Ragazzi: “Voce!”
Giochi della Gioventù 2011
Risultati positivi per la I A di San Martino
Giovedì 7 aprile 2011
è stato un giorno particolare
per la classe 1^A e quindi
anche per me, che ne faccio
parte: infatti abbiamo partecipato ai giochi della
gioventù, un evento che si
tiene ogni anno in primavera a Rovigo. Siamo stati
selezionati per prendervi
parte dopo aver vinto la
1^ B nella prova di gara
del percorso e in quella
del salto in lungo da fermi
(abbiamo perso, però, la
gara del lancio con la palla).
Quando è arrivato
il fatidico giorno eravamo
emozionati e intimiditi.
Appena giunti, ci hanno regalato un maglietta e siamo
andati subito a cambiarci,
quindi abbiamo sostenuto la
prime prove: quella del lancio
della palla medica, poi quella
Erbe
dei nostri
campi
Scoperta! Anzi riscoperta! Le erbe dei
campi di San Martino si
possono mangiare!!
Guardando le nostre
campagne, ci sembra che
predomini solo erba, inve-
del salto in lungo ed infine la
gara del percorso ad ostacoli. Al termine delle gare eravamo sfiniti, ma contenti
perché avevamo dato del
nostro meglio! Ci siamo così
seduti tutti sulle tribune a
fare merenda e i volontari di
Legambiente ci hanno offerto pizzette, biscotti e bottigliette d’acqua. Mentre man-
ce alcune erbe sono delle
vere squisitezze. Tra esse ci sono: le “ bigigole” (specie di radicchio
s e l v a t i c o ) ,
i
“bruscandoli”
(luppoli)
che si arrampicano sulle
reti e sui rovi, i “ brusaoci” (tarassaco), che hanno
il fiore giallo, e le “ rosole” (papaveri) che non
sono solo da ammirare in
mezzo al giallo del grano,
giavamo, aspettavamo con ansia
i risultati della classifica: speravamo di essere arrivati almeno penultimi, perché le altre
classi partecipanti erano ben
venti e tutte
molto in gamba.
Così, quando il
professor Milan ci ha riferito i risultati,
abbiamo tirato
un sospiro di
sollievo, perché
eravamo arrivati per fortuna tredicesimi.
Al di là dei
risultati, è stata una bellissima avventura, che spero di
affrontare anche il prossimo
anno.
Mattia Morando
Classe I A
ma hanno anche foglie com-
Notiziario di
informazione della
scuola media “D.
Alighieri” di San
Martino di V.zze
Anno 4, Numero 2
Aprile 2011
Le principali rubriche
di questo numero:
☺ Vita skolastica
☺ Personaggi
☺ Moda e modi
☺ Animali: che storie!
☺ 150 anni di storia patria
e non solo
☺ E ora … musica!
☺ Le nostre idee su ...
Sommario:
Visita al CIPA
2
Smoke free class
3
Scegliere la scuola
superiore
3
Sindaci a confronto
5
Conosciamo meglio la 6
prof Tribuzio
Bruscandoli
mestibili.
Una volta tutte que(Continua a pagina 6)
Andar per mostre
10
La posta dei lettori
12
Vita skolastica
Mattinata al
CIPA
In una giornata di fine marzo un po’ grigia noi ragazzi di prima abbiamo visitato il rifugio per
animali abbandonati e il canile sanitario C.I.P.A. (Centro Intercomunale Protezione Animali).
Le strutture sono curate,
ma l’attenzione era concentrata
sui cagnolini, che Francesca così
descrive:”E’ davvero impossibile
mettere per iscritto l’emozione
che ho provato nel vedermi davanti questi teneri cuccioli di cane,
candidi come la neve, dolci come
una torta al cioccolato e simpatici
come nessun’altra cosa al mondo”.
Molti ragazzi, inoltre, hanno
espresso il loro dispiacere per i
diritti dei cani che sono violati
dalle persone senza un briciolo di
coscienza. Per questo Irene afferma:”Queste magnifiche creature
devono avere la possibilità di trascorrere un futuro come ogni essere vivente.” E ha perfettamente
ragione! Però non lasciatevi intenerire solo dai bei cucciolotti, perché loro troveranno presto casa.
Pensate piuttosto ai cani adulti
che hanno passato lì gran parte
della propria vita. Come dice Martina:”Adottateli! Farete felici molte vite: quella del cane, soprattutto, ma anche quella della vostra
famiglia, in particolare dei bimbi!”
Infine riporto il pensiero di
Giada, che incoraggia più di ogni
altro a prendere con sé e ad amare un cane:”Il mio cane è una medicina miracolosa!”
Sofia Farinella
Classe 1B
Riportiamo altri pensieri espressi dagli alunni nei loro componimenti in merito alla visita al CIPA
“Sono rimasta molto contenta di questa esperienza
anche se penso che i cani essendo creature viventi
meritano di vivere all’aperto felici come noi.”
Giorgia Callegaro
“Appena siamo passati di
fronte alle gabbie, dove
erano rinchiusi i cani, ho
provato tanta pena e tanta
tristezza per quei poveri
animali” Paolo Magri
“Nessun
animale
dovrebbe
stare
rinchiuso
in
una
gabbia,
ma
avere
la
possibilità
di
correre,
giocare ed essere amato!”
Gianluca Favaro
Ragazzi: “Voce!”
Le foto di questo servizio sono state scattate e messe gentilmente a disposizione della redazione da
Veronica Cherubin, che ringraziamo per l’attenzione
e l’affetto con cui ci segue.
Pagina 2
Vita skolastica
Meglio vivere
che fumare
Verso fine marzo gli alunni delle
classi terze di San Martino e di Fratta Polesine hanno scoperto la risposta alla domanda:
“Il fumo fa male?”. Beh, la risposta è stata sì.
