Federazione Italiana Nuoto Relazione del Presidente Paolo Barelli XXXIX Assemblea Ordinaria Elettiva Roma, 18 ottobre 2008 - Hotel Ergife INDICE Premessa: “Le Società sportive sensori dello stato socio-economico del Paese” pag. 1 1.1 Incremento dei Praticanti e il ruolo delle Scuole Nuoto Federali pag. 5 1.2 I Comitati Regionali pag. 6 2.1 I successi del quadriennio pag. 7 2.2 Nuoto pag. 7 2.2.1. Evoluzione del settore giovanile pag. 9 2.3 Pallanuoto pag. 10 2.4 Tuffi pag. 12 2.5 Nuoto Sincronizzato pag. 13 2.6 Nuoto in Acque Libere pag. 14 2.7 Il Nuoto per Salvamento didattico e formativo pag. 15 2.7.1 Il Nuoto per Salvamento Agonistico pag. 16 3.1 Il Bilancio della Federazione Italiana Nuoto pag. 19 4.1 Sponsor e comunicazione pag. 21 5.1 La F.I.N. e l’attività internazionale pag. 23 5.2 I Mondiali di Roma 2009 pag. 24 5.2.2 Gli obiettivi pag. 24 5.2.3 I progetti pag. 25 5.2.4 Il piano di attuazione delle opere pag. 26 5.2.5 I numeri dei Mondiali di Roma 2009 pag. 27 5.2.6 Le stime del PIL per il 2009 con il valore aggiunto dei Mondiali di Roma pag. 27 6.1 Settore Istruzione Tecnica pag. 29 6.2 La Giustizia Federale pag. 31 6.3 Il Gruppo Ufficiali Gara pag. 31 6.4 Il Centro Studi e Ricerche e la prevenzione e lotta al doping pag. 32 Conclusioni pag. 35 PREMESSA Le Società sportive sensori dello stato socio-economico del Paese È solo il lavoro svolto dalle Società e dalle loro componenti – dirigenti, tecnici e collaboratori – a garantire all’intero sistema sportivo nazionale la possibilità di raggiungere e mantenere i livelli di eccellenza conseguiti. Questo assioma è all’origine dell’impegno federale e lo ribadisco con forza ancora una volta: tutti i nostri risultati sono ascrivibili all’impegno delle Società. Non esisterebbero squadre nazionali competitive se non ci fosse sul territorio una rete di Società sportive che operano con professionalità! Parallelamente i tecnici federali di qualsivoglia disciplina dovrebbero compiere miracoli se non ricevessero atleti già formati dal lavoro quotidiano delle Società! Il nostro sistema di Società è costituito da circa 2.000 associazioni che operano su tutto il territorio nazionale in circa 4.000 piscine. Esso costituisce un eccezionale “sensore” che non solo determina la salute tecnico-sportiva del nostro mondo, ma riflette anche lo stato socio-economico del Paese, poiché è un campione significativo delle famiglie italiane che nobilitano le nostre discipline con oltre cinque milioni di praticanti. Come premessa del mio intervento ritengo necessario sottolineare quali siano le sensazioni che le nostre Società registrano in modo indiscutibile: disagio, crisi! Le nostre Società affrontano da sempre una realtà non facile: si nuota “nell’acqua calda” e l'attività si svolge in costosi impianti di natura mono-disciplinare, complessi tecnologicamente e strutturalmente. Hanno di conseguenza acquisito capacità gestionali e sviluppato il senso del risparmio per far quadrare i propri bilanci. Così, nonostante la crescita dei costi economici, che si riflettono soprattutto sulla bolletta energetica e sulla spesa per le realizzazioni, sono state in grado di raggiungere risultati di eccellenza a livello nazionale, accrescere il numero dei partecipanti all'attività agonistica, incrementare il numero ed elevare la qualità dei successi delle Squadre Nazionali, in ciò sostenute dalla propria passione oltre che dal contributo indispensabile dei tecnici e dirigenti federali. 1 Non so quanto sarà possibile chiedere ancora alle nostre Società e al nostro sistema sportivo per poter garantire il consolidamento dei successi raggiunti e tendere ad un auspicabile miglioramento. Questa mia franca considerazione scaturisce dal confronto che anima quotidianamente l’operato della Federazione con le Società, i Comitati Regionali e Provinciali e tutte le componenti tecniche. Negli anni scorsi abbiamo avuto modo di lavorare, unitamente al CONI e a tutte le istituzioni del Paese, per superare la grave crisi che caratterizzò lo sport italiano a cavallo degli anni 2000 con il crollo delle entrate del Totocalcio, unica fonte di finanziamento fino a quel momento dello sport italiano. Nel 2002 il Governo garantì le somme che consentirono allo sport italiano di sollevarsi da questa condizione di disagio che lo avrebbe certamente ridimensionato. Seguirono poi altri provvedimenti che assicurarono benefici alle Società Sportive sia in termini fiscali sia di oneri sociali, che contribuirono a rinvigorire passione ed entusiasmo, come ad esempio l’art. 90 della legge Finanziaria n. 289 del 2002 e la legge n. 311 della Finanziaria 2004 che concesse definitivamente e stabilmente i fondi al CONI. Da allora molta acqua è passata sotto i ponti ed ora nuove problematiche minacciano di portare in uno stato di sofferenza lo sport italiano; una su tutte l’aumento dei costi dell'energia e noi… andiamo ad acqua calda! Tutto il sistema societario sportivo italiano ha visto riflettersi nei propri bilanci l’incremento dei costi perché, come già detto in precedenza, lo sport in generale, e le discipline acquatiche in particolare, sono in corrispondenza diretta con la società italiana e subiscono il momento di forte crisi economica che essa sta vivendo e che fa presagire tagli anche ai finanziamenti del sistema sportivo. Cosa fare allora per alimentare la nostra passione e la nostra missione di avviare allo sport i giovani e formare atleti? Come dare impulso alle nostre discipline, continuando a mantenere un ruolo di leader a livello internazionale? Credo che la risposta sia unica: contribuire a diffondere e a sostenere i valori che lo sport rappresenta nella società italiana, affinché sia compiutamente sostenuto dalle entità pubbliche che hanno competenza in materia finanziaria e non appena tollerato o, come è successo in alcuni casi, addirittura ignorato nei capitolati di spesa di Comuni e Regioni. 2 In tal senso credo che tutto il sistema sportivo debba sostenere il CONI, unica istituzione autorevole in grado di promuovere il necessario grado di sensibilizzazione nazionale indispensabile per affrontare e risolvere le problematiche più impellenti che ne frenano attualmente lo sviluppo. Le possibilità di uscire dalla presente situazione ci sono e, malgrado l’analisi delle prospettive attuali debba essere inevitabilmente severa, sono ottimista! Tutta la società italiana vive un momento di difficoltà; ma, allo stesso tempo, avverto un’adeguata capacità di comprensione ed una particolare sensibilità da parte dell’opinione pubblica e delle Istituzioni nei confronti del movimento sportivo. 3 4 Capitolo I 1.1 L’incremento dei Praticanti e il ruolo delle Scuole Nuoto Federali Fatta questa doverosa premessa, vengo ora all'analisi dei risultati del quadriennio. I numeri sono dalla nostra parte. Il quadriennio che si va chiudendo è coinciso, per la nostra Federazione, con un momento di crescita dal punto di vista numerico e qualitativo dei risultati agonistici, dell’impegno societario, ma anche dell’interesse dei media e degli sponsor. I successi dei nostri campioni hanno stimolato, nei più grandi e nei più piccoli, un forte spirito di emulazione che ha portato in quest’ultimo ciclo olimpico ad una nuova crescita del numero di praticanti delle discipline natatorie, già passato dai 2.2 milioni del 1986 ai 5 milioni del 2004. I 5 milioni di inizio mandato sono infatti diventati 5.3 milioni nel 2005, 5.5 milioni nel 2006, 5.7 milioni nel 2007. La Federazione Nuoto, da sempre impegnata nella diffusione della cultura dell’acqua, può quindi con orgoglio affermare di essere entrata nelle abitudini delle famiglie italiane, valorizzando l'impegno sportivo, i valori agonistici e congiuntamente le caratteristiche sociali e terapeutiche degli sport che rappresentiamo. Questo traguardo prestigioso esalta la persistenza del lavoro svolto dalla Federazione Italiana Nuoto insieme ai Comitati Regionali e alle Società e premia gli investimenti volti alla crescita, in termini di quantità e soprattutto di qualità, di atleti agonisti e non, tecnici, dirigenti, ufficiali di gara. È infatti solo attraverso il lavoro alla base del movimento che si raggiungono, in maniera costante e crescente, i successi e le soddisfazioni a livello agonistico: se questo è stato il quadriennio più vincente della storia del nuoto italiano, come illustrato nella brochure “Comunicare con il nuoto”, lo si deve soprattutto ai sacrifici e all’impegno profusi nello sviluppo capillare del fenomeno nuoto in Italia, anche attraverso le Scuole Nuoto Federali. La Federazione ha dato sempre maggior valenza e riconoscimento alle Scuole Nuoto Federali, che ormai rappresentano capillari presidi tecnici sul territorio. Sono proprio loro a garantire i requisiti di eccellenza delle Società che promuovono e sviluppano il progetto imperniato sul connubio formazione-agonismo: la mission della nostra federazione! 