edizione di con il patrocinio di L a r i v i s t a p e r l a g g i o r n a m e n t o c o n t i n u o d e l f a r m a c i s t a Corso 1 Corso 2 La dermatite atopica: un aggiornamento sulla gestione Vaccinazione contro il Papillomavirus umano nelle giovani donne Revisione scientifica: Professor Paolo Pigatto, Dipartimento di Tecnologie per la Salute, Clinica Dermatologica Università degli Studi di Milano Ospedale IRCCS R. Galeazzi Autori: Jennifer Thompson, PharmD, Interno di Farmacia Tallahassee Memorial HealthCare Florida A&M University Tallahassee (FL), USA, Mia Avery, laureanda PharmD Florida A&M University College of Pharmacy Tallahassee (FL), USA, Dr. Marlon Honeywell, PharmD Professore associato di Farmacia Florida A&M University Tallahassee (FL), USA, Dr. Natalie Robertson, PharmD, MHA Coordinatore di Farmacia Tallahassee Memorial HealthCare Tallahassee (FL), USA Revisione scientifica: Professor Giuseppe Cambiè, Virologo, Responsabile di ematologia dell'ospedale di Lodi Autori: Dr. Ambereen Alam, MD Clinical Fellow, Divisione malattie infettive pediatriche Università di Chicago, Chicago (IL), USA; Dr. Sharmeen Younus, PharmD, Specialista in farmacia clinica, Reparto di terapia intensiva pediatrica Dipartimento di Farmacia Corner Children's Hospital dell'Università di Chicago, Chicago (IL), USA; Dr. Kenneth A. Alexander, MD, PhD, Professore associato di pediatria, Primario di Divisione malattie infettive pediatriche Università di Chicago, Chicago (IL), USA I L a dermatite atopica (DA), o eczema costituzionale, è una patologia cronica recidivante dell'epidermide che provoca forte prurito, arrossamento, desquamazione ed escoriazioni cutanee. L'aggettivo atopica allude alla predisposizione ereditaria allo svi- Papillomavirus umani (HPV, Human Papillomavirus) sono piccoli virus a doppio filamento di DNA che aggrediscono gli strati epiteliali della cute e delle mucose. Quando non è asintomatica, come spesso accade, l'infezione da Papillomavirus si segue a pag. 2 © Nucleus Medical segue a pag. 17 © Nucleus Medical In caso di mancato recapito inviare a CMP di VERONA per la restituzione al mittente previo pagamento resi. G RAZIE A UN CONTRIBUTO EDUCAZIONALE Particelle virali infettive Nuove particelle di virus infettive Episoma DNA virale integrato Figura 1 – Infezione da HPV: a sinistra tessuto cervicale sano; al centro fase moltiplicativa del virus; a destra l'integrazione del virus nel DNA delle cellule, dove il DNA virale innesca il processo di replicazione maligna e l'azione del vaccino esplica la sua funzione. Figura 1 – Effetti della dermatite atopica sugli strati cutenei superficiali. COMITATO SCIENTIFICO Prof. Gaetano Bignardi ANNO 5 • NUMERO 1 • • Prof. Ubaldo Conte BIMESTRALE • • Prof. Umberto Maria Marinari GENNAIO/FEBBRAIO 2008 © Bernd Untiedt 2003 OBIETTIVOFARMACISTA OBIETTIVI: al termine di questa monografia di aggiornamento il farmacista dovrebbe essere in grado di: • discutere epidemiologia, fisiopatologia e complicanze associate alla DA; • riconoscere sintomi e segni clinici della DA; • indicare le alternative terapeutiche disponibili, farmacologiche e non, per il trattamento della DA; • illustrare il ruolo del farmacista nella gestione della DA. SCOPO DELL’ATTIVITÀ: fornire al farmacista strumenti idonei alla valutazione e alla gestione della dermatite atopica (DA). Figura 2 – Neurodermite in un bambino. luppo di determinate reazioni d'ipersensibilità, mentre il termine dermatite indica le patologie infiammatorie della cute caratterizzate da prurito, secchezza ed eritema1. La DA può compromettere gravemente la qualità di vita del soggetto interessato, in quanto il disagio associato a prurito e lesioni interferisce in misura considerevole con il sonno e i rapporti sociali.2 Dato l'aumento dei casi di DA, si è ritenuto opportuno proporre una rassegna delle attuali modalità di gestione della patologia1,2. Epidemiologia La DA è una patologia cutanea non contagiosa che affligge, a livello mondiale, Keywords all'incirca il 10% della popolazione adulta e il 7Dermatite atopica epidemiologia, DA, 17% di quella pediatrica3,4. dermatite atopica La patologia colpisce in prevalenza. egual misura e intensità entrambi i sessi, senza differenze di appartenenza etnica.1 Key Point In molti soggetti la dermatite atopica si manifesta nella La dermatite atopica prima infanzia e si protrae colpisce all'incirca il 10% della sino all'età adulta. La DA popolazione; la DA dell'infanzia colpisce solitadell'infanzia colpisce mente entro il primo anno solitamente entro il di vita e, nel 30% dei casi, primo anno di vita. viene diagnosticata entro i 5 5 anni d'età; il 60% circa dei bambini affetti da DA continua a lamentarne i sintomi, anche se in forma più lieve, sino all'età adulta. Nel corso degli ultimi 30 anni la prevalenza della dermatite atopica è cresciuta da 2 a 3 volte nei paesi industrializzati, mentre nei paesi ad economia prevalentemente rurale continua a far registrare livelli di crescita inferiori6. Il 75-80% dei soggetti colpiti da DA ha una storia familiare di dermatite o almeno un caso in famiglia di una delle patologie che costituiscono la cosiddetta triade atopica (asma, DA e rinite allergica)1,7. Eziologia Sebbene la causa specifica della DA sia tuttora sconosciuta, è stato possibile staKeywords bilire che la patologia risulta associata ad una serie di Dermatite atopica eziologia, dermatite fattori scatenanti di ordine atopica fattori genetico e ambientale. Nei scatenanti, citochine soggetti con atopia (ossia la TH1, citochine TH2. predisposizione genetica a sviluppare reazioni allergiche), per esempio, alcune sostanze irritanti possono Key Point provocare i sintomi della DA. Tra i fattori scatenanti I soggetti con DA presentano livelli comuni della dermatite atoinferiori di citochine pica figurano allergeni, TH1, essenziali al sostanze chimiche, fibre corretto funzionamensintetiche, bagni senza utito del sistema lizzo di emollienti, detersiimmunitario e livelli più elevati di citochine vi, polvere e fumo di sigaTH2 (IL-4 e IL-13), retta, oltre alle infezioni di che scatenano origine batterica, virale e reazioni allergiche. micotica. Come già notato in precedenza, i bambini sono più soggetti a sviluppare DA se uno o entrambi i genitori soffrono di allergia. La dermatite atopica è associata, inoltre, alle disfunzioni del sistema immunitario. 2 Gennaio/Febbraio 2008 OBIETTIVOFARMACISTA Diversi studi hanno rilevato come i soggetti con DA presentino livelli inferiori di citochine TH1, essenziali al corretto funzionamento del sistema immunitario e, viceversa, livelli più elevati di citochine TH2 (IL-4 e IL-13, ossia la interleuchina-4 e interleuchina-13), che scatenano reazioni allergiche. Tale squilibrio può provocare uno scompenso del sistema immunitario che può manifestarsi, a sua volta, sotto forma di infiammazione caratterizzata da chiazze rosse, secche ed estremamente pruriginose, e non necessariamente associata ad infezione8,10. Fisiopatologia Anomalie immunitarie In epoca recente, i casi di dermatite atopica sono andati aumentando con un Keywords ritmo sovrapponibile a quello dell'asma, il che ha indotDermatite atopica fisiopatologia, to a supporre che vi sia immunoglobuline E, un'anomalia comune alla IgE, chemochina base di entrambe le patoloTARC, chemochina gie. Lo sviluppo delle lesioCTACK/CCL27. ni associate alla DA presuppone un'interazione tra cellule residenti, come quelle di Langerhans, e cheratinoKey Point citi con cellule infiltranti, I casi di dermatite quali eosinofili e linfociti T. atopica sono andati Nella cute dei soggetti sofaumentando con un ferenti di asma, rinite allerritmo sovrapponibile gica e DA attiva sono state a quello