Ragazzi: “Voce!” Giochi della Gioventù 2011 Risultati positivi per la I A di San Martino Giovedì 7 aprile 2011 è stato un giorno particolare per la classe 1^A e quindi anche per me, che ne faccio parte: infatti abbiamo partecipato ai giochi della gioventù, un evento che si tiene ogni anno in primavera a Rovigo. Siamo stati selezionati per prendervi parte dopo aver vinto la 1^ B nella prova di gara del percorso e in quella del salto in lungo da fermi (abbiamo perso, però, la gara del lancio con la palla). Quando è arrivato il fatidico giorno eravamo emozionati e intimiditi. Appena giunti, ci hanno regalato un maglietta e siamo andati subito a cambiarci, quindi abbiamo sostenuto la prime prove: quella del lancio della palla medica, poi quella Erbe dei nostri campi Scoperta! Anzi riscoperta! Le erbe dei campi di San Martino si possono mangiare!! Guardando le nostre campagne, ci sembra che predomini solo erba, inve- del salto in lungo ed infine la gara del percorso ad ostacoli. Al termine delle gare eravamo sfiniti, ma contenti perché avevamo dato del nostro meglio! Ci siamo così seduti tutti sulle tribune a fare merenda e i volontari di Legambiente ci hanno offerto pizzette, biscotti e bottigliette d’acqua. Mentre man- ce alcune erbe sono delle vere squisitezze. Tra esse ci sono: le “ bigigole” (specie di radicchio s e l v a t i c o ) , i “bruscandoli” (luppoli) che si arrampicano sulle reti e sui rovi, i “ brusaoci” (tarassaco), che hanno il fiore giallo, e le “ rosole” (papaveri) che non sono solo da ammirare in mezzo al giallo del grano, giavamo, aspettavamo con ansia i risultati della classifica: speravamo di essere arrivati almeno penultimi, perché le altre classi partecipanti erano ben venti e tutte molto in gamba. Così, quando il professor Milan ci ha riferito i risultati, abbiamo tirato un sospiro di sollievo, perché eravamo arrivati per fortuna tredicesimi. Al di là dei risultati, è stata una bellissima avventura, che spero di affrontare anche il prossimo anno. Mattia Morando Classe I A ma hanno anche foglie com- Notiziario di informazione della scuola media “D. Alighieri” di San Martino di V.zze Anno 4, Numero 2 Aprile 2011 Le principali rubriche di questo numero: ☺ Vita skolastica ☺ Personaggi ☺ Moda e modi ☺ Animali: che storie! ☺ 150 anni di storia patria e non solo ☺ E ora … musica! ☺ Le nostre idee su ... Sommario: Visita al CIPA 2 Smoke free class 3 Scegliere la scuola superiore 3 Sindaci a confronto 5 Conosciamo meglio la 6 prof Tribuzio Bruscandoli mestibili. Una volta tutte que(Continua a pagina 6) Andar per mostre 10 La posta dei lettori 12 Vita skolastica Mattinata al CIPA In una giornata di fine marzo un po’ grigia noi ragazzi di prima abbiamo visitato il rifugio per animali abbandonati e il canile sanitario C.I.P.A. (Centro Intercomunale Protezione Animali). Le strutture sono curate, ma l’attenzione era concentrata sui cagnolini, che Francesca così descrive:”E’ davvero impossibile mettere per iscritto l’emozione che ho provato nel vedermi davanti questi teneri cuccioli di cane, candidi come la neve, dolci come una torta al cioccolato e simpatici come nessun’altra cosa al mondo”. Molti ragazzi, inoltre, hanno espresso il loro dispiacere per i diritti dei cani che sono violati dalle persone senza un briciolo di coscienza. Per questo Irene afferma:”Queste magnifiche creature devono avere la possibilità di trascorrere un futuro come ogni essere vivente.” E ha perfettamente ragione! Però non lasciatevi intenerire solo dai bei cucciolotti, perché loro troveranno presto casa. Pensate piuttosto ai cani adulti che hanno passato lì gran parte della propria vita. Come dice Martina:”Adottateli! Farete felici molte vite: quella del cane, soprattutto, ma anche quella della vostra famiglia, in particolare dei bimbi!” Infine riporto il pensiero di Giada, che incoraggia più di ogni altro a prendere con sé e ad amare un cane:”Il mio cane è una medicina miracolosa!” Sofia Farinella Classe 1B Riportiamo altri pensieri espressi dagli alunni nei loro componimenti in merito alla visita al CIPA “Sono rimasta molto contenta di questa esperienza anche se penso che i cani essendo creature viventi meritano di vivere all’aperto felici come noi.” Giorgia Callegaro “Appena siamo passati di fronte alle gabbie, dove erano rinchiusi i cani, ho provato tanta pena e tanta tristezza per quei poveri animali” Paolo Magri “Nessun animale dovrebbe stare rinchiuso in una gabbia, ma avere la possibilità di correre, giocare ed essere amato!” Gianluca Favaro Ragazzi: “Voce!” Le foto di questo servizio sono state scattate e messe gentilmente a disposizione della redazione da Veronica Cherubin, che ringraziamo per l’attenzione e l’affetto con cui ci segue. Pagina 2 Vita skolastica Meglio vivere che fumare Verso fine marzo gli alunni delle classi terze di San Martino e di Fratta Polesine hanno scoperto la risposta alla domanda: “Il fumo fa male?”