Editore: Centro Culturale San Lorenzo 46040 Guidizzolo (MN) - Direttore responsabile Andrea Dal Prato - Tariffa R.O.C.: ”Poste Italiane s.p.a. - Sped. Abb. Post. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27-02-2004 n° 46) art. 1 comma 1, DCB - Brescia - Euro 0,20 GUIDIZZOLO MN - BIMESTRALE DI ATTUALITA’, CRONACA, CULTURA E POLITICA La Banda a New York Don Libero nuovo parroco ANNO XIV N. 81 - DICEMBRE 2008 Lettere anonime, un vizietto antico 1 sommario 3 4 5 6 12 14 15 16 17 18 22 24 26 31 34 35 43 44 Editoriale: Lettere anonime, un vizietto antico Numeri utili Don Libero Zilia Tacabanda Salute Noi e la legge Noi e il Fisco Anima e cuore L’Acquario di Genova Ricette tradizionali Psicologia Poesia alle montagne Cronaca Quattro bagole Appunti di viaggio Arte & dintorni Il sole politico di Guareschi Il Neorealismo in Italia Pellegrini e pellegrinaggi Ortografia e stile Marangela Cappa Istituto Statale d’Arte Notizie dell’Amministrazione Comunale La Banda di Guidizzolo sfila per le vie di New York 2 Don Libero Zilia ha preso ufficialmete posseso della parrocchia di Guidizzolo TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI: Informativa ai sensi del d. lgs n. 196 del 30-06-2003 I dati in possesso della redazione de "la Notizia" sono forniti direttamente dagli interessati o estratti da elenchi pubblici: ovvero in nostro possesso anteriormente all'8-5-1997. Gli interessati possono chiedere la cancellazione, il blocco, l'aggiornamento o l'integrazione dei dati od opporsi al trattamento stesso. editoriale Andrea Dal Prato Nel nostro paese in questi ultimi mesi sono state diffuse, anche a mezzo posta, tre diverse lettere anonime. Secondo alcuni lo scrivere lettere anonime è il massimo della libertà di espressione e l’unico modo per essere veramente se stessi: un “volare nel cielo della libertà, senza alcun freno, liberi e felici…”. Sì, è proprio vero: “senza alcun freno”, anche quello della “responsabilità”; e infatti la lettera anonima è espressione di irresponsabilità, vergognosa irresponsabilità. E’ pur vero che si può dare libero sfogo, confidare, cioè, al proprio diario “segreto” i propri sogni - anche brutti -, le proprie fantasticherie, i propri sfoghi, le proprie emozioni, i propri sentimenti, le proprie arrabbiature, le proprie ribellioni: quelle pagine sono “segretate”; l’autore le tiene ben nascoste perché sono “confidenze a se stesso” e restano per suo rigoroso “uso interno”. Così si esprime, per analizzare il fenomeno delle lettere anonime, Pietro Pàstena ad un convegno nazionale forense a Palermo nel 2006. “Quello delle lettera anonima è un fenomeno assai diffuso, anche più di quel che si potrebbe pensare. In una sua possibile tipologia, troverebbe innanzitutto posto la denuncia anonima. Nei regimi totalitari, questa pratica si ritrova spesso incoraggiata dalle autorità: così è avvenuto ad esempio sotto lo stalinismo, mentre durante il fascismo una ragnatela di delazioni anonime denunciava i cittadini ritenuti di sinistra e, dopo le leggi razziali e soprattutto dopo l’8 settembre, gli Ebrei… Nel nostro ordinamento, le lettere anonime non costituiscono fonte probatoria, però possono originare indagini su cui promuovere, eventualmente in seguito, l’azione penale… Secondo alcuni giuristi, si farebbe spesso un uso improprio della denuncia anonima secondo una prassi che, se potrebbe trovare una giustificazione in un impianto inquisitorio, non dovrebbe trovare posto in un sistema accusatorio… Le denunce anonime vengono inviate non solo all’autorità giudiziaria: si vedano ad esempio quelle, numerose, che giungono agli uffici delle imposte secondo una prassi già denunciata da Edmondo De Amicis addirittura del 1896. O anche, quelle inviate ai dirigenti degli uffici pubblici riguardanti, è il caso più frequente, presunti comportamenti censurabili di un impiegato, da cui trae spesso origine un’indagine amministrativa interna. E’ stato rilevato che chi ha esperienza di uffici direttivi sa bene che in genere la lettera anonima è tra le cose più considerate dall’amministrazione statale: viene letta con irrefrenabile curiosità, sottolineata, siglata, postillata, commentata…” Chiara la panoramica del giurista, anche con sintetici e “significativi” riferimenti storici. Ed ora veniamo al “nostro” caso. Noi non intendiamo né possiamo assolutamente entrare nel merito delle lettere “liberamente” circolanti in Guidizzolo: sarebbe prendere in considerazione testi che si squalificano da sé perché non sottoscritti. La semplice citazione tra virgolette anche solo di qualche passo di tali lettere costituirebbe colpevole e irresponsabile divulgazione da parte nostra, fosse anche per ribatterne e contestarne falsi contenuti. Una lettera anonima non può essere presa in considerazione - fosse anche, per assurdo, elogiativa - ed è un gesto inqualificabile ed irresponsabile quando - ed è pressoché la norma - è diffamatoria. L’uomo è tale in quanto soggetto consapevole e responsabile del proprio operato. Se gli manca il coraggio delle proprie azioni, che uomo è? Essendo l’uomo fallibile per natura, tutti potremmo trovarci coinvolti o come vittime o…come attori in atti di ingiustizia, di sopruso, di prepotenza. Ebbene, come vittime abbiamo mezzi adatti per farci sentire, protestare e denunciare a viso scoperto e a fronte alta, e come attori il dovere di rimediare. In una società che si definisce civile non c’è proprio posto per gesti inqualificabili tesi, forse più che ad altro, a screditare, offendere ed infangare le persone. Lettere anonime, un vizietto antico 3 DIRETTORE RESPONSABILE Andrea Dal Prato CAPO REDATTORE Graziano Pelizzaro REDAZIONE Giulia Avanzi Sergio Desiderati Laura Leorati Elodio Perani Giovanni Zangobbi COLLABORATORI Giorgio Arienti Francesca Cappa Francesca Cargnoni Filippo Cerini Cristina Delmenico Francesco Gandellini Martina Grandelli Francesca Lugoboni Donatella Lusenti Franco Mondadori Francesca Pesci Luca Piazza Mariavittoria Spina Giulia Stuani Sandra Tosi Davide Truzzi PROGETTO GRAFICO Claudia Dal Prato EDITORE Centro Culturale “San Lorenzo” via Virgilio, 25 46040 Guidizzolo (MN) Tel. 348 3115232 e-mail: [email protected] R. O. C.: N° 9434 del 16-10-00 Aut. Tribunale di Mantova N° 8/95 del 30-05-1995 Stampa: Arti Grafiche Studio 83 (VR) Cellofanatura e spedizione postale Coop Service s.c.r.l. Virle Treponti (BS) COSTO MODULI 1 modulo verticale: mm 60 x 39 E. 40,00 2 moduli orizzontali: mm 60 x 82 E. 70,00 4 moduli orizzontali: mm 60 x 170 E. 110,00 1/2 pagina: mm 124 x 170 E. 180,00 Pagina intera: mm 277 x 170 E. 340,00 4 MUNICIPIO - tel. 0376 819201 E-mail: [email protected] CARABINIERI - tel. 0376 819006 - 112 VIGILI URBANI - tel. 0376 840241 PRO LOCO Guidizzolo - tel. 346 4901177 GAS (metano) - Pronto intervento tel. 800 905 440 BIBLIOTECA COMUNALE - tel. 0376 840435 Teatro Comunale - tel. 335 422406 Oratorio San Lorenzo - tel. 335 1211999 FONDAZIONE “RIZZINI” onlus - tel. 0376 819120 FONDAZIONE “NonSoloArte” - tel. 0376 840303 ISTITUTO COMPRENSIVO - 0376 819049 - 819059 ISTITUTO STATALE D’ARTE - tel. 0376 819023 Cooperativa “Orizzonti” - tel. 0376 847326 PARROCCHIA Birbesi - tel. 0376 819602 PARROCCHIA Guidizzolo - tel. 0376 819052 POSTE E TELEGRAFI - tel. 0376 840091 SISAM (acquedotto) - 800 859370 - 0376 771869 PROTEZIONE CIVILE - tel. 0376 847388 Prenotazione ambulanza - tel. 349 8608653 ORARIO DI APERTURA Da lunedì a venerdì: dalle 10 alle 13 Sabato: dalle 10 alle 12 • Dr.ssa Emi Ghisolfi - Cell. 333 8356733 Prenotazione visite: 0376 840433 (8,30-12,30) Lun. Giov. Ven.: dalle 16 alle 19 (su appuntamento) Mar. Mer. Gio.: dalle 10 alle 13 • Dr. Orfeo Valerio Galvani Ambulatorio 0376 819794 - abitazione 0376 819096 Lun. Mar. Mer. Gio.: dalle 9,30 alle 12,30 Mer. Ven.: dalle 16,30 alle 19,30 (su appuntamento) • Dr. Giuliano Ponti Ambulatorio 0376 819475 - abitazione 0376 819177 Lun. Mar. Mer. Ven.: dalle 10 alle 12,30 Giovedì: dalle 16,30 alle 19 • Dr.ssa Angela Gatti - tel. 338 2619350 Lunedì - Mercoledì - Venerdì: dalle 17,30 alle 18,30 Ambulatorio Medole - tel. 0376 898109 Lun. Merc. Ven. : dalle 10,30 alle 12 Mar. Gio.: dalle 17,30 alle 19 Pediatra di base • Dr.ssa Stella Schena - tel. 3491047387 Lun. Mart. Giov.: dalle 9,30 alle 12,30 Merc.: dalle 16 alle 19 - Ven.: dalle 14 alle 17 • Dr.ssa Giancarla Cavalli - tel. 0376 868173 NUMERO VERDE FARMACIE DI TURNO tel. 800-228521 (Guidizzolo 0376 819005) Ufficio Tecnico: lunedì e mercoledì dalle 10 alle 12,30 sabato dalle 10 alle 12 Assistente sociale: martedì dalle 11 alle 13 e giovedì dalle 9,30 alle 13 Polizia Municipale: mercoledì e sabato dalle 9 alle 11 Su appuntamento tel. 0376 840241 Segreteria e protocollo: Da lunedì a sabato dalle 9 alle 12,30 Ufficio scuola: Da lunedì a venerdì dalle 9,00 alle 12,30 sabato dalle 10 alle 12 APERTURA invernale lun. 9-12 / 14,30-18,30 mar. giov. 14,30-18,30 mer. ven. 9-12 sab. 9-12 estivo 9-12 / 15-19 15-19 9-12 Ciclo Club 1977 - tel. 0376 818189 AVIS - tel. 0376 840177 - AIDO - tel. 0376 840177 Rhapael - Ambulatorio Castel Goffredo 0376 771292 Amici di Rebecco - tel. 0376 819678 Associazione Commercianti - tel. 0376 818715 Calcio Guidizzolo - tel. 0376 819172 Centro Sociale “La Mimosa” - tel. 0376818419 Corpo Bandistico - tel. 0376 840090 CSE-Anffas - Rebecco - tel. 0376 818253 Gruppo Alpini Guidizzolo - tel. 0376 819516 GVG-Gruppo Volontari - tel. 0376 818240 Tennis Club Guidizzolo - tel. 0376 818382 Ambulatorio igiene pubblica - tel. 0376 846713 Amb. vaccinazioni pediatriche - tel. 0376 846705 Servizio di medicina veterinaria - tel. 0376 846724 Servizio igiene degli alimenti - tel. 0376 846737 Servizio medicina del lavoro - tel. 0376 846733 Igiene dell’edilizia ed igiene pubblica - tel. 0376 846733 ORARIO DI APERTURA Lunedì Mercoledì e Venerdì dalle 14,30 alle 17,30 Sabato: dalle 9 alle 12 e dalle 14,30 alle 17,30 ORARIO DI APERTURA DOMENICALE Maggio - Settembre dalle 17,00 alle 19,00 Ottobre - Aprile dalle 15.30 alle 17,30 estivo invernale GUIDIZZOLO Festivi: Prefestivi: Feriali: 8 - 9,30 - 11 - 18 19 7,30 - 18 17 18 17,30 BIRBESI Festivi: prefestivi Feriali: mart. giov. 9,30 18,30 8,30 18,00 REBECCOPrefestivi 18 Tutti i giorni dalle 8 alle 19 17 Don Libero Zilia Non dobbiamo avere paura: accanto a noi c’è il Signore Guidizzolo in festa ha abbracciato il nuovo parroco, don Libero Zilia, accolto sul sagrato della chiesa dal sindaco Graziano Pelizzaro, dal presidente del consiglio Giovanni Zangobbi, dalla giunta comunale, dai comandanti dei carabinieri e della polizia locale Mario Fierro e Ramona Tarchini. Era presente il consigliere regionale Carlo Maccari. Il corteo, con sacerdoti e ministranti e preceduto dalla banda musicale, si è mosso dalla casa canonica ed è arrivato sul sagrato. Il sindaco ha presentato a don Libero un paese che, insieme al ringraziamento a don Adriano Avanzi per i suoi 37 anni di servizio, gli dà il benvenuto assicurando sempre la massima collaborazione, facendogli dono di una medaglia del prof. Dal Prato raffigurante il Vescovo mons. Carlo Ferrari. Don Zilia ha ringraziato; “…siamo qui sul sagrato, ha detto, luogo molto importante in quanto paradigma delle differenze che ci contraddistinguono ma anche simbolo di confronto e dialogo. Oltre quella porta, come Mosè, tutti dobbiamo toglierci i sandali: è luogo sacro”. Il canto della corale ed un primo lungo applauso hanno accolto il parroco che si è fermato in preghiera davanti all’altare. Il rito sacro è stato aperto dal vicario don Giangiacomo Sarzi Sartori il quale, anche a nome del vescovo mons. Busti, ha esordito dicendo: “Vi consegniamo don Libero che viene in mezzo a voi nel nome del Signore, recando il messaggio del Vangelo. Guidizzolo vive un anno particolare: don Adriano che lascia la parrocchialità, don Giampaolo chiamato ad un altro incarico ministeriale: segno che la Chiesa vive non sui preti ma sul Signore.” Danilo Toniato ha quindi portato il saluto del consiglio pastorale e don Libero, visibilmente commosso, ha risposto ringraziando nuovamente ricordando le comunità dove precedentemente ha servito e la sua famiglia che lo ha sempre aiutato. Poi i saluti: ai giovani, alle famiglie, agli anziani ed agli ammalati, “…ai miei amici sacerdoti”. “Ora però, lasciamo il posto al Signore”. La celebrazione è proseguita con le letture. Il vangelo, il passo della vigna in cui gli operai ed il figlio vengono uccisi, è stato preso da don Libero nella sua toccante e profonda omelia: “Quella che abbiamo ascoltato è una parola molto forte. Cogliamo la delusione di Dio di fronte all’agire dei vignaioli che non hanno capito il suo amore. Quell’amore che lo porterà a piantare una croce sul calvario ed a salirvi per mostrare la Sua vicinanza all’uomo, in ogni circostanza, quando soffre, quando è solo ed anche quando sbaglia. E la resurrezione ci dice che Lui ha ragione”. Perdono, amore e speranza saranno allora le linee guida del suo ministero il quale, nel ricordo di Maria che Guidizzolo celebrava come patrona, sarà vissuto in disparte ma sempre attento alle necessità della comunità. Prima di dare il mandato agli operatori parrocchiali ed impartire dal sagrato la benedizione a tutte le famiglie, don Libero ha confessato: “Non nascondo che ho un po’ di paura; so quali sono le attese e le necessità. So anche, però, che accanto a noi c’è il Signore”. Sergio Desiderati 5 Notiziario del Corpo Bandistico di Guidizzolo - a cura di Francesca Cappa Soddisfazione per la trasferta mantovana al Columbus Day. Alla parata sulla Fifth Avenueerano presenti: Maccari, Lucchini, il Corpo Bandistico di Guidizzolo ed un seguito di guidizzolesi Si è conclusa positivamente e con grande soddisfazione dei partecipanti la trasferta dei mantovani che hanno preso parte alle celebrazioni per il Columbus Day a New York. Lunedì 13 ottobre, infatti, la tradizionale parata sulla Quinta Strada che celebra l’italianità nel mondo e la collaborazione tra i popoli italiano e statunitense, ha visto la partecipazione della delegazione inviata, su invito della Columbus Citizen Foundation, dal Consiglio Regionale della Lombardia, nella quale era presente una nutrita rappresentanza mantovana. L’onore di aprire la sfilata della delegazione lombarda è, infatti, toccato alla Banda di Guidizzolo, che, con il prestigio garantito da ben 170 anni di storia, ha aperto la parata sulla celeberrima Fifth Avenue. Il corpo bandistico del comune mantovano ha offerto l’accompagnamento musicale alla delegazione lombarda e preceduto il palcoscenico in movimento realizzato dall’altra realtà storica regionale invitata dal Consiglio a rappresentare la Lombardia: la Sartoria Brancato, il laboratorio sartoriale di Milano da decenni responsabile della realizzazione dei costumi per il Teatro alla Scala. Tra i sette consiglieri lombardi inviati dal Consi- COMBUSTIBILI CARBURANTI LUBRIFICANTI Da oltre quarant’anni al servizio della clientela 6 via Goito, 2 - Tel 0376 819135 Fax 0376 840264 Sulle scalinate del Metropolitan Museum con la delegazione del Consiglio Regionale della