5 Le Società che hanno aderito al progetto erano 357 nel 2004 e ora sono 486 (+36%): una crescita che denota il consolidamento di un’iniziativa legata alle passioni dei nostri dirigenti e vicina alle esigenze dei fruitori delle piscine. 1.2 I Comitati Regionali Tra gli obiettivi principali del quadriennio mi ero riproposto di alimentare ulteriormente l’autonomia ai Comitati Regionali per incentivarne la penetrazione capillare sul territorio e favorire la collaborazione con le istituzioni locali. Lo slancio organizzativo che ne è derivato ha prodotto una maggiore responsabilizzazione periferica e, attraverso il consolidamento dei bilanci, l’autonomia di spesa e il dinamismo delle scelte. I Presidenti e i Dirigenti Regionali hanno svolto un lavoro eccezionale, organizzando migliaia di competizioni e momenti di aggregazione e riflessione, riconducibili a numeri impressionanti: oltre 80.000 giornate di gare tra nuoto, pallanuoto, tuffi, nuoto sincronizzato, nuoto in acque libere e nuoto per salvamento, che testimoniano il crescente livello di funzionamento della macchina federale al servizio della promozione e diffusione delle discipline acquatiche. Il lavoro dei Comitati Regionali ha prodotto incrementi e consolidamenti. La crescita maggiore si è registrata nell’ambito del “settore propaganda”, che è passato dai 13.817 tesserati del 2005 ai 31.681 del 2008 con un indice positivo del +129%. Le Scuole Nuoto Federali sono cresciute dalle 357 del 2005 alle 486 del 2008 per un indicativo + 36 % che testimonia la condivisione dei progetti federali. Aumentata del 13% la portata degli atleti master: dai 12.581 ai 14.237; consolidato il numero di Società affiliate, passate dalle 1354 del 2005 alle 1416 del 2008 (+ 5%), mentre gli atleti agonisti sono passati da 48.241 a 50.037 (+ 4%). I numeri sono eloquenti e meritano il plauso dell’Assemblea a suggello del lavoro svolto con professionalità e passione dagli 8.966 dirigenti, 23.857 tecnici e molteplici collaboratori che rendono i Comitati Regionali un riferimento imprescindibile per la sede centrale della Federazione Italiana Nuoto. 6 CAPITOLO II 2.1 I successi del quadriennio Ricordare i numerosi successi ottenuti dagli Azzurri nell’ultimo quadriennio mi emoziona e mi inorgoglisce. Gli ultimi quattro anni sono stati un percorso in ascesa, apertosi con lo storico successo mondiale di Filippo Magnini nei 100 stile libero a Montreal, poi confermato a due anni di distanza, nel 2007, a Melbourne. Un periodo straordinario, culminato con la prima medaglia d’oro olimpica “femminile” della storia del nuoto italiano conquistata a Pechino da Federica Pellegrini nei 200 stile libero, e con l’argento di Alessia Filippi negli 800. I tanti momenti di gioia che hanno reso indimenticabili le stagione vissute insieme sono stati puntualmente raccontati dal sito federale e sono rendicontati nella brochure “Comunicare con il Nuoto”, che testimonia integralmente i successi internazionali ottenuti dalle nostre Società e dai nostri atleti. Raccontarli tutti sarebbe impossibile: basti ricordare che ognuno di loro ha generato emozioni diverse che hanno acceso ancora di più la nostra passione ed aperto riflessioni tecnico-scientifiche che hanno reso sempre più incisivo e vincente il nostro lavoro. Mi limiterò a tracciare un bilancio a brevi linee sui successi più significativi che rappresentano il top dell’attività agonistica per specialità. A tutti i nostri campioni, siano di livello assoluto o giovanile, ed alle Società che hanno contribuito alle loro affermazioni, desidero tributare il mio plauso e quello dell’Assemblea in segno di riconoscimento da parte dell’intero movimento. 2.2 Nuoto Il nuoto è approdato alle Olimpiadi di Pechino sullo slancio dei due titoli mondiali conquistati da Filippo Magnini nei 100 stile libero a Montreal 2005 e Melbourne 2007 un’impresa riuscita precedentemente solo a due leggende del nuoto internazionale: lo statunitense Matt Biondi a Madrid 1986 e Perth 1991 e il russo Alexander Popov a Roma 1994 e Perth 1998 – e forte dei record del mondo stabiliti da Federica Pellegrini nei 200 stile libero ai Mondiali di Melbourne e nei 400 stile libero agli Europei di Eindhoven. Indimenticabili i due ori mondiali in vasca corta (ancora una volta i primi della nostra 7 storia sportiva) conquistati a ritmo di primato europeo dalle staffette azzurre 4x100 stile libero (Calvi, Lanzarini, Galenda e Magnini) e 4x200 stile libero (Magnini, Cassio, Pelliciari e Rosolino) ai Mondiali di Shanghai del 2006. In ambito mondiale sono saliti sul podio anche la Pellegrini nei 200 stile libero e Luca Marin nei 400 misti, entrambi con l’argento a Montreal, mentre a Melbourne l’argento è andato alla 4x100 con il primato europeo (Rosolino, Calvi, Galenda, Magnini) ed il bronzo a a Loris Facci (200 rana), Federico Colbertaldo (800 stile libero), Marin (400 misti) e la Pellegrini nei 200 stile libero, dopo aver cancellato in semifinale lo storico mondiale della tedesca Franziska van Almsick. Nel quadriennio è arrivato anche il primo oro femminile europeo con Alessia Filippi nei 400 misti a Budapest 2006, cui ne sono seguiti altri tre nell’edizione del 2008 di Eindhoven per merito della Pellegrini nei 400 col primato mondiale e della stessa Filippi nei 400 misti e negli 800 stile libero. Sul più alto gradino del podio europeo sono saliti a Budapest anche Magnini nei 100 stile libero, Alessandro Terrin nei 50 rana e le staffette maschili 4x100 stile libero (Calvi, Vismara, Galenda e Magnini) e 4x200 (Rosolino, Berbotto, Cassio e Magnini) che ha trionfato anche ad Eindhoven con Rosolino, Brembilla, Cassio e Magnini allungando a cinque successi consecutivi la striscia vincente in Europa. Al “Water Cube” le bracciate di Federica Pellegrini e Alessia Filippi hanno rappresentato l’apice della spedizione olimpica azzurra, che ha lasciato Pechino con un oro, un argento, due record mondiali, cinque europei, venti italiani, dieci finali e quattro quarti posti, a chiusura del quadriennio più vincente della storia del nuoto italiano. Dal 2005 al 2008 il nuoto italiano ha in definitiva conquistato 39 medaglie (12 ori, 12 argenti e 15 bronzi): 2 olimpiche (1-1-0), 9 iridate (2-2-5) e 28 continentali (9-9-10), stabilendo 4 record mondiali, 4 record olimpici e 10 europei in vasca lunga. Inoltre nel corso del quadriennio sono caduti 40 record italiani maschili (30 individuali e 10 di staffetta) e 55 femminili (46 individuali e 9 di staffetta) in vasca lunga, più 39 record italiani maschili (31 individuali e 8 di staffetta) e 42 femminili (33 individuali e 9 di staffetta) in vasca corta. Sono numeri che evidenziano la solidità e la crescita del movimento non solo sul fronte dei tesserati, ma anche dei risultati, in relazione ai due precedenti quadrienni. 