dell'asma, rilevate cellule residenti che il che ha indotto a supporre che vi sia esprimono sulla propria un'anomalia comune superficie il recettore ad alta alla base di entrambe affinità per le immunoglole patologie. buline E (IgE), il che lascia supporre la possibilità di meccanismi regolatori sistemici comuni alle patologie atopiche. Attualmente sono in corso vari studi mirati ad ottenere una miglior comprensione dei meccanismi che regolano l'infiltrazione delle cellule infiammatorie nelle lesioni cutanee da DA. La chemochina TARC e la chemochina CTACK/CCL27 sembrano essere in qualche modo coinvolte nell'infiltrazione cutanea dei linfociti T e potrebbero fungere da marker specifici dell'attività patologica. TARC, il cui acronimo significa Thymus and Activation-Regulated Chemokine, è una proteina espressa costitutivamente dal timo, in grado di legare e richiamare selettivamente linfociti T. La chemochina CTACK/CCL27, il cui acronimo sta per Cutaneous T Cell–Attracting Chemokine, è stata identificata recentemente e i cheratinociti sono risultati essere ottimi produttori di questa sostanza. CTACK è in grado di attirare preferenzialmente linfociti T memoria che esprimono l’antigene cutaneo associato ai linfociti (CLA, Cutaneous Lymphocyte Antigen), e che pertanto tendono a ricircolare preferenzialmente nella cute. Si può pensare che questa chemochina abbia un ruolo di rilievo nella immunopatogenesi della dermatite atopica, dato che i linfociti CLA positivi rappresentano l’80-90% dell’infiltrato T cellulare della cute lesionale, e che le risposte specifiche agli allergeni sono mediate da questi linfociti. Livelli elevati di TARC e CTACK sembrano essere correlati, infatti, al riacutizzarsi della DA11,12. L'epidermide La dermatite atopica provoca, a carico dell'epidermide, alterazioni tipiche quali spongiosi (edema intracellulare) e compromissione dello strato corneo. In conseguenza di tali alterazioni, le cellule sono esposte all'azione di irritanti ambientali e antigeni il che comporta, a sua volta, l'insorgere delle reazioni allergiche tipiche della DA. Nei soggetti con DA è stata osservata, inoltre, una carenza di ceramidi; le ceramidi sono molecole addette alla ritenzione dei liquidi nello spazio extracellulare dello strato corneo, dove creano una matrice di proteine strutturali che funge da barriera funzionale. Il calo di ceramidi associato alla DA determina una minore capacità di ritenzione idrica da parte della cute, una maggior perdita di liquidi a livello transepidermico e una riduzione della percentuale d'acqua presente nell'epidermide.12,13 Caratteristiche e sintomi clinici La dermatite atopica è una patologia cronica recidivante che provoca intenso prurito; alcuni stati fisici, quali gravidanza e infezione, possono esacerbarne i sintomi. La DA viene classificata, in base all'età del soggetto all'esordio della patologia, in dermatite atopica del lattante e della prima infanzia (tra 1 mese e 1 anno), DA dell'infanzia e dell'adolescenza (da 1 a 17 anni) e adulta. La distribuzione delle lesioni varia, di norma, in rapporto all'età dell'individuo, e la loro iniziale comparsa può essere classificata come acuta o subacuta. Nei lattanti la patologia tende a provocare lesioni simmetriche a carico del volto, del tronco e delle superfici estensorie e flessorie (vedi Figura 2 a pag. 2); l'area 3 Gennaio/Febbraio 2008 OBIETTIVOFARMACISTA CASO CLINICO LP, 19 anni, maschio di razza bianca, 80 chilogrammi di peso, arriva alla nostra osservazione con il 30% del corpo coperto da chiazze eczematose e pruriginose. Presenta lesioni attorno al collo e in corrispondenza di fronte e ginocchia. Storia familiare: la madre di LP soffre di allergie stagionali e padre e sorella soffrono entrambi di eczema. Storia medica: il soggetto ha sofferto durante tutta l’infanzia di eruzioni cutanee che insorgevano nei mesi invernali e nei momenti di stress. All’et di 10 anni gli stata diagnosticata dermatite atopica. Le terapie non farmacologiche intraprese da allora non hanno portato miglioramenti significativi. Esame fisico: LP appare ben nutrito e fisicamente ben sviluppato. L’eczema l’unico disturbo che lamenta. Le lesioni appaiono essudanti, crostose, eritematose e maculopapulari. L’eruzione si manifestata dapprima sulle ginocchia, interessando poi fronte e collo per diversi giorni. Come dovrebbe configurarsi la gestione di LP? In simili casi si consiglia, in prima istanza, il ricorso ad agenti non farmacologici ma, nel caso specifico, sappiamo che LP ha gi seguito una terapia di questo tipo senza trarne alcun giovamento. Per alleviare il prurito si prescrive, pertanto, un antistaminico quale, ad esempio, l’idroxizina compresse 25 mg da assumersi tre volte al d , che consentir a LP anche di riposare meglio e reggere pi efficacemente l’ansia nei momenti di stress. Al fine di ridurre l’infiammazione si raccomanda, invece, il ricorso a farmaci steroidei quali, per esempio, il betametasone 0,1% (crema), uno steroide da applicare sulle aree interessate due volte al giorno sino alla scomparsa delle lesioni. Durante il periodo d’assunzione dell’idroxizina, il soggetto andrebbe tenuto sotto controllo al fine di scongiurare eccessi di sedazione. Poich anche gli steroidi topici possono indurre eruzione cutanea, opportuno informare e tenere sotto controllo il paziente in tal senso. del pannolino non viene coinvolta, ma il cuoio capelluto può essere colpito in Keywords misura tale da provocare alopecia 14 . Nella forma Dermatite atopica del lattante e della prima patologica dell'infanzia e infanzia, DA dell'adolescenza, le lesioni dell'infanzia e sono simmetriche e localizdell'adolescenza, DA zate principalmente in corridell'adulto, dermatite atopica localizzazione spondenza delle fosse antedelle lesioni, prurito, cubitale e poplitea, ma posxerosi, cheratosi sono comparire anche in pilare, ittiosi volgare. altre pieghe cutanee tipo polsi e caviglie. Nei bambini, in genere, le lesioni tendono a regredire nei mesi Key Point caldi ed esacerbarsi, invece, nella stagione fredda. La La dermatite atopica è una patologia localizzazione tipica delle cronica recidivante lesioni negli adulti corriche provoca intenso sponde alle aree di flessione prurito. delle palpebre superiori, delle mani, delle braccia, delle gambe e del collo14,15. Le lesioni ascellari, inguinali e interglutee sono rare negli adulti e dovrebbero indurre il sospetto di una diversa patologia. Nelle ore notturne soprattutto è frequente che i soggetti con DA si grattino con maggior frequenza e intensità, anche sino al punto da indurre sanguinamento. I bambini, in particolare, incontrano maggiori difficoltà nel tenere sotto controllo il sintomo del prurito e, per questo, hanno problemi di concentrazione a scuola, sino ad arrivare a perdere parecchi giorni di lezione. La xerosi (secchezza della pelle) è un altro dei problemi comunemente associati alla DA. Non essendo in grado di trattenere i liquidi, la cute xerotica è maggiormente soggetta a screpolatura e fissurazione. La conseguente compromissione della barriera cutanea apre progressivamente la strada ad irritazioni e infezioni9. Tra le altre caratteristiche cliniche associate alla DA figurano cheratosi pilare e ittiosi volgare. La cheratosi pilare è caratterizzata da papule cornee follicolari asintomatiche localizzate sulla superficie estensoria di braccia, natiche e parte anteriore delle cosce. L'ittiosi volgare, invece, che interessa almeno un terzo degli individui colpiti da DA si manifesta con squame poligonali prevalentemente concentrate sul palmo di mani e piedi e sulla gamba14. Caratteristicamente vi è risparmio delle grandi pieghe e iperlinearità palmare. Complicanze La dermatite atopica