CRISTOLOGIA
3 lezione
LA PERSONA DI CRISTO
Fernando Ocáriz – Lucas F. Mateo Seco – José A. Riestra
“Il mistero di Cristo”
Gesù Cristo, perfetto Dio e perfetto uomo
apollinaristi
divinità
anima spirituale
corpo umano
gnostici
ariani
1.
2n2p ?
1n1p ?
2n1p ?
2. Cosa dice il NT ?
3. L’unione ipostatica
4. Errori & Magistero 2n2p
5. Errori & Magistero 1n1p
6. Altri aspetti collegati
2n2p ?
1n1p ?
2n1p ?
La domanda che ci poniamo in questa lezione è:
in Gesù Cristo, come avvenne l’unione tra la
natura divina e la natura umana?
Sappiamo di trovarci davanti a un mistero che non
potremo mai comprendere appieno …
ma la riflessione teologica è utile per rendere più
profonda la nostra conoscenza del mistero di Cristo.
Sembra logico che l’unione tra la divinità e l’umanità in
Cristo faccia sì che, in qualche modo, ci sia qualcosa in
comune tra la natura divina e la natura umana:
ma quale cosa?
Come in Gesù Cristo il divino si unisce all’umano
I vari sistemi filosofici hanno tentato
molteplici spiegazioni al mistero di
Cristo.
La Chiesa vuole che l’insegnamento
teologico segua i punti fondamentali
del pensiero di san Tommaso
d’Aquino, perché su questi punti, oltre
ad aver raggiunto una profondità forse
ineguagliata, egli presenta una
notevole continuità e coerenza con le
nozioni comuni di persona e di natura
utilizzate dalla Chiesa per definire la
verità dogmatica del mistero di Cristo.
2n2p ?
1n1p ?
2n1p ?
PERSONA: rationalis naturae individua substantia
(sussistente in sé di natura razionale)
NATURA: essenza specifica; principio interno per mezzo del
quale il soggetto agisce nel modo che gli è proprio.
UNIONE IPOSTATICA: La natura umana di Cristo non ha altro
soggetto che la Persona divina del Figlio di Dio, che l'ha assunta e fatta
sua al momento del suo concepimento (cfr. CCC 466)
2n2p ?
E’ la natura divina della
seconda PERSONA
della Santissima Trinità
divinità
anima spirituale
corpo umano
1n1p ?
2n1p ?
“E il Verbo si fece carne e venne ad abitare in
mezzo a noi” (Gv 1, 14)
Ciò che era fin da principio, ciò che noi
abbiamo udito, ciò che noi abbiamo veduto
con i nostri occhi, ciò che noi abbiamo
contemplato e ciò che le nostre mani hanno
toccato, ossia il Verbo della vita <poiché la
vita si è fatta visibile, noi l'abbiamo veduta e
di ciò rendiamo testimonianza e vi
annunziamo la vita eterna, che era presso il
Padre e si è resa visibile a noi>, quello che
abbiamo veduto e udito, noi lo annunziamo
anche a voi, perché anche voi siate in
comunione con noi. (1 Gv 1, 1-3)
2n2p ?
divinità
anima spirituale
corpo umano
2
1n1p ?
2n1p ?
La natura umana di Gesù non è
impersonale. Non ci può essere una natura
razionale esistente che non sia persona.
Ma non può essere un’unione accidentale
(l’unione di un uomo con Dio frutto
dell’inabitazione attraverso la grazia) perché
in questo modo il Verbo non si sarebbe
fatto uomo. L’unione che un soggetto ha
con la propria natura non è mai accidentale.
Se fosse un’unione di questo tipo Dio si
sarebbe incarnato frequentemente: almeno
in tutti i santi che sono esistiti dalla
costituzione del mondo.
nature (quella divina e quella umana) formarono
2 ?
persone
2n2p ?
1n1p ?
2n1p ?
divinità
anima spirituale
corpo umano
Ma se
2
nature formarono
2
persone …
cosa c’è in comune tra di loro ?
si può ancora affermare: “E il Verbo si fece carne “ ?
2n2p ?
divinità
anima spirituale
corpo umano
1n1p ?