Lombardia Autorità della Regione e di Guidizzolo glio Regionale c’erano i due componenti mantovani dell’Ufficio di Presidenza: il Consigliere Segretario alla Presidenza del Consiglio Regionale Carlo Maccari e il Vice Presidente del Consiglio Regionale Enzo Lucchini. Con loro gli altri rappresentanti dell’ente lombardo: il Segretario alla Presidenza Battista Bonfanti e i consiglieri Paolo Valentini, Sveva Dalmasso, Silvia Ferretto, Carlo Porcari e Franco Mirabelli. Ad accompagnare la Banda di Guidizzolo, presente con 37 elementi diretti dal maestro Nicola Ferraresi, anche il sindaco del Comune Graziano Pelizzaro. La Banda ha eseguito un repertorio musicale ispirato alle atmosfere ed alle composizioni di inizio Novecento. L’edizione di quest’anno del Columbus Day era, infatti, dedicata al terremoto di Messina del 1908, occasione nella quale gli Stati Uniti fornirono numerosi aiuti alla popolazione italiana. Una particolare soddisfazione per la scelta del Corpo Bandistico di Guidizzolo viene da Carlo Maccari, che in questo comune risiede da Vescovi alla fine della messa nella St. Patrick’s Cathedral Il sindaco Graziano Pelizzaro, Enzo Lucchini Carlo Maccari, M° Nicola Ferraresi, Silvia ed Elisa I ballerini del palcoscenico in movimento con le autorità servizi ecologici spurghi civili ed industriali lavaggio tubazioni ad alta pressione videoispezioni servizio 24h Guidizzolo (MN) tel. 0376 849544 cell. 335 7587441 7 La splendida New York di notte sempre e per sette anni ha ricoperto l’incarico di sindaco. <<La presenza della Banda di Guidizzolo al Columbus Day – ha commentato – è un grande orgoglio per tutta la comunità mantovana e, in particolare, per quella guidizzolese. Con questo Corpo bandistico e con la sua lunga e felice storia si rappresenta, infatti, un’esperienza di assoluta eccellenza in campo musicale e culturale, che ora finalmente supera i confini del territorio mantovano e italiano. Non bisogna dimenticare, infine, il ruolo fondamentale che l’Associazione del Corpo Bandistico di Guidizzolo esercita anche nel campo della formazione, come dimostrano gli oltre 240 studenti iscritti alla sua Scuola di Musica>>. <<La partecipazione della storica Banda di Guidizzolo – è il commento di Enzo Lucchini - viene a completare una presenza lombarda sulla Quinta Strada, che vuole essere evocazione della tradizione e, allo stesso tempo, proiezione verso il futuro. Si tratta di un’occasione straordinaria per promuovere la cultura e la tradizione della moda, dell’arte e della musica italiana, al cui successo hanno contribuito in modo particolare le realtà milanese e mantovana, capaci di esprimere negli anni personaggi e tendenze che hanno fatto epoca e che oggi riproponiamo idealmente con la Sartoria Brancato e con il Corpo Musicale di Guidizzolo>>. <<Siamo molto orgogliosi - afferma il presidente del Corpo Bandistico di Guidizzolo Marco Gottardi - E’ un privilegio poter rappresentare Mantova e la musica del nostro territorio, attraverso la Banda e l’esperienza di successo della Scuola di Musica, molto apprezzata e di alta qualità, come dimostra il numero elevato di iscritti>>. IL CORPO BANDISTICO DI GUIDIZZOLO STORIA La Banda di Guidizzolo vanta una storia prestigiosa, lunga ben 170 anni e, nel suo percorso, ha toccato numerosi momenti fondamentali della storia d’Italia, rispecchiandone le difficoltà e gli umori. Nasce nel 1839 con il nome di Società Filarmo- Pizza al taglio Tonda da asporto 8 Gruppo Alpini Guidizzolo tel. 0376 819516 Guidizzolo via Solferino,66 tel. 0376 840494 Castiglione via Ordanino, 36 tel. 0376 632677 nica Guidizzolese e si inserisce subito a pieno titolo nella vita culturale della comunità del paese mantovano. Un primo momento di stallo si ha in corrispondenza del primo conflitto mondiale, ma nonostante il difficile periodo la banda non si scioglie e, subito dopo la fine della guerra, il gruppo guidato dal maestro Giovanni Gitti manifesta la volontà di riprendere le prove e le esibizioni. Durante il periodo tra le due guerre la Banda di Guidizzolo cresce e si migliora ma la seconda guerra mondiale porta un nuovo stop. L’antico gruppo musicale viene ricostituito nel 1945. Alla guida il maestro Rodolfo Spaniciati, che dirige la Banda in numerosi concerti e concorsi. Nel 1966 sopraggiungono importanti difficoltà economiche, tanto che si arriva alla decisione di sciogliere lo storico Corpo Bandistico. Il merito della sua rinascita e della vigorosa crescita che segue vanno al cav. Curzio Bonazzi, che sostiene finanziariamente il progetto. A dirigere la Banda c’è, ora, Francesco Pastorello. Siamo nei primi anni Ottanta, un momento particolar- mente felice. La Banda di Guidizzolo, rinvigorita, aumenta la sua attività e avvia una Scuola di Musica che inizia a licenziare i primi allievi. Non mancano collaborazioni con le scuole per l’insegnamento della musica. Un’altra data fondamentale corrisponde all’anno 1999. Grazie all’impegno dell’Amministrazione comunale di Guidizzolo, della Fondazione Cariplo e di vari altri sostenitori, la Banda locale e la Scuola di Musica trovano una sede stabile e definitiva. E’ il riconoscimento dell’alta qualità raggiunta dal corpo Bandistico, nonché del suo significativo ruolo all’interno della comunità. Nel 2005 il salto di qualità con la partecipazione alla Maratona delle bande europee in Lussemburgo. Gli ultimi anni sono segnati da una fitta agenda di appuntamenti in concerti, sfilate, feste paesane, appuntamenti sociali e culturali, rievocazioni storiche come la celebrazione della battaglia di Solferino e San Martino (2007). La Banda di Guidizzolo offre anche l’accompagnamento musicale a importanti manifestazioni sportive ospitate nel mantova- In marcia lungo la Fifth Avenue 9 Preparativi in attesa di dare inizio alla parata Con alcuni componenti di una banda newyorkese La Chiesa di Nostra Signora del Rosario in State Street no, come la partita di rugby Italia-Inghilterra e quella di volley Italia-Giappone. LA SCUOLA Una tra le attività collaterali di maggior pregio del Corpo Bandistico di Guidizzolo è la Scuola di Musica. Una realtà che, nel tempo, ha saputo costruire una sua specifica identità e ha, per questo, ottenuto un grande successo. Dal 2005, la Scuola di Musica ha, infatti, preso il nome di Circolo Diapason e ha variato la sua attività aggiungendo una nuova funzione. Il Circolo Diapason offre, infatti, corsi legati alla formazione professionale di insegnanti di musica e degli strumenti musicali. Caratteristica peculiare della scuola è l’affiancamento di tradizione e di innovazione. Ci sono corsi dove si insegnano gli strumenti classici: pianoforte, clarinetto, flauto, sax, tromba, corno, trombone, tuba, batteria, AUTOFFICINA FERRI MAURIZIO Calze e Collant 10 Via Quagliara, 28 - Guidizzolo Tel. 0376 818052 Vendita diretta al pubblico via H. Dunant, 26 Guidizzolo (MN) Tel. 0376 818621 Il Chrysler Building con i suoi 319 metri d’altezza In posa con un cagnolino viola New York vista dal mare Roberto Lucchini, Marco Gottardi, il console generale a New York, Francesco Maria Talò e Carlo Maccari alla serata di gala percussioni, chitarra, canto moderno, fisarmonica, violino. Ma anche proposte particolari pensate per i più piccoli e per le famiglie, come i corsi che utilizzano l’innovativo metodo Suzuki per l’avvicinamento dei bambini all’esperienza musicale, attraverso canto, musica e movimento. La scuola prevede, infatti, corsi per tutte le età. Per le fasce d’età più giovani ci sono anche campus estivi. Il successo del Circolo Diapason si legge nei suoi numeri: oltre 240 allievi e una sessantina di giovani musicisti. Nel 2007 un’importante novità: l’apertura della sede distaccata di Cavriana e nel 2008 a Roverbella. Al Circolo aderiscono anche l’Orchestra Sinfonica dei Colli Morenici, il quintetto dei Solisti Laurentini ed il Quartetto Diapason. Sito WEB: www.bandaguidizzolo.it La perfetta riuscita della manifestazione è stata resa possibile grazie Consiglio Regionale Lombardia e alcuni sponsor: Fondazione NONSOLOARTE Franco Bombana, RI.VA.S s.r.l. di Sartori Luigino, Furio Geom. Sandro, BBF S.r.l. di Gambetti fotografie di: Andrea Dal Prato Produzione e commercio infissi www.rivas.it 11 salute Argomenti medici semplificati da Elodio Perani di Guidizzolo Mente e cervello: da evidenze sacre e filosofiche a cenni di neuroscienze In tono semplicistico ma molto pratico il cervello si definisce un organo materiale che ospita la mente, produttrice del pensiero. Il pensiero è il generatore di tutte le idee. Dall’Evangelo di Giovanni apprendiamo che, quando Dio Padre ha creato l’uomo a sua immagine e somiglianza (Et ait Deus: faciamus hominem ad imaginem et similitudinem nostram...) e gli ha trasmesso il proprio Verbo (In principio erat Verbum et Verbum erat apud Deum...) si è riferito alla persona del figlio Gesù Cristo perchè, essendo incarnato, si assimilava all’uomo terreno. Il Verbo è la Sapienza e la Sapienza si esprime attraverso le facoltà mentali. La filosofia razionalistica di Cartesio, basata esclusivamente sulla teoria innatistica della conoscenza (Cogito ergo sum) capovolgeva completamente la logica biblica ma già i cartesiani, anzichè puntare esclusivamente sull’evidenza del “cogito”, posero la possibilità di raggiungere la conoscenza attraverso l’opera di Dio. 12 A mio avviso, Scienza e Fede hanno sempre “finto” di contrapporsi ben sapendo che la dinamica cerebrale non può prescindere dal “Verbum” trasmesso da Dio. A questo punto, per mia inadeguatezza, non intendo entrare nell’assoluto insegnamento di Benedetto XVI che ci stà dimostrando come si possa razionalizzare la fede (gli unici che non hanno capito sono i “cervelloni” di Bratislava e della “Sapienza” di Roma). Tenterei invece di fare alcuni cenni di neuroscienze con la speranza di poter idealmente concludere con “Sum ergo cogito”. Il cervello è una struttura modulare che, secondo calcoli, dall’origine dell’uomo (anni 10-9) ad oggi, aumenta di 10 neuroni all’anno. Rappresenta e divulga dei concetti, partendo da immagini proprie che pesca in un magazzino, anche inconscio, di notizie con una velocità di 1023. Si pensi che quella del computer, per noi strabiliante, è di 1015. Il cervello quindi elabora anche al di fuori della coscienza ribadendo che l’inconscio, pur essendo un magazzino di notizie, per rappresentare e divulgare dei concetti ha bisogno di immagini; ne sono prova gli animali che rispondono non per imitazione ma per vantaggio. Le emozioni, ad esempio, sono reazioni fisiologiche che in un certo senso ostacolano il ragionamento ma favoriscono la normale conoscenza. Esse sono governate da ormoni neuromodulatori che facilitano l’attenzione (sistema noradrenergico), la selettività (sistema colinergico), controllano le risposte (sistema serotoninergico) e la loro velocità (sistema dopaminergico). Nell’ipotesi di un evento patologico secondi 6 mesi incrementano di 1/5 cm3. (neuroabduzione) si può arrivare alla confusio- Lo sviluppo cerebrale del primo anno ne, al delirio, allo stupore (mancanza di attività di vita non può essere ripetuto nemmeno in tutspontanea), al coma o stato vegetativo (sin- to il resto della vita di una persona longeva. drome apallica) ma quando si usa la definizio Per quanto riguarda il valore funzione “mutismo acinetico”, per significare coma nale lo sviluppo in ognuno dei primi 6 mesi del vigile, non ci può essere espressione perchè bambino è paragonabile a quello di un anno neil concetto corticale di “vigile” non è material- gli altri tempi della vita e in ognuno dei secondi mente accettato. 6 mesi è paragonabile a quello di 6 mesi dello Il recentissimo capovolgimento con- stesso adulto. cettuale secondo cui non è più possibile sen Si deduce quindi che il valore dei tempi tenziare lo stato mortale in presenza di un E. di sviluppo neurofunzionale del primo anno di E. Gramma piatto deriva dal fatto che la morte vita è fondamentale e che il bambino per crevera non è quella cerebrale ma quella del tron- scere cerebralmente non abbisogna di partico encefalico che è la sede di tutte le attività colari attenzioni mentre l’autocoscienza viene SETTEMBRE 2008 biologiche e vitali. acquisita quando si riconosce allo specchio. Per quanto riguarda il versante della Nel mondo animale solo gli scimpanzè motricità finalizzata dobbiamo parlare di “neu- hanno questa facoltà. roni minor” o visumotori o premonitori che per Voglio infine accennare al problema cepiscono stimoli, essendo specifici per ogni F Adella memoria procedurale del neuroleso che L stimoli E G Npur AM E R I A di non “La casa dei tuoi sogni” formaw di oggetto da toccare o da prendere, ha asserendo averli. ww .c ai ol a. co m però funzionano anche con l’immaginazione e In realtà sono più veri durante il sonno formano le mappe motorie che sono molte per perchè sono avulsi da condizionamenti di vario ogni organo o parte del corpo. genere. L’esempio più chiaro è quello del bam- Se poi entriamo nella sfera specifica bino che segnala la decisione, dopo che il cer- del videoleso scopriamo che nell’emicampo vello l’ha già fatto, indicando e toccando quello considerato cieco esiste ugualmente una visioche lo colpisce e ciò dimostra che l’attività ce- ne alterata inconscia, completamente percettirebrale produce il comportamento. va, di figure fra campo integro e campo cieco. Il suo cervello in utero si sviluppa in Questo fenomeno è registrabile con maniera impressionante: da zero grammi in l’esame dei potenziali evocati. 