SERVIZIO SANITARIO REGIONALE EMILIA-ROMAGNA Azienda Unità Sanitaria Locale di Parma CORSO DI FORMAZIONE PER ADDETTI ALLA MANIPOLAZIONE DEGLI ALIMENTI I Edizione a cura del gruppo regionale formazione alimentaristi II Edizione a cura del SIAN Ausl di Parma SERVIZIO SANITARIO REGIONALE EMILIA-ROMAGNA Azienda Unità Sanitaria Locale di Parma OBIETTIVI DEL CORSO acquisire conoscenze : microrganismi responsabili delle malattie trasmesse da alimenti e dei loro fattori favorenti rischi di salute che derivano da una scorretta manipolazione degli alimenti Migliorare i comportamenti degli addetti e aumentare il livello di qualità igienico-sanitaria delle produzioni SERVIZIO SANITARIO REGIONALE EMILIA-ROMAGNA Azienda Unità Sanitaria Locale di Parma MALATTIE TRASMESSE DA ALIMENTI (M.T.A.) Malattie che si manifestano in seguito all’ingestione di alimenti contaminati da microrganismi o da loro tossine lievi durata di qualche ora Sintomi gravi durata di più giorni solitamente gastroenterici 3 vomito nausea diarrea crampi addominali febbre SERVIZIO SANITARIO REGIONALE EMILIA-ROMAGNA Azienda Unità Sanitaria Locale di Parma Le M.T.A. si manifestano con maggiore gravità nelle popolazioni più sensibili Anziani Bambini Donne in gravidanza 4 Soggetti immunodepressi SERVIZIO SANITARIO REGIONALE EMILIA-ROMAGNA Azienda Unità Sanitaria Locale di Parma EFFETTI diretti e indiretti delle M.T.A. SERVIZIO SANITARIO REGIONALE EMILIA-ROMAGNA Azienda Unità Sanitaria Locale di Parma SERVIZIO SANITARIO REGIONALE EMILIA-ROMAGNA Azienda Unità Sanitaria Locale di Parma Nella Regione Emilia Romagna dal 1988 al 2008 sono stati denunciati 1.972 episodi (o focolai)* epidemici di M.T.A. (decennio 1998/2008 in media 70 episodi l’anno) che hanno coinvolto 16.532 persone! * un episodio o focolaio epidemico di M.T.A.: due o più casi di malattia correlati al consumo di un alimento comune. SERVIZIO SANITARIO REGIONALE EMILIA-ROMAGNA Azienda Unità Sanitaria Locale di Parma Dati epidemiologici MTA in Emilia-Romagna aggiornati al 2008 La causa più rilevante di focolai epidemici è rappresentata da salmonella SERVIZIO SANITARIO REGIONALE EMILIA-ROMAGNA Azienda Unità Sanitaria Locale di Parma Dati epidemiologici MTA in Emilia-Romagna aggiornati al 2008 SERVIZIO SANITARIO REGIONALE EMILIA-ROMAGNA Azienda Unità Sanitaria Locale di Parma I principali fattori di rischio sono: Scorretto mantenimento temperatura Cottura inadeguata Cibo crudo o ottenuto da fonti incerte SERVIZIO SANITARIO REGIONALE EMILIA-ROMAGNA Azienda Unità Sanitaria Locale di Parma Fattori di rischio delle MTA in Emilia-Romagna (1988-2008) FATTORI INSORGENZA M.T.A. Scorretta preparazione 0,70% Alimentarista portatore di agenti patogeni 0,80% 4,80% Contaminazione di cibi cotti con cibi crudi 5,60% Contaminazione dell'attrezzatura 6,30% Più giorni tra preparazione e consumo 6,70% Cattiva igiene dell'alimentarista 14,10% Cibo ottenuto da fonti incerte 17,30% Consumo di cibo crudo 17,90% Cottura inadeguata 18,40% Scorretto mantenimento temperatura conservazione 0,00% 2,00% 4,00% 6,00% 8,00% 10,00% 12,00% 14,00% 16,00% 18,00% 20,00% SERVIZIO SANITARIO REGIONALE EMILIA-ROMAGNA Azienda Unità Sanitaria Locale di Parma Fattori di rischio delle MTA in Emilia-Romagna (1988-2008) Per prevenire e ridurre le MTA occorre eliminare i principali fattori di rischio 13 SERVIZIO SANITARIO REGIONALE EMILIA-ROMAGNA Azienda Unità Sanitaria Locale di Parma I MICRORGANISMI Sono organismi costituiti da una o poche cellule Sono di dimensioni microscopiche e quindi non visibili ad occhio nudo Generalmente non incidono sull’odore e sul gusto dell’alimento contaminato Hanno un’elevata capacità di riproduzione I microrganismi che contaminano gli alimenti sono prevalentemente BATTERI SERVIZIO SANITARIO REGIONALE EMILIA-ROMAGNA Azienda Unità Sanitaria Locale di Parma Alcuni tipi di batteri quando si trovano in ambiente ostile si rivestono con una speciale “corazza” (SPORA) che permette loro di resistere per molto tempo. Altri batteri sono in grado di produrre tossine. I BATTERI sono detti PATOGENI quando sono in grado di originare le M.T.A. SERVIZIO SANITARIO REGIONALE EMILIA-ROMAGNA Azienda Unità Sanitaria Locale di Parma LA SICUREZZA MICROBIOLOGICA DI UN ALIMENTO DIPENDE DA 1 2 16 tipo di microrganismo la tossinfezione si verifica se l’alimento è contaminato da microrganismi patogeni numero di microrganismi i batteri, o le loro tossine, devono essere presenti in quantità sufficienti nell’alimento ingerito SERVIZIO SANITARIO REGIONALE EMILIA-ROMAGNA Azienda Unità Sanitaria Locale di Parma I microrganismi responsabili di M.T.A. sono: Salmonella spp Staphylococcus aureus Clostridium perfrigens 17 SERVIZIO SANITARIO REGIONALE EMILIA-ROMAGNA Azienda Unità Sanitaria Locale di Parma Altri microrganismi rilevanti Escherichia coli O157:H7 (Carni rosse) Campylobacter Jejeuni (Carni bianche) Listeria (Formaggi ) 18 SERVIZIO SANITARIO REGIONALE EMILIA-ROMAGNA Azienda Unità