ANNO VI
SECONDO QUADRIMESTRE
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A.S. 2013/2014
ANNO VI
SECONDO QUADRIMESTRE
A.S. 2013/2014
E per cominciare un omaggio a tutte le donne
Anche quest’anno abbiamo festeggiato la festa delle donne, ma
per non dimenticare quanto importanti siano le figure
femminili, spesso poco valorizzate, tuttavia insostituibili e
sempre piene di risorse, vi proponiamo i versi che Marco e
Giacomo hanno dedicato alle loro compagne e a tutte le donne.
8 MARZO
Alle donne esili nel fisico ma forti e determinate nel carattere;
Alle donne che, pur stanche ed acciaccate, continuano ad accudire la famiglia;
Alle donne allegre e spensierate che con le loro chiacchiere animano ogni festa;
Alle donne ingegnose e fantasiose che con pochi stracci creano abiti ed altri oggetti
da passerella;
Alle donne econome che con la loro abilità al risparmio mandano avanti le
famiglie;
Alle donne sensibili ed altruiste pronte sempre ad aiutare il prossimo e a soffrire
con loro;
Alle donne che si commuovono nel vedere un film o un cucciolo abbandonato;
Alle donne che riescono a fare mille cose contemporaneamente senza perderne
nessuna;
A tutte queste donne auguro un buon 8 Marzo.
Giacomo Nardi II A
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ANNO VI
SECONDO QUADRIMESTRE
A.S. 2013/2014
8 MARZO
ma capace di sostenere
In questo giorno
un’ intera famiglia, un gruppo, la società.
ad ogni donna
L’ intenso profumo del fiore è inconfondibile
un rametto di mimosa
così come ogni donna è unica.
si regala,
Il giallo polline arriva ovunque,
forse per ricordarle
è sempre nell’ aria,
che è come lei .
così come l’ amicizia di una donna
La mimosa è gialla e luminosa,
sa diffondersi oltre le barriere.
accende come un sole ogni luogo;
Forse è per questo che non si trova mai
così è la donna
un fiore solo, ma sempre a grappoli,
che con la sua vitalità
una donna sola perché sempre in compagnia.
smuove ogni cosa
Ogni donna sa dare calore:
e con la sua effervescenza
come il fiore di mimosa
anche il discorso più spento
è il primo a fiorire per spazzare via il triste
inverno
sa ravvivare.
con il suo giallo acceso,
La mimosa:
così la donna è la prima a offrire
pianta dal fusto esile, ma forte
amicizia,
sottile, ma capace di regalare
speranza,
fiori sorprendenti , ricchi, inaspettati.
gioia,
La donna:
a chi ne ha bisogno.
a volte apparentemente fragile,
Marco Peruzzi II A
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ANNO VI
SECONDO QUADRIMESTRE
A.S. 2013/2014
Visita alla fattoria Didattica “P.Massignan”
Quest’anno la professoressa Antonella Centomo ha ampliato l’offerta formativa della
nostra scuola organizzando il laboratorio di cittadinanza attiva. Questo laboratorio si è
dimostrato un’importante opportunità per noi ragazzi, ci ha dato modo non solo di
riflettere su temi molto importanti, ma anche di incontrare tante persone che, in modi
diversi, aiutano gli altri.
E ancora abbiamo conosciuto realtà lontane dalla nostra quotidianità, abbiamo visitato
alcune strutture che si prendono cura di persone e animali, abbiamo imparato
l’importanza di metterci a disposizione degli altri… abbiamo capito cosa vuol dire essere
cittadini attivi.
Un grazie di cuore alla professoressa Centomo!
Il giorno 25 marzo noi ragazzi del
Laboratorio di Cittadinanza siamo andati
a
visitare
la
fattoria
Didattica
“P.Massignan”a Brendola.
avere
le
stesse
opportunità
dei
“normodotati”. Tra l'altro abbiamo saputo
che Jacopo, un nostro compagno,
frequenta la fattoria didattica per un corso
di Rieducazione equestre.
Il proprietario Paolino Massignan,
fondatore della fattoria, arrivato ad una
certa età invece di vendere la terra ha
deciso di donarla alla Cooperativa 81 e alla
Cooperativa Piano Infinito. Così facendo
ha aiutato tutti i disabili che vengono
seguiti in questi due centri e non solo:
accanto alla fattoria è stata aperta anche
una comunità che accoglie i ragazzi
disabili che hanno bisogno di una
famiglia.
Ma non abbiamo solo imparato ci siamo
anche divertiti a dare da mangiare agli
asini... anche se dovevamo essere prudenti
perché possono mordere.
In conclusione questa uscita è stata molto
istruttiva, ci ha aperto gli occhi su realtà
che spesso non vediamo, o non vogliamo
vedere; ci ha insegnato che aiutare gli altri
non solo è possibile ma è anche appagante
e gratificante... speriamo di riuscire, grazie
a questa attività, a mettere in pratica
questi insegnamenti e migliorare il nostro
stile di vita!
In questa fattoria insegnano scuola di
volteggio,
equitazione,
rieducazione
equestre e naturalmente coltivano il
terreno e ne vendono i prodotti. Inoltre
allevano
animali
come:asini,cavalli,
tacchini, anatre. Non dimentichiamo poi
che ogni anno organizzano la Festa del
raccolto.
Questa attività è stata molto interessante
ed istruttiva, abbiamo scoperto cose che
non sapevamo, abbiamo visto come alcuni
ragazzi disabili passano il loro tempo
libero sui cavalli per divertirsi, rilassarsi e
rinforzare i muscoli. Inoltre abbiamo
imparato che è possibile dar loro la
possibilità di imparare cose nuove e di
Alice Galli II C
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ANNO VI
SECONDO QUADRIMESTRE
A.S. 2013/2014
Conosciamo i tatuaggi?
Il giorno 21 gennaio, nella sala civica “Corte
della Filande”, si è tenuta una conferenza
dal titolo “Conosciamo i tatuaggi”. Questo
evento è stato proposto dal comune di
Montecchio Maggiore in collaborazione con
la nostra scuola e inserito nel progetto
“Benessere”, la cui referente è la prof.ssa
Mantiero. È stato organizzato per tutti noi
ragazzi di terza media affinché potessimo
avere informazioni sulla moda dei tatuaggi
e dei piercing, avvertendoci anche dei rischi
e delle conseguenze.
Le relatrici erano una tatuatrice e una
ragazza che lavora nel settore dei piercing e
ci hanno illustrato, attraverso una
presentazione in power-point, la storia, i
rischi e le norme da rispettare per non
creare danni al benessere personale.
Noi ragazzi, ascoltando, prendendo appunti
e facendo domande alla fine della
presentazione, abbiamo capito che la parola
“tatuaggio” ha origini polinesiane e significa
“marcare con segni”. Questa pratica è stata
introdotta in Europa nel '700 da James
Cook, ma se ne hanno testimonianze nei
ritrovamenti della mummia “Otzi” vissuta
circa 5300 anni fa.
Questa pratica si concentra nella fascia
giovanile anche se è vivamente sconsigliato
ai minorenni poiché la pelle, nella fase di
crescita, cambia e può accadere che il
tatuaggio si deformi nel tempo. Inoltre, un
buon tatuatore dovrebbe utilizzare aghi e
guanti sterili e monouso per evitare
infezioni, non dovrebbe operare su tipi di
pelle con lesioni, irregolarità, nevi (nei),
macchie e senza il parere del dermatologo
del cliente.
La ragazza che lavora nel settore dei
piercing, invece, ci ha spiegato che questa
pratica nell'antichità era un rito spirituale e
religioso e che questa moda si è evoluta
negli anni attraverso soprattutto lo stile
hippy, punk e goth. Anche in questo caso
l'età minima per forare la pelle è 16 anni ma
è necessaria molta attenzione da parte del
pircier a non danneggiare il cuore e i reni.
Questa moda porta il rischio di cicatrici
permanenti nella pelle in fase di crescita e
di malattie come l'epatite e l'HIV, altamente
infettive.
Secondo me questa attività è stata molto
interessante perché grazie ad essa ho
potuto conoscere la storia e le origini di
alcune mode tutt'ora presenti e molto
popolari. Le due relatrici inoltre sono state
molto professionali e, anche se a volte
poteva essere controproducente per il loro
lavoro, sono state sincere e responsabili
nell'informare gli studenti sui possibili
danni derivanti da questi interventi.