Per farlo sono andati in un centro
ricreativo a Vicenza. Lì si sono divisi per
classi ed hanno affrontato quattro laboratori.
Il primo è stato fatto in una stanza
non illuminata, con poltrone e sgabelli per
creare un effetto relax. Infatti i ragazzi, sulle
note di un motivo riposante in sottofondo,
sono stati invitati a immaginarsi piccolissimi
e ad entrare in due corpi: quello di un fumatore e quello di un non fumatore.
Il secondo laboratorio consisteva nel
rispondere a computer ad un test suddiviso
in tre parti, quella per il fumatore, per l’ex
Orientamento
Scuola superiore: una scelta da
fare con attenzione.
Il 20 aprile scorso nella nostra
scuola le classi seconde hanno incontrato una rappresentante di Confindustria, Elisabetta Emiliani.
Cominciamo a spiegarvi chi è e
che ruolo ha l’organo da lei rappresentato. Quest’organizzazione, la Confindustria, è un insieme delle più importanti aziende italiane, il cui scopo è
quello di creare nuovi posti di lavoro e
di aiutare i dipendenti licenziati; inoltre si occupa di corsi di formazione
per persone dai sei ai cinquantacinque
anni, cioè prossime alla pensione. Spiegate queste funzioni, ci ha illustrato le
varie possibilità nel mercato del lavoro,
che dipendono anche dalla scelta della
scuola superiore, a cui noi alunni dovremo presto iscriverci. Alcuni istituti
superiori possono infatti favorire le
opportunità di lavoro, ad esempio l’ITIS, che prevede indirizzi a carattere
meccanico ed elettronico, che non preparano solo per compiere attività manuali, ma soprattutto insegnano la caRagazzi: “Voce!”
fumatore e per il non fumatore (naturalmente
si doveva scegliere quella adatta al proprio
caso) per verificare lo stato psico-fisico di
una persona.
Il terzo laboratorio è stato realizzato
in un teatrino, nel quale cinque ragazzi si
esibivano. Uno interpretava un barista, mentre tre ragazzi interpretavano dei minorenni
che compravano cocktail alcolici; il barista è
rimasto indifferente davanti alle loro richieste
e ha consegnato loro gli alcolici. Mentre i
ragazzi bevevano e fumavano, è entrato un
loro amico, però astemio (persona che non
beve o fuma). I ragazzi hanno insistito perché anche lui si unisse alle bevute, ma il
ragazzo astemio se n’è andato. Finita la
scena, è stato chiesto come si sono sentiti
nel fare ciò. Hanno risposto che si sono sentiti in colpa verso l’amico, inoltre hanno criticato l’atteggiamento del barista, interessato
solo a vendere, e se stessi per aver abboccato come pesci alla sua offerta di alcolici.
L’ultimo, e più educativo laboratorio,
secondo alcuni è stato l’esperimento con un
pezzo di cotone e una sagoma che fumava
artificialmente una sigaretta. Finito l’esperimento, il cotone è risultato giallastro, e non
aveva un buon odore.
Infine, i ragazzi hanno guardato un
video, imparando che, se si guarda su un
pacchetto di sigarette gli ingredienti, se ne
vedono solo tre circa. In realtà ce ne sono
più di 4000, tra cui 60 cancerogeni (cioè che
fanno ammalare di cancro) e alcuni illegali!
Spero che il resoconto di questa
nostra esperienza faccia riflettere tutti coloro
che fumano o chi è intenzionato a cominciare.
Erika Visentin
Classe III B
pacità di progettare. Questa scuola
sforna diplomati che trovano ben presto lavoro , stando a quanto ci ha raccontato la signora Emiliani.
Ci sono poi gli istituti professionali, come l’IPSIA e l’alberghiero. Nel
primo si preparano futuri operai per
vari tipi di aziende. L’altro invece insegna agli studenti a diventare dei professionisti nel settore della ristorazio-
Attenzione, però: le scuole hanno bisogno d’iscrizioni e per questo
spesso trascurano di dire quali sono le
reali opportunità dopo il diploma pur di
attirare iscritti. Perciò bisogna stare
molto attenti nella scelta!
C’è stato spiegato che più si ha
una formazione approfondita e maggiori sono le possibilità di lavorare anche
in periodi di crisi.
Perciò studia, ragazzo, che lo
Stato
ha
bisogno di
te!
Enrico Gibin, classe
II A, e Dario Distefano, classe
II B
ne. Dei due quest’ultimo è quello che
offre maggiori possibilità di lavoro.
Nella foto la responsabile di Confindustria, Elisabetta Emiliani, in mezzo ai
ragazzi di seconda.
Pagina 3
Personaggi
SINDACI/1
Bilancio positivo per
il mandato del sindaco
Roberto Merlin
Il 13 aprile a scuola, durante
l’ora di italiano, è venuto a trovarci il
Sindaco (ancora per un mese) di
San Martino.
Appena è entrato ci siamo
salutati e, molto stranamente (la mia
classe, la II B, è piuttosto rumorosa),
ci siamo messi ad ascoltarlo in SILENZIO. E’ un uomo alto, con i capelli brizzolati, sbarbato e, come si
può immaginare per la funzione che
svolge, vestito elegantemente.
Gli abbiamo posto varie domande. Ad esempio, gli abbiamo
chiesto se ci parlava un po’ della sua
vita. Lui ci ha risposto dicendo che si
chiama Roberto Merlin (per chi ancora non lo sapesse) e che ha due
figli: una figlia che frequenta le elemtari e un figlio che va al liceo classico. Poi gli abbiamo posto un’altra
domanda, ma prima che riuscisse a
rispondere il cellulare gli ha squillato.
