuratura
dell’olio pel quadriennio dal 1 gennaio 1823 a tutto gennaio 1826
sull’offerta di Francesco Calia per annui ducati 182, rimasto
aggiudicato a Giuseppe Facendis colla garanzia solidale di
Michele Liso per annui ducati 282 pagabili metà in giugno, e
metà in dicembre», cc. 52.
«Incartamento per la liquidazione del deficit fatto dal cassiere
comunale Giuseppe Casalini con la minuta dell’obbliganza e
quietanza del garante Rogadeo», cc. 44.
«Libro d’introito del comune di Bitonto», cc. 23.
«Esito della contabilità del comune di Bitonto», cc. 114.
1820
1820-1831
1821
1821
1822
1822-1828
1822
1823
1823
35.
36.
«Libro d’introito del comune di Bitonto», cc. 13.
«Esito dell’esercizio», cc. 111.
1824
1824
37.
«Incartamento in ordine al passaggio di cassa fattosi dal cassiere
comunale Francesco Donadio a Michele Spinelli», cc. 10.
1825
38.
«Contabilità», cc. 111.
1826
Busta 113
39.
40.
41.
42.
43.
«Conto morale comunale dal 1815 al 1827», cc. 86.
«Libro di introito pel 1827», cc. 18.
«Registro di esito del 1827 e 1828», cc. 199.
«Incartamento per i crediti comunali esigibili ed inesigibili e
solleciti al cassiere», cc. 122.
«Conto morale e documenti pel 1828», cc. 259.
1827
1827
1827-1828
1828-1861
1828-1829
Busta 114
44.
45.
46.
47.
«Registro di esito», cc. 125.
«Verbale di verifica della cassa comunale eseguita nell’esercizio
1829», cc. 8.
«Conto morale e documenti», cc. 373.
«Atti di appalto pel dritto della misuratura volontaria dei cereali,
e frutti vecchi aggiudicato in grado di decima a Gaetano Losito
per ducati 234 annui», cc. 55.
1829
1829
1829-1830
1829-1830
Busta 115
48.
49.
50.
51.
«Progetti relativi alli espedienti a prendersi per l’aumento delle
rendite e minorazioni di esito», cc. 21.
«Conto morale del sindaco del comune di Bitonto», cc. 415.
«Incartamento sulla situazione de’ fondi destinati opere
pubbliche comunali», cc. 43.
«Proventi giurisdizionali delle riscossioni sulla misuratura
dell’olio», cc. 56.
1830
1830
1830-1832
1830
Busta 116
52.
53.
«Libro di esito del Sindaco», cc. 135.
«Incartamento per la corrispondenza dei bilanci bimestrali della
cassa comunale e chiarimenti superiori sulla redazione dei
medesimi», cc. 93.
1831
1831-1845
54.
55.
56.
«Incartamento in ordine ai registri della cassa comunale e
posizione mensile della cassa medesima dal 1809 al 1831», cc.
266.
«Conto morale e volume dei documenti», cc. 501.
1831
«Incartamento per l’appalto de’ proventi giurisdizionali sulla
misuratura degli olii, secchio e scolatoie, aggiudicato al sig.
Biagio Maffei e suo garante solidale Michelangelo Maffei per la
durata di anni quattro, e per annui ducati 236», cc. 45.
1831-1832
1831
Busta 117
57.
58.
59.
«Libro di esito del sindaco», cc. 106.
«Conto morale e volume dei documenti per l’anno 1832», cc.
430.
«Affitto dei proventi giurisdizionali», cc. 30.
1832
1832-1835
1832
Busta 118
60.
61.
62.
«Libro di esito del Sindaco», cc. 112.
«Conto morale e documenti per l’anno 1833», cc. 419.
«Affitti dei proventi giurisdizionali», cc. 47.
1833
1833
1833
Busta 119
63.
64.
«Conto morale e del sindaco del comune», cc. 452.
«Giornale delle mutazioni di quota», cc. 36.
1834-1835
1834-1835
Busta 120
65.
66.
67.
«Registro di introito ed esito del comune di Bitonto», cc. 134.
«Disposizioni relative all’avanzo de’ fondi ammessi per
l’esercizio del 1834», cc. 16.
«Conto morale e documenti», cc. 530.
1835
1835-1836
1835-1836
Busta 121
68.
69.
«Libro di esito e d’introito», cc. 162.
«Conto morale del sindaco del comune di Bitonto», cc. 370.
1836
1836-1837
Busta 122
70.
71.
72.
73.
«Introiti ed esito», cc. 172.
«Incartamento contenente la corrispondenza degli stati discussi
dal 1837 al 1856», cc. 422.
«Conto morale e documenti», cc. 503.
«Incartamento che riguarda il modo di calcolarsi l’introito
1837
1837-1856
1837
1837-1839
allorché viene soppressa una parte dell’imposta sullo sfarinato»,
cc. 14.
Busta 123
74.
75.
«Introito ed esito per l’esercizio 1838», cc. 142.
«Conto morale e documenti per l’anno 1838», cc. 435.
1838
1838
Busta 124
76.
77.
«Introito ed esito», cc. 124.
«Conto morale e documenti per l’anno 1839», cc. 473.
1839
1839
Busta 125
78.
79.
80.
«Copie simili degli stati discussi e di variazioni sovranamente
decretati dal 1810 al 1861», cc. 235.
«Introito ed esito», cc. 129.
«Conto morale e documenti per l’anno 1840», cc. 584.
1840
1840
1840
Busta 126
81.
82.
«Introito ed esito», cc. 137.
«Conto morale del sindaco del comune di Bitonto per l’anno
1841», cc. 571.
1841
1841
Busta 127
83.
84.
«Introito ed esito», cc. 137.
«Conto morale e documenti per l’anno 1842», cc. 512.
1842
1842
Busta 128
85.
86.
«Introito ed esito», cc. 119.
«Conto morale e documenti per l’anno 1843», cc. 551.
1843
1843
Busta 129
87.
88.
«Introito ed esito», cc. 99.
«Conto morale e documenti per l’anno 1844», cc. 513.
1844
1844
Busta 130
89.
90.
91.
«Introito ed esito», cc. 100.
«Conto morale e documenti per l’anno 1845», cc. 450.
«Corrispondenza dei bilanci bimestrali», cc. 43.
Busta 131
1845
1845
1845-1862
92.
93.
«Introito ed esito», cc. 98.
«Conto morale e documenti per l’anno 1846», cc. 446.
1846
1846
Busta 132
94.
95.
«Introito ed esito», cc. 98.
«Conto morale del sindaco del comune di Bitonto per l’anno
1847», cc. 457.
1847
1847
Busta 133
96.
97.
«Introito ed esito», cc. 99.
«Conto morale del sindaco del comune di Bitonto per l’anno
1848», cc. 493
1848
1848
Busta 134
98.
99.
100.
«Introito ed esito», cc. 103.
«Conto morale del sindaco del comune di Bitonto per l’anno
1849», cc. 448.
«Lavoro periodico per il servizio dell’olio e carbone al corpo di
guardia», cc. 44.
1849
1849
1848-1861
Busta 135
101.
102.
103.
«Introito ed esito», cc. 103.
«Conto morale del sindaco del comune di Bitonto per l’anno
1850», cc. 546.
«Significatoria per i conti comunali per gli anni 1809-1850», cc.
590.
1850
1850
1850
Busta 136
104.
105.
106.
107.
«Introito ed esito», cc. 115.
«Conto morale del sindaco del comune di Bitonto per l’anno
1851», cc. 524.
«Incartamento per le significatorie emesse dalla gran corte dei
conti dal 1851 in proseguo», cc. 367.
«Incartamento per le significatorie emesse dalla gran corte dei
conti al 1850 », cc. 210.
Busta 137
1851
1851
1851-1861
1850-1856
108.
109.
«Introito ed esito», cc. 104.
«Conto morale del sindaco del comune di Bitonto per l’anno
1852», cc. 507.
1852
1852
Busta 138
110.
111.
«Contabilità del 1853», cc. 96.
«Conto morale del sindaco del comune di Bitonto per l’anno
1853», cc. 520.
1853
1853
Busta 139
112.
113.
114.
«Introito ed esito», cc. 104.
«Conto morale del sindaco del comune di Bitonto per l’anno
1854», cc. 440.
«Incartamento in ordine ai verbali per la chiusura della cassa
comunale dal 1829 al 1854», cc. 881.
1854
1854
1854
Busta 140
115.
116.
«Introito ed esito», cc. 316.
«Incartamento in ordine ai verbali per la chiusura della cassa
comunale», 1855-1859.
«Conto morale del sindaco del comune di Bitonto per l’anno
1855», cc. 502.
1855
1855
Busta 141
117.
118.
119.
«Registro dell’introito ed esito della contabilità morale», cc. 109. 1856
«Conto morale del sindaco del comune di Bitonto per l’anno
1856
1856», cc. 481.
«Incartamento per la corrispondenza e stati discussi comunali», 1856
cc. 103.
Busta 142
120.
121.
«Introito ed esito», cc. 121.
«Conto morale del sindaco del comune di Bitonto per l’anno
1857», cc. 445
1857
1857
Busta 143
122.
123.
«Contabilità», cc. 120.
«Conto morale del sindaco del comune di Bitonto per l’anno
1858», cc. 426.
1858
1858
Busta 144
124.
«Contabilità del sindaco per l’introito ed esito del 1859», cc. 130. 1859
125.
«Conto morale del sindaco del comune di Bitonto per l’anno
1859», cc. 474.
1859
Busta 145
126.
127.
128.
«Stato di situazione della cassa comunale di Bitonto relativo
all’esercizio del 1 gennaio a tutto il 31 dicembre 1860», cc. 141.
«Conto morale del sindaco del comune di Bitonto per l’anno
1860», cc. 475.
«Appalti della neve», cc. 400.
1860
1860
1860-1869
Busta 146
129.
130.
131.
132.
133.
134.
135.
136.
137.
138.
139.
140.
«Conto morale dell’esercizio 1861», cc. 110.
«1° volume dei documenti dell’introito», cc. 7.
«2° volume dei documenti dell’esito», cc. 47.
«3° volume dei documenti per l’esito della gestione da agosto a
dicembre», cc. 69.
«1° volume dei documenti della gestione da agosto a dicembre»,
cc. 17.
«2° volume dei documenti della gestione da agosto a dicembre»,
cc. 72.
«3° volume dei documenti», cc. 207.
«4° volume dei documenti», cc. 116.
«Volume dei documenti dell’esito», cc. 265.
«Volume dei documenti dell’esito», cc. 61.
«Volume dei documenti dell’esito», cc. 91.
«Bilancio ossia conti presuntivi dell’entrate e dell’uscita
comunale per l’esercizio del 1861», cc. 45.
1861
1861
1861
1861
1861
1861
1861
1861
1861
1861
1861
1861
Busta 147
141.
142.
143.
144.
145.
146.
147.
«1° volume documenti dell’introito», cc. 93.
«Volume 2°documenti dell’esito», cc. 221.
«3° volume de’ documenti», cc. 278.
«Volume 4° di documenti dell’esito», cc. 48.
«5° volume di documenti a rapporto all’esito», cc. 24.
«6° volume di documenti dell’introito per l’esercizio 1862», cc.
190.
«7° volume di documenti a rapporto all’introito», cc. 23.
1862
1862
1862
1862
1862
1862
1862
Busta 148
148.
«Conto morale documenti all’introito per l’esercizio 1863», cc.
297.
1863
149.
150.
151.
«1° volume resto a pagare del 1862», cc. 134.
«Volume 3° esito», cc. 95.
«Statini riguardanti la contabilità approvata dal 1861 al 1863»,
cc. 173.
«Dettaglio della spesa giornaliera sostenuta col sistema di
economia per la costruzione del canalone sottomesso alla strada
corso Vittorio Emanuele secondo», cc. 280.
«Volume 2° dell’esito», cc. 420.
1863
1863
1863
152.
153.
1863
1863
Busta 149
154.
155.
156.
157.
158.
«Conto morale dell’introito», cc. 285.
«1° volume all’esito resti del 1863», cc. 100.
«2° volume esito», cc. 457.
«3° volume all’esito», cc. 79.
«Volume di documenti all’introito», cc. 36.
1864
1864
1864
1864
1864
Busta 150
159.
160.
161.
162.
163.
164.
«Documenti all’esito volume 1°», cc. 54.
«Documenti all’esito reste del 1864 1° volume», cc. 112.
«Documenti all’esito volume 2°», cc. 53.
«Documenti all’esito volume 2°», cc. 277.
«Documenti all’esito volume 2°», cc. 225.
«Documenti all’introito volume unico», cc. 66.
1865
1865
1865
1865
1865
1865
Busta 151
165.
166.
167.
168.
169.
170.
171.
«Documenti all’esito volume 3°», cc. 157.
«Documenti all’esito volume 4°», cc. 91.
«Documenti all’esito volume 5°», cc. 157.
«Documenti all’esito volume 5°», cc. 339.
«Documenti all’esito volume 5°», cc. 52.
«Documenti all’esito fuori bilancio», cc. 35.
«Documenti all’esito fuori bilancio volume 6°», cc. 10.
1865
1865
1865
1865
1865
1865
1865
Busta 152
172.
173.
«Bilancio introito», cc. 318.
«Bilancio introito», cc. 395.
Busta 153
1866
1866
174.
175.
176.
177.
178.
«Bilancio 1866. Introiti», cc. 299.
«Bilancio 1866», cc. 588.
«Ricognizione di fondi esistenti in cassa», cc. 68.
«Conto dell’entrata e dell’uscita di Bitonto per l’esercizio 1866»,
cc. 97.
«Bilancio 1866», cc. 43.
1866
1866
1866-1868
1866
1866
Busta 154
179.
180.
«Introito», cc. 287.
«Esito», cc. 355.
1867
1867
Busta 155
181.
182.
183.
184.
185.
«Esito», cc. 221.
«Esito», cc. 442.
«Conto consuntivo 1867», cc. 90.
«Libro mastro delle entrate e spese comunali esercizio 1867», cc.
102.
«Registro dei diritti di segreteria», cc. 50.
1867
1867
1867
1867
1867
Busta 156
186.
187.
188.
«Residui passivi 1867», cc. 118.
«Esito 1868», cc. 91.
«Esito 1868», cc. 435.
1868
1868
1868
Busta 157
189.
190.
191.
192.
193.
«Esito 1868», cc. 499.
«Verbali di verifica nella cassa comunale», cc. 28.
«Conto delle entrate e delle uscite comunali», cc. 96.
«Bilancio presuntivo del comune di Bitonto», cc. 38.
«Libro mastro delle entrate e spese comunali», cc. 111.
1868
1868
1868
1868
1868
Busta 158
194.
«Matrice dei mandati di pagamento», cc. 700.
1869
Busta 159
195.
196.
197.
«Mandati di pagamento», cc. 1193.
«Conto dell’entrate e uscite», cc. 109.
«Bilancio», cc. 34.
Busta 160
1869
1869
1869
198.
«Matrice dei mandati di pagamento», cc. 751.
1870
Busta 161
199.
200.
201.
202.
«Conto introito ed esito», cc. 116.
«Mandati di pagamento», cc. 1095.
«Libro mastro dell’entrate e spese comunali», cc. 101.
«Bilancio», cc. 36.
1870
1870
1870
1870
Busta 162
203.
«Matrici mandati di pagamento», cc. 764.
1871
Busta 163
204.
205.
206.
207
«Mandati di pagamento», cc. 1124.
«Conto consuntivo», cc. 118.
«Bilancio», cc. 37.
«Libro mastro dell’entrate e spese comunali», cc. 94.
1871
1871
1871
1871
Busta 164
208.
«Matrici mandati di pagamento», cc. 826.
1872
Busta 165
209.
210.
211.
212
«Mandati di pagamenti», cc. 1387.
«Conti consuntivi», cc. 154.
«Bilancio», cc. 52.
«Libro mastro dell’entrate e spese comunali», cc. 102.
1872
1872
1872
1872
Busta 166
213.
«Matrici di mandati di pagamento», cc. 851.
1873
Busta 167
214.
215.
216.
217.
«Mandati di pagamento», cc. 1644.
«Conto consuntivo», cc. 136.
«Bilancio», cc. 48.
«Libro mastro dell’entrate e spese comunali», cc. 107.
1873
1873
1873
1873
Busta 168
218.
«Matrici mandati di pagamento», cc. 728.
Busta 169
1874
219.
220.
221.
222
«Contabilità», cc. 97.
«Mandati di pagamento», cc. 1021.
«Bilancio», cc. 47.
«Libro mastro dell’entrate e spese comunali», cc. 101.
1874
1874
1874
1874
Busta 170
223.
«Matrici mandati di pagamento», cc. 822.
1875
Busta 171
224.
225.
226.
«Mandati di pagamento», cc. 1256.
«Bilancio», cc. 77.
«Libro mastro dell’entrate e spese comunali», cc. 98.
1875
1875
1875
Busta 172
227.
«Matrici mandati di pagamento», cc. 791.
1876
Busta 173
228.
229.
230.
231.
232.
«Mandati di pagamento», cc. 1050.
«Conto dell’entrata e delle uscite», cc. 146.
«Documenti annessi al conto», cc. 42.
«Libro mastro dell’entrate e spese comunali», cc. 116.
Corrispondenza, cc. 30.
1876
1876
1876
1876
1876-1877
Busta 174
233.
«Matrici mandati di pagamento», cc. 774.
1877
Busta 175
234.
235.
236.
237.
«Mandati di pagamento», cc. 1091.
«Conto dell’entrata e dell’uscita», cc. 118.
«Bilancio ossia conto preventivo dell’entrata e dell’uscita», cc.
125.
«Libro mastro dell’entrate e della spesa», cc. 137.
1877
1877
1877
1877
Busta 176
238.
«Matrici mandati di pagamento», cc. 729.
1878
Busta 177
239.
«Mandati di pagamento», cc. 896.
1878
240.
241.
«Conto dell’entrata e dell’uscita», cc. 136.
«Documenti annessi al conto», cc. 28.
1878
1878
242.
«Bilancio ossia conto preventivo dell’entrata e dell’uscita», cc.
47.
1878
243.
«Libro mastro dell’entrate e della spesa», cc. 129.
1878
Busta 178
244.
«Matrici mandati di pagamento», cc. 695.