270 giorni arriva a GUIDIZZOLO pesare 400VIAgrammi (circa 1,5T.0376.819538 Qui fermo il mio sperando CAVRIANA N.30/A F.0376.848091SALO’argomento LARGO DANTE N.2 grammi/giorno). ancora una volta di essere accettato per lo Nei primi 6 mesi dopo la nascita il cra- scopo e il significato di questi nostri incontri. nio del bambino con il cervello aumentano il loro volume di circa 1 cm3 al mese mentre nei NOVEMBRE 2008 w ww .c ai ol a. co m FALEGNAMERIA “La casa dei tuoi sogni” GUIDIZZOLO VIA CAVRIANA N.30/A T.0376.819538 F.0376.848091- SALO’ LARGO DANTE N.2 STOP AND GO F.lli Turini BAR - TAVOLA CALDA SELF SERVICE RICEVITORIA SUPER ENALOTTO VIA. GALILEO, 4 GUIDIZZOLO - TEL. 0376 847054 13 Noi e la legge A cura di Laura Leorati, avvocato I lettori possono esporre problemi o situazioni che siano di interesse generale Guida in stato di ebrezza Le recenti modifiche in materia introducono pene progressivamente in aumento in relazione al maggior tasso alcolemico riscontrato nonché alla pericolosità sociale del conducente. Ne derivano tre distinte fattispecie di reato, rubricate alle lettere a), b) e c) dell’articolo 186 Codice della Strada. “Chiunque guida in stato di ebbrezza è punito, ove il fatto non costituisca più grave reato: a) con l’ammenda da euro 500 a euro 2000, qualora sia stato accertato un valore corrispondente ad un tasso alcolemico superiore a 0,5 e non superiore a 0,8 grammi per litro (g/l). All’accertamento del reato consegue la sanzione amministrativa accessoria della sospensione della patente di guida da tre a sei mesi; b) con l’ammenda da euro 800 a euro 3.200 e l’arresto fino a tre mesi, qualora sia stato accertato un valore corrispondente ad un tasso alcolemico superiore a 0,8 e non superiore a 1,5 grammi per litro (g/l). All’accertamento del reato consegue in ogni caso la sanzione amministrativa accessoria della sospensione della patente di guida da sei mesi ad un anno; c) con l’ammenda da euro 1.500 a euro 6.000, l’arresto fino a sei mesi, qualora sia stato accertato un valore corrispondente ad un tasso alcolemico superiore a 1,5 grammi per litro (g/l). All’accertamento del reato consegue in ogni caso la sanzione amministrativa accessoria della sospensione della patente di guida da uno a due anni”. Qualora il conducente in stato di ebbrezza abbia 14 provocato un incidente stradale, le pene sono raddoppiate ed è disposto il fermo amministrativo del veicolo, di proprietà del conducente, per novanta giorni. Come si evince dal sopra indicato testo normativo, all’accertamento del reato consegue la sanzione amministrativa della sospensione della patente di guida. Secondo le parole della suprema corte, trattasi di provvedimento preventivo ed irrogabile dal Prefetto, avente natura cautelare e provvisoria volta ad impedire che, nelle more del processo penale, il conducente arrechi reiteratamente pericolo ad altri soggetti. Avverso l’ordinanza prefettizia è ammessa opposizione al Giudice di Pace territorialmente competente entro 30 giorni dalla data della notifica per chiedere, in via principale, di sospendere l’applicazione della sanzione di sospensione della patente e, quindi, l’immediata restituzione della stessa o, in subordine, la riduzione al minor tempo possibile della durata di tale sanzione. Il ricorso in opposizione troverà verosimilmente accoglimento nella misura in cui si riesca a dimostrare che non sussistono fondati elementi di responsabilità in ordine alla lesione dell’altrui incolumità. Esemplificando, la linea difensiva sopra esposta sarà ragionevolmente sostenibile qualora sussistano obiettive condizioni quali la riconducibilità del tasso alcolemico accertato alla prima fascia (superiore a 0,5 e non superiore a 0,8 grammi per litro) relativa alla più lieve fattispecie di reato, la circostanza che il conducente non si sia reso colpevole di aver provocato un sinistro stradale o, in generale, l’assenza di accertamento in ordine a circostanze sintomatiche dello stato di ebbrezza, desumibili in particolare dallo stato del soggetto e della condotta di guida. Noi e il fisco A cura di Giulia Avanzi, ragioniere commercialista I lettori possono esporre problemi o situazioni che siano di interesse generale Un nuovo obbligo Da poche settimane è entrato in vigore un provvedimento legislativo che impone ai datori di lavoro di comunicare al medico competente l’elenco dei dipendenti che svolgono mansioni che potrebbero provocare incidenti in stato di tossicodipendenza, anche occasionale. Sulla base di nominativi forniti verranno avviati poi gli accertamenti sanitari periodici sulla tossicodipendenza. Tale norma è stata varata per evitare che persone che hanno fatto uso di sostanze stupefacenti, anche in modo occasionale, non possano svolgere mansioni che possano comportare rischi per la sicurezza, l’incolumità e la salute propria o di terzi. L’obbligo è quindi previsto, indipendentemente dalle informazioni personali di cui i datori di lavoro posso essere a conoscenza, per tutti i dipendenti che svolgono ruoli inerenti attività di trasporto (ad. esempio la conduzione di mezzi di trasporto che richiedano la patente B, C, D o E) o una delle attività elencate nell’allegato I al provvedimento del 30 ottobre 2007, emesso dalla Conferenza Unificata tra cui figurano ad esempio: - I conducenti, conduttori, manovratori e addetti agli scambi di altri veicoli con binario, rotaie o di apparecchi di sollevamento (anche i muletti), esclusi i manovratori di carri ponte con pulsantiera a terra e di monorotaie; - gli addetti ai pannelli di controllo del movimento nel settore dei trasporti; - gli addetti alla guida di macchine di movimentazione terra e merci. Il provvedimento contempla due distinti livelli di accertamento: il primo, interamente affidato al medico competente, e un altro, di secondo livello, a cura delle strutture competenti con compiti di approfondimento diagnostico- accertativo. Il medico competente si attiva non appena il datore di lavoro gli trasmette – per iscrit- to - i nominativi dei lavoratori da sottoporre ad accertamento di assenza di tossicodipendenza e di assunzione di sostanze stupefacenti o psicotrope, anche saltuaria. Se il lavoratore risulta positivo agli accertamenti di primo livello viene inviato dal medico alla struttura sanitaria competente per la visita medica; se egli rifiuta viene sospeso dalle mansioni a rischio. Si ricorda che tale circostanza non può costituire da sola motivo di licenziamento; il lavoratore trovato positivo agli esami che decide di ricorrere al trattamento di riabilitazione viene sospeso, ma ha diritto alla conservazione del posto di lavoro. I contratti e gli accordi collettivi nazionali possono dettare regole più dettagliate, anche per la concessione dell’aspettativa. Il datore di lavoro ha l’obbligo di inoltrare una nuova comunicazione al medico competente, ad ogni cambio delle mansioni di lavoratori già in servizio o all’atto dell’ingresso di nuovi dipendenti. In ogni caso, tale comunicazione ha cadenza minima annuale. L’onere economico di tale nuovo obbligo è a carico del datore di lavoro. E’ estremamente importante che tale obbligo venga osservato poiché per il datore di lavoro che, in caso di svolgimento di una delle mansioni che comportano rischi per la salute e l sicurezza, ometta di far eseguire gli accertamenti prescritti prima dell’assunzione o quelli periodici, ovvero, in caso di accertato stato di tossicodipendenza, non faccia cessare il lavoratore dallo svolgimento delle mansioni a rischio, viene punito con l’arresto da 2 a 4 mesi o con un ammenda da 5.164,00 e 25.822,00 euro. Sono quindi sanzioni pesantissime. 15 Anima e cuore A cura di Sandra Tosi Per un raggio di sole che si chiama Simone Sei nato in un freddo giorno d’inverno da una donna che ti ha amato talmente tanto da donarti la vita. Poteva abortire, la legge italiana lo permette, ma ti ha fatto nascere e ti ha lasciato nella culla termica di un ospedale, certa che un’altra mamma e un papà ti avrebbero amato quanto lei. Tu, Simone, piccolo tesoro, non sei consapevole di quanto la tua nascita abbia regalato a chi ti sta intorno. Ricordo, anni fa, quando ho conosciuto la tua mamma, in ospedale. Io non giovanissima, lei bella come il sole, la vita che le sorrideva e un marito tenerissimo accanto. Un intervento e quella diagnosi: difficilmente avrà una gravidanza… Per chi sogna una famiglia numerosa con tanti bambini, una sentenza simile sconvolge: non sei più una donna sei solo “una pancia vuota”. La prima reazione è la rabbia, i medici si sono sbagliati, poi la speranza del miracolo, tutti i mesi. E il dolore peggiore è quando ti ricoverano per accertamenti e, per mancanza di posti letto (??!) ti mettono in stanza con donne ricoverate per abortire. Stanno buttando via quello che per te sarebbe il dono più prezioso che Dio può farti e il tuo dolore si incastra stridendo con il loro… Il tempo passa e pensi a tutto l’amore che hai dentro, che cresce a dismisura quando i media danno notizie di bambini buttati nei cassonetti La Paella Menù della casa: Antipasti di pesce Paella al pescado 16 Tel. 0376 818697 via H. Dunant, 46 Guidizzolo (MN) www.ristorantelacollinetta.it dell’immondizia, orfani, affamati o sfruttati. Io e la tua mamma abbiamo condiviso tutto questo e anche altro… Posso dire con un pizzico d’orgoglio che anche le mie esperienze, non tutte negative, hanno contribuito a portare papà e mamma fino a te, con l’iter burocratico per l’adozione. Loro hanno avuto la fortuna di trovare, fin dall’inizio, operatori stupendi che li hanno aiutati a crescere, capire, accettare. E io che li conoscevo bene, non avevo dubbi sull’esito finale: erano meravigliosi già prima di iniziare questa “gestazione”. E il tuo papà non accarezzava il pancione della tua mamma perché era una “gravidanza” diversa la loro e molto più sofferta. Tu non eri nella pancia, eri nel cuore, che diventava sempre più grande, ogni giorno che passava. E quando è arrivata la telefonata dal Tribunale dei Minori quel grande cuore si è aperto e sei arrivato tu. Ricordo le parole del tuo papà quando ti ha cullato la prima volta: alla vita non posso chiedere di più! E qui mi fermo perché tu, come un raggio di sole, sei riuscito a cancellare ricordi troppo dolorosi, che riemergono ogni tanto, annebbiati. Di W. Goethe ti regalo: “La felicità non va considerata una gioia passeggera, è invece una forza segreta che agisce lungo tutta una vita”. E-mail: [email protected] L’Acquario di Genova Questa è la meta che la classe del “41” ha scelto per l’annuale gita organizzata dal Centro Culturale San Lorenzo in collaborazione con la Pro Loco. Una giornata splendida. Pullman al completo e alle 6 pronti per l’escursione verso il misterioso mondo che da oltre dieci anni è dedicato alla vita nel mare. Un po’ di storia. L’Acquario di Genova è stato costruito in occasione di Expo ’92, celebrazione del quinto centenario della scoperta del Nuovo Mondo da parte di Cristoforo Colombo, con l’intenzione di ristrutturare e valorizzare un’area, piena di storia e tradizioni, situata nel cuore del centro storico di Genova: il Porto Antico. Il progetto dell’area e dell’Acquario è dell’architetto genovese Renzo Piano, che ha voluto realizzare un’opera che diventasse parte integrante della città, abbattendo i muri di delimitazione che per anni hanno tenuto i genovesi lontani dai moli. Dall’estate del ‘98, l’Acquario di Genova si è arricchito con il rinnovamento di tutto il percorso e l’arrivo della Grande Nave Blu, una vera nave con 2.500 metri quadrati di esposizione. Il tema dominante, la biodiversità, è sviluppato attraverso la riproduzione di ambienti e l’esposizione di animali tipici del Madagascar, scelto come paese simbolo per la ricchezza delle specie che in esso vivono. Con 1.300.000 visitatori annui, si colloca tra le principali mete turistico-culturali in Italia. L’Acquario consta di 70 vasche che riproducono ambienti marini, lacustri e terrestri. Sono circa 800 le specie ospitate, con oltre 10.000 esemplari tra pesci, rettili, anfibi, mammiferi, uccelli ed invertebrati. Al termine della visita, con gli occhi ancora pie- ni delle meraviglie appena viste e con il desiderio di tornare per una visita più approfondita. Dopo un pranzo, rigorosamente a base di pesce, si è potuto visitare il “Galeone Neptune” che era servito per il film “I pirati”, e la Genova vecchia che si affaccia sul porto con i suoi caratteristici vicoli. Oriano Parmeggiani, con il suo pullman e la sua disponibilità, è stato uno squisito anfitrione e ci ha offerto un’abbondante colazione e una gustosa cena al ritorno. Nelle foto: Un “corallo molle” e una splendida “medusa”, fotografati durante la visita Filippo Cerini 17 Finocchio alle noci a cura di Donatella Lusenti Ricetta per 4 persone Ingredienti Ingredienti 4 finocchi grossi 100 g di fontina 100 g di parmigiano grattugiato 30 g di burro 12 gherigli di noce 10 g di farina integrale noce moscata sale e pepe Preparazione Mondate i finocchi, lavateli, affettateli a spicchi e fateli lessare in acqua salata per 15 minuti circa. A fine cottura sgocciolateli molto bene e asciugateli tamponandoli con carta da cucina. Disponeteli in una pirofila imburrata e spolverizzata con la farina. Tagliate a dadini la fontina; tritate finemente i gherigli di noce. Distribuite uniformemente sui finocchi la fontina, il trito di noci, una grattata di noce moscata e il parmigiano grattugiato; insaporite infine con un pizzico di sale e una “macinata” di pepe. Completate cospargendo con qualche fiocchetto di burro e cuocete i finocchi nel forno già caldo a 180 °C per 15 minuti finché saranno gratinati e si formerà una crosticina dorata. Servite subito. Vini consigliati Riesling - Oltrepò Pavese Lizzano Bianco (Puglia) ADOLFO NEGRI Vendita e assistenza Impianti a gas 18 tel. 0376 847016 Via H. Dunant (zona industriale) 46040 Guidizzolo (MN) P Ristorante Pizzeria La Piazzetta E’ aperta la nuova “Terrazza invernale” con nuove proposte di pesce e carne Tel. 0376 819041 Via Henri Dunant, 4B - Guidizzolo 19 La Camorra di Martina Grandelli “Te devi capì che la camorra nun ce stà!” Antonio, pugliese. Negli ultimi mesi si è parlato molto di Roberto Saviano e del suo libro “Gomorra” che denuncia le organizzazioni camorriste e i loro traffici internazionali. E la gente si meraviglia. Si chiede come sia possibile tutto ciò e mette in dubbio le parole di Saviano. Ipocrisia. Ipocrisia di chi fa finta di non vedere e di chi vive in una campana di vetro. La camorra è sempre esistita. Fin dalla nascita dell’Italia come nazione, c’è sempre stato chi ha lavorato per queste organizzazioni, sebbene ancora non avessero il nome di Camorra. Le violenze sono pesanti, quasi da togliere il respiro: ricatti, pressioni, minacce; poi ci sono anche le morti, quelle scomode, taciute per paura. È la paura a nutrire i camorristi e a renderli forti. Ieri, mi ha colpito un fatto di cronaca nera al telegiornale: un uomo che aveva coinvolto tutta la famiglia in un traffico illegale di droga. Dalle immagini si vedeva il nipote di circa otto anni che, affacciandosi alla finestra al piano terreno dell’abitazione, porgeva velocemente la droga ad un acquirente, arrivato in moto. In un attimo hanno traballato i miei ideali di “famiglia” e si è figurata in me l’idea di “clan”. Per chi ha letto il libro “Gomorra” o ha visto il film, è facile ricordare le scene girate a Scampia e Castelvolturno, in abitazioni dalle piccole squallide stanze, dove il clan si riunisce (uso il presente, perché questa è una dura realtà) ad escogitare piani ed ad organizzare traffici e ricatti. Immagino il fumo nelle stanze, delle banconote appoggiate su di un anonimo tavolo in legno e le armi, dai coltelli ai kalashnikov, in mano anche ai più piccoli. Nelle zone del sud Italia dove la camorra è realtà viva, i bambini non esistono: crescono troppo in fretta, passando dai giocattoli a questioni più grandi di loro. Si ispirano a falsi modelli con auto costose e soldi in tasca: i camorristi sanno come comprare i giovani e questi ultimi sono disposti a vendere l’anima per il denaro, la popolarità ed il “rispetto” dei loro coetanei. Diventare grandi non è facile, gli “eroi” cui far riferimento o sono negativi o del tutto nulli, e gli appigli di salvezza per uscire da questi clan diventano sempre più radi. La risalita è un continuo scivolare su una parete di vetro. Manca la volontà, e soprattutto il saper comprendere cosa è giusto: capire che non si può bruciare il negozio di un commerciante che non paga il pizzo, né