PIANO
PERFORMAIVCE
20r4
A cura del'udità PROGRAMMAAONE, ORGANIZZAZIONE B CONTROLLO del Cortrurc di AlbigÉse8o
PRESENTAZIONE DEL PIANO
Il D.lgs. n. 150/2009 (la "Riforma
Brunetta") pone le Amministrazioni pubbliche di frcnte ad un
nuovo sistema di valutazione delle prcpde stutture e dei prcpri dipendenti: il cosiddatto sistema di
misurazione e valutazione della performance è volto a.l miglioramento della qualita dei servizi
offerti ed alla crcscita delle competenze professionali, in un quadro di pari oppodunità di didtti e
doveri e di trasparcnza in merito ai risultati raggiunti ed alle dsorse impiegate.
proprio
L'Ente, con delibera di Giunta dell'Unione n. 14 del ló.06,2011, ha adeguato
Regolamento sull'ordinamento degli uffici e dei servizi ai principi del decreto sopra citato, con
particolarc riferimento alla misurazione e valutazione della performance organizzativa ed
individuale, al ciclo di gestione della performance, ai criteri di valoizzazj,one del merito e al
sistena di premialità.
Il "Ciclo di gestione della pelo,mance" si. utrcola nelle seguenti fasi:
il
-
definizione e assegnazione degli obiettivi che si intendono raggiuogere, dei valori attesi di
risultato e dei rispeftivi indicatoril
collegamento tra gli obiettivi e I'allocazione delle risorse;
monitoraggio in corso d'eselcizio e aftivazione di eventuali interventi corettivi;
misurazione e valutazione della performance organizzativa e individuale;
utilizzo dei sistemi premianti, secoddo criteri di valorizzazione del merito;
rendicontazione dei risultati agli organi di indirizzo politico - arnrninistativo, ai vertici delle
Arnministraz ioni, nonché ai comp€teriti organi estemi, ai cittadini, ai soggetti interessati, agli
utenti e ai destinatari dei servizi.
Le Amministrazioni devono quindi dota$i di un Piano della PedoDncrce che rappresenti in modo
schematico e integato il collegamento tra le liflee programnatiche di Govemo e gli altri livelli di
programmazione, in modo da garartire la qualita, compÌensibi[d ed attendibilità dei documenti di
rappresentazione della performance dell'Ente e redigerc una Relazione sulla performance, che
evidenzi, a consuntivo e con riferimento all'anno pre.edente i risultati organizzativi e individuali
raggiunti dspetto ai singoli obiettivi ploganmati e alle dsorse, con la rilevazione degli eventuali
scostamenti.
ll PiaÙlo della Perfonúnce rappresenta pefanto uno strumento di consultazione sia intema, poiché
pefmette alla Pubblica Amministrazione di valutarc e migliorare servizi erogati, che estem4
poiché dà ai cittadini la misura del grado di realizzazione degli obiettivi previsti dalle ìinee
programmatiche di mandato dell'Afrìministrazione.
Secondo quanto stabilito dal nuovo coÍuna 3 - bis dell'art. 169 del D.Lgs. 26'7l2NO (T.U.E.L,),
introdotto dalla legge í, 2I3l2Ol2, di convenione con modificazioni del D.L. r. 174120L2, *....A1
fne di semplíJícare í pacessi dì píani,ficazione gestionùle dell'ente, íl Píano dettaglíoto deqli
obiettíví di cùí all'art. lO8, contna l, dal presente Testo Unico e íl Piano della pefomwrce dí cuí
all'articolo 10 del decreto legislativo 27 ot obre 2A)9, n. 150, sono unífcaîî organícamente rel
Píano Esecuîívo di Gesridr?e ". A completamento della stluttula del presente documento, è ripofato
il Piano degli obiettivi 2013, nel quale vengono assegnati gli obiettivi da raggiungere ai singoli
Settori, i tdrget e i parameúi per la misurazione degli stessi nell'arco di tempo prestabilito (amuale).
Nella direzione di un maggiore coinvolgimento dei diversi pofatori di interessi nell'elaborazione
delle politiche di sviluppo da anuare, il Piano Esecutivo di Gestione viene pubblicato sul sito web
dell'Unione, nell'apposita sezione "Amminisúaz ione traspaEnte", in ottemperanza a quanto previsto
dal D.Lss. n. 33/2013.
i
1.
SINTESI DELLE INFORIIÍAZIONI DI INTERESSE PER I
STAKEHOLDERS FSTERNI
CITIADIM
E
GLI
1.1 CHI SIAMO
Ai sensi di quanto previsto dall'af. 32, conma l, del D.Lgs. 26712m0 "|'Unione è un ente locale
costìtuito costituito da due o píù Comuni, di norrfle contetmíni, fnalizzpto all'esercizio associato di
funzioni e seùízi" . Da ciò dedva che ad essi sono applicabili tutte le norme di principio concementi
gli enti locali.
L'Unione ha altresì autonomia statutaria € potesta r€golamentare: in particolare lo Statuto ha il
compìto di definire l'assetto degli organi e le modalità della loro costituzione ed elezione, oltre alle
funzioni da esercitare in forma associata e le modalità di acquisizione ed utilizzo delle risorse
finanziade, umane e strumenîali occorîenti.
1.2 COSA FACCIAMO
Come accennato in precedenza è lo Statuto ad indicare le funzioni svolte dall'ente: per I'Unione
Pratiarcati l'art. 11 stabilisce che i Comuni m€mbri affidano all'Unione di Comuni le comf,etenze
amminishative concemelti la gestione unitaria delle funzioni ed i servizi sono indicati:
.
.
.
.
.
Polizia locale e amministratlva;
Videosorveglianza territorlslei
Servizionotifrcazioni;
Pmtezione civile;
Suap.
L'af.
12 sancisce anche che l'Unione può gestire ult€riori funzioni trasferite da singoli Comuni
aderenti all'ljnione, previa regolaziode dei rapporti giuddici ed economici tra lunione e tali
Comuni conferenti le funzioni e pertanto che i Comuni facenti parte dell'Unione possono trasferirc
allunione iunzioni e/o servizi indipendentemente dagli altri Enti aderenîi.
I.J COME OPERIAMO
L'Unione Pratiarcaú assume il metodo della programmazione come principio guida della propria
azione. In questa direziode gli obiettivi strategici dell'Amministr zione sono collegati alla
progmmmazione economico-fina[ziario, attrave$o il bilancio di previsione annuale ed i suoi
allegati: fra qùesti ultimi, in particoÌare, si rileva la Relazione previsionale e programmatica, che
definisce, p€r singoli programmi e progetti, le scelte politiche da se$rirc per la rcaljzzazio\e degli
obiettivi di nandato. A loro volta i progaruni e i progetti sono declinati in azioni nel Piano
Esecutivo di Gestione (P.E.G.).
2IDENTNA'
2.1 L'Ammíníttrazíotte
"in
cilre'
L'Unione Pratiarcati è stata costituita nel febbraio del 2009 cotr il Comuoe di Casalsdugo per
l'erogaziotr€ di alcuni servizi, fra i quali si wgnalano la Polizia I.ocale, la notificazione degli atti e i
scrvizi della Proteziorie Civile. A questo è stato aggiuDto successivamerte il SUAP.
Per i soli servizi relativi alla Polizia l,ocale, sono state stipulate due Convenzioni quinqueunali: una
con il Comune di Masera (agosto 2010), I'altra con quello di l€gnarc (agosùo 2012).
2.1.1 II pe6onale
Il personale in servizio al l" gennaio 2014 risulta composúo da
quaoto ripodato rclla tab€lla successiva:
n. 19 dipendenti, sulla base di
n.
l'
P€rsotrale
a
tempo
gennaio 2014
(*)
19
indetelmhato
- di cui in regime di parttime
I
Pe$orale a
0
îempo
dgterminato
Totale
l.)
19
e)
I dali si riferiscooo ai soli CoEuni {dercnti
La struîttlla dell'Uniooe Pratiarcati è oryantz,,atî nel dspetto dei principi dedati dal îU.E.L.
(D.Lgs. n. 26712000 e s.m.i.).
