Soprintendenza Archivistica per la Puglia Città di Bitonto L’ARCHIVIO STORICO DEL COMUNE DI BITONTO Inventario dell’«Archivio antico» (Secoli XV – XIX) a cura di Eugenia Vantaggiato La pubblicazione del presente volume è stata realizzata con il determinante contributo del Comune di Bitonto Il riordinamento dell’Archivio storico comunale è stato reso possibile grazie alla collaborazione di Donato Belsanti, Franco Calabrese, Anna Gomes, Giuseppe Gravinese, Maria Salandra, Anna Stella Schiavulli (Soprintendenza Archivistica per la Puglia) e Rosa Costa, Michele Pastoressa (Biblioteca comunale di Bitonto e Comune di Bitonto) La schedatura della Categoria V – Finanze è da accreditare a Giuseppe Gravinese La fotografia è dello studio “Creazioni” di Roberto Colangiuli, Bitonto La redazione ed elaborazione elettronica dei testi è di Francesco Quarto Un ulteriore e particolare riconoscimento è da tributare a Rosa Costa, Giuseppe Gravinese e Michele Pastoressa che hanno devoluto all’impresa tempo, entusiasmo, impegno ed energia in misura esorbitante rispetto a quanto dovuto. Sommario Presentazione del Sindaco Parte Prima 1. L’«Archivio antico» del comune di Bitonto 2. Linee di storia istituzionale ed amministrativa: Universitas civium di Bitonto, poi Comune 2.1. Gli atti dell’universitas nei protocolli dei notai di Bitonto 2.1.1. Notaio Terigio Senzio 2.1.2. Notaio Ottavio Agera 2.1.3. Notaio Francesco Antonio Infridelli 2.2. Elenco nominativo dei notai bitontini 3. L’archivio: ordinamento e conservazione 4. Carte ritrovate, carte disperse 4.1. La Biblioteca provinciale “Gennaro de Gemmis” di Bari 4.2. La Biblioteca nazionale “Girolamo Sagarriga Visconti-Volpi” di Bari 4.3. La Biblioteca comunale “Eustachio Rogadeo” di Bitonto 4.3.1. Il fondo pergamenaceo della Biblioteca comunale “Eustachio Rogadeo” di Bitonto 4.4. Le carte disperse Parte Seconda 1. L’inventario dell’«Archivio antico» 2. Le «Carte antiche» 3. Gli atti deliberativi 3.1. Le Conclusioni del General Consiglio 3.2. Le Conclusioni del Decurionato 3.3. Le Deliberazioni del Consiglio comunale 3.4. Le Deliberazioni della Giunta municipale 4. Il “carteggio” dal Decennio francese al 1890 Bibliografia a cura di Francesco Quarto. Indici antroponimi e toponimi a cura di Giusi Palasciano. Parte Prima Avvertenze Nella descrizione delle unità archivistiche si è usato, dove possibile, il titolo originario ponendolo tra virgolette angolari. Le integrazioni al testo e la ricostruzione delle date mancanti sui documenti sono state riportate tra parentesi quadre. Le date sono state indicate secondo il sistema di datazione moderno ove non sia specificato diversamente. Le unità archivistiche sono costituite, ove non diversamente indicato, da fascicoli cartacei dei quali è segnalato solo il numero delle carte scritte. Abbreviazioni e sigle b., bb. busta, -e c., cc. carta, -e cl. classe ctg. categoria fasc., fascc. fasciscolo, -i n. numero p., pp. pagina, -e s. d. senza data s. l. senza luogo s. n. senza nome s. n. t. senza note tipografiche 1. L’«ARCHIVIO ANTICO» DEL COMUNE DI BITONTO L’archivio storico del comune di Bitonto si presenta diviso in due sezioni, una relativa alla documentazione di epoca anteriore al 1890, denominata genericamente e impropriamente “archivio preunitario” o “antico”, ed un’altra che raggruppa gli atti prodotti o comunque acquisiti dal comune successivamente a tale data fino agli anni ‘50 del ventesimo secolo, denominata “archivio postunitario”. Tale partizione rispecchia l’organizzazione data nei primi anni del secolo XX al patrimonio archivistico del comune di Bitonto in ottemperanza alla normativa allora in vigore e ripresa successivamente dall’archivista comunale Pasquale De Napoli il quale realizzò nel 1960 un progetto di riordinamento e inventariazione dell’archivio storico comunale199 che, sulla base di alcune rubriche esistenti in archivio, tendeva a conservare l’ordinamento per categorie prescritto dalla circolare del Ministero dell’interno del 1897. In particolare l’archivista elaborò uno strumento di ricerca utile soprattutto ai fini amministrativi, di cui si è tenuto conto per la realizzazione del presente lavoro. L’inventario che qui si presenta riguarda esclusivamente la sezione più antica dell’archivio storico del comune di Bitonto e cioè gli atti di epoca antecedente al 1890200, mentre quelli 199 Cfr. Inventario degli atti di epoca anteriore all’anno 1870 del comune di Bitonto, dattiloscritto a cura di PASQUALE DE NAPOLI, 1960, copie presso la Sovrintendenza archivistica per la Puglia e presso il comune di Bitonto. 200 Si precisa che le unità archivistiche descritte nell’inventario comprendono anche procedure amministrative che si sono concluse in anni posteriori al 1890. successivi, costituenti la sezione postunitaria, sono stati già pubblicati da Grazia Tatò in questa stessa collana201. Alcuni dati relativi allo stato di ordinamento ed inventariazione dell’archivio del comune di Bitonto sono desumibili dalle relazioni delle visite ispettive conservate agli atti della Soprintendenza archivistica per la Puglia, la cui istituzione risale alla metà degli anni ‘60, ma che ha ereditato insieme alle funzioni anche la memoria storica della attività di vigilanza svolta dalla Soprintendenza di Napoli202. In una relazione redatta nel 1952 da Pasquale Di Bari, direttore dell’Archivio di Stato di Bari, si afferma che lo stato di conservazione dell’archivio del comune di Bitonto è ottimo: «Le carte sono ordinatissime: l’archivio è distinto in tre parti: l’archivio antico dal 1565 al 1896 è conservato in un’unica stanza ed è dotato di unica rubrica compilata nel 1901; l’archivio moderno dal 1896 al 1945 circa è conservato nello scantinato ed è dotato di rubriche annuali per la ricerca degli atti classificati secondo le vigenti disposizioni; l’archivio corrente è conservato nell’ufficio dell’archivista in armadi che sono modello di ordine e pulizia. La consistenza dell’archivio può così riassumersi: 374 buste contenenti l’archivio antico, 42 volumi di deliberazioni dal 1565 al 1861, 50 volumi circa di deliberazioni dal 1861 ai giorni nostri, l’archivio moderno è costituito da un centinaio di buste e due armadi contengono l’archivio corrente»203. Nella stessa relazione viene messo in evidenza che il comune di Bitonto possiede taluni documenti custoditi presso la Biblioteca comunale così sommariamente descritti: «Libro Rosso con documenti dal 1265 al 1748; numero 46 pergamene dal secolo XIV al XVII; estratto di catasto del 1496; parti di catasti del 1528, 1586, 1611; quattro volumi di scritture varie dei notari Berardino de Helia e Palmo de Risis dal 1578 al 1600»204. In una successiva relazione del 19 luglio 1958, redatta a seguito di una visita ispettiva, la situazione dell’archivio viene descritta in maniera più critica. Il Di Bari ricordando l’importanza dell’archivio storico nell’intero ambito territoriale della provincia e commentando i criteri con cui sono compilati i mezzi di corredo dell’archivio bitontino, rispondenti al sistema classificatorio “per categoria” in uso nei comuni205, li ritiene «poco idonei alla ricerca nei confronti dello studioso che fosse ignaro della classificazione comunale»; l’ispettore auspica a tale proposito la «compilazione di un inventario analitico della parte storica dell’archivio comunale, che consentirebbe una migliore e più rapida ricerca degli atti». L’inventario del 1960, pur volendo essere riscontro all’esigenza dichiarata dal Di Bari, ne trascura invece gli elementi innovativi, per presentarsi come mera trasposizione dattiloscritta della rubrica del 1901. L’auspicio del Di Bari di munire l’archivio bitontino di un vero e proprio strumento per la ricerca storica riesce a realizzarsi dopo quasi mezzo secolo. Nell’ambito delle proprie competenze 201 GRAZIA TATÒ, L’archivio storico del comune di Bitonto. Inventario del fondo postunitario. (Quaderni della Soprintendenza archivistica per la Puglia, 8). Bari, Edipuglia, 2000. 202 Le Soprintendenze archivistiche vennero istituite con la legge 22 dicembre 1939, n. 2006, con il compito di esercitare la funzione di vigilanza sugli archivi degli enti pubblici e sugli archivi privati dichiarati di notevole interesse storico, prevedendo nove sedi su tutto il territorio nazionale ed individuando Napoli per tutta l’Italia meridionale — Soprintendenza archivistica per le provincie napoletane — successivamente, con il D.P.R. del 30 settembre 1963, n. 1409, per ovviare all’eccessiva vastità territoriale affidata alla competenza di ciascuna delle nove Soprintendenze, il numero delle Soprintendenze fu portato a diciotto, una per regione, ad eccezione della Valle d’Aosta, che insieme a quella del Piemonte, ebbe sede a Torino. Risale quindi al 1963 l’istituzione della Soprintendenza archivistica per la Puglia, con sede a Bari, capoluogo di regione, che ereditò le competenze ed i relativi incartamenti, limitatamente all’ambito territoriale regionale, della Soprintendenza di Napoli. Le prime informazioni relative all’archivio del comune di Bitonto sono desunte dalle relazioni tecniche dell’attività di vigilanza svolta, nel 1952, dal direttore della Sezione di Archivio di Stato di Bari, Pasquale Di Bari, per conto della Soprintendenza di Napoli, attualmente conservate presso l’archivio della Soprintendenza archivistica per la Puglia. 203 Archivio della Soprintendenza archivistica per la Puglia, Comune di Bitonto. 204 Ivi. 205 Cfr. infra, il “Titolario d’archivio”, p. 000. istituzionali finalizzate alla tutela e alla fruizione del patrimonio archivistico non statale della regione, la Soprintendenza archivistica per la Puglia fin dall’inizio degli anni ottanta ha predisposto vari programmi di intervento per il riordinamento e l’inventariazione degli archivi comunali. Per l’archivio storico del comune di Bitonto, beneficiato da tali progetti, sono stati prodotti gli inventari curati da Grazia Tatò sul fondo postunitario e da chi scrive sulle carte più antiche. Con la rinnovata consapevolezza dell’importanza e del valore storico del proprio archivio, il comune di Bitonto, con delibera di giunta del 25 maggio 1993, n. 460, istituì formalmente la Sezione separata d’archivio, o Archivio storico, ubicandone la sede, in via provvisoria, nei locali al primo piano di Palazzo Rogadeo, antistanti l’ingresso della Biblioteca comunale ed individuando gli spazi dell’immobile di proprietà comunale «ex mulino Calò» come sede definitiva. Per un concorso di inaspettate quanto fortunate circostanze non è stato dato esito alle intenzioni degli amministratori, preferendosi la nuova e diversa destinazione rappresentata dalla sede della “Fondazione De Palo – Ungaro” messa a disposizione per questo specifico scopo, nonché per la sistemazione del museo archeologico comunale. Pertanto la giunta ha deliberato il 30 settembre 1997 (n. 885) la «collocazione della Sezione separata d’archivio nei locali dell’immobile a via Mazzini n. 40 [sede della Fondazione], in comodato gratuito» e nel mese di settembre del 1998 sono state effettuate le operazioni di trasferimento. Le vicende sommariamente riportate descrivono le peregrinazioni che in epoca più recente hanno compiuto le carte a seguito dei vari spostamenti da una sede all’altra, circostanza che può spiegare la dispersione o addirittura la perdita206 di parti più o meno consistenti della documentazione d’archivio. A tale proposito si cercherà di dare ragione di lacune riscontrate e di difformità tra le descrizioni presenti in un inventario rispetto a quelle di uno successivo. 2. LINEE DI STORIA ISTITUZIONALE ED AMMINISTRATIVA: UNIVERSITAS CIVIUM DI BITONTO, POI COMUNE Le vicende che hanno interessato l’archivio antico o preunitario devono essere poste in relazione con l’evoluzione politica e istituzionale di Bitonto, vista nel più ampio contesto della storia del comune meridionale dal tardo medioevo all’età contemporanea. La storia dei comuni meridionali non è stata finora emancipata dalla storia più generale del Regno di Napoli. Mentre sono apparse infinite storie di singole località compilate da eruditi filopatristi, è mancata una trattazione complessiva che analizzasse, nei limiti permessi dalla vastità del fenomeno, le peculiarità e le caratteristiche delle attività in materia di una loro autonoma capacità normativa e deliberativa. Le funzioni, le attività concrete delle magistrature locali sono spesso ignorate dagli storici o fraintese dagli eruditi. La storia tende a ricondurre le istituzioni locali negli ambiti di quelle maggiori del Regno, rimandandone le origini alle legislazioni normanna, sveva e successive, dove vengono definite in termini però di massima astrazione; oppure, in alcuni casi, alle «legislazioni» statutarie o consuetudinarie delle singole municipalità, nelle quali, tuttavia, prevalgono in genere gli aspetti di norme di diritto privato, o, tutto al più, gli aspetti esteriori delle procedure nelle nomine delle 206 Le lacune riguardano essenzialmente la documentazione più antica conservata nell’archivio comunale, in particolare la serie delle deliberazioni risulta carente di alcuni registri, già segnalati dal Di Bari, e successivamente non più reperiti. Nella descrizione analitica delle serie, nell’inventario, si darà conto delle dispersioni. magistrature, sanzionate, poi, dalla norma curiale. La storia giuridica dei comuni meridionali in età moderna, in particolare, è poi stata fraintesa come storia di un conflitto di lungo periodo contro gli abusi feudali; la forzosa inclusione in quel tale alveo interpretativo ha nuociuto alla ricerca applicata alle diverse fattispecie sulle quali l’attività normativa ed amministrativa dei comuni poteva invece avere avuto un suo eventuale ed originale sviluppo. La pubblicazione di raccolte di documenti — Libri Rossi (come il caso di Bitonto207), Statuti, Grazie e Concessioni sovrane — che pure ha una tradizione più che centenaria anche per il caso della Puglia, non ha avuto come naturale esito lo sviluppo degli studi rivolti alla interpretazione giuridicamente intesa dei contenuti di tali monumenti documentari. I personaggi, poi, e gli individui che hanno animato per secoli le attività amministrative e politiche delle municipalità sono rimasti nelle nebbie della indifferenziazione dalle quali non riuscivano ad emergere, se non di rado, neppure i burocrati, i “guerrieri”, più vicini alle corti. La storia è stata fatta, secondo la storiografia di ogni tempo, dai re, dai principi, dai capitani di ventura e solo qualche volta da un baiulo o capitano, giusto perché si era sostituito al duca. Dalla scuola storiografica francese delle Annales in poi abbiamo cominciato a riconoscere anche nelle cronache piccole di tutti i giorni i riflessi della grande storia, ma anche di un’altra storia, autonoma, che cammina per i fatti suoi, a fianco, ma indifferente agli eventi sconvolgenti che turbavano i grandi e i loro, altrettanto grandi, narratori, i Giovio, i Sanudo208. Le origini delle magistrature dei comuni dell’Italia meridionale sono da mettere in relazione con l’avvento dello stato monarchico normanno e con le ripercussioni di tale avvenimento sull’organizzazione delle strutture municipali già esistenti. I comuni, infatti, avevano potuto e dovuto creare delle forme di autogoverno nell’assenza di un potere centrale, quello bizantino, sempre meno capace di garantire la presenza del proprio apparato burocratico sui territori italiani. Piuttosto che comuni è da preferire la dizione, peraltro consolidata nella storiografia, di universitates come espressione della «piena consapevolezza di una propria identità, in quanto universitates, svincolate di fatto da ogni superiore giurisdizione per quanto concerneva la loro essenza di municipalità»209. La consapevolezza è la conseguenza seconda del «rilievo economico di grande importanza» raggiunto dagli insediamenti urbani meridionali che aveva determinato, in prima istanza, un «alto grado di organizzazione municipale». Le città sono capaci di esprimere una rappresentanza «assicurata dall’elezione di boni homines e dei giudici cittadini». Si reggono su forme di partecipazione politica derivate da usi e tradizioni particolari e pertinenti a ciascuna condizione soggettiva, tanto che se ne prendeva atto nel 1536 con una prammatica “De administratione universitatum”: «Volumus etiam, ut Sindici, et alii Officiales Universitatum eligantur libere per cives ipsarum Universitatum, intervenientibus tamen iis, qui secundum dictarum Universitatum consuetudinem intervenire debent, ac secondum ordinem, et modum in ipsa Universitate servari consuetum, et Officiales ipsi debent confirmari per eos, ad quos confirmatio de jure, vel antiqua, et legitima consuetudine spectat»210. Tale autonomia deve essere 207 Cfr. Libro Rosso della Universitas di Bitonto (1265-1559), ed. a cura di ANTONIO DE CAPUA, prefazione di ALESSANDRO PRATESI. Palo del Colle, Liantonio, 1987, 2 volumi, pp. 15-27. 208 Paolo Giovio e Marino Sanudo sono due soltanto tra i numerosissimi storici e cronachisti che hanno provveduto a trasmettere fino ai nostri tempi l’eco delle imprese dei grandi dei loro tempi. 209 Cfr. OVIDIO CAPITANI, Storia dell’Italia medievale. Bari, Laterza, 1992, p. 379; sono sue anche le brevi citazioni immediatamente seguenti. 210 Nuova collezione delle prammatiche del Regno di Napoli a cura di LORENZO GIUSTINIANI. Napoli, nella stamperia Simoniana, 1803, tomo I, p. 252. peraltro considerata non assoluta, se è vero che le autorità intervengono frequentemente a indirizzare, limitare, dirigere le procedure per il reggimento della città, mediante l’approvazione (nei fatti una imposizione) di statuti, presentati formalmente dalle città, che contengono formule fortemente omogeneizzate, ad onta di quelle che erano state le conclamate peculiarità di ciascuna. Nella seconda metà del XVI secolo, tra gli anni Cinquanta e Settanta, si sviluppa una ampia azione centralizzata di imposizione di statuti per il governo delle città, giustificata dalla necessità di presentare una soluzione politica alle conflittualità fra i ceti cittadini scatenatesi allorché alcune fasce della popolazione avevano rivendicato la partecipazione alle cariche politiche ed amministrative delle città pretendendo l’aggregazione ai patriziati (cioè la nobiltà di città), condizione irrinunciabile per poter essere cooptati nei gruppi dirigenti211; a tale rivendicazione i patriziati rispondevano con la “chiusura oligarchica delle Piazze”, arrogandosi il diritto esclusivo di accettare nuove aggregazioni. Il rinvio ai tribunali della capitale delle liti e cause accese in grandissimo numero per questioni di aggregazione convinsero le autorità del Regno a emettere provvedimenti comuni per le città. Tra queste Bitonto, che aveva ottenuto il riscatto dal baronaggio e il reintegro nella demanialità proprio nei primi anni del quinto decennio, rappresenta un esempio paradigmatico grazie all’ampia storiografia che aveva potuto esercitarsi utilizzando una relativa disponibilità di fonti documentarie212. Le vicende particolari di questa città sono per la prima volta ricostruite da Luigi Volpicella, pioniere nel campo della ricerca sulle fonti statutarie cittadine, che già nel 1881 pubblicò gli statuti bitontini del 1565, corredati da una utile nota storica213. In tali statuti sono menzionate non solo le preminenti cariche politiche e amministrative della città: «uno Sindico, uno Banco, uno Mastro iurato et uno Erario»214, ma anche quell’altra che assumeva una importantissima serie di uffici, tra cui la gestione, la tenuta e la cura dell’archivio della città. Si tratta del “cancelliere” il quale aveva funzioni di organizzazione dell’apparato burocratico ed amministrativo dell’universitas. Gli statuti sono chiari in proposito: «Il cancelliero deve essere persona legale, regio notario et approbato, come antiquamente ha soluto la università servirsene: il quale non solamente ha da scrivere le conclusioni che da la università in pleno consilio se fanno et pro maiori parte votorum, ma anchora le deve ben conservare in uno quinterno, tal che bisognando extraherne copia o per servitio de la università o de particulari, se ritrovano ben scripte et annotate et lui possa rendere ben conto del honor suo»215. Il cancellierato riveste una importanza fondamentale nella gestione complessiva dell’universitas e tale ruolo è stato esplicitamente riconosciuto nella letteratura giuridica e giurisprudenziale del Regno di Napoli. Questa è la declaratoria dei delicati compiti che il “cancelliero istruito” è chiamato a svolgere secondo l’opinione di Lorenzo Cervellino, autore di un fondamentale trattato per la “Guida delle università di tutto il Regno di Napoli”216: 211 Cfr. ANGELANTONIO SPAGNOLETTI, «L’incostanza delle umane cose». Il patriziato di Terra di Bari tra egemonia e crisi (XVI-XVIII secolo). Bari, Edizioni dal Sud, 1980, in particolare i capitoli La legislazione statutaria cinquecentesca e L’egemonia nobiliare sulle università. 212 Cfr. la nota bibliografica in appendice. 213 LUIGI VOLPICELLA, Gli statuti per il governo municipale della città di Bitonto e Giovinazzo. Napoli, Francesco Giannini, 1881. 214 Ivi, p. 18; il testo degli statuti è anche nel Libro Rosso, per cui vedi l’edizione a stampa Libro Rosso della Università di Bitonto, cit., pp. 871-875. 215 Libro Rosso della Università di Bitonto, cit., p. 834. 216 LORENZO CERVELLINO, Direzione ovvero Guida delle Università di tutto il Regno di Napoli per la sua retta amministrazione. Napoli, Longobardi e De Santis, 1756. «È il Cancelliero l’occhio dell’Università […] e però deve essere non meno dotto, che prattico e indefesso nel fatigare e a pro delle povere Università […] La cosa che fra l’altre è più importante a benefizio di ciascheduna Communità, è tenere il suo Archivio col registro di quelle cautele, che le possono essere utili e necessarie, e più nel futuro, che di presente; vedendosi per isperienza, che da questa mancanza le viene causato molto pregiudizio, e vanno alla giornata mendicando nelle occorrenze quelle scritture, che le mancano per difetto di prudenza, e d’un poco di fastidio e fatiga in conservarle, o registrarle in tempo, che si celebrano. S’essorta dunque ciascheduno Reggimento a spendere quanto potrebbe importare la valuta d’un Libro capace di carta bianca, che non sia meno d’uno Squarcio di Percettore per poter formare il registro dove non vi è, e ivi ordinatamente piantare e intavolare le cose più essenziali, che occorrono anno per anno, ed alla giornata, come succedano, nella forma che siegue. Primieramente si devono registrare e far Platea di tutti gli effetti ed entrare, che tiene ciascheduna Università nel suo Patrimonio […] Secondo: si deve registrare il Catasto, o Gabella, e Dazj, secondo vive detta Università; e notare (se farà per catasto) la giornata, che s’è compiuto e chiuso, chi furono li Deputati, il Sindaco, Eletti, e ‘l Governatore, che v’intervennero, e quanto ascende […] Terzo: si deve registrare il numero de’ Fuochi, nelli quali fu liquidata nell’ultima numerazione […] Quarto: si devono notare e registrare li pagamenti, che si fanno tanto alla Regia Corte, con fare a ciascheduna imposizione ordinaria, o estraordinaria la sua testa, quanto a’ Regj Consegnatari, seu Fiscalarj, se ve ne sono […] Quinto: si devono registrare in un altro libro a parte le Significatorie, che anno per anno si fanno da’ Razionali delli conti di ciascheduno Reggimento finita la loro amministrazione, e si deve chiamare Registro delle significatorie. Il che anco importa molto; atteso non conservandosi in Archivio, o Registro, restando dette significatorie in potere delle parti, o in casa de’ Sindaci, Cappelletti, Cancellieri, o altri particolari, si possono facilmente disperdere, occultare, violare ed adulterare, in pregiudizio dell’Università, o altri come si è veduto per isperienza; o pure occorrrendo revisione, vi nascerebbero pregiudizj grandi ecc. e però dette Significatorie si devono registrare per extensum, l’originale nel mazzo in Archivio, e la copia in forma valida alle Parti […] Sesto: deve il Cancelliere tenere un registro delli servizj personali o reali, che sogliono fare i Cittadini secono la consuetudine del Luogo, come sarebbe nel fare fatighe di persona, o con animali gratis in benefizio del pubblico, come nell’edificazione di Chiese, Strade, Ponti, Fontane, e simili […] In quanto poi all’altre fatighe, che deve sostenere il Cancelliere giornalmente, non si può dare certa regola; ma poco altro vi resta ecc. Questo per ora basti»217. Accanto alla figura del cancelliere devono essere naturalmente poste in rilievo anche quelle degli altri “officiali” deputati al “regimento” dell’universitas. Il Libro Rosso contiene una quantità di capitoli che prescrivono le norme da seguire per l’elezione di coloro che dovranno gestire la cosa pubblica, nonché le caratteristiche e le funzioni di ciascuna carica218. Oltre al sindaco, al mastrogiurato e all’erario, scelti con alternanza annuale dai due ceti dei nobiles e dei cives, l’universitas era tenuta ad «elegere quattro iudici annali ad contracti et scripture publice […] uno mastro di exequie […] doi procuratori, uno nobile et l’altro populare à ciascuno convento, monasterio, cappella, confrateria et hospitale et altri loci pii […] li ordinati per doi mesate a principio anni»219. Le attribuzioni del sindaco sono elencate nei capitoli dell’ufficio del sindaco, il quale è chiamato a «fare et ministrare le cose de la università, realmente e giustamente senza fraude alcuna»220. Egli deve tenere un «quinterno lucido et claro sottoscritto dalli quattro ordinati», in cui registrare «tutte le cose extraordinarie» accadute in ogni bimestre del suo ufficio, un «quinterno lucido et chiaro senza fraude alcuna […] del cunto de introito et exito de sua administratione», da 217 Ivi, pp. 222-225. Secondo l’editore del Libro Rosso i capitoli risalgono ai primi anni della seconda metà del XVI secolo, forse come pronta promulgazione di una normativa adatta al nuovo stato di città demaniale appena emancipata (nel 1551) dal baronaggio di Consalvo de Cordova duca di Sessa. Cfr. Libro Rosso della Università di Bitonto, cit., p. 49. 219 Ivi, pp. 836-841. 220 Ivi, p. 823. 218 sottoporre a verifica dei razionali; il «bilanzo lucido del introito et exito de essa università ogni principio de doi mesi»; conserva inoltre «li quinterni del […] dacio, lucido et clari, dal iorno che incominzò ad exigere, insino al giorno che è stato incantato», scritti dal “daciario”, l’«annotamento solito tanto della summa de li dacii come de li incanti», il «quinterno ligato et grande dove esso sindaco abbia da annotare et scrivere tutti imprestiti che se facessero infra detto anno» del suo mandato. È significativo notare che il sindaco era remunerato221 con una «provisione ducati quindeci de carlini, de li quali ducati quindeci se n’habbia a pigliare dudeci dal daciaro de la buczeria, et ducati tre dal daciaro de la victuaglia». Il mastro giurato, a sua volta, ricopre il delicato incarico di custode dell’ordine pubblico: con la collaborazione di «homini de bona vita et condictione et senza fama de latrocinio […] debbia guardare la piacza principalmente et deinde tutta la città»; sovrintende inoltre al consuetudinario costume di «fare matinate alli sposi che fanno li sponsalicii in quel iorno et […] per simile non patisca in niun’ modo fare fare matinate et che se cantano versi amatorii iusta li doi monasteri de le donne, ma detti monasteri haverli in custodia et protectione»; per quanto concerne la tenuta di registri dell’universitas, il mastro giurato deve «fare annotamento de tutte case idonee et acte ad allogiare et senza excetione de persone, parenti o amici, far portare il peso ad ciascuno per quella rata che li toccarà»222. L’ufficio degli ordinati si configura come organo di polizia annonaria per «lo quieto vivere et obviare alle fraudi le quali le più spesso se commettono in pondere et mensura» e quindi sono obbligati a «tenere quinterno lucido con la iornata di quanti homini se iustano le mensure et pesi» ed inoltre dovranno «nelli primi iorni de loro officii se faczano dare dal sindaco tutti li capituli de la catapania con lo sigillo, in pede, di essa università et […] li faciano bannire per tre iorni»223. La ampia e precisa elencazione delle attribuzioni del sindaco e degli ufficiali della città di Bitonto rappresenta un esempio di quella che doveva essere la configurazione finale della struttura dell’archivio di una antica universitas meridionale, nelle sue partizioni e nella varietà dei registri, “annotamenti”, “quinterni lucidi et clari”, di tutte le sue scritture, così come ci si mostrerebbero oggi se le incurie del tempo e degli uomini non ne avessero causato la più larga dispersione. A completamento di queste brevi note sull’organizzazione di un comune meridionale in età moderna, si ritiene utile ricordare una considerazione di Paolo Cammarosano a proposito della specificità della struttura e geografia delle fonti documentarie relative alla storia locale meridionale: «Attraverso le vicissitudini che dall’invasione dei Normanni all’avvento angioino e aragonese interessarono il Mezzogiorno d’Italia, vi si consolidò dunque una struttura monarchica con forte autorità del sovrano e con rapporti di volta in volta più o meno antagonistici con i poteri territoriali dei feudatari e le autonomie delle città di maggior rilievo. Le conseguenze di questo tipo di formazione politica sulla fisionomia della documentazione sono molto importanti per chi si occupa di storia locale, e determinano una condizione di ricerca assai differente rispetto a quella degli studiosi che si interessino ad altre aree d’Italia. Che rivolga l’attenzione a un modesto centro rurale, a una grossa 221 La vecchia opinione di Alessandra Bulgarelli Lukacs, riferita peraltro al secolo XVIII, è invece che le «cariche di sindaco e di eletto, che avevano durata annuale, principiando di solito il primo settembre, erano considerate onorarie e come tali non prevedevano retribuzione, anche se comportavano una serie di diritti consistenti». Vedi ALESSANDRA BULGARELLI LUKACS, Le ‘universitates’ meridionali all’inizio del regno di Carlo di Borbone. La struttura amministrativa, «Clio. Rivista trimestrale di studi storici», XVII, 1981, pp. 5-25 (10). Interpretazioni più recenti (cfr. ANNASTELLA CARRINO, La città aristocratica. Linguaggi e pratiche della politica a Monopoli fra Cinque e Seicento. Bari, Edipuglia, 2000.) rimandano alla gestione di lungo periodo degli uffici pubblici da parte dei patriziati cittadini anche il problema delle relative appropriazioni di quote di ricchezza che ne conseguivano. 222 Libro Rosso della Università di Bitonto, cit., pp. 832-833. 223 Ivi, pp. 827-828. borgata o a una città, lo studioso locale del Mezzogiorno non può mai fare a meno di ricorrere a fonti emanate dall’autorità regia e dai suoi uffici e cancellerie: fonti collocate, anche fisicamente, presso le antiche capitali. Chi si occupi di Lecce o di Catania, cioè di città importanti, deve comunque anche esperire materiali che furono prodotti originariamente, e che sono custoditi oggi, a Napoli, a Palermo, a Barcellona. Se poi l’interesse è rivolto a sedi minori, alle decine e decine di casali, castelli, villaggi che formano l’intelaiatura del popolamento meridionale, le fonti di matrice regia offrono spesso l’unica base documentaria di una qualche consistenza per l’età medievale. Ma il tipo di informazione che esse forniscono si riassume sovente nel definire certi rapporti giurisdizionali tra il luogo e la corona: la sequenza delle concessioni feudali a famiglie nobili, con le relative revoche o conferme, le contestazioni tra corona e feudatari, la posizione fiscale della località nel suo complesso – mediata o meno da un concessionario feudale»224. Anche Bitonto con la sua storia non sfugge a queste considerazioni e molte fonti che si presentano in questo lavoro hanno il loro naturale completamento in quelle conservate a Napoli225 o a Simancas. A tale proposito sarebbe auspicabile la ricostruzione virtuale, con l’ausilio delle moderne tecnologie, di serie archivistiche che oggi si presentano mutile ed incomplete e la messa in rete dei dati informativi e descrittivi degli strumenti di ricerca delle fonti documentarie conservate presso questi istituti di conservazione226. L’universitas di Bitonto non fu sempre una città sottoposta a regime demaniale ma fu soggetta, per alterne vicende e anche se per brevi periodi, a varie infeudazioni. Secondo Donato De Capua, che riprende quanto già esposto da Vito Acquafredda227, il ricordo di quei «tristi momenti» è rimasto nello stesso stemma cittadino, rielaborato dopo il 1551, data della riscattata libertà dall’ultimo feudatario, il duca di Sessa. Si tratta di un «albero di ulivo fruttificato (o meno), con due leoni rampanti, messi l’uno di fronte all’altro, poggianti le due zampe anteriori ed una posteriore sul tronco dell’albero su cui vi sono (o meno) appollaiati cinque storni o merli; il tutto spesso sormontato da una corona con o senza il tradizionale motto Ad pacem promptum designat oliva Botontum»228. I cinque storni appollaiati o svolazzanti sulla chioma dell’albero d’ulivo designano, secondo l’interpretazione di De Capua, le infeudazioni della città, nell’ordine: Jacobo Caldora, duca di Bari (1432-1441), Giovanni Ventimiglia, marchese di Gerace (1444-1453), Giovanni Antonio Orsini, principe di Taranto (1460-1463), Giulio Antonio Acquaviva, conte di Conversano ed eredi (1463-1487), Consalvo de Cordova, duca di Terranova e signore di Monte Santangelo ed eredi (1507-1551). De Capua non risolve la contraddizione se debba essere annoverato anche un ulteriore feudatario, quella Casa angioina, ramo Durazzo, che — peraltro per prima — detenne il possesso della città, nella persona della regina Sancia, almeno dal 1316229. Vito Acquafredda aveva già 224 PAOLO CAMMAROSANO, Italia medievale. Struttura e geografia delle fonti scritte. Roma, La Nuova Italia Scientifica, 1991, pp. 122-123. Al proposito una menzione deve andare al lavoro di ricerca compiuto sulle fonti conservato presso l’Archivio di Stato di Napoli da Eustachio Rogadeo, la cui memoria è giunta fino a noi per il mezzo dei suoi manoscritti donati alla locale Biblioteca comunale, tra i quali ricordiamo quello segnato ‘MS A 14’ che contiene ordini e provisioni della Camera della Sommaria e del Regio Collateral Consiglio riguardanti l’universitas e gli abitanti di Bitonto. 226 Un tentativo in tal senso è stato in parte sperimentato nel 1998-99 dall’Università degli studi di Bari e dalla Soprintendenza Archivistica per la Puglia con il progetto denominato “Documenti in biblioteca”. 225 227 Cfr. VITO ACQUAFREDDA, Bitonto attraverso i secoli. Bitonto, Raffaello, 1996, 2 v., p. 210. L’edizione consultata, curata da Pasquale Procacci, è aggiornata ed accresciuta rispetto alla precedente (Bitonto, Amendolagine, 19371938). 228 DONATO ANTONIO DE CAPUA, Cenno storico giustificativo dello stemma e gonfalone del comune di Bitonto. Bitonto, Palladino, 1960, p. 69. 229 La fonte della notizia, ripresa da Acquafredda e da De Capua, senza concordanza tra di loro, dovrebbe essere riferita a Lorenzo Giustiniani che ne fa menzione citando un «Regest. 1316, B. fol. 277». Cfr. LORENZO GIUSTINIANI, Dizionario geografico-ragionato del Regno di Napoli. Napoli, presso Vincenzo Manfredi [et al.], 1797-1816, t. II, p. 293. dovuto espungere un nome, quello di Orsini, per fare quadrare i conti e giustificare il numero dei cinque storni altrimenti incongruo rispetto al numero dei feudatari. La spiegazione dell’araldica dello stemma informa che i due leoni rampanti ed affrontati rappresentano, nella personificazione dei due sindaci, i ceti che concorrevano al governo della città, la nobiltà ed il popolo. L’universitas di Bitonto è stata retta per l’intera epoca dal tardo medioevo fino all’esaurirsi dell’antico regime da un sistema che era l’espressione dell’accordo politico tra i due ceti che se ne spartivano gli incarichi. Il rappresentante della città non poteva pertanto essere una unica persona ed erano nominati due «sindaci»: uno esponente della Piazza dei Nobili e l’altro della Piazza del Popolo. Donato Antonio de Capua mette in evidenza «la saggezza dell’Universitas bitontina»230 riferendosi al modo con cui venne organizzato il governo ossia reggimento cittadino, e riprende quanto aveva ipotizzato Luigi Volpicella sulla influenza che tale sistema ebbe anche sulla struttura degli statuti delle città vicine di Bari e Molfetta. Volpicella, infatti, afferma, non avendo però a disposizione dati più generali per tutto il territorio del viceregno, che «quando nel 1570 fu commesso al dottor Livio Margarita di dettare un nuovo statuto pel reggimento della città di Bari, e quando per la città di Molfetta lo stesso incarico fu dato nel 1574 al giudice Orazio Granucio, il vicerè ed il Consiglio Collaterale ingiunsero all’uno e all’altro di tenere presente nella compilazione dei loro lavori lo statuto emesso per Bitonto»231. Secondo l’opinione di Vito Acquafredda232, la distinzione tra i due ceti va fatta risalire almeno al secolo XIV, poiché nella procura della città di Bitonto a Bernardo Regna per il possesso della terra di Palo, donata alla città da re Ludovico I nel 1384, l’azione giuridica si svolge alla presenza degli «infrascriptorum nobilium et popularium civitatis predicte»233 ed il sistema di rappresentanza cittadina è dato dal «sindaco et ordinati della dicta città in nello pubblico loco dello planchito congregati dove si sogliono consigliare le importancie della dicta città ad sonum campane more solito»234. Bitonto è illustrata da Lorenzo Giustiniani nel suo dizionario geografico del regno di Napoli, come «tra le più chiare e ragguardevoli città della Puglia … non solo per la sua antichità, ma anche per la fertilità del di lei suolo, per aver dato al mondo alcuni uomini di qualche distinzione». Nel presentare le testimonianze che ne dimostravano la «sua alta antichità», Giustiniani cita una serie di fonti, per lo più napoletane, alcune delle quali efficaci ai fini di una ricostruzione storico – istituzionale dell’universitas bitontina. Come è prassi per quasi tutti i comuni descritti nel suo dizionario, l’autore fornisce dati statistici della popolazione: «I bitontini ascendono in oggi al numero di 14500 e tra essi evvi distinzione di ceti […] Nel 1532 la sua popolazione fu tassata per fuochi 1536, nel 1545 per 2170, nel 1561 per 1941, nel 1595 per 2508, nel 1648 per 2508 e nel 1669 per 2580». A causa del silenzio sulle fonti informative, si può solo congetturare che i dati siano stati desunti da scritture di natura catastale, e andrebbero messi in confronto con quelli estraibili da quelle superstiti. Attualmente le fonti catastali di Bitonto sono rinvenibili distribuite parte presso l’Archivio di Stato di Napoli, parte presso quello di Bari, nonché presso l’archivio storico del comune di Bitonto ed anche presso la Biblioteca nazionale di Bari. 230 DONATO ANTONIO DE CAPUA, La biblioteca comunale di Bitonto. Palo del Colle, Liantonio, 1973, p. 67. LUIGI VOLPICELLA, Gli statuti per il governo municipale della città di Bitonto …, cit., p. 3. In effetti anche Bitonto aveva avuto statuti mutuati da quelli già attribuiti ad altre città, come Cosenza e Sulmona. 232 VITO ACQUAFREDDA, Bitonto attraverso i secoli, cit., p. 211. 233 Ivi. 234 Libro Rosso della città di Bitonto, cit., p. 163. 231 Nel corso di questo lavoro saranno forniti dati descrittivi riassuntivi delle fonti conservate in Puglia. Giustiniani continua nell’esposizione facendo menzione degli avvenimenti che hanno caratterizzato la storia della città di Bitonto dal secolo XV al XVII, mancando ancora una volta, però e con criterio simile a quello comune purtroppo a numerosi autori del suo tempo, di ricordare con adeguata completezza le fonti di cui aveva fatto uso Nel brano che segue, scremato dai ridondanti riferimenti ai patrimoni accumulati dai beneficiari delle concessioni sovrane, si menzionano pertinenze del territorio e della città, oggetto di cambiamenti successivi di titolarità: «La città di Bitonto fu conceduta alla Regina Sancia235. Da Giovanna I fu data a Carlo conte di Gravina236. Nel 1451 si possedea da Gio. Antonio Ventimiglia marchese di Gerace, come appare da una concessione fatta dal medesimo a Paolo del Giudice Giacomo di essa città di un feudo detto Orlez, seu di Casamassima sito nelle pertinenze di Bitonto, alla qual concessione il Re Alfonso prestò il suo assenso237. Nel 1464 il Re Ferrante la concedè ad Andrea Matteo Acquaviva238, che poi la perdè per delitto di fellonia; onde nel 1505 il detto sovrano donò a Belisario conte di Nardò la terra di Gioia da dividersela colle tre sue sorelle pro aequali portione, e a fin di potersi quelle ammogliare, essendo rimaste povere per la confiscazione fatta al suddetto Andrea Matteo239. Ferdinando I il Cattolico con privilegio spedito dal castello nuovo di Napoli 1 gennajo l507 concedè a Consalvo Ferrando Cordova detto lo gran capitano duca di Sessa, di Terranova, e Santangelo, dopo di avergli fatte le più alte lodi per lo suo valore militare, la città di Sessa, il feudo di Montealto, col titolo di ducato, la città di Teano, Calvi, Francolise, Roccamonfine, Marzano, Marzanello, Balluzio Castrum prope Vairani, cioè Pietra Vairani, Pietra Molara, Gaianello in Terra di Lavoro. Dippiù Montefuscolo, e Casali, Flumari, Zuncoli, Pulcarrino, Vico, e Casali, Vallata, Carisi, Oppido, seu Casale S. Nicolai in Ripa, in Principato Ultra, Carbonara in Basilicata, Bitonto, ed Andria, col titolo di ducato, unito il castello di Monte Venosa, la città di Salpi inabitata, colla torre, e lago in Bari, Geraci, in Calabria, e la casa in Napoli, ch’era di Pirro del Balzo, principe di Altamura, col giardino posto nella piazza di S. Gio. Maggiore vicino S. Demetrio240, ed altri confini. Esistono nell’archivio della Regia Camera della Sommaria241 gli Atti della città di Bitonto col Regio Fisco, ne’ quali evvi copia dell’istromento della vendita di essa città fatta da Consalvo Fernandez de Cordova duca di Sessa alla stessa città il dì 27 maggio del 1551 rogato dal notaio Sebastiano Canoro di Napoli per prezzo di ducati 63000, e dal Vicerè Pietro di Toledo ottenne diversi privilegj, e grazie242. Acquistò benanche la detta università tutte le tenute feudali, che erano in quel territorio, cioè: la Selva di S. Demetrio, il feudo della Frotteria, ovvero le Matine, il feudo di Paterno, detto benanche di Stefano Trombella, e di Monteglia; l’altro di Lucio Sifaro Palagano, ovvero di Serio Bove, un altro detto Calvanea, e l’altro appellato di Orlez, ovvero di Casamassima, i quali possederono diversi particolari243. Un altro chiamato Serdamiano, e Sercarragne, alias Seriobone, alcuni de’ quali nel 1617 furono venduti per ducati 2774244». 235 Regest. 1316, B. fol. 277. Regest. 1309, B. fol. 284. Fasc. 25, fol. 12 e 224. Fasc. 42, fol. 540 (la nota è di Giustiniani). Regest. 1345, A. fol. 27 (la nota è di Giustiniani). 237 Quint. 2, fol. 77 (la nota è di Giustiniani). 238 Vedi Andria (la nota è di Giustiniani). 239 Quint. 5, fol. 173 (la nota è di Giustiniani). 240 Atti della città di Bitonto col Regio Fisco. Cam. I, lett., sc. I, fol. XI. Vedi Quint. 9, fol. 93. Petit. Relev. an. 1512. 2. Fol. 1 (la nota è di Giustiniani). 241 Atti citati fol. 24. Appare anche Notament. Relev. an. 1551, fol. 551 (la nota è di Giustiniani). 242 In Quint. divers. 2, fol. 812 (la nota è di Giustiniani). 243 Da’ repertorj dell’Archivio della Zecca, e della Regia Camera si rilevano molte altre tenute feudali co’ loro possessori (la nota è di Giustiniani). 236 244 Ass. in Quint. 58. f. 13. Quint. 66. f. 225 (la nota è di Giustiniani). Di alcuni avvenimenti, come ad esempio la concessione di Ferdinando I al duca di Sessa del 1507 e la successiva vendita alla stessa città di Bitonto, vi sono testimonianze nell’archivio storico comunale, sia nel fondo pergamenaceo che in quello cartaceo e nel Libro Rosso della città. La lunga stagione che va dal Medioevo fino alle soglie del Decennio francese caratterizza la politica e la società delle città meridionali come sistematico sforzo di mantenere peculiarità proprie che sono «la prova più evidente del carattere consuetudinario e spontaneo dell’evoluzione delle istituzioni cittadine nell’Italia meridionale»245. I caratteri quindi che abbiamo evidenziato per la città di Bitonto rappresentano una forma originale di governo del pubblico, che solo in parte, e per interventi autoritari della sovranità del regno, possono essere considerati omogenei a quelli di qualsiasi altra città, sia pure vicina o addirittura confinante, come la città di Bari, che aveva assunto modalità differenti, come ad esempio la contemporanea presenza di due sindaci annuali espressione dei due ceti oligarchici della Piazza della Nobiltà e quella del Popolo Primario, mentre a Bitonto vigeva l’alternanza tra il sindaco nobile e quello popolare. Il sistema amministrativo delle universitates meridionali subì una sostanziale modifica durante il Decennio francese246. L’organizzazione cittadina viene profondamente mutata dalla legge n. 132 dell’8 agosto 1806 sulla «divisione ed amministrazione delle provincie del regno» che prevedeva una articolazione territoriale in provincie, distretti, circondari e università. In particolare le università, poste alle dipendenze dell’intendente provinciale, magistrato regio incaricato dell’amministrazione civile, finanziaria e dell’alta polizia, venivano governate «per mezzo dei decurioni, eletti in pubblico parlamento dai capi famiglia, compresi nel ruolo delle contribuzioni» (titolo IV, capo 2). I decurioni a loro volta nominavano gli amministratori dell’università, il sindaco e gli eletti. In seguito la legge n. 146 del 20 maggio 1808 di riforma del sistema di elezione dei corpi rappresentativi e degli amministratori dei comuni, stabilì le regole per la composizione del decurionato e per le convocazioni e le deliberazioni da esso adottate. Una sostanziale riconferma del nuovo apparato amministrativo si ebbe con la legge del restaurato monarca Ferdinando I di Borbone del 12 dicembre 1816247. La legge organica disciplinava in ogni dettaglio le competenze di tutti gli organi del comune: il sindaco (prima autorità, incaricata dell’amministrazione comunale, presidente del decurionato, di cui doveva eseguire le deliberazioni dopo l’approvazione dell’intendente, e infine ufficiale di governo, immediatamente subordinato al sottointendente), gli eletti (normalmente in numero di due, il primo eletto era incaricato in particolare della polizia urbana e rurale, il secondo suppliva il sindaco ed il primo eletto in assenza o impedimento del primo), il decurionato (organo rappresentativo del comune, esercitava le funzioni deliberative sotto il controllo dell’intendente). La nomina del sindaco ed eletti era fatta dal decurionato, ed era sottoposta all’approvazione del re e dell’intendente. 245 FRANCESCO CALASSO, La legislazione statutaria dell’Italia meridionale. Roma, Signorelli, 1929, p. 232. Si ritiene utile segnalare le lezioni di storia istituzionale e amministrativa delle comunità locali meridionali, sviluppate da GIULIO RAIMONDI, L’amministrazione delle comunità locali nel regno di Napoli: cenni di storia istituzionale, «Rivista Storica del Lazio», VI, 1998, pp. 33-84, mentre rimane tuttora significativa per la multidisciplinarietà dei contributi la raccolta curata da ANGELO MASSAFRA, Il Mezzogiorno preunitario. Economia società e istituzioni. Bari, Dedalo, 1988. 247 Per quanto riguarda la ricostruzione delle istituzioni pubbliche del Regno delle Due Sicilie cfr. GUIDO LANDI, Istituzioni di Diritto Pubblico del Regno delle Due Sicilie (1815-1861). Milano, Giuffrè, 1977. 246 A compimento del processo di unità nazionale, la legge del 20 marzo 1865, decretava l’unificazione amministrativa del Regno d’Italia, ed istituiva in ogni comune un Consiglio comunale ed una Giunta municipale che, insieme al sindaco, nominato direttamente dal re, sono gli organi del comune contemporaneo248. 2.1. GLI ATTI DELL’UNIVERSITAS NEI PROTOCOLLI DEI NOTAI DI BITONTO Particolarmente utili ai fini della ricostruzione della storia della città di Bitonto devono essere considerate le fonti notarili249, le quali sono conservate prevalentemente presso l’Archivio di Stato di Bari250. Nell’ambito di quelle che sono state le vicende sociali, politiche, economiche dell’universitas, il notaio ha avuto un ruolo e partecipazione di rilevante importanza, che è necessario qui introdurre, in speciale riferimento alla sua attività di gestione e conservazione di certificazioni patrimoniali. Attraverso le sue scritture è possibile percorrere vari itinerari di ricerca. «L’attività dei notai ha costituito, come è noto, un elemento decisivo di mediazione tra scienza e prassi del diritto, e pertanto ha sempre richiamato l’interesse degli storici, specialmente per l’età medievale, quando il valore giuridico della certezza nelle situazioni soggettive, patrimoniali e personali era in gran parte garantito dalla funzione notarile»251. A lui era demandato il compito di testimoniare e certificare tutte le transazioni di natura contrattuale pubblica o privata che avvenivano tra cittadini e tra questi e le magistrature. Francesco Cammisa definisce le fonti notarili nella fase medievale, in cui è prevalente l’interesse storiografico, e quelle del periodo moderno, affermando che «la disciplina dell’attività notarile nell’età moderna presenta una ancora più stretta connessione tra gli aspetti tecnico-giuridici, dottrinali e legislativi con i maggiori problemi di organizzazione della società con i grandi temi della politica e in particolare dell’economia. Si può dire che il punto di vista sulla certificazione notarile [e quindi sugli atti notarili] prima concentrato nel suo oggetto prevalente – la regolamentazione dei rapporti privati – viene ad acquistare con il formarsi degli stati moderni connotati sempre più chiaramente pubblicistici»252. La memoria tramandata dai protocolli e dalle schede253 degli antichi notai rappresenta oggi una quantità immensa di notizie utili per la scrittura della storia della città, ed il ruolo che il notaio ha svolto come cancelliere del governo delle antiche universitates è attestato in tutte le fonti legislative e normative – capitoli e grazie – del periodo di antico regime. Anche nel caso di Bitonto, gli statuti cittadini regolamentano i compiti e le attribuzioni delle varie 248 Un quadro esauriente della struttura amministrativa del comune postunitario e dei suoi riflessi sulla documentazione d’archivio è quello presentato da ALEXANDRA KOLEGA, Lineamenti istituzionali e documentazione del comune postunitario (1865-1946), «Rivista Storica del Lazio», VI, 1998, pp. 85-110. 249 Si veda al proposito I protocolli notarili tra medioevo ed età moderna. Storia istituzionale e giuridica, tipologia, strumenti per la ricerca. Atti del Convegno - Brindisi, Archivio di Stato, 12-12 novembre 1992 (pubblicati in «Archivi per la storia. Rivista dell’Associazione nazionale archivistica italiana», VI, 1993, n. 1-2). 250 Gli archivi di Stato conservano gli atti prodotti dai notai che cessarono l’esercizio della professione anteriormente all’ultimo centennio (D. L.vo 29 ottobre 1999, n. 490, art. 30). 251 FRANCESCO CAMMISA, La certificazione patrimoniale. I contrasti per l’istituzione degli archivi pubblici nel regno di Napoli. Napoli, Jovene, 1989, p. 3. 252 Ivi, p. 5 253 Gli atti stipulati dal notaio sono raccolti in registri rilegati denominati protocolli; l’insieme dei protocolli degli atti redatti dallo stesso notaio costituisce la scheda di quel notaio, che rappresenta attualmente uno dei codici di localizzazione presso i depositi dell’Archivio di Stato di Bari. cariche del reggimento della città, tra cui quella del cancelliere254. Ne consegue che è opportuno dare almeno menzione della consistenza delle documentazioni superstiti pertinenti ai notai che hanno esercitato nella città di Bitonto. Si presenta pertanto una campionatura di atti rogati per conto dell’universitas da alcuni notai negli anni in cui hanno ricoperto la carica di cancelliere all’indomani del ritorno di Bitonto alla demanialità. Seguirà l’elenco nominativo dei notai bitontini, come ricavato da fonti di diversa provenienza. Sono stati individuati il protocollo degli anni 1556-57 per Terigio Senzio, del 1578-79 per Ottavio Agera e del 1579-80 per Francesco Antonio Infridelli, e quindi segnalati gli atti afferenti l’universitas, trascrivendone l’“occhiello”, una sorta di regesto archivistico col quale il notaio riassumeva l’oggetto, posto in testa ad ogni atto, e la data relativa. 254 Cfr. supra per le attribuzioni proprie del notaio/cancelliere. 2.1.1. Notaio Terigio Senzio Archivio di Stato di Bari, Atti notarili, Bitonto, scheda 15, notaio Terigio Senzio, prot. n. 284, a. 1556-1557, XV indizione, cc. 405. c. 58t «Locatio facta per magnificam universitatem civitatis Botonti de infrascriptis eius parchis magnifico Diddaco de Sylos hyspano Botonti civi et habitatori». 1556255 settembre 16 c. 59t «Venditio magistratus actore curie magnifici regii capitanei civitatis Botonti, facta per magnificum Polydorum Regnam sindacum notario Joannis Donato de Pace di Pulignano». 1556 settembre 16 c. 69 «Exigentia datij de la follarata. Pro magnifico Polydoro Regna sindaco in presenti anno magnifice universitatis civitatis Botonti contra Bernardum Scarappam de Botonto». 1556 settembre 21 c. 72 «Locatio offitij magistratus actore curie bayulorum. Pro magnifica universitate civitatis Botonti contra Nicolaum Angelum de Maranduzulo de Botonto». 1556 settembre 22 c. 73t «Exigentia molendinorum. Pro magnifica universitate civitatis Botonti contra Alexandrum Saxum de Botonto». 1556 settembre 23 c: 80 «Debitum. Pro magnifica universitate civitatis Botonti et pro ea magnifico Polydoro [Regna] sindaco et infrascriptis deputatis [super grassa] contra Petrum Cavallare de Botonto». 1556 settembre 27 c. 82 «Pro magnifica universitate civitatis Botonti et pro ea magnifico Joanne Paulo de Labinis bancho contra Petrum Cavallare de Botonto». 255 Poiché il notaio conta gli anni usando lo stile bizantino che pone a settembre l’inizio dell’anno, i documenti recanti indicazione del mese tra settembre e dicembre sono stati antedatati per riportare la datazione allo stile moderno. 1556 settembre 28 c. 83 «Debitum ducatorum centum256. Pro magnifica universitate civitatis Botonti et pro ea magnifico Polydoro Regna sindaco et Joanne Paulo de Labinis banco contra notarium Petrutium Chiaramonte de Vigiliis». 1556 settembre 28 c. 83t «Debitum ducatorum decem. Pro magnifica universitate civitatis Botonti et pro ea magnifici Polidoro Regna sindaco et Joanne Paulo Labinis banco contra notarium Petrutium Chiaramonte». 1556 settembre 28 c. 84 «Debitum. Pro magnifico Joanne Paulo de Labinis bancho in presenti anno magnifice universitatis civitatis Botonti contra fra Julium Lanfrancham de Botonto». 1556 settembre 28 c. 85 «Indempnitas. Pro fra Julio Lanfranca de Botonto contra notarium Petrutium Chiaramonte et clericum Nicolaum Maurum Chiaramonte fratrem». 1556 settembre 28 c. 89 «Debitum257. Pro magnifica universitate civitatis Botonti et pro ea magnifico Joanne Paulo de Labinis bancho eiusdem magnifice universitatis in presenti anno 1557 contra Petrutium de Petrutiis et Franciscum eius filium». 1556 ottobre 1 c. 90t «Datio della grassa. Pro magnifica universitate civitatis Botonti et pro ea magnifico Polydoro Regna sindaco et Joanne Paulo de Labinis bancho contra Franciscum Petrum de Helia de Botonto». 1556 ottobre 2 c. 91 «La sansaria de la università de Botonto. Pro magnifica universitate civitatis Botonti et pro ea magnifico Polydoro Regna sindaco contra Franciscum Petrum de Helia de Botonto». 1556 ottobre 2 256 I cento ducati dovuti dal notaio Petruccio Chiaramonte sono in parte il prezzo dell’affitto della «curia magnifici regii capitanei civitatis Botonti» come appare per conclusione «fatta per essa universitas nel presente mese di settembre «scriptam in ordinario libro conclusionis eiusdem magnifice universitatis». 257 Per la fornitura di sale dalle saline di Barletta. c. 106t «Quietatio. Pro magnifica universitate civitatis Botonti et pro ea magnifico Jacobo Miolo bancho in anno elapso 1556 contra illos de Montibus258 de Neapoli». 1556 ottobre 12 c. 108 «Conduttura salis de 3° augusti 1556. Pro magnifica universitate civitatis Botonti et pro ea magnifico Polydoro Regna sindaco contra donnum Cesarem de Janninis de Botonto». 1556 ottobre 13 c. 112 Locazione di un parco in Santo Spirito volgarmente detto «lo parco piccolo de lo castiello» dell’università di Bitonto. «Pro magnifica universitate civitatis Botonti et pro ea magnifico Polydoro Regna sindaco et Joanne Paulo de Labinis bancho contra Angelum de La Fallacara de Botonto». 1556 ottobre 18 c. 117t «Datio del mobile. Pro magnifica universitate civitatis Botonti et pro ea magnifico Polydoro Regna sindaco et Joanne Paulo de Labinis bancho contra Maximianum de Valerianis de Botonto». 1556 ottobre 22 c. 119 Locazione «secunde beccharie dicte magnifice universitatis de petra in loco Porte Barisane. Pro magnifica universitate civitatis Botonti et pro ea magnifico Polydoro Regna sindaco et Joanne Paulo de Labinis banco contra Joannem de Catherinis de Botonto». 1556 ottobre 22 c. 119t Locazione «ultime beccharie de petra ipsius magnifice universitatis in Porta Baresana. Pro magnifica universitate civitatis Botonti et pro ea magnifico Polydoro Regna sindaco et Joanne Paulo de Labinis bancho contra Federicum dictum Monaco Bucziero de Botonto». 1556 ottobre 22 c. 120 Locazione «tertie beccharie de petra. Pro magnifica universitate civitatis Botonti et pro ea magnifico Polydoro Regna sindaco et Joanne Paulo de Labinis bancho contra Franciscum Spiczicha de Baro». 1556 ottobre 22 258 Scipione de Monti, Pompeo de Monti, e Ottaviano de Monti. c. 135t «Confexio pecunie. Pro magnifica universitate civitatis Botonti et pro ea magnifico Polydoro Regna sindaco et Joanne Paulo de Labinis bancho in presenti anno 1557 contra subdiaconum Angelum Antonium Barisanum de Bitonto». 1556 novembre 4 c. 136t «Venditio datij de la grassa. Pro magnifica universitate civitatis Botonti et pro ea magnifico Polydoro Regna sindaco et Joanne Paulo de Labinis bancho contra nobilem Benedictum de Lutiis de Botonto». 1556 novembre 5 c. 137t «Indempnitas. Pro fra Julio Lanfranca de Botonto contra infrascriptis daciaros datij de la grassa». 1556 novembre 5 c. 138 «Promissio ad cambiandum. Pro magnifica universitate civitatis Botonti et pro ea magnifico Polydoro Regna sindaco et Joanne Paulo de Labinis bancho contra magnificum Franciscum Sallutium de Botonto». 1556 novembre 5 c. 151t Locazione «pro magnifica universitate civitatis Botonti et pro ea magnificis Polydoro Regna, sindaco, et Joanne Paulo de Labinis bancho contra Dominicum de Marino Auregola de Botonto». 1556 novembre 11 c. 156t «Emptio pro magnifica universitate civitatis Botonti et pro ea magnifico Polidoro Regna sindaco contra Petrum Colam de Bonasia de Botonto et infrascriptos eius filios». 1556 novembre 21 c. 158t Permutazione di censo «pro Abbate Antonio Nitto de Botonto contra magnificam universitatem civitatis Botonti». 1556 novembre 21 c. 164 «Permutatio censum inter abbatem Antonium de Nittum rettorem venerande ecclesie Sancti Benedicti de Botonti et magnificam universitatem civitatis Botonti». 1556 novembre 28259 259 Cfr. NUNZIO VINCENZO CERROTTI, Breve cenno sull’origine e progresso delle parrocchie Bitontine e memoria dell’antica e recente chiesa parrocchiale di S. Maria della Porta. Bitonto, Garofalo, 1891, p. 102 dove vi è la trascrizione dell’atto. Vedi pure Francesco Carabellese, Bitonto. In Inventari dei manoscritti delle biblioteche d’Italia. Volume sesto. Forlì, Casa Editrice Luigi Bordandini, 1896, p. 34, nota 9. c. 166t «Ratificatio facta pro magnifica universitate civitatis Botonti de permutatione census contra abbatem Antonium Nittum». 1556 novembre 30 c. 168 «Emptio pro nobilis Sigismondo de Labinis de Botonto contra magnificam universitatem civitatis Botonti». 1556 novembre 30 c. 182t «Impositio census. Pro magnifico Joanne Francesco de Rubeis de Troya Botonti» agente «magnifici domini Felicis de Rubeis de Neapolis» suo fratello «contra magnificum Polidorum Regnam sindacum Botonti, Didacum de Sylos, Joannem Paulum de Labinis, et Jeromimum Ingannamorte». 1556 dicembre 11 c. 196t «Debitum pro magnifica universitate civitatis Botonti et pro ea Jeronimo Ingannamorte [erario] contra magnificum Jheronimum Montigliam hispanum». 1556 dicembre 29 c. 199 «Debitum pro magnifica universitate civitatis Botonti et pro ea Joanne Paulo de Labinis banco in presenti anno 1557 contra nobilem Franciscum de Veritati de Botonto». 1557 gennaio 9 c. 199 «Cassactio instrumentum et retrovendendo contractus260 pro magnificis Polydoro Regna, Joanne Paulo de Labinis, Jheronimo Ingannamorte et Diddaco de Sylos contra magnificum Joannem Franciscum de Rubeis de Troya». 1557 gennaio 9 c. 214t «Impositio census pro reverenda sorore China de Aeczzaro abbatissa monasterij novij fundati per magnificam universitatem civitatis Botonti in ecclesia Santa Maria de la Misericordia intus civitatis Botonti contra magnificum Polydorum Scaragium de Neapoli barone Loseti». 1557 gennaio 24 c. 238 «Conventio261 inter magnificum Polidorum Scaragium baronum Loseti et magnificam universitatem civitatis Botonti». 1557 febbraio 22 260 261 Gabella della bardella. Concordia sopra il macinato. c. 240t «Conventio262 inter magnificam universitatem civitatis Botonti ex una et magnificum Polidorum Scaragium». 1557 febbraio 24 c. 242 «Indempnitas pro magnificis Rafaele Jannonio, Joanne Thomaso Rogadeo, Joanne Mariotto Gentili, Angelo Padulo de Botonto contra magnificam universitatem civitatis Botonti». 1557 febbraio 25 c. 244 «Emptio portionis olivarum pro magnifico Rafaele Jannonio de Botonto contra magnificam universitatem civitatis Botonti et pro ea infrascriptis magnificis deputatis». 1557 febbraio 27 c. 246 «Debitum pro supradicta magnifica universitate civitatis Botonti et pro ea dicto magnifico Joanne Paulo de Labinis eius bancho contra magnificum Rafaelem Jannonium». 1557 febbraio 27 c. 246t «Debitum pro magnifica universitate civitatis Botonti et pro ea magnifico Joanne Paulo de Labinis bancho contra nobilem Matthiam Jannonium de Botonto». 1557 febbraio 27 c. 247t «Debitum pro magnifica universitate civitatis Botonti et pro ea magnifico Joanne Paulo de Labinis bancho contra Nittum Jacobum de Nitto de Botonto». 1557 febbraio 27 c. 248t «Debitum pro magnifica universitate civitatis Botonti et pro ea magnifico Joanne Paulo de Labinis bancho contra Andream de Intura de Botonto». 1557 febbraio 27 c. 256 «Locatio datij de la follarata pro magnifica universitate civitatis Botonti contra Bernardum de Mollis de Botonto». 1557 Marzo 7 c. 257t «Debitum pro magnifica universitate civitatis Botonti et pro ea magnifico Polydoro Regna sindaco et Joanne Paulo de Labinis bancho in presenti anno 1557 contra Petrutium de Petrutijs de Botonto». 1557 marzo 7 262 Sopra il macinato. c. 341t «Conduttura de sale. Pro magnifica universitate civitatis Botonti contra nobilem Benedictum de Lutijs de Botonto». 1557 giugno 13 c. 343t «Retrovenditio et affrancatio census. Pro magnifica universitate civitatis Botonti contra Joannem Pascalem et Maurum Antonium Pascalem». 