Sanitaria Locale di Parma SALMONELLA Alimenti a rischio Sintomi Uova, cibi crudi a base di carne (soprattutto suino e pollame), frutti di mare, creme, latte e latticini freschi Dopo 12-36 h (6-72 h) Diarrea, dolori addominali,vomito, febbre e cefalea SERVIZIO SANITARIO REGIONALE EMILIA-ROMAGNA Azienda Unità Sanitaria Locale di Parma SALMONELLA Prevenzione • Lavaggio accurato delle mani dopo l'uso dei servizi igienici • Acquisto di prodotti sicuri • Completa cottura dei cibi • Evitare le contaminazioni crociate • Mantenimento della catena del freddo SERVIZIO SANITARIO REGIONALE EMILIA-ROMAGNA Azienda Unità Sanitaria Locale di Parma STAFILOCOCCO AUREO Alimenti a rischio Pericolosità Sintomi creme all’uovo (sia crude che cotte), maionese “casalinga”, uova, latticini, gelati, carni, prodotti ittici si moltiplica negli alimenti e produce una tossina resistente al calore dopo: 1-6 h Vomito, diarrea, dolori addominali SERVIZIO SANITARIO REGIONALE EMILIA-ROMAGNA Azienda Unità Sanitaria Locale di Parma STAFILOCOCCO AUREO Habitat Ferite, anche piccole, a livello cutaneo Naso e gola dei portatori sani Prevenzione Acquisto di prodotti sicuri Rispetto norme igieniche nella lavorazione Scrupolosa igiene personale degli alimentaristi Rispetto delle temperature di conservazione SERVIZIO SANITARIO REGIONALE EMILIA-ROMAGNA Azienda Unità Sanitaria Locale di Parma CLOSTRIDIUM PERFRINGENS Alimenti a rischio Sintomi Piatti a base di carne e pollame lasciati raffreddare lentamente a temperatura ambiente; carni cotte arrotolate Incubazione: 8-22 h Diarrea e dolori addominali SERVIZIO SANITARIO REGIONALE EMILIA-ROMAGNA Azienda Unità Sanitaria Locale di Parma CLOSTRIDIUM PERFRINGENS Prevenzione • Lavarsi accuratamente le mani dopo l'uso dei servizi igienici • Tenere le carni cotte da consumare calde a temperature > 60°C • Raffreddare rapidamente le carni cotte da consumare fredde e mantenerle a temperatura non superiore a +4°C SERVIZIO SANITARIO REGIONALE EMILIA-ROMAGNA Azienda Unità Sanitaria Locale di Parma CLOSTRIDIUM BOTULINUM Alimenti a rischio Conserve (vegetali e sott’olio) preparate in casa, insaccati, dopo 12-48 ore Sintomi di tipo nervoso, assenza di sintomi gastrointesinali morte per paralisi respiratoria 25 SERVIZIO SANITARIO REGIONALE EMILIA-ROMAGNA Azienda Unità Sanitaria Locale di Parma CLOSTRIDIUM BOTULINUM Carenze igieniche nella lavorazione Cause Trattamento termico inadeguato delle conserve Rispetto igiene della lavorazione Prevenzione Sterilizzazione conserve 26 SERVIZIO SANITARIO REGIONALE EMILIA-ROMAGNA Azienda Unità Sanitaria Locale di Parma L’effetto dannoso dei microrganismi si ha quando: Contaminano l’alimento Si moltiplicano e sopravvivono SERVIZIO SANITARIO REGIONALE EMILIA-ROMAGNA Azienda Unità Sanitaria Locale di Parma Da dove provengono i microrganismi responsabili di MTA? I batteri sono diffusi ovunque: • Ambiente (acqua, aria, suolo, strutture e attrezzature) • Animali e vegetali • Uomo 28 e la contaminazione degli alimenti può avvenire in qualsiasi momento e in qualsiasi punto della filiera di produzione SERVIZIO SANITARIO REGIONALE EMILIA-ROMAGNA Azienda Unità Sanitaria Locale di Parma Da dove provengono i microrganismi responsabili di MTA? I serbatoi: ANIMALI UOMO Veicoli di trasmissione: ACQUA - ARIA - TERRENO ANIMALI DOMESTICI INSETTI CIBI CRUDI E AVANZI TOPI RIFIUTI 29 CONTAMINAZIONE SERVIZIO SANITARIO REGIONALE EMILIA-ROMAGNA Azienda Unità Sanitaria Locale di Parma COSA SI INTENDE PER CONTAMINAZIONE CROCIATA? SERVIZIO SANITARIO REGIONALE EMILIA-ROMAGNA Azienda Unità Sanitaria Locale di Parma Quando il passaggio dei batteri avviene da un alimento ad un altro tramite le attrezzature o le mani si parla di contaminazione crociata (per esempio da un alimento crudo ad uno cotto preparati sullo stesso tagliere). SERVIZIO SANITARIO REGIONALE EMILIA-ROMAGNA Azienda Unità Sanitaria Locale di Parma Sopravvivenza e moltiplicazione Gli alimenti possono essere considerati in generale un ottimo terreno per la crescita e la moltiplicazione dei microrganismi, ma non sono tutti uguali! SERVIZIO SANITARIO REGIONALE EMILIA-ROMAGNA Azienda Unità Sanitaria Locale di Parma I microrganismi responsabili di MTA per moltiplicarsi negli alimenti hanno bisogno di idonee condizioni di: NUTRIMENTO UMIDITA’ GRADO di ACIDITA’ TEMPERATURA TEMPO 33 SERVIZIO SANITARIO REGIONALE EMILIA-ROMAGNA Azienda Unità Sanitaria Locale di Parma Nutrimento I microrganismi per moltiplicarsi hanno bisogno di PROTEINE e ZUCCHERI ad esempio: Carne e Pesce Prodotti a base di Uova Latte e suoi derivati 34 SERVIZIO SANITARIO REGIONALE EMILIA-ROMAGNA Azienda Unità Sanitaria Locale di Parma UMIDITA’ L’acqua è un elemento necessario per la crescita dei batteri Ogni alimento possiede uno specifico contenuto d’acqua SERVIZIO SANITARIO REGIONALE EMILIA-ROMAGNA Azienda Unità Sanitaria Locale di Parma Umidità I microrganismi si moltiplicano meglio in alimenti con un contenuto di acqua maggiore del 