Il Sindaco non voleva rispondere,
ma ha dovuto, perché lo aveva chiamato il Comune. Allora, mentre parlava al telefono, la prof ha detto che
non si poteva usare il cellulare a
scuola e tutti siamo scoppiati a ridere.
Poi il Sindaco ci ha parlato un
po’ delle iniziative che è riuscito a
completare durante il suo mandato:
Internet a scuola, Puliamo il mondo,
la costruzione del CEOD (un centro
per disabili), la modifica del campo
da tennis perché possa essere utilizzato anche per il calcetto a cinque e
per la pallavolo, l’installazione di
pannelli fotovoltaici sui tetti della
scuola elementare; e queste sono
SINDACI/2
Sara Pavanello fa un bilancio del
suo primo
anno e mezzo
da Sindaco dei ragazzi
Immagino che avrete già sentito questo nome. Già, è proprio lei, il
nostro Sindaco!
Dal mio punto di vista è una
persona molto collaborativa, ma mai
avrei pensato che diventasse il Sindaco dei ragazzi e così,per curiosità,
ho deciso di porle alcune domande.
Diventare Sindaco per lei è
stato assolutamente inaspettato. Mi
ha confidato inoltre che il giorno delle elezioni tremava e provava un
“mix” di emozioni!
Alcuni ragazzi la ritengono
famosa, ma lei non la pensa così:
infatti non le interessa fare il Sindaco
per apparire di più, perché ha solo
un obbiettivo, cioè impegnarsi e portare a termine il suo impegno con
soddisfazione.
Anno 4, Numero 2
I due Sindaci di San Martino
con il Dirigente Scolastico
solo le principali.
A metà dell’intervista il Sindaco ci ha fatto i complimenti perché
pensava che fossimo sempre così
buoni e allora la prof ha fatto di tutto
per fargli cambiare idea, ma il Sindaco è rimasto della sua.
Poi gli abbiamo chiesto se
poteva sistemarci le porte del campetto, in cui tutti i pomeriggi noi ragazzi ci troviamo a giocare a calcio e
per stare in compagnia. Il Sindaco è
rimasto molto sorpreso alla notizia,
perché pensava che le società sportive del paese sistemassero anche il
campetto, e ci tranquillizzati dicendo
che tra poco metteranno la videosorveglianza per vedere chi
compie atti di vandalismo
nelle tribune del campo.
Alla fine ci siamo salutati e la
prof ci ha assegnato un tema per casa sull’intervista al
Sindaco.
Purtroppo …
William Redi
Classe II B
Sara ha già portato a termine dei progetti (per esempio
Puliamo il
mondo, iniziativa di Legambiente) e chiede per i prossimi la nostra collaborazione
per delle nuove idee.
Infine le ho posto questa
domanda: “Come mai hai
deciso di entrare nel
CCR?”e lei mi ha risposto:
“Ho preso questa decisione
per fare una nuova esperienza ed avere un
impegno piuttosto serio”.
Sara Turcato
Classe II A
Sara Pavanello con Lisa Clark
(Beati Costruttori di Pace) lo
scorso 10 dicembre, in occasione delle celebrazioni in provincia per il 62° anniversario della
Dichiarazione Universale dei
Diritti Umani
Pagina 4
Personaggi
Conosciamo meglio
la prof
Mara Tribuzio
molto bene perché c’è un clima di
rispetto, con alunni educati e colleghi
gentili e disponibili che l’hanno accolta molto bene; è abbastanza soddisfatta dei risultati ottenuti dai suoi
alunni, anche se nella scuola dov’era
l’anno scorso in Emilia Romagna ha
La prof.ssa Mara Tribuzio da
quest’anno è insegnante nelle classi
prima e seconda B, nelle quali segue
soprattutto le alunne Sharon Lucchin
e Sara Pavan.
Lei è alta, ha i capelli abbastanza lunghi, è magra e si veste
quasi sempre in modo sportivo.
E’ nata a Bitonto, un paesino
in provincia di Bari, in Puglia.
Si è trasferita a Rovigo quest’anno; qui si trova bene perché è una
città tranquilla che rispetta l’ambiente, però fa molta fatica a fare nuove
amicizie.
Sicuramente le manca la Puglia e lei la descrive come una terra
ricca di storia e di sapori, con molto
sole, dai colori e profumi autentici,
però anche con aspetti negativi, come la mancanza di posti di lavoro,
che l’ha costretta a trasferirsi.
Nella nostra scuola si trova
Giorgia Callegaro
Classe I A
ne, Alice e Sendy.
La sua squadra ha un nome
particolare: Gordige.
Questa squadra è allenata
dal signor Mauro (Sharon
non mi ha detto il cognome
perché non lo sa).
Sharon gioca nel ruolo di
attaccante ed è molto brava: infatti ha fatto vincere
alla squadra ben due partite.
Quando fa un goal, Sharon
è superfelice.
Bene, ho finito. Questa è
la mia amica Sharon e spero sia piaciuta moltissimo
anche a voi!
Sharon Lucchin:
una promessa
del calcio femminile
Vi voglio parlare di una mia
compagna di classe, che non è solo
una mia amica ma è anche una bravissima calciatrice: Sharon Lucchin.
Sharon gioca a calcio a Cavarzere da quattro mesi; fa allenamento il martedì e il giovedì e gioca
le partite il sabato.
Ha scelto di giocare a calcio
perché è uno sport che le piace
molto.
Gioca in una squadra composta solo da ragazze, precisamente
da quindici ragazze: lei, due ragazze di nome Giulia, Francesca, MarAnno 4, Numero 2
ottenuto dei risultati migliori.
Fino a due anni fa il suo
hobby era la danza classica, poi però ha deciso di smettere e attualmente va ogni tanto in palestra, ma
ama anche leggere, passeggiare e,
quando ha tempo, andare a teatro.
