Federazione Italiana Nuoto
Relazione del Presidente
Paolo Barelli
XXXIX Assemblea Ordinaria Elettiva
Roma, 18 ottobre 2008 - Hotel Ergife
INDICE
Premessa:
“Le Società sportive sensori dello stato socio-economico del Paese”
pag. 1
1.1 Incremento dei Praticanti e il ruolo delle Scuole Nuoto Federali
pag. 5
1.2 I Comitati Regionali
pag. 6
2.1 I successi del quadriennio
pag. 7
2.2 Nuoto
pag. 7
2.2.1. Evoluzione del settore giovanile
pag. 9
2.3 Pallanuoto
pag. 10
2.4 Tuffi
pag. 12
2.5 Nuoto Sincronizzato
pag. 13
2.6 Nuoto in Acque Libere
pag. 14
2.7 Il Nuoto per Salvamento didattico e formativo
pag. 15
2.7.1 Il Nuoto per Salvamento Agonistico
pag. 16
3.1 Il Bilancio della Federazione Italiana Nuoto
pag. 19
4.1 Sponsor e comunicazione
pag. 21
5.1 La F.I.N. e l’attività internazionale
pag. 23
5.2 I Mondiali di Roma 2009
pag. 24
5.2.2 Gli obiettivi
pag. 24
5.2.3 I progetti
pag. 25
5.2.4 Il piano di attuazione delle opere
pag. 26
5.2.5 I numeri dei Mondiali di Roma 2009
pag. 27
5.2.6 Le stime del PIL per il 2009 con il valore aggiunto
dei Mondiali di Roma
pag. 27
6.1 Settore Istruzione Tecnica
pag. 29
6.2 La Giustizia Federale
pag. 31
6.3 Il Gruppo Ufficiali Gara
pag. 31
6.4 Il Centro Studi e Ricerche e la prevenzione e lotta al doping
pag. 32
Conclusioni
pag. 35
PREMESSA
Le Società sportive sensori dello stato socio-economico del Paese
È solo il lavoro svolto dalle Società e dalle loro componenti – dirigenti, tecnici e
collaboratori – a garantire all’intero sistema sportivo nazionale la possibilità di
raggiungere e mantenere i livelli di eccellenza conseguiti.
Questo assioma è all’origine dell’impegno federale e lo ribadisco con forza ancora una
volta: tutti i nostri risultati sono ascrivibili all’impegno delle Società.
Non esisterebbero squadre nazionali competitive se non ci fosse sul territorio una rete di
Società sportive che operano con professionalità!
Parallelamente i tecnici federali di qualsivoglia disciplina dovrebbero compiere miracoli se
non ricevessero atleti già formati dal lavoro quotidiano delle Società!
Il nostro sistema di Società è costituito da circa 2.000 associazioni che operano su tutto il
territorio nazionale in circa 4.000 piscine. Esso costituisce un eccezionale “sensore” che
non solo determina la salute tecnico-sportiva del nostro mondo, ma riflette anche lo stato
socio-economico del Paese, poiché è un campione significativo delle famiglie italiane che
nobilitano le nostre discipline con oltre cinque milioni di praticanti.
Come premessa del mio intervento ritengo necessario sottolineare quali siano le
sensazioni che le nostre Società registrano in modo indiscutibile: disagio, crisi!
Le nostre Società affrontano da sempre una realtà non facile: si nuota “nell’acqua calda”
e l'attività si svolge in costosi impianti di natura mono-disciplinare, complessi
tecnologicamente e strutturalmente. Hanno di conseguenza acquisito capacità gestionali
e sviluppato il senso del risparmio per far quadrare i propri bilanci.
Così, nonostante la crescita dei costi economici, che si riflettono soprattutto sulla bolletta
energetica e sulla spesa per le realizzazioni, sono state in grado di raggiungere risultati di
eccellenza a livello nazionale, accrescere il numero dei partecipanti all'attività agonistica,
incrementare il numero ed elevare la qualità dei successi delle Squadre Nazionali, in ciò
sostenute dalla propria passione oltre che dal contributo indispensabile dei tecnici e
dirigenti federali.
1
Non so quanto sarà possibile chiedere ancora alle nostre Società e al nostro sistema
sportivo per poter garantire il consolidamento dei successi raggiunti e tendere ad un
auspicabile miglioramento.
Questa mia franca considerazione scaturisce dal confronto che anima quotidianamente
l’operato della Federazione con le Società, i Comitati Regionali e Provinciali e tutte le
componenti tecniche.
Negli anni scorsi abbiamo avuto modo di lavorare, unitamente al CONI e a tutte le
istituzioni del Paese, per superare la grave crisi che caratterizzò lo sport italiano a cavallo
degli anni 2000 con il crollo delle entrate del Totocalcio, unica fonte di finanziamento fino
a quel momento dello sport italiano.
Nel 2002 il Governo garantì le somme che consentirono allo sport italiano di sollevarsi da
questa condizione di disagio che lo avrebbe certamente ridimensionato.
Seguirono poi altri provvedimenti che assicurarono benefici alle Società Sportive sia in
termini fiscali sia di oneri sociali, che contribuirono a rinvigorire passione ed entusiasmo,
come ad esempio l’art. 90 della legge Finanziaria n. 289 del 2002 e la legge n. 311 della
Finanziaria 2004 che concesse definitivamente e stabilmente i fondi al CONI.
Da allora molta acqua è passata sotto i ponti ed ora nuove problematiche minacciano di
portare in uno stato di sofferenza lo sport italiano; una su tutte l’aumento dei costi
dell'energia e noi… andiamo ad acqua calda!
Tutto il sistema societario sportivo italiano ha visto riflettersi nei propri bilanci
l’incremento dei costi perché, come già detto in precedenza, lo sport in generale, e le
discipline acquatiche in particolare, sono in corrispondenza diretta con la società italiana
e subiscono il momento di forte crisi economica che essa sta vivendo e che fa presagire
tagli anche ai finanziamenti del sistema sportivo.
Cosa fare allora per alimentare la nostra passione e la nostra missione di avviare allo sport
i giovani e formare atleti? Come dare impulso alle nostre discipline, continuando a
mantenere un ruolo di leader a livello internazionale?
Credo che la risposta sia unica: contribuire a diffondere e a sostenere i valori che lo sport
rappresenta nella società italiana, affinché sia compiutamente sostenuto dalle entità
pubbliche che hanno competenza in materia finanziaria e non appena tollerato o, come è
successo in alcuni casi, addirittura ignorato nei capitolati di spesa di Comuni e Regioni.
2
In tal senso credo che tutto il sistema sportivo debba sostenere il CONI, unica istituzione
autorevole in grado di promuovere il necessario grado di sensibilizzazione nazionale
indispensabile per affrontare e risolvere le problematiche più impellenti che ne frenano
attualmente lo sviluppo.
Le possibilità di uscire dalla presente situazione ci sono e, malgrado l’analisi delle
prospettive attuali debba essere inevitabilmente severa, sono ottimista!
Tutta la società italiana vive un momento di difficoltà; ma, allo stesso tempo, avverto
un’adeguata capacità di comprensione ed una particolare sensibilità da parte
dell’opinione pubblica e delle Istituzioni nei confronti del movimento sportivo.
3
4
Capitolo I
1.1
L’incremento dei Praticanti e il ruolo delle Scuole Nuoto Federali
Fatta questa doverosa premessa, vengo ora all'analisi dei risultati del quadriennio.
I numeri sono dalla nostra parte. Il quadriennio che si va chiudendo è coinciso, per la
nostra Federazione, con un momento di crescita dal punto di vista numerico e qualitativo
dei risultati agonistici, dell’impegno societario, ma anche dell’interesse dei media e degli
sponsor.
I successi dei nostri campioni hanno stimolato, nei più grandi e nei più piccoli, un forte
spirito di emulazione che ha portato in quest’ultimo ciclo olimpico ad una nuova crescita
del numero di praticanti delle discipline natatorie, già passato dai 2.2 milioni del 1986 ai 5
milioni del 2004. I 5 milioni di inizio mandato sono infatti diventati 5.3 milioni nel 2005,
5.5 milioni nel 2006, 5.7 milioni nel 2007.