comporta tutta una serie di potenziali complicanze. La patologia provoca un prurito generalizzato che può raggiungere livelli d'inten- 4 Gennaio/Febbraio 2008 OBIETTIVOFARMACISTA sità tali da compromettere il normale svolgimento delle attività quotidiane e causare Keywords deprivazione del sonno, irriDermatite atopica tabilità e stress. In molti complicanze, casi insorgono lesioni acute, lichenificazione, papule e vesciche che sfoinsonnia, irritabilità, infezioni da S. aureus, ciano in infezione secondaria. Le lesioni subacute herpes simplex virus, eczema erpetico, evolvono non di rado in eritema facciale, desquamazione e lichenificheratocono, cazione, un ispessimento e pitiriasi alba. indurimento della cute dovuto al ripetuto grattamento che, anche dopo la scomparsa delle lesioni, può determinare fenomeni persistenti di iper- o ipopigmentazione. La carenza di ceramidi può anche contribuire alla colonizzazione cutanea da parte dello Staphylococcus aureus, il quale determina infezioni secondarie che si rilevano, in coltura, nel 90% circa dei soggetti colpiti da DA8. Lo S. aureus risulta presente, in coltura, nelle narici e nella cute, lesionate e non, della maggior parte dei soggetti con DA. I livelli estremamente elevati di S. aureus normalmente associati alla DA non si riscontrano in nessun'altra delle patologie infiammatorie croniche a carico della cute. Lo S. aureus mostra una predilezione per la fibronectina e il fibrinogeno, che possono risultare esposte in seguito al danneggiamento della barriera cutanea provocato dal grattamento. Tra gli antibiotici normalmente prescritti contro le infezioni secondarie da DA figurano la clindamicina, i macrolidi e le cefalosporine di prima generazione8,9. Il trattamento con antibiotici andrebbe riservato, tuttavia, ai casi in cui si rilevano segni di infezione clinica. Tra le complicanze della DA si registrano anche infezioni virali gravi, tra le quali il virus dell'herpes simplex risulta il più comune. L'herpes simplex provoca eczema erpetico, le cui manifestazioni cliniche sono abrasioni, eruzioni vescicolari e lesioni cutanee infette che non rispondono favorevolmente alla somministrazione di antibiotici orali. In caso di sospetto eczema erpetico, si raccomanda di sottoporre il fluido vescicolare prelevato dal soggetto a immunofluorescenza o microscopia elettronica o alla ricerca del virus con la metodica della PCR (Polymerase Chain Reaction). Qualora la diagnosi confermi la presenza di herpes simplex, è necessario dare immediatamente il via alla terapia antivirale. Tra le ulteriori complicanze della DA si annoverano eritema facciale, dermatite della mano e del piede, cheratocono e pitiriasi alba. Negli adulti, spesso, la dermatite a carico di mani e piedi si manifesta solo, a livello clinico, sotto forma di fissurazioni del palmo di mani e/o piedi e delle dita. Nei casi gravi la DA si accompagna a cheratocono, una patologia per cui, nella seconda o terza decade di vita, la cornea si incurva progressivamente verso l'esterno assumendo, per l'appunto, una forma conica, e rendendo necessario, non di rado, un trapianto della cornea stessa. La pitiriasi alba, infine, è un'ipopigmentazione delle zone asintomatiche di viso e spalle. Diagnosi differenziale La DA viene esacerbata da patologie sistemiche quali disfunzioni della tiroide, neoplasie maligne, epatopatie e nefropatie, mentre il grattamento provoca escoriazioni che aggravano le lesioni cutanee. Queste si presentano sotto varie forme, quali papule, vescicole, noduli, chiazze ed escoriazioni. Una corret- Tabella 1 - Fattori distintivi delle diverse tipologie di dermatite Tipologia di dermatite Fattori distintivi / osservazioni Neurodermite (neurodermatite) Presenza di un'unica area eritematosa pruriginosa in corrispondenza delle zone esposte del corpo (braccia, gambe, cuoio capelluto), facili da grattare. Nessuna correlazione con la storia familiare. Dermatite seborroica Può presentarsi in forma acuta o subacuta. Interessa il cuoio capelluto e le zone della pelle ricche di ghiandole sebacee ed è caratterizzata da lesioni di forma tondeggiante o irregolare ricoperte di squame untuose di colore giallo o grigio-bruno. Nessuna correlazione con la storia familiare. Psoriasi Si manifesta sotto forma di chiazze eritematose localizzate prevalentemente in corrispondenza di cuoio capelluto, natiche e unghie. Immunodeficienza Il paziente deve avere una storia di infezioni ricorrenti. Dermatite atopica Può presentarsi in forma acuta o subacuta e si manifesta attraverso la comparsa di aree cutanee secche e pruriginose il cui insorgere è correlato all'età. I soggetti colpiti hanno, in genere, una storia familiare di DA. 5 Gennaio/Febbraio 2008 OBIETTIVOFARMACISTA Tabella 2 - Terapie utilizzate per la dermatite atopica Categoria Meccanismo d’azione Agenti Corticosteroidi topici Sopprimono il sistema immunitario diminuendo la funzionalità del sistema linfatico, abbassando la concentrazione di immunoglobuline e complemento, inducendo linfocitopenia, inibendo il trasporto di immunocomplessi attraverso la membrana capillare e (si suppone) interferendo con il legame antigene-anticorpo. Classe 1 (molto potenti) Classe 2 (potenti) Classe 3 (potenza medio-alta) Classe 4 (potenza media) Classe 5 (potenza medio-bassa) Classe 6 (bassa potenza) Classe 7 (meno potenti) Inibitori topici della calcineurina Penetrano nell'epidermide infiammata bloccando la trascrizione dei geni delle citochine proinfiammatorie quali IL-2, gamma interferone, IL-4, e IL-10 e inibendo, così, l'attivazione dei linfociti T. Bloccano altresí la funzione catalitica della calcineurina. Pimecrolimus 1% Inibitori sistemici della calcineurina L'immuno-soppressione avviene attraverso l'inibizione della produzione e del rilascio di linfochine, ivi compresa la IL-2, o fattore di crescita dei linfociti T Ciclosporina Emollienti Svolgono azione lenitiva perché creano uno strato oleoso sulla superficie cutanea alleviando, così, il prurito. Alcuni agenti agiscono attraverso la creazione di uno strato idrorepellente sulla cute, altri stimolando la produzione di sostanze idrofile. Lozioni Creme Unguenti Saponi emollienti Dosaggio Tacrolimus Effetti indesiderati A breve termine: Agenti di maggior potenza: applicare bruciore nel punto d'applicazione uno strato sottile sull'area interessa- (preparati potenti). ta una o due volte A medio-lungo teral giorno, per un massimo di 2 setti- mine: complicanze topiche (assottigliamane. mento cutaneo, comparsa di strie Altri agenti: applicare uno strato sot- cutanee, glaucoma da uso prolungato tile sull'area intenell'area periocularessata due o re, sensibilizzazioquattro volte al ne da contatto, giorno, a seconda assuefazione) ed della gravità dei effetti sistemici sintomi e delle indicazioni riportate sul (es., soppressione dell'asse foglietto illustrativo. ipotalamo-ipofisisurrene, sindrome di Cushing). Osservazioni Terapia di prima linea per soggetti di qualunque età con eczema da moderato a grave. Si raccomanda di usare prodotti della minima potenza; i prodotti di potenza medio-alta non andrebbero utilizzati sul volto e in sede intertriginosa, né su neonati e bambini. Applicare uno stra- A breve termine: Possono risultare to sottile sull'area irritazione cutanea utili nelle zone delinel punto d'appliinteressata due cate (es., viso e cazione (es. brucio- collo). Indicati per volte al giorno. re passeggero, eri- eczema da lieve a tema, prurito). Applicare l'unguenmoderato nei sogto allo 0,03% o allo getti adulti e nei A lungo termine 0,1% sull'area intebambini oltre i 2 (oltre i 5 anni): ressata due volte al anni d'età. effetti sconosciuti. Continuare l'appligiorno. cazione sino alla scomparsa dei