uccidere il fratello di un uomo che ha denunciato le violenze subite. Sembra una realtà lontana da noi, eppure questi fatti, all’ordine del giorno, risuonano come “normali” nelle teste dei giovani pugliesi. E ora non si vuole fare di tutta l’erba un fascio, solo spiegare che molti non afferrano a fondo la gravità delle loro azioni: lasciano presto la scuola, impugnano le armi e vengono iniziati a questa “carriera”. Nonostante le forze dell’ordine cerchino di contrastare questo fenomeno, la situazione è grave e l’organizzazione ramificata ed internazionale. Non per niente ora Saviano non vive più: è costretto a girare con la guardie del corpo a cui fa rischiare la vita continuamente. È davvero inutile spiegare perché egli ora cerchi tranquillità all’estero, lontano, almeno in parte, dagli uomini che l’hanno minacciato di morte e dai giornali che gridano continuamente il suo nome. Saviano è diventato uno spettro che si trascina di convegno in convegno, lontano dalla famiglia e più ancora dal pensar di crearsene una. Amici, ex compagni di scuola, parenti, tutti cancellati. Questo il prezzo della verità. Molti politici hanno detto “L’Italia è con lui”, ma chi davvero, tra di noi, avrebbe avuto tale coraggio? Questi sono gli eroi da cui prendere esempio, altro che veline e calciatori! I camorristi continueranno a dettar legge finche esisterà la paura, il terrore di dire la verità, di ribellarsi. È vero sì che l’ultimo pugliese che ha avuto il coraggio di denunciare un clan si è trovato la fabbrica bruciata e ora non ha più niente se non la sua forza di volontà e la sua voglia di giustizia, ma quando diremo basta ai camorristi? Quando decideremo di non essere più pecore, ma leoni? La paura può avere fine? AUTOCARROZZERIA - AUTOSOCCORSO - Convenzionato EUROP ASSISTANCE VAI Riparazione e sostituzione cristalli - Carica climatizzatori - Lavaggio interni AUTO SOSTITUTIVA GRATUITA 20 Strada Zanina, 28/30 - BIRBESI di Guidizzolo (Mn) - Tel. 0376-849525 - 347-4565347 - [email protected] Games area a cura di Davide Truzzi I lettori possono suggerire argomenti che siano di interesse generale Le grandi uscite invernali Propongo, al lettore, le grandi uscite videoludiche di questo ricchissimo inverno 2008, specificandone la data e la piattaforma di appartenenza. 31 Ottobre 2008 - Fallout 3, disponibile per Xbox 360, Ps3, PC. 7 Novembre 2008, - Gears of war 2, disponibile per Xbox 360. - Little Big Planet, Disponibile per Ps3. 11 Novembre 2008, - Call of Duty: World at War, disponibile per tutte le piattaforme. 14 Novembre 2008, - Naruto: The Broken Bond, disponibile per Xbox 360. - Spiderman: Il regno delle ombre, disponibile per tutte le piattaforme. - Mirror’s Edge, Disponibile per Xbox 360, Ps3. 20 Novembre 2008, - The Last Remnant, Disponibile per Xbox 360. 21 Novembre 2008, - Need for Speed: Undercover, Disponibile per Xbox 360. - Left 4 Dead, Disponibile per Xbox 360. 28 Novembre 2008, - Resistance 2, Disponibile per Ps3. - LocoRoco 2, Disponibile per Psp. 5 Dicembre 2008, - Prince of Persia, Disponibile per Xbox 360, Ps3, PC. - Damnation, Disponibile per Xbox 360, Ps3, Pc. 15 Dicembre 2008, - Rock Band 2, Disponibile per Xbox 360, Ps3. MACCHINE ORTOFLOROVIVAISTICHE Tecnologia d’avanguardia in agricoltura tel. 0376 819342 fax 0376 840205 www.ferraricostruzioni.com E-mail: info@ ferraricostruzioni.com Guidizzolo (MN) via Valletta, 1/A T RosEtta A M Acconciature Team Rosetta Via Sayore, 36 46040 Birbesi Tel. 0376 849528 Massaggio cute in aromaterapia Reflessologia plantare Da Martedì a Giovedì 8,15-12,15 - 14,15-19,15 Venerdì e Sabato orario continuato dalle 8,00 alle 19,00 ELETTRO RIZZI Impianti elettrici civili e industriali Quadri - Cabine MT BT Tel. 0376 653423 Pronta assistenza: 335 453334 335 7636225 335 7636226 335 7636227 via Settefrati, 44 - Rivalta S/M e-mail: [email protected] 21 Psicologia a cura della Dott.ssa Giulia Stuani I lettori possono esporre problemi o situazioni che siano di interesse generale La paura dell’Altro Negli ultimi anni assistiamo sempre più frequentemente al popolarsi delle nostre città da parte di immigranti da Paesi stranieri, cosa che peraltro il nostro Paese ha fatto fino a non molti decenni fa nei confronti di altri Paesi considerati più ricchi. Questa migrazione di massa, non solo nelle città, ma anche nei nostri paesini, potrebbe essere considerata un’opportunità di scambio e di crescita, di condivisione, di conoscenza; basti pensare all’esempio londinese, in cui le varie razze e culture convivono serenamente. Tuttavia, nel nostro Paese si sta verificando sempre più facilmente quella che può essere definita “la paura dell’Altro”, il timore del diverso, tanto da sentire sempre più frequentemente persone dire che non vogliono più uscire da sole di sera perché si sentono minacciate dalle persone di diversa etnia che frequentano le nostre strade in tarda serata. Ma da cosa viene questa paura? Indubbiamente le abitudini, i credo religiosi e quindi le condotte comportamentali che si adottano, i valori, le lingue così differenti tra loro pongono a volte dei limiti che possono sembrare inconciliabili con i nostri, ma non è solo tutto questo che porta alla paura. Piuttosto, la paura viene concepita, si insinua nell’homo italicus a partire dalle informazioni che ad esso arrivano quotidianamente; quante volte succede di sentire un telegiornale dire “albanese uccide la moglie” o “marocchino travolge sulla strada un anziano” e così via? Come mai succede di rado di sentir dire “italiano spara a connazionale”? Perché la provenienza di una persona che commette un misfatto è importante solo se questa non è italiana? In fin dei conti, 22 molti dei crimini commessi in Italia vengono svolti da italiani! Il risultato di questa “manovra” d’informazione è un legame nell’inconscio collettivo che unisce il non-italiano al crimine, pertanto tutti coloro che non sono nati in Italia saranno sicuramente persone che commetteranno crimini o, comunque, di cui non ci si può fidare. In qualche modo succede che si faccia di tutta l’erba un fascio. Con queste righe non si vuole negare che esistano persone di provenienza straniera che commettono reati, ma si vorrebbe precisare che ne esistono altrettante, se non di più, sul nostro territorio, che svolgono gli stessi crimini e sono italiani al cento per cento. Succede poi che questa erronea generalizzazione inconscia trovi supporto, considerato tangibile, nel momento in cui gli immigrati lavorano al posto degli italiani, comprano le loro case, i loro figli vanno nelle nostre scuole non pagando ciò che un italiano paga facendo i salti mortali…in qualche modo “rubano il territorio e la vita che di diritto è dell’italiano”. Cerchiamo però di fare una considerazione: se tutto questo succede, dipende forse dal fatto che il nostro Stato arriva a permettere questo, non perché “lo straniero cattivo” lo prende a forza! Non è compito di una psicologa analizzare politicamente l’argomento, ma si vuole in questa sede far riflettere sul fatto che se una relazione (italiano-straniero) non funziona, la colpa è di entrambe le parti che si relazionano e di tutto ciò che nella relazione entra a farne parte (illusioni, false credenze, generalizzazioni, Stato poco protettivo e chi più ne ha più ne metta). A voi la scelta di potervi sentire non minacciati Quinta Essenza Servizi: - epilazione con trattamenti di autocura ritardante - solarium corpo - ricostruzione unghie in gel IBD - pedicure e manicure curativi con trattamenti alla parafina - sunn less autoabbronzante spray - bagno di vapore in thalaxotherm - bagno di fieno - massaggio con le pietre Stone Massage - massaggio linfodrenate, rivitalizzante, di equilibrio muscolare, anti stress - trattamenti viso personalizzati - rejuvenating per una pelle sempre giovane - trattamenti corpo personalizzati, peeling corpo aromatizzati - trattamenti corpo; chocotherapy, coffeetherapy, aromatherapy, vinotherapy - permanent make up - prodotti: Istitut Esthederm, MKL, Anubis; Acque Chiare centro estetico Il centro realizza buoni regalo personalizzati Lunedì: dalle 14 alle 19 Dal martedì al sabato: dalle 9 alle 19 Quinta Essenza Centro Estetico di Caiola Elisa e Francesca via Vittorio Veneto, 79 Tel. 0376 818663 Bimbi nati nel 2008 Come è tradizione, nel primo numero dell’anno, “la Notizia” pubblica le fotografie dei bimbi nati nell’anno precedente, il 2008. I genitori che desiderano aderire all’iniziativa aperta, oltre che ai guidizzolesi, a tutti coloro che ricevono “la Notizia” e che sono in qualche modo legati al nostro paese. Le foto devono essere consegnate entro il 10 gennaio 2009 presso: - Sede della Redazione: via Virgilio, 25 tel. 348 3115232 e-mail: [email protected] - Municipio: UIfficio Anagrafe sig.re Marianna Conchieri e Laura Trevini - Foto & Video di Bottoli e Bertani, via IV Novembre, 2 - 0376 840112 Presso lo studio fotografico Bottoli & Bertani, è possibile eseguire gratuitamente la foto da pubblicare. 23 Poesia alle montagne Quanto sono grandi e luminosi il cuore e la mente dei bimbi! I loro occhi incantati trasfigurano la realtà, la superano, la ricreano e ce la restituiscono “trasognata”. Tale è il poeta. Così è del tutto “normale” per gli occhi estatici di Irene vedere l’imponenza dei giganti di roccia che, toccando il cielo, si stagliano nell’azzurro; e sono vivi per il verde dei pini, mentre il selvatico sottobosco li rende fieri e superbi. Sono anche chiacchierini per il gorgoglìo dei ruscelli e minacciosi per l’impeto dei torrenti. E intriganti per l’intricato labirinto di felici sentieri d’incontri e di scoperte. Né possono mancare al quadro vibrante e multicolore tocchi di pennello per abbracciare, come nell’arcobaleno, luci ed ombre. Tale è il pittore. Filippo Cerini Poesia alle montagne Oh montagne regnate dai pini la natura rappresentate. Oh montagne fatte di roccia l’imponenza voi siete. Oh montagne popolate di ‘‘selvatico’’ nella fierezza vi ergete. Oh montagne che toccate il cielo stampate nell’azzurro vi presentate. Oh montagne solcate dai fiumi sono la potenza che vi accompagna. Oh montagne di luci e ombre schizzate un arcobaleno voi sembrate. Oh montagne di sentieri un labirinto sono la felicità che donate. P Poesia di: Irene Biancardi (anni 10) Valle Dorizzo Maggio 2008 I fiori di Casali BOMBONIERE e IDEE REGALO o Onoranze funebri Casali e Pezzini servizio 24 ore Tel. 0376-818266 24 Via Dunant, 4 - Guidizzolo (Mn) Ristorante Pizzeria La Piazzetta Le nostre proposte: bistecche alla fiorentina tagliolini all’astice Tel. 0376 819041 Via H. Dunant, 4B - Guidizzolo Frutta di stagione: Kiwi Vengono coltivati a pergolato robusto, perché i frutti pesano. D’estate il fogliame, folto e rigoglioso, crea una piacevole frescura, mentre d’inverno, dopo la caduta delle foglie, restano i frutti appesi sui tralci spogli: uno spettacolo a vedersi! Possono anche essere raccolti a novembre e conservati in casa, al riparo dalla luce, fino alla primavera. Felice Poletti dopo aver mostrato, con orgoglio, la sua “piantagione” racconta la sua passione, il suo hobby:” vivo in campagna e ho sempre coltivato frutta: di ogni specie, con tante varietà, con produzione abbondante (per la famiglia), in modo da raccoglierne tutti i mesi dell’anno. Mi sono cimentato con successo anche nella coltivazione del Kiwi (a livello commerciale). Possiedo diverse piante femminili e maschili: da tempo raccolgo diversi quintali di frutti ogni anno”. La tangibile soddisfazione del signor Poletti per i suoi kiwi ci ha incuriosito tanto, desiderando così conoscere vita, morte e miracoli del kiwi. E siamo rimasti soddisfatti! Il kiwi (Actinidia chinensis) è una pianta originaria della Cina (nota con il nome yang-tao). Il nome kiwi è stato dato alla pianta in Nuova Zelanda (dal nome dell’uccello che rappresenta il simbolo di questa nazione); è proprio in Nuova Zelanda che ebbe inizio la coltivazione intensiva dei kiwi, che poi si è diffusa in molte altre nazioni. Attualmente l’Italia è il maggior produttore mondiale di kiwi (300.000 tonnellate su 800.000 globali). Il kiwi nostrano è reperibile sul mercato da novembre a giugno. I kiwi vengono soprattutto consumati freschi, ma possono anche essere utilizzati per la preparazione di conserve, macedonie, marmellate, sciroppi e succhi. Viene chiamato il frutto della salute, forse per le Principali componenti per 100 g di kiwi Acqua Proteine Lipidi Sodio Potassio Ferro Calcio Fosforo Vitamina C g g g mg mg mg mg mg mg 84,6 1,2 0,6 5 400 0,5 25 70 85 sue notevoli proprietà benefiche: infatti è un concentrato di nutrienti di alto valore biologico. Dal punto di vista nutrizionale vanta una quantità di vitamina C superiore a quella degli agrumi. Infatti nel kiwi ci sono 85 mg di vitamina C ogni 100 g, mentre in arance, limoni e pompelmi la quantità varia fra i 50 e i 60 mg. I kiwi vengono solitamente venduti acerbi, per una migliore conservazione, per cui vanno fatti maturare dopo l’acquisto, attendendo qualche giorno prima di consumarli. Filippo Cerini 25 cronaca Festa a Birbesi E’ tradizione secolare che nella Parrocchia di Birbesi, la seconda domenica di ottobre, venga festeggiata la Madonna del Santo Rosario. Da quanto si conosce attraverso i documenti, esisteva, nel XVIII secolo, una Compagnia del Santo Rosario che curava l’aspetto devozionale ed era dotata di proprie rendite e che aveva contribuito all’erezione dell’omonimo altare, risalente all’anno 1749. Grandi e intensi erano gli onori tributati alla Madonna nella sua festa e tra questi una processione che si snodava per le vie del paese. La tradizione è continuata nel corso dei secoli tanto da arrivare fino a noi. Quest’anno, poi, Birbesi ha vissuto un momento particolarmente intenso, in quanto vi è stata la presenza alle celebrazioni del vescovo emerito di Mantova mons. Egidio Caporello. La sagra della Madonna del Rosario è stata spiritualmente preparata durante la settimana con la recita del Santo Rosario in chiesa, alla quale ha partecipato un buon numero di fedeli. Domenica 12 ottobre, poi, vi è stata la sentita e affollata Messa, solennizzata dai canti della locale corale parrocchiale, a cui è seguita la processione. Il tutto è stato concluso da un rinferesco in oratorio. E’ la seconda volta che un vescovo guida una processione a Birbesi: il primo fu mons. Do- menico Menna nell’anno 1934 (in quel caso fu portato il simulacro del Sacro Cuore) ed ora mons. Caporello, il quale ha ricordato che nello stesso giorno, ma di ventidue anni fa, ad un mese dal suo ingresso in Diocesi, era già a Birbesi a celebrare la Santa Messa, in occasione dell’inaugurazione dei restauri della chiesa parrocchiale. Ad accoglierlo, allora, trovò quattro sacerdoti: il parroco di Birbesi don Sergio Malvardi, don Umberto Bordini di Vasto, don Cassio Marcomini di Castelgrimaldo e don Pietro Pelati, nativo di Birbesi; tutti e quattro sono scomparsi e nessuna delle tre parrocchie da loro rette ha un parroco residente; segno evidente della rivoluzione diocesana di questi anni. La