La Federazione Nuoto, da sempre impegnata nella diffusione della cultura dell’acqua, può
quindi con orgoglio affermare di essere entrata nelle abitudini delle famiglie italiane,
valorizzando l'impegno sportivo, i valori agonistici e congiuntamente le caratteristiche
sociali e terapeutiche degli sport che rappresentiamo. Questo traguardo prestigioso
esalta la persistenza del lavoro svolto dalla Federazione Italiana Nuoto insieme ai Comitati
Regionali e alle Società e premia gli investimenti volti alla crescita, in termini di quantità e
soprattutto di qualità, di atleti agonisti e non, tecnici, dirigenti, ufficiali di gara.
È infatti solo attraverso il lavoro alla base del movimento che si raggiungono, in maniera
costante e crescente, i successi e le soddisfazioni a livello agonistico: se questo è stato il
quadriennio più vincente della storia del nuoto italiano, come illustrato nella brochure
“Comunicare con il nuoto”, lo si deve soprattutto ai sacrifici e all’impegno profusi nello
sviluppo capillare del fenomeno nuoto in Italia, anche attraverso le Scuole Nuoto Federali.
La Federazione ha dato sempre maggior valenza e riconoscimento alle Scuole Nuoto
Federali, che ormai rappresentano capillari presidi tecnici sul territorio. Sono proprio loro
a garantire i requisiti di eccellenza delle Società che promuovono e sviluppano il progetto
imperniato sul connubio formazione-agonismo: la mission della nostra federazione!
5
Le Società che hanno aderito al progetto erano 357 nel 2004 e ora sono 486 (+36%): una
crescita che denota il consolidamento di un’iniziativa legata alle passioni dei nostri
dirigenti e vicina alle esigenze dei fruitori delle piscine.
1.2
I Comitati Regionali
Tra gli obiettivi principali del quadriennio mi ero riproposto di alimentare ulteriormente
l’autonomia ai Comitati Regionali per incentivarne la penetrazione capillare sul territorio
e favorire la collaborazione con le istituzioni locali.
Lo slancio organizzativo che ne è derivato ha prodotto una maggiore responsabilizzazione
periferica e, attraverso il consolidamento dei bilanci, l’autonomia di spesa e il dinamismo
delle scelte.
I Presidenti e i Dirigenti Regionali hanno svolto un lavoro eccezionale, organizzando
migliaia di competizioni e momenti di aggregazione e riflessione, riconducibili a numeri
impressionanti: oltre 80.000 giornate di gare tra nuoto, pallanuoto, tuffi, nuoto
sincronizzato, nuoto in acque libere e nuoto per salvamento, che testimoniano il
crescente livello di funzionamento della macchina federale al servizio della promozione e
diffusione delle discipline acquatiche.
Il lavoro dei Comitati Regionali ha prodotto incrementi e consolidamenti. La crescita
maggiore si è registrata nell’ambito del “settore propaganda”, che è passato dai 13.817
tesserati del 2005 ai 31.681 del 2008 con un indice positivo del +129%. Le Scuole Nuoto
Federali sono cresciute dalle 357 del 2005 alle 486 del 2008 per un indicativo + 36 % che
testimonia la condivisione dei progetti federali. Aumentata del 13% la portata degli atleti
master: dai 12.581 ai 14.237; consolidato il numero di Società affiliate, passate dalle 1354
del 2005 alle 1416 del 2008 (+ 5%), mentre gli atleti agonisti sono passati da 48.241 a
50.037 (+ 4%).
I numeri sono eloquenti e meritano il plauso dell’Assemblea a suggello del lavoro svolto
con professionalità e passione dagli 8.966 dirigenti, 23.857 tecnici e molteplici
collaboratori che rendono i Comitati Regionali un riferimento imprescindibile per la sede
centrale della Federazione Italiana Nuoto.
6
CAPITOLO II
2.1
I successi del quadriennio
Ricordare i numerosi successi ottenuti dagli Azzurri nell’ultimo quadriennio mi emoziona
e mi inorgoglisce. Gli ultimi quattro anni sono stati un percorso in ascesa, apertosi con lo
storico successo mondiale di Filippo Magnini nei 100 stile libero a Montreal, poi
confermato a due anni di distanza, nel 2007, a Melbourne. Un periodo straordinario,
culminato con la prima medaglia d’oro olimpica “femminile” della storia del nuoto
italiano conquistata a Pechino da Federica Pellegrini nei 200 stile libero, e con l’argento di
Alessia Filippi negli 800. I tanti momenti di gioia che hanno reso indimenticabili le
stagione vissute insieme sono stati puntualmente raccontati dal sito federale e sono
rendicontati nella brochure “Comunicare con il Nuoto”, che testimonia integralmente i
successi internazionali ottenuti dalle nostre Società e dai nostri atleti. Raccontarli tutti
sarebbe impossibile: basti ricordare che ognuno di loro ha generato emozioni diverse che
hanno acceso ancora di più la nostra passione ed aperto riflessioni tecnico-scientifiche
che hanno reso sempre più incisivo e vincente il nostro lavoro.
Mi limiterò a tracciare un bilancio a brevi linee sui successi più significativi che
rappresentano il top dell’attività agonistica per specialità.
A tutti i nostri campioni, siano di livello assoluto o giovanile, ed alle Società che hanno
contribuito alle loro affermazioni, desidero tributare il mio plauso e quello dell’Assemblea
in segno di riconoscimento da parte dell’intero movimento.
2.2
Nuoto
Il nuoto è approdato alle Olimpiadi di Pechino sullo slancio dei due titoli mondiali
conquistati da Filippo Magnini nei 100 stile libero a Montreal 2005 e Melbourne 2007 un’impresa riuscita precedentemente solo a due leggende del nuoto internazionale: lo
statunitense Matt Biondi a Madrid 1986 e Perth 1991 e il russo Alexander Popov a Roma
1994 e Perth 1998 – e forte dei record del mondo stabiliti da Federica Pellegrini nei 200
stile libero ai Mondiali di Melbourne e nei 400 stile libero agli Europei di Eindhoven.
Indimenticabili i due ori mondiali in vasca corta (ancora una volta i primi della nostra
7
storia sportiva) conquistati a ritmo di primato europeo dalle staffette azzurre 4x100 stile
libero (Calvi, Lanzarini, Galenda e Magnini) e 4x200 stile libero (Magnini, Cassio, Pelliciari
e Rosolino) ai Mondiali di Shanghai del 2006.
In ambito mondiale sono saliti sul podio anche la Pellegrini nei 200 stile libero e Luca
Marin nei 400 misti, entrambi con l’argento a Montreal, mentre a Melbourne l’argento è
andato alla 4x100 con il primato europeo (Rosolino, Calvi, Galenda, Magnini) ed il bronzo
a a Loris Facci (200 rana), Federico Colbertaldo (800 stile libero), Marin (400 misti) e la
Pellegrini nei 200 stile libero, dopo aver cancellato in semifinale lo storico mondiale della
tedesca Franziska van Almsick.
Nel quadriennio è arrivato anche il primo oro femminile europeo con Alessia Filippi nei
400 misti
a Budapest 2006, cui ne sono seguiti altri tre nell’edizione del 2008 di
Eindhoven per merito della Pellegrini nei 400 col primato mondiale e della stessa Filippi
nei 400 misti e negli 800 stile libero. Sul più alto gradino del podio europeo sono saliti a
Budapest anche Magnini nei 100 stile libero, Alessandro Terrin nei 50 rana e le staffette
maschili 4x100 stile libero (Calvi, Vismara, Galenda e Magnini) e 4x200 (Rosolino,
Berbotto, Cassio e Magnini) che ha trionfato anche ad Eindhoven con Rosolino, Brembilla,
Cassio e Magnini allungando a cinque successi consecutivi la striscia vincente in Europa.
Al “Water Cube” le bracciate di Federica Pellegrini e Alessia Filippi hanno rappresentato
l’apice della spedizione olimpica azzurra, che ha lasciato Pechino con un oro, un argento,
due record mondiali, cinque europei, venti italiani, dieci finali e quattro quarti posti, a
chiusura del quadriennio più vincente della storia del nuoto italiano.
Dal 2005 al 2008 il nuoto italiano ha in definitiva conquistato 39 medaglie (12 ori, 12
argenti e 15 bronzi): 2 olimpiche (1-1-0), 9 iridate (2-2-5) e 28 continentali (9-9-10),
stabilendo 4 record mondiali, 4 record olimpici e 10 europei in vasca lunga. Inoltre nel
corso del quadriennio sono caduti 40 record italiani maschili (30 individuali e 10 di
staffetta) e 55 femminili (46 individuali e 9 di staffetta) in vasca lunga, più 39 record
italiani maschili (31 individuali e 8 di staffetta) e 42 femminili (33 individuali e 9 di
staffetta) in vasca corta. Sono numeri che evidenziano la solidità e la crescita del
movimento non solo sul fronte dei tesserati, ma anche dei risultati, in relazione ai due
precedenti quadrienni.