1879
Busta 179
245.
246.
247.
248.
«Conto dell’entrata e dell’uscita», cc. 147.
«Mandati di pagamento», cc. 799.
«Bilancio ossia conto preventivo dell’entrata e dell’uscita», cc.
209.
«Libro mastro dell’entrate e della spesa», cc. 111.
1879
1879
1879
1879
Busta 180
249.
«Matrici mandati di pagamento», cc. 878.
1880
Busta 181
250.
251.
252.
253.
«Bilancio ossia conto preventivo dell’entrata e dell’uscita», cc.
53.
«Mandati di pagamento», cc. 1402.
«Conto dell’entrata e dell’uscita», cc. 216.
«Libro mastro dell’entrate e della spesa», cc. 130.
1880
1880
1880
1880
Busta 182
254.
«Matrici mandati di pagamento», cc. 920.
1881
Busta 183
255.
«Mandati di pagamento», cc. 946.
1881
Busta 184
256.
257.
258.
«Mandati di pagamento», cc. 1000.
«Conto dell’entrata e dell’uscita», cc. 216.
«Bilancio ossia conto preventivo dell’entrata e dell’uscita», cc.
1881
1881
1881
259.
59.
«Libro mastro dell’entrate e della spesa», cc. 129.
1881
Busta 185
260.
«Matrici mandati di pagamento», cc. 937.
1882
Busta 186
261.
«Mandati di pagamento», cc. 1885.
1882
Busta 187
262.
263.
264.
«Conto dell’entrata e dell’uscita», cc. 299.
«Bilancio ossia conto preventivo dell’entrata e dell’uscita», cc.
47.
«Libro mastro», cc. 120.
1882
1882
1882
Busta 188
265.
«Matrici mandati di pagamento», cc. 873.
1883
Busta 189
266.
«Mandati di pagamento», cc. 1538.
1883
Busta 190
267.
268.
269.
«Conti dell’entrata e dell’uscita e documenti», cc. 482.
«Bilancio», cc. 58.
«Libro mastro», cc. 146.
1883
1883
1883
Busta 191
270.
«Matrici mandati di pagamento», cc. 906.
1884
Busta 192
271.
«Mandati di pagamento», cc. 2143.
1884
Busta 193
272.
273.
274.
«Conto», cc. 312.
«Bilancio», cc. 50.
«Libro mastro», cc. 118.
1884
1884
1884
Busta 194
275.
«Matrici mandati di pagamento», cc. 968.
1885
Busta 195
276.
«Mandati di pagamento», cc. 1852.
1885
Busta 196
277.
278
.588
279.
«Conto», cc. 164.
1885
«Libro mastro», cc. 136.
1885
Busta 197
280.
«Matrici mandati di pagamento», cc. 1093.
1886
Busta 198
281.
«Mandati di pagamento», cc. 1990.
1886
Busta 199
282.
283.
284.
285.
«Conto consuntivo», cc. 171.
«Conto documenti annessi», cc. 72.
«Bilancio», cc. 170.
«Libro mastro», cc. 152.
1886
1886
1886
1886
Busta 200
286.
«Matrici mandati di pagamento», cc. 1145.
1887
Busta 201
287.
«Mandati di pagamento», cc. 2287.
1887
Busta 202
288.
289.
290.
291.
«Conti dell’entrata e dell’uscita», cc. 548.
«Documenti annessi al conto», cc. 105.
«Bilancio», cc. 49.
«Libro mastro», cc. 204.
1887
1887
1887
1887
Busta 203
292.
«Matrici di mandati», cc. 1143.
Busta 204
588
Il fascicolo è risultato mancante durante i lavori di riordinamento.
1888
293.
«Mandati di pagamento», cc. 2278.
1888
Busta 205
294.
295.
296.
297.
«Bilancio», cc. 53.
«Conto dell’entrata e dell’uscita», cc. 516.
«Documenti annessi al conto», cc. 52.
«Libro mastro», cc. 240.
1888
1888
1888
1888
Busta 206
298.
«Matrici di mandati», cc. 1392.
1889
Busta 207
299.
«Mandati di pagamento», cc. 1224.
1889
Busta 208
300.
«Mandati di pagamento», cc. 1380.
1889
Busta 209
301.
302.
«Conto dell’entrata e dell’uscita», cc. 482.
«Bilancio», cc. 71.
1889
1889
Busta 210
303.
«Matrici di mandati», cc. 1332.
1890
Busta 211
304.
«Mandati di pagamento», cc. 1266.
1890
Busta 212
305.
«Mandati di pagamento», cc. 997.
1890
Busta 213
306.
307.
308.
«Conto dell’entrata e dell’uscita», cc. 136.
«Bilancio», cc. 78.
«Libro mastro», cc. 362.
1890
1890
1890
Busta 214
309.
«Matrici dei mandati», cc. 929.
1891
310.
«Matrici di mandati», cc. 369.
1891
311.
«Mandati di pagamento», cc. 1090.
1891
Busta 216
312.
«Mandati di pagamento»589.
1891
Busta 217
313.
314.
315
«Bilancio», cc. 75.
«Conto dell’entrata e dell’uscita», cc. 481.
«Libro mastro», cc. 340.
1891
1891
1891
Busta 218
316.
317
«Matrici di mandati», cc. 259.
«Matrici di mandati», cc. 896.
1892
1892
Busta 219
318.
«Mandati di pagamento», cc. 1254.
1892
Busta 220
319.
«Mandati di pagamento», cc. 1061.
1892
Busta 221
320.
321.
322.
«Bilancio», cc. 159.
«Conto consuntivo», cc. 374.
«Libro mastro», cc. 402.
1892
1892
1892
Busta 222
323.
«Matrici di mandati», cc. 977.
1893
Busta 223
324.
«Contabilità», cc. 1308.
Busta 224
589
Il fascicolo è risultato mancante durante i lavori di riordinamento.
1893
325.
«Conto consuntivo», cc. 790.
1893
Busta 225
326.
327.
328.
«Bilancio», cc. 164.
«Contoconsuntivo dell’entrata e della spesa per l’esercizio
finanziario 1893 reso dal tesoriere sig. Natilla Paolo», cc. 374.
«Libro mastro dell’entrata e della spesa», cc. 449.
1893
1893
1893
Busta 226
329.
«Mandati di pagamento», cc. 1215.
1894
Busta 227
330.
«Mandati di pagamento», cc. 1314.
1894
Busta 228
331.
«Mandati di pagamento», cc. 1324.
1894
Busta 229
332.
333.
334.
«Bilancio», cc. 145.
«Mastro», cc. 390.
«Conto consuntivo», cc. 204.
1894
1894
1894
Busta 230
335.
336.
«Matrici di mandati», cc. 718.
«Matrici di mandati», cc. 620.
1895
1895
Busta 231
337.
«Mandati di pagamento», cc. 1048.
1895
Busta 232
338.
«Mandati di pagamento», cc. 1978.
1895
Busta 233
339.
340.
341.
342.
«Bilancio», cc. 157.
«Mastro», cc. 619.
«Conto consuntivo», cc. 377.
Busta 234
«Matrici di mandati di pagamento», cc. 1378.
1895
1895
1895
1895
Busta 235
343.
«Mandati di pagamento», cc. 1173.
1895
Busta 236
344.
«Mandati di pagamento», cc. 1836.
1896
Busta 237
345.
346.
347.
348.
«Documenti a corredo del conto», cc. 788.
«Bilancio», cc. 205.
«Libro mastro», cc. 438.
«Conto consuntivo», cc. 516.
1896
1896
1896
1896
Busta 238
349.
350.
351.
352.
353.
354.
355.
356.
357.
358.
359.
360.
361.
«Verbali di verifiche di cassa, n. 9», cc. 20.
«Verbali di verifiche di cassa, n. 12», cc. 22.
«Verbali di verifiche di cassa, n. 12», cc. 24.
«Verbali di verifiche di cassa, n. 12», cc. 24.
«Verbali di verifiche di cassa, n. 12», cc. 120.
«Verbali di verifiche di cassa, n. 15», cc. 305.
«Verbali di verifiche di cassa, n. 11», cc. 242.
«Verbali di verifiche di cassa, n. 14», cc. 28.
«Verbali di verifiche di cassa, n. 15», cc. 26.
«Verbali di verifiche di cassa, n. 16», cc. 32.
«Verbali di verifiche di cassa, n. 16», cc. 32.
«Verbali di verifiche di cassa, n. 12», cc. 23.
«Verbali di verifiche di cassa, n. 4», cc. 8.
1872
1873
1875
1876
1878
1879
1880
1883
1884
1885
1886
1887
1888
3. Imposte e tasse
Busta 239
1.
2.
3.
4.
5.
«Incartamento relativo al dare di Domenico Giordano e suo
garante Gioacchino Ferrara, a causa di resta dell’appalto del
dazio sui commestibili», cc. 88.
«Incartamento pel dare di Angiola Grottola vedova di
Bartolomeo Sisto, e madre e tutrice de di lei figli minori, per
resta del dazio di un carlino a tomolo sullo sfarinato», cc. 96.
«Incartamento che riguarda gl’interessi dell’appalto dello
sfarinato per i molini fuori l’abitato», cc. 21.
«Miscellanea imposte», cc. 22.
«Pratica relativa agli agenti fondiari», cc. 102.
1823-1838
1824-1829
1829
1828-1832
1830-1839
6.
7.
«Incartamento pel ripiano contributo fondiario», cc. 177.
«Incartamento per le risoluzioni della commissione finanziaria»,
cc. 319.
1835-1846
1836-1868
Busta 240
8.
9.
10.
11.
12.
13.
«Pratica relativa ai ruoli delle contribuzioni dirette», cc. 253.
«Proventi giurisdizionali sui posti fissi e volanti siti sulle strade,
piazze e mercati», cc. 45.
«Incartamento per lo affitto del letame che produce il locale dei
pubblici macelli», cc. 83.
«Incartamento pei reclami per erronea intestazione fondiaria», cc.
158.
«Incartamento per la gabella civica di un grano a rotolo sulle
paste lavorate», cc. 52.
«Incartamento per l’affitto de’ fondi urbani comunali», cc. 183.
1807-1842
1843-1846
1843-1851
1845-1863
1851-1853
1857-1858;
1872
Busta 241
14.
15.
16.
17.
18.
«Ruolo di transazione», cc. 279.
«Fondi censiti dal Real Ordine Costantiniano», cc. 26.
«Affitti di vari fondi urbani di patrimonio comunale», cc. 73.
»Incartamento pel gravame prodotto dalla gran corte de’ conti
avverso la decisione del consiglio d’Intendenza, sul reclamo de’
disgravio di contributo fondiario sui beni del comune di Bitonto,
addetti ad usi pubblici nel 1858», cc. 10.
«Incartamento che riflette le leggi del 14 e 20 agosto 1864 sulla
ricchezza mobile», cc. 213.
1857
1858-1859
1858-1874
1863-1864
1864-1865
Contiene: PROVINCIA DI TERRA DI BARI, Tabella dei comuni isolati e dei
comuni riuniti in consorzio per l’applicazione della legge ‘imposta sui
redditi della ricchezza mobile … Torino, Tipografia di Enrico Dalmazzo,
1864, pp. 4;
Leggi e regolamento per l’applicazione dell’imposta sui redditi di
ricchezza mobile pel 1865. Torino, Tipografia Eredi Botta, 1865, pp. 62.
19.
20.
21.
22.
«Tassa manomorta», cc. 40.
«Affitti di fondi urbani e suburbani di proprietà comunale», cc.
71.
«Ricchezza mobile», cc. 68.
«Affitto di alcune case comunali», cc. 25.
1862-1867
1865
1866-1870
Senza data
Busta 242
23.
«Unificazione dell’imposta sui fabbricati», corrispondenza con la 1865-1873
Direzione delle tasse del demanio di Terra di Bari, cc. 254.
Contiene: «Lista degli individui che possiedono nel comune fabbricati od
ogni altra stabile costruzione», 1866.
24.
25.
Atti di subasta per lo «affitto dell’erbaggio della Murgia della
città aggiudicata a Filippo Giacomantonio», cc. 8.
«Tassa sul macinato», cc. 375.
1866
1868-1873
Contiene: Legge e regolamento per la tassa sulla macinazione. Firenze,
Stamperia Reale, 1868, pp. 119.
26.
Imposta di «ricchezza mobile», cc. 154.
1869-1873
Contiene: elenco a stampa dei contribuenti alla tassa di ricchezza mobile
della provincia di Bari, 1872.
27.
28.
29.
30.
31.
32.
33.
34.
«Fittanza del terreno della Murgia della città aggiudicata ai
fratelli Vincenzo e Girolamo Rogadeo», cc. 50.
«Commissione di prima istanza per le imposte dirette» di
Bitonto, cc. 8.
Corrispondenza con l’Intendenza di Finanza di Bari relativa alla
imposte dirette, cc. 7.
Registro dei «diritti di pesa pubblica», cc. 25.
«Ruolo imposta terreni», cc. 122.
«Ruolo di tassa vetture e domestici», cc. 43.
Corrispondenza con la Prefettura di Bari relativa alla redazione
dell’elenco dei maggiori contribuenti del comune di Bitonto, cc.
3.
«Ruolo della tassa di esercizio di rivendita», cc. 74.
1873-1874
1876
1877
1880
1883
1885-1887
1890
1895
4. Imposte di consumo
Busta 243
1.
«Incartamento riguardante il dazio sulla molitura» per investirne
il prodotto «per la spesa di costruzione e riattazione delle strade
del Palombaio e Santo Spirito», cc. 201.
1807-1813
Contiene: relazione dell’architetto civile Giuseppe Gimma «direttore
delle due strade dette di Santo Spirito e del Palombaio», diretta
all’Intendenza di Terra di Bari, sulla stato dei lavori, 1812 marzo 16.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
«Conservazione del dazio sul consumo del vino», corrispondenza
con l’Intendenza di Terra di Bari, cc. 12.
«Opposizioni prodotte da alcuni debitori del dazio imposto nel
1814 sul vino», cc. 57.
«Appalti del dazio sul vino», cc. 59.
«Appalti dei dazii sul vino e sui comestibili», cc. 40.
«Atti di subaste per l’appalto del dazio sul vino», cc. 73.
«Appalti del dazio sul vino», cc. 76.
«Contravvenzioni al dazio sulla sfarinatura e commestibili», cc.
32.
«Obbliganze pel dazio fiscale», cc. 140.
1814
1816-1858
1813-1816
1817
1817-1823
1824-1829
1825-1849
1826-1846
10.
«Giudizio sostenuto contro Nicola Lillo e Vincenzo Porzia per
resta di dare per l’appalto del dazio sul vino da essi tenuto nel
1826», cc. 11.
1827-1830
Busta 244
11.
12.
13.
14.
15.
16.
17.
18.
«Controversie per pagamento dazi tra il comune di Modugno e i
villici di Palese», cc. 14.
«Dilazione a Valente Tiberio per pagamento reste appalto dazio
sulla sfarinatura», cc. 10.
«Dilazione all’appaltatore dazio sul vino [Vito Carelli] per estagli
arretrati», cc. 26.
«Appalto dazio sul vino», cc. 19.
«Appalto dazio sul vino», cc. 29.
«Appalto dazio sul vino», cc. 34.
«Dare dell’appaltatore del dazio sui commestibili Nicola
Saracino per estaglio arretrati», cc. 9.
«Appalto dazio sul consumo dei commestibili», cc. 600.
1827-1846
1828-1829
1829-1832
1830-1832
1832-1834
1834-1836
1835-1838
1836-1852
Busta 245
19.
«Appalto dazio sulla sfarinatura », cc. 789.
1833-1858
Busta 246
20.
21.
«Incartamento per la gabella civica sul vino», cc. 182.
«Registro della contabilità del dazio sui commestibili», cc. 107.
1850-1853
1851
Contiene: registro di «esazione del dazio sul vino», 1851.
22.
23.
24.
25.
«Appalto dazio sulle carni fresche», cc. 122.
«Appalto della gabella civica sul consumo di pesci, salami e
merci fresche e secche», cc. 165.
«Ruolo di transazione pel dazio sul vino» che non è riuscito a
darsi in appalto per l’anno 1856, cc. 56.
«Ruolo di transazione del dazio sul vino» del 1856, cc. 366.
1853-1855
1853-1857
1855-1857
1856
Busta 247
26.
27.
28.
29.
30.
«Ruolo di transazione del dazio sul vino» del 1857, cc. 134.
«Ruolo di transazione del dazio sul vino» del 1857, cc. 59.
«Appalto dazio sul vino», cc. 142.
«Appalti dazio sullo sfarinato», cc. 393.
«Appalto dazio sul vino», cc. 302.
1857
1857-1858
1858-1859
1859-1862
1859-1867
Busta 248
31.
32.
«Appalto dazio sul consumo delle carni fresche», cc. 213.
«Appalto della gabella civica sul consumo di pesci, salami e
1859-1862
1859-1866
33.
34.
merci fresche e secche», cc. 262.
«Proposte daziarie», corrispondenza con la Prefettura di Bari, cc. 1861-1865
113.
«Dazio di consumo», cc. 468.
1864-1872
Contiene: «Ragguaglio statistico del canone cabellario – dazio di
consumo attribuito ai comuni della Provincia di Bari», 1869.
Busta 249
35.
36.
37.
38.
39.
40.
41.
42.
43.
44.
45.
«Appalto dazio sulla sfarinatura», cc. 143.
«Appalto dazio sulle carni fresche e salami», cc. 79.
«Appalto dazio sulle carni fresche e salami», cc. 46.
«Appalto dazii e consumo sì governativi che comunali», cc. 45.
«Appalto dazio sulle farine e commestibili», cc. 53.
«Appalto dazio sul vino, aceto, alcool e carni macellate fresche e
secche», cc. 32.
«Dazio», corrispondenza con l’Intendenza di Finanza di Bari sui
dazi di consumo, cc. 163.
«Dazio in genere», cc. 173.
«Dazio in genere», cc. 169.
«Dazio in genere», cc. 52.
«Dazio in genere», cc. 49.
1863-1867
1863
1863-1867
1864-1870
1870-1872
1870-1871
1872
1873
1874
1875
1876
Busta 250
46.
47.
48.
49.
50.
51.
52.
53.
54.
55.
«Dazio», cc. 117.
«Dazio», cc. 18.