Il paragrafo 3 fomisce la rapprcsentazioDe e la descdziorc dettagliata della sùuttura organizzativa.
Il
quqdrc complessivo .tellc risoÌse frnanziarie
11 bilancio dell'Unioue per I'aDno 2014 ammonta, io bas€ ai datí rilevabili dall'atto previsionale di
approvazione d€l Consigl.io dellUnioae, a circa t88 milionl dl anro.
In particolarc più del 36% delle entrate afferiscono al îtolo tr per contibuti crogati dalla Regione
Veneto e da altri Enti pubblici, mentrc dsulrano pari a circa il 17% quelle di cafttteÌe extratribuîario
2,1.2
Ertrrta
Titolo I
Titolo
(Bntrate tributarie)
II
(Entrate derivanti da cootribùti e
t asferimenti
corenti (hllo SIaro, delll
t.020.r72,19
R€gione e degli alEi enti pùtiblici)
Titolo m (Enmte extratributarie)
îtolo IV
(EnÈar€ derivanti ds ,liemzioni.
da ùiasferimenti di opitale e da risccsiotri di
cr€diti)
489.085,73
TOTALE
Per
€
2.8M.25E52
quatrto conceme i-Dvece la spesa, circa il 53% è di parte coretrte.
Titolo II
100
(spese in conto capital€ )
2.1.i Le popolazÍane
Nell'ultino quadriennio I'Unione ha aumentato il numerc di abitanti, ardvando a supenre la quota
di 30.000 alla fioe del 2013. In questa dù€ziooe ha cootribuito soprattutto il Comune di
Albignas€go, confemando la sua posiziooe di secondo Comune della hovincia di Padova f,er
popolazione, dopo il capoluogo.
D.
Arro
P"p"t"d*" ,t ill,
(r)
T
2010
28.859
+ 2,58
-v."i.riooe
201l
29.63'I
+ 2,62
20t2
30.164
+ 1,74
2013
30.391
+o,75
Manfulo isfrtuzìanale e míssíoní
Statuto stabilisce che I'Unione esercita una pludita di funzioni e servizi di
comp€tenza dei Comuni che la costituiscono al fine di gestirli con efficierza ed efficacia e
2.2
L'af. 3 dello
mant€netrdo in capo ai singoli Comuni ta comFtenza all'es€rcizio delle funzioni amministrative che
più da vicino ne caratterizzano le specifiche p€culiaria. In particolare, attraverso I'esercizio di
funzioni e servizi delegati, I'Eote si propone le seguenf finalita prioritaric:
a) favorire la qualita de[a viîa della propda popolazione pcr meglio rispotrdere alle
esigenze
occorrenti al completo sviluppo della p€rsom;
b) amonizzarc l'esercizio delle funzioni e dei s€rvizi atÍibuiti con le esigenze generali dei cittadíni,
assicuraodo un uso equo ed economico delle risorse;
c) esercitarc un'effrcace inflùeúa sugli orgadsmi sovracomunali che gestiscoDo servizi di
comp€teDza dell'Unione o dei Comuni;
d) ampliare il numero, delle funzioni e servii rispefto a quelli prima gestiti dai singoli Comuni,
assicurandooe migliore qua.lità| efricienz4 efficacia e maggiore economicità a vantaggio della
collenività|
Nell'ambito delle missioni assegnate alÌ'Uniono dallo Statuto, la visione è esplicitata dalle lizee
prcgrammaîíche dí nandato, che la PresideDza, esercitata a tumo da ciascuno dei Sindaci dei
Comuni associati per un anno s€condo quanto stabilito (art. 2l - comma 3), presenta al Consiglio
entlo sessanta giomi dall'assunzione della carica (art. 2 I - comma 4).
Da.l punto di vista politico, in seguito allo svolgimento delle elezioni per il rinnovo dei Sindaci e dei
Consigli comurlali dei Comuni aderenti (26 e 27 maggio 2013), sono risultati eletti:
.
.
peril Comune
di Albignasego, l'arch. Massimiliano Barison con il63,71 7o dei voti validi;
per il Comune di Casa.lserugo, la Doft.ssa Elisa Venturiri con l'85,12% dei voti validi.
3.
ANALISI DEL CONTESTO
3.1 Analìsi det contesto estemo
3.1.1. Premessa
I-:analisi <lel contesto estemo dell' Anministrazione si realizza attsaverso I'esamo d€lle csigenze e
d€lle asp€ttativ€ dei cittadini € degli altli ponarori di interessi e deue €ventuali opportunittminacce
ad ess€ associaúe.
Per govemare un tenitorio è occessario sc€glierE fra le diverse soluzioni possibili quelle che meglio
si adattano alle situazioni reali e quiodi, per tradulre in azioni una buona aÍuninistrazioBe, è
cotros@oza putrtuale
riferimento, assumendo
necessaÌia
dettagliala del contesto
la
infomrazioni, sia
di
€
di
caratterc sociale che economico, che possano dare
il
polso reale dei
cambiamenti in atto.
IJ rtrúarq
ecoramico
-
prúttgiYg
La struttura dell'economia locale è dominata, nel contesto di quella iîalian4 da piccole e medie
imprese,
Alla fine dello scorso al]no, nell'ambito della hovincia di Padov& il tenitodo dell'Unione è stata la
realtà econornica più importanie sul piarc produttivo: iofatti risultavaoo registrati 3,1,16
ilsediarienti (2501 per Albignas€go e 645 per Casalserugo).
hs€diaÍÉnti uoduttivi al3l dicembre 2013
Fonte: Csmers di Comm€rcio di Padova
Struttura cconomica pcr tipologia di attività
s
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Fonte: Camcn di Comme.cio di Padola
Come si può rilevare il maggior numero di attività è di tipo conrmercidle (con 903 unità, circa il
28./. del totale), seguita dalle costruzioni (617 unirà, 19,13Vo\ e dal manifarturiero (366 unità,
11,70%). L'industria ed
terziario comprende 2.878 unità, piir dcl 91,50% di quelle
complcssivamente presenti sul territorio dell'Ente.
Refafiviunente invece al tasso di crescita 2012-2013 (^ll,\ data del 3l dicembre 2013), in un
contesto di crisi chc continua a farc scntire i suoi eitctti anchc nella nostra Provincia 1,87o). anche
per I'Unione è srata rilevata una riduzione degli insediamenti produttivi pari allo 6,67., suddivisa
îra la ncgatìva di Albignasego C0,47c.) e queÌla negativa di Casalserugo ( 6,27.).
ìl
(
Tassidi crescita dicembre
G
'2.00%
3,00%
5,000/"
Fontc: Camcr! di Commcrcio di Padova
2012
dicembre 2013 (insediamentì oroduttìvì)
Conlrontaido in panicolare le dinamiche d livello di attivitè! si riscontmno tassì di crescita elevati
per ìi settore sanità e assistenza sociale (507o) e per quello dclle attivilà aÍistiche e sportive
(46,3070), mentre sono negativi quelli collcgati all'agricoltura, ai servizi di supporto alle imprese.
Tasso
dicrescila dicembre 2012 dicembre 2013 (Derattività)
50,00%
30,00%
+
Fonte: Camcra di Commercl(J di Padova
Considermdo invece le soÌe imprese individuali, che rappresentano una componente rilevante della
strufîura imprenditoriale dell'inte.o tenitorio provinciale (51'l.del totale dclle sedi di impresa), la
dinamica appare condizionata dall'indamento altamcnte positivo che sì risconlra nei senizi di
informazione e comunicazione e nclle attività profcssionali, scientiîiche e tccniche. lnfatti, comc si
riscontra nel grafico sotto iportato, per il totale dei settori, sono in forte crescita le imprese legate
all'istruzione, mentre regislra una forte dinamica negativa il settore legato alla fornitura acqua e
rifuti.
Tasso di crescita dicembrc 2012-2013 (impresa individuale)
-100,@%
-120,0006
Fonte: Ca'I|era di Commercio di
hdova
L'ufrgianala
dicembre 2Ol3 dspetto allo stesso giomo del2012, nella provi.ocia di Padova si è dsco rata
un calo nella dinamict d€[€ imprese anigiane C 2,1%). Segu€ questo trend negativo anche
lunione: per Albignas€go è stato rilevato un tasso di crescita pari a - 0,5% e per Casalserugo
7.8%.
conftootatrdo poi la dinamica a livello settoriale, come €videDziato nel gÌafico sottostant€, si
rilevano tassi di crescita n€gativi per le attività manifattufiefe e quelle pÌofessionali, che sono però
bilarciati da increme í p€r i servizi relativi all'istruzione e altre attività di servizt.
