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Kristiina Lassus, la finlandese con il Sud nell’anima.
Il risultato di queste lavorazioni è un crescendo di colori e sfumature, un mix di usanze e tradizioni che si tramandano
da generazioni. I design dei tappeti hanno nomi che evocano culture e tradizioni lontane nel tempo e nello spazio: Kuuma,
Onoko, Oyo, Yako, Ululù, Nokana…
Sono strane parole, certamente con un proprio significato che noi però non vogliamo conoscere, preferiamo mantenere il
fascino di quelli che per noi sono suoni misteriosi e magici.
Per i tappeti realizzati con cardatura Persiana la bellezza della trama e dei colori cangianti (”abrash”), viene ottenuta
grazie ad un particolare mélange di lane, importate soprattutto dalla Nuova Zelanda, e dalla lavorazione interamente
fatta a mano. Mantenendo viva l’antica tradizione del “cottage industry”, tutti i tappeti Kristiina Lassus vengono annodati
a mano e prodotti presso alcune fattorie delle campagne indiane. Questo tipo di produzione artigianale fa sì che ogni
tappeto abbia delle caratteristiche proprie che lo rendono autentico, unico.
È proprio in India e Nepal che Kristiina fa realizzare i suoi tappeti, in serie limitata, artigianalmente e con tecniche
tradizionali che richiedono molto tempo (circa tre o quattro mesi per ogni esemplare). Viene utilizzata principalmente
lana filata a mano e lino.
La lana per la cardatura Tibetana proviene da altipiani situati a 3000 mt. di altezza, nella catena dell’Himalaya. I
tappeti prodotti con questo tipo di lana diventano sempre più belli con il passare degli anni perché la lucentezza del
filo aumenta con il tempo e con l’uso accentuandone le caratteristiche e i colori.
Com’è nata questa tua passione per i tappeti?
L’idea e la passione sono nate alcuni anni fa, quando ho iniziato a viaggiare e a passare del tempo in India e in Nepal.
L’intera collezione di tappeti si ispira ai miei viaggi, alle diverse tradizioni e culture che ho conosciuto, al mio amore per le
trame, i colori, la natura. Tutti i pezzi sono stati realizzati per arredare spazi contemporanei, sia moderni che classici: una
casa di città, un appartamento o un rustico, una casa di campagna.
Tappeti pensati per chi apprezza la qualità e la bellezza anche sotto i piedi.
Quali sono le tappe più importanti della tua carriera?
Nel’93 ho fondato il mio primo studio di design (D’Imago) a Helsinki e ho cominciato a collaborare con Alessi, Zanotta e Poltronova in Italia.
Non era facile guadagnarsi da vivere facendo solo la progettista per questo, quando mi hanno offerto un lavoro da Design Coordinator in Artek - fondata da Alvar e Aino Aalto e altri soci - ho
accettato subito e volentieri.
Il mio ruolo principale era coordinare lo sviluppo di nuovi prodotti, poi dovevo migliorare e aggiornare quelli già realizzati. Un’esperienza bella ed affascinante, durata più di due anni.
Subito dopo ho iniziato a studiare italiano e speravo di poter trascorrere un po’ di tempo in Italia.
Alla fine del ’97 mi è stata proposta una posizione molto interessante in Alessi, prima come project manager per lo sviluppo di nuovi prodotti, in seguito come design manager per progetti
‘licensing - persona’ - accessori per la persona, orologi, occhiali, mai usciti sul mercato. Lavoravo nel design, nel marketing e nella produzione, mediando e coordinando l’andamento dello
sviluppo creativo del prodotto fino ad arrivare al prodotto finito.
Sono rimasta in Alessi per sei anni: un’esperienza davvero fantastica. Ho imparato tantissimo da Alberto Alessi, cosi come da tutti i grandi nomi legati al design con i quali ho avuto il piacere
di collaborare.
Dopo quasi dieci anni dedicati alla gestione di progetti di altri, avevo voglia di dedicare più tempo anche alla mia creatività. Ho lasciato il lavoro in Alessi e ho
fondato il mio studio in Italia, anche se ancora oggi collaboro con loro come progettista esterna. Oltre a progettare per aziende, ho iniziato anche a
produrre delle mie linee, tra cui per prima c’è quella dei tappeti.
Dalla Finlandia all’Italia: come è nato il tuo amore per il nostro Paese?
Durante gli studi di architettura d’interni lavoravo alcuni giorni alla settimana nello studio di Antti Numesniemi, un architetto e designer finlandese molto conosciuto a livello internazionale: lui e
la moglie Vuokko, stilista, avevano una passione viscerale per l’Italia.
Penso che siano stati loro a trasmettermi per primi l’impulso di venire qui, prima come turista e dopo come designer, finché nel 1998 ho deciso di trasferirmi definitivamente.