8
2.2.1 Evoluzione del settore giovanile
Il crescente numero di Società e di atleti che hanno preso parte ai Campionati giovanili
estivi ed invernali nel corso del quadriennio, nonostante l’innalzamento dello standard
qualitativo delle prestazioni necessarie per accedervi e i risultati conseguiti dalle nostre
selezioni juniores a livello internazionale, sono il termometro dell’ottimo stato di salute
del movimento natatorio giovanile italiano.
In un momento di particolare attenzione a livello mondiale per l’attività giovanile,
alimentato anche dall’introduzione da parte della Federation Internationale de Natation
della rassegna iridata juniores (disputata una prima volta a Rio de Janeiro 2006 ed una
seconda a Monterrey nel 2008), le rappresentative italiane giovanili si sono dimostrate
straordinariamente competitive. Indimenticabile il primo posto assoluto nel medagliere
del primo Campionato del mondo di Rio de Janeiro con le vittorie individuali di Cesare
Sciocchetti (200 sl), Edoardo Giorgetti (100 e 200 rana rana), Damiano Lestingi (100
dorso), Mattia Pesce (50 rana) e Ilaria Bianchi (100 farfalla) e quelle delle staffette
maschili 4x100 (Pellizzon, Lestingi, Santucci e Sciocchetti) e 4x200 stile libero (Barbacini,
Vincenzi, Lestingi, Sciocchetti) e 4x100 mista (Lestingi, Giorgetti, Pellizzon, Santucci);
successi ribaditi a Monterrey con gli ori di Silvia Di Pietro nei 50 farfalla, di Luca Dotto nei
100 stile libero e della staffetta 4x100 stile libero maschile (Leonardi, Dotto, Orsi e
Gimondi). A livello europeo gli azzurri sono emersi con un totale di 67 medaglie nel
quadriennio, delle quali 21 d’oro, assicurandosi sempre almeno uno dei tre primi posti nel
medagliere complessivo della manifestazione.
L’Italia ha ulteriormente investito nell’organizzazione giovanile attraverso il Progetto
Pechino, dedicato alla fascia cadetti/primo anno senior. Sono stati attuati cinque raduni
l’anno di tre giorni ciascuno, nel corso dei quali i sei gruppi di specialità, guidati da ognuno
da un tecnico federale di riferimento e coordinati dallo staff federale, sono stati
sottoposti a test biomeccanici, metodologici e fisiologici. Nel corso del quadriennio il
Progetto Pechino ha coinvolto circa 80 atleti e 30 tecnici sociali.
A livello nazionale i risultati sono stati lusinghieri anche in relazione alla crescente
partecipazione ai campionati giovanili, che si è sviluppata di pari passo con
l’abbassamento dei tempi limite di accesso alle manifestazioni e che è stata
9
accompagnata da una maggiore competitività quanto a tempi utili per l’ingresso alle finali
e l’accesso al podio.
Il successo nei vari campionati giovanili è determinato dall’incremento delle presenze
gare (oltre 5.000) registrato nell’ultimo quadriennio.
Nel 2004 ai campionati invernali presero parte 1851 atleti (861 femmine e 990 maschi) in
rappresentanza di 431 Società, nel 2008 ben 1940 atleti (880 femmine e 1060 maschi) per
468 Società. Proiezioni confermate anche agli Estivi con 1775 atleti nel 2004 (938
ragazzi/e, 837 junior e cadetti/e) e 1870 nel 2008 (908 ragazzi/e, 962 junior e cadetti/e).
Dati di consolidamento che danno vita ad un incremento qualitativo sottolineato anche
dai record stabiliti: 54 nel biennio 2007/2008 al maschile (20 ragazzi, 16 juniores, 18
cadetti) e ben 45 femminili (19 ragazze, 16 juniores, 10 cadette) per un totale di 99 record
della manifestazione in due stagioni!
Questi dati così lusinghieri documentano quali siano le nostre prospettive di
rinnovamento e l’impegno con cui hanno lavorato Società, Comitati Regionali e Staff
federali.
2.3
Pallanuoto
Nonostante l’impegno di tecnici di valore e di atleti ed atlete spesso esemplari, che ha
portato le medaglie d’argento del Setterosa nel 2006 agli Europei, alla Coppa del Mondo e
alla World League, e i quinti posti del Settebello agli Europei di Belgrado e Malaga e ai
Mondiali di Melbourne, la pallanuoto italiana non è riuscita a raggiungere alle Olimpiadi
di Pechino quelle posizioni di prestigio cui ambivamo in virtù di una grande tradizione.
Non siamo quindi soddisfatti! Vogliamo (e ci adoperemo in tal senso con la massima
determinazione) che le nostre Nazionali tornino al più presto ai livelli che storicamente
loro competono e pertanto chiediamo l’aiuto alle Società con cui abbiamo stretto un
patto per lo sviluppo dei vivai e la tutela dei giocatori italiani. Un grande progetto di
rinnovamento deve essere completato ed in esso stiamo impegnando energie e mezzi,
insistendo con fermezza e fiducia.
La stagione 2003/2004 si concluse con la seconda edizione dei Campionati invernale
Allievi e con l’istituzione del Campionato Invernale Allieve. Nel quadriennio appena
terminato il settore pallanuoto ha ulteriormente promosso la diffusione capillare della
10
disciplina a livello giovanile con il “prestito alternativo” e con l’organizzazione di ulteriori
campionati.
L’introduzione del “prestito alternativo” risale al 2007 e prevede la possibilità per un
atleta under 1989 e seguenti e per un’atleta under 1991 e seguenti di trasferirsi in una
Società di una serie inferiore seppur abbia giocato in precedenza in stagione; la
promozione dei campionati giovanili invece è stata realizzata con l’istituzione dei
Campionati estivi under 15, under 17 estivo ed invernale e under 19 femminili, e under 15
e under 20 maschile. Nel 2007 inoltre è nato il Campionato Nazionale under 17 maschile
riservato alle squadre che partecipano ai campionati nazionali di A1 e A2. Questo sforzo
ha generato un movimento complessivo che conta 698 società iscritte ai vari campionati
per 9000 giovani pallanotisti interessati e circa 1400 partite disputate ogni anno.
Numeri importanti che testimoniano la validità degli investimenti nel settore giovanile e
che hanno generato significativi risultati internazionali delle Nazionali di categoria.
Le medaglie d’oro europee dell’Under 17 a Gyor e Under 19 femminili a Chania nel 2008
e, nel 2007, i secondi posti mondiali dell’Under 20 maschile a Long Beach ed europeo
dell’Under 18 femminile a Chania, sono risultati di grande prestigio che dimostrano la
qualità del lavoro svolto e che ampliano le prospettive tecniche delle Nazionali Assolute.
Per ottenere questi risultati gli staff federali hanno seguito un progetto di lavoro che si
basava sul monitoraggio nazionale del parco atleti attraverso referenti regionali,
prevedeva collegiali mensili per le categorie interessate e si concludeva con circa un
mese e mezzo di raduno pre-evento internazionale, per un totale che ha sommato 117
giorni di collegiale in ambito maschile e 115 giorni in ambito femminile, senza tener conto
del lavoro svolto dalle rappresentative sperimentali nella stagione 2007/2008.
In un momento in cui è indispensabile il rinnovamento delle rose delle Squadre Nazionali,
la Federazione considera determinante anche la tutela dei giocatori italiani nei
campionati di serie A1 e A2 maschili e femminili. Pertanto, in sinergia con le Società, ha
disciplinato con chiarezza i regolamenti per l’attribuzione della nazionalità degli atleti con
doppio passaporto. Si tratta di un’iniziativa senza precedenti nell’ambito sportivo per
quanto riguarda gli sport di squadra, lodata e portata ad esempio dal Presidente del
C.O.N.I. Gianni Petrucci e dal Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei
Ministri con delega allo Sport Rocco Crimi. La decisione ha comportato la riduzione da 3 a
2 giocatori stranieri per Società nel campionato di A1 maschile e da 2 a 1 nel campionato
11
di A1 femminile, ma l’orientamento è quello di ridurre la presenza ad un solo straniero
per Società a partire dai campionati 2010-2011.