«Dazio», cc. 15.
«Dazio», cc. 20.
«Dazio», cc. 193.
«Dazio», cc. 201.
«Dazio», cc. 56.
«Dazio», cc. 16.
«Dazio», cc. 29.
«Dazio», cc. 67.
1876
1877
1878
1879
1880
1881
1882
1883
1884
1885
Contiene: FRANCESCO ANCONA – GIUSEPPE CAPALDI, Per il municipio di
Bitonto contro il sig. Antonio Tisbo. Bari, tipografia fratelli Fusco, 1885,
pp. 32.
56.
57.
«Dazio», cc. 267.
«Dazio», cc. 293.
Contiene: GIUSEPPE CAPRUZZI - VINCENZO CAPRUZZI, È dovuto il dazio sulla
crusca?. Bari, dicembre 1886, pp. 46 [fascicolo a stampa senza note
tipografiche];
VINCENZO CAPRUZZI, Per il comune di Bitonto contro il sig. Nicola
Vincenzo Arpino appaltatore del dazio consumo [Dei depositi agricoli in
materia di dazio consumo]. Bari, stab. tipografico Gissi e Avellino, 1887,
pp.83.
1886
1887
Busta 251
58.
«Dazio», cc. 234.
1888
59.
60.
61.
62.
63.
64.
65.
66.
«Dazio», cc. 42.
«Dazio», cc. 85.
«Dazio», cc. 15.
«Dazio», cc. 6.
«Dazio», cc. 4.
«Dazio», cc. 8.
«Dazio», cc. 16.
«Dazio», cc. 8.
1889
1890
1891
1892
1893
1894
1895
1896
5. Catasto590
Busta 252
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
«Registro tassa catastale»591, cc. 253.
«Pratica pel richiamo da Bari del catasto e catastini antichi», cc.
40.
«Ruolo della contribuzione fondiaria dell’anno 1824 secondo il
regio decreto del 6 ottobre 1823», cc. 000.
Circolare del 4 ottobre 1841 dell’Intendenza di Terra di Bari
relativa al «divieto di uscire dall’archivio comunale i libri
catastali» per l’uso dei «controlori delle contribuzioni dirette»,
cc. 3.
«Circa le volture catastali», cc. 14.
«Sull’aggiornamento delle volture catastali», corrispondenza
dell’Intendenza di Finanza di Bari, cc. 3.
«Riordinamento dell’imposta fondiaria giusta la legge 1 marzo
1889», cc. 81.
«Demolizione del pilastrino al punto trigonometrico di Bitonto»,
cc. 4.
1785-1787
1816-1843
1823-1824
1841-1842
1871-1872
1877
1888-1893
1890
6. Privative
590
Per una conoscenza più completa delle scritture catastali della città di Bitonto, vedi Archivio di Stato di Bari, serie catasti: «onciario»,
1753, voll. 4; «catastini», 1754-1806, voll. 47; «stati di sezione», 1817, voll. 12; «lavori di rettifiche e revisioni dei catasti provvisori»,
1815-1823, bb. 2; «prime operazioni fondiarie», 1809-1817, voll. 8; «catasto provvisorio», 1813, voll. 12; «catasto provvisorio terreni»,
post 1870, voll. 130; «catasto fabbricati», 1870-1940, voll. 79; «catasto geometrico particellare terreni», 1935-1975, voll. 225. Vedi
anche Biblioteca comunale “Eustachio Rogadeo” di Bitonto, Mss A 1, Mss A 2, Mss A 33, Mss A 7, Mss A 6, Mss A 8, descritti
analiticamente in questo volume a p. 000.
591
Il fascicolo è mutilo della copertina; da c. 1 a c. 172 sono registrate le riscossioni della «tassa catastale» con l’annotazione del giorno,
secondo l’ordine alfabetico dei nomi dei contribuenti; da c. 173 a c. 174 «cittadini assenti», da c. 175 a c. 182 «donne solitarie», da c. 183
a c. 188 «ecclesiastici beneficiati cittadini», da c. 189 a c. 196 «sacerdoti cittadini», da c. 197 a c. 203 «communità», da c. 204 a c. 208
«forastieri abitanti che pagano per li beni», da c. 209 a c. 234 «possessori terlizzesi», da c. 235 a c. 239 «forastieri non abitanti regolari e
secolari», da c. 239 a c. 244 «forastieri altrove», da c. 244 a c. 247 «forastieri non abitanti, secolari e regolari», a c. 248 «contumaci
forastieri bonatenti laici ecclesiastici monasteri e luoghi pii», da c. 249 a c. 252 «bonatenenti ecclesiastici contumaci che non hanno
portato la rivela».
Busta 253
1.
Incartamento relativo all’«elezione dei venditori privilegiati e
indennità a favore del comune sulla vendita de’ sali e tabacchi»,
cc. 559.
1807-1855
Busta 254
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
10.
11.
«Tassa pel trasporto del salnitro», cc. 49.
«Revisione dei conti dei sali», cc. 8.
«Confezione dei salnitri nel locale de’ soppressi Olivetani», cc. 8.
«Ribasso de’ sali e generi di privativa», cc. 145.
«Trasferimento del burò del registro e bollo nella casa
comunale», cc. 5.
Incartamento relativo alla «verifica dei sali che si vendono in
questo comune», cc. 11.
«Privative in genere», corrispondenza con l’Intendenza di Terra
di Bari, cc. 37.
«Dogane», personale, cc. 14.
«Regio lotto», corrispondenza con la Direzione compartimentale
di Napoli dell’Amministrazione del lotto pubblico, cc. 113.
«Lavori periodici per lo spaccio dei generi di privativa», cc. 98.
1807-1817
1809
1811; 1857
1820-1840
1831
1835;
1860-1863
1838-1851
1837-1873
1838-1872
1841-1873
Busta 255
12.
13.
14.
«Somministrazione del sale» ai fittuari e censuari del Tavoliere
di Puglia, cc. 43.
«Acquisto della polvere da sparo di real privativa», cc. 37.
«Elezione dei venditori privilegiati de’ generi di privativa»,
corrispondenza con l’Intendenza di Terra di Bari, cc. 174.
1844-1865
1840-1862
1856-1865
7. Esattoria, tesoreria
Busta 256
1.
2.
3.
4.
5.
6.
«Appalti tesoreria ed esattoria» comunale, cc. 258.
«Utile dell’abolizione delle franchigie», comunicazione del 19
settembre 1808 dell’Intendenza di Terra di Bari, cc. 15.
«Esazione contributo fondiario», circolare del 6 dicembre 1808
dell’Intendenza di Terra di Bari, cc. 28.
«Esattore delle imposte», corrispondenza con il Ricevitore
generale della provincia di Terra di Bari, cc. 30.
«Esattoria», cc. 35.
«Esattoria», cc. 47.
1808-1877
1808
1808
1810
1811
1812
7.
8.
9.
10.
11.
12.
13.
14.
15.
Incartamento relativo alle «multe contro i decurioni per gli
arretrati di fondiari», cc. 11.
«Esattoria», cc. 18.
«Nomina degl’intimatori fondiari», autorizzazione
dell’Intendenza di Terra di Bari, cc. 19.
«Esattoria», cc. 16.
«Conto del dimissionato esattore Giuseppe Canosa», cc. 5.
«Esattoria», cc. 15.
«Debito dell’esattore Francesco Minardi» di ducati 99.34, cc. 49.
«Pagamento del deficit lasciato dall’esattore fondiario Francesco
Minardi», cc. 5.
«Cauzione dell’esattore Francesco Minardi», cc. 71.
1813-1818
1813
1814-1836
1814
1818
1818
1823-1835
1828-1829
1828-1829
Busta 257
16.
«Mutazioni di quote», cc. 134.
1833-1845
Contiene: «Stato delle mutazioni di quote da eseguirsi ai termini di
quanto d’ordine reale è disposto colla lettera ministeriale del 3 luglio
1822», 1839, 1840, 1841.
17.
18.
19.
20.
21.
22.
23.
24.
25.
26.
Pubblici «Bandi per quote arretrate di fondiaria», cc. 79.
«Ricezione delle monete» in commercio, cc. 59.
«Lavoro periodico per la condotta degli agenti di fondiaria», cc.
8.
«Percezione delle tasse dirette», corrispondenza con la Prefettura
di Bari, cc. 49.
Corrispondenza con la Prefettura di Terra di Bari per la
riscossione dell’arretrato delle imposte dirette, cc. 44.
«Miscellanea esattoria», cc. 6.
«Bollettari riscossione tassa pesi e misure», cc. 118.
«Cauzione esattoria», cc. 27.
«Affari diversi di esattoria», cc. 1115.
«Esattoria quinquennio 1878-1882», cc. 87.
1832-1858
1843-1864
1845
1864-1868
1869-1873
1815
1873
1872-1877
1872-1878
1877-1879
Busta 258
27.
28.
29.
30.
31.
«Esattoria quinquennio 1883-1887», cc. 120.
«Ruoli contribuzioni consorzi stradali», cc. 260.
«Esattoria quinquennio» 1888-1892, cc. 234.
«Rimborsi fondiari», cc. 32.
«Esattoria quinquennio 1893-1897», cc. 136.
VI. Governo
1. Leggi, decreti e circolari.
1882
1888
1887-1892
1894-1895
1893-1899
Busta 259
1.
«Circolari diverse», cc. 5.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
10.
11.
12.
13.
14.
15.
16.
17.
18.
19.
20.
21.
22.
23.
24.
«Circolari diverse», cc. 26.
«Circolari diverse», cc. 34.
«Circolari diverse», cc. 40.
«Circolari diverse», cc. 58.
«Circolari diverse», cc. 45.
«Circolari diverse», cc. 25.
«Circolari diverse», cc. 322.
«Circolari diverse», cc. 24.
«Circolari diverse», cc. 100.
«Circolari diverse», cc. 66.
«Circolari diverse», cc. 60.
«Circolari diverse», cc. 16.
«Indice delle circolari», cc. 40.
«Circolari diverse», cc. 47.
«Circolari diverse», cc. 54.
«Circolari diverse», cc. 47.
«Circolari diverse», cc. 29.
«Circolari diverse», cc. 8.
«Circolari diverse», cc. 6.
«Circolari diverse», cc. 4.
«Circolari diverse», cc. 11.
«Circolari diverse», cc. 17.
«Circolari diverse», cc. 97.
1848-1850;
1859
1861
1862
1863
1864
1865
1866-1867
1867-1868
1868
1869
1870
1871-1875
1874
1866-1874
1875
1876
1878
1879
1877
1880-1881
1886-1887
1888-1889
1890
1891-1896
Busta 260
25.
26.
27.
28.
«Incartamento per le associazioni diverse», cc. 374.
«Incartamento per la pubblicazione e restituzione degli atti del
governo», cc. 90.
«Incartamento per rilegatura della collezione delle leggi e del
regio giudicato e della cancelleria comunale», cc. 16.
«Incartamento per l’associazione all’opera del signor Fanelli», cc.
60.
1805-1852
1810-1848
1828-1859
1830-1860
Busta 261
29.
30.
«Incartamento per l’acquisto delle Prammatiche con il rispettivo 1830
indice alfabetico», cc. 5.
«Incartamento sulla esecuzione della circolare in istampa dello
1830-1858
statuto patrio amministrativo e del regolamento sanitario sulla
polizia urbana del comune, colla riforma del detto statuto fatta nel
31.
32.
33.
34.
35.
1857 e 1858»592, cc. 139.
«Incartamento per la venuta del re nella provincia di Bari», cc. 13. 1833;
1843-1847
«Incartamento per l’associazione agli Annali Civili del Regno», cc. 1833-1860
174.
«Lavoro periodico. Notizie sul giornale officiale», cc. 62.
1840-1857
«Associazioni diverse», cc. 170.
1857-1860
«Incartamento pel passaggio e morte di S. M. Ferdinando 2°», cc. 1858-1860
57.
Busta 262
36.
37.
38.
39.
«Atto sovrano col quale si richiama in vigore la costituzione
concessa con real decreto 10 febbraio 1848»593, cc. 187.
«Nascita del principe di Napoli», cc. 4.
«Associazioni diverse», cc. 45.
«Atti sovrani per la costituzione», cc. 133.
1848-1861
1869
1870-1873
1848-1850
2. Elezioni politiche
Busta 263
1.
«Incartamento riguardante la nomina degli eleggibili alla
Camera», cc. 253.
«Liste politiche. Atti relativi», cc. 495.
«Plebiscito per l’unificazione dell’Italia sotto il re Vittorio
Emanuele», cc. 103.
2.
3.
1848
1864-1882
1860
Contiene: «Stato nominale di tutti gl’individui … chiamati a votare …».
4.
5.
«Atti relativi alle liste elettorali politiche», cc. 23.
«Incartamento contenente l’atto sovrano per la nomina degli
deputati alla Camera», cc. 79.
1860
1860
Busta 264
6.
7.
8.
9.
10.
11.
12.
13.
14.
592
593
«Nomina dei deputati al Parlamento», cc. 161.
«Elezioni politiche», cc. 81.
«Atti relativi alle liste elettorali politiche», cc. 228.
«Atti relativi alle liste elettorali politiche», cc. 72.
«Elezioni politiche», cc. 36.
«Elezioni politiche», verbali, cc. 16.
«Elezioni politiche», verbali, cc. 18.
«Elezioni politiche», cc. 184.
«Elezioni politiche», cc. 103.
1861-1864
1865-1880
1882
1883
1882
1886
1890
1892
1895
Vi è inserta corrispondenza degli anni 1815, 1816, 1822.
Contiene documentazioni attestanti il trapasso di poteri sovrani dalla dinastia Borbone a quella Savoia.
3. Feste e lutti nazionali
Busta 265
1.
2.
3.
4.
«Incartamento per la solennizzazione delle feste civili», cc. 396.
«Incartamento relativo alla formazione del ritratto di S. M. il re
Ferdinando secondo», cc. 24.
«Spese per le feste nazionali», cc. 20.
«Festa dello statuto», cc. 145.
1808-1873
1830-1860
1862-1863
1882-1892
4. Azioni di valore civile e militare
Busta 266
1.
«Concessioni di medaglie per azioni di merito», cc. 7.
1870-1871
5. Associazioni politiche, sindacali e culturali
1.
2.
3.
«Uniformi di corporazioni estranee all’esercito», cc. 6.
1879
«Domanda [di Eustachio] Rogadeo per riconoscimento nobiliare», 1887
cc. 4.
«Elenchi per le opere riservate per diritti d’autore»594, cc. 888.
1883-1891
VII. Grazia, giustizia e culto
1. Uffici giudiziari
Busta 267
1.
2.
3.
4.
«Pigioni per la casa della regia giustizia ed indennità dovute dai
giudici», cc. 335.
«Nomina dei regi giudici del circondario e loro supplenti», cc. 76.
«Mobili somministrati alla casa della giustizia [di pace] ed
all’ufficio di conciliazione», cc. 141.
«Pratica relativa al soldo del regio giudice e corrispondente
ritenuta», cc. 195.
1808-1858
1811-1858
1813-1864
1821-1861
Busta 268
5.
6.
7.
594
«Istruzioni sulla compilazione di certificati di possidenza o meno 1825-1845
per uso della giustizia penale» dell’Intendenza di Terra di Bari, cc.
415.
«Pubblico ministero nelle preture», istruzioni dell’Intendenza di
1849-1855
Terra di Bari per la nomina, cc. 6.
«Nomina dei regi procuratori dell’amministrazione diocesana», cc. 1854; 1861
10.
Si tratta di elenchi a stampa estratti dal Bollettino quindicinale della proprietà industriale, letteraria ed artistica del ministero di
agricoltura, industria e commercio.
8.
«Contributi mantenimento tribunali» in Bari, cc. 15.
1875-1877
2. Giurati
Busta 269
1.
«Pratica relativa alla formazione della lista dei giurati», cc. 488.
1861-1881
Contiene: liste dei giurati per la corte d’assise;
elenchi permanenti dei giurati residenti nel comune di Bitonto.
3. Carceri
Busta 270
1.
«Costruzione e manutenzione della prigione circondariale», cc.
298.
1808-1866
Contiene: relazione dell’architetto Giuseppe Gimma sui lavori necessari
per riparare i locali adibiti a prigione nella casa cosiddetta «della Corte»,
1825 giugno 22;
«Stato di spese de’ lavori occorrenti al nuovo carcere di Bitonto» redatto
dall’ingegnere civile Francesco Lerario, 1833 maggio 7;
«Pianta delle prigioni di Bitonto», ingegnere Francesco Lerario, 1833
maggio 9, scala di palmi 50, acquerello, mm 360x250.
2.
«Progetti e perizie della formazione delle prigioni circondariali»,
cc. 103.
1822-1849
Contiene: «Stato estimativo de’ travagli di riduzione al primo piano di
questa casa comunale di Bitonto, che vien detta della Corte» ad uso
provvisorio di prigione, redatto dall’architetto Giuseppe Gimma, 1822
marzo 17;
relazione e perizia delle spese necessarie per la sistemazione definitiva
delle prigioni nel complesso della casa detta della Corte, dell’architetto
Giuseppe Gimma, [1827], scala di palmi 50, acquerello, mm 410x285.
3.
4.
5.
«Nomina del custode della prigione circondariale», cc. 85.
«Atti di appalto per le riparazioni alla prigione circondariale», cc.
35.
«Detenuti a disposizione della gran corte criminale e della
polizia», cc. 389.
1809-1869
1837
1838-1849
Contiene: «Stati della sussistenza giornaliera prestata ai detenuti poveri per
disposizione della gran corte criminale e polizia» dal 1838 al 1848.
Busta 271
6.
«Atti di subasta per le riparazioni alla prigione circondariale», cc.
70.
Contiene: «Progetto della spesa che occorre per la restaurazione delle
prigioni del comune di Bitonto» dell’architetto civile Luigi Castellucci,
1843 marzo 24;
1843
«misura dei ristauri eseguiti nelle prigioni del comune di Bitonto
dall’imprenditore Francesco Bulsis, giusta il progetto di spese del dì 24
marzo 1843, redatto da me sottoscritto architetto civile laureato» Luigi
Castellucci, 1844 agosto 27.
7.
«Atti di subasta per le riparazioni alla prigione circondariale», cc.
36.