. Beh, la risposta è stata sì. Per farlo sono andati in un centro ricreativo a Vicenza. Lì si sono divisi per classi ed hanno affrontato quattro laboratori. Il primo è stato fatto in una stanza non illuminata, con poltrone e sgabelli per creare un effetto relax. Infatti i ragazzi, sulle note di un motivo riposante in sottofondo, sono stati invitati a immaginarsi piccolissimi e ad entrare in due corpi: quello di un fumatore e quello di un non fumatore. Il secondo laboratorio consisteva nel rispondere a computer ad un test suddiviso in tre parti, quella per il fumatore, per l’ex Orientamento Scuola superiore: una scelta da fare con attenzione. Il 20 aprile scorso nella nostra scuola le classi seconde hanno incontrato una rappresentante di Confindustria, Elisabetta Emiliani. Cominciamo a spiegarvi chi è e che ruolo ha l’organo da lei rappresentato. Quest’organizzazione, la Confindustria, è un insieme delle più importanti aziende italiane, il cui scopo è quello di creare nuovi posti di lavoro e di aiutare i dipendenti licenziati; inoltre si occupa di corsi di formazione per persone dai sei ai cinquantacinque anni, cioè prossime alla pensione. Spiegate queste funzioni, ci ha illustrato le varie possibilità nel mercato del lavoro, che dipendono anche dalla scelta della scuola superiore, a cui noi alunni dovremo presto iscriverci. Alcuni istituti superiori possono infatti favorire le opportunità di lavoro, ad esempio l’ITIS, che prevede indirizzi a carattere meccanico ed elettronico, che non preparano solo per compiere attività manuali, ma soprattutto insegnano la caRagazzi: “Voce!” fumatore e per il non fumatore (naturalmente si doveva scegliere quella adatta al proprio caso) per verificare lo stato psico-fisico di una persona. Il terzo laboratorio è stato realizzato in un teatrino, nel quale cinque ragazzi si esibivano. Uno interpretava un barista, mentre tre ragazzi interpretavano dei minorenni che compravano cocktail alcolici; il barista è rimasto indifferente davanti alle loro richieste e ha consegnato loro gli alcolici. Mentre i ragazzi bevevano e fumavano, è entrato un loro amico, però astemio (persona che non beve o fuma). I ragazzi hanno insistito perché anche lui si unisse alle bevute, ma il ragazzo astemio se n’è andato. Finita la scena, è stato chiesto come si sono sentiti nel fare ciò. Hanno risposto che si sono sentiti in colpa verso l’amico, inoltre hanno criticato l’atteggiamento del barista, interessato solo a vendere, e se stessi per aver abboccato come pesci alla sua offerta di alcolici. L’ultimo, e più educativo laboratorio, secondo alcuni è stato l’esperimento con un pezzo di cotone e una sagoma che fumava artificialmente una sigaretta. Finito l’esperimento, il cotone è risultato giallastro, e non aveva un buon odore. Infine, i ragazzi hanno guardato un video, imparando che, se si guarda su un pacchetto di sigarette gli ingredienti, se ne vedono solo tre circa. In realtà ce ne sono più di 4000, tra cui 60 cancerogeni (cioè che fanno ammalare di cancro) e alcuni illegali! Spero che il resoconto di questa nostra esperienza faccia riflettere tutti coloro che fumano o chi è intenzionato a cominciare. Erika Visentin Classe III B pacità di progettare. Questa scuola sforna diplomati che trovano ben presto lavoro , stando a quanto ci ha raccontato la signora Emiliani. Ci sono poi gli istituti professionali, come l’IPSIA e l’alberghiero. Nel primo si preparano futuri operai per vari tipi di aziende. L’altro invece insegna agli studenti a diventare dei professionisti nel settore della ristorazio- Attenzione, però: le scuole hanno bisogno d’iscrizioni e per questo spesso trascurano di dire quali sono le reali opportunità dopo il diploma pur di attirare iscritti. Perciò bisogna stare molto attenti nella scelta! C’è stato spiegato che più si ha una formazione approfondita e maggiori sono le possibilità di lavorare anche in periodi di crisi. Perciò studia, ragazzo, che lo Stato ha bisogno di te! Enrico Gibin, classe II A, e Dario Distefano, classe II B ne. Dei due quest’ultimo è quello che offre maggiori possibilità di lavoro. Nella foto la responsabile di Confindustria, Elisabetta Emiliani, in mezzo ai ragazzi di seconda. Pagina 3 Personaggi SINDACI/1 Bilancio positivo per il mandato del sindaco Roberto Merlin Il 13 aprile a scuola, durante l’ora di italiano, è venuto a trovarci il Sindaco (ancora per un mese) di San Martino. Appena è entrato ci siamo salutati e, molto stranamente (la mia classe, la II B, è piuttosto rumorosa), ci siamo messi ad ascoltarlo in SILENZIO. E’ un uomo alto, con i capelli brizzolati, sbarbato e, come si può immaginare per la funzione che svolge, vestito elegantemente. Gli abbiamo posto varie domande. Ad esempio, gli abbiamo chiesto se ci parlava un po’ della sua vita. Lui ci ha risposto dicendo che si chiama Roberto Merlin (per chi ancora non lo sapesse) e che ha due figli: una figlia che frequenta le elemtari e un figlio che va al liceo classico. Poi gli abbiamo posto un’altra domanda, ma prima che riuscisse a rispondere il cellulare gli ha squillato. Il Sindaco non