2.4
Tuffi
Dopo la coppia delle meraviglie composta da Klaus Dibiasi e Giorgio Cagnotto, l’Italia ha a
lungo
inseguito
l’oro
internazionale
individuale,
dovendo
attendere
fino
ai
successi europei di Nicola Marconi dal trampolino 1 metro agli Europei di Berlino 2002 e,
in coppia con Donald Miranda a Istanbul 1999 e con il fratello Tommaso a Madrid 2004,
nel trampolino sincro 3 metri.
Da allora la Federazione Italiana Nuoto ha intensificato gli investimenti nel settore, che ha
così potuto sviluppare una programmazione che abbinasse la crescita tecnica dovuta
all’incremento del coefficiente (media di circa 0,5 punti in più rispetto al 2004 nei primi
cento tuffatori italiani) all’abilità e pulizia dell’esecuzione.
Il lavoro dei tecnici federali ha consentito un miglioramento prestativo continuo della
Squadra Nazionale testimoniato dal progressivo incremento degli atleti capaci di
conquistare la carta olimpica: cinque ai Giochi di Sydney 2000, sei ad Atene 2004, otto a
Pechino 2008, record storico.
Per consentire di attuare i progetti federali, la Federazione Italiana Nuoto ha posto
l’attenzione su due punti fondamentali: incrementare i collegiali in particolare
extraeuropei per intensificare sinergie tecnico-programmatiche con altre scuole di
“pensiero e lavoro” e ridurre l’handicap generato dalla mancanza di un’impiantistica
adeguata per lo sviluppo e pratica della disciplina rispetto a Nazioni come Cina e Stati
Uniti.
Così nell’ultimo quadriennio le Nazionali di tuffi hanno sostenuto molteplici raduni in
Florida, Venezuela, Sud Africa e Cina. Parallelamente è stato aperto il Centro federale di
Trieste, sono stati potenziati quelli di Bolzano e quello dello Stadio del Nuoto di Roma,
aspettando che l’impianto dell’Acqua Acetosa venga restituito all’attività.
Il lavoro svolto ha pagato in termini di risultati e praticanti. Nell’ultimo quadriennio gli
atleti tesserati sono passati dai 649 (415 maschi e 234 femminile) del 2004 ai 711 (436
maschi e 275 femmine) del 2008; contemporaneamente le Nazionali hanno conquistato 3
medaglie mondiali e 7 europee tra cui spiccano i bronzi iridati dal trampolino 1 metro di
12
Chistopher Sacchin a Melbourne 2007 e dal trampolino 3 metri a Montreal 2005 e
Melbourne di Tania Cagnotto che ha anche vinto l’oro europeo nella piattaforma a
Eindhoven 2008.
Agli sforzi profusi per aumentare lo standard qualitativo delle nostre Nazionali, si
aggiunge la recente istituzione del Progetto Giovani varato nell’ottobre del 2007. Il fine è
duplice: contribuire alla crescita agonistica degli atleti di interesse nazionale a vantaggio
delle Squadre Nazionali del domani e delle Società interessate; fornire un'assistenza
tecnico-organizzativa alle Società emergenti e a quelle che necessitano di contributi
altamente professionali.
Il Progetto prevede una parte istituzionale, che assicura il dialogo tra i rappresentanti
federali, le Società e le Istituzioni locali per cercare di individuare le problematiche
esistenti e concordare il lavoro da svolgere in sinergia; una parte tecnica, portata avanti
attraverso un monitoraggio capillare delle Società sul territorio mirato alla valorizzazione
dei giovani talenti che sono convocati insieme ai rispettivi tecnici. Al momento sono
coinvolti nel progetto nel 25 Società, 15 tecnici e 80 atleti divisi in due gruppi territoriali
(Nord e Centrosud) e in successivi tre gruppi per fascia d'età e livello agonistico.
2.5
Nuoto Sincronizzato
Il Nuoto Sincronizzato, investito da un cambio generazionale di atlete dopo le Olimpiadi di
Atene, ha conquistato agli Europei di Eindhoven i piazzamenti più prestigiosi della storia
continentale con le medaglie d’argento nel Duo di Giulia Lapi e Beatrice Adelizzi (a sua
volta anche bronzo nel Solo), negli esercizi di Squadra e Libero Combinato.
La Squadra Azzurra, che ha sfiorato la qualificazione olimpica avvicinando di 0,668 punti il
Canada, ha ottenuto ai Giochi di Pechino il settimo posto col Duo, consolidando il livello
raggiunto negli anni precedenti, incrementando il tasso tecnico e delineando le linee
guida di un progetto ad ampio respiro che auspichiamo ci consenta di scalare la classifica
mondiale ed avvicinare la scuola russa, spagnola e giapponese.
Proprio in tal senso, e per cercare di alimentare ulteriormente la pratica della disciplina in
Italia che ha subito un leggerissimo calo nell’ultimo quadriennio (nel 2004 erano tesserate
1995 femminile e 9 maschi, attualmente 1803 femmine e 5 maschi), la Federazione ha
istituito il Progetto “Giovani Speranze”. Finora sono state coinvolte 41 atlete tra i 12 e 15
13
anni in rappresentanza di 16 Società convocate in base alle prestazioni effettuate nei
campionati di categoria dell’ultimo biennio e considerando le caratteristiche tecniche e
attitudinali. Le giovani atlete hanno svolto quattro collegiali seguite dagli staff federali.
Come nelle altre discipline, anche per il nuoto sincronizzato puntiamo molto sul valore
tecnico e sulla prospettiva di crescita delle nostre giovani atlete che nel quadriennio ci
hanno regalato tante medaglie europee: a Loano 2005 l’argento nel Duo con Federica
Tommasi e Manila Flamini, con la Squadra e con il Libero Combinato e il bronzo di
Beatrice Adelizzi nel Solo; nel 2006 il bronzo con la Squadra a Bonn. Oggi le giovani
campionesse juniores di ieri sono il presente della Nazionale Assoluta.
2.6
Nuoto in Acque Libere
Il Nuoto in Acque Libere ha subito un notevole incremento numerico e qualitativo
dall’introduzione della dieci chilometri nel programma olimpico. Molti atleti di piscina
hanno provato a cimentarsi nelle gare in mare, lago e fiume con alterne fortune. Ad
esempio il fuoriclasse australiano del mezzofondo Grant Hackett, che non è riuscito a
qualificarsi ai Giochi di Pechino, dimostrando ulteriormente quanto ormai sia diventato
specialistico e altamente selettivo l’approccio ad una disciplina estrema e faticosa.
L’Italia non si è lasciata cogliere impreparata dalla rivoluzione che ha investito il
movimento del nuoto in acque libere perché, essendo tra i più attivi fautori della
“promozione” olimpica, aveva cominciato a investire economicamente e tecnicamente
nel settore già all’indomani dell’addio agonistico dei grandi campioni Viola Valli e Luca
Baldini, che avevano dominato il palcoscenico internazionale dalla fine degli anni novanta
ai primi anni 2000.
La lungimiranza dei progetti attuati ha prodotto un ricambio generazionale che prima ha
garantito costantemente la permanenza del nuoto di fondo italiano nell’elite mondiale e
poi ha portato, nel quadriennio che stiamo celebrando, ben 4 medaglie iridate - argento
di Federica Vitale nella 10 Km e bronzi di Simone Ercoli nella 5 Km e Laura La Piana nella
25 Km a Montreal 2005 e argento di Marco Formentini nella 25 Km a Melbourne 2007 – e
7 europee.
Alle Olimpiadi di Pechino Valerio Cleri è stato in corsa per la medaglia sino alle ultime
bracciate e il quarto posto è un grande risultato anche perché il bronzo è sfuggito per
14
l’irregolarità subita al momento dello sprint dal russo, campione del mondo in carica,
Vladimir Dyatchin, poi squalificato; promettente decimo posto della giovanissima Martina
Grimaldi che ha rappresentato il movimento femminile.
Un mese dopo i Giochi di Pechino, agli Europei di Dubrovnik, la Squadra italiana ha vinto
la classifica ufficiale per Nazionali e ha conquistato tre medaglie d’oro con Rachele Bruni
nei 5 km; Bruni, Luca Ferretti e Andrea Volpini nella 5 km a squadre, e Cleri nei 25 km,
oltre a un argento e due bronzi.