Al3l
-
Tasso di crescita dicembre 2012
-
dicembre 2013 (per settori produttivi)
120,00%
100,007.
40,00%
60,00%
40,00%
20,ovb
-20.@%
-.os
.ù*
Font€: Camera di Commercio di Padova
i.2
Arralisi del coúesta í,'f'erna
Premessa
L analisi del contesto erno è articolata nelle seguenti quattro dimensioni:
i
l.
1
organizzazione;
risorse strumentali ed €conomiche:
risors€ unrane;
4. "sslute
finanzia a".
In base al vigente Regolamento sull'ordinamento degli uffici e dei servizi (art. 10 e I l), la struttura
organnzativa dell'Unione Pratiarcati è artìcolata in Settori, a ciascuno dei quali è attribuito un
insieme di funzioni e servizi e in unítà operatíve,la cl'ti istituzione è demandata al Responsabile di
Settore, tenuto prcsente I'entità del personale assegnato, degli obiettivi e dei servizi atffibuiti con il
P.E.G., nonché delle dsorse finanziarie gestite.
Complessivamente la Giunta ha definito n, 3 Settori. Al vertic€ della struttum burocratica si trcva il
Segretario, che prowede ad attuare gli indirizzi e gti obiettivi stabiliti dagli olgad di govemo
dell'Ente. At vertice di ognuno dei 3 Settori ("Polizía Incale", "Senízi amminístrativi, isorse
umane e ftnanziarte", "Servízí ínformatíví e comunicativi"\ è preposto un Responsabile, il cui
incadco è attribuito dal Presidente.
Ai fini del controllo di gestione, ogni Settorc è stato poí aricolato in Ceotli di Costo dotati di
risorse umane, strumentali e finanziarie, con a capo un Responsabile Con gli atti di
programmazione , arche di tipo economico finanziario (bilancio di previsione annuale e suoi
allegati, Piaoo Esecutivo di Cestione) agli stessi vengono assegnati gli obienivi da perseguile e le
relative risorse economiche.
-
pRESIDENTE
I
I'
SETTORE
POLZIA LOCALE
SERVIZI O POLIZA MIJNICÍPALE
SERVZIO INFORTTJMSTICA STRADALE
SERVIZIO POLIZAAMMINISTMTryA (ivi compÉso la
eestione danni ai palxrmoni comunali e la richieía al
óomune ptr danni subiti da persone o cose. regisFaTioni
cessione fabbricali, autorizzazione strutlure sanitarie'
ascensori, parco automezzi (rirrovo p€rmesso sosta' E E PP'
In Venezia)
Sf SÎEMA
DELLA VIDEOSORVEGLIANZA
SERVIZIO COI'{TROLLO AMBTENTALE ED EDILIAO
I
2'SETTORE
3'SETTORE
SERVZI AMMINISTRATTVI
RISORSE UMANE E FINANZIARE
SERVIZI INFORMATIVI E COMUNICATTVI
SECRETERIA, ASSISTENZA ACLI ORCANÍ DI
GOVERNO
BILANCIO _ CONIABILTTA' _ P,{îRIMONÍ C''
INVENTARIO
BCONOMATO
RTSORSE IJMANE
FORMAZIONE
INFORMATICA GBSTIONE SÍSTEMATICA, RETI
INNOVAZONE TECNOLOGICA
COMUNICAZIONE E INFORMAZONE
STJPPORTO
-
GESTIONE DEL PERSONALE
SPORTELLO TJNICO PER I-E
ALLA VIDEOSORVEGLIANZA
PROTOCOLLO, ARCHIVIO, PRIVACY E
NOTIFICAZTONE ATTI
ATTfVrIA PRODUTITVE
PROTEZONE CTVILE
3.2.2 Risorse strumentali ed economich€
Il palrímonio dell'Ente locala
Il patrimonio degli Enti hcali (così come defrnito dall'art. 230, comma 2, del D,Lgs. tr.26'712M)
è costituito dal complesso dei b€ni e dei npporti giuridici, attivi e passivi, di pertineMa dell'Ente
stesso, suscettibili di valutazione ad attraverso la cui rappresentazione contabile ed il îelativo
risultato finale diffelenziale è determinata la consistenza netta della dotazione patrimoniale.
Attraverso il conto del patimonio si desune la consistenza del patlimonio al termine di ogni
esercizio finanziario: in esso vengono ahesì evidenziate le variazioni intervenut€ nel corso dello
stesso esercizio rispetto alla consisîenza iniziale.
Una voce úlevante del conto del patrimonio (attivo) sono le immobilìzzazíoní motenari, costituite
da beni di uso durevole impiegati per la produzione dei servizi dell'Ente.
Nella sezione sono quantificati i valori delle risorse sÍumentali:
lmmobilizzazioni Maleriali
Corcislcnza Flnale
Macchinari, atùezzaturc e impianti
10.992,00
Attrczzafurc e sistemi iniotmatici
12.140,37
Automezzi e motomézzi
19.517,92
Mobili e macchine da ufficio
201
3
74434
iÍt.it34,6ít
ÍOIALE BENI
All'intemo della prirna categoria vengono classificati gli impianti e Ie atúezzature destinate alle
attività tecnico - amministrative dell'Ente.
Le attrezzature e i sistemi informatici costituiscono la dotazione utilizzata dall'Ente per effettuare
I'attività istitùziona.le e includooo principalnnnte i personal computer.
Nella terza voce sono invece valutati i mezzi in dotazione al 3l dicembre 2012, e precisamente:
Automozzi a Motomazzi
- autovetfurc
- autocani
12
hggéti (fino a 35 q.)
- motocbli (olùe 125 ce.)
- macchine
1
5
operatbi
- cblornototi (frno
a I 25 cc.)
-
autocad pesanti (oltre 35 q.)
-
imorchi
- veicoli
Numero
2
1
swhli
- quddticicli
- molod madni
-
motocaù
TOTALE
I
2
23
Risorse frnanziorie daU'EnÍe
Nel ùieonio mlo - 2012 le entrale accertate e le spese impegmúe haDno avuto
ENrRATE ACCEPÍATE E SPESE IMPEGNATE ANNI
a@rbte .4A5.82,4!t
Sp€6e @Í ti inpgnab 1.4a7.105,72
Entnte dcapitale a@etute 98.496.00
S,€s€ dcapible inpqnab M.ffi,@
Ent ate coÌenti
1
segueote
fe[d:
N11-4'3
m12
2011
il
2013
'i
.520.104,41
1.665.125,31
1
.375.948,08
1
.798.,142,83
20.000,00
36.369,68
Nel 2013 le entrate con€nti accenate sono leggerme e aumenbr€ îispefo all'atrtro p&c€d€nte, così
come risultano aumentate le spese conenti impegnate.
h netto calo invece le eotrate e le spes€ in c/capitale.
Ertrate acceftate e spese impegnete (trieDnio 201I -2013)
20@@0
t8ttroo
16000@
1/rc0000
+ Eìù@ corr€nù *csrtaL
a Spe3e corronÍ h,p€lnsiÉ
t2@(!o
t
1000@0
Rltai. cr'capltd.
800000
@(!@
{o0000
200@0
o
?o11
Analizzando oel dettaglio la composizione delle eoùate conenti accertàte si osserva che nell'aono
2013 it 58,80 % delle stesse è costituito da trasferimenti, cpnitro 11'73,35 % îel2112, r1, 66.21 % rel
201r.
ENTRATE CORRENTI ACCERTATE
fÌfoL,l,
tt.