8 2.2.1 Evoluzione del settore giovanile Il crescente numero di Società e di atleti che hanno preso parte ai Campionati giovanili estivi ed invernali nel corso del quadriennio, nonostante l’innalzamento dello standard qualitativo delle prestazioni necessarie per accedervi e i risultati conseguiti dalle nostre selezioni juniores a livello internazionale, sono il termometro dell’ottimo stato di salute del movimento natatorio giovanile italiano. In un momento di particolare attenzione a livello mondiale per l’attività giovanile, alimentato anche dall’introduzione da parte della Federation Internationale de Natation della rassegna iridata juniores (disputata una prima volta a Rio de Janeiro 2006 ed una seconda a Monterrey nel 2008), le rappresentative italiane giovanili si sono dimostrate straordinariamente competitive. Indimenticabile il primo posto assoluto nel medagliere del primo Campionato del mondo di Rio de Janeiro con le vittorie individuali di Cesare Sciocchetti (200 sl), Edoardo Giorgetti (100 e 200 rana rana), Damiano Lestingi (100 dorso), Mattia Pesce (50 rana) e Ilaria Bianchi (100 farfalla) e quelle delle staffette maschili 4x100 (Pellizzon, Lestingi, Santucci e Sciocchetti) e 4x200 stile libero (Barbacini, Vincenzi, Lestingi, Sciocchetti) e 4x100 mista (Lestingi, Giorgetti, Pellizzon, Santucci); successi ribaditi a Monterrey con gli ori di Silvia Di Pietro nei 50 farfalla, di Luca Dotto nei 100 stile libero e della staffetta 4x100 stile libero maschile (Leonardi, Dotto, Orsi e Gimondi). A livello europeo gli azzurri sono emersi con un totale di 67 medaglie nel quadriennio, delle quali 21 d’oro, assicurandosi sempre almeno uno dei tre primi posti nel medagliere complessivo della manifestazione. L’Italia ha ulteriormente investito nell’organizzazione giovanile attraverso il Progetto Pechino, dedicato alla fascia cadetti/primo anno senior. Sono stati attuati cinque raduni l’anno di tre giorni ciascuno, nel corso dei quali i sei gruppi di specialità, guidati da ognuno da un tecnico federale di riferimento e coordinati dallo staff federale, sono stati sottoposti a test biomeccanici, metodologici e fisiologici. Nel corso del quadriennio il Progetto Pechino ha coinvolto circa 80 atleti e 30 tecnici sociali. A livello nazionale i risultati sono stati lusinghieri anche in relazione alla crescente partecipazione ai campionati giovanili, che si è sviluppata di pari passo con l’abbassamento dei tempi limite di accesso alle manifestazioni e che è stata 9 accompagnata da una maggiore competitività quanto a tempi utili per l’ingresso alle finali e l’accesso al podio. Il successo nei vari campionati giovanili è determinato dall’incremento delle presenze gare (oltre 5.000) registrato nell’ultimo quadriennio. Nel 2004 ai campionati invernali presero parte 1851 atleti (861 femmine e 990 maschi) in rappresentanza di 431 Società, nel 2008 ben 1940 atleti (880 femmine e 1060 maschi) per 468 Società. Proiezioni confermate anche agli Estivi con 1775 atleti nel 2004 (938 ragazzi/e, 837 junior e cadetti/e) e 1870 nel 2008 (908 ragazzi/e, 962 junior e cadetti/e). Dati di consolidamento che danno vita ad un incremento qualitativo sottolineato anche dai record stabiliti: 54 nel biennio 2007/2008 al maschile (20 ragazzi, 16 juniores, 18 cadetti) e ben 45 femminili (19 ragazze, 16 juniores, 10 cadette) per un totale di 99 record della manifestazione in due stagioni! Questi dati così lusinghieri documentano quali siano le nostre prospettive di rinnovamento e l’impegno con cui hanno lavorato Società, Comitati Regionali e Staff federali. 2.3 Pallanuoto Nonostante l’impegno di tecnici di valore e di atleti ed atlete spesso esemplari, che ha portato le medaglie d’argento del Setterosa nel 2006 agli Europei, alla Coppa del Mondo e alla World League, e i quinti posti del Settebello agli Europei di Belgrado e Malaga e ai Mondiali di Melbourne, la pallanuoto italiana non è riuscita a raggiungere alle Olimpiadi di Pechino quelle posizioni di prestigio cui ambivamo in virtù di una grande tradizione. Non siamo quindi soddisfatti! Vogliamo (e ci adoperemo in tal senso con la massima determinazione) che le nostre Nazionali tornino al più presto ai livelli che storicamente loro competono e pertanto chiediamo l’aiuto alle Società con cui abbiamo stretto un patto per lo sviluppo dei vivai e la tutela dei giocatori italiani. Un grande progetto di rinnovamento deve essere completato ed in esso stiamo impegnando energie e mezzi, insistendo con fermezza e fiducia. La stagione 2003/2004 si concluse con la seconda edizione dei Campionati invernale Allievi e con l’istituzione del Campionato Invernale Allieve. Nel quadriennio appena terminato il settore pallanuoto ha ulteriormente promosso la diffusione capillare della 10 disciplina a livello giovanile con il “prestito alternativo” e con l’organizzazione di ulteriori campionati. L’introduzione del “prestito alternativo” risale al 2007 e prevede la possibilità per un atleta under 1989 e seguenti e per un’atleta under 1991 e seguenti di trasferirsi in una Società di una serie inferiore seppur abbia giocato in precedenza in stagione; la promozione dei campionati giovanili invece è stata realizzata con l’istituzione dei Campionati estivi under 15, under 17 estivo ed invernale e under 19 femminili, e under 15 e under 20 maschile. Nel 2007 inoltre è nato il Campionato Nazionale under 17 maschile riservato alle squadre che partecipano ai campionati nazionali di A1 e A2. Questo sforzo ha generato un movimento complessivo che conta 698 società iscritte ai vari campionati per 9000 giovani pallanotisti interessati e circa 1400 partite disputate ogni anno. Numeri importanti che testimoniano la validità degli investimenti nel settore giovanile e che hanno generato significativi risultati internazionali delle Nazionali di categoria. Le medaglie d’oro europee dell’Under 17 a Gyor e Under 19 femminili a Chania nel 2008 e, nel 2007, i secondi posti mondiali dell’Under 20 maschile a Long Beach ed europeo dell’Under 18 femminile a Chania, sono risultati di grande prestigio che dimostrano la qualità del lavoro svolto e che ampliano le prospettive tecniche delle Nazionali Assolute. Per ottenere questi risultati gli staff federali hanno seguito un progetto di lavoro che si basava sul monitoraggio nazionale del parco atleti attraverso referenti regionali, prevedeva collegiali mensili per le categorie interessate e si concludeva con circa un mese e mezzo di raduno pre-evento internazionale, per un totale che ha sommato 117 giorni di collegiale in ambito maschile e 115 giorni in ambito femminile, senza tener conto del lavoro svolto dalle rappresentative sperimentali nella stagione 2007/2008. In un momento in cui è indispensabile il rinnovamento delle rose delle Squadre Nazionali, la Federazione considera determinante anche la tutela dei giocatori italiani nei campionati di serie A1 e A2 maschili e femminili. Pertanto, in sinergia con le Società, ha disciplinato con chiarezza i regolamenti per l’attribuzione della nazionalità degli atleti con doppio passaporto. Si tratta di un’iniziativa senza precedenti nell’ambito sportivo per quanto riguarda gli sport di squadra, lodata e portata ad esempio dal Presidente del C.O.N.I. Gianni Petrucci e dal Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri con delega allo Sport Rocco Crimi. La decisione ha comportato la riduzione da 3 a 2 giocatori stranieri per Società nel campionato di A1 maschile e da 2 a 1 nel campionato 11 di A1 femminile, ma l’orientamento è quello di ridurre la presenza ad un solo straniero per Società a partire dai campionati 2010-2011. 