1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 2/0 Sommario 2 - I supporti Preventa e le funzioni di sicurezza per le macchine I supporti Preventa Guida Applicativa. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2/2 Easy Safe Calculator. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2/2 1 Safety Chain Solutions. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2/3 Funzioni di sicurezza Scelta delle funzioni di protezione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2/4 2 Funzione Arresto di emergenza e principali funzioni di protezione Protezioni senza dispositivo di blocco. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2/6 Protezioni con dispositivo di blocco. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2/6 3 Interruttori magnetici codificati . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2/7 Barriere di sicurezza. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2/7 Tappeti di sicurezza . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2/8 Posti di comando a due mani. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2/8 4 Manopola di comando ad azione mantenuta . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2/9 Scelta delle soluzioni di sicurezza Preventa. . . . . . . . . . . . . . . . . 2/10 Scelta dei prodotti di sicurezza Preventa. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2/12 5 Esempi di applicazione Macchina compatta . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2/14 Macchina compatta implementabile. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2/16 6 7 8 9 10 2/1 Presentazione I supporti Preventa per la sicurezza macchine Guida Applicativa Sicurezza Macchine e Easy Safe Calculator La Guida Applicativa Sicurezza Macchine raccoglie i principali aspetti della sicurezza delle macchine e tratta le normative di riferimento per: -- la valutazione e la riduzione dei rischi nella progettazione della macchina -- la sicurezza intrinseca -- la sicurezza funzionale -- gli esempi reali di calcolo del Performance Level e del SIL in base alla EN 13849-1 e EN 62061 1 La Guida Applicativa sicurezza Macchine è scaricabile dal sito internet, http://www.schneid-erelectric.it/ - sezione down-load sicurezza macchine 2 3 Easy Safe Calculator, realizzato con ICEPI (Ente Notificato Italiano), è un software di calcolo del Performance Level della funzione di sicurezza in conformità alla EN 13849-1. Lo strumento mette a disposizione un data base con i componenti e i sottosistemi per realizzare la funzione di sicurezza. Easy Safe Calculator definisce il Performance Level obiettivo e calcola il valore di affidabilità PFHd (probabilità media di un guasto pericoloso in 1 ora) della funzione realizzata attraverso i valori di B10d, MTTFd e Performance Level dei sottosistemi scelti. 4 Easy Safe Calculator è scaricabile dal sito internet, http://www.schneider-electric.it/ - sezione down-load sicurezza macchine 5 6 7 8 9 10 2/2 Presentazione I supporti Preventa per la sicurezza macchine Safety Chain Solutions La Safety Chain Solutions è una raccolta di soluzioni di sicurezza certificate TÜV per realizzare le principali funzioni di sicurezza delle macchine in conformità alle nuove normative, permette al progettista di realizzare la catena di sicurezza in conformità ai nuovi parametri delle norme EN 13849-1 e EN 62061. Le informazioni per la progettazione della funzione di sicurezza sono disponibili nella “Safety Chain Solutions”, dove troviamo: -- La descrizione della funzione di sicurezza -- Le applicazioni tipiche sulle macchine -- La progettazione della catena di sicurezza e le normative tecniche di riferimento -- L’architettura e l’elenco dei componenti -- Lo schema elettrico di collegamento -- Lo schema a blocchi ed i sottosistemi della funzione di sicurezza -- Il calcolo del Performance Level e SIL La “Safety Chain Solutions” è scaricabile dal sito internet, http://www.schneiderelectric.it/ - sezione down-load sicurezza macchine, attraverso un semplice selettore di selezione della funzione in base all’applicazione da realizzare. 