chiesa di Birbesi, infatti, è officiata da quattro anni dal parroco di Cereta, don Renato Beduschi, che ha fatto gli onori di casa. Nel 1999 c’era stata la presenza del vescovo ausiliare di Brescia, mons. Olmi, che aveva incoronato la nuova statua della Madonna, commissionata allo scultore di Ortisei Ferdinand Prinoth dall’allora parroco don Dario Gelati. L’attuale è la terza statua ad occupare la nicchia dell’altare. La prima era un manichino rivestito con abiti di stoffa. Venne sostituita agli inizi del ventesimo secolo con l’immagine dell’Immacolata, fino al 1999. Di fatto, delle tante processioni del passato, questa è ormai l’unica che sussiste; è forse per questo che molti, e non solamente di Birbesi, partecipano sempre numerosi. Notte Celeste: II edizione Il 12 Dicembre 2008 si svolgerà a Guidizzolo la 2ª edizione della “Notte Celeste” organizzata dal Laboratorio Artistico dell’Oratorio Parrocchiale. L’idea, nata lo scorso anno nell’ambito di un progetto più ampio di “pastorale di strada”, vuole portare la proposta dell’Oratorio fuori dai soliti schemi, ma soprattutto fuori dagli ambienti “canonici” per usare come luogo d’incontro la strada. Quest’anno il tema sarà: LA NOTTE, con tutte le sue ombre e luci, con le contraddizioni e le paure che si porta dietro. LA NOTTE, come momento di riflessione e di bellezza, di rumore e 26 cronaca di silenzio. La formula della serata è la stessa dell’edizione 2007, vale a dire: prima parte in Teatro, quest’anno, con un Concerto Rock del gruppo MIRADAVAGA ,“impastato” con testimonianze significative di ospiti “interessanti”. Dopo una ricreazione a base di cioccolata calda e dolci, la seconda parte della serata, continuerà in una sala attigua al cortile del Comune, dove ci sarà la possibilità, da parte dei ragazzi, di esprimersi in prima persona sul tema che abbiamo proposto, nella forma e nei modi a loro più congeniali. Seguirà un momento di riflessione guidata, con letture, danza e musica; per finire con la celebrazione della S.Messa intorno alle 03 del mattino. Non è stato facile mettere mano alla formula delle “NOTTI BIANCHE” ormai così consolidata in ogni situazione e luogo, come momento di allegria ed evasione. Ci piaceva l’idea di proporre un momento notturno che toccasse le corde dell’animo umano nel divertimento senza “additivi”, nello “stare svegli” senza “pozioni magiche”, nel piacere di comunicare con la parola guardandosi negli occhi e non solo con sms guardando una tastiera. Anche la scelta del periodo pre-Natalizio non è un caso. Rinascere sul serio, cambiare vita o solo la prospettiva su noi stessi e sugli altri, mette a dura prova le nostre coscienze e allora lo devi volere a tutti i costi, ti devi scomodare! C’è disagio nel freddo dell’inverno, tanto che uscire di casa non è invogliante, ma un viaggio dentro se stessi, anche se breve, val bene un po’ di brividi! Alternativamente Nel contesto di un percorso amministrativo attento alle problematiche ambientali, si colloca la Seconda Rassegna di Soluzioni Tecnologiche Ecosostenibili “Alternativamente”, tenutasi a Medole dal 3 al 5 ottobre. L’iniziativa, promossa dall’Amministrazione Comunale e coordinata dall’Assessore all’Ambiente Sabrina Salvadori, in collaborazione con numerose associazioni del territorio attente alla tematica dello sviluppo ecosostenibile, è stata patrocinata dal Ministero dell’Ambiente, Regione Lombardia e Provincia di Mantova. L’importanza dell’evento è stata sottolineata dalla presenza qualificante di rappresentanti politici, nazionali e regionali. La Rassegna di Soluzioni Tecnologiche Ecosostenibili si è aperta venerdì 3 ottobre con l’inaugurazione del nuovo impianto fotovoltaico realizzato dal Comune, installato sul tetto della palestra delle scuole medie. Con questa scelta, l’Amministrazione Comunale ha reso concreto e visibile a tutti i cittadini che è possibile produrre energia elettrica dal sole, senza dover dipendere dai combustibili fossili. Un pannello visualizzatore applicato alla facciata della palestra informa in tempo reale i cittadini sul quantitativo di energia prodotta, riducendo così la quantità di CO2 immessa nell’atmosfera. “Alternativamente” è stata luogo di confronto e di pubblicità di soluzioni tecnologiche compatibili con lo sviluppo economico del paese, nel rispetto dell’ambiente, proposte da molte aziende del settore. Bioedilizia, automobili a gas, bici e motorini elettrici, motori a olio vegetale, raccolta differenziata dei rifiuti sono solo alcuni dei temi affrontati dalla Rassegna, che si inserisce armoniosamente in un progetto complessivo del territorio, la cui peculiarità è l’attenzione alla qualità ambientale ai fini della ricettività turistica. 27 cronaca L’alpino Pietro Bertazzo Lo scorso 28 settembre, presenti le delegazioni alpine di Guidizzolo e della vicentina Pianezze, è stato ricordato l’alpino Pietro Bertazzo, classe 1914 scomparso nel 1999, da sempre molto legato al corpo degli alpini che servì in divisa, ed ai suoi commilitoni vicentini come lui che era nativo di Marostica. Presenti il sindaco di Guidizzolo Graziano Pelizzaro e quello di Pianezze Gaetano Rizzo, le due delegazioni alpine, guidate rispettivamente dai presidenti Virgilio Bignotti e Guido Bressan hanno deposto una corona di fiori alla tomba di Pietro Bertazzo. E’ seguita la celebrazione della Santa Messa officiata da padre Bruno Rapis presso la chiesetta della frazione cavrianese di San Giacomo dove Francesco Bertazzo, visibilmente commosso, ha ringraziato per il calore dimostrato. Durante il pranzo, offerto dalla famiglia Bertazzo, c’è stato lo scambio di doni tra le due civiche amministrazioni e tra le sezioni alpine presenti. Intimità violata Sono tanti, troppi, gli episodi di violenza contro le donne. La violazione della loro intimità fatta di soprusi, violenze fisiche, sessuali o psicologiche, svalorizzazione, eccesso di controllo, isolamento, intimidazioni, dipendenza economica. Tra i 6 ed i 7 milioni le donne colpite in 28 un’età che va dai 16 ai 70 anni. E spesso, anche qui troppo, avviene tra le mura domestiche, all’interno di quella famiglia che al contrario dovrebbe essere il luogo più sicuro del mondo. E le conseguenze, soprattutto quelle psicologiche, possono essere devastanti. Ne ha parlato lo scorso 24 ottobre il prof. Roberto Cadonati, psicologo e psicoterapeuta, professore presso l’Università di Siena e la Scuola di Optometria di Milano. L’occasione era una serata promossa da Gruppo Volontari e Pro-Loco con l’Associazione Donne Padane ed il Comune nell’ambito del mese dedicato alla sicurezza. Dopo il saluto del presidente del GVG Emanuele Palagiano, del Sindaco Graziano Pelizzaro e della sen. Irene Aderenti presidente provinciale della Donne Padane, davanti ad un folto pubblico principalmente femminile il relatore ha iniziato la sua seguitissima relazione. Corredata all’inizio di indicazioni numeriche sul fenomeno per passare poi ai diversi aspetti psicologici. A quella matrice della violenza che origina sin dall’infanzia, da una particolare evoluzione del rapporto madre (o figura femminile)-figlio non sempre favorevole nel creare le condizioni per una crescita libera. E se viene meno l’indipendenza questo può trasformarsi poi in esagerata ricerca di ‘potere’ che si manifesta anche nel volere il predominio sull’altro. In modo variamente violento. Non si può barattare il bisogno di amore con la promessa di potere. In forme di dissociazione del proprio essere che portano alla ricerca di emozioni forti, magari nello sballo o con le dipendenze. Temi indubbiamente importanti, molto sentiti e di estrema attualità che hanno prodotto alla fine numerosi interventi da parte del pubblico. Gite in dono alle scuole Ricordate il concorso di una nota marca di caffè dove si vedevano dei ragazzini accompagnati in gita grazie proprio all’azienda produttrice di quel caffè? Il concorso era ‘Tutti in gita con Lavazza’ sostenuto dal Ministero della pubblica Istruzione che così ha valorizzato la possibilità di apprendere in un luogo non formale. Un’occasione di formazione oltre la scuola, di ricostruzione del sapere troppo spesso frazionata dagli insegnamenti disciplinari; un prezioso aiuto per modificare la didattica, per riposizionarsi anche rispetto a se stessi, guardandosi nel mondo, diceva il pieghevole illustrativo dell’iniziativa. Ebbene, a quel concorso ha partecipato anche una guidizzolese, la sig.ra Emilia Piadena la quale non è nuova a queste vincite (ha già partecipato ad una crociera, ad un viaggio in Tunisia, ad un altro a Londra; ha vinto una macchina fotografica e… e non finisce qui). Ed anche la Lavazza le ha comunicato di aver vinto: un buono acquisto di E. 3.400,00 da utilizzare entro il prossimo 31 dicembre per gite scolastiche. Prontamente la signora ha investito della cosa il sindaco Graziano Pelizzaro cronaca e l’Assessore alle politiche scolastiche Laura Toniato che a loro volta hanno girato il buono all’Istituto Comprensivo di Guidizzolo che porterà in gita scolastica le classi seconde, terze e quinte della primaria e seconde e terze della secondaria di 1° grado. Ed alcuni giorni fa, in Comune, presenti il sindaco e l’assessore, la signora Emilia ha consegnato la vincita. L’Atletica in gran forma E’ stata la formazione di casa dell’Atletica Guidizzolese ad aggiudicarsi la prima edizione del ‘Trofeo Memorial Alberto Pelizzaro’, torneo di tamburello intitolato all’ex tamburellista scomparso l’estate scorsa. Al torneo han preso parte inoltre le compagini del Solferino, Ponti sul Mincio e Medole classificatesi nell’ordine alle spalle del Guidizzolo e dopo aver dato vita ad incontri particolarmente interessanti dal punto di vista agonistico. Ha arbitrato gli incontri Guidetti di Cavriana. Alle premiazioni, avvenute sullo sferisterio intitolato al Cav. Curzio Bonazzi, hanno preso parte il sindaco Graziano Pelizzaro, l’assessore allo sport Cesare Maccari, il presidente dell’Atletica Guidizzolese Luca Madella ed il rappresentante del tamburello provinciale Leonardo Vicari. Era presente anche Andrea Bonazzi, figlio del Cav. Curzio, che dette il nome ad una delle formazioni tamburellistiche tra le più forti degli anni ’70. Andrea Bonazzi, presenti Cesare Maccari e Giovanni Bassignani che con Alberto Pelizzaro militarono nella ‘Litografica Bonazzi’, ha consegnato una targa di riconoscimento all’arbitro. La formazione vincente del Guidizzolo era composta da Lorenzo Pelizzaro (figlio di Alberto), Enzo Gallina, Carlo Ogliosi, Giancarlo Saetti, Angelo Besacchi e Mario Zampolli. Altra importante vittoria è il titolo provinciale mantovano di ‘S-ciancol’, vinto dalla formazione dell’Atletica Guidizzolese che ha battuto Ludicamente Mantova. Parlando di s-ciancol, o ‘S-Cianco’, per molti di coloro che hanno in testa qualche capello bianco di troppo è sicuramente come tornare indietro alla loro gioventù quando il gioco era molto diffuso. Oggi anche lo S-Cianco, un po’ come altri giochi quali lippa, pandolo o pirlo, è ritornato un po’ in auge soprattutto durante le manifestazioni promozionali nei confronti di giochi non elettronici. Lo S-Ciancol si gioca, in pratica, con due pezzi di legno di cui uno più corto, lo S-Cianco appunto, ed uno più lungo, il manico. Scopo del gioco è quello di allontanare il più possibile lo S-Cianco dal punto di battuta colpendolo con il manico. La manifestazione di Guidizzolo ha avuto un prologo la mattina quando, è stato possibile per tutti esercitarsi nel gioco; non sempre con risultati esaltanti. Ma poco importa; ciò che conta è riscoprire la voglia di stare insieme, lontani dalla tecnologia e dall’anonimato in cui ci sbatte il video che abbiamo davanti, con giochi spesso invasi da strane figure con le quali, magari, pensiamo anche di riuscire ad interagire. S-ciancol invece è aria aperta, voglia di divertirsi, costi inesistenti e sempre nuovi amici. In carne ed ossa. ADOLFO NEGRI Vendita e assistenza Ci siamo trasferiti Impianti a gas Statale Goitese Via Henri Dunant (zona industriale) 46040 Guidizzolo (MN) tel. 0376 847016 29 La bellezza è eternità che si contempla allo specchio. Ma voi siete l’eternità e siete lo specchio. E un uomo chiese: «Parlaci della Conoscenza». Ed egli rispose, dicendo: «I vostri cuori conoscono in silenzio i segreti del giorno e della notte. Ma le vostre orecchie hanno sete di sentir pronunciare ciò che sa il vostro cuore. Vorreste esprimere a parole ciò che avete sempre saputo nel pensiero. Vorreste toccare con le dita il corpo nudo dei vostri sogni. Ed è bene che sia così. La nascosta sorgente della vostra anima dovrà certo scaturire un giorno e correre mormorando verso il mare. E il tesoro della vostra infinita immensità dovrà svelarsi ai vostri occhi. Ma non lasciate che la bilancia pesi questo tesoro ignoto. E non sondate le profondità della vostra conoscenza con l’asta o lo scandaglio. Perché l’io è un mare immenso e sconfinato. Non dite: “Ho trovato la verità”, ma piuttosto: “Ho trovato una verità”. Non dite: “Ho trovato la via dell’anima”. Dite piuttosto: “Ho incontrato l’anima sul mio sentiero”. Perché l’anima cammina su ogni strada. L’anima non segue una linea retta, e neppure cresce dritta come una canna. L’anima si chiude come un fiore di loto dai mille petali». Kahlil Gibrand Auguri Susanna tel. 0376-819798 - Via don Sturzo, 3 - Guidizzolo Mn 30 - Ciao! - Come va? Sei contento che ha vinto Obama? - Una cosa mi è piaciuta: quello che ha perso ha ammesso la sconfitta e ha detto “Obama è il mio presidente…” - Cioè? - Non capisci che lezione di democrazia che ci ha dato l’America? - Beh, loro di certo hanno smesso da un po’ di litigare sulla guerra di secessione…. - E poi, non ha mica detto: Adesso faccio il mio governo ombra… - Chissà se i telegiornali americani sono abituati a dire sempre cosa dice il governo e cosa dice il governo-ombra, su tutti i problemi… - Bisognerebbe chiederlo a quelli che sono stati a New York di recente… - Mah, mi dicevano che non c’erano manifesti elettorali ad ogni angolo, come succede da noi… - Forse erano impegnati nella sfilata… - Certo che è stata una bella affermazione per la nostra Banda, poter sfilare e suonare a New York, in una giornata così, poi…. - E’ un vanto per tutto il nostro paese, per il nostro territorio… - Sono d’accordo…ma il merito è tutto loro… - E di chi è riuscito a farceli andare, in America… - Eh, l’America…. - Sai, pensavo che un’altra cosa ci ha insegnato: che le minoranze possono arrivare a comandare, a cambiare le cose, ma prima devono diventare maggioranza… - Già, non come da noi che con la scusa di non violare i diritti delle minoranze, alla fine che ci rimette è sempre la solita maggioranza silenziosa… - Cioè? - Guarda la faccenda Alitalia. E’ mai possibile che un centinaio di dipendenti blocchino tutto? A me non sembra giusto… - Beh, allora… Qualche migliaio di studenti che impediscono di entrare a scuola o in università a quelli che vogliono studiare? - Ma sai… da noi ogni motivo è buono per scioperare… - Ma è vero che in Italia