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07/2012 LA NUOVA RIVISTA
PER CHI COSTRUISCE
IN QUESTO NUMERO:
SISTEMI TRADIZIONALI E INNOVATIVI
PER IL CONTENIMENTO DELL’ACQUA
IL PARADOSSO DELL’ACCIAIO CORTEN
LE NOVITÀ NELL’AMBITO DELLA PREVENZIONE INCENDI
COSTI E BENEFICI DEL FOTOVOLTAICO
IL LED PER L’ILLUMINAZIONE DEL FUTURO
DESIGN: LA STRUTTURA DELLE FORME
IO COSTRUISCO
Periodico - Numero 7 Gennaio/Febbraio 2012
Registrazione al Tribunale di Venezia
n. 16 del 11/10/2010
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IO COSTRUISCO
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IO COSTRUISCO
NOVITÀ, PRODOTTI E SERVIZI PER L’EDILIZIA
Dopo i primi sei numeri, il nostro primo anno di vita editoriale, Io Costruisco sta continuando a
crescere e a sviluppare il proprio network di aziende e progettisti, per offrire ai privati che ricevono
gratuitamente la rivista oppure la scaricano dal nostro sito internet, informazioni e servizi sempre
più precisi ed efficaci.
Ma oltre alla costruzione e ristrutturazione di casa, dell’ufficio o dello stabilimento aziendale, ora
vogliamo potenziare anche il servizio di consulenza nella progettazione, un aspetto cruciale per
chi è in procinto di avviare un nuovo cantiere.
Per questo a breve attiveremo nel nostro sito internet un’apposita pagina nella quale proporremo
ai lettori interessati alla progettazione, le schede approfondite di progettisti esperti e qualificati
del territorio veneto.
Il vantaggio di questa nuova iniziativa è duplice: da un lato sarà un’importante vetrina gratuita per
i progettisti che desiderano farsi conoscere da un ampio pubblico; dall’altro offrirà ai privati la
possibilità di entrare in contatto, attraverso Io Costruisco, con un progettista specializzato nel tipo
di intervento che egli sta cercando.
Un nuovo servizio che si integrerà con quello già esistente di richiesta di preventivi che coinvolge
le imprese edili: in questo modo Io Costruisco offrirà ai propri lettori un panorama completo di
progettisti e aziende del territorio, in grado di assistervi nelle diverse fasi dei lavori, dal progetto
alla costruzione, dall’impiantistica all’arredamento.
In attesa di lanciare la nuova sezione del sito, in questo primo numero del 2012 abbiamo puntato
l’attenzione sui fenomeni naturali che spesso mettono a rischio la conservazione degli edifici,
ospitando articoli di respiro internazionale e locale che affrontano, talvolta in modo sorprendente,
la complessa gestione dell’acqua alta e delle maree.
Inoltre dedichiamo ampio spazio ad alcuni materiali di grande successo in edilizia, come l’acciaio
corten e la pietra naturale, e vi illustriamo il nuovo quadro normativo per i titolari di attività soggette alla prevenzione incendi.
Questo numero inaugura anche alcune nuove rubriche come quella dedicata ai bandi e finanziamenti utili per lo sviluppo delle imprese, e quella degli appuntamenti con convegni, fiere e
seminari in ambito edile organizzati nel nostro territorio.
Più informazione e servizi per un nuovo anno di Io Costruisco!
IO COSTRUISCO
NOVITÀ, PRODOTTI E SERVIZI PER L’EDILIZIA
Numero 7 Gennaio/Febbraio 2012
Registrazione al Tribunale di Venezia n. 16 del 11/10/2010
Editore
PHIL FRESH s.n.c.
Via Garda, 1/9 - 30027 San Donà di Piave (Venezia)
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Iscrizione ROC n. 20406
Direttore Responsabile
Ottavia Da Re
Direttore Editoriale
Nicola Piccoli, Daniele Marcassa
Direttore Generale
Stefano Perissinotto
Direttore Tecnico
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Redazione
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Hanno collaborato
Ing. Alberto Basso, Francesco Boeretto, Luigi Boggian,
Arch. Federico Corradin, Arch. Davide Buso,
Arch. Cristiana Favretto, Arch. Isabella Janes, Antonio Manna,
Barbara Matteazzi, Federica Momentè, Arch. Davide Parpagiola,
Arch. Paola Perissinotto, Caterina Prizzon, Sabina Prosdocimo,
Arch. Luca Zanin, Ing. Sebastiano Zanella, Ing. Fabiana Zuccon
Progetto Grafico e Impaginazione
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Stampa
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Pubblicità
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SOMMARIO
PROGETTI
04
06
08
10
L’IMPORTANZA DELLA SCELTA DEI MATERIALI DI COSTRUZIONE
LE VASCHE PER IL CONTENIMENTO DELL’ACQUA A VENEZIA
ARCHITETTURA INNOVATIVA:
CURA DELLA PELLE PER UNA CLINICA ESTETICA
GALLEGGIA!
CANTIERE E NORMATIVE
12
14
BUROCRAZIA: CASTELLO E CARTE
LE NOVITÀ PER I TITOLARI DI ATTIVITÀ
SOGGETTE ALLA PREVENZIONE INCENDI
STRUTTURE
16
18
20
22
SOLUZIONI INNOVATIVE E CONSERVAZIONE DEGLI EDIFICI
TECNOLOGIA ALL’AVANGUARDIA NELLE
PARETI MISTE IN LEGNO-CALCESTRUZZO
IL MIGLIOR ANTIDOTO ALLA CRISI?
OFFRIRE SOLUZIONI AI PROBLEMI!
LA BUONA INERZIA TERMICA E L’ELEVATA TRASPIRABILITÀ
MATERIALI
24
26
28
30
32
IL PARADOSSO DELL’ACCIAIO CORTEN: LA RUGGINE IN FACCIATA
PAVIMENTI IN COTTO, SISTEMI DI POSA
CAMMINARE GIOVANE. LA VISTA E IL TATTO
NELL’INNOVAZIONE DEI PAVIMENTI
EFFICIENZA PER LA SOSTENIBILITÀ
LA PIETRA NATURALE COME PELLE ED INVOLUCRO
CHIUSURE
34
LA BASCULANTE GIUSTA PER OGNI ESIGENZA
IMPIANTI
36
38
40
42
43
45
PRESENTE E FUTURO DELLA FIBRA OTTICA
NEL CABLAGGIO STRUTTURATO
EQUILIBRIO COSTI-BENEFICI DEL FOTOVOLTAICO NEL 2012
CALDAIE A PELLETS E SISTEMI A BIOMASSA
IL FUTURO DELLA LUCE È IL LED
IN ASCENSORE… A CASA!
IL RECUPERO DEL CALORE NEGLI IMPIANTI DI CLIMATIZZAZIONE
ARREDO & FINITURE
46
48
LA STRUTTURA DELLE FORME
PROTEZIONE DELL’INTONACO: I PRODOTTI ELASTOMERICI
SERVIZI
52
MUTUI: ADDIO ALLE POLIZZE “BANCARIE” DA APRILE 2012
FIERE ED EVENTI
54
KLIMAHOUSE, “COSTRUIRE CON INTELLIGENZA”
IO COSTRUISCO ICONS
56
HARMONIA 57: TRIPTIQUE ARCHITECTURE
NOVITÀ & CURIOSITÀ
58
58
FLUIDPROM, LA PULIZIA DEL FUTURO!
“GIUDITTA”, DESIGN E FUNZIONALITÀ
BANDI & FINANZIAMENTI
60
61
INVESTIRE PER CRESCERE,
LE OPPORTUNITÀ PER LE IMPRESE VENETE
SVILUPPO RURALE: NUOVI AIUTI PER OLTRE 200 MILIONI DI EURO
62
64
66
66
APPUNTAMENTI
IO RISPONDO
IO COSTRUISCO PROPONE
COLLABORATORI
NOVITÀ, PRODOTTI E SERVIZI PER L’EDILIZIA
IO COSTRUISCO
PROGETTI
L’IMPORTANZA DELLA SCELTA DEI MATERIALI
DI COSTRUZIONE
Il necessario equilibrio tra scelte progettuali e rispetto del budget
Arch. Luca Zanin
[email protected]
Alcune vedute del “palazzo in ferro”
a San Donà di Piave (VE)
07/2012 pagina 04
Nel centro “storico” di San Donà di Piave, qualche anno fa, fu costruito un palazzo che provocò
molte discussioni a livello locale sulla qualità architettonica ed estetica del fabbricato.
Un intervento edilizio realizzato in adiacenza al teatro cittadino, interamente in acciaio e vetro,
in aperta contraddizione architettonica con le costruzioni che sorgono sulla stessa strada.
Il progettista dell’opera, l’architetto Francesco Sommavilla di Casale sul Sile (TV), un professionista dalle indiscusse qualità e capacità artistiche, fu incaricato dal suo committente per la
realizzazione dell’opera, ricevendo la massima fiducia e la più ampia libertà progettuale.
Ebbi il piacere di discutere con Francesco Sommavilla quando ancora studiavo architettura
durante l’università, e fu proprio l’architetto a raccontarmi diversi aneddoti che hanno contraddistinto lo studio preliminare, la progettazione e la costruzione dell’opera.
L’allora Piano Regolatore del Comune di San Donà di Piave prescriveva per l’area in cui sorge
il fabbricato un vincolo molto particolare, ovvero la necessità di creare una piazza cittadina, in
continuità con il complesso residenziale confinante, riducendo al massimo il numero di pilastri
e vani scala.
Sulla base di questi vincoli urbanistici, della libertà artistica ricevuta dal committente e della
sua passione per l’aeronautica, l’architetto elaborò un’idea progettuale molto originale,
un manufatto frutto di approfondite capacità ingegneristiche e compositive.
In tutti questi anni ho sempre “difeso” nelle discussioni con amici e colleghi l’opera dell’architetto Sommavilla perché la trovo ancora una realizzazione dalla forte personalità, un intervento molto coraggioso in un contesto urbano particolarmente frammentato e senza alcuna
qualità estetica ravvisabile.
Ma il motivo per cui mi trovo a scrivere di questo famigerato “palazzo in ferro” non è tanto per
ricordare la storia della costruzione dell’opera, bensì perché negli ultimi anni stiamo assistendo
ad un continuo degrado della zona e del palazzo in particolare. Un degrado legato prevalentemente a due motivi, ovvero a scelte progettuali ed economiche legate ai materiali
di costruzione.
Osservando con attenzione la costruzione, infatti, si possono notare alcuni particolari costruttivi
realizzati con materiali non proprio adatti all’uso per cui sono stati utilizzati. Mi riferisco in
particolare ai parapetti delle terrazze nella parte retrostante la strada principale in PVC legati
con corde, e al controsoffitto in cartongesso del solaio del primo piano che più di una volta si è
deteriorato ed è stato sostituito. La scelta “coraggiosa” di realizzare un parapetto in materiale
plastico è stata riproposta anche nei vani scala interni, con un risultato a dir poco discutibile
sotto il profilo del decoro del fabbricato.
Conoscendo in maniera disinteressata la storia della progettazione e costruzione del complesso
residenziale, mi sono spesso domandato se queste scelte del progettista e del direttore lavori
sono state libere, ovvero frutto di una propria ispirazione, oppure se l’utilizzo di questi materiali
economici sia stato “imposto” dal committente per contenere i costi di costruzione. Non conoscendo nel dettaglio questi passaggi, mi attengo ai fatti che dimostrano come queste scelte
abbiano determinato nel tempo un lento e continuo degrado del palazzo che ne ha determinato
anche un progressivo deprezzamento sul mercato.
La vicenda di questa costruzione nel centro storico di San Donà di Piave permette quindi un
ragionamento più generale sull’importanza della scelta dei materiali di qualità nella costruzione e su come la progettazione architettonica possa determinare nel breve periodo anche
la perdita di decoro dell’opera con
conseguente svalutazione
immobiliare.
NOVITÀ, PRODOTTI E SERVIZI PER L’EDILIZIA
IO COSTRUISCO
PROGETTI
LE VASCHE PER IL CONTENIMENTO
DELL’ACQUA A VENEZIA
Arch. Federico Corradin
[email protected]
Nell’ultimo decennio una prassi tecnologica molto usata per la protezione dall’acqua negli edifici del centro storico di Venezia è la costruzione di vasche in cemento armato al piano terra
dei fabbricati.
La realizzazione di una vasca per essere efficace e contrastare in modo corretto gli effetti dannosi dell’acqua negli edifici deve, prima di tutto, essere integrata con il risanamento delle
strutture verticali in laterizio. Questa operazione avviene principalmente per mezzo di una
guaina isolante taglia muro e di intonaci di risanamento (posati sia all’interno che all’esterno),
in grado di contenere l’umidità e di contrastarne chimicamente l’azione.
La costruzione della vasca inizia con uno scavo di circa 50/70 cm (a seconda del tipo di fondo
che si trova) rispetto alla quota interna del locale, prosegue con il getto di uno strato di magrone di 10 cm (necessario a regolarizzare il piano di posa), di una soletta in calcestruzzo armato
dello spessore di circa 30 cm (spessore che deve essere calcolato in base alla spinta idraulica)
e dei muretti perimetrali armati di contenimento, di altezza variabile a seconda del livello massimo di marea, spessi circa 10/15 cm.
Prima del getto di calcestruzzo la superficie a pavimento e la muratura perimetrale vengono
rivestite con una membrana impermeabilizzante ermetica.
All’interno della vasca sarà poi gettato un massetto di sottopavimentazione con un adeguato strato di materiale isolante termico sopra il quale verrà posato il nuovo pavimento che
potrà essere di qualsiasi materiale viste le nuove condizioni di umidità, anche se è chiaro che
un rivestimento ligneo non è comunque la scelta più adatta.
Si dovrà infine provvedere al posizionamento di una paratia in acciaio zincato in corrispondenza di tutti gli accessi del piano terra, di altezza adeguata al livello massimo della marea
della zona e con una tenuta stagna in grado di assicurare la continuità perimetrale dei muretti
della vasca.
Una soluzione meno invasiva, sebbene più onerosa, prevede la completa costruzione delle vasche in acciaio, la cui forma è del tutto simile a quelle in cemento, ma i cui minimi spessori
consentono di non sprecare la superficie calpestabile che a Venezia è molto preziosa dal punto
di vista commerciale.
Bisogna infine aggiungere alcune precisazioni: ogni scavo sul suolo veneziano prevede la supervisione della Soprintendenza Archeologica (con conseguenti allungamenti dei tempi di esecuzione) e dipende dall’andamento delle maree, con chiare problematiche soprattutto nel periodo
invernale.
Si deve, infine, considerare la difficoltà di smaltimento dei ruderi degli scavi e delle operazioni di getto a Venezia, interventi banali in terraferma, ma che devono essere attentamente
pianificati in Laguna data la necessità di usufruire di imbarcazioni e data la precarietà delle
fondazioni; ecco perché spesso queste operazioni vengono eseguite in fasi successive per non
compromettere la staticità dei fabbricati.
La costruzione di vasche in cemento armato permette
di contrastare gli effetti dannosi dell’acqua negli edifici
07/2012 pagina 06
NOVITÀ
E ULTIME TENDENZE
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NOVITÀ, PRODOTTI E SERVIZI PER L’EDILIZIA
IO COSTRUISCO
PROGETTI
ARCHITETTURA INNOVATIVA:
CURA DELLA PELLE PER UNA CLINICA ESTETICA
Un particolare restauro architettonico in Belgio esalta le caratteristiche
di un materiale avanzato
Nicola Piccoli
[email protected]
Si ringrazia
per la collaborazione:
Ufficio stampa DuPont™
Corian® per l’Italia
Una clinica estetica (rivestimento esterno nella
tecno-superficie DuPont™ Corian®);
progetto De Architecten nv;
foto Aries PR per DuPont™ Corian®
Per il nuovo progetto di ristrutturazione di una clinica estetica, lo studio di architettura De
Architecten nv (www.architectennv.be) ha realizzato in Belgio un’innovativa soluzione architettonica: l’utilizzo della tecno-superficie DuPont™ Corian® – un materiale ormai noto a livello
mondiale per elevate prestazioni e innumerevoli applicazioni in progetti di grande eleganza,
creativi e affidabili – per il rivestimento esterno degli edifici.
Per l’architetto Sofie Pittoors dello studio De Architecten nv, DuPont Corian era il materiale
ideale per fornire alla clinica estetica una nuova immagine in grado di evocarne la purezza
visuale, formale e geometrica. L’eccezionale formabilità della tecno-superficie rappresentava
inoltre una straordinaria soluzione per ottenere una sinergia tra i nuovi e i vecchi volumi
architettonici dell’edificio.
