Venerdì 8 agosto 2014
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SPORT
Andrea
Abodi
presidente
della
Lega
di serie B
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Il futuro del calcio italiano
Claudio
Lotito
presidente
della
Lazio
La Serie B nel pomeriggio aveva
sancito definitivamente il suo sostegno
al responsabile della Lega Dilettanti
«Tavecchio e Albertini, mollate»
Nota comune di nove società di Serie A: «Ritirino la candidatura, serve unità»
SAN TERENZO (La Spezia) – Prima i
mugugni, i sottintesi, le perplessità
poi “l’unità, la compattezza” della Lega
B sul nome di Carlo Tavecchio alla presidenza della Figc. La partita per la
presidenza della Figc si gioca anche
nel territorio tutt’altro che neutro di
una villa settecentesca sulle colline di
Lerici scelta dalla Lega B per la presentazione del calendario 2014-2015. E
l’assemblea, che avrebbe dovuto annoverare qualche posizione contraria alla candidatura di Carlo Tavecchio, “posizione contraria per questioni di opportunità” come riferisce uno dei presidenti di B nelle chiacchiere pre assemblea, sancisce dopo tre ore e mezzo
di parole una sostanziale unanimità,
poco prima d’iniziare il rito dei calendari.
Il presidente Andrea Abodi, ha esordito poco prima dell’assemblea riferendo di una grande «serenità. Sappiamo
tutti quali sono le condizioni che possono portare a un commissariamento,
ma sono tutte condizioni oggettive».
Condizioni che secondo Abodi «non
sussistono». L’assemblea ha censurato le «frasi infelici» di Tavecchio che però per tutti «sono state strumentalizzate». Insomma la Lega di B è salda nella
convinzione che Tavecchio potrà far rinascere il calcio «in quel programma
che tutti abbiamo condiviso» ribadisce Abodi.
Si pensava, dunque,
ad un rasserenamento
generale, al ripristinarsi della forza di Tavecchio stesso. Nella serata
di ieri, però, a scombinare tutto in relazione all’elezione del presidente
della Figc è arrivata una
nota congiunta di nove
società di Serie A, con la
quale hanno chiesto ai due candidati
alla presidenza della Federcalcio, Carlo Tavecchio di Demetrio Albertini, di
ritirare la propria candidatura. «In relazione alla elezione del Presidente della Federazione Italiana Gioco Calcio in
programma per il prossimo 11 agosto,
le società Cagliari, Cesena, Empoli,
Fiorentina, Juventus, Roma, Sampdoria, Sassuolo e Torino, comunicano la
loro posizione ufficiale di non appoggiare, e di conseguenza non votare,
nessuna delle due attuali candidature
avanzate per tale carica, ovvero Carlo
Tavecchio e Demetrio Albertini. Le nove società ritengono infatti che per varare le riforme necessarie e urgenti al
rilancio del calcio italiano, già individuate dalla Lega Serie A, il candidato
Presidente debba ottenere un consenso molto largo, che allo stato nessuna
delle due candidature raccoglie. Le società auspicano che la consapevolezza
della mancanza dell’appoggio di larga
parte della Lega Serie A, possa indurre
Tavecchio e Albertini a prendere atto
della situazione frammentaria e a ritirare la loro candidatura perchè si possa aprire rapidamente un periodo di
profonde riforme del calcio italiano,
che dovrà auspicabilmente ritrovare
unità e compattezza nel segno del rinnovamento».
«Per le
riforme
serve un
candidato
più forte»
INTER L’attaccante è felice della scelta. «Non ho avuto dubbi»
Osvaldo: «Voglio emulare Milito»
MILANO – Il cuore nomade del
calcio forse ha trovato una casa
dove fermarsi: Pablo Daniel
Osvaldo, 28 anni, 9 squadre in
10 anni, sceglie l’Inter per far
decollare nuovamente la sua
carriera dopo un anno difficile.
L’argentino naturalizzato italiano, bomber di razza, si presenta
ad Appiano Gentile.
Molti sorrisi, tante promesse in testa quella di provare a ripercorrere le orme di Milito («Prendo Milito come esempio e vorrei
cercare di arrivare il più vicino
possibile a quello che ha fatto» e
grandi speranze: c’è anche la voglia di togliersi il marchio di bad
boy. Osvaldo scalda subito i tifosi quando parla di Milito e del desiderio di uguagliarlo. E’ un
onore per lui essere accostato al
connazionale che ha scritto la
storia recente dell’Inter.
«E’ un onore arrivare all’Inter,
Osvaldo all’arrivo a Milano
sono contento - esordisce - e non
vedo l’ora di ricominciare. Ho voglia di tornare a essere protagonista con questa maglia».