voleva rispondere, ma ha dovuto, perché lo aveva chiamato il Comune. Allora, mentre parlava al telefono, la prof ha detto che non si poteva usare il cellulare a scuola e tutti siamo scoppiati a ridere. Poi il Sindaco ci ha parlato un po’ delle iniziative che è riuscito a completare durante il suo mandato: Internet a scuola, Puliamo il mondo, la costruzione del CEOD (un centro per disabili), la modifica del campo da tennis perché possa essere utilizzato anche per il calcetto a cinque e per la pallavolo, l’installazione di pannelli fotovoltaici sui tetti della scuola elementare; e queste sono SINDACI/2 Sara Pavanello fa un bilancio del suo primo anno e mezzo da Sindaco dei ragazzi Immagino che avrete già sentito questo nome. Già, è proprio lei, il nostro Sindaco! Dal mio punto di vista è una persona molto collaborativa, ma mai avrei pensato che diventasse il Sindaco dei ragazzi e così,per curiosità, ho deciso di porle alcune domande. Diventare Sindaco per lei è stato assolutamente inaspettato. Mi ha confidato inoltre che il giorno delle elezioni tremava e provava un “mix” di emozioni! Alcuni ragazzi la ritengono famosa, ma lei non la pensa così: infatti non le interessa fare il Sindaco per apparire di più, perché ha solo un obbiettivo, cioè impegnarsi e portare a termine il suo impegno con soddisfazione. Anno 4, Numero 2 I due Sindaci di San Martino con il Dirigente Scolastico solo le principali. A metà dell’intervista il Sindaco ci ha fatto i complimenti perché pensava che fossimo sempre così buoni e allora la prof ha fatto di tutto per fargli cambiare idea, ma il Sindaco è rimasto della sua. Poi gli abbiamo chiesto se poteva sistemarci le porte del campetto, in cui tutti i pomeriggi noi ragazzi ci troviamo a giocare a calcio e per stare in compagnia. Il Sindaco è rimasto molto sorpreso alla notizia, perché pensava che le società sportive del paese sistemassero anche il campetto, e ci tranquillizzati dicendo che tra poco metteranno la videosorveglianza per vedere chi compie atti di vandalismo nelle tribune del campo. Alla fine ci siamo salutati e la prof ci ha assegnato un tema per casa sull’intervista al Sindaco. Purtroppo … William Redi Classe II B Sara ha già portato a termine dei progetti (per esempio Puliamo il mondo, iniziativa di Legambiente) e chiede per i prossimi la nostra collaborazione per delle nuove idee. Infine le ho posto questa domanda: “Come mai hai deciso di entrare nel CCR?”e lei mi ha risposto: “Ho preso questa decisione per fare una nuova esperienza ed avere un impegno piuttosto serio”. Sara Turcato Classe II A Sara Pavanello con Lisa Clark (Beati Costruttori di Pace) lo scorso 10 dicembre, in occasione delle celebrazioni in provincia per il 62° anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani Pagina 4 Personaggi Conosciamo meglio la prof Mara Tribuzio molto bene perché c’è un clima di rispetto, con alunni educati e colleghi gentili e disponibili che l’hanno accolta molto bene; è abbastanza soddisfatta dei risultati ottenuti dai suoi alunni, anche se nella scuola dov’era l’anno scorso in Emilia Romagna ha La prof.ssa Mara Tribuzio da quest’anno è insegnante nelle classi prima e seconda B, nelle quali segue soprattutto le alunne Sharon Lucchin e Sara Pavan. Lei è alta, ha i capelli abbastanza lunghi, è magra e si veste quasi sempre in modo sportivo. E’ nata a Bitonto, un paesino in provincia di Bari, in Puglia. Si è trasferita a Rovigo quest’anno; qui si trova bene perché è una città tranquilla che rispetta l’ambiente, però fa molta fatica a fare nuove amicizie. Sicuramente le manca la Puglia e lei la descrive come una terra ricca di storia e di sapori, con molto sole, dai colori e profumi autentici, però anche con aspetti negativi, come la mancanza di posti di lavoro, che l’ha costretta a trasferirsi. Nella nostra scuola si trova Giorgia Callegaro Classe I A ne, Alice e Sendy. La sua squadra ha un nome particolare: Gordige. Questa squadra è allenata dal signor Mauro (Sharon non mi ha detto il cognome perché non lo sa). Sharon gioca nel ruolo di attaccante ed è molto brava: infatti ha fatto vincere alla squadra ben due partite. Quando fa un goal, Sharon è superfelice. Bene, ho finito. Questa è la mia amica Sharon e spero sia piaciuta moltissimo anche a voi! Sharon Lucchin: una promessa del calcio femminile Vi voglio parlare di una mia compagna di classe, che non è solo una mia amica ma è anche una bravissima calciatrice: Sharon Lucchin. Sharon gioca a calcio a Cavarzere da quattro mesi; fa allenamento il martedì e il giovedì e gioca le partite il sabato. Ha scelto di giocare a calcio perché è uno sport che le piace molto. Gioca in una squadra composta solo da ragazze, precisamente da quindici ragazze: lei, due ragazze di nome Giulia, Francesca, MarAnno 4, Numero 2 ottenuto dei risultati migliori. Fino a due anni fa il suo hobby era la danza classica, poi però ha deciso di smettere e attualmente va ogni tanto in palestra, ma ama anche leggere, passeggiare e, quando ha tempo, andare