“Ho scoperto DuPont Corian per il rivestimento esterno solo recentemente, in occasione di un
viaggio a Bordeaux dove ho visto l’Hotel Seeko’o, realizzato con una facciata esterna interamente in questo materiale. Sono rimasta immediatamente affascinata,” afferma l’architetto
Sofie Pittoors. “Non poteva esserci soluzione migliore per il nostro progetto di clinica. Come un
chirurgo plastico che ricerca la perfezione, abbiamo fatto lo stesso per il rivestimento esterno
dell’edificio utilizzandolo nella tonalità Glacier White. Il risultato è semplicemente fantastico
perché la finitura è perfetta. La pulizia delle linee è un fattore chiave di questa realizzazione: i bordi ad angolo retto sono impeccabili, i vari elementi sono stati combinati per formare
un insieme monolitico, senza connessioni o giunti visibili, nemmeno sui bordi del tetto.” continua Sofie Pittoors dello studio Architecten nv.
DuPont Corian offre una precisione nel design e nella realizzazione difficile da riscontrare in
altri materiali. Questo permette agli architetti di espandere i loro orizzonti creativi dato che
questo materiale high-tech può essere tagliato, fresato, forato, levigato, modellato
in forme tridimensionali e lucidato, è inoltre colorato in tutto lo spessore ed è anche
riparabile. Nella clinica progettata dallo studio Architecten nv, molte delle qualità, proprietà
e possibilità offerte da Corian sono state esplorate e sfruttate.
“I piani sono progettati con estrema precisione”, spiega l’architetto Sofie Pittoors. “Le finestre
sono state integrate con la tecnica della profilatura a freddo nel rivestimento in DuPont Corian
senza un millimetro di rientranza. Non hanno telai esterni, solo profili interni. Questa possibilità
è fornita dall’irrilevante indice di espansione di questo materiale. Il risultato è un effetto monolitico senza giunzioni davvero magnifico.”
“Abbiamo sperimentato direttamente anche le grandi qualità di DuPont Corian per le applicazioni di interior design,” aggiunge l’architetto Sofie Pittoors. “Lo abbiamo utilizzato per tutte
le superfici orizzontali e grazie alle sue straordinarie qualità igieniche, Corian è risultata la
soluzione ideale per ambienti come le sale di risveglio, i guardaroba e le unità sanitarie. Le sue
qualità estetiche hanno giocato un ruolo importante anche nel design degli interni perché ha un
look attraente con qualsiasi tipo di luce. Lo abbiamo utilizzato per creare volumi bianchi e puliti,
ottenendo un affascinante contrasto con le parti più vecchie dell’edificio.
Pazienti e visitatori sperimentano il puro candore che si aspettano da un ambiente medico, con
il rassicurante calore di un edificio che presenta tonalità dorate e grigio scuro. Qui, si sentono
a casa.”
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NOVITÀ, PRODOTTI E SERVIZI PER L’EDILIZIA
IO COSTRUISCO
PROGETTI
GALLEGGIA!
Innovazione e ricerca per difendersi dall’acqua alta
Arch. Antonio Girardi
[email protected]
Studio di Architettura Marlies Rohmer - Waterwoningen
IJburg - Amsterdam, NL, 2001-2009
07/2012 pagina 10
Che l’innalzamento del livello dei mari sia destinato ad aumentare nei prossimi anni è una prospettiva su cui molti scienziati concordano, e gli organismi internazionali come le Nazioni Unite
stanno investendo molte risorse per cercare di capire come gestire questo cambiamento.
Le strategie proposte per l’abitato comprendono il ritirarsi, ossia costruire i nuovi insediamenti
in zone non a rischio: azione sensata, ma che lascia aperto il problema di cosa fare del patrimonio edilizio esistente. L’adattarsi prevede invece di accettare che le aree edificate siano
soggette ad allagamenti, facendo in modo però che questi non producano dei grandi danni negli
edifici. Le palafitte hanno da sempre usato questo tipo di strategia.
Un’evoluzione del sistema a palafitte è stato studiato per New Orleans, dopo il disastroso
allagamento del 2005. Consiste in un sistema di pilastri perimetrali in acciaio su cui
l’edificio è in grado di scorrere verticalmente. La costruzione poggia su delle grandi
fondazioni in polistirene che in caso di allagamento galleggiano sollevando l’edificio, che comunque rimane vincolato ai pilastri ed è quindi in grado di muoversi dal basso verso l’alto,
non orizzontalmente. Una strategia abbastanza comune è quella di difendersi dall’acqua, per
esempio con dighe o paratie, fisse oppure mobili. Il Mose di Venezia è un esempio famoso di
colossali paratie mobili.
L’Olanda nella sua storia ha fatto grande uso di argini e di chiuse per strappare terreni al mare.
Proprio nei Paesi Bassi oggi ci si sta chiedendo se la strategia difensiva sia la migliore. Se continuare a costruire e manutenere colossali dighe, argini, sbarramenti, chiuse ed enormi sistemi
di pompaggio sia il sistema più efficace in tutte le circostanze. Ci si chiede se invece non
sia più strategico accettare che il mare invada alcune aree. Secondo alcuni studiosi le
costruzioni galleggianti potrebbero essere non solo una risposta economica e di basso impatto
ambientale al problema, ma potrebbero offrire dei vantaggi aggiuntivi come per esempio una
flessibilità delle costruzioni senza precedenti. In occasione delle Expo internazionali, dei mondiali di calcio, delle riunioni dei capi di Stato, si costruiscono decine di edifici che poi vengono
abbandonati o demoliti. La faraonica piscina costruita per le Olimpiadi di Pechino, il Water
Cube, costata diverse decine di milioni di euro, dopo il 2008 è caduta in disuso: se fosse stata
galleggiante si sarebbe potuta spostare a Londra per le Olimpiadi del 2012?
Questa e altre domande sono contenute nel bel libro di Koen Olthuis, Float! (Frame 2011).
Olthuis è un giovane architetto olandese che nel 2004 ha brevettato un sistema di basamento
galleggiante che si è dimostrato essere economico, affidabile e durevole, permettendo uno
sviluppo impensato di questo tipo di costruzioni. Il basamento è costituito da un sandwich
di “lame” prefabbricate in calcestruzzo e di pannelli di EPS, tirantati con delle barre
in acciaio, su cui viene poi fatto un getto di calcestruzzo per mantenere compatta la struttura.
Attualmente in Olanda l’industria delle costruzioni per gli edifici galleggianti residenziali è in
pieno sviluppo. Ma non si creda che sia possibile costruire solo piccole case o houseboats: gli
unici vincoli per costruire grossi edifici è lo spessore del basamento e la profondità del mare in
quel punto. A New York è in uso un edificio galleggiante alto sette piani e in grado di ospitare
oltre 800 persone. Si tratta del carcere galleggiante del Bronx, “the Boat”, costruito a New
Orleans e poi traghettato e ancorato nel ’92 nell’East River.
Stati Uniti, Canada, Germania, Olanda, Cina stanno facendo molta ricerca su questo argomento, che farà parlare: e l’Italia, paese a rischio circondato completamente dal mare? Forse potrebbe essere un tema interessante su cui fare ricerca e sperimentazione da parte delle nostre
imprese.
NOVITÀ, PRODOTTI E SERVIZI PER L’EDILIZIA
IO COSTRUISCO
CANTIERE E NORMATIVE
BUROCRAZIA: CASTELLO E CARTE
Architetto Dario Friso
Architetto Iunior
Davide Parpagiola
Geometra Marco Suriani
[email protected]
Franz Kafka e George Orwell
in una suggestiva ricostruzione
“Questo paese appartiene al castello, chi vi abita o pernotta in certo modo abita e pernotta nel
castello. Nessuno può farlo senza il permesso del conte. Ma lei questo permesso non ce l’ha,
o almeno non l’ha esibito”.
K., che si era levato a sedere, si ravviò i capelli, guardò i due dal basso in alto e disse: “In che
paese mi sono perso? C’è un castello qui?”.
“Certo”, disse lentamente il giovane, mentre qualcuno, qua e là, scuoteva la testa all’indirizzo
di K., «il castello del conte Westwest”.
“E ci vuole il permesso per passare qui la notte?”, chiese K. come per convincersi di non aver
magari sognato quello che gli era appena stato detto.
“Ci vuole il permesso”, fu la risposta, e c’era molta presa in giro nei confronti di K. nel modo
in cui il giovane tendendo il braccio chiese all’oste e ai clienti: “O forse non ci vuole il permesso?”.
“Quand’è così dovrò procurarmelo”, disse K.
Ne “Il processo” di Franz Kafka, così è descritto l’arrivo di K. al paese del castello, luogo dove
regna la burocrazia più inutile e la passività più esasperante.
Talvolta si può incappare in uffici, tra quelli degli enti coinvolti alla formazione dei permessi
di carattere edilizio, che ricordano il castello: insormontabili problemi e sofismi di carattere
burocratico e formale. Ad uno sguardo più attento ci si accorge che in realtà piccole sottigliezze
possono aiutare il professionista nella scelta della strada più opportuna e al contempo tutelare
oltre che facilitare il committente.
Si constata ultimamente che anche da parte delle istituzioni c’è uno sforzo per venire incontro
all’esigenza di semplificazione nell’intricato mondo dei “permessi” edilizi, e ci si augura che
questo processo continui.
È questo il caso dei piccoli interventi di edilizia, che hanno ora bisogno di pochi documenti
per poter essere attuati, e vengono dunque chiamati interventi di edilizia libera.
Con la D.L. n. 40 del 25 marzo 2010, convertito nella Legge n. 73 del 22 maggio 2010, entrata
in vigore il 26 maggio 2010, gli interventi di piccola entità possono essere attuati, a seconda
dei casi:
1) senza comunicazione;
2) con comunicazione da parte del proprietario;
3) con comunicazione e relazione a cura di tecnico.
Gli interventi che possono essere eseguiti senza la necessità di comunicazione sono quelli di
manutenzione ordinaria, quelli di eliminazione delle barriere architettoniche e altre opere a
carattere temporaneo o di lieve entità (art. 6, comma 1, lett. a), b), c), d), e) del DPR 380/2001).
Per interventi di manutenzione ordinaria si intendono quelli di:
• riparazione o sostituzione delle finiture interne (per es.: sostituzione dei pavimenti o dei
serramenti interni) o esterne (per es.: rifacimento degli intonaci, tinteggiature, sostituzione
e ripassatura del manto di copertura, infissi, sostituzione di grondaie e pluviali);
07/2012 pagina 12
L’intervento di edilizia libera con comunicazione è un intervento di entità leggermente
maggiore che comprende opere quali:
• pavimentazione e finitura di spazi esterni, che rispettino gli indici di permeabilità comunali;
• pannelli solari, fotovoltaici e termici, senza serbatoio di accumulo esterno, a servizio degli
edifici, sempre che non ci si trovi in zona A (centro storico o zona affine);
• aree ludiche senza fini di lucro e arredo nelle aree esterne degli edifici.
Vi sono infine interventi di edilizia libera con comunicazione e relazione tecnica.
Questi sono interventi che hanno bisogno di elaborati grafici e relazione tecnica asseverata
a cura di un tecnico, ma non comportano oneri
di costruzione né rilascio di pareri o, appunto,
“permessi”.
Fanno parte di quest’ultima tipologia di intervento:
• l’apertura, la chiusura o lo spostamento di
porte o pareti interne, che riguardino pareti
non portanti e non intacchino i parametri urbanistici e igienico-sanitarie degli ambienti;
• tutti gli interventi di manutenzione straordinaria, cioè interventi volti a rinnovare e sostituire parti anche strutturali degli edifici,
sempre che non alterino i volumi e le superfici delle singole unità immobiliari e non comportino modifiche delle destinazioni di uso.
C’è da considerare, a conclusione di questa panoramica sugli interventi di edilizia libera, che
talvolta per uno stesso intervento il limite tra un
tipo di permesso e un altro, o tra la necessità di
avere un permesso o meno, è molto sottile, per
cui è ancora lecita la domanda di K.: «Ci vuole il
permesso?».
Se si presentasse un caso di dubbia interpretazione sulla pratica da seguire per ottemperare
alla normativa, il consiglio è di rivolgersi ad un
vostro tecnico di fiducia o direttamente a “Io Costruisco”.
Questi non eluderanno la domanda, evitando
così di incappare in spiacevoli illeciti (che nel
caso di beni vincolati, pur trattandosi di piccoli
interventi, diventano reati) con l’inevitabile conseguenza di perdite di tempo e, ancor peggio, di
sanzioni amministrative.
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IO COSTRUISCO
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NOVITÀ, PRODOTTI E SERVIZI PER L’EDILIZIA
• attività per la impermeabilizzazione o l’isolamento termico (per es. installazione dei doppi
vetri alle finestre);
• sostituzione e adeguamento di impianti idrici, elettrici, di riscaldamento senza modifiche
dell’apparato murario;
• installazione o spostamento di pareti mobili o interpareti che non diano luogo alla modifica
del numero delle unità immobiliari o delle destinazioni d’uso.
NOVITÀ, PRODOTTI E SERVIZI PER L’EDILIZIA
IO COSTRUISCO
CANTIERE E NORMATIVE
LE NOVITÀ PER I TITOLARI DI ATTIVITÀ
SOGGETTE ALLA PREVENZIONE
INCENDI
Ing. Sebastiano Zanella
Verificatore
antincendio L. 818/84
[email protected]
Con il DPR 151 del 1 agosto 2011, vengono introdotte
molte novità in tema di prevenzioni incendi.
Scopo della misura, è la semplificazione e la proporzionalità degli oneri e delle procedure per i titolari
di attività antincendio con la riduzione dei controlli
su progetti e con l’effettuazione dei sopralluoghi da
parte dei Vigili del Fuoco ad un ridotto numero di casistiche.
Il nuovo regolamento riduce alla presentazione di una
autocertificazione (SCIA – segnalazione certificata di
inizio attività) per la maggior parte dei casi di attività
inserite negli elenchi del decreto. Secondo la nuova
procedura è sufficiente la presentazione dell’autocertificazione sulla regolarità delle misure
antincendio adottate; sono inoltre previsti controlli
a campione successivi all’avvio dell’attività e sulla corrispondenza dell’autocertificazione alle misure effettivamente adottate.
Per le altre casistiche, in minoranza rispetto alla precedente categoria, rimane l’obbligo di esame del progetto
(classi B e C) e di sopralluogo dei Vigili del Fuoco
per l’ottenimento del CPI (classe C).
In funzione della classe di appartenenza della attività
antincendio, sono previste tempistiche di gestione differenziate che prevedono tempi massimi di ottenimento CPI
e apertura dell’attività entro non oltre 120 giorni. Per le
attività a basso rischio (classe A), l’apertura dell’attività
è immediata: eventuali controlli successivi all’avvio delle
attività saranno effettuati a campione entro 60 giorni.
Relativamente al rinnovo del Certificato di Prevenzione Incendi, vengono definite due nuove periodicità:
• 10 anni per alcune attività previste dalla nuova classificazione tra cui:
- Centri informatici di elaborazione e/o archiviazione dati da 25 a 50 addetti
- Aziende ed uffici con oltre 300 persone presenti
- Edifici sottoposti a tutela, aperti al pubblico, destinati a contenere biblioteche ed archivi,
musei, gallerie, esposizioni e mostre
- Edifici destinati ad uso civile con altezza antincendio superiore a 24 metri
• 5 anni per tutte le altre attività in cui è previsto rilascio di CPI.
Il rinnovo avviene mediante una dichiarazione del responsabile dell’attività di “non mutata
situazione” come era già previsto anche con la precedente normativa.
Nuove attività soggette: vi sono alcune attività antincendio (come ad esempio i campeggi con
ricettività per più di 400 persone) che dovranno completare le procedure per regolarizzare l’attività entro il 7 ottobre 2012.
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Infine, uno dei punti più importanti del DPR 151 riguarda le novità relative alle sanzioni
penali e le eventuali sospensioni di attività:
• attività che comportano la detenzione e l’impiego di prodotti infiammabili, incendiabili o
esplodenti, da cui derivano in caso di incendio gravi pericoli per l’incolumità della vita e dei
beni previste dal DPR: il titolare dell’attività soggetta, che ometta di richiedere il rilascio o
il rinnovo del certificato medesimo è punito con l’arresto sino ad un anno o con l’ammenda
da 258 euro a 2.582 euro,
• falsa attestazione o dichiarazione: reclusione da tre mesi a tre anni e con la multa da 103
euro a 516 euro.
• possibile sospensione dell’attività quando non venga richiesto:
- il rilascio o il rinnovo del certificato di prevenzione incendi;
- i servizi di vigilanza nei locali di pubblico spettacolo ed intrattenimento e nelle strutture
caratterizzate da notevole presenza di pubblico per i quali i servizi medesimi sono obbligatori.
La sospensione è disposta fino all’adempimento dell’obbligo.
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NOVITÀ, PRODOTTI E SERVIZI PER L’EDILIZIA
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STRUTTURE
SOLUZIONI INNOVATIVE E
CONSERVAZIONE DEGLI EDIFICI
Mariuzzo ha sviluppato due brevetti frutto di una lunga esperienza
Federica Momentè
[email protected]
Il gradino che all’occorrenza diventa rampa
Venezia, con le sue piccole calli, è certamente una delle città più affascinanti al mondo ma per
le persone che hanno difficoltà motorie può diventare davvero problematica. Nonostante esista
una normativa a riguardo che impone precisi adeguamenti architettonici, negli spazi piccoli non
è sempre agevole costruire una pedana. Una soluzione originale è stata trovata dall’azienda
Mariuzzo srl di Fossalta di Piave (VE) che ha sviluppato, realizzato e brevettato quello che
all’apparenza sembra un normalissimo gradino ma che, invece, si trasforma all’occorrenza
in una vera e propria rampa per persone con ridotta capacità motoria. Cubic 6, nato
come automazione Ditec per i cancelli a battente con funzionamento in bassa tensione a 24 V,
si è dimostrato valido ed affidabile oltre che sicuro, grazie alle certificazioni ottenute.