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 2/3 Funzioni di sicurezza Presentazione Scelta delle funzioni di protezione Una volta stabilita la stima del rischio, il progettista sceglierà una o più funzioni di sicurezza in grado di soddisfare le esigenze in oggetto. Le norme classificano queste funzioni di sicurezza in due gruppi distinti. 1 Arresti di emergenza Questa funzione, necessaria su tutte le macchine, non è considerata uno dei principali metodi di riduzione del rischio; integra altre misure di sicurezza (norma EN/ISO 12100). 2 In base al tipo di arresto, la norma riconosce tre categorie (vedere dettagli sotto riportati): -- arresto d’emergenza categorie 0 o 1, -- arresto controllato categorie 1 o 2, generalmente utilizzato con variatori di velocità (far riferimento ai cataloghi specifici sui variatori di velocità). Scelta dei tipi di funzioni di sicurezza Arresto di emergenza 3 Soluzioni di protezione Funzioni di protezione Controllo accesso alle zone pericolose Categoria di arresto 0 Categoria di arresto 1 Categoria di arresto 2 Dispositivo di interblocco 4 Senza blocco della protezione Con blocco della protezione 5 Accesso alle zone pericolose: 6 7 8 9 bb Libero, da frequente a continuo bb Occasionale (ad esempio: uno per turno) o frequente - - b b Protezione delle persone - - b b bb Breve b - b - bb Lungo (forte inerzia) bb Lungo (forte inerzia); potenza mantenuta sugli azionatori - b - - b - Tempo di arresto di un movimento pericoloso: b v - b La funzione di sicurezza rappresenta una soluzione a condizione che vengano rispettati i limiti di utilizzo consigliati. L’utilizzo della funzione di protezione è possibile, ma non consigliata. La funzione di sicurezza non fornisce la soluzione. Metodi di protezione Le funzioni scelte, come mostrato nello schema sopra riportato, si basano su due criteri: 1 l’accesso occasionale delle persone all’interno delle zone pericolose o il lavoro continuativo all’interno di una zona pericolosa, 2 i metodi adottati per ridurre i rischi riguardano l’utilizzo di funzioni definite. 10 2/4 1 2 3 Avvio e convalida dei movimenti pericolosi Interruttori magnetici codificati Barriere di sicurezza ESPE Tappeti di sicurezza ESPE con funzione muting Posti di comando a due mani Manopola di comando ad azione mantenuta 4 5 b b v b v b v b v b b b b b b b 6 7 b b b b b b - - - - - - 8 9 10 2/5 Funzioni di sicurezza Presentazione Arresto di emergenza e protezione con e senza dispositivo di blocco Funzione Arresto d’emergenza 1 2 La norma internazionale EN/ISO 13850 (che sostituisce la norma EN 418) specifica le esigenze funzionali e i principi di progettazione dei dispositivi di Arresto di emergenza. Viene applicata a tutte le macchine, indipendentemente dal tipo di energia utilizzato per comandare questa funzione. Categoria di arresto 0 Categoria di arresto 1 Funzione Arresto d’emergenza 3 Interruzione Elaborazione alimentazione Ingresso Arresto controllato 4 Quando il comando di arrresto d’emergenza cessa, il suo effetto deve essere mantenuto fino al riarmo. Il riarmo manuale deve essere possibile solo nella postazione dove è stata dato il comando. Il riarmo non deve riavviare la macchina, ma semplicemente permettere il ciclo di avviamento. Il riarmo della macchina non deve risultare possibile fino al riarmo della funzione Arresto d’emergenza. La norma ammette due tipi di arresto: -- arresto di categoria 0: arresto con immediata interruzione dell’alimentazione o scollegamento meccanico tra i componenti pericolosi, -- arresto di categoria 1: arresto controllato con alimentazione disponibile affinché gli attuatori della macchina eseguano l’arresto (ad esempio frenatura), l’alimentazione viene rimossa dopo l’arresto. La scelta tra questi due metodi di arresto viene determinata da una stima dei rischi legati alla macchina. Questa funzione comprende diverse sotto-funzioni, ma generalmente è rappresentata dai disegni a fianco riportati. Sotto-elementi della funzione Arresto d’emergenza 5 L’interfaccia operatore può essere: -- un pulsante a fungo, -- un interruttore di arresto d’emergenza tramite cavo, -- un interruttore a pedale. Protezioni senza dispositivo di blocco Durante il funzionamento di numerose macchine potenzialmente pericolose, l’operatore deve tenersi a distanza, ma quando la macchina è ferma l’operatore deve intervenire per posizionare un pezzo, rimuovere un prodotto o regolare un utensile. 