a teatro. Dopo aver lavorato come segretaria di ricevimento in un grande albergo di Firenze, ha deciso di tornare ai suoi studi per diventare insegnante. Si è iscritta a Facebook per curiosità, poi ha incontrato dei vecchi amici che non vedeva da molto tempo. FB le piace molto, perché può comunicare in tempo reale con amici, parenti e la madre in modo economico. Lo considera bello anche perché si possono sbirciare notizie di tutti i generi e soprattutto le fa compagnia nei momenti di solitudine. Sonia Neodo Classe I A tina, due ragazze di nome Caterina, Ylenia, Elena, Stefania, Sofia, IrePagina 5 Moda e modi rubrica sull’arte del vivere seguendo la moda senza snaturare se stessi Kefiah: che passione! Cari ragazzi, immagino che tutti voi sappiate cosa sono le Kefie. O no? Benissimo, allora ve lo spiego io. La Kefiah è una sciarpa molto particolare, spesso fatta di seta, cotone o lana. Essa è un copricapo arabo ed è nato qualche tempo fa: pensate che risale agli anni ’30, quando divenne il simbolo del nazionalismo palestinese, un movimento che si opponeva al nascente Stato d’Israele. Più tardi divenne il simbolo di Yasser Arafat (il Presidente dell’Autorità Nazionale Palestinese), che la indossava attorno alla testa. La Kefiah è riuscita a “sopravvivere” per tutti questi anni, diventando ora un capo molto alla moda fra noi ragazzi. Tutti la portano, sia i maschi sia le femmine. I colori sono molto vari: le più comuni sono bianche e nere oppure bianche e rosse. Se ne trovano però di tutti i tipi: viola, verdi, gial(Continua da pagina 1) ste erbe erano il nutrimento con Le rosole (papaveri) Anno 4, Numero 2 le, fucsia, azzurre e via dicendo. Queste tinte hanno significati diversi, basati sulle simpatie politiche palestinesi. I ragazzi, però, non fanno molto caso a questo e indossano i foulard del loro colore preferito. La Kefiah si può accompagnare a qualsiasi indumento, dai jeans ai vestiti. Così si ottiene un’esplosione glamour veramente strepitosa. Ora però basta parlare di storia, passiamo alla pratica. La Kefiah si può indossare in diversi modi, ma più comunemente è usata come sciarpa. Forse qualcuno di voi non sa come metterla. Non preoccupatevi, ora lo saprete: dispiegandola per intero, si collegano i pizzi opposti, si piega diverse volte e si avvolge attorno alla gola. Semplicissimo, no? Sappiate che io ne possiedo una cui si cibavano i contadini. Con questi variegati tipi di erbe si possono cucinare moltissime bontà: ad esempio con i “bruscandoli” si possono fare dei buonissimi risotti e delle fantastiche frittate; oppure le “rosole” si possono cucinare e variamente condire come le “bigigole”; mentre i “brusaoci” si possono cucinare in tegame oppure condirli in insalata. Quindi, ragazzi, ora che avete scoperto che le erbe dei nostri campi si possono mangiare, chiedete ai vostri genitori che vi preparino una di queste bontà che la natu- di color fucsia e vi posso assicurare che è davvero fantastica. Spero di aver messo in risalto gli aspetti positivi di questo bel capo e di aver invogliato chi ancora non ne possiede una a provarla. Fidatevi, successo assicurato! Francesca Favaron Nelle foto diversi modi di portare la kefiah: quello di Arafat e quello di due teenager Il brusaoci (tarassaco) ra ci offre! Irene Cominato Classe I B Pagina 6 ANIMALI: CHE STORIE! Storia di Ban, salvato dalle acque Dopo ventidue giorni e ventuno notti passati su un tetto diventato zattera, Ban, il cagnolino sopravvissuto allo tsunami giapponese, ha ritrovato la sua padrona. Il cucciolo è stato salvato sabato 2 aprile da un ufficiale della guardia costiera, che l’aveva sentito abbaiare mentre faceva una spedizione al largo di Kesennuma, al nord di Fukushima. Farlo salire a bordo per l’ufficiale e i suoi colleghi non è stato facile: man mano che i soccorritori si avvicinavano, lui si rintanava. Ha trovato uno spazio asciutto sotto il tetto della casa cha probabilmente gli ha fatto da zattera per tutti quei giorni e si è rintanato lì sotto anche quando i suoi soccorritori si davano un gran daffare per lui. Dopo un’ora, finalmente, Ban è stato issato a bordo, dove è stato coccolato e dove gli è stato dato da mangiare e da bere. Per tutto il tempo del tragitto non ha smesso di leccare le facce dei suoi salvatori vestiti di arancione. Per fortuna non ha avuto ferite gravi, se non piccoli graffi sulle zampe e due occhi tristi che raccontano tutta la sua paura. Per lui, le carezze, specialmente in questi giorni, non sono mai troppe: servono infatti per annusare di nuovo la vita. Ban, il cane dalla forza di volontà più famoso al mondo, passerà alla storia per essere l’unico evento a lieto fine del tremendo tsunami del Giappone! Sara Barbierato III A Nella foto Ban, il cagnolino protagonista della storia a lieto fine raccontata da Sara. 150 anni di storia patria e non solo Un eroe bambino poco noto: il piccolo garibaldino Giuseppe Marchetti Lo sapevate che il più giovane garibaldino era di Chioggia? Il piccolo eroe si chiamava