“La nostra azienda opera nel settore della carpenteria in ferro da circa 30 anni – dice Gabriele
Mariuzzo della Mariuzzo srl -. Io e mio fratello abbiamo ereditato da nostro padre l’azienda e la
sua esperienza, offrendo manufatti particolari
come allestimenti di mostre, elementi di arredo
(mobili, serramenti, pompeiane, scale e carpenteria forgiata) e sigilli per pavimenti a tenuta
di pressione maree, il tutto usando materiali
commerciali come ferro, acciaio inox, ottone e
Corten”.
Tra i diversi prodotti, Mariuzzo vanta in particolare due eccellenze: oltre al gradino automatizzato che diventa una pedana anche le paratie
per l’acqua alta.
“Operando nella città di Venezia – continua
Mariuzzo –, abbiamo affrontato le complesse
problematiche legate all’acqua alta e abbiamo
così sviluppato il brevetto delle paratie che sono
di due tipologie. Una realizzata in acciaio inox,
con una parte fissata al muro e una parte rimovibile, l’altra invece realizzata in acciaio inox
o legno con guarnizioni gonfiabili per non
alterare la muratura sottoposta a vincoli
ambientali. Quest’ultima si gonfia come
una camera d’aria che, aderendo alle pareti, fa pressione e impedisce all’acqua
di passare e non necessita quindi di una
parte fissa lungo gli stipiti e il pavimento
della porta. Questa paratia mobile è stata
realizzata anche per il Palazzo Ducale a
Venezia. L’altra tipologia prevede invece
l’installazione di binari fissi al cui interno
viene poi fatta scivolare una leggera lamina di acciaio inox, realizzate su misura”.
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NOVITÀ, PRODOTTI E SERVIZI PER L’EDILIZIA
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STRUTTURE
TECNOLOGIA ALL’AVANGUARDIA
NELLE PARETI MISTE IN LEGNO-CALCESTRUZZO
Nicola Piccoli
[email protected]
Si ringrazia
per la collaborazione:
Ufficio stampa
Smart Domus Plus
WOOD BETON ARIATM è il nuovo sistema costruttivo per la realizzazione di pareti preassemblate in stabilimento miste in legno-calcestruzzo.
La presenza contemporanea di una struttura interna intelaiata in legno e di una lastra esterna
in calcestruzzo, ad essa connessa, è l’idea vincente del sistema costruttivo che coniuga i pregi
di entrambi i materiali.
Tra la crosta esterna in calcestruzzo e la struttura in legno è presente una camera d’aria
continua che avvolge lo spazio abitativo, garantendo agli edifici un elevato comfort ambientale in qualsiasi condizione climatica esterna ed una totale assenza di muffe.
La ventilazione dell’involucro: il segreto sta nel nome
Per quanto riguarda la presenza di una camera d’aria nella stratigrafia della parete in legno
ARIA, possono essere considerate tre situazioni:
Schema delle pareti miste WOOD BETON ARIATM
e immagini di realizzazione in cantiere
1) Camera d’aria interna a circuito chiuso
La camera d’aria è posizionata verso il lato interno della parete, immediatamente prima dello
strato di isolante: è a circuito chiuso in quanto non c’è scambio d’aria con l’ambiente esterno.
Si sfrutta lo spazio chiuso del vespaio o dell’interrato come luogo dove, nel periodo estivo, l’aria
in movimento forzato possa cedere calore a masse con temperature inferiori e sufficientemente
costanti (terreno).
Nel periodo invernale la camera chiusa
contiene aria in quiete, dando un contributo
al miglioramento della trasmittanza della
parete.
È ovviamente impedito il passaggio di umidità dal terreno all’aria del circuito attraverso l’interposizione di una barriera vapore.
2) Camera d’aria esterna a circuito
aperto
La camera d’aria è posizionata verso il lato
esterno della parete, immediatamente prima dello strato di calcestruzzo: è a circuito
aperto in quanto l’aria in entrata, eventualmente prelevata da un piano interrato,
dopo essere passata attraverso le pareti e
la copertura (avvolgendo quindi lo spazio abitativo), fuoriesce all’esterno dal colmo.
Il movimento dell’aria dal basso verso l’alto è naturale a causa del riscaldamento della stessa.
3) Assenza di camera d’aria
In alcuni casi le analisi termo-igrometriche sul comportamento dell’edificio o la sua particolare
conformazione possono indicare l’assenza di necessità di una camera d’aria, consentendo di
sfruttare tutto lo spazio a disposizione con un riempimento isolante.
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Risparmio energetico
L’ottimo funzionamento dell’involucro, frutto di valutazioni teoriche e di sperimentazioni pratiche, significa efficienza energetica e contenimento dei consumi, sia durante l’inverno che
durante l’estate. Il comfort interno viene mantenuto costante senza sovraccaricare gli impianti
di riscaldamento e di condizionamento.
Sicurezza in caso di sisma
L’insieme strutturale garantisce all’edificio una robustezza addirittura superiore a quella di una
costruzione di tipo tradizionale. Gli elementi strutturali verticali ed orizzontali hanno un rapporto peso-resistenza ottimale e consentono di salvaguardare il fabbricato anche in presenza di
terremoti di alta intensità.
Le pareti verticali portanti sono incastrate alla base con un innovativo
sistema meccanico: questo, unito alla presenza di un elemento principale in acciaio, conferisce alla struttura un notevole grado di iperstaticità, quindi abbondanti risorse nei confronti di azioni eccezionali.
Durabilità nel tempo
I materiali utilizzati, sia pure nella grande innovazione del sistema,
sono di tipo tradizionale. Legno e calcestruzzo hanno dimostrato, quando come in questo caso sono correttamente impiegati, di non necessitare di alcuna manutenzione supplementare. Lo strato in calcestruzzo
armato ad alta resistenza e fortemente compatto, costituisce un ottimo
elemento di protezione per le strutture in legno dagli ordinari agenti
atmosferici. A sua volta la superficie del calcestruzzo è protetta da un
sottile strato di malta specifica per esterni. Pertanto le uniche operazioni di manutenzione necessarie nel corso degli anni sono le ordinarie
pitturazioni esterna ed interna con periodicità e modalità uguali a quelle
di una costruzione di tipo tradizionale.
Isolamento acustico
Il guscio in calcestruzzo, gli alti valori di coibentazione e la struttura in
legno collaborano nel raggiungimento di un ottimo comfort acustico nei
locali abitativi, come sperimentato nella pratica all’interno degli edifici
da noi già realizzati.
Sicurezza in caso di incendio
Il legno della struttura, pur prestando esso stesso una buona resistenza
statica dopo fuoco, è protetto esternamente dallo strato in calcestruzzo
ed internamente dalla controparete in cartongesso/fibrogesso. In caso
di incendio il livello di sicurezza di un edificio realizzato col sistema
ARIA è sicuramente pari a quello di un fabbricato costruito con tecnologie tradizionali.
Assenza di falsi telai per serramenti
La precisione nell’assemblaggio e nella messa in opera delle pareti
consente il montaggio immediato dei serramenti, senza la necessità di
prevedere un falso telaio e potendo contare sul rispetto delle misure di progetto.
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legno, arredi da giardino, strutture da esterno.
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IO COSTRUISCO
Comfort igrotermico
I ponti termici sono ridotti al minimo, mentre l’elevata capacità di accumulo termico della crosta esterna in calcestruzzo rende l’involucro più efficiente durante la stagione estiva, anche
rispetto a soluzioni alternative equivalenti come livello di coibentazione.
NOVITÀ, PRODOTTI E SERVIZI PER L’EDILIZIA
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I vantaggi del sistema costruttivo ARIA
NOVITÀ, PRODOTTI E SERVIZI PER L’EDILIZIA
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STRUTTURE
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L’esperienza e la ricerca supportano la progettazione di edifici innovativi
Lorenzino Lorenzon
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Sede direzionale “Archimede Solar Energy”,
Massa Martana (PG)
Come poter competere e risultare vincenti in questo momento di crisi? La parola d’ordine è “RISOLVERE”! Saper quindi affrontare ogni possibile problematica e risolverla in modo da soddisfare
il cliente, affiancandolo per raggiungere l’obiettivo comune di ottenere la miglior soluzione al
giusto prezzo.
I metodi costruttivi e i materiali si evolvono, quindi è necessario presentare soluzioni nuove che
garantiscano la buona riuscita del lavoro con la giusta qualità.
Il cliente deve essere supportato in modo da poter riconoscere il valore del lavoro che gli viene
fornito, perché non sempre il minor prezzo corrisponde alla migliore offerta. In particolare
in questi momenti in cui l’unico obiettivo è acquisire lavori ad ogni costo, spesso non ci si cura di
norme e regole.
La concorrenza deve essere positiva, stimolando l’ingegno nella ricerca e nello sviluppo della
soluzione che, a parità di prestazioni meccaniche, garantisca l’ottimizzazione dei costi finali, nel
rispetto del lavoro che troppo spesso viene sminuito dal problematico gioco al ribasso che ha
come unico obiettivo l’acquisizione del lavoro a scapito della sua buona riuscita.
Un esempio di soluzione intelligente costruita su misura, si può notare nell’attacco dei moduli di
facciata della sede direzionale “Archimede Solar Energy” a Massa Martana (PG). Il problema mag-
07/2012 pagina 20
giore da affrontare a
livello ingegneristico era l’aggancio e
la messa in quota
delle cellule, operazione resa notevolmente gravosa a
causa della particolare forma curvilinea
della facciata.
La nostra soluzione ha consentito la
riduzione dei tempi di costruzione,
montaggio e una
migliore qualità delle giunzioni, sia dal
punto di vista delle
dilatazioni termiche,
sia dal punto di vista di eventuali movimenti dovuti a scosse sismiche. Questo ha reso la nostra
offerta vincente, garantendo un risultato finale eccellente che ha dato massima soddisfazione al
cliente.
La cura dei particolari, come l’assenza di giunzioni e le saldature nascoste nei montanti di facciata
in acciaio; il rispetto del cronoprogramma, con il premontaggio delle strutture in officina per la perfetta posa in opera e rapidità in cantiere; e ancora la progettazione integrata con la modellazione
tridimensionale del sistema della facciata e della struttura metallica per risolvere le possibili interferenze ed evitare lavorazioni aggiuntive in opera, sono stati tutti aspetti fondamentali per rendere un servizio completo, preciso e perfettamente in linea con le aspettative della committenza.
In conclusione, i problemi nascono solo per darci la possibilità di risolverli ed è fondamentale non
arrendersi alla prima soluzione, ma ricercare l’alternativa che ottimizza qualità e prestazioni.
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Società operativa dal 2008
NOVITÀ, PRODOTTI E SERVIZI PER L’EDILIZIA
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STRUTTURE
LA BUONA INERZIA TERMICA
E L’ELEVATA TRASPIRABILITÀ
L’importanza di due fattori fondamentali del buon costruire
Alberto Marzano
[email protected]
Nella foga mediatica dell’innovazione delle tecniche edilizie basate su principi e tecniche improntate
alla realizzazione dei edifici con buone caratteristiche di trasmittanza termica, oggi spesso si dimenticano due capisaldi del buon costruire: l’importanza dell’inerzia termica e della traspirabilità
degli edifici.
Queste due caratteristiche portano ad ottenere edifici e abitazioni che hanno un elevato confort
abitativo. Senza dover ovviamente trascurare l’importanza dell’isolamento termico, a mio avviso, è
fondamentale porre la massima attenzione a questi due fattori perché una casa ben isolata e piena
di muffa sicuramente non sarebbe comoda, né altrettanto sarebbe piacevole abitare in un edificio
che se pur bene isolato risenta troppo repentinamente delle oscillazioni della temperatura esterna,
in particolare nei mesi più caldi.
Schema inerzia termica
L’INERZIA TERMICA
L’inerzia termica di una struttura consiste nella sua capacità di opporsi al passaggio del flusso di calore e di assorbirne una quota, senza rilasciarlo in maniera immediata e contribuendo al
contenimento delle oscillazioni della temperatura interna.
Una progettazione intelligente deve tener conto dell’inerzia termica per sfruttare adeguatamente i
benefici che essa può apportare in termini sia di comfort che di risparmio energetico.
L’attenuazione delle variazioni di temperatura esterna è un dato fondamentale per un involucro di un
edificio al quale è affidato il compito di diminuire gli effetti delle condizioni climatiche più estreme.
Fondamentale a tal proposito è a la costruzione di edifici con pareti esterne monolitiche, omogenee
con scarsa conduttività dei materiali, e con massa frontale della parete proporzionata ai valori ottimi
di sfasamento e smorzamento termico.
La soluzione tecnica migliore da adottare per una stratigrafia è quindi scegliere un sistema dotato
contemporaneamente di sufficiente massa e bassa conduttività senza prediligere soltanto una di
queste caratteristiche.
In particolare all’aumentare della capacità cresce la quantità di energia immagazzinata e al diminuire
della conduttività decresce anche la velocità con cui il calore viene ceduto.
05/2011 pagina 22
LA TRASPIRABILITÀ
In edilizia e nella scienza dei materiali, per traspirabilità di un materiale si intende la capacità di un
materiale di essere attraversato dall’aria umida.
Ci sono pochi materiali che non presentano condense interstiziali o superficiali.
Questo garantisce un elevato benessere negli ambienti, una superiore curabilità delle finiture, un
isolamento termico costante.
Alcuni materiali, grazie ad una elevata capacità di diffusione al vapore, si mantengono asciutti in
qualsiasi situazione assicurando un grado di isolamento certo e costante. La traspirabilità è in genere
correlata alla porosità del materiale.
La formazione di condensa sulle superfici e all’interno dei materiali è una delle cause
principali del degrado degli edifici.
Tanto più un materiale è traspirante, tanto più bassa è la possibilità che si crei condensa sulla sua
superficie del materiale. Il potere traspirante determina quindi una maggiore durabilità del prodotto,
in quanto l’acqua che verrebbe a formarsi in prossimità della superficie del materiale, lo renderebbe
soggetto a maggiori sbalzi termici e più facilmente deteriorabile.
La traspirazione permette anche un migliore isolamento termico, infatti l’aria in condizioni stagnanti
(cioè in assenza di convezione) è un buon isolante termico e acustico, ma perderebbe queste sue proprietà in presenza di acqua liquida, che invece presenta un elevato coefficiente di scambio termico.
Inoltre un alto potere traspirante del materiale favorisce il ricircolo di ossigeno tra l’ambiente esterno
e l’oggetto in esame (ad esempio il luogo abitativo o un indumento).
COEFFICIENTI DI DIFFUSIONE
Purtroppo però la maggior parte dei tradizionali
AL VAPORE
pannelli di tamponamento, anche quelli più evoluti, sono soggetti a condensa interstiziale, causa
1
di muffa, ammaloramenti, e possibile riduzione Aria
dell’isolamento termico nel lungo periodo.
7
Sarebbe necessario quindi utilizzare anche in que- Materiali speciali
sto caso materiali monolitici, che essendo compoLaterizio
20
sti da materia omogenea, garantiscono l’assenza
di zone interstiziali di condense dovute alla diver- Legno
50-200
sa trasmittanza termica dei diversi materiali. Nella
tabella a fianco si vedono le differenze del potere Cemento
100-300
di traspirabilità di vari materiali comunemente
Isolanti sintetici
20-300
usati.
NOVITÀ, PRODOTTI E SERVIZI PER L’EDILIZIA
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MATERIALI
IL PARADOSSO DELL’ACCIAIO CORTEN:
LA RUGGINE IN FACCIATA
Arch. Paola Perissinotto
[email protected]
Immagini dell’interno e dell’esterno di “Roadside Toilet
Facility”, Manthey Kula, Norvegia
Dettaglio della copertura di “Roadside Toilet Facility”,
Manthey Kula, Norvegia
07/2012 pagina 24
Considerato uno fra i materiali più in voga ed utilizzati oggi, l’acciaio Corten è visto come un
vero e proprio paradosso materico, poiché è fortemente resistente alla corrosione da agenti
atmosferici, ma è soggetto a naturale ed elegante ossidazione quando si trova a contatto con
l’aria. Ampiamente usato per rivestimenti esterni di facciata, mira a far risaltare una situazione di elemento vissuto, formando in superficie una patina protettiva, dalle tonalità brune,
calde ed intense, che danno la possibilità di creare soluzioni cromatiche estetiche di
differente natura, e che vengono abbinate a diverse condizioni progettuali.