1557 giugno 14 c. 347 «Capitulatio et promissio mutui per magnificam universitatem civitatis Botonti ex una et reverendum capitulum et clerum mayoris ecclesie botontine ex altera». 1557 giugno 15 c. 351t «Consignatio ducatorum centum pro magnifica universitatis civitatis Botonti contra reverendum capitulum botontinum». 1557 giugno 15 c. 358t «Debitum pro magnifica universitate civitatis Botonti contra Nardum Scarangillus de Botonto». 1557 giugno 28 c. 398 «Consignatio263 … pro magnifica universitate civitatis Botonti contra Franciscum de Antonino de Botonto». 1557 agosto 19 2.1.2. Notaio Ottavio Agera Archivio di Stato di Bari, Atti notarili, Bitonto, scheda 25, notaio Ottavio Agera, prot. n. 903, a. 1578- 1579 VII indizione, cc. 197. c. 24t «Transactione et conventio inter magnificam universitatem civitatis Botonti seu eius magnificos deputatis eius nomine et magnificum Joannem Angelum Lucianum assessorem civitatis». 1578 settembre 5 c. 30 «Magnifica universitas civitatis Botonti contra notarium Joanne Bernardinum Heliam dicte civitatis» per il dazio della carne. 1578 settembre 5 263 Si tratta di consegna di denari per un maritaggio. c. 30t «Ratificatio et obligatio pro eadem magnifica Universitate civitatis Botonti contra nobilem Joannem Vincentium de Electis». 1578 settembre 5 c. 34 «Pro magnifica universitate civitatis Botonti contra Paulum de Bianco et Donatum de Cipriano» per il dazio della bardella. 1578 settembre 12 c. 36 «Pro magnifica universitate civitatis Botonti contra Jacobum de Rado de Bisceglia de Botonti» per il dazio della sansaria. 1578 settembre 15 c. 36t «Pro magnifica universitate predicta contra Antonium de la Bionda» per dazio. 1578 settembre 15 c. 37 «Pro eadem magnifica universitate civitatis Botonti contra Joannem Donatum Maiullarum» per la concessione «officium magistri baiulactionis eiusdem magnifice universitatis pro presenti anno». 1578 settembre 15 c. 38 «Pro eadem magnifica universitate civitatis Botonti contra magnificum notarium Antonium Naturalem» per il dazio della follarata. 1578 settembre 17 c. 39 «Convencio et transactio inter magnificam universitatem civitatis Botonti seu magnificos deputatos ut infra et notarium Joannem Angelum Mele de Terlicio et Joannem Baptista de Alberis de Monopoli» per la mastrodattia. 1578 settembre 17 c. 42 «Pro magnifica universitate civitatis Botonti contra Gratianum de Andreulo de eodem Botonto» per «datium pheudi Matine». 1578 settembre 17 c. 42t «Pro eadem magnifica universitate civitatis Botonti contra nobilem Nicolaum Matteum Stirlacciolum» per «datium mobilis». 1578 settembre 19 c. 44 «Impositio et venditio census pro magnifica universitate civitatis Botonti contra reverendum capitulum maioris ecclesie botontine». 1578 settembre 20 c. 57 «Quietacio pro Regia Curia et magnifica universitate civitatis Botonti pro custodia Turris Sancti Spiritus». 1578 ottobre 11 c. 57t «Quietacio pro eadem Regia Curia et magnifica universitate civitatis Botonti». 1578 ottobre 11 c. 70 «Reductio et calatio annuorum introytuum pro magnifica universitate civitatis Botonti per dominum Joannem Alfonsium Carmignanum de Neapoli … super introitum redditibus et iuribus gabellarum magnifice universitatis». 1578 novembre 3 c. 70t «Concessio cambiorum pro magnifica universitate civitatis Botonti contra magnificum Gabrielem de Paù». 1578 novembre 5 c. 73t «Affictus magazeni pro magnifica universitate civitatis Botonti contra Petrum Paulum de la Vacca». 1578 novembre 10 c. 79 «Concessio exigencie olei musti pro magnifica universitate civitatis Botonti contra nobilem Joannem Petrum de lo Russo». 1578 novembre 13 c. 82t «Transactio et promissio inter magnificam universitatem civitatis Botonti et infrascriptos milites gravis armature societatis illustrissimi domini ducis Suesse264». 1578 dicembre 1 c. 84t «Transactio et promissio inter magnificam universitatem civitatis Botonti et magnificum Joannem de Ferrerium societatis illustrissimi ducis Suesse». 1578 dicembre 1 c. 87 «Transactio e promissio inter magnificam universitatem civitatis Botonti et magnificum Petrum Colos militem gravis armature illustrissimi ducis Suesse». 1578 dicembre 1 264 Nella fattispecie i « … milites promiserunt et convenerunt pro pecunia ut supra recepta contribuire omnibus datiis et gabelli ipsius civitatis», come si trae dalla lettura dell’atto. c. 87t «Transactio e promissio inter magnificam universitatem civitatis Botonti et magnificum Joannem Paulum Peres militem societatis illustrissimi ducis Suesse». 1578 dicembre 1 c. 89 «Transactio e promissio inter magnificam universitatem civitatis Botonti et don Petrum de Jeram signiferum societatis illustrissimi ducis Suesse». 1578 dicembre 1 c. 90 «Transactio e promissio inter magnificam universitatem civitatis Botonti et magnificum Franciscum Dencines militem dicte societatis». 1578 dicembre 1 c. 91 «Transactio e promissio inter magnificam universitatem civitatis Botonti et magnificum Franciscum Mandes militem dicte societatis». 1578 dicembre 1 c. 95t «Transactio e promissio inter magnificam universitatem civitatis Botonti et magnificum Matteum Lopes de Sayavedra contatorem dicte societatis». 1578 dicembre 5 c. 97t «Promissio pro magnifica universitate civitatis Botonti et magnificum Loysium de Alarcone militem societatis illustrissimi ducis Suesse». 1578 dicembre 11 c. 100 «Promissio et conventio pro magnifica universitate civitatis Botonti contra magnificum Joannem Ortado de Mendozza militem societatis illustrissimi principis Ascoli». 1578 dicembre 21 c. 104 «Promissio et indemnitas pro magnifica universitate civitatis Botonti contra Lucam Porrecam et Joannem Thomasium Porrecam de Sovina» per trasporto di salnistri da Matera a Napoli. 1579 gennaio 3 c. 108 «Quietatio pro magnifica universitate civitatis Botonti contra Nicolaum Sarcinellam de Gravina» per vendita di frumento. 1579 gennaio 9 c. 110 «Reductio et calatio annuorum introitum pro magnifica universitate civitatis Botonti contra illustrissimum dominum Joannem Alfonsium Carmignanum». 1579 gennaio 14 c. 115t «Promissio macellandi pro magnifica universitate civitatis Botonti contra Joannem Antonio de Francesco dela Taranta». 1579 gennaio 20 c. 119t «Quietatio ducatorum triginta pro dote Julie Angelilli de Giorgio nupte ex legato quondam Galeati Sacconi pro magnifica universitate civitatis Botonti contra Franciscum Lattancio de Oliviero et Vitum de Bello». 1579 febbraio 7 c. 161 «Pro magnifica universitate civitatis Botonti contra Jacobum Joannem de Colella Botonti incolam». 1579 maggio 15 c. 162 «Concessio turris … fronta de Pietro Francesco de Cola Didico pro magnifica universitate civitatis Botonti». 1579 maggio 16 c. 168t «Pro magnifica universitate civitatis Botonti contra magnificum Pirrum de Bruculis de eadem civitate» per affitto di gabelle. 1579 maggio 22 c. 169 «Pro magnifica universitate civitatis Botonti contra Vitum de Monte Calvo Botonti incolam» per fitto della beccaria. 1579 maggio 22 c. 169t «Promissio pro magnifica universitate civitatis Botonti contra Ambrosium de Cuccaro». 1579 maggio 24 c. 170t «Concessio unius putei pro magnifica universitate civitatis Botonti contra Vincentium Portiam de eadem civitate». 1579 maggio 24 c. 173 «Pro magnifica universitate civitatis Botonti contra notarium Abinancium Chiancarano de Botonto» per fitto della beccaria. 1579 giugno 5 c. 173t «Pro magnifica universitate civitatis Botonti contra notarium Joannem Dominicum Catenam» per fitto del dazio della follarata. 1579 giugno 10 c. 178t «Pro magnifica universitate civitatis Botonti contra Gratianum de Andruenti de eadem civitate». 1579 giugno 23 c. 180 «Affictus cuiusdam parchi qui fuit Angeli de Bianco pro magnifica universitate civitatis Botonti contra diaconum Joannem de Ventafridda de eodem Botonto». 1579 giugno 28 c. 181 «Pro magnifica universitate civitatis Botonti contra diaconum Joannem de Ventafridda de eodem Botonto». Affitto di un parco nel territorio di Bitonto «in loco delo Castello vecchio detto de Argiro». 1579 giugno 28 c. 182 «Pro magnifica universitate civitatis Botonti contra magnificum Joannem Vincentium de Electis». Affitto della seconda beccaria. 1579 luglio 6 c. 182t «Pro eadem magnifica universitate contra Joannem Jacobum de Capua». Affitto del dazio della bardella. 1579 luglio 8 c. 184 «Transactio conventio et promissio265 inter magnificam universitatem civitatis Botonti et magnificum reverendum abbatem Joannem Baptistam de Labinis tam nomine suo quam aliorum suorum fratrorum». 1579 luglio 17 c. 185 «Concessio turris ad censum perpetuum266 pro Angelillo de Bufano de Botonto contra magnificam universitatem civitatis Botonti». 1579 luglio 19 265 Causa sopra «macinandis olivis in territorio ipsius civitatis natis et nascituris in possessionibus ipsorum magnificorum de Labinis sitis in territorio civitatis Juvenatij» davanti al Sacro Regio Consiglio. Convenzione perché «in futurum liceat introducere ad macinandum ad tarpetos ipsius civitatis fructum olivarum nascituros in dictis possessionibus». Vedi «Carte antiche», n. 19. 266 Vi è menzione della conclusione dell’universitas «in pleno regimine» del 24 settembre 1579 di concessione ad Angelillo de Bufano a censo perpetuo della torre «ipsius magnifice universitatis sitam in menijs Porte Rubustine … versus lamas in frontispicio domorum Juliani Caballi». c. 186t «Promissio pro magnifica universitate civitatis Botonti contra Pandolfum de Petruccio de Vito de civitate Botonti habitatorem terre Turitti». Contribuzione di dazi e gabelle della città di Bitonto. 1579 luglio 28 c. 187 «Concessio turris ad censum perpetuum pro Jacobo delo Bascio de Botonto contra magnificam universitatem civitatis Botonti267». 1579 agosto 3 c. 189 Convenzione tra l’universitas ed alcuni mastri di Corato «super confectione stratis Porte Rubustine». 1579 agosto 5 c. 193 «Quietatio pro Regia Curia contra caporalem et militem268 Turris Sancti Spiritus in territorio civitatis Botonti». 1579 agosto 20 2.1.3. Notaio Francesco Antonio Infridelli Archivio di Stato di Bari, atti notarili, Bitonto, scheda 21, notaio Francesco Antonio Infridelli, prot. n. 447, a. 1579-1580 VIII indizione, cc. 390. c. 58 «Università de Botonto. Concessione de cambij al magnifico Gabriele de Paù269». 1579 ottobre 16 c. 80 «Università de Botonto. Conventione delli salinitri con Giovanni Bernardino Todaro de Matera». 1579 ottobre 24 c. 113 «Università de Botonto. Quietanza a Giovanni Mariotto Gentile per lo rilievo del feudo di Orlem seu di Casamassima». 1579 novembre 10 c. 114 «Università de Botonto. Investitura del feudo de Orlem fatta a Giovanni Mariotto per vigore de suoi privilegij». s. d. c. 130 «Università de Botonto. Conventione con Col’Antonio Giannone». 267 Vi è menzione della conclusione dell’universitas del 24 settembre 1579 di concessione di una torre «in menijs eiusdem civitatis in loco de la Porta Nova versus Portam Rubustinam». 268 Sono Pietro Sosa caporale e Ippolito di Monopoli milite. 269 Contiene i «Capitoli dei cambi» deliberati «in pleno consiglio» il 16 luglio 1579. 1579 novembre 22 c. 131 «Università de Botonto. Concessione della gabella della farina a Gisonno de Ciambrellis». 1579 novembre 25 c. 132 «Università de Botonto. Concessione dell’esigentia dell’oglio a Giovanni Dominico Catena». 1579 novembre 26 c. 133 «Università de Botonto. Conventione con li patroni delle pecore» Giovanni Alfonso de Silos, Giovanni Pietro Rogadeo, Leonardo de Silos, Roberto de Pietate. 1579 novembre 26 c. 139 «Università de Botonto. Consignatione de denari al reverendo convento de Santa Maria del Carmine de Botonto». 1579 dicembre 2 c. 145 «Università de Botonto. Conventione con abbate Mario Fanelli rettore» della chiesa parrocchiale San Pietro de Castro. 1579 dicembre 7 c. 180 «Università de Botonto. Affitto de magazeno a Cesare Pantoscia». 1580 gennaio 12 c. 191 «Università de Botonto. Conventione contra mastro Ferrante de Cola Luce». 1580 gennaio 25 c. 206 «Università de Botonto. Quietanza del legato de Galeatii Saccone contra Giovanni de Andrea de Gravina detto lo Moretto». 1580 febbraio 4 c. 211 «Università de Botonto. Affitto de olive del feudo a Lonardo de Citrino». 1580 febbraio 9 c. 259 «Università de Botonto. Vendita a Roberto de Pietate». 1580 marzo 27 c. 268 «Università de Botonto. Quietanza contra Giovanni Antonio Sansone». 1580 marzo 31 c. 280 «Università de Botonto. Affitto de mastro d’attia a Pietro Vincenzo Caravita». 1580 aprile 17 c. 282 «Università de Botonto. Conventione con abbate Ottavio Sansone rettore ecclesiae Sancti Giovanni Baptiste in Porta Barisana». 1580 aprile 22 c. 290 «Università de Botonto. Conventione con Paulo de Tauris». 1580 aprile 23 c. 306 «Università de Botonto. Licentia di tagliar tufi alla marina a Giovanni Vincenzo Riccio de Giovinazzo». 1580 maggio 8 c. 324 «Università de Botonto. Conventione con Marc’Antonio de Rubeis». 1580 giugno 6 c. 334 «Università de Botonto. Concessione dell’esigentia delle vittuaglie contra notar Col’Antonio Brigola». s. d. c. 340 «Università de Botonto. Debito contra Cesare Ferrarense270». 1580 giugno 24 c. 382 «Università de Botonto. Cessione de apotega contra Agostino Cataneo de Bergamo Botonti commorante». 1580 agosto 26 270 Si tratta di «Conventio supra conventione salis inter magnificum notarium Galeatium Francavillam sindicum magnifice universitatis Botonti ex una et Cesarem Ferrarensem de Botonto ex altera». 2.2. Elenco nominativo dei notai bitontini Le funzioni di cancelliere dell’universitas sono state rese dal notaio per tutta l’età moderna, almeno fino all’avvento dei francesi che imposero alle amministrazioni pubbliche sia centrali che periferiche una burocrazia mutuata dalla propria organizzazione derivante dalle riforme napoleoniche271 e trasformarono la figura in quella di un impiegato del comune, con mansioni analoghe a quelle dell’attuale segretario comunale. Il notaio va a perdere quei requisiti di “officiale” nel “regimento” dell’universitas e i suoi protocolli si svuotano di tutte quelle certificazioni che erano state finora utili per la storia istituzionale delle città meridionali. Per quanto ora richiamato, l’elenco nominativo dei notai bitontini, ampliato cronologicamente dall’alto medioevo fino alle soglie del ventesimo secolo, assume un mero valore testimoniale, per ricordare comunque il ruolo avuto da essi nello svolgimento delle vicende cittadine. La lista che segue è risultato di una rielaborazione effettuata comparando l’inventario degli atti notarili conservati nell’Archivio di Stato di Bari, disponibile presso la sala studio, e quello compilato da Vito Tangorra nel 1977272. Il primo enumera i notai a cominciare da Pascarello de Tauris, attivo negli anni centrali del XV secolo; la lista di Tangorra copre invece anche epoche anteriori all’età moderna. Si ritiene che Tangorra abbia tratto da varie fonti i nomi dei notai, per esempio citazioni e menzioni su codici diplomatici273, senza peraltro attribuire una datazione più precisa per tutti i nomi afferenti ai periodi più antichi, salvo poche eccezioni. In questa sede si è avuto cura di segnalare le differenze tra le due compilazioni: in caratteri corsivi il nome del notaio presente nella compilazione di Tangorra e mancante in quella dell’Archivio di Stato di Bari; e in grassetto il caso inverso. Non sono state rilevate varianti ortografiche di poco conto (Germani/Germano); in caso diverso la variante è indicata in nota. I dati forniti sono relativi al nome del notaio, alle coordinate cronologiche dei protocolli, al loro numero e all’attuale collocazione archivistica274. 1. Periodo greco (939-1071) Urso Cacciaguerra Leo clericus Sandus subdiaconus et natorius 271 Utile per intendere la partecipazione diretta che Napoleone ebbe a favorire le modificazioni della macchina amministrativa dello stato anche nel regno attribuito a Giuseppe Bonaparte, è il lavoro di FRANCESCO DE MARTINO, La nascita delle Intendenze. Problemi dell’amministrazione periferica nel Regno di Napoli 1806-1815. Napoli, Jovene, 1984. 272 VITO TANGORRA, I notai di Terra di Bari. Testimonianze per la storia del notariato. Bari, Safra, 1977. 273 Tangorra pubblica un elenco cronologico diviso per località di notai che hanno rogato in Terra di Bari dal secolo X, indicando quelli del periodo greco (939-1071), normanno (1072-1194), svevo (1195-1265), angioino (1266-1434), aragonese (1434-1500), le cui pergamene sono trascritte nel Codice Diplomatico Barese pubblicato a cura della Società della Storia Patria della Puglia, e quelli i cui atti sono depositati presso l’Archivio di Stato di Bari e presso gli archivi notarili. 274 Per non appesantire il testo si è preferito fornire solo il numero di scheda identificativo del notaio. Periodo normanno (1072-1194) Bellus Periodo svevo (1195-1265) Mauro Silvester Iacobus Riccardi Periodo angioino e aragonese (1266; 1434-1500) Iacobus Pascalis Nicolaus Iohannes de Flore Antonius de Petro Iohannis iudicis Angeli Angelus notarii Leopardi Petrus de Marco Iohannes iudicis Leonis Angelus de Marino Sabinus de Leone Iohannes de Santacruce Florius notarii Nicolai Iacobus iudicis Leonis Maio iudicis Leonis Antonius iudicis Nicolai Guillelmus de Petro Angelus de Vulpano, 1390 Nicolaus Ant. Notarii Valeriani, 1459 Santorus notarii Valeriani Petrus de Ildaris, 1495 Lodovicus Caccavo de Tramuto Petrus de Orfanis Periodo moderno Scheda 1. 2. 3. 4. 5. 6. Nome De Tauris Pascarello De Bitritto Angelo De Iuliano Angelo Stefano Coccia Pellegrino De Orfanis Pietro Abinantino Antonio Anni 1445-1502 1462-1489 1469 1479 1481-1484 1488-1516 1490-1495 Protocolli 42 6 1 2 41 5 7. 8. 9. 10. 11. 12. 13. 14. 15. 16. 17. 18. 19. 20. 21. 22. 23. 24. 25. 26. 27. 28. 29. 30. 31. 32. 33. 34. 275 De Carofilio Leonardo De Russis Pascarello De Agrestis Pietro Nicola Carofilio Giacomo Antonio De Rutiis Bartolomeo275 Putignano Giovanni Antonio Madio Vito De Pisarellis Tommaso276 Senzio Terigio277 Naturale Antonio Dellavacca Sarry De Russis Angelo Urbano Leonardo278 Maranduzzolo Nicolangelo Infridello Francesco Antonio Pisarello Agostino Francavilla Galeazzo Elia Giovanni Berardino Agera Ottavio Minnuto Ottavio Picaro Giovanni Battista279 Brigola Nicola Antonio Maiullari Giovanni Donato Frangilapillo Giacomo Regola Cesare Bidello Domenico Chiancarano Giovanni Girolamo Stellacci Palmo De Risis Palmo Nella lista di Tangorra: De Rittis. Nella lista di Tangorra: Pisarelli. 277 Nella lista di Tangorra: Sergio. 278 Manca nella lista di Tangorra. 279 Nella lista di Tangorra: Picario. 276 1511-1540 1518-1554 1532 1532-1558 21 22 1 23 1534-1560 1542-1562 26 17 1542-1603 1543-1577 1551-1595 1552-1597 1554-1584 1555 1557-1582 1559-1604 45 25 34 41 17 1 26 44 1566-1586 13 1567-1569 1568-1593 1570-1584 1574-1618 1576-1601 1576-1605 2 14 14 40 77 7 1577-1621 1580-1594 35 65 1580-1607 1581-1616 1581-1622 1585-1621 96 18 40 17 1590-1597 1590-1618 18 35. 36. 37. 38. 39. 40. 41. 42. 43. 44. 45. 46. 47. 48. 49. 50. 51. 52. 53. 54. 55. 56. 57. 58. 59. 60. 61. 62. 63. 64. 280 281 Termine Giuseppe Vacca Giovanni Pietro Brencola Luigi Antonio Vacca Giovanni Francesco Florello Giovanni Donato Ricchiuto Giovanni Pietro280 Stellacci Giovanni Battista Vacca Michele Maiullari Bartolomeo Pacella G. Battista Raputo Giovanni Donato Bracco Agostino Ricchiuto Giuseppe Della Verga Giovanni Francesco Santeramo Girolamo Morea Angelantonio De Angelis Nicola De Simone Giovanni Battista Montenegro Cesare Ricchiuto Giovanni De Blasis Angelo Antonio Ciotta Giovanni Battista De Nigris Michele Siccoda Cesare Raputo Lucantonio Della Zecca Giuseppe Pacella Giuseppe Spica Giuseppe Chiancarano Domenico Lombardi Francesco Antonio Triaca Francesco Antonio281 1591-1617 1593-1594 1596-1625 1599-1639 34 1 21 16 1599-1642 46 1601 1 1605-1619 13 1606-1613 1606-1650 1607-1608 1608-1648 1609-1620 1619-1622 1624-1634 9 87 1624-1669 1625-1671 1627-1674 1629-1666 36 43 37 19 1637-1643 1640-1643 1643-1650 1645-1659 1646-1651 1647-1701 1651-1664 1652-1684 1654-1655 1657-1662 1657-1680 1666-1705 4 3 6 7 4 56 11 33 2 3 19 35 1673-1677 5 22 7 8 10 Potrebbe essere identificato con “Ricchiuto G. Maria, 1593-1601” della lista di Tangorra. Nella lista di Tangorra: Trisca Francesco Antonio. 65. 66. 67. 68. 69. 70. 71. 72. 73. 74. 75. 76. 77. 78. 79. 80. 81. 82. 83. 84. 85. 86. 87. 88. 89. 90. 91. 92. 93. 94. 282 Siccoda Francesco Antonio De Renzio Francesco Antonio Carusio Ottavio Letizia Francesco Antonio Maffei Gaetano Sebastiano Germano Giovanni Lorenzo Della Zecca Giuseppe Nicola Stellacci Palmo Degni Carlo Antonio Uva Paolo Fornella Giuseppe282 Martucci Francesco Carbonara Filippo Mastronicola Nicola Benedetto Masellis Vito Catucci Giuseppe Cardone Domenico Vacca Francesco Paolo Ancarano Francesco Paolo Antuofermo Nicola Ignoccoli Francesco Pace Giuseppe Antonio Giordano Giuseppe Degni Antonio Panisco Giovanni Salerno Giovanni Sciacqua Pasquale Martucci Pasquale 1673-1731 Ventafridda Giovanni Battista Sannicandro Francesco Saverio Nella lista di Tangorra: Foruelli. 1674 57 1 1674-1712 1679-1704 1680 14 26 1 1683-1715 26 1685-1708 22 1686-1724 1705-1730 1705-1751 1709-1739 1711-1731 1711-1741 1712-1759 32 23 43 25 20 29 48 1717-1727 1720-1774 1723-1767 1728-1788 1731-1771 1 52 34 60 40 1734-1739 1735-1753 1741-1774 1743-1785 1744-1781 1746-1758 1747-1777 1748-1794 1754-1804 5 19 34 30 36 12 31 45 51 1757-1796 38 1758-1779 22 95. 96. 97. 98. 99. 100. 101. 102. 103. 104. 105. 106. 107. 108. 109. 110. 111. 112. 113. 114. 115. 116. 117. 118. 119. 120. 121. 122. 123. 124. 125. 126. 283 Lioce Giuseppe De Michele Giovanni Leongito Pietro Nicola Pace Baldassarre Marino Pasquale Raimondi Vito De Gennaro Gaetano De Pietroleonardo Domenico Gaetano283 Frisini Francesco Paolo Siena Modesto Pascullo Francesco Saverio Vitale Michele284 Raimondi Raffaele Bisceglia Domenico Raimondi Domenico Carelli Vito Calamita Francesco Filosi Gaetano Francesco Degni Giovanni Vacca Raffaele Vasanella Arcangelo Cardone Vito Pastoressa Francesco Saverio Lioce Stefano Giovanni Santorufo Vincenzo285 Giordano Domenico Vacca Giuseppe Andrea286 Ventafridda Gaetano Saponiero Giuseppe Antonio Labianca Gaetano Sannicandro Gaetano Emanuele287 De Michele Michele Arcangelo 1758-1795 1758-1803 1763-1795 1766-1801 1767-1771 1767-1810 1769-1794 1773-1808 39 43 33 36 5 44 26 35 1774-1799 1775-1806 1775-1810 26 34 36 1776-1783 1776-1798 1778-1805 1778-1808 1782-1805 1782-1810 1782-1823 1782-1829 1783-1810 1783-1824 1785-1816 1786-1796 7 9 28 30 8 5 24 45 28 36 30 11 1786-1814 1787-1804 1787-1804 1788-1805 1789-1809 1789-1810 24 2 17 16 21 22 1790-1796 1791-1977 7 7 1791-1837 48 Nella lista di Tangorra: De Pietro Leon Domenico. Nella lista di Tangorra: Vito. 285 Espunto dalla lista con annotazione a penna sul tabulato: «Inserito nella piazza di Bitetto». 286 Nella lista di Tangorra: G. Antonio. 287 Nella lista di Tangorra: Tommaso. 284 127. 128. 129. 130. 131. 132. 133. 134. 135. 136. 137. 138. 139. 140. 141. 142. 143. 144. 145. 146. 147. 148. 149. 150. 151. 152. 153. 154. 155. 156. 157. 158. 159. 160. 288 Sisto Bartolomeo Ricchizzi Giuseppe Porzia Vincenzo Leongito Egidio Testa Carlo Pietroleonardo Bernardino Emanuele Mansueto Francesco Sciacqua Michele Vitarelli Nicola Antonio Cataldi Tommaso Pace Giuseppe Antonio Lioce Emanuele Ventafridda Francesco Minardi Francesco Raimondi Francesco Michele Ferrara Gioacchino Mastromarino Giordano288 Siena Crescenzo Casalini Giuseppe Minardi Domenico Curzio Giuseppe De Marinis Pasquale Giordano Saverio Cardone Domenico De Michele Raffaele Lioce Giuseppe Curzio Michele Pace Baldassarre Centola Francesco Danisi Michele Cardone Vito289 Leongito Luigi Minardi Ignazio Galliani Gaetano Marzano Antonio290 Montanari Raffaele Abbruzzese Leonardo Domenico Losito Tommaso 1792-1825 1794-1839 1795-1807 1795-1845 1798-1805 1799-1829 34 46 12 46 1 18 1802-1806 1802-1808 1802-1808 1802-1808 1802-1843 1803-1840 1803-1848 1803-1853 1804-1810 1 7 7 38 35 43 68 6 1804-1844 1805-1849 1806-1829 1807-1826 1808-1833 1808-1841 1809-1860 1819-1831 1820-1848 1839-1879 1842-1852 1843-1860 1845-1850 1848-1878 1848-1879 1848-1893 1850-1886 1853-1887 1854-1903 1855-1857 1855-1881 1859-1891 32 41 22 20 23 34 84 14 15 55 11 22 6 33 32 37 41 3 28 35 1860-1899 Nella lista di Tangorra: Girolamo. Tangorra pone la data iniziale al 1858, pur collocando il nominativo, nella successione cronologico tra il 1848 e il 1850. 290 Nella lista di Tangorra: Giuseppe. 289 161. 162. Lioce Giovanni Cervelli Francesco 1861-1893 1863-1882 23 21 163. Scalera Scipione 1882-1884 4 3. L’ARCHIVIO: ORDINAMENTO E CONSERVAZIONE Il patrimonio archivistico del comune di Bitonto, uno dei più importanti della provincia di Bari, e più in generale della regione Puglia, è composto, come già ricordato, da due nuclei documentari che riflettono periodi storici diversi: il primo riguarda l’antico regime e il Decennio francese fino alla fine del XIX secolo («archivio antico»), il secondo riguarda l’epoca contemporanea (fondo postunitario291). Accanto alle serie cartacee che partono dal sec. XVI, nella locale Biblioteca comunale si conserva, come già aveva rilevato Pasquale Di Bari, un consistente fondo pergamenaceo di provenienza diversa (in buona parte, tuttavia, prodotto o afferente all’antica universitas bitontina) del quale si darà una succinta notizia, essendo destinata ad altra sede ed ad altro momento un’ulteriore trattazione specifica. Le notevoli dispersioni e manipolazioni che l’archivio storico del comune di Bitonto ha subito nel corso dei secoli sono numerose, legate a motivazioni storico-istituzionali, a vicende di carattere tecnico-archivistico (riordinamenti, scarti di atti ritenuti inutili) a trasferimenti, a danneggiamenti (intenzionali o accidentali), a calamità naturali: è arduo oggi rendere conto in modo completo di tutto quanto ha contribuito a determinare l’attuale assetto documentario, in ragione della difficoltà o impossibilità della ricostruzione di fatti e vicende, soprattutto se si considera che almeno per la documentazione più antica bisognerebbe conoscere quanto ha inciso l’operato di storici e studiosi locali, con particolare riferimento a quelli della seconda metà dell’Ottocento, e comunque a tutti coloro che hanno potuto usufruire di accessi privilegiati all’archivio. Per ripercorrere le vicende dell’archivio è opportuno fare riferimento non solo alle notizie tratte direttamente dai documenti, ma anche ad alcune specifiche disposizioni emanate nel corso del tempo dalle varie autorità politiche e amministrative, sia centrali che periferiche, che hanno interagito con la vita del comune, nonché ad altre fonti documentarie di tipo diverso, private, ecclesiastiche o di altre istituzioni, che riflettono i particolari legami esistenti tra i vari soggetti nell’ambito delle attività cittadine. Le prime informazioni riguardanti il sistema adottato per la conservazione delle scritture dell’universitas risalgono al secolo XV; infatti da un documento del notaio De Tauris, pubblicato da Francesco Carabellese, si trae che l’archivio cittadino, o almeno gli atti più importanti che attestavano titoli di possesso e privilegi della comunità bitontina, fosse conservato nella cripta della cattedrale, in particolare si rileva che il 18 febbraio del 1459 il notaio De Tauris si recò «in confexione episcopatus Botonti» ed alla presenza del sindaco dei 291 Secondo la denominazione data da Grazia Tatò nel suo già citato L’archivio storico del comune di Bitonto. nobili, Leone de Girardis, dell’ordinato dei nobili, Francesco Antonio de Aparma, dell’ordinato del popolo, Domenico Paparicio, del sindaco del popolo, Feravantus de Barisano «aperuit cassonum unum, in quo erant et sunt certa privilegia et scripturas universitatis Botonti in dicta confexione existente clausum cum quatuor clavibus …»292. Molto più tarda è poi la notizia che nel corso della Santa visita del vescovo Giovanni Battista Stella del 1620, relazione della quale è conservata nell’archivio storico diocesano di Bitonto, viene rilevato che nella stanza del lavamani, nella sacrestia della cattedrale, risultavano custodite molte casse contenenti documenti, tra cui cinque di carte private ed una più grande di scritture e privilegi dell’universitas di Bitonto, oltre l’archivio delle scritture del capitolo293. È inoltre degno di menzione l’episodio accaduto nel 1640, di cui rimane documentazione tra le carte dell’archivio storico comunale, della sottrazione e traffico di «scritture antiche» conservate nell’archivio della città, per il quale fu incolpato, forse ingiustamente, il conservatore notaio Giovanni Donato Florelli: «Noi sottoscritti Sindaco ed eletti al governo et regimento dell’Università della Città di Bitonto faceno fede [in iudicio et extra] come l’anni passati ad instanza del quondam Bonaventura naturale fu fatta instanza al Sindaco et eletti all’hora di essa città che havessero dovuto fare qualche dimostranza nella persona di Notar Gio. Donato Florelli all’hora Conservatore delle scritture [che] stanno nell’archivio predetto di essa Città, sotto pretesto che havesse andato vendendo a rotolo alcune scritture antiche che similmente si conservavano nel detto archivio et perché detto notar Gio. Donato fu ritrovato innocente di quanto se l’incolpava dal detto Bonaventura poco suo amorevole, però alla Città parve non farci altro ne procedere a cosa alcuna; tanto più che il detto notaro è persona da bene, di buona vita, forza et condizione, timoroso di Iddio, solito frequentare i SS. Sacramenti et di buono esempio a tutta questa città, et in fede habbiamo fatto fare la predetta sottoscritta di nostre più mani et sigillata con il solito sigillo di essa città; in Bitonto li 30 di Agosto 1640»294. Le vicende dell’archivio comunale sono abbinate a quelle della stessa sede dell’amministrazione municipale che ha trovato diverse collocazioni nel corso dei secoli; rimandiamo alle numerose storie della città, che abbiamo peraltro già citato, perché il lettore possa seguirle dal convento di S. Francesco a quello di S. Domenico, dal Palazzo Gentile, fino al Palazzo Rogadeo, allogato presso la biblioteca civica, da cui è finalmente stato trasferito in quella che si crede resterà l’ubicazione definitiva della “Fondazione De Palo – Ungaro”. In Italia meridionale la configurazione contemporanea di un archivio storico comunale ha spesso diretta dipendenza con l’azione riformatrice nei settori della amministrazione pubblica avvenuta nel primo decennio del XIX secolo; anche in quello di Bitonto restano numerose le tracce e le attestazioni di tale azione e si cercherà pertanto di darne conto in relazione agli scopi dichiarati di questo lavoro di presentare l’inventario dell’archivio stesso. La formidabile azione riformatrice procurata dai francesi nei primi anni del XIX secolo ha trovato campi di applicazione anche nel settore degli archivi, sviluppando quella che è ancora oggi, almeno nei suoi elementi costitutivi, la configurazione e l’organizzazione di tali strutture sotto il profilo burocratico, amministrativo e peculiarmente tecnico. A tale ondata riformatrice non sfugge ovviamente la realtà locale costituita dalla città di Bitonto, che fu interessata dalle 292 FRANCESCO CARABELLESE, La Puglia nel secolo XV, vol. I. Bari, Vecchi, 1901, pag. 172. Vedi anche ID, Bitonto. In GIUSEPPE MAZZATINTI, Gli archivi della storia d’Italia. Rocca S. Casciano, 1897, p. 148. 293 ARCHIVIO STORICO DIOCESANO DI BITONTO, Visita pastorale di Monsignor Giovanni Battista Stella, 1620 agosto 31. 294 ARCHIVIO STORICO COMUNALE DI BITONTO, da ora in poi ASCBI, sezione prima, Carte antiche, 42. disposizioni normative emanate dalle autorità territoriali e di cui restano documentazioni e testimonianze nell’archivio stesso della città. Agli inizi dell’ottocento, l’intendente di Terra di Bari, duca di Canzano, inviò alle amministrazioni comunali una circolare295 con cui affermava che una delle «principali cure … dev’esser quella di sistemare l’archivio comunale». A tale proposito prescrive una serie di «regolamenti», il principale riguarda la stesura, sotto stretta sorveglianza del sindaco, di un «esatto notamento di tutte le carte dell’Università, specialmente de’ libri de’ parlamenti, conti, catasto, pubblici istrumenti»296. La responsabilità della conservazione di tali carte è demandata all’archivario, a cui spetta, insieme al sindaco, la cifratura pagina per pagina del «libro ligato in pergamena, o cartoncino, abacato, munito di sugello in cui si registrano le risoluzioni decurionali». La circolare prevede inoltre la formazione di un «libro, in cui si trascrivano letteralmente da parola a parola tutte le leggi e reali decreti, notandovisi il giorno di loro pubblicazione per esteso e non in abaco. Altro simile in cui si trascrivano le disposizioni generali dell’Intendenza. Altro simile in cui si notino le spese qualsivogliano della Comune. Lo stesso libro contenga pure una rubrica de’ giornalieri introiti. Altro simile in cui si trascrivano i budjet. Questo libro incominci coll’antico stato discusso, laddove esista, e si prosegua co’ budjet annuali dal passato anno in poi. Altro … contenga i conti de’ sindaci colle rispettive acclaratorie, o significatorie».297 L’amministrazione comunale di Bitonto risponde alle richieste dell’Intendenza con una nota del 26 luglio del 1807, comunicando che nel passato «aveva il suo archivio in cui si conservavano tutte le carte attinenti al pubblico». Ma da «moltissimi anni l’archivio suddetto venne spogliato e le carte che nel medesimo esistevano passarono presso di vari particolari [privati]. Presso gli eredi di questi forse dovriano esistere tutt’ora, precise quelle che formavano l’antico decurionato ch’era tutt’altro da quello organizzato nell’anno 1798»298. Il comune si impegna a «prendere delle notizie per venire in chiaro presso di dove esistano queste carte e scritture». Ma nonostante sia stato affisso un avviso pubblico con cui si richiede la restituzione delle carte dell’archivio comunale, in una relazione inviata all’intendente il 13 ottobre dello stesso anno, si dichiara che «nessuno fin ora si è benignato» di rispondere. I ripetuti solleciti non sembrano ottenere risultati. Ma l’attenzione dell’Intendenza su questi argomenti continua e le testimonianze risultano anche dagli atti relativi alle «visite» che periodicamente gli intendenti della provincia di Terra di Bari facevano presso i comuni al fine di ispezionarne e valutarne lo stato. La legge del 12 dicembre 1816 aveva infatti prescritto che gli intendenti dovessero visitare nel corso di ogni biennio tutti i comuni ed i pubblici stabilimenti delle provincie affidate alle loro cure al fine di «riconoscerne la situazione fisica e morale» per proporre in seguito i modi per migliorarla. 295 CIRCOLARE DELL’INTENDENZA DELLA PROVINCIA DI TERRA DI BARI del 13 luglio 1807. Ivi. 297 Ivi. 298 ASCBI, sezione prima, ctg.1, cl.2, b.3, fasc.1. 296 Nell’archivio comunale di Bitonto299 sono rinvenibili i verbali e la relativa corrispondenza delle visite eseguite dagli Intendenti Capece Zurlo nel 1819, Eduardo Winspeare nel 1842, Carlo Imperiale nel 1849, Luigi Ajossa nel 1850, e Salvatore Mandarini nel 1856. I rami della amministrazione cittadina oggetto dell’indagine sono il decurionato, le rendite comunali, la contabilità comunale, lo stato della cassa comunale, le liti, le opere pubbliche, la polizia amministrativa, l’archivio comunale, l’istruzione pubblica, la pubblica beneficenza, l’agricoltura, le arti ed il commercio. Sono rappresentati i settori ritenuti più significativi dell’amministrazione locale; in particolare l’attenzione è rivolta alla tenuta degli atti, attraverso l’esame dello stato dell’archivio. Nel 1819 l’intendente Capece Zurlo dichiara di aver personalmente osservato l’archivio comunale e di non aver ritrovato le carte nell’ordine necessario: «Laonde si è su di ciò istruito il cancelliere comunale, in modo che la distribuzione delle suddette carte nell’archivio corrispondesse alla ripartizione che trovasi fatta fra i rispettivi uffici dell’Intendenza. Essendosi esaminato – continua il verbale – il libro contenente le deliberazioni decurionali, si è soprattutto rilevato che il decurionato non si è assembrato la prima domenica di ogni mese, a norma della legge organica, per cui rimane il sindaco incaricato ad uniformarsi esattamente a tale disposizione per non risponderne in caso di ulteriore inadempimento. Il repertorio ed i registri dello stato civile l’abbiamo ritrovati in regola, rimanendo però sempre salva si per l’uno, che per gli altri le verifiche prescritte delle leggi in vigore. Egualmente in regola, ed al corrente si è rinvenuto il controllo, che si porta nella cancelleria comunale per tutte le riscossioni delle rendite del comune ed ordinativi di pagamento. Non abbiamo poi ritrovato in ordine alcun atto contestante l’affissione e defissione delle leggi e dei reali decreti. Abbiamo perciò istruito il cancelliere comunale sul sistema da dovere inalterabilmente osservare per tale oggetto»300. L’interesse dell’intendente, in veste di funzionario ispettore, è rivolto essenzialmente alla corretta gestione delle scritture che hanno ancora una valenza amministrativa, infatti non traspare dai verbali alcuna preoccupazione per la conservazione degli atti che rivestono carattere storico. Tale impostazione continua anche nelle visite degli anni successivi ed anzi nei «processi verbali di visita» degli anni ’50, la cui procedura si è ormai standardizzata con un formulario a stampa, vengono elencate le serie archivistiche di cui è necessario controllare lo stato di ordinamento e conservazione. Così l’intendente Luigi Ajossa, nel 1850, si reca nella cancelleria comunale di Bitonto, dove si fa esibire dal cancelliere Pasquale Centola «gli atti di subaste di tutti i cespiti comunali, il registro di contabilità del sindaco, i volumi degli atti di pubblicazioni delle leggi e decreti, i registri delle deliberazioni decurionali, quelli dello stato civile, quelli della leva, delle multe, ed ogni altro. L’esame di queste carte – dichiara l’intendente – non che dei fascicoli di corrispondenza del protocollo, catasto, collezioni delle leggi, e Giornale d’Intendenza ci ha dato motivo di lodare la condotta che serba per aver trovato in piena regola tutti gl’incartamenti, che riguardano la cancelleria, con del pari ben legati ed ordinati i Giornali d’Intendenza, i registri dello stato civile, e gli altri elementi che compongono la delicata e molteplice congerie dell’amministrazione comunale, sicchè in questo genere la cancelleria di Bitonto è una delle migliori organizzata della provincia»301. 299 ASCBI, sezione prima, ctg. I, cl. 10, b.49, fasc.1. Ivi. 301 Ivi. 300 In questo periodo, comunque, l’Intendenza di Terra di Bari emana nel 1845 le istruzioni ed il regolamento per la tenuta degli archivi comunali, prevedendo l’istituzione di una sezione specifica per la conservazione delle carte più antiche «o che raramente potranno consultarsi»302. Sollecitati dalle disposizioni contenute nei sovrani rescritti del 21 aprile 1837 e del 30 aprile 1842, con cui si prescrive che in ogni comune il cancelliere comunale, insieme al sindaco ed ad un decurione, dovesse provvedere alla formazione dell’inventario di tutte le carte esistenti nell’archivio comunale, l’intendente di Terra di Bari, Eduardo Winspeare impartisce precise istruzioni per il riordinamento degli archivi dei comuni, che è «oggetto pur troppo importante da chiamare il particolare accorgimento di ogni ben regolare amministrazione […] Considerando essere convenevole stabilire una norma uniforme per la regolarità del servizio»303 . Vengono introdotte per la prima volta le norme per procedere alla moderna fascicolazione degli atti. Si determina che «il sistema altra volta serbato di tenersi le carte per fascicoli, e per anni, come pure l’altro di copiare le lettere in registro di corrispondenza, rimane abolito […] Le carte debbono essere divise per materie e per oggetti […] Ogni oggetto darà luogo a separato incartamento, ben cucito per ordine cronologico, e compiuto foliarsi con decente covertura di soda carta […] Ogni archivio sarà diviso in due sezioni con competenti scaffali in proporzione del numero degl’incartamenti […] La prima sezione comprenderà il vecchio archivio che conterrà le carte antiche o che raramente potranno consultarsi […] La seconda sezione ossia il nuovo archivio comprenderà le carte che possono servire al giornaliero andamento del servizio […] Per gli svariati incartamenti saranno formate due pandette o inventari, una per lo vecchio, l’altra per lo novello archivio»304. Purtroppo di questi mezzi di corredo ottocenteschi dell’archivio comunale di Bitonto è rimasto ben poco, si ritrova invece applicato il sistema di formazione e sedimentazione degli incartamenti descritti nella circolare del 1845, soprattutto per quanto riguarda l’uso della cucitura e foliazione dei singoli atti costituenti una pratica o procedura una volta esaurito il suo iter amministrativo. La maggior parte delle unità archivistiche, costituenti l’archivio preunitario, sono fascicoli di carte cucite e numerate. Questa attività di riordinamento è attestata da varie testimonianze. In particolare dal succedersi degli incarichi per una idonea sistemazione dell’archivio da parte dell’amministrazione comunale. Nel 1837 il decurionato, per adempiere a quanto previsto dal regio rescritto del 21 aprile dello stesso anno nomina il decurione Tommaso Carbonara come deputato, insieme al cancelliere comunale e con l’assistenza del sindaco, per l’ordinamento e per la redazione dell’inventario dell’archivio comunale305. In seguito, sempre con una nota dell’Intendenza del 19 luglio 1841, si richiama l’attenzione, oltre che sull’archivio, sulla conservazione delle collezioni delle leggi «e di tanti libri che per svariate associazioni non piccioli esiti si sono fatti» ed il decurionato delibera il 25 luglio del 1841 di affidare la redazione dell’inventario dei libri esistenti nella Biblioteca comunale ai decurioni Ignazio Minardi e Diego Bovio. Fortunatamente di questo inventario, datato 20 agosto 1841, si è conservato un esemplare in archivio306. 302 CIRCOLARE DELL’INTENDENZA DI TERRA DI BARI del 17 gennaio 1845. CIRCOLARE DELL’INTENDENZA DI TERRA DI BARI del 24 gennaio 1845. 304 Ivi. 305 ASCBI, sezione prima, ctg.1, cl.2, b.3, fasc.1. 306 Ivi. 303 Un’ulteriore preoccupazione dell’amministrazione è quella relativa allo stato di conservazione dei registri di stato civile. Nel maggio del 1844 il decurionato di Bitonto delibera «la indifferibile ed urgente spesa a sostenersi dall’erario comunale per nuovamente ligarsi moltissimi volumi de diversi registri di stato civile, che l’uso frequente dal 1809 in qua li ha resi logori e quindi possibile alla dispersione di qualche volumetto di ciascun registro»307. Nel carteggio si è conservata la documentazione, corredata da perizie di spesa, per la rilegatura dei «registri di matrimonio, dei nati, dei morti e degli indici dei nati e dei morti». Subito dopo l’invio della circolare dell’Intendenza di Terra di Bari del 17 gennaio 1845, contenente le istruzioni per il riordinamento degli archivi, il comune, con una nota del 30 gennaio, assicura l’adempimento di quanto richiesto e dichiara che «l’archivio … sta in ottima tenuta» e successivamente dispone che «il cancelliere archivario comunale congiuntamente con i di lui aiutanti, svariatamente a misura che i molteplici affari di questa popolazione lo permettono, se ne occupano con tutta alacrità alle preliminari operazioni pel riordinamento di questo archivio, e di fatto la maggior parte delle carte le ha divise per incartamenti e di questi se ne sono ordinati molti, cuciti ed intestati; non pochi ne restano a farsi poiché questo archivio non è di poco conto»308. La corrispondenza quasi mensile, tra gli anni che vanno dal 1845 al 1850, con cui si informa l’Intendenza sull’andamento dei lavori di riordino fornisce indicazioni anche sul tipo di intervento archivistico cui erano sottoposte le carte, in particolare il cancelliere con i suoi collaboratori «classifica per rendere efficace il servizio dell’ordinamento dell’archivio» anche in considerazione della «mole degli antichi incartamenti» che vi si trovano depositati. Per quanto concerne la conservazione della documentazione più antica, il 31 dicembre 1847 viene emanata dall’intendente Eduardo Winspeare una circolare che, richiamando i contenuti della legge del 12 novembre 1818, con cui si disponeva il deposito presso gli archivi del Regno degli atti di ogni genere prodotti dalla pubblica amministrazione, stabilisce che «tutte le carte antiche o recenti di qualunque tempo e qualità, di ogni dipendenza dell’amministrazione civile debbano passare negli archivi provinciali […] che meglio nel grande Archivio di Napoli sarebbe trasferita quella parte delle carte pertinenti ad amministrazione di luoghi pii laicali che si compone di diplomi ed istrumenti in pergamene e bolle a tutto il passato secolo, lasciando che il rimanente delle carte e scritture della medesima dipendenza passasse nell’archivio provinciale. E per verità – continua Winspeare – il grande Archivio di Napoli trasferito con sommo lustro e splendore nello stupendo edificio di Sanseverino, offre ora mai luogo a raccogliere tutte le carte che debbono esservi depositate e d’altronde in questo che debbano portarsi tutte le antiche carte in pergamene dei tempi anteriori e posteriori alla monarchia, oltre a quelle della stessa natura che già quivi si conservano in rara e preziosa collezione […] un altro gran vantaggio abbiano i comuni, il quale consiste nel far loro ottenere le copie delle carte diplomatiche che per la difficoltà del carattere e per la mancanza delle conoscenze diplomatiche e paleografiche non potrebbero essere lette e comprese, sarebbero facilmente interpretate e trascritte presso il grande Archivio, ed illustrate da uomini valenti in cotali discipline, e così per via di cambi che sarebbonsi degli originali dei comuni con le copie legalizzate rilasciabili gratuitamente ai termini della legge dal grande Archivio medesimo, perverrebbero così le amministrazioni comunali a sapere ciò che contiensi 307 308 Ivi. Ivi. nei loro atti, ora al tutto ignoto, avendone legali documenti per giovarsene in ogni occasione a sostenere i loro diritti e privilegi. Così mentre nell’Archivio provinciale […] passeranno le carte dei tempi più recenti facili ad intendersi da tutti, e per servire agl’interessi del real governo, e dei privati, nell’archivio diplomatico saranno riuniti tutti i monumenti che dai tempi antichi riguardano la storia del regno e la diplomatica»309. In riferimento a quanto è stabilito dalla legge 1818, l’intendente Winspeare, sollecitato in tal senso dal soprintendente generale degli archivi di Napoli, pone il termine di due mesi affinché «presso ciascuna officina comunale ne sia compiuta con inventario esatto la scelta delle pergamene, ed altri atti antichi per potersi presentare presso […] l’Intendenza dai Cancellieri, i quali del mentovato inventario se ne ritireranno la debita spedizione da me vidimata»310. Non è dato sapere l’effetto prodotto da tale disposizione nel comune di Bitonto, poiché nel fascicolo in cui si trova archiviata la suddetta circolare non vi è traccia di alcuna risposta. È quindi ipotizzabile che l’amministrazione non abbia dato alcun adempimento a quanto richiesto, anzi negli anni successivi la corrispondenza con l’Intendenza continua sui soliti argomenti relativi alla rilegatura dei volumi delle leggi e al riordinamento dell’archivio. Nel 1857, in una nota del 16 luglio, in risposta ad un sollecito dell’Intendenza per l’esatto adempimento del rescritto del 28 luglio sull’obbligo da parte dei comuni di redigere un esatto inventario delle carte esistenti in archivio, il comune comunica all’intendente che il cancelliere archivario «fuori l’orario legale» è occupato della «rimodernazione di questo archivio comunale del quale se n’è levato inventario tanto di tutti gl’incartamenti de svariati affari, che de titoli, e libri della biblioteca comunale e del detto inventario mi onoro rassegnarle una spedizione»311. Anche di questo coevo mezzo di corredo dell’archivio non è stata rinvenuta alcuna traccia nel carteggio. Un’altra tappa fondamentale per la storia dell’archivio è costituita dalla circolare emanata dal Ministero dell’interno il 1 marzo 1897 relativa alle istruzioni per la tenuta del protocollo e dell’archivio per gli uffici comunali. Per la prima volta, subito dopo l’unificazione amministrativa del regno, vengono dettati dei criteri uniformi per tutto il territorio nazionale per l’ordinamento degli archivi dei comuni, istituzionalizzando l’uso di un titolario specifico, costituito da quindici categorie, suddivise in classi, con cui vengono rappresentate le principali sfere di attività dell’amministrazione locale. Il criterio di riordinamento di tutto l’archivio del comune di Bitonto, sia preunitario che postunitario, è costituito dall’applicazione del suddetto titolario; l’organizzazione delle unità archivistiche, comprese anche quelle costituite nel periodo storico precedente l’emanazione della circolare del 1897, rispecchia il succedersi delle categorie e delle classi. Evidentemente la struttura che scaturisce da tale organizzazione non rispecchia più l’ordinamento originario dell’archivio preunitario, ma è il risultato degli interventi posteriori dovuti agli “archiviari” comunali inconsapevoli della fase di formazione e sedimentazione delle serie archivistiche preunitarie e preoccupati soltanto di adempiere senza discernimento critico a quanto veniva dettato dalla normativa del 1897, che in realtà faceva riferimento alla documentazione afferente 309 GIORNALE DELL’INTENDENZA DI TERRA DI BARI, 1847, n.12. ASCBI, sezione prima, ctg.1, cl.2, b.3, fasc.1. 311 Ivi. 310 all’archivio corrente ed a quello di deposito, nulla prevedendo per la sezione storica degli archivi dei comuni. Nel regolamento interno per l’andamento dei servizi amministrativi, deliberato dal Regio commissario straordinario nel 1901, gli uffici comunali sono ripartiti in 9 sezioni: segreteria, ragioneria, stato civile – leva – statistica, archivio, servizi diversi, ufficio tecnico, sanità, catasto, tesoreria. Alla sezione quarta sono affidati i servizi: protocollo, archivio, copisteria e spedizione, di cui è responsabile un archivista, coadiuvato da un applicato. «All’archivista è fatto speciale obbligo – recita il regolamento – di tenere tutte le pratiche con scrupolosa esattezza evitando ogni e qualsiasi dispersione di atti. Dovrà attenersi alle istruzioni che riceverà dal segretario capo sulla tenuta e conservazione dell’archivio, ed ogni lunedì dovrà presentare al segretario capo l’elenco specifico di tutte le pratiche ed atti che, giusta le risultanze del registro protocollo, sono rimasti inevasi, affinché si evitino sollecitazioni e si possano adottare gli opportuni provvedimenti per impedire il ritardo sempre dannoso nel disbrigo degli affari. L’archivista ogni mattina riceverà dal segretario capo la corrispondenza da passare sul protocollo, provvederà alla registrazione di essa, riunirà le pratiche corredando ogni atto di tutti i precedenti che ad esso si riferiscono, e poscia distribuirà le pratiche stesse alla rispettiva sezione cui ne spetta il disbrigo […], l’archivista sarà responsabile di tutti gli atti che tiene in consegna»312. Sempre con riferimento alle vicende delle carte dell’archivio della città di Bitonto, appare opportuno dare segnalazione di quello che è stato forse il primo contributo alla conoscenza dello stato degli archivi di Terra di Bari, realizzato da un tecnico dell’amministrazione archivistica, Giovanni Praitano, il quale riassunse nel 1910313 i risultati di una vasta opera di censimento, commentando con significative opinioni lo stato di degrado e di dispersione nel quale versavano gli archivi, spesso alla mercé di personaggi senza scrupoli che, nascondendosi dietro le apparenze del ricercatore erudito, facevano invece commercio delle antiche carte. Si tratta di un importante per quanto sconsolato grido di ribellione, al quale tuttavia poco esito fu dato sia dalle istituzioni competenti, sia dalla sensibilità stessa degli studiosi, i quali praticavano spesso la sistematica spoliazione dei fondi per i propri presunti scopi scientifici. Ad esso vogliamo accostare le analoghe considerazioni fatte negli stessi anni dal celebre storico di fine secolo Francesco Carabellese, al quale era stato affidato il delicato e importante incarico di riferire sugli archivi di Terra di Bari, nell’ambito del grandioso progetto iniziato da Giuseppe Mazzatinti sul censimento degli archivi e biblioteche d’Italia. La prima interessante constatazione tratta dal lavoro di Giovanni Praitano è che l’archivio di Bitonto poteva essere posto tra i più importanti per quantità di carte conservate e per la qualità e valore storico e documentario delle stesse, attribuendo tuttavia la dispersione di parte di esse anche alla “spedizione” in altre sedi, come ad esempio il Grande Archivio di Napoli, dei documenti antichi dei comuni314. Per il resto, e fortunatamente, le informazioni fornite sull’archivio del comune di Bitonto non si discostano di molto dai dati esposti in questo lavoro. Il Praitano metteva in evidenza il depauperamento subito dall’archivio a causa di «privati, presso gli eredi dei quali dovettero trovarsi le carte anteriori al 1798, anno in cui venne 312 ASCBI, sezione seconda, ctg.1, cl.1, b.1, fasc.2. GIOVANNI PRAITANO, Gli archivi di Terra di Bari. Bari, Avellino, 1910. 314 Vedi al proposito ASCBI, sezione prima, ctg.1, cl. 2, b. 3, fasc. 1, già citato (circolare dell’intendente Eduardo Winspeare del 31 dicembre 1847). 313 organizzato il nuovo decurionato»315; segnalava la presenza di catasti, di documenti che vanno dal XIV al XVIII secolo e del «grosso codice cartaceo manoscritto del secolo XVI, di carte 430, legato in pelle rossa, che ha per titolo Libro rosso e platea della magnifica Università di Bitonto, ove, per ordine cronologico, sono trascritte le concessioni, i privilegi, le remissioni, le grazie, gli statuti accordati dai re dominatori, i capitoli dei dazi e delle contribuzioni»316. Il Praitano citava infine la presenza di alcuni libri di conclusioni che incominciano dall’anno 1567 e seguono 1626-27, 1633-34, 1640-41, 1645-46, 1651. La rilevanza e la ricchezza di quello che risultava essere il patrimonio dell’archivio del comune di Bitonto risaltano ancora più evidenti dalle pagine di Francesco Carabellese317, intense per la partecipazione emotiva che traspare anche nella cruda elencazione dei documenti, che si ritiene opportuno riproporre affinché i lettori possano constatare il danno dovuto a depauperamenti e dispersioni. «ARCHIVIO MUNICIPALE 1. Libro rosso318, ovvero Platea della magnifica Università di Bitonto, restaurato nel 1827 sotto il Sindacato di Francesco Saverio Miola d’Aragona. (Grosso codice cartaceo in folio, legato in pelle rossa, di carte 430 numerate appartiene al secolo XVI, tranne poche cose aggiunte posteriormente). Contiene copie di privilegi conseguiti dall’Università di Bitonto e di altri atti da essa compiuti, copie tratte dagli originali in pergamena o in carta, che tuttora in gran parte si conservano. Il libro è certamente mutilo in principio, perché manca una carta d’introduzione, in cui si dica almeno quando e perché detto libro sia stato incominciato. Il retro della prima carta è lasciato in bianco nella parte superiore, forse per la ragione che doveva esserci scritto alcunché. Il primo documento comincia con la parola Incarnationis, in lettere capitali in oro con l’I grande miniato in oro con fregio in oro ed in colori, stile Rinascimento; manca la parola Anno. Avanti, fra le guardie del codice, è intrusa una carta originale di appunti di fitto di una casa e d’altre cose del 1563. Il primo documento compreso nel Libro rosso o Libro Magno, siccome è chiamato in altre fonti, a c. 1-3 comincia; «Incarnationis domini nostri Jhesu Christi millesimo tricentesimo quadragesimo primo regnante domino nostro Roberto Dei gratia illustri Hierusalem et Syciliae rege ducatus Apuliae et principatus Capue, Provinciae et Forcalquerii ac Pedimontis comite, regnorum eius anno tricesimo tertio mense iunii die quinto eiusdem apud Botuntum. Nos Ippolitus de Jacobo regius Botonti iudex, Antonius de Petro publicus eiusdem terre notarius et infrascripti testes de eadem terra, videlicet notarius Joannes iudicis Angeli, notarius Angelus notarii Leopardi, notarius Petrus de Marco, notarius Joannes iudicis, notarius Angelus de Marino, notarius Sabinus de Leone et notarius Joannes de sancta Cruce ad hoc specialiter vocati atque rogati presenti scripto publico serie fatemur, notum facimus et testamur quod predicto die presens coram nobis iudex Joannes e Masone, sindicus Universitatis Botonti obtulit et ostendit nobis» etc. A richiesta del detto Sindaco si fecero tre copie legali di un istrumento del 12 febbraio 1265 (si noti che questa data «millesimo ducentesimo sexagesimo quinto» è riprodotta interamente in grandi lettere capitali in oro, come l’Incarnationis su notato, che occupano due righi) sotto re Manfredi, per cui Riccardo conte di Caserta e il regio capitano generale scrivono al loro socio e familiare «domino Tanfuro de Capua» affinché si adoprasse a far porre lapide di confine fra il territorio di Bitonto e quello di Bari, onde si recasse nel luogo con cinquanta 315 316 GIOVANNI PRAITANO, Gli archivi di Terra di Bari, cit., p.137. Ivi. 317 FRANCESCO CARABELLESE, Bitonto. In GIUSEPPE MAZZATINTI, Inventari dei manoscritti delle biblioteche d’Italia, cit., pp. 29-36. 318 La preziosa fonte documentaria non fu sempre presso l’archivio municipale, ma ne venne spostata nel 1936, con altre scritture, per essere consegnata al direttore della biblioteca, Michele De Capua, perché venisse conservata nel nuovo sito dove trovasi tuttora. Presso l’archivio esiste una documentazione che testimonia i trasferimenti compresa una nota sottoscritta da De Capua, con l’elenco degli atti ricevuti in carico. Oggi il Libro Rosso è aggregato, con la segnatura ‘MS A 3’, al fondo dei manoscritti della biblioteca, costituito in massima parte dalla collezione di Eustachio Rogadeo, per la qual cosa esiste la tentazione a considerarlo parte di quella raccolta. ragguardevoli ed onesti cittadini dell’una città e cinquanta dell’altra per compiere con tutte le forme legali richieste detta determinazione di confini, il che fu fatto319. Il Libro rosso di Bitonto non è diviso in libri, né è ordinato cronologicamente; sembra invece che i compilatori abbiano seguito il criterio dell’ordine per materie. Da c. 1 a c. 11 si trovano sette documenti riguardanti tutti la determinazione di confini fra Bitonto e le città e terre circonvicine, Bari, Giovinazzo, S. Spirito, Ruvo, Terlizzi, Altamura, Corato, Gravina, Turitto, Grumo, Arricarro, S. Nicandro e Palo, dal 1265 al 1411. Da c. 11 a c. 23 seguono cinque documenti riguardanti il Feudo della Matina con i privilegi concessi dai re Aragonesi, dal 1 300 al 1494. Da c. 23 a c. 36 seguono altri tre documenti, per cui si rifanno le determinazioni di confini su notate, dal 1326 al 1552. Da c. 19 a c. 63 no compresi 18 documenti riguardanti la contribuzione di Palo, Modugno ed altre terre vicine nel pagamento delle collette per i beni che esse possedono nel territorio di Bitonto, oltre alcuni privilegi, per cui re Lodovico I concesse all’Università di Bitonto il possesso del castello di Palo il 1384, dal 1384 al l572. Da c. 54 a c. 76 seguono sei documenti, dal 1467 al 1533, riguardanti le relazioni di pascolo ed erbaggio di Bitonto con Palo ed Altamura, con la quale Bitonto si stringe in una vera isopolitia. Da c. 77 a c. 93 seguono sette documenti dal 1418 al 1572, riguardanti il feudo della Frustaria o della Matina posseduto dapprima da «Nanno de Brunalischis mercator de Florentia» e suo fratello Gabriele residenti in Trani insieme ad Ubertino di Bardi avanti il 1418, passato poi alla famiglia Bonello di Barletta. Da c. 94 a c. 158 seguono 52 documenti, dal 1352 al 1499, che sono i più antichi del costituto del Comune o Università di Bitonto; sono cioè quasi tutti lettere e diplomi regi dei re Angioini, Aragonesi e di Carlo VIII che confermano a Bitonto l’essere città demaniale e le concedono i privilegi del rinnovamento degli ufficiali forastieri anno per anno, i quali sieno sottomessi a sindacato ed ai quali non si dia altro se non il puro onorario stabilito, della fiera o mercato franco, dell’uso del porto di S. Spirito, dell’alleviamento delle collette generali, specialmente della decima dell’olio, a cui deve contribuire anche il clero, ed altri privilegi simili sull’autonomia comunale per lo più in lingua volgare. Segue una lista ragionata dei nobili aggiunti da re Ferdinando nel 1789 che è qui intrusa (a c. 159-162). Da c. 163 a c. 206 sono compresi 11 documenti dal 1481 al 1550, per cui Bitonto venne prima infeudata al Conte Giulio d’Aquaviva col titolo di marchese da re Ferdinando d’Aragona. E poi al Gran Capitano Consalvo da re Ferdinando il Cattolico, i quali confermarono ed approvarono le grazie regie e le suppliche presentate dall’Università. Da c. 12 a c. 219 seguono sette documenti, dal 1505 al 1554, riguardanti l’unione de’ monasteri e chiese di S. Nicola e di S. Lucia a S. Maria delle Vergini e la loro restaurazione ed altre permute ecclesiastiche e legati pii approvati da bolle del vescovo di Bitonto Lopez de Alarçon e di papa Paolo III. Da c. 27 a c. 231320 seguono quattro documenti dal 1418 al 1514 sull’infeudamento di 40 onze sulla decima dell’olio della città di Bitonto alla casa Carrafa, fatto per la regia corte. Da c. 232 a c. 253 seguono otto documenti, dal l502 al 1563, riguardanti la compra dell’ufficio del Mastro d’atti dell’Università di Bitonto: fra i documenti infrascritti ce n’è anche di quelli in lingua spagnuola, non che in volgare. Da c. 255 a c. 285 seguono sette documenti, dal 1538 al 1579, riguardanti il feudo de Patierno di pertinenza dell’Università e il sottrarsi della città di Bitonto dal banno comitale del duca di Sessa mediante il pagamento di ducati 66 mila. Da c. 287 a c. 324 seguono 15 documenti dal 1496 al 1594, e sono concessioni regie a favore dell’università e di alcuni nobili feudatari di Bitonto, una delle quali è data da Augusta Vindelica il 13 Agosto 1551 sotto il nome di Carlo V, che è riportato in grandi lettere capitali in oro, con fregi miniati intorno al C di Carolus e su, in grande, l’insegna imperiale anch’essa miniata (a c.287); laonde è dato congetturare come intorno a questo tempo si cominciasse la compilazione del Libro rosso. Da c. 325 a c. 335 si seguono senza data statuti e capitoli in volgare, che risalgono alla prima metà del secolo XV, sul Sindico, i quattro Ordinati, il Mastroiurato, il cancelliere ed altri ufficiali dell’Università. Da c. 336 a c 349 vengono cinque documenti, dal 1551 al 1565, sulla riforma del reggimento della città di Bitonto e a c. 351-56 seguono due documenti, dei quali il primo 319 Questo documento fu pubblicato dal Conte Eustachio Rogadeo a p. 66 degli Atti della R. Commissione conservatrice dei Monumenti ed oggetti di antichità e Belle Arti della Provincia di Terra di Lavoro, anno vigesimo terzo, 1892. Caserta, Nobile, 1892 (la nota è di Carabellese). 