Dopo aver lavorato come segretaria di ricevimento in un
grande albergo di Firenze, ha
deciso di tornare ai suoi studi
per diventare insegnante.
Si è iscritta a Facebook per
curiosità, poi ha incontrato dei
vecchi amici che non vedeva da
molto tempo. FB le piace molto,
perché può comunicare in tempo reale con amici, parenti e la
madre in modo economico. Lo
considera bello anche perché si
possono sbirciare notizie di tutti
i generi e soprattutto le fa compagnia nei momenti di solitudine.
Sonia Neodo
Classe I A
tina, due ragazze di nome Caterina,
Ylenia, Elena, Stefania, Sofia, IrePagina 5
Moda e modi
rubrica sull’arte del vivere seguendo la moda senza snaturare se stessi
Kefiah:
che passione!
Cari ragazzi, immagino che tutti
voi sappiate cosa sono le Kefie. O no?
Benissimo, allora ve lo spiego io. La
Kefiah è una sciarpa molto particolare,
spesso fatta di seta, cotone o lana. Essa è
un copricapo arabo ed è nato qualche
tempo fa: pensate che risale agli anni
’30, quando divenne il simbolo del nazionalismo palestinese, un movimento
che si opponeva al nascente Stato d’Israele. Più tardi divenne il simbolo di Yasser Arafat (il Presidente dell’Autorità
Nazionale Palestinese), che la indossava
attorno alla testa.
La Kefiah è riuscita a
“sopravvivere” per tutti questi anni, diventando ora un capo molto alla moda
fra noi ragazzi. Tutti la portano, sia i
maschi sia le femmine. I colori sono
molto vari: le più comuni sono bianche e
nere oppure bianche e rosse. Se ne trovano però di tutti i tipi: viola, verdi, gial(Continua da pagina 1)
ste erbe erano il nutrimento con
Le rosole (papaveri)
Anno 4, Numero 2
le, fucsia, azzurre e via dicendo. Queste
tinte hanno significati diversi, basati
sulle simpatie politiche palestinesi. I
ragazzi, però, non fanno molto caso a
questo e indossano i foulard del loro
colore preferito. La Kefiah si può accompagnare a qualsiasi indumento, dai
jeans ai vestiti. Così si ottiene un’esplosione glamour veramente strepitosa. Ora
però basta parlare di storia, passiamo
alla pratica.
La
Kefiah si
può
indossare in
diversi
modi, ma
più comunemente è
usata come sciarpa. Forse
qualcuno di voi non sa come metterla.
Non preoccupatevi, ora lo saprete: dispiegandola per intero, si collegano i
pizzi opposti, si piega diverse volte e si
avvolge attorno alla gola. Semplicissimo, no? Sappiate che io ne possiedo una
cui si cibavano i contadini.
Con questi variegati tipi
di erbe si possono cucinare
moltissime bontà: ad esempio
con i “bruscandoli” si possono
fare dei buonissimi risotti e
delle fantastiche frittate; oppure le “rosole” si possono cucinare e variamente condire
come le “bigigole”; mentre i
“brusaoci” si possono cucinare
in tegame oppure condirli in
insalata.
Quindi, ragazzi, ora che avete scoperto che le erbe dei nostri
campi si possono mangiare, chiedete ai vostri genitori che vi preparino una di queste bontà che la natu-
di color fucsia e vi
posso assicurare che è
davvero fantastica.
Spero di aver messo
in risalto gli aspetti
positivi di questo bel
capo e di aver invogliato chi ancora non ne possiede una a
provarla.
Fidatevi, successo assicurato!
Francesca Favaron
Nelle foto diversi modi di portare la kefiah:
quello di Arafat e quello di due teenager
Il brusaoci (tarassaco)
ra ci offre!
Irene Cominato
Classe I B
Pagina 6
ANIMALI: CHE STORIE!
Storia di Ban,
salvato dalle acque
Dopo ventidue giorni e ventuno
notti passati su un tetto diventato zattera, Ban, il cagnolino sopravvissuto allo
tsunami giapponese, ha ritrovato la sua
padrona.
Il cucciolo è stato salvato sabato
2 aprile da un ufficiale della guardia
costiera, che l’aveva sentito abbaiare
mentre faceva una spedizione al largo di
Kesennuma, al nord di Fukushima. Farlo salire a bordo per l’ufficiale e i suoi
colleghi non è stato facile: man mano
che i soccorritori si avvicinavano, lui si
rintanava. Ha trovato uno spazio asciutto sotto il tetto della casa cha probabilmente gli ha fatto da zattera per
tutti quei giorni e si è rintanato lì sotto
anche quando i suoi soccorritori si davano un gran daffare per lui. Dopo
un’ora, finalmente, Ban è stato issato a
bordo, dove è stato coccolato e dove gli
è stato dato da mangiare e da bere. Per
tutto il tempo del tragitto non ha smesso
di leccare le facce dei suoi salvatori
vestiti di arancione. Per fortuna non ha
avuto ferite gravi, se non piccoli graffi
sulle zampe e due occhi tristi che raccontano tutta la sua paura. Per lui, le
carezze, specialmente in questi giorni,
non sono mai troppe: servono infatti per
annusare di nuovo la vita.
Ban, il cane dalla forza di volontà più famoso al mondo, passerà alla
storia per essere l’unico
evento a lieto fine del tremendo tsunami del Giappone!
Sara Barbierato
III A
Nella foto Ban, il cagnolino
protagonista della storia a lieto
fine raccontata da Sara.
150 anni di storia patria e non solo
Un eroe bambino poco
noto: il piccolo
garibaldino
Giuseppe Marchetti
Lo sapevate che il più giovane garibaldino era di Chioggia?