2.4 Tuffi Dopo la coppia delle meraviglie composta da Klaus Dibiasi e Giorgio Cagnotto, l’Italia ha a lungo inseguito l’oro internazionale individuale, dovendo attendere fino ai successi europei di Nicola Marconi dal trampolino 1 metro agli Europei di Berlino 2002 e, in coppia con Donald Miranda a Istanbul 1999 e con il fratello Tommaso a Madrid 2004, nel trampolino sincro 3 metri. Da allora la Federazione Italiana Nuoto ha intensificato gli investimenti nel settore, che ha così potuto sviluppare una programmazione che abbinasse la crescita tecnica dovuta all’incremento del coefficiente (media di circa 0,5 punti in più rispetto al 2004 nei primi cento tuffatori italiani) all’abilità e pulizia dell’esecuzione. Il lavoro dei tecnici federali ha consentito un miglioramento prestativo continuo della Squadra Nazionale testimoniato dal progressivo incremento degli atleti capaci di conquistare la carta olimpica: cinque ai Giochi di Sydney 2000, sei ad Atene 2004, otto a Pechino 2008, record storico. Per consentire di attuare i progetti federali, la Federazione Italiana Nuoto ha posto l’attenzione su due punti fondamentali: incrementare i collegiali in particolare extraeuropei per intensificare sinergie tecnico-programmatiche con altre scuole di “pensiero e lavoro” e ridurre l’handicap generato dalla mancanza di un’impiantistica adeguata per lo sviluppo e pratica della disciplina rispetto a Nazioni come Cina e Stati Uniti. Così nell’ultimo quadriennio le Nazionali di tuffi hanno sostenuto molteplici raduni in Florida, Venezuela, Sud Africa e Cina. Parallelamente è stato aperto il Centro federale di Trieste, sono stati potenziati quelli di Bolzano e quello dello Stadio del Nuoto di Roma, aspettando che l’impianto dell’Acqua Acetosa venga restituito all’attività. Il lavoro svolto ha pagato in termini di risultati e praticanti. Nell’ultimo quadriennio gli atleti tesserati sono passati dai 649 (415 maschi e 234 femminile) del 2004 ai 711 (436 maschi e 275 femmine) del 2008; contemporaneamente le Nazionali hanno conquistato 3 medaglie mondiali e 7 europee tra cui spiccano i bronzi iridati dal trampolino 1 metro di 12 Chistopher Sacchin a Melbourne 2007 e dal trampolino 3 metri a Montreal 2005 e Melbourne di Tania Cagnotto che ha anche vinto l’oro europeo nella piattaforma a Eindhoven 2008. Agli sforzi profusi per aumentare lo standard qualitativo delle nostre Nazionali, si aggiunge la recente istituzione del Progetto Giovani varato nell’ottobre del 2007. Il fine è duplice: contribuire alla crescita agonistica degli atleti di interesse nazionale a vantaggio delle Squadre Nazionali del domani e delle Società interessate; fornire un'assistenza tecnico-organizzativa alle Società emergenti e a quelle che necessitano di contributi altamente professionali. Il Progetto prevede una parte istituzionale, che assicura il dialogo tra i rappresentanti federali, le Società e le Istituzioni locali per cercare di individuare le problematiche esistenti e concordare il lavoro da svolgere in sinergia; una parte tecnica, portata avanti attraverso un monitoraggio capillare delle Società sul territorio mirato alla valorizzazione dei giovani talenti che sono convocati insieme ai rispettivi tecnici. Al momento sono coinvolti nel progetto nel 25 Società, 15 tecnici e 80 atleti divisi in due gruppi territoriali (Nord e Centrosud) e in successivi tre gruppi per fascia d'età e livello agonistico. 2.5 Nuoto Sincronizzato Il Nuoto Sincronizzato, investito da un cambio generazionale di atlete dopo le Olimpiadi di Atene, ha conquistato agli Europei di Eindhoven i piazzamenti più prestigiosi della storia continentale con le medaglie d’argento nel Duo di Giulia Lapi e Beatrice Adelizzi (a sua volta anche bronzo nel Solo), negli esercizi di Squadra e Libero Combinato. La Squadra Azzurra, che ha sfiorato la qualificazione olimpica avvicinando di 0,668 punti il Canada, ha ottenuto ai Giochi di Pechino il settimo posto col Duo, consolidando il livello raggiunto negli anni precedenti, incrementando il tasso tecnico e delineando le linee guida di un progetto ad ampio respiro che auspichiamo ci consenta di scalare la classifica mondiale ed avvicinare la scuola russa, spagnola e giapponese. Proprio in tal senso, e per cercare di alimentare ulteriormente la pratica della disciplina in Italia che ha subito un leggerissimo calo nell’ultimo quadriennio (nel 2004 erano tesserate 1995 femminile e 9 maschi, attualmente 1803 femmine e 5 maschi), la Federazione ha istituito il Progetto “Giovani Speranze”. Finora sono state coinvolte 41 atlete tra i 12 e 15 13 anni in rappresentanza di 16 Società convocate in base alle prestazioni effettuate nei campionati di categoria dell’ultimo biennio e considerando le caratteristiche tecniche e attitudinali. Le giovani atlete hanno svolto quattro collegiali seguite dagli staff federali. Come nelle altre discipline, anche per il nuoto sincronizzato puntiamo molto sul valore tecnico e sulla prospettiva di crescita delle nostre giovani atlete che nel quadriennio ci hanno regalato tante medaglie europee: a Loano 2005 l’argento nel Duo con Federica Tommasi e Manila Flamini, con la Squadra e con il Libero Combinato e il bronzo di Beatrice Adelizzi nel Solo; nel 2006 il bronzo con la Squadra a Bonn. Oggi le giovani campionesse juniores di ieri sono il presente della Nazionale Assoluta. 2.6 Nuoto in Acque Libere Il Nuoto in Acque Libere ha subito un notevole incremento numerico e qualitativo dall’introduzione della dieci chilometri nel programma olimpico. Molti atleti di piscina hanno provato a cimentarsi nelle gare in mare, lago e fiume con alterne fortune. Ad esempio il fuoriclasse australiano del mezzofondo Grant Hackett, che non è riuscito a qualificarsi ai Giochi di Pechino, dimostrando ulteriormente quanto ormai sia diventato specialistico e altamente selettivo l’approccio ad una disciplina estrema e faticosa. L’Italia non si è lasciata cogliere impreparata dalla rivoluzione che ha investito il movimento del nuoto in acque libere perché, essendo tra i più attivi fautori della “promozione” olimpica, aveva cominciato a investire economicamente e tecnicamente nel settore già all’indomani dell’addio agonistico dei grandi campioni Viola Valli e Luca Baldini, che avevano dominato il palcoscenico internazionale dalla fine degli anni novanta ai primi anni 2000. La lungimiranza dei progetti attuati ha prodotto un ricambio generazionale che prima ha garantito costantemente la permanenza del nuoto di fondo italiano nell’elite mondiale e poi ha portato, nel quadriennio che stiamo celebrando, ben 4 medaglie iridate - argento di Federica Vitale nella 10 Km e bronzi di Simone Ercoli nella 5 Km e Laura La Piana nella 25 Km a Montreal 2005 e argento di Marco Formentini nella 25 Km a Melbourne 2007 – e 7 europee. Alle Olimpiadi di Pechino Valerio Cleri è stato in corsa per la medaglia sino alle ultime bracciate e il quarto posto è un grande risultato anche perché il bronzo è sfuggito per 14 l’irregolarità subita al momento dello sprint dal russo, campione del mondo in carica, Vladimir Dyatchin, poi squalificato; promettente decimo posto della giovanissima Martina Grimaldi che ha rappresentato il movimento femminile. Un mese dopo i Giochi di Pechino, agli Europei di Dubrovnik, la Squadra italiana ha vinto la classifica ufficiale per Nazionali e ha conquistato tre medaglie d’oro con Rachele Bruni nei 5 km; Bruni, Luca Ferretti e Andrea Volpini nella 5 km a squadre, e Cleri nei 25 km, oltre a un argento e due bronzi. L’importante stagione del nuoto di fondo italiano non è finita, perché il 5 ottobre Cleri, imponendosi a Singapore, è diventato il primo italiano a vincere la Coppa del Mondo! Risultati importanti, indicativi del rinnovamento in via di realizzazione, che nascono dall'attenzione che la Federazione sta rivolgendo ai giovani con le prove assolute e di categoria all'interno dei Campionati in acque libere e dei Campionati Indoor e attraverso il contributo tecnico/programmatico offerto alle Nazionali giovanili sempre protagoniste a livello europeo. 