-
ANNI 2011-M13
2011
21t12
m13
963.618,12
1.115.018,58
977.9s5,97
405.085,83
,163.964,46
TribtJtuie
Thafedmenl
Extnùíbuwie
501.S64,31
p3.204,67
Entrate da servizl conto lerzi
ÍOIALE
l.{a5.584,1ít
I
.5íllr.l0il,4l
r .665.1 25,31
l,e spese conerti impegnate al 3l dicembre, di ciascun anno del triennio oggetto di esame, úsultano
così distribuite in bas€ alla funziorc:
SPESE CORRENTI IMPEGNATE PEB FUNZIONE -ANNI2011-2013
a"t
mt2
2lt13
818.e4,03
714.712,93
904.176,21
651.543,51
6,15.944,08
661.747,16
17.238,18
15.191,67
9.314,78
Anministazíone, geslion€
e
@nÍollo
Pdizia Locale
Ceslione
d
tenitofu e
d€fambienb
223.2U,@
Panitg di giro
TOÍALE
1.1,l'7.11t5,72
I .37s.948,08
1
.798.442,83
Per l'Ente, nel pedodo di riferimento 2Oll-2O13, le spese per la Polizia Locale sono dmaste
sostanzialmente itrvariate, menùe prcs€ntaDo Dn ffend it deciso calo quelle legate al territorio e
all'ambiente.
in
crescita le spese connesse all'amministraz ione, gestione e controllo, comc
consegucnza dtu€tta dei maggiod Íasferimenti ex art. 208 del Codice della Shada ai Comuni
aderenti e convenzionati.
Risultano invece
Spese
coÍenti impegrate per funzione (anno 2013)
\f,b
I
ArnddirEirr, !éllrE
6
cétim
del
tdflorro 6
.
La tabella successiva mette in evidenza invece la suddivisione delle sp€se correnti impegnate al
dicembrc di ciascun anno dell'ultimo riennio, per singolo intcrvento.
SPESE CORRENTI IMPEGNATE PER INTERVENIO _ANNI
2011
Persnale
736'273,24
it8.816,73
i19.076,06
49.596,55
180.316,81
161.954,20
159.082,06
16.861,34
11.622,67
6.@0,00
473.975,47
424.640,43
418.993,05
52.315,85
44.1s2,27
52.526,68
382,68
153.764,57
I .375.948,08
1.575236,15
lmpoctè e tasse
Oned
24113
680.1t9,37
IJtilizzo di beni di tetzi
TÉsledmenti
- 2013
683.429,41
Aquisto di baú di @ns/'nno
Prcatdzioni di seNizi
2012
Nfl
3l
staodinad
prcstazioni coffisp€ttivo
TOTALE
31.390,11
1.467.1É,72
Poco metro della meta de[a spesa cotl€trte impegnata nell'anno 2013 è legata al personale (46,70
%), seguita da quella per i trasferimenti (26,60 %) e per le prestazioni di s€rvizi (10,10 %).
spese
coneÍti impegnate per intervento (anno 2013)
I
I
Èf3onale
Acqubto dib.nidl
I Fì.ltazloni di !.rYEl
I (lEzo di b.nl dl bzi
I fr..l.riltnÍ
! trposta e csse
IOn i sbaordhal
3,15%
Nell'anno 2013, dopo I'aumenlo del 2011 dowùo prircipalmente al cootribuùo r€gionale per la
mallutenzione straordioaria de a sede dellunione, non ci sono entrate in cooto capitale accertate
e anche per quest'anno non sono stati contratti mutui,
ENfBrt'lE N @l,tlo @tPtlALE A@EEIA'IE - Nt'tt 2011
AtutE.zio{4lef€Fl€dltwrd
Muùti e
m11
S.496,m
2012
20.(m,00
$reqm
2ù000,(n
-
ntg
m13
0
prdd
(€€c1,tlsd
l'mhlwiona dì
@wid
IWALE
llluu
NEV
0
Palallelamente le spese in conto capitrlc, nel tricnnio in esaoc, risultano disúibuit€ nogli inúerventi
s€coodo la rapp€sertaziooc gafie chc seguc:
SPESE IN CONIO CAPIIALE IMPEGI/,r'.TE PER IMIrERVENTO
iíntúi
Acq,uí'izíone dìbani núi
TOÍALE
A4li$izio'p di
D€ni
fr'1
75.0(x),(x)
27.600,m
204100,00
n12
-
ANM
n13
12.1ù5fi
24.260,42
$.ót8
N||
0
. 2O'3
3.2.3. fusorse umane dell'ente
L analisi statistica dei Conti Annuali del peNonale dipeDdenúe pe! iÌ tdennio 20ll-2013 pemette
una letÍrra dinamica delle numerose variabili che lo riguardano. E' così possibile fermare
l'inmag.ine dell'organico dell'Unione Pratiarcati al 3l dicembre di ogni atlno, mettendola altresì a
conftonto coo alùe scattate rcl tempo per individuare i cambiamenti che si consolidano.
Io estrema sintesi, al 3l dic€mbre 2013:
l,
NUMERO: il personale a tempo irdetermilato è leggemeote aumentato, passando da l8
unita nel2012 a 19 unità nel 2013
2. GENERE: il pelsomle femminiÌe è I' ll % del totale dei dipendenti;
3. PART-TIME: il personale a part-îime è pari a circa il 5,5 9o del totale
dei dipendenti
ir
s€rvizio
4,
IAVORO FLESSIBIIE: non c'è alcùtr ricorso alle fonne flessibili di lavoro (ed in particolarc
al tempo determinato) pr€viste dalla normativa vigente
5.
MOBILIIA': per le assunzioni è prevalsa la romina da concorso dsp€tto alla mob ita e a[e
stabilizzazioni
6.
DI
STUDIOT oltre la metà dei dipendenti ha conseguito a.lmeno
maturità, circa il 2l% il diploma di lauÉa o la laurea del vecchio ordinamento
TITOU
7, ETA' MEDIA:l'etA media dei dipeodenti in servizio è in diminuzione
8. ASSEIW.E: il lasso percen$ale di ass€nza (14,79 %), è in aumento dspetto
Personale in servizio (mennio 2011-2013)
iì
diploma di
al 2012
Personale in servizio triennio
20ll
- 2013
14
10
0
2011
F,ra media del p€rsonale
41,5
11
in servizio (triennio 2Ot
l-
2013)
3.2.4 Salute finanziaria dell'Ente
Con gli indicatori finanziari si analizzaoo gli aspetti della gestione economico - finanziaria
dell'Ente per fomirc, attraverso dati sintetici, una serie di elementi per formulare considerazioni
sull'andameoto delle risorse a disposizione dell'ente locale ed analizzare la sua "salute" sotto
l'aspetto finaruiario.
Attraverso i certificati consuntivi degli esercizi finanziad rclativi all'ultimo tiennio, dal 2010 al
2012, si possono determinare i valori degli iddicatori finanziari ed economici generali e conoscere
I'andamento nel corso degli anni delle principali voci del bilancio comunale. I dati sono evidenziati
nei paragrafi successivi.
3.2.4.1 Indici di autonomia
Ll grado di autonomia indica la capacita de['ente di reperirc riso$e necessarie al fina[ziamento
delle spese destinate alla gestione dei servizi comunali. Tra le dsorse complessive (entrate correnti),
le entrate tdbutarie ed extraÍibutarie indicano la parte direttamente o indirettamente reperita
dall'ente (entrate proprie). I Easferimenti corîenti dello Stato, Regione e altri eoti pubblici, idvece,
costituiscono le entrate derivate e determinano il grado di dipendenza.
Autonomia
Finanziaria =
Eîkate tributarie + exlratributarie
Entrate correnli
Questo indicatore individua la capacita dell'ente di essere filanziariamente autonomo sul lato delle entraie
corentl.
Autonomia
lmposiliva =
Entrate tributarie
Entrale correnli
Qùesto indicatore nostrÀ la perceÍtuale di entr-ate corlenti aventi natùú tributada.
Dipendenza
Eaiale
=
Trasledmenti corenti
Entrato corrènti
Questo indica esprime la dipendenza delle entrate correriti dai contributi e trasferimenti statali
conelltr.
lndlcl dl lutonofila
lAutonomia
lAutoíomia
lDlprnd.nza
finanziaria
l|nporiùv|
.rariale
I
33,79
26,65
32,14
|
0
0
o
I
0
0
58,8
Indici di aùtonomia (uiennio 2011-2013)
l
.