Il suo vasto impiego in edifici civili ed industriali, opere di sculture all’aperto, infissi e macchinari, ma anche in luoghi interni (grazie a particolari piastrelle su base ceramica che danno
un effetto estetico identico al Corten), dimostra il successo ottenuto da questo materiale, determinato dall’elevata resistenza meccanica e alla corrosione, dal lieve spessore e
dall’ossidazione controllata dal tempo. L’azione di quest’ultimo modifica il colore dell’acciaio mimetizzando l’architettura con l’ambiente circostante; questo
avviene grazie alla patina uniforme che si crea attraverso l’ossidazione sul metallo non verniciato, rendendolo liscio ed impedendo il
progressivo estendersi della corrosione all’interno. La creazione della
patina prosegue fino all’arresto naturale del processo di ossidazione, che va circa da uno a quattro anni, e non si modifica via via nel
tempo.
La sua applicazione è spesso affiancata al vetro e al cemento, alla
maniera di una costruzione a secco, e quest’unione materica conferisce alla pelle degli edifici resistenza, durabilità ed isolamento, quali-
ficando una precisa modalità costruttiva della facciata, caratterizzata da un effetto monolitico
e di completa leggerezza allo stesso tempo.
La versatilità dell’impiego del Corten è visibile guardando a un progetto particolare, quale il
“Roadside Toilet Facility”, una serie di servizi igienici stradali, situati presso un’area di sosta
in Norvegia. Con lo scopo di offrire un ambiente di rifugio e comfort per i viaggiatori, integrato
nel paesaggio circostante montuoso, lo
studio norvegese Manthey Kula ha creato un elemento deciso e dall’aspetto
massiccio, ma ugualmente delicato e
quasi impercettibile. Questa sensazione
è data dall’integrazione degli elementi
basilari, quali il cemento armato per la
struttura portante e l’acciaio e il vetro
per le finiture, protetti dalla lamiera in
Corten. In questo modo la pesantezza
del cemento armato, affiancato alle vetrate che illuminano l’interno, alle pareti lisce e levigate, e all’effetto plastico
e scultoreo del Corten, contribuiscono
a rendere l’aspetto dell’edificio unico
e variegato nella sua continuità superficiale.
NOVITÀ, PRODOTTI E SERVIZI PER L’EDILIZIA
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MATERIALI
PAVIMENTI IN COTTO, SISTEMI DI POSA
Posa in opera tradizionale o a spianata
La posa tradizionale utilizza, come legante, uno strato di spessore relativamente considerevole
di malta cementizia. La fase di esecuzione avviene in questo modo: si realizza un letto di posa
formato da uno strato di malta cementizia composta di sabbia lavata, cemento e calce idrata;
successivamente si spolvera la superficie così realizzata con uno stato di 1 – 2 millimetri di
cemento e calce, si procede con la posa del pavimento e con la successiva livellatura. Nei
giorni seguenti si prosegue con la stuccatura che viene realizzata con colori naturali prodotti
artigianalmente dalla Fornace Vecchio Coppo con composti formati da terra macinata di mattone, cemento bianco, cemento nero e sabbie speciali. Il fatto di ricoprire la superficie da pavimentare con un consistente strato di malta cementizia rende questo metodo di posa adatto
per molte superfici: esso, infatti, consente di compensare eventuali dislivelli ed irregolarità
della superficie da pavimentare realizzando più agevolmente massetti perfettamente piani o
con pendenze prestabilite; esso è inoltre strutturalmente forte, non risente in maniera negativa
di un prolungato contatto con l’acqua, e può inoltre servire per livellare o squadrare vecchie
superfici preesistenti. Per questi motivi il metodo tradizionale è ancora oggi usato in diverse applicazioni, anche se ha come svantaggio una adesione dei mattoni non omogenea. Il
fatto di usare solo prodotti naturali, quindi a zero impatto ambientale, rende questo sistema di
posa eccellente per i pavimenti in cotto realizzati per ristrutturazioni di vecchie costruzioni.
Posa in opera a collante
Sicuramente è il metodo più affidabile in termini di resistenza dell’incollaggio, consiste semplicemente nell’incollare, mediante l’uso di collanti chimici, il pavimento sulla superficie di
appoggio, che può essere rappresentata da un massetto
ma anche da una pavimentazione già esistente. Al termine
di questa operazione si procede con la normale stuccatura.
Questo sistema, consigliato per pavimentazioni esterne
e di grandi superfici, possiede, rispetto alla tradizionale
posa a malta cementizia, alcuni vantaggi in termini di:
• velocità di esecuzione del lavoro di posa;
• alleggerimento del peso totale della struttura in virtù dello strato relativamente sottile della colla;
• possibilità, grazie alla composizione chimica dei collanti, di
posa anche su superfici particolari, quali metallo, piastrelle,
linoleum ecc. sulle quali la posa
a malta sarebbe assolutamente
inadeguata;
• ottima resistenza alle dilatazioni
termiche ed eccellente traspirabilità;
• possibilità di realizzare pavimentazioni su altre già esistenti.
Gledy Maroso - Nicola Puppo
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Terra Cotta
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Fornitura, posa,
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Un approccio orientato alla sostenibilità, la costante innovazione e una particolare attenzione
per ogni aspetto del design: ecco i punti di forza della nostra filosofia aziendale, che ci permettono di rivestire da anni un ruolo leader nel campo della produzione di materiali per l’edilizia.
Dalla selezione delle materie prime fino alla posa in opera dei prodotti firmati Ferrari BK,
passando attraverso la collaborazione con istituti di ricerca e lo studio di soluzioni estetiche
all’avanguardia, ogni fase della produzione è per noi oggetto della massima attenzione e cura,
allo scopo di offrire prodotti che possano soddisfare tutte le esigenze dell’edilizia contemporanea.
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esterni, si fa notare per le sue caratteristiche uniche. I masselli Via Iulia® della linea RocciaBlock GOLD® rappresentano infatti la punta di diamante della nostra linea di proposte.
Grazie ad approfondite ricerche eseguite in sinergia con i laboratori del Politecnico di Milano,
sono state selezionate speciali miscele di inerti naturali pregiati che costituiscono il segreto di
questa pavimentazione modulare assolutamente eccezionale. Infatti, contrariamente a quanto
ci si aspetterebbe, è proprio con il passare del tempo e grazie all’usura che le inedite sfumature
di colore dei masselli vedono accrescere il loro splendore e la loro brillantezza. Questa caratteristica, unita alla versatile modularità degli elementi, permette di proporre la linea Via Iulia
a quanti ricercano una soluzione che combini raffinata bellezza ed estrema solidità, sfidando
il passare degli anni senza temere il gelo, le intemperie e le sollecitazioni estreme. Inoltre, i
masselli di Via Iulia possono fregiarsi del marchio Solar Plus®, perché le loro colorazioni
sono studiate per limitare l’accumulo del calore irradiato dal sole e mitigare l’effetto “isola di
calore”.
La modularità di RocciaBlock Gold, poi, soddisfa le più raffinate esigenze di composizione: le
nove tipologie di masselli possono essere combinate per creare pavimentazioni “romaniche” o
“a correre”, offrendo infinite soluzioni possibili per progetti esclusivi ed originali. Le sfumature
ricercate, la superficie compatta che ricorda la pietra antica e le finiture curate nei minimi
dettagli completano il quadro e offrono una tavolozza di illimitate possibilità, per dare forma
visibile al proprio stile personale. Perché lo spazio parla di chi lo abita.
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Ivano Ferrari
Amministratore Delegato
Ferrari BK S.p.a.
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IO COSTRUISCO
07/2012 pagina 27
NOVITÀ, PRODOTTI E SERVIZI PER L’EDILIZIA
IO COSTRUISCO PROMOTION
NOVITÀ, PRODOTTI E SERVIZI PER L’EDILIZIA
IO COSTRUISCO
MATERIALI
CAMMINARE GIOVANE. LA VISTA E IL TATTO
NELL’INNOVAZIONE DEI PAVIMENTI
La ricerca nel campo dei materiali offre soluzioni sempre più performanti e resistenti
Daniele Marcassa
[email protected]
La tecnologia e le nuove applicazioni nel mondo dei pavimenti caldi stanno raggiungendo standard e possibilità fino a poco tempo fa inimmaginabili.
Oltre alla bellezza e al calore del legno, l’innovazione permette di realizzare soluzioni ad altissimo impatto estetico e permettono altresì di intervenire nelle ristrutturazioni in tempi molto
rapidi e senza la necessità di aprire cantieri invasivi e impattanti.
Ho avuto l’opportunità di testare il lavoro di Michele Carraro, titolare di Parmoquettes di Jesolo. Oltre a vendere e posare pavimenti in legno, l’azienda si occupa di interventi mirati a
riqualificare o ristrutturare alberghi, uffici e negozi.
Le soluzioni innovative offerte dalla posa di pavimenti laminati o vinilici, permettono di realizzare e rivestire abitazioni private con budget limitati. Cerchiamo quindi di analizzare i
vantaggi dell’utilizzo di questi materiali.
Il vinilico decorativo di ultima generazione alla vista presenta caratteristiche estetiche
molto vicine al legno, la riproduzione delle venature e delle sensazioni delle liste ha raggiunto standard qualitativi di altissima qualità.
La posa delle liste in vinilico decorativo permette di svolgere il lavoro velocemente ed evitare le
tipiche problematiche di cantiere, come polveri e rumore. Addirittura, nel caso la posa avvenga
in un luogo aperto al pubblico come un albergo o un ufficio, non si rende necessaria l’inagibilità
di questi spazi e i lavori di ristrutturazione o riqualificazione possono essere svolti durante i
normali orari di apertura.
Pavimento in vinilico decorativo
07/2012 pagina 28
Pavimento in laminato
IO COSTRUISCO
07/2012 pagina 29
NOVITÀ, PRODOTTI E SERVIZI PER L’EDILIZIA
Le liste possono essere sistemate
in due modi: attraverso una posa
flottante con incastro a secco
oppure incollando le liste stesse sul piano di posa.
Altri vantaggi, oltre alla facilità di
posa e all’impatto estetico, sono
dovuti a basso spessore e all’ottima coibentazione termica e
acustica. La lista può essere posata a secco con incastro brevettato e adagiata su un materassino
tecnico studiato e realizzato per
rendere il rumore del calpestio del
tutto simile a quello in presenza di
un pavimento ligneo, quindi ovattato e non “plastico”.
I pavimenti in vinilico decorativo
sono totalmente impermeabili,
resistenti e permettono rapide
manutenzioni.
Pavimento in laminato
Un’altra soluzione alternativa al
parquet è rappresentata dai pavimenti in laminato.
“Il nostro fornitore, la tedesca Witex, utilizza per i laminati il 90 percento di fibra di legno e solo il dieci percento di resine – spiega Michele Carraro –, ottenendo
delle liste del tutto simili a quelle lignee con un prodotto ecosostenibile e con una scelta di
oltre 200 decori a catalogo, per ogni stile e gusto. Questi prodotti sono sinonimo di rispetto per
le risorse naturali. La produzione ecologica occupa un posto di primo piano, insieme all’approccio responsabile nei confronti delle materie prime.”
Il laminato, quindi, offre numerosissime scelte estetiche, al tatto la sensazione è molto
vicina a quella che si ottiene con delle liste di legno. La posa di un pavimento laminato può
essere eseguita ricoprendo una vecchia superfice, migliorando così la coibentazione in caso di
ristrutturazione, stravolgendo e migliorando l’aspetto di un ambiente che diventa accogliente,
rinnovato e silenzioso.
“Per quanto riguarda i pavimenti di grandi spazi come le hall e i corridoi degli alberghi, la soluzione vincente è rappresentata dai pavimenti tessili evoluti e innovativi. Le moquettes che
posiamo a terra – continua Carraro – sono ottime oltre che per l’aspetto meramente estetico,
per il design, per l’insonorizzazione ambientale e la facilità di pulizia, infatti, grazie a filati
evoluti esse sono in grado di resistere a sostanze contenenti candeggina e sono inoltre resistenti all’esposizione alla luce del sole. Quindi i pavimenti si puliscono con facilità e rimangono
inalterati per lunghi periodi.”
La ricerca nel panorama dei pavimenti resilienti (vinilico decorativi e laminati) è riuscita nell’intento di creare materiali che si avvicinano prepotentemente al legno naturale, permettendo
ristrutturazioni e posa di pavimenti domestici di alta qualità e design anche in presenza di
budget limitati.
In tre parole: un pavimento nuovo, bello e giovane!
Chiamando la Parmoquettes potrete, in base alle vostre esigenze, avere maggiori informazioni
e comprendere la reale convenienza dei costi.
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NOVITÀ, PRODOTTI E SERVIZI PER L’EDILIZIA
IO COSTRUISCO
MATERIALI
EFFICIENZA PER LA SOSTENIBILITÀ
EPS, caratteristiche e vantaggi di un eccellente materiale isolante
A cura dell’Ufficio
stampa di Aipe
[email protected]
www.aipe.biz
L’EPS (polistirene espanso sinterizzato) è un materiale resistente, leggero, composto per il 98%
d’aria. Polistirene e polistirolo sono sinonimi. Unendo un’eccellente conducibilità termica a un
costo molto competitivo, è tra gli isolanti più utilizzati negli edifici nuovi e in quelli da ristrutturare, sia come componente (lastre, blocchi) che in sistemi costruttivi ad armatura diffusa (detti
SAAD). Questi ultimi sono elementi in EPS collegati tra loro da una semplice operazione a secco
per realizzare una casseratura a rimanere in opera atta a ricevere la gettata di calcestruzzo,
garantendo sicurezza e tempi molto brevi in cantiere.
Le principali applicazioni del polistirene riguardano l’isolamento termico e acustico di pareti
verticali dall’esterno (cappotto), dall’interno o in intercapedine, tetti, pavimenti, soffitti e fondazioni.
Ridotto impatto ambientale
L’EPS è atossico, inerte e non contiene clorofluorocarburi (CFC) né idroclorofluorocarburi (HCFC).
È un materiale assolutamente sicuro per chi lo installa e lo utilizza perché non rilascia sostanze
nocive. Non avendo alcun valore nutritivo a differenza di altri materiali alternativi, non viene
attaccato da funghi, batteri o microrganismi diversi.
Diversi studi di LCA (Life Cycle Assessment) promossi da Aipe (Associazione Italiana Polistirene
Espanso), hanno evidenziato il ridotto impatto ambientale del polistirene, in termini di consumo
energetico ed emissioni di CO2, anche in relazione ad altri materiali isolanti.
L’EPS è riciclabile al 100%. La sua rigenerazione non è solo una possibilità ma una realtà di
fatto. Può essere compattato e avviato al recupero energetico, una forma di riciclo importante
perché in grado di assorbire scarti di qualunque provenienza. Oppure impiegato come inerte
leggero in calcestruzzi e malte, o mescolato a materiale vergine per produrre imballaggi, sistemi isolanti per l’edilizia o ancora trasformato in polistirene
cristallo per ricavarne nuovi manufatti plastici (es. righello,
biro, ecc..).
Comfort abitativo, sicurezza e risparmio energetico
La struttura a “celle chiuse” del materiale ne garantisce
un’eccellente proprietà isolante che rimane inalterata nel
tempo e che contribuisce positivamente al nostro comfort
abitativo (invernale ed estivo) e al risparmio energetico.
Nella sua forma a migliorata conducibilità termica raggiunge valori di “λ” fino a 0,030 W/mK.
L’energia spesa per produrre il polistirene è una quantità
minima se rapportata a quanta ne viene risparmiata durante la vita di un edificio correttamente isolato con il suo
utilizzo.
Tutti i manufatti devono essere conformi alla norma di prodotto UNI EN 13163 e marcati CE per il settore dell’isolamento termico. L’EPS è registrato e conforme al Reach,
Regolamento europeo sulle sostanze chimiche.
Questo polimero viene prodotto in forma autoestinguente
(EPS RF – a ritardata propagazione di fiamma) per migliorarne il comportamento al fuoco. Grazie all’impiego di opportuni additivi, la propagazione della fiamma cessa al venir
meno della causa d’incendio.
Per garantire il giusto comfort abitativo, risulta fondamentale
un alto livello di isolamento anche acustico. A tale scopo viene utilizzato l’EPS elasticizzato, ottenuto da quello normale
attraverso un trattamento meccanico di compressione che ne
riduce la rigidità dinamica. Si è dimostrato un efficace strumento per
isolare dai
rumori generati da urti
contro parti
dell’edificio,
in particolare per assorbire i rumori
da calpestio.
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NOVITÀ, PRODOTTI E SERVIZI PER L’EDILIZIA
IO COSTRUISCO
MATERIALI
LA PIETRA NATURALE COME PELLE ED INVOLUCRO
Arch. Paola Perissinotto
[email protected]
“Dominus Winery”, Herzog & De Meuron Architekten,
California, Usa
07/2012 pagina 32
Valutando la continua ricerca progettuale ed architettonica di strutture contemporaneamente
funzionali e confortevoli, spesso si ha a che fare con correnti tecnologiche che propongono
interpretazioni di architettura e natura insieme, allo scopo di creare un vero e proprio elemento
artistico. Forme semplici e basilari sono inserite all’interno dell’ambiente che le circondano
quasi scomparendo, e mascherano la propria struttura in uno scenario paesaggistico e materico
indagato ed ideato.
