COMMISSIONE REGIONALE VAS AUTORITÀ AMBIENTALE PER LA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA PARERE n. 7 del 09 febbraio 2010 (o.d.g. 6 del 09 febbraio 2010) OGGETTO: Comune di Domegge di Cadore (BL). Rapporto Ambientale al Piano di Assetto del Territorio. PREMESSO CHE – ai sensi dell’art. 4 della legge regionale 23 aprile 2004, n. 11, in attuazione della direttiva comunitaria 2001/42/CE, i Comuni, le Province e la Regione, nell’ambito dei procedimenti di formazione degli strumenti di pianificazione territoriale, devono provvedere alla valutazione ambientale strategica (VAS) dei loro effetti sull’ambiente al fine di “promuovere uno sviluppo sostenibile e durevole ed assicurare un elevato livello di protezione dell’ambiente”; – La Commissione Regionale VAS, individuata ex art.14 della LR n.4/2008, si è riunita in data 09 febbraio 2010, come da nota n. 62610/45.06 del 03.02.2010 del Dirigente della Direzione Valutazione Progetti ed Investimenti, Segretario della Commissione; – Il Comune di Domegge di Cadore (BL) n.3524 del 07.07.09 successivamente integrata con note n. 5465 del 2.10.09, n. 6119 del 2.12.09 e n. 640 del 04.02.2010, ha fatto pervenire la documentazione necessaria per ottenere il parere della Commissione VAS; – Il Comune di Domegge di Cadore ha approvato con DGC n. 28 del 12.05.2008 il “Documento Preliminare alla redazione del piano di assetto del territorio – PAT ”e lo “Schema di Accordo di copianificazione” ai sensi dell’art. 15 della legge urbanistica regionale, per la formazione del piano di assetto del territorio comunale, al fine di attivare la procedura concertata tra Comune e Regione Veneto per la redazione del nuovo strumento urbanistico generale così come definito dalle stesse delibere di giunta. Con DGC n.52 del 11.12.2008 la Giunta comunale ha integrato la precedente delibera coinvolgendo nell’accordo di pianificazione anche la Provincia di Belluno; con tale nuova delibera è stato infatti approvato un nuovo schema di pianificazione Con nota prot. n. 36609/57.09 del 22.01.2009 il dirigente della direzione urbanistica della Regione del Veneto ha espresso parere favorevole alla sottoscrizione dell’accordo di pianificazione per la redazione del P.A.T. in esame. In applicazione dell’art. 5 della legge urbanistica regionale 11/2004 è stata avviata la fase di concertazione e partecipazione con gli enti territoriali e le Amministrazioni interessate alla tutela degli interessi pubblici coinvolti nella redazione del PAT, oltre che con le associazioni economiche, sociali e politiche portatrici di interessi diffusi nel territorio comunale, mediante incontri di lavoro e pubbliche assemblee. Il Comune di Domegge di Cadore, ha espletato la fase di concertazione e partecipazione ai fini della redazione del Piano di Assetto del Territorio Comunale ai sensi dell’art. 15 della Legge Regionale n. 11 del 23 aprile 2004 e successive modificazioni, prendendo atto degli esiti dell’avvenuta concertazione e valutando le comunicazioni ed i contributi – diversamente pervenuti – da parte degli enti, amministrazioni, associazioni e soggetti interessati, intervenuti alla concertazione; Il Comune di Domegge di Cadore con DGC n.10 del 30.03.2009 ha approvato la conclusione della fase di concertazione e partecipazione sul Documento preliminare. Il Comune di Domegge di Cadore con DCC n. 09 del 06.04.2009, ha adottato il Piano di Assetto del Territorio Comunale secondo quanto previsto dall’art. 15 della LR n. 11 del 23.04.04. Come da documentazione presentata, l’avviso dell’avvenuta adozione del Piano in parola è stato affisso all’albo pretorio del Comune e sui quotidiani “Corriere delle Alpi” (25.04.2009), “Europa” (25.04.2009). Il Comune con nota prot. n. 577 del 01.02.2010 dichiara che gli atti sono stati inviati alla Provincia di Belluno per la pubblicazione. 1 DIREZIONE VALUTAZIONE PROGETTI E INVESTIMENTI COMMISSIONE REGIONALE VAS AUTORITÀ AMBIENTALE PER LA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA Dopo i sessanta giorni di avvenuto deposito (come dichiarato dal Comune di Domegge con prot. N.640 N.04/02/2010), non sono pervenute osservazioni, riferite al Rapporto Ambientale, come emerge dalla dichiarazione fornita dal tecnico comunale prot. n. 6118 del 02.12.2009. − PARERE DELLA COMMISSIONE VAS SULLA RELAZIONE AMBIENTALE La Commissione Regionale VAS, con parere n. 33 del 6 maggio 2008, aveva espresso Parere favorevole sulla relazione ambientale allegata al documento preliminare per la redazione del Piano di Assetto Territoriale Comunale del Comune di Domegge di Cadore, a condizione che nel Rapporto Ambientale venissero ottemperate alcune prescrizioni. − INTEGRAZIONI AL RAPPORTO AMBIENTALE FORNITE IN SEDE ISTRUTTORIA Il Comune di Domegge di Cadore ha integrato con nota prot. 5465 del 27.10.2009 la documentazione precedentemente inviata con nota prot. 3524 del 07.07.2009. In sede istruttoria è emersa la necessità di acquisire ulteriori elementi di valutazione ed è stato necessario richiedere integrazioni con nota prot. n.664884/4506/E410.01L del 27.11.2009. Dette integrazioni sono state trasmesse dal protocollo regionale dal Comune di Domegge di Cadore con nota prot. n. 6119 del 02.12.2009. In data 26 gennaio 2010 sono state richieste via e-mail altri chiarimenti che hanno trovato risposta con un documento integrativo al RA trasmesso dal Comune di Domegge di Cadore per fax in data 04 febbraio 2010. − INQUADRAMENTO TERRITORIALE Il Comune di Domegge di Cadore è localizzato nella parte nord-orientale della provincia di Belluno, al confine con il Friuli Venezia Giulia, confinante con gli ambiti comunali di Auronzo di Cadore, Lozzo di Cadore, Lorenzago di Cadore e Calalzo di Cadore. La superficie territoriale si estende per circa 50 Kmq con altitudini comprese fra i 650 m slm e 1000 m slm. Il territorio è caratterizzato dalla presenza di importanti rilievi montuosi, tra i quali i gruppi dei “Monfalconi”, degli “Spalti d’oro”, delle “Marmarole” (queste ultime definiscono la vallata su cui scorre il Piave). Il territorio comunale rientra nel bacino idrografico del fiume Piave ed è caratterizzato dal punto di vista fluviale proprio dalla presenza dello stesso fiume Piave che si allarga nel lago di “Centro Cadore”, oltre che da diversi torrenti e corsi minori. La viabilità primaria è caratterizzata dalla presenza della SS51bis che rappresenta la principale infrastruttura viaria che attraversa tutto il territorio attraversando anche il centro storico. Tale tratta stradale rappresenta un importante collegamento con la SS52 (collegamento con Forni di Sopra) e la SS51 (collegamento con Cortina D’Ampezzo). La viabilità secondaria è articolata in un complesso sistema che spesso rappresenta l’unico modo per svincolare il centro storico dalle problematiche legate al traffico. Si individuano i centri storici di Domegge, di Vallesella (interessata da dissesti idrogeologici) e di Deppo. − INQUADRAMENTO SOCIO-ECONOMICO Il Rapporto Ambientale, come integrato in sede istruttoria, approfondisce ulteriormente l’inquadramento socio-economico peraltro già trattato in sede di Relazione Ambientale (Movimento anagrafico, istruzione, abitazioni, occupazione, etc.). Vengono approfondite alcune tematiche riferite alle matrici antropiche quali l’agricoltura e l’industria. Per quanto riguarda l’agricoltura, con riferimento alle dinamiche riscontrate nei comuni limitrofi della Comunità montana del centro Cadore, viene evidenziato l’andamento storico dal 1970 al 2000 con particolare riferimento al numero di aziende ed alla SAU. La tendenza che emerge è sicuramente quella di una riduzione degli addetti con relativa diminuzione della SAU. Il settore agricolo è andato via via diminuendo negli anni sino a diventare oggi una parte marginale dell’economia del territorio, che piuttosto ha visto crescere il settore terziario legato ai servizi, ai trasporti ed alle attività turistiche. Le DIREZIONE VALUTAZIONE PROGETTI E INVESTIMENTI 2 COMMISSIONE REGIONALE VAS AUTORITÀ AMBIENTALE PER LA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA aziende agricole rimaste sono molto poche e piccole a conduzione familiare. La gran parte della superficie agricola utilizzata è utilizzata a pascolo, ma anche a prato permanente. Il PRG individua delle ZTO E in gran parte occupate da boschi. Per quanto riguarda il settore industriale, si evidenzia un calo di addetti in particolar modo nel settore manifatturiero con un leggero aumento del settore delle costruzioni. In particolar modo la dimensione industriale del territorio di Domegge ha avuto uno sviluppo di distretti industriali, quali primo fra tutti quello degli occhiali, che però dagli anni ’90 soffre di una fase di declino. La realtà industriale di Domegge è oggi molto frammentata nel territorio, spesso mescolata alla residenza, dislocata lungo le strade e aggregata in piccoli raggruppamenti; vi è una zona industriale a nord-est del capoluogo verso il Comune di Lozzo di Cadore. Il declino delle attività industriali operanti nel distretto degli occhiali ha generato una situazione di inutilizzo di edifici produttivi, oggi dismessi. Il valutatore riporta una tabella contenente le quantità di aziende presenti nel territorio distinte per attività economica. − IL QUADRO AMBIENTALE La determinazione e la valutazione di stato delle componenti ambientali, effettuata nel Quadro Conoscitivo, permettono di identificare le informazioni in grado di rappresentare e valutare lo stato del territorio e dei processi evolutivi che lo caratterizzano e costituisce il riferimento indispensabile per la definizione degli obiettivi e dei contenuti di piano per la valutazione di sostenibilità. Il capitolo relativo all’analisi dell’ambiente è stato approfondito con una trattazione di dettaglio per singola matrice; il quadro conoscitivo peraltro già analizzato in sede di Relazione Ambientale, poi implementato in sede di Rapporto Ambientale, appare completo e sufficientemente sviluppato al fine di poter rappresentare lo stato del territorio amministrativo del Comune di Domegge di Cadore. Sono state ampliate in particolar modo le seguenti tematiche: Aria: aggiornamento dei dati riportati in sede di Relazione Ambientale, anche se riferiti a dati provinciali o di Comuni limitrofi (Pieve di Cadore, Ospitale di Cadore) che vengono ritenuti parzialmente validi anche per il territorio di Domegge. Il valutatore in sede di riassunto delle criticità ambientali ritiene che la localizzazione geografica del territorio ed il modesto sviluppo industriale possano far presupporre l’assenza di concentrazioni inquinanti. Il PRTRA classifica il Comune di Domegge in Zona C – provincia. In ogni caso il valutatore riporta dei dati riferiti al Comune di Domegge da cui si desume che le emissioni più evidenti sono riferite al traffico veicolare (Monossido di carbonio, Composti Organici Volatili, Ossidi di Azoto, etc.) Con riferimento al ciclo di produzione tipico dell’occhiale si evidenziano dei dati di rilievo per quanto concerne Cromo, Mercurio, Nichel. Clima: approfondimento delle varie componenti climatiche con particolare riferimento al quadro regionale, ma anche locale, dando risalto alle precipitazioni, alle temperature, ai parametri anemometrici, quali importanti componenti dell’inquinamento atmosferico. Acqua: approfondimento del capitolo riguardante l’inquinamento delle acque dei corsi d’acqua e dei laghi. Il territorio di Domegge rientra nel bacino idrografico del fiume Piave e presenta, oltre al corso d’acqua principale, anche una rete idrica secondaria i cui corsi d’acqua confluiscono tutti nel lago artificiale che occupa la porzione valliva del fiume Piave. Vi sono diversi torrenti fra i quali il Rio Baion, il Rio Molina, il Rio Rin. La qualità delle acque superficiali è desunta dalle analisi condotte sulla stazione n.8 posta nel fiume Piave in ingresso del lago di Centro Cadore; l’indice LIM ha un livello 2 Buono, i valori IBE invece denotano una situazione di qualità biologica di Classe IV Scadente. Analogamente sono scadenti i dati riferiti all’indice SACA e SECA. Per quanto riguarda il lago di Centro Cadore si evidenzia una situazione sufficiente (classe 3) si sensi della classificazione promossa dal DM n.391/2003. Come indicato dall’elaborato integrativo al RA si precisa che il territorio comunale è servito da una rete acquedottistica gestita dall’Agenzia Gestione Servizi Pubblici (BIM spa) che fornisce servizio al 100% degli abitanti. Le acque provengono da n.7 opere di presa direttamente dal Piave e non necessitano di alcun trattamento di potabilizzazione. 