È record storico, superato soltanto nel 2010 A dicembre l'Inps autorizza 450 mila ore: + 1 9 % Nell'anno vola la ossa integrazione straordinaria Ma salgono anche ordinaria e ossa in deroga Boom della cassa 6 milioni di ore FRANCESCO TERRERI TRENTO - Nel 2012 l'Inps ha autorizzato in Trentino 6 milioni 53 mila ore di cassa integrazione. È il secondo peggior risultato di sempre dopo il record 2010 di 6 milioni 195 mila ore. Nel 2011 il ricorso alla cassa anche se non tutte le ore autorizzate sono poi utilizzate - si era fermato a 5 milioni 312 mila ore. L'incremento su base annua è del 14%. Nel solo dicembre l'impennata è del 19%. Complessivamente in Trentino sono stati coinvolti circa tremila lavoratori. Ma sugli ammortizzatori sociali come la cassa integrazione, la cui gestione dovrebbe passare tra poco alla Provincia, c'è l'allarme di Roberto Grasselli, segretario della Fiom Cgil: per almeno 200 lavoratori metalmeccanici di aziende come la Zf di Arco (previsti 40 esuberi), la Sapes di Storo (30), la Smith di Scurelle (20) si stanno esaurendo la cassa integrazione straordinaria e i contratti di solidarietà, che hanno un tetto nell'arco di cinque anni. In tutti questi casi la cassa potrebbe trasformarsi in mobilità, cioè in licenziamento. A dicembre l'Inps ha autorizzato alle imprese trentine cassa integrazione per 450.151 ore. Di esse 174.507 sono di cassa ordinaria, molto più di novembre, che è stato un mese di richieste contenute, e il 2,6% in più del dicembre del 2011. La cassa straordinaria invece si impenna del 33% a 263.455 ore. Anche la cassa integrazione in deroga, con 12.189 ore, è in forte aumento sul 2011 ma risulta in calo sul mese precedente. Nell'ultimo mese del 2012 la cassa è trainata soprattutto dall'industria, ma si tratta dei comparti più legati alla filiera dell'edilizia, che è il vero occhio del ciclone della crisi. Delle oltre 88 mila ore di cassa ordinaria autorizzate al settore manifatturiero, quasi 48 mila riguardano il settore meccanico. Ma delle 199 mila ore di straordinaria, poco meno di 125 mila fanno capo al comparto della lavorazione dei minerali non metalliferi, che comprende vetro, dove c'è in particolare il caso Fortglas, cemen- to, pietra. A queste si aggiungono le 86 mila ore di cassa ordinaria e le 64 mila di straordinaria, per un totale di 150 mila ore, di edilizia e lapidei. Più contenute, a quota 10.900, le ore autorizzate all'artigianato, mentre sono pochissime (1.281) quelle del commercio. Nell'intero anno appena finito l'edilizia si conferma il settore in maggiore difficoltà: le ore complessivamente autorizzate dall'Inps ammontano a 2 milioni 864 mila, il 4,5% in più dell'anno precedente ma anche il record di sempre. In crescita del 13,4% la cassa nell'industria, che raggiunge i 2 milioni 596 mila ore, ma nel 2009 e 2010 aveva superato i 3 milioni. Grasselli della Fiom precisa: «Le situazioni critiche nell'industria metalmeccanica, dove sono aperte procedure di mobilità o c'è il rischio di licenziamenti a breve, sono in genere quelle legate all'edilizia, un comparto che vede oscillazioni fortissime. In diverse aziende siamo ai limiti dell'utilizzo degli ammortizzatori sociali. Per il resto - prosegue il sindacalista - tante imprese hanno già ridotto gli organici e stanno riposizionando la produzione su volumi più bassi. Quindi è calato l'utilizzo della cassa integrazione. Nelle aziende maggiori, tuttavia, c'è qualche segnale positivo». Il recente ricorso alla cassa integrazione alla Dana dipende soprattutto da un problema con un cliente tedesco, mentre alla Whirlpool nel 2012 non è stata fatta nemmeno un'ora di cassa. Per quanto riguarda gli altri settori, i dati annuali registrano il raddoppio da 52 mila a 115 mila ore per l'artigianato e da 204 mila a 457 mila per il commercio. In questo caso si tratta soprattutto di cassa integrazione in deroga, che infatti è salita del 64% in un anno a 465 mila ore e che ora va rifinanziata perché giunta ormai alla conclusione: l'accordo tra Provincia e parti sociali è previsto a breve (vedi box). Per il resto, il 2012 è stato l'anno della cassa integrazione straordinaria, arrivata a superare i 2 milioni 700 mila ore, il 18,8% in più del 2011, a fronte di una cassa ordinaria cresciuta del 4,7% a 2 milioni 886 mila euro.