320 Son sempre lasciate delle carte in bianco qua e là (la nota è di Carabellese). importantissimo, datato da Napoli 16 luglio 1336, riporta i capitoli dei dazi dell’Università di Bitonto approvati da re Roberto; l’altro del 1475 i capitoli delle nuove gabelle approvati da re Ferdinando321. Da 357 a c. 399 sono compresi i capitoli in volgare fatti dall’Università sul dazio del vino mosto, del vino a minuto, detto la follerata, della bardella, della carne, della grassa, dell’olio, della sansaria, delle mandorle e dello zafferano, del forno, delle vettovaglie, dell’olio mosto, oltre i capitoli del feudo della Matina e i capitoli della bagliva; i quali capitoli tutti sono in volgare, e, sebbene abbiano delle aggiunte posteriori del 1546 e del 1555, tuttavia sono senza data, dicendosi solo che «ab immemorabili tempore» sono stati e sono in osservanza, o che sono estratti «dalli capitoli antiqui»; ma in ogni modo nella loro forma attuale non rimontano più in là della prima metà del secolo XV322. Da c. 400 a c. 413, dove finisce il vero Libro rosso, si trovano quattro documenti, dal 1458 al 1594 riguardanti la tassa delle famiglie sulle persone ecclesiastiche, i privilegi della bagliva e della capitania concessi da re Ferdinando, e due sentenze del Sacro Regio Consiglio su quistioni di confine tra Bitonto e le terre circonvicine. Seguono poi due documenti, in iscrittura diversa, del 1678 e del 1683, aggiunti posteriormente; e infine, da c. 416 a c. 423, è una specie d’indice o tavola del libro, completata poi da altra mano fino a c. 430. Sono, in tutti, 170 documenti. 2. Atti della causa civile discussa nel Sacro Regio Consiglio per Antonio Orefice regio consigliere e commissario in detta causa sulla lite vertente fra Laura Caracciolo di Napoli tutrice di Beatrice, Elionora, Iulia e Faustina de Russis, figlie ed eredi del fu Sigismondo de Russis, contro Francesco Giacomo e Giovan Pietro Rogadeo per certa quantità di moneta. (Ms. cartaceo, di carte 107 numerate, più altre poche carte in fondo). È un processo del 1565. A c. 24 c’è «Notamento del nascimento delli figli del quondam magnifico Marco Antonio Rogadeo; Notamento del nascimento delli figli del magnifico Francesco Jacopo Rogadeo, da un libro coperto di pelle rossa quale se conserva per lo magnifico Jacopo Rogadeo, nel quale meseno più nascimenti de alis soii fìglioli»: donde si può argomentare che anche presso le famiglie nobili napoletane, siccome presso quelle fiorentine e toscane si usassero i così detti libri di ricordi. 3. Libro di conclusioni dell’Università di Bitonto del 1567 (ms. cartaceo mutilo in principio ed in fine, di carte 209 numerate, ma si comincia dalla carta 100). Dopo due righi appartenenti a conclusione precedente oggi perduta, seguita così: «Eodem die fu concluso in detto congregato consilio universitatis et pari voto et ordinandose, siccome per la parte si ordina alli magnifici conservatori de la monitione, quali vogliono restituire et consegnare la medesma polve di scoppelli et bombarde alla università de Molfetta et per essa a qualsivoglia persona che comparirà legitimamente da parte di essa università, quale polve l’anno passato venne da Molfetta in Botonto, et per non essere stato di bisogno si ordina che si voglia restituire la medesma polve in quantità siccome l’have ricevuto, et cossì ordina et conclude». Questo è il libro di conclusioni più antico che si conservi323, ma ad esso tien dietro una lacuna di più di mezzo secolo: il Liber conclusionum che si conservi dopo di questo appartiene al 1626-27 (cartaceo, di carte 76 numerate, mutilo in principio ed alla fine, poco ben conservato). E così lacunarmente si succedono anche in seguito: ve n’ha uno del 1633-34 (cartaceo di carte 61 numerate, più altre carte lasciate in bianco), uno del 1640-41 (cartaceo di carte 44 numerate mutilo in principio ed alla fine), uno del 1645-46, uno del I651 e così via324. 321 La nuova riforma del reggimento di Bitonto, data da Napoli il 24 dicembre 1565, fu pubblicata da Luigi Volpicella a p. 17 sgg. degli Statuti per il governo municipale delle città di Bitonto e Giovinazzo; Napoli, Giannini, 1881 (la nota è di Carabellese). 322 Mi auguro che questi capitoli e statuti, di cui ognuno vede la grande importanza che hanno per la Storia dei Comuni nel mezzodì d’Italia, vengano presto pubblicati ed illustrati (la nota è di Carabellese). 323 Nel Protocollo del 1557, XV indiz. in data 28 novembre del notar Terigio Senzio di Bitonto (in Archivio notarile generale di Bari) a p. 129 è riportata una conclusione municipale dell’Universitas di Bitonto del 2 aprile 1554. Cfr. a p. 102 Breve cenno sull’origine e progresso delle parrocchie bitontine di V. CERROTTI; Bitonto, Garofalo, 1891 (la nota è di Carabellese). 324 Tutti questi Libri conclusionum sono legati in buste pergamenacee (la nota è di Carabellese). 4. Contratto di compra e vendita fra l’Università e gli uomini della città di Bitonto da una parte e Marco Antonio Palagano di Napoli325 per una possessione di olive appartenente a quest’ultimo «con altri diversi pedi de fructi sita et posta in le pertinentie de dicta città de Butonto con uno trappito grande sito dentro decta possexione acto ad macinare con due macine, due case con una piscara et altri edificii nec non et uno parcho per lo preczo de ducati septemilia de carlini», assegnando perciò a detto Pelagano e suoi eredi annui ducati 630 di carlini di argento sull’entrata del dazio della follarata, e del vino al minuto. (Codicetto membranaceo di carte 20 numerate, con legatura originale in assi cop. Di pelle impr: appartiene all’anno 1557). Comincia: «In nomine (in lettere capitali in oro) domini nostri Jesu Christi amen. Anno a nativite ipsius millesimo quingentesimo quinquagesimo septimo, regnante serenissimo domino nostro domino Philippo de Austria Dei gratia Anglie, Frantie ac huius regni Sicilie citra farum et Hibernie rege et cetera, regnorum vero eius in hoc predicto regno Sicilie citra farum. Anno tertio feliciter amen, die vero tertio decimo mensis aprelis quintedecime indictionis Neapolis. Nos Joannes Hieronimus Sebastianus de Neapoli regius ad contractus iudex, Pellegrinus Fasolinus de eadem civitate Neapolis publicus ubilibet per totum supradictum regnum Sicilie citra farum regius auctoritate notarius et cum potestate mihi concessa mea acta per allum seu alios per me eligendos scribi, poni et in publicam formam reddigi faciendi et testes subscripti ad hoc specialiter vocati et rogati presenti scripto publico declaramus notum facimus et testamur quod predicto die in nostri presentia constitutis magnifico domino Goffredo Palagano de Neapoli tutore magnifici Indaci Palagani de Neapoli eius nepotis pupilli, filii legitimi et naturalis et heredis universalis quondam magnifìci Marci Antonii Palagani de Neapoli, agente ad infrascripta omnia tutorio nomine» etc. A c. 1 i fregi miniati dell’I iniziale si estendono a rettangolo per i quattro margini della pagina; a c. 20b dopo le firme dei testimoni sono riprodotti in grande, miniati in oro e colori, nel centro lo stemma reale e, sotto, da una parte quello della Città di Bitonto e dall’altra quello della famiglia Pelagano. Nella scrittura contrattuale sono compresi vari documenti in latino ed in volgare di pratiche preliminari anteriori. 5. Sentenza emanata il 1584 dalla Magna Curia di Napoli a favore di Terlizzi contro Bitonto in una lite vertente fra le due Università per ragioni di confine326. Piccolo codice membranaceo, di carte XV numerate, più qualche altra non num.; è in bella legatura originale in pelle impr. in oro. La prima pag. è interamente occupata da stupende miniature: rinchiuse in un fregio rettangolare che la inquadra si trova nella parte superiore una bella immagine della Trinità, cioè il Padre Eterno sollevato sulle nubi che regge il Crocifisso, la colomba al di sopra di un paesaggio con una chiesa e un castello e nello sfondo il cielo sereno; nella parte inferiore, da un lato lo stemma reale, dall’altro quello della città di Bitonto, il tutto riccamente miniato in oro e colori svariati. A t. il solito fregio miniato in oro e colori ne inquadra il recto, dove si comincia: «In nomine domini nostri Iesu Christi amen (sin qui tutto in lettere capitali in oro, in tre righi). Anno a nativitate eiusdem M° quingentesimo ottugesimo quarto, regnante serenissimo et caphtolico domino nostro domino don Philippo (in lettere capitali in oro) Dei gratia rege Castelle, Aragonum, utriusque Sicilie, Portugalli, Ungarie, Dalmatie Croatieque, regnorum vero eius in hoc regno Sicilie citra farum regno anno trigesimo secundo feliciter amen die veneris duodecimo ottobris 13 indictionis Neapoli» etc. Rogatario ne è il notaio Tommaso Anello Vertozza di Napoli. Anche qui sono intercalati documenti anteriori in latino ed in volgare. Avanti al codice si trovano tre fogli cartacei sciolti, in cui si dà «Notamento delle scritture presentate in la causa di Terlizzo», cominciando dalla lettera di Riccardo conte di Caserta a Tanfuro di Capua del 13 febbraio 1265 fino a documenti del 1554, citandosi in tutto carte. 570. 325 326 Oggi il documento è presso la biblioteca comunale dove ha segnatura ‘MS A 63’; vi fu traferito con il Libro Rosso. Il documento è di quelli trasferiti nel 1936 alla biblioteca dove è conservato con la segnatura ‘MS A 44’. 6. «Libro di Bonatenenze dal 1646 per tutto 1650: Bonatenentes habitantes in hac civitate Bitonti». (Ms. cartaceo, di carte 87 più altre non num.). Contiene il catasto compilato in detti anni sotto i commissari Gian Vincenzo Rogadeo, Michele Gentile, Angelo Antonio Morea e Gian Battista Ciotta, due nobili e due popolani. 7. Libro del patrimonio della città di Bitonto. (Ms. cartaceo di carte 162 num., mutilo in fondo; è chiuso in una busta membranacea). Precedono 15 carte non num. delle quali nella prima è il titolo: «Notamento della città di Bitonto» e più giù «Libri delle conclusioni del 1605 in 1606, 1617 in 1618, 1620 in 1621». A c. 11 si trova l’indice di notai dal 1456 al 1537, e nel tergo di essa carta comincia l’indice generale del libro per lettere alfabetiche. A c. XII segue: «Cronica di Botonto. Botonto città preclara fu edificata da Botone re alli 212 anni del Signore al quinto anno dopo la conversione di Francia alla fede cattolica. Questa città si lege haver havuto sotto al suo dominio trenda due ville delle quale sono queste videlicet: In primis Palo, il quale anticamente si chiamava Trenta, perché contineva in sé trenta piscine d’acque» ecc.327. A c. XIV è la lista dei vescovi di Bitonto di cui il primo segnato è Giovanni del 1333 tratto «ex sceda notarii Nicolai Antonii Regna in confirmatione capitoli S. Nicolai et Hospitalis»; il secondo è Giacomo del 1363, il terzo Andrea de Paleonibus d’Urbesio del 1443, e s’arriva fino al 1668 con Francesco d’Acquaviva domenicano. Questa cronaca dei vescovi è di mano diversa dalla precedente che è ripresa a c. 1: «La città di Bitonto ritrovandosi sotto il dominio et potestà dell’Illustre Signore don Consalvo Ferdinando di Cordova duca di Sessa fu da quello venduta et allenata alli cittadini de città istessa di Bitunto per docati sessanta sei milia, come dalle sequenti cautele appare videlicet» ecc. A c. 4, Dogana di Bitonto; a c. 6, Sito della città di Bitonto et suo territorio; a c. 7, Chiese che tiene la città di Bitonto; a c. 8, Gabella della farina; e così seguita degli altri dazi sempre a modo di cronaca, citando dei secoli XIV, XV e XVI documenti in pergamena dell’Archivio de’ Privilegi d’essa città dentro la Sacrestia della Cattedrale e il Libro Magno, cioè il Libro rosso. Qua e là ci sono delle aggiunte della stessa mano della cronaca dei vescovi, come a c. 35 «Fameglie nobili che godono nel regimento di questa città di Bitunto, quali si mettono per ordine alfabetico, estratte da scede antiche de’ notari e cautele della città»; a c. 38 «Annue intrate et censi che esigge la città»: a poco per volta la seconda mano si sostituisce completamente alla prima, ma tuttavia, se non le è contemporanea, le è di poco posteriore; certamente non posteriore alla seconda metà del secolo XVII. A c. 56b comincia l’elenco dei Sindici della Università di Bitonto eletti anno per anno, due per volta, uno nobile e l’altro popolare, dal 1446 al 1691, con qualche lacuna qua e là, o perché non si conoscevano i due sindici di quell’anno, o perché in quello non ne furono eletti; e qua e là accanto ai nomi dei sindici è aggiunta qualche notizia storica o di cronaca cittadina. A c. 69 ritorna la prima mano nel riportare l’applicazione e ripartizione della tassa fuocatico nel regno e quindi anche a Bitonto nel l648; a c. 70 riappare l’altra mano, ma per lo più i titoli sono della prima: questa dev’essere stata un’opera compilata contemporaneamente da due e forse più individui, giacché la scrittura è forse di più di due mani. E così questo vade mecum dell’Università di Bitonto seguita fino in fondo al ms. discorrendo dei pagamenti fiscali alla regia corte (a c. 73), delle rendite e dei censi del Capitolo, dei monasteri e di altre chiese e pie confraternite di Bitonto (a c. 83 sgg.), delle zitelle povere che si maritano per elemosina (a c. 97) e simili». 327 Questa medesima cronaca è riprodotta in forma latina pag. 7-13 dell’opera di F. Apollinare di S. Gaetano Il cavaliere romito, Storia panegirica del P. F. Ambrogio Mariano di S. Benedetto dedicata a Nicolò Planelli, pubblicata in Napoli nella Stamperia di Vernuccio e Layno, 1693. Il frate di S. Gaetano dice di ricavarla dall’Historia S. Petri de Castello eiusdem civitatis Bitonti e precisamente dal capitolo De Aedif. et Orig Bitunti, che nessuno ha mai vista (la nota è di Carabellese). Gli avvenimenti più recenti possono essere succintamente compendiati nella segnalazione della determinazione del podestà Serafino Santoro del 7 aprile 1932, con la quale l’archivista comunale Giuseppe Scivittaro venne incaricato del riordinamento dell’archivio generale (di deposito) del comune328. Si riferisce poi all’anno 1936 la corrispondenza di vari istituti (R. Orfanotrofio Maria Cristina di Savoia, Congregazione Carità, Ricovero di Mendicità, R. Liceo Ginnasio Carmine Sylos) che comunicavano al podestà di aver effettuato le operazioni di scarto delle carte d’archivio in osservanza delle disposizioni del regio decreto del 12 febbraio 1930 n. 84329. La contemporanea condizionatura dell’archivio è attribuibile ai criteri osservati nell’ordinamento delle carte d’archivio in ottemperanza delle disposizioni emanate dalle amministrazioni comunali che facevano seguito alla normativa generale del 1897. Si deve rilevare pertanto l’assenza di quella strutturazione delle parti dell’archivio riflesso delle fratture storico istituzionali che possono caratterizzare invece gli archivi di città che hanno goduto di una ampia autonomia attraverso i secoli330 e che consente un intervento di riordino e di inventariazione forse più consapevole e rispettoso della storia istituzionale dell’ente. L’inventario viene presentato secondo la triplice articolazione riscontrabile nell’«Archivio antico» del comune di Bitonto: le carte antiche, per lo più singoli atti sciolti o in piccoli “quinterni”; gli atti deliberativi, costituiti in registri rilegati; il carteggio dal decennio francese al 1890. Questo si presenta condizionato in buste con proprio numero di corda, all’interno i fascicoli sono riordinati per categorie e classi come previsto dal titolario del 1897 e contrassegnati da numerazione aperta per ciascuna classe. Si rimanda alla introduzione per ogni singola parte una più puntuale descrizione delle serie. 4. CARTE DISPERSE E CARTE RITROVATE Questo capitolo si configura come una esercitazione per la ricostruzione virtuale di un archivio che non c’è. L’archivio di una universitas meridionale, quello che oggi viene denominato Archivio Storico, ha subito nel corso dei secoli una tale molteplicità di dispersioni, depauperamenti, sottrazioni, perdite di documentazioni, che è consentito credere che solo una minima quantità di esse è giunta fino alla nostra epoca. Tale sconsolata considerazione non deve però scoraggiare gli archivisti e i ricercatori in genere, i quali anzi proprio per questo non devono rinunciare alla sfida di individuare, identificare, localizzare, ritrovare, rintracciare ad ogni costo ogni residua testimonianza che attesti antiche pertinenze. Lo scavo e la ricerca presso sedi che possano presumibilmente conservare depositate antiche carte può dare spesso risultati di grande soddisfazione che inducono a valutare in positivo il prosieguo delle ricerche. 328 Ivi. ASCBI, sezione seconda, ctg.1, cl.2, b.1, fasc.4. 330 Vedi ad esempio il recente lavoro curato da GIULIANO CATONI e STEFANO MOSCADELLI, L’archivio comunale di Siena. Inventario della Sezione storica. Siena, Amministrazione Provinciale, 1998. 329 Può essere compito allora dell’archivista farsi soggetto promotore di una attività di concertazione tra le diverse sedi che risultano depositarie di carte di archivi comunali, indirizzata alla rivendica, alla restituzione, al recupero delle carte all’archivio originario. L’azione può risultare valida anche se rimane allo stato di virtuale ricostruzione dell’archivio, attraverso strumenti di conoscenza, repertori, inventari, cataloghi, che diano menzione e notizia cumulativa e sincronica delle diverse sedi presso le quali sono conservate le carte, ottenendo così la ricostruzione o l’integrazione di serie archivistiche, che potranno essere così consultate nella loro sequenzialità, sia pure a costo dello spostamento dello studioso da una sede all’altra. L’uso poi della tecnologia informatica e telematica può ammortizzare anche quei tempi di attesa, consentendo l’accesso rapido e contemporaneo alle carte, o almeno agli strumenti repertoriali che danno notizia, mediante opportuna schedatura delle carte stesse. «Archivi e biblioteche hanno in comune un settore specifico e nobilissimo: quello dei manoscritti, cioè dei documenti e dei libri, antichi e moderni, scritti a mano e conservati nelle serie e nei fondi che costituiscono il nucleo storicamente più importante di ciascuna di queste istituzioni […] Le ragioni di tali frequenti interferenze nella conservazione del materiale manoscritto, che nei casi più gravi disorientano il ricercatore, impediscono lo sfruttamento di fonti preziose e nuocciono alla causa degli studi, vanno ricercate nella storia della formazione delle singole raccolte, spesso travagliata da eventi diversi e sempre faticosamente snodatasi attraverso i secoli; anche se consistenti a volte solo nel capriccio di un erudito, in un contrasto burocratico, in uno scherzo della sorte. In particolare in Italia ogni biblioteca di antica formazione conserva fra i suoi manoscritti ricchi fondi documentari e la irrazionale distribuzione del materiale manoscritto seguita alla soppressione dei monasteri e alla costituzione di nuovi enti di conservazione ha provocato, dopo il 1861, lo smembramento di intere serie archivistiche e la irreparabile dispersione di organici fondi librari»331. L’introduzione di Armando Petrucci prosegue con la raccomandazione a non inseguire la chimera della ricostruzione organica di una serie o di un fondo archivistico, ma a fornire tutti gli strumenti di identificazione affinché il ricercatore possa agevolmente riconoscere e articolare i riscontri tra materiali anche distanti spazialmente. Ciò può essere compiuto con la consapevole capacità di attribuire ai documenti ed ai libri la loro identità archivistica o bibliotecaria, realizzandone quindi adeguata inventariazione e catalogazione. 4.1. La Biblioteca provinciale “Gennaro de Gemmis” di Bari Presso la Biblioteca provinciale “Gennaro de Gemmis” di Bari è conservato il cosiddetto “Archivio de Gemmis”, collezione di antichi documenti cartacei e pergamenacei di natura pubblica e privata, raccolta da Gennaro de Gemmis332 e innestata sul fusto dell’archivio familiare del suo casato. Tale collezione, insieme con la biblioteca, ha costituito la base patrimoniale della donazione di de Gemmis che fu anche insignito dell’incarico di direttore onorario dell’istituzione culturale provinciale. 331 ARMANDO PETRUCCI, La descrizione del manoscritto. Storia, problemi, modelli. Roma, La Nuova Italia Scientifica, 1984, pp. 107-108. Gennaro de Gemmis, 1904-1963, dopo una iniziale attività imprenditoriale nel settore delle esportazioni, per sfruttare la sua laurea in ingegneria, si dedicò a partire dagli anni ’40 all’investimento nei settori dell’antiquariato mobiliare, documentario, bibliografico e artistico. Raccolse così una importante collezione di “beni culturali” che volle in seguito devolvere all’Amministrazione provinciale di Bari la quale poté costituire il nucleo originario della Biblioteca provinciale, intitolata a lui che la diresse dal 1960 al 1963. 332 La Soprintendenza archivistica per la Puglia ha curato, già agli inizi degli anni ottanta, un progetto di schedatura delle carte del suddetto archivio che ha prodotto un inventario provvisorio in due tomi333 che doveva andare a sostituire quello antico realizzato dallo stesso de Gemmis. Nel corso delle attività di contorno al lavoro di riordinamento dell’archivio storico del comune di Bitonto è stato ritenuto essenziale effettuare un sopralluogo presso la biblioteca provinciale dove si sapeva essere conservate documentazioni pertinenti alla città di Bitonto. Sono stati pertanto esaminati gli inventari, dai quali sono state stralciate le indicazioni utili ad integrare le notizie relative alle carte bitontine disperse dal luogo deputato alla loro conservazione. Si fornisce pertanto di seguito l’elenco tratto dal’inventario dell’“Archivio de Gemmis”, con l’avvertenza che si tratta di una mera trascrizione da esso e che non sono stati compiuti accertamenti e verifiche né sulla consistenza e veridicità delle notizie stesse, né sulla effettiva pertinenza e provenienza dei documenti citati dall’archivio storico della città di Bitonto; sono peraltro rimaste escluse citazioni da altre partizioni dell’archivio334. Biblioteca provinciale di Bari, “Archivio privato de Gemmis”335, II - Città, Bitonto – Università, 1850-1865, Busta 43 bis (ex 140) 1. (ex 157-159) Lettera del supplente militare Francesco Gaetano Altobelli al regio governatore di Bitonto, Stefano Marzano, relativa a disposizioni per l’alloggio militare336, cc. 4. 1501 2. a. (ex 15/16; 17; 18; 20) Deliberazioni dell’Università di Bitonto relative ad alcune famiglie nobili di quella città337, cc. 16. 1529; 1610 b. (ex 5) Notizie sugli usi e sulle consuetudini relative ai capitoli matrimoniali, cc. 4. s. d. 3. (ex 24-130) 333 Le operazioni di inventariazione sono da accreditare a Emilia Pondrelli, Carmen Masotti, Isabella Sgherza e Angela Di Donna. Per esempio la “Contabilità De Ildaris Bitonto” e “Risorgimento – Fondo Vincenzo Rogadeo”. 335 Si avverte che la trascrizione dagli inventari è testuale e che le note che seguono (tra virgolette angolari) sono da intendersi realizzate dai compilatori. 334 336 «È allegato un mandato di pagamento per una fornitura di fucili alla Guardia Campestre (1804)». «La maggior parte delle deliberazioni riguardano la famiglia di Pietro Francesco de Ildaris. Sono allegati: un elenco dei nobili della piazza di Sant’Andrea; una richiesta per la proroga del termine di presentazione dei ricorsi all’Universitas di Bitonto (1542) e una citazione della Gran Corte della Vicaria per un’istanza presentata dai fratelli Carlo Antonio e Onofrio Catari contro Domenico Antonio Francone di Bitonto (s. d.)». 337 Copia di una deliberazione dell’Università di Bitonto relativa a disposizioni sul “pallio” da portarsi in onore del duca di Sessa in visita in quella città338, cc. 3. 1550 4. a. (ex 40-49) Deliberazioni del consiglio dell’Università di Bitonto, cc. 9. 1556-1557 b. (ex 31; 56; 60) Lettere esecutoriali per credito e ricorso presentati all’Università di Bitonto da cittadini di quella città, cc. 8. 1563; 1572 5. a. (ex 64/68) Atti relativi ad affari commerciali intercorsi fra la Università di Bitonto e Ilario del Tufo, abitante a Minervino alcuni carbonari della provincia di Bari339, cc. 13. 1585; 1595-1596 b. (ex 72-75) Atto di rivendica alla Regia Curia del feudo di San Domenico, essendo morto, senza eredi, il feudatario Carlo Barone340, cc. 6. 1606 c. (ex 76-77) Convenzione stipulata fra l’Università di Bitonto e alcuni maestri Muratori per i lavori della “Pescara” fuori la porta del Pendino, nei pressi della chiesa di Santa Maria del Popolo341, cc. 4. 1611 d. (ex 80-91) Atti relativi alle competenze ed ai crediti della “mastrodattia” esercitata nella Università di Bitonto, cc. 24. 1629; 1647-1650; 1666 6. (ex 70) Atto costitutivo di una società di “aromatari” nella università di Bitonto redatto dal notaio Antonio Brigola di Bitonto, cc. 4. 1596 7. a. (ex 95-96) lettera diretta dagli eletti della città di Bitonto a Giovanni Pietro Rogadeo per questioni amministrative, cc. 12. 1636 b. (ex 95 bis) Copia delle provvisioni spettanti ai feudatari, cc. 7. 1665 338 «È allegata una lettera diretta da Domenico Festa al conte Giovanni Antonio de Ildaris eletto sindaco di Bitonto per offrirgli i suoi servigi (1785)». 339 «È allegata una protesta da parte della compagnia di Diego de Actis contro l’Universitas di Bitonto per l’alloggio militare (1592)». 340 «L’atto fu stipulato per mano del notaio Vincenzo de Angelis della città di Bitonto». 341 «L’atto fu stipulato per mano del notaio Michele Vacca di Bitonto». c. (ex 95) Copia del “partitario delle rendite e delle gabelle” della città di Bitonto, cc. 8. 1797 8. a. (ex 100) Richiesta di aggregazione alla nobiltà di Bitonto, rivolta al duca di Medina, cc. 2. 1641 b. (ex 108) Deliberazione della università di Bitonto relativa alla produzione dell’olio di olive guaste da destinarsi alla produzione di sapone, cc. 2. 1654 c. (ex 120) Copia di un contratto di enfiteusi stipulato fra il Comune di Bitonto e Leonardo Marzano per l’affitto di un “canale” della Murgia, cc. 2. 1714 d. Richiesta di assunzione di due inservienti per la città di Bitonto, cc. 3. 1791; 1799 e. (ex 151) Richiesta di fondi all’Università di Bitonto per l’appalto alle Guardie Campestri e regolamento relativo alle loro mansioni, cc. 4. 1800 f. (ex 148-149) Richiesta rivolta, dai “grassieri” di Trani e Giovinazzo, al comune di Bitonto, relativa al listino prezzi di alcuni generi alimentari, cc. 4. 1800 g. Esortazione ai giovani ad arruolarsi per difendere i confini del nuovo Regno, rivolta da autorità civili e militari della città di Bitonto, cc. 2. 1801 9. a. (ex 96-99; 125-129; 200-209) Mandati di pagamento relativi al compenso del procaccia postale e del cassiere della Università di Bitonto342, cc. 12. 1800-1801; 1807 b. (ex 196-197) Copia di atti relativi al sostentamento dei “proietti” della città di Bitonto, cc. 4. 1805 c. (ex. 182-187) Perizia estintoria di una fabbrica limitrofa al teatro della città di Bitonto, sito nella via Santa Lucia343, cc. 8. 1844 d. (ex 210; 162; 165; 169) Lettera inviata dai componenti la “congregazione dei Nobili dell’Immacolata” di Bitonto al re, perché conceda il titolo di arcicongrega344, cc. 1. 342 «È allegata copia di una petizione all’Universitas di Bitonto, perché si dia maggior sicurezza al procaccia postale (1806)». 343 «È allegato un foglio di entrata e di uscita dalla contabilità del teatro (1844)». 344 «Il nome del re non è menzionato e dagli anni di regno si presume sia Ferdinando II del regno delle Due Sicilie. Sono allegati un invito a teatro per il conte Domenico Cesare de Ildaris (s. d.) e una lista di sottoscrizione per le feste in onore del re (di cui non è citato il nome) per aver concesso nel regno delle due Sicilie la costituzione (s. d.)». 1847 10. (ex 190) Copia di una richiesta di libertà inviata alla Regia Corte di Bitonto per Massimo Picicco, rifugiatosi in Chiesa per debiti e verbale di seduta del consiglio comunale dell’Università di Bitonto345, cc. 6. 1801 11. (ex 169-170; 198; 192) Lettera inviata dal comandante della guardia civica di Bitonto, conte Cesare de Ildaris, ad Emanuele Ragni per comunicargli la nomina a capo squadriglia346, cc. 8. 1824 12. Alberi genealogici delle famiglie nobili più antiche ed aggregate della città di Bitonto347, cc. 45. 1879 13. (ex 1-3) Relazione intorno alla città di Bitonto dalla sua fondazione fino al tempo della Repubblica Romana348, cc. 9. s. d. 14. (ex 165) Notizie sulla struttura, gli arredi e le rendite della parrocchia dell’Immacolata appartenente alla frazione di Bitonto detta il Palombaio, cc. 5. s. d. Biblioteca provinciale di Bari, “Archivio privato de Gemmis”, VII – Economiche, Gabelle Bitonto, Busta 140 (ex 730) 1. (ex 15-20) a. Comunicazione inviata alla Regia Curia di Bitonto dal Sacro Regio Consiglio in Napoli circa la esecutività di una sentenza a carico di Angelo de Miolo di Bitonto, debitore nei confronti del diacono Tommaso de Ildaris di Bitonto349, cc. 2. 1526 b. Deliberazioni dell’Università di Bitonto per l’acquisto di un quantitativo di sale350, cc. 2. 345 «È allegata la comunicazione del corone di Bitonto a Carelli Vito per la sua nomina a consigliere (1866)». «Sono allegati: una richiesta di alloggio militare del sindaco di Bitonto (1800) e la minuta di una lettera del sindaco di Bitonto all’Intendente». 347 «È allegata una cronologia dei sovrani del regno di Napoli e Sicilia dal secolo XII al XIX secolo». 348 «Sono allegati fogli con varie notizie storiche su Bitonto». 346 349 350 «Originale». «Copia autentica estratta dal Libro delle Conclusioni dell’Universitas di Bitonto dal notaio Angelo Antonio Morea di Bitonto nel 1635». 1538 c. Atti di vendita del dazio dell’estrazione dell’olio da parte dell’Università di Bitonto a favore di Tommaso de Ildaris di Bitonto351, cc. 4. 1543 d. (ex 15-18) Atto di vendita di un quantitativo di sale proveniente dalle Regie Saline di Barletta a Tommaso de Ildaris di Bitonto da distribuire ai cittadini di Bitonto352, cc. 2. 1554 e.(ex 20) Atto di concessione dei proventi dei dazi del forno, vino e carne da parte dell’Università di Bitonto a Ottavio Carrafa di Napoli353, cc. 16. 1556 2. (ex 2-5) a. Atto di concessione dei proventi della gabella del vino fatta dall’Università di Bitonto a Nicola di Somma di Napoli354, cc. 14. 1539 b. Atto di vendita dei proventi della gabella del forno, fatta da Giovanni Antonio Bove, Giovanni Alitto, Giacomo Antonio Carofiglio e Pietro Renna sindaci e procuratori della città di Bitonto al sig. Cornelio Caracciolo di Napoli355, cc. 17. 1550 3. (ex 7-10) a. (ex 7-9) Due atti di vendita, con ratifica, dei proventi del dazio del forno dell’Università di Bitonto a Felice Cerasio e ad Andrea de Ponte, entrambi di Napoli356, cc. 42. 1550 b. (ex 10) Atto di vendita dei proventi del dazio del vino fatta dal cassiere dell’Università di Bitonto, Nicola de Agrestis a Giovanni Angelo Bove e Graziano Deleticis di Bitonto, cc. 4. 1553 4. (ex 22-30) a. (ex 22) Atto di vendita dei proventi della gabella del vino fatta dall’Università di Bitonto, rappresentata dal procuratore Angelo Padulo della stessa città, ad Indaco Palagano della città di Napoli, rappresentato da Goffredo Palagano della stessa città357, cc. 4. 1557 351 352 353 354 355 356 357 «Copie autentiche estratte dal notaio Girolamo Santeramo di Bitonto dal 1650 al 1651». «Copia autentica estratta dal notaio Girolamo Santeramo di Bitonto nel 1651». «Copia». «Copia autentica estratta dal notaio Francesco Cocozza di Napoli». «Atto in duplice copia». «Copie autentiche del notaio Sergio Sensio di Bitonto». «Atto rogato dal notaio Sergio Sensio di Bitonto». b.(ex 25) Due atti del notaio Cesare Regola di Bitonto di cui uno cautelativo, relativo alla cessione dei proventi della gabella della farina a Giovanni Marino Antonio Feruccio di Corato, abitante in Bari da parte dell’Università di Bitonto, e l’altro relativo alla cessione dei proventi della gabella della farina a Nicola Antonio Planelli di Bitonto da parte della stessa università358, cc. 4. 1595 c. Istrumenti del notaio Girolamo Santeramo di Bitonto relativi a cessioni, con ratifica, dei proventi della gabelle della carne e della farina, da parte dell’Università di Bitonto per assolvere all’estinzione di debiti, cc. 18. 1643 d.(ex 30) Lettera di Cesare de Ildaris, commissario e deputato in Foggia a Giovanni Francesco Sanfelice, regio consigliere collaterale e regio cancelliere, relativa ad ordini diretti al cassiere dell’Università di Bitonto, incaricati dell’esazione del donativo359, cc. 2. 1646 5. (ex 33-40) 1862.(ex 33-35) Nota dei pesi e debiti dell’Università di Bitonto, con elenco dei creditori360, cc. 7. 1674 b.(ex 40) “Nota delle entrate e delle uscite relative alle universali rendite, gabelle e tassa catastale dell’Università di Bitonto per l’anno 1771-1772” e “Stato delle universali rendite, gabelle e tassa catastale della città di Bitonto” per gli anni 1772 e 1776361, c. 11. 1771-1772; 1776 6. (ex 38) Libro di cassa dell’Università di Bitonto relativo alla gabella del sale362, cc. 192. 1776 7. (ex 42) «Nota del terzo delle pene spettanti alla Università di Bitonto ed esatte dai contravvenenti delle Custodie della Compagnia dal 1° settembre 1777 a tutto agosto 1778», cc. 7. 1778 8. (ex 40) Nomina a cassiere del fondaco dei sali ai Bitonto conferita a don Francesco Gaetano Altobelli dal Supremo Consiglio delle Reali Finanze di Napoli363, cc. 1. 1783 358 359 «Minute». «Copia semplice». 360 «La nota dei debiti, con elenco dei creditori, in copia, fu estratta dal cancelliere Pietro Farina nel 1719 ed inviata al sig. presidente Don Nicola Blanco commissario del Regio Collaterale Consiglio». 361 «Copia presentata a Francesco Ruggieri di Cesare, barone di Loseto e tesoriere della Provincia di Bari». 362 «Il libro contiene, nella prima carta, una serie di istruzioni per i cassieri e tutte le carte recano la firma del barone Nicola Romano». 363 «Copia». 9. (ex 45-52) 1. (ex 45) “Spoglio di decima dell’anno 1796 in 1797”, esatta da Barucchelli, subalterno della Real Tesoreria di Bari, cc. 23. 1797 b. (ex 46) Nota delle transazioni, fitti e gabelle, censuari e collettive generali del dazio della Università di Bitonto per gli anni 1797e 1798, cc. 17. 1798 c. (ex 49) Atti delle tasse decimali consegnate dalla Università di Bitonto all’esattore Mauro Sisto relativa agli anni 1797-1799, cc. 3. 1799 d. (ex 47-48) Conti delle entrate e uscite relative alle rendite, gabelle e tassa catastale dell’Università di Bitonto, tenute in appalto da Mauro Sisto per gli anni 1797-1800; 1807-1809, cc. 20. 1800; 1809 e. (ex 21) Nomina a razionali conferita dalla Regia Corte di Bitonto a Raffaele Vacca e Domenico Porzia per la revisione dei conti relativi all’esazione delle decime per gli anni 1798-1800364, cc. 3. 1801 f. “Supplica” di Mauro Sisto, appaltatore delle rendite, gabelle e tassa catastale della Università di Bitonto ai decurioni del Parlamento della stessa città riguardo ai pesi dell’Università365, cc. 2. 1807 g. (ex 48) Bilancio del dazio sulla molitura della farina, relativo al comune di Bitonto per gli anni 18091811366, cc. 12. 1811 10. (ex 75-82) Serie di atti (lettere, istanze e documenti ufficiali) relativi a controversie, aggiudicazione e conferimento mediante asta delle gabelle, rendite universali e tassa catastale della Università di Bitonto367, cc. 85. 1798-1808; 1821 11. (ex 95-97) 1862.(ex 70) Lettera di Carlo Tortora da Molfetta diretta all’intendente di Terra di Bari, perché solleciti l’Università di Bitonto a soddisfare un suo debito e l’Appaltatore Mauro Sisto a pagare una somma di ducati già introitata368, cc. 1. 1800 b. (ex 95-97) Tre documenti relativi ad offerte ed impegni per l’appalto del latte e della carne nella città di Bitonto369, cc. 5. 1800-1801 364 365 «Copia». «Copia autentica dal notaio Arcangelo Vasanella di Bitonto». «Appaltatore di tale dazio fu, per il periodo 1809-1813, Bartolomeo Sisto». 367 «La maggior parte degli atti riguardano l’appaltatore delle universali rendite, gabelle e tassa catastale della Universitas di Bitonto, Mauro Sisto». 368 «Copia autentica estratta dal notaio Vincenzo Porzia di Bitonto; la lettera era presumibilmente indirizzata all’Intendente di Terra di Bari». 366 c. (ex 77) Due contratti relativi all’acquisto di effetti bancari da parte del conte Cesare de Ildaris di Bitonto, cc. 7. 1801 12. (ex 135-142) Disposizioni emesse dalla Regia Camera della Sommaria in favore di alcuni creditori “caratari e istrumentarii” della università di Bitonto e imposte alla stessa università ad esecuzione del Real dispaccio del 3 giugno 1805370, cc. 21. 1800-1807 13. (ex 100-106) Dodici Fedi di credito dei Banchi di Santo Spirito, Pietà, Santissimo Salvatore e San Giacomo emesse da Bartolomeo Crispo in favore di Mauro Sisto, appaltatore delle universali rendite e gabelle della città di Bitonto e girate a Giuseppe Radice, attuario della Regia Camera della Sommaria; ordini di pagamento per Mauro Sisto e ricevute rilasciate a questi e a Bartolomeo Crispo da Giuseppe Radice371, cc. 23. 1802-1807 14. (ex 120-121) Due giornali del dazio delle merci della città di Bitonto relativi ai mesi di aprile e novembre del 1803, cc. 27. 1803 15. (ex 150) Bilancio della gabella della farina redatto dal cassiere della Università di Bitonto, Giuseppe Dilettuso da febbraio a settembre del 1807 e presentato all’appaltatore Mauro Sisto, con relativi ordini di pagamento372, cc. 169. 1807 4.2. La Biblioteca nazionale “Girolamo Sagarriga Visconti-Volpi” di Bari Nella Biblioteca nazionale di Bari è conservato un grosso volume denominato Libro del catasto onciario del comune di Bitonto; esso risulta sommariamente notificato su un registro topografico dei fondi manoscritti con la segnatura MS I 132, era presumibilmente posseduto già dalla Biblioteca consorziale di Bari373, ente che ha preceduto nel tempo l’attuale istituto statale, ma non è stato possibile né appurarne la provenienza né una data di ingresso meno approssimata. Il volume è stato datato nella biblioteca all’anno 1560, pur essendo mancante ogni data di riferimento, è privo della copertina originale e mutilo nella parte iniziale e finale; è costituito da 542 carte. Dopo avere effettuato una ispezione del contenuto, si deve escludere che si tratti di un “catasto onciario”, scrittura di tipo fiscale introdotta da Carlo III di Borbone con vari provvedimenti a partire dal 1740374; può essere piuttosto riconosciuto come quel tipo di 369 «La maggior parte degli atti riguardano l’appaltatore delle universali rendite, tabelle e tassa catastale della universitas di Bitonto, Mauro Sisto». 370 371 «Il Reale Dispaccio, a stampa, è allegato alla copia degli atti contenenti le suddette disposizioni». «Copie». 372 «Tali ordini di pagamento riguardano i mesi compresi fra febbraio e Settembre 1807 ad esclusione del mese di luglio». 373 Sul volume risulta annotato a matita: “Biblioteca Consorziale di Bari”, l’indicazione fa intendere che esso è stato acquisito dalla biblioteca non dopo il 1958, anno in cui la biblioteca è stata statalizzata. 374 Ordine per la formazione del catasto, denominato onciario dalla valutazione delle rendite in once, del 4 ottobre 1740; Prammatica sotto il titolo «Forma censualis et capitationis sive de catastis» del 17 marzo 1741; Prammatica del 28 settembre 1742. registrazione che ha preceduto nel tempo il catasto onciario e che è solitamente denominata “apprezzo”, termine con cui si indica il registro in cui veniva riportata «quella generica stima del reddito imponibile dei cittadini che era fondata principalmente sulla valutazione dei loro beni fondiari e che era la base della finanza locale»375. A titolo esemplificativo, e per rendere esplicita e visibile la struttura tipica delle registrazioni che venivano riportate in questa fonte, si trascrive il testo della carta 2, relativa all’apprezzo dei beni di Alfonso d’Agostino Planelli. «Alfonso d’Agostino Planelli have presentato sua cedula cum iuramento continente l’infrascritti beni et havere l’infrascritti moglie et figli et sua età essere di anni 54 et esercita l’arte del buttegaro: Battista secunda moglie anni 50 Felice figlio ex prima uxore anni 24 Col’Antonio figlio ut supra anni 21 possede in primis una vigna e mezza d’amendolare in loco de Santo Virdone: iuxta li beni de Cola Musuriello: iuxta li beni di detto Alfonso et altri confini con lo censo di grana sette e cavalli quattro l’anno alla Regia Ecclesia di Santo Iacobo: apprezzata a ragione de onze XII, la vigna importano onze XVIII, de le quali dedutte tarì VII e grana 6,2/3, restano per onze 17.22.13». Nel registro, corredato da indice, sono riportati gli apprezzi sui beni dei proprietari, cittadini o abitanti della città di Bitonto, ordinati secondo l’ordine alfabetico del nome del proprietario dalla lettera A alla lettera H: da carta 1 a carta 103, lettera A; da carta 109 a carta 140v, lettera B; da carta 141 a carta 252v, lettera C; da carta 263 a carta 337v, lettera D; da carta 340v a carta 341, lettera E; da carta 343 a carta 421v, lettera F; da carta 423 a carta 454v, lettera G; da carta 455 a carta 533, lettera H; da carta 534 a carta 542, indice dalla lettera B alla lettera H. Le ispezioni effettuate presso altri istituti di conservazione hanno permesso di individuare in un volume, conservato a Bitonto presso la Biblioteca comunale “Eustachio Rogadeo”, registrazioni fiscali di natura simile a quelle espresse sull’apprezzo finora descritto. Tale secondo volume si presenta contrassegnato MS A I, Frammento di catasto dell’anno 1586, è di carte scritte 115, è privo di copertina originale, e ha rilegatura risalente al 1897. Nell’ultima carta si legge il colofone: «Finis huius presentis secundi libri generalis appretij seu catasti civitatis Botonti confecti per magnificum Antonium Gazzan Jspanum regium commissarium deputatum per Sacrum Regium Consilium super confectionem generalis catasti». Nel registro sono riportati gli apprezzi sui beni dei proprietari, cittadini o abitanti della città di Bitonto, ordinati secondo l’ordine alfabetico del nome del proprietario dalla lettera I alla lettera V: da carta 1 a carta 43, lettera I; a carta 44, lettera L; 375 Cfr. ROMOLO CAGGESE, Roberto d’Angiò e i suoi tempi. Firenze, Bemporad, 1922-31, 2 vol., pp. 72-73 del primo. L’origine dell’apprezzo può essere fatta risalire alla prammatica di Ferrante d’Aragona dal titolo «De appretio seu bonorum aestimatione» del 19 novembre 1467. da carta 45 a carta 63, lettera M; da carta 64 a carta 78, lettera N; da carta 79 a carta 97, lettera O; da carta 101 a carta 102v, lettera S; da carta 104v a carta 114, lettera V. La comparazione a distanza ha consentito di formulare l’ipotesi di probabile adiacenza come parti di un’unica sequenza di registrazioni. Sono infatti evidenti i rapporti espressi dalla circostanza che il volume barese copre la sequenza alfabetica ‘A-H’ e quello bitontino la sequenza ‘I-V’; inoltre la scrittura sui due volumi può essere verosimilmente attribuita alle stesse mani di compilatori; al contrario invece bisogna osservare che la numerazione delle pagine non è coerente o conseguente tra i volumi, anche se a questo proposito si deve dire che la possibilità di comprendere determinati dettagli è resa ardua da cattivi restauri subiti dal volume bitontino376 che è stato anche malamente rilegato senza rispetto per le successioni numeriche. 4.3. La Biblioteca comunale “Eustachio Rogadeo” di Bitonto Una quantità di materiale documentario afferente l’archivio storico comunale di Bitonto ritenuto più pregiato, sia per epoca di produzione che per particolari contenuti, è confluito in varie epoche nei fondi manoscritti della biblioteca comunale. Negli ultimi anni, dal 1993 al 1998, l’archivio storico comunale è stato collocato in alcuni locali annessi alla biblioteca377, allo scopo di preservare la documentazione da eventuali ulteriori dispersioni nonché di garantire una fruizione più agevole da parte dell’utenza grazie al servizio espletato dal personale della biblioteca. Le vicende relative alla storia della Biblioteca comunale di Bitonto, attualmente intitolata “Eustachio Rogadeo”, ed in precedenza “Vitale Giordano”, rivestono una particolare importanza per ricostruire i percorsi delle carte dell’archivio storico comunale. Le prime informazioni relative alla Biblioteca comunale di Bitonto sono rilevabili dagli atti conservati nell’archivio storico comunale. Già nella prima metà dell’800 è documentata l’esistenza di una quantità di materiale librario costituito prevalentemente da testi di carattere giuridico e amministrativo che doveva costituire il fondo originario della Biblioteca comunale; probabilmente allogata in alcuni locali della sede comunale. Dell’attività di tale istituzione è rimasta traccia nell’«Inventario de’ libri della biblioteca comunale eseguito dal cancelliere archivario comunale378, assistito dal sindaco e dai decurioni Ignazio Minardi e Diego Bovio» redatto nel 1841 e attualmente conservato nella prima sezione dell’archivio storico comunale379. Il primo fondo librario sembrava più che altro destinato a soddisfare le esigenze dell’apparato burocratico comunale, detenendo il più aggiornato e completo patrimonio di fonti a stampa di carattere legislativo e normativo presente sul territorio locale. Le successive acquisizioni di importanti nuclei librari di provenienze diverse, che hanno caratterizzato l’attuale biblioteca come una delle più ricche a livello regionale, sono da porsi in relazione, da un lato, a episodi come la soppressione degli ordini monastici e la relativa devoluzione dei loro beni, tra cui 376 Si deplora, tra le altre cose, l’uso di carte gommate che hanno irrimediabilmente macchiato zone delle carte coprendo la scrittura e la paginazione in particolare. 377 Cfr. introduzione p.000 378 L’archivista è Pasquale Centola ed il sindaco Eustachio Rogadeo. 379 ASCBI, sezione prima, ctg.1, cl. 2, b. 3, fasc. 1. intere biblioteche, allo Stato380, dall’altro a fattori contingenti, legati a particolari situazioni locali, come l’acquisto di fondi librari privati da parte del comune. Il susseguirsi delle vicende dell’istituto sono scandite da tappe significative ora sommariamente registrate: nel 1908, a seguito di una petizione popolare381 che aveva denunciato lo stato di abbandono in cui versava il patrimonio librario, la Biblioteca fu riaperta e vi fu applicato un bibliotecario comunale nella persona di Vincenzo Carbone nominato, sia pure in via provvisoria, con delibera di Giunta del 24 marzo. Il 30 dicembre fu poi approvato il regolamento della Biblioteca, già intitolata allo scienziato bitontino secentesco Vitale Giordano, modificato poi nel 1934 con determinazione del Podestà Serafino Santoro382. Nella «Relazione quinquennale sulla Biblioteca comunale Vitale Giordano» del 10 dicembre 1931 redatta dal bibliotecario Nicola Fano, e inviata al Ministero dell’educazione nazionale, in osservanza della circolare del 10 novembre 1931 n. 10601383, vengono forniti brevi cenni storici sull’istituto. Risulta così che nella seconda metà dell’Ottocento era stato incrementato il patrimonio librario con acquisizioni dei fondi pervenuti a seguito della legge sulla soppressione delle Corporazioni religiose e che la Biblioteca risultava allogata presso l’Istituto classico tecnico comunale Carmine Sylos da cui venne trasferita, nel 1915, in un locale appositamente ristrutturato sito sotto il Castello, in Piazza Cavour384. Della consistenza libraria rimangono varie tracce in diversi inventari, di cui il più conosciuto è quello edito nel 1889 dalla Tipografia Nicola Garofalo di Bitonto385, Catalogo della Biblioteca Municipale di Bitonto. Successivamente, nel 1916, viene redatto l’«Inventario dei libri esistenti nella biblioteca comunale Vitale Giordano»386, sottoscritto dalla Commissione di vigilanza della Biblioteca, formata da Nicola Vacca, presidente, Giovanni Modugno, Pasquale Carbonara, Vincenzo Carbone, Giacomo Saracino, Giuseppe Caiati, Gaetano Errico, da cui si desume che il patrimonio librario della biblioteca consisteva in 2016 volumi e 1433 fascicoli. Nel 1934 il comune deliberò l’acquisto del ricco fondo librario costituente la libreria privata della famiglia Rogadeo, che fu devoluto al patrimonio della biblioteca. La transazione, che era stata composta per una spesa di lire 45.000, comportò l’acquisizione della biblioteca e dell’archivio familiari, quest’ultimo consistente in 109 codici manoscritti, tra cui l’Evangeliario in scrittura beneventana, in 435 pergamene, in 20 faldoni con 6729 carte e in 83 fascicoli con 456 carte387. A tutt’oggi non appare tuttavia ancora realizzato completamente il censimento e l’identificazione dei materiali documentari confluiti nella biblioteca, come si deduce anche da segnalazioni e menzioni di documenti su lavori di storiografia cittadina. Si ricorda al proposito che Vito Acquafredda cita un «conto materiale del Comune di Bitonto dal 1° gennaio all’11 febbraio 1823» che si troverebbe nelle “Carte Rogadeo”, fascicolo XIV, n. 4388. Tale documento che allo stato attuale non è stato rinvenuto non può che essere proveniente dall’archivio cittadino, 380 Per quanto riguarda le vicende relative alla soppressioni dei monasteri a Bitonto in relazione alla storia della biblioteca il riferimento è DONATO ANTONIO DE CAPUA, La biblioteca comunale di Bitonto. Palo, Liantonio, 1973. L’autore, dopo una accurata analisi del patrimonio librario della biblioteca, sostiene che i libri dei monasteri bitontini passarono al comune dopo il 1889 e non a seguito della soppressione voluta con il decreto del 17.2.1861. 381 ASCBI, sezione seconda, ctg. IX, cl.4, fasc.3, b.219. 382 ASCBI, sezione seconda, ctg. IX, cl.4, fasc.4, b.219. 383 ASCBI, sezione seconda, ctg. IX, cl.4, fasc.14, b.221. 384 ASCBI, sezione seconda, ctg. IX, cl.4, fasc.10, b.221. 385 ASCBI, sezione seconda, ctg. IX, cl.4, fasc.3, b.219. 386 ASCBI, sezione seconda, ctg. IX, cl.4, fasc.10, b.221. 387 Le notizie sono tratte dal già citato DONATO ANTONIO DE CAPUA, La biblioteca comunale di Bitonto, p. 117. come, con tutta evidenza, altre carte citate dall’autore. Ne consegue che una ricognizione generale e approfondita nei locali della biblioteca potrebbe condurre ad individuare una mole di carte che l’archivio storico potrebbe rivendicare a sé. Nel 1973, in occasione del trasferimento dalla sede dai locali del Palazzo di Città al primo piano di Palazzo Rogadeo, l’istituzione fu ribattezzata col nome di “Eustachio Rogadeo”, rappresentativo personaggio della casata, noto per gli studi storici sulla sua città, sulla città di Bari e sull’intera Italia meridionale e del quale viene ricordato il contributo, sia pure postumo, alla ricostruzione degli archivi napoletani distrutti nel corso di eventi bellici nel 1943-44. Infine si vuole citare il verbale di consegna in data 26 marzo 1936, con il quale il direttore della biblioteca comunale Michele De Capua ritirò dall’archivio comunale una grossa quantità di materiale documentario per prenderlo in carico nel fondo manoscritti della biblioteca. Si trattava delle seguenti unità documentarie, così descritte nel verbale: «1. Libro Rosso e supplemento dal 1265 al 1748, due volumi, collocazione Ms A 3 (1-2); 2. Frammento di scrittura del notaio Berardino de Helia del 1587, un volume, Ms B 21; 3. Frammento di scrittura del notaio Palmo de Risis del 1593, un volume, Ms B 20; 4. Frammento di scrittura del notaio Palmo de Risis del 1600, un volume, Ms B 22; del notaio Morea del 1626, Ms A 34; 5. Frammento di catasto del 1586, un volume, Ms A 1; 6. Frammento di catasto del 1611, due volumi, Ms A 2 (1-2); 7. Frammento di scrittura del notaio Berardino de Helia del 1578, un volume, Ms A 35; 8. Onciario, 1728, un volume, Ms A 33; 9. Una cassa con un rotolo contenente nove pergamene del secolo XIV; un rotolo pergamene n. ventidue del secolo XV; pergamene n. due del secolo XVII; pergamene n. 11 del secolo XVI, dico undici. Totale pergamene quarantaquattro. (In più due pezzi di pergamene in frammenti illeggibili); 10. Volumi due scritti su carta pecora del 1584 e del 1577; 11. Quindici pergamene (di cui una molto lacera) in altra cassetta». Il riscontro sui cataloghi della Biblioteca comunale “Eustachio Rogadeo” con i documenti d’archivio ivi conservati ha permesso di riconoscere tutti i pezzi. È stato inoltre rilevato che uno dei volumi scritti su carta pecora risulta datato 1557 e non 1577. Bisogna anche segnalare che le “pergamene” di cui al verbale sopra ricordato sono state confuse con altri documenti pergamenacei di provenienze diverse in un’unico fondo pergamenaceo. Occorrerebbe quindi fare un’attenta schedatura per ricomporre, quanto meno, i fondi originari. Per completare si presenta di seguito una descrizione più analitica dei documenti, secondo le diverse tipologie (raccolte di privilegi e statuti; istrumenti e scritture notarili; apprezzi e catasti) e la successione temporale, ancora conservati presso la Biblioteca, indicando anche la attuale segnatura tratta dal catalogo dei manoscritti dell’istituto. 1. «Libro Rosso ovvero platea della magnifica Università di Bitonto», sec. XVI, cc. 427, mm 430x290. Volume cartaceo, mutilo delle prime carte; legatura in pelle rossa, restaurato nel 1827 e successivamente nella prima metà del sec. XX. Pubblicato389, Mss A 3/1. 2. Atti relativi alla «ascrizione al ceto dei nobili della città di Bitonto», sec. XVIII, cc. 39 (solo 17 scritte), mm 450x320. 388 VITO ACQUAFREDDA, Bitonto attraverso i secoli, cit., vol. II, p. 78 nota 20. La nota continua: «Riteniamo qui opportuno un chiarimento. Abbiamo citato spesso i Mss. (manoscritti) Rogadeo e le Carte Rogadeo. Trattasi di due raccolte distinte: la prima si riferisce alle ricerche fatte personalmente dal compianto Conte Eustachio Rogadeo, illustre storico; la seconda a documenti di varia provenienza, ch’egli poté pazientemente riunire. L’una e l’altra comprendono parecchi volumi, che fanno ora parte della nostra civica Biblioteca». 389 Libro Rosso della Università di Bitonto, cit. Cc. 1-5, Copia autentica redatta dal notaio Francesco Ignoccoli di Bitonto della conclusione del general consiglio dell’Università di Bitonto del 31 ottobre 1748 relativa alla ascrizione al ceto dei nobili delle famiglie di Saverio Agera, Giacomo Nicola Ancarano Maiullari, Giuseppe e Domenico de Germano, Giuseppe del quondam Nicola dello Jacono, Girolamo Ingannamorte, Giuseppe Marziano, Filippo Miolla, Pietro Antonio Senzio, Francesco Spica, Tommaso e Domenico Spinelli di Giovinazzo, Domenico e Ignazio de Termine «all’uopo dell’antiche famiglie nobili mancanti e già estinte»390, 1748 ottobre 31. Cc. 6-14r, Copia autenticata dal notaio Francesco Ignoccoli di Bitonto dell’ordine del 2 novembre 1748 della Regia curia di Bitonto relativo alla causa sul «rimpiazzamento o sia surrogazione delle famiglie nobili della città di Bitonto in luogo dell’estinte», in esecuzione della provisione della Real Camera di S. Chiara del 19 ottobre 1748, [1748]. Cc. 4v-17v, Copia autentica redatta dal notaio Pasquale Martucci di Bitonto dell’ordine della Regia curia di Bitonto del 21 gennaio 1767 in esecuzione della provisione della Real Camera di S. Chiara del 17 dicembre 1766 che autorizza l’ascrizione al ceto dei nobili della città dei fratelli Giovanni Battista e Domenico Maria Traversa. [1767]. Volume cartaceo, mutilo in principio, rilegato nella seconda metà del sec. XX ed erroneamente denominato «Supplemento al Libro Rosso della città di Bitonto», Mss A 3/2. 3. «Contratto [redatto dal notaio Pellegrino Fasolino di Napoli] di compra e vendita fra l’Università e gli uomini della città di Bitonto da una parte e Marco Antonio Palagano di Napoli per una possessione di olive appartenente a quest’ultimo» nel territorio della città di Bitonto, «in loco detto S. Maria Manganelli con un trappito grande sito dentro decta possexione acto ad macinare con due macine, due case con una piscara et altri edificii nec non et uno parcho per le prezco de ducati septemilia …», assegnando perciò a detto Palagano e suoi eredi annui ducati 630 di carlini d’argento sull’entrata del dazio della follarata e del vino a minuto, 1557 aprile 13, Napoli, cc. 20, mm 300x220. Volume membranaceo con legatura originale in assi lignee coperte di pelle. A c. 20v, dopo le sottoscrizioni dei testi, sono raffigurati lo stemma reale tra quello della città di Bitonto e quello della famiglia Palagano, miniati in oro e colori, Mss A 63. 4. Sentenza emanata il 12 ottobre 1584 dalla Magna Curia della Vicaria di Napoli a favore di Terlizzi contro Bitonto nella causa fra le due università per ragioni di confine, 1584 dicembre 5, Napoli, cc. 15, mm 250x330391 . Copia autentica del notaio Tommaso Anello Vertozza di Napoli. Volume membranaceo con legatura originale in pelle, con impressioni in oro. Miniature in oro e colori di un certo pregio sulla prima carta raffiguranti la Trinità tra lo stemma di Filippo di Spagna e quello della città di Bitonto in cornice decorata, Mss A 44. 5. «Frammento di scritture del notar Giovanni Berardino de Helia» di Bitonto, 1578, cc. 27, mm 230x320. Volume cartaceo, molto deteriorato, Mss A 35. 6. «Frammento di scritture del notar Giovanni Berardino de Helia» di Bitonto, 1587, cc. 180, mm 170x225. Volume cartaceo, molto deteriorato, Mss B 21. 7. «Frammento di scritture del notar Palmo de Risis», di Bitonto, 1593, cc. 262, mm 160x220. Volume cartaceo, deteriorato, Mss B 20. 8. «Frammento di scritture del notar Palmo de Risis», di Bitonto, 1600, cc. 68, mm 165x225. 390 391 Cfr. ASCBI, sezione prima, conclusioni del consiglio, 1747-1760, vol. 20, cc. 18-21. Il documento è anche in Libro Rosso. Cfr. Libro Rosso della Università di Bitonto, cit., p. 972. Volume cartaceo, molto deteriorato, Mss B 22. 9. «Frammento di scritture del notar [Angelantonio] Morea», di Bitonto, 1626, cc. 7, mm 210x300. Volume cartaceo, molto deteriorato, Mss A 34. 10. «Frammento di catasto dell’anno 1586»392, cc. 115, mm 300x430. Secondo libro dell’Apprezzo generale «seu catasti civitatis Botonti confecti per magnificum Antonium Gazzan Jspanum regium commissarium deputatum per Sacrum Regium Consilium super confectione eiusdem generalis catasti». Il volume393, mutilo, contiene l’apprezzo dei beni dei proprietari il cui nome inizia con la lettera I fino alla lettera V; sul margine superiore esterno delle carte è a volte leggibile una numerazione presumibilmente coeva all’epoca di confezionamento del registro, altrove invece è posteriore; la rilegatura con la quale attualmente si presenta risale alla prima metà del sec. XX, Mss A 1. 11. «Frammento di catasto»394. Apprezzo, 1611. 1. lettere A-G, cc. 162, mm 300x430. 2. lettera G, cc. 151, mm 300x430. Due volumi con rilegatura risalente alla prima metà del sec. XX, Mss A 2/1-2. 12. Apprezzo della città di Bitonto, 1728. 1. cc. 228, mm 230x330. 2. cc. 271, mm 230x330. 3. cc. 221, mm 230x330. 4. cc. 130, mm 230x330. 5. cc. 189, mm 230x330. 6. cc. 155, mm 230x330. 7. cc. 204, mm 230x330. I sette volumi, mutili delle carte inziali e finali, conservano la numerazione originaria da c. 33, con alcune lacune, fino a c. 1493395; la rilegatura in tela rossa è datata all’anno 1963, Mss A 33/1-7. 13. «Matrice di ruolo dei fondi territoriali, case, molini, fabbriche, ecc. risultanti dallo spoglio degli stati di sezione eseguiti in virtù della legge degli 8 novembre 1806», 1809, cc. 287, mm 280x440. Volume cartaceo con legatura originale, deteriorato, Mss A 7/1. 14. «Stato di sezione del catasto», 1809, cc. 318, mm 280x440. Volume cartaceo con legatura originale, deteriorato, Mss A 7/2. 15. «Catasto provvisorio del Comune di Bitonto» formato in esecuzione del decreto del 12 agosto 1809 e delle istruzioni ministeriali del 1 ottobre dello stesso anno, 1815. 1. lettera A, articoli 1-371, cc. 372, mm 300x430. Volume cartaceo con legatura di epoca contemporanea, Mss A 6/1. 392 Intitolazione che compare sul dorso del volume. Il volume si configura come complemento di quello conservato presso la Biblioteca nazionale di Bari e descritto a p. 000. 394 Intitolazione che compare sul dorso del volume. 395 Esiste agli atti della biblioteca una nota del direttore Donato Antonio De Capua, in data 24 novembre 1953, che notifica le mancanze e le lacune nella numerazione. 393 2. lettera B, articoli 372-717, cc. 350, mm 300x440. Volume cartaceo con legatura originale, Mss A 6/2. 3. lettera C, articoli 718-1009, cc. 328, mm 300x430. Volume cartaceo con legatura di epoca contemporanea, Mss A 6/3. 4. lettera C, articoli 1010-1329, cc. 320, mm 300x430. Volume cartaceo con legatura originale, Mss A 6/4. 5. lettere C, D, E, articoli 1330-1702, cc. 374, mm 300x430. Volume cartaceo con legatura originale, Mss A 6/5. 6. lettere G, J, articoli 1703-2014, cc. 313, mm 300x430. Volume cartaceo con legatura originale, Mss A 6/6. 7. lettera L, articoli 2015-2371, cc. 359, mm 300x430. Volume cartaceo con legatura originale, Mss A 6/7. 8. lettera M, articoli 2372-2700, cc. 329, mm 300x430. Volume cartaceo con legatura originale, Mss A 6/8. 9. lettera M, articoli 2701-2985, cc. 288, mm 300x430. Volume cartaceo con legatura di epoca contemporanea, Mss A 6/9. 10. lettere N, O, P, articoli 2986-3360, cc. 375, mm 300x430. Volume cartaceo con legatura di epoca contemporanea, Mss A 6/10. 11. lettera P, articoli 3361-3641, cc. 283, mm 300x430. Volume cartaceo con legatura di epoca contemporanea, Mss A 6/11. 12. lettere Q, R, articoli 3642-3917, cc. 296, mm 300x430. Volume cartaceo con legatura originale, Mss A 6/12. 13. lettera S, articoli 3918-4260, cc. 363, mm 300x430. Volume cartaceo con legatura originale, Mss A 6/13. 14. lettere S, T, articoli 4261-4625, cc. 367, mm 300x430. Volume cartaceo con legatura di epoca contemporanea, Mss A 6/14. 15. lettera V, articoli 4626-4928, cc. 302, mm 300x430. Volume cartaceo con legatura di epoca contemporanea, Mss A 6/15. 16. lettera Z ed altri, articoli 4628-5055396, cc. 388, mm 300x430. Volume cartaceo con legatura di epoca contemporanea, Mss A 6/16. 17. «Stato di sezioni … per servire alla formazione del catasto provvisorio», 1817, cc. 246, mm 300x430. Volume cartaceo con legatura di epoca contemporanea, Mss A 6/17. 16. «Contribuzione fondiaria. Stato di sezioneper servire alla formazione del catasto provvisorio», 1823, cc. 257, mm 300x430. Volume cartaceo con legatura originaria, Mss A 8. Nell’atrio della Biblioteca campeggia inoltre, incorniciato in una pesante cornice lignea, una pianta del territorio bitontino risalente al 1727, documento che per la sua tipologia appare pertinente alla documentazione dell'archivio storico, se ne dà pertanto la descrizione: 396 Contiene anche «Ricapitolazione del catasto provvisorio», cc. 347-388. «Topografia e misura di tutto il territorio della città di Bitonto fatta [il 24 giugno 1727] per ordine dell’illustrissimo Michele Rullan consigliere presidente della Regia Camera della Sommaria e generale governatore della Regia Dohana di Foggia richiesta de’ locali di Salpi e col consenso di essa città da noi sottoscritti regi agrimensori di essa Regia Dohana», 1853 gennaio 31, mm 1150x2250. Scala geometrica di passi duemila di palmi 7 l’uno; Giuseppe Zanetti (regio agrimensore); Giacomo di Giacomo (regio compassatore); Giuseppe Mancino (regio compassatore). Copia397 estratta dall’Archivio provinciale di Capitanata – Sezione del Real Tavoliere di Puglia il 4 febbraio 1853, eseguita dal regio agrimensore Gabriele Sebastiani. Acquerello a colori. 