A mio parere, gli scopi per cui è stato
organizzato questo incontro, sono stati
pienamente raggiunti perché, sentendo
anche pareri di ragazzi di altre classi, ho
visto che molti ne sono stati colpiti e alcuni,
come me, hanno pensato di attendere
prima di tatuarsi il corpo. Infatti, per
quanto concerne la mia esperienza
personal,e questa conferenza mi ha fatto
riflettere sulle mie future intenzioni: prima
volevo tatuarmi la caviglia ma ora, visto i
rischi e le conseguenze possibili, ho deciso
di aspettare e meditare su questa mia
scelta.
Questa attività è sicuramente da ripetere
negli anni futuri, magari anche con un
dermatologo che possa spiegare in modo
più preciso le malattie dell'epidermide che
ci possono attaccare perforando o
incidendo la nostra pelle. In questo modo
anche altri ragazzi potranno avere la
possibilità di conoscere meglio queste mode
che ultimamente spopolano largamente.
Giorgia Tecchio III C
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ANNO VI
SECONDO QUADRIMESTRE
A.S. 2013/2014
Libri, libri, libri… ma sono poi così
importanti?
Molti ragazzi di oggi non amano studiare,
perché questo costa fatica e loro non sono
abituati al sacrificio; ma io sono certa che
ogni ragazzo dovrebbe studiare e
impegnarsi sempre, sia a scuola, sia a
casa.
Per noi giovani lo studio è molto
importante per il nostro futuro, dato che
quando raggiungeremo l’età adulta
dovremmo affrontare la nostra vita
autonomamente
e
decidere
chi
diventeremo.
Ritengo infatti che studiare permetta di
avere ampie conoscenze in diversi campi,
perché sono molte le materie scolastiche e
molto è l’impegno che bisogna applicare.
Inoltre è provato che molti ragazzi che
frequentano una scuola superiore di
cinque anni e poi decidono di andare
all’università sono più preparati ad
affrontare il mondo esterno con
tranquillità e sicurezza.
Oltre a ciò, conoscendo lingue madri
diverse dalla propria e quindi lingue
veicolari, si può riuscire a comunicare con
le altre persone del mondo e avere dei
rapporti internazionali.
Senza dimenticare che ottenendo dei
buoni risultati ti senti molto soddisfatto e
orgoglioso ti te stesso, poiché tutto il tuo
impegno è stato ricompensato e accresci
la tua autostima. Infine studiare ti rende
partecipe
di
argomenti
nuovi
e
interessanti che stimolano sempre di più
la voglia di imparare.
Nonostante tutto sono sempre di più i
ragazzi che pensano che non serva
assolutamente andare a scuola e studiare,
perché sono convinti che ci si può fare un
cultura anche guardando la televisione,
che permette di accumulare moltissime
informazioni in poco tempo. Altri, invece,
credono che, dopo aver imparato a
leggere e a scrivere, non sia necessario
approfondire con lo studio le proprie
conoscenze per trovare un posto di
lavoro, poiché credono che la vita sia
sempre facile e priva di difficoltà.
Altri ancora, dicono che non vogliono
sprecare la loro giornata studiando e
preferiscono di gran lunga uscire con gli
amici e divertirsi.
Molti, inoltre, preferiscono giocare con i
videogames o messaggiare con gli amici
con il cellulare o passare ore e ore sui più
famosi social network (face book, twitter,
skype…).
Eppure sono assolutamente certa che
tutte queste non siano motivazioni
accettabili per non studiare, anzi credo
che siano tutte distrazioni e perdite
enormi di tempo.
In altre parole studiare non fa per niente
male, anzi, è sempre più difficile trovare
un posto di lavoro soddisfacente e
secondo me lo studio agevola molto
queste possibilità; inoltre è molto più
educativo e formativo di tutti gli
strumenti elettronici o dei giochi virtuali,
che creano solo problemi.
In conclusione sono convinta che lo
studio sia molto importante per i giovani,
poiché è un punto di riferimento per la
vita e ti aiuta a integrarti, in diversi modi,
nella società attuale.
Elena Sofia Girardi III F
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ANNO VI
SECONDO QUADRIMESTRE
A.S. 2013/2014
I motivi per non acquistare un motorino.
Molti ragazzi credono che sia utile, anzi necessario, possedere un
motorino, Martina invece non è della stessa opinione e in questo
articolo cerca di esporre le sue idee e le sue ragioni. Chissà se riuscirà
a convincervi o perlomeno a farvi sorgere qualche dubbio!
Al giorno d’oggi un numero sempre
maggiore di ragazzi a partire dai
quattordici anni desidera acquistare un
motorino, per spostarsi autonomamente e
guadagnare finalmente la fiducia dei
genitori.
Io non sono assolutamente d’accordo e
non credo sia opportuno possederne uno.
Innanzitutto è molto dispendioso e fa
utilizzare dei soldi che servirebbero alle
necessità familiari, per esempio alimenti,
qualche divertimento o svago, ma anche
tasse, bollette …
Inoltre la spesa non si ferma dopo
l’acquisto del veicolo che necessita infatti
dei soldi per la manutenzione, per il
carburante, l’assicurazione, la pulizia …
Non credo comunque che i giovani
vogliano un motorino solo per svolgere
piccole commissioni o per recarsi a
scuola(dove si può andare benissimo con i
mezzi pubblici o a piedi, senza che i
genitori li accompagnino) ma per sentirsi
uguali agli amici che lo possiedono.
Quante volte ci è appunto capitato di
vedere dei gruppi di ragazzi che
proseguivano ad alta velocità in sella a dei
motorini che emettevano un rumore
incredibilmente fastidioso?
Ebbene sì, perché oltre a essere
dispendioso e inutile è anche rumoroso e
inquinante.
Per non parlare del pericolo!
Moltissimi articoli di disastrosi incidenti
dimostrano che un gran numero di
ragazzi muoiono; spesso di sera, proprio a
causa di scontri con altri mezzi di
trasporto o per essere
stati imprudenti ed aver tentato delle
“acrobazie”.
Se io fossi un genitore, non mi sognerei
mai di comperare a mio figlio uno
strumento di morte del genere!
E invece no, i giovani continuano a
sostenere il contrario, ribadendo che
anche andare a piedi è pericoloso, che il
motorino
si
può
tranquillamente
acquistare risparmiando su altre spese,
che gli incidenti capitano quasi sempre
alle persone imprudenti, di conseguenza
secondo
loro
sarebbe
opportuno
comprarlo.
Al contrario, io sostengo che andare a
piedi non sia tanto rischioso quanto
viaggiare in motorino, dato che è ciò che
dimostrano le recenti indagini statistiche.
Per quanto riguarda la spesa, credo che
gli
adolescenti
non
si
rendano
minimamente conto che i problemi
economici presenti in questo periodo non
permettono agli adolescenti di sprecare
fino a diverse migliaia di euro per
soddisfare i capricci dei propri figli.
Inoltre, gli incidenti non capitano
soltanto agli imprudenti, ma a tutti. Un
momento di distrazione può infatti essere
fatale per chiunque, coscienzioso o
imprudente che sia.
In conclusione, spero che questo mio
intervento faccia riflettere i genitori dei
numerosi ragazzi che vogliono acquistare
un motorino, perché rinunciare ad
accontentarli è per il loro bene e la loro
incolumità.
Martina Magrin III F
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ANNO VI
SECONDO QUADRIMESTRE
A.S. 2013/2014
Intervista ai professori
Abbiamo intervistato alcuni professori e tutti sono concordi nell’affermare che in generale
gli studenti di questa scuola studiano poco. Ma sentiamo cosa ha detto ognuno di
loro. D… dimenticavamo gli insegnanti intervistati sono: Di Dio Luigi, Pozza Antonio,
Sartor Dania e Vescovi Valeria. Ora a voi capire chi ha dato le risposte a, b, c, d.