segni/sintomi e sospenderla alla loro risoluzione (nel caso del tacrolimus l'applicazione va continuata per una settimana dopo la scomparsa dei sintomi). Tremore, cefalea, Adulti: Sospendere la 2 mg/kg/die per via iperplasia gengiva- terapia in assenza le, disturbi orale suddivisi in di risposta a 6 settigastrointestinali, mane. Tenere sotto due somministrainfezione, ipertenzioni. controllo la pressione, epatotossi- sione arteriosa e le cità, Bambini: funzioni epatica e nefrotossicità. da 3 a 5 mg/kg/die renale. per via orale. La maggior parte Utilizzare secondo le istruzioni accluse dei prodotti emollienti non comporta al prodotto. alcun effetto collaterale noto. 6 Gennaio/Febbraio 2008 Trattamento di prima linea per i soggetti di qualunque età con eczema lieve. Sono prodotti adiuvanti da associare ad altre terapie topiche o sistemiche. OBIETTIVOFARMACISTA Categoria Meccanismo d’azione Agenti Antistaminici orali Gli H1-antagonisti non impediscono il rilascio delle istamine; essi “competono”, piuttosto, con l'istamina libera nel legarsi ai siti recettoriali H1. Il blocco di tali recettori impedisce l'insorgere dell'edema, il riacutizzarsi dell'irritazione e il prurito derivanti dall'attività istaminica. Sedativi Clorfenamina Dosaggio 4 mg la sera, secondo necessità. Idroxizina 25-50 mg 3-4 volte al giorno. Difenidramina 25-50 mg 3-4 volte al giorno, secondo necessità. Non sedativi: Loratadina 10 mg una volta al giorno, secondo necessità. Cetirizina Da 5 a 10 mg una volta al giorno, secondo necessità. Effetti indesiderati Osservazioni Sonnolenza, xerostomia. Vengono utilizzati come terapia integrativa, ma l'evidenza dei benefici non appare convincente. Catrame minerale I preparati a base di catrame minerale svolgono attività cheratoplastica e risultano lievemente irritanti. Possiedono, inoltre, azione antiprurito, antisettica, astringente, antimicotica, vasocostrittiva e fotosensibilizzante. Catrame minerale Applicare due volte Prurito e bruciore Indicato nei pazienal giorno sull'area all'applicazione nel ti con eczema da 17% circa dei interessata. lieve a moderato. pazienti; odore Irritazione, odore sgradevole; mac- sgradevole e macchie su pelle e chie possono rapvestiti. presentare un problema. Doxepina topica* L'azione antiprurito della doxepina è considerata un effetto secondario del blocco dei recettori H1 Crema al 5% Applicare uno stra- Sonnolenza; prurito Indicata per il trate bruciore to sottile 4 volte al tamento a breve passeggeri giorno con almeno termine (massimo 8 all'applicazione. 3-4 ore di distanza giorni) dell'eczema. tra un'applicazione e l'altra. Se ne sconsiglia l'uso per più di 8 giorni. Corticosteroidi orali Sopprimono il sistema immunitario diminuendo la funzionalità del sistema linfatico, abbassando la concentrazione di immunoglobuline e complemento, inducendo linfocitopenia, inibendo il trasporto degli immunocomplessi attraverso la membrana capillare e (si suppone) interferendo con il legame antigene-anticorpo. Metilprednisolone Prednisone A breve termine: Adulti: da 2 a 60 mg/die in aumento dell'appetito, psicosi, 1-4 dosi divise, con dispepsia. graduale riduzione del dosaggio. A lungo termine (oltre i 5 anni): Bambini: da 0,1 a 2 osteoporosi, ipermg mg/kg/die in tensione, soppresdosi divise 1-4 sione adrenale, volte al giorno. comparsa di strie cutanee, atrofia Adulti: muscolare. da 5 a 60 mg/die in dosi divise, con graduale riduzione del dosaggio. Adatti agli episodi acuti gravi di DA. I corticosteroidi sistemici possono essere utilizzati anche per il trattamento delle lesioni gravi resistenti ad altre terapie *Per gli agenti specifici si rimanda alla tabella sui corticosteroidi. Gli agenti a bassa potenza vengono utilizzati, di norma, nei bambini e negli adulti con esacerbazione acuta lieve; anche gli agenti a media potenza vengono utilizzati per entrambi, bambini e adulti, ma solo per un tempo limitato. Gli agenti a potenza elevata e molto elevata, invece, andrebbero somministrati esclusivamente agli adulti, e solo per brevi periodi di tempo; non appena il sintomo cutaneo è scomparso o mostra segni di miglioramento, è opportuno passare ad una terapia di mantenimento con agenti di potenza inferiore. Fonte: Abramovits W. A clinician's paradigm in the treatment of atopic dermatitis. J Am Acad Dermatol. 2005;53:S70-S77. 7 Gennaio/Febbraio 2008 OBIETTIVOFARMACISTA ta diagnosi della patologia richiede, in primis, un approfondito esame della Keywords storia familiare e medica del Dermatite atopica paziente16. diagnosi differenziale, Poiché prurito e lesioni psoriasi, dermatite cutanee sono associate seborroica, anche ad altre tipologie di neurodermite, dermatite (psoriasi, dermatiimmunoglobuline E, IgE. te seborroica, neurodermite), inoltre, è essenziale eseguire una diagnosi differenziale. La localizzazione delle Key Point lesioni è uno dei fattori Una corretta diagnosi distintivi di maggior rilievo; della patologia le caratteristiche distintive richiede un approfondito esame delle varie forme di dermadella storia familiare e tite sono riportate nella medica del paziente. Tabella 1 di pag. 5. La diagnosi della dermatite atopica si fonda essenzialmente su un'accurata analisi della Key Point storia clinica e familiare del soggetto, oltre che sul suo La localizzazione delle esame fisico. Livelli elevati lesioni è uno dei fattori distintivi di IgE si registrano nei sogdi maggior rilievo. getti con DA, ma anche nei pazienti affetti da altre patologie atopiche. Una biopsia cutanea può essere utile per meglio valutare lo stato derKey Point matologico dell'individuo. La diagnosi di DA La diagnosi di DA presuppresuppone pone epidermide ispessita e epidermide ispessita e ipercheratosica ipercheratosica e infiammae infiammazione zione perivascolare a livello perivascolare a livello del derma14. del derma Terapia Gli scopi primari della terapia sono ammorbidire la cute, impedirne la disidrataKey Point zione ed eliminare il sintoGli scopi primari della mo prurito in quanto, una terapia sono volta raggiunti tali obiettivi, ammorbidire la cute, l'infiammazione rientra di impedirne la disidrataconseguenza. A livello terazione ed eliminare il peutico sarebbe opportuno sintomo prurito. partire con un approccio non farmacologico cui integrare, eventualmente, la somministrazione di farmaci su prescrizione. La DA risponde bene, in genere, sia al trattamento non farmacologico, sia ai farmaci; il mancato successo della terapia dovrebbe far sospettare un errore di diagnosi. I farmaci per il trattamento della DA sono riportati nelle Tabella 2 di pag. 6 e 7 e nella Tabella 3 di pag. 9. Terapie non farmacologiche In presenza di dermatite atopica l’applicazione costante di emollienti è in Keywords grado di ridurre la xerosi e aumentare la penetrazione Dermatite atopica terapia non dei topici terapeutici, quindi farmacologica, una corretta idratazione emollienti, idratanti, conduce ad un reale risparbendaggi, impacchi, mio di cortisonici topici e fototerapia. ad una riduzione della sintomatologia pruriginosa. La formulazione del topico deve essere scelta in relazione alla fase dell’eczema, preferendo l’unguento nelle fasi di estrema secchezza, e le creme e le emulsioni nelle forme più infiammate, essudanti o in caso di interessamento delle pieghe. Di recente sono stati messi in commercio idratanti lenitivi, spesso contenenti estratti vegetali, o a base di vitamina E la quale ha un effetto emolliente, occlusivo e antinfiammatorio. La sua applicazione è in grado di alleviare il prurito, ridurre la xerosi, e permette di prevenire e trattare, grazie alla sua azione favorente la cicatrizzazione, la formazione di piccole ragadi che possono complicare il quadro clinico29. È