SCANDALO
Fuggito in Italia il faccendiere Bisserov?
Il faccendiere ed ex uomo politico bulgaro Hristo Bisserov, già Vice
Presidente del parlamento di Sofia e del partito della minoranza turca Dps,
indagato per presunti reati finanziari e fiscali, sarebbe fuggito in Italia. A
riferirlo è il quotidiano di Sofia 24 chassa, che cita "fonti ben informate".
Anche l'agenzia Pik.bg scrive: "Bisserov è andato da sua moglie Maria che
vive in Italia, e gioca al gatto e al topo con la procura bulgara". La
settimana scorsa Bisserov si è dimesso a sorpresa da tutte le sue cariche
"per motivi personali" ed è sparito. Soltanto dopo, il procuratore generale
Sotir Tsatsarov ha annunciato che contro Bisserov e il suo figliastro Ivaylo
Glavinkov è stata avviata un'inchiesta sulla base del materiale raccolto dal
Servizio per la sicurezza nazionale (Dans) che per diverso tempo aveva nel
mirino il politico.
EMERGENZA PROFUGHI
Bulgaria sigilla il confine con la Turchia contro i clandestini
La Bulgaria ha praticamente chiuso la frontiera con la Turchia per tentare di
arginare il flusso di immigrati, prevalentemente profughi siriani. Il governo
ha inviato nelle zone di confine più vulnerabili un rinforzo di quasi 1.200
agenti di polizia con speciali apparecchiature di intercettazione e cani
addestrati. Soltanto nelle ultime 24 ore sono stati fermati oltre cento
migranti, consegnati poi alle autorità turche. Intanto è iniziata la costruzione
dei 30 chilometri di recinzioni di filo spinato nei pressi di Elhovo, la zona più
difficile da controllare lungo i 259 km di confine con la Turchia, da dove
passa in territorio bulgaro l'85% dei clandestini. In Bulgaria vi sono già oltre
diecimila rifugiati, mentre i centri di accoglienza ne possono assorbire non
più di 5 mila.
LA RIVOLTA DEGLI STUDENTI
Si inasprisce la protesta contro il governo
Il palazzo dell'Università di Sofia San Clemente d'Ocrida, la più grande e la
più antica in Bulgaria, è stato bloccato dall'interno, dopo essere stato
occupato dagli studenti che chiedono le dimissioni immediate del governo
del Premier indipendente Plamen Oresharski ed elezioni anticipate. La
protesta era iniziata il 23 ottobre scorso, quando una cinquantina di studenti
di diritto avevano occupato l'aula 272 dell'Università. Nei giorni successivi,
al movimento di protesta avevano aderito studenti di altre facoltà e di altri
atenei del Paese, nonché centinaia di docenti universitari. Due giorni fa, in
occasione dei 24 anni dalla caduta del regime totalitario di Todor Zhivkov,
gli studenti sono scesi in piazza davanti all'Università di Sofia, appoggiati da
una folla di sostenitori. In oltre quattromila, i manifestanti hanno scandito
"Mafia, dimissioni, vergognatevi!", "No all'oligarchia!", "Da 24 anni la
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scrive che studenti delle Università di Plovdiv e di altre città si stanno
radunando a Sofia per occupare l'edificio del Parlamento. Oresharski è
appoggiato dai socialisti e dal partito della minoranza turca con il tacito
consenso del partito degli ultranazionalisti di Ataka.
AGRICOLTURA
Miroglio vende la propria quota nel fondo agricolo Agro Finanza Reit
L’imprenditore italiano Edoardo Miroglio ha venduto la sua partecipazione
nel quarto più grande fondo di terreni agricoli in Bulgaria, Agro Finanza Reit.
Miroglio, uno dei primi imprenditori privati stranieri a investire in Bulgaria
alla fine dell’epoca comunista, ha venduto la sua quota del 22,07 per cento
in Agro Finanza Reit. Miroglio è l’ennesimo investitore straniero che si ritira
dal mercato dei terreni agricoli bulgaro. Secondo quanto si legge sul
quotidiano bulgaro “Chasa 24”, non ci sono informazioni sul compratore
della quota di Miroglio, ma questa transazione conferma che il settore
agricolo in Bulgaria continua a essere poco attraente per gli investitori
stranieri.
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