Età
a. maggiorenne
b. abbastanza anni
c. 59
d. 33
Cosa ne pensa dei ragazzi di questa
scuola?
a. Studiano poco… è un peccato perché
potrebbero fare molto di più
b. Si impegnano poco
c. sono troppo distratti
d. simpatici, vogliosi di vivere, cortesi. Ci
sono delle eccezioni (ovviamente)
Le piace il suo lavoro?
a. Si, molto
b. molto
c. anca massa
d. mi appassiona
Darebbe loro un consiglio
a. Impegnarsi di più nei compiti per casa
e stare più attenti durante le lezioni
b. STUDIARE E IMPEGNARSI DI PIÙ
c. Dedicarsi ad attività di gruppo
d. Di impegnarsi sempre al massimo in
tutte le attività e le sfide che si presentano
Da quanti anni insegna?
a.9
b.10
c.38
d.5
Libro preferito (o genere)?
a. Cent’anni di solitudine
b . Non ce l’ho
c. fotografia, natura, storia
d. Momenti d’avventura
Da quanti anni insegna in questa
scuola?
a. Da questo anno scolastico
b. 2
c. 23
d. 4
Film, serie o genere preferito?
a . Forrest Gump
b. non ce l’ho
c. Fanta-storici
d. Guardo poca TV, ma mi piacciono i
documentari scientifici
Come si potrebbe migliorare questa
scuola?
a. Più organizzazione e comunicazione
(per esempio sarebbe opportuno che gli
insegnanti fossero avvisati per tempo in
caso di attività “extrascolastiche”); far
rispettare le regole, eliminando però
quella delle divise, che tra l’altro molti
ragazzi non usano… impunemente!
b. Più sorveglianza e ordine
c. dando più spazio alle attività pratiche,
manuali
d. col tempo prolungato, tenendola aperta
tutto il giorno
Che cosa le piace fare nel tempo
libero?
a.Leggere,
oziare
sul
divano,
viaggiare…quando posso
b.Camminare, leggere, andare al cinema
c. camminare, fotorgrafare
d. giocare con i miei figli, occuparmi di
Sartor Dania “A”, Vescovi Valeria “B”, Pozza Antonio ”C” Di Dio Luigi ”D”
Annachiara Campesan e Noemi Spinato
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ANNO VI
SECONDO QUADRIMESTRE
A.S. 2013/2014
Avete paura dell’esame?
Non preoccupatevi, vi darò dei consigli
per superarlo.
Andando in giro per la scuola ho sentito molta gente che aveva il TERRORE degli esami.
Sentendo i ragazzi di terza parlare negativamente di questo argomento, ho deciso di dare
loro dei consigli utili per superare questo ostacolo con un buon voto.
Come sapete la prima cosa che ognuno di noi deve fare è aprire il libro e mettersi di
impegno, cercando di studiare tutte le materie nel modo migliore.
Ma ora passiamo al succo del discorso.
1:
Negli ultimi mesi di scuola cerca di andare bene, in modo da coprire in tempo le
lacune che hai accumulato (se le hai accumulate) nei mesi precedenti, quindi ripassati
molto bene il programma trattato durante l’ultimo anno scolastico.
2: Se hai preparato una tesina, leggila bene e ragionaci sopra. Non basta ripeterla, se vuoi
sorprendere i professori approfondiscila con dei tuoi ragionamenti preparati a casa.
3:
Se ti senti pronto ripeti la tesina o gli argomenti studiati davanti ad uno specchio.
Questo ti servirà il giorno dell’interrogazione per esprimerti meglio di fronte ai professori.
4: Mentre ripassi preparati delle scalette o degli schemi, in modo da fissare meglio gli
argomenti e per non perdere il filo del discorso.
5:
Studia bene un argomento a tua scelta. Spesso i professori tendono a chiedertelo,
specialmente se non presenti una tesina. Se sfrutti questa opportunità sarà il tuo asso nella
manica.
6: Quando prepari un argomento a tua scelta cerca di collegarlo con altre materie, per
esempio puoi mettere in relazione alcuni temi di storia con quelli di geografia o di musica.
7:
Ogni volta che un insegnante ti farà una domanda cerca di non usare paroloni
complicati, ma frasi semplici e corrette, rispondendo con sicurezza.
8:
Mentre aspetti per sostenere l’esame cerca di pensare in modo positivo, perché la
fiducia in se stessi aiuta a superare qualsiasi prova.
9:
Cerca di arrivare riposato all’esame, non fare la maratona di studio all’ultimo
momento, perché non riusciresti a dormire tranquillamente e sarà più difficile concentrarsi
il giorno dopo.
10: IN BOCCA AL LUPOOOO!!!!!!!!!
Giulio Righetto
9
ANNO VI
SECONDO QUADRIMESTRE
A.S. 2013/2014
Tutti pazzi per la tv?
Si dice spesso che i ragazzi d’oggi passano troppo tempo davanti alla televisione, a guardare
programmi poco educativi… ma è poi vero? Per rispondere a questo quesito abbiamo posto le
domande di seguito riportate ad una cinquantina di studenti del nostro istituto (a volte le risposte
sono di più perché alcuni alunni ne hanno voluto dare più di una). A voi l’ardua sentenza!
Quante ore guardi la tv al giorno?
Quali tra i seguenti canali preferisci?
25
20
15
10
5
0
40
30
20
10
0
Cosa guardi solitamente?
Quali genere di film preferisci?
35
30
25
20
15
10
5
0
40
30
20
10
0
Quanti film guardi alla settimana?
Quale preferisci delle seguenti trasmissioni?
30
25
20
15
10
5
0
20
15
10
5
0
1
2
3
piu di
tre
Eleonora Simioni, Francesca Belluzzi, Nicola Dalla Barba
10
ANNO VI
SECONDO QUADRIMESTRE
A.S. 2013/2014
Una canzone al giorno leva il medico di torno
La musica per i ragazzi, anche quelli dell'Anna Frank, ha un ruolo molto importante, essa
scandisce le ore della giornata, e, a seconda delle necessità, fa da valvola di sfogo, ci
rilassa, ci carica… facendoci sentire parte di un grande gruppo: quello dei ragazzi che
ascoltano la nostra stessa musica!
Dall'intervista che abbiamo proposto a una cinquantina di ragazzi del nostro istituto è
risultato che molti di questi ascoltano più di tre ore di musica al giorno, sia italiana che
straniera, preferibilmente pop e rock… Tanti invece sono i cantanti e i gruppi del cuore, tra
cui spiccano Marco Mengoni, Emma Marrone, Katy Perry, One Direction, Moda.
30
25
20
15
10
5
0
25
1 ora
2 ore
3 ore
piu di 3 ore
20
Pop
15
classica
10
rock
5
rap
0
Quante ore al giorno
ascolti musica?
Che genere di musica ascolti?
25
marco
mengoni
elisa
20
20
chitarra
15
15
10
pianola
10
5
tromba
5
0
flauto
0
emma
marrone
moreno
Quale tra questi
strumenti preferisci?
fedez
Quale tra questi cantanti
italiani preferisci?
30
30
25
25
20
shakira
15
avicii
10
katy perry
5
rihanna
0
Quali tra questi
cantanti stranieri
preferisci?
bruno mars
one direction
20
15
green day
10
one republic
5
moda
0
little mix
Quale tra queste band
preferisci?
Jayatissa Sadini
11
ANNO VI
SECONDO QUADRIMESTRE
A.S. 2013/2014
I ragazzi della II B si sono cimentati nella scrittura di racconti di vario genere, qui vi
presentiamo due racconti d’avventura. A voi la scelta del migliore: due ragazzi alle prese
con un misterioso castello medievale o un capitano intrepido e valoroso… uno che non
molla mai?
Il castello di Harbrink
Durante la visita al castello di Harbrinck Justin e Lucas, due fratelli di origine scozzese
appassionati di simboli medievali, si avventurarono da soli nell’enorme maniero, senza dar retta
alla guida che aveva raccomandato loro di non allontanarsi dal gruppo.
I due giovani quindi, desiderosi di esplorare tutte le
stanze del famoso castello medioevale, si
addentarono senza alcun timore nella camera delle
torture. Qui Lucas, attirato da una statua di un
boia armato di un’enorme ascia, si avvicinò al
manufatto e, per analizzare meglio l’arma, la tolse
dalla statua. Ma, non appena la sfilò, un passaggio
segreto si aprì nel muro facendo apparire un corridoio lungo e buio.
I due, per niente impauriti, stavano incominciando a percorre quella galleria quando Justin si
accorse che nelle sue pareti erano incisi alcuni strani simboli su piccole mattonelle grigie; i due
ragazzi spinti dalla curiosità e dal senso d’avventura decisero di continuare per quella strada.
Lucas appena entrò nel passaggio segreto si accorse invece che, nella parete destra, appesa nel
muro, c’era una torcia di legno con la quale avrebbero potuto illuminare il tragitto. Dopo pochi
minuti di cammino i due fratelli si accorsero che stavano calpestando una specie di sabbia nera.
Lucas fece subito una faccia spaventata, e dopo averla assaggiata per assicurarsi della sua
intuizione, esclamò: - Justin è polvere da sparo!!!!!
- Sei sicuro? Chiese Justin
- Si, riesco a riconoscerla dal suo sapore acido.
I fratelli con molta attenzione, cercarono di non far cadere la cenere prodotta dalla torcia per
non provocare un’esplosione. Dopo aver trascorso qualche interminabile minuto con l’ansia alle
stelle la polvere da sparo cominciò a diradarsi fino a quando non scomparve del tutto.