2.7 Il Nuoto per Salvamento didattico e formativo Ulteriore motivo di orgoglio è il lavoro della sezione salvamento che sempre più deve essere inserita nel contesto delle Scuole Nuoto Federali. Oltre a favorire la diffusione della pratica del nuoto, il Settore ha incrementato i corsi di formazione, il rilascio di brevetti di riconoscimento internazionale e la promozione della cultura dell’acqua per la sicurezza nei fiumi, laghi, mari e piscine del nostro territorio in collaborazione col Comando Generale delle Capitanerie di Porto, il Dipartimento Nazionale della Protezione Civile, il Ministero dell’Interno, il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, le Forze Armate, i Corpi dello Stato e la Croce Rossa Italiana. Con i suoi sforzi, unitamente alla formazione degli Assistenti bagnanti e alla promozione del nuoto, la Federazione ha così contribuito alla progressiva diminuzione degli incidenti in acqua e delle morti per annegamento: le statistiche dimostrano che da questo punto di vista l’Italia è uno dei paesi più sicuri del mondo. 15 Un risultato di straordinaria importanza, ottenuto attraverso il sostanziale contributo dei 62.900 assistenti bagnanti (nel 2004 erano 61.200 e nel 2000 erano 55.699) che controllano il “mare nostrum”. L’attività della sezione Salvamento si misura anche nell’aggiornamento dei propri tecnici (fiduciari, maestri di salvamento e assistenti bagnanti), attraverso continui corsi e seminari di approfondimento obbligatori con scadenza periodica: annuale per i fiduciari, biennale per i maestri di salvamento e per gli assistenti bagnanti. I Fiduciari, responsabili sul territorio, vengono costantemente informati sull’evoluzione e l’aggiornamento delle tecniche di salvamento attraverso circolari emanate dalla Sezione in base alle indicazioni della Commissione didattica nazionale. Annualmente, inoltre, viene organizzato un incontro a livello nazionale. I Maestri di salvamento, collaboratori dei fiduciari nella realizzazione dei corsi degli assistenti bagnanti, partecipano ogni due anni ad un seminario specifico a livello interregionale che ha come tema le nuove tecnologie e metodologie didattiche al servizio degli operatori. Gli Assistenti bagnanti, operatori del Salvamento, al momento del rinnovo biennale del brevetto vengono valutati dal Fiduciario sulla base dell’attività svolta e indirizzati a seguire sessioni di aggiornamento specifiche. Ogni anno in Italia si svolgono, a cura dei Fiduciari locali, circa 300 sessioni di aggiornamento. Un lavoro fondamentale per la sicurezza acquatica di un Paese con 7.375 chilometri di coste di cui 5.017 balneabili, corsi d’acqua, fiumi, laghi e oltre 10.000 piscine! 2.7.1 Il Nuoto per Salvamento agonistico Una pioggia di medaglie europee e mondiali assolute e juniores. Il Nuoto per Salvamento agonistico è leader in Europa e si colloca alle spalle delle sole Australia e Nuova Zelanda nel Mondo. Questo dicono gli straordinari risultati del quadriennio che hanno visto le nostre Nazionali vincere su tutti i campi gara, conquistando 39 medaglie iridate e ben 47 europee. Per diventare leader assoluti bisogna ancora crescere nelle prove oceaniche, ma i progetti avviati stanno già riducendo la distanza dagli altri Paesi. 16 La crescita numerica e qualitativa che ha riscontrato il Nuoto per Salvamento agonistico nasce dal duplice ruolo che rivestono le gare: promuovere la cultura dell’acqua e la sicurezza; alimentare l’agonismo gioioso in piscina e acque libere. Tra le cause che hanno determinato i successi sportivi non va dimenticata l’apertura dei Centri Federali di Savona e Gaeta, che sono diventati il punto di riferimento di tutto il movimento nazionale e hanno garantito il consolidamento tecnico del settore. Questo conta ora su 12.172 atleti agonisti (7485 maschi e 4687 femmine) che si confrontano in oltre cento giornate di gare tra campionati Nazionali e Regionali assoluti e di categoria. Il processo di crescita tecnica si è sviluppato anche grazie all’interazione con dirigenti, tecnici e atleti di altri Paesi attraverso la quale sono state progressivamente limate alcune precedenti lacune nella preparazione degli atleti per le gare oceaniche. Gli ultimi Rescue 2008 di Berlino e Wardemunde evidenziano la validità del lavoro svolto e la concretezza dei progetti sviluppati, come testimoniano i 12 ori, tre argenti, un bronzo, due record mondiali e due europei ottenuti dagli Azzurri che hanno primeggiato in piscina e si sono ben comportanti in spiaggia e mare. 17 18 Capitolo III 3.1 Il Bilancio della Federazione Italiana Nuoto La Federazione Italiana Nuoto ha già dimostrato nei due quadrienni precedenti di avere competenze e capacità per superare le difficoltà, come l’empasse a cavallo del 2000, generata dalla crisi economica che aveva investito lo sport italiano, con una conseguente flessione delle entrate derivanti dai contributi CONI. Il Consiglio Federale eletto a inizio quadriennio ha beneficiato di un intervento governativo attraverso l’erogazione di un contributo pluriennale, ed insieme al costante impegno del proprio management volto alla ricerca di nuovi partner finanziari, ha permesso un incremento delle entrate pari a circa l’8%. Tutto ciò, insieme all’utilizzo delle riserve costituitesi nel tempo, ha permesso alla Federazione il raggiungimento degli obiettivi prefissati, nonostante una stabilizzazione dei contributi CONI e un aumento generale dei costi. Come sopra esposto, rispetto al precedente quadriennio, il Valore della Produzione è cresciuto dell’8%, passando da 30.902.000 di euro a 33.597.000 di euro, ciò grazie ad una capacità organizzativa e alla professionalità dei dirigenti centrali e periferici. La solida disponibilità patrimoniale ha consentito alla Federazione di affrontare nel tempo maggiori investimenti, finalizzati all’organizzazione dell’attività agonistica delle Società e degli Atleti, per un quadriennio che si è rivelato: • ricco di successi agonistici attraverso gli investimenti per i progetti legati alle Squadre Nazionali in previsione delle Olimpiadi di Pechino e delle manifestazioni internazionali che le hanno precedute; • maggiormente propositivo per la diffusione e crescita delle nostre discipline coi progetti giovanili posti in atto in tutti i settori agonistici; • più formativo grazie alle Scuole Nuoto Federali e al lavoro del Centro Ricerche e del Settore Istruzione Tecnica. Alla maggior capacità di reperire entrate, sottolineato dalle voci di bilancio “pubblicità, sponsor ed altre entrate commerciali”, adesso è necessario perfezionare l’attitudine a razionalizzare i costi e contenere le spese attraverso un più efficiente coordinamento delle attività federali. 19 Solo grazie ad una sana gestione la Federazione Italiana Nuoto potrà continuare ad attuare gli indirizzi programmatici che consentiranno alle Nazionali di arrivare puntuali e preparati all’appuntamento Olimpico di Londra 2012 e permettere l’adeguata preparazione alle nazionali giovanili, nonché alimentare tutta l’attività federale, sia nazionale sia periferica, delle Società affiliate. 