4.3.1. Il fondo pergamenaceo della Biblioteca comunale “Eustachio Rogadeo” di Bitonto Il fondo pergamenaceo conservato presso la Biblioteca comunale “Eustachio Rogadeo” di Bitonto è costituito da 485398 documenti di diversa provenienza, che nella maggior parte possono essere ascritti a quella tipologia individuata da Paolo Cammarosano nel suo saggio sulla Struttura e geografia delle fonti scritte del periodo medioevale: «…nella loro vasta maggioranza i documenti concernono trasferimenti di beni fondiari o di usi o diritti connessi a beni fondiari: donazioni, compravendite, permute, locazioni di vario genere costituiscono il nerbo delle serie documentarie pervenute dall’alto medioevo a noi. I notai redigevano il documento su una pergamena, che veniva consegnata al destinatario: il ricevente della donazione (donatario) o il compratore; nel caso di locazione si poteva dare una redazione in duplice esemplare, uno per il concedente e l’altro per il concessionario. Ma insomma i documenti erano legati a certi beni, e per così dire seguivano il bene cui si riferivano. In seguito, la conservazione del documento dipendeva dall’attitudine del possessore alla custodia documentaria»399. Molte delle pergamene conservate nella biblioteca provengono dai patrimoni documentari delle famiglie nobili di Bitonto (Rogadeo, Bove, Planelli, ecc.), passate dalle mani di diversi possessori fino a quelle pubbliche del comune di Bitonto; una quantità, sia pure non eccezionale, è dell’archivio dell’universitas bitontina400. Deve essere anche considerata la dispersione che ha interessato molti documenti, di cui si conosceva la pertinenza a raccolte familiari e che erano stati anche citati o pubblicati da storici ed eruditi401. È ovviamente difficile ricostruire gli itinerari percorsi dai documenti che sono stati alienati dalle collezioni originarie; in genere la scoperta di una traccia o di una attestazione è solo casuale, oppure dovuta alla solerzia del ricercatore che ha la fortuna di individuarle in opere repertoriali. Si deve per esempio a questa opzione di ricerca la identificazione di documenti pergamenacei, presumibilmente pertinenti all’universitas di Bitonto, presso la biblioteca provinciale “Gennaro de Gemmis” di Bari. In un Regestario, pubblicato nel 1986402 sono stati pertanto individuati i documenti seguenti di cui si fornisce sommaria notizia: 397 Esiste tuttora anche l’originale che è conservato presso l’Archivio di Stato di Foggia. Da un verbale redatto il 14 settembre 1979 da Pasquale Cioce, direttore reggente della Biblioteca comunale «E. Rogadeo», le pergamene risultano essere 488, contenute in 18 cartelle. 399 PAOLO CAMMAROSANO, Italia medievale, cit., p. 53. 400 Cfr. infra il verbale di consegna in data 26 marzo 1936, con il quale il direttore della biblioteca comunale Michele De Capua ritirava dall’archivio comunale una grossa quantità di materiale documentario per assumerlo in carico nel fondo manoscritti della biblioteca. 401 Cfr. FRANCESCO CARABELLESE, Giacomo Rogadeo ravellese di Bitonto (1230?-1305 c.) nella vita civile e politica del Regno di Puglia. Trani, Vecchi, 1901 e EUSTACHIO ROGADEO, Documenti per gli ex feudi di Calvanico e Sergio (Torrequadra). Trani, Vecchi, 1904, dove sono pubblicati rispettivamente 34 e 29 documenti tra il 1204 e il 1791, pertinenti all’archivio di Casa Rogadeo. 402 Regestario delle pergamene della biblioteca provinciale de Gemmis di Bari. A cura di CLAUDIA FALCONIERI. Bari, Tipografica, 1986. 398 Documento 88, 1528 settembre 4, Bitonto, II indizione403. Documento 247, 1623 giugno 28, Bitonto, VI indizione404. Documento 248, 1624 giugno 13, Napoli405. Documento 249, 1624 giugno 13, Napoli406. Documento 250, 1624 luglio 20, Bitonto407. Documento 251, 1624 luglio 20, Bitonto408. Le vicende che hanno interessato questo fondo pergamenaceo sono strettamente connesse all’improvvisa e prematura scomparsa del direttore della biblioteca comunale, Donato Antonio de Capua, avvenuta il 10 giugno del 1975. Questi, nella programmazione dei suoi lavori scientifici, aveva messo in cantiere il riordinamento del materiale pergamenaceo posseduto dalla biblioteca e la redazione di idonei strumenti di ricerca, da avviare dopo l’edizione del Libro Rosso, che fu poi pubblicato postumo. La sua scomparsa e la mancanza di un progetto di schedatura, adeguato nei criteri scientifici e supportato da personale specializzato, hanno comportato che nel corso degli anni lo stato di ordinamento e di conservazione delle pergamene subisse processi di deterioramento e danneggiamento dovuto anche ad interventi lesivi operati dalla mano dell’uomo (es. completa asportazione del signum crucis o di quello del tabellionato). La Soprintendenza archivistica per la Puglia ha avviato, già da qualche anno, in collaborazione con l’Università di Bari, un programma di schedatura analitica dell’intero fondo; in questo lavoro si presenta pertanto in anteprima un semplice elenco sommario di consistenza, completo delle indicazioni per ogni documento delle date cronica e topica409, che assicura già un accesso sia pur minimo a questo importante fondo documentario. Si tratta, e giova ripeterlo onde evitare equivoci che possano insorgere in chi non ravvisasse l’applicazione dei criteri di edizione diplomatico-paleografica di tale materiale documentario, della formulazione della mera notifica, la cosiddetta notitia rei librorum, e non già della notitia rei litterariae che potrà essere accolta in 403 Ivi, p. 61: «Mariotto de Veritate di Bitonto vende all’Universitas della stessa città ventisette archibugi di ferro perfettamente equipaggiati per la somma complessiva di ottantanove ducati e dieci grani da versarsi in carlini d’argento computati dieci per ducato, somma che la suddetta Universitas, tramite i suoi rappresentanti legali, s’impegna formalmente e pagare al creditore entro il prossimo mese di maggio». 404 Ivi, p. 142: «Su proposta di Giovanni Francesco Agrestis, sindaco dell’Universitas di Bitonto, vengono eletti i deputati all’annona nelle persone di Giovanni Antonio de Ildaris, Leonardo Sylos, Giovanni Matteo Brigola e Francesco Antonio Sensio, con il compito di fare quanto è necessario per provvedere di grano la città di Bitonto». 405 Ivi, p. 142: «I deputati all’annona dell’Universitas di Bitonto, avendo comprato grano per assicurare il vitto ai cittadini e quindi contratto debiti per duemila ducati, rinunciando ad imporre una gabella di cinque carlini per ogni tomolo di grano macinato nei mulini cittadini onde evitare tumulti popolari, chiedono il regio assenso per poter cedere gli introiti delle gabelle e dei dazi dell’Universitas e per reperire così la somma necessaria all’estinzione dei debiti». 406 Ivi, p. 143: «Il viceré spagnolo concede regio assenso ai deputati all’annona dell’Universitas di Bitonto, affinché cedano a censo gli introiti delle gabelle e dei dazi cittadini, onde reperire la somma di duemila ducati necessaria alla stessa Universitas per poter estinguere alcuni debiti a suo tempo contratti per l’acquisto di grano». 407 Ivi, p. 143: «Fabrizio Carafa, vescovo di Bitonto, procuratore di donna Luisa Carafa di Napoli, sua cognata e vedova di don Carlo Carafa, dichiara formalmente di aver ricevuto da Giovanni Antonio Gentile di Bitonto, agente per conto dell’Universitas della stessa città, la somma di seicentocinquanta ducati dovuti alla stessa Luisa Carafa per debiti a suo tempo contratti». 408 Ivi, p. 143: «Il sindaco e gli eletti dell’Universitas di Bitonto cedono con patto di affrancazione ad Antonio Gentile della stessa città, centoquaranta ducati annui derivanti dagli introiti delle gabelle e dei dazi cittadini, per la somma di duemila ducati che vanno ad estinguere alcuni debiti, a suo tempo contratti dalla stessa Universitas per l’acquisto di grano nei confronti di Giovanni Francesco Azzaro di Bitonto e di donna Luisa Carafa di Napoli». 409 La data e l’indizione sono state riportate così come sono state lette sul documento, quando segnate, senza alcuna modifica; la numerazione progressiva, inoltre, deve essere considerata solo provvisoria. una fatica appositamente progettata e diversa pertanto dalle intenzioni di questo lavoro. Nel frattempo chi scrive sta sviluppando una ricognizione di seconda fase configurata in operazioni di schedatura che sono contestualmente accompagnate da ricerche per individuare eventuali mezzi di corredo del fondo. I risultati sono stati a tutt’oggi purtroppo molto deludenti: per esempio non è più reperibile l’Indice delle scritture in carta pergamena che esistono nell’archivio comunale, citato da Vito Acquafredda nel suo volume Bitonto attraverso i secoli410, con la collocazione «Carte Rogadeo, fascicolo 13, n. 37»; l’autore completava l’informazione con la considerazione che l’indice era stato «compilato verso il 1750. Da allora quanta falcidie è stata operata in quelle scritture di cui ora avanzano ben poche, conservate nella nostra civica biblioteca». Anche Donato De Capua, ripercorrendo, nel 1973, le vicende relative alla storia della biblioteca comunale, accennava all’importanza del materiale pergamenaceo quale «fonte inesauribile di notizie storiche, cittadine e familiari. Moltissime sono sparse ovunque, ma ben più di quattrocento sono fortunatamente raccolte e conservate in questa civica biblioteca con provenienza nella maggior parte, dalla casa Rogadeo e dal comune»411. Elenco delle pergamene 1. 1204 giugno […], VII indizione412 2. 1205 febbraio 8, VIII indizione413 3. 1225 dicembre, XIII indizione 4. 1244 gennaio 25, II indizione 5. 1271 maggio 31, Giovinazzo, XIV indizione414 6. 1272 gennaio 25, Bitonto, XV indizione415 7. 1272 novembre 20, Bitonto, XV indizione416 8. 1278 febbraio 12, Bitonto, VI indizione417 9. 1278 febbraio 13, Bitonto, VI indizione418 10. 1280 agosto 5, Bitonto, IX indizione419 11. 1281 luglio 23, Bitonto, IX indizione420 12. 1282 luglio 10, Ravello, X indizione421 13. 1283 agosto 20, Bitonto, XI indizione422 14. 1283 novembre 30, Bitonto, XI indizione423 15. 1284 agosto 23, Bari, XII indizione424 410 VITO ACQUAFREDDA, Bitonto attraverso i secoli, cit., p. 78. DONATO ANTONIO DE CAPUA, La biblioteca comunale di Bitonto, cit., p. 68. 412 Pubblicato. FRANCESCO CARABELLESE, Giacomo Rogadeo ravellese di Bitonto, cit., pp. 1-3. 413 Ivi, pp. 4-6. 414 Ivi, pp. 9-10. 415 Ivi, pp. 14-15 416 Ivi, pp. 11-13. 417 Ivi, pp. 15-18. 418 Ivi, pp. 18-21. 419 Ivi, pp. 21-23. 420 Ivi, pp. 23-25. 421 Ivi, pp. 26-28. 422 Ivi, pp. 31-34. 423 Ivi, pp. 28-31. 424 Ivi, pp. 34-36. 411 16. 1287 giugno 15, Bitonto, XV indizione425 17. 1288 luglio 25, Venosa, I indizione426 18. 1289 ottobre 10, Bitonto, II indizione427 19. 1290 febbraio 2, Bitonto, III indizione428 20. 1290 novembre 14, Bitonto, III indizione429 21. 1291 febbraio 26, Bitonto, IV indizione430 22. 1291 settembre 10, Bitonto, IV indizione431 23. 1291 novembre 12, Bitonto, IV indizione432 24. 1293 aprile 14, Bitonto, VI indizione433 25. 1293 settembre 14, Bitonto, VI indizione434 26. 1297 novembre 13, Bitonto, X indizione435 27. 1297 dicembre 23, Bitonto, X indizione436 28. 1298 ottobre 27, Bitonto, XI indizione437 29.1299 novembre 10, Giovinazzo, XII indizione 30. 1300 novembre 24, Bitonto, XIII indizione438 31.1304 maggio 9, Giovinazzo, II indizione 32. 1306 dicembre 15, Bitonto, IV indizione439 33. 1306 dicembre 15, Bitonto, IV indizione440 34. 1306 dicembre 15, Bitonto, IV indizione441 35. 1306 dicembre 29, Bitonto, IV indizione442 36. 1307 marzo, 8, Brindisi, V indizione443 37.1308 agosto 17, Bitonto, VI indizione 38. 1310 aprile 13, Bitonto, VIII indizione444 39.1310 luglio 9, Bitonto, IX indizione 40.1312 aprile 22, Bitonto, X indizione 41.1314 marzo 31, Bitonto, XII indizione 42.1314 maggio, [15], Bitonto, XII indizione 43. 1315 luglio 15, Bitonto, XIII indizione445 44.[1319] maggio 12, Bitonto, II indizione 425 Ivi, pp. 36-37. Ivi, pp. 38-39. 427 Ivi, pp. 40-43. 428 Ivi, pp. 43-46. 429 Ivi, pp. 46-49. 430 Ivi, pp. 56-58. 431 Ivi, pp. 49-52. 432 Ivi, pp. 53-55. 433 Ivi, pp. 61-64. 434 Ivi, pp. 58-60. 435 Ivi, pp. 64-68. 436 Ivi, pp. 68-70. 437 Ivi, pp. 70-73. 438 Ivi, pp. 74-77. 439 Ivi, pp. 80-82. 440 Ivi, pp. 83-84. 441 Ivi, pp. 84-85. 442 Ivi, pp. 86-89. 443 Ivi, pp. 90-95 444 Pubblicato. ANNA DESANTIS, Due pergamene inedite bitontine del XIV secolo, «Studi Bitontini», 1992, n. 53-54, pp. 103-110 (106-108). 445 Ivi, pp. 103-110 (109-110). 426 45.1320 aprile 8, Bitonto, III indizione 46.1320 maggio 2, Bitonto, III indizione 47.1321 aprile 29, Bitonto, IV indizione 48.[1323] 49.1323 dicembre 1, Bitonto, VI indizione 50.1335 ottobre [12], Bitonto, III indizione 51.1336 maggio 3, Bitonto, IV indizione 52.1336 luglio 16, Trani, IV indizione 53.1336 settembre 3, Bitonto, IV indizione 54.1340 maggio 29, Bitonto, VIII indizione 55. 1341 […] 5, Bitonto446, IX indizione447 56.1343 luglio 14, Napoli, XI indizione 57.1345 novembre [3], Barletta, XIII indizione 58.1346 aprile 18, Napoli, XIV indizione 59.1346 luglio 28, Bitonto, XIV indizione 60.1346 settembre 10, Napoli, XV [sic] indizione 61.1349 […] 24, Bitonto, II indizione 62. 1352 agosto 10, Napoli, V indizione448 63.1353 luglio 19, Bitonto, VI indizione 64.1354 marzo 18, Lecce, VII indizione 65.1355 febbraio 12, Bitonto, VIII indizione 66.1358 gennaio 16, Diano, XII [sic] indizione 67. 1362 giugno 10, Napoli, XV indizione449 68.1363 gennaio […], […], [I indizione] 69.1365 maggio 12, Napoli, III indizione 70.1365 luglio 28, Bitonto, III indizione 71.1366 gennaio 28, Bitonto, IV indizione 72.1366 gennaio 29, Bitonto, IV indizione 73.1368 agosto 12, Bitonto, VI indizione 74. 1369 gennaio 1, Bitetto, VII indizione450 75.1369 luglio 16, Bitonto, VII indizione 76.1371 luglio […], […], […] 77.1373 gennaio 29, Bitonto, XI indizione 78.[1375] […], Bitonto, […] 79.1376 ottobre 3, Bitonto, XIV indizione 80.1384 gennaio 31, Bitonto, VII indizione 81. 1384 giugno 12, Bitonto, VII indizione451 82.1384 giugno 13, Bitonto, VII indizione 83.1384 giugno 13, Bitonto, VII indizione 446 Il documento, già erroneamente datato 1452, è risultato integrante dei frammenti datati 1341 e 1441, con i quali è stato da ultimo ricomposto; tale operazione ha alterato la vecchia numerazione complessiva di 488 unità, ridotte a 484. 447 Cfr. FRANCESCO CARABELLESE, Bitonto, cit., p. 148. 448 Pubblicato. MARIA CONCETTA NAPOLI, Alcune chartae bitontine di età angioina, «Studi Bitontini», 1992, n. 53-54, pp. 95-102 (98-99). 449 Cfr. FRANCESCO CARABELLESE, Bitonto, cit., p. 148. 450 Pubblicato. MARIA CONCETTA NAPOLI, Alcune chartae bitontine di età angioina, cit., pp. 95-102 (100-101). 451 Cfr. FRANCESCO CARABELLESE, Bitonto, cit., p. 148. 84.1384 agosto 15, Bitonto, VII indizione 85.1384 agosto 15, Bitonto, VII indizione 86. 1391 marzo 30, Napoli, XIV indizione452 87. 1391 aprile 4, Napoli, XIV indizione453 88.1392 febbraio 6, Bitonto, XV indizione 89. 1395 maggio 20, Napoli, III indizione454 90.[1396] marzo 21, Salerno, IV indizione 91.1396 luglio 18, Bitonto, IV indizione 92. 1396 agosto 7, Castrovillari, IV indizione455 93. 1396 agosto 12, Castrovillari, IV indizione456 94.1396 novembre 13, Bitonto, IV indizione 95. 1399 settembre 20, Napoli, VIII indizione457 96.1402 aprile 28, Bitonto, X indizione 97.1402 settembre 25, Trani, X indizione 98.1402 dicembre 16, Bitonto, X indizione 99.1403 luglio 6, […], XI indizione 100.1404 maggio 4, Bitonto, XII indizione 101.[1405] settembre 22, Salerno, XIII indizione 102.1406 maggio 17, Bitonto, XIV indizione 103.1406 giugno 20, […], XIV indizione 104.1410 novembre 10, Salerno, IV indizione458 105.1411 novembre14, Salerno, V indizione 106.1412 novembre 23, Bitonto, V indizione 107.1412 novembre 25, Andria, V indizione 108.1412 dicembre 18, Napoli, VI indizione 109.1414 settembre 12, Napoli, VIII indizione459 110.1415 aprile 13, Napoli, VIII indizione 111.1416 maggio 11, Bitonto, IX indizione 112.1416 maggio 11, Bitonto, IX indizione 113.1416 luglio 17, Bitonto, IX indizione 114.1417 agosto 28, Bitonto, X indizione 115.1419 marzo16, Conversano, XII indizione 116.1422 gennaio 22, Bitonto, XV indizione 117.1423 febbraio 1, Modugno, I indizione 118.1423 marzo 28, Bitonto, I indizione 119.1423 settembre 1, Aversa, II indizione460 120.1423 settembre 1, Aversa, II indizione 452 Cfr. FRANCESCO CARABELLESE, Bitonto, cit., p. 148 e Libro Rosso della Universitas di Bitonto, cit., p. 279. Cfr. FRANCESCO CARABELLESE, Bitonto,cit., p. 148. 454 Cfr. FRANCESCO CARABELLESE, Bitonto, cit., p. 148 e Libro Rosso della Universitas di Bitonto, cit., p. 286. 455 Cfr. FRANCESCO CARABELLESE, Bitonto, cit., p. 148 e Libro Rosso della Universitas di Bitonto, cit., p. 271. 456 Cfr. FRANCESCO CARABELLESE, Bitonto, cit., p. 148 e Libro Rosso della Universitas di Bitonto, cit., p. 323. 457 Cfr. FRANCESCO CARABELLESE, Bitonto, cit., p. 148 e Libro Rosso della Universitas di Bitonto, cit., p. 259. 458 Cfr. Libro Rosso della Universitas di Bitonto, cit., p. 303. 459 Ivi, p. 265. 460 Ivi, p. 305. 453 121.[1427] giugno 22, Salerno, V indizione 122.1428 luglio 1, Napoli, VI indizione 123.1430 giugno 5, Bitetto, VIII indizione 124.[1431] marzo 9, Napoli, IX indizione 125.1431 agosto 12, Barletta, IX indizione 126.[1432] marzo 10, Napoli, X indizione 127.1433 dicembre 5, Bitonto, XI indizione 128.1434 ottobre 9, Bitonto, XII indizione 129.1437 gennaio 26, Bitonto, XV indizione 130.1437 gennaio 28, Bari, XV indizione 131.1438 maggio 2, Bitonto, I indizione 132.1438 maggio 11, Bitonto, I indizione 133.1438 maggio 11, Bitonto, I indizione 134.1438 maggio 19, Bitonto, I indizione 135.1438 maggio 19, Bitonto, I indizione 136.1438 luglio 11, Bitonto, I indizione 137.1438 luglio 11, Bitonto, I indizione461 138.1442 aprile 9, Bari, V indizione 139.1443 aprile 14, Bitonto, V indizione 140.1443 aprile 14, Bitonto, V indizione 141.1444 ottobre 18, Bitonto, VIII indizione 142.1445 gennaio 26, Bitonto , VIII indizione 143.1445 aprile 13, Bitonto, VIII indizione 144.1446 luglio 19, Bitonto, IX indizione 145.1446 agosto 18, Bari, IX indizione 146.1447 aprile 10, Bitonto, X indizione 147.1448 settembre 7, Bitonto, XI indizione 148.1450 agosto 31, Bitonto, XIII indizione 149.1451 luglio 13, Bitonto, XIV indizione 150.1452 marzo 15, Bitonto, XV indizione 151.1452 luglio 28, Bari, XV indizione 152.1452 luglio 28, Giovinazzo, XV indizione 153.1453 gennaio 15, Bitonto, I indizione 154.1453 agosto 15, Padula, I indizione 155.1457 ottobre 10, Napoli, VI indizione462 156.1458 maggio 3, Bari, VI indizione 157.1469 febbraio 27, II indizione 158.1470 febbraio 17, [Melfi], III indizione 159.1471 maggio 16, IV indizione 160.1472 giugno 9, V indizione 161.1474 febbraio 7, Bitonto, VII indizione 461 La pergamena è citata in VITO ACQUAFREDDA, Bitonto attraverso i secoli, cit., p. 157 dell’ed. 1937-1938, pt. I. Nello stesso luogo è citata anche quella del 2 maggio 1438. 462 Pubblicato. EUSTACHIO ROGADEO, Documenti per gli ex-feudi di Calvanico e Sergio, cit, p. 14-16. 162.1474 ottobre 25, Bari, VII indizione 163.1475 marzo 12, Napoli, VIII indizione 164.1475 aprile 6, Bitonto, VIII indizione 165.1475 maggio 11, Napoli, VIII indizione 166.1475 giugno 12, Bari, VIII indizione 167.1476 luglio 12, Modugno, IX indizione 168.1477 maggio 16, Napoli, X indizione 169.1479 ottobre 24, Bitonto, XII indizione 170.1481 novembre 19, Bitonto, XIV indizione 171.1483 ottobre 22, Modugno, I indizione 172.1484 febbraio 3, Bitonto, II indizione 173.1484 dicembre 20, Bari, III indizione 174.1485 giugno 1, Bitonto, III indizione 175.1485 luglio 26, Bitonto, III indizione 176.1486 agosto 19, Modugno, IV indizione 177.1487 novembre 13, Trani, V indizione 178.1487 dicembre 30, Bitonto, V indizione 179.1488 febbraio 13, Bitonto, VI indizione 180.1488 febbraio 20, Bitonto, VI indizione 181.1488 giugno 3, Bitetto, VI indizione 182.1488 ottobre 30, Bitonto, VI indizione 183.1491 maggio 17, Matera, IX indizione 184.1491 dicembre 21, Bitonto, IX indizione 185.1493 maggio 9, padova, XI indizione 186.1493 giugno 21, Bitonto, XI indizione 187.1495 aprile 6, Bitonto, XIII indizione 188.1495 aprile 27, Bitonto, XIII indizione 189.1495 maggio 4, Bari, XIII indizione 190.1495 maggio [post 11, Napoli], [XIII indizione] 191.1496 agosto 1, Paterno, [XV indizione463] 192.1499 ottobre 22, Bitonto, II indizione 193.1500 agosto 27, Napoli, III indizione 194.1501 [novembre] 1, Bitonto, IV indizione 195.1503 giugno 8, Bitonto, VI indizione 196.1504 gennaio 5, Bitonto, VII indizione 197.1507 gennaio 24, Bologna 198.1508 marzo 8, Roma, XI indizione 199.1509 dicembre 10, Napoli, XIII indizione 200.1510 luglio 28, Bitonto, XIII indizione 201.1511 febbraio 7, Bitonto, XV indizione 202.1513, novembre 2, Bari 203.1515 gennaio 12, Melfi, III indizione 204.1515 febbraio 7, Firenze 463 Segnata a tergo. 205.1517 agosto 31, Bitonto, V indizione 206.1519 maggio 27, Gravina, VII indizione 207.1519 novembre 14, Bitonto, VII indizione 208.1521 luglio 27, Bitonto, X indizione464 209.1521 ottobre 15, Barletta465, X indizione466 210.1521 ottobre 17, Bitonto, IX indizione 211.1522 marzo 7, Bitonto, X indizione 212.1522 agosto 19, Bitonto, X indizione 213.1523 aprile 8, Napoli, XI indizione 214.1523 maggio 11, […], XI indizione 215.1523 ottobre 24, Ravello, XII indizione 216.1523 dicembre 6, Roma 217.1524 settembre 16, Bitonto, XII indizione 218.1525 ottobre 17, Napoli 219.1526 aprile 8, Bitonto, XIV indizione 220.1526 luglio14, Napoli, XIV indizione 221.1526 settembre 24, Napoli467 222.1526 settembre 28, Napoli, XV indizione 223.1528 maggio 11, Trani, II indizione 224.1530 marzo 2, Giovinazzo, III indizione 225.1532 aprile 17, Napoli468 226.1532 dicembre 15, Bari, V indizione 227.1532 dicembre 30, Bitonto, V indizione 228.1533 settembre 23, Bari, VI indizione 229.1534 agosto 31, Bari 230.1534 ottobre 25, Bari, VII indizione 231.1535 settembre 22, Bari, VIII indizione 232.1536 aprile 13, Bitonto, IX indizione 233.[1537] agosto […], […], X indizione 234.1538 agosto 9, Trani, XI indizione 235.1539 gennaio 21, Bitonto 236.1539 maggio 13, Bitonto, XII indizione 237.1540 maggio 15, Roma, XIII indizione 238.1540 agosto 22, […], XIII indizione 239.1540 ottobre […], Bitonto, XIII indizione 240.1541 aprile 12, Castro Notarischi, XIV indizione 241.1542 […], Roma469 242.1542 febbraio 3, Bitonto, XV indizione 243.1542 aprile 30, […], XV indizione 464 Così su A. A: Baroli. 466 Così su A. 467 Pubblicato. EUSTACHIO ROGADEO, Documenti per gli ex-feudi di Calvanico e Sergio, cit, pp. 29-31. 468 Ivi, p. 31-33. 469 La pergamena è in cattivo stato di conservazione con ampie perdite di testo. 465 244.1542 luglio 3, Bari, XV indizione 245.1542 ottobre 22, Monte Mileto, I indizione 246.1543 marzo 1, [Maureti] 247.1543 novembre 24, Roma, I indizione 248.1543 novembre 24, Roma, I indizione 249.1544 agosto 27, Binetto, II indizione470 250.1545 febbraio 7, Bitonto, III indizione 251.1545, giugno 3, Bitonto, III indizione 252.1546 aprile 21, Bitonto, IV indizione 253.1547 settembre 29, Andria, VI indizione 254.1549 settembre 20, Bitonto, VII indizione 255.1549 ottobre 4, Bitonto, VII indizione 256.1550 giugno 22, Bitonto, VIII indizione 257.1550 ottobre 4, Modugno, VIII indizione 258.1550 settembre 16, [Napoli], IX indizione 259.1550 ottobre 19, Bari, VIII indizione 260.1551 ottobre 9, Napoli 261.[1552] novembre 4, Bitonto, X indizione 262.1553 maggio 2, Bitonto, XI indizione 263.1553 giugno 6, Roma 264.1553 dicembre 20, Terre Diani 265.1554 febbraio 16, Carbonara di Bari, XII indizione 266.1554 giugno 13, Bitonto, XII indizione 267.1555 marzo 1, Bitonto, XIII indizione 268.1555 agosto 24, Carbonara di Bari), XIII indizione 269.1555 novembre 10, Roma 270.1556 agosto 3, Bari, XIV indizione 271.1556 novembre 7, Napoli, XV indizione 272.1557 maggio 22, Bitonto, XV indizione 273.1557 [giugno] 19, […], XV indizione 274.1557 novembre 3, Bitonto, XV indizione 275.1558 febbraio 5, Napoli, I indizione 276.1558 marzo 10, Bari, I indizione 277.1558 agosto 18, Napoli, I indizione 278.1558 ottobre 14, Napoli 279.1558 novembre 9, Monopoli 280.1559 ottobre 2, Bitonto 281.[1559] dicembre 17, Bitonto 282.1560 maggio 7, Binetto, III indizione 283.[Post 1560] febbraio 20, […], IX indizione 284.1561 agosto 13, Carbonara di Bari, IV indizione 285.1561 agosto 18, Carbonara di Bari, IV indizione 286.1561 dicembre 18, […], IV indizione 470 Pubblicato. EUSTACHIO ROGADEO, Documenti per gli ex-feudi di Calvanico e Sergio, cit, pp. 41-49. 287.1561 maggio 12, Roma, IV indizione 288.1563 novembre 21, Bitonto, VI indizione 289.1564 marzo 13, [Bitonto], VII indizione 290.[1565] 291.1565 maggio 2, Bitonto, VIII indizione 292.1565 agosto 17, Bari, VIII indizione 293.1565 settembre 4, Roma 294.1566 settembre 29, Bitonto, IX indizione 295.1567 gennaio 17, Bitritto, X indizione 296.1567 giugno 14, Napoli, X indizione 297.1567 ottobre 19, Bitonto, X indizione 298.1568 gennaio 23, Bisento, XI indizione 299.1568 febbraio 28, Bitonto, XI indizione 300.1568 luglio 17, Bitonto, XI indizione 301.1569, maggio 27, Bitonto, [X indizione] 302.1570 maggio 19, Bitonto, XIII indizione 303.1571 gennaio 14, Provincia di Basilicata, XIV indizione 304.1572 marzo 4, Napoli 305.1572 marzo [13], Napoli, XV indizione 306.1572 marzo 26, Bitetto, XV indizione 307.[Post 1572]471 308.1573 aprile 3, Bisento, I indizione 309.1573 maggio 13, Modugno, I indizione 310.1574 giugno 14, Ruvo, II indizione 311.1574 agosto 19, Bergamo, II indizione 312.1575 settembre 20, Napoli 313.1576 maggio 21, Bitonto, IV indizione 314.1577 ottobre 4, Bitonto, V indizione 315.1578 maggio 12, Bisento, VI Indizione 316.1578 agosto […], Bitonto, VI indizione 317.1579 ottobre 10, Roma, VII indizione 318.1580 dicembre 23, civitate Cluensem 319.1581 gennaio 22, [Andria], IX indizione 320.1582 luglio 4, Bitonto, X indizione 321.1583 gennaio 4, Bitonto, XI indizione 322.1585 giugno 27, Bitonto, XIII indizione 323.1585 dicembre 9, Barletta, XIV indizione472 324.1586 gennaio 29, Bitonto, XIV indizione 325.1586 giugno 18, [Roma], XIV indizione 326.1587 ottobre 2, Bisento, I indizione 327.1587 dicembre 18, Napoli 471 472 Pergamena deteriorata e lacunosa con perdita del testo. A: Baroli. 328.1588 ottobre 1, Bitonto, I indizione473 329.1588 ottobre 1, Bitonto, I indizione 330.1591 gennaio 6, Binetto, IV indizione 331.1591 maggio 31, Andria, IV indizione 332.1592 giugno 21, Bitonto, V indizione 333.1592 novembre 10, Bisento, VI indizione 334.1596 gennaio 14, Trani, IX indizione 335.1596 marzo 29, Barletta474, IX indizione 336.1598 febbraio 16, Molfetta 337.1600 marzo 13, Foggia 338.1601 gennaio 23, Adria, XIV indizione 339.1602 gennaio 7, Adria, XV indizione 340.1602 dicembre 18, Barletta, I indizione475 341.1604 marzo 16, Sannicandro476, II indizione 342.1604 marzo 16, Sannicandro477, II indizione 343.1605 settembre 6, Sannicandro, IV indizione 344.1605 ottobre 10, Barletta, III indizione 345.1606 dicembre 19, Adria478, V indizione 346.1607 luglio 25, Bitonto, V indizione 347.1608 giugno 2, Bitonto, VI indizione 348.[1609 aprile 7], Barletta479, VII indizione 349.1609 novembre 18, Roma 350.1612 dicembre 15, Bitonto, X indizione 351.1614 aprile 18, Napoli, XII indizione 352.1614 settembre 6, Ruvo, XII indizione 353.1615 gennaio 8, Ruvo, XIII indizione 354.1616 luglio 18, Bitonto, XIV indizione 355.1618 gennaio […], Roma 356.1618 maggio 28, Malta480 357.1618 luglio 6, Palo 358.1619 gennaio 14, Roma 359.1619 febbraio 2, Molfetta481, II indizione 360.1619 maggio 20, Petrapertosa482, II indizione 361.1619 dicembre 16, Napoli 362.1620 marzo 16, Roma 363.1620 agosto 30, Bitonto, III indizione 473 Pubblicato. EUSTACHIO ROGADEO, Documenti per gli ex-feudi di Calvanico e Sergio, cit, pp. 62-65. A: Barolo. 475 A: Baruli. 476 A: In Terra Sancti Nicandri Provincie Terre Bari. 477 A: In Terra Sancti Nicandri. 478 Nel testo il luogo è «lo fosso della Stupa». 479 A: Baruli. 480 A. Melita 481 A: Melfitti. 482 In provincia di Basilicata. 474 364.1621 dicembre 15, Molfetta483, V indizione 365.1622 aprile 19, Molfetta484, V indizione 366.1622 luglio 14, Roma 367.1622 ottobre 13, Bitonto, VI indizione 368.1624 marzo 31, Monopoli, VII indizione 369.1625 novembre 12, Roma 370.1625 dicembre 11, Bitonto 371.1628 aprile 1, Bitonto, XI indizione 372.1628 novembre 3, Napoli 373.1628 dicembre 22, Bitonto, XI indizione 374.1630 maggio 6, Roma 375.1632 maggio 20, Bitonto, XV indizione 376.1634 agosto 24, Castromediano, II indizione 377.1635 gennaio 15, Napoli 378.1636 marzo 19, Bitonto 379.1636 luglio 6, Roma 380.1638 ottobre 11, Napoli 381.1640 novembre 1, Bitonto, VIII indizione 382.1640 dicembre 17, Malta485 383.1641 novembre 18, Bitonto, IX indizione 384.1643 febbraio 13, Adria, XI indizione 385.1644 agosto 4, Fraga 386.1645 agosto 1, Roma 387.1647 febbraio 8, Posonij 388.1648 maggio 4, Bitonto 389.1648 novembre 7, Roma, I indizione 390.1650 agosto 12, Bitonto 391.1650 settembre 4, Roma 392.1650 ottobre 6, Bari 393.1660 dicembre 17, Castromediano486, XIII indizione 394.1661 gennaio 11, Bitonto 395.1665 aprile 22, Roma 396.1666 aprile 12, Bitonto 397.1668 marzo 15, Napoli 398.1670 settembre 25, Roma, VIII indizione 399.1671 ottobre 5, Madrid 400.1672 gennaio 28, Napoli 401.1672 febbraio 6, Roma 402.1672 aprile 7, Roma, X indizione 403.1672 maggio 27, Bitonto, X indizione 404.1672 novembre 14, Roma 483 A: Melfitti. A: Melficti. 485 A: Melita. 486 In provincia di Basilicata. 484 405.1673 gennaio 1, Roma 406.1676 agosto 9, Bitonto 407.1677 marzo 13, Napoli 408.1677 novembre 4, Roma 409.1684 aprile 19, [Notaresco], VII indizione 410.1685 aprile 26, Roma 411.1685 luglio 4, Bitonto, VIII indizione 412.1686 aprile 17, Roma, IX indizione 413.1687 settembre 14, Madrid 414.1690 ottobre 10, Roma 415.1692 settembre 25, Roma 416.1692 dicembre 23, Roma, XV indizione 417.1693 giugno 19, Napoli 418.1693 ottobre 15, Bitonto 419.1695 febbraio 26, Roma 420.1696 aprile 30, Bitonto 421.1699 gennaio 7, Roma, VII indizione 422.1699 febbraio 4, Bitonto 423.1701 giugno 8, Roma 424.1701 giugno 8, Roma 425.1703 novembre 10, Roma 426.1705 […][…], Roma 427.1705 giugno 25, Cartusia 428.1705 dicembre 8, Roma 429.1708 novembre 4, Roma 430.1709 marzo 2, Roma 431.1711 ottobre 24, Napoli 432.1720 febbraio 8, Roma 433.1720 febbraio 10, Roma, XIII indizione 434.1723 luglio 15, Napoli 435.1725 maggio […], Roma 436.1729 giugno 12 […] 437.1729 agosto 15, Roma 438.1729 [ottobre] 3, Roma 439.1730 dicembre 18, Roma 440.1739 maggio 13, Roma 441.1739 maggio 13, Roma 442.1743 marzo 10, Roma 443.1716 gennaio 29, Napoli, IX indizione 444.1723 marzo 2, [Adria], VI indizione 445.1729 agosto 3, Roma 446.1730 giugno 18, Bitonto 447.1734 ottobre 16, Napoli 448.1743 aprile 28, Notaresco 449.1745 luglio 20, Roma, VIII indizione 450.1746 agosto 22, Roma 451.1750 gennaio 21, Castelli, XIII indizione 452.1751 maggio 10, Roma 453.1754 novembre 9, Teramo 454.1754 agosto 16, Roma 455.1754 agosto 16, Roma 456.1756 aprile 6, Napoli 457.1756 aprile 6, Napoli 458.1756 maggio 15, Roma 459.1757 agosto 3, Malta 460.1760 febbraio 12, Cermignano, VIII indizione 461.1761 febbraio 26, Napoli 462.1762 marzo 23, Napoli 463.1765 […][…], Roma 464.1765 aprile 10, Napoli 465.1765 novembre 30, Napoli 466.1769 dicembre 11, Roma 467.1770 gennaio 19, Roma 468.1776 maggio 8, Napoli 469.1777 agosto 29, Napoli 470.1777 giugno 17, Napoli 471.1777 novembre 24, Malta 472.1780 maggio 6, Roma 473.1781 agosto 12, Roma 474.1783 maggio 13, Napoli 475.1787 marzo 20, Napoli 476.1791 febbraio 14, Napoli 477.1795 agosto 18, Napoli 478.1799 agosto 11, Napoli 479.1802 giugno 30, Napoli 480.1802 maggio 28, Roma 481.1804 marzo 28, Napoli 482.1867 […][…], Roma 483.1867 luglio […], Roma 484.Frammento senza data. 485.Frammento senza data. 4.4. Le carte disperse Se le carte e le pergamene conservate presso le biblioteche locali, per quanto alienate rispetto alla loro originaria collocazione, possono essere riconosciute e pertanto rese disponibili alla consultazione ed alla utilizzazione ai fini della ricerca, diversa sorte è presumibilmente toccata ad altri documenti che pure erano stati citati e notificati in opere di carattere storico o repertoriale. Ormai oggi è difficoltoso, se non addirittura impossibile, trovare traccia di numerose scritture menzionate e utilizzate come fonti documentarie da autori come Carabellese e De Capua. A tale proposito bisogna purtroppo segnalare che proprio nel corso dei lavori di ricognizione compiuti presso la Biblioteca comunale “Eustachio Rogadeo” dalla Sovrintendenza archivistica per la Puglia, preliminari alla realizzazione dell’inventario dell’archivio storico che qui si pubblica, è stata constatata la sparizione di documenti che gli stessi operatori avevano già sommariamente censito, in vista della schedatura analitica di ciascuna unità archivistica. Nonostante la attuale impossibilità al recupero delle carte scomparse, si è ritenuto opportuno fornire comunque, a conclusione di questa prima parte, quegli elementi di identificazione che era stato possibile rilevare sui pezzi ora mancanti487. Tali sono il Libro del Patrimonio della città di Bitonto e due fascicoli di Atti in causa. 1. Libro del Patrimonio della città di Bitonto. [Sec. XVII] Volume miscellaneo, molto deteriorato a causa dell’umidità, che ne rende difficoltosa la consultazione e rischiosa per la stessa ulteriore durabilità. Non è leggibile alcun titolo originario, ma su ciò che rimane della copertina originale si intravede il segno di matita azzurra che caratterizza con una cifra (in questo caso ‘3’) tutta la documentazione più antica dell’archivio comunale di Bitonto. Il volume contenente varie notizie relative all’universitas sembra compilato da un’unica mano secentesca con inchiostro virato col tempo a seppia con aggiornamenti e aggiunte di epoca successiva di mano diversa con inchiostro più scuro. Numerose carte risultano aderenti l’una all’altra per l’infeltrimento dovuto alle muffe e il testo è inaccessibile, la lettura è difficoltosa anche in altre zone; è stato pertanto possibile identificare ed elencare solo pochi argomenti. In particolare si segnalano: Prime carte – Enucleazione dei privilegi concessi alla città di Bitonto488; c. 7v – «Confraternite che sono in detta Città»; Enucleazione dei «corpi d’intrata»; c. 8r – Gabella della Farina; c. 9r – Gabella del vino seu fillarata; c. 10r – «Datio del Oglio Musto»; c. 11r – «Datio della Grassa»; c. 12r – «Datio della Carne»; c. 13r – «Datio delle Vettovaglie»; c. 14r – «Datio della Bardella»; c. 15r – «Esitura del oglio per Mare»; c. 16r – «Gabella della Sansaria del oglio»; c. 17r – «Mastro d’attia della Regia Corte»; c. 18r – «Mastro d’attia della Bagliva»; c. 19r – «Beni stabili che possiede la Città»; c. 19r – «Castello», «Seggio»; c. 19v – «Casi della Regia Corte»; c. 20r – «Magazeni»; c. 20v – «Hospitale»; c. 21v – «Le casi dove sono li Molini»; c. 22r – «La casa detta della passata», «La Curia della città nella … pubblica»; 487 Identiche considerazioni sono da ripetere nel caso di alcuni volumi di conclusioni del General consiglio, che sono descritti o elencati nella apposita sezione di questo stesso inventario. 488 La prima data leggibile è 1395. c. 22v – «Le Beccarie»; c. 23r – «Magazeno, e lamie alla Marina»; c. 24r – «Piscare d’acque, che posside la città per servitio et beneficio del publico»; c. 25r – «Beni stabili, seu il Parco forte e Corpo d’Intrata della città»; c. 26r – «La Selva sulla via di Ruvo»; c. 29r – «Li parchi della Marina»; c. 31r – «Le terre di Santa Lucia …»; c. 32r – «Le terre del feudo, murgie …»; c. 34r – «Olive che furono del quondam …»; c. 38r – «Hannue Intrate …»; c. 39r – «Bonatenenza di Modugno»; c. 40r – «heredi di Gioferrante Labine della città di Bitonto»; c. 41r – «Heredi d’Antonio Mobillo»; c. 48r – «Censi emphiteotici …»; c. 51r – «Censi emphiteotici delle terre …»; c. … – «Zitelle che si maritano ogni anno». Il volume è stato anche descritto da Francesco Carabellese, e abbiamo dato nelle pagine precedenti489 la trascrizione del suo brano. È stato proprio la conoscenza del repertorio dell’illustre storico di Molfetta che ci ha permesso di riconoscere nelle carte ulteriormente deteriorate, rispetto a come presumibilmente si presentavano all’epoca della sua ricognizione, il volume, prezioso per la gran quantità di notizie storiche sulla vita sociale ed economica dell’antica città di Bitonto. 2. Atti in causa 1565-1568 Atti per la causa fra Giovanni Pietro Rogadeo490 contro gli eredi di Sigismundo de Russis491 davanti ad Antonio Orefice «regio consiliario et cause commissario» ed Andrea de Alexio «commissario specialiter deputato ad examinandum in Sacro Regio Consilio». Volume privo di copertina; sulla prima carta è scritto con inchiostro blu: «1. 1565-1568». 3. Provisione regia 1588 ottobre 31, Napoli «Al Magnifico Dottor Giovanni Vincenzo Guadagno commissario dela redemptione della Città di Butonto che al ricevere della presente se licentie dal carico dell’Officio della detta redemptione et che la detta Città debbia observare ad unguem le preinserte provisioni spedite circa la moderatione delli pagamenti et che se notifichino ogni anno del nuovo regimento con insertione delle relatione, obligatione, et scripture et partito fatto per detta città». Parte Seconda 1. L’INVENTARIO DELL’ARCHIVIO “ANTICO” La sezione antica dell’archivio storico del comune di Bitonto è divisa a sua volta in tre nuclei documentari: le “carte antiche”, gli “atti deliberativi”, il “carteggio dal Decennio francese al 1890”. La sede di definitiva ubicazione è presso la “Fondazione De Palo - Ungaro”, dove è stata costituita formalmente la Sezione di archivio storico comunale, con gli atti deliberativi già menzionati. Mentre questo lavoro sta andando alle stampe, l’amministrazione comunale si è resa 489 Cfr. supra, p.00 Giovanni Pietro è figlio di Francesco Jacobo Rogadeo e Covella de Veritate, che erano sposi dal 1541. 491 L’erede è Beatrice de Russis. I beni sono i feudi di Damiano Palagano, del Giudice Cafaro, di Calvaneo Castaneo oppure De Sergio Bove. 490 parte diligente nella formulazione di apposito regolamento per la gestione di tutti i servizi necessari per garantire la fruizione delle carte d’archivio. Anche questo inventario, come il suo complementare, già pubblicato a cura di Grazia Tatò, in questa stessa collana, si configura come uno strumento di aiuto alla consultazione di un prezioso patrimonio documentario. Bisogna peraltro riconoscere che la dovuta accelerazione alla conclusione della secolare vicenda, finora solo sommariamente accennata, di una definitiva sistemazione dell’archivio si deve alla decisione della amministrazione comunale di fare proprie le indicazioni suggerite dalla Sovrintendenza archivistica per la Puglia ed ispirate dalla lungimiranza della professoressa Teresa De Palo, ormai scomparsa, per l’istituzione di una apposita Fondazione per la conservazione e gestione del patrimonio archivistico e museale cittadino. La “Fondazione” fu voluta dalla professoressa De Palo per ricordare la memoria del marito professor Giuseppe Ungaro, luminosa figura, come peraltro essa stessa, di educatore per generazioni intere di cittadini di Bitonto, e ottenne riconoscimento giuridico con decreto del presidente della giunta regionale pugliese del 19 dicembre 1997. I suoi fini istituzionali, compresi nello Statuto, sottoscritto il 15 novembre 1996, riguardano l’intenzione di «dotare la città di Bitonto di un archivio, di una biblioteca e di un museo, riuniti in un unico ed indivisibile Centro culturale, di interesse pugliese e, prevalentemente, bitontino, ai fini della raccolta, recupero, catalogazione, conservazione e messa a disposizione del pubblico di documenti, opere d’arte, reperti archeologici e storici, collezioni, pubblicazioni, e quant’altro acquisito affidato o pervenuto alla Fondazione da privati e dallo Stato, comuni, autorità, istituzioni, enti, altre fondazioni o associazioni culturali e soggetti di diritto pubblico e privato; creare le premesse per la realizzazione di strumenti per la ricerca archivistica, sia di tipo tradizionale (repertori, inventari, ecc.), sia di tipo innovativo (banca-dati informatizzata), nonché per la ricerca di tipo archeologico o storico; patrocinare ogni iniziativa intesa a valorizzare il patrimonio artistico, storico e culturale della città di Bitonto …». La liberalità della professoressa De Palo e la disponibilità all’uso dei locali dove sarebbe stato destinato il deposito delle carte dell’archivio comunale hanno consentito a tutti coloro che in varia misura hanno collaborato alla redazione di questo inventario, di potere operare in condizioni quasi di privilegio. Ritengo doveroso fare debito atto di riconoscimento alla memoria della professoressa De Palo, la quale non ha potuto vedere la completa realizzazione della sua appassionata volontà di trasmettere alle future generazioni il ricordo suo e del suo amato coniuge. 2. LE «CARTE ANTICHE» Nell’inventario sommario redatto nel 1960 dall’archivista comunale Pasquale De Napoli venne inclusa anche documentazione relativa al periodo di antico regime prodotta dall’universitas di Bitonto; tale documentazione non fu corredata di una schedatura analitica. Nell’inventario la descrizione di questa parte è così limitata alla sola dicitura «fascicoli vari di carte antiche di epoca imprecisata». Abbiamo ritenuto opportuno di mantenere la vecchia denominazione «carte antiche» in riferimento a tale documentazione; le scritture sono state schedate e riordinate secondo la sola successione cronologica, poiché non è stata individuata alcuna altra forma di dipendenza reciproca tra di esse, essendo le stesse sopravvivenze residuali di unità documentali presumibilmente più complesse, ma andate perdute nel corso dei secoli, mancando inoltre qualsiasi traccia di precedente segnatura, a testimonianza di anteriori criteri di ordinamento. Si tratta in gran parte di documentazioni relative a cause tra l’universitas e privati, mandati e ordini regi, conti. 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 492 «Petitione presentata … domini Petrus Paulus de Ferraris de 1491 luglio 5 botonto coram magnifico Roberto, regio capitaneo» della città di Bitonto contro Antonello Barone, sindaco, «super instrumentum venditionis fructus et proventus feudi matine»492, cc. 2. Capitoli per i «luttatori»493, cc. 1. s. d. [sec. XVI] 494 Capitoli della «balliva» , cc. 9. s. d. [sec. XVI] «Capituli da observarsi in la guardia si deli seminati, vigne, s. d. [sec. 495 herbagi, horti, fructi» , cc. 1. XVI] «De lo prezo che valeno le retroscripte robbe», elenco dei beni da [sec. XVI, consegnare a chiese di Bitonto496 secondo quanto disposto in vari prima metà] legati dal 1503 al 1528497, cc. 8. «Quinterno del cunto de tutto lo introito et exito: deli intrate et 1523 ellemosine de Santa Maria deli Martiri dela cita de Botonti: nel anno 1521. Incomenzando dal primo de septembris eiusdem anni ministrate da Nardo de Joanno Testa et Valerio de Abinanti: procuratori elleti per li confrati de dicta ecclesia in dicto anno et visto et hordinati dicto cunto per magnifico Marcho Antonio Rogadeo rationale elletto per dicti confrati et confirmati da la università in pleno consilio: scripto per me Joanni Ambrosio procuratore nel mese di aprile anno 1523», cc. 15. «Pro illustre duce Suesse contra magnificum Palmum Padulum» [1550] davanti il giudice regio Cristoforo Cioffo «de li annui ducati 400 per redemptione captivorum a manibus infidelium», cc. 2. Copia semplice. Lettera regia a «Thomaso Maglio commissario destinato in 1551 Butonto che pona li termini predicti iuxta la forma de la sententia dicembre 24, data per Antonio Baldassino et servata la forma de quella Napoli manotenga in possessione la università de Botonto, citra preiudicium de le ragiuni de Baro tam supra petitorio quam supra possessorio»498, cc. 2. Atti relativi alla «Selva di S. Demetrio, detto Feudo della Selva» [1554] Mutilo, in pessimo stato di conservazione. Frammento. 494 Mutilo, in pessimo stato di conservazione. 495 Frammento. 496 Chiesa di S. Francesco, «Maior Ecclesia», chiesa dell’Annunziata, chiesa di S. Domenico, Ospedale e chiesa di Santa Maria de Confratribus, chiesa di San Giuliano, chiesa di Santa Maria del Carmine, chiesa di Santa Maria [de Stabilina], chiesa di Santa Maria della Misericordia, chiesa di Santa Maria Maddalena. 497 Mutilo, in pessimo stato di conservazione. 498 Il documento è anche nel Libro Rosso. Cfr. Libro Rosso della Universitas di Bitonto, cit., p. 135. 493 dell’universitas di Bitonto, cc. 22. Contiene: «Copia privilegii venditionis selve fatta per regem Federicum in anno 1496» ottobre 22, a favore di Pietro de Bonello, registrato nei «quinternioni della Camera della Sommaria» il 13 settembre 1497499; «Copia instrumenti emptionis fatti per universitate Butonti ac [Petro] Bonello de Barulo sub anno domini 1511 [novembre 28] de selva predicta»500; «Fides Regie Camere supra adoha soluta predicta sylva et in cedulario asserita esse in tenimento Butonti que adoha fuit soluta per illos de Bonello e per universitatem Butonti» dal 1504 al [1543]. 10. 11. 12. 13. 14. 15. 16. 17. «Apodixa» della Regia generale Tesoreria di Napoli del 24 dicembre 1556, rilasciata dal tesoriere Alfonso Sanchez, del pagamento di ventimila ducati da parte dell’universitas di Bitonto per l’«esazione della Dohana et altri regii deritti che si esigono in detta città», cc. 2. Copia semplice. Istrumento del notaio Marco Andrea Scoppa di Napoli del 22 gennaio 1557 di ratifica della transazione tra la Regia Curia e l’universitas di Bitonto per l’«extinzione» della «Dohana et fundici» per ventimila ducati, cc. 4. Copia semplice. Ordini e lettere regie relativi alla restituzione delle «robbe de ribelli» all’universitas di Bitonto501, cc. 7. Copia autentica. «Memoriale» per la causa tra l’universitas di Bitonto e gli eredi di Giuliano Bonelli, rappresentati da Damiano Buttafoco di Barletta, relativa all’«emptionis gabbelle de la follarata», cc. 2. Lettera del sindaco ed eletti della città di Gravina che informa il sindaco della città di Bitonto sul salario ai deputati «alla enumerazione»502, cc. 2. «Memoria503 facta pro magnifica universitate Bitonti in causa decime olei» davanti alla Regia Camera della Sommaria504, cc. 4. «Mandato regio» per la «redemptione de tanti debiti de la città» a seguito di «provisione facta per Regium Collateralem Consilium», cc. 2. Memoriale dell’universitas di Bitonto contro la delimitazione dei confini con Terlizzi stabilita il 26 aprile 1568 da Ludovico Quadra, consigliere del Sacro Regio Consiglio e commissario deputato, cc. 14. [1556] [1557] [post 1560] [post 1560] 1563 luglio 1, Gravina [post 1565] 1567 luglio 28, Napoli [post 1568] Contiene: elenco di privilegi e concessioni a sostegno dell’opposizione di 499 Copia autentica del notaio Angelo Padulo del 18 dicembre 1554. Copia autentica del notaio Angelo Padulo del 18 dicembre 1554. 501 I documenti si riferiscono ad eventi legati alla spedizione di Lautrec del 1528. In pessimo stato di conservazione. 504 Mutilo, in pessimo stato di conservazione. 503 Sono menzionati i privilegi per l’esenzione dal pagamento della decima concessi alla città dai feudatari Antonio Caldoli e Giovanni da Ventimiglia, a partire dal 1440. 502 Il documento è munito di sigillo dell’universitas di Gravina impresso a secco. 500 Bitonto che designa invece i seguenti confini: «Santa Eugenia iuxta la via Matherese, Santo Mauro Fonicchiarolo, S. Pietro de Valenzano, Lagho de Santo Sabini [in via Rubi], Sancta Maria de Suberito, la via de Forlazzo, Santo Martino». 18. 19. 20. 21. 22. «Apodixe» del 1575 e 1576 del regio percettore della Provincia di Terra di Bari, Stefano Cataneo505, cc. 2. Copia autentica. «Transactio, conventio et promissio inter magnificam universitatem civitatis Botonti et magnificum reverendum abbate Joannem Baptistam de Labinis u.i.d. tam nomine suo quam aliorum suorum fratrum» del 17 luglio 1579 «super macinandis olivis» davanti al Sacro Regio Consiglio506, cc 2. Copia autentica. «In facto pro Bitonto contra Barum et Meduneum», memoria sulla «questio territorii inter Bitontum ex una et Barum et Meduneum ex altera» davanti al Sacro Regio Consiglio, cc. 16. Memoria sui confini del territorio di Bitonto con Bari e Modugno507, cc. 6. «In causa differentiarum ad invicem vertentium inter universitates et homines civitatum Bari et Botontj supra [ius] pasculandi cum animalibus et ligna incidendum in loco vulgariter nominato Arenaro», cc. 4. Copia autentica. 1576 [1579] [post 1580] [1584] s. d. [sec. XVI] Contiene: mandato di Ferdinando d’Aragona ad Antonio de Baldaxino di Napoli, commissario e giudice «specialiter delegatus», 1509 luglio 17; decreto di Antonio de Baldaxino emanato da Giovinazzo in casa del nobile Leone de Planca alla presenza del notaio Tullio de Ranaldis di Bari, del notaio Vincenzo de Cicchillis di Barulo (i. e. Barletta) e del giudice ai contratti Berardus de Saracenis di Giovinazzo ed altri, 1509 settembre 22. 23. 24. 25. 505 «Memoriale per l’assenso regio sopra l’obligo e transactione havuta tra l’università di Bitonto e Giovanni Alfonso Sylos e Diego Giannone pleggi di Giovanni Bernardino dello Jacono», in relazione alla vendita di una «possessione di olive» per la estinzione di debiti nei confronti dell’universitas508, cc. 3. «Scritture della città per ordine d’anni»509, inventario di scritture dal 1274 al 1325, cc. 1. Richiesta di Bartolomeo Maiullari, sindaco dell’universitas di Bitonto, al preside della Regia Udienza provinciale di una ispezione per verificare i «mille stratagemme nelle pubbliche piazze» procurati da «Francesco Ruggiero forastiero, habitatore In pessimo stato di conservazione. Copia autentica, sottoscritta dal notaio Ottavio Agera; cfr. infra la sezione “Notai a Bitonto”. 507 Mutilo, in pessimo stato di conservazione. 508 Frammento in pessimo stato di conservazione. 509 Frammento. 506 s. d. [sec. XVII] s. d. [sec. XVII] [sec. XVII, prima metà] 26. 27. 28. 29. in Bitonto» contro i deputati della Grassa, cc. 4. «Conclusione [del consiglio] della città di Bitonto» per causa delle franchigie spettanti sopra il dazio della carne510, cc. 2. Copia autentica. «Conclusione [del consiglio] della città di Bitonto in beneficio del Sacro Monte della Pietà»511, cc. 2. Copia autentica. «Conclusione [del consiglio] della città di Bitonto et elettione di deputati»512, cc. 2. Copia autentica. Quinterno dei «dubij dei conti»513, cc. 12. 1604 gennaio 10 1608 febbraio 18 1617 settembre 1 1620-1621 514 Contiene: ordini del 19 e 29 dicembre 1620 di Giovanni Battista Cavarretta, regio governatore della città di Bitonto, per la «discussione et evacuatione de li presenti dubij» formati dal conto di Giovanni Battista Silos, banco nell’anno 1616-17. 30. Atti per la causa davanti alla Gran Corte della Vicaria, tra 1621-1622 l’universitas di Bitonto e Mercurio Macori di Trieste, procuratore di Mutio Brancaccio di Napoli, per il mancato trasporto di un carico di circa 10.000 tomoli di grano acquistato a Bitonto da Alessandro Marchese e Giovanni Battista Thomini, «per uso della città di Napoli», cc. 35. Contiene: ordine di Hieronimo Minerva, procuratore fiscale della Regia Udienza Provinciale, all’universitas di consentire il trasporto dei grani a Bari, da dove saranno imbarcati per Napoli sulla nave «Palomba turchina», 1621 settembre 28; ordine di Giovanni Battista Cavarreta, regio governatore della città di Bitonto ad Alessandro Marchese, Giovanni Battista Thomini, Pietro Seradobati, Mercurio Macori, Giovanni Maria dello Iacono, mercanti, «che vogliano tenere li predetti tomola dieci millia di grano per vitto di questa città, atteso se li pagarà il loro giusto prezzo», 1621 settembre 29; dichiarazione di Mercurio Macori di Trieste sul trasporto a Bari del carico di grano per uso della città di Napoli, davanti a Pantaleo de Colangelo, regio giudice di Bitonto, 1621 ottobre 1; «capitoli ordinati dalli deputati della Grassa della città di Bitonto», Giovanni Pietro Rogadeo, Giovanni Paolo Labini, Domenico Bidelli, Giovanni Donato Florello, Bartolomeo Maiullari, 1621 dicembre 12. 510 Mutilo, in pessimo stato di conservazione. Mutilo, in pessimo stato di conservazione. 512 Mutilo, in pessimo stato di conservazione. 513 Mutilo. 514 Gli ordini sono rivolti ai seguenti individui: Giovanni Vito Taccone, Bartolomeo Maiullari, notaio, Mario Ripa, Ottavio Aiera, notaio, Giovanni Leonardo Ricchiuto, Marc’Antonio Tricarico, Nuntio Corregia, Giovanni Forte Bovio, Diego Iannone, Giovanni Vincenzo Rogadeo, Giovanni Antonio Gentile, Giuseppe Gillo, Massentio Olmata, Giovanni Donato Florelli, notaio. 511 31. 32. Provisione del Sacro Regio Consiglio con cui si ordina «alla 1622 giugno Regia Audentia de Terra di Bari, che quelli grani et orgi comprati515 avanti de’ la regia prammatica de’ prezzi, de’ vittovaglie, et non pagati dia ordine che si paghino conforme la tassa fatta in detta prammatica, et in moneta nova non obstante che li contratti siano stati fatti avanti la pubblicazione di essa», cc. 2. Ordine del 24 dicembre 1623 dei deputati della Grassa delle città 1623 di Bitonto a Mattheo Brigola, «credenziero della Grassa» di ricevere 800 tomoli di grano da Giovanni Paolo Labini, cc. 4. Contiene: «Albarano» di Giovanni Paolo Labini per la fornitura di «tomola 800 di grano, buono, specchiato, non bagnato» alla città di Bitonto, 1623 ottobre 19. 33. 34. 35. 36. 37. 38. 515 Estratto dal registro «apodixarum Regie Perceptorie Provintie Terre Bari» dei «donativi» della città di Bitonto dal 1622 al 1624, redatto da Scipione Cardassi, «officiale» della Regia Percettoria516, cc. 2. Ordine del Regio Collateral Consiglio al percettore della Provincia di Terra di Bari che le università continuino il «pagamento delle terze a beneficio delli creditori d’esse università, nonostante le … provisioni spedite circa la retenzione de detta bonatenenza», cc. 2. Copia autentica. Provisione di Carlo de Tapia, marchese di Belmonte, reggente e commissario del Regio Collateral Consiglio, con cui si ordina al cassiere della città di Bitonto dell’anno 1627 «che consegni subito tutto il danaro che si ritrova in suo potere pervenutoli dall’effetti della detta città al casciero dell’anno presente», cc. 2. Fede del notaio Cesare Montenegro sullo «Stato e situazione fatta per l’illustrissimo marchese di Belmonte, regente Tapia, dell’introito et rendite di detta città di Bitonto» dal 1625 al 1628, cc. 2. Conclusione del consiglio della città di Bitonto del 9 settembre 1637 che impone «per la sodisfatione di fiscali attrassati» la tassa «sopra ogni vigna d’olive carlini dui, ogni vigna de viti grana dieci, ogni vigna di bosco et terre seminatorie grana cinque, ogni animale bovino carlini dui, ogni porco grana dieci, ogni animale pecorino et caprino grana cinque, ogni animale cavallino et somarino grana dieci, ogni carretta carlini cinque», cc. 2. Copia semplice. «Alberano» del sindaco ed eletti della città di Bitonto e di Francesco Carafa, tenente della compagnia del principe di 1624 1627 giugno 15 1628 novembre 11, Napoli 1629 ottobre 4 1637 1637 luglio 18 La provisione si riferisce al pagamento di 2.000 tomoli d’orzo acquistati dal barone di Turi al prezzo di ducati 3.950 il 23 gennaio 1622. 516 Mutilo, in pessimo stato di conservazione. 39. 40. 41. 42. 43. Bisignano, sulle spese di alloggiamento sostenute nella terra di Mola per conto della città di Bitonto, cc. 2. Copia autentica. «Alberano» del notaio Bartolomeo Maiullari tra Giovanni Francesco Silos, sindaco, Vincenzo Rubeis, Giovanni Battista Silos, Giovanni Francesco Vacca, Bartolomeo Maiullari, eletti della città di Bitonto e l’«alfiero Cesare Silos» per le spese di alloggiamento della compagnia del duca di Andria, cc. 3. Copia autentica. Fede del notaio Nicola de Angelis della vendita dell’«officium magistratus actorum penes magnificum gubernatorem civitatis Bitonti eiusque curie cum omnibus iuribus» da Gaspare Cosso di Napoli all’universitas di Bitonto per il «pretio ducatorum bismille et ducentorum de moneta» in data 4 agosto 1550517, cc. 2. «Per la città di Bitonto», supplica al preside della Regia Udienza Provinciale per il «disloggio … della compagnia di cavalli di Antonio Ulloa»518, cc. 1. Fede di Francesco Regola, sindaco, e di Francesco Planelli, Francesco Barone Vargas, Bartolomeo Maiullari, Donato Minnuto, eletti, che attesta l’innocenza del notaio Giovanni Donato Florelli, «conservatore delle scritture … nell’archivio», accusato di sottrazione e commercio di scritture antiche dell’universitas di Bitonto519, cc. 2. Ordine di Vincenzo Gello, regio governatore di Bitonto, all’universitas di Bitonto che osservi il privilegio a beneficio di Scipione Memoli di Napoli, cc. 4. 1637 luglio 20 1637 dicembre 29 [post 1637] 1640 agosto 30 1641 novembre 10 Contiene: istanza dei «privilegiati napolitani», tra cui Scipione Memoli alla Regia Corte di Bitonto perché sia esibito l’assenso originale relativo al pagamento dei «duoi cavalli … nella gabella della farina per causa del demanio», 1641 settembre 4. 44. 517 Fede del notaio Battista Maiullari che attesta il pagamento all’universitas di 6.000 ducati per il prezzo del dazio della carne da parte di Antonia Labini, «relitta del quondam Giovanni Battista Saluzzi di Napoli», cc. 2. 1641 marzo 12 La dichiarazione del notaio è tratta dal documento «in pergameno», a sua volta contenuto nel Libro Rosso. Cfr Libro Rosso della Universitas di Bitonto, cit., p. 579. 518 Minuta. 519 Il documento è munito di sigillo dell’universitas di Bitonto impresso a secco. 45. Relazione di … Filomarino, maestro di campo, regio governatore 1642 agosto e capitano a guerra, sul «modo che fu ricevuta et alloggiata la 5 compagnia di corazza del capitan don Pietro Lescara» in Bitonto, cc. 13. Contiene: dichiarazioni di Angelo Battaglino, «hoste dell’hosteria delli Gallerati nella porta Baresana», di Giovanni Berardino Colangelo, di Vito Mirabella, «bottegaro», di Giovanni Maria Petita, «hoste nell’hosteria di Santo Pietro», di Giuseppe Marzolla, «tavernaro», relative alle spese sostenute per l’alloggiamento della compagnia di cavalli, 1642 agosto 4-5. 46. 47. 48. 49. 50. 51. 52. Provisione della Regia Camera della Sommaria al governatore della città di Bitonto per il pagamento di «datij et gabelle … dei forastieri che habitano in essa», per la contribuzione «alle spese extraordinarie delle strate, ponti, fontane, medico, orologio, predicatore, maestro di scola», cc. 6. «Libro di bonatenenze dal 1646 per tutto 1650»520, cc. 87. «Significatorie fatte da Garsia de Noguera, regio auditore, nel bancato di Vincenzo Vacca nell’anni 1648»521, cc. 6. Copia autentica. Conclusioni del Consiglio dell’universitas di Bitonto522, cc. 19. 1643 giugno 21 1646-1651 [1648] 1652 settembre 1 Elenco dei «beni che si possedono dalli sottoscritti sacerdoti e s. d. [sec. 523 clerici di Modugno nel tenimento et pertinentii di Bitonto» , cc. XVII, 12. seconda metà] 524 Libro di bonatenenza «1657-1658» , cc. 105. 1659 Conclusione del consiglio della città di Bitonto del 6 marzo 1660 [1660 per l’elezione di Cesare Ilderis e notaio Domenico Chiancarano a marzo] deputati a «riconoscere le scritture che tiene Francesco Giannone», cc. 8. Copia autentica. Contiene: ricevute e dichiarazioni della gestione di «Francesco Giannone Banco», 1645; 1647. 53. 54. 520 «Contro Nicola Francesco Bidelli Banco», significatorie di Cesare Ildaris e Giovanni Francesco Agresti, razionali eletti per l’università di Bitonto, sul «conto di Giovanni Vincenzo Vacca, sindaco generale d’essa nell’anno … principiato dal primo di settembre 1659 per tutto agosto 1660 e cascierato di Nicola Francesco Bidelli», cc. 10. Copia autentica. Ordine di Giovanni Battista Hodierna, consigliere del Sacro 1661 1668 Il volume è corredato di indici. In pessimo stato di conservazione. 522 Frammento sul quale tuttavia si leggono i nomi del sindaco, Tiberio Ildaris, e del regio governatore, Pietro de Villena. 523 Mutilo, in pessimo stato di conservazione. 524 Il volume è corredato di indici e repertorio. 521 Regio Consiglio, sulla nullità dell’«officio di sindico della città di Bitonto in persona di Alfonso Regna», cc. 4. settembre 5 Contiene: copia di provisione del 24 agosto 1668 di Giovanni Battista Hodierna sull’«osservanza dell’antico solito … senza innovarsi cosa alcuna [per la] nomina all’officij, deputazioni, credenzerie, et altri per il buon governo» dell’universitas di Bitonto. 55. 56. 57. 58. 59. Dichiarazione del notaio Francesco Antonio Lombardo di Bitonto per l’appalto del «partito della neve pigliato per li magnifici Giovanni Antonio Forziati et Giovanni Angelo Molignano di Acquaviva» il 24 marzo 1669, cc. 2. «Dubij che si pongono al magnifico partitario della città di Bitonto» sulla contabilità cittadina525, cc. 2. Copia semplice. Provisione del Regio Collateral Consiglio relativa ai pagamenti da farsi ai «rationalibus, advocato et procuratori, cancellario et archivario, sindaco, banco seu cascierio, magistro iurato» della città di Bitonto, cc. 2. Richieste di Pompilio de Rosa alla città di Bitonto di alloggiamenti ai soldati «per servizio del real patrimonio», cc. 2. Provisioni della Regia Camera della Sommaria del 10 febbraio 1544 e settembre 1579 relative alla causa tra il regio fisco e l’universitas di Bitonto526, cc. 2. 1669 maggio 11 s. d. [post 1675] 1675 ottobre 25 1699 marzo 9 [sec. XVIII] 3. GLI ATTI DELIBERATIVI L’attività deliberativa dell’universitas, poi comune, di Bitonto è testimoniata dalle scritture prodotte dagli organismi e istituzioni cittadine che nel corso dei secoli hanno svolto tale funzione (General Consiglio, Decurionato, Consiglio comunale, Giunta municipale527). I registri contenenti le scritture hanno sempre costituito serie autonome rispetto alle articolazioni proprie dell’archivio comunale. Se ne dà pertanto descrizione in questa apposita sezione. 3.1. Le Conclusioni del General Consiglio La serie delle Conclusioni del General Consiglio dell’Universitas di Bitonto è stata ricostruita ad onta delle continue dispersioni di carte avvicendatesi nel corso della seconda metà del ventesimo secolo. Nel 1968, agli atti della Soprintendenza archivistica per la Puglia risultavano conservati presso la sede comunale (“Palazzo Gentile”) venticinque registri dal 1565 al 1774528. Successivamente i trasferimenti delle carte da una stanza all’altra del Palazzo e poi da questo alla Biblioteca comunale “Eustachio Rogadeo”, unitamente all’assenza di un responsabile, 525 Copia semplice incompleta. Frammento, in pessimo stato di conservazione. 527 Vedi, nella nostra introduzione, Linee di storia istituzionale e amministrativa: Universitas civium di Bitonto, poi Comune. 528 L’inventario sommario redatto da Pasquale De Napoli nel 1960 registrava già lo stesso numero; la ricognizione effettuata per le Fonti per la storia delle università e feudi di Terra di Bari di Giuseppe Dibenedetto (in «Rassegna degli Archivi di Stato», XXXVI, 1976, n. 2, p. 450-473) riconfermava il dato numerico proponendo una diversa scansione cronologica. 526 designato dall’amministrazione e qualificato professionalmente alla gestione dell’archivio storico comunale, hanno determinato la loro notevole dispersione. Nell’ultimo decennio, nell’ambito del progetto di riordinamento ed inventariazione analitica degli atti antichi del comune di Bitonto, la Soprintendenza archivistica per la Puglia ne aveva effettuato il censimento; in seguito, tuttavia, è stata constatata la sparizione di un ulteriore numero di essi, sicché la Soprintendenza, organo di vigilanza sul patrimonio archivistico nazionale, ha provveduto a formulare denuncia al Reparto Operativo Carabinieri – Tutela Patrimonio Artistico. La descrizione dei registri, che hanno finalmente ricevuto la propria ubicazione definitiva nell’Archivio storico comunale presso la sede della Fondazione “De Palo – Ungaro”529, è integrata dalla notizia relativa ai registri dispersi, i cui dati non sono completi in quanto le operazioni di schedatura erano in corso quando ne fu constatata la sparizione. È aggiunta la colonna con la notifica dell’elenco redatto da Pasquale De Napoli nel 1960, che si limitò a datare e numerare i pezzi. I registri ora non più reperibili sono segnalati con caratteri corsivi. È stata inoltre segnalata la presenza nell’Archivio storico diocesano di Bitonto di tre volumi di conclusioni del Consiglio, di cui sono ignoti motivo e percorso che li hanno condotti presso quella sede; sarebbe auspicabile potessero rientrare nell’Archivio storico comunale della città di Bitonto. Registri Titoli Data Inventario del 1960530 1. 