6 Protezione senza dispositivo di blocco Protezione con dispositivo di blocco Un efficace metodo di protezione è l’installazione di una protezione che, in base al tipo d’impianto, interrompa l’alimentazione del motore nel caso si verificasse un tentativo di apertura dello stesso durante la fase di funzionamento della macchina. In tutti i casi, non deve essere possibile riavviare la macchina fino alla chiusura della protezione. A seconda del livello di protezione desiderato, il sistema comprenderà due finecorsa standard o un’associazione di interruttori comandati mediante attuatore con protezione per evitare manimossioni. 7 Sistema con due finecorsa di sicurezza Protezioni con dispositivo di blocco Questo tipo di protezione è necessaria per le macchine potenzialmente pericolose a forte inerzia. La protezione viene interbloccata (da un’elettrovalvola ad esempio); non può essere aperta fino all’arresto totale della macchina. 8 Associazione di finecorsa e interruttori con protezione comandati da attuatore 9 10 Associazione di finecorsa e interruttori con dispositivo di blocco protezione comandati da attuatore 2/6 Funzioni di sicurezza Presentazione Protezione principali Interruttori magnetici codificati Barriere di sicurezza Interruttori magnetici codificati Sulle macchine industriali dotate di porte o protezioni con guida imprecisa viene spesso adotatta una soluzione “senza contatto”. Questo tipo di soluzione è adatta in modo specifico alle macchine soggette a lavaggi frequenti o a schizzi e spruzzi di liquidi oltre che alle macchine di piccole dimensioni con una protezione singola. In base ai modelli utilizzati, la distanza di rilevamento è compresa tra 5 e 10 mm. I contatti reed utilizzati per gli interruttori magnetici codificati non sono in grado di sopportare i cortocircuiti e gli interruttori integrano sempre un resistore in serie. Il loro funzionamento può quindi essere garantito solo con il modulo associato. Interruttore magnetico codificato Nei disegni riportati a lato sono illustrate le funzioni degli interruttori magnetici codificati e di un sistema. 1 2 3 Interruttori magnetici codificati 4 Elaborazione del segnale Funzioni degli interruttori magnetici codificati 5 Sistema magnetico codificato con modulo integrato 6 Funzioni di un sistema a interruttori magnetici codificati Barriere di sicurezza Le barriere di sicurezza sono sistemi di protezione elettrosensibili (ESPE) destinati alla protezione degli operatori che lavorano nelle vicinanze della macchina; arrestano il movimento pericoloso nel momento in cui uno dei fasci luminosi viene occultato. L’assenza di una porta o di una protezione riduce i tempi necessari alle operazioni di carico, di ispezione o di sostituzione utensile. Questo tipo di sistema, definito dalle norme EN/IEC 61496-1 e EN/IEC 61496-2, viene spesso utilizzato con macchine quali: -- presse, -- macchine utensili, -- linee di assemblaggio, ecc... Barriera di sicurezza La macchina deve essere progettata in modo che sia impossibile accedere a movimenti pericolosi senza interrompere uno o più fasci luminosi. Inoltre, il movimento deve essere arrestato qualsiasi sia la velocità d’ingresso dell’operatore nella zona pericolosa. Zona pericolosa Distanza di sicurezza Lo schema riportato a lato mostra il funzionamento di una barriera di sicurezza. Emettitore 7 8 9 10 Ricevitore Assi ottici Barriera di sicurezza 2/7 Funzioni di sicurezza Presentazione Protezione principali (segue) Tappeti di sicurezza Posti di comando a due mani Tappeti di sicurezza 1 2 I tappeti di sicurezza vengono utilizzati per il rilevamento della presenza o del movimento di un operatore oppure della caduta di un oggetto