Non c’è amarezza per il mancato riscatto da parte della Juventus: «Con loro sono stato bene e ho vinto lo scudetto, cosa
mai capitata prima». Tuttavia, il
fatto di non aver avuto continuità nella squadra di Conte, ha
condizionato Osvaldo. Ammette
di essersi scarsamente adattato
al calcio inglese. Ora vuole parlare solo della sua nuova squadra e dei suoi nuovi compagni a
cominciare da Medel. «Gary - dice - è un grande campione. Ci darà qualità e forza. Icardi è un giocatore fantastico. Sono sicuro
che sapremo adattarci, se il tecnico ci farà giocare insieme. L’obiettivo - spiega - è lavorare, inutile parlare prima. Sarà il campo
a dire se saremo da scudetto».
Il giocatore non sfugge alla
domanda sul suo temperamento
bollente che gli ha creato più di
un problema: «Sicuramente ho
un carattere particolare. E’ vero
però che a volte esagerate o inventate alcune situazioni. Per
voi non sono mai la persona giusta.
Calci di rigore
di EMANUELE GIACOIA
«L
e donne sono handicappate,
per fisico e mentalità,
a fare calcio». Poi altra
osservazione, sui «giocatori stranieri di colore», che sanno «solo
mangiare
banane».
Recentissima la frase
«neanche
Oswald,
l’assassino di Kennedy, è stato trattato come me». Sono delicate
osservazioni del presidente della Lega Dilettanti Carlo Tavecchio,
aspirante alla presidenza della Figc. Pare
che queste sentenze
hanno destato “problemi” per la sua elezione, in programma
lunedì
prossimo.
«Chissà perché hanno
destato perplessità»,
dice Tavecchio.
MERCATO Intanto Robinho è stato presentato dal Santos. Biennale per Pinilla al Genoa
United: all’attacco per Benatia
Offerti 40 milioni di euro alla Roma. Gran colpo Verona: Rafael Marquez
Mehdi Benatia
ROMA – Giornata di uscite importanti e probabili addii a
suon di milioni di euro per il
calcio mercato estivo edizione
2014. Robinho saluta il Milan
e vola al Santos, mentre lo United riparte alla carica per il difensore della Roma Benatia.
Per il difensore giallorosso,
cercato anche da Chelsea e
Real Madrid sarebbero pronti
40 milioni di euro per strapparlo alla concorrenza e portarlo alla corte di Van Gaal.
Trenta milioni di sterline po-
trebbero essere la chiave giusta per convincere la Roma a
cedere il suo difensore (sotto
contratto per altri 4 anni).
Per un forte difensore che
potrebbe lasciare l’Italia ce n’è
un altro che è appena sbarcato:
il Verona ha annunciato di
aver acquisito, a titolo definitivo, le prestazioni sportive del
calciatore messicano Rafael
Marquez, l’anno scorso al
Leon. Il difensore ha già sostenuto le visite mediche e ha scelto di giocare in gialloblù con la
EUROPA LEAGUE
Torino, tutto facile contro il Brommapojkarna
TORINO – Il Torino prosegue la sua corsa verso
l’Europa League. Dopo aver battuto facilmente
nel match d’andata gli svedesi del Brommapojkarna con il punteggio di 3 a 0, gli uomini di
Ventura hanno passeggiato anche nel match di
ritorno allo Stadio Olimpico, dove circa 22mila
spettatori hanno rimandato le vacanze per poter assistere al ritorno in Europa dei granata.
Dopo nemmeno 3’ il Toro passa in vantaggio:
bella iniziativa di Larrondo che impegna il portiere avversario, sulla ribattuta Jonsson goffamente la mette nella propria porta. Il difensore
islandese è lo sfortunato protagonista anche del
raddoppio granata, che arriva nel finale del primo tempo: bella iniziativa sulla destra di Darmian, il quale fa partire un tiro-cross dal limite
dell’area, il quale grazie alla deviazione di Jonsson si spegne alle spalle di Blazevic.
Nella ripresa il Toro colpisce due legni con Bovo e Martinez. A 5’ dal termine della gara ci pensa però Quagliarella a dare il 3 a 0 al Torino su
rigore per un fallo di mano in area di Magnusson. Allo scadere arriva anche la quarta rete del
venezuelano Martinez che di testa cala il poker.
maglia numero 4. Sul fronte
cessioni eccellenti da verificare anche le intenzioni del colombiano della Fiorentina
Cuadrado: la situazione è nota
da tempo, il patron viola Della
Valle vorrebbe tenerlo almeno
per un altro anno e per riuscirci ha pronto per lui un contratto fino al 2019 e un ingaggio
portato al livello di quello dei
big della squadra. La Fiorentina è disposta a trattare la cessione se arriverà un’offerta di
almeno 45 milioni. La situazione resta al momento avvolta
nell’incertezza ma il clima è definito sereno e dal clan viola filtra qualche segnale di ottimismo. Alla finestra restano comunque due corazzate del calcio europeo come Barcellona e
Manchester United.
Tra le altre operazioni già
concluse il passaggio di Mauricio Pinilla dal Cagliari al Genoa. L’attaccante cileno, arrivato a pochi centimetri dalla
storia con la celebre traversa
colpita ai supplementari contro il Brasile, è stato acquistato
a titolo definitivo dai grifoni ed
ha firmato un contratto biennale.
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«Tavecchio e Albertini, mollate»