inoltre necessario porre particolare attenzione alla scelta del cosmetico che deve essere composto da sostanze a cui il paziente non è sensibilizzato e essere adatto alla tipica xerosi della cute atopica. E’ buona norma non sottoporre il paziente a lavaggi frequenti, con prodotti aggressivi che alterino il pH cutaneo o molto schiumogeni che contengano sostanze irritanti o sensibilizzanti (es. conservanti, profumi). Emollienti e idratanti. Facendo il bagno una volta al giorno in acqua calda e applicando più volte nell'arco della giornata un prodotto emolliente è possibile mantenere la pelle idratata, prevenendo fissurazioni e screpolature. Per il bagno sono da prediligere i saponi senza profumo e, subito dopo è raccomanda l’applicazione di un prodotto idratante, quale olio per neonati o olio minerale, sulle aree interessate dall'eczema. Gli unguenti sono da preferire a creme e lozioni in quanto più efficaci e dotati di maggiore potere occlusivo ma, 8 Gennaio/Febbraio 2008 OBIETTIVOFARMACISTA Tabella 3 - Classificazione per gradi di potenza dei corticosteroidi utilizzati per il trattamento della DA Principio attivo Forma farmaceutica e concentrazione Classe 1 (molto potenti) Betametasone dipropionato Gel/unguento 0,05% Clobetasolo propionato Crema/unguento 0,05% Schiuma 0,05% Diflorasone diacetato* Unguento 0,05% Alobetasol propionato* Crema/unguento 0,05% Classe 2 (potenti) Amcinonide Unguento 0,1% Betametasone dipropionato Unguento 0,05% Desossimetasone Crema/unguento 0,25% Fluocinonide Crema/unguento 0,05% Alcinonide Crema 0,1% Classe 3 (potenza medio-alta) Betametasone dipropionato Crema 0,05% Betametasone valerato Unguento 0,1% Fluticasone propionato Unguento 0,005% Mometasone furoato Unguento 0,1% Triamcinolone acetonide† Crema 0,5% Classe 4 (potenza media) Betametasone valerato Schiuma 0,1% Clocortolone pivalato* Crema 0,1% Desossimetasone Crema 0,05% Fluocinolone acetonide Crema 0,2% Flurandrenolide* Unguento 0,05% Triamcinolone acetonide† Crema/unguento 0,1% Classe 5 (potenza medio-bassa) Betametasone dipropionato Lozione 0,05% Betametasone valerato Crema/lozione 0,1% Fluocinolone acetonide Crema 0,025% Flurandrenolide* Crema 0,05% Fluticasone propionato Crema 0,05% Idrocortisone butirrato Crema 0,1% Idrocortisone valerato Crema 0,2% Prednicarbato Crema emolliente 0,1% Triamcinolone acetonide† Crema/lozione 0,1% Classe 6 (bassa potenza) Alclometasone dipropionato Crema/unguento 0,05% Desonide Crema 0,05% Fluocinolone acetonide Crema/soluzione 0,01% Classe 7 (meno potenti) Prodotti per uso topico a base di idrocortisone, dexametasone, flumetasone, metilprednisolone e prednisolone *non in commercio in Italia; †in commercio solo in associazione Fonte: Rif. bibl. 22. proprio per la loro natura untuosa, possono risultare meno tollerabili9,17. Key Point Creme e lozioni, dal canto L'uso di prodotti loro, contengono quasi sememollienti è un pre alcool e conservanti che elemento essenziale tendono a provocare brucionella gestione della re 9,17,18. L'uso di prodotti DA perché emollienti è un elemento contribuisce a ripristinare lo strato essenziale nella gestione corneo e a ridurre della DA, specie una volta il fabbisogno che la patologia è sotto condi steroidi topici. trollo, perché contribuisce a ripristinare lo strato corneo e a ridurre il fabbisogno di steroidi topici18, oltre ad alleviare la sensazione di prurito causata dalla dermatite e a idratare la cute senza effetti indesiderati. L'emolliente andrebbe applicato almeno due volte al giorno sulle zone interessate, possibilmente non oltre tre minuti dopo essere usciti dal bagno, in modo da sfruttarne al meglio le proprietà idratanti. Si sconsigliano gli emollienti a base di urea, perché possono provocare irritazione19,24. Bendaggi. Nei casi più gravi di DA, quando il prurito è particolarmente intenso e la cute molto erosa, può essere necessario procedere all'occlusione di piccole aree cutanee per mezzo di bendaggi. Associata all'applicazione di un unguento, l'occlusione favorisce anche l'idratazione della pelle. L'ideale è applicare uno steroide topico, quindi un bendaggio imbevuto di crema all'ossido di zinco e, da ultima, una fasciatura asciutta. Il bendaggio occlusivo può essere tenuto in sito per 3-4 giorni e riapplicato secondo necessità. Dopo l'emolliente o la combinazione emolliente + farmaco steroideo, si possono applicare medicazioni umide per mezzo di fasce tubolari imbevute. Le medicazioni umide rinfrescano la cute, impediscono al paziente di grattarsi e favoriscono la penetrazione degli steroidi topici17,18. Al fine di impedire le lesioni cutanee prodotte dal grattamento, inoltre, è utile che il paziente tenga le unghie molto corte e, la notte, indossi guanti di cotone9. Il bendaggio occlusivo è indicato per i casi di eruzione cutanea acuta, intensa, con cute molto calda e arrossata, e papule essudanti. La terapia occlusiva va generalmente protratta per diversi giorni e viene ripetuta con bendaggio asciutto. Essa va, tuttavia contro la pratica medica comune, specie nei bambini, perché interferisce con la funzione dei dotti escretori del sistema endocrino e può indurre dermatite da ritenzione di sudore. Impacchi. Gli impacchi a base di bicarbonato di sodio 9 Gennaio/Febbraio 2008 OBIETTIVOFARMACISTA e avena colloidale sono utili per combattere il prurito refrattario spesso associato alla dermatite atopica grave. Dopo un bagno caldo (non bollente, per evitare ulteriori irritazioni cutanee), si applica una compressa fredda imbevuta di soluzione di Burrow (alluminio acetato) mista a normale acqua del rubinetto salata. L'effetto evaporante della soluzione di Burrow induce vasocostrizione che, a sua volta, riduce l'infiammazione. Il trattamento andrebbe riservato alle lesioni secernenti, essudative e crostose; si applica a intervalli di 46 ore. Fototerapia. In alcuni soggetti con DA l'esposizione alla luce del sole risulta efficace nell'alleviare i sintomi della patologia. La fototerapia, che consiste in un'esposizione controllata ai raggi ultravioletti, può rappresentare, pertanto, un utile trattamento per gli individui afflitti da DA. Il ciclo di cura prevede tre trattamenti a settimana per 6-8 settimane, ed è limitato a un ciclo per anno25. In fototerapia si utilizzano diverse lunghezze d'onda, quali ultravioletti (UVB) a banda larga e a banda stretta (311 nm) e UVA-I (340400 nm) abbinati a UVA e UVB. Per i soggetti con DA grave e diffusa, tuttavia, la fotochemioterapia con UVA non è indicata, perché i raggi UVA possono indurre riacutizzazione della patologia. Il personale sanitario che esegue la fototerapia deve, inoltre, essere consapevole che il trattamento può provocare intensa sudorazione e aggravamento dei sintomi. Tra gli effetti indesiderati associati alla fototerapia, generalmente di breve durata, figurano eritema, prurito, dolore cutaneo e pigmentazione; tra quelli a lungo termine si registrano, invece, invecchiamento precoce della pelle, malignità cutanee, ustioni e cataratta18. Terapia farmacologica Farmaci steroidei. Gli steroidi topici rappresentano la colonna portante della teraKey Point pia farmacologica contro la dermatite atopica e sono Lo steroide è più potente nella utili nell'alleviare a breve formulazione in termine i sintomi associati unguento, seguito all'infiammazione delle dalla pomata, il gel, lesioni eczematose. La base la crema e la lozione. d'unguento ammorbidisce la cute, mentre la vaselina bianca serve a impedire la sensibilizzazione nei confronti dei conservanti contenuti negli emollienti a base acquosa. Questi farmaci sono disponibili in vari livelli di potenza, il cui grado va selezionato in base alla gravità della dermatite (vedi Tabella 3 di pag. 9). Lo steroide è