sul tappeto secondo quanto previsto dalla norma EN 1760-1/ISO 13856. Il rilevamento di un oggetto sul tappeto provocherà l’arresto del movimento pericoloso della macchina. Il riarmo della macchina potrà essere effettuato manualmente o automaticamente in base alla configurazione del modulo associato. Tappeto di sicurezza Zona pericolosa Tappeto S 4 Tappeto S S 3 Tappeto Tappeto Tappeto Quando sul tappeto viene applicata una pressione, il tappeto si deforma localmente e i rilevatori integrati vengono messi in cortocircuito. La progettazione speciale di questi rilevatori richiede che il tappeto e il modulo di sicurezza siano associati. Per coprire la zona di sicurezza vengono generalmente utilizzati più tappeti. La distanza di sicurezza S, definita dalla norma, prende in considerazione la velocità alla quale una persona può attraversare la zona di sicurezza per raggiungere la zona pericolosa. Bordo di rilevamento Zona di sicurezza Esempio di applicazione di tappeto di sicurezza Posti di comando a due mani Il posto di comando a due mani, definito dalle norme ISO 13851 e EN 574, richiede il movimento simultaneo di entrambe le mani per l’avviamento e il funzionamento di una macchina e di conseguenza fornisce protezione esclusivamente alla persona che vi opera. 5 Nel diagramma riportato a lato viene rappresentata questa funzione che deve soddisfare i seguenti requisiti: -- azionamento simultaneo, mantenuto dei due comandi d’ingresso per lo stesso intervallo di tempo, -- azionamento sincrono; l’intervallo di tempo tra i due segnali non deve essere superiore a 0.5 s, -- prevenzione contro operazioni accidentali (protezione meccanica), -- inviolabilità. Posto di comando a due mani 6 Segnale d’ingresso Conversione di segnale 7 Generatore di segnale 8 Segnale di uscita 9 Uscita Funzioni di una stazione di comando a due mani Avviamento 1º segnale d’ingresso 10 Ingressi 1ª mano Fine del segnale d’ingresso Avviamento 2º segnale d’ingresso 2ª mano Tempo di azionamento simultaneo Intervallo di tempo y 0.5 s Tempo Diagramma funzionale di un posto di comando a due mani 2/8 Presentazione Funzioni di sicurezza Protezione principali (segue) Manopola di comando ad azione mantenuta Manopola di comando ad azione mantenuta Le manopole di comando ad azione mantenuta, conformi alle norme EN/IEC 60947-5-8 e EN/IEC 60204-1, consentono al personale autorizzato di effettuare operazioni di regolazione, programmazione o manutenzione all’interno delle zone pericolose delle macchine e in particolari condizioni. Queste operazioni, per essere realizzabili, benchè spesso effettuate a velocità ridotta, devono essere selezionate volontariamente da personale abilitato mediante selettori con o senza chiave. Manopola di comando ad azione mantenuta Attenzione: il sistema di comando ad azione mantenuta da solo non può attivare i movimenti pericolosi della macchina, ma è necessario un secondo comando volontario dell’operatore. Tutte le manopole di comando ad azione mantenuta conformi alla norma devono essere marcate con lo schema qui a fianco riportato. Marchio che identifica una manopola di comando ad azione mantenuta Principio di funzionamento I tre stati possibili sono: -- posizione 0: contatto aperto (interruttore fermo), -- posizione 1: contatto chiuso (interruttore premuto nella posizione di comando normale), -- posizione 2: contatto aperto (interruttore completamente premuto). Se viene premuto nella posizione 1, l’interruttore deve ritornare nella posizione 0 quando viene rilasciato. Quando viene premuto in modo deciso, l’interruttore deve passare dalla posizione 1 alla posizione 2. Quando viene rilasciato dalla posizione 2 alla posizione 0, il contatto in commutazione non deve chiudersi. Manopola di comando ad azione mantenuta a 3 posizioni 1 2 3 4 5 Stato aperto 6 Posizione 0 Pressione moderata Collegamento al circuito di comando Manopola di comando ad azione mantenuta XY2 AU1: 2 funzioni di comando, 3 posizioni + 1 NC Stato chiuso Posizione 1 Rilascio Rilascio 7 Pressione forte Stato aperto 8 Posizione 2 Principio di