Testi e foto © Il 90% degli accessori del nostro microscopio è acquistato sulle aste di eBay, molto spesso anche lo stesso microscopio ha la medesima origine. Vediamo allora come sfruttare al meglio quel mostro di globalizzazione che è l’asta mondiale per eccellenza. 1- Se prevedete di fare solo acquisti, un nominativo abilitato basta, ma se pensate anche di mettere in vendita, procuratevi almeno due nickname, con due diversi indirizzi di posta. Uno servirà solo per le vendite, l’altro per gli acquisti, in questo modo non sarà visibile che l’obiettivo che state vendendo l’avete comperato per due soldi la settimana scorsa e già lo rivendete perchè non vi soddisfa. 2- La ricerca delle “occasioni” va fatta su tutto il mondo e per tutte le categorie, premettendo alla ricerca “(microscop*, mikroskop*)” in modo da avere il massimo delle possibilità. Poi verranno indicate le parole chiave tipo “Leitz”, “NeoFl*”, “planapo”, ecc. Utilizzate i caratteri jolly “*” e “-” per selezionare: ad es.: “Obj* Zeiss –Jena” significa “cerco obiettivi Zeiss, ma non Jena”. 3- Il problema sicurezza viene risolto prendendo una carta PostePay da usare solo per eBay: la utilizzerete per farvi pagare (con grande rabbia di eBay !) e per pagare. Se anche dovessero clonarvela, potranno rubarvi solo i soldi che contiene, quindi tenetela sempre mezza vuota ! 4- Per gli acquisti all’estero conviene aprire una posizione con PayPal, fa il pagamento in tempo reale, non costa nulla se comperate e lo potete accoppiare alla carta PostePay. Comunque è molto sicuro, e per avere maggior potere economico potete appoggiarvi senza troppi timori anche alla vostra vera carta di credito o al vostro conto corrente. In questo modo eliminate tutti i problemi di conversione di valuta: il venditore verrà pagato da PayPal in dollari o sterline, mentre a voi saranno addebitati gli equivalenti Euro. 5- Se, come me, avete problemi per l’inglese, fatevi un frasario tradotto, adatto ai casi più frequenti: “Ho pagato il . . . . con PayPal e non ho ancora ricevuto nulla”, “Qual’è la spesa di trasporto minima per l’Italia ?”, ecc. 6- Comperando all’estero, fuori dalla CE, ricordatevi che si paga la dogana pari a circa un 30% del valore e controllate anche le spese di trasporto, potrebbero essere molto salate. Non si sa bene per quale oscuro motivo, ma in Italia la dogana viene fatta pagare sempre alla merce che arriva dagli USA, mentre tutto il resto del mondo spesso attraversa le nostre dogane senza pagare balzelli. 7- Se acquistate, controllate sempre l’affidabilità e la professionalità del venditore guardando il valore del feedback, le opinioni degli acquirenti e che merce vende normalmente. Pacifico che se è un “vuota soffitte” e sta vendendo degli obiettivi da microscopio, non è in grado di garantire nulla ma, d’altra parte, può non sapere il valore reale dell’oggetto: può essere l’occasione buona per una offerta stracciata fatta in modo diretto. Alle volte funziona, comunque non costa nulla, però controllate prima che abbia un buon feedback ! 8- Considerate eBay come un gioco: alle volte si fanno ottimi affari, qualche volta si prende una fregatura. Il gioco consiste proprio nel rendere massimi i buoni affari e minime le fregature. A tal fine, se possibile, pagate sempre con PayPal, è molto più facile essere assistiti e rimborsati. Controllate bene prima di rilasciare il feedback e, se trovate un difetto grave, segnalatelo immediatamente cercando prima una soluzione bonaria. Spesso chi ha una vendita notevole di materiale usato, per non perdere tempo, non fa controlli preliminari accurati, spesso si limita a guardare la lente frontale dell’obiettivo che non sia scheggiata e se non lo è, va in asta. Quindi, se trovate un difetto, è inutile accendersi come un fiammifero per l’onta subita, scrivete e se il venditore è serio, vi restituirà tutto lo speso. 