BENVENUTI ALLA 1a CONFERENZA AZIENDALE ANNUALE IN E.a.S. del 20 Maggio 2004 SETTORE EDUCAZIONE ALLA SALUTE 1 1a CONFERENZA AZIENDALE ANNUALE OBIETTIVI DELLA CONFERENZA : • FARE COMUNICARE PROFESSIONISTI FRA LORO ASCOLTANDO I RISPETTIVI INTERESSI e/o BISOGNI • CONTRIBUIRE A COLLEGARE DIMENSIONI E PARTI DIVERSE DELL’ORGANIZZAZIONE • DOCUMENTARE CHE LA RETE LOCALE PER L’E.a.S. E’ UNA REALTA’ SETTORE EDUCAZIONE ALLA SALUTE 2 1a CONFERENZA AZIENDALE ANNUALE • SOSTENERE LA REALIZZAZIONE INTEGRATA DI INTERVENTI DI E.a.S. BASATI SULL’IMPEGNO E LA FIDUCIA FRA OPERATORI • CONTRIBUIRE A DEFINIRE OBIETTIVI COMUNI, PERSEGUIBILI EFFICACEMENTE • SETTORE EDUCAZIONE ALLA SALUTE 3 1a CONFERENZA AZIENDALE ANNUALE • DARE EVIDENZA E RICONOSCIMENTO PROFESSIONALE E AZIENDALE ALL’E.a.S.,TRASFORMANDOLA IN FUNZIONE ORDINARIA • APPARTENERE AD UNA CASA COMUNE DOVE FARE ATTIVITA’ DI E.a.S., UTILIZZANDO LA METODOLOGIA DEL LAVORO IN RETE. • SETTORE EDUCAZIONE ALLA SALUTE 4 ALLA 1a CONFERENZA AZIENDALE ANNUALE SONO PRESENTI: • PROFESSIONISTI CON SAPERI DIVERSI,CON QUALIFICHE DIVERSE APPARTENENTI A DIVERSE ARTICOLAZIONI ED ORGANIZZAZIONI, MA ACCOMUNATI DA UN UNICO OBIETTIVO • SETTORE EDUCAZIONE ALLA SALUTE 5 1a CONFERENZA AZIENDALE ANNUALE per : • PREVENIRE E/O CONTENERE DANNI ALLA SALUTE • PROMUOVERE LA SALUTE ATTRAVERSO AZIONI CONSAPEVOLI ED ORGANIZZATE • SETTORE EDUCAZIONE ALLA SALUTE 6 Gli interventi di Educazione alla Salute (O.M.S.) Sono intesi quali opportunità di apprendimento costruite consapevolmente, che coinvolgono alcune forme di comunicazione, ideate per conoscere meglio la salute, per migliorare le cognizioni e per sviluppare quelle capacità di vita che contribuiscono alla salute del singolo e della comunità. 7 Gli interventi di Educazione alla Salute ( ASL Viterbo) sono anche “le prestazioni assistenziali” che, erogate contestualmente ad adeguati interventi sociali, sono finalizzate alla promozione della salute, alla prevenzione, individuazione, rimozione e contenimento di esiti degenerativi o invalidanti di patologie congenite e acquisite, contribuendo, tenuto conto delle componenti ambientali, alla partecipazione alla vita sociale e alla espressione personale. Atto di indirizzo e coordinamento sulla integrazione socio/ sanitaria del Ministero del Welfare 8 Gli interventi di Educazione alla Salute (ASL Viterbo) DA FUNZIONE DELLE PROFESSIONI A OBIETTIVO CONDIVISO E REGOLATO DEL SISTEMA ORGANIZZATO COMPLESSO (ASL) SETTORE EDUCAZIONE ALLA SALUTE 9 AZIENDA USL VITERBO DIRETTORE GENERALE BRUNO CISBANI LINEE GUIDA METODOLOGICO - ORGANIZZATIVE AZIENDALI PER L’EDUCAZIONE ALLA SALUTE (APPROVATE CON DELIBERA DEL DIRETTORE GENERALE N. 1291 DEL 30 SETTEMBRE 2003) U.O.C. Formazione,Qualità,Educazione alla Salute Direttore dott.Fulvio Forino SETTORE EDUCAZIONE ALLA SALUTE 10 UN ESEMPIO DI EFFICACIA DELLA PREVENZIONE: QUANTO COSTANO LE COMPLICANZE NEL DIABETE? • COSTO ASSISTENZA