funzionamento di una manopola di comando ad azione mantenuta 9 10 2/9 Presentazione 1 2 3 Funzioni di sicurezza Scelta delle soluzioni di sicurezza Preventa Nella tabella riportata qui di seguito sono indicate le soluzioni di controllo associate a ciascuna funzione di sicurezza. La gamma di soluzioni di controllo sicurezza di Schneider Electric comprende quattro famiglie di prodotti: -- Moduli di sicurezza dedicati con una o due funzioni di sicurezza, -- Configuratori di sicurezza con diverse funzioni di sicurezza, -- Monitor e interfacce di sicurezza dedicate al sistema di cablaggio AS-Interface, che consentono il comando e la sicurezza con un singolo prodotto, -- Controllori programmabili di sicurezza utilizzati all’interno di sistemi di sicurezza complessi. Gamme prodotti Moduli di sicurezza Configuratori di sicurezza Architettura Macchine semplici Macchine con diverse funzioni di sicurezza Configurazione Con cablaggio Con pulsanti sul frontale Con software Diagnostica LED LED LED - - PC Uscite statiche Uscite statiche Collegamento seriale Modbus (RTU), CANopen, Profibus DP Controllo Arresto d’emergenza XPS AC, XPS AF, XPS AK, XPS AR, XPS AXE X X Controllo Arresto d’emergenza e protezione con temporizzatore XPS ATE, XPS AV, XPS ABV X X Controllo di una protezione con interruttori di sicurezza XPS AC, XPS AF, XPS AK, XPS AR, XPS AXE X X Controllo di una protezione con interruttori magnetici codificati XPS DMB, XPS DME X X Controllo di tappeti di sicurezza e bordi sensibili XPS AK X X Posti di comando a due mani (tipo IIIC secondo EN 574) XPS BCE, XPS BF - X Posti di comando a due mani (tipo IIIA secondo EN 574) XPS BA - - Controllo di barriere di sicurezza tipo 4, uscite statiche e funzione test XPS AFL, XPS AR, XPS AK X X Controllo fotocellule monofascio (emettitore + ricevitore) a ingresso test e funzione muting integrata XPS CM - - Controllo da 2 a 4 barriere di sicurezza tipo 2 e 4 XPS LCD - X Controllo barriere di sicurezza tipo 4 con uscite relè - - X Controllo funzione muting di due barriere di sicurezza con uscite transistor XPS LCM - - Manopola di comando ad azione mantenuta XPS VC X X Rilevamento velocità nulla XPS VNE - X Controllo ascensori XPS EDA - X Per controllo dinamico delle valvole idrauliche sulle presse lineari XPS PVT - X Controllo dinamico delle elettrovalvole doppio corpo XPS PVK - X Arresto di sicurezza al punto morto superiore con controllo sovracorsa automatico su presse eccentriche XPS OT - X Interruttori di sicurezza a pedale - - X 4 Funzioni 5 6 7 8 9 10 XPS AC, XPS AF,... X - 2/10 : La gamma prodotto fornisce la funzione. : La gamma prodotto fornisce la funzione in seguito a configurazione (mediante pulsanti o software, a seconda del prodotto). : La gamma prodotto non fornisce la funzione. Interfacce e monitor di sicurezza AS-Interface “safety at work” 1 Controllori programmabili di sicurezza 2 Macchine che utilizzano AS-Interface 3 Rete di comunicazione Interfaccia da collegare Interfacce integrate Con software Con software - - LED LED - - PC PC - - AS-Interface Collegamento seriale Modbus (RTU), Modbus TCP/IP, Profibus DP ASI SSLB4, ASI SSLE4, ASI SSLE5 ASI SEA1C, ASI SSK1C, ASI SSLE4, ASI SSLE5 X X - - - X ASI SSLC1, ASI SSLC2, ASI SSLLS - X X ASI SSLC1, ASI SSLC2, ASI SSLLS - X X - - X X 2 x ASI SSLC2 - X X - - X X - - X X - - - - - - X X ASI SSLC1, ASI SSLC2, ASI SSLLS - X X - - - - - - - X - - - X - - - X - - - X - - - X - - - X ASI SSLC1, ASI SSLC2, ASI SSLLS - X X 4 5 6 7 8 9 10 2/11 Funzioni di sicurezza Presentazione 1 Scelta dei prodotti di sicurezza Preventa Questa tabella di scelta indica quali prodotti di sicurezza scegliere, in base alle funzioni di sicurezza desiderate. La scelta finale si effettuerà consultando le pagine specifiche del catalogo relative a ciascuno di questi prodotti. Soluzione controllo di sicurezza Arresto d’emergenza Controllo accesso alle zone pericolose Categoria di arresto 0 Categoria di arresto 0+1 Dispositivi Interruttori di interblocco magnetici con o senza codificati blocco della protezione Barriere ESPE