1845
Contiene: «Stato di spesa per le opere suppletorie occorrenti per lo totale
miglioramento delle prigioni circondariali di questo comune di Bitonto»
redatto dall’architetto Luigi Castellucci, 1845 gennaio 7.
8.
9.
«Nomina del cappellano delle prigioni circondariali», cc. 60.
«Incartamento relativo ai detenuti», cc. 523.
1853-1862
1855-1861
Busta 272
10.
11.
12.
13.
«Somministrazione ai detenuti», cc. 42.
«Statini per l’olio alle prigioni», cc. 26.
«Somministrazioni ai detenuti», cc. 58.
«Atti relativi al trasporto di detenuti e corpi di reati», cc. 632.
1861
1862
1861-1872
1861-1878
4. Conciliatori, ufficio di conciliazione
Busta 273
1.
«Elezioni e nomina dei giudici conciliatori», cc. 149.
1817-1866
5. Notariato
1.
2.
3.
4.
5.
«Istituzioni dei notai certificatori», cc. 4.
«Circa la registrazione dei testamenti pubblici», cc. 4.
«Circa la morte dei notai esercenti e nomine dei successori», cc.
44.
«Competenze notariali per estratto di scritture antiche», cc. 10.
«Archivio notarile», cc. 5.
1810
1824
1833-1867
1838
1881
6. Culto
Busta 274
1.
2.
3.
«Nomina dei predicatori quaresimalisti», cc. 296.
1807-1868
«Disposizioni per gli arredi sacri dei monasteri soppressi», cc. 77. 1808-1817
«Stato degli ecclesiastici esistenti in detta comune nella diocesi di Post 1809
Bitonto», cc. 10.
4.595
595
Il fascicolo è risultato mancante durante i lavori di riordinamento; il suo contenuto, come risulta dal vecchio inventario del 1960 era
relativo alla «Soppressione del convento degli Osservanti», 1811-1868.
Busta 275
5.
6.
7.
8.
9.
10.
11.
12.
13.
14.
15.
16.
17.
18.
19.
«Metodo di amministrazione economica pei monasteri religiosi e
possidenti», cc. 11.
«Richieste di libri e platee appartenenti ai monasteri soppressi»,
cc. 86.
«Pubblicazioni di manifesti per affitto e censuazione di beni
appartenenti alla commissione diocesana di Molfetta e Bitonto»,
cc. 25.
«Erezione di una parrocchia in Santo Spirito e sua dotazione», cc.
77.
«Pratica relativa alla congrega del Rosario», cc. 39.
«Pratica relativa al conservatorio delle Martiri», cc. 24.
«Pratica relativa alla congrega del Carmine», cc. 12.
«Disposizioni riguardanti i certificati di vita dei beneficiati
ecclesiastici», cc. 6.
«Riparazioni alle chiese», cc. 30.
«Indennizzo alla prebenda del primicerio canonico Francesco
Paolo Degni», cc. 10.
«Feste religiose», cc. 237.
«Diritti per tasse sulle carte provenienti dalla S. Sede», cc. 62.
«Presa di possesso dei beni ecclesiastici e di avvisi di pagamento»,
cc. 69.
«Concessioni di regio placet», cc. 9.
«Chiesa parrocchiale in Santo Spirito», cc. 3.
1812-1813
1816-1872
1828-1834
1831-1858
1832-1837
1836-1837
1836-1837
1838
1851-1859
1855
1856-1889
1857-1863
1862-1865
1871-1873
1886
VIII. Leva e truppa
1. Liste e operazioni di leva596
Busta 276
1.
2.
«Istituzione delle milizie provinciali», cc. 000.
«Leggi e disposizioni diverse relative alla leva», cc. 000.
1818-1820
1823-1859
Contiene: Decreto organico pel reclutamento de’ corpi nazionali
dell’annata spezialmente per mezzo della leva. Napoli, dalla tipografia del
Ministero degli affari interni, 1834.
3.
4.
596
«Lista di leva», per i nati dal 1 gennaio 1801 al 31 dicembre 1807, 1825
cc. 000.
«Affari di leva», corrispondenza con l’Intendenza di Terra di Bari, 1827-1834
cc. 000.
Per la serie delle liste di leva, vedi anche GRAZIA TATÒ, L’archivio storico del comune di Bitonto, cit., p. 211.
Busta 277
5.
6.
7.
8.
9.
10.
«Lista di leva», per i nati dal 1802 al 1808, cc. 000.
«Lista di leva», per i nati dal 1 gennaio 1805 al 31 dicembre 1811,
cc. 000.
«Affari di leva», corrispondenza con l’Intendenza di Terra di Bari,
cc. 000.
«Lista di leva ed atti relativi», per i nati dal 1 gennaio 1806 al 31
dicembre 1812, cc. 000.
«Lista di leva», cc. 000.
«Affari di leva», corrispondenza con l’Intendenza di Terra di Bari,
cc. 000.
1826
1829
1829-1833
1831
1832
1833-1860
Busta 278
11.
12.
13.
14.
15.
«Stato nominativo degli ufficiali onorari», cc. 000.
«Affari di leva», corrispondenza con l’Intendenza di Terra di Bari,
corrispondenza con l’Intendenza di Terra di Bari, cc. 000.
«Lista di leva», cc. 000.
«Lista di leva», cc. 000.
«Lista di leva», cc. 000.
1833-1834
1834
1834
1837
1838
Busta 279
16.
17.
«Affari di leva», corrispondenza con l’Intendenza di Terra di Bari, 1837-1838
cc. 000.
«Affari di leva», corrispondenza con l’Intendenza di Terra di Bari, 1837-1838
cc. 000.
Busta 280
18.
19.
20.
«Affari di leva», corrispondenza con l’Intendenza di Terra di Bari, 1839-1841
cc. 000.
«Lista di leva», cc. 000.
1840
«Affari di leva», corrispondenza con il comando delle armi nella 1836-1857
provincia di Bari, cc. 000.
Busta 281
21.
22.
23.
«Lista di leva», cc. 000.
«Lista di leva», cc. 000.
«Lista di leva», cc. 000.
Busta 282
1842
1843
1844
24.
25.
26.
27.
28.
«Affari di leva», corrispondenza con l’Intendenza di Terra di Bari,
cc. 000.
«Lista di leva», cc. 000.
«Affari di leva», corrispondenza con l’Intendenza di Terra di Bari,
cc. 000.
«Lista di leva», cc. 000.
«Affari di leva», corrispondenza con l’Intendenza di Terra di Bari,
cc. 000.
1844
1846
1846; 1851
1847
1847
Busta 283
29.
30.
31.
32.
«Lista di leva», cc. 000.
«Lista di leva», cc. 000.
«Affari di leva», corrispondenza con l’Intendenza di Terra di Bari,
cc. 000.
«Lista di leva», cc. 000.
1847
1848
1848
1849
Busta 284
33.
34.
35.
«Lista di leva», cc. 000.
1849
«Lista di leva», cc. 000.
1850
«Affari di leva», corrispondenza con l’Intendenza di Terra di Bari, 1849-1850
cc. 000.
Busta 285
36.
37.
38.
39.
«Lista di leva», cc. 000.
«Affari di leva», corrispondenza con l’Intendenza di Terra di Bari,
cc. 000.
«Lista di leva», cc. 000.
«Affari di leva», corrispondenza con l’Intendenza di Terra di Bari,
cc. 000.
1854
1853-1854
1855
1856
Busta 286
40.
41.
42.
«Lista di leva», cc. 000.
1851
«Affari di leva», corrispondenza con l’Intendenza di Terra di Bari, 1850-1853
cc. 000.
«Affari di leva», corrispondenza con l’Intendenza di Terra di Bari, 1851-1853
cc. 000.
Busta 287
43.
«Lista di leva», cc. 000.
1852
44.
45.
«Lista di leva», cc. 000.
«Lista di leva», cc. 000.
1857
1858
Busta 288
46.
47.
48.
«Affari di leva», corrispondenza con l’Intendenza di Terra di Bari, 1858-1860
cc. 000.
«Lista di leva», cc. 000.
1859
«Affari di leva», corrispondenza con l’Intendenza di Terra di Bari 1859-1866
e con la Prefettura della provincia di Terra di Bari, cc. 000.
2. Affari inerenti il servizio militare
Busta 289
1.
«Somministrazioni di viveri e foraggi alle truppe stazionate e di
passaggio», cc. 000.
1807-1815
Contiene: «Borderò dei viveri», 1807-1813
2.
3.
«Requisizione di quadrupedi», cc. 000.
«Alloggio alle truppe di transito», cc. 000.
1815-1849
1807-1864
Contiene: «Stato per gli alloggi militari», 1864.
4.
5.
«Forniture alle truppe austriache, regolamenti e manifesti per
l’appalto delle sussistenze alle truppe», cc. 000.
«Rimborsi per fornitura alle truppe austriache», fatta nell’anno
1815, cc. 000.
1818-1831
1822-1831
Busta 290
6.
7.
8.
9.
10.
11.
12.
«Miscellanea servizi militari», cc. 000.
«Invio a Bari delle armi ed effetti militari», cc. 000.
«Stato nominativo degli individui sortiti al bossolo della leva del
1829», cc. 000.
«Arruolamenti volontari», cc. 000.
«Organizzazione degli artiglieri littorali», cc. 000.
Elenco riformati, cc. 000.
«Incartamento relativo alla leva di mare», cc. 000.
1826
1828
1829
1830-1860
1831-1860
1831-1832
1832-1851
Busta 291
13.
14.
«Casermaggio», cc. 000.
«Leva e servizi militari», cc. 000.
Busta 292
1831-1846
1831-1833
15.
16.
17.
18.
19.
20.
21.
22.
23.
24.
25.
«Nomina della guardia d’onore pel servizio di Sua Maestà», cc.
000.
«Stato delle reclute che si spediscono al consiglio di leva in Bari»,
cc. 000.
«Requisizioni degli artefici armieri», cc. 000.
«Visita medica settimanale ai gendarmi», disposizione
dell’Intendenza di Terra di Bari, cc. 000.
«Alloggio ai gendarmi nella borgata Santo Spirito», cc. 000.
«Arresto di disertori e renitenti alla leva», cc. 000.
«Contingente militare» del 1837, cc. 000.
«Verbali pei reclami sulla leva» del 1838, cc. 000.
«Stato delle reclute», cc. 000.
«Verbali pei reclami sulla leva» del 1840, cc. 000.
«Ufficiali ed ingegneri eletti pel disimpegno dei lavori geodetici e
topografici», cc. 000.
1833-1860
1834
1834-1835
1834
1835-1858
1835-1867
1837
1838
1838
1840
1840-1870
Busta 293
26.
27.
28.
29.
30.
«Stato dei militari che tornano in congedo per la riserva», cc. 000.
«Stato nominativo per l’ammissione e scarto per il contingente
militare», cc. 000.
«Nomina della deputazione degli alloggi militari», cc. 000.
«Corrispondenza diversa per affari militari», cc. 000.
«Contingente militare» del 1843, cc. 000.
1839-1861
1840
1842-1865
1841-1844
1842
Busta 294
31.
32.
33.
34.
35.
36.
37.
38.
39.
40.
41.
42.
43.
«Verbali pei reclami sulla leva» del 1842, cc. 000.
«Contingente militare» del 1843, cc. 000.
«Verbali pei reclami sulla leva» del 1843, cc. 000.
«Corrispondenza diversa dei servizi militari», cc. 000.
Somministrazione di foraggi fatta ai distaccamenti della rimonta
militare di passaggio, cc. 000.
«Verbali delle decisioni sui reclami del servizio di leva», cc. 000.
«Stato della misura e connotati per le reclute che debbono far parte
del contingente militare», cc. 000.
«Contingente militare», cc. 000.
«Verbali pei reclami sulla leva», cc. 000.
«Contingente militare», cc. 000.
«Verbali pei reclami sulla leva», cc. 000.
«Somministrazioni diverse alle truppe di transito», cc. 000.
«Organizzazione della guardia nazionale», cc. 000.
Contiene: stampa acquerellata raffigurante la «goliera della guardia
nazionale», 1849, mm 220x 190.
1842
1843
1843
1843
1844-1862
1844
1844
1846
1846
1847
1847
1848-1861
1848-1849
Busta 295
44.
45.
46.
47.
48.
49.
50.
51.
52.
53.
54.
55.
56.
57.
58.
«Contingente militare», cc. 000.
«Verbali pei reclami sulla leva», cc. 000.
«Corrispondenze diverse di leva», cc. 000.
«Verbali delle decisioni della leva», cc. 000.
«Verbali delle decisioni della leva», cc. 000.
«Contingente militare», cc. 000.
«Verbali pei reclami sulla leva», cc. 000.
«Contingente militare», cc. 000.
«Verbali pei reclami sulla leva», cc. 000.
«Contingente militare», cc. 000.
«Verbali pei reclami sulla leva», cc. 000.
«Contingente militare», cc. 000.
«Verbali pei reclami sulla leva», cc. 000.
«Contingente militare», cc. 000.
«Trasporti militari», cc. 000.
1848
1848
1848-1852
1849
1850
1850
1851
1851
1852
1852
1854
1854
1855
1855
1835-1868
Busta 296
59.
60.
61.
62.
63.
64.
65.
66.
«Verbali delle decisioni sui reclami per la leva», cc. 000.
«Contingente militare», cc. 000.
«Corrispondenza diversa servizi di leva»597, cc. 000.
«Contingente militare», cc. 000.
«Verbali delle decisioni sui reclami per la leva», cc. 000.
«Lista per la riunione dei fratelli per la leva», cc. 000.
«Spese per la leva di terra e di mare», cc. 000.
«Servizio della guardia nazionale», corrispondenza con
l’Intendenza, il Governo e la Prefettura di Terra di Bari, cc. 000.
1857
1857
1858
1858
1858
1859
1859
1860-1862
Busta 297
67.
«Servizio della guardia nazionale mobile», cc. 000.
1860-1870
Contiene: registro delle deliberazioni del consiglio d’amministrazione
della guardia nazionale di Bitonto, 1865-1867.
68.
69.
«Riorganizzazione della guardia nazionale», cc. 000.
«Corrispondenza diversa per servizi militari», cc. 000.
1864-1868
1862-1864
Busta 298
70.
597
«Stati nominativi dei militi della guardia nazionale», cc. 000.
1866-1870
Il fascicolo, la cui esistenza è attestata sull’inventario sommario redatto nel 1960, è risultato irreperibile durante le operazioni di
riordinamento.
71.
72.
73.
«Corrispondenza relativa ai servizi della guardia nazionale», cc.
1868-1883
000.
«Registro di matricola della guardia nazionale di Bitonto», vol. II, 1866-1870
cc. 000.
Registro delle «Delibere del Consiglio di ricognizione» della
guardia nazionale598, cc. 69.
1866-1871
IX. Istruzione pubblica
1. Insegnanti scuole primarie
Busta 299
1.
2.
«Nomina dei maestri e maestre delle scuole primarie», cc. 000.
1806-1851
«Pubblica istruzione – Destinazione dei locali – Elenco dei maestri 1806-1854
primari e secondari – Liste degli alunni», cc. 000.
«Pratica relativa al maestro primario», cc. 000.
1853-1863
3.
Busta 300
4.
5.
6.
7.
8.
«Corrispondenza diversa relativa all’istruzione pubblica», cc. 000.
«Corrispondenza relativa alle scuole normali», cc. 000.
«Maestre elementari», cc. 000.
«Insegnanti elementari», cc. 000.
«Insegnanti elementari», cc. 000.
1848-1865
1862-1868
1873
1874
1875
Busta 301
9.
10.
«Istruzione pubblica – Insegnanti – Affari diversi», cc. 000.
«Nomina dei maestri», cc. 000.
1866-1872
1876-1877
Busta 302
11.
12.
13.
14.
15.
16.
17.
18.
19.
20.
598
«Insegnanti elementari», cc. 000.
«Affari diversi relativi alla pubblica istruzione – Insegnanti
elementari», cc. 000.
«Istruzione pubblica, miscellanea», cc. 000.
«Reclamo del maestro Guarnieri», cc. 000.
«Personale insegnante», cc. 000.
«Personale insegnante», cc. 000.
«Personale insegnante», cc. 000.
«Nomina del direttore didattico», cc. 000.
«Personale insegnante», cc. 000.
«Scuole e personale insegnante», cc. 000.
Il registro è attualmente conservato presso la Biblioteca comunale “Eustachio Rogadeo” di Bitonto.
1878
1879
1882
1884
1885
1886
1887
1889
1888
1889
21.
22.
23.
24.
25.
26.
«Personale insegnante», cc. 000.
«Personale insegnante», cc. 000.
«Personale insegnante», cc. 000.
«Scuole e personale insegnante», cc. 000.
«Personale insegnante», cc. 000.
«Personale insegnante», cc. 000.
1890
1891
1893
1894
1895
1896
2. Asili d’infanzia e scuole elementari, Monte pensioni
Busta 303
1.
2.
3.
«Affari diversi relativi alle scuole pubbliche ed asili», cc. 000.
1877-1880
«Affari diversi relativi alle scuole pubbliche – Asili – Monte
1881-1890
pensioni insegnanti – Scuola di disegno», cc. 000.
«Affari diversi relativi alle scuole pubbliche – Asili – Scuole di
1891-1896
disegno – Monte pensioni insegnanti – Statistiche scolastiche», cc.
000.
3. Scuole secondarie
1.
2.
3.
4.
5.
6.
«Corrispondenza cogli amministratori pel Reale Liceo delle
Puglie», cc. 000.
«Circa il seminario di Bitonto», cc. 000.
«Riparazioni occorrenti all’episcopio», cc. 000.
«Comunità dei canonici lateranensi per convitto in Bitonto», cc.
000.
«Corrispondenza col regio liceo delle Puglie per gli alunni e per
gl’individui che si cedolano», cc. 000.
«Bilanci del ginnasio», cc. 000.
1810-1857
1816-1865
1817-1834
1823-1854
1836-1856
1874-1876
4. Licei
1.
2.
3.
«Relazione sull’istituto classico tecnico», cc. 000.
«Domanda dell’istituto Carmine Sylos per sussidi», cc. 000.
«Elenco dei professori dell’istituto Carmine Sylos», cc. 000.
1877
1880
1881
5. Bande musicali, Biblioteca, Iniziative culturali
Busta 304
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
«Bande musicali», cc. 000.