AutonoÍìla tlnanzbrb
Autonoda irpollwa
3.2.4.2 Indici di plessiode
La prcssioue fiscale e tariffaria indica il prezzo rrediamente versato dal cittadino per
delle imposte e d€lle tariff€ per usufruirE dei servizi fomiti dal Comune,
il
pagameoùo
Parimenti, è ioteEssanúe conoscere I'aDmontare dei trasfedmenti statali, regionali e di alrri eDti
pubblici, per ogni cittadino rcside!úe.
pr€6'skma
Fhanziada
=
Entrate ùibutari€ + €xtratributarie
Popolazion€
E il
valore pro-capite di pr€lievo tdbutario ed extrat ihrtario.
Ptg€€it
tp Ttibtlhrb
E
=
ratE
ttibutÙie
PoPola2ione
E' il valore Forapite di Eelievo tributario.
lastednenti pro-@Íiè
=
Ttasf6riménli consnù
Popolazione
IndlcldprtlConè
(valore pro-capite espresso in
|
€)
frnanziaria
I Pt€6fjic/re anaaa
I Tastuinúti pa-@pite
I
PrclF,ione
|
2oll
I
|
|
6,95
0,00
8,21
I
2013
mí2
1
3,40
0,00
,89
|
|
$,n
0,@
92,18
|
I
I
|
3.2.4.3 ltrdici di spesa
Gli indici riferiti alla spesa ci consetrtono di individuarc la situazione finanziaria e patrimoniale
del'erte, iÍ termini di indebitamenúo, parimonio, sp€s€ coÍenti e di detemrimr€, di cons€guerz4
il margine di manovra per nuove iniziaîive.
Bioidita soesa
=
corEnte
Spesa personale(comprgsa IBAP) + rate mutui è preetiti obbligazionari
Ea rate conenti
=
So€s€ cDrenli oro-cepite
Spese corenti
Popolazione
lndice coo€alura 60€6€
=
Entrals tributarie + extratributaío
Sp€se corEnli
Indebiìamento localè oro-capit€
=
Debito residuo da muluie prestili obbligazionari
Pgpolaziong
Beni d€manhli orlFcaoit€
=
Benidomaniali
Popolazione
B€ni paùimoniali indisoonibili
orocapile
Beni patrimoniali indisponibili
=
Popolaziong
Beni oatrimoniali disponibili pro-capite
Boni patrimonialì disponibili
=
Popolazione
Indice di autofinanziamento
=
Enlrate da alignazioni, tragf€dmenti e riscogsione crediti
Sp€gs in conto capilale
Indici di
!p..a
%)
lspse a rqu proapae @ q
|
I
46,00
so,u.
44,?4
45,52
so,go
sl,8iì
%)
|
33,75
29,q4 |
29,5
lqiúià
spsa a rcnte (in
llndice copèthrn spese (in
patrimoniali si suddividono
.
.
ir:
I
b€tri
indisponìbili, cioè destinati a fini pubblici e perciò ioalierabili a qualsiasi titolo da apafie
dell'Amministraziooe comumle;
disponibili, osia con la possibiliÈ di ess€re afrittati o venduti
a
|
|
Si motúe in risalto, in particolare, l'indicatore relativo alla riSi.dità dzlla spesa corrente, che risura
I'incidenza percentuale delle spese fiss€ (spese per il personale) sulle entrate corIenti: nel 2013 è
salito attestandosi al 50,99%.
Patiúor.io pro-copitei hdica l'arinontare complessivo dei beni de['ente per abitaùte.
I
teÌzi.
Si rileva che , nel corso dell'ultimo tdennio, il valore pIo{apite dei beni patrimoniali disponibili, è
ouovametrte sceso trel 2013 (€ ll3), come risulta in questo gafico:
PafirDonio pro{apite
2,5
1,5
I
0,5
o
20t
l
- Bed
patrimoniali dispoúibili (tricnnio
201
l-m
13)
5.
OBIETTTVI STRATEGICI
Come gia accennalo in prc€edetrza le linee programrnatiche del govemo cittaditro sono stale
sviluppate in 3 politiche;
r)
poliîiche per la sícureaa;
poliríche per favorire l'eficienza degli
J)
L€
políríehe
wt
ufici
e deí semízí;
lo sviluppo economico
in obiettivi strategici, poi
previsionale
progeni della Relazione
e progamnatíca
stessc linee prograrnmatiche sono state succ€ssivruìetrt€ declinate
raggruppati nei diversi pro$ammi
approvata dal Consiglio dellUnione.
Polítíche per la sícurezza
e
>
>
l'e
3' SettoÌe organizzativo
cittadino
Pntiarcati
dell'Uniono
servizio
semprc più effìciente e
dspondente alla realta di
oggi una rtaggiore
al
tramite un
gamntire
srcurezza;
riqùalificare c rcndere
più efficiente il servizio
di Protezione Civile
Polítíche per favorire
l'fficÍei?! degli tSci e deí
>
economico
per lo
svíluppo
e
ll
Tutti
i
Settori organizzativi
I'efficacia dell'azione delluDionc Pratia.rcati
allministrativa
sen/izi
Polítíche
incrementare
>
favorire
produttive
2"
Settore organizzativo
l'insediamento
attività dell'Unione Pratiarcati
dr nuove
DAGLI OBIETTIVI STRATEGICI AGLI OBIETTTW OPERATI!'I
A loro volta gli obiettivì .rtrdfegici (individuati nella s€ziooe pr€cedente) sotlo declinati negli
obíettivi operativi ass€goari ai Respotrsabili degli Uffici e dei Servizi, con le risone umane e
6.
finanziarie c lo dotaziod strun€ntali firoziotrali alla rca.lizzazione delle politiche. In padicolare sono
Feviste due parti;
. g\Piano degli obíettiví;
. g4gg2i sched.e frnar.zíaie;
Nella pqdE_Lsono contenuti:
.
gli obiettivi di sviluppo; finalizzati all'attivazione di un nuovo s€rvizio o all'ampliamento
dei servizi esistedi;
. gli obiettivi di niglioramento e attivita struttuali (portafoglio servizi): finalizzati a
migliorarc le perÍomwnee gestionali relativamente alle attivita consolidate. l,a
pianificaziorc awierc su base trietrnale.
In questo se[so la prcgammazione pluriennale dei target degli indicatori permette di misurame il
,rcrd di medio pedodo e di fornírc la direzione di marcia di ciascun servizio
Nella p4!t9_2 sono individuate, su base trieoaale, le risoF€ attribuite a ciascuo SettoE
organizzafivo, al fioe di pemettere l'uti-tizzazione delle risors€ anche per gli anni successivi del
trieonio di úfedmeoto.
Garantire al cittadino ùamite un
s€rvizio s€mprc più efficiente e
rispondente alta realta di oggi
una maggiore sicurezza
raggiungímento dei ResporNabile del 1' Settore
tarye, prcvisti peî i oîEaiizztivo dell'Unione
s€rvizi
stradale",
"Polizia hatiarcati
?olizia
Ammidstsativa'',
"Polizia di sicurezza",
"Polizia giudiziaria" e
"Polizia di prossùnita"
(obiettivo
di
miglioramento);
coltrolli
inerpoti
I'immigrazione
irregolare e
la
prostituzione su stada
(obietrivo di sviluppo);
plevenzlone
repressiooe
micrccdminafiîa
e
della
(obienivo di sviluppo);
prevenzione degli eventi
legati
calanita
alle
nahrrali (obiettivo di
sviluppo)
e rendere più
il servizio di
Riqua.lificare
efftciente
Protezione Civile
> raggiungimento dei
Respoîsabile del
per
organizzativo
,4{ge, previsti
il
servizio
guppo di
3'
Settor€
dell'Unione
"Gestione Pratiarcati
Protezione
Civile" (obienivo
di
miglioramento);
> aggiomamento del
Piano di Prctezione
Civile del Comune di
Albignasego (obiettivo
di sviluppo)
Incrcmentare l'efficienza
I'effìcacia
e
dell'azione
amministrativa
> raggiungimento dei
Responsabili di tutti i 3 Settori
dell'Uniooe
ta{get previsti dalla organizzativi
schede relative agli Pratiarcali
obienivi
di
miglioramento;
> applicazione
Regolamento
controlli
del
sui
intemi
(obiettivo di sviluppo)
Favorire I'insediamento
nuova attivita produttive
di
> raggiungimento dei
Responsabile
del 2"
tdr8e, previsti per il organizzativo
servizio 'S.U.4.P."