3 DIREZIONE VALUTAZIONE PROGETTI E INVESTIMENTI COMMISSIONE REGIONALE VAS AUTORITÀ AMBIENTALE PER LA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA Lo stesso BIM spa gestisce anche il servizio idrico integrato e quindi anche la rete di fognatura comunale, che serve circa il 95% della popolazione. La linea fognaria confluisce nel depuratore di Piani di Vallesella, le cui acque depurate vengono inviate al lago di centro cadore. Suolo e sottosuolo: approfondimento delle varie componenti relative agli aspetti geomorfologici del territorio. Il valutatore evidenzia la non presenza di cave sia attive sia estinte, però evidenzia la presenza di n.4 discariche di tipo 2° per inerti. Di queste n.3 sono allo stato attuale attive e n.1 cessata. Biodiversità: approfondimento delle tematiche già affrontate in sede di Relazione Ambientale con particolare riferimento ai siti SIC IT3230080 Val Talagona-Gruppo Monte Cridola-Monte Duranno, SIC/ZPS IT3230081 Gruppo Antelao- Marmarole-Sorapis, ZPS IT3230089 Dolomiti del Cadore e del Comelico, che nel territorio comunale di Domegge corrisponde con il SIC IT3230080. Paesaggio naturale: approfondimento delle varie componenti in particolar modo le componenti relative alle Reti ecologiche, all’uso del suolo, agli habitat, alle categorie forestali. Patrimonio culturale architettonico e archeologico: Il Rapporto Ambientale non evidenzia testi storico-architettonici di particolare pregio se non quelli dell’architettura tradizionale legata alle attività rurali. Salute umana: approfondimento del quadro relativo all’inquinamento fisico, in particolar modo relativo all’inquinamento luminoso, all’inquinamento derivante da radiazioni ionizzanti, all’inquinamento da radiazioni non ionizzanti, rumore. Il Comune di Domegge ha una percentuale di abitazione soggette a rischio Radon inferiore alla soglia max prevista. Il Comune di Domegge è attraversato da n.3 linee elettriche ad alta tensione ed è servito da N.2 stazioni radio base (SRB) rispettivamente in loc. Collesello e loc. Pian Grande. Sistema infrastrutturale: approfondimento delle varie componenti in particolar modo quella riferita alla mobilità urbana ed extraurbana. Beni Materiali: approfondimento delle varie componenti in particolar modo quella riferita alla gestione dei rifiuti, al turismo ed all’energia. Per quanto riguarda i rifiuti, ed in particolar modo la raccolta differenziata, si precisa che nel 2007 il dato era pari al 40,7% (in ascesa rispetto agli anni precedenti). − CRITICITÀ AMBIENTALI Dalle analisi ambientali emergono le seguenti criticità: Matrici antropiche Agricoltura. • incontrastata riduzione della SAU nonostante a livello comunale il territorio venga classificato per più del 90% a destinazione agricola. L’agricoltura di Domegge presenta delle caratteristiche estremamente deboli dal punto di vista imprenditoriale vista la riduzione delle imprese operanti nel settore e la scarsa struttura aziendale, fondata sulla gestione famigliare e su una superficie agricola utilizzata estremamente ridotta, che poco si presta a lucri produttivistici e quantitativi. Una agricoltura che appare debole e pronta a trasformarsi in qualcos’altro o ad essere abbandonata, che costituisce una componente sempre più marginale dello stile di vita delle famiglie. • assenza di caratterizzazione delle produzioni sia vegetali che zootecniche attraverso produzioni di qualità che, se implementate, potrebbero aumentare la produttività delle aziende. Le tendenze riscontrate a livello comprensoriale attenuano però le criticità emerse nel territorio di Domegge che si vede partecipe di una tendenza di area vasta, che influisce su tutte le zone Cadorine, in cui il ruolo dell’agricoltura è andato sciamando negli anni a favore dell’affermarsi del settore manifatturiero con il distretto dell’occhiale. Industria Dalla lettura della situazione attualmente radicata sul territorio comunale, emerge come il settore industriale, sebbene non sia propriamente definibile in crisi, non sia tantomeno identificabile in uno stato di ripresa. A seguito della crisi iniziata alla fine degli anni Novanta, a partire dal 2005 è iniziata una fase di stabilità dei diversi ambiti produttivi, caratterizzata da una parte dall’arresto della decrescita del numero DIREZIONE VALUTAZIONE PROGETTI E INVESTIMENTI 4 COMMISSIONE REGIONALE VAS AUTORITÀ AMBIENTALE PER LA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA di Unità Locali impiegate nell’industria e dall’altra dal mantenimento dei modesti livelli di sviluppo raggiunti nei settori del commercio e dei servizi. Il forte sviluppo che ha conosciuto il “Distretto dell’occhiale” negli anni Ottanta ha oggi lasciato un’eredità problematica al territorio, contraddistinta dai seguenti caratteri: • Una complessa costellazione di attività produttive a “macchia di leopardo”, diffuse nel territorio, in particolare mescolate agli spazi residenziali; • Un numero non trascurabile di edifici, un tempo destinati ad attività produttive, oggi dismessi o ampiamente sotto – utilizzati e, per questo, oggetto di riconversione della destinazione d’uso. A questo proposito, dall’analisi degli interventi in corso nel territorio comunale, si è riscontrato come la maggior parte dei siti dismessi sia destinata a destinazione residenziale. Si segnala, infine, come l’adozione volontaria di sistemi di gestione di qualità non sia diffusa nella realtà produttiva del paese; questo a sottolineare come il miglioramento continuo e volontario delle prestazioni ambientali non sia ancora entrato a far parte della politica aziendale propria delle aziende localizzate nel territorio in questione. Energia Il territorio in questione non è caratterizzato da grosse criticità dal punto di vista dei quantitativi assoluti inerenti il consumo di energia elettrica. Rifiuti Non si riscontrano problematiche rilevanti in relazione a questa tematica. La percentuale di Raccolta Differenziata, pari al 40,7% nel 2007, evidenzia come questa non sia ancora predominante sulla gestione territoriale dei rifiuti, si segnala come la relativa influenza sia andata costantemente aumentando negli ultimi anni; infatti, dal 2004 al 2007 è stato riscontrato un aumento maggiore del 30% in termini di RD. Mobilità Dall’inquadramento della situazione viaria comunale, emerge come il traffico insistente lungo l’asse urbano della SS 51 bis, che attraversa l’intero abitato di Domegge, sia considerato e percepito come una delle più importanti criticità presenti sul territorio. A questo sono poi da aggiungere le conseguenze che tale infrastruttura ha apportato sul sistema insediativo locale: • indebolimento delle relazioni tra aree a monte e a valle della strada statale; • saldatura non completa tra i centri di Domegge e Vallesella. Turismo L’ambito comunale di Domegge svolge un ruolo pressoché marginale come attrattore turistico. Domegge, sebbene sia inserito in uno storico comprensorio turistico del Veneto e nonostante disponga di un importante patrimonio naturale (boschi, lago e montagne), rispetto ad altri ambiti territorialmente vicini, risulta interessato in minor misura dai movimenti turistici. Matrici ambientali Atmosfera Alla luce dello stato di fatto circa la situazione di qualità dell’aria presente nell’ambito territoriale considerato, il valutatore segnala come, in assenza di dati precisi sulle concentrazioni inquinanti non sia possibile identificare e valutare in modo corretto le eventuali problematiche caratterizzanti il territorio. L’unica centralina di misura geograficamente più vicina è quella ubicata ad Ospitale di Cadore, i cui dati si ritengono però non rappresentativi e, pertanto, utilizzabili ai fini di descrivere lo stato di qualità dell’aria del comune di Domegge, in quanto influenzati, quasi sicuramente, dalle condizioni di inquinamento proprie del comune di Belluno. Alla luce, comunque, della localizzazione geografica del territorio in questione (territorio di montagna) e del modesto sviluppo industriale e demografico il Valutatore ritiene auspicabile l’assenza di criticità sostanziali in termini di concentrazioni di inquinanti. Ambiente idrico superficiale Dal quadro conoscitivo attuale, emerge una situazione piuttosto problematica per quanto riguarda lo stato attuale di qualità delle acque superficiali; meno critica, ma comunque non buona, è, inoltre, la situazione concernente le acque lacustri. DIREZIONE VALUTAZIONE PROGETTI E INVESTIMENTI 5 COMMISSIONE REGIONALE VAS AUTORITÀ AMBIENTALE PER LA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA In particolare, si segnala come per il tratto del Piave considerato nel presente studio, siano stati riscontrati uno Stato Ecologico e Ambientale del corso d’acqua caratterizzati da valori tali da essere entrambi identificati nella classe IV - “stato scadente”. Suolo, Sottosuolo e Acque sotterranee. Alla luce dell’inquadramento della situazione caratterizzante i suoli del Comune di Domegge, il Valutatore ritiene che non siano presenti problematiche di rilievo concernenti tale tematica, subordinatamente anche all’ambiente montano caratteristico del territorio. Per tale motivo, si considera “normale” l’insorgenza dei fenomeni franosi ed erosivi documentati nella presente sezione. Gli unici elementi di debolezza, riscontrati dall’analisi dello stato di fatto, sono riconoscibili nei fenomeni di cedimento superficiale e di sprofondamento, dovuti ai processi di dissoluzione del substrato gessoso innescati dalla circolazione idrica subsuperficiale, che interessano la parte più bassa del territorio, attualmente occupata da insediamenti sia residenziali che industriali. In prossimità degli abitati di Vallesella e Domegge, infatti, questi fenomeni hanno rappresentato in passato e rappresentano tuttora un problema per la stabilità degli edifici. Si segnala, infine, l’incremento dei fenomeni di subsidenza, proprio di alcune aree del territorio comunale, a seguito di alcune modifiche apportate al sistema di circolazione idrica sotterranea. Biodiversità: Flora, fauna, paesaggio. Flora e fauna La situazione relativa alla biodiversità è buona. Ambiente idrico superficiale In questo sistema, l’indice IBE (relativo ai macroinvertebrati) ha evidenziato una situazione che denota l’esistenza di un ambiente idrico inquinato in cui le specie subiscono gravi minacce per la loro sopravvivenza. La qualità delle acque per il mantenimento della biodiversità non è soddisfacente. Pertanto, sarà necessario intervenire con azioni volte al miglioramento della situazione attuale, ponendosi come obiettivo nel breve periodo il raggiungimento di uno standard di qualità corrispondente alla II classe di qualità IBE (Ambiente poco inquinato). Per quanto riguarda il lago di Centro Cadore, ai fini della biodiversità si osserva la criticità dovuta ai cambiamenti delle quote idrometriche che non assicurano la colonizzazione di fitocenosi stabili. Paesaggio naturale (reti ecologiche ed habitat) Lo stato della connessione ecologica tra i versanti nord e sud del territorio sul fondovalle, è più vulnerabile a causa dello sviluppo lineare e continuo degli insediamenti abitativi e della principale via di comunicazione. Paesaggio antropico La situazione dell’evoluzione del paesaggio antropico denota uno spaesamento dovuto alla rapida trasformazione che ha, in parte, snaturato l’assetto storico dei luoghi e di conseguenza il paesaggio: la rapida proliferazione di edifici industriali è avvenuta in maniera diffusa e disordinata e, in seguito ad una crisi del settore industriale dell’occhiale, molti edifici non hanno attualmente una destinazione. Si segnala inoltre la diffusione di abitazioni unifamiliari, spesso all’interno di spazi recintati. Questo tipo di struttura abitativa è in parte riconducibile alla maggiore disponibilità economica dei residenti in seguito all’industrializzazione e al fenomeno delle “seconde case” a scopi turistici. Questa condizione crea un modello di espansione negativo, con tendenza al decentramento abitativo che comporta un maggiore consumo di suolo e quindi perdita di biodiversità. Inquinamento acustico Il territorio di Domegge è caratterizzato da alcune criticità di rilievo nell’ambito di questa tematica; la presenza di una dislocazione “a macchia di leopardo” delle attività produttive, che si trovano pertanto commiste agli spazi residenziali, si ritiene possa generare condizioni localizzate di disagio in termini di livelli sonori. Elemento, questo, che viene, tra l’altro, comprovato dalla classificazione acustica del territorio, che vede, all’interno del centro abitato, frequenti situazioni in cui zone classificate in classe IV si trovano direttamente a contatto con zone in classe III. Si segnala, poi, come l’inquinamento acustico prodotto dal traffico automobilistico generi i maggiori impatti in particolare lungo il tratto della SS51 bis che attraversa il centro abitato, specie nelle aree centrali del capoluogo e a Vallesella, dove il traffico interessa un gran numero di abitazioni, attività commerciali e del terziario diffuso. In particolare, a Vallesella, dove non è presente un insieme 6 DIREZIONE VALUTAZIONE PROGETTI E INVESTIMENTI COMMISSIONE REGIONALE VAS AUTORITÀ AMBIENTALE PER LA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA significativo e storicamente consolidato di edifici e spazi aperti, la presenza di traffico di attraversamento inibisce il consolidarsi di attività commerciali e di servizio lungo il tracciato stradale, a causa, per l’appunto, del disagio promosso in termini di rumorosità presente. Altra problematica concerne la zona industriale, che a causa delle lavorazioni praticate, è stata classificata in classe V. Sebbene gli alti livelli di rumore caratterizzanti queste zone non rappresentino di per se stessi una criticità, dal momento che la natura stessa di tale area implica l’instaurarsi di tali condizioni sonore, la problematica si instaura per il fatto che nel territorio in questione tale zona risulta adiacente al centro abitato, il quale, conseguentemente, almeno nelle zone più contigue all’area industriale, potrebbe vedere l’insorgere di condizioni di disagio. Radiazioni ionizzanti e non ionizzanti L’analisi della problematica delle radiazioni ionizzanti evidenzia un valore assolutamente in linea