ci sono più bidelli che carabinieri? - Sembra proprio di sì. Però chissà come sono pulite le scuole… - Certo, soprattutto quando i ragazzi sono fuori a fare sciopero… - E che ci sono corsi universitari che hanno più docenti che studenti? - Abbiamo il doppio dei corsi di laurea della media europea… - Ma allora, quelli che dicono sempre che dobbiamo allinearci con l’Europa, come fanno a difendere questo stato di cose? - Io comunque mi ricordo che ogni progetto di riforma scolastica ha sempre portato gli studenti a scioperare… - E’ che rimane sempre una regola… bisogna studiare! - Comunque, il cambiamento comporta sempre qualche sacrificio, per qualcuno… - Già, siamo sempre d’accordo per cambiare, purchè i sacrifici li facciano gli altri… - Mah, qualche novità positiva, ci sarà no? - Si, la benzina è calata... - E poi? - Finalmente è venuto a piovere… - E allora… - Dicevano che i cannoni di Rebecco portavano le nuvole a piovere da un’altra parte… - Ma è assurdo… - Certo, anche perché se bastasse installare dei cannoni per decidere dove far piovere e dove no, sai che cambiamento nel clima mondiale potremmo organizzare…? - Meglio di no… ci sarebbe comunque qualcuno che sciopera… - Te salude! Forniture idrauliche - Arredo bagno via D. Chiesa, 41 - Guidizzolo MN Tel. 0376 819553 - Fax 0376 818358 31 Angela Acconciature Idee regalo e curiosità fuori dal comune bre m e c i d 4 ì l 9 al 2 e e luned Da utte aperto t ich le domen Riceve su appuntamento martedì e giovedì: 8,30 - 11 14,30 -19 9-18 (continuato) mercoledì: 13-21 venerdì: 8-18 (continuato) sabato: via San Cassiano, 1 - Cell. 335 6069293 Salone acconciature e non solo Guidizzolo, assiste ad una nuova iniziativa commerciale dove la protagonista è una giovane e affermata parrucchiera, Angela Giacomazzi. che da oltre un anno ha scelto Guidizzolo come sede della sua appassionante attività. Angela organizza la sua giornata lavorativa ricevendo le clienti su appuntamento per poter accogliere e soddisfare al massimo le richieste della donna d’oggi. Questo modo di lavorare senza la frenesia, che purtroppo oggi è una costante, le permette di offrire alle clienti il piacere di sentirsi “coccolate e ascoltate” nel realizzare piccoli ma importanti cambiamenti della propria immagine. Il tempo dedicato a far due chiacchiere, gustare un buon caffè, o per un piacevole massaggio è fondamentalie per dare alle clienti un momento di rilassante e piacevole comfort che, unito alla competenza professionale, permette di ottenere dalle sedute il massimo. Oggi è stato ampliato l’angolo per idee regalo di originali prodotti etnici e bigiotteria, anche questo è un momento importante, per mantenere un rapporto piacevole con questa giovane professionista. 32 Il sogno di Camilla GRAZIE! Questa è la ricevuta del bonifico a favore dell’Associazione Aiuta Camilla effettuato in data 28 ottobre 2008, per la cifra di 3.365,00 Euro, frutto delle tantissime donazioni raccolte durante il Mercatino per Camilla organizzato domenica 26 ottobre. La giornata è stata bellissima e non solo perché c’era il sole... Dal mattino e per tutto il giorno è stato un andirivieni costante di gente che, con fervore e gioia, ha partecipato all’iniziativa. La soddisfazione cresceva di ora in ora e la sera, al conteggio finale, siamo rimasti senza parole. I genitori di Camilla, in ospedale con la bimba, mi hanno risposto commossi e felici alla notizia della cifra raccolta in un solo giorno. Ero talmente contenta che sarei andata in banca ad effettuare il versamento immediatamente, se non fossero state le 21 di domenica! Questo articolo non vuole essere solo la doverosa condivisione del risultato del lavoro svolto, ma vuole soprattutto essere un grande e profondo ringraziamento. Questo messaggio è per ogni persona che ha partecipato al mercatino, con il proprio aiuto, il proprio tempo, il proprio denaro. Credo che riuscire ad anteporre alle proprie difficoltà personali, piccole o grandi esse siano, quelle di qualcun altro anche solo per un momento, sia davvero un segno di grande grandissima generosità ed altruismo. Madre Teresa di Calcutta diceva: “Non importa quanto si dà, ma quanto amore si mette nel dare”; se il 26 ottobre fosse stata con noi, di amore, allegria ed entusiasmo ne avrebbe visto tanto. Grazie di cuore a tutti. Sabrina, Maura , Laura, la piccola Gaia, Pamela, e Sonia, la mamma di Camilla Pamela Gamba Pizzini 33 Don Camillo e dintorni 34 “Ecco il paese, il piccolo mondo di un piccolo mondo, piantato in qualche parte dell’Italia del Nord. Là in quella fetta di terra grassa e piatta che sta tra il fiume Po e l’Appennino. Nebbia densa e gelata l’opprime d’inverno, d’estate un sole spietato picchia martellate furibonde sui cervelli della gente, e qui tutto si esapera, qui le passioni politiche esplodono violente e la lotta è dura, ma gli uomini rimangono sempre uomini...”. Così Giovannino Guareschi aveva descritto il mondo di Don Camillo e Peppone che in Brescello (provincia di Reggio Emilia) aveva trovato l’ambiente ideale, con la gente ideale, i luoghi ed il clima più caratteristico della Bassa Padana. È comunque giusto sottolineare che Brescello non è solo il paese di Don Camillo, ma anche e soprattutto un borgo ricco di storia e di arte, che merita una più approfondita visita. Percorrendo, infatti, via Giglioli, tratto orientale dell’antico decumano romano, possiamo osservare prima l’antico ospedale e poi l’edificio della posta, già attivo in epoca estense; e proprio qui è conservata la campana utilizzata in uno dei film della serie. Proseguiamo fino al termine della via giungendo nel cuore di Brescello, costituito da Piazza Matteotti. Immediatamente veniamo catapultati a ritroso nel tempo: si ha, infatti, la percezione che nulla, rispetto la realtà raccontata dai film, sia cambiato. Sulla piazza si affacciano rispettivamente il Municipio e la Chiesa di Santa Maria Nascente, sfondo delle tante avventure di Francesca Lugoboni raccontate. Alle estremità si possono osservare le statue bronzee dei due personaggi riprodotti ad altezza naturale, inaugurate nel 2001, a ricordo dei cinquant’anni dal primo ed indimenticabile film del grande regista francese Julien Duvivier . La piazza, cinta sui due lati da porticati, è di fatto dominata dalla chiesa, all’interno della quale, custodito in una piccola cappella laterale, si trova il celebre crocifisso col “Cristo Parlante”. Da qui ci dirigiamo verso via Cavallotti dove, pochi metri dopo, raggiungiamo l’antico complesso di San Benedetto, edificato dagli Este nel lontano ‘500 per le monache benedettine che, ancora oggi, conserva parte dell’antica struttura architettonica con arcate, volti e pilastri in cotto, tipici del tardo romanico. Oggi è la sede del Centro Culturale di Brescello che ospita l’imperdibile Museo di Don Camillo e Peppone: qui sono esposti tutti i curiosi cimeli utilizzati nei vari film della saga, unitamente ad un notevole repertorio di foto dal set . Questa gita “fuori porta” a Brescello, fattibile comodamente in una giornata, non può prescindere da un’escursione fino al Grande Fiume, raggiungibile a piedi dopo una bellissima camminata, immersi tra querce e pioppi, magari avvolti anche da una sottile coltre di nebbia che rende magico il paesaggio. Brescello fa parte di quella fascia di piccoli e medi comuni della Bassa reggiana che si affacciano sulla riva destra del Po, tra cui Boretto, Gualtieri, Guastalla e Luzzara. Si tratta di una zona lunga circa venti km che svolge un’intensa attività turistico-fluviale e che fa perno sul caratteristico porto di Boretto dove, passeggiando, si possono ammirare le tipiche imbarcazioni da pesca. Lungo l’argine del Po è piacevole pranzare in una delle tante trattorie presenti. Qui i prodotti tipici di certo non mancano: Parmigiano Reggiano, Lambrusco, salami, prosciutti, culatelli e mostarde aspettano tutti coloro che intendano assaporare la vera cucina della Bassa, tanto cara a Guareschi. «Il primo sole che i miei occhi vedono è il sole della mattina del 1° maggio 1908. Un sole politico». Giovannino Guareschi nasce il 1° maggio 1908 a Fontanelle di Roccabianca, in provincia di Parma. Il giorno particolare in cui viene alla luce lo mette a contatto diretto con la politica e, in particolare, con le iniziative socialiste. Infatti nasce in “Casa Balocchi”, esattamente nella stanza adiacente alla sede della Cooperativa Socialista. Per l’occasione della festa dei lavoratori, era stato organizzato un comizio e Giovannino, appena nato, viene preso in braccio da Giovanni Faraboli, il «capo di quei rossi», e viene mostrato con orgoglio a tutte le persone raccolte sotto casa Guareschi come il futuro del Partito socialista. Narrando l’avvenimento, l’autore, alla luce del suo maturato orientamento politico, aggiunge col suo consueto umorismo: «Se il 1° maggio del 1908 avesse potuto avermi tra le mani qualche capo dei nuovi rossi nei paraggi di una finestra aperta, non avrebbe esitato a buttarmi nel cortile…» . Allora Guareschi è di destra? Ma come la mettiamo con gli attacchi alla DC di De Gasperi? L’equazione Guareschi = uomo di destra, è troppo semplice, anzi troppo semplicistica. Sfiora quasi la strumentalizzazione. Nel 1942, Guareschi disse pubblicamente ciò che pensava del fascismo e lo sfogo gli costò l’arresto e il richiamo alle armi. Nel ’43, dopo l’armistizio, si rifiutò di collaborare con tedeschi e fascisti e per questo venne deportato in un lager. In occasione delle elezioni politiche del ’48 svolse una campagna elettorale intensissima a favore della DC di De Gasperi e contro il Fronte Popolare, definendo i comunisti “trinariciuti” (parola coniata dall’autore per indicare uomini dotati di una terza narice da cui fuoriesce la materia grigia del cervello e attraverso cui entrano le direttive del partito). Lo stesso De Gasperi, però, lo porterà in tribunale nel ’54. Intanto, nel ’50, l’autore era stato condannato per vilipendio nei confronti del Presidente della Repubblica, Luigi Einaudi, a causa di una vignetta umoristica… Ma allora, dove possiamo collocare politicamente Guareschi? Come lo possiamo classificare? Questa “smania da classificazione” talvolta diventa un vizio per la nostra società. Abbiamo bisogno di aggrapparci a classificazioni, di inquadrare tutto entro caselle ben nitide, altrimenti siamo persi. Guareschi, con la testimonianza della sua vita, è la prova che, una volta scelti con coerenza e fedeltà dei princìpi e dei valori di riferimento, tutte le altre classificazioni vengono meno. «Non sono ingolfato in nessuna idea e non appartengo a nessun partito e a nessuna corrente. Io sono per la libertà e la difendo». Un valore, non uno schieramento partitico. Aggiunge ancora Guareschi: «Il giorno in cui vedessi che comunismo vuol dire libertà mi batterei per il comunismo». La sua opposizione al comunismo, non è, dunque, fine a se stessa o basata su determinati contenuti. Si tratta, invece, del rifiuto di una modalità che, agli occhi del Guareschi, costringeva l’uomo ad abdicare alla propria coscienza individuale per obbedire alle direttive di partito. L’uomo perde in libertà se non è messo nella condizione di poter e saper scegliere da solo il bene per sé e per gli altri. Ma proprio qui potrebbe inserirsi il ruolo costruttivo del partito, offrendosi come supporto in questo percorso di acquisizione di consapevolezza e come luogo di crescita del senso di responsabilità civile. Dopotutto, sbaglieremmo (cadendo nell’esasperazione opposta), pensando di poter annullare il ruolo dei partiti in una società democratica. Il 1° maggio 1908, Giovannino viene alla luce, nella luce di un sole politico. E un «sole politico» illuminerà tutta la sua vita, se intendiamo per politica quella volontà di porsi al servizio della verità, della dignità e libertà di ogni persona, ben lungi da qualsiasi tentativo di strumentalizzazione della coscienza individuale. A cento anni dalla sua nascita, Giovannino fa dire ancora molte cose di sé e ha ancora molte cose da dirci. recensioni Il sole politico di Guareschi arte & dintorni Francesca Pesci 35 cinema arte & dintorni Francesca Piazza 36 Il Neorealismo in Italia Il termine Neorealismo fu introdotto negli anni Trenta per designare la letteratura e le arti figurative dell’epoca, ma fu nel 1943 che assunse grande rilievo con l’uscita del film “Ossessione” di Luchino Visconti. Più che una scuola o una corrente cinematografica, il Neorealismo fu un nuovo modo di vedere e rappresentare la realtà di un paese appena uscito dalla guerra civile e dalla resistenza. I suoi portavoce avevano vissuto venti anni di regime fascista ed avevano dunque subito il clima di tensione e repressione di quei tempi; dopo la liberazione erano divenuti consapevoli del loro delicato ruolo all’interno di una società in profonda trasformazione, influenzata culturalmente dal verismo di Verga per la sua indagine sociale. La visione neorealista , affermando il primato del “popolare”, vuole dunque contrapporsi a quella” piccolo-borghese” del cinema fascista. Roberto Rossellini, ritenuto da molti il padre del Neorealismo, lo ha definito come uno stato interiore e un modo di sentire, o più semplicemente come una rappresentazione umile del mondo, un atto di coraggio che aspira ad accettare l’uomo quale esso è. Alla base del Neorealismo vi sarebbe dunque un atteggiamento morale d’umiltà cristiana che porterebbe ad una rappresentazione della realtà, colta nel suo farsi. Traspare infatti nelle sue opere un’ansia di verità e la ricerca di un nuovo modo di narrare la drammaticità del reale, con una diversa coscienza politica ed ideale e con un forte desiderio di cambiamento, che sarà alla base dei film di quegli anni. Nelle opere di De Santis (“Riso Amaro”,1949), Lattuada (“Senza pietà”, 1948) e Visconti (“La terra trema” 1948,“Bellissima” 1951, “Rocco e i suoi fratelli” 1960) invece l’essenza del Neorealismo si combinava con elementi spettacolari, drammatici o passionali. Cesare Zavattini fu uno dei maggiori teorici del movimento, egli insistette sul valore d’agitazione dei film e sul nesso politica-informazione, era così forte in lui la responsabilità sociale che le sue sceneggiature si riducevano talvolta ad una trascrizione della realtà delle classi popolari, con relativi limiti dialettali e caricaturali. La sua prosa, che si avvicina alla favola e alla poetica della meraviglia, presenta un’influenza surrealista, ed il suo umorismo, sottile e raffinato, nasce dall’amore per l’umanità e dalla pietà per i limiti e le debolezze dell’uomo. Come sceneggiatore lavorò con i grandi registi del cinema italiano ed internazionale: Visconti, Blasetti, Antonioni,, Fellini, Germi, Monicelli, Risi, Rossellini e tanti altri; ma il sodalizio con Vittorio DeSica fu senz’altro il più celebre e l’unico che gli permise di esprimere pienamente e liberamente le proprie capacità artistiche nei grandi film neorealisti: “Sciuscià”( 1946), “Ladri di Biciclette (1948), “Miracolo a Milano” (1951) e “Umberto D.” (1952). I film della