È il caso di edifici monolitici, quali le moderne cantine, che spesso vedono una costruzione
dettata dall’integrazione del materiale locale e del contesto, allo scopo di realizzare
un progetto originale, che riprende la primordialità di precise strutture e l’essenzialità della
natura.
Ne sono esempio due importanti realizzazioni: “Dominus Winery” degli svizzeri Herzog e De
Meuron (California) e la “Tenuta delle Ripalte” dell’italiano Tobia Scarpa (Isola d’Elba) che, nonostante la distanza geografica, hanno proposto una soluzione esteticamente nuova
ma corretta. Entrambi propongono un unico
e compatto volume, dall’aspetto monolitico
dato dal rivestimento esterno in pietra locale (basalto nel primo caso, pietra calamita
nel secondo), dove quest’ultima diventa il
principale linguaggio architettonico, creando un unico ed elegante parallelepipedo,
dai profili netti delle aperture, dalla ripetizione dei componenti mai banale e dalla
chiarezza funzionale della pianta. Se le funzioni comuni sono quelle di una cantina, destinata alla conservazione e degustazione,
alle operazioni di vendemmia, a laboratori
e uffici, i progettisti hanno trattato l’evoluzione dell’edificio a partire dal concetto di
pelle esterna.
Mentre la “Tenuta delle Ripalte” presenta
una stretta maglia di pilastri rivestiti di pietra, disposti su tre livelli, affiancati da un
sistema di brise-soleil, che rimanda a una
struttura mineraria tradizionale, semplice e
funzionale, il progetto californiano utilizza
il materiale lapideo abbinato al metallo che
lo contiene. I massi di pietra, aventi forma
diversa secondo lo spessore della muratura
in cemento armato, sono infatti contenuti in gabbie modulari di rete metallica, che aggregati
ai muri portanti formano una massa isolata, riuscendo così a conservare un clima adeguato
all’interno controllando ventilazione e illuminazione naturale, e a moderare gli sbalzi di temperatura.
Nonostante questi due progetti non sfruttino le tecnologie più avanzate, un chiaro
accostamento fra un elemento moderno e
uno naturale dimostra una notevole sperimentazione, dove l’innovazione caratterizza
completamente un’architettura identificata
dai materiali costruttivi e dalle ambiguità
costruito-natura e pesante-leggero. Inoltre
la pietra tende alla de-materializzazione
della propria solidità, muovendosi dalla
realtà massiva della tradizione costruttiva
all’essere un rivestimento esterno e una
connessione inedita tra ambiente, invenzione e memoria.
“Tenuta delle Ripalte”, Tobia Scarpa,
Isola d’Elba, Italia
“Il marmo come l ’uomo,
prima di intraprendere
qualcosa devi conoscerlo bene
e sapere tutto ciò che ha dentro.”
Michelangelo Buonarroti
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NOVITÀ, PRODOTTI E SERVIZI PER L’EDILIZIA
IO COSTRUISCO
CHIUSURE
LA BASCULANTE GIUSTA PER OGNI ESIGENZA
Carlo Marion
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Non volete una basculante in legno per paura della manutenzione, ma cercate un’alternativa
altrettanto valida? Eccovi la soluzione.
Potete scegliere una basculante realizzata con pannelli coibentati in acciaio “MONOPANEL”,
dello spessore di ben 42 mm con all’interno schiuma poliuretanica a garantire un ottimo isolamento sia termico che acustico.
Per quanto riguarda la tinta esterna del pannello, si può scegliere tra una gamma di tinte RAL
standard oppure anche una finitura simil legno: la parte interno del pannello è sempre in tinta
RAL bianco per mantenere una certa luminosità all’interno della stanza, anche in mancanza
di finestre.
Per quanto riguarda invece la finitura esterna, avete l’imbarazzo della scelta: da un pannello
senza doga per un aspetto sobrio e moderno, fino ad arrivare ad un pannello con doghe da 25
cm oppure da 10 cm per un aspetto più marcato e di carattere.
Ampia scelta anche per le finiture: è possibile infatti scegliere tra il pannello liscio, l’effetto
buccia d’arancia oppure un effetto goffrato legno, in questo modo tutti i gusti e gli stili possono
essere soddisfatti.
In una basculante realizzata con questo tipo
pannelli c’è la possibilità di inserire delle
specchiature in verticale o in orizzontale
con telaio completamente in alluminio ed
anche la porta pedonale sempre con telaio
in alluminio e con doppia guarnizione, dove
è allo studio un’innovazione: le cerniere
della porta pedonale non saranno più esterne e pertanto in vista, ma saranno inserite
all’interno del telaio stesso.
Le alternative per sostituire la vostra vecchia basculante con una nuova davvero non
mancano… a voi la scelta!
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a Mura Srl di soddisfare le esigenze estetiche e di sicurezza sia di clienti privati, sia della
committenza pubblica e commerciale, garantendo capacità d’isolamento termico e acustico
e durata nel tempo. Oggi le competenze aquisite e la flessibilità operativa ci consentono di
soddisfare le richieste più complesse di progettisti e architetti nazionali e internazionali in
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NOVITÀ, PRODOTTI E SERVIZI PER L’EDILIZIA
IO COSTRUISCO
IMPIANTI
PRESENTE E FUTURO DELLA FIBRA OTTICA
NEL CABLAGGIO STRUTTURATO
Mirco Teso
[email protected]
Il cablaggio strutturato è un’infrastruttura di rete che viene realizzata con lo scopo di poter
“trasportare” informazioni e condividere risorse comuni come lo scambio di dati fra PC e server
e il trasporto della voce su IP (chiamato VoIP), dove IP è il Protocollo di trasporto utilizzato nella
rete Internet.
Il cablaggio è eseguito seguendo standard rigorosi dove l’efficienza delle prestazioni è garantita da ogni singolo elemento utilizzato nella fase d’installazione e, soprattutto, dalla qualità
della manodopera con cui è realizzato.
Da diversi anni, nella realizzazione del cablaggio strutturato, è largamente utilizzata anche la
fibra ottica soprattutto per la realizzazione delle dorsali di edificio o nelle dorsali di “Campus”
ovvero fra diversi edifici.
Ma quale beneficio porta la fibra ottica nella realizzazione di un cablaggio strutturato?
Principalmente permette di superare il limite dei 90 metri (max 100 metri comprese le patchcord di collegamento Armadio/PC), imposto dalla normativa, nella stesura del cavo in rame
ovvero la distanza massima che va dall’Armadio rack alla presa terminale d’utente.
Per superare tale limite si dovrà realizzare un cablaggio strutturato con le seguenti caratteristiche: distribuzione orizzontale con cavo in rame e dorsale in fibra ottica per collegare e mettere
in comunicazione i diversi Armadi rack di piano.
Con la stessa filosofia si possono eseguire le dorsali di edificio (Campus) per mettere in comunicazione fra loro vari edifici.
Un altro aspetto molto importante per il quale si utilizza la fibra ottica è sicuramente la velocità
di trasferimento dei dati e la larghezza di banda che viene messa a disposizione in funzione
della distanza da coprire. Ad esempio, con una fibra ottica multimodale 50/125 micron e con un
apparato attivo che trasmette una lunghezza d’onda di 850 nm, possiamo ottenere una velocità
di trasferimento di 1Gbit in un collegamento in
fibra ottica di 550 metri.
Non possiamo trascurare nemmeno il fatto che
la fibra ottica, ormai, ha raggiunto un livello di
produzione da essere nettamente concorrenziale, se non addirittura superiore, con il cavo in
rame nel rapporto prezzo/prestazioni. Infatti,
non è raro imbattersi in alcune particolari realizzazioni dove il cablaggio strutturato è eseguito
completamente con cavo in fibra ottica dall’Armadio rack fino alla presa terminale d’utente e
dove il collegamento con i PC avviene attraverso una scheda di rete con connessione in fibra
ottica.
Chiaramente stiamo parlando di realizzazioni
particolari, dove velocità e larghezza di banda sono le esigenze primarie e non dobbiamo
stupirci se, in un futuro non troppo lontano, la
realizzazione di un cablaggio strutturato di sola
Fibra ottica possa diventare uno standard per le
future infrastrutture di rete.
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BD Impianti Elettrici realizza sistemi di automazione Home Integration fin dalla sua fondazione
del 1998.
La nostra società nasce con l’obiettivo di fornire alla clientela il miglior servizio puntando sulla
rapidità e soprattutto sulla qualità. E’ per questo motivo che BD Impianti Elettrici ha scelto
come azienda di riferimento nel campo dell’automazione civile ed industriale l’azienda LIFE, per
la quale siamo anche installatori autorizzati LIFE HOME INTEGRATION.
I prodotti LIFE sono stati scelti secondo i valori di sicurezza, affidabilità e durata nel tempo,
che solo una consolidata azienda come questa può offrire, senza tralasciare l’importanza di un
aspetto estetico gradevole.
Le soluzioni LIFE prevedono l’esigenza di una sempre maggiore integrazione e interazione con
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NOVITÀ, PRODOTTI E SERVIZI PER L’EDILIZIA
IO COSTRUISCO
IMPIANTI
EQUILIBRIO COSTI-BENEFICI
DEL FOTOVOLTAICO NEL 2012
Ing. Alberto Basso
[email protected]
Il fotovoltaico è ormai una tecnologia collaudata e diffusa. L’enorme crescita del numero degli
impianti è sicuramente dovuta agli incentivi che remunerano ogni kWh (kilowattora) di
energia prodotta dagli impianti. E’ inevitabile, inoltre, che la generosità degli incentivi, che
pian piano stanno diminuendo, influenzi anche il costo dei materiali e di conseguenza il prezzo
di mercato degli impianti stessi.
Oltre a questo, l’aumento del costo dell’energia e delle accise in bolletta, stanno diminuendo il
gap tra “costo dell’energia” e “costo dell’ impianto fotovoltaico”.
Facciamo un velocissimo calcolo:
- Consumo medio di un’abitazione di 4 persone: circa 4000 kWh/anno
- Produzione impianto fotovoltaico da 4 kW: stimato 4500 kWh/anno
- Risparmio in bolletta: 4000 x 0,18 = circa 720 €/anno
- Risparmio in bolletta in 20 anni: circa 14.400 €
L’eccedenza di 500 kWh/anno può essere liquidata annualmente a 0,09 €/kWh o utilizzata
per alimentare una caldaia elettrica di nuova generazione oppure per riscaldare l’ambiente
utilizzando una pompa di calore. Quindi ai vantaggi appena citati, può essere sommato anche
un risparmio derivante da un minor utilizzo di gas (circa 600-800 €/anno).
Incentivo del 1° semestre 2012 (utilizzando moduli e inverter europei): 0,272 €/
kWh
Incentivo annuo: 4500 x 0,272 = circa
1.200 €/anno
Incentivo in 20 anni: 1.200 x 20 = circa
24.000 €
Senza entrare troppo nel dettaglio del costo dell’impianto fotovoltaico che, tra l’altro, ha un prezzo variabile in base al tipo
di materiali utilizzati e al caso specifico di
installazione, si può dire che, tra risparmio in bolletta elettrica e gas, l’impianto
stesso non necessita di incentivi per
ripagarsi.
Il ragionamento si estende ovviamente
anche agli impianti per autoconsumo
installati sopra le coperture di fabbricati
artigianali e industriali. Il vantaggio, in
questo caso, è ancora maggiore in quanto il prezzo per kWp (kilowatt di picco)
installato diminuisce all’aumentare della
potenza installata.
;-)
NOVITÀ, PRODOTTI E SERVIZI PER L’EDILIZIA
IO COSTRUISCO
IMPIANTI
CALDAIE A PELLETS E SISTEMI A BIOMASSA
Marco Borin
[email protected]
In questo articolo prenderemo in esame le caldaie a pellets come fonte alternativa di riscaldamento.
In natura, il legno, quando effettua il ciclo completo di decomposizione, libera nell’atmosfera
una quantità di CO2 che viene poi utilizzata dalle nuove piante per la crescita e lo sviluppo
attraverso il processo della fotosintesi. La combustione ottimizzata di pellets ricavato dal legno rilascia una quantità di CO2 quasi nulla, una quantità prelevata e riconsegnata ai normali
processi naturali di accumulo e consumo di carbonio delle piante. Le quantità di CO2 liberate
corrispondono esattamente al carbonio che la pianta ha accumulato durante il suo processo di
crescita e che libera nell’aria durante il naturale processo di decomposizione. Le caldaie a
pellets o biomassa si limitano a spostare il calore prodotto dalle biomasse nei luoghi
in cui esiste fabbisogno energetico, senza immettere nuove o diverse quantità di CO2
nell’atmosfera.
L’anello da aggiungere in questo ciclo chiuso è proprio la caldaia a pellets come fonte di calore
per la casa.
Chiariamo ora alcune cose:
- Le caldaie a pellets non sono più novità, come molti credono. Esistono e vengono installate
da circa 18-20 anni in Italia e, solo i produttori italiani, ne producono migliaia ogni anno.
- Una caldaia a pellets seria non è una stufa a pellets “trasformata” in caldaia. Deve avere un
sistema totale o parziale di pulizia automatica.
- Una caldaia a pellets deve rendere la vita semplice a chi la usa. Deve permettere di essere
integrata ad un impianto completamente automatico. L’utente non deve fisicamente accenderla o spegnerla per farsi la doccia o scaldarsi. Deve semplicemente aprire e chiudere l’acqua o alzare il termostato. Deve essere completamente automatica.
- La caldaia a pellets deve essere già pronta per l’integrazione con puffer, bollitori, pannelli
solari termici e fotovoltaici.
La caldaia a pellets ha dimensioni contenute e può essere installata ovunque. Non è
necessario levare la caldaia a metano, GPL o gasolio tradizionale. Si possono integrare purché
non vengano collocate nella stessa stanza per motivi di sicurezza.
Per l’acqua sanitaria ci si può avvalere di due metodi:
- Lo scambiatore di calore
- Il puffer o accumulo.
Il primo sistema riduce costi e spazi. Bisogna solo aspettare 15-20 minuti per avere l’acqua
calda in caso la caldaia sia spenta. Il secondo sistema permette di avere l’acqua calda subito a
disposizione a fronte di una maggiore spesa e ingombro. Il collegamento ad un puffer è sempre
da preferire se si hanno le possibilità perché permette alla caldaia di lavorare in modo
più omogeneo e di ridurre le accensioni e spegnimenti che sprecano pellets e consumano energia elettrica della candeletta per l’accensione.
Quando l’uso di un accumulo comincia a superare i 300 litri si può pensare di sfruttare l’energia
solare derivante dai pannelli solari termici o dall’energia elettrica dei moderni impianti fotovoltaici. Questo permette di escludere completamente la caldaia d’estate e di integrare
considerevolmente il riscaldamento invernale sfruttando la sola energia pulita del
sole.
Ancora una volta consigliamo di rivolgersi a personale esperto non solo di caldaie a pellets ma
anche di installazione di sistemi a biomassa integrati. Un buon sistema integrato può ridurre la
spesa di riscaldamento e di produzione di acqua sanitaria portandola a 300-500 Euro di pellets
all’anno tutto incluso.
Non dimentichiamo che non c’è obbligo di controllo fumi di circa 100 euro/anno (come per il
metano, gpl o gasolio) e che tutto il lavoro (caldaia+installazione+pannelli e puffer) può essere
detratto fiscalmente al 36 o 55 per cento.
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NOVITÀ, PRODOTTI E SERVIZI PER L’EDILIZIA
IO COSTRUISCO
IMPIANTI
IL FUTURO DELLA LUCE È IL LED
Alcuni esempi di illuminazione a led
Nato per scopi industriali ed utilizzato limitatamente, il “progetto Led” risale ai primi anni
Sessanta. Acronimo di Light Emitting Diode, il Led è un diodo che emette luce grazie ad alcuni
strati di semiconduttori che reagiscono al passaggio di energia elettrica.
Sono già molti i Led presenti nella nostra quotidianità: è sufficiente soffermarsi a riflettere sui
puntini luminosi che brillano all’interno delle nostre case ricordandoci lo stand-by di televisori,
stereo ed oggetti simili.
Se le classiche lampade ad incandescenza usano l’elettricità per arroventare il filamento interno e produrre luce, il Led sviluppa luce direttamente grazie al materiale di cui è
composto. Per questo motivo risulta più affidabile e ha una durata maggiore. Non solo: trasformando direttamente l’energia in luce (e non anche in calore come nel caso delle lampade
ad incandescenza) consuma di meno. Molto di meno!
Facendo il confronto con luci a fluorescenza, a parità di illuminazione, dove la dispersione di
energia è dovuta alla conversione della luce ultravioletta in luce bianca, si ottiene un risparmio
energetico superiore al 50%.
Il Led è tornato ad interessare la ricerca e di conseguenza l’opinione pubblica. Notevoli investimenti sono attualmente in corso per raggiungere l’obiettivo di produrre Led ad alta luminosità
che possano sostituire completamente l’illuminazione a cui siamo abituati.