«Bande musicali di Bitonto», cc. 000.
«Monumenti antichi – Conservazione – Inventario», cc. 000.
«Vertenza fra il comune e la cassa ecclesiastica per l’istituto
classico tecnico», cc. 000.
«Monumenti nazionali – Restauri alla cattedrale», cc. 000.
«Esposizione internazionale artistica di Monaco», cc. 000.
«Catalogo dei libri esistenti negli scaffali delle scuole municipali»,
1835-1872
1840-1868
1843-1858
1862-1884
1888
1888
1886
8.
9.
cc. 000.
«Statistica delle biblioteche», cc. 000.
«Scavi e monumenti», cc. 000.
1888-1891
1893
X. Lavori pubblici
1. Strade, vie e piazze
Busta 305
1.
2.
3.
4.
5.
6.
Corrispondenza con l’Intendenza di Terra di Bari «per la
costruzione delle due strade a Santo Spirito e Palombaro», cc. 000.
Corrispondenza con l’Intendenza di Terra di Bari «per la
costruzione delle due strade a Santo Spirito e Palombaro», cc. 000.
«Offerta per la costruzione delle due strade Santo Spirito e
Palombaio» dei maestri muratori Vincenzo Ventafridda e Pietro
Sannicandro, cc. 000.
«Atti d’appalto dei parieti per la nuova strada» da Santo Spirito a
Bitonto, cc. 000.
«Atti di appalto di un occhio di ponte da costruirsi sulla strada del
Palombaio»599, cc. 000.
«Covertura del condotto delle materie immonde»600, cc. 000.
1807-1809
1808-1814
1809-1810
1809
1809-1823
1809-1845
Busta 306
7.
8.
«Tassa annuale alla Cassa delle opere pubbliche provinciali ed
inversione di essa alla costruzione delle strade traverse», cc. 000.
«Atti relativi al regio tratturo», cc. 000.
1810-1863
1810-1861
Contiene: copia della reintegra del tratturo di Bitonto;
copia di tre «piante del regio tratturo del tenimento di Bitonto», 1810,
agrimensori Michele Nicola de Dominicis e Luigi Tanzi, scala di passi
100, inchiostro di china, mm 800x540.
Busta 307
9.
10.
599
«Revisione della perizia della strada di Santo Spirito e prosieguo
della stessa a danno e remissione», cc. 000.
«Scandagli e misure della nuova strada del Palombaio» del
direttore delle opere pubbliche di Bitonto ingegnere Donato
Giannuzzi, e dell’architetto Giuseppe Gimma, cc. 000.
1813-1837
1811-1826
Contiene le istruzioni fornite dall’architetto Giuseppe Gimma, incaricato della progettazione e costruzione delle due strade, di Santo
Spirito e Palombaio.
600
Si tratta della realizzazione della fogna massima nella valle del Carmine.
Busta 308
11.
12.
13.
14.
«Costruzione e rifazione di basolati interni e sottoposti canaloni»,
istruzioni e relazioni tecniche dell’architetto Giuseppe Gimma, cc.
000.
«Appalto della strada del Palombaio e prosieguo della stessa fino
al regio tratturo», cc. 000.
«Contabilità delle strade traverse di Santo Spirito e Palombaio –
Indennizzi ai proprietari», cc. 000.
«Appalto in danno de’ partitari della strada di Santo Spirito», cc.
000.
1811-1825
1811-1857
1813-1819
1813-1814
Busta 309
15.
16.
«Discussione del conto presentato dei deputati della costruzione
1813
delle strade Santo Spirito e Palombaio», cc. 000.
«Atti per l’appalto della costruzione della strada di Santo Spirito», 1813-1815
cc. 000.
Contiene: «Revisione delle misure della strada da Santo Spirito a Bitonto»
degli ingegneri Donato Giannuzzi di Altamura, Nicola Suppa di Trani,
Giuseppe Mastrapasqua di Giovinazzo, 1813.
17.
«Esito per la costruzione di parte della strada di Santo Spirito», cc. 1813-1814
000.
Busta 310
18.
19.
20.
21.
22.
23.
24.
25.
26.
«Appalto in economia delle due strade di Santo Spirito e
Palombaio», cc. 000.
«Appalto per lo spianamento fuori Porta Robustina», cc. 000.
«Atti di subasta per l’abbassamento ed ingrandimento della
cisterna fuori Porta Robustina», cc. 000.
Atti di appalto ed esiti per i «lavori nel borgo», cc. 000.
«Subaste per l’alienazione d’un tratto dell’antica strada di Santo
Spirito», cc. 000.
«Nomina del cassiere per amministrare le rendite particolare
destinate per le nuove strade di Santo Spirito Palombaio», cc. 000.
«Appalto per i lavori di risarcimento sulla strada del Palombaio»,
cc. 000.
«Acquisto e demolizione della casa di proprietà di Crescenzo
Siena per rendere più comodo l’ingresso della pubblica piazza»,
cc. 000.
«Spese sostenute dal comune per la costruzione delle due strade di
Santo Spirito e Palombaio», cc. 000.
1813
1813-1825
1813-1835
1814-1835
1816-1823
1816-1842
1816
1816
1818
27.
«Atti di appalto per la costruzione dello spiazzo fuori Porta
Robustina», cc. 000.
1819-1833
Busta 311
28.
«Atti relativi ai progetti delle strade rurali», cc. 000.
1819-1868
Busta 312
29.
30.
31.
32.
33.
34.
35.
«Appalto restauri, riduzioni e nuove opere alla cisterna pubblica
nelle vicinanze della chiesa e convento delli ex Teresiani di
Bitonto», cc. 000.
«Atti di appalto per i lavori ai basolati delle strade interne», cc.
000.
«Atti di appalto per la costruzione della basolata alla strada Corso
per due terzi di conto provinciale ed un terzo di conto comunale»,
cc. 000.
«Atti per la colmatura dei fossati intorno al paese e riduzione
rotabile della strada», cc. 000.
«Demolizione del cadente casale della parrocchia di S. Maria la
Porta», cc. 000.
«Costruzione dei basolati interni e sottoposti canaloni», cc. 000.
Comunicazioni e «notifiche all’appaltatore delle strade
provinciali», cc. 000.
1821
1820-1821
1821-1858
1823-1834
1825-1840
1826-1846
1826-1868
Busta 313
36.
37.
38.
39.
40.
41.
42.
43.
44.
45.
Disposizioni della «deputazione locale delle opere pubbliche
provinciali per le strade», cc. 000.
«Proseguimento della strada che mena al tratturo fino a Gravina»,
cc. 000.
«Stato dell’esito dal 1831 al 1833 per la manutenzione e
costruzione dei basolati interni e strade esterne», cc. 000.
«Accomodi pei due sopportici della Porta Robustina e Porta
Pendile», cc. 000.
«Provvedimenti per le furtive degradazioni alle mura della città»,
cc. 000.
«Costruzione strada estramurale da Porta Pendile a Porta
Robustina», cc. 000.
«Costruzione nuovo tratto canalone immondo alla strada
dell’Annunziata», cc. 000.
«Appalto rifazioni basolato di due strade interne denominate delle
Vergini e del Sedile», cc. 000.
«Ricostruzione della croce sull’imboccatura della strada
Cappuccini», cc. 000.
«Atti per la costruzione delle due strade di Giovinazzo e
1827-1858
1828-1834
1834
1828-1842
1828
1829-1837
1829
1829-1830
1830-1832
1830-1849
46.
Modugno», cc. 000.
«Riduzione delle strade denominate di Molfetta – Bitetto – Cala ed 1831-1838
altre», cc. 000.
Busta 314
47.
48.
49.
50.
51.
52.
53.
54.
55.
«Periodica spedizione dello stato delle opere pubbliche comunali»,
all’Intendenza di Terra di Bari, cc. 000.
«Vertenza tra il comune e Emmanuele Cervelli pel fabbricato sulla
strada estramurale», cc. 000.
«Danneggiati per la strada estramurale», corrispondenza con
l’Intendenza di Terra di Bari, cc. 000.
«Indennità all’architetto Francesco Lerario», cc. 000.
«Costruzione del basolato a strada S. Andrea», cc. 000.
«Rimissione del tratto di strada da Porta Robustina verso il
Palombaio», cc. 000.
«Appalto basolato strada nelle vicinanze della pubblica cisterna
del corso», cc. 000.
«Appalto costruzione muraglione alla strada estramurale», cc. 000.
«Indennizzo danni della strada regia consolare», corrispondenza
con l’Intendenza di Terra di Bari, cc. 000.
1831-1862
1831
1832-1842
1835-1860
1835-1836
1835-1846
1837
1837-1841
1839-1840
Busta 315
56.
57.
«Riduzione rotabile della strada rurale che da Bitonto va a
1840-1866
Giovinazzo», cc. 000.
«Costruzione di vari fabbricati nella spiaggia di Santo Spirito», cc. 1844-1862
000.
Contiene: «Regolamento pel villaggio a Santo Spirito» approvato con reale
rescritto del 22 marzo 1847.
58.
59.
60.
61.
62.
63.
64.
«Progetto per la rifazione di basolato alle due strade Creta e S.
Apollinare», incarico all’architetto civile Luigi Castellucci, cc.
000.
«Vertenza pel suolo pubblico che dalla strada del Palombaio mena
a quella denominata di Cela», cc. 000.
«Ampliazione del Borgo», cc. 000.
«Circa le opere pubbliche eseguite per conto comunale»,
statistiche, cc. 000.
«Riparazione al muro della casa comunale», cc. 000.
Relazioni tecniche dell’architetto Luigi Castellucci per l’«apertura
della strada accanto al teatro», cc. 000.
«Conto e documenti per la riduzione delle strade rurali del
tenimento di Bitonto», cc. 000.
1845
1849-1882
1849-1864
1850-1860
1852
1851-1853
1860-1865
Busta 316
65.
66.
67.
68.
69.
70.
«Stati di spesa per la riduzione e mantenimento delle strade
rurali», cc. 000.
«Stati di spesa per le strade rurali denominate Candele ed
Annunziata», Bitetto, via di Sotto, cc. 000.
Corrispondenza con l’Intendenza di Terra di Bari per gli appalti di
manutenzione delle strade rurali col metodo in economia e
«appalto della riduzione e mantenimento di un miglio di strade
rurali in giro all’abitato», cc. 000.
«Atti per l’apertura della strada verso Giovinazzo», cc. 000.
«Remissione delle mancanze sulla strada provinciale da Palo a
Terlizzi» e da Bitetto a Terlizzi, cc. 000.
«Remissione delle mancanze sulla strada provinciale da Santo
Spirito a Mariotto», cc. 000.
1853
1853
1851-1865
1856-1857
1856-1858
1856-1858
Busta 317
71.
72.
73.
74.
75.
76.
77.
78.
«Notamento e contabilità per costruzione e manutenzione di strade
rurali», cc. 358.
«Notamento e contabilità per la costruzione e manutenzione di
strade rurali», cc. 354.
«Strada ad uso pubblico controversa da Vincenzo Ricci a Santo
Spirito», corrispondenza con l’Intendenza di Terra di Bari, cc.
000.
«Riduzione ad uso pubblico della strada nel luogo detto le Matine
occupata da Pasquale Buquicchio», cc. 000.
«Lavori periodici per le opere pubbliche comunali», circolare
dell’Intendenza di Terra di Bari del 13 settembre 1859 e statistica,
cc. 000.
«Appalto e costruzione di due basolati» di alcune strade interne in
Bitonto, cc. 000.
«Appalto e costruzione del canale immondo che da strada
Cappuccini va a Porta La Maia», cc. 000.
«Mantenimento delle strade rurali, notamenti delle spese», cc. 000.
1856-1859
1859-1861
1857
1858
1859
1859-1860
1859-1862
1859-1860
Busta 318
79.
80.
«Procedimento di asta pubblica per l’appalto della continuazione
della ricostruzione del basolato al Borgo», cc. 000.
«Circa la manutenzione delle strade comunali», corrispondenza
con la Prefettura di Bari, cc. 000.
1862-1864
1869-1872
Contiene: ANDREA SERIO, Condizioni speciali e tariffa dei prezzi pel
mantenimento delle diverse strade della Provincia di Bari. [S. l.], [s. l.],
1866, pp. 19.
81.
«Allineamento della strada Garibaldi», progetto di spesa
1862
82.
83.
84.
85.
86.
87.
88.
89.
90.
dell’architetto civile Michele Masotino, cc. 000.
«Stati di spesa per riduzione e mantenimento delle strade rurali»
dal 1861 al 1863, cc. 000.
«Canale a strada Garibaldi», relazioni tecniche e note di spesa, cc.
000.
«Contabilità costruzione canalone della strada Crocifisso», cc.
000.
«Appalto manutenzione case redditizie, selciate, pozzi neri»,
acquedotti, cunicoli, cc. 000.
«Appalto costruzione della nuova strada di comunicazione tra
quella nazionale e la stazione ferroviaria di Santo Spirito», cc.
000.
«Costruzione e manutenzione delle strade comunali»,
corrispondenza con deputazione provinciale di Terra di Bari,
l’ufficio tecnico provinciale di Bari, del genio civile, cc. 000.
Corrispondenza con la Prefettura di Bari per le «riduzioni di strade
rurali», cc. 000.
«Strada Mariotto – Terlizzi, manutenzione», corrispondenza con la
deputazione provinciale di Terra di Bari, cc. 000.
«Strade comunali in genere, consegne, manutenzioni», cc. 000.
1863
1863-1864
1863
1861-1866
1865
1866-1869
1863-1867
1868-1871
1868-1872
Contiene: istruzioni generali del ministero dei lavori pubblici sulle strade
comunali obbligatorie in esecuzione della legge 30 agosto 1868, 1872.
Busta 319
91.
92.
93.
94.
95.
96.
97.
Corrispondenza diversa per le «costruzioni e manutenzioni delle
strade comunali obbligatorie», cc. 000.
«Legge sulla rete stradale delle provincie napoletane» del 27
giugno 1869, cc. 000.
«Strade comunali obbligatorie e strade vicinali», relazioni tecniche
e corrispondenza con la Prefettura di Terra di Bari, cc. 000.
«Affari diversi relativi alle strade provinciali, comunali e vicinali»,
cc. 000.
«Consorzi di strade vicinali» e atti di collaudi finali per lavori a
varie strade vicinali, cc. 000.
«Affari diversi relativi a strade e canaloni», cc. 000.
«Progetto per l’allargamento della piazza Cattedrale», cc. 000.
1869-1872
1869
1871-1880
1873-1875
1879
1882
1882
Contiene: «Progetto d’arte per l’allargamento della Piazza Cattedrale di
Bitonto, con demolire delle case di proprietà comunale e delle altre
appartenenti a privati cittadini» redatto dall’architetto Michele Masotino,
1882 gennaio 3;
«Pianta topografica della Piazza Cattedrale di Bitonto e sue adiacenze»
dell’architetto Michele Masotino, 1882 gennaio 4, scala ogni 0,004 un
metro, acquerello, mm 470x301.
98.
«Prolungamento della strada vicinale del Saraco», progetti di
spesa e corrispondenza, cc. 000.
1881-1884
99.
«Verbale di consegna delle strade del rione Ranieri» del 17
1894
maggio 1893, cc. 000.
100. Regolamento per la direzione, per la contabilità e per la
1894
collaudazione dei lavori per conto del comune di Bitonto. Bitonto,
Tip. Garofalo, 1893, pp. 30, cc. 000.
101. «Nuova estramurale a nord-est della città», relazioni tecniche, cc. 1891-1894
000.
Contiene: «Prospetto di una nuova strada fra quella denominata delle
Candele e quella della Annunziata, e propriamente dallo sbocco della
strada a settentrione del campo di S. Leone sulla strada
dell’Annunziata» redatto dall’ingegnere capo Michele Masotino il 1
luglio 1891;
planimetria del «progetto di una nuova strada fuori l’abitato del comune di
Bitonto fra la strada delle Candele e quella dell’Annunziata»
dell’ingegnere Michele Masotino, s. d., lucido, china, colori, mm 585x325.
102. «Reclami pei ruoli di riparto di diverse strade vicinali», cc. 000.
1893-1894
2. Ponti e risanamento abitato
Busta 320
1.
«Progetto e appalto costruzione del ponte di S. Teresa», cc. 000.
1835-1844
Contiene: «Pianta ed elevazione del nuovo ponte nella vallata di S. Teresa
di Bitonto» dell’ingegnere Francesco Lerario, 28 aprile 1835, acquerello,
mm 400x525.
2.
«Atti di subasta relativi alle riparazioni danni cagionati
dall’alluvione del 1 ottobre 1846 alla fogna massima nella vallata
del Carmine ed al ponte di S. Teresa», cc. 000.
1846-1860
3. Illuminazione pubblica
Busta 321
1.
«Atti diversi relativi agli appalti della pubblica illuminazione», cc. 1813-1851
000.
Busta 322
2.
3.
4.
«Atti relativi alla manutenzione, costruzione e riattazione dei
riverberi della pubblica illuminazione», cc. 000.
«Appalto della pubblica illuminazione», cc. 000.
«Appalti della pubblica illuminazione», cc. 000.
1811-1849
1851-1859
1860-1872
4. Cisterne e acque
Busta 323
1.
«Atti di subasta per la riduzione della cisterna denominata del
1814-1822
Corso», cc. 000.
«Costruzione della cisterna nelle vicinanze del soppresso convento 1819-1825
dei Carmelitani», cc. 000.
2.
Contiene: relazione tecnica sulle spese dell’architetto Giuseppe Gimma,
1822 novembre 2.
3.
«Appalto sfrattamento materiale estratto dal cavo del condotto e
dalle due sentine della pubblica cisterna sulla strada del Corso»,
cc. 000.
«Atti di subasta per l’accomodo delle sorgive site alla spiaggia di
Santo Spirito e pozzi in campagna», cc. 000.
Corrispondenza con l’Intendenza di Terra di Bari relativa ai «saggi
delle sorgive esistenti in contrada le Mattine», cc. 000.
«Appalti riparazioni ai serbatoi pubblici della spiaggia di Santo
Spirito», cc. 000.
«Scorrimento, pulitura e riduzione dell’antico pozzo della fontana
presso il ponte del Carmine»601, cc. 000.
«Appalto costruzione del nuovo serbatoio pubblico fuori Porta La
Maia», cc. 000.
