spazio corde via dei Boi 57 LATINA A R T T ELE a n u i d a bio grafi e n u m o c a person grafica:gioiamiccio T E A T R O corde 9 338951484 [email protected] ass.cult. GIA DRAMMATUR LLI E R A S R O Sara B , O S S U R I a Nicol NE COSTUM O VIDEO SCE C S E C N A E FR Giovanni D LUCI UCARO TRATTO DALLE PAROLE Cristian Z SUONO OTVIN di Elettra ROMANI P e h p o t Jean Chris IE COREOGRAF pi m e t n o B Stefano MUSICALE con Laura MAZZI DIREZIONE AIELLO Gabriella REGIA A L E AL e Nicola RUSSO ASSISTENT ICETI L A S a l l e Isab M IM AGINI RANCESCO F E D vanni o i G REGIA RAFICO PROGETTO TG Studio T U LILIG E Nicola RUSSO PRODUZION MONSTERA -amici Ricordiamo ai nostri soci ero di posti a sedere num to ita che a causa del lim ione. è consigliata la prenotaz ione. iz cr os tt L’ingresso è a so NI: NOTAZIO INFO E 6P0R6E 3496384 venerdì 18 sabato 19 m a g g i o ore 20.30 EVENTO & BUFFET Latina via dei Boi 57 Il racconto di una vita dedicata alle luci della ribalta, di una donna che non si è lasciata abbattere dalle difficoltà e che ora, a 84 anni, racconta la sua verità: “Voglio tirare fuori gli scheletri dall’armadio” preannuncia a inizio spettacolo. Sola, ancora bambina, si farà carico di errori e vittorie: la fuga dalla famiglia, le difficoltà economiche e l’enorme peso d’esser unica responsabile di se stessa. Poi l’inizio come ballerina d’avanspettacolo, il mondo del teatro, gli incontri e la nascita di una figlia che dovrà abbandonare per minore età e mancanza di documenti che attestino la sua nascita. Una vicenda drammatica, che Elettra affronta con coraggio e incoscienza, ma soprattutto col sogno, potente, del teatro. Spettacolo vincitore del E45 Napoli Fringe Festival 2010 Conosco Elettra Romani, ex ballerina, subrettina e attrice di avanspettacolo, da molti anni. Forse una delle prime “esperienze” teatrali della mia vita è stato spiare lei e suo marito Alfonso Tomas truccarsi e provare delle scene dal loro repertorio. Ad incantarmi era il rituale e la serietà con la quale Elettra e Alfonso si preparavano per fare il proprio mestiere. Provavano in una stanza sotto la casa e io li spiavo rannicchiato sull’ultimo gradino di una scala a chiocciola cercando di non farmi vedere. Credo che questa immagine racconti meglio di tante parole lo spirito con cui, dopo tanti anni, mi sono avvicinato alla vita di Elettra Romani. Elettra, che oggi ha ottantaquattro anni, ha attraversato gran parte del secolo scorso facendo, con forme diverse, il nostro stesso mestiere, ottenendo alcuni momenti di popolarità ma senza avere quel successo che avrebbe meritato. Ho pensato di registrare la sua vita professionale e privata perché ne rimanesse una traccia. E’ stato durante questa fase che mi sono accorto di come occuparmi della sua storia fosse un modo per occuparmi della nostra, di come raccontare la sua biografia fosse un modo per dire qualcosa di noi, e che su quel ponte che avevo creato tra il nostro presente di teatro “serio” e il suo passato di teatro “leggero” potevamo permetterci di fare nostra la sua storia a tal punto da raccontarla in prima persona. Abbiamo iniziato allora a pensare di poter dare una forma teatrale a tutto questo materiale e “Elettra, biografia di una persona comune” è l'approdo di questo lungo percorso. Nicola Russo “Nessuna scorciatoia, solo la magia del teatro a servizio di un viaggio dentro la memoria di un mondo scomparso. Che ci appartiene. Qui ci si aggira dalle parti di qualcosa di molto prezioso”. Sara Chiappori per Repubblica “...il percorso brillante e malinconico... si arricchisce nell'ora della sua durata di tanta umanità, grazia e tenerezza da poter davvero essere una biografia di chi intraprende oggi la via del teatro e delle sue lingue e dei suoi significati... anche questa è la vita profonda del teatro”. Gianfranco Capitta per il Manifesto LAURA MAZZI Lavora con Luca Ronconi in Questa sera si recita a soggetto di L. Pirandello e Alcesti di Samuele di A. Savinio. E’ scelta dal Berliner Ensemble per Judith von Shimoda, testo inedito di Bertolt Brecht per la regia di Jorg Aufenanger, rappresentato a Berlino e Roma. Con Teatro Due di Parma prende parte all’operazione Don Chisciotte, cinque spettacoli dall’opera di M. de Cervantes, diretti e orchestrati da Henning Brockhaus. Massimiliano Farau la dirige in Peccato che fosse puttana di John Ford e La memoria dell’acqua di S. Stevenson. Lavora poi in diverse produzioni con Piero Maccarinelli, Giancarlo Sepe e Lorenzo Salveti, mentre con Alessandro Fabrizi affronta il progetto in nove parti da Le Onde di Virginia Woolf, dell’art musical Di cosa abbiamo paura quando abbiamo paura del buio e di Aminta di T. Tasso. Prende parte a Giving Voice, il film documentario sul lavoro di Kristin Linklater, diretto da A. Fabrizi sull'isola di Stromboli. NICOLA RUSSO È stato protagonista di molti spettacoli al Teatro dell’Elfo di Milano per la regia di Ferdinando Bruni ed Elio De Capitani, (Sogno di una notte di mezza estate di W. Shakespeare, Lo zoo di vetro di T. Williams, Come gocce su pietre roventi di Fassbinder, Romeo e Giulietta di W. Shakespeare). Ha lavorato come protagonista con Luca Ronconi in Peccato che fosse puttana di J. Ford, con Marco Bellocchio nel Macbeth di W. Shakespeare ed Eimuntas Nekrosius in Anna Karenina di L. Tolstoj. A un intenso lavoro d’attore affianca da alcuni anni un’attività drammaturgica e registica. Cura la drammaturgia e la messa in scena de La regina delle nevi di Hans Christian Andersen al Teatro i di Milano insieme a Federica Fracassi e al Teatro dell’Elfo di Milano mette in scena come regista anche due testi di Michel Marc Bouchard: Le muse orfane e Storia dell’oca, e per il Teatro di Roma Storia di Ermengarda di M. Poggi. Nel gennaio 2010 fonda la compagnia MONSTERA della quale è direttore artistico. teatro