Dopo aver proseguito per una decina di metri i due fratelli, notando
nuovamente delle mattonelle con inconsueti simboli, cominciarono a
tradurli. Non fu difficile, per due specialisti come loro, capire che il
messaggio era:
Colma uno spazio con la libertà, e così potrai proseguire.
Si guardarono attorno e non sfuggì ai loro occhi uno strano spazio
vuoto, proprio sotto quelle mattonelle, stavano perlustrando ancora
per capire cosa inserire in quell’anfratto quando Justin si accorse che
poco più avanti giaceva per terra una mattonella in cui era incisa
l’immagine di un’aquila.
12
ANNO VI
SECONDO QUADRIMESTRE
A.S. 2013/2014
Lucas a quel punto pensò che quella mattonella, in cui era inciso il simbolo della libertà, sarebbe
dovuta andare nello spazio vuoto, e così fece; appena la adagiò si aprì una crepa che partiva
dalla piastrella e arrivava fino al muro, provocando un’enorme spaccatura all’interno della
quale si trovavano una chiave e un compasso.
I due ragazzi presero chiave e compasso, sarebbero potuti tornare utili pensarono, e
continuarono a camminare, fino a quando si ritrovarono davanti un muro che impediva loro di
proseguire.
Mentre Justin era in silenzio, intento a riflettere su cosa avrebbero dovuto fare a quel punto,
Lucas cominciò a sentire un rumore costante di gocce d’acqua che si infrangevano sulla roccia.
Ma, mentre il ragazzo si avvicino alla parete per cercare di sentire meglio, la sua collana di ferro
venne attratta magneticamente dalla stessa parete.
Justin intanto aveva cominciato a tastare la roccia sperando di sbloccare qualcosa e di far aprire
un passaggio segreto. Mentre stava compiendo questo tentativo il giovane trovò, nel centro della
parete, un foro che ricordava per la strana forma un compasso; provò allora a posizionarvi il
compasso trovato in precedenza. Dopo qualche tentativo riuscì a incastrarlo perfettamente e
togliere la mano appena in tempo: la roccia si ruppe e si sgretolo facendo apparire un varco che
portava in una stanza di circa quaranta metri quadrati.
Al centro di essa si trovava un antico tavolo dove troneggiava uno scrigno di legno con preziosi
intarsi d’oro, ma i due fratelli per poterlo prendere avrebbero dovuto superare una fossa molto
profonda e impossibile da scavalcare con un salto. Lucas, osservando lo scrigno con attenzione,
si accorse che alcuni suoi componenti erano dello stesso materiale della parete di roccia che li
aveva ostacolati in precedenza. Volle allora provare a lanciare la sua collana sperando che
quest’ultima, attaccandosi alla roccia, avrebbe potuto provocare qualcosa. Così fece e, come
immaginava, un gigantesco masso si staccò dal soffitto e, con un grande tonfo, atterrò nel
fossato creando una specie di ponte che permise ai due ragazzi di raggiungere il prezioso
cofanetto.
Justin andò a prendere il tesoro ma, appena lo sollevò, molti sassi e massi cominciarono a cadere
dal soffitto provocando una vera e propria pioggia di rocce. Fortunosamente Justin riuscì a
tornare dal fratello che lo stava pregando di muoversi verso la galleria che li aveva condotti fino
a lì attraverso la quale sarebbero potuti uscire.
I due fratelli cominciarono a correre più veloce possibile perché un masso caduto alle loro spalle
cominciò a rotolare verso di loro minacciandoli. Nella foga Justin inciampò ma, grazie a suo
fratello che lo tenne, non cadde. Dopo una spettacolare corsa i
due riuscirono a intravvedere la luce in fondo alla galleria e, con
un ultimo scatto, riuscirono ad uscire. Dopo aver ripreso fiato
aprirono lo scrigno, all’interno trovarono monete d’oro e
d’argento antichissime con incise molti personaggi famosi del
1300.
Grazie al denaro ricavato dalla vendita delle monete Justin e
Lucas continuarono gli studi e altri intrepidi viaggi in giro per il mondo.
Elia Stilo 2B
13
ANNO VI
SECONDO QUADRIMESTRE
A.S. 2013/2014
Il tesoro del capitano Aaron
Il capitano Aaron respirò a pieni polmoni. Adorava
l'odore di salsedine, la brezza del vento, il sollievo che
solo il mare sapeva dare. Era considerato l'uomo più
temuto di tutti i mari, ma non si riteneva un pirata.
Aveva gli occhi di un blu profondo, il viso tagliuzzato,
abbronzato e pieno di piccole cicatrici. Quella più
profonda era ancora rossastra, e andava dal labbro
superiore fino alla guancia, formando una considerevole
linea. Aveva i capelli bianchi e una barba intrecciata
che gli arriva fino al petto. Era alto e robusto e teneva
le braccia sul timone. Indossava un completo blu di
seta, ma consumato dal sale e lacerato dal tempo.
Mentre osservava quel mare infinito, con la coda dell'occhio vide due ufficiali dell'equipaggio che
giocavano a dadi sul ponte. Allora urlò: “Satanassi, non si scommette sulla MIA nave!”. Mentre
imprecava, sparò un colpo di moschetto sulla mano di uno dei due, che inutilmente tentava di
nascondere i dadi. Con una mira infallibile il colpo trapassò l'arto da parte a parte e l'uomo urlò
di dolore. Il capitano guardò indifferente l'amico che stava disperatamente soccorrendo il
malcapitato.
Dopo un po' il silenzio tornò a regnare sovrano, si
sentiva solo il rumore delicato delle onde che
accarezzavano l'immenso vascello. Il capitano
continuava imperterrito a gestire la nave, da notti e
giorni, era determinato a trovare quel tesoro. Giorni
prima, al porto, si parlava di una strana e pericolosa
creatura che custodiva un misterioso tesoro. Non
c'erano fonti certe e tutti i marinai avevano preso il
racconto come una leggenda, ma il capitano aveva un
unico obiettivo: trovarlo. I marinai della nave erano
tutti contrari, ma nessuno osava opporsi.
Il veliero era salpato ormai da settimane, e il capitano lo stava governando senza alcuna pausa.
Ormai era un mese che erano salpati. Un mese, senza alcuna traccia del tesoro. Il capitano si
spazientiva ogni giorno di più. Era ancora più pericoloso, così. Sentiva il sangue ribollire.
Aaron aprì con un calcio la porta del suo alloggio. Si sedette su una pregiata sedia d'ebano, e
aggiornò il diario di bordo, cercando di restare tranquillo.
“Settembre, 1804, 0ceano Atlantico. Siamo ammainati da due giorni, qui. Su questo mare
d'inferno. Mi sto spazientendo. Ma è risaputo che il capitano Aaron non si lascia vincere così. Se
quella maledetta bes...”
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ANNO VI
SECONDO QUADRIMESTRE
A.S. 2013/2014
L'uomo non fece in tempo a scrivere le ultime lettera, che un
violento colpo si inflisse sulla nave. Il capitano uscì infuriato ma,
per la prima volta in vita sua, rimase impaurito e spaventato. Un
gigantesco kraken stava attaccando la nave lanciava forti colpi
coi suoi mostruosi tentacoli, provocando notevoli falle. Era lungo
più di 30 metri, un orrendo calamaro rosso troppo cresciuto, con
degli occhi neri e lucidi, e pieni d'odio.
Sul ponte i marinai erano in un caos generale, con uomini che
correvano in ogni direzione, cercando di tappare i buchi nel
vascello. Ma velocità distruttiva del mostro e i patetici tentativi
dei marinai erano molto differenti. Il kraken si rituffò in mare ad
una velocità inimmaginabile per un bestione così immenso. Poi,
quando riemerse, il capitano notò una gigantesca maschera d'oro
nella sua fronte. Era saldamente assicurata al mostro con una
catena dorata.
Quello era il tesoro!
Era inverosimile che il kraken non affondasse per il peso dell'oggetto. La bestia ricominciò a
muovere i tentacoli con una furia tale che si alzavano onde alte anche dieci metri. Aaron riuscì
miracolosamente a tuffarsi sulla sua testa. Il capitano si dimenava come un demonio, cercando
di appigliarsi alla maschera del mostro. Con un colpo di spada spezzò la catena della maschera,
che cadde sul fianco della nave, inabissandola. I marinai scappavano disperatamente alle
scialuppe.
La maschera era perduta!
