PIANO ESECUTIVO DI GESTIONE 2 0 11 RIFERIMENTO RELAZIONE PREVISIONALE E PROGRAMMATICA DESCRIZIONE PROGRAMMA R.P.P. Settore Codifica Servizio Dirigente Responsabile P.O. Responsabile Serv. Edilizia Urbanistica Arch. Alessandra Bellini Risorse 2011 2012 2013 Correnti Investimento ASSEGNAZIONE RISORSE UMANE AL SERVIZIO Cognome e Nome Antonelli Francesco Calosi Grazia INTERNE AL SERVIZIO Categoria C C Profilo Istruttore tecnico Istruttore tecnico ALTRE RISORSE Denominazione Dott. Agr. Norci Elisabetta, Arch. Giannini Barbara, arch. Nesi Irene, Geol. Mauro Cartocci Geo. Stefano Batoli Arch. Paolo Frezzi RISORSE STRUMENTALI DA UTILIZZARE n. 4 personal computer con relativo software n. fotocopiatrice/stampante n. .. fax n. 3 stampanti FINALITA’ ED OBIETTIVI DA CONSEGUIRE Descrizione sintetica degli obiettivi gestionali e di sviluppo da perseguire nell’anno 2011: N. 1 Obiettivo RECUPERO ICI ( geom. Antonelli Grazia Calosi) Descrizione Tempi realizzazione Il disposto di cui all’art. 5 comma 5° del Dlgs. 30.12.1992 n. 504 stabilisce che “ Per le aree fabbricabili il valore è costituito da quello venale in comune commercio al 1° entro il 30.05. 2011: gennaio dell’anno di imposizione, avendo riguardo alla zona territoriale di ubicazione, • determinazione del all’indice di edificabilità, alla destinazione d’uso consentita, agli oneri per eventuali valore di mercato lavori di adattamento del terreno necessari per la costruzione, ai prezzi medi rilevati sul delle aree mercato della vendita di aree aventi analoghe caratteristiche”. edificabili ai fini Ai fini della determinazione di tali valori l’ufficio ha individuato le aree edificabili dell'imposta ICI; oggetto di valutazione per poi pianificare le fasi successive necessarie al conseguimento di tale obiettivo ed in particolare: entro il 30.06. 2011: - Determinazione dei criteri ai fini della valutazione delle aree edificabili; • delibera di - Istituzione di una commissione tecnica approvazione dei - Approvazione della relazione relativa alla determinazione dei valori venali delle valori su detti aree edificabili con deliberazione della Giunta Comunale - Trasmissione della Delibera all’Ufficio Tributi contestualmente ai dati forniti dall’Arch. Paolo Frezzi così come concordati con l’Ufficio Tributi ( mq e mc edificabili secondo PRG e RU, identificazione catastale dei terreni con foglio e particella, individuazione dei proprietari…..) Ai fini degli accertamenti e riscossione delle relative posizioni contributive ICI l’ufficio provvederà a trasmettere i dati che di volta in volta gli verranno richiesti dall’Ufficio Tributi secondo le modalità ed i tempi concordati. N. 2 3 Obiettivo AGGIORNAMENTO ONERI VARIANTE URBANISTICA DEL PIANO STRUTTURALE E DEL REGOLAMENTO URBANISTICO (arch. Bellini dott. Gamberucci, agr, Norci, Arch. Giannini, Arch. Nesi, geol. Descrizione Tempi realizzazione Con deliberazione del Consiglio Comunale n. 45 del 05.06.2003 è stato approvato l’ultimo ”Aggiornamento degli oneri di urbanizzazione primaria e secondaria e la revisione delle quote percentuali del costo di costruzione”. entro il 30.05.2011 Ai fini della determinazione dell’incidenza degli oneri di urbanizzazione primaria e secondaria, si applicano le tabelle allegate alla L.R: 1/2005 ai sensi del comma 5 dell’art. 120 della legge stessa. Poiché la Giunta regionale provvede ad aggiornare ogni cinque anni dette tabelle e comunque dato atto che fino a tali aggiornamenti si applicano annualmente le variazioni percentuali dell’indice dei prezzi al consumo, determinate dall’ISTAT, si evidenzia la necessità di fare una revisione delle tariffe relative agli oneri di cui al titolo VII della L.R. 1/2005 Il Comune di Castellina in Chianti è dotato di Piano Strutturale ( P.S.), approvato con del. C.C. n. 39 del 23.07.2005, e del Regolamento Urbanistico (R.U.), approvato con del. C.C. n. 23 del 27.03.2009. Il lasso di tempo intercorso tra l’approvazione del P.S. ed il R.U. di ben 4 anni ha visto il cambiamento sia del quadro normativo di riferimento che degli strumenti della pianificazione sopraordinata (PIT, PTC, PAERP, PAI). Ecco che, mentre, il Piano Strutturale, nel rispetto del PIT approvato con del. C.R. n. 12 del 2000 e smi, fonda i propri principi sulla L.R. 5/95, il Regolamento Urbanistico, pur nel rispetto dei contenuti del P.S., ha quali riferimenti la L.R. 1/2005 con i suoi regolamenti attuativi ed il PIT approvato con del. C.R. n. 72 del 