4.
5.
6.
7.
8.
1820-1821
1825-1834
1828
1830
1821-1830
1838-1845
Contiene: «Disegno pel progetto della nuova cisterna di Bitonto»
dell’architetto Francesco Lerario, 22 maggio 1838, scala di palmi 90,
acquerello, mm 370x505.
9.
«Costruzione di un secondo serbatoio fuori Porta La Maia», cc.
000.
1843
Contiene: «Progetto della spesa che occorre per la costruzione d’una nuova
cisterna pubblica da costruirsi fuori Porta la Maia» dell’architetto Luigi
Castellucci, 2 novembre 1843.
10.
11.
12.
Corrispondenza con l’Intendenza di Terra di Bari «per la
ricostruzione del ponte nella vallata del Carmine», cc. 000.
Corrispondenza con la direzione generale dell’Acquedotto
Pugliese, ingegnere Francesco Zampari, relativa al «progetto
dell’acquedotto del fiume Sele», cc. 000.
«Restauri alle cisterne pubbliche di campagna», cc. 000.
1847-1860
1887
1894
5. Strade vicinali
Busta 324
1.
Elenchi e corrispondenza relativa agli «utenti strade vicinali e
consorzi», cc. 000.
1872-1876
2.
«Consorzi strade Cocevola, Serra ed altre», atti di appalto per la
costruzione delle strade, cc. 000.
1872
601
Il fascicolo non è reperibile; da una annotazione anonima risulta consegnato al sindaco in epoca non precisata.
3.
4.
«Consorzio strada vicinale Bozzarico», cc. 000.
«Consorzio strada vicinale Cicerale», cc. 000.
1876-1886
1879
5.
«Consorzi strade vicinali Tauro, la Guardiola, Bavotta o Pozzo
Tagliola», corrispondenza e reclami degli utenti, cc. 000.
1878-1880
6.
«Consorzi strade vicinali Pere Rosse, Monteverde, Altone e
Spineto», corrispondenza, progetti e reclami degli utenti, cc. 000.
«Consorzi strade vicinali Saraco e Anticone di Cela o Pezza
Farina», cc. 000.
«Consorzi strade vicinali Catino e Pozzo la Corte», cc. 000.
«Consorzio della strada alle Farine», cc. 000.
«Consorzio strada vicinale Anticone o Palmento Naturale», cc.
000.
«Sistemazione e manutenzione delle strade comunali vicinali
Pozzo la Corte, Taverna Gerardi, Pietra Grossa, S. Fortunato,
Canta Canta e Camminata di Lerma», corrispondenza con gli
utenti e progetti di spesa, cc. 000.cc. 000.
«Consorzi strade vicinali Cagnano, Torre Iacono e Anticone di
Cela», cc. 000.
1879-1880
7.
8.
9.
10.
11.
12.
1881-1889
1882-1883
1882
1883-1884
1883-1884
1884
Busta 325
13.
14.
15.
16.
17.
18.
19.
20.
21.
22.
23.
602
«Elenco delle strade comunali e vicinali»602, cc. 000.
«Consorzio strade S. Demetrio e Mattine», cc. 000.
«Strada vicinale Bosco Loiacono. Riduzione e sistemazione», cc.
000.
«Consorzio strada vicinale Anticone di S. Francesco», cc. 000.
«Strada vicinale Cagnano. Sistemazione e manutenzione del
secondo tratto», cc. 000.
«Consorzi strade vicinali Tauro, Vialone Gentile e Torre Iacono.
Liquidazioni, rimissioni, vertenze relative», cc. 000.
«Sistemazione e manutenzione strada vicinale Vialone Gentile»,
cc. 000.
«Sistemazione e manutenzione strada vicinale Torre Iacono», cc.
000.
«Consorzio via Appia»603, cc. 000.
«Consorzio strada vicinale Ciccio il Negro», cc. 000.
«Consorzio strada vicinale Pescara del Crocifisso alle Mattine»,
1867-1884
1886
1881-1886
1886
1886-1887
1888-1893
1887-1888
1887-1889
1884-1892
1895-1897
1896
Al posto del fascicolo è inserita una annotazione del 9 dicembre 1908 che attesta il prestito dell’unità archivistica all’ingegnere
dell’ufficio tecnico comunale.
603
Al posto del fascicolo è inserita una annotazione del 25 luglio 1907 che attesta il prestito dell’unità archivistica all’ingegnere
dell’ufficio tecnico comunale.
cc. 000.
6. Espropri per pubblica utilità
Busta 326
1.
2.
3.
4.
«Valutazioni e pagamenti delle proprietà occupate o danneggiate
dalla nuova strada del Palombaio», cc. 000.
«Valutazione fondi occupati dalla nuova strada di Santo Spirito e
valutazione dei danni secondari», cc. 000.
«Pretesa occupazione di suolo pubblico sulla strada dalla
Consolare alla Mediterranea», cc. 000.
«Valutazione e pagamento danni cagionati ai fondi occupati dalle
strade mediterranee», cc. 000.
1812-1833
1814-1823
1848-1852
1824-1852
7. Servizio postale e telegrafico
Busta 327
1.
2.
3.
«Atti relativi al servizio postale dei procacci», cc. 000.
«Pratica relativa al telegrafo elettrico», cc. 000.
«Servizio postale in genere», corrispondenza con l’Intendenza di
Terra di Bari, cc. 000.
1811-1865
1858-1875
1853-1873
8. Ferrovie
Busta 328
1.
2.
3.
4.
5.
«Strade ferrate da Napoli a Barletta per Brindisi fino ad Otranto»,
statistica e atti della sottoscrizione della società in accomandita
Emmanuele Melisurgo, cc. 000.
«Strada ferrata Otranto – Foggia – Taranto», corrispondenza con il
servizio delle costruzioni della società italiana per le strade ferrate
meridionali, cc. 000.
«Ferrovie economiche», cc. 000.
«Ferrovia Trani – Bitetto», cc. 000.
«Tipi e progetti linea ferroviaria Molfetta – Matera», cc. 000.
1846-1860
1860-1872
1877-1878
1894-1895
s. d.
9. Servizi tecnici
1.
2.
3.
4.
«Nomina dei deputati delle opere pubbliche provinciali»,
corrispondenza con l’Intendenza di Terra di Bari, cc. 000.
«Istruzioni pei deputati locali delle opere pubbliche provinciali»,
cc. 000.
«Nomina dei deputati delle opere pubbliche comunali», cc. 000.
«Nomina di un sorvegliante alla esecuzione delle opere pubbliche
comunali», cc. 000.
1816-1856
1820-1862
1832-1866
1847-1849
10. Manutenzione edifici pubblici, orologi
Busta 329
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
«Manutenzione degli edifici pubblici comunali», cc. 000.
«Riduzione del locale dei Minori Conventuali a casa comunale,
manutenzione», progetto di Giuseppe Gimma del 1810, cc. 000.
«Manutenzione del pubblico orologio sito nella piazza», cc. 000.
«Restauri delle chiese patrimoniali sotto il titolo di S. Rocco e S.
Gaetano», cc. 000.
«Appalto per accomodi della volta finta e tetto del corridoio
grande dell’ex convento dei Conventuali addetto a casa
comunale», cc. 000.
«Appalto accomodi e risarcimenti alla casa comunale addetta al
regio giudicato», cc. 000.
«Appalto per gli accomodi nella casa comunale», cc. 000.
1807-1836
1810-1821
1810-1834
1812-1830
1815-1816
1817
1821
Busta 330
8.
9.
10.
11.
12.
«Spese per riduzioni del convento dei domenicani a casa comunale
e caserma di gendarmeria», cc. 000.
Offerta del maestro Giuseppe Modugno per la costruzione di un
«orologio pubblico al largo del castello», cc. 000.
«Appalto e riduzioni e riparazioni alla casa comunale», cc. 000.
«Circa gli stemmi reali e del comune da scolpirsi nei diversi uffici
pubblici», cc. 000.
«Incartamento per l’appalto economico con il maestro Emmanuele
Sannicandro per le riparazioni delle selciate, canaloni e pubblici
edifici», cc. 000.
1822-1831
1828
1822-1826
1829-1830
1830-1867
Busta 331
13.
14.
15.
16.
17.
18.
19.
«Appalto riduzioni ai tre bassi della casa pretoriale di proprietà
comunale», cc. 000.
«Riduzione dei bassi sotto la casa pretoriale», cc. 000.
«Abbattimento cappella del Carmine e ricostruzione»,
corrispondenza con l’Intendenza di Terra di Bari, cc. 000.
«Restauri tratto pubblica muraglia innanzi la chiesa e convento di
S. Agostino», relazioni tecniche e di spesa, cc. 000.
«Chiusura a muro della caduta chiesa degli ex Agostiniani», cc.
000.
«Collocamento di un orologio nella casa comunale», perizia
dell’orologiario Emanuele Vitale, cc. 000.
«Atti di appalto per la riduzione dei bassi sotto la casa comunale
ad uso d’istruzione pubblica», cc. 000.
Contiene: «Progetto per le pubbliche scuole di fanciulle», redatto
1830
1830-1832
1831-1832
1831-1842
1834
1835
1835-1836
dall’ingegnere civile Francesco Lerario, 1835 aprile 16;
pianta del «disegno delle scuole per le fanciulle di Bitonto» dell’ingegnere
Francesco Lerario, [1835], scala 1:80, acquerello, mm 365x495.
20.
21.
22.
23.
24.
25.
26.
27.
«Atti di appalto della costruzione della macchina di ferro del
pubblico orologio che deve situarsi sulla torre della Porta
Baresana», cc. 000.
«Atti di appalto per la restaurazione al tetto e frontone della chiesa
di S. Gaetano di proprietà comunale», cc. 000.
«Riparazioni in genere agli edifici pubblici», corrispondenza, cc.
000.
«Atti di subasta per opere suppletorie al quarto adiacente al
giudicato regio», cc. 000.
«Atti di subasta per il mantenimento e regolamento dei tre pubblici
orologi» di Bitonto, cc. 000.
«Atti di subasta per la costruzione del muro di freno al burrone
della Cocevola delle monache di S. Pietro Nuovo a S. Matteo», cc.
000.
«Atti di appalto per le riduzioni al palazzo di città», cc. 000.
Corrispondenza con la Prefettura di Bari relativa alle pubblicazioni
di «Monografie edilizie», cc. 000.
1835-1839
1836
1839-1844
1840-1842
1842-1872
1853-1856
1865
1877
11. Porti
Busta 332
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
«Atti di appalto per la riattazione della lamia della Porta
Baresana», cc. 000.
«Lavori di compimento del porto di Bari. Concorso del comune»,
corrispondenza con la Prefettura di Bari, cc. 000.
«Porto nuovo di Bari. Contributi», cc. 000.
«Interessi debito arretrato per l’opera del porto di Bari», cc. 000.
«Debito verso il comune di Bari per il porto», cc. 000.
«Allargamento della banchina del molo nel nuovo porto di Bari»,
richiesta della Prefettura di Bari di concorso alla spesa, cc. 000.
«Sistemazione del porto di Bari», cc. 000.
«Richiesta di miglioria nella spiaggia di Santo Spirito», cc. 000.
1809-1816
1869
1867-1877
1873-1874
1877
1882
1888
1890
12. Costruzione nuovi molini
1.
«Atti di subasta per la costruzione dei nuovi molini fuori dei locali 1815-1843
comunali», cc. 000.
13. Miscellanea
1.
«Atti di subasta per la costruzione degli ovili alle terre erbose della 1814-1818
Murgia e selva patrimoniale», cc. 000.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
«Atti di appalto per la costruzione di Porta Baresana e muraglia»,
cc. 000.
«Obblighi contratti da particolari in rapporto a costruzioni di
edifici» dal 1849 al 1859, cc. 000.
«Regolamento pel sistema delle opere pubbliche d’urgenza»,
circolare dell’Intendenza di Terra di Bari del 25 agosto 1860, cc.
000.
«Fabbricati sulla spiaggia di Santo Spirito», corrispondenza, cc.
000.
«Asta pubblica per la costruzione di cinque locali a pianterreno al
borgo accanto al castello comunale», cc. 000.
«Quadri delle distanze» chilometriche, cc. 000.
«Progetto d’illuminazione a gas», cc. 000.
«Nomina degli arbitri per la vertenza con gli appaltatori fratelli
Zanzonico per le opere del cimitero», cc. 000.
1813-1820
1849-1860
1851-1860
1857
1867
1875
1891-1892
1895
XI. Industria, commercio e agricoltura
1. Agricoltura
Busta 333
1.
2.
3.
Corrispondenza con l’Intendenza di Terra di Bari «circa il raccolto
annuale dei cereali», cc. 000.
Corrispondenza con l’Intendenza di Terra di Bari a proposito di
«boschi del circondario e leggi forestali», cc. 000.
«Distruzione dei bruchi», disposizioni, statistiche e
corrispondenza, cc. 000.
1807-1849;
1860
1809-1863
1809-1865
Busta 334
4.
5.
6.
7.
8.
9.
10.
11.
«Affitto della caccia con laccioli, reti ed altri ordegni»,
disposizioni, manifesti e corrispondenza, cc. 000.
«Incartamento per l’esterminio degli scarabei», cc. 000.
«Coltivazione dei gelsi», manifesto a stampa, 15 ottobre 1833, cc.
000.
«Statistica degli animali pecorini», corrispondenza con
l’Intendenza di Terra di Bari, cc. 000.
«Cattedra dell’Agricoltura», corrispondenza e disposizioni sulla
nomina del maestro e sua retribuzione, cc. 000.
«Uve guaste ed erbe velenose», disposizioni e corrispondenza con
l’Intendenza di Terra di Bari, cc. 000.
«Relazione sullo stato delle campagne», disposizioni e
corrispondenza con la Prefettura di Terra di Bari, cc. 000.
«Distruzione dei bruchi», statistiche e disposizioni della Prefettura
1810-182;
1861
1822-1823
1833
1834-1849
1841-1844
1852-1863
1868-1875
1870
12.
13.
di Terra di Bari, cc. 000.
«Inchiesta agraria», circolari della Prefettura di Terra di Bari, cc.
000.
«Questionario sulle condizioni della cassa agricola», cc. 000.
1878
1880
Contiene: AGOSTINO BERTANI, Questionario per lo studio delle condizioni
igieniche e sanitarie civili ed economiche dei lavoratori della terra in
Italia. Genova, Stabilimento del Movimento, [1878], pp. 48.
14.
15.
«Vini adulterati», corrispondenza e disposizioni della Prefettura di 1881
Terra di Bari cc. 000.
«Distruzione delle cavallette», cc. 000.
1877-1882
Contiene: Regolamento per la distruzione delle cavallette votato dal
consiglio provinciale nella sessione straordinaria del 31 gennaio 1876.
Bari, Tipografia Cannone, 1877, pp. 8, due copie.
16.
«Voto sullo zuccheraggio dei mosti a dazio ridotto», cc. 000.
1890
Contiene: CAMERA DI COMMERCIO ED ARTI DELLA PROVINCIA DI BARI, Voto sullo
zuccheraggio dei mosti a dazio ridotto. Bari, Stab. Tip. Del Corriere delle
Puglie, 1890, pp. 14.
17.
18.
«Statistica dell’olio», cc. 000.
«Esposizione nazionale d’industrie campestri», cc. 000.
1891
1893
Contiene: «Programma» a stampa del «Concorso-esposizione nazionale
per le piccole industrie campestri. Cesena, 27 agosto – 20 settembre 1893.
19.
«Peronospora della vite», cc. 000.
1896
2. Industria e lavoro
Busta 335
1.
2.
3.
4.
5.
«Esposizione dei saggi d’industria e manifattura», cc. 000.
«Razze di cavalli e deposito di stalloni», cc. 000.
«Arti e manifattura con o senza privative», cc. 000.
«Trappeti alla calabrese», cc. 000.
«Esposizione marittima in Napoli», cc. 000.
1807-1861
1835-1868
1839-1849
1844
1870
Contiene: domanda d’ammissione e programma dell’«Esposizione
internazionale marittima in Napoli dal 1 settembre al 30 novembre 1870».
6.
7.
«Statistica industriale», cc. 000.
«Certificati d’origine dei vini da importarsi in Austria Ungheria»,
cc. 000.
1889
1892
3. Commercio
Busta 336
1.
«Stati settimanali dei generi annonari», cc. 000.
Contiene: bollettini dei «prezzi de’ generi annonari ne’ mercati della
provincia di Terra di Bari».
1810-1821
Busta 337
2.
3.
4.
«Incartamento relativamente alla abbusiva esazione che si faceva
per la misuratura dell’olio», cc. 000.
«Prezzi dei cereali negoziati nella pubblica piazza», cc. 000.
«Misura pubblica per la vendita degli oli», cc. 000.
1824
1829-1844
1829-1844
Busta 338
5.
6.
7.
8.
9.
«Esportazione di generi all’estero», corrispondenza con
l’Intendenza di Terra di Bari, cc. 000.
«Determinazione delle voci dei cereali», cc. 000.
«Prezzi di contrattazione dei vini mosti», cc. 000.
«Stati settimanali dei generi annonari», cc. 000.
«Registri contrattazione oli», cc. 000.
1833-1856
1835-1868
1810-1866
1846-1853
1847-1868
Contiene: corrispondenza con vari comuni anche di altre regioni.
10.
«Incartamento in ordine alla formazione delle liste elettorali per le 1862-1881
camere di commercio e di arti di tutto il Regno d’Italia», cc. 000.
Busta 339
11.
12.
«Statistica introduzione, fabbricazione e consumo generi
alimentari», cc. 000.
«Convenzioni marittime», cc. 000.
1863-1865
1891
Contiene: CAMERA DI COMMERCIO ED ARTI DI BARI, Per la prossima
discussione parlamentare delle convenzioni marittime. Memorandum.
Bari, Stab. Tip. Del Corriere delle Puglie, 1891, pp. 20.
13.
«Liste elettorali commerciali», cc. 000.
1875-1883
4. Fiere e mercati
1.
2.
«Fiere e mercati», cc. 000.
«Fiera enologica in Roma», cc. 000.
1808-1867
1880
Contiene: COMIZIO AGRARIO DI ROMA, Concorso e fiera enologica italiana in
Roma. Roma, Stabilimento tipografico del “Popolo Romano”, 1880, pp. 8.