Aaron urlò: “IL CAPITANO AARON NON MOLLA MAI!”. Colpì il grosso occhio del mostro
con un'affilata spada, e si inabissarono insieme, lui e il mostro. Sott'acqua, tra sangue nero,
macerie e morti,il capitano trovò la forza di afferrare un pezzo di catena, e riportarlo in
superficie. Il mostro si dileguò nelle ombre, spaventato. Aaron venne caricato nelle scialuppe
della nave. Il bilancio dei morti era quasi alla metà, ma Aaron continuava a sorridere, badando
solo al suo pezzo di catena.
Giacomo Tonin II B
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ANNO VI
SECONDO QUADRIMESTRE
A.S. 2013/2014
IL SASSOFONO
Non tutti sanno che …
Il sassofono è uno strumento a fiato, inventato nel 1841 a
Parigi da Adolphe Sax. Questo strumento venne subito
utilizzato in bande musicali per il jazz, black music, musica
pop e rock. Il sassofono è stato inserito nel gruppo dei legni,
poiché inizialmente era costruito con questo materiale e,
nonostante successivamente sia stato realizzato con l’ottone, è
sempre rimasto nella sua classe d’origine.
Esistono quattro tipi di sassofono: baritono, soprano, contralto e tenore. Il primo sax
assunse una forma simile a quella di un clarinetto, ma poi prese la forma curva. Lo stesso
avvenne con il sax soprano, che ha una forma curva, ma si può trovare anche con la sua
forma originaria allungata.
Se lo strumento emette una nota è grazie alla vibrazione di un pezzo molto sottile di bambù
chiamato ancia. Per poter cambiare nota si usano delle chiavi o tasti con i quali, grazie alla
pressione delle dita, si chiudono vari buchi, impedendo all’aria di uscire.
ADOLPHE SAX
Adolphe Sax è stato l’inventore del sassofono, è nato il 6 novembre 1818 a
Dinant in Belgio ed è morto il 7 febbraio 1894. Iniziò a costruire
strumenti a 16 anni partendo da flauti e clarinetti. Ma la sua più grande
invenzione fu il sassofono. Per questo strumento si ispirò al clarinetto.
Sax diventò anche un maestro di sassofono, insegnò al conservatorio di
Parigi dal 1857, fino alla sua chiusura nel 1870. La sua carriera continuò
ma non fu felice, aprì un’azienda che costruiva strumenti e che fu ridotta
in miseria, a causa dello scoppio di un incendio. Molti suoi operai si
licenziarono per non correre altri rischi. In seguito venne aggredito molte volte e, infine, si
ammalò di cancro al labbro superiore. Quando morì fu sepolto nel cimitero di Montmartre.
HECTOR BERLIOZ
Hector Berlioz ( 1803 – 1869) è vissuto in Francia ed è stato il
compositore che inserì più volte il sassofono nella sua orchestra. Egli si
accostò per la prima volta alla composizione verso i 12 anni. Più tardi
entrò in conservatorio, uscendone alla fine con molta esperienza e
maestria. Tra gli amici di Berlioz ci sono alcuni tra i più grandi musicisti
dell'Ottocento
come
Franz
Liszt, Fryderyk
Chopin,
Johann
Strauss e Camille Saint-Saens; con Richard Wagner l’amicizia si trasformò
presto in un odio reciproco.
La critica si divise nel considerarlo un genio oppure un pazzo. Come critico e come
scrittore, Berlioz è famoso per le sue idee ardite la sua forma originale.
Giulio Righetto
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ANNO VI
SECONDO QUADRIMESTRE
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IL PIANOFORTE
Non tutti sanno che …
Il pianoforte è uno strumento a corde percosse, inventato nel 1688
da Bartolomeo Cristofori, ed è uno dei pochi strumenti che
mantiene il suo fascino e il suo prestigio.
Ci sono due tipi di pianoforte: il pianoforte a coda, che si estende in lunghezza e ha le
corde disposte orizzontalmente e il pianoforte verticale, che è esteso in altezza e le corde
sono messe in verticale.
Ci sono 88 tasti bianchi e neri, che servono per percuotere delle corde tramite un
martelletto che viene azionato dal tasto che assume una funzione di leva.
Le corde variano di lunghezza e di spessore in base al rumore che devono produrre, per
esempio più basso è il suono e più grosse e lunghe sono le corde.
Vicino ai martelletti ci sono dei pezzi di feltro, che servono per fermare le corde non
appena il tasto si abbassa.
C’è una tavola di legno chiamata tavola armonica dietro alla struttura portante, che serve
per amplificare il suono prodotto dalle corde, perché altrimenti si sentirebbe un
normalissimo rumore metallico e non il suono che ci aspetteremmo.
Lo spostamento più piccolo che si può fare sul pianoforte si chiama semitono.
Ci sono poi due pedali (in alcuni modelli tre), che servono per dare più espressione a quello
che si sta suonando. Il primo serve per fare in modo che i pezzi di feltro non fermino le
corde, il secondo per avvicinare i martelletti alle corde e fare in modo che si senta meno il
suono, infine il terzo per attutire il suono.
Bartolomeo Cristofori
Bartolomeo Cristofori è considerato l’inventore del pianoforte. E’ nato nel
1655 a Padova ed è morto nel 1732 a Firenze. Lavorò alla corte dei Medici
per il principe Ferdinando a Firenze e, tra il 1698 e il1700, inventò e
costruì il primo gravicembalo con forte e piano (successivamente fu
chiamato fortepiano), che è lo strumento da cui è nato il pianoforte
moderno.
Ludovico Einaudi
Ludovico Einaudi è un famoso compositore e pianista contemporaneo,
nipote tra l’altro, del primo presidente della repubblica italiana.
Compone soprattutto per cinema e teatro, dando spesso grande risalto
al pianoforte; ha inciso anche molti album, tra cui il famoso “Le onde”,
con cui raggiunge il successo internazionale. Con l’album “Divenire”, di
cui sono state vendute più di 80.000 coppie in Italia, ha vinto il disco
d’oro. Per comporre prende spunto dalla musica classica, aggiungendoci musica pop, rock,
folk e contemporanea.
Annachiara Campesan
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ANNO VI
SECONDO QUADRIMESTRE
A.S. 2013/2014
L’importanza della musica e la ricerca di una persona amata.
Ingredienti vincenti per due film magici.
La musica nel cuore
Frozen il regno di ghiaccio
Nell’immaginario
regno di Arendelle,
situato su un fiordo,
vivono due sorelle
unite da un grande
affetto. Un giorno
però, Elsa, a causa
del suo potere di
creare il ghiaccio e
la neve, per poco
non uccide la più piccola Anna. Elsa,
spaventata, si allontanerà dall’amata
sorella per lunghi anni. Anna, insieme al
coraggioso Kristoff e alla sua renna Sven,
intraprende un viaggio alla ricerca della
sorella, per riuscire a porre fine all’
incantesimo che ha soggiogato il regno.
Elsa, prigioniera nel suo castello di
ghiaccio e terrorizzata, perde di nuovo il
controllo dei suoi poteri e scatena una
tempesta di neve dalla quale neanche lei
riesce ad uscire. Intanto Olaf, un pupazzo
di neve con il quale lei e sua sorella
giocavano da bambine, trova Anna e
riesce a riscaldarla evitandole di morire;
le rivela poi che Kristoff, pur senza
dichiararsi, si è innamorato di lei. Il
giovane sta infatti sfidando la tempesta
per tornare a salvarla. Anche Anna si
butta nella tormenta per andargli
incontro. Elsa è disperata per la sorte
della sorella, ma Anna all’ improvviso si
rianima e l'incantesimo si spezza. Elsa
capisce allora che la chiave per controllare
i suoi poteri è proprio l'amore,
combattendo contro tutti gli elementi
della natura per salvare il regno dalla
distruzione riesce finalmente a spezzare
l'incantesimo dell'inverno.
Hasan Fuad
A New York il
chitarrista e cantante
Louis e la talentuosa
violoncellista Lyla si
incontrano per caso e
trascorrono insieme
una notte, Lyla che,
rimasta incinta, viene
indotta dal padre a
credere che il bambino sia nato morto.
Passano gli anni e Evan Taylor, cresciuto
in un orfanotrofio, è un bambino di dieci
anni che un giorno decide di abbandonare
l’istituto in cui ha sempre vissuto. Vuole
cercare i suoi genitori, convinto, contro
tutto e tutti, che il suo amore per la
musica, gli permetterà di incontrarli.