Giuseppe Marchetti e contribuì ad unificare la nostra Italia alla tenera età di undici anni. Nacque, infatti, il 21 agosto 1849 e morì a Napoli il 16 maggio Anno 4, Numero 2 1877. La sua avventura iniziò nella primavera del 1860 (dunque non ancora undicenne!), quando accompagnò il padre nella spedizione dei Mille. Questi erano dei volontari provenienti da tutta la penisola che, al comando di Garibaldi, liberarono dal governo dei re borbonici il Sud e lo consegnarono al re di Savoia Vittorio Emanuele, nominato re d’Italia l’anno successivo. Dopo l’unificazione d’Italia Giuseppe si ritirò a Napoli, dove visse nella miseria con la madre fino alla morte. Questa storia ci fa capire che, anche se oggi sono poco ricordati, insieme a Garibaldi c’erano altre mille persone degne di essere onorate per il loro valore e coraggio. Enrico Gibin (IIA) e Dario Distefano (II B) Giuseppe Garibaldi, comandante della spedizione dei Mille (1860) Pagina 7 150 di storia patria e non solo Pizzastory A chi di noi non piace la pizza? Pochi però, pur amandola, sanno la sua storia. Ora ve la racconto. Ho scoperto che la pizza ha tremila anni di storia: infatti già gli antichi Egizi e gli antichi Greci (questi seguendo una ricetta babilonese) la mangiavano. La pizza “antica”, all’inizio, era usata per regolare la temperatura del forno ed era cibo da poveri. Poi ha cominciato a comparire anche sulle tavole dei ricchi. DOLCI STORIE/1 L’origine del gelato In origine il gelato non era quello che noi abbiamo presente, ma consisteva in frutta, latte e miele lasciati congelare nel freezer. Esistono due versioni che narrano della nascita del gelato. La prima racconta di un cuoco siciliano che a cavallo tra il 1600 e il 1700 riuscì a preparare la miscela che ancora oggi si usa, mentre la seconda DOLCI STORIE/2 Zucchero filato, che bontà! Lo sapevate che lo zucchero filato esiste da oltre cent’anni? Ebbene sì, due barbieri di Nashvillle in Tennessee nel 1897 crearono la macchina per produrlo e nel 1904 il grande pubblico assaggiò per la prima volta la cosiddetta ”Flairy Floss” (lana di fata), con un gran successo. La ricetta di questa squisitezza sta nel prendere una dose di zucchero e lavorarlo con aromi e coloranti. Poi una resistenza elettrica riscalda gli ingredienti fondendo lo zucchero. Lo zucchero, fuso in questo modo, Anno 4, Numero 2 La pizza è nata dall’impasto della focaccia (pane schiacciato) con dalla parola “pinsa”, che significa appunto “focaccia”. Oggi gli ingredienti principali sono pomodoro e mozzarella. La pizza margherita è diventata famosa perché il cuoco Raffaele Esposito cucinò una pizza con il pomodoro, con la mozzarella e con il basilico e la offrì alla regina Margherita di Savoia, che battezzò la pizza con il suo nome, cioè “Margherita”. Le pizze più famose sono: pizza Margherita, pizza Quattro Stagioni e pizza Quattro Formaggi. Giuseppe Giavara altri ingredienti, che negli anni cambiarono. Infatti la parola pizza deriva Classe I B narra di un certo signor Ruggeri di Firenze che, in onore delle nozze di Caterina de’ Medici, creò un preparato di frutta, zabaione e panna. La miglior scuola nella fabbricazione del gelato è quella veneta, che ha saputo farsi apprezzare in tutto il mondo. Ognuno di noi ha un gusto preferito. I più gettonati sono panna, cioccolata e fragola. Questi ultimi sono anche i gusti più classici, ma ne esistono anche di più particolari, come melone, mela verde e puffo. Alla gente, in fondo, piace spesso provare nuovi gusti, sbizzarrendosi anche con i colori. Ragazzi, ora che l’inverno è terminato, lasciate da parte la cioccolata per far posto al gelato! Jessica Cavallaro Classe III B sprizza fuori dal corpo centrale attraverso piccolissimi fori; entrando a contatto con l'aria più fredda, si solidifica ed assume la caratteristica composizione a filetti che vengono raccolti in un recipiente. A questo punto basta ruotare uno stecchino lungo il recipiente per raccogliere i piccoli filetti di zucchero, i quali, essendo molto appiccicosi, si attaccano tra loro diventando molto simili a batuffoli di cotone. In Italia lo zucchero filato fa la sua prima comparsa a Udine, durante un circo. Normalmente lo zucchero filato è affiancato alla macchina per i pop corn. Negli ultimi anni sta perdendo una piccola parte della sua popolarità, ma riesce comunque ad attirare grandi e piccini durante i luna park, fiere e feste di paese. Dagli Stati Uniti è giunta di recente la moda di porlo in confezioni di plastica e venderlo presso i centri commerciali, mentre in Germania lo pongono in buste nelle quali si inseriscono fiocchi di vari gusti. In ogni caso lo zucchero filato mette sempre di buon umore gli assaggiatori, piccoli o grandi che siano, che possono gustare questa “morbida nuvola” di bontà. Jessica Cavallaro Pagina 8 150 di storia patria e non solo STORIE APPICCICOSE Chi ha inventato il chewing-gum? A chi dobbiamo l’invenzione del chewing-gum? Fu un americano, vissuto durante la seconda metà dell’Ottocento, che brevettò la