3.
«Fiera di vini e mostra di olii nazionali», cc. 000.
1880-1881
Contiene: COMIZIO AGRARIO DI ROMA, Concorso e fiera dei vini italiani.
Esposizione nazionale di olii commestibili e liquori. Regolamento. Roma,
Tipografia del Popolo Romano, 1881, pp. 8.
5. Pesi e misure
Busta 340
1.
2.
3.
«Leggi, regolamenti e disposizioni di pesi e misure», cc. 000.
«Acquisti di pubbliche misure», cc. 000.
«Appalto proventi sulla misuratura dell’olio», cc. 000.
1818-1846
1822-1853
1826-1841
Busta 341
4.
5.
6.
7.
8.
9.
10.
«Incartamento contenente tutti gli atti relativi al dare al comune da 1845-1855
Luigi Sciacqua e Donato Demichele pel provento della zecca sui
pesi e misure», cc. 176.
«Uniformità dei pesi e misure», cc. 000.
1837;
1847-1861
«Incartamento contenente le subaste per lo appalto del provento
1843-1851
sulla zecca de’ pesi e misure de’ privati con la tariffa notata
nell’ufficio del sig. Intendente della provincia del 19 novembre
1841, inserita nel Giornale n. 1130, approvata per questo comune
con ministeriale del 15 marzo 1843, n. 966», cc. 175.
«Appalto proventi misuratura volontaria cereali», cc. 000.
1833-1836
«Incartamento per l’appalto del provento giurisdizionale sulla
1836-1840
misuratura volontaria degli olii con la tariffa di grana 7 a soma
aggiudicato a favore di Vincenzo Scivittaro con la garantia di
ducati 80 argento depositati nella cassa comunale per l’annuo
estaglio di ducati 276 moneta rame, e per la durata di anni 4 dal 1
gennaio 1837 a 31 dicembre 1840», cc. 000.
«Incartamento per l’appalto del provento giurisdizionale sulla
1836-1840
misuratura volontaria de’ cereali e frutti secchi con la tariffa
superiormente autorizzata di 1 carlino a carro, e grana 2 per ogni
soma a schiena, aggiudicato a favore di Gaetano Losito con la
garantia solidale di Benedetto Luiso per l’annuo estaglio di ducati
180 moneta rame e per la durata di anni quattro dal 1 gennaio
1837 a 31 dicembre 1840», cc. 000.
«Incartamento contenente la corrispondenza e gli atti di subaste
1840-1844
per lo appalto del provento giurisdizionale sulla misuratura
volontaria degli olii rimasto aggiudicato a Giovanni Acchille con
la garantia solidale di Angelo Michele Parisi per anni quattro dal 1
gennaio 1841 a tutto dicembre 1844 per l’annuo estaglio di ducati
165 moneta rame pagabili a 12 dande uguali in ogni fine di mese»,
cc. 000.
Busta 342
11.
12.
«Incartamento contenente gli atti di subaste per lo appalto del
1844-1848
provento giurisdizionale sui pesi e misure con la tariffa sul peso di
grana 4 a cantaia, e per la misura di capacità grana 2 a soma a
schiena, e grana 20 per ogni carretta approvata ministerialmente,
per la durata dal 1 gennaio 1845 a tutto dicembre 1848 per l’annuo
estaglio di ducati 282 argento così rimasto aggiudicato a Giovanni
De Palo fu Vito con la garantia solidale di Gaetano Losito fu
Stefano», cc. 30.
«Incartamento per l’appalto del provento giurisdizionale sul peso e 1848-1850
13.
14.
15.
16.
sulla misura con la tariffa di grana 4 a cantaia sul primo, e di grana
10 a carro e grana 2 per soma a schiena sulla misura per anni due
dal 1 gennaio 1849 a tutto dicembre 1850 per annui ducati 150
argento così approvato dal sig. Intendente con ufficio del 15 marzo
1849 n. 1054 a favore di Michele Acquafredda con la garantia
solidale di Giovanni Achille fu Francesco», cc. 000.
«Incartamento per lo appalto del provento giurisdizionale sul dritto
del peso e misura pubblica pel periodo dal 1 gennaio 1851 a tutto
dicembre 1854 a favore di Angelo Michele Calia, con la garantia
solidale di Vincenzo Pannone ambo di Bitonto per l’annuo
estaglio di ducati 240 argento pagabili a rate mensili», cc. 000.
«Incartamento ed atti di subaste per lo appalto del provento
giurisdizionale sul dritto del peso e misura pubblica, pel periodo
dal 1 gennaio 1855 a tutto dicembre 1858 rimasto in grado
diffinitivo aggiudicato a Francesco Bellezza per la quale, con la
garantia solidale di Donato Catucci di Gabriele per l’annuo
estaglio di ducati 280 argento pagabili ad uguali dande mensili, e
sotto tutte le condizioni proposte dal decurionato, e superiormente
approvate; quale affitto è rimasto omologato come sopra con
ufficio del signor Intendente della provincia dell’8 gennaio 1855,
n. 284», cc. 000.
«Atti relativi alla verificazione periodica dei pesi e misure», cc.
000.
«Incartamento per lo appalto del provento giurisdizionale sul dritto
del peso e misura pubblica per il comune di Bitonto, con la tariffa
di grana 4 a cantaia sul peso, e di grana 2 a soma a schiena, e
grana 10 a carro sulla capacità, quale tariffa ministerialmente
autorizzata», cc. 000.
1850-1854
1855-1858
1861-1881
1858-1864
Busta 343
17.
«Stati utenti pesi e misure», cc. 000.
1864;
1870-1885
Busta 344
18.
«Stati utenti pesi e misure», cc. 000.
1886-1896
XII. Stato civile, anagrafe, censimenti, statistiche
1. Stato civile604
Busta 345
604
Per la serie dei registri dello stato civile, vedi GRAZIA TATÒ, L’archivio storico del comune di Bitonto, cit., p. 214-215 (atti di nascita);
p. 216-217 (atti di matrimonio); p. 218-219 (atti di morte); p. 220 (atti diversi); p. 220 (cittadinanza).
1.
2.
«Istruzioni sull’andamento dello stato civile», cc. 000.
«Registro per l’esazione dei diritti di stato civile», cc. 000.
1809-1857
1866-1893
2. Censimenti
1.
2.
«Registro censimento», cc. 000.
«Censimento popolazione», cc. 000.
1861
1881-1882
3. Statistiche varie
Busta 346
1.
2.
3.
«Statistiche varie», cc. 000.
«Stati mensili numerici di popolazione», cc. 000.
«Statistica in genere», cc. 000.
1808-1845
1831-1845
1848-1858
Busta 347
4.
«Statistica in genere», cc. 000.
1850-1856
Contiene: Programma della statistica generale de’ reali dominii
continentali del Regno delle Due Sicilie pubblicato dal Ministero
dell’Interno. Napoli, Stabilimento tipografico del Ministero dell’Interno,
1853, pp. 50.
5.
6.
«Statistica movimento popolazione», cc. 000.
«Statistiche varie», cc. 000.
1857-1860
1863-1872
XIII. Emigrazioni e passaporti
1. Emigrati
Busta 348
1.
2.
3.
«Domande di passaporto per l’estero», cc. 000.
1836-1853
«Registro rilascio certificato per passaporto per l’estero», cc. 000. 1885-1896
«Statistica sull’emigrazione», cc. 000.
1873-1877
Contiene: Bari politico amministrativo, giornale quotidiano del 1 marzo
1877.
XIV. Oggetti diversi
1. Affari non classificabili in altre categorie
Busta 349
1.
«Atti di usciere» notifiche, cc. 000.
1834-1849
Busta 350
2.
«Atti di usciere», notifiche, cc. 000.
1850-1854
Busta 351
3.
«Atti di usciere», notifiche, cc. 000.
1855-1899
Busta 352
4.
«Atti di usciere giudiziario», cc. 000.
1892-1899
Busta 353
5.
«Atti relativi ai pensionati dello Stato», cc. 000.
1807-1810
Contiene: elenco degli «individui che devono recevere un acconto delle
loro pensioni … essi sono i soppressi religiosi di monasteri di Bitonto»,
1809.
6.
7.
8.
«Atti relativi ai pensionati dello Stato», cc. 000.
1811-1814
«Leggi, manifesti ed atti relativi all’amministrazione del Tavoliere 1808-1858
di Puglia», cc. 000.
«Atti relativi all’esercizio dei periti agrimensori», cc. 000.
1809-1872
Contiene: «Stato nominativo degli agrimensori e dei periti cedolari», s. d.
9.
10.
11.
12.
13.
«Ruolo testatico pel anno 1810», cc. 000.
«Circa la vendita in privativa di alcuni commestibili», cc. 000.
«Animali minuti che arrecano danni nei fondi dei particolari», cc.
000.
«Atti relativi all’esistenza in vita dei pensionati», cc. 000.
«Nomina dei pubblici misuratori degli oli», cc. 000.
1810
1812-1825
1815-1857
1823-1831
1824-1858
Contiene: «Stato de’ trappeti ad olio esistenti nel comune», 1852.
14.
15.
«Incartamento per la domanda di minorazione di canone fiscale e 1825-1830
civico reclamata dai fratelli Giovanni e Giulio Jatta del comune di
Ruvo, proprietari della masseria di Salluzzi, sita nel tenimento di
Bitonto», cc. 000.
«Atti relativi alla formazione di un decente tosello, necessario alle 1828-1830
feste civili», cc. 000.
Busta 354
16.
17.
18.
«Atti relativi ai pensionati dello Stato», cc. 000.
«Assistenza del comune reclamata dal conte di Lesina, Diego
Gentile, per devoluzione di terre riscattate da servitù fiscali di
pascolo», cc. 000.
«Corrispondenza con l’Intendenza di Terra di Bari relativa alle
contravvenzioni sul dazio dello sfarinato », cc. 000.
1815-1835
1830-1831
1829-1834
19.
20.
«Atti di notorietà», cc. 000.
«Esistenza in vita di pensionati», cc. 000.
1829-1852
1831-1850
21.
«Ritenuta provvisoria sul canone dovuto a Eustachio Rogadeo pel 1831-1835
Tavoliere di Puglia», cc. 000.
Busta 355
22.
23.
24.
25.
26.
«Atti relativi ai pensionati dello Stato», cc. 000.
«Miscellanea», circolari varie dell’Intendenza di Terra di Bari, cc.
000.
«Domanda di Pasquale Bernardi per esonero di annualità di
censo», cc. 000.
«Circa le garanzie negli appalti», cc. 000.
«Atti relativi ai pensionati dello Stato», cc. 000.
1830-1834
1830-1848;
1862
1831-1834
1831-1832
1835-1864
Busta 356
27.
28.
29.
30.
31.
32.
33.
34.
35.
36.
37.
38.
39.
40.
«Atti relativi alla Reale Società Economica» della provincia di
Bari, cc. 000.
«Circa le copie dell’opera di Giambattista de Tommasi regio
giudice sulla croce del divino redentore», corrispondenza con
l’Intendenza di Terra di Bari, cc. 000.
«Lavoro periodico sulla condotta dei guardaboschi», cc. 000.
«Domande diverse per censuazione», cc. 000.
«Reclamo di Domenico Cardone per la strada S. Agostino», cc.
000.
«Miscellanea attestati diversi», cc. 000.
«Disposizioni sull’ammissione di alunni nel collegio medico
cerusico» di Napoli, cc. 000.
«Atto di deposito nell’archivio comunale di atti appartenuti a
Saverio Miola» relativi agli anni dal 1826 al 1833, cc. 000.
«Consegna in Barletta degli 85 fucili di regio conto» detenuti dalla
disciolta guardia nazionale, cc. 000.
«Lavoro periodico sulla stipulazione di contratto», cc. 000.
«Esistenza in vita dei pensionati», cc. 000.
«Case chieste a censo dai padri Conventuali» di Bitonto, cc. 000.
«Atti e certificati pei veterani», corrispondenza con il comando
militare della provincia di Terra di Bari, cc. 000.
«Certificati di nullatenenza ed atti diversi», cc. 000.
1836
1838
1840-1857
1847-1866
1843-1846
1846-1860
1848; 1852
1848
1849
1849
1841
1851
1858-1864
1860-1863
Busta 357605
605
La busta, la cui esistenza è attestata sull’inventario sommario redatto nel 1960, è risultata irreperibile durante le operazioni di
riordinamento.
41.
42.
«Manifesti vari», cc. 000.
«Manifesti vari», cc. 000.
1856-1860
1861
Busta 358
43.
44.
45.
46.
47.
48.
49.
50.
51.
52.
«Miscellanea», cc. 000.
«Mobilia per l’ufficio del registro e bollo», cc. 000.
«Circa la fusione della campana», cc. 000.
«Vidimazioni di certificati ed atti diversi», cc. 000.
«Miscellanea», cc. 000.
«Affrancamento del Tavoliere», cc. 000.
«Miscellanea», cc. 000.
«Rinnovazioni iscrizioni ipotecarie», cc. 000.
«Registro introiti feste popolari», cc. 000.
«Miscellanea», cc. 000.
1862-1863
1863-1871
1863
1860-1866
1864-1868
1868
1868-1873
1869
1873
1874-1875
Busta 359
53.
«Ordinanze diverse del sindaco», cc. 000.
1867-1894
Contiene: «Registro delle ordinanze del sindaco e della giunta dal 1872 al
1873».
54.
55.
«Quadri delle distanze chilometriche», cc. 000.
1875-1879
«Commemorazione di Tommaso Traetta», centenario della morte, 1879; 1885
6 aprile 1879, cc. 000.
Contiene: VINCENZO CAPRUZZI, Traetta e la sua musica. Napoli, [s. n.], 1878,
pp. 59;
FRANCESCO VENTAFRIDDA, VINCENZO CAPRUZZI, PASQUALE CARBONARA,
Tommaso Traetta. Commemorazione il giorno 6 aprile 1879. Napoli, [s.
n.], 1879, pp. 64.
56.
«Miscellanea», cc. 000.
1881-1896
Contiene: «Progetto della spesa occorrente per la riduzione d’una parte del
convento di S. Francesco per la scuola oleificia in Bitonto» dell’architetto
comunale Michele Masotino del 25 febbraio 1880;
carteggio con il «comitato provinciale di Bari per lo pellegrinaggio
nazionale alla tomba di re Vittorio Emanuele II», 1883-1884.
XV. Pubblica sicurezza
1. Incolumità pubblica
Busta 360
1.
«Circa il crollamento delle case e forno denominato di S. Paolo»,
cc. 9.
1828
Contiene: ordinanza del 4 maggio 1828 del regio giudice del circondario di
Bitonto Vincenzo Mininni, di abbattimento della «fabbrica del forno strada
S. Paolo».
2.
«Premio agli uccisori dei lupi», previsto dal r. decreto del 16
1828-1845
3.
4.
maggio 1810, cc. 6.
«Divieto di tenere sui balconi oggetti che possono cadere ed
offendere i passanti», ordinanza a stampa dell’Intendente Luigi
Ajossa del 3 marzo 1851, cc. 3.
«Fabbricati minaccianti rovina», cc. 239.
1851
1838-1864
Contiene: corrispondenza con l’Intendenza di Terra di Bari.
5.
6.
«Lavoro negli stabilimenti industriali considerato sotto il rapporto 1877
della salute degli operai», richiesta di informazioni da parte della
regia Prefettura di Terra di Bari, cc. 6.
«Disposizioni del lavoro delle donne e dei fanciulli», cc. 7.
1880-1893
Contiene: corrispondenza della regia Prefettura di Terra di Bari e della
camera di commercio ed arti di Bari.
7.
Regolamento per l’esecuzione della «legge sulle miniere, cave e
torbiere», regio decreto del 14 gennaio 1894, cc. 9.
1894
2. Prevenzione infortuni
1.
2.
3.
«Ordinanza di polizia sulla fabbricazione armi», dell’Intendenza di
Terra di Bari del 10 aprile 1822 e corrispondenza relativa, cc. 7.
«Ordinanze di polizia sullo sparo di mortaretti e fuochi artificiali»,
dell’Intendenza di Terra di Bari del 6 settembre 1822, del 30
settembre 1836, del 30 novembre 1858 e corrispondenza relativa,
cc. 22.
«Depositi e fabbricazione di polvere da sparo», cc. 27.
1822;
1848-1850
1822-1863
1849-1862
Contiene: corrispondenza con l’Intendenza di Terra di Bari.
3. Trattenimenti pubblici, teatri
Busta 361
1.
«Oblazioni e spese per feste religiose», cc. 14.
1809-1832
Contiene: corrispondenza con l’Intendenza di Terra di Bari.
2.
3.
4.
«Ordinanza per le maschere e feste da ballo» dell’Intendente
marchese Carlo Imperiale del 31 gennaio 1849, cc. 4.
«Ordinanze di polizia per la santificazione delle feste»
dell’Intendente marchese di Montrone del 17 giugno 1836 e
corrispondenza relativa, cc. 14.
«Rango di precedenza nelle pubbliche cerimonie», cc. 55.
1824-1849
1824-1853
1825-1865
Contiene: «Memoria per la controversia di precedenza tra il sindaco e il
reverendo procuratore diocesano» dell’11 febbraio 1827.
5.
«Celebrazione delle feste chiesastiche», cc. 41.
1826-1873
Contiene: «Notamento d’esito per la festa della Concezione e S. Gaetano
dell’anno 1869».
6.
«Festa secolare dell’Immacolata», 25 maggio 1834, cc. 12.
Contiene: «Descrizione della festa secolare eseguita in Bitonto» in
occasione del centenario del miracolo della Beata Vergine della
Concezione che preservò la città di Bitonto «dalla minacciata distruzione
1834
in conseguenza della guerra» tra austriaci e spagnoli.
7.
«Permesso a privati proprietari per costruzione di un teatro»
intitolato al Principe Umberto, cc. 15.
1821-1835
Contiene: corrispondenza con l’Intendenza di Terra di Bari.
8.
9.
10.
«Apertura del nuovo teatro e servizi teatrali», cc. 363.
«Ordinanze e regolamenti per l’ordine dei teatri», cc. 15.
«Spese delle feste religiose», cc. 221.
1837-1873
1843-1872
1846-1861
Contiene: corrispondenza con l’Intendenza di Terra di Bari.
11.