MEDIO/ANNUO PER ASSISTITO AFFETTO DA DIABETE euro 1.800 • SE SONO PRESENTI LE SEQUELE GRAVI DELLA MALATTIA ( cecità, insuff. renale ecc..) IL COSTO ANNUO LIEVITA DA 5.500 a 6.500 euro • NEI DUE COSTI, MEDIAMENTE, I FARMACI INCIDONO SOLO PER UNA QUOTA DEL 22% • IL RIMANENTE 66% E’ DETERMINATO DA RICOVERI PER COMPLICANZE. • QUINDI PREVENIRE LA COMPLICAZIONE E’ ECONOMICAMENTE VANTAGGIOSO PER IL S.S.N. • SETTORE EDUCAZIONE ALLA SALUTE 11 Storia e percorso dell’attività in E.a.S nella ASL di VITERBO dal 2001 al 2004 12 1a Fase, le linee guida metodologico/organizzative Aziendali in Educazione alla Salute . Il percorso in azienda Costituzione di un gruppo di lavoro (aperto) di 10 operatori interservizi (aprile 2001) Formulazione di 8 domande da parte del “gruppo di 10” •SETTORE EDUCAZIONE ALLA SALUTE 13 Linee guida metodologico/organizzative Aziendali in Educazione alla Salute La formulazione di 8 domande per la C.C. 1-Quali paradigmi alla base . dell’E.a.S.? 5-Quali sono i requisiti minimi di un intervento di E.a.S.? 2-Quale rilevanza etica per gli interventi di E.a.S.? 6-Quali strumenti per programmare nelle aziende gli interventi di E.a.S.? 3-Quale ruolo per l’E.a.S. nella medicina di sanità pubblica? 4-Come valutare l’appropriatezza degli interventi di E.a.S.? SETTORE EDUCAZIONE ALLA SALUTE 7-Come costituire una rete stabile per l’E.a.S.? 8-Quando utilizzare i diversi strumenti per l’E.a.S.? 14 Linee guida metodologico/organizzative Aziendali in Educazione alla Salute Il percorso in azienda Validazione delle domande (Seminario aziendale dicembre 2001) Preparazione di 8 documenti in risposta alle 8 domande (gennaio/aprile 2002) SETTORE EDUCAZIONE ALLA SALUTE 15 Linee guida metodologico/organizzative Aziendali in Educazione alla Salute Il percorso in azienda Invio dei documenti ai referee Lettura critica dei documenti svolta da operatori significativi per competenza e ruolo. Presentazione e discussione degli 8 documenti alle giornate di C.C. (18 e 28 novembre 02) Stesura documenti integrati fatta dal gruppo dei dieci (gennaio febbraio 2003). SETTORE EDUCAZIONE ALLA SALUTE 16 Linee guida metodologico/organizzative Aziendali in Educazione alla Salute Il percorso in azienda • Attivazioni di 3 laboratori rivolti ad operatori designati . Direttori di articolazioni aziendali (marz/apr. 2003) per dai ulteriori contributi ai documenti •Preparazione delle LINEE GUIDA gruppo dei 10 (fine aprile) •Invio delle linee guida ai 4° referee per la valutazione. •Giornata conclusiva di C.C. per la discussione e la validazione delle Linee Guida. (5 giugno 2003) SETTORE EDUCAZIONE ALLA SALUTE 17 Linee guida metodologiche/organizzative Aziendali in Educazione alla Salute estratto da … Atto Aziendale A.S.L. Viterbo L’azienda fa propria la prospettiva della promozione della salute all’interno della quale gioca un ruolo decisivo l’educazione alla salute proposta dall’O.M.S. come la