“Sono nata ad Helsinki e sono cresciuta in un piccolo paese circondato dal mare e dal verde. Ho sempre amato la natura e gli animali e passavo parte del mio tempo libero nei campi, spesso
costruivo delle casette nei boschi. Soffrivo il clima freddo della Finlandia e sognavo i Paesi del Sud...”
Lasciamo che ci racconti di sé…
La finlandese con
il Sud nell’anima:
possiamo definire
così Kristiina
Lassus, architetto,
designer e
progettista ormai
affermata in
tutto il mondo e
con una carriera
importante anche
a fianco di chi
il “design” lo fa
sul serio. Il suo
è un percorso
intrapreso con
passione.
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The result of this processing is a swell of colors and shades, a mix of habits and traditions handed down from generations.
The carpets designs have names that recall cultures and traditions lost in time and space:
Kuuma, Onoko, Oyo, Yako, Ululù, Nokana…
Strange words, that certainly have a meaning but that we don’t want to know, we’d rather preserve the appeal of these sounds so mysterious and magical to us.
Kristiina Lassus, the Finnish girl with the South in her soul.
It’s exactly in India and Nepal that Kristiina has her carpets realized in limited editions which are handcrafted with traditional techniques that require a long time (about three to four months for
every piece).
The materials mainly used are wool spun by hand and linen.
The wool used for Tibetan wool-carding comes from the uplands located at an altitude of 3000 mt.
on the Himalaya.
The carpets produced with this kind of wool become more and more beautiful as the years go by as the glossiness of the threads increases with time
and usage thus enhancing its features and colors
As for carpets realized with Persian wool-carding, the beauty of the textures and iridescent colors (“abrash”) is obtained with a particular mix of wools mainly imported from New Zealand,
and thanks to an entirely hand made manufacturing.
Keeping the old “cottage industry” tradition alive, all of Kristiina Lassus’s carpets are hand knotted and produced at some farms in the Indian countryside. Thanks to this type of handmade
production every carpet has its own features that turn it into something authentic and unique
How did your passion for carpets begin?
The idea and the passion started a few years ago when I started traveling and spending some time in India and Nepal.
The whole collection of carpets takes inspiration from the different traditions and cultures I met, from my love of textures, colors and nature. Every piece was realized to fit out contemporary
spaces, either modern or classic: a city house, an apartment, a cottage or a country house.
Carpets designed for those who appreciate quality and beauty even under their feet.
What were most important steps in your career?
In 1993 I founded my first design studio (D’Imago) in Helsinki and started collaborating with Alessi, Zanotta and Poltronova in italy.
However, it wasn’t easy to make a living only as a designer and this is why when I was offered a work as a Design Coordinator in Artek - founded by Alvar and Aino Aalto and partners - I
was immediately willing to accept it.
My main task was to coordinate new products development, but I also had to improve and update already existing products.
A beautiful and very charming experience that lasted more than 2 years.
Soon after I started studying Italian and dreamt of spending a short time in Italy.
At the end of ’97 I was offered a very interesting position at Alessi, first as a project manager for the development of new products and then as a design manager for ‘licensing-person’ projects
- personal accessories, watches, eyewear that was never launched on the market.
I worked in design, marketing and production mediating and coordinating the progress of the creative product from its development to the finished product.
I stayed at Alessi for six years: a fantastic experience. I learned a lot from Alberto Alessi as well as from other big names of design with which I had the pleasure to collaborate.
After almost ten years dedicated to managing other people’s projects, I was willing to dedicate more time to my own creativity. I left my position at Alessi and started my own studio in Italy
even if I collaborate with them still today as an external designer. In addition to designing for companies I started producing my own lines among which there’s a line of carpets.
From Finland to Italy: how did the love for your country start?
During my studies in interior design architecture I used to work a few days a week at Antti Numesniemi’s studio, he’s an internationally famous Finnish architect and designer: he and his wife,
stylist Vuokko, had a very instinctive passion for Italy.
I think it was them who gave me the first push to come here, first as a tourist and later on as a designer, until I definitely moved here in 1998.
“I was born in Helsinki and was brought up in a small town surrounded by the sea and the green. I always loved nature and animals, I used to spend part of my spare time in the fields and I
often built little huts in the woods.
But I never got used to the cold climate of Finland and dreamt of southern countries...”
Let’s hear something about her....
The Finnish girl
with the south in
her soul: that’s
what we can call
Kristiina Lassus,
internationally
famous architect,
designer and
planner with a
career of great
importance even
beside who takes
“design” seriously,
hers is a journey
begun with
passion.
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possiamo definire così Kristiina Lassus, architetto, designer e