E se
2
2n1p ?
nature prima dell’unione
formarono
1
natura dopo l’’unione
?
(per analogia come quando si combinano due volumi di
idrogeno con uno di ossigeno: il risultato è l’acqua)
come si concilierebbe con le sue parole: “Sono disceso
dal cielo non per fare la mia volontà, ma la volontà di
colui che mi ha mandato” (Gv 6, 38)
o “Padre mio, se è possibile, passi da me questo calice! Però non
come voglio io, ma come vuoi tu!” (Mt 26, 39)
come mai c’è differenza tra le azioni divine e umane ?
Come in Gesù Cristo il divino si unisce all’umano
La testimonianza del NT: 1 sola Persona che esiste in 2 nature
Il fatto che dell’unico e medesimo
soggetto si predichino delle proprietà sia
umane che divine può essere considerato un
elemento esenziale.
Già nella confessione di san Pietro a
Cesarea di Filippo, tale unità era stata
chiaramente espressa: “Tu sei il Cristo il Figlio
del Dio vivente”.
I primi Simboli della fede sottolineano tale
unità quando professano: “in unum
Dominum Jesum Christum”, in un solo
Signore Gesù Cristo
Come in Gesù Cristo il divino si unisce all’umano
La testimonianza del NT: 1 sola Persona che esiste in 2 nature
Il Nuovo Testamento non afferma alla lettera l’unità della Persona di
Cristo, ma ne mostra la realtà.
Innanzitutto il prologo di san Giovanni: “Il
Verbo si fece carne” (Gv 1, 14).
Il Verbo, che è Dio (cfr Gv 1, 1-2), si è fatto
carne non perché la divinità si sia trasformata
in umanità (il che è impossibile), ma perché
quella carne è carne del Verbo; pertanto
divinità e umanità appartengono allo stesso
soggetto o persona, il Verbo incarnato.
Come in Gesù Cristo il divino si unisce all’umano
La testimonianza del NT: 1 sola Persona che esiste in 2 nature
Dialogo di Gesù con Nicodemo (Gv 3)
Nicodemo, capo dei giudei, fariseo,
membro del Sinedrio di
Gerusalemme. Uomo colto. E’
molto probabile che fosse dottore
della Legge. Gesù lo chiama maestro
d’Israele. Venne da Gesù di notte
all’inizio del ministero pubblico
probabilmente per cercare la verità
riguardo Gesù
Come in Gesù Cristo il divino si unisce all’umano
La testimonianza del NT: 1 sola Persona che esiste in 2 nature
Dialogo di Gesù con Nicodemo (Gv 3)
Cristo disse a Nicodemo:
“Nessuno è mai salito al cielo,
fuorché il Figlio dell’uomo che
è disceso dal cielo”
1) E’ la stessa persona: sale Colui
che discende.
2) Sale come uomo Colui che è
disceso come Dio.
Come in Gesù Cristo il divino si unisce all’umano
La testimonianza del NT: 1 sola Persona che esiste in 2 nature
Preghiera sacerdotale di Gesù (Gv 17)
Verso la fine dell’ultima
Cena Gesù ebbe una
lunga effusione “da
Figlio a Padre” che
contemporaneamente è
una delle più alte
rivelazioni che Gesù fa
di se stesso
Come in Gesù Cristo il divino si unisce all’umano
La testimonianza del NT: 1 sola Persona che esiste in 2 nature
Preghiera sacerdotale di Gesù (Gv 17)
“Ora, Padre, glorificami davanti a te,
con quella gloria che (io) avevo
presso di te prima che il mondo
fosse”
Ovviamente, me e io indicano qui la
stessa persona; me si riferisce alla natura
umana da glorificare, mentre io esprime la
divinità gloriosa nell’eternità, cioè prima
della creazione del mondo.
Come in Gesù Cristo il divino si unisce all’umano
La testimonianza del NT: 1 sola Persona che esiste in 2 nature
Lettera di san Paolo ai Filippesi (Fil 2, 6)
La comunità cristiana di Filippi era infatti inizialmente
costituita da vecchi legionari che, una volta concluso il
loro servizio militare, avevano ottenuto dal governo
imperiale, come onorifico riconoscimento, terre e
impieghi.