Il piccolo eroe si chiamava
Giuseppe Marchetti e contribuì ad
unificare la nostra Italia alla tenera età di undici anni.
Nacque, infatti, il 21 agosto
1849 e morì a Napoli il 16 maggio
Anno 4, Numero 2
1877. La sua avventura iniziò nella
primavera del 1860 (dunque non
ancora undicenne!), quando accompagnò il padre nella spedizione dei
Mille. Questi erano dei volontari
provenienti da tutta la penisola
che, al comando di Garibaldi, liberarono dal governo dei re borbonici
il Sud e lo consegnarono al re di
Savoia Vittorio Emanuele, nominato
re d’Italia l’anno successivo.
Dopo l’unificazione d’Italia
Giuseppe si ritirò a Napoli, dove
visse nella miseria con la madre
fino alla morte.
Questa storia ci fa capire
che, anche se oggi sono poco ricordati, insieme a Garibaldi c’erano
altre mille persone degne di essere
onorate per il loro valore e coraggio.
Enrico Gibin (IIA)
e Dario Distefano (II B)
Giuseppe Garibaldi, comandante
della spedizione
dei Mille (1860)
Pagina 7
150 di storia patria e non solo
Pizzastory
A chi di noi non piace la pizza? Pochi però, pur amandola, sanno la sua storia. Ora ve la racconto.
Ho scoperto che la pizza ha
tremila anni di storia: infatti già gli
antichi Egizi e gli antichi Greci
(questi seguendo una ricetta babilonese) la mangiavano. La pizza
“antica”, all’inizio, era usata per regolare la temperatura del forno ed
era cibo da poveri. Poi ha cominciato
a comparire anche sulle tavole dei
ricchi.
DOLCI STORIE/1
L’origine del gelato
In origine il gelato non era quello
che noi abbiamo presente, ma consisteva
in frutta, latte e miele lasciati congelare
nel freezer.
Esistono due versioni che narrano
della nascita del gelato.
La prima racconta di un cuoco
siciliano che a cavallo tra il 1600 e il
1700 riuscì a preparare la miscela che
ancora oggi si usa, mentre la seconda
DOLCI STORIE/2
Zucchero filato,
che bontà!
Lo sapevate che lo zucchero filato
esiste da oltre cent’anni?
Ebbene sì, due barbieri di Nashvillle
in Tennessee nel 1897 crearono la macchina per produrlo e nel 1904 il grande pubblico
assaggiò per la prima volta la cosiddetta
”Flairy Floss” (lana di fata), con un gran successo.
La ricetta di questa squisitezza sta
nel prendere una dose di zucchero e lavorarlo con aromi e coloranti. Poi una resistenza
elettrica riscalda gli ingredienti fondendo lo
zucchero. Lo zucchero, fuso in questo modo,
Anno 4, Numero 2
La pizza è nata dall’impasto
della focaccia (pane schiacciato) con
dalla parola “pinsa”, che significa
appunto “focaccia”. Oggi gli ingredienti principali sono pomodoro e
mozzarella.
La pizza margherita è diventata famosa perché il cuoco Raffaele
Esposito cucinò una pizza con il pomodoro, con la mozzarella e con il
basilico e la offrì alla regina Margherita di Savoia, che battezzò la pizza
con il suo nome, cioè “Margherita”.
Le pizze più famose sono:
pizza Margherita, pizza Quattro Stagioni e pizza Quattro Formaggi.
Giuseppe Giavara
altri ingredienti, che negli anni cambiarono. Infatti la parola pizza deriva
Classe I B
narra di un certo signor Ruggeri di Firenze che, in onore delle nozze di Caterina de’ Medici, creò un preparato di
frutta, zabaione e panna.
La miglior scuola nella fabbricazione del gelato è quella veneta, che ha
saputo farsi apprezzare in tutto il mondo.
Ognuno di noi ha un gusto preferito. I più gettonati sono panna, cioccolata e fragola. Questi ultimi sono anche i
gusti più classici, ma ne esistono anche
di più particolari, come melone, mela
verde e puffo. Alla gente, in fondo, piace spesso provare nuovi gusti, sbizzarrendosi anche con i colori.
Ragazzi, ora che l’inverno è terminato, lasciate da parte la cioccolata
per far posto al gelato!
Jessica Cavallaro
Classe III B
sprizza fuori dal corpo centrale attraverso
piccolissimi fori; entrando a contatto con
l'aria più fredda, si solidifica ed assume la
caratteristica composizione a filetti che vengono raccolti in un recipiente. A questo punto basta ruotare uno stecchino lungo il recipiente per raccogliere i piccoli filetti di zucchero, i quali, essendo molto appiccicosi, si
attaccano tra loro diventando molto simili a
batuffoli di cotone.
In Italia lo zucchero filato fa la sua
prima comparsa a Udine, durante un circo.
Normalmente lo zucchero filato è
affiancato alla macchina per i pop corn. Negli ultimi anni sta perdendo una piccola parte
della sua popolarità, ma riesce comunque ad
attirare grandi e piccini durante i luna park,
fiere e feste di paese.
Dagli Stati Uniti è giunta di recente la
moda di porlo
in confezioni
di plastica e
venderlo presso i centri
commerciali,
mentre
in
Germania lo
pongono
in
buste
nelle
quali si inseriscono fiocchi
di vari gusti.
In ogni caso lo zucchero filato mette
sempre di buon umore gli assaggiatori, piccoli o grandi che siano, che possono gustare
questa “morbida nuvola” di bontà.
Jessica Cavallaro
Pagina 8
150 di storia patria e non solo
STORIE APPICCICOSE
Chi ha inventato il
chewing-gum?
A chi dobbiamo l’invenzione
del chewing-gum?