Finisce a New York e per strada conosce
Arthur, un bambino che suona la chitarra
e che lo porta dal Mago, un uomo
specializzato nello sfruttare ragazzini
sulla strada. Quest’ultimo riconosce il suo
talento, gli dà un nuovo nome “AUGUST
RUSH” e lo addestra solo nella speranza
di cavarne un sacco di soldi. Quando la
polizia è sulle tracce di Evan, il Mago gli
ordina di andarsene e di mettersi in salvo
senza rivelare a nessuno la sua identità.
August riesce a scappare e si rifugia in
una chiesa, il cui reverendo lo introduce
alla Juilliard School. August studia con
passione, convinto di poter ritrovare i
suoi genitori attraverso la musica. Dopo
qualche anno Evan va allo spettacolo
organizzato dalla scuola e si esibisce
davanti a centinaia di persone e, proprio
in quel momento, riesce a ritrovare i suoi
genitori.
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SECONDO QUADRIMESTRE
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Due attori a confronto
Due famosissimi attori che hanno recitato in tanti film si confrontano. Partendo
dall’ età, dalla famiglia fino al colore preferito.
DOMANDE
BRAD PITT
ROBERT PATTINSON
Quando sei nato?
18 dicembre 1963
13 maggio 1986
Quanti figli hai?
6
0
Quanti anni hai?
50
27
Angelina Jolie
Kristen Stewart
2
2
Londra
Stati Uniti d’America
64
20
Senza via di scampo
La fiera della vanità
24
18
Nel 2014
Nel 2014
22 jump street
The rover
Mi piace stare con i miei figli
Mi piace andare nei locali a
divertirmi
Rosso sangue
Con chi sei sposato?
Quanti fratelli o sorelle
hai?
Dove sei nato?
In quanti film hai
recitato?
In quale film hai recitato
la prima volta?
Quanti anni avevi?
Da quanto tempo non
reciti in un film?
Qual è stato l’ultimo
film nel quale hai
lavorato?
Cosa ti piace fare nel tuo
tempo libero?
Qual è il tuo colore
preferito?
Azzurro
Noemi Spinato
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SECONDO QUADRIMESTRE
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Doraemon
E’ un cartone giapponese (manga) che racconta le avventure di un gatto robot, che giunge
dal futuro, per aiutare lo sfortunato Nobita. Gli episodi seguono sempre lo stesso schema:
Nobita torna a casa piangendo e chiede a Doraemon uno dei suoi ciuschi, ossia dispositivi
che provengono dal XXII secolo. Doraemon acconsente facendogli molte raccomandazioni
che Nobita regolarmente non ascolta, e spingendosi troppo oltre si ritrova in situazioni
anche peggiori di quelle che voleva risolvere all'inizio delle sue avventure.
I personaggi principali sono:
DORAEMON è un gatto
robot proveniente dal XXII
secolo che ha paura dei topi.
Adora i dolci ed è fidanzato
con una gattina di nome
Mician.
TAKESHI GODA ( detto
Gian) è un prepotente, è
irascibile ed è molto
stonato. Ha una sorella
più giovane, Jaiko, che vuol diventare
una mangaka; solo con lei Gian mostra il
suo lato buono. E’ il bullo locale.
NOBITA NOB è un
bambino molto pigro. I
suoi hobby preferiti sono
guardare la televisione,
sonnecchiare e andare in
giro con Shizuka, di cui è
follemente innamorato.
SUNEO HOKENAWA è il
millantatore che sfoggia la
sua ricchezza a Nobita. Ha
un fratello più giovane,
Sunetsugu, che è stato
accolto in una famiglia a New York,
negli USA. È il braccio destro di Gian e lo
aiuta a rubare i ciuschi di Doraemon dalle
mani di Nobita.
SHIZUKA MINAMOTO
è un'amica di Nobita fin
dall'infanzia. È molto
più seria e giudiziosa dei
suoi amici. Nobita ha
una cotta per lei. Sa cucinare ottimi
biscotti. Suona violino e pianoforte.
DORAMI è la sorella
giovane di Doraemon, un
po'
pasticciona
e
impicciona. A differenza
del fratello, è gialla e con
un fiocco rosso sulla testa.
Vive nel XXII secolo.
Sadini Jayatissa
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SECONDO QUADRIMESTRE
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ONE PIECE
Nella ciurma di Cappello di Paglia tutti gli attuali membri hanno almeno un talento in cui
eccellono e alcuni di essi hanno anche dei poteri derivati dai frutti del diavolo. Come
fuorilegge, hanno tutti delle taglie sulla propria testa e sono ricercati dal Governo
mondiale, specialmente dopo la fuga dal Buster Call ad Enies Lobby, che ha fatto sì che
venissero inseriti fra le più pericolose ciurme di pirati del mondo di One Piece. La ciurma è
una delle più potenti tra quelle che navigano nella Rotta Maggiore, il percorso da seguire
per trovare il tesoro.
Conta al momento nove membri, di cui ben quattro hanno mangiato un frutto del diavolo.
Ogni membro della ciurma ha un sogno, che dà la forza e la motivazione necessarie per
andare avanti nella loro avventura e che li ha spinti a partire. Molto spesso questi sogni
sono ispirati da tragedie avvenute durante la loro vita o da persone che hanno conosciuto.
La realizzazione di questi sogni implica per tutti l'attraversamento della Rotta Maggiore.
I membri della Ciurma di Cappello di Paglia
Rubber ( capitano)
Sanji (cuoco)
Zoro (spadaccino)
Usopp ( cecchino)
Nami (navigatrice)
Chopper (medico) Nico Robin (archeologa) Franky (carpentiere)
Brook (cantante)
Fuad Hassan
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SECONDO QUADRIMESTRE
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LA GINNASTICA RITMICA
La ginnastica ritmica è una disciplina olimpica, una specie di danza che si svolge
utilizzando cinque attrezzi: fune, cerchio, palla, clavette e cerchio. L’ uso della musica deve
essere adatto alla coreografia che allo stesso tempo può esprimere sentimenti o
caratteristiche del proprio carattere. La ginnastica ritmica si propone lo scopo di esaltare la
flessibilità, la coordinazione e il senso ritmico.
Da qualche anno è possibile praticare questo sport anche a Montecchio Maggiore, nella
scuola elementare "A. Manzoni" dove, due volte alla settimana, in orario pomeridiano, si
tengono i corsi. L'età di avvio alla disciplina è a partire dai 4 anni.
IL CERCHIO può avere circa 80/90 cm di diametro, è fatto di un
materiale rigido e in certi casi è ricoperto con un nastro adesivo
colorato. Viene usato per rotolamenti, rotazioni, lanci e riprese,
passaggi attraverso il cerchio, elementi al di sopra del cerchio e
maneggio.
LE CLAVETTE sono fatte di legno e rivestite di plastica misurano
40/50 cm e pesano circa 150 grammi ognuna. Bisogna avere una
grande capacità per maneggiare questo attrezzo.
IL NASTRO è composto da tre parti: la bacchetta in plastica o in fibre
di vetro (dove viene impugnato), lo snodo e un nastro di raso lungo fino
a 6 metri. Gli esempi tipici di esercizi con il nastro sono: oscillazioni,
spirali, serpentine, lanci e riprese, movimenti a otto, passaggi
attraverso o sopra il nastro con tutto il corpo e parte di esso.
LA FUNE è un attrezzo in canapa o materiale sintetico. E’
utilizzata per migliorare soprattutto le capacità fisiche. La fune
deve essere presa nelle sue estremità con le mani a livello del
bacino e fermata dai piedi.
LA PALLA è in gomma o in materiale sintetico, con diametro di circa
18/20 cm e peso di circa 400 grammi. E’ l’ attrezzo più apprezzato
dalle atlete. Gli elementi tecnici fondamentali della palla sono: slanci,
oscillazioni, movimenti ad otto, rovesci, palleggi, rotolamenti, lanci e
riprese.
La mascotte della ginnastica ritmica Vicenza si chiama Snodina.
Danza e balla piccola draghetta
stai pur certa che il mondo va di fretta
nastro e trecce sciogli piccola bambina
si da esser nomata Snodina.
Giada Meggiolaro, Eleonora Simioni
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LA PALLAVOLO
Uno sport molto divertente, che ti permette di fare tante amicizie e
imparare sempre cose nuove!
Già in antichità in Grecia si facevano giochi con la palla per
divertimento.
Nel 1893 in Germania inventarono un gioco chiamato faustball, ma
l’invenzione della pallavolo moderna fu merito di William
Morgan (istruttore di un collegio negli Stati Uniti ) nel 1895.