Il punto dottrinale più importante è costituito dal
cosiddetto “inno cristologico” (Fil 2, 6-11), forse già
noto ai destinatari, trascritto dall'Apostolo con qualche
postilla; in quei versetti canta l'umiliazione di Cristo nella
sua incarnazione, vita e morte, e la gloria della sua
umanità dopo la risurrezione.
Come in Gesù Cristo il divino si unisce all’umano
La testimonianza del NT: 1 sola Persona che esiste in 2 nature
Lettera di san Paolo ai Filippesi (Fil 2, 6)
“il quale (Gesù Cristo) pur
essendo di natura divina, …
spogliò se stesso
assumendo la condizione di
servo”
La stessa persona che aveva la
natura divina è quella che ha poi
assunto la forma di servo
(natura umana).
Come in Gesù Cristo il divino si unisce all’umano
In Teologia, i concetti di natura e di persona si devono usare in forma
analogica, a seconda che ci si riferisca a Dio o agli esseri creati.
NATURA
PERSONA
risponde alla domanda:
che cosa è una cosa ?
(cane, roccia, uomo)
risponde alla domanda:
chi è ? (Pietro, Gesù,
Lucia)
Non esistono le nature, esistono le persone.
In ogni singola
realtà creata si
danno due
co-principi
ESSENZA (Natura)
ATTO DI ESSERE (Energia)
Il risultato è
l’ESISTERE
Come in Gesù Cristo il divino si unisce all’umano
In ogni singola
realtà creata si
danno due
co-principi
ESSENZA (Natura)
ATTO DI ESSERE (Energia)
Il risultato è
l’ESISTERE
Ogni NATURA UMANA singola costituisce una
PERSONA UMANA, tranne nel caso in cui una
natura umana non esista in virtù del suo ATTO DI
ESSERE proporzionato, ma grazie a quello di un’altra
persona.
Il che non sarebbe neanche immaginabile se non
fossimo già a conoscenza del mistero di Cristo la cui
natura umana, a cui non manca niente in quanto tale,
non costituisce una persona umana
UNIONE
IPOSTATICA
Come in Gesù Cristo il divino si unisce all’umano
Una qualsiasi
persona
umana che
esiste
E
ESSENZA (Natura)
Gesù
Cristo
ESSENZA (Natura)
CORPO
CORPO
ANIMA SPIRITUALE
ANIMA SPIRITUALE
ATTO DI ESSERE (Energia)
ATTO DI ESSERE (Energia)
Come in Gesù Cristo il divino si unisce all’umano
In ogni singola
realtà creata si
danno due
co-principi
ESSENZA (Natura)
ATTO DI ESSERE (Energia)
La NATURA UMANA DI
GESU’ è perfetta ma NON
forma una PERSONA
UMANA perché non esiste in
virtù in un ATTO DI
ESSERE PROPRIO e
proporzionato, ma in virtù
dell’ATTO DI ESSERE
DIVINO DEL VERBO.
Il risultato è
l’ESISTERE
Come in Gesù Cristo il divino si unisce all’umano
Affermare che l’umanità di Cristo
non è persona umana non
significa sminuire o togliere
qualcosa alla vera e reale indole
umana di Nostro Signore,
poiché:
1) tale natura è completa e
perfetta, e non le manca nulla
che sia propria di essa.
2) nel nostro caso l’esistere per
sé ha una sua propria
personalità, mentre in Cristo
esiste nella persona del
Verbo
Come in Gesù Cristo il divino si unisce all’umano
L’Incarnazione non presuppose alcun
cambiamento nel Figlio di Dio, che è
immutabile, come neppure lo presuppose la
creazione.
Si dà soltanto il cambiamento nella
natura umana; innovazione che consiste nel
fatto di iniziare a esistere elevata in modo
ineffabile all’unione personale con il Verbo.
La persona divina non ha acquistato
alcuna nuova perfezione, in quanto ha tutte
le perfezioni della natura umana già insite in
modo più eccellente nella sua natura divina.