(obiettivo
di
Settore
dell'Unione
Pratiarcati
miglioramento)
Al fine di migliorare le aîtivita strutturali sono stati Fevisti i
,@r9", da ruggiungere in fuDzione dei
vad indicatori.
Gli indicatori sono stati poi individuati in funziorie delle dimensioni di qualità
k
espressameote
dimensioni previste nella maggior parte dei casi sono
specificate nelle singole schede obiettivo.
4: accessibifita, tempestività, trasparcnza ed efficacia.
Alcune schede di attivita sruttura.le liguardanti particolari rrvizi prevedono tuttavia un oumero
inferiore o maggiore di dimensioni di quaÍta. Pertanto qùando le schede prevedono le 4 dimensiotti
tradizionali (accessibiìità, tempestività, tasparenz4 efficacia) il loro peso all'intemo della schede è
così fissato: accessibiìità: 5 - tempestività: 50 - tnspareDza: 15 - efficacia:30. Quando invece le
dimensioni sono previste in numero inferioE o superiore, si fa riferimento alle specifiche pesatuîe
contenute nelle schede di riferimento.
La dimensione qrrantità (output) f,€r la sua natura noo vieoe considerata target da raggiungere,
ecc€tto che nei casi dove la ouantità viene dimensionata come efficacia o efficienza-
7.
IL PROCESSO SEGTJITO E LE AZIONI DI MIGLIORAMENTO DEL CICI,o DI
GESTIONE DELLA PERFORMANCE
7.1 Fasi e tempi det processo di redazìane del Píano
di un
perco$o di pianificazione e programmazione più rispondente alla nuova
cultura fana propria dal decreto legislativo n. 150, è iniziata p€r l'Unione Pratiarcati gia dalla sua
costituzione, quando il processo di pianificazione strategic4 gestionale ed economico-fi[arEiaria
vieoe guidato in logica di stretto raccoldo fra linee proglatIunatiche di mandato, progaDmi e
progetti esplicitati nella Relazione previsionale e programmatic4 obiettivi gestiooaìi e piani
operativi.
L introduzione
In tale processo specifica attenzione è stata posta nel rafforzare:
a)
il
sistema
di
proganmaziofte e pianificazione opentiva
in
coerenza con
le
dsorse
assegnate;
b)
I'individuazione
c)
d)
e)
f)
il miglioramento dei sistemi di comunicazione degli obiettivi;
g)
la chiúezza delle dimensioni organizzative relative ai centri di responsabitta gestionale
di particolari obienivi che svilùppassero
dei
bisogni della comunità insediata;
soddisîacimento
l'attivita de['Ente ve$o il
la cultura della qualità dei servizL,
il miglioramento orgadzzativo continuo, in
presenza di risorse in diminuzionei
sistemi di "accountability", con particolare riferimento alla definizione di adeguate misurc
del risultato prodotto (indicatori),
sulle risorse assegDate ed i risultati raggiunti;
h)
lo
i)
la valutazione dei Ìisultati raggiunti e compofamenti organizzativi posti in esserc e la
sviluppo delle pntiche manageriali nella gestione delle attività, attrave$o forme
organizzative che privilegho I'oîganizzazione per progetti e non per funzionì;
conelazione con sistemi premianti delle sfutture direziona.li.
L'Unione Pmtiarcati ha deciso di awalersi dello stesso sistema di misurazione e valutazione della
secondo quanto stabilito dal d.lgs. 150/2009, in uso presso uno dei Comuni aderenti
(Albigdasego): in particolarc la misurazione della perJonnance aftiene al personale io servizio,
distinto fra Centri di Responsabilità Amministrativa (C.R.A.)e personale dipendente generico.
Con la Relazione sull a performorce vlerle effeftuata la vedfica sùll'effettiva realizzazione di qùanto
proglarnmato rcll'ambito del preseote Piano, con la consegùente valutazione dei risultati
organizzativi e individuali raggiunti rispeno ai singoli obiettivi programmati ed alle risors€, in
relazione agli eventuali scostamenti ilevati.
Per la valutazione lEnte ha deliberato, al fine di estendere le forme di collaborazione gia in essere
con il Comune di Albignasego, di di convenzionani con quest'ultimo per l'utilizzo del suo Nucleo di
Valutazione
Il modello di pianifìcazione e rendicontazione adottato fino ad oggi in attuazione del Focesso di
progranúuzione e conùollo previsto dal d.lgs,26712cno (T.U.E.L.), ha dunque consentito di
capitalizzare modelli e sfiumenti già in uso, raccordando le regole e gli strumenti preesistelti alle
previsioni normative contenute oel D.lgs. n. 150/2009.
pefoftúnce,
Il percoBo di costruzione del presente Piano ha perciò p@visto:
l. la declinazione degli obiettivi;
2. i Responsabili dei Settori hanno contîibuito ad individuarc, per ciascun servizio. i processi
oryanizzativi gestiti ed i relativi indicatori di qualita e quantità.
E' stato anche definito un apposito programma informatico, che permette di gestire in modo più
efficace il ciclo di geslione dell^ perfomrance.
7.2 Coercnza con
14
pîogramn @ianz economico - frnanzì4îío e di bilancío
7.2.1. I conarolb ínbrní prina del D.L n. 174/2012
Prima dell'approvazione del Decreto l-€gge n. 174 del l0 oftobre 2012, il sistema dei conrrolli
intemi dell'Unione era stato definito t€neodo conto, oltre che di quanto previsto dal D. Lgs. n.
286/1999 e dal îU.E.L., anche dallo Statuto e dal Regolamento sull'ordinamento degli ufhci e dei
servizi.
In paficolarc erano state previste le seguenti tipologie di con&ollo intemo:
a) confollo di regolarità amministrativa,
al fine di verificare la legittimità, la correttezza e la
regolarita dei singoli atti ammilrisfiativi, svolto:
- dai Responsabili di Settore nella fase di p.edisposizione degìi atti di competenza, attravelso
la sottoscrizione e I'apposizione dei pareri e dei visti necessari;
- dal Segetario, il quale, ai sensi dell'art. 97 del D.Lgs. 26712W0 svolge "compiti di
collaborazione e funzioni di assistenza giuúdico-amministrativa nei confronti degli organi
dell'Ente in ordine alla conformita dell'azione amministrativa alle leggi, allo Statuto e ai
Regolamenti" i
b)
controllo di regolarita contabile, esercitato:
esercitato dal Responsabile di Settorc che, con il parere di rcgolarita tecnica e con
I'adozione dell'atto, esprimeva anche la regolarità delle procedure e la coerenza con le
assegnazioni f ìnanziarie;
- dal Responsabile del Servizio Firianziario, attraverso gli strumeflti del visto e del pareîe di
rcgolarita contabile e attraverso il contollo costante e concomitante degli equilibri generali
di bilancio;
-dal Collegio dei rcvisori che vigilava sulla regolarità contabile e finanziaria della gestione
dell'Ente, rifercndo immediatamente al Consiglio le gravi inegolarita di gestione
eventualmente rilevate. Effettuava inoltre veriliche sullo stato di attuazione dei progfarnmi e
sugÌi equilibri di bilancio;
-
c)
controllo di gestione, consistente oella velific4 concomitante allo svolgimento dell'attivita
anministrativa e al termine della gestione, dello stato di attu^zione degli obiettivi
pîogrammati dagli organi politici e, attlaverso I'analisi delle risorse acquisite e della
comparazione tla i costi e la qualita e quartità dei servizi offerti, della funziooalità
dell'organizzazione dell'Ente, del livello di efhcienza ed economicità dell'anività
gestionale.
