15 Settembre 2008:l’asilo di Nico, l’ecole d’enfance Nicolò a Safà in Repubblica Centrafricana,
apre i battenti. Insomma, ci siamo. Abbiamo iniziato a stendere la nostra rete il 15 Novembre 2006
con la prima richiesta ad amici e conoscenti di Nico per capire se e quanti saremmi stati. Ora,
esattamente 22 mesi più tardi, l’asilo che porta il nome del Chicco è una realtà. Dobbiamo dire
grazie a noi stessi che con oltre 50 mila euro in due anni abbiamo assicurato la realizzabilità del
progetto, alle altre realtà e persone che hanno contribuito autonomamente a sostenerlo (abbiamo
saputo solo a evento già concluso che a Roma si è tenuta una rappresentazione teatrale di
finanziamento dell’asilo che ha frutttato 1.500 euro in una serata), ma soprattutto a Don Sandro Don
Mauro e alla Comunità di Safà che lo hanno reso concretamente possibile, con un impegno,una
tenacia ed un entusiasmo pari solo al bisogno e alla necessità che di una struttura per i più piccoli
avvertono operatori e abitanti dei villaggi di Safà .
I prossimi due mesi serviranno per montare le finestre e pitturare le pareti del colore che il cuore
grande di Sandro ha voluto affidare a Nuccia, pensando ai colori preferiti di Nicolò: la scelta è
caduta su bianco e/o un celeste acceso: i suoi colori più luminosi. Non resterà poi che attendere
l’arrivo di materiali, arredi e soprattutto dei piccoli ospiti per dare all’asilo anima e voce. Il grosso
delle iscrizioni è attesto a inizio settembre, quando le famiglie faranno ritorno ai villaggi ora
abbandonati per andare nella foresta a raccogliere Makongo: le larve di farfalle che in questo
periodo cadono a terra e la cui vendita è fra le prinicipali fonti di reddito delle famiglie di Safà.
Al momento sono giaà state pagate le iscrizioni di 8 bambini di diversi villaggi. A settembre ne
sono previste un centinaio. La struttura (secondo il Sandro’stile abbiamo fatto le cose in grande…)
potrebbe ospitarne fino a 200. Ma i numeri devono tenere conto delle disponibilità effettive per fare
in modo che l’asilo funzioni.
Nelle settimane scorse il ministro dell’Istruzione centrafricano ha visitato le strutture scolastiche di
Safà (ormai un vero e proprio ‘polo formativo’ , considerato che da settembre saranno in funzione
il nostro asilo materno e tre scuole primarie perché visti i numeri e le risposte Sandro ha aperto i
cantieri per una terza scuola primaria che intende aprire in soli tre mesi…). Il ministro è rimasto
letteralmente entusiasmato dalle scuole e, in particolare, dal nuovo asilo. Per ottenere il
riconoscimento governativo che è indispensabile per operare per le strutture scolastiche private
come la nostra, ci vogliono in genere molti mesi, fatti spesso di osservazioni, richieste, integrazioni
dettate da gelosie, invidie (o magari altre richieste…) che i funzionari pubblici scolastici nutrono
per il lavoro dei privati. Al termine del sopralluogo a Safà, il Ministro ha dato invece pubblicamente
disposizione ai funzionari di consegnare al massimo in 15 giorni alla sua firma i documenti per
l’autorizzazione. “Vi siamo grati per quanto state facendo per l’istruzione della nostra gente – ha
detto il Ministro a Sandro – perché Safà ha fatto scattare l’interesse per la scuola nelle nostre
famiglie e al contempo ha fatto e sta facendo riflettere molto noi autorità….”.
Sandro, d’altra parte, sta come sempre già pensando al futuro. E immagina tante ‘stanze dell’asilo’
in diversi villaggi di Safà, in modo da spronare le comunità a organizzare ‘asili in famiglia’ vicini
alle abitazioni anziché congestionare il Jardine d’Enfance e costringere i bambini più piccoli a
spostamenti chilometrici lunghi, faticosi e magari anche pericolosi.
All’asilo di Nico (in attesa di banchi, lavagne, quaderni, libri , penne, colori, etc che sono stati
ordinati) è già tutto pronto anche per la ‘didattica’. Le tre maestre che sono state formate nel corso
di quest’anno sono ora di nuovo a Safà e torneranno in città ancora dal 18 al 31 Agosto per l’ultimo
corso di aggiornamento. Le prime due settimane i bambini potranno restare all’asilo fino a
mezzogiorno, per consentire loro un periodo di adattamento.
A regime, invece , oltre alla prima colazione avranno anche un piatto caldo a pranzo e l’orario
scolastico terminerà alle 16,30, come nelle scuole primarie. I comodi dormitori che nella sua
‘grandeur’ Don Sandro ha fatto costruire all’asilo, consentiranno anche i riposini pomeridiani
indispensabili alla prima infanzia. Ogni sabato Sandro si riunirà con le maestre per fare il
programma di lavoro della settimana successiva, in modo che ogni giornata/settimana avrà degli
obbiettivi verificabili. Quello del primo giorno di scuola è già stabilito: si chiamerà “la conoscenza
della nostra nuova scuola”.
I programmi, inoltre, rispecchieranno quelli ministeriali centrafricani: è condizione indispensabile
per il futuro ‘portfolio’ scolastico dei piccoli di Safà e per il riconoscimento governativo. Ma
saranno integrati con attività non previste dallo Stato a cui invece Sandro intende dedicare ampio
spazio: progetti musicali e teatrali, ad esempio. Infine, sarà compreso nella ‘retta’ che le famiglie
pagheranno per iscrivere e mantenere i bambini all’asilo anche un grembiulino personale da
indossare a scuola (e che da lì non dovrà mai uscire a fine giornata…) per la cui realizzazione è
ingaggiata e al lavoro una ‘mamma’ di Safà molto abile nel cucito.
Se il nostro asilo voleva essere prima un seme e poi un frutto del Chicco, certamente a Safà è stato
preziosamente messo a dimora. Faremo il possibile per averne cura. Il compito della nostra Onlus
non è altro che questo.
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