Fu un americano, vissuto durante la seconda metà dell’Ottocento,
che brevettò la prima gomma da masticare il 28 dicembre 1869. Il chewing-gum era nato, ma non era ancora come lo conosciamo ora: infatti
era piuttosto molle e poco gustoso.
La sua diffusione iniziò nel 1871,
quando venne messo in vendita, e
continuò sino all’ultimo decennio del
secolo in seguito ad alcune modifiche
apportate alla ricetta, affinché il pro-
dotto diventasse più consistente e
saporito. La prima traccia del chewing-gum in realtà è molto più antica:
risale addirittura al popolo dei Maya,
che era solito masticare palline di
gomma estratte da una pianta, la
Chicle.
me lo xilitolo, che al contrario dello
zucchero potrebbe prevenire la carie.
Masticate, dunque, masticate, ma
attenti a non deglutire!
Marianna Garavello
Classe III B
Oggigiorno la gomma da masticare è diventata un prodotto apprezzato da giovani e adulti ed ha
assunto nomi differenti da regione a
regione, quali: cingoma, ciunga, gingomma, cicca, gomma, tiramastega.
La gomma da masticare si ottiene
dall’impasto di gomma base, zucchero, additivi e aromi, ma esistono anche combinazioni che sostituiscono
allo zucchero dolcificanti e simili, co-
SPORT, SPORT, SPORT!
Curiosità sul calcio
Vi è mai venuta voglia di conoscere qualche curiosità sulla vita e sull’alimentazione dei calciatori? Bene, se ciò
è successo, sono qui per soddisfare
queste curiosità.
Prendiamo ad esempio Alexandre Rodrigues da Silva, ovvero Pato. Lui
è partito dal nulla ed è arrivato a giocare
nel club di serie A, A.C. Milan. Ma questo presumo che tutti lo sappiate. Però,ciò che penso non conosciate, è che
da piccolo ha rischiato di morire. Infatti
da bambino, dopo una radiografia, gli fu
diagnosticato un tumore al braccio e, per
non rischiare che questo diventasse
cancro e che stroncasse la vita al povero
Alexandre, avrebbe dovuto essere operato nell’arco di due mesi. Purtroppo
l’operazione costava troppi soldi per la
Anno 4, Numero 2
sua famiglia e se non fosse stato per un
medico, amico della madre di Pato, che
lo operò gratuitamente, oggi non sapremmo neppure dell’esistenza di Alexandre Rodrigues da Silva.
Cambiando discorso, vi siete mai
cialmente adatti al momento della giornata: ciò aiuta a sostenere gli sforzi fisici
che lo sport comporta. Il primo dovere a
tavola di uno sportivo è consumare un’abbondante colazione. Inoltre è importante stare attenti, non tanto a ciò che si
mangia, ma a quando si
mangia. Per esempio, prima di una competizione
sportiva è importante mangiare leggero e con sostanze di rapido smaltimento.
Quindi se volete avere buone prestazioni per una partita, seguite queste indicazioni!!!!
Alexandre Rodrigues da Silva, detto Pato
Giovanni Buzzoni
Classe IIA
chiesti cosa mangiano i calciatori?
Ebbene, i loro pasti sono e devono essere molto equilibrati, vari e spePagina 9
Le nostre idee su ...
MOSTRE
Scopriamo l’arte
girando l’Italia
Eccovi alcuni consigli per trascorrere una giornata diversa dalle
altre. Potreste avventurarvi in una di
queste città: Rovigo, Padova, Parma,
Milano e Brescia per immergervi nel
magico mondo dell’arte!
A Rovigo c’è una mostra, a
Palazzo Roverella, dal 29 gennaio al
12 giugno 2011, dedicata all’Ottocento Elegante. Questa mostra serve
per vedere e capire la società veneta
e italiana negli anni in cui nel resto
della Penisola “si faceva l’Italia” e il
Veneto restava ancora territorio dell’Impero austro-ungarico. Poi l’unificazione, nel 1861, e ciò che essa
comportò. I dipinti che potrete ammirare sono ricchi di particolari.
Questa mostra può essere molto interessante anche per i ragazzi, perché
alla fine del percorso c’è un’animazione dei quadri: alcuni famosi attori
polesani li fanno parlare e gli ascoltatori si fermano incantati a guardarli.
A Padova, dal 16 aprile al 31
AUTO
Ragazzi, di corsa!
Cari ragazzi, assecondo la
richiesta di un lettore parlandovi
delle automobili più veloci sul
mercato.
In realtà oggi non ci si può
godere più di tanto queste macchine perché, con tutti gli autovelox che ci sono in giro, appena
superi il limite di velocità ti arriva una bella multa. Comunque, se
Anno 4, Numero 2
luglio 2011, al Palazzo del Monte di
Pietà c’è una mostra intitolata “ Guariento e la Padova Carrarese”.
In questa mostra si potranno
osservare le principali opere del
grande Maestro degli Angeli, che fu
così
chiamato
perc h é
dipingeva
g l i
angeli
dando
loro
quasi
l
a
consistenza
d
i
sculture.
In provincia di Parma, a Mamiano di Traverseto, c’è una mostra
dal 12 marzo al 26 giugno 2011 di
Ligabue (Antonio, e non il cantante
che pensate voi…), uno dei protagonisti dell’ arte del XX secolo, un impressionista grande quanto Van
Gogh e Munch. Ligabue ritraeva
soprattutto animali come tigri dalle
fauci spalancate, leoni mostruosi,
serpenti o rapaci che catturano la
preda.
Nella città di Milano vi potrete sorprendere osservando i curiosissimi quadri di Giuseppe Arcimboldo
esposti al Palazzo Reale fino al 2205. Arcimboldo nacque a Milano nel
1527 ed e divenne famoso dipingendo volti umani con la spesa fatta dall’ ortolano. Alcuni dei suoi quadri
più famosi sono: “La Primavera”,
“L’Acqua”, “Il Bibliotecario”,
“L’aria”e “Vertunno”. I suoi ritratti
sono così rock da anticipare, di cinque secoli, persino il look della scatenata regina del kitsch, Lady Gaga.