L’importante stagione del nuoto di fondo italiano non è finita, perché il 5 ottobre Cleri,
imponendosi a Singapore, è diventato il primo italiano a vincere la Coppa del Mondo!
Risultati importanti, indicativi del rinnovamento in via di realizzazione, che nascono
dall'attenzione che la Federazione sta rivolgendo ai giovani con le prove assolute e di
categoria all'interno dei Campionati in acque libere e dei Campionati Indoor e attraverso il
contributo tecnico/programmatico offerto alle Nazionali giovanili sempre protagoniste a
livello europeo.
2.7
Il Nuoto per Salvamento didattico e formativo
Ulteriore motivo di orgoglio è il lavoro della sezione salvamento che sempre più deve
essere inserita nel contesto delle Scuole Nuoto Federali.
Oltre a favorire la diffusione della pratica del nuoto, il Settore ha incrementato i corsi di
formazione, il rilascio di brevetti di riconoscimento internazionale e la promozione della
cultura dell’acqua per la sicurezza nei fiumi, laghi, mari e piscine del nostro territorio in
collaborazione col Comando Generale delle Capitanerie di Porto, il Dipartimento
Nazionale della Protezione Civile, il Ministero dell’Interno, il Ministero dell’Ambiente e
della Tutela del Territorio e del Mare, le Forze Armate, i Corpi dello Stato e la Croce Rossa
Italiana.
Con i suoi sforzi, unitamente alla formazione degli Assistenti bagnanti e alla promozione
del nuoto, la Federazione ha così contribuito alla progressiva diminuzione degli incidenti
in acqua e delle morti per annegamento: le statistiche dimostrano che da questo punto di
vista l’Italia è uno dei paesi più sicuri del mondo.
15
Un risultato di straordinaria importanza, ottenuto attraverso il sostanziale contributo dei
62.900 assistenti bagnanti (nel 2004 erano 61.200 e nel 2000 erano 55.699) che
controllano il “mare nostrum”.
L’attività della sezione Salvamento si misura anche nell’aggiornamento dei propri tecnici
(fiduciari, maestri di salvamento e assistenti bagnanti), attraverso continui corsi e
seminari di approfondimento obbligatori con scadenza periodica: annuale per i fiduciari,
biennale per i maestri di salvamento e per gli assistenti bagnanti.
I Fiduciari, responsabili sul territorio, vengono costantemente informati sull’evoluzione e
l’aggiornamento delle tecniche di salvamento attraverso circolari emanate dalla Sezione
in base alle indicazioni della Commissione didattica nazionale. Annualmente, inoltre,
viene organizzato un incontro a livello nazionale.
I Maestri di salvamento, collaboratori dei fiduciari nella realizzazione dei corsi degli
assistenti bagnanti, partecipano ogni due anni ad un seminario specifico a livello
interregionale che ha come tema le nuove tecnologie e metodologie didattiche al servizio
degli operatori.
Gli Assistenti bagnanti, operatori del Salvamento, al momento del rinnovo biennale del
brevetto vengono valutati dal Fiduciario sulla base dell’attività svolta e indirizzati a
seguire sessioni di aggiornamento specifiche.
Ogni anno in Italia si svolgono, a cura dei Fiduciari locali, circa 300 sessioni di
aggiornamento.
Un lavoro fondamentale per la sicurezza acquatica di un Paese con 7.375 chilometri di
coste di cui 5.017 balneabili, corsi d’acqua, fiumi, laghi e oltre 10.000 piscine!
2.7.1 Il Nuoto per Salvamento agonistico
Una pioggia di medaglie europee e mondiali assolute e juniores. Il Nuoto per Salvamento
agonistico è leader in Europa e si colloca alle spalle delle sole Australia e Nuova Zelanda
nel Mondo.
Questo dicono gli straordinari risultati del quadriennio che hanno visto le nostre Nazionali
vincere su tutti i campi gara, conquistando 39 medaglie iridate e ben 47 europee.
Per diventare leader assoluti bisogna ancora crescere nelle prove oceaniche, ma i progetti
avviati stanno già riducendo la distanza dagli altri Paesi.
16
La crescita numerica e qualitativa che ha riscontrato il Nuoto per Salvamento agonistico
nasce dal duplice ruolo che rivestono le gare: promuovere la cultura dell’acqua e la
sicurezza; alimentare l’agonismo gioioso in piscina e acque libere.
Tra le cause che hanno determinato i successi sportivi non va dimenticata l’apertura dei
Centri Federali di Savona e Gaeta, che sono diventati il punto di riferimento di tutto il
movimento nazionale e hanno garantito il consolidamento tecnico del settore. Questo
conta ora su 12.172 atleti agonisti (7485 maschi e 4687 femmine) che si confrontano in
oltre cento giornate di gare tra campionati Nazionali e Regionali assoluti e di categoria.
Il processo di crescita tecnica si è sviluppato anche grazie all’interazione con dirigenti,
tecnici e atleti di altri Paesi attraverso la quale sono state progressivamente limate alcune
precedenti lacune nella preparazione degli atleti per le gare oceaniche.
Gli ultimi Rescue 2008 di Berlino e Wardemunde evidenziano la validità del lavoro svolto e
la concretezza dei progetti sviluppati, come testimoniano i 12 ori, tre argenti, un bronzo,
due record mondiali e due europei ottenuti dagli Azzurri che hanno primeggiato in piscina
e si sono ben comportanti in spiaggia e mare.
17
18
Capitolo III
3.1
Il Bilancio della Federazione Italiana Nuoto
La Federazione Italiana Nuoto ha già dimostrato nei due quadrienni precedenti di avere
competenze e capacità per superare le difficoltà, come l’empasse a cavallo del 2000,
generata dalla crisi economica che aveva investito lo sport italiano, con una conseguente
flessione delle entrate derivanti dai contributi CONI.
Il Consiglio Federale eletto a inizio quadriennio ha beneficiato di un intervento
governativo attraverso l’erogazione di un contributo pluriennale, ed insieme al costante
impegno del proprio management volto alla ricerca di nuovi partner finanziari, ha
permesso un incremento delle entrate pari a circa l’8%.
Tutto ciò, insieme all’utilizzo delle riserve costituitesi nel tempo, ha permesso alla
Federazione il raggiungimento degli obiettivi prefissati, nonostante una stabilizzazione dei
contributi CONI e un aumento generale dei costi.
Come sopra esposto, rispetto al precedente quadriennio, il Valore della Produzione è
cresciuto dell’8%, passando da 30.902.000 di euro a 33.597.000 di euro, ciò grazie ad una
capacità organizzativa e alla professionalità dei dirigenti centrali e periferici.
La solida disponibilità patrimoniale ha consentito alla Federazione di affrontare nel tempo
maggiori investimenti, finalizzati all’organizzazione dell’attività agonistica delle Società e
degli Atleti, per un quadriennio che si è rivelato:
• ricco di successi agonistici attraverso gli investimenti per i progetti legati alle Squadre
Nazionali in previsione delle Olimpiadi di Pechino e delle manifestazioni internazionali che
le hanno precedute;
• maggiormente propositivo per la diffusione e crescita delle nostre discipline coi
progetti giovanili posti in atto in tutti i settori agonistici;
• più formativo grazie alle Scuole Nuoto Federali e al lavoro del Centro Ricerche e del
Settore Istruzione Tecnica.
Alla maggior capacità di reperire entrate, sottolineato dalle voci di bilancio “pubblicità,
sponsor ed altre entrate commerciali”, adesso è necessario perfezionare l’attitudine a
razionalizzare i costi e contenere le spese attraverso un più efficiente coordinamento
delle attività federali.
19
Solo grazie ad una sana gestione la Federazione Italiana Nuoto potrà continuare ad
attuare gli indirizzi programmatici che consentiranno alle Nazionali di arrivare puntuali e
preparati all’appuntamento Olimpico di Londra 2012 e permettere l’adeguata
preparazione alle nazionali giovanili, nonché
alimentare tutta l’attività federale, sia
nazionale sia periferica, delle Società affiliate.