prima gomma da masticare il 28 dicembre 1869. Il chewing-gum era nato, ma non era ancora come lo conosciamo ora: infatti era piuttosto molle e poco gustoso. La sua diffusione iniziò nel 1871, quando venne messo in vendita, e continuò sino all’ultimo decennio del secolo in seguito ad alcune modifiche apportate alla ricetta, affinché il pro- dotto diventasse più consistente e saporito. La prima traccia del chewing-gum in realtà è molto più antica: risale addirittura al popolo dei Maya, che era solito masticare palline di gomma estratte da una pianta, la Chicle. me lo xilitolo, che al contrario dello zucchero potrebbe prevenire la carie. Masticate, dunque, masticate, ma attenti a non deglutire! Marianna Garavello Classe III B Oggigiorno la gomma da masticare è diventata un prodotto apprezzato da giovani e adulti ed ha assunto nomi differenti da regione a regione, quali: cingoma, ciunga, gingomma, cicca, gomma, tiramastega. La gomma da masticare si ottiene dall’impasto di gomma base, zucchero, additivi e aromi, ma esistono anche combinazioni che sostituiscono allo zucchero dolcificanti e simili, co- SPORT, SPORT, SPORT! Curiosità sul calcio Vi è mai venuta voglia di conoscere qualche curiosità sulla vita e sull’alimentazione dei calciatori? Bene, se ciò è successo, sono qui per soddisfare queste curiosità. Prendiamo ad esempio Alexandre Rodrigues da Silva, ovvero Pato. Lui è partito dal nulla ed è arrivato a giocare nel club di serie A, A.C. Milan. Ma questo presumo che tutti lo sappiate. Però,ciò che penso non conosciate, è che da piccolo ha rischiato di morire. Infatti da bambino, dopo una radiografia, gli fu diagnosticato un tumore al braccio e, per non rischiare che questo diventasse cancro e che stroncasse la vita al povero Alexandre, avrebbe dovuto essere operato nell’arco di due mesi. Purtroppo l’operazione costava troppi soldi per la Anno 4, Numero 2 sua famiglia e se non fosse stato per un medico, amico della madre di Pato, che lo operò gratuitamente, oggi non sapremmo neppure dell’esistenza di Alexandre Rodrigues da Silva. Cambiando discorso, vi siete mai cialmente adatti al momento della giornata: ciò aiuta a sostenere gli sforzi fisici che lo sport comporta. Il primo dovere a tavola di uno sportivo è consumare un’abbondante colazione. Inoltre è importante stare attenti, non tanto a ciò che si mangia, ma a quando si mangia. Per esempio, prima di una competizione sportiva è importante mangiare leggero e con sostanze di rapido smaltimento. Quindi se volete avere buone prestazioni per una partita, seguite queste indicazioni!!!! Alexandre Rodrigues da Silva, detto Pato Giovanni Buzzoni Classe IIA chiesti cosa mangiano i calciatori? Ebbene, i loro pasti sono e devono essere molto equilibrati, vari e spePagina 9 Le nostre idee su ... MOSTRE Scopriamo l’arte girando l’Italia Eccovi alcuni consigli per trascorrere una giornata diversa dalle altre. Potreste avventurarvi in una di queste città: Rovigo, Padova, Parma, Milano e Brescia per immergervi nel magico mondo dell’arte! A Rovigo c’è una mostra, a Palazzo Roverella, dal 29 gennaio al 12 giugno 2011, dedicata all’Ottocento Elegante. Questa mostra serve per vedere e capire la società veneta e italiana negli anni in cui nel resto della Penisola “si faceva l’Italia” e il Veneto restava ancora territorio dell’Impero austro-ungarico. Poi l’unificazione, nel 1861, e ciò che essa comportò. I dipinti che potrete ammirare sono ricchi di particolari. Questa mostra può essere molto interessante anche per i ragazzi, perché alla fine del percorso c’è un’animazione dei quadri: alcuni famosi attori polesani li fanno parlare e gli ascoltatori si fermano incantati a guardarli. A Padova, dal 16 aprile al 31 AUTO Ragazzi, di corsa! Cari ragazzi, assecondo la richiesta di un lettore parlandovi delle automobili più veloci sul mercato. In realtà oggi non ci si può godere più di tanto queste macchine perché, con tutti gli autovelox che ci sono in giro, appena superi il limite di velocità ti arriva una bella multa. Comunque, se Anno 4, Numero 2 luglio 2011, al Palazzo del Monte di Pietà c’è una mostra intitolata “ Guariento e la Padova Carrarese”. In questa mostra si potranno osservare le principali opere del grande Maestro degli Angeli, che fu così chiamato perc h é dipingeva g l i angeli dando loro quasi l a consistenza d i sculture. In provincia di Parma, a Mamiano di Traverseto, c’è una mostra dal 12 marzo al 26 giugno 2011 di Ligabue (Antonio, e non il cantante che pensate voi…), uno dei protagonisti dell’ arte del XX secolo, un impressionista grande quanto Van Gogh e Munch. Ligabue ritraeva soprattutto animali come tigri dalle fauci spalancate, leoni mostruosi, serpenti o rapaci che catturano la preda. Nella città di Milano vi potrete sorprendere osservando i curiosissimi quadri di Giuseppe Arcimboldo esposti al Palazzo Reale fino al 2205. Arcimboldo nacque a Milano nel 1527 ed e divenne famoso dipingendo volti umani con la spesa fatta dall’ ortolano. Alcuni dei suoi quadri