E’ una questione di tempo. La tecnologia sta lavorando con ottimi risultati e i prototipi già garantiscono una luce di colore e intensità molto simili a quelle tradizionali. Dal momento che la
produzione entrerà nel mercato su larga scala, anche i costi si abbasseranno e la nuova “luce
solida” sarà alla portata di tutti.
Pensando ad un esempio, “luci led che si accendono quando il sole tramonta e si spengono
all’alba: è la tecnologia di illuminazione scelta per le abitazioni di Fujisawa, a pochi chilometri da Tokyo. I residenti potranno osservare i
consumi attraverso una sorta di pannello per il monitoraggio in tempo
reale, accessibile dallo schermo dei cellulari…”.
Agenzia Boeretto Rappresentanze
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IN ASCENSORE… A CASA!
Il mercato offre soluzioni domestiche a prezzi competitivi
Ormai da diverso tempo vengono sempre più usati gli ascensori elettrici rispetto a quelli
idraulici e questo per più di un motivo, primo fra tutti un notevole risparmio energetico (9 kwatt
di consumo contro i 3 di un ascensore elettrico), poi per la qualità del prodotto, per il confort
di marcia e per la velocità superiore. Noi consigliamo quelli elettrici, soprattutto quando si superano le 4 fermate sopra le quali con un ascensore
idraulico si verifica l’effetto dondolio.
Negli ultimi anni, inoltre, sta avendo sempre più
successo il Domus Lift, il nuovo ascensore domestico per tutta la famiglia particolarmente utile per
persone anziane o con difficoltà motorie. Adatto per
ogni tipo di abitazione occupa meno di due metri
quadrati: 12 centimetri di fossa al posto di 1.20 di
un ascensore normale e una testa di 2.55 al posto di
3.50 metri. Dai costi contenuti e dai consumi ridotti
– come un normale frigorifero - si collega ad una
comune presa di corrente e grazie alle nuove forme
di finanziamento è alla portata di molte più famiglie.
In aggiunta è anche un ottimo montacarichi per le
attività commerciali.
Comincia ad avere anche un notevole successo il
montavivande che non è certamente un prodotto
molto comune, ma noi riusciamo a venderlo in tutta
Italia visto che, a differenza degli ascensori, non richiede manutenzione una volta installato.
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IO COSTRUISCO
07/2012 pagina 43
NOVITÀ, PRODOTTI E SERVIZI PER L’EDILIZIA
IMPIANTI
Novità, prodotti e servizi per l’edilizia
IO COSTRUISCO
IO COSTRUISCO PROMOTION
GIOTTO, PRODURRE ENERGIA IN MODO
SEMPLICE E FUNZIONALE
VECTRON è specializzata nel settore elettronico ed energetico
La nostra azienda nasce nel 1964 con il nome di GVH Elettronica, molto conosciuta nel settore
elettronica professionale e si è trasformata nell’anno 2000 e rinominata poi in VECTRON S.r.l.
L’azienda è sempre stata orientata alla ricerca di prodotti innovativi e vendita nel settore elettronico ed energetico. Negli ultimi anni abbiamo maturato una solida esperienza nel settore
della produzione di energia da fonti naturali con specifico riferimento all’energia solare ed
eolica.
Dalla ricerca e dall’esperienza è nato il sistema di produzione di energia elettrica GIOTTO.
GIOTTO è un impianto ad isola configurabile con pannelli solari o generatori eolici.
Non prevede l’utilizzo degli incentivi GSE sul fotovoltaico, ma tale fattore è controbilanciato
ampiamente da un minor investimento iniziale e un minore costo di manutenzione. Il
tempo di ammortamento è simile se non minore rispetto
agli impianti con incentivi.
Il sistema, che può essere configurato da 1 a 50
Kwatt, è altamente scalabile, ovvero può essere ampliato anche in un secondo tempo senza sacrificare
l’investimento iniziale.
Non servono permessi o autorizzazioni specifiche, né
lunghe pratiche burocratiche per le concessioni degli incentivi GSE e le autorizzazioni ENEL.
Funziona in modo molto semplice. GIOTTO è composto da tre
parti: inverter, pannelli e batterie.
Il cuore del sistema è l’inverter multifunzione e cioè il gruppo elettronico
integrato che gestisce l’energia. Il pannello solare o il generatore eolico
caricano un gruppo di batterie speciali. Quando sono cariche l’inverter assorbe energia dalle
stesse e si scollega dall’Enel, alla quale torna a riallacciarsi solo se l’utenza ha consumato
l’energia accumulata nelle batterie.
In pratica, prima viene consumata tutta l’energia prodotta da GIOTTO, poi se richiesto, l’inverter
si riattacca in automatico alla rete Enel.
Uno dei punti di forza è che essendo un kit molto semplice, è facile installarlo senza particolari capacità tecniche e senza costi di progettazione.
GIOTTO è stato proposto in due paesi africani proprio per la sua caratteristica di indipendenza
dall’energia elettrica tradizionale ed il progetto prevede 6.000 installazioni con potenza limitata a 2 kW. E’ infatti lo strumento ideale per dare elettricità a baite, ville isolate o case senza
collegamenti con il gestore dell’energia, oppure per utenze sulle isole dove ne abbiamo già
constatato la funzionalità su diverse isole della Croazia.
Per lo sviluppo della propria rete, Vectron ricerca installatori e distributori per zone
in esclusiva.
Per maggiori informazioni: [email protected]
Gianni Vecchietti
VECTRON S.r.l.
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ForniturainKit-Tuttocompreso.
Facilitàdiampliamentodell’impiantosenzarestrizioni.
Riservadienergiasufficienteda1a3giorni.
Con questo articolo vogliamo portare a vostra conoscenza un tema importante nelle installazioni di impianti di climatizzazione residenziale, commerciale ed industriale: il recupero del
calore.
L’importanza del recupero del calore e del trattamento dell’aria all’interno di un ambiente climatizzato viene spesso sottovalutata dall’utente finale, soprattutto nel settore residenzialecommerciale, dove ogni persona passa mediamente il 70% del proprio tempo.
Un impianto di recupero del calore ha un principio di funzionamento molto semplice.
Una unità per la ventilazione meccanica controllata estrae l’aria viziata presente all’interno
di un ambiente e, prima di espellerla, ne cede il calore tramite uno scambiatore all’aria
di rinnovo, che la stessa unità ha contemporaneamente prelevato e filtrato dall’esterno, immettendola poi in ambiente.
Con il consumo dell’energia per il solo
ventilatore, più del 90% del calore viene
recuperato.
Passiamo ora alla descrizione dei molteplici effetti benefici che un impianto di recupero del
calore può portare alla nostra salute, al comfort
dell’abitare, all’igiene e al risparmio energetico.
L’impianto provvede all’aria interna favorendo il benessere, il riposo e la concentrazione.
L’aria salubre previene le malattie da raffreddamento e, grazie a filtri a maglia fine, vengono
bloccate le polveri sottili ed i pollini con enormi
vantaggi per le persone soggette ad allergie.
Uno scambiatore per il recupero dell’umidità
può impedire che l’aria in inverno sia troppo
secca.
Il comfort abitativo e l’igiene dell’aria respirata
subiscono un notevole miglioramento: l’ambiente viene fornito costantemente di aria rinnovata
e contemporaneamente viene eliminata l’aria umida, gli odori di cucina e di fumo.
Il vero comfort abitativo è il poter godere del clima piacevole della vostra casa.
La preoccupazione dell’utente finale per la perdita di energia negli edifici si concentra sulle
superfici esterne (pareti, tetto, pavimento). Ma nei nuovi edifici già ben isolati il consumo di
energia per la ventilazione è superiore ad ogni altra dispersione. L’impianto di recupero del calore dà un senso agli edifici costruiti secondo una concezione di isolamento massimo e tenuta
all’aria.
Con i costi energetici in continuo aumento, è possibile risparmiare energia e quindi denaro in
modo sensibile, grazie ad un recupero di calore superiore al 90%.
In qualità di installatori consigliamo sempre l’installazione di un impianto di recupero del calore nelle nuove costruzioni o nelle manutenzioni straordinarie degli edifici, oltre ai numerosi
vantaggi sopra elencati, alcune marche produttrici garantiscono un risparmio energetico sui
consumi del combustibile sino al 50%. Inoltre l’impianto rientra all’interno delle installazioni
che godono della detrazione fiscale del 55% sulla spesa sostenuta.
Alessandro Crosera
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IO COSTRUISCO
IL RECUPERO DEL CALORE
NEGLI IMPIANTI DI CLIMATIZZAZIONE
Novità, prodotti e servizi per l’edilizia
07/2012 pagina 45
IMPIANTI
NOVITÀ, PRODOTTI E SERVIZI PER L’EDILIZIA
IO COSTRUISCO
ARREDO & FINITURE
LA STRUTTURA DELLE FORME
Sabina Prosdocimo
[email protected]
Progettando un intervento su ambienti risulta di basilare importanza tener conto di alcuni sistemi di riferimento, poiché è risaputo che in mancanza di punti di riferimento è possibile perdersi
oppure girare a lungo per poi ritrovarsi nel punto di partenza. La struttura ci permette di
distinguere la “forma” dal caos ed è quindi l’elemento sostanziale della stessa. Il
progetto di un ambiente nel quale riusciamo ad individuare una struttura che mette in relazione
i vari aspetti degli oggetti presenti, quali forma, funzione, materiali ecc. avrà come risultato un
ambiente armonioso, ordinato ed equilibrato. Non esistono regole per determinare ciò, ma solo
dei principi logici che permettono a chi li conosce di sperimentare di volta in volta la propria
creatività affinché il progetto risulti perfettamente integrato nell’ambiente circostante.
Progettare ed organizzare uno spazio prevede, quindi, la divisione dello stesso tramite confini
virtuali che garantiscono, comunque, un’assoluta continuità spaziale, il rispetto dei percorsi
ed una corrispondenza fra le parti ed il tutto. La simmetria diventa, in tal senso, un concetto
importante da inserire nel progetto. Tramite la simmetria coordiniamo le varie corrispondenze
fra le parti, con il risultato finale di un insieme omogeneo e ben organizzato. Una simmetria
intesa non in senso matematico (concetto di specularità), ma come rapporto di commisurazione
fra un oggetto ed un altro, fra spazi diversi di uno stesso ambiente. Due oggetti possono essere
diversi oppure simili, ma s’intendono, in questo caso, simmetrici perché si eguagliano nella
relazione, nel coordinamento, nel confronto reciproco.
Considerando l’oggetto singolarmente osserviamo che esso è un prodotto fine a se stesso e in
realtà non è mai protagonista isolato nella vita dell’uomo. Per soddisfare i propri bisogni, l’uomo si avvale di numerosi oggetti che organizza mettendoli in relazione tra di loro e li coordina
secondo un certo ordine funzionale e un certo gusto estetico. E’ chiaro che bisogni pratici e
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IO COSTRUISCO
funzionali non vanno mai messi in antitesi con il risultato formale. Le necessità pratiche non
devono prevalere ed ostacolare il bisogno dell’uomo di ottenere chiarezza formale nelle composizioni, a tale proposito, si è osservato che una chiarezza formale facilita il soddisfacimento
di bisogni pratici. Per chiarezza formale s’intende una visione chiara ed aperta di un insieme,
ordinando gli oggetti per classi funzionali e formali con lo scopo ultimo di ottenere leggibilità
rispetto al disordine, alla confusione.
L’ordine funzionale è assai facile da ottenere. Il primo passo da fare può essere quello di distinguere gli oggetti della stessa classe con forma e dimensioni simili in base al loro colore.
Nell’arredamento mescolare mobili solo in relazione al loro colore, senza tener conto
della forma, porta spesso a ottenere ambienti poco chiari e disordinati. Lo stesso concetto vale quando si abbina l’antico al moderno, nel senso che gli stili diversi dovranno essere
mescolati non solo considerando il materiale, e quindi il colore, ma vanno considerate anche le
forme. Un’altra regola compositiva prende in esame i significati diversi assunti dall’ambiente a
seconda della posizione che occupano gli oggetti inseriti in esso. La comunicazione visiva
nasce attraverso i reciproci rapporti che si instaurano tra oggetto ed ambiente. Un
oggetto posizionato in un determinato posto, rispetto all’ambiente circostante, determina il
valore spaziale del tutto.
La nostra preferenza formale trova le sue radici nel nostro passato e nella nostra esperienza
ed è quindi soggettiva, diversa da persona a persona. Le leggi ottiche sono generali, valgono
per tutti, e definiscono in modo oggettivo la percezione visiva attraverso l’esperienza storica
collettiva della forma. E’ rispettando le leggi ottiche che è possibile suscitare e far percepire
sensazioni diverse come può essere una sensazione di movimento rispetto alla staticità. Utilizzando queste leggi è possibile anche dilatare o restringere visivamente gli spazi da arredare
organizzandoli come forma chiusa (per ritmare uno spazio troppo dilatato) oppure aperta (per
dilatare uno spazio ristretto).
Risulta evidente, quindi, che un arredamento sarà percepito come il migliore possibile, quando
tutto l’ambiente risulterà essere una “configurazione spaziale”, ovvero un tutto concluso e logico, dove lo spostamento di un solo pezzo sconvolgerebbe tutta l’organizzazione funzionale e
formale che è stata imposta.
NOVITÀ, PRODOTTI E SERVIZI PER L’EDILIZIA
07/2012 pagina 47
NOVITÀ, PRODOTTI E SERVIZI PER L’EDILIZIA
IO COSTRUISCO
ARREDO & FINITURE
PROTEZIONE DELL’INTONACO:
I PRODOTTI ELASTOMERICI
Come salvaguardare superfici e isolamento termico nel tempo
Flavio Muffato
[email protected]
Con il passare del tempo fessurazioni e screpolature aprono inevitabilmente dei varchi sulla
superficie del muro e costituiscono una via d’accesso per l’acqua e le sostanze aggressive presenti nell’atmosfera, attivando in questo modo un’azione disgregatrice che produce sfarinature
e distacco dell’intonaco stesso, con conseguente messa a nudo delle strutture sottostanti.
Questi fenomeni favoriscono la formazione di efflorescenze saline che alterano l’aspetto estetico, la compattezza e l’integrità delle superfici, inoltre peggiorano progressivamente il comfort
abitativo a causa della riduzione dell’isolamento termico delle pareti.
Per risolvere queste problematiche la soluzione più efficace sta nell’utilizzare prodotti
elastomerici, vernici caratterizzate da un’elevata elasticità che sono in grado di assecondare
i movimenti dell’intonaco seguendone i ritiri e le dilatazioni, cosa che le pitture e i rivestimenti
tradizionali non riescono a fare.
In sintesi i cicli a base di elastomeri si distinguono per queste prestazioni:
- Prodotto pellicolante ad elevata resistenza;
- Grande elasticità alle basse temperature e capacità di adeguarsi ai movimenti del supporto;
- Resistenza all’alcalinità;
- Resistenza al dilavamento perché il prodotto forma una pellicola che lascia scivolare l’acqua
senza assorbirla
- Non permette il passaggio dell’anidride carbonica ed è un ottimo protettivo del cemento
armato
- Facilità di applicazione e non richiedono particolari accorgimenti.
Va segnalato invece, tra gli svantaggi, la lucidità del film, la non traspirabilità e la tendenza
a sporcarsi a causa dell’elevata appiccicosità del film. Tuttavia negli ultimi anni, grazie
all’utilizzo di additivi, è possibile ottenere un prodotto che abbassa di gran lunga la
ritenzione dello sporco.
IO COSTRUISCO PROMOTION
ARREDOBAGNO
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Zavan Forniture vi guida
nella scelta delle migliori soluzioni
Zavan Forniture è un’azienda da poco rinnovata con oltre 40 anni di esperienza nel settore.
Nasce come piccola bottega per installazioni idrauliche, specializzandosi in seguito nel
commercio di articoli per l’arredamento del
bagno e la termoidraulica.
Oggi, nel reparto arredo bagno, le nostre consulenti sapranno dare forma alle tue idee, aiutandoti nella scelta dei pavimenti per la tua
casa: gres, pietre naturali, mosaici, pavimenti
in legno e laminato dalle finiture più esclusive e poi ancora marmo, graniti e agglomerati
tecnici come la kerlite o le pietre ricostruite,
per rendere unico ogni progetto.
L’azienda, inoltre, propone mobili classici e
moderni dai più semplici ai più ricercati dove
poter abbinare alle numerose finiture del legno magari delle ciotole in pietra o in corian,
oppure affiancare all’eleganza dei piani in
cristallo dei capienti lavabi d’arredamento in
ceramica, perché la creatività è anche saper
stupire usando cose semplici.
In bagno siamo noi stessi, nel bagno dobbiamo trovare il piacere di una doccia rilassante
magari con cromoterapia e getti nebulizzati,
oppure con un getto a cascata che si porta
via la stanchezza dell’intensa giornata o semplicemente con un soffione immenso che non
lascia scoperto nulla… e ancora diffusori di
essenze e bagni di vapore il tutto comandato
con semplici gesti su intuitivi pannelli touch.