più potente nella formulazione in Keywords unguento, seguito dalla pomata, il gel, la crema e la Dermatite atopica terapia farmacologica, lozione. La percentuale con corticosteroidi topici, cui spesso è espressa la concorticosteroidi orali, centrazione di principio attiantistaminici, vo contenuta, non consente immunomodulatori, tacrolimus, di paragonare i singoli topipimecrolimus, ci e pertanto non necessaciclosporina, antibiotiriamente è espressione di ci, catrame minerale, potenza. Anche la scelta di doxepina. un eventuale bendaggio (semplice, occlusivo, wetwrap) condiziona secondariamente la penetrazione del Key Point farmaco e quindi la sua efficacia terapeutica. Per il tratTra gli effetti indesiderati più tamento dell'eczema in fase rilevanti degli steroidi acuta, l'applicazione può topici figurano aver luogo più volte a settibruciore e fastidio mana per un periodo di 4-6 pungente, prurito, settimane. È opportuno parirritazione, assottigliamento tire con una potenza bassa, cutaneo, per poi aumentarla secondo ipopigmentazione, necessità; gli steroidi di strie cutanee, potenza maggiore, indicati glaucoma e per i casi di eczema grave e assuefazione. refrattario alle mani, andrebbero utilizzati sui bambini solo previo consulto con uno specialista. La quantità di prodotto da applicare è minima e sufficiente a creare un sottile film cutaneo. L’unità di misura in uso è la FTU (FingerTip Unit) ossia la quantità di topico che sta sul polpastrello del dito indice. E’ consigliabile utilizzare la quantità corrispondente ad 1 FTU per trattare la mano o la regione genitale, 2 FTU per il viso o il piede, 3 FTU per ogni braccio, 6 FTU per ogni gamba e 14 FTU per il tronco. I corticosteroidi inibiscono il sistema immunitario perché riducono l'attività del sistema linfatico ostacolando, di conseguenza, il trasferimento degli immunocomplessi attraverso la membrana capillare e interferendo potenzialmente con il legame antigene-anticorpo. Tra gli effetti indesiderati più rilevanti degli steroidi topici figurano bruciore e fastidio pungente, prurito, irritazione, assottigliamento cutaneo, ipopigmentazione, strie cutanee, glaucoma e assuefazione. In alcuni casi possono verificarsi reazioni sistemiche, quali soppressione dell'asse ipotalamo-ipofisi-surrene e sindro- 10 Gennaio/Febbraio 2008 OBIETTIVOFARMACISTA me di Cushing (ossia il quadro clinico derivante da un eccesso di produzione dell'ormone cortisolo da parte del surrene). A livello sistemico si registrano, inoltre, aumento dell'appetito, infezione, insonnia, calo della glicemia, atrofia muscolare e osteoporosi19,24. Alcune condizioni possono rappresentare fattori di rischio per lo sviluppo di effetti collaterali locali e sistemici (vedi Tabella 4 di pag. 11). In considerazione dei numerosi effetti indesiderati associati all'assunzione di questa categoria di farmaci, se ne consiglia la somministrazione con dosaggio a scalare. L'idrocortisone 1% è un corticosteroide di potenza debole che si trova in formulazione con vaselina bianca adatta al trattamento del viso. Va applicato con parsimonia sulle aree interessate 2-3 volte al giorno, sino alla recessione dei sintomi. Il betametasone valerato è un corticosteroide di media potenza generalmente riservato alle zone estese del corpo, quali dorso e addome. Negli adulti si usa la formulazione dallo 0,05% allo 0,1%, nei bambini quella allo 0,05%. L'unguento viene applicato sulle aree interessate 2-3 volte al giorno sino alla recessione dei sintomi. Al fine di fornire delle linee guida all’utilizzo della terapia topica corticosteroidea, riassumiamo nella Tabella 5 di pag. 12 i criteri che devono indirizzare la scelta dello steroide topico nelle dermatosi infiammatorie, e quindi nell’eczema atopico. In alcuni casi gli steroidi orali quali metilprednisolone, prednisolone e prednisone sono utili nel trattamento delle lesioni associate alla DA. Per il metilprednisolone il dosaggio raccomandato è di 2-60 mg/die in 1-4 dosi divise nell'adulto, e di 0,1-2 mg/kg/die in dosi divise da somministrarsi 1-4 volte al giorno nel paziente pediatrico. Per il prednisone, si raccomandaTabella 4 - Fattori predisponenti lo sviluppo di effetti collaterali topici e sistemici Fattori di rischio per lo sviluppo di effetti collaterali sistemici Giovane età (infanzia) Patologie epatiche Patologie renali Quantità di steroide applicato Potenza dello steroide applicato Bendaggio occlusivo Fattori di rischio per lo sviluppo di atrofia cutanea Giovane età (infanzia) Potenza dello steroide applicato Bendaggio occlusivo Sede di applicazione (volto, collo, pieghe, regione genitale) no dosi divise di 5-60 mg/die nell'adulto e di 0,14 mg/kg/die nel bambino. Antibiotici e antimicrobici topici Nei pazienti affetti da DA la cute è più facilmente colonizzata da agenti batterici, in particolare Staphylococcus aureus presente nel 90% delle lesioni, micotici e virali. L'uso topico degli antibiotici ha come principale vantaggio la possibilità di raggiungere alte concentrazioni di principio attivo nei tessuti a fronte di un minimo assorbimento sistemico. Gli antibiotici topici più utilizzati nella patologia atopica sono gentamicina, mupirocina ed acido fusidico. In genere è sconsigliata la terapia con neomicina, potenzialmente allergizzante ed importante causa di dermatite allergica da contatto nei pazienti pediatrici atopici. Gentamicina. La gentamicina è un antibiotico aminoglicosidico che esplica la sua attività antimicrobica attraverso l'inibizione della sintesi proteica per legame alla subunità ribosomiale 30s. La gentamicina possiede un'attività battericida verso alcuni gram-positivi, ad esempio lo Staphylococcus aureus, e gram-negativi come Escherichia coli, Proteus (Proteus mirabilis e Proteus vulgaris), Pseudomonas aeruginosa. Non è attiva verso gli streptococci e raramente è causa di reazioni allergiche da contatto. Mupirocina. La mupirocina (acido pseudomonico A) è un antibiotico estratto dal microrganismo Pseudomonas fluorescens, la cui attività antimicrobica si esercita principalmente su alcuni Gram-positivi tramite l'inibizione della RNA-sintetasi con conseguente inibizione della sintesi proteica e della parete batterica. L'assorbimento per via transcutanea è minimo e conduce rapidamente alla sintesi di metaboliti che vengono prontamente eliminati attraverso le urine, mentre la maggior parte del farmaco rimane disponibile a livello cutaneo per esplicare la sua attività antibatterica. Il farmaco è eccellente verso S. aureus, anche meticillina-resistente, S. epidermidis, S. pyogenes e streptococci B-emolitici e non è attivo verso i batteri anaerobi (P. aeruginosa, S. faecalis, S. faecium, S. bovis). La mupirocina non reagisce in maniera crociata con altri antibiotici, il che ne consente l'impiego in caso di sensibilizzazione del paziente verso altri antibiotici o di antibiotico-resistenza dei microrganismi, fenomeno che frequentemente interessa gli stafilococchi. Sono talora descritti dolore, bruciore e prurito nella sede di applicazione. Molto raramente induce reazioni allergiche da contatto. La mupirocina 11 Gennaio/Febbraio 2008 OBIETTIVOFARMACISTA Tabella 5 - Considerazioni per la corretta scelta della terapia topica steroidea Classe Grado di potenza Estensione Durata della terapia Sede nell’infanzia Uso Stato dell’epidermide I Molto potenti Evitare l’applicazione su ampie superfici (< 50 g/sett.) Solo per brevi periodi (2/3 sett. per ciclo) Da non utilizzare alle pieghe (ascelle, pieghe sottomammarie e zona genitale) e al volto Evitare l’uso in bambini di età < 12 anni Ideale per aree spesse, lichenificate o ipertrofiche. Evitare le zone sottili II e III Potenti e a potenza medio-alta Evitare l’applicazione su