20
Capitolo IV
4.1
Sponsor e comunicazione
Gli sponsor che ci accompagnano rivestono un ruolo di importanza fondamentale per
rendere possibile la realizzazione dei nostri ambiziosi progetti. Le presenze al nostro
fianco di marchi prestigiosi quali Avis, Acqua Gaudianello, Bauli, Enel, Gioco del LottoLottomatica, Intesa San Paolo e Panatta Sport, sono la cartina tornasole dell’immagine
raggiunta nel corso degli anni dalla Federazione. Basti pensare che il capitolo riguardante
la pubblicità, gli sponsor e le partnership del bilancio federale, ha subito negli ultimi 8
anni un incremento dai 832.000 euro del 2000 ai 2.133.000 euro del 2008.
È soprattutto per dare una risposta concreta e responsabile nei confronti di chi investe
nelle nostre discipline che la Federazione Italiana Nuoto riserva una minuziosa e attenta
organizzazione ai grandi eventi in progetto. Ne sarà l’esempio lampante la tredicesima
edizione dei Campionati Mondiali di Nuoto, Pallanuoto, Tuffi, Nuoto Sincronizzato e
Nuoto in Acque Libere che tornano a Roma dopo 15 anni e che si svolgeranno nella
Piscina del Foro Italico e nel mare di Ostia dal 18 luglio al 2 agosto 2009.
Il nostro partner principale nella promozione e nella diffusione degli sport che
rappresentiamo è la RAI. Dal 2000 la televisione di Stato ha implementato i palinsesti
fornendoci spazi sempre maggiori e adeguati alla grande quantità di attività di nostro
interesse: dalle 70 ore di 8 anni fa, nel 2008 abbiamo assistito ad oltre 200 ore di
trasmissioni in chiaro, satellite e digitale.
Tutti i grandi eventi riguardanti il nuoto hanno goduto di dirette, differite, rubriche di
approfondimento e speciali che hanno promosso l’immagine dei nostri atleti rendendoli
appetibili e richiesti da diverse trasmissioni televisive, talk-show, pubblicità e reality.
Nel corso dell’ultimo quadriennio la pallanuoto ha conquistato sempre più spazio: due
partite in tv ogni settimana, coppe europee e, naturalmente, le partite di Settebello e
Setterosa. Nella stagione in divenire la Rai ha ulteriormente incrementato la
programmazione tv: la diretta dell’anticipo del venerdì e la differita integrale dell’anticipo
del sabato su Rai Sport Più, la sintesi differita dello stesso su Raitre, senza dimenticare lo
storico appuntamento su Radio Uno Rai con gli aggiornamenti dei risultati da tutti i campi.
Un appuntamento fisso di rilevanza mediatica eccezionale, che responsabilizza
21
ulteriormente la Federazione e le Società coinvolte, le quali dovranno dimostrare
un’ottima capacità organizzativa per confezionare un prodotto che risponda ai migliori
canoni qualitativi. Inoltre anche discipline come i tuffi, il nuoto sincronizzato e il nuoto di
fondo, hanno goduto delle attenzioni della Rai che non ha mancato di trasmettere, oltre
ai grandi eventi di carattere internazionale, le finali e i momenti di maggiore interesse dei
vari Campionati nazionali.
Un ulteriore salto di qualità è stato raggiunto proprio per la stagione in divenire con la
trasmissione in streaming sui web RAI delle gare di nuoto, tuffi, nuoto sincronizzato e
nuoto in acque libere, così come avvenuto per tutte le gare delle Olimpiadi di Pechino.
A tal proposito, nel ricordare che i maggiori eventi internazionali hanno goduto in questo
quadriennio della copertura radiotelevisiva della RAI, la quale ha concesso ai vari
Campionati d’Europa, Campionati del Mondo e Olimpiadi spazi come mai in precedenza,
voglio sottolineare come la Direzione Generale e la testata giornalistica di Rai Sport abbia
investito su di noi con puntuale considerazione. Siamo felici che il nostro impegno e
quello dei nostri campioni, sia ripagato dalla Rai e dal grande consenso dei telespettatori
e radioascoltatori come dimostrano i picchi di share registrati in occasioni delle Olimpiadi
di Pechino: solo la Cerimonia Inaugurale ha ottenuto più del 50,22% dei 200 stile libero
d’oro di Federica Pellegrini!
La Federazione Italiana Nuoto è sempre stata molto attenta alla comunicazione per
garantire, nell’interesse di tutti, la massima trasparenza e la massima correttezza nei
confronti delle Società, dei tecnici, ma anche dei media. Nel maggio 2003 la FIN, in
accordo coi tempi, ha sposato la politica dell’interazione, del web e della comunicazione
multimediale; in appena cinque anni, il sito istituzionale della Federnuoto è diventato uno
strumento fondamentale d’informazione e comunicazione nel mondo del nuoto, tra i più
consultati, e fonte di aggiornamenti quotidiani sull’attività federale. A questo proposito,
“Il Sole 24 ore” e altre riviste di settore ritengono il sito della FIN il migliore tra quelli delle
federazioni sportive. L’informatica e la tecnologia viene ormai applicata con successo
anche nelle affiliazioni, nei tesseramenti e nelle iscrizioni gara.
L’innovazione è sempre stata al centro dell’attività federale. Negli anni 80 fummo tra i
primi ad inserire la meccanizzazione nell’attività federale; un primato da mantenere e
consolidare, per fornire ai nostri affiliati e tesserati gli strumenti migliori e
tecnologicamente più evoluti.
22
Capitolo V
5.1
La FIN e l’attività internazionale
Il 28 settembre scorso il Congresso di Zurigo ha rinnovato i quadri dirigenziali della Ligue
Europeenne de Natation (LEN) e ha eletto il nuovo Bureau che resterà in carica sino al
2012.
Dopo 18 anni di Presidenza, Bartolo Consolo è stato acclamato Presidente Onorario a Vita
ed ha ricevuto il plauso per l’alacre lavoro svolto che ha prodotto un concreto fattore di
crescita e sviluppo delle discipline acquatiche nel continente.
Nel contempo, subito dopo il neo Presidente europeo, il lussemburghese Nory Kruchten
eletto con 73 voti, ho avuto l’onore di essere stato il candidato cha ha ricevuto il maggior
numero di preferenze (61 voti) e insieme all'ungherese Tamas Gyarfas e al greco Dimitris
Diathesopoulos siederò di diritto nel direttivo della Federation Internationale de Natation
Association (FINA) la cui Assemblea si svolgerà a Roma alla vigilia del Mondiale del 2009.
Le elezioni hanno premiato il nostro movimento che ha ricevuto ancora una volta ampi
consensi internazionali grazie al livello qualitativo raggiunto globalmente da tutte le
nostre discipline e all'impatto organizzativo delle manifestazioni che ospitiamo con
impegno nell'arco del quadriennio.
Il Congresso di Zurigo ha, infatti, definito anche la composizione delle Commissioni
tecniche confermando Stefania Tudini (Presidente Nuoto Sincronizzato), Gianni Lonzi
(Vice Presidente della Pallanuoto) ed, in qualità dei membri, Gianni Gross (Nuoto), Klaus
Dibiasi (Tuffi) e Andrea Prayer (Master).
Le valutazioni espresse dai rappresentati europei dimostrano l'ampia credibilità di cui
ormai godiamo e la crescita dell'interesse nei confronti del movimento italiano.
Il compito a cui la Federazione va incontro è molto gravoso in relazione ai molteplici
interessi tecnici e programmatici che intende tutelare e sviluppare in sinergia con le
Federazioni europee e mondiali.
Un successo globale sottolineato dalla presenza nel Bureau europeo di due italiani per la
prima volta nella storia!
23
5.2
I Mondiali di Roma 2009
5.2.1 La Storia
Abbiamo vissuto con passione i giorni che ci hanno accompagnato alla candidatura e poi
all’assegnazione ufficiale della 13esima edizione dei Campionati del Mondo di Nuoto.
Per promuovere e sostenere un progetto tanto ambizioso quanto lungimirante,
soprattutto sotto il profilo dell’implementazione impiantistica sul territorio italiano e
dell’accrescimento ulteriore del movimento natatorio, la Federazione è stata ampiamente
sostenuta dal Governo italiano, dal CONI, dal Comune e dalla Provincia di Roma e dalla
Regione Lazio.
Al Congresso FINA che ha aperto i Mondiali di Montreal 2005, sedeva con me Giovanni
Malagò, successivamente designato a presiedere il Comitato Organizzatore della 13esima
edizione dei FINA World Championships.