L’eleganza e l’emozione passa anche attraverso il caldo abbraccio dei nuovi radiatori
d’arredamento a piastra, versatili e dalle forme sempre più innovative… o immagina l’atmosfera nel contatto diretto con la fiamma,
nei nuovi caminetti d’arredo a bioetanolo che
puoi posizionare dove vuoi.
Noi cerchiamo di dare valore alla persona,
guidando le sue scelte con competenza e di-
sponibilità, nella speranza che ognuno, rientrando a casa, possa ritrovare se stesso.
Paolo Zavan
Zavan Forniture srl
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NOVITÀ, PRODOTTI E SERVIZI PER L’EDILIZIA
IO COSTRUISCO
Da sinistra Maurizio Venneri,
Mauro Andreatta, Piero Tamponi
IO COSTRUISCO PROMOTION
PRODOTTI INNOVATIVI
SULLA STRADA DELLA SOSTENIBILITÀ
Econly, una nuova realtà nei materiali per l’arredamento
L’azienda nasce da un intuito.
Nasce dall’esigenza di poter fare un prodotto o più prodotti che possano esercitare in chi li
vede la determinazione a intraprendere la nuova strada dell’ecologicamente corretto e del fare
sostenibile, mantenendo pulito, per quello che si può, una parte di mondo.
Con questo spirito abbiamo messo a punto dei prodotti che possono sostituire a pieno titolo
altri prodotti inquinanti e meno riciclabili dei nostri. La scelta di utilizzare come base di
prodotto del PET o del POLISTIROLO rende i nuovi prodotti assimilabili a rifiuti normali e riciclabili e non a rifiuti speciali.
Oltre a rendere le foglie di PET e POLISTIROLO adattabili al settore dell’arredamento, abbiamo
messo a punto su queste foglie un prodotto antigraffio di una durezza considerevole e adatta a
tutte le superfici verticali soggette a strofinio o sfregamento.
Stiamo altresì rendendo l’antigraffio molto più
resistente per poter andare, a breve termine,
anche sugli orizzontali (pavimenti, piani e top).
I prodotti si presentano in bobine con una larghezza massima di 1430 mm e spessori diversi
a seconda dei prodotti di base.
A-Pet: eccezionale per prodotti in piano con
pressa o calandra e postformabili in 2D, lucido
e con spessore 0,6 mm.
Polistirolo: prodotto elaborato per poter essere utilizzato su presse a membrana per 3D per
ante del settore arredamento (cucine, camere,
soggiorni ecc.) lucido anch’esso e plasmabile a
seconda delle esigenze.
I nuovi prodotti che stiamo immettendo attualmente sul mercato sono anche lastre di Plexiglass e Policarbonato antigraffio che possono
essere utilizzate nei più disparati settori, dalla
meccanica alle auto, all’arredo urbano, all’arredamento da interni e di design.
Altri prodotti si stanno affacciando adesso sul
mercato, tutto quello di cui abbiamo scritto fino
adesso è una realtà che dovrà ancora evolversi
con nuove tipologie di prodotto e con nuovi decori, oltre alle tinte unite, siamo in grado di dare
(sempre lucidi brillanti) finiture legno, fantasia, tekno ecc. Fra qualche settimana sarà pronto
anche il nostro sito web, dove potrete vedere tutte le realizzazioni ottenute con i nostri prodotti
e le nostre finiture.
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NOVITÀ, PRODOTTI E SERVIZI PER L’EDILIZIA
IO COSTRUISCO
SERVIZI
MUTUI: ADDIO ALLE POLIZZE “BANCARIE”
DA APRILE 2012
Dott. Francesco Boeretto
Consulente aziendale
[email protected]
In vigore dal 2 aprile 2012, la nuova disciplina delle polizze legate ai mutui stabilisce che gli
intermediari assicurativi, ivi incluse banche e altri intermediari finanziari, non possano ricoprire
simultaneamente il ruolo di distributori di polizze e di beneficiari o vincolatari delle stesse.
Nel 2009 l’Isvap (l’Istituto di vigilanza sulle assicurazioni private e di interesse collettivo) ha
effettuato una prima indagine sulla distribuzione delle polizze assicurative abbinate a mutui e
prestiti personali: è emerso che le polizze abbinatevi, sebbene non obbligatorie, erano di fatto
imposte dalla banca e dagli intermediari finanziari al cliente, quale condizione per accedere al
mutuo o ai prestiti.
Applicate “candidamente” tutt’oggi, dette polizze non rientrano nemmeno nel calcolo del TAEG
(tasso annuale effettivo globale); il debitore si troverà perciò nella scomoda posizione di dover
pagare più di quanto inizialmente preventivato.
Da non trascurare poi il fatto che di solito sono vendute quasi esclusivamente in forma
di premio unico, da pagare anticipatamente all’atto dell’accensione del mutuo o prestito. I
costi di tali polizze hanno normalmente prezzi esorbitanti, con aliquote provvigionali medie più
elevate (44% con punte del 79%) rispetto a quelle distribuite dagli agenti.
Nell’aprile del 2011 l‘Isvap ha effettuato una nuova indagine conoscitiva che non ha evidenziato alcuna modifica nelle pratiche di vendita, continuando a registrare livelli provvigionali
molto elevati; un mercato che nel solo 2010 ha fruttato alle banche e agli istituti finanziari 2,4
miliardi di euro.
A distanza di un anno, si è posto fine ad un conflitto di interessi penalizzante per il consumatore
stesso e a quello che, col tempo, era diventato un vero e proprio business.
IMPIANTI TERMOSANITARI
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NOVITÀ, PRODOTTI E SERVIZI PER L’EDILIZIA
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FIERE ED EVENTI
KLIMAHOUSE, “COSTRUIRE CON INTELLIGENZA”
La Fiera di Bolzano ha affrontato i più importanti temi dello sviluppo sostenibile
Arch. Isabella Janes
[email protected]
Si è svolta a Bolzano dal 26 al 29 gennaio la settima edizione di Klimahouse, fiera internazionale specializzata nell’efficienza energetica e la sostenibilità in edilizia che ha registrato oltre
40 mila visitatori.
Anche quest’anno alle 459 aziende espositrici si è affiancato un articolato programma di eventi
collaterali: visite guidate a edifici a basso consumo, workshop e convegni dove esperti di livello
internazionale hanno contribuito a delineare lo scenario attuale e le prospettive di sviluppo del
settore.
Anche il centro della città di Bolzano è stato coinvolto dall’evento fieristico attraverso il City
Parcours, un percorso con visite guidate a quattro edifici energeticamente efficienti: la Libera Università di Bolzano (CasaClima A), il Palazzo della Provincia (CasaClima Gold – edificio
risanato), la Camera di Commercio di Bolzano (CasaClima A+ – edificio nuovo) e il Museion
(CasaClima B – nuovo edificio).
Una fiera specialistica che sempre più cerca di attirare e coinvolgere non soltanto i progettisti e
gli imprenditori, ma anche gli effettivi utilizzatori finali degli edifici: la gente comune.
L’obiettivo da perseguire è sensibilizzare tutti nei confronti delle problematiche ambientali e di quelle legate al risparmio energetico, affinché si possa radicare una nuova
cultura del vivere intelligentemente ottimizzando le risorse disponibili.
Alla teoria e alla tecnica dei convegni è stato affiancato un ambito più pratico e concreto:
all’interno dell’area espositiva, nel “laboratorio dal vivo” di circa 170 mq, l’ APA (Associazione
Provinciale dell’Artigianato) ha realizzato, a grandezza naturale, alcune porzioni di un edificio
Photo courtesy Klimahouse
mettendo in evidenza le diverse tecniche costruttive e i materiali da impiegare per la corretta
realizzazione di un fabbricato a basso consumo.
Durante i due giorni del convegno internazionale organizzato dall’agenzia CasaClima dal titolo
“Costruire con intelligenza”, sono stati messi a confronto lo stato dell’arte in Germania, Austria
e Italia evidenziando come la nostra realtà abbia fatto importanti passi in avanti. Sono stati
presentati esempi concreti di edifici energeticamente efficienti realizzati non solo in Alto Adige
ma anche nel Lazio, Emilia Romagna, Veneto e Friuli, a testimonianza di come la cultura del
“buon costruire” si stia pian piano diffondendo in tutto il nostro Paese.
07/2012 pagina 54
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Photo courtesy Klimahouse
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Tendaggi d’arredo e fine tappezzeria
07/2012 pagina 55
NOVITÀ, PRODOTTI E SERVIZI PER L’EDILIZIA
Si è poi affrontato il tema della strategia europea 20/20/20 che si prefigge obiettivi molto ambiziosi, cioè il taglio delle emissioni di gas serra del 20%, la riduzione del consumo di energia del
20% e la copertura del 20% del consumo energetico attraverso fonti rinnovabili. Nel campo
edilizio gli obiettivi si traducono in un progettare e costruire edifici a energia quasi
zero entro il 2020, un traguardo che appare molto difficile da raggiungere anche mettendo in
campo tutta la rete di finanziamenti e incentivi previsti.
Per poter garantire standard costruttivi da edificio passivo bisogna soprattutto formare i tecnici, i costruttori e le maestranze ma anche comunicare e istruire l’utente finale in
merito al funzionamento e all’utilizzo della casa in cui andrà ad abitare. I cambiamenti
climatici e le estati sempre più calde impongono di valutare il comportamento dell’edificio
anche nel periodo estivo e quindi definire un nuovo indicatore di livello prestazionale che tenga
in considerazione il fabbisogno energetico per il raffrescamento.
Costruire in maniera sostenibile significa innanzitutto valutare attentamente la scelta dei materiali in funzione dell’energia impiegata per produrli, della loro durata, riciclabilità e smaltimento.
Fin dalla fase progettuale dobbiamo chiederci cosa accadrà alla fine del ciclo di vita
dell’edificio. Diventa importante
costruire in modo
più leggero utilizzando così meno
risorse ma anche,
e in particolar
modo in Italia,
risanare e riqualificare il patrimonio esistente.
A livello urbano
dobbiamo intervenire sull’esistente, non solo
a livello del singolo edificio ma
anche su scala
più vasta, ponendoci l’obiettivo di
rendere energeticamente
autosufficienti
interi quartieri.
Bisogna individuare le potenzialità del luogo e
dare una valenza diversa agli edifici dismessi rimettendoli in un circolo
virtuoso. Importante diventa la valutazione dei costi-benefici e quindi
entra in gioco anche la sostenibilità economica dell’intervento.
Ridurre contemporaneamente il consumo di suolo, le emissioni di CO2,
il consumo di risorse e limitare la produzione di rifiuti sono le sfide che
ci attendono. Il cambiamento che comportano è notevole, ma se affrontato con coraggio ed intelligenza può tradursi in enormi opportunità, in
particolare per il settore delle costruzioni.
NOVITÀ, PRODOTTI E SERVIZI PER L’EDILIZIA
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Photo by Nelson Kon
IO COSTRUISCO ICONS
HARMONIA 57: TRIPTIQUE ARCHITECTURE
“Vila Madalena” è il quartiere a ovest della città San Paolo. Noto per il vivace flusso artistico e
culturale che lo caratterizza, è ricco di vecchie botteghe, gallerie d’arte, librerie e boutique di marche indipendenti che animano le strade irte di questo quartiere. Proprio in questo “barrio” si trova
“Harmonia 57” degli architetti franco-brasiliani “Triptyque”. L’edificio che contiene atelier e
spazi di lavoro è l’espressione di una nuova forma d’interventi architettonici contemporanei pensati
come macchine viventi.
L’edificio, infatti, respira, trasuda e si modifica. Le spesse pareti sono rivestite da materiale
poroso ed ospitano piante di varie tipologia, che funzionano come la pelle dell’edificio. I due grandi
blocchi vegetali sono connessi tramite una passerella e da una fitta rete di tubi che ingabbia l’edificio. Le tubazioni sono parte di un sistema che raccoglie, depura e ricicla l’acqua piovana allo scopo di
irrigare e fornire acqua per gli scarichi. Come un sistema venoso, l’acqua è fatta circolare e vaporizzata sulle piante garantendo perciò l’abbassamento della temperatura nel patio centrale. Luogo che
funge da spazio d’incontro
per i creativi.
Il progetto mi ricorda
l’operazione fatta dagli
architetti Renzo Piano e
Richard Rogers, all’epoca
giovani e sconosciuti, per
il centro d’arte contemporanea “George Pompidou” di Parigi. Era la
fine degli anni Settanta
e la crescita economica
e la ricerca del comfort
negli edifici portò ad un
aumento smisurato della
parte impiantistica rispetto alla parte strutturale.
Il museo, inaugurato nel
1977, si caratterizzava, infatti, per una fitta rete di impiantistica per la prima volta esposta all’esterno, enfatizzata e suddivisa
per colori primari quasi a sottolineare come l’innovazione tecnologica, l’arte e l’architettura fossero
legate indissolubilmente.
I concetti di sostenibilità e crisi ambientale dovevano ancora entrare, di fatto, nella quotidianità. Ma
il progetto rifletteva quelli che erano i grandi cambiamenti dell’epoca. Ora il progetto dei “Triptique”
ricalca gli stessi passi, dimostrando come oggi l’esigenza di salvaguardia delle nostre risorse idriche sia fondamentale ed essenziale per lo sviluppo e il benessere globale. Il riciclo
dell’acqua è vitale per il nostro futuro perché come disse il poeta Britannico John Milton: “la bellezza
è la moneta della natura, non bisogna accumularla ma farla girare”.
Arch. Cristiana Favretto
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Il sistema d’apertura Giuditta nasce dalla creatività e dall’esperienza di
Mura Srl di Sernaglia della Battaglia in provincia di Treviso che da oltre
quarant’anni opera principalmente nel settore dei serramenti e della
carpenteria metallica.
Con un design semplice e innovativo per migliorare lo stile di vita, Giuditta è un tipo di finestra particolarmente indicata per essere montata
in edifici pubblici, come scuole e ospedali, e in tutti quegli ambienti in
cui è necessario un costante ricambio d’aria in totale sicurezza. Tutto è
nato nel 1989 da un’intuizione di Sante Mura che si è reso conto che si
poteva realizzare una finestra ad apertura sia interna che esterna con
scelta in fase d’uso fra due assi di rotazione (verticale e orizzontale) ed
inoltre la possibilità di bloccare la finestra (chiusa ed in sicurezza antieffrazione) con un perimetro di areazione di due centimetri tra cassa
ed anta, potendo così arieggiare gli ambienti in totale tranquillità.
Dopo anni di continui studi e sperimentazioni, nel 2001, è nata la finestra Giuditta. E nel 2004 una volta che tutte le certificazioni risultano
al massimo delle prestazioni contemplate e che gli obiettivi prefissati
del progetto sono stati raggiunti, è iniziata la produzione artigianale.
Dal 2010 il sistema Giuditta, brevettato da Mura “Infissi Creativi”, è
diventato applicabile a finestre, portafinestre, vetrine, monoblocchi e
facciate multipiano.
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BANDI & FINANZIAMENTI
INVESTIRE PER CRESCERE,
LE OPPORTUNITÀ PER LE IMPRESE VENETE
Un quadro complessivo di contributi e finanziamenti pubblici
per innovazione e sviluppo
Dott.ssa Caterina Prizzon
[email protected]
07/2012 pagina 60
Al giorno d’oggi sono molti gli scenari in cui le imprese devono muoversi: questo comporta loro
continui e coerenti sforzi.
Il mutamento deI mercato internazionale e la sempre più pressante competizione costringe a
sviluppare strategie di innovazione continua, necessarie per poter emergere e garantire nel
tempo il proprio posizionamento competitivo.
Innovare significa introdurre un processo di miglioramento attraverso l’adozione di
nuove idee, metodi e tecnologie, in quest’ottica diventa fondamentale quindi poter accedere a quegli strumenti di aiuto in termini di finanziamenti agevolati o a fondo perduto messi
a disposizione a livello comunitario, nazionale, regionale fino ad arrivare a realtà più vicine a
noi come le camere di commercio.
Da un punto di vista regionale già si è concretizzata la possibilità per 1.540 aziende, che sono
state ammesse e finanziate con il DDI n. 446 del 25 novembre 2011, di ricevere un contributo
pari al 50% della spesa effettuata per interventi finalizzati all’ottenimento di varie tipologie di
certificazioni, fra le quali la UNI EN ISO 9001 e la OHSAS 18001. Tale normativa di finanziamento, denominata Azione 1.1.4, deriva dal POR 2007-2013 e ha avuto come stanziamento circa 11
milioni di euro.
E’ Importante tenere presente che nella panoramica di riferimento dei finanziamenti alle imprese ci sono innanzitutto due tipologie di aiuto: in conto capitale e in conto interessi.
Il primo riguarda contributi che, per una percentuale stabilita di volta in volta dalla normativa di
riferimento, vengono concessi a fondo perduto.
Il secondo, ugualmente interessante, prevede una riduzione del tasso di interesse di un
finanziamento bancario (ovviamente anche in questo caso bisogna verificare la normativa
di riferimento).