con la media del Veneto. Dal momento che, per la natura del substrato, non potranno mai essere raggiunti i valori estremamente bassi tipici della bassa pianura, si segnala come il dato di Domegge di Cadore sia da valutare positivamente se rapportato alla media della provincia di Belluno. Una criticità chiara è invece data dall’assenza di studi e dati pubblicati in merito all’analisi delle radiazioni ionizzanti nei fanghi e nei reflui dei depuratori urbani. Per quanto riguarda le radiazioni non ionizzanti, le sorgenti RF (trasmissioni a radio frequenza) hanno una limitata diffusione sul territorio: Domegge di Cadore non è interessata da forti concentrazioni di sorgenti, che riguardano tipicamente comuni di pianura densamente abitati. Le azioni di monitoraggio condotte dall’ARPAV dimostrano l’assenza di criticità in questo senso. Tuttavia, si segnala che a livello comunale non esiste un Piano delle stazioni radio base, ossia un documento che individui le stazioni radio base presenti e normi i siti idonei alle installazioni di future SRB nel territorio comunale. Per quanto riguarda le linee elettriche ad alta tensione, si segnala una situazione mediamente più critica rispetto alla media del Veneto e meno critica rispetto alla media della provincia di Belluno: a Domegge di Cadore vi sono 90 abitazioni all’interno delle distanze di rispetto stabilite dalla LR 27/1993. Ben 21 di queste rientrano nella fascia che stabilisce il valore di attenzione (DPCM 8/7/2003). − OBIETTIVI E TEMI DI SOSTENIBILITA’ DEL PIANO Il PAT conferma gli obiettivi indicati nel Documento Preliminare del PAT; l’amministrazione comunale ha esplicato nel Documento Preliminare del PAT gli obiettivi che si prefigge di raggiungere attraverso una serie di azioni specifiche. Ogni obiettivo è riferito ad una specifica tematica territoriale e concretizzato attraverso azioni ad hoc. Gli obiettivi sono: Per il Sistema Ambientale Il PAT provvede alla tutela delle risorse naturalistiche ed ambientali e all’integrità del paesaggio naturale, quali componenti fondamentali della “Risorsa Territorio”, rispetto alle quali è valutata la sostenibilità ambientale delle principali trasformazioni del territorio anche con riferimento a quanto previsto all’art. 4 LR 11/2004 e alla Direttiva 2001/42/CE. Per la difesa del suolo Perseguire la conformità al Piano di Assetto Idrogeologico degli interventi previsti all’interno del territorio comunale. Per il Territorio Rurale Salvaguardare gli aspetti storico – culturali che caratterizzano le attività rurali e attuare le politiche di sviluppo delle attività agricole e silvo-pastorali sostenibili, attraverso la promozione di specifiche opportunità. Per il Paesaggio Il PAT individua nelle “unità di paesaggio”, riconoscibili nelle aree agricole e nel territorio aperto più in generale, una dimensione strategica per “mettere a sistema” un insieme di temi e problemi. L’individuazione di “unità di paesaggio” dovrà articolare e precisare la grande partizione territoriale data dai due versanti vallivi, individuando e descrivendo con chiarezza caratteri, risorse, forme e modalità di tutela di un paesaggio fortemente strutturato dal supporto orografico e dalle caratteristiche geologiche. Per i centri storici DIREZIONE VALUTAZIONE PROGETTI E INVESTIMENTI 7 COMMISSIONE REGIONALE VAS AUTORITÀ AMBIENTALE PER LA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA L’avvio di un efficace processo di qualificazione dei centri storici rappresenta una priorità. Oltre alla necessità di salvaguardare il patrimonio storico e culturale in essi depositato, l’attivazione di una serie di progetti di recupero può rappresentare uno straordinario innesco per la valorizzazione del territorio ed il ri-orientamento di una società attraversata dalla crisi del distretto industriale. Per le infrastrutture di accessibilità e mobilità La qualità delle risorse naturali, un paesaggio dove “tutto si tiene” ed il patrimonio storico – testimoniale depositato nelle aree urbanizzate, invitano ad un atteggiamento prudente, nel quale è un contesto fortemente strutturato ad imprimere uno specifico carattere al progetto delle infrastrutture. Nel corso della costruzione del PAT verranno, pertanto, costruiti e confrontati scenari relativi al traffico di attraversamento, compatibili con le opportunità di relazione e i vincoli connessi alla viabilità di rilevanza sovracomunale. Per gli insediamenti esistenti e della qualità della vita all’interno delle aree urbane: Il PAT verifica l’assetto fisico funzionale degli insediamenti e promuove il miglioramento della funzionalità degli insediamenti esistenti e della qualità della vita all’interno delle aree urbane. Il PAT definisce, inoltre, gli interventi di riqualificazione e di possibile riconversione per le aree degradate. Per le attività produttive Perseguire la sostenibilità ambientale della produzione, attraverso sistemi di certificazione ambientale e l’adesione volontaria di singoli ad accordi con istituti di certificazione. Per il settore turistico – ricettivo Con l’obiettivo di promuovere l’evoluzione delle attività turistiche, coniugandole con l’attenzione alla sostenibilità, il PAT individua differenti profili di popolazione turistica, esistente o potenziale, ciascuno portatore di interessi e di esigenze differenti ma anche di risorse per il territorio comunale e la sua salvaguardia. Per i servizi: Incrementare e migliorare i servizi a scala territoriale. Nella seguente tabella vengono riportai sinteticamente gli obiettivi generali e specifici assunti dal PAT. OBIETTIVI GENERALI Tutela sistema Ambientale Difesa del suolo Territorio rurale OBIETTIVI SPECIFICI Riconoscere ed individuare gli elementi del paesaggio e le risorse ambientali Tutela e valorizzazione dei S.I.C – Z.P.S. Valorizzare diverse risorse locali, riconoscere diversi “stili” della sostenibilità Valutazione Ambientale Strategica degli effetti del piano, ovvero valutazione comparata e critica di tutte le matrici territoriali (naturali ed antropiche). Garantire l’efficienza della rete idrografica Tutela dell’assetto idrogeologico Ridurre il consumo di suoli agricoli Promuovere l’evoluzione multifunzionale, la sostenibilità dell’agricoltura e dell’uso delle risorse agro-silvo-pastorali Rafforzare le valenze paesaggistiche ed ambientali del territorio Valorizzazione e recupero del patrimonio edilizio rurale Tutelare e migliorare la qualità della vita nel centro storico Centri Storici Riorganizzazione della viabilità di attraversamento e della Infrastrutture di accessibilità e viabilità in ambito urbano. mobilità:un territorio a differenti velocità Incentivazione del “muoversi senza auto” Valutare ed arricchire la disponibilità di modelli Insediamenti esistenti e qualità delle vita insediativi ed abitativi Recupero dei volumi produttivi dismessi, spesso all’interno delle aree urbane frammisti agli spazi della residenza Perseguire la sostenibilità ambientale della produzione Attività produttive Valorizzazione e rafforzamento dei corridoi commerciali Promuovere l’evoluzione delle attività turistiche ricettive Settore turistico - ricettivo Paesaggio come sistema complesso DIREZIONE VALUTAZIONE PROGETTI E INVESTIMENTI 8 COMMISSIONE REGIONALE VAS AUTORITÀ AMBIENTALE PER LA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA Attrezzature e servizi Attenzione alla sostenibilità delle attività turistiche Integrazione di attrezzature e spazi aperti di uso collettivo AZIONI DEL PIANO Vengono, di seguito, riportate in maniera schematica tutte le azioni proposte nel PAT in esame. Le azioni sono suddivise in 8 categorie. Sistema ambientale – Tutela delle risorse naturalistiche e ambientali 1 valorizzare gli ambiti montani come principale risorsa di un sistema ambientale articolato e complesso 2 valorizzare la trama dei corsi d’acqua minori come “corridoi ecologici secondari” di connessione tra aree montane e di fondovalle 3 valorizzare le aree libere tra le diverse parti che compongono il sistema insediativo come elementi di connessione tra aree montane e di fondovalle 4 interpretare i diversi tipi di spazio abitabile come “habitat” dotati di specifiche qualità per l’arricchimento delle risorse ambientali 5 elevare le prestazioni ambientali degli interventi nei diversi tipi di spazio abitabile Difesa del suolo 6 7 8 attuare specifici interventi per situazioni critiche rilevate o potenziali mettere a punto regolazioni ed indirizzi finalizzati alla corretta regimazione idraulica delle aree di ristrutturazione urbanistica e di nuova urbanizzazione individuare e tutelare gli ambiti maggiormente esposti a rischio di dissesto idrogeologico Territorio rurale 9 limitare la destinazione della sau ad usi differenti da quello agricolo ed individuare linee preferenziali di sviluppo in ambiti non agricoli 10 favorire la ricostruzione del settore agricolo incoraggiando e valorizzando la sostenibilita’ delle produzioni e dell’allevamento, in particolare valorizzando le risorse presenti nel territorio e le condizioni favorevoli all’introduzione di particolari attività: (miele, produzione piccoli frutti, erbe officinali, latte e derivati,…) 11 valorizzare la redditività economica delle aree boschive, in particolare nell’organizzazione di un’efficiente fliera foresta – legno – energia e l’utilizzo della biomassa legno sotto nuove forma, ad alto rendimento energetico (es.: per teleriscaldamento) 12 promuovere la ricerca, l’innovazione e la certificazione nel settore primario per implementare politiche ambientali necessarie per un turismo di qualità 13 rafforzare e articolare il ruolo del settore agricolo anche attraverso l’integrazione con attività complementari (agriturismo, strutture per il tempo libero, adesioni a organizzazioni di filiera corta, valorizzazione dei prodotti locali,…) Paesaggio come sistema complesso 14 individuare e promuovere progetti di valorizzazione delle aree agricole e prative del fondovalle, con interventi di salvaguardia (non necessariamente conservativa) del paesaggio e di sostegno alla sua fruibilità 15 Individuare le più corrette modalità di riutilizzo degli edifici non funzionali all’agricoltura DIREZIONE VALUTAZIONE PROGETTI E INVESTIMENTI 9 COMMISSIONE REGIONALE VAS AUTORITÀ AMBIENTALE PER LA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA 16 Tutelare e favorire il recupero fisico e funzionale di edifici e complessi di interesse storico testimoniale e culturale 17 Tutelare e ricostruire l’organicità delle relazioni del territorio aperto con le tracce storiche di organizzazione del paesaggio: rustici, abitazioni, corsi d’acqua minori, sentieri 18 Elaborare regole per l’edificazione in ambito rurale Centri storici 19 recuperare e valorizzare i centri storici come luogo dell’abitare 20 favorire il costituirsi e consolidarsi di un corretto e stimolante mix funzionale nelle aree centrali 21 consolidare ed estendere la qualità dei centri storici con interventi mirati di nuova edificazione e ristrutturazione urbanistica che potranno riguardare aree di immediata prossimità Infrastrutture di accessibilità e mobilità In relazione alla viabilità di attraversamento e alla viabilità in ambito urbano: 22 riorganizzazione delle aree libere e dell’urbanizzazione lungo la ss 51 bis all’esterno dei centri consolidati, sia in funzione delle sue qualità ambientali, sia attraverso il riequilibrio paesistico delle attività insediate lungo il tracciato stradale; questo, facilitando l’accessibilità pedonale, introducendo dispositivi di fluidificazione e rallentamento del traffico, individuando spazi adeguati per la sosta automobilistica 23 Fornire apporti costruttivi ai processi di programmazione sovraordinata relativi al traffico di attraversamento 24 specializzazione e limitazione del ruolo della SS51 come asse portante del traffico a scala intercomunale, riducendo le interferenze con la viabilità locale 25 Connettere gli elementi portanti della viabilità di distribuzione locale In relazione all’obiettivo “muoversi senza auto”: 26 rafforzare il legame con la stazione ferroviaria come infrastruttura di accesso potenzialmente di grande rilevanza. fornire contributi costruttivi e sostenere politiche funzionali alla valorizzazione e il potenziamento dell’accessibilità ferroviaria 27 favorire l’utilizzo del trasporto pubblico anche attraverso l’appropriata localizzazione delle fermate e la realizzazione di adeguate strutture di supporto 28 aumentare l’estensione e migliorare la continuità della rete dei percorsi pedonali e ciclabili Funzionalità degli insediamenti esistenti e della qualità della vita all’interno delle aree urbane Nell’ambito residenziale: 29 articolare ed arricchire la disponibilità di modelli insediativi ed abitativi, in particolare attraverso gli interventi di recupero e di ristrutturazione urbanistica e prevedendo la realizzazione di una gamma diversificata di tipi di alloggi 30 regolare gli interventi di riqualificazione e sostituzione edilizia nelle aree caratterizzate da edilizia uni-bifamigliare DIREZIONE VALUTAZIONE PROGETTI E INVESTIMENTI 10 COMMISSIONE REGIONALE VAS AUTORITÀ AMBIENTALE PER LA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA 31 prevedere precise modalità per il recupero di volumi produttivi dismessi 32 favorire gli interventi di sistemazione stabile dei lotti liberi e delle aree rimaste intercluse attraverso una loro corretta tematizzazione e la realizzazione di interventi adeguati 