20 Capitolo IV 4.1 Sponsor e comunicazione Gli sponsor che ci accompagnano rivestono un ruolo di importanza fondamentale per rendere possibile la realizzazione dei nostri ambiziosi progetti. Le presenze al nostro fianco di marchi prestigiosi quali Avis, Acqua Gaudianello, Bauli, Enel, Gioco del LottoLottomatica, Intesa San Paolo e Panatta Sport, sono la cartina tornasole dell’immagine raggiunta nel corso degli anni dalla Federazione. Basti pensare che il capitolo riguardante la pubblicità, gli sponsor e le partnership del bilancio federale, ha subito negli ultimi 8 anni un incremento dai 832.000 euro del 2000 ai 2.133.000 euro del 2008. È soprattutto per dare una risposta concreta e responsabile nei confronti di chi investe nelle nostre discipline che la Federazione Italiana Nuoto riserva una minuziosa e attenta organizzazione ai grandi eventi in progetto. Ne sarà l’esempio lampante la tredicesima edizione dei Campionati Mondiali di Nuoto, Pallanuoto, Tuffi, Nuoto Sincronizzato e Nuoto in Acque Libere che tornano a Roma dopo 15 anni e che si svolgeranno nella Piscina del Foro Italico e nel mare di Ostia dal 18 luglio al 2 agosto 2009. Il nostro partner principale nella promozione e nella diffusione degli sport che rappresentiamo è la RAI. Dal 2000 la televisione di Stato ha implementato i palinsesti fornendoci spazi sempre maggiori e adeguati alla grande quantità di attività di nostro interesse: dalle 70 ore di 8 anni fa, nel 2008 abbiamo assistito ad oltre 200 ore di trasmissioni in chiaro, satellite e digitale. Tutti i grandi eventi riguardanti il nuoto hanno goduto di dirette, differite, rubriche di approfondimento e speciali che hanno promosso l’immagine dei nostri atleti rendendoli appetibili e richiesti da diverse trasmissioni televisive, talk-show, pubblicità e reality. Nel corso dell’ultimo quadriennio la pallanuoto ha conquistato sempre più spazio: due partite in tv ogni settimana, coppe europee e, naturalmente, le partite di Settebello e Setterosa. Nella stagione in divenire la Rai ha ulteriormente incrementato la programmazione tv: la diretta dell’anticipo del venerdì e la differita integrale dell’anticipo del sabato su Rai Sport Più, la sintesi differita dello stesso su Raitre, senza dimenticare lo storico appuntamento su Radio Uno Rai con gli aggiornamenti dei risultati da tutti i campi. Un appuntamento fisso di rilevanza mediatica eccezionale, che responsabilizza 21 ulteriormente la Federazione e le Società coinvolte, le quali dovranno dimostrare un’ottima capacità organizzativa per confezionare un prodotto che risponda ai migliori canoni qualitativi. Inoltre anche discipline come i tuffi, il nuoto sincronizzato e il nuoto di fondo, hanno goduto delle attenzioni della Rai che non ha mancato di trasmettere, oltre ai grandi eventi di carattere internazionale, le finali e i momenti di maggiore interesse dei vari Campionati nazionali. Un ulteriore salto di qualità è stato raggiunto proprio per la stagione in divenire con la trasmissione in streaming sui web RAI delle gare di nuoto, tuffi, nuoto sincronizzato e nuoto in acque libere, così come avvenuto per tutte le gare delle Olimpiadi di Pechino. A tal proposito, nel ricordare che i maggiori eventi internazionali hanno goduto in questo quadriennio della copertura radiotelevisiva della RAI, la quale ha concesso ai vari Campionati d’Europa, Campionati del Mondo e Olimpiadi spazi come mai in precedenza, voglio sottolineare come la Direzione Generale e la testata giornalistica di Rai Sport abbia investito su di noi con puntuale considerazione. Siamo felici che il nostro impegno e quello dei nostri campioni, sia ripagato dalla Rai e dal grande consenso dei telespettatori e radioascoltatori come dimostrano i picchi di share registrati in occasioni delle Olimpiadi di Pechino: solo la Cerimonia Inaugurale ha ottenuto più del 50,22% dei 200 stile libero d’oro di Federica Pellegrini! La Federazione Italiana Nuoto è sempre stata molto attenta alla comunicazione per garantire, nell’interesse di tutti, la massima trasparenza e la massima correttezza nei confronti delle Società, dei tecnici, ma anche dei media. Nel maggio 2003 la FIN, in accordo coi tempi, ha sposato la politica dell’interazione, del web e della comunicazione multimediale; in appena cinque anni, il sito istituzionale della Federnuoto è diventato uno strumento fondamentale d’informazione e comunicazione nel mondo del nuoto, tra i più consultati, e fonte di aggiornamenti quotidiani sull’attività federale. A questo proposito, “Il Sole 24 ore” e altre riviste di settore ritengono il sito della FIN il migliore tra quelli delle federazioni sportive. L’informatica e la tecnologia viene ormai applicata con successo anche nelle affiliazioni, nei tesseramenti e nelle iscrizioni gara. L’innovazione è sempre stata al centro dell’attività federale. Negli anni 80 fummo tra i primi ad inserire la meccanizzazione nell’attività federale; un primato da mantenere e consolidare, per fornire ai nostri affiliati e tesserati gli strumenti migliori e tecnologicamente più evoluti. 22 Capitolo V 5.1 La FIN e l’attività internazionale Il 28 settembre scorso il Congresso di Zurigo ha rinnovato i quadri dirigenziali della Ligue Europeenne de Natation (LEN) e ha eletto il nuovo Bureau che resterà in carica sino al 2012. Dopo 18 anni di Presidenza, Bartolo Consolo è stato acclamato Presidente Onorario a Vita ed ha ricevuto il plauso per l’alacre lavoro svolto che ha prodotto un concreto fattore di crescita e sviluppo delle discipline acquatiche nel continente. Nel contempo, subito dopo il neo Presidente europeo, il lussemburghese Nory Kruchten eletto con 73 voti, ho avuto l’onore di essere stato il candidato cha ha ricevuto il maggior numero di preferenze (61 voti) e insieme all'ungherese Tamas Gyarfas e al greco Dimitris Diathesopoulos siederò di diritto nel direttivo della Federation Internationale de Natation Association (FINA) la cui Assemblea si svolgerà a Roma alla vigilia del Mondiale del 2009. Le elezioni hanno premiato il nostro movimento che ha ricevuto ancora una volta ampi consensi internazionali grazie al livello qualitativo raggiunto globalmente da tutte le nostre discipline e all'impatto organizzativo delle manifestazioni che ospitiamo con impegno nell'arco del quadriennio. Il Congresso di Zurigo ha, infatti, definito anche la composizione delle Commissioni tecniche confermando Stefania Tudini (Presidente Nuoto Sincronizzato), Gianni Lonzi (Vice Presidente della Pallanuoto) ed, in qualità dei membri, Gianni Gross (Nuoto), Klaus Dibiasi (Tuffi) e Andrea Prayer (Master). Le valutazioni espresse dai rappresentati europei dimostrano l'ampia credibilità di cui ormai godiamo e la crescita dell'interesse nei confronti del movimento italiano. Il compito a cui la Federazione va incontro è molto gravoso in relazione ai molteplici interessi tecnici e programmatici che intende tutelare e sviluppare in sinergia con le Federazioni europee e mondiali. Un successo globale sottolineato dalla presenza nel Bureau europeo di due italiani per la prima volta nella storia! 23 5.2 I Mondiali di Roma 2009 5.2.1 La Storia Abbiamo vissuto con passione i giorni che ci hanno accompagnato alla candidatura e poi all’assegnazione ufficiale della 13esima edizione dei Campionati del Mondo di Nuoto. Per promuovere e sostenere un progetto tanto ambizioso quanto lungimirante, soprattutto sotto il profilo dell’implementazione impiantistica sul territorio italiano e dell’accrescimento ulteriore del movimento natatorio, la Federazione è stata ampiamente sostenuta dal Governo italiano, dal CONI, dal Comune e dalla Provincia di Roma e dalla Regione Lazio. Al Congresso FINA che ha aperto i Mondiali di Montreal 2005, sedeva con me Giovanni Malagò, successivamente designato a presiedere il Comitato Organizzatore della 13esima edizione dei FINA World Championships. L’atteso annuncio è arrivato sabato 16 luglio 2005 alle 13.02 locali, quando il Presidente della FINA Mustapha Larfaoui ha notificato l’esito delle votazioni. A distanza di 15 anni Roma ha conquistato il Mondiale dopo la storica edizione del 1994 battendo l’agguerrita concorrenza di città altrettanto qualificate come Yokohama, Dubai, Mosca e Atene: a determinare l’esito fu anche la presentazione della candidatura, ritenuta magistrale dagli ambienti internazionali. Il 20 febbraio del 2006, in Campidoglio, è stato firmato l'atto costitutivo del Comitato Organizzatore della 13esima edizione dei Campionati Mondiali di Nuoto, Pallanuoto, Tuffi, Nuoto Sincronizzato e Nuoto in Acque Libere che si terranno nella capitale e nel bacino di Ostia dal 18 luglio al 2 agosto 2009. 