24 luglio 2007. Durante la redazione del Regolamento Urbanistico sono emersi, fin da subito, i limiti e le carenze del Piano Strutturale rispetto all’ evoluzione normativa ed ai contenuti del PIT imponendo una riflessione ed una lettura critica dei contenuti e delle previsioni dello stesso. Tempi realizzazione Monitoraggio sullo stato di attuazione del RU: 30 novembre 2011 Cartocci, Calosi, Antonelli) geom. Una volta concluso l'iter di approvazione del Regolamento Urbanistico, nella logica di un geom. continuo aggiornamento degli strumenti di pianificazione alle mutate esigenze della collettività ed alle scelte di programmazione e pianificazione regionale, è nata l’esigenza di avviare il procedimento per la prima variante al Piano Strutturale con del. C.C. n. 39 del 25.07.2005. A questo atto non ha fatto seguito l’effettiva rielaborazione dello Strumento di Pianificazione. Obiettivo pluriennale Si è poi aggiunto una ulteriore evoluzione del quadro normativo di riferimento per cui, oggi, l’adeguamento degli Strumenti della Pianificazione Territoriale e degli atti di governo del territorio risultano regolati da: PIT (approvato con del c.cr. 72 del 24.07.2007), PIT con valore di piano paesaggistico (adottato con del. C.R. n. 32 del 16.06.2009), PTC ( adottato con del. C.P. n 18 del 17.03.2010), PRAERP (approvato cn del C.P. n. 123 del 18.11.2010) Legge Regionale 3 gennaio 2005 n. 1 “Norme per il Governo del Territorio , artt. 15,16,17 Legge regionale 10 “Norme in materia di valutazione ambientale strategica (VAS), di valutazione di impatto ambientale (VIA) e di valutazione di incidenza”. Inoltre, dopo circa un anno e mezzo di applicazione delle disposizioni contenute nell’approvato Regolamento Urbanistico comunale è nata l’esigenza di apportare una verifica correttiva e di adeguamento finalizzata a meglio precisare alcuni contenuti normativi e pianificatori del Regolamento Urbanistico (e ove occorra al Piano Strutturale), nonché ad apportare le necessarie ed opportune correzioni ed integrazioni. Sulla base di ciò si rende necessario: b) Procedere all’aggiornamento del quadro conoscitivo del P.S. al fine di recepire gli elementi conoscitivi relativi agli elementi ed alle prescrizioni dei piani sopraordinati (PIT+ PIT paesaggistico+ PTCP + PRAERP); c) Verificare i contenuti e le scelte strategiche del P.S. rispetto al mutato quadro normativo, culturale ed economico di riferimento; d) Adeguare, ove occorra, il Piano Strutturale ai contenuti degli strumenti sopracomunali ed alle nuove scelte strategiche; e) Procedere, ove occorra, alla variante al Regolamento Urbanistico al fine di adeguare l’Atto di Governo del territorio ai nuovi contenuti del Piano Strutturale; 4 IMPLEMENTAZION Il Piano degli Standard raccoglie e descrive, in ragione di ciascun servizio, tutte le Dicembre 2011 E DEL PIANO DEGLI funzioni fondamentali svolte dall’ente e per ciascuna di esse individua: STANDARD - i prodotti finali dei processi operativi o dei procedimenti amministrativi afferenti alla funzione; - per ogni tipologia di servizio, lo standard di qualità prevista, definita secondo le dimensioni dell’accessibilità, della tempestività, della trasparenza e dell’efficacia del servizio medesimo; - le forme e le condizioni di tutela dell’utenza, nel caso di mancato rispetto degli standard. All’interno di tale Piano, in definitiva, è rappresentata l’attività ordinaria svolta dall’ente nel suo complesso. La valutazione dell’attività ordinaria costituirà, a regime, uno degli ambiti per la valutazione dei Responsabili di Servizio ed avrà come oggetto specifico il raggiungimento o addirittura il miglioramento degli “standard” dell’attività ordinaria, il cui andamento sarà misurato, utilizzando appositi indicatori che verranno definiti dal Segretario Comunale, sentiti i Responsabili di Servizio, in funzione delle linee di attività tipiche di ogni unità organizzativa dell’ente così come risultanti appunto dal suddetto Piano. I valori assunti da tali indicatori, di anno in anno, costituiranno il riferimento per la valutazione delle prestazioni realizzate dalle singole strutture organizzative nell’attività c.d. “istituzionale” o “continuativa”. In pratica, con questo obiettivo si chiede ai singoli Responsabili di effettuare un semplice screening con l’indicazione dei procedimenti gestiti e dei provvedimenti finali rilasciati in un anno per tutti i settori inerenti il Servizio di appartenenza.