CALENDARIO LITURGICO
17 maggio
ASCENSIONE DEL
SIGNORE
7.30
9.30 Murgia Luigi
11.30 In onore della Madonna
19.00 Loddo Maria
18 maggio
LUNEDì
Feria di Pasqua
19 maggio
MARTEDì
Feria di Pasqua
20 maggio
MERCOLEDì
Feria di Pasqua
21 maggio
GIOVEDì
Feria di Pasqua
22 maggio
VENERDì
S. Rita da Cascia
23 maggio
SABATO
Feria di Pasqua
24 maggio
PENTECOSTE
19.00 Maria ed Edoardo
8.45
Scalas Laura
19.00 Don Natalino Congiu
(triges.)
8.45
19.00 Dessì Maria e Giovanni
(triges.)
8.45
19.00 Piras Luigi
8.45
19.00 Giulio
-
S. RITA
19.00 Antonietta e Santino
7.30 Campus Elisa e Peppino
9.30 Maria Chiara
11.30 Giuseppe ed Efisia
19.00
S. Rosario ogni giorno alle h. 18.30
Venerdì, h. 18.00: Adorazione Eucaristica
L’angolo della preghiera
Preghiera allo Spirito Santo
Vieni, o Spirito Santo
e donami un cuore puro,
pronto ad amare Cristo Signore
con la pienezza, la profondità e la gioia
che tu solo sai infondere.
Donami un cuore puro,
come quello di un fanciullo
che non conosce il male
se non per combatterla e fuggirlo.
Vieni, o Spirito Santo
e donami un cuore grande,
aperto alla tua parola ispiratrice
e chiuso ad ogni meschina ambizione.
Donami un cuore grande e forte
capace di amare tutti,
deciso a sostenere per loro
ogni prova, noia e stanchezza,
ogni delusione e offesa.
Donami un cuore grande,
forte e costante fino al sacrificio,
felice solo di palpitare
con il cuore di Cristo
e di compiere umilmente, fedelmente
e coraggiosamente la volontà di Dio.
Amen.
(Paolo VI)
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17 - 24 maggio 2015
ASCENSIONE
DEL SIGNORE
Fu elevato in cielo
Ma cosa c'è da festeggiare? Gesù se ne va e
noi facciamo festa! Eppure i motivi per fare
festa sono davvero tanti. Nell'evento dell'ascensione, infatti, appare in tutta la sua bellezza la destinazione ultima dell'umanità redenta dalla misericordia di Dio. Il Figlio di Dio
aveva lasciato il Padre per "abitare in mezzo
a noi" assumendo
la nostra umanità
e, dopo averla redenta con la sua
obbedienza
fino
alla morte di croce, ora la porta
nella vita trinitaria,
facendola
sedere
alla destra del Padre.
Sembra impossibile! Questa nostra
umanità che tanti
"guru" (e si dicono
anche cristiani!!!!) ci fanno vivere quasi come
un peso del quale liberarci, se vogliamo avvicinarci a Dio, abita la pienezza della gloria e,
dal momento che Cristo è stato assunto alla
destra del Padre, fa parte dell'eterna e santa
Trinità.
L'Uomo Gesù accettando di lasciarsi inabitare
dallo Spirito Santo in pienezza e permettendo
al Padre di amarlo fino alla morte, gratuitamente, incondizionatamente e a fondo perduto, ha sperimentato a quale gradino di gloria
l'uomo è destinato.
Le letture di questa domenica ci danno, inoltre, un'indicazione importante: l'Ascensione
assegna una vocazione alla comunità cristiana. È vietato fermarsi a guardare il cielo!
Da quando Cristo è asceso al cielo, ora tocca
a noi di assicurare la sua presenza nella storia. La sua parola e i suoi gesti salvifici continueranno ad operare salvezza grazie alla
chiesa, la comunità dei suoi amici. Spetta alla
chiesa di riempire il "vuoto" che l'ascensione
ha creato, spetta a noi di assumere la responsabilità della predicazione e dell'amministrazione della salvezza nel tempo che ci separa dall'avvento definitivo. Tante donne e
tanti uomini si chiedono dove e come lo possono incontrare, dove e come possono parlare con lui, dove e come possono accedere a
quella "forza" che tante donne e tanti uomini
hanno avuto il privilegio di sperimentare.
A queste donne e a questi uomini il vangelo
risponde che nelle parole, nei gesti della
Chiesa, obbediente al comando del suo Signore, possono incontrare, parlare e accedere
alla "forza" di Cristo Gesù, salvatore del mondo.
Santa Rita da Cascia
22 maggio
Il Vangelo della domenica
Dal Vangelo di San Marco
(Mc 16,15-20)
Il Signore fu elevato in cielo e sedette alla destra di Dio.
In quel tempo, Gesù apparve agli Undici e
disse loro: «Andate in tutto il mondo e
proclamate il Vangelo a ogni creatura. Chi
crederà e sarà battezzato sarà salvato, ma
chi non crederà sarà condannato.
Questi saranno i segni che accompagneranno quelli che credono: nel mio nome scacceranno demòni, parleranno lingue nuove,
prenderanno in mano serpenti e, se berranno qualche veleno, non recherà loro danno;
imporranno le mani ai malati e questi guariranno».
Il Signore Gesù, dopo aver parlato con loro,
fu elevato in cielo e sedette alla destra di
Dio.
Allora essi partirono e predicarono dappertutto, mentre il Signore agiva insieme con
loro e confermava la Parola con i segni che
la accompagnavano.
Santa Rita è una delle Sante più
amate ed è oggetto di una straordinaria devozione popolare perché
è molto amata dal popolo che la
sente molto vicina per la "normalità" dell'esistenza quotidiana da
Lei vissuta, prima come sposa e
madre, poi come vedova e infine
come monaca agostiniana.
A Santa Rita la vita non le risparmiò nulla. Giovanissima fu data in sposa ad un uomo iroso e
brutale col quale ebbe due figli, tuttavia con il suo tenero
amore e passione riuscì a trasformare il carattere del marito
e a renderlo più docile.
Il marito fu assassinato e nel giro di poco tempo anche i figli
lo seguirono nella tomba.
Ella però non si abbandonò al dolore, alla disperazione, al
rancore o al desiderio della vendetta, anzi riuscì in modo
eroico a sublimare il suo dolore attraverso il perdono degli
assassini del marito. Si adoperò instancabilmente per riappacificare la famiglia del marito con gli assassini, interrompendo cosi la spirale di odio che si era creata.
Entrò in convento e lì visse gli ultimi 40 anni di vita in assidua contemplazione, penitenza e preghiera, completamente
dedita al Signore.
Santa Rita, 15 anni prima di morire, ricevette la singolare
"spina" di quella piaga che le si stampò dolorosa sulla fronte, che incessantemente le procurò i terribili dolori e le sofferenze inaudite della coronazione di spine.
Martedì 2 giugno Gita parrocchiale
a Nuoro e Monte Ortobene
Per informazioni e prenotazioni rivolgersi
quanto prima a don Giuseppe
Pellegrinaggio parrocchiale
Venerdì 22 maggio, h. 18.00
V Centenario S. Teresa d’Avila
Adorazione Eucaristica
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26 agosto - 2 settembre 2015
Ancora qualche posto disponibile!
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Tel.– Fax: 070.811207
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