Come in Gesù Cristo il divino si unisce all’umano
Errori - Magistero: occasione per dichiarare la vera fede
2 2
nature
divinità
persone
anima spirituale
corpo umano
Come in Gesù Cristo il divino si unisce all’umano
Errori - Magistero: occasione per dichiarare la vera fede
2 2
nature
persone
L'eresia nestoriana vedeva in Cristo
una persona umana congiunta alla
Persona divina del Figlio di Dio.
In contrapposizione ad essa san Cirillo di Alessandria e il terzo
Concilio Ecumenico riunito a Efeso nel 431 hanno confessato che «il
Verbo, unendo a se stesso ipostaticamente una carne animata da
un'anima razionale, si fece uomo» [Concilio di Efeso: ibid., 250].
L'umanità di Cristo non ha altro soggetto che la Persona divina del
Figlio di Dio, che l'ha assunta e fatta sua al momento del suo
concepimento. Per questo il Concilio di Efeso ha proclamato nel 431
che Maria in tutta verità è divenuta Madre di Dio per il concepimento
umano del Figlio di Dio nel suo seno; «Madre di Dio... non certo
perché la natura del Verbo o la sua divinità avesse avuto origine dalla
santa Vergine, ma, poiché nacque da lei il santo corpo dotato di
anima razionale a cui il Verbo è unito sostanzialmente, si dice che il
Verbo è nato secondo la carne» [Concilio di Efeso].
(CCC 466)
Come in Gesù Cristo il divino si unisce all’umano
Errori - Magistero: occasione per dichiarare la vera fede
2 2
nature
persone
Nestorio, patriarca di Costantinopoli dal
428 (+ 451).
Consigliò di non dare a Maria il titolo, già
celebre e molto diffuso, di Madre di Dio
(Theotókos), per sostituirlo con quello di
Madre di Cristo (Christotókos).
Il suo errore sulla Madonna era un errore
cristologico: pensava che ogni natura
costituisce necessariamente una persona.
Come in Gesù Cristo il divino si unisce all’umano
Errori - Magistero: occasione per dichiarare la vera fede
2 2
nature
persone
Nestorio sosteneva che l’unione tra la
natura divina e la natura umana di Cristo
non avviene secondo l’ipostasi (secondo la
persona), ma come mera unione morale tra
due soggetti (come nel matrimonio).
A seguito di siffatta unione il Verbo
avrebbe comunicato alla persona umana di
Gesù la sua dignità e, allo stesso tempo,
sarebbe esistita tra i due soggetti una
medesima identità di volontà e azione: il
Verbo avrebbe abitato in Cristo e operati
miracoli attraverso di Lui.
Come in Gesù Cristo il divino si unisce all’umano
Errori - Magistero: occasione per dichiarare la vera fede
2 2
nature
persone
Contro la dottrina di Nestorio reagì
immediatamente San Cirillo (+ 444),
patriarca di Alessandria.
Ne seguì uno scambio di lettere, di 12
anatematismi e di controanatematismi
La controversia tra i due patriarchi fu
causa di molta confusione, per cui
l’imperatore Teodosio II convocò il
Concilio di Efeso (431) con l’approvazione
del Papa Celestino.
Come in Gesù Cristo il divino si unisce all’umano
Errori - Magistero: occasione per dichiarare la vera fede
2 2
2
2
nature
intelletti
Io
persone
Attorno al 1930, alcuni autori volendo
sottolineare la personalità psicologica
umana di Gesù, affermarono che
l’umanità di Gesù costituirebbe un individuo
umano distinto dal Verbo, benché unito a
Lui ontologicamente.
Considerando le 2 nature e i 2 intelletti,
affermarono che in Lui di debbano essere 2
Io (quello divino e quello umano): Cristo, in
quanto uomo, sarebbe un assumptus homo
(un soggetto autonomo, assunto
posseduto- dal Verbo).
Come in Gesù Cristo il divino si unisce all’umano
Errori - Magistero: occasione per dichiarare la vera fede
2 1
2
1
nature
persona
intelletti
Io
Tuttavia, dato che l’Io è l’espressione
della persona, sembrerebbe che in
Gesù, essendo Egli un’unica Persona,
ci debba essere un unico Io.