più famosi sono: “La Primavera”, “L’Acqua”, “Il Bibliotecario”, “L’aria”e “Vertunno”. I suoi ritratti sono così rock da anticipare, di cinque secoli, persino il look della scatenata regina del kitsch, Lady Gaga. Nella meravigliosa città di Brescia, al Museo di Santa Giulia, fino al 1206 si potranno ammirare i bellissimi capolavori di Henri Matisse. Tra le più importanti opere di Matisse ci sono il “Grande nudo seduto”, “Il lanciatore di coltelli”e il “Busto in gesso, bouquet di fiori”. Spero che i miei consigli vi invoglino ad andare a visitare una di queste mostre con i vostri genitori. Infatti l’arte non è solo una materia di studio scolastica, ma è anche una grande fonte di piacere visivo e quindi di divertimento. Irene Cominato Classe I B devo consigliarvi una macchina velocissima, vi consiglio la Bugatti Veyron che può raggiungere i 407km/h e che costa “solo” 1.100.000 di euro. La Veyron è nota per essere una delle auto di serie più costose al mondo ed è stata al momento del lancio l'autovettura di serie più veloce mai costruita, con una velocità massima di 408,47 km/h. Ha mantenuto il primato fino al 13 settembre 2007, quando la SSC Ultimate Aero TT ha stabilito il nuovo record di 412 km/h. Poi il record è stato ripreso ripreso dalla stessa Bugatti nel giugno del 2010. La Bugatti Veyron (Continua a pagina 11) Pagina 10 VIDEOGIOCHI (Continua da pagina 10) La Veyron viene costruita a mano nello stabilimento Bugatti di Molsheim in Francia, dove aveva sede l'azienda originaria fondata da Ettore Bugatti, ed ha raggiunto la piena produzione nel settembre 2005 in serie limitata a 300 esemplari. Spero di avervi incuriosito, ma credo che nessuno di noi possa permettersela, almeno che non vinca il superenalotto!!! Crysis 2 yer presenta una vasta area per la modifica del nuovo modello della nanotuta, e per il potenziamento delle armi. Ritorna sugli schermi, a grande richiesta dei fans della serie di Crysis, il nuovo e acclamato titolo Crysis 2. Una delle tante novità del gioco è l’applicazione del nuovo motore grafico cry engine 3 anche su console come ps3 e xbox 360. Ma la grafica non è la sola cosa sbalorditiva del gioco, perché questa meraviglia creata dai signori della Crytek è una combinazione perfetta di eleganza e praticità. Questo non è un comune sparatutto alla Call of duty, ma si combina perfettamente con Alex Raule un genere stealt e un fps. Questo gioco Classe I A ha una modalità campagna molto lineare e facilmente ricomponibile con frammenti delle versioni precedenti: Crysis e Crysis warhead. La modalità multipla- Caratteristiche piattaforma: pc, ps3, xbox 360 genere: fps, azione, avventura scheda video: asus rw 2600 con adattatore 3D motore grafico: cry engine 3 processore: inter core ip 35 voto: 9+ E ora ... MUSICA! Ingrandimenti Katy Perry Chi è secondo voi la più bella, la più brava e la più completa cantante amata da noi giovani? A mio parere Katy Perry risponde pienamente a queste caratteristiche. Lei è nata in California il 25 ottobre 1984 (ha dunque 26 anni) e il suo vero nome è Katheryn Elizabeth Hudson. E’ molto alta e magra e ha dei capelli lunghi, neri e mossi che coprono leggermente spalle e fronte. Il viso è tondeggiante, con dei vispi occhi verdi contornati da lunghe ciglia nere, un naso delle giuste dimensioni, una fronte spaziosa e una bocca abbastanza grande, spesso sottolineata con rossetti dalle tinte vivaci e accese. La carnagione è chiara e la faccia nel complesso è quella di una donna allegra e spensierata, che ama incantare le persone con la sua splendida voce, che è molto alta e sottile. Generalmente veste in modo molto Anno 4, Numero 2 particolare e curato, ma sempre mettendo in evidenza le labbra. Katy adora infatti i lip gloss, che sceglie di un colore in perfetta sintonia con i vestiti. Non manca mai una collana, lunga o corta, che fa risaltare il lungo collo. Tornando all’abbigliamento, nel guardaroba della cantante ci sono capi di tutti i tipi, vestitini corti o lunghi, a fantasie o a tinta unita, pantaloni e magliette colorati e chi più ne ha più ne metta. Comunque il suo look è sempre molto sensuale ed originale, ed è per questo che piace. Solitamente nei suoi video, oltre che a cantare, balla in modo semplicemente divino, con gesti e movimenti veramente ad effetto. Essendo cantante appartiene ad una classe sociale abbastanza alta e si può dire che guadagni non poco. La strabiliante Katy abita col bellissimo marito Russel Brand in una grande casa negli Stati Uniti, che i due sperano presto di riempire con tanti figli, ovvero con tanti Brand Junior. Personalmente credo che Katy Perry, la fantastica, la super, l’inimitabile Katy Perry sia una delle cantanti pop migliori degli ultimi tempi. Le canzoni scritte da lei che preferisco sono: ”E.T.”, “Firework”, “California Gurl” e “One Of The Boys”. Naturalmente queste sono solo una piccola parte delle canzoni meravigliose cantate da Katy Perry, la grande Katy Perry. Francesca Favaron Classe IB Pagina 11 Ciao a tutti, sono