1565-1568 1. 1567 aprile 7-luglio 11 2. 1567 Libro di conclusioni del Consiglio531. 3. 1605-1621532 Libro di conclusioni del Consiglio533, cc. 88. Libro di conclusioni del Consiglio534, cc. 119. Libro di conclusioni del Consiglio535, cc. 54. 529 1606 agosto 19 – 1607 agosto 19 1617 settembre 1 – 1318 agosto 21 1620 settembre 1 – 1621 agosto 6 Quando non indicato diversamente, la sede di conservazione è da intendersi quella della Fondazione “De Palo – Ungaro”. La numerazione e la datazione non sono congrue a quelle rilevate nel corso delle ultime operazioni di ordinamento. 531 Registro privo di copertina, mutilo; in pessimo stato di conservazione a causa della muffa che ha scolorito la scrittura. Sono leggibili il nome del sindaco, Giovanni Alfonso de Sylos, e del regio governatore, Stefano Paceccha (o Pacecco). 532 Ipotizziamo l’identificazione di questo singolo volume con i tre localizzati presso l’Archivio storico diocesano di Bitonto, qui di seguito segnalati. 533 Il volume è attualmente conservato presso l’Archivio storico diocesano di Bitonto. 534 Il volume è attualmente conservato presso l’Archivio storico diocesano di Bitonto. 535 Il volume è attualmente conservato presso l’Archivio storico diocesano di Bitonto. 530 2. Libro di conclusioni del Consiglio536. 1626, novembre 3 –1627, agosto 9 4. 1626-1627 3. «Liber conclusionum»537. 1633, settembre 1 – 1634 giugno 28 5. 1634 4. Libro di conclusioni del Consiglio538. 1640, ottobre 20 – 1641, luglio 6 6. 1640 5. «Libro delle conclusioni»539. 1645–1646 7. 1645-1646 8. 1650-1651 6. «Conclusioni» del 1651 settembre 1 – 1652 agosto consiglio540, cc. 64. 20 9. 1651 10. 1657-1658 7. «Conclusioni dell’anni 1658 e 59»541, cc. 87. 1658 settembre 1 – 1659 novembre 15 11. 1658-1659 8. «Liber Conclusionum 1660»542. 1660 12. 1660 536 Registro con copertina in pergamena su cui appare la cifra ‘4’ in rosso e la data ‘1626-1627’ in nero. È visibile la numerazione originale da c. 14 a c. 78; mutilo, deteriorato da tarli e umidità, numerose carte saldate tra loro. Sono leggibili il nome del sindaco, Gio. Maria Sasso, e del regio governatore, Francesco De Rivera. 537 Registro con copertina in pergamena; sullo spigolo interno superiore appare la cifra ‘5’ a matita azzurra; mutilo, molto deteriorato, con perdita dell’inchiostro su vaste zone a causa di prolungato contatto con acqua. Sono leggibili il nome del sindaco, Geronimo Santheramo, e del regio governatore, Diego Rodriguez. 538 Registro con copertina in pergamena su cui appare la cifra ‘6’ a matita azzurra; mutilo. Sono leggibili i nomi di Vincenzo Gallo, Regio Governatore e Alfonso Silos, Sindaco. 539 Registro con copertina in pergamena su cui appare la cifra ‘7’ a matita azzurra. 540 Registro con copertina in pergamena, su cui appare la cifra ‘9’ a matita azzurra, molto deteriorato. Sono leggibili il nome del sindaco, Giovanni Vincenzo Vacca, e del regio governatore, Petro de Villena. 541 Registro con copertina in pergamena; mutilo, in cattivo stato di conservazione. Sono leggibili il nome del sindaco, Giovanni Battista Gentile, e del regio governatore, Francesco del Ribero. 542 Registro con copertina in pergamena su cui si legge il titolo originale in lettere capitali maiuscole contornato da fregio; sullo spigolo interno superiore appare la cifra ‘12’ a matita azzurra. 9. Libro di conclusioni del Consiglio543. 1661–1662 13. 1661-1662 10. «Conclusioni». 1674–1676 14. 1674-1676 11. Libro di conclusioni del Consiglio 544. 1677–1678 15. 1677-1678 12. «Conclusioni dell’anno 1678 intrante 1679 del Sindacato di Gio. Donato Gentile. Bitonto»545, cc. 79. 1678 settembre 5 – 1679 agosto 25 16. 1678-1679 13. Libro di conclusioni del Consiglio546. 1680–1682 17. 1680-1682 14. Libro di conclusioni del Consiglio547, cc. 129. 1683 novembre 10 – 1685 agosto 18. 1682-1685 25 15. Libro di conclusioni del Consiglio. 1689–1690 19. 1689-1690 16. Libro di conclusioni del Consiglio. 1694–1695 20. 1694-1695 17. Libro di conclusioni del Consiglio. 1695–1696 21. 1695-1696 543 Registro con copertina in pergamena su cui si legge la cifra ‘13’ a matita azzurra; mutilo. Nel titolo originale si legge “1677 -1678 -1679”. 545 Registro con copertina in pergamena su cui appare la cifra ‘16’ a matita azzurra; in cattivo stato di conservazione. 546 Nel titolo originale si legge “1680 -1681 -1682 intrantis”. 547 Registro con copertina in pergamena su cui appare la cifra ‘18’ a matita azzurra; in pessimo stato di conservazione. All’interno appare una annotazione a matita rossa: ’18/1680-1682’ che non corrisponde alla reale datazione del registro. 544 18. «Liber 1704 settembre 1 – 1708 agosto 2 22. 1704-1708 Conclusionum anni 1704 in 1705 et 1705 in 1706 et 1706 in 1707 et 1707 in 1708»548, cc. 154. 19. «Liber Conclusionum Civitatis Butunti anni 1738 in 1739»549, cc. 165. 1738 settembre 1 – 1745 maggio 8 23. 1738-1745 20. «Deliberazioni del Municipio di Bitonto dall’anno 1747 al 1760»550, cc. 258. 1747 ottobre 4 – 1760 giugno 9 24. 1747-1763 21. Libro di conclusioni del Consiglio. 1761 – 1763 25. 1772-1774 22. «Conclusioni dell’Università da settembre 1774 a tutto settembre 1775»551, cc. 82. 1774 settembre 8-1775 3.2 Le Conclusioni del Decurionato552 1. 548 «Risoluzioni decurionali dal 23 gennaio 1787 al 27 dicembre 1810»553, cc. Registro con copertina in pergamena su cui appare la cifra ‘22’ a matita azzurra; in pessimo stato di conservazione. Registro con copertina in pergamena su cui appare la cifra ‘23’ a matita azzurra; in pessimo stato di conservazione. 550 Registro con copertina in carta; in cattivo stato di conservazione dovuto anche ad un anteriore pessimo trattamento di restauro. 551 Registro con copertina in carta in cattivo stato di conservazione dovuto anche ad un anteriore pessimo tentativo di restauro. 552 Tutti i registri sono attualmente conservati presso la Biblioteca comunale “Eustachio Rogadeo” di Bitonto. 553 Registro in cattivo stato di conservazione. All’interno si osserva la lacunosità delle conclusioni dal 1 settembre 1796 al 5 luglio 1801; le conclusioni dal 5 luglio 1801 al 17 dicembre 1806 risultano prodotte dal “Consiglio particolare e Parlamento generale” costituiti da decurioni eletti in rappresentanza del primo, secondo e terzo ceto riflesso delle mutate condizioni politiche intervenute a seguito dei rivolgimenti sociali di fine secolo. Successivamente con la seduta del 7 maggio 1807 vengono eletti il sindaco, i due eletti, i deputati del 549 842. 2. «Risoluzioni decurionali dal 2 gennaio 1811 al 27 novembre 1816», cc. 436. 3. «Risoluzioni decurionali dal 1 dicembre 1816 al 13 dicembre 1825»554, cc. 424. 4. «Risoluzioni decurionali dal 7 maggio 1817 al 29 novembre 1829», cc. 334. 5. «Risoluzioni decurionali dal 8 gennaio 1826 al 9 febbraio 1827», cc. 95. 6. «Risoluzioni decurionali dal 21 febbraio 1827 al 7 luglio 1828», cc. 121. 7. «Risoluzioni decurionali dal 3 agosto 1828 al 6 febbraio 1831»555, cc. 343. 8. «Risoluzioni decurionali dal 6 febbraio 1831 al 2 settembre 1832», cc. 180. 9. «Risoluzioni decurionali dal 2 settembre 1832 al 22 giugno 1835», cc. 293. 10. «Risoluzioni decurionali dal 13 luglio 1835 al 7 maggio 1837», cc. 152. 11. «Risoluzioni decurionali dal 7 maggio 1837 al 7 giugno 1840», cc. 296. 12. «Risoluzioni decurionali dal 12 giugno 1840 al 25 agosto 1844», cc. 435. 13. «Risoluzioni decurionali dal 1 settembre 1844 al 30 giugno 1846», cc 153. 14. «Risoluzioni decurionali dal 10 luglio 1846 al 5 agosto 1849», cc. 372. 15. «Risoluzioni decurionali dal 5 agosto 1849 al 30 aprile 1851», cc. 302. 16. «Risoluzioni decurionali dal 23 maggio 1851 al 4 ottobre 1853», cc. 375. 17. «Risoluzioni decurionali dal 4 ottobre 1853 al 13 marzo 1857», cc. 470. 18. «Risoluzioni decurionali dal 10 aprile 1859 al 25 giugno 1861, cc. 373. sale e della sanità, il cancelliere e l’archivario, in conformità a quanto disposto dalla legge dell’8 agosto 1806. Nel volume sono rilegati anche documenti di natura contabile e carteggio amministrativo. 554 Registro in cattivo stato di conservazione. 555 Registro dotato di indice, in cattivo stato di conservazione. 3.3 Le Deliberazioni del Consiglio comunale556 1. 9 giugno 1861 – 23 aprile 1862557, cc. 85. 2. 28 novembre 1863 – 28 dicembre 1864, cc. 173. 3. 5 gennaio 1865 – 2 gennaio 1866, cc. 184. 4. 14 aprile 1866 – 24 gennaio 1867, cc. 134. 5. 24 gennaio 1867 – 14 dicembre 1867, cc. 145. 6. 17 gennaio 1868 – 15 dicembre 1868, cc. 127. 7. 3 febbraio 1869 – 29 dicembre 1869, cc. 140. 8. 12 gennaio 1870 – 3 dicembre 1870, cc. 108. 9. 18 gennaio 1871 – 31 dicembre 1871, cc. 92. 10. 15 gennaio 1872 – 20 dicembre 1872, cc. 120. 11. 16 gennaio 1873 – 29 dicembre 1873, cc. 153. 12. 4 febbraio 1874 – 19 dicembre 1874, cc. 89. 13. 25 febbraio 1875 – 29 dicembre 1875, cc. 175. 14. 22 gennaio 1876 – 4 dicembre 1876, cc. 96. 15. 30 gennaio 1877 – 29 dicembre 1877, cc. 98. 16. 8 febbraio 1878 – 20 dicembre 1878, cc. 96. 17. 29 gennaio 1879 – 13 dicembre 1879, cc. 178. 18. 14 gennaio 1880 – 18 dicembre 1880, cc. 168. 19. 27 gennaio 1881 – 30 dicembre 1881, cc. 170. 556 Tutti i registri sono attualmente conservati presso la Biblioteca comunale “Eustachio Rogadeo” di Bitonto. Il registro contiene le deliberazioni del Consiglio e Giunta municipale, installatisi ai sensi della legge sull’amministrazione provinciale e comunale del 23 ottobre 1859, a sostituzione del Decurionato. 557 20. 7 gennaio 1882 – 28 novembre 1882, cc. 127. 21. 27 marzo 1883 – 31 dicembre 1883, cc. 82. 22. 26 gennaio 1884 – 19 dicembre 1884, cc. 71. 23. 4 febbraio 1885 –26 novembre 1885, cc. 115. 24. 19 febbraio 1886 – 16 dicembre 1886, cc. 148. 25. 11 febbraio 1887 – 23 dicembre 1887, cc. 131. 26. 18 febbraio 1888 – 13 dicembre 1888, cc. 111. 27. 5 gennaio 1889 – 27 dicembre 1889, cc. 138. 28. 6 gennaio 1890 – 22 dicembre 1890, cc. 144. 29. 5 gennaio 1891 – 12 dicembre 1891, cc. 96. 30. 1 febbraio 1892 – 23 dicembre 1892, cc. 102. 31. 30 gennaio 1893 – 21 dicembre 1893, cc. 126. 32. 27 febbraio 1894 – 27 dicembre 1894, cc. 87. 33. 18 gennaio 1895 – 11 dicembre 1895, cc. 125. 34. 4 maggio 1896 – 26 dicembre 1896, cc. 122. 35. 27 gennaio 1897 –13 dicembre 1897, cc. 130. 36. 8 febbraio 1898 –27 dicembre 1898, cc. 140. 37. 11 gennaio 1899 – 31 ottobre 1899, cc. 117. 38. 3 febbraio 1900 – 27 dicembre 1900, cc. 409. 39. 5 gennaio 1901 – 27 giugno 1901, cc. 146. 3.4 Le Deliberazioni della Giunta municipale558 1. 19 giugno 1862 – 30 dicembre 1865, cc. 115. 2. 4 gennaio 1866 – 16 gennaio 1867, cc. 81. 3. 31 gennaio 1867 – 30 dicembre 1867, cc. 50. 4. 25 gennaio 1868 – 30 dicembre 1868, cc. 50. 5. 5 febbraio 1869 – 31 dicembre 1869, cc. 40. 6. 28 gennaio 1870 – 10 gennaio 1871, cc. 53. 7. 26 gennaio 1871 – 23 dicembre 1871, cc. 49. 8. 8 gennaio 1872 – 13 dicembre 1872, cc. 88. 9. 11 gennaio 1874 – 22 dicembre 1874, cc. 60. 10. 16 gennaio 1875 – 22 dicembre 1875, cc. 78. 11. 14 gennaio 1876 – 22 dicembre 1876, cc. 37. 12. 20 gennaio 1877 – 5 dicembre 1877, cc. 58. 13. 4 gennaio 1878 – 31 dicembre 1878, cc. 34. 14. 9 gennaio 1879 – 29 dicembre 1879, cc. 63. 15. 8 gennaio 1880 – 31 dicembre 1880, cc. 58. 16. 13 gennaio 1881 – 20 dicembre 1881, cc. 75. 17. 7 gennaio 1882 – 29 dicembre 1882, cc. 91. 18. 5 gennaio 1883 – 27 dicembre 1883, cc. 62. 19. 9 gennaio 1884 – 10 dicembre 1884, cc. 67. 20. 5 gennaio 1885 – 19 dicembre 1885, cc. 87. 558 Tutti i registri sono attualmente conservati presso la Biblioteca comunale “Eustachio Rogadeo” di Bitonto. 21. 4 gennaio 1886 – 29 dicembre 1886, cc. 112. 22. 4 gennaio 1887 – 31 dicembre 1887, cc. 107. 23. 4 gennaio 1888 – 31 dicembre 1888, cc. 109. 24. 7 gennaio 1889 – 24 dicembre 1889, cc. 110. 25. 2 gennaio 1890 – 31 dicembre 1890, cc. 108. 26. 8 gennaio 1891 – 31 dicembre 1891, cc. 88. 27. 26 gennaio 1892 – 31 dicembre 1892, cc. 98. 28. 8 gennaio 1893 – 30 dicembre 1893, cc. 77. 29. 9 gennaio 1894 – 31 dicembre 1894, cc. 69. 30. 4 gennaio 1895 – 31 dicembre 1895, cc. 99. 31. 2 gennaio 1896 – 31 dicembre 1896, cc. 230. 32. 23 gennaio 1897 – 31 dicembre 1897, cc. 90. 33. 3 gennaio 1898 – 30 dicembre 1898, cc. 100. 34. 17 gennaio 1899 – 31 dicembre 1899, cc. 190. 35. 10 gennaio 1900 – 31 dicembre 1900, cc. 204. 36. 15 gennaio 1901 – 24 agosto 1901, cc. 203. 4. IL “CARTEGGIO” DAL DECENNIO FRANCESE AL 1890 Il riordinamento del carteggio dell’archivio storico del comune di Bitonto, relativo alla documentazione dal Decennio francese al 1890, risale ai primi anni del 1900, quando l’amministrazione comunale diede applicazione alla circolare del Ministero dell’Interno del marzo 1897, che introduceva il “titolario” di classificazione degli archivi dei comuni. Il riordinamento fu il risultato di una interpretazione forzata di quella circolare che prevedeva l’uso del titolario per la gestione del protocollo dell’archivio corrente; si adattarono invece le serie e le unità archivistiche, prodotte anche in epoca preunitaria, alle categorie e classi in cui esso era articolato, inserendovi per giunta, in successione cronologica per anno, quelle cosiddette “serie particolari”559 (registri dei protocolli della corrispondenza, liste elettorali, liste di leva, bilanci, mandati di pagamento, mastri, giornali di cassa, contratti) che costituiscono solitamente serie autonome. Si è ritenuto opportuno accettare quel vecchio riordinamento, realizzato con criteri in ultima analisi antistorici, soprattutto a causa della obiettiva difficoltà anche solo a progettare una nuova organizzazione che avrebbe implicato una propedeutica analisi semantica dei materiali accumulati alla identificazione di quello che doveva essere stato un originario sistema di sedimentazione delle carte. La loro condizionatura attuale si è dopotutto a sua volta “storicizzata” e non è più compito dell’archivista rimuovere ex abrupto la patina della storia come se fosse un restauratore di opere d’arte alla riscoperta dell’originale colore usato dall’artista. L’applicazione del titolario fu adottata sistematicamente nella gran parte dei comuni della regione Puglia ed esso è tuttora utilizzato — anche nell’archivio corrente del comune di Bitonto — per la classificazione delle unità archivistiche, tenuto conto degli inevitabili adattamenti e modifiche verificatisi nel tempo, non tanto per quanto riguarda le categorie, che sono partizioni che consentono di raggruppare sotto una stessa definizione un insieme di affari che presentano caratteristiche comuni560, quanto soprattutto per le classi che rappresentano sottoinsiemi che individuano raggruppamenti sempre più specifici e contigui semanticamente. Le voci di categorie e classi sono state rilevate dalle diciture presenti sulle buste e copertine dei fascicoli dell’Archivio storico comunale di Bitonto. I. Amministrazione 1. Regolamenti 2. Archivio 3. Cancelleria comunale e forniture 4. Elezioni 5. Amministratori. 6. Personale 7. Locali e arredamento 8. Deliberazioni degli amministratori 9. Cause e liti 559 560 AUGUSTO ANTONIELLA, L’archivio comunale postunitario. Firenze, La Nuova Italia, 1979, p. 000. Cfr. PAOLA CARUCCI, Le fonti archivistiche: ordinamento e conservazione. Roma, La Nuova Italia Scientifica, 1983, p. 229. 10. Andamento servizi amministrativi 11. Affari generali 12. Enti amministrativi vigilati dal comune II. Opere pie e beneficenza 1. Opere pie 2. Statuti e regolamenti delle opere pie 3. Assistenza e tutela dell’infanzia 4. Sussidi e contributi diversi 5. Lotterie III. Polizia urbana e rurale 1. Personale 2. Polizia urbana e rurale IV. Sanità e igiene 1. Personale e ufficio sanitario 2. Assistenza sanitaria 3. Epidemie ed epizoozie 4. Igiene pubblica, macelli 5. Polizia mortuaria, cimiteri V. Finanze 1. Demanio, proprietà, inventari, rendite e contratti 2. Contabilità, bilanci, conti 3. Imposte e tasse 4. Imposte di consumo 5. Catasto 6. Privative 7. Esattoria, tesoreria VI. Governo 1. Leggi, decreti e circolari. 2. Elezioni politiche 3. Feste e lutti nazionali 4. Azioni di valore civile e militare 5. Associazioni politiche, sindacali e culturali VII. Grazia, giustizia e culto 1. Uffici giudiziari 2. Giurati 3. Carceri 4. Conciliatori, ufficio di conciliazione 5. Notariato 6. Culto VIII. Leva e truppa 1. Liste e operazioni di leva 2. Affari inerenti il servizio militare IX. Istruzione pubblica 1. Insegnanti scuole primarie 2. Asili d’infanzia e scuole elementari, Monte pensioni 3. Scuole secondarie 4. Licei 5. Bande musicali, Biblioteca, Iniziative culturali X. Lavori pubblici 1. Strade, vie e piazze 2. Ponti e risanamento abitato 3. Illuminazione pubblica 4. Cisterne e acque 5. Strade vicinali 6. Espropri per pubblica utilità 7. Servizio postale e telegrafico 8. Ferrovie 9. Servizi tecnici 10. Manutenzione edifici pubblici, orologi 11. Porti 12. Costruzione nuovi molini 13. Miscellanea XI. Industria, commercio e agricoltura 1. Agricoltura 2. Industria e lavoro 3. Commercio 4. Fiere e mercati 5. Pesi e misure XII. Stato civile, anagrafe, censimenti, statistiche 1. Stato civile 2. Censimenti 3. Statistiche varie XIII. Emigrazioni e passaporti 1. Emigrati XIV. Oggetti diversi 1. Affari non classificabili in altre categorie XV. Pubblica sicurezza 1. Incolumità pubblica 2. Prevenzione infortuni 3. Trattenimenti pubblici, teatri 4. Esercizi pubblici 5. Accattonaggio e questue 6. Classi pericolose per la società 7. Affari diversi di Pubblica sicurezza 8. Gendarmi, forza pubblica I. Amministrazione561 1. Regolamenti Busta 1 1. 561 «Statuti patrii di diversi comuni»562. 1831-1854 1.1 Approvazione dell’Intendente Marchese di Montrone del supplemento allo Statuto patrio rurale del comune di Monopoli. 1830. [S. n. t.], pp. 7. 1.2 Regolamento di polizia urbana, e rurale del comune di Modugno. 1827, 1831. [S. n. t.], pp. 39. 1.3 Estratto de’ registri della cancelleria comunale di Mola. 1831-1833. [S. n. t.], pp. 70. 1.4 Progetto de’ Statuti patri del comune di Terlizzi. [Bari], [s. n.], 1834, pp. 107. 1.5 Regolamento di Polizia urbana, e rurale del comune di Per la serie dei protocolli della corrispondenza vedi GRAZIA TATÒ, L’archivio storico del comune di Bitonto, cit., p. 205. La sottoserie è costituita da una raccolta, ordinata cronologicamente, dei regolamenti e statuti cittadini dei comuni della Provincia di Terra di Bari della prima metà dell’Ottocento pubblicati sul “Giornale dell’Intendenza di Terra di Bari”, quasi tutti per i tipi dei Fratelli Cannone e di Tiberio Pansini. 562 Bitritto. 1834. Bari, [s. n.], 1835, pp. 35. 1.6 Estratto dai Registri delle deliberazioni decurionali di Polignano de’ 6 gennaio 1835. [Bari], [s. n.], [1835], pp. 58. 1.7 Statuti patri per la polizia urbana, e rurale del comune di Loseto. Anno 1834. Bari, Fratelli Cannone, [1836], pp. 23. 1.8 Statuto Patrio per la polizia Urbana, e Rurale del comune di S. Michele. Anno 1835. Bari, Fratelli Cannone, [1836], pp. 35. 1.9 Regolamento di polizia urbana, e rurale del comune di Bitetto. 1833. Bari, [s. n.], [1835], pp. 58. 1.10 Statuto patrio per la polizia Urbana e rurale del comune di Ceglie. Anno 1835. Bari, Fratelli Cannone, [1836], pp. 35 . 1.11 Statuto Patrio per la Polizia urbana, e rurale del comune di Palo. Anno 1836. Bari, Fratelli Cannone, [1836], pp. 51. 1.12 Copia del progetto de’ Statuti Patrj del comune di Conversano. 1835. Bari, Fratelli Cannone, [1836], pp. 69. 1.13 Regolamenti di Polizia urbana, e rurale per gli abitanti e territorio del comune di Castellana. 1834. Bari, Domenico Capasso, 1836, pp. 46. 1.14 Regolamento di Polizia urbana, e rurale per gli abitanti, e territorio di Triggiano. 1837. [Bari], [s. n.], [1837], pp. 35. 1.15 Articoli addizionale alli Statuti Municipali [di Terlizzi] relativamente alla vendita della calce a peso, e non a misura. 1837. [Bari], [s. n.], [1837], pp. 4. 1.16 [Modifiche al regolamento di Polizia urbana, e rurale del comune di Molfetta]. [Bari], [s. n.], [1837], pp. 7. 1.17 Regolamento di Polizia urbana, e rurale per gli abitanti, e territorio di Valenzano. 1837. [Bari], [s. n.], [1837], pp. 23. 1.18 Regolamento di Polizia Urbana e rurale per gli abitanti e territorio di Sannicandro. 1837. [Bari], [s. n.], [1837], pp. 20. 1.19 Regolamento di Polizia urbana, e rurale del comune di Ruvo 1836. [Bari], [s. n.], [1837], pp. 61. 1.20 Statuto Patrio del comune, e territorio di Cellamare. 1838. [Bari], [s. n.], [1838], pp. 35. 1.21 Regolamento di Polizia Urbana, e Rurale del comune di Corato. 1837. [Bari], [s. n.], [1840], pp. 87. 1.22 Regolamento di Polizia urbana, e rurale del comune di Fasano. 1841. Bari, T. Pansini, 1841, pp. 47. 1.23 Regolamenti di Polizia urbana, e rurale per gli abitanti e Territorio del comune di Castellana. 1840. Bari, T. Pansini, 1841, pp. 23. 1.24 Statuti di Polizia urbana, e rurale del comune di Mola. 20 novembre 1839. Bari, Tip. T. Pansini, 1842, pp. 90. 1.25 giunta al Regolamento di Polizia urbana, e rurale del comune di Triggiano. 1842. Bari, T. Pansini, 1842, pp. 56. 1.26 Progetto de’ Regolamenti di Polizia urbana, e rurale del comune di Minervino. 1839. Bari, T. Pansini, 1843, pp. 41. 1.27 Articoli addizionali agli Statuti di polizia urbana e rurale [del comune di Mola. 1843]. [Bari], [s. n.], [1843], pp. 5. 1.28 Regolamento di Polizia urbana, e rurale del comune di Alberobello. 1843. Bari, T. Pansini, 1844, pp. 29. 1.29 Progetto del regolamento di Polizia urbana, e rurale pel comune di Noci. 1843. Bari, T. Pansini, 1844, pp. 21. 1.30 giunta al regolamento di Polizia urbana, e rurale del comune di Conversano. 1843. Bari, T. Pansini, 1844, pp. 13. 1.31 Progetto del regolamento di Polizia Urbana, e Rurale del comune di Molfetta per il quinquennio dal 1° gennaio 1844 a tutto dicembre 1848. 1843. Bari, T. Pansini, 1844, pp. 7. 1.32 Regolamento di Polizia urbana, e rurale pel comune di Putignano. 1844. Bari, T. Pansini, 1844, pp. 41. 1.33 Statuti di Polizia urbana, e rurale pel comune di Bisceglie. 1842. Bari, T. Pansini, 1844, pp. 51. 1.34 Regolamento di Polizia urbana, e rurale pel comune di Spinazzola. 1841. Bari, T. Pansini, 1844, pp. 25. 1.35 Regolamento di Polizia urbana, e rurale pel comune di Binetto. 1843. Bari, T. Pansini, 1844, pp. 21. 1.36 Regolamento di Polizia urbana, e rurale del comune di Andria. 1841. Bari, T. Pansini, 1844, pp. 40. 1.37 Regolamento di Polizia urbana, e rurale del comune di Barletta. 1842. Bari, T. Pansini, 1844, pp. 33. 1.38 Regolamento Municipale del comune di Gioia. 1843. Bari, T. Pansini, 1844, pp. 34. 1.39 Articoli addizionali ai Statuti patri per la custodia de’ fondi rurali [del comune di Minervino]. 1845. Bari, T. Pansini, 1845, pp. 13. 1.40 Articoli addizionali ai Statuti patri per la custodia de’ fondi rurali [del comune di Loseto]. 1845. Bari, T. Pansini, 1845, pp. 8. 1.41 Regolamento di Polizia Urbana, e Rurale del comune di Terlizzi. 1845. Bari, T. Pansini, 1846, pp. 48. 1.42 Regolamenti di Polizia amministrativa del comune di Polignano. 1846. Bari, T. Pansini, 1846, pp. 68. 1.43 [Articoli addizionali ai Patri Statuti di Andria]. 1846. Bari, 1846. (2 copie), pp. 12. 1.44 Regolamento di Polizia urbana, e rurale del comune di Noia. 1844. Bari, T. Pansini, [1846], pp. 56. 1.44 Regolamento di Polizia Amministrativa del comune di Palo. 1845. Bari, T. Pansini, [1846], pp. 43. 1.46 Regolamento di Polizia Amministrativa Progettati dal Decurionato di Grumo. 1844. Bari, T. Pansini, [1846], pp. 40. 1.47 Regolamento di Polizia Amministrativa del comune di Ruvo. 1846. Bari, T. Pansini, 1847, pp. 93. 1.48 Statuti di Polizia urbana, e rurale del comune di Mola adottati nella domenica 3 ottobre 1847. Bari, T. Pansini, 1848, pp. 199. 1.49 Statuti di Polizia urbana e rurale del comune di Giovinazzo. 1846. Bari, T. Pansini, 1849, pp. 42. 1.50 Regolamento di Polizia urbana e rurale del comune di Noci. 1853. Bari, Fratelli Giovanni, e Domenico Cannone, 1854, pp. 23. Busta 2 2. 3. 4. 5. «Regolamento edilizio», cc. 76. «Pianta e regolamento pel nuovo borgo», cc. 15. «Regolamento di polizia rurale, del 3 marzo 1868», cc. 46. «Regolamento pel servizio medico chirurgico farmaceutico», cc. 81. 6. «Regolamento d’igiene», cc. 89. 7. «Regolamento per l’occupazione di aree e spazi pubblici», cc. 24. 8. «Regolamento di polizia urbana», cc. 113. 9. «Regolamento di polizia mortuaria», cc. 103. 10. «Regolamento del corpo delle guardie municipale», cc. 14. 1864-1884 1865 1868-1882 1868-1892 1870-1881 1875-1876 1876-1882 1878-1895 1891-1892 2. Archivio Busta 3 1. «Incartamento pel riordinamento dell’archivio», cc. 160. 1807-1849 Contiene: circolare dell’Intendenza di Terra di Bari, per la formazione dell’archivio del 13 luglio 1807; nomina del decurione Tommaso Carbonara come «deputato per l’ordinamento ed inventario dell’archivio comunale» del 6 agosto 1837; «inventario de’ libri della biblioteca comunale eseguito dal cancelliere archivario comunale, assistito dal sindaco e dai decurioni Ignazio Minardi e Diego Bovio» del 20 agosto 1841. 2. 3. 4. 5. «Incartamento pel furto delle carte dall’archivio del regio giudicato di Bitonto», cc. 7. «Pratica relativa al furto nella casa comunale», cc. 18. «Ordinamento degli archivi comunali», cc. 21. Corrispondenza con la Prefettura di Bari, per il riordinamento 1816 1851 1897 1900 dell’archivio comunale, cc. 3. 6. Verbale di consegna del 3 maggio 1901 degli atti dell’ufficio di segreteria, cc. 12. 7. «Riordinamento dell’archivio comunale», incarico all’avvocato Giovanni Scippa, cc. 32. 8. «Riordinamento dell’archivio comunale», incarico a Carlo Pignatelli, cc. 10. 9. «Rilascio di copie di atti di archivio», cc. 5. 10. Decreto del 2 ottobre 1911 n. 1163 per l’eliminazione degli atti degli «archivi delle province, dei comuni e delle istituzioni di pubbliche beneficenze», cc. 4. 1901 1901 1909 1909 1912 11. Richiesta di Giovanni Praitano di collaborazione alla «ricerca 1912 degli atti dei comuni di Terra di Bari», cc. 4. 12. Elenco degli atti che si propongono per lo «scarto degli atti 1916-1919 d’archivio» e corrispondenza con la Croce Rossa Italiana, cc. 47. 13. Nota di approvazione della Prefettura di Bari, della delibera per la 1917 liquidazione di spesa per i lavori eseguiti nell’archivio di deposito, cc. 4. Repertori dei fascicoli dell’archivio563 1. «Rubrica supplementare dal 1813 al 1896» dell’archivio comunale, cc. 72. [1900] 2. «Rubrica dell’archivio comunale», cc. 20. 1897 3. «Rubrica dell’archivio comunale», cc. 21. 1898 4. «Rubrica dell’archivio comunale», cc. 19. 1899 5. «Rubrica dell’archivio comunale», cc. 22. 1900 6. «Rubrica dell’archivio comunale», cc. 20. 1901 7. «Rubrica dell’archivio comunale», cc. 24. 1902 8. «Rubrica dell’archivio comunale», cc. 24. 1903 9. «Rubrica dell’archivio comunale», cc. 24. 1904 10. «Rubrica dell’archivio comunale», cc. 25. 1905 11. «Rubrica dell’archivio comunale», cc. 24. 1906 12. «Rubrica dell’archivio comunale», cc. 21. 1907 13. «Rubrica dell’archivio comunale», cc. 29. 1908 14. «Rubrica dell’archivio comunale», cc57. 1909 15. «Rubrica dell’archivio comunale», cc. 50. 1910 16. «Rubrica dell’archivio comunale», cc. 65. 1911 17. «Rubrica dell’archivio comunale», cc. 155. 1912 18. «Rubrica dell’archivio comunale», cc. 93. 1913 19. «Rubrica dell’archivio comunale», cc. 119. 1914 20. «Rubrica dell’archivio comunale», cc. 132. 1915 21. «Rubrica dell’archivio comunale», cc. 26. 1916 563 La serie è conservata presso la Biblioteca comunale “Eustachio Rogadeo” di Bitonto. 22. «Rubrica dell’archivio comunale», cc. 21. 23. «Rubrica dell’archivio comunale», cc. 20. 24. «Rubrica dell’archivio comunale», cc. 54. 25. «Rubrica dell’archivio comunale», cc. 56. 26. «Rubrica dell’archivio comunale», cc. 23. 27. «Rubrica dell’archivio comunale», cc. 20. 28. «Rubrica dell’archivio comunale», cc. 23. 29. «Rubrica dell’archivio comunale», cc. 24. 30. «Rubrica dell’archivio comunale», cc. 24. 31. «Rubrica dell’archivio comunale», cc. 27. 32. «Rubrica dell’archivio comunale», cc. 55. 33. «Rubrica dell’archivio comunale», cc. 27. 34. «Rubrica dell’archivio comunale», cc. 54. 35. «Rubrica dell’archivio comunale», cc. 22. 36. «Rubrica dell’archivio comunale», cc. 25. 1. «Rubrica dell’archivio comunale», cc. 23. 38. «Rubrica dell’archivio comunale», cc. 22. 39. «Rubrica dell’archivio comunale», cc. 24. 40. «Rubrica dell’archivio comunale», cc. 23. 41. «Rubrica dell’archivio comunale», cc. 69. 42. «Rubrica dell’archivio comunale», cc. 64. 43. «Rubrica dell’archivio comunale», cc. 63. 44. «Rubrica dell’archivio comunale», cc. 72 45. «Rubrica generale dell’archivio di deposito», cc. 188. 1917 1918 1919 1920 1921 1922 1923 1924 1925 1926 1927 1928 1929 1930 1931 1932 1933 1934 1935 1937 1938 1939 1940 1952 3. Cancelleria comunale e forniture Busta 4 1. 2. «Incartamenti dei suggelli e griffa per la cancelleria comunale e regio giudicato», cc. 44. «Incartamento per la provisione delle formole in istampa per la cancelleria comunale», cc. 557. 1816-1860 1819-1861 Contiene: «Stati delle stampe che necessitano alla cancelleria comunale», ordini di acquisto allo Stabilimento Poligrafico di Tiberio Pansini, al servizio dell’Intendenza di Terra di Bari. 3. 4. «Appalto fornitura stampe e oggetti di cancelleria», cc. 32. «Spese di stampe ed altri oggetti forniti da Nicola Garofalo», tipografia con cartoleria e legatoria di Bitonto, cc. 26. 1889-1896 1897 Busta 5 5. «Forniture di stampati e oggetti di cancelleria» fatte da Nicola Garofalo, cc. 479. 1899-1901 6. 7. «Forniture di stampe per ufficio comunale», cc. 14. Modelli in bianco per «acquisto di stampe e oggetti di cancelleria»564, cc. 39. 8. Ordinazioni di carta ed oggetti di cancelleria alle ditte Giuseppe Laterza, di Bari, e Stefano De Bari, di Molfetta, cc. 20. 9. Copie di deliberazioni per il pagamento di stampe ed oggetti di cancelleria, cc. 7. 10. «Servizio di economato», cc. 133. 1901 1904 1905 1906 1909-1925 Contiene: Regolamento per l’economato del Municipio di Bitonto. Bitonto, Ed. Garofalo, 19 dicembre 1908. Busta 6 11. 12. 13. 14. 15. 16. 17. 18. 19. 20. 21. 22. 23. 24. 25. 26. 27. 28. 29. 30. 564 Corrispondenza con ditte diverse per forniture, cc. 126. Liquidazione di «spese di economato», cc. 4. Appalto fornitura stampe per il triennio 1911-1913, cc. 160. Corrispondenza per forniture, cc. 8. Corrispondenza del delegato municipale di Palombaio Domenico De Vitofrancesco per acquisto di oggetti di cancelleria e medicinali, cc. 8. Atti per l’acquisto di «stampe e oggetti burocratici», cc. 119. Corrispondenza per spese di «stampe e oggetti burocratici», cc. 73. Forniture di stampe ed oggetti di cancellerie, cc. 34. Fatture per forniture di cancellerie, cc. 19. Appalto per la fornitura di stampati e oggetti di cancellerie, cc. 95. «Associazione a periodici diversi», cc. 7. Copia di delibera della giunta Municipale del 6 aprile 1908 per l’abbonamento al Bollettino ufficiale della Camera di commercio di Bari, cc. 4. «Abbonamenti vari», cc. 43. Corrispondenza con la Prefettura di Bari per l’abbonamento a riviste amministrative, cc. 22. Abbonamenti a «pubblicazioni amministrative», cc. 30. «Acquisto di volumi dell’opera Digesto Italiano», cc. 3. Abbonamenti a pubblicazioni amministrative, cc. 23. Corrispondenza con la Prefettura di Bari per l’abbonamento a pubblicazioni amministrative, cc. 55. Copia di atti deliberativi per la liquidazione di spese per abbonamenti a pubblicazioni amministrative, cc. 72. Corrispondenza per abbonamenti a pubblicazioni amministrative, cc. 127. 1909 1909 1910-1915 1911 1912 1913-1914 1915-1916 1916-1918 1917-1918 1918-1925 1900 1908 1909 1910 1911 1912 1912-1913 1913-1915 1914 1915-1916 In allegato vi sono modelli di stampati in bianco in uso presso gli uffici comunali, le scuole serali di disegno applicate alle arti e mestieri di Bitonto, e modelli di manifesti vari. 31. Corrispondenza per abbonamenti a pubblicazioni amministrative, 1916-1922 cc. 160. 4. Elezioni Busta 7 1. «Incartamento per la lista degli eleggibili alle cariche amministrative», cc. 399. 1808-1860 Contiene: liste degli «eligibili» a cariche amministrative dal 1808 al 1860. 2. «Pratica relativa alle liste elettorali ed elezioni», cc. 391. 1861-1864 Contiene: elenco degli elettori iscritti sulla lista elettorale amministrativa del comune di Bitonto redatto il 17 maggio 1861; estratto del ruolo della contribuzione fondiaria del 1864 per le elezioni politiche ed amministrative. 3. Corrispondenza con la Prefettura di Bari per le «elezioni amministrative – liste», cc. 93. 1865 Contiene: «verbale per la nomina dell’ufficio definitivo e per l’elezione dei consiglieri comunali» del 1865; copia dei «ruoli dei tributi che pagansi dagli iscritti sulla lista elettorale amministrativa rilasciati dal regio percettore, 8 maggio 1865». 4. 5. «Elezioni Amministrative – Liste», cc. 130. «Elezioni Amministrative – Liste», cc. 60. 1866 1867 Contiene: corrispondenza con la deputazione provinciale. 6. «Elezioni Amministrative – Liste», cc. 61. 1868 Contiene: «elenco dei consiglieri comunali a tutto il 1868»; copia della deliberazione di giunta del 18 aprile del 1868 per la revisione della lista elettorale amministrativa. 7. «Elezioni Amministrative – Liste», cc. 50. 1869 Busta 8 8. «Elezioni Amministrative – Liste», cc. 65. 1870 Contiene: «verbale per la nomina dell’ufficio definitivo e per l’elezione dei consiglieri comunali» per le elezioni del 1870; elenco dei consiglieri eletti per la rinnovazione del quinto. 9. «Elezioni Amministrative – Liste», cc. 30. 1871 Contiene: «verbale per la nomina dell’ufficio definitivo e per l’elezione dei consiglieri comunali» per le elezioni del 1871; elenco dei consiglieri eletti per la rinnovazione del quinto. 10. «Elezioni Amministrative – Liste», cc. 95. Contiene: «verbale per la nomina dell’ufficio definitivo e per l’elezione dei consiglieri comunali» per le elezioni del 1872; 1872 elenco dei consiglieri eletti per la rinnovazione del quinto. 11. «Elezioni Amministrative – Liste», cc. 85. 1873 Contiene: «verbale per la nomina dell’ufficio definitivo e per l’elezione dei consiglieri comunali» per le elezioni del 1873; delibera del 12 settembre 1873 del consiglio provinciale di Terra di Bari relativa al ricorso dell’elettore Giovanni Catucci, sacerdote, per l’elezione del consigliere provinciale di Bitonto; corrispondenza con la Prefettura di Bari su notizie statistiche relative alle liste elettorali amministrative. 12. «Elezioni Amministrative – Liste», cc. 52. 1874 13. «Elezioni Amministrative – Liste», cc. 115. 1875 Contiene: comunicazione della deputazione di Terra di Bari dell’elezione di Giuseppe Laudisi a consigliere provinciale; elenco degli aggiunti alla lista elettorale amministrativa per l’anno 1875; atti della delegazione di «censo elettorale». 14. «Elezioni Amministrative – Liste», cc. 44. 1876 15. «Elezioni Amministrative – Liste», cc. 55. 1877 Contiene: corrispondenza con la Prefettura di Bari per l’esatta redazione delle liste elettorali politiche ed amministrative. 16. «Elezioni Amministrative – Liste», cc. 102. 1878 Contiene: corrispondenza con la Prefettura di Bari relativa alla composizione delle «sezioni dei comizi elettorali» ai sensi dell’art. 49 delle legge del 20 marzo. 1865. 17. «Elezioni Amministrative – Liste», cc. 92. 1879 Contiene: carteggio relativo al «reclamo di Simone Saracino, Domenico Modugno e Vito Carelli avverso l’elezione del consigliere provinciale del mandamento di Bitonto», Marco Cioffrese. 18. «Elezioni Amministrative – Liste», cc. 130. 1880 19. «Elezioni Amministrative – Liste», cc. 68. 1881 Contiene: verbale di «verifica di alfabetismo per essere elettori» del 1 maggio 1881. 20. «Elezioni Amministrative – Liste», cc. 38. 21. «Elezioni Amministrative – Liste», cc. 46. 1882 1883 Contiene: circolare del 30 gennaio 1883 delle deputazione provinciale di Bari relativa alla revisione delle liste elettorali amministrative. 22. «Elezioni Amministrative – Liste», cc. 63. Contiene: nota del 31 marzo. 1884 della deputazione provinciale di Bari relativa alla «elezione di un consigliere provinciale in rimpiazzo dell’avvocato Domenico Cioffrese eletto nel 1879» nel mandamento di Bitonto. 1884 Busta 9 23. «Elezioni Amministrative», cc. 28. 1885 Contiene: lista degli eletti a consigliere comunale, manifesto a stampa. 24. «Elezioni Amministrative», cc. 48. 1886 Contiene: verbale per la nomina dei consiglieri provinciali del 13 giugno 1886. 25. «Elezioni Amministrative», cc. 29. 1887 Contiene: notifica delle elezioni da «portarsi a termine nel giorno 24 luglio 1887», manifesto a stampa. 26. «Elezioni Amministrative», cc. 30. 1888 Contiene: verbale del 22 luglio 1888 per la «ricognizione dei voti dell’intero comizio elettorale per i consiglieri comunali». 27. «Elezioni Amministrative», cc. 79. 1889 Contiene: corrispondenza con la deputazione provinciale di Bari per «l’inchiesta sulle operazioni elettorali per la elezione dei consiglieri provinciali» del 27 ottobre 1889, a seguito del reclamo di Giuseppe Capruzzi contro l’elezione di Domenico Cioffrese. 28. «Elezioni Amministrative», cc. 103. 1890 Contiene: «tabelle dei candidati proposti per il consiglio comunale». 29. «Elezioni Amministrative», cc. 40. 1891 Contiene: comunicazione del 25 giugno 1891 della Prefettura di Bari del decreto di nomina a presidenti dei seggi elettorali di Domenico Mannacio, vicepresidente del Tribunale di Bari, Alessandro Monticelli, giudice, Alfredo Greco, sostituto regio procuratore, Alessandro Curci, pretore locale, Gennaro Epifania, uditore della Pretura di Bari. 30. «Elezioni Amministrative», cc. 46. 1892 31. «Elezioni Amministrative», cc. 51. 1893 32. «Elezioni Amministrative – Liste», cc. 222. 1895 Contiene: corrispondenza della Prefettura di Bari relativa alla decisione del Consiglio di Stato sul ricorso di Vincenzo Perfetti e Pasquale Fusaro contro la giunta provinciale amministrativa sui risultati delle elezioni generali amministrative del 1895. 33. «Elezioni Amministrative – Liste», cc. 125. 1896 Contiene: liste degli elettori. Busta 10 34. «Verbali degli esami per il conseguimento del diritto elettorale», 1894 cc. 179. 35. «Domande respinte» di iscrizione alle liste elettorali, cc. 63. 1894 36. «Certificati esibiti per la dispensa dagli esami per l’idoneità elettorale», cc. 39. 1894 Busta 11 37. «Certificati di idoneità elettorale». 1895 Lettera A: cc. 39. Lettera B: cc. 69. Lettera C: cc. 222. Lettera D: cc. 97. Lettera F: cc. 23. Lettera G: cc. 83. Lettera L: cc. 67. Lettera M: cc. 122. Lettera N: cc. 32. Lettera O: cc. 27. Lettera P: cc. 94. Lettera R: cc. 43. Lettera S: cc. 112. Lettera T: cc. 61. Lettera U: cc. 8. Lettera V: cc. 41. Lettera Z: cc. 6. 38. «Controprove grafiche per gli elettori iscritti per censo», cc. 131. 1894 39. «Domande a corredo delle iscrizioni elettorali», cc. 334. 1895-1896 Busta 12 40. «Revisione delle liste elettorali», cc. 105. Contiene: corrispondenza al presidente della commissione elettorale 1896 provinciale relativa ai reclami per la cancellazione dalle liste elettorali. 41. «Commissione per la revisione delle liste» elettorali per il biennio 1897-1898, cc. 6. 1896 42. «Domande alla commissione elettorale provinciale», cc. 363. 1896 Busta 12.1 43. «Schede relative all’elezione generale dei consiglieri comunali», 1895 cc. 926. 44. «Liste sezionali» e «fogli di scrutinio», cc. 104. 1896 Busta 12.2 45. «Schede valide numerate», cc. 1118. 1896 Busta 12.3 46. «Schede per la nomina dei consiglieri comunali», cc. 968. 1899 5. Amministratori Busta 13 1. «Nomina dei decurioni dal 1808 al 1859», cc. 386. 1808-1859 Contiene: corrispondenza con l’Intendenza di Terra di Bari; «registro per le riunioni del consesso decurionale per l’intervento de’ decurioni affine che al termine di ciascun mese possa trasmettersi nell’Intendenza atto dal quale costi motivatamente l’omissione di coloro che richiesti non si sono riuniti in consesso, facendo in tale atto distinzione de’ recidivi a termini delle disposizioni dell’Intendente della Provincia contenute nell’uffizio del 27 gennaio 1844 n. 802, 1844-1851». 2. 3. 4. 5. «Incartamento degli obblighi del 1° eletto nelle occupazioni a danno delle strade», cc. 7. «Incartamento per l’olio all’officina del 1° eletto», cc. 44. «Incartamento degl’insulti praticati al 1° eletto», cc. 10. «Nomina dei consiglieri provinciali e distrettuali dal 1817 al 1859», cc. 268. 1841 1843-1861 1851 1817-1859 Contiene: corrispondenza con l’Intendenza di Terra di Bari; quadri dei «novelli candidati al Consiglio provinciale ed a quello distrettuale». Busta n. 14 6. Nomina dei Sindaci ed eletti dal 1807 al 1859 – Nomina 1807-1859 dell’aggiunto al 1° eletto nel villaggio di Santo Spirito», cc. 572. Contiene: corrispondenza con l’Intendenza di Terra di Bari; gli stati descrittivi degli amministratori del comune di Bitonto, nonché corrispondenza per la nomina di un eletto sulla «spiaggia» di Santo Spirito, 1857-1859. 7. «Nomina dei Sindaci, primo e secondo eletto, giunta e consiglieri 1860-1873 comunali, provinciali e distrettuali dal 1860 al 1873», cc. 148. Contiene: corrispondenza con la Regia Prefettura di Bari. 8. Elenchi dei membri componenti Consiglio e giunta municipale, cc. 57. 1866-1889 9. «Dimissioni di Giambattista Sylos dalla carica di Sindaco», cc. 6. 1871 10. Elenco dei Consiglieri comunali dalle elezioni generali dal 1889 1890 al 1890, cc. 4. 11. «Elezione dei Sindaci», cc. 4. 1891 Contiene: corrispondenza dell’ufficio gabinetto della Regia Prefettura di Bari. 6. Personale. Busta 15 1. 2. 3. 4. 5. «Nomine di impiegati comunali», cc. 402. «Nomina d’inservienti e salariati», cc. 288. «Nomina dei cancellieri comunali», cc. 228. «Livree degli inservienti comunali», cc. 16. «Censure agli impiegati, gratificazioni, miscellanea», cc. 51. 1809-1864 1813-1863 1816-1873 1824 1854-1896 6. «Progetto di regolamento pel servizio di segreteria», cc. 25. 1879 7. Locali e arredamento Busta 16 1. 2. «Acquisto di tendine di giunchi per uso della Casa Comunale», 1830-1831 cc. 9. «Riduzione di un braccio della Casa Comunale e dell’Archivio», 1835-1839 cc. 89. Contiene: «Disegno pel Regio Giudicato, abitazione del giudice ed archivio comunale in S. Domenico di Bitonto. Scala di palmi 80. Architetto sig. Lerario», inviato il 23 aprile 1835 all’Intendente di Terra di Bari. Cartoncino acquerellato, mm. 375x505. 3. «Progetto di spesa per la costruzione di una nuova località al secondo piano del Palazzo Comunale», cc. 5. 8. Deliberazioni degli amministratori 1886 1. 2. «Convocazioni ordinarie e straordinarie del Consiglio», cc. 63. «Relazioni sulle deliberazioni d’urgenza dei Regi Commissari», cc. 12. 1862-1888 1896 Busta 17 3. 4. 5. 6. 7. 8. «Deliberazioni del Consiglio», cc. 25. «Deliberazioni del Consiglio», cc. 47. «Deliberazioni del Consiglio», cc. 82. «Deliberazioni del Consiglio», cc. 337. «Deliberazioni del Consiglio», cc. 337. «Oggetti discussi dal Consiglio», cc. 150. 1861 1863 1864 1865 1866 1866 Busta 18 9. «Deliberazioni del Consiglio», cc. 434. 10. «Deliberazioni ed atti discussi dal Consiglio», cc. 651. 1867 1868 Contiene: Regolamento del tesoriere del comune di Trani. Bari, Tipografia Cannone, 1863, pp. 16. Busta 19 11. «Deliberazioni ed atti discussi dal Consiglio», cc. 864. 1869 Contiene: Per le acque potabili ed irrigatorie in Terra di Bari. Relazione del cav. Savino Scocchera sulle proposte degli architetti Giovanni Castelli, Edoardo Cirillo, Camillo Rosalba. Provvedimenti del Consiglio Provinciale. Bari, Tipografia Cannone, 1869. Busta 20 12. «Deliberazioni ed atti del Consiglio», cc. 767. 1870 Contiene: «Per il raddrizzamento del vico terzo Amedeo in Bitonto». Bitonto, 26 dicembre 1869, architetto comunale Michele Masotino, scala 1:25, inchiostro di china, mm 705x305; «Progetto per la riduzione del piano stradale del largo del teatro Umberto e sue adiacenze». Bitonto, 31 luglio 1870, architetto comunale Michele Masotino, scala 1:07, acquerello e inchiostro, mm 725x450; Convitto municipale di Bitonto. Bari, Tipografia Cannone, 1870565. 13. «Deliberazioni ed atti discussi dal Consiglio», cc. 666. Contiene: circolare del Ministero delle Finanze, Direzione Generale delle Gabelle relativa al debito arretrato dei comuni sui dazi di consumo. Firenze 27 marzo 1871. Busta 21 565 Si tratta del convitto istituito “nell’antico locale” di Santa Teresa. 1871 14. «Deliberazioni ed atti del Consiglio», cc. 398. 15. «Deliberazioni ed atti del Consiglio», cc. 436. 1872 1873 16. «Deliberazioni ed atti del Consiglio», cc. 206. 1874 17. «Deliberazioni ed atti del Consiglio», cc. 211. 1875 Busta 22 18. «Deliberazioni ed atti del Consiglio», cc. 237. 1876 Contiene: Regolamento di polizia urbana del comune di Corato. Bari, Tipografia Cannone, 1873; Gazzetta del Popolo. Torino, 6 agosto 1876. 19. «Deliberazioni ed atti del Consiglio», cc. 484. 20. «Deliberazioni ed atti del Consiglio», cc. 277. 1877 1878 Busta 23 21. «Deliberazioni ed atti del Consiglio», cc. 605. 1879 Contiene: Per la Scuola olearia regionale. Raccomandazioni di Francesco Saverio Sylos al Consiglio provinciale di Bari. Giovinazzo, Tip. Regio Ospizio, 1880. 22. «Deliberazioni ed atti del Consiglio», cc. 270. 23. «Deliberazioni ed atti del Consiglio», cc. 411. 1880 1881 Contiene: Esposizione mondiale in Roma a cura del segretario del Comitato promotore nell’adunanza del Comitato centrale del 16 marzo 1881. Roma, Tip. Del Senato, 1881; Regolamento per la banda municipale di Bitonto. [S. l.], [s. n.], 1881; bozzetto acquerellato della uniforme di bandista municipale, Bari, 24 marzo 1882, mm 340x240. Busta 24 24. «Deliberazioni ed atti del Consiglio», cc. 440. 1882 Contiene: CAMERA DI COMMERCIO ED ARTI DI BARI, Sulla sezione del Credito fondiario del Banco di Napoli presso la sede di Bari. Bari, Stab. Tip. Gissi e C., 1882; «Planimetria di una parte del rione S. Matteo». Bitonto, 23 luglio 1882, architetto comunale Michele Masotino, scala 1:500, inchiostro a china, mm 725x450; «Planimetria di una parte del rione S. Antonio». Bitonto, 26 settembre 1882, architetto comunale Michele Masotino, scala 1:500, inchiostro a china, mm 725x450. 25. «Deliberazioni ed atti del Consiglio», cc. 276. 1883 Contiene: FRANCESCO SAVERIO SYLOS, Il più antico e forse più efficace preservativo dai danni della filossera. Bitonto, Tip. Garofalo, 1883; «Del torrione alla strada Amedeo da demolire», Bitonto, 15 maggio 1881, architetto comunale Michele Masotino, scala 1:400, pianta a china acquerellata, mm 410x285. 26. «Deliberazioni ed atti del Consiglio», cc. 317. 1884 Contiene: «Villetta a piazza Castellucci», Bitonto, 14 novembre 1884, architetto comunale Michele Masotino, scala 1:250, pianta a china su lucido, mm 375x255; «Suolo sulla strada di Molfetta concesso alla vedova Laudesi», Bitonto, 27 novembre 1886, architetto comunale Michele Masotino, pianta a china su lucido, mm 325x260. 27. «Deliberazioni ed atti del Consiglio», cc. 202. 1885 Contiene: manifesto funebre per la morte del cav. Luigi della Noce, filologo e riformatore degli studi letterari della provincia di Terra di Bari. Bitonto, 11 agosto 1885. Busta 25 28. «Deliberazioni ed atti del Consiglio», cc. 295. 29. «Deliberazioni ed atti del Consiglio», cc. 250. 1886 1887 Contiene: «Rettifica al regolamento della banda musicale e nomina del maestro direttore Michele Corelli»; «Regolamento comunale per pubblici spettacoli nella città di Bitonto», 26 febbraio 1887; Regolamento pel servizio sanitario di beneficenza di Bitonto. Bitonto, Tipografia operaia Stefano di Bari, 1887; Tariffa delle medele ai poveri del municipio di Bitonto. Bitonto, Tip. Garofalo, 1882. 30. «Deliberazioni ed atti del Consiglio», cc. 176. 31. «Deliberazioni ed atti del Consiglio», cc. 432. 1888 1889 Busta 25.1 32. «Deliberazioni ed atti del Consiglio», cc. 172. 33. «Deliberazioni ed atti del Consiglio», cc. 185. 1890 1891 Busta 26 34. «Deliberazioni ed atti del Consiglio», cc. 117. 35. «Deliberazioni ed atti del Consiglio», cc. 227. 36. «Deliberazioni ed atti del Consiglio», cc. 123. 1892 1893 1894 Contiene: Regolamento generale concordato tra la Provincia ed i Comuni per l’assegnazione dei trovatelli alle balie per il loro regolare allevamento, custodia e tutela e per il pagamento delle rette mensili. Bari, Avellino e C., 1893. 37. «Deliberazioni ed atti del Consiglio», cc. 111. 38. «Deliberazioni ed atti del Consiglio», cc. 443. Contiene: Regolamento delle guardie municipali del comune di Bitonto. Bitonto, [s. n.], 1891; 1895 1896 «Progetto per gli uffici della conciliazione al secondo piano del Palazzo comunale di Bitonto», Bitonto, [s. d.], architetto comunale Michele Masotino, scala 1: 100, pianta a china su lucido, mm 325x260. Busta 27 39. 40. 41. 42. 43. «Deliberazioni ed atti di Giunta», cc. 72. «Deliberazioni ed atti di Giunta», cc. 176. «Deliberazioni ed atti di Giunta», cc. 205. «Deliberazioni ed atti di Giunta», cc. 146. «Deliberazioni ed atti di Giunta», cc. 241. 1863 1866 1867 1868 1869 Busta 28 44. «Deliberazioni ed atti di Giunta», cc. 403. 45. «Deliberazioni ed atti di Giunta», cc. 411. 1870 1871 Busta 29 46. «Deliberazioni ed atti di Giunta», cc. 1080. 1872 Busta 30 47. «Deliberazioni ed atti di Giunta», cc. 1172. 1873 Busta 31 48. «Deliberazioni ed atti di Giunta», cc. 759. 49. «Deliberazioni ed atti di Giunta», cc. 630. 1874 1875 Busta 32 50. «Deliberazioni ed atti di Giunta», cc. 416. 51. «Deliberazioni ed atti di Giunta», cc. 537. 52. «Deliberazioni ed atti di Giunta», cc. 390. 1876 1877 1878 Busta 33 53. «Deliberazioni ed atti di Giunta», cc. 394. 54. «Deliberazioni ed atti di Giunta», cc. 479. 55. «Deliberazioni ed atti di Giunta», cc. 284. 1879 1880 1881 Busta 34 56. «Deliberazioni ed atti di Giunta», cc. 457. 57. «Deliberazioni ed atti di Giunta», cc. 576. Busta 35 1882 1883 58. «Deliberazioni ed atti di Giunta», cc. 395. 59. «Deliberazioni ed atti di Giunta», cc. 406. 1884 1885 Busta 36 60. «Deliberazioni ed atti di Giunta», cc. 649. 1886 Contiene: «Progetto del giardinetto pubblico sulla piazza Plebiscito di Bitonto», Bitonto gennaio 1884, architetto Michele Masotino, scala 1:500, inchiostro di china, acquerellata, mm 210x310. 61. «Deliberazioni ed atti di Giunta», cc. 408. 1887 Contiene: manifesto di lutto di due soldati bitontini caduti in Africa; Commemorazione fatta il 5 marzo 1887 in onore dei soldati italiani caduti in Africa. A cura del Municipio di Bitonto. Bitonto, Stab. Tip. N. Garofalo, 1887, p. 59. Busta 37566 Busta 38 65. «Deliberazioni ed atti di Giunta», cc. 411. 66. «Deliberazioni ed atti di Giunta», cc. 380. 67. «Deliberazioni ed atti di Giunta», cc. 498. 1891 1892 1893 Busta 39 68. «Deliberazioni ed atti di Giunta», cc. 315. 69. «Deliberazioni ed atti di Giunta», cc. 407. 70. «Deliberazioni ed atti di Giunta», cc. 560. 1894 1895 1896 9. Cause e liti567 Busta 40 1. 2. 3. 566 «Atti del sequestro formati contro l’esattore decimale Giovanni 1804-1813 Camillo Prisco di Bitonto» davanti al giudicato di pace di Bitonto e la corte di appello di Altamura, cc. 157. «Atti giudiziari pel ritiro di ducati 335.57 esistenti presso Marco 1807 Cioffrese, cassiere del dazio straordinario imposto per le spese per la permanenza della truppa francese», cc. 35. «Contestazione pel diritto di passaggio dalla casa di Nicola Lillo 1808 La busta è mancante, forse è andata smarrita durante uno dei numerosi trasferimenti che ha subito l’archivio. Comprendeva tre fascicoli contenenti “Deliberazioni ed atti di Giunta” per gli anni dal 1888 al 1890. 567 I fascicoli sono per la maggioranza corrispondenza tra il sindaco e l’intendente di Terra di Bari in relazione alle cause presso il Consiglio d’Intendenza (primo grado di giudizio). 4. 5. per accedervi all’atrio della chiesa di S. Rocco». Corrispondenza con il regio governatore di Bitonto, cc. 16. Atti relativi alla transazione con Mauro Sisto per l’appalto delle pubbliche gabelle, cc. 40. 4.1 «Controversia con Mauro Sisto per l’appalto delle pubbliche gabelle» davanti al consiglio d’Intendenza di Bari ed in seguito al consiglio di Stato, cc. 34. 4.2 «Atti per il compenso e per le spese a Andrea Regni e a Giovanni Regni per il giudizio sostenuto contro Mauro Sisto», cc. 6. «Incartamento per le diverse cause comunali», cc. 374. 1808-1829 1808-1810 1829 1819-1861 Contiene: stati delle cause pendenti dal 1827 al 1861. Busta 41 6. 7. «Giudizio per la vendita dei beni immobili dell’appaltatore Gaetano Calia e transazione fatta con lo stesso» davanti al consiglio d’Intendenza, cc. 582. «Controversia con gli eredi del fu Teodoro Saracino per le terre concesse in enfiteusi sulla spiaggia di Santo Spirito senza il consenso del comune, qual padrone diretto», cc. 169. 1809-1849 1809-1845 Contiene: copia dell’instrumento di enfiteusi del 5 agosto 1774, con allegata «Pianta delle terre della Marina di Bitonto chiamate di Santo Spirito», scala di passi 200, inchiostro di china, mm 500x490; Copia dell’ordinanza del 4 novembre 1811 del commissario del re per la divisione dei demani, procuratore generale presso la corte di appello in Altamura, Domenico Acclavio. 8. «Controversia con Gioacchino Imperato per rimborso di costo di 1802-1813 tela d’Olanda ad uso di un generale francese», cc. 16. 9. «Reclamo contro l’appaltatore Francesco Paolo Sisto per 1812-1814 pagamento di dazio», cc. 30. 10. «Pagamento d’indennità all’avvocato Gaetano Martucci per aver 1810-1815 difeso il comune di Bitonto nella causa col comune di Gravina pel possesso della fiera in aprile» davanti alla corte di appello in Altamura, cc. 27. Busta 42 11. «Causa contro gli appaltatori della strada di Santo Spirito, Raffaele Binetti, Nicola Montenero, Francesco e Vincenzo Ricchi» davanti al tribunale civile di Trani, cc. 410. 12. Atti in causa tra il comune e privati, cc. 141. 12.1 «Il comune contro Francesco Galiano per l’usurpazione di suolo pubblico» davanti alla Gran Corte civile di Trani, cc. 111. 12.2 «Incartamento riguardante il giudizio contro Giovanni 1813-1872 1814-1819 1814-1819 1816-1818 Sylos per occupazione di suolo pubblico avanti al suo casino a Santo Spirito e permuta fatta con sovrano permesso», cc. 130. 13. «Giudizio contro Eustachio Rogadeo per occupazione di suolo 1814-1853 pubblico nel tenimento di Altamura», cc. 28. 14. «Giudizio di escomputo promosso da Giuseppe Longobardi di 1815-1816 Chieti, antico appaltatore delle pubbliche rendite» davanti alla corte di appello di Altamura, cc. 34. 15. «Incartamento per la causa tra il comune e l’appaltatore del dazio 1818-1820 sui commestibili, Nicola Nuzzi, onde il cavaliere Eustachio Rogadeo e donna Lucrezia Labini opponevano di pagare il dazio sui generi che s’immettevano per deposito» davanti alla Camera del contenzioso amministrativo della Gran Corte dei conti di Napoli, cc. 98. Busta 43 16. «Incartamento relativo alla bonifica di ducati 300 pretesa da Mauro Sisto, appaltatore delle rendite pubbliche a tutto il 1801», cc. 53. 17. «Incartamento sull’azione introdotta da Gaetano Filosi per il rastello568 che garantisce i posti fissi delle banche ove si vende il pesce» nella pubblica piazza, cc. 48. 18. «Conflitto tra il comune ed il contenzioso giudiziario circa la competenza per la contravvenzione sulle strade che servono di dote alle cisterne pubbliche», cc. 24. 19. «Controversia contro Vincenzo Stellacci per occupazione di atrio e cisterna pubblica alla via detta di sotto», cc. 16. 20.1 «Giudizio di contravvenzione contro Francesco Antonelli per chiusura di strada che attraversa il suo bosco denominato della Commenda di S. Giovanni Gerosolimitano», cc. 22. 20.2 «Occupazione di strada pubblica fatta dai coniugi Gioacchino Antonelli e Giustina Paù di Terlizzi», cc. 7. 21. «Giudizio per la graduazione dei beni del fu Gennaro Minerva debitore del comune», cc. 108. 22. «Controversia contro Francesco Leobardi per l’abbattimento dell’angolo dell’ex Monastero di S. Leone sporgente sulla strada traversa da Bitonto a Santo Spirito», cc. 282. 1819-1826 1821 1822 1822-1823; 1833 1822-1834 1822 1823-1859 1823-1833 Contiene: «Pianta topografica dell’angolo di S. Leo», architetto Giuseppe Mastrapasqua, scala di palmi 806 e 43/72 passi, inchiostro di china, mm 570x410. 23. «Controversia per opposizioni prodotte da Domenico Loiacono e 1824-1825 Francesco Bisceglie avverso le coazioni del cassiere comunale per fitto di erbaggio della selva comunale», cc. 5. 568 Il “rastello” è lo “steccato di travi” che delimita i banchi di vendita di generi alimentari nella piazza pubblica. 24. «Controversia per opposizioni prodotte da Giovanni Cataldi di Terlizzi per canone sulle terre rinfrancate dalla servitù fiscale di pascolo», cc. 10. 25. «Controversia per opposizioni prodotte da Michele Caccavo di Giovinazzo per rata di canone fiscale per le sue terre a tutto il 1822», cc. 5. 26. «Controversia per opposizioni prodotte da Arcangelo Gala garante e debitore solidale di Bartolomeo Sisto per l’affitto delle terre patrimoniali alle Mattine», cc. 12. 27. «Controversia con Biagio De Benedictis per pagamento di ducati 15 dovuti al comune», cc. 87. 28. «Controversia col comune di Altamura per usurpazione di terre patrimoniali alle Mattine», cc. 31. 29. «Controversia per indennizzo di spesa di ducati 76 e grana 30 a Nicola Carbonara pel credito del cassiere Michele Spinelli», cc. 46. 30. «Giudizio di graduazione a danno di Giuseppe Saponieri ed altri pel credito di ducati 14 e grana 30, capitale di canone dovuto», cc. 10. 31. «Controversia con Nicola Bisceglie per la continuazione della covertura dell’opera della fogna massima nella vallata del Carmine», cc. 88. 32. «Giudizio fatto da Giuseppe Leobardi contro il comune per pagamento di annualità arretrate per un capitale istrumentario», cc. 22. 33. «Giudizio di graduazione dei beni di Michele Rapio, debitore del comune», cc. 39. 34. «Controversia con Gaetano De Napoli fu Michele per occupazione di un pezzo di suolo pubblico al Palombaro», cc. 14. 35. «Controversia con Domenico Tommaso Quarto di Palo per usurpazione di un fondo patrimoniale comunale alla Pezza del Colombo alle Mattine», cc. 18. 1824 1826 1826-1827 1826-1832 1827-1853 1828-1841 1829-1833 1829-1833 1831 1831-1835 1831 1831 Busta 44 36. «Giudizio contro Giuseppe Buquicchio per rimborso di fondiaria per resta di ducati 58 e grana 29», cc. 26. 37. «Controversia con Michelangelo Cambione per innovazioni sulla parte del suolo della strada denominata a S. Andrea», cc. 16. 38. «Incartamento per l’occupazione della strada pubblica fatta da Giovanni Maria Siciliano [marchese di Rende] di Giovinazzo» nel bosco di S. Leo, cc. 321. Contiene: planimetria «S. Leone» estratta da quella eseguita nel 1727 per ordine del presidente Rullan, ad opera dell’architetto Lerario, inchiostro di china, mm. 285x380; 1831-1832; 1834 1832-1833 1832-1859 PIETRO DE FELICE, ANTONIO DEGNI, Per lo comune di Bitonto contro il marchese di Rende, don Giovanni Marino Siciliani, innanzi la Gran Corte dei Conti, a relatione del meritevolissimo consigliere signor duca di Ventignano. 20 luglio 1846. [S. n. t.], pp. 58. PIETRO DE FELICE, ANTONIO DEGNI, Per lo comune di Bitonto contro il marchese di Rende, don Giovanni Maria Siciliano, da scrivere nella Consulta generale del Regno a relazione del rispettabilissimo signor consultore cavaliere Betti. [S. n. t.], pp. 23. 39. «Giudizio di graduazione contro gli eredi del canonico Giuseppe Annecchino, debitori del comune di ducati 12 e grana 65 per arretrati di canoni dal 1828 al 1832», cc. 20. 40. «Rimborso di ducati 51 e grana 25 al cassiere comunale Michele Spinelli per spese giudiziarie sostenute contro diversi debitori del comune», cc. 10. 41. «Controversia col comune di Altamura pel preteso diritto sul territorio di Bitonto», cc. 12. 42. «Incartamento per la controversia tra la congrega di S. Rocco di Grumo e Giovanni Scippa di Grumo per la rivendica di talune terre poste in contrada detta le Mattine», cc. 7. 43. «Causa contro Michele Raimondi debitore del comune per arretrato di canone sul Tavoliere dell’anno 1838», cc. 93. 44. «Giudizi di contravvenzione in materia di polizia amministrativa», cc. 15. 45. «Giudizio di espropriazione contro Vito Perrino e Grazia Curzo debitori del comune», cc. 103. 46. «Giudizio con i fratelli Francesco Saverio e Francesco Paolo Sisto [appaltatori del dazio sulla cottura del pane] per cancellazione d’iscrizione», cc. 9. 47. «Controversia con Francesco Aniello ed altri per danni arrecati al suolo pubblico ed al litorale della spiaggia di Santo Spirito», cc. 35. 48. «Incartamento sulla imputazione fatta da Nicola Santoro a carico dei fratelli Luigi, Giambattista e Gertrude Traversa per occupazione di vecchia pubblica strada a Santo Spirito», cc. 26. 1833-1834 1834 1835 1836 1839-1840 1837-1843 1838-1852 1841-1842 1841-1842 1842 Contiene: «Pianta topografica dell’antica cieca o sia stradella non sporgente che nasce dal punto A e termina al D con la denominazione Antica Stellacci, indi prosiegue coi diversi nomi dei proprietari limitrofi», 16 giugno 1846, agrimensori Francesco Stellacci e Giuseppe Gale, inchiostro di china, mm. 360x540569. 49. «Controversia con Nicola Rossiello per occupazione di suolo pubblico», cc. 12. 50. «Controversia con Pasquale Buquicchio [ed i fratelli Giuseppe e Vincenzo Lioce] per occupazione di suolo pubblico», cc. 54. Busta 45 569 Nel fascicolo è presente un altro esemplare della planimetria, mm. 370x480. 1841-1843 1843-1845 51. «Controversia con Martino Lioce per occupazione di suolo pubblico all’arco di S. Anna», cc. 17. 52. «Incartamento sulla vertenza con le Case estere dimoranti in Bitonto per la notata sul registro detto Mercuriale degli olii, dei prezzi e della loro contrattazione, per le frodi da dette Case commesse», cc. 143. 53. «Appello prodotto da Vincenzo Sylos, Tota e Francesco Stellacci» alla Gran Corte criminale di Trani, cc. 122. 54. «Controversia con i fratelli Gaetano, Nicola e Giuseppe Ranieri per occupazione della pubblica muraglia a S. Matteo», cc. 12. 1843 1847 1850-1860 1852-1853 Contiene: perizia dei lavori eseguiti sulla muraglia fatta da Luigi Castellucci, 5 luglio 1852. 55. «Controversia con Donato Luise per edificazione sul suolo pubblico», cc. 44. 56. «Controversia conciliata con Giacomo Ancarano per la costruzione di muro di canalone immondo adiacente alla di lui casa», cc. 17. 57. «Giudizio contro Luigi Speranza e Abele Durano per affitto di locale comunale del castello dal 10 agosto 1852 al 9 agosto 1858», cc. 35. 58. «Controversia contro Tiberio Valente per occupazione al campo di S. Leo», cc. 34. 59. «Giudizio contro Salvatore Ferrara per inadempienza di obblighi derivanti da enfiteusi», cc. 126. 60. «Causa tra la mensa vescovile di Bitonto e Giuseppe Pasquale Buquicchio con l’intervento del comune, per rivendicazione di terra comunale», cc. 120. 61. «Giudizi contro diversi cavamonti per il basolato fuori la Porta Baresana», cc. 130. 62. «Giudizio contro Vito Pellicciari enfiteuta del fondo comunale Pezza della Città per credito», cc. 162. 63. «Causa contro Luigi Leongito e Vincenzo Vacca appaltatori del dazio di consumo», cc. 49. 64. «Controversia con Francesco Casalini e Francesco Catucci per l’appalto dei commestibili e vertenza con Francesco Sisto, debitore del balzello sul consumo del vino», cc. 80. 