80% come ad esempio: I microrganismi non si moltiplicano in alimenti con un contenuto di acqua inferiore al 20% 36 SERVIZIO SANITARIO REGIONALE EMILIA-ROMAGNA Azienda Unità Sanitaria Locale di Parma Grado di Acidità Acidità/basicità di una sostanza si misura in valori di pH (Il pH si riferisce alla concentrazione di ioni idrogeno in una sostanza) Acido pH pH = 7 neutro pH Inferiore a 7 acido pH Superiore a 7 basico 37 Basico SERVIZIO SANITARIO REGIONALE EMILIA-ROMAGNA Azienda Unità Sanitaria Locale di Parma La maggior parte dei microrganismi cresce meglio in alimenti non troppo acidi né troppo alcalini (pH tra 6,5 e 7,5) Albume d’uovo pH 9,6 Pesce pH 6,8 Carne pollo,maiale pH 6,4 Latte, burro pH 6,5 In generale un pH acido inferiore a 4,2 è in grado di impedire la moltiplicazione 38 Pomodori pH 4,9 Uva pH 4,5 Limoni pH 2,4 SERVIZIO SANITARIO REGIONALE EMILIA-ROMAGNA Azienda Unità Sanitaria Locale di Parma TEMPERATURA La temperatura influisce in maniera determinante sulla velocità di crescita batterica -18 -15 0 5 i microrganismi non si moltiplicano 37 60 80 100 °C i microrganismi crescono e si moltiplicano i microrganismi muoiono ZONA PERICOLOSA SERVIZIO SANITARIO REGIONALE EMILIA-ROMAGNA Azienda Unità Sanitaria Locale di Parma SERVIZIO SANITARIO REGIONALE EMILIA-ROMAGNA Azienda Unità Sanitaria Locale di Parma SERVIZIO SANITARIO REGIONALE EMILIA-ROMAGNA Azienda Unità Sanitaria Locale di Parma A temperatura ambiente, in particolare nell’intervallo di temperatura che va da 10°C a 60°C, gli alimenti debbono sostare il minor tempo possibile. SERVIZIO SANITARIO REGIONALE EMILIA-ROMAGNA Azienda Unità Sanitaria Locale di Parma TEMPO In condizioni favorevoli i microbi raddoppiano Ogni 20 minuti Da 1 microbo si ottiene in 8 ore 30’ la popolazione della Lombardia Dopo soltanto 9 ore 20’ da 1 microbo si ottiene la popolazione dell’Italia SERVIZIO SANITARIO REGIONALE EMILIA-ROMAGNA Azienda Unità Sanitaria Locale di Parma In sintesi i fattori che favoriscono la moltiplicazione batterica sono: Elevato contenuto di sostanze organiche (proteine, zuccheri…) pH leggermente basico Elevata concentrazione d’acqua Temperature e tempi scorretti di conservazione SERVIZIO SANITARIO REGIONALE EMILIA-ROMAGNA Azienda Unità Sanitaria Locale di Parma ALTERAZIONI: • dell’aspetto • del colore • della consistenza • dell’odore oppure nessuna alterazione visibile ad occhio nudo! SERVIZIO SANITARIO REGIONALE EMILIA-ROMAGNA Azienda Unità Sanitaria Locale di Parma Microrganismi Patogeni Aspett o 46 Odore Sapore SERVIZIO SANITARIO REGIONALE EMILIA-ROMAGNA Azienda Unità Sanitaria Locale di Parma COME SI EVITANO? CONTAMINAZIONE MOLTIPLICAZIONE SOPRAVVIVENZA PULIRE SERVIZIO SANITARIO REGIONALE EMILIA-ROMAGNA Azienda Unità Sanitaria Locale di Parma CUOCERE SEPARARE CONSERVARE SERVIZIO SANITARIO REGIONALE EMILIA-ROMAGNA Azienda Unità Sanitaria Locale di Parma PULIRE SERVIZIO SANITARIO REGIONALE EMILIA-ROMAGNA Azienda Unità Sanitaria Locale di Parma IGIENE PERSONALE IGIENE DELL’AMBIENTE SERVIZIO SANITARIO REGIONALE EMILIA-ROMAGNA Azienda Unità Sanitaria Locale di Parma IGIENE PERSONALE È necessaria un’accurata igiene personale ed un ’attenta pulizia degli indumenti Più miglioriamo la nostra igiene e meno batteri portiamo a spasso SERVIZIO SANITARIO REGIONALE EMILIA-ROMAGNA Azienda Unità Sanitaria Locale di Parma IGIENE PERSONALE Le mani sono il primo strumento di lavoro e fonte primaria di contaminazione, quindi devono essere lavate e sanificate frequentemente. Per lavare correttamente le mani: - lavabi con comandi di tipo non manuale - sapone liquido - asciugamani a perdere SERVIZIO SANITARIO REGIONALE EMILIA-ROMAGNA Azienda Unità Sanitaria Locale di Parma Come devono essere lavate le mani? - Bagna le mani con acqua calda - Applica il sapone detergente - Pulisci accuratamente dita, unghie e polsi - Risciacqua accuratamente con acqua calda - Asciuga le mani completamente con salviette monouso o getto aria calda SERVIZIO SANITARIO REGIONALE EMILIA-ROMAGNA Azienda Unità Sanitaria Locale di Parma Zone della mano che più frequentemente non vengono lavate Zone della mano che spesso non vengono lavate Zone della mano che vengono sempre lavate SERVIZIO SANITARIO REGIONALE EMILIA-ROMAGNA Azienda Unità Sanitaria Locale di Parma Quando devono essere lavate? PRIMA di iniziare a lavorare TRA la manipolazione di cibi crudi e altri DOPO … cibi SERVIZIO SANITARIO REGIONALE EMILIA-ROMAGNA Azienda Unità Sanitaria Locale di Parma • dopo aver usato il WC • dopo ogni contatto con attrezzature o oggetti non attinenti alla manipolazione degli alimenti • dopo aver manipolato materie prime potenzialmente contaminate carne cruda • dopo essersi soffiati il naso pollo crudo SERVIZIO SANITARIO REGIONALE EMILIA-ROMAGNA Azienda Unità Sanitaria Locale di Parma IGIENE PERSONALE Le unghie devono essere tenute: corte, pulite e senza smalto. Le ferite devono essere medicate e protette con guanti impermeabili. Non si devono