L’atteso annuncio è arrivato sabato 16 luglio 2005 alle 13.02 locali, quando il Presidente
della FINA Mustapha Larfaoui ha notificato l’esito delle votazioni. A distanza di 15 anni
Roma ha conquistato il Mondiale dopo la storica edizione del 1994 battendo l’agguerrita
concorrenza di città altrettanto qualificate come Yokohama, Dubai, Mosca e Atene: a
determinare l’esito fu anche la presentazione della candidatura, ritenuta magistrale dagli
ambienti internazionali.
Il 20 febbraio del 2006, in Campidoglio, è stato firmato l'atto costitutivo del Comitato
Organizzatore della 13esima edizione dei Campionati Mondiali di Nuoto, Pallanuoto, Tuffi,
Nuoto Sincronizzato e Nuoto in Acque Libere che si terranno nella capitale e nel bacino di
Ostia dal 18 luglio al 2 agosto 2009.
5.2.2 Gli obiettivi
La candidatura per i Mondiali è nata da due desideri parimenti sentiti: quello di riportare
dopo quindici anni a Roma l’elite del movimento natatorio mondiale con 2500 atleti e
1500 tecnici in rappresentanza di oltre 170 Paesi che calamiteranno l’attenzione di 1500
operatori della comunicazione, e quello di realizzare una rete di impianti pubblici e privati
a disposizione dei cittadini, delle Società e delle Squadre Nazionali che resteranno
24
patrimonio permanente dello sport italiano anche dopo il Mondiale. Un impegno
complessivo inferiore solo a quello dell’organizzazione di un’Olimpiade o di un Mondiale
di calcio, meritevole del titolo di “Grande evento di interesse nazionale” attribuito dal
Governo.
Il Mondiale di Roma 09 deve pertanto rappresentare un elemento catalizzatore
dell’attenzione mediatica e nazionale, coinvolgendo l’intero Paese e soprattutto la città di
Roma e il territorio laziale. L’obiettivo della Federazione non è organizzare un evento
“monta - smonta” come accaduto nelle precedenti edizioni e in altre occasioni, ma
realizzare una manifestazione che lasci un’eredità permanente ai cittadini per la
promozione e lo sviluppo dello sport e delle discipline natatorie in particolare.
5.2.3 I progetti
Il progetto più impegnativo, e allo stesso tempo quello che più mi preme, è relativo
all’impiantistica. La sinergia con il Governo, con il supporto del Comune di Roma, della
Provincia di Roma e della Regione, ha favorito un piano di implementazione strutturale
senza precedenti per il mondo del nuoto. Le gare iridate si svolgeranno tutte in un’unica
sede: al Foro Italico, nel cuore degli impianti natatori romani, in via di ristrutturazione e
potenziamento, con l’eccezione delle prove in acque libere che avranno come campo gara
il mare di Ostia, alle porte di Roma.
L’accordo tra la Federazione Italiana Nuoto e il Comune di Roma, previsto dalle ordinanze
governative, prevede la possibilità di individuare anche impianti sussidiari, alcuni nuovi e
altri già esistenti, distribuiti su tutto il territorio regionale, destinati agli allenamenti e agli
stage di ambientamento delle Nazionali che prenderanno parte ai Mondiali.
Inoltre gli impianti di Roma saranno indispensabili anche per assicurare lo svolgimento
regolare delle attività quotidiane delle Società che saranno condizionate dai lavori di
ristrutturazione in vista delle gare iridate.
25
5.2.4 Il piano di attuazione delle opere
Il piano di attuazione delle opere relative al Mondiale di Roma 09 comprende:
•
Tre impianti natatori con foresterie per atleti e studenti su aree individuate dal
Comune di Roma. Il primo nella zona di Pietralata presso l’Università “La Sapienza”, il
secondo nella zona Valco San Paolo presso l’Università “Roma Tre”, il terzo ad Ostia in
un’area limitrofa al Centro Sportivo della FIJLKAM. Il finanziamento delle tre strutture da adibire a Centro Federale della Federazione Italiana Nuoto, all’uso dell’Università e dei
cittadini – è in parte previsto nelle leggi finanziarie 2006, 2007, 2008 e in parte a carico
della Federazione Italiana Nuoto. Questi tre impianti diventeranno di proprietà del
Comune di Roma che finanzierà anche le opere di urbanizzazione e di viabilità.
•
La realizzazione e il completamento di quattro impianti natatori nei comuni di
Frosinone, Tivoli, Anguillara e Monterotondo finanziati dalla Regione Lazio.
•
La realizzazione di un impianto nel comune di Anzio che è finanziato dalla Provincia di
Roma.
Il piano delle opere prevede inoltre l’adeguamento, il potenziamento e la realizzazione di
impianti natatori di società sportive e soggetti “privati” nell’ambito del programma di
implementazione strutturale atto a consentire l’organizzazione del Campionato Mondiale.
Tutte le realizzazioni sopra citate sono eseguite attraverso le leggi e le procedure previste
dai Decreti Governativi e dalle Ordinanze sotto la responsabilità del Commissario
Delegato allo Svolgimento dei Grandi Eventi di Interesse Nazionale, quale è stato insignito
il Campionato del Mondo di Roma 2009.
26
5.2.5 I Numeri dei Mondiali di Roma 2009
•
16 giorni di competizioni
•
170 nazioni
•
2.500 atleti
•
1.500 giornalisti
•
2.500 volontari
•
2 miliardi di telespettatori previsti
5.2.6 Le stime del Pil per il 2009 con il valore aggiunto dei Mondiali di Roma
•
Italia +0,2%
•
Lazio +1,5%
•
Provincia di Roma +2,0%
•
Comune di Roma +2,2%
27
28
Capitolo VI
6.1
Settore Istruzione Tecnica
L’attività del Settore si è orientata verso una maggiore efficacia della formazione,
dell’informazione e degli aggiornamenti permanenti attraverso l’ottimizzazione delle
procedure didattiche, della comunicazione e della migliore valorizzazione dei contenuti.
Si sono moltiplicati quegli eventi maggiormente richiesti che caratterizzano la
preparazione e la professionalità delle figure più significative (Istruttore, Coordinatore,
Allenatore). Sono stati organizzati corsi monotematici per l’approfondimento di temi
specifici (gravidanza, management, area giuridica-fiscale, area legale, manutenzione
impianti) che hanno particolarmente soddisfatto le richieste delle società.
I rapporti con i Comitati Regionali hanno consentito di uniformare e omogeneizzare il
tessuto periferico, sanando alcune “smagliature” ancora presenti in sporadiche realtà,
attraverso incontri di approfondimento.
L’omogeneizzazione culturale e procedurale è avvenuta anche grazie all’impegno dei
“Commissari SIT” in tutta la periferia in occasione degli esami; il ruolo più di supporto che
di controllo ha consentito di verificare gli adempimenti formali, di sostenere l’impegno
didattico, di raccogliere preziose esperienze da mettere a disposizione di tutti.
L’attività di Fitness ha raccolto grande entusiasmo stabilizzando ormai la realizzazione di
molteplici eventi in tutto il territorio. Sono state svolte le competizioni di fitness in acqua
(Criterium), con relativa codifica di regolamenti, che hanno dato senso compiuto al
fenomeno dilagante. Abbiamo effettuato una sorta di Customer Satisfaction, attraverso
la raccolta di “griglie d’uscita” anonime per ogni evento.
Sono stati realizzati:
• raccolta di appunti Direttori Sportivi e Gestori Impianti
• raccolta di appunti Coordinatori Scuola Nuoto
• raccolta di appunti per Allenatori I e II livello Nuoto
• raccolta di appunti per Allenatori I e II livello Pallanuoto
29
• DVD sulla pallanuoto giovanile
• Manuale di Nuoto per Salvamento
• CD per il Nuoto Sincronizzato
Punti “di forza” del programma 2004 – 2008:
• Presenza e attenzione alla periferia
• Contatto continuo con i Coordinatori Regionali
• Contatto continuo con i Commissari SIT
• Presenza negli aggiornamenti regionali
• Commissari negli esami Istruttore presso i Comitati Regionali
• Incontri periodici con Coordinatori SIT e Commissari
• Istituzione prova d’ingresso per Docenti Regionali
• Istituzione prova d’ingresso per Allenatori I Nuoto – Pallanuoto – Nuoto
Sincronizzato – Nuoto per Salvamento
• Istituzione 100 ore di tirocinio per l’ammissione ai corsi Allenatori II livello
• Realizzazione di un Corso per “manutentori di impianti natatori”
• Realizzazione di “Master” monotematici di Aquafitness
• Realizzazione di Corsi Nazionali Monotematici di Specializzazione, già sperimentati con
successo in passato (prima infanzia, terza e quarta età, rieducazione funzionale, gestanti,
area legale, area management, area giuridica-fiscale)
• Distribuzione territoriale eventi Fitness
• Elaborazione del progetto preliminare F.A.D. (Formazione a distanza)
Esito apprezzabile: aumento significativo della sensibilità culturale, numero di corsi,
volontà individuale di partecipazione ad iniziative e aggiornamenti, maggior senso di
aggregazione (brand loyalty).