In seguito all'emari^zione del D.Lgs n. 150/2009 (la cd. "Riforma Brunetta") in materia di
ottimizzazione della produttivita del lavoro pubblico e di efficienza e trasparcnza delle
Pubbliche Amministrazioni, il proc€sso di controllo di gestione, che alimenta anche la
valutazione delle prestazioni dei Responsabili dei Settori organizzativi (ai fini del
confedmento delle indennità di risultato) e del pelsonale, p€r la parte relativa alla
valutazione del grado di Éggiungimento degli obiettivi, fino a risalire alla p€rfomaoce
organizzaliv+" si innescava dal Piano Eserutivo di Gestione (P.E.G.), collegato agli obiettivi
strategici definiti dalla Relazione pr€visionale e progammatica (R.P.P.).
In paficolare il Servizio di Controllo Intemo predisponeva appositi Epof.r quaddmestrali,
determinando così lo sîato di anuazione degli obiettivi assegnati e dando conto ai
Responsabili dei Settori e agli Amministratori dell'azione intrapresa. ln questo modo era
stato anche awiato un percorso di cambiamento culturale all'intemo dell'Ente, basato sulla
rilevazione continua e sistematica dell'atúvità amministrativa di tutti gli uffici;
d)
controllo stlategico, finalizzato al suppono dell'attivita di programmazione strategica, in
particola.re della Relazione previsionale e progammatica ed alla verifica dell'adeguatezza
delle scelte compiute in s6de di attuazione degli indidzzi politici in termini di congmeMa tra
risultati conseguiti ed obiettivi predefi niti.
I controln íttteÌnì dopo íl D.L rt 174/2012
In segrito all'approv^z ione del D,L. n. 1'74 d€l
7.2.2.
10.10.2012, convertrto, con modificaziorii, nella
legge
Í.21312012, è stato disegnato un sistema integrato di contolli intemi, attraverso I'emanazione di un
Regolamento sui controlli interni con delibera di Consiglio comunale n. 69 del 26. I I .20 I 2, entrato
in vigore I'l dicembrc scorso:
a)
controllo strategico: frnalizzato a valutare l'adeguatezza delle scelte compiute in sede di
attuazione dei piani, programmi ed altri strumenti di determinazione delf indirizzo politico,
in termini di congruenza tra risultati conseguiti e obiettivi predefiniti. Questa forma di
contlollo, in ossequio a quaoto previsto dalla legge, sarà attivata a pafire dal lo gennaio
2015, fatta salva la facolta per il Consiglio dell'Unione di prevedeme l'anticipazione;
b)
conftollo di gestione: finalizzato a garantirc I'efficaci4 efficienza ed economicità dell'azione
amministrativa ed otrimiz"are il mppofo fra costi e îisultati.
In questa direzione è prevista I'elaborazione quadrimestral€ di repom quadrimestali
riDortanti:
- il grado di realizzazioúe degli obiettivi P.E.G. id îiferimento ai cari indicatori di qualirà e
quantitàt con I'evidenziazione di eventuali scosîamenti dai falget;
- Io stato di avanzamento delle spese e degli accertamenti delle entrate per la pafe
economico-finanziaria rispetto alle dotazioni, con Ie eventuali vadazioni;
la verifica dei mezzi finanziari acquisiti, dei costi dei singoli fattori produuivi e, per i
servizi a caraftere produttivo, dei ricavi,
-
confollo di regolarità amministrativa. Tale forma di controllo
è ora assicurata:
- nella fase prcventiva di
formazione delle determinazioni di sp€sa dal Responsabite del
Settorc attraverso il riìascio sulla proposta del parerc di regolarità tecnica attestante la
legittimità, la regolarita e la correttezza dell'azione amministativa.
Prima dell'adozione dell'atto deve però essere acquisito sulla proposta anche il parere di
regolarità cootabile e I'attestazione di copenura finanziaria da parte del Responsabile del
Servizio Finanziario;
- nella fase successiva per le determinazioni di impegno di spes4 i contratti e gli altri atti
amministrativi, scelti mediante estrazione casuaÌe a mezzo di una procedura informatica;
d) contollo di regolarita contabile: finalizzaro a garantire la regolarità contabile degli atti;
controllo sugli equilibri finanziari. ln particolare, nel Regolamento di contabilità è stato
previsto che tal controllo sia svolto sotto la direzione ed il coordinamento del Responsabile
dei Servizi Fitanziari e con la vigilanza dell'organo di Revisione e deve rilevare in
paÍicolare I'andam€nto della gestione di competenz4 quella di cassa e dei residui aftivi e
passivi, entro il 30 aprile, il 3l agosto ed il 31 ottobre di ogni anno. In questo modo la
situazione complessiva degli equilibd finanziaÌi dell'Ente viene costantemente monitonta
dal Consiglio dell'Unione oltle il termine del 30 settembre, fissato er-repe in occasione della
ricognizione sullo stato di attuazione dei prcgrammi.
Sia il d.Lgs. r. 150/2009 (vedi an.4, coruna 1 e 2lettera b e ad.5, comma l) che I'af.2l della
legge 196/2009 contemplano uri collegamento tra i documenú di prograúmaziooe fioaúiada e di
bilancio e il complesso di obiettivi e indicatori del sistema interno di gestione delle performance.
Al fine di migliorare la prcgmmmazione del ciclo della perfomance si ritiene perciò oppofiuno:
.
.
.
rifomulare gli obiettivi sfategici collegardoli
a indicatori di "outcome";
raffozare I'attività di conmllo degli indicatod;
individuarc per gli obiettivi di sviluppo specifici indicatori di ricaduta socia.le.
Conseguentement€ il bilancio di previsione annuale (cotr I'allegato triennale) assume un ruolo
centale e di cem.iera tra la prcgnnmazione strategica e operativi, raducendo le istanze di sviluppo
in termini di obiettivi - risorse - risultati
7.3.
Azioni peî il miglioÌamento dcl ciclo .li gestiona della perÍotmance
Levoluzione del processo di messa a punto ed implementazione degli strumenti di misurazione
della pedormance nel Comutre richiede alcune azioni che coosentano, pîogressivamente, di passare
ad uno stadio più evoluto e più rispondente alle nuove disposizioni normative.
I-:attuale fase in cui si colloca I'Unione è car^tteizzalal
I.
dalla differEDziazione fra obiettivi di sviluppo e aîtivita suuttulali qualificate attraverso
dsultato atteso legato al raggiùngimento di taryelmiglioramento di servizi;
il
II.
dala individuazione di un sistema di indicatori dei servizi ercgati, relativi all'ef6cacia,
all'efficienza e alla qualità, e al potenziamento del controllo di gestione nel quadro definito dal
sistema di misuEzione e valutazione
ff.
dellap?rfonance;
dall'inizio della valutazione dei risultati conseguiti secondo il punto di vista dei pofatori di
interessi;
IV.
V
dalla specificazione delle relazioni fta obiettivi, indicatori e ta,igdt;
dallo sviluppo delle inflastrutture informatiche a suppono delle attivita legate al ciclo di
gestione della p e rfo rmanc e ;
V[
dal continuo miglioramento del percorso di programmazione politica fra le
progammatiche di mandato dei programmi e dei prcgetti prioritari.
Fa
paÍe integrante del Piano il riepilogo del raccordo fra Settori
e Ceritri di costo.
linee
Polizia Locale
S€fvizi rmminisùativi e finanziari
PARTE
I
PIANO DEGLI OBIETTIVI
OBIETTIVI DI SVLUPPO
Attlvità di controllo. Adomplmènti di settoro, (2o sefore)
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1168
Sotioconio:
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Ass€ssorè di rìferimeîto:
Capc,s€ttore di
43 COC| OO1O0 Anno: 2014
riferimento: Palmarln Farsùo
Ent€: 2
Peso anno
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Collcgamonto con progrummi è progGtù
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con.iglio d€ll'unido n, 14 dol 29.1 1.m12, sEcatvamem. fEdti@ta 6d int€gEtr
doÌboÉ dt c!retg[o n. 1 dét @.04.2013 o
dall. circdan applletlw n, 1,/2013 e n.3/2013, Fù q@nto rtqúar,a i. panicola@:
1. aniviùa dl nonl|oE9oio d€l R4foEbilè dl s€fo6 Gn, l3 . bl€. D€l F€oohm.nto .ui @lfrofl ntehl)i
2. @múllo srgllèqulllbi fln6nnan l8n 22 d.lFe0ohm@lo 3u, comll, intsml).
ll R4ponsadl6 dl 5€Í06 dov.À po@ in 6s€ rud 0f ad.mpim6nti p6vlsù nol rì6peno doi lémini stebil[i dall€ dl6p@lztont n€l
regolane o ugslg lmhé d6ll€ di@tt6 chè pordnno èsB maÉle d.l segdlrlo cmuMl..