indossare anelli, bracciali e orologi quando si manipolano alimenti. Tenere i capelli sempre puliti e raccolti interamente dentro il copricapo SERVIZIO SANITARIO REGIONALE EMILIA-ROMAGNA Azienda Unità Sanitaria Locale di Parma GLI INDUMENTI DA LAVORO DEVONO ESSERE DIVERSI DA QUELLI UTILIZZATI ALL'ESTERNO E DEVONO ESSERE DETENUTI IN UN ARMADIO INDIVIDUALE A DOPPIO SCOMPARTO, MANTENUTO PULITO. LA TENUTA DA LAVORO DEVE ESSERE DI COLORE CHIARO, PER FACILITARE L'INDIVIDUAZIONE DELLO SPORCO. SERVIZIO SANITARIO REGIONALE EMILIA-ROMAGNA Azienda Unità Sanitaria Locale di Parma E' OBBLIGATORIO L'USO DEL COPRICAPO CHE DEVE RACCOGLIERE COMPLETAMENTE LA CAPIGLIATURA. I GUANTI DEVONO ESSERE MANTENUTI INTEGRI, PULITI E DEVONO ESSERE SOSTITUITI E/O LAVATI FREQUENTEMENTE (E' MEGLIO LAVORARE CON LE MANI NUDE BEN LAVATE CHE CON I GUANTI SPORCHI!) SERVIZIO SANITARIO REGIONALE EMILIA-ROMAGNA Azienda Unità Sanitaria Locale di Parma Durante il lavoro Mangiare e fumare nei locali di lavoro Tossire o starnutire o parlare sugli alimenti Assaggiare i cibi con le dita Toccarsi naso, bocca, orecchie, capelli SERVIZIO SANITARIO REGIONALE EMILIA-ROMAGNA Azienda Unità Sanitaria Locale di Parma OBBLIGHI DELL’ ALIMENTARISTA Segnalare tempestivamente al titolare dell’esercizio eventuali: • malattie della pelle (specie foruncoli, ascessi, infezioni) • malattie gastrointestinali (con presenza di vomito e diarrea) • malattie delle prime vie aeree (specie mal di gola e tosse) • congiuntiviti • ascessi dentari • lesioni cutanee SERVIZIO SANITARIO REGIONALE EMILIA-ROMAGNA Azienda Unità Sanitaria Locale di Parma IGIENE DELL’AMBIENTE La pulizia dell’ambiente, degli utensili, del frigorifero e dei materiali che vengono a contatto con i cibi, è fondamentale per prevenire le M.T.A. SERVIZIO SANITARIO REGIONALE EMILIA-ROMAGNA Azienda Unità Sanitaria Locale di Parma Qual è la differenza tra DETERSIONE e DISINFEZIONE? SERVIZIO SANITARIO REGIONALE EMILIA-ROMAGNA Azienda Unità Sanitaria Locale di Parma •DETERSIONE: elimina lo sporco dalle superfici in modo da renderle visivamente pulite •DISINFEZIONE: riduce il numero di microrganismi patogeni SANIFICAZIONE = DETERSIONE+DISINFEZIONE LA DISINFEZIONE NON E' EFFICACE SE NON E' PRECEDUTA DA UNA PULIZIA COMPLETA! SERVIZIO SANITARIO REGIONALE EMILIA-ROMAGNA Azienda Unità Sanitaria Locale di Parma PROTOCOLLO DI SANIFICAZIONE Asportazione meccanica dello sporco grossolano (pulizia) Primo risciacquo con acqua calda (temperatura non superiore ai 60°) per favorire lo scioglimento dei grassi DETERSIONE (applicazione del detergente) Risciacquo con acqua (asportazione residui di sporco e di detersivo) DISINFEZIONE (con agenti fisici o chimici) Risciacquo e asciugatura (all’aria, con panni puliti o monouso…) SERVIZIO SANITARIO REGIONALE EMILIA-ROMAGNA Azienda Unità Sanitaria Locale di Parma QUANDO É NECESSARIO PULIRE LE ATTREZZATURE ED I PIANI DI LAVORO? alla fine della giornata lavorativa tra una lavorazione e l’altra se la stessa attrezzatura viene utilizzata per alimenti diversi SERVIZIO SANITARIO REGIONALE EMILIA-ROMAGNA Azienda Unità Sanitaria Locale di Parma Tutti i prodotti devono essere accompagnati da una scheda tecnica informativa contenente etichetta riportata sui prodotti campo di applicazione raccomandato, dosaggio e modalità d’uso simboli di pericolo e possibili effetti nocivi per inalazione, per le mani, per gli occhi e per la pelle, con le indicazioni di primo intervento; misure speciali di protezione disposizioni, precauzioni e raccomandazioni per il trasporto ed il deposito misure da adottare in caso di perdite o rotture dei recipienti dati tossicologici SERVIZIO SANITARIO REGIONALE EMILIA-ROMAGNA Azienda Unità Sanitaria Locale di Parma Pericolo! Precauzioni Contaminazione degli alimenti con prodotti per la pulizia che sono, in genere, tossici se ingeriti 1 Non travasare detergenti e disinfettanti in contenitori anonimi 2 Etichettare i contenitori di sostanze chimiche 3 68 Tenere i contenitori al chiuso e comunque separati e distanti dagli alimenti • in armadi • in appositi locali SERVIZIO SANITARIO REGIONALE EMILIA-ROMAGNA Azienda Unità Sanitaria Locale di Parma PIANO DI SANIFICAZIONE Oggetto Devono essere indicati Operazioni ordinarie Operazioni straordinarie • Locali • utensili • attrezzature • superfici di lavoro • celle di stoccaggio Prodotti da utilizzare Modalità di impiego Frequenza Eseguite, con frequenza fissa, a prescindere dai risultati del controllo Interventi non previsti nel piano ordinario L’ordinarietà non è legata alla frequenza, ma alla programmazione SERVIZIO SANITARIO REGIONALE EMILIA-ROMAGNA Azienda Unità Sanitaria Locale di Parma EFFETTI DELLA SANIFICAZIONE: Assenza sporco visibile Riduzione a livelli accettabili dei microrganismi inizialmente presenti Assenza di residui di sostanze usate nel trattamento SERVIZIO SANITARIO REGIONALE EMILIA-ROMAGNA Azienda Unità Sanitaria Locale di Parma DISINFESTAZIONE ELIMINAZIONE