Nella meravigliosa città di
Brescia, al Museo di Santa Giulia,
fino al 1206 si potranno ammirare i
bellissimi capolavori di Henri Matisse. Tra le più importanti opere di
Matisse ci sono il “Grande nudo seduto”, “Il lanciatore di coltelli”e il
“Busto in gesso, bouquet di fiori”.
Spero che i miei consigli vi
invoglino ad andare a visitare una di
queste mostre con i vostri genitori.
Infatti l’arte non è solo una materia
di studio scolastica, ma è anche una
grande fonte di piacere visivo e
quindi di divertimento.
Irene Cominato
Classe I B
devo consigliarvi una macchina
velocissima, vi consiglio la Bugatti
Veyron che può raggiungere i 407km/h e che costa “solo”
1.100.000 di euro.
La Veyron è nota per essere una delle auto di serie più costose al mondo ed è stata al momento del lancio l'autovettura di
serie più veloce mai costruita,
con una velocità massima di 408,47 km/h. Ha mantenuto il primato fino al 13 settembre 2007,
quando la SSC Ultimate Aero
TT ha stabilito il nuovo record di
412 km/h. Poi il record è stato
ripreso ripreso dalla stessa Bugatti nel giugno del 2010.
La Bugatti Veyron
(Continua a pagina 11)
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VIDEOGIOCHI
(Continua da pagina 10)
La Veyron viene costruita a mano nello stabilimento Bugatti di Molsheim in
Francia, dove aveva sede l'azienda originaria fondata da
Ettore Bugatti, ed ha raggiunto la piena produzione nel
settembre 2005 in serie limitata a 300 esemplari.
Spero di avervi incuriosito, ma credo che nessuno di
noi possa permettersela, almeno che non vinca il superenalotto!!!
Crysis 2
yer presenta una vasta area per la modifica del nuovo modello della nanotuta,
e per il potenziamento delle armi.
Ritorna sugli schermi, a grande
richiesta dei fans della serie di Crysis, il
nuovo e acclamato titolo Crysis 2.
Una delle tante novità del gioco
è l’applicazione del nuovo motore grafico cry engine 3 anche su console come
ps3 e xbox 360. Ma la grafica non è la
sola cosa sbalorditiva del gioco, perché
questa meraviglia creata dai signori
della Crytek è una combinazione perfetta di eleganza e praticità. Questo
non è un comune sparatutto alla Call of
duty, ma si combina perfettamente con
Alex Raule
un genere stealt e un fps. Questo gioco
Classe I A
ha una modalità campagna molto lineare e facilmente ricomponibile con frammenti delle versioni precedenti: Crysis
e Crysis warhead. La modalità multipla-
Caratteristiche
piattaforma: pc, ps3, xbox 360
genere: fps, azione, avventura
scheda video: asus rw 2600 con
adattatore 3D
motore grafico: cry engine 3
processore: inter core ip 35
voto: 9+
E ora ... MUSICA!
Ingrandimenti
Katy Perry
Chi è secondo voi la più bella, la
più brava e la più completa cantante amata da noi giovani? A mio parere Katy Perry
risponde pienamente a queste caratteristiche.
Lei è nata in California il 25 ottobre
1984 (ha dunque 26 anni) e il suo vero
nome è Katheryn Elizabeth Hudson. E’
molto alta e magra e ha dei capelli lunghi,
neri e mossi che coprono leggermente
spalle e fronte. Il viso è tondeggiante, con
dei vispi occhi verdi contornati da lunghe
ciglia nere, un naso delle giuste dimensioni, una fronte spaziosa e una bocca abbastanza grande, spesso sottolineata con
rossetti dalle tinte vivaci e accese. La carnagione è chiara e la faccia nel complesso
è quella di una donna allegra e spensierata, che ama incantare le persone con la
sua splendida voce, che è molto alta e
sottile.
Generalmente veste in modo molto
Anno 4, Numero 2
particolare e curato, ma sempre mettendo
in evidenza le labbra. Katy adora infatti i lip
gloss, che sceglie di un colore in perfetta
sintonia con i vestiti. Non manca mai una
collana, lunga o corta, che fa risaltare il
lungo collo.
Tornando all’abbigliamento, nel
guardaroba della cantante ci sono capi di
tutti i tipi, vestitini corti o lunghi, a fantasie
o a tinta unita, pantaloni e magliette colorati e chi più ne ha più ne metta. Comunque il suo look è sempre molto sensuale
ed originale, ed è per questo che piace.
Solitamente nei suoi video, oltre
che a cantare, balla in modo semplicemente divino, con gesti e movimenti veramente ad effetto.
Essendo cantante appartiene ad
una classe sociale abbastanza alta e si
può dire che guadagni non poco. La strabiliante Katy abita col bellissimo marito
Russel Brand in una grande casa negli
Stati Uniti, che i due sperano presto di
riempire con tanti figli, ovvero con tanti
Brand Junior.
Personalmente credo che Katy
Perry, la fantastica, la super, l’inimitabile
Katy Perry sia una delle cantanti pop
migliori degli ultimi tempi. Le canzoni
scritte da lei che preferisco sono: ”E.T.”,
“Firework”, “California Gurl” e “One Of
The Boys”.
Naturalmente queste sono solo
una piccola parte delle canzoni meravigliose cantate da Katy Perry, la grande
Katy Perry.