33 individuare linee preferenziali di sviluppo per gli insediamenti residenziali e favorire la realizzazione di nuove residenze nelle frazioni 34 elaborare un adeguato dimensionamento dei volumi e delle superfici da destinare alla realizzazione di residenze e prevederne una corretta distribuzione negli ATO Nell’ambito delle attività produttive: 35 36 37 favorire il formarsi di un’adeguata consapevolezza ambientale nel ceto imprenditoriale, incoraggiare l’adesione volontaria a sistemi di certificazione ambientale elaborare regole per interventi di riforma delle componenti diffuse del distretto produttivo, valutando: la compatibilità ambientale dell’attività in rapporto alla localizzazione; dismissione avvenuta o prevedibile in tempi brevi; disponibilità al trasferimento, verificando la possibilità di incentivi (recupero del volume per altre destinazioni) ed il ricorso allo strumento del credito edilizio; l’effettiva funzionalità degli edifici localizzati e le relazioni con eventuali altre sedi dell’azienda; carattere isolato dell’attività o la sua localizzazione in una concentrazione spontanea di attività produttive; possibilità di integrazione rispetto ad insediamento produttivi pianificati. qualificare il paesaggio urbano degli insediamenti produttivi, facendolo evolvere verso conformazioni meno “dure” e più complesse. le strategie possono comprendere l’introduzione di nuove funzioni, la realizzazione di elementi di compensazione ambientale, la previsione di limitati ampliamenti, fino alle definizione di specifici progetti per il recupero di spazi nei quali si siano dati (o possono darsi, specie nelle zone di dimensioni più limitate) fenomeni di dismissione Nell’ambito del commercio: 38 tutelare i corridoi commerciali esistenti lungo i tratti urbani della SS51bis, favorendo una maggior articolazione funzionale e risolvendo le discontinuità esistenti 39 Completare ed estendere gli interventi di arredo urbano e qualificazione degli spazi pubblici dando la priorità a quelli che permettono una connessione organica ed una più agevole fruizione pedonale delle attività commerciali 40 Negli ambiti di maggior pregio e frequentazione eseguire interventi di traffic calming. Adeguare ed incrementare gli spazi di sosta automobilistica 41 Per migliorare la qualità della vita all’interno degli spazi a prevalente destinazione residenziale, anche in ragione dell’invecchiamento della popolazione, si tuteleranno gli esercizi commerciali minori e si favorirà la localizzazione di nuovi esercizi di vicinato, in associazione ad altre attività Nell’ambito del settore turistico – ricettivo 42 promuovere l’evoluzione delle attività turistico – ricettive adeguandole a differenti profili di popolazione turistica, esistente o potenziale DIREZIONE VALUTAZIONE PROGETTI E INVESTIMENTI 11 COMMISSIONE REGIONALE VAS AUTORITÀ AMBIENTALE PER LA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA 43 fornire contributi costruttivi alla definizione di politiche turistiche integrate, da discutere e confrontare con organizzazioni ed istituzioni alla scala della comunità montana e del comprensorio turistico cadorino 44 favorire il formarsi e consolidarsi di nuove professionalità turistiche e, in particolare, il consolidarsi della componente turistica nell’evoluzione dell’economia rurale verso modelli multi-funzionali 45 consolidare il sistema definito dai diversi operatori attivi nel settore turistico, sia formale che informale Principali servizi a scala territoriale 46 favorire la formazione di micro-centralità attraverso l’integrazione di attrezzature e spazi aperti di uso collettivo 47 valorizzazione delle aree per attrezzature sportive e loro integrazione con interventi di sistemazione paesaggistica Vengono di seguito riportate le più importanti azioni previste dal PAT, suddivise per matrice di interesse. Sono state selezionate le principali azioni che determinano degli effetti sulle varie matrici antropiche o ambientali. Matrici antropiche Agricoltura Il documento di “Piano di Assetto del Territorio” prevede determinati atteggiamenti di tutela del patrimonio agricolo nell’ambito della tematica “Territorio Rurale”. In tale campo il PAT intende perseguire due obiettivi: “Ridurre il consumo di suoli agricoli” e “Promuovere l’evoluzione multifunzionale e la sostenibilità dell’agricoltura e dell’uso delle risorse agro-silvo-pastorali”. Con l’obiettivo di ridurre il consumo di suoli agricoli, esso prevede di: • Limitare la destinazione della SAU ad usi differenti da quello agricolo ed individuare linee preferenziali di sviluppo in ambiti non agricoli. Azione che dovrà essere svolta mediante: La salvaguardia delle aree integre, confermando l’arresto dei processi di urbanizzazione diffusa; L’avvio di un processo di complessiva rifondazione delle caratteristiche produttive del settore primario, delle vocazioni colturali, delle relazioni con le risorse naturali con particolare riguardo per quelle boschive; La descrizione e classificazione del territorio rurale in relazione alla presenza di coltivazioni agricole e strutture aziendali, cercando di recuperare (anche integrando la coltivazione agricola con attività complementari) aree che oggi possono apparire non sufficientemente redditizie; L’individuazione delle risorse umane, economiche, progettuali e professionali, al fine di ricostruire un settore debole che è stato abbandonato negli ultimi decenni. Con l’obiettivo di promuovere la sostenibilità dell’agricoltura e dell’uso delle risorse agro-silvopastorali, tale strumento intende adottare le seguenti macroazioni: • Favorire la ricostruzione del settore agricolo incoraggiando e valorizzando la sostenibilità delle produzioni e dell’allevamento, in particolare valorizzando le risorse presenti nel territorio e le condizioni favorevoli all’introduzione di specifiche attività (produzioni di miele, piccoli frutti, erbe officinali, latte e derivati); • Valorizzare la redditività economica delle aree boschive, in particolare nell’organizzazione di un’efficiente filiera foresta – legno – energia e nell’incentivazione dell’utilizzo della biomassa legno sotto nuove forme, ad alto rendimento energetico (Es.: Teleriscaldamento); • Rafforzare e articolare il ruolo del settore agricolo anche attraverso l’integrazione con attività complementari (agriturismo, strutture per il tempo libero, adesioni a organizzazioni di filiera corta, valorizzazione dei prodotti locali,…). DIREZIONE VALUTAZIONE PROGETTI E INVESTIMENTI 12 COMMISSIONE REGIONALE VAS AUTORITÀ AMBIENTALE PER LA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA A questo proposito, nel PAT emerge come l’adozione di dette azioni comporti il soddisfacimento di azioni secondarie, quali: Trasformare in punti di forza le specificità del territorio e i vincoli che esse pongono alle possibilità di sviluppo dell’economia rurale, facendo leva su produzioni e servizi di qualità, dove le caratteristiche ambientali del contesto si traducono in un valore aggiunto del prodotto; Promuovere lo sviluppo di un’agricoltura improntata sull’impiego di tecnologie non inquinanti e finalizzata al risparmio di energia e di risorse non riproducibili; Favorire l’adozione di tecniche non inquinanti (lotta integrata, agricoltura biologica, recupero di tecniche colturali naturali che riducano al minimo o escludano l’impiego di prodotti chimici,…), eventualmente associate a forme di assistenza e di accompagnamento entro processi di certificazione delle aziende agricole; Promuovere la valorizzazione delle risorse boschive (in particolare per la produzione di legname da costruzione) in quanto rappresentano una valida alternativa di reddito e occupazione per le zone rurali; Individuare le più opportune soluzioni per incentivare la realizzazione di centrali a biomassa, valutando l’opportunità di realizzare piccoli impianti per la produzione di energie rinnovabili che utilizzino anche materie prima proveniente da interventi manutenzione – gestione delle aree boschive. Alla luce delle criticità riscontrate nel territorio, si ritiene che gli obiettivi definiti nel documento di Piano, e le relative azioni e sottoazioni mirate al loro conseguimento, siano coerenti e finalizzati alla risoluzione della maggior parte delle problematiche emerse nel settore agricolo. Industria – attività produttive Nell’ambito della tematica “Funzionalità degli insediamenti esistenti e qualità della vita all’interno delle aree urbane”, il documento di Piano prevede specifiche azioni riguardanti le attività produttive e commerciali. Per quanto concerne le attività produttive, l’intenzione del PAT è quella di perseguire la sostenibilità ambientale della produzione attraverso le seguenti azioni: • Favorire il formarsi di un’adeguata consapevolezza ambientale nel ceto imprenditoriale incoraggiando l’adesione volontaria a sistemi di certificazione ambientale; • Elaborare regole per interventi di riforma delle componenti diffuse del distretto produttivo (in particolare le attività classificate in zona D2), valutando: La compatibilità ambientale dell’attività in rapporto alla localizzazione; La dismissione avvenuta o prevedibile in tempi brevi; La disponibilità al trasferimento, verificando la possibilità di incentivi (recupero del volume per altre destinazioni) e il ricorso allo strumento del credito edilizio; L’effettiva funzionalità degli edifici localizzati e le relazioni con eventuali altre sedi dell’azienda; Il carattere isolato dell’attività o la sua localizzazione in una concentrazione spontanea di attività produttive; La possibilità di integrazione rispetto ad insediamenti produttivi pianificati. Considerando le criticità emerse dalla valutazione dello stato di fatto del settore industriale, si ritiene che gli interventi sopra citati, previsti dall’Amministrazione, rispondano complessivamente alle problematiche lasciate al territorio dal forte sviluppo del “Distretto dell’occhiale” (attività diffuse a “macchia di leopardo” sul territorio – N elevato di edifici produttivi dismessi o ampiamente sotto sviluppati) e alla netta mancanza di aziende certificate. Si ritiene, tuttavia, che in riferimento all’attuale fase di stasi che caratterizza il settore industriale, il grado di dettaglio proprio del documento di Piano non permetta di valutare l’efficacia degli interventi previsti nell’incentivare la ripresa di questo settore. Sarà, pertanto, compito del Piano degli Interventi scendere ad un maggior grado di dettaglio nella definizione delle azioni previste, definendo, tra l’altro, delle linee guida atte ad innescare una nuova fase di crescita del settore produttivo. Energia Si segnala, innanzitutto, come il Piano di Assetto del Territorio non affronti direttamente tale tematica. In questa sede non risulta, pertanto, possibile valutare l’effettiva efficacia dell’adozione di tale strumento pianificatorio nella risoluzione delle criticità emerse dall’analisi dello stato di fatto di tale matrice. DIREZIONE VALUTAZIONE PROGETTI E INVESTIMENTI 13 COMMISSIONE REGIONALE VAS AUTORITÀ AMBIENTALE PER LA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA Compito del Piano degli Interventi sarà quello di dettagliare gli interventi previsti, prevedendo anche la definizione di linee guida atte a promuovere una maggiore sensibilizzazione negli imprenditori verso la tematica del risparmio energetico e dell’uso di fonti di energia rinnovabili, nonché ad incentivare, presso le imprese, la realizzazione di interventi di ottimizzazione dell’efficienza energetica. Rifiuti Analogamente al settore energetico, il Piano di Assetto del Territorio non affronta direttamente tale tematica, per la quale, comunque, non sono state riscontrate problematiche rilevanti dall’analisi territoriale sullo stato di fatto. Alla luce di quanto detto, si ritiene che il grado di dettaglio che caratterizza il documento di Piano non permetta di valutare l’efficacia degli interventi previsti dall’Amministrazione nell’incentivare, nell’ambito comunale, la Raccolta Differenziata, attualmente caratterizzata da una percentuale di adesione poco superiore al 40%. Sarà, pertanto, compito del Piano degli Interventi prevedere la definizione di linee guida atte a promuovere un incremento della percentuale di Raccolta Differenziata nel territorio comunale. Trasporti - mobilità Relativamente alla matrice dei trasporti e, specificatamente, per la tematica del traffico, il documento di Piano prevede una serie di interventi ad-hoc nell’ambito della tematica “Infrastrutture di accessibilità e mobilità: un territorio a differenti velocità”: • Riorganizzazione delle aree libere e dell’urbanizzazione lungo la SS51 bis all’esterno dei centri consolidati, sia in funzione delle sue qualità ambientali, sia attraverso il riequilibrio paesistico delle attività insediate lungo il tracciato stradale, facilitando l’accessibilità pedonale, introducendo dispositivi di fluidificazione e rallentamento del traffico ed individuando spazi adeguati per la sosta automobilistica; • Fornire apporti costruttivi ai processi di programmazione sovraordinata relativi al traffico di attraversamento; • Specializzazione e limitazione del ruolo della SS51bis Alemagna come asse portante del traffico a scala intercomunale, riducendo le interferenze con la viabilità locale; • Connessione degli elementi portanti della viabilità di distribuzione locale. In relazione, poi, all’obiettivo di ridurre l’utilizzo