Sebbene la teoria dell’ assumptus homo
non nega espressamente il dogma,
afferma una divisione della persona sul
piano psicologico, che difficilmente si
concilia con la verità di fede dell’unità
di Cristo.
Come in Gesù Cristo il divino si unisce all’umano
Errori - Magistero: occasione per dichiarare la vera fede
2 2
nature
persone
Con la rivoluzione Cartesiana si colpì
centralmente il concetto di persona.
Se prima la persona veniva definita a
partire dalle sue componenti oggettive
ESSENZA (Natura)
ATTO DI ESSERE (Energia)
dopo Cartesio si cercherà di definirla in
chiave soggettiva, ossia in relazione alla
consapevolezza di sé.
Non si definisce più la persona in rapporto all’autonomia nell’essere
ma in rapporto all’autocoscienza.
Come in Gesù Cristo il divino si unisce all’umano
Errori - Magistero: occasione per dichiarare la vera fede
2 2
nature
persone
Il primo tentativo di incorporare questa
nozione di persona alla cristologia si deve a
Anton Gűnter (+ 1863). Lo stesso fa
Rosmini (+ 1855).
Se quel che costituisce la persona è la sua
autocoscienza e in Cristo esistono due
intelligenze (una umana e una divina),
sarà necessario porre in Lui tante persone quante intelligenze con le quali
percepisce se stesso.
o al contrario, se si parte dal fatto che è una sola persona, bisognerà
porre in Lui, in un modo o nell’altro un solo atto di conoscere.
Come in Gesù Cristo il divino si unisce all’umano
Errori - Magistero: occasione per dichiarare la vera fede
2 2
nature
Punto di
partenza
persone
Su questa linea di pensiero, Karl Rahner ed altri
autori sostengono che la personalità o soggettività
consiste nell’apertura della coscienza umana
all’essere in generale, il che in fondo è un’apertura
verso l’infinito, vale a dire, a Dio.
Natura divina
GESU’
centro di coscienza divino
Apertura a Dio
TOTALE
Natura umana
centro di coscienza umano
comunicazione
Apertura a Dio
TOTALE
Obbedienza al Padre
COMPLETA
Punto
di arrivo
Gesù è un essere umano in cui avviene la rivelazione
suprema di Dio
Come in Gesù Cristo il divino si unisce all’umano
Errori - Magistero: occasione per dichiarare la vera fede
2 2
nature
persone
Per questo motivo la Congregazione
per la Dottrina della Fede, nel 1972,
ha contrastato questi errori come
opposti alla fede
Come in Gesù Cristo il divino si unisce all’umano
Errori - Magistero: occasione per dichiarare la vera fede
2 2
nature
persone
Secondo Schillebeeckx, Gesù sarebbe
una persona umana così di Dio che in
Lui si verifica la Rivelazione suprema di
Dio.
Schillebeeckx pur di evitare a ogni
costo di affermare decisamente che Gesù
è Dio dice che il Lui si realizza una
“identificazione ipostatica”
Come in Gesù Cristo il divino si unisce all’umano
Errori - Magistero: occasione per dichiarare la vera fede
2
nature prima,
1
dopo
divinità
anima spirituale
corpo umano
I monofisiti affermavano che la natura umana come tale aveva
cessato di esistere in Cristo, essendo stata assunta dalla Persona
divina del Figlio di Dio. Opponendosi a questa eresia, il quarto
Concilio Ecumenico, a Calcedonia, nel 451, ha confessato:
Seguendo i santi Padri, all'unanimità noi insegniamo a
confessare un solo e medesimo Figlio, il Signore nostro Gesù
Cristo, perfetto nella sua divinità e perfetto nella sua umanità,
vero Dio e vero uomo, [composto] di anima razionale e di corpo,
consostanziale al Padre per la divinità, e consostanziale a noi per
l'umanità, «simile in tutto a noi, fuorché nel peccato» (Eb 4,15),
generato dal Padre prima dei secoli secondo la divinità, e in questi
ultimi tempi, per noi e per la nostra salvezza, nato da Maria
Vergine e Madre di Dio, secondo l'umanità.