stagione neorealista definirono un territorio ed una tipologia nazionali in aperto contrasto con la cultura cosmopolita dei film hollywoodiani. Girati in epoche e da registi diversi presentarono elementi comuni, come le riprese in esterni, la presenza di attori non professionisti, l’adozione di uno stile “documentaristico”, la narrazione di vicende ispirate alla quotidianità o ai fatti di cronaca, l’attenzione all’universo degli “umili”, e lo spirito di denuncia. Negli anni Cinquanta la realtà nazionale è mutata, la situazione socio-economica si è stabilizzata, mentre in politica l’instaurazione di un regime democristiano filo-americano ed il ritorno al progressismo da parte delle sinistre fanno sì che i forti ideali sociali, tanto propugnati precedentemente, siano trascurati in favore di un forte individualismo. Portatore di una precisa quanto utopistica poetica, che tendeva a rompere gli schemi spettacolari del cinema tradizionale per fare dell’immagine un mezzo espressivo alla portata di tutti, Zavattini dovette amaramente constatare che non si può fare del cinema neorealista quando la vita nazionale non può più essere Neorealista. Pellegrini e pellegrinaggi arte & dintorni Alessandro Todeschini circa “nel mezzo del cammino di sua vita” si recò a Roma per l’acquisto dell’indulgenza nell’anno santo 1775. Farmacista a Guidizzolo (era originario di Medole) assai esperto nella sua arte fu pure un benefattore della chiesa. Generoso con il popolo, con i poveri, prestava senza usura a chi si trovava nel bisogno. Il pellegrinaggio a Roma fu per lui un’esperienza fondamentale e spesso la rievocava nella conversazione. Morì a 61 anni, nel 1775 ne aveva 38. Nell’aprile del 1913 C. M., E.B., E.C., partecipano a un pellegriaggio con meta Roma, Napoli, Pompei. Roma è bellissima, le catacombe sono suggestive, ma fanno paura. Il 2 aprile, dopo la Comunione generale, visita a San Pietro e ai musei. Impossibile immaginare le meraviglie esposte. E i marmi, le sculture e nella galleria delle Carte geografiche dipinte su enormi pareti era segnata anche Goticciolo. Venerdi 4 aprile udienza dal Papa nell’aula delle Benedizioni. Un sole squillante nel cielo di un azzurro denso e uguale. Le donne vestite di nero col velo fin sulla fron- TINTART s.n.c. te. Il Papa è Pio X, Papa Sarto, già Vescovo di Mantova, ed era l’anno che precedette la conflagrazione europea. Il Papa, con la faccia rosea e sorridente di amor paterno, cominciò a passare davanti a ciascuno dei visitatori inginocchiati, rivolgendo a tutti una parola. C. M., emozionatissima, non riuscì ad aprir bocca, ma a casa racconterà di aver chiesto la benedizione per le figlie e per le persone care, gli amici, i conoscenti. Perfino per gli animali di casa, il gatto, le galline, le tortorine. “L’ho visto proprio bene. Vi dirò tutto al mio ritorno” scrive alle figlie. A Roma fa caldo e i gigli sono fioriti come da noi in giugno. Lunedi 7 aprile partenza per Napoli, alle ore 7,30. La tabella di marcia prevede una sosta all’Abbazia di Montecassino, il martedi 8 la comitiva raggiunge Napoli e la Valle di Pompei col Santuario mariano. L’itinerario non specifica una visita agli scavi archeologici, forse non ancora aperti al pubblico. Nel ritorno tappa a Loreto il giorno 11 e per Ancona, Rimini e Bologna, rientro a Mantova la sera del 12. Da Bologna il treno parte alle 18,15 e arriva a Mantova alle 21,22. la nostra storia In carrozza a cavalli e in treno Franco Mondadori di Broccaioli Franco TINTART S.n.C. di Broccaioli Franco & C. 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Al fine di rendere il discorso scritto efficace quanto il parlato, l’ortografia ha stabilito alcune regole che sarà utile ricordare, avendo tra l’altro la fortuna di poterci cimentare con una lingua scritta rimasta praticamente invariata, poiché restia a qualsiasi tipo di riforma ortografica, salvo la divisione delle parole e la distinzione tra u e v imposte nel sistema tipografico alla fine del ‘600 per rendere più leggibile il testo stampato. La relativa stabilità delle regole ortografiche invita all’apprendimento in un’unica soluzione di quei piccoli accorgimenti formali che, al di là dello stile personale, rendono ogni testo scritto piacevole da leggere. In materia ortografica, una prima utile distinzione è quella tra elisione e troncamento, poiché nel primo caso si avrà l’uso dell’apostrofo, che invece non deve comparire in finale di parole tronche, ad eccezione di po’ (un po’ di pace), be’ (be’, vedremo), mo’ (a mo’ di esempio), to’ (to’, prendi, derivato dall’antico significato del verbo ‘togli’) e degli imperativi tronchi da’ (dai) e di’ (dici) per non confonderli con i loro omografi aventi funzione di preposizione. Siamo sempre in presenza di un troncamento quando la caduta della vocale finale avviene davanti ad una parola che inizi con una consonante, oppure nei casi in cui la parola che ha perduto la vocale possa essere anteposta, nella sua forma tronca, ad una parola dello stesso genere che cominci per consonante; diversamente si ha un’elisione e quindi deve essere usato l’apostrofo (un amico, un giovane; l’amica, ma non l’ donna). L’elisione è obbligatoria in alcune formule fisse (senz’altro, mezz’ora, d’ora in poi…) e con gli aggettivi bello e santo (bell’amico, Sant’Agostino…), tuttavia questi ultimi costitu- iscono un troncamento davanti a parole singolari maschili inizianti per consonante (bel gioco, San Pietro…). In seconda istanza, teniamo presente l’uso dell’accento grafico, che si pone sulla vocale della sillaba tonica, obbligatorio in corrispondenza di parole tronche (perché, altroché, caffè, mezzodì…), per i monosillabi che altrimenti si confonderebbero con termini di diverso significato (là/la, sì/si, tè/te…), per altre particolari parole brevi (più, può, ciò, già, giù, piè) e per i composti di tre, re, blu e su (trentatré, viceré, rossoblù, quassù…). Al fine di rendere la lettura più agevole, l’accento è consigliabile, sebbene facoltativo, in tutti i casi di omografia (leggere/leggère, nocciolo/nocciòlo…) e di pronuncia incerta (ecchìmosi, rubrìca, persuadére, edìle…), facendo però bene attenzione a distinguere l’accento grave, assai diffuso, da quello acuto, il quale si usa solo sulle vocali e ed o chiuse (perché, ancóra…). Un altro aspetto formale spesso sottovalutato nella composizione di testi scritti è l’interpunzione, procedimento in realtà utilissimo per scandire il ritmo e le intonazioni espressive del discorso. Consideriamo alcune norme relative ai principali segni di punteggiatura previsti dall’italiano. La virgola consente la più breve tra le pause, fondamentale nel garantire la leggibilità degli elenchi e per separare la proposizione reggente dalle varie subordinate, non deve mai separare gli elementi della frase che dal punto di vista logico sono strettamente interconnessi, ad es. il verbo e il complemento oggetto, oppure il soggetto ed il verbo. Il punto e virgola è una buona soluzione intermedia per indicare una pausa più marcata della virgola ma non così netta come quella segnalata dal punto fermo; nelle enumerazioni è utile per separare gli elementi elencati quando essi sono accompagnati da apposizioni e espansioni. I due punti rappresentano una pausa breve e introducono necessariamente una conseguenza di quanto si è affermato in precedenza; rappresentano un’alternativa alla ripetizione del solito Guidizzolo via Salvo d’Acquisto, 2 Tel. 0376 819213 www.tomasiauto.com che per introdurre una frase oggettiva, ma non è possibile frapporli tra verbo e complemento oggetto, nemmeno nei casi in cui quest’ultimo è costituito da un elenco. Il punto esclamativo e il punto interrogativo non necessariamente devono essere seguiti da un’iniziale maiuscola; in una rapida serie di domande o esclamazioni, infatti, possono essere seguiti da parole minuscole per indicare la stretta correlazione tra le stesse frasi. Le interrogative retoriche di registro familiare ammettono l’uso del punto interrogativo unito a quello esclamativo, che indica precisamente stupore misto a sdegno (sei pazzo?!). I puntini di sospensione si usano canonicamente nel numero fisso di tre, con moderazione se non proprio parsimonia, poiché in generale indicano un’omissione volontaria nel discorso, rendendolo laconico e a volte puerilmente reticente; sono piuttosto comuni invece al termine di elenchi incompleti. Un caso particolare è costituito da […] che è il segno convenzionale con il quale si indica un’omissione all’interno di una citazione. Le parentesi quadre, infatti, indicano un commento dell’autore, mentre quelle tonde delimitano gli incisi che ai fini di chiarezza del testo non possono essere omessi, in tutti gli altri casi evitiamo il proliferare di interpunzione e frasi secondarie superflue. Il trattino, da non confondersi con la lineetta, oltre a segnalare la sillabazione di una parola a fine riga, è assai diffuso nella creazione di composti e di sintagmi sintetici che indicano una compresenza non oppositiva (ad es. vice-cancelliere, ex-moglie; il dialogo governosindacati); l’idea di un contrasto può essere resa invece dalla barra obliqua (le polemiche idealisti/marxisti). Le virgolette doppie in genere delimitano il discorso diretto e le citazioni, mentre quelle scempie indicano piuttosto una corrispondenza di significato (ad es. nella definizione di ortografia: dal greco orthòs ‘retto’ [corretto] e gràpho ‘scrivo’). E’ pur vero che gli aspetti sopra brevemente descritti fanno parte delle regole grammaticali sulle quali è possibile glissare per ottenere determinati effetti grafici o stilistici. Questo testo, ad esempio, contiene alcune deroghe alle sopra citate regole, piccole eccezioni che tuttavia non devono compromettere la chiarezza del messaggio veicolato. L’importante è esserne consapevoli: una punteggiatura sconclusionata e un’ortografia sciatta sono in grado di pregiudicare la piacevolezza di testi anche contenutisticamente rilevanti. Infine, ci sono almeno due raccomandazioni stilistiche meritevoli di essere ribadite, in riferimento alla semplice constatazione che un testo noioso probabilmente è un testo mal scritto, tanto quanto un testo mal scritto risulta noioso; per questo sarebbe una buona abitudine cercare di rinnovare continuamente la propria competenza linguistica. Come? Vincendo la pigrizia e diventando curiosi: acquistiamo familiarità nell’uso dei sinonimi, anche di quelli quasi scomparsi dai discorsi che si sentono per strada o in televisione, ma dei quali i dizionari sono impazienti di spiegarci il corretto utilizzo, e rispettiamo i congiuntivi che consentono sfumature di significato precluse all’inflazionato indicativo. Poiché ortografia e interpunzione sono state create allo scopo di indicare la cadenza, l’intonazione del testo, che nel caso di un discorso orale verrebbe assai naturale osservare, al pari di una certa attinenza allo scopo delle nostre parole, in ultima analisi il consiglio per evitare errori imbarazzanti è sempre lo stesso: leggere e rileggere il testo, anche ad alta voce, per saggiarne il ritmo e l’effetto sonoro, sino a quando esso appaia corrispondente a tutte le nostre esigenze espressive, sia dal punto di vista semantico sia per quanto concerne la forma prescelta. la nostra lingua arte & dintorni Mariavittoria Spina Dott. In Lingue e Letterature straniere [email protected] Chiuso il lunedì Tel. 0376 838249 Volta Mantovana Strada dei Colli nord, 25 39 recensioni arte & dintorni Sfumature dipinte Il 7 Dicembre 2008 sarà inaugurata presso la “Trattoria BirBesi” in via Sajore a Birbesi di Guidizzolo una esposizione personale di opere della Maestra Madonnara Mariangela Cappa. Inaugurazione alle ore 10.30 e apertura fino al 10 gennaio 2009. L’opera pittorica di Mariangela Cappa inizia quando giovinetta scopre la magia della comparsa dell’immagine da semplici segni lasciati sul foglio. Diplomata presso l’Istituto Statale d’Arte “Alessandro Dal Prato” di Guidizzolo, si avvicina successivamente all’arte del gessetto con la Mariangela Cappa vicino a una sua opera e il manifesto dell’ultimo incontro nazionale dei Madonnari frequentazione del mondo dei Madonnari presso Curtatone (Mn) dove annualmente si svolge da 36 anni, nella splendida cornice del Santuario delle Grazie, la manifestazione – concorso conosciuta ormai in tutta Europa. Consegue il titolo Proposta : di Maestra Madonnara nel concorso del 2006 e ben presto diviene un’ esponente di spicco vincendo il concorso dei maestri nel 2007. Mariangela pur cosciente del valore irripetibile dell’opera di strada propone l’opera anche su supporti che garantiscono durabilità al dipinto forte della salvaguardia poetica dei soggetti scelti e del rispetto della tecnica acquisita. L’esposizione comprende una quindicina di opere dei concorsi svolti e delle commissioni private avute. La tecnica pittorica del gessetto si ottiene per sfregamento e deposito delle polveri colorate sul supporto senza aggiunta di collanti e consente di sfumare con i polpastrelli una miriade di tonalita’ e tinte illimitate che l’artista riesce a ottenere nei suoi dipinti con un effetto di assoluta morbidezza e vivacita’.”E’ questa la caratteristica per la quale ho adottato questa tecnica che chiamerei… dello sfumo”dice Mariangela. La sfumatura quindi come elemento cardine della poetica dell’artista. La sfumatura in questo caso come superficie di contemplazione dove perdersi o ritrovarsi, venire o allontanarsi da una grafia imperante determinata dalla velocità dei media contemporanei. La sfumatura creata da una materia quasi impalpabile la polvere di gesso colorato che vola via al primo soffio di vento foriero di nuvole dense di pioggia che laverà quei selciati e quelle piazze. Un’arte che ci fa incantare ogni volta la si guardi come la meraviglia dei bambini quando lasciano cadere i colori sul foglio bianco. Piero Signori Menù “dei primi” Antipasti Risotto alla Mantovana - Tortelli di Zucca con Salamella o al burro - Tortelli alle Erbette Dolci della casa Spazio giochi 0 per bambini le Caffé - Vino - Acqua € 25,0 ibi rta on ca 40 VIA SAJORE , 19 BIRBESI - GUIDIZZOLO MN Per prenotazione TEL. 0376-849732 sp lla Di nù a me Agenzia Ghedi Tel. 030 9031225 Dal Lunedì al Venerdì 8,30 - 12,30 15,30 - 18,30 Sub Agenzia di Guidizzolo via don Luigi Sturzo, 5 (ex Amico Giò) Apertura: Lunedì e Mercoledì dalle 9,30 alle 12 - Tel. 0376 1818240 41 GRUPPO MICOLOGICO NATURALISTICO “COLLI MORENICI” Notiziario del Gruppo Micologico Naturalistico “Colli Morenici” - a cura di Giorgio Arienti Elementi di micotossicologia Commestibilità ed inquinamento dei funghi commestibili - 2ª parte E’ inoltre necessario, ovviamente, che il fungo presenti caratteri organolettici accettabili. Laccarla amethystina nonostante la dimostrata presenza di arsenico, e così via. Quanto alla digeribilità, occorre ricordare che i miceti contengono chitina (elemento della struttura degli insetti) sostanza che li rende particolarmente “pesanti”. Laccaria amethystina Da qui derivano