Il 6 febbraio 1895 Morgan riunì alcuni insegnanti del collegio di
Springfiel per promuovere un nuovo gioco chiamato minonette che
aveva caratteristiche molto diverse dagli altri. Nel minonette non era
molto importante avere la forza come negli altri sport ma bisognava
avere agilità, concentrazione e riflessi pronti perché i giocatori non si potevano scontrare.
Nel 10 Marzo del 1896 fu Alfred F. Halstead a cambiare il nome di mionette in
volleyball perché secondo lui il nome era troppo femminile, e riuscì a imporre questo sport in
tutti i collegi degli Stati Uniti.
Due anni dopo la pallavolo si praticava anche nell’America del Sud,nel 1898 essa arrivò anche nelle
Filippine dove inventarono la schiacciata.
In Giappone ottenne un successo strabiliante e in Europa arrivò dopo la prima guerra mondiale.
In occidente e in oriente si giocava con la regola dei tre
tocchi.
Nel 1838 inventarono il muro ed a usarlo erano sopprattutto i
paesi dell’Est.
Nel 1947 i rappresentanti di 15 paesi si riunirono per creare
un’associazione internazionale del volleyball.
Il primo campionato del mondo di pallavolo maschile si
tenne nel 1949 in Cecoslovacchia e di lì in seguito le
competizioni si giocarono, come quelle femminili, ogni
quattro anni. Gli anni '90 sono stati quelli del dominio
italiano, capace di vincere tre edizioni di fila (nel 1990, nel 1994 e nel 1998), mentre il nuovo
millennio ha assistito alla consacrazione della nazionale brasiliana con 3 titoli, ottenuti nel 2002,
nel 2006 e nel 2010.
Il primo campionato del mondo femminile di pallavolo si svolse nel 1952 in URSS, nella stessa
sede del secondo campionato del mondo maschile. La squadra femminile italiana purtroppo non ha
mai raggiunto il podio, speriamo che sia di buon auspicio, per il 2014, il terreno di gioco italiano.
Ancora oggi la pallavolo ha grande successo soprattutto nei paesi dell’estremo oriente, dell’Est
Europa, dell’Europa meridionale ed in Brasile.
In alcune nazioni prevalgono le squadre maschili in altre quelle femminili, in altre ancora come
l’Italia sono ben presenti entrambe le tipologie.
Nel nostro paese abbiamo l’unione volley Montecchio Maggiore con diverse squadre
femminili di cui una in serie B2 e una in serie D (entrambe s.lle Ramonda), ma non manca la
possibilità di giocare anche per le più piccole, ci sono infatti il minivolley e il gioco volley. C’è poi il
volley Castellana, un’associazione dilettantistica che ha squadre di tutte le età, sia maschili, di
cui una è in serie B2, sia femminili. Un’altra associazione è il volley club San Vitale che vanta,
come le precedenti, una squadra in serie B2 e da la possibilità a tutti di giocare e divertirsi.
Giada Meggiolaro, Francesca Belluzzi
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LIONEL MESSI
Lionel Messi per gli amici Leo è l’attaccante e il capitano del
Barcellona.
Nasce nel 1883 a Rosario ha quattro fratelli di cui due calciatori
e una sorella.
Nel 2007, Messi ha dato vita alla Leo Messi Foundation, che si
occupa di garantire sostegno, soprattutto medico, ai bambini
indigenti
e
nel
2010
è
stato
nominato
ambasciatore dell’UNICEF. Nel giugno 2010, Messi ha siglato
un contratto di tre anni con Herbalife che garantisce un
prezioso sostegno alla Leo Messi Foundation.
L'argentino è sponsorizzato dall'azienda tedesca dell'Adidas,
per la quale ha realizzato anche degli spot pubblicitari. Il 14
giugno 2010, insieme ad alcuni giocatori del Barcellona, è apparso nel video della canzone waka
waka della cantante Shakira
Nel luglio 2011 è stato dichiarato "Patrimonio storico sportivo dell'umanità insieme a Pelé e al
messicano Hugo Sanchez.
Per quanto riguarda le sue caratteristiche è alto 169 cm ha un grande controllo di palla e di
accelerazione ed è mancino. Gioca principalmente sulle fasce cercando il contropiede anche se il
ruolo in cui si trova meglio è il falso centravanti, dove può servire i compagni alla meglio e avviare
contropiedi efficaci.
RECORD
Calciatore ad aver fatto:
più gol (82) in una stagione calcistica, più gol in trasferta (24), nella Liga in un'unica stagione, più
doppiette (18) in UEFA Champions League.
Unico calciatore:
assieme a Cristiano Ronaldo, ad aver realizzato più di 50 gol stagionali in tre stagioni consecutive;
insieme a Gerd Müller, ad aver vinto la classifica marcatori della Coppa dei Campioni/Champions
League per quattro volte, l'unico consecutivamente;
ad aver vinto nella stessa stagione (2009) il Pallone d'oro, il FIFA World Player of the Year,
il Pichichi e la Scarpa d'oro;
ad aver vinto quattro Palloni d'oro, per di più consecutivamente;
ad esser andato a segno per 19 partite consecutive in un campionato professionistico europeo;
insieme a Cristiano Ronaldo ad aver segnato almeno una volta a tutte e 19 le squadre della Liga
nella stessa stagione ed unico calciatore a farlo consecutivamente;
Calciatore:
in attività con il maggior numero di gol (240) nella Primera División;
straniero con il maggior numero di gol (240) nella Primera División;
con il maggior numero di reti (351) realizzate in partite ufficiali in un club spagnolo;
ad aver fatto più goal (67) con lo stesso club in Champions League;
Miglior marcatore in attività della UEFA Champions League (67 reti) da quando esiste la fase a
gironi.
Samuel De Guio
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CALL OF DUTY BLACK OPS 2: SUGGERIMENTI TRANZIT
Tranzit è una modalità zombie dove hai
accesso a tutte le mappe del gioco e le
puoi raggiungere più facilmente con un
BUS. All’inizio della partita si parte nella
mappa (DEPOSITO), lì puoi costruire la
(TURBINA) che ti permette di aprire
porte speciali. Uscendo potrai accedere ad
altre 4 mappe : Stazione di servizio,
Fattoria, Laboratorio hard e Città. Se
invece vaghi per la mappa a piedi potrai
accedere a delle mappe e a dei posti
(possiamo dire segreti) della mappa:
Nacht der untoten, la cabina e la torre
dell’obelisco.
Come fare il trasporto
Il teletrasporto serve per spostarsi in giro
per la mappa istantaneamente. Per farlo
bisogna posizionare la turbina su un
lampione e portare un goblin vivo vicino
alla turbina. Il goblin scomparirà e
genererà il TELETRASPORTO.
Come costruire i vari oggetti della
mappa
Turbina:
VENTOLA+CODA+MANICHINO
Scudo antizombie:
SPORTELLO+CARRELLO
Come raggiungere nacht der untoten
Per raggiungere nacht der untoten
bisogna prendere il bus e scendere
durante il tragitto tra la fattoria e il
laboratorio hard. Per sapere dove
fermarsi esattamente basterà guardare a
destra e vedere un’apertura sul grano; per
assicurarsi di trovare quella giusta
bisogna scorgere una serie di veicoli
distrutti alla fine della stessa apertura.
Quando ti troverai nell’apertura vai
sempre dritto e gira alla prima a destra.
Seguendo questa strada ti troverai in una
specie di vecchia caserma distrutta, lì
però scoverai forse solo un pezzo per
l’arma segreta. In realtà NACHT DER
UNTOTEN è una mappa di CALL OF
DUTY WORLD AT WAR.
Torretta:
SCATOLA+TAGLIAERBA+MITRAGLIAT
RICE
Trappola elettrica:
BATTERIA+CONDUTTORE+CONO IN
ACCIAIO
Interruttore:
BRACCIO+LEVA+PANNELLO
Arma segreta:
CAVO+TURBINA+TUBO+BAROMETRO
Punch-Panch:
BATTERIA+GUSCIO+SGABELLO
Tavolo obelisco: PIETRA+TAVOLO DI
LEGNO+RADIO+GENERATORE
Massimiliano Fusato e Nikolas Rajkovic
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WWF
Aiutiamolo anche noi a difendere gli animali in via d’estinzione
Il WWF è la più grande organizzazione per la conservazione della natura. L’acronimo
significava originariamente World Wild life; poi è stato cambiato in World Wide Fund For
Nature. E’ stato fondato il 29 aprile 1961 in Svizzera. Eccovi di seguito alcune delle
principali specie in via d’estinzione di cui si occupa questa associazione.