dell’auto, il PAT prevede di: • Rafforzare il legame con la stazione ferroviaria di Calalzo come infrastruttura di accesso potenzialmente di grande rilevanza; fornire contributi costruttivi e sostenere politiche funzionali alla valorizzazione e al potenziamento dell’accessibilità ferroviaria; • Favorire l’utilizzo del trasporto pubblico anche attraverso l’appropriata localizzazione delle fermate e la realizzazione di adeguate strutture di supporto; • Aumentare l’estensione e migliorare la continuità della rete dei percorsi pedonali e ciclabili. Turismo Nell’ambito della tematica “Funzionalità degli insediamenti esistenti e della qualità della vita all’interno delle aree urbane”, il documento di Piano prevede specifiche azioni riguardanti il settore turistico. Con l’obiettivo di promuovere l’evoluzione delle attività turistiche, coniugandole con l’attenzione alla sostenibilità, il PAT si propone di individuare i differenti profili della popolazione turistica, esistente o potenziale, ciascuno portatore non solo di interessi e di differenti esigenze ma anche di importanti risorse per il territorio comunale. A questo proposito vengono di seguito riportate le azioni che l’Amministrazione Comunale intende adottare: • Promuovere l’evoluzione delle attività turistico – ricettive, adeguandole a differenti profili di popolazione turistica, esistente o potenziale; • Fornire contributi costruttivi alla definizione di politiche turistiche integrate, da discutere e confrontare con organizzazioni e istituzioni a scala di Comunità Montana e di comprensorio turistico cadorino; • Favorire il formarsi e il consolidarsi di nuove professionalità turistiche e, in particolare, il consolidarsi della componente turistica nell’economia rurale verso modelli multifunzionali; • Consolidare il sistema definito dai diversi operatori attivi nel settore turistico, sia formale che informale. DIREZIONE VALUTAZIONE PROGETTI E INVESTIMENTI 14 COMMISSIONE REGIONALE VAS AUTORITÀ AMBIENTALE PER LA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA Anche nell’ambito della tematica “Il territorio rurale”, con l’obiettivo di promuovere l’evoluzione multifunzionale, la sostenibilità dell’agricoltura e dell’uso delle risorse agro – silvo-pastorali, il PAT prevede specifiche azioni mirate allo sviluppo del settore turistico, ovvero: • Promuovere la ricerca, l’innovazione e la certificazione nel settore primario per implementare le politiche ambientali necessarie per un turismo di qualità; • Rafforzare e articolare il ruolo del settore agricolo anche attraverso l’integrazione con attività complementari (agriturismo, strutture per il tempo libero, adesione a organizzazione di filiera corta, valorizzazione dei prodotti locali,…). Alla luce della situazione turistica comunale, secondo la quale Domegge esercita un ruolo piuttosto marginale come attrattore turistico, si ritiene che le azioni sopra citate rispondano complessivamente alla risoluzione di tale criticità. Matrici ambientali Atmosfera Si specifica come nell’insieme delle azioni previste dal documento di Piano non siano contemplati interventi inerenti specificatamente la matrice aria. A questo proposito si ribadisce quanto già specificato nella sezione riguardante l’analisi dello stato di fatto, ovvero, che data la localizzazione geografica del territorio e il modesto sviluppo demografico e industriale, se confrontato con altre realtà, si ritiene auspicabile l’assenza di criticità sostanziali in termini di qualità dell’aria. Ambiente idrico superficiale Al fine di conseguire l’obiettivo di garantire l’efficienza della rete idrografica e la tutela dell’assetto idrogeologico, nell’ambito della tematica “Difesa del suolo” il PAT si propone di: • Attuare specifici interventi per situazioni critiche rilevate o potenziali; • Mettere a punto regolazioni e indirizzi finalizzati alla corretta regimazione idraulica delle aree di ristrutturazione urbanistica e di nuova urbanizzazione. Alla luce delle criticità emerse dall’analisi delle condizioni attuali in cui versano i corsi d’acqua presenti sul territorio, si ritiene che il grado di dettaglio che caratterizza la descrizione delle azioni previste dal Documento di Piano non permetta di valutare l’efficacia degli interventi previsti dall’Amministrazione nei confronti di una completa risoluzione delle problematiche riscontrate. Sarà compito del Piano degli Interventi dettagliare maggiormente le azioni che si intendono adottare, definendo, tra l’altro linee guida che permettano il conseguimento degli Obiettivi di Qualità previsti per i corpi idrici superficiali dal D.Lgs 152/2006, secondo il quale, entro la fine del 2008, ogni corso d’acqua deve conseguire almeno lo stato di qualità “Sufficiente”. Suolo, sottosuolo e acque sotterranee Analogamente a quanto riportato per la matrice “Ambiente idrico superficiale”, anche per la matrice “Suolo” sono previste specifiche azioni nell’ambito della tematica “Difesa del suolo”. Come sopra, al fine di perseguire l’obiettivo di garantire l’efficienza della rete idrografica e la tutela dell’assetto idrogeologico, il PAT si propone di: • Attuare specifici interventi per situazioni critiche rilevate o potenziali; • Individuare e tutelare gli ambiti maggiormente esposti a rischio di dissesto idrogeologico. • Mettere a punto regolazioni e indirizzi finalizzati alla corretta regimazione idraulica delle aree di ristrutturazione urbanistica e di nuova urbanizzazione. Le azioni che verranno perseguite dal Piano di Assetto del Territorio, sebbene definite in modo generico per la natura stessa del documento, appaiono finalizzate alla risoluzione della maggior parte delle criticità messe in luce dall’analisi dello Stato di Fatto di tale matrice. Biodiversità (flora, fauna e paesaggio) Per la matrice “biodiversità” il Piano di Assetto del Territorio provvede alla tutela delle risorse naturalistiche e ambientali e all’integrità del paesaggio naturale, quali componenti fondamentali della “Risorsa Territorio”, secondo i principi dello sviluppo sostenibile. In particolare, nell’ambito della tematica “Sistema ambientale – Tutela delle risorse naturalistiche e ambientali”, l’Amministrazione Comunale intende conseguire due obiettivi: da una parte, la tutela e la valorizzazione dei SIC e ZPS, e dall’altra, la valorizzazione delle diverse risorse locali, nonché riconoscere diversi “stili” della sostenibilità. DIREZIONE VALUTAZIONE PROGETTI E INVESTIMENTI 15 COMMISSIONE REGIONALE VAS AUTORITÀ AMBIENTALE PER LA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA Tra le azioni proposte, ascrivibili direttamente alla matrice “biodiversità” (flora, fauna e paesaggio naturale), si segnalano: • La valorizzazione degli ambiti montani come principale risorsa di un sistema ambientale articolato e complesso; • La valorizzazione della trama dei corsi d’acqua minori come “corridoi ecologici secondari” di connessione tra aree montane e di fondovalle; • La valorizzazione delle aree libere tra le diverse parti che compongono il sistema insediativo, come elementi di connessione tra le aree montane e di fondovalle; • L’interpretazione dei diversi tipi di spazio abitabile come “habitat” dotati di specifiche qualità per l’arricchimento delle risorse naturali; • L’individuazione e la promozione di progetti di valorizzazione delle aree agricole e prative del fondovalle, con interventi di salvaguardia (non necessariamente conservativa) del paesaggio e di sostegno alla sua fruibilità; Per quanto concerne la tutela del paesaggio antropico si segnalano le seguenti azioni, previste nell’ambito della tematica “Il paesaggio come sistema complesso” al fine di conseguire la valorizzazione e il recupero del patrimonio edilizio rurale, nonché la tutela ed il miglioramento della qualità della vita del centro storico: • Individuazione delle più corrette modalità di riutilizzo degli edifici non funzionali all’agricoltura; • Tutela ed incentivo del recupero fisico e funzionale di edifici e complessi di interesse storico testimoniale e culturale; • Tutela e ricostruzione dell’organicità delle relazioni del territorio aperto con tracce storiche di organizzazione del paesaggio: rustici, abitazioni, corsi d’acqua minori, sentieri,…; • Elaborazione di regole per l’edificazione in ambito rurale. Nell’ambito, poi, della tematica “Centri storici”, al fine di tutelare e migliorare la qualità della vita in essi, il PAT si propone di: • Recuperare e valorizzare i centri storici come luogo dell’abitare; • Favorire il costruirsi ed il consolidarsi di un corretto e stimolante mix funzionale nelle aree centrali; • Consolidare ed estendere la qualità dei centri storici con interventi mirati di nuova edificazione e ristrutturazione urbanistica che potranno riguardare aree di immediata prossimità. Alla luce delle problematiche riscontrate dall’analisi dello stato di fatto delle matrici “biodiversità” e “paesaggio naturale”, per lo più concernenti l’interruzione della continuità ecologica tra riva sinistra e destra del Piave dovuta agli insediamenti antropici, si ritiene che i sopraccitati obiettivi ed azioni mirate al loro conseguimento, siano coerenti e mirate alla risoluzione della maggior parte delle criticità evidenziate. Medesima considerazione può essere adottata anche in riferimento a quanto riscontrato dalla descrizione dello stato di fatto della matrice “paesaggio antropico”. Inquinamento acustico – Radiazioni Ionizzanti e non – Salute umana Si specifica come nell’insieme delle azioni previste dal Piano di Assetto del Territorio non siano contemplate azioni mirate specificatamente a tali tematiche. Sarà, pertanto, compito del Piano degli Interventi dettagliare per ciascuna matrice, Inquinamento acustico, Radiazioni Ionizzanti e non ionizzanti e salute umana, gli interventi che la futura Pianificazione intende adottare. − PROCESSO DI CONCERTAZIONE/CONSULTAZIONE Le procedure adottate nella formazione del PAT di Domegge di Cadore sono elencate qui di seguito: • Con Delibera di Giunta N. 28 del 12/05/2008, è stato adottato il Documento Preliminare del PAT con l’approvazione dello schema di accordo di pianificazione con la regione Veneto; • Con Delibera di Giunta N.52 del 11/12/2008, è stata approvata l’integrazione all’accordo di pianificazione già approvato in data 12/05/2008 con il coinvolgimento della Provincia di Belluno; • In data 04/06/2008 il Comune di Domegge di Cadore ha indetto una assemblea pubblica di presentazione del Documento Preliminare al PAT rivolto anche alle Associazioni economiche, sociali portatrici di rilevanti interessi sul territorio di interessi diffusi (inviti prot. 2998 del DIREZIONE VALUTAZIONE PROGETTI E INVESTIMENTI 16 COMMISSIONE REGIONALE VAS AUTORITÀ AMBIENTALE PER LA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA 27/05/2008). La riunione si è svolta per alcune tematiche anche nella giornata successiva 05/06/2008. Come dichiarato da responsabile dell’ufficio tecnico del Comune di Domegge di Cadore, in merito ai documenti di cui sopra non sono state presentate osservazioni. Per questo motivo a seguito anche della verifica degli esiti degli incontri il Comune ha ritenuto di confermare gli obiettivi e le strategie previsti nel Documento Preliminare. • La Giunta Comunale ha dichiarato conclusa la fase di Concertazione/Consultazione con DGC n.10 del 30/03/2009. • Il Consiglio Comunale con Delibera N.09 del 06/04/2009 ha adottato il PAT redatto ai sensi della L.R. N.11/04, assieme al Rapporto Ambientale ed alla Sintesi Non Tecnica. Dopo l’adozione da parte del Consiglio Comunale del PAT e quindi del Rapporto Ambientale, e dei relativi allegati, è stato dato avvio alla fase di pubblicizzazione e pubblicazione dei documenti approvati mediante deposito presso l’Albo Pretorio del Comune. Dell’avvenuta adozione è stata data pubblicazione anche su N.2 quotidiani a tiratura regionale (Corriere delle Alpi del 25/04/2009 e Europa del 25/04/2009). Il Comune di Domegge di Cadore ha inviato ad Associazioni economiche e sociali, ad Enti istituzionali e Competenti in materia Ambientale (nota prot. N.1854 del 10/04/2009), un invito a visionare i documenti del PAT e a formulare osservazioni o proposte al fine di contribuire al perfezionamento dei documenti che lo compongono. Il Comune, con nota prot. n.6116 del 02.12.2009 dichiara che a quella data non erano pervenuti pareri da parte di Enti competenti in materia ambientale. − VERIFICA DELLA COERENZA ESTERNA ED INTERNA Il Rapporto Ambientale ha verificato la congruità di Obiettivi ed Azioni di Piano nei riguardi delle componenti ambientali (Coerenza interna) e degli strumenti di governo urbanistico (Coerenza esterna). la coerenza interna Il processo di valutazione ambientale è stato completato sviluppando l’analisi di coerenza del Piano (sue azioni) con gli obiettivi del Piano medesimo. La coerenza interna è stata verificata mediante la realizzazione di due matrici di coerenza; una fra obiettivi con evidenziata la correlazione alta/bassa/nulla e la relativa influenza reciproca tra obiettivi positiva/negativa/nulla, l’altra tra gli obiettivi e le matrici territoriali con evidenziati effetti positivi-sinergici, negativi conflittuali, nullineutri. La coerenza esterna Il valutatore riporta una analisi di Coerenza esterna delle strategie di Piano con gli obiettivi di sostenibilità ambientale contenute in Piani e programmi sovraordinati (PTCP e PTRC), piani e programmi di settore, piani