alcune norme di comportamento alle quali conviene attenersi: • Considerare i funghi un alimento di contorno: evitare pasti copiosi. • Non darli da mangiare a persone appartenenti a categorie a rischio: bambini, anziani e persone con difficoltà digestive. • È buona norma non darli a donne in gravidanza anche per un ipotizzabile danno per il feto. 42 Composizione dei funghi La percentuale d’acqua è notevole, superiore al 90% del peso totale; c’è poi un 2-5% di proteine (in gran parte inutilizzabili), 1-2% di zuccheri e 1% di grassi. L’insieme di questi nutrienti porta a raggiungere poco più di 20 Kcal per 100 g. di sostanza fresca; si tratta quindi di un alimento a basso contenuto calorico, ricco di fibra e, come detto sopra, pesante da digerire. Inquinamento dei funghi commestibili Dato che i funghi nascono un po’ dappertutto, la raccolta deve tener conto di questo, non potendosi escludere la possibilità di contaminazioni con sostanze utilizzate in agricoltura, come anticrittogamici, insetticidi ed erbicidi, e con inquinanti legati a residui di lavorazione o a traffico veicolare, come metalli pesanti (piombo e mercurio) e non pesanti (cromo, arsenico e rame). Gli Agaricus arvensis, silvicola, augustus etc. (prataioli) noti come ottime specie commestibili, sarebbero invece specie da non raccogliere, perché sono funghi che accumulano cadmio. Di sicura utilità per il raccoglitore è una serie di informazioni riguardanti l’inquinamento radioattivo dei funghi, da tenere in considerazione soprattutto per una eventuale tossicità di tipo cronico. Dopo l’esplosione della centrale nucleare di Chernobyl (1986) è stata portata l’attenzione sul problema dell’inquinamento radioattivo, che tuttavia già preesisteva. La contaminazione può avvenire. Segue sul prossimo numero Istituto Statale d’Arte A cura della Prof.ssa Fiorenza Travagliati Notizie dall’Argentina Gentile Prof. Dal Prato, La ringrazio per il cortese invio de La Notizia, che ho fatto vedere qui a tutti. Anche la Scuola Malharro è molto interessata ad organizzare una mostra di elementi di Mantova, Guidizzolo e l`Istituto Statale d’Arte. In allegato, articoli sul giornale locale Diario “La Capital”, che mostra l´ultima attività della Scuola Martin Malharro, ed annuncia il gemellaggio. Cordiali saluti. Fernando Rizzi Consigliere Comunale di Mar del Plata, Argentina Presidente dell´Unione Regionale Lombarda di Mar del Plata Il sole a scuola La Provincia di Mantova ha coinvolto l’Istituto Statale d’Arte “Alessandro Dal Prato” di Guidizzolo in un progetto nazionale di finanziamento finalizzato all’istallazione di una serie di pannelli fotovoltaici montati sulla pensilina del lato sud della scuola. L’Isituto è stato scelto tra una rosa di pochi altri istituti ed ha ricevuto il compito di coinvolgere studenti e famiglie nell’analisi del problema sul fronte energetico. Le classi interessate dovranno produrre un “audit” dell’edificio scolastico, sarà poi al termine del progetto che tutti i rilievi raccolti verranno tradotti in un opuscolo da diffondere e distribuire. Le classi interessate sono già al lavoro, cominciato a Settembre con l’inizio della scuola. Il compito a cui sono chiamati è piuttosto articolato e diviso in varie fasi che culmineranno nella trasformazione informatica dei dati misurati, calcolati e disegnati. I docenti che collaborano al progetto , e che già dallo scorso maggio sono impegnati nella corretta realizzazione, sono esperti nell’ambito della problematica e del risparmio energetico in edilizia. Il Prof. Baccinetti Italo é architetto ed è specializzato in certificazioni energetiche a livello civile ed industriale, mentre il Prof. Coppiardi é un esperto nella conoscenza e nell’uso di tutte le forme di energia. Si sono già svolti diversi incontri tra l’ Istituto e gli esperti della Provincia, per incentivare e diffondere tra tutti gli allievi questa forma alternativa e per far conoscere sempre di più questa cultura che sarà il futuro delle prossime generazioni. Ancora una volta l’Istituto d’Arte affronta con rigore e professionalità le sfide del domani, con un occhio rivolto alla flessibilità dei suoi programmi. Autotrasporti SIMIONI GIANCARLO Tel. 0376 819035 - 348397060 via Ceresara, 11 46040 Guidizzolo - MN 43 Notizie dall’Amministrazione A CURA DELL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI GUIDIZZOLO Obiettivo sicurezza Particolare attenzione alle difficoltà degli anziani e dei disabili nell’accesso ai sepolcri. E’ l’argomento che è stato affrontato, nella mattinata di sabato 25 ottobre, presso il teatro comunale di Guidizzolo, in un incontro promosso dal Comune, con partner la ditta Progif srl e l’Upa Confartigianato, che aveva come maggior attrattiva la presentazione di una novità assoluta in campo nazionale: un elevatore cimiteriale per visitatori (ECV), prodotto appunto dalla Progif. Dopo il saluto agli intervenuti, provenienti da diverse provincie, il sindaco Graziano Pelizzaro ha ricordato come questa iniziativa rientrasse nell’ambito del programma di incontri dedicati al tema della sicurezza, promossi dall’ammiIl tavolo dei relatori nistrazione da sinistra: Paolo Castagna, comunale. Carlo Maccari, Graziano Sicurezza Pelizzaro e l’Ing. Francesco sulle strade, Martinelli sicurezza domestica, ma anche sicurezza in quei luoghi tanto particolari quanto spesso poco considerati che sono i cimiteri. E’ seguito poi l’intervento del consigliere regionale Carlo Maccari che ha ribadito come sia significativa l’attenzione posta su un tema tanto delicato, che tocca la sfera degli affetti e della memoria collettiva e come sia importante che l’amministrazione comunale si impegni non solo ad amministrare, ma anche ad offrire alla collettività momenti di riflessione e di incontro, utili alla crescita umana e sociale tanto dei singoli quanto dell’intera comunità. Occorre quindi che siano posti in essere tutti quei provvedimenti che possono contribuire ad assicurare maggior sicurezza, particolarmente per gli utenti a mobilità ridotta, ovvero gli anziani ed i disabili in carrozzina. 44 Più che opportuno, come ha sottolineato Pelizzaro, che questi provvedimenti siano inseriti nell’ambito di quella pianificazione cimiteriale che peraltro è imposta dalla normativa regionale che, tra l’altro, obbliga e richiede ai Comuni di considerare la necessità di ridurre e abbattere le barriere architettoniche e favorire la sicurezza dei visitatori. La materia della sicurezza dei visitatori e degli operatori cimiteriali è stata poi affrontata nell’esaustivo e applaudito contributo dell’ing. Francesco Peri. Dopo l’illustrazione di come è nata l’idea e come si è addivenuti alla realizzazione di questo innovativo strumento da parte dell’ing. Francesco Marinelli, gli intervenuti si sono trasferiti presso il cimitero locale, per vedere in funzione l’elevatore e finalmente capire di cosa si trattasse: una macchina che in assoluta sicurezza si può guidare e far scorrere lungo la campata di loculi, accessibile anche da un disabile in carrozzina senza accompagnatore, che con pochi semplici comandi solleva la persona fino all’altezza del quarto o quinto loculo, consentendogli di accudire il sepolcro, senza rischi, diversamente da quello che succede con le tradizionali scale. “E’ possibile anche richiedere finanziamenti o contributi regionali, particolarmente in materia di abbattimento delle barriere architettoniche – ci ricorda il Sindaco – purchè nell’ambito di un progetto complessivo, ed è quello che faremo, dal momento che nella parte vecchia del cimitero avevamo già in animo di rimediare al disagio presente nelle zone oggi munite di sola ghiaia”. Una rete di attenzione verso le dipendenze L’idea è quella di creare una “Rete invisibile”, ma non troppo. Una rete di attenzioni, una rete protettiva soprattutto nei confronti dei più giovani, dei sempre più giovani che si lasciano attrarre dai miraggi di una quotidianità effimera. Se n’è parlato alcune sere or sono durante un approfondito incontro promosso dall’Arca di Mantova, Centro Mantovano di Solidarietà, con il patrocinio del Comune di Guidizzolo che ha ospitato la serata. Presenti il sindaco Graziano Pelizzaro e l’asessore alle politiche sociali Emi Ghisolfi. In sottofondo un interrogativo che interpella tutte le nostre coscienze: “Sono forse io il responsabile della sorte di mio fratello?” Ad introdurre i lavori il presidente dell’Arca Maurizio Mirandola il quale ha parlato delle molte trasformazioni subite dal variegato mondo delle dipendenze e del fatto che orami sempre più difficilmente “si chiede aiuto” per cui è urgente essere molto più attenti al territorio: bisogna lavorare insieme. Concetto ampiamente ripreso dal dr. Maurizio Gobbetto, responsabile Ser. D. mantovano. Il suo è stato un intervento che ha preso in esame dati concreti e prospettive. Se da un lato la cocaina è oggi la forma di droga tra le più presenti, ed anche tra le più subdole, le dipendenze sono molteplici: tabacco (al primo posto a livello generale), seguito da alcol, psicolfarmaci e droghe per quanto attiene alle dipendenze da sostanze. Alle quali si affiancano le cosiddette dipendenze da processo: cibo, internet, affettive, sessuali, carriera, shopping, cellulare, e via dicendo. Anche queste necessitano di attenzione. Perché se tutti, nel settore, siamo “osservatori”, molti sono “assaggiatori”, diversi “consumatori” ed infine in quantità fortunatamente minore “tossicodipendenti”. E’ proprio su queste ultime due categorie dove serve prestare l’attenzione maggiore. Sulla stessa lunghezza d’onda, partrendo dalla considerazione che sta aumentando drammaticamente l’uso di cocaina, l’intervento di Tiziano Fassi, responsabile dei colloqui Arca. Quest’ultimo ha insistito sulla necessità di ‘fare rete’ in quanto forte è la preoccupazione nei confronti di chi non si riesce a raggiungere. Era presente il consigliere regionale Carlo Maccari il quale, raccogliendo alcuni interventi del pubblico preoccupato per l’abbassamento dell’età in cui si inizia ad esempio a fumare o bere, ha giudicato estremamente positiva la serata invitando tutti a riprendere questi contatti, ampliandoli sempre più, a parlarne, a sviluppare le attenzioni (termine emerso più volte), tutti quanti, dai singoli alle agenzie educative, dalla scuola allo sport alla parrocchia, confermando sempre e comunque la presenza dell’Ente pubblico. All’incontro ne seguiranno altri: per fare rete. Il consiglio dei ragazzi Emozionati, come conviene in queste occasioni, accompagnati dal collaboratore vicario Antonio Lanza ed accolti dal sindaco Graziano Pelizzaro, dal presidente del consiglio Giovanni Zangobbi, dall’assessore alle politiche scolastiche Laura Toniato e dal consigliere Elena Zaccagni, i giovani eletti nel nuovo consiglio comunale dei ragazzi hanno fatto per la prima volta il loro ingresso nell’aula consiliare. In programma la loro prima riunione durante la quale si doveva definire l’ufficio di presidenza. Prima di iniziare i lavori il sindaco, il presidente e l’assessore hanno ricordato l’importanza di questo organismo che abitua all’impegno civile e dal quale possono arrivare importanti suggerimenti all’Amministrazione. Nicola Gialdini, classe 1ª A della media, è stato eletto presidente mentre Michele Mocellin, 2ª C, sarà il vice. Segretario e vice segretario, rispettivamente Andrea Della Fontana e Andrea Tencheni. Eusaurita questa fase ed indossata la fascia di presidente del consiglio comunale dei ragazzi, Gialdini ha lanciato subito all’amministrazione alcune proposte. Le richieste principali hanno riguardato la palestra, la sicurezza, il tempo libero, un parco per i cani. Sindaco e assessore hanno risposto: sulla palestra si interverrà a breve; al parco Barriera sorgerà una nuova struttura per il tempo libero, Nicola Gialdini veste accanto alla nuova materna che sarà edifica- la fascia di presidente ta molto presto; su viabilità e sicurezza molto consiglio dei ragazzi è legato alla nuova tangenziale che sposterà dal centro l’attuale pericolo e consentirà di ridisegnare il sistema viabilistico; in primavera si sperimenterà il “pedibus” per dare maggior sicurezza nel tragitto di andata e ritorno da casa a scuola; infine per i cani già oggi esistono spazi verdi dove possono muoversi liberamente: ai loro proprietari l’onere della pulizia. 45 1° Memorial Luciano Gazzola Equipaggi e pubblico delle grandi occasioni al “Delta Raduno” Probabilmente, nemmeno gli organizzatori si attendevano un simile successo. 80 equipaggi, equamente distinti tra Delta e Tuning/ estetica, si sono presentati all’appuntamento del IV Delta Raduno “1° Memorial Luciano Gazzola”promosso dai giovani del Delta Raduno con Pro-Loco, Avis, Abeo e Aido Guidizzolo, Associazioni Ufficiali di Gara mantovani e con il patrocinio del Comune di Guidizzolo, assessorato alla sicurezza. La zona industriale di Guidizzolo si è così riempita di un arcobaleno di vetture attorniate da un numero veramente inatteso di spettatori, soprattutto giovani probabilmente venuti per poter ammirare da vicino questi autentici e rari mezzi sempre più appassionanti; e non solo per gli addetti ai lavori. Accanto agli equipaggi provenienti da una larga fetta d’Italia (Sinalunga, Siena, Saint Vincent, La Spezia, Venezia, Darfo, per citarne alcuni) c’erano il sindaco Graziano Pelizzaro, l’assessore alla sicurezza Claudio Busca, il prof. Aldo Ferrara dell’Università di Siena coautore di un interessante volume sui fattori biodinamici in auto, Margherita Freddi, vedova di Lorenzo Bandini pilota Ferrari scomparso a Montecarlo nel 1967, la moglie e la figlia di Luciano Gazzola, troppo prematuramente scomparso alcuni anni fa, appassionato di rally e Delta, autore di un significativo gesto di generosità nella volontaria donazione di organi che ha ridato vita e speranza a diverse persone. Seguitissime le prove, tutte nella massima sicurezza stradale per piloti e spettatori grazie alla severe misure di sicurezza ed alla presenza della Protezione Civile. Tra i piloti ricordiamo Guglielmo Scalzotto, Wilmar Rizzi, Gianfranco Conti, Claudio Ferrari. Dopo le premiazioni un ringraziamento è andato agli organizzatori Ivan Pellegri, Alessio Cattabriga, Giuseppe Mazzoleni e Alessandro Pasquali ai quali è stato richiesto di ripetere l’evento. Sergio Desiderati 46 Offerte valide dal 3 al 13 dicembre 2008 0,75 Grana Padano D.O.P. all'etto (al kg € 7,50) GARANTIAMO PER VOI il Grana Padano D.O.P. è prodotto secondo la regolamentazione Europea per la certificazione di qualità “Grana Padano”, ogni forma è rigorosamente selezionata da Dalfini Olio extra vergine di oliva Dante 1 l 3,40 Supermercato Vivo via Goito, 38/a Guidizzolo dal lunedì al venerdì: 8.00 – 12.30 15.30 -19.30 sabato orario continuato: 8.00 – 19.30 0,26 Pomodori Pelati italiani Mazza 400 g (al kg € 0,65) ...e tante altre opportunità ogni giorno Supermercato Vivo piazza G. Marconi, 5 Guidizzolo dal lunedì al sabato: 8.00 – 13.00 15.30 -19.30 chiuso il lunedì pomeriggio RITIRIAMO BUONI PASTO 47 48