PosterTRENTINO 25 3.2002 MENDICANTI E BAMBINI. Un tesoro di Archivio e immagini di queste pagine fanno tutte parte del Fondo Perdomi, di proprietà della Provincia Autonoma di Trento, in deposito dal 1980 presso l’Archivio Fotografico Storico. Un Fondo formato L da 9.351 lastre di varie misure e da stampe originali ora riprodotte, ripulite e conservate in contenitori realizzati con materiali testati per la lunga conservazione. Parallelamente si è provveduto alla loro catalogazione: e i Fotoricordo Questa foto fu scattata da Sergio Perdomi (1887 - 1935) in un periodo che gli esperti datano tra il 1922 e il 1934. Siamo a Trento, in via Suffragio. “Scena di genere” il titolo ufficiale. Vi si scorge un uomo intento a chiedere la carità, cappello in mano, in un gesto carico di intima dignità. Sullo sfondo, a sinistra, bambini che giocano. 26 PosterTRENTINO 3.2002 materiali di questo fondo, assieme a quelli delle “Lastre al collodio” (103) e dei “Viaggi” (69) di Giovanni Battista Unterveger che godono di analogo trattamento, saranno collocati nel nuovo archivio, in fase di ultimazione presso la nuova sede del Servizio Beni Culturali, a Trento in Via San Marco 27. Quello di Sergio Perdomi non è che una parte dell’immenso “tesoro” fotografico custodito dalla Provincia autonoma di Trento – Servizio beni Culturali – Archivio Fotografico Storico. Migliaia di immagini, come le cifre a lato spiegano più e meglio di qualsiasi parola. Un patrimonio iconografico davvero prezioso al quale, a partire da questo numero, “Poster Trentino” attingerà con regolarità. Da questo numero, insomma, “Foto Ricordo” sarà targato Servizio Beni Culturali – Archivio Fotografico Storico. Perché una simile ricchezza, così carica di suggestioni, notizie e storie – ché questo, sempre, racconta una fotografia – merita di essere conosciuta e diffusa. Sempre di più. SERGIO PERDOMI Sergio Perdomi, nato ad Ostiglia (Mantova) nel 1887, allo scoppio del primo conflitto mondiale si arruola nell’esercito italiano come specialista fotografo. Il suo insediamento a Trento risale, ufficialmente, al gennaio del 1922, quando prende la licenza di fotografo editore e possesso di alcuni locali, che gli servono da abitazione e laboratorio, presso il Castello del Buonconsiglio, divenuto, dal 1924, Museo Nazionale. Suoi clienti più importanti in questo periodo sono la Soprintendenza ai monumenti e alle Gallerie di Trento e il Genio Civile, per i quali produce in esclusiva tutta la documentazione fotografica necessaria ai loro compiti d’istituto. Affianca, ai già numerosi lavori per gli enti pubblici, anche un’intensa attività per privati, imprese industriali e per l’editoria turistica, producendo cartoline e opuscoli. Assume nel 1926 Silvio Pedrotti (1909 – 1999), che lo lascia due anni dopo quando si associa con i fratelli Enrico, Mario, Aldo e verso la metà degli anni ‘30, il giovanissimo Rodolfo Rensi (1913 – 1975). Alla sua morte, nel febbraio del 1935, lo studio è gestito dai Pedrotti, che lo cedono a loro volta a Rensi nel 1947, al suo rientro dalla prigionia. PosterTRENTINO 27 3.2002 870.545 (ottocentosettantamilacinquecentoquarantacinque) fotografie Dove Provincia Autonoma di Trento Servizio Beni Culturali Archivio Fotografico Storico, Via San Marco, 27 – Trento tel. 0461 492111, 492117, 492123 (orario 9-12, dal lunedì al venerdì). La sede è, attualmente, di 300 metri quadri. climatizzati con avvisatori antincendio; dispone inoltre di locali, adibiti a laboratorio di riproduzione e camera oscura. Patrimonio immagini dell’Archivio Storico • Fondo G.B.Unterveger (1833-1912): Lastre al collodio (n.103) • Fondo F.lli Alinari (1905): Vedute di Trento (n.128) • Fondo Miscellaneo Ex Soprintendenza: Vedute e opere d’arte del Trentino (n.38.000 c/a) • Fondo O.N.A.I.R.C. (1922-1978): Attività scolastiche (n.1.860) • Fondo S.A.T. (1893-1915): Vedute del Trentino (n.145) • Fondo Dössinger: Forti 1915 – 18 (n. 138) • Fondo riprese aeree RAF e USAF 1943 – 45 (47) • Fondo Mario Albertini (1906-1979): Vedute del Trentino e ritratti (n.89.752) • Fondo Lorenzo Nicolodi: F.lli Pedrotti 1929 – 45 (6.248) • Fondo Franca Sartori: documentazione storica fotografi di