di livello comunale. In questa fase di valutazione, si analizza la coesistenza sullo stesso ambito territoriale di strategie e indicazioni normative differenti, in termini di livello gerarchico e di criticità normata. Si valutano, quindi, le possibili sinergie positive e negative tra obiettivi e strategie diverse e si individuano eventuali soluzioni per valorizzare effetti positivi e mitigare o eliminare conflitti. Complessivamente il Valutatore fa emergere una generale coerenza del piano con gli strumenti di livello sovraordinato. − IL DIMENSIONAMENTO DEL PIANO Il PAT è stato dimensionato tenendo conto della capacità insediativa residua del PRG vigente e considerando le esigenze abitative stimate per il decennio 2008–2017, sulla base dell’andamento demografico, delle dinamiche e delle caratteristiche dei processi di urbanizzazione. Il carico insediativo aggiuntivo previsto dal PAT (NTA – Titolo V) è così ripartito tra le diverse destinazioni d’uso: residenza (volume) mc. 198.800 attività commerciali (superficie lorda di pavimento) mq. 2.000 DIREZIONE VALUTAZIONE PROGETTI E INVESTIMENTI 17 COMMISSIONE REGIONALE VAS AUTORITÀ AMBIENTALE PER LA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA attività direzionali (superficie lorda di pavimento) mq. 2.000 attività turistico ricettive (superficie lorda di pavimento) mq. 1.000 attività produttive (superficie territoriale) mq. 7.000 Il valutatore, con il documento di integrazione al R.A., sottolinea che la previsione di 198.800 mc per volumi residenziali, determinata dalla volumetria residua del PRG vigente, sarà soggetto ad un calo fisiologico e che pertanto il dato reale sarà di circa 159.000-160.000 mc. − INDIVIDUAZIONE DEGLI AMBITI TERRITORIALI OMOGENEI (ATO) Premessa Il PAT di Domegge di Cadore suddivide il territorio comunale in Ambiti Territoriali Ottimali (ATO) come indicato dalla normativa Regionale Vigente (LR n.11/04): • ATO 1 Sistema insediativo; • ATO 2 Versanti; • ATO 3 Monumenti Dolomitici e Terre Alte; • ATO 4 Lago Il carico insediativo aggiuntivo e gli standard urbanistici da soddisfare sono quindi stati distribuiti nei differenti ATO. Unità di misura Quantità Residenze su aree libere mc 189.500 Commerciale (slp) mq 2.000 Direzionale (slp) mq 2.000 Turistico ricettivo (slp) mq 2.000 Produttivo (S.T.) mq 7.000 Aree a standard ATO 2 Versanti mq 44.589,43 Residenze su aree libere mc 9.300 Aree a standard mq 1.854 --- --- mq mq 1.000,00 1.000 DESCRIZIONE ATO 1 Sistema insediativo ATO 3 Monumenti Dolomitici e Terre Alte --ATO 4 Lago Turistico-ricettivo (slp) Aree a standard. Va precisato che il PAT non individua una specifica “disciplina” per gli ATO, ma sono utilizzati come strumenti di controllo del sistema delle trasformazioni, ovvero: • delle quantità impiegabili nelle strategie di trasformazione e modificazione; • delle azioni di salvaguardia e tutela di valori culturali e risorse ambientali A tale proposito, si evidenzia che l’ATO 1, specifico per il sistema insediativo, è suddiviso in cinque sub-ATO: • 1.1 Domegge • 1.2 Vallesella • 1.3 Grea • 1.4 Insediamenti produttivi • 1.5 Connessione lineare DIREZIONE VALUTAZIONE PROGETTI E INVESTIMENTI 18 COMMISSIONE REGIONALE VAS AUTORITÀ AMBIENTALE PER LA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA Una volta approvato il PAT, il Piano degli Interventi (PI) dovrà prevedere nei diversi sub-ATO una distribuzione dei volumi a destinazione come evidenziato nella tabella di seguito riportata: totale sub - ATO 1.1 totale sub - ATO 1.2 totale sub - ATO 1.3 totale sub - ATO 1.5 Volume residenziale 128.350 38.500 18.500 4.150 mc. mc. mc. mc. Il carico insediativo aggiuntivo è comprensivo dell’edificabilità residua prevista dal PRG vigente e al netto del volume previsto da strumenti urbanistici attuativi vigenti, dai progetti in corso di realizzazione e degli interventi di riqualificazione e riconversione. Come si evince da quanto sopra detto e dalle tabelle riportate, si capisce che l’ambito insediativo consolidato ricade quasi esclusivamente all’interno dell’ATO 1, riducendo così l’impatto del sistema antropico al minimo. Le previsioni urbanistiche sono localizzate anch’esse localizzate prevalentemente nell’ATO 1 con alcune piccole eccezioni nell’ATO 2 e 4. L’ATO 3 che interessa i monumenti naturali (Dolomiti e Terre Alte) è escluso dalla possibilità di realizzazione di interventi urbanistici. Per ridurre gli impatti delle attività antropiche ed il peso delle nuove previsioni urbanistiche sulle componenti naturali, riducendo conseguentemente il consumo di risorse naturali, il PAT include indirizzi normativi per la tutela delle risorse ambientali, per la valorizzazione delle peculiarità locali, per il risparmi energetico, per la sostenibilità degli interventi urbanistici. Come indicato dalle Norme Tecniche di Attuazione del PAT, il PI definirà gli interventi edilizi per le aree urbanizzate esistenti e di nuova realizzazione, in rapporto ad obiettivi di sostenibilità, valorizzando: • la densità medio alta associata alla compattezza per la costruzione di un “ambiente urbano”, articolato e complesso in termini funzionali, sociali e di reddito; • la bassa densità associata alla compattezza per la realizzazione di ambiti di naturalità diffusa, sia all’interno che all’esterno delle aree consolidate; • la bassa densità associata a conformazioni lineari per la realizzazione di ambiti di transizione tra differenti condizioni ambientali e tra queste e le aree urbanizzate. Il PI definisce, inoltre, alcuni requisiti di sostenibilità ambientale per gli interventi edilizi, quali ad esempio: • adottare accorgimenti e dispositivi per l’efficienza energetica degli edifici. • ridurre l’impronta ecologica del settore delle costruzioni favorendo il riuso in alternativa alla nuova edificazione e la ristrutturazione; Il PAT definisce indirizzi da specificare con il PI per gli interventi di riqualificazione del territorio rurale e boschivo e della viabilità rurale di interesse paesaggistico ed ambientale, quali: • incentivare metodi di gestione del territorio rispettosi degli ecosistemi rurali-forestali e compatibili con i caratteri del paesaggio; • favorire il risparmio ed un utilizzo razionale delle risorse idriche; • orientare l’attività aziendale verso la produzione di servizi ambientali, anche in relazione alle potenzialità ricreative, sportive e culturali presenti. − METODOLOGIA DI VALUTAZIONE Il Rapporto Ambientale esplica le sue finalità valutative mediante la costruzione di scenari differenziati che prefigurano i possibili effetti sull’ambiente conseguenti alle diverse scelte di piano. Il PAT prevede i probabili assetti ambientali derivanti dalle azioni del Piano (scenario di PAT) ma anche da possibili scenari alternativi. Tutte le valutazioni si basano su indicatori, ossia su quei strumenti in grado di fornire informazioni in forma sintetica su di un fenomeno complesso. Il valutatore ha individuato degli indicatori di stato/impatto e ad ognuno di questi ha assegnato un giudizio quantitativo (peso). Sono state predisposte delle matrici di confronto a coppie al fine di attribuire un peso ai diversi comparti ambientali e agli indicatori di stato/progetto di ciascun comparto ambientale preso in esame. Il valutatore ha presentato una valutazione qualitativa della coerenza e della sostenibilità del PAT mediante la predisposizione di due matrici: 19 DIREZIONE VALUTAZIONE PROGETTI E INVESTIMENTI COMMISSIONE REGIONALE VAS AUTORITÀ AMBIENTALE PER LA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA • matrice di coerenza tra le azioni e gli obiettivi di Piano; • matrice di coerenza tra azioni del PAT e criteri di sostenibilità; La prima di queste matrici pone a confronto le azioni con gli obiettivi del PAT mettendo in evidenza la correlazione positiva, negativa e nulla. Dalla lettura di questo primo confronto emerge che per alcuni obiettivi sono state segnalate delle potenziali negatività (Sistema ambientale, Difesa del suolo, Territorio Rurale, Paesaggio, Infrastrutture di accessibilità e mobilità, Funzionalità insediamenti esistenti, Attività produttive). Per tre tematismi (Centri storici, Settore turistico-ricettivo, Servizi) non si evidenziano incoerenza. Gli obiettivi di Sistema Ambientale, Difesa del Suolo, Territorio Rurale e Paesaggio, non sono in coerenza con le azioni proposte nell’ambito delle Infrastrutture di accessibilità e mobilità e con quelle della Funzionalità degli insediamenti esistenti e delle Attività produttive. Gli obiettivi per le Infrastrutture di accessibilità e mobilità, Funzionalità degli insediamenti esistenti e per le Attività produttive, sono risultati in potenziale incoerenza con le azioni previste nell’ambito della matrice Sistema Ambientale. La matrice elaborata al fine di valutare la sostenibilità delle azioni mediante la coerenza tra azioni e criteri di sostenibilità; vengono messi in risalto possibili effetti positivi, negativi, negativi compensabili e/o mitigabili. Tale matrice mette in evidenza anche una correlazione tra azioni e criteri (diretta e indiretta), il tempo di comparsa dell’effetto azione (B breve termine, M medio termine, L lungo termine), la durata degli effetti delle azioni di piano (permanente/irreversibile o temporaneo/reversibile). − ALTERNATIVE DI PIANO ED OPZIONE ZERO Il valutatore ha messo in relazione le azioni promosse dal PAT con quelle del “non Piano” utilizzando gli stessi indicatori; questa comparazione di risultati mette in evidenza che le azioni del PAT sono in grado di migliorare le condizioni ambientali proprie del territorio comunale. L’Ipotesi zero L’ipotesi “zero”, ovvero il non Piano vuole verificare quale possa essere l’evoluzione dell’ambiente nel caso in cui non intervenga il PAT. Viene effettuata una valutazione quantitativa di questo scenario alternativo che vede l’applicazione futura dell’attuale PRG. Si è fatto riferimento alle principali fonti di pressione ambientale riscontrabili, ossia: • le emissioni atmosferiche legate al traffico veicolare ed alla produzione industriale (emissioni di specie metalliche legate alla produzione dell’occhiale); • la presenza di discariche; • l’estensione della rete elettrica con l’esposizione della popolazione a campi elettromagnetici. Lo scenario alternativo In sede di concertazione e/o consultazione sono emerse alcune osservazioni rispetto agli obiettivi contenuti nel Documento Preliminare. Le proposte avanzate hanno riguardato i seguenti temi: • Infrastrutture viarie: volontà di non realizzare la nuova circonvallazione prevista dal PRG; • Turismo: valorizzazione turistica delle zone prossime al lago e di recupero a fini alberghieri dei volumi produttivi dismessi; • Spazio residenziale: riconversione residenziale di edifici posti in zone produttive e richieste di espansioni residenziali; • Attività Commerciali: riqualificare le attività commerciali nei centri consolidati e riconvertire a commerciale di edifici dismessi. Prendendo in esame tali proposte il valutatore ha applicato la stessa metodologia di valutazione del Piano utilizzando indicatori relativi all’utilizzo della superficie territoriale e risultando come risultato una ricaduta negativa maggiore di quella emersa valutando le scelte di Piano. − L’IMPRONTA ECOLOGICA DIREZIONE VALUTAZIONE PROGETTI E INVESTIMENTI 20 COMMISSIONE REGIONALE VAS AUTORITÀ AMBIENTALE PER LA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA L’impronta Ecologica ha funzioni esclusivamente comparative e può dare interessanti informazioni di massima (non assolute); l’impronta ecologica riassume in un unico indicatore diversi fattori che determinano un impatto sull’ambiente. L’approccio del valutatore all’impronta ecologica nel Comune di Domegge non è di tipo analitico; considerato che il territorio di Domegge di Cadore è quasi interamente (97,73%) occupato da boschi e prati, e solo una parte minima è interessato dal sistema antropico (2,27%), si definisce “superficie antropica” come impronta ecologica del territorio urbanizzato di Domegge, mentre si definisce “capacità di carico” la superficie del territorio naturale. Il valutatore evidenzia che la differenza tra capacità di carico e impronta ecologica produce un valore positivo mettendo in risalto una elevata biocapacità residua del territorio di Domegge. − MITIGAZIONI E COMPENSAZIONI Gli interventi di mitigazione previsti, sono proposti nella tabella che segue e sono riferiti a specifiche fasi del PAT. Fasi/Attività Azioni Favorire la ricostruzione del settore agricolo Aumento valore ambientale complessivo Percorsi ciclabili Valorizzazione degli itinerari e della continuità delle reti Siti Importanza Comunitaria di Mantenimento valorizzazione Siti Importanza Comunitaria di e Tutela dei siti Mantenimento valorizzazione e Rete ecologica Mantenimento valorizzazione e Qualità della vita all’interno dell’insediamento Ristrutturazione urbanistica di ambiti produttivi dismessi Centri storici − del Mitigazioni previste Si tratta di incentivare le aziende del Comune di Domegge a informarsi sulla possibilità di attuare forme di governo del territorio che diano maggiori garanzie di coerenza ecologico-naturalistica Si tratta di incentivare questa tipologia di attività. Forme adeguate di comunicazione possono incentivare l’uso della pista ciclabile quale itinerario preferenziale almeno nella bella stagione All’interno di tali aree devono essere individuate le eventuali opere