DI INSETTI E ANIMALI INDESIDERATI PREVENZIONE DELL'INFESTAZIONE: Impedire l'ingresso di infestanti nei locali di lavorazione: finestre e altre aperture munite di barriere antinsetto rimovibili e lavabili (zanzariere); porte ad apertura verso l’esterno con chiusura completa ed assenza di luce nella parte inferiore; presenza di sifoni negli scarichi SERVIZIO SANITARIO REGIONALE EMILIA-ROMAGNA Azienda Unità Sanitaria Locale di Parma SEPARARE SERVIZIO SANITARIO REGIONALE EMILIA-ROMAGNA Azienda Unità Sanitaria Locale di Parma SERVIZIO SANITARIO REGIONALE EMILIA-ROMAGNA Azienda Unità Sanitaria Locale di Parma Destinare alla preparazione (taglio, ripulitura ecc.) di carni o pollame crudi zone di lavorazione diverse da quelle utilizzate per la preparazione e la mondatura delle verdure; entrambe le zone devono sempre essere lontane e ben separate da quelle dove si lavorano alimenti pronti per il consumo o già cotti. Attenzione: se questo non fosse possibile, per mancanza di spazio, bisogna eseguire le lavorazioni in tempi diversi pur nello stesso ambiente, facendo sempre precedere ad ogni nuova lavorazione un’adeguata pulizia e sanificazione dei piani di lavoro, attrezzature, utensili impiegati SERVIZIO SANITARIO REGIONALE EMILIA-ROMAGNA Azienda Unità Sanitaria Locale di Parma La movimentazione degli alimenti deve procedere dal locale ricevimento materie prime fino al reparto spedizione materie prime, senza ritorni o incroci. Le celle frigorifere e i congelatori devono essere attrezzati in modo da evitare promiscuità tra alimenti incompatibili. I piani di lavoro dove vengono manipolati alimenti crudi devono essere separati dagli spazi adibiti al cibo cotto. SERVIZIO SANITARIO REGIONALE EMILIA-ROMAGNA Azienda Unità Sanitaria Locale di Parma No! SERVIZIO SANITARIO REGIONALE EMILIA-ROMAGNA Azienda Unità Sanitaria Locale di Parma CUOCERE SERVIZIO SANITARIO REGIONALE EMILIA-ROMAGNA Azienda Unità Sanitaria Locale di Parma Cottura Che effetto ha la cottura degli alimenti sui microrganismi? Generalmente uccide i microrganismi ma è necessario che la TEMPERATURA al cuore del prodotto sia superiore a 75 °C per almeno 10 minuti 78 Una cottura adeguata uccide tutti i microrganismi patogeni (ma non le spore e le tossine!) SERVIZIO SANITARIO REGIONALE EMILIA-ROMAGNA Azienda Unità Sanitaria Locale di Parma Il raggiungimento della T di 75°C (per 10 min) al cuore del prodotto è garantito in automatico se l'alimento è sottoposto a frittura, cottura alla griglia (purchè l'alimento non sia di eccessivo spessore), bollitura e cottura in umido. SERVIZIO SANITARIO REGIONALE EMILIA-ROMAGNA Azienda Unità Sanitaria Locale di Parma Nel caso della cottura al forno di preparazioni alimentari di grossa pezzatura occorre misurare la temperatura tramite termometro a sonda al cuore dell'alimento. SERVIZIO SANITARIO REGIONALE EMILIA-ROMAGNA Azienda Unità Sanitaria Locale di Parma Cottura Attenzione a: 81 Cottura di carne ancora congelata Cottura di pietanze farcite Utilizzo di T adeguate per tempi adeguati per ogni tipo di pezzatura della pietanza SERVIZIO SANITARIO REGIONALE EMILIA-ROMAGNA Azienda Unità Sanitaria Locale di Parma IL “caso ROAST-BEEF” Nelle preparazioni tipo roast-beef la ricetta prevede temperature al cuore di circa 52°C. 82 La sicurezza igienica non è assicurata dalla temperatura, ma è affidata all'igiene delle materie prime e della lavorazione: carne (taglio anatomicamente integro) molto fresca preparata e subito messa in cottura. SERVIZIO SANITARIO REGIONALE EMILIA-ROMAGNA Azienda Unità Sanitaria Locale di Parma RISCALDARE è necessario che il calore penetri fino al cuore dell’alimento raggiungendo una temperatura uguale o superiore a 75°C per almeno 3 min per garantire l’eliminazione completa di eventuali germi che possono aver inquinato il cibo dopo la cottura SERVIZIO SANITARIO REGIONALE EMILIA-ROMAGNA Azienda Unità Sanitaria Locale di Parma RAFFREDDARE I CIBI GIA' COTTI DA CONSERVARE IN FRIGORIFERO NEL PIU' BREVE TEMPO POSSIBILE • Da 65° C a + 10° C in meno di 2 ore SERVIZIO SANITARIO REGIONALE EMILIA-ROMAGNA Azienda Unità Sanitaria Locale di Parma L’ABBATTIMENTO DELLA TEMPERATURA Tramite apparecchiature apposite, dette “abbattitori di temperatura” Modalità di abbattimento Con sistemi “casalinghi”: raffreddamento dei contenitori sotto acqua corrente fredda o in “bagno” di ghiaccio (da non utilizzare nella ristorazione collettiva) SERVIZIO SANITARIO REGIONALE EMILIA-ROMAGNA Azienda Unità Sanitaria Locale di Parma CONSERVARE SERVIZIO SANITARIO REGIONALE EMILIA-ROMAGNA Azienda Unità Sanitaria Locale di Parma I batteri si moltiplicano bene a temperatura ambiente, quindi è importante che: Il cibo sosti a temperatura ambiente il minor tempo possibile 87 Gli alimenti siano adeguatamente conservati: a basse temperature (0°/ 4°C) oppure ad alte temperature (superiori a 65°C) SERVIZIO SANITARIO REGIONALE EMILIA-ROMAGNA Azienda Unità Sanitaria Locale di Parma Gli alimenti