Un solo e medesimo Cristo, Signore, Figlio unigenito, che noi
dobbiamo riconoscere in due nature, senza confusione, senza
mutamento, senza divisione, senza separazione. La differenza
delle nature non è affatto negata dalla loro unione, ma piuttosto
le proprietà di ciascuna sono salvaguardate e riunite in una sola
persona e una sola ipostasi [Concilio di Calcedonia: Denz. Schönm., 301-302].
(CCC 467)
Come in Gesù Cristo il divino si unisce all’umano
Errori - Magistero: occasione per dichiarare la vera fede
2
nature prima,
1
dopo
divinità
anima
spirituale
corpo umano
Lottando contro il nestorianismo,
alcuni caddero nell’errore opposto, e
finirono col sostenere che in Gesù vi
fosse una sola natura (mono-physis, da cui
il nome monofisismo).
Alcuni sostenevano che la natura umana
nel venire assunta dalla natura divina
venisse anche totalmente assorbita e
annichilita.
Altri inveve pensavano che l’unione
delle due nature desse come risultato una
nuova e speciale natura divino-umana
esclusiva di Cristo.
Come in Gesù Cristo il divino si unisce all’umano
Errori - Magistero: occasione per dichiarare la vera fede
2
nature prima,
1
dopo
Elenchiamo alcuni momenti
importanti, che richiederebbero una
maggiore esposizione:
448-449
il Papa san Leone I e
Flaviano –patriarca di Costatinopolicondannano le tesi monofisite di Eutiche.
450 l’imperatore Teodosio riabilita
Eutiche e respinse la condanna del Papa
(Ladrocinio di Efeso).
451 Concilio di Calcedonia che definisce
solennemente il dogma dell’unione ipostatica.
Come in Gesù Cristo il divino si unisce all’umano
Errori - Magistero: occasione per dichiarare la vera fede
2
nature prima,
1
dopo
Nel Concilio di Calcedonia non si
afferma soltanto la distinzione tra le
due nature di Cristo, ma anche una
sua inmediata conseguenza: l’unione
ipostatica è stata fatta “salvando le
proprietà delle due nature”
in Cristo ci sono due intelligenze (divina e umana)
in Cristo esistono due volontà (divina e umana)
differenza tra le azioni divine e quelle umane
Gesù sperimentò le passioni e i sentimenti propri della sensibilità, e
quelli spirituali della volontà.
Come in Gesù Cristo il divino si unisce all’umano
Errori - Magistero: occasione per dichiarare la vera fede
2
nature prima,
1
dopo
I teologi successivi avrebbero spiegato
anche che sarebbe stata impossibile
l’unione della divinità e dell’umanità in una
sola natura formata dalle due, poiché la
divinità è immutabile e assolutamente
semplice e, quindi, non può cessare
d’essere ciò che era per iniziare ad essere
un’altra cosa, né può essere parte di una
natura composta.
Per di più, tale unione sarebbe stata
contro la fede, poiché Cristo non sarebbe
stato più Dio e nemmeno vero uomo, ma
un’altra cosa .
Come in Gesù Cristo il divino si unisce all’umano
Errori - Magistero: occasione per dichiarare la vera fede
2
nature prima,
1
dopo
Sergio, patriarca di Costantinopoli tra
il 610 e il 638, attribuì a Gesù
un’unica volontà come conseguenza
di affermare che in Lui c’era soltanto
un solo tipo di operazioni
gli si oppose san Sofronio (+ 638) che divenne in seguito patriarca di
Gerusalemme
la storia di questa polemica fu abbastanza tormentata
il conflitto terminò soltanto con il III Concilio di Constantinopoli
(680-681) che definì come in Cristo ci sono due volontà e due
operazioni.
Aspetti collegati
Rapporto filiale di Gesù con il Padre
L’adorazione di Cristo
Il linguaggio umano sul mistero di Cristo
Aspetti collegati
Rapporto filiale di Gesù con il Padre
L’umanità di Gesù, proprio perché non
costituisce una persona umana, non
possiede una filiazione propria, giacché la
filiazione è una relazione tra persona e
persona.
Perciò stesso, Maria non è soltanto madre
di un uomo, ma vera Madre di Dio.