Francesca Favaron
Classe IB
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Ciao a tutti, sono Veronica Cherubin della classe 1A. La mia domanda è la seguente:
avete sentito tramite il telegiornale dello tsunami avvenuto in Giappone? Mi sapete dire cosa dicono gli esperti
riguardo all’esplosione della centrale nucleare?
GRAZIE E BUON LAVORO!
Cara Veronica,
grazie per averci scritto anche questa volta.
Voglio rassicurarti dicendo che, per fortuna, non c’è stata nessuna esplosione, ma “solo” immissioni radioattive
dalla centrale nucleare danneggiata di Fukushima.
Riguardo allo tsunami avvenuto l’11 marzo che ha devastato il Giappone, un sisma di magnitudo 9, il più potente
mai registrato laggiù, esso ha provocato uno tsunami (cioè un maremoto) con onde superiori ai 10 metri di altezza. Il
bilancio ufficiale del terremoto/tsunami dell’11 marzo scorso nel Giappone del nordest si appesantisce ogni giorno di
più: i dati della polizia nazionale vedono il numero dei morti accertati a
quota 8.450 e quello dei dispersi a 12.931. Tuttavia, nella sola prefettura di Miyagi, la polizia locale ha ipotizzato 15.000 vittime. Gli sfollati
sono 360.000.
Voglio dirti che non è stata la scossa di terremoto a provocare questi
danni, perché il Giappone è molto attrezzato per fronteggiare i terremoti, ma è stato lo tsunami a provocarli, poiché l’onda anomala è arrivata solo dopo due minuti, quindi non c’è stato tempo per mettersi al riparo.
Per quanto riguarda noi non preoccuparti: eventi di questo tipo non
potranno mai accadere in Italia, perché i mari che la circondano non
hanno la profondità dell’Oceano Pacifico, quindi gli eventuali maremoti
causati da un terremoto non potranno mai avere la forza devastante
con cui, purtroppo, si sono abbattuti sul Giappone.
Come si forma uno tsunami
Alex Raule
Cari colleghi della Redazione,
vorrei sapere quali sono i videogiochi più in voga del momento.
Alex
Caro Alex, io so che a te piacciono
i videogiochi di genere fps e visto
che tu mi hai chiesto alcuni titoli,
io ti consiglierei :
1.
Call of duty black ops
2.
Uncreated 2
3.
Crysis warhead
4.
Ureal tournament 3
5.
Shadow rise 2
6.
The cronicels of riddik assault of the dark athea
7.
Sniper elite 2
8.
Callo of duty world at war
9.
Splinter cell rainbow six vegas 2
10.
Fallout new vegas
Soddisfatto?
Paolo Magri
Anno 4, Numero 2
Ciao Ragazzi del Giornalino,
mi potete spiegare quali sono i significati dei cerchi nel grano e che cosa sono e rappresentano? Grazie!
Il “solito” appassionato di ufologia
Caro lettore, secondo una teoria attualmente in voga i cerchi nel grano sono
dei messaggi provenienti dall’universo.
Nelle aree dove si verifica il fenomeno
sono stati infatti avvertiti degli infrasuoni ed è stato osaservato che durante la
formazione dei cerchi c’è un’energia talmente forte
da provocare delle interferenze, tra cui lo spegnimento delle fotocamere e la cancellazione degli SMS.
Questi cerchi rappresenterebbero la geometria sacra,
cioè la geometria che raffigura oggetti sacri.
Tanti, però, nutrono un dubbio: e se fossero semplicemente lo scherzo notturno di qualche buontempone?
Mumble, mumble …
Sonia Neodo
Pagina 12
Cari ragazzi del giornalino,
cosa ne pensate del professor Forza?
Grazie, baci !
Anonimo
Secondo la mia opinione e quella di tanti altri ragazzi della scuola, il professor Forza è un professore simpatico,
anche se alle volte un po’stravagante. Durante le sue lezioni, infatti, ci diverte costruendo sul momento delle rime, per esempio: “ Bene, diceva mia zia Irene”.
È vero che a volte alza un po’ troppo la voce, ma succede soprattutto quando chiacchieriamo, quindi in fondo ha
ragione. Perciò ci ripromettiamo di accontentarlo ascoltando con maggior silenzio le sue lezioni e studiando un
po’ di più la sua materia!
Sara Barbierato
L’angolo della poesia e del racconto
Anche questa volta pubblichiamo due belle poesie. La prima, Viaggio, è di Irene Cominato, di classe prima. Si tratta di un calligramma, una poesia da vedere oltre che da ascoltare. Ha la forma di una lacrima, perché questa ne è la protagonista. La seconda è di Sebastiano Loro (classe II B). E’ stata composta in occasione della settimana dell’Intercultura (21-27 marzo), dedicata
quest’anno alla Cina. La lirica , intitolata Il cammino, s’ispira ai temi e alle movenze dell’antica poesia cinese.
Il cammino
Nel mezzo del bambù incontrai un ignoto
accelero il passo
il mio pensiero si annebbia.
Per riposarmi un attimo
mi accosto agli alberi in fiore;
tra la nebbia sento gli uccelli parlare:
quietano i miei affanni e il dolore.
Anno
4, Numero 2
Pagina 13
GIOCHI
Abbiamo tratto questi giochi da un bellissimo giornalino per ragazzi, Focus Junior, di cui vi raccomandiamo la lettura.
Le soluzioni saranno date nel prossimo numero del giornalino!
Anno 4, Numero 2
Pagina 14
PAROLE INCASTRATE
Risolvi la griglia a sinistra, tenendo presente che i termini da inserire si trovano all’interno delle definizioni stesse. Ad esempio, se
nella definizione comparisse “attorcigliare”, la parola da inserire
nello schema potrebbe essere “CIGLIA” (attorCIGLIAre).
Anno 4, Numero 2
Pagina 15
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Ragazzi: “Voce!” - Istituto Comprensivo di Villadose