Attualmente esistono alcune normative di finanziamento che ricoprono entrambe le tipologie
sopra citate.
A livello nazionale troviamo il bando tutt’oggi aperto “ISI INAIL 2011 – INCENTIVI ALLE IMPRESE PER LA SICUREZZA SUL LAVORO”.
Tale bando, previsto in attuazione dell’art. 11, comma 5, D.Lgs. 81/2008 e s.m.i., ha come finalità di incentivare le imprese a realizzare interventi finalizzati al miglioramento dei livelli di salute
e sicurezza nei luoghi di lavoro e l’adozione di modelli organizzativi e di responsabilità sociale.
L’incentivo è costituito da un contributo in conto capitale nella misura del 50% dei costi del progetto. Il contributo va da un massimo di 100 mila euro a un minimo di 5 mila euro erogabile.
Le domande devono essere compilate e inviate online entro il 7 marzo 2012 (per maggiori
informazioni www.inail.it alla voce “Sicurezza sul lavoro bandi e finanziamenti”).
Ci sono inoltre altre iniziative, attivate a livello nazionale, che possono risultare utili ad un’impresa che è intenzionata a investire nell’innovazione, ovvero le misure di agevolazione del
Ministero dello Sviluppo Economico per le imprese che tutelano i propri prodotti.
Le linee di azione del Ministero sono di due tipi:
- premi e incentivi per la brevettazione e la valorizzazione economica dei brevetti;
- premi e incentivi per il deposito e lo sfruttamento economico di modelli e disegni industriali.
La prima azione prevede un massimale di 30 mila euro in premi, la seconda un massimale pari
a 70 mila euro ovvero l’80 percento dell’investimento.
La domanda va compilata e inviata on line (per informazioni potete consultare i siti: www.
invitalia.it e www.sviluppoeconomico.gov.it).
Per quanto riguarda i finanziamenti regionali seguendo sempre il filone dell’innovazione d’impresa può essere interessante anche un’altra misura del POR FESR 2007-2013 riguardante
l’ingegneria finanziaria: il FONDO DI ROTAZIONE PER L’INNOVAZIONE TECNOLOGICA
NELLE PMI ovvero l’Azione 1.2.3.
Tale tipologia di finanziamento prevede un abbattimento del tasso di interesse con percentuali
diverse a seconda del tipo di impresa che ne fa domanda, per investimenti riguardanti investimenti immobiliari, spese per impianti, attrezzature e macchinari, diritti di brevetto e consulenze.
Il bando rimarrà aperto sino al 31 dicembre 2015 in quanto la procedura è “a sportello”: ciò
significa che l’impresa può presentare domanda in qualsiasi momento. Tale azione è gestita
da Veneto Sviluppo su affidamento regionale. Le domande pertanto dovranno essere inviate
all’agenzia direttamente seguendo le indicazioni del regolamento di riferimento (per informazioni www.venetosviluppo.it).
Infine, a livello locale si può considerare interessante anche l’iniziativa intrapresa dalla Camera
di Commercio di Venezia con il BANDO PER L’EROGAZIONE DI CONTRIBUTI IN CONTO
CAPITALE PER L’ABBATTIMENTO DEGLI INTERESSI PASSIVI SU NUOVI FINANZIA-
È uscito il nuovo bando generale per lo sviluppo rurale regionale. Con la deliberazione n.
2470 del 29 dicembre 2011 la Giunta Regionale del Veneto ha approvato i bandi relativi
alle misure del Programma di Sviluppo Rurale
2007-2013, finanziato con i fondi del FEASR
(Fondo europeo agricolo per lo sviluppo
rurale).
Una nuova tornata di finanziamenti per il sistema agricolo e rurale del Veneto, che potrà contare su oltre 200 milioni di euro di
risorse e un’ampia gamma di interventi
che vanno dall’ammodernamento delle imprese, al miglioramento dell’ambiente, fino
alla diversificazione delle attività nelle aree
rurali.
Il bando riguarda tre degli Assi del PSR Veneto, attraverso l’attivazione di undici misure.
Per quanto
concerne l’Asse 1 “Miglioramento della competitività del settore agricolo”, le misure attivate sono quattro: Pacchetto Giovani B (PGB),
121 - Ammodernamento delle aziende agricole, 132 - Partecipazione a sistemi di qualità
alimentare, 133 - Attività d’informazione e
promozione agroalimentare.
Sette invece le misure attivate nell’ambito del
secondo Asse, volto a migliorare l’ambiente e
lo spazio rurale. In particolare si tratta delle
misure: 211 – Indennità a favore degli agricoltori delle zone montane, 214 – Pagamenti
agroambientali, 215 – Benessere animale,
216 – Investimenti non produttivi, 221 – Primo imboschimento di terreni agricoli, 222 –
Primo impianto di sistemi agroforestali, 223
– Imboschimento di terreni non agricoli.
Sono tre, infine, le azioni attivate all’interno
della misura 311 - Diversificazione in attività
non agricole: creazione e consolidamento di
fattorie plurifunzionali (Azione 1), sviluppo
dell’ospitalità agrituristica (Azione 2), incentivazione della produzione di energia e biocarburanti da fonti rinnovabili (Azione 3).
Per conoscere le scadenze previste da cia-
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SVILUPPO RURALE:
NUOVI AIUTI PER OLTRE
200 MILIONI DI EURO
07/2012 pagina 61
NOVITÀ, PRODOTTI E SERVIZI PER L’EDILIZIA
MENTI BANCARI ATTIVATI DALLE MICRO, PICCOLE E MEDIE IMPRESE DELLA PROVINCIA DI VENEZIA (Delibera di Giunta nr.283 del 19/12/2011).
Si tratta di uno stanziamento complessivo di 500 mila euro voluto per promuovere e sostenere
l’accesso al credito delle micro, piccole e medie imprese della provincia di Venezia, con contributi in conto capitale per l’abbattimento degli interessi passivi su nuovi finanziamenti
finalizzati alle operazioni di investimento che vanno dalla ristrutturazione, trasformazione,
ampliamento e adeguamento di strutture, al consolidamento di passività a breve termine.
Le domande di contributo, sulla base della modulistica disponibile on line nel sito della Camera
di Commercio di Venezia (www.ve.camcom.it), hanno come termine ultimo il 30 settembre
2012.
Per informazioni è possibile contattare la Camera di Commercio di Venezia, Unità Operativa
Promozione Interna Nuova Impresa (e-mail: [email protected]).
Come illustrato, quindi, esistono varie possibilità per le imprese venete di poter accedere ad un
concreto sostegno per affrontare la difficile sfida quotidiana del mercato, mantenendo l’eccellenza che da sempre le caratterizza e che ha reso conosciuta e apprezzata la realtà imprenditoriale della nostra regione in tutto il mondo.
scun bando, è necessario consultare il Bollettino ufficiale regionale o collegarsi alla
pagina web della sezione “Sviluppo Rurale”
presente nel portale regionale (www.regione.
veneto.it/Economia/Agricoltura+e+Foreste/
Sviluppo+Rurale).
La presentazione delle domande andrà sottoposta ad AVEPA, l’organismo pagatore regionale per l’agricoltura, oppure rivolgendosi al
proprio Camera di Commercio di riferimento.
Lo studio professionale kibs Solutions si presta ad accompagnare l’imprenditore agricolo
nell’ottenimento del contributo.
Ing. Alberto Basso
[email protected]
NOVITÀ, PRODOTTI E SERVIZI PER L’EDILIZIA
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APPUNTAMENTI
Convegno
SICUREZZA E FUOCO AMICO
“Energia termica da biomasse: regole e incentivi per uno
sviluppo sostenibile”
Quando: sabato 3 marzo 2011 - dalle ore 9.00 alle 13.00
Dove: Quartiere Fieristico – Godega di S. Urbano (TV)
Organizzato da Comune di Godega di Sant’Urbano in collaborazione con Assocosma (Associazione Nazionale Costruttori Stufe).
Il convegno è a partecipazione gratuita previa iscrizione da inviare
alla Segreteria di ASSOCOSMA:
Tel. 0422 889965 - Fax 0422 889966 - [email protected]
>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>
2° FORUM
“LEGNO EDILIZIA ITALIA”
Quando: giovedì 22 e venerdì 23 marzo
2012
Dove: Palaexpo - Centro Congressi Fiera
di Verona
Case monofamiliare, Edifici multipiano in legno,
Architettura, Costruzioni X-Lam, Telaio, Trend,
Strutture portanti, Norme tecniche, Prodotti
moderni di legno.
Info: www.forum-legno.com
>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>
ENERGY DAYS
Quando: da venerdì 23 a domenica 25 marzo 2012
Dove: Pordenone
Energy Days è la Mostra Convegno
della Green Economy specialistica
che si rivolge al pubblico ed agli
operatori dei settori del risparmio
energetico, delle energie rinnovabili, della bioedilizia e della mobilità sostenibile.
Info: www.energydays.eu
>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>
VERDECASA 2012
07/2012 pagina 62
Quando: da venerdì 30 marzo a
domenica 1° aprile 2012
Dove: Fiera di Padova, Via N.
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In cosa consiste il risparmio energetico dato dalla coibentazione delle tubature?
Risponde Matteo Cerello
LCI (Borbiago di Mira - VE)
La coibentazione delle tubazioni è prevista da
una legge sul risparmio energetico e questo risparmio è dato dal fatto che, con l’isolamento,
non c’è dispersione e il calore rimane all’interno
del tubo. Per isolare le tubazioni si possono utilizzare vari materiali che possono avere costi variabili. Noi solitamente, per l’isolamento in edifici civili o industriali, utilizziamo la lana di roccia
o di vetro per le tubazioni calde e il polistirene o
la guaina in elastomero per le tubazioni fredde.
Il polistirene, contrariamente a quanto si pensa,
è riciclabile al 100%, dato che può essere recuperato dal produttore per la produzione di altro
polistirene ed ha anche un buon coefficiente di conducibilità termica. Esistono però anche dei
nuovi materiali tecnologicamente avanzati che provengo dalle tecnologie utilizzate nei settori
spaziali e nucleari e le nanotecnologie che danno eccellenti risultati nell’isolamento ad esempio
di forni ad alte temperature o impianti specifici tipo le tubazioni con bassissime temperature o
alte pressioni (ad esempio tubazioni di azoto). Con questi nuovi materiali si riesce ad avere un
ottimo isolamento anche con spessori minori di un normale materiale isolante. Ne consegue che
minore è la dispersione termica delle tubazioni e maggiore è il risparmio energetico.
Un armadio in legno può fungere da parete divisoria?
Risponde Vladi Ziroldo
Falegnameria Artigiana Ziroldo (S. Stino di Livenza - VE)
Sì, con determinate accortezze può fungere da parete divisoria. Può sostituire in tutto e per tutto
una parete normale, anche per quel che riguarda l’isolamento acustico: tutto dipende dal tipo di
legno utilizzato e dall’uso di materiali specifici. Una comune parete è spessa 8-11 centimetri ad
eccezione dei muri portanti che sono più grossi e a lavoro finito sono molto meno insonorizzanti
rispetto a una parete di legno alla quale viene appoggiata l’armadio e questo grazie ad una serie
di strati di materiali: tra il fondo e l’armadio vero e proprio si possono inserire dei materassini
di gomma piuma con una lamina di piombo su entrambi i lati. Consiglio questa soluzione se
però è una decisione presa in partenza, mentre fatta in un secondo momento può portare ad un
aumento dei costi. E comunque, di per sé, è una soluzione che costa un po’ di più in generale,
a prescindere dalla qualità dei materiali scelti. Il progettista deve avere già le idee chiare fin
dall’inizio. La decisione di fare una parete di legno viene presa soprattutto per l’estetica e per il
calore che il legno offre.
Come fare per ottenere un adeguato isolamento termico
del serramento e del controtelaio?
Risponde Michele Agostinetto
Agostinetto Serramenti (Musile di Piave – VE)
07/2012 pagina 64
I serramenti hanno già di per sé un buon isolamento, avendo già di suo un k termico, così la
reale differenza alla fine la fa la qualità del montaggio. Infatti, si possono avere anche dei buoni
serramenti ma se viene fatta una cattiva posa, quindi se vengono montati male, vengono perse
tutte le caratteristiche di isolamento termico proprie del serramento stesso. Per lo stesso motivo,
anche il controtelaio deve essere posato e ancorato bene alla muratura. Fondamentale, quindi, è la posa in opera del serramento: esistono
delle schiume e dei nastri compressi particolari
che impediscono al serramento di fare ponte
termico tra muratura esterna e controtelaio. Le
persone oggi si documentano e cominciano a
chiedere determinate garanzie, in più, da ora ci
sarà anche la posa in opera certificata. Ciò significa che le aziende dovranno non solo costruire il
serramento a norma, ma dovranno avere anche i
montatori certificati, per poter dare al cliente un
serramento che rispetti tutte le normative vigenti, comprese quelle acustiche.
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CARMAS S.n.c.
Via dell’Artigianato, 48 - 31050 Zenson di Piave (TV)
Tel. 0421 344418 - [email protected]
ILMA Basculanti S.r.l.
Via Padre Agostino Gemelli, 45/A
31038 Postioma di Paese (TV)
Tel. 0422 480866 - [email protected]
MASIERO di Masiero Ennio
Via dell’Artigianato, 1 - 30030 Robegano di Salzano (VE)
Tel. 041 5740270 - [email protected]
Mura Infissi Srl
Via Colombera 19/B - 31020 Sernaglia della Battaglia (TV)
Tel. 0438 980008 - [email protected]
Impianti Elettrici e Domotica
BD Impianti Elettrici S.r.l.
Via E. Torricelli, 3b - 30016 Jesolo (VE)
Tel. 0421 92268 - [email protected]
Impianti Termoidraulici e Climatizzazione
Due Erre S.a.s. di Riccardo Orlando
Via Garda, 34 - 30027 San Donà di Piave (VE)
Tel. 0421 480686
F.lli Aghito S.n.c.
Piazza San Valentino, 9 - 31030 Sambruson di Dolo (VE)
Tel. 041 415023 - [email protected]
IDROTERMICA TRE S.n.c.
Via Diaz, 78 - 30020 Meolo (VE)
Cell. 347 4903040 - [email protected]
Termoidraulica Zuccon Natalino
Via Correr, 4 (1° ramo) - 30016 Jesolo (VE)
Tel. 0421 961445 - [email protected]
Impianti Antifurto e Telefonia
TELEMATIKA S.r.l.
Via Roma, 17/C3 - 30020 Eraclea (VE)
Tel. 0421 232349 - [email protected]
SCA - Studio Corradin Associati
Via Cesare Battisti, 62 - 30027 San Donà di Piave (VE)
Tel. 0421 52612 - [email protected]
Studio Mobile
Arch. Antonio Girardi e Cristiana Favretto
Via Libertà, 11/7 - 30027 San Donà di Piave (VE)
Tel. 0421 331905 - [email protected]
Computer e Reti
Computer Village S.r.l.
Via Ciceri, 10 - 30027 San Donà di Piave (VE)
Tel. 0421 221801 - info@©vservizi.com
Caminetti e Stufe
Onor e Borin Caminetti S.r.l.
Via Carozzani, 158/1 - 30027 San Donà di Piave (VE)
Tel. 0421 43294 - [email protected]
Energie Rinnovabili
GREENENERG.IT
Via Calnova, 104 - 30027 San Donà di Piave (VE)
Tel. 800 124806 - [email protected]
TECNO.EL
Via Tintoretto, 26 - 31056 Roncade (TV)
Tel. 0422 841038 - [email protected]
VECTRON
Via Ghisiliera, 21/C - 40131 Bologna (BO)
Tel. 051 6493405 - [email protected]
Arredamenti, Tende e Tappezzerie
CUBO Arredamento
Via Nazionale, 44 - 31010 Godega di S. Urbano (TV)
Tel. 0438 434046 - [email protected]
Falegnameria Artigiana Ziroldo
Via Cimere, 11 - 30029 Santo Stino di Livenza (VE)
Tel. 0421 324113
Levorato Moreno
Via Cappadoro, 1/b - 30033 Noale (VE)
Tel. 041 442881 - [email protected]
Nardin Le Tende srl
Via dell’Artigianato, 11 - 31047 Ponte di Piave (TV)
Tel. 0422 713575 - [email protected]
NEAEXA S.r.l.
Via Busco, 29 - 31018 Gaiarine (TV)
Tel. 0434 759566 - [email protected]
Tappezzeria Gaggio S.a.s. di Igor Gaggio & C.
Via Roma, 99 - 30020 Quarto d’Altino (VE)
Tel. 0422 824176 - [email protected]
TENDENZE
Via Garibaldi, 43 - 31010 Orsago (TV)
Tel. 0438 990250 - [email protected]
Ascensori
WM Elevatori S.r.l.
Via Verga, 3 - 31100 Treviso (TV)
Cell. 335 7892193 - [email protected]
Piscine e Wellness
Minetto Piscine
Jesolo (VE) - Tel. 0421 951467
Lignano (UD) - Tel. 0431 423704
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Impresa di Servizi
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di Cartini Geom. Anna
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