In Frtcdare I B€4ponsabill di selloG dofrnno dl€vac M @d€nza queddú$tido la topria allilila a6limlo ln 6l.rff. aI€
p.ètbiofl d€l PIarc della P€.lm.É,Pd(), @lpllú b scim di rEpot ch6 vora pEdilpo3o úl s€Mto c4lro0r di
G6lione Al ii6 pd dl gaanìÉ le [email protected] oggetù€ délte a$viè slonldt I F@o@dti do@m t.dùd@rs e cofluniEe
:per ra ElldazlqE ó€l s.ùizio di conùollo Inem |e modatiù di dt€wj@ dot de .ll€Mt te oúorì. *hde_
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Prbvùzift d6lla @ru!@ 2o1+m16. In p.,tlcotac tt S€dq! dovd poE h ege ture t€ mtsùB e t€ ajoi pr€vLt€ dal
Plarc, clE riq@rúrc ils6iioE
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Assessore dj rihrieflto: lPraidente
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Coll6gatn€oio con p.ogramml
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Capc€ttore
2014
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dirihmento:
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Peso anno
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lcoGlqllo delll.Jnk E n. 1a d.| 29.1 1.m12, s@5srarEúo rEdin lta ed rrt€gEta @ d€fb€€ d co6ioÌó n. 1 d€||oo.o4.2ot3 6
:dall. dnd6n adicariE n. r.tor3 o n.3,2013, p€r qunto rÈEda in pE [email protected]:
L advfta dl h@itoogt|i) d€l B6.p..EatÍE di seno4 (at 13 - bis. D€t Raoolamdlio si @trd[ |nleni):
2. @lnllo suglièquilbd ffnanien (al. 22 dotF€got mnlosui@ rd|| heút).
ll R$pon..bll€ dl Se0o6 <,o!.À poft in
tltd grl ad€ndmfld pBvbù Él n6p€to d€t tomini srabilhi datt. dtopo€itMi nèl
€gdam€.b vigdle nonché d6llo dlBntue ché potran.o
6mamîé dal s€gEhrlo comunare,
h panbdaB I F€€po6allll dl s6lio€ <kMsnno dlovaE @n @donza qladdmosl6lo la [email protected] aitúÈ las mste n étdid€ al6
pEvblonl d€l Phrc doll. P6.lmancdP(,o, @m 6B lo sdEro di Fpor ú€ wra pEdlspodo dat S€rvlro Coirrotto di
G€.don.. al fim Éi di garan r0 lè niù@iont og!.iùE óslte aitúa GÙuttuBti i R.spdEadÌ dovÉnrc indiúóaF o @muni€E
pd ra slld.2tm dEl s€ot o dl contorb t.iórc to nEd.tiÈ d
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Capo6ettore dl rlferimento: Scaln Floriano
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der d rgs. N33rm13 i. Eloia di
In pa,tEdarc $ rÉrL. dt de€
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pogÉnna ri€nmt.
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lndlc6tol
NuÉodipubb|i@|Úl.f.iu.l.i*
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Proc.dlm.nd / farg€l (.6 non
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dlconto dell'attivlla d.i settori. (3' sottore).
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ps lé sud€r3lE pubòli@rono n€l sirc'. In L.i*uc &h.d6 dovÉnno €€3è@ eiddziatl Indl@tod di quliÈ o qlani'tÀ @mp@l I
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Proc.dlm€n! /
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Coll.gtrm.nto con programmi
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COC: oO2OO
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Anm: 2or4 Ent€: 2
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:è l1Gsrrìo dF @ron st@ p@qla @. la fiàeira $dledùdh€ àd €f€tisB lbndid de 6rdui .tùrd . Fsnivi ai fini óst
loD renianlm€rlo o d€lla loo .llmiÉ2idE prcp..srdo dl saizir dso6. n|@iad. i pM€dmst da eumm. tl
coordlrEn€ o d6l p@€s dl leénem€nto .rE riiBrio vi€no asslnto dal €5p@3abll6 dd ? enoE I qwle pod impàdB
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clD6etlore di dfenmento: Scain
6 CDC. oo2oo Aîno: -b14
11931 Solioconto:
Floiano
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Erte: 2 UnÉrì6 Praùis;ri
Coll.grmonrocon p.ogrlmmlrprogotù
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Sbnoco
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Collegsm.nto oon progr.mml
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Procèdlm.nt / T..g€t
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Gposettore dt tférlmento: S.arin Foriano
Anno: 2b14
Fog.td
Con qu€sro obl6n[o si @nt€ma lbbbrioo ò]d pBvtgb
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Plano, clE lquardho il sotoE dl rll..lmdr'.
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Ent€: 2 Unlon€ Pratlarcat
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Prarrenzione d€gli svenfi bgati
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lssessore dt rtferimento: prestOente
12 COC:
Soltoconùo:
Anno:
00300
crposeto.e at rrermento: Lorenzi;icianni
: 2ola
Ents: 2 Union€ P'atarcat
Coll€gam.nto con prog.lmml € prog.tù
Dasùiono:
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lmp€dlrend al @m[o d€rlN d€lte acqu.) d€i prtetpati @nt d acqua, €rEti € 3@lt plbòtii cii.dl t. Erovtuno quiút
agli €rd tn9osli dùlull siù4rio.i dl dfttta al fF dl co.€€rfi@ uE prJo6mnatffi d€oti irn6N€di cfis.lu€rfi,
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Pro@dlhènd / Targ.t
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1164
Assessore dl
dfedneîto: fpreSdente
Sottocontor l8
Capo6€ttore
CDC: 00300
Anrlo:
2014
didturimentor
lorcnziniclanni
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Collegam€nto con programml € progettl
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P€m@h6 aÍenrw dovè anó€ eg€ p6l,t archs al iffderc d€na p@fiuzione s $É.ja, .on pani@|a6 nr€nm6rÍo
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ass€ssofe di hferimento:
Soltoconlo:
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24 COC:
Capo*nor" ai rirerir"nto: Lorenzirìi
2014
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cianni
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Ente: 2 unlon€ pÉùarcait
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Assessore di dferhento: Pregdente
- POO
Cèpocettore di nfenÍì€nto: torennni Gianni
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Coll€g.mènto con p.ogrrddi
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dat6circotai appl@tve n. 1/2013e n.ltOtS, perquanb ngua,ta tnparjotaÀ:
1. a vrù dtmofltoraggb d.tR6spo.sabb diséIo.€ (afr ra. bts. t)€rF€qotamonto sd @ roli f oDl);
2. €ff @Ío sugt' €aJ,fibn f |l@an (ar. 22 d€t B€!.tam6ro sJ' drc||, inFhi).
I B*ponslilo dl SetoB dovra pore in €sé tjd gri ad6mpin*d pÉvidi nà rspeno d€i t.mini sialitij daÍe di6postzoni n€l
€sotcm6ito úqe|g úché d6no di€n,v6 r€ poh;.o
émaner€ dat S€qùÉdo comunrt€
h panbolar€ B$roÉbil dl s€no€ dovanrc nléva'€ @n 6dena qJadriT6iEro ra p@p@ aniv,te gesùoÉre n €teom €16
p@ú&ni del piarc dena poroma@/pdo, @mprer€ )o Fh€@ di opon are verE prà6o*o oa
tÉMzio ConùoÍo di
G€sliso Al tine poi di gaEÌÍ16 l€ m6u@ioni €goÍi€ d.Is arbviia an nual r e*pledrr ovmnm rúdlso e munkaÉ
p€r a vekhziono dèt Sèfrino dt Com@no inbmo t€ modaftA dl ntéÉZoE d6, daÚ aireÉnd
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S: 1171 Soltocorto: 46 COC: 00300 Anno: 2Ol4 Enlé: 2 Unions praliaEri
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