5.2.2 Gli obiettivi La candidatura per i Mondiali è nata da due desideri parimenti sentiti: quello di riportare dopo quindici anni a Roma l’elite del movimento natatorio mondiale con 2500 atleti e 1500 tecnici in rappresentanza di oltre 170 Paesi che calamiteranno l’attenzione di 1500 operatori della comunicazione, e quello di realizzare una rete di impianti pubblici e privati a disposizione dei cittadini, delle Società e delle Squadre Nazionali che resteranno 24 patrimonio permanente dello sport italiano anche dopo il Mondiale. Un impegno complessivo inferiore solo a quello dell’organizzazione di un’Olimpiade o di un Mondiale di calcio, meritevole del titolo di “Grande evento di interesse nazionale” attribuito dal Governo. Il Mondiale di Roma 09 deve pertanto rappresentare un elemento catalizzatore dell’attenzione mediatica e nazionale, coinvolgendo l’intero Paese e soprattutto la città di Roma e il territorio laziale. L’obiettivo della Federazione non è organizzare un evento “monta - smonta” come accaduto nelle precedenti edizioni e in altre occasioni, ma realizzare una manifestazione che lasci un’eredità permanente ai cittadini per la promozione e lo sviluppo dello sport e delle discipline natatorie in particolare. 5.2.3 I progetti Il progetto più impegnativo, e allo stesso tempo quello che più mi preme, è relativo all’impiantistica. La sinergia con il Governo, con il supporto del Comune di Roma, della Provincia di Roma e della Regione, ha favorito un piano di implementazione strutturale senza precedenti per il mondo del nuoto. Le gare iridate si svolgeranno tutte in un’unica sede: al Foro Italico, nel cuore degli impianti natatori romani, in via di ristrutturazione e potenziamento, con l’eccezione delle prove in acque libere che avranno come campo gara il mare di Ostia, alle porte di Roma. L’accordo tra la Federazione Italiana Nuoto e il Comune di Roma, previsto dalle ordinanze governative, prevede la possibilità di individuare anche impianti sussidiari, alcuni nuovi e altri già esistenti, distribuiti su tutto il territorio regionale, destinati agli allenamenti e agli stage di ambientamento delle Nazionali che prenderanno parte ai Mondiali. Inoltre gli impianti di Roma saranno indispensabili anche per assicurare lo svolgimento regolare delle attività quotidiane delle Società che saranno condizionate dai lavori di ristrutturazione in vista delle gare iridate. 25 5.2.4 Il piano di attuazione delle opere Il piano di attuazione delle opere relative al Mondiale di Roma 09 comprende: • Tre impianti natatori con foresterie per atleti e studenti su aree individuate dal Comune di Roma. Il primo nella zona di Pietralata presso l’Università “La Sapienza”, il secondo nella zona Valco San Paolo presso l’Università “Roma Tre”, il terzo ad Ostia in un’area limitrofa al Centro Sportivo della FIJLKAM. Il finanziamento delle tre strutture da adibire a Centro Federale della Federazione Italiana Nuoto, all’uso dell’Università e dei cittadini – è in parte previsto nelle leggi finanziarie 2006, 2007, 2008 e in parte a carico della Federazione Italiana Nuoto. Questi tre impianti diventeranno di proprietà del Comune di Roma che finanzierà anche le opere di urbanizzazione e di viabilità. • La realizzazione e il completamento di quattro impianti natatori nei comuni di Frosinone, Tivoli, Anguillara e Monterotondo finanziati dalla Regione Lazio. • La realizzazione di un impianto nel comune di Anzio che è finanziato dalla Provincia di Roma. Il piano delle opere prevede inoltre l’adeguamento, il potenziamento e la realizzazione di impianti natatori di società sportive e soggetti “privati” nell’ambito del programma di implementazione strutturale atto a consentire l’organizzazione del Campionato Mondiale. Tutte le realizzazioni sopra citate sono eseguite attraverso le leggi e le procedure previste dai Decreti Governativi e dalle Ordinanze sotto la responsabilità del Commissario Delegato allo Svolgimento dei Grandi Eventi di Interesse Nazionale, quale è stato insignito il Campionato del Mondo di Roma 2009. 26 5.2.5 I Numeri dei Mondiali di Roma 2009 • 16 giorni di competizioni • 170 nazioni • 2.500 atleti • 1.500 giornalisti • 2.500 volontari • 2 miliardi di telespettatori previsti 5.2.6 Le stime del Pil per il 2009 con il valore aggiunto dei Mondiali di Roma • Italia +0,2% • Lazio +1,5% • Provincia di Roma +2,0% • Comune di Roma +2,2% 27 28 Capitolo VI 6.1 Settore Istruzione Tecnica L’attività del Settore si è orientata verso una maggiore efficacia della formazione, dell’informazione e degli aggiornamenti permanenti attraverso l’ottimizzazione delle procedure didattiche, della comunicazione e della migliore valorizzazione dei contenuti. Si sono moltiplicati quegli eventi maggiormente richiesti che caratterizzano la preparazione e la professionalità delle figure più significative (Istruttore, Coordinatore, Allenatore). Sono stati organizzati corsi monotematici per l’approfondimento di temi specifici (gravidanza, management, area giuridica-fiscale, area legale, manutenzione impianti) che hanno particolarmente soddisfatto le richieste delle società. I rapporti con i Comitati Regionali hanno consentito di uniformare e omogeneizzare il tessuto periferico, sanando alcune “smagliature” ancora presenti in sporadiche realtà, attraverso incontri di approfondimento. L’omogeneizzazione culturale e procedurale è avvenuta anche grazie all’impegno dei “Commissari SIT” in tutta la periferia in occasione degli esami; il ruolo più di supporto che di controllo ha consentito di verificare gli adempimenti formali, di sostenere l’impegno didattico, di raccogliere preziose esperienze da mettere a disposizione di tutti. L’attività di Fitness ha raccolto grande entusiasmo stabilizzando ormai la realizzazione di molteplici eventi in tutto il territorio. Sono state svolte le competizioni di fitness in acqua (Criterium), con relativa codifica di regolamenti, che hanno dato senso compiuto al fenomeno dilagante. Abbiamo effettuato una sorta di Customer Satisfaction, attraverso la raccolta di “griglie d’uscita” anonime per ogni evento. Sono stati realizzati: • raccolta di appunti Direttori Sportivi e Gestori Impianti • raccolta di appunti Coordinatori Scuola Nuoto • raccolta di appunti per Allenatori I e II livello Nuoto • raccolta di appunti per Allenatori I e II livello Pallanuoto 29 • DVD sulla pallanuoto giovanile • Manuale di Nuoto per Salvamento • CD per il Nuoto Sincronizzato Punti “di forza” del programma 2004 – 2008: • Presenza e attenzione alla periferia • Contatto continuo con i Coordinatori Regionali • Contatto continuo con i Commissari SIT • Presenza negli aggiornamenti regionali • Commissari negli esami Istruttore presso i Comitati Regionali • Incontri periodici con Coordinatori SIT e Commissari • Istituzione prova d’ingresso per Docenti Regionali • Istituzione prova d’ingresso per Allenatori I Nuoto – Pallanuoto – Nuoto Sincronizzato – Nuoto per Salvamento • Istituzione 100 ore di tirocinio per l’ammissione ai corsi Allenatori II livello • Realizzazione di un Corso per “manutentori di impianti natatori” • Realizzazione di “Master” monotematici di Aquafitness • Realizzazione di Corsi Nazionali Monotematici di Specializzazione, già sperimentati con successo in passato (prima infanzia, terza e quarta età, rieducazione funzionale, gestanti, area legale, area management, area giuridica-fiscale) • Distribuzione territoriale eventi Fitness • Elaborazione del progetto preliminare F.A.D. (Formazione a distanza) Esito apprezzabile: aumento significativo della sensibilità culturale, numero di corsi, volontà individuale di partecipazione ad iniziative e aggiornamenti, maggior senso di aggregazione (brand loyalty). 