Barriere Tappeti di ESPE sicurezza con funzione muting Categoria 1 max, SIL 1 PL b - - - - - - - Categoria 2 max, SIL 1 PL c - - - - XPS CM XPS CM - Categoria 3 max, SIL 2 PL d XPS AC, XPS AFL XPS ATE (cat. arr. 1), XPS ABV XPS AC XPS DMB, XPS DME XPS AFL - XPS AK Categoria 4 max, SIL 3 PL e XPS AF, XPS AK, XPS AR, XPS AXE XPS ATE (cat. arr. 0), XPS ABV, XPS AV XPS AF, XPS AK, XPS AR, XPS AXE XPS DMB, XPS DME XPS AFL, se OSSD testati da ESPE XPS CM, XPS LCM - Configuratori di sicurezza Diverse funzioni di sicurezza, cablata, fieldbus per diagnostica (solo per XPS MC). Categoria 1 max, SIL 1 PL b - - - - - - - Categoria 2 max, SIL 1 PL c - - - - - - - Categoria 3 max, SIL 2 PL d - - - - - - - Categoria 4 max, SIL 3 PL e XPS MP, XPS MC XPS MC XPS MP, XPS MC XPS MP, XPS MC XPS MP, XPS MC XPS MC XPS MP, XPS MC Monitor e interfacce di sicurezza AS-Interface “safety at work” Diverse funzioni di sicurezza, rete di sicurezza, fieldbus per diagnostica. Categoria 1 max, SIL 1 PL b - - - - - - - Categoria 2 max, SIL 1 PL c - - - - - - - Categoria 3 max, SIL 2 PL d - - - - - - - Categoria 4 max, SIL 3 PL e X X X X X - - Controllori programmabili di sicurezza Diverse funzioni di sicurezza, rete di sicurezza, fieldbus per diagnostica. Categoria 1 max, SIL 1 PL b X X X X X X X Categoria 2 max, SIL 1 PL c X X X X X X X Categoria 3 max, SIL 2 PL d X X X X X X X Categoria 4 max, SIL 3 PL e X X X X X X X 2 3 EN/ISO 13849 Moduli di sicurezza Una funzione di sicurezza, cablata. 4 5 6 7 8 9 Funzioni di prevenzione EN/IEC 62061 XPS AC, ... X - 10 2/12 : La soluzione è fornita specificatamente dai prodotti indicati. : La soluzione è fornita dai prodotti. : La soluzione non è fornita dai prodotti. Avviamento e comando dei movimenti pericolosi Funzioni di controllo di sicurezza Funzioni per macchine specifiche Posti di comando a due mani Manopole di comando ad azione mantenuta Rilevamento velocità nulla (tensione residua) Rilevamento velocità nulla/ riduzione velocità < di sicurezza Temporizzatore Estensione di sicurezza del numero di contatti di sicurezza Controllo valvole di sicurezza XPS BA - - - - - - - - - - - - - - - - - - - XPS VNE - XPS TSA XPS TSW - - - - XPS BCE, XPS BF XPS VC - - - XPS ECME, XPS ECP XPS PVT, XPS PVK XPS OT XPS EDA XPS BA - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - XPS MC XPS MP, XPS MC - XPS MC XPS MC - XPS MC XPS MC - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - X - - - X - - - - X X - X X X X X X X X - X X X X X X X X - X X X X X X X X - X X X X X X Funzioni di sicurezza per presse 1 Livellamento delle cabine ascensori e controllo porta 2 3 4 5 6 7 8 9 10 2/13 Presentazione Funzioni di sicurezza Esempi di applicazione Macchina compatta Macchina compatta 1 Per facilitare la comprensione, qui di seguito presentiamo tre esempi applicativi di casi tipici riscontrabili sulle macchine. Per maggiore chiarezza, verranno riportate in dettaglio solo le funzioni di sicurezza, e, in ogni caso, verranno utilizzati i metodi di calcolo corrispondenti alle seguenti due norme: -- la norma EN/ISO 13849-1 (in sostituzione alla norma EN 954-1), definisce il performance level PL, -- la norma EN/IEC 62061 definisce il livello di integrità della sicurezza SIL. 2 Applicazioni tipiche Macchine compatte e ripetitive, hard wired. Come esempio è stata scelta una macchina per imballaggio. 3 Applicazione tipica: Macchina per imballaggio compatto Descrizione delle funzioni di sicurezza In questa applicazione vengono utilizzati diversi motori che devono essere arrestati all’apertura della protezione di sicurezza. La stima della riduzione del rischio per questa funzione della macchina richiede un performance level PL d o un livello di integrità della sicurezza SIL 2. Sarà quindi necessario utilizzare: -- un interruttore di sicurezza XCS A a due contatti NC + NC -- un modulo di sicurezza XPS AC, -- due contattori LC1 K in serie. I collegamenti vengono effettuati secondo uno schema di cablaggio convenzionale. 