Il PANDA è la mascotte del WWF. E’ in via d‘estinzione soprattutto
perché le foreste dove vive sono state distrutte; infatti adesso sono
meno di 1600. Il panda gigante è originario della Cina centrale. Secondo
la tassonomia sarebbe un carnivoro, ma si ciba soprattutto di bambù;
tecnicamente è onnivoro.
Il LUPO appartiene alla famiglia dei canidi. E’ un carnivoro
antenato del cane domestico. Il WWF ha lanciato per la prima
volta in Italia l’allarme su questa specie oltre 40 anni fa. Oggi
muoiono più lupi che in passato: ne vengono uccisi oltre il 20%
ogni anno. Vive soprattutto nelle aree di pianura, nelle foreste
montane e nelle radure.
La TARTARUGA MARINA sta scomparendo dai nostri mari, anche
se protetta dalla IUCN e CTS. Circa 200mila esemplari all’anno
finiscono nelle reti dei pescatori. In Italia si registrano ogni anno
mediamente 3-5 nidificazioni che si concentrano nelle Isole Pelagie.
La principale causa della diminuzione degli esemplari è l’
inquinamento.
La FOCA BIANCA è in via d’estinzione, il 15 marzo è la Giornata
internazionale per la difesa dei cuccioli di foca bianca. La loro
caccia è stata messa al bando nelle acque del Mar Bianco; ma per i
mutamenti intervenuti nel loro habitat naturale sono ancora a
rischio. La principale causa della loro diminuzione è che furono
cacciati per la loro morbida pelliccia… e lo sono ancora.
La TIGRE SIBERIANA è a rischio d’estinzione a causa di due
minacce: i cacciatori di frodo e la progressiva perdita
dell’habitat naturale. Fino a un secolo fa le tigri erano circa
100mila e vivevano su territori molto vasti, ma oggi risiedono
principalmente in piccoli gruppi su territori molto limitati.
Sadini Jayatissa, Noemi Spinato, Eleonora Simioni
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ANNO VI
SECONDO QUADRIMESTRE
A.S. 2013/2014
Barzellette divertenti
Qualcuna sugli animali?
Cosa fanno due tartarughe quando si scontrano? Le lenti a contatto!
Cosa fanno due galline sotto terra? La galleria!
Qual è il colmo per un pidocchio? Stare sempre in testa!
Che ci fa una mosca nella farina? La settimana bianca!
Cosa formano 8 cani in mare? Un canotto!
Cosa ci fa una gallina nell'acqua? Galleggia!
Qualcuna sui mestieri?
Il colmo per un falegname? Avere la moglie scollata!
Il colmo per un pizzaiolo? Avere la moglie di nome Margherita e la figlia che fa la
capricciosa!
Il colmo per un idraulico? Non capire mai un tubo!
Il maresciallo dice al collega: - Venga dentro che piove! Lui: - No, grazie sta piovendo
anche fuori!
E su Pierino…
La maestra a Pierino: "Sai dirmi quali funghi si possono mangiare?" e Pierino: "Tutti si
possono mangiare, signora maestra, alcuni però si possono mangiare una volta sola!".
Pierino dice ad un suo amico: "Mio padre conosce 4 lingue" l'altro risponde: "Mio padre ne
conosce 1000 e più" Pierino controbatte: "Ma come è possibile?" e l'altro: "Fa il medico e
ogni persona che entra gli fa vedere la lingua".
Pierino dice a un amico: “ Mio padre conosce 4 lingue” , l’amico ribatte: “Mio padre
conosce 1000 lingue”. Pierino chiede: “ Com’è possibile? ” L’amico dice: “Mio padre
facendo il medico guarda le lingue”.
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ANNO VI
SECONDO QUADRIMESTRE
A.S. 2013/2014
E ora un po’ di indovinelli
Sugli animali
Che cosa è una zebra? Un cavallo evaso dal carcere.
Qual è l'animale che non vuole mai andare a dormire? Il MAI-A-LETTO
Quale animale può trovarsi nello stesso momento sia qui che là? L’a-qui-la!
Cosa fanno due api sulla luna? La luna di miele!
Quale animale può trovarsi in 2 posti contemporaneamente? L’a qui la!
Qual è il ballo preferito dalle scimmie? L’Orango-Tango!
Cosa pensa un cane quando vede un Albero di Natale? ”Oh,finalmente hanno acceso le luci
in bagno”!
In Estate,in che mare va un canguro? Nel Mar-supio!
Indovinelli Logici
La getti quando ti serve,e la riprendi quando non ti serve più, che cos’è?L’ ancora!
Io prima entro e poi apro, chi sono?La chiave!
E’ figlio di tuo padre e di tua madre, ma non è né tua sorella né tuo fratello, Chi è? Sei tu!
Se un gallo fa un uovo sulla punta di un tetto, da che parte cade l’ uovo?I galli non fanno le
uova!
Cos è che non c’è più quando lo nomini?Il silenzio!
La mamma di Pierino ha tre figli, Qui,Quo e …….?Pierino!
Quanti animali porto Mosè nell’arca in attesa del diluvio universale?Nessuno!Non era
Mosè era Noe!
-E’ tuo, ma lo usano quasi solo gli altri,cos’è?Il nome!
Indovinelli Matematici
Una lumaca deve raggiungere la cima di un muro alto 7 metri e decide di scalarlo
verticalmente. Se di giorno scala 4 metri e di notte scende di 3, in quanti giorni riuscirà ad
arrivare sulla cima?In 4 giorni!
Osserva attentamente questo insieme di numeri
contenuti nell’interno della circonferenza.
Il totale, sommandoli tutti, fa 60.Sei capace di
dividerli in 5 gruppi con sole tre linee in modo
che ogni gruppo abbia come totale 12?
5
2
1
10
9
5
3
7
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CRUCIVERBA
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R
DEFINIZIONI
ORIZZONTALI
1 lettera
1. Congiunzione copulativa
1. Un ruolo nel calcio
2. Bave senza la v
3. Simbolo matematico usato per le
moltiplicazioni
4. La seconda più grande impresa di difesa
del mondo
5. Tendenza giovanile, che predilige
tematiche emozionali e atteggiamenti
introspettivi estremi
6. Macchina in inglese
7. Il secondo numero
2 lettere
1. Iniziali di Ivan Righetto
2. Seconda nota della scala di Do
3. Sigla automobilistica di Aosta
4. L’inizio di rana
5. In mezzo a fare
6. Sigla automobilistica di Pesaro Urbino
7. Sigla automobilistica di Napoli
8. Quinta e sesta lettera dell’alfabeto
9. La sigla dell’Italia per le lingue nelle
istruzioni
10. Articolo determinativo maschile singolare
4 lettere
1. Gas usato per far volare le mongolfiere
2. Verbo trarre alla seconda persona
singolare del presente indicativo
3. Prodotto dalle olive
4. Il participio passato di fare in francese.
5. Orso in inglese
3 lettere
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ANNO VI
SECONDO QUADRIMESTRE
11. Iniziali di sistema operativo in inglese
6. Sinonimo di oggetto
7. Lirica solenne ispirata da passione
patriottica
8. Contrario di basso.
3 lettere
1. Serpente appartenente alla famiglia dei
boidi
2. È formata da sessanta minuti
3. La fine di Raffaele
4. Radio televisione italiana
5. Rio al contrario
5 lettere
1.
2.
3.
4.
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Striscia di tela che serve ad avvolgere
Si ormeggiano le barche (al plurale)
Sinonimo di “tignola”
Il re della foresta
4 lettere
6 lettere
1. Lo è un faggio o una quercia
1. Basta senza “s”
2. Lei con una “e” davanti
8 lettere
5 lettere
1. Animale molto veloce, simile al coniglio
2. Strutture nelle quali è organizzata la
materia
3. Seconda persona singolare
dell’imperativo del verbo parlare
4. To love in italiano
5. Cantautrice italiana che fa di cognome
Grandi
1. Dire più volte la stessa cosa
VERTICALI
2 lettere
1. Avverbio di negazione
2. Targa automobilistica di Alessandria
3. Pronome personale, prima persona
singolare
4. Pronome personale, seconda persona
singolare
5. Termine inglese per indicare che un
oggetto è all’interno di un contenitore
6. Non classificato
7. Il in spagnolo
8. Abbreviazione di Personal Computer
9. Iniziali di Elena Imani
10. Iniziali di una nota compagnia di volo
americana
6 lettere
1. Allenatore
2. Prima persona plurale del verbo fare al
futuro semplice
3. Detta di una cosa che si trova molto
raramente
4. Composizione musicale a due strumenti
8 lettere
1. Marca di fogli da disegno, molto usata dai
ragazzi
Soluzioni cruciverba
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