Veronica Cherubin della classe 1A. La mia domanda è la seguente: avete sentito tramite il telegiornale dello tsunami avvenuto in Giappone? Mi sapete dire cosa dicono gli esperti riguardo all’esplosione della centrale nucleare? GRAZIE E BUON LAVORO! Cara Veronica, grazie per averci scritto anche questa volta. Voglio rassicurarti dicendo che, per fortuna, non c’è stata nessuna esplosione, ma “solo” immissioni radioattive dalla centrale nucleare danneggiata di Fukushima. Riguardo allo tsunami avvenuto l’11 marzo che ha devastato il Giappone, un sisma di magnitudo 9, il più potente mai registrato laggiù, esso ha provocato uno tsunami (cioè un maremoto) con onde superiori ai 10 metri di altezza. Il bilancio ufficiale del terremoto/tsunami dell’11 marzo scorso nel Giappone del nordest si appesantisce ogni giorno di più: i dati della polizia nazionale vedono il numero dei morti accertati a quota 8.450 e quello dei dispersi a 12.931. Tuttavia, nella sola prefettura di Miyagi, la polizia locale ha ipotizzato 15.000 vittime. Gli sfollati sono 360.000. Voglio dirti che non è stata la scossa di terremoto a provocare questi danni, perché il Giappone è molto attrezzato per fronteggiare i terremoti, ma è stato lo tsunami a provocarli, poiché l’onda anomala è arrivata solo dopo due minuti, quindi non c’è stato tempo per mettersi al riparo. Per quanto riguarda noi non preoccuparti: eventi di questo tipo non potranno mai accadere in Italia, perché i mari che la circondano non hanno la profondità dell’Oceano Pacifico, quindi gli eventuali maremoti causati da un terremoto non potranno mai avere la forza devastante con cui, purtroppo, si sono abbattuti sul Giappone. Come si forma uno tsunami Alex Raule Cari colleghi della Redazione, vorrei sapere quali sono i videogiochi più in voga del momento. Alex Caro Alex, io so che a te piacciono i videogiochi di genere fps e visto che tu mi hai chiesto alcuni titoli, io ti consiglierei : 1. Call of duty black ops 2. Uncreated 2 3. Crysis warhead 4. Ureal tournament 3 5. Shadow rise 2 6. The cronicels of riddik assault of the dark athea 7. Sniper elite 2 8. Callo of duty world at war 9. Splinter cell rainbow six vegas 2 10. Fallout new vegas Soddisfatto? Paolo Magri Anno 4, Numero 2 Ciao Ragazzi del Giornalino, mi potete spiegare quali sono i significati dei cerchi nel grano e che cosa sono e rappresentano? Grazie! Il “solito” appassionato di ufologia Caro lettore, secondo una teoria attualmente in voga i cerchi nel grano sono dei messaggi provenienti dall’universo. Nelle aree dove si verifica il fenomeno sono stati infatti avvertiti degli infrasuoni ed è stato osaservato che durante la formazione dei cerchi c’è un’energia talmente forte da provocare delle interferenze, tra cui lo spegnimento delle fotocamere e la cancellazione degli SMS. Questi cerchi rappresenterebbero la geometria sacra, cioè la geometria che raffigura oggetti sacri. Tanti, però, nutrono un dubbio: e se fossero semplicemente lo scherzo notturno di qualche buontempone? Mumble, mumble … Sonia Neodo Pagina 12 Cari ragazzi del giornalino, cosa ne pensate del professor Forza? Grazie, baci ! Anonimo Secondo la mia opinione e quella di tanti altri ragazzi della scuola, il professor Forza è un professore simpatico, anche se alle volte un po’stravagante. Durante le sue lezioni, infatti, ci diverte costruendo sul momento delle rime, per esempio: “ Bene, diceva mia zia Irene”. È vero che a volte alza un po’ troppo la voce, ma succede soprattutto quando chiacchieriamo, quindi in fondo ha ragione. Perciò ci ripromettiamo di accontentarlo ascoltando con maggior silenzio le sue lezioni e studiando un po’ di più la sua materia! Sara Barbierato L’angolo della poesia e del racconto Anche questa volta pubblichiamo due belle poesie. La prima, Viaggio, è di Irene Cominato, di classe prima. Si tratta di un calligramma, una poesia da vedere oltre che da ascoltare. Ha la forma di una lacrima, perché questa ne è la protagonista. La seconda è di Sebastiano Loro (classe II B). E’ stata composta in occasione della settimana dell’Intercultura (21-27 marzo), dedicata quest’anno alla Cina. La lirica , intitolata Il cammino, s’ispira ai temi e alle movenze dell’antica poesia cinese. Il cammino Nel mezzo del bambù incontrai un ignoto accelero il passo il mio pensiero si annebbia. Per riposarmi un attimo mi accosto agli alberi in fiore; tra la nebbia sento gli uccelli parlare: quietano i miei affanni e il dolore. Anno 4, Numero 2 Pagina 13 GIOCHI Abbiamo tratto questi giochi da un bellissimo giornalino per ragazzi, Focus Junior, di cui vi raccomandiamo la lettura. Le soluzioni saranno date nel prossimo numero del giornalino! Anno 4, Numero 2 Pagina 14 PAROLE INCASTRATE Risolvi la griglia a sinistra, tenendo presente che i termini da inserire si trovano all’interno delle definizioni stesse. Ad esempio, se nella definizione comparisse “attorcigliare”, la parola da inserire nello schema potrebbe essere “CIGLIA” (attorCIGLIAre). Anno 4, Numero 2 Pagina 15