incongrue; il PAT ne deve prescrivere la demolizione e7o conformazione e disciplina del procedimento e delle modalità di attribuzione e gestione del credito edilizio All’interno ed in prossimità dei Siti di Importanza Comunitaria, tutti gli interventi ammessi sono subordinati alla preventiva valutazione di incidenza, ai sensi della normativa di settore vigente Eventuali recuperi e cambio di destinazione d’uso dovranno essere svolti secondo criteri di Sostenibilità in rapporto alle esigenze di tutela del tessuto edilizio storico e delle capacità infrastrutturale e di mobilità dei centri storici, nonché di integrazione della popolazione, per evitare o ridurre fenomeni di degrado edilizio e sociale Le aree e fasce con vegetazione naturale, spontanea o di nuovo impianto devono essere salvaguardate come elementi del PAT; la loro funzione è garantita solo dalla continuità degli habitat Per gli interventi di espansione/ ristrutturazione urbanistica previsti dal PAT, il P.I. dovrà individuare le più opportune forme di mitigazione del carico urbanistico perseguendo obiettivi di perequazione VALUTAZIONE D’INCIDENZA AMBIENTALE DIREZIONE VALUTAZIONE PROGETTI E INVESTIMENTI 21 COMMISSIONE REGIONALE VAS AUTORITÀ AMBIENTALE PER LA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA Per quanto riguarda la valutazione dell’incidenza che l’attuazione del Piano potrebbe avere sui SIC IT3230080 “Val Talagona-Gruppo Monte Cridola-Monte Duranno”, SIC/ZPS IT3230081 “Gruppo Antelao – Marmarole – Rorapis” , ZPS IT3230089 “Dolomiti del Cadore e del Comelico”, la Direzione Pianificazione Territoriale e Parchi ha espresso il proprio parere n. URB/2009/34 nella seduta del 06/04/2009 con le seguenti prescrizioni: • La progettazione definitiva di ogni singolo intervento, come previsto dalla normativa in vigore, contenga la relazione di incidenza ambientale, con la quale verranno considerati tutti i disturbi arrecati alla zona protetta, le eventuali azioni di mitigazione proposte e/o le eventuali alternative proposte; • Sia seguito il controllo per quanto attiene lo smaltimento dei rifiuti, la raccolta e lo smaltimento delle acque reflue, nonché l’emissione di fumi in atmosfera, come regolati dalla normativa in vigore, per non provocare possibili inquinamenti al sito protetto; • Prima dell’inizio lavori siano messe in atto tutte le opere necessarie per contenere rumore e polveri; • I tempi di esecuzione dei lavori siano brevi, eseguiti in periodi idonei per evitare il disturbo degli habitat naturali, in particolare tutela degli uccelli e delle altre componenti floro-faunistiche presenti; • Durante l’esecuzione dei lavori siano impiegati mezzi provvisti di dispositivi anti-rumore; siano utilizzate miscele e lubrificanti ecologici; • Durante i lavori siano messe in atto tutte le misure che possono evitare gli inquinamenti da parte di oli, carburanti e sostanze tossiche in genere e tutte le precauzioni che possano, comunque, ridurre gli effetti di eventuali versamenti accidentali; • L’eventuale illuminazione della strada e del cantiere deve essere realizzata in maniera tale da schermare le aree esterne; • Sia eseguita l’informazione e la formazione del personale operante, sulle emergenze ambientali e naturalistiche dell’area di cantiere, così da evitare il verificarsi di comportamenti impattanti; • Sia invitata, ai sensi dell’Allegato A della DGR 3173 del 10.10.2006, copia della valutazione di Incidenza Ambientale all’ente di gestione dell’area stessa, ovvero per il SIC/ZPS IT3230081 “Gruppo Antelao-Marmarole-Sorapis” della Riserva Statale Sadida, e per il sito ZPS IT3230089 “Dolomiti del Cadore e del Comelico” della Riserva Statale Val tavanell. − AGGIORNAMENTO DEGLI ELABORATI CARTOGRAFICI CON IL REALE UTILIZZO DEL TERRITORIO Come risulta dalla dichiarazione del Valutatore datata 02/12/2009, la cartografia del PAT è stata aggiornata con il reale utilizzo del territorio al febbraio 2009. − COERENZA DELLE LINEE PREFERENZIALI DI SVILUPPO CON LE PREVISIONI DI PIANI REGIONALI/PROVINCIALI APPROVATI Come risulta dalla dichiarazione formulata dal tecnico comunale del Comune di Domegge di Cadore, prot. N.6117 del 02/12/2009, si prende atto della coerenza delle linee preferenziali di sviluppo con le previsioni di piani regionali e/o provinciali. − IL MONITORAGGIO Gli effetti ambientali degli interventi previsti dal Piano di Assetto del Territorio sono stati valutati con il modello basato sull’analisi comparativa delle singole componenti dei diversi temi ambientali considerati. La grande variabilità e la difficoltà di costruire un modello in grado di interpretare sia gli effetti diretti che le molteplici interazioni tra fattori a livelli diversi può generare deviazioni rispetto alle valutazioni qualitative elaborate. L’osservazione della dinamica temporale di alcuni descrittori rappresenta, quindi, un necessario completamento del modello utilizzato al fine di effettuare eventuali scelte di Piano correttive e garantire il perseguimento degli obiettivi preposti. Si è proceduto, quindi, alla scelta di alcuni indicatori che soddisfino principalmente i seguenti requisiti: • facilmente rilevabili; • non di tipo qualitativo ma cardinale (enumerabili); 22 DIREZIONE VALUTAZIONE PROGETTI E INVESTIMENTI COMMISSIONE REGIONALE VAS AUTORITÀ AMBIENTALE PER LA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA • descrivano direttamente elementi di criticità ambientale. Con tali caratteristiche, gli indicatori permettono pertanto di misurare: • l’efficacia delle strategie e degli strumenti previsti dal PAT; • l’equilibrio nell’attuazione delle azioni per il conseguimento degli obiettivi. Si specifica, a questo proposito, che le caratteristiche del PAT fanno si che le valutazioni circa la sua efficacia per il raggiungimento degli obiettivi e dei loro effetti dipendano in grande misura dagli esiti del Piano degli Interventi (P.I.) che opera concretamente sul territorio. Per tale motivo, agli indicatori di seguito individuati, potranno aggiungersene di nuovi in sede di stesura del Piano degli Interventi e di sue eventuali varianti. Nella tabella che segue vengono riportati, suddivisi per comparto ambientale direttamente o indirettamente influenzato dalla futura programmazione, gli indicatori da adottare per l’attuazione del piano di monitoraggio del PAT. ATMOSFERA INDICATORE Parco veicoli circolante per tipologia di veicoli O3, superamenti della soglia di informazione INDICATORE Razionalizzazione delle tecniche di irrigazione delle aziende agricole Incremento permeabilità del suolo DESCRIZIONE/SCOPO TIPOLOG RILEVANZA UdM IA DPSIR L'indicatore stima le principali pressioni ambientali e antropiche che Determinan Ambientale si originano dall'incremento te Sanitaria del numero di veicoli circolanti L'indicatore valuta la qualità Normativa dell'aria, tramite il conteggio Impatto Ambientale del N medio dei superamenti Sanitaria del valore orario di soglia AMBIENTE IDRICO SUPERFICIALE DESCRIZIONE/SCOPO N veicoli Annuale N ore Annuale TIPOLOG RILEVANZA UdM IA DPSIR Documenta il N di interventi di razionalizzazione degli impianti e delle tecniche di irtrigazione delle colture, Stato Ambientale finalizzate a ridurre il consumo di risorse idriche e migliorare la qualità delle acque superficiali Interventi di incremento/riduzione delle Risposta Ambientale superfici permeabili nelle aree urbanizzate SUOLO E SOTTOSUOLO PERIODICITA' AGGIORNAME NTO PERIODICITA' AGGIORNAM ENTO N aziende Superfici Annuale e interessat a mq Annuale INDICATORE DESCRIZIONE/SCOPO TIPOLOG RILEVANZ IA DPSIR A UdM PERIODICITA' AGGIORNAME NTO Aziende agricole e misure U.E. Documenta il N di aziende agricole che aderiscono a misure previste dall'U.E. L'indicatore è finalizzato a documentare lo stato di integrazione con gli obiettivi comunitari di sostenibilità delle tecniche colturali Stato N aziende Annuale Ambientale DIREZIONE VALUTAZIONE PROGETTI E INVESTIMENTI 23 COMMISSIONE REGIONALE VAS AUTORITÀ AMBIENTALE PER LA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA Indice di riuso edifici non funzionali all'agricoltura Trasformazione di SAU per insediamenti produttivi SAU consumata per anno Indice di riconversione e ristrutturazione urbanistica INDICATORE Documenta il successo dei processi di riutilizzo di edifici Risposta Ambientale non funzionali alla conduzione dei fondi agricoli. Documenta il consumo di suolo per la realizzazione di nuovi insediamenti produttivi. L'obiettivo è Pressione Ambientale l'adozione di soluzioni che comportino il minor consumo di suolo L’indicatore è finalizzato a documentare il consumo annuo di superficie agricola (in rapporto a quanto previsto Pressione Ambientale per il decennio), con l’obiettivi di ridurre il più possibile l’uso di suoli coltivati Documenta le superfici coinvolte da interventi di riconversione e Risposta ristruttirazione urbanistica rispetto al totale delle aree previste dal PAT POPOLAZIONE E SALUTE UMANA DESCRIZIONE/SCOPO mq Annuale mq Annuale mq Annuale UdM PERIODICITA' AGGIORNAM ENTO Ambientale mc/mq Annuale Ambientale mq/mq Annuale Ambientale mq/mq Annuale Ambientale mq Annuale Ambientale N di aperture Annuale chiusure esercizi TIPOLOG RILEVANZ IA DPSIR A Esprime il rapporto tra volume degli edifici a destinazione produttiva e Risposta opere di compensazione e mitigazione ambientale Esprime il rapporto tra estensione aree interessate da interventi di ristrutturazione Indice di di edifici produttivi e qualificazione degli commerciali esistenti e insediamenti Risposta riqualificazione ambientale produttivi e delle aree di pertinenza in commerciali esistenti ambiti destinati ad interventi di miglioramento della qualità. Indice di recupero e Esprime il rapporto tra consolidamento del Risposta estensione di aree: centro storico Esprime la capacità del centro storico di attirare Vitalità del centro attività commerciali ai piani Risposta storico terra degli edifici elevando la qualità della vita Documenta le superfici Indice di coinvolte da interventi di riconversione e riconversione e Risposta ristrutturazione ristrutturazione urbanistica urbanistica rispetto al totale delle aree previste dal PAT Indice di equilibrio ambientale degli edifici produttivi N edifici Annuale sul totale DIREZIONE VALUTAZIONE PROGETTI E INVESTIMENTI 24 COMMISSIONE REGIONALE VAS AUTORITÀ AMBIENTALE PER LA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA Accessibilità ad attività commerciali Esprime il rapporto tra il numero di persone residenti Indice di entro un raggio di 300 ml. da accessibilità a servizi attrezzature o spazi aperti di e attrezzature uso pubblico >5000 mq. e la popolazione totale Funzionalità rete ciclo-pedonale Sicurezza delle immissioni sulla viabilità principale N residenti con buona Annuale acces/pop olaz totale N residenti con buona Annuale acces/pop olaz totale Esprime il rapporto tra il numero di persone residenti entro un raggio di 500 ml. da Risposta esercizi commerciali di prima necessità ed il numero totale dei residenti Risposta Esprime la funzionalità dei percorsi e piste ciclopedonali. L’obiettivo è la realizzazione Risposta di tratti in modo da formare una rete continua, quindi più funzionale Descrive il rapporto tra numero di accessi diretti eliminati e numero di accessi diretti esistenti derivanti da Risposta Sanitaria interventi di razionalizzazione delle immissioni e accessi sulla SS 51 bis PATRIMONIO CULTURALE TIPOLOG RILEVANZ IA DPSIR A INDICATORE DESCRIZIONE/SCOPO Indice di recupero del centro storico L’indicatore rappresenta la quantità di interventi di recupero di edifici Stato caratterizzati da condizioni di obsolescenza fisica e/o funzionale nei centri storici Valorizzazione del patrimonio paesaggistico e culturale L’indicatore rappresenta la quantità e qualità di interventi Stato di valorizzazione Lunghezz a percorsi/ Annuale N interruz N acc diretti eliminati/ Annuale N acci diretti esistenti UdM PERIODICITA' AGGIORNAM ENTO N edifici Annuale recuperati Ambientale Superfici interessat e Annuale UdM PERIODICITA' AGGIORNAM ENTO N aziende/t otale aziende presenti Annuale BENI MATERIALI - RIFIUTI TIPOLOG RILEVANZ IA DPSIR A INDICATORE DESCRIZIONE/SCOPO Certificazione ambientale delle aziende L’indicatore documenta il numero aziende che hanno ottenuto la certificazione ambientale attuando un Risposta programma responsabile nei confronti delle problematiche ambientali. − Ambientale OSSERVAZIONI Come da dichiarazione sottoscritta dal responsabile del settore tecnico del Comune di Domegge di Cadore (BL), con nota prot. n. 6118 del 02.12.2009, dopo l’avvenuta adozione del Piano e del Rapporto Ambientale non sono pervenute osservazioni né al PAT, né alla proposta di rapporto Ambientale. 