4 Calcolo e scelta del componente per un PLr d Per raggiungere il performance level richiesto, devono essere utilizzati due canali ridondanti, corrispondenti alla categoria 3. Il calcolo viene illustrato nella tabella qui di seguito riportata. 5 6 Schema della parte relativa alla sicurezza di un circuito di comando di una macchina per imballaggio 7 Durata del ciclo (s) 180 Numero di ore di funzionamento al giorno (h) 24 Numero di giorni di funzionamento all’anno 365 Numero di manovre all’anno 175 200 Ingresso (rilevatori) XCS A B10 2/14 1 000 000 1 000 000 20% 5 000 000 5 000 000 MTTFd - 285.39 285.39 DC - 0% 0% Unità di processo (modulo di sicurezza) XPS AC MTTFd - 210.4 210.4 DC - 99% 99 Uscita (attuatore) LC1 K B10 - 1 000 000 1 000 000 73% 73% - 1 369 863 1 369 863 MTTFd - 78.19 78.19 DC - 99% 99% MTTFdC 30 y MTTFd < 100 36.31 36.31 Canale 2 10 - 20% % di guasto pericoloso B10d Rappresentazione funzionale dello schema secondo la norma EN/ISO 13849-1 Canale 2 - Canale 1 9 Canale 1 % di guasto pericoloso B10d 8 Requisito: PL d Funzione di sicurezza DCavg 60% y DC < 99% 63.1% MTTFd per i diversi canali Categoria 3 36.31 Sottosistema 1 Sottosistema 2 Sottosistema 3 Elemento 1 Elemento 1 Elemento 2 Elemento 2 Rappresentazione funzionale dello schema secondo la norma EN/IEC 62061 Elemento sottosistema 1 Guasto di causa comune Elemento sottosistema 2 Macchina compatta (segue) Calcolo e scelta del componente per un SIL 2 Durata del ciclo (s) 60 Durata del ciclo in ore (h) 0.16667 Numero di cicli all’ora 60 Ingresso (rilevatore) XCS A Elemento sottosistema 1 Guasto di causa comune Elemento sottosistema 2 Requisito Elemento Elemento 1 2 - - 1 000 000 1 000 000 Percentuale di guasto pericoloso % - 20% l - - 6.00E lD - - 1.20E-06 b - - 10% Ciclo di vita o intervallo prove T1 (h) - 87 600 DC - - PFHDSSB Sottosistema B SIL 2 HFT = 1 nessuna funzione di diagnostica 1.30E-08 Sottosistema D HFT = 1 funzione di diagnostica SIL 2 1.75E-09 - - - - 1 000 000 1 000 000 Percentuale di guasto pericoloso % - 73% 73% l - - 6.00E-06 6.00E-6 lD - - 4.38E-06 - - 5% Ciclo di vita o intervallo prove T1 (h) - 175 200 DC - - PFHDSSB Sottosistema D HFT = 1 funzione di diagnostica SIL 2 B10 (manovre) Sottosistema tipo D Unità PFHDSSD di elaborazione (modulo di sicurezza) XPS AC DC Uscita (attuatore) LC1 K B10 (manovre) b 20% -06 PFHDSRECS 6.00E 4 -06 1.20E-06 10 0.0 % 5 0.0 % 6 99.9% Ciclo di vita in anni Funzione di comando relativa alla sicurezza 3 Tipo di sottosistema Ciclo di vita in anni Architetture selezionate per i sottosistemi 2 Nella tabella qui di seguito riportata viene illustrato il metodo di calcolo. Il risultato è conforme ai requisiti. Sottosistema tipo B Funzione (i) di diagnostica 1 Per il sottosistema 1, verrà utilizzata un’architettura di tipo B: l’interruttore di sicurezza contiene contatti ridondanti. Il sottosistema 2 è di tipo D: la diagnostica viene effettuata mediante i contatti ausiliari legati meccanicamente integrati nei contattori e collegati al modulo di sicurezza XPS AC che integra questa funzione. 4.38E-06 8 20 99% 10 y...< 10 -7 99% 4.73E-07 -6 7 2.64E 9 -07 10 2/15 Funzioni di sicurezza Presentazione Esempi di applicazione (segue) Macchina compatta implementabile Macchina compatta implementabile Applicazioni tipiche 1 2 Questo tipo di macchina è generalmente integrata in un processo produttivo e deve essere adattata all’applicazione specifica del cliente. Per facilitare l’implementazione, viene utilizzato un bus CanOpen. Esempi: macchine per la lavorazione del legno, per stampaggio, per imballaggio. Macchina per stampaggio Descrizione delle funzioni di sicurezza I sistemi di protezione limiteranno la possibilità di accesso alle zone pericolose. Poiché il rischio per gli operatori è elevato, verrà richesto un performance level PL e o un livello di integrità della sicurezza SIL 3. Sarà quindi necessario utilizzare sistemi di protezione (parzialmente rappresentati nello schema) quali interruttori di sicurezza, barriere di sicurezza, ecc... C1 3 La complessità del circuito porta alla scelta di un configuratore in modo da integrare tutte le funzioni di sicurezza. Offre