Essere figlio è una realtà –una relazioneche inerisce alla persona, non alla natura.
Aspetti collegati
Rapporto filiale di Gesù con il Padre
Il Signore stesso distingue tra la nostra
filiazione divina adottiva e la sua filiazione
naturale quando, ad esempio, dice a Maria
Maddalena: “Va’ dai miei fratelli e dì loro: Io
salgo al Padre mio e Padre vostro” (Gv 20, 17).
Da cui possiamo anche notare che, benché
Gesù sia Figlio del Padre in modo diverso da
come lo sono i discepoli, il Padre è lo stesso nei
due casi; infatti la filiazione divina dei discepoli è
una certa partecipazione alla filiazione del Verbo.
Aspetti collegati
L’adorazione di Cristo
Anche l’adorazione, come
la filiazione, è dovuta alla
Persona con tutto ciò che le
è proprio: divinità e umanità.
L’umanità di Cristo è
adorata in quanto umanità di
Dio.
Nello stesso senso si deve
intendere il culto al Sacro
Cuore di Gesù, alle sue
piaghe, ecc.
Aspetti collegati
L’adorazione di Cristo
Il culto al Sacro Cuore di Gesù non è
rivolto al cuore fisico indipendentemente
dalla sua unione ipostatica con il Verbo
divino, ma considerando che il Cuore di
Cristo è il cuore di una Persona divina, cioè
del Verbo incarnato e pertanto rappresenta
tutto l’amore che Egli ha avuto e continua ad
avere per noi.
Come diceva San Josemaría: “considerando
il Cuore di Gesù, scopriamo la certezza
dell’amore di Dio e la verità del suo donarsi a
noi”
Aspetti collegati
Il linguaggio umano sul mistero di Cristo
Sappiamo che il Figlio di Dio ha fatto
sue le proprietà della natura umana e
ha fatto partecipe l’umanità da Lui
assunta della dignità della sua Persona.
In modo che nel manifestare il mistero
dell’Incarnazione si dà un’esperienza di
comunicazione di proprietà tra l’umano
e il divino, chiamata, con locuzione di
origine greca,
communicatio idiomatum.
Aspetti collegati
Il linguaggio umano sul mistero di Cristo
• Teniamo conto che di norma chiamiamo la persona sussistente per
mezzo di nomi concreti: il Verbo, Dio; il Figlio di Dio; Gesù di
Nazaret; Cristo; il Figlio dell’uomo; l’uomo, ecc.
• Divinità; Dio; Umanità; Uomo; designano le nature in sé stesse.
• Ma bisogna fare attenzione alla reduplicazione: per es.
Gesù Cristo, in quanto Dio;
o il Figlio di Dio, in quanto uomo,
in tale caso significano propriamente la natura (quella divina o quella
umana), e non la persona.
Aspetti collegati
Il linguaggio umano sul mistero di Cristo
1) All’unica Persona di Cristo si
devono attribuire le proprietà e
le azioni tanto della sua natura
divina quanto della sua natura
umana.
2) Non si possono attribuire a
una natura di Cristo le
proprietà e azioni dell’altra.
Aspetti collegati
Il linguaggio umano sul mistero di Cristo
VERO
FALSO
Dio è nato da Maria Vergine
Perché all’unica Persona di Cristo si devono
attribuire le proprietà e le azioni tanto della sua
natura divina quanto della sua natura umana.
Aspetti collegati
Il linguaggio umano sul mistero di Cristo
VERO
FALSO
La divinità è nata nel tempo
Perché non si possono attribuire a una natura di
Cristo le proprietà e azioni dell’altra.
Aspetti collegati
Il linguaggio umano sul mistero di Cristo
VERO
FALSO
Il Figlio di Dio, in quanto
uomo, è inferiore al Padre
Perché non si possono attribuire a una natura di
Cristo le proprietà e azioni dell’altra, e dire il
Figlio di Dio, in quanto uomo ci si riferisce
alla natura umana.
Aspetti collegati
Il linguaggio umano sul mistero di Cristo
VERO
FALSO
L’umanità di Cristo è
increata, eterna.
Perché non si possono attribuire a una natura di
Cristo le proprietà e azioni dell’altra.
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