9- Riguardo la tecnica per “vincere”, considerate che l’asta la si vince o la si perde negli ultimi 3 secondi. Procuratevi quindi un orologio digitale radio controllato e verificate spesso che sia esatto al secondo. Nell’ultimo minuto impostate la vostra offerta e fermatevi con il mouse pronto sull’ultima conferma. Quando mancano solo tre secondi alla scadenza premete il click e tanti auguri. La maggior parte delle persone commette l’errore di fare il rilancio finale in proporzione al valore raggiunto dall’oggetto, piuttosto che in base a quanto si è disposti a spendere. E’ un errore molto grave in quanto anche gli altri hanno aspettato gli ultimi secondi: non arrivate a mordervi le dita dopo aver perso l’oggetto per un solo Euro ! L’oggetto l’avete perso non per un Euro, ma perchè avete offerto di meno di quello che eravate realmente disposti a spendere ! 10- Infine, lasciatemi esprimere un parere mio personale sulla scelta del microscopio e degli acquisti possibili su eBay. Io preferisco di gran lunga acquistare un microscopio usato e magari anche vecchiotto, piuttosto che uno di quelli di attuale produzione, cinesi o indiani che siano. Ritengo che il periodo d’oro della produzione di microscopi sia durato un ventennio, esattamente quello che va dal 1960 alla fine anni 70. Non prima, per carenza nella qualità delle ottiche, non dopo per carenza nella qualità della meccanica. La microscopia è piena di sigle oscure e si da per scontato che tutti le conoscano, anche perchè da una sigla ad un altra vi possono essere differenze di costo enormi. E’ essenziale conoscere e saper valutare almeno le sigle presenti sugli obiettivi: dalla loro conoscenza dipende la loro usabilità o meno sul nostro microscopio, le loro prestazioni e quindi, il loro valore. Pacifico che la prima sigla che notiamo è il marchio del costruttore: Nikon, Zeiss, Leitz ed Olympus sono i top. Ma non trascurate gli altri marchi, ve ne sono di sottostimati, ma pur validissimi: LOMO, Meopta, ecc. o di poco conosciuti da voi, ma pur sempre eccezionali: Wild, Reichert, Meiji, ecc. Poi vi è una serie di numeretti molto importanti: l’ingrandimento nominale, variabile da 1x a oltre 100x e questo lo conoscete tutti. l’apertura numerica, va da 0,.. a 1,40 ed indica la luminosità ed il rendimento dell’obiettivo. Se la moltiplicate per 1000 vi da il massimo ingrandimento ottenibile: ad es. una a.n. di 0,25 indica la possibilità di arrivare al massimo ai 250x totali. Noterete anche come la a.n. sia sovrabbondante negli obiettivi a basso ingrandimento, mentre è al limite in quelli ad alto ingrandimento. Infatti nei nostri microscopi normalmente sono montati oculari da 10x, che abbinati al obiettivo da 10x portano a 100x complessivi, ben al di sotto dei 250x raggiungibili. Ben diverso se usiamo un obiettivo 100x : già con il normalissimo oculare da 10 arriviamo ai 1000 ingrandimenti complessivi, ben vicino al limite teorico dell’obiettivo. Se poi, come tanti fanno, usiamo degli oculari da 12,5x, o peggio da 15x, superiamo il massimo ingrandimento teorico. Ed allora cosa succede ? Nulla. Almeno nulla di buono, solo vediamo dei punti più grandi, ma non per questo meglio distinti, anzi le condizioni visive generali decadono senza apportare alcun vantaggio. Lunghezza tubo: ne abbiamo già parlato, rappresenta la lunghezza ottica del microscopio, la più comune è 160 mm, ma esiste anche la 170 mm., 210 mm. e la così detta lunghezza infinita (∞). Escludiamo subito gli obiettivi per infinito, non vanno bene sui normali microscopi e, spesso, neppure su i microscopi infinito di altre marche. Ricordate anche che è possibile usare obiettivi da 170 su tubi da 160 e viceversa, ma