deperibili devono essere conservati mediante: REFRIGERAZIONE Da 0° C a 10° C CONGELAZIONE - 18° C per evitare la moltiplicazione di microrganismi! SERVIZIO SANITARIO REGIONALE EMILIA-ROMAGNA Azienda Unità Sanitaria Locale di Parma Effetto delle basse Temperature Blocco della crescita dei microrganismi REFRIGERAZIONE responsabili delle M.T.A. Da 0°C a 10°C CONGELAMENTO Temperatura inferiore a -15°C SURGELAZIONE Temperatura inferiore a -18°C 89 Blocco pressochè totale della crescita microbica Blocco totale della crescita microbica SERVIZIO SANITARIO REGIONALE EMILIA-ROMAGNA Azienda Unità Sanitaria Locale di Parma E’ importante imparare a gestire correttamente le diverse temperature Alimenti deperibili con copertura e farcitura a base di latte e uova Prodotti cotti (creme) Latte fresco pastorizzato Formaggi freschi, burro Uova fresche e ovoprodotti Carni fresche Prodotti della pesca freschi Frattaglie, selvaggina Verdure fresche Prodotti surgelati 90 Prodotti cotti da consumarsi freddi 0 - + 4° C 0 - + 3° C + 6° - + 8°C - 18° C + 10° C Rispettare comunque le temperature di conservazione indicate in etichetta! SERVIZIO SANITARIO REGIONALE EMILIA-ROMAGNA Azienda Unità Sanitaria Locale di Parma UTILIZZO CORRETTO DELLE CELLE FRIGORIFERO Assicurarsi che in ogni cella ci sia un termometro e controllare giornalmente la temperatura Evitare lo stivaggio eccessivo: all’interno della cella frigorifero deve circolare aria Coprire i recipienti, per impedire contaminazioni Non appoggiare direttamente a terra le derrate Conservare separatamente cibi cotti e cibi crudi Non mettere mai cibi caldi nel frigorifero per non causare innalzamenti della temperatura SERVIZIO SANITARIO REGIONALE EMILIA-ROMAGNA Azienda Unità Sanitaria Locale di Parma ANISAKIS L'anisakis è un parassita trasmissibile all'uomo attraverso il consumo di prodotti ittici e causa una malattia acuta a carico dell'apparato gastrointestinale e forme croniche che possono coinvolgere altri organi. I prodotti ittici più frequentemente parassitati sono: merluzzo, nasello, sgombri, rana pescatrice, sardine, acciughe, totani e calamari. SERVIZIO SANITARIO REGIONALE EMILIA-ROMAGNA Azienda Unità Sanitaria Locale di Parma PREVENZIONE RISCHIO ANISAKIS NEI PRODOTTI DELLA PESCA SERVIZIO SANITARIO REGIONALE EMILIA-ROMAGNA Azienda Unità Sanitaria Locale di Parma SCONGELAMENTO I prodotti congelati, una volta scongelati, devono essere conservati in frigorifero e consumati entro 24 ore. Non scongelare mai a temperatura ambiente: i batteri possono moltiplicarsi dopo lo scongelamento. Gli alimenti già scongelati non devono essere ricongelati SERVIZIO SANITARIO REGIONALE EMILIA-ROMAGNA Azienda Unità Sanitaria Locale di Parma Decalogo del buon alimentarista 95 Curare l’igiene della persona e del vestiario Lavare e disinfettare le mani spesso e volentieri (dopo l’uso dei servizi igienici, dopo essersi soffiato il naso), usare sapone erogato da un distributore ed asciugamani a perdere Astenersi dalla manipolazione dei cibi se si è affetti da raffreddore, mal di gola, da lesioni pustolose alle mani. In caso di necessità, proteggersi il naso e la bocca con mascherina, le mani con guanti a perdere Tenere i locali di lavoro, di deposito e di vendita in condizioni di perfetta pulizia e ben aerati SERVIZIO SANITARIO REGIONALE EMILIA-ROMAGNA Azienda Unità Sanitaria Locale di Parma Lavare con soluzioni detergenti e disinfettanti i piani di lavoro, gli utensili, i macchinari, almeno alla fine di ogni turno di lavoro Tenere gli alimenti a temperature inadatte alla moltiplicazione dei germi Ricordare che gli alimenti più a rischio nel provocare tossinfezioni sono: carni tritate, carni da consumare crude, pesci e frutti di mare, uova e cibi a base di uova, latte e latticini. 96 SERVIZIO SANITARIO REGIONALE EMILIA-ROMAGNA Azienda Unità Sanitaria Locale di Parma Proteggere gli alimenti mediante vetrinette, espositori, banchi, per impedire qualunque contaminazione anche da parte dei clienti Evitare di toccare i cibi con le mani, usando invece forchette, cucchiai, spatole ed altri oggetti idonei allo scopo Tenere lontano mosche, topi ed insetti (rifiuti in contenitori chiusi, reticelle alle finestre). 97 La catena delle infezioni... SERVIZIO SANITARIO REGIONALE EMILIA-ROMAGNA Azienda Unità Sanitaria Locale di Parma cottura pH … si può spezzare! tempo temperatura SERVIZIO SANITARIO REGIONALE EMILIA-ROMAGNA Azienda Unità Sanitaria Locale di Parma CORSO DI FORMAZIONE PER ADDETTI ALLA MANIPOLAZIONE DEGLI ALIMENTI L.R. 11/2003 Celiachia SERVIZIO SANITARIO REGIONALE EMILIA-ROMAGNA Azienda Unità Sanitaria Locale di Parma CHE COS'E' LA CELIACHIA? LA MALATTIA CELIACA O CELIACHIA è un'intolleranza permanente al glutine. Quindi non è una malattia infettiva nè tantomeno contagiosa. 