65. «Vertenza con Mauro Demarinis, appaltatore per costruzione di strade rurali comunali», cc. 48. 1852-1853 1853 1855-1858 1857-1860 1858-1868 1858-1865 1860-1864 1860-1865 1862-1864 1862-1868 1867-1872 Busta 46 66. «Controversia con Giacomo De Ruvo per la espropriazione di un 1864; 1868 suolo su cui il comune vantava dei diritti nella qualità di 67. 68. 69. 70. 71. 72. 73. 74. 75. 76. 77. direttorio», cc. 40. «Causa contro Gaetano Speranza per pagamento di dazi ed altri», cc. 86. «Controversia con Vito Calamita e Giovanni Jacono appaltatori del dazio sulle farine e sul vino», cc. 41. «Causa contro Giuseppe Luigi Arboritanza per contravvenzione», cc. 16. «Causa tra il dottore Francesco Procacci ed il comune per pagamento di ricompense mediche», cc. 123. «Causa contro il sig. Giorgio Travi per ammissibilità di pruova testimoniale», cc. 54. «Causa contro il parroco Arcangelo Natale per turbativa di possesso», cc. 6. «Causa contro Gaetano Regina per pagamento di pigione di casa e sfratto», cc. 6. Causa contro il comune e Arcangelo Ciccinnati per prescrizione trentennale, cc. 6. Cause contro Carlo Leobardi, Francesco Paolo Sisto, Pasquale Lacassia, Luigi Castellucci architetto, Michele Spinelli, Luigi Abbattista, Pasquale Grottola, Emmanuele Marannino, Giovanni Ambruosi e Pasquale Tempesta per pagamento dei dazi di consumo, cc. 255. «Causa contro Francesco Paolo Sisto per danni alla Murgia», cc. 107. «Atti e sentenze diverse», cc. 107. 1868-1870 1867-1868 1868 1869 1869 1870 1870 1871-1874 1871-1873 1873-1874 1869-1875 Contiene: «Demanio del municipio di Bitonto. Riseca dei signori fratelli Iannuzzi», Bitonto, 10 aprile 1874, agrimensore Nicola Sorgente, scala di passi 300, mm. 315x425. 78. «Vertenza contro Francesco Paolo Sisto», cc. 12. 1873 79. «Causa contro Francesco Paolo Calamita per danni ed interessi», 1874-1875 cc. 68. Busta 47 80. «Giudizio contro i fratelli Francesco e Raffaele Piacente, 1865 opposizione al sequestro per fondiaria», cc. 17. 81. «Causa tra il comune e i fornitori570 delle uniformi della Guardia 1865-1866 Nazionale», cc. 360. Busta 48 82. «Causa con i militi della Guardia Nazionale per pagamento delle 1865-1867 uniformi», cc. 996. 83. «Sentenza in appello nella causa tra Filippo Valente e il 1880 570 I fornitori sono la ditta Abele Coen Morpurgo di Bari, Lorenzo Scillitani di Foggia, Emanuele Levi di Torino, Gaetano Favia di Bari. 84. 85. 86. 87. municipio di Bitonto per dazi davanti la Corte suprema di Roma», cc. 8. «Miscellanea cause diverse», cc. 42. «Causa contro Teresa Bellezza e Tommaso Miccolis, appaltatore delle opere comunali», cc. 17. «Ricorso degli abitanti della frazione di Mariotto» per la mancanza del cimitero, cc. 8. «Reclamo dei Mariottani» per la carenza di vari servizi pubblici, cc. 34. 1873-1882 1884 1886 1913 10. Andamento servizi amministrativi Busta 49 1. 2. «Atti relativi all’andamento dei servizi amministrativi», cc. 80. «Lavoro periodico pel servizio della cancelleria comunale», cc. 84. 3. «Uffici municipali distaccati», cc. 2. 4. «Disposizioni di servizio», cc. 9. 5. «Vidimazione e legalizzazione di atti», cc. 4. 6. «Corrispondenza ufficiale. Circolari» della Prefettura di Bari, cc. 9. 7. «Legalizzazione di firme di segretari comunali e provinciali», cc. 2. 8. «Facilitazioni pel carteggio ufficiale dei sindaci», cc. 3. 9. «Deliberazioni di giunta. Rilievi», cc. 6. 10. Disposizioni per la «corrispondenza fra le amministrazioni pubbliche», cc. 14. 11. «Corrispondenza abbreviata», cc. 2. 1819-1861 1845-1861 1909 1909 1909 1910 1911 1911 1912 1913 1918 11. Affari generali 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. «Invio di un commissario», Nicola Salvati, da parte della Prefettura di Bari, cc. 4. «Ispezione amministrativa», cc. 12. «Responsabilità del regio commissario», Emilio Bonamico, per spese fatte irregolarmente, cc. 14. «Autonomia comunale. Adesione all’Associazione dei comuni italiani», cc. 33. «Congresso dei sindaci d’Italia», cc. 16. «XI Congresso nazionale dell’Associazione dei comuni italiani», cc. 1. «Istituto di assistenza e patrocinio dei comuni in Roma», cc. 2. «Spese postali», cc. 664. 12. Enti amministrativi vigilati dal comune 1863 1871-1872 1896 1902 1905 1912 1913 1910-1923 1. «Avanzi di cassa del 1830 degli ospizi del comune», cc. 190. 1832-1842 II. Opere pie e beneficenza 1. Opere pie Busta 50 1. «Incartamento dei ratizzi delle opere pie», cc. 276. 1815-1864 Contiene: corrispondenza con il Consiglio generale di beneficenza, Consiglio generale degli ospizi, deputazione provinciale per le opere pie. Busta 51 2. «Atti relativi alla contabilità delle diverse opere pie», cc. 1156. 2.1 «Conti morali», cc. 250. Contiene: conti morali presentati dai commissari di beneficenza del comune di Bitonto, V. C. Lucarelli, N. Bovio, P. Traversa, V. Rogadeo, G. Casalini, in discarico dell’amministrazione tenuta dal settembre 1810 al dicembre 1812 del Legato del fu Pietro Giacomo Demichele, al Consiglio generale della Provincia di Bari; «Conto morale in discarico dell’amministrazione tenuta dal settembre 1810 al dicembre 1811 e 1812 del Legato di monsignor Fortiguerra»; Conti morali in discarico dell’amministrazione tenuta da settembre 1810 a tutto dicembre 1813 del Legato del Conservatorio di S. Maria delle Martiri; Conti morali in discarico dell’amministrazione tenuta da settembre 1810 a tutto dicembre 1812 della congrega sotto il titolo dell’Annunziata; Conti morali in discarico dell’amministrazione tenuta da settembre 1810 a tutto dicembre 1813 della congrega sotto il titolo del Carmine; Conti morali in discarico dell’amministrazione tenuta da settembre 1810 a tutto dicembre 1812 della congrega sotto il titolo del Rosario; Conti morali in discarico dell’amministrazione tenuta da gennaio 1810 a tutto dicembre 1812 del Monte dei Morti sotto il titolo del Sacramento; Conti morali in discarico dell’amministrazione tenuta da settembre 1810 a tutto dicembre 1812 della congrega del SS. Sacramento; Conti morali in discarico dell’amministrazione tenuta da settembre 1810 a tutto dicembre 1812 della congrega di S. Lucia; Conti morali in discarico dell’amministrazione tenuta da settembre 1810 a tutto dicembre 1813 della congrega di S. Antonio; Conti morali in discarico dell’amministrazione tenuta da settembre 1810 a tutto dicembre 1812 della congrega di S. Anna; Conti morali in discarico dell’amministrazione tenuta da settembre 1810 a tutto dicembre 1812 della congrega sotto il titolo della Misericordia; Conti morali in discarico dell’amministrazione tenuta da settembre 1810 a tutto dicembre 1812 della congrega di S. Michele Arcangelo; 1818-1878 1810-1813 Conti morali in discarico dell’amministrazione tenuta da settembre 1810 a tutto dicembre 1813 della congrega sotto il titolo degli Angeli Custodi; Conti morali in discarico dell’amministrazione tenuta da settembre 1810 a tutto dicembre 1812 del Legato del fu canonico don Vito Carelli; Conti morali in discarico dell’amministrazione tenuta da settembre 1810 a tutto dicembre 1812 del Monte dei Morti sotto il titolo di S. Maria del Suffragio; Conti morali in discarico dell’amministrazione tenuta da settembre 1810 a tutto dicembre 1812 della congrega sotto il titolo di S. Giuseppe; Conti morali in discarico dell’amministrazione tenuta da settembre 1810 a tutto dicembre 1813 del Conservatorio intitolato Orfanotrofio di S. Nicola; Conti morali in discarico dell’amministrazione tenuta da settembre 1810 a tutto dicembre 1812 del Monte dei Morti sotto il titolo di S. Croce; Conti morali in discarico dell’amministrazione tenuta da settembre 1810 a tutto dicembre 1812 della congrega sotto il titolo del Purgatorio; Conti morali in discarico dell’amministrazione tenuta da settembre 1810 a tutto dicembre 1812 del Monte della Pietà e ospedale; Conti morali in discarico dell’amministrazione tenuta da settembre 1810 a tutto dicembre 1812 della congrega di S. Pasquale; Conti morali in discarico dell’amministrazione tenuta da settembre 1810 a tutto dicembre 1812 del Legato del fu canonico don Giuseppe Giuliani; Conto morale in discarico dell’amministrazione tenuta da settembre 1810 a tutto dicembre 1813 della congrega dell’Immacolata Concezione. 2.2 Corrispondenza sui conti delle opere pie con il Consiglio generale degli ospizi, cc. 114. 2.3 «Incartamento per gli avanzi di cassa degli ospizi», cc. 45. 2.4 «Incartamento relativo alla discussione del conto del cassiere Giuseppe Casalini per gli ospizi comunali», cc. 31. 2.5 Corrispondenza con il Consiglio generale degli ospizi, cc. 389. 1819-1857 1820-1857 1827-1843 1832-1861 Contiene: verbale del 29 agosto 1832 di «disuggellazione di tutte le carte prese in casa di Giuseppe Antonio Pace», segretario dimesso della commissione dell’Ospizio del Santissimo e Conservatorio delle Martiri, redatto da Sergio Frisicchio, sindaco, e Gaetano Martucci, cancelliere comunale. 2.6 Corrispondenza con la Prefettura di Bari, cc. 330. Contiene: dati statistici sulle confraternite dell’Annunziata, del Rosario, della Misericordia, di S. Giuseppe, di S. Lucia, di S. Croce, del Legato Fortiguerra, di S. Pasquale, di S. Maria del Suffragio, di S. Antonio, dei S. Angeli Custodi, di S. Anna, del Carmine, richiesti con circolare della Prefettura di Bari del 5 novembre 1868, in esecuzione dell’articolo 4 della nuova legge sulle confraternite del 15 agosto 1867, n. 3848. Busta 52 1863-1878 3. «Proprietà delle diverse opere pie», cc. 306. 3.1 «Incartamento relativo alla permuta tra Patrizio Macleane e la parrocchia di S. Giacomo», cc. 15. 3.2 «Si domandano gli stati dei legati pii laicali», corrispondenza con l’Intendenza di Terra di Bari, cc. 21. 3.3 «Subasta relativa alla vendita dei materiali della chiesa caduta de’ già Olivetani di Bitonto», cc. 12. 1811-1888 1811 1813 1814; 1858; 1888 Contiene: copia del regio decreto del 4 ottobre 1887 di chiusura al culto della chiesa di S. Leo, già annessa al soppresso convento degli Olivetani. 4. 3.4 «Circolare relativa alla norma per facilitare la rinnovazione dei titoli dei censi» emanata il 18 febbraio 1818 dal Consiglio generale di beneficenza, cc. 22. 3.5 «Incartamento riguardante il richiesto elenco dei benefici ecclesiastici» da parte della commissione diocesana a norma del regio decreto del 4 febbraio 1820, cc. 22. 3.6 «Incartamento relativo alla pubblicazione del quadro dei debitori di rendite all’amministrazione diocesana di Bitonto», cc. 22. 3.7 Atti relativi alle proprietà di diverse opere pie, cc. 178. 3.8 «Censuazione dei fondi rustici del Monte della Pietà, Ospedale, Orfanotrofio di S. Nicola, Ospizio di S. Michele», cc. 14. «Controversie relative alle diverse opere pie», cc. 370. 4.1 «Incartamento per la controversia tra l’Ospizio del Purgatorio e Giovanni Demichele» davanti al Giudicato di circondario di Bitonto, cc. 34. 4.2 Corrispondenza con il Consiglio generale degli ospizi per controversie varie, cc. 194. 4.3 «Incartamento relativo al dare di Giovanni Carelli al Legato del fu canonico Carelli», cc. 13. 4.4 «Incartamento relativo al credito dell’Orfanotrofio di S. Nicola contro degli eredi del fu Francesco Vacca alias Campanale», cc. 53. 4.5 «Incartamento per la soddisfazione delle messe al sacerdote Emmanuele Abbaticchio a carico della congrega dell’Annunziata», cc. 38. 4.6 «Incartamento pel dare di Giuseppe Centola alla congrega del Santissimo di Bitonto», cc. 38. Busta 53 1818; 1855-1862 1820 1825 1828-1868 1846-1847 1829-1862 1829-1834 1831-1862 1832 1833-1839 1833-1855 1835-1852 5. 6. 7. Atti della Commissione amministrativa relativi alla «vendita dei frutti raccolti nei fondi della vacante Mensa vescovile, appartenuti a Regio demanio e Monte frumentario», cc. 164. 5.1 «Atti per la vendita delle mandorle provenienti dai fondi della vacante Mensa vescovile di Bitonto, appartenenti al Regio demanio e Monte frumentario», cc. 22. 5.2 «Atti per la vendita delle olive dei fondi della vacante Mensa vescovile di Bitonto appartenenti al Monte frumentario», cc. 29. 5.3 «Atti di subaste per la vendita della legna e fascine risultato dalla sporga eseguita nei fondi del Monte frumentario», cc. 12. 5.4 «Atti per la vendita dell’olio del Real Tesoro, appartenente al Monte frumentario», cc. 52. 5.5 «Atti di subasta per la vendita delle olive del Real Tesoro, appartenenti al Monte frumentario proveniente dalla vacante Mensa e Comenda di S. Giovanni Gerosolimitano», cc. 34. 5.6 «Atti di subaste per la vendita dei frutti di pere, appartenenti al Monte frumentario», cc. 15. «Incartamento pel rilascio dei certificati di povertà per consumo di dote», cc. 60. «Atti diversi relativi alle opere pie», cc. 760. 7.1 Corrispondenza con il Consiglio generale degli ospizi sugli amministratori delle opere pie, cc. 35. 7.2 «Monte dei suffraggi» nella chiesa cattedrale, cc. 14. 1813-1815 1813-1814 1813-1814 1814 1814-1815 1814-1815 1814 1828-1860 1819-1870 1842-1859 1819-1855 Contiene: copia del regio decreto del 12 giugno 1819 che approva la fondazione del Monte dei suffragi; copia del «Piano del Monte dei Morti», s. d. 7.3 «Amministrazione della congrega dell’Annunziata», cc. 53. 7.4 «Amministrazione della congrega di S. Antonio», cc. 46. 7.5 «Amministrazione della congrega degli Angeli Custodi», cc. 18. 7.6 «Amministrazione della congrega di S. Giuseppe», cc. 12. 7.7 «Amministrazione della congrega di S. Lucia», cc. 6. 7.8 «Amministrazione della congrega del SS. Rosario», cc. 23. 7.9 «Amministrazione della congrega del Carmine», cc. 6. 7.10 «Amministrazione della congrega della Misericordia», cc. 4. 7.11 «Amministrazione della congrega di S. Anna», cc. 2. 7.12 «Amministrazione della congrega della Concezione», cc. 2. 7.13 «Amministrazione della congrega di S. Pasquale Baylon», cc. 2. 7.14 «Amministrazione della congrega del Purgatorio», cc. 10. 1836-1850 1836-1849 1841-1857 1841-1850 1842-1849 1842-1855 1842-1848 1848-1849 1849 1851 1855 1856-1857 7.15 Statistiche sulle opere pie e corrispondenza con la 1860-1871 Direzione speciale della Cassa ecclesiastica per le Provincie napoletane e con l’Amministrazione del fondo per il culto, cc. 527. Busta 54 8. 9. 10. 11. 12. «Traslocamento della congrega di S. Antonio nella chiesa di S. Domenico», cc. 25. «Incartamento per i monti frumentari e cassa di prestanza agricola», cc. 25. «Incartamento relativo alla installazione della Congregazione di carità», cc. 107. «Ammissione d’infermi nell’Ospedale», cc. 162. «Amministrazione dei monti dei pegni Vittorio Emanuele», cc. 652. 1841-1844; 1866 1852-1872 1862-1873; 1877; 1882 1809-1873 1862-1881 Contiene: «Progetto di statuto o regolamento pel Monte di pegni e risparmi da stabilirsi in Bitonto», intitolato a Vittorio Emanuele II, del 9 maggio 1862. 13. 14. 15. 16. «Atti relativi al passaggio del Conservatorio di S. Maria delle Martiri alla dipendenza della Congregazione di carità», cc. 52. «Atti diversi relativi alle opere pie in genere», cc. 74. «Incartamento relativo all’Asilo infantile Principessa Margherita», cc. 3571. «Inchieste sulle opere pie», cc. 100. 1863-1873 1882-1896 1868 1874-1880 2. Statuti e regolamenti delle opere pie Busta 55 1. 2. 571 572 «Atti relativi alla amministrazione degli ospizi», cc. 191. «Atti relativi alla costituzione della Società di beneficenza. Statuti e regolamenti dell’asilo e del ricovero di mendicità. Bilanci», cc. 594. 2.1 «Statuto della Società di beneficenza di Bitonto», cc. 30. 2.2 «Regolamento del ricovero di mendicità», cc. 10. 2.3 Statuto del 31 luglio 1868 e regolamento del 3 giugno 1870 dell’asilo infantile sotto il titolo di Principessa Margherita di Savoia, eretto in ente morale con decreto del 26 aprile 1869, cc. 65. 2.4 «Bilancio presuntivo per la gestione 1869 dell’opera pia sotto il titolo asilo infantile Principessa Margherita»572, cc. 39. 2.5 «Bilancio presuntivo per la gestione 1870 dell’opera pia Il fascicolo è presumibilmente mutilo. Copia conforme. 1810-1862 1868-1871 1868 1868 1868-1870 1869 1870 3. sotto il titolo asilo infantile Principessa Margherita»573, cc. 42. 2.6 «Bilancio consuntivo del ricovero di mendicità Umberto per l’esercizio 1869», cc. 54. 2.7 «Bilancio presuntivo per la gestione 1871 dell’opera pia sotto il titolo ricovero di mendicità Principe Umberto»574, cc. 34. 2.8 «Bilancio presuntivo per la gestione 1871 dell’opera pia sotto il titolo asilo infantile Principessa Margherita»575, cc. 32. 2.9 Corrispondenza con la Prefettura di Bari e atti diversi, cc. 288. «Registro delle deliberazioni della Società di beneficenza dell’asilo e del ricovero di mendicità»576, cc. 1. 1870 1871 1871 1868-1871 1868-1889 3. Assistenza e tutela dell’infanzia Busta 56 1. «Incartamento pel mantenimento dei proietti», cc. 408. 1807-1828 2. 3. «Regolamento pel mantenimento dei proietti», cc. 107. 1816-1859 «Credito del comune verso il Tesoro pel mantenimento dei 1815-1843 proietti», cc. 78. «Amministrazione dei beni del Real albergo dei poveri in Napoli», 1824-1850 cc. 31. Contiene: «Stati dei proietti esistenti nel comune di Bitonto». 4. Contiene: corrispondenza con l’Intendenza per l’affitto del fondo denominato Montenuovo, in tenimento di Palo, di proprietà del Real albergo dei poveri di Napoli. 5. «Orfanotrofio Maria Cristina di Savoia», cc. 315. 1824-1869 Contiene: corrispondenza con il Consiglio generale degli ospizi. Busta 57 6. «Incartamento pel mantenimento dei proietti», cc. 674. 1829-1835 Contiene: «Stato dimostrativo dell’esito sostenuto per li proietti» dal 1826 al 1835. 7. 8. «Ammissione di alcuni orfani nel Real ospizio» Francesco I in Giovinazzo, poi denominato Vittorio Emanuele, cc. 53. «Spedizione di proietti al real ospizio» di Giovinazzo, cc. 225. 1828-1869 1836-1873 Busta 58 573 Copia conforme. Copia conforme. 575 Copia conforme. 576 Nel fascicolo, di cui resta solo la copertina, è inserita una annotazione del presidente dell’asilo infantile Principessa Margherita, G. Carbone, con la quale dichiara di detenere il registro delle deliberazioni dell’asilo e del ricovero di mendicità Principe Umberto, in data 28 ottobre 1901. 574 9. «Incartamento pel mantenimento dei proietti», cc. 681. 1836-1842 Contiene: «Stato dimostrativo dell’esito sostenuto pei proietti» dal 1836 al 1842. 10. «Incartamento pel mantenimento dei proietti», cc. 235. 1842-1859 Contiene: «Stati dimostrativi degli esiti sostenuti pei proietti» dal 1843 al 1854. Busta 59 11. «Affidamento ed adozione dei proietti», cc. 33. 1842-1860 Contiene: «Quadro dei proietti adottati o legittimati dal 1848 al 1850 a’ termini dei corrispondenti registri dello stato civile», 31 agosto 1851. 12. 13. 14. Atti relativi alla «spedizione dei sordo muti al real albergo dei poveri in Napoli», cc. 52. «Pratica relativa alla pia ricevitrice dei proietti», cc. 14. «Incartamento pel mantenimento dei proietti», cc. 158. 1844-1872 1852-1858 1860-1875 Contiene: «Quadro che mostra nominativamente il numero dei proietti . e la spesa sostenuta per lo mantenimento di essi», dal 1855 al 1858. 4. Sussidi e contributi diversi Busta 60 1. 2. 3. 4. «Sovvenzione a favore dei poveri della capitale», richiesta del Consiglio generale degli ospizi, cc. 6. 1.1 «Disposizioni relative all’obbligo dei comuni di dare la tavola ai poveri infermi nei giorni onomastici delle loro maestà e delle festività del santo protettore», cc. 44. «Incartamento per i diversi legati pii testamentari a termine del real decreto del 4 aprile 1830 e reale rescritto del 20 febbraio 1836», cc. 476. Atti relativi ai «sussidi a diversi poveri del paese», cc. 205. «Lavoro periodico pel pranzo ai poveri infermi nell’ospedale», cc. 28. 1813 1835-1857 1830-1872 1831-1871 1845-1856 Busta 61 5. «Atti relativi al regolamento pel servizio sanitario di beneficenza», 1869-1874 cc. 62. Contiene: Stabilimento idroterapico, elettro-terapia, bagni russi e bagni ordinari, dispensario medico chirurgico diretto dal prof. Emilio Perillo, dal dott. Vincenzo Donadeo e colleghi in Bari, 1869, manifesto a stampa. 6. «Società operaia di mutuo soccorso», cc. 11. 1869-1872 Contiene: corrispondenza con la Prefettura di Bari. 7. «Medicinali spediti dalle diverse farmacie», cc. 213. Contiene: «Notamento di medele». 1883 8. «Stato nominativo di beneficenza», cc. 24. 1887 5. Lotterie 1. 2. «Lotteria in favore della congrega di S. Lucia»577, cc. 1. «Tombole e lotterie nazionali», cc. 4. 1864 1882 Contiene: Tombola di soccorso nazionale ai danneggiati dall’inondazione, 1882, manifesto a stampa. III. Polizia urbana e rurale 1. Personale Busta 62 1. «Incartamento relativo alla nomina delle guardie urbane e rurali», cc. 200. 1817-1863 Contiene: «Stato nominativo dei guardiani e guardaboschi comunali richiesto dall’Intendente», 12 novembre 1854. 2. 1.1 «Incartamento per le nomine del capo e sottocapo della guardia urbana», cc. 16. «Incartamento del servizio delle guardie urbane», cc. 300. 1856-1859 1840-1849 Contiene: «Stato nominativo de’ componenti la guardia urbana tanto per la forza attiva che la riserva», 1837; 1841; 1843; 1846: 1847. 3. «Incartamento per la formazione della guardia urbana», cc. 231. 1849-1860 Contiene: «Stato nominale della guardia» dal 1849 al 1859. 2. Polizia urbana e rurale Busta 63 1. 2. 3. 4. «Domanda di Mauro Sisto per non pagare la rata per la custodia della sua proprietà», cc. 8. «Servizi delle guardie rurali», cc. 81. «Ordinanza di polizia urbana per l’uccisione di cani vaganti» dell’8 giugno 1822, cc. 117. «Incartamento per l’assisa sui generi alimentari», cc. 222. 1811 1822-1851 1822-1869 1836-1873 Contiene: Tariffa di assisa provvisoria sulle merci e salume, 1838-1866, manifesti a stampa. 5. 6. «Incartamento per l’appalto delle multe di polizia urbana e rurale», 1839-1842 cc. 21. «Registri e corrispondenza per le multe di polizia urbana e rurale», 1836-1862 cc. 262. Contiene: «Volume per le multe amministrative dal 1830» al 1851. 7. 8. 577 «Istanza di Vito Galiano per il pascolo del suo gregge», cc. 16. 1837 «Incartamento per l’appalto del nettamento delle strade interne del 1837; 1856 Fascicolo mutilo, si rinviene l’annotazione datata 23 aprile 1864 con cui si consegna l’incartamento agli amministratori della congrega di S. Lucia. 9. 10. 11. paese», cc. 46. «Incartamento in ordine al morchiaio di Domenico Montanaro», cc. 30. «Contravvenzioni e multe», cc. 116. «Ordinanza per lo sloggiamento delle case» in esecuzione del regio decreto del 18 luglio 1844, cc. 12. 1841-1842 1843 1844 Busta 64 12. «Multe e contravvenzioni», cc. 238. 13. «Incartamento per la gettata immonda adiacente alla casa di Francesco Larotella», cc. 8. «Appendice alle leggi patrie per la custodia campestre», cc. 134. «Incartamento per la gettata immonda di proprietà di Giuseppe Gentile», cc. 24. «Contravvenzioni diverse», cc. 18. «Riparazioni ai fucili del corpo delle guardie urbane», cc. 32. «Regolamento di polizia urbana e rurale», cc. 11. «Appalto dello spazzamento interno e fuori borgo», cc. 34. «Reclamo dei terlizzesi per la tassa campestre», cc. 43. «Capitolazione fra il comune e le guardie campestri per la custodia della proprietà» del 6 giugno 1862, cc. 102. «Incartamento per la privata custodia campestre», cc. 342. 14. 15. 16. 17. 18. 19. 20. 21. 22. 1844-1847; 1854 1850-1857 1850-1857 1843-1857 1851-1855 1852-1860 1858-1864 1860 1861-1862 1862-1864 1864-1873 Contiene: «Stato nominativo dei guardacampi» dal 1859 al 1861. Busta 65 23. «Incartamento relativo allo appalto della fogna massima», cc. 190. 1859-1869 Contiene: «Pianta topografica de’ fondi rustici nei quali deve prolungarsi il condotto delle materie immonde di Bitonto», [1863], architetto Michele Masotino, scala di palmi 500, inchiostro di china a colori, mm 290x200. 24. 25. 26. «Procedimento di subasta per la spazzatura delle strade», cc. 23. «Verbali di contravvenzioni» della polizia municipale, cc. 500. «Verbali di contravvenzioni» della polizia municipale, cc. 787. 1873 1884 1885 Busta 66 27. 28. 29. 30. 31. «Verbali di contravvenzioni» della polizia urbana, cc. 138. «Verbali di contravvenzioni» della polizia municipale, cc. 298. «Verbali di contravvenzioni» della polizia municipale, cc. 440. «Verbali di contravvenzioni» della polizia municipale, cc. 58. «Verbali di contravvenzioni» della polizia municipale, cc. 74. 1887 1888-1889 1890 1893 1896 32. Spese dell’ufficio di polizia urbana, cc. 9. 1896 IV. Sanità e igiene 1. Personale e ufficio sanitario Busta 67 1. 2. «Nomina dei medici condottati», corrispondenza con l’Intendenza 1812-1862; di Terra di Bari, cc. 165. 1868 «Incartamento relativo al protomedicato», cc. 402. 1812-1866 Contiene: Regolamenti per le funzioni de’ sig. visitatori per le province del Regno delle due Sicilie al di qua del Faro. Napoli, [s. n.], 1823, pp. 30; Stati dei «medici, chirurghi, speziali, droghieri, salassatori, dentisti (questa classe può comprendere tutti coloro che sono addetti alla bassa chirurgia, come a dire bracherai, ecc.) e levatrici che esercitano la loro professione o mestiere» nel comune di Bitonto; decreto reale del 29 gennaio 1853 contenente il regolamento per l’amministrazione delle farmacie. 3. 4. 5. 6. «Lavoro periodico pel servizio dei professori sanitari condottati», attestati di servizio redatti dal sindaco e decurioni, cc. 43. «Atti relativi al personale sanitario e farmacisti», cc. 32. «Levatrici», cc. 6. «Esercenti professioni sanitarie», cc. 47. 1839-1855 1860-1872 1860-1867 1863-1869 Contiene: Provincia di Terra di Bari. Quadri degli esercenti sanitari per l’anno 1868. [S. n. t.], pp. 57. 2. Assistenza sanitaria Busta 68 1. «Incartamento pel servizio di vaccinazione con le relative istruzioni. Primo volume», cc. 445. 1809-1838 Contiene: stati mensili dei vaccinati, verificati dalla giunta di vaccinazione del comune di Bitonto. Busta 69 2. Atti relativi ai «servizi sanitari per le medele ai poveri», cc. 110. 1827-1867 Contiene: regolamento del 23 febbraio 1867 per la gratuita somministrazione delle medele ai poveri del comune di Bitonto. 3. «Servizio sanitario», cc. 271. Contiene: statistiche degli infermi, guariti e morti; bollettini sanitari. 1831-1873 Busta 70 4. «Servizio di vaccinazione. Secondo volume», cc. 465. 1838-1845 Contiene: stati mensili delle vaccinazioni con la verifica della giunta vaccinica comunale; elenchi nominativi redatti nel 1839 dalle parrocchie Cattedrale, S, Giacomo, S. Paolo, S. Caterina, S. Leucio, S. Giovanni, S. Luca, S. Maria La Porta, S. Pietro di Castro, S. Silvestro, S. Andrea, S. Giorgio martire, S. Egidio abate, dei «fanciulli che non hanno sofferto il vaiuolo naturale e che non sono stati ancora vaccinati». 5. «Servizio di vaccinazione. Terzo volume», cc. 234. 1846-1848 Contiene: statistiche mensili. Busta 71 6. «Incartamento pel servizio di vaccinazione. Quarto volume», cc. 686. 1849-1855 Contiene: stati mensili. 7. «Incartamento pel servizio di vaccinazione. Quinto volume», cc. 515. 1856-1867 Contiene: stati mensili. 3. Epidemie ed epizoozie Busta 72 1. «Incartamento per la epizoozia agli animali vaccini e pecorini», cc. 180. 1807-1869 Contiene: copia del 31 agosto 1818 del regolamento della sopraintendenza generale e supremo magistrato di sanità in Napoli per impedire la diffusione della epizoozia in tutte le province del Regno; copia del regolamento sanitario dell’11 dicembre 1837 emesso dal supremo magistrato di salute in Napoli; «elenco degli animali vaccini nello stato di perfetta salute esistenti nel territorio di Bitonto» dell’11 gennaio 1838. 2. «Cordone marittimo per il contagio sviluppato nelle vicinanze di Smirne e Salonicco», cc. 80. 1812-1814 Contiene: «Notamento delle nuove baracche o capanne che si devono costruire sul litorale ad ogni mezzo miglio di distanza da Giovinazzo fino a Bari» ai sensi della circolare dell’Intendenza del 23 settembre 1812. 3. «Incartamento per la malattia pestilenziale sviluppata nel comune di Noia», cc. 231. Contiene: copia della delibera del decurionato del 1 gennaio 1816 con cui si elegge una «deputazione sanitaria per la vigilanza contro la peste, così composta: Francesco Ambruosi e Francesco Bellezza, dottori fisici, Nicola Fiore, chirurgo, Giuseppe Iacono, Filippo Miola, Patrizio Macleane, Nicola Carbonara, Giuseppe Ricchizzi, Giuseppe Casalini, Giuseppe Antonio Pace e Francesco Minardi, decurioni»; circolare dell’Intendenza del 22 gennaio 1816 sulle deliberazioni emesse dal supremo magistrato di sanità in Napoli «conciliare la salute pubblica 1815-1817 colla libertà del commercio interno»; «Regolamento pel secondo cordone» sanitario emanato da Molfetta il 25 gennaio 1816 dal deputato del supremo regio magistrato di sanità di Napoli, Onofrio Carofalo, nominato in commissione straordinaria insieme al maresciallo di campo Roberto Mirabella, commissario del re; «Stato nominativo de’ travagliatori che si spediscono dal comune di Bitonto al lavoro dei fossi del cordone di Noia» dell’8 febbraio 1816; «Stato delle calze di lana comprate dal comune di Bitonto pel bisogno di convalescenti di Noia» dell’11 marzo 1816; relazione del comitato sanitario del comune di Bitonto all’Intendente Capece Zurlo sullo «Stato della popolazione», del 6 giugno 1816; «Stato indicante le forniture fatte dal comune di Bitonto per l’approvisionamento di Noia» del 29 luglio 1816. Busta 73 4. «Incartamento pel mantenimento del cordone marittimo stabilito nel 1815 con le relative contabilità degli esiti e posteriore corrispondenza per ottenerne il rimborso», cc. 308. 1815-1843 Busta 74 5. «Incartamento relativo al cholera morbus», cc. 511. 1831-1838 Contiene: «Estratto di sette articoli del regolamento sanitario interno del 9 settembre 1831 per i reali domini al di qua del faro, sovranamente sanzionati»; circolare dell’Intendenza per la «vigilanza sui contrabandi onde tutelare la pubblica salute, 1835 agosto 6»; ordinanza dell’Intendenza per l’esecuzione del regolamento sanitario, 1835 agosto 8, manifesto a stampa; ordinanza dell’Intendenza per l’istituzione di una «linea di cordone militare … sul raggio di due miglia e mezzo di distanza dal comune di Barletta», attaccato dal cholera morbus, 1836 ottobre 4, manifesto a stampa; ordinanza dell’Intendenza per la soppressione del cordone sanitario alla città di Barletta, 1836 ottobre 16. Busta 75 6. «Incartamento relativo alle spese sostenute pel cordone sanitario in 1831-1843 Santo Spirito negli anni 1831 e 1832 e posteriore corrispondenza per ottenersi il rimborso dei ducati 30.72.4», cc. 255. Contiene: regolamento generale emanato l’8 agosto 1831 dalla soprintendenza generale di Napoli «pel cordone sanitario marittimo sulle coste dei reali domini al di qua del faro e in particolare per quella linea bagnata dall’Adriatico e Ionio, dal Tronto fino a Gallipoli». Busta 76 7. «Incartamento pel cholera morbus», cc. 411. 1831-1860 Contiene: Giornale sanitario sovranamente disposto contenente le principali notizie, le decisioni di massima emanate dal supremo magistrato di salute di Napoli e gli ordini superiori dettati onde garentire questi reali dominii dal cholera morbus dominante in vari luoghi dell’Europa settentrionale. Napoli, tip. Carlo Cattaneo, 1831, pp. 160. Busta 77 8. «Incartamento relativo al cholera morbus», cc. 261. 1865-1873 Contiene: Istruzioni popolari di preservazione dal colera discusse ed approvate dal comitato medico napolitano nella tornata del 14 agosto 1865, Napoli, [s. n.], 1865, pp. 16; invito ai cittadini di Bitonto per realizzare una associazione denominata Società di beneficenza del 24 ottobre 1867, manifesto a stampa; appello della Prefettura di Bari per una sottoscrizione per le vittime del colera del 1 agosto 1867, manifesto a stampa; stati numerici degli «attaccati e morti di colera», 1867. 9. 10. 11. «Epizoozia negli animali cavallini», cc. 6 «Stati sanitari del bestiame», cc. 60. «Cholera morbus», cc. 195. 1877 1878-1885 1884-1889 Contiene: ETTORE D’URSO, Poche parole sul colera dirette ai padri di famiglia. Bari, tip. Cannone, 1884, pp. 48; Istruzioni pratiche del Consiglio superiore di sanità sul colera. Roma, tip. Delle Mantellate, 1884, pp. 8; Colera del 1884. Croce bianca e croce rossa. Napoli, tip. Vincenzo Pesole, 1884, pp. 96; questionario per l’inchiesta sulle condizioni igienico-sanitarie dei comuni del regno, 1885; Resoconto del comitato di soccorso per i poveri in occasione della epidemia colerica 1886, in Putignano. Bari, fratelli Pansini, 1887, pp. 20; corrispondenza con la deputazione provinciale di Bari per il «riparto del fondo provinciale di L. 20 a favore degli orfani del cholera, 1889. 4. Igiene pubblica, macelli Busta 78 1. 2. 3. 4. 5. 6. «Incartamento pel personale della salute pubblica e sulla controversia tra i signori Tiberio Valente e Giuseppe Buquicchio per la situazione di un trappeto sotto la casa di esso Valente e per i morchiai degli altri trappeti», cc. 116. «Progetti e destinazione di locali per i macelli pubblici», cc. 31. «Incartamento per la proibizione e posteriore permissione della vendita del vino mosto», cc. 21. «Associazione agli Annali Clinici», cc. 76. «Appianamento della fossata al borgo», cc. 16. «Incartamento per l’appalto della costruzione de’ pubblici macelli rimasto aggiudicato a Francesco Bulzis col ribasso di ducati 26.50 per cento», cc. 82. 1842-1874 1809-1830 1835; 1861 1835-1844 1837 1839-1851 Contiene: «Progetto pel pubblico macello» dell’architetto Francesco Lerario, del 24 luglio 1838; «Disegno pel pubblico macello di Bitonto», 30 luglio 1838, architetto Francesco Lerario. Scala palmi 1:90, acquerello, cartoncino, mm 295x450. 7. 8. «Incartamento per l’affitto del locale del pubblico macello a 1841-1859 favore de’ buccieri per lo scannaggio degli animali a macello e pel rinnovellamento dell’affitto dal 1 aprile 1851 a tutto marzo 1855», cc. 137. «Sanità marittima», cc. 77. 1853-1868 Contiene: corrispondenza con la Prefettura di Bari per la nomina di un agente locale di sanità marittima per Santo Spirito; «quadro delle quarantene in vigore nel regno d’Italia» del 29 aprile 1867, manifesto a stampa. 5. Polizia mortuaria, cimiteri Busta 79 1. «Incartamento per la costruzione del cimitero», cc. 403. 1.1 «Primo volume del camposanto», cc. 333. 1813-1840 1813-1840 Contiene: «Perizia in dettaglio di tutti gli travagli e lavori di diversa natura che bisogneranno alla costruzione del camposanto» del comune di Bitonto, dell’ingegnere Donato Giannuzzi, 1817 dicembre 8; verbale di perizia per la scelta dei fondi e dei siti ove costruire il camposanto, sottoscritto, tra gli altri da Nicola Sorgente, perito di campagna ed agrimensore, e da Nicola Suppa, ingegnere, 1819 maggio 4; «Stato stimativo della spesa, che richiede la costruzione del camposanto di Bitonto» redatto dall’ingegnere Nicola Suppa, 1819 agosto 23; «Stato indicante le chiese che sono fuori l’abitato di questo comune, con la pertinenza e distanza», 1827; «Progetto pel camposanto del comune di Bitonto. Lavori di nuova costruzione», architetto Francesco Lerario, 1837 agosto 20; Certificato giurato dal sindaco e parroci attestante la chiusura dei sepolcri messi nelle chiese interne e suburbane dell’abitato», 1839 settembre 4. 1.2 «Incartamento contenente il progetto, disegno ed atti di subaste per l’appalto per la costruzione del camposanto, cc. 34. 1839-1840 Contiene: «Progetto del camposanto per tumulazione da costruirsi in Bitonto» dell’architetto Francesco Lerario, 1839 marzo 15; «Disegno del camposanto da costruirsi in Bitonto», 1839 aprile 16, architetto Francesco Lerario, scale di palmi 170, inchiostro di china, acquerello, mm 411x530. 1.3 «Incartamento per l’appalto di costruzione del camposanto», 1839 cc. 36. Busta 80 2. «Incartamento per la costruzione del camposanto», cc. 487. 1840-1848 Contiene: «Scandaglio de’ lavori di costruzione del camposanto per tumulazione di Bitonto», 1840 agosto 18; «Progetto suppletorio del camposanto degli infedeli» dell’architetto Francesco Lerario, 1841 ottobre 12, con allegato disegno acquerellato, mm 300x440; «Processo verbale per la verifica di taluni lavori del camposanto di Bitonto domandata dall’appaltatore Pietro Sannicandro», 1841 novembre 11; «Progetto di rettifica al disegno del camposanto del comune di Bitonto», dell’architetto Luigi Castellucci, 1845 giugno 24. 3. 4. 5. «Nomina del custode del camposanto», cc. 30. «Nomina del cappellano del camposanto», cc. 23. «Incartamento per la costruzione del camposanto», cc. 331. 1841-1853 1841-1860 1849-1879 Busta 81 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. 13. 14. Quadro semestrale «sullo stato dei lavori del camposanto», cc. 26. «Incartamento per la tumulazione ne’ sepolcri gentilizi ed altro», cc. 68. «Cimiteri per Santo Spirito e Palombaro», cc. 15. Richiesta della congrega di S. Antonio da Padova di concessione di suolo al cimitero, cc. 4. «Progetto d’ampliamento col sistema d’umazione al cimitero comunale di Bitonto» redatto dall’architetto comunale Michele Masotino e atti relativi, cc. 626. «Capitolato per l’appalto dei trasporti funebri», adottato dal comune di Roma578, cc. 20. «Concessioni di suolo al cimitero», cc. 124. «Fornitura di casse mortuarie per i poveri», cc. 10. «Fornitura di terra per completamento di due aiuole nel cimitero», cc. 6. 1850-1856 1854-1873 1875-1884 1878 1883-1897 1883 1895-1896 1896 1896 V. Finanze 1. Demanio, proprietà, inventari, rendite e contratti Busta 82 1. Atti in causa tra il conte Ilderis e i discendenti di Giovanni s. d. Roberto Alitto sul «diritto di fabbricare su de’ molini che vi sono a Bitonto», cc. 6. Contiene: «Copia informe di regio assenso impartito a 24 aprile 1697 in convalida di una conclusione dell’università di Bitonto colla quale si era concesso a don Giovanni Roberto Alitto il diritto di servirsi de’ scoverti dei molini e covrirli coll’obbligo di mantenere le coverture e le fabbriche laterali». 578 Opuscolo a stampa senza note tipografiche, pp. 38. 2. «Catastino» della città di Bitonto, cc. 203. [1806] 2.1 «Estratto dell’antico catasto onciario della città di Bitonto 1834 dell’anno 1753 per i beni ed annue rendite patrimoniali di detta città» richiesto dall’Intendenza di Terra di Bari, cc. 19. Contiene: «Rivelo della città di Bitonto» del 1753. 3. 4. 5. «Incartamento relativo alla transazione delle servitù fiscali che vi 1806-1811 esercitava l’ex locazione di Salpi sulla parte aperta appadronata del territorio di Bitonto, mediante l’annuo canone di ducati 2000, che il comune assunse l’obbligo di pagare direttamente col dritto d’indennizzarsi dai proprietari de’ terreni soggetti alle servitù, e con la ripartizione del canone istesso», cc. 218. Corrispondenza con l’Intendenza di Terra di Bari per la mancata 1807-1809 esazione decimale da parte del passato sindaco Cesare Siccada, subentrato nell’incarico di esattore comunale, cc. 31. «Incartamento dell’esatto e pagato pel riscatto delle servitù fiscali 1808-1814 di pascolo», cc. 70. Contiene: «Libro di cassa del canone sul riscatto della servitù fiscale de’ demani dovuto da terlizzesi per il canone del 1809 e diritto di riscatto del 1810». 6. Crediti istrumentari, cc. 308. 6.1 «Incartamento relativo ai crediti istrumentarj della famiglia Labini». 6.2 «Incartamento pel credito istrumentario del monistero di S. Pietro nuovo di Bitonto». 6.3 «Incartamento relativo ai crediti istrumentarj del monistero delle Vergini di Bitonto». 6.4 «Incartamento relativo ai crediti istrumentarj del Monte della Pietà ed ospedale di Bitonto». 6.5 «Incartamento relativo al credito istrumentario del sig. duca di Andria ed ora appartenente ai coniugi don Gaetano Tavassi (presidente del tribunale civile di Avellino) e Maria Carmela Frascella, oggi di d. Giuseppe Ciuffi». 6.6 «Incartamento relativo al crediti istrumentario del già convento degli Agostiniani di Bitonto ed ora ceduto per dotazione della parrocchia di Santo Spirito». 6.7 «Incartamento relativo al canone di ducati 12 che si pagava al beneficio di S. Angelo ed ora a peso del conservatorio di S. Maria delle Martiri per essere infisso sul suolo che occupa il convento dei Paolotti addetto per conservatorio». 6.8 «Incartamento relativo ai canoni dovuti dal comune alla parrocchia di S. Giacomo, rappresentata dal seminario di Bitonto e al rettore del beneficio di S. Giovanni Evangelista». 6.9 «Incartamento relativo al credito istrumentario del sig. marchese Salluzzi, ed ora appartenente ai signori Salvati». 1808-1865 1808-1818 1808 1808-1821 1808-1821; 1843; 1850 1808-1833; 1850 1808-1832 1811-1817 1811 1811-1833; 1858 6.10 «Incartamento relativo al credito istrumentario del sig. 1814-1828 conte de Ildaris, ora ceduto al cav. Eustachio Rogadeo». 6.11 «Incartamento relativo al credito istrumentario del duca di 1823-1875 Noja, don Giovanni Carafa». 6.12 «Incartamento relativo al canone di ducati 2 dovuto ai già 1827-1828 Carmelitani di Bitonto ed ora alla canonica di Piedigrotta di Napoli». Busta 83 7. 8. 9. 10. 11. «Credito di ducati 65687 che il comune ha contro il demanio pel dare del barone Francesco Ruggiero già tesoriere della Provincia», cc. 53. «Miscellanea per registro e bollo», corrispondenza con la direzione della registratura e dei demani di Bari, cc. 125. «Censuazione di mezza vigna di terra a Santo Spirito a favore di Michelangelo Cavassa» genovese, cc. 44. «Censuazione delle due stanze sopra le beccherie della Porta Baresana a favore di Emmanuele Ragni», cc. 46. «Confinazione con i limitrofi comuni di Giovinazzo, Modugno e Bitetto», cc. 47. 1808-1844 1808-1810 1809-1835 1809-1824 1809-1815; 1848 Contiene: «Processo verbale di confinazione tra la comune di Giovinazzo in rettifica e quella di Bitonto» del 2 luglio 1812 redatto dal controloro delle contribuzioni dirette incaricato del catasto provvisorio di Giovinazzo, Giuseppe Pompeo Lattanzi; «Pianta della linea di demarcazione tra la comune di Bitonto e quella di Giovinazzo principiato dalla Caladora Mare di Santo Spirito sino a S. Martino», s. d., Nicola Sorgente agrimensore, scala di palmi 1.000, inchiostro di china, mm 515x455. 12. «Pagamento degli annui ducati 2000 a favore della cassa del Tavoliere di Puglia in compenso del riscatto delle servitù di pascolo, esercitate dalla ex locazione di Salpi, e ciò fino al 1822 che il pagamento era a peso del comune», cc. 425. 1809-1855 Contiene: «Stato nominativo dei terlizzesi pel canone del Tavoliere» del 6 novembre 1819. Busta 84 13. «Beni demaniali miscellanea», atti per gli affitti dei beni dello Stato, cc. 101. 1810 14. «Operazioni del commissario regio Domenico Acclavio destinato 1810-1828 per la ripartizione dei demani ed abolizione degli usi civici di 15. pascolo», cc. 96. «Atti di subasta per l’affitto di fondi rustici comunali», cc. 489. 1810-1835 Contiene: «Atti di subasta per l’affitto delle terre erbose della Murgia alle Mattine e dei canali atti alla semina aggiudicati in grado di decima a Lucrezia Labini», 1820-1828; «Incartamento per l’affitto delle vigne 440 alle Mattine per anni 3 a don Luigi Cervelli», 1829; «per l’affitto della Pezza del Colombo di vigne 110 alle Mattine rimasta aggiudicata a Giuseppe Marinelli di Terlizzi per anni 6 a tutto dì 14 agosto 1836 per annui ducati 95.50 argento che in rame sono ducati 97.88.9», 1830; «atti di appalto per l’affitto delle terre comunali denominate le Murge, per la durata di anni 3 da 29 settembre 1832 a 28 settembre 1835, aggiudicato a Pasquale Buquicchio e suo garante d. Giuseppe Marinelli per la somma di ducati 238.00 annui», 1832; «atti di appalto per l’affitto delle vigne 402 alle Matine per la durata di anni 3 da principiare dal 29 settembre 1835 a 28 settembre 1838, e per annui ducati 500, aggiudicato a don Giuseppe La Ginestra e don Vincenzo Mininni», 1835. Busta 85 16. 17. 18. 19. 20. «Stato di tutti i beni appartenuti al comune», cc. 17. «Incartamento relativo alla concessione del locale de’ padri Conventuali per la casa comunale, regia giustizia, caserma di gendarmeria e permuta di detto locale con quello del soppresso convento dei Domenicani destinato per l’istesso uso», cc. 160. «Incartamento relativo al credito del comune contro il demanio per la mensa vescovile Bitonto e Molfetta e contro i soppressi conventi dei Carmelitani e Conventuali e contro il duca del Gesso per le rate del riscatto delle servitù fiscali e civiche dovute per i loro soggetti», cc. 71. «Esazione del canone dovuto al Tavoliere di Puglia eseguita nel 1811 con appalto da Crescenzo Siena e conto presentato dallo stesso», cc. 21. Corrispondenza con l’Intendenza di Terra di Bari, poi Prefettura di Bari per «l’esazione dal Gran Libro de’ crediti appartenenti al comune e a diversi ospizi», cc. 175. 1810-1836 1810-1846 1811-1835 1811-1838 1811-1834; 1873 Busta 86 21. «Censuazione della selva di proprietà comunale», cc. 419. Contiene: «Pianta topografica della selva del comune di Bitonto divisa a termini della legge del 3 dicembre 1808», [1817], Pietro Cipriani geometra di Terlizzi, scala 1:500, acquerello, mm 750x450; «Pianta topografica del fondo patrimoniale del comune di Bitonto denominato Selva de’ Rubeis che si tiene a canone enfiteutico da vari bitontini giusta lo stato» allegato, Bitonto, 18 agosto 1834, Nicola 1811-1844 Sorgente agrimensore, scala 1:200, inchiostro di china, mm 535x850. 22. «Rendite comunali», cc. 140. 1811 Contiene: «Stati de’ beni stabili de’ monasteri soppressi» del 1811; gli «stati de’ capitali quandocumque mutui canoni, censi, ed altre annualità di spettanza de’ monasteri soppressi» del 1811. 23. «Rilevi dovuti dagli ex feudatari possessori del tenimento di Bitonto», cc. 12. 1811 Contiene: stato dei «rilevi scaduti prima della legge abolitiva della feudalità e non ancora soddisfatti» del 1811. 24. 25. «Ordini reali ed istruzioni della regia camera pel pagamento dei pesi fiscali e per la retta amministrazione delle rendite dell’università», cc. 12. «Rendite comunali, miscellanea», cc. 63. 1804; 1812 1811-1817 Contiene: «Stato indicante il vuoto delle contribuzioni dirette a tutto il dì 15 del mese di giugno per gli arretrati esercizi 1808-1811» del 1811. 26. 27. «Atti per la vendita di pere, fichi, mandorle, vino mosto, olive 1813-1814 de’ fondi del regio demanio in Bitonto», cc. 138. «Amministrazione demaniale», corrispondenza con l’Intendenza 1813 di Terra di Bari579, cc. 77. Busta 87 28. «Affari demaniali miscellanea», cc. 394. 1813 Contiene: atti di «aggiudicazione di affitti» di beni dello Stato, 1813; corrispondenza con il ricevitore della registratura e dei demani del circondario di Bitonto. Busta 88 29. «Incartamento col conservatore delle ipoteche della provincia per 1813-1868 la iscrizione e rinnovazione dei crediti del comune de’ diversi stabilimenti», cc. 300. Contiene: «Registro per le annuali iscrizioni dei crediti comunali e per le rinnovazioni», 1845. 30. «Incartamento per la valutazione del palazzo pretoriale di proprietà del comune», cc. 59. 1819; 1822 Contiene: «Stima ed apprezzo della casa palazziata detta la Corte nell’anno 1819» redatto dall’architetto Giuseppe Gimma; «Atti di subasta per la vendita della casa comunale detta della Corte e che non ebbe effetto», 1822. 31. «Atti di subasta per la vendita di mandorle, pere, fichi, olio, carrube, legna e fascine esistenti nei fondi del regio demanio di Bitonto», cc. 324. 1814 Busta 89 32. 579 «Atti di subasta per i fondi urbani comunali», cc. 542. 1814-1838 Il fascicolo contiene anche atti della commissione amministrativa dei beni fondi del regio demanio in Bitonto. 32.1 «Atti di subasta per l’affitto di quattro baracche ed una cisterna nel vicinato dell’ex convento delli Olivetani appartenenti al comune», cc. 72. 32.2 «Incartamento per l’affitto di Castelvecchio alla spiaggia di Santo Spirito a favore di Giuseppe Leopardi», cc. 38. 32.3 «Atti di subasta per l’affitto di un sottano sotto del castello aggiudicato diffinitivamente a Francesco Vitale», cc. 42. 32.4 «Incartamento pel fitto del castello a uso di trappeto a favore del signor don Pietro Ravanas», cc. 71. 32.5 «Affitto delle cave di pertinenza del comune di Bitonto aggiudicato al sig. Gaetano Lo Sito», cc. 17. 32.6 «Incartamento per l’affitto del sottano ridotto sotto l’antica casa pretoriale aggiudicato a Leonardo Colapinto», cc. 15. 32.7 «Rapporto per l’affitto di una stalletta alla strada di Termite», cc. 3. 32.8 «Sopraffitto del 1830 del sottano sotto la casa del conte Gentile che il comune avea preso in affitto per uso di corpo di guardia degli urbani», cc. 4. 32.9 «Incartamento per l’affitto del basso sotto la porta Rubastina affittato a d. Lorenzo Stellacci per un anno e per ducati 3 di estaglio», cc. 19. 32.10 «Incartamento per l’affitto di alcuni fondi urbani e suburbani di proprietà comunale», cc. 38. 32.11 «Atti di appalto per l’affitto del sottano sotto la porta Rubustina per la durata di sei anni da agosto 1832 ad agosto 1838», cc. 12. 32.12 «Atti di subasta per l’affitto della cantina comunale per anni sei e per l’annuo estaglio di ducati 70.50», cc. 17. 32.13 «Atti per l’affitto del sottano sotto la casa comunale per anni 2 o 4 principiati dal 15 agosto 1833», cc. 19. 32.14 «Atti di appalto per l’affitto di vari fondi urbani dal comune, per anni 6 da principiare dal dì 14 agosto 1835 e terminare a 14 agosto 1841 e per l’annuo estaglio di ducati 130», cc. 23. 32.15 «Atti di appalto per il fitto del castello per annui ducati 100, una casa e cantina strada Termite ducati 18, vigne 110 alla Pezza del Colombo per annui ducati 190», cc. 37. 32.16 «Incartamento per l’affitto del quarto adiacente alle officine del regio giudicato del palazzo comunale», cc. 58. 32.17 «Incartamento per le riduzioni del basso sotto notato, atti di subasta per l’affitto del basso medesimo messo sotto l’antica casa pretoriale dal 15 agosto 1837 a 14 agosto 1814-1822 1823 1825-1827 1827-1828 1829 1830 1830 1830 1830 1831 1832 1832 1833-1834 1835 1836-1837 1837 1837 33. 1838», cc. 16. 32.18 «Atti di subasta per l’affitto di un sottano ora ridotto sotto la casa pretoriale di patrimonio comunale aggiudicato ad Arcangelo Raffaele fu Vito con la garantia solidale di Lonardo Colapinto fu Michele per l’annuo estaglio di ducati 18 e per la durata dal 15 agosto 1837 al 14 agosto 1838», cc. 14. 32.19 «Incartamento per l’affitto de’ seguenti fondi urbani di patrimonio comunale: una cantina strada S. Domenico, una cantinetta strada Termite affittate a favore di Nicola Piacente e garante solidale Vincenzo Modugno per anni 4 dal 29 settembre 1838 a 28 settembre 1842 per annui ducati 149; un sottano sotto porta Robustina a favore di Giovanni Nacci e garante solidale Domenico Palermo per anni 4 dal 15 agosto 1838 a 14 agosto per annui ducati 10; rimasti senza offerenti un quarto di abitazione di stanze 6 e legniera, adiacente alle officine del regio giudicato, messo all’incanto per l’annuo estaglio di ducati 45; un sottano sotto la casa pretoriale, messo all’incanto per l’anno estaglio ducati 18», cc. 12. 32.20 «Incartamento per l’affitto dei seguenti fondi urbani di patrimonio comunale: un quarto di abitazione composto di 6 stanze e legniera adiacenti alle officine del regio giudicato messe nel comprensorio del palazzo comunale a favore di Ludovico Pellegrini con la garantia solidale di Giuseppe Pellegrini per un anno dal 15 agosto 1838 al 14 agosto 1839 per l’annuo estaglio di ducati 40; un sottano sotto la casa pretoriale a strada la Corte a favore di Michele Barone con la garantia solidale di Raffaele Cataldi per un anno dal 15 agosto 1838 a 14 agosto 1839 e per annuo estaglio di ducati 14», cc. 23. «Incartamento pel dare arretrato di ducati 52.15 da Domenico Scivittaro appaltatore dei dazii sul vino e sul consumo dei generi commestibili per l’anno 1815 con i rispettivi atti di appalto», cc. 59. 1837 1838 1838 1815-1838 Busta 90 34. «Affitto dei beni demaniali» e atti della commissione comunale per l’amministrazione dei beni demaniali, cc. 155. 34.1 «Atti di subasta per la vendita delle olive del monte frumentario proveniente alla vacante mensa vescovile, e dalla cappella di S. Stefano», cc. 10. 34.2 «Atti per l’affitto di tre poderi del regio demanio provenienti da soppressi Domenicani di Bitonto», cc. 30. 1814-1820 1815 1815 34.3 «Atti di subasta per la vendita delle uve del regio demanio», cc. 14. 34.4 «Affitto dell’erbaggio del fondo denominato Piangregorio (contrada Palumbaio) del regio demanio, preveniente da soppressi Conventuali di Bitonto», cc. 28. 34.5 «Atti per la vendita delli frutti di pere, secondi fichi e noci del regio demanio», cc. 14. 34.6 «Affitto di un fondo del regio demanio proveniente dagli ex Carmelitani», cc. 14. 34.7 «Atti di subasta per la vendita delle olive del regio demanio», cc. 198. 34.8 «Erbaggi di Vitarelli», atti di subasta di affitto di erbaggi di cinque fondi provenienti da monasteri soppressi dei Teresiani, Teatini, Conventuali, Agostiniani, cc. 24. 34.9 «Atti per la vendita delle mandorle del monte frumentario prodotte nell’anno 1813», cc. 18. 34.10 «Affitto dell’erbaggi di due fondi del regio demanio di Bitonto», cc. 16. 34.11 «Atti per la vendita delle mandorle del regio demanio prodotto dell’anno 1813», cc. 15. 34.12 «Atti per l’affitto di un fondo della vacante mensa vescovile di Bitonto», cc. 24. 34.13 «Affitto delle case de’ Conventuali», cc. 27. 34.14 «Affitto dell’erbaggio del fondo denominato il Piano del regio demanio proveniente da soppressi Agostiniani di Bitonto», cc. 29. 34.15 «Atti di appalto per la vendita delle olive del monte frumentario», cc. 14. 34.16 «Erbaggio» del fondo denominato l’Ensiteto di Cornelio «ad Ambruoso», cc. 22. 34.17 «Atti di subasta per la vendita dell’uva del regio demanio», cc. 18. 34.18 Atti di subasta per l’appalto de’ coltivi da eseguire ne’ fondi del monte frumentario», cc. 18. 34.19 «Atti di appalto per la vendita delle olive del regio demanio», cc. 29. 34.20 «Atti di subaste per la vendita della legna e fascine del regio demanio», cc. 12. 34.21 «Atti di appalto per la vendita della frutta di secondi fichi, noci ed altro sistenti ne’ fondi del regio demanio», cc. 16. 34.22 «Atti di subasta per l’appalto de’ coltivi da eseguirsi ne’ fondi del regio demanio», cc. 30. 34.23 «Atti di subasta per la vendita delle pere del regio 1815 1815 1815 1815 1815 1815 1815 1815 1815 1815 1815 1815 1815 1815-1816 1816 1816 1816 1816 1816 1816 1816 35. 36. demanio», cc. 12. 34.24 «Subasta per la vendita dell’avena del regio demanio attaccata al suolo, ch’è rimasta invenduta», cc. 14. 34.25 «Atti di subasta per i coltivi de’ fondi del monte frumentario», cc. 18. 34.26 «Subasta per la vendita di grano attaccato al suolo nel fondo demaniale, rimasto invenduto», cc. 14. 34.27 «Atti di appalto per i coltivi ne’ fondi del regio demanio in amministrazione», cc. 30. 34.28 «Atti di subasta per la vendita delle ulive del regio demanio», cc. 26. 34.29 «Atti di appalto per l’affitto dell’erbaggio di alcuni fondi del regio demanio», cc. 16. 34.30 «Atti di subasta per la vendita della frutta di mandorle, noci, pere, e secondi fichi appartenenti al regio demanio», cc. 16. «Incartamento relativo al dare di Costantino Piscazzi per pigioni di alcuni sottani sotto il fabbricato del castello», cc. 17. «Rettifica della ripartizione del canone fiscale tra i proprietari de’ terreni riscattati dalle servitù fiscali di pascolo, in seguito di avviso di Consiglio d’Intendenza», cc. 95. 1817 1817 1817 1817 1817-1820 1817 1817 1816 1815-1816 Busta 91 37. «Affari demaniali», corrispondenza con l’Intendenza di Terra di Bari e la Commissione demaniale di Bitonto, cc. 559. 1816 Busta 92 38. 39. 40. 41. 42. 43. 44. «Subaste per la concessione di un tratto della vecchia strada S. Leo a titolo enfiteutico», cc. 43. «Scioglimento dell’obbligo diretto del comune di esigere e pagare gli annui ducati 2000 alla cassa del Tavoliere», cc. 241. «Censuazione di una lamia di proprietà comunale sita sulla spiaggia di Santo Spirito a favore di Patrizio Macleane», cc. 66. «Censuazione di alcune terre del comune site sulla spiaggia di Santo Spirito», cc. 33. «Proventi dei frutti pendenti dei fondi del demanio comunale», cc. 53. «Censuazione di due fondi comunali a favore di Buquicchio Giuseppe», cc. 51. «Censuazione dell’ex Sedile al largo del castello a favore di Tiberio Valente», cc. 210. 1816 1817-1826 1817-1831; 1847 1814-1822 1818 1812-1822 1816-1828 45. «Quadro reso esecutorio e il borderò in collettiva» per le rinnovazioni dei censi e dei canoni, cc. 72. 1818-1839 Contiene: «Stato dei censi, canoni appartenenti al comune di Bitonto», 1819. Busta 93 46. 47. 48. 49. 50. 51. «Incartamento relativo all’affranco del capitale del canone sulle terre di Santo Spirito offerto dal sig. Traversa», cc. 7. «Incartamento pel credito dell’annua rendita di ducati 13.01 derivanti dall’affranco fatto alla Cassa di ammortizzazione da Sergio Frisicchio di due canoni dovuti al comune componenti la sopradetta somma», cc. 29. «Titoli legali per contratti di affitti, appalti e censuazioni»580, cc. 253. «Incartamento relativo alla covertura di cuscini e sedie di appoggio che servono per le funzioni pubbliche, nonché per l’acquisto di altri mobili e mezzi busti di gesso rappresentanti le maestà sovrane» per la casa comunale, cc. 34. «Affitti demaniali», cc. 107. «Opposizioni prodotte da Giovanni Scelzi di Terlizzi per canone sulle terre rinfrancate dalla servitù fiscale di pascolo», cc. 8. 1819 1820-1824 1820-1830 1823-1860 1814-1823 1824 Busta 94 52. 53. 54. 55. 56. 57. 58. 59. 60. 61. 580 «Incartamento relativo al credito fiscalario di Bartolomeo de Majo Durazzo», cc. 6. «Credito istrumentario di Gaetano Rugiero», cc. 6. «Credito istrumentario che rappresenta il capitolo di Bitonto», cc. 3. «Credito istrumentario che rappresenta il conservatorio di S. Maria delle Martiri di Bitonto», cc. 6. «Credito istrumentario di Andrea Regna», cc. 31. 1807; 1817 1808 1808 1808; 1843-1844 1808-1811; 1854-1855 «Credito istrumentario del cav. Diego Gentile», cc. 10. 1808-1827; 1841 «Credito istrumentario di Emanuele Valcarcel, originario, passato 1808-1849 in ultimo al monastero delle Vergini», cc. 20. «Credito istrumentario della fu Giulia Sylos, Francesco e 1808-1858 Carmine Sylos», cc. 39. «Credito del reale stabilimento dell’Annunziata di Napoli», cc. 1808-1861 160. «Credito istrumentario del duca di Castel Mezzano, Girolamo de 1807-1883 Lerna, passato per cessione a Chiara De Lerna» moglie di Si tratta del primo volume dei contratti con numerazione originaria da 1 a 246. 62. 63. 64. 65. 66. Vincenzo Rogadeo, cc. 62. «Credito istrumentario del fu Giovanni Planelli ereditato da Guarnieri Nicola e ceduto poi alla congrega dell’Annunziata», cc. 37. «Provvedimento del Consiglio d’Intendenza del 27 giugno 1810 sull’ammissione dei creditori istrumentari del comune», cc. 8. «Incartamento pel dare di ducati 400 da Vito Pietro Sicolo e Giuseppe Buquicchio in ordine all’affitto della Pezza del Colombo alle Mattine», cc. 165. «Incartamento per la occupazione e posteriore censuazione di un pezzo di suolo pubblico alla strada Annunziata di proprietà comunale a favore di Giuseppe Cuonzo», cc. 23. «Conteggio delle rendite percepite dalla cassa comunale dal locale dei Francescani, prima addetto a casa comunale e indi permutato col convento dei già Domenicani», cc. 9. 1808-1888 1809-1824 1826-1843 1827-1830 1827 Busta 95 67. 68. 69. 70. 71. «Affitto dei fondi rustici di pertinenza del regio demanio», cc. 343. «Richiesta del cassiere comunale Michele Spinelli pei ruoli dei debitori del comune per causa di canoni fiscali riveniente al 1823», cc. 13. «Incartamento relativo al dare di Carlo Zeoli alla Cassa di ammortizzazione», cc. 10. «Depennazione di alcuni canoni e reste attive comunali», cc. 39. «Censuazione di un basso comunale sotto il palazzo pretoriale domandata a canone da Domenico Iacono», cc. 37. 1827-1860 1826-1827 1828 1830-1853 1830-1838 Busta 96 72. 73. 74. 75. 76. 77. 581 «Incartamento pel dare di Giuseppe Defacendis e Vito Galiani per resta d’estaglio sul dazio fiscale sul macinato per l’anno 1830», cc. 165. «Incartamento pel dare di Emanuele Ragni per pigioni e canoni arretrati», cc. 52. «Affitti di fondi demaniali», cc. 30. «Titoli legali per contratti di affitti, appalti e censuazioni»581, cc. 293. «Incartamento pel dare di Vito Galiani per affitto delle terre seminative site nella Selva», cc. 16. «Credito del comune contro Nicola Planelli e Giuseppe Lucarelli debitori di resta di prezzo di erbaggio della selva comunale», cc. 21. Si tratta del secondo volume dei contratti con numerazione originaria da 247 a 541. 1829-1836 1830-1839 1831 1831-1836 1831-1836 1832-1835 Busta 97 78. 79. 80. 81. 82. 83. 84. 85. 86. «Incartamento pel dare di Giuseppe Cuoccio aggiudicatario e Nicola Giordano garante solidale dell’appalto del provento giurisdizionale sulla misuratura volontaria dei cereali dal 1833 al 1836», cc. 425. «Incartamento pel dare di Vito Pietro Sicolo e Vincenzo Scivittaro appaltatori della misuratura volontaria degli olii», cc. 33. «Canone dovuto da Gabriele Catucci a Francesco Massarella di Trani e da questi con atto in brevetto delegato a tempo, alla cassa centrale di beneficenza della provincia» di Terra di Bari, cc. 31. «Concessione in enfiteusi di alcuni avanzi di terre sulle due nuove strade di Santo Spirito e Palombaro», cc. 51. «Credito del comune per fitti di piccoli giardini nel locale dei Conventuali», cc. 9. «Credito del comune verso gli eredi di Gaetano Robles», cc. 14. «Credito del comune verso la congrega del Rosario», cc. 5. «Subaste per la vendita delle olive messe sulle strade di Santo Spirito e Palombaro», cc. 64. «Subaste per la censuazione di alcuni spezzoni di suolo pubblico nel fossato di S. Agostino giusto il real decreto del 2 febbraio 1840», cc. 93. 1833-1844 1834-1835 1833-1844 1830-1845 1835-1838 1835-1837 1835 1835-1838 1839-1854 Busta 98 87. 88. 89. 90. 91. 92. 93. «Atti di appalto delle materie immonde della fogna massima», cc. 209. «Debitori del demanio», cc. 208. Corrispondenza con l’amministrazione dei demani, cc. 59. «Rettifica del ruolo dei canoni attivi», cc. 12. «Credito del comune di ducati 8.13 verso Giuseppe Modugno per canoni arretrati», cc. 9. «Censuazione di un tratto di suolo pubblico a favore di Gaetano Pannone per l’annuo canone di ducati 1.84», cc. 24. Corrispondenza con l’Intendenza di Terra di Bari sui demani comunali, cc. 30. 1835-1855 1836-1856 1857-1872 1835-1840 1836 1837-1841; 1861 1838-1865 Busta 99 94. 95. 582 «Titoli legali per contratti di affitto, appalti e censuazioni»582, cc. 1837-1841 418. «Patrimonio comunale, inventario dei canoni enfiteutici», cc. 1838-1870 289. Si tratta del terzo volume dei contratti con numerazione originaria da 542 a 855. 96. «Quote attive di canoni del Tavoliere», cc. 59. 1838-1856 Busta 100 97. «Copie d’istrumenti per la Selva», cc. 651. 1838-1864 98. «Credito del comune verso gli appaltatori delle gabelle civiche sullo sfarinato e sul consumo dei commestibili», cc. 196. «Concessione ad enfiteusi di un tratto di suolo pubblico a favore di Domenico Lezoche», cc. 35. «Incartamento per le piante e titolazioni pei fondi rustici comunali», cc. 5. 1839-1841 99. 100. 1838-1840 1841-1842 Contiene: «Pianta di una portata nelle Murge dell’università di Bitonto di carra 13 e versure 6», agrimensore Pasquale Ricotta di Scanno, 27 ottobre 1810, scala di palmi 7 l’uno, acquerello, mm 525x790. Busta 101 101. 102. 103. 104. 105. 106. 107. 108. 109. 110. 