promozione delle “ opportunità di apprendimento costruite consapevolmente,che coinvolgono alcune forme di comunicazione ideate per conoscere meglio la salute, per migliorare le cognizioni e per sviluppare quelle capacità di vita che contribuiscono alla salute del singolo e della comunità”. Ritiene che sia irrinunciabile la partecipazione di tutte le strutture aziendali e di reti che coinvolgano le diverse istanze sociali ed istituzionali, per la realizzazione di attività di Educazione alla Salute.metodologicamente validate e programmate all’interno degli obiettivi di budget annuale. 18 Educazione alla Salute in Azienda è sostenuta ed attuata . Realizzazione dei Progetti di E.a.S. Conferenza di Partecipazione Linee guida Progettazione di Interventi di E.a.s: Validazione dei Progetti di E.a.S. Progetto di massima Requisiti Minimi e Appropriatezza Budget e Programmazione Annuale degli interventi di E.a.S 19 IL LABORATORIO DI E.a.S. • COSA E’ : UN LUOGO FISICO DOVE FARE INCONTRARE E LAVORARE PROFESSIONISTI DELL’AZIENDA SETTORE EDUCAZIONE ALLA SALUTE 20 Il laboratorio di di E.a.S.” il luogo dove sperimentare la concretezza e la operatività delle Linee Guida” NOVEMBRE 2003 MARZO 2004 21 Risultati del laboratorio di E.a.S. DOMANDA ? I 6 ELEMENTI INDIVIDUATI NELLE Linee Guida SONO SUFFICENTI ED UTILI A DEFINIRE IL PROGETTO DI MASSIMA DI UN INTERVENTO DI E.a.S. LA SPERIMENTAZIONE FATTA NEL LABORATORIO HA DATO ESITO POSITIVO SETTORE EDUCAZIONE ALLA SALUTE 22 Risultati del laboratorio di E.a.S. • DOMANDA ? • IL PROGETTO di MASSIMA E’ UN “ PROTOTIPO “, UTILIZZABILE DA DIVERSI OPERATORI, CHE SI METTONO INSIEME CON LO SCOPO COMUNE DI DEFINIRE IL PROGETTO di MASSIMA DI UN INTERVENTO DI E.a.S. • LA SPERIMENTAZIONE FATTA NEL LABORATORIO HA DATO ESITO POSITIVO • SETTORE EDUCAZIONE ALLA SALUTE 23 Risultati del laboratorio di E.a.S. • DOMANDA ? I REQUISITI MINIMI definiti dalle Linee Guida sono sufficenti , utili , alla stesura di un progetto di intervento di E.a.S. . • LA SPERIMENTAZIONE FATTA NEL LABORATORIO HA DATO ESITO POSITIVO • SETTORE EDUCAZIONE ALLA SALUTE 24 Risultati del laboratorio di E.a.S. • DOMANDA ? • E’ praticabile in Azienda la “ REVISIONE TRA PARI “ per accreditare il progetto di intervento di E.a.S., al fine del suo miglioramento sul versante metodologico, dell’appropriatezza, della qualità totale. • LA SPERIMENTAZIONE FATTA NEL LABORATORIO HA DATO ESITO POSITIVO evidenziando la necessità di una crescita professionale su cui investire. SETTORE EDUCAZIONE ALLA SALUTE 25 le cinque azioni strategiche della Carta di Ottawa • Costruire politiche pubbliche per la Salute • Creare ambienti che favoriscano le scelte sane delle persone • Sviluppare e favorire l’azione della comunità • Aumentare le capacità e le risorse individuali • Riorientare i servizi sanitari 26 L’AZIENDA , LE ARTICOLAZIONI ORGANIZZATIVE ,LE PROFESSIONI VI RINGRAZIANO PER IL CONTRIBUTO DATO 27