100 SERVIZIO SANITARIO REGIONALE EMILIA-ROMAGNA Azienda Unità Sanitaria Locale di Parma COS’È IL GLUTINE ? Complesso proteico dei cereali responsabile della forte struttura dell’impasto durante la panificazione; questa “impalcatura” che si forma durante la lievitazione è molto importante (senza glutine il pane non lievita); il glutine svolge funzione plastica per gli impasti lievitati. 101 SERVIZIO SANITARIO REGIONALE EMILIA-ROMAGNA Azienda Unità Sanitaria Locale di Parma PATOGENESI DELLA MALATTIA CELIACA Anche piccole dosi di glutine, soprattutto se ripetute, sono dannose La malattia si riattiva a livello immunologico anche senza evidenza esterna Ogni alimento definito senza glutine può contenere in realtà tracce di glutine 102 VA RIGOROSAMENTE EVITATA L'ASSUNZIONE DI GLUTINE NELLA DIETA SERVIZIO SANITARIO REGIONALE EMILIA-ROMAGNA Azienda Unità Sanitaria Locale di Parma DOVE TROVIAMO IL GLUTINE ? FRUMENTO (GRANO) ORZO, AVENA, SEGALE, FARRO, KAMUT, BULGUR, COUS-COUS, FRIK (GRANO EGIZIANO), SPELTA, 103 TRITICALE SERVIZIO SANITARIO REGIONALE EMILIA-ROMAGNA Azienda Unità Sanitaria Locale di Parma ALIMENTI VIETATI farina, amido, semolino fiocchi di cereali yogurt al malto cioccolato con cereali, birra caffè solubili o surrogati del caffè contenenti orzo 104 piatti pronti come pesce surgelato precotto SERVIZIO SANITARIO REGIONALE EMILIA-ROMAGNA Azienda Unità Sanitaria Locale di Parma ALIMENTI VIETATI lievito madre o pasta acida polenta taragna (farina grano saraceno miscelata con farina di grano). alimenti che nelle preparazioni vengono infarinati: esempio frutta disidratata o patatine prefritte ecc. 105 SERVIZIO SANITARIO REGIONALE EMILIA-ROMAGNA Azienda Unità Sanitaria Locale di Parma RISO ALIMENTI CONSENTITI MAIS PATATE CASTAGNE LEGUMI FRUTTA FRESCA FRUTTA OLEOSA CON GUSCIO VERDURA PASSATA DI POMODORO OLIO, BURRO ACETO 106 LIEVITO DI BIRRA FRESCO O LIOFILIZZATO SERVIZIO SANITARIO REGIONALE EMILIA-ROMAGNA Azienda Unità Sanitaria Locale di Parma ZUCCHERO, MIELE CARNE PROSCIUTTO CRUDO ALIMENTI CONSENTITI PESCE UOVA LATTE FORMAGGI FRESCHI O STAGIONATI ITALIANI BEVANDE GASSATE E FRIZZANTI TE, CAMOMILLA VINO BIANCO E ROSSO 107 CAFFE', CAFFE' DECAFFEINATO IN GRANI E IN POLVERE SERVIZIO SANITARIO REGIONALE EMILIA-ROMAGNA Azienda Unità Sanitaria Locale di Parma IL GLUTINE NASCOSTO Tracce di glutine possono essere presenti in molti alimenti: per tale motivo l’AIC (Associazione Italiana Celiachia) da alcuni anni ha predisposto un PRONTUARIO dei prodotti del commercio a “rischio controllato”. 108 SERVIZIO SANITARIO REGIONALE EMILIA-ROMAGNA Azienda Unità Sanitaria Locale di Parma Numero di persone a cui è stata fatta diagnosi di celiachia Regione Emilia-Romagna, anni 2007-2010 12,7% 10.000 9.916 9.500 9.000 8.500 12,4% 9,1% 8.000 7.500 8.801 7.832 7.177 7.000 6.500 6.000 2007 2008 2009 2010 SERVIZIO SANITARIO REGIONALE EMILIA-ROMAGNA Azienda Unità Sanitaria Locale di Parma Progressivo incremento della richiesta e offerta di pasti senza glutine in Regione SERVIZIO SANITARIO REGIONALE EMILIA-ROMAGNA Azienda Unità Sanitaria Locale di Parma Criticità Scarsa SENSIBILITA’ E CONOSCENZA DELLE PROBLEMATICHE RELATIVE ALLA CELIACHIA tra gli operatori della ristorazione/ operatori del settore alimentare. SERVIZIO SANITARIO REGIONALE EMILIA-ROMAGNA Azienda Unità Sanitaria Locale di Parma PROGETTO ALIMENTAZIONE FUORI CASA - specifiche linee guida per: •approvvigionamento •stoccaggio •produzione •somministrazione - corsi di formazione e aggiornamento 112 SERVIZIO SANITARIO REGIONALE EMILIA-ROMAGNA Azienda Unità Sanitaria Locale di Parma L'ACQUISTO DELLE MATERIE PRIME Prodotti dietetici senza glutine notificati al Ministero della Salute Alimenti naturalmente privi di glutine all'origine e non lavorati Prodotti di libero commercio inseriti nel Prontuario AIC degli alimenti Prodotti a marchio “Spiga barrata” SERVIZIO SANITARIO REGIONALE EMILIA-ROMAGNA Azienda Unità Sanitaria Locale di Parma IL TRASPORTO DELLE MATERIE PRIME Prodotti e materie prime destinati alle preparazioni per celiaci non devono entrare in contatto con matrici alimentari contenenti glutine; sui mezzi di trasporto per alimenti, devono essere adeguatamente separati, protetti ed identificati. SERVIZIO SANITARIO REGIONALE EMILIA-ROMAGNA Azienda Unità Sanitaria Locale di Parma LO STOCCAGGIO DELLE MATERIE PRIME Stoccare prodotti “senza glutine”, prodotti contrassegnati dalla “spiga barrata” e prodotti comunque destinati alla preparazione dei piatti per celiaci in un apposito vano/armadietto riportante all'esterno dicitura atta alla loro identificazione (ad es. “solo per piatti destinati ai celiaci”). SERVIZIO SANITARIO REGIONALE EMILIA-ROMAGNA Azienda Unità Sanitaria Locale di Parma LO STOCCAGGIO DELLE MATERIE PRIME E' consentito l'utilizzo di un vano/armadietto promiscuo, con l'avvertenza di tenere i prodotti senza glutine in un settore separato o su un ripiano posto ad un livello più alto, all'interno di contenitori chiusi, distinguibili tramite colore ad hoc o chiaramente contrassegnati da etichetta. Le confezioni aperte, prima di essere riposte, dovranno essere accuratamente