30 6.2 La Giustizia Federale L’osservanza e il rispetto dei principi di correttezza e probità di tutte le componenti della Federazione Italiana Nuoto sono assicurate dalla Giustizia Federale, che svolge un ruolo fondamentale anche nell’analisi ed approfondimento di tutti i rapporti legati alle attività federali e sportivo/agonistiche. Il Consiglio Federale ha contributo al raggiungimento delle finalità sopra indicate con il nuovo “Regolamento di Giustizia Federale”, che è stato approvato dalla Giunta Nazionale del CONI il 22 dicembre 2005. Nell’ultima stagione agonistica sono stati emanati circa 700 provvedimenti dal Giudice Unico Nazionale di cui 24 relativi al settore tesseramenti; 15 decisione dalla Commissione Disciplinare nel merito dei deferimenti dell’Ufficio della Procura Federale; 50 decisioni dalla Corte d’Appello Federale e 11 dalla Commissione tesseramenti. Tutti i provvedimenti adottati hanno risposto agli indirizzi di celerità e garanzia a tutela dei soggetti interessati attraverso le professionalità di eccellenza che compongono gli organi di giustizia inquirenti e decisori. 6.3 Il Gruppo Ufficiali Gara Puntuale e irreprensibile, anche nel 2005-2008 il Gruppo Ufficiali di Gara ha consentito il regolare svolgimento di tutte le manifestazioni federali nazionali, regionali e locali attraverso la professionalità di circa 3.000 arbitri, giudici, delegati e commissari per oltre 35.000 presenze, il 14% in più rispetto al quadriennio precedente. Nel corso delle ultime stagioni il G.U.G. centrale ha destinato particolare attenzione ai progetti di formazione che sono stati realizzati attraverso seminari nazionali ed internazionali obbligatori e con il potenziamento delle scuole per specialità. Alla storica scuola di pallanuoto di Lavagna, diretta da Ernani Paggi, sono state affiancate quelle itineranti di nuoto sincronizzato, aperta nel 2005 e diretta da Maria Teresa Arioli, e quella di nuoto, aperta nel 2006 e diretta da Giuseppe Camaioni. Attenzione e investimenti sono stati concessi anche all’aggiornamento dei giudici di nuoto di fondo, con l’avvicinarsi della prima edizione olimpica della prova sui 10 km, e di tuffi, attraverso molteplici incontri di aggiornamento. 31 I lavori, che hanno coinvolto tutti i nostri tesserati garantendo un’adeguata preparazione, hanno riscosso il compiacimento e favore delle Società che hanno dato vita all’attività agonistica e hanno prodotto un innalzamento del livello qualitativo generale apprezzato anche a livello internazionale. La Federazione Italiana Nuoto, infatti, ha portato alle Olimpiadi ben quattro tra arbitri e giudici: il “pallanotista” Massimiliano Caputi che ha diretto la finale olimpica femminile vinta dall’Olanda sugli Stati Uniti 9-8; Beatrice Meini per le gare di nuoto, Renato Manzoni per quelle di tuffi e Simonetta Antonaroli per quelle di nuoto sincronizzato; ma non solo, i giudici italiani sono stati presenti in quasi tutte le fasi finali delle più prestigiose manifestazioni internazionali come gli Europei e i Mondiali di nuoto, pallanuoto, nuoto sincronizzato, tuffi, nuoto per salvamento, nuoto in acque libere e master. 6.4 Il Centro Studi e Ricerche e la prevenzione e lotta al doping Il coordinamento dei programmi delle discipline olimpiche è affidato alla direzione tecnica e sportiva dei settori, che opera di concerto con la componente medica e scientifica della Federazione Italiana Nuoto, rappresentata dal Centro Studi e Ricerche Federale, per assicurarne la fattibilità e la continuità nel pieno rispetto dei principi fondamentali di tutela della salute degli atleti. L’assistenza sanitaria agli atleti, sotto il coordinamento del Settore, è garantita dal lavoro di una decina di medici e da oltre 15 fisioterapisti che rappresentano parte integrante degli staff tecnici delle Squadre Nazionali e si alternano nell’assistenza durante allenamenti collegiali e competizioni. Alle Olimpiadi di Pechino erano presenti cinque medici e sei fisioterapisti per poter fornire la migliore assistenza possibile. Inoltre il Centro Studi si occupa della promozione, del sostegno e dello sviluppo della ricerca scientifica nel campo delle discipline natatorie attraverso specifiche convenzioni e collaborazioni con le Università degli Studi di Verona, Firenze, Siena, Roma Tor Vergata e IUSM di Roma e con l’Istituto di Medicina e di Scienza dello Sport di Roma. Gli interventi hanno la finalità di esprimere indirizzi avanzati in campo fisiologico, biomeccanico e metodologico, nonché di interpretare le indicazioni desunte dalla costante valutazione ed analisi degli atleti migliori. 32 Un altro importantissimo ambito di lavoro del Centro Studi e Ricerche è la lotta al doping ai fini della sua prevenzione e repressione. Nel corso del quadriennio sono stati effettuati circa 450 controlli antidoping alle principali manifestazioni agonistiche organizzate in Italia secondo le norme internazionali vigenti che si sommano a quelli disposti dal CONI, dalla FINA, dalla WADA e dal Ministero della Salute. La prevenzione è invece assicurata attraverso l’aggiornamento dei tesserati, in accordo con il Settore Istruzione Tecnica, tramite produzione di materiale didattico ed informativo e l’organizzazione di convegni e seminari. I programmi di prevenzione all’uso delle sostanze vietate si basano sull’informazione a favore di atleti, medici, tecnici e dirigenti sulle problematiche connesse al doping e sulla sensibilizzazione dell’atleta al corretto uso di farmaci e integratori dietetici. 33 34 CONCLUSIONI Quando analizziamo la vita della nostra Federazione il rischio di essere prolissi e di mancare in alcune precisazioni è sempre possibile. Occorrerebbe ad esempio citare nel dettaglio i risultati ottenuti dagli atleti e dalle Società in campo nazionale e sottolineare appieno la vita di sacrificio e di dedizione che Presidenti, Dirigenti e Tecnici di Società destinano allo sport italiano e alla nostra Federazione. Occorrerebbe anche dedicare un libro intero a coloro che vivono dietro le quinte del nostro fenomeno sportivo, che poggia innanzitutto sui giovani, attraverso il coinvolgimento delle famiglie che partecipano totalmente allo sviluppo delle nostre discipline e al successo sociale del nostro sport. Nel corso dell’Assemblea Elettiva la Federazione presenta il bilancio programmatico per il quadriennio 2009-2012. Oltre alla motivazione di carattere statutaria, la presentazione del bilancio programmatico rappresenta un nuovo modo di illustrare il progetto tecnico federale ed i relativi aspetti economici che devono garantire l’efficacia e la realizzazione dei propositi. Il bilancio programmatico intende inoltre spingere la nostra Federazione ad una sempre maggiore produttività ed efficienza, stimolando ogni settore a valutare gli effetti della programmazione a medio e lungo termine, affinché le Società interpretino in maniera corretta e fungano da stimolo per realizzare gli obiettivi federali. Le riflessioni emerse dall’analisi dell’ultimo quadriennio rappresentano il solido riferimento per programmare il prossimo ciclo olimpico. Il documento presentato alle Società nel corso dell’Assemblea ha pertanto lo scopo di segnare la strada che ci porterà alla prossima Olimpiade di Londra, mettendo alla prova ancora una volta la capacità di tutte le componenti federali con l’ambizione di compiere un ulteriore passo in avanti. 35