583 «Titoli legali per contratti di affitti, appalti e censuazioni»583, cc. 364. «Incartamento relativo all’elemosina che si corrisponde dal comune alle comunità mendicanti de’ padri Osservanti e Cappuccini», cc. 90. «Canone di ducati 2.64 dovuto ai padri Conventuali di Bitonto», cc. 6. «Incartamento sulla ripristinazione di ducati 15 che da antichissimo tempo da questo comune è dovuta alla basilica di S. Michele Arcangelo in Monte Gargano per una lampada che arde perpetuamente innanzi alla statua di quel santo», cc. 13. «Opposizione al quadro esecutorio del credito preteso dalla congrega del SS. Sacramento contro il comune», cc. 15. «Canone di ducati 16 dovuto dal comune a Gaetano Giannattasio, parroco di S. Maria dei Fiorentini in Napoli, rettore del beneficio di Santo Spirito a mare», cc. 6. «Credito che vanta il monastero di S. Croce di Lucca contro il comune di Bitonto», cc. 42. «Canone dovuto al beneficio camerale di S. Lorenzo Martire rappresentato dalla parrocchia di S. Giorgio», cc. 12. «Credito istrumentario del soppresso convento dei Carmelitani rappresentato dalla canonica di S. Maria di Piedigrotta di Napoli», cc. 38. «Soddisfazione dei creditori istrumentari e fiscalari», corrispondenza con l’Intendenza di Terra di Bari, cc. 23. Si tratta del quarto volume dei contratti con numerazione originaria da 856 a 1229. 1842-1850 1811-1863 1827-1829 1828-1861 1829-1856 1830 1808-1854 1830-1831 1822-1857 1816-1859 111. «Credito istrumentario di Maria Di Somma moglie di Vincenzo Sylos che ha causa da Luigi Sylos fu Alfonso», cc. 21. «Canone dovuto alla mensa vescovile di Bitonto», cc. 12. 1841-1860 113. «Incartamento per la procedura nelle usurpazioni di suolo pubblico», cc. 34. 1843-1861 114. «Enfiteusi perpetua di suolo pubblico a favore di Domenico Lezoche», cc. 44. «Incartamento per la dimanda di enfiteusi della fossata sotto il castello fatta da Salvatore Ferrara», cc. 116. 1842-1843 112. 115. 1835 1844-1864 Busta 102 116. 117. 118. «Bonifica a favore degli eredi di Cesare Siccoda per la significa di ducati 468.58», cc. 5. «Occupazione di suolo pubblico col pagamento di ducati 10 per allinearsi la casa di Domenico Cardone fu Vito nella riedificazione», cc. 4. «Crediti del comune per mantenimento di detenuti», cc. 8. 1846 1846-1848 1847; 1852 Contiene: «Specchietto indicante le somme erogate e quelle ricevute in conto, non che la resta da esigere in ordine al credito che questo comune vanta dal tesoro pel mantenimento in questo carcere circondariale di detenuti di regio conto, esercizi dal 1832 al 1852». 119. 120. 121. 122. 123. 124. 125. 126. «Censuazione del basso comunale» vicino alle antiche beccherie a favore di Michele Acquafredda, cc. 53. «Prestito Nazionale», cc. 52. Credito di ducati 76.02 del comune verso gli appaltatori del provento sul peso e misura pubblica, Giovanni De Palo e Gaetano Losito, cc. 18. «Affitto di cinque fondi del regio demanio denominati Lamabrigida, Chiusonuovo, Patierno, Giancazzo e Cardine alla via di Bitetto», cc. 29. «Vendita di suolo pubblico a Domenico Lezoche», cc. 15. «Acquisto di suolo pubblico fatto da Giuseppe e Vincenzo Pannone», cc. 47. «Atti di subaste per affitto di fondi urbani e suburbani comunali», cc. 114. «Incartamento per gli affitti delle rendite comunali», corrispondenza con l’Intendenza di Terra di Bari, cc. 12. Busta 103 1849-1851 1848-1874 1847-1851 1848-1849 1849-1851 1842-1851 1850 1850-1859 127. 128. «Titoli legati per contratti di affitti, appalti e censuazioni»584, cc. 385. «Enfiteusi di suolo pubblico alla estramurale», cc. 82. 1850-1859 1851-1864 Contiene: «Misura ed apprezzo dei suoli estramurali fabbricabili da censirsi», redatti da Michele Masotino e Raffaele Comes, 1863. 129. 130. «Inventario delle botti di vino esistenti nelle cantine»585, cc. 91. 1851 «Incartamento per la concessione enfiteutica delle vigne 108 di 1849-1862 natura seminatoriale di proprietà comunale sita nel tenimento di Bitonto in contrada le Mattine», denominata Pezza del Colombo, cc. 320. Busta 104 131. 132. 133. 134. 135. 136. 137. 138. 139. 140. «Subaste per l’affitto di fondi urbani di patrimonio comunale», cc. 51. «Subaste per l’affitto di beni comunali», cc. 27. «Affitto della casa di patrimonio comunale adiacente al regio giudicato», cc. 30. «Concessione ad enfiteusi di un tratto di suolo pubblico a Giuseppe Gala e Michele Nichile», cc. 60. «Enfiteusi del sottano comunale a Porta Robustina, su domanda di Stellacci Agostino», cc. 84. «Alienazione di tre tratti di terra rimasti abbandonati», per la costruzione della nuova strada provinciale da Bitonto a Mariotto, cc. 9. «Enfiteusi delle case di patrimonio comunale a strada S. Lucia sull’offerta di Gaetano Ranieri», cc. 63. «Concessione ad enfiteusi del fondo suburbano comunale detto Castelvecchio a Santo Spirito», cc. 69. «Corrispondenza per crediti arretrati», cc. 17. «Riscossione di rendita dal Gran Libro», cc. 75. 1852 1853 1853-1854 1855-1858 1855-1860 1855 1856-1858 1857-1858 1858-1868 1860-1866 Busta 105 141. 142. 143. 144. 145. 584 «Titoli legali per contratti di affitti, appalti, enfiteusi»586, cc. 307. Deliberazione decurionale del 21 dicembre 1860 sulla «concessione ad enfiteusi del campo di S. Leone di proprietà comunale», cc. 2. «Inventario delle botti esistenti nella cantina comunale», cc. 20. «Debito del comune verso il demanio dello Stato», cc. 6. «Miscellanea di contabilità», corrispondenza con la Prefettura di 1860-1869 1860 1862 1863 1863 Si tratta del quinto volume dei contratti, con la numerazione originale da 1240-1641. Il registro è articolato secondo le seguenti voci: denominazione della cantina, nome del cantiniere, nome e cognome del proprietario del vino, numero portate ciascuna botte, indicazione della botte per intero o dimezzata, data e numero del giornale di cassa pel dazio introitato. 586 Si tratta del sesto volume dei contratti, con numerazione originale da 1700 a 2085. 585 146. 147. 148. 149. 150. 151. 152. 153. Bari, cc. 20. «Enfiteusi del fondo rustico di proprietà comunale in contrada S. Susanna», cc. 45. «Enfiteusi di alcuni fondi urbani chiesti da Luigi Scivittaro»587, cc. 57. «Enfiteusi del tratto estramurale che da Porta Robustina conduce a via Terlizzi, in favore di Michele Sannicandro», cc. 16. «Enfiteusi delle Lamie a Santo Spirito», rimessa a favore di Giovanni Ventafridda, cc. 41. «Enfiteusi dello spezzone alla selva», denominata Guardiola, cc. 17. «Enfiteusi della maggior larghezza della via Ruvo, rimasta aggiudicata a 31 coloni limitrofi», cc. 42. «Enfiteusi del tratto di suolo pubblico estramurale che da Porta Pendile va a Porta La Maia», cc. 13. «Enfiteusi della vecchia vasca comunale», cc. 35. 1864-1865 1858-1864 1867 1851-1869; 1929 1867-1868 1868 1868-1869 1868 Busta 106 154. 155. 156. 157. 158. 159. 160. 161. 162. 163. 164. 165. 587 «Enfiteusi di vigne 404 di natura parte erbosa e parte seminabile, … denominate Murge della Città alle Mattine», cc. 346. «Inventario dei beni mobili ed immobili di proprietà comunale», cc. 2. «Verbali di licitazioni per fitto di beni di proprietà comunale», cc. 14. «Censi e canoni a carico del comune ed a favore di Vito Mininni», cc. 4. «Debito di £. 20.000» con Onofrio Fanelli banchiere in Napoli e Barletta, cc. 78. «Enfiteusi di due bassi a strada S. Agostino in favore di Gaetano Cuonzo fu Lorenzo», cc. 17. «Estrazione di premi del prestito nazionale», corrispondenza con la Prefettura di Bari, cc. 2. «Assistenza dei consiglieri comunali a le operazioni dei regi tratturi», corrispondenza con la Prefettura di Bari, cc. 3. «Censuazione di un tratto estramurale» alla strada Castelfidardo «rimasta in favore di Giuseppe Sgaramella, Palmo De Sanctis, Riccardo Nichile, Arcangelo Scaraggi», cc. 31. «Capitolato per l’affitto dei regi tratturi dell’ex Tavoliere di Puglia», trasmesso dalla Prefettura di Bari, cc. 3. «Domanda di Vincenzo Rogadeo per commutazione in capitale di un’annua prestazione», cc. 40. «Subaste e istrumento per la vendita di parte delle aie di S. Leone 1853-1876 1870 1870-1871 1870 1874-1875 1874 1877 1878 1870-1880 1881 1888 1882-1892 In allegato: copia autentica di conclusione decurionale del 1 maggio 1755; copia di conclusione decurionale del 19 agosto 1767. 166. a Vincenzo Luise», cc. 27. «Domanda degli eredi di Antonio Salvati (di Napoli) per pagamento di annualità arretrate», cc. 2. 1895 2. Contabilità, bilanci, conti Busta 107 1. «Incartamento per conti e documenti resi da Mauro Sisto appaltatore pubbliche rendite», cc. 504. 1807-1808 Busta 108 2. 3. 4. «Incartamento per la discussione del conto Don Cesare Siccoda, 1807-1808 Sindaco dal 1806 al 1807», cc. 49. «Incartamento per la corrispondenza sulla presentazione dei conti 1807-1863 morale e materiale del comune, con dei chiarimenti superiori sulla redazione di quelli materiali», cc. 322. «Incartamento contenente la corrispondenza per gli stati discussi 1807-1836 comunali dal luglio 1807 sino al 1836», cc. 406. Busta 109 5. «Incartamento contenente il conto della sensalia dal 15 settembre 1797-1803 1797 a tutto agosto 1798», cc. 38. 5.1 «Incartamento che contiene conto reso dall’introito di 1799-1814 grana 12 a soma sull’esitura dell’olio dal 1 settembre 1799 a tutto il dì 19 agosto 1800», cc. 88. Contiene: «Opera da costruirsi nella città di Bitonto», disegno dell’obelisco della Croce, matita su cartoncino dell’architetto Giovanni Mastropasqua di Giovinazzo, 1799, mm 54x29, 5. 6. 7. 8. «Incartamento relativo allo stabilimento dell’annona e conto dello stesso», cc. 143. «Incartamento del regolare andamento della contabilità comunale», cc. 36. «Istruzioni del Ministero per la contabilità comunale e formazione degli stati di variazione», cc. 45. 1809-1819 1809-1859 1811-1844 Busta 110 9. «Incartamento per la discussione dei conti materiali comunali», cc. 382. 1814-1861 Busta 111 10. «Giornale di esito», cc. 27. 1815 11. 12. «Libro di esito per la contabilità», cc. 68. «Introito», cc. 10. 1815 1815 13. «Esito del 1816», cc. 13. 1816 14. «Esito del 1816», cc. 61. 1816 15. «Introito 1816», cc. 37. 1816 16. 17. 18. 19. 20. 21. 22. 23. 24. «Provventi giurisdizionali», cc. 47. «Esito giornaliero», cc. 91. «Esito giornaliero», cc. 97. «Introito», cc. 35. «Esito che si porta dal comune», cc. 13. «Esito che si porta dalla comune di Bitonto», cc. 17. «Introito del comune di Bitonto», cc. 34. «Esito contabilità comunale», cc. 24. «Incartamento per la discussione dei conti morali comunali», cc. 478. «Libro d’introito del comune pel 1819», cc. 24. 1816 1817 1817 1817 1818 1818 1818 1819 1819-1861 25. 1819 Busta 112 26. 27. 28. 29. 30. 31. 32. 33. 34. «Libro d’introito del comune di Bitonto», cc. 22. «Incartamento del conto del denaro pubblico introitato, ed esitato nel 1820 e 1821 con la significatoria a carico di don Gaetano Regna», cc. 111. «Esito del 1820-1821», cc. 146. «Libro d’introito del comune di Bitonto», cc. 17. «Libro d’introito del comune di Bitonto», cc. 19. «Incartamento di atti per l’appalto de’ proventi della misuratura dell’olio pel quadriennio dal 1 gennaio 1823 a tutto gennaio 1826 sull’offerta di Francesco Calia per annui ducati 182, rimasto aggiudicato a Giuseppe Facendis colla garanzia solidale di Michele Liso per annui ducati 282 pagabili metà in giugno, e metà in dicembre», cc. 52. «Incartamento per la liquidazione del deficit fatto dal cassiere comunale Giuseppe Casalini con la minuta dell’obbliganza e quietanza del garante Rogadeo», cc. 44. «Libro d’introito del comune di Bitonto», cc. 23. «Esito della contabilità del comune di Bitonto», cc. 114. 1820 1820-1831 1821 1821 1822 1822-1828 1822 1823 1823 35. 36. «Libro d’introito del comune di Bitonto», cc. 13. «Esito dell’esercizio», cc. 111. 1824 1824 37. «Incartamento in ordine al passaggio di cassa fattosi dal cassiere comunale Francesco Donadio a Michele Spinelli», cc. 10. 1825 38. «Contabilità», cc. 111. 1826 Busta 113 39. 40. 41. 42. 43. «Conto morale comunale dal 1815 al 1827», cc. 86. «Libro di introito pel 1827», cc. 18. «Registro di esito del 1827 e 1828», cc. 199. «Incartamento per i crediti comunali esigibili ed inesigibili e solleciti al cassiere», cc. 122. «Conto morale e documenti pel 1828», cc. 259. 1827 1827 1827-1828 1828-1861 1828-1829 Busta 114 44. 45. 46. 47. «Registro di esito», cc. 125. «Verbale di verifica della cassa comunale eseguita nell’esercizio 1829», cc. 8. «Conto morale e documenti», cc. 373. «Atti di appalto pel dritto della misuratura volontaria dei cereali, e frutti vecchi aggiudicato in grado di decima a Gaetano Losito per ducati 234 annui», cc. 55. 1829 1829 1829-1830 1829-1830 Busta 115 48. 49. 50. 51. «Progetti relativi alli espedienti a prendersi per l’aumento delle rendite e minorazioni di esito», cc. 21. «Conto morale del sindaco del comune di Bitonto», cc. 415. «Incartamento sulla situazione de’ fondi destinati opere pubbliche comunali», cc. 43. «Proventi giurisdizionali delle riscossioni sulla misuratura dell’olio», cc. 56. 1830 1830 1830-1832 1830 Busta 116 52. 53. «Libro di esito del Sindaco», cc. 135. «Incartamento per la corrispondenza dei bilanci bimestrali della cassa comunale e chiarimenti superiori sulla redazione dei medesimi», cc. 93. 1831 1831-1845 54. 55. 56. «Incartamento in ordine ai registri della cassa comunale e posizione mensile della cassa medesima dal 1809 al 1831», cc. 266. «Conto morale e volume dei documenti», cc. 501. 1831 «Incartamento per l’appalto de’ proventi giurisdizionali sulla misuratura degli olii, secchio e scolatoie, aggiudicato al sig. Biagio Maffei e suo garante solidale Michelangelo Maffei per la durata di anni quattro, e per annui ducati 236», cc. 45. 1831-1832 1831 Busta 117 57. 58. 59. «Libro di esito del sindaco», cc. 106. «Conto morale e volume dei documenti per l’anno 1832», cc. 430. «Affitto dei proventi giurisdizionali», cc. 30. 1832 1832-1835 1832 Busta 118 60. 61. 62. «Libro di esito del Sindaco», cc. 112. «Conto morale e documenti per l’anno 1833», cc. 419. «Affitti dei proventi giurisdizionali», cc. 47. 1833 1833 1833 Busta 119 63. 64. «Conto morale e del sindaco del comune», cc. 452. «Giornale delle mutazioni di quota», cc. 36. 1834-1835 1834-1835 Busta 120 65. 66. 67. «Registro di introito ed esito del comune di Bitonto», cc. 134. «Disposizioni relative all’avanzo de’ fondi ammessi per l’esercizio del 1834», cc. 16. «Conto morale e documenti», cc. 530. 1835 1835-1836 1835-1836 Busta 121 68. 69. «Libro di esito e d’introito», cc. 162. «Conto morale del sindaco del comune di Bitonto», cc. 370. 1836 1836-1837 Busta 122 70. 71. 72. 73. «Introiti ed esito», cc. 172. «Incartamento contenente la corrispondenza degli stati discussi dal 1837 al 1856», cc. 422. «Conto morale e documenti», cc. 503. «Incartamento che riguarda il modo di calcolarsi l’introito 1837 1837-1856 1837 1837-1839 allorché viene soppressa una parte dell’imposta sullo sfarinato», cc. 14. Busta 123 74. 75. «Introito ed esito per l’esercizio 1838», cc. 142. «Conto morale e documenti per l’anno 1838», cc. 435. 1838 1838 Busta 124 76. 77. «Introito ed esito», cc. 124. «Conto morale e documenti per l’anno 1839», cc. 473. 1839 1839 Busta 125 78. 79. 80. «Copie simili degli stati discussi e di variazioni sovranamente decretati dal 1810 al 1861», cc. 235. «Introito ed esito», cc. 129. «Conto morale e documenti per l’anno 1840», cc. 584. 1840 1840 1840 Busta 126 81. 82. «Introito ed esito», cc. 137. «Conto morale del sindaco del comune di Bitonto per l’anno 1841», cc. 571. 1841 1841 Busta 127 83. 84. «Introito ed esito», cc. 137. «Conto morale e documenti per l’anno 1842», cc. 512. 1842 1842 Busta 128 85. 86. «Introito ed esito», cc. 119. «Conto morale e documenti per l’anno 1843», cc. 551. 1843 1843 Busta 129 87. 88. «Introito ed esito», cc. 99. «Conto morale e documenti per l’anno 1844», cc. 513. 1844 1844 Busta 130 89. 90. 91. «Introito ed esito», cc. 100. «Conto morale e documenti per l’anno 1845», cc. 450. «Corrispondenza dei bilanci bimestrali», cc. 43. Busta 131 1845 1845 1845-1862 92. 93. «Introito ed esito», cc. 98. «Conto morale e documenti per l’anno 1846», cc. 446. 1846 1846 Busta 132 94. 95. «Introito ed esito», cc. 98. «Conto morale del sindaco del comune di Bitonto per l’anno 1847», cc. 457. 1847 1847 Busta 133 96. 97. «Introito ed esito», cc. 99. «Conto morale del sindaco del comune di Bitonto per l’anno 1848», cc. 493 1848 1848 Busta 134 98. 99. 100. «Introito ed esito», cc. 103. «Conto morale del sindaco del comune di Bitonto per l’anno 1849», cc. 448. «Lavoro periodico per il servizio dell’olio e carbone al corpo di guardia», cc. 44. 1849 1849 1848-1861 Busta 135 101. 102. 103. «Introito ed esito», cc. 103. «Conto morale del sindaco del comune di Bitonto per l’anno 1850», cc. 546. «Significatoria per i conti comunali per gli anni 1809-1850», cc. 590. 1850 1850 1850 Busta 136 104. 105. 106. 107. «Introito ed esito», cc. 115. «Conto morale del sindaco del comune di Bitonto per l’anno 1851», cc. 524. «Incartamento per le significatorie emesse dalla gran corte dei conti dal 1851 in proseguo», cc. 367. «Incartamento per le significatorie emesse dalla gran corte dei conti al 1850 », cc. 210. Busta 137 1851 1851 1851-1861 1850-1856 108. 109. «Introito ed esito», cc. 104. «Conto morale del sindaco del comune di Bitonto per l’anno 1852», cc. 507. 1852 1852 Busta 138 110. 111. «Contabilità del 1853», cc. 96. «Conto morale del sindaco del comune di Bitonto per l’anno 1853», cc. 520. 1853 1853 Busta 139 112. 113. 114. «Introito ed esito», cc. 104. «Conto morale del sindaco del comune di Bitonto per l’anno 1854», cc. 440. «Incartamento in ordine ai verbali per la chiusura della cassa comunale dal 1829 al 1854», cc. 881. 1854 1854 1854 Busta 140 115. 116. «Introito ed esito», cc. 316. «Incartamento in ordine ai verbali per la chiusura della cassa comunale», 1855-1859. «Conto morale del sindaco del comune di Bitonto per l’anno 1855», cc. 502. 1855 1855 Busta 141 117. 118. 119. «Registro dell’introito ed esito della contabilità morale», cc. 109. 1856 «Conto morale del sindaco del comune di Bitonto per l’anno 1856 1856», cc. 481. «Incartamento per la corrispondenza e stati discussi comunali», 1856 cc. 103. Busta 142 120. 121. «Introito ed esito», cc. 121. «Conto morale del sindaco del comune di Bitonto per l’anno 1857», cc. 445 1857 1857 Busta 143 122. 123. «Contabilità», cc. 120. «Conto morale del sindaco del comune di Bitonto per l’anno 1858», cc. 426. 1858 1858 Busta 144 124. «Contabilità del sindaco per l’introito ed esito del 1859», cc. 130. 1859 125. «Conto morale del sindaco del comune di Bitonto per l’anno 1859», cc. 474. 1859 Busta 145 126. 127. 128. «Stato di situazione della cassa comunale di Bitonto relativo all’esercizio del 1 gennaio a tutto il 31 dicembre 1860», cc. 141. «Conto morale del sindaco del comune di Bitonto per l’anno 1860», cc. 475. «Appalti della neve», cc. 400. 1860 1860 1860-1869 Busta 146 129. 130. 131. 132. 133. 134. 135. 136. 137. 138. 139. 140. «Conto morale dell’esercizio 1861», cc. 110. «1° volume dei documenti dell’introito», cc. 7. «2° volume dei documenti dell’esito», cc. 47. «3° volume dei documenti per l’esito della gestione da agosto a dicembre», cc. 69. «1° volume dei documenti della gestione da agosto a dicembre», cc. 17. «2° volume dei documenti della gestione da agosto a dicembre», cc. 72. «3° volume dei documenti», cc. 207. «4° volume dei documenti», cc. 116. «Volume dei documenti dell’esito», cc. 265. «Volume dei documenti dell’esito», cc. 61. «Volume dei documenti dell’esito», cc. 91. «Bilancio ossia conti presuntivi dell’entrate e dell’uscita comunale per l’esercizio del 1861», cc. 45. 1861 1861 1861 1861 1861 1861 1861 1861 1861 1861 1861 1861 Busta 147 141. 142. 143. 144. 145. 146. 147. «1° volume documenti dell’introito», cc. 93. «Volume 2°documenti dell’esito», cc. 221. «3° volume de’ documenti», cc. 278. «Volume 4° di documenti dell’esito», cc. 48. «5° volume di documenti a rapporto all’esito», cc. 24. «6° volume di documenti dell’introito per l’esercizio 1862», cc. 190. «7° volume di documenti a rapporto all’introito», cc. 23. 1862 1862 1862 1862 1862 1862 1862 Busta 148 148. «Conto morale documenti all’introito per l’esercizio 1863», cc. 297. 1863 149. 150. 151. «1° volume resto a pagare del 1862», cc. 134. «Volume 3° esito», cc. 95. «Statini riguardanti la contabilità approvata dal 1861 al 1863», cc. 173. «Dettaglio della spesa giornaliera sostenuta col sistema di economia per la costruzione del canalone sottomesso alla strada corso Vittorio Emanuele secondo», cc. 280. «Volume 2° dell’esito», cc. 420. 1863 1863 1863 152. 153. 1863 1863 Busta 149 154. 155. 156. 157. 158. «Conto morale dell’introito», cc. 285. «1° volume all’esito resti del 1863», cc. 100. «2° volume esito», cc. 457. «3° volume all’esito», cc. 79. «Volume di documenti all’introito», cc. 36. 1864 1864 1864 1864 1864 Busta 150 159. 160. 161. 162. 163. 164. «Documenti all’esito volume 1°», cc. 54. «Documenti all’esito reste del 1864 1° volume», cc. 112. «Documenti all’esito volume 2°», cc. 53. «Documenti all’esito volume 2°», cc. 277. «Documenti all’esito volume 2°», cc. 225. «Documenti all’introito volume unico», cc. 66. 1865 1865 1865 1865 1865 1865 Busta 151 165. 166. 167. 168. 169. 170. 171. «Documenti all’esito volume 3°», cc. 157. «Documenti all’esito volume 4°», cc. 91. «Documenti all’esito volume 5°», cc. 157. «Documenti all’esito volume 5°», cc. 339. «Documenti all’esito volume 5°», cc. 52. «Documenti all’esito fuori bilancio», cc. 35. «Documenti all’esito fuori bilancio volume 6°», cc. 10. 1865 1865 1865 1865 1865 1865 1865 Busta 152 172. 173. «Bilancio introito», cc. 318. «Bilancio introito», cc. 395. Busta 153 1866 1866 174. 175. 176. 177. 178. «Bilancio 1866. Introiti», cc. 299. «Bilancio 1866», cc. 588. «Ricognizione di fondi esistenti in cassa», cc. 68. «Conto dell’entrata e dell’uscita di Bitonto per l’esercizio 1866», cc. 97. «Bilancio 1866», cc. 43. 1866 1866 1866-1868 1866 1866 Busta 154 179. 180. «Introito», cc. 287. «Esito», cc. 355. 1867 1867 Busta 155 181. 182. 183. 184. 185. «Esito», cc. 221. «Esito», cc. 442. «Conto consuntivo 1867», cc. 90. «Libro mastro delle entrate e spese comunali esercizio 1867», cc. 102. «Registro dei diritti di segreteria», cc. 50. 1867 1867 1867 1867 1867 Busta 156 186. 187. 188. «Residui passivi 1867», cc. 118. «Esito 1868», cc. 91. «Esito 1868», cc. 435. 1868 1868 1868 Busta 157 189. 190. 191. 192. 193. «Esito 1868», cc. 499. «Verbali di verifica nella cassa comunale», cc. 28. «Conto delle entrate e delle uscite comunali», cc. 96. «Bilancio presuntivo del comune di Bitonto», cc. 38. «Libro mastro delle entrate e spese comunali», cc. 111. 1868 1868 1868 1868 1868 Busta 158 194. «Matrice dei mandati di pagamento», cc. 700. 1869 Busta 159 195. 196. 197. «Mandati di pagamento», cc. 1193. «Conto dell’entrate e uscite», cc. 109. «Bilancio», cc. 34. Busta 160 1869 1869 1869 198. «Matrice dei mandati di pagamento», cc. 751. 1870 Busta 161 199. 200. 201. 202. «Conto introito ed esito», cc. 116. «Mandati di pagamento», cc. 1095. «Libro mastro dell’entrate e spese comunali», cc. 101. «Bilancio», cc. 36. 1870 1870 1870 1870 Busta 162 203. «Matrici mandati di pagamento», cc. 764. 1871 Busta 163 204. 205. 206. 207 «Mandati di pagamento», cc. 1124. «Conto consuntivo», cc. 118. «Bilancio», cc. 37. «Libro mastro dell’entrate e spese comunali», cc. 94. 1871 1871 1871 1871 Busta 164 208. «Matrici mandati di pagamento», cc. 826. 1872 Busta 165 209. 210. 211. 212 «Mandati di pagamenti», cc. 1387. «Conti consuntivi», cc. 154. «Bilancio», cc. 52. «Libro mastro dell’entrate e spese comunali», cc. 102. 1872 1872 1872 1872 Busta 166 213. «Matrici di mandati di pagamento», cc. 851. 1873 Busta 167 214. 215. 216. 217. «Mandati di pagamento», cc. 1644. «Conto consuntivo», cc. 136. «Bilancio», cc. 48. «Libro mastro dell’entrate e spese comunali», cc. 107. 1873 1873 1873 1873 Busta 168 218. «Matrici mandati di pagamento», cc. 728. Busta 169 1874 219. 220. 221. 222 «Contabilità», cc. 97. «Mandati di pagamento», cc. 1021. «Bilancio», cc. 47. «Libro mastro dell’entrate e spese comunali», cc. 101. 1874 1874 1874 1874 Busta 170 223. «Matrici mandati di pagamento», cc. 822. 1875 Busta 171 224. 225. 226. «Mandati di pagamento», cc. 1256. «Bilancio», cc. 77. «Libro mastro dell’entrate e spese comunali», cc. 98. 1875 1875 1875 Busta 172 227. «Matrici mandati di pagamento», cc. 791. 1876 Busta 173 228. 229. 230. 231. 232. «Mandati di pagamento», cc. 1050. «Conto dell’entrata e delle uscite», cc. 146. «Documenti annessi al conto», cc. 42. «Libro mastro dell’entrate e spese comunali», cc. 116. Corrispondenza, cc. 30. 1876 1876 1876 1876 1876-1877 Busta 174 233. «Matrici mandati di pagamento», cc. 774. 1877 Busta 175 234. 235. 236. 237. «Mandati di pagamento», cc. 1091. «Conto dell’entrata e dell’uscita», cc. 118. «Bilancio ossia conto preventivo dell’entrata e dell’uscita», cc. 125. «Libro mastro dell’entrate e della spesa», cc. 137. 1877 1877 1877 1877 Busta 176 238. «Matrici mandati di pagamento», cc. 729. 1878 Busta 177 239. «Mandati di pagamento», cc. 896. 1878 240. 241. «Conto dell’entrata e dell’uscita», cc. 136. «Documenti annessi al conto», cc. 28. 1878 1878 242. «Bilancio ossia conto preventivo dell’entrata e dell’uscita», cc. 47. 1878 243. «Libro mastro dell’entrate e della spesa», cc. 129. 1878 Busta 178 244. «Matrici mandati di pagamento», cc. 695. 1879 Busta 179 245. 246. 247. 248. «Conto dell’entrata e dell’uscita», cc. 147. «Mandati di pagamento», cc. 799. «Bilancio ossia conto preventivo dell’entrata e dell’uscita», cc. 209. «Libro mastro dell’entrate e della spesa», cc. 111. 1879 1879 1879 1879 Busta 180 249. «Matrici mandati di pagamento», cc. 878. 1880 Busta 181 250. 251. 252. 253. «Bilancio ossia conto preventivo dell’entrata e dell’uscita», cc. 53. «Mandati di pagamento», cc. 1402. «Conto dell’entrata e dell’uscita», cc. 216. «Libro mastro dell’entrate e della spesa», cc. 130. 1880 1880 1880 1880 Busta 182 254. «Matrici mandati di pagamento», cc. 920. 1881 Busta 183 255. «Mandati di pagamento», cc. 946. 1881 Busta 184 256. 257. 258. «Mandati di pagamento», cc. 1000. «Conto dell’entrata e dell’uscita», cc. 216. «Bilancio ossia conto preventivo dell’entrata e dell’uscita», cc. 1881 1881 1881 259. 59. «Libro mastro dell’entrate e della spesa», cc. 129. 1881 Busta 185 260. «Matrici mandati di pagamento», cc. 937. 1882 Busta 186 261. «Mandati di pagamento», cc. 1885. 1882 Busta 187 262. 263. 264. «Conto dell’entrata e dell’uscita», cc. 299. «Bilancio ossia conto preventivo dell’entrata e dell’uscita», cc. 47. «Libro mastro», cc. 120. 1882 1882 1882 Busta 188 265. «Matrici mandati di pagamento», cc. 873. 1883 Busta 189 266. «Mandati di pagamento», cc. 1538. 1883 Busta 190 267. 268. 269. «Conti dell’entrata e dell’uscita e documenti», cc. 482. «Bilancio», cc. 58. «Libro mastro», cc. 146. 1883 1883 1883 Busta 191 270. «Matrici mandati di pagamento», cc. 906. 1884 Busta 192 271. «Mandati di pagamento», cc. 2143. 1884 Busta 193 272. 273. 274. «Conto», cc. 312. «Bilancio», cc. 50. «Libro mastro», cc. 118. 1884 1884 1884 Busta 194 275. «Matrici mandati di pagamento», cc. 968. 1885 Busta 195 276. «Mandati di pagamento», cc. 1852. 1885 Busta 196 277. 278 .588 279. «Conto», cc. 164. 1885 «Libro mastro», cc. 136. 1885 Busta 197 280. «Matrici mandati di pagamento», cc. 1093. 1886 Busta 198 281. «Mandati di pagamento», cc. 1990. 1886 Busta 199 282. 283. 284. 285. «Conto consuntivo», cc. 171. «Conto documenti annessi», cc. 72. «Bilancio», cc. 170. «Libro mastro», cc. 152. 1886 1886 1886 1886 Busta 200 286. «Matrici mandati di pagamento», cc. 1145. 1887 Busta 201 287. «Mandati di pagamento», cc. 2287. 1887 Busta 202 288. 289. 290. 291. «Conti dell’entrata e dell’uscita», cc. 548. «Documenti annessi al conto», cc. 105. «Bilancio», cc. 49. «Libro mastro», cc. 204. 1887 1887 1887 1887 Busta 203 292. «Matrici di mandati», cc. 1143. Busta 204 588 Il fascicolo è risultato mancante durante i lavori di riordinamento. 1888 293. «Mandati di pagamento», cc. 2278. 1888 Busta 205 294. 295. 296. 297. «Bilancio», cc. 53. «Conto dell’entrata e dell’uscita», cc. 516. «Documenti annessi al conto», cc. 52. «Libro mastro», cc. 240. 1888 1888 1888 1888 Busta 206 298. «Matrici di mandati», cc. 1392. 1889 Busta 207 299. «Mandati di pagamento», cc. 1224. 1889 Busta 208 300. «Mandati di pagamento», cc. 1380. 1889 Busta 209 301. 302. «Conto dell’entrata e dell’uscita», cc. 482. «Bilancio», cc. 71. 1889 1889 Busta 210 303. «Matrici di mandati», cc. 1332. 1890 Busta 211 304. «Mandati di pagamento», cc. 1266. 1890 Busta 212 305. «Mandati di pagamento», cc. 997. 1890 Busta 213 306. 307. 308. «Conto dell’entrata e dell’uscita», cc. 136. «Bilancio», cc. 78. «Libro mastro», cc. 362. 1890 1890 1890 Busta 214 309. «Matrici dei mandati», cc. 929. 1891 310. «Matrici di mandati», cc. 369. 1891 311. «Mandati di pagamento», cc. 1090. 1891 Busta 216 312. «Mandati di pagamento»589. 1891 Busta 217 313. 314. 315 «Bilancio», cc. 75. «Conto dell’entrata e dell’uscita», cc. 481. «Libro mastro», cc. 340. 1891 1891 1891 Busta 218 316. 317 «Matrici di mandati», cc. 259. «Matrici di mandati», cc. 896. 1892 1892 Busta 219 318. «Mandati di pagamento», cc. 1254. 1892 Busta 220 319. «Mandati di pagamento», cc. 1061. 1892 Busta 221 320. 321. 322. «Bilancio», cc. 159. «Conto consuntivo», cc. 374. «Libro mastro», cc. 402. 1892 1892 1892 Busta 222 323. «Matrici di mandati», cc. 977. 1893 Busta 223 324. «Contabilità», cc. 1308. Busta 224 589 Il fascicolo è risultato mancante durante i lavori di riordinamento. 1893 325. «Conto consuntivo», cc. 790. 1893 Busta 225 326. 327. 328. «Bilancio», cc. 164. «Contoconsuntivo dell’entrata e della spesa per l’esercizio finanziario 1893 reso dal tesoriere sig. Natilla Paolo», cc. 374. «Libro mastro dell’entrata e della spesa», cc. 449. 1893 1893 1893 Busta 226 329. «Mandati di pagamento», cc. 1215. 1894 Busta 227 330. «Mandati di pagamento», cc. 1314. 1894 Busta 228 331. «Mandati di pagamento», cc. 1324. 1894 Busta 229 332. 333. 334. «Bilancio», cc. 145. «Mastro», cc. 390. «Conto consuntivo», cc. 204. 1894 1894 1894 Busta 230 335. 336. «Matrici di mandati», cc. 718. «Matrici di mandati», cc. 620. 1895 1895 Busta 231 337. «Mandati di pagamento», cc. 1048. 1895 Busta 232 338. «Mandati di pagamento», cc. 1978. 1895 Busta 233 339. 340. 341. 342. «Bilancio», cc. 157. «Mastro», cc. 619. «Conto consuntivo», cc. 377. Busta 234 «Matrici di mandati di pagamento», cc. 1378. 1895 1895 1895 1895 Busta 235 343. «Mandati di pagamento», cc. 1173. 1895 Busta 236 344. «Mandati di pagamento», cc. 1836. 1896 Busta 237 345. 346. 347. 348. «Documenti a corredo del conto», cc. 788. «Bilancio», cc. 205. «Libro mastro», cc. 438. «Conto consuntivo», cc. 516. 1896 1896 1896 1896 Busta 238 349. 350. 351. 352. 353. 354. 355. 356. 357. 358. 359. 360. 361. «Verbali di verifiche di cassa, n. 9», cc. 20. «Verbali di verifiche di cassa, n. 12», cc. 22. «Verbali di verifiche di cassa, n. 12», cc. 24. «Verbali di verifiche di cassa, n. 12», cc. 24. «Verbali di verifiche di cassa, n. 12», cc. 120. «Verbali di verifiche di cassa, n. 15», cc. 305. «Verbali di verifiche di cassa, n. 11», cc. 242. «Verbali di verifiche di cassa, n. 14», cc. 28. «Verbali di verifiche di cassa, n. 15», cc. 26. «Verbali di verifiche di cassa, n. 16», cc. 32. «Verbali di verifiche di cassa, n. 16», cc. 32. «Verbali di verifiche di cassa, n. 12», cc. 23. «Verbali di verifiche di cassa, n. 4», cc. 8. 1872 1873 1875 1876 1878 1879 1880 1883 1884 1885 1886 1887 1888 3. Imposte e tasse Busta 239 1. 2. 3. 4. 5. «Incartamento relativo al dare di Domenico Giordano e suo garante Gioacchino Ferrara, a causa di resta dell’appalto del dazio sui commestibili», cc. 88. «Incartamento pel dare di Angiola Grottola vedova di Bartolomeo Sisto, e madre e tutrice de di lei figli minori, per resta del dazio di un carlino a tomolo sullo sfarinato», cc. 96. «Incartamento che riguarda gl’interessi dell’appalto dello sfarinato per i molini fuori l’abitato», cc. 21. «Miscellanea imposte», cc. 22. «Pratica relativa agli agenti fondiari», cc. 102. 1823-1838 1824-1829 1829 1828-1832 1830-1839 6. 7. «Incartamento pel ripiano contributo fondiario», cc. 177. «Incartamento per le risoluzioni della commissione finanziaria», cc. 319. 1835-1846 1836-1868 Busta 240 8. 9. 10. 11. 12. 13. «Pratica relativa ai ruoli delle contribuzioni dirette», cc. 253. «Proventi giurisdizionali sui posti fissi e volanti siti sulle strade, piazze e mercati», cc. 45. «Incartamento per lo affitto del letame che produce il locale dei pubblici macelli», cc. 83. «Incartamento pei reclami per erronea intestazione fondiaria», cc. 158. «Incartamento per la gabella civica di un grano a rotolo sulle paste lavorate», cc. 52. «Incartamento per l’affitto de’ fondi urbani comunali», cc. 183. 1807-1842 1843-1846 1843-1851 1845-1863 1851-1853 1857-1858; 1872 Busta 241 14. 15. 16. 17. 18. «Ruolo di transazione», cc. 279. «Fondi censiti dal Real Ordine Costantiniano», cc. 26. «Affitti di vari fondi urbani di patrimonio comunale», cc. 73. »Incartamento pel gravame prodotto dalla gran corte de’ conti avverso la decisione del consiglio d’Intendenza, sul reclamo de’ disgravio di contributo fondiario sui beni del comune di Bitonto, addetti ad usi pubblici nel 1858», cc. 10. «Incartamento che riflette le leggi del 14 e 20 agosto 1864 sulla ricchezza mobile», cc. 213. 1857 1858-1859 1858-1874 1863-1864 1864-1865 Contiene: PROVINCIA DI TERRA DI BARI, Tabella dei comuni isolati e dei comuni riuniti in consorzio per l’applicazione della legge ‘imposta sui redditi della ricchezza mobile … Torino, Tipografia di Enrico Dalmazzo, 1864, pp. 4; Leggi e regolamento per l’applicazione dell’imposta sui redditi di ricchezza mobile pel 1865. Torino, Tipografia Eredi Botta, 1865, pp. 62. 19. 20. 21. 22. «Tassa manomorta», cc. 40. «Affitti di fondi urbani e suburbani di proprietà comunale», cc. 71. «Ricchezza mobile», cc. 68. «Affitto di alcune case comunali», cc. 25. 1862-1867 1865 1866-1870 Senza data Busta 242 23. «Unificazione dell’imposta sui fabbricati», corrispondenza con la 1865-1873 Direzione delle tasse del demanio di Terra di Bari, cc. 254. Contiene: «Lista degli individui che possiedono nel comune fabbricati od ogni altra stabile costruzione», 1866. 24. 25. Atti di subasta per lo «affitto dell’erbaggio della Murgia della città aggiudicata a Filippo Giacomantonio», cc. 8. «Tassa sul macinato», cc. 375. 1866 1868-1873 Contiene: Legge e regolamento per la tassa sulla macinazione. Firenze, Stamperia Reale, 1868, pp. 119. 26. Imposta di «ricchezza mobile», cc. 154. 1869-1873 Contiene: elenco a stampa dei contribuenti alla tassa di ricchezza mobile della provincia di Bari, 1872. 27. 28. 29. 30. 31. 32. 33. 34. «Fittanza del terreno della Murgia della città aggiudicata ai fratelli Vincenzo e Girolamo Rogadeo», cc. 50. «Commissione di prima istanza per le imposte dirette» di Bitonto, cc. 8. Corrispondenza con l’Intendenza di Finanza di Bari relativa alla imposte dirette, cc. 7. Registro dei «diritti di pesa pubblica», cc. 25. «Ruolo imposta terreni», cc. 122. «Ruolo di tassa vetture e domestici», cc. 43. Corrispondenza con la Prefettura di Bari relativa alla redazione dell’elenco dei maggiori contribuenti del comune di Bitonto, cc. 3. «Ruolo della tassa di esercizio di rivendita», cc. 74. 1873-1874 1876 1877 1880 1883 1885-1887 1890 1895 4. Imposte di consumo Busta 243 1. «Incartamento riguardante il dazio sulla molitura» per investirne il prodotto «per la spesa di costruzione e riattazione delle strade del Palombaio e Santo Spirito», cc. 201. 1807-1813 Contiene: relazione dell’architetto civile Giuseppe Gimma «direttore delle due strade dette di Santo Spirito e del Palombaio», diretta all’Intendenza di Terra di Bari, sulla stato dei lavori, 1812 marzo 16. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. «Conservazione del dazio sul consumo del vino», corrispondenza con l’Intendenza di Terra di Bari, cc. 12. «Opposizioni prodotte da alcuni debitori del dazio imposto nel 1814 sul vino», cc. 57. «Appalti del dazio sul vino», cc. 59. «Appalti dei dazii sul vino e sui comestibili», cc. 40. «Atti di subaste per l’appalto del dazio sul vino», cc. 73. «Appalti del dazio sul vino», cc. 76. «Contravvenzioni al dazio sulla sfarinatura e commestibili», cc. 32. «Obbliganze pel dazio fiscale», cc. 140. 1814 1816-1858 1813-1816 1817 1817-1823 1824-1829 1825-1849 1826-1846 10. «Giudizio sostenuto contro Nicola Lillo e Vincenzo Porzia per resta di dare per l’appalto del dazio sul vino da essi tenuto nel 1826», cc. 11. 1827-1830 Busta 244 11. 12. 13. 14. 15. 16. 17. 18. «Controversie per pagamento dazi tra il comune di Modugno e i villici di Palese», cc. 14. «Dilazione a Valente Tiberio per pagamento reste appalto dazio sulla sfarinatura», cc. 10. «Dilazione all’appaltatore dazio sul vino [Vito Carelli] per estagli arretrati», cc. 26. «Appalto dazio sul vino», cc. 19. «Appalto dazio sul vino», cc. 29. «Appalto dazio sul vino», cc. 34. «Dare dell’appaltatore del dazio sui commestibili Nicola Saracino per estaglio arretrati», cc. 9. «Appalto dazio sul consumo dei commestibili», cc. 600. 1827-1846 1828-1829 1829-1832 1830-1832 1832-1834 1834-1836 1835-1838 1836-1852 Busta 245 19. «Appalto dazio sulla sfarinatura », cc. 789. 1833-1858 Busta 246 20. 21. «Incartamento per la gabella civica sul vino», cc. 182. «Registro della contabilità del dazio sui commestibili», cc. 107. 1850-1853 1851 Contiene: registro di «esazione del dazio sul vino», 1851. 22. 23. 24. 25. «Appalto dazio sulle carni fresche», cc. 122. «Appalto della gabella civica sul consumo di pesci, salami e merci fresche e secche», cc. 165. «Ruolo di transazione pel dazio sul vino» che non è riuscito a darsi in appalto per l’anno 1856, cc. 56. «Ruolo di transazione del dazio sul vino» del 1856, cc. 366. 1853-1855 1853-1857 1855-1857 1856 Busta 247 26. 27. 28. 29. 30. «Ruolo di transazione del dazio sul vino» del 1857, cc. 134. «Ruolo di transazione del dazio sul vino» del 1857, cc. 59. «Appalto dazio sul vino», cc. 142. «Appalti dazio sullo sfarinato», cc. 393. «Appalto dazio sul vino», cc. 302. 1857 1857-1858 1858-1859 1859-1862 1859-1867 Busta 248 31. 32. «Appalto dazio sul consumo delle carni fresche», cc. 213. «Appalto della gabella civica sul consumo di pesci, salami e 1859-1862 1859-1866 33. 34. merci fresche e secche», cc. 262. «Proposte daziarie», corrispondenza con la Prefettura di Bari, cc. 1861-1865 113. «Dazio di consumo», cc. 468. 1864-1872 Contiene: «Ragguaglio statistico del canone cabellario – dazio di consumo attribuito ai comuni della Provincia di Bari», 1869. Busta 249 35. 36. 37. 38. 39. 40. 41. 42. 43. 44. 45. «Appalto dazio sulla sfarinatura», cc. 143. «Appalto dazio sulle carni fresche e salami», cc. 79. «Appalto dazio sulle carni fresche e salami», cc. 46. «Appalto dazii e consumo sì governativi che comunali», cc. 45. «Appalto dazio sulle farine e commestibili», cc. 53. «Appalto dazio sul vino, aceto, alcool e carni macellate fresche e secche», cc. 32. «Dazio», corrispondenza con l’Intendenza di Finanza di Bari sui dazi di consumo, cc. 163. «Dazio in genere», cc. 173. «Dazio in genere», cc. 169. «Dazio in genere», cc. 52. «Dazio in genere», cc. 49. 1863-1867 1863 1863-1867 1864-1870 1870-1872 1870-1871 1872 1873 1874 1875 1876 Busta 250 46. 47. 48. 49. 50. 51. 52. 53. 54. 55. «Dazio», cc. 117. «Dazio», cc. 18. «Dazio», cc. 15. «Dazio», cc. 20. «Dazio», cc. 193. «Dazio», cc. 201. «Dazio», cc. 56. «Dazio», cc. 16. «Dazio», cc. 29. «Dazio», cc. 67. 1876 1877 1878 1879 1880 1881 1882 1883 1884 1885 Contiene: FRANCESCO ANCONA – GIUSEPPE CAPALDI, Per il municipio di Bitonto contro il sig. Antonio Tisbo. Bari, tipografia fratelli Fusco, 1885, pp. 32. 56. 57. «Dazio», cc. 267. «Dazio», cc. 293. Contiene: GIUSEPPE CAPRUZZI - VINCENZO CAPRUZZI, È dovuto il dazio sulla crusca?. Bari, dicembre 1886, pp. 46 [fascicolo a stampa senza note tipografiche]; VINCENZO CAPRUZZI, Per il comune di Bitonto contro il sig. Nicola Vincenzo Arpino appaltatore del dazio consumo [Dei depositi agricoli in materia di dazio consumo]. Bari, stab. tipografico Gissi e Avellino, 1887, pp.83. 1886 1887 Busta 251 58. «Dazio», cc. 234. 1888 59. 60. 61. 62. 63. 64. 65. 66. «Dazio», cc. 42. «Dazio», cc. 85. «Dazio», cc. 15. «Dazio», cc. 6. «Dazio», cc. 4. «Dazio», cc. 8. «Dazio», cc. 16. «Dazio», cc. 8. 1889 1890 1891 1892 1893 1894 1895 1896 5. Catasto590 Busta 252 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. «Registro tassa catastale»591, cc. 253. «Pratica pel richiamo da Bari del catasto e catastini antichi», cc. 40. «Ruolo della contribuzione fondiaria dell’anno 1824 secondo il regio decreto del 6 ottobre 1823», cc. 000. Circolare del 4 ottobre 1841 dell’Intendenza di Terra di Bari relativa al «divieto di uscire dall’archivio comunale i libri catastali» per l’uso dei «controlori delle contribuzioni dirette», cc. 3. «Circa le volture catastali», cc. 14. «Sull’aggiornamento delle volture catastali», corrispondenza dell’Intendenza di Finanza di Bari, cc. 3. «Riordinamento dell’imposta fondiaria giusta la legge 1 marzo 1889», cc. 81. «Demolizione del pilastrino al punto trigonometrico di Bitonto», cc. 4. 1785-1787 1816-1843 1823-1824 1841-1842 1871-1872 1877 1888-1893 1890 6. Privative 590 Per una conoscenza più completa delle scritture catastali della città di Bitonto, vedi Archivio di Stato di Bari, serie catasti: «onciario», 1753, voll. 4; «catastini», 1754-1806, voll. 47; «stati di sezione», 1817, voll. 12; «lavori di rettifiche e revisioni dei catasti provvisori», 1815-1823, bb. 2; «prime operazioni fondiarie», 1809-1817, voll. 8; «catasto provvisorio», 1813, voll. 12; «catasto provvisorio terreni», post 1870, voll. 130; «catasto fabbricati», 1870-1940, voll. 79; «catasto geometrico particellare terreni», 1935-1975, voll. 225. Vedi anche Biblioteca comunale “Eustachio Rogadeo” di Bitonto, Mss A 1, Mss A 2, Mss A 33, Mss A 7, Mss A 6, Mss A 8, descritti analiticamente in questo volume a p. 000. 591 Il fascicolo è mutilo della copertina; da c. 1 a c. 172 sono registrate le riscossioni della «tassa catastale» con l’annotazione del giorno, secondo l’ordine alfabetico dei nomi dei contribuenti; da c. 173 a c. 174 «cittadini assenti», da c. 175 a c. 182 «donne solitarie», da c. 183 a c. 188 «ecclesiastici beneficiati cittadini», da c. 189 a c. 196 «sacerdoti cittadini», da c. 197 a c. 203 «communità», da c. 204 a c. 208 «forastieri abitanti che pagano per li beni», da c. 209 a c. 234 «possessori terlizzesi», da c. 235 a c. 239 «forastieri non abitanti regolari e secolari», da c. 239 a c. 244 «forastieri altrove», da c. 244 a c. 247 «forastieri non abitanti, secolari e regolari», a c. 248 «contumaci forastieri bonatenti laici ecclesiastici monasteri e luoghi pii», da c. 249 a c. 252 «bonatenenti ecclesiastici contumaci che non hanno portato la rivela». Busta 253 1. Incartamento relativo all’«elezione dei venditori privilegiati e indennità a favore del comune sulla vendita de’ sali e tabacchi», cc. 559. 1807-1855 Busta 254 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. «Tassa pel trasporto del salnitro», cc. 49. «Revisione dei conti dei sali», cc. 8. «Confezione dei salnitri nel locale de’ soppressi Olivetani», cc. 8. «Ribasso de’ sali e generi di privativa», cc. 145. «Trasferimento del burò del registro e bollo nella casa comunale», cc. 5. Incartamento relativo alla «verifica dei sali che si vendono in questo comune», cc. 11. «Privative in genere», corrispondenza con l’Intendenza di Terra di Bari, cc. 37. «Dogane», personale, cc. 14. «Regio lotto», corrispondenza con la Direzione compartimentale di Napoli dell’Amministrazione del lotto pubblico, cc. 113. «Lavori periodici per lo spaccio dei generi di privativa», cc. 98. 1807-1817 1809 1811; 1857 1820-1840 1831 1835; 1860-1863 1838-1851 1837-1873 1838-1872 1841-1873 Busta 255 12. 13. 14. «Somministrazione del sale» ai fittuari e censuari del Tavoliere di Puglia, cc. 43. «Acquisto della polvere da sparo di real privativa», cc. 37. «Elezione dei venditori privilegiati de’ generi di privativa», corrispondenza con l’Intendenza di Terra di Bari, cc. 174. 1844-1865 1840-1862 1856-1865 7. Esattoria, tesoreria Busta 256 1. 2. 3. 4. 5. 6. «Appalti tesoreria ed esattoria» comunale, cc. 258. «Utile dell’abolizione delle franchigie», comunicazione del 19 settembre 1808 dell’Intendenza di Terra di Bari, cc. 15. «Esazione contributo fondiario», circolare del 6 dicembre 1808 dell’Intendenza di Terra di Bari, cc. 28. «Esattore delle imposte», corrispondenza con il Ricevitore generale della provincia di Terra di Bari, cc. 30. «Esattoria», cc. 35. «Esattoria», cc. 47. 1808-1877 1808 1808 1810 1811 1812 7. 8. 9. 10. 11. 12. 13. 14. 15. Incartamento relativo alle «multe contro i decurioni per gli arretrati di fondiari», cc. 11. «Esattoria», cc. 18. «Nomina degl’intimatori fondiari», autorizzazione dell’Intendenza di Terra di Bari, cc. 19. «Esattoria», cc. 16. «Conto del dimissionato esattore Giuseppe Canosa», cc. 5. «Esattoria», cc. 15. «Debito dell’esattore Francesco Minardi» di ducati 99.34, cc. 49. «Pagamento del deficit lasciato dall’esattore fondiario Francesco Minardi», cc. 5. «Cauzione dell’esattore Francesco Minardi», cc. 71. 1813-1818 1813 1814-1836 1814 1818 1818 1823-1835 1828-1829 1828-1829 Busta 257 16. «Mutazioni di quote», cc. 134. 1833-1845 Contiene: «Stato delle mutazioni di quote da eseguirsi ai termini di quanto d’ordine reale è disposto colla lettera ministeriale del 3 luglio 1822», 1839, 1840, 1841. 17. 18. 19. 20. 21. 22. 23. 24. 25. 26. Pubblici «Bandi per quote arretrate di fondiaria», cc. 79. «Ricezione delle monete» in commercio, cc. 59. «Lavoro periodico per la condotta degli agenti di fondiaria», cc. 8. «Percezione delle tasse dirette», corrispondenza con la Prefettura di Bari, cc. 49. Corrispondenza con la Prefettura di Terra di Bari per la riscossione dell’arretrato delle imposte dirette, cc. 44. «Miscellanea esattoria», cc. 6. «Bollettari riscossione tassa pesi e misure», cc. 118. «Cauzione esattoria», cc. 27. «Affari diversi di esattoria», cc. 1115. «Esattoria quinquennio 1878-1882», cc. 87. 1832-1858 1843-1864 1845 1864-1868 1869-1873 1815 1873 1872-1877 1872-1878 1877-1879 Busta 258 27. 28. 29. 30. 31. «Esattoria quinquennio 1883-1887», cc. 120. «Ruoli contribuzioni consorzi stradali», cc. 260. «Esattoria quinquennio» 1888-1892, cc. 234. «Rimborsi fondiari», cc. 32. «Esattoria quinquennio 1893-1897», cc. 136. VI. Governo 1. Leggi, decreti e circolari. 1882 1888 1887-1892 1894-1895 1893-1899 Busta 259 1. «Circolari diverse», cc. 5. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. 13. 14. 15. 16. 17. 18. 19. 20. 21. 22. 23. 24. «Circolari diverse», cc. 26. «Circolari diverse», cc. 34. «Circolari diverse», cc. 40. «Circolari diverse», cc. 58. «Circolari diverse», cc. 45. «Circolari diverse», cc. 25. «Circolari diverse», cc. 322. «Circolari diverse», cc. 24. «Circolari diverse», cc. 100. «Circolari diverse», cc. 66. «Circolari diverse», cc. 60. «Circolari diverse», cc. 16. «Indice delle circolari», cc. 40. «Circolari diverse», cc. 47. «Circolari diverse», cc. 54. «Circolari diverse», cc. 47. «Circolari diverse», cc. 29. «Circolari diverse», cc. 8. «Circolari diverse», cc. 6. «Circolari diverse», cc. 4. «Circolari diverse», cc. 11. «Circolari diverse», cc. 17. «Circolari diverse», cc. 97. 1848-1850; 1859 1861 1862 1863 1864 1865 1866-1867 1867-1868 1868 1869 1870 1871-1875 1874 1866-1874 1875 1876 1878 1879 1877 1880-1881 1886-1887 1888-1889 1890 1891-1896 Busta 260 25. 26. 27. 28. «Incartamento per le associazioni diverse», cc. 374. «Incartamento per la pubblicazione e restituzione degli atti del governo», cc. 90. «Incartamento per rilegatura della collezione delle leggi e del regio giudicato e della cancelleria comunale», cc. 16. «Incartamento per l’associazione all’opera del signor Fanelli», cc. 60. 1805-1852 1810-1848 1828-1859 1830-1860 Busta 261 29. 30. «Incartamento per l’acquisto delle Prammatiche con il rispettivo 1830 indice alfabetico», cc. 5. «Incartamento sulla esecuzione della circolare in istampa dello 1830-1858 statuto patrio amministrativo e del regolamento sanitario sulla polizia urbana del comune, colla riforma del detto statuto fatta nel 31. 32. 33. 34. 35. 1857 e 1858»592, cc. 139. «Incartamento per la venuta del re nella provincia di Bari», cc. 13. 1833; 1843-1847 «Incartamento per l’associazione agli Annali Civili del Regno», cc. 1833-1860 174. «Lavoro periodico. Notizie sul giornale officiale», cc. 62. 1840-1857 «Associazioni diverse», cc. 170. 1857-1860 «Incartamento pel passaggio e morte di S. M. Ferdinando 2°», cc. 1858-1860 57. Busta 262 36. 37. 38. 39. «Atto sovrano col quale si richiama in vigore la costituzione concessa con real decreto 10 febbraio 1848»593, cc. 187. «Nascita del principe di Napoli», cc. 4. «Associazioni diverse», cc. 45. «Atti sovrani per la costituzione», cc. 133. 1848-1861 1869 1870-1873 1848-1850 2. Elezioni politiche Busta 263 1. «Incartamento riguardante la nomina degli eleggibili alla Camera», cc. 253. «Liste politiche. Atti relativi», cc. 495. «Plebiscito per l’unificazione dell’Italia sotto il re Vittorio Emanuele», cc. 103. 2. 3. 1848 1864-1882 1860 Contiene: «Stato nominale di tutti gl’individui … chiamati a votare …». 4. 5. «Atti relativi alle liste elettorali politiche», cc. 23. «Incartamento contenente l’atto sovrano per la nomina degli deputati alla Camera», cc. 79. 1860 1860 Busta 264 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. 13. 14. 592 593 «Nomina dei deputati al Parlamento», cc. 161. «Elezioni politiche», cc. 81. «Atti relativi alle liste elettorali politiche», cc. 228. «Atti relativi alle liste elettorali politiche», cc. 72. «Elezioni politiche», cc. 36. «Elezioni politiche», verbali, cc. 16. «Elezioni politiche», verbali, cc. 18. «Elezioni politiche», cc. 184. «Elezioni politiche», cc. 103. 1861-1864 1865-1880 1882 1883 1882 1886 1890 1892 1895 Vi è inserta corrispondenza degli anni 1815, 1816, 1822. Contiene documentazioni attestanti il trapasso di poteri sovrani dalla dinastia Borbone a quella Savoia. 3. Feste e lutti nazionali Busta 265 1. 2. 3. 4. «Incartamento per la solennizzazione delle feste civili», cc. 396. «Incartamento relativo alla formazione del ritratto di S. M. il re Ferdinando secondo», cc. 24. «Spese per le feste nazionali», cc. 20. «Festa dello statuto», cc. 145. 1808-1873 1830-1860 1862-1863 1882-1892 4. Azioni di valore civile e militare Busta 266 1. «Concessioni di medaglie per azioni di merito», cc. 7. 1870-1871 5. Associazioni politiche, sindacali e culturali 1. 2. 3. «Uniformi di corporazioni estranee all’esercito», cc. 6. 1879 «Domanda [di Eustachio] Rogadeo per riconoscimento nobiliare», 1887 cc. 4. «Elenchi per le opere riservate per diritti d’autore»594, cc. 888. 1883-1891 VII. Grazia, giustizia e culto 1. Uffici giudiziari Busta 267 1. 2. 3. 4. «Pigioni per la casa della regia giustizia ed indennità dovute dai giudici», cc. 335. «Nomina dei regi giudici del circondario e loro supplenti», cc. 76. «Mobili somministrati alla casa della giustizia [di pace] ed all’ufficio di conciliazione», cc. 141. «Pratica relativa al soldo del regio giudice e corrispondente ritenuta», cc. 195. 1808-1858 1811-1858 1813-1864 1821-1861 Busta 268 5. 6. 7. 594 «Istruzioni sulla compilazione di certificati di possidenza o meno 1825-1845 per uso della giustizia penale» dell’Intendenza di Terra di Bari, cc. 415. «Pubblico ministero nelle preture», istruzioni dell’Intendenza di 1849-1855 Terra di Bari per la nomina, cc. 6. «Nomina dei regi procuratori dell’amministrazione diocesana», cc. 1854; 1861 10. Si tratta di elenchi a stampa estratti dal Bollettino quindicinale della proprietà industriale, letteraria ed artistica del ministero di agricoltura, industria e commercio. 8. «Contributi mantenimento tribunali» in Bari, cc. 15. 1875-1877 2. Giurati Busta 269 1. «Pratica relativa alla formazione della lista dei giurati», cc. 488. 1861-1881 Contiene: liste dei giurati per la corte d’assise; elenchi permanenti dei giurati residenti nel comune di Bitonto. 3. Carceri Busta 270 1. «Costruzione e manutenzione della prigione circondariale», cc. 298. 1808-1866 Contiene: relazione dell’architetto Giuseppe Gimma sui lavori necessari per riparare i locali adibiti a prigione nella casa cosiddetta «della Corte», 1825 giugno 22; «Stato di spese de’ lavori occorrenti al nuovo carcere di Bitonto» redatto dall’ingegnere civile Francesco Lerario, 1833 maggio 7; «Pianta delle prigioni di Bitonto», ingegnere Francesco Lerario, 1833 maggio 9, scala di palmi 50, acquerello, mm 360x250. 2. «Progetti e perizie della formazione delle prigioni circondariali», cc. 103. 1822-1849 Contiene: «Stato estimativo de’ travagli di riduzione al primo piano di questa casa comunale di Bitonto, che vien detta della Corte» ad uso provvisorio di prigione, redatto dall’architetto Giuseppe Gimma, 1822 marzo 17; relazione e perizia delle spese necessarie per la sistemazione definitiva delle prigioni nel complesso della casa detta della Corte, dell’architetto Giuseppe Gimma, [1827], scala di palmi 50, acquerello, mm 410x285. 3. 4. 5. «Nomina del custode della prigione circondariale», cc. 85. «Atti di appalto per le riparazioni alla prigione circondariale», cc. 35. «Detenuti a disposizione della gran corte criminale e della polizia», cc. 389. 1809-1869 1837 1838-1849 Contiene: «Stati della sussistenza giornaliera prestata ai detenuti poveri per disposizione della gran corte criminale e polizia» dal 1838 al 1848. Busta 271 6. «Atti di subasta per le riparazioni alla prigione circondariale», cc. 70. Contiene: «Progetto della spesa che occorre per la restaurazione delle prigioni del comune di Bitonto» dell’architetto civile Luigi Castellucci, 1843 marzo 24; 1843 «misura dei ristauri eseguiti nelle prigioni del comune di Bitonto dall’imprenditore Francesco Bulsis, giusta il progetto di spese del dì 24 marzo 1843, redatto da me sottoscritto architetto civile laureato» Luigi Castellucci, 1844 agosto 27. 7. «Atti di subasta per le riparazioni alla prigione circondariale», cc. 36. 1845 Contiene: «Stato di spesa per le opere suppletorie occorrenti per lo totale miglioramento delle prigioni circondariali di questo comune di Bitonto» redatto dall’architetto Luigi Castellucci, 1845 gennaio 7. 8. 9. «Nomina del cappellano delle prigioni circondariali», cc. 60. «Incartamento relativo ai detenuti», cc. 523. 1853-1862 1855-1861 Busta 272 10. 11. 12. 13. «Somministrazione ai detenuti», cc. 42. «Statini per l’olio alle prigioni», cc. 26. «Somministrazioni ai detenuti», cc. 58. «Atti relativi al trasporto di detenuti e corpi di reati», cc. 632. 1861 1862 1861-1872 1861-1878 4. Conciliatori, ufficio di conciliazione Busta 273 1. «Elezioni e nomina dei giudici conciliatori», cc. 149. 1817-1866 5. Notariato 1. 2. 3. 4. 5. «Istituzioni dei notai certificatori», cc. 4. «Circa la registrazione dei testamenti pubblici», cc. 4. «Circa la morte dei notai esercenti e nomine dei successori», cc. 44. «Competenze notariali per estratto di scritture antiche», cc. 10. «Archivio notarile», cc. 5. 1810 1824 1833-1867 1838 1881 6. Culto Busta 274 1. 2. 3. «Nomina dei predicatori quaresimalisti», cc. 296. 1807-1868 «Disposizioni per gli arredi sacri dei monasteri soppressi», cc. 77. 1808-1817 «Stato degli ecclesiastici esistenti in detta comune nella diocesi di Post 1809 Bitonto», cc. 10. 4.595 595 Il fascicolo è risultato mancante durante i lavori di riordinamento; il suo contenuto, come risulta dal vecchio inventario del 1960 era relativo alla «Soppressione del convento degli Osservanti», 1811-1868. Busta 275 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. 13. 14. 15. 16. 17. 18. 19. «Metodo di amministrazione economica pei monasteri religiosi e possidenti», cc. 11. «Richieste di libri e platee appartenenti ai monasteri soppressi», cc. 86. «Pubblicazioni di manifesti per affitto e censuazione di beni appartenenti alla commissione diocesana di Molfetta e Bitonto», cc. 25. «Erezione di una parrocchia in Santo Spirito e sua dotazione», cc. 77. «Pratica relativa alla congrega del Rosario», cc. 39. «Pratica relativa al conservatorio delle Martiri», cc. 24. «Pratica relativa alla congrega del Carmine», cc. 12. «Disposizioni riguardanti i certificati di vita dei beneficiati ecclesiastici», cc. 6. «Riparazioni alle chiese», cc. 30. «Indennizzo alla prebenda del primicerio canonico Francesco Paolo Degni», cc. 10. «Feste religiose», cc. 237. «Diritti per tasse sulle carte provenienti dalla S. Sede», cc. 62. «Presa di possesso dei beni ecclesiastici e di avvisi di pagamento», cc. 69. «Concessioni di regio placet», cc. 9. «Chiesa parrocchiale in Santo Spirito», cc. 3. 1812-1813 1816-1872 1828-1834 1831-1858 1832-1837 1836-1837 1836-1837 1838 1851-1859 1855 1856-1889 1857-1863 1862-1865 1871-1873 1886 VIII. Leva e truppa 1. Liste e operazioni di leva596 Busta 276 1. 2. «Istituzione delle milizie provinciali», cc. 000. «Leggi e disposizioni diverse relative alla leva», cc. 000. 1818-1820 1823-1859 Contiene: Decreto organico pel reclutamento de’ corpi nazionali dell’annata spezialmente per mezzo della leva. Napoli, dalla tipografia del Ministero degli affari interni, 1834. 3. 4. 596 «Lista di leva», per i nati dal 1 gennaio 1801 al 31 dicembre 1807, 1825 cc. 000. «Affari di leva», corrispondenza con l’Intendenza di Terra di Bari, 1827-1834 cc. 000. Per la serie delle liste di leva, vedi anche GRAZIA TATÒ, L’archivio storico del comune di Bitonto, cit., p. 211. Busta 277 5. 6. 7. 8. 9. 10. «Lista di leva», per i nati dal 1802 al 1808, cc. 000. «Lista di leva», per i nati dal 1 gennaio 1805 al 31 dicembre 1811, cc. 000. «Affari di leva», corrispondenza con l’Intendenza di Terra di Bari, cc. 000. «Lista di leva ed atti relativi», per i nati dal 1 gennaio 1806 al 31 dicembre 1812, cc. 000. «Lista di leva», cc. 000. «Affari di leva», corrispondenza con l’Intendenza di Terra di Bari, cc. 000. 1826 1829 1829-1833 1831 1832 1833-1860 Busta 278 11. 12. 13. 14. 15. «Stato nominativo degli ufficiali onorari», cc. 000. «Affari di leva», corrispondenza con l’Intendenza di Terra di Bari, corrispondenza con l’Intendenza di Terra di Bari, cc. 000. «Lista di leva», cc. 000. «Lista di leva», cc. 000. «Lista di leva», cc. 000. 1833-1834 1834 1834 1837 1838 Busta 279 16. 17. «Affari di leva», corrispondenza con l’Intendenza di Terra di Bari, 1837-1838 cc. 000. «Affari di leva», corrispondenza con l’Intendenza di Terra di Bari, 1837-1838 cc. 000. Busta 280 18. 19. 20. «Affari di leva», corrispondenza con l’Intendenza di Terra di Bari, 1839-1841 cc. 000. «Lista di leva», cc. 000. 1840 «Affari di leva», corrispondenza con il comando delle armi nella 1836-1857 provincia di Bari, cc. 000. Busta 281 21. 22. 23. «Lista di leva», cc. 000. «Lista di leva», cc. 000. «Lista di leva», cc. 000. Busta 282 1842 1843 1844 24. 25. 26. 27. 28. «Affari di leva», corrispondenza con l’Intendenza di Terra di Bari, cc. 000. «Lista di leva», cc. 000. «Affari di leva», corrispondenza con l’Intendenza di Terra di Bari, cc. 000. «Lista di leva», cc. 000. «Affari di leva», corrispondenza con l’Intendenza di Terra di Bari, cc. 000. 1844 1846 1846; 1851 1847 1847 Busta 283 29. 30. 31. 32. «Lista di leva», cc. 000. «Lista di leva», cc. 000. «Affari di leva», corrispondenza con l’Intendenza di Terra di Bari, cc. 000. «Lista di leva», cc. 000. 1847 1848 1848 1849 Busta 284 33. 34. 35. «Lista di leva», cc. 000. 1849 «Lista di leva», cc. 000. 1850 «Affari di leva», corrispondenza con l’Intendenza di Terra di Bari, 1849-1850 cc. 000. Busta 285 36. 37. 38. 39. «Lista di leva», cc. 000. «Affari di leva», corrispondenza con l’Intendenza di Terra di Bari, cc. 000. «Lista di leva», cc. 000. «Affari di leva», corrispondenza con l’Intendenza di Terra di Bari, cc. 000. 1854 1853-1854 1855 1856 Busta 286 40. 41. 42. «Lista di leva», cc. 000. 1851 «Affari di leva», corrispondenza con l’Intendenza di Terra di Bari, 1850-1853 cc. 000. «Affari di leva», corrispondenza con l’Intendenza di Terra di Bari, 1851-1853 cc. 000. Busta 287 43. «Lista di leva», cc. 000. 1852 44. 45. «Lista di leva», cc. 000. «Lista di leva», cc. 000. 1857 1858 Busta 288 46. 47. 48. «Affari di leva», corrispondenza con l’Intendenza di Terra di Bari, 1858-1860 cc. 000. «Lista di leva», cc. 000. 1859 «Affari di leva», corrispondenza con l’Intendenza di Terra di Bari 1859-1866 e con la Prefettura della provincia di Terra di Bari, cc. 000. 2. Affari inerenti il servizio militare Busta 289 1. «Somministrazioni di viveri e foraggi alle truppe stazionate e di passaggio», cc. 000. 1807-1815 Contiene: «Borderò dei viveri», 1807-1813 2. 3. «Requisizione di quadrupedi», cc. 000. «Alloggio alle truppe di transito», cc. 000. 1815-1849 1807-1864 Contiene: «Stato per gli alloggi militari», 1864. 4. 5. «Forniture alle truppe austriache, regolamenti e manifesti per l’appalto delle sussistenze alle truppe», cc. 000. «Rimborsi per fornitura alle truppe austriache», fatta nell’anno 1815, cc. 000. 1818-1831 1822-1831 Busta 290 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. «Miscellanea servizi militari», cc. 000. «Invio a Bari delle armi ed effetti militari», cc. 000. «Stato nominativo degli individui sortiti al bossolo della leva del 1829», cc. 000. «Arruolamenti volontari», cc. 000. «Organizzazione degli artiglieri littorali», cc. 000. Elenco riformati, cc. 000. «Incartamento relativo alla leva di mare», cc. 000. 1826 1828 1829 1830-1860 1831-1860 1831-1832 1832-1851 Busta 291 13. 14. «Casermaggio», cc. 000. «Leva e servizi militari», cc. 000. Busta 292 1831-1846 1831-1833 15. 16. 17. 18. 19. 20. 21. 22. 23. 24. 25. «Nomina della guardia d’onore pel servizio di Sua Maestà», cc. 000. «Stato delle reclute che si spediscono al consiglio di leva in Bari», cc. 000. «Requisizioni degli artefici armieri», cc. 000. «Visita medica settimanale ai gendarmi», disposizione dell’Intendenza di Terra di Bari, cc. 000. «Alloggio ai gendarmi nella borgata Santo Spirito», cc. 000. «Arresto di disertori e renitenti alla leva», cc. 000. «Contingente militare» del 1837, cc. 000. «Verbali pei reclami sulla leva» del 1838, cc. 000. «Stato delle reclute», cc. 000. «Verbali pei reclami sulla leva» del 1840, cc. 000. «Ufficiali ed ingegneri eletti pel disimpegno dei lavori geodetici e topografici», cc. 000. 1833-1860 1834 1834-1835 1834 1835-1858 1835-1867 1837 1838 1838 1840 1840-1870 Busta 293 26. 27. 28. 29. 30. «Stato dei militari che tornano in congedo per la riserva», cc. 000. «Stato nominativo per l’ammissione e scarto per il contingente militare», cc. 000. «Nomina della deputazione degli alloggi militari», cc. 000. «Corrispondenza diversa per affari militari», cc. 000. «Contingente militare» del 1843, cc. 000. 1839-1861 1840 1842-1865 1841-1844 1842 Busta 294 31. 32. 33. 34. 35. 36. 37. 38. 39. 40. 41. 42. 43. «Verbali pei reclami sulla leva» del 1842, cc. 000. «Contingente militare» del 1843, cc. 000. «Verbali pei reclami sulla leva» del 1843, cc. 000. «Corrispondenza diversa dei servizi militari», cc. 000. Somministrazione di foraggi fatta ai distaccamenti della rimonta militare di passaggio, cc. 000. «Verbali delle decisioni sui reclami del servizio di leva», cc. 000. «Stato della misura e connotati per le reclute che debbono far parte del contingente militare», cc. 000. «Contingente militare», cc. 000. «Verbali pei reclami sulla leva», cc. 000. «Contingente militare», cc. 000. «Verbali pei reclami sulla leva», cc. 000. «Somministrazioni diverse alle truppe di transito», cc. 000. «Organizzazione della guardia nazionale», cc. 000. Contiene: stampa acquerellata raffigurante la «goliera della guardia nazionale», 1849, mm 220x 190. 1842 1843 1843 1843 1844-1862 1844 1844 1846 1846 1847 1847 1848-1861 1848-1849 Busta 295 44. 45. 46. 47. 48. 49. 50. 51. 52. 53. 54. 55. 56. 57. 