ampie superfici (<50 g/sett.) Solo per brevi se applicati su aree a rischio di atrofia diffusamente interessate Da non utilizzare alle pieghe (ascelle, pieghe sottomammarie e zone genitale) e al volto Evitare l’uso in bambini di età < 12 anni Ideale per aree spesse, lichenificate o ipertrofiche. Evitare le zone sottili IV e V Potenza media e medio-bassa Trattamenti di breve durata per dermatiti estese Evitare l’uso prolungato (> 1-2 sett.) in pazienti pediatrici Ideale per il trattamento di tronco e arti Evitare l’uso prolungato (> 1-2 sett.) nei bambini Più sicuro se utilizzato per brevi cicli su cute sottile; meno efficace su cute spessa VI e VII Bassa potenza e meno potenti Da preferire per il trattamento di aree vaste Ideale per trattamenti Ideale per il Ideale per di lunga durata trattamento di viso, pazienti pieghe e zone pediatrici di occlusione topica si e' dimostrata particolarmente efficace per l'eradicazione dello S. aureus e, nel contempo, per il controllo della sintomatologia in pazienti affetti da dermatite atopica. Acido fusidico. L'acido fusidico è il solo antibiotico a struttura steroidea (triterpenoide), la quale gli conferisce una alta penetrabilità. La sua attività antimicrobica è rivolta principalmente verso le infezioni stafilococciche. Non sono segnalati casi di reazioni crociate e sono rari i casi di sensibilizzazione riportati in letteratura. Il ruolo della colonizzazione cutanea del fungo Malassezia furfur nella patogenesi della DA, in particolare nelle forme dell'adulto localizzate a livello del volto e del collo, è stato confermato da numerose evidenze cliniche. Per questo motivo, accanto alla terapia antibiotica topica, può talora rendersi utile ricorrere ad antimicrobici o antimicotici. Le colonie di Malassezia sono localizzate principalmente nella cute non lesionale e talora sedi corporee differenti risultano colonizzate da specie diverse, sebbene la predominante rimanga pur sempre Malassezia furfur. Il fungo è stato isolato nel 5-15% dei casi di dermatide atopica in bambini di età inferiore ai 10 anni a fronte del 65100% dei pazienti di età compresa tra 11 e 20 anni. Dal punto di vista terapeutico, non molte evidenze sono disponibili in letteratura relativamente l'efficacia e l'utilizzo di farmaci antimicotici nella DA. Tuttavia, tutte le specie di Malassezia sono sensibili a terapia Ideale per la cute sottile; non efficace sulla cute spessa con azolici, mentre soltanto M. pachydermatis e M. sympodialis risultano sensibili a terapia con terbinafina, pertanto la terapia antimicotica può essere in grado di produrre un risultato clinico apprezzabile. Antistaminici. Gli antistaminici vengono utilizzati nei soggetti con DA per alleviare il prurito, un sintomo che si ritiene associato, almeno in parte, al rilascio del mediatore istamina da parte dei basofili IgE-sensibilizzati e dei mastociti. Gli H1-antagonisti non impediscono il rilascio dell'istamina, bensì competono con l'istamina libera nel legarsi ai siti recettoriali H1. Tra gli effetti indesiderati degli antistaminici si registrano xerostomia e sonnolenza. Durante il periodo d'assunzione dell'antistaminico, il soggetto andrebbe tenuto sotto controllo al fine di scongiurare eccessi di sedazione. Gli antistaminici più comunemente utilizzati contro la DA sono difenidramina, clorfenamina, loratadina e cetirizina; ad essi si aggiunge l'idroxizina, che si presta al trattamento della DA per via dell'azione esercitata sui recettori dell'istamina in corrispondenza delle terminazioni nervose periferiche26. L'idroxizina ha effetto antiprurito, ansiolitico e lievemente sedativo. La dose per adulti è di 25-50 mg, da assumersi per via orale 3-4 volte al giorno; nei bambini il dosaggio va da un minimo di 0,5 mg/kg/die a un massimo 2 mg/kg/die. Tra gli effetti indesiderati associati al farmaco si registrano sonnolenza e xerostomia. La difenidramina è uno degli anti- 12 Gennaio/Febbraio 2008 OBIETTIVOFARMACISTA staminici più comunemente prescritti contro la DA. La dose standard per il paziente adulto è di 25-50 mg per 3-4 assunzioni nell'arco della giornata. A causa dell'effetto stimolante sul sistema nervoso centrale, la difenidramina è sconsigliata nei neonati e nei bambini al di sotto dei 9 kg di peso. Tra gli effetti indesiderati figurano sonnolenza, nausea, xerostomia e disturbi epigastrici. Per quanto riguarda la clorfenamina maleato, negli adulti il dosaggio va da 4 mg per via orale ogni 4-6 ore a un massimo di 24 mg/die; nel paziente pediatrico di età compresa fra i 6 e gli 12 anni si raccomanda una dose di 2 mg da assumersi per via orale ogni 4-6 ore, sino a un massimo di 12 mg/die. Loratadina e cetirizina e i loro più nuovi derivati desloratadina e levocetirizina sono note per indurre minore sonnolenza rispetto ad altri antistaminici. Il dosaggio consigliato per la loratadina è di 10 mg da assumersi per via orale una volta al giorno negli adulti, e di 5 mg da assumersi con le stesse modalità nei pazienti pediatrici di età compresa fra i 2 e i 5 anni; nei soggetti al di sopra dei 6 anni la dose può essere aumentata a 10 mg. Il dosaggio raccomandato per la cetirizina è di 5-10 mg una volta al giorno, per via orale, negli adulti e nei bambini al di sopra dei 6 anni; per i bambini di età compresa fra i 2 e i 6 anni, la dose raccomandata va da 2,5 a 5 mg/die, mentre per i bambini da 6 a 23 mesi si consiglia una dose orale dose da 2,5 mg/die sino a un massimo 5 mg/die, da assumersi in due dosi da 2,5 mg a distanza di 12 ore l'una dall'altra27. Immunomodulatori Tacrolimus e pimecrolimus. Sono inibitori topici della calcineurina e rappresentano una nuova alternativa alla classica terapia topica a base di farmaci steroidei per il trattamento della dermatite atopica da moderata a grave. Attualmente sono in corso studi per valutare l'efficacia di questi immunomodulatori, peraltro più costosi, rispetto a quella degli steroidi topici; dai risultati preliminari il tacrolimus è risultato nettamente superiore all'idrocortisone 1% e al placebo28. Entrambi tacrolimus e pimecrolimus vanno assunti per brevi periodi o, qualora sia necessario protrarre la terapia, a intermittenza, ed è opportuno farvi ricorso solo dopo aver tentato senza successo le terapie tradizionali. Il tacrolimus è disponibile sotto forma d'unguento allo 0,03% e 0,1%. La formulazione allo 0,03% è indicata per i bambini dai 2 ai 15 anni. Si applica in uno strato sottile sull'area interessata due volte al giorno e per tutta la settimana successiva alla scomparsa dei sintomi. Nei sog- getti a partire dai 2 anni d'età con DA da lieve a moderata si può utilizzare anche il pimecrolimus crema all'1%. Entrambi gli agenti esercitano la propria azione attraverso l'inibizione della calcineurina, un enzima intracellulare che interviene nella trascrizione genetica nei linfociti T28. L'attivazione di tali linfociti si accompagna a tutta una serie di eventi che concorrono alla patogenesi della DA. Gli inibitori della calcineurina bloccano il processo di trascrizione, impedendo il rilascio di citochine essenziali al processo patologico18,25. La FDA ha di recente introdotto l'obbligo di riportare un'avvertenza in riquadro nero sulla confezione degli inibitori topici della calcineurina per informare il pubblico della loro potenziale oncogenicità, e ne raccomanda l'impiego nella terapia di seconda linea. Tra le reazioni avverse associate al pimecrolimus figurano sensazione di bruciore cutaneo, cefalea, tumore della pelle e rischio d'infezione; al tacrolimus si accompagnano prurito, alopecia e sensazione di bruciore cutaneo. Ciclosporina. La ciclosporina è un inibitore della calcineurina per uso sistemico adottato per il trattamento della DA da moderatamente