Rovereto (130) • Fondo storico Faganello: documentazione storica fotografi trentini (2.382) • Documentazione Aldo Bernardi: eremi, lebbrosari e ospizi del Trentino (7.163) • Fondo Servizio Energia: F.lli Pedrotti - impianti idroelettrici 1948 – 1970 (4.590) • Documentazione Servizio Attività Culturali: musei, mostre, ecc. (1.622) • Fondo Miscellaneo n.1: Vedute e opere d’arte del Trentino (n.7.560) • Fondo documentazione restauri 1973 – 1995 (50.000) • Fondo Giovanni Pedrotti (1867-1938): Antropologia e viaggi (n.905) • Documentazione Silvio Dalbosco: opera pittorica di Luigi Pizzini (441) • Fondo Sergio Perdomi (1887-1935): Vedute e industriali del Trentino (n.9.351) • Fondo Miscellaneo n. 2: nuove acquisizioni materiale storico (30) • Fondo Rodolfo Rensi (1913-1975): Vedute e opere d’arte del Trentino (n.6.470) • Fondo Fototeca Nazionale: Vedute del Trentino (n.110) • Fondo Fratelli Pedrotti (1929-1979): Vedute, industriali, artistiche (113.260) • Fondo G.B.Unterveger (1833-1912): Album di viaggi (n.69) • Fondo Giulio Cagol (1928-1990): Bombardamenti su Trento (n.975) • Fondo Famiglia Gadenz (1910-1968): Vedute del Primiero e ritratti (n.6.690) • Donazione Federico Vender (1901-1999): Artistiche (n.3.326) • Fondo Miscellaneo n.2: Vedute del Trentino (n.50) • Fondo trentino Faganello: documentazione sul Trentino 1960 – 1995 (277.000) • Fondo Rodolfo Rensi (1913-1975): Cronaca del Trentino 1948 – 1975 (107.000) Campagne di documentazione Centro Catalogazione dal 1978 ad oggi. Immagini fotografiche del patrimonio storico, artistico e popolare del trentino (neg. 6x6 e stampa 18x24): n.117.000. Il totale generale di tutte le fotografie gestite dall’Archivio Fotografico Storico è di 870.545. 28 PosterTRENTINO 3.2002 IN GINOCCHIO. Siamo nel 1924 e l’obiettivo di Sergio Perdomi fissa questo momento ufficiale. La visita alla Fossa dei Martiri del Castello del Buonconsiglio, a Trento, della Duchessa Elena d’Aosta. AL VOLANTE. Il nuovo ruolo che la donna andava conquistando all’interno della società trentina passava anche attraverso… i motori. È della metà degli anni Venti l’immagine di questa signora alla guida di una vettura. PosterTRENTINO 29 3.2002 IN VOLO E PER STRADA. Alla fine degli anni Venti Sergio Perdomi si trova a passare dapprima per l’aeroporto di Gardolo (foto sopra) e quindi lungo la strada per Carbonare (sotto). In entrambi i casi ci ha lasciato la preziosa testimonianza dei cambiamenti che facevano allora irruzione, per la prima volta, nel Trentino. 30 PosterTRENTINO 3.2002 NEL SALONE, IN CUCINA E NEL BOSCO. Due immagini “in interno”. Sopra, in una foto della fine degli anni Venti, il salone di Castel Valer, a Tassullo, in Val di Non. Sotto, lezioni pratiche di cucina. Nella pagina accanto, invece, Sergio Perdomi cattura, siamo agli inizi degli anni Trenta, il lavoro nei boschi di un carbonaio. PosterTRENTINO 31 3.2002 32 PosterTRENTINO 3.2002 IN CONCERTO. Trento, piazza Battisti, 1934. Sullo sfondo di abitazioni diroccate, la città vive un momento di divertimento popolare con un concerto corale. IN PROCESSIONE. Trento ospita, nel 1926, il primo congresso eucaristico diocesano. E l’obiettivo di Sergio Perdomi fissa la processione che si snoda dal Duomo, lungo via Verdi. PosterTRENTINO 33 3.2002 TRA REFETTORIO E ASILO. A cavallo tra gli anni Venti e Trenta Sergio Perdomi documentò l’attività della sede di Trento dell’Opera Nazionale Assistenza Italia Redenta. Sopra, una immagine del refettorio materno; sotto, l’asilo infantile. 34 PosterTRENTINO 3.2002 LATTANTI. Altre tre testimonianze del lavoro fotografico di documentazione all’interno dell’Opera Nazionale Assistenza Italia Redenta. Siamo nel dispensario lattanti. Nella pagina a fianco l’esterno dell’Opera. PosterTRENTINO 35 3.2002 36 PosterTRENTINO 3.2002 AL PESO. Il momento nel quale i lattanti venivano sottoposti al peso. Anche questa foto, e tutte quelle pubblicate in queste pagine, furono realizzate da Perdomi con la tecnica del gelatino-bromuro. SCUOLA DI CUCITO. Per le giovani ospiti dell’Opera arriva anche il momento di imparare l’arte del cucito. E, davanti alla macchina fotografica, qualcuna di loro accenna anche un timido sorriso…