30
6.2 La Giustizia Federale
L’osservanza e il rispetto dei principi di correttezza e probità di tutte le componenti della
Federazione Italiana Nuoto sono assicurate dalla Giustizia Federale, che svolge un ruolo
fondamentale anche nell’analisi ed approfondimento di tutti i rapporti legati alle attività
federali e sportivo/agonistiche.
Il Consiglio Federale ha contributo al raggiungimento delle finalità sopra indicate con il
nuovo “Regolamento di Giustizia Federale”, che è stato approvato dalla Giunta Nazionale
del CONI il 22 dicembre 2005.
Nell’ultima stagione agonistica sono stati emanati circa 700 provvedimenti dal Giudice
Unico Nazionale di cui 24 relativi al settore tesseramenti; 15 decisione dalla Commissione
Disciplinare nel merito dei deferimenti dell’Ufficio della Procura Federale; 50 decisioni
dalla Corte d’Appello Federale e 11 dalla Commissione tesseramenti.
Tutti i provvedimenti adottati hanno risposto agli indirizzi di celerità e garanzia a tutela
dei soggetti interessati attraverso le professionalità di eccellenza che compongono gli
organi di giustizia inquirenti e decisori.
6.3 Il Gruppo Ufficiali Gara
Puntuale e irreprensibile, anche nel 2005-2008 il Gruppo Ufficiali di Gara ha consentito il
regolare svolgimento di tutte le manifestazioni federali nazionali, regionali e locali
attraverso la professionalità di circa 3.000 arbitri, giudici, delegati e commissari per oltre
35.000 presenze, il 14% in più rispetto al quadriennio precedente.
Nel corso delle ultime stagioni il G.U.G. centrale ha destinato particolare attenzione ai
progetti di formazione che sono stati realizzati attraverso seminari nazionali ed
internazionali obbligatori e con il potenziamento delle scuole per specialità.
Alla storica scuola di pallanuoto di Lavagna, diretta da Ernani Paggi, sono state affiancate
quelle itineranti di nuoto sincronizzato, aperta nel 2005 e diretta da Maria Teresa Arioli, e
quella di nuoto, aperta nel 2006 e diretta da Giuseppe Camaioni.
Attenzione e investimenti sono stati concessi anche all’aggiornamento dei giudici di nuoto
di fondo, con l’avvicinarsi della prima edizione olimpica della prova sui 10 km, e di tuffi,
attraverso molteplici incontri di aggiornamento.
31
I lavori, che hanno coinvolto tutti i nostri tesserati garantendo un’adeguata preparazione,
hanno riscosso il compiacimento e favore delle Società che hanno dato vita all’attività
agonistica e hanno prodotto un innalzamento del livello qualitativo generale apprezzato
anche a livello internazionale.
La Federazione Italiana Nuoto, infatti, ha portato alle Olimpiadi ben quattro tra arbitri e
giudici: il “pallanotista” Massimiliano Caputi che ha diretto la finale olimpica femminile
vinta dall’Olanda sugli Stati Uniti 9-8; Beatrice Meini per le gare di nuoto, Renato Manzoni
per quelle di tuffi e Simonetta Antonaroli per quelle di nuoto sincronizzato; ma non solo, i
giudici italiani sono stati presenti in quasi tutte le fasi finali delle più prestigiose
manifestazioni internazionali come gli Europei e i Mondiali di nuoto, pallanuoto, nuoto
sincronizzato, tuffi, nuoto per salvamento, nuoto in acque libere e master.
6.4 Il Centro Studi e Ricerche e la prevenzione e lotta al doping
Il coordinamento dei programmi delle discipline olimpiche è affidato alla direzione tecnica
e sportiva dei settori, che opera di concerto con la componente medica e scientifica della
Federazione Italiana Nuoto, rappresentata dal Centro Studi e Ricerche Federale, per
assicurarne la fattibilità e la continuità nel pieno rispetto dei principi fondamentali di
tutela della salute degli atleti.
L’assistenza sanitaria agli atleti, sotto il coordinamento del Settore, è garantita dal lavoro
di una decina di medici e da oltre 15 fisioterapisti che rappresentano parte integrante
degli staff tecnici delle Squadre Nazionali e si alternano nell’assistenza durante
allenamenti collegiali e competizioni. Alle Olimpiadi di Pechino erano presenti cinque
medici e sei fisioterapisti per poter fornire la migliore assistenza possibile.
Inoltre il Centro Studi si occupa della promozione, del sostegno e dello sviluppo della
ricerca scientifica nel campo delle discipline natatorie attraverso specifiche convenzioni e
collaborazioni con le Università degli Studi di Verona, Firenze, Siena, Roma Tor Vergata e
IUSM di Roma e con l’Istituto di Medicina e di Scienza dello Sport di Roma. Gli interventi
hanno la finalità di esprimere indirizzi avanzati in campo fisiologico, biomeccanico e
metodologico, nonché di interpretare le indicazioni desunte dalla costante valutazione ed
analisi degli atleti migliori.
32
Un altro importantissimo ambito di lavoro del Centro Studi e Ricerche è la lotta al doping
ai fini della sua prevenzione e repressione. Nel corso del quadriennio sono stati effettuati
circa 450 controlli antidoping alle principali manifestazioni agonistiche organizzate in
Italia secondo le norme internazionali vigenti che si sommano a quelli disposti dal CONI,
dalla FINA, dalla WADA e dal Ministero della Salute. La prevenzione è invece assicurata
attraverso l’aggiornamento dei tesserati, in accordo con il Settore Istruzione Tecnica,
tramite produzione di materiale didattico ed informativo e l’organizzazione di convegni e
seminari. I programmi di prevenzione all’uso delle sostanze vietate si basano
sull’informazione a favore di atleti, medici, tecnici e dirigenti sulle problematiche
connesse al doping e sulla sensibilizzazione dell’atleta al corretto uso di farmaci e
integratori dietetici.
33
34
CONCLUSIONI
Quando analizziamo la vita della nostra Federazione il rischio di essere prolissi e di
mancare in alcune precisazioni è sempre possibile.
Occorrerebbe ad esempio citare nel dettaglio i risultati ottenuti dagli atleti e dalle Società
in campo nazionale e sottolineare appieno la vita di sacrificio e di dedizione che
Presidenti, Dirigenti e Tecnici di Società destinano allo sport italiano e alla nostra
Federazione.
Occorrerebbe anche dedicare un libro intero a coloro che vivono dietro le quinte del
nostro fenomeno sportivo, che poggia innanzitutto sui giovani, attraverso il
coinvolgimento delle famiglie che partecipano totalmente allo sviluppo delle nostre
discipline e al successo sociale del nostro sport.
Nel corso dell’Assemblea Elettiva la Federazione presenta il bilancio programmatico per il
quadriennio 2009-2012.
Oltre alla motivazione di carattere statutaria, la presentazione del bilancio
programmatico rappresenta un nuovo modo di illustrare il progetto tecnico federale ed i
relativi aspetti economici che devono garantire l’efficacia e la realizzazione dei propositi.
Il bilancio programmatico intende inoltre spingere la nostra Federazione ad una sempre
maggiore produttività ed efficienza, stimolando ogni settore a valutare gli effetti della
programmazione a medio e lungo termine, affinché le Società interpretino in maniera
corretta e fungano da stimolo per realizzare gli obiettivi federali.
Le riflessioni emerse dall’analisi dell’ultimo quadriennio rappresentano il solido
riferimento per programmare il prossimo ciclo olimpico. Il documento presentato alle
Società nel corso dell’Assemblea ha pertanto lo scopo di segnare la strada che ci porterà
alla prossima Olimpiade di Londra, mettendo alla prova ancora una volta la capacità di
tutte le componenti federali con l’ambizione di compiere un ulteriore passo in avanti.
35
Scarica

Relazione Consuntiva - Federazione Italiana Nuoto