richiuse. SERVIZIO SANITARIO REGIONALE EMILIA-ROMAGNA Azienda Unità Sanitaria Locale di Parma LO STOCCAGGIO DELLE MATERIE PRIME I prodotti deperibili, se non disponibile un frigorifero dedicato, devono essere collocati nel ripiano superiore del frigorifero ad uso comune, identificati, e, una volta aperti, accuratamente coperti, richiusi o comunque protetti dalla contaminazione (contenitori ermetici o con coperchio a tenuta, sacchetti e pellicole idonei per gli alimenti). SERVIZIO SANITARIO REGIONALE EMILIA-ROMAGNA Azienda Unità Sanitaria Locale di Parma LO STOCCAGGIO DEI PRODOTTI FINITI Le avvertenze viste per le materie prime si applicano anche ai cibi pronti al consumo preparati in anticipo rispetto alla somministrazione ed ai cibi pronti congelati (tempo massimo di conservazione raccomandato dalla Circolare RER n.37/96 pari a 60 giorni). E' consigliabile conservare i cibi pronti in monoporzioni ed utilizzare contenitori adatti all'uso del microonde. SERVIZIO SANITARIO REGIONALE EMILIA-ROMAGNA Azienda Unità Sanitaria Locale di Parma CRITERI GENERALI PER LA PREPARAZIONE Evitare la preparazione di piatti complessi Prima di iniziare la preparazione, lavare accuratamente le mani secondo le elementari norme igieniche di base Prima di utilizzare ogni materia prima verificare le indicazioni riportate sull'etichetta originale SERVIZIO SANITARIO REGIONALE EMILIA-ROMAGNA Azienda Unità Sanitaria Locale di Parma CRITERI GENERALI PER LA PREPARAZIONE Seguire personalmente la preparazione in ogni sua fase per evitare gli errori Utilizzare, di norma, utensili separati ed identificati, specie per la preparazione di alimenti a rischio tipo pizze, pane ed affini, primi piatti a base di pasta; in caso di uso promiscuo elaborare un'idonea procedura di sanificazione Lo scolapasta deve essere ad uso esclusivo! SERVIZIO SANITARIO REGIONALE EMILIA-ROMAGNA Azienda Unità Sanitaria Locale di Parma CRITERI GENERALI PER LA PREPARAZIONE Gli ingredienti tipo pepe, zucchero, spezie, devono essere ad uso esclusivo (anche se contenuti in barattoli chiusi, potrebbero subire contaminazioni tramite il contatto con mani sporche di farina o pane grattugiato) Mantenere aperti i contenitori di materie prime prive di glutine per il tempo strettamente necessario al prelievo dell'ingrediente SERVIZIO SANITARIO REGIONALE EMILIA-ROMAGNA Azienda Unità Sanitaria Locale di Parma CRITERI GENERALI PER LA PREPARAZIONE Le farine contenenti glutine non vanno lasciate all’aperto! Nell'uso comune delle friggitrici, porre estrema attenzione alle operazioni di pulizia e di totale sostituzione dell'olio utilizzato ogni qual volta si passi dalla frittura di una preparazione con glutine ad una senza. SERVIZIO SANITARIO REGIONALE EMILIA-ROMAGNA Azienda Unità Sanitaria Locale di Parma CRITERI GENERALI PER LA PREPARAZIONE Pulire accuratamente le attrezzature per la cottura alla griglia, per tostare il pane, in modo da eliminare completamente eventuali residui di pane o di altri alimenti contenenti glutine Per grattugiare il parmigiano o il pane destinati alle preparazioni per celiaci non possono essere utilizzate le grattugie impiegate per il pane con glutine o altri cibi non permessi SERVIZIO SANITARIO REGIONALE EMILIA-ROMAGNA Azienda Unità Sanitaria Locale di Parma CRITERI GENERALI PER LA PREPARAZIONE Non cucinare in cestelli multicottura, se utilizzati per la cottura di alimenti con glutine, né utilizzare l'acqua di cottura già impiegata per la pasta convenzionale, né aggiungerla a risotti, sughi o altro In caso di preparazione anticipata di panini, tramezzini e simili provvedere alle operazioni di pre-incarto per la successiva esposizione in vetrina SERVIZIO SANITARIO REGIONALE EMILIA-ROMAGNA Azienda Unità Sanitaria Locale di Parma INOLTRE PER LA PIZZA... Ambiente di lavoro sempre dedicato Attrezzature sempre dedicate Se forno unico separazione temporale delle cotture con utilizzo di teglie a bordi rialzati Ingredienti per condire dedicati SERVIZIO SANITARIO REGIONALE EMILIA-ROMAGNA Azienda Unità Sanitaria Locale di Parma ALCUNE INDICAZIONI PER LA SOMMINISTRAZIONE Cameriere formato Contrassegnare sul menù le portate sicure con un simbolo, ad esempio asterisco, che rimanda all'annotazione “piatto adatto anche ad una dieta senza glutine” E' consigliabile apporre un segno distintivo, tipo decorazione (es. bandierina), sul piatto senza glutine al fine di scongiurare il rischio di scambio con un piatto contenente glutine SERVIZIO SANITARIO REGIONALE EMILIA-ROMAGNA Azienda Unità Sanitaria Locale di Parma ALCUNE INDICAZIONI PER LA SOMMINISTRAZIONE Trasferire il pasto senza glutine dalla cucina alla sala di somministrazione e servire Accertare che la tovaglia non presenti residui di briciole Non posizionare il pane sulla tovaglia accanto al cliente celiaco; portare pane, crackers o grissini senza glutine coperti con un tovagliolo o, a seconda delle caratteristiche del servizio, in contenitori chiusi trasparenti