il vantaggio di essere in grado di comunicare gli stati di funzionamento e la diagnostica sul bus. I contattori in serie interrompono l’alimentazione nei variatori di velocità. I collegamenti di sicurezza vengono effettuati secondo un cablaggio convenzionale. Il sistema di comando è controllato attraverso un bus CanOpen. C2 C3 C4 Calcolo e scelta del componente per un PLr e 4 5 M1 Parte relativa alla sicurezza di uno schema di macchina per stampaggio (il calcolo viene fatto sulla porzione di circuito contornata in grigio) Canale 1 Il Performance Level di sicurezza necessario richiede l’utilizzo di prodotti di categoria 4 (ridondanza e autocontrollo). In conformità con la norma EN/ISO 13849-1, l’analisi funzionale viene effettuata mediante divisione in canali. Nel disegno a fianco riportato sono rappresentati i canali da 1 a 8 che assicurano il funzionamento dello schema. È importante notare che i contattori sono comuni a diversi canali: -- C1 è comune ai canali canali 1, 3, 5 -- C2 è comune ai canali 2, 4, 6 -- C3 è comune ai canali 3, 7 -- C4 è comune ai canali 4, 8 Per chiarezza, il calcolo sotto riportato si riferisce solo ai canali 7 e 8. 6 Canale 2 Canale 3 7 Durata del ciclo (s) 360 Numero di ore di funzionamento al giorno (h) 24 Numero di giorni di funzionamento all’anno 365 Numero di manovre all’anno 87600 Requisito: PL e Canale 7 Ingresso (rilevatori) XCS PA, XCS M Canale 4 8 Canale 5 Canale 6 9 Canale 7 10 Canale 8 10 000 000 % di guasto pericoloso 20% 20% B10d 5 000 000 50 000 000 MTTFd 570.78 5707.76 DC 99.0% 99.0% Unità di processo MTTFd (configuratore) XPS MC DC 76.6 76.6 99.6% 99.6% Uscita (attuatore) LC1 K B10 1 000 000 1 000 000 % di guasto pericoloso 73% 73% B10d 1 369 863 1 369 863 MTTFd 156.38 156.38 DC 99.0% 99.0% C3 C4 Analisi funzionale dello schema secondo la norma EN/ISO 13849-1 2/16 1 000 000 C1 C2 Canale 8 B10 Funzione di sicurezza MTTFdC 30 y MTTFd < 100 47.17 DCavg DC u 99% MTTFd per i diversi canali Categoria 4 50.96 99.4% 49.09 Sottosistema 1 Macchina compatta implementabile (segue) Sottosistema 5 Identificazione dello SRECS, calcolo e scelta del componente per un SIL 3 Come nel calcolo precedente, verranno analizzate le funzioni di sicurezza associate con i motori M1. Nel disegno rappresentante la scomposizione in sottosistemi, il livello SIL 3 necessario richiede un’architettura di tipo D per ciascun sottosistema: oltre alla ridondanza dei circuiti, integra una funzione di diagnostica. Funzioni di diagnostica D Sottosistema 2 D Sottosistema 3 2 È importante notare che le funzioni di diagnostica sono fornite dal controllore XPS MC: controlla il funzionamento dei rilevatori e dei contattori. Il metodo di calcolo è illustrato nella tabella sotto riportata. Il risultato è conforme ai requisiti del SIL3. 3 Sottosistema 6 C1 D D Sottosistema 4 D C2 Sottosistema 7 C3 D D Durata del ciclo (s) 360 Durata del ciclo in ore (h) 0.1 Numero di cicli all’ora 10 Tipo di sottosistema Ingresso (rilevatori) XCS PA, XCS PM C4 Rappresentazione funzionale dello schema secondo la norma EN/IEC 62061 Requisito Elemento 1 Elemento 2 B10 (manovre) 1 000 000 10 000 000 Percentuale di guasto pericoloso % 20% 20% l 1.00E-06 1.00E-07 lD 2.00E-07 2.00E-08 b 5% Ciclo di vita in anni 10 Ciclo di vita o intervallo prove T1 (h) 99.0% Sottosistema D HFT = 1 funzione di diagnostica SIL 3 5.50E-09 Unità PFHDSSD di processo (configuratore) XPS MC Sottosistema D HFT = 1 funzione di diagnostica SIL 3 1.29E-08 Uscita (attuatori) 2 x LC1 D Elemento Sottosistema 1 Guasto di causa comune Elemento Sottosistema 2 Architettura di un sottosistema di tipo D 99.6% 1 000 000 1 000 000 Percentuale di guasto pericoloso % 73% 73% l 1.00E-06 1.00E-06 lD 7.30E 7.30E-07 -07 b 5% Ciclo di vita in anni 20 Ciclo di vita o intervallo prove T1 (h) PFHDSRECS 8 9 175 200 DC Funzione di comando relativa alla sicurezza 7 B10 (manovre) PFHDSSD 5 99.0% PFHDSSD DC 4 6 87 600 DC Funzione(i) di diagnostica 1 99.0% Sottosistema D HFT = 1 funzione di diagnostica 99.0% SIL 3 3.73E-08 10-8 y ...< 10-7 5.57E-08 10 2/17