«Atti relativi alla Santa Missione in Bitonto e Ruvo», istituita con
rogito del 10 giugno 1860 del notaio Ignazio Minardi di Bitonto,
cc. 41.
1857-1871
4. Esercizi pubblici
Busta 362
1.
«Ordinanze per i giochi proibiti», cc. 18.
1820-1861
Contiene: corrispondenza con l’Intendenza di Terra di Bari.
2.
«Proibizione vendita vini nei giorni festivi e chiusura delle
bettole», cc. 15.
1828-1852;
1892
Contiene: ordinanza dell’Intendente Edoardo Winspeare del 25 maggio
1843 e ordinanza dell’Intendente Luigi Ajossa del 20 febbraio 1852.
3.
4.
«Avviso» dell’Intendente Francesco Logerot, sui permessi per
1828
l’esercizio dei mestieri di «locandieri, affittatori di case mobiliate,
caffettieri, trattori, bigliardieri, tavernai, cantinieri e venditori di
liquori», cc. 1.
«Patenti per esercenti di arti e mestieri», cc. 258.
1822-1863
Contiene: stati nominativi degli esercenti dal 1827 al 1844.
5.
«Licenze di pubblico esercizio», cc. 578.
1868-1896
Contiene: corrispondenza con la regia Prefettura di Bari.
5. Accattonaggio e questue
1.
«Ordinanze pei religiosi questuanti», cc. 11.
1822-1857
Contiene: circolare dell’Intendente Salvatore Mandarini «per ovviare alle
questue abusive e fraudolente» del 14 agosto 1857.
2.
«Atti per l’allontanamento di accattoni forestieri», cc. 12.
1824-1853
Contiene: corrispondenza con l’Intendenza di Terra di Bari.
3.
«Ordinanze per gli accattoni che si dirigono alla capitale», cc. 7.
6. Classi pericolose per la società
Busta 363
1828-1847
1.
2.
«Proscrizioni delle società segrete», cc. 5.
«Corrispondenza e certificati sulla condotta di vari individui», cc.
212.
1816
1835-1859
3.
«Pregiudicati, ammoniti e vigilati», cc. 336.
1874-1889
4.
«Registro caratteristico degli oziosi, vagabondi, mendicanti,
persone sospette, ladri di campagna», c. 172.
1862-1875
Busta 364
5.
«Lavoro periodico pel servizio delle amministrazioni», cc. 000.
1877-1884
Contiene: corrispondenza con la Regia Pretura mandamentale di Bitonto
sugli individui ammoniti.
6.
«Pregiudicati, ammoniti, sorvegliati», cc. 000.
1876-1889
Contiene: corrispondenza con la regia questura del circondario di Bari;
«relazione mensuale intorno al servizio delle ammonizioni» dell’anno
1876;
«prospetto sinottico trimestrale sul servizio delle ammonizioni e del
domicilio coatto», 1877-1883.
7. Affari diversi di pubblica sicurezza
Busta 365
1.
«Atti relativi alla distruzione del brigantaggio e alle indennità a
favore dei derubati», cc. 000.
2.
«Miscellanea di pubblica sicurezza», cc. 000.
1808-1818
Contiene: corrispondenza con l’Intendenza di Terra di Bari.
1811-1817
Contiene: corrispondenza con l’Intendenza di Terra di Bari sullo stato dei
«patentabili».
3.
«Carte di sicurezza», cc. 000.
1821-1836
Contiene: «Regolamento su delle così dette carte di sicurezza, di
permanenza, di passo e su de’ passaporti» del 30 novembre 1821.
4.
5.
«Ordinanze di polizia per la vigilanza sugli abigeati», cc. 000.
«Ordinanze di polizia pei prestiti sopra pegni», cc. 000.
1824-1825
1825-1826
Contiene: «Regolamento di polizia pei prestiti sopra pegni» emanato
dall’Intendente Francesco Logerot il 23 dicembre 1825.
6.
7.
«Disposizioni per le processioni delle congreghe» del Consiglio
generale di beneficenza della provincia di Bari, cc. 000.
«Ordinanze di polizia per gli studenti che si recano alla capitale»,
cc. 000.
1826
1828-1859
Contiene: ordinanza di polizia per la «inibizione dei mustacchi e dei
distintivi militari» del 14 gennaio 1831, manifesto a stampa.
7.bi Corrispondenza con l’Intendenza, poi Prefettura di Bari, e la
s
capitaneria di porto del compartimento marittimo di Bari per
1838-1873
«costruzione dei camerini da bagno a Santo Spirito», cc. 000.
Busta 366
8.
«Miscellanea di pubblica sicurezza», cc. 000.
1845-1848
Contiene: corrispondenza con il commissariato di polizia di Terra di Bari
sugli «esercenti di mestieri» e sulle «carte di passaggio».
9.
Corrispondenza con il comando della divisione territoriale nelle
1849-1850
Puglie per la restituzione delle armi consegnate «pel disarmo», cc.
000.
Contiene: «Stato nominativo pel disarmo seguito in questo comune a 23
novembre 1849».
10.
«Atti relativi ai passaporti per il libero passaggio», cc. 000.
1848-1854
Contiene: ordinanza dell’Intendente, Luigi Ajossa, sulle carte di
soggiorno, trasmessa al comune con nota del 9 gennaio 1852, manifesto a
stampa.
11.
«Istallazione e dimissione del Consiglio di pubblica sicurezza», cc. 1848-1849
000.
Contiene: circolare del Ministero dell’interno del 24 aprile 1848.
12.
«Circa la provvigione dei grani», cc. 000.
1853-1860
Contiene: corrispondenza con l’Intendenza sulle «derrate alimentari di
prima necessità»;
«notamento dei proprietari che tengono deposito di grano nel suddetto
comune» del 31 ottobre 1859.
13.
«Miscellanea di pubblica sicurezza», cc. 000.
1860-1862
Contiene: corrispondenza con il comando della Guardia nazionale di
Bitonto.
Busta 367
14.
«Miscellanea di pubblica sicurezza», cc. 000.
1862-1883
Contiene: corrispondenza con la Prefettura di Bari e la Pretura
mandamentale di Bitonto.
15.
«Brigantaggio», cc. 000.
1862-1863
Contiene: legge del 15 agosto 1863 promulgata da Vittorio Emanuele II
per la repressione del brigantaggio, manifesto a stampa.
16.
«Atti relativi al furto in danno di Ancarano Giacomo», cc. 000.
1862
Contiene: «Incartamento pel furto commesso in campagna da Gaetano
Murgolo e Maria Ricci» il 6 settembre 1862.
17.
«Pratica relativa alla Società di Mutuo Soccorso», cc. 000.
Contiene: corrispondenza con la Prefettura di Bari e con l’Associazione
Mutuo Soccorso degli artigiani ed agricoli di Bitonto;
Associazione popolare di mutuo soccorso istituita in Bitonto. Bari,
Cannone, 1862, pp. 15;
Statuto e regolamento della società di mutuo soccorso di Bitonto. Bari,
Cannone, 1869, pp. 23.
Busta 368
1871-1880
18.
Miscellanea di pubblica sicurezza, cc. 000.
1871-1889
Contiene: corrispondenza con l’Ufficio di pubblica sicurezza della Regia
Prefettura di Terra di Bari sui sorvegliati;
«Elenco dei pregiudicati di pubblica sicurezza» redatto il 18 luglio 1867 da
Amato Taberini, pretore del mandamento di Bitonto;
ordinanza prefettizia del 16 dicembre 1879 sui teatri e pubblici
trattenimenti, manifesto a stampa;
comunicazione prefettizia del 4 aprile 1883 del verbale dell’ispezione
effettuata da un ingegnere del genio civile al «teatro di proprietà privata di
Bitonto».
Busta 369
19.
«Atti relativi alla prostituzione», cc. 000.
1872-1889
Contiene: comunicazione prefettizia del 20 gennaio 1874 sull’Ufficio
sanitario per la sorveglianza sulla prostituzione;
corrispondenza con la Prefettura di Bari sulla statistica trimestrale delle
meretrici e dei militari sifilitici.
Busta 370
20.
«Miscellanea di pubblica sicurezza», cc. 000.
1872-1886
Contiene: nota del 30 maggio 1870 della Prefettura di Terra di Bari per lo
«stanziamento di forza pubblica in Santo Spirito».
Busta 371
21.
«Permessi per porto d’armi», cc. 000.
1879-1893
Contiene: corrispondenza con la Regia Prefettura di Bari e la Pretura
mandamentale di Bitonto.
22.
«Mezzi di trasporto ad indigenti», cc. 000.
1873-1889
Contiene: corrispondenza con la Regia Prefettura di Bari relativa alla
«contabilità dei mezzi di trasporto ed indennità fornite ad indigenti».
23.
«Miscellanea di pubblica sicurezza», cc. 000.
1890
Contiene: corrispondenza, richieste di informazioni della Regia Questura
del Circondario di Bari;
circolare del 18 giugno 1890 della Regia Questura di Bari relativa alle
visite da effettuarsi negli stabilimenti in cui vi sono in uso caldaie a
vapore;
circolare del 5 agosto 1890 della Regia Questura sulle lotterie proibite.
24.
«Miscellanea di pubblica sicurezza», cc. 000.
1866-1889
Contiene: «Prospetto di abbonamento per settanta recite che darà la
Drammatica Compagnia diretta dall’artista Pietro Zoli» presso il teatro
Umberto in Bitonto, 1887;
brogliaccio degli avvenimenti di pubblica sicurezza, 1866-1889.
25.
«Miscellanea di pubblica sicurezza», cc. 000.
1891
Contiene: «Elenco dei sorvegliati speciali ed ammoniti giudiziari» dal
1866.
26.
27.
«Miscellanea di pubblica sicurezza», cc. 000.
«Miscellanea di pubblica sicurezza», cc. 000.
1892
1893
28.
«Miscellanea di pubblica sicurezza», cc. 000.
1894
Contiene: «Relazione sullo spirito pubblico del 9 marzo 1894 inviato alla
Prefettura di Bari;
circolare della Regia Prefettura di Bari del 2 giugno 1894 sulla
«emigrazione agli Stati Uniti».
29.
«Miscellanea di pubblica sicurezza», cc. 000.
1895
Contiene: nota delle Delegazione di pubblica sicurezza di Bitonto del 22
maggio 1895 sulla «emigrazione in Turchia e mancanza di lavoro a
Costantinopoli».
30.
«Miscellanea di pubblica sicurezza», cc. 000.
1896
Contiene: note della Delegazione di pubblica sicurezza di Bitonto del 14
aprile e 16 maggio 1896 sulla «emigrazione a Zanzibar e sulle coste
dell’Oceano Indiano» ed «emigrazione nella Svizzera».
Busta 372
31.
«Registro degl’individui muniti di permesso di porto d’armi», cc.
000.
1875-1894
Busta 373
32.
«Registri delle prostitute», cc. 000.
32.1 «Registro delle donne iscritte quali prostitute»606, cc. 000.
32.2 «Registro dei permessi per tenere postribolo»607, cc. 000.
32.3 «Registro delle donne riconosciute infette»608, cc. 000.
1862-1883
1869-1880
1875
1879-1888
8. Gendarmi, forza pubblica
Busta 374
1.
«Costruzione e manutenzione caserma per la gendarmeria», cc.
000.
1807-1841
Contiene: «Nota degli effetti da quartiere rimasti in Bitonto dell’Armata
francese comandata dal generale Sansir nell’uscire da questo Regno in
novembre 1805».
2.
«Incartamento ed atti di appalto per le riduzioni dei bassi della
casa comunale per la caserma di gendarmeria, e del quarto
superiore per officina del regio giudicato», cc. 000.
1829-1831
Contiene: «Memoria del palazzo comunale» del 20 dicembre 1829 redatta
dall’ingegnere Giuseppe Porta.
3.
«Costruzione di una casa in via Terlizzi per ricovero alla forza
pubblica di perlustrazione», cc. 000.
1847
Contiene: «Disegno e stato estimativo della spesa che occorre per la
formazione di una casetta da stabilirsi al ponte Gallotta sulla strada da
606
Nel registro risultano iscritte 109 donne, la maggior parte delle quali esercitava in precedenza il mestiere di domestica, o contadina o
filatrice.
607
Nel registro, tenuto ai sensi dell’art. 95 del Regolamento del 15 febbraio 1860, vi è una sola «permissione» rilasciata in data 4 maggio
1875.
608
Nel registro risultano essere state state ricoverate nel sifilicomio 154 donne di età compresa tra i 16 e i 38 anni.
Bitonto a Terlizzi» redatta dall’architetto Luigi Castellucci il 13 novembre
1847.
4.
5.
Riparazioni alla «Caserma reali carabinieri», cc. 000.
«Appalto casermaggio reali carabinieri», cc. 000.
1881-1882
1884
Bibliografia
La bibliografia che si presenta comprende i testi che sono stati consultati per dotare il lavoro di un
apparato di riferimento. La loro conoscenza deve essere reputata indispensabile per la
raffigurazione del contesto storico, sociale ed economico, politico e giuridico, all’interno del quale
questo lavoro poggia la ricostruzione delle vicende dell’archivio storico della città di Bitonto.
Poiché non da tutti sono state tratte citazioni, è stata divisa in due sezioni la prima delle quali
segnala le opere che sono state effettivamente citate.
Una bibliografia generale della città di Bitonto arriverebbe a includere un numero sterminato di
titoli, risultato non congruo all’economia di questo lavoro e si rinvia pertanto ai validi contributi
che arricchiscono i numerosi lavori di storiografia, tesi di laurea o saggi su aspetti specifici delle
vicende cittadine già disponibili nelle biblioteche pubbliche del territorio.
Le ricerche bibliografiche sono state condotte prevalentemente presso la Biblioteca nazionale di
Bari, dove sono stati individuati non meno di duecento titoli, con i dovuti riscontri presso la
Biblioteca comunale di Bitonto, altrettanto ricca, il cui direttore, Pasquale Cioce, si ringrazia per
l’ospitalità cortese e generosa. Medesimi riconoscimenti vanno al personale, tutto
entusiasticamente votato alla soddisfazione di ogni richiesta avanzata. La biblioteca comunale ha
offerto in particolare la consultazione del cospicuo fondo manoscritto, originato dalla collezione
di Eustachio Rogadeo, nel quale sono state riconosciute scritture in qualche modo legate alle
vicende dell’archivio, nonché una molteplicità di documenti, memorie, cronache che si sono
rivelate importantissime per la delineazione del contesto storico.
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numerata e non venale).
OREFICE RENATA Funzionari nelle province di Terra di Bari, Terra d’Otranto, Basilicata e
Capitanata negli a. 1457-1497. Bari, Società di Storia Patria per la Puglia, 1980.
PAONE MICHELE, Una condotta medica nel Quattrocento a Bitonto. Bari, Laterza, 1970 (estratto da
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PAPULI GIOVANNI, Documenti editi ed inediti sui rapporti tra le università di Puglia e Ferdinando I
alla morte di Giovanni Antonio del Balzo Orsini. In Studi di storia pugliese in onore di Nicola
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PASCULLI GIUSEPPE, La storia di Bitonto. Bitonto, Palladino, 1962.
PASTORESSA GIUSEPPE, Brevi cenni biografici sugli illustri bitontini (1000-1939). Barletta, Rizzi e
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Pe’ nobili di Bitonto che domandano l’aggregazione al primo ceto di quella nobiltà. [S. l.], 1741.
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contro G. Capruzzi ed altri. Bari, Laterza, 1904.
PETRUZZELLIS DE RUGGIERO VITO, Demanium Universitatis Butunti. Memoria a difesa di Brandi
Nicola, Covelli Francesco, Abbaticchio Vito e altri contro Capruzzi Giuseppe, Rogadeo
Eustachio, Buquicchio Vincenzo e Francesco ed altri. Bari, Laterza, 1907.
PETRUZZELLIS DE RUGGIERO VITO, Note e risposte dopo l’udienza Causa Brandi ed altri contro
Capruzzi ed altri. Bari, Gius. Laterza e figli, 1907.
Ragioni dei possessori di molini della città di Bitonto contro i rappresentanti di quella città.
[Napoli, fine sec. XVIII].
Ragioni dei signori nobili del sedile di S. Anna della città di Bitonto contro le poche famiglie
popolane in esclusione dell’aggregazione a quella piazza nobile benché pretesa sotto nome di
nuova forma del regimento di quella università. Napoli, 1741.
Ragioni di fatto e di legge per la città di Bitonto e suoi creditori assegnatari de’ fiscali con i
fratelli de Passaro per l’esclusione dal peso dell’annui docati 150 sopra il corpo della Bagliva e
successivamente dalla pretensione dell’affitto di essa. [Napoli], 1686.
ROGADEO GIOAN DONATO, Difesa della piazza chiusa di S. Anna della città di Bitonto. Napoli, 1751.
ROGADEO VINCENZO, Discorso sulla istituzione d’una banca cooperativa in Bitonto. Bitonto, 1881.
ROGADEO VINCENZO, In occasione delle discussioni del consiglio municipale di Bitonto sopra il
bilancio pel 1873. Bari, Cannone, 1872.
ROGADEO VINCENZO, Manifesto della nuova istituzione commerciale Deposito degli olii fini d’oliva
e prestiti sul loro valore in Bitonto e Bari. Bari, Cannone, 1864.
SALVATI CATELLO, Orientamenti archivistici Napoli, Liguori, 1979.
SANTORO S., Relazione su l’amministrazione del comune di Bitonto e su la situazione finanziaria
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SPAGNOLETTI ANGELANTONIO Famiglie e cultura nobiliare a Bitonto nel XVIII secolo in Cultura e
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Statuto organico e Regolamento dell’Asilo infantile di Bitonto. Bitonto, Garofalo, 1929.
SYLOS LUIGI, Bitonto nella storia. Opera postuma ordinata dal figlio Carmine Sylos, «Botontum»,
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SYLOS LUIGI, Progetto di massima delle opere occorrenti al restauro del duomo di Bitonto.
Bitonto, Garofalo, 1931.
TESTA MICHELE, Una relazione su la demanialità delle Murge in territorio di Bitonto. [S.n.t.], 1906.
VITALI STEFANO, Archivio Gaetano Salvemini – I Manoscritti e materiali di lavoro. Roma, IPZS,
1998.
INDICI ANTROPONIMI E TOPONIMI
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