grave a grave. La dose per l'adulto è di 2 mg/kg, da assumersi per via orale suddivisi in due dosi nel corso della giornata. Qualora non si registrino miglioramenti nell'arco di un mese, si può aumentare progressivamente la dose sino ad un massimo di 5 mg/kg/die. A mano a mano che le lesioni regrediscono, viceversa, si riduce la dose di 0,5-1 mg/kg/die/mese, sino al raggiungimento del dosaggio minimo efficace. La dose pediatrica della ciclosporina va da 3 a 5 mg/kg/die, da assumersi per via orale. In mancanza di risposta entro 6 settimane il farmaco va sospeso. Tra gli effetti indesiderati si registrano tremore, cefalea, iperplasia gengivale, disturbi gastrointestinali, infezioni e ipertensione. Al farmacista si raccomanda di tenere sotto controllo la pressione arteriosa e la funzione epato-renale dei soggetti che assumono il farmaco25,27. Catrame minerale. Il catrame minerale, indicato nei soggetti con eczema da lieve a moderato, ha azione cheratoplastica e leggermente irritante19,22. Ai preparati a base di catrame minerale si attribuiscono anche proprietà antiprurito, antisettiche, astringenti, antimicotiche, vasocostrittive e fotosensibilizzanti. Il prodotto si applica due volte al giorno sulle aree interessate. Tra gli effetti indesiderati si registrano prurito e bruciore nel punto d'applicazione nel 17% circa dei soggetti, odore sgradevole e macchie su pelle e vestiti. Doxepina topica (non in commercio in Italia). L'azione antiprurito della doxepina è considerata un 13 Gennaio/Febbraio 2008 OBIETTIVOFARMACISTA effetto secondario al blocco dei recettori H1. Il farmaco va applicato in uno strato sottile 4 volte al giorno, con almeno 3-4 ore di distanza tra un'applicazione e l'altra. La doxepina topica non è indicata per terapie di durata superiore agli 8 giorni. Tra gli effetti indesiderati si riportano sonnolenza, sensazione urticante transitoria e bruciore all'applicazione.19-24 Il ruolo del farmacista Il farmacista svolge un ruolo di primo piano nella gestione, farmacologica e non, della dermatite atopica sotto vari punti di vista: può spiegare al paziente l'importanza della compliance ai trattamenti non farmacologici e la possibilità di fare ricorso, nel caso, ai medicinali; può consigliare il paziente in merito agli accorgimenti da adottare per non esacerbare la propria condizione (non grattarsi, fattori scatenanti da evitare, ecc.); può infine sottolineare quanto sia importante tenere sotto controllo l'evoluzione delle lesioni in corso di terapia. La maggior parte dei trattamenti contro la dermatite atopica possono essere sospesi alla scomparsa delle lesioni o subito dopo. Attenendosi alle indicazioni specificate e monitorando gli effetti indesiderati, il farmacista può contribuire ad impedire l'aggravarsi dell'irritazione cutanea e l'insorgere di resistenza alla terapia. Conclusioni L'eczema è una patologia cutanea non contagiosa di eziologia sconosciuta che colpisce sia gli adulti, sia i bambini; di norma si manifesta e viene diagnosticato entro i 5 anni d'età, e tende a protrarsi sino all'età adulta. Numerosi studi sono stati condotti sui pazienti affetti da eczema allo scopo di rilevare una possibile predisposizione ereditaria o possibili legami con altri disturbi di carattere allergico. La patologia è caratterizzata da secchezza e infiammazione della cute conseguenti al contatto con un fattore scatenante, che si aggravano in seguito a grattamento e ad altre forme di sollecitazione diretta. Interventi di auto-terapia quali mantenere idratata la cute ed evitare il contatto con irritanti rappresentano un'ideale terapia di prima linea ma, qualora la situazione richieda un intervento più aggressivo, è necessario ricorrere ai farmaci su prescrizione. Siti Internet Per agevolare il farmacista nella ricerca di approfondimenti e informazioni aggiuntive presentiamo una valutazione qualitativa (da 1 a 4) dei siti Internet segnalati. Oltre alla pertinenza dei contenuti presenti rispetto all'argomento oggetto del corso, i criteri utilizzati sono: quantità e qualità delle informazioni e dei servizi proposti, chiarezza e precisione espositiva, aggiornamento e referenze dei dati proposti, facilità di navigazione. Se disponibili, viene fornita una valutazione prioritaria ai siti in lingua italiana. www.eczematopico.it Sito dell'Associazione Italiana Eczema Atopico (AIEA) composta da medici e malati e da quanti sono a vario titolo coinvolti nelle problematiche dell'eczema atopico. Sul sito si trovano consigli utili per migliorare la diagnosi, la prevenzione, la gestione della malattia e le cure. Inoltre si trova anche l'indirizzo e il numero di telefono per un servizio di consulenza messo a disposizione dei pazienti e un forum dove fare domande. www.asmaeallergia.it Sito dell'A.S.M.A.R.A. onlus, Associazione Siciliana dei Malati Asmatici Respiratori e Allergici con sede a Trapani che ha come scopo la diffusione delle conoscenze mediante campagne di informazione e di sensibilizzazione dell'opinione pubblica allo scopo di ridurre drasticamente il dilagare dell'asma, delle malattie respiratorie, di quelle allergiche. Sul sito si può trovare il bollettino del polline, informazioni su vaccini, link ad altri siti. 14 Gennaio/Febbraio 2008 OBIETTIVOFARMACISTA 15 Gennaio/Febbraio 2008 OBIETTIVOFARMACISTA Bibliografia 1. Weinberg JM. Formulary review of therapeutic alternatives for atopic dermatitis: focus on pimecrolimus. J Manag Care Pharm. 2005;11:56-64. 2. Leung D. 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Ai pazienti che soffrono di attacchi acuti di dermatite atopica consigliereste di: a. grattarsi sino alla scomparsa del prurito, dopodiché applicare un emolliente b. non assumere antistaminici c. tenere le unghie corte e indossare guanti durante la notte per evitare di grattarsi d. stare a bagno in acqua calda per tutto il giorno in modo da alleviare il fastidio cutaneo e ridurre l'irritazione 1. A quanto ammonta, approssimativamente, la percentuale di adulti colpiti da dermatite atopica? a. 20-30% b. 10% c. 7-17% d. 50% 2. Quale, tra quelli sotto elencati, è un sintomo della dermatite atopica? a. xerostomia b. xerosi c. angioedema d. xantemia 8. Quale dei seguenti impacchi è utile ad alleviare il prurito? a. bicarbonato di sodio b. acido cloridrico c. soluzione di acqua e sale d. cloruro di potassio 3. Quale dei seguenti fattori può provocare alterazioni secondarie a carico della cute quali, ad esempio, lichenificazione ed escoriazione? a. grattamento b. mancata compliance alla terapia antistaminica c. uso cronico di prodotti emollienti d. insonnia 4. Quale dei seguenti fattori è una complicanza della dermatite atopica? a. maggior sonnolenza b. amnesia temporanea c. comparsa di aree iper- o ipopigmentate successivamente alla scomparsa delle lesioni d. maggior suscettibilità all'insufficienza cardiaca 9. Quale delle sostanze sotto elencate è un immunomodulatore utilizzato nel trattamento della dermatite atopica? a. idroxizina b. tacrolimus c. cefalexina d. PUVA 10. Quale delle seguenti affermazioni risponde a verità? a. la dermatite atopica peggiora con l'aumentare dell'età b. la dermatite atopica non è contagiosa c. la dermatite atopica ha una precisa eziologia d. la dermatite atopica è curabile 5. La dermatite atopica è dovuta a una reazione del sistema immunitario che induce un aumento, nel siero, dei livelli di: a. immunoglobuline E (IgE) b. immunoglobuline A (IgA) c. immunoglobuline G (IgG) d. antistamina 6. Nel trattamento della dermatite atopica, il bendaggio (occlusione) contribuisce a: a. ridurre lo stress b. contenere l'eritema c. mantenere asciutta la cute d. idratare la cute se associato all'applicazione di un unguento 30 Gennaio/Febbraio 2008