con un leggero errore di parfocalità e di ingrandimento. Altra indicazione importante è la necessità nell’uso del vetrino copri oggetto: possiamo trovare “0” = non tollerato,” –” = indifferente e “0,17” che indica che il copri oggetto è obbligatorio e deve avere lo spessore indicato. Un numero che invece non trovate mai, ma che è molto importante per i vostri acquisti, è la lunghezza parfocale, di cui abbiamo già parlato: potete trovare obiettivi da 33 mm (es. i LOMO), da 35 mm (es. vecchi Olympus), da 37 mm (es. vecchi Leitz), ecc. Oggi gli obiettivi sono standardizzati su una parfocale da 45 mm, pertanto acquistateli pure quelli più corti, ma sappiate che per usarli dovrete abbinarli a dei collarini di lunghezza adeguata per portarli ai 45 mm. standard. Poi, sui nostri obiettivi, troviamo delle sigle che ne indicano le qualità ottiche e che hanno immediato rapporto anche con il loro valore economico. Meglio quindi conoscerle bene, con relativi pregi e difetti. La prima sigla è “Acromatico” ed indica il livello minimo della qualità, tanto che molto spesso non viene neppure indicato. Il secondo livello di qualità è quello derivato dall’utilizzo di lenti in Fluorite ed è indicato in modi vari, ma che ne ricordano il nome: NeoFluar, Fluotar oppure semplicemente Fl, ecc. Sono ottimi come qualità, dotati di particolare brillantezza e luminosità, ma attenti alla lente frontale, è facile a danneggiarsi in quanto la Fluorite è piuttosto “tenera”, quindi occhio all’usato. Il terzo ed ultimo livello è l’Apocromatico: è l’Olimpo degli obiettivi, ha il massimo delle prestazioni ed il massimo del costo. In genere viene indicato con la sigla Apo, spesso abbinata ad altre sigle. Ma prima di imbarcarvi nell’acquisto di simili ottiche, chiedetevi sempre se “tutti” i componenti del microscopio sono all’altezza di una tale spesa ! Vi sono poi innumerevoli sigle che indicano particolari prestazioni dell’obiettivo. La più comune è Planare, abbreviata in Plan, Pl, ecc. Indica la perfetta messa a fuoco in ogni punto del campo inquadrato. Caratteristica certamente indispensabile per gli Istologi e le riprese di superfici piane, ma spesso inutile nell’uso comune, quando l’oggetto ha uno spessore suo non trascurabile. Ricordate inoltre che la correzione comporta più lenti, più riflessi e meno contrasto, spesso una diminuita distanza di lavoro e, sempre, un maggior costo. Molto comuni anche gli obiettivi per operare in Contrasto di Fase, contraddistinti da Ph seguito da un numeretto. In genere sono più costosi, ma se non avete il CdF nel vostro microscopio, lasciateli perdere: se usati in luce comune hanno minori prestazioni dei normali, con maggiori riflessi e minor contrasto. Comunissima la sigla Im o Oil che indica la necessità di interporre una goccia di olio apposito fra il vetrino e la lente dell’obiettivo. Naturalmente senza questa goccia le prestazioni sarebbero totalmente deludenti. Interessanti poi gli obiettivi da usare in totale immersione in acqua, identificati dalla lettera W. Danno ottime prestazioni nella analisi “in vivo”, nell’esame diretto di un campione d’acqua alla ricerca delle migliaia dei suoi microscopici abitanti. Altre sigle comuni sono P o Pol che indicano obiettivi per analisi in luce polarizzata, LWD che indica una maggior distanza fra l’obiettivo ed il soggetto e le tante sigle composte tipo: PlanApocromatico, ecc. Queste sono solo le sigle più frequenti che trovate sugli obiettivi, ne vedrete tante altre. Ma non sempre un obiettivo con tante sigle è migliore di un altro, talvolta queste indicano delle prestazioni in contrasto con quelle che noi cerchiamo. Quindi non acquistate mai al buio, fatevi sempre spiegare il significato e giudicate poi se, sulla base del vostro lavoro, vale la pena acquistarli.