25 DIREZIONE VALUTAZIONE PROGETTI E INVESTIMENTI COMMISSIONE REGIONALE VAS AUTORITÀ AMBIENTALE PER LA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA − La Direzione Valutazione Progetti ed Investimenti, esaminati i documenti trasmessi ha elaborato la propria istruttoria dalla quale emerge che: • Il Rapporto Ambientale ha opportunamente considerato le criticità presenti sul territorio nonché quelle derivanti dalle scelte di Piano. • La metodologia risulta correttamente impostata e rispetta tutti i passaggi necessari alla Valutazione. • Il Rapporto Ambientale conferma i criteri assunti dal PAT, che, con le azioni individuate, conduce agli obbiettivi di sostenibilità posti dalla LR 11/2004 e fatti propri dallo stesso PAT. La verifica della coerenza esterna è stata fatta in relazione alla pianificazione sovraordinata (Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale di Belluno e Piano Territoriale Regionale di Coordinamento). Per misurare gli effetti attesi dalle azioni vengono individuati alcuni indicatori per la fase di attuazione del Piano. Sul punto, tenendo conto delle criticità presenti sul territorio esaminato nonché degli obiettivi di sostenibilità assunti con il PAT, si ritiene che l’Amministrazione comunale, coinvolgendo le competenti Autorità Ambientali e di intesa con la Provincia di Belluno, debba applicare nel corso di attuazione del Piano il monitoraggio che più avanti viene proposto. VISTE - la Direttiva 2001/42/CE ; la LR 11/2004; il D.Lgs. n.152/2006; la LR 4/2008; D.G.R. 791/2009 RITENUTO che dalle analisi e valutazioni effettuate, nel suo complesso, la proposta di Rapporto Ambientale sia correttamente impostata e contenga le informazioni di cui all’allegato I della Direttiva 2001/42/CE, nonché la descrizione e la valutazione degli effetti significativi che l’attuazione del PAT potrebbe avere sull’ambiente come prescritto dall’art. 5 della medesima Direttiva. TUTTO CIÒ CONSIDERATO LA COMMISSIONE REGIONALE VAS ESPRIME PARERE POSITIVO sulla proposta di Rapporto Ambientale del Piano di Assetto Territoriale del Comune di Domegge di Cadore (BL) a condizione che siano ottemperate le seguenti PRESCRIZIONI 1. prima dell’approvazione del Piano: 1.1. le Norme Tecniche di Attuazione dovranno essere integrate con tutte le prescrizioni poste dalle competenti Autorità Ambientali nonché con le seguenti ulteriori disposizioni: 1.1.1. dovrà essere inserito il seguente articolo relativo al piano di monitoraggio: “Criteri di verifica e modalità di monitoraggio delle previsioni di sostenibilità del Piano in rapporto alla Valutazione Ambientale Strategica: Al fine di assicurare il controllo sugli impatti significativi sull’ambiente derivanti dall’attuazione del Piano nonché la verifica del raggiungimento degli obiettivi di DIREZIONE VALUTAZIONE PROGETTI E INVESTIMENTI 26 COMMISSIONE REGIONALE VAS AUTORITÀ AMBIENTALE PER LA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA sostenibilità prefissati, così da individuare tempestivamente gli impatti negativi imprevisti e, quindi, adottare le opportune misure correttive, è redatto il Piano di Monitoraggio. Sulla base del Rapporto Ambientale elaborato per la VAS, le componenti ambientali (con relativi indicatori) da sottoporre a monitoraggio sono le seguenti: Atmosfera INDICATORE DESCRIZIONE/SCOPO Unità di misura L'indicatore stima le principali pressioni ambientali e antropiche che N veicoli si originano dall'incremento del numero di veicoli circolanti L'indicatore valuta la qualità dell'aria, O3, superamenti della soglia di tramite il conteggio del N medio dei N ore informazione superamenti del valore orario di soglia Ambiente idrico superficiale Unità di INDICATORE DESCRIZIONE/SCOPO misura Documenta il N di interventi di razionalizzazione degli impianti e Razionalizzazione delle tecniche delle tecniche di irrigazione delle N aziende di irrigazione delle aziende colture, finalizzate a ridurre il Superficie interessata agricole consumo di risorse idriche e migliorare la qualità delle acque superficiali Interventi di incremento/riduzione Incremento permeabilità del delle superfici permeabili nelle aree mq suolo urbanizzate Suolo e sottosuo0lo Unità di INDICATORE DESCRIZIONE/SCOPO misura Documenta il N di aziende agricole che aderiscono a misure previste dall'U.E. L'indicatore è finalizzato a Aziende agricole e misure U.E. n. aziende documentare lo stato di integrazione con gli obiettivi comunitari di sostenibilità delle tecniche colturali Documenta il successo dei processi di Indice di riuso edifici non n. edifici riutilizzo di edifici non funzionali alla funzionali all'agricoltura sul totale conduzione dei fondi agricoli. Documenta il consumo di suolo per la realizzazione di nuovi insediamenti Trasformazione di SAU per produttivi. L'obiettivo è l'adozione di mq insediamenti produttivi soluzioni che comportino il minor consumo di suolo L’indicatore è finalizzato a documentare il consumo annuo di superficie agricola (in rapporto a SAU consumata per anno mq quanto previsto per il decennio), con l’obiettivi di ridurre il più possibile l’uso di suoli coltivati Documenta le superfici coinvolte da Indice di riconversione e interventi di riconversione e mq ristrutturazione urbanistica ristrutturazione urbanistica rispetto al totale delle aree previste dal PAT Popolazione e salute umana Unità di INDICATORE DESCRIZIONE/SCOPO misura Parco veicoli circolante per tipologia di veicoli DIREZIONE VALUTAZIONE PROGETTI E INVESTIMENTI PERIODI CITA' Annuale Annuale PERIODI CITA' Annuale Annuale PERIODI CITA' Annuale Annuale Annuale Annuale Annuale PERIODI CITA' 27 COMMISSIONE REGIONALE VAS AUTORITÀ AMBIENTALE PER LA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA Indice di equilibrio ambientale degli edifici produttivi Indice di qualificazione degli insediamenti produttivi e commerciali esistenti Indice di recupero e consolidamento del centro storico Esprime il rapporto tra volume degli edifici a destinazione produttiva e opere di compensazione e mitigazione ambientale Esprime il rapporto tra estensione aree interessate da interventi di ristrutturazione di edifici produttivi e commerciali esistenti e riqualificazione ambientale delle aree di pertinenza in ambiti destinati ad interventi di miglioramento della qualità. Indice di recupero del centro storico Valorizzazione del patrimonio paesaggistico e culturale INDICATORE Annuale mq/mq Annuale mq/mq Annuale mq Annuale n. di aperture chiusure esercizi Annuale n. residenti con buona acces/popol az totale Annuale Esprime il rapporto tra estensione di aree: Esprime la capacità del centro storico di attirare attività commerciali ai piani Vitalità del centro storico terra degli edifici elevando la qualità della vita Documenta le superfici coinvolte da Indice di riconversione e interventi di riconversione e ristrutturazione urbanistica ristrutturazione urbanistica rispetto al totale delle aree previste dal PAT Esprime il rapporto tra il numero di persone residenti entro un raggio di Accessibilità ad attività 500 ml. da esercizi commerciali di commerciali prima necessità ed il numero totale dei residenti Esprime il rapporto tra il numero di persone residenti entro un raggio di Indice di accessibilità a servizi e 300 ml. da attrezzature o spazi aperti attrezzature di uso pubblico >5000 mq. e la popolazione totale Esprime la funzionalità dei percorsi e piste ciclopedonali. L’obiettivo è la Funzionalità rete ciclo-pedonale realizzazione di tratti in modo da formare una rete continua, quindi più funzionale Descrive il rapporto tra numero di accessi diretti eliminati e numero di Sicurezza delle immissioni sulla accessi diretti esistenti derivanti da viabilità principale interventi di razionalizzazione delle immissioni e accessi sulla SS 51 bis Patrimonio culturale INDICATORE mc/mq n. residenti con buona Annuale acces/popol az totale Lunghezza percorsi/ n. interruz Annuale N acc diretti eliminati/N acci diretti esistenti Annuale Unità di misura DESCRIZIONE/SCOPO L’indicatore rappresenta la quantità di interventi di recupero di edifici caratterizzati da condizioni di obsolescenza fisica e/o funzionale nei centri storici L’indicatore rappresenta la quantità e qualità di interventi di valorizzazione Beni materiali - rifiuti PERIODI CITA' n. edifici recuperati Annuale Superfici interessate Annuale DESCRIZIONE/SCOPO DIREZIONE VALUTAZIONE PROGETTI E INVESTIMENTI Unità di misura PERIODI CITA' 28 COMMISSIONE REGIONALE VAS AUTORITÀ AMBIENTALE PER LA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA Certificazione ambientale delle aziende L’indicatore documenta il numero aziende che hanno ottenuto la certificazione ambientale attuando un programma responsabile nei confronti delle problematiche ambientali. n. aziende/tota Annuale le aziende presenti Il popolamento degli indicatori di monitoraggio dovrà essere effettuato a cura del Comune proponente, che potrà avvalersi delle risorse informative messe a disposizione dal Sistema Informativo Territoriale della Regione Veneto. L’amministrazione comunale, d’intesa con la Provincia di Belluno, attiva il processo di verifica del monitoraggio delle varie azioni ed in considerazione degli obiettivi di sostenibilità ambientale e socio-economica, provvede a redigere ogni tre anni specifico rapporto al fine di verificare come le azioni operino nei confronti del Piano. Nella fase di attuazione del PAT tuttavia si potranno ridefinire il numero e la tipologia degli indicatori ora individuati per il monitoraggio.”. 1.1.2. per quanto riguarda la valutazione dell’incidenza che l’attuazione del Piano potrebbe avere sul SIC IT3230080 “Val Talagona-Gruppo Monte Cridola-Monte Duranno”, sul SIC/ZPS IT3230081 “Gruppo Antelao – Marmarole – Rorapis” e sulla ZPS IT3230089 “Dolomiti del Cadore e del Comelico” dovrà essere inserito un articolo riportante le seguenti prescrizioni: • La progettazione definitiva di ogni singolo intervento, come previsto dalla normativa in vigore, contenga la relazione di incidenza ambientale, con la quale verranno considerati tutti i disturbi arrecati alla zona protetta, le eventuali azioni di mitigazione proposte e/o le eventuali alternative proposte; • Sia seguito il controllo per quanto attiene lo smaltimento dei rifiuti, la raccolta e lo smaltimento delle acque reflue, nonché l’emissione di fumi in atmosfera, come regolati dalla normativa in vigore, per non provocare possibili inquinamenti al sito protetto; • Prima dell’inizio lavori siano messe in atto tutte le opere necessarie per contenere rumore e polveri; • I tempi di esecuzione dei lavori siano brevi, eseguiti in periodi idonei per evitare il disturbo degli habitat naturali, in particolare tutela degli uccelli e delle altre componenti floro-faunistiche presenti; • Durante l’esecuzione dei lavori siano impiegati mezzi provvisti di dispositivi antirumore; siano utilizzate miscele e lubrificanti ecologici; • Durante i lavori siano messe in atto tutte le misure che possono evitare gli inquinamenti da parte di oli, carburanti e sostanze tossiche in genere e tutte le precauzioni che possano, comunque, ridurre gli effetti di eventuali versamenti accidentali; • L’eventuale illuminazione della strada e del cantiere deve essere realizzata in maniera tale da schermare le aree esterne; • Sia eseguita l’informazione e la formazione del personale operante, sulle emergenze ambientali e naturalistiche dell’area di cantiere, così da evitare il verificarsi di comportamenti impattanti; • Sia invitata, ai sensi dell’Allegato A della DGR 3173 del 10.10.2006, copia della valutazione di Incidenza Ambientale all’ente di gestione dell’area stessa, ovvero per il SIC/ZPS IT3230081 “Gruppo Antelao-Marmarole-Sorapis” della Riserva Statale Sadida, e per il sito ZPS IT3230089 “Dolomiti del Cadore e del Comelico” della Riserva Statale Val tavanell. 1.2. la Dichiarazione di Sintesi va redatta ai sensi dell’art. 17 del D.Lgs 152/2006 come modificato con D.Lgs. 4/2008, tenendo conto di tutte le integrazioni/chiarimenti forniti in sede istruttoria. 1.3. la Sintesi non Tecnica dovrà essere integrata con quanto riportato nel documento trasmesso dal Comune di Domegge di Cadore con nota prot. n. 611 del 03.02.2010 nonchè con il Piano di Monitoraggio di cui al precedente punto 1.1.1.- DIREZIONE VALUTAZIONE PROGETTI E INVESTIMENTI 29 COMMISSIONE REGIONALE VAS AUTORITÀ AMBIENTALE PER LA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA 1.4. Il provvedimento di approvazione dovrà essere pubblicato nel Bollettino Ufficiale della Regione con l’indicazione della sede ove si possa prendere visione del Piano approvato e di tutta la documentazione oggetto di istruttoria. 1.5. Il Comune di Domegge di Cadore deve provvedere alla pubblicazione nel proprio sito web dell'atto di approvazione del Piano, del Piano, del Rapporto Ambientale così come integrato, del presente parere, della Sintesi Non Tecnica così come integrata, della Dichiarazione di Sintesi, delle misure adottate per il monitoraggio. 2. in sede di attuazione del PAT: 2.1. il Piano degli Interventi dovrà garantire la contestualità degli interventi previsti dal PAT stesso in ambito urbano con carattere di perequazione ambientale in ambito rurale. 2.2. il Piano comunale di zonizzazione acustica dovrà essere adeguato in relazione alle previsioni attuative del Piano degli Interventi. 2.3. in sede di monitoraggio, dando applicazione alle modalità e criteri contenuti nel precedente punto 1.1.1., dovranno essere misurati gli effetti cumulativi nonché quelli derivanti dalle scelte di Piano per verificare gli effetti previsti in relazione agli obiettivi descritti nel Rapporto Ambientale. FIRMATO Il Presidente della Commissione Regionale VAS (Segretario Regionale alle Infrastrutture e Mobilità) FIRMATO Il Vice Presidente della Commissione Regionale VAS (Segretario Regionale all’Ambiente e Territorio) Ing. Silvano Vernizzi Ing. Roberto Casarin FIRMATO Il Segretario della Commissione Regionale VAS (Dirigente della Direzione Valutazione Progetti e Investimenti) Avv. Paola Noemi Furlanis Il presente parere si compone di 30 pagine DIREZIONE VALUTAZIONE PROGETTI E INVESTIMENTI 30