58. «Contingente militare», cc. 000. «Verbali pei reclami sulla leva», cc. 000. «Corrispondenze diverse di leva», cc. 000. «Verbali delle decisioni della leva», cc. 000. «Verbali delle decisioni della leva», cc. 000. «Contingente militare», cc. 000. «Verbali pei reclami sulla leva», cc. 000. «Contingente militare», cc. 000. «Verbali pei reclami sulla leva», cc. 000. «Contingente militare», cc. 000. «Verbali pei reclami sulla leva», cc. 000. «Contingente militare», cc. 000. «Verbali pei reclami sulla leva», cc. 000. «Contingente militare», cc. 000. «Trasporti militari», cc. 000. 1848 1848 1848-1852 1849 1850 1850 1851 1851 1852 1852 1854 1854 1855 1855 1835-1868 Busta 296 59. 60. 61. 62. 63. 64. 65. 66. «Verbali delle decisioni sui reclami per la leva», cc. 000. «Contingente militare», cc. 000. «Corrispondenza diversa servizi di leva»597, cc. 000. «Contingente militare», cc. 000. «Verbali delle decisioni sui reclami per la leva», cc. 000. «Lista per la riunione dei fratelli per la leva», cc. 000. «Spese per la leva di terra e di mare», cc. 000. «Servizio della guardia nazionale», corrispondenza con l’Intendenza, il Governo e la Prefettura di Terra di Bari, cc. 000. 1857 1857 1858 1858 1858 1859 1859 1860-1862 Busta 297 67. «Servizio della guardia nazionale mobile», cc. 000. 1860-1870 Contiene: registro delle deliberazioni del consiglio d’amministrazione della guardia nazionale di Bitonto, 1865-1867. 68. 69. «Riorganizzazione della guardia nazionale», cc. 000. «Corrispondenza diversa per servizi militari», cc. 000. 1864-1868 1862-1864 Busta 298 70. 597 «Stati nominativi dei militi della guardia nazionale», cc. 000. 1866-1870 Il fascicolo, la cui esistenza è attestata sull’inventario sommario redatto nel 1960, è risultato irreperibile durante le operazioni di riordinamento. 71. 72. 73. «Corrispondenza relativa ai servizi della guardia nazionale», cc. 1868-1883 000. «Registro di matricola della guardia nazionale di Bitonto», vol. II, 1866-1870 cc. 000. Registro delle «Delibere del Consiglio di ricognizione» della guardia nazionale598, cc. 69. 1866-1871 IX. Istruzione pubblica 1. Insegnanti scuole primarie Busta 299 1. 2. «Nomina dei maestri e maestre delle scuole primarie», cc. 000. 1806-1851 «Pubblica istruzione – Destinazione dei locali – Elenco dei maestri 1806-1854 primari e secondari – Liste degli alunni», cc. 000. «Pratica relativa al maestro primario», cc. 000. 1853-1863 3. Busta 300 4. 5. 6. 7. 8. «Corrispondenza diversa relativa all’istruzione pubblica», cc. 000. «Corrispondenza relativa alle scuole normali», cc. 000. «Maestre elementari», cc. 000. «Insegnanti elementari», cc. 000. «Insegnanti elementari», cc. 000. 1848-1865 1862-1868 1873 1874 1875 Busta 301 9. 10. «Istruzione pubblica – Insegnanti – Affari diversi», cc. 000. «Nomina dei maestri», cc. 000. 1866-1872 1876-1877 Busta 302 11. 12. 13. 14. 15. 16. 17. 18. 19. 20. 598 «Insegnanti elementari», cc. 000. «Affari diversi relativi alla pubblica istruzione – Insegnanti elementari», cc. 000. «Istruzione pubblica, miscellanea», cc. 000. «Reclamo del maestro Guarnieri», cc. 000. «Personale insegnante», cc. 000. «Personale insegnante», cc. 000. «Personale insegnante», cc. 000. «Nomina del direttore didattico», cc. 000. «Personale insegnante», cc. 000. «Scuole e personale insegnante», cc. 000. Il registro è attualmente conservato presso la Biblioteca comunale “Eustachio Rogadeo” di Bitonto. 1878 1879 1882 1884 1885 1886 1887 1889 1888 1889 21. 22. 23. 24. 25. 26. «Personale insegnante», cc. 000. «Personale insegnante», cc. 000. «Personale insegnante», cc. 000. «Scuole e personale insegnante», cc. 000. «Personale insegnante», cc. 000. «Personale insegnante», cc. 000. 1890 1891 1893 1894 1895 1896 2. Asili d’infanzia e scuole elementari, Monte pensioni Busta 303 1. 2. 3. «Affari diversi relativi alle scuole pubbliche ed asili», cc. 000. 1877-1880 «Affari diversi relativi alle scuole pubbliche – Asili – Monte 1881-1890 pensioni insegnanti – Scuola di disegno», cc. 000. «Affari diversi relativi alle scuole pubbliche – Asili – Scuole di 1891-1896 disegno – Monte pensioni insegnanti – Statistiche scolastiche», cc. 000. 3. Scuole secondarie 1. 2. 3. 4. 5. 6. «Corrispondenza cogli amministratori pel Reale Liceo delle Puglie», cc. 000. «Circa il seminario di Bitonto», cc. 000. «Riparazioni occorrenti all’episcopio», cc. 000. «Comunità dei canonici lateranensi per convitto in Bitonto», cc. 000. «Corrispondenza col regio liceo delle Puglie per gli alunni e per gl’individui che si cedolano», cc. 000. «Bilanci del ginnasio», cc. 000. 1810-1857 1816-1865 1817-1834 1823-1854 1836-1856 1874-1876 4. Licei 1. 2. 3. «Relazione sull’istituto classico tecnico», cc. 000. «Domanda dell’istituto Carmine Sylos per sussidi», cc. 000. «Elenco dei professori dell’istituto Carmine Sylos», cc. 000. 1877 1880 1881 5. Bande musicali, Biblioteca, Iniziative culturali Busta 304 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. «Bande musicali», cc. 000. «Bande musicali di Bitonto», cc. 000. «Monumenti antichi – Conservazione – Inventario», cc. 000. «Vertenza fra il comune e la cassa ecclesiastica per l’istituto classico tecnico», cc. 000. «Monumenti nazionali – Restauri alla cattedrale», cc. 000. «Esposizione internazionale artistica di Monaco», cc. 000. «Catalogo dei libri esistenti negli scaffali delle scuole municipali», 1835-1872 1840-1868 1843-1858 1862-1884 1888 1888 1886 8. 9. cc. 000. «Statistica delle biblioteche», cc. 000. «Scavi e monumenti», cc. 000. 1888-1891 1893 X. Lavori pubblici 1. Strade, vie e piazze Busta 305 1. 2. 3. 4. 5. 6. Corrispondenza con l’Intendenza di Terra di Bari «per la costruzione delle due strade a Santo Spirito e Palombaro», cc. 000. Corrispondenza con l’Intendenza di Terra di Bari «per la costruzione delle due strade a Santo Spirito e Palombaro», cc. 000. «Offerta per la costruzione delle due strade Santo Spirito e Palombaio» dei maestri muratori Vincenzo Ventafridda e Pietro Sannicandro, cc. 000. «Atti d’appalto dei parieti per la nuova strada» da Santo Spirito a Bitonto, cc. 000. «Atti di appalto di un occhio di ponte da costruirsi sulla strada del Palombaio»599, cc. 000. «Covertura del condotto delle materie immonde»600, cc. 000. 1807-1809 1808-1814 1809-1810 1809 1809-1823 1809-1845 Busta 306 7. 8. «Tassa annuale alla Cassa delle opere pubbliche provinciali ed inversione di essa alla costruzione delle strade traverse», cc. 000. «Atti relativi al regio tratturo», cc. 000. 1810-1863 1810-1861 Contiene: copia della reintegra del tratturo di Bitonto; copia di tre «piante del regio tratturo del tenimento di Bitonto», 1810, agrimensori Michele Nicola de Dominicis e Luigi Tanzi, scala di passi 100, inchiostro di china, mm 800x540. Busta 307 9. 10. 599 «Revisione della perizia della strada di Santo Spirito e prosieguo della stessa a danno e remissione», cc. 000. «Scandagli e misure della nuova strada del Palombaio» del direttore delle opere pubbliche di Bitonto ingegnere Donato Giannuzzi, e dell’architetto Giuseppe Gimma, cc. 000. 1813-1837 1811-1826 Contiene le istruzioni fornite dall’architetto Giuseppe Gimma, incaricato della progettazione e costruzione delle due strade, di Santo Spirito e Palombaio. 600 Si tratta della realizzazione della fogna massima nella valle del Carmine. Busta 308 11. 12. 13. 14. «Costruzione e rifazione di basolati interni e sottoposti canaloni», istruzioni e relazioni tecniche dell’architetto Giuseppe Gimma, cc. 000. «Appalto della strada del Palombaio e prosieguo della stessa fino al regio tratturo», cc. 000. «Contabilità delle strade traverse di Santo Spirito e Palombaio – Indennizzi ai proprietari», cc. 000. «Appalto in danno de’ partitari della strada di Santo Spirito», cc. 000. 1811-1825 1811-1857 1813-1819 1813-1814 Busta 309 15. 16. «Discussione del conto presentato dei deputati della costruzione 1813 delle strade Santo Spirito e Palombaio», cc. 000. «Atti per l’appalto della costruzione della strada di Santo Spirito», 1813-1815 cc. 000. Contiene: «Revisione delle misure della strada da Santo Spirito a Bitonto» degli ingegneri Donato Giannuzzi di Altamura, Nicola Suppa di Trani, Giuseppe Mastrapasqua di Giovinazzo, 1813. 17. «Esito per la costruzione di parte della strada di Santo Spirito», cc. 1813-1814 000. Busta 310 18. 19. 20. 21. 22. 23. 24. 25. 26. «Appalto in economia delle due strade di Santo Spirito e Palombaio», cc. 000. «Appalto per lo spianamento fuori Porta Robustina», cc. 000. «Atti di subasta per l’abbassamento ed ingrandimento della cisterna fuori Porta Robustina», cc. 000. Atti di appalto ed esiti per i «lavori nel borgo», cc. 000. «Subaste per l’alienazione d’un tratto dell’antica strada di Santo Spirito», cc. 000. «Nomina del cassiere per amministrare le rendite particolare destinate per le nuove strade di Santo Spirito Palombaio», cc. 000. «Appalto per i lavori di risarcimento sulla strada del Palombaio», cc. 000. «Acquisto e demolizione della casa di proprietà di Crescenzo Siena per rendere più comodo l’ingresso della pubblica piazza», cc. 000. «Spese sostenute dal comune per la costruzione delle due strade di Santo Spirito e Palombaio», cc. 000. 1813 1813-1825 1813-1835 1814-1835 1816-1823 1816-1842 1816 1816 1818 27. «Atti di appalto per la costruzione dello spiazzo fuori Porta Robustina», cc. 000. 1819-1833 Busta 311 28. «Atti relativi ai progetti delle strade rurali», cc. 000. 1819-1868 Busta 312 29. 30. 31. 32. 33. 34. 35. «Appalto restauri, riduzioni e nuove opere alla cisterna pubblica nelle vicinanze della chiesa e convento delli ex Teresiani di Bitonto», cc. 000. «Atti di appalto per i lavori ai basolati delle strade interne», cc. 000. «Atti di appalto per la costruzione della basolata alla strada Corso per due terzi di conto provinciale ed un terzo di conto comunale», cc. 000. «Atti per la colmatura dei fossati intorno al paese e riduzione rotabile della strada», cc. 000. «Demolizione del cadente casale della parrocchia di S. Maria la Porta», cc. 000. «Costruzione dei basolati interni e sottoposti canaloni», cc. 000. Comunicazioni e «notifiche all’appaltatore delle strade provinciali», cc. 000. 1821 1820-1821 1821-1858 1823-1834 1825-1840 1826-1846 1826-1868 Busta 313 36. 37. 38. 39. 40. 41. 42. 43. 44. 45. Disposizioni della «deputazione locale delle opere pubbliche provinciali per le strade», cc. 000. «Proseguimento della strada che mena al tratturo fino a Gravina», cc. 000. «Stato dell’esito dal 1831 al 1833 per la manutenzione e costruzione dei basolati interni e strade esterne», cc. 000. «Accomodi pei due sopportici della Porta Robustina e Porta Pendile», cc. 000. «Provvedimenti per le furtive degradazioni alle mura della città», cc. 000. «Costruzione strada estramurale da Porta Pendile a Porta Robustina», cc. 000. «Costruzione nuovo tratto canalone immondo alla strada dell’Annunziata», cc. 000. «Appalto rifazioni basolato di due strade interne denominate delle Vergini e del Sedile», cc. 000. «Ricostruzione della croce sull’imboccatura della strada Cappuccini», cc. 000. «Atti per la costruzione delle due strade di Giovinazzo e 1827-1858 1828-1834 1834 1828-1842 1828 1829-1837 1829 1829-1830 1830-1832 1830-1849 46. Modugno», cc. 000. «Riduzione delle strade denominate di Molfetta – Bitetto – Cala ed 1831-1838 altre», cc. 000. Busta 314 47. 48. 49. 50. 51. 52. 53. 54. 55. «Periodica spedizione dello stato delle opere pubbliche comunali», all’Intendenza di Terra di Bari, cc. 000. «Vertenza tra il comune e Emmanuele Cervelli pel fabbricato sulla strada estramurale», cc. 000. «Danneggiati per la strada estramurale», corrispondenza con l’Intendenza di Terra di Bari, cc. 000. «Indennità all’architetto Francesco Lerario», cc. 000. «Costruzione del basolato a strada S. Andrea», cc. 000. «Rimissione del tratto di strada da Porta Robustina verso il Palombaio», cc. 000. «Appalto basolato strada nelle vicinanze della pubblica cisterna del corso», cc. 000. «Appalto costruzione muraglione alla strada estramurale», cc. 000. «Indennizzo danni della strada regia consolare», corrispondenza con l’Intendenza di Terra di Bari, cc. 000. 1831-1862 1831 1832-1842 1835-1860 1835-1836 1835-1846 1837 1837-1841 1839-1840 Busta 315 56. 57. «Riduzione rotabile della strada rurale che da Bitonto va a 1840-1866 Giovinazzo», cc. 000. «Costruzione di vari fabbricati nella spiaggia di Santo Spirito», cc. 1844-1862 000. Contiene: «Regolamento pel villaggio a Santo Spirito» approvato con reale rescritto del 22 marzo 1847. 58. 59. 60. 61. 62. 63. 64. «Progetto per la rifazione di basolato alle due strade Creta e S. Apollinare», incarico all’architetto civile Luigi Castellucci, cc. 000. «Vertenza pel suolo pubblico che dalla strada del Palombaio mena a quella denominata di Cela», cc. 000. «Ampliazione del Borgo», cc. 000. «Circa le opere pubbliche eseguite per conto comunale», statistiche, cc. 000. «Riparazione al muro della casa comunale», cc. 000. Relazioni tecniche dell’architetto Luigi Castellucci per l’«apertura della strada accanto al teatro», cc. 000. «Conto e documenti per la riduzione delle strade rurali del tenimento di Bitonto», cc. 000. 1845 1849-1882 1849-1864 1850-1860 1852 1851-1853 1860-1865 Busta 316 65. 66. 67. 68. 69. 70. «Stati di spesa per la riduzione e mantenimento delle strade rurali», cc. 000. «Stati di spesa per le strade rurali denominate Candele ed Annunziata», Bitetto, via di Sotto, cc. 000. Corrispondenza con l’Intendenza di Terra di Bari per gli appalti di manutenzione delle strade rurali col metodo in economia e «appalto della riduzione e mantenimento di un miglio di strade rurali in giro all’abitato», cc. 000. «Atti per l’apertura della strada verso Giovinazzo», cc. 000. «Remissione delle mancanze sulla strada provinciale da Palo a Terlizzi» e da Bitetto a Terlizzi, cc. 000. «Remissione delle mancanze sulla strada provinciale da Santo Spirito a Mariotto», cc. 000. 1853 1853 1851-1865 1856-1857 1856-1858 1856-1858 Busta 317 71. 72. 73. 74. 75. 76. 77. 78. «Notamento e contabilità per costruzione e manutenzione di strade rurali», cc. 358. «Notamento e contabilità per la costruzione e manutenzione di strade rurali», cc. 354. «Strada ad uso pubblico controversa da Vincenzo Ricci a Santo Spirito», corrispondenza con l’Intendenza di Terra di Bari, cc. 000. «Riduzione ad uso pubblico della strada nel luogo detto le Matine occupata da Pasquale Buquicchio», cc. 000. «Lavori periodici per le opere pubbliche comunali», circolare dell’Intendenza di Terra di Bari del 13 settembre 1859 e statistica, cc. 000. «Appalto e costruzione di due basolati» di alcune strade interne in Bitonto, cc. 000. «Appalto e costruzione del canale immondo che da strada Cappuccini va a Porta La Maia», cc. 000. «Mantenimento delle strade rurali, notamenti delle spese», cc. 000. 1856-1859 1859-1861 1857 1858 1859 1859-1860 1859-1862 1859-1860 Busta 318 79. 80. «Procedimento di asta pubblica per l’appalto della continuazione della ricostruzione del basolato al Borgo», cc. 000. «Circa la manutenzione delle strade comunali», corrispondenza con la Prefettura di Bari, cc. 000. 1862-1864 1869-1872 Contiene: ANDREA SERIO, Condizioni speciali e tariffa dei prezzi pel mantenimento delle diverse strade della Provincia di Bari. [S. l.], [s. l.], 1866, pp. 19. 81. «Allineamento della strada Garibaldi», progetto di spesa 1862 82. 83. 84. 85. 86. 87. 88. 89. 90. dell’architetto civile Michele Masotino, cc. 000. «Stati di spesa per riduzione e mantenimento delle strade rurali» dal 1861 al 1863, cc. 000. «Canale a strada Garibaldi», relazioni tecniche e note di spesa, cc. 000. «Contabilità costruzione canalone della strada Crocifisso», cc. 000. «Appalto manutenzione case redditizie, selciate, pozzi neri», acquedotti, cunicoli, cc. 000. «Appalto costruzione della nuova strada di comunicazione tra quella nazionale e la stazione ferroviaria di Santo Spirito», cc. 000. «Costruzione e manutenzione delle strade comunali», corrispondenza con deputazione provinciale di Terra di Bari, l’ufficio tecnico provinciale di Bari, del genio civile, cc. 000. Corrispondenza con la Prefettura di Bari per le «riduzioni di strade rurali», cc. 000. «Strada Mariotto – Terlizzi, manutenzione», corrispondenza con la deputazione provinciale di Terra di Bari, cc. 000. «Strade comunali in genere, consegne, manutenzioni», cc. 000. 1863 1863-1864 1863 1861-1866 1865 1866-1869 1863-1867 1868-1871 1868-1872 Contiene: istruzioni generali del ministero dei lavori pubblici sulle strade comunali obbligatorie in esecuzione della legge 30 agosto 1868, 1872. Busta 319 91. 92. 93. 94. 95. 96. 97. Corrispondenza diversa per le «costruzioni e manutenzioni delle strade comunali obbligatorie», cc. 000. «Legge sulla rete stradale delle provincie napoletane» del 27 giugno 1869, cc. 000. «Strade comunali obbligatorie e strade vicinali», relazioni tecniche e corrispondenza con la Prefettura di Terra di Bari, cc. 000. «Affari diversi relativi alle strade provinciali, comunali e vicinali», cc. 000. «Consorzi di strade vicinali» e atti di collaudi finali per lavori a varie strade vicinali, cc. 000. «Affari diversi relativi a strade e canaloni», cc. 000. «Progetto per l’allargamento della piazza Cattedrale», cc. 000. 1869-1872 1869 1871-1880 1873-1875 1879 1882 1882 Contiene: «Progetto d’arte per l’allargamento della Piazza Cattedrale di Bitonto, con demolire delle case di proprietà comunale e delle altre appartenenti a privati cittadini» redatto dall’architetto Michele Masotino, 1882 gennaio 3; «Pianta topografica della Piazza Cattedrale di Bitonto e sue adiacenze» dell’architetto Michele Masotino, 1882 gennaio 4, scala ogni 0,004 un metro, acquerello, mm 470x301. 98. «Prolungamento della strada vicinale del Saraco», progetti di spesa e corrispondenza, cc. 000. 1881-1884 99. «Verbale di consegna delle strade del rione Ranieri» del 17 1894 maggio 1893, cc. 000. 100. Regolamento per la direzione, per la contabilità e per la 1894 collaudazione dei lavori per conto del comune di Bitonto. Bitonto, Tip. Garofalo, 1893, pp. 30, cc. 000. 101. «Nuova estramurale a nord-est della città», relazioni tecniche, cc. 1891-1894 000. Contiene: «Prospetto di una nuova strada fra quella denominata delle Candele e quella della Annunziata, e propriamente dallo sbocco della strada a settentrione del campo di S. Leone sulla strada dell’Annunziata» redatto dall’ingegnere capo Michele Masotino il 1 luglio 1891; planimetria del «progetto di una nuova strada fuori l’abitato del comune di Bitonto fra la strada delle Candele e quella dell’Annunziata» dell’ingegnere Michele Masotino, s. d., lucido, china, colori, mm 585x325. 102. «Reclami pei ruoli di riparto di diverse strade vicinali», cc. 000. 1893-1894 2. Ponti e risanamento abitato Busta 320 1. «Progetto e appalto costruzione del ponte di S. Teresa», cc. 000. 1835-1844 Contiene: «Pianta ed elevazione del nuovo ponte nella vallata di S. Teresa di Bitonto» dell’ingegnere Francesco Lerario, 28 aprile 1835, acquerello, mm 400x525. 2. «Atti di subasta relativi alle riparazioni danni cagionati dall’alluvione del 1 ottobre 1846 alla fogna massima nella vallata del Carmine ed al ponte di S. Teresa», cc. 000. 1846-1860 3. Illuminazione pubblica Busta 321 1. «Atti diversi relativi agli appalti della pubblica illuminazione», cc. 1813-1851 000. Busta 322 2. 3. 4. «Atti relativi alla manutenzione, costruzione e riattazione dei riverberi della pubblica illuminazione», cc. 000. «Appalto della pubblica illuminazione», cc. 000. «Appalti della pubblica illuminazione», cc. 000. 1811-1849 1851-1859 1860-1872 4. Cisterne e acque Busta 323 1. «Atti di subasta per la riduzione della cisterna denominata del 1814-1822 Corso», cc. 000. «Costruzione della cisterna nelle vicinanze del soppresso convento 1819-1825 dei Carmelitani», cc. 000. 2. Contiene: relazione tecnica sulle spese dell’architetto Giuseppe Gimma, 1822 novembre 2. 3. «Appalto sfrattamento materiale estratto dal cavo del condotto e dalle due sentine della pubblica cisterna sulla strada del Corso», cc. 000. «Atti di subasta per l’accomodo delle sorgive site alla spiaggia di Santo Spirito e pozzi in campagna», cc. 000. Corrispondenza con l’Intendenza di Terra di Bari relativa ai «saggi delle sorgive esistenti in contrada le Mattine», cc. 000. «Appalti riparazioni ai serbatoi pubblici della spiaggia di Santo Spirito», cc. 000. «Scorrimento, pulitura e riduzione dell’antico pozzo della fontana presso il ponte del Carmine»601, cc. 000. «Appalto costruzione del nuovo serbatoio pubblico fuori Porta La Maia», cc. 000. 4. 5. 6. 7. 8. 1820-1821 1825-1834 1828 1830 1821-1830 1838-1845 Contiene: «Disegno pel progetto della nuova cisterna di Bitonto» dell’architetto Francesco Lerario, 22 maggio 1838, scala di palmi 90, acquerello, mm 370x505. 9. «Costruzione di un secondo serbatoio fuori Porta La Maia», cc. 000. 1843 Contiene: «Progetto della spesa che occorre per la costruzione d’una nuova cisterna pubblica da costruirsi fuori Porta la Maia» dell’architetto Luigi Castellucci, 2 novembre 1843. 10. 11. 12. Corrispondenza con l’Intendenza di Terra di Bari «per la ricostruzione del ponte nella vallata del Carmine», cc. 000. Corrispondenza con la direzione generale dell’Acquedotto Pugliese, ingegnere Francesco Zampari, relativa al «progetto dell’acquedotto del fiume Sele», cc. 000. «Restauri alle cisterne pubbliche di campagna», cc. 000. 1847-1860 1887 1894 5. Strade vicinali Busta 324 1. Elenchi e corrispondenza relativa agli «utenti strade vicinali e consorzi», cc. 000. 1872-1876 2. «Consorzi strade Cocevola, Serra ed altre», atti di appalto per la costruzione delle strade, cc. 000. 1872 601 Il fascicolo non è reperibile; da una annotazione anonima risulta consegnato al sindaco in epoca non precisata. 3. 4. «Consorzio strada vicinale Bozzarico», cc. 000. «Consorzio strada vicinale Cicerale», cc. 000. 1876-1886 1879 5. «Consorzi strade vicinali Tauro, la Guardiola, Bavotta o Pozzo Tagliola», corrispondenza e reclami degli utenti, cc. 000. 1878-1880 6. «Consorzi strade vicinali Pere Rosse, Monteverde, Altone e Spineto», corrispondenza, progetti e reclami degli utenti, cc. 000. «Consorzi strade vicinali Saraco e Anticone di Cela o Pezza Farina», cc. 000. «Consorzi strade vicinali Catino e Pozzo la Corte», cc. 000. «Consorzio della strada alle Farine», cc. 000. «Consorzio strada vicinale Anticone o Palmento Naturale», cc. 000. «Sistemazione e manutenzione delle strade comunali vicinali Pozzo la Corte, Taverna Gerardi, Pietra Grossa, S. Fortunato, Canta Canta e Camminata di Lerma», corrispondenza con gli utenti e progetti di spesa, cc. 000.cc. 000. «Consorzi strade vicinali Cagnano, Torre Iacono e Anticone di Cela», cc. 000. 1879-1880 7. 8. 9. 10. 11. 12. 1881-1889 1882-1883 1882 1883-1884 1883-1884 1884 Busta 325 13. 14. 15. 16. 17. 18. 19. 20. 21. 22. 23. 602 «Elenco delle strade comunali e vicinali»602, cc. 000. «Consorzio strade S. Demetrio e Mattine», cc. 000. «Strada vicinale Bosco Loiacono. Riduzione e sistemazione», cc. 000. «Consorzio strada vicinale Anticone di S. Francesco», cc. 000. «Strada vicinale Cagnano. Sistemazione e manutenzione del secondo tratto», cc. 000. «Consorzi strade vicinali Tauro, Vialone Gentile e Torre Iacono. Liquidazioni, rimissioni, vertenze relative», cc. 000. «Sistemazione e manutenzione strada vicinale Vialone Gentile», cc. 000. «Sistemazione e manutenzione strada vicinale Torre Iacono», cc. 000. «Consorzio via Appia»603, cc. 000. «Consorzio strada vicinale Ciccio il Negro», cc. 000. «Consorzio strada vicinale Pescara del Crocifisso alle Mattine», 1867-1884 1886 1881-1886 1886 1886-1887 1888-1893 1887-1888 1887-1889 1884-1892 1895-1897 1896 Al posto del fascicolo è inserita una annotazione del 9 dicembre 1908 che attesta il prestito dell’unità archivistica all’ingegnere dell’ufficio tecnico comunale. 603 Al posto del fascicolo è inserita una annotazione del 25 luglio 1907 che attesta il prestito dell’unità archivistica all’ingegnere dell’ufficio tecnico comunale. cc. 000. 6. Espropri per pubblica utilità Busta 326 1. 2. 3. 4. «Valutazioni e pagamenti delle proprietà occupate o danneggiate dalla nuova strada del Palombaio», cc. 000. «Valutazione fondi occupati dalla nuova strada di Santo Spirito e valutazione dei danni secondari», cc. 000. «Pretesa occupazione di suolo pubblico sulla strada dalla Consolare alla Mediterranea», cc. 000. «Valutazione e pagamento danni cagionati ai fondi occupati dalle strade mediterranee», cc. 000. 1812-1833 1814-1823 1848-1852 1824-1852 7. Servizio postale e telegrafico Busta 327 1. 2. 3. «Atti relativi al servizio postale dei procacci», cc. 000. «Pratica relativa al telegrafo elettrico», cc. 000. «Servizio postale in genere», corrispondenza con l’Intendenza di Terra di Bari, cc. 000. 1811-1865 1858-1875 1853-1873 8. Ferrovie Busta 328 1. 2. 3. 4. 5. «Strade ferrate da Napoli a Barletta per Brindisi fino ad Otranto», statistica e atti della sottoscrizione della società in accomandita Emmanuele Melisurgo, cc. 000. «Strada ferrata Otranto – Foggia – Taranto», corrispondenza con il servizio delle costruzioni della società italiana per le strade ferrate meridionali, cc. 000. «Ferrovie economiche», cc. 000. «Ferrovia Trani – Bitetto», cc. 000. «Tipi e progetti linea ferroviaria Molfetta – Matera», cc. 000. 1846-1860 1860-1872 1877-1878 1894-1895 s. d. 9. Servizi tecnici 1. 2. 3. 4. «Nomina dei deputati delle opere pubbliche provinciali», corrispondenza con l’Intendenza di Terra di Bari, cc. 000. «Istruzioni pei deputati locali delle opere pubbliche provinciali», cc. 000. «Nomina dei deputati delle opere pubbliche comunali», cc. 000. «Nomina di un sorvegliante alla esecuzione delle opere pubbliche comunali», cc. 000. 1816-1856 1820-1862 1832-1866 1847-1849 10. Manutenzione edifici pubblici, orologi Busta 329 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. «Manutenzione degli edifici pubblici comunali», cc. 000. «Riduzione del locale dei Minori Conventuali a casa comunale, manutenzione», progetto di Giuseppe Gimma del 1810, cc. 000. «Manutenzione del pubblico orologio sito nella piazza», cc. 000. «Restauri delle chiese patrimoniali sotto il titolo di S. Rocco e S. Gaetano», cc. 000. «Appalto per accomodi della volta finta e tetto del corridoio grande dell’ex convento dei Conventuali addetto a casa comunale», cc. 000. «Appalto accomodi e risarcimenti alla casa comunale addetta al regio giudicato», cc. 000. «Appalto per gli accomodi nella casa comunale», cc. 000. 1807-1836 1810-1821 1810-1834 1812-1830 1815-1816 1817 1821 Busta 330 8. 9. 10. 11. 12. «Spese per riduzioni del convento dei domenicani a casa comunale e caserma di gendarmeria», cc. 000. Offerta del maestro Giuseppe Modugno per la costruzione di un «orologio pubblico al largo del castello», cc. 000. «Appalto e riduzioni e riparazioni alla casa comunale», cc. 000. «Circa gli stemmi reali e del comune da scolpirsi nei diversi uffici pubblici», cc. 000. «Incartamento per l’appalto economico con il maestro Emmanuele Sannicandro per le riparazioni delle selciate, canaloni e pubblici edifici», cc. 000. 1822-1831 1828 1822-1826 1829-1830 1830-1867 Busta 331 13. 14. 15. 16. 17. 18. 19. «Appalto riduzioni ai tre bassi della casa pretoriale di proprietà comunale», cc. 000. «Riduzione dei bassi sotto la casa pretoriale», cc. 000. «Abbattimento cappella del Carmine e ricostruzione», corrispondenza con l’Intendenza di Terra di Bari, cc. 000. «Restauri tratto pubblica muraglia innanzi la chiesa e convento di S. Agostino», relazioni tecniche e di spesa, cc. 000. «Chiusura a muro della caduta chiesa degli ex Agostiniani», cc. 000. «Collocamento di un orologio nella casa comunale», perizia dell’orologiario Emanuele Vitale, cc. 000. «Atti di appalto per la riduzione dei bassi sotto la casa comunale ad uso d’istruzione pubblica», cc. 000. Contiene: «Progetto per le pubbliche scuole di fanciulle», redatto 1830 1830-1832 1831-1832 1831-1842 1834 1835 1835-1836 dall’ingegnere civile Francesco Lerario, 1835 aprile 16; pianta del «disegno delle scuole per le fanciulle di Bitonto» dell’ingegnere Francesco Lerario, [1835], scala 1:80, acquerello, mm 365x495. 20. 21. 22. 23. 24. 25. 26. 27. «Atti di appalto della costruzione della macchina di ferro del pubblico orologio che deve situarsi sulla torre della Porta Baresana», cc. 000. «Atti di appalto per la restaurazione al tetto e frontone della chiesa di S. Gaetano di proprietà comunale», cc. 000. «Riparazioni in genere agli edifici pubblici», corrispondenza, cc. 000. «Atti di subasta per opere suppletorie al quarto adiacente al giudicato regio», cc. 000. «Atti di subasta per il mantenimento e regolamento dei tre pubblici orologi» di Bitonto, cc. 000. «Atti di subasta per la costruzione del muro di freno al burrone della Cocevola delle monache di S. Pietro Nuovo a S. Matteo», cc. 000. «Atti di appalto per le riduzioni al palazzo di città», cc. 000. Corrispondenza con la Prefettura di Bari relativa alle pubblicazioni di «Monografie edilizie», cc. 000. 1835-1839 1836 1839-1844 1840-1842 1842-1872 1853-1856 1865 1877 11. Porti Busta 332 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. «Atti di appalto per la riattazione della lamia della Porta Baresana», cc. 000. «Lavori di compimento del porto di Bari. Concorso del comune», corrispondenza con la Prefettura di Bari, cc. 000. «Porto nuovo di Bari. Contributi», cc. 000. «Interessi debito arretrato per l’opera del porto di Bari», cc. 000. «Debito verso il comune di Bari per il porto», cc. 000. «Allargamento della banchina del molo nel nuovo porto di Bari», richiesta della Prefettura di Bari di concorso alla spesa, cc. 000. «Sistemazione del porto di Bari», cc. 000. «Richiesta di miglioria nella spiaggia di Santo Spirito», cc. 000. 1809-1816 1869 1867-1877 1873-1874 1877 1882 1888 1890 12. Costruzione nuovi molini 1. «Atti di subasta per la costruzione dei nuovi molini fuori dei locali 1815-1843 comunali», cc. 000. 13. Miscellanea 1. «Atti di subasta per la costruzione degli ovili alle terre erbose della 1814-1818 Murgia e selva patrimoniale», cc. 000. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. «Atti di appalto per la costruzione di Porta Baresana e muraglia», cc. 000. «Obblighi contratti da particolari in rapporto a costruzioni di edifici» dal 1849 al 1859, cc. 000. «Regolamento pel sistema delle opere pubbliche d’urgenza», circolare dell’Intendenza di Terra di Bari del 25 agosto 1860, cc. 000. «Fabbricati sulla spiaggia di Santo Spirito», corrispondenza, cc. 000. «Asta pubblica per la costruzione di cinque locali a pianterreno al borgo accanto al castello comunale», cc. 000. «Quadri delle distanze» chilometriche, cc. 000. «Progetto d’illuminazione a gas», cc. 000. «Nomina degli arbitri per la vertenza con gli appaltatori fratelli Zanzonico per le opere del cimitero», cc. 000. 1813-1820 1849-1860 1851-1860 1857 1867 1875 1891-1892 1895 XI. Industria, commercio e agricoltura 1. Agricoltura Busta 333 1. 2. 3. Corrispondenza con l’Intendenza di Terra di Bari «circa il raccolto annuale dei cereali», cc. 000. Corrispondenza con l’Intendenza di Terra di Bari a proposito di «boschi del circondario e leggi forestali», cc. 000. «Distruzione dei bruchi», disposizioni, statistiche e corrispondenza, cc. 000. 1807-1849; 1860 1809-1863 1809-1865 Busta 334 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. «Affitto della caccia con laccioli, reti ed altri ordegni», disposizioni, manifesti e corrispondenza, cc. 000. «Incartamento per l’esterminio degli scarabei», cc. 000. «Coltivazione dei gelsi», manifesto a stampa, 15 ottobre 1833, cc. 000. «Statistica degli animali pecorini», corrispondenza con l’Intendenza di Terra di Bari, cc. 000. «Cattedra dell’Agricoltura», corrispondenza e disposizioni sulla nomina del maestro e sua retribuzione, cc. 000. «Uve guaste ed erbe velenose», disposizioni e corrispondenza con l’Intendenza di Terra di Bari, cc. 000. «Relazione sullo stato delle campagne», disposizioni e corrispondenza con la Prefettura di Terra di Bari, cc. 000. «Distruzione dei bruchi», statistiche e disposizioni della Prefettura 1810-182; 1861 1822-1823 1833 1834-1849 1841-1844 1852-1863 1868-1875 1870 12. 13. di Terra di Bari, cc. 000. «Inchiesta agraria», circolari della Prefettura di Terra di Bari, cc. 000. «Questionario sulle condizioni della cassa agricola», cc. 000. 1878 1880 Contiene: AGOSTINO BERTANI, Questionario per lo studio delle condizioni igieniche e sanitarie civili ed economiche dei lavoratori della terra in Italia. Genova, Stabilimento del Movimento, [1878], pp. 48. 14. 15. «Vini adulterati», corrispondenza e disposizioni della Prefettura di 1881 Terra di Bari cc. 000. «Distruzione delle cavallette», cc. 000. 1877-1882 Contiene: Regolamento per la distruzione delle cavallette votato dal consiglio provinciale nella sessione straordinaria del 31 gennaio 1876. Bari, Tipografia Cannone, 1877, pp. 8, due copie. 16. «Voto sullo zuccheraggio dei mosti a dazio ridotto», cc. 000. 1890 Contiene: CAMERA DI COMMERCIO ED ARTI DELLA PROVINCIA DI BARI, Voto sullo zuccheraggio dei mosti a dazio ridotto. Bari, Stab. Tip. Del Corriere delle Puglie, 1890, pp. 14. 17. 18. «Statistica dell’olio», cc. 000. «Esposizione nazionale d’industrie campestri», cc. 000. 1891 1893 Contiene: «Programma» a stampa del «Concorso-esposizione nazionale per le piccole industrie campestri. Cesena, 27 agosto – 20 settembre 1893. 19. «Peronospora della vite», cc. 000. 1896 2. Industria e lavoro Busta 335 1. 2. 3. 4. 5. «Esposizione dei saggi d’industria e manifattura», cc. 000. «Razze di cavalli e deposito di stalloni», cc. 000. «Arti e manifattura con o senza privative», cc. 000. «Trappeti alla calabrese», cc. 000. «Esposizione marittima in Napoli», cc. 000. 1807-1861 1835-1868 1839-1849 1844 1870 Contiene: domanda d’ammissione e programma dell’«Esposizione internazionale marittima in Napoli dal 1 settembre al 30 novembre 1870». 6. 7. «Statistica industriale», cc. 000. «Certificati d’origine dei vini da importarsi in Austria Ungheria», cc. 000. 1889 1892 3. Commercio Busta 336 1. «Stati settimanali dei generi annonari», cc. 000. Contiene: bollettini dei «prezzi de’ generi annonari ne’ mercati della provincia di Terra di Bari». 1810-1821 Busta 337 2. 3. 4. «Incartamento relativamente alla abbusiva esazione che si faceva per la misuratura dell’olio», cc. 000. «Prezzi dei cereali negoziati nella pubblica piazza», cc. 000. «Misura pubblica per la vendita degli oli», cc. 000. 1824 1829-1844 1829-1844 Busta 338 5. 6. 7. 8. 9. «Esportazione di generi all’estero», corrispondenza con l’Intendenza di Terra di Bari, cc. 000. «Determinazione delle voci dei cereali», cc. 000. «Prezzi di contrattazione dei vini mosti», cc. 000. «Stati settimanali dei generi annonari», cc. 000. «Registri contrattazione oli», cc. 000. 1833-1856 1835-1868 1810-1866 1846-1853 1847-1868 Contiene: corrispondenza con vari comuni anche di altre regioni. 10. «Incartamento in ordine alla formazione delle liste elettorali per le 1862-1881 camere di commercio e di arti di tutto il Regno d’Italia», cc. 000. Busta 339 11. 12. «Statistica introduzione, fabbricazione e consumo generi alimentari», cc. 000. «Convenzioni marittime», cc. 000. 1863-1865 1891 Contiene: CAMERA DI COMMERCIO ED ARTI DI BARI, Per la prossima discussione parlamentare delle convenzioni marittime. Memorandum. Bari, Stab. Tip. Del Corriere delle Puglie, 1891, pp. 20. 13. «Liste elettorali commerciali», cc. 000. 1875-1883 4. Fiere e mercati 1. 2. «Fiere e mercati», cc. 000. «Fiera enologica in Roma», cc. 000. 1808-1867 1880 Contiene: COMIZIO AGRARIO DI ROMA, Concorso e fiera enologica italiana in Roma. Roma, Stabilimento tipografico del “Popolo Romano”, 1880, pp. 8. 3. «Fiera di vini e mostra di olii nazionali», cc. 000. 1880-1881 Contiene: COMIZIO AGRARIO DI ROMA, Concorso e fiera dei vini italiani. Esposizione nazionale di olii commestibili e liquori. Regolamento. Roma, Tipografia del Popolo Romano, 1881, pp. 8. 5. Pesi e misure Busta 340 1. 2. 3. «Leggi, regolamenti e disposizioni di pesi e misure», cc. 000. «Acquisti di pubbliche misure», cc. 000. «Appalto proventi sulla misuratura dell’olio», cc. 000. 1818-1846 1822-1853 1826-1841 Busta 341 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. «Incartamento contenente tutti gli atti relativi al dare al comune da 1845-1855 Luigi Sciacqua e Donato Demichele pel provento della zecca sui pesi e misure», cc. 176. «Uniformità dei pesi e misure», cc. 000. 1837; 1847-1861 «Incartamento contenente le subaste per lo appalto del provento 1843-1851 sulla zecca de’ pesi e misure de’ privati con la tariffa notata nell’ufficio del sig. Intendente della provincia del 19 novembre 1841, inserita nel Giornale n. 1130, approvata per questo comune con ministeriale del 15 marzo 1843, n. 966», cc. 175. «Appalto proventi misuratura volontaria cereali», cc. 000. 1833-1836 «Incartamento per l’appalto del provento giurisdizionale sulla 1836-1840 misuratura volontaria degli olii con la tariffa di grana 7 a soma aggiudicato a favore di Vincenzo Scivittaro con la garantia di ducati 80 argento depositati nella cassa comunale per l’annuo estaglio di ducati 276 moneta rame, e per la durata di anni 4 dal 1 gennaio 1837 a 31 dicembre 1840», cc. 000. «Incartamento per l’appalto del provento giurisdizionale sulla 1836-1840 misuratura volontaria de’ cereali e frutti secchi con la tariffa superiormente autorizzata di 1 carlino a carro, e grana 2 per ogni soma a schiena, aggiudicato a favore di Gaetano Losito con la garantia solidale di Benedetto Luiso per l’annuo estaglio di ducati 180 moneta rame e per la durata di anni quattro dal 1 gennaio 1837 a 31 dicembre 1840», cc. 000. «Incartamento contenente la corrispondenza e gli atti di subaste 1840-1844 per lo appalto del provento giurisdizionale sulla misuratura volontaria degli olii rimasto aggiudicato a Giovanni Acchille con la garantia solidale di Angelo Michele Parisi per anni quattro dal 1 gennaio 1841 a tutto dicembre 1844 per l’annuo estaglio di ducati 165 moneta rame pagabili a 12 dande uguali in ogni fine di mese», cc. 000. Busta 342 11. 12. «Incartamento contenente gli atti di subaste per lo appalto del 1844-1848 provento giurisdizionale sui pesi e misure con la tariffa sul peso di grana 4 a cantaia, e per la misura di capacità grana 2 a soma a schiena, e grana 20 per ogni carretta approvata ministerialmente, per la durata dal 1 gennaio 1845 a tutto dicembre 1848 per l’annuo estaglio di ducati 282 argento così rimasto aggiudicato a Giovanni De Palo fu Vito con la garantia solidale di Gaetano Losito fu Stefano», cc. 30. «Incartamento per l’appalto del provento giurisdizionale sul peso e 1848-1850 13. 14. 15. 16. sulla misura con la tariffa di grana 4 a cantaia sul primo, e di grana 10 a carro e grana 2 per soma a schiena sulla misura per anni due dal 1 gennaio 1849 a tutto dicembre 1850 per annui ducati 150 argento così approvato dal sig. Intendente con ufficio del 15 marzo 1849 n. 1054 a favore di Michele Acquafredda con la garantia solidale di Giovanni Achille fu Francesco», cc. 000. «Incartamento per lo appalto del provento giurisdizionale sul dritto del peso e misura pubblica pel periodo dal 1 gennaio 1851 a tutto dicembre 1854 a favore di Angelo Michele Calia, con la garantia solidale di Vincenzo Pannone ambo di Bitonto per l’annuo estaglio di ducati 240 argento pagabili a rate mensili», cc. 000. «Incartamento ed atti di subaste per lo appalto del provento giurisdizionale sul dritto del peso e misura pubblica, pel periodo dal 1 gennaio 1855 a tutto dicembre 1858 rimasto in grado diffinitivo aggiudicato a Francesco Bellezza per la quale, con la garantia solidale di Donato Catucci di Gabriele per l’annuo estaglio di ducati 280 argento pagabili ad uguali dande mensili, e sotto tutte le condizioni proposte dal decurionato, e superiormente approvate; quale affitto è rimasto omologato come sopra con ufficio del signor Intendente della provincia dell’8 gennaio 1855, n. 284», cc. 000. «Atti relativi alla verificazione periodica dei pesi e misure», cc. 000. «Incartamento per lo appalto del provento giurisdizionale sul dritto del peso e misura pubblica per il comune di Bitonto, con la tariffa di grana 4 a cantaia sul peso, e di grana 2 a soma a schiena, e grana 10 a carro sulla capacità, quale tariffa ministerialmente autorizzata», cc. 000. 1850-1854 1855-1858 1861-1881 1858-1864 Busta 343 17. «Stati utenti pesi e misure», cc. 000. 1864; 1870-1885 Busta 344 18. «Stati utenti pesi e misure», cc. 000. 1886-1896 XII. Stato civile, anagrafe, censimenti, statistiche 1. Stato civile604 Busta 345 604 Per la serie dei registri dello stato civile, vedi GRAZIA TATÒ, L’archivio storico del comune di Bitonto, cit., p. 214-215 (atti di nascita); p. 216-217 (atti di matrimonio); p. 218-219 (atti di morte); p. 220 (atti diversi); p. 220 (cittadinanza). 1. 2. «Istruzioni sull’andamento dello stato civile», cc. 000. «Registro per l’esazione dei diritti di stato civile», cc. 000. 1809-1857 1866-1893 2. Censimenti 1. 2. «Registro censimento», cc. 000. «Censimento popolazione», cc. 000. 1861 1881-1882 3. Statistiche varie Busta 346 1. 2. 3. «Statistiche varie», cc. 000. «Stati mensili numerici di popolazione», cc. 000. «Statistica in genere», cc. 000. 1808-1845 1831-1845 1848-1858 Busta 347 4. «Statistica in genere», cc. 000. 1850-1856 Contiene: Programma della statistica generale de’ reali dominii continentali del Regno delle Due Sicilie pubblicato dal Ministero dell’Interno. Napoli, Stabilimento tipografico del Ministero dell’Interno, 1853, pp. 50. 5. 6. «Statistica movimento popolazione», cc. 000. «Statistiche varie», cc. 000. 1857-1860 1863-1872 XIII. Emigrazioni e passaporti 1. Emigrati Busta 348 1. 2. 3. «Domande di passaporto per l’estero», cc. 000. 1836-1853 «Registro rilascio certificato per passaporto per l’estero», cc. 000. 1885-1896 «Statistica sull’emigrazione», cc. 000. 1873-1877 Contiene: Bari politico amministrativo, giornale quotidiano del 1 marzo 1877. XIV. Oggetti diversi 1. Affari non classificabili in altre categorie Busta 349 1. «Atti di usciere» notifiche, cc. 000. 1834-1849 Busta 350 2. «Atti di usciere», notifiche, cc. 000. 1850-1854 Busta 351 3. «Atti di usciere», notifiche, cc. 000. 1855-1899 Busta 352 4. «Atti di usciere giudiziario», cc. 000. 1892-1899 Busta 353 5. «Atti relativi ai pensionati dello Stato», cc. 000. 1807-1810 Contiene: elenco degli «individui che devono recevere un acconto delle loro pensioni … essi sono i soppressi religiosi di monasteri di Bitonto», 1809. 6. 7. 8. «Atti relativi ai pensionati dello Stato», cc. 000. 1811-1814 «Leggi, manifesti ed atti relativi all’amministrazione del Tavoliere 1808-1858 di Puglia», cc. 000. «Atti relativi all’esercizio dei periti agrimensori», cc. 000. 1809-1872 Contiene: «Stato nominativo degli agrimensori e dei periti cedolari», s. d. 9. 10. 11. 12. 13. «Ruolo testatico pel anno 1810», cc. 000. «Circa la vendita in privativa di alcuni commestibili», cc. 000. «Animali minuti che arrecano danni nei fondi dei particolari», cc. 000. «Atti relativi all’esistenza in vita dei pensionati», cc. 000. «Nomina dei pubblici misuratori degli oli», cc. 000. 1810 1812-1825 1815-1857 1823-1831 1824-1858 Contiene: «Stato de’ trappeti ad olio esistenti nel comune», 1852. 14. 15. «Incartamento per la domanda di minorazione di canone fiscale e 1825-1830 civico reclamata dai fratelli Giovanni e Giulio Jatta del comune di Ruvo, proprietari della masseria di Salluzzi, sita nel tenimento di Bitonto», cc. 000. «Atti relativi alla formazione di un decente tosello, necessario alle 1828-1830 feste civili», cc. 000. Busta 354 16. 17. 18. «Atti relativi ai pensionati dello Stato», cc. 000. «Assistenza del comune reclamata dal conte di Lesina, Diego Gentile, per devoluzione di terre riscattate da servitù fiscali di pascolo», cc. 000. «Corrispondenza con l’Intendenza di Terra di Bari relativa alle contravvenzioni sul dazio dello sfarinato », cc. 000. 1815-1835 1830-1831 1829-1834 19. 20. «Atti di notorietà», cc. 000. «Esistenza in vita di pensionati», cc. 000. 1829-1852 1831-1850 21. «Ritenuta provvisoria sul canone dovuto a Eustachio Rogadeo pel 1831-1835 Tavoliere di Puglia», cc. 000. Busta 355 22. 23. 24. 25. 26. «Atti relativi ai pensionati dello Stato», cc. 000. «Miscellanea», circolari varie dell’Intendenza di Terra di Bari, cc. 000. «Domanda di Pasquale Bernardi per esonero di annualità di censo», cc. 000. «Circa le garanzie negli appalti», cc. 000. «Atti relativi ai pensionati dello Stato», cc. 000. 1830-1834 1830-1848; 1862 1831-1834 1831-1832 1835-1864 Busta 356 27. 28. 29. 30. 31. 32. 33. 34. 35. 36. 37. 38. 39. 40. «Atti relativi alla Reale Società Economica» della provincia di Bari, cc. 000. «Circa le copie dell’opera di Giambattista de Tommasi regio giudice sulla croce del divino redentore», corrispondenza con l’Intendenza di Terra di Bari, cc. 000. «Lavoro periodico sulla condotta dei guardaboschi», cc. 000. «Domande diverse per censuazione», cc. 000. «Reclamo di Domenico Cardone per la strada S. Agostino», cc. 000. «Miscellanea attestati diversi», cc. 000. «Disposizioni sull’ammissione di alunni nel collegio medico cerusico» di Napoli, cc. 000. «Atto di deposito nell’archivio comunale di atti appartenuti a Saverio Miola» relativi agli anni dal 1826 al 1833, cc. 000. «Consegna in Barletta degli 85 fucili di regio conto» detenuti dalla disciolta guardia nazionale, cc. 000. «Lavoro periodico sulla stipulazione di contratto», cc. 000. «Esistenza in vita dei pensionati», cc. 000. «Case chieste a censo dai padri Conventuali» di Bitonto, cc. 000. «Atti e certificati pei veterani», corrispondenza con il comando militare della provincia di Terra di Bari, cc. 000. «Certificati di nullatenenza ed atti diversi», cc. 000. 1836 1838 1840-1857 1847-1866 1843-1846 1846-1860 1848; 1852 1848 1849 1849 1841 1851 1858-1864 1860-1863 Busta 357605 605 La busta, la cui esistenza è attestata sull’inventario sommario redatto nel 1960, è risultata irreperibile durante le operazioni di riordinamento. 41. 42. «Manifesti vari», cc. 000. «Manifesti vari», cc. 000. 1856-1860 1861 Busta 358 43. 44. 45. 46. 47. 48. 49. 50. 51. 52. «Miscellanea», cc. 000. «Mobilia per l’ufficio del registro e bollo», cc. 000. «Circa la fusione della campana», cc. 000. «Vidimazioni di certificati ed atti diversi», cc. 000. «Miscellanea», cc. 000. «Affrancamento del Tavoliere», cc. 000. «Miscellanea», cc. 000. «Rinnovazioni iscrizioni ipotecarie», cc. 000. «Registro introiti feste popolari», cc. 000. «Miscellanea», cc. 000. 1862-1863 1863-1871 1863 1860-1866 1864-1868 1868 1868-1873 1869 1873 1874-1875 Busta 359 53. «Ordinanze diverse del sindaco», cc. 000. 1867-1894 Contiene: «Registro delle ordinanze del sindaco e della giunta dal 1872 al 1873». 54. 55. «Quadri delle distanze chilometriche», cc. 000. 1875-1879 «Commemorazione di Tommaso Traetta», centenario della morte, 1879; 1885 6 aprile 1879, cc. 000. Contiene: VINCENZO CAPRUZZI, Traetta e la sua musica. Napoli, [s. n.], 1878, pp. 59; FRANCESCO VENTAFRIDDA, VINCENZO CAPRUZZI, PASQUALE CARBONARA, Tommaso Traetta. Commemorazione il giorno 6 aprile 1879. Napoli, [s. n.], 1879, pp. 64. 56. «Miscellanea», cc. 000. 1881-1896 Contiene: «Progetto della spesa occorrente per la riduzione d’una parte del convento di S. Francesco per la scuola oleificia in Bitonto» dell’architetto comunale Michele Masotino del 25 febbraio 1880; carteggio con il «comitato provinciale di Bari per lo pellegrinaggio nazionale alla tomba di re Vittorio Emanuele II», 1883-1884. XV. Pubblica sicurezza 1. Incolumità pubblica Busta 360 1. «Circa il crollamento delle case e forno denominato di S. Paolo», cc. 9. 1828 Contiene: ordinanza del 4 maggio 1828 del regio giudice del circondario di Bitonto Vincenzo Mininni, di abbattimento della «fabbrica del forno strada S. Paolo». 2. «Premio agli uccisori dei lupi», previsto dal r. decreto del 16 1828-1845 3. 4. maggio 1810, cc. 6. «Divieto di tenere sui balconi oggetti che possono cadere ed offendere i passanti», ordinanza a stampa dell’Intendente Luigi Ajossa del 3 marzo 1851, cc. 3. «Fabbricati minaccianti rovina», cc. 239. 1851 1838-1864 Contiene: corrispondenza con l’Intendenza di Terra di Bari. 5. 6. «Lavoro negli stabilimenti industriali considerato sotto il rapporto 1877 della salute degli operai», richiesta di informazioni da parte della regia Prefettura di Terra di Bari, cc. 6. «Disposizioni del lavoro delle donne e dei fanciulli», cc. 7. 1880-1893 Contiene: corrispondenza della regia Prefettura di Terra di Bari e della camera di commercio ed arti di Bari. 7. Regolamento per l’esecuzione della «legge sulle miniere, cave e torbiere», regio decreto del 14 gennaio 1894, cc. 9. 1894 2. Prevenzione infortuni 1. 2. 3. «Ordinanza di polizia sulla fabbricazione armi», dell’Intendenza di Terra di Bari del 10 aprile 1822 e corrispondenza relativa, cc. 7. «Ordinanze di polizia sullo sparo di mortaretti e fuochi artificiali», dell’Intendenza di Terra di Bari del 6 settembre 1822, del 30 settembre 1836, del 30 novembre 1858 e corrispondenza relativa, cc. 22. «Depositi e fabbricazione di polvere da sparo», cc. 27. 1822; 1848-1850 1822-1863 1849-1862 Contiene: corrispondenza con l’Intendenza di Terra di Bari. 3. Trattenimenti pubblici, teatri Busta 361 1. «Oblazioni e spese per feste religiose», cc. 14. 1809-1832 Contiene: corrispondenza con l’Intendenza di Terra di Bari. 2. 3. 4. «Ordinanza per le maschere e feste da ballo» dell’Intendente marchese Carlo Imperiale del 31 gennaio 1849, cc. 4. «Ordinanze di polizia per la santificazione delle feste» dell’Intendente marchese di Montrone del 17 giugno 1836 e corrispondenza relativa, cc. 14. «Rango di precedenza nelle pubbliche cerimonie», cc. 55. 1824-1849 1824-1853 1825-1865 Contiene: «Memoria per la controversia di precedenza tra il sindaco e il reverendo procuratore diocesano» dell’11 febbraio 1827. 5. «Celebrazione delle feste chiesastiche», cc. 41. 1826-1873 Contiene: «Notamento d’esito per la festa della Concezione e S. Gaetano dell’anno 1869». 6. «Festa secolare dell’Immacolata», 25 maggio 1834, cc. 12. Contiene: «Descrizione della festa secolare eseguita in Bitonto» in occasione del centenario del miracolo della Beata Vergine della Concezione che preservò la città di Bitonto «dalla minacciata distruzione 1834 in conseguenza della guerra» tra austriaci e spagnoli. 7. «Permesso a privati proprietari per costruzione di un teatro» intitolato al Principe Umberto, cc. 15. 1821-1835 Contiene: corrispondenza con l’Intendenza di Terra di Bari. 8. 9. 10. «Apertura del nuovo teatro e servizi teatrali», cc. 363. «Ordinanze e regolamenti per l’ordine dei teatri», cc. 15. «Spese delle feste religiose», cc. 221. 1837-1873 1843-1872 1846-1861 Contiene: corrispondenza con l’Intendenza di Terra di Bari. 11. «Atti relativi alla Santa Missione in Bitonto e Ruvo», istituita con rogito del 10 giugno 1860 del notaio Ignazio Minardi di Bitonto, cc. 41. 1857-1871 4. Esercizi pubblici Busta 362 1. «Ordinanze per i giochi proibiti», cc. 18. 1820-1861 Contiene: corrispondenza con l’Intendenza di Terra di Bari. 2. «Proibizione vendita vini nei giorni festivi e chiusura delle bettole», cc. 15. 1828-1852; 1892 Contiene: ordinanza dell’Intendente Edoardo Winspeare del 25 maggio 1843 e ordinanza dell’Intendente Luigi Ajossa del 20 febbraio 1852. 3. 4. «Avviso» dell’Intendente Francesco Logerot, sui permessi per 1828 l’esercizio dei mestieri di «locandieri, affittatori di case mobiliate, caffettieri, trattori, bigliardieri, tavernai, cantinieri e venditori di liquori», cc. 1. «Patenti per esercenti di arti e mestieri», cc. 258. 1822-1863 Contiene: stati nominativi degli esercenti dal 1827 al 1844. 5. «Licenze di pubblico esercizio», cc. 578. 1868-1896 Contiene: corrispondenza con la regia Prefettura di Bari. 5. Accattonaggio e questue 1. «Ordinanze pei religiosi questuanti», cc. 11. 1822-1857 Contiene: circolare dell’Intendente Salvatore Mandarini «per ovviare alle questue abusive e fraudolente» del 14 agosto 1857. 2. «Atti per l’allontanamento di accattoni forestieri», cc. 12. 1824-1853 Contiene: corrispondenza con l’Intendenza di Terra di Bari. 3. «Ordinanze per gli accattoni che si dirigono alla capitale», cc. 7. 6. Classi pericolose per la società Busta 363 1828-1847 1. 2. «Proscrizioni delle società segrete», cc. 5. «Corrispondenza e certificati sulla condotta di vari individui», cc. 212. 1816 1835-1859 3. «Pregiudicati, ammoniti e vigilati», cc. 336. 1874-1889 4. «Registro caratteristico degli oziosi, vagabondi, mendicanti, persone sospette, ladri di campagna», c. 172. 1862-1875 Busta 364 5. «Lavoro periodico pel servizio delle amministrazioni», cc. 000. 1877-1884 Contiene: corrispondenza con la Regia Pretura mandamentale di Bitonto sugli individui ammoniti. 6. «Pregiudicati, ammoniti, sorvegliati», cc. 000. 1876-1889 Contiene: corrispondenza con la regia questura del circondario di Bari; «relazione mensuale intorno al servizio delle ammonizioni» dell’anno 1876; «prospetto sinottico trimestrale sul servizio delle ammonizioni e del domicilio coatto», 1877-1883. 7. Affari diversi di pubblica sicurezza Busta 365 1. «Atti relativi alla distruzione del brigantaggio e alle indennità a favore dei derubati», cc. 000. 2. «Miscellanea di pubblica sicurezza», cc. 000. 1808-1818 Contiene: corrispondenza con l’Intendenza di Terra di Bari. 1811-1817 Contiene: corrispondenza con l’Intendenza di Terra di Bari sullo stato dei «patentabili». 3. «Carte di sicurezza», cc. 000. 1821-1836 Contiene: «Regolamento su delle così dette carte di sicurezza, di permanenza, di passo e su de’ passaporti» del 30 novembre 1821. 4. 5. «Ordinanze di polizia per la vigilanza sugli abigeati», cc. 000. «Ordinanze di polizia pei prestiti sopra pegni», cc. 000. 1824-1825 1825-1826 Contiene: «Regolamento di polizia pei prestiti sopra pegni» emanato dall’Intendente Francesco Logerot il 23 dicembre 1825. 6. 7. «Disposizioni per le processioni delle congreghe» del Consiglio generale di beneficenza della provincia di Bari, cc. 000. «Ordinanze di polizia per gli studenti che si recano alla capitale», cc. 000. 1826 1828-1859 Contiene: ordinanza di polizia per la «inibizione dei mustacchi e dei distintivi militari» del 14 gennaio 1831, manifesto a stampa. 7.bi Corrispondenza con l’Intendenza, poi Prefettura di Bari, e la s capitaneria di porto del compartimento marittimo di Bari per 1838-1873 «costruzione dei camerini da bagno a Santo Spirito», cc. 000. Busta 366 8. «Miscellanea di pubblica sicurezza», cc. 000. 1845-1848 Contiene: corrispondenza con il commissariato di polizia di Terra di Bari sugli «esercenti di mestieri» e sulle «carte di passaggio». 9. Corrispondenza con il comando della divisione territoriale nelle 1849-1850 Puglie per la restituzione delle armi consegnate «pel disarmo», cc. 000. Contiene: «Stato nominativo pel disarmo seguito in questo comune a 23 novembre 1849». 10. «Atti relativi ai passaporti per il libero passaggio», cc. 000. 1848-1854 Contiene: ordinanza dell’Intendente, Luigi Ajossa, sulle carte di soggiorno, trasmessa al comune con nota del 9 gennaio 1852, manifesto a stampa. 11. «Istallazione e dimissione del Consiglio di pubblica sicurezza», cc. 1848-1849 000. Contiene: circolare del Ministero dell’interno del 24 aprile 1848. 12. «Circa la provvigione dei grani», cc. 000. 1853-1860 Contiene: corrispondenza con l’Intendenza sulle «derrate alimentari di prima necessità»; «notamento dei proprietari che tengono deposito di grano nel suddetto comune» del 31 ottobre 1859. 13. «Miscellanea di pubblica sicurezza», cc. 000. 1860-1862 Contiene: corrispondenza con il comando della Guardia nazionale di Bitonto. Busta 367 14. «Miscellanea di pubblica sicurezza», cc. 000. 1862-1883 Contiene: corrispondenza con la Prefettura di Bari e la Pretura mandamentale di Bitonto. 15. «Brigantaggio», cc. 000. 1862-1863 Contiene: legge del 15 agosto 1863 promulgata da Vittorio Emanuele II per la repressione del brigantaggio, manifesto a stampa. 16. «Atti relativi al furto in danno di Ancarano Giacomo», cc. 000. 1862 Contiene: «Incartamento pel furto commesso in campagna da Gaetano Murgolo e Maria Ricci» il 6 settembre 1862. 17. «Pratica relativa alla Società di Mutuo Soccorso», cc. 000. Contiene: corrispondenza con la Prefettura di Bari e con l’Associazione Mutuo Soccorso degli artigiani ed agricoli di Bitonto; Associazione popolare di mutuo soccorso istituita in Bitonto. Bari, Cannone, 1862, pp. 15; Statuto e regolamento della società di mutuo soccorso di Bitonto. Bari, Cannone, 1869, pp. 23. Busta 368 1871-1880 18. Miscellanea di pubblica sicurezza, cc. 000. 1871-1889 Contiene: corrispondenza con l’Ufficio di pubblica sicurezza della Regia Prefettura di Terra di Bari sui sorvegliati; «Elenco dei pregiudicati di pubblica sicurezza» redatto il 18 luglio 1867 da Amato Taberini, pretore del mandamento di Bitonto; ordinanza prefettizia del 16 dicembre 1879 sui teatri e pubblici trattenimenti, manifesto a stampa; comunicazione prefettizia del 4 aprile 1883 del verbale dell’ispezione effettuata da un ingegnere del genio civile al «teatro di proprietà privata di Bitonto». Busta 369 19. «Atti relativi alla prostituzione», cc. 000. 1872-1889 Contiene: comunicazione prefettizia del 20 gennaio 1874 sull’Ufficio sanitario per la sorveglianza sulla prostituzione; corrispondenza con la Prefettura di Bari sulla statistica trimestrale delle meretrici e dei militari sifilitici. Busta 370 20. «Miscellanea di pubblica sicurezza», cc. 000. 1872-1886 Contiene: nota del 30 maggio 1870 della Prefettura di Terra di Bari per lo «stanziamento di forza pubblica in Santo Spirito». Busta 371 21. «Permessi per porto d’armi», cc. 000. 1879-1893 Contiene: corrispondenza con la Regia Prefettura di Bari e la Pretura mandamentale di Bitonto. 22. «Mezzi di trasporto ad indigenti», cc. 000. 1873-1889 Contiene: corrispondenza con la Regia Prefettura di Bari relativa alla «contabilità dei mezzi di trasporto ed indennità fornite ad indigenti». 23. «Miscellanea di pubblica sicurezza», cc. 000. 1890 Contiene: corrispondenza, richieste di informazioni della Regia Questura del Circondario di Bari; circolare del 18 giugno 1890 della Regia Questura di Bari relativa alle visite da effettuarsi negli stabilimenti in cui vi sono in uso caldaie a vapore; circolare del 5 agosto 1890 della Regia Questura sulle lotterie proibite. 24. «Miscellanea di pubblica sicurezza», cc. 000. 1866-1889 Contiene: «Prospetto di abbonamento per settanta recite che darà la Drammatica Compagnia diretta dall’artista Pietro Zoli» presso il teatro Umberto in Bitonto, 1887; brogliaccio degli avvenimenti di pubblica sicurezza, 1866-1889. 25. «Miscellanea di pubblica sicurezza», cc. 000. 1891 Contiene: «Elenco dei sorvegliati speciali ed ammoniti giudiziari» dal 1866. 26. 27. «Miscellanea di pubblica sicurezza», cc. 000. «Miscellanea di pubblica sicurezza», cc. 000. 1892 1893 28. «Miscellanea di pubblica sicurezza», cc. 000. 1894 Contiene: «Relazione sullo spirito pubblico del 9 marzo 1894 inviato alla Prefettura di Bari; circolare della Regia Prefettura di Bari del 2 giugno 1894 sulla «emigrazione agli Stati Uniti». 29. «Miscellanea di pubblica sicurezza», cc. 000. 1895 Contiene: nota delle Delegazione di pubblica sicurezza di Bitonto del 22 maggio 1895 sulla «emigrazione in Turchia e mancanza di lavoro a Costantinopoli». 30. «Miscellanea di pubblica sicurezza», cc. 000. 1896 Contiene: note della Delegazione di pubblica sicurezza di Bitonto del 14 aprile e 16 maggio 1896 sulla «emigrazione a Zanzibar e sulle coste dell’Oceano Indiano» ed «emigrazione nella Svizzera». Busta 372 31. «Registro degl’individui muniti di permesso di porto d’armi», cc. 000. 1875-1894 Busta 373 32. «Registri delle prostitute», cc. 000. 32.1 «Registro delle donne iscritte quali prostitute»606, cc. 000. 32.2 «Registro dei permessi per tenere postribolo»607, cc. 000. 32.3 «Registro delle donne riconosciute infette»608, cc. 000. 1862-1883 1869-1880 1875 1879-1888 8. Gendarmi, forza pubblica Busta 374 1. «Costruzione e manutenzione caserma per la gendarmeria», cc. 000. 1807-1841 Contiene: «Nota degli effetti da quartiere rimasti in Bitonto dell’Armata francese comandata dal generale Sansir nell’uscire da questo Regno in novembre 1805». 2. «Incartamento ed atti di appalto per le riduzioni dei bassi della casa comunale per la caserma di gendarmeria, e del quarto superiore per officina del regio giudicato», cc. 000. 1829-1831 Contiene: «Memoria del palazzo comunale» del 20 dicembre 1829 redatta dall’ingegnere Giuseppe Porta. 3. «Costruzione di una casa in via Terlizzi per ricovero alla forza pubblica di perlustrazione», cc. 000. 1847 Contiene: «Disegno e stato estimativo della spesa che occorre per la formazione di una casetta da stabilirsi al ponte Gallotta sulla strada da 606 Nel registro risultano iscritte 109 donne, la maggior parte delle quali esercitava in precedenza il mestiere di domestica, o contadina o filatrice. 607 Nel registro, tenuto ai sensi dell’art. 95 del Regolamento del 15 febbraio 1860, vi è una sola «permissione» rilasciata in data 4 maggio 1875. 608 Nel registro risultano essere state state ricoverate nel sifilicomio 154 donne di età compresa tra i 16 e i 38 anni. Bitonto a Terlizzi» redatta dall’architetto Luigi Castellucci il 13 novembre 1847. 4. 5. Riparazioni alla «Caserma reali carabinieri», cc. 000. «Appalto casermaggio reali carabinieri», cc. 000. 1881-1882 1884 Bibliografia La bibliografia che si presenta comprende i testi che sono stati consultati per dotare il lavoro di un apparato di riferimento. La loro conoscenza deve essere reputata indispensabile per la raffigurazione del contesto storico, sociale ed economico, politico e giuridico, all’interno del quale questo lavoro poggia la ricostruzione delle vicende dell’archivio storico della città di Bitonto. Poiché non da tutti sono state tratte citazioni, è stata divisa in due sezioni la prima delle quali segnala le opere che sono state effettivamente citate. Una bibliografia generale della città di Bitonto arriverebbe a includere un numero sterminato di titoli, risultato non congruo all’economia di questo lavoro e si rinvia pertanto ai validi contributi che arricchiscono i numerosi lavori di storiografia, tesi di laurea o saggi su aspetti specifici delle vicende cittadine già disponibili nelle biblioteche pubbliche del territorio. Le ricerche bibliografiche sono state condotte prevalentemente presso la Biblioteca nazionale di Bari, dove sono stati individuati non meno di duecento titoli, con i dovuti riscontri presso la Biblioteca comunale di Bitonto, altrettanto ricca, il cui direttore, Pasquale Cioce, si ringrazia per l’ospitalità cortese e generosa. Medesimi riconoscimenti vanno al personale, tutto entusiasticamente votato alla soddisfazione di ogni richiesta avanzata. La biblioteca comunale ha offerto in particolare la consultazione del cospicuo fondo manoscritto, originato dalla collezione di Eustachio Rogadeo, nel quale sono state riconosciute scritture in qualche modo legate alle vicende dell’archivio, nonché una molteplicità di documenti, memorie, cronache che si sono rivelate importantissime per la delineazione del contesto storico. Bibliografia di riferimento ACQUAFREDDA VITO, Bitonto attraverso i secoli. Bitonto, Raffaello, 1996, 2 volumi. (2^ ed: Bitonto, Amendolagine, 1937-1938, 2 volumi). ANTONIELLA AUGUSTO, L’archivio comunale postunitario. Firenze, La Nuova Italia, 1979. Atti della R. Commissione conservatrice dei Monumenti ed oggetti di antichità e Belle Arti della Provincia di Terra di Lavoro, anno vigesimo terzo, 1892. Caserta, Nobile, 1892. BULGARELLI LUKACS ALESSANDRA, Le ‘universitates’ meridionali all’inizio del regno di Carlo di Borbone. La struttura amministrativa, «Clio. 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